Nucleare: la posizione della Cisl

Ci scusiamo di questo ritardo io voglio fare solo una brevissima introduzione prima di dare la parola a crea che
Ha concluso i lavori di questo nostro seminario di riflessione
Un anzitutto una cosa di metodo sui tempi della nostra decisione
Come è noto il congresso di un anno e mezzo circa fra approvò una risoluzione specifica sui problemi dell'energia dove si confermava nell'ambito di una attenzione più generale a tutte le fonti alle necessità del Paese anzi addirittura si sollecitava l'accelerazione al programma nucleare questa era la posizione della Cisl
O o meno presente nei particolari le
Determinazioni documenti approvati dalle altre due confederazioni ma mi pare che
La scelta nucleare è passata anche al congresso della UIL e dell'Agip
Per quanto riguarda noi non c'è dubbio che non vivendo sulla luna
Le sensazioni la la le emozioni creati dall'ultima vicenda quella russa hanno attivato un dibattito sui problemi della sicurezza in particolare all'interno dalla nostra organizzazione
E quindi noi a partire dalla dirigenza confederale abbiamo ripreso questo discorso nella nuova situazione abbiamo cominciato a svolge un approfondimento
Approfondimento che è arrivato ad un nostro seminario di studi interno con la partecipazione di tutte le strutture che si è tenuto nei giorni scorsi a Firenze
La decisione formale perché qui si tratta di riprendere una mozione congressuale in qualche modo come vi diremo con la volontà di aggiornarla sottolineo questa parola
Che mi pare sia una parola diversa da pentimenti o svolte
Una riflessione era razionale sulla possibilità nella nuova situazione che si è determinata di un aggiornamento della posizione questo aggiornamento ovviamente non lo fa formalmente
Come posizione di organizzazione il seminario di studi in seminario di studi è stato preparatorio ha tirato le somme di queste riflessioni fatte dentro la Cisl
Io vi annuncio che ci sarà un ordine del giorno specifico nel consiglio generale di fine novembre
Che prevederà posizioni dalla CISL aggiornamento riflessione dalla CISL sulla linea approvato al congresso sul piano dello sul nucleare
Io vi sintetizza in una battuta al quale
Quale è emersa la nostra posizione a conclusione di questo seminario e naturalmente porteremo questa posizione al consiglio generale di fine novembre cioè noi crediamo che la posizione della CISL ha possa essere sintetizzata in nel minimo del nucleare
Con il massimo di sicurezza
Ma proprio perché vorrei che questa nostra posizione fosse motivata spiegate in tutti i suoi aspetti ma chi ha guidato questa riflessione interno all'organizzazione che il segretario generale aggiunto crea e segretario confederale Carriglio Olindo proprio la parola crea che entra nel merito e ci illustra nostra posizione
Ringrazio
Come già accennava
Franco
Anche per noi come per molti Cernobyl segna un un prima e un poi un prima e un dopo
Nel senso che per ha messo in evidenza due cose
Sulle quali lei passato c'erano un
Una certa l'assicurazione che è stata messa in crisi primo che determinati tipi di incidenti bellicosi etica Castro Ficini la fusione del nocciolo possono succedere
E con Cernobyl sono successe per quanto se ne sa almeno la seconda volta
Secondo
E questo dire che un elemento ancora più preoccupante che se succedono gli Effetti allo stato attuale della tecnologia e delle istituzioni di governo di questi fenomeni
Sfuggono alla capacità di gestione dell'uomo
C'erano beh insomma messo davanti a tutti in evidenza che di fronte a certi incidenti il pianeta diventa un villaggio come è stato detto
E si smarrisce perfino il senso delle dimensioni
Temporali e spaziali qualcuno detto Chernobyl lascia il segno almeno per i prossimi venti mila anni fa e queste sono le dimensioni di una questione non siamo quindi d'accordo lo dico subito con grande chiarezza con tentativi
Di considerare quanto è successo a questo riguardo uno dei tanti episodi pur gravissimi del necessario sacrificio al progresso scientifico tecnologico dal progresso da risulta questa ottica non ci convince
La respingiamo al la paura della gente non è la paura li emergente del diavolo non spostiamo libri sibilando in baratri di superstizione di tipo medievale
Non ci convince per niente Giorgio Bocca da questo punto di vista
Il quale non casualmente oltretutto quando parla di queste cose ha una sua concezione abbastanza singolare della democrazia quando dice che queste sono questioni che vanno delegate a governi forti e ben informato
Qui si ripropone invece secondo noi proprio al contrario un punto un ripensamento di fondo galere che agli specialisti quello che è stato messo in crisi è proprio una certa arroganza dello scientismo
E gli esperti di quelli che sanno tutto e c'è un ritiro di delega di questa fiducia quindi si ripropone proprio un problema più vasto ma non voglio naturalmente in Regione approfondirlo quindi rapporto tra democrazia politica scienza etica e così via dicendo
Sotto questo profilo voglio anche dire un'altra cosa
Che per quello che ci riguarda
Dello chiamiamolo così dello schieramento anti nucleare una cosa credo che debba essere apprezzata
E cioè il la radicalità con cui il pone alla scienza alla politica e alle all'epica domande molto rilevanti e molto importanti sul sul sul sul futuro degli ordinamenti politici sociali culturali solo solo dalla tecnologia e così via dicendo
Quindi perché perché sfido tutti insomma a cominciare dal sindacato a rimettere al centro una questione che per molto tempo probabilmente è stato uno dei margini quella di un rapporto diverso tra sviluppo e ambiente
E quindi in grado non vorrei usare parole infatti che sono tra il destino dell'uomo voi risorse del pianeta
Non è detto però che questo apprezzamento sulla radicalità delle domande diverse trascina un apprezzamento anche sulla radicalità delle risposte di questo schieramento ed è questo il punto che abbiamo voluto verificare con le nostre
Con le nostre riflessioni
Questa riflessione non l'abbiamo avviata
