"L'Europa è il nostro futuro. Per una unione più grande più solidale e più democratica" - organizzato dal Ceep (Centro Ecumenico Europeo per la Pace) - (presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, Sala Pio XI, largo Gemelli 1)

Certamente
Il problema organizzare riscontro di sabato mattina comma giornata così bella ma soprattutto anche con interlocutori che per la molteplicità dei loro impegni
Qualche volta hanno
Degli
Riccardi orpelli complicazioni nel modo
Possono
Attendere degli stessi
Ecco che sono Francesco Cesarini sono ottocento in questa università e sono stato chiamato da qualche tempo si richiede la il centro il centro ecumenico europeo per la pace
Io desidero anzitutto portare a tutti voi il saluto del rettore il professor Sergio Zaninelli
Forse un simile alle tematiche del convegno non ha potuto oggi rinunciare a precedenti impegni scientifico accademici mi ha pregato appunto di
Porgere il suo saluto il suo incoraggiamento per questo nostro convegno ringrazio anche l'Università Cattolica nelle sue strutture organizzative per aver concesso gentilmente questa bella Sava e per aver curato gli aspetti tecnici dell'incontro
E così pure ringrazio il Comune di Milano
Nella persona dell'Assessore dottor Carrubba che ha dato il suo patrocinio all'incontro e che spero possano intervenire come mi ha promesso
Ringrazio anche banche intesa
Nella persona del suo presidente professor Bazoli per aver contribuito generosamente a sostenere i costi di questi incontri
Questo è il secondo importante convegno internazionale promosso dal ceppo e sull'Europa
Il precedente si è svolto a cinque anni fa nel marzo del novantasei sul tema Europa quadrare il cerchio con un ponti domanda in fondo
In quel convegno ci sono stati tra l'altre importanti relatori il professor Mario Monti allora ed oggi alto esponente dell'Unione Europea
Due parole sul c'è tutti su certi
Chi opera in continuo collegamento con il centro per la cultura il dialogo della Diocesi di Milano
è un organismo costituito dalle ACLI milanesi lombarde i nazionali
Per svolgere un attività di approfondimento e di divulgazione dei principi fondamentali del rispetto della persona in tutte le sue manifestazioni
Della ricerca della integrazione tra le culture e dei Grigioni
Il dialogo tra i ribelli tra le componenti religiose
E le componenti civili
Delle della società
Nella promozione della cultura della solidarietà
Il certa svolge questi compiti sia attraverso approfondimenti culturali
Che vengono ospitati in varie sedi a cura dei suoi diversi esponenti qui colgo l'occasione per segnalarvi l'ultima pubblicazione uscita per i tipi del Mulino e che oggi disponibili in anteprima è fine della cristianità
Il cristianesimo traliccio nel civile testimonianza evangelica a cura di Gianfranco Bottoni uscito proprio oggi
Ed per i tipi del Mulino e che però non sarà ancora disponibile sino al gennaio nell'editoria e che forse potete eventualmente osservare all'ingresso dell'altro
Dunque approfondimenti culturali
Ha contatti con le realtà locali con il mondo della scuola del lavoro
Bianchi attraverso la stampa e la diffusione di una una regolare diffusione di una completa la giornata sintesi degli avvenimenti ecumenici
Un
La brochure intitolata Yves Thibault cento che merita di essere
Seguita perché dà conto degli avvenimenti anche in tanti lontane del nostro globo sul sul tema appunto della del dell'unione delle Chiese
Quindi discussione nelle stesse
Di contro dal getto di quest'incontro e chiaro sin dal titolo
L'Europa è il nostro futuro
Non ci sono punti di domanda questa può non ci sono punti di domanda
Non è un auspicio
Non è un interrogativo
è una convinzione che abbiamo inteso esprime con forza Conde pezza Gianni titolo del convegno
Di questo tema inviterò sottolinearne brevemente d'importanza
Tempestività
I cento ritiene chiediamo l'educazione alla democrazia e alla pace l'attenzione ai giovani perché considerino la diversità un valore che arricchisce e unifica il ceto ritiene che tutto questo siano ingredienti essenziali Tim la comunità civile e religiose
Oggi siamo chiamati a valorizzare questi elementi direttamente in un contesto europeo che a dispetto di molti ostacoli nonostante talune palesi contraddizioni nonostante l'ansietà che ci deriva da avvenimenti come l'attuale l'odierna
Potersi trasferendoli in Irlanda nonostante tutto questo si va affermando ne siamo convinti
Sul piano politico istituzionale e grazie anche la circolazione della moneta unica della comune consapevolezza della gente
Credo che la gente sia convinta che d'Europa è il nostro frutto
I giovani d'altra parte stanno abituando se l'interscambio culturale e devono essere sollecitati anche da noi a diventare al più presto anche i cittadini dell'euro
Capaci di comprendere e condividere
Con le diversità storiche culturali che caratterizzano gli altri paesi e pronti a considerarle un fattore di arricchimento della propria personalità e anche del proprio Paese
Il nostro è un incontro tempestivo perché sul piano religioso segue una serie di avvenimenti culminati con la firma della Carta e convegni
Si tratta come ben sappiamo del primo passo formale
L'impegno comune delle chiese nella prospettiva della costruzione di una società europea più giusta il piumino
è un incontro tempestivo anche perché com'è noto sta realizzandosi un allargamento del numero PA che sfocerà prevedibilmente nell'ingresso di dieci nuovi Paesi nell'arco dei prossimi anni
In tale evento dovrà spingere l'Unione ad essere non solo economiche politica ma anche sempre di più
Sociale culturale e attento ai valori morali e religiosi
Come ricorderete il cardinal Bloch
Già presidente del Consiglio delle conferenze episcopali europee a ricordato in un recente convegno delle ACLI
