Presentazione del dossier statistico sull'immigrazione 2001, a cura della Caritas in collaborazione con Rai Educational e Un mondo a colori (c/o Teatro Orione, Via Tortona n. 7)

Ha seguiti in maniera non equilibrata la Cina un grande Paese con più di un miliardo di abitanti ha un reddito pro capite tre mila ottocento dollari sei volte inferiore a quello italiano ventuno mila quattrocento dollari
Il subcontinente indiano e l'Africa subsahariana si trovano in una situazione ancora più grave ad esempio in Nigeria il reddito pro capite è venti volte inferiore a quello italiano
Queste carenze spingono le persone a emigrare verso i Paesi più ricchi dove vive meno di un sesto dei sei miliardi di abitanti del mondo
Nell'Unione Europea vi sono venti milioni di immigrati che hanno mantenuto la cittadinanza del paese di origine essi equivalgono al cinque per cento della popolazione residente all'inizio del due mila uno in Italia sono stati registrati un milione trecentottantotto mila immigrati regolari tenendo conto anche dei minori si arriva a un milione seicentottantasette mila cittadini stranieri pari al tre per cento della popolazione residente
In Germania Austria e Belgio all'incirca di è un immigrato ogni dieci persone residenti così come avviene negli Stati Uniti in Italia vi è un immigrato ogni trentacinque residenti
Sono stati centocinquantacinque mila i nuovi ingressi in Italia per lavoro ricongiungimento familiare e altri motivi
Dall'America sono venuti i sei mila novecentottantacinque nuovi immigrati dal Nord e quattordici mila novecentosettantasette dal centro sud
Venti mila centotrentaquattro sono venuti dall'Africa del Nord il sette mila quattrocentottantasei dall'Africa subsahariana
I cinquantuno mila duecentoventuno immigrati dei paesi dell'est europeo sono più del doppio rispetto ai diciotto mila centosettantadue nuovi immigrati dell'Europa occidentale nell'Asia è al primo posto l'Estremo Oriente con tredici mila duecentosessantadue nuovi arrivi seguito dal subcontinente indiano con undici mila ottocentocinquantadue ed ai restanti Paesi con sette mila seicentosedici
L'Oceania si trova all'ultimo posto con poco più di cinquecento nuovi immigrati
I paesi con il numero più alto di nuovi arrivati sono l'Albania diciassette mila
Il Marocco quattordici mila e la Romania undici mila a seguito delle precedenti presenze dei nuovi arrivi il panorama dei gruppi di immigrati si è così modificato
Marocco centosessanta mila Albania centoquarantadue mila Romania sessantanove mila
Filippine sessantacinque mila in Cina sessanta mila ogni dieci immigrati soggiornanti quattro sono europei tre africani due asiatici e un americano la maggiore pressione migratoria negli anni novanta si è determinata dai paesi dell'Est Europa diventati l'aria più consistente al secondo posto via nel Nordafrica e quindi l'Asia centro-meridionale
I principali motivi della presenza in Italia sono il lavoro sessantuno per cento e il ricongiungimento familiare ventisei per cento il che sta a indicare la forte tendenza a un insediamento stabile e ciò sottolinea l'esigenza di previsioni normative che facilitino l'integrazione e la pacifica convivenza
è ridotta la presenza di studenti che vengono dall'estero tre ogni cento presenze e ancor di più quella dei richiedenti asilo neppure uno ogni cento presenze mentre più consistente e soggiorno per motivi religiosi in residenza elettiva
Novecentoventicinque mila vivono nel Nord cinquecentotredici mila nel centro centosettantaquattro mila nel sud e settantaquattro mila nelle isole le province con il maggior numero di stranieri sono Roma duecentosettanta mila Milano duecentododici mila Torino cinquantanove mila Napoli cinquantacinque mila il Firenze cinquantadue mila
L'incidenza più alta sulla popolazione sia nel nord quattro per cento a Milano che gli immigrati sono uno ogni dieci residenti a Roma uno su diciotto residenti
Tra gli immigrati regolari il ventisette per cento e cattolico il ventidue per cento ortodosso protestante
Il trentasette per cento musulmano il sette per cento seguace di religioni orientali ciò significa che i cristiani di altri paesi sono ottocentoquattordici mila i musulmani seicentoventuno mila e i seguaci di religioni orientali centoquindici mila
Secondo i dati del ministero dell'Interno le persone autorizzate a lavorare in Italia sono ottocentoquaranta mila tra essi ottantasette mila svolgono un lavoro autonomo e novantuno mila sono senza lavoro
Le persone occupate sono così ripartite per settore agricoltura tredici per cento industria ventotto per cento e servizi cinquantanove per cento
A lavorare nel settore del lavoro nero sono secondo stime tra i trecentocinquanta mila e quattrocento mila immigrati
Le donne immigrate detengono il quarantasei per cento dei permessi di soggiorno e attraverso i ricongiungimenti familiari tendono ad aumentare in varie province costituiscono già la maggioranza
Le donne sono la maggioranza anche tra gli immigrati provenienti dall'Europa occidentale dall'America latina in Asia dalle Filippine e in Africa Capo Verde le donne sono invece meno numerose tra le comunità di cultura musulmana
I matrimoni hanno superato le tredici mila unità
In sei casi su dieci a contrarre questo tipo di matrimonio è l'uomo italiano con una incidenza tripla rispetto alla donna italiana il venti per cento di questi matrimoni riguarda cittadini stranieri di diversa nazionalità
Gli studenti figli di immigrati nell'ultimo anno scolastico sono stati centoquarantasette mila quattrocentoquattro il loro numero come quello dei minori immigrati duecentosettantotto mila aumentar un ritmo più sostenuto rispetto all'aumento della popolazione straniera nel corso di dieci anni sono diventati sei volte di più
No
Mentre i relatori si accomodano chiamiamo il giornalista e Jean Leonard Touadì di un'onda colori
Cita un breve commento del figlio
Caglione Arcene
Cambia poco
Allora pochi minuti
Per spiegare perché questa consuetudine dei RAI Educational che collabora con la Caritas italiana da due anni
Per
L'impaginazione grafica del dossier statistico dell'immigrazione
E proprio questo il caso di ricordare il ruolo istituzionale della RAI come servizio pubblico
Come strumento cioè destinato a fornire alla cittadinanza agli operatori all'opinione pubblica
Degli elementi di conoscenza degli elementi di informazione per la formazione di un giudizio sereno e motivato su fenomeno così complesso come quello dell'immigrazione
Mondo colori è impegnato in questi termini da quattro anni insieme ad altri programmi della RAI come soprano come il permesso di soggiorno
Ma come tutti gli altri però dalle che a vario titolo stanno scandagliando il fenomeno il complesso fenomeno dell'immigrazione che ha investito l'Italia
Da trent'anni a questa parte
Siamo convinti in questo che i fenomeni di rifiuto o di rigetto o di diffidenza che constatiamo della nostra società derivano proprio dall'ignoranza dalla non conoscenza dell'altro
C'è un poeta camerunese che vive in Italia che diceva prima di accogliere bisogna prima di tutto cogliere l'altro in tutta la sua complessità culturale complessità sociale complessità economica
L'Italia uno dei paesi più avanzati economicamente dell'Europa ha bisogno di braccia per lavorare nelle sue aziende per accudire i suoi figli per trattare i suoi anziani ma l'Italia si deve ricordare che chiamando delle braccia si ritrova delle persone in carne ed ossa
E quindi deve avere il coraggio di avviare dei processi dinamici di integrazione e siamo sicuri che questo Paese a proprio nel suo Etienne a proprio perché ha mandato un milioni di italiani fuori
Proprio perché è un Paese strutturalmente multiculturale siamo sicuro che questo Paese e in grado di compiere di trovare la sua strada verso l'integrazione a condizione che
Le consapevolezze degli operatori dell'opinione pubblica trovino nella politica il luogo il luogo alto e nobile
Dove i vari interessi contrapposti presenti nella società trovino finalmente una loro armonica ricomposizione
E questo è il contributo che noi della RAI come servizio pubblico possiamo dare alle istituzioni all'opinione pubblica elementi di conoscenza per la formazione di un giudizio sereno e per la maturazione di decisioni politiche grazie
Prima di cedere la parola monsignor Di Tora anche introdurrà l'intervento del presidente Casini io vi devo spiegare le sedie vuote
Il ministro Maroni sta in Consiglio dei ministri
E sapete sono degli impegni lunghi lui spera di farcela e poi si terrà aggiornato sull'andamento dei lavori il Consiglio dei ministri
Invece il vescovo Attilio Nicora avute inconvenienti di viaggi ormai è in taxi quindi tra poco sarà trattino
Monsignor Di Tora Nina
Grazie saluto tutti voi qui presenti ringraziandovi di questo
Essere numerosi soprattutto i giovani gli studenti delle scuole
Per indicare quindi una prospettiva futura per il discorso che oggi vogliamo trattare
E ringrazia in maniera particolare l'onorevole Pier Ferdinando Casini di essere qui con noi lutti sia sempre distinto per un atteggiamento di apertura nei confronti dell'immigrazione
Considerandolo un fenomeno disinteresse nazionale al di sopra delle parti politiche ecco nel suo delicato
Incarico di Presidente della Camera dei deputati penso che avrà modo di far valere questo orientamento mentre si discuterà della riforma della legge sull'immigrazione
In questa occasione nuovamente loro ringraziamo
Per lo svolgimento delle considerazioni iniziali che ora ci porge era mentre ecco non potrà trattenersi fino alla fine dei lavori a causa dei suoi impegni parlamentari sapete che anche questa mattina se votazione al Parlamento
Grazie monsignore che la ringrazio molto
E ringrazio
La Caritas diocesana di questo invito
Dico subito che ho molto apprezzato l'approccio pragmatico concreto anche del vostro video