Con la fatica dei nostri meccanismi avevo dichiari una battuta che non abbiamo non ci possiamo permettere il lusso delle agilità di Martelli mamma senza sarcasmo li abbiamo dei meccanismi se volete pesanti delle regole dei vincoli democratici
Costituiscono un patrimonio da nostra organizzazione che come dire che ci costringe a o seguire un itinerario di applicazione severa che ragionamento dell'analisi prima di decidere su una determinata scelta che tante sarà approvata quasi all'unanimità dal Congresso ed è un congresso di poco più di un anno fa
Potesse essere in qualche modo li revisionato addirittura peggio ancora ribalta
Dove allo stato delle cose fermo restando quanto ha già chiarito Franco circa il percorso decisionale quello che dovrà poi essere completato con la consiglio generale
Che pensiamo di convocare su alla fine di novembre all'incirca
Comunque preliminarmente ovviamente alla conferenza energetica
Questo tipo di riflessione che ha avuto appunto nel seminario di Firenze dei giorni scorsi
Una delle tappe più importanti di e analisi di valutazione ci ha portato alcune prime conclusioni
Che sono queste in sintesi
Primo d'ora in avanti
Qualunque politica energetica
Dovrà fare i conti come non mai col vincolo assoluto della sicurezza e dell'Inter le dell'impatto ambientale
E questo naturalmente con particolare riferimento al nucleare ma non solo con con riferimento al nucleare
E questo vuol dire alcune cose che in un certo senso possono considerarsi rivoluzionarie nel senso che il problema della sicurezza il problema dell'impatto ambientale
Mette in discussione per quella che è stata una sequenza di come dire di dell'esperienza a questo riguardo dello sviluppo industriale nel senso che non ci si può permettere più un lusso perché oggi diventa un lusso pericolosissimo quello che è stato una regola comune
Come dire dell'applicazione di innovazioni tecnologiche si progetta SISP si verifica si collauda si sperimenta se si sbaglia corregge come dire impianto
Beh il nucleare questo lutto questo come dire questo il rischio non lo consente più il rischio del provare e riprovare lo consente più e questo voglio dire sì pure una sfida rivoluzionaria a questo punto nel senso che
La la la ricerca la sicurezza dev'essere già incorporata nella fase di ricerca deve diventare come uno degli oggetti di studio nella base di ricerca e di applicazione di innovazione tecnologica perché non sarà più possibile verificare in campo se ci sono degli errori
Da correggere
La seconda questione e naturalmente di il vincolo del del della sicurezza e dell'impatto ambientale come come è ovvio
Beh introducevo tra all'interno anche dei meccanismi dei costi comparativi dalle diverse fonti un fatto completamente nuovo cioè la comparazione dei costi e delle convenienze dalle diverse fonti energetiche
Deve essere fatta d'ora in avanti tenendo conto di cosa costa di cosa implica anche interna soli costi sociali ma di costi economici introdurre standard e livelli notevolmente più alti di sicurezza il che vuol dire già dalla fase della progettazione dell'impianto anzi la base Dari circa come dicevo
Fino alla fase della dell'applicazione tecnologica dalla costruzione dell'impianto
Si tratta di di valutare la comparabilità dei costi anche in inserendo questo elemento che è un elemento di costo e anche rilevantissimo
Secondo che la Scala decisiva soprattutto con riferimento al nucleare questo che la Scala decisiva per gestire questo vincolo dalla sicurezza e quella internazionale
Credo che su questo non non c'è bisogno neanche di soffermarsi a lungo insomma varrebbe a ben poco anche chiamarci fuori in maniera radicale dal nucleare nel nostro Paese quando anche ammettendo
E il che è tutto da verificare che i pronunciamenti di grandi forze democratiche in Europa i socialdemocratici in Germania i laburisti e così via dicendo la CS la Confederazione europea dei sindacati anche ammettendo che questi pronunciamenti nei prossimi anni
Anche naturalmente prevedendo che determinate forze politiche dall'opposizione passano al Governo e così via dicendo
Ammettendo tutto questo
L'uscita graduale di cui si parla dal nucleare significa
Tradotta come dire in termini e non vuole banalizzare le cose entrato in termini concreti significa che se oggi abbiamo più o meno in Europa occidentale intorno ai centocinquanta sol numero preciso
Centrali nucleari siamo intorno a queste dimensioni nel due mila con l'uscita graduale
Facendo tutte quelle ipotesi ne aveva ancora cento
Se tutto va bene va bene quindi vuol dire che a me per i prossimi venti trent'anni assumendo l'uscita graduale dovremo gestire questo arco di due o tre nel di due o tre decenni di con la sfida della sicurezza
Da affrontare comunque
Terzo
è che l'ago hostess la collocazione della tecnologia nucleare dello spazio che deve avere il nucleare la produzione energetica la profondamente riesaminata li considera
Basta considerare un punto a questo riguardo è stata messa in crisi da Cernobyl lo stesso concetto di energia pulita
Fino fino pochi anni fa addirittura dire fino a pochi mesi fa l'energia nucleare la considera energia pulita per antonomasia
Mi pare che anche da questo punto di vista oggi forse il massimo che si può dire per essere sicuri sono e quello che l'energia pulita è quella di cui si conoscono a oggi gli effetti puliti
Allora detto tutto questo
Se ne può desumere questo è l'interrogativo su cui abbiamo ragionato se devo desumere che
Chernobyl ha condannato senza appello e senza scampo il filone tecnologico dell'uso civile del nucleare
A fini energetici ma non solo a fini energetici punto interrogativo
Noi non siamo di questa opinione
Non siamo di questa opinione perché intanto la stessa tecnologia senza attendere la mitica fusione
Perché la stessa tecnologia della fissione
A quanto sembra non è giunta al capolinea cioè non sta scritto da nessuna parte che il modello di centrali nucleari esistenti quelle cosiddette provate
Ne costituiscono l'ultima spiaggia sulla linea della fissione per quanto riguarda soprattutto la sicurezza tant'è vero che in Paesi come la Germania come la Svezia e come il Garda si stanno sperimentando centrali sempre solo sulla sulla
