Sono intervenuti: Andreatta, Ruggiero, Corsini, Manzella, Malfatti, Santoro, Caligaris.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Difesa, Libro, Militare, Sicurezza.
La registrazione audio di questo dibatto ha una durata di 2 ore e 10 minuti.
Rubrica
10:00
15:03 - CAMERA
Seminario con esperti internazionali sui problemi della difesa europea
Era chiaro a tutti già alla fine degli anni settanta
Che i temi della difesa sarebbero diventati temi politici importanti temi sui quali la domanda
Del constituency sarebbe diventata altrettanto esigente in tutti i Paesi occidentali come i temi della economia i temi della politica sociale
Che nel nostro Paese ci fosse
Una drammatica carenza
Gli analisti di pensiero di lavoro universitario nella materia risultava evidente a chiunque
Esaminasse i titoli di una biblioteca sui temi della strategia e della difesa
Ma risulta anche e a me il risultato sul piano personale è chiaro nelle occasioni in cui mi sono trovato a operare all'interno della amministrazione
Avendo tra l'altro ho avuto responsabilità che sono variamente giudicante
Anche nel concedere negli anni ottantuno ottantadue incrementi rilevanti nel bilancio della difesa
Ma l'impressione dell'assenza di una pensiero in materia di difesa condiviso dall'amministrazione e dai politici
E dagli stessi
Ambienti militari niente risultato chiaro il tipo delle discussioni della guerriglia sulla bilancia
Che si era proposto era molto analogo al tipo delle tensioni amministrative che si producevano con altre amministrazione
Eppure nel Consiglio supremo difesa nelle due occasioni in cui ebbi a partecipare inizi di collegamenti di discussione di reti concettuali erano state pure analizza
Questo volume aveva come ambizione una anche a copertura dei problemi della difesa ed è il primo razzo di un sistema più stabili che verremo pubblicati
Eh già pronto una secondo volume che tratta i problemi del bilancio e obiezione che era l'ambizione originaria di questo volume di affrontare i problemi di efficienza efficacia distribuzione delle risorse nei diverso i settori di impiego in relazione ai fini Stella
Strategia complessiva della sicurezza del Paese
Nella prima parte di questo volume era intatta da Santoro vengono introdotti alcuni concetti chiave come quello dell'Italia intesa come media potenza regionale
Una categoria di attori nazionali che cioè svolge o dovrebbe esercitare funzioni specifiche di controllo delle Aree intermedie nell'arena mondiale
E che occupa uno spazio caro a cavallo tra quello globale delle superpotenze è quello regionale e conflittuale spesso casualmente gestite dal pulviscolo dei piccoli Stati
Santoro definisce il Mediterraneo come un buon sistema come un insieme in cui le reazioni lire contro reazioni non sono prevedibili
Non sono non hanno dietro una tradizione e possono essere demenziali e
Non previsto
Sulla base di questa architettura metodologica sono state prese in esame le costanti storiche le dottrine geopolitiche della politica estera italiana dall'Unità in poi
Sino a individuare il nucleo degli interessi nazionali da difendere contro le minacce esterne e l'area geografica entro la quale il nostro Paese potrebbe avere un giorno la necessità di intervenire
Da queste premesse discende la individuazione delle linee strategiche della nostra politica di sicurezza
Nonché la logica politica e le direttrici strategiche delle cinque missioni operative interforze che dovrebbero rappresentare l'articolazione effettiva del dispositivo militare italiano
Dalla prima missione difesa Nord pesta
Alla difesa assunto mediterraneo che identificano le direttrici Gio
Strategiche primarie del modello fino alla missione omnidirezionale come la missione tre difesa aerea e la missione quattro difeso operativa del territorio e finalmente alla missione cinque intervento di sicurezza che individua l'ambito e le modalità i piccoli forza project c'è un dell'Italia anche al di fuori del territorio nazionale per fini difensivi o per mantenimento della pace
Il volume esamina molto francamente i termini del dibattito interno in sede NATO
Sul ruolo dell'Italia perno del fianco sud dell'alleanza nonché gli spazi della sua possibile azione in un'area così instabile come quella dell'insieme mediterranea
Vengono così affrontati nell'esame della missione uno alcune questioni generalmente considerate tabù dagli ambienti politici diplomatici e militari
Quali sono le ipotesi strategiche relative a scenari diversi da quelli usualmente considerati come un attacco attraverso il l'Austria aereo terrestre da nord oltre che da nord est
Nonché opzioni di risposta militare italiana più flessibili e più umano parate di quanto non siano quelle tradizionali in particolare copertura avanzata nel territorio jugoslavo del teatro veneto friulano con uno sviluppo della delle teorie dallo che sono in discussione nella in sede NATO della strategia imperativa
Della volume di anche insomma
Lo stesso dicasi per la missione due che integrata dalle missioni trash cinque è stata in tempi recenti attualizzata dalle minacce libica al nostro territorio insulare peninsulari
La sua capitale importanza non può infatti non presiedere l'adeguamento della riforma dello strumento militare della efficienza operatività aviazione navale forze di intervento rapido proprio in relazione ai compiti che si assegna alle nostre forze armate
A questo punto credo che sarebbe importante che il professor Santoro chiarisse ancora questo concetto di
Dell'Italia gourmet una media potenza nello scacchiere mediterraneo
Perché rischia nel dibattito corrente ma anche in qualche misura nel testo che il Pci propone
Rischia di riprodursi l'isolamento che Illy ravvisa nella situazione del lato sud del Mediterraneo
In questi tempi in questi ultimi anni la ripresa degli interessi della politico e strategici nei confronti del Mediterraneo
Giustifica una certa confusione nella distribuzione delle forze della nostra politica militare
E in qualche misura identifica una missione nazionale italiana al di fuori di un contessa orti alleanze
Ecco io credo che vi possono essere dei pericoli e i pericoli appunto che si possono pagare in termini di dispersione rispetto quella che a me sembra la funzione difensiva
Essenziale che quella relativa al nostro ruolo nella difesa dell'Europa continentale se non si definiscono bene questi
Questa missione questa isola del Italia nel Mediterraneo
E se in qualche misura la politica militare non venga integrata da una politica di sicurezza basata anche sulle alleanze nel Mediterraneo e quindi su una distribuzione il comma ma mi pare che nei testi ufficiali ufficiali e anche in questo commento di Santoro vi sia una eccessiva accentuazione delle responsabilità nazionali del nostro Paese in questo
Importante settore
Si è tutto con la prima parte di Santoro
Si è voluto dare la dimostrazione che la riforma o l'aggiustamento concettuale operativo del quadro politico strategico dell'Italia
è una precondizione indispensabile non solo per la nostra sicurezza ma anche per la modernizzazione politico militare dell'Alleanza atlantica anche in prospettiva della auspicata difesa europei
Nella seconda parte dedicata alla dedizione politico-strategica si sottolinea anzitutto che se l'Italia chiarisse il proprio ruolo strategico avrebbe fatto un primo passo importante nella direzione richiesta
Altri passi sono però indispensabili perché questa chiarezza strategica una volta raggiunta non resti un esercizio teorico ma si traduca in un solido assetto per la sicurezza nazionale in conformità con le direttive politiche
Per tutto ciò occorre non sono una migliore comprensione politica del problema della sicurezza nazionale ma anche la formazione di un rapporto sinergico tra le varie politiche sicurezza infatti equivale a difesa
Ma non solo a difesa la sicurezza infatti dipende dai rapporti che si riesce a stabilire in campo internazionale dipende dalla solidità delle struttura sociale ed economica quale indispensabile base per costruire armonici rapporti con gli altri Paesi dipenda dal know how tecnologico dalla capacità dell'impresa
Dipende dalle varie iniziative con l'estero dipende dalla credibilità della forza militare che deve non solo tutelare tutto questo da iniziative ostili ma deve anche fornire un contributo apprezzato la stabilità internazionale
Tutto questo si ottiene solo se le varie politiche a cui ogni aspetto precedente si ispira sono non solo coordinate tra loro ma sono motivate da una chiara visione comune a lungo termine e di ampio respinto
Questo modo di fare politica ormai consueto a tutti i Paesi evoluti l'analisi comparativa dei sistemi decisionali degli Stati Uniti Francia Germania e Gran Bretagna nello specifico settore della sicurezza consente ha consentito di identificare sia pure nel quadro di specifiche diversità nazionali tendenze evolutive comuni
Il il volume in particolare il saggio di Caligaris esamina i vari casi di con il raffronto con il caso italiano per trarne indicazioni attendibili i Rokes da questo punto di vista questo volume nel analisi di
Delle riforma delle amministrazioni quelle anche che sono state effettuate sulle
Amministrazioni civili
Un esempio estremamente interessante della spregiudicatezza e della capacità di documentazione che una simile analisi inutili
Tutti hanno
Tutti gli altri Paesi hanno nell'esecutivo un Consiglio di Sicurezza più o meno istituzionalizzato
Limitato al solo capo dell'esecutivo
E ministeri direttamente competente
Tutti si avvalgono della consulenza diretta del capo di stato maggiore delle forze armate e del capo dei servizi
Tutti dispongono di un centro per la gestione delle crisi sostenuto da collegamenti personale procedure e pianificazione adeguate all'emergenza tutti hanno comitati interministeriali snelli e flessibili per il coordinamento di varie politiche tutti interpretano la politica di sicurezza in chiave matriciale con altre politiche e dedicano ad essa costante attenzione
Nel caso non così in Italia dove un Consiglio di sicurezza di qualsiasi tipo non c'è e i problemi della sicurezza internazionale dicevano infrequente e distratta attenzione
Ogni politica si una strada diversa non di rado in contraddizione con altri non ci sono né morti né fori per coordinare e dibattere in un comune con testo le varie politiche
Non c'è un centro per gestire le crisi all'altezza e non ci sono infine leggi aggiornate per i casi di crisi di tensione
E lingue aggiornate a disposizione del Parlamento e del Governo
Per questi motivi dibattito sulla sicurezza viene rinviato sine die e si discutono in modo affannoso incerto solo quei problemi che per forza maggiore devono trovare soluzione
Ciò costituisce sia un rischio sia un ostacolo a stabilire rapporti equilibrati con Anna e a condurre una politica maggiormente autonoma che torni a vantaggio del nostro Paese la direzione politica
Nel campo della sicurezza abbiamo visto presenta una serie di carezze non migliore è la condizione della direzione militari
L'organismo militare dove il vertice dovrebbe essere chiaro punto di riferimento per tutti non c'è un vertice o piuttosto c'è un vertice collegiale il comitato dei capi di stato maggiore
Che rappresenta più che altro una sede di dibattito è compromesso tra i capi di stato maggiore per le tre forze armate
Il capo di stato maggiore della Difesa che in Francia Germania Gran Bretagna a un indiscutibile autorità su tutti e da noi notaio o arbitro
Situazione controproducente in tempi di pace perché non consente di comporre le crescenti rivalità tra le tre forze armate impostare lo strumento operativo sulla linea di un unico disegno strategico
Che possono essere interforze
Situazioni di gravissimo rischio nelle crisi tensioni e guerre perché priva di comando le forze e le costringe a operare come entità separati
Gli Stati Uniti unico Paese ancora carente sotto questo aspetto si pensi agli studi di Luttwak i che denunciano questa carenza accanto molti anni a sono sul punto di varare una radicale riforma sotto la pressione del Senato e del Congresso alimentata da studi del mondo accademico della Ricci
Molte delle sfortune americane passate sono infatti attribuite a mancanza di unitarietà e quindi di incisività di comando
L'argomento è oggi all'attenzione del presidente degli Stati Uniti che ha chiesto un rapporto speciale redatto da esperti di sua nomina in Italia non meno grave la debolezza delle attribuzioni del segretario generale della Difesa responsabile senza autorità sufficiente di tutto il ponderoso imponente Settore tecnico amministrativo
Il quale attende ancora che vi siano riconosciuti poteri analoghi a quelli dei suoi colleghi occidentali
Finché ciò non sarà fatto e non diverranno concesse oltre alle funzioni anche strutture direttive adeguati sarà difficile esigere razionalità Mina Ceriale nell'impiego delle risorse della difesa e nel settore degli approvvigionamenti
Informa in tutti questi settori si parla da oltre sei anni senza però che esse abbiano ancora preso l'Abi nell'ultima parte del libro si esaminano i problemi dei servizi informativi
