"I Quaderni del Circolo Rosselli 1981-2001" - organizzato dai Democratici Sinistra nell'ambito della Festa Regionale dell'Unità (presso la Libreria, Fortezza da Basso, viale Filippo Strozzi)

Per questi venti anni di attività del dei Quaderni del Circolo Rosselli di cui direttore è sempre stato e Valdo Spini
Venti anni di questi quaderni significano un lavoro estremamente impegnativo vista la qualità di questi quaderni e la selezione la cura con cui vengono scelti gli argomenti che via via sono pubblicati
Quattro numeri l'anno per quattro anni veramente è un impegno fortissimo quindi credo che dobbiamo andare tutti
Riconoscimento a Baldo per questo suo cross impegna una riconoscenza perché in questi quaderni sono stati trattati i temi più importanti che sono via via emersi durante questo arco di tempo
L'antologia
è stata curata dati ambiato giù fuori Ötzi che è qui presente e ha fatto una scelta del
Diciamo
Delle parti più interessanti di questi quaderni che riguardano sia la politica e le istituzioni l'ambiente e il territorio il progresso il Welfare State il socialismo liberale l'Europa quindi sono diciamo una composizione di questi lavori vive a pubblicati in nei Quaderni in questo ventennio
Dobbiamo riconoscere a Wald ringraziarlo anche diciamo per questo impegno che fortemente a dedicato a tenere alti gli ideali dei tasselli e come circolo quindi di questo siamo estremamente consapevoli grati
Abbiamo molti relatori più estremamente qualificati stasera alcuni temo stiano ancora cercando di raggiungere questo punto perché e a non l'anno scorso c'era un'indicazione sebbene se ben ricordo
Però che stanno anche non aspetta aggiunge l'abbiamo abbiamo peccato si ama ospiti diciamo di questo festival che regionale quest'anno quindi abbiamo nel Francesco Adorno che è stato visto scendere dal taxi a un quarto alle sette
Mi aveva avvertito m'aveva detto scusatemi se arriva tardi perché sono impegnato in una cornice mio nella commissione dell'Ente Cassa
Però aveva fatto in tempo a quanto pare Michele Ciliberto Pier Francesco Listri che aveva garantito personalmente a me la sua presenza
Sì e
Alessandro Petretto Sandro cariche sono qui e li ringrazio e poi Valdo Spini poi molti diciamo nostri amici soci hanno garantito dalla presenza e
Ritiene vedo qua sono elencati qui nella nell'invito
A questo punto
Io passerei la parola ai relatori non sa non ho pensato a organizzare una scaletta io ti metto sempre in ordine alfabetico non so se questo può rispettare
Ecco quindi
Poi via via
Dunque io devo dire che sono molto lieto di essere questa sera in questa presentazione del
Di questa summa per così dire del Circolo de dei Quaderni del Circolo Rosselli
Mi pare che sia un lavori imponente a vedere anche gli indici dei numeri che sono stati pubblicati in tutti questi anni
E che sia un lavoro condotto sempre diciamo con la forte attenzione a cogliere gli elementi di trasformazione della società italiana
Tuttavia a me è sembrato anche e questo mi è sembrato più evidente nel nell'articolo per esempio di Bagnoli che sia anche un modo di ripercorrere le vicende di alcune generazioni di della sinistra italiana del formarsi di alcune generazioni della sinistra italiana
E in modo particolare in questo caso una generazione che si vede in modo abbastanza evidente risale appunto soprattutto all'esperienza di Lombardi dei primi
Degli anni Sessanta della prima metà degli anni Sessanta
In gli anni appunto in cui Lombardi dirigeva l'Avanti e in cui conduceva battaglie molto importanti all'interno del Partito Socialista Italiano
Perché appartiene anche alla mia generazione che poi anche quella di Spini punto Lombardi è stato una figura di primissimo piano del socialismo italiano e nel nostro immaginario simbolico almeno per quanto mi riguarda legato appunto a questa esperienza presenta tutti noi della notte di San Gregorio nella quale appunto ci fu un processo di trasformazione di involuzione nell'ambito del primo centrosinistra ecco a me pare cito dico questo perché mi pare che Lombardi sia stato nei Quaderni uno dei di questi anni di questi venti anni uno degli ispiratori per esempio se penso a una legge così importante come quella sulla trasparenza del finanziamento dei partiti
Mi pare appunto che sia merito ecco dei Quaderni tenere viva quella lezione politica che è una lezione fondamentale non nel senso del ricordo lombardi diceva che odiava i ricordi e che odiava le memorie che non avrebbe mai scritto
Memorie perché diceva i ricordi sono addirittura viscidi in qualche dichiarazione arrivato perfino a dire questo
Ma nel segno appunto di una presenza di un'esperienza che è importante nella tradizione del socialismo e del italiane ed europee
Tuttavia come è ovvio il punto di riferimento di questi quaderni
Come fonte principale essenzialmente quella appunto di di Carlo Rosselli esplicitamente evocato con interventi di Spini ma di di tutto una serie di altri amici su questo punto e credo che sia giusto
Sottolineare questa presenza
è vero che nella storia del socialismo italiano nei confronti di Rosselli per un po'lungo periodo c'è stato un un giudizio molto negativo in giudizio quasi di ostracismo che risaliva anche a valutazione di Togliatti
Ma oggi come non sappiamo il quadro di riferimento del tutto diverse si batte molto sull'originalità di Rosselli
A mio giudizio ha fatto bene nella sua prefazione Colomba sottolineare solamente un punto soprattutto un punto cioè il punto in cui Rosselli
Si schiera per così dire contro lo Stato dice e si schiera contro lo Stato perché assume appunto il punto di vista Rosselli appunto il punto il punto di vista dell'uomo in qualche modo che e gli dice
Per il quale Di dice nello Stato moderno non c'è posto
Voglio sottolineare questo punto per una considerazione che insieme storica e politica nel senso che riguarda un elemento della storia della cultura italiana del nostro secolo
Ma riguarda anche problemi attinenti a alla discussione politica più contemporanea
Su questo punto sulla questione della rivendicazione dell'individuo
Rosselli assolutamente originale nel pensiero filosofico e politico italiana dei primi dire quarant'anni del secolo
Se voi andate a leggervi appunto le pagine di Croce sull'individuo sull'individuo empirico diceva Croce sull'individuo singolo
Sul finito individuo
Conosce non gli dà alcuno spazio dice che l'individuo non esiste che ciò che esiste non è lo Stato per Klose tutt'altro ma è lo spirito di cui il singolo individuo appunto uno strumento dice
Dice cross tant'è vero che non esiste neppure una responsabilità dell'individuo perché la responsabilità è sempre dello spirito di cui l'individuo è strumento nel farsi della storia questo grosse lo diceva anche di silicio io come individui empirico non ho alcuna consistenza solo come un cavallo che porta qualcosa ma non più di un cavallo
Sappiamo qual era la posizione di Gentile su questo punto che appunto quella contro cui polemizza Rosselli dell'identificazione piena appunto di individuo e stato
All'interno poi di un quadro di riferimento
Politico
All'interno dicevo di un quadro di riferimento politico che è quello del fascismo
Però ecco questo crede sia un punto da sottolineare negativamente a questa questione dell'individuo che
Colombo sottolinea con grande energia
Nell'ambito della cultura di matrice laica perché poi tutt'altra cosa dovrebbe essere la riflessione sulla tradizione cattolica personalistica lapidi anni e via discorrendo anche Gramsci negli anni di Rosselli poiana
Il problema come orizzonte il problema di quelle che lui chiama un uomo collettivo
In realtà Gramsci fa una critica nei confronti dell'individualismo economico distingue fra l'individualismo devi Paesi protestanti
Positivo in qualche modo rispetto a quella del all'individualismo dei Paesi cattolici piedi vede come negativo
Tuttavia il punto di vista di Gramsci è l'uomo collettivo Gramsci parla della necessità esplicitamente dice del fiorire delle individualità
Ma è un fiorire appunto di individualità che si situa all'interno della prospettiva dell'uomo collettivo ecco su questo punto Rosselli è straordinariamente originale
Perché appunto il punto il punto di vista dell'individuo e quando dico dell'individuo non dico del dell'individuo universale ma dico proprio del dello specifico finito individuo questo finito individuo questo individuo è un punto di riferimento fondamentale essenziale per cui appunto contro lo Stato
