"La giustizia come metafora" - presentazione del libro di Franco Corleone a cura di Luca Paci (c/o sala stampa della Camera)

Sta
Buongiorno sono Stefano Anastasia e sono uno dei collaboratore di questa impressa editoriale che oggi vi presentiamo la giustizia come metafora di Franco Corleone a cura di Luca Paci
Che è una lunga e meditata intervista su un lavoro di cinque anni svolto da Franco Corleone come sottosegretario
Sette o segretario alla Giustizia nei governi del centro sinistra
E una memoria assai interessante perché
Da un lato diciamo per il profilo biografico di di Corleone lo sottolinea Piero Ignazi nella sua prefazione
Il fatto che
A a una persona come Corleone testimone di questi quattro Governi unico testimone diciamo si filo di continuità delle spezie governati dal centrosinistra al ministro della giustizia proprio per persone come Corleone che viene da una lunga militanza
Nel mondo radicale l'ambientalista diciamo impegnato sul versante della promozione della tutela dei diritti è stata affidata una questa grave responsabilità quando
Il diciamo sì il contesto è sembrato per molti versi frequentemente
Lecce contrario alla cultura l'espressione al percorso di cui Franco Corleone è stato Stato
Interprete nella sua esperienza politiche parlamentari
E questo è certamente appunto un dato un dato assai rilevante appunto di come un protagonista di quell'esperienza politica si sia trovata misurarsi poi con le vicende Della riforma dell'amministrazione della giustizia all'indomani di di Tangentopoli e quindi con la nonna
Forte
Contesa politica è una forte attenzione della pubblica opinione intorno al tema giustizia non sempre attenzioni incline agli orientamenti alla sensibilità politico-culturale di cui Corleone e in qualche modo stato appunto protagonista e quindi si tratta di un testo assai rilevante per questo e poi perché si tratta di appunto un testo che si misura con i problemi del dei cinque anni trascorsi si misura in maniera non propagandistica ma con uno sforzo di di riflessione anche sulle difficoltà sui limiti e in questo senso si propone anche come io credo un contributo rilevante per quel che accadrà diciamo all'indomani del tredici del tredici maggio quelli che saranno i nodi politici di riforma del sistema della giustizia all'indomani delle prossime delle prossime elezioni politiche
Queste sono diciamo il quadro che in qualche modo presenta questo testo di questo testo di Corleone io per la mia piccola parte ho introdotto il capitolo che si riferisce appunto all'amministrazione della giustizia
E ho colto nel nel passaggio che Corleone sottolinea anzi mi risponde specificamente alla domanda se fossi stato ministro della giustizia Cossa cosa avresti fatto Corleone risponde il il tema che abbiamo mancate quello della riforma del Codice penale
Oggi sappiamo che in campo una una proposta c'è un'ambizione
Del candidato premier del Polo che paragonando sia Napoleone si si dice appunto pronto a farlo Hui la riforma del Codice ma sappiamo che nelle parole di di Corleone che chi è qui seduto condivide la riforma del Codice non è non è uno slogan né diciamo una mera operazione di facciata di risistemazione formale del dell'informe e il sistema di diritto penale sostanziale in cui viviamo la riforma del Codice è un un cardine una stella polare per la revisione del sistema della giustizia penale nel senso della sua minimizzazione e quindi nel senso della riduzione
Del sistema penale a quelli che sono i suoi compiti irrinunciabili minimi e irrinunciabili
Una riforma che si misura su alcune questioni cruciali alcune questioni cardine prima fra tutti è quello a cui Corleone molto molto legato nel fare ne fa diciamo una delle sue principali Rheged impegno quello della revisione della legislazione sulla droga dubito che un il Napoleone Italia hanno diciamo si proponga una riforma del Codice volto alla depenalizzazione
Di quel grande campo che la legislazione sulla droga e che forma la una delle ragioni principali dell'intasamento del sistema della giustizia penale a partire dagli uffici di procura fino al alle carceri italiane
Ecco questa è uno dei temi che Corleone lanciati e io credo che sia importante raccogliere come proposta politico-programmatica per chi in qualche modo vuol lavorare seriamente eh no Napoli unicamente nella prossima