Si sostiene che la funzione del SISMI e quell'ormai di una servizio nazionale e che è necessario unificare i diversi servizi informazione operativi delle varie in un servizio informazioni operative a disposizione e alle dipendenze dello stato maggiore della difesa
Una riforma intelligente coraggiosa potrebbe offrire al Paese non s'solo le forze armate ritorni cospicui in termini di stabilità maggiore sicurezza capacità contrattuale in ambito internazionale
Prestigio barella con questo libro con gli altri che seguiranno ritiene di avere svolto una piccola funzione per che il dibattito e quindi lo spessore del consenso del paese sì allarghi attorno a questi temi
A tavola rotonda
Procede con un intervento dell'ambasciatore Ruggiero parlava poi in generale corsi
Il professor Manzella l'onorevole Malfatti e i due autori avranno la possibilità di rispondere
Ambasciatore
Sì ho moltissimo
Per avermi dato la parola
Subito dopo la esposizione fatta l'onorevole Andreatta sul libro e vorrei ringraziare moltissimo l'onorevole Andreatta per quei sei e naturalmente i due brillantissimi autori per un libro che non solo è molto importante e molto interessante ma è un libro che viene in un momento particolarmente direi necessario
E come necessaria questa iniziativa dell'Arel di spingere di promuovere effettivamente una analisi critica di quelle che sono le nostre strutture decisionali sia a livello politico sia a livello militare
E tutto questo perché perché detto molto bene nel libro certamente vi sono molti fatti nuovi che sono cambiati
E tutto diciamo all'azione sia politico sia militare dell'Italia in questi ultimi anni e certamente ha avuto dei notevoli scosso
Se prendiamo soltanto il settore direi nucleare
E vediamo che dal concetto di deterrenza l'analisi adesso passa al concetto di deterrenza e difesa
La stessa guerra convenzionale potrebbe essere in gran parte rivoluzionata dalle ricerche tecnologiche che vengono fatte nel campo delle tecnologie emergenti e della stessa guerra stellare
Dal bipolarismo come dice giustamente Santoro passiamo a un sistema di diffusione di potenze
E in questa diffusione di potenze si colloca anche il nostro Paese come media potenza regionale
Vorrei qua a fare o aprire una piccola parentesi
Quello che ha detto l'onorevole Andreatta di un possibile senso di isolamento dell'Italia in questa sua missione di media potenza regionale mi ha molto colpito perché e una delle cose che io sento
Io sento che nella a crisi mediterranea e nella nostra proiezione mediterranea
In un certo qual senso noi incominciamo ad avere una posizione che potrebbe definirsi di un qualche isolamento
Nel senso che abbiamo da un lato una visione americana della crisi del Mediterraneo
Dall'altro una certa indifferenza europeo o perlomeno un minore un minore coinvolgimento dei nostri partners europei
Nella crisi mediterranea e nello stesso tempo in cui i nostri interessi e la nostra presenza del Mediterraneo ci spingono ad avere una posizione di primo piano quindi certamente una posizione difficile da questo punto di vista
Il mondo è anche cambiato perché sempre di più le crisi regionali acquisto no una loro dimensione e attraverso una loro dimensione una loro una loro grande importanza io direi che appare sempre di più come uno dei problemi di grande importanza il problema
Del rapporto Ovest Ovest di fronte alle crisi regionali
Quindi quello che qualche volta si chiama nel gergo della NATO il problema del fuori area cioè tutto quello che sono i problemi che non sono nell'area strettamente dell'alleanza atlantica
E questi sono
Aspetti di enorme importanza che coinvolgono direttamente la responsabilità di un paese come l'Italia come potenza media regionale e la coinvolgono perché certamente nel rapporto Ovest Ovest
E l'Europa certamente non è ancora unita però e meno divisa di quanto lo fosse prima quindi noi abbiamo anche una maggiore difficoltà nel rapporto ove ove est-ovest
Da questa situazione ibrida in cui si trova la costruzione europea
Una un'Europa che certamente in grado di assumere delle posizioni ma non è in grado di assumere delle responsabilità
Un'Europa che ripeto non è ancora unita ma che certamente non è divisa come prima e di qui il problema della rivalutazione del Duero
Il problema diciamo di di di dare una certa snellezza importanza ai lavori
Delli e PG nell'ambito della NATO Lassissi iniziativa di Eureka è un elemento importante la cooperazione e lo sviluppo della cooperazione politica europea e certamente anche la crescente integrazione militare franco-tedesca
è nel rapporto Ovest Ovest
Anche l'Italia è cresciuta
Ed è cresciuta perché ci sono delle circostanze oggettive che ci hanno spinto a non essere più degli interlocutori più o meno passivi ma ad avere una nostra presenza ed una certa nostra autonomia o per lo meno non appiattimento sulle posizioni degli altri
E questo ripeto per le circostanze obiettive incominciando dalla situazione del Medioriente dalla crisi del Medioriente dalla crisi e Mediterraneo per la presenza dei nostri grandi interessi economici
Anche per lo sviluppo del terrorismo e per la minaccia che il terrorismo internazionale pone sul territorio europeo e in particolare sul territorio sul territorio italiano
E direi la dimostrazione di questa nostra uscita da un atteggiamento passivo
E anche diciamo nel campo militare la nostra presenza militare in Libano la la alla nostra partecipazione all'UNIFIL la nostra presenza nel Sinai e anche la partecipazione quando ci fu il problema delle mine del Mar Rosso
Allo sminamento del Mar Rosso
Quindi che cosa è successo
Che per un certo numero di anni e gli autori lo descrivono molto bene tutta la nostra direi il nostro pensiero politico strategico era nella rapporto esco o resta cioè il problema il problema dell'amato e la nostra difesa
Era principalmente centrata nella nella regione nordorientale
Ma mano che la situazione internazionale cambiata man mano che l'Italia i anche cresciuto per le circostanze oggettive
è chiaro che il problema della nostra difesa il problema della nostra presenza politica del problema la nostra presenza militare si è dovuto allargare completare non è più soltanto un problema di presenza nel Nord Est
In questa situazione io debbo dire che gli autori hanno perfettamente ragione ha perfettamente ragione l'onorevole Andreatta nel promuovere questa serie di gli studi ricerche di pubblicazioni
Noi abbiamo dato voluta poco attenzione finora a una pianificazione a medio e lungo termine abbiamo dato poca attenzione a una identificazione delle nostre missioni strategiche strategiche dei nostri interessi strategiche e al problema del coordinamento
Alla una gestione coordinata delle situazioni
Io vorrei in particolare fermarmi su questo punto
E vero come descrive Caligaris che da quindici anni praticamente per corrispondere con la NATO noi abbiamo sulla carta ha creato un centro decisionale nazionale e un Comitato politico nazionale
Tutto questo noi lo sappiamo poi gli eventi però non hanno assolutamente portato a una attivazione di queste di queste forme
Con il governo Cossiga quando era ministro degli esteri l'onorevole Malfatti il governo Cossiga attivo un po'di più questi meccanismi creo comitato politico-strategico
E vorrei fare una precisazione severo che tutto questo è in relazione con in crisi a carattere nato però è anche vero che nelle nella manuale che fu fatto dal governo Cossiga
Si diceva chiaramente che questi centri dovevano servire per tutti i tipi di crisi quindi anche crisi che non erano in relazione con con problemi in atto in in altri termini
Quando c'è stata la crisi dell'Achille lauro noi avremmo potuto fare benissimo ricorso forse avremmo dovuto fare ricorso a quella che era il sistema già costruito e non inventarne empiricamente un altro ammesso che lo abbiamo veramente fatto di inventarne empiricamente un altro
Quindi da un punto di vista direi di carattere istituzionale
Io direi che noi abbiamo un assetto oggi per la gestione coordinata delle crisi ed un assetto direi anche molto preciso soltanto che questo assetto non è mai stato utilizzato perché non è mai stato utilizzato e e qual è il punto
Io credo che la ragione per cui noi non abbiamo mai utilizzato questo questo assetto era stato dato e che mi sembra un assetto funzionale
Era proprio dal fatto che noi non abbiamo una pratica di quella che viene chiamata la politica nella sicurezza e non l'abbiamo bisogna ben dirlo né a livello politico né a livello delle amministrazioni cioè è una pratica molto limitata e a un livello piuttosto bassa
Ecco perché
Qua non vorrei entrare in un tema costituzionale e politico di delicato io non so ma una delle due cose bisogna farla o noi
Facciamo del Consiglio supremo di difesa una specie di consiglio nazionale della sicurezza che operi a livello politico e a livello burocratico proprio per la identificazione costante
Di un pensiero strategico italiano ma non soltanto nei momenti di crisi quindi deve essere una pratica costante e normale o noi creiamo un consiglio nazionale per la sicurezza
E data la nostra costituzione dato il nostro il nostro modo di esprimere la vita politica e io qua vorrei fare due osservazioni
Primo io non credo che noi possiamo chiaramente ispirarci a nessuno dei modelli che sono stati i tracciati nel libero
Nonna quello americano o francese o inglese che sia pure in modo diverso e hanno esecutivi molto forti sono potenze nucleari e normalmente non ci sono dicono normalmente governi di coalizione
Il governo tedesco certo la Germania è un Paese dove ci sono governi di coalizione che non è un Paese nucleare ma là c'è un cancelliere e non un Presidente del Consiglio noi abbiamo un Presidente del Consiglio che non è un cancelliere
Quindi bisogna a tener conto di questa struttura politica italiana che è una struttura particolare
Secondo punto
Io credo che proprio per questa ragione e proprio perché in effetti non esiste neanche una grossa tradizione nelle amministrazioni anche se poi debbo fare una parentesi per quello che riguarda la collaborazione
Tra difesa esteri non esiste una grande tradizione di collaborazione tra le nostre amministrazioni di sviluppo del pensiero strategico io credo che sia necessario costruire un consiglio nazionale per la sicurezza ripeto che abbia un livello politico e un livello burocratico civile e militare ad alto livello ma che funzioni in maniera regolare e costa perché e assolutamente necessario evitare che nelle situazioni di crisi e poi entrino in funzione quelli che vengono giustamente chiamati i consiglieri del principe
I quali potranno essere abilissimi bravissimi ma non hanno evidentemente la conoscenza di quella che è la struttura sia militare sia sia civile necessaria per la gestione di una crisi e possono inventare situazioni o nuovi nuove strutture proprio per il dilettantismo che caratterizza molte volte i consiglieri del Principe quindi bisogna creare questa struttura che sia una struttura leale obiettiva che che serva il potere politico senza facilitando diciamo il superamento di tensioni che sono tipiche dei governi coalizioni e non invece facilitando certe volte la creazione di tensione
Quindi l'il mio pensiero e creazione
O lo sviluppo del Consiglio supremo di difesa oppure creazione di un consiglio nazionale per la sicurezza ma che non sia limitato alla momento della gestione delle crisi per la gestione delle crisi io credo che noi già abbiamo la struttura sufficiente
Bisogna però abituare sia la struttura amministrativa sia quella politica a parlare e a sviluppare il concetto di sicurezza nazionale accanto a questo io credo che sia molto importante
L'idea di una collaborazione sistematica tra delle unità di programmazione di pianificazione a medio e lungo termine che dovrebbero essere create ritorna alla difesa già ci sia da noi si sta per creare tra il ministero degli Esteri Ministero della difesa il ministero degli interni e il ministero della tesoro
Permettetemi di fare ancora due piccole osservazioni
Per quanto riguarda la collaborazione tra difesa ed esteri
Ma io non sarei così pessimista come il generale Caligaris a me risulta che la nostra collaborazione anche tra l'ufficio nato e l'ufficio l'ufficio politico militare della Difesa continua non è stata arrestata
Ci sono certamente non c'era una collaborazione ad altissimo livello eccetera ma direi che una collaborazione cioè
Un ulteriore esempio di collaborazione tra i due Ministeri e certamente il Comitato Difesa industria
Che è stato creato dal ministro Spadolini e che è una forma molto avanzata di collaborazione molto dove il CCD lavora molto bene
In una serie di settori che certamente non riguardano tanto il pensiero politico strategico ma riguardano un settore molto importante e quello praticamente della modernizzazione delle nostre strutture militari
Ed ha anche avuto un ruolo ed avrà un ruolo per quello che riguarda il problema della partecipazione italiana alla fase di ricerca dello dello scudo stellare
