"Il futuro della sinistra e dell'Ulivo" - organizzato dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa Nazionale dell'Unità (presso il Palacoop, Zona Aeroporto)

Buonasera
Questo è
Primo dibattito
Quale si chiude
La festa nazionale dell'Unità
Sì sì
Dibattito col quale
Con il quale sono stati si chiude la festa dell'Unità che domani sera avrà il suo che domani pomeriggio avrà il suo culmine col discorso del Presidente democratici di sinistra Massimo D'Alema
Dibattito risposero verte sul tema il futuro della sinistra
Il futuro dell'Ulivo
Al mio fianco partendo dalla sinistra
L'onorevole Boselli segretario
A finire l'onorevole Pierluigi Castagnetti
Italiano e capogruppo della Margherita alla Camera dei deputati
Alla mia destra l'onorevole Mussi
E oggi vicepresidente della Camera e alla estrema destra altri team Julio verbo a
Precario per ricorda il Comunisti Italiani
Già ministro della giustizia dei passati governi di centrosinistra
Potrà sembrare provinciale che in una situazione come questa
Ci si preoccupi di dibattere temi che tutto sommato riguardano
La vita politica nostra la vita politica italiana
Abbiamo sempre
Nella mente le immagini della tragedia gli orti
E viviamo con profonda apprensione
Questi giorni
In cui sentiamo spirare sulle nostre terre sulle nostre teste
Venti di guerra anche se nessuno parla volto usare la parola guerra
Però anche nei momenti più drammatici
Vige l'antico adagio da popolare che la vita continua
E credo che nella continuità del nostro essere
Dobbiamo preoccuparci
Del futuro della sinistra italiana
Del futuro dell'Ulivo che la coalizione
Che nelle passate edizioni ha vinto e governato per cinque anni input questo Paese non solo per quelli che sono i problemi specifici dei partiti o movimenti della sinistra e dell'Ulivo ma soprattutto in funzione di quello che sta rappresentando nel nostro Paese il Governo della destra dell'onorevole Berlusconi
Faremo una discussione
Che io vorrei cominciare ponendo a ciascuno dei gli esponenti dei partiti che sono qui su un palco una domanda e vorrei cominciare dall'amico onorevole Boselli
Il
Le volevo chiedere l'onorevole
Voi tutto sommato dello spirito
Vi chiamate un tantino fuori da questo movimento che sta agitando il mondo la sinistra
Soprattutto in relazione alle ipotesi che stanno premendo avanti Pinto i DS ma comunque siete presenza costante infedele all'interno anche lui
Prestati negli anni del Governo
Siete stati una presenza costante fedele all'interno la dell'Ulivo voce testate negli anni del governo e non siete oggi
Che siete all'opposizione vorrei chiederle che cos'è per lei la sinistra nell'Ulivo
Non è che siamo stati così le ali all'Ulivo
La cosa debba stupire io penso che la scelta di ogni socialista in questo Paese
Coerente con la storia i cento anni del nostro movimento
Sia una scelta natura con i mezzi socialista è nato nel mondo del lavoro non non sono mai riuscite in questi anni anche così difficili per il mio movimento per il mio partito che tutti hanno visto ciò che è accaduto non sono mai riuscito ad immaginare qualcheduno
Che potessi continuare a chiamarsi socialista e militare nel campo del centrodestra trappola
Questo ovviamente
Questo vale in Italia vale in Europa vale nel resto del mondo ecco lo dico senza polemica
Perché so bene che è una parte importante dell'elettorato del vecchio PSI attrassero catturato alla sinistra in questi anni uno dei compiti che mi sono posto che ci siamo posti tutti insieme anche riconquistare questa parte importante d'elettorato
Al direttore volevo dire rispondere così io non penso che il mio partito possa chiamarsi fuori dal dibattito che si è aperto nella sinistra italiana
Noi abbiamo il dovere io penso anche il diritto di partecipare a questa discussione
è una discussione che è in corso da qualche mese la ravvivata Giuliano Amato prima
Di lasciare Palazzo Chigi dopo le elezioni ed è una discussione sul futuro della sinistra poi arriverò breve velocissimamente all'Ulivo all'altro la mia idea di Ulivo che nasce da una realtà Chiara non esaltante
La sinistra italiana in questi anni paradossalmente nel momento in cui ha avuto grandi responsabilità di governo
Ha perduto circa il quindici venti per cento dell'elettorato che aveva soltanto dieci anni fa
Oggi mettendo insieme tutti i partiti grandi e piccoli che si riferiscono che si richiamano alla tradizione della sinistra italiana di quella riformista di quella antagonista anche non si arriva a ad un quarto d'ora elettorale venticinque per cento
Questo il punto
Non c'è nessun Paese europeo in cui le forze della sinistra riformista siano così deboli
Occorre prendere atto di questo
E avviare una riflessione molto seria alla fine della quale io penso si debba immaginare la nascita di una nuova forza politica della sinistra italiana
Che abbia nella tradizione riformista le sue radici
Che abbia nel socialismo europeo il punto di riferimento
E che sia in grado di riempire il vuoto che si è creato nel corso di questi anni io penso che tutti gli uomini e tutte le donne da sinistra del nostro Paese da questa discussione non possano chiamarsi fuori
Pongo nel merito di delle proposte delle progetta delle idee ci possono anche essere opinioni diverse io ho le mie ma credo che valga la pena di aprire questo dibattito L'Ulivo
La sinistra nell'Ulivo
Beh io penso
Che senza la Margherita all'Ulivo non abbia la possibilità di sconfiggere
Fra quattro anni ho cinque anni di governo per la destra
Ma senza la sinistra
Le forze che rappresentano la sinistra italiana L'Ulivo rischia di apparire non come un'alternativa
Serbia convincente io penso che della sinistra di una sinistra diverso da questo nuova
In grado di parlare a quella parte dell'Italia che in questi anni non ci ha non ci ha seguito ma rimasta convinto delle nostre esperienze pure importanti e positive di governo c'è bisogno L'Ulivo ormai una realtà politica nel nostro Paese e consolidata io mi auguro che l'Ulivo cresca nel corso dei prossimi anni
Non penso
Che si possa seriamente preparare la rivincita
Alle prossime elezioni politiche se l'Ulivo non riuscirà a diventare qualcosa di più che non una pura è semplice alleanza elettorale
Per fare questo è indispensabile che la sinistra dell'Ulivo ci sia lavori perché l'Ulivo cresca non per dividere non per colpire non per aprire una polemica con le altre formazioni da questo punto di vista concludo
Poiché siamo qui a Reggio Emilia festa dell'Unità i Democratici di sinistra tra qualche mese svolgeranno un congresso molto importante molto importante
Per tutti non soltanto per la Quercia
Da questo punto di vista vorrei dire una cosa io vedo molto
Molta polemica sul congresso dei DS
Molti dicono
Che dietro le diverse mozioni congressuali non non voglio entrare nel merito rispetto Sulta neutralità dietro le mozioni congressuali sovente non c'è politica ci sono personalismi io questa lo dico non per cortesia perché ne sono profondamente convinto io non credo a questa rappresentazione del vostro congresso non ci crede
Ma nel dibattito a conferma di questa mia idea nel dibattito interno io temo che ricompaia questa idea
Che ho visto un po'
Presente nei mesi scorsi
L'Ulivo vivere con fastidio l'idea che nell'Ulivo
Diciamo la componente della sinistra non sia in grado di esprimere una propria egemonia una leadership
Ecco certamente c'è una competizione del giusto che ci sia ma io mi auguro spero che anche dal congresso dei DS non esca questa idea
Io non credo che sia questo è il momento nel quale nell'Ulivo sì debba o si possa aprire una polemica una discussione uno scontro sulla leadership della coalizione
Non parlo ovviamente delle persone sto parlando né di lotta né di altro ma la idea che non diciamo non sia la sinistra a guidare il processo avviato con politico ecco io penso che se questo non accadrà
La sinistra e la Margherita saranno in grado nei prossimi anni con me una forte impronta di unità di fare dell'Ulivo una alternativa realistica al governo di Silvio Berlusconi
Non v'è dubbio che
La
Estrema frammentazione della sinistra reti una immagine quantomeno distorta del mondo della City
Io le vorrei chiedere
