"Il commercio mondiale"- organizzato dall'Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) nell'ambito del Ciclo di incontri "America, 11 settembre: le origini, le conseguenze" (presso la sede dell'Ispi, Palazzo Clerici, via Clerici 5)

Come sapete dal programma
Ne parlo stasera di
L'economia
La politica l'economia sono collegate ma insomma è facile economista insegna economia internazionale
Alla Bocconi
Ci sente il condono
Ancora più vicino come io sento rimbombare tutto quindi
Così va meglio
Insegna economia internazionale alla alla Bocconi ripreso insegnarla dopo sei anni di aspettativa
Dall'università essendo stato
Prima amministratore straordinario coi presidente del Istituto per il commercio estero
Che molti di voi non sanno bene cosa sia comunque esiste con l'istituto pubblico che si occupa della promozione dell'assistenza all'impresa
Italiane che si è internazionalizzato e così ho fatto un po'di esperienza dalla pubblica amministrazione vicino
Alle imprese che sono sui mercati per un economista che insegna Economia politica non non fa male
Bagnarsi le mani e i piedi
Ho sporcarsi le mani come si dice con le esperienze di chi vive
Economia da vicino sul mercato per stasera
Io mi fa il tratteggio nel consueto tempo tra i venti e i trenta minuti uno scenario e
Non ho portato anche un lucido anche se sarebbero in qualche caso utile
Dei numeri proiettati e non essendo un seminario tecnico essendo una conversazione tra persone nell'aria cultura dei vari interessi
E leggerò alcuni numeri e poi spero di non tediarvi
Voglio illustrare agli in sostanza in che cosa consiste il rallentamento molto forte che l'economia mondiale sta subendo nel due mila uno due mila due citandovi anche qui alcune previsioni di varie stime i riflessi internazionale
Della crisi così possiamo chiamarla degli Stati Uniti già
Un po'incorporata nell'andamento dell'economia prima dell'undici settembre e chiaramente
Rinforzata
Dall'undici settembre qualche cenno in in questo senso anche ai settori e diversi settore riflessi che questa crisi può avere
Su diversi editori per concludere sui i fattori che oggi possiamo dire da un lato rendono più preoccupati e quindi aggravano
Aggravano la crisi ma dall'altro anche noi non dobbiamo dimenticare i Bathory che invece sta si può prevedere giochino a vantaggio di una ripresa che dico subito venne scontata non prima della seconda metà del due mila
Più due tuttavia che ci rendono più ottimisti
Rispetto a un andamento che peraltro non vede dico subito
Molti segni meno la recessione consiste in una caduta dell'alto livello di produzione di attività economica
Agli come media annua né quest'anno né l'anno prossimo ci sono previsione di caduta del cosiddetto Pil Prodotto interno lordo quindi saldo diciamo subito qualche numero a livello di crescita dell'economia mondiale
Il PD
Del mondo l'anno scorso tanto per ricordarci veniamo l'anno scorso due mila naturalmente veniamo da un anno di performances molto
Soddisfacente quattro quattro e mezzo per cento quattro sei per cento circa di crescita del PIL mondiale
Con un commercio mondiale che è cresciuto vicino al tredici per cento
Parliamo di numeri come diciamo nel gergo a prezzi costanti cioè depurati dall'inflazione
Ecco quattro e sei il PIL dodici tredici per cento il commercio quest'anno ovviamente o di fronte a dei numeri diverso io posso
Mi riferisco alle due più recenti il fondo monetario che ha pubblicato un rapporto pochi giorni fa il rapporto di settembre
Uscito dopo l'undici settembre
Che rapporto Prometeia presentato da promettevano società di previsione di Bologna volto noto al presentato proprio l'altro ieri
Ho pochi giorni fa
Ecco si passa al due mila uno con una stima che il PIL mondiale cresceva intorno all'uno e sette
Due per cento fondo monetario è più ottimista
è un commercio mondiale che cade più o meno ricade sullo stesso ritmo ore otto due per cento
Quello che disturba di più che il due mila e due risulta mediamente in queste previsioni come tutte le previsioni non sono esatte possono essere smentite però danno un'idea di come l'economia mondiale riflette i fattori fondamentale congiunturale nel due mila e due portato circa avanti da media del due mila e due vede queste previsioni dire che il PIL crescerà intorno ancora
Al numero otto massimo due per cento il commercio mondiale magari intorno al tre però arrivati al due mila tre già si scontrerà una rimbalzo anzi e deve dire subito
Come ho accennato prima nel due mila e due non sarà un anno piatto in caduta in si scontrava con andamento
Recessivo nella
Fine di quest'anno e l'inizio prima parte del due mila e due poi con la seconda parte del due mila e due sì vai su
Ma come sempre accade con le medie un anno quando voi avete un andamento di questo genere la media rimane bassa quello che conta è l'anno dopo che
Ieri trascinato verso tassi di crescita assai più attraenti
E per conservarne vi dirò che appunto Prometeo ad esempio vede nel due mila tre una crescita del PIL mondiale
Superiore al tre e mezzo per cento e un commercio mondiale che torna a crescere tra il sette e l'otto per cento
Questo da un'idea quindi c'è stata
C'è una forte flessione rispetto al novantanove due mila c'è stato una revisione verso il basso di tutti i clienti di tutti gli istituti di previsione
Rispetto a quelle puro alle previsioni formulate chessò a maggio del due mila e uno quindi non un secolo fa siamo sei mesi fa neanche
Però quando ancora i segnali erano confusi ecco le previsioni di crescita si sono ridotti di circa mezzo punto percentuale
Chi più chi meno e non è poco
Dico subito e ho fatto riferimento prima alla all'andamento
Del commercio mondiale il commercio mondiale tende
Nel tempo al accrescere ad una velocità sistematicamente superiore alla crescita del pupillo della produzione questo significa che parole più povere che
L'interdipendenza tra i sistemi tra i Paesi tende a crescere nel tempo
Se il PIL cresce del due per cento il commercio mondiale potrebbe crescere del quattro se il PIL cresce del quattro commesse modella tende a crescere dall'otto al nove al dieci l'anno scorso nel due mila e cresciuto diretto al tredici per cento
Con questo sta a significare che al di là del crisi congiunturali Altinate lotte o Ivo
Conflitti commerciali che ogni tanto esplodono
Tutti ricordate la la crisi delle banane tra l'Europa e gli Stati Uniti da crisi racconta il contenzioso sulla carne agli ormoni
Notizie circa dumping e anti dumping coniglietti
Azione reazioni per cui si scatena no delle politiche di tipo difensivo nonostante queste piccole guerre commerciali il mondo fortunatamente sta marciando progressivamente verso una maggiore
Interdipendenza il che significa che
Le imprese competono di più con i loro concorrenti l'altro cui prima degli altri paesi significa che gli investimenti si muovono tra i Paesi su questo diremo anche con un'altra parola