Quindi non sarei così pessimista anzi militari e diplomatici per tradizione collaborano facilmente molto bene
Quindi non non c'è un problema tra questi due ministeri ma questa collaborazione bisogna estenderla bisogna approfondirla e probabilmente collocarla su un livello più alto un livello permane
Secondo problema il problema delle risorse
Il problema delle risorse è un problema molto importante e oggi è molto difficile perché perché non si tratta più oggi non ci troviamo di più di fronte il più delle volte a programmi nazionali
Per l'ammodernamento per creare nuove armi ma ci troviamo di fronte a programmi che sono o programmi europei o programmi nato
E se se ne perde uno si perde tutto una serie di di avanzamenti tecnologici di possibilità di tenere il passo che diventano importantissimi
Quindi oggi il problema delle risorse da affidare al ministero della difesa da destinare al ministero della difesa deve essere affrontato con un'ottica diversa
Essere approntato con un'ottica che deve tener conto necessariamente di quello che si fa delle collaborazioni industriali europee nelle collaborazioni industriali in sede NATO se noi non teniamo il passo con queste principali collaborazioni
Assolutamente il nostro ministero della difesa non avrà i mezzi per potere andare avanti
Infine un sui servizi vorrei dire una parola soltanto
Io credo
Nella necessità di mantenere una pluralità
Di fonti di informazioni così come credo nella necessità di mantenere una verifica e un controllo di queste fonti di informazione ma credo non tanto nella riduzione da cinque a tre io manterrei cinque migliore per il controllo e la coerenza dei cinque sistemi più che una riduzione dei cinque sensi
Grazie
Grazie ambasciatore grazie anche per questo elogio della ridondanza diamo alla generale considera parola
Questa è la seconda volta che compiono imprudenza di presentare un libero di Gigi kamikaze per Trigoria fatti sono due e quindici coi come fare il terzo vedremo se dovrò affrontare questa pratica perché questo libro che scritto a due mani ma di cui sono le parti ben separate e con lo scambio di ruolo in coma detto delle professioni che negli anni cioè la sosta Antonio affatto lo stratega Caligari saltato dice direi che questo libro che l'avete è un libro piuttosto intenso
Piero di problemi di concetti di idee di raffronti di critiche di proposte mezzo chilo ristampa quattrocentocinquanta pagine un enorme numero di note che dimostrò quale consultazione quale fatica grandi preparazione a monte cioè di questo libro quindi è un libro poi fra l'altro che mentre il primo di Calligaris ha affermato
Nei limiti della sua diretta esperienza
E competenza affronta i grossi problemi della difesa e della sicurezza e quindi ma in tutti i settori della strategia decisioni politiche comando vertici militari e politici ruolo dell'Italia eccetera eccetera eccetera
Quindi è un una grossa fatica a mio giudizio ecco un libro che finora non si è mai visto perché in realtà si son visti sono dei problemino aspetti settoriali presenta e vorrei che soprattutto non apparisse un libro
Che così letto il poi in fretta può sembrare un'accusa un atto di accusa per le cose che non vanno ma semplicemente proprio un esame critico per definire il ruolo dell'Italia come nazione per affrontare certi problemi che solo concessi a questo ruolo
E direi che fra l'altro questo libro di estrema attualità
Perché noi siamo in una situazione di instabilità e conflittualità permanente basterebbe citare i recenti avvenimenti
Siamo in una fase di difficoltà estrema dei rapporti Est Ovest nel tormentato avvio dei negoziati sulle armi nucleari siamo in un'area estremamente turbolenta
Che presenta una guerra in atto da sei anni da chirurghi che presenta causa il massacro nel Libano che presente
Eterno contenzioso armi israeliano che tempera che presenta le intemperanze di Gheddafi che presenta pericoli potenziali da altre aree come Cipro Malta il Corno d'Africa Golfo
E soprattutto che presenta il terrorismo e le loro dimensioni
Che procure definizione che vi è un po'care che ripeto
è oggi chiaramente appare quella guerra non convenzionale condotte in tempo di pace nel quadro di operazioni di strategia indiretta questo pregherei di ricordarlo perché qualche volta ce lo scordiamo
Ha scritto era volta Ron guerra improbabile pace impossibile quindi
Noi siamo oggi dalla necessità col sì sì paese di affrontare e risolvere crisi intempestivamente ristretto cioè non c'è spazio molto per tante consultazioni né tanto meno c'è spazio per l'improvvisazione
Quindi la conseguenza quale avere gli strumenti flessibili relativi a livello sia politico sia militari e di questo i pare che il punto centrale su cui batte spessissimo
Sia il professor Santoro sia Calligaris
In ordine che essendo stato illustrato ampiamente discusso sulla struttura sulle particolari caratteristiche gli argomenti che tratta forse sarebbe giusto da parte mia e cercare di fare qualche considerazione su due o tre punti che emergono leggendo questo
Sì la prima la faccio riferendo la strategia e amore difeso verità cioè il primo capitolo quello che ha trattato il professor Santo
Il quale
Mette in rilievo il certo punto questa necessità
Di questa nostro difeso dal al Sud deve fare l'Italia che presenta due facce una globale nella NATO e l'altra regionale di interessi nazionali
Ora in questo è giusto però è anche vero che forse noi siamo evenienza che non tempo hanno lasciato scadere certe direzioni oppure si è cristallizzata incerti principio in certe strategie
Per cui la nostra l'alleanza cui apparteniamo ancora oggi forse per le conseguenze che duro da tanti anni che erano inizialmente logiche affine seconda guerra mondiale mi sembra che continua a impostare il discorso considerando identificando lo scacchiere centrale come il teatro europea delle operazioni
Incentrando la minaccia sempre sull'attacco ancora il vecchio continente attraverso il Reno
Con il Lirico che sempre rappresentava le forze vitali del Patto di Varsavia
E tutto questo evidente attraverso tanti aspetti diseducativa esaminare non non mi pare che essendo in molti a parlare possa perdere tempo su questo ma basterebbe considerare per esempio
La stessa dottrina del generale Rogers la forse fa cioè il fuoco in profondità che va tanto bene al centro Europa ma vorrei sapere come l'Aprica d'Italia secondo voi se applicarla piccoli due Stati cuscinetto insicuro neutrale si chiama alza l'altro
Noi le armi si chiami Jugoslavia in cui poi questo fuoco dovrebbe cadere per fermare i secondi schemi
Quindi non siamo in un momento in cui mi sembra che nella strategia di alleanza non sono entrate ancora una nuova logica che ormai anni e che è praticamente il concetto dell'avvolgimento politico-militare del sisma
Il concetto del fronte sud o del fianco Sud è il terzo concerto del terrorismo visto in quella
Misura e in quella forma che prima ho indicato che è una vera e propria guerra meno terrorismo per dilungarmi minuto sull'argomento avuto una particolare produzione
Avuto l'aspetto più inizialmente nazionale
Dovuto situazioni locali a motivazioni di vario genere ideologica etiche nazionalistiche sociali eccetera
Per passare a un tipo di di terrorismo internazionale
Come mezzo per destabilizzare un Paese
E ora Eliza ho definito un terrorismo titolo di Stato cioè il mezzo di lotta dura azioni per piegare un presunto avversario
La Libia
Lo considera in questo termini la Siria ho letto oggi sul giornale le parole del presidente egiziano mi pare che sia sulla stessa linea e forse lire e quando si va a guardare il terrorismo in questo questa luce ovviamente difficile noi incominciare a dire da dove proviene la minaccia chiaramente chi sono i mandanti e allora ovviamente uno scopre che da noi e se l'avete diffuso e dall'altra parte non c'è nemmeno l'ombra
E qual è il rischio intanto di questa azione può essere almeno quello del tanto paventato di Capri fra Stati Uniti devono perché su questo argomento speriamo naturalmente separati e piuttosto portati a dividere le nostre idee in Ossezia
Allora se non si vuole ricorrere al mezzo militare giustamente deprecato perché e in mezzo il più violento del potere
E stilisti pare un fenomeno di questo genere certo dovrebbe trovare una forma di Druso maggiore è un deterrente come esiste per le normali azioni operazioni militari se questa è una guerra
E per il tipo di guerra nucleare a cominciare abbiamo una distorsione è un deterrente
Io chiedo che Secret Garden che si possa penso si debba studiare qualche cosa per diciamo che strade e aprire una forma di deterrente contro questa norma
E d'altro canto noi abbiamo ancor ricordarcelo un'alleanza che è l'unico foro ancora o politico allargato integrato e dotato di uno strumento militare integrato a sua volta quindi un organo operativo informativa
Naturalmente invece molto spesso cerchiamo delle soluzioni Forsin certe
Organizzazioni che saranno senz'altro valide come
La c'è come l'UE ed altri la che forse non hanno quella completezza e quella diciamo
Totalità di di mezzi e politici e militari che è l'alleanza fra cioè mi pare siamo un pochino messi sul piano che ci lascia per forza coi costretti a vedere i problemi da un lato
Sono nazionale e quindi alle donne risolvere sul lato esclusivamente lascia e questo forse crea quel problema delle famose missioni che prima prima accennato invece Ruggiero e che da qualche difficoltà per poter inserirli dei ribelli
Il secondo aspetto
E vorrei citare la gestione delle crisi
Caligaris sviscerato il problema esaminando i modelli internazionali modelli nazionali le varie carenza il nostro istituto e qui cado sul la proposta del Consiglio di sicurezza
E tanto per rispondere
Allulli e per rispondere anche quello che ha detto prima l'ambasciatore Ruggiero io
Vorrei non pur corso puntualizzare che il Consiglio supremo di difesa non è certo loro a cui si può pensare si affidino la gestione delle crisi per la sua stessa costituzione il professor Manzella qui presente
Partecipo poco tempo fa tavola rotonda sul bisogno di più e mi pare che dice delle cose molto sagge molto precisi sulle sue funzioni sulle sue
Proprio per la sua capacità di azione e in che settori eccome sulla sua utilità necessità
Ma anche sulla sua peculiare diciamo struttura che lo pone in una vende diversa è la situazione lì cioè raffigurante il presidente repubblicano
Che si pone come garante
Nei riguardi del governo nei riguardi del Paese riguardi le forze armate e mi pare che abbia questa possibilità e capacità di poeti diciamo indirizzare una linea direttrice
Di pensiero e e politico e politico militare
E potere quando volare tutte le forze necessarie in questa direzione allora a un certo momento questo Consiglio per la difesa può veramente avere una sua funzione e giustamente mi sembra è stato
Piuttosto rivitalizzato e reso più frequente le sue riunioni ma ripeto il problema
Non
Può essere visto come essendoci questo organismo non possiamo creare concluso il giro o viene difficile tornare in Consiglio di Sicurezza occorre
Complesso e complicato
Vedere come si possono gestire questi sono due cose separa e a proposito di nuovi strumento istituti da creare
Vorrei solamente sottolineare che siamo sempre attenti ai tempi lunghi quando si vuole fare un organismo utile e necessario al perfetto funzioni bene ci sono delle leggi sono dei testi dell'appalto alle quell'inciso del alla qualche volta mi sembra invece che nel nostro Paese noi siamo sempre di scarsa memoria cioè a un certo punto creiamo una certa organizzazione creare un sistema poi o per stanchezza o perché diventa routine o perché quello che viene dopo se ne è dimenticato tutto si ritorna e siamo sempre all'anno zero
Mi faccia quanto ha detto l'ambasciatore Ruggiero nel mille novecentottanta sono stati dati dei documenti e degli strumenti
Per me è più che tornei per gestire la crisi
Quindi esiste o le procedure per la gestione delle crisi e sono dei documenti delle presenze così
Esiste uno strumento eccezionale di Forte Braschi lasciamo stare se adesso scopriamo che lontana ed è meglio fare una sala operativa Palazzo Chigi questo è un problema abbastanza semplice abbastanza facile da risolvere ma se abbiamo degli organi decisionali per le crisi esterne per le crisi interni per le crisi esterne c'è il Cops comitato politico strategico eccelle BPM lucro politico-militare per le crisi interne c'è il Cis che vuol dire forma
Allora ci sono varie riunione d'emergenza allora la mia domanda è questa
Non sarà meglio forse fermo restando che bellissime queste cose giustissime la può essere un piano a lunga scadenza solo programmazione Lovers non sarà meglio forse vedere come credo che sia in atto
Di perfezionare integrare
Questa documentazione questi strumenti per esempio
A Palazzo Chigi mi pare sia ormai definita l'allestimento della stagione forse sia terminato si attende di vedere quali
