Primo forum dei circoli di Democrazia e Libertà - La Margherita Caminetto con Arturo Parisi - organizzato dall'area formazione, studi e ricerca direttada Arturo Parisi (presso la Domus Pacis, Via di Torre Rossa n. 94, 22 - 23 giugno 2002)

Siamo tutti un po'più un po'più affaticati ieri sera siamo rimasti qui a fare un'ottima discussione ma siamo rimasti qui fino fino a mezzanotte la notte è stata calda è vero
è stata calda per tutti
E quindi forse stamattina è più difficile concentrarsi ripeto
L'abbiamo messo a disposizione come circoli l'abbiamo stampata pensiamo che sia iniziativa utile materiale di propaganda utile soprattutto per le nostre iniziative iniziative estive
Mi
Proposito Decaro a proposito del caro entrammo entriamo con le mani in cui i piedi nel piatto
E affrontiamo i problemi che abbiamo sentito un po'
In giro in questi giorni in attesa di iniziare dell'arrivo del professor De professor Bonomi
Voi avete visto lo sforzo organizzativo c'è stato c'è stato un alla una fortissima che è quella di non aver previsto che a metà giugno a Roma in tutt'Italia potesse scoppiare questo caldo
Non è tutta colpa di chi ha organizzato perché noi nel momento in cui abbiamo fatto il contratto con la struttura sapevamo che la struttura che era in ristrutturazione
Avrebbe avuto anche i condizionatori nelle camere condizionatori non hanno funzionato non c'erano erano rotti
E poi avete visto che praticamente chi è arrivato per primo ha visto che i muratori se ne andavano che personale stava stava pulendo qualche disfunzione
Se c'è stata c'è stata da parte di chi c'ha colto vi ringrazio comunque per la vostra disponibilità per la vostra pazienza
Siamo stati veramente saggi insomma abbiam preso a buon cuore mi sembra anche i disagi fa parte fa parte del gioco vi ringrazio comunque perché non ci sono state scene scene di isteria naturalmente l'abbiamo l'abbiamo sofferto l'abbiamo sofferto un po'tutti se la ripetiamo questa esperienza come spero Franco che la ripeteremo
Ma assicuriamo che la facciamo a novembre o a dicembre a quel punto al massimo non Cesara riscaldamento così riusciremo riusciremmo magari riusciremo a bilanciare
La guerra non è mancata la posta elettronica perché io non la leggo la posta elettronica vedete io ciò il telefonino super moderno questo lo so usare
Ma il computer ancora faccio una qualche fatica sapete ha una certa età mentre invece se voi mi mandate la posta elettronica presso il sito nazionale della Margherita e dei circoli allora c'è la segreteria che lo scarica quello lo vediamo qualcuno mi ha chiesto voi anche di avere a disposizione dei gli esponenti nazionali per le iniziative che facciamo e fatte durante il periodo durante il periodo estivo
Niente di più semplice oltretutto abbiamo dei dirigenti nazionali che veramente sono
Molto disponibile l'abbiamo visto non solo nel periodo della campagna elettorale avete sentito anche letta ieri pomeriggio nel gruppo di lavoro ma anche la Rosi Bindi tutti gli esponenti nazionali sono disponibili aggirare ad incontrare i circoli
L'importante è che si facciano molte iniziative che l'iniziativa non siano interni ai circoli ma esterne sul territorio che segnino veramente una presenza mandate anche qui la richiesta sempre scritta è meglio perché se no con la parola
Uno magari avanza la richiesta per Francesco Rutelli e finisce con la richiesta magari di Massimo D'Alema quindi è bene mettere due parole per iscritto Mele mandate nel giro di qualche giorno con la struttura organizzativa vedremo di dare una risposta cercate di non concentrarli tutti a settembre
Perché il partito il nostro partito a settembre sarà impegnato prioritariamente dal punto di vista organizzativo
Nelle giornate della Margherita
Noi non le chiamiamo feste perché la festa ormai richiama uno stereotipo organizzativo che noi vogliamo in qualche modo superare quindi avete visto nella scelta della città Paese e nella scelta del modulo voi
Che faremo che metteremo in atto abbiamo fatto proprio una scelta sostanzialmente diversa da quelle che erano le feste tradizionali del partito Lusetti ci sta lavorando e ci sta mettendo veramente dentro l'anima per la per la loro riuscita
Adesso riprendiamo il chiacchiericcio perché aspettiamo il professor Paolo Bonomi
Cinque minuti
Sessione l'onorevole Dario Franceschini che il nostro coordinatore dell'esecutivo nazionale
Sì ho molto brevemente
Mi pare che
Ho sentito molti commenti su Baudo Della Sala caldo dalla sala
è una colpa non ci è dovuto anche se non voluto dell'organizzazione ma mi pare che sia stata nonostante questo sia stato una giornata ieri di lavoro intenso nei gruppi di lavoro nella discussione di ieri sera
Nel dibattito ricco di ieri sera e nelle relazioni che ha accompagnato la giornata di ieri questa mattinate dedicate insieme a due temi prima delle conclusioni Francesco Rutelli una è una prima parte una riflessione sul percorso della Margherita organi in particolare quello organizzativo che ha accompagnato in questo anno
La nascita dei circoli l'approvazione dello statuto congresso di Parma e quindi una riflessione che si parla Franco Marini che il dirigente della riorganizzazione come sapete tutti e una seconda riflessione qui saranno due comunicazioni di Lapo Pistelli Giovanni Procacci sulla Convenzione europea
E e le conclusioni di Francesco Rutelli
Più sulla relazione del professor Bonomi che stiamo aspettando
E credo arriverà entro breve tempo
Io credo che
Se si deve fare molto sinteticamente un bilancio di questo primo anno
Credo sia un Bilancio straordinariamente positivo
Dopo il tredici maggio dell'anno scorso dopo quel quattordici e mezzo per cento che la Margherita aveva raccolto non vi era nessuna garanzia del proseguimento di quel processo certo la spinta dell'elettorato la percentuale raccolta è stato un indicazione molto forte al gruppo dirigente quasi l'abbiamo interpretata quasi come un mandato vincolante dato questo risultato dovete andare avanti
Ma garanzie non ce n'erano in fondo a un anno di distanza oggi potremmo trovarci di fronte ai partiti promotori ognuno dei quali potrebbe avere ripreso la propria strada non so se vi ricordate che l'anno scorso oltre alla Margherita c'era anche il girasole
Credo che tutti abbiamo dimenticato il girasole perché dal giorno dopo i partiti promotori hanno ripresi del dei Socialisti italiani ognuno la propria strada e questo poteva succedere una margherita così come poteva succedere che un anno dopo
Ci fossimo trovati di fronte a una semplice federazione tra partiti
I partiti che mantenevano loro autonomia politica e gestionale è semplicemente la Margherita da usare come un simbolo da presentare alle elezioni in occasione delle varie tornata elettorale
Mi pare che proprio per la spinta di quell'elettorato il percorso che si è avviato un percorso diverso
Inedito nel panorama politico italiano i cui partiti sono sempre nati da una scissione la divisione negli ultimi dieci anni
Dal novanta ad oggi non c'è partito italiano della fine degli anni Ottanta che non si sia diviso almeno in due
Dalla Democrazia cristiana le i socialisti alla lega Annie è un partito comunista tutti si sono divisi almeno in due formazioni politiche per la prima volta un partito nasce da un processo di integrazione diffusione
Con l'obiettivo però fin dall'inizio di andare ben oltre quella integrazione tra i partiti promotori mi pare che il risultato sia un risultato positivo
La vera e da subito deciso di fare gruppi parlamentari unici l'Assemblea costituente di luglio fatta molto in fretta alcune delle critiche furono abbiamo fatto tutto troppo in fretta ma se non fossimo partiti immediatamente probabilmente dopo l'estate avremmo trovato
Come si dice la spinta propulsiva da rallentata credo abbiamo fatto bene a partire credo che il percorso fino al congresso di Parma sia stato un percorso importante
In cui noi abbiamo dovuto combattere
Penso che questo sia capitato d'ognuno di voi a livello periferico ma è sicuramente capitato a livello nazionale nel rapporto con i mezzi di comunicazione i primi mesi la difficoltà era far credere che la Margherita esisteva
L'impressione era per molti che la Margherita
Del si trattava soltanto di un nome di una sigla pizzicata lì ma senza nessuna reale possibilità di successi
E quindi primi mesi sono stati mesi difficili in cui il problema era partirebbe dell'esistenza della Margherita come soggetto U
Dentro l'Ulivo portatore di una cultura riformista nuova oggi mi pare che un anno dopo si possa prendere atto che in a livello nazionale nella gran parte della periferia anche se logicamente a livello periferico non esiste un dato omogeneo
Perché ogni cita ogni Comune ogni provincia è andata avanti con velocità diverse legate alla situazione del luogo e la capacità o la volontà della classe dirigente che andrà avanti più o meno in fretta ma non c'è dubbio che a Margherita esiste
E oggetto ENEL pendente nel pensiero dell'opinione pubblica
E nel dibattito politico è finalmente nell'ultimo mese riconosciuto anche come soggetto non anomalo rispetto agli equilibri internazionali della politica dei prossimi anni ma come soggetto anzi inserito in un filone straordinariamente nuovo
Anche da questo punto di vista l'inversione è stata un'invenzione positiva
Il dibattito anche al nostro interno rispetto alla collocazione internazionale della Margherita fino a qualche mese fa pagava l'appartenenza dei partiti promotori avrà a famiglie internazionali diverse sembrava quasi un problema insuperabile
In realtà noi abbiamo detto per lungo tempo anche l'appartenenza a famiglie
Diverse si sarebbe superata nel momento in cui a livello europeo in particolare di fosse stato l'avvio di un processo pendente a dare una casa
Alle varie forme di riformismo che sono presenti dei vari Paesi europei e che non appartengono più alla sua famiglia del socialismo europeo delle socialdemocrazie europee
Il patto che finalmente si sia avviato un'iniziativa internazionale che cerca quei certi tempi saranno lunghi vi saranno come in tutti i processi contraddizioni lentezze ma non c'è dubbio che oggi ci troviamo da qualche settimana
Inseriti in un filone che il filone nuovo rispetto al dibattito del riformismo mentre altri si trovano anche contro la loro volontà loro aspettative in una posizione difensiva
E quindi sono elementi positivi
Sui quali però adesso dobbiamo lavorare nel percorso
Che riprenderà con maggior vigore dopo l'estate ma dobbiamo lavorare con molta determinazione
Si tratta di un'operazione sulla quale più volte abbiamo fatto un ragionamento tenere insieme i due elettorati che hanno costruito il successo della Margherita
E non so se avete parlato ieri ma che
Oltre al dato delle amministrative che è stato un dato particolarmente importante perché alle amministrative sapete che il voto di opinione nazionale pesa di meno eppure la Margherita si è confermato il terzo partito italiano ma che è provato anche dei sondaggi che vengono fatti da tutti gli istituti
Demoscopici che dimostrano come quel risultato ha raccolto il tredici di maggio ormai si sia consolidato intendo quindi tutti quei profeti interessati che dicevano la Margherita preso voti semplicemente perché vi era una coincidenza tra il ruolo di Rutelli leader della coalizione sul quale era stata fatta una campagna elettorale logicamente personalizzata e il fatto che la leader della Margherita che stava scritto Rutelli nel simbolo oggi credo che abbiamo dimostrato con le amministrative ripeto con tutte le rilevazioni che nessuno discute più che quel voto si è consolidato ma per noi deve essere un punto di partenza
Non dobbiamo cadere nella tentazione di pensare che il nostro futuro sia di amministrare al meglio i voti che abbiamo preso il nostro progetto è un progetto molto più ambizioso ed è utilizzare quello come punto di partenza per costruire una grande forza riformista
E sia
Determinante per fare vincere l'Ulivo le prossime elezioni
E tenendo per farlo dobbiamo tenere insieme due elettorati chi sono i due elettorati che si sono integrati bene che hanno costruito la Margherita e che in gran parte costruiscono oggi la classe dirigente seppur provvisorio della Margherita quell'elettorato più tradizionalmente di centro
Dell'area usiamo i termini per capirci di centro del centro sinistra che in gran parte si riconosceva
Nei partiti promotori al quale si è aggiunto un secondo tipo di elettorato che dobbiamo tenere insieme che ha un elettorato genericamente ulivista persone che hanno scelto la Margherita perché hanno visto la Margherita come la cosa che assomigliava di più Ulivo cioè un luogo in cui avevano accettato di mescolarsi
Persone e forze politiche che rappresentavano culture politiche affini ma fondo diverse che accettavano di mescolarsi in questo soggetto allora l'equilibrio evidentemente per continuare a crescere questo
Tenere insieme questi due elettorati in un equilibrio che faccia sintesi dal punto di vista della proposta politica
E del partito che vogliamo costruire anche su questo poi lascio la parola per la relazione Franco Marini non c'è dubbio che noi dobbiamo costruire un equilibrio nel modo in cui costruiamo il partito
Che è un equilibrio difficile
Ma è un equilibrio che dobbiamo assolutamente raggiungere e cioè un meccanismo che sia molto più aperti più nuovo del meccanismo tradizionale dei partiti in fondo la scelta dei circoli è stata una scelta veramente radicalmente nuova nello scenario politico italiano perché in tutti i partiti italiani
Da destra o da sinistra
Il meccanismo entro lo stesso una volta se si vuole avere un partito ci si iscrive alla sezione che c'è già territorialmente competente
Si aspetta che arrivi una convocazione di un'assemblea di sessione poi se mai si va a quel dibattito si interviene e lì finisce la partecipazione attiva un partito noi hanno cercato di costruire un modello in cui l'adesione sia una visione necessariamente attiva e soprattutto un modello per cui chi decide di impegnarsi nella Margherita con un gruppo di persone con le quali ha affinità culturali attività di interessi affinità di temi di mobilitazione aderisce
Alla Margherita costituisce un circolo e lì la Pa diventare si dell'impegno quindi un meccanismo di grande libertà
Ma non c'è dubbio che poi che noi vogliamo
E il nostro partito sia un partito regolato da regole di democrazia interna
Perché la libertà è ASP assolutamente un meccanismo di arricchimento ma nel momento in cui si devono andare esprimere rappresentanze territoriali il portavoce della Margherita ai vari livelli è necessario che vengano scelti
In un modo più democratico rispetto a questa fase transitoria che necessariamente è stata fatta così
E quindi il meccanismo e il regolamento delle iscrizioni che è stato costruito delle riserve Margherita è un meccanismo che risponde esattamente questa necessità l'unica regola della democrazia interna è il principio della rappresentanza e la trasparenza nel meccanismo di adesione a Margherita e di riequilibrio che è stato costruito è stato costruito esattamente su questo io credo che anche da questo punto di vista dovremmo trovare una sintesi
Tra il mantenimento assolutamente necessario per costruire una grande forza riformista del voto di opinione e quindi la capacità di raccogliere voto di opinione non soltanto voto di appartenenza ma contemporaneamente conservare gelosamente quel radicamento sul territorio
Fatto di una classe dirigente che amministri comuni amministra le Province fatto anche di una militanza
L'impegno che deriva dal patto di ed alla possibilità di creare un partito che raccoglie voto d'opinione ma che rifiuta di essere semplicemente un partito costruito attorno a un leader forte anche se oggi noi per fortuna ce l'abbiamo ma non un partito personale un partito che non sia semplicemente legato agli stati d'animo di un periodo breve di una stagione politica negli ultimi dieci anni ne abbiamo visti nascere morire tanti
Tutti di tutte le posizioni di tutte le provenienze noi vogliamo fare una cosa che duri nel tempo è una cosa che dura nel tempo deve radicarsi deve costruire una classe dirigente deve preparargli aiutarla io credo che la Spyder se si può riassumere è quella di fare una porta veramente nuova aperta anche nei meccanismi di costruzione del partito
E in qualche modo però che non ripeta la costruzione dei burocrazie che una volta in una stagione politica diversa con sistemi elettorali diversi servivano che oggi servano costruite in modo completamente nuova di quello che abbiamo cercato di fare in questi mesi in qualche modo mi verrebbe da dire dobbiamo riuscire a crescere senza invecchiare
Perché la Margherita continuerà a raccogliere voti se continuerà a sembrare quello che sembra per il maggio scorso in questi mesi c'è una forza politica che non si accontenta semplicemente di sommare
