Anniversario della strage di via dei Georgofili del 26 maggio 1993 - organizzata dal Comune di Firenze (presso Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, piazza della Signoria)

Allora innanzitutto vorrei ringraziare tutte le scuole che sono presenti questa mattina tutte le classi terze delle scuole medie della nostra città hanno partecipato all'attività che riguarda le iniziative proposte con le occasioni didattiche che sono appunto verso le lei l'educazione alla legalità e sono particolari iniziative molto importanti che servono proprio per costruire concretamente il diritto alla cittadinanza dei giovani attraverso il rispetto delle regole attraverso il rispetto della legalità e questa iniziativa che noi promuoviamo oggi la che promuoviamo insieme all'associazione Libera è la conclusione di un percorso che è iniziato alcuni mesi fa con venne venti scuole con mille novantasei studenti che hanno partecipato a queste attività e quindi con un particolare partecipazione confronto e per questo vorrei ringraziare anche tutti quanti magistrati giudici le associazioni che si sono incontrati con gli studenti che questa mattina sono presenti qua
E che hanno coinvolto moltissimo fin dall'inizio di questo anno scolastico durante questo percorso particolarmente importante interessante
E per per noi e soprattutto sicuramente per i giovani che hanno potuto assistere a questi incontri e partecipare direttamente di colloquiare direttamente con persone che quotidianamente lavorano sul tema della legalità e sul rispetto delle regole
Vogliamo quest'anno come abbiamo fatto ormai dato da otto anni ricordare attraverso un impegno civile e quindi attraverso anche una manifestazione come questa ricordare la strage di via dei Georgofili che ha colpito la nostra città che ha fatto cinque vittime che ha provocato feriti chi ha provocato distruzione
Una strage che in quell'anno in quella primavera estate colpiva anche altre città come Roma e come Mila no provocando altre distruzioni altre vittime e proprio in quel periodo un anno prima ancora sempre nel mese di maggio e poi sempre nel mese di luglio colpiva altri due simboli della lotta alla mafia come il giudice Falcone la moglie e la sua scorta e pochi mesi dopo appunto il giudice Borsellino e tutta la sua scorta
Sono stati gli anni difficili duri intensi quindi una lunga strategia della tensione della mafia che in questo Paese stava colpendo in alto terminare lo stato per acquisire potere per dare dimostrazione di forza per far parlare di sé al mondo quelle immagini della distruzione di via dei Georgofili nella distruzione degli Uffizi
Hanno sono circolate in tutte le parti del mondo in tutte le televisioni in tanti organi di informazioni di tutte le parti del mondo hanno colpito tutti
Questa città da allora ha preso l'impegno
Di lavorare sulla memoria di lavorare sulla memoria di quei fatti e sul di lavorare con i giovani e insieme appunto ai giovani perché le generazioni future sappiano siano informate siano Sempre consapevoli dei pericoli che può occorrere la democrazia e quindi attraverso questa con più consapevolezza essere in grado di reagire di avversari il pericolo che può Sempre minare la libertà di ognuno di noi allora non bisogna sicuramente mai abbassare la guardia perché la mafia le macule mafia sono sempre presenti e tutt'oggi il pericolo non è sicuramente passato ecco allora per questo abbiamo voluto anche preparare a quest'incontro di oggi a questa manifestazione di ricordo i ragazzi attraverso anche alcune proiezioni di film che sono che hanno segnato la storia del Novecento e la storia la mafia anche due film particolarmente importanti che voi avete visto e sono appunto stati Placido Rizzotto
E qui presente con noi c'è il regista Pasquale Scimeca che vorrei ringraziare di questa sua presenza e partecipazione
E poi l'altro film I cento passi particolar mente significativo il regista non è presente si è scusato perché all'estero in questo momento ma questi due firme sono stati particolarmente significativi anche nel preparare per i ragazzi quindi gli studenti che hanno potuto partecipare alle attività sulla legalità
A capire meglio ad approfondire meglio anche quello che in questo Paese è successo e quello che non dobbiamo più far succedere o comunque dobbiamo stare in guardia ed essere pronti ma lottare perché questo non succeda
Allora io credo che
Oggi noi ricordiamo ricordiamo vogliamo ricordare le cinque vittime di via dei Georgofili vogliamo fare in modo che tutti quanti noi siamo sempre di più consapevoli di quello che è successo otto anni fa e vogliamo anche fare in modo che da queste iniziative che promuoviamo ogni anno e che continueremo a promuovere ogni anno all'interno delle nostre scuole
Possa nascere anche un materiale di lavoro che si può trasmettere negli anni futuri anche per gli studenti che seguiranno
Continuamente a partecipare a queste iniziative allora io credo che a questo punto importante proseguire nei nostri lavori abbiamo degli ospiti importanti bene questa mattina oltre appunto vi dicevo alla presenza e regista Scimeca qui accanto a me il Sindaco il comune di Firenze Leonardo Domenici presidente della regione Toscana Claudio Martini tra un po'arriverà anche don Luigi Ciotti presidente nazionale di libera comunque credo che a questo punto possiamo proseguire nella nostra manifestazione e dare la parola al sindaco Leonardo Domenici
Lei ha scaricato anche don Ciotti per poi salutiamo
Cari ragazzi buongiorno a tutti buongiorno a voi buon giorno da chi vi accompagna ai vostri insegnanti che vorrei ringraziare per il lavoro che fanno quotidianamente che hanno fatto anche in questa occasione
Io non so
Quanti anni avevate me lo posso immaginare quando nella notte del ventisette maggio del novantatré è esplosa la bomba qua vicino in via dei Georgofili immagino
Che molti di voi avessero
Sei sette anni al massimo forse anche meno
E non so che
Ricordo voi abbiate se lo avete di quella notte e di tutto quello che accadde dopo ma proprio
Questo fatto il fatto cioè che oggi siamo qui con voi
A ricordare e a meditare insieme su quell'attentato proprio questo rende importante in occasione del ventisette maggio arrivederci discutere parlare insieme ascoltarci per capire meglio
Quello che è accaduto terre trasmettere a voi
Quella drammatica esperienza di quei giorni
Perché vedete io
Sono profondamente convinto del fatto che nel nostro Paese
Cioè
Una linea rossa rossa purtroppo
Di sangue del sangue che è stato versato da molti innocenti che parte da molto lontano quando molti di voi non erano nemmeno nati la data simbolica e quel dicembre sessantanove in piazza Fontana a Milano che poi è proseguita negli anni con altri attentati attentati nelle piazze Brescia Piazza della Loggia attentati sui treni l'Italicus di novecentoquattro
Attentati come quelli del novantatré
Che hanno ucciso persone bambini come nella nostra città e hanno danneggiato pesantemente il nostro patrimonio storico artistico e monumentale
Non possiamo dimenticarci di questo perché allora vuol dire che ricordare quello che è accaduto a Firenze il ventisette maggio del novantatré significa pensare a qualche cosa di più grande vuol dire pensare al fatto che nel nostro Paese in alcuni momenti difficili per la nostra democrazia per la nostra vita politica istituzionale c'è stato qualcuno
