"Sfera pubblica e Costituzione europea" - Convegno Internazionale promosso dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso (presso la Sala delle Capriate, via del Seminario 76, 15 - 16 marzo 2000)

Punto convegno internazionale
Prima di dare inizio
Ai lavori
Vorrei dare lettura
Dei messaggi che sono stati inviati
Dal presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi
E dal presidente della Camera dei deputati Luciano Violante
Messaggio del Presidente della Repubblica che rivolto all'onorevole nano Paciotti presidente della Fondazione Basso
Gentile Presidente ho apprezzato l'invito rivoltomi a prendere parte al convegno promosso dalla fondazione che la presiede
Suo sfera pubblica e costituzione europea
Cui ho concesso volentieri il mio alto patronato
Precedenti impegni per i giorni quindici e sedici dicembre prossimi non mi consentono di partecipare ai lavori
Cui formulo l'augurio d'ogni successo
Il tema di una Costituzione europea di cui tratterà il convegno e al centro del dibattito sul futuro dell'Unione
I risultati del consiglio europeo di Nizza e le prospettive che ne sono emerse per l'Europa ci impongono di rinnovare l'impegno perché i cittadini del continente siano sempre più coinvolti nel consolidamento delle istituzioni
E nell'avanzamento dell'Europa
In questa prospettiva saluto con particolare favore l'iniziativa del convegno
Gli esiti costituiranno ne sono certo un utile apporto alla riflessione in atto
Al cui ella può arrecare un importante contributo attraverso l'esperienza maturata nella preparazione della Carta fondamentale dei diritti nel ringraziarla per le cortesi espressioni che ha voluto rivolgere la mia persona mia gran mi è gradito inviarle il miglior il migliore saluto Carlo Azeglio Ciampi
Do lettura verso del messaggio del presidente della Camera dei deputati sono particolarmente rammaricato di non potere essere presente al convegno sfera pubblica e Costituzione europea
Il vostro convegno d'avvio a quel dopo ogni sa che il consiglio europeo ha prefigurato per approfondire i temi e le prospettive indicate nella propria dichiarazione sul futuro dell'Europa
Esso costituisce perciò un importante occasione per instaurare un dialogo proficuo e duraturo
Tra gli esponenti della scienza politica e giuridica e i titolari di responsabilità politiche ed istituzionali a Nizza sono state a sono state affrontate questioni chiave per la determinazione
I nuovi equilibri tra gli stati membri e tra queste e le istituzioni dell'unione europea
La proclamazione della Carta dei diritti fondamentali ha inoltre aperto la via alla costruzione dell'Europa dei diritti e dei valori
Essenziale arrivare alla scadenza del due mila e quattro avendo radicato nella coscienza di tutti i cittadini
La democrazia e la cittadinanza dell'Europa il vertice di Nizza sottolineo nati il ruolo dei Parlamenti nazionali
Che dovranno essere tra i protagonisti di questa riflessione mi scuso e rivolgo a tutti i partecipanti al convegno un saluto è un augurio di buon lavoro Luciano Violante
Bene ora io mi limiterò a dare in questa che non è un introduzione ma in qualche modo una sorta di rapidissimo saluto introduttivo qual è degli elementi di informazione circa il significato di questo convegno che è partito da una proposta fatta anni due anni e mezzo fa
Dal professor Jürgen Habermas
Di organizzare un gruppo di lavoro a livello europeo interdisciplinare
Per valutare la praticabilità
Di una di una carta dei principi e diritti fondamentali per l'Unione europea
Nella consapevolezza che soltanto a partire da questi principi fondamentali fosse possibile delineare dei profili dell'identità dell'Europa
Che non fossero schiacciati sulla dimensione puramente mercantile
In una intervista apparsa oggi su un quotidiano italiano Jürgen Habermas accentuato questo aspetto sottolineando la necessità di una carta costituzionale
Che abbia come parte fondamentale
La carta appena approvata a Nizza
E che a suo avviso e essenziale anzi conditio sine qua non
Perché l'identità dell'euro morta non scivoli
Verso una sorta di compromesso di tipo neo liberale
La salvaguardia dei diritti di alcuni diritti fondamentali
E la caratterizzazione sempre più politica dell'Europa dunque appunto appaiono al professor Faber masso delle condizioni imprescindibili del nostro appunto un lavoro comune
Il gruppo di lavoro intende
Questo convegno internazionale
Non come uno sbocco quindi come un termine della sua attività ma come una tappa intermedia
Questo incontro in qualche modo un'occasione di scambio fra di noi
Di confronto tra punti di vista diversi nel corso del lavoro che abbiamo ottenuto durante gli anni durante questi due anni e mezzo appunto a porte chiuse rigorosamente nella sede della Fondazione Basso qui a Roma ci sono stati tra di noi sono emersi tra di noi tra appunti colleghi tedeschi all'interno degli stessi colleghi tedeschi tra i colleghi tedeschi ai colleghi francesi tra i colleghi francesi e quelli britannici e quelli spagnoli sono emersi dei punti di vista diverso i circa il futuro dell'Europa
Che tipo di caratterizzazione intendiamo dare all'Europa
Uno stato una sorta di superstato
Ho un assetto costituzionale che allude a un ordine in qualche modo opposto statuale
Fermi restando però le garanzie e la certezza di queste garanzie dei diritti sono tutti interrogativi che naturalmente il gruppo di lavoro
Ha fatto propri e che rimangono in sospeso oggi
E che io spero riusciremo ad affrontare proficuamente in questi due giorni di convegno vorrei fare mio l'auspicio del presidente Carlo Azeglio Ciampi del Presidente della Repubblica italiana che in una recente dichiarazione riportata ieri sui giornali affermato che nonostante la natura di compromesso dell'esito del vertice di Nizza
Nonostante questo esito non possano ne debba dare adito a facili ottimismi
Tuttavia dopo Nizza l'Europa non è più quella che era prima l'apertura a destra
è un fatto di estrema rilevanza
La via per riprendere le espressioni del Presidente della Repubblica la via ora e più larga e possibile lavorare in una prospettiva nuova
E aggiungeva Carlo Azeglio Ciampi occorre muoversi nell'unica direzione possibile oggi per l'Europa quella della della formazione di una costituzione europea
La Costituzione europea a nostro avviso non può darsi senza alla creazione di una sfera pubblica europea
Una sera pubblico appena ancora non cioè
O c'è soltanto in modo embrionale
Vorrei che questo nostro incontro di questi due giorni
Si presentasse
Come un embrione
Una prima un primo avvio in qualche modo per così dire in laboratorio
Della sfera pubblica europea che tentiamo insieme di costruire nella sfera pubblica che sia diciamo funzionale a una politica democratica e dei diritti fondamentali
Bene diciamo chiusa questo preambolo vorrei vorrei avvertire che
Causa impegni parlamentari
Vi è un una diciamo una piccola inversione dell'ordine cioè parlerà prima l'onorevole Giorgio Napolitano
Poi seguirà la relazione dell'onorevole Andrea Manzella e poi le altre due relazioni previste dunque do la parola all'onorevole Giorgio Lina Napolitano Grassia
Grazie
La denuncia
Di un deficit democratico
Accompagnato a lungo
Nel dibattito politico gli svolgimenti della costruzione europea con quella formula si usava designarla è quasi un vizio d'origine tendente ad aggravarsi col crescere dell'edificio in assenza di sostanziali correzioni
Come tutte le formule anche quello del deficit di nuove democratico risultava piuttosto indefinita e sbrigativa
E soprattutto rischiava di non dar conto se ripetuta stancamente delle novità che via via intervenivano nella vita della comunità e poi dell'unione
E dunque inspiegabile che essa sia un po'caduta in desuetudine
Bisogna però vedere in quale misura sia anche scemata l'attenzione critica per il problema della dimensione democratica del processo di integrazione e unificazione europea
Come se esso non restasse problema di fondo problema ineludibile problema aperto che richiede al di là della caducità di una formula il massimo di tensione e di impegno nell'analisi nella ricerca e nel confronto politico tenendo ben conto si intende dell'evoluzione prodotta si nel sistema ed è l'emergere di più maturi e compressi interrogativi
Mi si consenta di partire dall'esperienza politica più recente
Quella della Conferenza intergovernativa
Convocata al fine di adeguare le istituzioni dell'Unione
Alla prospettiva ormai definita di un suo allargamento senza precedenti in termini quantitativi e soprattutto in termini storico politici e strutturali
Si è trattato di un esperienza il cui svolgimento è la cui conclusione qualche giorno fa a Nizza
Forniscono elementi molto significativi di riflessione anche in ordine al tema che ho appena introdotto la parola riforma
Riferita appunto alle istituzioni è stata pronunciata con grande enfasi anche ai più alti livelli politici
Ma fortemente ancorata a esigenze di funzionalità
Ed era certamente giusto anzi aggiungo resta ancora necessaria vista l'insufficienza delle soluzioni concordate a Nizza
Preoccuparsi del rischio di disfunzioni istituzionali tali con l'allargarsi dell'Unione fino a ventisette membri da bloccare e diluire il processo di integrazione ma tale preoccupazione non poteva e non può essere disgiunta dall'altra
Rimasta a mio avviso in ombra nel defatigante itinerario della Conferenza intergovernativa di un deciso rafforzamento delle basi di illegittimità e di consenso della costruzione europea
Sono venute in evidenza a questo proposito negli atteggiamenti di diversi governi europei sordità e distorsioni inquietanti non mi soffermo qui ora sui due sui diversi aspetti della tendenza che si è manifestata a un ripiega ripiegamento su angusti orizzonti nazionali
A un oscuramento del senso di un comune interesse il Progetto europeo
Quel che mi sembra utile sottolineare e come sia stata presente nei capi di Stato e di governo
La consapevolezza delle difficoltà in sorte nel rapporto con le opinioni pubbliche
Ma come a queste difficoltà si sia reagito da parte di molti con prese di posizione difensive lega dissidenti anziché con coraggiose aperture di carattere democratico in effetti manca un'analisi attenta e differenziata
Del fenomeno della disaffezione del distacco e infine dell'inquietudine e diffidenza che sono cresciute tra i cittadini rispetto agli sviluppi e alle prospettive dell'integrazione europea
Fenomeno che da parte di diverse forze politiche di governo in Europa si mostra piuttosto di voli raffrontare fa amaramente e pericolosamente
Difendendo ristretti interessi e motivi di prestigio nazionali frenando coerenti evoluzione in senso sovranazionale degli assenti e delle politiche dell'Unione
E soprattutto non ci si interroga su quanto come e in quale misura la crisi di consenso rilevabile tra i cittadini
Si debba ridurre a carenze di legittimazione e di vitalità democratica della costruzione europea
Abbiamo sentito un capo di Stato
Evocare qualche giorno fa in Parlamento europeo a Strasburgo
Il rischio di rifiuti
Che potrebbero bloccare per via referendaria o in sede di ratifica parlamentare un ritmo di integrazione in giudicato non sopportabile dall'opinione pubblica
Rischio che può comodamente tradursi in alibi per leadership nazionali scarsamente europeisti che occorrerebbe invece dare risposte a disincanti e a Paure
Alimentate queste ultime in modo particolare dalla prospettiva dell'allargamento a Est dell'Unione
Aprendo i canali del dibattito pubblico
Del coinvolgimento dei cittadini nel processo di unificazione dell'Europa e fondando nuove garanzie istituzionali di partecipazione e di controllabilità democratica
Non ci sfugge naturalmente l'importanza di risposte concrete a bisogni e aspettative di benessere e di sicurezza dei cittadini
Per potere né riguadagnare il consenso al Progetto euro previsti
Ma al di là dell'ovvia considerazione che più valide politiche comuni non possono darsi senza più forti istituzioni comuni
Colpisce la sottovalutazione da parte di ambienti e personalità di pur in dubbio antico impegno nella battaglia per l'Europa
Di bisogni e aspettative di carattere ideale e politico che occorre egualmente soddisfare si dà quasi l'impressione di ritenere che i cittadini non siano interessati
A un quadro di principi di valori di diritti di obiettivi generali
Di assetti regole di vita democratica come patrimonio condiviso ed tessuto connettivo dell'Unione
E dalla convinzione invece che definire per rendere visibile un tale quadro di riferimento in cui i cittadini dell'Europa unita di oggi e di quella di domani
Possano riconoscersi identificarsi senza smarrire del loro identità nazionali
Io operare come soggetti consapevoli e attivi e da questa convinzione che scaturisce un rinnovato impulso il movimento politico per la costituzione europea
Se la carta dei diritti fondamentali dell'Unione
Di cui si occuperà largamente questo convegno e il progetto di riorganizzazione dei trattati si possono ormai assumere come punti di partenza di un processo di costituzionalizzazione
Non c'è dubbio che tale processo si ponga come parte integrante di un più ampio e partecipato confronto sul futuro dell'Europa
E che questo confronto debba condurre anche ai chiarimenti decisivi sulle forme e sui confini sulle istituzioni e sugli sbocchi della costruzione europea
Non è un caso che questo scenario si stia aprendo in rapporto alle decisioni sul grande allargamento volto a calare nel crogiuolo della integrazione comunitaria il fatto storico della pacifica unificazione dell'Europa
Benché esistenti a comprenderlo e a trarne tutte le conseguenze il grande allargamento pone il problema e offre l'occasione di una rifondazione simbolica
E di una nuova legittimazione democratica dell'unione
Ci sarà molto da discutere ed approfondire ancora specie sulla destinazione finale o sulla forma ultima o sull'assetto compiuto di una costruzione che gradualmente cresciuta in cinquant'anni
Potremo giovarsi di una già ricca assai ricca e problematica elaborazione culturale di questi temi sia chiaro
Conosciamo i vantaggi che ha presentato
Per far procedere tra alti e bassi il cammino dell'integrazione il poggiare come ha scritto un fine giovane studioso su una costituzione implicita e in movimento
Il mantenere l'ambiguità dei fini e dei mezzi dell'Europa
L'attenersi al metodo dei piccoli passi e degli ingranaggi surrettizi
Ma pensiamo che ormai si debba andare oltre questa passi per feconda che essa si sia dimostrata
E non possiamo più considerare sufficiente e appagante
Il richiamo alla assoluta originalità storica
E dunque in qualche modo alla imprevedibilità e in definibilità di un assetto sovranazionale che non cancelli gli Stati nazionali
Di una democrazia sovranazionale che impieghi di e in qualche modo rigidità Rizzi i sistemi democratici degli Stati nazionali
E necessario compiere seri sforzi di chiarificazione innovazione consolidamento
Sia dei ruoli delle istituzioni fondamentali dell'Unione e dei rapporti tra i DS
Sia delle relazioni tra le istituzioni dell'unione e i poteri nazionali il regionali degli Stati mente
Senza cadere in schematismi avendo cioè ben presenti
Le peculiarità di un'assemblea rappresentativa come il Parlamento europeo e di un esecutivo come la Commissione europea Rispetto ai modelli nazionali di ricevimento
Dobbiamo tuttavia andare avanti sulla strada già imboccata della parlamentarizzazione al Liberty a livello europeo non può a vere valida alternativa in un regime di tipo presidenziale
E dobbiamo impegnarci nella ricerca di una soddisfacente definizione di quella governance europea
Che pur se concepita come governance multilivello in condizioni di crescente complessità richiede un'istanza motrice e coordinatrice di tipo federale
Essenziale e che questa istanza riceva un'investitura democratica e risponda del suo operato
In un contesto costituzionalizzato di competenze e sovranità distinte
E condivise l'elezione diretta da più di vent'anni del Parlamento europeo e l'acquisizione da parte di quest'ultimo di poteri notevoli dico decisione legislativa
E di bilancio di investitura e di controllo nei confronti della commissione non hanno ancora condotto ai equilibri istituzionali accettabili e consolidati nel rapporto soprattutto col Consiglio
E non hanno di certo esaurito il discorso sulla democratizzazione dell'Unione
Questa richiede lo sviluppo di nuovi attori politici europei di più sistematici rapporti con tutte le espressioni della società civile
Di effettivi spazi comuni di informazione e di dibattito pubblico
Di principi di trasparenza di reali possibilità di accesso e di pronunciamento dei cittadini
E richiede specie nella prospettiva di una unione di un Parlamento a ventisette Paesi membri
Anche un band definito sistema di relazioni tra Parlamento europeo e Parlamenti nazionali
Che impegni e valorizzi il ruolo di questi ultimi di più e meglio di una loro partecipazione alla ipotizzata seconda camera dell'Unione
Non ci sfugge difficoltà grande di questo complessivo disegno ma perché non ci appare accettabile e la tesi
Che non riconosce si veda il discorso di Varsavia di Tony Blair come gli come istituzioni rappresentative che quelle nazionali
E nega ogni orizzonte di democrazia sopra nazionale
Non credo che sia impossibile interessare a queste tematiche istituzionali come parte del discorso sulla democrazia europea un'opinione più larga di quella degli specialisti
Purché si sappia trasmettere senza cadere dovunque in alcun formalismo o feticismo istituzionale il senso storico di questa straordinaria costruzione di nuove istituzioni sopra nazionali
Possiamo farlo ispirandoci alle parole diciamo né gli avvenimenti tragici che abbiamo vissuto quelli a cui ho ancora assistiamo ci hanno forse reso più saggi
Ma gli uomini passano alta di verranno che prenderanno il nostro posto
Quello che noi potremo lasciare a loro non sarà la nostra esperienza personale che scomparirà con voi quello che possiamo lasciar loro sono delle istituzioni la vita delle istituzioni è più lunga di quella degli uomini e le istituzioni possono così sesso uno ben costruite accumulare trasmettere la saggezza delle generazioni che si succedono
Una delle risorse di questo convegno e la compresenza di intellettuali
Punto di giuristi di politologi sociologi di filosofi
E di redattori cioè di appunto politici che hanno contribuito alla redazione della carta uno di questi è il senatore Manzella che ci parlerà adesso
Degli equilibri costituzionali dell'Unione
Sì grazie è proprio la severa analisi di
Di Giorgio Napolitano da un lato poison
Compresenza di politologi filosofi in questa strada
Mi spinge a fare il il prima la prima riflessione sugli equilibri osso degli squilibri europei che è la seguente
Come mai abbiamo questa strabismo strabismo o schizofrenia europea perché
Per cui all'Europa riesce
La politica delle politiche cioè la politica delle politiche settoriali e non riesce la politica delle istituzioni
Ecco questo è un è un dubbio che mi arrovella da parecchio ma soprattutto guardando i risultati i risultati di Riza
Se vediamo la lista delle politiche chiamiamole così settoriale da poi settoriale con ciò che vedete qui sotto generalissimi uscite fuori partorite dal vertice di Nizza noi vediamo una strabilianti agenda sociale europea che di
Che pregherei i Casciaro di iniziative di legge il sincero priva di rompere altre vetrine
Su questa conformazione dell'Europa della difesa lo statuto delle società un tempo si diceva le società commerciali europee