Moderno nel quale non c'è posto per l'uomo cioè per
A me pare che questo sia un filo che in qua attraversa l'esperienza appunto di questi quaderni l'attenzione alla tematica dell'individuo alla tematica dell'individualità
Nel quadro di una prospettiva che appunto quella del socialismo liberale non so chi nell'ambito di questi saggi distingue
E fa bene fa liberal socialismo e Socialismo liberale ma sicuramente Qwest ha avuto come ispirazione questa tematica appunto dell'individuo in questa forma dell'individualità nel senso dell'individualità empirica
Secondo una tradizione che quella del liberalismo di ascendenza anglosassone ovviamente piuttosto che quella di ascendenza tedesca che era quella quel quella cui poi faceva capo cross
Ecco a me pare che questo punto ci sia all'interno di questa riflessione e che ci sia anche un altro punto che io trovo molto interessante c'è lo sforzo che è stato fatto di coglie di stabilire sempre di individuare sempre i nessi
Fra dimensione della Società da un lato e politica dall'altro anche nell'attenzione degli ultimi anni nei confronti dell'ambiente tutto l'altra sulla questione dello sviluppo l'ambiente come opportunità è fortemente presente questa attenzione a quelle che sono i mutamenti sociali sia di ordine moglie colare quotidiani sia quelle di carattere più generale complessivo
Qui credo di poter marcare una differenza con e l'approccio diciamo cattolico nei confronti della società che pure è straordinariamente fertile importante
Proprio per questo nesso che in queste esperienze si vede e che risale a queste linee del socialismo italiano di cui Rosselli a tanta parte
Che è attenta punta a cogliere permanentemente il problema del nesso fra società e politico
Credo che valga la pena di di discutere su questo punto perché uno dei tratti fondamentali diciamo di quelle che noi chiamiamo la politica moderna
La politica classica come politica moderna è stata appunto quella di riuscire appunto a a rapportarsi all'economia a relazionarsi anche a governare in qualche modo l'economia cioè la politica moderna è una politica che si costituisce come una trama complessa di relazione di riferimenti di funzioni
Entro cui appunto è anche in scrittori in qualche modo governato tutte le tematiche della pianificazione che ne abbiamo conosciuto la stessa economia dico questo perché ma lo sottopongo all'attenzione dei colleghi in conclusione succedendo credo che uno dei che il uno dei problemi di fondo sul quale noi oggi abbiamo dai discorrere rispetto al quale la tradizione del socialismo italiano nell'asta in questa specie ha da dire credo abbia da dire qualcosa e proprio relativamente oggi e del resto è presente ripeto in tutto una serie di questi testi oggi quale sia diciamo il la dimensione di senso della politique e quale sia volendo utilizzare i termini di un autore di tradizione protestante diciamo quale sia oggi l'etica della responsabilità politica
Dico questo perché a mio giudizio è estremamente importante sottolineare come dire i processi che si danno a livello sociale ciò che avviene a livello della Società ciò che avviene negli universi sociali Ardigò diceva nei mondi della vita utilizzato questa espressione
Tuttavia credo che non per restare attaccati a quello che tuttavia è un principio della politica moderna o della politica come è stata pensata dal movimento operaio che il problema è che di ripensare una la dimensione apolitica come dimensione della mediazione per consentire come capacità di stabilire relazioni fra universi sociali complesse differenziati e universi appunto della politica nel senso che sto cercando di dire a me questo pare un punto importante
E sul quale vale la pena di discorrere
Anche perché nell'ambito dell'est della dell'esperienza del Circolo Rosselli mi pare che questo ci sia ecco noi credo e qui veramente chiudo siamo rimasti tutti molto colpiti no dalle vicende di questi ultimi giorni relativamente proprio a queste questione io
Che appartengo a questa questa generazione che nei primi anni Sessanta si formava
Con Lombardi essenzialmente all'interno e quindi però di una determinati idea di politica indeterminati idea di politica sarà rimasta anche per così dire colpiti Simo
Perché perfino diciamo dalla dalle forme dell'apparire di questo movimento come dire noi sappiamo che in politica nei movimenti sociali no ai il modo di essere il modo di presentarsi il modo di vestire
Esprime valori simbolici a che fare con la politica in qualche modo e quindi ai miei occhi è sembrato di vedere un un universo che simbolicamente anche proprio nell'esperienza della quotidianità del proprio proporsi in qualche modo sia lontano per molti versi da quella che è stata la storia di questa tradizione tuttavia credo che il problema sia inglese
Quello di ristabilire di un rapporto di di stabilire una relazione di riassumere la dimensione della politica come luogo
Di mediazione o non in senso Dorotea al credo che ci stiamo intendendo su questo ma come luogo
Di mediazione in relazione con questa molteplicità di universi sociali
Complessi che vada dai volontariato i laici cattolici e via discorrendo eccetera eccetera
Io questo lo sento come una grande sfida se si può dire alla tradizione del socialismo in relazione a tutto questo non in una chiave di onnicomprensivi Isma'come dire di voler governare tutto ciò
Purtuttavia la persuasione perciò ho insistito su questo punto a me pare o questa persuasione che nella tradizione di questo del socialismo di tipo liberale di questo tipo di socialismo con questa particolare attenzione alla tematica dell'individuo a cui facevo prima riferimento alla tematica dell'individualità questo rapporto dinamico appunto
Con con lo Stato da un lato e con l'individuo dall'altro credo che questa tradizione abbia ancora molto da dire possa dire molte cose quindi io auguro al al Quaderni del Circolo Rosselli
Di continuare a sviluppare la propria indagine con l'acutezza un cui l'hanno fatto finora
Servendosi delle fonti a cui fanno riferimento come hanno fatto fino ad ora anche per cercare di porsi il problema dico per relazionare appunto forme di politica che definivo forme di politica moderna in qualche modo per capirsi e questi universi nuovi con i quali ha nostra responsabilità proprie etica della responsabilità fari Conte misurarsi gli uffici
Cioè
Poi
No
Con la rivelazione
Poi sarà Enzo Nizza
Cioè cioè di oggetto contundente che mette sempre una certa preoccupazione
Io farò una cosa un po'diversa
Vorrei accennare a quella che è stata la funzione che hanno avuto i fratelli Rosselli nel loro tempo e quindi mi prendo un dodici minuti circa se le vostre Signorie sono d'accordo
Sappiamo che i Quaderni del circo Rosselli sono giunti al ventesimo anno di pubblicazione
La rivista dal mille novecentottantuno pubblica gli atti delle più significative manifestazione del Circo e della Fondazione Rosselli di Firenze
Il numero dei Quaderni oggi presentate nel ventenne della fondazione uno due mila uno eccolo qua offre un insieme di articoli che delineano la Stonehenge Terna
E il suoi incidere nei dibattiti politici relative al convivere umano
Convivio romano in greco giudice Police cioè alla politica nel vivere politico non esiste l'uomo se non è politico
Alla alla bene politici alle istituzioni all'ambiente al territorio al socialismo liberale e all'Europa
Ho scritta altrove ricordando il periodo in cui ho fatto la Resistenza avevo diciotto ventuno anni circa
In cui fu il primo in cui in cui
Il periodo in cui io parto da resistenza
In cui
Ero intensi in stretto rapporto con il Comitato di Liberazione ad altre mamme che quando si parlava di liberalismo sociale e ordini socialismo liberale non ci doveva intendere il partito liberale in quanto partito ma l'eterno liberalismo lo chiamano al quale si riferivano anche proprio i fratelli Rosselli
Ed è importante che il liberalismo lo chiamano papisti e petto significato universale non chiuso cioè in uno un'altra su terrazze tante ideologia
Oppure o parte privata ma preso alla libertà Mattei sono soprattutto alla libertà d'assi
L'importante è non esce veri liberi di