Ecco
Quindi per dire questo primo punto alla congiuntura due mila uno due mila due ho detto vedete questo ridursi significativo
Gli unici due le uniche due aree che nel due mila uno due mila e due registrato tassi di crescita non trascurabili sono l'Asia o meglio la Cina del subcontinente indiano
Che la ed Europa a noi vicina tanto per darvi una mano anche qua se nel due mila e due ad esempio abbiam detto prima al mondo crescerà tra l'uno e l'altro il due per cento l'Europa uno virgola due gli Stati Uniti ancora meno zero cinque questi sono i dati previsivi che snocciola promettono il Giappone addirittura continua ad essere a registrare anche nel due mila e due un profilo praticamente piatto ecco già fa sì che i Paesi industrializzati ovvero i Paesi membri dell'OCSE nel due mila e due sicuramente crescono meno dell'un per cento
Invece i paesi non OCSE crescono intorno al tre
Il che consente all'economia mondiale di crescere come dicevo all'uno e otto vicino al due per cento
E di questi Paesi una nozione appunto che so la Cina peso asiatici cinque virgola otto che non è poco come dire che le locomotive cosiddette dell'economia mondiale
Sono in in una congiuntura peraltro comprensibile questo in una congiuntura che colpisce particolarmente America ed Europa
Ecco meno male che almeno una lontano un po'perché io sento sempre un retro Mauro intonare spaventoso
Dicevo in un momento in cui sono i paesi industrializzati a subire il peso
In una congiuntura che flette anche pesantemente sia pure senza andare in una profonda recessione abbiamo delle aree che per vari motivi
Anche perché sono partite più tardi ci fanno un po'da trascinamento
In questo contesto qualcuno
Domanda ma quali sono
Beh no prima ordinanze vediamo allora i settori parliamo solo un attimo dall'azione alla crisi dell'UDC
Quindi vediamo
Adesso i riflessi diciamo della
Congiuntura americana che in questo contesto è particolarmente appesantita lo era già prima ovviamente dopo l'undici settembre un forte rallentamento dell'economia americana quali conseguenze ha per noi ebbe inevitabile che
Essendo gli Stati Uniti il primo paese si importatore
E ancora il primo esportatore ma soprattutto il primo importatore del mondo pesa Stati Uniti pesano tanto per non risparmiare di questa afflizioni numerica pensano intorno al diciotto per cento delle importazioni Bondi solide
è chiaro che quando frenano gli Stati Uniti siano dei riflessi tipo
Il rallentamento che si estendono in particolare in quali aree ovviamente da alleare
Le cui esportazione dipendono in misura significativa
Dagli Stati Uniti
Potete già immaginare se uno dovesse dire nella geografia mondiale quali sono i Paesi che risentiranno di più
Del rallentamento già in corso e previsto ancora nel due mila e due dell'economia americana in Treviso vengono i membri dall'altra Messico e Canada
Per noi sono paesi lontani ma si tratta pur sempre di alcune decine divisione di popolazione
Questi Paesi praticamente esportano al novanta ottantacinque novanta per cento della loro esportazione del porto negli Stati Uniti qui
Una crisi negli Stati Uniti e si riflette immediatamente sul loro commercio estero
Però anche l'America latina non scherza mediamente
L'America Latina
Gli Stati Uniti pesa no chiude per più della metà sull'esportazione dell'America Latina
In questa ottica che potete capire che significato e importanza quali il disegno della integrazione intercontinentale la così detta American Free Trade Area che degli Stati Uniti spingono dove è possibile anche nonostante le grandi differenze di regimi politici di economie però sono due
Due subcontinente fortemente integrati
Mentre ad esempio l'Asia vede tra gli Stati Uniti il venti ventidue per cento per i propri mercati che simili delle proprie esportazioni che pur sempre importante
Per l'Europa invece siamo al dieci per cento
Per cui diciamo
Più o meno proporzionalmente avremo un riflesso dalle crisi americana che si riproducono soprattutto sulla ASE l'America Latina meno sull'Europa
Sull'Africa misure intermedie perché per i Paesi africani e Stati Uniti pesano intorno al quindici per cento delle loro esportazione
Conta naturalmente non solo quanto pesano sull'esportazione ma quanto poi le esportazioni a loro volta pesano sulla crescita dall'economia
Un Paese molto piccolo dipende fortemente dalle esportazioni un Paese grandemente
E quindi se non ci chiediamo quali effetti ha la la la
La recessione o l'appello del rallentamento dall'economia americana sulla crescita del prodotto lordo beh abbiamo casi in Asia dove si stima che per esempio la la recessione americana peserà circa sul sette per cento del PIL coreano sul dieci per cento per il PIL della Thailandia soltanto la recessione americana venti per cento per la Malesia
Detto ciò
Chiediamoci subito ci sono dei fattori che nel caso americano
Possono
Rallentare la ripeto pesare diciamo sulla ripresa e quindi renderla meno
Vigorosa e più ritardata rispetto a quella che invece ce lo spieghiamo ospitiamo di avere
Il loro profilo Torino ha ricordato il erano presenti già in buona misura prima delle undici settembre
Sono l'alto indebitamento delle famiglie
Noi ragioniamo con difficoltà per un'economia in cui normalmente il consumatore
A un come dire una posizione finanziaria attiva cioè risparmia spende meno di quanto
Di quanto guadagna
E quindi ha una posizione creditoria nei confronti del sistema nei confronti dello Stato nei confronti delle banche in America il discorso è diverso si è arrivati in particolare negli anni novanta nascono situazione Cremona quasi precedenti storici
Le famiglie sembrano una posizione debitoria netta negative sono tra le dichiarate indebitamento per i mutui delle case e quant'altro è un sistema in cui il consumatore spende accredito
La fiducia è naturalmente che il sistema funzioni così
I tassi d'interesse relativamente bassi facilitano questo
Però naturalmente quando la soglia dell'indebitamento arriva ai picchi che ha registrato negli ultimi anni ci si chiede ma in un momento in cui le condizioni economiche sì peggiorano il quadro dall'economia diventa più torbido avranno ancora voglia di indebitarsi ad andare avanti a spendere la risposta ovviamente è no
Se un una famiglia e
Fortemente in attivo può anzi quasi quasi in un momento di caduto di rallentamento dell'economia contare di indebitarsi un po'per spendere mantenere un certo livello di vita ma se già fortemente indebitata la musica e carattere questo è uno degli elementi che preoccupano di più
Chi previsione economia americana in questo si trova appesantito secondo elemento anche questo è noto l'America fatto fortissimi investimenti dalle tecnologie cosa in sé buona
Ma c'è l'altra faccia della medaglia investito troppo ha creato sovracapacità
Ha creato magazzini pieni di attrezzature di