Nella prossima legislatura e e quindi ritengo che sia importante riprenderla detto questo passerei ora la parola Eligio Resta docente di socio Gelli ritorni si tenne a cui è componente del Consiglio superiore della magistratura che come sottoscritto a collaborato andare l'azione di questo questo ritmo introducendo un altro importante capitolo dedicato alle questioni di confine in materia di giustizia
Parlando proprio la definizione di questioni
Ovviamente significa porre l'accento su questione che non hanno non è una collocazione ben precisa né una soluzione facile sono questioni su cui ci si interroga
In cui è importante questo mondo ottenuto a scriverlo anche nella breve introduzione in cui è importante una sorta di stile della comunicazione per sostituire la comunicazione che ovviamente è lontanissima l'arroganza napoleonica
Anzi mi piacerebbe ricordare a questo leader politico che quando Napoleone vide che il suo codice deriva ovviamente interpretata dai giuristi si gemito accompagna commentare mon code e partivo questo mia Codice perduto bisognerebbe ricordarlo con questo noto leader politico
Per tornare alla questione nostra io credo che non ci sia soltanto la ricostruzione di una legislatura non c'è soltanto la cronaca parlamentare governativa anche interessante di questi anni c'è anche uno sguardo sul futuro questa il legame che che mi interessa
Mi interessa cioè che lo sguardo sulle questioni da decidere le questioni da decidere lo sappiamo tutti hanno la morsa del realismo hanno bisogno di voci di bilancio hanno bisogno di consenso hanno bisogno di aggregazioni parlamentari
Non dimentichino mai uno sguardo d'insieme lo sguardo utopico ma cioè che lui lasci sul terreno le questioni principali che al di là delle decisioni devono comunque essere affrontate lo sguardo di confine esattamente questo sguardo utopico
Che mi piacerebbe venisse conservato sempre quando si parla di questioni istituzionali e che faccio un esempio molto concreto c'è ci sono tre questioni che Franco Corleone pone sul tappeto che sono questioni di confine e che devono essere assolutamente rimandate
Ad una lettura dell'utopia concreta uno e la questione del minori
C'è una parte di di questo libro in cui si interroga Franco Corleone discute il senza come dire l'arroganza della soluzione ma ponendo questioni serie sulla de istituzionalizzazione Peppino
Lo fa in un momento in cui il dibattito sui minori è drammatico in cui la questione del del della violenza dei minori del della violenza sui minori diventata
Drammatica
Questo non deve distogliere dal guardare al problema dei minori come qualche cosa che attiene alla responsabilità individuale alla responsabilità della società ma perché non può trovare risposta facile nel più pene più carcere più ordine più sicurezze no bisogna pensare con maggiore intelligenza ad una idea in cui ci si preoccupa ci si cura dei minori non buttandola tutta sulla penalità questo degno motivo di polemica condivisa con Franco tante volte del modello lo dico con parola molto semplice i telefoni di tutti i colori
I telefoni di tutti i colori lavorano così scandalo attenzione dell'opinione pubblica ed è legata a chi se ne occupa gli esperti e quindi dimenticanza continua nella della vita quotidiana
Atteggiamento responsabile di chi si interroga di come pensare ad una deistituzionalizzazione attraverso però un meccanismo di conquista di responsabilità il secondo esempio e quello del carcere dove c'è sullo sfondo sempre rimane la questione città del affettività l'affettività mi è capitato di dirlo altre volte e quell'elemento che sconvolge tutte le regole della pena del processo all'affettività e non può essere negata a nessuno e che per carità non deve essere confusa con l'obbligo della sessualità
Questo è uno dei nodi fondamentali mettere le mani sull'universo carcerario pensando in chiave di affetti e non soltanto di contabilità penalistica è l'altra grande utopia di cui dobbiamo di parlare per preoccuparci dei diritti umani
Ultimo esempio la questione della bioetica la questione della bioetica e del rapporto con il corpo che i soggetti della sosta contemporanea stanno sperimentando attraverso anche l'allargamento delle biotecnologie