Ma essere liberi da da noi stessi e dalle chiusure nelle clan lì abbiamo infilati nel giorno per giorno rendendo le le uniche che questo mi viene ancora del Illy
E il e per e proseguo tale erano stati i fratelli Rosselli che non avevano voluto stare alla cultura di corrente
Come aggiungo ora troppi oggi da quale che sia parte sempre cortigiani Pericle razza dannata che ci sono troppi corteccia vil razza dannata
Quello qua dietro qui livello ma vi era quella ecco ecco in questo centro io sono davvero molto vicino a quella che era l'ideale i fratelli Rosselli
Ne cita dei fratelli Rosselli
Ai quali ci scrivi poi venne il Circolo Rosselli che giustamente si ingeriscono
Nelle mutande delle situazioni storiche ma mantenendo l'eterno liberalismo ricordo di quell'epoca IMEP particolari rapporti con camera Man Ray
Paolo Barile Luigi Pomponio forti Carlo Franco vince Furnò Carlo Lodovico Ragghianti Enzo Enriques Agnoletti Anna Maria il mio reti Orazio Barbieri Giorgio Spini
Devo otto
Allora fu la prima volta che ho provato ad un contratto all'epoca Giorgio Spini e la signora spinti
Quindi avanti ricorda anche quando io spesso confina vostra in un'identità fece una sparata contro il fascismo e me ne stavo a veranda male perché mi stava per buttafuori dappertutto ma il fisco et tornante appaltati ricorda Silvio lirica coppietta ebbe quel verbale
Insomma
E e e e la la storia muta
Ma ciò che non muta e il rapporto Giustizia e Libertà
Sì e poi mi commuove pensando ai fratelli Rosselli il ricordo di quando i figli dei Rosselli rientrati in Italia a Firenze Pietro Calà ma Piero Calamandrei venne affida una cura
Quando vennero ultimamente qui in Palazzo Vecchio mi pare eccetera noi Caryl dal Signore con un figlio dei Rosselli
Io non lo riconobbi che che aveva incarichi no ma lo dici il corpo venne incontro d'uccello scene scene belle permette che mi ricordavano tutto un mondo
Che lei me ne affidò la cura
Agli altri ora al tavoloni presentare i quaderni io volevo danno un affettuoso saluto anca Valdo
Ma tutt'penso che sia Roma per forza di cose scritte OPA qui torno ormai da un bene e così appunto al signore esprimi che a Giorgio complotto ha dato stamani mattina per altre cose
Allora personalmente rifacendomi a Fratelli Rosselli alcune considerazioni sull'attrezzo pubblica
Cioè lo Stato pubblico che mai mi venga un complesso diresse private
Dista di di dimessi private distanti privati e non di res pubblica
Leggo nella prefazione a quei temi di fondo Colombo quel che parole di Carlo Rosselli nel saggio contro lo Stato
Giustizia e libertà ventuno settembre mille novecentotrentaquattro
Nello Stato moderno non c'è non c'è posto per l'uomo lo Stato si è preso tutto l'umano nello Stato moderno si è opposto sono per l'impiegato e il serbo
Servo della produzione servo dell'amministrazione servo della razza o della grandezza imperiale ovverosia della guerra non il prosieguo io la situazione oggi è indubbiamente divertita ma certo è che lo Stato si è ancora preso tutto l'umano divenendo individuarle cioè non se cambi le chi individuò vuol dire attorno che non ti taglia in due che quindi come possibile un colloquio con un atomo
Noi quando parliamo di individui dovremmo parlare di persone oggi cittadini mai di individui l'individuo si è sempre negativo
E ancora od sempre tentato d'essere persona
Impegnate a vivere civilmente in una res publica e non in un insieme di Stati privati
Dove viene a mancare il proprio stato e la coscienza dello stato e perciò spesso la libertà e la giustizia
Dove gli individui appunto atomi non più visibili e non le persone hanno la prevalenza nella mia attuale amarezza nel vedere come sia venuto a mancare sempre di più inviterei di riccamente diritto in latino esibisce ius
Donde viene il termine ingiustizie di comprare il termine porre
Duomo di Youssef giustizia vivere di riccamente e in una prevalenza de oggi invece di riccamente invece ne viviamo in una prevalenza del termine dipingere a Pinturicchio avvinto Caio e non ci pensa che vincere vuol dire mettere in vincoli gli altri
Altro che democratici
In queste accorciati sinistramente dei sfregiare e addestramento e sinistra regionale
Individualmente propongo sulla linea dei fratelli Rosselli alcune precisazioni storico concettuale Turci significato repubbliche di privato
Che lo devi vivo proprio dalle vetture che ho fatto dei testi dei fratelli Rosselli
In economia in politica che incide in Sociologia
La cui origine sta nel malinteso concetto di pubbliche di privato di individui in politica comune amianto rapporto tra uomini o cioè nel campo etico-politico dove i rapporti sono di diritto
Cioè pubblici
E non di fatto cioè privati in interessi particolari e individuali
I rapporti di diritto sono storici e si muovono nella storia e mutano non chiudendosi mai in astratte disumane geometriche metafisiche
L'individuo il privato è in quanto tale non nuovo
Individua appunto non dicevo visibile in sé è cambiato poco senza porte e senza più nette presto astratto Fordham nel rapporto è di fatto negazione del giusto convivere e non è
Di diritto
Potrei aggiungere che non a caso fin dalle origini si è sostenuto che lo Stato non può essere che assoluto
Dando ad assoluto il significato che gridavano apporrà uno dei fratelli Rosselli che vuol dire Abbate solutus
Sciolto dai vincoli dei privati
Lo Stato non può essere di Tizio o di Caio di un cigno curdi un altro di un partito di una chiesa non può essere che cosa pubblica e non privata chiunque sia il privato e poiché per altro verso non esistono lo Stato
E accampi Cingoli da soli
Ma lo Stato è costituito dai singoli che già appresi da sé non sono uno ma un dialogo
Perfino quando permette una cravatta vico metto questo momento quell'altra non sono uno son già due sono un dialogo che debbo parlare e lo Stealth cioè nei confronti degli altri e quindi non trovo mai un individuo
E chiaro che anche privati sono tali in quanto c'è un rapporto e misure equilibrio che determineranno lo stato giusto come esigenze ben realizzate la natura dell'uomo è di non aver natura ma di farcela
Insieme agli altri
Stato e persone Stato e cittadini in un rapporto reciproco in una pensione a realizzare se il sei storicamente come Politeia
Determinando corretti i costumi costume nativi uscisse mosso morisse dorme moralmente
La vita morale è la stessa politica e corrette forme di Stato
Anche la democrazia che non è lo Stato ma una forma di governo che può essere buona se intende realizzare lo stato giusto cattivo anzi a un prevarrebbe i privati su altri privati divenendo dittatura a sua volta etica politica economia rispetti hanno a loro volta una situazione storico è un modo di pensare di Escher collettiva atti da cui davvero vede il termine cultura
E oggi è tanto un termine abusato
La cultura del pisello Ciarlo nel tre mila decente la cultura qui eterno andiamoci piano concluda ben altro significato e Francesco Bacone a cui si riferivano proprio fratelli Rosselli
Diceva che la cultura nell'agricoltura dell'anima cioè la capacità di innestare un qualche cosa che moltiplica realizzando qualche cosa di nuovo
E e perciò anche un'economia diversa da cultura a cultura senza mai parlare dell'avvera politico della vera Moraro della vera economia
Sì della storia e del rispetto nei reciproci incontri delle varie culture storicamente costituente sì
Attenzione alla storia attenzione che il cittadino non si annulli
Nell'anonimato crudele dell'interesse meramente commercialistico
Attenzione a ricordarci che imprese private è stato sono in un reciproco rapporto
Per cui partecipazioni statali e partecipazioni cosiddette private sono ambedue pubbliche quando lo Stato non divenga anch'esso privato interesse privato dal lottizzate
Attenzione al rispetto degli altri e degli altri popoli attenzione a non cadere nel neocolonialismo e nel razzismo quale pezzo sia è da quale parte e sovente perfino quando si dice a Pinter la Fiorentina dunque siamo superiori quei pedaggi
Quando si dice la mia posizione è superiore a Malta qualche reagire
Ed è il reddito in un'altra maniera ma lo è che metterà di ma intendiamo soltanto uno Man e tutto un complesso e il credere d'essere vivi e buoni
Io penso poi purtroppo darci che mi bandi ecco
