"Un progetto un cammino" - Assemblea delle Regioni de I Democratici per l'Ulivo (presso l'Hotel Domus Pacis, via di Torre Rossa, 1 - 2 - 3 marzo 2002)

Sui lavori
Siamo anche
I migliori condizioni di spirito
Dato di grande successo della manifestazione di ieri
Mi diceva un attimo fa che la rincorsa sottovalutare la dimensione della partecipazione non è ancora finita accetti sono alcune agenzie di stampa alcune fonti di stampa secondo cui addirittura il questore avrebbe esagerato nel valutare al censimento venti mila pare che fosse un po'di me
Ma credo che questo non ska al fischio diciamo il il senso della
Grande prova di maturità politica e di combattività politica che il nostro Paese ha dato nel nella giornata di ieri
Ricominciamo la nostra discussione darei la parola di spirito
Che ci qui un attimo fa sul viso eccola benissimo mi raccomando dalle scale
Così l'attenzione
Difficile che potessi permettermi altro buongiorno a tutti
Innanzitutto devo confessare un imbarazzo con quale vocativo salutarvi care amiche e cari amici care compagne cari compagni
Intendiamoci è un imbarazzo gioioso perché riflette la ricchezza degli apporti di tutte le persone
Che hanno voluto in questi anni lavorare nel movimento dei democratici
E ancora di più questo imbarazzo mi auguro che cresca nella Margherita e più e più ancora nell'Ulivo
Chissà se qualche creativo saprà definire per noi un nome sintetico comune
Ho chiesto di potervi parlare dopo tanti interventi autorevoli ci hanno portato il punto di vista importantissimo dei politici di professione
Ma si parva licet offro alla discussione un'altra angolazione visiva quella della periferia
Sono assessore per i democratici in un Paese di venti mila abitanti valenza in provincia di Alessandria noto a metà degli anni novanta per essere stato il primo ad avere il quaranta per cento dei voti comunali per la lega
Valenze anche un distretto industriale di importanza internazionale per l'oreficeria ma con grandi insediamenti ma non con grandi insediamenti industriali bensì con mille trecento realtà artigianali
Nello stesso tempo c'è un ospedale che il Piano sanitario regionale elaborato dalla Giunta di centrodestra vuole chiudere nel due mila e i miei concittadini hanno scelto nello stesso momento e nella stessa cabina di dare adesione massiccia al centrodestra in Regione e di votare un sindaco DS bene e da questo osservatorio che mi domando perché abbiamo perso le elezioni
E mi domando ancora cosa fare per il futuro cosa può dare la periferia alla nostra leadership cosa ci attende la periferia dalla nostra leadership allora io penso che noi abbiamo perso perché abbiamo fatto solo una campagna contro proponendo obiettivi ideali sicuramente giusti ma lontani senza indicare invece obiettivi magari parziali intermedi ma concreti vicini a alla gente
Era evidente da subito che una campagna contro sarebbe stata troppo difficile perché alla fine suonava come una campagna contro le giuste speranze della gente le speranza che toccano la qualità alle qualità fondamentali della vita
Anche se non sappiamo che di sicuro la politica di Berlusconi quella non vedere realizzerà mai
Ma la gente alla fine cosa aveva capito aveva capito un milione di lire come minimo ai pensionati un milione di nuovi posti di lavoro perciò lavoro per i giovani e perciò la certezza del futuro lavorativo anche per i già occupati e non meno importante
C'era la promessa della defiscalizzazione agli industriali
Noi invece che avevamo proposto per restare ai problemi della mia realtà e i democratici non hanno saputo elaborare e proporre alcunché ad esempio per gli artigiani che pure sono una fetta importante
E e creativa dell'economia italiana
O addirittura nell'ansia di voler rassicurare sul diritto alla salute e all'assistenza sanitaria abbiamo sostenuto leggi Kabul liste come quella della Rosi Bindi che non solo ci alienato le simpatie dei medici ospedalieri della classe media in generale
Ma soprattutto ha dato il segno poco rassicurante
Della mortificazione dell'iniziativa privata né pensiamo che le leggi non debbano essere una delle opere così e elaborata come contenitori angusti dequalificare costringere i voti dei cittadini devono normare mettere ordine nell'interesse ma non mo'generale ma non mortificare le aspirazioni dei singoli
Ricercare da uno sparo da una parte gli spazi della libera espressione di ognuno contemporaneamente garantire alla collettività soprattutto nelle fasce più deboli
Elaborare leggi che abbiano a tutti pari opportunità
Allora cosa ci chiede la gente e come dobbiamo prete interiori prioritariamente lavorare a cosa
Allora rispetto a cosa non non mi dilungo però compenso che un metodo sia importante da indicare ed è quello di legare costantemente le questioni
Italiane alle questioni ai temi più generali e temi internazionali perché in fondo se non vogliamo fare l'Italietta del Cavaliere Silvio Banana è questo quello che ci aspetta
Allora chiaro che dobbiamo lavorare sui grandi temi della tensione morale e intellettuale di questi tempi però dobbiamo appunto sapere unire il piano internazionale e quell'interno piani che non possono essere disgiunti
Ad esempio penso ne faccio solo uno il e prioritario e non solo dalla prossima catastrofe lavorare sulla difesa del territorio e per la razionalizzazione del suo uso e questi sono temi che ad esempio si legano al trattato di Tokyo e molti temi dei verdi e dei no global temi ai quali la gente ha sempre più sensibile più attenta perché sta cominciando a capire che riguardano il il diritto alla salute riguardano l'organizzazione del lavoro riguardano una giustizia più grande una giustizia internazionale che va adesso al di là della voce
Del diritto delle sovranità nazionali e va invece con una norma avanti come diritto dell'umanità
Chiaramente dobbiamo lavorare sulla scuola le accenno solo alla giustizia i temi del lavoro
Il i temi della dell'inserimento del reinserimento delle donne nel nel mondo del lavoro
E questo credo che sia un un argomento molto sentito perché penso che il ci sia spazio effettivamente per lavoro delle donne ritornando a farle introdurre nel mondo del lavoro quando S hanno ormai finito gli obblighi adempiuto agli obblighi di crescita della famiglia questo potrebbe essere davvero un tema importante e originale che la Margherita potrebbe portare avanti
Ecco il la
Come come la Margherita dovrebbe lavorare per questo
Il tutti questi temi noi dovremmo affrontabili ora e subito senza attendere i quattro mesi prima delle prossime elezioni per affermarci ha costruito e slogan
Ciò di cui abbiamo bisogno è una leadership unitaria che si assuma fino in fondo gli oneri e gli onori delle scelte che elabori da subito una strategia politica chiara e comprensibile alla gente
Non abbiamo bisogno di enunciati generici e di dichiarazioni di principio abbiamo bisogno che la dirigenza proprio come se fossimo al governo ci dia indicazioni concreti
Cosa fare e come farlo
E nella Margherita abbiamo bisogno di creare un forte est
Una forte stabile e agile cinghia di trasmissione tra la periferia e la dirigenza cosa può offrire alla periferia
La periferia è sono io credo che siano gli occhi e le orecchie del partito
La periferia può dare il distillato degli umori della gente dei bisogni immediati e anche dei sogni e delle speranze della gente ogni persona porta il proprio particolare e le periferie sono le orecchie per captare i queste particole
Però queste poltroncine di realtà
Allora
La leadership per la nostra leadership chiediamo che possa elaborare una sintesi politica
Che sappia dare risposte come se fosse al governo che sappia pubblicizzare le nostre idee
Berlusconi sa fare di ogni piccolo atto di governo un grande evento mediatico il centrosinistra adesso è stato accusato di aver stabilizzato ora RAI TV e loro sappiamo benissimo non abbiamo saputo mettere in risalto nulla della nostra azione
A livello locale
Abbiamo bisogno che questa cinghia di trasmissione ci riporti in tempi brevi la sintesi politica e le relative proposte della dirigenza della Margherita
Abbiamo bisogno di una margherita dalle linee chiare discusse e condivise di cui la leadership si assuma unitariamente la piena responsabilità
Noi della periferia cosa offriamo noi riporteremo tra la gente e con lo stesso linguaggio con cui la gente parla Lele amore azioni politiche nazionali
Noi portatevi porteremo con autorevolezza e con semplicità
Il il linguaggio talvolta è difficile
O demagogico oculista della politica
Noi potremo di nuovo parlare a tutte quelle persone sono tante che in questi anni ci si sono avvicinate poi si sono allontanate denuncia perché non ha abbiamo saputo fornire risposte credibili risposta che possano viaggiare con le gambe della gente e che parlino nello stesso tempo alla passione e all'intelligenza
In estrema sintesi credo che abbiamo bisogno di un partito
Di un partito che si se che si sappia dare gli strumenti agili ed efficienti berbera funzionale beninteso un partito che non diventi il monumento di se stesso ma che sia pronto a cedere ogni sovranità nel momento in cui sarà realizzata la confluenza nell'uditivo
Quindi da oggi non Nostalgia ma un affettuoso ricordo per il movimento dell'Asinello
Che ha tirato fin qui il carrettino dei nostri desideri di un mondo nuovo di un modo nuovo di fare politica e in fondo di essere di essere persona grazie
Grazie la parola Brandi intanto che Brandi raggiunge il microfono vorrei pregare Albertina Soliani
Di raggiungerci alla presidente ma non tanto e non solo perché è una signora e quindi l'ottemperanza al mandato per l'assemblea quanto perché il candidato dell'Ulivo e non solo nelle prossime elezioni amministrative
Brava
Forza
Sono Fabio Brandi punto vengo da Livorno
Di uno dei il più bel film di fantascienza della storia del cinema Blade Runner c'è una bellissima scena finale nella quale un androide più forti
Il più coraggioso ormai in fin di vita dialoga con il suo carnefice il cacciatore di androidi interpretato da un giorno da un giovane Harrison Ford
E più o meno dice questa frase
Ho visto cose che voi umani neanche riuscì Vieste ad immaginare la bellissima scena di una grande intensità ebbene
In questi tre anni dentro i Democratici per lo meno in Toscana ho visto cose allucinanti quasi come quella androide e non penso
Di essere l'unico quindi però
Non siamo qui per scegliere definitivamente per sciogliere definitivamente il movimento o il partito che sia e questa iniziativa anche per esigenze di copione di sceneggiature è uno di quelli che deve finire si dice in Toscana tarallucci e vino e va bene visto anche Casini e le divisioni che sta vivendo il centro sinistra
Ma scusatemi tanto sono un livornese qualcuno riconosce la bocca chiusa completamente non riesco a Termini
Quindi alcune rilevazioni critiche un minimo i democratici sono nati in malo modo secondo me con metodi ben poco democratici
Io mi ritengo un ulivista doc nella mia città ho fondato e coordinato prima un Comitato Prodi nel novantacinque
E poi un comitato per l'Ulivo all'in uso a Livorno ne esistevano due che poi si sono integrati riuscivano a coinvolgere alle proprie iniziative molte persone avevano seguito e credito
Nel novantanove quando sono nati i democratici
A Livorno ci siamo trovati di fronte a due giovani ragazzi che da soli rappresentavano il movimento di Di Pietro ad un ultrasettantenne che da solo rappresentava il movimento di Maccanico
E a un assessore che come poco seguito rappresentava il movimento delle Shetty delle cento città e scusatemi la polemica io non ho mai capito che cosa
è stato il momento delle cento città ma non ho ancora capito
Morale noi del movimento dell'Ulivo a mani basse avremmo potuto vincere qualsiasi assemblea costitutiva e di realtà ci siamo trovati isolati perché valeva esclusivamente la logica delle componenti
Loro mi dispiace dire loro ma erano loro perché qualcosa di diverso da noi in quel contesto loro che erano pochi e coalizzati contavano tre
E noi che eravamo tanti comunque contavamo uno e con questa logica abbiamo dovuto ingoiare tanti di quegli ospiti Castalia raccontare i tutti ne verrebbe fuori un'antologia
Non penso che questo sia accaduto solo a Livorno
Questo errore iniziale è stato la causa originale di molti mali presenti nel nostro mai disciolto movimento
Un altro fenomeno decisamente negativo è stato lo strapotere che hanno assunto gli amministratori e rappresentanti istituzionali
Noi dovevamo rappresentare il cosiddetto nuovo che avanza
Io mi domando in quale altro partito della nostra ecco coalizioni che paradossalmente per noi insomma rappresentano il vecchio che indietreggia i coordinatori sono assessori e le principali responsabilità politiche sono il loro umano
Non so in altre regioni ma in Toscana ne democratici questo è successo e commercio di che il Comintern di staliniana memoria diventa una bazzecola ve lo garantisco
Se vogliamo realizzare una margherita
Che parta bene queste cose vanno banditi coloro che ne sono stati i principali promotori a mio avviso devono essere ridimensionati politicamente e costretti ovviamente dalle regole
Ovviamente dalle regole a stare umilmente al loro posto
Un altro aspetto è vero che un Assessore scelto dal sindaco o dal presidente della Provincia ma non per grazia ricevuta ma anche perché è sostenuto da un movimento o da un partito di riferimento
è vero è vero che i consiglieri comunali e provinciali sono stati eletti dal popolo
Ma anche loro non è per grazia ricevuta che si sono trovati inseriti in una lista quindi assessori consiglieri pur nell'allora lei lei legittima autonomia
Hanno l'obbligo morale e democratico di rispondere anche a loro partiti e movimenti
E con le dovute dovute differenze con il giusto pragmatismo è bene che non assumendo ruoli fondamentali nella direzione politica che dovrebbe rimanere prevalentemente distinta
Il ventidue nascerà finalmente la Margherita
Il nostro primo obiettivo dovrà essere quello di passare da una falda la fase del consenso che i cittadini ci hanno inaspettatamente diciamolo dato alla fase dell'adesione salvo ritrovarci di nuovo un piccolo partitino
E riuscire in questi per riuscire in questo è necessario un progetto forte e ciò lo ritroviamo nella volontà di rilanciare con forza il progetto dell'Ulivo o di come decideremo di chiamarlo in futuro
Non credo nella strategia di un centrosinistra due gambe che magari si cannibalizza lo tra di loro non ritengo vincenti e un progetto del genere
Dalla crisi dei DS dalle spinte che vengano dalla società civile che lo vogliamo rappresentare mi sembra che siano mature le condizioni per costruire la casa comune di tutti i riformisti
Un progetto che oltre ad avere le gambe anche un sedere noi gambe senza un sedere non vanno molto lontani
E da allora via subito alla Costituente dell'Ulivo che da anni si dice d'erba
Diventare una federazione di partiti alla quale concedere grosse quote di sovranità e a parer mio questo dovrà essere il primo passo verso questo è un mio con la mia aspirazione con quella di altri
Non può il verso la costruzione del Partito Democratico
Chi ci sta in questo processo ci sta chi non ci sta
Arrivederci alle prossime elezioni durante le quali potremmo fare accordi elettorale
Ci sono nel centrosinistra partitini ormai ridotti a percentuali da prefisso telefonico
Che hanno tutto l'interesse a far fallire il progetto ulivista e a perpetuare l'indecoroso e masochistico tavolo del centrosinistra con i segretari di una ventina di partiti i partiti E.T. e partitini
Concludendo
Auguro alla Margherita della quale ormai da tempo sento di far parte un brillante futuro
è un auspicio coloro che hanno palesemente usato i democratici solo per carriere politiche e personali spero proprio divide non ritrovarmi con cariche di rilievo nel nuovo partito se ciò accadesse
Se ciò accadesse sarebbe veramente un guaio per la Margherita ed anche per me molti colpi e molti come me che rischierebbero di ritrovarsi a fare utili ma patetici girotondi intorno ai palazzi di turno grazie
Bene sia di spirito che Brando essi sono abbastanza contenuti chiedere di continuare in questo sforzo e possibilmente migliorare Donato Mosella
Buongiorno tutte
Ma sono molto molto lieto di prendere la parola in questa Assemblea dicevo
Abbiamo superato l'attenzione ieri che un po'si era accumulata anche per l'emozione che questa Assemblea ha vissuto
Io credo che questo tempo che abbiamo trascorso
Questi in questi anni
Anche brevi della nostra storia sono stati collante molto idoneo
Dicevo con gli amici che l'aria che respiriamo l'aria che si respira più l'aria di un'Assemblea di un movimento di un di un'associazione che non
Di un partito politico
è una la nostra un'esperienza unica e singolare a quanti affermano che i democratici hanno una piccola storia mi sento di rispondere che anche se piccola una storia ricca intensa frutto di tante individualità di tante storie ma anche di di tante esperienze di tanti laboratori l'Ulivo Centocittà
Rispetto ai quali io personalmente mi trovo in piena sintonia nasco con un comitato degli sportivi per Prodi a livello nazionale poi mi sono ritrovato proprio nei due immensi in cui la bassa cucina della politica
Stava creando le difficoltà che poi sono emerse intorno a Romano Prodi proprio in quei due mesi è nata Centocittà
Che mirava sostanzialmente a mettere insieme la parte più viva del tessuto politico e sociale del Paese i sindaci che erano la novità in assoluto perché grazie alla legge che gli consentiva di governare cominciavano a fare un gran bene nelle città italiane e le associazioni movimenti e i gruppi che erano stanchi di stare rinchiusi nel frammento della loro particolare storia
Associativa e volevano cominciare a dare un contributo a quella che era la politica di quel tempo era stata un po'il clima sicuramente di difficoltà che nasceva intorno a Romano Prodi che aveva spinto alcuni alcune persone sindaci di città presidenti di associazioni
Rutelli Cacciari Fistarol Paolo Gentiloni
Ermete Realacci io stesso allora ero presidente del Centro sportivo italiano
A mettersi insieme a dire vediamo se riusciamo a risvegliare nel Paese alcune forze che possano alzare la testa e non consentire che ancora una volta si consumi un atto non proficuo per il futuro del nostro Paese poi si è verificata la storia che tutti conosciamo e anche le difficoltà alle quali siamo andati incontro questo non toglie nulla ai sentimenti
Di rinnovare la politica di rimuovere di rinnovare le alleanze di portare in un grande condominio come diceva
Arturo Parisi qualche mese fa in un grande condominio le forze migliori del centro sinistra ci sono individualità che hanno saputo raccogliere le istanze più genuine che dal basso della società hanno chiesto di essere rappresentate
Facciamo in modo di non sciuparlo di coltivare questo dialogo anche a volte difficile perché io mi rendo conto che chi è preso
Dal proprio frammento dalla propria storia associativa fa fatica a vedere nella politica una frontiera necessaria per vincere delle resistenze e per creare delle opportunità
Di crescita per il Paese quindi io credo che oggi spetta a noi la pazienza anche la perseveranza di lavorare in questa direzione e di mantenere costante questo dialogo con una base variegata e con dei mondi vitali che sono anche un po'il concime della nostra esperienza
Mentre ci avviamo su questa nuova strada che l'iconografia che c'è stata proposta credo la simboleggia anche in maniera molto semplice in maniera molto essenziale
In riferimento proprio a questo stile della semplicità che caratterizza questo nostro fermento