A questo tavolo si avvicenderanno oltre al presidente nazionale delle ACLI che è in arrivo qualificati rappresentanti delle Chiese europee tutti in prima persona impegnati nel dialogo ecumenico nell'Europa essi intendono esprimere abbiamo chiesto loro di esprimere le loro valutazioni e le loro attese
A tutti noi ma anche forse soprattutto al massimo rappresentante italiano nella convenzione la convenzione è un organismo che si appresta appunto a rinnovare gli aspetti istituzionali e politici dell'Unione Europea per renderla politicamente più salda ed efficiente
Ha bisogno di tutte e due il questi aggettivi tutti e due questi rafforzamenti per essere più protagonista nel nella politica europea e mondiale
Ma anche ad avviso di molti l'Unione deve essere più aperta alle istanze democratiche e sociali e quindi un'occasione di approfondimenti importante e in un certo modo unica anche per tutti i presenti
Come tutti voi ascolterò con interesse con attenzione quanto verrà detto dei relatori e le risposte che ci darà il presidente ama
Debbo comunicare che l'arcivescovo mi fondi carica
Nella chiesa ero meno ortodossa
Che ho avuto modo di conoscere a Milano domenica scorsa in una toccante cerimonia inaugurazione della iconostasi della Chiesa rumeno ortodossa via Milano qui vicino a Milano
Una chiesa orto una chiesa cattolica prestata o concessa in uso
Ai più o meno ortodossi e che appunto si è completata con questa iconostasi chi appunto finisce per definire il dannarsi dura anche fisica del di una chiesa ortodossa
Dicevo che l'arcivescovo dei fondi mi Franca non ha potuto intervenire quest'incontro per improvvisi e indifferibili impegni nella sua diocesi
Parlava con padre ma laico e l'impegno di un vescovo nella diocesi è sempre un impegno pressante e
Larga misura più ricca
Ha mandato un testo che verrà letto dal padre Patrizio Vlaicu chi non solo leggeranno potrà anche essere diciamo così
Operativo dal punto di vista delle risposte e delle del dialogo perché a sua volta un esperto di problematiche ecumenici europee e soprattutto di quelle delle cinesi ortodosse dei ricchi sì Olimpia
Per un'improvvisa malattia di cui abbiamo avuto notizia sono un altro giorno anche Boris Peterlini ha dovuto essere sostituito all'ultimo momento
Verrà con noi e anche lui è in arrivo
Abbiamo convocato così posso dire proprio all'ultimo momento il pastore Lucca Negro segretario per la comunicazione della conferenza delle chiese d'Europa che
Come sapete è un organismo di straordinaria importanza il più antico il più importante degli organismi di dialogo
Luca Negro
In questa veste partecipa in prima persona all'elaborazione del pensiero e dell'azione con mimiche
In Europa e quindi
Ottimo sostituto
Boris
Io poi prima di cominciare e dare la parola al primo dei nostri relatori volevo leggervi il messaggio che il cardinale arcivescovo a voluto inviare a noi
In occasione di questo incontro internazionale ve lo ha mandato ieri e credo che sia una cosa importante che prendiamo
Atto gli diamo lettura
Al presidente Giuliano Amato al magnifico rettore dell'Università Cattolica al presidente Francesco Cesarini
Agli illustri relatori a tutti i partecipanti al convegno l'Europa il nostro futuro rivolgo il mio più cordiale saluto spiacente di non poterlo recare di persona come sapete
Crederci tedesco è arrivata a Milano il ventinove settembre credo che il tra i suoi impegni non forse difficile inserire
Anche questo presenziare
Ultimo d'Europa e certamente il nostro futuro in particolare il futuro di questa metropoli che ha una marcata vocazione internazionale
Mi congratulo pertanto con il Centro ecumenico Europeo per la Pace che organizza quest'incontro nella prospettiva di una unione più grande più solidale e più democratico
Più grande perché nella storia del nostro continente l'allargamento dell'Unione europea il popoli dell'est è un'esigenza ineludibile più solida perché non può bastare l'unità economica dei mercati e Della Monica la solidarietà come trascrizione della carica di io nella vita sociale
Per tutte le confessioni cristiane obiettivo irrinunciabile dell'etica che si fonda sul Vangelo
Più democratica
Sul futuro della democrazia è in gioco una sfida epocale
Perché senza un ruolo attivo iniziativa e partecipazione
Da parte della società civile viene a mancare quella soggettività della società che Giovanni Paolo secondo nella Centesimus annus indicava come necessaria per evitare il rischio di un appiattimento tra stato e mercati
Ho saputo che proprio su questa sfida il cerchio aveva organizzato a Milano cinque anni fa un qualificato Forum europeo con Dahrendorf del lavoro chiedendo ex
Martini e Mario Monti
Per discutere se nel futuro delle sue sta avanzate sarà possibile che insieme efficienza dell'economia soggettività della societa e democrazia dell'istituzione
Oppure se tale possibilità non stia già risultando una sorta di utopica quadratura del cerchio soltanto la libera e responsabile espressione da parte della socialista associazionismo civile religioso nell'ambito socioculturale
Di valori etici e di interessi non riconducibili alla mia logica del profitto del potere può garantire quella sana dialettica chi contrasti la totale pervasività del mercato
Pervasività che di fatto vanifica l'autonomia della sfera politica e riduce l'essere umano alla dimensione economica
Anche dell'Europa orientale è urgente e irrinunciabile promuovere una soggettività della società civile
Soprattutto in questa schiera del Civile più che in quella economica o politica si tratta di inviti individuare l'ambito specifico in cui le chiese ortodosse
Hanno da promuovere una propria attiva presenza attraverso le varie forme dell'associazionismo e del volontariato
E secondo i principi sottoscritti nella carta ecumenica da tutte le Chiese d'Europa attraverso il Consiglio delle conferenze episcopali europee e la Conferenza delle chiese europea rispettivamente Nacci e una che che le organizzazioni cristiane occidentali il forza della libertà religiosa e nello spirito della cooperazione ecumenica