Chi la gestirà perché è ovvio che essere un organismo che funzioni permanentemente non è che si chiama ogni volta il vertice si discute il vertice arriva quando necessario ma c'è questo gruppo di funzionari di vario tipo che lo preparo
E allora ecco che penso che a un certo momento il problema sia quello di veramente purché non far decadere certe cose mi sembra un pochino come quello che succede spesso
Dei nostri reparti una super comando di una cunetta è regolarmente fa capire il discorso iniziale che prende lo strumento ormai in decomposizione
Ne farà uno strumento lucida perfetto e quando la firma il saluto di e se ne va fa capire chiaramente che lo darà in mano a un disgraziato io rovino di nuovo e lo farà ricadere nel del del nulla e c'è c'è un po'questa c'è questa questa per senza allora dico forse ripeto noi abbiamo fatto tanti sforzi certe volte poi non abbiamo la contabilità di mantenere questo sforzo in faccia
Passo al secondo argomento che sono i vertici militari e anche qui Calligarich ha fatto l'esame anche
Documentato di tutti i Paesi
Più vicini ha fatto un grosso excursus storico sul sul fatto delle i vertici e ed è evidente che i decreti delegati del sessantacinque
Beh solo una cosa ormai veramente al di fuori del tempo anche se pensiamo e ancora oggi una
Un ministro c'è il marò ventinove reti cioè quattro navi sono giorni Giacinto ufficio interno diciannove direzioni generali io vorrei sapere se si può comandare a ventinove Marini
Io vedo Calligaris che perfetto cioè l'inglese sa che esistono sparo contro in tutto organizzazioni che preveda trentacinque reti
Tanti le compagnie Katrine cito plotoni di Battalion tre cinque compagnie e via di questo passo non si va mai oltre questo
Allora elogio che c'è la necessità e quindi il disegno di legge che adesso è stato presentato risolve deve risolvere con risolverà
Magari faticosamente avrà naturalmente tutte le difficoltà per essere approvato per essere modificato ritocca
Ma per me la cosa è più difficile dove sarà tanto riuscire a definire questi vertici militari
Ma sarà difficile cercare diffondere le strutture periferiche come previsto all'articolo di questa legge che dice di organizzazione periferica logistica e amministrativa osservando il criterio di accentuarne l'impostazione unitaria
Non sto a parlare molto su questo perché ci sono tanti spenti in questa sala ma ne siamo ancora forze armate con sette dividente gioviale in quattro progetti ventitré degli oneri del piano casa nell'articolazione e gestione amministrativa
Minuta ciascuno dice sulle forze armate abbiamo reso addestrativa che ciascuno i propri fatti in certe cose non siamo riusciti per esempio a unificare le tre scuole di guerra che si dice da anni perché si dice sempre che
Si cita sempre lo spirito interforze che è una espressione retorica
Sempre usata e mai applicato io mi ricordo ero migliore no gioca tanto gioco un maggiore di stato maggiore alla difesa nel mille novecentocinquantotto
E con questi pochi colleghi di Maria dare un'area si parlava di spirito interforze dove lo capivamo perché la ramo insieme
E allora dei fatti fece un documento e sia gruppo devo interforze che ancora gira per i corridoi perché scherzava su questo argomento di questa difficoltà marinai rapitore due dell'esercito Bettinsoli inserendosi nove
Io ormai sono fuori da parecchio tempo ma vorrei tornare in quei corridoi ecco il vigile agire siamo ancora fermi dice la al fatto che in quelli che sono messi insieme con la violenza
Oppure con l'entusiasmo riesco a capire questo problema appena si torna le rispettive parrocchie ciascuno diventa un difensore a scialle neri
La propria forza armata e tira fuori lo spione di Kabila che è un po'insicura agli italiani e che quello che veramente difficile risolvere molti problemi
E bisogna vedere l'Inter in
Arrivo al vertice politico
Ovviamente in parallelo ai vertici militari occorre definire poteri competenze alle sconsiglia deliberazioni politico costituzionale
E di rapporti di comando e dipendenza tenendo presente specialmente il fatto più paesi dove non si può avere addirittura dei casi di una e conflitto USA incatena nato quindi cambierà che italico Padova già diciamo sul piano nazionale che fa tutto un altro un'altra linea
C'è qui giustamente sono adesso io ho una grossa carenza legislativa che è stato avvertito l'analisi recenti è stato citato
E che investe rispose provando a livello sia politico sia tecnico militare
Se non si arriva a una definizione chiara questo punto
Proprio delle competenze delle
L'esigenza di questa direzione politico-costituzionale oltre che al costo di attenzione spinta
La ridere posseduta fare le cose o
Con un po'di confusione o ricorreremo un po'all'italiana alla improvvisazione
Per concludere posso dire che non è un libro da leggere un libro a meditare e non solo da parte di esperti e responsabili perché i problemi della sicurezza della difesa solo parametri essenziali io
Per il futuro sviluppo del paese e per la sua crescita responsabile
Allora quindi serviranno nuove leggi struttura organizzazioni ampiamente proposte messe in luce degli autori se non si perviene a una specie di linea di comportamento chiaro e lineare cogito il nostre vocazioni che ormai sono dette quasi giornalmente quella tra antica quella europea Istica quella mediterranea
Se non siamo lo strumento militare valido per supportare questo tipo di impostazione e se manca un clima nazionale che fornisca l'ossigeno ossia per parlare un po'alla cinese se no come vediamo questo mare in cui nuota questo brutto pesce di cui stiamo parlando
Questo è il punto
Allora mi pare
Che forse questo
Lei però nel senso che un quarto capitolo e non vorrei che poi usava il terzo libro prendendo
La scultura mescola commenta perché ci sarebbe da fare
è un paio pallino in una conferenza di qualche tempo fa Arrigoni vi disse che in un Paese democratico il consenso
è una componente fondamentale dell'equazione strategica senza il consenso è largamente maggioritaria del regime pubblica è difficile fare una politica di sicurezza credibile sante parole ora ecco il
Noi cerchiamo di sistemare tutte queste belle cose vertici dodici sicurezza dell'arciprete Biagi relazione
Ma qual è questo che pure in questo nostro Paese a me sembra che dal Messia oggi si è informata o molto poco attenta ai problemi della difesa e della sicurezza
Sia eccessivamente emotivo volete incardinamento influenzate dei mezzi di informazione
Io sono ancora sotto la vergogna del termine paura che la televisione ha citato almeno un centinaio di volte per il caso celebri e per quei due missili stanchi di Gheddafi
Il termine giornaliero che misura che suonava dappertutto era la paura di la paura di la paura di eccetera eccetera
Sarà anche vero ma mi pare che forse questo vuol dire che c'è una certa top divisioni non c'è una non c'è una non è possibile che si crei qualche cosa ecco che sostenga questi sforzi che può fare un vertice se non c'è l'opinione pubblica che tra l'altro viene martellata giornalmente
Da Marsiglia dimostrazioni da dal concetto di una pace ogni costone pacifiche non è diciamo volontà di pace è un pacifismo deteriore deve dire retorica della pace non cultura della pace come qualche volta
Si dice
Per cui poi troviamo ad affrontare l'obiezione di coscienza come rifiuta i doveri del cittadino o l'obiezione fiscale come espressione pressione del disarmo o peggio ritirerebbe troppo spinti forse verso la voce del design
Dimentica in questo clima si deve operare per raggiungere il vecchio difese e direi che questo è il prezzo politico che era per da pagare per far fronte a questi tre vocazioni come ho detto prima tante caratteristiche ricorrenti
Dovremmo ricordarci che ha siamo un Paese circa sessanta degli abitanti
Siamo in sette offre presi disagi e mordace diciamo tutti i giorni che abbiamo una particolare posizione geostrategica cerniera fra il centro e il sud Europa bastione del fronte ed un fianco sul lato e questo punto verso l'Africa
Le diarie e qualora che questa nostra situazione questo nostro
S in questo momento a questo nostro Paese media potenza codici più sostenuto aveva scritto
Decida
L'obbligo di studiare questo problema e di pagare conseguentemente ripeto il prezzo politico militare per far finire a questa nostra vocazione grazie
Grazie generale loro la parola professor Manzella e colgo l'occasione assonanza dei nomi mi richiama questo di ringraziare il senatore Spadolini per la sua presenza Manzella parla come professore
Sì
Sì lo vedo colletto questo libro con di Recco o di divertimento ecco se possiamo o mettere delle note frivole in in un discorso che logicamente giustamente
Ha toccato toni no
Importanti della nostra vita comunitaria
Loreto divertimento perché nonostante che i nostri amici Caligaris Santoro abbiano un po'giocato a cambiare le parti come avviene in certi rappresentazioni di Otello in covi alternativamente una torretta Otello la sera dopo gli agguati ancora pellicce
Ecco tuttavia leggendo il libro si vedono certi e filoni certi filoni i e culturali e che si sovrappongono ai due autori e tutte e due a un certo punto su costretti a scontrarsi con questi filoni dico quello di politiche internazionale dico quello di politica
Costituzionale dico quello della scienza dell'organizzazione militare dico quello più propriamente tecnico strategico
E direi anche i due che sono sotterranee nascoste rimandati ad un libro futuro il filone delle delle procedure finanziaria della difesa alle risorse il discorso sulle risorse e anche quello che cui si riferiva
A Ruggero poco fa quello o il rapporto il rapporto industria e difesa che così e così centrale così importante in un discorso
In un discorso
Sulle nostre sul nostro sistema sistema difensivo
E allora ecco io non lo so si forse la la cultura diffusa nel Paese è data dalle interviste ai lampedusani amici ma non certo abitante di Stalingrado d'Italia
Ma o ma forse forse più veramente e la cultura della difesa alla nuova cultura la difesa e data
Più pienamente e più veramente e da libri da libri come queste uso cultura non nel senso di moda di di Diego di ecosistema di di nel senso riduttivo micro ambientale ma cultura nel senso classico dell'espressione cioè la capacità di legare un tema specialistico alla alla storia del proprio tempo ed al concorso che tale storia danno danno altri saperi danno altre
Altre scienze
E allora
Mi pare che e e noire al di là
Al di là del travestimento dei due dei due autori dobbiamo inseguirli un momento e brevemente questi questi filoni inseguire come hanno fatto del resto
Gli amici che hanno parlato prima di me inseguire
Il filone te della della politica internazionale
E e e cogliere quello che Caligari sessanta ora lo stesso o un momento e e e con diversi accenti i dicono e toccano cioè l'uscita l'uscita dell'Italia
Dal complesso del marsupio da il marsupio nato ecco che che che li col cullata che cullava la nostra politica internazionale di politica internazionale protetta mi pare che a un certo punto fusa con
Dice finisce
Dice dice Santoro ecco questa questa rivelazione che la politica italiana fra del fronte sud
Fra del del fronte del fronte sud e in cui ritrova un'identità che non è però un'identità antica a ebbe anzi vecchie più identica all'identità vecchia di una supposta vocazione mediterraneo ma più semplicemente e l'identità di una potenza industriale che concepisce la sua politica di difesa in adeguamento alla sua protetta proiezione industriale e politica nel Mediterraneo
E se è vero quello che che hanno che hanno detto Andreatta e che ha detto
Ruggiero che questa politica mediterraneo mediterranea a dei momenti di i isolamento ebbene su questo punto e importante lavorare
Perché non è mica detto che gli amici francesi e e e debbano subire per sempre il loro comprò Complesso o de de del Nordafrica
Detto che gli amici spagnoli Chirac sono entrati e il nella NATO o per rimanere con le mani in mano non è detto che gli amici inglese nonostante il problema di Gibilterra abbiano dimenticato il Mediterraneo ora questa questa Europa
Questa proiezione europea
Nel Mediterraneo o certamente può agire da interposizione rispetto ad uno scontro o nel Mediterraneo che ci trova per molti versi e scontenti ci trova ci prova scontenti perché non lo scontro non ritroviamo con ragioni di identità europea e ragioni di identità di identità
Italiana
E direi che questa
Accentuazione che ha fatto il nostro libro bianco del mille novecentottantacinque sullo fronte Sud su questa su questa missione al Sud e una una curiosa contraddizione sotto certi certi punti di vista perché una politica della difesa che
Si è caratterizzata per una precisa fedeltà agli obblighi dell'alleanza tuttavia non è arretrata minimamente nel momento in cui a posto elimina in crisi certe certe tradizionali catene gerarchico certamente tradizionali catene di comando della della NATO che una visione e bigotta
Direi di questo di cui di queste Line sei
Avere vola avrebbe voluto preservare per l'eternità