Risonatore soprattutto che Algol
Invenduti e questo vorrei rallenta il ciclo degli investimenti
E poi se vogliamo ce la borsa che naturalmente ha agito da potente trascinamento
Della
Volontari dell'ottimismo dei consumatori come tutti noto la borsa già cominciato
Purtroppo per tutti noi perché credo che chiunque abbia qualche risparmio prima o poi si trovi ad avere dei risparmi investiti
I titoli attraverso le banche fondi d'investimento in società che un tempo promettevano di rendimenti sempre crescenti e che da un anno e mezzo questa parte invece no
Che questa borsa per risparmiatore americano naturalmente ancora più
Ancora più pesante non ha finito ancora di sgonfiarsi in poche parole
Questi sono elementi che gettano come dire un po'di pessimismo
Però io ho già detto che porrà fine diciamo qualcosa anche
Nel senso che il maggiore
Dico ottimismo ma maggiore serenità
Alla luce dell'undici settembre possiamo dire che ci saranno dei settori economici nell'economia americana e in generale nell'economia mondiale più colpiti meno colpiti non so se questo argomento interessi
Lo tocco di sfuggita va da sé ci sono dei settori che possiamo presumere più colpiti dal fatto in sé dalle ripercussioni
Di questo evento che non ha precedenti
Sono come tutti sanno il settore dei trasporti aerei e soprattutto navale ma non solo
Non solo quella dei trasporti in generale il settore del turismo
Nel settore delle assicurazioni
Poi se diciamo ma l'incertezza che regna sovrana circa il futuro della guerra
Contro il terrorismo che effetti avrà su alcuni settori e sugli altri qual era il posto è più semplice su tutti
C'è una crisi di fiducia una una inquietudine
Se non vengono risolti i problemi molto ardui che in questo momento l'azione di rappresaglia contro i talebani sta ponendo
Questo pone il germe di un'inquietudine di una sfiducia che si riflette
Sulla domanda di tutti i beni di consumo non solo del turismo generale si riflette sulla psicologia di chi morì
E quindi di maggiore risparmio in previsione di rischi futuri
Io non credo che questa Psicologia prestato di guerre
Sia
Scontate si possa scontare o dare per scontato è un un elemento di rischio di cui tener conto
L'esperienza delle crisi precedente ci dicono che
Parliamo della guerra del Golfo all'inizio degli anni Novanta
E ti simili crisi anche dalla storia ci dicono che in effetti il momento in cui avviene nelle l'evento traumatico in quel momento
Prevale un clima di incertezza che induce tutti quanti a frenare la domanda scoprono bene o meno bene di lusso ma anche in generale si ci si fa più prudenti sui consumi e quando i consumi rallentano naturalmente si riduce l'orario di lavoro sia nel consueto meccanismo
Che gli economisti chiamano il moltiplicatore moltiplicatore agisce in senso espansivo ma purtroppo ci esce anche il senso era eccessivo
E tutto questo però cambia anche rapidamente nel momento in cui i segnali
Nel nostro caso di
Essere più vicini ad una soluzione politico militare in cui segnale diventano chiari
De aspettative anticipano molto sul futuro
E mi auguro anch'io che non si entra in uno stato di guerra aumentasse
Di guerra naturalmente ne sono solo Acori se lo augura ma ci siano il segnale di una soluzione abbastanza veloce che ancora purtroppo oggi non è non chiaro nella mente ed anche dei
Del più preparati politologi però ecco ci è consentito sperare che la saggezza
Del governo americano e dei governi che hanno dichiarato di essere lì vicino che stanno cooperando
In un quadro tra l'altro che non ha precedenti come cooperazione multilaterale fra la Russia e la Cina
Ai Paesi arabi non fondamentalisti concreto all'Europa
Tutti schierati H cercare di risolvere il problema
Ecco in questo senso
Sì posto siamo rimuovere uno scenario ultra pessimistico di crisi da sfiducia da psicologi di guerra
Insieme possiamo dire che ci sono invece alcuni settori che dà ai fatti tragici dell'undici settembre traggono spunti per una maggiore attività sono evidentemente settore delle costruzioni
Va questo localizzato
Varata nel settore della sicurezza invece questo è uno dei e di riflesso viene potenziato perché in questo clima di incertezza alla domanda di sicurezza il settore della difesa naturalmente può piacere o non piacere ma è
è soggetta ad un impulso espansivo
Settore delle telecomunicazioni in parte anche settore della finanza comunque
Non dobbiamo fare un seminario e settori speriamo infine
Cinque otto minuti che ci restano prima di aprire domande e risposte
Allora
Alcuni fattori che per un verso lo rendono più probabile o meglio più pesante la crisi è invece alcuni fattori
Attenuano
E che operano a rendere
L'auto Ibiene probabile una ripresa anche se ripeto rinviata
Di circa un anno perché pochi mesi fa gran parte dei provvisori davano
Alla fine del due mila e uno di lettura come l'ultimo trimestre del due mila uno con un trimestre di svolta oggi non si pone
All'incirca
A metà o nel terzo trimestre del due mila e due al primo fattori che aggravano la crisi parlo sempre da economista poi naturalmente si accomodi
Ne cito centotré uno è che
Questa fase negativa del ciclo e piuttosto sincrona così il sincronismo va bene quando si cresce ma purtroppo male quando si decresce
In questo momento America Europa e Giappone in misura diversa su tutti e tre
Aree economiche che stanno registrando un pesante rallentamento non c'è il paracadute tra di loro l'ho detto già prima l'unico paracadute la Cina pochi Paesi asiatici e un po'di paesi dell'Europa centrorientale questo fatto di per sé appesantisce la crisi perché in altri campi in altri tempi
Ad esempio
All'inizio degli anni novanta agli affetti dalla guerra del Golfo furono in parte attenuate dal fatto che l'Europa c'era trovano tedesco
L'unificazione della Germania ha creato un motore di crescita nel più grande Paese europeo c'è la Germania che ha trascinato verso l'alto
La congiuntura degli altri paesi oggi manchiamo di questi
Di queste locomotive
E questo è il primo elemento il secondo
E che anche all'interno di alcune di queste locomotive ho citato la Cina Paesi dell'Asia però rimane vero che come ricordavo prima sono anche Paesi che dipendono in in misura notevole detti ventidue ventitré per cento delle loro esportazioni vanno verso gli Stati Uniti di conseguenza
L'effetto ultimo che
La crisi uva americana esercita sulla sulla crescita dei dei Paesi emergenti che proporzionalmente più pesante rimangono dure quali crescita maggiore però l'affetto e più pesante
Terzo elemento c'è la ha ricordato di recente
La presentazione del rapporto annuale sugli investimenti internazionali rapporto che ogni anno Lubita decideva dal prepara
Ecco qui
Fenomeno degli Investimenti
Internazionali sta subendo quest'anno se ne può già stimare una caduta molto forte
Ha raggiunto nel due mila un piccolo senza precedenti