Dovranno cercare di aiutare le chiese ortodosse a ridere un'efficace io più rosa testimonianza della carità evangelica nelle società
Secolarizzati del post comunismo
Con l'incontro di oggi voi intendete portare l'attenzione delle istituzioni oppure europee e soprattutto della Convenzione europea autorevolmente rappresentata dal suo vicepresidente la necessità di prevedere già in sede costituente
Principi che favoriscano la crescita della società civile e l'autonomia delle sue espressioni organizzate all'Est come all'Ovest il continente europeo
Giovanni Paolo secondo nessun messaggio al convegni di studio verso una Costituzione europea
Tenuto a Roma lo scorso giugno così si esprimeva un compito davvero non farci destato avanti politici europei
Per far fronte ad esso in modo adeguato occorrerà che pur nel rispetto di una corretta concezione della laicità delle istituzioni politiche
E si sappiano dare i valori quel radicamento profondo di tipo trascendente
Che si esprime nell'apertura alla dimensione religioso
Il Papa allargando la prospettiva la dimensione ecumenica ed interreligiosa aggiungeva che e cito vanno anche riconosciuti e salvaguardati d'identità specifica e il ruolo sociale delle chiese e delle confessioni religiose
Essa infatti hanno sempre rivestito e continuano a rivestire un ruolo per molti versi determinante
Nell'educare ai valori portanti nella convivenza nel proporre risposte alle domande fondamentali riguardanti il senso della vita
Nel promuovere la cultura e l'identità dei popoli nell'offrire all'Europa ciò che concorre a darle un auspicabile e necessario affondamento spirituale
Prosegue il cardinal Tettamanzi
Mi unisco ai voti espressi dal Santo Padre per una vasta e articolata azione culturale da parte di tutti credenti in Cristo
E gli esprimo al vostro contegno l'augurio di offrire un piccolo ma efficace contributo
All'edificazione di un'Europa consapevole delle proprie radici e della propria identità culturale
Identità che certamente non può prescindere dal ruolo giocato dal cristianesimo nella sua storia
Con stima corpi e cordialità Dionigi cardinal Tettamanzi arcivescovo
Io credo di esprimere il a nome anche di tutti voi la mia viva gratitudine allora cardinale Tettamanzi per questo suo messaggio che mi pare netta attenta a mente a fuoco i principali temi del nostro convegno e mi additivo al suo
Particolare punto di vista
Talune delle possibili
Evoluzione questo messaggio
Sarà mia cura farlo conoscere anche i colleghi che mi hanno raggiunto in questo momento e richiesti neppure eventualmente
Tenere conto avevo l'impressione oggi e
A questo punto saluto dottor Pompa salutare
Mister venuto sono lieto che
Fitto raggiungerci e forse se viene solo obiezioni da parte vostra io seguirei il calendario che ci siamo dati
Sentirai dapprima il dottor volte qualche presidente nazionale delle ACLI poi chiederei accadrebbe la altri cellulari riprende l'approva dopo di lui e infine al dottor Luca al pastore Luca Negro
Svolge nella sua relazione rassegna lei a ciascuno di loro una ventina di minuti in modo da da renderebbe dibattito abbastanza cede dopodiché farei un breve intervallo inattesa
Delle due ulteriori relazioni monsignor Giordano e di Giuliano Amato che sono risponde due in arrivo
Presidente Amato intorno alle ore recentemente ti darei la parola
Luigi Bobba Preside presidente della Federazione degli atti internazionali
Buongiorno e mi scuso
Ritardo ma un incidente
All'ingresso di Milano mia fatto tardare non ho potuto ascoltare l'introduzione del professor Cesarini
Credo che oggi siamo chiamati con quest'incontro ad una riflessione non congiunturale ma piuttosto di ampio respiro sul tema della costruzione europea la sfida questa nuova sfida che abbiamo di fronte
E credo che proprio il soggetto che promuove questo incontro il centro ecumenico europeo per la pace a al al fondamento della sua missione proprio il dialogo la pace l'ecumenismo come strategia il metodo per dar vita a questa comune casa europea
Non so se per una singolare coincidenza forse l'avrà già detto il professor Cesarini questo nostro incontro si tiene proprio nel momento in cui tutti attendiamo il risultato del referendum irlandese
Piccolo paese tre milioni e mezzo di persone un terzo la regione Lombardia che chiamato per la seconda volta a ad un referendum confermativo del Trattato di Nizza un secondo no ha detto il presidente Prodi sarebbe devastante per tutta l'Europa pari trecentocinquanta milioni di persone che già oggi sono nell'Unione Europea per i cinquecento milioni
Che dovrebbero diventare nel momento in cui io entrassero i dieci Paesi candidati per un singolare paradosso un piccolo paese che ha tratto vantaggi enormi dalla sua partecipazione all'Europa e dal fatto di essere stati per di essere stato per dieci anni
Zona franca e quindi aver conosciuto non sviluppo gigantesco da un punto di vista economico sembra essere diventato il paese più euroscettico più diffide diffidente
Ancor più diffidente di quanto non lo sono Paesi tradizionalmente poco europeisti come la Gran Bretagna la Svezia con la Danimarca
Eppure proprio da questo voto di un pur numero limitato di cittadini europei dipende il futuro dell'Europa
Probabilmente questo referendum è sintomo di un malessere più generale che attraversa tutta l'Europa
Un malessere che si riflette nelle reiterate ventate che tornano in merito al tema dell'allargamento
Quasi che forse in discussione è in pericolo il nostro benessere
E non avessimo invece di fronte una grande scommessa per il futuro
L'altra settimana il presidente della segretario generale della Confederazione europea dei sindacati
Ha osservato che finora i costi quelle finora sostenuti per l'allargamento rappresentano poco più dello zero virgola uno per mille dell'attuale bilancio dell'unione europea