Da qualche lo smarrirsi del senso della storia portarla costruzione limiti Gannano loro balzo delle oscure forze istintive Maggi e incontrollate che giacciono nel fondo primitivo dell'uomo
Quando l'uomo non è coltivato ovvero sia è il Ducato
Edu Coop tratto fuori tratto fuori dalla ignota e immemore natura
Quando è primitivo ossia quando non sappia pensare e si apprezza da chi pensa per lui assoggettando allo ai propri fini
Lo so pensare stanca
Poiché ogni giorno bisogna ricominciare daccapo
Ma la maggior parte degli uomini preferisce invece essere pensato ciascun uomo preso da mode dammi intimità altri interessi non è più l'uomo ma passivo primitivo non attivo ossia capace di giudizio divenendo Massa ignoto
Ciò rientra nell'istinto immediato per l'uomo quale quello di adeguarsi alle mode al neutro Rossi dice al tutti fanno così
A conformarsi ai più per far vedere ed essere alla prova ad usare termini che altro ignoranti usano perché non sanno pensare pensare bene vuol dire parlare bene e parsi intende re
Quando cento io leggo in un giornale che oggi i medici possono ricercare certo io mi sento un po'preoccupato e che data la capacità di far la ricettazione e l'ambulanza medicalizzata scritto l'ambulanza medicalizzata cioè con il medico a bordo ospita un articolo che vedevo Quetta ambulanza tutta incerottata che si andava ad ospedale pori ambulante da fare
Ne avrei centinaia perché mi ci diverto coi approvando due dove dov'è meglio sono e copie perché recente pronuncia Prince
Non c'è significato dei termini delle parrocchie
Non ci può negare né urbane altra meta poca né una neanche la concezione né una neanche la fede necessarie capire tutti e ciascuno in quello che nella sua storia nella sua epoca senza periodizzazione astratte
E senza reti storiografiche a priori
Il prima e il poi d'ogni epoca e quella che che va letta sul serio in quel centro si intende ci comprende scriveva Niccolò Machiavelli
E poi non era uno stupido
Dicono Machiavelli
Pensando io come certe o come certe cose procedi però giudico il mondo sempre esserlo stato ad un medesimo modo ed in quello essere il tanto di buono quanto di Cristo
Ma variare questo triste questo buono di provincia in provincia
Per variazioni di costumi ma il mondo resta mutando quel che ebbe montare sempre lo stesso
Che ci si troverà più una piccola parte degli uomini gli uomini non sanno esserne tutti buoni nel tutti cattivi decidere se delibere per comandare per sopra balere sugli altri per sentirti grandi e potenti
Ma tutti gli altri che sono infiniti desiderano via Libertà per vivere sicuri
Per vivere sicuri aggiungo ciascuno facendo liberamente la propria parte in modo diritto giustamente in modo Torre e non in modo torto di fatto senza essere sul proposta dall'uomo quale un prepotente per il predicatore un ingiusto
Ogni città e gli uomini che non sono uomini se non si è non cittadini in quale che c'è tempo eletto il bruciore non tali se non c'è non civili
Non tendano a realizzare se gli altri in un civile convivere centrati oppure eppure sono le città in realtà anche il degrado delle città l'attuale loro esseri invisibili
Non ci vorrà abolire per quanti sforzi si faccia finché non diventano vivibili cittadini OSCE non restino individui cioè prepotenti senta forte senza permette e perciò predicatori non educati no istruiti
Marta passare per una strada quello passa una motocicletta pratici può tutta fatto vedo una bardatura ci ferma quello mascalzone
Non è questo dovrebbe fare perché sa cosa deve fare no perché c'è la guardia ala e poi l'aggio fatto presso ero e questo non bisogna far crescere non so scusate ma quei tre mio punto di vita non sono ma lo riprendo proprio e a quello che fu il significato dei Fratelli Rossetti
Prima di essere giovani o vecchi
Prima di esseri intelligenti Italianieuropei fiorentini o toscani o quel che sia ciò che importa è di essere uomini cercando Geza per fare il più difficile faticoso mestiere e che ci sia
Il mestiere
Dell'uomo
Ciascuno è uguale all'altro per quanto sa essere diverso
In un rapporto civile e non di violenza che entro la propria storia e la propria cultura altrimenti di veniamo un blocco unico ove non sono più gli uomini non ve più dialogo e convinzioni
Di qui perché non dobbiamo vincenti dobbiamo con vincere ciascuno rimanendo quello che diverso e lapideo un davvero eguaglianza alta della capacità della diseguaglianza dell'eguaglianza che una cosa molto diversa
E te e di qui il rispetto che dobbiamo avere per ogni posizione per ogni fede che c'è tale che non sia per conformismo il rispetto per gli altri in realtà rispetto di se stessi sempre per ogni tipo di uomini e delle istituzioni e degli uomini
Questo col pensiero dei Rosselli di Bertacco per giustizia Cuccia come consapevolezza critica di sì
Sotto il seggio senza sottostare ad alcuno sia lo stato ossia gli individui quando lo Stato provento con pezzi prestati negli Stati che ciascuno vuole il proprio stato tant'è vero lo vedete e danno il nome spesso il loro dedizione di Caio e no
Lo Stato nell'edificio che dica
E così ciascuno di noi non è Bluey il padrone delle cose
Dobbiamo avere quinta capacità dialettica questo io ricevuto dai fratelli Rosselli Circuito creduto giusto vere oggi mi scuso da circa troppo lungo ma mi inchino riverente di costi alle Cortes sia
Io mi sono assunto il compito di commentare di questo quaderno di questa raccolta
Articoli che sono dedicati ai problemi di economia
E innanzitutto devo dire che la miscela diciamo dei problemi economici ben congegnata per chi c'è un riferimento sul quale mi soffermerò più a lungo
Relativo alla moneta europea e quindi all'attualità degli articoli che sono presenti in questa raccolta scritti nella metà degli anni ottanta ma particolarmente attuali in giudizio che esprimono su questa prospettiva di monete europee e poi vi sono degli articoli che trattano problema generale di economia e società
Con alcune puntualizzazioni di problemi economici dell'economia urbana infelicità che è un aspetto spesso trascurato né analisi economica a di grande rilievo per il vivere quotidiano di tutti noi
Mi sono poiché lì interessanti spunti in tema di protezione sociale e di occupazione
Innovazione tecnologica e piccola impresa sembrerebbe quasi a volere
Diciamo dare un'interpretazione il fondo di questa presentazione i testi di economia che si voglia costituire un nesso tra economia finanziaria quindi la parte monetaria
I problemi economici e l'economia reale cioè quella che che si colloca diciamo così sugli aspetti di comportamenti dell'analisi dei mercati
Nel suo tempo c'era sicuramente un tentativo di coniugare l'Europa vista come struttura economica coordinata quindi di ampio livello con concezioni di sussidiarietà di decentramento il di quindi analisi delle nel particolare della microeconomia quasi cosiddetto ma ritengo diciamo così che diciamo gli interventi più più interessanti dal punto di vista economico il siciliano proprio quelli che riguardano l'Europa e in particolare la moneta Caterina mi riferisco all'articolo di Giorgio Ruffolo
Una moneta per l'Europa quello di orto lei sui problemi dell'identità monetaria dell'integrazione finanziaria europea quindi il collegamento tra un concetto di identità monetaria dell'Europa della somma nel suo sistema economico e poi ed articolo di Valdo sul socialismo democratico che non si fa da soli
I primi due sono del mille novecentottantaquattro quello di Walter dell'ottantasei quindi siamo esattamente a quindici anni Diana adesso e si sta commentando diciamo così il Sistema monetario europeo la prima il primo tentativo di integrazione monetaria in Europa nella costruzione di un accordo di cambio
Che faticosamente stava nel mille novecentottantaquattro stava andando andando avanti
Ruffolo parla di insuccesso incompleto indica diciamo elementi positivi di questo esperimento di un accordo monetario che ha ridotto le oscillazioni dei cambi intera intracomunitarie quindi tra Paesi europee
Ma uno strumento imperfetto per quanto riguarda gli obiettivi di disciplina monetaria
E soprattutto di convergenza economica non coincidere questa costituzione di questo accordo di cambio
Un processo di convergenza delle economie e soprattutto quella che doveva apparire essere la moneta
