"Rifondazione" - V Congresso nazionale del Partito della Rifondazione Comunista (presso la Nuova Fiera, 4 - 5 - 6 - 7 aprile 2002)

Mentre la musica preghiamo quelli fuori di rientrare la nostra giornata oggi sarà impegnativa i tempi vanno rispettati in primo intervento del compagno Nicola Sardone si prepara Aurelio Speranza
Compagni e compagne
Cominciamo anche per
Contribuire
Ha fatto entrare in strada
Quinto congresso di Rifondazione comunista ad undici anni dalla nascita
Primaverili subito
Sento molto lontano quel tempo
Siamo stati il partito dell'opposizione
Anche in Basilicata abbatterci
Contro la chiusura di attività industriali
Tra le quali molte dell'agroindustria
Battaglie tutte perdute abbiamo lottato contro la chiusura dei piccoli ospedali
Niente è stato chiuso ma la qualità
Dei servizi alla salute è rimasta bassa
Come generalmente da noi sono
Bassi la qualità di ogni servizio
Gli operai espulsi andarono a costituire il bacino degli LSU
Oltre tre mila nella nostra regione
Lavoro precario e senza diritti
Che oggi nonostante gli impegni anche finanziario ottenuti dalla Regione
Con la lotta dei lavoratori alla nostra iniziativa restano in condizioni non accettabili intanto si è impiantata la FIAT a Melfi con l'indotto oltre dieci mila operai
A vivere la propria condizione con salari inferiori ritmi più intensi potere contrattuale inferiore gerarchia più rigida ed autoritaria a confermare
Quanto di chiamo della peggiorata condizione dell'operaio di oggi nei confronti delle generazioni precedenti con un fenomeno di dimissioni volontarie mai conosciuto ai più inspiegabile per un territorio che ancora oggi vede la disoccupazione poco sotto il sedici per cento
Lo stesso sviluppo della produzione dei salotti che occupa nel Materano oltre quattro mila lavoratori vede una condizione di assenza sindacale che solo ultimamente comincia ad essere scalfito
è andata peggiorando la situazione in agricoltura e per la mancanza di acqua negli invasi si rischia il collasso delle produzioni ortofrutticole
Settore questo
Che vede nella nostra regione impegnati oltre venti mila braccianti
Nei periodi di raccolta
E mentre avanzava la privatizzazione di ferrovia ENEL Telecom si è affermata anche da noi la flessibilità con il lavoro a tempo determinato contratti interinali
Dai call center alla vita al palco Patrizia al lavoro sottopagato è sommerso molto diffusa in pressoché tutti i settori particolarmente nei servizi
Contemporaneamente si riduce il numero degli occupati nei comuni solo in piccola parte a causa delle esternalizzazioni dei servizi
Grosso modo questo è il quadro del lavoro dipendente
Dieci anni di costanti arretramenti in questi ultimi anni invece si sviluppa con la costituzione di comitati una realtà inserita abbastanza diffusa sulle questioni ambientali sull'elettrosmog sulle centrali a biomasse
Dove si voleva bruciare combustibile deriva derivata dai rifiuti
Le mega centrali a turbogas
Su queste questioni atteniamo significative vittorie fino ad ora è tutto bloccato sulle centrali a turbogas stanno tornando alla carica ci batteremo anche ancora e non da soli
La stessa vicenda petrolio che ha interessato fortemente la nostra regione oggi si pone interrogativi nuovi
All'inizio abbiamo impedito le estrazioni nelle nel parco del Pollino
Alle scarse ricadute utili per il territorio si sono affiancati i rischi ambientali che hanno prodotto una consistente opinione critica nei confronti delle attività estrattive alle multinazionali
La vicenda ultimate la decisione del governo ripassare le quote di acquedotto pugliese a Puglia e Basilicata
Con l'obbligo a privatizzare entro giugno
è un terreno
Di dibattito ampio nella nostra regione di scontro sociale
Stiamo lavorando come partito
E come Social Forum ad un percorso che vuole vedere la vicenda acqua al centro della critica del modello di sviluppo capitalistico affianco allo sfruttamento del lavoro la rapina è e la distruzione delle risorse di questo si parla nei mega villaggi turistici sulla costa ionica l'arretramento della costa stessa i gravi processi di desertificazione
Dovuti ai cambiamenti crea climatici ma anche ad un'agricoltura intensiva spinta con i prodotti chimici
Intanto in questi anni è andata
Anche rafforzando sì l'opposizione all'aziendalizzazione nella scuola che ha prodotto anche una nuova domanda politica tra gli studenti
Che spesso abbiamo scoperto ad utilizzare materiali sulla scuola prodotti dal partito reperiti anche autonomamente sul nostro sito
Così con tanta fatica
E qualche fatto buona siamo arrivati ad incrociare anche noi di avvenimenti dell'ultimo anno
Con il coinvolgimento di poche compagne e compagni a Praga Nizza a Napoli e poi sempre di più al da Genova in poi
Fino alla grande manifestazione del ventitré a Roma
Socia al Forum di Potenza e Matera diventano dei luoghi di incontro di forze diverse
Che decidono di discutere ad agire insieme contro la guerra e gli effetti della gravi globalizzazione liberista organizzando la partecipazione alle manifestazioni nazionali ed anche ad iniziative su temi locali
Abbiamo adesso da questa frase in modo contraddittorio
Non sempre abbiamo assunto tutti la novità che si produceva a volte abbiamo dato anche troppo rilievo agli elementi negativi ai limiti che notavamo in pezzi del movimento Program limiti programmati sia di cultura politica ed anche abbiamo letto in giù ingiuste se inascoltate ingiuste critiche
Alla all'iniziativa del nostro partito
Con particolare riferimento alla nostra presenza nelle istituzioni
Dove sono seppur con molta fatica abbiamo continuato ad ottenere risultati apprezzabili e che difendiamo con orgoglio
Credo che vada assunto però da parte nostra con più convinzione il terreno nuovo che si è costruito e abbiamo contribuito a costruire e che forse oggi e acquisizione più immediata e più spontanea della parte più giovane del partito
Anche da noi
I giovani hanno vissuto di più e più dall'interno il crescere del movimento
Più propensi a ribellarsi a fare nuove esperienze anche con minori legami con la realtà esiste con minori sconfitte sulle spalle meno propensi al calcolo all'utilità propria tutti elementi che hanno contribuito dai luoghi di lavoro dello sfruttamento
Nello studio per
Di uno studio vuoto per la propria esistenza
Dalle condizioni dalla condizione della vere poco quando non addirittura niente a costruire nel movimento che abbiamo di fronte all'idea che un nuovo e un nuovo mondo è possibile
E tutto Cuesta si è riversato con un come un lì edito nella manifestazione di Roma
Dalla Basilicata un crescendo di e citazioni e di entusiasmo per avere nei comuni il posto sugli autobus organizzati dalla CGIL
Con i giovani studenti che avevano organizzato gli scioperi contro l'aziendalizzazione della scuola della Moratti che hanno coinvolto anche i genitori Giordani
Lavoratori disoccupati
Quelli quasi sempre presenti e compagni anche nostri che non vedevamo partecipare date
Tornati all'entusiasmo delle grandi occasioni
Come quando ci si sente liberi e si ha voglia di esserlo
Tutto questua anche credo sia il movimento che in campo
Hanno e ha richiesto di rompere tutti i wc che ci impediscono di essere fino in fondo Partito Comunista partito che si batte per il cambiamento per il socialismo
Ho condiviso totalmente la relazione del compagno Bertinotti
Di fronte al movimento che tutti diciamo di vedere sbaglierei va a non sei era buttarci dentro a capofitto
Sceglieremo sbaglia Remo a stare ad Astor parlo di giudicare Roma già in passato altri più grandi di noi hanno detto di osservare di imparare
Ma dentro una situazione nuova che vede la crisi della rivoluzione capitalistica
Iniziata a metà degli anni Settanta con il decentramento produttivo utilizzato allora per sconfiggere la forza del movimento di quegli anni
Che vedeva centrale il ruolo dell'operaio massa e che oggi invece lo vede una pole pepli citati soggetti di un mondo del lavoro che è stato spezzettato frantumato
E dobbiamo
Tornare ad analizzare con le categorie Noris tre
E mi permetta di dire non condivisibile non riconducibile ad un concetto di moltitudine
Che ci trascinerebbe nell'indifferenza e lirismo con l'esito assai probabile di una subalternità alla globalizzazione capitalistica abbiamo detto che avviamo una ricerca in campo in un campo in movimento
Non possiamo permetterci di avere paura della diversità dobbiamo sapere universale
Dobbiamo saper unire la critica il conflitto che emerge da questa società l'arroganza la prepotenza di chi domina il mondo la loro forza
Che ci appare ed è ora enorme nei confronti del movimento non ha impedito la nascita la crescita di una nuova forza che gli si oppone con convinzione
Hanno i compete alla capacità di una proposta che guarda alla prospettiva del socialismo e che ora sia capace di ricominciare dall'opposizione sociale a vincere
Grazie senatore ora la parola al compagno speranza siamo costretti a essere rigidissimo d'ora in poi sui tempi perché come sapete abbiamo le conclusioni compagno Bertinotti grazie
Compagni e compagni la discussione di questa nostra congresso basta l'impegnativa e sicuramente per i suoi contenuti storica
Pertanto per le questioni di carattere generali
Mi dichiaro profondamente l'accordo al processo di forte rinnovamento proposto dal segretario del partito nella sua relazione che approvo e condiviso
E sulla questione del lavoro e del sindacato che intendono sviluppare queste Breve questo breve intervento essendo quotidianamente impegnato nel sindacalismo di base
Se da una parte è condivisibile l'entusiasmo che ha provocato la straordinaria storia manifestazione del ventitré marzo
Alla quale ha partecipato
Ed è bene che sia ribadito una grossa parte del sindacalismo di base
Dall'altra parte lascia veramente l'amaro in bocca a chi tutti i giorni
è costretta a fare i conti con la repressione dei diritti democratici sindacali e civili sui posti di lavoro
La grande capacità di mobile mobilitazione messa in campo il ventitré marzo infatti non possiamo non considerarla colpevolmente tardiva a fronte dei processi che in questi anni in particolare hanno smantellato un livello di tutela economica normativa dei lavoratori conquistato negli ultimi cinquant'anni
E lo hanno fatto in maniera talmente pesante
Checco ma affermato anche nella relazione le nuove generazioni di lavoratori e di lavoratrici entrano nel mondo del lavoro supposizione fortemente arretrati in termini appunto di tutela economiche e normativa
Vedere un così grande concentramento di uomini e donne ai quali finalmente
è stata data loro l'occasione di ribellarsi a dirottare contro il tentativo da smantellare l'articolo diciotto negli ultimi diritti dei lavoratori ci impone una riflessione
Un bilancio dei quello che su questo piano è stato e non è stato fatto non che quello che oggi dobbiamo fare
Quello che è stato fatta sotto gli occhi di tutti
Precarietà flessibilità
Pesante aumento dei ritmi di lavoro riduzione del salario limitazione al diritto di sciopero sono oggi i principali elementi e caratterizzano un rapporto di lavoro
Sia precarizzato alla vita di il futuro dei nostri figli
Non solo non avranno più la possibilità di avere una prospettiva di vita basandosi su certezze ma gli hanno quasi da otto l'unico strumento nell'impresa l'esercizio del diritto di sciopero
La legge centoquarantasei del novanta prima
E la legge ottantatré due mila dopo infatti hanno ristretto così tanto l'esercizio del diritto di sciopero che in alcuni casi è stata definitivamente eliminato vedi trasporti sanità privata eccetera
La stessa Commissione di Garanzia oggi presieduta da Gino Giugni prevista dalla legge centoquarantasei novanta corre sua deliberazione restringere ulteriormente l'esercizio del diritto di sciopero
Vero è che le ultime delibere che adottano proprio prodigo suddetti provvisori
Di nuova regolamentazione applicative delle leggi della le applicativa della legge ottantatré due mila nei settori trasporto aereo trasporto locale sono stati impugnati dai sindacati di base presso il TAR del Lazio
I motivi principale di tempo ogni azione
Sono proprio nelle norme anticostituzionali deliberata dalla Commissione di garanzia
Leggi queste che e deve essere ricordato sono state anche sollecitate dal sindacato confederale invocando le particolarmente nel settore dove la conflittualità del sindacalismo di base a seguito dei pesanti i processi di ristrutturazione privatizzazioni organizzava ed organizza la protesta dei lavoratori
Quello che non è stato fatto con particolare riferimento al settore privato e dei servizi eh frattanto in questione una legge sulla rappresentanza e rappresentatività
Viviamo infatti nel nostro Paese un grande paradosso nel pubblico impiego con l'introduzione da legge Bassanini è vigente un sistema legislativo che ha fissato regole precise in materia
Anche se non riteniamo queste regole completamente democratiche sarò comunque delle regole che hanno consentito al sistema di elezione diretta dei rappresentanti sindacali
Diversamente nel private nei servizi non esiste una normativa legislativa che regola la materia
Presente solo la possibilità contrattuale non per tutte le categorie di fare l'elezione dei delegati sindacale ma non di misurare la rappresentatività dei sindacati
Oltretutto
Non la sento regolata da leggi specifiche non sempre esigibile per i lavoratori la possibilità di fare l'elezione dei delegati
Anzi in alcuni casi particolarmente dei luoghi di lavoro dove il sindacalismo confederale è minoranza molto difficile per i lavoratori svolge delle elezioni della RSU
Questo articolato sistema di leggi e non legge
La cento quarantasei novanta e la ottantatré due mila la mancata emanazione della legge di rappresentanza e rappresentatività dei sindacati e per la lezione devo avessero impedisce fortemente l'organizzazione del conflitto dei lavoratori e quindi viene meno la possibilità di uno strumento di difesa
La mancata possibilità inoltre di sottoporre obbligatoriamente i contratti gli accordi sottoscritti al referendum dei lavoratori consente alla controparte
Anche dove sono presenti in maggioranza i sindacati di base dei raggiungere normativa contrattuale fortemente penalizzante per la categoria
La politica non certo arrivare i sindacati confederali a permessa progressiva e costante indebolimento del conflitto nel mondo del lavoro
Su questi temi comunque non possiamo evidenziare anche un ritardo nel partito
Quello che dobbiamo fare
Intanto prendiamo atto positivamente dalla ripresa del conflitto nei sindacati confederali
E come partecipato come abbiamo partecipato come sindacalismo di base alla manifestazione della CGIL dal ventitré aprile parteciperemo allo sciopero generale generalizzato dal sedici aprile
Avendo proclamano contestualmente avendolo proclamato contestualmente la presente politica restrittiva repressiva posta in essere dal governo Berlusconi impone infatti un fronte compatto di Podestà di tutto il mondo del lavoro e oltre
Dobbiamo tentare in una fase così grave di ricomporre in un unico sindacato di base tutte le iniziative allo stato presenti
Nel settore dei trasporti stiamo tentando di realizzare questo obiettivo trame del costituendo Sindacato unitario lavoratori trasporti
Ritenendo che solo il superamento delle sigle sindacali si possa tentare allo Stato una ricomposizione di massa di classe si indaga
Registriamo positivamente la proposta avanzata da Tanini sulle rinviare dove è possibile le piattaforme sindacali di confederale di sindacati extra confederale
Deve essere attuata una forte iniziativa anche di partito per il raggiungimento di una legge sulla rappresentanza e rappresentatività effettivamente democratica ed esigibile
Deve essere ripresa una politica contrattuale non concertativa è vincolata al diritto dei lavoratori alla valutazione degli accordi raggiunti
Questo per iniziare concludo Cottrer no espressi
No alla guerra no al massacro dei palestinesi no al terrorismo nazionale ad internazionale
Sì ad un ordine mondiale basato sul rispetto dall'autodeterminazione dei popoli e la pace tra i popoli
Sì a due stadi in Palestina dove i palestinesi gli ebrei possono vivere in pace
Sei alla condanna forte afferma di ogni forma di terrorismo nel nostro ed in qualsiasi Paese del mondo grazie
Grazie alla parola Malerba si prepari Bruno Casati
Nazionale bene di Vibo Valentia
Se se non in sala diamo la parola Bruno Casati
Casati
L'ha visto
Bruno Casati si è fuori è pregato di rientrare per cortesia
Diamo il tempo di rientrare allora il compagno Matteo Malerba il compagno Bruno Casati se sono fuori per cortesia sono pregati di rientrare
Non ho capito parlare
Aspettiamo qualche minuto chiedo scusa le compagne e compagni vediamo se i compagni rientrano perché poi siamo costretti a cancellarli non è che li recuperiamo dopo
è infatti
Come tutti sapevano
E più o meno gli orari in cui avrebbero dovuto parlare era questo
Allora arrivato il compagno Bruno Casati li diamo la parola si prepara il fosso Gianni grazie
Ora io ascoltavo dir latro la relazione del del segretario la sua riproposizione dell'asse strategico
Opposizione sociale sinistri alternativa priorità dei movimenti non trovavo punti di dissenso
Invece manifestare perplessità sul come si è arrivati sin qui
Arrivati sin qui con un percorso che già all'inizio era filtrato da una griglia di partenza
Fischi ma Tito molto che fermava i conservatori che lasciava attraversare gli innovatori
Io temo che nel campo dell'assenso ci sia depositata qualche scoria sia di qua che al di là della della griglia
Io spero si rimedi nei minuti di recupero del quinto congresso
Perché permanesse questo blocco
Ebbene noi potremo apparire come un partito che si apre si fuori e in modo molto interessante
Ma un partito che si chiude dentro
Ove tutto parrebbe ridursi rovesciarsi nella sola battaglia degli inquadramenti questo a me spiace mi spiace anche sprecare su queste questioni interne un intervento che avrei dedicato volentieri ad altre cose
Però una questione assai banale debbo pur porla
Come Nendo con l'axé
Io mi domando ma che cos'è mai innovazione che cos'è la conservazione sono fatti oppure sono parole fossero parole
Basterebbe costellate un intervento un documento dell'aggettivo nuovo ogni piè sospinto e innovatori si diventa però non è così
Non dovrebbe essere così
Innovazione dovrebbero essere una declinazione sui fatti ora io allineo piccoli fatti per poi porre una domanda che mi tormenta da sette mesi il tempo di questo troppo lungo congresso
Innovare significa forse essere protagonisti in quello che oggi è definito il vero momento fondativo e pertanto l'autunno del novantotto io penso di sì
Innovare significa per esempio aprirsi nei nostri gruppi istituzionali alle istanze del movimento io ancora penso di sì io c'ho provato con il Leoncavallo Milano e ha funzionato vi debbo dire innovare significa non soltanto andare Genova come abbiamo fatto in massa ma promuovere presepio fiaccolate di quartiere per la pace come abbiamo fatto in taluni nostri circoli penso ancora di sì
Innovare significa pre esempio alle lezioni di Milano ecco io parlo della realtà
Che penso di conoscere meglio rovesciare lo schema classico delle alleanze e togliere il gioco il centrosinistra e imporre il candidato sindaco di un'opposizione sociale
Penso ancora di sì
E significa ancora cercare di portare il movimento a strappare in spazi pubblici al privato che era la parte della relazione del segretario che qui è stata per altre ragioni contingenti poco indagata
Insomma innovazione questo o almeno è anche questo
Lo fosse ecco io credo lo fosse e con loro la domanda che mi tormenta da sette mesi
Dopo se perché io mi presento mi trovo precettato tra i conservatori eh fermato alla griglia di partenza
Lo fosse perché sono tre concertato
Ora forse perché e la Zardo io la risposta io mi trovo ad aver sottoscritto ben quattro emendamenti a un impianto di tesi che in quanto tale chiedeva proprio quei contributi giusti o sbagliati questo non lo so che ho provato a dare
Stati compagni compagni
Che sia ancora fosse così noi rischiamo di inciampare nel salto dichiarato
In quanto inciampi amo sul metodo
Perché questo congresso e questa mi sembra essere la prima innovazione
Rompe con gli unanimismo mi del partito bloccato dalla diarchia del passato
E anche al di là dei contenuti il Congresso dovrebbe trasmettere un'immagine messaggio
L'immagine nel saggio di un partito dove si discute liberamente poi conta il saper fare
L'immagine messaggio di un partito che si apre fuori in quanto è aperto dentro
E quindi un partito dove ad esempio noi ci dovremmo trattare almeno come trattiamo i compagni e gli amici del movimento tra di noi
Faccio un esempio il ladro qui da questa tribuna parlavamo Auricchio di poli della FIOM quadro di eccellenza
E sosteneva l'assoluta centralità la priorità anzi della contraddizione capitale e lavoro la questione del lavoro
Noi l'abbiamo applaudito e abbiamo fatto bene
Ma perché quando le stesse cose le dice qualcuno di noi ci si domanda sempre che cosa c'è dietro
Ecco e qui mi fermo con l'intervento sprecato nel minuto che mi resta
Vi dico che avrei voluto invece misurarmi per davvero su un punto affascinante che poi misura l'innovazione che c'è tra di noi ed era nell'analisi e nelle prospettive che si dischiude euro quando noi accenniamo lo diceva segretario
Nel punto del nuovo movimento operaio che è il cardine del blocco sociale
Sarebbe il motore di quell'asse
Allora vedete io ripasso Jenova su questo
Per vedere come a Genova si tende a rappresentare ancora in semilavorato una specie di saldatura tra tra quei giovani che hanno saputo gettare una manciata di sabbia negli ingranaggi della globalizzazione
I lavoratori della FIOM
E di comunisti
Questo il punto di saldatura e a Genova c'è stata la repressione perché chi fa analisi di classe per farci lotta di classe ha colpito questo ha colpito il punto di saldatura e non posso
Anche per ragioni generazionali non fare riferimento in una analogia assolutamente imperfetta
A un altro attacco a un'altra ipotesi di saldatura novembre mille novecentosessantanove Milano
Incontro tra gli operai e studenti ed erano già agli operai cambiati che si incontravano con gli impiegati contatto non semplice
E anche in quel giorno via larga dinnanzi al Teatro Lirico cade negli scontri un giovane in questo caso un giovani in divisa
Ma anche lì colpirono la saldatura colpirono quel nuovo movimento operaio del tempo del tempo come oggi han cercato di colpire il nuovo momenti movimento operaio in larghissima gestione di questo tempo
Oggi quel semilavorato di Genova diventa prototipo
Il ventitré marzo c'è stato il salto il sedici aprile ci può consolidare e qualche tesi riconosciamolo
E riscritta dai fatti di cui noi siamo stati protagonisti dovremmo essere contenti allora c'è una situazione di vantaggio per noi come partito e noi abbiamo una proposta ora ce la tessera la politica ho chiuso
Ho chiuso per dire come vorrei si chiudesse il congresso
Quindi i tempi supplementari
Vorrei che si chiudesse nell'approvazione di questa scena
Riconoscendo che sullo stesso ci si arriva da più punti di vista di cui uno è quello unitario è venuto fuori dall'approvazione delle tesi
Dentro dentro i dibattiti né chi con le detrazioni ma nei punti di vista non c'è un punto di vista che è un azzardo e non c'è un punto di vista che è un freno
Assolutamente invece importante
Che i punti di vista che sono espressioni della cultura di ognuno di noi e la nostra cultura non va al voto causa futura non va al voto assolutamente importante che i punti di vista ci sappiano comporre in una risultante perché oggi c'è da battere Berlusconi costruire la sinistra di alternativa e fa forte nostro partito grazie
Grazie
è presente ai nostri lavori onorevole Leoluca Orlando lo ringraziamo