E di fronte a questa paura bisogna dire invece con forza che l'allargamento il migliore investimento per la pace e la crescita del benessere che oggi noi possiamo fare per i nostri figli ma anche per l'intero pianeta
Credo che quanto è avvenuto proprio la scorsa settimana nell'incontro
Che il Comitato economico e sociale europeo ha tenuto ci dice
Della necessità che vengono messi a tema nella costruzione di questa Europa più grande e più solidale più democratica
Che vengano messi a tema alcune questioni che invece sono rimaste finora sostanzialmente in macchina
Come per esempio la sussidiarietà che non si è ancora per nulla affrontata soprattutto nella sua dimensione orizzontale e la questione del dialogo civile che per ora quasi del tutto fuori dall'agenda poi sentiremo il presidente vicepresidente la convenzione europea Giuliano Amato che ci dirà qualcosa in proposito
Infine abbiamo tutti l'impressione che anche la discussione attorno alla Convenzione salvo un colpo un deciso colpo di reni
Rischia di fare slittare
L'Unione europea verso un livello di mediazione
Il tipo intergovernativo piuttosto che indica individuare un nuovo equilibrio delle attuali istituzioni
Verso una dimensione maggiormente comunità
Insomma gli eventi recenti ci dicono che la sfida dell'Europa non sarà una sfida facile da affrontare
Ed è per questo che occorre trovare delle ragioni ideali e culturali per sorreggere una passione vera capace della pazienza necessaria per tutte le grandi costruzioni
La prima ragione credo che risieda senza dubbio nel nodo delle radici culturali dell'Europa
E tra queste quelle cristiane
Fu già Tocqueville ad affermare che la mancanza di una forte etica condivisa ha sempre generato democrazie deboli
Cancellare quelle radici è scelta incomprensibile non si tratta evidentemente come qualcuno teme di voler abbandonare la laicità delle istituzioni
Ma non si può neppure ridurre la neutralità delle istituzioni a una relativismo dei valori
Non dobbiamo includere nel novero dei diritti fondamentali dei popoli europei quello dell'amnesia sarebbe un esercizio sciocco quanto improduttivo
Poiché la storia ci insegna come afferma MAXXI al che mai nessun luogo i semplici trattati hanno creato una comunità
Ecco allora che le radici ebraico cristiane le radici greco-romane in quell'intreccio formidabile sono la sintesi migliore di quel principio della centralità della persona umana che è il cuore del diritto dei Paesi europei
Così come anche il fine del modello sociale europeo
Per la costruzione della casa comune europea dovranno essere riconosciuti e tutelati
Quei valori che costituiscono il patrimonio più prezioso dell'umanesimo europeo così si è espresso
L'altro ieri il cardinale Ruini all'università di Lublino ricevendo la laurea honoris causa proprio parlando dello ruolo che Giovanni Paolo secondo ha svolto nella costruzione della nuova casa europeo
La seconda ragione è di ritornare a riscoprire a rimettere in evidenza il fine del progetto europeo
Qualcuno ha osservato che l'Europa in particolare la Commissione europea è stata un organismo forte nel momento in cui ha avuto al centro una grande sfida prima del mercato comune poi la moneta moneta unica adesso l'allargamento
In fondo i padri fondatori dell'Europa fecero l'Europa per fare la pace dopo secoli di guerre e decine di milioni ma di morti
Fecero l'Europa per vivere meglio
E i due obiettivi sono stati centrati
C'è stata pace per quasi sessanta così come abbiamo ottenuto tutti più benessere
Pensiamo che nel cinquantuno del mille novecentocinquantuno il reddito pro capite dei sei Paesi formano inizialmente l'Europa era meno del cinquanta per cento degli Stati Uniti
Nel due mila era già al sessantacinque per cento
E oggi senza dubbio l'Europa è la più forte economia mondiale da oltre dieci anni il primo paese esportatore nel mondo
Dodici attivi raggiunti con un metodo storicamente inedito
Non facendo la guerra o conquistando altri popoli e territori ma includendo progressivamente altri paesi
Sia con l'allargamento dell'Unione da sei a quindici tra poco
Ma venticinque poi a trenta ossia con una serie di accordi di cooperazione internazionale
Pace benessere dunque costruiti attraverso la collaborazione l'inclusione la condivisione delle risorse carbone e l'acciaio ieri e del potere
La regola del mercato e la moneta oggi
Un messaggio straordinario che può fungere da orientamento per un governo democratico della globalizzazione
Senza scordare la saggezza dei padri fondatori che iniziarono il cammino coscienti che l'Europa si costituì costruirà soltanto con attuazioni concrete
Che creino innanzitutto una solidarietà di fatto
La terza ragione il terzo gruppo di valori che ci dà forza di fronte a questa sfida sta proprio nella novità contenuta nella cosiddetta procedura costituente che è stata decisa al Consiglio europeo di lacche
Ovvero il coinvolgimento anche della società civile organizzata nel dibattito sull'avvenire dell'Europa
La dichiarazione di latte che rappresenta un buon manifesto per l'Europa aprendo una grande interrogazione sessantadue domande
Suscettibile di animare la piazza europea
E di associare al processo di costruzione dell'Europa anche la società civile organizzata
Si è aperta una fase costituente che va dalla convenzione e dovrà giungere alla conferenza intergovernativa fino alle elezioni europee
Del giugno del due mila quattro
Un fatto che spinge le nostre realtà organizzati ad un protagonismo che non sia semplicemente a ridosso delle istituzioni nazionali ed europee
Ma si è il modo di costruire davvero l'Europa dei cittadini e di fare crescere una cittadinanza attiva capace di partecipare a pieno titolo a questa nuova comunità che si va costruendo
La nostra convinzione che proprio in questo momento in cui l'Europa progetta se stessa e necessario dare voce ai cittadini ai corpi intermedi alle associazioni alle organizzazioni della società civile