La la la la missione a sud significa anche qui visto che stiamo nella NATO in un ruolo attivo e e che abbiamo la capacità di vedere gli interessi e nazionali veramente nazionali che ci sono che ci sono nel nel Mediterraneo Cuciniello burle elaborazione che si è contribuito a dare alla al fenomeno del terrorismo e dal punto di vista tecnico il fenomeno del terrorismo come lo diceva Corsini come forma diversa di guerra condotta con altri con altri mezzi attraverso un una una una diffusione di potenza tipica in fondo ha radici lontane e le radici lontane dove dove sono sono nella della sconfitta della Francia e degli Stati Uniti cioè dagli eserciti convenzionali nel nel Vietnam e nella sconfitta di Israele nel Libano
E nella sconfitta dell'Unione Sovietica in Africa e in Afghanistan laddove e eserciti convenzionali si trovano combattuti dalla guerriglia cioè da forme diverse
Di forse forme diverse di guerra e poi e per per trasposizione e trasposizioni diverse
E e per culture diverse danno danno luogo al fenomeno al fenomeno terroristico ma vediamo un momento per un per non per non per non allungare molto il discorso a quello che dicevo il il filone di politica costituzionale che qui che qui estratto estratto è stato revocato che nel libro è che attraversa se tutto il libro sia la parte di
Che Santoro sia sia la parte
Di di di Caligaris e qui in questo filone di politica costituzionale che cosa avviene
E veramente prepotente alla ribalta viene questa questa straordinaria arretratezza delle delle strutture parlamentari i classiche delle strutture
Direi della democrazia a in parlamentare rispetto al fattore tempo rispetto alla necessità e alla capacità di prendere delle decisioni nei tempi che non sono certo o imposti o manovrabili dal calendario parlamentare o dei tempi di delle verifiche in corso delle elezioni
E regionali che che sono sempre all'angolo della strada in Italia ma ci sono imposti da fattori completamente Esterni Esterni alle nostra all'anno al nostro alla nostra vita
Interna
E quindi e da questo punto di vista a ripensare ripensare le garanzie democratiche e garanzie che e
E probabilmente in molti e svolte in molta svolte non possono essere più date come scrive la Costituzione dal Parlamento e allora forse ecco in questo in questo senso
O accolgo le le le sollecitazioni che venivano da Ruggero sia pure nel
Nel temperate da da corsivi cioè il Presidente della Repubblica come organo o permanenti presenterà con la Repubblica in Consiglio supremo di difesa come
Organo permanente che sia in grado di garantire la normalità democratica delle decisioni di emergenza che possa prende
Ore il il Governo ma naturalmente il il tema non esaurisce quello chimico su cui Caligaris Santoro si
Sì sì qui induce indulgere apparecchio quello tecnico o della del del Consiglio di crisi della della necessità di avere di avere una strumentazione e pratica
A e e concretamente efficiente che muto rischia gli organi decisionali politiche i politici
Di informazioni in fondo molte e delle delle traversie politiche nostre nelle nelle nei due o tre episodi di crisi che si sono avuti
Sono stati trovò carte
Dallo sparpagliate Into della della informazione dalla a casualità dell'informazione dalla a e mancanza di un centro di analisi critica delle informazione ad un certo punto o ricordo che l'addetto militare al Cairo non poteva comunicare al momento dell'Achille lauro collo ministero della difesa semplicemente perché non aveva un telefono abilitato alle così internazionali e due telefoni abilitati venivano giustamente d'altra parte prioritariamente occupati occupati e dalla dalla dalla dalla dall'ambasciatore Ezio Beltrame che ve soccorso anche
Anche anche
Piccole
Piccole cose di questo di questo di questo di questo tipo e quindi io apprezzo opere per il Polo sforzo e la puntigliosità con cui Caligaris parla della strutturazione in caverna o i non caverna di questi di questi di questi sistemi è il discorso che poco fa faceva
Corsini sulla distanza di Forte Braschi o di o di o di o del o di Palazzo Chigi rispetto ai soggetti e i i soggetti decisionali ma
Temi ancora di più alto momento emergono di momento costituzionale intendo dire emergono libero quando per esempio City libro chiede ma che ordina la ritorsione la rappresaglia ritorsione rappresaglia sono concetti che fanno parte giuridicamente del paradigma di una crisi oppure già impingono e rompono nel concetto di guerra con il tutte le
Le le restrizioni i costituzionali sono temi sono temi alti che devono entrare nella nella nella nostra cultura direi che devono entrare urgentemente mentre
Mentre già esce un libro del libro di Nino Cassese parla di tutto tonale Dellera
Dell'era nucleare e e importante e che noi e e decidiamo o su queste su queste procedure una volta per tutte non ci accontentiamo del nostro o diritto della nostra Costituzione ma militare materiale perché a un certo punto questa Costituzione militare materiale potrebbe essere fatta anche di spezzoni della legge del mille novecento trentotto che i nostri amici hanno citato con come dire con a a ai agghiaccianti il revival di soggetti politici come quello del Duce ormai usciti dal nostro sistema costituzionale
E e l'altro l'altro problema l'altro filone e quello della
Dice direi di scienza dell'organizzazione di scienza dell'organizzazione
Militare il giustamente nel nel libro si fa una una descrizione molto accurata tra il meccanismo o decisionale politico vero e proprio e invece il il meccanismo o decide la linea la linea di comando la linea la linea operativa che porta le decisioni sino alle alle alla sua alla loro alla loro effettività e qui il
Il il problema a della linea di comando va veramente e sottratta alle diatribe che ancora chi legge per esempio i i i i verbali del della commissione difesa del del Senato
Ho a una sensazione a una sensazione agghiacciante di e di lontananza di questo di questo dibattito dalle cose normali ovvie
Provate in e provate con con una accuratezza
Degli ordinamenti reale dei nostri amici traggono dalle dalle grandi delle grandi democrazie il la visione trinitaria
Come ha detto il ministro della difesa dell'ultimo intervento alla al al Senato è ancora una una visione dominante e e e e sembra una
Di Scipione tale che ogni tentativo che si faccia in una direzione diversa soprattutto per quanto riguarda
Il sia i vertici centrali sia i vertici periferici sono sempre
Dei momenti e i sacrileghi sacrileghi di tradizioni sacrileghi e di di Autonomie che andrebbero meglio meglio meglio meglio riposte
In bagliori poste infine ecco e allora qui e entro e e mi avvio alla conclusione entro o nel in uno dei temi dei temi sotterranee che è il tema della della procedura della procedura finanziaria il senso di questo disegno di legge che è stato rievocato o poco fa è proprio quello di legare le responsabilità di vertice di superfici
A momenti precisi e di programmazione finanziaria di allocazione di di di risorse il l'idea che e il il meccanismo militare debba a a un certo punto compiere prima di tutto o una ho accanto ad un'opzione strategica anche un'opzione un'opzione finanziaria dev'essere assolutamente dominante come è normale negli altri negli altri Paesi ogni missione operativa l'idea l'invenzione della missione operativa interforze che fa il libro
O bianco dalla difesa del mille novecentottantacinque a che cosa significa significa la possibilità di dare e all'apparato visitare è al Parlamento
Uno strumento di verifica di verifica immediata di costi e benefici in relazione alle risposte che il nostro apparato deve dare
Deve dare alle
Alle alle minacce alle minacce che che c'è infatti ho visto che per esempio a proposito della della come Tura che che della difesa la vera cultura della difesa è quella che si va a imponendo o nonostante
Nonostante le le le le le pittoresche distorsioni che ancora che ancora impegneranno in in televisione o in altri parte
Vedo fuoco come la Commissione tecnica per la spesa pubblica a dedicato al settore della difesa un impegnatissimo un impegnatissimo o capitolo con dati comparativi che certamente
Nel pubblicazioni che
Andreatta ricordava poco fa saranno saranno saranno ripresi e approfondite e approfonditi mangia per esempio il
Il cast e uno uno dei temi annuali del del cast sia pure aggiunto all'ultimo momento grazie alla alla
Al come dire lo stato maggiore difesa e alla e allora comandante della casa del generale danese è stato proprio duello di di di di cogliere il il
Il il valore finanziario consentitemi questa espressione impropria delle delle missioni delle missioni operative operative intercorse
Ecco io qui e davvero davvero concludo con questi e espunti e disordinati rispetto alcun libero o che e
Che smontato e rimontato secondo questi filoni e già e
Più che un
Uno studio già un trattato nel senso nel senso nel senso classico della dell'espressione concludo naturalmente
Allacciandomi a quanto diceva diceva Ruggero eccome eccome speranza che il trattato venga venga completato con
Con le cose che riguardano il rapporto o tra a la difesa e l'apparato industriale del nostro del nostro Paese Ruggero parlava di questo Comitato Difesa industria questa
Quest'invenzione del mille novecentottantatré che ha dato che ha dato dei dei dei risultati e importanti ma
Ci sono dei punti da approfondire come il problema della ricerca e della produzione nel campo delle tecnologie di punta mi pare che Santoro Caligaris tutte e due
Parlavano no credo Caligari si parlasse della necessità di stabilire un direttore della ricerca interforze che mi pare un'idea assolutamente e e straordinari e da e da e da coltivare
E poi i minuto condizionamento tre programmi i della difesa i programmi industriali tenta una difesa
La ripartizione delle competenze tra Stato maggiore difesa della direzione nata nazionale e degli armamenti e poi vedere anche qui concordo con quanto diceva Ruggero sulla
Sulla già giardini mentre in realtà di una collaborazione molto stretta tra difesa Difesa ed Esteri io credo che e se si facesse uno studio per esempio sui memorandum nuovo a Understanding cioè più sulla su questi su questi accordi in materia di forniture di sistemi d'arma o di trasferimento di tecnologia allora si vedrebbe una forma di politica di politica estera assolutamente e assoluta vent'
E importante e per lo meno o di una importanza equivalente a quella dell'assistenza tecnica cooperazione allo sviluppo su cui i nostri due autori invece invece si sofferma no col Comitato industria difesa con l'istituzione un consigliere militare
Con la stessa a rivalutazione della posizione dei ministri di di fede alla difesa europea in seno al all'UE io con la collaborazione stretta in seno alle PG soprattutto i momenti in cui veramente la il
La le tecnostrutture non solo la tecnostruttura ma anche il il duopolio politico già diciamo questo esteri esteri difesa e pienamente e pienamente e pienamente
Operante centootto cioè però allora
Non tutto anzitutto
E stato è stato è stato fatto
E il noi critici delle istituzioni ITC
Dell'apparato dell'apparato militare noi ci troviamo o in una situazione direi un po'o strana in questi ultimi tempi noi abbiamo visto che la politica
Una certa politica affatto la sua parte con il libro bianco con le notevoli aggiuntive con
La costituzione e la forza di intervento rapido col disegno di riforma dei vertici militari con il Comitato industria e difesa con l'avvio della ristrutturazione logistica comunque certe scelte
Che che che affidate al pavimento ma a è già stato un atto o coraggiosa affidare al Parlamento per una scelta come quella sull'aviazione
Di Marina ecco giuste o sbagliate questa politica accetta un grosso blocco di decisioni politiche
E che aspetta cosa e aspetta aspetta una mutazione del reato dall'amministrazione militare aspetto è quello che con parola orribile ma come necessario concetto cerchiamo implementazione
E su questo il giudizio severo o che
Che danno Caligaris e Santoro a molte possibilità di essere condiviso
Grazie con tre Manzella
Al comma di Malta
Dunque anche io aggiungo la mia voce alquanto è già stato detto da ciascuno degli oratori che mi hanno preceduto e cioè il ringraziamento
All'Arena per avere
Promosso questo studio e soprattutto agli autori a Carlo Santoro e Luigi Caligaris vederci dato un libro molto denso
Molto ampio molto rigoroso della documentazione nel confronto ma anche straordinariamente stimolante invernale immaginazione fantasia delle proposte che il voto a
Su una tematica molto ampia che come è stato detto
Vada alla classificazione secondo il professor Santoro d'Italia come media potenza regionale con le responsabilità che ne conseguono e cioè la centralità strategica italiana nelle Mediterraneo italiana
Luigi Calligaris
All'esame critico delle linee strategiche della nostra politica
Di sicurezza
Alla precisazione in tutta la sua globalità di questa politica
Dei coordinamenti delle sinergie che essa solleva fino alla visione comune in cui deve esprimersi con conseguente approfondimento dei sistemi di decisione coinvolti sui quali