Linea della fissione centrali di naturalmente di Dalia molto minore mega centrali con un provate
E curato a cosiddetta sicurezza intrinseca la sicurezza passiva
Ed è un filone di ricerca ed innovazione sul quale
Io credo non convenga per niente al nostro Paese
Chiamarsi chiamarsi fuori
E questo è un punto di considerazione che
Che riteniamo debba essere tenuto presente
Secondo Cars secondo secondo aspetto
Se non assumiamo l'ipotesi di spezzare anche il più tenue filo di collegamento con questa tecnologia
Quali sarebbero i prezzi il che potrebbero essersi che sarebbero secondo noi pagati dal paese
Primo
è una questione con la quale non si vuole fare i conti fino in fondo la liquidazione definitiva e senza le possibilità di recuperi naturalmente sembianza averlo ottenuto un patrimonio scientifico di ricerca e professionale
Su un filone tecnologico che come ho detto secondo noi non è arrivata al capolinea
Dovrà detto compirà sicuramente anche come sulla sfida dell'impatto
Dalla catastrofe di Chernobyl Dora compiere ulteriori passi in avanti
Proprio sul piano degli standard di sicurezza
E d'altra parte sembra un paradosso nel nucleare come si sa bene o male si sa come si progetta e si costruisce e si installa una centrale nucleare non si sa ancora con certezza non a livello tecnologico come si fa per chiuderla per smantellare
C'è quindi anche da questo punto di vista una esigenza di di di capacità di competenze di ricerca sul terreno dell'innovazione che non può essere spiegata anche se decidessi moglie dire paradossalmente
Di chiamarci fuori bisogna pure ci sia qualcuno che ciò che a livello tecnologico e ci aiuti e che ha come dire a smantellare quel quel pochissimo
Di nucleare che che sia riuscito a mettere in piedi in questo in questo Paese
Nel senso che queste ancora un filone di ricerca ed innovazione con quale col quale confrontarsi
Terzo elemento di riflessione
Se è vero come è vero come lo siamo convinti come molti riconoscono che nella partita della sicurezza si gioca sulla scala internazionale a cominciare dall'Europa per quanto ci riguarda
Ma mi pare difficile immaginare
Che una volta che abbiamo spezzato questo tenue filo questo Paese sia in grado di giocare il minimo ruolo attivo propositivo di intervento di condizionamento delle scelte che saranno fatte a questo riguardo
Si parla di proposte sono le note di una volta i metri di nuovi standard concordati a livello europeo per quanto riguarda la sicurezza degli di nuove normative
Si parla di di politiche direi di rilanci su nuove basi della politica energetica comune a livello europeo si parla di autorità sovranazionale dispersione di controllo di di nuovi meccanismi di formazione c'è tutta tutta una serie di di
Di di di Filone d'impegno aperti su cui riteniamo che i nostro Paese debba giocare per quanto possibile un suo ruolo
Mi pare difficile considerare che rispetto a questa prospettiva italiani chiamarci fuori costituisca come dire
Un modo modo positivo per dare questo contributo cioè significherebbe in sostanza delegare comunque agli altri anche il destino dalla sicurezza per quello che riguarda
Per quello che riguarda noi per quello che riguarda il nostro il nostro Paese
Detto questo quindi sono le le motivazioni le ragioni che ci conducono
Ad una prima conclusione dei pezzi probabilmente pesanti che il Paese pagherebbe ad una scelta richiederà di gare di questo tipo
Vediamo chi concreto dove può approdare una un ragionamento è un'analisi dal punto di vista propositivo voi
Un'analisi di questo tipo
Dico subito che questa cosa non si comanda video dovrà affrontare con un minimo di onestà intellettuale senza strumentalismi dico subito che se l'unico parametro sulla quale sulla base del quale decidere fosse quello il fabbisogno prevedibile qui al due mila
Nel anche sui bla base dei riscontri più attendibili si potrebbe concludere che l'Italia potrebbe fare benissimo a meno del nucleare
E non abbiamo nessuna difficoltà come di Hamas a a mascherare i dati i dati ne abbiamo fatto a Firenze anche deve valutazioni
Utilizzando esperienze e competenze che sono fuori discussione a questo riguardo
Queste cifre queste analisi ci dicono che
It immaginando a come dire una correzione al ribasso anche abbastanza significativa
Sulle sulle previsioni del Pian le penne anche quelle aggiornate
E tenendo conto di ipotesi per quanto ottimistiche di sviluppo del Paese di crescita del PIL che uno dei parametri poi su cui e di certe ipotesi non la faccio lunga di intensità elettrica cioè di consumo di energia elettrica in rapporto alla crescita
La nostra stima e che da qui al due mila con l'innesto aggiuntivo di tra i dieci e i quindici mila megawatt di potenza rispetto al parco esistente si può si può largamente coprire il fabbisogno del Paese senza
Senza rischi di candele o di blackout trio cose terroristiche spesso in questa direzione vengono agile
Quando parlo da tra i dieci e i quindici mila Mw
A aggiuntivi tenuto conto delle
Mw di potenza qua e uno di può fare come gli pare questi mega latte ricorrerà son valutando un'entità una dimensione di fabbisogno di Potenza
Che tiene conto naturalmente del del di di guardie parco esistente di di di di potenza elettrica dei programmi Judge ha definiti e quindi delle centrali in costruzione di quelli che durano essere di dismesse e così via dicendo
Questo cosa vuol dire vuol dire che
E sbaglia Lehner quando ipotizza progetti programmi faraonici di nuove centrali sui sui tre addirittura su un più più più più che doppi rispetto a queste sui trenta mila megawatt eccetera
E però sbaglia beh sbaglia anche re Degli Espinosa per citare un nome quando immagina che in definitiva da qui al due mila lavorando sul risparmio su energie alternative sugli sprechi sull'efficienza del sistema elettrico si potrebbero ricavare quantitativamente risorse sufficienti a coprire questo fabbisogno senza rischi da qui al due mila punto senza neanche costruire un'altra città