Le classi dirigenti dei partiti promotori ma che certo fa sintesi raccoglie la ricchezza che c'è e che viene da quella classe dirigente ma che cerca in tutti i modi di aprirsi
Disponibilità nuove a persone che ci hanno votato
E che magari accetterebbero di impegnarsi ma che non fanno parte di una delle forze politiche promotrici se costruiremo questa sintesi io credo che noi potremmo costruire una Margherita forte è una Margherita forte la vogliamo costruire non per la soddisfazione
Di avere quindici venti per cento fine a se stesso ma perché sappiamo che soltanto se costruiamo una Margherita forte l'Ulivo vorrei fare lezioni di come vogliamo tornare a vincere costruiremo una Margherita forte io lascio la parola Franco Marini per la
Sì c'è un medico in sala se qualcuno ha necessità speriamo proprio di no valgono cresca voglio a Napoli
Se c'è un medico però la domanda era diversa no no io sono avvocato non merito posso impegnarmi ma il risultato sarebbe pessimo non c'è nessun medico
Classe
Franco Marini
Ma cari amici ed amiche io un po'uguale dando il programma nella mattinata non so se il professor Bonomi cioè mi sembra un po'affollato
E credo però che
Un minimo di riflessione
Sul punto previsto prima dell'intervento di Rutelli
Sulla prospettiva europea anche politica e anche per il nostro partito
Probabilmente vada fatta del resto sono Procacci Pistelli che dovrebbero intervenire allora
Tenendo conto anche delle considerazioni più generali fatte da Franceschini
Io cercherò di concentrarmi brevemente in modo da lasciare
Uno spazio per il dibattito
Anche per i chiarimenti che voi vogliate porre necessari tra l'altro io mi fermo su tre considerazioni
Lascio stare riflessioni politiche che sarebbero importanti legato ai fatti organizzativi
Perché non c'è organizzazione se non è intrecciata alla iniziativa politica ma questo lo metto da parte per un momento lei tre punti sono questi il percorso
E gli organismi provvisori
In attesa del congresso della del prossimo anno che noi abbiamo realizzato lo si realizzano in sede regionale provinciale
La natura del partito come si è configurato dal congresso di Parma
E dallo statuto
E una implicazione la terza riflessione
Su un punto che è un po'trascurato
E invece fondamentale anche per l'iniziativa vostra
Natura di partito federale
Grande autonomia a livello regionale questo abbiamo deciso di fare naturalmente configurando un partito nazionale punto di sutura di equilibrio l'autonomia è partito nazionale
Sul percorso io
Dico poco intanto considero questa iniziativa di ieri e di oggi
Parte di questo percorso che stiamo facendo in attesa dei congressi dell'anno prossimo la ritengo importante
E il primo confronto che facciamo
Con i nostri amici che si sono impegnati
Come voi distinto sui circoli voi avete questo merito in fondo anche con
Procedure ancora da affinare voi vi siete impegnati subito e quindi questo confronto che la Magistrelli ha voluto prima
Delle ferie lo ritengo un fatto assolutamente positivo
Perché noi abbiamo stabilito un Periodo
Per la costruzione in questa prima fase dei circoli da ora alla fine di novembre poi vi dirò perché
Se voi riflettete a quello che è accaduto per la Margherita non potete almeno io lo faccio non
Dare credito all'affermazione di Franceschini noi abbiamo fatto quasi un miracolo
Perché se io penso ad un anno fa in fondo di Margherita si è cominciato a parlare in termini un po'stringenti
Nelle settimane che precedettero le elezioni politiche del maggio di un anno un anno
E andammo alla definizione delle candidature alla campagna elettorale ancora come forze politiche diverse l'una dall'altra
La fatica anche di fare le liste assieme
Era determinata Claudio a questo sforzo di metterci assieme in fondo agli incontri con le altre forze politiche dell'Ulivo non andò la Margherita mandarono i rappresentanti dei quattro partiti che si stavano mettendo assieme per cui questo solo un anno fa
Se all'interno
Del partito da cui io e molti altri provengono si fosse detto un anno fa
Noi chiudiamo il partito per la primavera o per l'estate
Due mila uno nel due mila e due ci avrebbero guardato con a ci guardava
Grande sospetto
E con scetticismo
Questo percorso ha camminato
Con
Contraddizioni certamente Macca minato la Margherita c'è può fare queste iniziative stava costruendo il partito chiama voi per cominciare a ragionare appare la struttura di base del partito quello che ci sarà in periferia
Perché le nostre strutture anche quelle più consolidate perché noi abbiamo date di nascita diversa avevamo come quella da cui provengo io venne ucciso non ci sono più
E quindi c'è la necessità di un impegno straordinario sui circoli sul territorio in periferia perché un vuoto di rappresentanze di presenza la Margherita non può permetterselo
E noi abbiamo fatto questo affrontando anche le elezioni amministrative affrontando le battaglie politiche perché non possiamo fermare la politica per dire adesso strutturiamo il nuovo partito
In questo senso malgrado le difficoltà io ho un certo ottimismo le cose si possono fare molti giovani ci sono possiamo costruire un partito verrà
Voglio solo citare per un attimo
I risultati delle ultime amministrative vedete
Noi della Margherita queste amministrative le abbiamo affrontate nella condizione più difficile che ci potesse proprio perché la politica va avanti dove lavoriamo a costruire il partito
Perché le amministrative rispetto alle politiche vedono una incidenza maggiore della capacità strutturale di esserci sul territorio
Chiaro che se si vota per un comune
E la struttura di una forza politica più ramificato più stabilizzata ha chance maggiori nelle elezioni politiche nazionali il messaggio che si rivolge al voto d'opinione generale paese più forte più pregnante
E quindi che noi volessimo qualche rischio era nell'ordine delle cose globalmente abbiamo dimostrato a chi e ce n'era
Sosteneva che si non vi è saltate per il quattordici è qualcosa in più per cento pensa alle politiche
Che fu qualcosa di straordinario
Che non ci aspettavamo tutti assieme no perché c'è stato anche la Bonino ci sono stati altri movimenti che sono spariti io vedo il dato delle amministrative
Lo commentò così Rutelli quando disse ma siamo il terzo partito malgrado tutto
Ebbene proprio la risposta in positivo a chi riteneva che noi potessimo correre quel pericolo Margherita c'è e si è consolidata si sta strutturando e sta costruendo il proprio
Noi in questi mesi
Da un po'prima di Parma ma la Parma in poi abbiamo stretto siamo stati costretti a lavorare
In tutte le regioni per costruire organismi provvisori perché si arriverà congresso dall'anno prossimo ma organismi unitari
Della Margherita che non c'erano
Il caso più eclatante che abbiamo chiuso ormai è stato quello dalla Lombardia si sono fatte le amministrative
E perché le dirigenze locali non ero e regionali riuscite a trovare un punto di sindaci di sintesi comune abbiamo fatto le amministrative senza che a Milano ci fosse una sede nella Margherita
Ma cosa incredibile e quindi la preoccupazione nostra Piscitello lavorava assieme a me queste cose è stata quella di chiudere questa
E io vi dico che proprio l'altro ieri mi pare abbiamo concluso questo lavoro ora avete voi voi nei circoli nelle regioni sapete a chi rivolgervi e non c'è la presenza di un partito egemone onore egemone no
Ci sono strutture regionali responsabilità condivise che vedono la presenza equilibrata di tutti in tutte le regioni d'Italia sapete dove pulsa
Est d'loro devono accelerare la costituzione di questi organismi provvisorio delle province e in parte vanno avanti in parte oggi non le voglio fare io
La levatrice a quello fanno i responsabili regionali
Quale viaggerà per costruire questa struttura di avvio
In un anno capite bene noi passammo dal risultato elettorale all'assemblea dell'Ergife al congresso di Parma all'avvio di questo lavoro così mi settimana dopo settimana
Io
Rivendico solo una cosa in questo lavoro che è stato molto molto complicato
Noi siamo riusciti a metterli assieme perché non c'era un'altra non avevamo una legittimazione per fare congressi democratici della Margherita prima di Parma
C'erano gli accordi tra le parti
E le tanto vituperate quote ai furono un passaggio obbligato chi lo fece fece bene perché ci ha consentito di andare avanti e oggi ha superato quel dal però noi siamo riusciti a fare queste strutture unitarie senza intervenire in nessun caso con azioni decisi a Roma e basta
Era ovvio che il regolamento Dino prevedeva che se in una regione impazziva hanno tutti
E non si riusciva a mettere d'accordo per la struttura nazionale la direzione nazionale Nori Lore potevamo anche intervenire a dire non la il e Piscitello non abbiate paura non c'è nessuna voce Piscitello responsa
Ma si poteva dire nette non abbiamo avuto bisogno con un lavoro paziente deciso impegnato ci sono tutte e quindi anche questo è un passo avanti che ci consente di avere riferimenti ai quali
Potete
Rivolgervi per le difficoltà che voi avete
La seconda riflessione
Riguarda e qui mi fermo un po'di più
Il partito quale modello
Qui amici Bondi e tutti i nuovi non solo voi
Non è abbiamo come vi dirò grande spazio
Di
Iniziativa anche per la nostra fantasia nella vita dei circoli
Per strutturare le aprirli far partecipare gente porre obiettivi
Però non dovete mai dimenticare
Che i circoli non solo solo non sono solo un luogo di presenza di dibattito politico che sono di iniziativa la più spontanea aperta come vi è stato richiamato
I circoli sono tutto questo e sono al tempo stesso il punto la struttura territoriale di quello che non è un movimento generico ma è il partito della Marguerite
Quindi assieme la novità se ci riusciamo sarà che sostituiscono le sezioni dei parchi perché noi non abbiamo le sezioni di partito
Abbiamo i circoli e basta
Che si aprano che al tempo stesso siano spontaneismo e rigore nello stabilire rispettare alcune regole che il lo statuto a Pisa
Ora su questo io debba debbo lavorare assieme agli altri nel rispetto delle norme dello Statuto ma con la più grande apertura di questo mondo in un certo senso a quelli più fantasiosi di voi e di quelli che verranno
Nei circoli dico che lo spazio per la invenzione c'è ma c'è bisogno di non dimenticare mai che c'è uno statuto e che il circolo e una vuota
Che deve costituire la base democratica del partito per arrivare ai vari progressi siano essi provinciali regionali e nazionali
Questo è lo sforzo che noi dobbiamo cercare di fare che si è fatto con
Il congresso di Parma dente il partito che abbiamo deciso che abbiamo codificato lì in poche regole non ci sono molti particolari vi dirò perché abbiamo fissato deve essere un partito che ha tre caratteristiche
Che nella storia dei movimenti politici italiani spesso sono state caratteristiche confliggenti
Non portati a sintesi un partito strutturato si è detta Parma
Cioè che sia presente nel popolo e ci siano che preveda militanti
Che mette in piedi anche strutture permanenti per esempio a livello comunale oltre che provinciale e regionale legge gliele fatte dai componenti dei vari circoli che ci sono per essere interfaccia dell'azione politica a livello locale che diventa sempre più rilevante anche rispetto alla politica nazionale
Quindi non qualcosa che si riunisce nel momento elettorale o che ha solo l'obiettivo di partecipare alla politica nazionale no strutturato c'è non il partito tradizionale chiuso e che molte volte partecipava sulla i momenti elettorali
Però non può saltare il momento della definizione di militanti che stanno lì e che sono i militanti della Margherita sono la Margherita in periferia
Secondo attento e qualche volta contraddetto con struttura tua aperto perché lo accennava a Franceschini
A differenza delle sezioni di partito che avevano un rapporto diciamo così non solo funzionale ma anche gerarchico
Con le strutture provinciali del partito nazionale
Che aveva bisogno di tante autorizzazioni il segretario provinciale non di uno ma di quasi tutti i partiti interveniva apriva la sezione
E poi stabiliva le regole e nella degenerazione che c'è stata pure dalla politica qualche volta si faceva il censimento della persona che voleva aderire per dirigersi Ionot
L'idea del circolo e che si lega alla spinta che c'è nella società
Per cui non solo circoli territoriali di cui abbiamo bisogno
E ci sarà perché c'è bisogno poi anche di una presenza sul territorio ma circoli per capirci tematici
I cacciatori di Malpensa decidono che vogliono fare un loro ci ripropone interessi anche particolari che hanno però un intreccio con la vita della collettività qualifica lo fanno o altre associazioni di questo tipo
Il più libere possibili senza filtri senza bisogno di chiedere alla struttura provinciale della Margherita o regionale che ci sarà guarda io voglio costituire un circolo dando il permesso non lo fanno e si rivolgono direttamente alla struttura nazionale che li registra
Quale qual è il limite che ci può essere ci può essere che dentro un circolo voglia entrare persone
Che però all'etica generale del nostro movimento del nostro partito ma allora uno si rivolge ai probiviri
Non è che si dice no attenuti faccia entrare a piedi faccenda se ci sono problemi di questo tipo lotta dura ci si rivolge ai probiviri locale regionale o nazionale si risolve quindi grande apertura
Tema eticità quale la quindi in questo senso aperti
E partecipato noi ci siamo preoccupati di queste
C'è una norma nello statuto che noi in qualche modo dovremmo trovare senza nessuna cedimento burocratico anche di attivare perché si dice noi vorremmo
Mettere in piedi un rapporto coi circoli e insomma ogni periodo di tempo ci sia la va ogni sei mesi la possibilità di raccordarsi con il circolo e vedere se la sua vita la sua presenza democratica sia reale o se non ha fatto il circolo sono spariti
Questa è la preoccupazione che abbiamo bisogna trovare delle forme di raccordo che non è controllo sui circoli ma di sostegno all'attività dei circoli questo è un punto
E in questo senso vengo ad un primo elemento che sembra abbia agitato qualcuno di voi
Lo lo statuto c'è stato un dibattito ha fissato due regole
Che in qualche modo uno può anche ritenere discutibili come discutibile tutto ma l'ha deciso il congresso quindi prepariamoci a cambiarlo se serve l'anno prossimo
E a noi potete chiedere
L'applicazione intelligente della norma che c'è nel convento non ci potete chiedere di cancellarlo se sbagliata non faremo l'anno prossimo quale che ha ammesso che congresso un limite e io ieri gli ho accennato in una interruzione
La ragione la spiegazione Molise vediamo se alla verifica dei fatti
Se non si creino problemi già quindici e cinquanta
Uno dice ma perché o l'altro che si possono fare dei circoli con otto e non quindici in ambienti particolari
Sa da dal paese dove sono nato io che ha seicento abitanti insomma circolo di otto nove dieci persone già un circolo decente
Perché io ieri ve lo accennavo perché da un lato si è pensato un minimo per garantire l'attivazione di un confronto aperto tra alcune persone alcun interesse
Insomma che non sia un cenacolo di quattro amici che giocano a carte la sera o di un nucleo familiare questa era la preoccupazione
Dall'altra mettere un limite anche in alto per assicurare la partecipazione perché sezioni tra i cento iscritti magari vedo notiziato e vanno a votare andavano quando serviva
Però io già vi ho detto ieri che ci siamo presi la libertà in una interpretazione seria di queste cose di gestirla e ve lo comunico qui ufficialmente con una certa elasticità ragionata e ragionevole non toccando i principi fissati dallo statuto però e qual è questa possibilità
Noi dall'inizio anche quando abbiamo fissato questo nello Statuto ci siamo posti il problema del circolo
Secondo me chi ha votato quello Statuto e quelli che l'abbiamo discusso la commissione dello statuto che l'ha proposto
Quando ha retto quindici cinquanta in partenza pensava agli iscritti al partito della Marvel o al movimento come vi piace a voi senza equivoci
Quando si è detto questa cosa sicuramente io riparto partecipare in parte no
Perché avendo fatto la scelta non del partito Casio navi che si riunisce per elezione ma di un partito che ha bisogno di un gruppo di militanti sul territorio del Paese erano iscritti noi ragionando tra di noi
Ci siamo posti il problema ebbero comunico perché ho mandato un'altra leva stanno preparando le le le ultime documentazione anche la modulistica per queste cose che in questi giorni vi arriva noi abbiamo detto ma nei circoli proprio
Ponendo Cina al problema dell'apertura
Ma non possono convivere a differenza della sezione
Iscritti e magari simpatizzanti che non sono maturi per chiedere l'iscrizione al partito
Questo ci è sembrato un problema reale per la natura della Margherita per il messaggio politico che abbia per aprirci alla società per non smentire questa spontaneità dei circoli che voleva