Il flusso di investimenti diretti cioè di operazioni prevalentemente di acquisizioni e fusioni e anche di Nuovi Investimenti a prato verde come disinnesco come lei si definisce questo flusso ha raggiunto nel bis del due mila
Una cifra intorno al ai mille duecento miliardi di dollari
Un trilione virgola due di dollari
Che senza precedenti quest'anno due mila e uno
La caduta dei protocolli quello di circa il trentacinque quaranta per cento
Ma proprio ho subito detto essenzialmente il venir meno di grandi operazioni di fusioni e acquisizioni che hanno caratterizzato i Paesi avanzati nel turbine
Si pensi pigliamo gli investimenti diretti che vanno verso i Paesi emergenti
E quelli non siamo quasi mai investimenti di
Fusioni sono qualche volta investimenti di acquisizione quando per esempio
La palesi o la Korea o la Cina privatizzato vecchi impianti obsoleti
Però in quel caso una privatizzazione seguita da da un
Corrivo un rivolgimento piuttosto radicale qua assomigliano anche quasi agli investimenti nuovi a prato verde
Ecco questi investimenti verso i Paesi emergenti no sono previsti quest'anno in caduta i numeri che riporta al Fondo monetario vedono anzi mantenersi questi investimenti nell'ordine dei centocinquanta centosessanta
Miliardi
Dei dollari all'anno
Questi sono i tre elementi che comunque aggravano la crisi vediamo ripetitivi fattori positivi
Lucio velocemente
La politica economica americana sta reagendo con molta determinazione
Quando un Paese subisce un rallentamento una crisi un colpo ci può essere passivi
Con Attilio Perotti bene economia americana la politica diciamo economica americano il pacchetto Bush si stima oggi intorno ai centoventi centotrenta miliardi di dollari
Che più dell'un per cento del PIL americano poco l'un per cento come pacchetto che si aggiunge a all'economia nel suo andamento quindi la prima cosa è una reazione molto fa una politica fiscale
Che trarre porzione delle tasse riduzione dei contributi sociali
Trasferimenti alle famiglie maggiormente colpite dalla crisi eccetera
Una politica diremmo a bipartisan eh repubblicana democratica insieme perché quando l'economia in crisi
Si mettono un po'la parte delle bandierine questa politica fiscale è ovvio un elemento importante
A questo aggiungiamo subito dalla politica monetaria che tiene bassi i tassi di interesse come non mai
L'afferra anche centrale americana a differenza di quelle europea reagisce con molta determinazione
Ha portato i tassi al due e mezzo per cento che
Al limite dell'inflazione di oggi quindi tassi reale come diciamo noi vicini a zero
Che in altre epoche sarebbero stati avrebbero sollevato grida di preoccupazione di critiche da parte dell'opinione pubblica delle degli economisti dei perché è un tasso reale vicino a zero non è normale
Può indurre addirittura investimenti sbagliati
Ma il fatto che oggi si vada a ridurre i tassi a questo livello ittica la determinazione di
Creare fiducia a ridurre il costo del credito o dicevo prima dei consumatori sono fortemente indebitati se gli si riduce il costo del credito
A questi consumatori a questi sottoscrittori di mutui per la casa che hanno un bilancio fino familiare appesantito dal debito ecco che questo agisce come ammortizzatore cioè riduce l'onere quindi pro quota favorisce una minor caduta dei consumi è chiaro questo quindi una politica molto relativa
Terzo il prezzo del petrolio prezzo del petrolio dopo qualche fiammata
Si è ridimensionato oggi intorno ai venti dollari subisce ed anche questo l'effetto di una Vidor domanda dovuta alla rallentamento dell'economia mondiale
Ma non solo subisce anche l'affetto che forse non molti hanno presente che
Ormai da vent'anni a questa parte l'OPA e che non è più monopolista dei Paesi OPEC che producono adesso potrei sbagliare poco più della metà del petrolio acquistato nel mondo poi ci sono i
Sì petroli do dopo e crea
Dal Messico all'Alaska appare del Nord
Al Canada
In Italia anche qualcosina
E di recente i paesi dell'ex Unione Sovietica che hanno fatto forti investimenti gas e petrolio tutto questo Energia che affluisce sul mercato non è che questi Paesi vendano
A prezzi stracciati naturalmente però operano da calmiere nel momento in cui il prezzo del petrolio e tende a salire troppo guardare verso i trenta trentacinque dollari come ha fatto in in epoche anche recenti scattano i meccanismi per cui questi altri fornitore trovano conveniente estrarre
Immettere nelle pipeline e vedere sul mercato nel momento in cui arriva aumenta l'offerta non occorre aver fatto la facoltà di Economia per sapere che nel momento in cui aumenta l'offerta il prezzo tenderà a scendere
è un prezzo del petrolio contenuto è un buon elemento
Che rende l'economia mondiale più solida meno esposta alle
Turbolenze che hanno caratterizzato il primo il secondo choc petrolifero ormai in tempi lontani
Aggiungiamo l'Europa l'Europa è più
Se rispetto alla politica monetaria come tutti sanno è più rigida meno capace di ovvero desiderosa
Parliamo dalla Banca centrale europea di fare una politica di
Riduzione veloce dei taxi
E poi c'è il famoso patto di stabilità che che riflette semplicemente l'eredità di una di economia europea ancora fortemente appesantite da una finanza pubblica disordinato imprevisti vitali
Che aveva un rapporto debito pubblico sul PIL
Superiore al centoventi per cento oggi siamo stiamo scendendo verso il ceto cinquecento per cento nei prossimi due anni
Ma questo significa che le politiche fiscali
Cioè ridurrà le tasse aumenterà la spesa sono in Europa più vincolate che non negli Stati Uniti gli Stati Uniti oggi avanzo del bilancio pubblico un avanzo consistente
Fino a non molti mesi fa si discuteva come farà Bush spenderà l'avanzo pubblica la domanda che sembra offendere
La cultura europea ma invece è così adesso ho trovato già come spenderlo
A cercare appunto di neutralizzare gli effetti della recessione l'Europa cosa fa ma dopo l'impressione che si avvicina un po'ad ammorbidire certe rigidità eccessive
Sulla discussione del Patto di stabilità potremmo se volete tornarci per
Aggiungo i mercati del lavoro
Gli Stati Uniti hanno raggiunto gradi di flessibili di flessibilità forse eccessiva comunque molto elevati che dovrà oppure si stanno flessibilizza il che un mercato del lavoro più flessibile
Concorre ad una ripresa veloce quando le condizioni migliorano perché naturalmente è più facile riallocare la forza lavoro da un settore all'altro da uno da un tipo di contratto da un altro anche in Italia come è noto
Stanno aumentando i contratti atipici rispetto al contratto tipico questo può dispiacere a molti che vedono questo come una pericolosa
Caduto di garanzia della stabilità del posto del lavoro e della sicurezza del lavoratore che non è un argomento trascurabile sicuramente ma per altri versi e
Sintomo di una cultura che sta cambiando
