"La nuova scuola: qualità dell'istruzione e libertà di scelta", dialogo con il ministro della Pubblica Istruzione Letizia Moratti - incontro pubblico promosso da Movimento Scuola Libera (presso Hotel Ambasciatori Palace, Via Vittorio Veneto 62)

Non so se
Buonasera a tutti io sono mi presento sono Vito Massari il vicepresidente nazionale dell'associazione genitori scuole cattoliche
Mi è stato dato questo compito gradito gravoso e allo stesso tempo considerata lo ha considerato lo spessore dei delle persone che qui vedete
Al tavolo
Possiamo dare inizio a questo incontro che abbiamo intitolato la nuova scuola qualità dell'istruzione libertà di scelta incontro organizzato dal movimento
Scuola libera
Organizzato per essere un momento di dialogo con il ministro dell'istruzione signora letizia Moratti che ringraziamo ovviamente per la sua gentile presenza
Dialogo che deve essere sollecitato innanzitutto dagli interventi di Ferdinando Adornato presidente della commissione di istruzione della Camera
Del dottor Stefano Parisi direttore di Confindustria e Rabin tramite apprendiamo che il presidente si scusa ma non è potuto essere presente per impegni sopraggiunti sopravvenuti con il calendario dei lavori della credo dalla Camera
Nella Finanziaria
Di Franco Nembrini responsabile scuola della Compagnia delle opere
Di Savino Pezzotta segretario generale della CISL e di monsignor Vincenzo Zani direttore dell'Ufficio nazionale per l'educazione la scuola e l'Università della CEI
I quali anche ringraziamo per aver accolto il nostro invito ma speriamo che il dialogo venga anche sollecitato dagli interventi dei contributi che verranno dai presenti all'incontro che ai quali va anche il nostro grazie per la loro presenza numerosa così come ci corre l'obbligo di ringraziare il segno anche se non presente
Ferruccio de Bortoli e il direttore del Corriere della Sera il quale pur avendo accettato di intervenire al nostro incontro a causa dell'orribile atto di guerra arrecato nei confronti della nazione americana e delle possibili conseguenze ha responsabilmente scelto di presidiare il suo giornale
è scritto nel manifesto fondativo del movimento della scuola libera
Che la nostra proposta è quella di un cambiamento profondo
Nel modo di concepire la formazione dei cittadini dei lavoratori delle classi dirigenti
E che tale proposta rappresenta un'autentica svolta culturale necessaria però per costruire in Italia una scuola vipera pensando ad una scuola libera pensiamo all'intero sistema scolastico del nostro Paese statale e non statale
Ad una scuola che abbia come compito prioritario quello di promuovere la maturazione della persona
E che la libertà di scelta riguardo alla propria formazione di ciascun individuo e della sua famiglia sia parte integrante
Ed essenziale della libertà di pensiero presupposto di ogni ulteriore libertà e creatività della persona stessa
Pensiamo anche che all'interno e che nell'intero sistema possano crearsi circostanza di maggiore libertà non solo per gli studenti e per le famiglie ma anche per l'insieme del corpo insegnante
Che dovrebbe riconoscersi come corpo di liberi professionisti
Ma per arrivare a questo anche nella scuola statale devono affermarsi valori di una scuola non più monopolio esclusivo dello Stato
Vuol dire forse che lo Stato deve disinteressarsi della formazione dei cittadini assolutamente ovviamente no
Lo Stato al contrario è chiamato ad adempiere sempre meglio essenziali funzioni di garanzia e regolazione
Perché deve garantire a tutti la migliore istruzione possibile
Deve avere una funzione regolativa nella definizione di standard qualitativi per tutti gli istituti formativi
Deve infine promuovere l'introduzione di strumenti che verifichino i livelli di qualità di ciascun istituto
Ma ancora di più lo Stato deve indicare aree di programma comune ogni tipo di scuola
Che consentano la trasmissione delle profonde tradizioni culturali del popolo italiano e la costituzione di una larga base culturale comune a tutti i cittadini
La politica scolastica in Italia sta attraversando una stagione di intense riforme ciò si spiega con la necessità di procedere ad un profondo rinnovamento delle strutture dei percorsi dei contenuti ordinamentali curricolari della scuola
Non è detto tuttavia che in tal modo si arrivi a toccare il cuore del problema scuola del nostro Paese
La questione cruciale attiene infatti all'Inter fino a Bill esigenza che la scuola non offra soltanto conoscenza e competenza ma sia anche capace di formare la persona
Per rendere possibile questo il nuovo profilo della scuola italiana deve scaturire dall'apporto di tutti i soggetti che ne sono i protagonisti
La scuola in altri termini bisogno di essere rigenerata dai gestori dai docenti dai genitori dagli studenti che a diverso titolo la compongono
E le cui funzioni complementari vanno armonizzate nell'ottica del comune e primario interesse educativo
Non è più sufficiente in tal senso garantire la semplice partecipazione occorre che i soggetti della scuola siano chiamati ad assumere precise responsabilità per stringere insieme un nuovo patto sociale
E quindi urgente creare le condizioni perché possano nascere in Italia una scuola tra società civile
Nella quale siano pienamente riconosciuti e valorizzati tutti i soggetti della scuola e i corpi intermedi della società che rendono ricco ed originale il nostro contesto culturale a partire dalla famiglia
Occorre in altre parole che secondo il principio di sussidiarietà le pubbliche istituzioni in Italia non gestiscono più in termini Pivetti è pressoché esclusivi la scuola e la formazione
Ma sostengano la libera intrapresa dei diversi soggetti capaci di consegnare un patrimonio ideale culturale alle nuove generazioni
La scuola oggi ha un compito centrale essendo chiamata mediante l'educazione anche a preparare la corresponsabile partecipazione di tutti alla vite dalla comunità
Una scuola non potrebbe dirci autenticamente tale se non si assumesse fino in fondo quest'impegno formativo a favore di una convivenza civile e di una democrazia sostanziale
Ci auguriamo che gli esiti di questo incontro vadano in questa direzione diamo ora la parola a Ferdinando Adornato presidente della Commissione istituzione della casa
Buonasera
Se da tutti
Grazie signor ministro gli altri relatori che hanno accettato
L'invito del Movimento Scuola libera grazie anche a voi della vostra presenza
Le personalità e le autorità sottosegretario Aprea i deputati di maggioranza e opposizione tutti gli esperti
Semplicemente interessati a quella che è la questione centrale della vita di ogni Paese cioè la scuola
Il contesto la realtà cambia spesso il senso delle parole delle intenzioni
E così
Quando il Movimento Scuola Libera pensato di organizzare questo incontro per favorire una interlocuzione delle forze sociali e culturali con il ministro Moratti
Lo aveva fatto anche spinto dalla preoccupazione che ci fossero delle incomprensioni degli equivoci intorno alla politica del Governo e del ministero
E che facevano anche parlare di autunno caldo
Lo ricordate
Immaginare a qualcuno delle proteste anche radicali usando la scuola come terreno di scontro
Oggi parlare di autunno caldo dopo quello che è successo sembrerebbe un tantino
In proprio e spero
Che questa considerazione possa essere fatta propria da tutti coloro che precedentemente avevano usato questo
Non abbiamo bisogno di uno turno calmo non di un autunno caldo
Discutere riflettere anche essere in disaccordo ma in disaccordo costruttivo cioè proponendo delle soluzioni è il modo migliore per procedere di ogni democrazia
E così io farò proprio partendo da questo presupposto tre o quattro considerazioni
Nel ruolo istituzionale che ricopro alla Camera
Rivolgendo le offrendole alla discussione per le forze sociali e culturale che qui sono rappresentate e poi alle conclusioni del ministro Moratti
La prima anche ricordando quelle polemiche quelle composizione che pur tuttavia auspicando che l'autunno sia calmo non meno nella scuola italiana
La prima la faccio ricordando comunque quelle perché esistono evidentemente dei settori dell'opinione pubblica ai quali va data una risposta
E la prima osservazione hanno credo possa esser fatta a nome della maggioranza
Parlamentare che rappresento
Sta per già più volte ripetuta ma repetita iuvant
Questa maggioranza parlamentare non ha alcune idee neanche lontanamente
Di smantellare la scuola pubblica Italia
Questa maggioranza parlamentare
Non ha neanche lontanamente l'idea di privatizzare come si dice anche se non so bene cosa significhi la scuola Italia questa maggioranza parlamentare non ha assolutamente neanche lontanamente l'idea di aziendali Zare chiedo scusa l'espressione mi la scuola italiana
Questo credo se le parole hanno un senso e se vogliamo credere nella parole i programmi politici sono aumentati di parole prima che di fatti
Le parole annunciano infatti questo io desidererei che venisse attraverso la gentilezza degli amici giornalisti se riferiranno di questo incontro trasmesso in questi termini
Non c'è alcune intenzione
Sì andare in direzione che ripeto in alcune espressioni non si capisce bene neanche cosa significhi ma comunque
Nel dibattito ideologico politico è chiaro
Cosa sì
Lui ci poniamo un problema
Che non diversamente si era posto il Governo precedente
Rispetto alla riforma della scuola italiana
Alla allarme alla preoccupazione che tutti dobbiamo avvertire
Per il fatto che se noi non interveniamo sulla scuola sul sapere su università sulla formazione d'Italia rischia fra dieci anni fra quindici anni di essere ancora più indietro nella competizione internazionale disporre i propri le proprie ragazze i propri ragazzi a un futuro incerto
Non sono parole letti a baldacchino un futuro incerto perché la competizione internazionale
Il lo stare al mondo semplicemente sarà sempre di più dipendente dai livelli di formazione di educazione di istruzione di competenza che le nuove generazioni avrà
Non c'è nessuno che ha la ricetta in tasca noi cominciamo forse con un tantinello permettete che ci prendiamo qualche merito se non altro per i voti che abbiamo preso forse con un tantinello di determinazioni più ma a proseguire una riflessione
Che era stata cominciata inevitabilmente deve esser cominciato delle classi dirigenti di un Paese responsabile
Può darsi che si scelgano strade sbagliate
Che si vada avanti per tentativi errori come dire per poco
E noi pensiamo che i tentativi cominciati non fossero sulla strada giusta
Può darsi anche che i tentativi che faremo nuovi non andranno nella strada giusta ma pur sempre questo è l'obiettivo
Quello di fare in modo che questo Paese cominci a considerare la scuola la questione centrale dello sviluppo economico sociale culturale
E c'è una battaglia da fare contro passività resistenze incrostazioni ideologiche vecchiezza e nel modo di pensare che riguarda tutti gli schieramenti tutte Lo Fino lei questa una questione da usare come arma di propaganda anzi io voglio dirlo
Noi risponderemo anche con molta determinazione non a nome di una maggioranza ma credo a nome degli italiani loro famiglie dei loro studenti a chi volesse usare la scuola come pretesto di uno scontro ideologico
La scuola è troppo importante per essere usata come strumento pretesto di uno scontro ideologico noi cercheremo di non
Avere mai argomenti di tipo ideologico
Ma risponderemo col eguale fermezza quella che abbiamo nel nostro intima vittime la nostra coscienza a chi volesse usare la scuola come strumento di una lotta di una lotta ideologica
Vogliamo investire sul sapere creare una condizione nella quale la burocrazia ceda il posto alla sviluppo dell'istruzione alla produttività se vogliamo usare una parola
Di questo tipo degli stupidi
L'unico profitto che per noi è importante visto che si parla di privatizzare la scuola l'unico profitto che per me è importante quello degli studi
Questo è l'unico profitto che deve entrare di Forza Nuova in forma nuova in maniera più importante ancora in tutti i livelli dell'istruzione italiani
Vogliamo che l'insegnante
Abbia economicamente ma economicamente perché lo ha culturalmente non perché solo perché gli stipendi sono bassi perché la figura dell'insegnante deve riconquistare una centralità e un prestigio che ha perso per essere omologata ruolo di funzionari dalla pubblica amministrazione o burocrate dello Stato e sbarre duro di educatore
Che
Dovrebbe consegnare a questa professione anche qui una centralità nella vita sociale
Questo è il nostro progetto poi bisogna vedere gli strumenti perché oltre progetti qua c'è da far funzionare il mondo della scuola è tutta dei primi dissero che era meglio di me il ministro tutti premiati sono per ora stati consegnati alla necessità di far funzionare
La scuola
Queste è il progetto si può discutere questo progetto si può dire che è sbagliato ma non si può confondono con un altro tipo di progetto
Come si può
Andare avanti io vorrei muovere
Tre osservazioni solo rispetto a questo scenario che ho descritto una le forze sociali e politiche
Che fanno parte del mondo
Anche nel mondo cattolico sociale che si riconosce politicamente nel centro sinistra
Ho al mondo sindacale che per fortuna
Non dovrebbe per lo meno in alcune sue parti non non riconoscersi so che c'è una polemica su questo tra Pezzotta e Cofferati ma che abbiamo rappresentante che negli ultimi passaggi diciamo dalla vita politica attentato di difendere con forza la con gelosia l'autonomia
Del proprio sindacali
La seconda alla
Forze sociali
Presentate da Confindustria la terza infine al governo
La prima
Possiamo partire
Se il progetto non è quello di privatizzare la scuola o di sbattere la scuola pubblica ma se mai al contrario
Di rendere risorse omogenee e usabilità tutte in modo egualitario paritario tutte le risorse del sapere dell'istruzione quindi semmai è quello di far entrare le scuole private nel sistema pubblico no viceversa
Se questo è l'obiettivo
Ed è questo l'obiettivo