Ma io condivido mi è capitato di farlo anche altre volte l'atteggiamento di fondo che Franco Corleone assume su queste
Su queste questioni
Dice Franco Corleone che c'è uno spazio della vita che non può essere colonizzato dal diritto perché diritto quando interviene sulle questioni della vita finisce per produrre danni il che non vuol dire che non bisogna avere regole e principi ma non si può tutto ridurre ad una questione di un diritto contro un diritto su cui un giudice decide questo è un esempio di come a mio parere non dobbiamo guardare anche la questione del diritto della giustizia ci sono spazi della vita che non possono essere buttati lì diritto in giudiziario ci sono stati che devono essere tenuti in una sfera di libertà di sovranità su se stessi che non possono essere contabilizzati e il giudice e questo luogo lo dico anche molto rispetto della contabilizzazione dei diritti
Questa linea di tendenza mi porta a riflettere sull'altro tema di fondo
Che non è tanto una questione di confine
Che nella storia della giurisdizione minima questa è una delle cose che con Franco abbiamo discusso molte volte giurisdizione minima vuol dire che il giudice non è competente su tutto ed è un errore in questa società lasciare che il giudice diventi il grande decisore come grande inquisitore di Dostoevskij
Su questa linea io credo che i messaggi siano forti concreti ma nello stesso tempo mantengano quella tensione utopica che la responsabilità della politica forse oggi ha dimenticato grazie
Grazie credo dover raggiungere
Poche annotazioni a quello che hanno detto Stefano Nastasi ed Eligio Resta che ringrazio per essere qui oggi e per a vere
Contribuito questo volumetto
Che
è il frutto un po'di una club di amici irriducibili
A cominciare da chi ha avuto
La pazienza e la capacità di porre domande Luca Paci al contributo durato cinque anni di Giuseppe Cascini con cui abbiamo ottenuto una postazione come quella di via arrivi nulla
Sempre sull'orlo non della crisi di nervi ma dell'esercizio della pazienza
Per reggere
Le contraddizioni le contraddizioni del Governo
Vi sono due rischi nel governo quello di essere
Di farsi prigionieri del fascino dell'ordinaria amministrazione
Perché paradossalmente ha un fascino no quella delle quotidianità e anche della corro figlia mento della burocrazia egli esercitarsi a dipanare
Lei il groviglio della burocrazia può essere un esercizio divertente ma che alla fine ammazza qualunque ipotesi di riforma
Dall'altra e farsi rendersi prigionieri delle compatibilità e quindi del realismo e quindi dei rapporti di forza e anche in questo caso la spinta riformatrice va a finire nel nulla
Io mi sono opposto dall'inizio
Una linea di condotta che è stata quella di non dimenticare le ragioni per cui si era voluti andare al governo
Perché se ci si dimentica quelle ragioni si fa al governo quelli che quelle le cose che farebbero magari gli altri
Quindi non dimenticare le ragioni questo
E proprio per questo che un Bilancio che guarda al futuro
Prima di tutto perché non c'è propaganda c'è una riflessione critica soprattutto perché
Molte cose non si sono realizzate ed è bene dirlo e capire perché non si sono realizzate
Mentre io capisco per che l'indulto
Ho il problema delle droghe su cui tornerò non si sono affrontati lo capisco anche se non lo condivido
E ritengo come scrive oggi Livio Pepino sul manifesto che sia un errore di portata storica non aver affrontato da parte del centrosinistra la questione delle droghe
Devo dire che invece non capisco
Perché non sono riuscita a convincere ben tre ministri
Ad affrontare il tema della chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari
Che era una cosa che riguardava mille persone che era in linea con la riforma del carcere la riforma Basaglia
Che era un fatto dovuto ecco questo ancora ci devo pensare se stessi è stata colpa mia di non essere stato convincente oppure per qualche altro arcano motivo
Ma insomma devo dire che il bilancio è ricco credo perché in questa legislatura ci si è occupati molto di giustizia
Credo che in Parlamento negli ultimi giorni per quanto al comitato dei nove si sedeva i membri della commissione Giustizia terra l'insofferenza dell'intera Camera o Senato