è in questo modo che riusciremo a dare concretezza effettiva a quel principio di sussidiarietà contrastando i timori di coloro che vedono nella costruzione europea
Il rischio della creazione di un nuovo superstato centralistico e burocratico
Tuttavia mentre sottolineammo il ruolo centrale della società civile organizzata dobbiamo essere consapevoli di tutti i suoi limiti
Non esiste oggi una rete forte strutturata di Società Civile europea Dahrendorf ha detto non esiste un Demos europeo un popolo europeo
Ma esistono forti e ben radicate società civili nazionali
Abbiamo dunque la responsabilità di ampliare qualificare un cantiere civile orientato a far crescere anche nello spazio europeo la dimensione della comunità civile
Delle formazioni sociali intermedie
Ma il titolo di questo incontro dice anche non solo l'Europa più grande più democratica mano Europa più solidale
E qui dobbiamo non nasconderci che il processo di costruzione della nuova Europa
è obbligato a fare i conti con un diffuso clima di incertezza
Che si respira un po'in tutti i Paesi europei
Siamo in presenza di una vera e propria miscela di paura che come un virus contagioso
Sta compromettendo mettendo a rischio la crescita di un comune sentire europeo
Non sto pensando alle preoccupazioni politiche degli euroscettici ma ad un'atmosfera culturale di diffidenza che serpeggia tra i cittadini europei
è questa la ragione per cui ritengo che sia imprescindibile cercare prima di tutto di restituire Speranza e sicurezza in un tempo di incertezza e di paura
La prima grande paura è quella del terrorismo internazionale e di una nuova avventura di guerra che troverebbe l'Europa non preparate con una posizione non propriamente unitaria e omogenea
Qui va dato atto
Tizio
Ieri di questa mattina ruolo svolto dal presidente francese Chirac forse ha dato in qualche modo il senso di una posizione europea in assenza di una soggettività politica europea
Emerge insomma di fronte a questa prima paura il rapporto di alleanza tra Europa e Stati Uniti
E il ruolo che dovrebbe avere la NATO appena allargata alla Russia
Ma di cui non sono ancora ben chiare le finalità
A tale questione non risolta si aggiunge quella relativa alla scelta o meno di dotarsi di un proprio esercito
E come queste scelte apposta giustificarsi se tutta l'Unione Europea e già parte integrante della NATO
Romano Prodi dopo l'undici settembre metteva in guardia dal pericolo di uno scollamento di vedute tra i Paesi dell'Unione diceva
La paura la percezione di una minaccia fisica potrebbero approfondire i contrasti
Potrebbero insorgere gravi divergenze politiche tra Stati membri sulle iniziative da prendere
Il clima di guerra e generalmente favorevole al ripiegamento sul piano nazionale
L'Unione
Che dispone di scarsi strumenti d'azione in campo diplomatico e per le azioni di polizia per non parlare della difesa può rischiare molto
La seconda paura dopo il terrorismo riguarda l'arrivo degli immigrati le loro diverse culture che esigono la creazione di modelli di integrazione sociale
La presenza migratorio non può essere riduttivamente affrontata come un problema di ordine pubblico e di sicurezza sociale
Il trattato di Schengen non basta per governare l'immigrazione
Occorrono politiche attive
Finalizzate alla costruzione di un modello europeo di integrazione i vecchi modelli nazionali francese tedesco belga inglese
Stanno cambiando e anche i nuovi Paesi che sono ormai dentro a piene mani nel problema dell'immigrazione come l'Italia hanno bisogno di un modello europeo l'integrazione
La terza paura è quella dell'allargamento
Mentre l'Unione europea procede verso l'allargamento che interesserà altri dieci è far Paesi che appartengono per lo più all'area dell'est europeo
Ha un movente no i timori le paura per questo processo in corso
Il volo di avanti ha sottolineato che i dissensi verso l'allargamento sono cresciuti nell'ultimo anno anche nei Paesi tradizionalmente d'accordo con questa prospettiva
Un'indagine che è stata condotta in otto Paesi europei mostra per esempio che tra il due mila uno e il due mila due la quota di popolazione che considera necessario
E vantaggioso l'allargamento scende dal cinquanta al trentaquattro per cento
Quasi che il timore abbiamo prima accennato di perdere un benessere diffuso a favore di questi nuovi membri faccia arretrare la possibilità di un disegno di portata storica
Questo cambiamento di atteggiamento dei cittadini europei questa crescente paura rispetto all'allargamento va ricondotto diverse ragioni
Intanto nella percezione sociale si è creato un nesso tra allargamento e paura suscitata dal fenomeno dell'immigrazione
Ma le Paure rispetto all'allargamento non riguardano solo i cittadini dell'Unione europea dei Paesi dell'Unione europea
Ma anche i cittadini dei Paesi candidati
E ancora Diamante indicarci come un terzo della popolazione polacca e il venti per cento di quello ungherese afferma di ritenere svantaggiosa l'integrazione dell'Unione Europea
Sotto il profilo del lavoro e dell'economia
Insomma il timore e quello di subire i contraccolpi di un sistema aperto al mercato e di perdere la protezione dallo Stato
C'è inoltre la paura di entrare nell'Unione Europea come membri di secondo piano di serie C
Ecco allora Enrico rapidamente alla conclusione che guardare al problema della droga la dell'allargamento assumendo la prospettiva della società civile significa rendersi conto che nei Paesi candidati il vela vera questione degli anni futuri sarà la costruzione radicamento di una società civile libera ed organizzata
E il presidente ceco a vela a sottolineare sì che un'autentica società civile e il più essenziale fondamento della democrazia
Ed è proprio questo il vuoto creato dal comunismo di ieri