E video presentato
E del lavoro di ricerca che la Caritas ha fatto questo dossier statistico
Naturalmente nella prima parte del mio intervento avrei ripetuto il dossier statistico per cui lo salto
Perché credo che non ci sia bisogno di ripetere quello che è chiaro
Dai matrimoni misti che ci sono che sogno sono il segno di una presenza e di una ricongiunzione di un rafforzamento in loco anche della presenza degli immigrati
Agli altri elementi che sono stati rilevati nel vostro video io voglio dirvi con chiarezza
Che come mio costume quando vado a convegni non è che cerco di compiacere l'Appia platea in cui vado magari saltando da una platea l'altra dicendolo posto da una parte all'altra per cui prendete questo mio intervento con grande
Franchezza chiarezza su
Anche forse dicendo cose che vanno un po'meditate e che non sono subito di facile accoglienza ma credo che sia giusto che noi
Prendiamo presente di questo tipo non formale o retoriche ma come occasione importante vere di confronto tra di noi
è chiaro che questi dati tracciano l'immagine di un'immigrazione che si è ormai stabilizzata sul territorio nazionale
Sempre più capaci di interagire con la preesistente a realtà
Italiana
Nel mondo del lavoro della scuola della famiglia
Un'immigrazione che chiede oggi sempre più integrazione e sempre più riconoscimento dei propri diritti
Io dico subito monsignore che questa condizione di stabilità dell'immigrazione in Italia
Va considerata secondo me una ricchezza per l'Italia
Un fattore che supporta al nostro sviluppo economico
Che colma la carenza della nostra forza lavoro soprattutto nelle aree del Paese più vicine alla prima occupazione
Pensate alle presenze a Milano e quelle a Roma che abbiamo appena visto
E infine un elemento che rende culturalmente più dinamica e plurale la nostra società
L'analisi della situazione dimostra che il nostro Paese
Si è finora assunto le proprie responsabilità di fronte alla richiesta di accoglienza d'aiuto
Che veniva dalle popolazioni immigrate di tante aree povere del nostro pianeta
Io penso che dobbiamo anche essere orgogliosi di quanto l'Italia riuscito a fare
Insieme a tutta l'Unione Europea
E non credo che oggi si possa imboccare una strada diverso
L'Italia
Deve poi farsi carico di incoraggiare i progetti che mirino costruire nei paesi di origine degli immigrati una più salda Rete di iniziative economiche per lo sviluppo
Noi abbiamo una struttura del sistema produttivo
Che è basata in gran parte sul dinamismo delle piccole imprese italiane si può fare molto
Penso anche ai grandi progetti d'aiuti europee
Alla cooperazione euromediterranea che deve finalmente decollare perché l'Europa non può guardare solo al Nord Est ma deve guardare al sud dell'area mediterranea con risultati migliori di quelle fin qui ottenuto
Cooperazione solidarietà
Sono due parole che non vanno coniugate solo in Italia ma vanno coniugate anche nelle aree del mondo in cui esiste il sottosviluppo e la fame io ritengo positiva a questo proposito la legge che è stata approvata dal Parlamento nella scorsa legislatura
In ordine alla cancellazione dei debiti dei Paesi del terzo mondo e dico non a questa platea che è sensibilizzata su questo tema
Ma tante volte in altre circostanze stiamo attenti non è solo un fatto di solidarietà e di risposta ai valori morali ma è anche un fatto di intelligenza politica di convenienza
Perché è un mondo in cui persiste un divario così come è stato in un enucleato anche nel nostro firmato è un mondo che da e darà sempre fattori di instabilità permanente ci vuole però un atteggiamento pragmatico
Che sappia leggere con una mente serena alla realtà attuale del nostro Paese
La discriminante anche tra le forze politiche
E tra chi ritiene che dalla società multirazziale si possa tornare indietro che questa sia una pericolosa evoluzione e chi come me ritiene che dalla società multirazziale multiculturale multireligiosa non si torni indietro
Ed è prefetto ed è lunare pensare che si possa invertire a questo proposito un processo che ormai è un processo connesso alla globalizzazione
L'integrazione è dunque necessario ma sarà più facile e rapida se al tempo spesso sapremo farci carico della richiesta di sicurezza che viene dall'APPA da parte della nostra cittadinanza
Se sapremo conciliare il principio dell'accoglienza
Con una regolamentazione seria dei flussi di ingresso
E con una lotta strenua contro quei fenomeni di immigrazione clandestina che sono le percentuali in questo caso non ci sono state ma voi le conoscete drammaticamente connessa con la
La e mi con la criminalità e lo sviluppo e la criminalità
L'incremento rilevante dell'immigrazione intervenuto in questi ultimi anni
Il fenomeno dell'immigrazione clandestina che appare ormai fuori controllo hanno determinato una ossia nuova una chiusura maggiore da parte dei cittadini soprattutto delle fasce deboli del Paese
Anche il vostro dossier
Raccoglie i sintomi di questa paura
Le incognite di questa convivenza che molti accostano
Ad una perdita di sicurezza ad una contaminazione culturale ad un indebolimento della nostra identità nazionale
Si può
Liquidare fatti frettolosamente la questione
Definendo che queste paura sono frutto di un pregiudizio razzista
Nessuno vieta
Di liquidare il problema dicendo ma queste sono fenomeni razzisti ICI
Io credo che su questa strada non si possono fare significativi progressi
Ci sono purtroppo dei frequenti episodi di intolleranza razzista
Ma sappiamo bene tutti noi che siamo qui se facciamo un atto di onestà
Che questi si identificano con una piccolissima parte del disagio cui si è fatto cenno che sono comunque fenomeni totalmente marginali nel nostro Paese
Il compito della politica è quello di far sì che non si dilata
è quello di comprendere contenere questo disagio
Di lavorare per rendere possibile l'integrazione di prospettare soluzioni che ricompongono ogni frattura la coesione sociale
Che rende forte l'agire di un popolo quando questa viene sentita in pericolo da una parte della propria cittadinanza
Se non ci facessimo carico di questo problema rischieremmo di accentuare una spirale di sospetto e di incomprensione che farebbe complessivamente arretrare la posizione di tutti gli immigrati italiani
Anche di quelli regolarmente presenti
Anche di coloro che sono nel nostro Paese da tanti anni e che si sono già integrati la nostra realtà
Questo rischio e oggi più accentuato
In ragione delle tensioni internazionali
Che favoriscono pregiudizi e chiusure nei confronti dell'immigrazione musulmana che costituisce una parte rilevante della immigrazione regolare in Italia e che ha fatto grandi sforzi per integrarsi
Sull'immigrazione clandestina occorre per me è una fermezza
Che non sia motivata da pregiudizi verso l'immigrazione leda un rifiuto dell'accoglienza
L'immigrazione clandestina scuote a nostra coscienza civile dei nostri sentimenti religiosi
Tutti sappiamo che chiudere le porte ai clandestini significa togliere la speranza a tanti poveri disperati a chi è quasi sempre già vittima dello sfruttamento e della criminalità
Sappiamo anche che molti tra coloro che giungono clandestinamente in Italia sono perseguitati politici nei loro Paesi di provenienza
Anche per queste ragioni già prima delle elezioni del maggio scorso
Quando non ero presidente della Camera
Avevo avuto occasioni di esprimere la mia contrarietà personale che ribadisco all'introduzione del reato di immigrazione clandestina
Ribadisco oggi che ritengo questa proposta non solo sbagliata ma anche inutile
Eppure non si può negare che proprio sullo sfruttamento dei clandestini la criminalità organizzata italiana e straniera ha costruito nuove forme di reclutamento da puntellato la propria ricchezza
Più in generale mi chiedo quali sono le prospettive reali che la clandestinità riserva le persone oneste che non vengono in Italia per delinquere
Senza un lavoro senza una casa senza diritti essi non riescono a sfuggire a condizioni di vita degradata
Che sono uno scandalo inaccettabile per la nostra società
Non riescono soprattutto ad evitare di cadere comunque nella rete degli legalità dello sfruttamento che non è solo quello della criminalità in senso stretto ma anche del commercio abusivo del lavoro nero
Affrontare la questione della clandestinità
Lo dico a voi che siete le punte avanzate ed una sensibilità su questo tema che fa onore alla società italiana
Affrontare la questione della clandestinità con uno spirito debole è un esercizio ipocrita
Consente di dirsi disponibili all'accoglienza ma dimentica che accogliere vuol dire diventare condizioni di vita dignitose un lavoro una casa un nucleo familiare unito
Fuori di ciò la parola accoglienza avete stravolto il suo significato più profondo il significato stesso della solidarietà umana che opera per conferire all'altro attraverso un aiuto materiale e spirituale la piena dignità della persona
In una cornice di insicurezza
Sarà difficile riconoscere all'immigrazione regolare stabile quell'incremento di diritti che invece noi vogliamo e riteniamo giusto doveroso attribuire sarà difficile rendere concreta ed effettiva la stagione dell'integrazione su cui ha impostato l'intero lavoro di ricerca che avete oggi presentato con il rapporto del due mila e uno
Il Parlamento sarà probabilmente chiamato nei prossimi mesi a pronunciarsi sull'iniziativa legislativa del governo che è stata ampiamente annunciata i cui caratteri fondamentali sono già apparsi sugli organi di stampa
Il mio ruolo istituzionale non mi consente di entrare specificamente nel merito di questo provvedimento
Sono certo ed anzi mi impegno fino ad ora su questo punto che vi sarà l'opportunità per esaminare in Parlamento con grande attenzione con compiutezza d'indagine un disegno di legge così delicato e importante