Abbiamo proposto a tenute
Cioè per noi possiamo far nascere i circoli
Prevedendo due figure all'interno
Proprio perché il circolo armatura di struttura di partito sul territorio ma anche di attivazione del dibattito sui temi dalla Margherita sulla novità sulla proposta la Marguerite possono stare assieme simpatizzanti e iscritti al partito
Con la speranza che stare in un circolo come simpatizzante perché l'idea e la novità della Margherita come è successo nel voto e ieri l'ha spiegato Vassallo attirato consensi che non sono maturi per militare proprio con convinzione dentro il partito
Allora si può stabilire che assieme i Quindici sono necessari indispensabili
Per aprire un circolo sotto non ci andiamo però si possono mettere assieme simpatizzanti e iscritti
Voi dovete sapere una cosa perché questa poi io non vorrei che si aprissero non discussioni tra di noi che sono discussioni possibili anche vivace a me non non solo spaventano ma posso pure servì
No delusioni tra voi quando però abbiamo fissato a Parma
Che la lattea democratica per rinnovare le carico fissare le cariche della Margherita ormai fissata prima non c'era c'erano le quote oggi c'è e la Margherita vede con il suo statuto la propria rappresentanza democratica camminare per tre canali
Tre punto di partenza
Novità anche questa rispetto alle strutture tradizionali del partito
Primo gli eletti
Lo so lo statuto prevede che a tutti i livelli nelle elezioni per gli organi della Margherita un trenta per cento va riservato agli eletti ci sarà una normativa che potrà stabilire il lo statuto tipo regionale o lo statuto regionale ma comunque sarà la direzione nazionale prima del congresso che dice quello
La rappresentanza triplice fissato dallo Stato
Eletti iscritti al partito e società civile divisa in due parti che brevemente ritiro
Per i dialetti ci saranno le norme per fare le assemblee i dialetti sono quelli che sono si riuniranno secondo quattro regole leggere detto dalla direzione nazionale eleggono i loro rappresentanti per il trenta per cento
Gli iscritti sono gli aderenti ai circoli che da un cerchio subito per ora perché abbiamo questa scadenza tra un anno
Aderiscono al partito e magari lavorano
Senta sullo stesso piano anche con i simpatizzanti nell'affrontare i temi della politica locale i temi dalla politica nazionale la politica economica però hanno questo status diverso
Quando stabiliremo le forme per partecipare all'elezione dei delegati
Per la quota degli iscritti che s'è già il trenta per cento previsto dallo statuto può essere qualcosa in più perché
Vi dirò che c'è un dieci per cento mi scoccia di entrare nei dettagli ma forse è utile per alcuni di voi che non è che queste cose le hanno studiato molto attentamente
è
Allora quindi prenda per cioè degli eletti il trenta per cento degli iscritti iscritti al partito questa è la regola democratica
Cioè uno non è che viene a fare il simpatizzante noi lo ringraziamo è un elemento di forza del partito e del nostro movimento però deve sapere che da simpatizzante non si decide chi dirige a livello provinciale poi nazionale la magari questo quello dove ci apre con chiarezza noi siamo arrivati all'interpretazione del minimo di quindici e dal massimo del cinquanta più aperto però chi partecipa alla vita democratica interno della Margherita deve essere aderente al Partito militante
Questo è un punto fondamentale la fissato dallo statuto
Terzo canale
Per la costituzione e la platea democratica per i congressi del prossimo anno chiamiamola la società civile a il lo Statuto fa una bipartizione
Un dieci per cento massimo lo assegna a personalità
Individuali che vengono individuate dalla struttura della Margherita di comune accordo insomma non
E personalità che sono dichiaratamente visibilmente vicine al nostro partito al nostro movimento nelle province sul territorio
Poi vi dirò chi le decide no come le logiche che abbiamo deciso a Roma perché allora c'è
L'avvio era passaggio obbligato oggi a livello regionale verranno indicati i nomi di queste personalità che copriranno un dieci per cento
E un venti per cento quindi un altro terzo praticamente come gli altri due vanno alle associazioni
Che sono vicine per statuto per comunanza politica per militanza in qualche caso con la Margherita
Questa terzo canale di composizione della platea democratica del nostro partito è molto delicato
E noi ve lo anticipo ora ma già a partire dall'anno prossimo quando si dovrà fare non possiamo e non vogliamo
Intervenire da Roma nel indicare queste trenta per cento di personalità o di associazioni che debbano essere decise individuate a livello regionale perché d'acqua si farebbero le cose magari un po'azzardate e qualche volta non rispondenti alla realtà dei fatti
L'ho voluto dire perché per le gite fu fatto al centro ma quelle al momento dell'avvio e qui invece il lo Statuto si è preoccupato di rispettare
Di dare forza e vigore alle regole democratiche
Io credo che noi dobbiamo adesso svolgerà un impegno molto forte per
Dire a tutte le strutture regionali e provinciali del partito a voi è ovvio voi siete i primi nuclei che ci sono e quindi state qui ne parliamo tra di loro ma lo dobbiamo dire
Noi io credo questo vi do una mia idea personale perché va valutata collegialmente noi abbiamo detto questa prima fase di formazione dei circoli
Della presenza del partito perché poi i circoli hanno un rilievo forse maggiore degli eletti e della società civile perché nel dibattito politiche nella presenza politica sul territorio il circolo stalli
E c'è tutti i giorni eletti si riuniscono ci sono ma insomma la struttura i terminali del partito sul territorio sono i circoli
Noi abbiamo fissato nello Statuto abbiamo deciso che l'anno prossimo dall'inizio dell'anno
Cominceranno i congressi provinciali la direzione stabilirà quel minimo di norme oltre quelle dello Statuto per arrivare anche il secondo congresso quello più su base democratica prima delle ferie
Io non lo ritengo e qui vi dico una mia intuizione personale qualche volta li lo capisco prima le cose quindi
Ce la faremo prima delle ferie a fare il congresso nazione
Ma comunque sono certo che dentro l'anno visto che l'abbiamo scritto dallo Statuto l'anno prossimo bisognerà arrivare
Allora se dobbiamo partire per esempio dai primi mesi dell'anno per i pre congressi magari provinciali è chiaro che la data che noi quel per questa prima fase abbiamo fissato che i questo primo giro di circoli perché poi anno per anno si rinnovano da ora ASS a novembre alla fine di novembre si dovrebbe chiudere per partecipare alla vita democratica del partito se parte dei congressi
Quindi io non lo so ma se rispettiamo le date per lo svolgimento dei congressi e l'anno prossimo novembre è necessario perché poi si avvia la fase precongressuale quindi non c'è nessuna volontà di escludere nessuno ma è
Il rispetto mentre invece per quanto riguarda questo per quanto riguarda gli iscritti al partito per quanto riguarda i simpatizzanti voi avete la possibilità di aprirli come volete perché non hanno questo canale privilegiato come diario
Terza riflessione sanno sto bruciando i tempi che me lo danno già brucia
Un punto un po'trascurato
Mentre invece c'è vivacità su questo secondo punto che per ed è ovvia siamo alla novità alla costruzione io su questo secondo punto il voglio fare una raccomandazione la faccio a voi
Ma la farò sempre vedete
In questa prima fase
Forse sarà inevitabile
Che qua e là
Insomma nascono circoli
Con riferimento se non ideologico ideale perché non si può fare più ma di fatto alla militanza delle singole forze la pigliamo i più piccoli
Io non mi sento di escludere che quella i diniani ori novanta o ex aequo rinnovamento dicono qua ci siamo rotti o
Questo gruppo di laici che è giusto che ci siano faccio fermato e anche i popolari può darsi che faccia una cosa del genere ferme
Guardate ve lo dico con grande serietà questa cosa
Non la Domine Remo tutta
Ma lo sforzo ovvero ormai il partito lo abbiamo fatto
Dietro non si torna c'è la Margherita
Lo sforzo vero dovrebbe in tutte le realtà territoriali Dachan da qualche presente ci fossero molti
Circoli sia tematici che territoriali che verranno l'intreccio di questa cosa
Voi diventa difficile protestare a livello nazionale regionale sul noi e io vi assicuro che il gruppo dirigente nazionale nell'area organizzativa su questo piano farà uno sforzo straordinario
Che insomma perché se no no io diventa una cosa meramente
Di potere poi fine a se stessa che non ha senso questo io lo potevo boss spiegare
Ma razionalmente capirlo fin quando per esempio almeno all'interno nostro boh fatemi parlare dello c'era chi diceva ma non si farà
Perché c'è stata una rissa lo sapete bene una resistenza forte inspiegabile perché dice ma come sia un partito di
Tanti anni età
Eravamo c'è stato chi pensava poi alla fine è accaduto il miracolo che son venuti pure l'all'unanimità
Oggi alla Margherita il futuro di ognuno di voi quelli giovani che hanno ambizioni legittime lo si gioca con la Margherita non si gioca più ed io vi assicuro anche rispetta qualche faccia scettica che vedo io
Intuisco qualcuno dice ma sarà vero
Io comincio a vedere un trasversalismo che va incoraggiato
Perché questa è la vitalità della Margherita e su questo piano noi cercheremo di valutare l'ultima riflessione
Noi infatti facciamo un partito unico e ci ha creato questo problema le ire di Mastella
Anche se molti amici Udeur son venuti dal partito unico dalla Margherita e lavorano con noi c'è la crea
Un problema serio perché c'era chi sosteneva e non solo sul versante Udeur ma è meglio la federazione
La Federazione avrebbe codificato per l'eternità uno due tre quattro la conflittualità e avrebbe tolto respiro e spinta innovativa alla Margherita rispetto all'elettorato d'opinione
Che è un punto forte noi abbiamo bisogno di tutte e due
Abbiamo bisogno abbiamo bisogno di tutte e due i canali c'è bisogno del voto strutturato quello militante e c'è bisogno nelle grandi città in particolare del voto d'opinione il miracolo dell'anno scorso
Di un diciannove per cento a Roma che certamente non abbiamo Purple urtato per la maggior parte
Ma c'è ora si dà ho finito tanto da Eva
No va be'
Il miracolo del diciannove per cento che sta per me è stato come cadere da cavallo sulla via di Damasco
Perché quando ve l'ho detto qualche volta alle elezioni diceva Rojo nella proporzionale non ci voglio andare
Amici perché io rappresentavo no non ci va perché i fagioli
Dice ma irrisorie Sicurpol diceva perché la Margherita quando può a vere avevano già raccontato io magari ricevo il nove quelli non credevo almeno al nove e poi sono stati eletti più di quelli che dovevano ma quel miracolo non va cancellata
Quindi l'attenzione ai grandi temi di coinvolgimento della gente che anche fuori dal partito queste fondamentale in questo Rutelli mostra una capacità straordinaria io ritengo e abbiamo un leader che su questo piano è capace di prego al tempo stesso integrarla con il volto di chi milita in particolare nelle amministrative questi poi
Noi abbiamo fatto un partito unico e federale
Quando si diceva così federale qualche volta veniva interpretato come federale nazionale di strutture verticali no federale come grande autonomia a livello regionale
Lo statuto per tipo delle regioni non è un'invenzione per dire va be lasciamo spazio alle regioni no fa parte nello Statuto come uno dei cardini della vita del partito
Per adesso si deve fare lo statuto tipo poi le Regioni lo aggiustare lo approvano nei prossimi mesi nelle prossime settimane credo anche al gruppo che ha parlato di organizzazione ieri Piscitello lo ha abbia sottolineato
Ma per i circoli questo Statuto regionali il vostro può dare spazi
No non fare demagogia Vieri alla presidenza e Paolo a come far fronte crede nessuno viene inquadra
Fin quando lo faccio io Guarna Tonolo poi fa se il presidente che discorso
Allora ho finito però quindi lo statuto regionale ha uno spazio di autonomia larghissimo nel rispetto di quei punti di garanzia unitaria che sono fissati nel dello statuto nazionale
Perché io dico questo e vengo a una riflessione politica e chiudo
E poi dovete apprezzare i circoli non soltanto sui fatti organizzativi importantissimi
O su un rapporto sull'allargamento sui temi nazionali poiché il circo nella sola struttura di partito a livello locale
Poiché lo statuto regionale può dare anche indicazioni per la vita e le modalità dei circoli poi dovete attrezzare i circoli che siano vivi perché il circolo partecipa al dibattito e alle decisioni che si prendono sulla politica locale o regionale
Quindi un circolo che non si attrezza anche oltre i grandi temi che di sui quali ci coinvolge televisione e giornali nazionali
Al lavorare a organizzarsi a mettere dei responsabili di queste cose per partecipare come Margherita alla politica locale e alla politica regionale sarebbe un'amputazione gravissima insostenibile da parte del partito nazionale
Questi sono i punti che ritenevo necessari più di altri per il dibattito mi fermo qui e vi ringrazio per aver dato vita questa Belle partecipata riunione della prima iniziativa dei circoli del nostro partito
Grazie a Franco Marini mi pare che abbia lo stesso momento ripercorso il per le tappe di questo anno e dato alcune indicazioni su quello che dovremmo fare nei prossimi mesi
La parola Lapo Pistelli che sapete tutti è responsabile del dipartimento esteri della Margherita e quindi sta pazientemente
Costruendo
La ricerca di una prospettiva internazionale naturalmente è un lavoro faticoso
Che richiede tempo e grande volontà e ci parlerà della Convenzione europea per il futuro dell'Europa peraltro gli facciamo gli auguri perché suo compleanno
Allora buongiorno a tutti io cercherò in pochi minuti di fare è un quadro della soggetto mi è stato affidato partendo da una considerazione è normale che ciascuno consideri Strategico il settore di cui sicura
Però io vorrei cercare di convincervi che la vicenda dell'Europa in generale le questioni internazionali ma la vicenda dell'Europa
Assume in questi anni e lo assume in modo particolare per la Margherita un profilo effettivamente strategico o per la identità se ne è parlato tanto per la identità di questa nuova forza politica noi dopo cinquant'anni di pace abbiamo oggi davanti un'Europa che contestualmente Utica guardo raggiunto un modello di applicazione
è anche un soggetto a cui si chiedono nuove assunzioni di responsabilità
è un traguardo raggiunto perché si è dimostrato che la messa in comune di risorse e di valori è riuscito a garantire prosperità e pace per questo continente
è un modello di applicazione non siamo davanti al più grande allargamento dell'Unione europea degli ultimi cinquant'anni effettivamente
Non più le consuete ammissioni due file alla volta naturalmente alla fine di quest'anno vengono deliberate formalmente dieci nuovi ingressi dentro l'Unione
Ma al tempo stesso un soggetto a cui si chiede si diceva prima maggiore assunzione di responsabilità allora il mio ragionamento sulla convenzione Lopez fatta in questi in queste quattro frasi queste quattro capitoli
La prima il mondo oggi ha bisogno di un nuovo attore globale e quindi l'Europa come ci ricorda sovente Romano Prodi
Ha il dovere di scommettere su se stessa come global player come potenza democratica globale
Secondo passaggio affinché questo possa cadere l'Europa si deve dotare di nuove missioni rispetto a quello che già oggi fa affinché queste nuove missioni siano credibilità al suo passaggio c'è bisogno di nuove regole dentro europea
Quarto passaggio affinché queste nuove regole siano possibili e siano digeribili da parte del dell'opinione pubblica c'è bisogno di una nuova legittimazione dell'Europa questa lega sul filo del ragionamento rapidamente allora
Sulla prima questione noi non condividiamo anzi siamo veramente dalla dalla parte esattamente opposta a questa aria di aria di come dire euro tiepidezza che si è sviluppato negli ultimi anni
E che guardate è alla base di molte delle questioni che spiegano
Perché si è aperto un ciclo politico diverso oggi nel nostro continente ha sorpreso ha sorpreso effettivamente che dall'Olanda alla Francia per prendere due casi due casi più recenti
Chiunque abbia governato e abbia governato anche bene il nome dell'Europa si sia vergognato di spendere il nome dell'Europa in campagna elettorale
Abbia vissuto passivamente questa scommessa EPO alla fine abbia perso perché davanti a chi come dire evoca una paura se non si è capaci di evocare con altrettanta forza una speranza è evidente che vince che evoca una paura
E però se voi tenete conto dei dati dello lo barometri ove questo grande come dire questa grande rilevazione permanente fatta nei quindici Paesi dell'Unione ci si rende conto queste il passaggio significativo