Io dico con la forza stessa dei simboli che in questa iconografia sono rappresentati vale la pena di fare memoria e quindi appuntare le cose da portare in questa nuova straordinaria avventura
Ciascuno di noi in questi giorni ho ascoltato il dibattito con molta con molta attenzione
Ciascuno di noi affatto
In questi giorni ha dato il proprio contributo mettendo in quella Bisazza che Franco Monaco in apertura c'aveva indicato da tenere leggera mettendo diversi ingredienti che possono caratterizzare la nostra storia futura
Io sostanzialmente appuntavo alcune cose da mettere in questa Bisaccia leggera
Io dico la fedeltà alle ragioni originario per cui ci siamo incontrati riconosciuti e messi assieme ne abbiamo avuto pochi elementi di fondo nel ritrovarci all'interno della vicenda dei democratici sono gli stessi elementi che ci portano nella vicenda della Margherita
L'orgoglio anche di aver saputo indicare agli italiani
I leader diciamo che hanno saputo vincere le battaglie elettorali l'abbiamo fatto prima con Romano Prodi lo abbiamo fatto poi con Francesco Rutelli questa è un orgoglio che ci deve oggi sostenere nel dire che abbiamo avuto veramente la vista lunga anche nella scelta non casuale non sono mai casuale queste scelte di questa di questa portata ma anche oggi avere la capacità di difenderli
Uno in Europa per la grande impresa che sta per iniziare con la convenzione e uno in Italia
Ieri
Mi sono molto emozionato sia in questa in questa sala con l'arrivo di Arturo ma anche stando lì ai piedi del palco ad aspettare
L'epilogo di quella manifestazione nessuno di noi si può nascondere che era per Francesco Rutelli una prova importante difficile perché nessuno poteva immaginare quali dinamiche erano scattate in queste settimane affinché qualcuno provasse a dare una spallata
A Francesco
Per cose sono andate bene perché la gente io credo la stragrande maggioranza delle persone che ieri affollavano la piazza riconosce a Francesco di averci veramente Praga dati in un momento importante pur nella sconfitta elettorale ha raccolto un consenso di base molto molto forte
Ma
Ma dobbiamo dire anche che lui è stato molto bravo
A vincere in queste settimane la tentazione di reagire in maniera forte e ce n'erano tutti i motivi per reagire in maniera forte con pazienza a rimettersi
In discussione
E a comprendere le ragioni vere che stanno alla base di queste difficoltà e credo che in quelle poche parole che ieri ha proposto alla piazza
C'erano tutti questi elementi allora la sana ambizione di conquistare alla nostra causa alle nostre ragioni pezzi sempre più larghi della società italiana
Facendo leva sulla freschezza della nostra giovane storia
è una ricchezza vedete non avere alle spalle tanti e complessi percorsi ma tante storie ricche sul piano individuale ma anche sulla fedeltà quei principi di partecipazione che le logiche antiche della politica non devono sacrificare io l'ho sentito evocare molto in questi giorni
Dare spazio alla partecipazione nella nuova Margherita che andiamo a costruire conquistare i giovani alla passione
In molti interventi in questa sala è stata rappresentata alla passione genuina per la politica aiutandoli a trasferire le sane energie che spesso riversano nella protesta
In un impegno teso a migliorare gli strumenti di partecipazione
Accettando la sfida e spesso anche i rischi di questo incontro
Al Forum Sociale di Porto Alegre dove mi sono recato in rappresentanza
Del nostro gruppo parlamentare insieme a Roberto Giachetti ne abbiamo vissuto un'esperienza interessante che ci lascia molto riflettere sulla realtà internazionale ma anche sulla realtà italiana
Una realtà molto variegata molto complessa rispetto alle quali anche leggendo le pagine dei giornali di questa mattina noi non dobbiamo indietreggiare vedete
Dei giovani che scendono in piazza e che protestano anche in forme violente si nascondono tante realtà vite
Che sono contro la violenza che vogliono partecipare vogliono dibattere con quell'entusiasmo giovanile ma anche con quella forza che li spinge a risolvere i problemi concreti noi
Abbiamo vissuto alcuni momenti
Critici a Porto Alegre anche di protesta proprio organizzati dai Casarin ed altri da altri gruppi italiani che hanno colto anche quell'occasione che era un'occasione pacifica pensate che a Porto Alegre erano presenti migliaia di Black blocca e non c'è stata una azione una di violenza a dimostrazione che il clima
No organizzativo di Porto Alegre grazie anche ai promotori agli organizzatori era un clima di grande impegno di grande dibattito di grande confronto ma dove la violenza era stata tenuta debitamente a distanza e invece è stato proprio il gruppo italiano ad occupare la sala del Forum dei parlamentari
Per per oltre quaranta minuti scaricando improperi sottolineando anche la presenza di alcuni di noi in maniera veramente impropri abbiamo avuto le scuse di tutte le delegazioni internazionali anche il rammarico di una cosa che proprio non si capiva in che contesto si muoveva
Erano lì per dimostrare che con la forza con la violenza si riescono ad ottenere dei risultati ma noi proprio in quei momenti abbiamo raccolto da parte anche di moltissimi italiani non solo rappresentanti dell'associazionismo cattolico presente a Porto Alegre ma anche di tantissime realtà laiche impegnato in prima linea e che contano molto di più di quei gruppi di facinorosi che a mano protestare in forme violente abbiamo raccolto veramente delle istanze di partecipazione di desiderio di confrontarsi certo e gente che è molto diffidente
Vuole cose vere concrete vuole sentire il polso di una realtà che dà risposte significative e quindi bisogna farlo con grande delicatezza quindi le novità di Porto Alegre sono che non solo distruggere ma costruire concretamente un incontro nelle differenze c'era il mondo me
Dicevo ad alcuni amici tornando ho rivisto in certi momenti gli spettacoli della Giornata Mondiale della Gioventù dove giovani di diversa cultura di diversa sensibilità uniti nella fede
Si ritrovavano e si riconoscevano ecco quello che era preoccupante era che in cattedra
In quella forma di Porto Alegre c'erano tanti personaggi strani ma i giovani avevano la stessa freschezza avevano la stessa disponibilità la stessa voglia di ritrovarsi di scambiarsi a dimettersi in Rete in comunicazione
Un desiderio straordinario che è tipico dei giovani e sui quali noi dobbiamo poter lavorare giovani che ne movimenti trovano uno spazio di dialogo e di azione
Nel vuoto che spesso anche noi della politica lasciamo gruppi e organizzazioni che con grande competenza si sono seduti ai tavoli di lavoro ai workshop hanno partecipato portando dei contributi straordinari in invito noi stiamo preparando dei materiali adesso da mettere in rete proprio per cogliere le sensibilità anche molto concrete
Di alcuni gruppi di studio e di lavoro che propongono temi di grande attualità anche per il nostro paese allora lo spazio per la politica anche rispetto a questi giovani
In America latina in Francia e in altri Paesi e già viva la cooperazione tra i movimenti e le istituzioni
Solo alcuni rifiutano il dialogo con le istituzioni altri lo cercano per dare concretezza politica alle proprie proposte hanno già questa sensibilità che non non c'è solo lo scontro
No ma c'è la possibilità di dialogare con le istituzioni perché un progetto che sta a cuore
Può trovare realizzazione attraverso il riconoscimento di una legge attraverso un finanziamento attraverso proprio la possibilità dimettersi insieme lavorare in Italia necessità trovare la strada per il dialogo alcuni gruppi hanno elaborato proposte concrete ed è possibile stringere relazioni costruttive con loro cercano interlocutori
Credibili
E coerenti
Il nostro ruolo di parlamentari diceva la dichiarazione finale e di sostenere l'azione dei sindacati e delle associazioni con finalità sociali democratiche e ambientali
Che si impegnano insieme per mettere in atto alternative all'ordine neo liberale
Il nostro ruolo e di agire costantemente al fianco delle organizzazioni per le quali loro combattono trovando veramente una traduzione legislativa
Allora l'azione della Margherita e concludo in tutto questo e mettere per noi l'uomo al centro di ogni azione politica
Che deve tradursi in un progetto articolato e concreto che sappia rispondere alle presidente alla pressante richiesta di democrazia di libertà di giustizia di partecipazione che proviene dalla società civile
Ma presentano un forte impegno in questo senso alcune iniziative che non stiamo realizzando e che io voglio solo accennare
La prima Francesco Rutelli ha incontrato recentemente in una riunione che è stata tra le più belle che abbiamo realizzato negli ultimi tempi un buon gruppo
Un buon gruppo di rappresentanti di associazioni che sta sensibilizzando per lavorare sui temi della globalizzazione c'è stato una partecipazione straordinaria tenta un incontro di studio molto significativo che ci lascia ben sperare per l'immediato futuro
Il secondo tema e il tema dei circoli Marina Magistrelli l'ho già la già tracciato molto bene nelle prossime settimane
Gli verrà annunciata la mille circoli una grande iniziativa che porterà Francesco Rutelli anche tutti i leader della Margherita ad attraversare tutto il territorio nazionale
Abbiamo ormai le settimane contate dobbiamo arrivare a mille circoli costituiti cioè mille realtà che esprimono e rappresentano il bisogno di partecipazione volevo solo dirvi che tornando a casa magari da questa sala possono nascere decine centinaia
Di circoli che ci aiuteranno in questo grande lavoro di rappresentanza di partecipazione grazie
Pronto però la parola Carlotta Tara
Sono Carlo Tatarano vengo dalla Puglia faccia parte del coordinamento regionale della Puglia
Sinceramente io avevo preparato un intervento ieri e quindi contavo di inserirmi in quel determinato con testo oggi mi trovo ma lo sono eccome ogni buon politico io non sono un politico di professione ma bisogna prendere anche questa lezione un buon politico deve anche saper aggiornare i propri punti di vista i propri angoli visuali a seconda di come si svolgono i fatti
E i fatti sono stati alluvionali diciamo da ieri ad oggi
Gli interventi diciamo che hanno un po'affrontato tutti i problemi e soprattutto il grande entusiasmo che ci è stato trasmesso da quella manifestazione di ieri forze rende qualunque intervento di oggi dopo una sorta di piatto di cipolle che si voglio fruire dopo aver gustato un ottimo tiramisù
Beh è comunque io ecco voglio ridurre a pochi passaggi questo mio intervento le analisi le analisi credo che siano stati una sorta di di condanna biblica che diciamo affligge la sinistra il centrosinistra però qualcuna bisogna farla che cosa siamo noi io non lo so che cosa consegnerà alla storia il movimento dei democratici io so quello che ho vissuto in questo movimento come ho vissuto questo movimento
Ebbene io cercando forzatamente anche vie arrivare ad una reductio ad unum nelle definizioni che in genere gli storici di cui in genere gli storici sono maestri io direi che forse i democratici come il movimento per l'Ulivo dal quale io provengo ha rappresentato una interpretazione forze iniziale e neo azionista del Grande Progetto del compromesso storico di Berlinguer e di Aldo Moro
Io credo che noi a questo vecchio Progetto abbiamo aggiunto un'attenzione nuova un'attenzione che era propria di una avanguardia
Di intellettuali di persone impegnate di chi riteneva che la tensione etica morale fosse il lievito della politica però poi noi ci siamo avvitati in una sorta di ricerca della definizione del centrosinistra dei metodi delle strategie centrosinistra col trattino ve lo ricordate il centrosinistra senza trattino per noi non possiamo ne consegnare alla storia questo nel rivolgerci alle nuove generazioni parlando soltanto di questo
Ecco il nostro sforzo noi siamo portatori di una cultura che quella cultura della moderazione che cosa ben diversa dal moderatismo io rifiuterò sempre quel ruolo che qualcuno ha voluto assegnarci di gamba moderata
Del centro sinistra di chi cioè e debba fare il lavoro tra virgolette sporco di recuperare anche un centro ondivago un centro che non è quello dei dice degli elettori ma è un centro a volte molte volte rappresentato da personaggi politici che nulla hanno a che vedere con il nostro progetto
E allora
Rivendichiamo questo nostro ruolo questo nostro nuovo dobbiamo portare avanti anche all'interno della Margherita ed io ho difficoltà a discutere con i miei figli guardate perché i miei figli vogliono sentirsi dire qualcosa di più concreto
E solo alla fine di questo nostro congresso noi abbiamo incominciato a sentire parlare
Dell'articolo trentotto del dell'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
Abbiamo incominciato a sentire parlare della politica fiscale
Io ritengo che i due siano gli interventi legislativi fortemente caratterizzati dal punto di vista ideologico di questo governo uno e quello dell'articolo diciotto di lavoratori
E l'altro
E quello Dellai elimina della soppressione dell'imposta di successione e delle donazioni guardate non mi interessa quale sia il significato economico finanziario di quel mai il significato fortemente ideologico noi rifiutiamo le connotazioni Cologgi deve ma non possiamo essere supini
A dei provvedimenti che invece affermano la propria ideologi cita l'imposta di successione che si anche simbolica ma è un'imposta che tende a colpire l'accumulazione quando l'accumulazione supera determinati limiti è un ritorno e un prelievo che la società ha il dovere di compiere se vuole svolgere un un ruolo di redistribuzione il problema nostro
Il problema nostro sapete quale e questo è il problema nostro amici miei
Berlusconi Steve dalla sinistra in piazza
Noi facciamo la manifestazione ebbene Berlusconi che ci sfida e allora quando si parla della eliminazione dell'imposta di successione si parla dell'eliminazione dell'odiosa imposta di successione
Coinvolgendo quasi un transfert anche il cittadino
Che non ha capito bene che noi imposta di successione l'abbiamo eliminata fino a qui quell'accumulazione rientrava in un concetto di tollerabilità fino a trecentocinquanta milioni ma quando quell'accumulazione diventa tale da consolidare delle posizioni all'infinito perché è così che succederà nell'accordo di tre quattro cinque generazioni quell'accumulazione
Alimenterà spessa e come si può accettare da un punto di Ovidio da un punto di vista ideologico una cosa del genere e come si può accettare
Che Berlusconi venga e parli di libertà di assumere parlando invece di libertà di licenziamento
Quei su questo piano noi abbiamo il dovere e la difficoltà di confrontarci perché noi continueremo a parlare di tutela del posto di lavoro
Ma poi non riusciremo a far passare un'idea che sia valida per tutti che riesca a qualche riesca a coinvolgere tutti e questa la grande responsabilità della nostra classe dirigente io ripeto non sono un politico di professione e ho l'umiltà di non crocifiggere nessuno amici miei
Perché il Moretti Isma'e forza la scelta più facile che si possa fare
Ma noi oggi siamo classe dirigente e l'abbiamo le stesse responsabilità di chi siede dietro quel tavolo
Abbiamo l'obbligo di partecipare collabora attivamente a questa vicenda abbiamo l'obbligo di portare all'interno della Margherita e all'interno di quel centrosinistra che noi vogliamo allargare questi i nostri valori
Questo mostrano un modo di fare politica senza sentirci dei sovversivi se andiamo a parlare anche di questi problemi dei lavoratori dei giovani delle donne dei più deboli di chi noi intendiamo rappresentare
Elio Rostagno
Si prepari Fistarol
Buongiorno Mizzi bene ieri è stata una bellissima manifestazione non tutto è stato perfetto ma sicuramente sì ha fatto capire che non servono tre o quattro generazioni perché si possa tornare a vincere
Cioè ci ha fatto capire che se
Sì ha fatto capire che c'è una forza dietro di noi grazie al seme una forza di
Che viceversa non sono recepiti sono messaggi troppo cerebrali finalizzati ai tempi in cui la politica si faceva col proporzionale e i giochi erano fatti prima e non dopo
Io sono uno degli elettori di Paolo Gentiloni siamo anche in buonissimi rapporti
Lo prego di scusarmi perché so che è una parte della critiche che sta facendo attiene direttamente lui ma se non ci si dice le cose tra amici no se non le si dice tra amici
Tramite sì bisogna dire che il manifesto che abbiamo messo fuori è un manifesto perdente
Cioè noi dobbiamo avere il coraggio di dire che i nostri pochi soldi vanno spesi bene perché noi in periferia soldi non ne abbiamo e quando vediamo affiggere qui Entità incredibile di manifesti che i nostri elettori faticano a capire
Ne soffriamo
Io ritengo che tutta la tematica del non farsi inquadrare non abbia quell'incisività che forse vista da Roma si poteva pensare io non farsi inquadrare con una serie di visite
Per certi versi simpatici fuori degli schemi che vogliono avvicinare la gente e un messaggio che a moltissime persone non arrivano noi abbiamo un'idea dell'elettorato che è distorta
Pensiamo di rivolgersi a delle persone a un livello di con un livello di istruzione medio superiore universitaria che non diede elettorato
Berlusconi quando dice così che si rivolge a delle persone che ha fatto terza media che non erano i primi delle Cla della classe apparentemente si pone un livello basso ma in realtà raggiunge la gran parte del Paese
Purtroppo l'elettore medio di quello che noi cerchiamo di dirgli capisce pochissimo per non dire nulla non riusciamo a farli arrivare messaggi tutti avevano capito che chi votava Berlusconi pagava meno tasse
Nessuno quasi aveva capito che era una Panza nel non siamo riusciti a fare arrivare il messaggio che non si potevano ridurre le tasse
Non siamo riusciti a far arrivare il messaggio che non si potevano migliorare i servizi migliorare le pensioni e ridurre le tasse contemporaneamente che in effetti determinati provvedimenti erano fortemente demagogici al nostro elettorato medio
è stata venduta come una grande concessione l'eliminazione
Della tassa di successione di cui si parlava prima ma prima due cinquanta e poi tre e cinquanta mi pare erano già ai limiti per i quali la gran parte dell'elettorato tutto ci stava dentro prima me è stata vista come una questione di libertà
Adesso determinate battaglie che il centro destra riesce a vendere bene no sono state prima nostre adesso sono diventate per l'orma strumento di ulteriore conferma del fatto e ci starebbero prodigando per tutto il Paese
In realtà il problema grave nostro mi pare almeno di poter dire da un angolo di visuale limitato di una città capoluogo piccola cinquanta e qualche mila abitanti
Però il problema nostro e che non riusciamo a conquistare l'elettore che andiamo a cercare suo certe aree di centro e ne perdiamo nel setto
Medio e anche nel setto popolare verso destra su battaglie che altri riescono in qualche modo a combattere meglio di noi
Io credo che chiunque vincerà le prossime elezioni dovrà riuscire in qualche modo dare delle risposte ai temi della coesistenza tra la sicurezza la solidarietà
Tema che noi non abbiamo saputo affrontare prima e non lo stiamo affrontando abbastanza bene adesso
Cioè i grandi temi che toccano le sensibilità sono poi quelli della solidarietà in senso ampio verso l'esterno e interni alle singole categorie dall'articolo diciotto all'immigrazione la solidarietà che deve però coesistere con la sicurezza che non deve essere la sicurezza
Percepita