Sono convinto che le eventuali correzioni della normativa vigente non saranno punitiva nei confronti dell'immigrazione regolare
Non c'è ragione per restringere i flussi d'ingresso del resto la nostra economia continua ad offrire lavoro agli immigrati ed ha bisogno della loro presenza
Conosco le preoccupazioni del mondo del volontariato
Sulle grandi questioni del collegamento fra permesso di soggiorno e lavoro
Sulla grande questione
A me particolarmente gara dei ricongiungimenti familiari il diritto d'asilo
Su questo il dibattito non dovrà essere solo aperto disponibile a un confronto non pregiudizievole ma anche rapido
Sono convinto che l'intento di tutte le forze politiche sia di ricondurre ad unità la complessità distanza che scorgiamo la base del fenomeno migratorio
Mantenendo ferma la nostra vocazione europea e rispettando i vincoli che resta deriva in conclusione voglio dire
A tutti voi una cosa sola
Credo che c'è un rischio grandissimo che corriamo
Che è quello
E non ci possiamo permettere di correre questo rischio
Che è quello di trasferire pretestuosi i motivi di polemica partitica e politica su un tema come questo
Io credo che non ce lo possiamo permettere per il rispetto che dobbiamo non solo agli extracomunitari
Ma per il rispetto che dobbiamo la dignità della persona e a tutti noi
Non possiamo permetterci di trasferire le risse politiche quotidiane su un tema che riguarda la vita di milioni di persone e il futuro della nostra società io mi adopererò perché la serenità e la riflessione
Sia il centro del dibattito nel nostro Parlamento
Risentiamo quest'oggi l'undicesima edizione del dossier statistico immigrazione della Caritas uno studio sempre più organico dove sinteticamente si possono trovare i dati più aggiornati sull'immigrazione
Rivolgo innanzitutto un sentito ringraziamento
è arrivato monsignor Nicora ringraziando
Rivolgo un sentito ringraziamento alle numerose strutture che hanno fornito i dati all'équipe che li ha elaborati con dedizione competenza e a tutti voi partecipanti che con la vostra presenza attestate la necessità di promuovere una politica migratoria partecipata e vicina all'esperienze che si fanno alla base
Porgo questo ringraziamento a nome della Caritas di Roma e delle varie realtà ecclesiali che fanno parte del comitato promotore del dossier giunto quest'anno alla sua undicesima edizione la Caritas italiana la Fondazione Migrantes
Le ispezioni territoriale di questi due organismi pastorali mi riferisco in particolare alle regioni Lombardia Piemonte Triveneto Toscana Lazio Campania Puglia e Sicilia
E il Centro studi emigrazione dei Padri Scalabrini anni
Mi piace ricordare che ricorre quest'anno il trentesimo anniversario della costituzione della Caritas italiana ricorrenza che ci sprona a fare di più e meglio in tutti i settori della società
Mi quali c'è maggiore bisogno di solidarietà e perciò anche nel settore dell'immigrazione
Un ringraziamento va poi agli organismi internazionali l'Alto Commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati l'Organizzazione internazionale per le migrazioni l'Ufficio internazionale del lavoro alle strutture pubbliche Ministero del lavoro e che nel agli enti in in I Università di Siena che hanno contribuito al finanziamento della nostra ricerca e a quanti contribuiranno alla sua diffusione come hanno fatto da sempre la Regione Lazio il Comune di Roma
E spero continuino a fare la provincia di Roma e gli altri enti locali
Nel volgere di sei sette mesi verranno diffuse in tutta Italia e anche all'estero venti mila copie del dossier in varie occasioni gratuitamente come oggi a Roma e in contemporanea a Milano e a Torino
Ovvero con un semplice contributo per coprire le spese di prima
Ci ripromettiamo
Come lo scorso anno di presentare il dossier in una quarantina di città con il coinvolgimento delle Caritas degli enti locali di quanti hanno patrocinato il dossier
Si tratta di un enorme sforzo che facciamo volentieri perché la mancanza di una corretta informazione può essere di grave pregiudizio
In questo delicato settore per questo mi permetto di rivolgere anche quest'anno un appello a facilitare ulteriormente l'elaborazione del dossier infatti con una maggiore apertura e celerità da parte di tutte le strutture
Che possiedono dati sugli immigrati il nostro sussidio potrebbe diventare più completo e funzionale il compito di chi introduce il dibattito consiste nel riuscire a dare in poco tempo alcuni spunti necessari per le relazioni che seguiranno
è quanto cercherò di fare soffermandomi su queste tre idee di fondo andare alle radici del fenomeno dell'immigrazione accettare la storia elaborare un progetto valido per il futuro
Primo andare alle radici del fenomeno dell'immigrazione le migrazioni sono fortemente intrecciate con il problema del sottosviluppo
I flussi migratori per lo più si configurano non come libere scelte ma come movimenti forzati dalla necessità della sussistenza
Allora do come campanelli d'allarme le proteste contro una certa forma di globalizzazione e gli stessi drammatici attentati dell'undici settembre negli Stati Uniti
Un Paese che ha accolto con generosità milioni di emigrati italiani
Come i cristiani ispirati al messaggio di Dio che è Amore e più in generale come persone di buona volontà non possiamo accettare la violenza che distrugge e non riesce a creare se non paura e terrore
Dopo questa condanna senza ambiguità bisogna per prevenire altre reazioni inaccettabili interrogarci sulle cause che direttamente o meno stanno alle loro origini il primo capitolo del dossier si apre con una mappa degli egoismi planetario
E mostra come due miliardi di persone abbiano un reddito mortificante della dignità umana
Per rendersi conto di questa situazione bisogna prendere in considerazione i meccanismi economici e commerciali che vigono a livello globale e che accentuano le disparità anziché livellato
In questa occasione mi limito solo a richiamare il principio della destinazione universale dei beni della terra che costituisce uno tra i punti principali
Di la dottrina sociale della Chiesa cattolica e che così spesso viene disatteso
Di fronte a questo osceno di bisogno è utile come si propone di fare il governo anche detassare gli aiuti devoluti per fini umanitari
Ma il problema è più ampio e bisogna predisporre c'è una maggiore condivisione con chi non ha inoltre bisogna ricordare che anche lavorando con generosità Obiettivo dal quale siamo ben lontani
Si richiedono molti anni prima che i flussi migratori possano entrare a regime
Nella situazione attuale è fuorviante pensare che l'aiuto allo sviluppo tanto più se poco consistente come quello concesso attualmente faccia venir meno la necessità di emigrare
La questione messa così e assolutamente male impostata
E finisce per essere un alibi per la nostra in incuria rispetto ai Paesi più sfortunati del mondo due accettare la storia
L'andamento squilibrato dello sviluppo mondiale la crescita demografica nei Paesi poveri e il declino demografico di molti tra i Paesi ricchi tra i quali l'Italia indicano che l'immigrazione non solo per durerà nel corso di questo secolo
Manderà aumentando di consistenza
Poiché sono in gioco potenti cause strutturali lo scenario è predeterminato in esso sono inclusi i flussi migratori possiamo modellare indirizzare coordinare tale scenario ma non lo possiamo sopprimere
Tenuto conto che l'immigrazione resterà a lungo una componente non trascurabile delle società occidentali i sogni essere molto più attenti nei discorsi e nei comportamenti
A non alimentare chiusure pregiudizi di fondo nei confronti degli immigrati
Tanto più che anche noi siamo stati per più di un secolo emigrati all'estero sarebbe moralmente grave per il nostro Paese spezzare il legame che unisce la nostra lunga storia di esodo che ci viene ricordata da quattro milioni di italiani residenti nel mondo e la nostra storia attuale di Paese di immigrazione
In un mondo che abbiamo voluto globalizzato per l'esportazione delle nostre merci e dei nostri servizi perché pensare che chi viene da fuori è di per sé è un pericolo il fenomeno migratorio
Anche se comporta dei problemi
E anche una preziosa ricerca risorsa
Perché non considerare la differenza un incentivo allo scambio e al dialogo
Perché non riconoscere che molti dei problemi addebitati in esclusiva o quasi agli immigrati come quello della sicurezza si riferiscono a una crisi di convivenza civile già in atto
Affinché l'apertura agli immigrati sia effettiva bisogna rendere praticabili e incentivanti le modalità di ingresso regolare
E rendersi conto che le norme eccessivamente rigide finiscono per penalizzare oltre agli immigrati il nostro stesso paese questo va detto con convinzione perché vicino ai migranti non deve restare solo la chiesa le associazioni o qualche partito ma all'intera società chi da tale presenza trae vantaggio in questa fase storica
Non possiamo non essere per un futuro ordinato basato sulla giustizia e sulla solidarietà e perciò auspichiamo sul tema dell'immigrazione una coesione molto più ampia come viene affermato in un brano dell'introduzione al dossier collegialmente condiviso da tutto il comitato promotore vi sono aspetti sostanziali della politica migratoria imperniati sul rispetto della persona umana e sul dovere dell'accoglienza che non possono non essere da tutti condivisi a prescindere dalla diversa estrazione culturale e politica e che non devono essere sentiti in contrasto con l'interesse a politiche efficaci di sicurezza
Sull'immigrazione non siamo all'anno zero e sono molti i punti da considerare patrimonio comune
Terzo elaborare un progetto valido per il futuro