Con la tecnologia di cui disponiamo con la rapidità di mutamento del quadro dell'economia nazionale e mondiale con lì la Maria la variabilità frequente
Fate i settori è importante avere un mercato del lavoro non ingessato
Un mercato ingessato sostanzialmente deprime l'economia perché induce lei prese l'essere estremamente cauto nell'assumere un lavoratore in più
E quindi sostanzialmente così contribuiscono a creare disoccupazione nulla un mercato più flessibile contribuisce certamente a generare maggiore incertezza lei in coloro che sono già occupati ma anche maggiore speranza in quelli che sono disoccupati quindi il saldo netto credo che sia vantaggio sostanzialmente del anche della parte meno privilegiato dalla popolazione
Ecco questi siamo sono i fattori
E giocano a e ho concluso che giocano a a rendere il nostro scenario non così pessimista e a giustificare come dicevo una
Ripresa significativa dell'economia europea statunitense quindi in ultima analisi mondiale intorno tra tra circa un anno forse anche prima se gli eventi bellici si concludono
Se si stabiliscono certi climi di fiducia può anche anticipare però grossomodo scontiamo che con la seconda metà del due mila e due avremmo un'economia mondiale che ritorna a tassi di crescita appunto
Intorno al tre per cento il commercio mondiale tornerà a crescere intorno al sette otto per cento vede buone speranze per non cadere con avvitamento recessivo grazie adesso
Pronti domande
Con lei c'è anche una magari io segno
Esso Nadar diete come si spiega il rafforzamento del dollaro nonostante questa questa crisi la dopo l'undici settembre
E e metà di tassi bassi tassi d'interesse
E connessi prevede per il turni le due i più e anche nel breve termine poi in in caso di shock economici come ad esempio fu quelli già capitati recentemente in
Dei grossi crisi delle tigri asiatiche oppure adesso è stato il grande choc dell'economia asiatico svolta cedono esatto oppure lei l'impossibilità della Russia di pagare il suo debito oppure la crisi dell'Argentina e così via della cioè ecco gliele isolando nel caso queste scenate dovessero avvenire introdusse anche questi sciocchi cosa potrebbe
Io cioè cosa faccia domanda è meglio rispondere volte voltano sì sceglie dollaro beh lei dice dollaro si è rafforzato
L'euro ha permesso di salire perché ricordo che l'euro era zero ottantadue
Nel marzo nel due mila e uno oggi zero novantadue novanta zero novantadue
Le i riflessi di brevetti e io do dipendono da fattori che sono assolutamente imprevedibile dipendono dalla psicologia dei mercati in linea di massima questi rapporti che vi ho presentato proiettano un dollaro un dollaro euro non ancora a uno a uno come potrebbe anche diventare in un momento di rafforzamento delle prospettive di crescita in Europa ma intorno punto zero novantadue zero novantaquattro quindi non è che il lavoro sia forte il dollaro ha smesso di indebolirsi
Un lei dice giustamente ma come mai l'economia americana che subisce una botta così pesante e infatti la saggezza convenzionale dice che quello che conta nei tassi di cambio nelle aspettative sui campi non è tanto il fatto di avere un tasso d'interesse un po'più alto
Da una parte che non dall'altra perché tutti hanno in mente ad esempio che
Ieri è stato fortissimo con i tassi di interesse bassi che quando la fede era la riserva ha ridotto i tassi rapidamente
Tra il due mila due mila uno al dollaro anziché scendere saliva ecco cosa contava di più per le aspettative dei dei cambisti cioè degli operatori che devono scommettere se comprare o vendere dollari conta sempre più la prospettiva di crescita dell'economia e ovviamente dei profitti e quindi dalla borsa allora l'economia americana già sgonfiato molto la corsa la l'economia rallenta però rallenta anche in Europa in questo momento non non c'è uno scenario così favorevole all'euro anche se io da economista continua a pensare che il cambio dell'euro dovrebbe tornare il più possibile verso uno uno e anche di più per motivi di squilibrio della bilancia esterna degli Stati Uniti su questo non mi ha detto però
La la reazione queste perché in un momento di incertezza rimane pur vero che l'euro ancora non c'è proprio del tutto il dolore invece a una tradizione di essere una moneta internazionale e questo spiega perché come moneta di rifugio a parte il franco svizzero che naturalmente sempre la moneta rifugio però che anche piccolo come circolazione rimane il dollaro sovrano da questi non trae la conclusione che allora il dollaro sia forte dollaro deve indebolirsi per le ragioni legate alla squilibrio al fortissimo squilibrio americano e su questo mi ricordo che gli Stati Uniti sono diventati ormai negli ultimi cinque sei anni il più grande debitore del mondo
Con un debito estero intorno al
Mille cinquecento miliardi di dollari fosse anzi ormai è arrivata intorno ai due mila miliardi di dollari cioè i due trilioni di dollari che vuol dire circa il venti venticinque per cento del PIL americano chi sono i creditori Giappone
I ciechi un po'meno alcuni
E che i risparmiatori dei Paesi avanzati devono europei è un forte creditore nei confronti del dagli Stati Uniti
Quindi perché gli Stati Uniti non continuino a indebitarsi
A a quel punto creando le premesse per una crisi di fiducia seria nel dollaro
Lei avrebbe fiducia in un debitore il cui debito superasse del surrealismo il suo reddito il paragone non è evidentemente da prendersi prima o poi avrebbe potrebbe nutrire qualche dubbio sul fatto che il debitore paga riscrivibili nel caso degli Stati Uniti si ritiene che siccome dolore moneta centrale va bene essere
Creditori nei confronti degli Stati Uniti e perché per definizione il dollaro verrà
Non non subirà crisi paragonabili a quelle dell'ASI a quella del Brasile però c'è anche
Da tender sì una
Riduzione del tasso di cambio d'onore uno ritorno a valori assai più fisiologici
Seconda domanda le crisi lei dice potrebbero esserci ancora beh crisi come quella dell'Asia nel novantasette
Non è da escludersi però nel frattempo sono venuti notevoli interventi
Di ripulitura di queste economie
Parlo di fallimenti di alcuni in prese di privatizzazioni di imprese semi statali obsolete
Le banche alcune banche sono state chiuse concentrate quindi l'aspetto la finanza di questi Paesi parlo della malese la Thailandia Corea certamente non è più nelle condizioni di allora non è ancora certamente una finanza risanata come sarebbe desiderabile quindi se vogliamo non si può mai escludere che
I mercati finanziari a un certo punto
Si svegli fino preoccupati della
Situazione di solvibilità
Di questi Paesi però non dimentichiamo uno che appunto hanno risanato due ancora più importante che i loro conti con l'estero che nel novantasei novantasette erano fortemente in disavanzo oggi sono in fortissimo avanza come riflesso proprio il fatto che il loro tasso di cambio parlo delle monete asiatiche non dal dal Bath thailandese che scatenò la crisi arringhe tribale può ancora e hanno eccetera tutte valute che hanno nonostante il recupero del novantotto hanno oggi un livello di deprezzamento rispetto al dollaro