Perché in effetti si è occupata quella postazione molte molte volte
Quindi molte riforme si sono si sono fatte ovviamente ci sono state delle priorità condivise o no
Che senso ha avuto questo occuparsi così tanto della giustizia
Credo che si è cercato di rispondere con l'iniziativa della del ministro Flick innanzitutto di rispondere al lo stato di
Baratro in cui ci si trovava proprio nel funzionamento della macchina della giustizia e quindi di rispondere con misure per
Dare la speranza di far funzionare la macchina
E questo si è realizzato con un le sezioni stralcio per il civile giudice unico e tutte le altre riforme
Mentre la riforma
Della giustizia dal punto di vista diciamo del conflitto politico
Fu riservata la Bicamerale
Le cose se fossero andati in parallelo e a conclusione forse oggi avremmo un quadro diverso
Invece la Bicamerale è stata ammazzata
Ci si è dimenticati anche di quale sconquasso creano nel centro destra
Perché chiunque impartire in Parlamento ricorda
Anche l'atteggiamento imbarazzato sconvolto del segretario del presidente di Alleanza nazionale finì di fronte all'omicidio della Bicamerale da parte di Berlusconi
Però ci si dimentica troppo spesso di quello che accade bene a quel punto abbiamo avuto
Questa grande vuoto che
La riforma necessaria del Codice penale e con tutti gli annessi della riserva di codice
Della
Necessità del diritto penale minimo e invece si è arrivati sola definire il giusto processo conquista importante ma solo quella rispetto alle necessità quindi compiti
Enormi per la prossima per la prossima legislatura quelli che aspettano il legislatore
Perché
Bisogna superare il paradosso di questa legislatura che fino all'ultimo giorno e ancora in campagna elettorale si polemizza era si litighi era sulla giustizia
Come nodo ferita aperta del confronto politico cioè al fondo il noto
Fra politica magistratura scontro di potere o di potere come si vuol dire
E il paradosso è costituito dal fatto che invece i singoli provvedimenti in questa legislatura sono stati portati quasi tutti all'unanimità
Io pongo questo problema sulla giustizia ci può essere sempre l'unanimità io credo di no
Cioè il codice penale
Può essere un tema in cui si sia tutti d'accordo
Credo che è un tema in cui invece vige si devono esprimere due filosofie due filosofie non solo del diritto ma anche della cultura della politica se no la polemica che si è fatta per anni sul Codice Rocco
Non si giustificherebbe non si capirebbe perché tecnicamente era ben fatto dopodiché
Ma
E credo che si apre una stagione in cui si deve essere appunto anche l'emergere delle differenze che sulla questione giustizia non possono che
Esserci forse sulle regole di base certamente vi può essere accordo ma poi vi sono anche contenuti in un su due punti faccio solo l'esempio in un codice nuovo le nuove istanze che siano quelle rivolte ai delitti ambientali o alle ragioni della persona e a non dai valori di un Codice autoritario
Sono una discriminante così come il sistema delle pene non solo pensando all'ergastolo
Che è una questione posta dalla Commissione Grosso ma anche dalle pene tu curva un codice deve dire per quali delitti
Deve essere ipotizzata
La pena detentiva di privazione della libertà per un certo tempo
E quale deve essere invece l'armamentario di pene alternative al carcere efficaci e credibili immediate comprensibili
Che magari attraverso la mediazione mettano in relazione la vittime il regno non attraverso una concezione insomma
Che Eligio Resta chiama se non ho capito male dichiari di diritto penitenziale ma
Di
Riconquista delle relazioni sociali in questo senso di dialogo che è poi il fine del giustizia ristabilire le ragioni della competenza e superare le ragioni del conflitto
Ecco questo sistema delle pene
Da uno
Uno schiaffo a tutta la polemica destituita da fondamento
Concettuale sulla certezza della pena
Chiunque in Italia è condannato
A una pena la scontata
C'è qualche privilegiato
Se così vogliamo dire che per una decisione di un giudice o di un tribunale di sorveglianza a una modalità di esecuzione della pena dopo un certo tempo
Di esecuzione della pena attraverso delle modalità che sono illa
