"6ª Conferenza Nazionale d'Organizzazione" della Unione Italiana Lavoratori(dal 3 al 5 marzo 2004, presso il Palafiera, via dell'Arcadia n. 40) (Nel corso della giornata dei lavori vine celebrato il 54º anniversario della nascita della Uil)

Hanno fra pochissimi minuti iniziano quelli non fino a
Siete pregati di accomodarvi perché si inizia
Sedetevi per cortesia
Secondo medico-legali hanno votato l'altro giorno ogni intervento
Dovrà durare al massimo dieci minuti ad eccezione del primo al quale sono concessi due o tre minuti in più
Il primo intervento è Sarnataro Davide del CP oggi Napoli
Si prepara Lazzarini Clara segreteria UIL per Brescia
Innanzitutto ringrazio la guida della possibilità di fare l'intervento a cui alla conferenza di organizzazione grazie anche per i due tre minuti in più
Anche perché chiaramente nata la platea di e diciamo l'iniziativa sono chiaramente molto emozionata
Beh la prima parola che vedo Suma sulla sinistra insomma globalizzazione vorrei partire proprio da lì
La globalizzazione
Parola che oggi ritorna tutti voi e tutti noi conosciamo bene fino a qualche anno fa c'era sconosciuto
Il mondo e cambiato
E basta fare un esempio molto pratico oggi conosciamo molto di più persone che vivono a migliaia di chilometri di distanza Nelson Mandela Bush
Che spesso persone che abitano ad un isolato da nuovi la globalizzazione
E diciamo un fatto acquisito
Però allo stesso tempo la globalizzazione non è ancora governata la UIL ha fatto una grande manifestazione insieme a CGIL CISL UIL sull'Europa ed era proprio l'Europa una delle risposte non OPA politica sociale come recitavano all'epoca
Le parole d'ordine di quell'iniziativa la risposta vera che poteva essere data la globalizzazione
Oggi basta spingere un pulsante
Per far passare tonnellate
Di banconote da una parte all'altra del mondo
Dice un eminente sociologo Habermas invece il sindacato dovrà quindi riorganizzarsi organizzarsi rispetto alle modifiche che ci sono anche dal punto di vista della globalizzazione finanziaria
Quindi l'Europa poteva essere una risposta all'Europa è uno dei punti sui quali la UIL si è spesa di più quella manifestazione con anche altre manifestazioni che abbiamo fatto anche territoriali in questo quadro che ha modificato
La
Il mondo l'abilità di tutti noi Mannino giornaliera è cambiato chiaramente anche il mondo del lavoro in Italia in particolare dal novantasette sono state improduttivi in maniera più forte
Varie misure che hanno portato anche nel nostro Paese la flessibilità dal pacchetto cosiddetto Treu fino all'ultima legge trenta
Inserisce nuove tipologie di lavoro nuove tipologie contrattuali
E ne abbiamo analizzato meglio in più di un'occasione sia a livello nazionale sia a livello locale abbiamo fatto dei seminari per capire
Ci sembra che se riusciamo a lavorare con forza e a non farsi che la legge sia una semplice tutte queste forme contrattuali non siano un semplice menu per le aziende
Possiamo cercare di dare con la legge Biagi con queste nuove tipologie del lavoro la possibilità di dare un ingresso ai giovani che cercano lavoro
è anche vero allo stesso tempo che però la legge non deve esaurire la flessibilità non deve essere un percorso e si sa unisce con la precarietà vita
Non devo dirlo solo io con lo sapete meglio di me tanto oggi per un giovane come lo sono io come come tanti è difficile non solo trovare lavoro
Ma anche provando lavoro acquisire quelle tutele quelle certezze quei diritti
Che la UIL insieme agli altri sindacati CGIL CISL hanno acquisito per tutti i lavoratori ormai da tanti anni
Io lo dicevo negano conferenza che abbiamo fatto del CPO della Campania a dicembre la nostra è diventata un po'come una missione per noi è un po'come essere tornati indietro nel tempo
Nel tempo perché siamo purtroppo lottando per quei diritti che oggi sono certi per la per una buona parte dei lavoratori e che invece per noi sono ancora una chimera
La stessa maternità per i co.co.co. ancora purtroppo non è del tutto vero ben precisa
Molti lavoratori cosiddetti autonomia i collaboratori che voi conoscete i i famigerati co.co.co.
Sono costretti sotto la tipologia del lavoro autonomo a lavorare in maniera subordina
Sono i cosiddetti lavori parasubordinati che mascherano un tipo di lavoro dipendente ma con tutele inesistenti
Molti di questi giovani non possono non dico fare un mutuo per una casa
Ma addirittura non posso nemmeno
Fare un semplice accesso al credo per l'acquisto di un'auto e poi si dice che i consumi non vanno bene ma se i giovani non possono assolutamente avere l'opportunità di progettare il proprio futuro come si fa a consumare in maniera serena come aggirare il circolo dell'economia
Questo problema è un problema molto grave chiaramente che riguarda non solo i giovani
Non sono coloro che entrano nel mercato di lavoro con queste forme perché i giovani si appoggiano su quello che oggi è diventato purtroppo l'ammortizzatore sociale per eccellenza la famiglia
E che coinvolge quindi le famiglie i lavoratori che chiaramente hanno due figli a carico pensionati e tutto questo non può essere solo a carico loro e dei giovani che lavorano in questo tipo di situazione
Deve essere dato una risposta è quello che manca mi sembra proprio la progettualità oggi non si rischia più come una volta non ci sono proposte concrete
Non ci sono rispetto alle modifiche ci sono state del mondo nella vita di tutti i giorni una nuova proposta globale
Che inserisca di nuovo delle regole che dia di nuovo delle certezze non delle certezze ingessate ma per lo meno che facciano diventare percorsi individuali di tanti lavoratori e lavoratrici che si avvicinano oggi al mercato del lavoro
Qualcosa è semplice progettare il proprio futuro pensare che c'è un domani pensare di poter fare una famiglia
Oggi poi Ripa i dati parlano chiaro per ci si lamenta che le famiglie sono sempre di meno che i figli sono sempre di meno la crescita del nostro Paese quasi zero
E be mi sembra molto semplice trovare il perché
Ci sono quindi esigenze nuove
Noi col coordinamento per l'occupazione del CIPE io in particolare nella Campania abbiamo attivato una sperimentazione
Questa sperimentazione partirà da un concetto fondamentale
Iniziare a collaborare grazie all'aiuto che abbiamo avuto dalla UIL Campania con le categorie
Per entrare nei luoghi di lavoro insieme alle categorie andando a tutelare tutti quei lavoratori che non aderivano perché loro lavoro era discontinuo perché spesso erano considerati lavoratori di serie B
Andare avvicinarli fargli sentire che il sindacato è un sindacato che tutela tutti i lavoratori
Non solo una parte dei lavoratori e lavoratori Giovanni
Che erano quelli cadevano maggiori diffidenze si sono cominciati ad avvicinare c'hanno cominciato a chiamare hanno cominciato ad avere un punto di riferimento che prima non avevano o che avevano solo nell'organizzazione
Che purtroppo diciamo
In maniera massiccia aveva investito più di noi in Campania sul lavoro sulla tutela di questi cosiddetti nuovi lavoratori era quella della nidi della CGIA siamo riusciti a recuperare il gatto abbiamo fatto un lavoro importante con le categorie e con le categorie vogliamo continuare a fare questo lavoro perché senza questo coordinamento con le categorie il cipiglio non può andare avanti
Quindi Doi
Come Scipione non vogliamo assolutamente ledere nessun diritto delle categorie di rappresentanza che vogliamo
Rappresentare da soli un mondo del lavoro che cambia
Allo stesso tempo dobbiamo pensare che questi lavoratori questi nuovi lavoratori che spesso lavorano in modo discontinuo diventano spesso e mi aveva in mente persone che non hanno più lavoro
I lavoratori temporanei lavorano due tre mesi un anno ma poi si trovano di nuovo in mezzo alla strada
Bisogna dare una risposta anche a questo
Leggendo la relazione di canapa di un po'di tempo fa leggevo che oggi i lavoratori sono anche gli occupabili non solo gli occupati
Questa era un'importante intuizione dobbiamo difendere anche gli occupabili coloro che cercano un posto di lavoro coloro che l'hanno perso
In Campania con le categorie in tutte le sedi territoriali le categorie abbiamo creato degli sportelli Informalavoro
Nei quali prendiamo quel sentimento che è scoperto che porta ad accompagnare con misure di orientamento di formazione utilizzando tutti gli enti che ci sono nella UIL al meglio
Perché la guida una serie di ricchezza e di strumenti
Che possono dare risposte effettivamente alle persone che cercano
Risposte in tal senso
Ed un'altra cosa importante che poi l'esperienza anche della Campania riguarda un'altra piaga notevole
Che è particolarmente
Porte nel Meridione ma non solo
Per il lavoro sommerso
Anche qua come CPO abbiamo cercato di utilizzare al meglio gli strumenti che aveva una piccola proposta abbiamo fatto abbiamo realizzato un giornalino
E abbiamo preso su una zona una zona a forte presenza di locali locali pubblici che spesso utilizzano Giovanni ammiro
Noi abbiamo portato a tutti loro un'informativa sulla legge trenta utilizziamola se c'è c'è purtroppo utilizziamola e abbiamo detto loro se buoni regolarizzate dove voi vi facciamo perfino la pubblicità
E già dei risultati l'abbiamo avuti già su una serie di locali che abbiamo contattato
La maggioranza si stanno attrezzando per regolarizzare quei lavoratori
Se la legge Biagi serve per regolarizzare tante forme di lavoro sommerso
Allora va bene però ripeto non può essere l'unica l'unica diciamo percorso che si può dare a un giovane ci vuole anche stabilità come veniva detto anche ieri i vari interventi
E qui una proposta che faccio alla alla presidenza disumana segreteria confederale
Se i collaboratori co.co.co. o a Progetto come ora si chiamano nella legge Biagi
Sono identificati come lavoratori autonomi perché non inserire nello statuto del CPO o della stessa confederazione di tutelare anche questi lavoratori autonomi se questi lavoratori autonomi sono effettivamente
Dei lavoratori che non hanno diritti ma che sono purtroppo tiranno e già
Si diceva un detto antico che i gatti persino i gatti
Quando il fuoco li minaccia troppo da vicino comunque
Fanno per andarsi a buttare in acqua nonostante lavorino io non vorrei e questi gatti i lavoratori cosiddetti parasubordinati co.co.co. che non trovano risposte nel sindacato di oggi finiscano per buttarsi nelle mani di qualcun altro oppure di organizzarsi da solo in modo autonomo
La UIL io la vedo così
Come diceva un un poeta tedesco dell'Ottocento che faceva dava questa immagine
Immaginate una grande orchestra nella quale suona ognuno idioti il violino chi il pianoforte di un altro strumento tutti insieme però
Ognuno suonando il suo strumento realizzano delle meno di eccezionale questo deve essere quello che l'obiettivo della UIL ognuno con il suo compito ma tutti insieme creare una melodia una musica che arrivi all'orecchio di tutti
Quindi c'è bisogno di maggiore rappresentanza e rappresenti attività
Nella relazione di pappagallo che ho apprezzato si diceva che era importante trasformare i consensi
Delle elezioni in iscritti ed attivisti
La risposta potrebbe essere semplice la persona quando è coinvolta sempre quando a voce gli si dà voce del sindacato e una di quelle organizzazioni che effettivamente può dare voce specie ai giovani che oggi ne hanno bisogno
Se gli si dà voce se li se li coinvolgesse lì si fa partecipare effettivamente si riesce a dare a recuperare quel gap di partecipazione
Non a caso nella conferenza organizzativa della UIL Campania abbiamo fatto
Un ordine del giorno che è passato all'unanimità sul cipiglio perché importante tutelare dare effettiva voce a tutti i lavoratori nessuno escluso perché non ci devono essere lavoratori in serie A e di serie B
Come dicevo e chiudo penso che mi sia preso forse anche qualche minuto in più rispetto a già quello che mi era stato dato
Come dicevo già nella conferenza della UIL Campania la UIL non deve fare come la cosiddetta nottola di Minerva che arriva sempre troppo tardi arriva sempre quando il sole tramonta noi dobbiamo arrivare prima
Perché oggi c'è bisogno di più il sindacato lo dice un giovane che di tanti giovani ora porterà le proposte che sono state dalla parte dal Barbagallo dalla Conferenza tutta con la speranza di riuscire a dare conforto sa maggiore tutela e maggiore rappresentanza e rappresentatività a tutti i lavoratori grazie
Grazie Sarnataro la parola a Clara Lazzarini UIL per Brescia
Si prepara Claudio Barone
Segretario regionale della Sicilia in assenza di Claudio Barone civica Alberto cui fra università e ricerca
Grazie presidente
Io non sono Minerva perciò non ho il dono di vedere così chiaro
In effetti ho seguito questo dibattito che mi ha sollecitato per molti ma mi sono restati alcuni dubbi è vero che c'è l'elogio del dubbio ma prima o poi bisogna togliersi ogni dubbio comunque scegliere sapendo che si rischia su tre concetti ho qualche dubbio
Anche perché sono stati gabbati persone ripresi e mi sembra che così come sono stati ripresi siano più delle giaculatorie che delle degli impegni di lavoro un concerto a quello del riformismo qui tutti si sono detti riformisti
Però io voglio sapere che riformismo è se guardano Zingarelli riformare significa migliorare
Però i liberisti vogliono migliorare per fare una società esclusiva nel senso che esclude la maggior parte delle persone
Io invece vorrei fare una società inclusiva nel senso che include la maggior parte delle persone
E allora ci si può dire riformisti solo se si dice anche che il progetto di società sia e questo non tutti lo dicono con chiarezza
Bene che si è appena chiuso un secolo si è parlato di sicuro Brive invece parlerei di secolo socialdemocratico
Un secolo socialdemocratico che ha caratterizzato la nostra società in tutta l'Europa che ha dato un segno di civiltà nuova di umanità di umanesimo nuovo
E allora io in questa scia in questa corrente vorrei continuare ad operare allora cosa vuol dire vuol dire che essere riformisti significa appoggiare chi ha una forte politica estera
Chissà che l'unità del di una nazione importante l'ha detto anche ieri Ciampi ma non ho non occorrerebbe Ciampi ognuno di noi dovrebbe sapere che una reazione forte se è unita ed è sovrana se è unita seno proveniente
Ah bene il senso dell'unità europea
Avete la capacità di mediare i conflitti se serve anche con le armi perché è uno degli aspetti della sovranità ma prevenire conflitti
Per esempio nessuno può dice ma anche fra cinque o sei anni avremo grandissimi conflitti nel mondo dovuti al spartizione dell'acqua
Voliamo su queste cose dire la nostre dire più come riparare prevenire prima e allora dovremmo a mio avviso avere un interlocutore politico riformista non si può continuare ad essere orfani
Tutti gli altri sindacati hanno un interlocutore sono noi siamo dei battitori liberi che va bene anche essere battitori liberi ma qualche volta comporta dei disagi estremamente pesanti e allora il secondo concerto L'Unità io sono convinta che insieme si possono fare cose che da soli non si possono fare
Ma L'Unità non è un valore in sé
L'unità è quella propensione culturale e politica che riesce a portare a sintesi pluralismo su alcuni valori condivisi io vi dico quelli che secondo me devono essere i valori condivisi
La libertà e la giustizia sociale qui non ci piove
Ma con davvero quelli che sono i nostri interlocutori per l'unità solo da convinti che esista una libertà da praticare politicamente vedete stiamo avviandoci verso una società quella italiana dove i comportamenti vengono imposti
E non vengono fatte leggi che permettono i comportamenti ed è una differenza sostanziale
E allora noi dobbiamo scegliere ti permetti comportamenti non chi fa leggi perché vengano imposti la giustizia sociale è un altro valore la responsabilità
E la responsabilità passa attraverso i diritti e i doveri vedete parliamo spesso dei doveri dei lavoratori delle persone dei cittadini parliamo poco troppo poco dei doveri degli altri
Parliamo sempre di diritti di cittadinanza perché molti di noi qui dentro non li hanno compiuti per sole donne per esempio
Diritti di cittadinanza non compiuti ma i diritti di cittadinanza si sostanziano dei doveri di cittadinanza e io vorrei togliere alcuni diritti di cittadinanza a chi non pratica il dovere di cittadinanza per esempio di pagare le tasse
E allora c'è un'altra questione che io porrei
Ho sentito nel dibattito mi ha un po'irritato scusatemi mi dico tutte le mie certezze perché vorrei davvero avere qualche risposta
In alcuni interventi se parlate di priorità
Ci sono i soldi per fare le cose non ci sono è vero ci sono o non ci sono oppure bisogna trovarli oppure bisogna aumentarli
Vedete mi veniva in mente proposti Uefa che Bismarck quando decise di praticare la politica di potenza per la Prussia decise anche di impiantare una sorta di Uefa e non disse prima andate in guerra rifatte l'esercito e poi ritorno Uefa
L'ufficio contemporaneamente perché altrimenti non avrebbe avuto quella coesione sociale e quella decisione di cui aveva bisogno
E allora io credo che proprio perché siamo in una società dei diritti e dei doveri e dei diritti di certi la minaccia io discorso del prima mi faccia lo sviluppo e son d'accordo con Miniati quando diceva che lo sviluppo non è solo economico perché se lo sviluppo e solo e coloni comporta dei danni come quello che noi abbiamo oggi dobbiamo rimediare perché abbiamo dovuto subito dopo l'ultima guerra mondiale ricostruire pare in qualsiasi modo produrre produrre qualsiasi posto oggi non è così oggi noi dobbiamo tranquillamente dire che lo sviluppo umano lo sviluppo sociale deve andare di pari passo con lo sviluppo economico la creazione di ricchezza se no non è sviluppo di qualità
è inutile parlare di sviluppo di qualità se poi non si dice cose lo sviluppo di qualità
Perché altrimenti ci ritroveremo con problemi ancora più gravi fra cinque dieci anni
E allora voglio dire che a questo proposito dato che io sono della UIL per credo che molti dei messaggi sulle priorità fossero rivolti pensionati attenzione state buonista Pizzetti perché tanto a voi delle vostre pensioni non si parla perché i soldi non ci sono calma
Rivedere le pensioni è una questione per i principi e i valori che dicevo di equità innanzitutto i pensionati di oggi son quelli che han fatto grande merito Alitalia che poi qualcuno oggi sta distruggendo ma non solo i pensionati
Noi non dobbiamo cascare nella trappola di chi vuol mettere una generazione contro l'altra attenzione è una trappola perversa mettere una generazione contro l'altra comunque sfruttarle tutte e due per aumentare la ricchezza di ponti non possiamo assolutamente capire su
è una regione di equità perché se siamo entrati nell'euro han pagato quelli che erano lavoratori appagato quelli che erano pensionati in tutto questo periodo
Ma anche perché oggi chi ha versato per decenni ha una pensione di povertà
Rivedere le pensioni