Ha senso di discutere come qualcuno fa degli strumenti adesso in questo momento degli strumenti con i quali si può raggiungere questo obiettivo partendo da una dizione che sta già nei programmi del centro sinistra della scorsa legislatura sistema pubblico integrato
Questa è l'obiettivo sistema pubblico integrato
Ha senso abbiano una polemica solo perché magari si è chi maggioranze chino posizione
Su questo obiettivo che è comune confondendo l'obiettivo con lo strumento
Oppure non conviene creare un tavolo comune di tutte le forze politiche e sociali che intendono raggiungere l'obiettivo del sistema pubblico integrato
Per poi discutere in questo ambito successivamente lo strumento col quale raggiungere effettivamente questo obiettivo
Per essere molto chiari
Esistono nel panorama delle proposte
Presenti nel Paese tre strumenti indicati dalle diverse forze per raggiungere questo obiettivo
Prima lo strumento della convenzione
Secondo lo strumento del credito di imposta cioè della detrazione fiscale da parte delle famiglie rispetto alla scelta della scuola fanno per i loro figli e terzo è il cosiddetto buono scuola
Che
Avrebbe forse meglio chiarito
In una possibilità generale e paritaria perché non dovrebbe riguardare solo le famiglie come negli Stati Uniti stato proposto solo le famiglie che scelgono le scuole private dovrebbe riguardare tutte le famiglie
E così con un buono scuola si procede tranquillamente o sulla scuola statale o la scuola non statale
Che si preferisce nell'ambito di un sistema pubblico scolastico nazionale unico vecchio ovviamente segue parametri di valutazione comuni aree di programmi comuni e sistemi di valutazione della qualità che riguarda tutti
Comunque convenzione dell'imposta conosco questi sono tre io credo che per amore della ragione e per la mole del paese per amore della scuola tutte coloro che pensano di raggiungere l'obiettivo del sistema pubblico integrato debbano ed è questa la domanda che rivolgo alle forze sociali come quella presa da Pezzotta
A alle forze culturali e sociali anche come quella presentata da don Zani
Alle forze parlamentari
Che stanno nella Commissione che presiedo e più in generale in Parlamento del del centro sinistra coloro che credono a questo obiettivo dovrebbero avere la bontà d'animo la la mitezza la ragionevolezza di riconoscere che tutti questi strumenti sono sullo stesso piano
E che questi strumenti possono essere scelti in una discussione serena so qual è lo strumento migliore per arrivare a questo obiettivo e difficile quest'
Io sono favorevole al buono scuola per tanti motivi che potrei poi dire che qualcuno di voi conosce
Ma non considero questa una questione ideologica penso solo che sia lo strumento migliore per arrivare a un certo risultato ma sono disposto a esserlo a essere convinto
Della bontà di un altro di un'altra via di una
Analogo atteggiamento credo dovrebbe essere assunto da tutti
Se ci riusciamo ne facciamo fare un salto di qualità alla discussione sulla parità che poi continua ci sarà la Commissione parità nominato dal ministero del mesto ma insomma sulla stampa ma almeno introduciamo dei del buonsenso dei minimi comuni denominatori una questione che non può essere agitata
Per creare una finta opposizione appunto per trasformare la scuola per protesto di uno scontro ideologico che non ha modo di essere
Seconda questione
Mi sento di poter rivolgere a a Confindustria agli imprenditori
Ho già detto altre volte
Forse una battuta troppo
Ad effetto ma rende il senso che se si spendono Denis quaranta sessanta miliardi ho messo anche cento per le gambe di un cacciatore
Si possono investirne almeno venti per il sapere del proprio Paese
E parla uno che ama il calcio
Molto molto determinato
Però credo che questa sia un'osservazione fatta e non credo che trovi in Confindustria
Nessuna resistenza
E credo che in un sistema perlomeno qual è quello che io immagino un sogno
Tante scuole non statali possono entrare nella piena autonomia degli istituti
Nei piani di offerta formativa che le famiglie possono scegliere accanto a quelle scuole statali che questa aiuterebbe anche le scuole statali a a a puntare verso l'alto la qualità dell'IST dell'istruzione
E tra queste non sono le scuole cosiddette cattolico di ispirazione religiosa ma anche le scuole più direttamente legate al mondo dell'impresa
Però
Anche per far capire a quanto davvero crediamo non a privatizzare la scuola quale Carla solo il mondo delle imprese quanto crediamo nell'educazione in generale del Paese la domanda che mi sento di rivolgere quanto gli imprenditori italiani sono disposti a investire anche nella scuola statale
Anche nella scuola
è una domanda chiave
Che aspetta una risposta perché ma che si possono fare i miracoli il mondo del sapere dell'istruzione ha bisogno anche di pacieri però che parlando dalla terza questione che volevo bisogno di soldi
Dico nel modo più semplice
Finora puramente c'è stato un sistema di spesa sbagliato che dovremmo cercare di cambiare ma ad ogni modo le cose sono così c'è bisogno di queste ho visto sud Corea della sera un articolo dovete scriveva che i singoli istituti hanno sempre più piacere di avere il proprio logo proprio stemma la propria sigla
E allora è chiaro che nella lungo la strada dell'autonomia accentuando la strada autonomia perché è un imprenditore di un quartiere di una comunità di una zona di una città non può sponsorizzare diciamo così non un'iniziativa di un presidente un direttore riguarda una palestra riguardo cose via di abbellimento architettonico ma riguarda anche accorsi magari di eccellenza che si possono immaginare come momento in più rispetto alla formazione rispetto alla formazione ordinarie legare il nome e di quella impresa di quegli imprenditori anche con cifre che ovviamente non sono certo gigantesche se parliamo di più di un semplice istituto passasse cento centocinquanta milioni cose che si spendono anche un'impresa spende normalmente ecco perché non immaginare questo aiuto e questo renderebbe chiaro proprio come noi come noi tutti insieme non in questo caso non maggioranza ma noi classe dirigente vogliamo davvero investire sull'istruzione
Quella statale quella non statale che si possono aprire scuole un domani se riusciremo ad arrivare a questa circostanza ma si possono anche aiutare le scuole che già che già esiste
Infine la la terza questione
Infine la terza questione
E che riguarda il nostro governo
Voi sapete quanto me la difficoltà finanziarie di questo Paese ereditata
Ereditata ma non solo dal dal governo precedente verità
La lunga e complessa eredità
Che probabilmente ha il suo inizio alla fine degli anni settanta metà degli anni Settanta dalla storia
Questo Paese nel secolo scorso lunghissime eredità una lunghissima
Teoria di decisioni sbagliate di uso improprio della spesa pubblica insomma e inutile rifare la storia siamo in una situazione difficile sia giunta anche questo nuovo fronte che sia aperto Collatino Vito dell'undici settembre
E quindi non non sono ragionamenti che si possono fare con facilità
Però è evidente
Che noi anche con l'aiuto delle forze sociali
Dobbiamo a un certo punto essere in grado di dire
Adesso mai mettiamo da parte Soldini fornendo ventiquattro di là per fortuna non spetta a me decidere dove tra istruzione metodo l'educazione formazione professionale università e ricerca
Questa Paese decide di investire quindici venti mila miliardi non so
Sull'istruzione Suzette
Non può essere ovviamente una decisione
Adesso di il nostro presidente del Consiglio nostro ministro
Ma è una questione che personalmente ma anche in accordo con tanti nostri deputati sicuramente con una sensibilità dell'opinione pubblica mi sento di dover porta non è credo un problema di discutere se deve essere fra dieci giorni o fra quindici giorni può tranquillamente essere al terzo anno della legislatura ma una un momento nel quale questo Paese il suo governo non solo rimaneggiato dello Spesal quella ma anche chiamando appunto come ho detto prima l'intera classe dirigente
A nuove misure perché credo come si trovino il project financing per il ponte sullo Stretto si possono anche immaginare una questione del genere per un bene come per un bene come la scuola quindi adesso non è una questione di veramente non popola questo di dove si prendono anche se effettivamente al momento Ambra posta questa questione proprio anche come scelta politica
Credo che a un certo punto dovremmo avere noi come maggioranza come Governo ma anche con l'aiuto come dicevo di alcuni settori dell'opposizione delle forze sociali come classe dirigente la capacità di porre questa questione
Perché davvero una questione sulla quale dalla quale dipende il futuro del Paese ci deve essere un momento preparato
Ovviamente perciò dicevo magari al terzo anno della legislatura perché deve essere preparata questa cosa non può essere la scuola una parte che viene appresa dai tagli di bilancio
Non è questo tre che il mondo della scuola guardate molti lo faranno forse anche sindacati Pezzotta non lo so il mondo della scuola chiede più soldi sicuramente deve chiedere troppo
Ma non è questo il il punto è che anche gli stipendi degli insegnanti debbono poter essere inseriti in un investimento sulla scuola non solo nella soddisfazione di una categoria che protesta
Vorrei essere frainteso sono d'accordissimo ha detto già prima che debba avvenire ma devono essere inseriti in questo quadro generale l'investimento generale sul sapere non solo perché c'è una categoria che protesta questa indietro perché mentre si dà visto anche saper chiedere
E chiedere come si intende la propria professione qual è il prestigio che noi vogliamo restituire all'insegnante deve esserci una risposta del mezzo
Per non è una trattativa
Da mercato arabo subito e questo è proprio un un ragionamento complessivo che
L'insieme delle classi dirigenti anche sindacali imprenditoriali secondo me devono porre questa è la terza questione che evidentemente però può essere scaricata né sull'amico Pezzotta sull'amico Parisi Mona che saliva dalla maggioranza
De di questo Parlamento e governo di questo Paese ma dobbiamo far partire questo Progetto investendo come Tony Blair ha chiesto all'Inghilterra sul sapere perché il sapere e la prima risorsa insieme alla libertà non a caso chiedo scusa per il finale
Incoraggia il movimento in cui tutti insieme stiamo scuola libera cioè libertà e sette sono le due condizioni effettive dello sviluppo possibile positivo del futuro di qualsiasi società grazie
Ringraziamo il professor Adornato per soprattutto per che ci rincuora soprattutto per una una dichiarazione è molto chiara che io spero schede come movimento speriamo che venga riportata con chiarezza
A tutti quanti i docenti genitori gli alunni i gestori delle scuole questa maggioranza abbiamo sentito non vuole assolutamente lo smantellamento della scuola questo credo che sia molto importante spero che venga riportato con altrettanta chiarezza
Una cosa ci sentiamo in bilico movimento
Quale che sia ha ragione presa tornato quale che sia però lo strumento che verrà adottato l'importante è che sia uno strumento che finalmente garantisca questo dovere diritto della famiglia i scegliere liberamente la scuola per i propri figli perché non è anche se scritta in tutti i gli ordini nazionali e internazionali
E nel diritto naturale
Questo nostro dovere di diritto di scelta come famiglie se questo diritto dovere viene però ostacolato questa libertà viene ostacolata
Non c'è più in effetti libertà quale che sia lo strumento più importante che la famiglia possa finalmente scegliere nel nostro Paese la scuola per i propri figli
La parola adesso a Savino Pezzotta segretario generale della CISL
Ma ringrazio dritto
Cercherà un attimino esplicitare con l'opposizione
Della mia organizzazione in merito alle questioni vengono biologico
Noi abbiamo costantemente auspicato
Anche nella precedente legislatura
Che si aprisse un dibattito largo tra le forze politiche
Che doveva ragionare sulla scuola
Non è un caso che la mia organizzazione su alcuni temi abbia assunto delle posizioni critiche mentre su altri
Consenziente
RAI crediamo che se veramente questo Paese vorrei tornare di scuola
Occorre che esca dal dibattito ideologico che fino gira un po'così
Inficiata se non c'è mai stato un dibattito lineare chiaro soprattutto su quali tipi di su quali mezzi su quali strumenti sembrava che ragionare dei mezzi degli strumenti dovesse dipendere
Da una collocazione ideologica di cui ognuno viva portatori per cui io credo che vadano bene le dichiarazioni iniziali
Perché dicono la scelta di fondo
Della repubblica la scuola pubblica
Anche se prova evidente quando diciamo a questo corretto nell'aggiornare in termine un attimino più rare e credo che sia anche opportuno questa questione di un tavolo
Comune
L'obiettivo di riformare profondamente
Il sistema
Perché la qualità della formazione dell'istruzione sono
Per noi parlo da rappresentante sono presenti un mondo larga parte fatto da lavoratore dipendente restiamo convinti che qui si gioca tra parte più decisivo del futuro anche del lavoro delle persone che noi rappresentiamo si gioca veramente il destino dello sviluppo economico e democratica del nostro Paese
Ecco perché dico anche per il sindacato e non solo dal punto di vista dell'insegnante
Che noi rappresentiamo
Lei continua a dire per fortuna c'è qualcuno che li rappresenta
Se lo l'autunno sarebbe
Calma
Ma anche proprio dal punto di vista degli interessi
Complessivi del paese delle persone in più in termini generali che ne rappresenti
E non è qui non c'erano allora disponibile a ragionare e valutare i percorsi
Ma diciamo anche qui con molta chiarezza e poi non ci tornerò più più sopra che quando ragioni o di un sistema distruzione di educazione discute scolastico di qualità
Noi non possiamo prescindere
Dalla valorizzazione degli insegnanti
Io credo che ci sia stata nel corso del tempo una sottovalutazione di questa figura professionale così importante
Quando parlo di una valorizzazione degli insegnanti ne parlo sia dal punto di vista professionale