Notevole parliamo del trenta quaranta per cento il che significa che la loro competitività quando vanno a vendere le merci che si raccolgono i nostri
Concorrenti europei che si lamentano di una eccessiva competitività sul prezzo di questi Paesi quando vanno a vendere questi Paesi hanno una forza competitiva ancora maggiore di prima
Il che che risponde alla sua domanda allontana il rischio di un'altra
Pronti altre domande
Vorrei rispondere più brevemente però perché se mi domando porta via
Prego
Volevano sapere lei dice se ho capito bene che gli Stati Uniti si è finiscono presto queste si finisce presto questo conflitto ci sarà una ripresa rapida
Molte persone attraverso i media il giornale deducono che invece forse il prolungamento della guerra consentirà agli Stati Uniti di riprendersi perché c'è un uso dell'industria pesante trasformate in armi abbastanza massiccio
Quindi non riesco a capire se può aiutarmi a
A decifrare l'analogia
Sono due aspetti da considerare quello che dice lei è l'effetto che oggi citato un certo punto uno dei settori trainanti
E il settore della difesa e quindi più armi si producono più Elettronica si produce questo di per sé rappresenta un un fattore che sostiene la congiuntura americana però per fortuna l'economia non è fatta di armi
Il peso che ha ridotto la difesa sul totale del pino americano e inferiore al quattro per cento
Quindi conta di più come si comporta il restante novantasei per cento
Ha speso cioè conta e questa è l'altra faccia della medaglia
Conta la fiducia dei consumatori che devono andare a comprare beni di consumo perché se non comprano beni di consumo le fabbriche che producono beni di consumo chiudono
Da cui discende la fiducia di chi deve fare investimenti
Uno fa l'investimento espande le capacità produttive crea nuove imprese se si aspetta che il mercato tira da questo punto di vista io per riferiva questo secondo profilo un prolungarsi della guerra con esiti incerti
E uno stallo di natura politica e assai più grave
Per l'economia che non perfetto di breve termine
Che deriva da un'industria della difesa che temporaneamente produce di più
è molto più grave perché induce
Cronica incertezza sfiducia riduce gli investimenti internazionali e quindi se la se l'effetto pelle se la la soluzione diciamo ante dalle dagli dovesse trasformarsi in una sorta di impasse
Di lontana memoria vietnamita sarebbe veramente un elemento che di turbativa e per l'economia americana e e anche per l'economia mondiale che si vedrebbe
Dopodiché possiamo
A che fare con un mi scusi eh io non ho ben chiari che la sedicenne ben chiara la pace ma questa produzione di armi e l'industria pesante che si dedica appunto alle armi in qualche modo devono pur bengala devono pur consumarla consumato quindi questo discorso è un piatto che si mangia la coda insomma perché non si capisce
Chi è che non c'è ci ha detto che la guerra continuerà e andranno anche in altri spazi completamente da subito e qui c'è questa investi mento che mi sembra palese anche allora l'economia non capisce molto sì ma esclude forse non mi sono spiegato bene è vero a fronte di un settore che tira in questo caso il settore che produce a armi più o meno tradizionali più o meno moderne che trascina in parte anche l'elettronica a fronte di quello ci le conosce
Copre le camicie e vestiti e le scarpe vado al cinema compro i libri viaggi c'era gente compra meno beni di consumo i consumi per l'amor l'ottanta per cento del PIL
In tutti i Paesi ancora di più quindi
Torno a dire seria incertezza
Per la strategia di guerra dovesse
Dominare l'opinione pubblica americana e soprattutto
Per gli altri Paesi questo elemento sarebbe un elemento di turbativa e probabilmente di rallentamento della ripresa in questo senso anche se magari le le fabbriche che producono
Cala subito per i talebani sofisticati apparecchiature satellitari per gli americani lavorassero giorno e notte non basta
Dottor Fulci
Professore mi sembra che i alcuni effetti tipici della crisi giapponese Giappone che dura già da diversi anni
Si stiano ripercuotendo anche sulla crisi americana
Le cause sono diverse brevemente a Bab l'economy ha determinato certi effetti gli effetti sono identici in questo momento o analoghi
Negli Stati Uniti
Indubbiamente un fattore di freno importante rispetto a questa crisi e le norme internazionalizzazione che aveva raggiunto l'economia giapponese e che ha raggiunto l'economia americana
Oltre dei centri di produzione che avvertito dell'economia giapponese americano sono al di fuori del Giappone e degli Stati Uniti
Certamente
Io concordo con lei sul fatto quindi che così come il governo giapponese intervenuti immediatamente con grossi interventi finanziari nel momento della crisi e lo stesso sta facendo Bush capovolgendo completamente quello che era l'impostazione della sua politica economica sul breve termine certamente non riducono gli effetti negativi e i fatti che hanno colpito il mondo in questi giorni e son d'accordo con lei che a breve termine se se la crisi cioè se i fatti di guerra non durano a lungo
Si può vedere in con non eccessivo pessimismo irruppe nell'economia mondiale la mia domanda è questa rispetta queste reazioni che si hanno evidenti sull'economia americana
Rispetto a come sta reagendo all'economia asiatica che gioca un certo peso come lei ha evidenziato cosa può fare l'Europa in materia superiore l'Europa sta rispondendo positivamente ecco cosa dovrebbe fare
Il Giappone il Giappone resta un Paese malato come si può definirlo ormai dall'inizio degli anni Novanta per una difficoltà a convincere i propri stessi cittadini che il futuro tutto sommato un futuro interessante
E voglio pone in una profonda crisi di fiducia complessiva delle famiglie e dell'impresa e quindi consumo poco investe poco
Gli unici investimenti che hanno sono stati pompati nel sistema sono quelli come noto delle infrastrutture il governo giapponese ha varato dei pacchetti di spesa pubblica
Nelle infrastrutture che non hanno precedenti
Generando occupazione naturalmente con cercando di spingere l'economia verso l'alto di fare scattare quel famoso moltiplicatore
E non ci sono riusciti fino ad oggi pur portando i tassi d'interesse a livelli incredibilmente bassi senza precedenti i tassi di interesse reali
Zero
Il look l'azione che addirittura da te negativa in Giappone ci sono degli anni in cui i prezzi non solo non salgono scendono
Una una deflazione dell'uno uno e mezzo per cento è gravissimo e una sintomo di malattia
Due a zero per cento
Non è affatto l'ideale di un Paese sviluppato lo zero per cento di infrazione perché voglio che ci sono alcuni settori che in quel momento vedono i prezzi cadere del quattro del cinque del sei per cento altri naturalmente crescerà del quattro cinque del sei
