"Lessico dell'economia" (Il tasso di cambio tra Dollaro ed Euro)

Ma l'ascoltatrice agli ascoltatori forse alcuni di voi hanno notato che il termine fiducia a cui abbiamo dedicato l'ultima puntata dell'epico dell'economia è stato davvero centrale nel discorso di fine anno del Presidente Ciampi
Il quale neanche tratteggiato gli effetti economici laddove affermato e cito testualmente
Oggi non cresciamo in Italia in Europa soprattutto perché manca la fiducia e non mancano invece le ragioni di noti di fiducia
Concordo con il presidente della Repubblica ma non sbagliano secondo me nemmeno coloro che a cominciare dal Financial Times sulle prime pagine della settimana passata
Evidente la commento del crac della Parmalat su cui torneremo nelle prossime settimane con analisi dettagliate che il nostro sta diventando un Paese a rischio come lo era in passato
Nulla di strano dunque quel clima di fiducia di imprese e consumatori italiani in dicembre non volge al bello anzi sarebbe risultato probabilmente ancora più pessimistico di quello descritto una settimana fa
E gli operatori fossero stati intervistati nella seconda antiche come d'uso nella prima metà del mese dopo che sono emersi i fatti clamorosi riguardanti l'affaire Callisto Tanzi
Ma come è possibile essere d'accordo tanto con chi sottolinea i motivi della fiducia quanto conti avvalora quelli della fiducia
La risposta dipende dal riconoscimento che il nostro bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto e che meno ancora resterebbe da bere te rispetto a dieci anni fa non fossero stati fatti nel frattempo decisivi passi avanti
Quello che oggi attutisce rispetto al passato i rischi economici dell'Italia e l'ancoraggio all'Europa realizzato in modo più solido dopo il Trattato di Maastricht FIAT sulle principali variabili nominali dall'inflazione al cambio e tassi di interesse
Io su quello di finanza pubblica principalmente deficit e debito pubblico
E d'altra parte pur essendo uno dei Sette Grandi l'Italia è un Paese troppo piccolo in Europa perché si possano temere rischi di contagio dal nostro malessere a quello dell'intero continente
Basti pensare che in condizioni più o meno analoghe a quelle odierne tra la fine del mille novecentonovantadue l'inizio del novantatré la lira italiana ha dovuto subire una svalutazione del trenta per cento rispetto alle valute di riserva dell'epoca mentre attualmente al contrario e il dollaro che sta perdendo ogni giorno di valore rispetto all'euro cioè rispetto alla nostra Monica
Ha la parola chiave cambio euro-dollaro e dunque dedicata questa puntata il tasso di cambio nominale
Quello fatto riferimento le prime pagine dei giornali della settimana scorsa indica il numero di dollari uno virgola venticinque uno virgola ventisei
Necessari per ottenere un euro
Il deprezzamento del dollaro comporta un incremento di questo cambio per noi europei sarebbe forse più semplice capire non questo cambio venti quello del euro rispetto al dollaro indicante quanti euro sono necessari per ottenere un dollaro
Cioè il corrispondente di quello che un tempo era circa due mila lire per un dollaro
Ebbene la settimana scorsa il cambio euro-dollaro e scevro da prima dell'ottantatré euro settantanove l'apprezzamento dell'euro è tanto maggiore quanto minore questo cambio
Si noti l'uso dei termini deprezzamento apprezzamento non valutazione di valutazione che sarebbero appropriati del cambio euro con Dondero forse l'abisso
Per capire che i valori di uno virgola venticinque uno virgola ventisei dollari per Euro o il che lo stesso ovvero stampatello settantanove euro per dollaro
Siano tali da indicare l'esistenza di un supereuro bisognerebbe conoscere qual è il cosiddetto cambio di equilibrio la parità centrale che secondo gli esperti starebbe più vicina rapporto uno a uno a circa uno virgola dieci dollari per euro
In alternativa a questa difficile lavorazione un metodo meno robusto ma abbastanza soddisfacente sul piano pragmatico consiste nel verificare empiricamente l'oscillazione che nel tempo il cambio ha avuto si osserva allora che nel gennaio mille novecentonovantanove quando la moneta unica europea fu per la prima volta introdotto nel mercato
Ci volevano uno virgola centosessantasette dollari per un euro
Poiché nel corso dei suoi primi pentimenti di vita all'Eurospin deboli
Quel cambio che abbattono al minimo storico di zero virgola trecentoventitré nell'ottobre del due mila per poi risalire continuamente un anno fa era ancora sotto rapporto uno a uno era zero novantotto oggi e ad un picco intermedia euro dollaro si è passati da zero virgola ottocentocinquantasette sessantasette euro per dollaro del gennaio mille novecentonovantanove a uno virgola duecentoquindici dell'ottobre due mila
Il peggior cambio registrato nella storia della moneta unica allo zero virgola settantanove attuale che è il migliore
Dal punto di vista empirico si può dunque sostenere che oggi l'euro è molto forte valendo almeno un decimo di dollari in più rispetto al momento in cui fu introdotto mentre nulla esclude che esso si apprezzi ancora nel corso del due mila quattro appare tuttavia improbabile che nella media dell'anno appena cominciato si allontana ulteriormente dalla parità uno a uno