Come sicurezza per pochi bensì deve essere la sicurezza collettiva noi riteniamo chi il tema della sicurezza sia particolarmente sentito dalle classi maggiormente abbienti ma questo non è affatto vero gli elettori del centro destra
Non sono particolarmente attratti dal fatto del la promessa di maggior sicurezza nei confronti della microcriminalità o altro
Perché sono in grado di difendersi da soli prevalentemente sono in grado di difendersi da soli di tutelarsi
Mentre invece la vecchina che ha paura andare a prendere la pensione non è in grado di essere tutelata deve avere la percezione di vivere in uno stato che è in grado di garantire la solidarietà e la sicurezza sulla sicurezza non ci siamo spesi abbastanza in allora sì ha danneggiato ma trovare un sufficiente equilibrio tra questi due grandi temi oltre quelli naturalmente dell'economia della libertà della giustizia e quant'altro estremamente necessario da parte nostra per riproporsi per vincere
Un'altra cosa che mi permetto di dire ma sempre legata al fatto che insomma ci si ritrova per dire le cose perché se siamo qui soltanto per auto insensati come Movimento per incensare nostre leader non ci aiutiamo
Noi dobbiamo dare l'impressione all'esterno di crederci
La partita la si vince quando ci si crede
Questo
Vale a tutti i livelli vale a tutti i livelli perché dico che dobbiamo dare maggiormente l'impressione di crederci di spendersi in prima persona di essere militante
Ritorniamo anche questa vecchia forma beh a parte il fatto della presenza masserizia della sinistra ieri in un ambito di sinistra dovesse più ampio questo poi se era più giusto far prevalere l'immagine dell'Ulivo cose che noi abbiamo voluto fare o sera opportuno che oltre all'Ulivo oltre alle bandiere del PSI dei Comunisti italiani della Sinistra giovanile ci fosse un maggior numero anche di bandiera nostra per marcare una presenza forte del centro questo è andata bene non non c'è controprova se era meglio allora meglio però tutto sommato in questo contesto dare l'impressione che fortemente vogliamo anche essere impegnato in prima persona ritengo sia necessario ma più di tutto dobbiamo dare l'impressione di una maggior passione per la politica
Paradossalmente in un tempo in cui tutte le notizie si consumano con una rapidità estrema in un momento in cui purtroppo
Le telenovela anche sui fatti più orripilante negli ultimi mesi poi ne abbiam tutta una collezione Tacconi recentemente annoveri abbiamo visto attirano l'attenzione del del lettore di qualsiasi il giornale o del telespettatore più di ogni altra cosa in questo contesto la passione con cui il leader si pongono e si propongono
E anche determinante per dare anche quell'immagine e di credibilità cioè il fatto di scommettere su noi stessi innanzitutto senza remore cioè saper fare l'esercizio difficile senza paracadute senza rete di sicurezza sotto noi dobbiamo dare l'impressione di essere fortissimamente appassionati a una proposta ecco una proposta
Non possiamo fare la politica dei no in questo io che non amo Bertinotti dico che ha delle ragioni noi oltre che accentuare giustamente perché l'opposizione deve essere durissima
Tutti gli errori tutte le nefandezze di Berlusconi dobbiamo elaborare un progetto cioè dobbiamo far sognare la gente che è possibile di vivere in un mondo migliore noi dobbiamo avere un progetto perché se non c'è un progetto nomine politiche se non c'è un progetto Nonni e politica e il progetto va se va vissuto con fortissima passione innanzitutto dai leader che non devono stare tanto attenti a non toccare Tizio per non offendere Cayetano
Perché se si ha l'impressione chiede leader o il leader si muovano camminando sulle uova perno offendere nessuno e per non toccare nessuno sembrano più deboli
Devono essere forti se offendiamo qualcuno pazienza poiché passerà
Secondo me innanzitutto
Innanzitutto dobbiamo maturare una cultura non per amministrare il potere o come era in passato il consociativismo Quartaccio
Ma una cultura per essere con forza o maggioranza opposizione ma conforto e compassione e su un progetto nel quale sentiamo che vale la pena spendersi
Maurizio Fistarol
Questo è un pannello particolarmente evocativo fortemente evocativo e quindi in qualche misura ci obbliga a confrontarci con i con i suoi significati con il messaggio che vuole
Mandare a questa nostra riunione
è un pannello
Che mostra un cammino costellato di margherite di ulivi anzi
A ben guardare gli ulivi segnano la rotta
Segnano la strada
Ma non ci dice qual è l'approdo
L'approdo indistinto c'è anche una nebbiolina sullo sfondo
E oltre l'orizzonte noi non vediamo
Cosa ci sarà quindi cosa sta ci sarà alla fine di questo cammino
Che stiamo compiendo che abbiamo compiuto con tutti i passaggi che sono stati più volte richiamati
Dagli interventi
Io credo che valga la pena di riflettere un attimo sull'approdo
E per riflettere sull'approdo
Dobbiamo anche riflettere sull'Ulivo
Su cosa è stato l'Ulivo
Per capire se l'approdo sarà l'Ulivo
E se sarà l'Ulivo di quale Ulivo abbiamo bisogno
Io credo che noi non facciamo un buon servizio all'Ulivo
Se abbiamo un approccio come dire ingenuo il tema dell'Ulivo
Magari mosso dalle migliori intenzioni
Ma ingenuamente
L'Ulivo è stato innanzitutto un messaggio
Che per la prima volta in questo Paese ha parlato di un incontro di un grande incontro di diversi riformismi
è venuto dopo
Anticipazioni in questo Paese
Ci sono stati dei movimenti in qualche modo d'avanguardia che hanno messo all'ordine del giorno la costruzione di un grande surge soggetto plurale
C'è stata l'esperienza prima dell'Ulivo
Delle città e dei sindaci
Che hanno interpretato questa nuova forma di aggregazione si unirà i partiti si unire le formazioni politiche ma soprattutto mettere insieme tante persone e uscire dagli steccati
Insomma diverse provenienza e che per la prima volta nel nostro Paese si sono potute incontrare un'esperienza straordinaria
La più alta proposta politica uscito in questo Paese per rispondere in questo Paese a un evento mondiale non paesano non provinciale
La caduta del muro
L'Ulivo nasce da lì
Ed è una proposta alta che tenta di dare una risposta ad una fase storica ben determinata
Ma l'Ulivo che si è misurato con il governo del Paese non è stato adeguato alla prova
E noi oggi paghiamo soprattutto le difficoltà e i limiti dell'Ulivo al governo
Lo sappiamo tutti
Gli stessi nostri elettori manifestano in soddisfazione
Magari anche per una certa tiepidezza
Della nostra opposizione ma soprattutto per come
L'Ulivo
Ha governato il Paese mi spiego l'Ulivo ha reso un servizio straordinario questo Paese ha salvato questo Paese lo agganciato
Lo ha agganciato al gruppo di comando dell'economia europea ha votato in Parlamento dei provvedimenti difficili anche impopolari
Mentre la destra che ci vorrebbe dare lezioni di patriottismo con la bandiera americana usciva dalle aule di Montecitorio questo è stato il loro patriottismo
Ma noi sappiamo che dopo la caduta di Prodi e l'Ulivo al governo ha mancato di legittimazione
Quattro Governi diversi in una legislatura sono il sintomo di qualcosa di più di difficoltà manifestano una malattia
Dell'Ulivo
E dobbiamo dire che però anche lo ricordava credo anche
Realacci ieri forse qualche altro intervento
Già nell'ultima fase del governo Prodi si sta manifestando tutte intere le difficoltà dell'Ulivo al governo
Perché si sentiva nel Paese tra la nostra gente riflettere sì ma dopo risanamento
Sì ma dopo la fase appunto di grande responsabilità nazionale quale riformismo siamo in grado di dispiegare in questo Paese e non è un caso se ci riflettiamo pacatamente
Che i punti gli altri dell'attacco riformista dell'Ulivo al governo hanno manifestato difficoltà
La riforma della sanità
La riforma della scuola
Problemi di consenso ma problemi anche di barra di direzione non è un caso se poi Berlinguer e la Bindi sono stati sostituiti e tre non ce lo possiamo dire queste cose c'è stato un problema
Dell'Ulivo al governo
Oggi noi dobbiamo appunto mettere mano a questo problema
Nel senso che noi dobbiamo lavorare per un profilo riformista più chiaro e più netto della nostra coalizione
Noi non dobbiamo soltanto mettere insieme le differenze non basta più mettere insieme le differenze magari contro Berlusconi dobbiamo fare questo
Con grande attenzione con grande capacità di ascolto Mannoni e soprattutto le nostre leadership non possono limitarsi a questo
Noi non abbiamo soltanto bisogno di un federatore
Non abbiamo bisogno di un tessitore paziente abbiamo bisogno di leadership che indicano chiaramente un profilo un programma un progetto riformista e coerente
Perché contro Berlusconi Noemi entriamo le piazze ma senza profilo riformista non vinceremo le elezioni
Allora questa è la fase difficile che vi faremo noi non possiamo ridurre la complessità del campo riformista progressista della sinistra del nostro Paese e noi non possiamo lasciare fuori nessuno
Ma non dobbiamo e non possiamo più accontentarci dell'incontro
Dell'incontro fra le diversità
Quell'Ulivo va superata in questo senso
Ed è questa per l'appunto
La missione della Margherita
Io sono convinto che l'Ulivo o come si chiamerà ma probabilmente si chiamerà ancora Ulivo
Quell'Ulivo di cui abbiamo bisogno quel soggetto riformista e noi non lo costruiremo in questo Paese
Se non avrà nella costruzione il motore forte di una nuova garante riformista forza politica che dovrà essere la Margherita questa è la nostra missione
Noi abbiamo bisogno oggi
Si dice
Con una formula e io sono d'accordo di più Margherita e di più Ulivo di più Ulivo
Perché perché per battere Berlusconi serve appunto un grande soggetto
Quello che soltanto l'Ulivo può essere un grande soggetto
Che sappia mettere insieme che sappia vincere la resistenza badate che si ripresenta
Dietro ogni angolo nella vita politica del nostro Paese
La tendenza a costruire piccoli insignificanti partitini dello zero virgola nove per cento
Che se poi magari raccolgono lo zero virgola cinque per cento è anche meglio per la leadership perché in questo modo ha garantita una presenza mediatica più forte più costante
E io dico che in questo senso anche la Margherita
è in qualche modo figlia
Dell'Ulivo
Nel senso che l'Ulivo ha mostrato una strada la strada del mettere assieme i diversi noi io credo non avremmo costruito la Margherita in questo senso
Questo soggetto diverso approdo di diverse provenienze se non ci fosse stato l'Ulivo che ha mostrato che questa cosa è possibile ed è salutare per tutti ascoltarsi
Dialogare imparare gli uni dagli altri essere convinti che nessuno di noi ha la verità in tasca di questo Ulivo abbiamo bisogno e abbiamo bisogno dell'Ulivo anche perché nel nostro Paese si vince o si perde insieme perché il sistema che si va delineando è un sistema anche se io non escludo affatto delle iniziative forti in senso difforme
Che si va organizzando in senso maggioritario e nel maggioritario si vince o si perde tutti insieme ma c'è anche bisogno della Margherita
Per due ragioni fondamentali
La prima è anch'essa figlia del nostro sistema elettorale
Il passaggio referendario il passaggio sull'abolizione della quota proporzionale
Quel passaggio che noi del noi democratici abbiamo perduto assegnato ha segnato una fase politica
Nel senso che in questo modo
Le coalizioni si delineano anche come insieme di soggetti organizzati di forze politiche organizzate di partiti
Ma anche perché c'è bisogno nel centro sinistra di una forza politica che dovrà essere la Margherita in grado di parlare
Ha una grande area centrale del nostro paese del nostro elettorato
Si è discusso anche qui di centro
Io con Area Centrale individuo
Una grande un grande spazio elettorale
Al quale in questi anni ha saputo parlare soltanto Forza Italia
Un grande spazio elettorale decisivo mobile
Che la Margherita deve saper riconquistare soltanto la Margherita lo potrà fare Teresa per riconquistare al centro sinistra non si tratta di moderazione
In questi anni c'è stato probabilmente un solo soggetto sociale moderato ed è stata quella che una volta si chiamava la classe operaia
I ceti intermedi questo Paese sono stati tutt'altro che moderate in questi anni i commercianti le partite IVA
Tutt'altro che moderati incassati sono stati
Allora non si tratta di praticare una politica moderata semmai la moderazione ho finito
Dovrà essere quella di una forza politica di governo una forza politica che risponde come dicevano i nostri manifesti elettorali la Margherita risponde il Paese chiede e la Margherita risponde
Ecco perché c'è bisogno della Margherita e dell'Ulivo
E Q e quindi noi siamo chiamati a compiere questo doppio lavoro che deve essere chiaro non è un lavoro contraddittorio in sei
Non è che la Margherita è semplicemente una tappa transitoria verso l'Ulivo in politica ci si misura con il qui ed ora e noi oggi siamo chiamati a costruire una forte grande Margherita
Ma nello stesso tempo dobbiamo sapere
Che se non ci sarà l'Ulivo se noi sapremo non sapremo lavorare da domani mattina per un Ulivo forte e coeso
Anche le differenze salutari che ci sono dentro il centro sinistra
Possono deflagrare le differenze se non ci sarà un forte Ulivo possono diventare conflitto invece noi dobbiamo lavorare non per costruire consentitemi questa battuta sul linguaggio a cui ci richiamava anche Ermete ieri
Non la casa dei riformisti la casa dei riformisti lo ha già detto una volta è una metafora non sta assolutamente sbagliata
Sbagliata perché rincorre la Casa delle Libertà sul suo terreno non sappiamo usare neanche termini Diversi come possiamo vincere le elezioni
Perché non parla e perché ho finito ho finito un secco e perché parla di riformisti che è una cosa che comprende soltanto il dieci per cento e l'elettorato italiano
Vediamo invece di costruire l'Ulivo lo possiamo fare come la grande piazza dei cittadini italiani i cittadini che si contrappongono a questa destra che vogliono tornare al Governo
Nando Dalla Chiesa
Penso
Grazie
Ma io credo che questo questo momento capiti
Dentro una fase storica di grande importanza
E credo che sia
Per noi non lo secondario discutere
Del nostro destino
In un momento in cui
La situazione politica italiana
Sente sotto disse un vero e proprio sisma
Per questo più che guardare al passato qui per fare le ricostruzioni di ciò che siamo stati io credo che sia importante concentrare gli sforzi
Su quello che sta accadendo su quello che è presumibile che accada e mettere appunto le nostre capacità di lettura nostre sensibilità le nostre capacità di fare strategia
In relazione
A ciò che sta accadendo e smuovendo in profondità
La vicenda politica italiana
Io credo che sia sbagliato
Identificare quello che accade come
Qualcosa di superficiale
Qualcosa che non ha a che fare con la l'idea della politica che non ha a che fare con i grandi valori che sorreggono l'azione la passione politica
Che non ha a che fare con il destino del centro sinistra che non ha a che fare con i modelli che formano le leadership in un paese avanzato quello che sta accadendo io penso di potere azzardare a questa previsione ma sento che è così
è in grado di rivolgere in modo rilevante
Il il terreno su cui stiamo camminando ci stiamo muovendo politicamente
L'acerrimo alcune informazioni importanti credo
Dalle quali è già possibile fare derivare delle scelte di fondo
Una
è quella che c'è una relazione tra questi movimenti e altre ne emergeranno perché è difficile che nulla nasca sulla sanità per esempio tra questi movimenti è l'unico ma c'è un'idea molto forte di un libro una
Ecco adesso pure percorre sta che cantasse come Berlusconi però cambia cambia gara poco
Non lasciarmi stare la forza e che quando Dietrich si comincia
Ovunque
Con
Il guardarmi arrivo
Studiando le parole pongo in pacchetti al giorno farne buoni no quindi il ruolo Lavino la vittima
Abito
Sì il questa superstrada però il fine magari se c'è al mondo soltanto tornato sopra il cuore di
Però
La forza vista peraltro vale storie Nissan
Come posso amare pittura di quegli sbagli e Berlusconi vola fossero
Un attimo
Oriente azzardi allora o ha concesso vi comunque la mia dalla o e
Ha vinto
Sì dal
Questa stessa strada e non sai mai se c'è formando Balbo Varvatos ancora di
Uno convocato
Mino finalmente
Animali
Posso riprende
Dicevo questo sisma ci dà delle informazioni
E l'informazione e la prima informazione rapporto tra i movimenti e l'Ulivo
Io credo che chiunque non soltanto ieri ieri in modo plateale in modo emozionante ma in modo emozionata e anche in tante altre occasioni
Chi è stato in piazza chi è stato a contatto diretto con
I cittadini con i cittadini che ci hanno seguito si è reso conto di una cosa
L'Ulivo esiste
L'Ulivo è lo stato d'animo profondo del nostro Paese
Davvero lo dico con schiettezza
D'ora in poi
Tutti i luoghi in cui si dirà che l'Ulivo è morto non certificherà hanno la fine dell'Ulivo ma certificherà hanno la fine della capacità dirigente di chi pronuncia questa frase perché vuol dire che non riesce a rappresentare
A rappresentare il suo Paese e la sua gente
Non possiamo
Da ogni difficoltà nostra ad ogni capacità nostra dedurre che sono gli altri che dobbiamo rappresentare che non esistono
Questo stato d'animo è il nostro punto di partenza e lo stato d'animo non è una cosa evanescente una cosa profonda qualcosa di antropologico sul sulla quale si può costruire si si può fare si deve costruire poli
La seconda informazione sui movimenti sulla natura di questi movimenti che sono diverse
Hanno caratteristiche che si vanno definendo nel tempo
E stanno distillato per ora la parte migliore
Sicuramente il nostro movimento
New global o no global non è la stessa cosa di Göteborg
A Genova c'era una presenza diverso e più larga molto più capace di entrare nelle coscienze dei giovani dei cittadini
Il movimento sulla giustizia l'avrete notato non ha più i magistrati che parlano nelle piazze i magistrati che parlo nelle occasioni pubbliche sono i cittadini che si fanno avanti i magistrati non viene chiesta neanche più l'adesione
Ci sono delle trasformazioni che si stanno verificando dentro questi movimenti lo stesso movimento per l'articolo diciotto
Sul quale penso che dovremmo spendere qualche parola in più non è un movimento indifesa
Del lavoro così come è stato in Italia
Io credo che stia maturando la consapevolezza tra
I lavoratori
Che non si tratta di essere conservatori o progressisti di essere per la flessibilità delle forze di lavoro per un mercato del lavoro all'olandese uno
Il problema è che dall'Artico l'articolo diciotto è la porta dalla quale si vogliono fare uscire tutti gli altri diritti questo è quello che hanno capito con esattezza
C'è una modernità in queste domande
C'è una modernità che va colto
Che va colta va interpretata interpretata non interpretato il movimento va interpretata la modernità che c'è in questi movimenti che troppo spesso accettiamo come è anche accaduto nell'intervento di Pellicani ieri in piazza che vengono carica Turati o distorti nella loro identità
C'è una modernità che noi dobbiamo sapere valorizzare la modernità delle della manifestazione del Palavobis ma non ci hanno sempre detto che la gente si mette insieme soltanto davanti alle grandi utopie o soltanto davanti ai problemi del portafogli qui non c'erano né portafogli le utopie si sono messi insieme
E hanno costruito rappresentato un movimento
E quindi sfata alcuni luoghi comuni ci dice che i cittadini sono disposti ad agire e a impegnarsi anche al di fuori delle cornici che normalmente
Definiscono la qualità dei movimenti e dei partiti politici delle
Disposizioni ad agire politicamente