Ha delle ragioni economiche precise una anziano che autonomo economicamente non pesa sulla famiglia non pesa sui servizi sociali libera risorse che possono essere orientati in altro modo è una ragione di civiltà perché l'anziano di autonomo è una risorsa affettiva è una risorsa culturale viene mantenuto di più più a lungo nella famiglia e a quello scambio di cultura fra generazione di cui abbiamo bisogno molti hanno detto se non abbiamo nella nostra testa il presente nel nostro cuore
Il passato non avremo nel cervello il futuro l'anziano autonomo serve anche a questo vedete
Basta dire che lì ci sono gli attivi
Supponendo che gli altri sono inattivi
E basta dire che noi siamo un peso vi veniva da ridere pensando che se il tutto un giorno una settimana per due giorni ci operassero tutte le donne tutti i nomi l'economia cade per terra
E allora
Noi siamo giovani per una ragione fondamentale perché siamo arrabbiati
E perché ci scandalizziamo
Perché non riusciamo ad avere rapporti con le istituzioni che ci vogliono tirare in giro e non dica con chiarezza dato che non abbiamo niente da perdere
Che le cose che ci propongono non ci vanno bene siamo noi che vogliamo dettare l'agenda siamo noi che vogliamo dettare i criteri e non possiamo fans gattare dagli altri
Grazie Lazzarini la parola Alberto ciclica unica università ricerca
Si prepara Cerbini Floriano
Ma analizzare la situazione
Cercare di capire esattamente che cosa sta accadendo
Non vuol dire necessariamente dividersi fra ottimisti e pessimisti
E cercare di mandare un messaggio positivo non vuol dire necessariamente tentare di esorcizzare il problema
Cercate di capire qual è la situazione
è il primo e e cercare di capirlo in maniera riconosciuto
è il primo elemento per poter formulare una proposta che se credibile e se realizzabile è veramente l'unico messaggio positivo che ne possiamo mandare
E allora una delle questioni che è stata affrontata anche no dall'ultimo intervento
E che comunque i problemi dello sviluppo economico certamente di uno sviluppo economico e sociale certamente di uno sviluppo economico sociale e sostenibile perché una delle questioni che non ho sentito più citare no ed inutili purché sia sostenibile e compatibile con i problemi dell'ambiente no con i problemi per esempio della diminuzione della distruzione delle risorse soprattutto di quelle che non si possono rinnovare
è il punto di partenza attraverso il quale si può lavorare per una proposta credibile
E noi che operiamo nel settore del milanista ricerca da sempre siamo convinti che l'investimento in ricerca e innovazione
Sia uno degli elementi fondamentali perché si possano creare le condizioni per uno sviluppo economico sociale sostenibile
E quello che sta accadendo è che invece in termini di investimento in ricerca e innovazione il Paese fermo darli
è chiaro quindi che la proposta che Carmelo Barbagallo annunciato della costituzione di un dipartimento università e ricerca
Che noi abbiamo auspicato non può che trovarci convinti assertori convinti sostenitori e al qua e garantiamo già da oggi no che tutto il bagaglio di competenze ed esperienze che abbiamo per ammesso a disposizione
Ma è importante quello che è accaduto il primo giorno quando questo collegamento tra innovazione e ricerca e sviluppo lo hanno fatto anche CGIL CISL
E guardate che sembra un fatto banale ma non è così
Perché per anni CGIL CISL
Nel momento stesso in cui parlavano di ricerca e innovazione sostenevano però un sistema dell'università e della ricerca totalmente autoreferenziale
Confondendo l'autonomia
Che le istituzioni scientifiche debbono avere per capire come si risolve un problema che gli viene affidato con l'autoreferenzialità che il modo attraverso il quale si fa quello che si vuole
Ma la risposta di a questo meccanismo perverso è stato dato e che in questi due anni ha avuto un'accentuazione terribile
è che per evitare questo non si riforma in profondità il sistema dell'università della ricerca e in questo senso la Moratti sta lavorando in continuità
Perché non tocca l'autoreferenzialità del sistema va a toccare l'autonomia del sistema
Ed è questo il motivo per il quale quando noi avevamo quindi la conferenza d'organizzazione in tutti Italia c'era l'occupazione
Vere Turati e c'era l'occupazione da parte dei docenti e degli studenti del personale delle università questa è la ragione perché quella quella riforma va esattamente in continuità
Con l'unico l'unica aggravante terribile
Di introdurre un precariato massiccio perché dovrebbe dovrebbe sostituire
Un ruolo che è quello dei ricercatori che attualmente sono sedici mila
Attraverso il precariato quindi dando l'immagine di un precariato enorme che entra dentro l'università
E poiché il precariato in questo momento ha come caratteristica quella di essere meno pagato e con meno garanzie questo no la dice lunga su quello che dovrebbe essere poi la qualità dell'università la qualità dell'insegnamento e la possibilità di far rientrare in Italia i cervelli che invece vanno all'estero
E la risposta dicevo no in termini di ricerca e innovazione è stata quella di trasferire al sistema industriale direttamente al sistema imprenditoriale
Quote e risorse che prima erano destinate alla ricerca all'innovazione pubblica
Guardate che non stiamo parlando di due lire
Stiamo parlando del fatto che dal Piano nazionale della ricerca che è pari a undici mila miliardi di vecchie lire e che è fermo da dieci anni sono state stornati tre mila quattro mila miliardi Sordi freschi perché vanno direttamente alle imprese
E che attraverso i meccanismi del credito d'imposta del cofinanziamento e quant'altro riescono ad arrivare assume che girano intorno ai sei mila sette mila miliardi delle vecchie lire
E non capire qual è la redditività tra virgolette di queste somme in questo momento nel momento in cui c'è comunque un problema di crisi economica è una l'errore voi è un peccato mortale
Perché sono somme che dovrebbero essere quelle che noi vogliamo risparmiare attraverso per esempio la riforma delle pensioni
Il Dipartimento io spero che lavori proprio su questi temi cioè sulla capacità da una parte di analizzare no come e dove e quale redditività hanno questi questi investimenti
Ma dall'altra la necessità di fare una proposta su come questi investimenti possano comunque diventare produttivi si ad oggi non lo so
E qual
E c'è un solo sistema non ce ne sono cento e un sistema che negli altri paesi industrializzati attraverso forme diverso i parchi scientifici e tecnologici tutte le varie forme che sono state usate e che addirittura superate no in questo momento hanno portato alla realizzazione di questo ed è il nuovo anche fisico nel quale la comunità scientifica
Il sindacato il settore imprenditoriale il Governo si incontrano per definire quali sono i progetti e quali sono gli investimenti che devono dare redditività
E guardate che se non lo fa la UIL questo ragionamento
Che sono venti anni che porta avanti questa battaglia che sono venti anni che coniuga ricerca e sviluppo e non ricerca e cultura come se il problema non dello sviluppo politica desse o discendesse automaticamente dal problema di investimento culturale
Senza negare nulla ovviamente ad attrici letti
Culturali del Paese guardate che se non lo fa la UIL non ci aspettiamo che lo faccia no lo facciano le altre forze
Sindacale
Perché le altre forze sindacali derivano proprio da quel filone culturale che ha che dicevo prima quando parlavo no dello del modo attraverso il quale hanno affrontato questo problema
Quindi
Se davvero noi vogliamo arrivare ad un messaggio positivo noi dobbiamo elaborare una proposta che non possiamo appaltare no tutta la segreteria nazionale ma alla quale dobbiamo invece tutti quanti contribuire e a proposito di messaggi positivi
E con questo conclude
Ieri ho sentito Carlo Fiordaliso dire
Che noi dobbiamo sostenere il problema che ha sollevato sia portato
Il Presidente della Repubblica no sulla unità nazionale
Io dico che lo dobbiamo fare anche un altro passo quello di cominciare a evitare
Che si smantella Lino
Mantelli in maniera progressiva la credibilità delle istituzioni
Nel mio settore dice l'Istat
Che di questi velieri viene massacrato attraverso affermazioni attraverso giudizi no molto spesso voglio dire di una banalità o comunque finalizzati ad un consenso facile che non ha nessun fondamento il vero problema è che l'Istat costruisce un indice che è finalizzato ad altre cose era finalizzata la politica monetaria non c'entra con il problema del calcolo dell'inflazione sulle fasce di reddito o no che noi abbiamo il problema è tutto nostro
Perché quando dovessimo scoprire che sulle fasce di reddito basse l'inflazione agisce al quaranta per cento e quando invece sulle lei reddito alto di fazione agisce all'uno per cento il problema è nostro quali soluzioni proporre
L'internet uguale per tutti
O addirittura l'inversione della forbice salariale
Noi dobbiamo arrivare a costruire queste questioni e ridando tra l'altro credibilità alle istituzioni
Altrimenti attraverso da una parte il fatto che l'Istat la Banca d'Italia sono incredibili e dall'altra parte attraverso il messaggio che anche la politica è fatta di ladri
Il rischio è che si invochi l'uomo della provvidenza
Io non l'ho vissuto chi me l'ha raccontato ma ha detto che non era un periodo buono e su questo noi dobbiamo lavorare perché anche in questo senso gli unici che sono in grado di mandare un messaggio positivo probabilmente siamo noi grazie
Grazie civica la parola a Floriano Cervini segretario regionale della Liguria
Dopo l'intervento di Cervini inizieremo la celebrazione del cinquantaquattresima anniversario della UIL e parlerà Adriano Musi segretario generale aggiunto
Dunque nei dieci minuti che la presidenza
A assegnato a ognuno di noi
Cercherò se ce la faccio di esprimere due concetti
La relazione di Carmelo una relazione molto ampia per toccare tutti i punti e tutti gli aspetti e per cui
Il dovere di vedere di estrapolare alcuni alcune cose alcuni concetti perché poi la conferenza di organizzazione come un po'tutte le assise devono servire a capire
Tanto più che altro che cosa facciamo domani
Allora la valutazione le le valutazioni che sono state fatte anche da un dibattito molto appassionato
La a difficoltà economica che il Paese attraversa il mondo del lavoro
E bisogna anche qui fare un distinguo tra una condizione di carattere generale di una crisi che attanaglia l'Europa è una condizione di volontà del Governo del nostro Paese
Ci pare eh mi pare che oltre a le difficoltà di carattere generale vi sia anche una volontà da parte di questo governo di far pagare il prezzo ai ceti più deboli pensionati operai impiegati e così via
Lo si vede dal tipo di rapporto che mantiene con le organizzazioni dei lavoratori
E c'è di più
Guardando lo scenario del comportamento di questo governo
Per gente come noi non può passare inosservato
Quel caravanserraglio del Consiglio dei ministri
Come è possibile
Almeno per mia memoria
è avere il ministro delle riforme che continua a usare frasi Roma ladrona
E sostenere la divisione del Paese io credo che il Presidente del Consiglio prima quale debba rispondere anche di queste cose
Quali sono gli approcci voglio dire e il confronto Rispetto voglio dire a questo tipo di posizione
Qui non siamo al bar tra due amici marginali che possano dire quello che vogliamo
Problema è che ci sono aspetti di questo tipo e
Fanno finta di niente dal presidente del Consiglio e gli altri fanno finta di nulla e intanto la situazione del Paese va nella direzione che abbiamo dette e che conosciamo l'altro aspetto
A di là dei torti e delle ragioni
Il ministro dell'economia e il governatore dalla Banca d'Italia che si rimpallano responsabilità due personalità che detenga no
Il potere economico un qualche modo del Paese la situazione continua andare in degrado e questi si dannare
Le continui responsabilità
Il governatore non usa i controlli che Banca d'Italia nelle secche del vero
Il governatore che dice il ministro sarebbe un ministro da paradisi fiscali c'è un linguaggio e c'è un atteggiamento è un comportamento che lascia sgomenti
Che non sono e non possono essere di gente che governa questo Paese e che detiene voglio dire i poteri primari digestivo
Ecco perché ci vuole un colpo d'ala io sono tra quelli che dico che la UIL affatto un lavoro importante in questi anni
Le abbiamo avuto un dibattito intenso anche per quanto riguarda il Patto per l'Italia
Con i Dinoi all'interno erano scettici
Noi credo che abbiamo fatto bene perché il compito del nostro sindacato
E sempre di sedersi a tavola anche cogente che non ci piace come dicevo prima
Ma per sempre valutare il merito delle cose il Patto per l'Italia è stato un fatto importante oggi abbiamo una carta in più sul nostro atteggiamento
Che è quello che abbiamo visto la prima parte del Patto per l'Italia
è andata bene quello della salvaguardia dell'articolo diciotto di cui la grande battaglia della CGIL era quella
Di l'articolo diciotto viene toccato cinque milioni di firme ora se ci spiegassero dove l'hanno messo in questo cinque milioni di firme
L'altro invece il problema è importante che riguardava il rilancio delle economia del paese mettere in movimento le grandi opere per riuscire in qualche modo a
Ricreare nel Paese una spinta economica questi non si son mossi oggi abbiamo una uno è il un elemento in più
Io sostengo che il dieci
Di marzo alla conferenza nazionale l'assemblea nazionale dei delegati noi ci presentiamo con carte in regola
Io non sto qui a rivangare a a a riprendere alcune cose
Ma
Ho ascoltato con attenzione anche Pezzotta ed Epifani devo dire ho trovato Epifani per mio giudizio personale in grande difficoltà
Perché le domande che gli erano state poste nella relazione
Non ha dato risposte è volato molto alto non ha toccato
C'è una ragione di fondo quella organizzazione sta attraversando un momento estremamente difficile per quanto riguarda la sua linea politica basti pensare al congresso straordinario che la FIOM farà
E che sarà un congresso straordinario dove comunque metterà in campo più di prima tutto il massimalismo della CGIL
Noi ci vuole grande attenzione sotto questo profilo io sono per salvaguardare sempre quelli sono le strutture le posizioni importanti la nostra organizzazione
Ma cari amici e compagni se in questo Paese come è organizzate come il sindacato è organizzato da soli non vanno nemmeno la grande CGIL ma non andremo nemmeno uno ogni e per cui la grande attenzione di vedere di portare avanti una posizione unitaria
Prendiamo con grande soddisfazione che la CGIL Lazio rinuncia alla manifestazione del tredici che sarà confluita in quella che scaturirà a livello nazionale
Crediamo che dobbiamo in qualche modo rafforzare questa posizione noi ci auguriamo dal dieci e ci possa essere voglio dire una posizione nuova anche il sei sono scettico e di in qualche modo rispetto alle posizioni della CGIL ma noi bisogna in qualche modo che la posizione unitaria di quella organizzazione quella che noi diciamo riformista laica quella posizione possa emergere perché se no sarebbe un guaio perché non ci soddisfa nel dire
Gli abbiamo detto tutto quello che gli veniva
Bisogna che questo sindacato oppure in queste condizioni porti a casa qualche risultato e allora non c'è concertazione non ci sono opposizioni da parte di questo governo dell'imprenditoria
Questo calo continuo dell'industria nel nostro Paese che continua a metterci in difficoltà con l'Europa bisogna trovare il colpo d'ala tutti assieme perché l'economia di questo Paese
E il problema occupazionale riparta qui sta la rappresentatività ufficiale del sindacato e del ruolo del sindacato
Quella dei risultati e allora sotto questo profilo io credo che la conferenza d'organizzazione e le posizioni in qualche maniera debbano tentare di dare una risposta grazie
Grazie Cervini la parola Adriano Musi segretario generale aggiunto
La UIL oggi compie cinquantaquattro anni
Anni che hanno visto l'impegno di milioni di uomini e di donne per vedere realizzate le proprie idee affermata la propria identità identità fondata su una originale ed innovazioni ma con lui concezione del ruolo del sindacato nella società moderna del ripudio di ogni forma di intolleranza
Di assunzione di responsabilità nelle proposte di attenta valutazione delle ragioni degli altri di tenace perseguimento delle soluzioni di consapevolezza
Che l'interesse del mondo del lavoro procede di pari passo con lo sviluppo economico e sociale del Paese
La concezione di un sindacato democratico laico libero partecipativo riformatore che persegue una visione precisa di modello di sviluppo e le modalità per realizzarlo
Idee diverse
Che valorizzano il prodismo culturale ed organizzativo del sindacato e che però deve saper trovare la sua sintesi per non mettere in discussione quell'unità d'azione dei lavoratori che sola garantisce nel Paese una società libera guidata da i valori della democrazia della giustizia locale della solidarietà
Rinnovando CIPE misurandoci allo stesso tempo con le istanze e le pressioni dei tempi nuovi con la fedeltà alle proprie motivazioni morali
E sono proprio le motivazioni morali di democrazia che hanno portato alla nostra nascita che hanno permesso alla UIL di proporsi come soggetto autonomo della politica
Per questo il nostro connotato pluralismo è diventato la nostra ricchezza
Il nostro pluralismo ha finito con il di ficcare il confronto moderare lo scontro esaltare la sintesi
Il nostro è stato da subito non solo pluralismo riferimenti ideali ma anche di riferimenti sociali ancorati nel territorio
Un radicamento che sin dall'inizio
Io è stato testimoniato dal ruolo delle Camere sindacali autonome
Camere sindacali autonome che costituirono l'ossatura del nostro tessuto organizzativo
E segnarono anche la nostra impostazione politica sindacale obbligando la UIL ad una sintesi dal basso che la fece crescere confederale senza bisogno del
Le ideologie
Una sintesi tra necessità vere dei lavoratori e bisogni legati all'appartenenza territoriale
Che spiega il nostro regionalismo supportato da una idea forte di unità nazionale e che motiva le critiche che muoviamo oggi al federalismo
Convinti che le specificità vanno rispettate ma con l'intento di superare e non di acquisire le differenze attenti al prospettarsi di esigenze di opportunità
Ma ricercando soluzione in un modello coeso e solidale
Che rafforzino il sistema Paese
L'unica soluzione che Scevola ci consentirà di contare in questa Europa sempre più larga e che ci ha solo così ci consentirà di affrontare quella globalità evitando ulteriori divisioni e proponendo c'è utili nuove articolazioni
Ma oltre a spiegare alcune nostre caratteristiche odierne la specificità territoriale deve anche aiutarci ad affrontare e risolvere quello che è stato l'elemento portante del dibattito delle nostre conferenze
La ricerca di equilibri più avanzati e più articolati nel ruolo delle varie istanze sindacali e dei loro rapporti
Sarà