è vietato con quali strumenti di qualificazione di riqualificazione costante e permanente
Sì anche da batterista salariale
Perché il giorno in cui affrontiamo anche la questione salariale degli insegnanti rispetto al ruolo che svolgono forse qualche problema ci si pone a tutti
E forse alcune cose che eccessivamente egualitarie che sono state introdotte
Andrebbero rivisti
Cioè non è che noi possiamo affidare un compito così importante in una logica di qualificazione
E poi non riconoscere questo ruolo e questa funzione sia dal punto di vista della professione ma anche io credo dal punto di vista proprio anche verrà del riconoscimento poi in termini economici in termini normativi in termini
Gli statuti questa figura che è essenziale non si rinnova la scuola senza disegnata cioè pensare a rinnovare la scuola perché modifichiamo le architetture scolastiche e non interveniamo sulla nel corpo docente probabilmente ne facciamo tanti dei bei discorsi utopici io credo per cui sia qui in uno degli snodi importante che noi dobbiamo
Il nostro interesse nasce proprio allora pietre noi siamo convinti che la complessità l'iter dipendenti se crescenti
Che vengono da questo processo di globalizzazione che ci crea tanti problemi basta pensare i problemi che abbiamo in questi giorni
Ma anche i mutamenti economici mutamenti istituzionali che attraversa il nostro Paese qui adesso io non so come si voterà il sette il sette di ottobre però siamo anche qui di fronte dei passaggi mutamenti istituzionali profondo penso a tutte le modificazione del lavoro dal punto di vista proprio della sua organizzazione nel suo modo di essere io credo che tutte questi cambiamenti avevano proprio la necessità della contributo individuale e collettivo di persone in possesso di studenti culturali e professionali adeguati e credo che tutelare oggi il mondo del lavoro significa fare quell'operazione di questa natura
Cioè questi cittadini
Per essere protagonisti consapevoli e credo che sia quello credo ricordiamo
Hanno bisogno di scelte che prevede no un innalzamento reale per tutti della cultura generale e professionale di base
Cioè nell'ambito anche di una formazione che accompagni
Tutto l'arco dalla vita non solo la parte con l'elemento lavorativo
Però per questo nuove
Abbiamo un'attenzione agli strumenti
E pertanto riteniamo come organizzazione centrale il tema della qualità dell'istruzione della formazione noi vorremmo che tutti i discorsi che si sono fatti in questo Paese partissero da quale qualità da quali contenuti dal come la scuola si rapporta ai mutamenti è cambiamenti che oggi sono in corso
Che è molte volte uno degli elementi assenti dalla dal nostro dibattito
E credo che sia proprio a partire da un investimento in risorse umane e tecnologiche organizzative
Che allora si fa crescere diciamo proprio questa modalità
Per fare in modo che il diritto di cittadinanza non sia sono proprio proclamato ma sia veramente costituito e si è soprattutto nella fase attuale costituito da elementi di contenuto formativo quello che noi diciamo utilizzando un un brutto modo di dire un arricchimento della risorsa umana
Va bene per questo riteniamo decisive alcune cose
Soprattutto alcuni obiettivi
Come l'innalzamento dell'obbligo scolastico
Nei primi due anni dalla scuola secondaria superiore
L'integrazione tra scuola e altre agenzie formative
Il reale esercizio del diritto alla formazione fino a diciotto anni
Un più efficiente il sistema di formazione professionale che è una di quelle parti abbandonati
Sulla quale si è lavorato troppo può e si è lasciata in una funzione marginale e ma guardi e magari guardata con un po'di sospetto invece uno degli elementi essenziali in questo processo di integrazione inoltre è un esercizio attrezzi effettivo dell'apprendistato mi pratica
Una politica che realizzi un sistema pubblico capace di valorizzare anche l'apporto del privato sociale in una integrazione
Sicuramente competitiva mantenne volata che rende
Esercitabile perché possiamo tutti parlarne ma bisogna vedere come si rende veramente esercitabile la libera scelta educativa delle famiglie
Anche con l'attuazione costituzionale della scuola paritaria
Che non può essere ridotta a misure economiche di diritto allo studio
Perché se la parità è solo una questione economica ma discutiamo ratifichiamo
Io credo che la parità sia un qualcosa in più della pura questione economica rispetto alla scuola privata
E credo che noi dobbiamo invece lavorare per una parità sostanziale
Prima sicuramente di penalizzazioni finanziarie la scuola privata tra scuola statale e non statale
Cioè perché qualche problema quando ragioniamo di queste cose si pone in questa fase aperta la prospettiva federalista
E cioè come in questa prospettiva si può valorizzare
La dimensione dentro questo rapporto diciamo così scuola statale e scuola non statale la dimensione sussidiarie sussiste solidale
Che non si esaurisce nella nel decentramento
Che non smobilitare il ruolo del pubblico rispetto al privato
Ma dove lo Stato si fa garante di uno sviluppo regolate responsabilizzante ma no come artefice scusi
Ma qualificandosi nelle capacità di programmare
Definire standard accreditare strutture garanzie ai cittadini
In pratica quello a cui noi guardiamo bianche nella prospettiva nuova che riguarda l'autonomia che riguarda il federalismo
è quello di integrare in un complessivo sistema pubblico l'apporto dalle scuole paritarie private con una presenza che degli enti locali che molte volte sono
Molto marginale rispetto invece ai modelli che oggi stanno venendo
Temprati da noi vorremmo che anche sul terreno della scuola proprio in una democrazia moderna emergesse sempre di più anche il protagonismo dalla società civile
Riconoscendo che in molti servizi fondamentali che lo Stato deve assicurare i privati
Possono svolgere una funzione integrativa e complementare che deve sicuramente volere del riconoscimento
E
Proprio perché gode del riconoscimento
Deve avere anche il controllo per l'accesso alla sovvenzione con la messa in campo di risorse pubbliche
Ecco perché noi in proprio nell'innovare l'idea di Stato
Non possiamo mortificare le funzioni essenziali ma operare invece questo sì
Per integrare scuole statali e scuole paritarie affinché si realizzino gli obiettivi culturali sociali e politici
Che la scuola della Repubblica
è riuscito a raggiungere
Perché non possiamo dimenticare quanto alla scuola pubblica fatta in questo
Perché possiamo parlarne male della scuola io parlo dal mio punto di vista dal punto di vista la mia rappresentanza
Se l'analfabetismo alcune cose si sono realizzati dallo Stato e superate se alla gente sono stati dati alcuni strumenti e in questo Paese è in larga parte in modo fondamentale per i ceti che io rappresento dovuto alla scuola Scola pulite pertanto credo che questo sia allora se è così io penso che uno degli obiettivi primari che ho pur non negando anzi
Avendo questa idea per integrazione sia quella di realizzare una scuola di qualità di innovazione per tutti
Cioè superando anche quelle distorsioni e inefficienze che ci collocano un po'distanti dagli standard distruzione europei e anche lontani poi magari lo dirà meglio il dottor Parisi Florio
Però su questo penso che abbiamo una comunanza dall'esistenza stessa del mondo del lavoro troppe volte noi avvertiamo che la scuola e mondo del lavoro hanno
Una non comunicabili
E credo che questo oggi non sia più possibili
Ecco perché allora il dibattito su scuola pubblica e scuola privata deve trasformarsi in dialogo
Tra i diversi segmenti della società parti del Paese per il sistema
Vorrei gli elementi su cui porre attenzione sono soprattutto in quelli relativi al diritto dell'utente scuola alunno famiglia
Traguardato la luce del perseguimento di un bene che è comune che è pubblico
Quindi le diversità no separatezza
L'integrazione postula un dialogo culturale
Che privilegia i contenuti e i valori in gioco piuttosto che gli schieramenti precostituiti
Integrazione a nostro avviso non è pensare un sistema scolastico in cui è indifferente
Scegliere l'uno o l'altro tipo di Scola
Quello che diciamo è parole una parità che valorizzi la soggettività di ogni scuola
Cioè libertà vera di Scelta nella misura in cui le offerte educative
Sono tra loro differenti
Il problema è a loro dire definire ciò che la scuola eh come offerta formativa cioè come costruire una garanzia per tutti
Cioè una educazione aperta a tutti
Io credo allora che l'educazione
Dipenda sette in primo luogo dalla famiglia
A scuola è stato in materia di educazione sono funzione ausiliare rispetto al gruppo familiare
Esercitando questa funzione scuola è stata non devono soltanto sviluppare nei futuri cittadini le conoscenza il sapere e la sapienza che rispondono a un'educazione per tutti ma devono altresì nutrirsi innesti di quella autentica ragionata adesione alla Carta democratica che richiesta per unità spesso che corpo politico
Per cui ne consegue che possa esistere usano pluralismo dei mezzi
Pluralismo auspicabile per le scuole pubbliche dovrebbe riguardare non il programma di studi ma la diversità dell'ispirazione secondo la cui prospettiva il programma comune verrebbe svolta
In questo contesto lo Stato non è il sostituto del corpo politico
Ma un organo spezzare il cui ruolo è quello di mantenere nell'ordine del bene comune ciò che esiste nel corpo politico quindi dovrebbe invece che tenersi in disparte
Dalle iniziative privati aiutare incoraggiare lo sforzo educativo compiuto dalle diverse istituzioni privati sia confessionali che secolari che corrispondono alle diverse famiglie spirituali e culturali della nazione
Con il pretesto di una separazione perché poi si apre il dibattito poche circola nostro Paese tra Chiesa e Stato
Intesa in quel in un senso che per me rimane sempre il falso è un po'antipolitico
Cioè dicevo misconoscere le tradizioni e le scuole di pensiero anche quelle religiose che sono parte
Integrante della verità del corpo politico significherebbe semplicemente per la democrazia separare se stessa e separare la fede democratica dalla loro dal origine più profonda
E qualora proprio alla luce di questi ragionamenti
La CISL ha sempre sostenuto che la Costituzione obbliga lo Stato la definirei con apposita legge i diritti e gli obblighi delle scuole nostra tali che chiedono la parità che la strada maestra per risolvere il problema fosse quella di una legge che definisse i requisiti organizzativi culturali
E le necessarie garanzie per il personale che le scuole gestione non statale devono rispettare per essere considerate scuole paritarie
E in quanto tale meritevoli del finanziamento
Perché inserite in un sistema formativo pubblico
Una logica quindi non diverso da quanto avviene per il sistema sanitario
In ambiti infatti come il diritto alla salute e il diritto alla formazione dei quali la prostituzione da compito allo Stato di garantire a tutti la fruizione attraverso regole certe
è necessario trovare con grande attenzione il punto di equilibrio
Tra l'effettivo esercizio della libertà di scelta degli individui e delle famiglie
E i requisiti che lo Stato è giusto richieda perché quel servizio sia destinatario di risorse collettive
Io credo che visto che parliamo molto sì di una cosa che io non mi non mi convince del tutto se ne parla
Gli scontri di civiltà io credo che e quei oggi datato sposa deserta dettata dalla condivisione qualche problema lo solleva
Io credo che le anche per esempio le comunità musulmane possono operare liberamente
Organizzare scuole di tendenza ma se vogliono finanziamenti pubblici devono rispondere
Ad alcuni requisiti organizzativi assumere un impianto curriculare culturale rispettoso delle libertà costituzionali essere aperti a tutti e non discriminare sulla sulla base di altre vite
Perché questo allora diventa l'elemento integrativo
Perché l'identità confessionale che pure trova fondamento costituzionale nel rispetto che la legge deve essere alla piena libertà delle scuole paritarie
Non deve essere alternativo se si usano risorse collettive ma diverso e complementare
Rispetto all'impianto valoriale organizzativo e culturale della scuola statale
Proprio per questo a differenza di molti
Che sostengono le scuole di tendenza siamo può un pochino più prudente in quanto riteniamo che occorre sicuramente rispettare l'identità culturale in un contesto di tolleranza e pluralismo ma che in uno Stato democratico alcuni principi soprattutto in uno Stato basato sulla Costituzione devono essere uguali per tutti
No non abbiamo più cioè
Non abbiamo più Bolt per convincere allora sì che possono essere i fondamentalismi gli integralismi religiosi o laici che questo Paese non serve
Peraltro processo di autonomia delle scuole con tutto il corollario di un sistema nazionale di valutazione troppo a lungo rinviato
Dovrebbe favorire un sistema formativo integrato di scuola dell'autonomia a gestione statale a gestore nostra tale
In quello stato definisca gli indirizzi degli impianti curriculari le regole i controlli attivi strategie compensative rispetto alle differenze
Allora in questo senso a nostro avviso divelto opportuna è auspicabile una competizione regolata sulla base di verifiche di qualità
Trasparenti e ispirati a criteri univoci da renderle pubbliche ai genitori cioè alle famiglie come strumento facili tante la libertà di scelta
Questo disegno che porta ad un finanziamento diretto alle scuole che rispondono a certi requisiti
Dovrebbe andare sulla base degli alunni che frequenta perché questi sembra quello più nitido è fondato culturalmente e non in contrasto col dettato costituzionale
Perché si tratta di finanziare un sistema con finalità pubbliche
è il modo più idoneo per rompere il monopolio il monopolio statale senza mettere in discussione l'unicità del sistema pubblico di istruzione garante del diritto allo studio fra tutti in questo ambito io credo
Debba svilupparsi quella competizione virtuosa tra scuola senza enfatizzare ma mi sembra che prima il professor ornato lo dicesse con molta chiarezza
Quelle logica sì che abbiamo visto ultimamente parlare di privatizzazioni di scuola azienda o di altre simili simile con la