E ci sono dei tratti anche importanti il protagonismo femminile tratti importanti e su questo tono perché ha delle implicazioni fortissime secondo me intermedi oggetto
Della identità in questo caso di ceti colti
I ceti colti e centrali per la società per le posizioni che occupa
Il sisma ci parla anche della reazione del Casa delle Libertà
Che dimostra
Di non volere un'opposizione
Finché non c'eravamo dicevano a magari ci fosse un'opposizione forte con la quale fare i conti ma non abbiamo neanche quella come siamo sfortunati appena siamo scesi in piazza
Abbiamo fatto vedere che siamo opposizione hanno incominciato a darci dei terroristi e dei seminatori di odio
Non c'è tolleranza non c'è tolleranza c'è tolleranza zero anche per l'opposizione sociale
La quale non deve esistere
Non deve manifestarsi nemmeno nelle battaglie dure parlamentari
Deve
Essere una cosa evanescente che ha delle sigle che ha delle facce da spendere nel mercatino
Della simbologia politica ma che non deve avere nervi cuore sangue riferimento rapporto radici con il proprio con il proprio popolo queste reazioni sono importanti da capire
Sono importanti perché ci dipingono perfettamente l'avversario che abbiamo davanti
L'avversario diverso da quello che avevamo immaginato quello che alcuni di noi avevano immaginato nonostante l'accusa di demonizzazione
Ci accusano supplice mente di
Dialettica democratica
Il battersi per la democrazia il battersi per i propri diritti diventa il non sapere perdere le elezioni
Per cui si dà l'immagine di una democrazia politica nella quale chi ha perso le elezioni deve tacere per cinque anni
Essere impunito dalle televisioni di coloro che il Governo per cinque anni e alla fine decidere se quello che è stato fatto gli va bene o no in relazione alle informazioni che ho avuto e relazione alla nulla capacità di mobilitazione che viene auspicata
Da parte dei partiti e dei sindacati di riferimento
Ora noi questa reazione dobbiamo
Cogliere perché io credo che il Progetto che ne dobbiamo offrire al Paese adesso sia debba avere quelle caratteristiche che veniva ricordato
Desse un Progetto di riforma del paese d'essere un progetto innovativo non dobbiamo non dobbiamo conservare dobbiamo far sì che i movimenti in nominò il Paese
E in questo senso io inviterei a diffidare di coloro che chiedono di riunificare il subito questi movimenti perché se lo facessimo
Noi faremo in modo che gli elementi più resistenti più conservatori presento dentro al movimento si saldasse lodando non una grande fresca corrente di novità al Paese ma una protesta fine a se stesso questo dobbiamo saperlo bisogna
Evitare
Di avere immediatamente l'idea che i movimenti si devono saldare tra di loro che ci sia qualcuno che li salda politicamente starci dentro starci dentro farmi uscire il meglio questa è la grande azione la grande responsabilità che abbiamo perché non sono movimenti passeggeri
Perché mutano la cultura politica e civile del Paese
E però qui emerge il tema che io vorrei veramente sollevare con forza
Perché il conflitto di interessi si è risolto in quel modo cioè non si è risolto
Perché abbiamo davanti una un Governo è uno schieramento che pensa che l'esercizio delle libertà sia sovversione
Questo abbiamo davanti che tende a manipolare le nostre coscienze
Su e allora abbiamo avuto il coraggio di piazza lavoro del Palavobis del resto lo difenderemo ci sarà anche a Genova sabato prossimo continueremo a fare in modo che ciò che rivendicazioni di valori e principi elementari abbia forza e seguito difendendo né immagine le ragioni
Ma dobbiamo anche avere il coraggio di avviare un azione di rivolta e di progetto più ampio
Loro ci vogliono governare ci vogliono non governare ci vogliono dominare noi dobbiamo sottrarci e rifiutare i meccanismi del loro dominio e allora Torno sulla mia proposta è una proposta esemplare ma poi la spiego in due minuti
Da Vespa non ci dobbiamo andare più
Loro non ci dobbiamo andare
Quello
Il finto salotto della politica e il salotto della politica nella quale si chiede a noi di andare a fare la parte dei cristiani che vengono sbranati dai leoni se i cristiani non ci sono più non c'è più neanche il pubblico il pubblico non va a vedere i leoni che si muovono dentro l'Arena
Pubblico vuole vedere il sangue
Vuole vedere noi che ci facciamo prendere a bastonate
La lettura della lettera di Cossiga è stata una vergogna associare il Palavobis ai terroristi che sparano per le strade al sangue dei magistrati nelle strade è stata una vergogna
E allora io lo so
Che se noi decidiamo di non andarci ci sarà un Narciso che si presentano spesso ci sarà quello che ritiene di non essersi fatto vedere troppo negli ultimi anni che si andrà a far vedere in televisione ma alla fine lo capiranno noi non ci possiamo stare quel meccanismo
Noi non possiamo essere il loro strumento e dobbiamo conquistarci l'autonomia allora la forza di questi movimenti vivaddio è che non ci sono mai si sono fatti dico purtroppo per un certo aspetto dei ragazzini sedicenni del movimento antimafia che erano come consumatori assolutamente marginali e si dovevano subire di tutto da parte dei giornali
Questa è gente colta
Che ha un buon reddito centrale dal punto di vista dei consumi culturali possono spostare possono spostare il mercato dell'editoria della pubblicità a loro piacimento
Ne bastano cento mila che non comprino quel giornale che quel giornale chiude ne bastano un milione che non guardino più quelle trasmissioni televisive per farle chiudere questo è il movimento politico-culturale che ne dobbiamo avviare del Paese con tutte le responsabilità
E questo implica perché se c'è chi vuole che il Paese vada in una certa direzione
Sul piano culturale noi vogliamo rimanere persone libera questa è la grande sfida questa è la grande sfida per questo ho colto con una particolare gioia l'enfasi posta ieri da Rutelli nel suo intervento sulla parola libertà
Questa è la nostra parola d'ora in poi è la nostra parola noi per difendere la libertà faremo di tutto non saremo sudditi lo saremo dentro al meccanismo del loro dominio
Albertina Soliani
Grazie
Par di capire che mi state dicendo vai avanti tu e vediamo Conte
Beh io mi sono trovata così
In queste ultime settimane
Non mi mi non mi pareva possibile
Mi trovo di nuovo in cammino
Sulla strada appunto
Per contribuire forse ad aprire una strada al Paese
Forse se riusciamo ad aprirla Parma
Ed è così
Bisogna persuadere sì io ce n'ho messo parecchio ma dello assicuro è così bisogna camminare ed andare sempre oltre perché il progetto è qui mai oltre
Ed è un progetto per governare
E dunque per entrare in una competizione per governare e dunque per vincere
Incontrando il consenso la fiducia dei cittadini
La strada a me pare davvero aperta
è il tempo che stiamo vivendo così difficile ma così straordinario
è una grande chiamata è una grande opportunità per noi
Io sono convinta che occorra un pensiero politico maturo per stare nel mondo di oggi
Occorre una politica matura per stare nel mondo nuove in cui siamo entrati
Questo è il grande impegno
Noi abbiamo intuito ma solo intuito non l'abbiamo ancora svolto
C'è una speranza c'è una ricerca enorme da organizzare
Ed è il medesimo pensiero che attraversai pensa all'Europa
Nella sua unione politica nell'allargamento nel rafforzamento ma che nello stesso tempo e allo stesso modo pensa l'Italia dentro e oltre la destra al governo pensa alle nostre città
Pensa il mondo che ha bisogno di giustizia e di pace perché lì e la vita delle persone
E le persone sono semplicemente il fine e il soggetto della politica
Un pensiero politico un progetto politico
Di Margherita di Ulivo ma questo è perfino secondario
Che dica parole forti appunto ha ragione Nando sulla libertà
Come ieri sia detto a San Giovanni e legalità e diritto è informazione pluralista parole forti sulla convivenza e sulle sue ragioni sui nuovi percorsi della conoscenza dell'economia del lavoro
E sull'etica che è valori e regole
E sul governo e sul buon governo le stesse cose che noi dobbiamo pensare pensare in tanti e che debbono entrare che stanno entrando nella costituzione europea
Ma anche nella democrazia italiana che sta deraglia ampio e dentro gli statuti alle politiche delle regioni e delle Autonomie locali che tanti di voi e di noi stanno abilitando non sono parole in astratto
La politica italiana oggi deve pensare le strutture portanti del Paese io capisco che si possa discutere anche dentro la Margherita e l'Ulivo nella bellezza del rapporto fra laici e cattolici magari cercando di persuadere sia ancora che c'è bisogno di essere insieme amica separate ma questo dovrà dovrebbe già essere pacifico perché noi dobbiamo pensare altre cose dobbiamo pensare le strutture portanti del Paese il sud il nord dobbiamo fare proposte più avanzate di quelle che sta facendo Berlusconi allora il lavoro è enorme ed è un lavoro sui fondamenti non sono i dettagli non sono gli strumenti non sui metodi che dovremmo già averi sistemato nella nostra teste tra di noi
Chi penserà oggi queste cose
Se non nulli dicendo noi si dice come nelle
Bambole russe
I democratici la Margherita all'Ulivo il centro sinistra una sorta di filiera
Fare pensare contemporaneamente più cose che si richiamino
Quasi un elenco da un luogo all'altro di tutto il campo del centro sinistra da un luogo all'altro della politica che non può più contemplare vedere proporre divisioni distinguo soggettività individuali
Il perno
Il perno è L'Unità non c'è scampo
A Parma io ci sono come candidata perché mi ha chiamato tutto l'Ulivo e tutto il centro sinistra Rifondazione comunista compresa
Ieri il popolo di Rifondazione comunista era in piazza San Giovanni ma non solo mi ha chiamato anche tanta gente
Questa unità che già da Sam senza descriverla dice unione di culture riversa di storie diverse
Di condizioni personali e sociali diverse capacità di dialogo laicità voglia di crescere insieme
Ed è lì dentro che a me pare di scoprire
Quel fondamento della democrazia che oggi sta avvenendo in evidenza in mano in maniera così limpida
E l'idea della cittadinanza una pietra angolare su cui costruire la nuova politica italiana quella cittadinanza è che l'articolo della Costituzione dice all'origine dei partiti
E che oggi è coscienza civile che prende la parola e va in piazza scossa da un governo di destra che sta provocando reazione e dunque bisogno di cittadinanza
Nella piazza in Parlamento nei girotondi nel lavoro nella cultura
Fino a raggiungere le case dove stanno le casalinghe la televisione
Quanto lavoro c'è da fare ma la salvezza dell'Italia passa per il risveglio delle coscienze oggi al grido di resistere ma occorre anche di più
Corre perfino fare la scuola di formazione politica o come alcuni dove ha già cominciato a fare il territorio
Allora Cuesta diventa l'anima il bagaglio di un'opposizione decisa consapevole della posta in gioco limpida senza sconti
Da cui sorgono leadership a tutti i livelli da quello nazionale ai nostri territori
Che saranno riconosciute ma non a basso prezzo
A caro prezzo al prezzo di una coerenza che è la risposta alla domanda esigente del Paese
E cresceranno queste leadership dentro il crogiolo della partecipazione non solo dentro il movimento degli assetti dati
Perché noi siamo che lo vogliamo o no dentro un processo di cambiamento e bisogna stare dentro la spinta del cambiamento perché lì ci sono le idee nuove che possono appunto cambiare la condizione per il vile dell'Italia di oggi
Allora bisogna che noi ci guardiamo più fuori che non dentro guardare l'Italia perché sta diventando quel che sta diventando con la destra
Delle volte non ci sono parole vengono in mente i Lanzichenecchi che mettono a ferro e fuoco
I Paesi dove arrivano questa storia così difficile passa per la nostra vita ma è una storia straordinaria
Sta passando per la vita di Romano Prodi per quella di Arturo Parisi pergole di Francesco Rutelli e prende insieme il cuore e la ragione
Chiedervi allora alla fine
Arrivederci a Parma
Sia per il congresso della Margherita
Ma anche dopo quella sera magica
Che vogliamo vivere tutti insieme ovunque ci troviamo vorrei dirvi dove a me pare a Parma che la primavera sia cominciata
Così come abbiamo visto che è cominciata anche quella dell'Italia
Perché sembra voglia grande di uscire dall'inverno berlusconiano
Ma una prima vera che deve diventare state piena e non lo diventerà senza di noi
Penso che siano le ultime parole queste che sui diciamo tra noi democratici
Allora una parola sola
Grazie
Anche delle tribolazioni do bemolle
Ma grazie per avermi insegnato tutto questo
Grazie a tutti voi agli amici che ho incontrato in vari luoghi Lombardia in Emilia Romagna
E può i contanti file in tutt'Italia
Grazie alle donne
Grazie ad Arturo Parisi grazie a Francesco Rutelli
La siate mi dire c'è una frase
Santa Caterina
Risuona oggi per noi
Se foste quello che dovete essere metterete a fuoco l'Italia questa è la sola cosa che dobbiamo fare
Il resto
Il resto dura qualche ora nel corso della giornata non va coi nessun'altra tappa del tempo futuro
Il resto e miseria spesso stupidità anche pigrizia
Abbiamo messo mano all'aratro
Non voltiamo ci indietro
L'Ulivo non è alle nostre spalle e davanti a noi
Tanti italiani donne uomini giovani
Lo sanno
Lo sperano
Lo chiedono a noi
Mi verrebbe da dire dobbiamo prepararci ma è già troppo tardi dobbiamo essere pronti perché il tempo è ora
Per parte mia
Ormai ho capito che cosa devo fare come si dice la mia missione
So che Berlusconi sta pensando a Parma
Ecco io vorrei togliermi questo pensiero
Cioè vuol dire che le donne possono dare il passo di carica va bene va bene così iscritta
Vi manderò notizie da Parma
Spero buone grazie
A questo punto
Consideriamo conclusa la discussione
Che avrà un esito naturalmente poi nella l'esame nella votazione sulle mozioni che sono state presentate
Che sono state presentate
Entro il termine di tempo previsti sono numerose
Concluderà i nostri lavori il
La relazione conclusiva l'intervento conclusivo
Del presidente del nostro movimento di Arturo Parisi
Seguirà l'intervento di Arturo Parisi
Il discorso di Francesco Rutelli
Presidente di Margherita e
L'idea della nostra coalizione
Ma fuori
Mi chiedo scusa innanzitutto perché parlo ancora una volta seduto ma ho parlato sostanzialmente cito credo in tutti gli otto lei assemblee
Delle regioni che abbiamo svolto nell'arco di questi due anni e quindi non fanno eccezione prossimi mesi ha fatto un discorso in tv ma oggi mi comprenderebbe
Mi
Innanzitutto grazie grazie grazie di nuovo per l'affetto
Che ieri oggi l'altro ieri non ero presente ma mi è stato riferito dette voluto
Manifestando in un passaggio difficilissimo della mia vita uno di quei passaggi alcuni in qualche modo tutti
Siamo chiamati grazie Francesco grazie
Antonio grazie ad ognuno di voi quelli a cui l'ho potuto dire personalmente a quelli acqua lo ripeto adesso
Il vostro abbraccio
Un abbraccio lo sento come un abbraccio
Mi è acconsentito di capire che mi volete
Vostra braccio mi impone resistendo all'imbarazzo dal professore in tutto che aveva evocato Francesco presentandomi al Palavobis lo ricorderete mi impone di dire che io voglio
Il vostra braccio ci chiede di dirci che ci vogliamo bene non è poco
Anche se fosse solo questo il risultato di questi tre anni che abbiamo passato insieme
Di questi primi tre anni se sì
Potremmo dire che adesso è ampiamente positivo
Vuol dire che
Attorno al Progetto
Che è una categoria della ragione
E anzi qualche volta potrà evocato
In contrapposizione all'identità l'appartenenza nella sua freddezza nazionale attorno al progetto
E cresciuta un'esperienza
E cresciuta una solidarietà
è cresciuta un'esperienza di solidarietà
E quello che più conta è cresciuta dentro la politica
Dobbiamo ricordarcelo dobbiamo anche a ricordarlo a quanti pensano che la politica
All'atto estranea sì spesso contrapposto all'umanità
Noi sappiamo invece che
La politica è la forma più compiuta di espressione dell'umanità
E il luogo
Nel quale le aspirazioni le speranze personali si incontrano tra loro
E si fanno Progetto e azione collettiva di questo abbiamo condiviso un'esperienza di questo dobbiamo dare testimoni
Ed ora veniamo allora senso di questo incontro
Incontrando
In vista di questo appuntamento il coordinamento menti regionali allargati
Vi avevo detto che questa
Non sarebbe stata una cerimonia di addio
Vi ripeto questa non è una cerimonia del
L'adempimento
Di un impegno
Un amico
Di Firenze intervennero nell'ultimo coordinamento più fresco di reminiscenze latine
Ci ha ricordato
Lo ha detto
Come lo imparavano a scuola occorre era in votis
Ed è per questo che il quasi adempiendo a quello che un obbligo rituale debbo rileggere questi impegni e ci sono scritti nella Carta del processo costituente dei democratici
Nel momento in cui davamo vita a una prima forma stabile dell'organizzazione democratici
Avevamo anteposto a quelle paginette guidarono cercando di confermarlo in uno dei passaggi più faticosi della nostra vicenda
Delle affermazioni che sono per noi il punto di riferimento
Obbligato il punto riferito solenne di questo incontro avevamo scritto i democratici non sono scesi in campo per raggiungere un'ennesima voce al novero già numeroso dei partiti esistenti
Ma per promuovere pur nel rispetto delle ispirazioni culturali tradizioni politiche quel nuovo partito democratico che secondo il nostro progetto dovrà organizzare in forma unitaria l'intero campo del centrosinistra
Mentre avviano il processo
Costituente i democratici rinnovano perciò la loro determinazione a sciogliersi nelle nuove aggregazioni attraverso le quali si svilupperà il processo di costituzione del nuovo Partito democratico
Assumendo la definizione di movimento invece di quella di partito i democratici intendono ricordare la natura transitoria della loro organizzazione
Rispetto all'approdo finale
Unendo cittadini che provengono da tutte le famiglie del movimento democratico del nostro Paese i democratici sono il segno che quanti si muovono nella stessa direzione son destinati ad incontrarsi
Questo lo scrivemmo in modo inequivoco nel primo testo solenne che ha governato la nostra convivenza questo l'abbiamo ripetuto senza esitazione
Durante tutta la nostra vicenda
Anche se in un momento inevitabilmente emozionante come questo ci tratteniamo come alla vigilia del matrimonio
A chiederci se a chiederci chi a interrogarci
Sul perché questa è la scelta alla quale non voi
Siamo stati fedeli e questo è l'impegno che il nucleo onoriamo l'abbiamo ripetuto ripeto durante tutti questi misi in questi anni ce lo ha ricordato
Romano Prodi nel discorso di Formello ricorderete
Lo ha ribadito nella lettera di saluto che ha inviato a tutti noi e che è stata letta in apertura
A questa capacità di mantenere gli impegni io vorrei anche ricordare
La nostra capacità di mantenerli in tempo alle date previste
Due avevamo detto l'ho ricordato in apertura del congresso della quello fu il nostro congresso di finezze all'Assemblea
La primario nell'assemblea costituente hanno detto che
Il processo costituente si sarebbe concluso il trentuno gennaio e ricordi il trentun gennaio si concluse nel primo sabato successivo si svolse la prima assemblea delle Regioni
Non ci costo poco noti costruttori ma tuttavia noi sappiamo che nella politica bisogna dare prova di essere come si suol dire persone serie la prima modalità e mantenere mantenere gli impegni
Nei modi e ai tempi previsti
Avevamo detto entro due anni entro il mandato
E c'era affidato alla Biennale all'esecutivo