Che oggi contestualmente i cittadini europei chiedono più Europa e meno Europa allo stesso tempo chiedono meno Europa laddove l'Europa magari c'è già
Non si entusiasmano le dispute su cosa sia il cioccolato sulla dimensione della lampadine o sul colore dei cavi elettrici tutte cose peraltro fatemi delle utilissime perché hanno costruito permesso la costruzione del mercato unico interno quindi la più grande economia del pianeta
Ma chiedono più Europa dove l'Europa non c'è
E fatemi fare due esempi l'undici settembre e il fatto che l'Unione Europea sia stata costretta per certi versi a seguire
Le indicazioni che venivano fuori soprattutto dal paese colpito in termine di azioni cioè dagli Stati Uniti d'America il secondo la vicenda della pace ai nostri confini il Medioriente
Ora meno male che i giornali lo riportano sempre queste notizie dico io meno male ma dall'undici settembre a fine anno
In Medio Oriente quindi nell'arco di tre mesi vi sono state quarantasette visite ufficiali di capi di governo mise le esteri dell'Unione quarantasette
Eppure non mi risulta che siano stati ottenuti dei particolari risultati si avverte nella dove ne avremo bisogno di una propria non c'è
E chi però si è fatto carico della vicenda dei palestinesi della Basilica di Betlemme dell'opera chi è che alimenta per
Novantacinque per cento i Bilanci dall'Autorità nazionale palestinese vogliono l'opera chi è che ha più del settantacinque per cento di interscambio con l'economia di Israele l'Unione europea e poi quando si tratta di andare a vedere che ma tu ci sei politicamente la risposta spesso no
I diplomatici anglosassoni un cui anglosassoni utilizzano un'espressione simpatica mai né grave pendolo pay che io Play Witte io io pay we play voi pagate ma noi giochiamo
Voi siete quelli che ci mettete dentro come dire il potere economico ma il pallino politico è dalla nostra parte
Allora ecco il primo passaggio c'è bisogno ce lo ricorda Prodi spesso di un global player c'è bisogno di rompere questo assetto unipolare del mondo non perché arie come dire una nuova contrapposizione ma per e serie come siamo gigante economico anche gigante politico
La convenzione l'occasione guardate no io credo che non tutti voi abbiamo seguito seguono per passione o per abitudine le vicende europee vedere la quando queste ci sono entrata in casa ma è un fatto Segni è un fatto rivoluzionario questo dalla convenzione
Perché sono dieci anni che in tutte le revisione dei Trattati Maastricht Amsterdam Nizza noi rinviamo sempre il momento importante momento clou delle nuove regole ha una scadenza successiva
Ecco non ci sono scadenze successive questa è la scadenza
E questo perché dal due mila e quattro appunto entreranno nell'Unione dieci nuovi Paesi allora dieci nuovi Paesi che provassero a decidere dei delle vecchie politiche dell'Unione più delle nuove missione dell'unione con le vecchie regole
Porterebbero nell'arco di tre mesi alla paralisi e all'implosione dell'Unione
Le regole che noi utilizziamo oggi sono quelle che esistevano con l'Europa sei son diventate problematiche con l'Europa nove difficilissimo l'Europa dodici quasi impossibili con l'Europa quindici provate immaginarie significa applicare le stesse regole o non lo fa venticinque
Allora c'è bisogno questa è la scadenza ne possiamo contemporaneamente allargare l'Unione e approfondire l'unione ma ciò che succede in questo anno e mezzo la convenzione è decisivo
Le nuove missioni ho già detto più Europa meno Europa la Margherita sostiene che debbano essere eliminate le distinzioni fra i cosiddetti tre pilastri che oggi disciplinano la vita dell'Unione Europea cioè diciamo il primo pilastro quello comunitario tradizionale più politica estera e di difesa comune
Giustizia libertà spazio comune di giustizia e libertà e arrivare a un unico anche dal punto di vista giuridico grande trattato il Trattato sull'Unione delle comunità messe tutte insieme
Che adottivi le nuove missioni che i cittadini ci chiedono politica estera
Politica di difesa
Politica di sicurezza interna ed esterna si è discusso fino a ieri a Siviglia delle questioni e l'indicazione avete fatto avete visto sui giornali del problema del controllo comune
Delle frontiere esterne oggi vi è la percezione che io queste missioni vengono svolte a livello comunitario o altrimenti non c'è alcuno Stato nazionale che in grado da solo di pensare a queste a questi nuovi compiti
Romano Prodi sempre utilizza una espressione miopi voglio come dire di nuovo citare e sottolineare non si tratta più di ragionare su quanto ci costa oggi stare in Europa si tratta di capire oggi quanto costa la non Europa cioè su quanto i ritardi si accumulano se non siamo in condizione di adottare queste nuove missioni
Quindi noi siamo favorevoli a queste nuove missioni aggiungiamo anche anche se su questo si registra nella convenzione una maggior tiepidezza
E così come i dodici Paesi dell'euro sono stati in condizione di creare un governo comunitario monetario
Noi siamo convinti che serva allo stesso tempo un governo comunitario di tipo economico non è possibile che l'unione economica e monetaria veda oggi una banca centrale che governa lo strumento della moneta ma che non ci sia un governo unico economico che peraltro avrebbe la possibilità di difende rilanciare esportare è quello che è una delle caratteristiche identitarie dello dell'Europa cioè il suo modello economico sociale
Prosperità e benessere ma al tempo stesso coesione noi non siamo gli Stati Uniti grande rispetto grande amicizia ma non siamo gli Stati Uniti c'è una tradizione da noi e allora questa tradizione quella che va oggi di intesa consolidata ed esportata
Se tutto questo è vero dicevo global player nuove missioni nuove regole allora rapidamente per capire dove vogliamo mettere le mani in questa convenzione
Vogliamo innanzitutto costituzionalizzare i trattati significa non ha significare che finalmente la Recopa costituzione europea
Distinguendo in un trattato base snello pochi articoli dove ci siano le missioni le competenze la Carta dei diritti quella che Nizza approvato fatto dalla precedente convenzione che sarà un po'il preambolo de la nostra identità europea
I rapporti con gli Stati membri dopodiché Bassey ripiantati allegati sulle politiche comuni ma insomma è impossibile che oggi lo si sente cittadino europeo si deve vedere un trattato di quattrocentocinquanta articoli sette allegati clausole di ottimi Miotti in auto non si legge
Allora un trattato semplice base che sia la nostra identità di cittadini europei è una serie di trattati allegati con procedure di revisione anche molto più snello e più semplici
Secondo punto il consiglio europeo de avete visto che avete Clemente dato un'occhiata negli delle scorse settimane quando Blair ha proposto una alternativa rispetto all'impostazione presidente la Commissione Prodi aveva in qualche modo enucleato nel suo documento
Per spesso la convenzione
Noi oggi abbiamo un Consiglio europeo quello che è finito adesso a Siviglia
Che Nemo formato venticinque sarebbe un Consiglio assolutamente ingestibile fondato sull'i semestri di residenza affidati ai Paesi in ordine alfabetico provata immagina che cosa vuol dire un'ora poi venticinque poter presiedere usa me scritta dell'Unione ogni dodici anni a folle autentica avendo magari per lui dal patetico nel momento in cui Estonia Lettonia
Quindi piccoli paesi governano la vita di questo grande gigante avendo nella massima responsabilità è un sistema che deve finire
Noi abbiamo e deve finire anche questa abitudine totalmente dissennata per cui ogni semestre di presidenza
Il paese dei paesi dell'unione convinto di dover passare alla storia per cui aggiunge iniziative e idee non preoccupandosi di come sarà di quelle dei precedenti semestri non si vede nulla e si aggiunge a Roma non può più andare avanti così allora noi sosteniamo con forza la posizione uscita dal documento della Commenda l'uno degli utili contributo della commissione
Che dice benissimo andiamo ci vuole eleggere una presidenza anche l'ufficio di presidenza di cinque o sei membri nel nell'Unione ma che sia una roba che come nelle Nazioni Unite non ha il potere di iniziativa è quello che dà la parola sostanzialmente e come oggi Dario facciamo così e nella nella vita della stella della sessione di stamattina non chi ogni volta pretendere di fare le regole daccapo
Noi riteniamo anche che sia indispensabile il passaggio chiave per dare anima e gambe alla politica estera comune che l'Alto rappresentante così si chiama per la politica estera già vie Solana oggi per capirsi sia fuso
Non poverino fisicamente ma sia fusa delle sue funzioni
Con il commissario per le relazioni esterne che oggi è invece il portavoce estero della Commissione europea e assuma il ruolo di vice presidente della Commissione il ministro degli esteri dell'Unione
Cioè è indispensabile queste due funzioni vengano come dire fuse insieme e che quindi la commissione si vada configurare come per il proprio governo dell'unione europea così come riteniamo che anche il rappresentante per la come dire mister mister euro per capirsi
Venga in qualche modo inglobato dentro la commissione per dare un embrione di governo europeo guardate passaggio secondo me decisivo e importante sentirete la destra anche italiana
Gli euroscettici dire noi non vogliamo cedere sovranità e un po'tutti anche in tempo di Mondiali vediamo la bandiera ci mettiamo la mano al cuore e pensiamo che non passa gran nessuno si prende la sovranità nazionale
Il problema oggi è un altro è che la sovranità nazionale in campi emissioni in cui il Paese nazionale non basta più
Diventa una pura espressione formale noi non vogliamo cedere sovranità come si dice che è un'idiozia ne vogliamo esercitare la sovranità là dove essa diventa efficace
E oggi l'unico modo per esercitare in modo efficace la sovranità su certe materie è una sovranità di o dell'Europeo pensare di governarsi da soli alcune fenomeni non avrebbe alcun significato
Noi vogliamo in come dire eliminare del tutto la procedura della unanimità nelle decisioni dei consigli dei ministri
E vogliamo che venga estesa a tutte le materie il principio del voto a maggioranza qualificata così come la procedura di codecisione del Parlamento europeo
Se tutto questo è vero e ho terminato
Voi capite che Europa global player Europa miccia nuove missioni glielo pagano le regole e insomma ma che legittima ma sono le regole
Qui la destra prende voti dicendo c'è un euroburocrazia celle euro tecnocrazia
E i cittadini che cosa fanno allora noi contiamo molto
Non soltanto su un principio su un concetto che alto ma non è in qualche modo morbidi le mangia vile c'è quello di cittadinanza europea la Giunta alla cittadinanza nazionale di una cittadinanza che aggiunge nuove ditte nuovi doveri che sono quelli che ci deriva dalla carta
Ma vogliamo anche rinforzare il lavoro di questa convenzione
Come dire tenendo anche come partito politico che come Paese un'attenzione costante alta un coinvolgimento nella società civile e vi dico con molta sincerità immaginando anche che nel due mila e quattro quando si voterà per le elezioni europee
Così come fra l'altro proprio ciascuno degli a suo tempo a proporlo in un altro tempo politico nell'ottantanove quando chiese di dare al Parlamento europeo che si reggeva quell'anno un mandato costituente
Noi appoggiamo la tesi che oggi comincia a circolare in modo forte in tutta l'Unione
Che nel due mila e quattro assieme all'elezione per il Parlamento europeo si tenga anche un referendum che in qualche modo confermi il lavoro che la convenzione consegnerà alla Conferenza intergovernativa poco prima di quelle lezioni
Guardate fondamentale nella Convenzione europea che aggiunga un approccio forte e unitario perché più storia forte unitaria la proposta della convenzione e meno le conferenze intergovernative potranno come dire considerarlo come un menu da cui si sceglie in base alle esigenze politiche nazionali per pochi giorni un documento abbastanza vasto diciamo ma leggibile sulle cose che ho detto con molti dettagli in più sarà disponibile sul sito su Margherita on line l'ultima cosa che voglio dire è questa ed è una battuta
Rapidissima ieri chi c'era e ascoltato Salvatore Vassallo
Insomma ha ha scontato una una relazione che aveva come titolo la domanda e l'offerta politica io ma faccio riferimento esattamente le stesse le categorie per troppo tempo noi abbiamo pensato ed è un errore
Di comportarsi rispetta le questure internazionali in base alla domanda e si diceva ma la gente che le poche Europa sarà meglio tenere come dire la voce bassa non insistere più di tanto
In realtà giustamente è stato fatto notare che la domanda e basta perché base l'offerta allora il problema è rinforzare l'offerta oggi non tenere conto d'una domanda bassa e noi oggi siamo in condizione di forzare l'offerta offrendo non soltanto un orizzonte razionale
Utile per costi lungo una bella Europa ma anche una domanda fatemelo dire e al tempo stesso risponde a un bisogno emotivo
Dopo cinquant'anni due cene reazioni tutelate dalla guerra e che hanno vissuto in pace e prosperità vediamo la possibilità di consegnare in questi due anni
Nell'unico cantiere di sovranazionalità democratica che esiste un modellino che anche esportabile e che fatemelo dire in sintesi è l'unica risposta Vega oggi invece alla globalizzazione
Davanti a questa orfani a di tutti le dicono ma ce la globalizzazione dei mercati la finanza la politica non conta più niente dove siamo noi oggi il cantiere della convenzione
E la nuova Unione europea è l'unica risposta Vega che oggi la politica in cambio avviene in tutto il mondo alla globalizzazione c'è una messa in comune
Democratica non imperialista democratica dei destini fondata su regole comuni fondata sulla condivisione di una carta di principi e di valori allora se non sono le forze politiche a offrire è evidente sarà difficile che vi sia una domanda spontanea da parte dei cittadini allora noi pensiamo che su questi temi la destra italiana Barbetti non abbia le carte in regola anche se cerchiamo come dire di educarla in quei riportarla la convenzione supposizioni non che che siano poi da parte nostra anche condivisibili ma c'è bisogno della Margherita abbia santi alle sue poche parole chiave di identità quella dell'essere il partito europeista con la i maiuscola per eccellenza
Ed è anche questo sarà oggetto e credo anche di comunicazioni successive che ci può dare la credibilità la forza l'autorevolezza per rimettere un po'in discussione case politica europea che ci paiono oggi tutte concepite
Su vecchi perimetri su vecchi recinti non in grado di interpretare la grande novità che noi pensiamo ci sia nella politica dei prossimi due anni
Ma l'autorevolezza e la forza per potere fare questa operazione c'è soltanto su una forza politica alle carte regola sull'Europa e questo è motivo per cui io vi invito invito i circoli
Continuo lavorare nel nostro partito per questo motivo per rafforzare questo offerta e per il petto per caratterizzare sempre di più la Margherita come il partito europeo con la e la con la i maiuscola
Grazie grazie a lato adesso la parola è Giovanni Procacci sullo stesso tema già all'epoca Chieti capogruppo della delegazione italiana del del
Al Parlamento europeo deputato della Margherita parlamentare europea la Margherita scherza naturalmente
Vi chiedo scusa se parlo di qua ma c'è questa questa posizione del ventilatore e non mi consente di spostarle
Io
Mi ritaglierò un percorso alla luce di quanto
Detto e non detto dal Lapo Pistelli
Mettendo l'accento soprattutto su alcune questioni politiche che rimangono aperte in Europa
E sulle quali estremamente interessante
Che i circoli possano interrogarsi allora interno
E possano confrontarsi con la Società italiana
In un momento nel quale
L'Europa
Come
Dice la dichiarazione di Lacan
E ad un crocevia
Vedete importante che chi fa politica i cittadini in genere ma in modo particolare
Chi è impegnato in politica
Sappia comprendere il senso del tempo che attraversa
E l'elemento fondamentale
Per poter essere in sintonia con la storia
E per riuscire ad interessare a coinvolgere i cittadini nell'impegno politico e dalla politica in quanto tale
E quindi occorre partire da questa consapevolezza
L'Europa e a un crocevia
Diremmo con un famoso titolo di un libro del passato e ad un tornante della storia
E non solo perché come diceva la può per la prima volta un vertice quello che ha chiuso il semestre bellica
Nel dicembre scorso vertice di Lacan per la prima volta ha usato la parola costituzione
Ma perché in quel consiglio
Si è avuta unanime la consapevolezza e la volontà
Di riformare l'Unione alla vigilia
Del più grande allargamento della storia dell'Unione Europea
Questi possono sembrare dei temi che viaggiava sulla nostra testa
Ma sono temi che condizionano il nostro impegno politico la nostra quotidianità di cittadini