Voi siete nella coalizione dell'Ulivo cose che vi divide dai democratici il sinistro
Che senso ha oggi essere comunisti italiani nell'Ulivo e non copula come dire
Cui si con i i democratici sinistra Sposetti vitivinicolo cos'è che vi impedisce di essere una sinistra unità di derivazione storica comuni
Le domande mi sembra che siano due la prima e sostanzialmente cosa ci stiamo a fare qual è il nostro ruolo dentro l'Ulivo la seconda è perché visto che siamo nell'Ulivo a questo punto lo siamo anche dentro i DS mi sembra di capire siano due distinti temi sul primo me la cavo con una battuta per ragioni di tempo ma non è una battuta c'è dietro evidentemente come capire molto più che la battuta
Noi siamo entrati nell'Ulivo i Comunisti italiani e ci siamo entrati da comunisti
E io credo che dentro all'Ulivo in questa coalizione dove prevalgono
Per così dire i simboli botanici
Non ci stiano male i simboli del lavoro e cioè la falce e il martello
Credo che questo credo che questo sia
Un valore aggiunto un valore aggiunto
E cioè che ci sia dentro l'Ulivo una forza politica come la nostra che credo sia stata la più coerente in assoluto
è la più leale in assoluto rispetto all'Ulivo abbiamo addirittura fattura scissione del nostro vecchio partito per restare fedeli all'Ulivo e al governo di Romano Prodi
E tuttavia una a sinistra la nostra che non ha accettato le compatibilità del mondo moderno
Faccio un esempio
Tutti diciamo come è naturale che siamo contro la fame nel mondo che uno dei grandi temi che attraversa anche il congresso dei DS
è ovvio che siamo contro la fame nel mondo
Chi può essere a favore della fame nel mondo siamo contro
La differenza e della risposta alla seconda domanda
La differenza è che rispetto alla ai compagni carissimi dei DS io continuo a credere che la fame nel mondo sia il frutto di un distorto sviluppo capitalistico del mondo e dunque di ingiustizie non perché gli uomini sono cattivi certo ci sono anche uomini cattivi
Ma perché e questo modello di sviluppo che Frassinetti alcuni Paesi molti la maggioranza siano in uno stato di sottosviluppo
Allora questo è un punto dirimente
Dopodiché sulla linea politica cioè sulla concreta attuazione della linea politica qui in Italia visto che non mi sembra che possiamo oggi metterci a discutere o a dividerci su comunismo o sul superamento del capitalismo che non mi sembra sia precisamente alle porte
Su questi temi concreti noi ci troviamo largamente d'accordo io e Fabio Mussi siamo stati capogruppo assieme alla Camera abbiamo fatto battaglie comuni come lui stesso potrà ricordare e io ho fatto parte dei governi guidati da Massimo D'Alema voglio dire c'è una sintonia forte
Tanto è vero che proprio per superare la frammentazione di cui ci parlava Bonafini la frammentazione a sinistra
Noi per primi abbiamo proposto in tempi non sospetti di andare alle elezioni politiche le ultime elezioni quelle del due mila uno tutti insieme anche con i compagni dello SDI
Noi i DS lo SDI e se ci fossero stati anche i verdi voi immaginate quale elemento di attrazione avrebbe significato per il nostro popolo che è largamente comune largamente con un simbolo unico
Co-scritto Sinistra Unita
Sarebbe stato un elemento di attrazione di entusiasmo di passione e di voglia di combattere straordinario
Non si è fatto e non si è fatto non per colpa nostra
Non si è fatto perché ahimè ancora una volta a sinistra hanno voluto la prevalenza le divisioni
Dopodiché noi abbiamo proposto di fare un'alleanza a tre
E cioè le tre forze minori della sinistra Comunisti Italiani il vero e i socialisti democratici insieme in un simbolo unico e i Democratici di sinistra da soli perché perché eravamo noi tre ad avere difficoltà a superare la soglia di sbarramento e allora sarebbe stato utile produttivo che ci fossimo uniti in un unico simbolo tutti e tre insieme
Ancora una volta noi abbiamo dato la nostra disponibilità e ci è stato risposto grazie no
Per cui questa domanda
Non va rivolta a noi
Noi non solo siamo pronti
A fare operazioni di unità ma addirittura ne faremo un congresso che cadrà un mese dopo quello dei DS nel quale la parola d'ordine del congresso del partito sarà la confederazione della sinistra
E cioè fare un passo avanti ciascuno con la propria identità senza dover fare abiure di niente
Ma un passo avanti verso l'unità la costruzione di una soggettività politica unitaria
Non unica unitaria che possono trovare insieme nello stesso contenitore politico i comunisti socialisti gli ambientalisti tutte le culture la sinistra
Io sono contrario al partito unico
Perché non vedo per quale motivo
Si debba
Cedere la propria identità
A propria identità che un elemento forte ciascuno di noi
Facendo politica e affezionato i propri simboli alle proprie bandiere alle proprie idee al proprio nome
Il partito unico e questo quello che ha detto Boselli è ma in fondo facciamo un partito unico del socialismo dei riformisti
E io non mi sento da comunista di aderire a quel progetto mi sento molto più vicino ad un'ipotesi che vedo ha fatto strada anche dentro i DS e ne sono molto felice
Nell'ipotesi federativa con federativa
In modo tale che ci sia un unico soggetto politico grande della sinistra ma nel quale ciascuno continua a essere quello che e non si deve pentire di nulla
Anche perché lo dico senza nessuna volontà polemica lo dico in una festa de L'Unità dove io mi sento a casa mia come evidente visto che sono cresciuto nel Partito comunista italiano dove largamente hanno militato tanti di voi
Non vedo di cosa mi devo pentire
Non vedo di cosa mi devo Pertile
Io voglio rimanere comunista ho dimostrato con i fatti non a chiacchiere
Di essere dentro l'Ulivo pronto a fare il massimo sacrificio
Per salvare l'Ulivo lo abbiamo fatto
Dopodiché non è che mi si può chiedere anche di non essere più quello che sono
Io voglio continuare ad essere comunista italiano con una peculiarità che quella dei Comunisti italiani che hanno dato a questo Paese tante cose positive cui a Reggio Emilia ad iniziare come tutti quanti possono testimoniare
E voglio contribuire da comunista italiano alla costruzione dei nostri strumenti
Questo il disegno credo che sia un disegno non velleitario perché ho visto che sto ripeto si è fatto strada anche nei DS ma voglio finire questo primo intervento con una considerazione
Per la grafica
Io sono per la confederazione della sinistra e una sinistra unita
Ma guai pannolini se questa costruzione fosse in contraddizione con l'Ulivo
Siccome io le prossime elezioni politiche le voglio vincere non avevo alcuna Nostalgia dell'opposizione nella quale siamo stati cinquant'anni
E voglio vincere
Oggi la sinistra è al venticinque per cento
Vorrei ricordare che anche quando quel grande partito ebbe il trentaquattro virgola quattro per cento dei voti in cui molti se lo ricordano
Mille novecento settantasei anche all'ora
La sinistra da sola non aveva la maggioranza
Sommando tutti i partiti della sinistra e nonostante fosse un'epoca di grande avanzata dalla sinistra del movimento democratico del movimento sindacale dei diritti
Anche allora la sinistra non aveva la maggioranza la maggioranza l'aveva la democrazia cristiana e con i suoi alleati
E allora se noi sinistra oggi tanto più che siamo così fragili
Vogliamo candidarci al governo del paese così come abbiamo fatto nel novantasei con successo e abbiamo dimostrato di saper governare il Paese se vogliamo farlo dobbiamo stellare
Attentissimi a continuare il riprendere come strategico l'Ulivo
E cioè l'alleanza della sinistra
Con un pezzo di schieramento che non è di sinistra e moderato
Ma democratico fedele alla Costituzione fatto di persone oneste e perbene che sceglie politicamente di allearsi con la sinistra
E per allearsi con la sinistra
Paga dei prezzi prezzi alti
Il mio amico Castagnetti sa bene le scissioni che ha pagato il Partito Popolare Italiano per rimanere fedele all'alleanza con la
E non dobbiamo dimenticarcela ma
Per cui una sinistra più unita ma se noi vogliamo ricacciare quei signori
Mi venivano frasi antiche non le voglio dice voglio ma della casa se vogliamo andrebbe a casa dobbiamo tenere saldo l'Ulivo e lavorare per l'unità dell'Ulivo