Che doveva nascere dallo Sme che si chiamava scudo se vi ricordate non è uno era allo scontro appariva già fin d'allora un piccolo un piccolo pezzettino di carta rispetto al grande al grande diciamo interlocutore che accelerati Dodaro
Ruffolo pone la domanda provocatoria dicendo che una domanda che gli storici non si possono porre non dovrebbero mai corsi la domanda è che comunque cosa sarebbe accaduto se non avessimo fatto questo tentativo dello SME
Ed è esattamente la domanda che dopo io Porro
Commentando diciamo un po'così le sorti dell'Euro dopo due anni dalla sua alla sua questi costituzione
Probabilmente la risposta era che le oscillazioni di cambio fra paesi europei sarebbero stati rilevati i Paesi avrebbero continuato
A perseguire obiettivi di svalutazione competitiva in particolare l'Italia che arriva per lunghi anni vissuto di questa rendita diciamo di svalutazione monetaria aveva così costruito un'intera generazione di imprenditori su questa su questa idea che non è un'idea che ha la sua base concetti di efficienza economica avrebbero continuato
A perpetuarsi con effettivi con effetti negativi ma interessanti sono le proposte di di questi nostri amici Ruffolo Ortolina Valdo Spini ripeto a quindici anni
Da da oggi sono la creazione di un istruttivo Cellino istituzione monetaria indipendente comporterebbe emettere moneta questo diceva Ruffolo nell'ottantaquattro
Coordinamento delle politiche fiscali quindi la ricerca di saldi di equilibrio i vari Paesi che partecipavano a a questo accordo
E soprattutto un ente fasi adesso molto meno meno pronunciata sul controllo istituzionale dei redditi e sulla lotta alla disoccupazione come elemento indispensabile da collegare con il coordinamento delle politiche fiscali porto lì parla di rafforzamento delle istituzioni europee il rafforzamento dello SME come come istituzione Valdo parla della necessità di collegare lo sforzo per la costituzione di una moneta unica ad uno sforzo concertato di rilancio dell'occupazione e delle politiche sociali
Potrebbero essere pari pari riprese queste queste indicazioni salvo quella della costituzione dell'istituzione monetaria che quella ce l'abbiamo ma tutte le altre potremmo riprodurre perché non abbiamo coordinamento fiscale
Non abbiamo un controllo istituzionale dei redditi a livello di ciascun paese le istituzioni non sono rafforzate la lotta la cupa la disoccupazione le politiche sociali non sono coordinate come voi sapete l'euro è stato diciamo così costituito come unione monetaria europea quindi ancora la moneta non ce l'abbiamo tutti voi lo sapete anche se il
Gente l'ignoranza o la non conoscenza di queste innovazioni che avevo dal prossimo anno in Italia dicevo l'unione monetaria è partita dal primo gennaio del novantanove quindi abbiamo due anni il ricevimento interessa undici Paesi dei quindici aderenti
Dal due mila uno del Genoa e anche la Grecia entrata
Entrata nel nell'unione monetaria
Per adesso l'euro è una moneta virtuale come vi ho detto entrerà in funzione il prossimo anno abbiamo avuto la potenza come infetti e come diciamo anche iniziativa politica del Trattato di Maastricht del Patto di stabilità e crescita quindi trattato di Amsterdam si può cominciare un po'a riflettere se le i giudizi
Classificati come successo in completo dello SME dei nostri amici del alla metà degli anni Ottanta possono essere riprodotti per quanto riguarda l'Euro è un commento molto prematuro perché questi sono innovazioni istituzionali che hanno bisogno di molto tempo
E di grandi fatti anche politici che sostengono queste modifiche istituzionale quindi molto presto e e comunque anche il fatto che sia presto deve far riflettere su un quadro che può apparire esclusivamente negativo agli occhi di chi guarda l'Euro consulta
Non so se con trepidazione con curiosità Il Sole ventiquattro Ore per vedere quanto perché giorno per giorno rispetto
Rispetto al dollaro malgrado questo tuttavia l'euro acquistando in questi due anni un certo spazio tra le monete internazionali circa trenta per cento dello stock di titoli internazionali quotato in euro in questo momento
Dalla rimane al quarantotto sette per cento quindi il confronto è ancora duro ma Stato niente di è stato un passaggio non non banale divenuta la seconda valuta di riserva sempre dopo il dollaro il tredici per cento delle riserve mondiali in euro mentre il dollaro del settanta per cento
Il problema è che per avere dei vantaggi di essere una moneta di riserva occorre raggiungere una massa critica cioè occorre raggiungere un ammontare di quote di riserva molto più elevato di del tredici per cento
E i vantaggi di avere una moneta di riserva sono quelle di dare stabilità e certezza l'Impresit consentire un finanziamento esterno a costo zero praticamente del debito che è una delle grandi rendite di cui hanno vissuto gli Stati Uniti d'America
In questi anni per raggiungere questa soglia occorre però che i mercati finanziari si si robusti Scano diventano più spesso più liquidi
E ci deve essere una maggiore stabilità della moneta e quindi il gatto che si morde la coda perché l'Euro ha subito una perdita netta nei confronti del dollaro
Le cause di questa perdita però sono attribuire principalmente alle diverse prospettive della crescita
Che hanno caratterizzato l'Europa gli Stati Uniti d'America e quindi miglioramenti dell'euro a questo punto di vista sembrano solo quando le aspettative di di crescita cambieranno
Tuttavia l'Euro e questo non è generalmente sottolineato da chi vuole soltanto mettere in risalto questo elemento di perdita
Di di valori che non è l'elemento fondamentale quando si giudica il ruolo di una moneta in un'area integrata la Laura dato luogo comunque ha favorito un significativo processo di integrazione commerciale
Indicatori di quella che si usavano un termine che spero il professor Adorno non non mi maltratta i dieci introversione commerciale un indicatore che cerca di vedere in che misura gli scambi
Si sviluppano all'interno di queste aree integra va bene cioè grazie all'eliminazione del rischio di cambio ha favorito questi scambi tra i Paesi che sono diciamo integrati un po'meno sui mercati finanziari di integrazione produttiva ma questo è un effetto che indubbiamente associato all'idea membro e quindi di questa prospettiva
Tuttavia l'Euro ha coinciso con l'ampliarsi delle differenze tra i Paesi membri sia per quanto riguarda gli andamenti del ciclo reale
Che per quanto riguarda l'inflazione ma questo non è colpa dell'euro questa è che alcuni paesi
Hanno cominciato a inseguire gli altri attraverso un processo di Calcinate cioè eh sì che prima erano particolarmente indietro stanno conoscendo un'evoluzione molto rapida di rincorsa e quindi li pone in una posizione più favorevoli in termini interni riciclo
Vi sono poi i problemi di rigidità strutturali ai mercati che ONU differenziato il diciamo così l'esito di questa convergenza
Quindi possiamo dire che per alcuni aspetti l'euro ha fatto come ha fatto lo smercio è ha funzionato
In modo egregio in altri ancora ancora indietro
Tuttavia una trasformazione economica e istituzionale di questa portata non può essere valutata in un periodo così breve oltretutto in un periodo caratterizzato da significative divergenze nell'andamento dell'economia americana rispetto a quella europea
Magari tutto ciò in giudizio io ritengo che deve essere ancora positivo tuttavia il problema è come dicevano i nostri amici negli anni
A metà degli anni Ottanta il problema istituzionale e politico è inutile girare intorno al problema finanche ai mercati finanziari percepiscono che l'unione politica dell'Europa non è il punto di arrivo di questo processo di trasformazione fino a che l'approccio minimalista britannico unito al pragmatismo liberista dei governi conservatori prevale sulle ambizioni sul lungo periodo sull'idea di innovazione della maggioranza dei governi europei
Fino a che il principio del mutuo riconoscimento che un po'alla nuova regola istituzionale di funzionamento dei Paesi europei
Unito alle diversità sarà applicato favorendo la seconda cioè favorendo diciamo così la diversità rispetto all'Unione è difficile sperare pensare che l'euro possa diventare lo strumento che tutti hanno segnato nel momento in cui anni macinate a questa grande patria patria europea dietro questa questa moneta l'euro sarà sempre debole