Se ipoteticamente fossero possibili le chiusure ermetiche delle frontiere non si lasciassero entrare nuovi laboratori e addirittura si impedisse ricongiungimento gli coniuge figli i compiti della politica migratoria rimarrebbero gli stessi sul piano qualitativo ogni trentacinque risiede residenti già adesso uno è immigrato spesso la cultura dei nuovi venuti anche le loro religioni sono differenti e ciò nonostante sono interessati a vivere in Italia a lungo e forse Bersani
Un progetto politico valido sull'immigrazione
Deve cercare di collocare queste differenze all'interno di un quadro unitario di valori fondamentali
Che salvaguardi la sostanza della nostra tradizione culturale e religiosa e riesca ad accettare le altre culture le altre religioni chiedendo loro la disponibilità a inserirci senza contrapposizioni in un quadro pluralista
Serve una genuina concezione della mediazione culturale che non sia solo concepita come strumento di sostegno all'operatività degli uffici pubblici ma funga da ponte e agevoli da una parte il processo di integrazione degli immigrati
E dall'altra il mutamento della società italiana che li accoglie
Non serve demonizzare le differenze visto che dovremo vivere insieme
Serve invece l'impegno di reciproco adattamento
La nostra iniziativa Forum per l'intercultura
Che coinvolge tanti immigrati da dieci anni promuove a Roma
E anche in altre città italiane
La conoscenza dei diverso e migliaia di professori decine di migliaia di studenti molte persone dei più diversi ambiti sociali c'hanno ringraziato per essere stati aiutati a scoprire nuovi orizzonti
Una parola va spesa anche sul dialogo interreligioso
Che riguarda tutte le confessioni religiose ma desta preoccupazioni specialmente quando si tratta di musulmani
Ebbene con molti fratelli musulmani abbiamo sperimentato la pratica della reciproca accettazione e del ridimensionamento di ciò che ci divide
Per cui diventa fondato sperare per i leader musulmani formatisi nel mondo dell'immigrazione
Con il tempo siamo in grado anche nei confronti dei paesi di appartenenza di contribuire a ridimensionare spigolosità dottrinari e tradizioni assolutizzando i che per il fatto di negare uguale dignità agli uomini
Non possono venire da Dio ma da tradizioni storiche oggi non più accettabile
E collegando questi grandi principi di convivenza con l'attualità
Devo dire che il disegno di legge sull'immigrazione recentemente proposto dal governo desta in noi non poche preoccupazioni perché come è stato autorevolmente evidenziato dalla Conferenza episcopale italiana
è un rientrato in un senso piuttosto restrittivo
E già ora fortemente discusso in attesa del confronto nelle sedi istituzionali
Come Caritas di Roma sull'esempio dell'indimenticabile don Luigi Di Liegro ci siamo sporcati e continueremo a sporcarsi le mani su questa e su altre aree di potenziale emarginazione
In previsione del dibattito parlamentare sul disegno di legge governativo abbiamo predisposto delle considerazioni imperniate su questi punti critici
Il collegamento eccessivamente strumentale tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro che tra l'altro mette l'immigrato in condizione di inferiorità rispetto al datore di lavoro
La notevole restrizione dei ricongiungimenti familiari anche per parenti a Cagliari con nipoti handicappati che non favorisce la stabilizzazione l'integrazione socioculturale
L'insufficiente potenziamento dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro e in particolare l'abolizione della prestazione di garanzia per l'accesso al lavoro
L'immediata applicazione dell'espulsione amministrativa un accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica nella quasi totalità dei casi finendo per violare i principi di rango costituzionale
L'aumento del trattenimento nei Centri di permanenza temporanea da trenta a sessanta giorni dei cittadini
Stranieri senza titolo di soggiorno
Che rimarrà peraltro in gran parte priva di efficacia senza una concreta collaborazione con le autorità dei paesi di provenienza
Il problema accesso dei diritto all'asilo
Trattato in coda al disegno di legge sulla base di procedure accelerate sommarie che non tiene in considerazione le proposte di direttive presentate dalla comunità europea devo precisare però che sul diritto d'asilo induce a sperare in meglio il fatto che l'onorevole Enzo Trantino insieme ad altri parlamentari di Alleanza Nazionale abbiano presentato
Un disegno di legge che insieme ad altri giudico molto positivo in quanto riprende il testo della proposta legislativa sulla quale si era raggiunta una base di intesa già nella precedente legislatura
Chiediamo che il Governo il Parlamento prestino maggiore attenzione all'esperienza delle forze ecclesiali e sociali da sempre impegnate sul questo campo e speriamo che le modifiche legislative attraverso i ripensamenti necessari riescano a reprimere gli abusi e i traffici clandestini senza colpire indistintamente tutti gli immigrati
L'obiettivo dell'integrazione reciproca deve essere facilitato
Anche con una maggiore dotazione di risorse come merita la stragrande maggioranza degli immigrati ai quali dobbiamo una grande riconoscenza
Non è fondato ritenere che a favore dell'immigrazione si sia fatto tutto il possibile e che ora sia il tempo della severità
Ciò rischia di inquadrare innanzitutto sotto un aspetto esclusivamente di ordine pubblico quello che è innanzitutto una grande realtà è un fenomeno sociale
Funzionale ai bisogni della società italiana di oggi
Delineata così la cornice dell'attuale fase migratoria
Chiedo a Franco Vitale coordinatore del dossier statistico immigrazione
Gli esporremo punti più salienti di questo undicesimo rapporto e anche di coordinare i successivi interventi che propongo siano della durata di circa quindici minuti per contenere l'incontro nell'ambito di due ore
Io mi riservo di intervenire nuovamente alla fine per chiudere con i ringraziamenti
Grazie
Le ultime notizie che ci sono pervenute
Dicono che il ministro Maroni
Spera ancora di poter venire o altrimenti manderà il direttore generale che segue nel suo gabinetto illa il problema dell'immigrazione speriamo che possa venire perché il confronto è sempre molto
Alla fine questo è importante dirlo ci hanno anche comunicato che sono riusciti a
A
A fare le fotocopie della della testo dell'intervento e la bozza intervento di monsignor Di Tora
E poi anche della di un da documento sulle proposte di legge governative che monsignor Di Tora ha ripreso a grandi linee che invece riguarda la Caritas italiana e le varietà diverse quindi è un documento molto importante che potete trovare nella sua versione originale
Probabilmente riusciranno a fare la fotocopia anche del mio intervento
E delle altre cose vediamo poi una cosa molto importante che voglio dire che alla fine troverete anche degli inviti
Ad altre manifestazioni
Non solo università
Della formazione la Terza Università le scienze della formazione altre organizzazioni e specialmente una iniziativa nelle quali siamo coinvolti anche come Caritas che un grosso convegno internazionale che l'organizzazione internazionale
E che mi sono sfuggite però è molto importante che voi lo sappiate perché e una socializzazione molto utile adesso per prendendo la l'invito di monsignor Di Tora cercherò di contenermi in quindici minuti cercato di riprendere il meglio di questo volume molto grosso quattrocentocinquanta pagine
Quasi trecento tabelle cinquantacinque capitoli però vi voglio scoraggiare perché
Conoscevo già quello che monsignor Di Tora dove a dire qui reso rifatto un po'ai punti principali dell'Uia tracciati anch'io di di dollari mio intervento in tre punti il primo è la tonalità dell'emigrazione di oggi il tempo dell'integrazione che quel motto chi avete trovato sulla quarta pagina di copertina del dossier
Quando esce il nostro rapporto
Gli utilizzatori tutti gli utilizzatori di questo mostro volume ma specialmente i giornalisti dicono
Ma che cosa c'è di nuovo nel nuovo anno io voglio rispondere a questo che può aiutare però per farlo prima devo cercare di prendere alcuni aspetti tra i più previdenti dell'immigrazione così come si configura all'inizio del due mila e uno in Italia
Il numero e il ragguardevole milione trecentotrentotto mila registrati ma secondo le nostre stime circa un milione settecento mila
L'aumento e e contenuto perché rispetto allo scorso anno
C'è stato un aumento dell'undici per cento
E di questo aumento solo in una parte riguarda persone venute dall'estero come avete visto nel filmato centocinquantacinque mila
L'incidenza sulla popolazione residente e del tre per cento che ancora più bassa rispetto a quelle europea però inizia a dirci che all'incirca uno ogni trentacinque residenti in Italia i un immigrato la diffusione dell'immigrazione diventa sempre più estesa in tutto il Paese
E però ci sono delle regioni come il nord oppure degli agglomerati come recita che ospitano di più gli immigrati
La composizione dei gruppi nazionali e quanto mai variegata noi abbiamo illa quaranta per cento di europee il ventotto per cento di africani
Il venti per cento di asiatici e il dodici per cento di americani all'interno di questi continenti tantissime nazionalità perché l'Italia e insieme a pochissimi altri paesi l'esempio di numerosissime comunità di immigrati
Abbiamo come diceva monsignor Di Tora la compresenza di Molte fedi
La religione cristiana sì ora la maggioranza quarantotto per cento poi vengono i musulmani il trentasette per cento e i seguaci di religioni orientali il sette per cento
C'è una fortissima tendenza all'immigrazione stabilimenti
A partire dall'ormai consistente numero di minori un quinto degli immigrati che vivono in Italia e costituito dai minori e poi c'è un crescente fabbisogno di degli immigrati da parte del mercato lavorativo italiano io ho riassunto solo alcune cose per tirare questa conclusione qual è il messaggio che si dal nuovo rapporto il messaggio è