Onorevole Castelletti credo che l'onorevole Filiberto gli abbia lanciato un paio di assist abbastanza interessa
Sulla vocazione ulivista
Del partito popolare non ci sono dubbi sulla vocazione ulivista di Pierluigi Castagnetti nemmeno e sulla vocazione ulivista la Margherita che diciamo ancora in fase lo costituente
Certamente
Fedele e come dire elemento costante e fondanti
La terra
Però ho l'impressione omologazione straniti
Che in questo dibatto tra la ricerca dell'Unità a sinistra e come dire il rafforzamento tutti nell'Ulivo la Margherita rischi di svolgere una funzione antagonista o quanto meno concorrenziale
Sul piano dello sviluppo delle trame strategie politiche è vero questo o no
No guardate la Margherita sicuramente ha anche negato l'area centrale dell'Ulivo delegazioni avvengono per prossimità omogeneità
Le aggregazioni costano sacrifici molto importante avete sentito appena adesso il discorso di Diliberto io conosco
Conosco per esperienza personale quanto sia faticoso soprattutto per dei partiti che hanno storie che hanno identità che hanno patrimoni ideali che hanno patrimoni di lotta alle loro spalle conosco la difficoltà anche a gestire la responsabilità di alcuni passaggi io che devo formalizzare un passaggio congressuale la nascita l'adesione alla confluenza nella Margherita so quanto è faticoso
Però
Noi siamo tutti convinti che al di là di questa aggregazione un'aggregazione secondo me importante che deve servire da stimolo anche per l'area della sinistra democratica della sinistra dell'Ulivo
Io so che ne abbiamo fatto questa aggregazione per rendere più competitivo l'Ulivo non per trasferire la competitività del sistema di un sistema bipolare dentro l'Ulivo
Io credo che sia giusto che come dire le peculiarità le originalità le caratteristiche della Margherita cioè dell'area centrale dell'Ulivo da una parte della sinistra dall'altra parte nell'Ulivo possano essere rese ancora più evidenti perché quaestor favorisse anche come dire il fatturato elettorale il risultato elettorale il consenso elettorale
Io so che alla Margherita compete in particolare di reggere il paragone con l'area moderata che al confine che sta dall'altra parte il centro sinistra tornerà a vincere
Io sono fiducioso che torneremo vinceva per tornare a vincere occorre convincere gente che ha votato d'altra parte questa volta e quindi senza distribuire CIR compito perché per convincere chi ha votato dall'altra parte occorre che l'Ulivo nel suo insieme dia trasmetta alla idea di una coalizione che ha cultura di governo che è capace di governare nel suo insieme perché se non c'è la credibilità dell'insieme non si convince nessun elettore a cambiare posizione
Ma so anche che il ruolo della Margherita è appunto quello di consapevoli usare la coalizione a farsi carico anche anche di di questa competizione di questa esigenza di pescare di aiutarci a pescare a convincere appunto una parte di elettorato moderato che non è di destra guardate noi già questa volta abbiamo ottenuto dei risultati importanti Stefano Draghi che parecchi di voi conoscono ha fatto degli delle analisi molto interessanti le sue cominciano a uscire analisi molto serie sui flussi elettorali del tredici maggio
E hanno dimostrato come in alcune aree soprattutto nelle aree metropolitane
L'Ulivo ma in particolare nell'Ulivo la Margherita è riuscita a riportare al voto amare gli elettori che si erano astenuti in precedenza
Allora questo operazione che è cominciata deve proseguire deve continuare noi dobbiamo convincere quella parte d'Italia che si era astenuto perché riteneva che insomma tanto sono tutti uguali che non è vero che siamo tutti uguali
E che è necessario l'anno necessarie alla mobilitazione di tutti dobbiamo puntare soprattutto a quelli io credo che la Margherita in quella direzione possono svolgere un ruolo tutti alla Margherita in particolare
Il fatto che evidenziamo delle identità distinte non vuole assolutamente dire che questo non sia proprio utile anche al risultato proprio il risultato
Finale dell'Ulivo è molto molto importante
Vedete quando io leggo che non mi sembra una forzatura ma che la lega è diventato il primo partito operaio nel in alcune aree del Paese
Forse è una caricatura ma c'è del vero allora c'è qualche cosa che ci interpella che interpella tutti ma interpreta in primo luogo la sinistra cioè quello che era il precedente referente di quell'elettorato
Allora che ci sia l'esigenza noi che lavoriamo più sul crinale del centro che ci sia l'esigenza di riconoscere che su quest'altro crinale occorre pure recuperare mi pare che sia fuori discussione ognuno di noi credo che può concorre per tornare alla responsabilità del Paese al della vita del Paese e vedete
Noi stiamo discutendo del futuro della sinistra e del centro sinistra in un momento drammatico in cui inesperti il mondo sta discutendo e sta riflettendo sul futuro dell'umanità
E noi il futuro del centro sinistra sta dentro questo dibattito più grande
Non ne scappiamo
Noi stiamo dentro questo e il futuro del centro sinistra riguarda anche la capacità in modo serio di concorrere
A
Questo impegno che tutti assumiamo che l'umanità intera assunto di disarmare il terrorismo di disarmare
Militarmente politicamente e psicologicamente il terrorismo
Ma noi sappiamo che questa azione la prima parte se vogliamo che l'azione sia efficace è la prima parte di una strategia per parafrasare uno slogan di Toni Blair sul crimine potremmo dire lotta al terrorismo e alle cause del terrorismo
E allora c'è un ruolo per avere le culture riformiste per le culture che mettono al centro la politica
Vedete
L'undici di settembre
Il la data il giorno in cui si è consumata questa terribile tragedia negli Stati Uniti che ci vede tutti solidale nella indignazione
E nella solidarietà per questo impegno di debellare il terrorismo
Segna la storia dell'umanità non solo per questo dato che già di per sé è un dato importante l'umanità sente l'esigenza di rispondere
Ma lo segna anche perché dopo quell'undici Settembre si è infranto
Il sogno che la ideologia del mercato ha perseguito ha inseguito di essere autosufficiente a guidare la storia
Anche il tredici maggio è stato dentro questo sogno è un risultato che si spiega dentro questa illusione
Che il mercato trasformato da regole economica in ideologia totale fosse autosufficiente
Non c'è più bisogno della politica se c'è il mercato
Se c'è il liberismo non c'è più bisogno dello guida non c'è divisione dello spazio
Lo stacco minimo
La politica minima la riduzione della responsabilità della politica perché comunque c'è la ideologia del mercato che risolve tutti i problemi
Vedete già prima dell'undici settembre noi
Sapeva che alcune terribili sfide
Il clima la salute alimentare la sicurezza sono i temi di cui abbiamo discusso prima dell'undici settembre
E dopo l'undici settembre ci sono dei temi nuovi
La sicurezza
La sovranità
La lotta al terrorismo
C'è bisogno della politica
Ancor di più dopo l'undici settembre io credo che
Possiamo dire che è finita la scuola
è finito il sogno di qualcuno anche della maggioranza anche della maggioranza degli italiani
E siamo precipitati bruscamente drammaticamente nella realtà
C'è bisogno della politica c'è bisogno di irresponsabilità
C'è bisogno di strategie c'è bisogno di non vivere più alla giornata
C'è bisogno di non accontentarsi del pragmatismo
C'è bisogno di abbandonare l'idea che basta fare soldi e tutto il resto viene da sette
C'è bisogno di una politica responsabile
C'è bisogno di una politica sicuramente meno ideologica ma con più ideali
Capace di mobilitare passione Dick mobilitare senso di appartenenza
C'è bisogno di politica che guardi oltre che guardi al futuro
La politica aveva smesso e rimasta prigioniera troppo lungo
Del presente della quotidianità degli interessi dei piccoli interessi
Siamo stati i tram Matica mente tutti coinvolti in un orizzonte più la
Dopo questo terribile undici settembre
E difficile per tutti ragionare meschina mente di falso in bilancio di conflitto di c'è bisogno di allargare l'orizzonte allora guardate se ritorna il tempo della responsabilità della politica