Affievolisce la caratterizzazione delle singole attività lavorative e richiede a noi stessi di esprimere una nuova conferma Rita una sintesi tra le scelte del territorio e quella delle categorie produttive
In cui non basta più la bussola esclusiva della tutela del lavoro stabile o lo sport show di orientare la crescita tra nord e sud magari proponendo un nuovo antico modello sono viale
è necessaria una risposta complessa che obbliga a pensare ed a rendere funzionali strumenti nuovi
Rapporti diversi che coinvolgono tutti i livelli organizzativi
Ed è tanto più necessaria questa complessità
Perché non solo cambia il quadro dei riferimenti oggettivi
Ma muta anche e soprattutto quella delle necessità delle aspirazioni delle opportunità soggettive nella società nella ricerca del lavoro e nel lavoro spesso per assicurarci un futuro positivo
Credo basti questo esempio per comprendere come tutto stia cambiando e come continuerà continuamente a mutare
Sino a ieri la specializzazione
Era la chiave per affermarsi nella vita lavorativa oggi la specializzazione
è quella di chi ha molteplicità di competenze ed è in grado di operare alternativamente sul più ambiti
Diventa allora decisiva la formazione la formazione continua il ruolo della scuola pubblica
Ogni riflessione sul futuro dell'umanità parte dalla centralità del sapere dei saperi in una in una parola della istruzione
Noi siamo l'unico Paese in Europa che riduce le risorse
Taglia le docenze e vuole realizzare una istruzione di censo di casta di religione opponendosi ad una società delle pari opportunità per tutti ad uno Stato garante di standard di civiltà ma il governo sa
E se non lo sa e se non lo ha capito lo ha visto sabato scorso che ci opporremo Sempre e dovizia dei moti tutti gli strumenti democratici pericoloso sconfiggere tali scelte scellerate
Ho richiamato Anita questo doveroso
Per utilizzare un'occasione celebrativa
Superando l'astrazione del ricordo e saluto qui i segretari generali del passato davanti a Benvenuto alla Lizza e li saluto
Chiedendo loro scusa
Se non mi assumo il compito di fare lo storico ma facciamo alcune riflessioni per capire come la storia ci è utile per tracciare la strada del futuro
E quindi è dalla nostra storia
Dalla esperienza che ho appena ricordato ci viene il Consiglio ad evitare la semplificazioni Bicio pulsioni facili ed univoche
Scegliendo di maturare decisioni forse meno immediate che però siano in grado di dare risposte soddisfacenti alle varie esigenze
Consapevoli che nel bene di tutti possiamo trovare il vantaggio di ognuno mentre il bene di qualcuno non porta al vantaggio di tutti
Una politica sindacale quindi
Che non sia solo la somma delle azioni delle diverse articolazioni di carico di via ma che armonizzi che contemperi queste ultime con la tutela del lavoratore in quanto cittadino
Con un'organizzazione articolata sul territorio capace di ricomprendere coniugare i due momenti della produzione e del consumo
è il nostro modello il modello di sindacato confederale
Un modello di sindacato a comperare che si è consolidata d'Italia soprattutto attraverso il nostro impegno tenace passando momenti difficili ma che abbiamo saputo superare grazie alla forza che derivava dalla ragione delle nostre idee
La UIL deve portare questa concezione in Europa
Questa è la nostra nuova sfida
La cui deve dedicare il suo impegno la sua azione alla costruzione di un grande e porta il sindacato confederale europeo questa non è una semplice aspirazione ideale
E oggi una vera e propria necessità per difendere i diritti dei lavoratori in Italia ed in Europa
La moneta unica e l'ingresso di nuovi Paesi Unione Europea insieme all'auspicabile costruzione di istituzione europea più forti hanno infatti bisogno di un sindacato europeo riconoscibile
Forte autorevole protagonista
E nell'Italia dei nell'Europa l'Italia procede con una marcia in meno rispetto agli altri Paesi
E questo richiede che la serietà dei nostri ragionamenti
La chiarezza delle nostre idee e dei nostri scelte siano più forte degli applausi che accompagnano la demagogia i colpi di teatro delle apparizioni televisive
Servirebbe una più diffusa consapevolezza della situazione
Il livello di competitività del sistema Paese stanno scendendo resta ampio il divario territoriale tra Nord e Sud si aggravano le diseguaglianze di reddito ma anche quelle di pari opportunità
Siamo in presenza di difficoltà hanno congiunturali che richiedono interventi forti dentro una responsabile visione globale dei problemi e delle prospettive
In questa situazione noi della UIL abbiamo una responsabilità in più
Alla quale purtroppo stiamo assistendo allarga anche perché si stanno allargando le diseguaglianze che stanno ampliando il divario tra il nord e il sud del Paese
A chi dice
Meno tasse e più investimenti
Noi diciamo più investimenti di qualità
Non l'uso delle risorse pubbliche delle agevolazioni concesse indiscriminatamente a tutti ma investire in qualità significa capacità di indicare interventi
Di selezionare i veri fattori che incidono sulla competitività in una cabina con globalizzata presidi predispone il contesto entro cui le sinergie moltiplicano le positività dei risultati
Infrastrutture cioè nel territorio
Tutela dell'ambiente specializzazione produttiva ricerca formazione e innovazione tutti i fattori
Che se approvati sviluppati coerentemente insieme
Impediranno di fornire solo risposte cerotto alla realtà produttive del Paese i lavoratori interessati girando invece di sviluppo e ricchezza solo disoccupazione e sfiducia e c'è il fisco
La politica tributaria da utilizzare con intelligenza
Mirata qualitativamente e altrettanto essenzialmente per uno sviluppo coeso ed ecco dell'economia
Progressività delle imposte
Reimpiego degli utili orientamento dei consumi e del risparmio selettività degli incentivi redistribuzione per i soggetti deboli sono elementi di correlazione tra crescita ed equità
Una politica fiscale in cui ciascun cittadino partecipi allo sviluppo del Paese in base al reddito realmente posseduto non condonato nel Concordato
Una politica fiscale
Certa nel corre senza le furbizie dello scippo con destrezza rappresentato dalla interpretazione delle norme vedi la clausola di salvaguardia esclusa per Ittierre
Vedi il recupero del drenaggio fiscale
Una politica fiscale che non rinuncia alle detrazioni per le deduzioni
Le detrazioni fiscali sono il segno della qualità di una politica fiscale
Significano infatti offrire solidarietà ai più deboli
Aiutare le famiglie privilegiare quelle più numerose e quelle con gli anziani nelle spese per la casa la Salernitana non autosufficienza sostenere gli individui nei loro percorsi di evoluzioni professionali nelle scelte previdenziali
Visione globale
Quindi e scelte consapevoli per raggiungere traguardi di equilibrio
Di equità consone a reggere il confronto con la globalizzazione
Ma solo un tasso di sviluppo adeguato la crescita del lavoro di qualità consente di affrontare in modo corretto le nuove esigenze sociali evitando come invece sta avvenendo
Di affrontare la riforma del Welfare in una logica regressiva
Abbiamo continuato a sottolinearlo durante tutto il confronto sulla spesa per le pensioni
E purtroppo solo dopo solo dopo la presentazione dei correttivi alla delega previdenziale da parte del governo ci si è reso conto Chicco che occorreva riscrivere l'agenda delle priorità da affrontare
E questo anche da parte
Dei tanti suggeritori di emendamenti anche loro come il Governo altrettanto incoerenti tra proiezioni attuariali della spesa previdenziale la sua riclassificazione e le soluzioni pirandelliana e proposte
E consentite ma una volta per tutte e spero definitivamente
Di chiarire il nostro pensiero sulla non proposta sindacale contraria al gradone
Una volta per tutte per la UIL non siamo debitori di nessuna proposta su risparmio della spesa previdenziale
è inaccettabile per un Paese che già spende mediamente due punti percentuali in meno nella spesa sociale tagliare ulteriormente dello zero per sette per cento la spesa
Per la UIL il tema centrale era e resta
Con una spesa previdenziale fatta solo da ciò che è coperto da contribuzione
Era e resta la necessità di disegnare unguenti far all'altezza dei nuovi problemi
Dei nuovi bisogni che il modello di società ci chiama a risolvere
Per la discontinuità del lavoro per le tipologie di lavoro oscillanti tra autonomi e dipendenti e per le centoventisei aliquote di riferimento oggi esistenti con tassi di sostituzione per il sistema contributivo
Cioè il rapporto tra pensione percepita e ultimo salario
Legate alle aspettative di vita e che sempre di più sono al limite della vita economica e sociale costituzionalmente garantita per coloro che la percepiranno
Un sistema questo sci da riformare coinvolgendo aspettando il due mila e cinque nella scelta i lavoratori interessati consapevoli che il problema non si risolve e non si può risolvere solo con la previdenza complementare
Una situazione complessa
Alla quale si somma quella che neppure il tema più delicato la crisi civile
Il messaggio che di fatto li sta cercando di far passare tra i cittadini è quello che ognuno può fare da sì
Tutte le istituzioni hanno subito attacchi alla loro credibilità dalla magistratura alla Banca d'Italia dall'Istat al Parlamento dalle forze politiche alla corte costituzionale dall'Euro alla stessa Europa fino da ultimo alle istituzioni cattoliche
Questi attacchi sono stati portati da chi ha responsabilità di governo da chi guida istituzioni pubbliche e che dovrebbe essere esempio di equilibrio e di responsabilità
Chi guida le istituzioni
Può anche sbagliare e lo abbiamo anche denunciato
Ma sviare responsabilità istituzionale lo deve e lo può rilevare solo nelle sedi dovute non ne può fare oggetto di propaganda di schede lombardi sgretolamento della fiducia dei cittadini
Bisogna preservare le istituzioni e la loro credibilità
Fuori da questo c'è una lacerazione del comune sentire dei cittadini dei principi di convivenza civile
Una lacerazione del tessuto connettivo che impedire insieme una comunità una nazione uno stato
Per questo sentiamo il dovere di segnalare un pericolo il saldarsi della crisi economica con la crisi civile che porta uno scadimento della qualità della De
Sia il sindacato la UIL il sindacato dei cittadini deve battersi perché questa sfiducia questo senso di impotenza vengano sconfitte
Per fare questo credo non possiamo essere osservatori agnostici rispetto a ai comportamenti ed alle politiche la qualità la credibilità delle istituzioni sono il presupposto della politica e delle politiche dobbiamo essere consapevoli che le detti colta che il paese sta vivendo non è il solo problema di modelli contrattuali più o meno perfetti
O di modelli di confronto concertativo più o meno attuati va recuperata la credibilità di istituzioni e soggetti collettivi
Ci aspetta un compito importante da svolgere
Ma siamo fiduciosi sul futuro dell'Italia una fiducia che deriva dalla conoscenza profonda che abbiamo del nostro Paese
Delle sue straordinarie energie umane delle sue infinite risorse intellettuali della sua straordinaria forza di reagire alle difficoltà e la classe dirigente deve saper fare il proprio dovere
Ed anche noi dobbiamo essere all'altezza dei problemi stai ciascuno di voi via tutti insieme fare la nostra parte dobbiamo averne la capacità la credibilità la forza morale
Care amiche cari amici care compagne e cari compagni
Per riassumere storia Filosofia e scelte della UIL di questi cinquantaquattro anni prendo a prestito il verso di una canzone di di De Gregori di Francesco De Gregori
Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverà
Se la parte dei
Per la parte dei lavoratori e dei pensionati e la parte dell'interesse generale e la parte delle istituzioni e la parte della difesa della democrazia
E la parte di un grande impegno animato da una straordinaria passione civile e la nostra parte e la nostra storia Buon compleanno lui
Grazie Adriano Musi
Proseguiamo conii nostro dibattito
Prima parlare Luca Visentini il segretario regionale del Friuli Venezia Giulia si prepara a Walter Galbusera segretario regionale Lombardia
Cari amici e compagni o sono sono molto commosso dopo aver sentito l'intervento di Adriano ma cercherò
Lo stesso di ritornare ad una riflessione più prosaica anche se voglio partire da
Da un elemento che ha citato Adriano nel suo intervento ma che era stato richiamato anche
Giustamente secondo me all'inizio della relazione di Carmelo Barbagallo ed è il tema della nostra posizione internazionale di cosa cioè il sindacato la UIL
Può e deve fare per cercare di essere presente nel governo dei fenomeni che attraversano il mercato del lavoro a livello internazionale in passato queste questioni erano questioni residuali che si mettevano all'inizio delle relazioni perché bisognava farlo
Oggi non è più così
Non è più così perché ci accingiamo il primo di maggio di quest'anno a celebrare l'allargamento dell'Unione Europea dieci nuovi Paesi
Si tratta di decine di milioni di persone decine di milioni di lavoratori che entreranno nel mercato unico
E guardate un'opportunità eccezionale della quale io credo noi dovremmo tentare di discutere di più
Dovremmo tentare di discutere di più perché si creerà un grandissimo mercato potenziale dell'innovazione
E l'unica possibilità che l'Italia e l'Europa hanno di essere competitivi rispetto ai mercati internazionali è di riuscire a realizzare elementi di innovazione delle proprie economie riuscire a far sì che i propri prodotti nonostante il differenziale dei costi riescano ancora ad essere competitivi
Da questa sfida dei dipende il nostro futuro se non sapremo vincerla non faremmo altro che progressivamente perdere posti di lavoro e posti di lavoro
Ma significa l'allargamento dell'Europa anche un più grande appunto mercato del lavoro possibilità per milioni di lavoratori di essere insieme rispetto al governo di questo mercato del lavoro
Stando poi capire se sapremo fare in modo che l'allargamento dell'Europa non si traduceva in non si traduca in un peggioramento complessivo delle condizioni del nostro welfare dei nostri contratti della nostra vita quotidiana nella società
Perché questo non accada perché invece l'unificazione dell'Europa possa essere una reale opportunità di crescita per le persone
è necessario che il sindacato e la UIL mettano in atto delle politiche intense di contrattazione di negoziazione di concertazione a livello comunitario
Noi queste cose in Friuli-Venezia Giulia le viviamo da moltissimo tempo perché siamo regione di confine con Paesi che fino ad ieri a ieri appartenevano al così detto blocco comunista
Oggi credo che questo sia un problema che riguarda tutti riguarda tutte le regioni d'Italia riguarda tutti i lavoratori italiani riguarda complessivamente il sindacato
E per questa ragione che quest'anno CGIL CISL e UIL nazionali celebreranno la manifestazione nazionale del primo maggio sul nostro confine
A Gorizia l'unica città d'Europa ancora divisa da un muro seppure virtuale
Abbiamo demolito nelle settimane scorse il muro e ancora divideva Gorizia da Nova Gorica la parte di Gorizia che appartiene alla Slovenia
Nella piazza in cui c'era quel muro il primo maggio si celebrerà il primo maggio nazionale la manifestazione nazionale di CGIL CISL e UIL
Siete tutti invitati a venire a quella manifestazione una manifestazione a cui auspichiamo ci sia anche Romano Prodi una manifestazione nella quale le organizzazioni sindacali italiane insieme a quelle slovene celebreranno l'unificazione possibile
Dell'Europa
Ma torniamo alle questioni che ci riguardano direttamente io come altri va apprezzato moltissimo i contenuti
Della relazione di Carmelo Barbagallo che ha detto cose importanti e le ha dette come lui aveva anticipato senza reticente solo su un paio vorrei fare alcuni commenti la prima questione che mi ha colpito è questa del riformismo
Tutti quanti dicono di essere riformisti
Tutti persino il ministro Maroni afferma di essere un riformista poi ascolteremo se sarà in grado di convincerci che lo è quando verrà qui ad intervenire
Persino Savino Pezzotta ha detto di essere un riformista nell'intervento che ha fatto però guardate il riformismo è una categoria della sinistra
Non è un'altra cosa non esistono riforme neutrali a prescindere dall'obiettivo che queste riforme si propongono di raggiungere
Noi dobbiamo finirla di accettare che questo termine questa parola così importante per noi che fa parte delle nostre radici venga resa oggetto di un mercimonio politico per cui tutti quanti la possono utilizzare ha proprio piacimento il rischio cari amici e compagni
è che se tutti quanti diventano riformisti non si capisce più chi è riformista davvero e in questo rischio chi ci rimette sono i riformisti veri e cioè noi credo anche che noi dobbiamo evitare il rischio di definire il nostro di il nostro riformismo semplicemente per differenza dal massimalismo
La CGIL come te un sacco di nefandezze noi dobbiamo nella nostra azione quotidiana sindacale
Contrastare queste nefandezze là dove è possibile realizzare accordi unitari ma guardate noi non abbiamo bisogno di parlare continuamente della CGIL per definire il nostro riformismo il nostro riformismo esiste a prescindere dalle politiche della CGIL
Questo significa che è più importante invece cercare di capire quali sono le nostre radici Carmelo nella sua relazione giustamente ha citato Bruno Buozzi e Ugo la Malfa facciamo sì però una domanda
Quanti sono i nostri delegati sindacali i nostri militanti che sanno veramente chi fossero Bruno Buozzi e Ugo la Malfa io temo purtroppo che a parte il nome la storia di questi due personaggi la conoscono in pochi dentro la UIL
Con tutto quello che significa conoscere questa storia perché dietro le persone ci sono le idee e ci sono gli atti concreti le politiche che queste persone hanno messo in campo nella loro esistenza
Allora io credo che la UIL se vuole veramente essere un sindacato riformista laico socialista e così via
Deve riuscire a fare un'operazione di consapevolezza culturale di approfondimento e di informazione culturale dei propri militanti soprattutto quelli giovani
Per farmi capire quali sono veramente le radici della nostra politica e della nostra azione quotidiana io credo che una delle cose che la Confederazione dovrebbe fare nei prossimi mesi
è realizzare seminari di riflessione sulle nostre radici politico
Filosofiche
Questo significa tentare di capire quali sono le ragioni del nostro riformismo della nostra azione riformatrice
Preferisco chiamarla terrà riformatrice perché il riformismo non è una scatola vuota se è riempita di politiche riformatrici la prima è la politica dei redditi
Guardate è molto importante che noi ci interroghiamo sul potere d'acquisto dei salari e delle pensioni e che mettiamo in campo politiche se volete anche Salaria liste
Ma questo assenso soltanto se questa politica è incardinata all'interno della politica di tutti i redditi