Ancora verbi Cheng rari momenti il comunismo è potuto coesistere con la proprietà privata qualche volta con l'iniziativa privata ma mai con la società civile
Così l'attacco micidiale prosegue a benché a ovunque accompagnato l'instaurazione del potere comunista è stato l'attacco contro la scelta civile
Ma il tentativo oggi di ricostruire un tessuto vivo della società civile nei Paesi postcomunisti molto complessa
Dopo anni di virtuale inesistenza la società civile non può essere ripristinata dall'alto o mediante un semplice atto giuridico
Perché l'aspetto più importante della società civile conclude ha ben è un altro essa permette agli uomini di realizzare se stessi
Gli esseri umani non sono solo produttori di beni e di profitti o consumatori
Sono anche creature che vogliono stare con gli altri che agogna no forme svariate di coesistenza e cooperazione
Che vogliono influenzare ciò che accade intorno a loro
De per questo che vorrei fare riferimento ad un recente incontro dei giovani delle ACLI dove che ha visto la partecipazione di diversi giovani di paesi dell'est europeo dalla Polonia dall'Ucraina dalla Slovacchia
è stato il meeting di Cividale in occasione del millenario di San Paolino di Aquileia tenutosi nell'agosto due mila due proprio sui temi di questa cittadinanza europea e del futuro dell'Unione
Da questo incontro è scaturita una carta di Cividale
Che ha confermato alcune Paure rispetto all'allargamento
Ma anche che i giovani dell'Est
Oltre a agli atteggiamenti di paura e di sfiducia vedono e temono un rischio di annessione
Però dagli incontri è emersa anche la necessità di costruire una società civile che deve contribuire a sanare
Le ferite che la storia ha creato nelle relazioni tra i popoli
Ormai siamo di fronte alla prima generazione che si è formata dopo la caduta del muro di Berlino
Che da una parte sconti al sgombra delle vecchie pre apre comprensione
Ma dall'altra corre il rischio di crescere senza potersi radicare in un effettivo baricentro culturale autonomo
Tra gli obiettivi che questi giovani europei hanno individuato per la società civile
C'è quello di riscrivere una storia dell'Europa a partire dagli sguardi DiVersi della cultura delle molte culture europea
In sintesi questi giovani
Che erano
Accoglienza e soprattutto di una curiosità dell'ascolto
Ed è per questo che con le ACLI e con la Federazione delle Acri internazionali da qualche tempo chiediamo con forza che il processo costituente venga accompagnato da conferenze nazionali della società civile organizzata
Abbiamo formulato questa proposta in un altro incontro con il Forum del terzo settore presente
Giuliano Amato l'abbiamo inviate formulata direttamente anche al presidente della Camera Casini
Proponiamo insomma che i Parlamenti nazionali accompagnino questo percorso
E che il Comitato economico e sociale europeo supporti tale conferenze
In modo da far sì che le persone i cittadini possono essere preparati di fronte ad un appuntamento
Quello del giugno due mila quattro che si presente che si presenterà come un vero e proprio referendum sull'Europa
Insomma bisogna tentare tentare delle strade nuove per cercare di capire come oggi i cittadini europei possono dire la loro possono contare possono farsi sentire
Al di là dello spazio nazionale
Certo
C'è internet
C'è la piazza
Mai internet la piazza non possono essere surrogati i processi di democrazia e di nuove istituzioni
Quando vediamo il Consiglio dei ministri
Europei che dispone produce delle leggi in gran segreto evidentemente ci troviamo di fronte a delle procedure che con la democrazia poco hanno a che fare
E allora il tema vero che abbiamo di fronte come costruire uno spazio europeo che sia effettivamente democratico
E il passo di una costituzione europea è il primo passo per dare voce dare fondamento da alcuni principi che consentano una vera e propria cittadinanza europea
Insomma l'Europa di domani dovrà avere al centro tre grandi assi prima di tutto la sua dimensione civile i promozione della cittadinanza fino a cultura dei diritti dell'inclusione della partecipazione civica
Secondo la sua dimensione sociale
Avendo il coraggio di riproporre con grande chiarezza anche nei principi costituzionali
Gli assi di questo moderno
Terzo la sua proiezione verso il mondo per costruire la pace e far crescere giustizia nei rapporti internazionali
Per far sì che la democrazia la globalizzazione sia un processo
Governato e democratico
Concludo
Indicando la sfida più importante
Quella che pochi mesi fa il premier l'ex premier polacco Tadeusz Mazowiecki scritti indicava in un nell'incontro la conferenza organizzativa delle ACLI
Quando giustamente ci sottolinea ecco i diversi sguardi e punti di vista
Che non bisognerebbe parlare di allargamento ma di reintegrazione
Perché dice noi cittadini di quella che è stata chiamata dell'est Europa ci sentiamo pienamente cittadini europei
Pienamente parte integrante della cultura della storia la dimensione religiosa spirituale dell'Europa
Ed è per questo che anche il linguaggio in qualche modo rivela una coscienza è un modo di leggere gli avvenimenti e la storia
E credo che con questo invito che questo invito ci dica apprendere anche noi la nostra responsabilità perché questa sfida storica della reintegrazione
Non sia una pura e semplice architettura istituzionale ma un vero e nuovo incontro di cittadini di persone e di popoli
Ringrazio molto Luigi Bobba per la sua relazione
Che gli è sembrata molto ricca di spunti
Ne riprendo qualcuno
Mi sembra che sia assolutamente importante ridare
Valore all'arrivo alla società civile per rendere l'Europa
Più
Posso dire più aspettata più atteso sia dai cittadini dell'attuale Europa
Sia dei cittadini dei paesi alla quale l'Europa vuole allargare in secondo luogo occorre un atteggiamento da parte dell'Unione europea non di dettare le condizioni per quella che è stata definita una possibile annessione ma una
Atteggiamento che facce