Abbiamo fiducia ritorno al tempo nostro
Onorevole
Lo scenario tracciato dall'onorevole latte stabilite certamente molto affascinante molto interessante molto poco coinvolgimento ma il tema di questo del dibattito di questa sera futuro della sinistra
Dell'Ulivo
E siccome viviamo nella quotidianità tra le scadenze voti diano il via certamente il futuro Congresso dei DS
Dove l'Ulivo quadra minimo comun denominatore comune
Spaccio di fatture d'inverno si delle tre mozioni
Ma mi pare di togliere
Diversi accenti sul piano della strategia ora come possibile
Costruire
Una Sinistra democratica riformista unità e allo stesso tempo individuare la strategia vincente dell'Ulivo
Non so voi ma
No a me sono ormai passati quattro mesi lo schiaffo che aveva avuto il tredici maggio mi brucia mi brucia mi brucia ancora fare
Nel novantasei abbiamo vinto le elezioni abbiamo governato
Abbiamo fatto tante cose buone che qui venivano ricordate
Da Boselli a Diliberto tra di noi abbiamo lavorato anche bene qui c'è per esempio quattro persone vanno fortunatamente non sono loro quattro che fritti e che sono state gomito a gomito che hanno avuto fiducia reciproca che hanno sbagliato i problemi quando si è aggrovigliato hanno c'è stato anche tanta collaborazione tanto lavoro comune risultati si sono visti
Tuttavia
Cinque anni dopo
La sinistra si trova nelle seguenti condizioni
DS meno due milioni di voti
Comunisti Italiani di e verdi sotto lo sbarramento del quattro per cento e non di poco
La sinistra tutta insieme
Quella dell'Ulivo e quella fuori con Rifondazione Comunista eh un pelo sotto il venticinque per cento minimi storici
Qualcosa è successa
Non abbiamo cominciato a perdere voti nel mille novecentonovantanove alle elezioni europee
Poi li abbiamo persi alle regionali e poi li abbiamo persi alle politiche
Qualche compagno ogni tanto giustamente dice attenti a tornare indietro
Sia già tornati indietro
Siamo al sedici per cento come DS non siamo più al governo abbiamo perso svariate regioni parecchi comuni
Dare inizio a Grosseto a Bologna
Non è che abbiamo rimosso
Non è che abbiamo rimosso
Nel maggioritario L'Ulivo con la sinistra la Margherita chi ha avuto un buon risultato
E io mi sono rallegrato di questo buon risultato della Margherita Pierluigi perché diversamente
Il nostro progetto comune si sarebbe forse sfarinamento sarebbe evaporato invece il nostro progetto comune deve dividere deve tornare a rafforzarsi
Ma l'Ulivo arriva
A quattrocentocinquanta mila voti dalla Casa delle Libertà si fa per dire per Casa delle Libertà si fa per dire quattrocento cinquanta mila voti un soffio
Noi non dovevamo ore consegnare l'Italia a Berlusconi e alla sua compagnia di Piero
Ma vedete
Noi potevamo non riconsegnati alla vita
Ho come l'impressione che le prime vittime della campagna pubblicitaria di Berlusconi cominciata sei mesi prima ho vinto ha vinto ha vinto ha vinto ha vinto le prime vittime siamo stati noi parecchi eran convinti che avremmo perso
E quando si va in battaglia convinci convinti di perderla è facile che era sì per davvero per quattrocento cinquanta mila voti
L'Ulivo prende il nove per cento
Più della somma dei partiti che lo compongono
è confortante vuol dire che piace un progetto che piace mai come il bicchiere mezzo pieno e nel mezzo vuoto
è vero che l'Ulivo attira ma i partiti che lo compongono sono troppo deboli per garantire un futuro alla coalizione sono troppo indietro ai voti della coalizione allora primo l'Ulivo
Non è un partito unico non è una alleanza elettorale e programma un progetto comune
è la Casa comune dei riformisti
Nessuna delle sue parti non solo per ragioni storiche concretissime può aspirare da sola a diventare maggioranza
Ma forse l'Ulivo è importante anche perché è difficile governare il Paese
Se non ci sono le culture della sinistra riformista del popolarismo democratico le culture che vengano da tanti rivoli della storia della sinistra
E del mondo democratico italiano del mondo cattolico dei laici che hanno guardato a sinistra
Senza questa fusione di culture questa coalizione non regge e forse senza queste fusione di culture l'Italia non può essere governata ne abbiamo bisogno per governare l'Italia di questo incontro oggi abbiamo le idee più chiare di ieri e devo dire congresso dei DS sull'Ulivo le mozioni
Dicono tutte e tre quasi le stesse cose però n cinque anni precedenti
Quante danze della pioggia intorno all'Ulivo e anche quante danze dalla siccità
Con la pioggia gli alberi crescono con la siccità gli alberi Moriano la convinzione e le idee chiare non abbiamo avute siamo arrivati in fondo alla legislatura
Senza neppure di uscire andarci quel quadro condiviso di di regole e di di di di di di di norme di funzionamento vivibili comportamenti condivisi
Pensate persino l'anno scorso quando dovevamo decidere della leadership della candidatura
Amato Rutelli Rutelli Amato due fortissima personalità entrambe ma non sapevamo come si vidi disbrigare nel la pratica perché mi non avevamo le le le le regole che che e le le forme democratiche di partecipazione dei partiti della coalizione degli iscritti a partiti e degli elettori dell'Ulivo dei cittadini che guardano all'Ulivo
Per arrivare con piede sicuro alle scelte fondamentali noi dobbiamo questo quadro di regole condivise
Darcelo rapidamente le ultime riunioni non sono stati dei litigi
Sono state riunioni importanti di unità di coesione e credo che in poco tempo riusciremo a riempire questi vuoti
La sinistra senza una sinistra forte l'Ulivo perde la sua vocazione maggioritaria
Se la sanità continente politici e lo dico non c'è più
La sinistra deve rafforzarsi deve essere meglio visibile deve aderenti contenuti più riconoscibili decadere un radicamento nel mondo del lavoro più forte deve parlare ai giovani
Dede accogliersi tempo di quel che succede a Genova non il giorno prima di una manifestazione duecento mila ragazzi
Ed è deve governare e amministrare perché questo è l'obiettivo ma stare nella Società nel profondo laddove si formano le idee i giudizi e pregiudizi
Qualche volta l'impressione
E ci siamo dimenticati Gramsci chiedo se se lo siano letti ad Arcore
La battaglia delle idee non voglio dire la l'egemonia perché controversia di Jean Paul si può ma la battaglia delle idee è una sinistra era togliattiana Matteoli era traeva diciamo dai Quaderni del carcere un'idea dello stare dentro la società
Una sinistra che voglia rafforzarsi terre come Atalante rimettere i piedi per terra se vuole mantenere forza e sono del tutto d'accordo con Alighiero io non credo che noi dobbiamo fare un congresso dandoci appuntamento ad un altro
Perché ci si estende Noa in questo rimando sempre ad un appuntamento che verrà certo la sinistra piccola e divisa come quella italiana è una tragedia piccola e divisa le divisioni della sinistra sono una tragedia
Ma dobbiamo guardare lontano avere testa sulle spalle
Per cui io condivido assolutamente quello che dice Oliviero tra l'altro qui c'è
Ricordi Viero insomma di sentire ci siamo quasi quasi tutti quelli della sinistra che hanno scelto l'alleanza dell'Ulivo io credo che dobbiamo darci davvero e concretamente un appuntamento per la confederazione della sinistra dei libri sarebbe un passo importante dentro l'unità
Voglio aggiungere brevissimamente due cose sarò più Breve poi telegrafico nel secondo giro ma voglio aggiungerle perché sono convinto che possono servire alla
Riunione
A noi non possiamo far finta di non vederlo
Non abbiamo perso le elezioni perché c'è stato un dieci per cento di elettori che hanno votato accolgono Berlusconi ma non per l'Ulivo sembra studiamo questo piccolo dettaglio non ne usciamo
Non so quanti incontra Berlusconi con D'Antoni Democrazia Europea qualcuno se non ho neanche lì certamente quel milione e mezzo chi ha votato per Di Pietro io non sono bambini perché si siano improvvisamente innamorati di di di di di di Di Pietro secondo me quindi ci hanno mandato a dire
Giustizia
Questione morale e conflitto di interessi e noi questo messaggio dobbiamo raccogliere
E poi c'è il milione ottocento mila voti di Rifondazione Comunista
Io vi assicuro