E il l'avvio del della super avvento del segreto bancario l'introduzione come principio costituzionale dell'Unione del principio di precauzione che farebbe la felicità di ogni ambientaliste in ogni
In ogni in ogni in ogni Paese
La riedizione del servizio pubblico generale il servizio pubblico che sembrava espunto bandito dal lei dal neoliberismo dell'Unione Europea
E per finire scusate mi faccio un Pasha su questo terreno sul alla dichiarazione sulla specificità dello sport ecco ora questo Complesso beh e
Probabilmente farebbe il programma di qualsiasi governo nazionale sarebbe un bel programma accanto a questo il fallimento o il semi fallimento della politica delle istituzioni e allora chiedo ai filosofi politologi in sala qual è la maledizione che dall'ONU sino alle ultime propaggini dell'ordine degli de de de degli ordinamenti settoriali
Consente di riuscire in qualche modo delle politiche del nella politica delle politiche e invece fa fallire
Nel politica delle istituzioni ma questo è solo un prologo suscitato bit dalla dal dalle parole di
Giorgio Napolitano vedendo al tema degli equilibri costituzionali o istituzionali che dir si voglia quando si parla nell'Unione europea di equilibri costituzionali
E cioè come ripartizione di potere come eccome cifra di legittimazione ecco si hanno comunemente di fronte due insiemi
Da un lato l'equilibrio all'interno di quello che il trattato chiama lo quadro istituzionale unico il quadro che comprende il Consiglio nel
Nella sua duplice configurazione di Consiglio europeo e Consiglio dei ministri dell'Unione Europea
Il Parlamento la commissione la corte di giustizia
Dall'altro lato dobbiamo guardare all'equilibrio che c'è tra che che che Cecchi che si tenta che che che ci dovrebbe essere
Tre il complesso delle istituzioni comunitarie e le istituzioni statuali dei singoli Paesi
Ecco guardiamo al primo insieme
Il quadro istituzionale comunitario e dobbiamo constatare la progressiva assunzione di preminenza
Da parte del Consiglio europeo cioè del Consiglio dei capi di Stato e di governo
Quasi un capo di Stato collettivo come lo chiamano
Come lo chiamano in Francia e quindi la sua caratterizzazione come organo profondamente diverso
Dal consiglio dei ministri dell'Unione per la qualità del potere da esso esercitato che io vedo in tre e direzioni abbastanza precise la prima e e l'organo di chiusura dei procedimenti decisionali dell'unione l'organo di ultima istanza non c'è appello se non il rinvio ad un vertice successivo siccome
Notava come è stato detto e fatto a Nizza eccome icastica mente rilevava Giorgio Napoli Napolitano secondo e l'organo
Supremo di Indirizzo delle politiche dell'Unione qui c'è
Onno un punto o diciamo insuperabile di riferimento del vertice di Lisbona in cui questo o questo questo potere di Indirizzo non solo si è definito ma si è anche
Proceduralizzato
Vi è il file come terzo de terzo aspetto ma come al solito l'ultimo non è mai non è il meglio per il più importante
E l'organo di gas revisione costituzionale nel senso nel senso attenzione che partecipa alla fase dei processi alla fase preliminare dei processi di di revisione costituzionale
Di lei nel linguaggio parlamentare italiano si direbbe che esaurisce una fase redigente una fase redigente spetterà alle assemblee nazionali il potere del sì eterno
Definitivo istituzione dunque questo consiglio europeo di propulsione politica rispetto a dopo organi che ecco che il vertice di Lisbona definisce sostanzialmente di attuazione di questo indirizzo politico con valenza normativa quindi sostanzialmente e solo il Consiglio dei ministri dell'Unione il la commissione e lo stesso Parlamento e europeo eco e ora questo queste
Quindi da un lato istituzione di propulsione politica da quella rispetto ad organi di attuazione
Dall'altro l'istituzione di impulso ed elaborazione costituzionale rispetto ad organi di ratifica e di attuazione appunto di Parlamenti nazionali e a questo circuito decisionale corrispondo un duplice circuito di legittimazione democratiche ecco a chi risponde il Consiglio europeo beh risponde come dire però Brigo di di rendiconto risponde per responsabilità di rendiconto risponde
Collegialmente al Parlamento europeo per responsabilità politiche invece risponde per responsabilità politica dei singoli componenti ai Parlamenti nazionali Chirac avrà va parlamento europeo rende il e dare il suo il suo rendiconto collegiale
E e prende le critiche ma il vero
Foro di responsabilità di Chirac e di Jospin ne è certamente l'Assemblea nazionale come l'ha fatto già amato e Blair perché vanno rischio di fronte ai loro parlamenti nazionali a prendersi
Nel secondo caso critiche del primo caso di Amato
Apprezzamenti ora che da questa
Sommaria esposizione perché poi sembra relazione scritta di sviluppo un po'più ampiamente o cara questa sommaria esposizione vengono fuori
Due due conseguenze tu considerazioni che nel processo decisionale dell'Unione Europea
Il spetta al consiglio europeo ecco la denominazione propria di di governo dell'Unione come ultima istanza decisionali e che e che siano al processo decisionale sia nel circuito di legittimazione democratica già nel conto già rispetto al Consiglio europeo nella configurazione dell'attività del Consiglio europeo si vede quel che è una nota dominante sarà un motivo o ricorrente in questa mia breve esposizione cioè l'intreccio tra ordinamenti e del l'Unione europea ordinamenti nazionali ora se queste sono un ruolo e poteri del consiglio si possono capire due e conseguenze nelle discorso sulla Governance europea intanto il classico triangolo istituzionale è diventato un cioè parlamento Consiglio Commissione è diventato un triangolo quadrilatero
E per questa autonomia pratiche concettuale del Consiglio europeo rispetto al Consiglio dei ministri dell'Unione in secondo luogo in esso la la commissione acquista sempre più carattere di Authority
E guardiana dei Trattati guardiana dell'interesse generale della comunità centro di i di di di opposizione alle derive nazionalistiche Prodi ha fatto molto bene il presidente Prodi ha fatto molto bene questo suo lavoro a Nizza
Titolare esclusivo del iniziativa proprio in quanto quanto guardiana dell'interesse generale dell'unione e Pubblico ministero e giudice nello stesso tempo della fluidità della concorrenza nel sistema nel sistema europeo cioè il la chiave di volta tre assist tra sistema pubblico e sistema privato
Nel nell'Unione ora
Tutto questo importante ma non è il governo dell'Unione
Il perché di marca fu quella caratteristica peculiare istituzione governo cioè la capacità di decidere in ultima istanza dell'Indirizzo politico di
Ecco quindi
E abbiamo sostanzialmente l'esercizio di funzioni di garanzia re io ogni tentativo di politicizzazione della Commissione come per esempio un'elezione dirette delle del suo presidente
Sarebbe non una semplice operazione di decostruzione e ricomposizione di potere
Rispetto al consiglio ma farebbe venire meno o un necessario congegno di voi equilibrio delli unione
Equilibrio che non potrebbe essere assicurato dalla sola Corte di giustizia per le ovvie limitazioni del meccanismo di riporto delle
Delle questioni di di meccanismo o di riporto delle delle liti
Ora all'interno di queste di questo di questo quadro data la preminenza costituzionale il Consiglio europeo
Vi è però una sostanziale posizione di equilibrio ormai tra Parlamento europeo il Consiglio dei ministri soprattutto accentrato sul congegno di codecisione legislativa che equipara
I due i due organico la Commissione sempre in posizione di garanzia attiva con un suo peso ed un Sud un suo attivismo procedurale ma sempre in funzione di bilanciamento
De tra le posizioni dei due protagonisti
E ecco
Direi che se
Se ora guardiamo al secondo insieme secondo insieme quello che vede da un lato le istituzioni comunitarie nel loro complesso e dall'altro i singoli il potere statuale degli Stati nazionali
Ecco
Questo
Questo in questo insieme comunemente si pensa che l'equilibrio o posseggo equilibrio costituzionale possano essere raggiunto in una giusta
Composizione e ripartizione delle competenze e in questo senso sia orientato anche Nizza in quella dichiarazione finale sull'avvenire dell'Unione ore
Sono consentiti mi sono permessi molti molti dubbi perché non è nell'Unione europea quella che si è verificata ecco quello che con rotore Corno felice
Formula ha detto il collasso ha fatto del collasso del principio delle attribuzioni di competenze numerate dell'Unione
Europee questo avuto tre cause principale questo questo perdita principio delle attribuzioni enumerate ha avuto il primo il movimento
Integrazioni sta nell'Unione europea che non si è svolto per annessione di
Di di di competenze ma per Ember iterazione cioè per per intreccio di di vivi di competenze
La seconda cosa e la dilatazione degli obiettivi dell'Unione dell'Unione europea che da ordinamento o presso con con una presunzione di fini specifici è diventato l'ordinamento affidi generali e di e di se noi leggiamo per tabulas egli
E gli obiettivi dell'Unione Europea è difficilissimo distinguerli dagli obiettivi degli stati cioè di utente affidi generati la terza casa causa e
Il
Il senso che sia che il la ripartizione di Conf Petenzi e dell'Unione europea più che
Al modello canadese in cui la distribuzione incompetenze un valore assai un valore fondamentale si avvicini più al modello degli Stati Uniti dove la ripartizione di competenze e una formula organizzativa
Subordinata a valori subordinate a valori principio di sussidiarietà è una formula organizzativa subordinata valori di efficacia di dimensioni di raggiungimento dei figli della del dell'unione allora semmai semmai quello che la distinzione che è possibile non entra competenze materiali
Ma all'interno di competenze e materiali che
Solo
Abbastanza consorziali in competenze esclusive ci sono competenze e procedure di competenze procedurali voglio dire infatti ci sono competenze procedurali esclusive dell'unione una i la competenza
Integrazioni sta dell'Unione sia che usi l'articolo trecentootto il vecchio articolo duecentotrentacinque di
E Accor del di di di di recupero di di poteri intrise di competenze necessarie al raggiungimento dei fini alluvione sia
Che utilizzi
E il nuovissimo strumento delle cooperazioni rafforzate perché le cooperazioni rafforzate che cosa sono e sono una formula organizzatoria
Per raggiungere meglio e più in fretta obiettivi dell'Unione quindi è una una procedura
Integrazioni sta a cui si aggiungono come esclusiva dell'Unione sono le competenze di difesa
Di autoconservazione dell'Unione che si esplicano sia nel ricorso in violazione dei trattati sia nel famoso articolo sette per la conservazione del carattere democratico
Del unione poi c'è tutta la congerie di competenze e due ali tra stato tra gli stati membri e l'Unione europea con configurazioni istituzionali differenziate
E i temi difficile ridurre ad una cifra unitaria di equilibrio dato che si va dai confini mobili sino a
Al vincolo di non armonizzazione perché anche per questo abbiamo delle politiche culturali via il vincolo di non armonizzazione delle delle politiche dell'Unione in difesa dell'identità ora e quindi
La stessa semplificazione dei Trattati che è un altro degli obiettivi della dichiarazione sull'avvenire dell'Unione di inizia e e
Ho l'impressione che non posso andare o troppo oltre dall'esercizio lodevolmente tentato dall'istituto
Universitario europeo di
Firenze anche se qui abbiamo un paradosso o paradosso che gli amici tedeschi conoscono bene cioè che quelli che più temo no il superstato federale
Cercano rimedi in una visione di dicotomia
E proprio degli stati degli Stati federali cioè cercano queste queste queste queste rigidità c'è una una una contraddizione concettuale molta molto forte egli invece nell'Unione europea questa dicotomia non c'è
E perché il potere
Sì ogni del ricerca
Nell'equilibrio quindi non sono nel catalogo delle delle delle competenze ma nel creare la direzione giusta e no nel catalogo delle coppe nel catalogo ricito di competenze ma nel creare interdipendenze decisionali tra aree nazionali e area comunitaria
Interdipendenze del tipo per intenderci di quella che già c'è nel sistema giudiziario europeo dove ogni giudice nazionale lente giudice europeo
E quando solleva ricorso in via pregiudiziale e quando batterica le decisioni del Corte
Una vendita funzione di concorso nel risolvere in via preventiva il conflitti di attribuzione dallo Stato tra gli Stati lo strato di sul razionalità e l'Unione europea
Oppure del tipo lo accennava adesso Giorgio Napoletano del tipo che potrebbe esserci e qui forse la direzioni la dichiarazione sull'avvenire di Nizza si muove nel senso giusto cioè nella creazione assimilanza del sistema giudiziario europeo di un sistema parlamentare
Europeo di parlamentarizzazione e non inseguendo la pericolosa idea del del della terza della terza Camera degli Stati
Ma sviluppando semmai quell'esercizio che nel linguaggio esoterico un po'degli addetti ai lavori si apra con Saccà cioè quell'aggregazione delle commissioni e speciali per gli affari europei che si uniscono adesso quasi simbolicamente due volte all'anno ma che comunque e è costituiscono una via costituiscono una premessa per arrivare ad un nel sistema parlamentare europeo meccanismi procedurali di interferenza senza pericolose rinazionalizzazione
Infine
E soprattutto e concludo
Una interdipendenza del tipo che si va a realizzare un blocco la cittadinanza europea
Quella
Che era apparso forse aerea una una una definizione lì limitativa
Completavano un sostituisce la cittadinanza nazionale sì il rivela comunque ero masse di connessione fra gli ordinamenti
La cittadinanza appare cittadinanza europea appare come una meta istituzione tra un ordinamento e gli altri
E in questa prospettiva e una carta a dei diritti proclamata dall'unione sia pure riassuntiva mi i suoi contenuti costituisce quella che nel linguaggio
Francese si si chiamerebbe la passerella la passerelle visibile di questa meta istituzione terrà un ordinamento e un altro e quindi che il fattore più potente ed equilibrio tra l'uno e l'altro insieme
E quindi questa
Questa carta che assume quindi un fatto un valore organizzatorio e non solo scusate il gioco di parole valoriale cioè un un fattore di organizzazione non solo di dimissioni
Insomma e in conclusione il processo di integrazione europea
Non è mai andato nel senso dell'Unione di Stati e in un certo senso nel rifiuta i problemi
I andato in maniera sempre più intensa è in maniera sempre più irreversibile verso il concetto di unione di ordinamenti se vogliamo di costituzionalità condivise
Da questo punto di vista l'equilibrio complessivo del sistema dell'unione può essere garantito solo da quella che chiamerei una Costituzione procedura
Una Costituzione procedurale una Costituzione come antica dottrina tedesca diceva Costituzione come ordinamento giuridico del processo d'integrazione europea più come estatica
Assegnazione di ruoli che statici non sono più grazie
Bene ora cioè la relazione professor vitale prima
Che volevo avvertire può anche prendere un po'più di tempo data l'assenza della professoressa era che non Professor Green ma ci parlerà a partire da un interrogativo sono maturi i tempi per una costituzione europea prego
Formi dati scarso poiché gli orchi il consensus salvo consci usi
On dopo anni e anni
Alessia e in crisi intima for Consensus Pai polizieschi Inspire abbigliamento ad AGEA non occorre
Racconti avvenente
Scola so view colpirlo
E spinti a Binasco lontanamente leggi europee assolve gli Akron si chiuse
Ente senza fini S paia di Yuki incontrò già stessi
L'auto Boffo Sessions che non Picchu vetta senta
Dietro consti chiuso il sesso corretti
Bene può anneriti scasso è membro in studio consensus monumenti scarsamente subito con siti uscì parità spezza in stucco fosforo Constitution
Ove Easydoc Constitution veneti senza botti quei foyer ove e quando Image
Attente a fluire
Sul a Schio scolo so più l'occhiello sufficiente a te risolve di Eridu Pynchon si chiuse imbottiscono sì chiuso audience
Andiamo al sobrio Robert Hughes Lucchin scolo schifo cosmesi via Manzoni percorsi chiuso e spaccio inciso qui si sbaglia questi gruppi indie unibo sobri giorni fa un dente
Pare pure circa cosa ho fatto mai Milano c'è il modo di fare
Un istinto dimezzato quello stesso
Unguenti Inspire già offeso avanzo politici su col foro Constitution
Dance Piero in crisi perché is piccolo stai Tundo affluita abbraccio ITIS e se così chiusi
L'ex sette Bay sei sopra contro grossi e strette fra i cospicui inconsistenti uscì negli uffici
Sommi su Damasco e pressioni
In Sveva Assante in qui ci Makes Constitution
Può perciò ITIS una ferma
Le attribuì Friuli ma in giunta s'Consip chiusosi provvisori intenti e Fortune possesso
Forse proprio sborsa Trussardi del polittico Toro
Unisce a chiudermi avete insistito o topi son guai
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Dell'Istituto Universitario de France
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Mi assegna dammela presidio
Adecco tra più ammissione
Seguito effettivo non tra palco la Comini Cassio
Presa decretare
Davvero
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Giglio
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Inceppa noto Santa Patrick scrisse
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Soffritto darkwave che il professore Crema che al vecchio lettere scritte del fondo molti tanto
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E Dabo
E impossibile
E è impossibile io Paola che la la Société o cotte non sui costi che otto che Société
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C'è chi ha già Conseco
Lapponia se chi fu
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Chi di
Soci
Tutti Société
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L'articolo nel mito tutte tra punto it nazione
L'articolo sei SDI Toots sette
Setthathirat che l'urina
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E se lotta la chi ha detto
Atta all'origine dovrà costituisce
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La Constitutio
Pasco la crocifissione il più possibile io parla anche del ancora
Poco siamo s'Kirch costituì ancora Vullo Filippo insomma
La
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Passi e Jas omise insomma torna in sede di la nazione è talloni Cintola così più scio
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Se Toffetti la costituisce un dodici acciaccato a causa la declamazione di se ci sono Catone Anarchia costituire
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Mi vado
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Depp
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Se la Costituzione
La Costituzione Settat chi fonda la legittimità e il PUA politiche la legittimità e di propria decisione critichi possente voce tutele o sulla distensione tout court sette e costituisce un
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Allegria vanno a Jacques Malmö Vedelago assunte Tex e costituisce nel
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Che le rotte leciti mite