Che con continuità ha pensato di poter utilizzare le bombe le stragi per condizionare la vita politica e civile di questo Paese è come se noi ci portassimo dentro un po'come quelle malattie che stanno lì magari uno non si accorge nemmeno di averle poi arriva un momento che il virus si riattiva e allora ecco che c'è l'attentato ecco che c'è la strage ed è questo il motivo per cui siamo qui non soltanto per ricordarci di Dario Capolicchio e della famiglia Nencioni che è morta a poche sono morti a poca distanza da noi nella notte del ventisette maggio novantatré ma anche per dire a voi per dire a noi stessi che evidentemente non bisogna mai abbassare la guardia e bisogna avere sempre coscienza e consapevolezza che nel nostro Paese c'è qualche cosa che porri attivarsi che certo noi abbiamo combattuto in questi anni che la forza della democrazia italiana è riuscita a respingere ma che tuttavia anche otto anni fa quindi qualche anno fa ma non tantissimi sia riattivato e ha provocato queste stragi
Detto questo io un'altra cosa voglio dirvi perché alle volte quando si fanno questi ragionamenti come quello che stavo facendo io si può essere presi anche un po'dallo sconforto dire ma allora
Le nostre istituzioni la magistratura le forze dell'ordine dobbiamo pensare che sono inquinante che ci sono i servizi deviati e così via io vi dico no non è così le nostre istituzioni sono fondamentalmente sane e questo non lo dico soltanto per una convinzione di principio lo dico perché proprio se pensiamo alla strage del ventisette maggio novantatré grazie al lavoro
Di tanti poliziotti di tanti carabinieri grazie al lavoro di magistrati uno è qui con noi il dottor Giuseppe Nicolosi voglio ricordare un altro Gabriele Chelazzi grazie al lavoro di tante persone si è riusciti a raggiungere degli obiettivi grazie a chi serve in modo trasparente con determinazione queste istituzioni si è riusciti ad assicurare alla giustizia in un tempo quasi record per quelli che sono i tempi della giustizia nel nostro Paese gli attentatori del ventisette maggio mille novecentonovantatré certo questo è soltanto come dire una parte perché se ricordo anche le parole di Piero Luigi vigna fu colui il primo a parlare di mandanti dal volto nascosto e sappiamo quindi che sullo sfondo c'è qualche cosa che deve essere ancora illuminato però
Io voglio cogliere questa occasione per ringraziare chi dentro le istituzioni facendo seriamente il proprio lavoro ci ha acconsentito di arrivare a dei risultati ecco quindi perché noi oggi vogliamo ricordare ancora una volta non in modo rituale ecco perché c'è sempre qualcuno che dice ma c'è il rischio della ritualità sì magari qualche rischio ci può essere ma noi siamo qui per parlare di cose concrete di cose attuali per rinverdire la nostra memoria e per discutere con voi e per farvi sapere capire per approfondire insieme quello che accade
In quel periodo all'inizio degli anni Novanta quando proprio per il fatto che il nostro Paese attraversava un momento politico istituzionale molto delicato con un processo di cambiamento di trasformazione molto tumultuoso qualcuno ancora una volta cercò di condizionare la vita del paese e il Paese la nostra città in primo luogo sette rispondere con forza e con determinazione democratica in modo compatto e unitario ed è proprio per questo che io voglio invitarvi per continuare questa riflessione questo studio questa comprensione a vedere poi anche voi questo libro che il comune di Firenze io ringrazio anche chi ci ha lavorato Francesco Nocentini l'avvocato Danilo ha mandato il presidente del consiglio comunale di Firenze Alberto Brasca questo libro pure uno e zero quattro la strage che oltre a ricostruire quel periodo
Ci riporta ampiamente ma anche uno stralcio di quella che la sentenza per l'attentato di via dei Georgofili del ventisette maggio del novantatré anche questo non solo per non dimenticare che già è una cosa importante è bello sanno di familiari delle vittime che sono qui presenti fra noi questa mattina e anche a loro voglio rinnovare un affettuoso saluto e ringraziamento non solo per per ricordare ma anche per capire per capire meglio perché soltanto capendo meglio quello che accade intorno a noi si può affrontare nel modo migliore la vita e si può portare avanti e consolidare ancora di più
Il sistema democratico del nostro Paese vi ringrazio
Adesso la parola al presidente della Regione Toscana Claudio Martini
Anch'io voglio portare in poche parole il saluto della Regione Toscana a questa manifestazione
Mio saluto innanzitutto alle famiglie dei dei vip delle vittime della strage
Dei Georgofili alle autorità presenti e ovviamente soprattutto ai ragazzi ragazzi e le ragazze che sono qui presenti perché
Credo che in fondo la cosa più bella oggi è proprio questa potere trasmettere una un'esperienza delle riflessioni ai giovani di oggi e di domani perché possano portare più avanti il lavoro di miglioramento della della vita nostra nella regione
Dirò poche cose
La prima è questa che questa è stata quella del ventisette maggio novantatré otto anni fa è stata una grande ferita per Firenze
Però è stato una grande ferita per tutta la Toscana ecco per questo io sono qui oggi a accanto al sindaco di Firenze a testimoniare la partecipazione di questo ricordo di questa memoria
Di vi parlo di una mia esperienza personale il il ventisette di maggio del novantatré io ero ero a Prato ero sindaco di Prato
Una città qui non molto lontano la seconda città della Toscana
E ed è eravamo riuniti ad una manifestazione culturale del Collegio Cicognini non so qualcuno forse conosce Prato nel Convitto Cicognini che è uno dei più antichi convitti scolastici del della nostra regione e facevamo proprio un'iniziativa che ricordava
I meriti culturali di questa istituzione giunse la notizia dell'attentato e lì per lì ci interrogammo se interrompere le iniziative e venire a Firenze per esprimere il nostro cordoglio per stare vicino agli amministratori fiere Intini
O se invece continuare il nostro lavoro
Decidemmo di restare a Prato e di portare avanti il nostro convegno e il dialogo
Con i giovani anche allora facemmo questa scelta perché ci sembrò che in fondo le bombe ai Georgofili le bombe agli Uffizi erano anche un grande attentato alla cultura oltre che alla vita nella democrazia e che quindi la risposta che dovevamo dare era di non allentare il nostro impegno culturale di continuare a portare avanti il nostro lavoro naturalmente concludendo il convegno e poi venimmo a Firenze per prendere contatto con il sindaco di allora dare la nostra mano di solidarietà e di sostegno tra voluto ricordare questo episodio perché come ci siamo detti anche ieri nel convegno che è stato fatto come ha già detto Leonardo Domenici
Ci sono vari livelli di di impegno che noi dobbiamo assicurare il primo è quello di non abbassare mai la guardia e di continuare caparbiamente a cercare di capire tutte le verità di quella stranisce
Credo che molto lavoro se è stato fatto anch'io voglio esprimere il mio apprezzamento per lo sforzo l'impegno
La capacità della magistratura e degli organi inquirenti e tuttavia credo che dobbiamo continuare ancora a a per Firenze e per le altre episodi del del di stretch avvenuti nel nostro Paese a cercare di andare fino in fondo a capire quali sono le ragioni quali sono i disegni che stanno dietro a quegli atti eversivi e quindi assicurare il nostro massimo sostegno a tutti coloro che vogliono punire le responsabilità
L'altra questione e voglio concludere con questa riflessione riguarda ancora la cultura io voglio spende e se voglio spezzare una lancia questa mattina per un forte impegno