Perché vedete se noi arriveremo all'allargamento e ormai il vertice di Siviglia avete visto
Ha confermato
Che la missione
Di dieci Paesi candidati
E in dirittura di arrivo
Se noi riusciremo in questa impresa
Disperata per certi versi ma assolutamente necessaria
E procederemo all'allargamento conservando queste regole questi meccanismi
Quest'altro distribuzione di poteri fra le istituzioni europee noi
Rischiamo di rinunciare alla dimensione profetica dell'Europa
Che vuol dire
La condanna avemmo ad essere essenzialmente ciò che vogliono gli inglesi perché le cose vanno dette con nome e cognome
Una grande area di libero mercato
E vedete non si può rispondere alla globalizzazione soltanto sul piano del mercato
La propagazione coinvolge tutti i settori dalla vite umane non soltanto quello commerciali
E questa possibilità di rispondere con forza ed efficacia al GRA ai grandi temi che la globalizzazione e l'Europa non li avrebbe più
Dunque capite che una battaglia importante
è lo stesso Giscard d'Estaing che voi sapete presiede la convenzione
Nel suo discorso introduttivo ha detto noi non siamo un'istituzione europea voi lo sapete che la convenzione non è un'istituzione ore è un gruppo di lavoro
Non ha nessun potere se non quello di elaborare una proposta
Poi ci sarà la famigerata CIG
Cioè la competenza intergovernativa che è sempre la pagina nera nella storia d'Europa
E poi ci sarà il Consiglio
Ma dice Giscard estende
La ragione della nostra esistenza e la nostra unità
Se c'è la convenzione non sarà nelle condizioni di presentare
Una proposta unitaria organica
Che difficilmente poi potrebbe essere smontata
Dagli apparati burocratici intergovernativi
Allora la palla passerà proprio a questa conferenza
Che sicuramente farà prevalere il metodo intergovernativo
Per capirci
Per capire qual è il nodo politico la vera battaglia ai fra chi
Vuole come Romano Prodi come i deputati
Diciamo dalla sinistra del centro dei liberal democratici e larga parte dei popolari
Per chi vuole
Che
Il metodo comunitario la dimensione comunitaria
Si organizzi
Non per costruire un superstato intendiamoci
Ma ed ora
Razionale divisione di competenze
Si organizzi per dare all'Unione Europea un volto unitario anche sulla scena internazionale
Oltre che nel funzionamento interno e chi invece
Vuole organizzare l'Europa del domani
In modo definitivo sul cosiddetto metodo intergovernativo
Dove capite le burocrazie
I capi di governo si accordano si accordano sulla testa dei cittadini
Allora questa è la battaglia in campo
E devo dire che il Parlamento europeo
Col voto quasi unanime propende
Per
La soluzione comunitaria
Perché se dovesse alla fine prevalere il metodo intergovernativo che oggi a quello che disciplina il Consiglio per capirci
Difficilmente l'Europa
Potrà continuare a portare avanti quelle quelli che Romano Prodi dice sono i quattro punti fondamentali che devono caratterizzare l'Europa del domani
Perché vedete prima di riformare le istituzioni
L'Europa si deve chiedere
Qual è l'Europa che vogliamo che cosa vogliamo fare di questo grande progetto planetario
Di questa unica
Di questo unico modello di aggregazione che c'è nel pianeta
E allora
L'Europa deve essere faro di pace e di sviluppo
Promotrice di benessere ma anche di solidarietà
L'Europa si deve porre del mondo come garante della e delle libertà
E soprattutto come punto di riferimento per l'innovazione e la modernizzazione della società
Se questi sono
Se queste sono le coordinate fondamentali
Entro cui l'Europa deve pensare al suo futuro
Le riforme
A cui dobbiamo porre mano devono necessariamente essere riforme che devono dare l'Unione europea
Una dimensione comunitaria più forti
Avete visto che cosa è accaduto
Nelle diverse crisi internazionali
I capi di Stato sono andati singolarmente
I ministri degli esteri hanno lavorato individualmente
E la nostra debolezza sul palcoscenico internazionale sta proprio sul nel fatto che non abbiamo oggi la capacità di rappresentare l'Europa in modo unitario
Fino all'umiliazione subita da Solana in Medioriente
Allora vedete una battaglia
Nodale
E purtroppo devo dirlo perché bisogna dire le cose come sono nella convenzione le cose non vanno col come noi auspicavo
Nel dibattito parlamentare l'altro giorno abbiamo lamentato
Un modo di fare del Presidium che voi sapete una specie di esecutivo
Nella convenzione
Che non dice apertamente quale l'approdo cui vuole portare
La convenzione
Il dibattito si sviluppa sono di particolari
E non si nutre di un respiro strategico organico globale
Il rischio qual è che arriviamo alla fine dei lavori dalla convenzione
E arriviamo con delle posizioni particolari
Ma non con un disegno strategico unitario
In mancanza del quale come dicevo prima sarebbe alla fine la Conferenza intergovernativa
A decidere tutto
Voglio solo ricordarvi che la Conferenza intergovernativa
Che ha preceduto il Trattato di Nizza c'ha portato indietro di qualche anno rispetto alle nostre aspettative
Voi dovete solo pensare che l'agenda del Consiglio la fanno i burocrati e voi sapete cosa vuol dire bisogna essere concreti per far capire questo la gente
Cosa significa individuare l'ordine del giorno di un consiglio europeo vi faccio un esempio noi abbiamo predicato per anni l'incompatibilità
Fra parlamentare europeo parlamentare nazionale
L'altro giorno per caso ci siamo accorti che il Consiglio
Sua sponte perché qualche burocrate ha deciso di inserire all'ordine del giorno approvato l'incompatibilità
Il Parlamento ha ballato perché aveva soltanto su quel campo
La possibilità di esprimere un parere
Ma questo vi dica come alla fine ci sono importanti sono assolutamente slegati sradicate
Da un consenso armonico delle istituzioni europee
Questo non può più continuare ad essere perché
Quel disagio e quel distacco delle società europee
Ed è la pubblica opinione
Da questa grande profezia dell'Europa
Fa proprio questo
E le istituzioni europee
Non hanno un fondamento democratico
E l'unica istituzione che ha realmente un fondamento democratico che il Parlamento ha poteri estremamente limitati
Su alcune materie che sono nodali per il futuro dell'Europa
Allora capite
Non possiamo noi
Solo osservare i lavori della Convenzione
Io mi aspetto veramente dei circoli
Una grande mobilitazione anche individuale perché vedete Giscard d'Estaing affidato a Bergamo che è uno dei due vicepresidenti
E il compito di interagire interloquire con la Società europea attraverso il sito internet e tante regioni come la Sicilia per esempio adesso stiamo muovendo in Puglia
E qui la Margherita dovrebbe farsi promotrice in ogni regione del Forum della società civile
è un forum che si tiene normalmente nella prefettura del del capoluogo di regione
Che segue tutti i lavori dalla convenzione che interagisce che fa sapere e fa conoscere
Alcol ai membri della Convenzione le proprie posizioni
C'è l'opinione pubblica europea deve esercitare in questo momento una pressione politica e culturale notevole perché se noi perdiamo quest'appuntamento
Non potremo più recuperare
Alcune coordinate di fondo che i padri dell'Europa hanno disegnato
è importante che noi siamo consapevoli della gravità di questo passaggio perché sapete che la storia non procede sempre in modo uguale
Ci sono dei momenti in cui si attraversano i cosiddetti indotti dalla storia
E altri momenti in cui invece la storia cammina in modo abbastanza ordinario quello che attraversiamo è un nodo importante della storia
E io fra le tante riforme
Voglio soffermarmi soprattutto su due aspetti
E penso possano interessarci da vicino
Soprattutto come Marguerite
C'è una domanda perché
Voi sapete che la convenzione lavora sulle sessantotto domanda di Lacan che così è avvenuto alla che ripeto il nome della località dove si è tenuto l'ultimo vertice della presidenza belga
Allora che il Consiglio
Ha elaborato circa sessantotto domande che ha presentato la convenzione
Chiedendo alla convenzione di organizzare e sviluppare i suoi lavori rispondendo a queste sessantotto Dom
Che per grandi temi lo diceva Lapo prima
Riguardano la riforma e riorganizzazione dei trattati
La cittadinanza europea e quindi la base democratica delle istituzioni
La
Divisione e organizzazione delle competenze fra Stati nazionali e Unione Europea
E in ultimo
La grande domanda quali sono i confini dell'Europa
Non quelli geografici perché quegli abbiamo imparate alla scuola elementare
Quali sono i confini di questo progetto
Vede sotto questa domanda
Si nasconde un grande dibattito
Perché vedete per qualcuno
L'Unione Europea altro non è che un modo
Ridare coesione politica ad un continente
Ma se così fosse il nostro sarebbe un progetto asfittico intanto perché il continente non è un'entità politica
E poi perché vedete noi abbiamo tredici Paesi candidati
Tredici Paesi fra cui c'è la Turchia e voglio ricordarvi che in questa convenzione sono anche rappresentati i Paesi candidati
Sono rappresentati da un rappresentante del Governo e da due rappresentanti parlamentari
Quindi attenzione
I lavori della Convenzione la proposta globale definitiva terrà conto anche
Della concorso
Del dei Paesi candidati di tutti
Anche dalla Turchia
E guardate che la Turchia pure essendo un Paese candidato
Non sarà ammesso perché l'Unione europea continua a dire che per problemi di rispetto dei diritti umani la Turchia
Per ora non può essere considerata nella possibilità di essere ammessa all'unione
Però vedete la Turchia non è un Paese europeo lo è in minima parte
O la Russia di cui già si ventila in qualche modo la futura entrata dell'Unione Europea
Noi non potremo dire la Russia quando entrerà di entrare fino agli Urali
Allora
Pian piano e oggi avete visto la scorsa settimana
La Conferenza il Forum euromediterraneo che si è tenuto a Bari
La stessa iniziativa della Margherita con Rutelli e Pat Cox a Bari sul tema Sud e Mediterraneo una sfida per l'Europa cioè i Paesi del Mediterraneo premono alle porte
Prendono perché non si crei soltanto un'area di libero scambio ma si cominci a discutere realmente di possibilità di allargamento verso sud
Allora pian piano stiamo prendendo coscienza
Che l'Unione europea è un progetto non
Unione dell'euro
Ma è un progetto che è nato in Europa
Ma che si pone come punto di
Riferimento per un'aggregazione più vasta che può andare tranquillamente oltre
Questa visione alcuni non la condividono
Perché dicono va be pensiamo a quello che possiamo fare oggi
Ma voi immaginate un'unione europea che dovesse dire quella convenzione
E nel vertice che qualcuno spera di tenere a Roma
Dovesse dire l'Unione europea fin di allargarsi
Immaginate questi
Voglio solo ricordarvi che l'allargamento è stata all'anima dell'Unione Europea
Dal Trattato di Roma in poi
La storia dove non è stato un una storia di continuo allargamento
Negli anni Sessanta e Settanta tre ottantuno ottantacinque
Due mila e quattro
Ed è stata di lei l'anima più forte più
Capace di guardare lontano
Quella di allargarsi continuamente
E di allargarsi vedete non annettendo
Il nostro stile non è quello di annettere ed inglobare gli altri dentro di noi
Il nostro e un allargarci
Alla luce di principi di convivenza umana
Che sono profondamente rispettosi delle culture e delle religioni degli altri paesi degli altri popoli
Dunque vedete noi abbiamo nel nostro DNA
Nel nostro codice morale che è sancito prima del trattato di Amsterdam ma soprattutto nella Carta dei diritti
Noi abbiamo gli strumenti etici e culturali
Per un allargamento senza confini
Perché i punti determinanti criteri quali sono la libertà dal mercato
Il rispetto
Dei diritti umani
Il rispetto
Assolutamente si impone ad alcuno
Culture religioni modi di vivere
Ecco perché l'Unione europea e destinata a non dare oltre i confini dell'Europa
Allargandosi sempre più e vedete nel Mediterraneo ci sono già paesi della sponda sud che sono pronti ad intraprendere rapporti
Che possano poi portare all'allargamento verso la sponda meridionale
Qualcuno dice ma come con l'Africa ma io vi chiedo sinceramente
I Paesi del Nordafrica sono molto più simili agli altri Paesi del Mediterraneo o agli altri paesi africani sotto il Sahara
E il Mediterraneo nella storia della civiltà occidentale
Non ha avuto un ruolo fondamentale
Il Mare Nostrum
E guardate che dopo l'allargamento ad Est
L'Europa o si allarga verso il Sud ostili chiude insistenza
è un'Europa che si dovesse ripiegare su se stessa
Senza più profezia senza più capacità di essere per tutti un po'faro di sviluppo e di pace
è un'Europa che perderebbe la sua anima e la sua capacità di esprimere oggi e domani
Una delle politiche più originali e innovative e vi sono nel pianeta
E nessun quadrante del mondo lo ritroviamo un processo di aggregazione di Stati
Come quello che stiamo sviluppando in Europa e dall'Europa
Dunque
è importante essere consapevoli
Che ancora una volta dall'Europa parte
Una proposta di natura planetaria
L'unica capace
Di conservare nelle grandi sfide della globalizzazione
La centralità della persona umana
Perché di questo si tratta
Non prendiamoci in giro
Nel pensare che noi possiamo fermare questa globalizzazione
Quasi in una visione i beni che del passato come faceva Loud capiti vi ricordate quello che andava a rompere le macchine nel Settecento perché aveva intuito
Tutti i risvolti negativi della civiltà industriale illudeva che spaccando qualche
Filatoio potesse bloccare la civiltà industriale no
Non è la globalizzazione non la possiamo fermare la possiamo soltanto condizionare
La possiamo controllare
Facendo in modo che non siano i mercati a travolgere la persona
Ma facendo in modo che i processi umani
Conservino come fine siano sintonizzati su questa lunghezza d'onda
Essere al servizio dell'uomo e della sua dignità come dice il capitolo primo della Carta dei diritti
Come vedete
Quando noi come Margherita
Riconosciamo del valore dalla persona umana uno dei valori fondamentali che ci ha messi insieme perché su questi valori su questi principio abbiamo costruito il nostro stare insieme
Oggi dobbiamo capire che
Questa impostazione
Teoricamente
Oggi le per farsi più concreta
E deve essere coniugata vista in queste sfide del tempo
Presente in queste sfide della globalizzazione che rischiano davvero
Di alienare profondamente il rapporto fra un po'la storia
Fra uomo e natura
E poi un ultimo aspetto
Quanto tempo Marina
Bene
Vedete
Romano Prodi ha presentato
Con molte critiche ma anche con qualche apprezzamento
Una proposta
Di riforma della Commissione
Voi sapete bene che la Commissione dovrebbe essere di fatto non lo è il governo dell'Unione oggi si limita ad eseguire le decisioni come codecisione il Parlamento e il consiglio
Però ha valore a
Potere di proposta che molto dall'Unione
Non vi dico poi quando deve seguire molte volte si quel modo completamente difforme da quello che si è deciso ma questo capita diceva solo accorgersene e mettere riparo perché che cosa avviene spesso per dirimere una
Si deciderà poiché i burocrati che fanno i regolamenti
Che la commissione non riesce più a controllare perché sono miliardi scrivono quello che vogliono e alla fine per esempio nostri agricoltori sono costretti a lottare con questi regolamenti comunitari
E talvolta sono completamente scollegati dalla volontà politica
Questa è anche purtroppo
Nonostante la grandezza del nostro progetto la pochezza della nostra efficienza su alcuni campi ed è chiaro che questo va riformato
Opere mette l'accento su una un aspetto questa riforma della Commissione
Ed in modo particolare l'elezione del presidente della Commissione da parte del Parlamento
Il Parlamento europeo
Alla scorsa tornata a Strasburgo si apertamente schierato
Per questa soluzione voi sapete che oggi il presidente la commissione viene designato viene nominato praticamente
Dai capi di stato di governo o il Parlamento vota ma è un voto
Più o meno di ratifica
E questo fa in modo che il Parlamento continui ad essere diviso in gruppi politici
Che sono
Stati costruiti cento anni fa
Che rispondevano a culture
E ad un'organizzazione dalla politica
Io ormai ha superato il secolo
Per qualche cosa avviene che in quel Parlamento
Non si costituisce una maggioranza e una minoranza
Si fanno delle scelte per appartenenza ideali
In un tempo in cui le appartenenze stanno tramontando dappertutto in Europa
Il Parlamento europeo conserva a continua a mantenere un assetto
Politico
Vecchio
Datato
Assolutamente incapaci deve rappresentare le istanze reale dalla Società europea per cui che cosa abbiamo
Abbiamo detto gruppi dei grossi gruppi che contengono porsi al proprio interno posizioni diversissime
Ma questo avviene perché non abbiamo un meccanismo di costituzione di maggioranza e di minoranza
Perché noi chiediamo che il presidente della Commissione sia eletto dal Parlamento
Perché il giorno in cui il Parlamento dovrà votare il presidente dalla commissione cioè quello che dovrebbe essere il capo del governo