L'avevo accanto
Che parlava proprio un metro e mezzo
Quando Bertinotti si alzò e fece cadere Prodi
Se l'avessi morso dalla rabbia la delle navi non
Non voglio
Non voglio essere evocato però vedete in questo omaggio a differenza del novantaquattro quando italiani salirono subito sul carro dei vincitori
Vinse del centro destra le ripetute le Forza Italia prese il venti per cento dopo quindici giorni prese il trenta per cento
Tutti sul carro
Questa volta non è successo
Abbiamo perso le elezioni politiche dopo quindici anni abbiamo vinto a Torino Roma e Napoli
Perché lì c'era lui e perché lì erano coalizzati tanti altri che non stanno nell'Ulivo e siamo obbligati non credo Pier Luigi e fatto un discorso che io condivido interamente io non credo lo dicono anche gli studi chiesi affascina nel prossimo futuro perché ormai il bipolarismo è è un modo di vedere molto consolidato non credo che sia facile che lettori del della centrodestra passino al centro sinistra
Così come credo che sia molto difficile che elettori del centrosinistra passi nel centrodestra
Fortunatamente i campi sono separati e io sono ogni giorno per passarci con il gesso tra il centrodestra e centrosinistra in modo che quella lì quel solo Collino non venga mai dimenticato anche nei nostri comportamenti quotidiani
Allora noi dobbiamo rende l'Ulivo più forte rafforzare la sinistra e fare una politica di alleanze che come nel mille novecentonovantasei ci portò alla vittoria
Ci porti alla vittoria anche alle prossime elezioni politiche ma non bisogna aspettare la vigilia delle elezioni questo è un lavoro che tende cominciare subito già nella lotta d'opposizione al governo Berlusconi
Avete sentito le il quattro libertà io allora fu alloro potrei dire in questo momento tirate fuori il pullman dal garage ricominciate girare l'Italia sul pullman
Però qui riguarda guarda che lo stiamo già facendo senza pur voi con le vostre auto lo stile io la faccio io a settembre ho fatto ventotto citati da un numero di telefono della le mogli e le radici teche le devo fare ed è ecco che la vittoria dell'Ulivo del novantasei fu preparata
Un anno prima
Oggi il centrodestra l'approdo gode di Rossi cinque anni di maggioranza parlamentare non lo scambio fibrille sul piano dei voti
Ma che poi potrebbe essere scalpita
Sul piano della del uscire dal palazzo e fare politiche in mezzo alla gente qui ci sono io do io dovrei fare due domande distinte una Pierluigi Castagnetti perché rappresenta un suo mondo è una a pulite della sinistra perché al di là dei distinguo è la matrice da cui proveniente è unica per me resta sempre un emblema il quadro di Pellizza da Volpedo
E lì è la vostra è lì è la vostra origine il quadro per quadro di Pellizza da Volpedo c'è una parola che vi unisce ed è e questa parola è riformismo
Vogliamo definirla una volta per tutte cosa significa riformismo cosa volesse Pola vuole significare per la sinistra pompe elevata umidità quello là che volete la parola riformismo onorevole Boselli
Purtroppo il Pellizza da Volpedo
Il Quarto Stato
Temo che sia nell'ufficio del sindaco di Milano
Finché non è una volta tornato a casa è tornato Alan Ball premio c'era solo il record d'ufficio è stato per un lungo periodo prima nell'ufficio del sindaco leghista di Milano e poi con tutto il rispetto nell'ufficio del sindaco Albertini insomma
Che non è anche questa una buona
E no io con Mourinho per un un'usurpazione no no no no se diciamo che un'usurpazione il fatto
Che la capitale della riformismo italiano
Milano è la città che ha dato in Attali
Al
Al movimento riformista del nostro Paese nelle sue diverse espressioni
Sia diventata la capitale del centrodestra
Questa un'usurpazione
E che quando ci va bene i milanesi eleggono sindaco della Lega
Quando ci va male vengono secolo dico con tutto il rispetto verso Albertini ovviamente interessa l'elemento politico un sindaco di centrodestra nessuno trova da ridire anzi noi quando pensiamo a Milano e la Lombardia
Abbiamo velo di tristezza quando pensiamo diciamo all'Ulivo ai partiti alla sinistra le campagne elettorali come è accaduto anche nelle ultime elezioni Fabio molto opportunamente ha ricordato che dopo la sconfitta del tredici di maggio ci siamo presi città importanti Roma Napoli Torino Torino ecco a Milano è stato difficile
Anche riuscire a presentare un unico candidato che
Abbiamo fatto il Miracolo a Milano di presentarci con due candidati ovviamente sopra la partita si è aggiunto poi anche il senatore Di Pietro mi si mi ricorda Rosa abbiamo fatto diciamo una fretta
Io
Credo che l'analisi che ha fatto Fabio Mussi sia molto molto seria molto vera
Anche
Nella parte diciamo
Più coraggioso
Un sì non non ha non ha un deficit di coraggio io sono però felici che tu non abbia morso Bertinotti perché potete rischiare convoco professore
Comunque sono diciamo
Ha svolto un'analisi dico dico sempre con con simpatia verso Bertinotti come essere comunista
Attendiamo tutti con le braccia aperte capisca
Che capisca la differenza
Fra il governo dell'Ulivo e il governo del Polo
Purtroppo io temo
Io temo
Che prima di Fausto Bertinotti lo capiranno quel milione ottocento mila elettori che hanno votato Rifondazione comunista
Quando
Quando il governo del fondo
Che sta preparando la legge finanziaria e arrivo riformismo
Farà due cose
Primo
Non lo farà quello che ha promesso
E questo insomma diciamo noi avremo ecco l'Ulivo Ulisse c'è dovrà battere un colpo
Perché tutta la campagna elettorale è stata fatta compromesse mirabolanti
Ridurremo le tasse ed aumenteremo le pensioni
Che insomma come dire quadri amo il cerchio
Non ridurranno le tasse c'erano già spiegato e non non credo sinceramente che sarà possibile dire che le tasse non le ridurranno per per la tragedia dell'undici settembre perché insomma
La tragica l'undici settembre è avvenuta l'undici settembre il documento con cui il governo ha preparato la finanziaria è stato presentato non mi ricordo il super Luigi Fallico sano allora loro votato gli ultimi giorni non aumenteranno le pensioni perché
Domando vedrete sui giornali non conteranno come io spero altre notizie del ben peggiori
Tutta questa campagna sull'aumento delle pensioni si ridurrà nella home nell'adeguamento di duecento cinquanta mila persone pensionati su tutta questa carta
Non non rispetteranno le promesse
Ma faranno qualcosa di più perché è in arrivo un autunno caldo non per nostra responsabili
è in arrivo un autunno caldo perché i ministri economici del governo intendono prendere di petto alcune delle regole fondamentali
Dello stato sociale
Il tema della flessibilità contratti di lavoro insomma questo sarà la campagna che ecco io penso che Bertinotti Rifondazione dovranno riflettere su questo purtroppo a spese di tutti che arriverà un momento della verità anche per loro con con sincerità
Il riformismo
Ma il riformismo è quello che abbiamo cercato di di realizzare in questi cinque anni di governo
E riuscire a risanare l'economia e la finanza pubblica
Riuscire a farlo mantenendo l'Italia nei primi grandi Paesi d'Europa e del mondo la moneta unica è stata questa scena
Forse la conquista più importante del governo dell'Ulivo
Tant'è vero che purtroppo dopo l'entrata dell'Italia nell'euro sopra diciamo sono iniziate le difficoltà che politiche per per il governo Prodi
Riuscire a cambiare il Paese facendolo diventare migliore e modernizzando lo ma non mettendo in discussione diciamo i vincoli di solidarietà
Tra gli italiani uomini-donne del sud del nord giovani anziani questa è la sfida riformista
Ed è una sfida che io penso in molti campi in questi cinque anni si è riuscita a a vincere se è riuscito a vincere
Dicevo una cosa
Fabio Mussi che che a mio giudizio è molto vera
Noi abbiamo commesso alcuni errori un'altra parte c'è bisogno che lo dica e abbiamo perso le elezioni sofà è sotto gli occhi di tutti
Ma siamo ma
Uno di questi errori è stato
Diciamo
Probabilmente
Il più grave tra i più gravi
Casa delle Libertà
Tu dicevi scherzando si fa per
Anch'io la penso così
Però noi abbiamo non abbiamo avuto la capacità diciamo di impedire al popolo
Di diventare
Quella parte del Paese