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Quattro interrogazioni abbiamo una uno un ulteriore punto di vista in questa interessante complessa discussione adesso passiamo agli argomenti previsti dal programma voglio ricordare che l'intervento di Ute che era perché non possiamo senz'ascoltare direttamente però presente nel vostra cartelle perché è un punto di vista importante da un punto di vista di genere che normalmente manca nelle nostre discussioni
E adesso
Professor Rusconi si muore
Lei fare sempre arresto grazie
L'andamento del del convegno costringe anche a me cambiare
Programma nel senso che non leggerò il il peso che ho preparato che del resto non non trovate neppure nella vostra cartella perché arrivato tardi
Magari mi limiterò ad alcuni passaggi
Perché voglio reagire non tanto le cose dette stamattina ma
Ha un sospetto che mi sta venendo l'ascolto ascoltando i discorsi molto impegnativi di questa mattina
Per sviluppare il tema
Forse un po'strano che ho letto qua retorica dei valori comuni e ripresa della laicità cercherò di spiegare perché ho scelto schema ma la premessa
Siamo noi qua
La sfera pubblica
Con i nostri discorsi così ponderati intelligenti o no no la sfera pubblica in realtà quella che espressa nei nostri giornale magari anche dove ci scriviamo sopra i giornali ma certamente
La sfera pubblica è un'entità più delicata più complicata che non stai in questa sala
E io a questo punto oso due porte sulla sfera pubblica nel senso
Banale ma concreto
Ha subito è stato subendo due processi di sconcerto uno e quello di Nizza
Poi cerca di spiegarmi in che senso l'altro ed è un elemento che introduco credo stamattina e la vicenda del governo di Vienna
Con la coda
Domani infatti Carlo che io Haider sarà ricevuto dal Papa
Non è roba provinciale parrocchiale come cercherò di spiegare
Io in questi mesi ne sono reso conto che la situazione anomala per certi aspetti dell'Italia per quanto riguarda queste cose e paradossalmente
Consente paradossalmente dividere con molto fortezza dei problemi latenti nel senso che potrebbero essere i problemi europei che l'Italia tira fuori più esplicitamente
Ora il primo punto
Secondo me è fare all'opinione personale quello che si è fatto a Nizza è stata una buona cosa moderata eccetera l'unica grande
Frustrazione e il modo con il quale questa carta dei diritti è stata buttata lì e messa sotto il tappeto perché e qui torno di nuovo al discorso dell'opinione pure perché nel nostro Paese ci tratta ciò che si è fatto una grandissima operazione si sono create delle grandissime aspettative su questa carta
Si è fatto anche molta confusione non certo punto sembrava che la carta fosse la costituzione
Si è fatto di tutto si sono creati delle grandi aspettative
E poi di colpo la cosa è stata liquidata con una dichiarazione è una firma Etta questa è una cosa grave perché ossia sbagliato prima creare aspettative o si è svegliato dopo
A buttare sotto il tappeto questa carta
Ecco perché secondo me l'opinione pubblica che legge per lo meno i giornali e sconcertata che cosa è che cos'è esattamente questa carta perché è stata liquidate in modo così
Così sommario
Si dice la spiegazione è che non si voleva dare un carattere vincolante va bene però non è una bella cosa questo processo di costruttori trazione ha perso un colpo a quanto pare
Però poi se si va a vedere i singoli articoli viene il sospetto
Che questa carta è stata messa sotto il tappeto perché i cosiddetti valori comuni sono altamente conflittuali
E non si è voluto rendere esplicito a livello europeo il conflitto che c'è dietro l'articolo due diritto alla vita ogni individuo dedito alla vita perché si sa
è importante quello che manca si sa che
La Conferenza episcopale europea avrebbe voluto aggiungere altre cose e la Commissione ha detto no
Vedete che il tema della laicità si inserisce sotto sotto oppure l'articolo nove diritto di sposarsi di costruire una famiglia anche qua l'articolo molto sobrio ma chi legge i dibattito Sacchi e dietro c'è stato un rifiuto di eccetera quindi mi chiedo
Non parliamo poi dell'articolo ventuno non discriminazione a chi si riferisce ai soli cittadini o a tutti chi abita chi chi è in questo Paese
In altre parole rilancio
Il sospetto
Che dietro ho detto chiaramente che stiamo facendo fosse una retorica dei valori comuni
Quando si tratta poi di trasformare i valori comuni in legge effettive vengono fuori legittimamente
Dei grandi conflitti
Nel nostro Paese ma probabilmente anche a livello europeo viceversa il modo strumentale con cui certe decisioni o raccomandazione del Parlamento europeo vengono recepiti dai dai Parlamenti nazionali per esempio
La retorica credo che sia il peggiore nemico dell'Europa in questo momento
E stiamo insistendo troppo secondo me
Invece di fare emergere ragionevolmente legittimi conflitti che vanno risolti ora questo probabilmente spiega perché
I capi di governi non hanno osato dare valore vincolante a queste cose perché avrebbe messo in moto un processo di conflittualità
Intra europea terribile
Non è che l'abbiamo valori comuni ma secondo me smettiamo di dire che ce li abbiamo e vediamo dove non siamo più d'accordo
Perché c'è un po'tre-quattro passaggi essenziale
E qui viene fuori l'altra tematica
Che introduco con l'altro con l'altro episodio che in parte
C'entra in parte non c'entra con la laicità che cose spacciamo un bilancio che cosa è successo
Nel caso di Vienna e lo dico perché stando a Roma
Qualcuno ha già anticipato che potrebbe ripresentarsi a casa nostra cioè la formazione di una coalizione di governo perché voleva non è signor Fighter
Ma casomai democristiane di Vienna no
A questa formazione di governo l'Europa l'Europa uso questa espressione ha reagito in modo diverso
Molto violentemente Iva ai vari governi con maggiore prudenza il commissario e così via però il messaggio ecco di nuovo la sfera pubblica il messaggio
Che è stato trasmesso tramite la grande stampa è stato Dio Dio grande pericolo il generale porta Ebagua
Poi nel giro di sei mesi
Mancano tre saggi e tutto finisce nel nulla
No stop banalizzando sto dicendo queste la sfera pubblica mi sembra che sia il modo razionale di gestiva una una sfera pubblica
Io non voglio farne anche il processo a cosa perché
L'Europa uso l'Europa per dire che al suo interno si è disarticolata su questo problema
E si diceva anche ama vedete che con la nuova Carta dei diritti non ci sarò più in caso Vienna perché agli sarà chiaro
Qui non c'è niente di chiaro
Per di più voi sapete che il caso Haider non è un caso appunto soltanto di Vienna e che in tutta la fascia transalpina con le suol dirsi
Ci sono varie forme
Francamente anti europee sotto la retorica ancora una volta dell'Europa delle Regioni
Cioè esso come vogliamo chiamarlo presta
E che hanno nazionalismo questa riscoperta delle piccole patrie uno può anche non pensarci ma va detto in questa sede
Perché c'è una fascia importanti dell'Europa che non è la più arretrata culturalmente che sembra affascinata da modelli che non sono affatto
In sintonia col discorso che stiamo facendo o alziamo le spalle oppure ci preoccupiamo dell'opinione pubblica questo un po'al mio light morti
Che razza di argomentazione possiamo dare a questa fascia transalpina che va da Vienna include in parte la Baviera la Svizzera e poi l'Alta Italia
Non è poca cosa non è poca cosa certo ci sono situazioni diverse
Tra l'altro l'altezza io dico Alta Italia per non dire e lasciamo voglio scendere nel dettaglio della lega no fra
Ormai anche le Flexform se del centro stanno assumendo attraverso del rettore che ancora una volta June federalismo regionalista
Fanno prima dei problemi che dovrebbero interessare
In questo contesto
Cioè l'episodio di domani che non voglio sopravvalutare ma nemmeno sottovalutare per e qui di nuovo sommare teorica
Dei valori comuni
Perché il nuovo etnocentrismo transalpino usa volentieri argomenti
Identità religiosa
In scena soprattutto la difesa dell'identità cristiana perfino Bossi dopo si arrabbia beh lasciamo perdere questo personaggio grottesco ma molto significativo
Ora che cosa succede che questo pezzo importante d'Europa
Che non è esattamente entusiasta del processo che
Che però costituisce una parte importante dell'opinione pubblica
Non solo italiana ma appunto di questa poi europea porte ed esca posi Pfizer
Confesso che non so e non credo se le regioni francesi sono coinvolte in questo processo
Fanno riferimento a torto o a ragione
Ha dei valori religioso
Che mettono in campo quindi il valore non nonché non dico posto ma superiore di una riscoperte
Dalla laicità ne usiamo questa espressione
In Italia i francesi e la capiscono i tedeschi fanno un po'sul scusa assessore fanno un po'fatica a capire questo concetto perché è legata a te le storie diverse ma in ogni caso c'è questa esigenza
Che va riaffermata perché qui torno al discorso della Carta non lo so se li si è osato espressamente dichiarare
La laicità come fondamento della carta d'Europa oppure no perché probabilmente era talmente ovvia per chi l'ha fatto che m'ha sentito il bisogno mentre a casa nostra e nella battaglia politica ma ripeto lo sto facendo un discorso accatta ammette politico politicante l'opinione pubblica è coinvolta in questo processo
L'Italia e secondo me è l'Europa
Quando parla di valori non deve far finta che sono cose sottintesa e deve esplicitarle è una di queste secondo me e alla riscoperta la ridefinizione la ricostituzione di un concetto di
Laicità che nessuno sto a spiegarmi perché non è che chiamo fuori finalmente le vecchie armi contro il mio clericalismo no questa è la strada sbagliata
Ecco in questo senso ho voluto intitolare in maniera un po'eccentrica rispetto al tutto infatti il titolo più eccentrico di questo programma retorica dei valori comuni è in realtà sotto sotto come idea l'idea che
L'Europa ma certamente l'Italia e certamente le regioni in qualche modo influenzate dal cattolicesimo romano che sono un bel pezzo d'Europa
Deve tirar fuori queste delle ritira fuori presto questo questo concetto
Questa è è la premessa posso fermarmi qui oppure posso andare avanti la legge alcuni passaggi
De
Del testo che avevo preparato che possono sembrare
Non centrati ma che spero siano via
Torno ancora da dove sono partito
Il modo con cui la carta dei diritti
è stata
Presentata al pubblico italiano
Facendo reagire
Il mondo politico tutta perché sembrava che primo momento la cosa fosse riservata queste persone lontane che scrivevano laccato poi improvvisamente diventato un elemento politico perché
E qui torna la cronaca italiana ma significativo per gli amici stranieri che sono qua europei non italiani la soppressione apro la Spagna e non mi piace più come che si deve dire senza fare le
Che non siamo più stranieri fra di noi
Il centro destra
Per un certo periodo sembrava che non volesse approvare questa carta
Poi è stata approvata ma è significativo che la fase più acuta della contestazione alla carta da parte del centrodestra sia stata superata
Quando il leader dell'opposizione Berlusconi
Nel prendere le distanze dalla lega che era quella più nemica dell'Europa ha garantito che il Polo sosterrà la carta anche a Nizza
Perché non è una Costituzione vincolante ma una semplice dichiarazione di principio tutta da discutere ancora in termini operativi
Quindi già si annunciava massi fino a tanto non vale niente
Quindi quando sento dire che il nostro presidente andato sostenuto dal Parlamento e fa un po'sorridere
Metà del Parlamento c'è sì sì vai pure voi cui tanto non conta niente la carta che tu hai ma abbiamo preso in giro la gente a questo punto atto che sfera pubblica che deve maturasse qui stiamo prendendo in giro la gente
Del resto la stessa aria nel centrodestra c'è chi rovesciati era il ragionamento polemizza contro la carta perché questo è un alla dignità o lo statuto di una Costituzione così per ragioni diametralmente opposte
Carattere non vincolante della carta o viceversa la sua inadeguatezza costituente molti esponenti politici
L'hanno approvata ma senza prenderla sul serio
Cioè e come se le ragioni di questa mattina ci stiamo dicendo costituzione si costituzione allorché ruolo alla carta è un motivo perché non venga preso sul serio
Questo per lo meno nel Polo di centro destra che come sapete è la metà per lo meno forse di più
Dell'elettorato italiano
Se si parte se si va nell'altro campo del centro sinistra domina l'idea che la carta rappresenti o possa tradursi in una prima parte della Costituzione la cui realizzazione sarebbe soltanto una questione di tempo
Oppure di resistenze nazionali nazionalistiche da superare
Questa convinzione mi pare che sia stata condivisa autorevolmente dal presidente La Repubblica che ha in qualche modo potentemente contribuito a questa idea minoritaria mi sembra invece la posizione di chi non si augura o più semplicemente ritiene irrealistico mirare ad una Costituzione europea forgiata secondo il modello delle Costituzioni nazionali lascia però aperta la questione di quale ruolo effettivo posso avere la carta per un percorso costituente l'Europa beh
Adesso qui trascuro le mie tesi perché si inseriscono nel dibattito di questa mattina che per certi aspetti va anche superato ma
Ancora alcune considerazioni
Quando la carta dei diritti parla di istituire la cittadinanza dell'Unione
Indica contemporaneamente due referenti
I popoli europei
Che di fatto sono sinonimi degli Stati nazionali e l'Unione europea
La carta cioè passa costantemente ma disinvoltamente
Posso aggiungere a criticamente
Dagli Stati nazionali all'unione con un gioco di rimando che dà per ovvia la continuità la complementarietà delle due istanze
Da per risolta la questione che è il cuore della costituzionalizzazione d'Europa
Elude o lascia nell'ambiguità la questione del Demos europeo cui peraltro stiamo parlando
Che è l'unica entità che darebbe il senso la cittadinanza europea se queste non è intesa come un vero trasferimento a livello europeo delle cittadinanze nazionale sempre nella premessa la carta fa un'altra affermazione che voglio leggervi
Dice
La presente carta riafferma nel rispetto delle competenze dei compiti della comunità e dell'Unione dei principi e dei principi dieci lo si dà arie sta i diritti derivanti dalle tradizioni costituzionali e dagli obblighi internazionali comuni agli Stati membri
Dal Trattato sull'Unione europea dei trattati comunitari dalla Convenzione europea per salvaguardare
Per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali dalle carte sociali adottate dalla comunità e dal Consiglio d'Europa nonché i diritti riconosciuti dalla giurisprudenza della corte di giustizia delle Comunità europea e da quella della Corte europea dei diritti dell'uomo
Insomma ci sono altre citazioni e il risultato è
Che da queste citazioni il testo edita scrupolosamente di dare l'impressione che intenda andare oltre all'ordine giuridico costituzionale esistente
Ritiene di promuovere continuità anziché innovazione rispetto ai trattati agli accordi precedentemente stipulati
In questo senso non è sbagliato definirlo un testo riepilogativo
Anziché costruito
Se non nella misura in cui già sono costitutivi trattati ma di nuovo ancora stamattina se ne parla
Gli ultimi minuti trascuro come dicevo tutta la tematica affascinante del popolo perché nel momento in in cui noi ci stiamo chiedendo
Chi è il Demos europeo
In Italia sono spuntati i popoli e regionali
Ridiamo oppure ma intanto solo come un cuneo che si è inserito a livello non solo pratico ma anche teorico sul terreno che era imprevedibile perché qui intorno al un ente non centrismo Oneto nazionalismo farà faida se non altro a questa storica
Nazione
Problematica ma ormai riconosciuta che l'Austria oppure bloccare quando parla della Svizzera ha inventato una identità svizzera
A casa nostra stanno inventando non tanto un popolo padano che non c'è
Ma popoli lombardi
Che pretende una loro costituzione che vengono chiamati con referendum quindi l'idea di popolo si sta esplodendo in tutte le direzioni
Chiudo perché è chiaro che il mio intervento è piuttosto problematico magari un po'inquietante
Non preoccupiamoci soltanto del Demos europeo patate che stanno esplodendo la sua base in maniera utenti Cow in maniera strumentale in maniera politicizzata o in maniera che non so
Degli altri popoli
Ormai il concetto di popolo
E di identità è diventato oggi un'inflazione incontrollabile
Ecco questa e lo sguardo questo ahimè è la sfera pubblica di quello che facciamo forse la parte più nobile siamo in cima io volevo che noi parliamo in fondo questa sfera pubblica grazie
Per questa ulteriore problema tipizzazione del nostro discorso prego professor Cardini
Io ho voluto portare privi
Una breve riflessione sugli spazi avere una democrazia europea
Perché il fenomeno rilevante al quale stiamo assistendo
è un fenomeno di grande concentrazione di potere
In primo luogo potere economico
E ora
Tentativo di costituire la stessa concentrazione di potere a livello politico
Di contrapporre cioè in qualche maniera la forza dell'organizzazione alla debolezza del consenso dalla politica
Debolezza che riguarda le sfere nazionali in primo luogo macché riguarda poi ancora di più la sfera europea
Si realizza così una specie di processo di implosione esplosione per cui
In contrapposto a questo momento di concentrazione di potere abbiamo l'esplosione dei popoli come diceva prima Gian Enrico Rusconi
Sì questo intervento si muoverà un po'nel senso del l'intervento del professor Grimm
Anche se da un altro punto di vista
Mentre
Sempre rispetta gli interventi precedenti non sono molto d'accordo con l'intervento del professor Russo poi dirò perché in sede di discussione
Il progetto europeo affatto negli ultimi anni grandi progressi
Progressi in parte impensabili ancora negli anni Settanta
Ma questi progressi si sono sviluppati soprattutto nel campo dell'economia
Dove ciascun attore soprattutto se esposto a una forte concorrenza extra europea
Può mettere esattamente in conto costi e profitti di un processo di allineamento e di concessioni reciproche
Un discorso tutto diverso va fatto per la politica
Qui manca l'urgenza della concorrenza e le questioni di tradizione di cultura e di prestigio Pisano
Perciò i tempi della politica non sono e non possono essere quelli dell'economia a rischio di provocare dei contraccolpi e prepara beni di cui già si vedono le anticipazioni nel processo sul processo di unificazione
Sotto questo profilo mi sembra particolarmente dannosa l'assoluta insensibilità i tanti economisti operatori operatori economici al fatto che l'economia non può creare la politica senza destrutturare il legame sociale al fatto che la soluzione dei problemi politici presuppone una lenta evoluzione della cultura e della mentalità collettiva per la quale non basta la pubblicità e di informazione anche se questa viene diffusa attraverso i media
E la diffusa insensibilità verso i fenomeni di un logico valido valoriali che sembra spesso far franare il precario equilibrio dei compromessi anche di tipo economico
Giusta
Una famosa immagine di Schopenhauer sul comportamento di porcospino in una notte d'inverno rende infatti bene l'idea del comportamento di alcuni Stati europei
Dopo Nizza se fosse consentito a un euro pessimista di argomentare le sue ragioni anche al di là della pessima impressione di immagine che li incontra prodotto sentiremo giustamente parlare a in primo luogo del trionfo del numero sul significato
Del fatto che l'Europa delle quantità e delle compensazioni ha prevalso ancora una volta sull'Europa dei valori e degli ideali
Be della creazione di un equilibrio politico che chiamerei delle impotenza