In questo quadro qualche
Ma anche
Sulla legge paritario eccetera
Potrebbe anche essere presentato qualcosa ai direttori regionali soprattutto per quanto riguarda le procedure di accreditamento
Cioè i soldi da distribuire alle scuole sono dello Stato alle ragione toccherebbe un'azione compensativa coinvolgendo la la la Regione anche nei processi di verifica
In subordine si potrebbe assegnare l'accreditamento alle regioni
Ma allora le risorse dovrebbero passare dalle regione
E qui probabilmente qualche elemento di nonché di chiarezza ci dovrebbe ora proprio perché li vado a chiudere perché l'istruzione è un diritto che lo Stato deve garantire a tutti
E a tutti offrire pari opportunità
Così la rottura del monopolio statale l'esercizio di scelta delle famiglie sull'orientamento culturale della scuola dei propri figli non devono portare al fai da te in materia di istruzione
Ma un sistema di regole certe senza inutile scavata che crede condizione di un sistema integrato effettivamente finanziato dallo Stato perché orientato a finalità fuori io credo neanche qui e bisogna stare attenti può e sugli strumenti possiamo discutere
Noi siamo sempre più operare sui fondi che riguardano le scuole che studia o sugli sgravi fiscali
Ho qualcosa di questa natura poi la discussione può essere anche tenendo conto che se si opera solo sulla partita fiscale se solo il rischio che i più deboli i più poveri restino esclusi ed è un altro problema sul quale bisogna guardarsi con grande attenzione
Perché chi non fa la denuncia delle tinte
Tagliato fuori siccome io ne conosco un po'ecco meno male
E sullo sfondo resta sempre su questo rapporto tra pubblico privato il problema degli insegnanti
Le scuole private vogliono poter risiedere coerente col progetto educativo e se non lo sono licenziati
Oggi è così
Anche se devono almeno essere abilitato
Di fatto è una forma di reclutamento altro da quello pubblico ma che dallo stesso punteggio
Sarebbe un errore partire da questa esigenza
Per sostenere che tutte le scuole devono potere essere libere di assumere gli insegnanti che vogliono
La Costituzione garantisce
La libertà di insegnamento
Che fonde il pluralismo culturale dalla scuola pubblica
All'interno del rispetto alla promozione dei valori costituzionali
L'assunzione di tutti e due i docenti sulla base del progetto educativo dei genitori che è un'altra delle questioni e la metto in termini problematici
Potrebbe portare ad una subalternità culturale dei docenti
è una precarietà organizzative a scuola sempre più chiuso anche qui io qualche dubbio ce l'ha no no no delle certezze poi ne discutiamo per carità RAI doveva rilasciate Tirreno
Penso che il dubbio sia l'anima del nostro esistere sennò non ne usciamo più
Perché se qualcuno ha la verità
Per concludere veramente la posizione del senso della mia confederazione sulla riforma dei cicli noto
Il sistema ha bisogno di essere riformato partendo dai sette menti che più di altri risultano inadeguate
Penso alla secondaria superiore
Con un particolare non rinviare l'intervento
Sul sistema di formazione professionale
Ciò che ritengo indispensabile che questi cambiamenti avvengano cosa che non è avvenuta l'altra volta
Con la partecipazione attiva delle componenti interessanti impreviste disegnati io credo che valorizzare l'insegnante significa anche renderli partecipi del Progetto non sono dei degli oggetti sono dei soggetti attivi da scuola
Sì e di qualità dipende anche dal modo con cui l'insegnante partecipano e dentro la scuola
Il
Il ministro dell'Istruzione poi ce lo dirà
Sembra intenzionata a convocare gli Stati generali dell'istruzione per il prossimo autunno
Io credo che questi Stati generali devono essere effettivamente generale cioè coinvolge coinvolgere i rappresentanti della scuola
Del mondo del lavoro della società e degli utenti della scuola
Perché è vero inflessione siano veramente poco corale cioè la scuola è una cosa che ci riguarda tutti
Sì facciamo gli stati generali della scuola non può essere solo a una corporazione
Ho qualche esperto che si chiude in una stanza e continua a riflettere poi alla fine riflessioni sono quelle che sono buone interessante che ci aiutano vorrei che discute solo di più Totti quelle che stanno dentro e attorno alla scuola soprattutto quelli che della scuola danno poi alcune possibilità l'ultima cosa dico visto che stiamo discutendo dalla Finanziaria ieri sera
Ci hanno illustrato la finanziaria non ci è piaciuto molto il metodo capiamo la situazione i tempi e i modi speriamo di recuperare iter
E discussione
Quello che però se vogliamo veramente innovare una scuola di qualità occorre che nella finanziaria chi siano i soldi adeguati perché se non ci sono i soldi sarà banale se non ci sono i soldi noi ci perdiamo tanto tempo a discutere ma alla fine la scuola resta quella che è
Se veramente per questo maggioranza
Per il sindacato per il Paese per tutte quelle forze che credono nella democrazia pertanto necessariamente credono in un sistema di istruzione integrato credo che il problema di quanto investire nella scuola sia proprio ai tutti
Non solo di chi governa non solo di chi sta all'opposizione ma dell'insieme del corpo sociale erede qui anche nella finanziaria spero che domani mattina
Nell'incontro che avrà con le confederazioni il ministro Tremonti ci spieghi quanti soldi dalla scuola io spero che siano adeguate alle cose che stiamo dicendo
Quindi
Ringraziamo Savino Pezzotta segretario generale della CISL e ci uniamo a alla sua ultima esortazione nei confronti del ministro del governo intanto che gli stati generali siano veramente generali è veramente rappresentativi di tutti i soggetti che compongono la scuola
E poi nell'ultima cosa che diceva anche nei confronti della eventualità e possibilità di della individuare nella finanza agli altri capitoli
Per la scuola prima di dare la parola a monsignor Vincenzo Zani direttore dell'Ufficio nazionale CEI per la educazione la scuola l'università
Di comunico che in sala è presente la senatrice Maria Grazia Siliquini sottosegretario al MIUR che ringraziamo e salutiamo la parola a monsignor Zani
Buona serata a tutti
Al signor ministro ai relatori a tutti i presenti Recco il saluto avviso eminenza il cardinale Ruini che trattenuto in questi giorni a Pisa dove si stanno svolgendo i lavori per il Consiglio permanente della Cei
Inserisco in questo dibattito intenso interessantissimo
Sul tema che sta particolarmente a cuore anche alla comunità cristiana
La questione educativa e formativa e centrale
Una vera e propria emergenza non solo per i Paesi occidentali le scelte fatte negli ultimi anni a livello europeo lo dimostrano ma anche per i Paesi in via di sviluppo
Non più tardi di stamattina una telefonata di un vescovo dal centro dalla Repubblica Centro Africana
Chiedeva di venire per conoscere quello che si sta facendo in Italia perché anche lì vogliono dopo trent'anni di guerra ripartire dalla ecco dalla scuola dall'educazione quindi speriamo che non ci siano degli scenari anche per noi comunque interessante questo tema e io vorrei riportare in questo intervento una sintesi
Alcune posizioni che sono maturata nel nostro dibattito nel dibattito del mondo cattolico nei nostri organismi ufficiali ma anche nei documenti pubblici della Conferenza episcopale italiana sul tema dell'incontro odierno lo faccio in cinque punti primo punto alcuni elementi di carattere teoretico sul tema della qualità perché ci sembra che per noi questo sia punto e centrale ma un tema sul quale bisogna intendersi
Il tema della qualità si è introdotto con sempre maggiore forza anche nel campo dell'istruzione e della formazione
Ampliando progressivamente la sua estensione semantica in analogia con quanto avviene nel mondo aziendale
In ambito produttivo la qualità viene intesa in base alla prospettiva della soddisfazione del cliente
E la qualità percepita che decisiva e la misura operativa e fornita dal successo commerciale
Più a monte vi sarebbe la riscoperta della finalizzazione del processo produttivo all'uomo che tornerebbe al centro del sistema
Ritengo che si debba usare molta cautela trasferire logiche e strategie
E metodi caratteristici del mondo produttivo nell'ambito nel campo dell'istruzione e dell'educazione
Vi possono essere indubbiamente degli influssi che si riversano positivamente nei percorsi educativi e scolastici
Tuttavia l'educazione preferisco recuperare questo termine che da qualche tempo e meno usato piuttosto a favore della formazione dell'istruzione
L'educazione e i processi dell'istruzione hanno una loro autonomia e specificità intrinseca rispetto ad altre attività sociali
E il discorso sulla qualità in e dell'educazione coinvolge diversi livelli
Quello dei fini e dei valori e quello dei processi dei mezzi e delle tecniche quello delle istituzioni e delle strutture e quello delle relazioni e delle strategie educative e didattiche
Non intendo addentrarmi nella complessa articolazione di questi differenti approcci ma mi limito solo a qualche passaggio teoretico
Che vorrebbe porre al centro la promozione della persona umana nella sua integrità
Tre elementi secondo noi caratteristiche e caratterizzano il tema della qualità
La qualità dell'educazione appare in primo luogo come affermazione dell'integralità dell'educazione contro ogni suo riduzionismo
Ed unica al unilateralismo l'educazione è vista allora come sviluppo delle attitudini e potenzialità della persona
In risposta alle esigenze della vita secondo le capacità proprie ad ognuno
Essa si manifesta nell'attuazione data alla totalità e globalità delle diverse formazioni
Fisica psichica intellettuale eccetera
In funzione di una umanizzazione della vita nelle sue diverse forme nei suoi diversi ambiti
In secondo luogo la qualità dell'educazione si manifesta come ricerca di coerenza dell'azione educativa
Nel senso che essa tenga il passo con lo sviluppo personale dell'educando
Ordini i suoi interventi secondo esigenze concrete dall'esistenza ricerchi le relazioni e i rapporti tra interventi educativi e tra fattori della personalità
In terzo luogo la qualità dell'educazione può essere intesa come pertinenza ed efficacia dell'azione educativa
Nel senso che sia realmente adeguata al fine da raggiungere
Superando gli ostacoli e di impedimenti che vi si contrappongono
Essa si traduce in un saggio uso di metodi mezzi e tecnologie educative per conseguire per quanto è possibile concretamente l'individualizzazione dell'apprendimento
E capacità di innovazione e di strategie non fini a se stesse ma calibrate alle reali esigenze del Jane canti e dell'ambiente educativo
In sintesi
Quali sono le conseguenze di questi principi che possono sembrare astratti lontani dalla realtà
Le proposte educative devono essere caratterizzate dalla qualità cioè dalla capacità di risposta ai bisogni educativi
Anche se la domanda è fragile contraddittoria
In questo contesto il mondo cattolico ribadisce la centralità della famiglia
Irrinunciabile punto di partenza ma anche rivendica per la scuola un ruolo educativo e non solo formativo
Parlare di ruolo educativo significa chiarire che una scuola libera e autonoma non può essere neutra
In quanto si può educare al senso critico solo a partire da una visione chiara della realtà
Questo compito educativo e pervasivo non si limita solo alla scuola ed è comune
Non si esaurisce in una generica libertà di insegnamento che genererebbe una sostanziale impossibilità di intervenire a livello strutturale
Di più
La qualità non può dal nostro punto di vista non esplicitarsi in almeno tre linee di azione primo l'attenzione anche ai più deboli
Secondo l'intervento nel campo dell'orientamento
E terzo l'impegno per la formazione permanente
Una seconda considerazione
L'orizzonte delle riforme
Nel quadro delle riforme scolastiche e la legge sull'autonomia che rappresenta lo sfondo culturale
Che consente di leggere in termini nuovi il rapporto tra scuole e comunità di appartenenza tra domande i bisogni formativi di e risposta in termini di progettualità educativa di qualità
Se oggi non sembra più possibile pensare ad una scuola senza autonomia didattica e pedagogica
Libera di perseguire gli obiettivi che ha fissato nel suo progetto educativo sia pure all'interno di quei vincoli nazionali che garantiscono la tenuta unitaria del sistema
Non è nemmeno possibile pensarla come istituzione Autori ferita
La scuola dell'autonomia e allo stesso tempo scuola della e nella comunità
Abbiamo detto più volte in questi anni lo slogan dalla scuola dello Stato alla scuola della società civile
Come coniugazione del principio di sussidiarietà
La presenza dei genitori dei giovani la professionalità dei docenti e dei dirigenti il contributo attivo di competenze esterne trovano la loro ragion d'essere e la loro legittimità in questo contesto
Ci si aspetta pertanto che il processo di consolidamento dell'autonomia delle istituzioni scolastiche possa ricevere un forte sostegno anche attraverso le nuove direzioni generali regionali e l'articolata rete di supporti amministrativi e tecnici che dovrà essere costruita sul territorio
Certamente la predisposizione del piano dell'offerta formativa da parte delle singole scuole
Costituisce l'azione di maggiore rilievo di una istituzione scolastica autonoma
Anche per quanto attiene il tema della qualità
è importante che tale strumento venga adeguatamente valorizzato
Perché per la scuola costituisce occasione di riflessione sulle finalità che persegue gli obiettivi e le loro priorità i percorsi didattici anche quelli finalizzati all'individualizzazione dell'insegnamento la valorizzazione delle delle risorse umane la migliore definizione dell'organizzazione Interna
E sulla base del piano dell'offerta formativa che i genitori potranno scegliere tra scuola e scuola
In questo modo conferendo all'atto dell'iscrizione un significato non meramente amministrativo ma di vero patto formativo tra famiglia e scuola