Deciderò desidero particolarmente soffermarmi in questo mio brevissimo intervento
Caligaris prende in considerazione i sistemi di decisione e di gestione delle crisi
Degli Stati Uniti della Repubblica federale tedesca della Francia della Gran Bretagna
Oltre a quelli internazionale delle Nazioni Unite e al sistema
Dell'Anna
Per la verità per quest'ultimo
Sono rimasto molto colpito e ti non lo potrebbe di una citazione che fa Luigi Calligaris tratta dalla conferenza annuale dell'istituto di studi strategici che si è tenuta
L'anno passato mi sembra a settembre a novembre a Berlino in cui a proposito del processo di decisione Granato cito testualmente si dice proprio la gestione della crisi
E la Conte la condotta delle operazioni in caso di guerra sono tra i talloni d'Achille della NATO tanto è vero che molti sostengono
Che pur se essa fosse informata in anticipo di un'eventuale aggressione non riuscirebbe a reagire nei modi e nei tempi previsti il che per la verità induce a qualche
Come dire considerazione
Malinconica
Essendo fondata la strategia difensiva difensiva sulla repentinità dell'attacco dell'avversario e non perché la funzione
Di un uomo politicamente ed è giusto medie come io sono insomma di dare un po'ragione a tutti ma solleva diciamo così da una esasperata situazione di critica
I nostri centri di decisione se quello Granato diciamo così che un po'espressione per quello che dirò di qui a un momento per quanto benedice
Molto più documentatamente Calligari su un po'l'espressione dei centri decisioni nazionali e cioè come il problema non sia solo e tanto quello di risolvere nell'ambito delle procedure nato quante soprattutto aumentando l'efficienza dell'indecente decisioni nazionali anche se aggiungo subito
E Caligaris lo dice qui il problema non è solo di ordine come dire istituzionale quanto è di ordine politico cioè di una aumento diciamo così dei punti di convergenza di volontà politica nell'elaborazione nel caso specifico nell'aggiornamento
Di una linea strategica e così via
Per quanto riguarda l'Italia
Vorrei partire dalle cose semplici cioè Britney dire dalle cose ovvie e cioè senza nulla togliere
Ai compiti del Presidente del Consiglio
Sancire l'articolo novantacinque della Costituzione resta il fatto sempre in base all'articolo novantacinque della Costituzione che ciascun ministro responsabile individualmente degli atti del pubblico ministero e quindi credo che in questo inquadramento sia difficilmente
Sì è difficile da negare quella che è la specifica competenza e responsabilità nel campo della politica estera del ministro degli Esteri nel campo della politica a difesa del ministro
E credo che l'eventuale perché proliferazione di centri di decisione non sia un problema da chiarire sul piano istituzionale essendo chiarissimo quanto sia un problema eventualmente da regolare sul piano politico una volta che questo problema posso affiorare opposto esprimersi
Vi è invece una verifica
O se si preferisce
La constatazione di una carenza nel quale ovviare
In materia istituzionale
Sulla quale specificamente Luigi Calligaris si intrattiene
E a questo proposito mi sembra che gli avanzi già molte di queste sono state
Citati a mia volta li prenderò con qualche integrazione sono state avanzate proposte ti grande interesse
Perché partendo dalla base del suo ragionamento la prima di queste riguarda la formazione stessa di una cultura politico-strategica
Per la quale indica nel governo l'organismo che potrebbe stimolare a questo riguardo la attività perché questa cultura politico-strategica vadano recandosi ed approfondendo sì i fondi libro
Testimonia vorrei dire per quanto quindi è stato detto
Di una certa carenza di cultura specifica esistente nel nostro Paese io parlo per quanto riguarda il parlamento nel Parlamento è lo specchio fedele del Paese non credo di offendere nessuno se dico che questa constatazione
Di un certo ritardo culturale una constatazione è un dato di fatto non è un'opinione non è un giudizio
E quindi è interessante questa invito che Caligaris rivolge anche al governo per rafforzare e allargare
Questa cultura politico strategica del nostro Paese stimolando l'attività nelle sedi accademiche più qualificate come ad esempio le università
D'altra parte già il ministro della difesa Spadolini
Aveva avanzato a questo proposito in occasione da sua prolusione di quest'anno al centro gli Alti Studi la difesa delle proposte molto interessanti
Per fare del di questa istituzione del Polo la cultura della difesa nazionale come gli ha detto in collegamento questo mi sembra appunto nel riprende quanto dice Calligaris non solamente con le scuole
Di guerra delle forze armate ma con il mondo accademico oltre che ovviamente convinti tutti stranieri specializzati del duello di Londra quello ha quindi francesi che costituisce
Mi sembra anche meritevole di approfondimento la tesi seducente di qui vorrei proprio seguire la la consecutio logica conclusione risposta e cioè la tesi di seducenti dicevo di costituire in ogni ministero interessato Cellule di pianificazione intellettualmente credibili
Funzionalmente autorevoli impostati egualmente e messo in collegamento tra loro e sottolineo due punti che mi sembrano di grande
Rilievo gli altri due essendo cioè intellettualmente credibili e funzionalmente autorevoli beh la conditio sine qua non per fare delle cellule che non siano il cimitero degli elefanti né che siano vi talmente inserito invece nella vita viva
Nella vita reale della specifica amministrazioni in cui esse dovrebbero essere inserite ma impostate egualmente evidentemente vi sarà una specificità tecnica per ciascuna amministrazione ma la identità mi sembra non deve arrivare al punto di non prevederne già in coordinamento e quindi la necessità di lavorare e insieme e secondo
Questa descrizione suggestiva
Questo consentirebbe il formarsi di una corrente interministeriale di pensiero come premessa della più impegnative avete interministeriale di pianificazione
Il problema del coordinamento dello scambio di informazioni della documentazione di esperienze dell'elaborazione di una posizione comune mi sembra che esista
E che in modo specifico esiste per quanto si riferisce poi due fondamentali ministeri cioè il ministero degli esteri e il ministero della difesa
Con questo non sottovaluto affatto quanto a questo riguardo
Già esiste in ambito di coordinamento è stato citato l'ufficio nato del ministero degli esteri in coordinamento mi sembra gli occhi nomi d'ufficio aperto mi sembra del ministero della difesa ma comunque
Io credo che questo discorso che si può eventualmente per il coordinamento con quelle che sono poi del diniego Trenti del modello generale allargare anche al ministero dell'Interno e al ministero del tesoro è un punto di grande rilievo che merita di sottolineare
Non perché ripeto siamo all'anno zero ma perché certamente credo che si possa riconoscere che gli è ancora molto da esplorare da scavare da inventare e quindi da realizzare inquisito contanti
Sono piuttosto eccitante invece problemi procedendo appunto nella costruzione se ho ben compreso il progetto
Che viene presentato dal diario di carenze italiane confronto cooperativa comparativo con gli altri Paesi
Altri quattro in modo specifico sono piuttosto eccitante per quanto riguarda la strumentazione della politica della sicurezza ai livelli superiori in quattro comitati interministeriali comitato
Per
La politica estera comitato militare comitato
Per la politica interna e Comitato per la politica economica
Preceduto ciascuno dei dei diessina simili livelli dal ministro rispettivo e questo come scheletro della cooperazione interministeriale per aree funzionali
Perché
Io credo che questo è tutto una materia lo dico di qui un momento in modo più specifico che va rimeditata e approfondite
Credo che
Comitati di ministri comitati interministeriali
Ci sono andati creando disordinatamente
E così come vengono proposti questi quattro sono un'aggiunta a quanto già esiste e quindi non una razionalizzazione mai né con le situazioni
Il timore di un ulteriore elemento di
Confusione
Mi domando allora se non vi sia la possibilità di affrontare e risolvere la materia del coordinamento
E della gestione
E rivisitando gli organismi che sono stati creati
Non
Dico nulla discorso da solo meriterebbe
L'approfondimento del tutto specifico
Sul consiglio
Supremo di difesa
Dico solo in termini di ricordo che quando sua assunta una decisione
Molto impegnativa dal nostro Paese in materia di euromissili
Nella procedura di decisione che fu promosso dal governo ostilità
E una tappa fu rappresentata estremamente qualificante evidentemente fu rappresentata dalla discussione che fu un salto al contributo supremo di difesa specificamente su questo punto
Cito per memoria ma credo che la memoria
Sia di tale natura che consenta
Data l'ardore spunti forse dinamici diciamo così che valgano a mettere in moto ulteriormente la nostra riflessione la nostra fa
No mi riferivo piuttosto
Al centro decisionale decisionale nazionale
Supportato dal Comitato politico nazionale
E dal Comitato politico strategico
Cioè mi riferisco
A quegli organismi
Che avrebbero anche per certi versi il vantaggio di essere la proiezione nazionale di un vecchio
Suggerimento sollecitazioni del consiglio
Atlantico del mille novecento cinquantacinque
E alla loro originaria
Composizione ebbero
Una modifica nel mille novecentosettantasette per iniziativa del ministro dell'interno del tempo Cossiga
E cioè alla primitiva formazione
Il Presidente del Consiglio il ministro degli Esteri ministro della FIP difesa da a da quella data si aggiunse la partecipazione del ministro dell'interno e quindi nulla escluderebbe che domani si aggiungesse
Con me componente permanente quella del ministro del tesoro
E con una eventuale ipotesi di struttura flessibile che consenta anche una partecipazione permanente o non anche gli altri ministri
Non certo senso per tenere presente un problema certamente di rilievo che scaturente da quella che
è una storia politica
Indigna generalissima né eternamente vorrei dire attraverso la logica e dei governi di coalizione cioè sono d'accordo nella ragione per cui il Consiglio di gabinetto
Non nell'organo proprio che possa essere identificato come se Roncalli gastrici molto giustamente nel giudizio ma credo che altrettanto si deve immaginare e una flessibilità politica per dare il massimo
Di rappresentatività a livello esecutivo che esposto a risultati non necessariamente debba e possa risultare necessario
Mi sembra che questa
Ipotesi
Sostanza non venga esclusa nel libro che stiamo qui esaminando quando il riferimento a queste istituzioni citato
Alla Presidente del Consiglio il tempo cioè a Cossiga di avere
Già lo ricordava Ruggero insomma compiuto questo balzo in avanti diciamo così in questa materia
E quando appunto a commento di questo di questa manifestazione di volontà di quel governo Caligaris esplicitamente dice che in questo modo si sono create le basi sulle quali costruire
E quindi indipendentemente da quelli che possono essere i problemi tecnici del centro in cospicui di costruzione costituzione di Palazzo Chigi piuttosto che ripartire ogni volta da zero
Tosto per ricercare ogni volta
Ecco di avere più fantasia degli altri furti converrebbe questa volta rivela sempre ma moderatamente cioè riprendere in considerazione quello in sostanza che è stato fatto
E che non vedo per quale ragione dovrebbe essere disfatto mentre invece vedo e essendo stato fatto potrebbe essere utilmente potenziato
Tanto più che procedendo per questa strana qui io mi rivolgo al professor Manzella probabilmente potremmo anche utilizzare non necessariamente per queste ragioni ma in questo problema su questa materia che potremmo utilizzare anche la delega al governo che è contenuta nel disegno di legge di riordino
Della
Presidenza del Consiglio dei ministri
Approvato alla Camera dei deputati e ora all'esame del Senato
Come via mi sembra efficaci e dire di riorganizzazione in questa materia l'articolo quattordici della delega al Governo contenute in questo disegno di legge
Lo legittima ad emanare entro un anno norme per ridurre e riordinare i comitati dei ministri comitati interministeriali previsti dalle leggi vigenti secondo il principio di eliminare vedi che azioni e sovrapposizioni di competenze e di coordinare le attività inerenti a settori omogenei di competenza anche se ripartiti fra più ministeri
In questo articolo quattordici peraltro è prevista anche la possibilità livello più basso operativo
Delle nazioni poi con determinate procedure decreti del Presidente della Repubblica per quanto riguarda le norme regolamentari volto a garantire procedure uniformi in ordine alla convocazione certo nell'ordine del giorno e così via di questi organica mi rivisitato
Mi sembra più interessante qualche perplessità sembra sede sia quella delle discussioni di bilancio il discorso sulla una una sorta di relazione annuale unificante diciamo così e quindi piano della politica della sicurezza super voli operativi