Che si presentava con questa parola d'ordine
La libertà
Loro a difendere la libertà e quindi e noi ovviamente in grande difficoltà
Ecco questo è stato un punto che sta nel campo delle idee dei principi dei valori su cui lasse ministra riformista all'Ulivo nel suo complesso
Non ha fatto tutto quello che poteva
Noi abbiamo dato l'impressione di essere diciamo quella parte del Paese più arretrata burocratizzata che in qualche modo contestava la possibilità di una libera intrapresa la piccola impresa in quella grande
Insomma abbiamo dato questa impressione loro hanno avuto la capacità di presentarsi come lo schieramento che avrebbe dato all'Italia più libertà
Ma la libertà è stato i nostri cromo so di tutta questa parte della Italia politica noi abbiamo difeso conquistato sviluppato la libertà in oltre cinquant'anni interdetto siamo per molti versi quella parte appunto del paese che la libertà una porta scritta
Facciamo nel sangue Forte
Il riformismo che io penso che dovrà affrontare presto
E non dovremo commettere errori corso di questi cinque anni direttore diceva la vittoria del novantasei è stato preparato un anno prima adesso ne avete cinque
Sì
Noi non dobbiamo commettere però alcuni errori
Il primo è quello che Mussi ha ricordato Castagnetti Diliberto
L'Ulivo è la chiave
Del successo
Nelle prossime elezioni politiche
Non dimentichiamoci
Identità di parla uno che insomma con pochi o tanti altri ha difeso in questi anni la la storia del movimento socialista quindi io so che cosa vuol dire difendere la mia identità
Quando Diliberto mi ricorda questa parte
Mi ricordo a parte del mio lavoro di questi anni molto difficile le assicuro molto di soci molto duro
Però
Però
La identità di ciascuno di noi non può farci dimenticare quello nudo e duro dato numerico che Fabio Mussi ci ha ripetuto stasera
L'Ulivo è arrivato a meno di cinquecento mila voti dalla Casa delle Libertà il tredici maggio
I partiti
Nell'Ulivo
Sono rimasti in dieci punti sotto i partiti della Casa delle Libertà
Questa è la ragione per la quale L'Ulivo è la chiave per la vittoria per il futuro e noi abbiamo il dovere di farlo crescere giuridico se vogliamo vincere
Non di tagliarne ira
Secondo rischi
E questo quello diciamo vero accanto al primo
Di fronte al governo della destra
Di fronte alla legge sul falso in bilancio
Di fronte al fatto che il Presidente del Consiglio
Dopo avere promesso nei primi cento giorni che avrebbe affrontato il tema del conflitto di interessi
Si è fatto di nebbia
Di fronte al fatto che controlla ormai direttamente o indirettamente non sei reti televisive mi pare di aver capito anche sette
Compresa l'ultima direttamente
La tende di fronte a attacco diciamo i diritti sindacali
Di fronte a un ad un liberismo esasperato che si vuole introdurre il Paese l'Ulivo può avere la tendenza alla tentazione di radicalizzare lo scontro
Potremmo dire
Ricordando un vecchio adagio a governo di classe opposizione di classe ecco io penso che questa sarebbe una strada sbaglia
Noi dobbiamo mantenere aperto se vogliamo togliere alla destra la possibilità di governare non solo nei prossimi cinque anni
Ma anche in quelli dopo dobbiamo mantenere vivo il rapporto con quella parte dell'elettorato più moderato
Che in quest'occasione che in questa occasione
Ha fatto vincere Berlusconi ma che in tutti i sistemi elettorali bipolare maggioritario è la parte decisi e dobbiamo riaprire un confronto con i giovani
Qui e concludo
Usciamo un attimo dalla
Diciamo dalle dichiarazioni di principio i giovani i principi valori insomma quando si fanno questi discorsi mi sembra di ricordare tutte le dichiarazioni facevamo vent'anni fa dice Rita sul Mezzogiorno
Portiamo il problema dei giorni
E questo vale per noi per la sinistra innanzitutto
Fino a quando noi potremo
Garantire
Il dialogo con i giovani sulla base di un sistema del mercato del lavoro che anche noi abbiamo costruito così e che funziona in questo modo
Anche negli anni dell'Ulivo ha funzionato in questo modo e flessibile
Il mercato del lavoro italiano per chi ci entra per la prima volta
E flessibile cioè
Si può entrare nel mercato del lavoro contratti in formazione
Si può entrare nel mercato del lavoro con la partita IVA si può entrare nel mercato del lavoro per i giovani di oggi con garanzie nettamente inferiori a quelle che avevano venti anni fa i nostri ragazzi
è il futuro sono le regole della competizione
I giovani cominciano a dirci per noi un mercato del lavoro e così flessibile
Forse lo capiamo nella globalizzazione
Ma in uscita
Perché al mercato del lavoro inaccessibile
E cioè per quale motivo noi dobbiamo continuare a pagare senza le garanzie
Le pensioni
A chi esce o chi sta per uscire dal mercato del lavoro
è questo il problema serio che aprirà un conflitto generazionale se noi sec. vivo se la sinistra non avrà il coraggio di affrontare anche pensando diciamo a una qualche svolto qualche cambiamento con qualche no questo significa anche sottrarre a Berlusconi l'idea che il rinnovamento il cambiamento la modernizzazione del Paese e il Polo la garantisce no
Siamo sempre Formigli
A quanto pare cominciano a delinearsi triade differenze all'interno del mondo da della sinistra lei concorda con quello che ha detto l'onorevole Boselli ma se non ci fossero delle differenze staremmo nello stesso partito
Anzi
Anche vero
è anche vero che anche quando si sta in uno stesso partito ahimè ci sono differenze si litiga quindi questo come dire
Di per sé non sarebbe una garanzia dice
No io non sono d'accordo con quest'ultima affermazione molte sì ad iniziare da quella sulla libertà secondo me sacrosanto quanto ha detto Boselli
Noi dobbiamo essere noi coalizione tanto più la sinistra la parte del Paese che interpreta più di ogni altra il tema delle libertà e dei diritti e dei diritti
Non sono d'accordo sull'ultima affermazione relativa alla flessibilità la dico con una battuta perché poi poi voglio tornare la domanda di fondo
Non vedo perché noi dobbiamo togliere dei diritti a quelli che sono più anziani e quindi più esposti ove licenziati ove dovessero essere reimmessi nel mercato del lavoro selvaggio
Per venire incontro ad un'esigenza dei giovani io sono per delitti anche i giovani non per toglierle l'anziana
E questo
No perché quando viene licenziato uno di cinquant'anni trovare lavoro un po'più complicato che se se viene allontanato dal mondo lavoro diventi noi dobbiamo e e lo sappiamo bene quanti drammi
Di famiglie ci sono proprio perché persone di mezza età non quelli che possono già andare in prepensionamento nove persone di mezza età
Che
Espulse dal mercato del lavoro non trovano più lavoro
Ma chiudiamo subito la Parenti
Come si sarà capito me la parola riformismo piace un popolare
Come oggi
Vista la mia provenienza politica io parlerei di un'altra categoria che quelle che ci accomuna
Che la sinistra di governo
Contrariamente a una sinistra che si autodefinisce sinistra di opposizione
Che è una cosa un po'singolare nel senso che uno che decide che la sua vocazione quella di stare all'opposizione comunque ovviamente destinato ad essere sconfitto Sempre uno che fa politica fa politica per conquistare il governo questo il suo obiettivo e questo non lo dice un riformista
Chiedo scusa questo a noi ce lo ha insegnato nel mille novecentoquarantaquattro un signore che si chiamava Palmiro Togliatti che nel quarantaquattro quando qui a Reggio Emilia i partigiani avevano le armi in mano
Nel quarantaquattro nell'Italia liberata del Sud o Togliatti parlo ai comunisti e allora erano comunisti insomma come dire un
Belli duri
Parlo del Partito comunista come partito dico Ferno di come allora pensate un po'cioè la cultura di governo in queste terre poi lo sanno meglio che in qualunque altra
è sempre stata patrimonio dei Comunisti italiani quindi io parlerei di questa categoria
E per darle i connotati
Schematizzando molto ovviamente
Io direi che noi abbiamo un testo guida
Che è la carta costituzionale
Nella Carta costituzionale nella Costituzione repubblicana noi abbiamo
Tutti i principi
E i diritti
Di un Paese nel quale io sarei onorato di vivere
Pensate al principio di eguaglianza l'articolo tre della Costituzione