Per la cultura di Firenze della Toscana del nostro Paese non a caso la mafia ha colpito
Un bene culturale preziose ha colpito un'istituzione culturale conosciuta nel mondo come gli Uffizi
Perché sempre dove esce violenza dove c'è terrore si fa un atto contro la cultura e allora io vorrei fare un forte invito a tutti quanti anche perché oggi parliamo di impegno civile
Nell'impegno civile vuol dire l'impegno di tutti il mio appello è a valorizzare in ogni modo d'istituzioni gli strumenti gli spazi della cultura perché la prima arma che abbiamo contro la violenza e l'arma della cultura l'arma della lettura dei libri
Dello studio della ricerca dello scambio culturale e multiculturale io lo dico in questa sala che è una una sala simbolo della cultura fiorentina e del mondo credo che ci si no poche sale nel mondo che abbiano la solennità e al tempo stesso la la forza culturale come il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio e allora dobbiamo sapere che la mafia ha voluto distruggere cose come queste ha cercato di distruggere cose come queste perché queste sono le cose più lontane dalla violenza sono le cose più lontane dal terrore e dalla e dalla volontà di dominio delle coscienze e della libertà di ognuno di noi si può rispondere in tanti modi collettivamente e credo che Daniela lastre Leonardo Domenici lo abbiano detto io aggiunto che c'è un modo per rispondere anche individualmente per rispondere individualmente lo si fa rafforzando la propria conoscenza culturale studiando leggendo
Andando al cinema teatro non essendo vittime di un solo messaggio culturale
Non c'è solo la televisione che fa cultura anzi oggi dobbiamo dire che la cultura intesa come consapevolezza critica come conoscenza del mondo la si fa anche soprattutto in altri modi con la musica con la lettura con il teatro con il cinema collane fatte con i musei
E allora vorrei dire che oggi otto anni dopo la strage dei Georgofili oltre a tutti i messaggi ovviamente è di sostegno alla battaglia della giustizia e della democrazia per la valorizzazione delle navi della nostra civiltà io vorrei aggiungere anche questa una battaglia per la cultura perché la cultura è lo strumento più forte di liberazione
E di e di capacità personale di intendere il mondo e di volerlo più giusto e più libero
Io spero che voi giovani toscani fiorentini e toscani sarete protagonisti di una pur nuova rinascita culturale della nostra terra che credo sia il più grande investimento che possiamo fare per la libertà e vorrei concludere citando pochi versi di Mario Luzi
Uno dei più grandi poeti fiorentini toscani del nostro tempo che ha descritto la capacità di Firenze città signora che comanda le stagioni di reagire di fronte tutti gli attentati e tutte le difficoltà che ha avuto vi leggo sono solo sei versi vollero accettare atti essi della luce che romani
Illumina tu allora con il fulgore della collera e col fuoco della pena loro i tuoi Buy carnefici
Ecco questo credo sia un grido auto per la cultura che sempre la nostra luce che può combattere la violenza ti ringrazio
Grazie
Vorrei anche dar conto che il sindaco di Mila no altra città colpita da una strage pochi mesi dopo quella di Firenze nel mese di luglio ci ha inviato una lettera di solidarietà rispetto a questa manifestazione ricordando come le due città sono accomunate da una vicenda comune del fatto che entrambe queste città hanno avuto stragi
Che hanno colpito pesantemente il cuore di entrambe e quindi ci augura in questa manifestazione di poter citare appunto questa comunanza e di poter quindi dare la solidarietà a tutti quanti e quindi compresi alle vittime della strage di Firenze passerei la parola alla trotzkista Pasquale Scimeca verrà regista di Placido del film Placido Rizzotto e quindi ragazzi l'hanno visto e quindici potrà dire alcune cose di potrà anche spiegare meglio alcuni passaggi magari di questo suo lavoro
Noi lo diciamo
Ci piacerebbe parlare un po'di di perché oggi siamo qua di questo fatto
Ormai
Non è non è solo un ordine sulla pala io mi ricordo ora cosa che succedeva quasi sempre solo in siciliano ritrovarsi ogni anno tre quattro volte l'anno per ricordare qualcuno che era stato ammazzato dalla mafia oggi ma Firenze fare questo ma probabilmente
Faranno anche a Milano anche a Roma quindi questo vuole parlare un po'di tutto il perché del come che cosa è successo perché come vedete
Quello che è stato fatto c'è la ferita per l'offesa che è stata fatta con questa maledetta bomba che è stata messa qui in questa in questa città è un fatto è una cosa così grave e se pensate che neanche i nazisti erano arrivate a tanto cioè durante la guerra c'era una specie di patto tacito cioè non si toccavano gli Uffizi non si buttavano le bombe non si bombardavano gli uffici non si buttano le bombe sui monumenti sul Colosseo o sulla sulle basiliche di Roma e allora mentre sarebbe che ci interroga Assimoco perché cioè in questi insomma hanno fatto delle cose stanno che sono andati oltre oltre ogni possibile immaginazione e allora io mi chiedo ma erano dei pazzi perché lo hanno fatto cioè qual era il motivo ecco ecco questo forse la domanda alla quale dobbiamo cercare di di dare una risposta ancora oggi perché è una risposta che è di grandissima di grandissima attualità perché una mafia radicata
In Sicilia perché dei siciliani mafiosi siciliani vengono qui e mettono delle bombe e non le mettono nel carcere tanto per capirci onde i luoghi in the intimoriva rimettano sotto gli Uffizi
Ecco io credo che c'è in tutto questo c'è nel tentativo una risposta ancora forse non ce la siamo mai date forse sarà difficile caccia
Usciamo darcela in termini giudiziari però in termini di un ragionamento in termini di cultura forse possiamo provare a Barcellona risposta
In tutto questo c'è non c'è solo la follia la pazzia o il il trend diciamo così il essere sanguinario di alcuni uomini ma c'è dietro un disegno c'è un disegno preciso mirato che che colpisce di simboli per dare lanciare dei messaggi ad altri ed è questo il problema perché la mafia con le mafie non sono solo un problema di criminalità sono qualcosa di più complesso
Sono qualcosa è proprio questi fatti ce lo dimostro sono qualcosa che colpì diciamo così che investe anche altro che va oltre la semplice prima Narita
Ed è da questo punto di vista che noi dobbiamo cercare di lascia anche sulla risposta ma anche voi di cominciare a operare ognuno di noi per quello che so fare in quello che fa
Nella vita di tutti i giorni perché io credo che sia questo il l'unica risposta che noi come cittadini come persone comuni possiamo dare a questi fenomeni a questi fatti o l'unica cosa che possiamo fare se non vogliamo semplicemente limitarci a ricordare qualcosa o
Poco diciamo così ogni tanto a ricordarci di chi è morto o di chi aveva lasciato la vita per fare delle cose in fondo che poi alla fine sono cose che tutti noi in qualche modo dovremmo cercare di fare sempre
Ecco io mi ricordo che se state questa questa calda estate del del novantatré quello c'è questa ebbri codolo queste notizie che arriva c'era molto cara provano a saperlo afosa quella ma
Ancora più calda perché arrivano queste notizie che hanno come di cazzotti allo stomaco di ognuno di noi
Moriva facciamo saltare in aria Falcone Borsellino connettono le bombe in giro per l'Italia è una cosa che è un po'ci fa sfornava tutti cioè dice ma ma dov'è dov'è dov'è che vogliono arrivare cioè che cosa sta succedendo no Roberta stava succedendo una cosa molto semplice molto normale Cecere tentativo diciamo così di normalizzare le cose