E a chi lo precedeva ci saremmo fatti carico dell'impegno scritto nella Carta costituente siamo qui appunto a rispettare il che cosa e anche il quando
Avevamo detto in cui trasferendo la nostra determinazioni all'interno della Margherita che nella primavera del due mila
E due avremmo dato seguito
Alla domanda che non ho raccolto il sedici maggio dagli elettori
Nel primo giorno
Di primavera cinquantatré Remo a Parma per dar seguito a quell'impegno
Primo congresso costituiva la Margherita che non a caso si concluderà nel giorno della domenica dell'Ulivo
Abbiamo camminato come vedete abbiamo camminato abbiamo camminato spediti
Sfrutta imposizione con un treno Boldrini
Son passati di moda eppure nonostante tutto San tra le cose più puntuale di cui disponiamo
Ma quello che conta abbiamo camminato sempre nella stessa direzione
Tre anni l'anno in cui davo conterà Siegburg in l'esercizio della mia responsabilità compiuta ma son tre anni siamo sulla scena
Tre anni
Brevissima ma allo stesso tempo infiniti
Infiniti
Fatti
Di successi
Non li ricordo
Di fatti che difatti
La ripeto per la terza volta la fase costituente
Difatti la rottura con Di Pietro la ricordiamo tutti ne portiamo
Qualche livido
Ancora addosso
Di sconfitte
Le sconfitte
Che sconfitta referendaria
Il tredici maggio che noi ricordiamo con una sconfitta
Ci permettiamo di cambiarne il segno verso l'avanzamento della Margherita
Ma tre anni guidati da una sola convinzione la convinzione che la politica
Certo non può accontentarsi della testimonianza
Non può non assumere a criterio della propria azione soprattutto il tipo di politica per la quale non ci impegniamo la categoria della vittoria
E che quindi le sconfitte
Sono delle cose terribili
Ma non sappiamo che
Più che perdere
Quello che è ancora più terribile terribile permessi perdere noi stessi
Ebbene queste giornate tutte e tre le giornate mettendoci tutto intero il passaggio di ieri
Sì impongono ci consentono di dire che non ci siamo persi
Anzi
Che ci siamo ritrovati
Noi sappiamo di esserci
Cioè se dovessimo cercare traccia della nostra presenza sui giornali oggi
Vedremo passati a mantenere anche ritornando il televideo segnalava la presenza di D'Alema e Boselli
Ma
Noi sappiamo che quello che conta è innanzitutto la nostra convinzione abbiamo bisogno di un solido punto d'appoggio
Su cui cercare l'apparenza perché sappiamo che anche l'apparenza e una categoria uno strumento la politica non inseguiamo illusioni di solitarie essenze
Ma tuttavia sappiamo che l'apparenza che non si fonda su una verità che non si fonda su una presenza e destinata a dissolversi primo voi il più delle volte più prima che poi
E noi ci siamo ritrovati non ci siamo riscoperti
Perché abbiamo accettato il rischio di perdere
Senza la citazione del rischio di perdere non si può non seguo il vitto lo dicemmo nel momento in cui
Di fronte a una
Tranquilli l'accettazione di disfatta perché questa è la la situazione
La partenza prego
Tredici maggio
Noi
Rifiutammo
La categoria della sconfitta onorevole
Perché dicemmo
Può conseguire la vittoria
Può
Accettare come lo avevo una sconfitta solo chi si è battuto
Per la vittoria
E noi ci siamo battuti per la vittoria e in nome di questa convinzione che abbiamo conquistato
Sotto la guida di Francesco Rutelli nuovi consensi
Al progetto di Ulivo nuovi consensi al programma del
Abbiamo conquistato e rafforzato
La domanda di Ulivo ieri l'abbiamo vista fra la gente
Ed è
La decisione di perderci di mescolarsi tra la gente che ci conosce che ci ha consentito di ieri
Di segnale la nostra agenda quella giornata come associata controparte mente dal massimo di presenza e dal minimo di apparenza
E questa
Ed è grazie anche a questa nostra determinazione destinazione chi ieri abbiamo visto torna all'Ulivo i giornalisti mi chiedono ma vice perciò presi
Per le prese se no
Lasciamo le discussioni sulle quantità ma noi conoscevamo la presenza del fiume carsico che scorreva sotto
Sapevamo che il fiume non tanto riappare e non riappare il solo in occasione dell'elezione a comando riappare in occasione delle lezioni è riapparso in occasione delle sezioni perché ha una sua forza propria che si sviluppa e travolge anche le nostre citazioni
Ieri ci siamo messi al servizio ancora una volta di questa domanda il mescolando ci
Come Ulivo tra la gente
Abbiamo interpretato e ci siamo sentiti riconosciuti in questa nostra lettura in questo nostro impegno
E questo è stato grazie
A tutta la nostra azione lo voglio
Debbo sempre ricordare a quaranta mesi fa a Sofia
Franco Nero
Lo prega per star vicino a me del ricco è una spina naturalmente serve a evitare che il palloncino si gonfi troppo
Se raggiunge Loomis mi si gonfia concreta
Quaranta mesi fa
Quando la bandiera dell'Ulivo fu
Ammainata
Quando la bandiera di una difficili unione perché questo di una difficile unione
Fu sostituita dal progetto di una pacifica divisione di una pacifica divisione
Se oggi l'Ulivo è tornato in piazza e tornato tra la gente non è tornato utile lo sappiamo
Ma nonostante tutte le prove è ancora forte tra la gente questo e anche grazie e anche grazie
I giornali non lo dicono ma non lo sappiamo
E lo sapremo i cittadini che ieri ci hanno salutato mettendo tra parentesi anche le punture puntute che sono associate
Al nome dei democratici e agli zoccoli dell'Asia
I democratici non c'erano appunto non prenotati
Ma non sapevamo di esserci
Sapevamo di aver vinto perché uno di noi
Francesco Rutelli
Parlava
Non a nome nostro
Ma a nome di un progetto nuovo
Allo stesso tempo del progetto di sempre L'Ulivo
Ma non è di questo cammino del cammino di questi tre anni che noi dobbiamo prendere coscienza noi dobbiamo prendere e riprendere continuamente coscienza del cammino molto più ampio nel quale questi tre anni sono collocati del e soprattutto del cammino che ci attende un cammino che appena iniziato io vorrei che questo fondo fosse chiaro il tempo
Il nostro tempo il tempo per il quale nel quale
Ci spendiamo non è un tempo che si calcola a settimane neppure ammessi
E un tempo qui si calcola ad anni e
Il tempo
è un tempo che certamente ha registrato come ricordiamo nell'ottantanove un'accelerazione
Un'accelerazione mai il tempo che cammina
Col passo di una generazione
La generazione che è stata chiamata lo ricordavo
Nel passaggio minano nell'ultimo coordinamento la generazione dei successori
Quelli
Che sono nati dopo il quarantacinque
Quella che ha preso la parola all'interno del processo di democratico per la prima volta nel passaggio sette settantaquattro settantotto o più semplicemente nel settantacinque quando fu
Affidato
Il voto
Ai diciottenni col terremoto quello che fu chiamato il terremoto del quindici giugno
La generazione che fu inaugurata appunto dalla leva del baby boom del dopoguerra
Io sono sicuro che questa generazione una di nazionalità alla quale interni mine anagrafici io non appartengo con la quale ho sempre camminato
Una generazione che sento rappresentata compiutamente
Da Francesco Rutelli non voglio fare il deterministica che è nato appunto negli anni cruciale negli anni centrali negli anno mediano diciamo dell'arco generazionale di venticinque anni sono sicuro che questa generazione
Concluderà
Il proprio impegno seguendo tutto interno il processo anche la lunga adolescenza
A politica prepolitica
Antipolitica
Un'adolescenza che sentiamo
Riaffacciarsi anche in alcune delle voci che oggi hanno ripreso la parola
Sulle piazze
Una dove scienza che si riconosce ed è riconosciuta nella generazione difficili perché nel frattempo è già scesa in campo la generazione di fichi la generazione di Genova
Io sono sicuro che questa generazione
Raggiungerà l'età della pensione avendo portato a compimento non solo tutto il suo itinerario mai il processo
Che la chiama fa ad esser protagonista di quella creazione di quella costruzione dell'Italia come Paese normale che noi abbiamo
Intitolato allo stesso progetto dell'ulivo
Ed è perciò che dobbiamo ritornare al momento il progetto glielo sentito negli ultimi interventi
Vorrei che fosse hanno in chiaro nel momento in cui l'abbiamo rimesso all'inizio a conclusione
Del nostro cammino Ulivo Margherita Margherita Ulivo
Due folti Ulivo due volte Margherita per segnalare le cadenze delle scansioni il senso del tempo
Vorrei che ricordassimo hanno gli stessi l'ho ricordato lo ripeto
Mi scuserete se mi ripeto so che vi ripeto non è questo che mi dà consolazione cioè in questo passaggio una dimensione rituale che non ci preoccupa della ripetizione
Che l'unico per il quale noi siamo scesi in campo non ha fatto in tempo desistere non è mai esistito
Ognuno di noi certo ricorderà in gruppi tre mesi
I propri Shimizu il proprio un mese la propria settimana quando andasse a Coulthard esattamente in cui riconobbe si riconobbe l'Ulivo ma nei tre mesi né una settimana nei sei mesi neppure i due anni e mezzo di governo ci consentono di dire che l'Ulivo è alle nostre spalle L'Ulivo la forza dell'Ulivo quello che rende l'unico invincibile e il fatto che è un segno che incorpora un sogno
E questo la forza del mio coloro che lo rende invincibile se appena fosse
A Brescia fatto in tempo ad esistere
Avrebbe le sue dunque i suoi acciacchi invece rimane nella sua nitidezza
Di sogno incompiuto il sogno per uscire dal dal segno di una democrazia
Governante lo ripetiamo lo mettete una democrazia che non si accontenta di rappresentare che mette associa centro e Governo
E questo ulivo questa concezione dell'autocrazia
Che ci costringe a dire che l'Ulivo Nomentana perché sappiamo che se il progetto è stato definito se il progetto a camminato all'intero dall'azione di governo non ha mai fatto in tempo a diventare soggetto
Mentre lo sappiamo che i i grandi progetti il grande progetto che ha guidato
Anche il Governo d'ulivo
Senza un grande soggetto
Che ne sia
Il titolare
Rischia di essere ridotto una somma di azioni una somma di azioni di cui va dimostrata la coerenza e soprattutto una somma di azioni più o meno casuali mescolati inevitabilmente errori come tutto un insieme di azioni che
Non assicura in alcun modo che esse possano proiettarsi in modo altrettanto coerente sul futuro
Ed è alla ricerca di questo soggetto un soggetto tra cui costruzione deve fare i conti inevitabilmente sempre con
Le
Fastidiose infastidite giustamente fastidiosi giustamente infastidite obiezioni sulle architetture politiche istituzionali quelle che ci chiedono punto di parlare delle cose
Potremmo fare un una serie sostanzialmente alla gente non interessa nulla due punti potremmo fare un un un volumetto come delle barzellette
Di Berlusconi invece noi sappiamo che su questa proposizione in genere viene detta alla gente ieri l'ho sentito non interessa non può interessare meno del conflitto d'interessi male troveremo nuove fanno interessare perché non sappiamo che questi sono temi importantissima
Ma non sappiamo anche che dietro queste proposizioni cioè il modo obliquo indiretto per dire
Per attribuire alla gente profonde convinzioni proprie
è una formula che dovremmo abbandonare
E individuare in genere comune una spia assicura della incapacità dell'indisponibile ad un confronto esplicito sulle posizioni politiche a questa forma
Beh questo soggetto
Che noi eravamo chiamati a costruire guidati dalla consapevolezza che solo i i grandi soggetti possono rappresentare garantire grandi progetti un progetto che ho appena definito
Decennale pluridecennale da questo punto vista lo sto facendo discorso che e di carattere retorico Rep deporre basta ricordare l'esperienza democrazia francese concretamente del fatto che il compimento del processo dipenda cosa esso assume come punto e partenza il punto d'arrivo e quasi ventennale e quasi ventennale quindi come dire non sto parlando di categorie metà storiche sto facendo riferimento appunti comuni che forse in una situazione pesare non consente ma con l'aiuto dei gli storici illustri go ho qui presente guarda direttamente
Pietro Scoppola che c'è stato mai visto durante tutti questi lunghi
Tredici anni
E di questi insegnamenti abbiamo bisogno per recuperare il senso delle nostre fatiche quotidiane perché solo questa riflessione ci aiuta a collocarle in una riflessione più grande dicevo questo
Ulivo nasceva dalla consapevolezza che
Il bipartitismo imperfetto quello che aveva dato forma
Alla
Prima Repubblica si riteneva che questa fosse la forma non poteva nella democrazia governante trasformarsi in democrazia in un bipartitismo perfetto attraverso la semplice trasposizione dell'esperienza dei due principali partiti
Non poté questo era il punto noi sapevamo
Che
Il soggetto
Titolare di quel grande progetto di salvezza per il Paese doveva abitare in una casa nuova nessuna delle case esistenti nessuna delle casistiche
Era suscettibile anche attraverso tutti i miglioramenti alle quali uno si fosse applicato a farsi casa di questo nuovo soggetto è ancora questa la nostra profonda convinzione
Mentre abbiamo di fronte a noi di convinzioni alcune sconfitte ma come dire che guidano con la categoria la Nostalgia ancora a se una riscrittura della storia appunto secondo la catena secche questa viceversa e l'ossessione di quelli con i quali democraticamente in un dibattito interno legittimo esplicitamente non l'Ulivo
Sono stati guidati da una idea opposta
Erano le cose invece delle case concretamente le
Il termine di riferimento di del confronto di queste idee ma questo era una casa
Nuova una casa grande capace di accogliere tutte le identità che noi molte volte in forma caricaturale
Elenchiamo inventa richiamo cattolici democratici liberaldemocratico entriamo anche l'occasione perché ci dove lo metto Realacci ha Realacci
Dove
Mentalisti cogliere gli ambientalisti nell'Ottocento non c'era lo dobbiamo aggiungere anche le nuove tradizioni do introducendo una contraddizione in termini che hanno preso la parola abbiamo tutte queste formulette
Delle dobbiamo dirlo definitivamente
Delle buffone
Dobbiamo alleggerire il CID definitivamente
In queste categorie non andiamo da nessuna parte
Non ha
Le tradizioni e le identità gli apporti le voci sono incomparabilmente più numerosi Ermanno vanno crescendo sotto il già quelle erano delle semplificazioni di nuovo un giorno chiederemo a pietra quelli che hanno proprio dalla storia di di raccontarci alle concretamente semplificazioni libera semplificate
Poi con l'andar del tempo quello che consente ai monarchici e fascisti di presentarsi assieme le edizioni inventandosi concretamente un passato comune che era un passato di scontri violenti naturalmente ai liberali e repubblicani è un domani anche ai comunisti e democristiani quasi amici che ci si incontri che si incontrano all'estero improvvisamente come nati nemici che si incontra Veltroni scoprono che nonostante tutto
Abitavano vicino e quindi in quel momento a Parigi almeno per un momento si possono mettere tra parentesi le antiche divisioni o ex combattente della prima guerra mondiale che si incontrano lungo il fronte diciamo atti ricordi quanto ti hanno date
Eravamo stesso posto
Una strada che non ci porta da nessuna parte prima ce ne liberiamo e meglio è eviteremo di scrivere
Inutili storiche inutili da questo punto di vista ai ahimè carte di principi lo dico nel mentre partecipo
Inutili i progetti costruiti come abitini da che debbono rivestire dei dei fisici
Ma la forma una due Coppe e cose di questo genere quindi delle cose certamente abiti che nessuno mai troverà
In un grande magazzino
Dicevo questo è una casa nella quale potesse trovare posto anche
L'immigrato marocchino senza essere costretto a rispondere a domande Amatucci un liberaldemocratico ossia un laico riformista
Ed è in nome di questa ricerca di questa convinzione che i democratici sono scesi in campo sono scesi
Dando vita al primo girotondo
Degli ultimi girotondi perché un bel po'che
Il mondo gira con il girotondo
Hanno rappresentato la loro ostinazione quella che oggi ha preso la parola su altre bocche
Mescolandosi ad altre voci
Questo lo vogliamo ricordare a chi allora tacque
Atti partecipo
A chi sia comodo
Al disegno di dissoluzione dell'Ulivo e anche a chi fece sapere che
Sarebbe stato proprio il giorno dopo questa è una categoria che ahimè dobbiamo ricordarlo la ritroveremo è una categoria che dobbiamo mettere a verbale
Sempre
Quando parte un'impresa c'è sempre qualcuno che dice sì sì una cosa interessante sarò con voi il giorno dopo
Naturalmente in nome di una
Convenzione di un'impresa più grande
Ed è a questo progetto che noi dobbiamo essere seri nella consapevolezza che questo è un progetto di un processo
Lungo ancora lontano dal arrivare a compimento
Un progetto nel quale
Regole
Progetto soggetto son tre passaggi
La costruzione delle regole
E la premessa della possibilità di pensare un nuovo Progetto il progetto e la modalità attraverso la quale si costruisce in un soggetto è un processo questo sì il processo di apprendimento al quale ci ha invitato Berlusconi un processo di apprendimento
Nel quale ci siamo coinvolti lo dico nel mentre rigetto dobbiamo rigettare evidentemente in modo sdegnata la pretesa di Berlusconi di insegnargli annotato sia una democrazia parlamentare
Perché
Sappiamo
Che il luglio e molti dei suoi debbono ancora prendere conosce una democrazia tout-court
Però noi sappiamo che il processo di apprendimento di passaggio dalla democrazia quella della prima Repubblica la democrazia governante è ancora lungo e che tutti siamo coinvolti in questo apprendimento
Lo sappiamo
Il tema che giustamente è stato ricordato della inesistenza di dell'opposizione di uno spazio di uno Statuto per l'opposizione non è un tema esclusivo del governo centrale attraversa tutto il sistema tutto il sistema
Dai consigli comunali ai Consigli regionali
Dai consigli comunali consigli regionali in cui governo gli altri agli consigli comunali così regione dove governiamo noi
Torniamo noi l'Ulivo
In tutti i ribelli noi sappiamo che dobbiamo costruire quella democrazia che
Non esce più
Non ha più l'intermittenza della democrazia della tele con la quale ci siamo battuti che chiamava sostanzialmente i cittadini a farsi contare ogni cinque anni
Ma che tutta rischia di esser peggio rischia di diventare Piccio perché trasforma
Gli anni
Del governo della democrazia governanti anni di solitudine che annullano che annullano la presenza e la dialettica d'opposizione ed è il nome di questo che noi siamo stati chiamati il nome di questo che abbiamo risposto
Alla provocazione la domanda che ci ha portato ieri a proiettare a brindare caste quell'opposizione che in Parlamento non siamo riusciti a manifestare a comunicare sufficientemente
Ed è per questa a questa costruzione che noi abbiamo legato tutto il nostro percorso non sapevamo il nostro percorso l'ho detto all'inizio citando la carta queste a a verrai da come punto riferimento una tensione conclusiva che guida tutta la nostra azione ma sapevamo l'abbiamo scritto
Con chiarezza anche in un passaggio nel quale molti di noi erano tentati dalla solitudine
Dalla sua dalla purezza della solitudine tutti lo scrittore c'era anche Di Pietro
C'era anche il
Dalla purezza la solitudine che non ci saremmo potuti
Attestare su una posizione di attesa ma avremmo dovuto cercare e costruire tutti i passaggi intermedi purché effettivamente finalizzati all'approdo conclusivo
E dei numeri questo che ponendo il problema a Torino e il nome di questo che avendo registrato uno
Nella prima la assemblea cui facciamo riferimento prendemmo l'impegno che oggi sciogliamo che oggi Portia adempiamo
Quello di realizzare
Aggregazioni di unità riformista allora avevamo in mente le elezioni amministrative