E politica di tutti i redditi significa sviluppo
Significa coordinamento delle tariffe significa evitare di queste tariffe crescano oltre un certo livello significa la capacità di realizzare all'interno della società politiche di coesione che tengano insieme le varie articolazioni di questa società e c'è una novità rispetto al passato
Una volta la politica di tutti i redditi bastava parla livello nazionale
Poi c'è stato un periodo in cui la si poteva fare a livello nazionale e anche a livello locale o dice una terza parte
Se noi non riusciamo a far sì che la politica nazionale quella territoriale siano la stessa politica siano coordinate fra di loro integrate abbiano un senso unico noi rischiamo di creare situazioni assolutamente schizofreniche nella nostra
A te attività quotidiana nei rapporti con le istituzioni è molto importante che la Confederazione mette insieme azioni di coordinamento forte rispetto alla politica dei redditi la seconda ragione del riformismo dell'ultima che vorrei citare
Riguarda il Patto per i riformisti devono sempre stare là dove si verifica il cambiamento
E stare là dove si verifica il cambiamento significa governarlo per portarlo a finalità che noi riteniamo positive
Il principale cambiamento che noi abbiamo oggi nel nostro Paese e quello delle nuove forme di lavoro noi abbiamo difeso convintamente il Patto per l'Italia nelle assemblee e crediamo di aver fatto la cosa giusta pensiamo però anche io penso almeno che noi non abbiamo contrastato abbastanza i contenuti sbagliati della cosiddetta legge Biagi
Dico così detta perché quella legge permettetemi di dirlo con il professor Biagi non c'entra niente
La scritta un'accozzaglia di apprendisti scarpe stregoni realizzando un provvedimento iniquo sbagliato pieno di contraddizioni difficilmente applicabile
Anche a detta degli stessi imprenditori ormai questa legge c'è dobbiamo cercare di mettere in atto delle azioni concrete non per contrastarla per applicarla ma per applicarla cercando di correggere almeno le storture peggiori questa è una cosa che possiamo fare intensamente a livello regionale ma la cosa fondamentale che dobbiamo fare
Il lavoro del sindacato che significa sindacali dare i nuovi lavoratori
L'unica possibilità che abbiamo di migliorare la loro condizione di lavoro e avvicinarli al sindacato perché se li organizziamo ecco che allora anche loro diventano forza contrattuale e hanno la possibilità di tutelare il proprio posto di lavoro e le condizioni sul posto di lavoro fare questo significa secondo noi dare gambe al CTO farlo diventare una struttura operativa che abbia la capacità in sinergia con le categorie con le camere sindacali di effettivamente raggiungere questi lavoratori ma significa anche oltre che appunto pare
Azione possibilità anzi Pio significa anche superare inutili discussioni fra Dinoi io ho molto apprezzato l'intervento di alcuni segretari generali di categoria
Che sono stati capaci nella giornata di ieri di spiegarci come la prima cosa da fare in certi posti di lavoro in cui abbiamo i lavoratori dipendenti tradizionali
Altri lavoratori dipendenti magari a termine che appartengono a un contratto in una categoria diversa e poi lavoratori atipici è importante che i posti di lavoro questi lavoratori qualsiasi sia il loro contratto abbiano un unico interlocutore sindacale a cui potersi rivolgere e che li scriva al sindacato
Poiché si daremo fra di voi
Se dobbiamo dar l'impressione di perse come distribuire le risorse quali sono le titolarità contrattuali ma il primo problema iscrivervi al sindacato iscriverli alla UIL fargli capire che la UIL è una sola e che la UIL è interessata alla loro condizione di lavoro credo che questo sia un punto essenziale che è stata la nostra conferenza
Perché se non riusciamo a superare questo snodo non andremo da nessuna parte questi lavoratori ogni scriverà qualcun altro oppure non si scriveranno semplicemente al sindacato ultima sottolineatura anche qui ho molto apprezzato per i molti interventi di ieri si
Sia fatto riferimento alla necessità che la UIL parli ai giovani alle giovani generazioni ora io credo che per riuscire a fare questo il sindacato che noi siamo un sindacato antico che ha profonde radici deve essere capace di utilizzare il linguaggio dei giovani
Soprattutto deve essere capace di far capire ai giovani la quota che diceva ieri Foccillo nel suo intervento e cioè che la UIL è un sindacato anticonformista che da sempre coltiva dei sogni
Se non riusciamo a fargli capire che la UIL questo probabilmente capiranno che devono salire la UIL
Invece che andare da un'altra parte e allora io dico si faccia presto la Commissione di cui parlava Carmelo Barbagallo nella sua relazione introduttiva credo che il primo punto che deve avere
Questa Commissione al suo ordine del giorno e come mettere in atto un rinnovamento Ricci consenta di far capire ai giovani che la UIL e la loro casa vi ringrazio
Grazie a Lucca
La parola a a Giancarlo Franco cui pubblica amministrazione dei vigili del fuoco
Buongiorno a tutti
Relazione della segreteria organizzativa di di Carmelo
Ricchissima puntuale condivisi condivisibile simpatica
E che ha rappresentato in qualche maniera quello che sarà il percorso che dovremo affrontare tutti insieme
Nel futuro ma che
Chiaramente
Mette in rilievo
Chiaramente anche le problematiche che oggi stiamo affrontando in particolare
Quando i vigili del fuoco
Questa
Relazione condivisibile perché ha rappresentato al suo interno proprio le difficoltà che i vigili del fuoco stanno vivendo
Lo scorso dodici febbraio
E nel passaggio della relazione di ieri da parte di Carmelo se evidenziato è stato posto all'emendamento dove ancora una volta dove si chiedeva di regionalizzare questa categoria abbiamo respinto questo emendamento e allora importante che attraverso queste proposte perché poi regionalizzare questa categoria in pratica significherebbe fare cittadine di serie A e di serie B il Paese potrebbe essere servito da una parte e non essere servito dalla dove questa devolution a che avanza ecco e attraverso questa proposta dovremmo essere in grado di definire un percorso migliorativo per dare una seria e concreta risposta ai cittadini la tra aspetto che è accaduto l'altro ieri
E che attraverso anche le forze in questo caso di maggioranza si sono astenuti al Senato e astenersi significa come votare contro e questo è stato molto grave perché dall'altra parte con questo incremento di organico avremmo potuto fare quella tenta prevenzione che poi poteva dare la risposta chiaramente a tutta la cittadinanza
Questo perché perché noi facciamo ottocento mila interventi l'anno Carmelo
In questi ottocento mila interventi l'anno ogni trenta secondi suona un nostro centralino per portare soccorso alla cittadinanza è chiaro che attraverso quell'avrebbe prevenzione noi riusciremo in qualche maniera a determinare anche quella razionalizzazione di risorse e quindi evitando che quell'intervista
Quelli di interventistica possa cadere a pioggia negativamente su quelle che sono le economie del Paese così come rappresentato terzo aspetto
Sarebbe necessario mettere una pietra miliare sulla documentazione del diritto di sciopero perché noi a tutt'oggi attraverso una delibera ancora non siamo in grado di poter esercitare il nostro potere contrattuale
Ovvero sia Civilavia colorate liberarci preclude questa possibilità perché siccome né quando facciamo sciopero rimaniamo nel sedime aeroportuale e allora dall'altra parte e questo è un atto antidemocratico
Che mette in linea quelle che saranno le posizioni e questa storia va avanti dal mille novecentonovantasette interverranno capziosa mentre il nostro ruolo dall'altra parte ci preclude questo diritto allo sciopero ultimo aspetto
è quello del
I rapporti unitari
Noi possiamo dirlo non perché di parte siamo veramente coerenti noia ciò abbiamo scioperato con governi di destra e di sinistra
E abbiamo sempre richiamato l'unitarietà in tutte quelle che sono state le basi politiche almeno e quindi questa questo organizzazione dall'altra parte io sono convinto che attraverso queste linee che abbiamo dettato in questa conferenza io mi auguro che il giorno dieci in questa assemblea si possa determinare con coerenza questa strada che ci porterà certamente lontano grazie
Grazie Giancarlo la parola Walter Galbusera segretario regionale
I richiami a Bono Buozzi ti danno una ulteriore motivazione per fare uno sforzo di presentazione di celebrazione
Della figura di Bruno Buozzi della sua opera
Portando alla luce anche
Gli elementi
Del dibattito che caratterizzavano
La sua l'azione prima di segretario della FIOM
E poi di leader della ricostituita CGIL unitaria
Sarà un dibattito interessante per alcuni aspetti anche sorprendente
Metteremo in luce non solo il suo lavoro ma anche
Ma anche i giudizi che sul di lui venivano dati
E il
Gli atteggiamenti assunti nei momenti più complesse e difficili
Della storia del sindacato italiano almeno
Fino alla fino alla liberazione insomma soprattutto nel periodo
Che precedette l'avvento del fascismo giusto ricordare Bruno Buozzi certo Bruno Buozzi fu assassinato dai nazisti io però voglio aggiungere che non dobbiamo neppure dimenticare
Che Bruno Buozzi fu assassinato perché fu catturato
Dopo una telefonata anonima
Che rivelò la sua vera identità e il suo indirizzo
Questa telefonata non la feci Priebke non la fece asse nulla fece avrebbe non la fece Kesselring che questa telefonata ricevente
E non dobbiamo non lo dobbiamo dimenticare
E bordata di Buozzi
Che la sua
Da un certo punto di vista
Capacità di leadership quasi discussa derivava
Dalle sue politiche dalla forza dei contenuti della sua azione riformista che si avrebbe caratterizzato in maniera
Sostanziale
L'opera il lavoro della CGIL unitaria
Sindacati si sono uniti divisi parecchie volte dalla
Dopo la liberazione ad oggi
E quindi anche questa vicenda di
Convocazione di un'assemblea di i delegati
Fa parte di un ciclo vitale non non mi preoccupa in sé
Ci saranno altri momenti di difficoltà ci saranno altri momenti di unità il problema è un altro il problema è che noi dobbiamo vedere ferma la convinzione delle nostre analisi delle nostre proposte della nostra identità cioè è la forza dei contenuti
Che ci consente di fare diventare il rapporto unitario un elemento di arricchimento reciproco di rafforzamento del mondo del mondo del lavoro
Bisogna costruire proposte unitarie sulla base degli apporti delle singole organizzazioni
Questo per esempio non è accaduto in materia in materia di pensioni
Il segretario
Generale della CGIL ha fatto
Un'analisi
Per molti versi realistica accentuato alcuni toni il tono
Era in serie di tipo sacerdotale cardinalizio ma e il vero problema non è non è questo è che se
Epifani fosse un medico
E beh sarebbe stato un bel guaio per il suo paziente perché ha fatto un'ottima diagnosi ma non ha fornito alcuna terapia e questo è questo è il problema
E quindi è vero che il problema di questo Paese che
Affonda voglio dire la crisi e la politica l'economia a fondo la loro radice in un passato abbastanza lontano che spesso ci dimentichiamo ma comunque è vero che oggi abbiamo un problema di sviluppo abbiamo un problema di occupazioni di precarietà di potere d'acquisto in un contesto internazionale
Che ha delle caratteristiche in parti uguali in parte diverse questo giusto fare risaltare
E vero che dobbiamo rilanciare la ricerca che dobbiamo costruiva le grandi opere in funzione anticiclica che abbiamo bisogno di una politica industriale di contrastare i Monopoli di tutelare il risparmio
Senza forse eccessive preoccupazioni sulle persone e sui soggetti un conto sono le istituzioni e un conto sono coloro che la regola
E abbiamo cercato di dare del risparmio vorrei però che le nostre scorte forse un po'più mette un po'più chiare e cioè io ho sentito ieri Carlo Fiordaliso sugli no anzi non autosufficienti anziani
Beh noi abbiamo proposto al Presidente Formigoni che ha dato qualche segno di disponibilità di impone una addizionale
Sulla benzina per esempio per esempio per
Dare una risposta al problema dei non autosufficienti totali
Questo può diventare un progetto generale benissimo io credo che su questo in questo caso con questa eccezione il sindacato può assumersi l'onere di chiedere un'imposta aggiuntiva
Come eccezioni non come regola mai come eccezione motivata perché questo deve essere considerato il problema sociale di maggiore emergenza in una scala cinematica Vittorio Rita
Per cui l'assunzione di una priorità necessariamente ebbene pone altre agli ordini inferiori
E poi dobbiamo rilanciare la bilateralità non come una sorta di recitazione ma perché la bilateralità e la risposta la precarietà e il tentativo di costruire un sistema di garanzie che è stato in parte minato
Dalla modificata di un vecchio equilibrio che non esiste più in tutto il mondo c'è quello del posto permanente per tantissimi anni o per tutta la vita
La nostra risposta non può essere un ritorno antico ma la ricerca di strumenti nuovi e più efficaci di enti bilaterali sono devono essere gli eredi della tradizione del mutualismo
Sociale socialista operaio
Laico della fine del secolo
Del secolo diciannovesimo e degli inizi del secolo del secolo ventesimo
Così come la contrattazione di avere le nuove caratteristiche abbiamo detto che è un fatto positivo l'accordo degli artigiani d'accordo e degli artigiani segna due aspetti la conferma del contratto nazionale e l'articolazione regionale in questo caso regionali
Con inflazione differenziate il nostro problema
Che molti dei dissesti dei conflitti che nascono fondate su questioni reali derivano dal fatto che spesso le inflazioni non sono uguali
Non sono uguali questo è un elemento realistico di cui bisogna prendere in considerazione la sua entità la sua importanza come per esempio si parla degli avversari salariali guardate che io mi sono convinto mi sbaglierò che la gabbia salariale più importante esistette agli statali
Per gli stati di denti statali
Un dipendente statale che vive
A Milano è un dipendente statale che vive in un centro minore non necessariamente del del Mezzogiorno hanno un potere d'acquisto una condizione di vita che è nettamente differenziata ma alla rovescia
Alla rovescia in questo caso la gabbia salariale se vogliamo chiamarla così anche se so che in proprio stare
Dove sta paradossalmente nel nord e per questo che abbiamo bisogno di rilanciare una contrattazione integrativa territoriale decentrata chiamatela come volete che tenga conto delle differenti
Realtà
E via via
La battaglia per il fedele Pepper il federalismo solidale è una battaglia moderna è una battaglia europea è una battaglia che esalta l'unità nazionale
I diritti
E le possibilità di esercitare i diritti e le tutele debbono essere uguali per tutti i cittadini
Si parla per questo di livelli essenziali di assistenza non di livelli minimi
Livelli essenziali
Ma la gestione
Io riordino
La possibilità di abbattere le liste d'attesa questo è un problema è un potere che non puoi e deve essere che deve essere esercitato dai diversi locali
Perché fa leva sulla responsabilità di chi amministra ed è un'opportunità non solo per le regioni ricche ma vorrei dire ancor di più per le regioni
Meno ricche di questo paese che devono costruire una nuova classe dirigente facendo leva si sulla solidarietà ma anche sulla responsabilità sulla capacità
Cioè di dare delle risposte adeguate ai prigionieri dei loro cittadini e sulla scuola cerco la scuola
Uguale per tutti nel senso che tutti devono avere diritto di andare a scuola ma voi questa scuola pubblica questa scuola uguale per tutti dobbiamo difenderla quando io sento che non si può premiare non punire non si può premiare un insegnante bravo
No non è possibile
Sarebbe un oltraggio
Al fatto che il fatto spero significherebbe che che gli insegnanti non sono tutti uguali
E allora non si può non si può riconoscere la professionalità
Non si può riconoscere l'impegno qual è stato il vero problema che noi abbiamo davanti
Se noi vogliamo difendere davvero la scuola pubblica dobbiamo essere in grado di produrre una politica che riconosca i meriti che riconosca i meriti clipei Micheli pali che vive Munari
Senza di questo ci sarà sì la vittoria dell'egualitarismo massimalista ma
Ci sarà anche il declino inevitabile della scuola così come i grandi conflitti meritano di essere presi d'anticipo e governati perché non recuperiamo il valore e la proposta politica dell'arbitrato
Cioè dalla possibilità di intervenire con soggetti politici autorevoli e non solo sul piano formale sul piano giuridico ma sul piano politico per impedire che i contratti si trascinò per mesi mesi per anni per favorire la conclusione delle vertenze accettando cerco anche la logica dei lodi arbitrali che risolse l'ho tanti problemi nella nostra storia
Vedo con grande sconcerto il fatto che si discute poco di partecipazione
Se dovessi essere onesto direi che non si discute
Ma abbiamo di fronte a noi
Una nuova norma che introduce i comitati di sorveglianza nelle negli statuti delle società delle società
Di capitali
Ma
Dobbiamo considerare chiusa la partita all'INPS e all'INAIL
Cioè i nostri comitati di sorveglianza il nostro orizzonte partecipativo si chiude convince con Lina il
O forse c'è la possibilità di avviare una campagna politica di sensibilizzazione di iniziativa di proposta
Per generalizzare il comitato di sorveglianza in tutte le grandi imprese a partire da quelle pubbliche imponendo la presenza di rappresentanti anche del mondo del lavoro
Ma non è nostra l'iniziativa storica su questo terreno perché non viene ripresa perché non ride riproposta con convinzione non in non non ci interessa semplicemente mettere un nome
O mettere una parola d'ordine in un elenco in un elenco di problemi credo che questo sia un problema fondamentale
Il referendum
Compagni la differenza non è tra chi
Vuole bene ai lavoratori e
Non può resistere idea di farli votare nelle assegna delle nelle nelle occasioni dei rinnovi contrattuali per cui ci vuole il referendum
Il problema è semplicemente politico chi sostiene i prelievi chi sostiene i referendum è esattamente funzionale ad una politica conflittuale il massimalista ingiustamente la CGIL sostiene i referendum
Ed Epifani quando ha fatto il referendum a casa sua ha detto questa è la differenza dalla CGIL viali che noi siamo democratici
Come ha dichiarato gli altri no queste appunto ma perché il referendum che lo strumento ideale di una politica contraria alla nostra questo è stato scritto nelle tesi io
Mi augurerei che venisse praticato concludo ecco il prego trenta secondi io spero che che sull'artigianato che un tema importante che ci ha dato un risultato importante si possa riflettere con grande serenità all'interno degli organismi io penso che debba essere il comitato centrale ad assumere le decisioni perché non c'è dubbio che noi dobbiamo pretendere per noi e per gli altri solidarietà