Sul quale può facilmente giocare qualunque influenza Esterna ci della strutturazione di una economia della e di una democrazia della paralisi
Nella quale qualunque volontà espressa dal basso anche a livello parlamentare può essere bloccata da un meccanismo perverso imposto dall'alto come il diritto di veto o il meccanismo di forma formazione delle maggioranze
Può darsi che non sia così ma gli spazi della democrazia europea così come esce da Nizza risultano estremamente ridotti più i vertici si restringono e più si scopre quanto la democrazia sia un fantasma inquieto che non trova posto nelle decisioni adottate
Più che a un processo di unificazione l'Europa dei cittadini sembra assistere a un processo di negoziazione infinita che come ultimo risultato sembra tendere al mantenimento dello status quo anche se in forma diversa
Per l'economia tutto si può aggiustare per la società politica dove è in gioco la supremazia i conti ricominciano sempre daccapo
Poco cambia rispetta la divisione in zone d'influenza creata in passato da certi accomodamenti di regimi totalitari del nostro secolo
Con la creazione dell'Europa politica la storia del volontarismo politico che ha caratterizzato una recente esperienza storica sembra giunta al suo epilogo
Mentre la mancanza di motivi ideali mette sempre più in luce la nudità del potere un volontarismo politico
Non è
La non è forza ma il razionalismo astratto
La politica e cito Max Weber nasce da un atto di forza
Le grandi unificazioni politiche sono avvenute attraverso la forza e ho il lento sviluppo di ideali profondamente vissuti non disponiamo nel caso dell'Europa
Né dell'una né degli altri mentre cerchiamo di trasferire malamente a sfere più vaste i meccanismi di una democrazia rappresentativa che ha storicamente costituito l'espressione politica più raffinata della modernità borghese macchie non si adatta affatto se vogliamo ancora parlare di democrazia alla modernità del regime di massa
Che caratterizza il nostro momento storico
La massa infatti come è stato scritto da Tocqueville fino Hannah Arendt è l'humus più maturo di un regime autoritaria e d'altra parte più ampi sono gli spazi sui quali converge l'organizzazione politica minori su uno le possibilità della democrazia
Non basta dire abbiamo istituzioni democratiche o creiamo istituzioni democratiche del fissiamolo in una Costituzione e con ciò abbiamo la democrazia la democrazia formale non ci assicura della democrazia sostanziale
è il processo di democratizzazione che andrebbe misurato di momento in momento paese per paese
La coesistenza oggi di un razionalismo astratto delle istituzioni lontano dalla coscienza dei cittadini e di un emozionatissimo di massa che produce pensiero indiviso e non coscienza critica non depone a favore di un'esperienza democratica nel nostro tempo che si dovrebbe fondare
Non sulla omologazione delle forze politiche come sta avvenendo ma sul confronto e la concorrenza di progetti di società diverse d'altra parte la riduzione di tutti i valori attraverso la ragione calcola ante e la mentalità economicista non contrasta questa tendenza ma l'ha accentuato
L'economia come sappiamo non è il regno della democrazia ma il regno della forza per questo l'unificazione economica è possibile
Meno possibile quella politica che comprende elementi non economici che sfuggono al controllo di una politica sempre più fondata sull'economia
Questa situazione incoraggia l'emergere di quelli che già Baudrillard chiama i fenomeni estremi
Cioè forme violente di rottura di un ordine astratto di uno spirito di geometria che si esprime nelle che esprime solo monotematiche esigenze della vita allora abbiamo razzismi fondamentalismi nazionalismi che sono espressione di questi fenomeni estremi e la colpa sta a mio parere nell'inconsistenza di un tipo di politica uni lineare
La che è la politica del nostro tempo
E allora ripensare la democrazia in un contesto sociale
Fortemente mutato quale il regime di massa è più importante che fissare una costituzione europea o almeno è una premessa di questa occorre partire cioè da alcune constatazioni
Avere consapevolezza di alcuni punti fondamentali di questo mutamento sociale
Altrimenti quello che vogliamo fare costituzione europea diventa un soltanto un supporto a questo processo di concentrazione del potere in primo luogo dobbiamo tener presente che sono cambiate le forme del consenso
Che prevale un consenso conformità tipico dei fenomeni di massa con quelle oscillazioni
Esteriori che non rispondono più alla coerenza e alla interiorizzazione di valori sentiti
In secondo luogo si è persa la responsabilità della classe politica di fronte all'elettorato perché perché mancano riferimenti ideologici o altre forme di controllo rispetto all'azione politica della classe dominante
Un'azione politica che si svolge esclusivamente al presente non ha riferimenti a progetti di società futura
In terzo luogo il cambiamento dei meccanismi elettorali non può ristabilire la coerenza e la responsabilità degli eletti che il problema non è quello di cambiare i meccanismi di scelta
Ma quello di ricostituire il legame di rappresentanza che è cosa ben diversa
Ultimo punto
è mutata la struttura del potere
Concentrato ma non più centralizzato
L'emarginazione della politica ha fatto emergere poteri sociali molto forti ed è di fronte a questi poteri sociali chi occorre ricreare i meccanismi di difesa giuridica di protezione che vanno non più a confrontarsi con la violenza
Delle istituzioni ma confrontarsi con situazioni di emarginazione e di esclusione che sono propri di un regime di massa fondato sul predominio dell'economia
Occorre peraltro rendersi conto che la democrazia non è una concessione fatta dall'alto ma una conquista che deve essere creata costituita e difesa dal basso
Quanto più it destini dell'Europa si concentrano in poche mani
Di fronte alle quali l'utopia degli intellettuali lasciatemelo dire solo un passatempo del pensiero tanto più la democrazia può rinascere e difendersi solo attraverso il potere locale
La democrazia in un'Europa politicamente più unita
Impone la creazione di un potere locale forte che bilanci l'accentramento e le sue possibili evoluzioni autoritaria
La mia convinzione che solo su base locale sia possibilità di costituire il senso della sfera pubblica i meccanismi di difesa delle maggioranze e governanti l'estensione degli spazi abitato e darà
Un nuovo voto al potere
Di fronte al controllo
Dei grandi spazi al quale dal luogo anche lo sviluppo tecnologico la globalizzazione
Dell'economia occorre mantenere rafforzare l'autonomia dei piccoli spazi della vita quotidiana che sono garanzia necessaria rispetto a nuove forme di emarginazione di esclusione
Se questi piccoli spazi del quotidiano sono stati colonizzati da interessi prevalentemente di tipo economico devono essere difesi da ingerenze che sono ora sempre più di tipo politico su questa base e ai livelli nei quali questo si potrà attuare sarà anche possibile costituire nuovi meccanismi decisionali ritrovare il senso della rappresentanza e della responsabilità dei governanti
Pertanto il localismo per un verso e la violenta esplosione contro i tentativi di razionalizzazioni e di centralizzazione di accentramento del potere
E quindi mi pare da una parte una tendenza irreversibile dall'altra parte se il localismo
Può esser controllato
In una visione più ampia della politica che non si ferma ai vertici ma che comprende le autonomie e che le comprende come un uno sviluppo parallelo all'accentuazione del potere allora in questo senso e possibile pensare ad una democrazia europea se noi riusciremo a controllare la tendenza al localismo riportandola
Appunto come sviluppo parallelo
A a all'interno nelle grandi unificazione politiche allora avremo una democrazia più spazio per una democrazia europea oppure avremo al contrario una rottura irreparabile rispetta i tentativi di creare una grande unità politica grazie
Grazie professor Monti arrivi per questo punto di vista sulla sfera pubblica un altro punto di vista è quello di Giancarlo Bosetti prega
Funziona
Io
Cercherò chiedo scusa se il documento distribuito presentato all'ingresso e
è pieno di errori nel senso
Non lo dico nel senso di attenuare le colpe per gli eventuali errori di sostanza Venere ma le scuse valgono soprattutto per gli errori di ortografia ripeto però un testo più più politopiche per però tuttavia ritengo che fosse utile
Nonostante la fretta disporre di una traccia io nel mio intervento
Cercherò di proporre una direzione di ricerca che ci illumini se
Essa ricerca andrà a buon fine se se potrò essere condotta non dico non dico tra me perché sono varie istituzioni si stanno muovendo in questo stessa in questo stesso
Senso istituzioni ricercatori singoli università Progetti finanziati dall'Unione Europea e così via
In una direzione che ci
Può aiutare a illuminare quante cose complicate e difficili ci sono là sotto cioè la sotto quella e maturare di
I
Ti fusioni norme carte future costituzioni
Quanto è
Quanto è complicato il calderone
Dove stanno bollendo molte cose complicate e contraddittorie il che naturalmente aiuta a capire perché poi il cammino della unione europea
Il cosiddetto approfondimento dell'Unione nella direzione di una unità politica sempre più organica incontra degli degli inciampi
Mi riferisco quella stessa area di di complicate contraddizioni resistenze diversità che poiché o trovo Nelli nei documenti allegati né i Peppers di Klaus offre o di Pizzorno
Dedicati argomenti affini cioè quello che c'è là sotto e che dovrebbe sostenere un progetto istituzionale fino
Dico subito che
Dovremmo nella nostra discussione anche sentivo poco fa nell'intervento di Berlusconi accennare poniamo il problema di faida ma lo stesso si potrebbe dire non so per il giudizio degli europei sull'andamento della moneta unica che noi ragioniamo immersi in una nel contesto di un'opinione pubblica nazionale che ha degli orientamenti ben definiti per esempio è stato studiato lo dalle dalle strutture da una di queste strutture europee di Analisi dell'opinione pubblica che il contesto dell'opinione pubblica italiana è tra i più favorevoli allo sviluppo del dell'unione politica gli italiani sono tra i popoli che tirano di più in favore noi viviamo in una società dove la vulgata
La l'opinione corrente della gente anche più semplici nel e se voi fate un sondaggio a caso in un caffè di Roma o di Milano c'è un'opinione tendenzialmente favorevole molto fortemente favorevole all'Unione Europea le ricerche dell'eurobarometro libri dall'inizio in government confermano questa tendenza
Se voi fate la stessa indagine in un caffè di Londra o di Copenaghen avete un risultato
Esattamente opposto terribilmente opposta
Estremamente contrario invece alla Agli agli sviluppi della dell'unione politica qui abbiamo una realtà eterogenea dal punto di vista del formarsi di un'opinione pubblica sull'osso sullo stesso tema europee notturne su un'infinità di temi le differenze sono forti
Ma anche sul tema dei progressi dell'Unione Europea
E le differenze sono molto significative agli affetti del nostro del nostro problema per cui se è vero che ho visto talvolta noi abbiamo un discorso corrente che accusa i politici di paralisi di incapacità di procedere oltre non c'è il capitolo di un libro
Di villa Renzi trentotto alla Democracy in Europe che dice si intitola dove sono i nostri Madison s'dove sono i nostri Madison
Io sposterei questa domanda
Potremmo anche ipotizzare senza concedere di avere un ceto politico veri politica in grado di tenere il posto che nell'America del Settecento fu tenuto dai costruttori della della della struttura costituzionale americana ma dove sono direi io i nostri americani tra virgolette dove quella realtà sociale
Quella realtà di sfera pubblica quella quella quella realtà di opinione che possa costituire una equivalente per omogeneità e maturazione innanzi nazionale della popolazione americana della fine del del Settecento naturalmente so bene che il rapporto fra creazioni di unità e di statali di istituzioni politiche federali o unitarie sta in un circolo virtuoso in un circolo comunque operoso con il costituirsi di una io l'opinione nel senso che il livello politico che ha in grado di modificare le opinioni di modificare le le le preferenze Dick di costruire i nazionalismi in altre parole quindi mai potremmo anche immaginare di costruire un federalismo europeo molto
è il compito attribuibile alla politica così come so un discorso caro al professor Rusconi
Quello che valse per l'Italia fatta l'Italia si potevano si dovevano si potevano fare gli italiani fatta l'Europa sul piano istituzionale si dovrebbero e potrebbero fare gli europei il problema è che fare gli europei ecco una concetto assai più complicato Dick di quello che non fosse già pur complicato concetto di fare gli italiani perché e qualcosa di molto diverso
Ecco dal fare italiani o dal fare gli americani che pure sono una realtà federale
Possiamo usare lo stesso concetto Faber ma si hanno di sfera pubblica per spiegarci come la legittimazione di un ordinamento democratico scaturisca da processi di comunicazione
E interazione discorsiva sicuramente lo possiamo fare e lo dobbiamo dobbiamo fare
Processi di interazione che avvengono nella società e che consentono la formazione di una opinione sugli affari pubblici
Nonché i processi di deliberazione sappiamo bene che da lì scaturisce la legittimazione del delle istituzioni
Ma la domanda che vorrei che ci ponessimo è in che misura fin funziona una interazione discorsiva
Di questo genere capace di produrre quegli esiti in Europa quanto si comunica in una dimensione spaziale
Sociale culturale europea
Questi processi comunicativi che indubbiamente ci ci sono sono in corso pensiamo soltanto la rete di comunicazione che si dirama dalla burocrazia europea oppure pensiamo alle connessioni intensa tra le imprese
Di ogni genere risulterà tra le case editrici tra i giornali alle potenzialità che le nuove tecnologie digitali
Manifestano di attraversare i confini nazionali tutti questi processi comunicativi cura si sono sviluppati si possono sviluppare in misura sufficiente da farci pensare all'esistenza di una sfera pubblica europea
E quindi di una opinione pubblica europea
Ma questo può essere in considerato tendenzialmente nello stesso senso in cui noi possiamo parlare di un'opinione pubblica francese italiano americana ecco la domanda è legittima
E la risposta molto laborioso se non la vogliamo dare in modo superficiale la risposta a questa domanda senso si sta costruendo l'opinione pubblica europea possiamo parlare
Di una reazione dell'opinione pubblica europea al caso Haider
Risponderei di sì sarebbe assolutamente semplicistico perché ci sono risposte diverse tempi diversi di reazione contesti diversi di valutazione dello stesso fatto
E nel porsi questa domanda
Come capita di di sentire dire in modo aperto dai leader politici anche più consapevoli emerge anche un'altra distinzione quella fra una élite europea e e e le masse europee
I contesti sono diversi anche in relazione alla posizione sociale esiste esiste una un network possiamo parlare di una discussione europea o di un'opinione europea che matura a livello di élite
E possiamo parlare invece di ambiti molto più separati a livello di massa dei quali ambiti siccome si costituiscono delle delle preferenze diverse da quelle da quelle delle dei delitti
è vero che nella nella lettera in questi mesi sono usciti proprio saggi che hanno analizzano la solitudine dei costituenti americani alla fine del Settecento il fatto che lavoravano in piccoli in piccoli gruppi forse più isolati di quelli siamo stati le riunioni della della della della della commissione terzo per la quale la più seguita
Per certi versi di quanto non fosse seguito ma
è vero che sicuramente quando Madison scriveva i pezzi per il federalista da cui è scaturita la Costituzione americana si svolgerà sì una funzione di élite ma indubbiamente aveva alle spalle un'opinione pubblica americana
Per quanto isolato separa sotto fosse il lavoro dei suo e del gruppo del gruppo che che produceva con lui
Noi abbiamo dobbiamo considerare in altri termini è la possibilità che la nozione di sfera pubblica unitaria per un'area così vasta ed eterogenea come quella europea non si possa applicare se non impiegando
Criteri diversi di costruzione di questo concetto di di sfera pubblica e di opinione pubblica stiamo parlando di una diversità europea che si dovrebbe tradurre sia in un modello istituzionale che in un modello di integrazione sociale diverso da quello federale americano nonché ovviamente da quello nazionale unitario degli Stati degli Stati europei
E per il quale probabilmente per questa per questo un modello diverso ci occorre un'idea di sfera pubblica di opinione pubblica
Alla quale si deve attribuire una certa diversità rispetto al concetto di riferimento segua in questo una direzione di ricerche illustrata di recente da all'Istituto Europeo differenza da Patrizia innanzi con e pubblicato sul Mulino questa la la la scorsa Estate
è una direzione di ricerca
Che volge nel senso di considerare
Come diversamente possiamo formulare un concetto europeo di integrazione
è un concetto europeo di sfera pubblica introducendo in esso il confrontarsi fra diversità destinate a non confluire internamente ma destinate anche non rimanere separate internamente allora non rimanere congelate su sul sullo sfondo il il della della del del del Progetto più compiuto
Di di segno unitario politico che è quello del ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer nel discorso alla un volto un Université della del maggio scorso che prevede il salto dalla Confederazione
Alla federazione con un accordo costituzionale fra tutti gli Stati membri che la formula più radicale
Presentata sul sul tavolo della della della della discussione europea abbiamo questa proposta e sul versante opposto abbiamo una versione alternativa quella federale
Per escludere diciamo escludere da questo contesto coloro che sono contrari comunque al un progetto di unità politica europea fra a coloro che sostengono la nuova Europa al lato opposto del Di Sario federali Fischer abbiamo la posizione di inglese che è in favore di una Unione meno strutturata meno radicalmente integrata e dell'idea sostenere sostenuta da per esempio negli intrighi da insomma oltre che dal governo inglese
Secondo la quale una terza via per l'Europa sarebbe quella che la vede come una forma moderata di governance non come uno Stato federale
Ma anche a a processo compiuto conoscono come una forma moderata di governance necessaria per accompagnare l'economia del continente
Verso un adeguamento alle nuove condizioni della globalizzazione della new economy una governance che preveda anche forme ampie di coordinamento delle politiche degli Stati nazionali ma che escluda la possibilità di dare all'entità sovranazionale europea i caratteri di uno stato ecco nella visione britannica prevalente l'Europa non è e non sarà mai uno stato abbiamo quindi delle delle differenze di posizioni politiche che sono saldamente radicate in contesti di opinione pubblica sfere poi estere
Pubbliche
Distinte
La la proposta che io sto cercando di illustrare quella di uno studio che approfondisca questo che ha che analisi lo stato delle cose in questi contesti in queste opinioni pubbliche e veda