è interessante ricordare come il dollaro è il simbolo dell'unità degli Stati americani dei loro popoli e scritto sopra il dollaro questa questo elemento cioè è il vero strumento di unione dei popoli americane degli Stati americani in tutto e per tutto diversi tra di loro come siamo noi siamo noi in Europa
E perché dovremmo sorprenderci della debolezza dell'euro se questa unità in Europa non è nel riconosciuta e perseguita in nessun'altra circostanza cioè nessun'altra condizioni condizioni economiche
E in ogni caso bisogna sempre ricordare in questo senso il collegamento con gli altri articoli dei disagi che la raccolta è molto utile
Dare troppa rilevanza all'aspetto monetario al significato del ruolo di una moneta la sua forza nei confronti degli interlocutori è un errore spesso fatto dai pochissimi era in coloro che intendono che intende analizzare l'intervento pubblico nell'economia e in ogni caso la regolazione dei mercati nazionali e internazionali
è forse più utile andare a studiare l'economia della città l'economia urbana e quindi la struttura dei grandi diciamo i grandi problemi che si manifestano a livello a livello microeconomico quindi una maggiore attenzione nei confronti dell'economia reale
Indicando i problemi chi toccano al benessere della collettività e vedere lo strumento monetario alcune uno strumento per questo per questo fine mi sembra che ci sia un po'il messaggio negli articoli di economia di questa interessante raccolta
Io veramente
Su tutto questo
Principalmente per per sentire anzi direi esclusivamente per sentire
Ecco posso però intanto dire due cose molto rapidamente anche di statura
Cioè l'arrivo ringraziamento ringraziamento dal Circolo Rosselli per quello che fa
Per quello che ha che ha pubblicato e per questa iniziativa eccellente
Di riunire in un quaderno una sintesi di vent'anni di storia perché sono vent'anni non banali
Sono vent'anni che testimoniano un passaggio estremamente importante estremamente delicato della nostra società e anche il nostro modo del nostro tipo di impegno nella politica
E poi a questo proposito altre due brevissime riflessioni
Una subito dall'introduzione di Valdo
Che questo non è soltanto il ventesimo anniversario dei Quaderni
Ma e anche il quarantesimo anniversario della nascita di nuova resistenza
E qui mi piace ricordare Alberto Scandone grandissimo amico purtroppo purtroppo c'è stato portato via troppo presto perché avrebbe fatto veramente certamente grandi cose
Però a parte questo raccordo ricordo d'amicizia mi piace ricordare che nel sessantuno nella scuola secondaria si pensava si ragionava si parlava di politica la politica era presente
Ora diciamo fatte le fortunate e belle eccezioni
Noi qui siamo troppo spesso come al solito in una riunione di over fifty is
Cioè di sopra i cinquant'anni
Cioè quello che ci manca eh probabilmente una capaci Corcolle lodevoli eccezioni ho detto
La la capacità di ascoltare e di farci ascoltare perché un dialogo ha bisogno di una doppia interlocuzione bisogna essere capaci di ascoltare e capaci di farsi di farsi ascoltare
E credo che questo sia una delle sfide che oggi abbiamo davanti
Perché amici e amiche e cari qui possiamo
Dissecare il il cappello in sedici parti invece che in quattro
Però uno nulli riusciamo a proporre qualche cosa per cui vale la pena impegnarsi
Qualche Grande Progetto c'è un uno dei titoli delle del del di questa peste importante qualche grande progetto per qua per il quale valga la pena
Spendere qualcosa di nostro oppure noi siamo contro condannati a continuare a piangere sulle nostre sconfitte
E allora per fare questo io credo che non sia da sottovalutare un metodo che anni fa proprio sui quaderni sulle sulle le pagine dei Quaderni Circolo Rosselli
Baudo aveva tentato aveva posto dieci punti
E qui sono riportati i dieci punti programmatici per un Socialismo liberale oggi
Bene
Su questi dieci punti
Non non voglio dire che sposo completamente tutte le posizioni che su ciascuno di questi Baldo a oppure non è importante questo ma mi domando su questi dieci punti abbiamo dibattuto abbastanza
Cioè ci siamo presentati ci siamo presentati una competizione elettorale sto parlando di un di un variegato mondo di sinistra o di centro sinistra
Senza aver fatto un adeguato un'adeguata preparazione culturale
Che non si parlava di un Emo nell'egemonia della cultura e la sinistra
Questa egemonia portato attraverso un lungo cammino attraverso Errori attraverso ripensamenti a un momento in cui un progetto il centrosinistra è stato vincente in questo Paese
E ha dimostrato di meritarlo
Qualitativamente
Proprio in quel momento e non e mai qui siamo negli ultimi negli ultimi dei nostri nostri anni che abbiamo vissuto è mancata la politica
Abbiamo fatto governo senza politica
E quel poco di politica e abbiamo fatto l'abbiamo fatto senza cultura
E qui abbiamo perso
Cioè abbiamo perso sul nostro terreno
Sul terreno che ci ha
Congeniale sul quale sempre abbiamo vinto
Oggi la sconfitta della sinistra del centrosinistra è stata una sconfitta culturale
La cultura perso contro la non cultura
E ora si ripensare a questi vent'anni ci può spingere tutti insieme a riprendere questo discorso di cultura a riprenderli insieme ad ascoltare i fermenti nuovi Adorno parlava poco fa di qualche cosa che si percepisce diciamo questi drammatici eventi
Il modo incredibile con cui da parte governativa che si è fatto fronte ci devono far pensare
Ci devono far pensare perché c'è un sentimento di disagio che noi dobbiamo cercare di capire non dobbiamo pensare a questo disagio soltanto per strumentalizzarlo o per tesserare
Sarebbe la cosa più idiota che si potrebbe fare
La cosa più stupida la cosa veramente più non politica da fare
Cerchiamo di approfondire queste ragioni di questa di queste insicurezze di queste
In fondo di queste inquietudini che sono anche dentro noi stessi anche se diventando adulti ci si trincera dietro alcune false sicurezze ma ci sono delle insicurezze di fondo di cui certe i giovani sono portatori La Pira diceva
I giovani sono come le rondini che quando vuole annunciano la primavera ecco che cosa annunciano
Non siamo capaci di capirlo
Siamo a facili ascoltare e siamo capaci anche di raccontare perché sarebbe anche stupido giovanilismo dire abbiamo tutto da imparare no abbiamo molto da imparare abbiamo molto da insegnare e soprattutto abbiamo molto da raccontarci
Io credo che iniziative come questa di raccontare venti anni venti anni di lotte culturali e di lotte politiche sono dei dei saggi bellissimi qua dentro
Io cito uno tra tutti perché
è una cosa straordinaria Cino chi non l'ha fatto lo faccia senz'altro legga Norberto quello che scriveva Norberto Bobbio diversi anni fa cosa bellissima sulla sulla l'impegno comune per la giustizia e su queste basi
Troviamo le ragioni per stare insieme
Allora i dieci punti del di di Valdo Spini possono essere un indice possono essere possono dettare quindici posso diventare otto non cambia però avere un agenda di punti su cui confrontarci a livello culturale prima ancora che politico è l'impegno che questa forze del centrosinistra devono essere capaci di manifestare e non domani domani l'altro fra dieci anni
Entro questo anno io credo che con questo autunno noi vedremo subito se siamo in grado di proporre un'alternativa credibile alla al prossimo alla prossima scadenza elettorale oppure siamo condannati o magari a qualcuno potrà anche piacere di restare all'opposizione per tutti resta nostra
Volevo aggiungere insieme a procedere una piccola cosa che mi trovo talmente in accordo ha colpito attacca il siamo d'accordissimo soprattutto nell'aprire il coraggio come dicevo io di essere un uomo cioè di ogni giorno non ricominciare daccapo cassa per pensare tecnici ordine diverso ci trovo in situazioni storiche diverse e devi risolverlo ma volta per volta e quindi in questo suo perfettamente d'accordo
Dirò che ho il mio motto oramai lo riprendo da un mio quante Nanto che era Ferdinando Martini Mario Scotti del Drago
Pedinando Martini lo acquisti giustizia nostro
Quando ci pur nella guerra mi pare lui a ricorrere mini strudel di qualche cosa che ci fu Caporetto semmai prescrisse a lui io c'ho ancora la lettera chiedendo invece cosa dobbiamo fare qui a qual è la situazione e Ferdinando rispose resistere per esistere