Ma era la tensione è il segno complessivo dalla formazione Acquameno immaginava la nostra prima idea di Margherita che non a caso assunse immediatamente appunto di riferimento l'esperienza veneta ed esperienza trentina
Tessera fosse ricordando anche lui quella trentina ma comunque purtroppo no non tutte dobbiamo ricordare che non non tutt'non non sempre allo stesso nome corrisponde la stessa cosa ma noi non ci arrendiamo
Comunque ha la consapevolezza che non potevamo
Non potevamo affidare a piccoli partiti
Grandi Progetti se Nizza il rischio che e si si trasformassero in piccoli progetti l'abbiamo visto anche ieri sul palco sul palco chiamati tentati dall'idea di dare la parola ai singoli partiti abbiamo visto delle verità parziali
Di cui una sonoramente fischiata che chiamate a rappresentarsi ad essere rappresentate perdono la loro capacità di comporsi in una sintesi comune
Ed è a questa Margherita questa che chiamammo per la prima volta una formazioni di unità riformista una margherita unità nuova aperta che abbiamo rientrato tutto
Il nostro cammino in questi mesi ripercorriamo tutela sempre le Regioni faticosissima nelle quali
Ci siamo dovuti conquistare uno all'altro
Per andare nella direzione tutti
Ricorderanno le proprie esitazioni le esitazioni che ancora
E che è già nel nostro animo
Una marmitta appunto unità nuova aperta a vicenda a questa Margherita
A questa Margherita per l'Ulivo noi in questa marito proprio noi impegniamo il nostro uomo migliore
Francesco Rutelli
Alla costruzione di questa ma rende ai democratici hanno dedicato tutto il proprio impegno primo sciogliendosi per primi ricorderemo
La assieme alle regioni di giugno mettendo a disposizione tutte le nostre regioni
Spingendo spingendo perché i tempi fossero penalizzate anche la determinazione voglia svolgere questa nostra assemblea per primi nella sequenza delle assemblee che rompe
Preparare la Margherita il Congresso tutela Vanvitelli espressione di questo disegno e costruendo in Europa
Le condizioni che assicurassero
La ci riparasse ero dal destino di essere pensati come una espansione del Partito popolare ahimè non più italiano ma addirittura europeo
Dopo un tempo in cui Icbc pensava che è stato poi europeo presso per la sola e fosse migliore del Partito popolare italiano mentre lui non abbiamo avuto mai dubbi sulla diversità della relazione
E coinvolgendo nell'iniziativa nella nostra appartenenza alle il DR Rinnovamento italiano per assicurare per mantenere aperta anche attraverso la offerta della candidatura e poi dell'elezione alla vicepresidenza a Dini una scelta che ancora tutta le nostre mani l'unica scelta che ci riserviamo e che resta affidata alla guida politica
Di ciò che resta del movimento dopo l'approvazione della mozione che noi vi sottoporremo alla fine di questa Assemblea e al gruppo parlamentare che opera nel Parlamento europeo
Certo qualcuno
Può e l'ha anche detto
Che i democratici non avevano scelta perché non avrà nulla da perdere non solo conseguì Fano
Il loro scopo sociale ma si erano nel frattempo disciolti noi invece in questi giorni abbiamo dimostrato noi stessi abbiamo illustrato agli altri che avevamo e abbiamo qualcosa da perdere e quindi per lo stesso motivo per il quale noi ci impegnamo ci siamo impegnati per la nascita però essa sollecita compiuta aperta la Margherita ci sentiamo impegnati perché quella che nasce non sia una margherita qualsiasi
Ma quella Margherita che noi riteniamo essere aperta a quel progetto più ampio che il nostro punto di partenza è il punto di arrivo della nostra
Iniziativa
Ed è a questa Margherita che noi conferiamo tutta intera la nostra tradizione in questa Margherita che porteremo tutti i nostri valori la nostra determinazione ad essere movimento
A non pensarci arrivati
Come senza esserne pure partiti come capita invece appunto ai partiti
Il nostro rifiuto della solitudine quella che c'è costato a tante proprio in questi noi e l'anno Stati nazione a rimanere uniti i democratici
Certamente se non Recordati per lavoro presenza
Spesso importuno ma nessuno potrà ricordare una dissociazione dei democratici dall'Unità della coalizione di centro sinistra
Noi votammo s'con disciplina il governo D'Alema uno
Ed è il nome di questa ritrovata unità che accettammo di pagare anche i prezzi di incomprensione tra di noi nel momento in cui decidemmo di abbandonare la comoda posizione di un soggetto esterno che attendeva la coalizione al varco entrando nel governo D'Alema dunque in nome della stesso principio di unità
Siamo entrati nel governo Amato
Pagando il prezzo della rottura con Di Pietro in nome della coerenza la concezione bipolare e allo stesso tempo della coerenza all'idea di unità per la quale noi eravamo ci sentiamo in campo
E soprattutto la novità la novità Democracy e qui i nostri voti nei nostri nomi a cominciare da quello di Francesco Nuti
La impossibilità di essere raccontati come con le categorie del passato noi
Siamo stati la prova che c'è stata una stagione che si chiamato
Ulivo siamo stati la garanzia che questa stagione si sarebbe riaperto
Quando qualcuno al congresso di Pesaro mi disse ma quale la differenza
Tra i democratici riesce a fare innanzitutto nei nostri volti guardate le storie della nostra delegazione
Tre
Ex comunisti
Ex qui anche intorno a questo tavolo ex democristiani cattolici che nella lettura del Concilio non hanno nomi storie preferendo solo parzialmente non hanno ritenuto di non hanno fatto in tempo non hanno ritenuto di impegnarsi della democrazia cristiana e tuttavia hanno mantenuto la barra in sempre e permanentemente orientata alla costruzione di un sistema che non fosse costruito sulla pregiudiziale anti democristiana che pensata come sostitutiva della antica conventio ad excludendum del Partito comunista
Leghisti
Marco Formentini dove
Cioè dove si non si ecco diciamo ma
Che avevano raccolto interpretato
All'interno al momento la lega alla domanda di cambiamento e di rinnovamento di cui la lega era stata portatrice nella sua prima fase
Tutti uniti dalla categoria del progetto dalla stesse della democrazia
Durante questi anni non sono già state divisioni tra di noi e questa il patrimonio più importante la testimonianza che noi portiamo dentro la Margherita
Vogliamo essere dentro la Margherita
Quelli esito quell'anticipazione quel segno quello strumento
Che
Dalla prova che l'Ulivo
E una esperienza una possibilità un soggetto a portata di mano perché appunto nella nostra esperienza non l'abbiamo costruito l'abbiamo scritto uniti per unire ce l'ha ricordato anche Romano Prodi nella lettera
Noi
L'abbiamo scritto con facilità ma anche quando ha vestito con faceva non l'abbiamo mai scritto immaginando che fosse uno di quei moti alla d'Artagnan uno per tutti tutti per uno
Come forse qualcuno gliela immaginato ma l'abbiamo pensato come un'unità più ampia di a da aprire oltre le forze
Che si erano incontrati in quel momento
All'interno democratici per la costruzione di un'aggregazione sempre più grande
Ed è
Quando siamo stati capaci di interpretare questo spirito che noi siamo stati premiati
Ed è quando si è stati capaci di interpretare questo spirito
Che siamo stati chiamati nonostante anche le nostre asprezze a interpretare L'Unità
Quando fu chiamato in campo Romano Prodi
Quando è stato chiamato Rutelli pur nella consapevolezza che era un democratico
Quando li conosce se mi consentite sono stato chiamato
Al collegio dodici dal collegio dodici a interpretare l'unità dell'Ulivo
In un collegio di frontiera nel momento di massima
Pensione interna alla coalizione quando
Per me è più facile fare l'esempio delle mie la Romagna
Albertina soli anni è stata chiamata a Parma
Roberto ha
Regia Piacenza mi scambia il problema home sarebbe stato meglio a Reggio
Roberto Reggi a Piacenza da democratici a interpretare a guidare la battaglia unitaria di tutto l'Ulivo con la consapevolezza lo dico ad Albertina
Per ricordarcelo reciprocamente e noi siamo sicuri di vincere ma siamo sicuri che se non si vince si cresce perché
Su questa linea siamo sicuri che la coalizione crescerà Aia mancherà sicuramente
Ed è il nome di questo che noi dobbiamo ricordare hanno gli stessi quasi seguendo
E forzando un precetto evangelico
Cerchiamo l'Ulivo e tutto il resto ci sarà dato in sovrappiù perché questa
Perché questa è la lezione di tutti questi appuntamenti
I nostri voti di parte ci sono ci sono arrivati in quanto siano stati identificati come capace di interpretare il tutto
Daremo vita presto a un
A un seminario di ricerca all'interno da Marita che dimostra l'importanza di questo nella Margherita questo lo dico nel momento in cui
Anche dovendo fare i conti giustamente con la logica dell'attuale legge elettorale che ci costringe
A farci carico dalla parte proporzionale oltre che dalla maggioritaria e quindi a costruire sulla giusta interpretazione di queste due norme la ricerca dalla vittoria noi qualche volta siamo tentati dimenticare che per la nostra gente nostra gente
La locomotiva del voto e il maggioritario sempre e dovunque nei comuni in cui abbiamo vinto in i comuni in cui abbiamo perso
E il voto maggioritario il punto di riferimento fondamentale del nostro elettorato e soprattutto dall'elettorato alla Margherita
Oltre che dell'elettorato democratici questa è una verità che non può farci dimenticare la necessità di interpretare anche la capacità di adattarsi di interpreterà la pluralità di fronteggiare
La capacità della parte né contrapposta con moduli non troppo dissimile a loro perché il bipolarismo non è consentito alle due parti di essere troppo diverse tra di loro
Ma purché non ci crediamo troppo perché noi rischiamo se dovessimo invertire l'ordine dei fattori di avere un prodotto completamente diverso questo noi non possiamo dimenticare ed è il nome di questo che noi dobbiamo riproporre far sentire la nostra voce come già ieri ha fatto Francesco dal palco a San Giovanni contro due rischi due rischi grandissimi che son presenti la nostra azione uno
La interpretazione della Margherita come seconda gamba
Lei dea doppio Gambitta della Margherita
Un'idea che reintroduce quell'idea di pacifica divisione di pacifica visione che stava
Alla base del fallimento dell'Ulivo
E qui devo ritornare
A parlare in latino
Ricordando appunto che
Non progredì est regredire senza senza questa tensione versati il la progressione ulteriore pur nella consapevolezza che il passaggio nome provvisorio che il passaggio perciò non perde il suo proprio valore per il solo fatto che proteso verso un futuro noi siamo tornati costretti a tornare indietro questo è il punto cercate di immagine immaginare cosa succederebbe se noi perdessimo lo specifico di questa tensione uniti fa il la prima cosa ci trasformeremo Unimed abilmente come siamo stati in una definizione negativa i non DS perché questo è il primo passaggio la incapacità di essere quelli dell'Ulivo trasformerebbe immediatamente la Margherita inni e non di essi
E poi inevitabilmente all'interno dalla Margherita
Questo non ritornare al presente retroagire sul passato manterrebbe in vita le differenze tra le origini diverse che sono alla sua
A alla base della sua nascita
Senza parlare della distinzione laici cattolici che noi abbiamo completamente come democratici
Superato non
Dimenticando il rispetto degli rispettivi sistemi valoriali ma con la consapevolezza che a partire da queste due diverse
Ispirazioni Hadron costruire ad alimentare un progetto più grandi
E poi e poi
Una divisione che forse porterebbe addirittura l'intera Margherita fuori dello spettro dell'Ulivo ed è perciò che io debbo ricordare che nel ciclo regole Progetto soggetto
Se Dio non voglia ma lo ma lumini qualche luogo già lo vuole si dovesse prospettare un ritorno al proporzionale
Quello che un rischio diventerebbe immediatamente realtà e la e anche la nostra
Tentazione nostro egoismo di parte all'interno l'Ulivo potrebbe farci interessati cointeressati
A un arretramento in nome della ragionevolezza e del senso dalla realtà
Ed è perciò che ritengo che questo sia un pericolo grandissimo e depresso che noi siamo rasserenati tranquillizzati dal fatto che sappiamo che dentro la Margherita la nostra idea di Margherita ha fatto passi
In avanti
Ma sappiamo anche che ancora deve farne e dei in nome di questo quindi ci sentiamo impegnati e vigili nella costruzione della Margherita come condizione della rilancio dell'Ulivo la seconda
Il secondo rischio e quello dell'abbandono totale dell'idea della costruzione del soggetto attraverso un ripiegamento i reni con sul tema del progetto
Questo è un rischio gravissimo che noi corriamo immaginare illuderci che ha tra la semplice elaborazione di una piattaforma pregi trovare all'interno del Parlamento possa essere sostitutiva della necessità di costruire un soggetto nuovo unito
Che supera
Le
Differenze contrapposizioni divaricazioni tendenzialmente presenti all'interno dalla Margherita
Questi sono i due poli all'interno delle quali noi siamo costretti prima ancora che chiamati a cercare appunto la costruzione di una margherita ulivista una margherita per l'Ulivo detto ma una Margherita che anticipa
Al suo interno L'Ulivo
Una Marita che accetta anche il rischio della competizione come ha prefigurato e riconosciuto D'Alema e Fassino a Pesaro
Rifiutando ogni ripartizione meccanica degli spazi che non è praticabile ma non la traduce in una competizione quantitativa che affida
Al risultato dei numeri nella prima lezione disponibile che sia amministrative ma c'è sempre una prima dei la
Preminenza o la pretesa di una egemonia che sia tentata dall'idea e dalla tenda trazione di sostituire un'egemonia con un'altra egemonica
Ma una emulazione a chi costruisce al suo interno ha Chienti scippo al suo interno per primo lo spirito dell'Ulivo
Ed è per ciò che siamo chiamati a costruire l'Ulivo
Nel mentre costruiamo una margherita ulivista siamo chiamati a costruito qui non c'è molto da inventare voi sapete che si è aperto un dibattito sulla federazione grazie a una principi a una precipitazione
Fortunosa e fortunata fortunosa e fortunata di un passaggio che rischiava di essere catastrofico si è riaperto il discorso che si era interrotta Torino noi siamo chiamati accoglierlo tutto intero
Guidati dalla stessa idea che abbiamo scritto nella Carta costituente l'ho trovata con sorpresa
La metafora europea già Francesco la richiamata
Ma io credo che si possa andare ancora più avanti perfino nella stessa strutturazione Interna dell'Ulivo
Nella consapevolezza appunto che l'Ulivo è chiamato a essere una costruzione
Originale
Che così come l'Europa si definisce
Una comunità di popoli distacchi di popoli
è chiamata a riconosci con una comunità di partiti e di cittadini e che in nome di questa definizione deve inventare una forma totalmente nuova qui non
Non ci sono molte idee da inventare bisogna semplicemente fa
Da questo punto
Punto di vista ogni ora
è un'ora il ritardo
E a questo punto in nome di questi impegni che perciò io vi chiedo di confermare la delibera dell'assemblea ordinare delle regioni che ci invita andare avanti lungo lo stesso cammino
Per la costruzione della Margherita e attraverso la costruzione a Mario vita per il rilancio dell'Ulivo
Ed è il nome di questo che io chiudo esattamente come ho aperto
Assicurando il che questo non è un attivo noi ci terremo per mano
Con le bandiere della Margherita
Dentro la Margherita e dentro l'Ulivo esattamente come abbiamo fatto ieri durante la manifestazione ci terremo
Spalla a spalla andremo avanti non più ingessati qualche volta debbo dire ingessati dalle nostre forme organizzative di partito o partitino
Ma
Guidati e lungo lo stesso cammino lungo il quale abbiamo camminato
Durante questi anni forti solo dalla nostra linea politica
Del nostro posizionamento politico come dicemmo all'inizio del cammino al centro del centro sinistra non il centro del centrosinistra anche dentro
La Margherita noi abbiamo dimostrato che è possibile svolgere questa funzione di frontiera e perseguire questa vocazione
Da questo punto di vista voglio assicurare la stampa se qualcuno mi segue ancora che non riporteremo l'Asinello nelle stalle come dicemmo a giugno
L'Asinello e sarà liberato anzi correrà
Con Gioia e con maggiore forza
Tra le margherite e tra gli ulivi
Perseguendo la sua vera la sua antica ostinazione grazie
Temo
Dal vediamo democratica
Democrazia
E le beltà
Abbiamo dobbiamo rispettarla democratica guidata
Ma
Una
Una dopo
Bambino grave un quadro con
Non lasciarmi stare
Con monolingue della forza e
Quando di messi cominciò
Ho
Capito
No quando due pacchetti al giorno quando i buoni no il mio ruolo la chilogrammi
Va bene
In questo aspetto fra
Per fare il suo
Confermando
Almeno
Quando a ottobre il tour di
No all'opposto risparmierà produttore letti storie Nissan
Il come posso amare indù di questi
Di volo
Interpretato
A lungo dire veramente espulso fuori senza e o o al concerto richiedendo comunque la mia Ford dalla osso guardi avendo
Di
Bus verso la strada e non sai mai se c'è già nel mondo quando l'album Bombonato brevi per
Convocato vino finalmente viene
Beniamino finora baschetto ogni
Laddove sia la sì perché no
O o
Per Giordano consumatori conta svolta dimostrano ho capito fiaccole Robert Redford ha vinto
Sa grida resta spesso aspra non sai mai se c'è Colombo possano noto oppure di
Una possibilità sarebbe stata che l'abbraccio tra Arturo Parisi e Francesco Rutelli
Si prolunga asse naturalmente nell'intervento di Francesco Rutelli ma quella emozione l'abbiamo sospese alla riprendiamo tra un attimo
Tra
Le conclusioni di Arturo e l'intervento di Francesco compiamo un atto formale
Ma come tutti gli atti formali rilevantissimo
Vi propongo
La mozione con la quale concludiamo
Il punto principale posto all'ordine del giorno di questa Assemblea straordinaria
Cioè la decisione circa il futuro del nostro movimento
Colgo questa occasione per dire che naturalmente dopo il discorso di Francesco Rutelli i partecipanti all'Assemblea dovranno restare in aula perché come avevo già anticipato esamineremo le ulteriori mozioni
Che sono state presentate all'Assemblea
La mozione finale che sottopongo alla vostra attenzione
Così concepita
L'Assemblea delle regioni
Di unità in questa forma allargata è straordinaria
Ribadisce la fedeltà alla originaria missione dei democratici
Quella di concorrere a fare dell'Ulivo un soggetto politico autonomo e coeso che corrisponda al Polo democratico e riformista nel quadro di una democrazia compiutamente bipolare all'altezza delle sfide della nuova euro
Ratifica la deliberazione assunta dall'Assemblea delle Regioni del venti dicembre scorso nella quale fra l'altro stava scritto ed affermato si valuta positivamente il processo di costruzione di democrazia è libertà la Margherita si apprezza la rispondenza di questo processo con gli obiettivi che i democratici si sono dati fin dalla loro nascita si valuta positivamente l'operato del presidente nazionale dei Democratici Arturo Parisi e dell'esecutivo nazionale relativamente al raggiungimento di questo fondamentale risultato politico
Si considera la natura provvisoria di soggetto a termine che i democratici si sono dati sin dalla loro nascita in vista di nuove e più forti aggregazioni politico
Delibera in conformità all'impegno che si sono assunte le altre forze che hanno promosso la costituzione di democrazia e libertà
Di sospendere l'attività politica dei democratici a livello nazionale periferico a partire dal ventiquattro marzo prossimo venturo data di conclusione del congresso nazionale costitutivo di democrazia è libertà la Margherita