Quanto è complicato ma anche quanto e come sia possibile una confluenza una una convergenza su su alcuni aspetti per cui si possa poi parlare di una discussione europea e potrà quelle posizione c'è per esempio la posizione intermedia che si è espresse in questi mesi io l'ho trovata espressa
Nel modo più chiaro dal presidente del Consiglio italiano Giuliano Amato
Secondo il quale l'Unione europea
Dovrebbe diventare una ardita joint ventures tra partner e lo lo stesso Amato formulando questa proposta circa direi al profondamente consapevole delle radici delle difficoltà degli interlocutori degli altri governi faceva riferimento al nodo che ostacola un naturale dispiegarsi della prospettiva federale indicando il fatto che le decisioni sono sempre più Brussel Rizzante sono sempre più di vertice ma le opinioni pubbliche sono ancora prevalentemente nazionale mentre alcuni temi peraltro come i diritti umani sono universali più che europei prova ecco questo si capisce bene che dietro l'esame del del delle delle posizioni principali in cambio ci aiuta a capire la diversità dei contesti e quindi la quanto sia complicato portare a
Avanti il processo il processo
L'approfondimento dell'unione politica europea nel nella quale noi diciamo italiani tendenzialmente crediamo così come i tedeschi anche ci credo ci credono molto ma e altri ci credono meno e questo un problema questa dialettica
Questa dialettica ci deve
Spingere
A esaminare insomma con questa ricerca che che che che propongo e che penso debba essere promossa
Quanto anche le opinioni pubbliche quanto sia ampio il dualismo dell'opinione pubblica cioè quanto sia vera l'affermazione che noi abbiamo contesti di massa di opinione di massa più nazionalistici più nazionali e contesti di è lite nei quali il processo di integrazione invece visto con molto maggiore favore
Da questo punto di vista dobbiamo esaminare lo stato delle cose del mondo delle comunicazioni
Nel mondo delle comunicazioni di massa nel mondo del giornalismo della della televisione dovremmo ricostruire più di quanto non sia sia sia fatto con l'eurobarometro
Nell'analisi dei comportamenti elettorali nel e nelle nel sondare la disponibilità è un operistica degli europei
Ricostruire la struttura la composizione le linee di forza che attraversano le varie opinioni pubbliche nazionali
Dobbiamo per esempio tenere in conto di in quale enorme misura differenziata di opinioni sono formate dalla televisione e dai giornali è un dato estremamente diversificato in Europa se pensiamo che ci sono Paesi come la Gran Bretagna e la Germania dove la grandissima maggioranza dalla popolazione intorno più dell'ottanta per cento assume informazioni attraverso i giornali contro un trenta per cento
Della situazioni italiane ancor meno di Spagna Portogallo e Grecia
La risposta alla domanda se mai esisterà una sorta di senso di appartenenza a una dimensione politica europea se si svilupperà una tendenza favorevole concedere ai politici mandati più ampi per più consistenti cessioni di sovranità pensiamo alla materia fiscale quella culturale
O se addirittura nascerà una sorta di orgoglio federale europeo deve passare da questa ricerca da una ricognizione per esempio sulla stampa popolare europea sui tabù o a x britannici
Sui quali la parola Europa è sempre associata a qualcosa di negativo
La parola Europa guardate un esercizio formidabile di constatare come sul Daily Telegraph la parola Europa o ricorda soltanto connesse fosse una regola proprio redazionale
A propositività anni di inefficienze di scandali di disastri
E come invece non sui sui giornali tedeschi
Anche su un tabloid come la Bild Zeitung e il giudizio sia assai più variabile
In Italia non abbiamo equivalenti di questi strumenti di formazione di opinione di massa ma abbiamo o la televisione il Costanzo Show oppure quant'altro goda di Maglie dove invece una posizione favorevole all'Europa è abbastanza scontato abbastanza corrente esiste un conformismo fila europeistico dell'opinione italiana come diciamo certo invece se poi se la nostra ricognizione si occupa del circuito non dell'asse della nel sangue della Bil Saito Cuba
Si occupa del che tanto spiegano delle delle differenze fra Blair e Schroeder per esempio ma si è ma ci occupiamo del Gargano della Frankfurter Allgemeine Zeitung della Zeit allora scopa scopriremmo
Abbiamo una riga di opinione differenziata socialmente che totalmente europeisti queste differenze ci sono e dobbiamo dobbiamo studiarlo esistono progetti in questo senso che sono allele sono già alcuni sono stati già finanziati e sono in corso di svolgimento come il progetto c'è Hanging Europe Cenci media presentata artico nel giugno del novantanove finanziato dalla io pian Science Foundation
Si propone compiti Fini a questi l'area delle dei temi da studiare è quello della del sistema dei giornali la funzione delle nuove tecnologie in rapporto al costituirsi di una comunità del discorso europeo
Essa una una funzione che non è scontata mente favorevole
Ai disegni europeisti dal momento che internet ha una dimensione più globale che europea
Le nuove tecnologie di rete però poi da questo è il punto di vista dell'integrazione hanno una funzione complessa del degli esiti diversi se non addirittura contraddittori
A chi le nuove tecnologie digitali accento vanno più che i vincoli comunicare comunitari in sorgenti per esempio l'Europa quelli di origine uno dei vantaggi del network dirette
Che tu puoi rimanere in rete con la tua comunità di origine stessa italiano in Canada hai un'intensità di legami con l'Italia che era prima sconosciuta agli immigrati dall'India agli emigrati
Delle delle generazioni passate
Quindi non necessariamente lavora in favore dell'integrazione
Le nuove tecnologie le lingue internet consente di rafforzare i legami internazionali ma dal punto di vista linguistico spinge in direzione di un'estensione di un'estensione della predominanza della lingua inglese
Che di per sé si che accompagna una predominanza dell'economia americana
Il paesaggio mediatico dei paesi dell'Est interamente da da da studiare Eric ma ricerca come questa è molto difficile e molto complessa e molto costosa perché suppone il maturare di competenze in ambiti che sono squisitamente separati come gli ambiti delle opinioni di massa no nazionali uno poi riuscire a conoscere l'area dei dei tabloid inglesi forse di quelli tedeschi ma in nessun essere umano è ipotizzabile una competenza così vasta quindi Salome cerca molto collegiale molto
Molto vasta e molto molto costosa poi sistemi generatrice di pubblicità ma non voglio
Non voglio dilungarmi
Su cui su questo e voglio concludere dicendo che dobbiamo peraltro anche me
Non possiamo adottare per il l'Europa per il modello di sfera pubblica europea quello e di integrazione europea quello del melting pot naturalmente non possiamo neanche adottare un modello di convivenza di identità congelate e distinte o vogliamo sicuramente escludere anche le pulizie etniche e quindi che pure si sono praticate anche in sul sul territorio è un europeo dobbiamo pensare a un modello che e perché lasci che le diverse tradizioni si misurino a contatto le une con le altre modificandosi reciprocamente in questo senso dobbiamo anche adattare il concetto va be'arma siano di sfera pubblica secondo il il suggerimento che condivido del i di Patrizia innanzi
A una realtà sociale europea che può essere definita un pastiche multiculturale aperto
In modo da includervi le identità post nazionali i negoziati via logici tra le differenze culturali la crescente eterogeneità e l'accentuarsi in tutti i processi di decentramento ecco io penso che una maggiore conoscenza della opinione pubblica che dovremmo perseguire con ricerche
Continuando quelle già intraprese iniziando né di nuove una conoscenza dei curdi dell'opinione pubblica europea possa contribuire in misura determinante
Al processo di costituzionalizzazione dell'Europa unità
Grazie
Accanto consentite Shaffer dal punto di vista che più pragmatico dieci tentativo di ricerca su questo concetto di opinione pubblica temo che abbiamo pochissimo tempo forse cinque minuti per un intervento
Stefano voleri prende la parola prego
Il mio era più un punto di informazione perché io condivido il punto di partenza che è stato espresso da Gian Enrico Rusconi quando ci mette in guardia da una lettura ottimistica delle opinioni pubbliche europee però io ho l'impressione che quando per esempio si cerca di spiegare la ragione per cui a Nizza come dice lui la carta è stata messa sotto il tappeto e la questione non stanno nelle norme che lui ha ricordato la vera ragione è il dissenso sui diritti sociali
E Blair è tornata in Inghilterra a suo modo e chi ha letto i giornali inglesi in questi giorni dicendo guardate state tranquilli la questione dei diritti sociali
Rimane confinata in un documento
Pura mente retorico di retorica politica quello è il punto duro in questo momento degli altri punti di frizione ma se noi andiamo a guardare come fu ricevuta dall'opinione pubblica tedesca la con la Costituzione di Weimar
I dissensi sui valori fondanti di quella Costituzione erano straordinari se noi pensiamo che ci sono intorno ad articoli della Costituzione italiana conflitti ancora aperti
Che uno dei politici più influenti dell'immediato post Costituzione italiana che era il ministro dell'Interno Mario Scelba definì la Costituzione una trappola
Io non ieri il tipo di dissenso che può determinare la carta è in qualche misura fisiologico e più fisiologico oggi rispetto alle due esperienze che ho ricordato
Perché il tentativo si tratterà di vedere poi se riuscito quello della Carta e il dover fare i conti con una realtà che a differenza delle opinioni pubbliche tedesche del primo dopoguerra
E italiana del secondo dopoguerra non all'idea dei valori
Comuni nel senso di valori comunemente condivisi
Il punto oggi è che il valore comune e in questo senso io condivido
Pienamente la lettura che Gian Enrico Rusconi da dell'idea di laicità non è tanto di avere dei punti di riferimento condivisi da tutti e in qualche modo una omogeneità di valori
Il pluralismo il politeismo dei valori chiamatelo come volete il multiculturalismo sono il dato intorno al quale e qui credo che se noi approfondiamo il discorso della carta la difficoltà che è stata che ha determinato l'articolo sulle diversità il fatto che quell'articolo sia si applica a tutti i cittadini dell'Unione o no con immigrati illegali o immigrati clandestini è un fatto a suo modo interessante non voglio dire altro il problema non è qui il tema della laicità nel senso più alto ritorna e se noi siamo disposti a riconoscerci in questo valore di partenza che la necessità del confronto reciproco certo questo non esclude la necessità di avere dei punti comuni la norma su un matrimonio andato Suma sulle famiglie il matrimonio
Quella è una norma di grande apertura
E lì il gioco Unione Stati è un gioco molto interessante perché io la tesi che ho sempre visto avanzare con qualche preoccupazione della necessità di omogeneizzato dei diritti che rischia di avere questa uniformità al livello più basso lo vedo come un problema all'invece c'è il riconoscimento della diversità dei punti di vista della possibilità di articolare di far progredire
La norma sul diritto alla vita il fatto che sia al perché lì alcune scelte sono stati fatti lì la tesi in questi due articoli una tesi diciamo espressa
Autorevolmente ad ambienti cattolici è stata respinta e non è vero che non ci sia nulla nei confronti il caso Haider è un caso molto particolare ma il caso Turchia e molto importante questa carta oggi segna di fronte all'entrata in Europa
Della Turchia un punto invalicabile o in quell'ordinamento viene cancellata formalmente alla pena di morte Orla turchi non può essere uno dei paesi che entra in Europa questi sono dati politici importanti in questo senso che non voglio difendere la carta per carità sono stato uno di quelli che hanno partecipato al lavoro e ripeto sempre che Kia
Contribuito a costruire una macchina ne conosce meglio di tutti gli altri i difetti
Dico e questo ho voluto anticipare perché credo che il tema opinione pubblica europea valori di ricordi comuni conflitti possibili questa non è una carta che placa i conflitti però li mette in una dimensione diversa poi altre cose proverò a dirle nel pomeriggio
Ci sono altri Brady interventi
E se no aggiorniamo allora nostra riunione alle quindici del pomeriggio tristezza grazie grazie a tutti
Dall'altra la persistenza delle strutture dello Stato nazionale d'origine ottocentesca forti carenze istituzionali ed il conflitto fra differenti aspirazioni ed interesse
In questa prospettiva mi sembra opportuno partire dalla posizione di Dieter Green ma che poi con il professor fa per Massa hanno fatto i poli e li della contrastante la discussione sia da alcuni anni sia anche stamattina che si chiede se l'Unione
Europea possiedo o meno una costituzione eh sì la stessa sia necessaria in questo specifico momento
Le sue chiarificazioni concettuali permettono di mettere in luce alcuni elementi della realtà dell'Unione nell'ambito del complesso processo di integrazione che sta investendo il continente europeo dall'altro la ragione per cui vi sono differente vinto differenze di impostazione tra i vari soggetti
E di piani che la compongono infine mettono sotto i riflettori la retorica con cui e questo l'ha sottolineato molto bene Rusconi
Con cui molto spesso in ambito italiano viene affrontato l'argomento sulla base di problemi specificatamente nazionali derivanti dalla persistente transizione del sistema politico nazionale
Concluderò sostenendo a
Come la battaglia istituzionale che si sta sviluppando dimostri che è giusto porre in risalto i limiti giuridici e politici della costruzione europea
Be che però indispensabile portare avanti gli interventi anche sul piano simbolico con il duplice obiettivo di rafforzare lo spazio pubblico europeo ristrutturare in modo opportuno l'omogeneizzazione dei sistemi politici nazionali
Ci che lei aspirazione ad un sempre maggiore sviluppo giuridico istituzionale non comportano un automatico sviluppo del processo di integrazione ma che esso può essere soggetto anche a battute d'arresto o addirittura regressioni
Di
Che per quanto riguarda l'Italia non ci si può illudere di risolvere le nostre difficoltà sulla base di atteggiamenti retorici o dell'illusione dell'effetto traino operato dall'Unione sul livello nazionale
Come è noto l'alternativa che Dieter prima ancora recentemente esposto in una conferenza tenuta qui a Roma presso la Facoltà di Scienze Politiche faccio naturalmente opera di pubblicità la mia facoltà siamo in periodo di concorrenza universitaria e quindi il professor prima è stato professore visitatore nel mese di ottobre presso la nostra facoltà
Non e conferenza che verrà pubblicata sul numero due tre di nuovo sull'attualità del diritto
E che le o l'Europa possiede già una Costituzione e allora non è necessario discutere della sua introduzione
Ma eventualmente di come poterla migliorare o l'Europa ne ancora sprovvista ed allora è possibile discutere sulle sue sulle disposizioni che dovrebbe contenere la tesi di Grima in sostanza che i trattati su cui si basa l'ordinamento dell'Unione Europea non possiedono il carattere di una vera e propria costituzione so che ripeto delle cose che il professor prima ha detto molto chiaramente ma mi servono
Non non tanto sotto l'aspetto giuridico quanto sotto il profilo politico perché all'origine della stessa non si pone un vero il proprio popolo europeo elemento e legittimante lo stesso ordinamento
La differenza fondamentale tra i Trattati comunitari ed una costituzione gli aggiunge consiste in sostanza che il PUA con situo non è stato trasferito dagli Stati fondatori alla nuova unità politica ma è rimasto nelle mani degli Stati membri
Il problema espresso da green non è però soltanto quello classico della sovranità come supremazia interna ed autonomia Esterna ma investe soprattutto l'ambito sostanziale ma differente dal primo della sovranità come teoria legittimante l'obbligo politico
Da un lato egli nega infatti l'esistenza di un popolo europeo dall'altra c'è tutta alla mancanza di un comune spazio pubblico europeo su cui fondare alla relativa costituzione
Al di là dell'attribuzione di una comune cittadinanza articoli diciassette ventidue del trattato l'articolo tre due del trattato sull'Unione
Mancherebbe per la formazione della comunità politica costitutiva del popolo ovvero dell'elemento personale di un ordinamento politico la comunanza linguistica e culturale attuale ed uno spazio di riferimento all'ente senso politico europeo
Di qui Grimm in coerenza con la posizione del tribunale costituzionale federale tedesco di cui ha fatto parte dell'ormai famosa sentenza su Maastricht
Considera opportuno per il momento a lasciare il potere decisionale sulle istanze fondamentali inerenti al futuro assetto comunitario presso gli Stati membri
Ne consegue in conclusione che peregrine la democrazia
Sì parlerò più lentamente
Ne ne consegue in conclusione che per Green la democrazia costituisce il giusto fine che l'Europa deve fra fingersi ma una Costituzione rappresenterebbe il mezzo sbagliato per realizzarla
Il ragionamento portato da Grillo avanti lagrima a indubbiamente una sua logica stringente ma pare fondato sulle categorie della giusto pubblicistica dello Stato nazionale accentrato di tipo ottocentesco
Dove politico e giuridico risultano strettamente connessi
Sembra operare una triplice connessione tra sovranità e statualità tra Costituzione e democrazia tra sovranità come legittimazione e democrazia evidenziando il proprio radicamento nell'idea
Nell'ideologia democratica ottocentesca sotto il profilo giuridico politico egli ci invita soprattutto a considerare l'ambito nazionale come il garante della democraticità
Che non può essere abbandonato a cuor leggero senza che ciò che lo sostituisce sia solidamente fondato su punti concreti
Una simile posizione però non appare a mio avviso del tutto coerente dal punto di vista giuridico anche se lo stesso Green dichiara di ruotare sul lato politico giuridico in seconda istanza rischia di non riuscire a descrivere lo sviluppo della situazione
Europea sulla base dell'evoluzione dei fatti infine appare denunziare preoccupazioni di interessi essenzialmente nazionali che trovano un evidente contraltare nelle posizioni più aperte sostenute da parte della classe politica italiana
D'altro canto è bene tenere conto di alcuni fatti e dati di fatto l'idea che la sovranità e la statualità si sovrappongono trova il suo apice nel secolo diciannovesimo le citate coppie Stato sovranità Stato politica e politica diritto
Evidenzia in modo plastico uno specifico assetto dei rapporti di potere
Dell'esperienza europea che l'internazionalizzazione e Olla globalizzazione dei mercati hanno messo fortemente in crisi
Il contributo scambi ficcante della pre-crisi grave Griffiths che ciste Bruna Rihanna cui lo stesso prima ha contribuito autorevolmente con la voce come fra Fasson crack ci dice come le costruzioni concettuale siano connesse con la dinamica di fenomeni reali
D'altronde esule nel per pur utilizzando in modo generico il concetto di sovranità ad altro canto messo in evidenza come alle spalle delle cento torri medievali la compattezza dello Stato moderno stia per essere sostituita dai grattacieli delle megalopoli POR postindustriale
C'è dunque da chiedersi se veramente la chiave interpretativa