Questo l'immigrazione e una dimensione strutturale del nostro Paese e voi chiederete queste nuovo non è nuovo per chi stava attento a leggere quello che capitava fin dalla metà degli anni novanta
Però è nuovissimo per quelli che ancora mantengono un atteggiamento di rifiuto di chiusura o di distrazione o di superficialità nei confronti dell'immigrazione
Il messaggio del dossier questo l'immigrazione e un fenomeno da prendere sul serio perché fa parte del nostro Paese
Per non essere accusato di reticenza io vi voglio parlare anche dell'immigrazione irregolare
Nel dossier ci sono tre capitoli dedicati all'emigrazione irregolare perché non abbiamo mai avuto paura di parlare di quello che avviene
L'Italia per la sua posizione geografica costituisce anche uno sbocco che gli immigrati irregolari tanto più da quanto si sono messi in mezzo i trafficanti di manodopera non ci sono stime ufficiali il le persone più gli studiosi più a corti parlano di duecento mila o di trecento mila persone quelli meno a corti sparano anche milioni
Senz'altro non si può dire che l'Italia sia un Paese impenetrabile
Però senz'altro non si può dire che l'Italia sia come spesso si ripete un Paese con la barocca
Se voi prendete l'esempio degli Stati Uniti è un grande Paese che spesso prendiamo e anche giustamente come modello mediano che la gli immigrati sono undici milioni
Che per numero assoluto e che e in proporzione sono enormemente di più di quello che capita in Italia quindi bisogna stare attenti quando si usano dei toni troppo accentuati che non riflettono la realtà
E poi voglio dire una parola sui rifugiati perché talvolta in Italia si sente dire che l'Italia fa uno sforzo enorme per accogliere i rifugiati cari amici questo non è vero verso la fine che vero dal punto di vista statistico
Perché troverete alla fine del volume un bell'inserto che ha curato alla Alto Commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati dove si dice che nel Duemila le domande e richieste di asilo in tutta Europa sono state quasi mezzo milione
In Italia sono state sedici mila questo è l'enorme sforzo che noi facciamo
Passa al secondo punto e lo vorrei inquadrare sotto l'aspetto lavorativo
Utilizzo anche qua uno slogan sono in prevalenza lavoratori ma non sono solo forza lavoro come ci è stato ripetuto anche da monsignor Vittorio
Quelli autorizzati a lavorare in Italia sono ottocentoquaranta mila e costituiscono il tre virgola sei per cento della forza lavoro che sta in Italia lavoratori in Italia sono ventitré
Milioni e mezza
Questa volta la ore molto più disponibile a spostarsi noi abbiamo preso dei dati dell'Istat e abbiamo visto che gli immigrati hanno una disponibilità tre volte maggiore rispetto agli italiani a spostarsi da un comune all'altro e questo chiaramente volto funzionante alle esigenze del mercato
C'è grande bisogno delle loro prestazioni perché non è vero che gli immigrati vengono qua per non fare niente
Nel Duemila nel corso di un anno ci sono state più di mezzo milioni di assunzioni di lavoratori immigrati
Certo ci sono stati anche dei licenziamenti di lavoratori immigrati
Però facendo il saldo noi abbiamo visto che in un anno
Per i lavoratori immigrati sono stati creati cento i dieci mila nuovi posti di lavoro che in proporzione sono più numerosi rispetto ai posti di lavoro che sono stati creati per gli italiani
E quindi la c'è una continuità nella cupa occupazione e c'è anche una misura crescente dell'occupazione
E però questa continuità e frammentata non è che uno abbia un posto di lavoro e ceramiche per cinque anni del dieci anni magari ce l'ha per sei mesi
Poi c'è un perito di disoccupazione e poi ci sono altri senesi
E uno direbbe ma perché gli immigrati non sanno lavorare io ho portato con me una recentissima statistica dell'INAIL che ha istituito uno speciale osservatorio e la sorte che riguarda gli emigrati alla stessa sorte che riguarda italiani perché il mercato del lavoro che è cambiato che assicura continuità di occupazioni però le assicura in una maniera frammentata
I disoccupati sono circa novanta mila io non utilizzo in questa sede i dati del ministero del lavoro
Preso attraverso le agenzie regionali che adesso sono passati agli enti locali perché questi dati a noi dei ricchi vedendosi non ci convincono come non ci convincevano lo scorso anno
Lo scorso anno i disoccupati erano circa duecento mila secondo il ministero secondo questi dati il ministero del lavoro e quest'anno dovrebbero essere duecentosettanta mila che chiaramente non può esistere perché
I lavoratori immigrati sono aumentati in meno di cento mila
I posti di lavoro sono aumentati vicente dieci mila e quindi non si capirebbe come il numero dei disoccupati sia aumentata in una misura superiore queste cifre che vi ho citato il fatto è che queste sono statistiche antiquate che si cerca di migliorare
Non vengono uno si tiene conto di quelli che lavorano per meno di sei mesi non si tiene conto di quelli che lavoravano solo sino a ventiquattro ore settimanali non si effettuano delle cancellazioni non sono usabili non si deve utilizzare uno strumento sbagliato
Impreciso verrà creare un sentimento di sfiducia nei confronti degli immigrati
Per noi gli immigrati disoccupati si rilevano più fedelmente dai dati del ministero dell'interno che ci parlano di novanta mila disoccupati circa tra l'altro questi disoccupati non sono persone che hanno perso il posto di lavoro per lo più si tratta di familiari o di minori che sono procedute che si scrivono per la prima volta e di persone che sono venute sotto garanzia sponsorizzati che stanno nei primi mesi della loro ricerca di lavoro ai per esempio se noi prendessimo questo dato oggi vedremmo che quelli che erano stati conteggiati prima come disoccupati hanno già trovato il posto di lavoro
Un'altra cosa meritevoli e sarà segnalata e l'alta sindacalizzazione
Degli immigrati duecentoventitré mila sono iscritti a ai sindacati confederali CGIL CISL e UIL quindi e loro hanno una grande coscienza dei loro diritti quando noi cerchiamo di non pagare i contributi non ci facciamo una cosa tanto gradita e su questo dovremo riflettere di più
Venendo diciamo tecnicamente nella nel merito delle proposte fatte dal governo
E dove si può essere soddisfatti perché c'è il rischio che si facciano dei passi indietro perché il contratto di soggiorno così come è stato presentato salvo qualche piccolo ritocco
E la previsione che era già contenuta nella legge del mille novecentottantasei e che nel corso di dodici anni ci ha creato un milione di irregolari
Chi ha potrai costretto i legislatori a varare dei provvedimenti straordinarie io non credo che dobbiamo correre più questo rischio e per questo noi auspichiamo che si tengono in vita meccanismi pluri
Più fluidi di accesso al mercato di lavoro perché la chiamata nominativa e una cosa buona e questa viene mantenuta anche nella nuova proposta di legge però questa vale ai Ficacci ha nei confronti di gente altamente qualificata
Oppure vale per i lavoratori stagionali che sono già stati conosciuti quindi si richiamano oppure vale anche per manovali che vanno nelle grandi aziende però se voi prendete una piccola azienda o prendete una famiglia non vi assumeranno mai una persona che non hanno conosciuto
Un'altra cosa sulla quale vorremmo insistere la sponsorizzazione ma questo non perché lo dica lattari da soli organizzazioni sociali
C'è una lunga una nutrita bibliografia internazionali che parla di catene migratorie che vuol dire questo una comunità che già insediate in Italia tende a far venire parenti amici conoscenti
Ed è bene dare uno sbocco a questi legami che ci sono sul campo oltretutto non costano niente per l'Italia perché la sponsorizzazione viene pagata
Come anche sarebbe di grande sollievo per evitare la nascita diari di irregolarità
Dare più efficace non smontare le liste di prenotazioni noi abbiamo avuto l'esperienza delle liste di prenotazione di persone che vogliono venire in Italia
Solo attraverso i Paesi convenzionati c'è stato un bel progetto gestito dallo yen da chi sarebbe veramente un peccato non portare avanti perché è stata tra le cose più interessanti
Tali sperimentazioni più interessanti come anche sarebbe tempo di dare di creare le liste
Di prenotazione per venire a in Italia alla ricerca di un lavoro anche in Paesi non convenzionati
Perché si uno ha voglia di venire in Italia la luce del sole deve trovare una possibilità di farlo e se si toglie o no queste piste questa possibilità viene a a sparire
Che e poi l'altra cosa che ci sta molto a cuore che l'Italia ha bisogno degli immigrati gli emigrati come diceva anche il presidente Casini
Costituiranno una cornice che influenzerà sempre più il nostro Paese tanto vale prenderne atto
E smetterla con questa con questa fantasia della precarizzazione delle presenze che non ha un futuro perché di migrazioni ormai diventata star
L'ultimo punto che a noi sta molto a cuore
Per arrivare all'integrazione di sogni a volerla sembra una cosa scontata però bisogna ripetere anche le scuse scontati quando queste non vengono fatte
L'immigrazione in Italia non è di cresciuta solo dal punto di vista quantitativo ma anche dal punto di vista qualitativo non ci sono più persone sole ma persone coniugate
Molte volte queste persone coniugate sono solo perché contrariamente a quello che si dice il ricongiungimento familiare non è così agevole
Io neppure voglio spendere una parola per perorare l'umanissima possibilità di far venire genitorialità
Ricco dei nipoti handicappati Maria su queste cose bisogna perorare solo pochissimi casi
Ma io vorrei perorare la facilità la la la la facilitazione delle procedure per far venire i parenti i figli perché su seicentocinquanta mila persone coniugate