Cosa voglio dire voglio dire che sia pure nelle dimensioni che ho detto se si esclude il nucleare in ogni caso allora bisogna dire quali sono le alternative su queste spendersi
Carbone
Carbone ne danno vedrà sul metano c'è solo a dire una cosa che
Che mi danno rimane comunque una una risorsa pregiata multi uso bisogna ricordare che nel Mezzogiorno il dono più di mille comuni che devono ancora avere allacciamento
Per il per gli usi civili del metano che si è giocata una grossa partita che ha legittimato anche i i contratti con gli angeli c'era lo sulla base della metanizzazione del Mezzogiorno che nell'industria e come dire materia prima di uso di valore pregiato
Bisogna essere molto cauti insomma
Non potremmo arrivare al paradosso di Maria Antonietta insomma esigono anche il pane viviamo voi brioche al popolo del potere quindi c'è una una valutazione molto attenta da fare e in ogni caso il metano può essere utilizzato opportunamente
Dal punto di vista dell'impatto ambientale per sostituire centrali
A a olio combustibile più che per affidare al metano un ruolo sostitutivo
Del deve del nucleare
Quindi una grande cautela su questo anche se sappiamo che margini di flessibilità in questa in questa direzione
Ce ne sono c'è un punto importante che anche come dire gli Antinori nuclearisti sollevano spesso hanno ragione sotto questo profilo il sistema energetico italiano e quello che spreca energia a tutto spiano cioè se c'è la parte di maggiore spreco nel nel nel settore energetico italiano deriva dal processo di produzione di energia elettrica do solo un dato
Dal punto di vista della del consumo finale l'energia elettrica rispetto ai consumi energetici totali rappresenta oggi il quindici per cento circa
Di consumo è di consumo energetico per produrre questo quindici per cento si consuma il trentadue per cento delle fonti primarie di energie
Cioè dal momento della progetti per produrre il quindici per cento di consumo energetico occorre il trenta un terzo di dell'insieme del fabbisogno di fonti di fonte di fonti primarie di di energia quindi vuol dire che ci sono
Margini di spreco che debbono essere recuperati in questa in questa direzione aggiungo un'altra cosa sempre sulla linea dell'onestà intellettuale che se rispetta la situazione attuale
Valutassimo la competitività economica del costo del piede del del chilowattora nucleare non sarebbe competitivo oggi col petrolio
Sarebbe soltanto dai numeri al lotto per dimostrare il contrario
Allo stato delle cose
Se i almeno in un Paese come il nostro in cui non ci sono le economie di scala che può avere la Francia non c'è dubbio che il Kosovo dei chilowattora nucleare surclassa di gran lunga non reggerebbe minimamente la competizione costo
Ho però che bisogna si ragiona come dire fotografando la situazione in atto assumendo i costi del petrolio quali sono oggi
Questo è uno scenario dinamico come si sa
E non è detto anzi è assai probabile che anche in una logica di di rapporti nuovi nord e sud di di di nuove di nuovi rapporti di di cooperazione code tra i Paesi produttori Paesi utilizzatori di di petrolio in una logica di concertazione non non entro per niente che i livelli delle del del dei pezzi di di petrolio si stabilizzeranno su quelli attuali essa è probabile che ci sarà una lievitazione anche significative quindi anche di questa dinamica occorre
Tener conto peraltro
Ultima argomentazione ma non ultimo in ordine di importanza lo riteniamo che ancora questo Paese con la dipendenza che al per quanto riguarda l'energia dall'estero sia ancora ottanta ottantadue per cento di dipendenza e in questo ambito cinquantotto e passa di dipendenza al petrolio
L'ancora un problema di diversificazione delle fonti i di energie e di autonomia energetica del Paese un problema Roberto non è un problema risolto tutt'altro tutt'altro che risolta
Ed è qui che nasce che dica di alla conclusione ipotesi che che che Franco Marini sintetizzava nello slogan nucleare minimo al livello massimo di sicurezza cosa vuol dire in concreto devo dire in concreto
Che montato la completa
Primo
E che fino a questo momento le ipotesi che sono state formulate in giro
Di di di di riciclaggio riconvertibili convertibilità dei di Montalto
Mi pare che proprio appartengono come dire alla sfera del invenzioni notturna insomma più o meno immaginifiche più o meno fantasiose questa è una risorsa nazionale che nel suo turno invidiabile sul serio
Ma mi pare che da un punto di vista di serietà tecnica nessuna indicazione credibile tenute a questo a questo riguardo
Noi siamo abbia l'opinione anche di mandare avanti Trino due
Andare avanti fino due
Riconoscendo che su questo buon rimane aperto un problema che siamo disponibile a verificare in sede tecnica il problema credeva della filiera di progetto
Progetto nasce come progetto PVR qualcuno sospetta o teme che aprendo una la la filiera del Progetto Unificato possa costituire soltanto come dire a l'appello e il la prima pedina di di di una successione di altre centrali sulla stessa linea
Sembra che se a ad una verifica più attenta si dovesse allo stato delle cose naturalmente
Verificare la possibilità anche di riconvertire il progetto di partenza non non abbiamo pregiudiziali in questa direzione si tratta di di fare appunto delle verifiche e attente che possano essere che possono essere credibili
Caorso sul Caorso noi diciamo che
Che ho occorre farlo passare per un check-up severissimo sia per quanto riguarda la pericolo quella si chiama la pericolosità intrinseca sia per quanto riguarda la pericolosità esterna territoriale
Severissimo per me significa che si fa si fa un'operazione seria nel senso che se non se Caorso non supera l'esame si chiude
Non c'è bisogno di sottolineare che la linea veneta quella da seppellire non
Non vediamo nessuna ragione insomma per
Per non adottare un una una decisione una scelta in questa direzione
Siamo anche dell'opinione che per quanto riguarda il Peck Brasimone
Questo questo progetto qui
Non ha né un futuro brillante e né un futuro rassicurante non ha un futuro brillante perché essendo legato alla sperimentazione dei combustibili l'area dei reattori veloci