Sono passati ormai sette anni otto anni da quell'anno e forse oggi ci sono arrivati cioè quelle diciamo i gli echi risultati di quelle bombe forse oggi che incominciano a
Diciamo così avvedersi cerca tentativo di normalizzare le cose c'è di ritornare come prima come cosa vuol dire ritornare come prima vuol dire ritornare
Ai tempi in cui il potere politico cioè l'istituzione eccetera
Erano in qualche maniera trattavano con questi signori collaboravano con questi signori ed è questo che loro non hanno sopportato un certo punto c'è il fatto che a un certo punto ci sono stati
Persone
Pezzi importanti dell'istituzione dello Stato che hanno sentito il dovere morale di dire no questo non è giusto non è non si può fare uno Stato non può collaborare con dei criminali con della gente quindi ci sono opposti a questa cosa è bene questa ed è qui il segnale delle bombe ed è qui che non si ammazza solo Borsellino o solo Falcone ma si va oltre
Perché questo il punto che la mafia non può tollerare c'è questa la cosa che la ma che non può tollerare cioè che una parte o figuriamoci lo Stato nel suo complesso si metta a combatterla ce l'olio ma come finora abbiamo collaborato andato tutto liscio perché volete fare queste
Ebbene questo bisogno di normalizzare le cose
C'è questo bisogno di ritornare come prima com'era stato prima c'è oggi purtroppo purtroppo lo si respira nell'aria lo si respira province tanti piccolissimi segnali in tante piccole cose che promesse una accanto all'altra fra D'Annunzio un grande segnale cioè bisogna per prima cosa far fuori i magistrati farli fuori speriamo non occorre che l'altra volta ammazzandoci ma semplicemente mettendo nelle condizioni di non potere più lavorare di non potere più fare le cose
Qui ci tutti quei magistrati tutta quella gente i poliziotti tutte quelle strutture diciamo così dello Stato che in questi anni hanno combattuto ferocemente e con grande convinzione la mafia ed ecco questo
E questo oggi non lo si fa più mettendo le bombe o ammazzando le persone ma facendo piccoli passi piccoli atti piccole cose piano piano
Facendo filtrare notizie la dicendo
Ogni tanto qualcuno ce n'è una cosa che mi ha
Veramente colpito dentro fortemente colpito come persona quando ho sentito dire pubblicamente in un addirittura in televisione dare dell'assassino alla giudice
Al giudice Caselli a magistrato Caselli c'era uno può dire quello che vuole può pensare quello che vuole ma come si fa cioè come si fa dico viaggia a dare dell'assassino
A un uomo che ha sacrificato la sua vita questa critica la solita rinunciando agli affetti alle famiglie lo fa per un semplice fatto di viale
Anzi andando volontariamente a Palermo stando lì in trincea centri significa stare in trincea stare dentro cioè non può non avere la posso vedere nessun rapporto alle volte neanche con la propria moglie sacrificando tutto il suo tempo lo stop Smith mettendo a rischio la propria vita per fare qualcosa in cui crede sostanzialmente poi chiamarlo assassino e così via oggi c'è questo è questo che sta succedendo cioè e che non avviene solo con i magistrati di Palermo abbiano un po'in generale in tutte le cose in tutte le cioè c'è come dire avendo tentativo di una restaurazione di tipo politico ma anche di tipo culturale ora io per fare un esempio parlo prima che riforniscono perché in possesso parlando troppo parlo sempre del mio film meno allora dico
Cioè quando all'inizio noi stiamo preparando il film ne facevamo un discorso cercava un po'di in fondo di come dire di cercare
Cercando di trovare i fondi per fare questo film che abbiamo di far capire l'importanza che poteva avere un film eccetera recuperare una memoria della storia o per un momento dello stupro della storia
L'Italia in cui il popolo i contadini che si ribellavano alla mafia è qui che la mafia uccide da questi contadine eccetera andavamo anche alle volte con uno parlavamo con dei giornalisti diceva ma queste cosa che interessa no ma la mafia chi interessa più cioè voglio dire quando questa quando una cosa del genere nella dice un giornalista o comunque qualcuno che ha anche una responsabilità se volete
Diciamo di tipo culturale verso tutti noi dice che c'è un ruolo cioè non lo dice una persona qualsiasi filtro a me la cosa mi preoccupa perché non si deve più parlare perché non si può cioè perché non interessa più nessuno parlare di mafia oggi
Perché c'è questo clima e allora io dico questo c'è imponga invito anche che faccia pensiamoci ragazzi se non è che a Firenze siamo forse queste bombe hanno anche avuto un segnale
Come dire ci siamo tutti dentro in questa cosa non è solo un prova che riguardano solo i criminali chi li combatte i poliziotti che le miniere di magistrati che i mafiosi non è una cosa che riguarda solo la Sicilia la cosa che ci riguarda tutti perché oggi la mafia e qualcosa di diverso
Lo è sempre stato ma oggi più che mai una cosa che riguarda Firenze che riguarda tutti e soprattutto riguarda le nostre coscienze c'è l'idea che
Dobbiamo sempre aver presente dobbiamo sempre in tutto quello che facciamo del presente che il nostro impegno sul piano culturale sul piano del lavoro succo
Lo che facciamo è fondamentale perché questa la democrazia al vivere civile non è una cosa che si vede è una volta ogni cinque anni a un'elezione
Ma la cosa che dobbiamo partecipare tutti giorno per giorno perché e questa che la nostra la nostra vita grazie
Grazie Pasquale Scimeca questo suo contributo allora io adesso passerei subito la parola a donna Luigi Ciotti presidente nazionali di libera
Volevo dire che
Non parliamo per piacere più
Di mafia
Non parliamo di più
Così facciamo contenti tanti
Accettiamo la proposta che qualcuno ha fatto anche in questi giorni
Di sciogliere la Commissione antimafia
Considerando la inutile
Tempo sprecato soldi sprecati ti prego attenti ragazzi
Accettiamo la provocazione che giunge da molti non parliamo più nasce
Di mafia
Basta per piacere non parliamone più
A una condizione però se non stiamo qui oggi
A una condizione
Concreta reale puntuale
Che ci sia veramente promozione sociale
Grande coinvolgimento di tutte le scuole sui temi della legalità
Che ci sia un ribaltamento in situazioni difficili il problema dell'occupazione
Di politiche giovanili che rendano i giovani protagonisti
Allora siamo d'accordo ne parleremo più
Ma finché non si spende forse testa energie
Perché i presupposti perché la gente non debba essere schiacciate soffocata noi dobbiamo continuare a parlarne
Siamo disposti a non parlarne più
Se lo sviluppo sociale la promozione sociale l'investimento per l'occupazione i percorsi educativi
La dignità l'attenzione alla persona trovano il loro posto
Ecco perché noi continuiamo a impegnarci contro la criminalità e contro le mafie
Ma la facciamo né la lucidità che il problema non sta tutto lì perché tutti noi siamo convinti che ci vuole un lavoro di percorsi educativi di prevenzione di promozione sociale non siamo solo quelli dell'antimafia che fanno retorica di codesto siamo tutti lucidi ma molto lucidi
Che l'ha che si deve costruire delle condizioni diverso la promozione sociale
Le opportunità gli spazi i riferimenti ma diciamo ciò italiano percezione
L'anno scorso
Ventisei mila case abusive nuove
In Italia
Diciamocelo italiano
Il ventisei per cento di processi di Tangentopoli sono andati in prescrizione
Diciamoci con chiarezza che non si costruisce giustizia senza ricerca della verità