La parola il compagno Alfonso Gianni segue Stefano Vinti
Care compagne e cari compagni
Non sono d'accordo con un'interpretazione riduttiva nel senso di questo congresso del nostro dibattito che è emersa anche sulla stampa di oggi
Io penso che noi abbiamo fatto un congresso importante determinante
Su due terreni
Nel processo di rifondazione del pensare e dell'agire comunista nel nuovo secolo è una svolta a sinistra che proponiamo prima di tutto noi ma l'insieme del movimento e delle forze della sinistra
E comprensibile perciò
Che di fronte a problemi così grandi nascano perplessità titubanze anche freni e resistenze
Non stupiamoci di ciò anche se meno comprensibile e queste titubanze configurino una linea politica
Noi abbiamo e stiamo facendo una scelta coraggiosa
E il coraggio come diceva un grande filosofo e sempre originale
Ma originalità significa abbandonare ancora di cinque disincagliare si dà certezze senza però o rinnegare
Non dobbiamo porre degni di aggettivi dobbiamo analizzare la nuova realtà
Il capitalismo mondiale che abbiamo di fronte non è uguale a quello di venti o trenta anni fa abbiamo il dovere di analizzarlo
D'altro canto non abbiamo scoperto un nuovo ma i nostri maestri la potenza di trasformazione di sì spesso del sistema capitalista
Ecco allora la discussione tra di noi sul tema dell'imperialismo
Il superamento della nozione classica di imperialismo non è una questione di tigna ideologica né un cupio dissolvi sul piano della teoria
Sono intervenute delle moto modificazione profonda
Non siamo più nei termini in cui quella categoria l'ha definita di statizzazione dell'economia di espansione di conquista del mondo attraverso la forza degli Stati
Di guerre Inter imperialista di creazione di aristocrazia operaia
Tutto ciò e complessivamente e significativamente muta
Possiamo far finta di non vedere questi cambiamenti no care compagne e cari compagni
La responsabilità di un gruppo dirigente appunto di un partito comunista e andare dentro questa realtà cercare di approssimarsi con l'analisi alla verità delle condizioni contemporanee
Non possiamo adagiarsi sulla spalla del gigante
Perché da lì si vede sfocate
Ma soprattutto se lo domanda movimento mondiale e si interroga su questo tema che vuole capire bene qual è il suo nemico e qual è la sua natura e come esso si comporta e a questo movimento non possiamo rispondere semplicemente è il nemico di sempre perché non non riconoscerebbe e non sarebbe efficace la sua battaglia cerchio la ricerca non finisce qui con questo congresso
Ma non siamo ipocriti
è inutile invocare una conferenza ideologica che pure io penso si debba fare
Ma nel frattempo fossilizzare tutto
Come se si potesse separare l'analisi e il salto in avanti nella teoria politica dalla riflessione sulla maturazione di una scelta strategica
E politica il congresso non può fare tutto ma essere la sede migliore il momento più alto e più adatto per un partito per tracciare la strada fondamentale di questa ricerca che deve continuare
E d'altro canto
Questa ricerca
Non si impedisce anzi al contrario
Di vedere la pericolosità dell'avversario di vedere la pericolosità della dottrina Rumsfeld
I pericoli della guerra di cui anzi abbiamo colto i suoi caratteri nuovi infiniti indefiniti non più di prosecuzione della politica con altri mezzi
Ma di gestione attraverso lo stato di guerra permanente della crisi del processo di globalizzazione
Ed è stato questo
Che ci ha permesso di essere in prima fila
Nelle manifestazioni per la pace di rinnovare la grande tradizione comunista su questo terreno utilmente fruttuosamente contaminandola con il pacifismo che deriva da altre esperienze e di altre culture
Queste mutazioni non oscurano non annacquano
La contraddizione capitale lavoro trova questa critica incomprensibile sia che venga dall'interno del noto partito anche se ovviamente lei cita sia che venga anche da grandi intellettuali esterni al nostro partito
è il contrario di quanto abbiamo fermato anzi la frontiera geografica e sociale son cui agisce questa contraddizione si allarga perché la dimensione dell'impresa è mondiale e perché nuovi figure entrò nella sfera dello sfruttamento ed è l'alienazione da qui deriva un necessario superamento dalla concezione classica delle alleanze su cui si fondava la stessa idea di blocco sociale
Nel senso che noi agiamo nella frantumazione sociale e la sua ricomposizione ha bisogno non semplicemente di un avvicinamento di condizioni economiche ma di un progetto politico e di società
Per questo
Siamo per il referendum estensivo dell'articolo diciotto a tutti i lavoratori non semplicemente perché la sola difesa non basta per reggere la portata dello scontro ma perché è un'occasione praticato
Per tradurre nella realtà questo processo di ricomposizione in un nuovo proletariato
Delle differenze frantumate dalla ristrutturazione capitalistiche
Sento anche una preoccupazione rispetto a nostro giudizio nella storia rispetto alla tradizione comunista
Diciamocelo con molta chiarezza quanto ho detto certamente cerca di andare avanti ma sulle basi di quella tradizione e d'altro canto Sessa avuto un declino come ha avuto
Nel quarto finale del secolo scorso ciò non deriva solamente dalla cattiveria dall'abilità dall'avversario ma anche dalla incapacità
O dalla pochezza di risposta alle domande nuove che venivano dai soggetti sociali prodotti da quelle norme trasformazione capitalistica
Ma lasciatemi dire che è un'accusa ben strana
Quella di abbandonare rinnegare la storia del comunismo internazionale e italiano fatta un partito che nel rumoroso silenzio di tutti gli altri ha celebrato con tanta intensità
E con tanta altezza l'ottantesimo della nascita del Partito Comunista Italiano a Livorno l'anno scorso
Come è strano rivolgerci un'accusa di rifugio nel sociale trascurando per così dire i problemi della specifici dalla politica guardate noi siamo un partito guardiamo solo agli anni recenti
Il quale ha costruito alleanze attraverso l'esistenza che hanno determinato una vittoria elettorale
Che ha sostenuto un Governo in modo originale senza avere un unico posto di potere
E abbandonato questo governo quando essa si rifiutava di operare una svolta necessaria
Il rassicuriamo ancora una volta il compagno Folena che scrive di noi oggi
Sul manifesto che non solo non dobbiamo riconoscere un errore ma che quello è un atto fondativo del nostro far politica che rivendichiamo con orgoglio e che continueremo a praticare
Nel suo senso generale
Abbiamo saputo distinguere sempre il terreno delle elezioni locali e di quelle nazionali
Abbiamo contemporaneamente aperto alla società e avviato un processo di costruzione della sinistra alternativa di cui anche in questo percorso congressuale vediamo oggi frutti
Il passo in avanti allora che noi dobbiamo fare non è sul terreno tattico mai su quello strategico bari centrando la nostra azione nei movimenti e nella società è qui aprendo un processo di costituente della sinistra di alternativa il cui tempo e ormai maturo e pronto
E dobbiamo allora e mi avvio rapidamente alla conclusione avere coraggio ma anche fiducia sono stati qui dette parole molto importanti rispetto ai nostri giovani al loro ruolo nel movimento non di ritorno sopra se ne è parlato a lungo in questo congresso
Dico solo che non è un aspetto che riguarda i giovani comunisti e che riguarda il nostro partito anche se questi giovani al suo rinnovamento hanno dato molto e forse noi stessi in determinati momenti per può aiutarli a facilitare il loro compito potevamo fare di più ma il problema è il venti presentò insieme di movimento
Sia quello no global sia questo nuovo movimento operaio e ha riempito le piazze i no alla manifestazione dei metalmeccanici e dalla FIOM
A quelle degli extra confederali alla straordinaria e indimenticabile manifestazione e di unità di popolo del ventitré marzo
Emerge tratto generazionale nuovo e volto far vi potete vedere basta saper guardare sì anzi che si guardano i parchi si guardano le piazze
Una nuova leva giovanile a cui il potere con fiducia affidare le prospettive della crescita di un movimento e di un nuovo processo rivoluzionario e allora visto che
Abbiamo detto e ne sono convinto che dobbiamo ritornare a Marx
Mi è sorta in mente
Un Marx
Venticinquenne che in una lettera così scriveva il nostro motto deve essere dunque riforma della coscienza
Non per mezzo di doping ma mediante l'analisi della coscienza non chiara se stessa
Sia che si presenti sotto forma religiosa o sotto forma politica apparirà allora che è il mondo ha da lungo tempo il sogno di una cosa ecco quella cosa
Mi ci ha preceduto la chiamata al socialismo la chiamata comunismo noi continueremo a chiamarla così ed è quello il senso dell'altro mondo possibile per il quale insieme ci battiamo
Grazie la parola compagno Stefano Vinti si prepari Franco Grisolia
Care compagne cari compagni
Condivido la proposta strategica che il nostro congresso pone al centro del confronto
Quella della costruzione della sinistra di alternativa
La sfida centrale che abbiamo di fronte è infatti e quella dell'innovazione del rinnovamento della cultura e delle pratiche comuniste
Per costruire un'alternativa reale adeguata alle trasformazioni del sistema capitalistico mondiali
La globalizzazione all'insegna delle politiche neoliberiste ha tradito le promesse di prosperità
Crescita e benessere a livello mondiale
Portando il pianeta ad una vera e propria crisi di civiltà è intervenuta una censura tra crescita economica e progresso sociale
Mentre l'Occidente raggiunge livelli di ricchezza e di sviluppo tecnologico elevati la crescita esponenziale della dimensione finanziaria approfondisce il divario tra i redditi da lavoro e profitti aderenti
Il potere decisionale delle multinazionali abbatte le frontiere le legislazioni nazionali si impossessa della natura della stessa vita umana la polarizzazione mondiale Pontina Dominita
La disoccupazione diviene strutturale di massa sono tragicamente Contini rischi di disastri ambientali varie malattie colpiscono interi continenti
Lo sviluppo è in forze assume tratti mal prussiani di regressione sociale
Siamo di fronte al dispiegarsi degli effetti di una rivoluzione capitalistica restauratrice
Che nome del profitto della libera circolazione delle merci e dei capitali la profittabilità di ogni aspetto della vita umana cancella i diritti le conquiste del lavoro ma anche di interi popoli esprimendo una volontà di dominio totalizzante
La cresce
Delle condizioni le forze e delle prospettive di vita continua sottrazioni di diritti proprio per garantire le condizioni di una crescita selettiva
Ma il fallimento delle politiche neoliberiste è stato colto da un movimento mondiale di contestazione resistenza e lotta al neoliberismo
Che ha individuato negli organismi a democratici globali come il G otto la Banca mondiale il Fondo monetario internazionale e nelle multinazionali e rifatto governo dei politica economico attraverso il WTO i propri avversari
Questo movimento ha dato possibilità di esprimersi senza voce speranza agli esclusi affermando che un altro mondo è possibile quello della globalizzazione dei diritti e delle solidarietà
E a Porto Alegre anni ha iniziato a costruire il movimento dei movimenti ha individuato una dimensione mondiale dello scontro e ha riaperto la possibilità di un'ipotesi di trasformazione siamo di fronte ad una base che per molti versi radicalmente nuova da un lato le giornate di Genova hanno dato al movimento una potenza e una capacità di incidere granché
Prendendo globale è strutturata la rete di resistenza antiliberista nata dalla rivolta zapatista e Asia e creando le condizioni per una prospettiva di conquista di nuovi spazi ai diritti e di costruzione di un'alternativa globale alla mondializzazione neoliberista
Gli attentati dell'undici settembre da un lato hanno avviato una seconda globalizzazione dominata dalle stanze militari e mira a gestire lo stato di crisi del sistema e dell'economia mondiale e che fa della guerra globale e permanente uno strumento di nomi
Il movimento dei movimenti è diventato il vero avversario delle guerre del neoliberismo
Genova la Perugia-Assisi Porto Alegre lo hanno mostra e Rifondazione Comunista entrata da subito nel movimento per starci alla pari con gli altri rompendo hanno anche con parte della tradizione da cui proveniamo quella che tendeva a costruire il partito come guida dei esternare movimento
Chi pensava che il movimento fosse estemporanea un po'nemmeno effimero sbaglia il movimento ha resistito alla prova di Genova al giro di vite dopo l'undici settembre ed è prima di guerra globale permane
Ha mostrato di essere duraturo ha riportato un'intera generazione alla politica e sta lavorando una critica anticapitalistica che dovendo il soggetto realmente antagonista alla rivoluzione arrestato riceve neo liberismo
Rifondazione dunque e Interna organica al movimento di movimento
Scommette sulla sua ulteriore crescita sulla sua possibilità e capacità di divenire maggioritaria in Italia e nel mondo di innovare le pratiche della politica di realizzare una democrazia partecipativa
Ma soprattutto di costruire un altro mondo socialmente giusto solidale fondato sull'allargamento dei diritti alternativo al disegno liberista
Le discriminanti del movimento sono opposte alla guerra globale permanente al neoliberismo
Nessuna terza via è possibile
Nessun tentativo di governare la globalizzazione con un liberismo temperato e graduale possibile perché il capitalismo neoliberista non cerca nessuna mediazione riformista ore distributiva
Anzi la sua logica interno i racconti la polarizzazione e la gestione militare della crisi
La novità della fase Stein questa capacità del movimento di pensare l'alternativa
Di progettare nuovamente l'utopia anche dietro una spinta etica è un anticapitalismo latente ma capaci di reinventare riscoprire le forme del conflitto nella prospettiva della amento le consegne
Il PRC pertanto intende costruire la rifondazione comunista in un rapporto di aprirsi Procida con il movimento l'autoriforma del partito la costruzione di una identità comunista con il nuovo millennio passano per questo rapporto
Per la ricerca della democratizzazione della contaminazione dello scambio comprate che esperienze di verze fondi attivi comuni ma anche l'opposizione alle destre al governo Berlusconi si costruiscono e si arricchiscono dentro tale rapporto
Rifondazione è stato un importante elemento di resistenza all'offensiva liberista
E dopo lo scioglimento del PC il mantenimento di una prospettiva di cambiamento di trasformazione sociale del nostro Paese
Decidete di Rifondazione hanno costruito le condizioni per la crescita del movimento non è un caso che la rottura col governo Prodi sia ben avvenuta su una piattaforma antiliberista
Ora c'è la possibilità di passare dalla Resistenza all'offensiva al progetto e costruzione di un'altra società conta e dentro al movimento
Perciò diventa indissolubile l'opzione più partito più movimento dentro la proposta strategica di accelerare nella costruzione della sinistra di alternativa
Il rapporto con la sinistra moderata non può ridursi a stipulare alleanze elettorali o al tentativo di sottrarre ceto oli fondamentale e subordinare la costruzione di schieramenti ai contenuti
Il progetto dell'Ulivo è fallito perché quei contenuti sono diversi rivelate inadeguate
Cinque anni di governo di liberismo temperato il tentativo di governare la globalizzazione neoliberista accettando le tutt'accettando tutti i presupposti ideologiche ed elogi
La fallimentare costruzione dell'Ulivo mondiale sono state le vere cause della sconfitta del centrosinistra
Per uscire dalla fase della sconfitta del movimento dei lavoratori degli ultimi anni non è possibile ricomporre semplicemente le vecchie certezze
Ma è necessaria una profonda innovazione una svolta che porta il dalla centralità del terreno della politica istituzionale alla centralità della costruzione dei movimenti dei rapporti sociali del conflitto sociale
Un percorso che oggi non avviene nel deserto ma nella ripresa della conflittualità dei lavoratori della presenza di movimenti come quello no-global della scuola dei migranti
Che rappresentano la base strutturare per dare gambe alla proposta della sinistra di alternativa
Nel ritorno alla politica di una generazione di giovani anche grazie alla straordinaria azioni dei nostri giovani comunisti
Le forze che hanno resistito alla traversata del deserto degli anni ottanta e novanta e tra queste per un lungo decenni del nostro partito hanno ora la possibilità della vita politica di essere protagonisti della vita politica e sociale
Scappiamo nettamente quindi l'ipotesi alle antichista fronti allargare l'Ulivo quel paradossalmente allargare le fondamenta di un edificio che sta crollando in Italia e nel mondo spazzato via dalla guerra dalla crisi economica del neoliberismo
Ricordiamo anche la scelta settaria e autoreferenziale di Borges come il pone ottone un po'di classe che significherebbe separati da quanto avviene nella società
Cioè gli amo invece nettamente la strada della costruzione della sinistra di alternativa
Elemento costitutivo della nuova fase politica una rete di soggetti politici sociali culturali che trovano un momento di confronto comune sulla base del rifiuto della guerra e del neoliberismo
Nella gabbia del centrosinistra del bipolarismo e di individuazione di concreti obiettivi comuni
In questa rete ognuno ci stia con la sua singolarità soggettività
Per corpo e identità noi scegliamo di Stati come partito
Fare questo ci mette in gioco profondamente perché la nostra teoria di classe necessarie ma non sufficienti
Esistono altre culture critiche importanti che ci possono insegnare volta con le quali è possibile a realizzare un compito un percorso comune nella diversità come il movimento dei voli dei movimenti del Social Forum già dimostra saper intercettare le figure del lavoro precario atipico flessibilizza e ricomporre i soggetti sociali frammentate da capitalismo globale
Per aprire una nuova stagione di allargamento diritti del lavoro e delle classi subalterne immettere elementi di democrazia diretta capaci di ricostruire nuovo spazio pubblico ma mente di autogoverno dei territori
Anche ad esempio le più con il bilancio partecipativo per contrastare la continua sottrazione di sovranità
Portata dalla globalizzazione neoliberista
Delineare forme di regolazione dei mercati finanziari e della bolla speculativa dell'economia virtuale come la Tobin tax per frenare l'ascesa delle diseguaglianze ed era instabilità su scala planetaria
Costruire a livello europeo un'opzione politica che lotti per un'Europa dei popoli e dei diritti questi sono alcuni contenuti nuovi sulla base dei quali costruire l'opposizione al governo Berlusconi è uno schieramento alternativo alle destre al neoliberismo globale
La ripresa del conflitto operaio
Del rinnovo del contratto contro la liberalizzazione del mercato del lavoro la libertà del licenziamento rappresenta a livello sociale una novità in primo perché ricorda il compito dei luoghi di lavoro dopo anni di concertazione
E di supina politica dei redditi quand'è che questa conflittualità si lega con le lotte degli antiliberisti dei pacifisti dei migranti e la capacità di unificare le lotte di dare corpo vita rappresentanza al nuovo movimento operaio prodotto dalla globalizzazione nella saldatura tra movimento dei movimenti e mondo del lavoro
La gran festa gran parte del lavoro che ci aspetta per la costruzione di uno schieramento sociale ampio per l'alternativa
Che questo obiettivo sia possibile a giorni mostra l'imponente manifestazione del ventitré marzo
I lavoratori e le lavoratrici i giovani pensionati dell'oggi vorrei lavoro precario flessibile atipico i pacifisti l'ambientalismo ecologista
I comunisti tutti insieme abbiamo ma ma manifestato per i diritti sociali per il lavoro
Si tratta di trasformare questa volontà e capacità di lotta in un movimento offensivo di allargamento di attenzioni e di diritti Itaca la trasformazione sociale
A partire dalla costruzione dello sciopero generale del sedici perché diventi uno sciopero generale dello sciopero generalizzato
Grazie allora alle dieci e quindici si riunisce la commissione verifica poteri nella saletta alle dieci e trenta la commissione elettorale vorremmo dare lettura di un messaggio che ci è pervenuto un messaggio molto credito dice caro Fausto e cari congressisti
Vi ringrazio per l'invito che mi avete rivolto e non possono rare esclusivamente per ragioni di lavoro
Vi auguro il miglior successo per il congresso sono convinta che Rifondazione Comunista rappresenti una grande speranza in particolare per le giovani giovani e per il loro impegno politico e sociale di cui il nostro Paese
E la causa della pace nel mondo hanno tanto bisogno Claudia Koll
Ha la parola il compagno Grisolia si prepari lo della natura Leone
Per le compagnie cari compagni
Gli sviluppi delle ultime settimane con le interviste del compagno Bertinotti a partire da quella L'Unità
Così come la parte conclusiva della sua relazione introduttiva questo congresso riconfermano a mio giudizio pienamente le differenze strategiche che esistono tra di noi
Il riferimento o un ruolo del movimento che avrebbe cito testualmente rotto i confini le linee di contrasto tra le due sinistre
La rivendicazione
Anche qui testualmente di un nuovo compromesso sociale dinamico progressivo come asse della nostra proposta politica indicano con chiarezza un progetto che io credo dovremo respingere con fermezza
Anche perché ripete da un versante movimentisti Co. quella politiche che è propria della maggioranza del nostro partito da dieci anni
Quell'ipotesi di pervasi ore della sinistra moderata
Di spostamento a sinistra del suo asse politico che è fallito clamorosamente e che è fallito nella maniera più evidente nella nostra esperienza di sostegno al Governo Prodi
Perché certo caro compagno Ferrero andando da Torino a Milano si può ovviamente trovarsi di fronte a delle curve e una svolti chi ha non costituisce una svolta di direzione
Il problema è sapere se la direzione è quella giusta e soprattutto non affermare che andando verso Milano si va verso il mare o peggio ancora verso il socialismo
Perché io certo non posso contestare in sé la coerenza di una strategia sbagliata ma certamente posso contestare come molti l'hanno presentata nel dibattito come è stato presentato da molto il progetto di maggioranza cioè con una specie di movimentismo radicale invece che il tentativo in forma nuova di ripetere riproporre il terreno delle alleanze politiche con le forze di una sinistra moderata
Che nella prosa della politica in Francia ai nomi di Jospin
Ma in Italia a quelle di Fassino Rutelli Dini Di Pietro e persino Clemente Mastella
E a chi pensa che stia esagerando ricordo probabilmente che con tutti costoro noi stiamo gestendo a favore di quale classe mi domando compagni regioni e grandi comuni
Ed in effetti come sempre nella storia del movimento operaio la questione delle alleanze è la cartina di tornasole
Ore quella che indica la strategia di una forza socialista o comunista se cioè essa è volta a costruire una prospettiva rivoluzionaria o a gestire il presente nel quadro della società borghese
Per questo anche oggi questo è il cuore vero del confronto politico nel nostro congresso
Naturalmente altri temi hanno avuto e hanno un'importanza centrale tra questi la questione dell'imperialismo
Personalmente trovo bizzarra la teoria del superamento della concezione classica dell'imperialismo proprio nel momento in cui la nuova realtà mondiale sottolinea ancor più che nel periodo del boom post-bellico
Le caratteristiche fondamentali poste da Lenin a base della sua teoria