E dovrà eleggerlo sulla base di un programma
Sulla base di un organigramma perché quel Presidente andrà a nominare i commissari
Bene quel giorno
Noi avremo finalmente rotto
Questo meccanismo perverso
E avremmo diviso anche verticalmente
I grandi e piccoli gruppi rimescolando realmente la politica nella istituzione parlamentare
Secondo quelli che sono i progetti i programmi
E non più secondo appartenenze stantie che oggi non sono più comprensibili da parte dei cittadini
Dunque come vedete
Voi sapete che noi lo diceva prima Franceschini
Nel presentarmi
Diceva capodelegazione democratici assolutamente noi siamo deputati dalla Marguerite tutti siamo purtroppo
Divisi perché quando abbiamo votato nel novantanove
Non c'era la Margherita
Ed è anche un fatto di rispetto di quanto si è detto e fatto con gli elettori che si rimanga
In una impostazione che del resto non può essere modificata perché le regole del Parlamento europeo non consentono di costituire un gruppo autonomo altrimenti l'avremmo fatta
Certo prima del due mila e quattro noi dovremmo dire con chiarezza al Paese
Come ci muoveremo dopo
Ma voglio dirvi non è un problema questo
Di schieramenti
è un problema di contenuti
Ecco perché e qui lascio a questo tema aperto perché i tempi non sono ancora giunti perché lo si chiuda
Un punto cento
Noi dobbiamo affrontare questo tema
Con
Una posizione fra virgolette capitemi laica
Senza dire veniamo noi figli altri di no noi dobbiamo trovare insieme la soluzione ideale che è meglio riesca a rappresentare le nostre posizioni
E dobbiamo farlo cercando anche di modificare
La politica europea
L'incontro di Rutelli a Londra
Quello promosso da Tony Blair
Sulla necessità di una internazionale
Dei riformisti
Una internazionale democratica
E la strada che dobbiamo percorrere sulla politica
L'altra
Quella istituzionale di cui vi parlavo poc'anzi
E un'altra strada da percorrere contestualmente
Se riusciremo
Ad ottenere da questo nostro impegno duplice sul piano politico e su quello istituzionale
Dei risultati concreti noi non avremo più problemi
Perché sicuramente in questo momento dove non siamo divisi come qualcuno dice perché l'Italia ad essere anomala
E l'Europa dal punto di vista politico ad essere anomala
E noi dobbiamo avere la consapevolezza
E anche una visione poco provinciale
La forza di capire
Che non potremo tutelare e rafforzare la Margherita in Italia
Sì e non voteremo contestualmente in Europa
Per costruire un grande spazio di rinnovamento
Che sappia accogliere e valorizzare quelle istanze di novità di freschezza politica di lungimiranza che in Italia noi siamo stati capaci di enucleare con la Margherita grazie
Grazie grazie a Giovanni Procacci
Intanto una comunicazione di servizio purtroppo sapete che c'è uno sciopero dei treni oggi fino alle ventuno di stasera
Chi vuole informazioni sui treni che effettivamente circolano quelli non soppressi eccetera può rivolgersi al gruppo interne della Margherita che hanno una situazione aggiornate quindi potranno dare informazioni utili
Anche per questo noi vorremmo chiudere i lavori in tempo per consentire un rientro
Con calma e quindi io credo che ieri è stata una giornata ricca di dibattito chiederei Ermete Realacci che tutti conoscete
Oltre a essere deputato della Margherita
Presidente di Legambiente anche un componente dell'esecutivo di pace alcune riflessioni e poi diamo la parola Francesco Rutelli perché dei lavori
Una riflessione
Anche mantenere l'impegno preso su un tema che io penso la Margherita Possa più di altri praticare che trovo centrale per quello che riguarda il futuro dell'Europa
E anche il futuro del centrosinistra in Italia che il tema dell'identità vi sembrerà strano ma prima Procacci si parlava della difficoltà di far capire oggi qual è il progetto di Europa è una difficoltà vera ne parlano adesso anche con Marini voglio essere molto franchi la spinta europeista si è molto affievolita
è molto difficile se oggi rispetto al progetto di allargamento dell'Unione Europea se non si ricrea un costruisce un altro progetto politico si andasse a un confronto
Referendario a fronte del fatto che l'allargamento dell'Unione Europea sicuramente
Richiederà
Uno da parte della dell'attuale Unione Europea una spesa che andrà sottratta agli attuali capitoli andranno dati meno soldi all'agricoltura meno soldi alle regioni d'Europa io credo che questo consenso probabilmente non ci sarebbe questo è legato anche al fatto che l'Unione europea è nata anche su un grande progetto diciamo in positivo ma anche su una grande paura in negativo era la paura della guerra
Se uno pensa a quei poveri
E sull'Iva che in una piccola isola Ventotene scrisse un manifesto sembrano dei missionari oggi visti con con con le condizioni coloro si trovavano ma quello che li spingeva era anche il fatto che in Europa era in corso un massacro tremendo che nel cuore della civile Europa
Nella Germania stava nascendo era in corso una delle cose più tremende che l'umanità abbia mai prodotto i campi di sterminio al servizio di una cosa che è nata nel cuore dell'Europa civilizzata
E quella paura e il terrore della guerra
è stato il cemento anche della spinti europea è stato quello che ha spinto anche uomini come colpa
Che avevano vissuto la guerra a spingere in questa direzione il momento in cui significava la Germania pensate cosa sarebbe oggi l'Europa se la Germania si fosse dedicato fuori da un contesto europeo ricordiamoci che Case Berger la patria di Kant
La capitale della culturale della Prussia stagni Russia
Sta in quel pezzo di Russia che si incunea fra la Polonia la Lituania e cosa sarebbe oggi una Germania unificata senza un contesto diciamo di di pace eccetera
Ora è chiaro che l'Europa ha bisogno per essere forte di un nuovo disegno politico
E di una idea forte che sia utile sia percepita come tale dai propri cittadini e dal mondo
Questo disegno è possibile è legato al mondo appunto e legato alla difesa di quanto di più straordinario l'Europa ha prodotto in secoli di civilizzazione e insegue gli errori anche di guerre e di massacri di lotte fratricide
E che è il sistema di coesione sociale il welfare
Un sistema che e attenta alle ragioni dei deboli nella cultura europea non solo nella cultura della sinistra del centrosinistra
Cose che sono considerate accettabili in altre culture che ne so il fatto che ci siano negli Stati Uniti e decine di milioni di persone prive di assistenza sanitaria
O che ci siano due milioni e mezzo di carcerati è una cosa che da noi verrebbe ritenuta inaccettabile bene la difesa di questo sistema
Deve essere esplicitata e deve diventare anche una di un meccanismo che spinge l'Europa essere percepita come utile nel mondo
Io dico scherzando una specie di cura omeopatica contro il pensiero unico
Contro un'idea che si debba solo esportare un modello unificato che non si debba avere rispetto per le altre culture che non si debba avere rispetto per la dignità degli altri popoli e allora e mi avvio rapidamente a concludere anche noi
Dobbiamo essere molto più attenti e la Margherita per la sua cultura e i circoli per la loro struttura possono essere più attenti da questo punto di vista a problemi importanti come sono quelli dell'identità
Vedete
Un popolo senza identità delle comunità senza identità e più facile che siano preda anche del razzismo e della xenofobia che siano incapaci di aprirsi non ci si apre se non si è forti della propria cultura se non si è sicuri dei propri rapporti se non si è orgogliosi del proprio passato del proprio presente
Anche una parte del voto di destra di Europa è un voto che cerca risposta sicurezze è un voto che coinvolge aree deboli che non trovano più
Una risposta a queste sicure a queste queste insicurezze nell'assetto di valori che la sinistra centrosinistra ripropongono mi ha colpito fra le tante cose in questo periodo una l'episodio di Fortuyn
Questo politico olandese assassinato peraltro guardate non è privo di significato il fatto che Fortuyn poi nel suo testamento avesse detti esso di essere seppellito in Italia
L'Italia è percepita ancora nel mondo come un luogo in cui l'equilibrio la bellezza la cultura ne fanno una terra d'elezione di valori positivi non solo la terra della mafia l'illegalità ma anche la terra della qualità della vita italiana di tante cose positive dell'Italia prodotte bene
Fortune ad esempio non può a mio avviso essere considerato una destra classica
Per brevità più un solo esempio fortune difendeva i matrimoni tra gay
Non c'è nessuna destra in Europa che difende i matrimoni tra gay la verità è che Fortuyn prendeva quei voti sulla paura
Ma anche sulla difesa di un'identità olandese
Che l'identità in quel caso fortemente legata anche diritti civili a un modello di tolleranza un modello diciamo di civilizzazione diverso da quello di altri Paesi allora quello che voglio dire brevemente
è che noi dobbiamo essere anche non solo come profilo generale ma sul territorio i principali interpreti dell'identità positiva dell'Italia della qualità italiana
A volte scherzando mi sfottono per la mia propensione a mettere assieme prodotti tipici buona cucina patrimonio storico culturale paesaggio Bellezza Cultura
Ma io penso che questo insieme inscindibile che è l'Italia abbia una forza sociale civile e politica e anche economica sottovalutata perché la forza della nostra economia del mondo la forza degli stretti la forza della produzione italiana di qualità
è legata Hutter venga dobbiamo praticare di più l'innovazione tecnologica la ricerca scientifica ma legata alla difesa di questi valori di questa identità è solo un'Italia forte
Che difende questi principi che difende punto per punto comune per comune territorio per territorio le cose che l'hanno resa straordinaria
è in grado di essere credibile per i suoi concittadini e competitiva in un mondo globalizzato anzi di rispondere
A una globalizzazione senza regole senza qualità alla globalizzazione da McDonald con un'idea di globalizzazione in cui sono i diritti
E le speranze e le aspirazioni ad essere globalizzate ma si difendono i valori principi le storie che noi abbiamo oggi mentre noi siamo qui in questa sala accaldata
In dieci piccoli comuni italiani stavo scherzando prima con Marini perché uno uno uno di questi comuni vicino casa sua uno stupendo delizioso piccolo comune del Parco del Gran Sasso una delle migliaia di piccoli comuni italiani è una vecchia rocca mi dice
Ci sono i sindaci che fanno da Cicerone ai cittadini che vanno a vedere dei posti d'Italia apparentemente dimenticati ma che invece possono essere infiniti punti
In cui si difende sia l'identità dei cittadini si è anche la capacità del nostro Paese di proporsi come modello positivo al mondo
Altro che ci abbassa se mi è consentito una battuta difendiamo il sabato ma noi abbiamo delle cose che obiettivamente possono fornire annoia al mondo delle risorse straordinarie se io vi dicessi
Non so tutti abbiamo sentito parlare della spada nella roccia no grande Milito grandi firme ma l'unica Spada la roccia che esiste nel mondo in Italia
è il numero muscolo comune che si chiama Monticiano che sta in provincia di Siena dove ci sono due bellissimi edifici due chiese San Galgano siamo tutti e due San Galgano una è una chiesa scoperchiata sta se non descrivo il fallimento una guida turistica ma c'è una piccola chiesa romanica del dodicesimo secolo a pianta rotonda in cui c'è l'unica Spadaro cioè nella roccia che esiste nel mondo
è un posto dove questo cavaliere Galgano nel momento della conversione conficcò la spada e la spada è ancora lì
Se stessi in un altro paese del mondo troveremo dalla Vetta d'Italia Capo Passero le frecce che lo indicano in Italia non trascuriamo è un'esterofilia
è un'esterofilia inaccettabile e quando penso all'Ulivo e penso alla Margherita
E penso a ruolo positivo e forte che possono svolgere penso un ruolo in cui la difesa della persona come dice la Procacci
Dell'identità dei valori dell'orgoglio della nostra storia diventa un pezzo della modernità e diventa un pezzo della politica perché se la politica è separata da questo diventa una cosa astratta diventa un gioco per alchimisti ma non siamo alchimisti
Siamo gente che conosce le vostre terre le ama e le vuole migliori
Grazie mette
Vediamo i nostri lavori mi pare che siano state due giornate molto utili la prossima volta le faremo in una zona in una sala di fresca
Il prossimo appuntamento alla ripresa estiva
Alle giornate della Margherita e faremo Orvieto dall'undici al quindici settembre l'idea di creare anche in quella sede una mobilitazione che riguardi prima di tutti i circoli e quindi vi chiediamo tutti di essere presenti e di utilizzare anche i prossimi mesi
Pare crescere i vostri circoli
Con le attività con l'impegno con l'allargamento della base ma anche facendo nascere aiutando la nascita di altri circoli sono province che sono più avanti Province che stanno venendo con un passo più lento credo che l'impegno di tutti debba essere quello in autunno di avere già una Margherita ritiene concretizzando il lavoro di quest'anno vede questa mattina parlavamo del percorso
Straordinariamente positivo di quest'anno
Ecco io credo che
Sia stato merito degli elettori merito anche della volontà che Francesco ha messo in questo percorso io ricordo che la sera del tredici maggio
Gli ho telefonato prendevo per consolarlo
In realtà la la telefonata si è immediatamente trasformata dobbiamo mettersi immediatamente a lavorare per la Margherita
E da lunedì mattina abbiamo cominciato a lavorare per la Margherita quando ancora vivevano i risultati credo che se oggi siamo qua e per la straordinaria determinazione che le ha messe in questo percorso la prova regina
Vi ringrazio molto voglio ringraziare tutti voi che avete lavorato ad organizzare questa
Contro queste due giornate
Marina in particolare che ha fatto che ha preso a cuore
Grande
I da
Come sempre
Assieme a Franco a tutti coloro che in questi mesi stanno lavorando all'organizzazione la strutturazione del partito che è nato tra l'altro siccome qualcuno all'inizio della nostro processo aveva detto che la Margherita era nato un po'per una fusione fredda
Hai anche provveduto alle giuste condizioni climatiche
Gara firme un sentimento più più caloroso diciamo così
Ringrazio tutti voi perché ho ricevuto le poco note gli appunti riassuntivi
Dello svolgimento del dibattito che dimostra che c'è una grandissima voglia di crescere voglia di trovarsi di incontrarsi di parlarsi
E questa comporta
Sì è la determinazione a cui faceva riferimento adesso Dario
Si è anche una grande
Pazienza democratica diciamo di sonde due cose insieme
L'ascolto reciproco
E una visione molto chiara di quello che vogliamo fare
E credo noi abbiamo
E che rappresenta il migliore contributo
Chiediamo che daremo all'Ulivo
Prospettiva di fondo
Nella quale la Margherita nata s'inscrive
E per cui instancabilmente lavora e lavorerà
Sapendo di dover portare un proprio contributo
Che non è un contributo partigiano
è un contributo originale necessario
Innovativo
E volto a creare le condizioni per lavorare insieme con tutti i nostri partner i nostri alleati le altre forze che del centrosinistra
Fanno faranno parte
Ma questo è il nostro contributo cioè non ragionare per conto nostro ma dare il nostro contributo
Per una prospettiva comune
Non per segnalare le nostre differenze
Ah per costruire quello che serve per vincere
E si vince compattando i nostri e conquistando una parte rilevante di popolo italiano che è rimasta in mezzo che è andata dall'altra parte che è sempre combattuta che comunque in una politica che ricomincia daccapo ogni volta
Ha bisogno di risposte
Nuove
Ha problemi antichi ed ha bisogno di certezze solide di fronte alla società che cambia l'ho ricordato ancora nell'ultima riunione
Dell'assemblea federale
Una delle cose che più mi hanno colpito nella analisi della dinamica politica ed ebbe il consenso a livello internazionale quello che mi ha detto
Qualche settimana fa un autorevole esponente politico tedesco dieci anni fa in Germania i tre quarti dell'elettorato si dichiaravano pregiudizialmente socialdemocratico o democristiano
Interpellati dalla periodica ricerca che compiono le fondazioni dei partiti democratici tedeschi ogni dieci anni interpellati dieci anni dopo
Solo un quarto dei tedeschi in un sistema molto stabile si definisce
Preventivamente o socialdemocratico democristiano una cosa di enorme significato vuol dire che
Non cambiano le ragioni ispiratrici di fondo ma ad una società che si
Frammenta che si spezzetta che ha perso il cemento ideologico per certi versi questo positivo per altri indiscutibilmente determina dispersione di incertezza occorre dare delle risposte
Strategica
Identitarie sicuramente ma in senso nuovo
E capaci di affrontare i temi del nostro tempo essendo parte di un progetto che guarda al futuro