E valorizzi al massimo
Vedi quanto queste società i Paesi possono dare e che quindi contribuisca
Se ho capito bene anche a costruire l'Europa da oggi in avanti questo deve essere fatto
Nel anche il modo istituzionale approfittando della convenzione
Ma soprattutto da Persepoli sorretto dà una spinta che dev'essere della società civile sia qui sia nei nuovi
Bobo al cinema appunto sottolineato
Inizialmente incertezze diffidenza kebab serpeggiante che dobbiamo stoppare se vogliamo effettivamente
Ti ringrazio ancora molto borgo ed ho l'acqua allora padre
L'attrice Lu
Laico sperati purché dire il nome correttamente che punto
Professore rompendo specializzato in questioni europee e chi ci legge appunto il testo che ha preparato Bones signora nei fornici amnistia arcivescovo di cargo
La parola
L'attrice laico per favore chi di voi ha bisogno prendeva dal
Mexico Q Boris lo lo sette soppressi lasciate California chi reparti con seppure le relazioni esteriore nutritivi sottoposti richiede che ventotto preso
Sa contribuzione secondo con la tesi Ebert costruttivi
Silvio perché stimo sotto il ponte
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La ringrazio molto parrebbe laico per la sua relazione che mi è sembrata molto ricche articolata credo di aver colto tre o quattro punti che meritano di essere ripresi per la nostra discussione per la nostra attenzione
Non c'è contraddizione tra coltivare la propria nazionalità e aderire a quella più vasta dell'Europa questo ci ha detto Patellani la Chiesa rumena seconda affermazione
Nazionale e questa è una sua caratteristica storica ma non è nazionaliste anzi Act combattuto delle spinte nazionaliste
La struttura della chiesa rumena ortodossa
Come penso quello di altre chiese ortodosse Noodles sì necessarie
Una struttura federale e in qualche misura le forme che possono essere prese in considerazione
Può rappresentare un sorta di modello per quell'Europa fu federale a cui alcuni di noi alcuni dei del Paesi europei pensano come
Europa avvenire
Infine dopo aver affermato che la Chiesa è un fattore di equilibrio le chiese sono fattori di equilibrio
Mi sembra che sia nette all'affermazione che la Chiesa ortodossa romena vuole trasferire la sua ricchezza dell'Europa e ha supportato concretamente l'aspirazione degli della Romania ad entrare nell'ombra europea
Mi sembra questa una una relazione importante perché mente presenta con forza la posizione della singola chiese a dalla Chiesa ortodossa
Apre alla comprensione e alla collaborazione con l'ecumenismo con le altre chiese con l'ecumenismo e che anche con la costruzione europea
Grazie ancora scorrevano ecco adesso il permette di dare la parola al rappresentante della che che il pastore Negro che appunto può prendere la parola presieduta forse è meglio se il suo microfono funzionale per estendere
Sono qui più o meno
Potremmo dire per caso nel senso che come forse vi è stato detto
Avrebbe dovuto intervenire un mio collega dottor Boris Petter Lin che è un giornalista Crovato
E che è il coordinatore del nostro Progetto sulla riconciliazione nella nell'area dei Balcani
La
Collega Petter l'Insiel ammalato e siccome io sono
Ero in Italia in questo momento
Mi è stato chiesto di di sostituirlo
Cosa che ho fatto volentieri anche se con una certa difficoltà
Ma naturalmente il mio intervento non potrà avere le stesse caratteristiche di quelle di Bo rispettarli in a cui era stato chiesto di parlare molto per esempio
Della realtà dello sviluppo della società civile
Nei paesi dell'est europeo
E quindi quello che farò io sarà piuttosto dire un po'quello che so cioè più in generale la posizione della Conferenza delle Chiese europee rispetto al dibattito attuale sul futuro dell'Europa in particolare rispetto alla convenzioni in questo senso puramente ripeterò anche e mi sembra molto interessante comunque anche se c'è una ripetizione
Molte delle cose
Che sono già state dette dalla
Primo relatore è interessante notare che ha anche se apparteniamo appunto a chiese diverse ci sono molti punti di convergenza
La conferenza delle Chiese europee
è come immagino sappiate ma è opportuno ripeterlo l'organismo ecumenico
Regionale dell'Europa formato da centoventisei chiese protestanti anglicani ortodossi e non dimentichiamo un'altra confessione il vecchio cattolici
Naturalmente non aderisce alla checca checché la sigla di con fraseggi troppe per per facilità si usa la SIM card esca non aderisce la chiesa cattolica con la quale però abbiamo contatti e più che compatti collaborazione a vari livelli segnale in particolare il Cicci e e consiglio delle conferenze episcopali europee con cui abbiamo organizzato le assemblee di
Europee ecumenica di Basilea e di Graz segnalo anche un organismo che forse un po'meno noto il commesse o come ICI che dir si voglia cioè l'organismo delle conferenze episcopali dei paesi dell'unione europea
E dico anche che la alla checca aderiscono una quarantina di oltre alle chiese di associazioni di organismi ecumenici di vario genere molti di questi sono dei consigli nazionali di chiese in cui è anche presente in diversi Paesi la chiesa cattolica
E poi se mi consentite questa battuta corre ancora dire che la checché a una voti Xihua una vocazione ma questa per una battuta pontificia pontificia non in senso appunto confessionale
Ma nel senso diciamo dell'etimologia
Perché la checché nata nel cinquantanove quindi in anni di guerra fredda
Come tentativo di creare appunto un ponte fra le chiese dell'Ovest e le chiese dell'Est e queste chiese non dimentichiamolo e credo appunto che stato interessante anche la testimonianza che abbiamo sentito dalla Romania in fondo hanno rappresentato con tutti i loro limiti perché poi si sa che non non avevano ovviamente molte possibilità di movimento ma hanno rappresentato credo l'unico frammento di Società Civile organizzata nei paesi dell'Est ma la checché diciamo è nata con questa visione paneuropea