E quindi il sindaco il presidente della Regione e l'hanno richiamato estremamente con forza
Allora va bene siamo disposti a non parlare più di mafia
Parla condizione veramente che si costruiscono le condizioni
E si lavori tutti in questa direzione di più senza sconti da nessuna parte perché prevenzione percorsi educativi occupazione politiche giovanili si va al centro di una grande attenzione
Io vorrei ricordare Fabrizio
Angelo
Nadia
Caterina e Dario e vi posso assicurare ve lo dico con molta sincerità
Che all'una del ventisette maggio
L'unica cosa che sento di poter fare
Oltre che abbracciare con la testa con il cuore i familiari nell'essere qui è un segno di
Di dire pur nella consapevolezza dei nostri limiti
Che vi vogliamo bene
E che c'è tante persone che continuano a metterci testa che non vi lasceranno soli
E che continueranno a lottare
Perché si costruisca giustizia in questo Paese eh sì posso cercare sempre Sempre sempre ferita
Io le tre o quattro la invito anche a voi più adulti a farlo
E fermarci
A fare i silenzi
Fare silenzio dentro ancora una volta per ricordare queste persone che non ci sono più
Ma anche per sentire prepotente dentro di noi
L'importanza della memoria ma anche dell'impegno
L'impegno per costruire quelle condizioni
Precedere quelle politiche per chiedere quegli interventi e noi per fare la nostra parte
Ma liberale
è una realtà nuova che non c'era nel mille novecentonovantatré
Non c'era la società civile che si era organizzata in un certo modo
C'erano tante realtà associazioni gruppi sparsi per l'Italia che si impegnavano per la legalità
Testi vedici Mecacci e mette in evidenza una storia che viene da lontano certo la mafia ma sempre anche gruppi di persone
Che ieri come oggi si sono messi insieme per contrastare la criminalità e le macchine ma nel mille novecentonovantatré
Non c'era libera
E oggi sono quasi ottocento gruppi piccoli e grandi dall'occhio a Trieste
Da Corleone alla Valle d'Aosta
Una società civile che si è messo insieme
Che sia organizzata
Pensate realtà molto diverse tra di loro
Dall'AGESCI gli Scouts
A Legambiente
Dall'Arci
Alla UISP
A una diocesi
Una diocesi che con il suo vescovo ha detto noi vogliamo come chiesa
Aderire
A confronto a volte anche di molte altre chiese che
Si preferisce fare solo memoria
Ma una memoria che rischia di essere distante
E invece non ci sono delle realtà
Anche di chiesa la diocesi della piana di Gioia Tauro ha voluto fare parte
E guardate che è molto importante molto positivo questo dato nuovo
Che anni fa non c'era di una società civile che si organizzata
Con storie e provenienze esperienze diverse questa è la grandezza il pluralismo tra il sentire che su quell'obiettivo di cercare di vita di costruire giustizia
Di essere un fermento della promozione sociale dei percorsi educativi
è un impegno di tutti di tutti
E oggi le mafie lo hanno capito
Ma vorrei che lo capissero anche tanti signori che celebrano queste parole
In giro
Che a fianco di quel grande il cui non abbiamo parole se non solo vive grazie del lavoro di moltissimi magistrati e il generoso impegno delle forze dell'ordine degli organi investigativi
Realtà che hanno tra l'altro ho pagato dei prezzi immensi nella ricerca della verità per costruire giustizia oggi
Difatti
A fianco di questa presenza che sempre lavorato costruito
C'è una società civile
Che si organizza
E noi ci siamo resi conto
Che le mafie presto l'anno gli ha messo in crisi perché una presenza legata ai territori nei quartieri
Che cerca di costruire di promuovere di stimolare denunciare disse una coscienza critica ma anche di fare
Questa società civile oggi nel ricordare tra Brizzi Vangelo Nadia Caterina e David qui a Firenze proprio perché vuole essere un abbraccio sincero i familiari
Mi permetto di dire nomi di liberati queste realtà
Un dato che voi avete ricordato
Ma che con voi io voglio sottolineare che non è di maniera che non è di sentito dire
Non è per andare sull'onda di tanti pensieri no è un dato concreto hanno ripreso alla cara
Da una parte c'è questa presenza questo contrasto
Libera proposto la legge per la confisca di beni mafiosi siete pertinenti
Siamo incontrati proprio pochi giorni fa con gli amici di libera della Toscana
Per costruire anche rispetto a beni
Confiscati da confiscare in questa regione
Ma pensate che
Quella terra
Per cui fu ucciso Placido Rizzotto che questo grande regista portato la sua storia così cruda così pesante così vera sugli schermi
Quella stessa terra per cui segretario della Camera del lavoro di Corleone coraggioso
Si batteva perché alle cooperative
E per fare in modo che quella terra fosse della gente della sua gente
Formazza
Dopo oltre cinquantacinque anni quella terra grazie all'impegno della società civile
è stata restituita la gente
Perché siamo riusciti a confiscare una
A creare un consorzio di cinque comuni
E sei cooperative di lavoro che stanno partendo nel settore biologico
E sicuramente sicuramente
La Regione Toscana sarà alla città di Firenze
La promotrice che quei prodotti biologici che arrivano da quella terra magari con la targhetta che sottolinea il marchio di legalità
Come dobbiamo chiedere a tutte le cooperative anche vicino
A tali eccome legati alle cooperative eccetera le cose
Perché molte verdure molti promotori che arrivano
Molti prodotti che sono i nostri supermercati sono frutto di caporalato
Di sfruttamento delle persone della mano tocca
Ecco allora che questa alleanza da creare e questo stimolo che la Regione mi permetto di suggerire chiamando qui in questa regione attorno a un tavolo
Nelle realtà che possono avere più sensibilità per promuovere un marchio della legalità
è il miglior molto per ricordare le persone che non ci sono più quella terra oggi viene restituita la gente
Ma proprio due mesi fa
Attenti
Due mesi fa preparando le cooperative
Abbiamo fatto una piccola ricerca promossa da giovani con i giovani con la gente in quei cinque comuni Corleone San Giuseppe Jato Monreale Piana degli Albanesi San Cipirello
Sapete cosa è emerso
Un dato inquietante
Che conferma quello che qui questa mattina diamo capitato insieme
La gente è tornata ad avere paura
Dichiara la propria
Fatica
Tutti sostengono che certamente D'Amato è stato sommerso nell'arco di questi anni
Ma negli ultimi tempi si sente dire con molta chiarezza che è ritornata ad essere visibili paradossalmente
Ecco allora che questa mattina nel ricordare
Persone che non ci sono più
Beh non dimenticare quell'una zero quattro
Nel fare nostra la memoria ma anche prepotente sempre di più l'impegno
Vogliamo proprio dire
Cogliere questo segnale
Che anche la società civile a fianco di quel grido onesto che molti magistrati porto le forze dell'ordine
Nel denunciare questa ripresa le antenne della società civile presenti sul territorio
Sono testimoni concrete di tutto questo
Allora nessuno deve fare un passo indietro
Dobbiamo organizzare inventarci forse anche delle modalità nuove
Fare in modo che ci sia continuità rispetto degli interventi fatti nel passato
Dobbiamo non dimenticare le cose positive che sono nei fatti in questi anni
Ma anche dirci le cose che non sono funzionali
E a volte delle politiche tiepide prudenti che non hanno aiutato fino in fondo
Voi siete giovani ma state attenti
C'è un mercato d'Italia e nel mondo che non ha avuto in questi animali un meno sempre un più
Il mercato della però
Qualcuno mi può dire ha avuto una flessione rispetto al mercato delle rovine
Ma attenzione se l'allegato un altro mercato ad esempio con le nuove troppi