Che siccome l'area direttori veloce non sembra come dire la prospettiva del futuro nell'uso
Energetico dell'atomo
Ci è giusto domandarsi somma che senso ha per il Paese continuare a a buttare risorse rilevantissimi in quella direzione
Sul sirene
Perché si chiude secondo noi ci sono le condizioni ottenute pericolosissima assai più pericoloso della delle altre dicono oggi nucleari perché come sapete ma dice il plutonio uno che non è una cosa
La scrisse
Da scherzarci sopra
Sushi viene noi siamo dell'opinione che dovremmo fare un supplemento di verifica
Per rispetto ad un'ipotesi che è stata formulata nel seminario sulla possibilità di utilizzarlo come un polo di sperimentazione anche magari collegato al decano logica di smantellamento e confinamento
Delle delle centrali
Le centrali nucleari
Il nucleare minimo per noi questo cosa vuol dire coprire da i quattro e i cinque mila megawatt di potenza
Rispetta ai dieci quindici mila di potenza aggiuntiva che
Che sono il fabbisogno che noi stimiamo per quanto riguarda la copertura
Fondazioni agli inquilini
Dicevo il nucleare minimo a questo punto che poi significa perché il resto una parola Bode potenzialità de de de de de di quello che c'è e sono sono visibili sono le due Trino due che montato con quattro mila megawatt
Questa è la dimensione voi sostanziale del nucleare minimo che noi ipotizziamo che significa vuol coprire circa un terzo grosso modo di quello che il fabbisogno stimato da qui al due mila
Di di potenza ulteriore dal una da installare questo significa naturalmente azzerare
Tutto il resto del programma
Energetico previsto quindi non ci illudiamo sappiamo anche le obiezioni possono essere fatti ma con un nucleare così ci dicono da un lato Ippolito e dall'altro Mattioli sotto sono utili in perfetta sintonia
Si scherza insomma non serve a niente perché non non serve neanche come dire a rialimentare a dare una prospettiva all'industria demmo elettrico fermo elettromeccanica legata al nucleare lo diciamo che è vero ma com'è questo uno degli obiettivi il dossier del metrica
Italiana può ancora avere uno spazio nel settore convenzionale perché anche qui ci sono c'è una una un potenziale di domanda quello che alcuni limiti che ho accennato
Che può abbastanza sostenere ancora il settore che peraltro danni credo non da oggi non scommette più sul nucleare quindi non è neanche spiazzato da questo punto di vista che i problemi comunque di occupazione che si pongono riteniamo che siano governabile gestibili
E quindi ci pare che tenuto conto delle due ragioni fondamentali che richiamava l'inizio
Ma anche per uscire dalla dove bisogna essere nella per garantirsi condizioni di sicurezza da Prato bisogna cimentarsi con le tecnologie D'Amato
Per andare avanti sul piano della sicurezza occorre essere presenti per queste ragioni sono le centrale le fondamentali per noi riteniamo che sarebbe un errore e concludo un errore
Pensare in modo radicale questo filo stessa dei caduti grazie
Parenti imitare la prima inchiesta interna no
Partendo dalla
L'ha detto la legge che io non ho mai voluto seppellire addirittura
Isolato
Chiedo anche se
Io dico che è un personaggio
O meno
Allora
Visto che come l'avete messa sulla sicurezza ci sarebbero dei costi sorvegliare va completa fino
Ceccato serio seri Caorso
Questi
Pubblico la percentuale
Rispondo basta
Io no voglio dire mafiosa quella parola campioni
A me la domanda che fai tu hai avuto una risposta già all'inizio io ecco minimo no no no no non è questo vedere anche il problema della sicurezza già e e se il problema della sicurezza si gioca in chiave non nazionale almeno europea
Ma come è pensabile che noi possiamo lei consessi europei che dovranno attivarsi negli scambi tra i Paesi di informazioni ed è tutt'nella impostazione della sicurezza massima
Tu Italia fuori totalmente dal nucleare ma era la Francia la Svizzera la Germania con gli altri e stai lì a decidere assieme per quello che riguarda la sicurezza
Se ci stai dentro ai un pezzo di un creare poi può a pieno titolo
Hai la possibilità di partecipare a questa regola poi dare degli apporti al poi anche spingere di più l'uscita con tutto questo corollario che hai attorno pronti marginalizzati spetta la prima preoccupazione che è quella della sicurezza la seconda ragione è che noi primi sette Paesi industriali ma i primi quindici Paesi industriali del mondo stanno dentro le tecnologie nucleari e quindi con
Italia ha bisogno anche per rispetto allo sviluppo e a tutto il discorso del di non cancellare una presenza che ci verrebbe fuori
Da questo punto si deve dire se l'azienda sì sul serio si è convinti che lo sfruttamento dell'ambiente anche apolide che l'uomo deve rimuovere dalla sua prospettiva non siamo convinti di qui si e non essendo convinti
Suicidio conoscitivo orologi con tutte le implicazioni chiamarsi
Questo è il punto Tribunale dal popolo può naturalmente considerarsi insufficiente questa motivazione no forse una cosa
Uno nominando evitare che
Come dire
Mantiene un equivoco almeno nelle valutazioni voi CPP
Almeno nelle motivazioni che fino ad oggi hanno giustificato in larga misura la scelta del nucleare
Io in questa riflessione attenta che abbiamo fatto debbo dire anche abbiamo fatto un lavoro di de manipolazione delle informazioni sulle alla base delle quali è stato costruito anche l'ultimo piano energetico
E al a questa fase della nostra ripresi o non abbiamo rivisitato un po'tutti quanti i parametri
Che avevano suggerito le scelte del Piano energetico e in una certa misura anche le scelte a nostro utilizzazione a conclusione come colonne stanno diciamo per quei motivi e qualcun altro che non è forse utile opportuno uscire del tutto dal nucleare diciamo anche però che i motivi che tradizionalmente si portano sono alcuni sono delle storie si è detto per molto tempo l'energia nucleare costa di meno non è vero l'energia nucleare non costerà di l'energia elettrica prodotta terzo nucleare non costerà di meno l'energia elettrica che si prevede di produrre attraverso Trino due non costerà di meno