Stagne e credo che senza vere il rischio di cadere in quella che caricarsi ricorda se la malattia del Congresso americano cioè la sta flash credo che F chiaramente noi siamo molto lontani per mentalità e questo da questo rischio che quindi essere supportati un po'di più da uno staff di questa materia tanto alla Commissione esteri quanto alla commissione difesa rispettivamente per la Camera
E del Senato non farebbe assolutamente del male a nessuno
Trovo invece del tutto irrealistico quanto Calligaris dice arrivando a prevedere addirittura una riforma della Costituzione italiana in caso di crisi
E di guerra in mutua anche se ho ben compreso come modello quanto è previsto dalla costituzione tedesca che addirittura prevede nelle ipotesi l'impossibilità materiale di convocazione dell'Abbundo stante e del Bundesrat che i poteri vengano esercitati da una commissione mista composta da ventuno in tanti e da undici membri del Bundesrat sostitutiva in tutto e per tutto delle competenze del Parlamento io non sono d'accordo
Ma anche se lo fossi ma non lo sono e comunque per chi fosse d'accordo sull'ipotesi
Di questo genere credo a meno che non sia materia di Bertagna testimoniale ecco ma interne invece di battaglia per realizzare insomma si possa facilmente prevedere che una battaglia di questo genere si perderebbe si perderebbe io credo con una paralisi drammatica dei lavori del parlamento il comma lacerazione profonda
Nel nostro paese per inciso possono prendere dal momento che si parla di riforma costituzionale punto che mi preoccupa personalmente di una proposta inserita
Dalla Commissione Bozzi sulla non di quell'isola che vengono cantante Dalida Anna Parlamento e che
Si riferisce alla possibilità contrappunto innovazione costituzionale di indire referendum consultivi in quelle che vengono chiamate questioni di alta rilevanza politica questo è una lunga vicenda del partito comunista presentato delle sue proposte ma non solo questo partito
Tra queste proposte che era quella di ottocento mila elettori ed un quorum di parlamentari potesse sottoporre al referendum consultivo materia di alta rilevanza politica che si specifica nella proposta comunista che in particolare vista si riferisce soprattutto a taluni accordi politico-militari come alla installazione di sistemi d'arma nucleari
La procedura e rivista dalla commissione Bozzi verso l'insoddisfazione
Dei comunisti perché si prevede che questo referendum consultivo si faccia su richiesta del governo dal meno di un terzo dei parlamentari
E venga approvata dal Parlamento in seduta comune per potere essere sottoposto a giudizio popolare sta di fatto che questa procedura irrituale
Io vorrei dire questa si dice democrazia diretta mi godo questo scivolamento sulla democrazia plebiscitaria in una materia estremamente complessa e delicata anche se vengono invocati tipo in
Realtà costituzionali esistenti costituzione spagnola
E così via mi mi mi preoccupa mi trovo cioè con quei colleghi che nelle Commissioni Bozzi hanno votato contro e che per le memorie di Roma sono stati democratico cristiani repubblicani e il senatore Schietroma riprovevole preti gli altri invece avendo consentito che questa proposta arrivasse appunto a essere tra quelli che vengono presentate al Parlamento ma tornando
Al tema e concludendo mi scuso sì
Offeso qualche minuto di più di quanto immaginarsi
L'esigenza di una visione unitaria e coordinata in materia di sicurezza di difesa
Anima le tartine e le proposte di questo libero
E secondo me risponde ad un'esigenza
è evidente che possiamo verificare anche solo prendendo questo termine impettiti in questo modo appunto di riferimento
Realtà ben conosciute e concrete sulle quali non mi affido però alle grandi confronta azioni che vi sono state ma alcuni modesti dati di fatto
Che non mi affido alle tante polemiche d'improvviso una crisi di governo a questo riguardo sulle questioni di Sigonella di Gheddafi dei missili venti di Pantelleria ma credo che esaminando alcuni modesti i dati di base intestataria
Possa derivarne senza alcuna malizia
La conferma che in fondo tutto non è stato fatto probabilmente in materia di coordinamento in materia di integrazione
Per portare solamente qualche giudizio non credo che vi sia è stata una scelta deliberata pieni quindi vie forse un indizio di una mancanza di coordinamento avviene una costatazione ad esempio che se nel mille novecentottantatré in portavamo dalla Libia
Il dieci virgola qualcosa per cento
Sul totale delle importazioni petrolifere queste nel mio novecentottantacinque salvo dal sedici virgola sette per cento ponendo di gran lunga la Libia al primo posto tra riforma più fornitori di petrolio del nostro Paese
O che l'Ente di Stato su dieci milioni di tonnellate di petrolio estratto nominare il traffico la Libia quattro milioni e mezzo mille novecentottantacinque cioè il doppio per ciascuno di altre aree in cui estrae Nigeria Mare del Nord
O per quanto Egitto per quanto riguarda la lo stesso nostro territorio nazionale
Poco di novecentottantacinque il pensiero e quale devo realizzato il più forte saldo negativo commerciante è stato proprio la Libia con quattro mila quattrocentodieci miliardi
I contatti dopo la Germania con quattro mila cinquecentosettantatré ma che precede il saldo negativo che abbiamo avuto con i Paesi Bassi quattro mila centosessantacinque miliardi
E tra parentesi noto che in quell'anno dell'anno passato con l'Arabia Saudita abbia avuto un saldo attivo di settecentoventuno miliardi così allargando il quadro di una nostra presenza nell'area mediterranea in un modo Ustica dirimente organico poté dire più organico di quanto oggi
Non sia non è
Pienamente comprensibile almeno per il livello delle mie conoscenze perché la Tunisia nel triennio ottantatré ottantacinque diceva trentadue milioni di dollari di crediti aiuto contro i ventisei dell'Egitto interno al Libano vero all'Algeria e al barocco e potrei esemplificare alcuno produttivo esempio perché questo riprende in modo del tutto particolare cioè contattare in quest'area
Priorità solamente intenso tecnico per ragioni strategiche in senso più evidente ed ampio di sette istituti di cultura che vi operano raccolgono complessivamente finanziamenti dallo Stato nel mille novecentottantacinque per una somma di poco superiore ai cinquecento milioni di vite
Ecco io non nel nel nel terminare con queste parole non credo di essere caduto nel peccato di micro management cioè di invasione del parlamento nelle competenze degli Dione dell'esecutivo che Caligaris dice essere una delle delle delle delle come dire dei dei crucci dell'Esecutivo americano è certamente una delle disfunzioni nell'attività del congresso America
Non avevo assolutamente l'intenzione di aderire una strada di micro management ma avevo solamente
L'intenzione se volete un po'secondo una visione
Empirica delle cose di prendere un minuscolo punto di riferimento reale per trovar il nesso una verifica e c'è questa verifica all'ampia materia che è stata trattata in modo così brillante dal libro che qui abbiamo esaminato
Grazie sono finiti i relatori adesso i due autori potrebbero avere la parola in fondo è stata una corona di omaggi che avrebbe dovuto sollecitare il loro narcisismo
E forse tutti conosciamo tutti gli amici conoscono un livello di questo il costo il tutto ma sono state fatte anche alcune aperti alcune questioni e quindi credo potranno rispondo in io non lo in modo meno laconico di quanto il sì avevano inizialmente programmato persone
Io vorrei anzitutto ringraziare
L'onorevole Andreatta dell'Arel tutti gli intervenuti per le cortesi parole che hanno rivolto al volume che Luigi Caligaris e io abbiamo è scritto nel corso di quest'ultimo anno e poi vorrei molto brevemente data l'ora tarda a rispondere ad Adam ad un punto sostanziale che di osservazioni critiche che è venuto dalla interventi di tutti o praticamente di tutti i presenti e cioè quello che si riferisce al ruolo dell'Italia come media potenza regionale cioè questo
Così questa invenzione leggermente strumentale anche io ho fatto nella mia parte con lo scopo di sollecitare appunto anche inquisiti informazioni anche eventualmente critiche sapendo perfettamente che appena si parla di potenti in Italia dati in trascorsi immediatamente riecheggiano momenti di difficoltà vecchie vaccinazioni vecchie ferite
Il collegamento che io voglio fare molto brevemente appunto fra l'Italia come media po'ente regionale spiegherò brevemente cosa intendevo dire con questo con il rischio di isolamento che qui da Gianni voleva Andreatta e poi gli altri mi hanno vendita l'isolamento dell'Italia che l'Italia corre nel momento in cui si può si propone tende ottenga proporsi come una media potenza regionale
All'interno della sua area di irraggiamento naturale oggi o politico come si diceva un tempo che è quella del Mediterraneo ecco il concetto di media potenza regionale è un concetto sì vogliamo che già esiste da parecchio tempo anche la letteratura internazionalistica straniera e che ha assunto diverse connotazioni alcune volte di tipo positivo altre volte di tipo negativo in alcuni casi addirittura una media potenza regionale è stata considerata una sorta di potenza subì imperialista per esempio l'Iran nel Golfo Persico negli anni settanta
Ovvero adesso il Vietnam nell'ambito dell'Indocina nel Sud-Est asiatico cioè potenza delle quali hanno un ruolo superiore a quello delle piccole potenze dell'area e in qualche modo dovrebbero potrebbero gestire per conto delle superpotenze di uno o dell'altro alla sua potenza una funzione delegata agli di controllo oggi regionale
Ora questo è diciamo così un moto interpretare la media potenza regionale l'altro modo è quello che vedete non so sia Andreatta che Ruggiero hanno detto molto esplicitamente cioè dire qui se cominciamo a pensare in termini di media potenza regionale cadiamo negli stessi errori che una tradizione storica italiana ogni tanto ci ha fatto commettere cioè quello di essere sempre a cavallo fra le due condizioni di prima delle piccole potenze ultima delle grandi potenze non aver chiaro qual è il compito preciso identità dell'Italia ma io proprio questo integrata volevo volevamo mettere in evidenza anche con Gigi Calligaris e cioè il fatto che l'Italia in questo momento per una serie di circostanze di fattori derivanti anche da sollecitazioni esterne è un è un un attore nazionale che opera in un contesto regionale abbastanza ampio che vede in qualche modo orsi che si pone per forza di cose il problema di un'identità nazionale ritrovata
Cioè l'Italia in realtà dalla fine della seconda guerra mondiale dopo avere perduto in modo clamoroso diciamo così suor polo di grande potenza e nel momento in cui scompariva anche la figura tradizionale della grande potenza rispetta le due superpotenze attuali
L'Italia in realtà ha svolto un ruolo che non era solamente inferiore rispetto al suo stato spreco sostato SPÖ litico economico o perfino strategico ma era uno stato diciamo così di latenza di latenza di identità che in qualche modo le ha consentito anche una sua politica interna a molti che molto complessa e uno sviluppo economico piuttosto cospicuo e un recupero diciamo così di credibilità internazionale
A un certo punto cioè negli ultimi anni il mediterraneo che appuntito definito un'insieme di spot rispetto piuttosto che un sistema cioè un un cioè in un certo modo una collezione di Stati o di sottosistemi operanti sui in modo quasi indipendente fra
Loro e quindi con reazioni diverse a un certo punto l'Italia nel Mediterraneo si è trovata a doversi confrontare con cose con le quali non si era mai confrontata prima e in sto senso il rischio di un conflitto diciamo così potenziale fra la NATO e l'Italia è secondo me e quindi gli Stati Uniti primo luogo e secondo me è abbastanza come dire abbastanza marginale cioè non è non è non è molto possibile in termini concreti ma credo anzi che uno dei problemi che era nato ha messo in luce in questo periodo una delle carenze della NATO è stata proprio quella che tradizionalmente più per perché riguarda il trattato stesse anche la gestione politico militare della NATO il Mediterraneo è stato sempre considerato soprattutto come umana bene senza coste soprattutto al di al di là delle coste del fianco Sud della NATO e cioè dei tre Paesi NATO principali Italia Grecia e Turchia oggi Spagna
Le coste meridionali della NATO in realtà erano state sempre considerate come dei delle non essenze X unto leonesse anche perché al momento in cui trattato venne firmato nel mille novecento quarantanove quelle coste erano sotto garantita tutela da parte di alcune potenze e coloniali europee in primo luogo o comunque in qualche modo indirettamente controlla