Il mercato della droga del mondo che è un mercato di mafia il mercato nei luoghi in Italia che in ultima analisi un mercato di mafia non ha avuto in trent'anni mai un meno sempre più l'organismo mondiale che si occupa della droga ci dice che oggi il mercato della droga equivale al nove per cento dell'intero mercato Comerci Ale mondiale le mafie
Alle politiche tiepide prudenti ringrazio c'è bisogno quindi di lucidità di continuità dimettere teste
Diciannove condanne in Italia
Già eseguite
Per un reato
Che ci sembrava messo nel cassetto chi
Nel cassetto il reato di schiavitù
Di ragazze che vengono
Rese schiave del mondo della prostituzione
E dove dietro a molti di questi contesti ci sono anche
Organizzazioni criminali
L'altro giorno noi al gruppo abbiamo accolto una ragazzina di sedici anni
Accompagnato dai carabinieri
Grazie a quel numero verde che c'è in televisione
Che lancia quella campagna chi proteggiamo noi
Per strappare dalla strada queste donne queste ragazze arrivata questa bambina di sedici anni
Già venduta sul mercato cinque volti
Ecco allora che dobbiamo dare continuità apriamo leggi di volti nuovi
Dobbiamo continuare a metterci testa rispetto a questo
Ma amici
Solo l'anno scorso sono stati scoperti
Tre mila seicento ottantaquattro siti idee blu
Pornografici nuovi
Allora c'è un territorio nuovo completamente nuove
Forse non esplorato nel modo giusto
Che deve essere recuperato alla legalità che proprio internet
Questo è un territorio dove c'è tutto contrari tutto
E allora nella nostra riflessione che ogni anno ci vede a questo appuntamento ci sempre un pezzo in più
Per affermare la legalità per fare la mortuaria per sentire che dobbiamo leggere i cambiamenti e trasformazioni che dobbiamo accogliere i nuovi bollettini della criminalità e delle mafie
E che dobbiamo soprattutto essere più attenti e più impegnati
Vorrei farvi una proposta
La proposta da fare che della vostra vita
Come io cerco nella mia sapete ma non sempre ci riesco
Che siamo chiamati a lavorare sulle e non sulle
Sono troppi quelli che lavorano sulle o
Noi siamo chiamati a lavorare sulle
La memoria impegno
Non basta solo la memoria
La solidarietà essere affianca familiari delle vittime
Ma anche la giustizia
Nella ricerca della verità
L'impegno individuale nostro
Ma anche lavorare perché cresca l'impegno collettivo
Ecco l'essere qui essere insieme e i doveri
Ma anche l'affermazione dei diritti
Allora cari amici
Siete giovani ma siete si meriti convoglio di capire grazie ai vostri insegnanti avete fatto dei lavori eccezionali
Vi prego di non dimenticare
Che i nostri doveri
Fare la nostra parte
Assumerci nostri impegni
Vuol dire uguale
I diritti degli altri
Se io mi assumo la mia parte faccio i miei doveri creo le condizioni perché possano affermarsi i diritti degli altri
A voi capite che non c'è futuro di legalità
Senza l'affermazione dei diritti
Noi siamo chiamati per costruire
Assumerci nostri doveri
Di essere cittadini che si sporcano concretamente
Le mani e allora
Fabrizio
Angela
Andati via
Caterina e Dario
Ci lasciano l'obbligo morale
E ci lasciò la preghiera
Avere la forza e il coraggio tutti
Sempre di indignarci
Di rifiutare sempre il silenzio l'omertà
Anche la rassegnazione e la rimozione molte volte
Ci lascia un impegno
Di non dimenticare che oggi purtroppo la malattia
Molto tale
Più diffuse in Italia e l'indifferenza e siamo chiamati quindi tutti a non dimenticare le cose positive
A lavorare sulle
E a fare in modo che la memoria
Sia sempre forte legata all'impegno
E soprattutto
A prenderci un impegno oggi
L'impegno che ripropongono e di non accettare né io né togliere un orizzonte culturale che ci sta fregando tutti un orizzonte culturale che ci bombarda tutti i giorni
In cui quello che conta è l'immagine
La prestazione il potere la ricchezza la bellezza ad oltranza
Questo orizzonte culturale ci sta fregando tutti
Allora ricordare questi amici vuol dire anche assumerci le nostre responsabilità
Sentire che dobbiamo essere cittadini veri responsabili che siamo chiamati cominciando dalle piccole cose di tutti i giorni pronta a fare la nostra parte
Ma essere anche capaci
Di sentirsi inadeguati rispetto a quell'orizzonte culturale noi non l'accettiamo non possiamo avere come orizzonte culturale quello che ci sta fregando
Perché l'orizzonte che favorisce quello indifferenza e che crea distante dalla memoria e dall'impegno grazie
Grazie a don Luigi Ciotti per questo Splendido contributo che ci ha voluto dare questa mattina in questa importante occasione
Vorremmo dare la parola però adesso ad alcuni piccoli contributi nel vip presenti qui in questa sala
In primo luogo a Daniela ci Kuchiki e dell'Associazione danneggiati di via dei Georgofili e anche un insegnante però di una scuola la nostra città di una scuola media la scuola chi Berti prego
No a tutti io non sarà brevissima perché sapere attenzione grazie è molto limitata insegnante i abitare indiana Berti Scanzano una di quelle persone comuni che ha subito quest'attentato
E all'improvviso si è trasformata in una specie di martire vittima protagonista Castagna in realtà siamo rimaste persone comuni Coni altri problemi con le nostre cliniche con le nostre statali individuali certamente resta bomba è stato negli screening stabilito in tutte le nostre vite un primo anno dopo che è innegabile ci sarà stati conseguenze poi ammette venivamo l'appartamento lei repressivo tante sere tante donne misti a sognare senza tradire però io credo che in questa storia dal punto di vista dei danneggiati e quindi diciamo tra las estremamente bassa tanto per potere affrontare un aspetto particolare vittime colore ma ci hanno rimesso la vita mica di nuovi artisti certamente è stato danneggiato in modo irreversibile vera ci siamo stati anche noi che abbiamo appena abbiamo avuto la fortuna di rimanere qui è poco ma all'improvviso in una notte abbiamo perso tutto
Via sono sceso da casa mia in camicia da notte ho capito fermare quei bambini non capivo assolutamente niente e mi sono entrati nell'estrazione di disorientamento totale che grato per molti mesi forse per negli anni dato che io personalmente per molto tempo nazionale riuscita ad occuparmi attivamente questa cosa così come forse avrei dovuto fare qui a Lando asseriamo tante credo che ci sia successo qualcosa guarda rilevati arnese plateatico eravamo nella stessa De Vitis spero si vada da quanto tempo ci volevamo bene abbiamo continuato a volerci bene ventrali Pezzani dicendo che non ci sono più Nozzoli morto ma anche chi è andato via
è una storia drammatica
Ora
Cambia il punto di vista resterà quella detta Ricciato e
Parlo da insegnante
Io credo che un progetto sul ventisette maggio del novantatré
Che qualche noi che l'abbiamo vissuta eretta se che quella notte non è finita mai mai cominciata non so c'è la per la nostra percezione riferita più al ventisei maggio dal ventisette ventisette era già accaduto tutto
Credo che però project su questa strage
Debba essere qualcosa di capillare
Ci vada affrontato scuola per scuola io personalmente chiaramente ne ho scritto uno era inevitabile che toccasse a me
Che non ha avuto seguito perché non ha avuto finanziamenti
Penso che debba diventare progetta la legalità di tutte le scuole di Firenze perché la cosa meno aspra
è qualcosa su cui possiamo confrontarci è qualcosa su cui possiamo ricostruire testimonianze libri di persone che ci sono che sono qui ci sono a portata di mano possiamo andare a ricercare i documenti dei giornali
Quindi possiamo fare un lavoro tanto da un punto di vista storico Rumi metodologico è di tutto rispetta