Trasparenza controlli ma per favore fermiamo il processo di centralizzazione delle risorse perché abbiamo bisogno invece di un segnale contrario
Grazie Walter la parola a Carmelo Barbagallo per alcune comunicazioni riguardanti la manifestazione del dieci
Dopo Carmelo Barbagallo avremo le conclusioni
Con le conclusioni del nostro segretario generale di non abbandonare la sala perché dovremmo approvare il documento finale che abbiamo all'ordine del giorno c'è qualche altra cosa da fare grazie
Abbiamo mandato e circolari
Per tempo però volevo utilizzare questa occasione per ricordare
Gli obiettivi che ci siamo dati per il dieci di Massimo
La manifestazione l'assemblea unitaria ancora siamo riusciti a risalire storicamente del Sele da quindici o da vent'anni che non si svolgeva
Un'iniziativa di questo tipo ma non è un problema di dati è un problema dell'importanza di quello che è questa forma proceda padre
Gli obiettivi che abbiamo ma possono differiva delegati al parla
Lottomatica di Valle ovvero dei Roma
Se mi va delegati veniva CGIL due mila cinque e dei minori
Noi abbiamo mandato articolati gli obiettiva abbiamo parlato mandato ai singoli segretario generale di categoria di unioni regionali
Lo sforzo maggiore certamente non sarà affatto dalle strutture più vicine
Al mondo dove si svolgerà la la manifestazione però è chiaro che desideriamo che ci sia la presenza di tutti gli allegati detenuta territorio quello in tre categorie tutto il territorio
Lo svolgimento della manifestazione sarà di soltanto di mattina
Quindi prevediamo che si inizi
A me dieci
In maniera che questo possa permettere di fare tre interventi idee i tre segretari generale nell'ordine Epifani
Angeletti è Pezzotta presentate nell'ordine dei tre segretari organizzativi Barbagallo
Betti Lucio nato e poi sei interventi di delegati
Dei settori particolari
Scuola pensionati settore industriale con particolare riferimento ad Alitalia e a Parmalat precari e credito
Questo è il l'accordo degli interventi programmati è alla UIL
Spetterà a far fare l'intervento al delegata dalla Parmalat e anche a un precario una precaria
Quindi poi in base anche al composizione articolata per ragioni cercheremo di individuare anche la persona che la delegata che ci serve da questo punto di vista ora c'è un problema di sicurezza quindi ci saranno due ingressi che verranno controllate da un servizio d'ordine
E quindi e bisognerà a fare in modo che i capi delegazione di categoria o di territorio
Siete volgari le nostre responsabile del settore organizzativo che oltretutto colgo l'occasione assieme a tutti gli altri che hanno collaborato dalle altre
Per gli altri dipartimenti conta date ringraziare per il lavoro che hanno svolto anche per permetterci di fare questa conferenza
Nazionale
Una cosa che e devo ricordare che abbiamo detto di privilegiare
Gli striscioni unitari
Ma indipendentemente da questo io ho voglio sottolineare di privilegiare le bandiere dalle categorie dalla Confederazione dalla UIL e anche di espressione dalla categoria dei territori da novembre perché poi scopriremo eventualmente che come fette d'immagine
C'è una presenza maggiore di qualche altra organizzazione non penso che questo sia
Opportuno
Ottimo elemento e sto cercando di fare arrivare per tempo i nostri Cappellini che abbiamo messo in uso da qualche tempo non sarebbe sbagliato se i nostri due mila delegati riuscissero a indossare il cappellino che pare buon effetto scenografico anche importante per la nostra presenza nel momento in cui si comincia a entrare nella nella sala della Palalottomatica quindi come vedete io fatto buona proposta perché spesso noi anche qua poi vedremo con le bandiere di fare una discussione con le categorie perché ancora ci sono bandiere che si distinguono poco rispetto al luogo che abbiamo a livello nazionale però una cosa che volevo introdurre oltre a cappellino che a me pare che comincia ad attecchire nell'immaginario
Perché forse pensa meno dalla bandiera o per lo striscione anche
La possibilità di arrivare appare un foulard con la e questo non solo per rispetto alla donna ma un foulard da utilizzare per pari opportunità un prodotto che non
Penso di non avere da questo punto di vista da dire altro è importante la l'arrivo per tempo per consentirci di iniziare non più tardi delle dieci trenta perché i lavori si concluderanno nella prima mattinata volevo coi ricordare gli altri appuntamenti
La manifestazione
Unitaria dell'aumento dello spiedo all'arte netti dal tre e quindi
Così come ho detto in comitato centrale è opportuno che la delegazione da lavoratori attivi del territorio dalle categorie partecipano assieme pensionati unitaria questa grande manifestazione per le cose che sono state ricordate anche dai ist da segretario dei pensionati oltre che ad alte da legate quindi
Mi raccomando anche al da questo punto di vista di essere attive poi avremo la manifestazione
Ad aprile di tale Africa l'avevo preannunciato anche alla comitato centrale a piazza del Popolo è la prima volta che si svolge la manifestazione di questo tipo per il continente africano in rapporto al nostro Paese è importante anche per quelle cose che dicevo all'inizio della mia relazione che mentre facciamo a volte pacifisti con la pancia piena dimentichiamo anche ci sono popolazioni che invece continua a soffrire la fame hanno il problema della salute hanno il problema delle medicine quanto e quant'altro rispetto alla loro condizione
L'ultima cosa che volevo che volevo
Procedurale
Un'altra iniziativa che
Come ha Drawing e anche a un il facciamo corno
La manifestazione con o il ponte da segretaria verranno dodici bambini ricco e cinque accompagnatori
Il diciotto marzo e quindi cercheremo di accoglierla anche per segnalare sempre con una fiaccola che noi siamo interessati
Al rapporti solidale con i Paesi in via di sviluppo in particolare con i bambini di quei paesi che spesso soffrono di più di tutti delle condizione ambientale economico e sociale che purtroppo questo nostro universo faccia
Io non so se è chiaro non ho più niente da dire
Ho cercato Didier Lombard non poco e comunque adesso passo la parola alla Presidente buon lavoro
Più cara apra la presidente la parola va al nostro segretario generale Luigi Angeletti Telecom
Era previsto l'intervento del ministro del Welfare
Che però è stato trattenuto al Parlamento essendo lui il relatore ovviamente della emendamento relativo al sistema
Previdenziale
Al contrario di alcuni di voi io avrei preferito accoglierlo calorosamente qui evitandogli ieri di fare oggi un'esposizione che si possa perfetta implicite
Evitare di fare cosa avrebbe prodotto un effetto positivo per noi per i pensionandi
E anche per il Paese comunque se verrà quando avrà
Sarà libero di Frank quindi ovviamente lo ringrazieremo comunque per la sua disponibilità
Ma la
Relazione di Carmelo cominciava con
Tre parole
Che volevano rappresentare uno stato d'animo
Sicuramente prevalente nel nostro Paese
L'incertezza l'insicurezza
E una certa diffidenza
L'incertezza che serpeggia nell'animo di molti di noi
Sul proprio futuro
Continueremo ad a vere il lavoro che abbiamo il suo trasmigrare va invece in qualche lontano paese come l'India o la Cina
Ne avremo uno migliore in sostituzione
Avremo sufficienti risorse per garantire il nostro attuale livello di vita
La società pubblica avrà abbastanza risorse finanziarie
Per garantirci
Un indecente livello di assistenza medica quando ne abbiamo bisogno
Una scuola migliore di quella che abbiamo
Che consenta ai nostri figli di affrontare le sfide della propria esistenza in maniera Migliore
Avremo i soldi
Per pagare le pensioni quando tutti noi gli speriamo che tutti noi andremo in pensione e ci resteremo per molti anni
Queste domande che ci rivolgiamo nelle occasioni come questa che ogni tanto trapela non sui giornali e che sono anche fonte di dibattito politico più o meno acceso
Sono però effettivamente domande che le persone ogni tanto
Ma anche troppo spesso si pongono e domande alle quali non viene fornita una risposta convincente
Di qui
La crescente sfiducia nella classe dirigente cioè in quelle persone in quelle organizzazioni
Che gestiscono del potere
Che hanno il potere di prendere delle decisioni
Ma hanno anche la responsabilità di dare queste risposte
E siccome queste risposte non arrivano non sono convincenti
Non sono un appaiono credibili cresce la diffidenza
E la sfiducia nelle confronti non genericamente delle istituzioni o genericamente nei confronti della classe dirigente
Ma in quella parte della classe dirigente e delle istituzioni
Che nell'immaginario
Dei cittadini ma anche nella realtà sono incaricati di prendere delle decisioni di assumersi delle responsabilità non di vigilare o fare dopo dare consigli ma di prendere decisioni
Di indicarci ed indicare al Paese qual è la strada sulla quale ci dobbiamo in cabina
Questa è una cosa preoccupanti molto preoccupante
E penso che per certi versi riguarda anche le organizzazioni sindacali
Che vengono viste esattamente come delle organizzazioni che in certi momenti e per certi argomenti si debbono assumere delle responsabilità e dare delle risposte
è ovvio che la vera crisi
Quella più acuta legittimamente
Riguarda la classe dirigente politica
Che la classe dirigente per eccellenza quella cui viene demandato il ruolo il potere e la responsabilità di appunto di indicare la strada
Di dirci come saremmo e perché saremo o vivremo in un certo modo piuttosto che in una
Questore purtroppo credo che non possiamo non associarci
A questa
A questo sentimento a questa consapevolezza questa costatazione di una classe politica insufficiente alle proprie responsabilità
La maggioranza
A costruito una strategia politica
La spiegata
La semplificata
In slogan
Perché sono molto bravi nella comunicazione
Ma questa strategia questa
Idea del paese
Purtroppo si è dico purtroppo si era rivelata sbagliata
Perché era un'idea positiva
Dava speranze
Tutti più ricchi e anche un po'più liberi
Per questo porto si è rivelata sbagliata perché
Secondo me fatta da persone che non conoscono bene il nostro paese o quanto meno non lo conoscono tutt'
In tutti i suoi aspetti
Conoscono una parte di questo Paese
Un'altra parte gli è sconosciuta probabilmente per scarsa frequentazione
E probabilmente perché appartengono a quella parte del Paese che ha sofferto e soffre molto meno e quindi hanno una certa difficoltà a capirci
E a capire i problemi le tematiche che molti italiani soffro
E siccome non ci capiscono
In un capiscono molte delle nostre preoccupazioni
Hanno anche proposto delle ricette
Che secondo me non sono adeguate al nostro Paese
Meno tasse meno vincoli
Meno tasse per le imprese meno vincoli per le imprese
Non ridurre i vincoli
Per
Evitare
L'eccesso di potere delle potenti corporazioni
No ridurre i vincoli dei sindacati
Cioè ridurre i vincoli quei pochi che
Il potere e l'influenza dei sindacati anni la vita economica la vita delle imprese viene esercitata in nome e per conto dei veri protagonisti
Cioè di coloro che lavorando fanno mandare avanti il Paese i lavoratori
E questa idea
Era semplice da spiegare riduciamo le tasse alle imprese
Riduciamo i vincoli di qui la crociata sull'articolo diciotto in modo emblematico dentro le fabbriche ho detto gli uffici dobbiamo comandare solo noi cioè solo lei prese solo le direzioni e il Paese conoscerà finalmente
Un nuovo miracolo economico
Questo firma era sbaglia
La realtà ed è stata molto diverso
Noi non abbiamo
Una classe imprenditoriale
La cui scarsità di
Risorse economiche di capacità imprenditoriali
Non consente di misurarsi ad armi pari con le imprese degli altri paesi
E questo non dipende dal fatto che esistono i sindacati in Italia
Dipende dal fatto che la nostra storia economica il meccanismo di selezione o di non selezione
Degli imprenditori ha determinato questo risultato
E quindi un immaginario sviluppo basato sulla
I nuovi
Imprenditori
Quelli in grado di guidarci alla conquista del mondo si è rivelato un sogno
Purtroppo si è rivelato un sogno e oggi quindi dobbiamo fare i conti con la dura realtà
Cioè con un Paese che diverso da quello che ci è venuto che è stato rappresentato e quindi con il fatto che le ricette
Proposte le politiche
Da cambiare da innovare come strumento per proporre una nuova rinascita un nuovo Rinascimento del nostro Paese sono rivelate sbagliate
Purtroppo non è che l'opposizione o la minoranza
Abbia dato un manifestamente
L'idea di una politica
Migliore di quello della maggioranza
Devo dire che in questi due anni
In questo biennio rossiccio
Come è stato definito
Io ho avuto l'impressione
Che la opposizione si sia in qualche modo trovata ad essere letteralmente ipnotizzata da Berlusconi
E che quindi l'unica politica che riusciva ad esprimere
Era quella reattiva cioè di reagire alla politica di Berlusconi buona o cattiva che essa fosse infondata un meno in
E questa ovviamente non non offre nessuna speranza
E come se la società politica in Italia dipendesse esclusivamente da Berlusconi
Cioè se va bene
Va bene se va male va male non c'è un'alternativa
E vedete in questo biennio caratterizzando
Dai girotondini
E
Da una certa politica della CGIL stavo per usare un'altra definizione sulla CGIL ma della CGIL
Siete avuta l'impressione di questo
Che la sinistra il centrosinistra quindi coloro che si devono candidare
A proporre un'altra governo un'altra maggioranza un'altra politica
Siano si siano comportati un po'come quei pugili che colpiti da un diretto al mento
Rimangono storditi aumenta la rabbia
La loro reazione è più reale rabbiosa ma molto meno l'uscita
Perché il corpo è stato mortale
Ecco questo è il vero problema che noi abbiamo avuto
E molte delle nostre difficoltà
Sono dipese da questa realtà
E dal fatto che una grande organizzazione sindacale o grandi organizzazioni sindacali
Che svolgono ruoli importanti in una società debbono fare i conti sono costretta a fare i conti con la classe politica che
Trovano si trovano davanti
E con i limiti che questa classe politica a nello svolgere il ruolo appunto di classe dirigente
Adesso assistiamo almeno del sul versante della opposizione
Ad una fase che io considero positiva un segno di risveglio da questa ipnotizza Silone provocata dalla Presidente del Consiglio
E ci sono comincio ad essere consistenti segni
Di persone di forze
Che si pongono una banale domanda
Cosa proporremmo Nori se fossimo al governo come vorremmo che fossero risolti i problemi di questi milioni i nostri concittadini che oggi non offrono non hanno delle risposte e chiedono a qualcuno di offrire delle risposte
Noi dobbiamo incoraggiare
Gli dobbiamo incoraggiare
Per molti motivi
Sia perché è una opposizione non competitiva
Tende ad aiutare la maggioranza a sbagliare
Per usare un vecchio proverbio che io considero veramente illuminante
Tedesco che simile a uno dei nostri ma quello rende meglio l'idea
Quando il gatto non c'è i topi sin qui crescono
Noi abbiamo bisogno di una opposizione competitiva che appaia è che sia effettivamente in grado di cambiare l'opinione della maggioranza dei cittadini non di rincuorare
Coloro che si sono sentiti persi
Nel due mila e uno
Quello non ci serve
Non serve al sindacato o non serve al Paese
Noi dobbiamo svolgere questo ruolo
Cioè di essere quelli coerentemente veramente riformisti che non sta nel appiccicarsi sistematicamente questa definizione Man sta esattamente invece nell'essere in grado di dire quale la soluzione giusta qual è la politica buona
Quello che bisogna fare per rispondere ai problemi alle ansie dei lavoratori dei cittadini dei pensionati di quella parte del Paese che la parte più importante
Cominciando a dire che è la parte più importante
Vedete in questi giorni c'è una
Un fatto politico importante
Anche se non riguarda le pensioni se non riguarda i salari né le nostre condizioni di vita nel nostro lavoro quotidiano ed è questa decisione che deve essere assunta dal Parlamento circa rifinanziamento delle
Missioni
Militari all'estero
Noi ricordo
Abbiamo fatto uno sciopero contro una guerra che ritenevamo sbagliata
E non giustificabile
E lo abbiamo fatti convinti
Anzi anche perché lo avevamo detto in anticipo
Avevamo spiegato che un intervento militare senza l'autorizzazione dell'ONU per noi era di vedere da ritenersi illegittimo
Oltre che
Probabilmente politicamente anche sbagliate
Ma proprio Nuvoli
Che non abbiamo mai avuto dubbi
Sui giudizi da dare il non ci siamo confusi nemmeno con quel fantasticherie del tipo sì delle guerre no alla guerra senza insegne e senza ma
Abbiamo
Il dovere di dire anche oggi una parola chiara
I nostri soldati Follini per aiutare la popolazione e questa è una verità
Non hanno sparato un colpo
Difendono delle persone
Che come vediamo tutti i giorni ne hanno un grande bisogno
Per questo
Hanno pagato alcuni di essi con la vita
E un paese una nazione
Degna di questo nome non scatta
Non si rifugia
Dietro lugubre azioni politiche
I militari italiani non rappresentano una parte non sono milizie di partito
I militari italiani rappresentano sono lì sotto una bandiera i rappresentano tutti i nomi
Ecco perché credo che il il Parlamento ivi compresa
Quelli che come noi non hanno condiviso le scelte del governo
E non hanno condiviso butto la guerra oggi devono fare i conti con questa costatazione con questa verità
E io credo che avrebbero fatto bene a votare a favore
Però almeno ci risparmino un voto contrario
Noi vorremmo non vergognarci di essere italiani
Ecco io credo che questo sia un esempio
Di come una grande organizzazione debba essere in grado di affrontare
Una serie di nodi seri importanti
Che abbiamo di fronte
La politica vedete la politica di governo
è stata una politica
Fondata su presupposti
Che non si sono rivelati esatti
Previti sbagliati erano presupposti sbagliati
A
Fondato le sue speranze o le sue illusioni
Su un'impresa che non c'è
Sulla possibilità di fare
Un nuovo rinascimento del nostro Paese
Colpendo Illy soprattutto
Non
L'opposizione politica
Ma colpendo soprattutto un'idea e un ruolo e una funzione che il sindacato italiano il sindacato confederale italiano
Ha svolto più bene più o meno bene abbiamo fatto tanti errori
Nel facciamo inevitabilmente ne faremo nel nostro nella nostra azione
Ma noi non siamo mai stati un sindacato corporativo
Noi siamo sempre stati un sindacato che con tutti i suoi limiti è stato sempre guidato dall'idea che gli nostri interessi gli interessi delle persone che noi difendiamo sono difendibili
Sul serio
Se essi siamo in grado di fare una politica che difenda insieme a questi interessi d'interesse come si dice generale del paese
Questa
La funzione che non ci vogliono riconoscere
è esattamente questo
L'uomo che il loro cinica no
Avendo dentro la testa una idea del rapporto tra lo Stato e i cittadini
Sbaglia
Profondamente sbagliata
Show è l'idea che lo Stato a rapporto solo con i singoli citati
E che tutto ciò che in qualche modo rappresenta degli interessi
Collettivi
Non deve essere preso in considerazione