Affida ai propri dirigenti ed aderenti che parteciperanno al lo stesso congresso costitutivo il compito di formalizzare la nascita del nuovo soggetto politico attraverso l'approvazione dello statuto della Carta dei principi e del documento programmatico
Affida al presidente nazionale il compito di definire d'intesa con i livelli corrispondenti degli altri partiti promotori e con quelli di democrazia e libertà al la Margherita
I rapporti giuridici organizzativi e finanziarie con il nuovo partito
Invitandoli al contempo a mantenere le loro responsabilità anche successivamente alla sospensione delle attività ai soli fini legali ed amministrativi
Questo è il testo della mozione conclusiva
Naturalmente del tutto ovvio che questo applauso potrebbe essere interpretato come una sua approvazione dopo l'argomentazione che ne è stata svolta da Arturo io vi chiederei di alzare la mano
Chi è d'accordo
Chi non è d'accordo
Chi si astiene
Possiamo affermare di aver approvato questa mozione all'unanimità
E quindi
E quindi il leader dell'Ulivo il presidente della Margherita potrà parlare ad un'Assemblea che ha già adottato questa decisione
Allora
No no
No no
Vi ringrazio molto e credo che questa
Serie di interventi ascoltati Barezzi
Sono stati riferiti tutti
Denotano una qualità di questa assise dei democratici su cui
è bene riflettere perché è un patrimonio
Consistente
Importante è importante per la democrazia italiani io cercherò di
Assumere questo mandato che l'Assemblea attribuisce ad Arturo
Affida al nostro lavoro comune
Partendo anche da quello che è accaduto
Ieri
Ieri abbiamo vissuto
La prima tappa
Di un nuovo cammino dell'Ulivo
Le due parole nel quale ci siamo nel quale ci siamo ritrovati in questi giorni prima nella dura battaglia parlamentare che non è finita lo ricordava ieri Willer Bordon sul conflitto d'interessi
E poi nell'appello nel richiamo quasi nella invocazione che veniva dalle centinaia di migliaia di partecipanti
Libertà
Unità queste due parole credo possano essere il segno
Di una riscossa rispetto a limiti ed errori che ci sono stati in tutti questi anni e anche in questi mesi
E rispetto alla occupazione indebita da parte della destra
Di uno spazio che appartiene culturalmente storicamente civilmente alle forze della democrazia italiana forze storiche sociali politica della democrazia italiana
Ieri noi abbiamo verificato in quella che non lo dimentichiamo perché ha un significato la dimensione dell'affluenza popolare
è stata la più grande manifestazione che si sia mai tenuta negli ultimi anni a contenuto politico
Nessuna manifestazione politica ha avuto un'affluenza così gravi
Ci dobbiamo riflettere se dobbiamo meditare perché è evidente che un sentimento di quel genere nasce cresce matura sboccia nel momento in cui ce ne sono le condizioni e questo quindi valletto io ad esempio so che la destra non riuscirà mai a fare una manifestazione di quella dimensione e con quei sentimenti
Non ci riuscirà come non c'è riuscita ma anche quando ha portato
Molte persone in piazza molte meno di quelle che erano ieri per la verità ma molte persone in piazza sulla sulla spinta la rivincita di un'aspettativa anche rabbiosa di rivincite
Invece è importante quello che noi ieri abbiamo verificato cioè il feeling il sentimento comune tra la nostra gente e noi
è un patrimonio fondamentale è stata una messa
Al registro come si fa per gli strumenti musicali che si accorgano
E questo accordare il sentimento tra la nostra gente e noi noi che portiamo a vario titolo una responsabilità di guida e di sintesi di questa faticosa impresa che l'Ulivo è stato un momento che ha la sua solidità la sua densità la sua forza
Io penso che nell'arco delle prossime giornate le prossime settimane noi dobbiamo amministrare molto bene molto bene
Io l'avevo già verificato debbo dirvi questo sentimento ci sono qui in platea
Persone con le quali ci siamo incontrate in giro per l'Italia manifestazione sia dell'Ulivo sia dalla Margherita ma di contenuto e di carattere largo ed erano manifestazioni in cui c'era proprio questo spirito questo richiamo
E questa spinta questa forza va bene con l'Abruzzo
Dalla
Serie di incontri affollati dalla manifestazione di Torino
Che abbiamo fatto in queste ultime settimane pur nella situazione difficile che abbiamo tutti vissuto e conosciuti ieri abbiamo verificato
Dobbiamo amministrare sono certa o che tutti noi amministreremo nei giorni prossimi questa spinta questa pressione positiva
Io farò una proposta nei giorni prossimi ai leader e rappresentanti dei nostri partiti che però voglio preparare bene
Perché sia condivisa e perché ci permetta di fare un passo in avanti unitario comune
Commisurato e conseguente a questa spinta entusiasmante che ci è venuta ieri
E a questa rinnovata e motivata fiducia che tante tante tante persone ieri hanno voluto darci sappiamo che questo percorso che cureremo organizzeremo insieme nei giorni prossimi ci deve portare Arturo ricordava poco fa ad una federazione che non sia la Federazione intesa come associazione
Dei partiti
Scontata il stanca
Ma quella nuova forma
Dell'Ulivo che ci è mancata in questi anni
A quella nuova forma dell'Ulivo che c'è mancata in questi anni
Sappiamo che la Federazione dovrà essere aperta lo dicevo già ieri in piazza anche a persone che non aderiscano ai partiti circoli associazioni realtà
Nel territorio
Sappiamo che già da adesso noi dobbiamo definire le prossime tappe di un progetto per il futuro dell'Italia e che questo è l'altro grande tema cruciale cruciale il modo di organizzarci
Colossale
Il progetto politico per il futuro la nostra nazione
Io so anche che il governo politico di questa fase complessa
Complesso delicato perché noi abbiamo tante energie e una classe dirigente
Molto forte
E allora una classe dirigente molto forte quale al centrosinistra
Deve trovare questo sarà uno dei primi compiti che abbiamo
Le sedi e i modi
Per lavorare
Per produrre
Per esprimere un lavoro comune
Perché se noi non riusciamo a valorizzare le energie enorme che al centrosinistra che non è un assetto padronale come la destra
Ma è una ricchezza di storia di cultura di fermenti di espressione ognuna delle quali giustamente rivendica
Precisa
Programma
Il proprio cammino dentro ad un possibile disegno strategico se noi non metteremo anche questa orchestra accordata secondo uno spartito ben scritto non potranno che ripetersi e io questo non voglio e mi batterò con tutte le forze perché non avvenga non potranno che ripetersi le discordanze
E le iniziative che ciascuno prende a tutela del proprio strumento musicale
Immaginando che sia farlo suonare il modo migliore per eseguire
Un concerto invece il concerto oggi nel momento in cui non siamo al governo non siamo prossimi ad una sfida generale voi ricorderete quanto è stato duro io lo voglio dire perché in questa sala sono tante persone che quando abbiamo iniziato il cammino la campagna elettorale nell'autunno del due mila
C'hanno creduto all'inizio quasi da sola
Io voglio dire grazie a tutti quelli che in questa sala si sono dati da fare quando non ci credeva quasi nessuno e hanno lavorato praticamente da soli per settimane per mesi hanno visto crescere poi quel sentimento ma sanno quanto è stato duro faticoso amalgamare restituire fiducia sanno quanti attori erano in quelle settimane
Convinti della sconfitta e dunque frenati
Nell'impegno
E a maggior ragione vedendo tanti volti che queste storie rappresentano io li voglio ringraziare perché domini sappiamo che tra i problemi che abbiamo in questi giorni cioè questo e lo amministreremo ne sono certo grazie alla spinta che abbiamo avuto ieri tutti io per primo ma tutti credo tutti i leader di ciascuna nostri partiti con saggezza e con determinazione
Patemi dire però che non ci siamo solo noi nello scenario politico a regolare il rilancio e la rinascita dell'Ulivo c'è la destra ci sono i nostri avversari
E la destra
All'interesse di sottolineare di esasperare
Con gli strumenti che hanno sono pochi
Problemi divisioni anche al nostro interno qui apro una piccola finestra
Vero poi la Margherita
Solo la Margherita
Solo la Margherita
Nel futuro della competizione
Con la destra
Potrà permettere all'Ulivo
Non soltanto di ricompattare di recuperare
I voti
Del centro semi
E gli astenuti e gli sfiduciati del centrosinistra ma potrà aprire una competizione non quella di cui tanto troppo si parla nostro interno quella dentro centotré una competizione che ci permetta all'Ulivo di recuperare milioni di voti
Da Forza Italia milioni di voti dalle aree di elettorato non politicizzato Giovanni
Da quelli che ancora ieri io dicevo a piazza San Giovanni hanno votato soltanto si diceva in una canzone di Jannacci per vedere l'effetto che fa vero per vedere l'effetto che fa hanno votato a destra per vedere che cosa ne avrebbero ricavato voto non ideologico un voto
E credo che questa destra parla eloquentemente oggi anche attraverso le parole che ieri ha rivolto alla nostra grande manifestazione e il Presidente del Consiglio Berlusconi
Perché è importante questo guardate
Io penso si stia cominciando a creare una frattura in che cosa sono stati bravi attraverso la grande capacità di vendita e di comunicazione
O stati capaci di intercettare
Avendone costruito i presupposti
Aspettative del Paese
Avendone costruite presupposti significa che usando gli strumenti mediatici in modo assai determinato ed abile hanno creato un clima di paura sui temi della sicurezza e dell'immigrazione
Hanno creato un clima di attacco nei confronti di uno Stato burocratico comunista centralista hanno creato un sentimento di insoddisfazione verso l'eccesso di burocrazia di tasse di fisco su cui poi hanno presentato una piattaforma di slogan che ha permesso di
A vere alcuni milioni di persone ce lo spiega molto bene analisi del Mulino perché ha vinto il centrodestra alcuni milioni di persone soprattutto meno acculturati meno ha dentro la politica meno fedeli nella lettura dei fatti della politica e hanno detto proviamo lì
Perfetto Iva Zanicchi ve lo ricordate in campagna elettorale lei visse fece una seconda e una folla migliore tribuna politica che andava nel cuore di quel tipo di elettorato
Ma questi li abbiamo visti per tanti anni a voi che mi hanno risolto parlava al suo pubblico che vi hanno risolto
Mi hanno voi che siete disoccupate verrà dato un lavoro perché se dei pensionati dall'aumentato la pensione o che sia dei commercianti diano aumentato fatturato che c'ha una piccola impresa Tano tolto e l'IRAP duchesse beh adesso provate quest'altro no se per caso quest'altro non riesce lo cambierete
In quel cinquecento mila voti di differenza maggioritaria
Cinquecento mila voti differenza maggioritario quanta parte
L'Italia c'è che ha ragionato così
Allora è evidente che oggi si sta creando secondo me per la prima volta dopo dieci mezzi chiede tema su qui dobbiamo ovviamente lavorare assai una frattura vorrei dire una frattura duplice nella centotrenta la prima è quella che ancora ieri io richiamavo cioè la distanza
Tra le promesse le aspettative che la realtà
Sapete che l'ultimo sondaggio autorevole che è stato fatto due giorni fa dall'Abacus dice addirittura che il grado di fiducia nel governo è sceso al quarantuno per cento contro un grado di sfiducia salito al cinquantasette per cento attenzione
Non vuol dire che ci sia fiducia certo se ne non vuol dire che ci sia
Una totale sparizione dell'aspettativa personale del Presidente del Consiglio ma di certo nel popolo e approfondita il sentimento dell'umore degli italiani questa differenza si sta evidenziando
Tra la quantità mastodontica delle promesse
E l'entità effettiva delle realizzazioni c'è un altro messaggio che volevo segnalare appunto lo accenno prima il Berlusconi di ieri che rivolgendosi alla nostra manifestazione
Sembra quasi con atteggiamento rabbioso dire quella è una manifestazione di odio
Quando un uomo di comunicazione sbaglia così gravemente
Il messaggio
Anche quello è un indizio di debolezza
Perché
Perché
Quando tu contrappone l'indicazione per cui quella era una manifestazione
Di odio e invece tutti vedono che si trattava di una manifestazione
Come possiamo dire il sorriso e di passione
Esattamente il contrario dell'odio perché l'odio sordo lodo l'odio irrazionale invece quella passione era razionale e i sorrisi della gente che stava per strada dimostravano
Un sentimento positivo non un sentimento di antagonismo distruttivo
Ecco un altro fattore su cui dobbiamo ragionare appuntamento un cambiamento che sta iniziando la gente può percepire come dire la rabbia di un Governo che sente sempre più di far ricorso alla propaganda
Quanto meno riesce a farsi interprete delle aspettative che ha suscitato
E non ci dimentichiamo noi che abbiamo giustamente un dibattito al dibattito di grande spessore di grande solidità su nel centrosinistra quanto spazio ai riformismo e quanto spazio ai massimalismo
Non ci dimentichiamo che se dobbiamo fare dei paragoni
Nel campo del centrodestra
Il massimalismo
Di cui dà prova la destra
Spendo per tempo perché non me ne voglio rubare troppo ma è qualcosa di assolutamente eloquente forte
Basti dire che oggi si tiene
Questo congresso della lega di Bossi
Basti ascoltare le cose che ieri ha detto Bossi batterà sondare il sentimento che promana da quell'Assemblea da quella manifestazione per avere due motivi di riflessione il primo
C'è molto più massimalismo molto più estremismo
Dentro la coalizione di centrodestra di quanto non Venezia nella pur problematica coalizione di centro sinistra secondo è vero quello che è stato detto nei giorni scorsi e cioè che
è singolare ed è anche un indice della instabilità
Persistente del quadro politico italiano che tutte le elezioni dal mille novecentonovantaquattro al due mila e uno alla fine
Siano state risolte
Dallo schieramento
Della lega cioè dello schieramento della forza più estrema
Più anomala
Rispetto alla cultura europea alla cultura delle nostre democrazie ai valori di libertà e di tolleranza che animano la grande maggioranza i nostri concittadini che tuttavia ha determinato
Il risultato del novantaquattro il risultato del novantasei il risultato del due mila e uno
è un elemento di riflessione che riconferma
Una contraddizione di fondo che non avevamo richiamato una campagna elettorale che destinatari emerge una lega i cui voti siano determinanti per centrodestra
Sarà sempre un fattore
O di sparizione ove venisse assorbita e dunque di instabilità
Per il centrodestra poiché non potrebbe accettare di sparire la lega
Ho di integrazione decisiva nelle politiche del centrodestra e dunque di instabilità perché su quelle politiche come abbiamo visto nel referendum sul federalismo
Vinto dall'Ulivo vinto dal centrosinistra anzitutto dall'Ulivo ricordiamo
è emerso con chiarezza purtroppo quel referendum è passato abbiamo avuto in questi mesi varie occasioni in cui piuttosto il caso la combinazione non ci hanno aiutato accogliere qualche frutto positivo caso referendum è abbastanza clamoroso
Referendum abbiamo vinto nel giorno in cui iniziava il bombardamento sull'Afghanistan è dunque immediatamente l'attenzione si sposto a quel referendum conteneva in sé ma l'evento cruciale di quale mentre prima di quale l'asse fondamentale del riformismo
A cui si riferisce la grande maggioranza italiani
Un vero federalismo maturo moderno europeo
Ne il centralismo
Ottocentesco residuale né il secessionismo il responsabile della lega di questo interprete il centrosinistra di questo pur con limiti era interprete la nostra riforma
E di questo sostanzialmente messaggio riformista dobbiamo continuare ad essere Interpreti riformisti
E innovatori nel Paese
Ma certo
Cose l'Ulivo che abbiamo davanti a noi cerco e riformi
Anche con una ricchezza di posizioni al suo interno che tipico delle grandi aggregazioni non ci dimentichiamo mai che cos'è il partito democratico americano
Un partito in cui convivono Jesse Jackson con la posizione che in Italia sarebbe non molto lontana da Rifondazione Comunista
E
Ripartiti diciamo così Partito Democratico degli agrari
Del sud del Paese
Che non hanno molto di diverso dalla destra conservatrice più classica
Partito democratico anche quando si arrivi a un partito democratico è evidente che a un partito unico
Sulla scia di decenni o secoli di tradizione di partitica le tensioni a differenza della sua età si manifestano quindi è evidente che l'area dell'asse politico dell'Ulivo è e sarà riformista
Dovrà integrare al suo interno anche una ricchezza di posizioni espressione di culture diverso e dovrà entrare nell'ordine di idee di allearsi elettoralmente all'esterno con altre forze che siano portatrici di altre
Cultura il compito della politica è la sintesi
E la sintesi e due difficile poiché non vi sono strade tracciate che automaticamente si percorrono
Sarebbe contrario alla politica
è una strada anche magari un po'
Con delle un po'Sinoussi Consip sinusoidale diciamo così come questa
Voluta da Arturo sul fondale di questo nostro congresso
E la si percorre poi tanto ci vuole ci vuole un giorno due giorni tre giorni una persona più piano altro e non scappi peraltro fondista alla fine si arriva centra guardano politica incrocia detenzioni le funzioni delle donne e degli uomini
Incrocia le aspettative l'aspirazione le
Asperità propri delle relazioni umane
La politica visione
E fatica allo stesso tempo la politica anche un disegno politico quello che ci accomuna è un lavoro dinamico ragione Arturo non lo si può ridurre ad uno schema d'uno schematismo
Tipo quello le due gambe tipo quelli che abbiamo sentito per comodità la comodità non si addiceva Poli
La politica è ricerca attenzione cambiamento
Creazione ripeto visione strategica e fatica quotidiana
E la politica non è solo legata per questa fatica queste pulsioni delle donne e degli uomini è legata anche alle condizioni in cui si agisce
Padani fare perché spesso ce lo dimentichiamo noi
Un flash-back
Ma ci pensiamo o no a quei
Quel fazzoletto di voti
A quelle poche migliaia di italiani
Che ci fecero mancare il quorum
Nel referendum per l'abolizione nella quota proporzionale
Per quanto cambia
La storia di un Paese ma quanto cambiano le condizioni in cui si fa lotta politica perché è evidente che se noi la lotta politica con la nostra visione la facciamo in un sistema che proporzionale puro
è una cosa se la facciamo in un sistema che è misto quello di oggi che è maggioritario ma che anche proporzionale
è una cosa se lo facciamo in un sistema che il primo quel patto posto il primo prende il seggio
Nominale
Secco diciamo così è un'altra cosa e non possiamo pensare di ragionare
Pensando che il nostro disegno politico resti indifferente alle condizioni in cui lo esercitiamo perché purtroppo la vita delle persone o al così la vita delle persone i rapporti quelli che si vivono a Terni in Umbria
Ho nella difficile situazione la Campania difficile o in quella
Già approdata in una certa direzione ma con i suoi problemi del Trentino o quella creativa di una regione o di un'altra positiva in cui la Margherita o l'Ulivo per parte loro rispettivamente si sono formati fanno i conti poi quando si va a votare con le regole che abbiamo
Da qui quella che secondo alcuni è
Una specie di fissazione di ossessione di Arturo Parisi
Su le condizioni Raboni
Quindi sulle regole del modo di organizzarci insieme e sulle regole che riguardano il sistema e ci spiega che in verità
Da lì poggiano le basi sulle quali l'azione la dizione politica si esercita perché altrimenti la più straordinaria delle intuizioni la più formidabile delle pensioni la più ricca delle visioni