Quando un settore vede cadere sui prezzi sintomo di scarsa dinamismo allora questo Giappone malato con le banche sistema bancario sopra esposto
Carico di fidi
Di scarsa credibilità sedici di sofferenze nel gergo manca
Nonostante le operazioni di risanamento di azzeramento nonostante qualche fra piccolo fallimento le banche il sistema bancario giapponese ancora e ancora affetto da da cattiva qualità del credito al
è un circolo vizioso naturalmente quando l'economia stamane le imprese fanno pochi profitti se fanno pochi profitti non pagano i debiti e la banca che esposta verso l'impresa che ai debiti una banca che si ritrovano un potere fare entrare i propri crediti quindi e malata
Ridurre il proprio volume d'affari
Detto ciò in Giappone oggi qualcuno dice ma insomma tutte queste infrastrutture che il Giappone ha messo in cantiere anzi ha costruito strade ponti ferrovie
E che indubbiamente qualche qualche effetto prima o poi ce l'avranno sulla produttività del sistema sul oltre che sulla qualità della vita
è vero che i giapponesi sono centoventi quante sono centoventi milioni in un piccolo spazio di terra quindi anche se migliorano le infrastrutture che pur sempre un Paese affollato però queste infrastrutture gli investimenti fatti dalla dalle telecomunicazioni naturalmente al sotto dal ai trasporti
Aerei e stradali ferroviarie eccetera
Le stanno preparando il terreno secondo alcuni osservatori ad un'economia più dinamiche che posso uscire dallo stallo degli anni novanta
Le previsioni tanto per averlo in mente del del Giappone sono nel due mila tre Prometeia porta dopo due anni di crescita vicino tra lo zero almeno uno
Nel due mila tre riporta due più due virgola tre per cento
Il fondo monetario non me lo sono riportato dietro ma insomma siamo lì anzi un po'più ottimista
Lei dice rispetto a questo gioco nell'Europa ma l'Europa non credo debba sono domande così se l'Europa dovrebbe reagire alla alla crisi giapponese
Alla crisi mondiale bene ecco allora questo argomento che aveva appena sfiorato cioè anch'io credo che l'Europa oggi abbia chiarissime responsabilità di costruire finalmente costruire un'Europa che non è solo l'euro
Abbiamo fatto l'euro ma non ancora l'Europa è una battuta che ogni tanto si sente ripetere è vero
Si può giungere ma è molto difficile costruire farne uno cioè fare un continenti integrato con la storia che ci troviamo non solo per le etnie ma per le culture le civiltà le lingue
Pensate a come più difficile costruire un'Europa integrata rispetto agli Stati Uniti che
Hanno generato la loro cosiddetta melting-pot cioè la il crogiuolo che ha fuso insieme culture e nazionalità diverse ma in un contesto prove
Tutte queste etnie culture erano proiettati a creare il nuovo volto parliamo degli Stati Uniti alla fine del dell'ottocento sino al Novecento l'Europa oggi deve costruirsi su in condizioni assai meno dinamiche
E difficile però la sensazione che l'Europa parliamo della politica economica europea
A cominciare dalla politica fiscale debba tener conto no non deve non deve certo sul smentire
I il gli impegni di Maastricht che sono tra l'altro un trattato firmato e sottoscritto dei parlamenti
Sul patto di stabilità di cui si parla in questi giorni non occorre nemmeno rivedere il Patto di stabilità così come è scritto perché fase che si chiama Patto di stabilità e crescita
Il Patto di stabilità e crescita prevede due cose
Che sono entrambi Mantini bile compatibile con la politica fiscale più aggressiva oggi uno prevede che per evitare che ci siano Paesi devianti
Che fanno politica fiscale troppo allegra
Tutti avevano in mente l'Italia quando fu sottoscritto da Amsterdam nel novantasette
Per scorra disincentivare i Paesi devianti dal fare una politica fiscale fuori linea
Che poi appesantirebbe il debito pubblico europeo perché ormai chi emette un titolo di debito lo emette
Sul mercato unico dell'euro per scoraggiare questo si è detto i i bilanci pubblici non deve i disavanzi pubblici se ci sono non devono superare il tre per cento del PIL prima cosa se non superano scattano dei meccanismi di monitoraggio di allarme di di sanzioni
Questo va benissimo i bilanci pubblici
Che un tempo non eravamo abituati ad avere disavanzi dell'ordine del sei sette per cento oggi siamo rientrati tranquillamente verso disavanzi fisiologici nel giro dell'uno due per cento
E e siamo il Paese che ha
Che è un'eredità più pesante quindi prima cosa quello secondo elemento del patto di stabilità e l'indicazione che
Occorre perseguire la
Un saldo che mediamente sia zero saldo mediamente in pareggio questo è un'affermazione più forte che potrebbe essere riqualificata distinguendo tra
Spesal pubblica per consumi e spesa per investimenti però perseguire questa tendenza arrivare un saldo zero attenzione
Non in un anno qualsiasi
In una condizione normale in cui l'economia cresce
Se io ho un saldo zero mediamente poi il saldo andrà in avanzo negli anni dico di crescita più forte perché salgono le tasse si riducono le spese sociali dice
Ma il altrettanto quel santo sarà disavanzo deficit fiscale negli anni di bassa congiuntura o addirittura di recessione perché in quegli anni lo Stato incasserà meno tasse che dovrà spendere di più
è normale avere un saldo che oscilla problema che io ci ritorno zero non intorno a
Un disavanzo cronico del cinque o del sei per cento questo il secondo elemento del Patto di stabilità
Ora tutto al al dibattito se bisogna arrivare a un bilancio pubblico uguale a zero usando in pareggio nel due mila e tre
Questo è un affermazione è un impegno verbale non è scritto
I nessun trattato hanno scritto nel patto due mila tre non è un anno magico e quindi i paesi europei sono perfettamente in grado oggi ritrovarsi riunirsi a Bruxelles o a Strasburgo dove vogliono
L'Ecofin ci riesce di Rondi mondi dormendo di volta in volta nelle in una città del paese che alla presidenza
Il vicino a una buona volta che in questo in questo due mila uno due mila due con le prospettive che ci siamo raccontati natica senso fare una politica fiscale
Ancora più restrittiva
Solo perché bisogna raggiungere pareggio nel due mila tre ma chi l'ha detto
è un consenso
Non occorre scomodare che s'
Alla sua tomba per dire che sarebbe una scelta assorbe e dannosa
Poi c'è tutto la liturgia
Cioè quello che divide quello che bisogna meditare chi pensa di far pensare i cittadini che il patto di stabilità viene tradito perché certo se io pare firma un patto nel novantasette
E poi come se lo tradisse nel due mila e uno la credibilità dell'Euro subisce una forte
Riduzione ecco quindi le banche centrali che sono preoccupate ai governi di
L'udire che bisogna cambiare già oggi il patto di stabilità infatti io sto sostenendo che non occorre cambiar rotta