Come lo sviluppo senza precedenti del parassitismo finanziario e la crescita delle multinazionali
Le associazioni monopolistiche internazionali di capitalistiche si ripartiscono il mondo per usare la formula Legnini Anna nell'imperialismo ma anche qui ciò che conta non è l'astrazione teorica
Leni e scrisse l'imperialismo nel mille novecentosedici come arma di lotta contro l'opportunismo cauto stiano e la sua teoria del super imperialisti
Alcuni hanno paragonato Latteri consunta dalla maggioranza del partito a quella di caucciù
Questa accusa in parte vera e in parte falsa a mio giudizio la terrina cauti Anna ipotizzava di fronte all'orrore della guerra mondiale imperialista l'utopia di un mondo democratico e pacifico in cui sviluppare una lotta graduale per il socialismo la teoria dei compagni Bertinotti e Mantovani ha una valenza per certi versi opposta
Ma ma non meno anzi a me pare più opportunista
La denuncia degli orrori del capitalismo globale per in definitiva glorificare il paradiso perduto del cosiddetto compromesso sociale quelle se hanno dell'epoca del boom post-bellico
Col suo statalismo borghese nell'utopica speranza di riproporlo con la prospettiva anche qui cito testualmente dai documenti di costruire in Europa in Italia governi riformatori
I compagni che all'interno del documento di maggioranza hanno presentato le tesi alternative con contestano il concetto di superamento della nozione classica di imperialismo
Bene
Ma poi nella politica compagni che cosa pensano questi compagni del problema delle alleanze dei governi riformatori del compromesso sociale
Silenzio
O adesione sì veramente come affermato in con grave il compagno Grassi motivando l'adesione complessiva le tesi di maggioranza in Comitato politico nazionale
Vi è da parte dei compagni emendato ori una prevalenza di accordo con una strategia riformista ecco perché il vero confronto alla vera contrapposizione politica del congresso e avvenuta tra i due documenti e solo tra loro
Con un confronto che non è stato e non è tra chi sostiene una linea più aperta e concreta e chi invece propone l'arroccamento settario e biologico ma tra un gruppo dirigente che avanza
Coerentemente una linea riformista che cerca dei movimenti una rendita di posizione per i negoziati con le forze del centro sinistra e che per questo l'immobile ogni battaglia di egemonia tra le masse
E chi invece propone una linea rivolta alla conquista delle masse per sviluppare una prospettiva rivoluzionaria
è qui il senso vero della divergenza sul concetto centrale di egemonia che non è per noi un concetto organizzativo né ideologico ma politico e programmatico una battaglia per l'egemonia che oggi dovrebbe passare
Attraverso la proposizione del movimento sindacale come in quello no-global di un programma divertente a generale di sciopero prolungato per respingere in toto l'attacco governativo e per cacciare il governo Berlusconi
Una battaglia per l'egemonia che dovrebbe trovare il suo riferimento nel tradizionale metodo del programma transitorio
Quel programma di obiettivi transitorie che oggi l'avanguardia rivoluzionaria in primo luogo il partito Obrero ma anche le più avanzate organizzazioni di massa
Il blocco epiche Thereau nazionale porta avanti nella crisi argentina nelle assemblee Pickett Eros nelle assemblee popolari di quartiere e oggi nell'assemblea nazionale dei lavoratori
Organizzazioni sviluppate sulla base della più ampia democrazia e non sugli accordi di consenso che ci vengono proposti oggi come struttura di funzionamento del movimento no global in Italia
Intervento intorno a rivendicazioni come la nazionalizzazione delle banche delle grandi in prese la nazionalizzazione la messa in funzione sotto controllo operato e le aziende in crisi o la ripartizione tra tutti i lavoratori delle ore di lavoro senza riduzioni di salari
Quelle rivendicazioni transitorie purché del resto come ci ricorda non la minoranza del partito
Ma il nostro quotidiano Liberazione e il manifesto
Fanno la forza anche elettorale di un'organizzazione per alcuni versi criticabile come l'hutu ieri in Francia perché proprio indicare le masse la prospettiva di un'alternativa di società ed è questo che raccoglie il loro sostegno
Ecco quindi che a Bilancio del Congresso che si chiude noi riaffermiamo con pacatezza ma con chiarezza che continueremo la nostra lotta per quel progetto che solo può rifondare veramente una prospettiva comunista in Italia
A partire certo e ovviamente dalla rottura con ogni elemento e tradizione stalinista ma sulla base del recupero pieno della tradizione vera del marxismo rivoluzionario
Perché il dibattito che abbiamo svolto è stato nella storia del movimento operaio una costante che nel metodo mantiene tutta la sua attualità
E quel dibattito che oltre cento anni fa
Vide contrapporsi la grande figura di Rosa Luxemburg a riformiste graduali visti della sua epoca intorno alle stesse tematiche che hanno percorso il nostro congresso
La questione del potere e quella del rapporto tra il progetto del populismo il movimento
Concludeva così dunque la nostra rosa il suo intervento in un dibattito congressuale della socialdemocrazia tedesca cento anni fa
La conquista del potere politico diceva Rosa resta il nostro scopo finale e lo scopo finale resta l'anima della nostra lotta la classe operaia non deve porsi nell'ottica di chi dice lo scopo finale nove niente è il movimento che tutto no al contrario il movimento in quanto tale senza rapporto con lo scopo finale il movimento come fine in sé non è niente
E lo scopo finale che tutto
Sono parole giuste
Le facciamo nostre perché sintetizzano senza infingimenti il senso del Progetto comunista rivoluzionario che abbiamo avanzato nel dibattito congressuale
E che certamente continueremo a portare avanti dopo di esso vi ringrazio
Grazie
La parola è ora alla compagnia fra leoni
E poi daremo la parola al compagno Matteo Malerba l'avevamo chiamato all'inizio di questa seduta in compagnia non era presente come di regola dovrebbe essere cancellato il compagno si è scusato per un inconveniente che gli è successo
E se siete d'accordo gli daremmo lo stesso la parola
Ora la parola compagnia fra le ore
Come sottolineano
Con una efficacia straordinaria queste immagini che stanno accompagnando il nostro congresso come una specie di sottofondo visivo
Abbiamo a che fare
Con un mondo devastato dalla globalizzazione capitalista
Macché anche percorso da reazioni positive
Queste ci dicono che non siamo soli nel tentativo di resistere alla barbarie che avanza
Di cui una guerra è solo l'elemento più evidente e ci dicono che non siamo soli nel cercare di costruire un altro mondo possibile
Non era affatto scontato
Lo ha detto al compagno Bertinotti nella relazione l'anno ribadito tanti altri compagni
Fino a non molto tempo fa
Di poter uscire dalla solitudine di una critica radicale all'aumento quantitativo e qualitativo degli sfruttamenti delle disuguaglianze nell'accesso alle risorse fondamentali
Delle minacce alla stessa riproduzione della vita
Così allo stesso modo non era scontato
Poter uscire da quella sorta di riserva indiana in cui pensavano di aver definitivamente confinato gli ultimi esemplari di una specie in estinzione i comunisti
Ancora comunisti dopo il fallimento del socialismo reale con le sue potenzialità e conquiste i suoi errori ed orrori
Proprio per questo cumulo di contraddizioni sentiamo sulle spalle tutto il peso della rifondazione del pensiero e della pratica comunista
Ci sentiamo però ormai rafforzati da un decennio in cui molti fatti hanno dato ragione a noi che in modo provocatorio c'eravamo messi dalla parte del torto
E siamo incoraggiati dal fatto che il problema e la necessità del rinnovamento comincia ad essere sentito anche da parte di altri partiti comunisti ed antagonisti nel mondo
Si avverte la possibilità di uscire dalla testimonianza e da un ruolo residuale partecipando a quei movimenti che da Seattle in poi ci permettono di considerare possibile l'uscita dalla globalizzazione capitalista
L'innovazione che proponiamo ed altrimenti non sarebbe veramente tale
Investe tutti gli strumenti di cui disponiamo ed anzi ce ne chiede di nuovi per questo la questione del partito a una giusta centralità nel nostro dibattito ma a questo proposito mi permetto di dire
Che questa centralità è stata penalizzata proprio dai compagni
Che fanno riferimento alle tesi alternative e che se le ritengono i maggiori cultori
Perché sul partito sono stati diffusi troppi equivoci che non ci aiutano affatto per una discussione libera ed efficace su di esso
Io non vedo sul partito no scontro ha dovuto a provenienze politiche diverse
Quanto a culture che si sono misurate o meno con le sconfitte del Novecento che hanno meno la capacità di lettura delle trasformazioni sociali e politiche prodotte dalla globalizzazione capitalista
Penso che il dibattito viziato da illazioni infondate sulla necessità di difendere il partito da non meglio precisate messe in discussione
Ci abbia fatto perdere un'occasione preziosa di discutere finalmente su questo nostro sgomento così indispensabile per gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti
La discussione insomma è stata spostata su un terreno ideologico sacrificando così gli aspetti concreti della quotidianità della pratica della politica chi è quella che ci servirebbe di più di indagare quella su cui si servirebbe di riflettere di più di apportare profonde correzioni ad innovazioni
Quella su cui si gioca in definitiva la vera partita dell'apertura ai movimenti
Alla realtà sociale la vera sfida radicamento
Quella che ci farebbe persino superare il limite delle quote per garantire la presenza delle compagnie negli organismi dirigenti
Lo chiamo limita in modo provocatorio perché le quote costituiscono per ora il modo migliore di cui disponiamo per affrontare questo problema
Ma deve essere assunta come una correzione transitoria perché dobbiamo avere come obiettivo reale l'agibilità effettiva per le donne in questo partito
Agibilità vuol dire tempi diversi vuole dire organizzazione del lavoro di verza vuole dire modi di relazioni di Venezia tra di noi
E questo lo devo dire sento spesso in questo partito un grado di aggressività specialmente nei confronti delle compagnie superiore a quello di tanti altri ambienti
Sento che circola una cultura dell'intolleranza
Mutuata sicuramente dalla società in cui viviamo che può essere evitata solo con l'affermazione di un forte senso di solidarietà che troppo spesso ci manca
Che paradossalmente rivendichiamo per la ricostruzione di un nuovo soggetto sociale e non siamo capaci intanto di affermare tra di noi
Sento che raramente riusciamo a vivere i luoghi della nostra impresa comune come luoghi di socializzazione soddisfacente
Come luoghi di liberazione
Dove invece troppo spesso si cerca l'occupazione di quote nelle istituzioni o negli assetti di partito per un potere oltretutto quasi sempre del tutto virtuale
Lei pensi hanno fatto uno sforzo apprezzabile a mio parere
Nel porre una serie di questioni legate a questi problemi
Dando stimoli
Indicazioni e spunti di riflessione
Anche su questi temi propongono un approccio innovativo in cui la sperimentazione l'inchiesta la modifica delle relazioni vengono presentati come elementi decisivi per la riforma del partito
Se ne è parlato troppo poco in questo congresso che invece chiede tanto anche su questo terreno
Ma abbiamo avviato un processo e sono convinta che anche in questo una sollecitazione feconda può arrivare dai movimenti che sono in campo
Penso ai movimenti nella loro espressione più genuina e non ai ceti politici che si spacciano come tali
Ho detto che sono in campo perché alludo a quelli che si legano alle questioni sociali concrete per le quali è oggi indispensabile trovare più relazioni possibili
Mi piacerebbe molto raccontarvi l'esperienza fatta dal Dipartimento scuola da questo punto di vista un dipartimento
Fatto di compagne e compagni che è da tempo sono impegnati in strutture in commissioni di lavoro aperte da sempre aperte
Che sono state anche elementi di aggregazione importanti al partito e che hanno contribuito in modo decisivo alle lotte nella scuola dei giovani e dei lavoratori della scuola in questi anni
Hanno lavorato con me come talpe spesso senza nessun riconoscimento a nessuna visibilità ma che hanno dato tantissimo al movimento di questo periodo nella scuola
La contaminazione che possiamo dare e che possiamo ricevere può essere determinante per produrre cambiamenti che ci rendano più simpatici
Nel senso letterale del termine cioè più in sintonia più attrattivi verso i soggetti a cui facciamo riferimento il nostro partito non potrebbe che beneficiare da queste contaminazioni diventare un luogo dove non scaricare frustrazioni
Ma praticare l'obiettivo di relazioni umane più alte e gradevoli
Grazie la parola al compagno Malerba si prepara Gennaro Migliore
Ai compagni care compagne tanto mi scuso alla presidenza per il ritardo poco fa di questo intervento spero di recuperare qualche minuto da lasciarle compagni che mi seguiranno
Il nostro quinto Complesso o si sta celebrando in un clima Esterno adatto questa la parola mi sembra giusta
Per i comunisti
In questi anni
Specialmente dal novantasei davanti quante difficoltà
Nell'andare davanti alle fabbriche del discutere con la gente
Tutte le nostre iniziative coraggiose sicuramente selettive pure di grossa portata o dire avanza sociale
Ma dove il vocabolo che sbocca avevo le marce per il lavoro
La ultima per il salario sociale
La raccolta di firme
Le iniziative più disparate
Contro la guerra fra la pace
Quanta difficoltà
Da un anno a questa parte
Le cose cominciano a cambiare
La rottura della tregua sociale
Avevo da prima con i meccanici dalla piombo la grande mobilitazione controllerà liberismo contro la guerra le giornate di Genova la grande manifestazione del ventitré lo sciopero
Del quindici febbraio dei sindacati di base qui prima di me molti compagni hanno hanno menzionato
Questo prima sicuramente è entrato nel confronto dei nostri congressi questo clima ci aiuta a guardare in avanti le quando si parla di questioni materiali quando si topolone conduzione
Proprio primarie della vita dei lavoratori allora
Le si apre lo spazio per la battaglia dei comunisti una battaglia che non può essere disattesa che non può essere riportata dal versante sindacale a una o ritrovata o concertazione e dal punto di vista politico a uno alternativo l'alternanza di governo al centrodestra che ripropone sotto altra spente magari collo oggetti
Diverse
A
Un'ipotesi dicevo governativa può incidere la potenzialità come già è stato alla vigilia del del novantasei dopo le voleva stazione che hanno mandato via il governo il Governo Berlusconi il governo Berlusconi
Quindi
La manifestazione del ventitré a cui abbiamo partecipato ha avuto al suo epilogo al Circo Massimo
Ma quello che affatto o crescere che ci ha fatto riprende tornare nelle sezioni con più Speranza perché questo momento assuma sempre più radicalità sempre più compattezza sempre più insediamento sociale sempre più o vicinanza con tutti i soggetti della lotta di questi di questo ultimo anno
Soggetti che secondo noi è importantissimo per la trasformazione e la crescita
Per la trasformazione funzione sociale la crescita di un progetto politico o anti capitalistico l'abbiamo vista nei pullman
Sui treni tornando a casa abbiamo visto abbiamo sentito gli operai quanta gente studenti disoccupati che incominciano a parlare
Quindi di come si può far morire politicamente questo moderno queste oltre bevendo che incomincia a crescere non la possiamo sopprimere sol perché non siamo pronte in questo momento per l'alternativa rimediata
Questo sarebbe vento deve crescere perché questo pare questo governo e pericolosa questo governo deve andare via lo abbiamo altri obiettivi ed è quella le inverata delle mediata alternativa a questo a questo governo abbiamo gli operativo e di fare insediare pare crescere
Comitati di controllo di contropotere abbiamo abbiamo questa esigenza di fare tornare di dover rivivere i tempi in cui
I comunisti pensavo lo guardavano e guardavo lo lontano e mentre c'è questo prima di entusiasmo mentre lo sensazione si incomincia che può alle parlare di queste cose torna di nuovo al tarlo dell'alleanze
Dell'alleanze col centro sinistra torna di nuovo l'orizzonte governativo che potrebbe comporsi siete qui a a medio termine questo ci prova cupa questo il se proprio va compagno e ci fa pensare dove vuole andare a voler ritornare questo partito quando si dice in molti in questo partito a partita segretario che non ci interessa l'egemonia del partito all'interno del movimento
Noi siamo preoccupati e compagnia intanto perché questa parola egemonia viene bandita in questo congresso
Come alla stessa stregua dei come dev'essere bandito è stato bandito la degenerazione burocratica in Unione Sovietica quando questa parola non è né scostumata alle pericolosa egemonica significa far sì che le nostre idee lede perché in questi dieci anni undici anni siamo stati o tutti insieme diventano le idee della maggioranza della società Cuesta
Questa è la nel progetto di Gio Maria perché e in modo sereno e in modo leale in modo democratico non dobbiamo come stiamo in questo momento in tutti i momenti di resistenza di alle
E per costruire l'alternativa al nostro nella nostro Paese dal più piccolo paese del Sud ma alle grandi manifestazioni non lo abbiamo o o mirare mirare a questo compete a un compagno
Perché
Perché in Argentina in questo momento dove era Tosi una crisi rivoluzionaria i nostri compagni
E qui presenti pure del partito Obrero hanno l'obiettivo principale è quello di far crescere l'insediamento reati queste caratteristiche di contropotere Depardieu rivivere quello che è già stato vincente nel prima del diciassette con la Rivoluzione d'ottobre costruire i solerti e allora questo partito dove vuole andare come vuole
Per il futuro o Marisa voi
Siamo di questo avviso
Che è il sentimento che ci allegato per undici anni
E allegata decine e decine e decine non può cambiare di fronte alla spinta di queste importanti movimenti
Che noi rispettiamo e dove noi lavoriamo macchine
Vogliamo sì che prenda orrido indirizzo un perito preciso un indirizzo preciso questa è la nostra sfida
è una date e ve lo dice uno che lavora quotidianamente ed una piccola provincia dal suo ultimo dove in undici anni
Abbiamo cercato di praticare con coerenza una scelta politica quella vini anch'costruire un partito rivoluzionario
Non è facile quel nostro risultato in quella piccola federazione del novanta per cento non significa che tutti i nostri iscritti solo del rivoluzionario
Quelle risultato dice che anche in una fase moderata anche in una piccola federazione dove in troppi di potere dove la mafia la fanno da padrone si può costruire un'alternativa coerentemente comunista
Noi in questi anni vi diciamo che abbiamo sofferto e soffriamo sicuramente perde consensi con questa posizione Noemi la perdiamo in prima persona e siamo contenti
è inutile che ci vengono a dire che siamo troppo rigidi che non ci si iscrive al partito da parte di ingegneri architetti perché vogliono andare ad allearsi perché delle alleanze
Scatta l'idea dell'assessorato
Delle dei posti degli incarichi
Noi a Puerto in tutti questi anni abbiamo rinunciato non per debolezza perché abbiamo avuto momenti di grande pressione per me entrare nelle giunte provinciale tempo morali l'abbiamo rifiutato parlando pure a livello rompere gode consensi
Non ci interessa Cantarella giunte per allargare ricordo le del consenso elettorale o delle iscrizioni sette dobbiamo essere
Fuoco dei di queste piccole interesse di di cabotaggio
Quindi de eh diciamo
La cosa vivente che in questa fase con difficoltà ora direzione rivoluzionaria di un partito porre esistere può andare avanti a maggior ragione oggi vola quanto ora del conflitto
A maggiore onere a maggiore ragione oggi compare
Perché
Sentire dei passaggi
De
Sulla nostra quotazione politico
E dire che sono partite
Ti aspetto a dei fatti
Per diventare concrete demandare delazione davvero quello corrente dal movimento compagnia allora o si capisce poco se vuole andare dall'altra parte noi dobbiamo lavorare e questo morendo lì come diceva prima supera legalità
Ma sicuramente Toni fatica aiutano ivi i processi aiuto l'aggressione ad un partito
Ma se da questo impianto che guarda lontano che guarda al fine a noi lì in quei piccoli paesi ci sembra sorda anche la lotta che si può condurre quadro veramente pollo alla mafia
Che è simile nei piccoli borghi
Si vive sulle spalle che intimorisce i giovani che non vogliono aprirsi alla politica
Non è stato detto vada a finire a Subbuteo nonostante i comportamenti leale e di grande dignità che questo è quello che garantisce contro controllavate ha soprattutto non solo il progetto politico
Ci fa dirette dei compagni Worthy dei compagni che vengono deferite bruciata le macchine
Il giorno per giorno
Solo la risoluzione finale l'abbattimento di questo stato di questo potere voto locale può davvero sconfiggere quella malavita
Può davvero ridare fiducia alta dei democratici atta dei compagni dell'otto la questa contro questa piaga
E che vogliono compagni e queste si rafforzano sempre di più tempeste di vento Rosenberg più Ufficio di Collocamento e queste sembra dei più adibendolo poi sotto of falsi non farsi nome e aziende finanziarie per produttivi e allora davvero che anche a perdere per il Meridione
Non c'è soluzione per questa piaga se davvero questo movimento che diventa internazionale dopo venti ad assumere una tale portata che in questa crisi
Sì recessiva internazionale del Cava dall'elmo salpa darà luogo a bordo
Lo sbocco giusto lo sbocco dura regolazione proletaria apiari capace di invertire la rotta e comincerà a tagliare la testa a tutti questi interessi che ci costringono spesso e volentieri a rimanere chiusi nelle case aveva farle valere chiuse dalle case i nostri giovani di forza disoccupati ai elementare la crescita civile
Politica e culturale e sociale chiudere le delle nostre popolazioni grazie
Prego i compagni di stare nei tempi intanto ricordo che è riunita la commissione elettorale da pochi minuti
Sono presenti in sala Eli ringraziando Michele Santoro e Sandro Ruotolo che ringraziamo anche per il contributo particolare la professionalità con cui arricchiscono la nostra informazione e devo dire anche la nostra democrazia
La parola ora il compagno Gennaro Migliore e si prepari Claudio Grassi
Ogni volta che le nostre parole nominano conflitti ogni volta che non chiudiamo gli occhi e ci ostiniamo a vedere ciò che ci ripugna
Siamo travolti da una tempesta Pisapia
Una tempesta che si alza forte e attraverso la quale comunque siamo chiamati a passare è già accaduto compagne e compagni molte volte anche nel recente passato
Nel mille novecentonovantuno la tempesta soffiava nei deserti del petrolio e ha provocato milioni di vittime innocenti
Dei Balcani ci hanno sospinto sull'orlo delle fosse comuni per imporre le loro bombe umanitarie
Dopo il massacro dell'undici settembre ci hanno fatto vedere mille volte la polvere che si alzava dal centro del potere mondiale ormai non più intangibile gli hanno scrutato dietro le griglie del burqa
Delle donne offese da un regime teocratico e oppressore
Per giustificare la prima guerra della globalizzazione cosiddetta contro il terrorismo
Oggi ci riprovano mentre abbiamo ancora negli occhi l'immagine della Basilica della Natività assediata nelle orecchie gli spari dei cecchini appostati intorno al presidente Arafat a Ramallah
Nella mente i racconti dei volontari dei campi profughi lanciano alcuni contro di noi contro tutti quelli che hanno visto gli orrori di Sharon e non temono di raccontarli l'accusa più infamante
Quella di essere antisemiti