Che non esce semplicemente gli uomini sono tutti uguali
Come c'è nelle costituzioni tradizionali liberale dice una cosa di più
Dice gli uomini sono tutti uguali
Ma la Repubblica è stato
A il dovere di rimuoverne gli ostacoli di natura economico sociale che impediscono l'attuazione dell'eguaglianza
E cioè nella nostra Costituzione
Si assume come un dato di fatto
Che le contraddizioni di classe anch'io voglio usare un termine antico sono un ostacolo per la libertà e per l'eguaglianza
E allora la Repubblica e il dovere di rimuoverne e quindi per esempio consentire a tutti i ragazzi di andare a scuola
A tutti i ragazzi di andare a scuola bisturi passi di migliorarsi e di poter diventare un domani classe dirigente qualunque sia il ceto di provenienza
Cioè il diritto al lavoro come diritto essenziale c'è il diritto alla salute c'è la pace l'Italia ripudia la guerra articolo undici della Costituzione c'è un bel
C'è un comunque lei di diritti di principi
Che non riguarda soltanto il lavoro dipendente fonia
Che riguarda il lavoro autonomo che riguarda l'impresa ma dentro regole dentro regole
L'economia di mercato nella nostra costituzione non viene abolita la Repubblica del socialismo reale
Ma si dice che il l'impresa e il mercato debbono avere una utilità sociale non meramente egoistica e cioè stare in un complesso equilibrato di lavoro dipendente d'impresa di attività intellettuale e così via
Ecco io credo
Che quello che noi ci siamo sforzati di fare
Nei cinque anni di governo
Sia stato quello di dare delle risposte
E almeno per quanto riguarda noi che veniamo da questa storia almeno questi due da questa parte eravamo cinquant'anni all'opposizione quindi è stato un come dire primo tentativo credo con alti e bassi ma ben riuscito di provare a tradurre
Alcuni di quei principi nell'azione politica quotidiana del Governo e voglio aggiungere a quello che diceva Boselli
Noi abbiamo risanato le casse dello Stato
E abbiamo portato la lire la nostra moneta nella moneta unica europea mentre in tutti gli altri Stati d'Europa hanno fatto la stessa operazione con manovre sociali di lacrime e sangue
Noi abbiamo
Portato l'Italia nella moneta unica europea senza tagliare di una lira allo Stato sociale di una linea e questo è largamente merito lo posso dire perché io non facevo parte di quei governi del governo di Romano Prodi
C'è un punto
Dell'azione di governo
Che un punto doloroso ma io credo che vada affrontato
Va affrontato in modo limpido nella discussione politica
Anche per non rifare gli errori quando dovremmo tornare noi a governare spero il più presto possibile per l'Italia non soltanto per me
Ed è il fatto che noi abbiamo governato per cinque anni
Dopodiché ha vinto Berlusconi e noi appena vinto Berlusconi gli abbiamo detto subito giustamente deve risolvere il conflitto di interessi
Beh scusate la franchezza voglio dire in maniera molto esplicita
Ma perché non l'abbiamo fatto noi nei cinque anni passati quando avevamo la maggioranza
Questo è un punto
Punto mica da ridere una cosa seria
Ecco ho citato questo fatto perché è il fatto più clamoroso com'è evidente il fatto più clamoroso
Ma credo che per poter tornare appunto
A battersi
In tutti i cinque anni irragionevole finì in tutti questi cinque anni costituire le condizioni per vincere
Ne abbiamo bisogno sostanzialmente di tre cose l'elenco non non approfondisco come ovvio poi chiudo la prima ne dobbiamo fare opposizione
Sembra
Sembra ovvio sembra ovvio siamo all'opposizione non non è ovvio Cuneo perduta opposizione
E dobbiamo farle in modo intransigente senza sconti
E farla in modo intelligente intelligente
Ricordandoci appunto che siamo una coalizione e dei partiti di governo
Voglio essere ancora più esplicito
Io io sono andato a Genova
Alla alla manifestazione dei migranti la prima delle manifestazioni del
Del Genoa Social Forum
E e credo che quel movimento di giovani la sua larga parte sia un movimento che si batte contro le ingiustizie del mondo cioè un movimento che non sa non è contro la globalizzazione non sa bene perché cosa è e contro le ingiustizie
Però e quindi dobbiamo starci dentro dialogare a tutti gli effetti
Però attenti
L'opposizione non si fa rompendo vetrine
Ogni vetrina rotta ogni vetrina rotta solo dieci mila voti in più a Berlusconi ogni ogni uomo dalle forze dell'ordine aggredito sono dieci mila voti a Berlusconi a me hanno insegnato quand'ero ragazzo
Che gli agenti sono lavoratori in divisa non sono nemici del popolo sono lavoratori privi
Allora opposizione come lo scrisse Pasolini non nord belli Pasolini visse una cosa in più si schierò contro gli studenti io credo che anche gli esami a Bolzaneto e alla di azienda lavorata maligno però ma hanno lavorato male ma io non do la colpa ai singoli agenti la colpa del ministro degli interni e di Fini che stava a dirigere le operazioni dalla questura
Con la cosa singolare del ministro della Giustizia lo dico da ex ministro della Giustizia che è stata nella caserma
Lui che dovrebbe essere il massimo tutore della legalità stavano la caserma dove succedeva qualcosa che succedeva
Cose da pazzi semplicemente ma
Noi dobbiamo ne dobbiamo fare un'opposizione seria io su su un'unica cosa non sono d'accordo con con Fabio Mussi
Quando lui dice noi dobbiamo col gesso segnare la differenza tra i due elettorati
Due schieramenti tra i due schieramenti beh sì certo tra due schieramenti ovvio ma tra i due elettorati io sono convinto
Che abbiano portato a destra tantissimi elettori popolari tantissimo
Proletariato disoccupati tantissimo
Noi dobbiamo incalzare il governo
Perché pensione qui il Governo farà una mano ha già detto che abolirà le pensioni di anzianità
Che abolirà l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori per cui potranno licenziare come gli pare a tutti i livelli
Che praticamente toglierà i fondi alla scuola pubblica che togliere i fondi alla sanità pubblica ciò bisogna incalza lì con la politica
Perché se noi vogliamo vincere le elezioni dobbiamo sicuramente recuperare tutti i voti da questa parte
Ma non basta carissimi compagni non basta galvanizzare i nostri è importante perché Rita ma non basta
Noi dobbiamo conquistare voti loro spostarli da questa parte e si può fare certo che si può fare si conquista con quella battaglia di cui parlava Fabio Mussi la battaglia delle idee l'egemonia
La
Berti Bertinotti io sono la persona meno adatta per parlarne come è evidente
Che come è ovvio
Io sono convinto io sono convinto che l'elettorato di Rifondazione che io conosco benino come potete sapere
E molto meglio del gruppo dirigente
Tanto è vero che nei collegi nei collegi della Camera
Nei collegi della Camera
Dove non c'era
Il candidato di Rifondazione contrapposto a quello dell'Ulivo
Avevano fatto una specie di desistenza unilaterale alla Camera nei collegi
I numeri ci dicono che quell'elettorato ha votato per noi dell'Ulivo
A quota e ha portato persino quelli più indigesti io ho guardato i dati del mio collegio potete immaginare quanto sono ha mai atto io da da Rifondazione Comunista assai poco come è evidente
Ma il l'elettorato di Rifondazione mi ha votato
L'errore drammatico errore politico e non parlo di tradimenti non non mi appartengono queste queste categorie l'errore politico drammatico del gruppo dirigente di Rifondazione
è stato quello che mentre alla Camera non hanno schierato i candidati al Senato hanno schierato in tutti i collegi un candidato contrapposto all'Ulivo
E i dati ahimè ci dicono che se non ci fossero stati quei candidati noia al Senato avremmo vinto per cui avremmo pareggiato le elezioni invece che perdute
E quindi Silvio Berlusconi non sarebbe il Presidente del Consiglio
E tuttavia io sono per recuperare il giudizio politico resta tutto
Ma io sono per recuperarli rivolti non li voglio mica regalare alla marginalità all'isolamento io sono per fare un'azione politica per recuperarlo per provare a fare un'alleanza nelle forme che saranno possibili alle prossime elezioni
Ma cioè l'ultima caratteristica per provare a vincere
Della quale parlò con con qualche cautela perché un
Un argomento complicato