E ai ragazzi vissero qui specialmente a quelli della mia squadra
Invita a fare una riflessione abbiamo spesso modo di farla scuola
La mafia non sta solo a Palermo
La mafia sta un po'anche i continui
Quando si è che su una parola fortissima omertoso sì
Quando raccontate il piccolo gli atti bullismo di teppismo di prevaricazioni avvolti subiti da quelli che Italia quell'eterno del quartiere accanto a quelli che tengono dall'altra scuola
Di non parlare e non vi rivolgete con fiducia
All'istituzione
Di alle persone vogliono veneti sono di triturare anche queste in qualche modo il piccolo modo
E mafia
Non ho altro da dire cioè avrei da dire molte cose chiaramente questa storia dentro di noi credo che chi l'ha vissuta si salverà il giorno in cui
Oltre a macchia strappi avete giustizia arrivando alla verità più profonda
Che questa tradito ancora è proiettata in una zona d'ombra speriamo di potere procedere in questo senso e speriamo che ci sia data la possibilità di aprire ulteriormente di approfondire di arrivare ai reali mandanti la macchina si sa è un braccio
Quindi
Prossimo contributo Grazia Pradella ci fu ucciso il prossimo contributo
Per i propri la Tribunale per i minorenni della Toscana a domestico prego
Avevo rinunciato perché capisco anche la vostra pazienza ha un limite cioè no però io dico solo una cosa non vorrei più uscendo da qui voi aveste la sensazione di in un mondo adulto che sostanzialmente è un mondo ostile
è un morbo che mi frega è un mondo che di maltrattata che di abusa perché quello che leggete sui tutti i giornali dagli organi di stampa e alla revisione vi facesse una
Di inducesse in una condizione che secondo me sbagliatissime è vero ci sono quelli che sfruttano i ragazzi via internet è vero che ci sono quei che li sfruttano per la prostituzione è vero che ci sono un sacco di pericoli per morire però vorrei che voi capiste proprio dalla aver partecipato a una manifestazione come questa
Che comunque
Questi pericoli ci sono ma
Vince alla fine siamo noi non è il male è il bene che vince vorrei che foste ottimista
Tutte queste persone agli insegnanti di di casa i magistrati tutti coloro che vedete spendono con tanta passione
Il loro sforzo per combattere questi pericoli questi alla fine vincono vince il bene questi doveva essere i posto immette cerco che dovete impegnare non niente viene regalato niente viene regalato nella vita e lo capirete quando sarebbe un po'più grande no comincia in questa situazione dovete avere una visione ottimistica della vita prevarrà il bene state tranquilli italiane
Grazie al procuratore al Tribunale dei minorenni la Toscana domestico le prossime dei contributi INPS sono di due ospiti
Dini che non sono di questa città né di questa regione ma che vengono da una città particolarmente colpite significativa a Palermo che sono alle dirigenti scolastiche del a scuola
Della scuola Cocchiara di Palermo Rosalba allora prego
Devo dire subito una cosa quando sono stata invitata a partecipare a questa manifestazione io mi sono sentita molto orgogliosa e molto e molto commossa
All'apprestarsi mi questo giorno
Mi sono un po'un po'vergognare
Tuttora impegnata perché il ritorno da una realtà
Che quella mia quella di Palermo per la siciliana
Che ultimamente come ha detto don Ciotti avuto qualche
Qualche presa di posizione di cautela per essere proprio così per parlare con ottimismo come vicepresidente però
Io sono qui in una doppia veste quella di siciliana è quella di persona di scuola
La lavorando a scuola lavora con i ragazzi dell'Istituto penale giovanile e minorile di Malaspina lavora anche nelle carceri di Kutcher dolore di Pagliarelli sono tutti nomi denso famosi anche per alcuni film
Lavoro anche in un quartiere di periferia
Bene noi ci siamo accorti
Che su quello che prevale in questo momento e la paura della paura fa dimenticare perché che cosa è la di che cosa significa dimenticare significa allontanare da sé un pericolo e allora è quello che fanno che facciamo tutti e che fanno a maggior ragione i giovani quando sentono un pericolo e pertanto lo rimuovono lo dimenticano non è questo che dobbiamo fare noi dobbiamo avere memoria e ricordi la memoria un ecco tra Stratta i ricordi sono più concreti questo dobbiamo fare perché mi pare che tutto ci sta portando verso la omologazione sta dicendo delle cose che tutti sappiamo pensavo venendo qui a Savannah Nola il quale questa Tosi puramente criticato perché cercarla perché ha favorito il rogo dei libri antichi e però io in questo momento pensando a quanto stiamo diventando tutti uguali e pertanto tutti invitati a dimenticare la alta
Potremmo bruciare le televisioni e diventare noi stessi con il Silenzio dentro di noi del ricordo con il Silenzio dentro di noi della riflessione con il Silenzio dentro di noi di quello che ciascuno di noi può fare senta sentirselo dire come bersaglio dalla televisione che ci mostra ogni giorno tutti i giorni se ci pensate se riflettete un attimo le stesse cose e ci allontana dal nostro impegno
Ci allontana dal nostro e in via Ragazzi e noi abbiamo bisogno del vostro del nostro impegno noi abbiamo bisogno che tutti quanti ci ricordiamo riessere delle persone poi ognuno di noi è una persona all'attuale nessun'altro deve dire cosa deve fare perché dentro di sé e ai valori che non vuole dimenticare grazie
Grazie risalga lungo e cadesse compiere l'ultimo contributo via blanda hanno sempre dirigente scolastica della scuola Antonio di Palermo
Dora io inizio subito dicendo a don Ciotti che io continuerò a parlare di mafia mi dispiace perché la mafia esiste a Palermo esiste e non è più invisibile anzi e visibilissima devono e che il quattordici maggio sia proprio messa in mostra questo lo devo dire perché il così perché girando per Palermo e in modo particolare e girando per il quartiere dove si trova la mia scuola che il quartiere Noce il quartiere di Toto rinvia la mafia subito sia Grecia visibilità e allora io credo che in questo momento noi dobbiamo continuare anzi ritornare e con forza a parlare di mafia io faccio un intervento così vasto ad tracce del master cucina rivolgendomi proprio ai ragazzi tre anni fa sono venuta in Toscana io c'ho un gemellaggio che davanti a sei anni con la scuola di Pontassieve molto importante e significativo tre anni fa sono state di data in una scuola elementare di Rignano a parlare con i ragazzi delle quinte vi dico francamente io una presi da una dirigente scolastica parlare i bambini dieci anni è un po'in difficoltà perché noi abbiamo questo linguaggio da vecchia lettori di persone che parlano i docenti che parlano di Progetti che parla però capivo e con i bambini non potevo fare questo tipo di lavoro certo punto c'era un certo imbarazzo bambino mi ha chiesto e Maria molto spontanea ma no ora ma lei conosce i mafiosi che ha mai conosciuti allora io con molta tranquillità ho detto sì ti posso dire che ho conosciuto ha cominciato a dire un po'di Novi perché alcuni sono al genitori degli alunni
Ma come allora lei ha degli alunni che sono finiti i mafiosi si cominciato a parlare fitto rilanci ha cominciato a parlare di Gabriele veri tutti i uniche sono ad unire la mia scuola ma che sono anche inutili provenienti da se famiglia mafiosa e non quelle così della manovalanza bene devo dire che i ragazzi a questo punto si sono molto interessati abbiano cominciato veramente un a parlare loro da queste abbiamo cominciato a discutere di che cosa si fa nella scuola per questi ragazzi ma non soltanto per loro l'ora da questo da questa così da questa conversazione invece è venuto fuori l'impegno è vero abbiamo questa realtà ma come diceva