I conti che da noi ha fatto un esperto
Dello Ieo che non voglio coinvolge responsabilità di nessuno perché Rita e che per rendere competitivi i costi dell'energia elettrica che si produrranno attraverso Trino due l'attuale il prezzo del petrolio attuale eccetto quindi a livelli bassi ma dovrebbe aumentare di due volte e mezzo quindi con un periodo solamente per questo elemento qui poi ci sono molti altri molti altri dati di di incertezza
Non può e questo mi pare che crea l'avesse detto con molta veemenza la paura del buco energetico il fabbisogno energetico è una paura che può essere curata ricorrendo ad altre fonti primarie ricorrendo alle fonti rinnovabili
Ricorrendo anche a ai risparmi c'è tutto una riflessione sull'andamento dell'intensità energetica leggermente diversa dall'intensità elettrica che tende un pochino
Ad irrobustirsi che viene normalmente troppo troppo
Trascurato nel nelle analisi per cui il l'equazione tradizionale ad un per cento di aumento del prodotto interno lordo corrispondere un aumento del fabbisogno di energetico di una volta e mezzo due volte addirittura questi parametri sono tutti da da rivisitate
Terzo si diceva e si è detto attraverso il attraverso il nucleare è possibile ridurre drasticamente la nostra la nostra dipendenza cioè e possibile ridimensionare in modi decisivo la nostra dipendenza strategico strategica dall'estero
Questo
è vero in una certa misura che va riconosciuta proprio per correttezza intellettuale
E ce ne possiamo oggi fare tutti questi ragionamenti perché una c'è una grossa quantità di produzioni l'energia elettrica attraverso il nucleare acconsentito ha contribuito a ridurre i costi del petrolio eccetera però e quindi questo va sicuramente riconosciuto cioè se contemporaneamente per assurdo si chiudessero tutte quante le centrali nucleari lui avremmo un mare di problemi anche da questo punto di vista però per quanto riguarda le scelte del nostro paese questo dato e abbastanza relativo perché il taglio del petrolio che deriverebbe da una produzione di energia elettrica tra il sì il nucleare non attraverso centrali
Paoli combustibili o anche solamente centrali che produrre giretti attraverso petrolio e sarebbe abbastanza modesta e quindi noi siamo avviati su una riflessione che comunque da in qualche modo per scontato una certa interdipendenza più che solo dipendenza del nostro Paese rispetto agli altri
Ecco rivisitati tutti questi parametri cos'è che resta de anche a me sembra che avesse sottolineato abbastanza ma forse c'è un pochino abituati tutti anche noi a schematizzare in questo dibattito
Ma c'è un problema di tecnologia capite che esiti anzi no no ma va be'ma possono non piacere ma ci sono quattro motivi seri
Quattro motivi seri che non sono quelli che non sono quelli non è la quantità qui non è per per Imco per coprire il buco nel jazz
Tecnologia ricerca innovazione ricadute industriali per lo abbiamo fatto una riflessione per esempio sulla ricadute in termini di innovazione di processo innovazioni di prodotto innovazione sulla qualità dei materiali indotti dall'utilizzo del nucleare un paese industrializzato come il nostro e non può non tenere conto di questi di questi elementi
Vedere perché solo solo degli elementi importanti nello sviluppo industriale nella crescita del Paese
Secondo cioè
Un un'aria nuova che sul nucleare si apre è quello del dei commissioni Ing cioè della della si apre la fase dello smantellamento delle centrali nucleari questa è un campo tutto nuovo
Tutto nuova anche a livello internazionale sul quale è possibile perché tra l'altro attenti perché una fuga precipitosa dal nucleare non è meno pericolosa
Di un di de di una espansione dell'utilizzo del nucleare per fini civili e quindi questo è un altro terreno
Terreni importante di di di lavorare la motivazione di presenza esserci dei contesti internazionali dove si discute di sicurezza secondo c'è qualche titolo in più ad esserci se abbiamo ah sì anche noi siamo titolari di Trieste
Di di una produzione elettrica terzi nucleare e infine non chiusa un'ipotesi non non ci sembra ancora chiuso un'ipotesi di utilizzo civile dell'atomo e dell'affissione anche con tecnologie diverse da quelle finora conosciute e noi qui stiamo facendo perché la nostra posizione non è una posizione che così facile che le politiche così Faiano gli sembra anche deposizione un pochino artificiose perché deve diciamo per esempio
Lavoriamo sulle ipotesi che pure si sta sono avanzate sì che si stanno in giro se ne sta discutendo delle centrali non delle mega centrali ma delle centrali di media
Dei di media misura centrali che rafforzerebbe rock nel senso che cambierebbero totalmente i parametri
Di di di di di azzererebbe ero sostanzialmente i livelli di più che in pericolosità dell'utilizzo del nucleare
Per affini produce energia elettrica beh a questo è come dire questi sono ipotesi sulle quali bisogna bisogna fare tutti gli approfondimenti tecnici Sari che sono già in corso
Quindi nel momento in cui diciamo facciamo questa scelta una finestra sul nucleare oppure siamo alla ricerca dell'economia di scala minima per il nucleare non è che i facciamo un'ipotesi di di come dire di mediazione fra le diverse spinte e ci pare che Cuesta possa essere l'ipotesi praticabile che ci conduca fuori dell'attuale tecnologia del nucleare e però non illudendosi che prendendo noi una scelta in assoluto ma decise in assoluto di chiudere noi tutte quante le nostre centrali problema sul nucleare sarebbe risolto perché non lo sarebbe
Prego c'era la Bellucci ha poi Ritanna Armeni
Capito
è una scelta che si possa fare limitando da un periodo così breve ed ecco questa contraddizione mi sembrava un po'
Deroga non osa neanche il governo nel suo venne insomma nel senso che non si spinge non si azzardi giustamente secondo me a spingersi oltre quell'orizzonte temporale perché qui le variabili che sono in gioco ha cominciato senso fabbisogno sono talmente imprevedibili talmente rischiose rimane la valutazione che si rischia soltanto di Varenne profezie più o meno di esprimere dei desiderata quindi mi pare che siccome