Sono contrari alla concertazione per questo motivo perché bisogna ricordarsi quello che dicevano prima della campagna elettorale
Almeno tutti i fautori della
Come dire di quella teoria politica che volgarmente chiamiamo iperliberista
E del capitalismo del turbo capitalismo
Cioè il fatto che dicevano ma i
Di iscritti ai sindacati non i lavoratori di scritta sindacali sono gente che conta troppo nel nostro Paese
Vanno a votare si scelgono chi governa esercitano un diritto con gli altri poi sono iscritti ai sindacati e i sindacati
Do al parlamento eletto di liberamente dal popolo cercano di imporre una politica economica politica fiscale una politica industriale e quindi sono persone che contano due volte questo bisogna scardinano
Ecco perché
Sono stati convinti da subito che la concertazione andava a finire
E io penso che però non ci sia stato solo questo elemento chiamiamolo così ideologico
Ma ci sia stata questa idea della società
Che io considero sbagliata e ingiusta che parte da un questo presupposto
In Italia
Tutti coloro che non vivono di lavoro dipendente
Devono essere in qualche modo privilegia
Si riducono le tasse
A parte l'idea di ridurre le tasse
In maniera tale da modificare un dettato costituzionale sulla progressività delle tasse
Ma si riducono le tasse
Non
Perché si pensa che sia solo utile alla sviluppo economico e bla bla bla aumentare i consumi e gli investimenti cioè cioè no si riducono le tasse con l'idea che l'evasione fiscale
Sia colpa del Governo
Del parlamento delle leggi
Che il modo che è un come dire una
Ed è stato trasparente il Presidente del Consiglio
Che io capisco da che da imprenditore o da anche da capo di un partito è una cosa che si può pure dire non condivisibile ma pure dire
Ma come si fa a dire che l'evasione fiscale
E giustificabile perché la pressione fiscale troppo elevata
Vedete era profondamente sincero
La pensa esattamente così
Quindici lo vogliono rappresentare una una società nella quale l'evasione fiscale l'evasione contributiva il lavoro sommerso di lavoro nero la speculazione solo tutti i peccati no
Che avvengono per colpa nostra per quella parte d'altra parte dell'Italia che invece non commette questi peccati
Ed è questo uno dei problemi gravi della nostra confronto unico del nei confronti della politica del Governo
Ridurre le tasse
Alle imprese che fanno investimento è una scelta di politica economica che certe volte funziona certe volte non funziona meno ma una sua logica
Ridurre le tasse
Sui redditi cioè sui guadagni sui profitti
Elevati significa un'altra cosa significa fare un'operazione che un tempo avremmo definito di classe
Cioè di tutela di coloro che hanno redditi maggiori a scapito di tutti gli altri
Ecco perché noi dobbiamo essere attenti e non essere generici quando sosteniamo che non è possibile
Direi ISP solo bisogna ridurre le tasse
Perché la conseguenza di tutto ciò
Una riduzione di tasse che non si fonda sul fatto che magari nel prima di ridurle riduciamo l'evasione e quindi riusciamo a far sì che il gettito
Dei tributi sia perlomeno uguale spostando finalmente il carico su tutti quei nostri concittadini che non le pagano abbastanza e che scorrettamente
E illegalmente
Si sottraggono ha dei doveri
Ridurre le tasse
è un'operazione politicamente ed economicamente sbagliata
Non ce lo possiamo permettere le conseguenze sono devastanti
Se essi se non si risolve il problema dell'evasione fiscale e della giustizia fiscale
Noi avremo un meno risorse
Per una cosa che consideriamo importante cioè la funzione pubblica
Noi abbiamo bisogno
Di garantire
Che quello che chiamiamo lo stato sociale abbia le risorse sufficienti per poter funzionare
E non è
Una questione irrilevante né una questione assistenziale
La scuola pubblica laica e nazionale
E un perno fondamentale della nostra Repubblica
Forse fra tre quattro generazioni non avremo più bisogno
Di una scuola nazionale
Ma noi siamo un paese tra tutti i Paesi europei
Che ha costituito oltre lo Stato nazionale
Per ultimo
E molto debole
E ha conosciuto vicende drammatiche nella nostra storia
Non solo l'acquisizione del fatto che lo stato ha cominciato ad essere percepito dai cittadini come qualcosa di proprio
Solo da qualche decennio
Perché per molti decenni dello Stato unitario non tutti avevano il diritto di votare
E venivano rappresentati solo i maschi ricchi
Poi abbiamo avuto vent'anni di dittatura fascista che ha ucciso della coscienza di milioni e milioni di italiani la concezione della patria
E tutte queste cose qui non si possono cancellare
Noi abbiamo bisogno di per questo di una cosa importante come una scuola pubblica laica in nazionale
Così come abbiamo bisogno
Di garantire una assistenza sanitaria
Che non sia discriminante per censo ho peggio per il luogo dove uno video è nato
La battaglia che noi dobbiamo fare contro le gli ospedali che non funzionano
Ho l'assistenza sanitaria di sotto
Del senso comune i delle necessità minime di un Paese sufficientemente ricco non è quella
Di dire se manteniamo il servizio sanitario nazionale perché in una gran parte del Paese non funziona bene e in una parte magari piccola fa proprio schifo anzi addirittura pericoloso entrare in qualche ospedale
No
La battaglia si fa recuperando questi ritardi facendosi che il servizio sanitario sia più efficienti Cuesta è la battaglia che bisogna fare che noi dobbiamo fare non dobbiamo smetterla DGR cercare scorciatoie
Noi siamo stati ossessionati bombardati dall'idea
Che tutto ciò che era pubblico era inefficiente
Era uno spreco era lottizzato e che quindi l'unica soluzione per disperazione
Era quello di dire basta
Ma che cosa è stato se non questo quello che ha portato in un Paese come il nostro
Ha coinvolto tutti nel dibattito sul federalismo
Se non questa idea
Ma veramente se uno facesse ragionasse seriamente
In un Paese come il nostro che negli anni Cinquanta e Sessanta ha conosciuto delle migrazioni bibliche
Non esiste l'idea della differenza etnica
O del fatto che le regioni che ci sono da molto poco
Nella storia del nostro paese e anche non occorre repubblicana siano improvvisamente Ca'diventate questi campioni di istituzioni efficiente
In grado di Este di svolgere meglio dello Stato nazionale la funzione di
Servizio pubblico di offrirci di fare delle scelte sempre più vicina ai cittadini certo che esiste certo che esiste il problema di essere vicino ai cittadini
Ma dietro l'idea che ha contagiato tutti c'era il fatto che improvvisamente
Il federalismo poteva essere la strada attraverso la quale distruggere l'inefficienza dello Stato
Scrollarsi di dosso l'idea dello Stato inefficiente e costoso
Facendo rischiando di fare
L'esatto contrario cioè di replicare
Peggiorando istituzioni pubbliche inefficienti e costose
C'era una giudice della Corte costituzionale che ha detto per fortuna non vengono applicate le leggi relative modifiche la Corte la data della Costituzione perché se fossero applicate staremmo nel caos
E a a e perfettamente ragione
Io credo quindi che noi dobbiamo recuperare non schivare
L'idea del fatto che ab primo abbiamo bisogno di istituzioni pubbliche
E che la battaglia deve essere fatta per far sì che le istituzioni pubbliche
Siano efficienti
Rispondano alle esigenze dei cittadini
E che ci sia un rapporto socialmente economicamente accettabile tra quanto ci costano e quanto esse forniscono
Questa è la battaglia non pensare che
Si possa improvvisamente e miracolosamente
Trasformare
Lo Stato italiano
E renderlo un po'più efficiente di quello che c'è io credo che noi corriamo seri rischi su questa strada
E allora dovremmo è impegnarci una battaglia che dica sì vediamo come si dice entrando le funzioni amministrative di come si fa un federalismo ma stando bene attento acciocché si può affidare alle Regioni e ciò che invece non si può
Affidare alle regioni e che deve rimanere una cosa fondamentale
Una caratteristica fondamentale di uno Stato nazionale noi abbiamo già sciolto la nostra economia in Europa
E siamo già diventati un'economia sussidiaria
Vorrei evitare di sciogliere anche le nostre istituzioni prima che lo fanno gli altri
Vedete
Questo è il motivo del perché noi siamo così convinti dell'idea che ci sono tante ragioni per difendere un'idea dello stato sociale
E porlo a ripetere nome sia solo un fatto di assistenzialismo anche se noi dobbiamo
Porci l'obiettivo di come cambiamo e modifichiamo lo stato sociale non per renderlo meno costoso perché già meno corposo di quanto avviene in Europa e cioè continuiamo a dimenticarlo
Noi dobbiamo modificare lo stato sociale in quelle parti per le quali Isso non è più in grado di svolge la sua funzione di protezione di tutela
Per Toni per tanti cittadini
Che non sono più o non lo sono ancora o non lo sono mai stati
Dentro certi schermi
Il nostro Stato sociale è stato disegnato pensato
Più o meno confusamente
Per una tipologia di persone
I lavoratori dipendenti a tempo indeterminato
Che ha la caratteristica alla quale tutti abbiamo sempre aspirato e che era anche la caratteristica della stragrande maggioranza del persone che lavoravano per quarant'anni spesso dalla stessa azienda e che quindi bisognava vedere qual erano le forme di protezione di assistenza di risparmio tipiche per questa figura
Dalla cassa integrazione
Alla pensione atti a fare
Questo è un modello che oggi non è più totalizzante
E quindi ci dobbiamo porre delle questioni molto semplici
Come proteggiamo per esempio parlando di previdenza
Tutti quei cittadini
E soprattutto tutti quelli futuri cittadini lavorato
Che nella loro vita non lavoreranno mai in una sola azienda e che ha spesso intervalli era hanno non solo un posto di lavoro con un altro posto di lavoro ma interverranno periodi di non lavoro prima di trovarne un altro
Questa è una vera questione e allora noi dobbiamo pensare a come il sistema previdenziale sì adatta a questo
Così come dobbiamo pensare che occorre trovare delle leggi modificare le leggi per far sì che i periodi di non lavoro venga in qualche modo coperto almeno dal punto di vista previdenziale
Altrimenti noi abbiamo già programmato milioni di poveri sul serio
Nei prossimi decente
Quando noi spieghiamo che il nostro sistema previdenziale
E un sistema previdenziale che ha bisogno sì di essere modificato
Ma non per essere i ministri reso un meno protettivo per i lavoratori dipendenti
Il nostro sistema previdenziale deve essere modificato in quelle parti che lo rendono iniquo
Ingiusto dal punto di vista sociale
Attraverso meccanismi che producono questo risultato i pensionati più poveri
Finanziano quelli più ricchi
Per cui quando abbiamo cominciato a spiegare che bisognava separare la previdenza assistenza quando abbiamo cominciato a spiegare che forse bisognava mettere mano al fatto che i lavoratori autonomi
Percepiscono molto di più di quanto contribuiscono a differenza di noi
Qual è stata la risposta con la quale si siamo dovuti sistematicamente
Scontrare
Una sola
Bugie come argomentazioni
Non è sostenibile
Crollerà dobbiamo pensare i figli
E ovviamente si pensi ai figli in un modo solo fra vent'anni li dovremo pagare meno pensioni
E ovviamente tutto nel tentativo di far sì che la nostra come dire che in fondo l'operazione si riducesse a una cosa molto semplice risparmiare sul sistema previdenziale dei lavoratori dipendenti
Trascurando accuratamente e tutto il resto
Vedete
Non è che non capiscono perché all'inizio forse potevamo dirgli che non coprivano perché non conoscevano ma adesso non è che non capiscono
Adesso fanno una scelta molto precisa vogliono difendere certi interessi contro i nostri
E
Quando le argomentazioni concreti sfuggono allora cercò di buttarla in politica
Il sindacato e conservatore
Il sindacato non hanno proposto
E il sindacato non sa che cosa fare
E e l'ha buttato come dire in politica
Però non rispondono mai al a alle nostre questioni che noi di pura non è mica vero che non esiste una proposta
A parte che noi non dovevamo fare nessuna proposta
Per cambiare una cosa che eravamo di in grado di mostrare che non c'era bisogno di cambiare
Acqua parte questa piccola così Desio ma siccome noi siamo abbastanza intelligenti
Abbastanza convinti delle nostre ragioni della capacità di pensare che abbiamo gli abbiamo pure fornita una una proposta veramente moderna
Aggiungerei molto liberale
Quella di dire
Ma voi conoscete il mondo delle persone che lavorano e che vanno in pensione e i motivi per i quali la gente va in pensione secondo voi troppo presto vi conoscete
Lo sa bene che una gran parte di queste persone viene spinta fuori dai posti di lavoro
Lo sapete o non lo sapete che viene messa in condizioni che non ha altra alternativa che andare in pensione perché abbiano cancellato cacciata via dal suo posto di lavoro appena superato cinquant'anni e appena l'impresa ha ritenuto che a quell'età
Non si è molto produttivi e si è molto costosi e che quindi è molto meglio ricambiare la mano d'opera con look lavoratori di vent'anni pagati la metà e con contratti molto precari è per questo che li spingono fuori che cosa è accaduto in tutte le grandi imprese in questi giganti della competizione internazionale se non questo sistema
E chi è che ha pagato un poi l'INPS
Lo sapete o no che ci sono milioni di persone che fanno un lavoro
Che non si può fare a sessantacinque anni
Vi sfugge a questa piccola realtà
NO resto neuropatie sono persone come noi fanno no tutto il suo lavoro pur avendo fra legge e nessuna replica può cioè di una legge che obbligherebbe ad andare in pensione a sessantacinque anni ci vanno cinque anni prima
Ma perché perché anche alla posta anche non si può lavorare a sessantaquattro anni sulla linea di montaggio e il loro lo sanno benissimo
Perché ha quindi l'unica cosa intelligente da fare
Era cercare di limitare queste cause e quelle che non si possono limitare
Offrire una possibilità
Una chance confidando sulle persone
Quell'appunto di incentivare le persone che possono e che vogliono
A restare al lavoro
Questa è la vera
Soluzione tutte le altre sono pasticci
Sono pasticci e venite che sono così pasticci che le modificano ogni giorno
Ogni giorno ne abbiamo avuto una proposta dopo un po'ricambiata poiché rimodificata ancora poi alla fine sembrava che adesso vado d'accordo
E voi sapete che ci sono un sacco di emendamenti della maggioranza depositati in parlamento emendamenti sulla emendamenti del governo
Perché è così perché purtroppo la realtà è diversa da quella del loro pensano che sia in un solo in condizioni di accettare questa realtà
Questo è il nostro compito noi abbiamo avuto delle affermazioni
Sulla vicenda del delle pensioni
Ogni qual volta le nostre argomentazioni si sono dimostrate assolutamente inconfutabili
E quindi Annunziata ha un lavoro a un certo punto hanno capito che obbligare le persone a versare il loro TFR era come mettere una tassa
No di dubbia costituzionalità
E che quindi bisogna garantire sarò contributi obbligatori bisogna garantire rendimenti obbligatori questo e queste era un po'la cosa un po'complicata
E hanno un corpo finalmente hanno detto va bene silenzio assenso quello che noi avevamo detto cinque anni fa
Quando abbiamo spiegato che la decontribuzione era un grande regalo che non ci possiamo permettere
Alle imprese
Alla fine anno ovviamente siccome sono veramente come dire affascinati dall'idea che tutto per l'impresa nulla fuori dall'impresa hanno resistito a lungo può e alla fine si sono resi conto che per neanche questa era una cosa che su cui a loro avevano ragioni siamo passati così come non abbiamo fatto molto fatica devo dire a a dimostrare che la prima ipotesi sessantacinque anni dei quarant'anni era veramente sgangherata come l'abbiamo dipinta
E infatti e due passata
Vedete
Noi dobbiamo trarre una lezione
Politica
Da ciò che facciamo
Ed è molto semplice
Nuovi non intendiamo
Assistere impotenti
E protestare perché il governo sbaglia
Voi vogliamo cambiare la politica economica del governo
Perché pensiamo che questo sia il nostro dovere
Noi non possiamo stare a braccia conserte
E fare l'elenco dei danni concreti che le persone che abbiamo il dovere di rappresentare il subiscono questo non ce lo possiamo permettere
La CGIL si può illudere
Di smarrire il senso di sì
Pensando che la funzione di un'organizzazione sindacale importante come è stata la CGIL
Sia semplicemente quello di fare l'elenco delle disgrazie e quei milioni di iscritti che essa
Possono impunemente subirne tutte le conseguenze
Questa è una strategia che non porta da nessuna parte
Così come non la porta dalla FIOM
Fare avere o venti salariali agli iscritti alla FIOM è un dovere
Di chi li rappresenta
Un dovere a quale loro sono venuti meno e se non fosse stato per noi
I lavoratori metalmeccanici in due anni avrebbero avuto meno uno una un nome non avrebbe avuto un aumento di duecento euro che una parte consistente del loro reddito
In nulla avrebbe se se da Lula sarebbe servito il dire continuare a ripetere che perdiamo potere d'acquisto
E che i padroni fanno il loro mestiere cioè cercano di darci meno soldi possibili
Sta a noi fare il nostro dovere
Vedete noi oggi abbiamo un problema grave
E non è quello e non è quello delle pensioni
Perché quello lo risolveremo il il questa ancora
A soluzione assolutamente inadeguata
Prima che produca qualche effetto
Ammesso che passi ma prima che il Polo aveva qualche effetto o che rischiamo di aveva che petto voglia faremo cambiare ancora
Quello che adesso invece ci dobbiamo preoccupare il fatto molto semplici che i nostri
Iscritti le persone che noi rappresentiamo insieme a molti altri hanno dei problemi subito adesso
Che riguardano il fatto che ci stiamo impoverendo
Il compito di una organizzazione riformista e quella di non essere generico
Perché spesso i genieri cinismo e semplicemente un modo per mistificare la realtà
E quindi per ingannare le persone
L'Italia nel due mila e tre cresciuta dello zero tre per cento cioè praticamente zero
Per di più la cosa più più preoccupante e che l'ultimo gradino di una discesa che
Cioè da molto tempo
Quindi non è che abbiamo riportato al saremo mentali di cinque miliardi di
Di euro la ricchezza nazionale la che è diminuita di cinque miliardi di euro
Quindi quando uno dice ci siamo impoveriti dice una cosa a mistificare
No la gran parte degli italiani
Si è impoverita
Soprattutto quegli italiani che non hanno potuto adeguare i loro redditi
E che sono state vittime della speculazione ciò è i lavoratori a reddito fisso e i pensionati
Un'altra parte italiani non saper nulla impoverita
Anzi
Ha cresciuto il loro reddito e guardate se voi andate a vedere come si sono
Divisi i consumi
Vedevo proprio stamattina che appare nella come dire discuta apparente neutralità giornalistica ora ha detto sì in effetti ci sono delle dei consumi ricchi
Che non hanno risentito granché della crisi e Mennea ovvio
Perché in questi anni è avvenuto quello che noi chiamiamo un allungamento della società
Cioè e molto meno compatta ma dal punto di vista del reddito da condizioni ma di allievi cervello Cina riferente si sono allungate