Questo lo penso a morto mio e me lo porto sempre dietro resistere per esistere non esser presi da la corrente ecco perché Dante dicevo corretti Gianni diverrà Saddam
Che ora propone incontrano dei fratelli Rosselli ce l'ho qui sarebbero dovuti andar via poveri e patti foriera perché in genere più quelli che la gente che cerca di far pensare che cerca di inserirsi Biesse vedi nuova Cencia potevi
Finisce male
Cominciato sopra seguitato Cristo ha seguitato ad apparve a tutti quanti sono stati fatti fuori fatto soltanto il prezzo del bere bene
Che che noi io ancora oggi abbia quel giorno ebbe giustizieri della libertà e chiaro perché ce ne parla troppo
Non ne perderemmo tanto se ci fosse Giustizia e Libertà
Che sono d'accordo anche con e quando parlavi del commercio dell'Euro che ci sia certo in Cerba Paolo Grossi stiamo ora cercando di eliminare il debito pubblico e diritto privato e che non esiste il diritto privato deve essere pubblico il debito pubblico deve essere privato in un rapporto che ci costituisce certe scusate questa Giunta ma credo che sia opportuna proprio nella nostra posizione
Vicini ci spera ma non intendo sinistra fare quel che mi fa noto tanto anche difficile c'è dice il ministro sul Celio
Sì ed è quinto che io credo di dover rivivere anche per l'euro e quel che accorcia qua per l'Euroleague io sono
Nelle nel Concilio nell'Unione Internazionale accademica Bruxelles
Hanno messo in mano appunto alla questione della finanza del dell'Accademia internazionale e non è una cosa semplice è proprio per questo passaggio all'euro però è un passaggio all'euro che pochi vera come compunti R ci hanno fatto tanta lunga per bene con poco oltre perché poi vera bellezza
Va bene scusate tutto questo e ti ringrazio macchine
Grazie e buon ultimo intervengo io o cattivo ultimo tocco interventi Canzio pregiati i pregevoli soprattutto con l'angoscia questo punto di tediarvi troppo a lungo
Al termine di queste dunque lunga e succosa tavola rotonda io devo dire che
Sono partito dal presupposto di condividere il mestiere
Del curatore dell'antologia Gian Biagio Furio si e tanto più bravo di me ma che condivide con me virile il lavoro e quindi da storico ho cercato di cogliere la chiave di lettura di questa antologia vedere come costruita
Vedere che ordine sono stati dati i temi e gli argomenti
Cercare di individuare quel figlio che curatore di un'antologia sempre segue anche se non talvolta lo dichiara fino in fondo
Nella articolare appunto questa assemblaggio di temi di problemi di articoli scritti in tempi diversi cercando di dare un un filo comune permettendo al lettore di leggere
Questo volume ventennale
Come un libro che si leggo si legge capitolo per capitolo in linea di continuità la chiave a me avviso dei cambiati al caso è stata una sorta di circolarità di Chiana no
è partito fa parte prima del socialismo liberale con un approccio essenzialmente di carattere filosofico storiografico
Ha chiuso questa circolarità dichiara con un capitolo dal titolo prettamente Bompiani non manifesti e compagni quali brillano profili di Olof Palme da parte di Valdo
Calamandrei di Galante Garrone e il commosso rimpianto di Leo Valiani oltre che devo dire per l'affetto e l'amicizia e lo struggente ricordo
L'articolo di Carlo Francesco vice struggente ricordo della persona
A me tanto stimata e amata il un articolo di Carlo Franza Di Summa Circolo di cultura cioè quell'iniziativa Salvemini era del primo dopoguerra che poi all'origine di quel tema ripreso da Calamandrei nel secondo dopoguerra e che si proietta
In qualche modo nella tradizione del Circolo Rosselli fino ai giorni dopo
All'interno di questa grande circolarità storiografica che cosa ci sta e ci sta lo i grandi temi di questo ventennio
E quindi la chiave di lettura che cambiano ci propone è partire dal socialismo di è per legge i grandi temi dell'Europa delle riforme istituzionali
Delle decentra mento nella in chiave di lettura di città e regioni del ruolo dei partiti
Della questione ambientale economia
E società fede e puliti
Grandi temi dell'età contemporanea non certo solo italiana europea
Muovendo però Dakar rossa cioè muovendo da una chiave di lettura che si propone per riflettere su tutti questi grandi temi
Allora torniamo rosse
Qual è la premessa della riflessione di Rossetti negli anni Trenta alla fine degli anni venti e gli anni la premessa è che la crisi del socialismo italiano la crisi del liberalismo
La necessità che il socialismo faccio ammenda di tutta una serie di errori di piccanti anche di carattere ideologico e che si apra una cultura che ha considerato diverso
Alternativa anche per colpa della tradizione liberale borghese italiana che è stata
La tradizione liberale garantiste costituzionalisti
Cioè l'idea forza di Versailles negli anni Trenta morendo Socialismo liberale
La rifondazione su basi liberalizzazione del socialismo questo è il tra
è un tratto forte che induce Rosselli diciamo pure erroneamente lo diciamo in sede storiografica sulla possibilità reale di una rapida Rifondazione
Che pone Rosselli in una posizione minoritaria Socialismo liberale in realtà continua ad essere minoritaria nella chiave dei fuorusciti istanti fascista italiano della sinistra carsica italiana
Che pone in crisi il socialismo liberale dopo l'assassinio dei fratelli abbaglio sull'ormai nove di giugno del mille novecentotrentasei
Che lancia un sasso che vede percorrere
Una grande luce la storia della Resistenza italiana per la lotta di liberazione in chiave di Partito d'Azione
Ma che nonostante la forza una pregnanza l'impatto divide azionista nella storia dell'azione italiana continua ad essere minoritaria incerto assai meno minoritaria nella lotta di liberazione
Come componente di questo ponte dirotta nazionale antifascista e antinazista ma che comunque dimostra la sua tra virgolette debolezza nella storia del dopoguerra
Perché Socialismo liberale
L'idea di una rifondazione radicale del socialismo Italy
Finisce per essere daccapo profonde
Minorità minoritaria nella tradizione azionista è posto azionista nel mille novecentoquarantasette il Partito d'azione si dissolse
Meno l'Italia nella sinistra classica italiana
Che è stata dominata da un altro tipo di cultura
Da un altro tipo di riferimento a modelli diem cultura interni ed esterni
E che ha vissuto con difficoltà talvolta diciamo pure con sprezzo il rapporto con la tradizione Rosselli del socialismo
Qual è il paradosso di questa storia arriviamo al ventennio che cinte si accampa nel corso di questa storia e che è una storia minorità du Midi Erminio Rita cioè dal
Radicale e profonda Rifondazione
Di tipo liberale della piste della storia socialista italiano tout cour nella grande storia della sinistra di classica
In questo non non stop distinguendo fra tradizione prettamente socialista e tradizioni con i
Un'idea che continua ad essere minoritaria che diventa vincente
Badate bene diventa vincente improvvisamente
Perché se noi arriviamo a crisi
Da un lato di un certo socialismo deforme e
Il marchio Rizzato in qualche modo da una certa leadership degli anni settantotto e dall'altro lato alla crisi della
Cultura comunista
Del modello comunista nella realtà internazionali
Riteniamo che questo filone culturale in fin dei conti
Tornano a essere alla ribalta con forza
Cioè come dire un ancora un approdo un punto di riferimento
Che può e deve essere
Centrale
Nella riflessione insieme a un altro punto
Che forte nella storia
Di questo diciamo riflessione poste risorgimentale nero seppia perché la riflessione sulle istituzioni
La riflessione sul ruolo dei partiti centrale nella storia italiani degli anni novanta tutto giù
E sul fatto che la riflessione sulle istituzioni e sui pentiti non può prescindere da nostre tra Porto fra etica e politica
Cioè non ci può essere una politica non ci può essere una visione delle riforme istituzionali che precisi
Da un tessuto è cento
E cioè dal fatto che il cittadino può o s riavvicinata alle istituzioni alla vita dei partiti solo se i partiti sanno diventare casi diversi quindi battito è molto interessante è veramente
Una proiezione nel futuro questa parte quarta la la flessione sul ruolo dei partiti
Perché ruota intorno a questo progetto Valdo Spini di riforma definanziamento dalla questione della proporzionale tutto fatto detto scritto nel mille novecentottantotto