L'elaborazione del piano dell'offerta formativa obbliga pertanto a riflettere sulla cruciale questione del rapporto tra domanda dei genitori e risposta educativa
Una logica di tipo consumistico che rimanda all'immagine del mercato non può essere importata nella scuola pena lo snaturare né l'identità di soggetto educativo
La domanda che i genitori e che gli stessi alunni esprimono non è uniforme spesso e perfino contraddittoria
Inoltre e ciò è ancora più delicato
Spesso ciò che si richiede alla scuola non è in sintonia con il progetto educativo che essa invece chiamata a definire si corre il rischio che la scuola per avere clienti si lasci orientare da domande consumistiche superficiali
Piuttosto che assumersi il compito di discutere tali domande
Problema attizzare delle e rilanciarle in termini più alti e con un proprio progetto una ipotesi educativa coerente e qualificata
Un terzo punto il tema della di Berta di scelta delle famiglie e del loro coinvolgimento nel progetto della scuola introduce una questione di primaria importanza quella della parità scolastica
Nel corso della passata legislatura e giunta faticosa approvazione la legge sessantadue
Che riconosce la parità giuridica a quelle istituzioni scolastiche non statali che ne facciano richiesta e rispondano ad una serie di requisiti
Come è stato detto anche dai documenti ufficiali della Conferenza episcopale italiana tale legge presenta alcuni apprezzabili gli aspetti di carattere giuridico che non sto ad elencare tuttavia permangono ancora limiti evidente
La legge sessantadue può essere considerata una tappa verso l'effettiva parità che per risultare tale non può prescindere anche dagli aspetti economici proprio due giorni fa
Il presidente della CEI il cardinale Ruini nella sua prolusione
Ha detto questo passaggio
è urgente portare a compimento la legge sulla parità scolastica senza penalizzare in alcun modo la scuola di Stato ma ponendo fine a un monopolio di fatto che in realtà per tutti dannoso
Il traguardo della piena parità giuridica ed economica e nelle attese
E non solo di chi rivendica il primato della famiglia nella scelta del tipo di formazione e quindi di scuola per i propri figli
Ma anche di chi ritiene il pluralismo dell'Offerta
Un fondamentale fattore di qualificazione del servizio scolastico pubblico statale e non statale
La tutela della libertà di scelta è tale solo se il poter scegliere non comporta penalizzazioni economiche
In un sistema di autonomia le scuole si legittimano per la qualità della loro offerta e non è accettabile che il fattore economico costituisca ragione di discriminazione
Le forme che consentono il raggiungimento del traguardo della parità economica possono essere diverse qui è già stato detto tutto e tanto in ogni caso è importante più dello strumento scelto
Concordo con quanto è stato detto
Che il traguardo della parità venga sentito come interesse non di parte o di una parte del paese ma dell'intero sistema pubblico
Poiché l'istruzione specie quella dell'obbligo è un bene pubblico
è indispensabile trovare modi di finanziamento complessivo capace di contemperare equità e qualità
Dunque il tema della qualità si intreccia con quello della libertà e un sistema pubblico paritario consente non solo libertà di scelta ma possibilità di qualificare maggiormente l'offerta
Tendenzialmente incentiva una certa competitività tra le diverse istituzioni scolastiche a competitività e una variabile nuova che viene introdotta nel sistema di istruzione
E non vanno sottaciuti i possibili rischi
Il più preoccupante dal nostro punto di vista sembra essere quello di una contrapposizione statale non statale
Una vera autonomia deve comportare per ciascuna scuola statale e non statale che sia
Ti predisporrei sviluppare un proprio progetto con caratterizzazioni che la differenziano da tutte le altre pur all'interno di indirizzi curricolari nazionali
La competizione riguarda così in un certo senso ciascuna scuola e non è riportabile alla schematizzazione o semplificazione tra statale e non statale
Un altro punto quello relativo ai docenti
Il tema della qualità richiama quello della formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici
Deve essere incentivato un processo continuo di sviluppo professionale
Garantendo al personale della scuola libertà di scelta ricchezza e qualità di Offerta anche grazie all'apporto dei tanti soggetti qualificati associazioni professionali università istituti di ricerca
Che si occupano di formazione
Evitando la burocratizzazione dell'aggiornamento o forme anacronistiche di centralismo
Anche in questo caso il pluralismo dell'offerta e la libertà di scelta rappresentano valori importanti
Nessuna riforma ha possibilità di successo se non è capace di coinvolgere di insegnanti come già diceva il segretario della CISL
Rendendoli partecipi e protagonisti
Ogni insegnante nel rispetto degli obiettivi del sistema nazionale distruzione e in collaborazione con gli altri docenti deve poter comunicare in modo personale creativo i contenuti della sua della sua disciplina
Con un metodo che faciliti l'apprendimento significativo
La scuola dovrà favorire la valorizzazione della professionalità docente responsabilizzando gli insegnanti rendendoli non meri esecutori di programmi nazionali prefissati
Ma i laboratori di una progettazione che scaturisce dalla scuola stessa
La libertà di insegnamento e in definitiva nella scuola dell'autonomia la libertà del singolo insegnante e la libertà della scuola
Di elaborare un curricolo efficace in relazione agli obiettivi nazionali e attento alla piena valorizzazione della persona
Un'ultima sottolineatura
Il tema della partecipazione
La scuola dell'autonomia e allo stesso tempo come già detto scuola bella e scuola nella comunità
Noi crediamo che si debba incoraggiare la ripresa della dimensione partecipativa
Che ha mosso i suoi timidi passi resuscitati e suscitato non poche speranze
Con i decreti delegati del settantaquattro ma finito via via per burocratizzare assi e in inevitabilmente isterismi sì
L'autonomia costituisce un'occasione storica perché la scuola si riscopra dentro una comunità e la società si riappropri della scuola
Non si tratta soltanto di attivare energie risorse funzionali alla garanzia di predisporre servizi efficienti è in grado di rispondere ai bisogni
Ma si tratta di favorire la crescita di un senso di responsabilità per l'educazione che avvicini la scuola e la comunità di appartenenza
è difficile pensare che l'autonomia scolastica
Possa costruirsi soltanto intorno alla categoria della funzionalità dell'efficienza
Certamente c'è bisogno di efficienza c'è bisogno di managerialità di capacità di monitorare processi e valutare risultati ma è improbabile che l'autonomia possa introdurre cambiamenti sul piano della qualità dell'offerta e dello stile educativo affidandosi soltanto alle istanze e alle aspettative organizzativo gestionali
Non è difficile prevedere che se l'autonomia non sarà sostenuta dalla partecipazione
E dalla responsabilità sociale di tutti i soggetti genitori studenti e docenti finirà per svuotarsi di significato
Bisogna tenere presente che la vitalità dell'autonomia dipende sia dalla qualità della partecipazione sia da quella della gestione
Per concludere vorrei ribadire che l'attenzione della comunità cristiana nei confronti della scuola
è sempre molto forte
E non riguarda soltanto le questioni relative alla parità o all'insegnamento della religione cattolica che sono i due temi per noi più direttamente coinvolgenti
Ma riguarda l'intera scuola la scuola in quanto tale in un documento recente dei vescovi italiani si legge che la scuola e per i cristiani soprattutto oggi una fonte continua di domande un interlocutore esigente e nello stesso tempo una chiave di lettura
Quasi una concentrazione dell'insieme dei fenomeni che caratterizzano il nostro mondo
I cristiani nella scuola del Paese scuola di tutti e ancor più nella scuola di ispirazione cristiana
Intendono collaborare all'attuazione di una progettualità educativa che sia moderna aperta avanzata ma che faccia riferimento ad un'idea precisa di scuola è la nostra idea nostra proposta
Di reati scuola per la persona e di scuola delle persone
Cioè di una scuola che sia uno spazio relazionale nel quale alcuni soggetti personali concorrono alla costruzione di identità personali libere e consapevoli
Tramite una proposta culturale seria ricca di significati validi ma che siano direttamente sperimentato di sperimentabilità già all'interno della comunità educativa
Ringraziamo monsignor Vincenzo Zani il direttore dell'ufficio CEI per l'educazione e la storia di università soprattutto per la testimonianza
Della comunità cristiana che intende guardare a tutta la scuola nel suo Complesso e la parola adesso a Franco Nembrini responsabile scuola della Compagnia delle opere
Buonasera
La presidenza mi fa notare che i tempi si stanno stringendo quindi cercano di essere il più breve possibile anche per dare la possibilità al ministro di rispondere
Di avere sufficiente tempo disposizione per rispondere al dibattito ricchissimo di stasera consentitemi di prima di arrivare alle due o tre veloci considerazioni che intendo fare di a mo'di di premesse
Di sottolineare la preoccupazione che mi muove tutte le volte che mi capita in occasioni come queste di parla di scuola di riforma di istituzioni
Forse perché rappresento una federazione di centinaia di scuole gestite da laici cioè dai genitori c'è da cooperative di famiglie che a un certo punto ha deciso di rivoltarsi le maniche
E di prendere sul serio la propria responsabilità educativa
Mi mi preme sempre sottolineare qual è il punto di partenza
Dal quale guardo il problema delle riforme come sempre tenendo sullo sfondo
Una preoccupazione che proprio di carattere educativo faccio riferimento
Al momento del Meeting di Rimini che mi ha molto impressionato
Perché lì lo si è capito ben credo che abbia impressionato anche signor ministro
Perché in quella interlocuzione del ministro con dieci mila studenti provenienti da tutte le scuole d'Italia ecco lì emerse in modo prepotente ed evidente
Che il problema della scuola non è un problema di alchimie istituzionali non è un problema di ingegneria
Per cui si debba discutere accapigliarsi su formule strumenti se una questione preliminare
Che bisogna aveva presente se si vuole poi andava nella direzione giusta quando si parla di riforme di istituzioni di contenuti di curricola
Cioè il problema della libertà della scuola in Italia che un problema di cui soffre l'intero sistema scolastico
è un problema che lo si capisce soltanto a condizione di di rimettere a teme di capire bene la parole educazione cioè se non sia presente che oggi il nostro Paese in modo prepotente e devo dire in modo anche diverso rispetto a tempi recenti pone una domanda educativa pone un bisogno di educazione noi risponderemo sempre in modo parziale al problema della riforma della scuola ogni riforma deve avere il coraggio di noi che in qualche modo ne siamo partecipi
O protagonisti addirittura ogni tentativo di riforma deve avere il coraggio di partire da qui dal prendere sul serio la emergenze educativo che stiamo vivendo
La domanda educativa che oggi studenti famiglie pongono ai responsabili del Paese
Perché e a questo livello che si colloca il problema della libertà e a questo livello che si capisce se il nostro sistema è o non è libero e di che cosa ha bisogno per cominciare ad essere un sistema un po'più libero
Se non è a tempo all'educazione il resto in sostanza voglio dire e indifferente l'altro giorno su un articolo di Repubblica a firma di Marco Lodoli
Ho letto un'osservazione che mi ha molto che mi ha molto colpito a raccontare a contava in questo articolo
Raccontava del suo tentativo di spiegare i ragazzi a scuola che cosa era successo a New York che cosa è successo
In questo terribile settembre e avevo avevo preparato le citazioni intera Viterbo solo la conclusione a un certo punto dice i ragazzi guardano e tacciono
Come se la televisione li avesse li avesse abituati da sempre all'idea della catastrofe in silenzio l'aspetto hanno e la temono da tempo come chi è già rassegnato
Ecco guardano e tacciono come chi è già rassegnato alla catastrofe questo ritratto che per fortuna non è generalizzabili
Perché invece lì al Meeting di Rimini ho visto dieci mila ragazzi con una voglia incredibile di dir di sé di chiedere domandare di camminare e di crescere guardano e tacciono inattesa rassegnata di una catastrofe imminente mi sembra un ritratto lucido ma e impressionante della condizione i nostri giovani scopro l'acqua calda evidentemente perché l'allarme è stato lanciato da tempo da associazioni familiari dalla che dalla Chiesa stessa dalla scuola stessa che si accorge di fare acqua dal punto di vista della proprio funzione educativa
Dall'altra parte i genitori io sono rimasto colpiti si può perché in questi due anni di dibattito finalmente devo dire molto vivace
Nel nostro Paese sul tema delle riforme della scuola ho assistito a un cambiamento
Che m'è parso di rilevare proprio quando va in giro a parlare alla gente insomma quando incontri centinaia di famiglie quando incontri i genitori convegni
Beh è parso di vedere in questi incontri un cambiamento due anni fa quando ho cominciato questo lavoro
Avevo l'impressione che i genitori in fondo chiedessero certezze dal punto di vista della vita materiale dei loro figli chiedevano che la scuola torna sì signor inglese preparasse il lavoro tornasse a dare delle competenze necessarie la vite ordinarie di una persona che può e deve andare a lavorare eccetera
Saranno gli episodi
Di violenza accadute nei mesi scorsi a maggior ragione devo dire dopo qualche successo l'undici settembre la domanda dei genitori è cambiata viene su dal Paese una domanda impressionante mente forte precisa chiara
Una domanda del delle famiglie del nostro paese che la scuola turni ad educare
Torni ad educare vuol dire torni ad essere il luogo
Di presenza di azione e quindi di dialogo di confronto pluralistico fari e gatto finché volete ma torni ad essere luogo di proposte di azioni di soggetti