Basta interpretarle in modo intelligente come fanno dei policy makers con la testa sul collo con un minimo di preparazione in economia e non solo in politica perché questo è ciò di cui l'Europa ha bisogno fosse quindi io reputo che ci sia un
Spostamento in avanti del dell'obiettivo zero ove gli ho pareggio del bilancio per tutti i Paesi Italia inclusa ma naturalmente in un corso
Sì
Aperti in cui si dice signori qui siamo tutti corresponsabile di un'economia mondiale che rischia di avvitarsi una che qualcosa che oggi non è recessione ma potrebbe diventarlo quindi ricorriamo gli strumenti classici della politica fiscale e monetaria la banca centrale faccia il suo mestiere in parte era già fatto
Perché ha ridotto i tassi
Tant'è che un tasso al tre cos'è oggi oltre mezzo tra il settantacinque per cento con un'inflazione intorno all'una e mezzo due per cento è un tasso storicamente
Tranquillo vuol dire che il tasso reale
è fate voi tre settantacinque meno uno esce dal gene produrre un tasso reale del due per cento tasso sostenibile dove economia che cresce appunto due magari entro il tre per cento
Quel posto no e allora
Si sta poi con amore Todero la parola no se mi consente quel sorge secondo me la soluzione diversa cioè quello che dice lei potrebbe anche essere accettato io non sono d'accordo ritengo invece rispetto dei padani qui di stabilità dell'Europa sia fondamentale specialmente al momento della ma dall'euro ritengo invece che sono né in questo momento di crisi di economia mondiale nella speranza che i fatti bellici si riducono come tempo insomma si concludono velocemente a me pare che sono due V volani importanti l'Unione europea l'allargamento a Est e la politica verso il bacino del Mediterraneo Asso sono le politiche che possono veramente incidere sullo sviluppo e domanda mondiale cosa se io mi sono soffermato sullo spettro macro economico ha ragione
Il cioè lungi da me dimenticare questi importantissime sfide l'allargamento a est del centro Europa con tutta la la tematica dell'integrazione
I Paesi ex socialisti la sponda mediterranea tanto più in un momento di turbolenza col mondo islamico non c'è dubbio l'Europa su questo ospite che deve già
Care in casa propria e mi riferivo solo all'aspetto macroeconomico quindi non posso che sottoscrivere altre domande perché si sta approssimativo loro ripresi in Rete per la domanda secca lei ha già toccato un po'l'argomento in una precedente risposta e possibili delle ricette con gli Stati Uniti che ricorre
Una certa politica che gli investimenti in opere pubbliche ed eventualmente questo quanto può influire quanto di questo si può giovare soprattutto loro grazie no intanto non è corretto definire politica che si hanno solo un investimento in infrastrutture questa una versione così è un po'vana Rizzante che non c'è neanche
Il testo lo politica keynesiana consiste nel pompare domanda pubblica laddove laddove l'economia debole e la domanda pubblica può essere fatta anche ormai anzi sempre più di Software di ricerca specie nella scuola nella sanità quella domanda pubblica poi costruire un'altra strada se parliamo della Salerno-Reggio Calabria se non è sempre quella là Stati Uniti direi che puntino tanto su una espansione infrastrutturale se non ricordo male il pacchetto Bush soprattutto fatto come dire ho accennato riduzione delle aliquote quindi incoraggiare
Detassare
Alle famiglie maggiormente colpite dagli
Il dodici settembre questa è una mossa qualcuno potrà vedere populista ma per fortuna di sì non ha alcuna preoccupazione di equità e non soltanto di efficienza al Paese come questa negli Stati Uniti
Sono dei contributi sociali per ridurre il costo del lavoro e incoraggia
E poi naturalmente speso
Europee spese dei militari bene che ricerche sviluppo su questo non c'è dubbio ma non
L'aspetto tipicamente infrastrutturale prego c'è ancora un minuto due
Buona sera vorrei capire per cortesia per quale motivo quando la variazione di PIL si riduce
Le soffrono l'impresa più il sistema economico in genere ora al mio modo di vedere che son profana un permanente no il PIL può essere Bonato alla un valore dalla velocità del convoglio diciamo Pio il Da Vinci il flusso di ribelli servizi tanto che in quella variazione la Celera ora se l'accelerazione dovesse anche dire per zero adesso intravediamo un piccolo incremento no perché le tutte le imprese soffrono così tanto perché forse in previsione di aumentare hanno aumentato la loro efficienza e quindi il loro aumento di efficienza non ho più uno sbocco quale meccanismo Gallo
Prefigura un'economia stazionare che farebbe la felicità di qualche coro vista teorico del passato l'economia deve crescere
Perché cresce la popolazione in alcuni Paesi non nel nostro caso a parte che gli immigrati sono una un un incremento netto di popolazione e quindi anche soltanto
Il PIL procapite l'aumento dalla popolazione necessità un pittore tale crescente ma duro soprattutto perché un paese di nani
Aspettative
Dello stesso livello
Ogni genere
Vuole conquistare di più
Italia immagino non sarebbe felice di aver stabilmente il suo lire il reddito a
L'Imam aspirato
Livello crescente quindi quando
è un segnale
Si continuerà a produrre la
The merci e servizi perché ha ragione
Pare che comunque se anche fosse allo stesso livello dell'anno prima quell'anno sì produrre
Tra merci e servizi come l'anno prima non non siamo in recessione
Ma saremmo come nel caso del Giappone ecco il Giappone un sistema
Popolazione stagnante
E niente per dieci anni nell'unica che che quadro di dinamismo imprenditoriale
Quali energie può scatenare
In cui ci si dicesse bene noi siamo felici ogni anno produciamo la stessa cosa
Chi è povero povero Chieri carico c'è un pochino di redistribuzione però sostanzialmente abbiamo raggiunto un livello a regime e credo Paese malato i Paesi devono crescere devo aspirare i se parliamo di un sistema avanzato se poi parliamo di un mercato emergente come la Cina Liguria
Se la Cina non crescesse al sette otto per cento al
E a a a far fronte ai suoi gravissimi problemi strutturali all'esodo che ancora continua dalle ma nelle città al fatto di dovere cancellare
Indù
Tre che sono assolutamente inefficienti o con solette per cancellare
Vi sono anche qualcun altro cresca quindi la crescita è un
Ivo Santa
Da economy della società ovviamente la crescita una crescita media e quindi poi bisogna vedere come questa crescita viene distribuita
Alimentata distribuita tra beni pubblici per il private
E beh questo discorso ci porterebbe lontano ma per il poderoso domate sostanza lo spedì spente come lo chiamano gli economisti cioè l'economia stazionarie esiste solo
In alcuni modi
Il testo che fanno molto comodo anche gli studenti ma francamente non rappresentano una prospettiva interessante credo che abbiamo esaurito il tempo e quindi
Sì
Come che senso non lo so auspicherebbe fonte
No