Solo un terzo un quarto ai figli consegue queste molto grave per un'ordinata convivenza
E comunque i figli seppure con queste difficoltà aumentano
Esso sia vicino a Rho quasi alle trecento mila tra quelli che nascono in Italia e quelli che vengono dall'estero per ricongiungersi sono volti quelli iscritti a scuola la scuola è un capitolo meraviglioso ringraziamo i professori che sono venuti con i loro urgenti
Perché a scuola quando si insegna bene si insegna la convivenza e via molte cose non si dimenticano quando sono stati imparate bene
La presenza questi emigrati ha reso alla nostro paese culturalmente straordinario da uno studio dell'Università di Siena fatto sulle principali comunità
Risulta che noi abbiamo centottanta lingue immigrati una cosa suggestiva studiare molto bello
Ci sono anche delle difficoltà per venire all'aspetto qualitativo come diceva
Matrimoni misti rispetto agli altri Paesi sono pochi
I casi di cittadinanza sono molto pochi appena un terzo il tasso e di due appena un terzo rispetto a quello che avviene in Europa primo strato il come le nostre norme non è vero che siano così aperture così faciloneria
La ricerca di una casa e drammatica veramente drammatica e poi ogni venticinque ore si compie un atto di violenza nei confronti
Di un immigrato allora io voglio riprendere cose positive e vorrei veramente invitare spero che
Non so se sia arrivato il mi no il ministro nove che sarebbe vista mai rappresentante della nel mistero di lavoro
Se fossi arriva arrivato pregherei di segnalarcelo così poi passeremo la parola
L'idea del lavoratore ospite un'idea che non va con questi numeri con questi grandi numeri il lavoratore immigrato non è un lavoratore ospite ideologia che è stata abbandonata anche in Germania lavoratori immigrato e un lavoratore e un nuovo cittadino e uno che noi dobbiamo accogliere con un atteggiamento integrazione
Io vi vorrei parlare di tante cose che nel nuovo disegno di legge non ci vanno bene vi parlo solo di uno
Anche perché sono nato troppo il terreno
Ed è che si vuole portare la la requisito per avere la carta di soggiorno quindi una residenza stabile da cinque anni a sei anni voi c'è stata recentemente una proposta di legge di uno della della lega nord che dice facendola pagare anche un milione
E allora io voglio dire questo secondo dati dell'Istat
In Italia a metà degli emigrati risiedono da più di cinque anni quindi sono settecento mila persone che risiedono da più di di di cinque anni
Tra questi i settecento mila i più persone che risiedono in Italia più di cinque anni sapete quanti hanno la carta di soggiorno una statistica ufficiale all'inizio del due mila e uno sedici mila
Un pochetto ci dovremo vergognare perché facciamo delle cose che non hanno applicazione
E allora l'ultima cosa che voglio dire non è che noi li trattiamo così perché pensiamo che siano dei delinquenti hanno fatto un'indagine il settantadue per cento gli immigrati degli italiani
Ha detto che gli gli emigrati sono più delinquenti degli italiani allora dovremo pensare anche a noi stessi e vedere che cosa possiamo cambiare perché alcune cose non vanno proprio bene
E io voglio concludere con alcune indicazioni molto più organiche che avvengono da Commissione europea e noi facendo parte dell'Unione dovremo tenere maggiormente in considerazione la Commissione europea ha invitato gli Stati membri
A comportarsi in questa maniera
Finire con la livelli l'ideale dell'emigrazione opzione zero perché questo non esiste sono parole dalla della commissione
Ma avviare un ripensamento imperniato su queste piste
Parti in avviato con i Paesi di origine cioè gestire fenomeno immigrazione con gli altri Paesi
Integrazione ed equo trattamento prevedendo l'attribuzione di una cittadinanza civile ispirata alla Carta dei diritti di Nizza al fine di garantire la coesione sociale
Gestione dei flussi inizialmente temporali ma da rendere a carattere stabile secondo un'ottica globale e sotto un coordinamento comunitario una serie di competenze nazionali
E questo un buon riferimento anche per il legislatore italiano e io sinceramente sono più propenso alla fiducia perché bisogna scambiare le idee si trova un equilibrio superiori
E se mi è consentito faccio riferimento alla mia vita personale io sono un ex emigra
Ho conosciuto dei clandestini rarefatta
Allora sono l'ex emigrato ci sono nel mondo alti quattro milioni di italiani che vivono all'estero io mi sente Ray molto più rispettato nella mia esperienza ai quattro milioni di italiani all'estero
Si sentirebbero molto più rispettati nella loro esperienza di grandi accoglienza che hanno avuto se immigrati in Italia
Venissero trattati come nuovi cittadini essi desse veramente avvio al tempo dell'integrazione grazie
Il abbiamo il piacere di avere con noi il dottor si vede anche un caro amico
Che è dirigente generale dell'immigrazione e allora possiamo aviari la la prossimi lavori così interverrà dopo di me Pilar sarà aveva che vi presento poi il dottor Siberia caldo prenderà gli spunti che che ha ricevuto ai nostri interventi
E concluderà monsignor Nicora che poeti presenterò altrettanto brevemente Pilar sarà abbia è una donna come vedete ma perché l'abbiamo scelta lei è responsabile di un'associazione chiamata nostri diritti
Che è una cosa è una federazione di varie associazioni di donne anche gli studi sull'immigrazione sono spesso maschilisti invece la donna porta spesso il maggior peso denigrazione perché lei
Che ad essere il perno della famiglia e noi siamo tanto gradita lei che la come schiere falla se dati di Istat si occupa molto della tutela gli immigrati promuove molte iniziative sociali
E Ciferri presenterà la lettura del dossier sotto l'ottica femminile che veramente qualcosa interessato
In realtà il numerici invitano a pensare nella matematica ma vorrei pensava nel senso di Pitagora coprocessori apprendimento cioè a prendere dei numeri per capire il mondo che ci circonda in questo senso il dossier è una fonte di sapere e noi possiamo utilizzarla molto bene soprattutto Comuni strumento un istrumento per cambiare anche il mondo il mondo è quella che viviamo
Nel dossier la cosa che mi ha impressionato di più a leggerlo è stato che alcune affermazioni che magari otto dieci anni fa avremmo fatto come una verità
Oggi non lo sono tanto per esempio il fatto del la proporzione tra uomini donne
E il fatto che il le donne che diminuiscono ogni anno in realtà noi abbiamo sempre pensato che ci sono delle comunità prevalentemente al femminile
E che queste comunità quale poneva più contatto sono posso sono sempre mantenuto questa né maggioranza invece la presenza femminile oramai solo del quarantacinque per cento
Di queste donne i più del settanta per cento al permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare
E certo di questo dato ci fa e gradito perché perché la manifestazione
Bella delle immigrazioni cioè le famiglie i bambini figli di inserimento nella scuola però cinque santi questo trenta per cento di donne sole che sono la maggior parte donne capofamiglia di famiglie monoparentali
In realtà limiti la decisione di ripartire dal paese di origine evidentemente è una decisione che si prende in famiglia
E che corrisponde a un è strategia di sopravvivenza dato che abbiamo alcuni passati nel dossier ci sono o anche le statistica sulla povertà sui bassissimo livello di vita che hanno le famiglie nel sud del mondo
Pure i dati ci dicono che la presenza delle donne molto più limitata all'interno la comunità musulmana
Situazione che realmente e in che tanti ma noi sappiamo le norme difficoltà per la quale devono passare tutti gli immigrati per poter accedere al rito del ricongiungimento familiare dall'abitazione idonea al lavoro regolare
Per quanto dall'ottantasette sia riconosciuto il diritto al riconoscimento familiare e questo è un diritto che è fondamentale però che è molto difficile riuscire a ottenerlo
La presenza delle donne è molto forte
Per esempio tra le donne della comunità dell'unione europea
Delle centocinquantuno mila e stranieri dell'Unione Europea il novanta per cento sono donne
Poi tra le dieci Comunità dove le donne sono pensa tenta l'ottanta per cento abbiamo la Thailandia cupa Capoverde Repubblica Dominicana eritrea la Finlandia Luca Ranieri pubblica accetta la Russia il Brasile
Certo sorprende delle Filippine non siano da questi primi dieci Comunità
Però è evidente che la comunità filippina percorso di questi anni amasse così trite più una Comi comunità molto stabili chiamo modificato il suo percorso migratorio e che adesso troviamo soprattutto molte famiglie ventiquattro sono le province italiane nelle quali la presenza femminile ha superato il cinquanta per cento tra queste Napoli Campobasso Catania Firenze e Roma
Le donne sono un mezzo tra il paese di origine perché conservano la lingua che la lingua madre in Italia sono agente Des Grieux ricettività nella società interculturale
In questo momento sentivate molto sulla nuova legge sull'immigrazione e una lei e sulla quale noi non dobbiamo veramente abbassare la guardia
Allora abbiamo passare perché perché proprio questa bella figura questo vetrato che gli ho detto queste donne che lavorano che Napoli comunità sono molto numerose queste donne che sono il nesso tra due culture dal Paese di origine del Paese Italia
Molto probabilmente visto che sono qui in grande maggioranza per ricongiungimento familiare se il marito per lavoro probabilmente sarà espulso e anche lei si dovrà tornare a casa e questo modifica era assolutamente i rapporti i rapporti lire relazione tra noi e e il nostro futuro
Io avrei alcune preoccupazioni che per esempio che non ho trovato nel dossier l'esito non è e resta chiaro cos'è successo come il fondo per il rimpatrio il fondo per l'impatto è stabilito da legge novecentoquarantatré novantasette e stabiliva che gli stranieri che lavoravano regolarmente dovevano versare zero punto cinque per cento in più dei contributi