Non è che non ho ho sintetizzato fino adesso basata sull'attribuzione del pouvoir con situato al popolo sia l'unica capace di evidenziare i caratteri pubblicistici della supremazia all'interno di un ordinamento
Dal punto di vista concreto una strada alternativa per l'individuazione del trasferimento di competenze dalle unità componenti di un qualsiasi organismo e l'organismo stesso
Un sta a mio avviso nella ragione con cui vengono prese le decisioni elettive deliberativa al suo interno
Spostando i termini della questione dal prevalente piano politico giuridico della legittimità e della legittimazione a quello della natura dell'ordinamento c'è dunque da chiedersi se l'ordinamento dell'Unione europea e la sua costituzione che lo stesso Green non nega esista sulla base dei trattati si ponga all'interno di parametri tipici del diritto internazionale pubblico
O del diritto pubblico interno e solo dopo se sia necessario opportuno migliorarla in realtà il problema è confederazione ne ho Stato federale qual è la situazione
Neo o o organizzazione soprannaturale
Sopra sovranazionale qual è la situazione
La posizione ne della un dottrina degli anni cinquanta che definiva la costruzione europea come un'organizzazione sovrannazionale è stata messa in crisi dalla progressiva evoluzione istituzionale dell'Unione
La dinamica dell'ultimo quarantennio con i tornanti dell'atto unico e del Trattato di Maastricht hanno fatto sì che da molti si sia sottolineato il passaggio incrementare dell'Unione verso una realtà di tipo para federale
Dall'analisi dei tre pilastri dell'Unione europea così come delineati dal Trattato di Maastricht però solo il primo che fa riferimento ai meccanismi alle politiche nel campo dell'attività delle tre comunità creata negli anni Cinquanta
Evidenzio un parziale superamento della natura sopranazionale dell'Unione
Mentre per gli altri rimane la rilevante presenza degli Stati
La situazione può essere dunque comparata a quella di una freccia in cui il vertice il primo pilastro gli altri due
Pilastri invece fanno parte della parte posteriore della punta e soltanto il vertice del primo pilastro e penetrato all'interno di una nuova situazione che potrebbe essere chiamata di sovranità sono sovrannazionale mentre gli altri non danno ancora questa impressione la freccia non è ancora ben conficcata
E quindi se non è ben conficcati in un bersaglio non vengono superati i singoli diritti pubblici interni mentre dagli altri due pilastri né che sono pienamente connessi invece alla situazione di sovranità dei singoli Stati
Non è dunque casuale che proprio per quanto riguarda i settori individuati dal cosiddetto primo pilastro
Posso essere utilizzato anche il voto a maggioranza mentre per gli altri due permane il vincolo dell'unanimità mitigato da quanto previsto dall'articolo ventitré del Trattato dell'Unione relativo alla cosiddetta astensione costruttiva
Risulta quindi significativo che dei quattro principali scopi della Conferenza intergovernativa di Nizza due si colleghi non è all'il tema fondamentale delle votazioni nell'ambito del Consiglio
Dal punto di vista processuale ritengo infatti che lo sviluppo dell'Unione quindi la sua stessa natura possono essere possono venire chiarite e nello stesso tempo vengono condizionate dalla ragione con cui vengono prese le decisioni elettive o deliberativa all'interno dei procedimenti di votazione nell'ambito degli organi costituzionali della stessa
Se si considera che votare significa l'espressione del proprio parere nell'ambito di un procedimento minimamente strutturato da parte dei componenti di un collegio attraverso l'accettazione tendenziale del principio maggioritario ebbene mettere in evidenza ce lo insegnano
Io privatisti come Gallicano come vi sia un contrasto tra il principio dell'autonomia tipico degli ordinamenti privatistici
Ho internazionalisti c'è quello delle Terrano mia che caratterizza gli ambiti pubblicistici di qui l'importanza per il riconoscimento di un ordinamento di diritto pubblico interno della ragione
Attraverso cui si prendono le decisioni
Ed il principio il principio maggioritario in contrasto con il principio una nel mistico
La peculiare di un ricco ordinamento che nell'ambito pubblicistico prendeva decisione a sulla base della giornali mistica ne è stato il regno dei già Jagelloni polacco del mille settecento mille seicento mille settecento il cosiddetto libero un veto che ha portato come si sa bene all'Aja
Implosione dell'ordinamento in questione
La discussione degli anni Settanta sul principio unanimi sì che l'Italia può essere anche portata come né soprattutto a livello di regolamenti parlamentari può essere portata come esempio de di come le regole di decisione a livello di diritto pubblico interno possono essere importanti
La peculiare natura dell'ordinamento di ordinamento in transizione dell'Unione Europea sta proprio nell'esistenza di un vastissimo numero di decisioni che non vengono prese ancora secondo la ragione maggioritaria sì bene secondo il principio di unanimità
Si potrebbe dunque dire che la natura ambigua dell'ordinamento europeo si situa nel fatto che l'ha preso delle decisioni viene operata secondo meccanismi che tradiscono palesemente una natura non ancora internistica dell'ordinamento nell'ambito dei trattati prima della conferenza di inizia tra settantatré settantacinque articoli prevedevano infatti decisioni prese sulla base del principio una mistico
Che comporta come ovvio l'esistenza di un diritto di veto con l'accordo di inizia la maggioranza qualificata è stato invece estesa ad altri quaranta temi ma per la maggior parte di tipo tecnico
Tuttavia la Gran Bretagna ha ottenuto ad esempio di mantenere il diritto di veto per le questioni sociali e la Francia per gli accordi commerciali sui beni culturali la Germania su immigrazione e diritto d'asilo la Spagna sui fondi strutturali
In un simile contesto evidente come unanimità evito con la mitigazione della predetta astensione costruttiva costituiscono dal punto di vista teorico la negazione dell'esistenza di un ordinamento pubblico interno richiamando l'ambito del diritto internazionale pubblico
Mentre dal punto di vista pratico l'indice empirico delle difficoltà
Del processo di integrazione d'altro canto la stessa questione della ponderazione dei voti richiama quanto quello della votazione a maggioranza qualificata di cui all'articolo duecentocinque dei trattati
Anche nella prospettiva dell'allargamento dell'Unione con conseguenze simboliche e pratiche di grande rilevanza
Entrambi gli argomenti si collegano strettamente ecco all'esigenza di razionalizzare il funzionamento delle istituzioni europee nella doppia prospettiva della riduzione della rappresentanza degli Stati minori e dell'estensione del voto a maggioranza esso costituisce un tornante strategico che deve essere superato non soltanto attraverso la riduzione progressiva delle materie soggette a consenso umanistico ma con la riconsiderazione complessiva delle strutture di vertice dell'Unione
I progetti
Che a suo tempo Amato e dello
Hanno presentato con la previsione di un'elezione diretta del presidente della Commissione tendevano ha opportunamente ad attribuire un senso unitario alla contesa elettorale ed al funzionamento della forma di governo dell'Unione ma evidente
Che le previsioni di allargamento della stessa annacquano pericolosamente la possibilità della formazione di uno spazio politico europeo che condizioni le dinamiche politiche nazionali
Ecco
La carta dei diritti fondamentali in questo contesto estremamente complicato assume per adesso una vile valenza più simbolica che concreta
Cioè a Biarritz nell'ultima riunione dei capi di Stato e di governo sulla Carta dei diritti
Fondamentali stanti le preoccupazioni britanniche le incertezze di altri vi era stato un approvazione in via di massima ma con il rinvio al due mila uno
Un ed il depennava Into dell'argomento dall'agenda di Nizza ultimo appuntamento del semestre ti presidenza francese
In quell'occasione alcuni sostennero che si fosse verificata una vera e propria sconfitta
Della prospettiva europea Istica e che dal punto di vista simbolico proprio il De Penta mento il De penna mento della Carta dei diritti costituisse l'indice empirico della difficoltà il reinserimento in agenda della carta e la sua proclamazione da parte del Consiglio del Parlamento europeo e della Commissione
Senza prevederne l'inserimento all'interno dei trattati non sposta di una virgola la situazione giuridica vigente dove il rispetto dei diritti fondamentali costituisce uno dei principi di base dell'Unione
Come fondamento dell'opera come dimostra l'operato della Corte di giustizia che li ha definiti come parte integrante dei principi generali del diritto comunitario ma solo con riferimento a situazioni disciplinate dal diritto comunitario
Mi riferisco alla sentenza trecentonove del novantasette
Come noto la redazione della Carta dei diritti era stato deciso nel corso del consiglio europeo di Cologno del giugno dell'anno scorso ed è evidente che se si considera la carta in questione come il nucleo di una costituzione statale tout-court i problemi interpretativi e politici rischiano di divenire astratti di ministri Carli
Se invece si evidenzia sulla base di quanto deciso proprio a Colonia
Il suo carattere il documento esplicativo di diritti già recuperabili nei trattati e prodromo di una loro affermazione incrementale nel quadro del processo di integrazione allora la tensione si stempera e si riesce a ragionare sui fatti
L'istituzione nell'ottobre dello scorso anno a Tampere della apposito al Convention rappresentativa dei governi della Commissione europea del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali
Per la redazione di un testo articolato sui diritti fondamentali dei cittadini dell'Unione infatti acuito le aspettative ma non ha potuto risolvere in alcun modo la questione della forza giuridica della carta
Nonostante Andrea Manzella abbia parlato in maniera molto interessante di questo in maniera anche interessante concreta
Stefano Rodotà la situazione della Carta e quella che dal punto di vista giuridico e una proclamazione tendenzialmente politica dello stesso Roman scherzo il costituzionalista ed ex presidente della Repubblica
Della corte costituzionale della Repubblica Federale di Germania ai scusate il Presidente della Repubblica Federale di Germania ha infatti dovuto ammettere che la decisione sull'argomento costituisce un problema di stretta competenza degli Stati
Che sull'argomento generale paiono divisi come così come non accettano tutti i contenuti la carta
Dal punto di vista pratico la carta non costituisce dunque altro che una specificazione almeno a mio avviso importante articolo sei del trattato sull'Unione Europea adottato a Maastricht nel novantadue ed integrato con dalle modifiche di Amsterdam del novantasette
Che dichiara che il Unione europea si fonda sui principi di libertà e democrazia e rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali
Ed è lo stesso Stato e dello stato di diritto d'altro canto come già ricordato la stessa giurisprudenza della Corte afferma ormai da tempo il rispetto dei diritti umani come parte integrante dei principi generali del diritto comunitario
C'è da dire in ogni caso che come ha sottolineato recentemente Ugo De Siervo in questa che mi sembra essere una compagnia di giro dal Torino a Roma a Milano non sul problema della Carta dei diritti il prodotto della convention rappresenta in modo plastico le ambiguità i limiti dell'attuale situazione europea
Sotto il profilo formale il testo appare a mio avviso troppo lungo ed articolato per trovare un vero consenso delle parti interessate
E non vale a tranquillizzare alcuni soggetti la clausola orizzontale che la carta non comporta obblighi aggiuntivi per gli stati membri allorché questi agiscono a titolo di competenze proprio inoltre sono state lasciate irrisolte sia la questione dei rapporti con la Convenzione europea
Per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali sia il quesito fra di diritti azionabili e non si è infine la compatibilità con le disposizioni inserite nelle Costituzioni nazionali
Alle spalle di Nizza a me pare che il bicchiere non sia dunque né che non è vuoto
Non è che abbia scritto questo perché ho letto il Manifesto nel giorno dello sciopero per cui e il nell'editoriale diceva che la Carta dei diritti
Che inizia non erano nel pieno e vuoto è una immagine comunale tra ma che mi era uscita dalla penna
Prima e bisogna riconoscerlo con realismo per non sbagliare i prossimi passi bene ha fatto dunque presidente Jean per esortare l'inserzione della carta dell'agenda di Nizza ma è anche opportuno ribadire che si tratta di un tema puramente simbolico
Se non vengono risolti problemi sostanziali dal punto di vista politico
Se non si è ben consapevoli della natura ibrida dell'Unione e se infine non si tiene conto della stessa situazione italiana che spinge a volte verso un europeismo verbale condizionato dalle concrete difficoltà del sistema politico
Interno
L'ultima argomento sollevato andrebbe sviluppato in maniera più analitica e sistematica
E tuttavia evidente ma nelle relazioni stamattina Viera in sottofondo un analisi di quelle che sono le differenze dei vari ambiti nazionali e di come le varie classi politiche nazionali e reagiscono
Alla una il processo di integrazione europea
E tuttavia evidente che le difficoltà nel superare la transizione ristrutturazioni infinita del sistema politico istituzionale italiano
Spinge a parte della classe politica a vedere nel processo di integrazione europeo e nella sua accelerazione da un lato uno strumento di assicurazione contro l'instabilità dall'altro una traslazione dei problemi insoluti a livello nazionale e questo naturalmente e per una parte per l'altra un pericolo di condizionamento
In questa prospettiva si ripropone a livello europeo da un lato l'antico tema del deficit democratico dell'Unione e la persistente presenza degli stati di Stati sovrani dall'altro la divergente dinamica
Dei singoli sistemi nazionali e la mancanza di una vera sintesi europea
L'annacquamento del nucleo duro dell'Unione o la sua frantumazione frammentazione nell'ambito dei processi di cooperazione rinforzata rischiano di non favorire la lunga marcia verso la costruzione di uno spazio politico europeo
I segnali sono a questo proposito preoccupanti poiché ad esempio le stesse privarsi previsioni a favore di uno Statuto europeo dei partiti politici e per il loro finanziamento
Rischiano di realizzare solo le esigenze di danaro delle formazioni politiche nazionali
Non a livello centro-periferia d'altro canto la prospettiva dell'allargamento dell'Unione invece di fare il e di favorire passi coraggiosi può indebolire i legami e rendere difficili i processi decisionali risvegliando tensioni nascoste
Di fronte ad una simile analisi realistica c'è da dire che l'Unione europea incapace per adesso di determinare in maniera completamente autonoma la forma e la sostanza della propria esistenza
Costituisce senza alcun dubbio una realtà politica ed economica senza precedenti che deve essere considerata consolidata e sviluppata
Sia proseguendo il suo processo di rafforzamento istituzionale sia incrementando il senso di identità dei suoi componenti ai vari livelli e così io ho letto tutte le relazioni della seconda parte della mattinata
Proprio a questo duplice fine l'ipotesi italo-tedesca che era stata prospettata ad ottobre di una grossa Conference per il due mila quattro propone un obiettivo da preparare con attenzione e tenace
Alla costruzione di uno Stato di uno spazio europeo dei vari settori fondamentali dell'Unione contribuiscono senz'alcun dubbio anche le strumenti simbolici che al di là del loro valore giuridico siano capaci di precedere vive il passo lento dell'istituzionalizzazione
E a questo
Fine la Carta dei diritti sembra per adesso rispondere ma per raggiungere l'obiettivo sarebbe necessario e questa è la conclusione che e essa fosse il più snella anche al fine di essere meno controversa grazie
Mi assegni voglia
E di Del Noce Ciampaglia Antigua anche avvenire giacché il più in modo alla suite devastante o non siamo sapremo a Guido qua ci Posca si lascia effettivo anche a qualche anno Sambo liti
Sandro liti Nese Pardi appunto poi posto Samuel liti settantotto
D'accordo
Funziona giuridiche
Nei idee e Lazio tu fossero simbolicamente tasse nelle SICE don deciso della Fox
La declamazione di senso che tornando pongo ottenuto nappa rigettava chiama giuridiche
La declamazione di settanta trovando effettivamente ex politiche
Chi mette però donna con siti ciò fosse e se la cuoco zittisce nel fax chi omino sono spesso anche un uso ad essi de voglio Marchini Dante chiede la declamazione devo andarmene tutto la la così che ciò fosse e intatta è scomparsa con l'UDC di raccordo cestistico Minetto ottenne
Sul conto
Della sinergia della Shoah
E atto Lapponia occasione
Turoldo e chi mise lasciamo campestre in modo con Paul disattendere atti due della cammino che pacco seccano meme la spesa in politica man una spessa angoli più di lasciarti
Poi a sua deve poi mi auguro anni femministi Chiasso illecita giuridici
Giocò cioè qua
Ne riceve polizze tanto esito passi esclusi ma se la tradizione fosse da prestigio sentiamo passionisti venga vale la e riceve don classe la parola non è mi Massimo Luciani limone a metà spesa semplice o se ne con seconde e chi è potesse o dei vuoti bicchierini di assente deforma saccenza e chi raddoppia il mio parlerete da che sui moduli alleggerite eletto il leciti mite donne possessività integrazione prodotte
Le azioni
Giudici Trolese predetta Guarco quesito
Io debbo anzitutto scusarmi per non aver ascoltato
Le relazioni del dibattito della mattinata
E mi scuso doppiamente perché non ascolterò in seguito
Sempre sgradevole tutto questo ma mi capita di essere stato distratto e di non avere segnato sull'agenda d'aver accettato l'impegno di partecipare non so più a quale convegno per primo
Il che ha fatto sì che si siano sovrapposti due distinti convegni entrambi in tema di Europa i quali io sono indegnamente relatore fortunatamente su due temi diversi
L'unica fortuna che ho avuto nella donna e quindi ti ringrazio
L'unica fortuna che ho avuto è stata la concessione di ore diverse ecco quindi fare alle diciotto al questa quindi è una cosa veramente indecente ma oltre che scusarmi non non posso fare
è accaduto ora ciò premesso dico subito che non cadrò cercherò di non cadere nella trappola
Che mi è stata tesa dagli organizzatori con questo titolo veramente insidioso legalità e legittimità nel processo d'integrazione europea
Sospetto che sia opera soprattutto di Giacomo Marramao che si nasconde dietro non cercherò di non cadere in questa trappola perché e la tentazione sarebbe quella di parlare
Della legalità e della legittimità insomma anzitutto di chiarirci le idee su che cosa sono legalità e legittimità di infilarsi nel aporia del pensiero Schumi Tiano di risalire ai rapporti tra tra Schmitt e Weber
Di ripercorre tutta quanta la discussione che sia in Germania che in Italia che altrove si è condotta essi conduce sui rapporti complessi tra legalità e legittimità
Questo non è possibile minimamente e fra l'altro non sarebbe utile perché qui l'interrogativo che ci poniamo e quello della