Quindi diciamo così sul direttorio un sospetto in ordine a quella che è stata proprio l'esplosione del tema
Agli inizi degli anni novanta prima e dopo il referendum Segni novantuno novantatré prima e dopo la grande crisi del mille e novecento novanta
E allora a questo punto
Per arrivare rapidamente una riflessione sul tema sulla centralità del tempo
Il socialismo libertario cioè la diede liberalismo sociale s'Socialismo liberale
L'addio di di giustizia libertà riprende il tema forte no del movimento del movimento l'organo con cosa si deve confrontare oggi
Partiamo da alcune per il prevedesse anche queste storie dei nostri giorni che ci ha travolto furiosamente rapidamente negli ultimi quindici venti
Il declino le apparso per
Non dimentichiamo che tutto una certa riflessione socialista liberal progressista nutrirei chiamarsi a Gobetti no balza immediatamente almeno parte dal presupposto che Cafasso Perahia Caracas progressiva
Che la borghesia si è ripiegata su se stesso ha perduto una carica progressiva e che quindi il testimone in qualche modo l ma è apparso per questo è un tema forte Montecchia della rivoluzione liberale che accompagna questo tipo di riflessione
Fino appunto tutta questa parabola della storia
Della del del socialismo liberale fin dagli anni Settanta è l'ultima stagione della storia italiana in cui lo possiamo dire la classe operaia rivendica una sorta di centralità e nella dialettica sociale nella costruzione politica se poi improvvisamente la bocca
Di società europee americane sono travolte privata d'America o l'OPA sono troppo da questa esplosione della nuova economia
Il declino della casa operaia viene primariato pare essere un qualche cosa di graduale e lento poi diventa qualche cosa di tracima
La società o per la società contemporanea società europee del nuovo
Secondo del ventunesimo secolo sono società nelle quali
Siamo alla ricerca di una centralità sociale sostanzialmente ma certo la centralità sociale non è più detenuta dalla classe operaia allora il problema è c'è chi progressivi quali giustizia perché sostanziali
Secondo punto e che riguarda un tema tipicamente garantista
Tipicamente legato alla questione della sovranità popolare
E che il tema dei grandi potentati economici noi viviamo in una realtà che l'acqua alle i potentati economici hanno compreso
L'importanza della dimensione europea assai prima del ceto politico Asso il primo dell'opinione pubblica si è creata quella discrasia qui parlava restando predetta
L'Europa dell'europa diciamo pure anche un'Europa
Di potentati economici con capacità dubbi visti che travolgenti
Con dimensioni europea ed est europee assolutamente travolgenti e con una realtà di una istituzione europea non dico di istituzioni nazionali e addirittura assolutamente inadeguate a confrontarsi con questi problemi ma con istituzioni europee con un'opinione pubblica che con grande fatica
Cresce in Europa e che deve dovrà intendesse il baluardo alla base il sostegno per la costruzione di istituzioni che restituiscano un reale garantismo al cittadino badate bene il rischio nell'Europa di oggi le società europee di oggi ma non solo che che il governo del principe intendendo per il principe
La sovranità popolare secondo la tradizione di pensiero democratico sì ma in realtà non svuota
A fronte di una capacità di influenza di condizionamento suoi poteri anche pubblici deboli frammentati in certi nella loro costruzione
E che non siano in grado di resistere al pressione di questi grandi potente Secondo te il tema della giustizia quale giustizia di potevo dire con Bobbio risposte a quasi ovvia e naturale
Tema della giustizia come tema di inclusione ed esclusione di riferimento va naturalmente a quanti extra comunitari entra nella realtà della Comunità europea ripetendo un calvario
Che è stato di tanti italiani nella storia tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del secolo ma che in parte in tempi più non più recenti
Ma nessuno lo contesta
è vero che le società europee sono società del benessere non sono società del benessere la quale lo Stato sociale da un lato richiede profonde riforme trasformazione dall'altro lato subisce degli attacchi potentissimo
Noi pensiamo tanto ai fischi Discovery diceva
Major finisce pensiamo ai tanti esercenti sa è il ventisei faentino non vivono oggi in stato di sicurezza sono ben lontani da quello stato di sicurezza
Da cui cui potevano aspirare Hochhuth comunque potevano intravvedere nell'Italia ancora degli anni Sessanta degli anni secca quando l'idea che lo stato sociale il modello svedese di modello britannico
Diciamo basato un po'su quella che erano state le forme ecco di del primo del del primo dopoguerra secondo cui solo dopo la seconda guerra mondiale
Ma basate su una lunga tradizione britannica erano in qualche modo esplose non la cultura italiana era presentava una specie di centralità
Culturali oggi tutto questo non c'è allora io mi chiedo il problema inclusione esclusione non rischia di diventi nettare anche un problema di forte discriminazione verso le nove di integrazione meno deboli talvolta in termini economici sociali disposti diciamo esposte a degli attacchi al debito senso profondo di instabilità che può far perdere un forte patrimonio Text atto della nostra cultura europea fino a tempi molto scenario ecco in queste diede sostanzialmente io vedo una rilettura il socialismo liberale in chiave di ventunesimo secco il problema di una giustizia
Tra esclusive inclusi come esclusi che rischiano di essere sempre più grandi sempre più numerosi sempre più maggioritari che un problema di un garantismo di Perale che dobbiamo ritrovare in una forte costruzione istituzionale dell'istruzione di Orta
Anche per battere attacchi che vengono da potentati economici spesso invisibili ma travolgenti che allo stato attuale spesso non lo percepiamo ma sono in grado di condizionare il Parlamento europeo e la Commissione europea proprio perché queste realtà non hanno la forza la capacità di resistere a dei condizionamenti che sono diventati veramente
Di carattere planetario
Ringrazio non sono stato troppo lungo
Chiusa
L'ultima cosa che volevo dire
E quindi anche il lo Stato incassati nel in nella Fondazione nella Cassa di Risparmio oggi da deterrente ridiamo pura
Per discutere come il CIPE per riprogrammare gli interessi dell'atrocità naziste il vandalismo urbica mentre in Toscana
Ed è stata una una discussione molto importante che poi dovrà avvenire anche qui
Nel senso che attraverso questo modo di fare una sociali caos che ci sia noi abbiamo fatto un progetto generale
Attraverso questo potremmo determinare degli indirizzi ciò agrari oppure degli ambienti Armando proporre all'ambiente Firenze una corsa
Che anche sociale Arezzo è un'altra che via di seguito ecco empio quest'ambito noi stiamo lavorando per vedere di risolvere anche questi problemi e quindi anche di trovare i soldi per voi
Dando mi ha telefonato e sperava di riuscire a venire no non ce l'ha fatta per tutta una serie di di combinazioni complicato mi ha pregato di appunto di di dire che si scusava
Credo che sarebbe insomma sarebbe stato molto felice di essere qui a sentire tutte queste belle cose di questo suo figlio che è un po'questa rivista che ha compiuto che in tanti per me è un come essere un po'vent'anni dopo nel senso che queste sono le cose che abbiamo vissuto insieme a tanti di voi direi appalti tutti quelli che sono qui per fare a hanno partecipato a qualche titolo più o meno continuativamente martire continuativamente alla vita del circolo gli alla vita della rivista vorrei ringraziare già Biagio Furio sì devo dire che è stata fatta questa disamina così tela che credo l'abbia anche fatto felice vorrei ringraziare il nostro presidente del circolo perché ha condotto in questi anni con grande amore grande tenacia questo circolo a cui tutti noi siamo un po'le cantine da molti anni in questi giorni vi pensavo che già amico di complicati pensavo alle prime esperienze
E che circola fatto di pubblicazioni eravamo nel sessantotto sessantanove e pubblica mammo in forma molto veloce i dibattiti che si facevano in quel periodo per riuscire a ricostruire un figlio che poi abbiamo in qualche modo mantenuto quindi ecco soltanto volevo ringraziarvi scusare calde che non è qui