Nel novantatré una commissione del Senato hai stabilito che questo fondo montava cento miliardi visto che abbiamo versato fino al due mila io penso che questo fondo sarà almeno triplicato
E visto che sono soldi dei lavoratori io invece deve moltissimo che in alcun momento siamo interrogati ossigeno all'opinioni sulla sua destinazioni
Io per finire
Sono d'accordo su applicare la legge io sono per la giustizia fondamentalmente per la giustizia
Chi chi traffica con gli essere umani oggi riduce Donini schiavitù
Deve essere punito andesite punito dev'essere espulso si deve sparire giustizia ma vorrei finire quel seguente pensiero se la solidarietà e la tenerezza dei popoli mi auguro che la giustizia sia la fermezza di questo governo
Solitamente si fanno si segnalano i partecipanti si fanno i ringraziamenti io non cerco neppure di farlo perché ho visto che ci sono tanti ambasciate tante consolati tanti uffici pubblici e moltissime associazioni dei cittadini comuni e faccio un'unica eccezione voglio salutare la vedova del dottor Lucrezio Monticelli che è stato l'iniziatore del dossier e anche agli altri è un grande ringraziamento
Passo ora la parola al dottor Maurizio Silveri che il responsabile come ho già accennato per le politiche per l'immigrazione presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali egli si parlerà il nome del ministro
E si scusa ancora ma come si ripeterà Halloween di non aver potuto partecipare perché era molto interessante al confronto su queste tematiche
Ma a dire il vero no non è che io parlerò a nome del ministro perché
Porto un suo saluto e un suo messaggio
E il ministro si augura che quanto prima ci sia un'occasione simile per poter
Approfondire il le tematiche del dossier che presentate questa mattina
Che
è importante
Perché fotografa la situazione del Paese ed è anche uno strumento di lavoro
Il ministro sapete non non è qui perché impegnato in una riunione del Consiglio dei ministri
E non potendo essere qui ha voluto mandare un messaggio a questa manifestazione importante e attese
Annualmente
Cari amici
La riunione del consiglio dei ministri che sta affrontando tra l'altro questioni importanti in materia sociale nel campo dell'immigrazione mi impedisce di partecipare alla presentazione del vostro dossier statistico
Questa pubblicazione acquisita nel corso degli anni una sempre maggiore specializzazione e ampiezza di contenuti
Diventando un utile strumento di lavoro e una preziosa fonte di dati sulla presenza degli stranieri in Italia
Compiacere ricordo che è stato per voi di aiuto anche il modesto contributo finanziario del ministero del lavoro e delle politiche sociali
So bene che si tratta di un appuntamento seguito diffusamente dalla stampa e molto atteso dei rappresentanti dell'associazionismo italiano e degli immigrati tengo a sottolineare la mia convinzione che l'associazionismo e il mondo del volontariato rappresenta no per la società italiana una risorsa in gran parte ancora da scoprire
Ribadisco perciò con voi l'impegno a fare il massimo sforzo possibile perché questa realtà posso operare per la risoluzione delle più difficili questioni sociali presenti nell'Italia di oggi
Soprattutto per l'immigrazione che non può più essere vista solo come risorsa economica
Ma anche come un Complesso ed articolato processo in grado di integrare e dare un futuro a quanti hanno deciso di costruire nel nostro Paese una nuova esistenza per se stessi e per le loro famiglie Roberto Maroni
Il monsignor Di Tora aveva già ringraziato all'inizio alla
La sostegno che ci viene sicché si viene a situata al ministero io devo dire che anche questo è vero abbiamo trovato molto conforto perché la vita del dossier non è sempre agevole che lo abbiamo trovato un ambiente molto sensibili anch'io sono convinto a molti di noi sono convinti che il dialogo aiuterà ad arrivare a soluzioni più adeguate
Adesso per le conclusioni
Passo la parola a monsignor Attilio Nicora e noi abbiamo l'abitudine invitare sempre un autorevole rappresentante del mondo ecclesiale diciamo anche perché invitiamo quel rappresentanti abbiamo invitato monsignor Attilio Nicora perché i rappresentanti dei vescovi italiani presso l'acconto commissione delle conferenze episcopali europee perché noi siamo convinti che quanto avviene in Italia anche sul tema dell'immigrazione debba essere
Maggiormente inquadrato in una cornice europea prego eccellenza
Intanto chiedo scusa se sono arrivato in ritardo per ragioni di traffico aereo
Venivo ditta
Novara dove ieri sera
Sono stato invitato a
Riprendere le questioni la remissione del debito estero in una diocesi che si è particolarmente distinta Novara raccolto quasi un miliardo l'intervento di conversione del debito in Guinea in Zambia
Mi è sembrato molto bello poter raccogliere il loro invito e per riprendere con loro qualche riflessione qualche prospettiva questo mi ha costretto a tentare il rientro stamattina ma siamo in un periodo in cui la puntualità aeroportuale non è molto garantita
La secondo brevissimo cenno ecco vorrei fare che io sono grato a coloro che mi hanno rivolto l'invito ad essere qui presente stamattina
Avverto però obiettivamente anche il limite della mancanza di una competenza specifica che mi dia un titolo più appropriato per interloquire in questa materia io sono ormai un vescovo i miei rito e quindi ha una funzione più vagamente ornamentale
Che non non
Una possibilità di apporto che nasca da un'esperienza diretta vissuta sul territorio cioè sulla frontiera quotidiana della vita pastorale
Peraltro servizio che io resi a Verona fu piuttosto Breve e
Sì non è che anche lì no
Manchino spunti per qualche riflessione ma no non avrebbero un particolare significato credo in un orizzonte più vasto come quello di oggi allora per non tediare
E per rispettare anche i tempi io direi così
Ma mi sembra che tutti hanno espresso apprezzamento per
Questa pubblicazione che ormai
Si è
Qualificata nel passare degli anni come probabilmente l'apporto più organico e più concreto che viene dato in Italia chi voglia affrontare seriamente la questione immigrazione
Questo è un dato molto bello
Perché dice anche che da parte
Stelle espressioni ecclesiali che sono fondamentalmente animatrici di questa iniziativa
Si dà anche una indicazione di metodo chi è nello stesso tempo un'indicazione di contenuto
Tutte le volte che in una società i in veloce trasformazione emergono questioni
Delicate e emotivamente Cal deve
è molto prezioso il tentativo di favorire una considerazione
Pacata ragionata documentata dei problemi che vanno emergendo
Perché solo in questo modo c'è speranza di poter poi trovare
Prospettive di soluzione rispondenti veramente agli interessi che sono implicati
E perché è solo così è anche possibile sperare di far maturare i necessari consensi
Ecco questo è una testimonianza mi pare di grande rilievo che viene data
In un'area quanto mai calda come testa della immigrazione e sposta ha risonanze emotive molto forti
E sposta anche poi alla alli coltelli grandi avvenimenti internazionali dei turbamenti che di di templi in tempo
Veniamo a conoscere i sullo scenario internazionale ecco poter disporre di una fonte
Accurata organica
Ragionata anche perché non si limita a una miniera elencazione statistica ma cerca anche di favorire una lettura per quanto possibile coordinata anche tra i diversi aspetti
Rappresenta una testimonianza insieme di metodo e di contenuto
La Chiesa italiana dà in questo modo attraverso le realtà che hanno curato tutto questo una un esempio di modo apprezzabile di affrontare le questioni
Io uscì come è stato richiamato qui anche un aspetto europeo che attiene a qualche mio incarico ecco io penso che anche da questo punto di vista
E poi beh è bello poter rilevare che
Qualche volto all'Italia non sfigura anche nel confronto con lo scenario europeo
Non so se in tutti i quindici Paesi dell'Unione si fanno cose di questo genere per esempio
Lo sottolineo non per sciocca volontaria di di di di di revanscismo ecclesiale ma semplicemente per dire che
Questa documentazione si deve anche incoraggiare
Noi italiani siamo un po'inclini a qualche forma di Houghton svaluta zione
Perché io credo che quando oggettivamente si può constatare che uno sforzo tenace che dura ormai da undici anni
Dà dei frutti come questo vale la pena sottolinearlo a comune incoraggiamento
Il problema è sempre di guardare in avanti non è tanto di dirci quanto siamo bravi
Quello di guardare in avanti ma per guardare in avanti qualche volta bisogna anche un po'avere motivi di incoraggiamento oltre al i permanenti motivi
Della nostra fede cristiana e delle nostre convinzioni circa i diritti fondamentali dell'uomo che stanno poi alla radice di questa problematica questo è un motivo di incoraggiamento che io
Vorrei oggi stamattina informa anche un po'riassuntiva e conclusiva ribadire perché è stato mi pare
L'elemento che ha attraversato un po'tutti gli interventi e che credo trova ampio consenso in tutti i partecipanti
La seconda cosa che vorrei sottolineare quel sottotitolo che è stato messo nell'invito
E che vorrebbe rappresentare la modalità un po'peculiare della riflessione di questo anno il tempo dell'integrazione
A me pare che qui si tocca un tasto
Di grande significato
La mia impressione è che per ragioni anche di tempo probabilmente di con transizione delle presentazioni
Nella fase illustrativa di stamattina l'aspetto è stato toccato in maniera
Non completa stavo per dire parziale ma non vorrei che l'aggettivo parziale avesse un che di negativo
Non non del tutto completa nel senso che sono stati sottolineati gli aspetti direi più di tipo documentale strutturale quantitativo