Ma ha sempre anche avuto attenzione
Per quello che è l'Unione europea soprattutto c'è stata in realtà una
Un organismo delle Chiese europee
Chi si chiamava Commissione ecumenica europea per Chiesa e società con sedi a Bruxelles e a Strasburgo che a sempre cercato di monitorare da vicino tutto ciò che avveniva a livello di istituzioni europee
Includendo in questo non solamente l'istituzione della Comunità europea ma anche il Consiglio d'Europa che come sapete molto più ampio
E allora ecco qui va detto che così nel nostro piccolo l'allargamento l'abbiamo già fatto alcuni anni fa perché questo organismo più settoriale che si occupava di monitorare in particolare l'Unione europea e anche il Consiglio d'Europa
Dal mille novecentonovantanove è diventato parte integrante della conferenza delle chiese europee
Ed è la nostra attualmente la nostra commissione chiede società quindi non più semplicemente qualcosa Chieri guarda le chiese dei paesi membri dell'unione ma
Si cerca oggi di monitorare appunto
Le istituzioni europee
In una prospettiva che effettivamente pan europea
Perché sono le nostre chiese membro appartengono appunto a tutti i paesi europei anche la Chiesa ortodossa rumena è una delle chiese membro
Segnalo solamente che in questo lo segnano in questo contesto perché so che il il centro che organizza
Questi questi incontri è molto legato alla storia ecumenica di Basilea e di Graz
Segnalo che lui dal settembre di quest'anno abbiamo un nuovo direttore della nostra commissioni Chiesa Società quella che appunto a sedi a Bruxelles e Strasburgo che guarda caso come si intrecciano poi le cose il pastore di Chernomyrdin è stato uno dei corse Gre Tari della assemblea grazie e quindi dal l'orizzonte
Pace giustizia salvaguardia del creato
Non non lo abbandona per niente ma lo integra oggi con questa attenzione per le istituzioni europee
Da sempre favorevole allargata all'allargamento dell'Unione Europea la conferenza delle Chiese europee ha colto l'idea di convenzione
Anche il progetto di convenzione come una opportunità appesa da tempo
Perché si possa veramente discutere e non solamente in una convenzione ma in maniera più ampia sul futuro dell'Europa quindi la Checca anzitutto sollecitato le chiese membro non solo a contribuire inviando contributi appunto alla convenzione ma soprattutto a cercare di
Lanciare un dibattito a livello nazionale perché appunto non rimanga un dibattito quello sul futuro dell'Europa solo per gli addetti ai lavori la stessa checca ha ha presentato vari contributi alla convenzione e oggi mi rifaccio sostanzialmente al principale che copre un po'
Vari varie tematiche grosso modo questo Paese che è stato il primo contributo inviato la convenzione
Si occupava di cinque punti
Valori e diritti fondamentali primo punto secondo partecipazione cittadinanza e democrazia
Terzo unità identità e diversità quarto dimensione sociale ed ecologica quinto ruolo globale dell'Europa io credo che siccome il tempo è tiranno mi dilungherò
Meno possibile ma comunque sui primi tre punti anche se il tema della dimensione sociale ed ecologica e così anche il tema di un'Europa
Che cerchi di essere proiettata su un orizzonte globale
E non e non chiusa come fortezza sono senz'altro delle dei temi fondamentale
Ma anzitutto parlando di Europa come comunità di valori
Da sempre le chiese hanno insistito sul fatto che appunto leu l'Unione europea non può essere fondata solo su l'aspetto economico e allora di fronte alla processo di globalizzazione la sfida per noi è quella di rendere l'Unione europea una Potenza che cerchi di collocare la globalizzazione entro un quadro morale ecco cosa si intende per quattro per quadro morale
Si tratta di ancorare questo Progetto questo processo scusate di globalizzazione
Da un lato alla solidarietà dall'altro al loro sviluppo sostenibile e quindi in questo contributo la convenzione la Conferenza delle Chiese europee
Si domanda come l'Unione europea possa contribuire sia nelle attuali frontiere che in quelle future
Alla pace alla giustizia alla riconciliazione alla sostenibilità
E si sottolinea come questi valori sono al cuore
Del vangelo cristiano
Anche se naturalmente siamo ben coscienti che ci sono persone che sostengono questi stessi valori
Traendoli diciamo da altre fonti però mi sembra interessante questa sottolineatura e proprio perché questi valori di solidarietà di giustizia di pace sono al cuore del Vangelo
E per questo e non per altri motivi non perché cerchino un po'privilegio o chissà quale posizione particolare ma è perché appunto questi principi sono al cuore
Del Vangelo cristiano che molte chiese vorrebbero vedere in un testo costituzionale europeo un riferimento alla eredità religiosa e spirituale dell'Europa e a quello che è stato il contributo che questa eredità
Ha dato alla formazione di valori europei certamente nel rispetto della laicità Stato già sottolineato dal professor botta
Parlando di diritti
La proclamazione della Carta dei diritti fondamentali mostra che l'unione è fondata su valori e non solo diciamo una comunità funzionale e fra questi diritti per le chiese è importante che sia affermato
Il
Diritto alla libertà religiosa per l'individuo e per le comunità su questo magari dirò qualcosa verso la fine
Secondo punto
Partecipazione cittadinanza europea e democrazie
E così ha parlato di euro scetticismo
Però c'è un problema forse prima che viene prima dell'euroscetticismo è la sfiducia generalizzata nei confronti della politica e questo non solo a livello europeo ma questo a livello di dei vari Stati
Questa sfiducia minaccia appunto di di screditare di destabilizzare la democrazia rappresentativa e allora la sfida anche per le istituzioni europee e quella di rinvigorire la vita politica democratica un aspetto importante di questo rinvigorimento è il confronto