Dovendo ora enucleare le possibili cause dell'andamento di questo prezzo relativo che il cambio euro-dollaro vorrei sopra marmi
Su due aspetti di carattere economico entrambi indicanti le ragione della debolezza del biglietto verde piuttosto che quelle della forza della nostra moneta unica
Il che spiegherebbe contemporaneamente le tendente al deprezzamento del dollaro anche nei confronti delle altre principali valute
Meno pronunciate solo nel capo dello yen giapponese soprattutto in conseguenza degli interventi della Banca centrale nipponica di vendita della valuta nazionale per evitarne l'eccessivo apprezzamento
Tali caldo insomma legate al cosiddetto deficit gemelli americano quello delle partite correnti e quello pubblico entrambi vicini al cinque per cento del PIL per gli Stati Uniti
In presenza di un eccesso delle importazioni sulle esportazioni voci principali della bilancia corrente come il caso negli Stati Uniti in quel Paese tende per dato cambi ad aumentare la domanda di Euro necessari a pagare l'importo a fronte della corrispondente Offerta relativamente bassa proveniente dall'export
è noto che quando vi è un eccesso di domanda sull'offerta in qualunque mercato il prezzo relativo tende a salire in questo caldo tende a crescere il valore dell'euro con contemporaneo deprezzamento del dollaro
Tale andamento potrebbe essere contrastato dalla banca centrale la Federal Reserve americana attraverso vendita sul mercato di euro e acquisti di dollari
Perseguendo comportamenti uguali e contrarie a quelle giapponesi
Ma la riserva federale non lo fa e dunque non attua questo restringimento della base monetaria per il canale estero perché il deprezzamento del dollaro aiuta il necessario riequilibrio della bilancia dei pagamenti americana
Il giova alla crescita degli Stati Uniti favorendo il volume delle esportazioni contraendo quello delle importazioni
Inoltre la Federal Reserve americana tiene basso il costo del denaro in particolare all'uno per cento ben al di sotto del livello europeo del due per cento consentendo quindi che il deficit pubblico americano sia finanziato in moneta
E allo stesso tempo limitando i flussi di capitali verso gli Stati Uniti pochi letti sono attirati dei maggiori rendimenti assicurati dall'Eurozona
Il differenziale dei tassi d'interesse dunque il secondo fattore economico che spiega la debolezza del dollaro nei confronti dell'euro
Una trattazione più completa dovrebbe addentrarsi anche per l'esame delle condizione del commercio internazionale nonché in considerazioni politiche
Dall'esposizione americana nella guerra dell'Iraq alla lotta mondiale al terrorismo
Passando ad una rapida analisi riesce tetti per noi italiani
Dell'apprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro anche qui due elementi vanno sottolineati uno attinente alle quantità l'altro ai prezzi delle Poste riguardanti la bilancia corrente dei pagamenti
Di nuovo con particolare riguardo all'export e all'importo e ce l'ha le voci che la bilancia commerciale che è magna pars la bilancia corrente
Va ricordato che un cambio alto dollaro euro come l'attuale certe spari botta bassa la convenienza del resto del mondo a comperare i nostri beni ed alta per noi incentivi ad acquistare i loro nell'area Esterna all'euro
Di conseguenza per dati i prezzi italiani e prezzi americani un deprezzamento del dollaro riduce la quantità delle nostre esportazioni verso la zona non è euro
E accresce il volume del nostro importazione dal resto del mondo mentre non ha direttamente alcuna influenza sul commercio intracomunitario
Tuttavia l'indebolimento del dollaro abbassa il prezzo unitario cui importiamo sicché la forza dell'euro fattore che Cagli era l'inflazione importata
E vero quindi l'opposto di quanto spesso si sente sostenere nel nostro Paese ad esempio nel discorso di fine anno del Presidente del Consiglio cioè che l'Euro sarebbe causa di inflazione
La causa dell'inflazione va ricercato nel comportamento degli operatori del mercato produttori distributori che possono aver profittato delle occasioni fornite dal mutamento dell'unità di conto
Consumatori che necessitano di tempo per rideterminare i loro acquisti prestatori di servizi detentori di redditi a rischio che sono riusciti meglio di coloro che ricevono redditi fissi ad aggiustare i loro guadagni relazione alla nuova moneta unica
Ma essa con tutta la sua forza che nella storia della lira non avevamo mai conosciuto prima di certo non è responsabile delle spinte inflazionistiche per altri versi presenti nel nostro Paese
Parimenti l'apprezzamento dell'euro sicuramente rende più difficile la vendita delle nostre merci al di fuori dell'eurozona ma ciò non significa che le nostre esportazioni nette nel resto del mondo siano destinate a calare nel due mila quattro
Tutto dipenderà dalla dinamica contro bilanciamento del commercio mondiale dalla nostra capacità di non perdere il mento quote di mercato
Buona settimana tutti da Fiorella Kostoris Padoa Schioppa
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