E penso in primo luogo i docenti capaci di proporre un'ipotesi educative i ragazzi capaci davvero di accompagnare i ragazzi verso la piena maturità della propria persona
Questa è la domanda che oggi pone il Paese il nostro sistema scolastico se non partiamo da qui tutto il resto mio viso rimane come secondario
Non affrontiamo il problema vi faccio un esempio il fatto a indicare i tre punti ho chiuso
Mi colpisce molto rileggere leggere ogni tanto informarmi su cosa sta succedendo nell'Est europeo
Empoli sarebbe importante da far conoscere a tutti perché azzeri era il dibattito ideologico quello cui faceva riferimento che prima l'amico Savino il dibattito ideologico che ancora permane un po'nel nostro Paese quando si parla di rapporto tra scuola pubblica e scuola privata mio fratello missionario in Kazakistan
E quindi
Ho avuto occasione di di curiosare che cosa sta succedendo nei paesi dell'est europeo su pesi che provengono da un totalitarismo durissimo anzi il cui segno il rapporto Rio nella pretesa dello stato di essere l'educatore di generazioni
Vengono da una totalitarismo che Enea minato le basi sociali culturali e umane
Dovendo ripensare al futuro dal proprio paese che cosa hanno fatto l'ho fatto la cosa più semplice che a noi
A a me sembra la più banale del mondo che invece in Italia fa fatica trova cittadinanza culturale
Hanno fatto la cosa più semplice del mondo hanno detto alla propria gente al proprio popolo alla propria società civile
Lo Stato ha detto chiunque tra voi a qualcosa di buono di Piero Di Giusto di grande da testimoniare ai nostri ragazzi perché le nostre giovani generazioni possono crescere libere in un dibattito aperto e franco anche tra posizioni diverse si faccia avanti e faccia scuole lo Stato le le paga
Lo Stato assume una funzione sussidiaria rispetto una società civile che si impegnasse veramente a ricostruire l'identità delle nuove generazioni dei nostri paesi così abbiamo il risultato paradossale
Di un intero sistema di Stati riduce dalla dalla il risultato insomma della disgregazione dell'ex-Unione Sovietica
Che a costituzioni liberali Issime dal punto di vista della libertà di educazione e abbiamo un'Italia che è la è la dovrebbe essere la patria della difesa della pluralità del pluralismo del dialogo interculturale
Che ancora arroccata in difesa di un monopolio statale
Che fa male all'intero sistema
Allora la un podio delle opere a
Assunto una posizione da questo punto di vista molto critica come sapete com'è noto a tutti nei confronti dell'impianto di riforme del Governo precedente e l'attuale ci pareva ci è parso in quegli anni che il sistema di riforme messo in piedi dal governo di centrosinistra
Non andasse nella direzione giusta rispetto a questo gravissimo problema questa emergenza educativa che il paese ha
Ci pareva che andasse nella direzione di svuotare del suo compito educativo la scuola temendo l'esprimersi libero dei diversi soggetti sociali e andasse invece nella direzione di una sua riduzione a
Scuola di sopravvivenza in vista della società multietnica multirazziale multimediale molti tutto quel che volete voi che si va configurando
Una scuola che dava l'abilità e competenze Marchesi teso abilitava progressivamente rinunciava progressivamente al proprio compito educativo queste la critica di fondo
Che noi abbiamo mosso
Alla alla all'operato al complesso delle riforme dei governi Berlinguer De Mauro
Perché intravedeva amo anche che sullo sfondo c'era la riconferma
è una concezione dello Stato rigidamente monopolista rispetto al sistema dell'istruzione mi è rimasta proprio nella nella testa e nella memoria quella frase
Del pubblicata sul Messaggero credo un anno e mezzo fa due anni fa in cui De Mauro rispondendo alla domanda di che cosa si sente artefice rispose
Mi sento non è artefice di avere introdotto un meccanismo nuovo e lo descriveva così tu insegnante il primo giorno di scuola devi prendere visione degli alunni tutti uno per uno
Il tuo compito a prenderli con i loro difetti con i loro guai con i loro handicap le loro stupidità ma anche con le loro eccellenze
E fin qui lo firmerei e poi c'era questa frase terribile
Per portarli agli obiettivi che io Stato centrale ti dico il mio spiccio e che un'idea di scuola
Per cui sia uno Stato centrale a definire gli obiettivi dell'istruzione e non si è mai a definirne i parametri di qualità a definire gli obiettivi di istruzione non si il mio auspicio è questa frase non vedrà mai più pronunciata che si dimentichi
Questa idea dello stato che il contrario esatto della sussidiarietà che tutti invece auspichiamo finisco all'ora con un paio di suggerimenti
Che mi sembra possono sembrare ovvio alcuni sono stati sono stati già sono stati già accennati però li voglio rimettere a fuoco un attimo
Mi pare che perché si vada in questa direzione ci siano almeno tre o quattro questioni che vanno affrontate in fretta venne nella ricerca di un reale consenso del Paese che oggi è maturo per esprimersi perché io credo che queste cose ormai comincino a diventare sia pure faticosamente patrimonio culturale del Paese cioè della gente
Un po'meno delle sue rappresentanze politiche ma della gente si
Allora ci sono alcuni problemi che bisogna affrontare in modo deciso la rivalutazione del ruolo degli insegnanti la realizzazione di un vero sistema integrato tra scuola statale e non statale
La riforma seria di un sistema di formazione provoca
Di chi non è fatto per imparare il greco e che oggi è mortificato in modo clamoroso da una costretta licealizzazione che non fa bene Necchi ricciolo vuol far davvero né a chi è costretto a farlo per forza
E secondo me
Fino ad arrivare alla all'obiettivo finale al non l'obiettivo finale comunque all'altra grande riforma io la chiamo la madre di tutte le riforme che l'abolizione del valore legale del titolo di studio che un po'il cappio al collo che impedisce la liberalizzazione del sistema
Gli insegnanti perché la caduta di prestigio di cui soffrono e ormai sotto gli occhi di tutti si è già accennato se detto io voglio solo dire uno una una battuta su questo non mi pare
Che si vada nella direzione giusta laddove si conservasse un sistema di reclutamento e di gestione del personale docente nella forma in cui l'abbiamo ereditato una forma napoleonica in cui l'abbiamo ereditato
Per cui il ministero è ridotto quell'immensa agenzie di collocamento che fa da deterrente ai problemi ai problemi sociali della disoccupazione e si trova a dover gestire che è una cosa che non sta né in cielo né in terra qualcosa come un milione di dipendenti docce vera autonomia della scuola
Finché ogni singolo istituto non sarà abilitato a scegliersi valutarsi premiare assi i propri docenti
Sì dossier arriva
Ci vorrà tempo ci saranno trattative sindacali anche dure da fare ma non può non essere un obiettivo della riconsegna della scuola la società civile non può non essere un obiettivo fondamentale questa capacità della scuola
Di valutarsi e di riconoscere il meglio lo dicevo Panebianco un anno fa con la frase stupenda in ogni singola scuola tutti ma proprio tutti dal preside agli insegnanti e gli studenti genitori sanno benissimo quali sono gli insegnanti bravi
Sì allora la scuola sulla base di un qualsiasi tipo di giudizio collegiale a premiare i migliori non c'è alternativa non c'è autonomia se non so rivali
Da ultimo mi pare che diventa decisiva la questione del sistema pubblico integrato le cose che sono stretto del state tetti oggi mi sembra abbiano tagliato la testa al toro non ci sono equivoci
Quando parliamo di libertà parliamo di libertà per l'intero sistema avevo cercato
Di spiegarlo Berlinguer una volta gli dissi guardi che il problema della libertà non ce l'ho io le mie scuole tutto sommato sono libere
Sono le sue che non lo sono e al a lei signor ministro il problema di rendere libero l'intero sistema di rendere veramente liberi docenti i collegi dirigenti scolastici il territorio la comunità locale oggi non lo sono
Questa è una chiarificazione che voglio sperare da oggi segni un punto di non ritorno quando parliamo di libertà parliamo dell'intero sistema da questo punto di vista e chiudo io rispetto all'album dibattito le precisazioni fatte anche in sede di introduzione dato ornato
Continuo a ritenere il buono scuola lo strumento migliore perché per una ragione semplicissima tutte le forme di convenzione fosse anche nella forma del pagamento dello stipendio di insegnanti mi pare che alla fine vincolano il sistema della scuola non statale lo legano riconsegniamo i genitori loro facoltà di scelta i genitori possono sbagliare su tante cose sbagli erano perfino nell'uso della televisione con i figli ma vi giuro
Che hanno un naso nello scegliere gli insegnanti
Hanno un naso nel sapere se l'insegnante è bravo non è bravo non li batte nessuno Ria affidiamo a questo naso della famiglia dei genitori la capacità di destinare i soldi i finanziamenti per sedersi la scuola e mi pare che il gioco sia fatto
Possiamo discuterne non lo voglio difendere a oltranza
L'importante è che verso un sistema pubblico integrato si vada l'Europa una media del trenta per cento di scuola non statale l'Italia si è ridotta in pochi anni al sei per cento e in caduta libera
Per le note ragioni di sofferenza del sistema la scuola non statale
Alcuni atti contabili a quella che chiamano legge di parità come la questione degli insegnanti abilitati che ci costringe oggi ad assistere all'esodo di venti mila insegnanti dalla scuola non statale a quella statale
I problemi sono le norme
Bisogna arrivare almeno l'obiettivo sia almeno la media europea del trenta per cento del nostro sistema scolastico affidato alla libertà delle famiglie grazie
Ringraziamo previsto concreti
Franco Nembrini responsabile della compagni scuola della Compagnia delle opere io so siamo convinti che dietro il cambiamento della domanda definitori Franco mettere in evidenza
Il pensiero vada anche al lavoro delle associazioni che era presente ai genitori che hanno contribuito che hanno ad indirizzare questa nuova domanda versa la qualità dell'istruzione è verso la libertà di scelta
La parola per l'ultimo intervento a Stefano Parisi direttore generale di Confindustria
Sì grazie io russe cercherò di essere molto sintetico
Mi sembra che qui è stata più volte usata la parola emergenza all'interno del
Mondo delle imprese effettivamente un'emergenza nazionale della della qualità del nostro sistema scolastico non lo dimostrano soltanto le richieste e le esigenze sul mercato del lavoro delle imprese ma lo dimostrano anche i nostri dati
Del nostro mercato del lavoro sono stati fotografati quest'estate dall'Unione europea insieme a tutti gli altri Paesi europei abbiamo il peggior mercato del lavoro d'Europa con se non peggiori anche della Grecia
Rispetto al tasso di occupazione abbiamo il più basso tasso d'occupazione d'Europa
Abbiamo il tua il più alto tasso d'occupazione film di disoccupazione giovanile abbiamo il più basso tasso di occupazione femminile d'Europa
E a cosa ancor più grave abbiamo il più basso tasso di occupazione
Delle persone che hanno più di cinquantacinque anni questo non solo per motivi legati al mercato del lavoro il nostro sistema pensionistico ma come ci ricorda la commissione europea nelle sue ultime raccomandazioni del diciannove di settembre
Anche per cui la causa del nostro sistema educativo che non risponde affatto alle esigenze del lavoro allora oggi o sarete delle cose importanti non sono uno specialista dell'educazione e della formazione quindi non voglio veramente
In come dire introdurre in discorsi complessi che riguardano anche la qualità del nostro sistema formativo però io dico una cosa che richiamare l'esigenza della scuola fornire competenze non è un fatto diciamo così una scorciatoia razionale credo che sia molto importante che la nostra istruzione sia quella pubblica che quella privata
Diano la possibilità di accompagnare come qualcuno diceva alla maturità i nostri giovani che vuol dire il senso civico che vuol dire comprendere le nuove esigenze nuove bisogni nel nostro Paese che sono non soltanto i bisogni
Che vediamo Matilde che alcuni dei quali nei in pubblico nel privato forse si occupano forse il privato di più ma non può essere sicuramente
Esclusiva della scuola privata il curare questi aspetti che riguardano soprattutto diciamo così il senso civico
Il rapporto di studenti nei confronti della della società multirazziale dell'immigrazione dei nuovi bisogni non può essere appalto appannaggio esclusivo della scuola privata deve essere ovviamente un impegno forte anche della scuola pubblica
E credo che su questo tema ci sia molto da discutere nel senso che quanto si è stato detto tra scuola pubblica scuola privata tra scuola libera scuola non libera credo che ci debba far riflettere insomma io voglio essere sintetico sono molto d'accordo con quanto
Questa mattina il ministro Moratti ha scritto sul Sole ventiquattro Ore
Proprio perché penso che il nodo non sia tanto quello
Di avere una libertà di scelta tra pubblico e privato ci mancherebbe altro sono d'accordo sull'idea sulla libertà di scelta ma non è solo quello
Credo che il problema sia la qualità della scelta sulle quali si è liberi di scegliere questo credo che sia il passaggio più importante
E allora il problema è proprio questo cioè quello di riuscire a vedere dentro una struttura diversa della nostra offerta scolastica ed erano sofferta formativa
Delle una qualità di di offerta formativa che dia la possibilità di scegliere il meglio che ci possa essere che mette effettivamente in competizione i diversi scuole diversi sistemi scolastici ha per noi una competizione tra pubblico e privato ma una competizione tra istituti
Purtroppo in Italia facciamo sempre un po'le cose a metà per cui abbiamo fatto la mezza autonomia non abbiamo fatto l'Autonomia completo è stato detto poco fa io sono assolutamente d'accordo con quello che è stato detto vengo quella domanda di Adornato perché queste sono tutte le premesse per rispondere con la domanda di Adornato credo che il tema dell'autonomia o l'autonomia piena o non c'è