Vedete
Io non riesco a trattenerla la mia rabbia
Guardo dentro me stesso
Guardo le vostre facce guardo le facce dei ragazzi e delle ragazze che ho incontrato a Gerusalemme PAC
E a le pagine di Marx e Benjamin Nedda Beraud dico come vi permettete
Come Bear mettete di infangare la nostra storia le nostre passioni la nostra incessante domanda di verità come gli n indente di associarsi a dei folli che non chiamerò io compagni che sfilano per le vie di Roma inneggiando ai kamikaze e brandendo deliranti cartelli e striscioni contro gli ebrei
Come fate ad ignorare che sono le forze come la nostra che combattono le ideologie speculari della guerra e del terrorismo
E voi
Compagni della CGIL come fate a non sentire un'assonanza tra gli insulti che oggi ci contano e ci toccano cioè di essere amici di terroristi
E quelli che dopo il brutale assassinio di Marco Biagi venivano rivolti a noi e anche a voi alle forze democratiche del nostro Paese
Ma c'è forse qualcosa di sbagliato a stare dalla parte delle vittime
Ma mi chiedo si può ancora dire che stiamo dalla parte del popolo che lotta per la propria vita con l'intifada
Si può chiedere che l'Unione europea legga i trattati che firma e che scopra che per associarsi Israele si è impegnata a rispettare i diritti umani
Si può dire che l'equidistanza tra aggressori e da crediti e complice del massacro noi in Palestina ci siamo andati per disobbedire alle infernali leggi della guerra che non vogliono reti e non vogliono non vogliono parole cancellando il diritto libertà di stampa il diritto all'esistenza degli stessi pacifista
Non siamo stati da soli
Sono stati con noi
Informazione
Sono stati con noi come da un po'di tempo accade in questo movimento le donne in nero tante associazioni tante esperienze che avevano già abitato quei luoghi avevano già predicato quelle esperienze e hanno saputo a insegnarci
Anche su questo terreno vedete abbiamo praticato quella che abbiamo definito l'internet al movimento
Siamo stati scudi umani in Palestina sognatori inciampa se costruttori di mondi possibili a Porto Alegre disobbedienti a Genova a Praga a Napoli
E poi quando siamo tornati nelle nostre città siamo andati ad impedire fisicamente distratti a smontare i centri di detenzione per immigrati a bloccare le agenzie di lavoro interinale a denunciare l'insicurezza drammatica sui posti di lavoro ad occupare i McDonald
In questo movimento insomma non ci siamo capitati per caso
Prima abbiamo fatto e quante volte abbiamo parlato del saper va fare e poi ci siamo accorti che insieme a noi tanti altri stavano facendo
Gli abbiamo dato tanti nomi a questo mutamento
Bertinotti nella relazione ha detto che l'altro mondo possibile ci parla della questione della transizione
Penso che sia proprio questo il punto centrale ovvero quale debba essere il contributo teorico e pratico di questa transizione
Con questo congresso abbiamo deciso di partire da noi stessi e quindi di partire né di proporre una rifondazione
Ne abbiamo parlato spesso eppure io sento che non l'abbiamo declinato a sufficienza
E in ciò ci sono vari non detti bari sottintesi che io proverò per parte mia
Ad argomentare
Per me la rifondazione non è la sola generosa spinta in avanti a partire dalla nostra storia
Per me la rifondazione e anche la presa di coscienza del nostro limite
Badate non dei nostri limiti che vanno superati in ogni modo ma del limite interno alla nostra storia di comunisti
Se infatti una società liberata non si è compiuta
Se nel corso della storia abbiamo conosciuto l'oppressione fordista la schiavitù colonialista alla Società del controllo della globalizzazione neoliberista
Ma non abbiamo ancora conosciuto il mondo delle donne e degli uomini liberi abbiamo il dovere e il diritto di provarci ancora proprio nel nome di quell'idea di comunismo in cui crediamo
Dobbiamo riconoscere quindi il nostro limite praticarlo per partecipare davvero a questa nuova fase di possibile trasformazione che si applica un limite che ci parla della nostra parzialità e di come non sia sufficiente non solo la nostra organizzazione ma la nostra cultura politica per cambiare il mondo
La rifondazione anche riconoscere che la globalizzazione ha rotto il paradigma sviluppo congresso che la società patriarcale oppressiva e connaturata a questo modello
Che la subordinazione alle logiche dell'impresa significa che il capitalismo vuole razionalizzare ad organizzare i bisogni perché attraverso questi l'individuo e privato della possibilità di possedere se stesso
Il proprio corpo la propria realtà
Vedete la natura profonda della globalizzazione e tra l'altro che trasforma il possedere nell'essere posseduti
Perché non si tratta del superamento di una contraddizione ma della razionalizzazione in termini di produzione di cui oggetto e ancora la rifondazione per noi per il partito sta nell'assunzione della democrazia di genere non solo quote anzi tutt'altro
Comprendere la natura profonda delle critiche che il pensiero di genere produce sulle strutture di potere del partito
Che è storicamente sì sì o definiscono superiorità verticali a partire dalla cultura individuale dell'acquisizione del proprio posto e della propria funzione dirigente e territoriali come rappresentanza diretta delle singole esperienze
Noi invece dobbiamo imparare anche dall'esperienza delle donne di acquisizione che l'acquisizione del valore della funzione della dirigenza collettiva e la reinterpretazione del territorio come organizzazione complessa dei rapporti sociali e assolutamente ineludibile
Così come la rifondazione a che vedere con il mutamento delle soggettività della trasformazione ce lo siamo chiesti compagni perché c'è sempre questa maggiore crescente influenza dei giovani nella nostra politica e non parlo ovviamente solo della straordinaria esperienza che un po'conosco dei giovani comunisti e comuniste
Parlo della generazione che di fatto è stata la radicale innovazione di questo movimento
Giovanni che dopo una lunga gelata di movimenti spuntavano come film funghi nelle piazze e nelle scuole occupate figli della modernizzazione e della produzione del controllo sociale generato dalla globalizzazione tuttavia ribelli
I comunicatori postmoderni di Indymedia dicono Biden media sei tu il mezzo di comunicazione per moltiplicare gli occhi e produrre altre realtà
Distanti dalle verità ufficiali del resto come abbiamo procura provato a fare noi qui dove il moltiplicarsi degli sguardi di questi cartelloni illuminati
Sotto due
Di un mondo in fuga
Tra i Radiohead della ninnananna di Paolo Pietrangeli
Ci portano probabilmente ad avere un'altra prospettiva anche soggettiva di che cosa sta cambiando
Giovani capaci in Argentina di aprire una strada la possibile trasformazione sociale nelle piazze
Capace di riempire le paure di Porto Alegre capaci di intendere una pratica radicale radicali sì ma talvolta ma combattendo fino in fondo l'uso della violenza molto più efficacemente di quanto noi possiamo immaginare uno di quei ragazzi è stato ammazzato a piazza Alimonda altri sono stati massacrati a Baires eppure questa generazione non si ferma
Pasolini diceva di se stesso amo questo mondo che è ovvio l'amore e l'odio che sono la causa il motore della ribellione ad ogni ingiustizia tanto se se assunto in consente tanto se sei contrattista alla FIAT inattesa che ti licenziano tanto se sei studente un giovane emigrante sfruttare allora mi domando compagne e compagni dove dovremmo stare se non in questo movimento dove dovremmo stare se non è la critica un capitalismo che all'ossessione di sentirsi nel giusto dalla parte della ragione
Non importa se i capitalisti sono una minoranza nel mondo
Su questo tema Franco Basaglia uno straordinario intellettuale che da un ospitale Speed si chiama tricot ci ha aiutato a criticare la società separata scriveva
Il capitale ci impone una vita che deve apparire priva di contraddizioni e di conflitti ma vittoria e sconfitta
Successe il fallimento sono termini che scompaiono all'interno di una lotta comune per la vita umana
La maggioranza deviante e l'ultimo ritrovato del nostro modo produttivo ciò che deve salvarsi la produzione e non importa se tre quarti del mondo sono abnormi rispetto a questo dato assoluto
Ma dalla totalizzazione cui pende la globalizzazione è una totalizzazione anche della sua contraddizione
Noi compagne e compagni abbiamo il dovere di stare dalla parte dei deviati rispetto al capitale noi con loro stiamo percorrendo una nuova strada convinti che dobbiamo camminare adesso per cambiare la nostra vita e il nostro mondo grazie
Grazie stanno seguendo i nostri lavori li ringraziamo e regista Maurizio Scaparro navi io balzando Mauro Behrami produttore
Mario Balsamo e Mauro Berardi ricordo che hanno contribuito e li ringraziamo particolarmente per questo alla produzione dei film suggello alla che noi
Ora daremo la parola compagno Sante Moretti per la lettura del verbale del commissione verifica poteri si prepara Carlo Cartocci
Il verbale molto breve quindi state tranquilli
Preso atto che il numero delle delegate dei delegati risulta essere quello di seicentotrentaquattro dei quali centottantatré donne pari al ventotto e l'otto per cento ventinove della platea congressuale e quattrocentocinquantuno omini pari al settantuno per cento per la platea congressuale
In rappresentanza di novantadue mila trecentodiciassette
Iscritta iscritte registrate nel due mila uno
Verificato che il numero di seicentotrentaquattro
Deriva dalla somma dei verbali inviati dalle singole federazioni
E dell'accoglimento a maggioranza e con un voto contrario del ricorso presentato dalla Federazione di Rieti verificati gli elenchi appoggi dove è stata registrata la presenza dei delegati e delegate
Dichiara valido lo svolgimento del quinto congresso nazionale del Partito della Rifondazione Comunista avendo preso parte ai lavori seicentotrentatré delegati sul seicentotrentaquattro pari al cento per cento grazie
Do la parola canto carpacci e poi Claudio Grassi
Compagne e compagni
Mi hanno chiesto di essere brevissimo e cercherò di esserlo veramente quindi taglio tutte le considerazioni generali
Propongo vi propongo una strada per la rifondazione molto più semplici delle tante che abbiamo ascoltato in questo congresso forse un po'Naim
Spero suggestiva
Io
Vorrei propormi di guardare a questa platea
E pensare a come la vorremmo nel nostro prossimo congresso nazionale
Personalmente io vorrei
Che la platea del nostro sesto congresso mostrasse ancora più volti di donne ancora più colpi di giovani finalmente Volpi di migranti
Credo
Che se il nostro partito riuscisse a intercettare i bisogni reali delle donne e dei giovani e dei migranti e mi facesse una piattaforma di lotta
Avremmo fatto un passo avanti verso la rifondazione credo che se riuscisse il nostro partito a condividere i sogni delle donne dei giovani e dei migranti avrebbe delineato un percorso verso il nuovo mondo possibile
Infine proprio sui migranti
Credo che noi siamo riusciti a fare due passi importanti per quanto ancora insufficiente
Il partito
Anche grazie ai compagni della commissione nazionale in motivazione ai compagni impegnati nei social forum emigranti se ha aperto alle problematiche dell'immigrazione anche se ancora a macchia d'olio
E ha cominciato ad affrontare il nodo delle migrazioni come un prodotto della globalizzazione neoliberista
Delle sue guerre del suo saccheggio ambientale del suo sfruttamento delle persone
Da questi principi generali devono derivare comportamenti politici
Non gesti di solidarietà ma di lotta
Occorre che ogni nostra lotta per la giustizia o per la casa per la salute o per il salario sociale per la scuola pubblica o per la generalizzazione dell'articolo diciotto
Sia attraversato dalla lotta per i diritti di cittadinanza dei migranti dei rom dei richiedenti asilo
Occorre proporre l'ostruzionismo parlamentare anche contro la Bossi-Fini
Occorre presentare insieme alla legge di iniziativa popolare per la Tobin tax anche quella per il diritto al voto emigranti per la cittadinanza per i richiedenti asilo la nostra lotta per i diritti deve essere rotta dei diritti di tutti
Per fare queste cose il partito deve decidere di investire sul tema dei migranti
Non è possibile che un settore migrazione sia considerato ancora da molti quadri del partito marginale
Che la Commissione nazionale immigrazione sia quasi abbandonate a se stesse
Che il responsabile nazionale d'un settore così vasto debba lavorare da solo e limitare di conseguenza la propria presenza sul campo
Mentre dal Nord-Est alla Sicilia è sempre più necessario l'impegno dei compagni non è giustificabile che lettere da le federazioni non abbiano tutte un responsabile di settore
E che alcune guardino addirittura con fastidio e compagni che volontà artisticamente si occupano di antirazzismo ed immigrazione
E necessario un investimento politico organizzativo ed economico di tutto il partito
Dove si è investito politicamente sui migranti come a Perugia a Caserta a Firenze a Torino a Napoli a Cuneo a Mestre i risultati si sono visti
La riuscita della grande manifestazione del diciannove gennaio a Roma e la prova che la questione migranti è una grande questione politica sociale e culturale
Ebbene
Quella manifestazione nata dal basso
Ai compagni del social forme migrante dai compagni del partito ha visto una forte presenza della federazione romana ma il partito non ce l'ha investito come per le grandi altre manifestazioni nazionali
Dobbiamo invertire la rotta occorre e concludo che la cultura del nostro partito se vorrà essere cultura comunista sia cultura meticcia contaminata interdipendente una cultura che dia nuovo splendore a vecchi principi di solidarietà libertà e di uguaglianza grazie
Grazie
Chiedo scusa Claudio Grassi ma mi dicono che c'è lo spazio per un ultimo uno un ulteriore intervento prima del suo che Giorgio lindi di Massa Carrara
Poi avremo ancora Claudio Grassi e Nichi Vendola prima delle conclusioni di Fausto Bertinotti alle undici e trenta in punto possiamo dare appunto la parola al segretario
Giorgio all'indice
Ma credo compagni
Chi avvicinandosi oramai
Alla fase finale del nostro congresso
Si possono già trarre
Alcuni elementi che ci serviranno poi di prospettiva
Per le battaglie future
Il primo che il nostro congresso è avvenuto
E avviene in un momento così importante nella nostra società ma direi anche a quella mondiale
Sul tasto terzo certi aspetti tragica sotto altri
Piena di prospettive che è l'elemento che dobbiamo considerare come prioritari
Oggi la sinistra antagonista
Entra in campo in una situazione nuova e favorevole
Che può prospettare cose nuove è diverso
L'altro è il dibattito il confronto che avviene all'interno del partito
E credo che qui bisogna ringraziare il compagno Bertinotti con estrema chiarezza ha delineato
I temi interni e del rapporto teorico che una forza deve comunista di riavere col passato e con la sua prospettiva futura
Senza fumogeni
Con chiarezza
E allora e questo compagni forse uno dei temi che dobbiamo affrontare senza infingimenti ma con la determinazione di arrivare a capire qual è oggi lo scontro
Io credo che gli elementi siano beni evidenti sono stati evidenziati un po'in tutti gli interventi ma voglio ritornarci sopra perché è questo l'elemento della chiarezza
Sono il problema del partito
Il problema dell'egemonia
Il problema della dell'imperialismo
E credo che su questi temi non si possa non essere chiari
Non si può dire dei compagni degli emendamenti sono per i santini hanno in mente il passato hanno la testa rivolta verso il Novecento e non verso il futuro
Il primo elemento il partito io credo è l'intellettuale collettivo che porta alla coscienza dei movimenti
Ed è questo uno dei punti fondamentali grande contributo di lenti sulla concessione di un partito e sull'imperialismo ed ecco che diventa questo l'elemento ovvero di confronto e di dibattito
Perché altrimenti non si comprende quello che vogliamo dire
Non c'è uno sguardo verso il passato ma c'è la capacità di di capire come oggi i comunisti devono comportarsi per afasie nuova diversa esaltante sotto certi aspetti
Cosa vuol dire che la coscienza non è dentro il movimento no come estate non lo sarà
In certi interventi avvenuti del venerdì degli invitati
Questo tema è stato tracciato
Ed è l'elemento che sono e di pericolosità e di confronto nel prossimo futuro
Quando
Lidia Menapace
Dice che i movimenti sono hanno la capacità di essere soggetto rivoluzionario nel senso che la coscienza secondo me cita impropriamente un elemento di validità che non c'è
I movimenti per sua natura hanno una visione più corta della visione complessiva
Ed è per questo che il concetto di egemonia
Il concetto di egemonia di Gramsci e ancora un concetto valido chiaro che è l'impegno dei comunisti certe in un rapporto corretto con il movimento sia di quello che e nato dalla grande manifestazione del ventitré di marzo ma sia dal movimento
Contro la globalizzazione impoverimento mondiale ma dentro a questi temi il partito porta i suoi contributi la sua capacità di previsione la sua capacità di prospettiva
E allora il concetto di eh Moggi armonia è un concetto ancora oggi reale vero
Il richiamo a Gramsci è un richiamo non semplicemente storico di Nostalgia gli aspetti di ricordo è un concreto dettato politico sul quale noi vogliamo muoverci
Un altro elemento che mi sembra che bisogna ricordare la questione dell'imperialismo perché sono così legati imperialismo concezione del partito ed egemonia
Perché se il mondo è diviso tra dominati e dominanti
Il popolo di Seattle dove c'è l'indigeno del sud del Sudamerica che difende giustamente Labour lei vale boh la la sua la foresta vergine dove c'è la donna che non vuole la pelliccia di venerdì animale ma solo di tessuto i gay la classe operaia e tanti e tanti altri soggetti
Sette la dominati ripete dominanti ha solo bisogno ha solo bisogno di lottare contro e di essere quell'espressione perciò non più la necessità del partito
L'altro elemento che mi pare qui che viveva a sottolineare penso che nessuno possa oggi dire
Che non esista la supremazia assoluta statunitense
Ma questo problema della supremazia assoluta statunitense
è elemento che fa a dire che ci sono in vero
Non esistono latenti ma sicuramente vie di tendenza di confronto e di conflitti fra imperialisti
E qui vorrei ritornare nato a fare un piccolo esempio
Osama Bin Laden
E forse sono espressione di un integralismo religioso finanziato dalle sue ricchezze cosa che sotto lo Lina non sempre in media borghesi il miliardario e miliardario potrebbe reggere una Rete così grande
Così estesa così presente in tutto il mondo musulmano se non avesse dietro finanziamenti
Di potentati arabi di petrolieri quali intendono e nei limiti del possibile cominciano a essere conflittuali rispetto all'imperialismo statunitense
Ma la stessa Argentina ricordata in parecchi interventi è la dimostrazione di questo in Argentina il tentativo argentino la parità argentino dollaro apportata alla catastrofe ma chi ne approfitta nelle dovute forse qui uno a certamente l'imperialismo statunitense
Ma ci siamo anche noi italiani culatello con c'è Laura Hibernian capito tutte le linee Erie ci sono perciò disposizioni di spazio e ricerca faccio l'imperialismo va visto ancora oggi come predone
E non è vero che non esistono più gli stati nazionali quando qualsiasi multa qualsiasi multinazionale si trova in difficoltà ricorre sempre alle casse del suo stato
Ed è lì che si può rifocillati e per ritornare poi sul campo chiudere e allora compagni mi sembra evidente
Che oggi su questo dibattito non ci possono essere anatemi
Io che ho votato gli emendamenti gli ho votati con questo spirito
La capacità di capire il nuovo il movimenti che si agitano che sono un sintomo della crisi e della critica al mondo capitalista dall'altra la capacità che è un partito comunista e ancora oggi più necessario che mai
E su questi punti che bisogna essere estremamente chiari richiudere leggevo oggi sul manifesto
Che si è consumata una rottura
Colpiti del PRC ha fatto questo grande atto e che quindi io credo che non sia questa la vera contraddizione
Ci sono delle spese nell'esperienza di Rifondazione esperienze diverse esperienze che partono dei movimenti del sessantotto attiene alla tradizione quello che si sta realizzando oggi
è il tentativo di capire che una forza che anzi la sua tradizione nella storia del movimento comunista mondiale sappia guardare con quell'esperienza con quella capacità il proprio futuro
Anche sulla vuole rimanere di chiudere assolutamente abbiamo il secondi contabile
Se devo chiudere voglio terminò solo con una una frase che oggi più che mai e ancora valido quel messaggio che diceva o comunismo o barbarie
Grazie è presente in sala e la ringraziamo Wilma Labate regista di la mia liberazione e anche regista del film su Genova
è arrivata anche la compagna Luisa Morgantini un saluto ed abbraccio particolare
La parola a Claudio Grassi si prepari Nichi Vendola
Care compagne e cari compagni
Non posso che aprire questo mio intervento parlando della Palestina
Sono orgoglioso di militare in un partito che ha aperto il suo congresso facendo intervenire Nemer Hammad
Ho sentito in quel lungo applauso che tutti noi gli abbiamo voluto fare non solo una manifestazione di affetto ma un moto di rabbia una disponibilità nostra la lotta internazionalista un legame profondo con il popolo palestinese alla sua giusta lotta credo che ieri il centro sinistra e CGIL CISL e UIL abbiano sbagliato ad abbandonare la manifestazione di Roma
Cosa significa
Cosa significa dire
Che è la manifestazione era troppo sbilanciata verso i palestinesi ci sono forse due vittime in Medio Oriente ci sono forse due posizioni entrambe estreme che perciò vanno egualmente criticate
No compagne e compagni lì c'è un aggressore che si chiama Stato d'Israele è un aggredito che si chiama popolo palestinese se è un terrorista che dovrebbe essere processato e arrestato da un tribunale internazionale per il massacro di Sabra e Chatila che si chiama Sharon è un combattente da una vita per la libertà che si chiama Arafat sequestrato ignobile mente da tre mesi senza che la comunità internazionale abbia saputo produrre qualsiasi azione concreta
Si dice però che ci sono anche i terroristi palestinesi i kamikaze che uccidono vittime innocenti vero
Ma anche questo è una causa della politica dello Stato israeliano che non concedendo ad un popolo la propria terra in cui vivere
Che distruggendo villaggi case e scuole per fare spazio ai coloni semina disperazione alimenta odio vendetta
Fino a produrre quel gesto di disperazione estrema che può portare una ragazza di sedici anni ad imbottire sì d'esplosivo e a farsi saltare in aria
è Sharon il responsabile di quegli attentati nona l'affare
Era politica israeliana che impedisse ai palestinesi di avere un proprio Stato che genera il terrorismo
Le manifestazioni devono avere quindi una critica precisa la politica terrorista dello stato di Israele è un obiettivo chiaro libertà per Arafat stato pari palestinesi
Ma ci sono altri popoli
Che assieme ai palestinesi in queste ore stanno a soffrendo vorrei ricordarne uno per ricordarli tutti i prigionieri politici della Turchia
Alcune settimane fa
In una commovente intervista al Manifesto mai Dinan Baiano militante del Partito comunista turco uno dei tanti detenuti politici in sciopero della fame a oltranza diceva
Mi rivolgo a voi compagni italiani europei per chiedere una sola cosa
Parlate spiegate
Denunciate dove vi è possibile il massacro che il regime turco sta perpetrando impunito contro la sinistra del Paese
Non mi riferisco soltanto al massacro dei prigionieri politici
Ma il massacro quotidiano della nostra gente studenti lavoratori disoccupati artisti che vengono arrestati torturati distrutti umiliati fisicamente e psicologicamente