Dei rapporti tra queste due nozioni nella chiave nella prospettiva dell'integrazione europea quindi è della integrazione europea che sostanzialmente devo parlare allora molto brutalmente e anche arbitrariamente
Darò per scontato questo e vi prego di credere che insomma tutti i distinguo che si potrebbero fare lì
Li tengo per me è però per scontato questo cioè che la legalità attenga alla sfera del rispetto delle norme e la legittimità attenga alla sfera del consenso
Mi accontento di dire questo e poi ovviamente è controvertibile questa affermazione ma diciamo che intendo semplificare per poi parlare della cosa e cioè del rapporto tra legalità e legittimità nel contesto dell'integrazione europea
Ora in in realtà la opposizione tra legalità
E legittimità può non essere radicale
Nel senso che la legalità il rispetto della legalità può surrogare la legittimità o per essere più precisi la legalità corrente dei inutile interrogarsi sulla legittimità
E questo per almeno alcune ragioni che possono essere compresenti o alternative la prima
Quando la legalità di cui parliamo e la legalità costituzionale non c'è dubbio che la legalità
Possa far le veci della legittimità perché la Costituzione almeno la Costituzione ancora condivisa ovviamente è intesa come il patto fondamentale
Al quale continuamente ci si rifà e che continuamente si rinnova rispettare la Costituzione rispettare la legalità costituzionale non fa mettere in questione la legittimità
La seconda ragione si articola in due quando invece parliamo di legalità come legalità ordinaria legalità come rispetto della legge quando la legalità e il rispetto della legge
E allora anche qui ci può essere
Poi non si può non esserci la necessità di interrogarsi
Sulla alternatività tra legalità e legittimità
Perché rispettare la legge per come la legge è stata costantemente intesa significa rispettare una manifestazione della volontà generale e quindi evidentemente non si pongono problemi di legittimità
La seconda sotto ragione è che in questo caso legalità ordinaria diciamo la legalità si attualissimi vera anche e sempre rispettando la legge attraverso l'utilizzazione di procedure specifiche visibili e prevedibili quindi legalità sostanziale da una parte legalità formale dall'altra e ovviamente non debbo ricordare che c'è tutto un filone diciamo del pensiero
Della teoria politica contemporanea che valorizza questo aspetto procedurale della legalità in sostituzione o diciamo in copertura della legittimità
Tutto questo mi pare fa sì che ciò che legale sia in genere in via di principio anche legittima
Perché la Costituzione
E manifestazione del patto anzi è l'inveramento e la formalizzazione del patto fondamentale perché se si tratta di legalità ordinarie la legge
E manifestazione della Volonté generale oppure per finzione si ritiene che sia manifestazione della volontà generale ma siccome i giuristi
Utilizzano le finzioni
Noi non facciamo altro che lavorare attraverso finzione diciamo ecco il fatto che noi colleghiamo la legge alla volontà generale
Ancorché per mezzo di una funzione non ci turba più di tanto
Questa conclusione però cioè che la legalità che il rispetto della legalità
Possa rendere non problematico l'interrogativo sulla legittimità questa conclusione vale nel contesto del modello dell'ordinamento statale
E cioè dell'ordinamento sul quale la legalità sia plasmata
Le cose cambiano invece radicalmente quando ci si stacca dal modello dell'ordinamento statale
Nella specie l'ordinamento comunitario
Non conosce
La legge
E non conosce la costituzione
Perché non conosce la legge o per essere più precisi perché non conosce la legge
Nel senso in cui la legge intesa nell'ordinamento degli stati non conosce la legge perché la funzione non può giungere sino al punto di ritenere che il diritto comunitario derivato sia imputabile alla Volontè generale è evidente
Mi sembra per il procedimento di formazione delle direttive dei regolamenti nessuno penso potrebbe penso che potrebbe ritenere potrebbe affermare ragionevolmente che la stessa finzione
Che si utilizza a livello dell'ordinamento dello Stato si possa replicare a livello dell'ordinamento comunitario
è vero che di questo non si è accorta la Corte costituzionale
Che senza cogliere il dislivello che esiste tra legge statale e fonti comunitarie derivate ci ha insegnato che la riserva di legge
Imposta dalla Costituzione italiana e assolta dai regolamenti comunitari o addirittura addirittura dalle direttive comunitarie cosa che a mio avviso deve lasciare perplessi e che ha lasciato perplessa gran parte della dottrina costituzionalistica italiana
Ma fatto si è che davvero è difficile pensare che nell'ordinamento comunitario e noi si abbia a che fare con fonti che siano equiparabili concettualmente al legge dello Stato abbiamo a che fare con una costituzione qui ovviamente non se ne può più di questo interrogativo
Io personalmente da anni rispondo di notte questa costituzione non c'è e che è dubbio che vi possano essere la corte di giustizia dice di sì che questa Costituzione c'è a mio avviso gli argomenti contro questa conclusione sono
Invece numerosissimi
Il primo è ovviamente qui c'è di Transcrime
Che ha lucidamente analizzato tali questioni il primo è ovviamente l'assenza di un popolo europeo ma non del popolo sangue terra
Anche di quel popolo di cui parla agli organi ad Hamas cioè del popolo di cittadini per la ragione è molto semplice e più volte ripetuta da molti di noi che non si è ancora costituita pienamente la sfera pubblica europea nella quale i processi comunicativi
Essenziali per la costruzione di questo popolo di cittadini europei si possano sviluppare
La seconda ragione frodi ragione esso tantissimo
La seconda ragione e che il
L'Unione poi non si sa neanche cosa dire se la comunità l'Unione c'è incertezza addirittura su chi di che cosa stiamo parlando cioè parliamo dell'unione l'unione non ha il dominio della propria costituzione
Al contrario degli stati la unione non ha il dominio della propria costituzione ed è ben difficile pensare che possa esservi la costituzione di un'entità che non la domina
Nel senso che la con se davvero la costituzione dell'Unione sono i trattati i trattati ricambiano gli stati e questo è ben bizzarro
Inoltre l'Unione non ha il dominio della propria cittadinanza
La cittadinanza europea è una cittadinanza derivata sia i cittadini europei perché si è cittadine degli Stati membri sì ai cittadini europei perché vi sia una autonoma qualificazione della cittadinanza europea
Chiunque sia qualificato cittadino portoghese dall'ordinamento del Portogallo è automaticamente cittadino europeo
E quindi vuol dire questo che l'Unione non domina la propria cittadinanza
E non non penso di piombare nel retaggio culturale dalla dottrina ottocentesca
Come prima accennava Fulco Lanchester se ritengo che si possa affermare che tra costituzione e cittadinanza c'è un legame inestricabile
Infine infine e non c'è neppure una regola costituzionale autonoma
E impermeabile dall'esterno per la revisione costituzionale cosa voglio dire che la previsione dei trattati non ha ha non avviene anzitutto non avviene grazie alla volontà dell'Unione ma quand'anche avvenisse o nella misura in cui può avvenire grazie alla volontà dell'Unione questa revisione può essere sempre sostituita
Dalla revisione dei trattati secondo i procedimenti del diritto internazionale
Il che vuol dire che ci troviamo di fronte a una condizione totalmente imparagonabile a quella delle costituzioni degli Stati
Si potrà dire va be a tu stai
Applicando il modello della costituzione dello Stato a qualcosa che è stato non è troppo semplice la replica il concetto di costituzione nasce nelle atmosfere dello Stato la Costituzione la Stars Fassone e quindi diciamo non penso che si possa o cambiamo o cambiamo le parole oppure se continuiamo a usare le stesse parole dobbiamo anche di queste parole
Assorbire la storia
E le compatibilità
Se le cose stanno così
E possiamo dire che il processo di integrazione va avanti e si compie in modo legale
Soltanto e quindi ecco qual è la legalità comunitarie può essere rispettata si compie in modo legale soltanto perché si rispetta il diritto dei trattati
Perché si rispetta
O la convenzione di Vienna o il diritto dei trattati c'è un'enorme
Convenzionali del diritto internazionale oppure norme consuetudinarie del diritto internazionale
Quindi si rispetta evidentemente qualche cosa che sta fuori del diritto dell'unione
E allora questa legalità
Totalmente differenziata dalla legalità dello stato e non fa rinvio nei alla legalità costituzionale me ovviamente alla legalità ordinaria
In realtà dunque in assenza di una legge
O di una costituzione quindi in assenza ovviamente di legalità costituzionale la legalità prima ancora di essere insufficiente non è neppure è pensabile
O se preferite semi sono ben spiegato
è una legalità Esterna quell'ordinamento
Allora se le cose stanno così
Non possiamo accontentarci del fatto che la legalità
Sia in grado di surrogare la legittimità le cose non vanno come nell'ordinamento dello Stato
Nemmeno per idea mentre l'ordinamento statale la il rispetto della legalità può indurci anni non interrogarci sulla legittimità non possiamo farlo nell'ordinamento comunitario
Si pone dunque un problema di legittimità
E cioè se è vera quella rapidissima diciamo semplificazione che avevo cercato di proporre all'inizio si pone il problema del consenso se la legalità
Appartiene alla sfera del rispetto delle regole e la legittimità appartiene alla sfera del del consenso se se si pone un problema di legittimità si pone un problema di consenso
Allora
Penso che le cinque minuti in cui tutta questa lunga premessa poteva arrivare a sì ecco il punto deve arrivare poi stringere allora detto che io personalmente sono non favorevole ma favorevolissimo hanno detto più volte in occasioni pubbliche in tutte le sedi a un approfondimento del processo di integrazione europea
Detto questo io non condivido invece un certo tipo di strada che si è percorsa sino adesso per lo meno non non sono d'accordo che si continui a percorrere questa strada ancora oggi
La strada che si è percorsa fino ad oggi è stata una strada
Apparentemente attenta alla sulla legalità
Una legalità però inesistente e totalmente dimentica della legittimità questa strada mi scuso con Gian Enrico Rusconi e condizione Cream che hanno ascoltato questa mia idea già a Torino mia idea insomma è un'idea la costatazione questa strada era è stata già tracciata
Da Schumann e nella sua dichiarazione del nove maggio del cinquanta
Schumann con grande schiettezza devo dire grande onestà intellettuale lo dice chiaramente l'Europa non potrà farsi in una sola volta me sarà costruita tutta insieme Essa sorgerà da realizzazioni concrete
Che creino anzitutto una solidarietà di fatto più chiari di così si muore cioè politica dei piccoli passi non si dice dove arriveremo ma intanto facciamo
Il primo passo era la Comunità europea del carbone e dell'acciaio si diceva concentrare l'azione su un punto limitato ma decisivo costruire costruire le basi comuni per lo sviluppo economico prima tappa della Federazione europea
A questo diceva Schuman poi questo accenno alla federazione ovviamente è sparito
Ora
Si è seguita questa questa politica dei piccoli passi e si è seguita alla politica del dire che tanto c'è sempre qualche cosa da fare prima di porsi il problema del consenso cioè il problema delle legittimità
Abbastanza impressionante da questo punto di vista è il discorso del presidente Prodi al Parlamento europeo subito dopo il vertice di Nizza nel quale io purtroppo
Con questa confusione mentale
Determinato la sovrapposizione degli impegni l'avevo messo da parte
Chissà che fine ha fatto l'ho perduto
In questo discorso però grosso modo vero mi ricordo quasi alla lettera le parole Prodi dice
Che la costruzione europea e continuamente dinamicamente in atto
Vero
Ma a un certo punto bisogna mettere un punto fermo
Occorre un punto fermo occorre dire che questa costruzione pur continuamente in atto deve avvenire un punto fermo potrà continuare ad evolversi contra continuare ad approfondirsi il processo di integrazione ma qual è questo punto fermo è il punto fermo del consenso è il punto fermo del affermazione della nel dell'esigenza della legittimità prima o poi questo punto fermo va messo e quand'è che da messo questo punto fermo quando c'è un passaggio qualitativo nel processo di integrazione che rende ineludibile una manifestazione chiara del consenso
Si poteva ritenere che questo punto fermo e questa esigenza di consenso fosse stata ho messo già con il Trattato di Maastricht con l'introduzione della moneta unica
A mio avviso però il vero punto fermo il vero punto fermo e proprio la Carta dei diritti
La carta dei diritti come non già frammento ma parte costitutiva
Scusate il bisticcio di una costituzione europea
Qualora venisse inserita nei Trattati sarebbe necessariamente il punto fermo perché a quel momento i trattati diventerebbero davvero aspirerebbe lo davvero ad essere la Costituzione europea
La ragione è una delle ragioni che mi hanno spinto ad essere contrario all'inserimento della Carta nei Trattati e sono molto contento che la carta non sia stata inserita nei Trattati
Alcuni amici che sono qui presenti non lo sono ma io sono contento proprio perché vedo le stesse diciamo vedo lo stesso approdo che vengono questi amici
Immaginando un percorso diverso siamo d'accordo probabilmente sull'arrivo ma non sul percorso
Sono contento proprio perché si pensava di inserire la Carta nei Trattati senza porsi il problema della legittimità e questo non è più possibile ormai è e sarà nel momento in cui la carta e se la carta interni trattati e quando ci si costruirà la Costituzione europea sarà ineludibile il problema del consenso
E questo consenso chi lo dà
Questo consenso a mio avviso lo danno i popoli europei ma prima ancora il Presidente non è stato passivo
E quindi io prendo un minuto in più per rispondere al presidente
Il presidente prima diceva domini corso diceva a Fulco Lanchester
Ricorda che inutile
Ricorda che la di da degenerazione dell'OPA dell'onda era inizialmente un documento politico e che poi è stato assorbito nella Costituzione grazie alla giurisprudenza del Consejo de costituisce la merce
Benissimo
E certamente un documento di possente valore simbolico non è acqua fresca
Scherziamo
I simboli sono parte costitutiva dell'identità di un Paese
Immaginiamo la bandiera figuriamoci se un simbolo Paul Popov valere poco insomma
I tuoi amici tedeschi che sono presenti qui e che
Continuano a coltivare lo studio di Rudolf assumendo praticato anche in Italia peraltro non possono credo che concordare su questo ma Dominique una cosa e allargare il l'ambito del Bellotto della Costituzione dite come ha fatto il Consejo che ha e inserito nel contesto costituzionale delle fonti costituzionali qualche cosa che prima non c'era
Altra cosa è creare una Costituzione Exxon due cose un po'diverse quindi diciamo io sono d'accordo con la premessa del tuo discorso ma non vorrei che questo discorso fosse portato sino a conseguenze eccessivo
Allora chiusa questa parentesi dicevo il consenso lo debbono dare i popoli europei
è un plebiscito
Dunque anzitutto questo acquisito è un quesito che noi ci poniamo qui in Italia e cominciamo a porci un po'dappertutto perché come sapete il termine plebiscito sia sovraccaricato di una valenza negativa
In origine almeno in Germania quando si parlava di previsto Seat questa valenza negativa non esisteva comincia a esserci anche comincia ad esserci adesso
Ma ammettiamo appunto che il plebiscito abbia come a mio avviso ha questa valenza negativa quand'è che sia un plebiscito qui la dottrina è divisa a mio parere abbiamo un plebiscito quando la votazione popolare
Si riduce alla manifestazione di fiducia nei confronti di un uomo o di una donna
Ovvero di un determinato soggetto politico quando così non è quando si pongono questioni anche binarie e anche di questa enorme portata non siamo di fronte a un plebiscito a condizione che il dibattito pubblico sulla questione sia organizzato
Correttamente con fairness
Che lo si organizzi come a mio avviso era stato correttamente organizzato in Francia all'epoca della discussione sul referendum di Maastricht facendo anche qualcosa di meglio magari
In modo tale da creare oppure contribuire a creare quella sfera pubblica europea di cui abbiamo tanto bisogno e almeno in modo tale da utilizzare le singole sfere pubbliche nazionali
Senza incertezze
E i problemi e facendo capire qual è davvero la posta in gioco io credo che la politica di Schumann dei piccoli passi abbia dato grandissimi risultati e abbia consentito all'Europa di crescere ma penso che questa crescita non possa proseguire
Se il passo non diventerà non solo lungo come vuole il presidente Prodi ma soprattutto chiaro
Ricco di consenso
Grazie
Grazie Massimo ce ne vedo un po'anche opinioni con voi
La la parte Centocittà tasse laccato professore o marzo con dei nastri professionali università Oxford e dirette od classici quante ad accennare e dopo a comprare dove si esce ettari lungo
E chi tra l'impatto dei fino al mondo il suo chimico Benigni vertice mattanze e scontro d'acqua del Polo colloqui così che siamo che d'accordo
E spesso anche in tipica riservare ambisce s'con France e spie NextGen devo Laudonio a e mai
Francia per fame s'Ourcq macchina insomma e si è stanca dal cambio di ska astenuto anche Visco stretti nato express
Ignoro al mai funzionante smuovere fronte issues folate scrosci
Ha occhi Monte lei le fondatrici ISPO pesca in opposti ci riusciamo
Discorso
Hamas contempo inchieste e discorso balzo io il cliente
Cosa ci uscì un
Attivo in lavoro
E di scossa a e io lo Chilla promotore pienamente scosso Baggio euro che in
Constitutiones Francesco Sebastio Pin Constitution ogni Taliento discosta patire più in Consiglio su timbri usati scosta civili otto chiude gli occhi e mi lavo
Io ho letto in video ova Rosa hanno osserveremo scompare anche Annales
Ma se detiene quello di niente foche batte senza senso
A
Vuole so confessa Mastermind sei o l'eclissi Mosca ex novo estate di uno il sei giugno
A a decise Israele Basic fatto imponenti
Andando ad andare a a sede tedesca sci Monastra attiro pieni la volta a partire dal PM
Cose ci usciti l'ex tempio a queste sconosciute cioè reattivo che in lavoro e Belfort frustrati Spy Ste maestri pay sì nome certo reco ai marines
O ad ottobre che discorso uomo otto anni
Bensì perché sei investì scamosciata
Divise andar Song in misura non so consenso State lei fino a ancora se ci riuscite questo
Ferilli Bellon chiudere nasce voce decisi
Ma disse IRNA Ploieşti cose ci usciva restituire aver risse nasce attiro Kim Lapo chi positivo quindi di overbooking io ogni anno o Pippo ritiro vedi Juve pieni cembro anch'esso affresco nuove Adel nasce Kobayashi antenne pensava dea
Verso l'exploit un terzo Bariffi tanta gente impone aria o viola your pieni di ogni anno olio che ce lo alzo
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Io chi entra ben cinquanta in un altro vescovo sinergici incerti le popolazioni al guerra o nasce uno storto in corso
Sì purtroppo solo o o mai che è presente specie Besson poi concede tedesca scende al bar questore
Le scompare eccezionale stress Schad scettiche
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Senza e che andò in deve giusto e manifesti censendo di Lemaitre Crescenzo ovvie fronte scopo decide chance