Da questo non si può sfuggire ho scritto con grande efficacia domenica scorsa Barbara Spinelli sulla Stampa quello che manca la politica italiana ma quello che manca la politica europea oggi è visione del futuro in fondo ce l'ha avuto L'Ulivo per una breve troppo breve stagione la metà degli anni novanta
Non c'è l'ala destra non va confuso e il la capacità di intercettare il vento dalla paura
Da parte della destra con una visione strategica era
Insidiosa ma significativa una visione strategica quella gli anni Ottanta di Reagan Thatcher non lo è quella dei Berlusconi di oggi quindi il nostro compito è un compito di medio termine
Perché deve concorrere ad aiutare a fornire gli orizzonti per le forze democratiche riformiste italiane per
Governare il futuro e dunque essere riconosciuti dal popolo dai cittadini non sempre tanto disponibili non sempre tanto propense a seguire la politica un'attenzione Italia sempre molto di più e in altre parti del mondo
Fornire ai cittadini una risposta che sia lo stesso tempo realistica credibile e visionario
E io vorrei sotto questo profilo intervenire sulla materie più scottante di oggi
E vorrei dedicare il mio intervento pressoché solo a questo e cioè la materia del lavoro
E la durissima difficile circostanza nella quale ci troviamo
Con la divisione tra le forze sindacali
E questa va in tutti i modi ricomposta si deve dare il contributo possibile perché si ricomponga
Tenendo fermi principi e lavorando per migliorare
La società e l'economia del nostro Paese per la nostra parte e allo stesso tempo evitare che questa stessa divisione si produca nella politica
è chiaro che questo stallo e determinato dalla povertà della proposta del Governo
Governo tenuto tutto bloccato per un anno su una impostazione tutta politico ideologico
Spostare l'equilibrio rapporti di forze a favore della Confindustria
Tagliare le unghie ai sindacati
A partire da questo
Qual è il contenuto riformatore dalla proposta del governo
Poverissima Cozza
Non solo perché si tocca l'articolo diciotto ci verrò tra breve
Ma perché
Gli ammortizzatori sociali sono inadeguati e convenzionali sapete che gli ammortizzatori sociali sono a risposta diciamo così le tutele che si debbono dare di fronte a crisi di fronte a situazioni di difficoltà perdita di lavoro
Nella l'impiego
Noi ieri già Tiziano Treu lo ha tratteggiato
Avanziamo una proposta
Nuova
E io so di trovare un terreno Fertile
Di disponibilità non solo da parte di Piero Fassino ne ha parlato ieri con voi dei DS direi complessivamente del centro sinistra e formalizzeremo le nostre proposte
In positivo nel corso di questa settimana
Ritengo che questa riflessione che faccio adesso
Va preciseremo anche con articolati legislativi nel corso dei prossimi giorni possa essere uno degli esempi però significativo di ciò che noi intendiamo per riformismo abbiamo usato l'espressione riformismo del futuro a Parma
Ciò che noi intendiamo per la sfida positiva del cambiamento cui i riformisti di oggi
Debbono legarsi
Noi pensiamo ad un grande impulso a favore delle nuove tutele
è una riforma del processo del lavoro perché
Io penso che non tutti voi che siete qua abbiate letto il programma la Margherita democrazia e libertà
è stato il frutto di un lavoro pazzesco molto complesso coordinato proprio a Tiziano Treu
E alla fine come tutti i lavori molto ricchi si tende a darle per scontati e invece il programma che abbiamo scritto che alla fine è stato approvato dal Congresso di Parma lineamenti ad esempio io vi invito andandola guardare nel sito Margherita on line nella politica attiva per il lavoro contiene veramente degli elementi di grande interesse e di grande novità
E assolutamente centrati anche sull'attualità politica
Parte da un'analisi la nostra proposta sul lavoro
Su quello che si chiamano parola inglese però è giusto Welfare le politiche attive per il lavoro
è un po'sì insomma un po'si accavallano un po'rilevano l'eredità del welfare come l'abbiamo conosciuto in particolare del ventesimo secolo
Nasce dalla necessità di impegnarci per la competitività e la forza del Paese
E sulla necessità di dare una risposta sociale che non comporti la sparizione delle tutele come pretenderebbe un liberismo selvaggio senza
Limiti e senza regole
Si parla giustamente delle paura della globalizzazione
Accettate un pronostico
In Europa nell'Europa continentale
Noi avremo negli anni prossimi due grandi timori due grandi paure profonde
Una è quella certamente legata alle migrazioni e alla percezione di perdita di identità anche soprattutto le classi più povere le classi più me meno provveduta dal punto di vista gli strumenti culturali avvertono hanno già avvertito ad avvertire hanno con con un cambiamento che continuerà e che va governato
Quindi paura è legata la globalizzazione le sue minacce e sui rischi
E all'emigrazione
L'altro grande filone
Sarà quello delle paure legate all'incertezza del futuro per il lavoro del personale
E delle famiglie
Perché
Sappiamo bene perdonatemi la banalità così come fino a dieci anni fa
Nessuno
Tra quindici i nostri figli
Aveva in un'altra idea iniziando un percorso di lavoro che non provarsi lavoro fisso per tutta la vita oggi sappiamo che quasi nessuno inizia un lavoro sapendo che sarà quello che lo accompagnerà per tutta la vita
E obiettivamente l'Italia ha avuto dei cambiamenti significativi durante
I governi del centrosinistra ma l'idea necessaria di fare le riforme sul lavoro a costo zero perché i conti pubblici erano quelli che erano
Rischia di aprire questa voragine di preoccupazione di paura cioè a dire siamo in un mercato del lavoro aperto
La maggioranza dei lavoratori in Italia non è più formata da lavoratori dipendenti come abbiamo conosciute
Nel passato ma allo stesso tempo
Qual è il nostro futuro
Alla mobilità che c'è sarò io capace di corrispondere con strumenti di formazione che durano per tutta la vita o no
Avrà una pensione
O i conti dell'INPS
Porteranno me
Ventenne di oggi a non averci alla pensione
Se rimango per strada
Ce l'avrà un'assistenza sanitaria decente
Avrò diritto alle prestazioni alte sul versante sanitario oppure soltanto ai l'emozione
La qualità
Delle politiche sociali di fronte a questa mobilizzazione la domanda del lavoro e quindi ad un'offerta che la segue tendenzialmente è guidata
O è subita
Questa è una paura profonda
E chi ha diciotto venti venticinque anni magari avendo condizioni di partenza buone vive con una sfida positiva a tanti altri nel Paese vivono e vivranno con paura con preoccupazione
Un'incertezza
Ed è un incertezza che pesa
è una paura che fa male
Perché quando tu di fondi in milioni di famiglie
Un dubbio profondo esistenziale
Questo fa male a tutto fa ma la convivenza
Fa male anche nei rapporti umani
E questo sarà se noi non accompagniamo un cambiamento solido serio credibile
Accanto alla secondamento delle necessarie mobilità
Fatto di tutele
Rischia rimarcare una presa una pesante involuzione e di farmaci e nel Paese una paura su cui anche qui potrà giocare efficacemente una nuova politica di conservatori di conservazione
Paolo Onofri un importante contributo che ha dato alla conferenza della Margherita e l'altro giorno sul lavoro ha fatto riflessione molto semplice l'aveva già sviluppata nelle settimane nei mesi scorsi
Analizzando proprio a differenza tra la crescita del nostro Paese caratteristica lo sviluppo economico italiano quella di altri negli altri paesi europei
Cioè l'Italia non ha avuto una crescita della domanda in Terna particolarmente diversa da quella dei principali Paesi europei
Nonostante abbia avuto fare una cura da cavallo lo sappiamo per aggiustare i contributi
L'Italia ha un contributo netto dall'estero al settore estero la crescita della ricchezza nazionale
Più basso rispetto agli altri paesi europei quindi nell'insieme nella media degli anni l'Italia una crescita inferiore
Possiamo essere indipendente indifferente a questo no
Perché alla lunga nostro Paese azzoppato
è un Paese che non cresce come gli altri potenzialmente perché ha delle condizioni sappiamo quali sono le condizioni
Anche demograficamente
La crisi del Mezzogiorno
I colli di bottiglia
Nel territorio differenze molto serie e in generale la natura della attitudinale esportazioni del nostro settore
Produttivo
Però il punto fondamentale l'Italia può accettare la prospettiva di a vere stabilmente una crescita più bassa degli altri paesi
Come noi da altri Paesi che vogliono essere guida a livello europeo no
Allo stesso tempo sopperire ha questo difetto di competitività
Scatenando una corsa a un liberismo senza frontiere senza garanzie porta i risultati e dicevo prima naturalmente Rio solo tratteggiati ma penso che tutti voi e siate consapevoli allora il problema per il nostro Paese
è quello di puntare certamente su flessibilità e mobilità perché questo è nella dinamica mondiale la dinamica internazionale ma garantire la qualità della convivenza anche qui giocando su un terreno nuovo
Non ripetere formule passato perché dico che una forma il passato anche la proposta e il Governo avanzato quando parla di ammortizzatori sociali perché semplicemente propone un incremento classico delle indennità di disoccupazione
Questo è l'unico ammortizzatore sociale su cui interviene interviene forse sulle collaborazioni
Continuate continuative
Coordinate continuate interviene forse su lavoro a tempo parziale lavoro interinale interviene forse sull'Emilio sui milioni di giovani e di lavoratori che si trovano fuori la dinamica del lavoro tutelato
E tuttavia
Di fronte a questo grande punto interrogativo
è dunque la proposta
Allo stesso tempo inadeguata vecchia
E noi dobbiamo prenderci la responsabilità di formulare uno scenario nuove abbiamo già fatto e abbiamo con grande pazienza guardate voglio sottolinearlo questo fatto sì che questa proposta sia di tutto il centrosinistra
Però forse abbiamo aspettato troppo nel senso che per ottenere il consenso di tutti i partiti del centrosinistra sulla proposta lo Statuto dei nuovi lavori alla fine son passati quattro cinque sei mesi
E anche questo ci deve far riflettere perché se avessimo potuto lanciare la proposta di innovazione
A tutela dei nuovi lavori
Prima
E il centrosinistra avesse recepita
Tutto il corso di queste discussioni queste polemiche di queste divisioni sarebbe stato forse diverso
Ecco perché nel momento in cui sembra che la situazione sia bloccata e lo è per molti versi non ci dobbiamo prende la responsabilità di tentare una strada nuova
Legata a questa politica lo Statuto dei nuovi lavori
Legata ad una impostazione per cui la formazione sia per tutta la vita legata ad un'impostazione per cui il Welfare sia attivo e cioè legato a prestazioni di servizi molto personalizzate
Noi ci consideriamo riformisti per davvero e su questo versante voglio confermare quello che abbiamo detto sin dall'inizio
Voi quando avremo un testo da votare in Parlamento sul tema lavoro valuteremo e sceglieremo lo sapete molto bene ma i punti sono chiare sono fissi ora c'è una parte del sindacato che siede a quattro tavoli di confronto Mezzogiorno fisco pensioni mercato del lavoro
La CGIL non siede al tavolo sul mercato del lavoro
Ci troviamo di fronte ad una proposta assolutamente deludente e inadeguata da parte del governo sia come impulso riformatore sia come risorse messe in campo alcuni dicono
L'intervento sull'articolo diciotto è modesto perché si propone di toccarne solo un aspetto parziale diciamo con molta chiarezza
No
Ovvero
Daremo il giudizio alla fine in base al testo che ci sarà portato in Parlamento dopo le battaglie e le trattative che nella loro libertà i sindacati stanno intraprendendo
Questo ci permette di riaffermare guardate lo dico anche ai fini nostri rapporti a livello locale
Di lì a fermare la differenza tra sindacato e forze politiche
Sì all'autonomia no al collateralismo sconfiggere la minaccia di far nascere da una parte un sindacato di sua Maestà
E dica sempre sì al governo contrapposto a un sindacato che di che anno per principio ad un confronto nel merito è una posizione delicata ma forte
Perché il Bilancio di anni di crescita
In questo percorso difficile che ha fatto uscire ripeto dal collateralismo cioè dal fatto che sindacato risponde il son partito un partito rispondenze o forse condizionato al sindacato ognuno deve avere la sua libertà e non dobbiamo in una strategia riformatrice
Nell'interesse del Paese Cetto
L'articolo diciotto assunto un valore politico simbolico e io confermo che la nostra linea resta di contrarietà a togliere diritti conquistati dal mondo del lavoro che rendano più facili i licenziamenti
Questo siamo chiari e coerente e resteremo coerente
Quindi le somme ripeto si tira un momento giusto ma la nostra linea e non ci spingerà mai a chiamare traditori quei sindacati che si siedono per fare un confronto al tavolo con le forze
Tra forze sociali e Governo
Per confrontarsi con la controparte ma siamo ben attente risultato finale effettivo e ci consideriamo la posizione di chi per davvero vuole lavorare per tentare di lasciare un ponte
Perché non si perda il bene prezioso
Dell'unità sindacale noi abbiamo a cuore e l'unità sindacale resti nel nostro Paese perché se siamo stati più forti negli ultimi mesi e perché il sindacato è stato unito
Non perché il sindacato si è ferito e la nostra funzione nella politica e di creare tutte le condizioni perché non si crei questa
Non si crei questa
Questo bivio questa spaccatura questa visione che nel momento in cui diventasse stabile e permanente
Badate nessuno potrebbe rallegrarsene né
Quelli che immagina un rapporto privilegiato governo né quelli che immagino rapporto
Di opposizione pregiudiziale perché la forza la rappresentanza di milioni la dei lavoratori sta nella intransigenza e nella capacità di ottenere risultati e il loro mestiere non è il nostro ma non è la politica dobbiamo metterci al servizio di una linea che è difficile guardate non è chiara
Che il nostro non solo nostro elettorato ma la grande maggioranza dei lavoratori alla lunga apprezzerà
Perché l'unico contributo importante a mio avviso che si può dare dobbiamo favorire che lo Silvia a nome di tutto il centrosinistra e qui viene quindi la riflessione indica
Ha problemi nuovi
Dare politiche nuove fatemi dire una sola cosa ancora
Prima di tratteggiare quella che la proposta che noi presenteremo nella settimana che viene
Vediamo da parte del governo il più triste ed è sbagliato
Dei ritorni al passato che viene annunciato
Cioè il governo torna dal Siviglia tutto contento perché avrebbe ottenuto bisogna vedere se davvero ha ottenuto di potere continuare con nuove politiche di disavanzi e di deficit pubblici senza affrontare i problemi strutturali del nostro Paese forse pensano di rifare quello che già ho fatto novantaquattro
Governare sfasciando i conti pubblici perché poi arriverà dopo un centrosinistra che dovrà rimetterli a posto noi diciamo con chiarezza al governo Berlusconi che i conti li vogliamo vedere molto bene
Anche perché se è vero ne parlavo prima con Enrico Letta che il disavanzo tendenziale dell'uno virgola cinque
Uno virgola cinque se loro sono stati autorizzati a a stare in questo limite più vicino no più prossimo dello zero virgola cinque come
E vuol dire che non è che hanno hanno più soldi da spendere hanno meno tagli da fare
Sentiamo che cosa ci diranno e sentiamo come intendono pochi annunciò di avere più risorse da mettere in campo la mia domanda è una sola le risorse pensano di metterle in campo come hanno fatto all'inizio di questa legislatura tagliando le tasse sulle donazioni e le successioni per le famiglie multi Elayne prese molti miliardari o per aumentare gli ammortizzatori sociali per chi ha un lavoro precario e per coloro che giustamente oggi chiedono più garanzie rispetto ai timori del futuro
Qua li metteremo a prova
E quale daremo dove rientreranno sì reputano di avere più risorse le risorse che si rendano eventualmente disponibili
Allora noi diciamo che al mondo in cui la mobilità e la flessibilità sono realtà nel cui nel quale sono realtà noi proporremo due strade parallele lo faremo con gli emendamenti che verranno discussi in Aula al Senato
Con
Un irrobustimento molto forte del pacchetto le nostre proposte
In commissione e in aula alla Camera dei deputati
Innanzitutto puntando su due terreni il primo è la riforma vera gli ammortizzatori sociali
Pensiamo che la riforma debba rivolgersi a tutti pensiamo cioè ad una riforma universalistica
La vera novità cui punta la Margherita deve puntare a mio avviso tutto l'Ulivo può puntare tutto l'Ulivo già indicato nella proposta la carta dei nuovi lavori preparata prequel Damato
E proprio quella di portare i trattamenti di disoccupazione e in generale tutto il sistema delle tutele
Nella direzione
Di tutti coloro che rischiano nella loro attività professionale e lavorativa
Non più soltanto rivolgerci dunque ad una per ad una parte della platea degli aventi diritto