Don Ciotti come c'era Scimeca ecco c'è la mafia ma ci sono anche tantissime persone che hanno dato e che danno ogni giorno un contributo notevole persino sconfiggere la mafia perché ci sono arrivati sembra quasi che ci arrivano poi un certo punto si trovano un passo indietro comunque c'è sempre questa voglia di fare e allora ecco il discorso della memoria importantissimo discorso che noi cerchiamo di ogni giorno di tenere sempre vivo memoria e diceva Ciotti impegno e il ricordare chi veramente ogni giorno è affianco nostro della scuola di tutte le persone oneste terre fare affermare i valori della legalità e io ne ricordo qui solo una io penso che molti di voi avranno conosciuta di voglio ricordare Saveria Antiochia nel giornale della mia scuola che ora lascerò qui è non l'abbiamo voluta ricordare Saveria la mamma di Roberta Antiochia un poliziotto morto a Palermo ansie Mannini Cassarà e che ha speso tutta la due dita a Palermo da non siciliana proprio terre affermare i valori della giustizia e della verità Saveria è una questa una colonna di libera che è venuta a meno a marzo ma per noi è importantissimo ricordarle a ricordarla qui a ricordarla qui con i ragazzi moltissimi ragazzi l'anno con tutta anche in Toscana ed è giusto ricordarla per dico soltanto un'ultima cosa questa più però per gli adulti e ieri nell'incontro che c'è stata la Regione
Alfredo Calasso che è un invito a un penalista un avvocato penalista palermitano però ieri non è stato detto ma io qui lo vorrei ricordare che si è sempre schierato a fianco delle vittime della mafia e per non ha mai difeso i mafiosi perché ci sono tanti penalisti a Palermo invece hanno fatto altre scelte ha detto che secondo lui da persone esterna quali devono essere i canali d'impegno della scuola ritornare a fare in chiesta e portare i ragazzi di nuovo a fare ricerca fare inchiesta interrogarsi è Torino un altro aspetto riguarda la memoria e poi cercare appunto di e fare emergere il negativo ma anche il positivo io oggi comincerò portato qui il l'ultimo numero del giornale della scuola l'abbiamo stampato c'è stato consegnato il ventidue maggio la vigilia della dell'anniversario del la strage capaci ebbene in questo giornale i miei ragazzi hanno affrontato un'inchiesta sulla sulla confisca dei beni ai mafiosi stiamo parlando di ragazzi di scuola media un chi è sta non solo sulla legge ma anche su cosa ne pensa la gente come erede la gente queste questi correre nella gente questi provvedimenti ricco tra carente che ancora per tornarvi potrebbe navigare più di tanto rispetto a quello che ti ho detto prima che nel quartiere Noce la mafia esiste ed è visibile
E c'è un venti per cento di persone che pensano che questi beni devono essere restituiti agli eredi del mafioso cioè piazzare questi e allora Irle però noi su queste rocce lavorando con i ragazzi pensiamo che questo può questo atteggiamento può cambiare
Poi la memoria come dicevo stiano abbiamo ricordato tante persone da Pio la Torre che è stato all'origine della legge centonove con la sua legge e poi Severiana tantissime altre persone che si sono impegni date diversi campi per affermare i valori della legalità della verità e della giustizia e poi il l'altro il versante quello con cieco dell'impegno nella denunzia
Ci Rico da da don Ciotti e abusivismo una pagina e dedicata sull'abusivismo è sui tentativi di rendere legale l'abusivismo di cancellare con una legge l'abusivismo in Sicilia e poi e anche tipo siti Ivo quindi cosa di positivo c'è e quindi abbiamo voluto ricordare Corleone come proprio esempio di una realtà che cambia ma anche altre iniziative come alcune iniziative a Palermo di riscatto della nostra terra
Vi ringrazio
Grazie per questo contributo di Piave andavano ringraziamo entrambe le dirigenti scolastiche
Di queste due scuole di Palermo perché
Sicuramente il loro impegno e l'impegno di questa città sarà non solo utile al loro ma sarà utile a tutti e soprattutto anche il nostro impegno come è stato detto sarà particolarmente utile alloro per cui io credo che
Questa questo rapporto dovrà continuare si dovrà ancora di più concretizzare per questo impegno civile particolarmente importante io qui vorrei ringraziare tutti coloro che questa mattina hanno partecipato a questa bellissima manifestazione dei vorrei ringraziare tutte le scuole che sono qui presenti la scuola media statale Maltoni di Pontassieve task la media statale Botticelli la scuola statale media Viberti Barsanti la scuola media statale prescelti di Sesto Ferentino la scuola media Paolo Uccello l'associazione insieme liceo Castelnuovo las
Folla Beato Angelico la scuola statale Rosai la scuola statale Botticelli
E tutte le altre venti scuole scusate sono le rammento tutte tutte le altre venti scuole che hanno partecipato durante questo anno scolastico all'attività che riguarda l'educazione alla legalità e vorrei ringraziare in particolar modo anche tutti coloro che hanno guidato il seguito questi incontri Renato virtù
Luci giudice onorario del Tribunale per i minorenni di Firenze Rosario Brizzi che qui con noi giudice onorario del Tribunale per i minorenni tante Calcagnini giudice onorario sempre Alessandro Carini magistrato della Procura della Repubblica di Firenze Beniamino delibera procuratore della Repubblica ritardi tratto Giovanna Di Bartolo giudice onorario del Tribunale per i minorenni di Firenze Maria Grazia grazioso che qui presente con noi e ringrazio direttrice della casa circondariale mai Guzzini cosiddetta soli c'è Nino chiamato da tutti fiorentini così Roberto Leonetti giudice onorario sempre del tribunale primi prendi Piero lucchetti giudice di pace Alessandro Nencini magistrato della Procura delle Repubblica agonistico che avete già sentito procuratore capo del Tribunale per i minorenni di Firenze cristiano Rocchi giudice onorario del tribunale minorenni Giuseppe Soresina giudice per le indagini preliminari di Firenze Piero Toni Presidente del Tribunale per minorenni di Firenze vorrei ringraziare il ricco Ognibene chi è qui presente con noi presidente di tribunale scusate Presidente il tribunale della libertà e poi tanti altri ospiti che sono qui con noi qui questa mattina hanno seguito tutta quanta questa manifestazione coloro che si sono scusate non sono potuti essere qui presenti vorrei invitarvi a oggi pomeriggio anche ad essere presente alla proseguimento di questa giornata
è intensa di ricordo della strage di via dei Georgofili di otto anni fa e con la presentazione del libro una zero quattro la strage a cura della Presidenza del Consiglio comunale importante pubblicati Simone e che dovrà essere fatta circolare anche nelle scuole della nostra città e non solo e poi questa sera in piazza della Signoria alle ore ventidue un concerto in memoria in ricordo della strage
Concerto dell'orchestra di Vincenzo Galilei e scuola Cantorum Francesco Landini della Scuola di musica di Fiesole e poi alle ore una invitarvi tutti quanti ad essere presenti alla manifestazione di collaborazione delle di time della strage presso via Lambertenghi scatta alle ore
Una e zero quattro sarà deposta la corona in ricordo in memoria delle cinque vittime e di tutti coloro che hanno subito la strage di via dei Georgofili quindi vi ringrazio per la vostra partecipazione ringrazio Pasquale Scimeca
Ringrazio diciamo grazie il sindaco di Firenze Leonardo
Pone