Il fatto che oggi esse avere acquisito una caratteristica diciamo così di indipendenza personalità in alcuni casi come nel caso la Libia anche di aggressività questo però provoca dei problemi che la NATO non aveva previsto e che tuttora non previsto adesso qui generale Corsini presente ha ricordato il fatto che la NATO ha come dire una mano mono mania ossessiva nei confronti del fronte centrale germanico Inter tedesco come punto di riferimento centrale di tutta la filosofia la dottrina della NATO ex questo è vero come è vero in un certo senso seppur volesse mandare aumenti per più a fondo e ci abbiamo riflettuto i cani se io in un certo senso Irlanda vado la filosofia della NATO è una filosofia continentale lista
Che attribuisce al Mediterraneo una funzione secondaria e questa funzione secondaria è stata in realtà storicamente per riservata al alla potenza un alle prima alle potenze navali viste per eccellenza esso agli Stati Uniti la Gran Bretagna e poi ci sono gli Stati Uniti
E a questo punto l'identità l'identità strategica politica dell'Italia anche all'interno di un'alleanza atlantica finché non c'erano i problemi Mitterrand non poteva rimanere dimenticata ma nel momento in cui i problemi mediterranei sono emersi in modo così cospicuo come in questi ultimi anni diventa un punto da risolvere
Cioè quindi io sostengo che non c'è un problema di isolamento o addirittura di frattura fra noi e la NATO e gli Stati Uniti ma caso mai c'è un problema di riadeguamento della NATO a questa novità in cui l'Italia come media potenza modestamente regionale otto potrebbe potrebbe dare un qualche contributo se questa diciamo così la l'area del nostro irraggiamento in questo momento per questo no
Diffusione di potenza che si diceva perché hanno in qualche modo indebolito il dominio tradizionale delle due grandi superpotenze
Ha fatto sì che il Mediterraneo oggi nonostante quello che sembri non è dominato da un eccesso di pieno di Potenza come si diceva una volta ma c'era la da un vuoto di Potenza che alcune potenze europea alcuni paesi europei tra cui l'Italia hanno lasciato scoperto
Non si tratta quindi di un rilancio della politica neo nazionalista come è stato detto alcune volte ma caso mai di una politica realista che tenga conto però della necessità di trasformazione che in alcuni momenti sono indotte dall'esterno
In questo senso quindi non io mi sono sono convinto che questa cosa non so se viene bene fuori dal libro ma insomma in qualche misura cioè anche se nella seconda e nella parte di Gigi Caligaris c'è un nella sua puntuale tentativo di nel mettere in evidenza tutte le difficoltà operative e gestionali organizzative della macchina decisionale dei sistemi dei vertici politico militari eccetera e per quel che riguarda me
La parte diciamo così delle linee strategiche c'è questa come dire questo tentativo di far rendere conto anche l'opinione pubblica o coloro che sono interessati a questi problemi che il che il problema dell'Italia non è un problema
Di rilancio del nazionalismo ma è quello della costruzione di uno stato efficace
Allora il problema dell'identità Stato-nazione che è stato un problema che molte volte è stata la fonte di molte confusioni la nazione crea lo Stato lo Stato creava un'azione in alcuni casi quando ha prevalso la nazione si è arrivati al nazionalismo alle nazionalismi altre volte quando ha prevalso lo Stato si è arrivata anche come dire quando lo Stato non funzionava bene come alcune volta accade anche nel nostro Paese per alcune deficienze storiche strutturali eccetera si arriva a una situazione di
Come dire di sotto sotto alimentazione del ruolo nazionali
E noi io credo che in questo momento non stiamo vivendo questo tipo di di di di periodi un periodo in cui ci si comincia a rendere con
Conto che ruolo nazionale dello Stato italiano inteso come attore nazionale operante nell'aria all'interno delle sue alleanze
è stato sotto all'inventario e e oggi è necessario alimentarlo altrimenti il rischio è quello non tanto di mantenere le stesse posizioni di prima a quello di essere come dire schiacciati contro il muro in qualche modo
Di cui anche i missili stanchi generali Corsini di Lampedusa in qualche modo sono un segnale io non credo ai dieci o quindici anni fa nessuno al mondo perduto pensare che signor Gheddafi ci lanciava contro due missili stanchi grazie
Grazie gravidanza
Per conforti tutti sono bravissimo perché siamo
Alla fine di una lunga conversazione
Sono spiazzato per due motivi primo e perché non posso rispondere è troppo generosi complimenti gli altri dei commentatori in quanto sono l'onorevole Andreatta mi accuserebbe subito di narcisismo
Secondo il perché tutte le cose interessanti bellissime e autorevole che avevo scritto grande tetto agli altri e quindi ho dovuto improvvisare un discorso che spero che faccia senza parlerò molto brevemente nel libro che cos'è questo libro questo libro è un prodotto di passione di angoscia
E di fatica
Per la mia cultura anglosassone tre è stata citata più volte primi anni d'Inghilterra gli sono portatore understatement non uso mai un incentivo più carico le necessarie ma credo in questo caso posso parlare anche per Carlo Maria Santoro
Questo libro è costato molta passione mi ricordo una volta vedere sentito Marie Miriam Mafai parlare giornalistici
Incitando le a trovare di nuovo la passione la passione per la loro professione devo dire se è un fatto comune tutti i miei amici dico le persone che mi onora la mia amicizia di avere una passione la passione per la propria professione una passione che non mi ha lasciato e che mi porto dietro
E che devo dire che è strettamente legata alla passione perversa perché non si può
Scendere la passione per la professione militare e diplomatica l'alta alla passione per la propensione angoscia perché perché siccome si trattano temi di queste in portanza con Carlo Maria Santoro ci siamo presi per i capelli più volte bisogna stare attenti a non dare suggerimenti che siano troppo
Troppo stolti
E questo penso che forse ci siamo riusciti o troppo giuste di sezionare il prossimo
Fatica perché per raccogliere dati sempre una fatica quando si raccolgono i dati all'estero anche con la collaborazione e veramente generoso di colleghi stranieri è sempre una gran fatica
Questo libro però fa paura perché fa paura io direi che non non fa paura il contenuto del libro fatti fa paura il titolo chiedono che poi è una brillante suggerimento all'onorevole Andreatta
Perché parlo Italia parlare di difesa fa paura sì qui c'è una cultura falsa cultura della paura invece di avere paura di aver paura che il vero coraggio da noi si continua a parlare italiano in paura isolati han paura l'ampia USA paura questo è un discorso che l'Italia non dovrà Espio essere fatto perché e falso non corno nella nostra cultura è una è un è un modo masochistico come diceva uno scrittore inglese degli italiani di auto di tingersi
Quindi
Questa cultura dalla paura però che che porta anche un disagio a trattare coi problemi la difesa io credo che qua dentro ci siano
Quasi tutti i politici che si interessa alle difese
Forse ce ne saranno cinque sei di più
Ma la classe politica in genere il problema difesa lo vede come estremo disagio
E quindi un libro che parla di difesa può anche non piacere
Ma questo libro come è stato detto e gli altri relatori non parla solo di difesa parla di sicurezza che è una cosa molto più grande ha detto l'ambasciatore Ruggiero quindi non lo ripeto
Questa strada politica nuova questa mega politica che
Dovrebbe essere estremamente collegata con un Paese cresciuto
Ormai siamo cresciuti credo dopo quarant'anni abbiamo celebrati i quarant'anni a Repubblica dorama potremmo dire privati siamo maturi invece in questo campo lo smog sia
Cosa volete cosa richiede la sicurezza richiede cultura richiede struttura richiede risorse sia matto via materiali che umano
Di struttura si è parlato molto non ripeto di quanto alla cultura
Devo cito solo due esempi per dire che non ci siamo affatto non poi credo che enumera Malfatti l'abbia con più autorevolezza e neanche sottolinea
Il bilancio della difesa è stato bocciato una volta non per i suoi contenuti ma per capriccio ma come si fa su un bilancio così importante esprimere i propri capricci le proprie insoddisfazione queste scarsa maturità Fazio
Ultimo il dibattito la politica estera lo stesso prezzi presente alla Commissione esteri volevo La Malfa ha detto che è stata una cosa estremamente deludente
Ora queste sono volere o no
Riconosciute in tutti i paesi le grande politica la politica estera la politica militare vitali si parla soltanto il tasso di sconto ora non dico che il tasso di sconto non sia importante per carità siamo una sede di una dell'associazione bancaria però ricordiamoci che non si vive solo di tasso di sconto simile anche di Lampedusa e si divide di soddisfazione si vive di di e di di prestigio i nostri soldati in Libano la vita è fatta di tante cose non si può a vera una politica che rifiuta
Una parte nella sua politica
Un'auto mutilazione
Veniamo alle risorse umane son quasi alla conclusivo Risorse umane quali sono quelle dei protagonisti e qui c'è di tutto io conosco tra i diplomatici militari giornalisti il meglio e credo che conosco ma qualche volta anche il peggio
Il meglio e creativo
E desiderosi cambiamenti vuol fare il peggio può lasciare le cose come stanno
Perché l'altro giorno leggevo in aereo tornando a casa un teste di sociologia americana dice attenzione le organizzazioni che non si rinnovano producono nei migliori che sono i più creativi l'alienazione
Quindi se non vogliamo una classe di italiani alienati che come diceva un quotidiano del mattino aspirano soltanto avere il posto al Comune offertogli dal deputato che più amico allora cerchiamo di cambiare come si deve cambiare non sta a me dirlo nel seminato sono i suggerimenti questi suggerimenti possono valere non valere l'importante che la macchina si mette in moto
L'amico Manzella ha ricordato
Che si vuole fare tante cose facciamo perché credo che il Paese sarebbe soltanto riconosce
L'altra matrice delle risorse umane e l'opinione pubblica l'opinione pubblica non capisce l'opinione pubblica non segue non c'è il consenso non è vero
Per chi è vicino come capita meno spesso con la parte più minute l'opinione pubblica il consenso per un'Italia
Ma non un'Italia più forte chi ci crede l'Italia più forte ma Italia che sia più sicura di se stessa della sua reale estesi italiani che vanno in giro siano convinti a cento per c'è entro di essere importante perché italiani non soltanto perché e c'era molta italiano cosa italiano al calcio italiano Italia fatta anche di queste cose ma non solo come detto l'altra volta anche i quindi l'opinione pubblica non viene informata viene
A volte attirata dal dallo spettacolare dalla dal fatto eclatante in che interessa la difesa o la politica estera ma non si entra mai in merito ai veri problemi invece
è una classe politica matura deve creare il consenso attorno ai problemi che so e che è convinta che si Rizzo
Una parte dell'interesse nazionale quindi bisogna scoprire questi interesse nazionale c'è una grande incognita ma credo che lo sforzo sarebbe meglio
Sto chiudendo dicendo che vorrei dire una cosa che io l'altra volta come dilettante rivolgersi sono al mio secondo libro il comma ha detto il sempre con con una stima colto perché da solo non me la sento
Il primo libro ho avuto dei così che molto autorevoli a mio amico che è un otto regole scrittore autorevole giornalista ha detto tu non devi mai fare tre cose non deve mai Pharma dedica non deve mai fare un'introduzione e non dei Marine Graziano insomma
Io siccome sono Bastian contrari e ormai sono cresciuto un po'ma che sia andato un po'giallista per carità sono ancora un disastro però ormai sono più autonomo subì disco due tre record quindi primo dedico questa la parte del mio libro ai miei figli glielo spiegano dopo perché comunque mio figlio m'hanno detto una volta chiusi condiziona molto sapendo che mi condizionano anche loro morto in tutto quello che faccio
Il secondo l'introduzione introduzione quella veramente ho combinato un guaio perché avendo la corretta poi io mi è scappato un refuso enorme e volevo parla bene di Cadorna che diventato Cardone quindi che leggerà libero e vedrà Cardona e Cadorna
In ultimo i ringraziamenti ringraziamenti antenata che affrontato quello che chiamerei un rischio calcolato che forse all'inizio non era neanche tanto calcolato che dimostreremo di coraggio
A Santoro no ringrazio perché abbia sofferto insieme e quindi perfettamente natura se non rituale dei ringraziamenti a me io esigere grazie
E poi fatta tantissime persone alcun molte sono qua dentro che senza nessun ritorno e con caparbia con grande onestà professionale mi hanno dato hanno dato anche Carlo Maria Santoro un aiuto incredibilmente importante
Alla fine può recitare come piemontese un mio compaesana spero che non sia la citazione sbagliata credo che D'Azeglio abbiam detto
Abbiamo fatto l'Italia facciamo gli italiani io vorrei dire un'altra cosa italiani son fatti quando facciamo l'Italia
Con questa domanda chiudiamo e credo ci sono le prime copie fuori e mi auguro che la lettura sia altrettanto interessante come questa forma questo incontro grazie
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