Perché esprimono le loro idee perché vogliono e lottano per un mondo diverso
Ma il regime turco nonno riuscirà a piegarsi
Ecco cosa avviene nella democratica Turchia
Alleato decisivo degli Stati Uniti nel Medio Oriente
Che oltre a ciò continua a negare i più elementari diritti del popolo curdo e continua a tenere sotto sequestro il nostro caro compagno APO o c'era di cui chiediamo la libertà
Se è stato nostro carissimo compagno in questi giorni
Che in pochi minuti sei per la precisione ha denunciato al mondo intero i crimini del neoliberismo si tratta del compagno Fidel Castro intervenendo alla conferenza dell'ONU
Svoltasi in Messico ha detto
Gli abitanti del mondo sviluppato vivono trenta anni di più di quelli dell'Africa subsahariana un vero genocidio non si può incolpare di questa tragedia i paesi poveri
Essi non hanno conquistato e saccheggiato per secoli interi continenti ne hanno fondato il colonialismo ne hanno reintrodotto la schiavitù né hanno creato il moderno imperialismo
Moderno imperialismo appunto di cui Fidel Castro si ricorda l'esistenza
D'altra parte le tre guerre combattuta in questi ultimi dieci anni quella del Golfo quella jugoslava e quella Ghana
Che hanno avuto come causa scatenante il controllo di zone ricche di petrolio e di passaggi di importanti oleodotti
Cosa sono state se non guerre causate dalla volontà di dominio dell'imperialismo americano
Ma in questi giorni
Oltre a Fidel Castro ma sul versante opposto qualcun altro ci ha ricordato l'esistenza di un nuovo imperialismo si tratta di Tony Blair che assieme al suo consulente per la politica estera Robert Cooper ha pubblicato un libro dal titolo emblematico riordiniamo il mondo dove si dice
La Gran Bretagna e chiamata a un nuovo tipo di imperialismo
Vi è la necessità di una colonizzazione urgente quanto quella del diciannovesimo secolo
Nuovo imperialismo moderno imperialismo categorie quindi più che mai attuali e non superate
Inoltre a dimostrazione di contrasti che persistono tra le varie economie capitalistiche
O se si preferisce tra i vari poli imperialisti Xi
Gli Stati Uniti alla faccia del liberismo hanno attivato misure protezionistiche con dazi del trenta per cento sulle importazioni dell'acciaio
Che colpiscono pesantemente le economie europea asiatiche
Si tratta di un episodio di vera e propria guerra commerciale che smentisce la tesi di un governo economico unipolare del mondo e che conferma
Pur dentro tumultuosi cambiamenti il ruolo importante degli Stati nazionali anche nelle scelte di politica economica oltre che in quelle militari
Condivido molto
La parte della relazione del compagno Bertinotti sull'importanza della ripresa del conflitto di classe e sul ruolo positivo svolto in questa fase dalla CGIL
La grande manifestazione del ventitré marzo è stato una manifestazione del popolo della sinistra
Il mondo del lavoro ha alzato la sua voce contro il Governo ai padroni
Ma compagne e compagni perché tanta gente perché questa carica combattiva dopo tanti anni di silenzio
Io credo perché si è percepito che conquiste che noi diamo per scontate
Possono non esserlo più
La difesa dell'articolo diciotto con la sua difesa questo popolo è sceso in piazza per difendere anche la libertà la Democrazia giustizia
Perché è percepisce che questo governo può operare pesanti azioni di sfondamento
Una grande manifestazione operaia e popolare
Che ha archiviato in un colpo solo le tesi così in voga nel decennio passato ma presenti anche oggi incerta a sinistra
Della fine del lavoro della marginalità del conflitto tra capitale e lavoro della scomparsa assieme alla fabbrica fordista anche del lavoratore dipendente organizzato dalle organizzazioni sindacali
Cancella quella manifestazione in un solo colpo la stucchevole tesi secondo la quale non ci sarebbe più un popolo della sinistra
La manifestazione del ventitré marzo è un grande episodio di scontro di classe e la difesa dell'articolo diciotto è importante anche in serie non sottovalutiamo la
Nella sua relazione il compagno Fausto Bertinotti ha detto che i quattro emendamenti che anche io ho sottoscritto avrebbero il difetto di attenuare la radicalità della svolta
Vorrei dirti Fausto che non è detto che avere un contrappeso o come dice Rossana Rossanda nel suo articolo sul nostro congresso una robusta cintura di sicurezza
Debba essere per forza un limite per esempio
Per esempio la valutazione positiva
Che tu stesso hai dato
Della battaglia che la CGIL sta conducendo contro la politica economica del governo
Non apparirebbe così strana ai commentatori politici e anche a numerosi nostri scritti se avessimo evitato di parlare di Schio periti oppure di dare un giudizio eccessivamente stronca ante del congresso della CGIL
Nel corso del quale tra l'altro è emersa una importante posizione di contrarietà sulla guerra
Dobbiamo imparare a rispettarci pur nelle rispettive opinioni diverse non ci sono in questo partito Piombi nelle ali uccelli
Celli che potrebbero volare alto ma che non riescono a farlo perché trattenuti da far belli ingombranti in questo partito ci sono tanti compagni e compagne
Che generosamente tutti con le loro capacità spesso sbagliando
Sono protagonisti di battaglie straordinarie senza le quali questo partito non vivrebbe e che anche noi gruppo dirigente semplicemente non esiste avremmo
Si è detto congresso di svolta
Anzi di svolta a sinistra
Vedremo e ho finito
Dove portano le svolte come la storia ci ha dimostrato lo si può vedere solo col tempo
Per parte mia anch'io credo necessario una svolta nell'azione del partito
Avverto la necessità di un partito più combattivo
Più presente nei luoghi del conflitto più mobilitato sulle questioni internazionali vorrei un partito che quando avviene un fatto come la cattura di Arafat scende nelle piazze e nelle strade di tutt'Italia immediatamente
Vorrei un partito il cui circoli
Fossero prioritariamente impegnati nel contrastare denunciare le vecchie e le nuove forme di sfruttamento
In quelle fabbriche in quei quanti quartieri e sono ancora tanti oppure se vogliamo ai quei grandi supermercati
Dove lo straordinario non ha più limiti dove i ritmi di lavoro sono tornati ai livelli degli anni sessanta
Dove i migranti sono relegati a svolgere le mansioni più dure nocive dove le assunzioni a tempo determinato vengono usate come ricatto per accettare qualsiasi condizione
Dove i morti agli infortuni sul lavoro continuano ad aumentare
Abbiamo fatto un congresso impegnativo e ho finito un minuto dobbiamo essere sinceri tra di noi
In molte situazioni in troppe il confronto tra opinioni diverse si è trasformato in scontro distruttivo
Alla legittima aspirazione
Di vedere affermata la propria opinione si è sostituita una modalità di lotta politica che trascende endo completamente dei contenuti ne ha compromesso la fecondità
Ma il dibattito è stato utile anche questi giorni di Rimini sia per gli interventi degli esterni che per il confronto che hai continuato tra di noi hanno portato un contributo interiore è compito di tutti noi cercare di ricucire rapporti unitari in quelle situazioni dove più duro è stato lo scontro
Abbiamo da affrontare già nei prossimi giorni la seconda seduta dei congressi di federazione entro tre mesi ci saranno i congressi regionali mi chiedo
è possibile discutere assieme eventuali cambiamenti soprattutto in realtà importanti evitando di procedere da una parte e dall'altra a colpi di maggioranza io credo di sì
è possibile accantonare la tentazione queste assi stalinista di costruire organismi omogenei della maggioranza della maggioranza
E in quella realtà e sono numerose anche in città e regione importanti dove la maggioranza della maggioranza non arriva al cinquanta per cento come si governa il partito
Noi abbiamo il dovere già in questo congresso di trovare uno sbocco unitario ce lo chiede la nostra gente ce lo chiede la realtà esterna nella quale possiamo svolgere un ruolo importante
E da questo punto di vista sono d'accordo con le proposte politiche contenute nella relazione del compagno Bertinotti
Ciò conferma il fatto che nonostante le differenze su temi strategici o di cultura politica sui quali la discussione non si esaurisce in un congresso sulla linea del partito si possono trovare solide convergenze
C'è un filo rosso compagne e compagni che lega questa maggioranza
è un filo che non si spezzerà
Perché sia irrobustito
No nel vuoto pneumatico di qualche centro di studi ma nello scontro politico e sociale di questi anni nel Paese
Dalla scelta fatta ai tempi del governo Dini alla decisione di fare l'accordo di desistenza con Prodi
Dalla rottura di quell'esperienza quando abbiamo percepito che avveniva minata la nostra autonomia alla battaglia per impedire che è la drammatica scissione che ne è seguito travolge essa in modo avrà irreparabile il nostro partito dalla lotta contro la guerra
E a quel centro sinistra che l'appoggio alla presentazione autonoma alle ultime elezioni politiche del maggio scorso
Care compagne e cari compagni ho concluso questi passaggi hanno consolidato una linea e anche un gruppo dirigente
Con una forte tensione unitaria possiamo portare questo nostro piccolo grande partito nei prossimi anni a grandi traguardi sia politici che organizzativi
Grazie
Ha ora la parola in compagnia Nichi Vendola
Solo liberando lo sguardo dalle lenti deformanti del politicismo abbiamo potuto vedere oltre le macerie del Novecento
Oltre il muro di una sconfitta molto più lunga e molto più larga di una mera conta elettorale oltre i cespugli dei comodi ripari istituzionali magari rivestiti di Nostalgia ideologiche
Abbiamo saputo vedere compagne e compagni i primi germogli di quella crisi organica di una globalizzazione capitalistica
Che pure pretendeva di presentarsi come fine della storia e come destino dell'umanità
Abbiamo visto sentito intuito che stava nascendo dalle viscere malate di questo globale dominio del mercato
Una moltitudine di domande inedite di senso
Una folla di ribellioni un esodo corale dal pensiero unico
Una disseminazione planetaria divertente piccole grandi locali e generali improvvisamente capaci di connettersi dimettersi in Rete di sperimentare
Una inaudita prassi di globalizzazione capovolta orizzontale partecipata
E in questo movimento che cresceva e che cresce noi non abbiamo scelto cari amici del centro sinistra una nicchia calda
Una nuova è vecchissima autonomia del sociale insomma una fuga dalla politica abbiamo scelto il tempo e il luogo di un'altra politica
Anche mettendoci radicalmente in discussione come cerchiamo di far
Compagnie portiamo sulla nostra pelle nelle nostre biografie i segni di una vicenda straordinaria
Siamo figli e figlie di generazioni di uomini e donne che chiamandosi comunisti si diedero dignità e autonomia scrissero parole di libertà sulla terra sporca delle più grandi periferie sociali mutarono
La propria condizione di sarebbe nella epopea moderna dei proletari invasero con i propri corpi il campo della politica del lavoro della socialità si fecero produttori in prima persona di storia
Ma il comunismo novecentesco fu anche altro
Non vale che ci raccontiamo il sogno e derubrichiamo l'incubo
Non funziona la rimozione che infatti viene abusata dei nuovi di ed ai post comunisti
Ed è misti ficcante cari compagni la magniloquenza giustificazionista di quel cattivo storicismo che trova alibi per ogni delitto
Ci fu un comunismo che sublima o il primato del partito in intangibilità sacrale della nomenclatura che invece di rovesciare
Ci fu un comunismo che invece di rovesciare la separatezza sociale dello Stato rovescio a se stesso in uno Stato separato e feroce che oppresse le masse nel nome della loro liberazione
Io penso
Io penso che noi dobbiamo produrre una critica da sinistra dello stalinismo
Non semplicemente registrare con ritardo la polemica liberaldemocratica contro quel mondo oltre cortina che si è squagliata o come neve al sole
Ma cogliere in quell'idea di partito e di Stato in quel modello sociale ed economico il suo nocciolo di più atroce verità e cioè un monumentale paradigma di autonomia del politico con un altrettanto monumentale contraddizione tra i fini proclamati e i mezzi adoperati
Con quell'indotto sistematico distinzioni e di menzogne che spesso coprirono violente incommensurabili
Non si dica
Non significa che queste sono questioni più adatte al confronto storiografico che non al dibattito politico
No compagni qui c'è una radice viva e profonda della nostra sconfitta qui c'è la lezione più importante per imparare al declinare il comunismo di un nuovo secolo e per questo importante è cruciale sbarazzarci di una nozione lineare ed olio grafica della nostra tradizione
La tradizione comunista fu sempre nei suoi momenti più alti conflitto rottura innovazione
E allora
Libere di capire
Di cambiare di cambiarci
Proprio perché esposte estati di quella cattedra di pedagogia autoritaria e di avanguardismo da cui pretendiamo di dare la linea al movimento non come il moderno principe di Antonio Gramsci
Ma come quell'altro principe di Cenerentola che alla scarpa ma non trova un piede che sappia cult farla
E le nostre scarpe cari compagni stanno davvero troppo strette ai piedi del movimento talvolta stanno strette perfino i nostri esperti i piedi invece noi abbiamo saputo camminare tanto
Abbiamo saputo camminare dalla Roma città aperta del Gay Pride del Duemila al Chiapas zapatista dar fiato a Porto Alegre
Passando per la gioia e i dolori di Genova confusi a tanti altri
Cambiando gesti e parole con questi altri e mentre insieme costruiva amo un nuovo letti con nuovi saperi critici abbiamo tante volte imparato da chi è diverso da noi e non porta il nostro nome
Abbiamo imparato compagne e compagni che il potere non è più un palazzo d'inverno né una mera macchina statuale da espugnare padroneggiare nel nome e per conto della classe operaia
Ma il potere e nei rapporti sociali e nei rapporti di produzione ebbi riproduzione nella gerarchia delle forme di coscienza né la mercificazione globale
Abbiamo imparato
Che il mondo effettuato e che ogni Restivo di patriarcato magari mimetizzato nei codici della modernità
Moltiplica poteri e sottrae umanità addizione a gerarchie e divide spacca il valore della libertà di ogni genere
Abbiamo imparato
Quella cultura del limite
Che chiede rendiconti a scoprire definitivi all'uomo prometeico dello sviluppi fumo e dell'industria lirismo e vedete compagni non solo ci dice quanto sia folle monetizzare la vita in ogni sua forma
Ma ci suggerisce anche di recuperare tempo per lo più ma per la contemplazione per la gratuità della relazione con gli universi circostanze
Abbiamo imparato
Abbiamo imparato a disseppellire dico una parola pienamente politica a disseppellire la solitudine
Quella solitudine che ci chiede politica perché ci narra di fratture in componibili nel lavoro e nei lavori nel nuovo precariato
Nella metropoli nel rapporto tra le generazioni nella scansione dei tempi nel buco di eroina riempito di esorcismi proibiti sionisti nelle diversità vissute come animali
Politica braccati negli scarti sociali sequestrati nella rete delle istituzioni totali dietro sbarre dietro barriere architettoniche
Abbiamo imparato il pensiero forte di una non violenta che non è resa o pavidità ma è dissipazione critica dei codici della violenza rifiuto dell'idea il suo sumera e l'ombra del male a fin di bene
Quello
Quei brigatisti quei brigatisti che uccidono il professor Biagi sono piccoli boia che colpiscono alle spalle chiedo
Quale nobile finalità potrà mai essere covata nella livida frequenza di una revolverate ala Luca di un uomo in meno
Abbiamo
Abbiamo imparato questo volevo dirvi compagne e compagni
Un comunismo che si dipana come domanda di libertà e di liberazione piuttosto che come risposta già scritta nel Catechismo dei classici
Noi dobbiamo cercare ancora su queste piste nuove cercare ancora
Con gli occhi piantati sul dolore del mondo su quella grotta di Betlemme dove oggi non si scorge la fa come a dei Re Magi ma quella di carri armati
C'è tutto questo mondo di dolori Francia fiato e di ribellioni che pretendono un diverso futuro che chiede a noi ieri Perrucci non primi è in testa con le tasche piene delle ricette giuste
Compreso un Fioroni e primati che ci innanzi noi ci separino ma insieme a tanti altri tante altre insieme a loro innanzitutto
Innanzitutto Venere il fuoco delle guerre
Per spegnere
La brace dell'odio della violenza della mostruosità azione dell'altro da fare del razzismo di ogni razzismo a cominciare da quali l'antisemitismo che ripugna profondamente alla nostra coscienza
E che oggi e che oggi
Quell'antisemitismo che oggi taluno dei nostri critici dimentico delle proprie giovanili condiscendente antisemite ci rimprovera dalle pagine più malevole di Repubblica e del Corriere della Sera
Oltre proverò io mamme che noi non accettiamo Ferri paghiamo al mittente
Ho finito
Ecco ecco compagne e compagni
è urgente spegnere questi fuochi di morte
Ci vorrebbe un estintore
Un estintore planetario forse questo era il messaggio tra le braccia di Carlo Giuliani
Quel
Qui quel
Di quel nostro figlio impaziente che abbiamo perduto a Genova ed è anche per l'Ulivo che abbiamo il dovere di provare
Che abbiamo il dovere di ricostruire il tempo della speranza ora che è finito il tempo della Nostalgia
Sono
Solo così conclusi
Gli interventi
Gli interventi al nostro congresso le richieste sono state centocinquantaquattro siamo riusciti a far parlare sessantotto
Compagnie e compagni
Vorrei
Ora leggervi
Una presa di posizione io credo molto apprezzabile perché è stata autonomamente prodotta da per Scelta per responsabilità delle compagnie dei compagni e degli amici che sono presenti al nostro congresso le delegazioni straniere e che io vi voglio leggere anche con l'elenco delle firme credo che sia una testimonianza una presa di posizione molto portante
In occasione del quinto congresso del partito la rifondazione comunista i partiti le organizzazioni movimenti presenti sottoscrivo del seguente documento è viva la causa del popolo palestinese due popoli due Stati
Nel condannare
La spietata aggressione israeliana ai danni della martoriata Palestina che ha assunto ormai caratteri di una politica basata sull'umiliazione
E lo sterminio di un intero popolo chiediamo immediate cessate il fuoco l'immediata cessazione del coprifuoco affinché la popolazione inerme possa iniziare a vivere liberamente
Porre fine da subito agli arresti indiscriminati ai sequestri alle esecuzioni sommarie degli arrestati
Il ritiro immediato definitivo dell'esercito israeliano e delle sue squadre di morte del territorio illegittimamente occupati
Il rispetto e l'applicazione delle risoluzioni dell'ONU
L'addio i negoziati tra le parti una mediazione internazionale potrà essere efficace e avere la più ampia legittimazione si è partita dal riconoscimento dell'esistenza e dei diritti di entrambe le parti
Le firme sono numerose unione rivoluzionaria nazionale guatemalteca Partito Comunista colombiano Partito comunista in Danimarca Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina
Congresso nazionale del Kurdistan acché il di Cipro sino al turismo Sgreccia Partito Comunista dei Gran Bretagna partito socio di sinistra Norvegia Partito Comunista di Giordania partito Baath della Siria
Lo accoglie scheda Portogallo alleanza rosso verde Danimarca Partito Comunista delle Maurizio Diane delle Filippine Fronte nazionale democratico delle Filippine Partito Comunista dei popoli in Spagna partito comunista dell'India
Le FARC della Colombia il movimento della Quinta Repubblica del Venezuela
Il partito comunista dell'Iraq il Partito comunista della Sila il Partito comunista della Turchia il partito marxista dell'India al Partito del progresso e socialismo dal Marocco il partito algerino per la
Lucrezia il socialismo dell'Algeria
L'associazione berbera Algeria il partito comunista di Spagna il partito comunista di Catalogna il partito comunista di cresce il partito comunista di Israele il partito comunista di Cile il partito svizzero del lavoro il partito spiega comunista del Libano
Fronte popolare per la liberazione della Palestina rivolgo organizzazione fece perché del popolo era inviare il partito del Tour de dell'Iran nel partito comunista dell'altro il Partito comunista del Venezuela il Partito comunista cubano il partito dei lavoratori dell'Irlanda il Partito del lavoro del Belgio
Il Partito comunista del Brasile l'Unione patriottica del Kurdistan il partito comunista di Bielorussia la Tardito la federazione russa il Partito comunista del Belgio il Partito Comunista Francese il partito democratico socialista dell'Australia
Il Partito socialista laburista il Partito comunista portoghese
Io credo che dobbiamo davvero ringraziare
Queste compagnie questi compagni
Non solo le parole che hanno ritenuto di scrivere nel significato naturalmente che condividiamo profondamente ma perché questa è anche la testimonianza non solo
Delle valori e delle politiche anche che ci che condividiamo ma anche del l'attenzione e l'interesse con cui hanno seguito i nostri lavori
E anche le vicende italiane il dibattito che oggi sta sui giornali vorrei aggiungere
E ancora in Palestina in questo momento a Gerusalemme ci sono dei parlamentari i nostri parlo l'ultimo nostro parlamentare Giuliano Pisapia con la delegazione del sindacato è tornato oggi in Italia
E sono presenti invece ancora
I a Gerusalemme compagni e parlamentare del partito comunista francese Francis Virzì in particolare e fino a lunedì proseguono queste delegazioni ai compagni
So dai compagni parlamentari dell'Austria che domani arriveranno lì è insomma ancora sono previste numerose presenze di parlamentari devo dire purtroppo come forse qualcuno di voi ha potuto leggere che invece non è stato più possibile fare arrivare le delegazioni di movimento tre compagni dell'Aci sono stati bloccati l'altra notte nonostante avessero l'invito del patriarca avessero parlato con l'ambasciatore non abbiamo già provveduto a far produrre un'interrogazione parlamentare a chiedere al governo italiano che comporti l'ambasciatore di te la vita e per chiedere anche spiegazione perché questa presenza anche del movimento è fondamentale
Per poter agire praticare una politica vera di solidarietà e anche di osservazione perché non ho bisogno di aggiungere io le notizie circa quello che sta avvenendo in questo momento rispetto rastrellamenti morti e violente
Ora direi che diamo la parola al compagno Fausto Bertinotti
Grazie grazie
Grazie
Grazie ma non vorrei che ve ne doveste pentire alcuni di voi dopo
Non ci vuol molto compagne e compagni il
Per capire la straordinaria novità
Della fase che stiamo vivendo
Basta riflettere solo minimamente
Su un accadimento
Tra i più importanti che possa a cadere in un paese
Tra i più importanti per allora fece dei lavoratori per il Paese stesso se posso dirlo in particolare
Per le forze sociali e politiche che si riferiscono al movimento operaio
Un accadimento che ha un nome solenne per noi
Che viene da lontano
Che ha parlato persino a volte il linguaggio più universale
Come nella straordinaria vicenda dall'inizio del secolo scorso sulle otto
E che anche quando si declina a livello nazionale
Non produce soltanto un evento materiale
Ma un fatto politico e cultura
Si chiama sciopero generale
Si chiama sciopero generale
Ancora una volta
Come in tutta la nostra storia
Basterebbe semplicemente contare
Gli anni che separano questo posti molto però il generale
Dall'ultimo che l'ha preceduto
Contare gli anni
E se pensiamo all'ultimo Calapai ceduto come sciopero di otto ore
Non bastano le dita di una mano
Basterebbe questo a indurci a riflettere sulle novità
Ma noi che siamo ambiziosi vogliamo riflettere sulle novità facendo