E sono stati indicati te
Alcune realtà che potenzialmente giovano per impostare il discorso dell'integrazione in una maniera ricca di speranza
Probabilmente c'è però da fare anche un passo ulteriore
Che
Mi pare debba andare in questa direzione cioè
Bisognerebbe sviluppare sempre meglio la riflessione su una sorta di mi si passi la parola di criteriologia anche
Del valore integrazione la quale non potrà essere probabilmente soltanto il risultato per dir così meccanico di un complesso di concause
Anche positive che vengono via via prodotte o incoraggiate ma dovrebbe essere anche l'esito di alcuni criteri eri che dovrebbero sempre meglio presiedere a quella che si può chiamare in senso ampio
E e alto la politica delli dell'immigrazione
Anche perché
Mi parrebbe ma io ho detto no no non mi sento assolutamente un esperto ragiono così un po'a ruota libera ma mi sembrerebbe che
Ve una sorta di correlazione tra il problema dell'accoglienza e dell'integrazione
Che dovrebbe essere impostato in senso inverso a quello che molte volte invece avviene e cioè non è che dall'accoglienza si debba poi arrivare all'integrazione Everton anche in questo ma da un altro punto di vista si potrebbe sostenere che dovrebbe essere l'integrazione che offre anche poi i criteri e le linee per l'accoglienza
Se è vero che noi de auspichiamo un'accoglienza non come che sia ma un'accoglienza che porta poi ha un di più di valori umani civili Bear arricchimento sotto tutti i profili della convivenza sociale allora tra i due aspetti esiste oggettivamente una correlazione
L'urgenza del fenomeno ha quasi inevitabilmente portato a privilegiare il discorso del del cosa fare di fronte a a Lourdes genere del dei fenomeni stessi
Però credo che col passare del tempo
Lo sviluppo dovrebbe andare sempre di più in questa direzione cioè maturare una riflessione più accurata e più approfondita su come si possono prospettare credo interi di integrazione positiva
E alla luce di questi anche decidere come meglio disciplinare la questione dell'accoglienza
Io ho letto con molto interesse in una recente pubblicazione della Migrantes
Un intervento fatto l'anno scorso da dal professor Zamagni in un seminario di studio a Bologna
Dove Zamagni tenta appunto di cominciare a a delineare qualche prima riflessioni su questa tematica
E azienda una sua ipotesi
Che m'è sembrata quanto meno stimolante laddove nella linea della cosiddetta interculturalità quindi in una linea di per sé positiva e aperta
Lui cerca però di indie inventare a a operare delle distinzioni
Che giudica non solo oggettive ma anche importanti poi ai fini te dei degli atteggiamenti e dei provvedimenti che si dovrebbero elaborare e quindi per esempio introduceva la terribile
Enti che sono meritevoli di Condi visione
I il fenomeno del dell'immigrazione si presenta come una tale varietà e complessità di aspetti che giustamente chiede anche di essere sottoposto a una li quali discernimento un discernimento che
E quella disponibilità complessiva a a un a un'accoglienza poi che cammina verso relazione ma che non può dimenticare che non tutto è e parificato i lei non tutto è un molo viabile senza problema c'è una questione di
Di Vaio in un certo senso che presuppone App presupporrebbe una certa Therion logica per esempio ritorna il delicato tema dei
Titti umani fondamentali
Riti umani fondamentali dovrebbe essere uno dei criteri di fronte ai quali
Lo stesso elemento della Tolle Anza
Dovrebbe essere messo in discussione
Allora
Non voglio entrare oltre perché è tema complesso che porterebbe lontano ma rimando però volentieri convintamente a quell'intervento di Zamagni che mi è parso molto molto ricco almeno come avvio di una prospettiva ecco quello che mi premeva sottolinea
Che
Non so se se posso Furfaro direttamente un ospizio nel nei prossimi dossier
Vi interessante cominciare anche magari una Ugo
Ivo di approfondimento anche di questi aspetti che certo domanderanno domanderanno anni di di di lavoro però credo che la strada che può aiuta anche a superare di nuovo chi di emotività che dicevamo Pocar ai quali si reagì esce non soltanto è anzitutto con la forza oggettiva dei dati della conoscere essa dello stato di fatto della dei misti Fidel demitizzazione di alcune esasperazioni correnti o di alcuni luoghi comuni e via dicendo
Ma credo che si può o intervenire ente di sostegni a un cammino molto positivo anche aiutando la riflessione generale a trovare appunto questi crei
L'azione più vera
Io penso che questo discorso di per Serra avrebbe anche per la stessa Unione europea cioè dovrebbe essere questo un discorso che investe tutti gli Stati dell'Unione
Non soltanto il nostro Paese anche perché il problema se Siva ponendo in termini comunque oggettivi per esempio nasce inevitabilmente la questione quale rapporto esistente tra il tentativo che l'Unione sta facendo di identificare una carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea
E un cambi Nino verso una sorta di processo costituente dell'unione e il discorso appunto di un'apertura solidale che però deve mirare ultimamente al valore della integrazione compiuta se vuole essere
Un fenomeno autentico di maturazione di civiltà e allora queste questioni credo riappare che hanno sempre di più saranno probabilmente le questioni di una situazione più evolute e più matura del fenomeno immigrati unione che come tutti gran di fenomeni umani inizia di solito in maniera apparentemente più disordinata e mettendo in maggiore evidenza il dato quantitativo e poi dopo poco poco chiede invece un affronto sempre più segnato dall'attenzione alle dimensioni qualitative ecco
Mi son permesso questa sottolineatura non per introdurre elementi
Debiti di di come dire di di di di limitarsi gli oneri o o di o addirittura di di di valutazione che
Critica o negativa a a tutto un un ricchissimo è generosissimo impegno che caratterizza soprattutto le realtà che qui sono più la presa
Ma semplicemente per
Io credo davvero che se prendiamo offre sul serio fino in fondo le ragioni profonde che si muovono e che ci hanno mosso sin qui ad avere una linea aperta ai coraggiosa sulla questione degli relazione non possiamo non farsi carico delle interpellanze ioni che il problema stesso fa emergere via via che che che il dato si si si realizza e diventa comune e infine mi permetto semplicemente a titolo così di curiosità e anche qui magari come spunto per la prossima i vizi di sottolineare una cosa di cui in genere non si parla molto ma che è un po'interessa
Che singolare cioè in Italia va crescendo in maniera abbastanza rilevante anche un fare
Zione di per reti e di suore
Non è che sia ignoto il fenomeno ma è interessante vedere anche qui la la la velocità con cui il il fenomeno sta crescendo
E il complesso di problemi che che lo connotano
Stanze interessante anche questa per una considerato
Già all'epoca dell'immigrazione perché e vede presenti interessati
Motivi positivi motivi che a mio avviso dove o suscitare una qualche attenzione anche in critiche anche da un punto di vista proprio cristiano ecclesiale se al limite è un problema anche di di di rischio disco mutamento anche qui di manodopera se si può usare analogicamente questa questa espressione per esempio c'è un problema di cara sia vera di quel valore di Scar
Gli oneri di integrazione reciproca che non so se sempre si realizza perché il fenomeno rischia di essere a senso unico e e non invece nel si esso della reciprocità c'è anche qui è un problema reale di integrazione che che non si limiti a a alla Fruits
Rione di servi
Essi resi da queste persone ma diventi invece veramente uno un tentativo almeno di arricchimento complessi vivo anche sotto lo stesso profilo religioso e pastorale la cosa meriterebbe una qualche attenzione per esempio Ones i perenti sono già più di mi mille trecento i preti stranieri che operano stabilmente in Italia non è un dato da poco si si tiene presi ente che
Nel Complesso i preti in Italia sono circa trentotto mila di cui quasi tre mila ma fuori combattimento cioè fuori servizio attivo per età avanzata o per malattia o quindi mille le trecento rispetto a circa trentacinque mila è una percentuale che comincia ad essere di non poco rilievo ecco volevo segnalare questo aspetto perché chi avesse interesse a un approfondimento completo dell'area di questa realtà potrebbe trovare promette anche qui elementi abbastanza interessanti concludo
Concludo esperimento anche da parte della Conferenza episcopale italiana un apprezzamento molto sincero e molto convinto a tutti coloro che hanno operato per la realizzati Dione del dossier e non ultimo anche per coloro che ci hanno ospitati questa mattina
Mo'questo nostro incontro in forma molto molto bene
Ecco
Ma è stato sull'Inter evidentemente richiede una
Rifles
Più approfondì
Alla evoluzione
I modi forme di come
Nome non migratorio si gli era
Anche a livello legislativo nella nostra l'azione
Volevo ricordare come oggi il dossier presentato non solo qui a Roma ma contemporanea
Che al
Hanno e a Torino per da
Sa ecco veramente a carattere a
Sapeva
Un mento di dibattito ma solo di presentazione mentre questo discorso può avere un suo dibattito una sua continuazione in un incontro prossimo Nunzio lunedì venti
Il e che riguarda era
L'immigrazione minorile
Beni e risorse e risposte possibili ha domande difficili cogliamo proprio il momento dei la esperienza ai della realtà giovanile perché immaginiamo che da questo si possa costruire qualche cosa di diverso dal mondo dei giovani potere arrivare a costruire per il futuro alle ita ecco vi ricordo di poter tre non solo il dossier ma anche tutto il materiale che vi viene offerto e che può essere motivo per una riflessione con vostri amici conoscenti etc per poter andare sempre avanti in questo tema dell'immigrazione grazie a tutti