E ovviamente ci sono stati quelli come noi che si può andare indietro e quelli che sono andati avanti e allora bisogna dire una cosa molto semplice
Che è questo il problema
Non ci sono state nessuna ragione economica
Non abbiamo trasferito all'estero nessuna risorsa per l'aumento del mare primo del petrolio
In più di quanto facevamo negli anni passati non è successa nessuna catastrofe
E successo semplicemente questo
Che centinaia di migliaia di persone
In questo Paese hanno percepito un messaggio cercando di fare più che potete i vostri interessi
Tanto di controlli non ce ne saranno
Di repressione dalla speculazione non ne parliamo e non vi perseguire Remo nemmeno facendoli pagare magari un po'più di tasse vittoria di guadagnarmi i soldi anzi dell'incubi con doniamo qualcosa
Hanno ricevuto questo messaggio e quindi ne hanno approfittato questo è ciò che è avvenuto nel nostro Paese
E bisogna dirlo così non bisogna assistere al dibattito un po'sciocco siamo più ricchi siamo i più poveri no ci sono quelli più ricchi e quelli più poveri e noi purtroppo
La presentiamo quelli che sono più poveri queste
O ci pone un'altra questione perché è avvenuto questo fenomeno e perché questa questione non è semplice da risolvere perché in un Paese che non cresce
In un Paese che non produce più ricchezza la lotta per ripartire quella ricchezza si fa sempre più aspra
Sempre più dura
E
Il rischio e che coloro che sono più deboli che hanno meno potere contrattuale
Siano i soccombenti
In Italia se non tutti i lavoratori dipendenti hanno abbastanza forza
Per difendersi
Ci sono milioni di nostri perciò i nostri concittadini che non hanno la forza
Per difendersi
E noi dobbiamo dare questa forza
Questo è il nostro compito la politica economica del governo
Della crescita si è rivelata una
Cosa sbagliata non ha funzionato ne dovrebbero prendere atto
Dovrebbero riconoscere che quelle scelte sono state sbagliate lo avranno e siamo convinti che l'abbiano fatto in buona fede
E possiamo come dire concedergli il fatto che l'hanno fatto in buona fede convinti che avrebbero funzionato però non hanno funzionato ne prendessero coscienza
E cominciassero ad ascoltare quello che abbiamo detto noi
Primo non ci sono scorciatoie
L'illusione di è diventare competitivi riducendo i costi è un'illusione devastante
Non ci porta da nessuna parte
Mi permetto di autocisterne voi mi scuserete
Ma nel
Due mila
Appena eletto segreto
Segretario generale ho cominciato a dire che bisognava smettere con l'idea che di fare la competizione con l'Albania
Che l'idea che noi dovesse Boncompagni come dire competitivi con l'Albania con la ex Jugoslavia con la Romania e così via
Perché questa è un'idea devastanti
Illude
Qualche imprenditore che sia un'idea praticabile
E non è praticabile non funziona non ci porta da nessuna parte noi per essere competitivi e per accrescere la nostra ricchezza non possiamo sempre pensare di essere i più furbi
Se negli altri Paesi spendono tre volte di più Dinoi nella ricerca ma voi pensate che lo fanno perché amano Scrubs sprecare i soldi
Se gli Stati Uniti d'America spendono sei volte di più
Di Noemi la ricerca che spendono una cifra straordinaria incredibile per noi per finanziare l'università per finanziare una scuola
Questo lo fanno perché sanno perfettamente dove risiede
Di dominio economico e come si garantisce la supremazia economica
Nel ventunesimo secolo
E queste o che bisogna fare pensare che nel ventunesimo secolo quello che funziona il cervello delle persone la società della conoscenza non è uno slogan
Sarà bello dirlo masse rimane uno slogan
Non produrrà nessun effetto
E quindi bisogna sapere che per diventare competitivi bisogna mettere in condizioni milioni di cittadini abbia per essere competitivi fornendo al loro
Tutte le condizioni
Professionali culturali
Sociali per diventare competitivi per essere migliori della
E capire una cosa molto semplice che siccome
La vera cosa che conta il lavoro nelle sue più grandi più variegate eccezioni
E il valore delle in paese
Non dipende dando dagli investimenti fissi
Ma dal lavoro che la gente fai dalla qualità del lavoro che si fa gli allora anche la politica nei confronti delle persone deve essere cambiata i fare la formazione incentivare le persone
Farle sentire un minimo realizzate e non farle sentire invece sistematicamente frustrate rivolti lavoro e la chiave di volta è la politica che fa grande un'impresa è una nazione
Questo non lo riesco uno a capirlo
Quando gli spieghiamo che bisogna sapere
Che
Un Paese come il nostro che ancora una grande parte della propria economia ne copia di trasformazione ha bisogno di infrastrutture che funzionino ha bisogno di trasporti che funziona bisogna portare l'acqua cose elementari ma portare l'acqua
In modo tale che l'attività imprenditoriali e Gago e possono funzionare in posti dove non arriva e nel Mezzogiorno fino a quando avranno tre volte il blackout rispetto al Nord ma come potete pensare che si possa sviluppare
Questo è la cosa semplice quello da fare le politiche buone non le scorciatoie di non i miracoli nelle illusioni
Perché purtroppo le illusioni durano poco e i sogni finiscono sempre all'alba
Ed era quello che ingoia abbiamo scritto
Nel Patto per l'Italia
E il governo
Che è stato costretto a scriverlo
Il governo ha aderito la politica che non convinceva lo ha fatto perché non aveva alternative perché doveva uscire fuori da una situazione politica in cui si era infilato grazie al contributo alla Confindustria
Che si stava rivelando disastrosa per
E quindi noi che abbiamo detto volete fare un patto per l'Italia per fare un patto d'Italia bisogna dire che bisogna fare queste cose
E ovviamente il governo Lula rispettato salvo pericolose che era costretta a fare come la riduzione delle tasse perché poco non debba convinto
Ebbene sapere perché non era non era così convinto che quando li ho abbiamo riscritto insieme la Confindustria
E a CGIL no la quale poi venuta lì dobbiam per altri motivi che tutti quanti comprendiamo ha risolto scritto quello che potevamo fare
Ma il Governo lo ha detto che che Roberto il farmaco richiamo
Noi però siamo caparbi per un motivo molto semplice perché siamo convinti delle nostre ragioni il perché non ci sono alternative
Noi abbiamo bisogno di fare una politica per la crescita
E questa politica per la crescita ha bisogno di queste scelte di queste decisioni
Abbiamo bisogno di creare posti di lavoro di posti di lavoro buoni che non si creano
Se non si fanno queste scelte politiche di politica economica non si creano
Saranno sempre posti lavoro un po'più precari e sempre meno pagati perché quelli buoni
Quelli buoni di posti lavoro si creano nei Paesi dove hanno una energia elettrica che o meno da un terzo meno costoso da noi dove funzionano tutto i trasporti dove i servizi IP spunto dalla pubblica amministrazione in maniera efficiente
Dove esistono scuole dove si investe la ricerca liti crea un riporti lavoro buoni
E noi vogliamo fare queste cose qui
Il dieci forse riusciremo a fare una piattaforma
Una piattaforma comune
Che non farà altro che ripetere queste banali verità
Esattamente non so con quali aggettivi
Verranno utilizzati e quante punte virgola metteremo ma quando la leggerete sarà esattamente quella che si leggeva il ventidue di luglio il cinque di luglio del due mila e due
Identica
Perché noi non è che abbiamo un problema di
Immaginare
La politica
Come
Una politica nei confronti delle altre due confederazioni comunque Bema di svolta
E fare del rapporto diciamo così geometrico non della politica come implica una geometria
In misura sulle distanze le vicinanze il nostro il nostro problema quotidiano
Noi non siamo bravi in geometria non è vero però è bene dire che non siamo bravi in Geometria
E quindi non siamo ossessionati dal misurare distanze le vicinanze noi siamo ossessiona è un'altra cosa
Noi siamo ossessionati dall'idea
Che quella che riteniamo essere una buona politica
Deve essere una politica che passa una politica vincente
Quindi
Pensiamo che per aumentare la nostra forza
Per rendere questa politica
Una politica con maggiori chance di successo più persone organizzazioni
La condividono più essa alla possibilità di vincere
Noi non intendiamo
Sparite
Chi nel governo nelle forze politiche nella maggioranza e forse anche l'opposizione pensava di che in fondo l'anomalia italiana dovesse essere il sei anche se gradualmente superata
Quella anomalia che fa del sindacato confederale
Un soggetto politico cioè un soggetto in grado di influire sulle scelte politiche
Voleva toglierci di mezzo
Vuole toglierci di mezzo
Vuole che noi non ci interessiamo di queste cose al massimo possiamo fare qualche partenza dentro qualche impresa per decidere quanti soldi si danno l'occuparsi dell'orario di lavoro entro limiti modesti o essere chiamati in soccorso quando bisogna chiudere una fabbrica
Ristrutturare un'impresa e allora hanno bisogno di noi come infermieri dal punto di vista dei disastri sociali che loro fanno questa è una visione che loro hanno
Noi non avvertiamo a questa visione
Noi vogliamo rimanere ed essere una grande organizzazione che influisce sulle decisioni che come dicono tutti grandi riformisti
Cambia lo stato delle cose
E non si limita alla sua
Manifestazione
Questo è ciò che noi vogliamo fare insieme alle altre due organizzazioni e il fatto di potere dire disperare
Che finalmente
Tutti e tre insieme cominciamo a comprendere di come si fa una politica sindacale
Vincente in questo Paese e come fai il sindacato sul serio a cambiare lo stato delle cose e la condizione delle persone non può Kerim farci piacere
E non lo fa facciamo con nessunissima preoccupazione ne siamo veramente lì
E lo dico con grande sincerità
E consideriamo questa evoluzione questo sforzo che intravediamo con pur sconta tante preoccupazioni che comprendiamo
Verso le quali abbiamo qualche livello di tolleranza della CGIL di tornare ad essere un sindacato
Ci fa veramente piacere è la conferma che il fondo in questo periodo difficile
E tormentato della nostra vita
è veramente faticoso perché abbiamo tutti faticato chi più chi meno
Negli ultimi due anni non abbiamo faticato invano
Non abbiamo faticato in tale e alla fine con tante giravolte
Sono River tornati
Sulla buona strada
Abbiamo però bisogno cari amici e compagni di viverla questa storia e questa nostra politica esattamente per quello che il la necessità di affermare una buona politica economica e sociale in questo Paese
Gli abbiamo anche bisogno di vincere una scommessa di consenso
Con le persone
Di far capire che ci sono delle soluzioni
Che non è vero che abbiamo un destino
Nero davanti a noi di un declino inevitabile
E implacabile contro il quale non si può nulla se non in tre gare e rassegnarsi
Noi non vogliamo in pregare ma soprattutto non siamo per nulla rassegnati si può sul serio
Sul serio facendo una buona politica fare un Paese migliore di questo
Sul serio dare delle prospettive ai nostri figli di vivere in un Paese che sarà migliore e anche più ricco ma bisogna essere caparbi
Bisogna essere determinati i bisogna avere la forza
Per farlo
E così come noi dobbiamo mettere nel conto la necessità
Di non essere al di sopra di ogni sospetto
Uno al di sopra di ogni critica
Noi il nostro ruolo non è quello di fare i grilli parlanti
Di limitarci a dire come dovrebbero gli altri fare le cose in non riflette invece su quanti cose noi non facciamo nel modo adeguato
E quanto noi non siamo adeguati spesso alle nostre
Ai nostri obiettivi
Quando si parla di una conferenza d'organizzazione
Io credo che la vera definizione dovrebbe essere questa
Parlare non di può
Possiamo bravi
Ma parlare dei nostri difetti
Noi dobbiamo parlare dei nostri difetti allora è serve allora uno dice bene adesso dobbiamo quali sono i nostri vecchi vediamo come li superiamo e noi abbiamo alcuni difetti in primo luogo siamo un po'lenti nel comprendere quanto dobbiamo cambiare
Adriano ha ricordato credo in maniera nitida
Tifiamo
Da dove veniamo
E qual è il nostro imprinting
Noi siamo il sindacato da Poli eredi della partecipazione
In un siamo ovviamente pentiti anche perché sarebbe il colmo avendo avuto successo
Però
Noi dobbiamo sapere che la politica dei redditi
E o la propria partecipazione non la si può fare da soli
Un matrimonio occorrono dei PAC in questo caso anche più d'uno
E
Questa è una fase nella quale l'abbiamo pattina
Non possiamo fare il contrario di quello che diciamo che sia necessario fare cioè
Stare
Rassegnati in disparte inattesa che il mondo campi diventa migliore quindi noi possiamo tornare ad essere come dire tra i buoni
Noi abbiamo bisogno di cambiare la politica contrattuale
Abbiamo bisogno di cambiare la Poli e contrattuale per due motivi il primo perché quel modello contrattuale che è stato un autentico
Gioiello una cosa superba
Da esportare nel mondo e Presidente del Consiglio il prete della Repubblica attuale lo ha pure fatto
Andando a spiegare nell'epica Girotto su cose qual era il vero miracolo che l'Italia sta facendo negli anni novanta
Ma quel modello che serviva di sì inflazionare la nostra economia ha raggiunto su Obiettivo
Ha raggiunto il suo obiettivo
La nostra inflazione dei prossimi dieci anni sarà quella che più o meno media che essa avverrà in Europa
Zero cinque più zero cinque meno se la nostra economia andrà male non ha che aumenterà l'inflazione perderemo posti di lavoro
Se andrà bene omettere meno posti di lavoro
Perché purtroppo li hai dati d'inflazione dipendono a Parma e di una Pedrosa di carta la speculazione
Dipendono da quante da quanta moneta acida da quanto costa dalla velocità con cui gira
E questo purtroppo dico purtroppo è in mano non solo non sono note ma anche mani che fanno scelte nette noi non condividiamo il continuare a tenere i tassi di interesse
Al doppio di quello che temo gli Stati Uniti condanna l'Europa ad una crescita più bassa degli Stati Uniti e quando la Banca centrale europea smette di essere un fondati aerei questa politica fondamentalista dal punto di vista monetario sarà sempre tardi
Mi piacerebbe ogni tanto ascoltare
Il Presidente del Consiglio che forse non essere intende molto ma il Ministro Economia sicuramente se intende dirlo chiaramente con la stessa forza con cui lo stanno dicendo i tedeschi e i francesi
Perché non è accettabile una politica che strangola o rende sempre più difficile espansione economica in Europa esiste un problema che si chiama disoccupazione non l'inflazione
Il governatore della banca centrale europea si deve preoccupare come quello americano di quanti milioni di europei stanno in senza lavoro
E vorrei non abbiamo riusciti a sentire una volta pure ieri ha fatto un'ennesima scelta al senso opposto a quello che doveva essere fatto
Quindi noi non abbiamo di questi problemi dell'inflazione
Noi abbiamo un problema opposto
Abbiamo un problema di una politica contrattuale che deve di soldi Arci due problemi
Garantire il salario reale
E soprattutto laddove e quando questo sì verificherà
Ripartire l'aumento di ricchezza che si realizza attraverso l'aumento di propria cioè fa il lavoro
Questo deve essere meccanismi
Noi abbiamo bisogno di un contratto nazionale
Perché il contratto nazionale è lo strumento più potente e più efficace e più sicuro
Per garantire che ci sia una realistica invarianza del salario reale cioè che il salario medio
Più o meno quanto mentale la disoccupazione la scusate quando metà dei prezzi
Questo è quello che fare il contratto nazionale la contrattazione di secondo livello deve ripartire la ricchezza cioè di fare aumentare in termini reali salari
Non per una sparuta minoranza come avviene ad oggi
Lo deve fare per la stragrande maggioranza dei lavoratori i per questo abbiamo bisogno di strumenti contrattuali che affianchino i contratti nazionali che si chiamo la contrattazione di secondo livello aziendale i laddove non è possibile territoriale
La Teoria dell'inflazione programmata della scommessa che perdiamo quasi sempre e poiché dopo due anni la verifica per litigare un'altra volta perché ci devono ridare quello che abbiamo perso basta
E chiaro basta
Voi di noi dobbiamo cambiare il nostro modello contrattuale cambiare il modello contrattuale
E renderlo fungibile utile a ciò che dobbiamo affrontare la prima questione che il nuovo presidente della Confindustria insieme a Bill e che è stato rinnovato da due settimane
E tutti gli altri Presidenti depliant risulta imprenditoriali Demme sapere che questo è il primo problema che avrà di fronte
E quindi nuovo non vogliamo più fuori riascoltare quello che i miei predecessori hanno ascoltato
Molti anni fa quando poté lo stesso quesito alla Confindustria cioè non si può fare
Noi pensiamo che se si vuole essere coerenti con le affermazioni che si fanno largo quindi
La concertazione
La politica dei redditi
Fare squadra
Essere duttile trovare degli obiettivi comuni eccetera eccetera noi non abbiamo problemi ma la prima cosa che devono sapere
La prima cosa che devo sapere questo
Il primo obiettivo
Di qualunque patto
è la difesa dei salari
Non si possono fare patti che mettano in discussione questo perché quei dati così non ne facciamo
L'ultima questione su questo tema riguarda il governo il governo nella sua
Certe volte come dire anche se a corrente alternata mania di
Governare tutto non riuscendo poi a fare molto
Si deve ritenere assolutamente in disparte su temi come questi non c'entra nulla il Governo è un datore di lavoro
Come gli altri sui modelli contrattuali quindi quando
Noi avremo
Intavolato una discussione con tutte le controparti sui modelli contrattuali ci sarà pure qualcuno in rappresentanza del datore di lavoro pubblico
Ma non c'è null'altro di cui si debba Impeciati il Governo
Lo diciamo perché non vogliamo ricominciare con sceneggiati che abbiamo visto che non portano sull'altra parte
Voi dobbiamo cambiare modello contrattuale questo è una delle prime cose che dobbiamo metterci dentro la testa
Nei prossimi mesi questo farà il nostro problema
Difendere il potere d'acquisto dei lavoratori i dei pensionati
Anche dei pensionati
Perché purtroppo essi appartengono a quella categoria che a meno possibile a difendersi
E dobbiamo sempre stare attenti Nouri che siamo lavoratori attivi come si dice
Alla illusione
Che in fondo sono problemi di altre
Non sono problemi via sono i nostri la
Difendere il reddito dei pensionati
è un problema dei pensionati ma è soprattutto un problema nostro
è un problema di un sindacato Dinho di tale nome
Quindi voi nei prossimi mesi neppure dovremmo fare una politica che a questo baricentro di la difesa dei redditi dei persone che lavorano
Che solo i lavoratori dipendenti e di pensionati
Ci dobbiamo porre un'altra riflessione oltre al cambiamento del sistema contrattuale
Ci dobbiamo porre la riflessione su una questione che ha per certi versi elementi di strumentalità e di mistificazione e per certi versi invece è un vero problema che chiamiamola quello che
Viene comunemente definito la rappresentatività o la rappresentanza