E per questo ragioni amo sulle caratteristiche nuove di questo sciopero generale
Viene da lontano e può andare lontano lo sciopero generale
Quando qualche compagno di qualche compagno
Si interroga e ci interroga sul che fare
Sarà che sono stato pertanto i tempi un sindacalista ma né viene una risposta diretta cominciamo a fine fine lo sciopero generale affinché sia generale davvero
Eppure
Eppure non ci basta
Voi avete sentito che sono entrate nel linguaggio anche nel linguaggio
Aggettivazioni diverso dello sciopero generale come se non bastasse
Sciopero generalizzato
Sciopero sociale sciopero dei diritti
E così si vuole dire
Che lo sciopero è geniale perché di tutte e tutti i lavoratori e le lavoratrici
Ma sarà anche di chi in senso sociologicamente determinato non è lavoratore dipendente sana lo sciopero generalizzato di tutte il nuovo mondo del lavoro
Il prodotto di questa globalizzazione risposta a questa globalizzazione
Migliori
Dobbiamo contribuire a farlo riuscire nei luoghi di lavoro nelle scuole nei luoghi di socialità nei luoghi dove si organizza un lavoro altro da quello storicamente conosciuti
Abbiamo parlato e infine la resistenza vorrei qui vi è una cosa che sento come profonda tensione politica forse persino trascendente il superamento della Resistenza
Questo atto segna uno degli elementi più drammaticamente coinvolgenti degli ultimi vent'anni che più ancora della sconfitta più ancora dell'integrazione a me è parso segnare il panorama sociale e culturale del Paese
Quella terribile condizione che si chiama solitudine operaia
Quella solitudine operaia viene spezzata e sta spezzato nel corso di questo ultimo anno vettoriali nello sciopero generalizzato la più a superamento oltre agli operai che avete resistito non siete Giustolisi
Vuole forte sono entrate dello scontro
E per un giorno forse per solo un giorno
Ma è importante che accanto alle lavoratrici e lavoratori gli impiegati e i tecnici
Entrino tutti coloro che riescono pure in maniera Scurria fatti corsa contraddittoria certo dominata dallo scambio capitalistico tuttavia riescono a prezzo anche di grandi fatiche sacrifici
A produrre un'esperienza di lavoro collettiva comunitaria
Non vi è nettamente alienato sfruttato dalla proprietà capitalistiche
Via quante a quanti producono un lavoro sociale
Che anche in quel giorno come in tutti gli altri giorni non sarà riconosciuto
Non sa neppure di tre pulito
Ma in quel giorno quasi si prenda una rivincita perché tutti gli altri lavori alienanti o sfruttati saranno sospesi e solo questo sarà la vita del paese
La vita del lavoro di cura del lavoro buono del lavoro delle donne e gli uomini che si sottraggono in qualche modo
Allora fu talmente
Un giorno di rivincita
Con una pretesa di occupare il futuro
E di riappropriarsi dello sciopero
Anche a chi non lo fa di nettamente nella forma concreta dell'astensione dal lavoro
Del non ingresso nel luogo di lavoro
Come una partecipazione alla costruzione di una vivente
Critica dell'economia capitalista
Io penso
Che c'è una traduzione in italiano nel caso italiano
Di quella parola d'ordine che è arrivata fino a Porto Alegre di un altro mondo possibile
Lo sciopero del sedici può essere per noi un'altra tappa di questo altro mondo che vogliamo costruire
Comincia a far vivere il nostro progetto
Lavorare nello sciopero generale alla connessione
Tra la critica del lavoro salariato
E la promozione di altre forme di lavoro
Di ciò che abbiamo chiamato fare Società fare socialità
Badate
Vorrei evitare quei dei fraintendimenti noi non stiamo facendo l'Apologia semplicemente
Del fare Del Bene
L'Apologia di una possibilità in qualche modo di mettersi su un bilancio un binario parallelo
Come su un altro scartamento
Mentre la società continua nel produrre disaffezione dolore sfruttamento e alienazione
Non parliamo di un e sotto
Parliamo di un'altra gamba della costruzione di questa ridente critica dell'economia
L'altra faccia di quella critica che si esprime nella lotta al lavoro salariato la sua gerarchizzazione la sua alienazione
E che si produce con una idea di libri amare degli spazi cecità il lavoro dalle forme più occhiuto di sfruttamento e tentano né delle liberazioni seppure in maniera spuria
E a quell'idea a me pare che si affacciava nel
Riflessione in una della riflessione più alte sulla rivoluzione in Occidente quella di Antonio Gramsci
L'idea delle case ma per l'idea
Via la possibilità questa sì di costruzione dell'egemonia
In cui oltre a pensare a costruire pensiero diverso
Costruisci nell'esperienza e nel lavoro e nella vita
Degli spazi parzialmente l'i dati non sono liberati sono anche questi sotto il segno degli altri capitalistica eppure in qualche modo sono l'annuncio di una città futura
Ai giovani e alle ragazze che per tanta via in questi anni faticosamente anche sotto la frusta
E la violenza di una ristrutturazione capitalistica hanno perseguito questa strada anche a loro come agli operai che escono in solitudine possiamo dire non siete più soli possiamo ricostruire una grande aggregazione sociale
Non un elemento aggiuntivo
Ma un elemento di creatività di autogoverno di autoaffermazione che entra e contamina e si conta anima con la lotta di classe
Non a caso
Che questa contaminazione ha avuto come protagonista e ha come protagonista una nuova generazione
Non un elemento aggiuntivo
Non la banale Fisiologia che ad ogni generazione succede un altro
Quando parliamo di una nuova generazione parliamo di una rottura culturale
Parliamo di un segno dei tempi
Parliamo della possibilità di indossare dagli occhiali diversi da quelli che li hanno preceduti
è sempre così
Quando la generazione diventa protagonista la politica interviene una rottura un cambiamento entra un altro punto di vista un'altra modalità di comportamento un'altra domanda della politica
E c'è stato così molte volte in Italia
E sempre in una singolare connessione tra la tua esperienza dirette e quello che accade nel mondo
Accadde così
Nel sessanta
Quando la generazione che poi verrà chiamata quella delle magliette a strisce
Incontra la storia di liberazione affascinante e grande
Dei barbudos chiedo il tavolo per la libertà di Cuba
E incontra qui una generazione che va a Genova a dire no al congresso del Movimento Sociale Italiano va incontro agli operai della lunga esistenza sconfitta dagli anni cinquanta e che costruisce la lotta articolata la ricostruzione delle politiche unitarie un nuovo protagonismo
E e crescono fenomeni culturali che investono la letteratura l'arte il teatro si produce una un'avanzata
Un'aspirazione un combattimento
Visto così ancora
Nella grande scossa studentesca e operaia del sessantotto e sessantanove
Non ci sarebbe stata la mia Mirafiori se non ci fosse stata aperti a lei se non ci fosse tra Berlino se non ci basta da Parigi
Dal cottimo al Vietnam recitavano nei reparti di Mirafiori
E veniva infatti quest'onda lunga
Dal Vietnam
Alla contestazione delocalizzazione capitalistica del lavoro ma anche al manicomio manca la ghettizzazione mancare forme separate della cultura
Nasceva uno dei più grandi tentativi di scalata al cielo la messa in discussione della neutralità della scienza della fiaba azione che la tua esperienza entrato storica una nuova scienza
E si costruiscono le forme di partecipazione di democrazia crescere esperienza consigliere
Oggi ancora come nel sessanta come al sessanta per cento nove e diversamente da ognuna di queste
Entra una generazione
Il come sempre il segno dei tempi parla dell'universale del Mondiale del locale
E allora eh questa generazione la generazione di una critica alla globalizzazione capitalistica e quella di un altro mondo possibile
è una nuova generazione che è entrata in campo e che la vedi fisicamente ma come fanno quei compagni che ci propongono ancora di aspettare quello che darà a non vedere anche quello che dava è già cominciato come Padova da quanto all'estate
Basta andare
Basta andare in una qualsiasi via in uno qualsiasi piazza
Lo qualsiasi scuola in una piazza riempita i metalmeccanici per vedere la differenza
Non faccio trattate sociologica parlo di esperienza che ho qui a Bologna a pochi passi di qui al primo sciopero della FIOM
Li ho guardati quella votateci quei lavoratori con cui camminavamo insieme
Erano gli stessi che avevo visto a Genova
E a voi se si passione le facce nei comportamenti nella estetica e non crediate che l'estetica non c'entra come vedete qui l'estetica centra con l'etica la sostanza c'entra con la forma
Quindi
E quella più non erano più non erano più solo i miei operai della Resistenza
Erano queste nuove generazioni del tutto simili a quello che incontra e lo voglio dire un po'provocatoriamente
Non solo a Genova Perugia Assisi ma anche la curva dello stadio ma anche lì nella contraddizione drammatica di una spoliazione c'è qualcosa che noi dobbiamo capire
Di una generazione che appunto può può essere piegata
Verso la violenza e la sopraffazione oppure può essere portatrice di una grande domanda di liberazione quella che incontriamo nelle piazze nelle strade nelle scuole che incontreremo il sedici aprile Paola dalla negazione
Ho sentito dire
Anche da questa tribuna e e quindi per il luogo stesso diciamo così richiesto
Un atteggiamento rispettoso della tesi che viene avanzata
Che avremmo derubricato non si sa dove don si sa come il conflitto capitale e lavoro
Ma davvero
Compagni compagni da dove è venuta l'attenzione al lavoro che cambia
Chi ha promosso l'inchiesta
Ha portato un lavoro dentro il partito
Non solo di compagne e compagni militanti ma anche di ricercatori
Chi ha proposto e ha faticato a cercare delle proposte
Nel periodo buio della concertazione
Che egli apparisse
Il conflitto sociale
Da dove è venuta la proposta le trentacinque ore se non dall'analisi del conflitto di lavoro
Da dove e da chi è venuta la proposta di salario sociale
Come idea di una nuova compagine lavorativa che comprendesse anche i disoccupati
Da chi è venuta la proposta del solaio Inter categoriale come idea
Di espansione della tutela anche i lavoratori precari che sono diventati da parte più grande di questa nuova compagine lavorativa
Chi ha sollevato ripetutamente la questione salariale come questione centrale
Vorrei che piuttosto che accusare qualcuno di gruppo Alcatel conflitto capitale e lavoro
Ci porsi potesse confrontare
Da dove sono venute queste proposte quest'attenzione questa linea di ricerca
Ma non voglio fermarmi sul terreno di una competizione e di una sfida voglio dire una cosa a cui tengo di più perché parla del futuro
Noi abbiamo lavorato su un'analisi critica della globalizzazione capitalistica
Lo dico senza enfasi ma con molta convinzione
Che c'ha determinato un'attenzione di cui molto ringrazio
Anche fuori dal Paese
Vorrei che le numerosissime delegazioni che qui sono state ricordate a cui va davvero il nostro fraterno ringraziamento per essere venute così tanto in fretta una corretta
E così diverse tra loro e così diversi tra loro
Vorrei che ognuno di voi
E in particolare quelle che ci muovono questa critica
Provassimo interrogarli
E a vedere se per caso questa attenzione che ci dedicano nell'ultimo periodo non è proprio state indagate misura determinata dall'analisi che siamo Luther fanta cento della globalizzazione capitalistica
Come di una rivoluzione capitalistica restauratrice
Dentro cui si li definiva un nuovo conflitto di classe
L'intellettuale colto e raffinato
Erede di Claudio Napoleoni recato Gallo Fiore
Che pure manifesta spesso e lo ringrazio
Una propensione critica nei confronti di molte la nostra ricerca
Sempre diciamo reciprocamente rispettosamente dialoganti
Ha avuto parole come dire definitive
Se si può dire così dal punto di vista una litico
Sulla centralità della categoria dello sfruttamento nella nostra incappa equazione della rivoluzione capitalistica restauratrice
Ed è l'alternativa da costruire
Ma se non vogliamo affidarci al cielo della ricerca teorica affidiamoci alla presenza del partito nelle lotte
Si può sempre chiedere di più
Che posso farlo anch'io
Ma vorrei che indaga Simo anche come abbiamo fatto dalla conferenza lavoratrici e lavoratori
La mappa della presenza nostra come del sindacalismo militante
Nella ricostruzione e tenace del conflitto filo per filo
Quando sembrava così difficile
Ma forse qualcuno pensa
Che Cydia lumaca il conflitto capitale e lavoro se si critica la CGIL o il sindacato
Vorrei
Vorrei assicura ai compagni che non si tratta di questo
Ma che invece fosse a volte bisogna passare anche nella critica nei confronti del sindacato per riscoprire il conflitto
Specie quando il sindacato
E responsabile come lo è stato negli ultimi dieci anni di una pace sociale subita di una tregua sindacale lungamente patita
Se volete cercare chi abbiamo Waikato il conflitto capitale e lavoro dovete cercare altre indirizzi diversi da quelli di via del Policlinico
Il conflitto sociale
E stato al contrario una delle nostre bussole
Anche per costruire nella proposta politica
Anzi vorrei dire che se mai
Accetto una critica
Opposta
Quella di Matteo azione
E infatti questa critica è stata avanzata a volte dagli stessi protagonisti una torsione troppo radicale
Verso il riposizionamento del partito
Non già e non più solo nei c'ero dalle istituzioni del rapporto tra le forze politiche dello schieramento in volgare del palazzo per ricollocarlo invece nella società nei movimenti e l'argomento sociale
E panacea e da lì
E fa nascere da lì
La stessa proposta politica
L'idea della sinistra alternativa la critica al centrosinistra nasce da questo
Così
Per questo
Ci siamo spesi così tanto
A capire la genesi
La nascita di questo nuovo movimento per poterne accompagnare dall'interno e dall'esterno la sua cascina
è stata per noi davvero la stella polare
Quello dell'apporto da indagare da perseguire tra il movimento dei movimenti e la rinascita il compito sociale
A volte ci siamo avventurate su formule
Che anche per il loro carattere ellittico
Potevano produrre qualche difficoltà di comprensione
Quand'anche non maliziosa
Così mi sono trovato a dire
Che senza Genova non ci sarebbe stato lo sciopero generale
E nella e nella battaglia politica
Per contribuire
Allora proprio generale
Quando la CGIL ha rispondendo ad una fondamentale sollecitazione che gli veniva dalla FIOM
Invece che battere con maggior solamente questa strada come dalla piazza gli veniva chiesta dalla FIOM in sciopero fa un arretramento noi lo chiamiamo tra vecchio piadina ci vuole lo sciopero generale
E oggi piaccia vediamo lo consideriamo un effetto anche la nostra battaglia
Ma facciamo a capirci
Quando parla del rapporto tra il movimento lo sciopero generale quando dico che non ci sarebbe stato c'è la prova generale senza il movimento non c'è aperto a manifestazioni come il ventitré con quella natura senza il movimento non parlo banalmente di un rapporto meccanicistico
Come di una sollecitazione di una spinta di una pressione o peggio di una staffetta
Non lo parlo né per noi né per il movimento
Per lui non sarebbe anche il caso insiste
Faremo davvero la figura dell'ala
Che si gonfia fino a che età si pure se volessimo pensava di essere stati noi
Ad avere prodotto lo sciopero generale
Ma non vale neanche meccanicamente tra il movimento quello che voglio dire insisto su questo insisto perché riguarda appunto il nostro approccio politico il nostro intervento la natura del nostro intervento
è che il movimento dei movimenti a fare utilizzato intera ai no
Ha prodotto una crescita di partecipazione
Scusate diciamolo il il riferimento da contadino ma insomma Bove ci ha aiutato a poter fare anche queste cose vero te come se
Eccome se su un terreno
Ci fosse stato qualcuno che la concimato
Cioè appunto la le sofferte né
Naturalmente c'è chi semina e chi semina non l'ha fatto nascere la fertilizzazione
Quello che semina fa un atto
Ma il risultato di quella semina è diverso se il pianeta utilizzato oppure no esattamente il movimento dei movimenti ha caratterizzato il pianeta italiano e oggi chi semina portò ideale
Movimenti
Quando sono importanti cambiando la testa delle persone
Cambiamo la propensione alla lotta al conflitto
è sempre così e sempre così in particolare
Quando si produce un'onda lunga tu devi fare
Today produrre per intervenire dei fare analisi l'inchiesta costruì alla partecipazione per il conflitto ma poi questo appunto cresce quando un'onda lunga si dipana
Ed è quello ombra lunga ricambiate sta la gente
Ma chiunque abbia avuto esperienza il compito sociale lo sa
E sa che a gridare e a rivendicare che la salute non si vende
E a quello stesso operaio
Che un anno prima vendeva la sua salute non perché lo riteneva giusto ma che poteva ritenere impossibile fare altrimenti e quando gli vengono le forze quando maturò diverso posto in vista allora non si fa più pagare nocività
Chiede che sia rimossa la motilità è cambiata la testa è cambiato il modo agonismo né calcato la cultura del movimento
Non ci sarebbe stata la lotta al Petrolchimico di Mare Porto Marghera in una piccola fabbrica se non ci fosse fatta cresciuta una cultura tutto attorno lasciatemelo dire così così facciamo anche un omaggio
Al nostro compagno che ha lavorato molto anche a questo allestimento
Non ci sarebbe stato
La salute non si vende se non ci fosse stata Contessa
Se non ci fosse cioè è stata anche una interpretazione culturale di una rimessa in campo di una diversa prospettiva
E quella che il filosofo appunto chiama la causazione ideale cioè il Naomi nuove accessi complesse difficili
Ma che producono e venti fatti culturali
In questo nostro riandare ho incontrato
Le compagne e i compagni di Padova che in una realtà lì vicina un'importante fabbrica metalmeccanica di cinquecento lavoratori avevano vissuto un'esperienza straordinaria
Con una rottura anche dalla tradizionale
Diciamo così tattica e cultura sindacale che come sapete diciamo time come
Come un evento pericoloso lo sciopero a oltranza anch'io l'ho fatto per tanto tempo
Rota articolata e più più diciamo così auto controllata lo sciopero a oltranza e sempre in qualche modo una cosa estrema molto rischiosa per due volte
I lavoratori e le lavoratrici di questa fabbrica metalmeccanica en o deciso di scioperare a oltranza
Io l'ho vinto ma nel la cosa che vorrei dirvi che e assai significativa mi consentirete di usare un termine volgare ma è un termine è un termine che il giornale L'Unità uso nel quarantacinque per parlare di un certo rapporto tra i lavori salario e quindi diciamo sono coperto dall'autorità e posso farlo anch'io
In aula seconda di queste lotte in nel picchetto di fronte al picchetto che precedeva presentava che arriva il padrone Perrone fa parte di una multinazionale ma è un vecchio padrone Veneto e a Italia l'idea del rapporto diretto della contesa del confronto
Con con i lavoratori cita mai picchiato scende dalla macchina
Mangia qualcosa con con le lavoratrici e lavoratori e poi si rivolge a un giovane che diceva
Questa volta avete imboccato una lotta efficace soltanto che mi faccio notare che se andate avanti così non so se vincente o perdente quello che è sicuro e che si chiude la fabbrica
Quella ragazzo era un lavoratore precario con un contratto a termine
Lo guardò dritto negli occhi e dice guardi un lavoro di me avrà come questo lo trovo dappertutto
Non l'avrebbe detto un mese prima e noi con lui perché care compagne noi tutti ci siamo spiegati gli anni che con il lavoro precario la lotta quasi impossibile che quando c'è il contratto a termine sei ricattato ed è vero
E che quando cioè il contatto ad interim ancora peggio e che dunque questa frantumazione frammentazione del lavoro dipendente è davvero impossibile il conflitto
Salvo che a meno che
A meno che intervenga un salto dalla coscienza che ti consente di afferrare la posta in gioco e di poter vince
E precisamente quello che accade compagni e compagni senza la nascita del movimento chiamato impropriamente no-global quello pagato non avrebbe avuto la porta e via con la frase li pago la lotta
Ora
Come è stato piegato ha ricordato molto efficacemente
Siamo a un punto cruciale di una battaglia importante
Che muove dalla messa in discussione da parte del governo Berlusconi dovranno tedesca e l'articolo diciotto
E che va in profondità come qui è stato narrato
Con grande coinvolgimento ed attenzione
Ci torno
Non perché abbia bisogno di supplementi
Che si produce una radicalizzazione dello scontro
E che in questo scontro io sono totalmente d'accordo
Non c'è mediazione possibile o si vince o se per
La tesi è non un assolutismo ma fondata analiticamente scientificamente
Sulla dinamica di questo conflitto sociale e politico
Aggiungo
Che per convincere questo scontro sociale
Necessario interrogarsi fermamente su quale politica
Devi accompagnare e intrecciarsi con questo scontro sociale
Perché ci sono due maniera di perdere non una sola
Puoi perdere in uno scontro frontale
Scarcera i minatori inglesi
Ho puoi perdere
Perché entra in una manovra avvolgente che chi perde
Ottantaquattro Italia scala mobile si può perdere in due modi
Per vincere e per evitare queste due possibili sconfitte
Bisogna capire bene qual è il terreno dello scontro
Determinare una crescita
Della lotta e io ho trovata davvero straordinaria efficace la battuta di un sindacalista
Nella discussione che abbiamo avuto una seduta aperta che ha detto e dopo lo sciopero generale cosa facciamo rispondendo sì un altro sciopero generale
Va
Mi pare diciamo così
Per dire che oltre a capire costruire la lotta bisogna a fonte l'indegna di uno scontro di lungo periodo
Rispetto molto giustamente secondo me che l'articolo diciotto parla di una messa in discussione non solo di poteri rei di diritti di dignità ai lavoratori
Ma mette in discussione il sindacato così come esso e persino con i suoi limiti acutissime persino con la sua moderazione persino se mi passate il piani col suo moderatismo viene messo in discussione
E viene messa in discussione
Ai fini
Di cambiare ha abdicato in mente il diritto del lavoro e la legislazione sociale e del lavoro in Italia
E vero polo del Corvetto
Nei prossimi dodici mesi si decide un impianto complessivo che costituisce la civiltà del lavoro nel nostro periodo
Quegli operai che sono usciti dalla solitudine potrebbero essere cacciati nella solitudine
Il governo
Mi sembra muovere in questa direzione seppure con molte incertezze
Io non posso non vedere dietro la messa in discussione dell'articolo diciotto come sto detto la messa in discussione del contratto nazionale di lavoro
Il contratto nazionale di lavoro costruisce al di là dei risultati che produce un elemento di possibile unificazione di un'aia sufficientemente grandi lavoratori
Da intrecciare la risposta economica il valore politico tanto è che spesso il contratto nazionale di lavoro in Italia quanto è stato grande è stato un elemento sa anche simbolico di affermazione del protagonismo dei lavoratori
Si vuole spezzarli per cancellare dalla scena dalla politica
E per passare non c'è altra strada che quella battuta dai diamo e dalla taccio
La Thatcher nello scontro frontale con i minatori
Reagan lo scontro frontale con l'istruttore di volo
Ma siccome l'Italia per fortuna non è nell'America nell'Inghilterra può essere anche quello che è riuscito la Thatcher e Reagan non riesco a Berlusconi e io credo che non gli aveva
Noi entriamo in un tempo e io non stimo scontro cruciale questo dobbiamo intendere
In cui tutto può cambiare tutto quando mi chiedono cosa sarà la CGIL fra qualche mese
Oppure quando mi chiedono ma voi farete o no all'alleanza con il centrosinistra io sento queste domande come insensate
Perché tra qualche mese il panorama sociale politico italiano può esser radicalmente diverso da come va questo sconto non chiedetemi è centrosinistra e anche la CGIL chiede ai toni come si evince questo ascolto
Naturalmente