O occorre
Non solo avere un orizzonte adeguato di tempo davanti ma occorre anche voi da questo ricordo e regalare dei dati che sia attendibile terribile non nere visionabile ogni momento ci pare che quell'orizzonte temporale costituisca un orizzonte
Sufficientemente ampio per programmare progettare ma anche sufficientemente ristretto per lavorare su dei dati che che possono avere un minimo di affidabilità
C'era Ritanna Armeni vediamo no
Questa di Venezia la coclea su questa diversità nucleare quanto ha pesato il problema dello copre
Io io naturalmente chiedo anche ai colleghi che ci hanno lavorato io l'abbiamo discusso io debbo no io non lo chiamo neanche mi non è un sì parziale e al minimo quello che ha pesato è il problema della sicurezza questo è stato il determinante su questa nostra posizione
Perché per l'occupazione ci sono delle ricadute ma dinanzi ad un problema di questa levatura sul destino dell'uomo e tutto il resto io non enfatizzo non non assoluti in zone meno i problemi dell'occupazione siamo sempre preoccupati quando si perdo Cuba John ci mancherebbe altro in Italia
Ma e il l'argomento ovvero di fondo di questa cosa sono stati due che per ultima adesso richiamava Campiglio primo
Pensare di tutti quelli che sono preoccupati del rischio nucleare se si mettono fuori da una gestione europea di questa cosa per noi stanno sulla luna sono contraddittori non capiscono questo problema
Si deve gestire dei prossimi anni questa cosa coinvolgendo una solidarietà europea per fare questo è un Paese del nostro livello non può pensare di essere presente di dire la sua quando si è chiamato fuori opportunisticamente da questa faccenda
Se se questa è la preoccupazione di fondo il minimo per starci dentro ci sembra quello lì su una piccola integrazione sull'occupazione qui più che le dimensioni quantitative
E non sono per esempio raramente comparabili a quelli lei coinvolte la ristrutturazione del siderurgico recita eppure non ci siamo posti è questa ristrutturazione nonostante a dimensione dei problemi occupazionali
Qui emergono invece problemi in qualità di nel senso che in questo ambito ci sono le specializzazioni e professionalità che non sono facilmente convertibili o riciclabili che nello stesso tempo costituiscono una risorsa per il Paese
Questo Bodega suo ma è un vincolo che in qualche modo almeno per certi aspetti a pesare ska quando noi diciamo che per Marche perché il rischio di tagliare questo filo comporta anche la perdita
Di di esperienze professionali e di competenze che poi non sono riproducibili beh abbia mettiamo sotto il profilo occupazionale soprattutto in evidenza questo aspetto che secondo me ha grande importanza
Ok fatte Tata Nano a Capital che dire di no al nucleare si è significhi tirarsi fuori dal dibattito internazionale è una cosa che fa questa per una cosa che non capisco perché è una non perché no Silea nessuna fino alla recente decisione finora ecco il ciclo come il fatto che non parteciperà Diberti
Una volta che è uscito stare qui sulla sicurezza del sospetto Elena chiavi no
E poiché amo non abbiamo diritto di chiedere sicurezza delle centrali di dei paesi che ci sono vicini secondo voi
Poi chiedere quello che vuole poi e poi poi uscire totalmente e abbaiare
Questo lontano nega nessuno poi chiede tutto quello che vuole ma dai ponti di decisione dove i paesi che hanno vivono questa esperienza
E la vivono con i pericoli che ci sono e che tu devi legare a scelte europea eccetera né se tu stai totalmente fuori io non riesco a capire perché Francia Svizzera Germania Inghilterra tutti quelli che ci sono debbano mettersi sullo stesso piano loro che hanno assunto questo rischio in una maniera che noi non condividiamo e tu che stai fuori completamente poi parlare quando vuole ma la partecipazione alle scelte non allora ma io senta io mi rendo conto che so io no ne capisco bene che uno non è che ti posso no non è che qui voglio convincere perché so bene quali sono le posizioni non c'è e ma non è qui però chiarire le nostre ragioni queste l'obiettivo di questa riunione onestamente questo cerchiamo sì ma io so bene che in questo
No
La
Ho
Fra una società e andare anche vediamo dagli accordi di esperienza con delle proposte
Ma dovremmo chiamare i francesi anche se decidiamo domani l'uscita dal nucleare noi dobbiamo chiamare i francesi perché è un piacere perché non abbiamo nessuna competenza in Renzi sembra proprio votata il paradosso in ragione irrazionale questa posizione che esprime
Non da giornalista che può chiedere quello che vuole ma nel dibattito politico che ha riaperto c'era sei
Mi sembra di ecco il dovere una spiegazione su questo punto voi fatto il discorso da un punto di da un punto di vista etico un morale dall'alto dal punto di vista ecco economico
Allora quello etico come giustamente diceva mi sembra di capire
Il cioè ormai un ritiro di delega alla classe all'arroganza una classe scientifica
Se la gente avvenuti dopo Chernobyl capire si è resa conto che insomma persone di cui si fidava sul piano scientifico mondano nessun affidamento
E questo un discorso di carattere in qualche modo etico perché allora la domanda è
Di chi ci dobbiamo fidare
A quali forze invece a quali intelligenze delegare dell'una delega bisognerà pur darlo a meno che non si voglia immaginare un asso un assemblearismo su un fatto di questo genere
Questo il discorso che grosso modo ha percepito tutto il Paese
Poi ci sono i punti di vista contrastanti sono legate posizione o politico economico quella voce il discorso economico e tecnico che voi fate come propriamente sindacato direi
Ossia i costi
La necessità di energie la regista di intervento e come intervenire ed ecco la polemica di Marini con i nostri colleghi
Allora al sindacato che forza politica e forza di aggregazione di consenso io questa domanda faccio non quella del non una spiegazione sull'etica che non credo che il sindacato faccia etica o Sociologia