Altrimenti è una presa in giro che riempie di responsabilità burocratiche chi sono i direttori d'istituto ma che non danno effettivamente gli strumenti di autonomia per deve realizzare la responsabilità
Allora quello che è stato detto sulla valutazione di tutta evidenza quanto tutti noi lo sappiamo a scuola a Roma ci sono delle ci fanno i sorteggi per andare in certe classi in certe sezioni
E chi esce chi è sfortunato e non vince il sorteggio vanno le altre sezioni che sono le peggiori alla questa roba tour della ragione
Chi l'ha preceduto tutti sanno chi sono i profili insegnanti bravi insegnanti non bravi il preside non ha nessuna possibilità
Di operare tra questi per poter migliorare l'offerta formativa se non con un lavoro lentissimo
Lunghissimo burocratico di spostamenti trasferimenti eccetera per cui dopo vent'anni forse riesce
A togliersi di mezzo il professore che è finito lì per stare vicino casa questa roba qui deve finire e lo dico perché credo che sia un nodo fondamentale udiva Pezzotta Savino quello che invece sono d'accordo su tutto
Però qui o noi mettiamo accento del sistema formativo i giovani che dovrà essere formati o mettiamo al centro del sistema formativo gli insegnanti sono due cose diverse oggi finora ci al centro del sistema formativo in Italia nel nostro sistema nel nostro Isa delle relazioni sindacali non parlo soltanto della della scuola ma parlo anche e soprattutto nella formazione professionale
Noi non facciamo la formazione professionale per orientare là dove ci sono le esigenze formative delle aziende o delle persone da formare ma per un'Italia dove sono lì i formatori che altrimenti sono disoccupati questo non può più funzionare noi sì finché avremo un sistema di questo tipo avremo un sistema che non darà le la professionalità nel morale n'è professionale per trovare il posto di lavoro e per poter essere soddisfatti nella vita
A i nostri giovani e stiamo perdendo purtroppo da questo punto di vista sempre più competitività questo fattore insiste in maniera drammatica sulla competitività e sulla ricchezza del nostro Paese
Noi stiamo parlando in questo periodo di mercato del lavoro con Savino Pezzotta ne parliamo spesso la flessibilità non la flessibilità la vera garanzia per il posto di lavoro
Per un lavoratore non è il giudice che lo reintegra nel posto di lavoro Savino non voglio rientrare in una polemica difficile ma è la sua professionalità
E credo si vede perché quando ci sono quando la professionalità cresce e il mercato del lavoro richiama o è ovvio che le offerte ridispone via di lavoro ci sono questa è un'emergenza nazionale che dobbiamo affrontare col coraggio vero
E allora questi temi che sono importanti in che misura passano su quel tavolo
Del contratto di lavoro degli insegnanti che va al ministero Pubblica istruzione di tanto in tanto si apre questo è il nodo di fondo allora oggi il ministro da Pubblica istruzione ha scritto sul giornale sul Sole ventiquattro Ore un giornale a noi vicina
Il è un tema di fondo che cioè nostro
Ieri un tema espresse finestre
Ha scritto che la spesa lo sapevamo la spesa per cioè fatto cento la spesa per l'istruzione in Italia il novantacinque per cento sono stipendi
E dobbiamo arrivare all'obiettivo di arrivare all'ottanta per cento per liberare risorse poter fare investimenti diversi
Allora questo è un nodo fondamentale che però passa attraverso alcuni passaggi fondamentali che sono passati di flessibilità di mobilità questo raggiunto in questo obiettivo chiedo al ministro
Probabilmente dovrà rifletterci ancora perché è complicato in quanto tempo possiamo riuscire a realizzarlo in quanto tempo realizziamo liberiamo quelle risorse che non vuol dire aumentare il totale delle risorse noi abbiamo la spesa abbiamo fatto parecchi studi come Confindustria su questo tema perché riteniamo che il sistema formativo sia molto importante e li abbiamo presentati di recente noi abbiamo insiste un livello di spesa che intorno ai cento mila miliardi iniziali di spesa per l'istruzione e la formazione che assolutamente in linea anzi leggermente più alto di livello della spesa degli altri Paesi europei quindi non stiamo non spendiamo poco e che spendiamo male molto male abbiamo il più altro rapporto tra insegnanti e studenti abbiamo troppi insegnanti questo nodo va sciolto
Se noi non sciogliamo questo nodo noi non avremmo mai la qualità della scuola che vogliamo
E che vuol dire ovviamente per poter far questo vuol dire che bisognerà mettere dei sistemi di valutazione per cui gli insegnanti devono ridurre e minori aumentare molto il loro livello meglio di qualità
Non si può pensare e parlare di adeguamento degli stipendi per ridare dignità al lavoro dell'insegnante lo si può fare soltanto ed esclusivamente se si riduce il numero degli insegnanti altrimenti lo spazio per gli aumenti di stipendi non ci sarà mai
Perché non c'è spazio nella nostra è uguale guardate la storia molto simile a quella che avviene nel nel nostra spesa di welfare noi abbiamo la gran parte las la stragrande parte parte della nostra spesa di welfare per le pensioni questo non ci consente ed è il venti per cento di più di tutti gli altri Paesi europei
Noi su questo non ci consente di avere nessuna risorsa e poter fare interventi di welfare nei nuovi bisogni che sono quelli dei disoccupati degli anziani
Degli handicappati eccetera eccetera la stessa storia cioè se vogliamo sviluppare in modo diverso il nostro sistema scolastico dobbiamo affrontare questi nodi
Però è importante che questi nodi vengano affrontati io credo nel nostro Paese a testa alta nel senso non con sotterfugi o non ponendo la questione altrimenti neanche il sindacato riuscirà mai
Ad affrontare il rapporto con gli insegnanti se non pone una grande questione nazionale che la qualità della nostra lei istruzione e la qualità della nostra occupazione
Lo stesso Pezzotta non ci riuscirà mai se non poniamo in modo alta più alto questa questione se andiamo invece soltanto a trattare il tema della della dignità del lavoro degli insegnanti sotto il profilo della della retribuzione saremo sempre dei frustrati noi e gli insegnanti perché le risorse non ci saranno e questo salto di qualità non si potrà mai riuscire a realizzare allora qui
Credo che ci siano alcune questioni di fondo
A cui io vorrei dare una una una risposta alla domanda di via Adornato un po'così scandalistica e poi no la domanda una risposta e i è una risposta e un una risposta una riflessione sulla questione come
Realizzare questa libertà di scelta e soprattutto questa questa qualità della scelta
E sua domanda ad Adornato guarda che non ci sono ci sono moltissime esperienze di associazione di industriali territoriali che danno soldi finanziano scuole pubbliche
Noi abbiamo più di mille duecento progetti qualità in giro per l'Italia abbiamo un progetto rientra giovani che ogni anno raccoglie più di venti mila studenti per spiegare agli studenti come gira il mondo del lavoro
Confido su questo fa molto e farà molto di più perché riteniamo che questo è un primo pezzo di collaborazione tra pubblico e privato ma non basta dorata che su una cosa giusta
è pensabile che una scuola degrada che l'Unione industriali di Treviso metta i soldi in una scuola degradata
Perché questa possa essere ripulita perché poi anche questa è la qualità della scuola e dell'istruzione perché i nostri studenti devono stare le scuole con le tende rotte
Con i banchi scassati ecco i primi bagni che fanno schifo questa è una vergogna non c'è non c'è al mondo un Paese che ha una scuola così degradata e quello è un pezzo dell'educazione del nostro senso ci indico il muro pulito è un pezzo non senso civico smettiamola di raccontare storie che quelle cose sono cose secondarie sono cose centrali perché se si entra sei anni una scuola sporca
Perché mo'per quale motivo io poi quando son vent'anni non dovuta alla carta per terra e non devo avere un rapporto con la mia città ecco in ambiente come me l'ha insegnato la scuola quando sono entrato i facility management la bolla del Global Service della scuola la qualità della manutenzione o scuola è importante quanto importa meno ma importante quanto importante la qualità dell'insegnamento
Però questi sono nodi fondamentali allora Adornato ne siamo disponibili a farlo però serve un Paese che va in questa direzione chi quale imprenditore metterebbe
Dei soldi in un meccanismo in cui novantacinque per cento risorse sono spese per la per il sono costo del lavoro
Allora o ci sono delle capacità o c'è un'autonomia scolastica vera
Per cui l'insegna io faccio un accordo col presi per cui il preside usa in modo efficiente e quelle risorse o c'è una capacità effettiva ed efficace della scuola di investire le risorse che vengono date
O c'è ovviamente anche una
Come dire un un rapporto fiscale tale per cui in questo Paese si comincia a dire che se uno donna età dei soldi ha una funzione pubblica venga trattato in modo fiscale in modo diverso perché anche questo vale per la cultura come per la pubblica amministrazione
Insomma il fisco come detto teso a tempestare col sangue delicato e la bocca insomma certe volte può anche lasciarci fare delle cose ora defiscalizzati questo governo defiscalizzato ha tolto l'imposta sulle donazioni e sulle sulle sulle
Non si
Sulle successioni insomma per quale motivo si può cominciare a a trovare delle forme che mettono insieme pubblico e privato e che abbiamo dei cessioni fiscali diversa
Però la condizione che ci sia vera autonomia e non non vogliamo chiamare l'aziendalizzazione perché non vi piace però una vera autonomia e efficacia nella gestione dei del degli istituti scolastici
E l'altro tema a cui io sono davvero devo dire abbastanza preoccupato anch'io personalmente sono
Nella logica della libertà di scelta ideologica della qualità della scelta sono assolutamente favorevole siamo assolutamente favorevoli al voto al buono e siamo molto preoccupati sui meccanismi di convenzione
Perché
Sono sintetico
Perché di nuovo qui se la convenzione implica standard di qualità va bene
Ma se implica come abbiamo sentito spesso dire negli ultimi periodi anche come dire comparazione
Di rigidità all'interno dei due sistemi Pubblico e privato è un disastro e siccome sappiamo tutti che così finisce perché sappiamo tutti che fu cose finisce non siamo un Paese in cui le aziende che puliscono gli le ferrovie
I loro dipendenti hanno lo stesso contratto dei ferrovieri e
Allora e questo ci costa molti ma molti miliardi all'anno allora questa è la stessa storia cioè noi dobbiamo evitare che questo succeda ma abbiamo la scuola ha bisogno di flessibilità abbiamo i soli flessibilità Ascoli nella scuola negli stipendi degli insegnanti a livello anche regionale dal pensate voi che un insegnante di Milano possa guadagnare lo stesso stipendio di insegnanti Reggio Calabria
Allora come è possibile pensare che ci debba per forza essere una rigidità anche nei sistemi contrattuali allora noi riteniamo che i sistemi di convenzione da un lato finanziò l'offerta a prescindere dalla sua qualità se decidiamo che la qualità la dà il mercato e la scelta delle famiglie
Dobbiamo fare in modo che sia la domanda perché sia la domanda a dare la qualità se invece riteniamo che la la la qualità della sagra anti da dallo Stato ma mi sembra che questo sistema sia definitivamente fallito nel nostro Paese allora andiamo verso i semi di convenzione
Credo che la strada sia questa e credo che dobbiamo
Scegliere con coraggio questa strada e con serenità diceva bene Adornato sediamoci intorno a un tavolo ma sappiamo che l'emergenza scuola è superiore a qualsiasi altro problema che oggi abbiamo nel nostro Paese e che può riguardare
Spicchi particolare dei nostri interessi grazie
Grazie a noi il
Ringraziamo il direttore generale di Confindustria nel come Movimento Scuola Libera riteniamo che al centro della nuova scuola ci sono tutti i soggetti speriamo che questo faccia diminuire un po'i timori nel della della stessa Confindustria avvengano
Anche i finanziamenti la parola al ministro Moratti
Ma io devo dire che la cosa sicuramente mi ha colpito di più nella dibattito di oggi pomeriggio
La passione che tutti i relatori hanno messo nel parlare di scuola
Questo mi fa sperare mi fa sperare di non essere sola in un'azione di governo che non potrà avere successo se non saranno coinvolti responsabilmente tutti i protagonisti del nostro Paese
Ho sentito parlare di emergenza è vero c'è sicuramente un'emergenza per la scuola siamo lontanissimi dalla vere ai mezzi le strutture
I programmi per poter rispondere alle nuove sfide e non parlo solo di sfida economica parlò della difficoltà di vivere
Per i ragazzi di oggi in un mondo più difficile e più complesso quindi pallone Nacci della necessità di avere strumenti che consentono ai ragazzi di costruire una propria personalità solida libera e responsabile perché solo attraverso la costruzione di una propria identità potranno poi liberamente scegliere chi è essere scegliere che propense che professione a Hack professione guardare scegliere che progetto culturale ed ideologico politico avere come proprio Progetto in questo senso io credo che la scuola debba essere libera una scuola che pubblica o privata che sia consente ai ragazzi di costruire la propria personalità per poi scegliere chi essere e è chiaro questo progetto di scuola non può non voglio e non vedere coinvolto tutto il mondo tutta la società civile attorno alla costruzione di questa scuola
Io non voglio entrare nel dibattito del pubblico del privato perché l'ho già detto più volte mi sembra un dibattito sterile mi sembra un dibattito sonetto
Io a ho visto e vedo tutti i giorni una scuola quella che io chiamo la scuola reale che è diversa da quella che è la scuola della quale si parla e si dibatte quando mediaticamente o istituzionalmente o politicamente si parla di scuola
è una scuola nella quale i confini per fortuna tra il pubblico e il privato