L'attualmente discutendo con la CGIL con le porte anche interagendo scritta ma come si vince prodotto
Saremo tutti diversi a secondo di come va questo esito
Vero e proprio terremoto si affaccia sulla vita politica sociale italiana
E la sinistra e il centrosinistra e la sinistra e centrosinistra sono dentro questo terremoto dentro a questo terreno
Per questo balbettano perché sono totalmente spiazzati dalla radicalizzazione dello scontro
Io non lo so ma deve intervenire quindi avendo il senso di una volta nostra del movimento
E di uno spiazzamento
Ed è per questo
Che abbiamo avanzato e che avanziamo una proposta su cui vorremmo poterla discute
Non in un balletto di formule
Io sono molto contento delle risposte rassicuranti che sono avvenuti dei leader del centrosinistra nostro porta
Ma posso chiedere senza appariva un provocatore
Che si passi dal minuetto dei buoni rapporti e dei buoni sentimenti alla sostanza della proposta politica
Mi si rimprovera di non fare i nomi degli interlocutori politici accolgo la critica bene per favore
Piero Fassino
Rutelli mi volete rispondere ci volete rispondere se scegliamo di fare come vi proponiamo l'ostruzionismo alla Camera e al Senato contro le leggi delega
E ancora e aggiungete pure altri destinatari
Mi volenterosi volete rispondere
A come mettiamo in relazione alla battaglia ostruzionistica la Camera con la crescita di un protagonismo nel Paese che raccoglie la partecipazione e la domanda di partecipazione che è cresciuta così ampiamente in questa realtà
Il referendum non sta nelle nostre corde noi non lasciamo contrapponendo
Nasciamo con altre esperienze di lotta ma abbiamo imparato care compagne e cari compagni che anche sul terreno delle lotte
Fuori da propensioni Talmud tristi che si può imparare anche dagli altri e abbiamo persino faticato lo sciopero della fame e ne faremo domani di forme diverse di lotta
Perché dobbiamo imparare
E allora si può impossessarsi anche dei referendum e proponiamo chiediamo una risposta
Se si può costruire un pacchetto concentrato di referendum
Che intervenga da un lato sullo stato di diritto leso dalla legge sulla vogatori al conflitto di interessi
E dall'altro sui diritti della Società da conquistare
A partire dai diritti dei lavoratori e lavoratrici ai diritti ambientali
E vi proponiamo come elemento di prima unificazione di estendere come molte volte apparsa su queste facciate l'articolo diciotto a tutte e a tutti i lavoratori e la coda di paglia
E questi
E chiaro il senso di questa proposta
Considerando il compagno Ferrando
Intervenendo qui
Ha letto questa proposta
Ancora una volta in termini di schieramenti
Appunto come se riguardasse
Ultimo capitolo di un'altra storia quella del rapporto tra il centrosinistra e nove
E io ottengo lo dico io mica Ferrando che proprio sia il suo schema ideologico
Che appunto gli lo porta a questa paralizzante chiusura nel passato
Non c'è più quella storia vincere un'altra riversa
Lo dico
Lo dico per e lo dico anche perché voi convince che entra in quest'altra storia diversa capisce lo dico proprio per per generosità
Invece e ma questo capitolino nuova storia appunto quella tra la politica il movimento
E quindi c'è proprio il senso più profondo della nostra innovazione insisto riguarda prima ancora che la politica la cultura politica
Riguarda l'idea di uscire da questa prigione delle che i francesi chiamano della politica Politi sia dello schema insopportabile insopportabile
Del commento al commento di sapere cosa devi dire di della della cosa che ha detto Mastella e poi di quella che ho detto autorevolmente Fassino e poi di quella che ha detto Rutelli
E così stia di fatica in fatica di telegiornale in telegiornale in una politica che diventa inascoltabile non solo invivibile come si parla Valeria
Cipolletti a riportare lidi non ci andiamo non ci andiamo abbiamo fatto quanta fatica per riuscirci
E così
E così procediamo empiricamente provando e riprovando a spostare a sinistra l'asse del paese a spostarmi a sinistra
Campo plurale delle forze di sinistra
Ci procediamo con otto una Consulting
Ma guardando una volta che vede qui in questa soggettività Rinascente
Il soggetto è il protagonista di una nuova stagione politica
Che per noi
Ha come obiettivo la rinascita dell'alternativa
La grammatica politica
Determina la possibilità di capire
Una differenza radicale tra l'alternanza e l'alternativa
L'alternanza così come è stata conosciuta in Italia al centro sinistra a soffocato l'alternativa ha prodotto un processo di omologazione
Nella società politica che viene rotta ora dal movimento in questa cottura mettiamoci un progetto politico carina facciale rinasce l'alternativa
L'ipotesi non è avveniristica perché il centrosinistra in crisi davvero
Tant'è
Che quando questa crisi si risolve
Si risolve negativamente
E la terza miglia proprio nel Paese che la progettata
Vede inequivocabilmente ridursi a essere la prima via sempre quella del capitalismo sempre quella dell'economia di mercato sempre quella del dominio sulla società civile
Ebrea non era espressione più evidente
Laddove rimane la crisi
Non sa fronteggiare lo scontro ci divide
Come si divide anche in Italia
Di fronte alla bilancio neoliberista e la capacità e la guerra
Il centrosinistra si divide
Pace
E si produce in questa negazione della politica forte
L'equidistanza e l'Inter classismo
L'Inter classismo nella società e l'economia
Le disse le cui distanza nei conflitti mondiali tra graditi e aggressori ma così il centro sinistra non può che aggravare la sua carica
Noi dobbiamo hentai questa carica
Attraverso la nostra presenza in movimento
è una proposta Programme
L'innovazione programmatica care compagne cari compagni e assolutamente necessari
Noi oggi possiamo avviare una proprio da come il movimento è cresciuto e dall'altra parte
Per come le politiche neoliberiste temperate
Sono entrate in crisi tutto il mondo e come l'Italia è finita la concertazione
Finite sfondato da destra
Ne la tempesta che si produce noi possiamo contribuire a determinare uno stacco
Ne abbiamo parlato della relazione compatto molti interventi
Abbiamo delineato un ipotesi programmatica che qui naturalmente non riprendo
Parlando del lavoro della società dello spazio pubblico della democrazia dalla pace
Quello che vorrei dire che anche sul programma come sulla politica c'è bisogno di uno scatto di una fortuna di un'innovazione
Il programma non può essere se uno sforzo da ufficio studi che rispetto profondamente
A cui contribuisco per quello che posso
Ma è proprio un mutamento il paradigma
E qui lasciatemi fare una citazione classica mai che
Diciamo che vengo criticato spesso per farne di eretiche
Questa volta proprio spalle al muro e decreti cene Pallo via Engels neanche ma Eggs quindi proprio
Otto Dossobuono bene diceva cosa deve essere il programma
Lo faceva nella prefazione
A una edizione del Manifesto dei comunisti
Scritta in occasione dello sciopero generale mondiale proclamato per le otto
Diceva cos'è un programma un programma una bandiera issata nella testa dalla gente noi dobbiamo contribuire a issare la testa la gente una nuova idea di programma di società
Questo processo che non intende chi ci dice a ogni piè sospinto ma qual è la vostra proposta politica
Come a dirci ma come viene volge tragico sinistra e a scalare i DS a scalare in con la sinistra e di esso
Non intende che così piacque scavi e tra queste domande fuorvianti
Non si cava un bagno un ragno dal buco
E si rientra in quella crisi dalla politica chiede la separazione dal vissuto di tanta gente
Il nostro che fare indica un altro terreno di ricerca
Quello del rapporto con il movimento con le soggettività con la società per intervenire e da lì a ricostruire una potenza politica una potenza politica democratica
Per questo avanziamo
All'opposizione alle opposizioni una proposta di convergenza per alzare il livello dello scontro con il governo Berlusconi
Governo che rivela la sua natura classista e la sua vocazione tendenziali incauto italica piacque le ragioni che diamo detto e non semplicemente per un elemento deviante sul terreno delle istruzioni
Ed è da questo che avanziamo la proposta di costruzione di una costituente di una fase questo ente per una sinistra di alternativa capace di intervenire nella casa del centrosinistra riaprirà il grande capitolo di una sinistra plurale
Si può non essere d'accordo
Non si può dire che non è una proposta
Oppure cosa si vuole compagne e compagni
Tornare a prima della cottura con il governo Prodi coro si vuole compagni compagno rientrare nella logica di un palazzo ormai irrevocabilmente diroccato
No se noi facessimo questa strada noi apriremo un varco incolmabile alla crisi della politica e apriremo la strada all'antipolitica
Ma non vedi compagni Cobelli ma non vedi l'Europa
Ma lunedì come insorge in Europa l'antipolitica come disperazione come distruzione come altro dalla possibilità di concepire la politica come grande progetto di società non l'ho detto
Non vede il successo che stanno tenendo
Forse è sinistra che si chiamano fuori dallo schema dell'alternanza quale che sia la loro natura
Non vedi quanto diventa amplia il campo dell'astensione
E tu ancora lì invece Avola mi chiudeva in questo schema politicista
Non vedi che una parte del popolo della sinistra
Mosca uno disinteresse alla politica e non è il disinteresse qualunquista e il disinteresse di chi si sente adesivo tagliato da questa politica rifiutato messo in conto
Quarto aspetto l'afasia al Silenzio alle mille forme di ribellione
Se non intervieni qui
Non c'è nulla che non possa rinascere pura democrazia
Il che fare
è scritto con le lettere maiuscole
Se non lo intendi anche le minuscole spariscono
Il nostro che fare
A una grande ambizione lavorava in questo movimento per costruire un nuovo movimento operaio quello del nuovo secolo
Del resto del resto la può lo dico a chi ci richiama costantemente alla politica da cui veniamo
Questa politica secondo me ne Anita anche le critiche oltre che le continuità orgoglioso
Ma i nostri grandi non si sono interrogati sul blocco sociale
E persino sul blocco storico ma di cosa parlavano
Parlavano fossero il rapporto tra le forze politiche
Forse delle modalità con cui doveva essere costruito il buon governo successivo
Ho parlavano invece della costruzione sull'antagonismo di classe dei blocchi sociali inganno incappa Italia realizzare a Città futura
Il blocco storico l'interpretazione gramsciana che pure richiede certo un'attualizzazione
Noi quando parliamo di un nuovo movimento operaio parliamo della costruzione del soggetto della trasformazione
Ma io voglio dirvi compagne e compagni in un congresso che mi era molto piaciuto
Che ho molto vissuto compartecipazione d'emozione come tutti voi
Che è ancora troppo poco abbiamo riflettuto
Su questa grande categoria della rivoluzione
Io sento qui
Il bisogno grande di uscire
Da due via l'idea che sono mortuaria per la politica
Luna e quella di concepire alla evoluzione come l'assalto al Palazzo d'inverno
Come un'ipotesi presa del potere proprio la precipitazione che dunque di una conquista per realizzare quella trasformazione
Che con tutta evidenza al di là del giudizio storico e oggi così inattuale che farebbe pensare a tutti che dunque la rivoluzione non c'è
E dall'altra parte l'idea che appunto siccome la rivoluzione non c'è non resta che il capitalismo
Quando persino un grande riformista perché poi anche i riformisti hanno avuto i loro cambia
E sopra non fa più fatica ma insomma li hanno avuto
E che
Quelle bande diceva in momenti di grande all'OPA lascia democrazia
Che lascia democrazia non poteva essere più l'officina di riparazioni del capitalismo è diventata anche di meno è diventata anche di me e come acconto queste due derive noi dobbiamo indagare il problema della sua Mazzone sta capitalistica oppure no
Ora speriamo sui nostri testi facciamo un bell'inchino e poi procediamo
Oppure invece il problema del rapporto fra l'immediatezza la prospettiva tra la battaglia che fai qui
Quella per ridare un pezzo di lavoro o un pezzo di scelta un pezzo di realtà la costruzione democrazia
E il nodo di una elemento causale di tutte le forme di oppressione di reazione che nella globalizzazione più di ieri si chiamano capitalismo diventa il terreno di una grande lotta politica facciale da culturale con l'approvazione dobbiamo scegliere
Non solo con la parola con Luca lo
Con la declamazione con gli inchini immane
Con la ricerca di quella bestia così difficile che si chiama transizione che non si presente in termini facili anzi difficilissimo e di cui l'elemento fondamentale è proprio questo il soggetto della trasformazione ma quanti ormai ci hanno insegnato a uscire dall'India economicista
Secondo cui il proletariato e solo quello che sta nelle carte
Del lavoro dipendente e poi dal lavoro dipendente di alcuni settori di questua poi dalla grande fabbrica
Ma le i momenti migliori della nostra cultura neanche nel momento del comunismo ce sta il terrorismo c'è stata questa idea così banale senza se non ci fosse stata un'altra idea non ci sarebbe stato il sessanta duecentonove irrealtà da questo economicismo ridicolo dobbiamo uscire per impianto nettare la nuova soggettività della trasformazione creare un nuovo
Guardi prima in cui entra insieme il lavoro lo sfruttamento mai entrano anche paradigmi diversi il familismo non è un'aggiunta un belletto come la questione ambientale non lo puoi forma
Perché ti porta dall'esperienza delle donne
La critica della democrazia rappresentativa
Si propone una critica lavoro salariato piccoli o del rapporto tra produzione e riproduzione sociale
Chi porta il lavoro di cura come elemento di esperienza critica di questa vicenda ti pone il tema della liberazione
In termini radicali come mai sono stati conosciuti reale donne e per gli uomini e non solo per la classe della questione ambientale diventa dirompente nel momento in cui il capitalismo mette le mani sul gene e può creare una schietta
Totalitaria in cui tutti diventiamo sudditi l'hai apriamo o no questa questione
Ecco perché
La sento come una necessità
La coniugazione inedita di radicalità unità
So anch'io per esperienza che nella nostra storia spesso questi termini sono presentati scissi
Unità politica compromesso
La radicalità vuol dire isolamento
E possibile coniugale oltre che necessario
Io penso di sì proprio sulla base dell'esperienza del movimento
Certo per capire le potenzialità di questo movimento
Bisogna immergersi
Il vivere queste esperienze
Altrimenti può capitare
Che quello con il dito indichi la luna
E tu non vai al di là del suo dito e non vedi la luna
E così sento propensioni a volte aristocratiche
Nella lettura di questo movimento
Come insomma chi può permettersi di giudicare il gatto di congruità
Tra il proprio progetto e quello che accade
Allora vorrei parlare
Degli operai americani
Proprio lo utili operai
Senza diciamo così la politicizzazione
Della grande cultura europea
Quando erano a Seattle portati da un'organizzazione la e fazioso
Che pure dentro la tormenta prodotto anche degli elementi di innovazione
Così erano corporativi come dicono molti
Cosa facevano difendevano il loro posto di lavoro conto
La richiesta di lavoro emergente nei paesi polari del mondo
Oppure invece erano indicativi di una critica generale alle nuove forme dello sfruttamento
Che si esprimeva tra questa via come sempre spuria
E corsa chi dice la lotta dei contadini
Non parlo troppo facilmente dei cori dei SEM terra la via Campesina che parodia nettamente il linguaggio delle varianza
Ma parlo di quelli di piano ai giovani ricchi e privilegiati
Della grande Francia
La difesa di ricchi prodotti cosa è
Una difesa corporativa
Oppure invece c'è dentro la scoperta delle proprie radici
Di una cultura
Che si afferma nella campagna come in Francia fra l'eccezione culturale
Perché vale la lotta della regista
Che si batte per la difenderà la produzione cinematografica francese contropressione americana come vale lo la lotta del contadino che difende il prodotto dalla sua terra contro l'omologazione piviere prodotto alle banche dei semi
E ricorda quella copia
In maniera contraddittoria la grande scelta di mettersi di fronte al potere dall'avversario al suo potere
E così quando contestiamo me donna al
Cosa facciamo
Uno sfizio da sofisticati Simione che preferirebbero mangiare il lardo di Colonnata piuttosto che l'hamburger
Oppure invece mettiamo in discussione una catena di sfruttamento che produce la distruzione di cultura di popoli ne produce Aquila la distruzione di gusto di valori di umanità
Muovono lotta di civiltà
E per questa ragione sono indisponibile
Alla richiesta di moderare i toni
E infatti ci sul movimento per aspettare l'arrivo della guardia posso domani
Sia perché non può mai affidabili alla guardia rossa sia perché investo e scommetto in questo movimento
Questo movimento
Questo movimento del di cui si capisce lo sviluppo anche guardando gli sue anticipazioni
Ha ragione chi dice voi dite Seattle ma ricordate che le donne a Pechino
Lei ha ragione chi dice voi del Seattle ma ricordate gli zapatisti Marcos gli indios che ci hanno insegnato tanta strada di questo percorso
Seattle
A Seattle
è una palla di neve che poi diventa una valanga su questa valanga dobbiamo costruire il nostro progetto
In questa valanga avanziamo la proposta politica di una sinistra di alternativa e dentro adesso
Lo sviluppo e la crescita di Rifondazione Comunista
Terreno che proponiamo lo riconosco e impegnativo
E quello di cambiarci
Per riprendere a cambiare il mondo
La società in cui viviamo
La comunità in cui stiamo
Il lavoro l'opzionalità
Per questo proponiamo un mutamento di cultura politica
Ritorno come nella relazione
Perché insieme a tanti elementi di condivisione
Sono atti posti anche seri problemi
Di critica questa linea di ricerca
Tono sulla critica allo stalinismo
Vorrei davvero che se ne intende se il senso
Anche per potere poi litigare su cui
Ma appunto litigare
Comprendendo cit
Se fosse semplicemente dire non possiamo stalinisti
Davvero sarebbe una ovvietà
Dal cinquantasei
In un lungo percorso
Il Partito Comunista Agliano
Anche diversamente da altre parti comunisti nel mondo
Si è messo fuori da quella storia
Ha scelto un altro percorso
E anticomunista
Prima di questa storia durante e dopo questa storia
Non lo sono stati lo hanno abbassa
Dunque non ci sarebbe nessuna
Particolare diciamo così
Ha ragione
Per questa precipitazione
Invece debbo dire che io sono no non capisco ma sono contrario
Alla esistenti
Che viene opposta in maniera diretta o strisciante
A questa battuta
E non mi riferisco però solo alla oppressione
Cioè alla regina di errori ed orrori
Che hanno accompagnato una storia pure grande pure grande senza la quale lo so bene
Non ci sarebbe stata la vittoria contro il nazifascismo
Senza attuale
E sulla quale
L'Unione Sovietica
Viene spesso e che ho dato il contributo degli americani come questo importantissimo alla vittoria contro il nazifascismo naturalmente non possiamo essere dimentichi che l'Unione Sovietica lasciato venti milioni di moto in questa straordinaria impresa
Il grande ma e grande anche da quello che ha negato noi
Perché non ci sarebbe stato lo stato sociale le conquiste dei lavoratori
E lo sviluppo della democrazia in quella che sta chiamata l'Europa occidentale senza la paura del comunismo non ci sarebbe stato
Mina
Ma care compagne e cari compagni questi straordinari meriti storici che vanno
Ha riconosciuto apertamente persino rivendicati
Non possono cancellare l'essenziale
E non mi riferisco solo alla tragedia
Che se uno dice
Uno dopo l'altro
I nomi dei grandi leader della rivoluzione bolscevica
E gli intellettuali che ne hanno accompagnato in ascesa poi deve mettere sul nome e il cognome di ognuno di essi una croce quasi sempre perché uccisi dallo stalinismo
Voglio dire
Voglio dire una cosa che per la nostra storia e ancora più cruciale
Quella che doveva essere
Una Società di liberazione delle donne e degli uomini e in particolare del lavoro salariato
Ha ridotto spesso a sudditi
Quei cittadini che privati persino delle forme dell'agire critico non capisco francamente come lo si posso dimenticare come si possa dimenticare che tu non potevi fare uno sciopero
Che tu non potevi scrivere un articolo di critica che tu prescriveva Ulivo dovevi andare all'estero questo elemento non ha nulla a che fare col socialismo a cui noi pensiamo non
Non
Le due cose che vorrei dire
Le due cose che vorrei dire
Ai guardano invece l'originalità delle nostre imprese appunto il carattere non data
Il primo
E il tentativo di coinvolgere un intero partito
Nella costruzione di un senso di questo su come senso comune
Come base di fondo della nostra cultura politica come punto di non ritorno
Nella storia può Ganda e poi comunista e con e convissuto una sorta di ammiccamento
Per cui la storia dei gruppi dirigenti la storia e la cultura alta aveva questa rottura
Ma poi se i contrari un quadro di Stalin batteri la mano sulla spalla al compagno di riceveva per
Tu che sei solo compagno di base poi continuare ad avere questa cultura
No ho troppo rispetto per i compagni di base per chiederà di fare insieme questo passaggio
Tale insieme
E a chi mi dice
Che dobbiamo conoscere la nostra storia nel suo insieme con serietà e rispetto
Dico che speriamo di avere lo stesso del suo ma ma non vorrei che dietro a questa formula
Si celasse l'idea che ogni fase storica non poteva andare che come e andata
Io ho chiesto che ci sta non sono devo dire che questa mi sembra persino una caricatura dello storicismo
In realtà poteva andare diversamente in realtà la storia si può fare con i sensi deve fai come disse
Se voi trarre la lezione delle tue sconfitte
E l'altra
Originalità e la natura della nostra critica
Noi non facciamo un accredito stalinismo solo in ragione della vita umana che può entra così profondamente così profondamente nella nostra vicenza politica e che una delle ragioni della nostra irriducibile avversione a ogni forma di terrorismo
Non è solo questo
E non è solo questo fatto nella più parte dei casi anche in Europa soprattutto in Europa
Di una critica al
Allo stalinismo in nome della democrazia e della libertà politica eppure c'è
Noi per guardare al futuro
Vogliamo sviluppare una critica
A quella esperienza storica non solo perché difettava sul terreno da democrazia ma ancora di più perché difettava sul terreno del socialismo della liberazione
Per queste ce ne sono state diverse liste
E il deficit di liberazione di donne e di uomini del lavoro salariato quello che noi vogliamo
Metti una critica severa
Così come oggi
Fuori dal ferro e dal fuoco di congiuntura disastrose e terribili in cui a uomini e toccato un compito di resistenza inimmaginabile oggi noi possiamo riaffermare il bandolo di una matassa
Il socialismo in un solo paese non si può proporre in realtà è il mondo che ci parla dal socialismo il botto e nel mondo
E nel mondo che si propone l'attualità della grande contezza
Che per noi torna a essere nelle forme spurie contraddittorie quella tra capitalismo e socialismo
Un compagno ha ricordato qui
A proposito del nostro partito un quesito di un questionario che è stato presentato
Ai congressisti
Debbo dire che se l'avessi fatto io quel questionario non avrei messo tra le domande quella a cui si è riferito il compagno
Cioè non vai
Chiesto se bisognava cambiare simbolo o nome hic manebimus ottime qui stiamo benissimo
Ma se è un ricercatore me lo chiedesse io direi che trovo la coppia Rifondazione Comunista una copia efficaci
Insomma se dovesse descrivere in nome di questo partito modestamente nonché dai così
Perché e il nostro futuro è come abbiamo detto certi classici il nostro programma Massimo
Ma per concorso il proprio per concorrenti dobbiamo indagare di più questo nostro partito
Un compagno