Noi abbiamo fatto la campagna elettorale io tra l'altro l'ho fatta qui
E l'ho fatta molto bene
Insieme a voi
Beh la cosa che a me
Feriva di più
In campagna elettorale
E quando alcuni non molti per la verità qui ma fuori di qui tanti fuori dalle zone cosiddette rosse
Mi dicevano magari rifiutando il volantino rifiutando il materiale elettorale mi dicevano ma pacchi ma che vuoi tanto siete tutti uguali
Quante volte l'avrete sentito dire da colleghi di lavoro da amici da parenti tanto sono tutti uguali
Queste a me la cosa che feriva di più
Perché non è vero che siamo tutti uguali non esente
E pur tuttavia alcuni nostri comportamenti
Alcuni nostri modi di fare ci hanno fatto apparire qualche volta come uguali agli altri
Volevo degli esempi
Quando i partiti della sinistra o del centro sinistra
Litigano tra loro non per questioni ideali o politiche che sono nobili e per le quali vale la pena ogni tanto anche di litigare poco
Può capitare
Ma quando litigano
Per chi deve fare il ministro per chi deve fare il sottosegretario chi deve fare l'assessore chiedeva andare nei consigli di amministrazione che deve fare il presidente della fondazione di una banca eccetera eccetera eccetera
Questo legittime
La gente comune che dice
Sono tutti uguali perché vogliono le stesse cose vogliono il potere vogliono insuccesso vogliono i denari voglio le poltrone
Io sono convinto che se noi vogliamo provare
A vincere
Dobbiamo recuperare in questo caso parlo
Alla sinistra più che al centro sinistra Pierluigi mi scuserà ho parlato prima molto bene nel centro
Parlo ci parliamo tra noi diciamo a questa festa dell'Unità nazione
Io credo che noi dobbiamo recuperare come sinistra un valore
Che è un valore
Prepolitico
Ma chi ha tantissime implicazioni politiche
Ed è il valore del diversità prima che politica morale nostra rispetto agli altri
E dobbiamo farlo con i comportamenti non è chiaro alcuni comportamenti perché la gente ci giudica da quello che facciamo non da quello che diciamo questo valore della diversità al quale io sono molto affezionato lo ricorderete
Era il valore sul quale insisteva molto a metà degli anni settanta uno dei più prestigiosi dirigenti di quello che fu il mio e largamente il vostro partito Enrico Berlinguer
Saltare il riformismo della Margherita forte riformismo della sinistra da democratica
Ma io credo che dopo cinque anni di lavoro insieme nel governo del Paese non ci sia bisogno di dimostrare dovesse saldarsi saldato
Benissimo nell'esperienza di governo gli italiani non ho capito
Non abbiamo trovato nel Progetto nel programma nell'azione del Governo degli elementi di distinzione dobbiamo recuperare quello spirito e in particolare lo spirito del primo centrosinistra del primo Ulivo del novantasei quando Prodi diceva in Consiglio dei ministri se ci fosse una telecamera nessuno capirebbe quale la provenienza dei singoli ministri perché si parla una lingua comune io credo che ormai c'è una possibilità di convergenza e io credo che si debba superare anche superare anche stando all'opposizione ed è più difficile perché stando all'opposizione esempio indotti
A mettere in evidenza la propria identità superare la tentazione di accostare come dire le diverse modalità di governo e anche i diversi riferimenti ideali dobbiamo a vedere la preoccupazione ognuno di portare nel centro sinistra la propria originalità valoriale ha ma di trovare un punto di convergenza dobbiamo trovare cercare sempre
Di trovare un punto di convergenza fra le nostre e i nostri riferimenti ideali culturali valoriali perché solo così si creano le premesse per l'unità dell'Ulivo
Ma tu hai fatto siccome noi ci conosciamo ci frequentiamo gli osti tra tinture
Tu hai fatto questa domanda sul riformismo
A me pare che la risposta possa essere semplice riformismo vuol dire guardare avanti e non guardare non camminare con la testa rivolta indietro la diversità nostra
Rispetta lo rispetto a loro esattamente come sta la capacità la intelligenza la volontà all'impegno ad adeguare il Paese e le sue istituzioni la Carta dei diritti ai tempi che sono cambiate le esigenze che sono cambiate
Moro diceva a proposito dell'esperienza di governo introduceva un principio tutto cristiano che il principio di non appagamento
Che è una descrizione del riformismo anche quando hai raggiunto un obiettivo anche quando hai realizzato un risultato non devi mai essere appagato perché c'è sempre qualche cosa in più c'è sempre un metro in più che puoi fare per aumentare la giustizia per soddisfare un diritto che ancora non è soddisfatto per me è la molla del riformismo e il principio di non appagamento che ripeto è un principio squisitamente cristiano ma su cui possono convergere si possono
Possono convergere tutti
Io credo che si vedrà anche nel corso della legislatura che purtroppo è destinata saldo
Venti imprevedibile destinato a durare cinque anni perché non ci facciamo illusioni c'è uno scarto di centoventi parlamentare alla Camera e quindi i numeri sono numeri però sarà molto evidente agli italiani il diverso approccio la diversa modalità di affrontare di affrontare i problemi della gente i problemi di ammodernamento anche del Paese vedete Oliviero Diliberto si soffermato io condivido questa sua
Attenzione in questo suo impegno lo fa spesso nei suoi discorsi io condivido totalmente si è soffermato sul a carta costituzionale quello che sta si comincia a intravedere
Quello che probabilmente avverrà in questi anni può avvenire perché hanno la forza nuova forza numerica molto consistente e non solo il cambiamento formale della lettera della carta costituzionale faranno anche questo
Ma è la costituzione materiale ed ha cultura ispiratrice che cambia vedete non ne abbiamo ancora parlato ne parlerete domani con il vostro comizio conclusivo con le manifestazioni conclusive
Il sette ottobre c'è un appuntamento importante
C'è questo referendum dobbiamo andare dobbiamo vincere ma dobbiamo andare vincere e e fare vincere il sì non perché ci sia una esigenza di rivincita del centrosinistra
Per fortuna su questo referendum ci sono delle convergenze di personalità di amministratori di uomini liberi che stanno anche nell'altro campo e che Samperi riconoscono la serietà di questa riforma
Ma noi siamo a un passo dalla possibilità di rendere concreta la trasformazione in termini federali del nostro stato il Parlamento ha già fatto la sua parte con i Consigli sette ottobre noi rendiamo operativa questa che è una trasformazione rivoluzionaria è importante perché rende moderno l'architettura dello stato abbiamo già ma soprattutto orrende moderna l'architettura dello Stato in senso federale e conserva un valore straordinario che è il valore dell'unità del Paese
Vedete loro non parlano più disse eccessivo ma minacciano in altro modo l'unità del Paese se portassero avanti il disegno di Bossi della devolution
Dalla cosiddetta devoluzione o non sanno neanche di che cosa stanno parlando quando usano questo termine
In effetti finirebbero per determinare una divisione degli elementi di divisione dell'Italia del nostro Paese e divisioni tra agli italiani
Che sarebbe nefasta sarebbe terribile sarebbe la contraddizione oltre che della lettera dello spirito della cultura costituzionale del nostro Paese l'Italia è una la vogliono di nuovo dividere le regioni ricche dalle regioni povere
E vedete l'indecenza del ministero delle riforme che chiudendo esattamente una settimana fa
A Venezia con l'ampolla in mano dice lì fa nei referendum
Lì il ministro delle riforme linee fare referente
Un istituto della nostra Costituzione della nostra democrazia che è finito così senza che il cappotto del governo lo richiamo chieda scusa a a tutti gli italiani
Senza che altre autorità che avrebbero titolo lo richiamo è una cosa della gravità
E risiede a fare confronto affari
Non mi aspetto niente di fatti io so che questa è una grande iattura per il Paese ma vedete dicevo stanno tentando anche stanno trattando anche alla costituzione materiale in altro modo io sono convinto che per quanto riguarda ad esempio lo stato sociale
Le trasformazioni anche quelli che sono contenute nella prossimo saranno contenute nella prossima Finanziaria