Il lavoro esterno la semilibertà o l'affidamento ai servizi sociali prova altre modalità ma chi è sempre pena a meno che non si pensi che l'unica appena
In un paese che si proclama civile democratica e occidentale come mi l'Italia debba essere la chiusura in cella di ventiquattro ore su ventiquattro come o senza palla al piede
Se il crescere si pensa che l'unica
Pena debba essere questa alla faccia del principio costituzionale del reinserimento sociale e del tentativo di opportunità di offrire opportunità per
Evitare la recidiva basta basta dirlo e così anche la polemica sulla sicurezza
Io penso che abbia a che fare molto con una politica intelligente
Che deve garantire
L'immediatezza del giudizio
L'immediatezza del giudizio dopo di che il problema della sicurezza è una partita che si gioca nella società
E con lo strumento anche dello stato sociale capire che cosa è la nostra società cosa sono le nostre periferie cosa sono i nostri giovani
Perché se altrimenti accade infatti accadono i fatti di Novi Ligure in cui si rimane disarmati e si dice che noi non capiamo i giovani
Dall'altra parte invece i giovani di Novi Ligure come probabilmente molti altri giovani capiscono gli adulti italiani perché avvenire architettato la storia della
Della violenza e dell'assassinio compiuta da un albanese o da una banda di slavi fa comprendere che i giovani gli adulti italiani invece li conoscono bene
Immaginiamoci se poi quell'albanese indicato
Non avesse avuto un alibi fortissime non ci fosse stato un magistrato che non corrivo
Al senso comune al senso comune avremmo avuto
Lei fiaccolate i cortei i cartelli avremmo avuto un mostro in galera che magari ancora adesso in galera è una bella campagna elettorale anche su questo
E magari la rincorsa in nome della sicurezza e dell'immigrazione clandestina
Ecco credo quindi che c'è molto molto molto da fare per la prossima legislatura e per da fare sia in Parlamento che
Nel Paese da parte della associazioni movimenti
Cittadini ci sarà molto da fare perché la partita della giustizia io penso che non so se rimarrà incandescente ma certamente diventerà anche più delicata perché
Necessiterà di approfondimento e di intelligenza e non di luoghi comuni perché la giustizia è questione che non tollera
Il superamento delle grandi questioni con una battuta
Chiudo sulla droga
Dicendo che
Rimane in contestato il fatto che metà dei detenuti nelle carceri italiane sono in carcere per violazione di retta o indiretta della legge sulla droga
Quindi al di là della disputa su quante migliaia di leggi ci sono in Italia resta il fatto che una sola legge produce metà dei detenuti
Questo richiederebbe una una riflessione diversa non ideologica non moralistica per affrontare questo tema e una politica di riduzione del danno una politica di sperimentazione capace abbiamo in questi anni ha avuto due conferenze nazionale a Napoli a Genova le indicazioni da quelle di Napoli a quelle di del ministro Veronesi viaggi a Genova erano chiare ma
Tutto rimane tragicamente fermo mentre Paesi in Europa
Come la Germania la Spagna alla Francia al Belgio l'Olanda la Svizzera producono atti non discussioni
Vane
E soprattutto dalla Svizzera ci viene l'indicazione che una politica intelligente sulle droghe produce una riduzione dei reati tipici da tossicodipendenze quinti
Microcriminalità e
Piccolo spaccio te nella misura dell'ottanta per cento ecco se si avesse il coraggio di dire ai cittadini
Questi dati e fare questo tipo di confronto forse anche il tema della insicurezza delle città troverebbe una dimensione diversa
Altrimenti accade quello che è accaduto a Reggio Emilia in cui lo scippo scippatore tossicodipendente che scappa in bicicletta e poi che rimedia un colpo di pistola ecco se volessimo uscire da questa dinamica con una politica diversa forse
E non credo che per questo ci debba fare o da ostacolo l'idea che non possiamo pigliare l'esempio dalla Svizzera
Sì ci sono domande
La
Va una
I
Ecco la
Consulenza bisogna documenti Carlo interpretare
Quando vostre riforme Franco
No credo che sul sul carcere che abbiamo realizzato Tommaso
Molte molte riforme
Cioè abbiamo resistito all'attacco alla Gozzini
E l'abbiamo
Tutelata
Sostanzialmente e anche gli attacchi alla Simeone Saraceni sono stati contenuti