Un compagno a cui voglio molto bene
Il compagno Gianni Alasia l'ha scritto un libro che vorrei
Che fosse distribuito a ogni compagna e ogni compagnia che si iscrive al partito
Si intitola se non ricordo male se mi ricordo male Gianni mi scuserà
Partito Amato
Amaro partito
Io penso
Che la condizione di Gianni Alasia è una condizione di tutte e di tutti
E che faremmo bene diciamo a dismettere certe captatio benevolentiae
Questo partito ne ha molte ha molte facce
Ma due tra loro quasi opposte
Una e il partito della politica del movimento delle esperienze
Un partito straordinariamente generoso io non so non lo dico proprio per per imbellettare dovunque c'è una lotta c'è Rifondazione comunista per future da Verona è così e non lo dico per aver
Cioè c'è un gruppo che lotta contro tra sboccia Rifondazione Comunista
C'è un dopo che lotta per difendere una spiaggia da un un come si chiama un porto privato cioè fondatore comuni c'è una lotta o sindacale c'è Rifondazione comunista
Cioè da una esperienza sociale c'è Rifondazione Comunista c'è un centro sociale c'è l'evoluzione
Vado se tu guardi alla mappa straordinari non parliamo delle nostre cose altrettanto straordinarie ma appunto per non fare captatio benevolentiae non ne voglio parlare un partito straordinari per generosità capacità di donazione
Bruno dopo
Dall'altra parte questo partito generosissimo
Mostra un'accidia
Anche a mente sconcertante
Basta che entra in discussione invece tra la politica e l'esperienza in movimento la democrazia rappresentativa
E la discussione Perù incarico
Fosse anche quello del segretario dell'ultimo circolo per non parlare del primo parlamentare e scade
Una condizione insopportabile come si vede nella discussione sull'opera invece
E colpa dei compagni
Sono schizofrenici compagni
Cioè la base cattiva idea il bar la base buone datrice cattivo no
è che c'è
Che la forma partito così come l'abbiamo conosciuta è in crisi e le compagne e i compagni che non vogliono riconosce lo fanno tolto al partito e alla generosità delle sue militanti Farnetani fanno toccare
Trovo che sia davvero cattiva politica
Quella di un uso strumentale dei grandi temi della politica
Ai fini appunto di
Ho fatta
C'è la ridimensionare questo problema
Compagne e compagni siccome io penso che adeguati precisamente la cultura politica del suo modalità di organizzazione
Penso che invece dobbiamo andare avanti come giustamente
Ma davvero
Davvero noi possiamo accettare tranquillamente un turn over come quello che abbiamo
è un partito di circa cento mila iscritti
Da quanto siamo così
E uno direbbe poco poco mare centra facevano sempre quelli no non ricambia
Non so se per quel quei cento mila lire non sono più quelli di dieci anni fa pressappoco
A me meritori compagni
Sapete perché
Perché noi credo unico partito al mondo
Cambiamo il trenta per cento degli iscritti a ogni anno trenta per cento cioè uno asciutta è non si scrive più l'anno successivo secondo voi dipenderà da come siamo o no secondo voi
Secondo voi ci sarà il fatto che noi appaiamo
Più persone di quelle che riusciamo a far vivere in questo partito
E non sarà un problema se da lontano siamo belli e da vicino siamo un po'meno belli sarà un problema o no
E i giovani
E i giovani
La nuova generazione segnali se il movimento e i nostri giovani comunisti
Anche qui o rete questo però è un bel commercio perché una volta tanto mai facciamo un congresso per soggetto l'altra volta appena si diceva donne giù il cappello adesso appena si dice giovani chapeau ebbe bene che sia così intendiamoci questi giovani a cui ho cominciato a tessere le lodi con la relazione americanate strameritato
Chiediamoglielo facciamo rivenire a la tribune domandiamo io stavate bene in questo partito o spesso ci state malgrado che il partito sia fatto così chiediamoglielo per favore
Perché se fanno fatica a loro
Testi hanno scelto questa militanza che vanno in Palestina
Che sono a Genova che fanno la Perugia-Assisi che si sbattono nel mille avevo rivestita e poi fanno fatica a stare in una federazione ci sarà un problema
E quanti giovani che guardano Nori
Che incontriamo nelle strade nelle piazze nelle scuole del pavé quanti che guardano a voi non entrano in una nostra federazione il nostro circolo e tantomeno entrerebbero a via del Policlinico quanti
E colpa loro
Sono a politici oppure politici come dice qualche saggio della politica
Oppure invece siamo noi che siamo anchilosato in chi abbiamo delle forme di coinvolgimento che sono del tutto inadeguate appare quella della creatività l'intelligenza e la passione di una nuova generazione
Sul siamo interni al movimento siamo un po'Esterne
Siamo poi interni non può essere non dobbiamo essere interni al movimento cioè come se non avessimo lavorato fin qui come se non fossimo stati insieme dentro e non avessimo letto insieme la nostra allora brutalità per brutalità noi non saremmo qui come stiamo se non fossimo state nel movimento come siamo stati e questa è la nostra grande fortuna
Dobbiamo e innovarsi e appena e io chiedo le compagne e i compagni che più alzano il sopracciglio
Quando si propone questa apertura quando si propone la sinistra alternativa la fase questo ente avete visto compagni e compagne abbiamo fatto un'innovazione
Abbiamo dedicato una seduta del congresso
Ad amici e compagni e stadi al partito che sono venuti qui a dire la loro sulla nostra ipotesi politiche sullo io vi chiedo l'Italia
La gente che vogliamo rappresentare ipovedenti
Sarebbe o no un po'più forti nel centro sinistra sarebbe più costretto a interrogarsi sui suoi limiti se tutti quelli insieme a noi facessimo parte di un soggetto politico capace di proporre la sinistra di alternativa come grande forza del Paese
O no
Un soggetto un soggetto unitario in cui noi ci stiamo come partito come comunisti ma mettendo ci tutti da questa relazione da questa contaminazione
Il nove aprile perché lei c'era noi
Per diventare protagonisti a vita pubblica italiana per fare cultura politica per piacere i movimenti
C'è un grande bisogno compagne e compagni perché la sfida è così alta sia qualche volta si presenta persino come totalizzante nel mondo
La contesa tra pace e guerra questo detto da questa tribuna io credo giustamente
Segna disse
Il nostro tempo
La Palestina
E come
Un punto di concentrazione massima
Di questo scontro fra la pace e la guerra
Non parlerò qui del dramma
Le donne degli uomini
Dalla tragedia immane che si produce in uno dei luoghi
Più straordinarie della cultura della vita di comunità
Parlerò qui solo
Per suo risvolto politico del suo lato politico
Del suo e cioè come un vetrino drammatico
Segna
Acutamente e persino drammaticamente
Le scelte di ognuno e di ognuno
Anche questa peperino ha fatto precipitare intanto una differenza radicale
Tra i movimenti reali e le istituzioni della democrazia rappresentativa
Da un lato i movimenti e noi con loro
A leggere
Io credo in maniera incontestabile
La dinamica Praga di chitarre sono i
La capacità di parlare l'autentico linguaggio della pace
E dall'altra parte le istituzioni tutte le istituzioni
Ah sprofonda una crisi di credibilità
Che all'incapacità la non volontà
La sudditanza
I movimenti noi con loro a parlare il linguaggio elementare
Di due Stati per due popoli
E le istruzioni ipocritamente come lingua biforcuta
A parlare lo stesso linguaggio e all'asta nel distruggere un territorio un popolo e impedì ecco storici al suo stato
Così si consuma la crisi della politica e il mezzo in mezzo tra noi
E l'evaporazione di istituzioni rappresentative
Le forze politiche della equidistanza
Che sento come una terribile ipocrisia
L'equidistanza vuol dire semplicemente
Il silenzio dalla politica
Di equidistanza
Finisce al fine per rivelarsi persino una complicità
Io vedo entrare
Una contraddizione esplosiva nella politica
Vorrei usare se ci riesco parole molto sobrie
Perché entro nel punto più delicato di questa mia conclusione congressuale
E sento vorrei dirlo molto le compagne e compagni
Che su questo terreno
Bisogna sapere evita
Ogni o pensione alla semplificazione all'urlo
E credo stavo io ne i nostri passi sul passo di chi vittima
Non c'è nessuna ragione
Per estremizzare le posizioni dei palestinesi per apprendere anche un qualche consenso in più
Io penso che lo sforzo di moderazione straordinario
Che hai Yasser Arafat e l'Autorità palestinese hanno fatto anche rischiando moltissimo
Ai chieda la militante solidarietà di tutti coloro che vogliono contribuire a questa Campus la pace è il nostro obiettivo
E penso che dobbiamo ragionare in modo che non ci sia nessuna possibilità di usare contro questa causa
Un qualche argomento seppure il più falsificato perché già questa guerra
Tutto falsifica noi dobbiamo sapere intervenire con la forza della ragione e con la forza i movimenti
I signori della guerra avevano parlato di interventismo democratico però ricordate
La guerra per i diritti calpestati
La guerra del centrosinistra i Balcani
Interventismo democratico
Bisognava intervenire ai Balcani
Bisognava bombardare
La gente inerme di Belgrado
Per difendere i diritti delle popolazioni del Kosovo
Ma per difendere la popolazione di amarla neanche una forza di interposizione
Per difendere
Per difendere le ragioni sacrosante del popolo palestinese
L'Europa non è in grado neppure di dire questa frase elementare
Israele è legata all'Europa da trattati che l'aiutano nazione associata
Se Israele non smette di bombardare i territori palestinesi e di occuparli l'Europa sospende questi trattati con una azione comperato
Come si vede
Come si vede noi non cambiamo idea
Non siamo mai per i bombardamenti
Non siamo mai con la guerra non siamo mai come intervento militare
Ieri come oggi siamo per l'intervento politico
Ma dobbiamo dire a quelli che erano per la guerra nei Balcani che oggi tradiscono persino le parole che hanno detto che oggi sono più servi di ai in questa battaglia più servire
Oggi
Che l'interventismo democratico
Vivente semplicemente invece ancora semplicemente come allora
La sudditanza alla politica di potenza la globalizzazione capitalistica
Guida statunitensi
Che cosa avete da dire
Voi che ci spiegavate che la nuova guerra
Quale in Afghanistan
Fatta per colpire
Bella de e che certo
Non poteva non odore anche morti innocenti
Donne e uomini afgani totalmente sconosciuti a brillante e che non conoscevano della del è una tragica necessità ma che voi capivate che c'era un focolaio che alimentava il fondamentalismo e persino il terrorismo al loro complicate
Fondamentalismo e terrorismo li alimentava quel focolaio si chiamava Palestina e li dovevate intervenire
Fino fino a nuovi interventi economici e in ogni caso la guerra in Afghanistan questo in qualche misura compensata almeno della chiusura di quel focolaio
Avete fatto la guerra come risposta sciagurata allo sciagurato a totale toys terroristi o dell'undici settembre e oggi siete corresponsabili della devastazione del popolo palestinese della Palestina
Ma
Questo è il punto delicato
Su cui vi chiedo una comprensione un'attenzione particolare perché vorrei che diventasse la guida del nostro agire nei prossimi giorni
Questa loro debolezza
Quindi difendibili detta della loro posizione
Di spinge a inquinare il dibattito politico
Mi spinge a trovare delle forme di delegittimazione
Di queste parole semplici ed elementari
Fino a produrre un vulnus democratico
Come ieri con la guerra
Fiat contro e terrorista
Così oggi per la guerra di Sharon sia contro e antisemita
Io penso compagne e compagni che questo è un terreno di lotta politica culturale difficilissimo difficilissimo
Vorrei che nessuno ne sottovalutasse la difficoltà
Il fatto che sia ripugnante non vuol dire che non sia efficace e non posso presso gli uffici
L'abbiamo già visto per il terrorismo
Tutti sanno
Tutti dovrebbero sapere
Che per noi il terrorismo l'avversario mo'mortale
Non solo per i mezzi che adotterà come diceva poco Fanizzi con parole che non voglio ripetere
Ma anche per il fine
Che propone noi non siamo soltanto avversari mortale del terrorismo perché distrugge
Noi siamo avversari del terrorismo perché la società che ci propone
è una società terroristica
Cioè una società in cui non c'è nessun rispetto per la nessuno è in via di liberazione
C'è un manipolo che prende il comando
In nome di una sua astratta ideologia di un suo fu come e che l'oppone alla società
Per questo noi combattiamo la stessa battaglia per la liberazione dalla società capitalista la stessa battaglia contro il terrorismo contro il terrorismo come nemico dramma dopo tale nella mia idea ed
A vita
Della democrazia della civiltà
Anche per questo dispetto voglio dire
Chi ha fatto un'osservazione a cui comunque voglio rispondere pacatamente
Nonno nella relazione parlato nell'uccisione del professor Biagi
Perché io sono contrario a ogni forma di rituali stazione del dolore che si accompagna la speranza di una vita umana
Ho fatto fatica
E lo ha detto esplicitamente nell'intervento alla Camera che peraltro
Tutti hanno ha riconosciuto essere assai netto su questo punto
Che le parole sembravano logorante
Dalla stessa ritualità devastante dell'atto terroristico
E siccome pensi penso
Che bisogna sottrarsi a questa ritualità per questo non vi ho fatto cenno indicando invece il terreno della lotta con i terroristi
Una tuttavia questa
Relazione questa capacità di rapporto c'è richiesta ancora più alta
Di fronte al tentativo di
Accusarci di antisemitismo per chiuderci la bocca
Per impedirci di manifestare
Io penso che noi dobbiamo aprire una vera e propria offensiva culturale
Vorrei ricordare come
L'uso del terrorismo contro l'autonomia della politica sociale della rivendicazione del conflitto e della crescita
Fu operata sistematicamente agli anni Settanta
Di fronte a un movimento calante
Non vorrei che l'antisemitismo diventasse la chiave di volta di aggressione o movimento nascente
Il tentativo di delegittimare noi e il movimento è evidente
Io credo compagne e compagni che noi dobbiamo precluderci
Il terreno della ritorsione
Ecco
Abbiamo avuto un'aggressione alla segretezza dazione Comunista
Ci siamo opposti proponendo di confrontarci
Luisa Morgantini
Ha subito un'aggressione infame
A nessuno di voi viene in mente di attribuire alla agli e per lei
Non ci deve essere nessuna detrazione non dobbiamo cadere nella trappola
Corsi come non è stato per il terrorismo
Chiedo a ogni compagna e ogni compagnia di no ma rispondere specularmente
All'accusa che la destra propone al conflitto sociale
Non si risponde
Alla intollerabile aggressione alla Democrazia e conflitto che Berlusconi e i suoi fanno dicendo voi siete la causa al terrorismo rispondendo siete voi la causa del terrorismo
Sì chiedo che nessuno opera un rapporto causale e che si denunci il terrorismo tra quello che è come un fenomeno politico autonomo nostro avversario
Altre volte
Allo stesso modo
Chiedo a tutte le compagne e i compagni di non rivoltare l'accusa di antisemitismo dicendo antisemiti siete voi
Non lo dico neanche nei confronti diciamo
Che combatto apertamente duramente per la sua politica di aggressione e di morte
No
Non operiamo nessuna ritorsione ma abbiamo il dovere di fare insorgere tutta la nostra indignazione
E tutta la nostra lucidità
L'accusa di antisemiti e davvero solo un'infamia
Per noi
Per noi che abitiamo nel nostro Codice nel nostro DNA
La Kouta percezione di Aol stress
Come il punto più oscuro della storia l'umanità
Dove se per altri Dio è morto per noi è morta tanta parte della storia
Dell'umanità
E ancora una volta
Dove l'unica riparazione
Ci sembra essere un atto simbolico generale come la genuflessione di We Levante
Di fronte alla tomba degli ebrei
Tomba di eBay che abbiamo visitato spesso con
Intensa partecipazione
Come in un pellegrinaggio simbolico a partire dal cimitero e vai con il padre
Sentiamo come infame
L'accusano voi perché noi noi
Ci sentiamo e vorrei come ci sentiamo nere come ci sentiamo a voi ci come ci sentiamo islamici come cerchiamo cristiani
Come ci sentiamo immigrati come ci sentiamo omosessuali come il sentiamo less pecche come ci sentiamo parte di tutto il mondo leso nei suoi diritti e nella sua attività noi siamo ecco lei
Noi condividiamo la sorte
La lezione
Di ogni personaggio ogni classe
Di ogni comunità o può essere
Noi che persino culturalmente
Siamo eredi come diceva
Il nostro maestro della filosofia tedesca
Noi tutti noi non solo i comunisti naturalmente tutti noi tutti noi moderni
Che non esiste avremmo senza tra grandi e paga i tedeschi
Come Carlo Marx fornite e anni sta in
Noi
Che modestamente abbiamo avuto l'ardire di citare
Un grande intellettuale europeo ebreo
Morto suicida
Perché forse no reggeva la crudeltà del mondo
Come Walter Benjamin
Noi non possiamo tollerare
L'accusa gli antisemita
Da chi non ha mai messo piede in una sinagoga
Da chi usa le barzellette Ilazi contro gli pare il sabato per poi ritirarsi ebreo il giorno della manifestazione quando si difende la Palestina fino a scoprirsi sionista
No non c'è mica tette
Non c'è e capirete
Dice di continueremo a dire la nostra verità noi che da qui certo
Da questa vita
Relativamente fortunata e privilegiata
Noi che da qui da Cara questo privilegio
Alziamo la nostra voce contro il terrorismo
Contro qualunque forma di terrorismo
Da quello che cerca di capire
Noi che abbiamo così onore dalla morte
Che ha consideriamo la pietas
Parte importante della politica
Uguale per tutti
Uguale per il bambino palestinese come per il bambino che vive in Israele noi non tace Remo la tragedia palestinese a una causa
E l'occupazione dei territori palestinesi operata nel mille novecentosessantasette dai
Non c'è prima dell'occupazione alcuna manifestazione terroristi
C'è l'oppressione
Non noi
L'attuale ministro degli Esteri dello Stato di Israele
Che purtroppo non trova la forza la volontà di dimettersi
Da un incarico che sia ormai troppo sporcato si monta esce disse parlando al Comitato centrale del porto laburista
Che i palestinesi chiediamo ai territori
Apparentemente vivevano sotto l'Autorità palestinese
Ma in realtà dipendevano da tutto
Per la mobilità
Per il lavoro per all'acqua da Israele
E che questo è una condizione di oppressione inimmaginabile e che non avrebbe mai potuto portare alla pace
Poi ci ha pensato Sean
Prima a colpire l'Autorità palestinese
Ha delegittimato
A mettere in discussione persino la figura più autorevole simbolica del popolo palestinese Yasser Arafat e poiché a chiedergli
Di stroncare in una caverna buia impossibile agli oli Collocamento quel terrorismo che lo alimenta lo con i bombardamenti le bombe e carri armati
è vero
è vero ci sono parole che ho paura di usare
E vero
E allora avendole paura di usare
Ai preti o soltanto quella di una donna
Che non può certo essere accusata diversamente da noi
Che malgrado tutto quello che ho detto a cui si può rivolgere questa accusa DS antisemita
Le parole di noi per legge
Una donna
A cui
Un attentato terroristico
Ha ucciso
La figlia prediletta
Una ebrea
Cittadino di Israele
Appartenente a lei Lizza
Israeliano figlia di un autorevole generali ma ti prego
Quando di ucciso la figlia
Il primo ministro le tagliavo
Le telefono
Per rivolgere le condoglianze
Nove per le gli rispose è colpa tua
Continueremo a camminare insieme agli ebrei
A quelli che sfilano sotto la sfida la scritta Ebrei contro l'occupazione
Non staremo con quelli che scrivono la scritta Israele uguale e sesso
Sentiamo
Sentiamo fratelli
Allo stesso modo
Con la stessa intensità
Se si può dire così persino con lo stesso affetto
Mia madre
A rappresentare l'intera comunità palestinese
A cui continuiamo rivolgere
Il saluto fraterno e l'abbraccio caloroso con cui abbiamo aperto questo congresso
Sento
Alla stregua alla stessa stregua come fratello
Un amico
Come Daniele a Mitte
Un ebreo
Animatore
Dei combattenti che dicono di no Asciano
Combattenti
Perché sono uomini dell'esercito israeliano
Che dicono di no a Sharon perché fa una guerra infatti
Ancora
Le parole sono le loro non le nostre
Dice la dichiarazione dei combattenti che dicono di no Sharon
Il governo di Israele ha compiuto un altro passo distruttivo
Le cui dimensioni e implicazioni sono imprevedibile
Questa è una guerra falsa
Di una leadership che preferisce ficcare la testa nella sabbia
E trascinarlo sale nel fango dei territori
Questa guerra porterà perdite non necessarie nella vita di soldati e civili
La guerra non fa altro che amplificano agli attacchi crudeli al nostro interno
Noi circa quattrocento firmatari della Lettera degli ufficiali dei combattenti continueremo a eseguire ogni ordine che serva lo Stato di Israele
E che difende le sue fonti
La mobilitazione per la riconquista dei territori non serve a questo obiettivo noi non parteciperemo
Vorrei
Che ognuno di noi
Capisse cosa vuol dire
Per questo sentiamo e sentiamo su di noi la kefiah foresteria
E questa grande aspirazione alla pace
Alla realizzazione due
Stati per due popoli
Ma questa dichiarazione dei combattenti che riconosciamo a me ne hai coda uno dei tanti anni fa
Avevo vent'anni
E forse uno degli elementi che mi ha spinto la politica
E la lettura
Con grande emozione
Che ancora mi si rinnova vi chiedo scusa
Per uno straordinario appello di intellettuali
Non è un intellettuale italiani
Erano intellettuali francesi
è un intrigo ai francesi e invitava do alla diserzione
Vedete che ascendenze alla disobbedienza
Invitava la diserzione i soldati francesi
Contro la guerra in Algeria
Io credo
Io credo che un giovane non colto
Non può capire
La Gea
E ha considerato Francia d'Oltralpe
Anche qualche partito della sinistra la considerava così
Anche ministri della sinistra lo consideravano così
E ha quasi impossibile pensarlo Algeria allora
Come paese altro dalla Francia
Non solo perché va anche per tanta parte del cultura francese
Questi intellettuali
Spesso questo appello che divenne famoso con il numero dei firmatari
Tra loro c'è un intellettuale a cui io penso qualcuno di noi ha qualche debito Gian possa
Lei ci fu la rottura una rottura che passiamo all'Europa
Tra quelli che considerava dall'Europa anche quella parte al di là alcuna Chapel sono anche oggi al di là del Mediterraneo e chi riceve invece
Jr referente sono i nostri fratelli
Quell'atto costui della col come sempre anche cultura
Un altro intellettuale francese
Bosnia
Scrisse le pagine e le parole straordinaria di una canzone bellissima il disertore
E un pittore a noi amico Enrico Baj insieme a tanti altri fece un'enorme guadagno che vive ancora oggi che parla di quella ribellione ed è la situazione
Si apre un grande scontro di civiltà
Oggi ricomincia uno scontro di civiltà
A chi dice che non capisce le nostre parole io dico che oggi la battaglia per l'egemonia passata la battuta aya per la pace contro la guerra per la difesa il popolo palestinese contro l'aggressione perché non si tratta solo di un popolo si tratta di vita dal mondo dalla civiltà
Ho detto dalla relazione
La resistenza è finita compagni e compagne ne comincia una nuova storia
è vero
Ma c'è un altro piano sempre rinascente
Su cui si ripropone la resistenza
La resistenza la mistificazione all'omologazione al pensiero unico ai signori della guerra
Ai potenti su questo terreno Ndoie diciamo le parole antiche o esempi assistenza
Alle ingiustizie
Bisogna ribellarsi
Di qui ricominciamo per la società ma anche per avvitare noi per vivere una vita degna condividendo il dolore di chi soffre e aspirando alla felicità
Avanti no
Verso Gaza
Però
Per era blindata
Se
Gli ultimi del mondo
Questo
Mondo Nunziatura
Il loro distruggere Moffo
Spetta il nuovo l'arresto
Nel vorrei viabilità
Come è noto viene anzitutto nelle su questo della
Critico ma
Jeans Ennio
Strutture
Questi
Uno delle delle da
Questa
Già
London lo
Allora moderna nessuno
Fubini Rizzo di
Ma
Di civili si
Ago lo so anch'io sentimento gli
Ho rientri
Vengono
No sia
Chiude obiezioni
Bene