Ma progressivamente con il lavoro che cambia spostare le tutele a favore dei nuovi lavori
La proposta tecnica solida seria non è qui certo momento
Per delineare la nei dettagli ma sapete che questo è stato fatto e costa
Costa
Costa caro e noi riteniamo che si tratti di una scelta doverosa
Stato anche quantificato l'onere di questo riordino delle tutele degli ammortizzatori sociali
Noi su questo faremo una battaglia in profondità nel Paese
E rivolgo l'invito di far bene in tutte le situazioni
Protagonisti non solo ambasciatori proprio ripeto per spostare avanti il terreno dell'iniziativa allo stesso tempo non siamo per fare delle riforme che non costano ma che semplificano il panorama che semplifica l'orizzonte che certamente
Sono positive per l'impresa e direi per la certezza nella vita dei lavoratori
Cioè la seconda iniziativa e noi proporremo e la riforma del processo del lavoro
Oggi
Quando ci si trova di fronte ad una decisione di licenziamento da parte di un'azienda
Quella procedura può durare anche cinque sei sette anni
Ci troviamo di fronte a situazioni nelle quali c'è la la vittoria in primo grado
La
Sua suo ribaltamento
In secondo grado può la Cassazione che magari cancella tutto e situazioni di precarietà di difficoltà Cetto per l'input per per il lavoratore ma anche per l'impresa e non sono degne di un Paese civile
Che si possono potrà protrarre per sei sette
E più anni
Quindi noi pensiamo che al sistema dell'impresa e del lavoro in Italia bisogna dare in questa fase storica una doppia risposta la prima una vera e propria rivoluzione nelle tutele per chi lavora
Dandole anche a coloro che sono al di fuori dei lavori tradizionali lavoro fisso tradizionale ma anche a tutto questo universo dei nuovi lavori atipici a tempo parziale
Delle collaborazioni con gli studi professionali e così via e allo stesso tempo rendere molto più semplice più sicuro più agile senza dare naturalmente il coltello dalla parte del manico
Al datore di lavoro che vuole liquidare un rapporto di lavoro ma mantenendo le garanzie ma tuttavia con una molto più semplice procedura che gradita all'impresa e soprattutto quelle medie perché da certezza nello svolgimento dei rapporti di lavoro è gradita per il lavoratore perché non ha da temere la facilità di licenziare prevista
Dare richiesta
Con l'abolizione dell'articolo diciotto permette cioè di spostare il terreno ad un miglioramento ad una semplificazione del sistema ad una razionalizzazione del sistema Tiziano Treu a elaborato un articolato estremamente puntuale
Sui termini per la impugnazione giudiziale sui termini più stretti e cogenti per gli atti del giudice la riduzione dei costi nelle more dei ricorsi il rafforzamento della conciliazione
E tutta una serie di altri passaggi concreti che vanno a mio avviso nella direzione giusta ecco quindi la nostra sfida rifiutiamo l'ideologia l'ideologizzazione che il Governo ha voluto dare a questa battaglia
E vogliamo parlare ai milioni di lavoratori del nostro Paese e alle decine di migliaia di impresa che non hanno capito il braccio di ferro sull'articolo diciotto e ne sono infastidite quelle medie perché ritrovano tensioni delle fabbriche che erano sparite da tantissimi anni e quelle piccole perché non hanno nulla da guadagnare da questo incredibile a braccio di ferro che provoca soltanto tensioni conflitti senza un cambiamento sostanziale
Del panorama ne vogliamo parlare
Al mondo del lavoro e vogliamo parlare al mondo dell'impresa che si prenda la sua responsabilità su questo deve esserci una sfida che non gli altri insieme con l'Ulivo ne sono convinto è fiducioso possiamo rilanciare rispetto allo stallo al blocco che come vedete alla fine da un mammut ha partorito un criceto altro che abbiamo avuto un anno di paralisi di scontro sociale e alla fine per avere che cosa andata va a vedere la proposta del governo
è veramente offensiva sul piano dei principi inutile sul piano dei risultati e l'Ulivo e per quanto ci riguarda non gli altri
Ci muoveremo sul terreno del vero riformismo
Allora ecco
Il tema nel quale come dicevo voluto riassumere il mio intervento concludo con
E vi prego di seguirlo cioè vi prego di seguire questa iniziativa nei giorni che vengono anche a livello locale anche favorendo dialoghi situazioni di confronto nelle situazioni
Presenti nel territorio
è mancata questa mattina alla nostra
Riunione all'intervento per un motivo tecnico di Aldo Bonomi non Paolo Bonomi che come è scritto lì sulla anche ha un altro nome è un'altra storia
Però c'è la trazione dei nomi dei nomi celebri una delle cose più divertenti che la mia giunta comunale di Roma per un assessore molto brava verde ambientalista che si chiama Loredana De Petris
E sì com'era adesso senatrice dell'Ulivo siccome lei era molto attiva il povero Agostino Depretis
Dei dei giornali nelle pagine politiche che citavano Giolitti
E De Pretis hanno cominciato a Schio e Giolitti De Petris per pene diciamo i nomi hanno anche posso dire un ingiusto trattamento azione attuale da però Aldo Bonomi una persona di di primo ordine ritroveremo in altri incontri avrei molto voluto che oggi lui svilupparsi ma ripeto per un motivo tecnico non ce l'ha fatta il suo ragionamento di fondo
La sua tesi di fondo è la politica nuova si distinguerà tra
Sorvola attori
E persone che operano nel territorio
I sorvolato ore non vanno molto lontana
Il senso dell'incontro dei circoli la Margherita è questa
è chiaro che la politica affidata grandi messaggi
In un tempo nel quale la politica
Si occupa fondamentalmente di alcuni grandi Accetti
O di scelte concrete minute senza avere più il cemento dell'ideologia
Come l'abbiamo conosciuto nel ventesimo secolo e i cittadini si occupano della politica e misura corrispondente poco
è chiaro che il momento mediatico importante
Però guardate fatemi dire
Questo governo
Incluse le decisioni che la Rai
Abbiamo capito
Apprezzo anche se non ha il coraggio di metterle nero su bianco
Di togliere di mezzo le voci che considera scomode perché parlano un linguaggio che non è il linguaggio che fa comodo al Presidente del Consiglio e i suoi accoliti
Una aspettato per dare una televisione pubblica che pensi di liquidare
Biagi
Santoro e le altre voci di libertà
Rappresenta una delle molte illusioni
E non voglio minimizzare la gravità e l'importanza di questo fatto
Però il nostro un popolo maturo
Se loro pensano dal potere in cui si trovano di addomesticare gli italiani
Di addormentarmi
E di non pagare il prezzo delle mancate realizzazioni rispetto alle promesse elettorali semplicemente presentandoci una televisione di ballerine
E di spettacolini di terz'ordine fanno in più grave sbaglio che possano immaginare perché il popolo italiano un popolo maturo
E il popolo italiano di fronte al conformismo inconcludente di questa destra si ribellerà e daranno in molta più forza molta più credibilità quindi vergognose pensano di cacciare via chi la pensa diversamente da loro ma questo si ritorcerà contro di loro contro di loro
Ma se questo è vero il mio ragionamento è molto semplice guardate la politica del futuro è una politica che certo è legata alcuni messaggi fondamentali
E la capacità di trasmetterle ma è legata alla
Senza il tedesco
Diciamo che questo è una frase Giannotta è fresco dato un contributo alla avanzava però
Se costa caro costa caro il punto è questo
Enza radicamento nel territorio noi non andiamo da nessuna parte
Non andiamo da nessuna parte danno il senso di dare vita
Al nostro partito strutturando nostro partito sui circoli e proprio nella differenza che dicevo prima con lo slogan tra sorvola tori e nuove modalità di partecipazione
è una fatica io vi dico che
Siamo pronti io per primo a tutti noi ad aiutare a sostenere un radicamento dei circoli come scommessa fondamentale per la nascita
Di democrazia libertà Marguerite
Non ve lo dico perché voi che siete quadre ringrazio avendo seguito una
Serie di lavori molto Denza molto ricca molto promettente avete dimostrato di crederci
Ma perché dobbiamo andare avanti con grande grinta e convinzione
Sperimentazione aperta
Debbono avere un tratto anche di originalità e di parzialità
Non debbono a mio avviso avere la pretesa di essere onnicomprensivi certo in un piccolo
Piccolissimo centro ha un senso il circolo come luogo di incontro di tutti ma io credo cresceranno dovranno crescere circoli tematici che dall'ambiente alle infrastrutture
Dalla ricerca scientifica all'innovazione tecnologica l'Europa le professioni la sicurezza
I diritti umani il lavoro
Il federalismo i temi sociali come gli anziani cittadini stranieri la sanità
Dio non contributo al nostro partito io dei dicevo prima Marina non ho deciso quale circolo iscrivermi e di assicuro che non aderirò al Circolo del collegio in cui sono stato letto mi spiace degli amici per per
Luciano gli amici del sesto collegio di Roma dove sono stato eletto deputato ma io vorrei scegliere il circolo cui aderire e magari sia in Valtellina
Ho in provincia di Crotone perché promuove un tema iniziativa politica nel quale mi riconosco al quale per quello che potrò cercherò di
Un contributo e credo che tutti i dirigenti de La Margherita possano e debbano fare questa scelta cioè di aiutare la crescita dei circoli apre
Verso lo sviluppo di iniziative territoriali ma anche tematiche in funzione la capacità di prendere iniziative politiche i circoli devono essere orig Nani anche dal punto di vista organizzativo avere la più grande apertura all'esterno lo avete detto in tanti ed è giusto
E debbono a mio avviso risponderà prescrive
La prima è quella della partecipazione democratica molto difficile
Eppure bisogna riuscirci ci si può riuscire
In un'età in cui tutta la politica fatica
Nel richiedere e ottenere partecipazione dei cittadini
Sappiamo che in Gran Bretagna sono stati contenti due mesi fa se votato per le amministrative
E hanno superato il trenta per cento
Di partecipazione l'hanno considerato un successo
Sappiamo che quasi quaranta per cento dei francesi non ha votato nel ballottaggio delle elezioni legislative sappiamo che stabilmente in tante democrazie pensiamo che l'americana vota
Più o meno cinquanta per cento sappiamo che nelle elezioni europee per la prima volta nel novantanove la media di partecipazione al voto in Europa è stata sotto il cinquanta per cento
Ma sappiamo ancora di più che la politica si sta riducendo in tante parti dell'Occidente democratico a campagna elettorale
E sappiamo che non ci piace
E sappiamo che se così fosse
Saremo noi perdemmo
Perché noi siamo quelli legati
Alle radici della democrazia ai valori della democrazia
E alla continuità nel mondo nuovo degli ideali che ci anima
E questo è compito del radicamento dalla presenza di una iniziativa lo ripeto da costruire la sfida la partecipazione democratica le risposte francamente sono molto legate anche all'esperienza guerre soldi circoli femminili di circoli ma non entro nel merito di circoli che hanno anche un contenuto i larghissimo coinvolgimento nella società
Vi prego dateci degli esempi di successo
Dateci delle prove che siano uno stimolo per noi e per tutti gli altri che nel territorio operano sia in piccolissimi comuni sia la metro
Sfida della partecipazione democratica sfida della
Mette Realacci la chiama biodiversità sì biodiversità politica nella Margherita
C'è però tra un attimo concludendo
Ovvero sia
Dobbiamo far sì che i circoli sono luogo in cui si incontrano espressione ed esperienze diverso
Sfida di una capacità di disordinare
Qualche volta la politica non è solo costruzione qualche volta la politica è anche mantenimento intenzione di un organismo collettivo
Perché la costruzione avvenga secondo linee di sviluppo creative
Secondo me i circoli debbono essere lo strumento attraverso il quale noi riscontriamo la trasformazione della nostra organizzazione del territorio in un apparato chiuso in se stesso e che non abbia un effettivo intreccio culture politiche anche questo a sfidare dipende moltissimo a lavoro che riuscirete affare dura e difficile lo so ma credo che esempio ragioniamoci costituendo anche e incontrandoci regione per regione o per macro aree dei Forum a favore dei circoli questo lavoro lo dobbiamo lo possiamo fare mi ricordava Donato Mosella
Fuori assumendomi anche l'andamento dei lavori che a partire dalla relazione introduttiva quella di Vassallo che ha messo in rilievo il successo de la Margherita
Perché percepita dall'elettorato come un soggetto politico nuovo e non semplicemente come la somma pur così preziosa
Dei partiti che vi sono confluiti ricordava che c'è stato pochi giorni fa
Tullo anni lo ha riferito l'Istituto Italiano per i disturbi filosofici di Napoli
Un la presentazione di un libro sul ruolo giocato dei cattolici democratici nell'unificazione europea e studiosi non tacciati di simpatia nei nostri confronti
Hanno dedicato in quell'occasione una notevolissima attenzione al fenomeno la Margherita
Riflettendo sul cammino dei cattolici democratici rilevando come la nascita della Margherita segni un vero e proprio momento di svolta non solo in questa vicenda ma anche in quella dei riformisti della sinistra e dell'esperienza politica italiana
Nel suo insieme credo che dobbiamo di questo essere consapevoli guardate il rischio che la Margherita
Se non si allarga
Un po'per la deriva dei continenti si restringano Chasse
An Briscoe permanente
O la Margherita cresce
O si restringe
C'è una possibilità di stazionarietà
Non so come la vogliamo chiamare c'è una legge della fisica o dell'aritmetica
è certamente una legge la politica
O noi manteniamo una capacità di freschezza di espansione
Di conquista di terreni nuovi
Ruggini soprattutto
Oppure
Ci noi stessi
Saranno legittimamente altre esperienze a conquistare le nuove aspettative
Ecco perché i circoli sono lo strumento
Con pazienza con fatica con grande determinazione e noi abbiamo scelto per armonizzare
Il momento del grande messaggio politico che c'è e ci sarà quello che è avvenuto nelle ultime settimane con la Margherita che si profila anche a livello internazionale
Con delle indicazioni nuove e coraggioso
Abdicano culture ed eredità ma tentano una sintesi nuova ed efficace
In dispensa quello che abbiamo fatto su alcuni grandi temi della società dell'economia
L'accenno che ho fatto oggi cui credo moltissimo sulle politiche del lavoro ci sarà continuerà noi profile Remo effettivamente come messaggio nazionale generale un riformismo nuovo nel nostro Paese
Ma
Se questo sarà soltanto un messaggio politicante
O mediatico o tutte e due
Margherita ricostruita inevitabilmente su se stesso
Quindi il senso dell'incontro di oggi
E quello di un processo che inizia
Di quelli che non vogliono sorvolare il territorio ma vogliono crescere nel territorio
Di quelli che sono consapevoli di avere ricevuto una grande fiducia il tredici maggio
Potenzialmente molto più grande
Non considerate quel risultato apparentemente ripetibile quattordici e mezzo per cento come un traguardo da conservare alziamo
Le mura difensive per difendere questo quattordici e mezzo per cento no sarebbe l'atteggiamento sbagliato sappiamo che lo dobbiamo contribuire al centrosinistra all'Ulivo perché torni maggioranza del Paese dobbiamo portare dentro il centrosinistra il messaggio
Del presente e del futuro per fare questo non basta Rutelli non bastano i dirigenti autorevoli sperimentati e capaci di cui dispone il nostro partito
Ci vuole una enorme crescita di classe dirigente
Crescita che è fatta anche di autonomia
Senza paura di discutere guardare non dobbiamo avere paura di discutere davvero
Anche qualche volta di litigare anche qualche volta di confrontare le diverse per poi fare una sintesi Max
Se non cresce un partito fatto di decine di migliaia di persone e organizzato in maniera innovative la società che cambia
Cambierà senza di noi
Invece non lo vogliamo cambiare orientare
Incontrandola ascoltandola
E formando quegli indirizzi e siano per davvero gli indirizzi del riformismo il futuro e che è un cammino nuovo ci portiamo dentro questo Kahn
Meno tutto l'orgoglio delle nostre tradizioni tutto e sarà bene che ci siano dei circoli che riflettano queste tradizioni che non saranno disperse ma e al futuro che dobbiamo guardare e dipende molto da voi quindi ciò che è duro dirlo alla vigilia la canzone ma la richiesta che noi facciamo Edi lavorare per costruire un partito nuovo che abbia nei circoli
Vida dicevo prima
Per radicamento e della partecipazione democratica la sfida dell'addio diversità in Terna al nostro partito e la capacità di disordinare
Il nostro partito perché esso sì adatti ai cambiamenti ma soprattutto sia in grado di determinarle perché questa è la sfida per cui è nata la Margherita sono certo questa la ragione per la quale vi siete sobbarcati due giorni di caldo ma
Due giorni interessanti che ci hanno fatto fare tutti insieme dei notevoli passi in avanti
Zavorra
Brava