In parte incespica e fa i conti con il rischio di marginalizzazione poi che le regole del gioco non vanno d'accordo con questa idea che sia di ciò cui si tende del traguardo cui si vuole arrivare alla fine quella strada
E allora perché faccio questo questa riflessione che che una riflessione rivolta alla nostra storia perché io mi sento parte di questa Assemblea comunque
Grande orgoglio e con grande convinzione
Abbiamo iniziato questo cammino insieme con alcuni di voi tanti sono arrivati poi nei mesi e negli anni successivi
Perché avevamo un'idea io sono arrivato
Conta tanti di voi con alcuni di voi con una sigla con un'esperienza che si chiamava che avevamo chiamato all'arco di pochi mesi Centocittà
E che era per me
Il modo di ritornare ad occuparmi di politica dopo molti anni nel quale avevo totalmente smesso io che ho una storia una formazione
Politica
Di farlo poiché aveva avuto una responsabilità esclusiva di amministrazione di amministratore ma quella responsabilità esclusiva quella che avevamo avuto da storie diverse
Da da da da da Belluno razzista Rolla Catania Enzo Bianco e certamente con caratteri diversi Bassolino e Orlando Castellani e tanti Dinoi che hanno lavorato Massimo Cacciari con particolare attenzione cos'era la storia mi fermo ma ci qua ci sono anche piccoli sindaci o altri grandi sindaci cavano con la storia qual era il senso di quella storia me lo ricordo quando l'Ulivo nel novantasei dovette fare uno spot non si potevano fare non avevamo i soldi
C'è il se per lo spot
Che mandò sulle poche reti su cui era possibile farlo propri sindaci
Novantasei pochi dico se lo ricorderanno perché era già induce dal sindaco di Cuneo era già in nuce il disegno dell'Ulivo
Era un'alleanza i democratici di forze democratiche che andava ricorda la mia città
I DS i Verdi Alleanza democratica c'era la lista Pannella allora nella nella nostra esperienza
Cittadina in altre ce n'erano altre scaltri civiche
Ho di altra provenienza culturale ma era già il tentativo successivo al cambiamento politico che aveva accompagnato la riforma elettorale di un'aggregazione dei Democratici Italia
Questo cammino è stato un cammino difficile
Io ricordo quando ci fu il congresso
Di fondazione del partito dei Democratici di sinistra PDS
Va ricercata quell'intervista Ina ma non sono ancora riuscita a ritrovarlo indizio della sparizione dirvi archivi
Di questi anni
Ebbene fece un'intervista Tina sull'Unità che mi chiese un un giudizio su questa nuova false di quello che era il PC
E mi disse che ne pensa Rutelli del nome Partito Democratico disegni
Benissimo
Salvo le ultime due parole
Cioè a dire era la volta buona dopo la caduta del muro di Berlino per tentare uno scatto e per dare vita in Italia coraggiosamente al superamento delle storie della storia organizzativa innanzitutto di quello che è stato il Partito Comunista Italiano e di tentare coraggiosamente
Di saltare quelli che sarebbero stati dieci anni che abbiamo tutti vissuto
Con successi e tormenti
Di andare direttamente alla proprio di un partito democratico sede luogo in cui le tradizioni del riformismo italiano si fondono si uniscono innovano nella loro maniera di organizzarsi
Approdano
Con un ascolto reciproco
Ha un disegno nuove e noi l'abbiamo fatto l'abbiamo fatto abbiamo fatto unendo prima queste componenti l'abbiamo fatto dando vita ai democratici lo abbiamo fatto immaginando
E poi
Benedetta cioè battezzata meglio dal voto popolare piuttosto che da un'autentica convinzione
Di molti dei proponenti
La Margherita democrazia e libertà
Ed è vero quello che anche Arturo ci ricorda sempre dobbiamo
Ripetere tante volte Margherita perché un nome gli italiani capiscono abbiamo ripetere molte volte Dl democrazia e libertà perché queste sono le parole nostre e perché in questo coniugare come Monaco ha ricordato democrazia e libertà è libertà e democrazia stalle senza di questo cammino di molti anni
E allora
E allora questa vitalità democratica di cui noi siamo espressione
Ha bisogno di capacità di comunicazione oltre che qualità della strategia politica e però anche di organizzazione nuova nel territorio
E vengo questo prima però voglio dire una parola sul panorama internazionale
Perché a nessuno sfugge che
Negli anni passati il vero successo di Berlusconi è stato a mio modo di vedere
L'impadronì mento
Del partito popolare europeo
Cioè la occupazione con vari strumenti mezzi
E iniziative di quello spazio non solo di legittimazione per la sua storia spuria
Appunto di venditore non di politico
Ma
Di collocazione nel centro dello schieramento
Moderato conservatore e nella tradizione che non gli apparteneva del popolarismo europeo
E io penso che su questo noi dobbiamo essere consci consapevoli che si tratta per noi la prospettiva europea e internazionale
Di un cantiere decisi ci dedicheremo a questo a partire da una considerazione
Crudele
Siamo approdati nostri eurodeputati eletti sotto il simbolo l'Asinello
Alle europee del novantanove siamo approdati nel gruppo liberaldemocratico
E ci siamo approdati
Con soddisfazione per in soddisfazione
Eravamo insoddisfatti dello scenario
Giovanni lo ricordava
Che si è venuto sempre più confermando guardate le cose che abbiamo detto che la campagna elettorale si sono assolutamente conferma si è ridotto
Lo spazio tradizionale delle forze socialiste
Stanotte euro teso star c'ero teso non sereno contento prima di dormire mi sono letto può sembrare una balla uno a nuova pare un po'discorso dice sempre
Ho riletto mi mi è venuto sottocchio con la frase di San Tommaso pure quando rivedendo ripassando quell'espressione di Benedetto Croce eccetera no stanotte effettivamente io mi sono letto l'ultimo libro di di benzina
Io non so sommo non riuscivo a dormire l'ultimo libro di libertà sullo stato dell'arte della terza via mi ha molto colpito perché
Sempre stimolante naturalmente esperienza del governo Blair dopo le elezioni la seconda fase della terza via eccetera molto molto molto difensivo
Molto difensivo
Molto preoccupato di difendersi da una salva di accuse che gli vengono da sinistra la sinistra tradizionale ritorce indole contro nel senso di dire è la vecchia sinistra che non si dà ragione di non intercettare il cambiamento della società mentre non lo facciamo
E consapevole che il quadro internazionale però non regge corretti neanche per Blair
Blair si trova male Blair si trova male nella dimensione del socialismo europeo
E considerato in una qualche misura un intruso
Da molti dei partiti socialisti europee in primo luogo ai francesi come sapete benissimo ma non c'è dubbio che quell'espressione Oscar Sosa che abbiamo usato che la Terza via era smarrita
è vera
Perché oggi
I partiti socialisti europei sono in calo di consenso in tutta l'Europa
E allo stesso tempo i partiti di tradizione popolare
Fatemelo dire con una battuta vedono avvilita la statura altissima ancorché contraddittoria che abbiamo conosciuto nel popolarismo di
Monnet di De Gasperi di tutti i padri della nostra Europa da Adenauer fino a coloro che l'hanno coraggiosamente voluta certamente nella diversità delle storie di Mitterrand di colla noi riconosciamo
Il senso di un traguardo che l'Europa ha saputo tagliare
Oggi si abilità con la statura
Ricordava ieri Giovanni ci attendiamo l'ingresso nel giro di non molto tempo di Alleanza Nazionale in un partito popolare europeo che diventa contenitore indistinto dei conservatori
E allora il nostro compito ancora più importante
E per questo vi dico insieme
Non lo considerate un'ambizione spropositata
Ma è da noi e altri che deve partire una sfida internazionale
Cioè deve partire la sfida di un ridisegno delle alleanze quella battuta che Parisi faceva prima quella battuta che faceva prima non ripetiamo formulette dell'ottocento
Non perché
Non perché siano formulette le tradizioni non scherziamo le culture
La carne e il sangue che animato la cultura socialista quella cristiano democratica quella liberaldemocratica i riformismi del secolo
Ma perché oggi obiettivamente a condizioni diverse che dobbiamo lavorare dobbiamo lavorare alla nascita di aggregazioni nuove e paradossalmente il disegno che ci interessa in Italia
Sarà in filigrana quello cui riusciremo a lavorare in Europa a livello internazionale
Cioè ad una ricomposizione dei riformismi poiché i contenitori che esistono adesso se sono in difficoltà in Italia lo sono ancora più drammaticamente ed evidentemente a livello internazionale qui fatemi dire una parola su chi oggi e a capo
Di quella che per noi la più importante delle istituzioni europee
La Commissione europea non solo e non tanto per il potere che ad essa è attribuito e a cui
It governi intendono attribuirne sempre di meno oltretutto ma per ciò che l'UE rappresenta per noi fatemi dire con parole molto chiare
Prodi in Europa guai a chi lo tocca e a chi pensa di dividere noi dallo morì me Daloui non ci riusciranno
Non ci riusciranno abbiamo un disegno comune abbiamo una strategia comune
E insieme la porteremo avanti come è stato in tutti questi anni
E allora concludo su questo matrimonio di cui mente Arturo parlava del matrimonio la Margherita pensavo chi avrà lo ius primae noctis servito visto che siamo tre e mezzo ha fatto matrimonio
Siamo tre e mezzo Gianni democratici epico che però per primi probabilmente
Quindi è un affetto complessa tra forze diritto vedo professor Lipari s'intende non tanto diritto matrimoniale necessariamente anche anche di alto pranzo ma è un profilo da questo punto di vista impegnativa
Questo matrimonio la Margherita fatemi innanzitutto dire una cosa in questi anni
Per tanti di voi io sono stato
Per niente un riferimento dei democratici
E quanti di voi mi hanno visto andare in giro per l'Ulivo sanno bene che io tutte le volte che ero
Al servizio dell'Ulivo non ho mai
Tirato la carretta per la Marguerite
Ho sempre lavorato per la ditta comune e per davvero
Proprio per questo proprio perché mi avete visto in questi anni al lavoro
Per cercare di costruire qualcosa di più largo e dunque rinunciando a quella parte della mia passione la mia appartenenza per Scelta
In questo processo proprio per questo fatemi dire che io oggi dopo che questa decisione l'avete preso l'abbiamo appresa nell'assemblea di oggi io mi sento gara
Nella Margherita nell'Ulivo
Del valore e della qualità di questa storia e di queste presenze di queste proveniente dei temo per
Attrici che entrano a testa alta in prima fila nel Progetto unitario della Margherita
Siamo stati insieme in questi anni e la Margherita avrà da voi la spinta la creatività l'entusiasmo l'Energia
L'avvio diversità come ricorda Ermete
Realacci di cui ha bisogno
Vedete noi dobbiamo accostare con grande rispetto penso dico non solo a quanti di voi ce ne sono tanti qui dentro che hanno una storia democristiana
Cattolica democratica tanti tantissimi non ci dobbiamo accostare con grandissimo rispetto all'esperienza del popolarismo
Fatemi dire come la vivo con un
Telegrafico riferimento alla giornata ieri io gli ho fatto
Quando mi capita di parlare ma piazza romana spesso mi capita di o di improvvisare di dare un riferimento alla storia della città
E ieri nel discorso fatto riferimento al fatto che la piazza andiamo a San Giovanni Cottino San Giovanni i sindacati San Giovanni sono
Delle persone per la verità la basilica intitolata al Salvatore e ai santi Giovanni il Battista e i l'Evangelista e ho detto sono due
Palestinesi
Non so abbiamo dimenticare cioè sono due persone che hanno vissuto
Che hanno vissuto in quella terra
E per questo di magari è chi
Dall'altro il sei hanno guarda le vicende del Mediterraneo
Con la forza
Straordinaria quanta in quanto è grande l'ammirazione che io personalmente per la democrazia americana prossimo alla forza straordinaria la Ford aveva di chi ci ha due secoli di democrazia
E comanda il mondo
Non sempre consapevole di cos'è la storia di Cuccia
Due o tre mila anni due o tre mila anni e di che cosa effettivamente avvenga
In quei fannulloni fanno le leggiamo che dalle cronache di oggi si sono impadroniti della Tomba di Giuseppe cos'è la tomba Giuseppe uno spazio di
Dieci metri quadrati cosa avviene in quei cento metri lì
La distanza tra tra Gerusalemme Beirut come tra Roma Civitavecchia ma cosa avviene in quei cinquecento metri che vanno dal Giardino degli Ulivi quanto la moschea di al-Aqsa lo spazio per i cristiani ieri mi sono trattenuto dal dire che il senso di quella ho chiesto ad Arturo fatto male
Perché io considero Parisi
Un non voglio dire una Cassazione un tribunale supremo però insomma lo considero
Quando si tratta lui cristiano di separare rigidamente
Il momento della laicità della politica dalla espressione personale della convenzione del credente o del non credente ed ho fatto male a fare questa situazione Tom ma forse è normale e e e
Però io mi sono trattenuta ieri quando quando ha detto quando ha detto questa cosa perché le do ho detto che quella questa piazza parlo a tutti i cittadini non solo romani o sto per dire e non l'ho detto a tutti i cristiani ed è vero ed è vero che parla della storia e quel significato ecco allora di questa dialettica ci dobbiamo far carico lo dico ai laici ed anche coloro che hanno una posizione non soltanto non confessionale tutti abbiamo il sogno come sa non soltanto laica perché tutti ce l'abbiamo mai tu
Ma abbiamo a quanti
Vivono il tema
Il tema del rapporto con l'ispirazione cristiana in politica come qualcosa di problematico
Io penso che non ci dobbiamo portare con enorme rispetto a quanti oggi ci chiedono che nella Margherita
Partito democrazia e libertà laico interamente laico vorrei dire esclusivamente laico ci sia spazio
Per la dignità
Di posizioni culturali e politiche di chi a quella ispirazione si richiama a viso aperto a testa alta e con la coscienza che quella ispirazione
Ha dato alla nostra nazione alcuni dei momenti più alti da Sturzo e invenzione di una certa politica per le autonomie locali sino al processo europeo
Sino alla ricomposizione dell'Italia del dopoguerra che attraverso gli errori
E talvolta anche i guai e i guasti che si sono registrati noi oggi dobbiamo considerare lo dico io che quella storia no noi da quella storia non provengo
Con enorme rispetto enorme attenzione e con umiltà e spirito di dialogo veramente costruttivo dello stesso che da quella storia viene e verrà
A questa straordinaria vicenda rappresentata oggi dai democratici io penso
E concludo che nessuno di noi deve guardare alla Margherita come
Ad un approdo
Necessitato
Quelle ricchezze di cui parlavo prima sono una energia positiva
Tanto più in quanto venga costantemente messa in causa
E questo riguarda anche la capacità di organizzarsi diversamente sul territorio
Marino ha parlato dei circoli
Ed è una sfida vera perché circola debbono essere il modo anche di intercettare questi movimenti di cui si parla
Non soltanto di organizzare ciò che esiste e proviene dalla storia dei nostri partiti che formava Margherita se la Margherita è la somma dei partiti
Non va da nessuna parte
Se la Margherita si apre
E intercetta il nuovo che c'è nella società allora darà il suo contributo assolutamente decisivo e io credo che saranno i contenuti di innovazione per la società nella settimana prossima lanceremo questa idea di Statuto dei nuovi lavori
è molto importante
Perché nel momento in cui non saremo senza riserve
Accanto chi difende un principio di diritti
Con l'articolo diciotto
Noi dobbiamo allo stesso tempo essere coloro che spingono l'Ulivo
A capire che bisogna parlare anche a quei milioni e milioni di lavoratori precari interinali a tempo parziale a collaborazione continuata e così via
Che sono oggi via via la maggioranza avrà forza lavoro del nostro Paese comunque la maggioranza dei nuovi lavori che si fanno nel nostro Paese che non hanno rappresentanza sindacale
Che non hanno rappresentanza politica
Che guardano noi per creare una nuova generazione di diritti e di doveri
Nella trasformazione della nostra società io farò un tentativo Arturo lo sa come lo sa Pierluigi Lamberto gli altri amici
Nei giorni precedenti il congresso di Parma per
Scrivere un testo un documento
Che via alle nostre assise anche una sfida positiva in termini di contenuti sui quali la Margherita
Democrazia e libertà si affaccia
Nel dibattito nazionale non sono dibattito nazionale con le sue idee
Con le sue idee che stanno dentro L'Ulivo ebbene noi porteremo queste ricchezza anche scomodi e più preziose queste ricchezze
Perché talvolta scomode nella casa più grande della Margherita anche perché qui si è dimostrata una capacità di sintesi
Di tenuta fatemi usare questa espressione di disciplina democratica
Assai rara
Ed è stata efficiente questa disciplina al nostro interno per due motivi il primo e che non è figlia dell'ideologia o delle scuole di formazione di partito ma è figlia di un comune progetto e di un comune sentire secondo perché ha trovato quasi miracolosamente
Da una persona che tutti abbiamo definito con aggettivi che sono risuonati in quest'Aula e che oggi non voglio riprendere minimamente se no si in tazza se lo faccio
Una persona che miracolosamente
Ha saputo far crescere
Dentro questa fatica e attraverso questa visione comune
Una leadership riconosciuta noi siamo arrivati ad essere una forza unitaria pur attraverso i passaggi difficili e tra voi e talvolta drammatici che abbiamo insieme conosciuto
Perché avevamo un sentimento comune un disegno comune e perché è emerso nell'arco di questi anni un leader il leader dei Democratici riconosciuto da tutti al quale va il tributo del nostro congresso Arturo
Tu hai guidato tra difficoltà immense intenzioni enorme
Con bravura con tenacia con coraggio con onestà con onestà morale con rigore e compassione non è vero che tu sei stato come qualcuno ha detto colui che è stato attento alle regole dentro le regole tu volevi far stare hai saputo parte dare tutta la
L'altro ieri
Per tuo figlio per la tua famiglia è il tributo alla politica alla politica non alla persona alla persona che ha vinto in politica
E questo congresso solo hai vinto tu e questi anni li hai vinti tu attraverso tutti noi con tutti e nove e sappiamo che è la verità
E allora
Tutto questo cammino questa visione comune il senso della leadership che però forte perché è condivisa perché è unitaria noi lo dobbiamo continuare a coltivare carissimi amici nei giorni prossimi nei mesi prossimi negli anni prossimi
Tenendo sempre aperta una tensione strategie
Quella che c'è alla Sina dico la strada
L'attenzione strategica verso un ulivo chiamiamolo Ulivo chiamiamolo Ulivo soggetto unitario chiamiamolo Partito Democratico
Verso cioè
Il disegno per cui tutte le culture dei riformisti italiani si ritrovi in una casa completamente nuova
Completamente rinnovata quando quel momento quando quel momento sarà maturo nelle condizioni date
Noi sappiamo che esattamente come c'eravamo
Alla nascita dell'Ulivo e al momento dalla vittoria di Prodi come c'eravamo
Al momento della crisi e della necessità di far nascere qualcosa di nuovo come c'eravamo nella sfida apparentemente disperata ma che ha seminato i fiori delle margherite
Fiore tenace
Molto tenace duraturo e che in questi anni fiorisce in tutte le stagioni non soltanto primo giorno di primavera
Come
Tu c'è ricordato c'eravamo a far nascere questo progetto
Ci saremo anche allora saremmo in testa a quel disegno perché il disegno che abbiamo nel cuore e viva democratici e viva la Margherita e viva l'Ulivo e viva la nostra amicizia che oggi si ritrova di nuovo più forte che mai
Guardando la sanzione uomo siamo andati a dire ancora siamo alla