Sono già frantumati si sono già sono confini che ormai non esistono più l'autonomia pur se non ancora piena sicuramente ha dato molto spazio
Ha rapporti nuovi che le scuole hanno con la società civile col mondo del volontariato con il mondo dell'impresa
Con associazioni di categoria col mondo
Della che rappresenta la il commercio che rappresenta l'agricoltura quindi una scuola che capace di attingere risorse dai Progetti europei dai fondi sociali europei
Per ampliare la propria offerta formativa
Per offrire strumenti ai ragazzi che vanno anche oltre gli strumenti della didattica e sono tesi ad esempio a contenere la dispersione scolastica altro grandissimo problema che abbiamo nel nostro Paese
Ecco
Io penso che e di questa scuola che dobbiamo parlare e a questa scuola è attorno a questa scuola la scuola reale che dobbiamo e possiamo costruire la scuola del futuro io non credo nella come dire una discontinuità credo che bisogna patrimonializzare quello che di positivo è stato fatto
Credo che si tratti di migliorare di investire sicuramente di più io penso che il sapere non abbiamo bisogno credo di più sapere abbiamo bisogno di più cultura abbiamo bisogno di più formazione
Perché è è su questo e sul sulla conoscenza che si costruisce quella ricchezza e di nuovo non parlo solo di ricchezza economica la ricchezza delle nazioni
E quindi anche del nostro Paese e purtroppo siamo veramente lontani dagli standard europei io io già citati più volte quindi do solo un un numero mi sembra significativo tre ragazzi su dieci dei ragazzi che si iscrivono all'università si laureano è troppo poco noi dobbiamo intervenire su questo per cercare di dare il sostegno ai ragazzi e in questo io sono e sarò rigorosissima per me al centro del Progetto educativo e formativo ci sono i ragazzi
I ragazzi con le loro esigenze con la loro necessità di crescita con la loro necessità di conoscersi per poi conoscere il mondo con la loro necessità di capire qual è la migliore offerta formativa
Di scuola se possibile e poi di università nell'università questo è possibile lo stiamo ampliando questo percorso
La scuola questo è ancora difficile ci sono modelli di scuola in altri Paesi nei quali i ragazzi c'è invano i propri insegnanti questo da noi non è ancora possibile
Ma forse un giorno ci si potrà arrivare perché la libertà di scelta non deve esserci solo però una libertà di scelta delle famiglie io penso che debba essere anche una libertà di scelta dei ragazzi perché sono poi loro persone protagonisti del loro percorso formativo
E io ecco per per questo auspico che ognuno respira ripeto responsabilmente si faccia carico di questa emergenza anche se parlare di emergenza mi sembra che tolga valore a quanto di positivo c'è oggi nella nostra scuola e questo non deve e non può essere ignorato perché non ci sono solo aule sporche non ci sono solo muri imbrattati ci sono anche modelli di eccellenza e su questi modelli di eccellenza bisogna costruire io credo che sia pericoloso parlare
Del se solo delle cose negative io credo che per costruire bisogna anche a partire da quanto di positivo c'è questo non significa non vedere gli aspetti critici e non voler superare lì i problemi che ci sono però significa fare leva su quanto di positivo c'è e e c'è già nella scuola per poi costruire attorno a queste eccellenze
Un modello che possano aiutare tutti ragazzi perché Celenza non deve significare una a
Sostegno solo ai ragazzi che che hanno maggiori talenti deve significare sicuramente sostegni a ragazzi che hanno capacità e devono poter valorizzare i loro talenti
Ma deve significare anche sostegno ai ragazzi che hanno Problemi quindi una scuola che sia come io dico più volte di solidarietà e di eccellenza
Io voglio qui lo ho solo scritto una nota quindi ve la lascio l'ho lasciata ho scritto un articolo questa mattina ho voluto approfondire alcune tematiche
Però vorrei fare una riflessione prima magari di addentrarmi su qualche linea potrebbe su una linea torna alla quale costruire la riflessione è quella che io credo che ogni soggetto Djerba non pensare che è sempre solo responsabilità dell'altro incominciare in un percorso nuovo
Quindi penso che questo credo che ha attiene a tutti noi che siamo qui presenti a questo tavolo quindi il governo non deve credo pensare che senza un azione di supporto da parte del mondo imprenditoriale o una collaborazione da parte del mondo sindacale non si possano costruire una scuola di qualità che credo debba essere costruita su una certa debba essere costruita però questo vale anche per il mondo sindacale vale anche per il mondo confindustriale quindi io credo che non si debba partire dall'aspettare che l'altro
Investa o che l'altro riforme io credo che se di emergenza si tratta ripeto è una parola che non mi piace
Usare perché se non accompagnandola all'altra parola che è quella che
Sì c'è emergenza ma c'è anche eccellenza comunque sulla sulla quale costruire allora se di questo si tratta credo che questo tavolo che è stato qui auspicato e che io sarei felicissima venisse attivato deve essere un tavolo nel quale vengono posti chiaramente gli obiettivi si cerca di dare delle risposte partendo anche dalla necessità di
Impegnarsi
Prima contemporaneamente all'altro perché insieme si possono costruire le risposte migliori quindi
La valorizzazione degli insegnanti è sicuramente una parte importante però è importante anche l'investimento che il mondo privato fa nel pubblico io sono consapevole che nel nostro Paese ancora non esistono le leve fiscali e una delle linee che io ho indicato
E che qui ma vorrei sottolineare è proprio questa questo attiene sia al mondo della scuola che al mondo della ricerca io credo che debbano essere incentivate
Integrazioni tra al mondo del privato il mondo del pubblico atto anche attraverso delle leve che favoriscano queste integrazioni
In particolare
Ne voglio ricordare una si è parlato dell'edilizia scolastica ecco io credo che le così come già per l'ex fondazioni bancarie si è delineata la possibilità che le fondo lex fondazioni bancarie partecipino ah Progetti che sono i progetti delle grandi opere infrastrutturali oil Progetti che sono relativi alla sanità perché questo è già contenuto nelle linee programmatiche ecco io penso che una leva una un un intervento che potrebbe essere sicuramente importante per abbassare quella quota che è ancora così elevata che va a coprire solo i costi fissi e non vale investire nella scuola sicuramente possa essere attirata attraverso sistemi di finanziamento che attraverso l'ex fondazioni bancarie possono essere molto più facile mi riferisco come è già stato detto questo tavolo ad esempio a sistema del project financing
Anche sulla ricerca io credo che vadano attivate linee nuove sicuramente lo Stato investe poco che non investe bene nella ricerca nostra ricerca una ricerca che soffre soffre di una dispersione a pioggia delle risorse soffre di un invecchiamento della dei ricercatori
Però credo che anche in questo lo Stato debba sicuramente trovare degli strumenti nuovi degli strumenti che possano consentire ad esempio quello per nel nostro Paese ancora non c'è che è una triangolazione tra la ricerca sia la ricerca all'interno dell'università che la ricerca nei centri di ricerca
Lei in prese e il mondo della finanza questa una triangolazione nel nostro Paese ancora non esiste penso che possono essere attivate agevolazioni fiscali nel campo della ricerca perché le agevolazioni fiscale hanno sicuramente dato in molti altri Paesi hanno dato esiti estremamente positivi penso che possono essere incentivate
Di nuova agevolazione fiscale per quelle impresa io per quelle Società finanziarie che si attivano con dei rapporti stabili presso i dipartimenti universitari ad esempio per far nascere nuove impresa
Noi siamo in questo abbiamo dei dei problemi che di nuovo ci allontanano dall'Europa non è solo la spesa della ricerca ma è anche
La
La mancanza di capacità di investire in quei settori che sono i settori che creano ricchezza nel Paese quindi settori innovativi settori
Di alta dia via di alta tecnologia sono quelli settori nei quali poi si crea occupazione e si crea ricchezza per il Paese ecco io credo che quindi da parte nostra da parte del governo si debba cercare nella nel nella nostra azione di individuare de anche degli strumenti nuovi e degli strumenti che quindi consente hanno una maggiore partecipazione una maggiore integrazione
Del privato per il pubblico quindi con una possibilità da parte del privato di partecipare a una a alla attivamente alla costruzione di un'istruzione quando parlo di istruzione parlo distruzione nel suo complesso quindi dalla scuola all'università alla ricerca che sia maggiormente qualitativa quindi che contribuisca a far crescere socialmente
Economicamente il nostro Paese quindi da parte nostra
Individueremo strumenti che facili dovranno facilitare questa integrazione ci aspettiamo collaborazione da parte del privato ci aspettiamo una collaborazione sempre maggiore come qui è stato ricordato io auspico perché senza una partecipazione responsabile da parte di tutta la società non sarà possibile
Creare un sistema distruzione nel senso più è più alto del termine quindi educazione e formazione che sia all'altezza di un paese civile come il nostro e che ci renda capaci di affrontare le sfide le sfide sociali e le sfide economiche che il prossimo millennio in legno in corso ci sta purtroppo anche drammaticamente proponendo
Ringraziamo in modo particolare il signor ministro dell'istruzione quindi
Credo il ministro purtroppo deve andare ricca allora ringraziamo il ministro Moratti dell'Istruzione ringraziamo tutti quanti gli interventi
Beh assentarmi stereo
Va bene
Si sente
Dunque si parlò con toni possono ma ripeto sono un utente perché così ho capito si dice adesso e quindi a nome di utente vorrei intervenire quindi
Percassi capito sono studenti
Dunque sentivo l'invito della della Compagnia delle opere a coi ascoltare le voci al basso di libertà
Perché a quanto pare c'è undici mila studenti che chiedevamo soldi per le private
Primo dato così che volevo citare che questa mattina a Torino c'erano dieci mila studenti in piazza per no e i buoni scuola proposti alla Regione Piemonte a Torino
Quindi come dire se parliamo di cifre magari gli studenti pensa o altre cose però qual è la moto fondamenta e voglio sottolineare che siccome si parla e l'importanza di da spazzò società di a far parlare alla realtà della del territorio insomma di fare in modo che le diverse culture ispirare l'azione ah se è questo il problema alla attualmente il problema poi esposti alla scuola pubblica perché la scuola pubblica che si incolpa i diversi nascono pubblicamente cattolico ascoltiamo il cattolico e quindi come dire la risposta scusate eh Valerie parlare per favore la domanda Adelfia Lare mandandoli o domandiamoci perché arriva una domanda
A quindi ovviamente nel senso alla nuova la domanda insomma abbiamo anche le chiedo quindi di ascolta le voci al basso perché o altre cose secondaria questione che che le pongo apriva la compagnia del delle opere diciamo sempre anche come dire sì mi sono affezionato quindi Coccia riferirmi a loro
A che è come dire no essi datemi il tempo però si poteva far così mi confondo sono utente mi emoziono allora che probabilmente bisognerà forza un secondo canale perché se qualcuno che oggi arriva qui c'è qualcuno che poveraccio no colpa e classi e quindi bisogna fai una formazione diverso da in cui dagli spazi in cui fai gli acciaccati posso fare insomma in cui far lavorare un po'ma non mente Ada che detiene amministra un'altra
C'è il problema della la nostra scuola a un figlio l'operaio ha il sessanta per cento di arrivare alla fine del diploma occhio laureato il novantanove a cosa ci sia questo a noi non è un problema
Di come dire se c'ero io non c'ero io c'ho una questione genetica Enzo è una questione di di quanto la scuola investe equestre
Alla domanda ai anzitutto con la proposta che faceva Confindustria della docente interinale così lo fai stanche lo Bobbio porta spiega selezione alla domanda però arriva la domanda
Dunque la domanda del ministro e queste la domanda per il ministro questa la gli studenti a quanto pare attirò più soldi per la scuola pubblica pensa che il doveva in questa Finanziaria scontentano tutti i soldi per la scuola pubblica l'ultima cosa una domanda per il monsignore visto che parlante libertà volevo chiedere credenza libertà sessuale grazie
Silenzio per cortesia la parola al ministero
Silenzio per cortesia silenzio per cortesia
Sì io vorrei silenzio perché credo che sia giusto risponde alla domanda una domanda che viene da uno studente uno studente che io conosco ci incontriamo al ministero
Alla forum degli studenti anche se non è ancora costituito quindi aspetto le vostre decisioni rispetto al Forum
Le sapete le mie le mie
I miei obiettivi che conoscete gli Obiettivi mielo detto chiaramente sono quelli di a vere complessivamente una scuola più qualitativa una scuola nella quale investire di più
Le conseguenze sono semplici la scuola pubblica rappresenta al novantaquattro per cento del bilancio dell'ASP dello Stato in questo momento per quanto riguarda la scuola
Non è pensabile pensare a investiti investire nella scuola senza investire prioritariamente nella scuola pubblica
Questa è una risposta che credo sia coerente con quella che è la politica che questo governo si è dato per quanto riguarda la scuola è l'investimento nella scuola nella nel suo complesso
Grazie a modelli amministra Moratti
Il gli interventi ringraziamo anche un attimo una per cortesia un attimo soltanto
Ringraziamo anche tutti gli intervenuti il dialogo ci sprona come movimento a continuare
E vivi e comunico che il Movimento Scuola libera si fa carico di organizzare un tavolo di confronto fra i diversi soggetti sociali e politiche
Per arredare se possibile ad un comune orientamento sulle finalità di una grande riforma della scuola queste l'impegno che ci sentiamo dipendere dal Movimento per la squalifica era Pirolo grazie a tutti