Fa politica allora io domando al di là dei punti molto chiari dove voi indicate cosa fare come minimo seguendo lo slogan dice di Marinetti quali Mara lo slogan dei giornali immagino già perché è più facile al di là di questo che cosa intendete fare
Essere un movimento di opinione che convoglia poi l'opinione di lavoratori e quindi di pressione politica in vista per esempio di un referendum o in vista di quello che le forze politiche stanno per fare qui c'è un'agenzia che insediata Commissione ministero Sanità e di poco fa questa agenzia
In cui ci sono già tutti gli esperti che devono esaminare insediato faticato anche attento eccetera
Il sindacato è assente in uso per voi cosa volete fare al di là di queste indicazioni
Generiche
Partecipate con altri sindacati con le altre forze a un movimento che poi deve esercitare pressione primo Secondo
Volete entrare nei centri decisionali con i vostri Esperti o con le vostre istanze o con la vostra e esperienza tipo politico
Terzo
Quali tipi di pressione intende esercitare perché sindacato ha una sua funzione classica nella vita dei lavoratori
E quindi da un lato i contratti va bene di quindi scorso più politico sindacato che cosa intendete fare questa domanda cioè la CISL
Visto che ha detto questo e l'aveva queste opinabile perché nel campo dell'opinabile ma nel nel campo del concreto che cosa intende fare per portare porta la propria opzione
Grazie
Nuova
Noi siamo dell'opinione che
E pericoloso che si allarghi la frattura tra il mondo dei degli esperti dei degli scienziati dei ricercatori e l'opinione generale
E che quindi bisogna lavorare in qualche modo ad una ricomposizione
Richiamando ognuno al proprio ruolo la scienza deve dire quali sono i mezzi non deve decidere i fini e il destino dell'uomo agente si deve riappropriare della come dire le scelte fondamentali attinenti a come a come si vede con conciliare ambiente sviluppo tecnologie questa buona grande equazione che abbiamo davanti sostanzia e alla scienza bisogna chiedere con quali mezzi come organizzare risorse per arrivarci è successo su queste cose non è successo che questo non c'è stata questa trasparenza secondo gli strumenti di riappropriazione democratica sono sono tanti anche sofisticati per fortuna ne abbiamo esperienza occidentale ne è la ha elaborati sperimentati molti su questa materia nostra opinione
E che siccome non si tratta di un silo di uno al nucleare lo strumento meno appropriato il referendum restano soli
Ma naturalmente poi le cose dove Izzo avere questo sbocco a quel momento saremo certamente lo abbiamo sempre fatto in grado di orientare i nostri ospiti i lavoratori l'opinione pubblica in generale ma non ci pare
Va be'ha corretto daremo un'altra conferenza stampa abbia bisogno di abbi fede e speranza faremo un'altra conferenza stampa e
Non ci sembra lo strumento lo strumento della propria
Denso
Terzo come sappiamo qui aperto un problema proprio di complessivo riassetto istituzionale nella gestione della politica energetica
Uno dei punti limite di fondo che non non da oggi denunciamo e che in questo Paese non si sa chi decide chi programma di controllare c'è una confusione enorme di ruoli dal punto di vista e delle politiche energetiche
A nostro opinione che di fatto in questi anni sono state delegate ai grandi enti energetici hanno fatta Lu e parte peraltro conflitto ammette in competizione tra di loro non c'è stata nessuna
Chiarezza di responsabilità per quanto riguarda i problemi di sicurezza la confusione dopo Chernobyl e credo che ce l'abbiamo noi abbiamo memorizzato adulti
Ferrara tra i vari ministeri e così via dicendo c'è un discorso quindi di diverse come ci collochiamo
Noi sarebbe a dire quasi istintivamente alla funzione di di codecisione di di di cogestione preferiamo quella i meccanismi trasparenti di controllo
Prevalentemente un sindacato soprattutto in questa direzione che può esercitare un ruolo un ruolo forte importante
E naturalmente beh ci sono delle delle scelte che coinvolgono la politica energetica e delle sedi ad hoc in cui questa politica energetica deve essere definito ridefinire in cui chiediamo di partecipare al piano di Tod's convocata la conferenza per l'energia non solo chiediamo come ovvio e come secondo me dovrebbe essere scontato
Di partecipare a questa a pieno titolo e a parità con tutti gli altri soggetti che saranno coinvolti per dire la nostra ma chiediamo anche di essere presenti in tutta la fase di preparazione
Abbiamo avuto un incontro ieri sera mi sono illusa erano discutere di questo
Se per per banalizzare se l'hai la conferenza parte dalla predisposizione di un questionario beh lo stesso modo con cui sono poste le domande
Può condizionare il tipo di risposte che saranno date e quindi noi chiediamo di di come dire di essere ammessi a discutere perfino l'impostazione del questionario in data in cui sin dall'origine oltre che per quanto riguarda i meccanismi successivi ecco questo ci pare un modo corretto che preserva da un lato l'autonomia del sindacato nella gestione di queste cose non lo riduce a mero movimento di opinione
Perché ci sembra ci sembra riduttivo e deviante chiedere al sindacato questo e nello stesso tempo ricordo che il ruolo del sindacato in una condizione che gli può consentire di condizionare le scelte che si fanno
Aggiungo solo una battuta io credo che questa nostra posizione aiuterà anche la CGIL e la UIL motivati
No invece io credo
No no no non solo la CGIL sinergica quaranta spiegasse d'un momento in cui si va be'ma magari riusciamo a villa ecco io credo che questa nostra posizione così
Ragionava aiuterà anche le altre due centrali a metterci in condizione centrali centrale come confederazioni non come nucleari e ma c'era
Prego
Falco Fabio Falco restano
è in qualche modo c'è lì allo stato delle cose e ed è l'ipotesi è quella sei otto dicembre però abbiamo capito ieri sera dall'incontro
Che non è da escludere anzi secondo me è probabile uno slittamento
In questo caso significa la mai a gennaio insomma
No no entro gennaio probabilmente
C'erano altri ancora
Vale viviamo vi consegniamo anche una documentino unico va be'allora
Grazie
Esaminano