E il l'impianto
Ha retto alle polemiche però e alle oltre a questo sono state approvate riforme importanti sul carcere dalla dalla riforma del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che è una riforma fondamentale sia al Regolamento che è una vera e propria riforma della vita quotidiana nelle carceri dei diritti dei diritti civili nelle nelle carceri e dei diritti di quotidianità di vita
E poi la legge Smuraglia sul lavoro penitenziario l'incompatibilità del carcere per i malati di AIDS il
Le detenute madri
Una serie di leggi importanti
Che richiedono
Però una capacità di disegno di rilievo riformatore complessivo cioè che non vanno viste come una riforma dietro l'altra ma come un insieme per raggiungere l'obiettivo del carcere trasparente
Come dice Antigone
Cioè di un carcere che sia un luogo
In cui il non vi siano zone d'ombra in cui possa cadere di tutto fra cui anche grandi tragedie ecco questo è il problema io
Proprio perché ho in mente questo carcere
Non solo ho chiesto un'introduzione un intervento a Sandro marcare ma ho ricordato anche il lavoro
Dico io ero nel periodo in cui era capo del da perché il problema dell'affettività fu posto per primo da Michele Coiro
Quindi
Ho voluto insomma nell'intervista vi sono questi richiami proprio per riforme
Arricchenti spessore e anche di progettualità perché le riforme se non si fa del riformismo senza riforma insomma ecco credo che questo sia un po'la chiave
Per il resto sulla giustizia si sono fatte cose imponenti di cui le ho ricordate insomma dal giusto processo alle al giudice unico insomma
Si è cambiata la geografia giudiziaria si sono dimezzate il numero delle che a cui
Si faceva i conti con preture e tribunali cioè
I risultati certamente li misureremo fra un anno due anni però lo sforzo è stato imponente ma in molti in molti settori non lo ricordo solo questi ma anche
L'informatizzazione cominciano a essere una realtà e non solo un auspicio
Questo significa poter assicurare tempi diversi e anche per la formazione del personale amministrativo del dei tribunali si stanno facendo opere attraverso anche una via diversa che è quella dei contratti si sta facendo un lavoro importante il problema è che la giustizia rimane un nodo che non è solo appunto della ordinaria amministrazione un nodo politico è questo
Era un compito
Che aveva da una parte il risvolto del Codice penale dall'altro aveva quel quadro che nella Bicamerale comunque
Era era posto in soluzione con soluzioni che potevano non essere soddisfacenti per tutti ma insomma anche il problema dell'unità della giurisdizione
è un era un tema straordinariamente affascinante proprio per aggredire anche
Dei punti di potere
Questo una cosa non vorrei che passasse sotto silenzio ma un provvedimento legislativo che io ritengo estremamente importante
Che è quello che va sotto il nome dipinto legge Pinto
Che è stata è stato emanato fine legislatura dopo un un lavoro intenso per evitare le condanne di Strasburgo ora non vorrei che passa se l'idea che soltanto la furbizia del sistema politico italiano che per evitare le condanne di Strasburgo sulla lentezza dei procedimenti
Emana questa questa questa legge c'è di più e di meglio in quella legge che non vorrei venisse persa eccetto
Cioè si tratta del fatto che il giudice può dirigere il procedimento realizzando tempi per quello che lo riguardano tempi molto più Brevi cioè si dà un potere di gestione al giudice un comma dell'articolo due in cui il giudice alla fine può dire che alcuni rinvii non si possono ottenere che alcune consulenze devono essere prodotte voglio dire c'è un'attenzione anche per la gestione quotidiana del processo che non vorrei venisse persa
Nel gioco dell'irresponsabilità anche dei magistrati perché la prima reazione del magistrato è stata quella è una legge impossibile una legge che non ci tutela è una legge che aggraverà il presso le Corti d'Appello i procedimenti no c'è c'è una cultura diversa che emerge in maniera particolare non ultima il la legge sulle investigazioni difensive su cui io credo che ci si è fatta anche una battaglia di garanzia di contemperamento anche del pop dello strapotere dei alcuni pubblici ministeri
Altri
E allora quindi
Grazie a tutti