Allora il dibattito politico sulla rappresentanza tendano a fare viene svolto per due motivi
Per dimostrare o per cercare di propagandare l'idea che i sindacati confederali non sono rappresentativi
O per
Intervenire nella competizione tra le organizzazioni sindacali
Da quando io sono iscritto al sindacato e ho cominciato a militare all'interno del sindacato ciclicamente
Ciclicamente
Sono stato come dire osservatore di questo dibattito sui declini del sindacato ricorrenti
Mai verificati sì
Anzi
Dopo qualche crisi siamo sempre non sono rimasti in piedi Vanzina abbia anche il più più robusti
E questo non è il nostro problema
Vogliono togliersi come dire delle soddisfazioni
Vogliono vedere mi sapere sapere
Perché se si formassero lo saprebbero vogliono sapere e vedere quanto i sindacati sono rappresentativi noi non abbiamo nessun problema
I meccanismi attraverso i quali si fanno le tessere si contano le teste dei meccanismi attraverso i quali si fanno le elezioni di delegati
Sono trasparenti pubblici
Non abbiamo problemi mi timori
Non ci preoccupiamo del fatto di avere delle regole che ciclicamente sottopongono le organizzazioni tutte organizza sindacali ad un valutazione misurazione del loro consenso nelle due forme iscrizione
Ha voti anzi
Al contrario di quelli che molto di quello che si dice noi siamo una strana
Siamo degli strani animali che
Quando lo sono sottoposti a sollecitazioni appariamo tutti tranquilli pacifici
Buonisti
Amanti delle soluzioni in un sanguinolenta eccetera eccetera
Però ogni qual volta siamo costretti nostro malgrado a misurarci
Ci riveliamo tutto il contrario
Assolutamente combattivi e competitivi e vincenti quindi non abbiamo di queste preoccupazioni
Quello che vogliamo però evitare
Che avvenga e la sotterranea idea
Che attraverso la discussione sulla rappresentati da in realtà si voglia fare qualche legge
Per ridurre il potere contrattuale dei sindacati
Che passi attraverso lo scioglimento dell'Aran o attraverso questa idiota idea di abolire le arresti ore la scuola U in tanti altri meccanismi
Che certe volti vengono suggeriti anche dalla sinistra
Con un unico obiettivo quello di ridurre il potere del sindacato cioè quello di togliere questa anomalia
Di un sindacato confederale che non a nessuna intenzione di essere annichilito
Questo non ci sta bene il non lo faremo passare
Le leggi sul sindacato sul suo potere contrattuale non sono leggi liberticide
Che avvengono solo in paesi dove non c'è la libertà
Nei Paesi liberi non ci sono leggi che condizionano il potere contrattuale del sindacato
E questo vale per tante anche una parte dei nostri pseudo compagni
Che pensando
Di essere di sinistra
Spesso arrivano a conclusioni diametralmente opposte
Perché l'idea di fare delle leggi
Che regolamentano il potere del sindacato
Sono leggi oggettivamente di destra
Però sono coltivati da una parte dei nostri compagni
Che si autodefiniscono di sinistra
Nella illusione che lo Pato
Possa dare al loro un potere di veto che noi gli abbiamo fatto perdere nella società e nella realtà
Quindi quaestor non ci sarà
Noi siamo per una
Per avere delle regole di trasparenza che migliorino quanto contiamo chi rappresentiamo non c'è problema
Non ciò che possiamo fare o ciò che non possiamo fare quello mi dispiace ma quelle sono cose che decidiamo noi gli abbiamo un solo padrone gli iscritti alla UIL era quelli che noi vogliamo rispondere
Ma questo dibattito sulla Rapp
Danza sulla rappresentatività alle regole e leggi o quant'altro
E anche un dibattito importante
Per una cosa che ci riguarda invece che non è strumentale
Ed è il fatto che noi dobbiamo essere un sindacato veramente rappresentativo show è un sindacato
Che è in grado di sapere ivi misurare quale il consenso che ha faccio che tra coloro che vuole rappresentare i sulle cose che fa
Questa non è eludibile
E siccome è scomodo è faticoso
Conquistare il consenso spiegare le cose costa fatica ci costa molta fatica
E quindi ovviamente si cerca sempre di evitare
O di ridurre il meno possibile
Questa fatica
Però
Cari amici e compagni io credo che non ce lo possiamo permettere
Allora
Il referendum che consente agli scritti del della CGIL di votare sul quel ciò che fanno i dirigenti della UIL è chiaramente una provocazione
Visto che a noi non è consentito il contrario perché se noi potessimo votare sulle cose che fa Actl chi ci potremo mettere d'accordo così divideremo di fare molti sbagli
Ma
Misurare
Il livello di consenso
Su singole scelte Accordino
Che noi facciamo
Per i nostri iscritti e per i lavoratori che non sono iscritti in misurare il consenso che questo qua tra gli iscritti alla UIL i lavoratori che non sono iscritti questo è un problema che ci riguarda
Che non possiamo illudere
E non dobbiamo eludere perché noi ci riteniamo portatori di buone idee
Di una buona politica delle buone risposte nei confronti delle persone
Ecco perché non possiamo aiutarlo
Voi vogliamo rappresentare le persone
Vogliamo che le persone abbiano la possibilità di giudicare ciò che facciamo ciò che pensiamo ciò che vogliamo fare
Perché siamo convinti che più ci conoscono più riusciamo a farci conoscere più riusciamo a far conoscere ciò che pensiamo più consensi avremo il più forza avremo per farle passare
Questo è un processo un circuito che non si può interrompere perché se si interrompe non funziona più
Quindi cari amici e compagni quando si parla della necessità di misurare il consenso
Sui nostri atti
è una questione che ci dobbiamo mettere in testa di fare qualche volta faremo un referendum cioè faremo un voto segreto qualche volta faremo spesso faremo l'assemblee faremo esprimere le persone le varie forme ma comunque alla fine noi dobbiamo essere messi in condizione di sapere qual è il giudizio chi chi rappresentiamo da su ciò che faccia
Non si può eludere anche perché questa è la strada per aumentare i nostri consente
E in un altro difetto che noi abbiamo
Riguarda
Un
Modello organizzativo
Che ovviamente e sta
E implementato in tutti questi decenni
Pensando ad un
Tipologia di lavoro
E di lavoratori
E questa tipologia oggi enti avido
E a crescere uno sterminato esercito di persone che non con usciamo
Di cui
Conosciamo i problemi
Non per sentito dire
Perché per fortuna o per sfortuna li frequentiamo ma di cui conosciamo i problemi perché ne ha abbiamo un figlio un fratello un amico un parente o un conoscente
Questa e quindi conosciamo perfettamente i problemi di queste persone
Che vivono nella più profonda incertezza sul loro futuro e soprattutto vivono da soli
L'altro giorno abbiamo fatto una cosa importante un contratto per i lavoratori della
Dei centri
Dei call center
Mi ha colpito quella una un'intervista di una ragazza a quale legge Beha d'ora in poi avrebbe dei diritti in effetti se uno è preoccupato
Obiettivamente ci sono molti diritti che prima non avevano
Ma quella ragazza ha detto
Speriamo ma non ci credo
E questo al di là di tutto rivela un un patto che quella persona quella ragazza sita in questura
Non fa non ha nessuno a cui rivolgersi che sia in grado di dirvi riguarda è successo questo questo qui
Questi due problemi
Sei malata si può fare così hai bisogno perde il posto di lavoro puoi fare questo c'è questo
Quando andai in pensione chissà quando gli accadrà questo Padova pensione
Queste questioni sono il vero problema che noi non siamo in grado di affrontare
E l'idea cari amici e compagni di stare rinchiusi
In una bella riserva
Ancora molto ampia
Ancora molto ampia
è un'idea perbene
Perché quella riserva e destinata a restringersi
è una questione solo di tempo
Noi dobbiamo guardare fuori e dobbiamo guardare né i fondi di questi lavoratori e quindi dobbiamo sapere che le nostre
Modelli organizzativi le nostre strutture organizzative non sono del tutto adeguate a questo
E dobbiamo quindi capire chiesti nel territorio nella capacità di essere presenti nel territorio nel fornire
Strumenti alle persone che non possiamo più tutelare perché fare una grande azienda lo abbiano dove conosco il delegato e dove conosco a memoria il contratto il corpo con la corda di andare queste persone qui
Sono persone che non possono essere aspettate a braccia conserte Clinton dentro l'azienda
Li dobbiamo for al loro dobbiamo fornire di luoghi dove trovarsi
Per questo dobbiamo ridiscutere
Come organizziamo i lavoratori che non sono inquadrabili in una categoria classica che non incontriamo nelle aziende dove stiamo
E del ruolo delle nostre strutture confederali
Che sono sul territorio
Perché quelli servono
Questo è quando parliamo delle commissioni su cui discutere come utilizziamo come rinnoviamo i i queste strutture quando discutiamo di che cosa solo di come devono essere cosa faranno PCP o di quale rapporto bisogna avere con le varie categorie sono problemi complicati
Non tradizionali come si fa a iscrivere a quale categoria scriviamo un lavoro lavoro interi un lavoratore interinale che cambia tre categorie nell'arco di un anno
Un problema difficile
Ma per quanto difficile deve essere risolto
E chiaro deve essere risolto alla fine dobbiamo trovare rapidamente un modo per riscrivere quella persona per proteggerla per dagli delle risposte per dargli delle soluzioni
Così come uno stesso ovale per tutta quella incredibile sempre crescente parte dei lavoratori che figlia chiamiamoli così del decentramento produttivo
Che figlia del fatto che delle dismissioni di intere branche di attività con tutti i lavori connessi dalle vecchie tradizionali impresa
Tutto questo sta cambiando è già cambiato e noi dobbiamo essere in grado di cambiare
Questi sono i nostri vini
Noi dobbiamo essere un sindacato che sia in grado di Reeve visionare di cambiare tutte quelle posizioni che pensavamo che fossero posizioni immutabili
Così come dobbiamo smetterla di pensare che tutto ciò che è privato e buono
O smettere di pensare che ci sono cose che possiamo privatizzare impunemente
Cioè senza subire dei grandi cose conseguenze per il nostro Paese
E privatizzare le in prese non per farle diventare più grandi più forti
Ma semplicemente per liquidarle
Questa volta non è più accettabile
E dobbiamo essere in grado di dire che questa cosa va cambiata così come dobbiamo essere capaci di dire che questa politica che noi facciamo può essere e deve essere cambiata
Questo è ciò che noi ci affidiamo
Una grande politica una politica che noi pensiamo che sia in grado di risolvere di offrire una prospettiva al Paese ai lavoratori ai pensionati ai cittadini di questo Paese ma anche un'organizzazione sindacale
Che non si limiti a te contemplare la realtà
Un'organizzazione che sindacale che sia in grado di cambiarsi
E di rimuovere tutte quelle pigrizie quelle difficoltà che solo che è necessario rimuovere se vogliamo essere all'altezza
Una grande politica ha bisogno di una grande forza per essere vincente
Questo è il nostro destino
Noi cari amici e compagni abbiamo un solo destino
Non quello della sopravvivenza
Né tanto meno quello del declino noi abbiamo un solo destino che quello di crescere
Di crescere e di diventare più forti e più importanti
Ma questo lo possiamo fare sì sia siamo in grado di essere un punto di riferimento un'organizzazione per la quale milioni di persone in possono rivolgersi e pensare ad essa come un'organizzazione in grado di non lasciarli soli
Di non essere abbandonati di non sentirsi abbandonati di avere delle sedi che delle quali possono recarsi avere delle persone delle donne e degli uomini che gli fanno parlare fanno spiegare come si risolvono certi problemi
Questo è notebook futuro
Una o conferenza d'organizzazione importante bella come quella che noi abbiamo fatto serve a questo appare della UIL un'organizzazione sempre più forte e sempre più importante in questo paese grazie
Sedete li abbiamo ancora qualcosa da fare importante
La parola Carmelo Barbagallo Apprendi cortesia aspettate corna tranquillità in due minuti facciamo tutto
Guardate che se n'era andato approvo tutto io e
E allora ben propongo un ordine del giorno prima di leggere il documento finale
Conferenza delle Nazioni Unite nazionale Roma tre quattro cinque marzo due mila quattro
La UIL non condivide l'impianto della legge sulla fecondazione assistita approvata in via definitiva dal Parlamento in quanto questa legge
Pone problemi costituzionale nega diritto alla salute e al benessere delle cittadine e dei cittadini che sono nati contrapponendo ad un astratto diritto alla vita
Nega la laicità dello Stato obbligando a comportamenti incoerenti rispetto alla pluralità di culture conversioni così come viene affermato dall'articolo tre dalla Costituzione
Si pone come ostacolo alla ricerca scientifica a partire dall'obiettivo di sconfiggere le malattie genetiche consente di fatto solo a chi e ambiente di ricordarlo per contagiati diciamo in altri Paesi europei
Per queste ragioni la conferenza d'organizzazione impegnavamo villa sostenere ogni iniziativa idonea affinché questa legge venga modificata nonché a sostenere eventuali iniziative referendarie è firmato da molte donne noi lo proponiamo e vi chiediamo di votare chi è d'accordo alzi la mano la deve pagare
John
Chi non è d'accordo
Chi si astiene
Approvata all'unanimità adesso vapore un po'di attenzione appare tormento finale
Stavo cercando di stimolano l'attenzione
La sesta conferenza d'organizzazione della UIL riunita Rommel il tre quattro e cinque marzo due mila e quattro approva la relazione di Carmelo Barbagallo gli atleti meglio del dibattito la conclusione del segretario generale Luigi Angeletti
Ma voi l'apprezza e condivide il richiamo del capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi ai valori nazionale rappresentato dalla Carta costituzionale
Valori questi che continua ad essere un punto di riferimento per l'unità la democrazia della nostra nazione
Nel considerare la globalizzazione è un processo importante seppur contraddittoria ancora non pienamente governato
L'aumento ritiene che essa comunque debba essere vissuta come un'opportunità impegnandoci come sindacato confederale a stimolare le strutture sindacali internazionali affinché attivano politica di intervento capace di governare questi processi
Sul piano nazionale dovrebbe impegnare la nostra organizzazione sia nel contrastare ogni intervento teso a ridurre lo stato sociale sia nell'impedire scelte punitive sulle pensioni
L'aumento è contraria a modifiche della Costituzione che attribuiscono alle Regioni il potere di legiferare in modo esclusivo a partire dalla scuola e dalla sanità
Tali scelte impatti minerebbe però la coesione sociale che noi riteniamo un valore centrale
Sono così il Paese potrà vincere la sfida della competizione internazionale
Per la UIL sanità istruzione previdenza e assistenza devono mantenere carattere nazionale pubblicò per offrire a tutti i cittadini pari opportunità
Questo governo devo uscire dalla logica della politica di galleggiamento deve invece puntare su sviluppo e crescita per allargare la base produttiva e occupazionale e migliorare la qualità dello stato sociale
In una società che si modifica così profondamente vanno indicati i nuove modelli di ridistribuzione della ricchezza ma anche un sistema fiscale che sappia tenere conto dell'effettiva capacità contributiva di tutti i cittadini
Noi siamo un sindacato che condivide l'esigenza di modernizzare il Paese
Accettiamo le sfide del cambiamento ma tutto ciò deve avvenire dentro il nuovo sistema di regola capace di riconoscere a tutti i soggetti di rappresentanza la concreta partecipazione processi economici sociali è Gesù gruppo la vera coesione sede aggiunge proprio quando in una società le rappresentanze sono messe in grado di partecipare attivamente
E di svolgere il proprio ruolo per contribuire a garantire attraverso la solidarietà ha tutto il diritto di cittadinanza
Per questo abbiamo proposto anche un sistema di verifica della rappresentatività per arrivare ad una rappresentanza certa così come positivamente realizzato nella pubblica amministrazione
Per quest'ultimo va mantenuta di peso rendere impianto contrattuale e i suoi strumenti che agiranno anche oggi sono messi in discussione
Sul piano contrattuale per la UIL nel contratto nazionale fattore di Carinzia tutela del potere d'acquisto e dei livelli normativi uguale per tutti
La contrattazione di secondo livello invece deve avere l'obiettivo di ridistribuire la ricchezza che laboratori producono rendendo la diffusa capillare veramente capace di rimettere in moto un circolo virtuoso per l'economia
Sulla pensione pur avendo apprezzato il passo avanti rispetto alla proposta iniziale del governo novembre porterà avanti la sua iniziativa in Parlamento
Per arrivare a cambiare la proposta del governo sul Nozza amento dall'età che sbagliata e inefficace
L'aumento e ritiene che sia utile in questa fase rivedere l'agenda economica e sociale del Paese individuando migliore azione per lo sviluppo
Sono necessari Investimenti soprattutto pubblici per finanziare la ricerca l'innovazione del crollo
E per realizzare tutte le infrastrutture necessarie a vendere moderna e competitiva il nostro Paese per questo abbiamo proposto e condiviso l'iniziativa unitaria anche al dieci faccia approvare una piattaforma unitaria che porta il sindacato ad avere una proposta per lanciare l'economia la competitività delle nostre imprese per creare benessere rafforzare la coesione sociale
La conferenza d'organizzazione dalla UIL dà mandato al comitato centrale di proceda alla costituzione di apposite commissione operative composte da rappresentanti delle struttura UIL dalla regione delle categorie nazionale UIL per realizzare le iniziative necessarie avendo l'organizzazione più porte diffusa e rappresentativo compito di tale commissione sarà anche quello di avanzare soluzioni concrete ed operative sul campo da una nuova rappresentanza in particolare re sono quattro i terreni di attività sul quale andranno sviluppate le proposte da sottoporre alla deliberazione degli organi statutario rappresentanza di tutte le figure delle nuove tipologie contrattuali e definizione
Anche dal punto di vista giuridico delle conseguente strumentazione dalla UIL su terreno dal mercato del lavoro rappresentanza sociale dei cittadini emigrante della loro famiglia non inquadrabile nella rappresentanza ordinarie delle categorie estende la nostra presenza nelle zone nei comuni nei quartieri individuare strumenti adatti per rafforzare la presenza di genere come pare opportunità negli organismi decisionali dell'Organizzazione lei Commissione coordinate dalla segreteria confederale potranno proporre l'eventuale decisione agli organismi e dalla UIL anche in forma sperimentale inoltre la conferenza approva la proposta di svolge nei prossimi mesi una conferenza sui servizi ex
Sulla formazione
Si sono
Domande
Non vedo allora le risposte
Chi è d'accordo alzi la mano Geo chi non è d'accordo il sia spie bene approvato con la vedova grazie al buon lavoro ci vediamo giorno dieci
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