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Israele importanti concepì effigiati assumessimo nuova o vasca ci sarà al premessa omogenee
Metodo omogenee ma sotto oggi Endesa e aria stereo esigui I-field Carmen Visconti più scisso Ende seria a mio andava a est
Boh esser complice ad quest'può io per nelle ove esponenti rimarrete s'volte ai stante Point
A te a buon fine ovvero compatti banale sesto ad Adam banane compatti ova
Al hanno vi si dove si è pay secchi mastodontiche un suo analisi Knox gesti non di milizie
Notarile int. Judi stecchino Risso l'accento di settembre Risso Dacia petto imparò doveva contrasti Mocci Mucchetti è chiaro
Atto metodologico per provarci anni ha donato un motivo critico cioè c'è per me fogge ingresso figlio
No
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Dalla terrazza anzi ho io si è andati evidentemente stesso Vert notes motovedette andammo tangente Cesare a porta assist
De France od secche in catene macchietta Espejo clienti Dolmen uscì anzi ad Adelaide batte votare ore di e li giudice letto degli ultimi con Jacques cinismo veccia
Da Vizzini significa venne anni educativo e pieni ogni anno e nell'arena senso biochimico milione ce l'ho a casa Pecchioli destro il sei
E nel renale assenze glielo pieni Construction e spessa motion compresa sei sette e cose sempre fu un tentativo di routine convention ricevono ex e spende del cibo esserlo spicchi esso orrende per restare un po'INCE
Di scasso mo'cibo taglienti orecchie del loro ovvio Pink convention in di di Rocchi & con se ci riuscirò context da cioè il aste Eugene capire che as nuovi Myself aste Bay si spurio che con se ci uscì no e al complice
Il primo è potrà Instinct sempre fine del preteso su ruote sconosciuto homeless di un in in anti amano a est
E ne Mocci mo'attigua ed euro ovvero Chienti convention c'è invalsa un'altra udienza omissis e le società Athena e ne e nelle sto il tuo mondo del problema di sedare Wome vale man show Annales esposto Home convesse Dabo
Più discosti lei s'inceppa of Jochen convention cioè ma basta X tax bond Bagnasco cosce e se letto potevo scotch e pompe lei finisce per rinvio che incombe in cinque Home DC OSCE meno ex ante io Kim Cominetti e io pieni e niente la snodo dove lo scopo cioè poi de interaction
Ho visto
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Ha ragione sono in cinque
Tre osservazioni
La prima sulla Carta dei diritti e l'osservazione di Russo sull'importanza della funzione simbolica io sono d'accordo e importante dal punto di vista simbolico ma dal punto di vista giuridico in questo preciso momento ma non essendo stata inserita nei Trattati non a a una valore
Cogente quando non voglio essere eretico perché quando do parlavo prima con prima il viso del facevo anche notare l'importanza della Carta dei diritti
Ma tuttavia dal punto di vista giuridico questa è la situazione e l'osservazione che i partecipanti al alla convention siano come i rivoluzionari francesi del mille settecentottantanove mia sì che mi fa dire che il nostro amico Rodotà un illuminista ne ne ci gioca sempre
Ecco mi ma però come mi sembra che sia un caso di miopia storica la carta un la dichiarazione dei diritti dell'uomo del cittadino del mille settecentottantanove viene inserita poi ed è giuridicamente
Nel collegato ad una costituzione del preambolo della Costituzione Quarta Repubblica nel mille novecentoquarantasei e il Consei Constitució Lella utilizza negli anni Ottanta soprattutto considero tengo conto della sentenza sulle nazionalizzazioni di quella successiva al alla presidenza miste non proprio per da mettere i paletti
Ma era inserito in Costituzione se non l'avrebbe utilizzata ma sto parlando di a ambiente nazionale osservazioni concettuali Massimo Luciani ci ha parlato di legalità e legittimità io ricordo che dicendo sfera delle regole per la legalità e s'era era del consenso per la legittimità al di là delle né distinzioni concettuali pensò alla fin dagli anni sessanta su questo se ne è occupato molto bene Bobbio dicendo che la legalità e per i governati mentre legittimità e per i governanti
E quindi per la classe politica è un problema che attiene a questi io direi che c'è un ulteriore distinzione che Massimo non ha operato per forse per suoi motivi tra legittimità e legittimazione e la legittimazione che comporta il consenso alla legittimità e una concezione ne ne è una concezione che può anche trasformarsi in una concezione della sovranità è una concezione che legittima l'obbligo politico
Non non faccio altre discussioni sulla sull'idea di nel massimo Luciani della Stax Fasson come modello di costituzione ci sarà Massimo Maurizio Fioravanti che vi parlerà della storicità delle concezioni della Costituzione e della necessità per lo stesso giurista di situarsi storicamente di situare storicamente il problema lascio a lui l'incompiuto terzo argomento osservazione disciplinare contro culturali di ante ENAS interessanti per quanto riguarda l'ambito disciplinare e io dico che nell'ambito della costruzione incrementale della dell'unione europea
O si è comprati visti o non sia giuristi o non sia istituzionali skipper che proprio il problema è quello di costruire una comune cultura istituzionale e giuridica europea e la si può fare soltanto attraverso il metodo comparatistico
Ma di un il discorso fatto da Andena sa lei cita la possibilità mi ha dato la possibilità di confermare la grande differenze culturali che all'interno di questo tavolo
Ancora esistono fra il mio amico Massimo Luciani
Che è molto legato alla statuali Istica concezioni della dottrina giusto pubblicistica italiana
Il presidente russo né che a questa la forza della dottrina impegnata dei valori ma dei valori politici tipica dottrina francese e la il collo
Né il giurista di common law che ha tutto una serie di tradizioni e di e carichi e che il importano comportano anche nell'interpretazione della stessa carta
Dei diritti dell'uomo delle differenze e con questo sperando che non il l'amico Stefano Rodotà mi perdono ed io ho finito
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Appena il tempo di sederci abbiamo subito inizio alla seconda parte di questa sessione pomeridiana questa Cisco seconda sessione è stata dedicata ai diritti
E dopo aver trattato delle strutture dello spazio pubblico affrontiamo il tema non darle dei diritti che quello delle garanzie
Non è un caso che queste relazione del pomeriggio partano con il garante per eccellenza il professor Stefano Rodotà cui do la parola
Questo nostro incontro mi pare che non poteva cominciare meglio nel senso che la discussione assolutamente Franca che le divergenze non vengono nascoste e quindi io semplificherà o ed estremi zero al massimo le questioni
Che intendo trattare anche per cercare di chiarire alcuni punti che mi pare fino a questo momento
Abbiano lasciato qualche ambiguità
Comincio col dire che oggi il tentativo di costruire una sfera pubblica europea e di avviare un vero processo di costituzionalizzazione all'interno dell'unione avviene mentre si stanno fronteggiando e non solo in Europa due modelli per la produzione delle norme per il riconoscimento dei diritti e per l'istituzione della cittadinanza
L'Europa non può sfuggire a questo conflitto
Che la coinvolge al suo interno
E nel suo rapporto col resto del mondo in particolare con gli Stati Uniti
Allora io mi chiedo se è possibile sostenere che tra le diverse polarità che oggi caratterizza non lei dinamiche europee Unione Stati
Unanimità maggioranza azioni comuni e cooperazioni rafforzate e si potrebbe proseguire se tra queste polarità oggi sia corretto collocare anche quella tra mercato e diritti
E me lo domando
Perché
Questo provoca una ulteriore questione
Se ormai la progressiva costruzione di una cittadinanza europea possibile non sia legata anche al modo in cui questo problema del rapporto tra mercato e diritti viene risolto
Però vorrei partire da tre dati di fatto
è stato già citati il Consiglio europeo di Colonia il Consiglio europeo di Colonia con un documento ha dato avvio al processo di elaborazione di una Carta dei diritti fondamentali
Però io vorrei ricordare le parole con le quali si apre la decisione del Consiglio europeo di Colonia che sono le seguenti
La tutela dei diritti fondamentali costituisce un principio fondatore dell'unione europea è attenzione il presupposto indispensabile della sua legittimità
E dunque il Consiglio europeo di Colonia che riconosce e sottolinea l'esistenza di un deficit di legittimità
Della costruzione europea che può essere colmato solo attraverso una dichiarazione di diritti fondamentali questa non è un'opinione
Un prendere sul serio quegli atti dell'Unione europea ai quali si è tante volte fatto riferimento e naturalmente la constatazione di un deficit di legittimità a livello istituzionale evoca Illy irresistibilmente una dimensione costituzionale
Secondo
Questo elemento
Mettere in che dissi l'intera discussione che si era svolta fino a quel momento e lo dirò tra un momento le conclusioni di Nizza lo confermano sulla sufficienza
Degli strumenti giuridici esistenti trattati e altri atti comunitari per costruire quella Costituzione implicita diffusa e mobile
Che già caratterizzerebbe l'unione europea
Badate io so bene qual è la risposta ma la corte europea in una sentenza notissime alla corte di giustizia ha detto che una costituzione c'è già ma certo che la corte di giustizia lo ha detto
Perché in questo modo legittimava a se stessa come protagonista del processo di costruzione europea
Ciò che si è detto al consiglio di Colonia e si è ribadito con il sostanziale fallimento di Nizza e che quel processo di autolegittimazione
Della corte europea non è sufficiente a legittimare complessivamente il quadro delle istituzioni europee
Terzo elemento di fatto è stato ribadito molte volte che la carta
Come ha giustamente ricordato Gian Enrico Rusconi
Approvata a Nizza in modo un po'sbadato ha solo valore politico a chi vuol dire che ha solo valore politico allora io vi leggo le parole pronunciate il dodici dicembre davanti al Parlamento europeo dal presidente della Commissione europea Prodi che sono le seguenti
Parlamento e Commissione hanno già fatto sapere
Che per quanto li riguarda intendono applicare integralmente la carta
In modo molto icastico la presidente del Parlamento europeo aveva detto Signe sette
Sanga
La Commissione il Parlamento sono in primo luogo due organi politici
E quindi da questo momento in pochi le indicazioni contenute nella Carta che sono molto impegnative per ciò che riguarda una serie di azioni dell'Unione diventano una guida
Vorrei aggiungere in Italia sapete si dice che con un grande consenso Amato è andato a Nizza
Grande consenso che includeva il consenso ai contenuti del Natale
Vede che accadrà politica mente quando la richiesta reiterata in questi giorni di introdurre licenziamenti senza giusta causa arriverà davanti al Parlamento che con tanta largo poi con un consenso tanto largo ha dato il via libera alla carta qualcuno ricorderà politica mente
Che all'interno di quella carta cui le forze politiche hanno dato il loro consenso si ritiene diritto fondamentale del lavoratore europeo di non essere licenziato senza giusta causa
Io usò l'espressione di Dworkin io prendo sul serio la carta
Prima politicamente come è ovvio ma sono anche e lo sanno tutti i giuristi presenti in questa sala non nascondiamo le nostre carte
Che è un documento di questo genere può essere emarginato politica mi ma dal punto di vista istituzionale è chiaro
Che già effetti ne può produrre Dominic Lawson ha ricordato l'intenzione della corte di giustizia che ha già turbato molto molti ambienti europee
Quindi un cambiamento e nelle cose e un processo è stato avviato se il processo di costituzionalizzazione continuerà la tartassato di ed è un macigno non eludibile non si può più fare un processo di costituzionalizzazione dell'Europa come qualcuno pensava o suggeriva fino a pochi mesi fa senza tener conto della carta
Dunque il panorama istituzionale europeo e già cambiato come sarà gestito politicamente e giuridicamente altra questione ma noi in Italia abbiamo dovuto aspettare
Al vent'anni ventidue anni per avere le Regioni scritte nella carta abbiamo dovuto aspettare ventisette anni per avere la parità tra coniugi all'interno del matrimonio ma l'abbiamo potuti avere con quel ritardo perché c'era scritto da qualche parte altrimenti nell'azione politica nell'azione giuridica sarebbero stati impossibili
Devo dire che tutto questo ci dice qualche cosa in più e cioè che la pura integrazione attraverso l'integrazione dei cittadini europei e dunque la costruzione della cittadinanza europea
Affidata a una zona di libero scambio riempita progressivamente dei diritti possibili e compatibili
Perché qui è stato detto c'è già la Costituzione europea ma l'articolo sei del trattato far riferimento attesti che per esempio non comprendono i diritti sociali
E quindi era la misura del diritto compatibile con quel quattro la Carta europea rompe questa convenzione
Una zona di libero scambio che pendeva a includere diritti ma nella logica della compatibilità con la costruzione di un'area dominata dall'interesse economici
è possibile una e la sì la conclusione di Nizza anche se stamattina Andrea Manzella io condivido anche questo volenteroso tentativo di presentarne una serie di aspetti positivi comunque ci dice che lo strumento dell'acconto delle conferenze intergovernative inadeguati
Che il funzionalismo
E a ormai arrivato al limite e che la logica dei piccoli passi mostra la coppia questi sono i dati obiettivi di Nizza e pongono quindi in una diversa dimensione il discorso sulla costituzionalizzazione
L'accento sui diritti fondamentali e importanti se qui fosse se fosse stato possibile avere Alain Touraine in salute io gli avrei ricordato che alcuni anni fa lui scrisse che non era più possibile Masper un'azione drastica fare riferimento alla sovranità popolare dopo la caduta delle democrazie popolari perché quella esperienza aveva logorato
L'aggettivo popolare e che la legittimazione delle democrazie passava ormai esclusivamente attraverso i diritti fondamentali questa evidentemente un'affermazione estrema e però il problema della legittimazione attraverso i diritti incontra in Europa e non solo in Europa il problema delle logiche di mercato
E qui si possono fare tre ipotesi per ciò che riguarda il rapporto mercato diritti in primo luogo la prima ipotesi è quella che molti sintetizzano nella formula Mimì del market bisogna mimare il mercato anche nella dimensione dei diritti e cioè i diritti sono soltanto titoli per muoversi più agevolmente
E in maniera più sicura sul mercato tutto scambiabile compresi gli organi del nostro corpo
Seconda ipotesi un sistema a due velocità dove convivono strumenti regola attivi ispirati a criteri DiVersi
La pura logica di mercato il sistema dei diritti fondamentali della persona
Che però rischiano sempre di sovrapporsi o di entrare in conflitto perché sono introdotti con una logica puramente incrementale vado avanti con i diritti nel mercato e aggiungo dei diritti
Tipici o nuovi della persona
Terza ipotesi
La messa a punto di un quadro di principi fondativi vediamo quali sono gli effetti di queste tre ipotesi sulla costruzione della cittadinanza in se noi accettiamo la logica del Mini marchette di mimare il mercato c'è una sostanziale riduzione del cittadina consumatore
La logica nella quale noi viviamo vediamo il cittadino è o fornitore di forza lavoro o consumato questo è inevitabile non a caso una delle dilatazioni della dimensione europea è proprio quella della protezione del consumatore che va benissimo ma che guarda all'Europeo alle donne e agli uomini d'Europa come consumatore
Secondo quella del sistema a due velocità
C'è una statua
Otto fondi perché quando fu presentato il primo progetto di codice civile tedesco e ci fu una discussione h coloro i quali gli replicavano disse che non bastava versare una goccia d'olio sociale in quel codici il sistema a due velocità
E inadeguato a rispondere ai problemi della cittadinanza europea versando solo qualche occhio goccia di olio sociale
Perché noi ci troviamo di fronte al fatto che la pressione del mercato e oggi sicuramente più forte
Di quelli che sono invece i le altre esigenze di cittadinanza se queste non vengono consegnate a un documento impegnativo
Terzo problema e quello che si è cercato cioè il quadro dei diritti quello che si è cercato di
Indicare attraverso la carta e che peraltro vede solo su un altro terreno si cerca di realizzare attraverso codici europee in alcune aree ma questo è un altro discorso il problema però eh procedendo in questo modo non ci sarà caso soltanto una cittadinanza calata dall'alto questo un'obiezione molto frequente in questa fase una critica rivolta alla carta
E credo però cui posso essere molto sintetico perché molte delle cose che ha detto sia stamattina sia oggi pomeriggio Dominique russo mi trovano assolutamente consenziente qui non siamo affatto
Di fronte a una cittadinanza calata dall'alto ammesso che poi la carta riesca a funzionare
Ci troviamo di fronte a una situazione veramente inedita anche se non priva di riferimenti possibili alle storie del passato
E cioè noi ci troviamo di fronte a un soggetto europeo testi auto costruisce cominciamo col dire che quando l'Europa
Proclama anche nel modo debole
Una carta di diritti fondamentali si costituisce come soggetto costituente non c'è dubbio
Allo stesso modo il problema di chi legittima chi e o che cosa
E giusto bisogna arrivare a una forma di legittimazione questa non è una carta che possa reggere un'impresa così impegnativa come quella europea soltanto calata dall'alto
E allora il problema è appunto questo che se la carta di uscirà funzionare e credo che sia interessante ciò che ci è stato detto sugli effetti che lo Human Rights Act
Introducendo a mezzo secolo di distanza
Dalla sua prima proclamazione la Convenzione europea dei diritti dell'uomo in Inghilterra sta cambiando il panorama istituzionale inglese
è costruita probabilmente un altro tipo di cittadinanza intorno all'uso che gli inglesi saranno sapranno fare
Di quello strumento esattamente quello che può accadere in Europa
Dico può perché questo è affidato alle scelte politiche che faremo se non saremo delle scelte conservatrici sul terreno istituzionale e politico e sociale
Svilente o il significato della carta la confine Remo nella sua logica di prodotto di una convenzione se faremo una scelta diversa l'affideremo a dinamiche più complesse delle istituzioni europee sicché
Qui avremo il il
Fatto
Non nuovissimo peraltro che il soggetto che deve legittimare lo strumento si costituisce attraverso la pratica l'uso di questo strumento
Quando i cittadini europei si saranno familiari Rizzati con la carta nascerà quel Demos che legittimava carta nei testi e per questa sola ragione che io vedo in questo momento un problema e intorno al referendum
Non solo per le ragioni io non condivido in pieno le osservazioni di Massimo Luciani sul plebisciti ma faccio un'altra osservazione
Il referendum questo sì è uno strumento che per essere utilizzato nella sua pienezza richiede una sfera pubblica
Presuppone una sfera appunto
E in questo momento il rischio politico di un referendum elevatissimo le cose che sono state dette stamane sulla crescente diffidenze dell'opinione riunioni pubbliche europee ce lo dicono perché però questa diffidenza e anche qui noi vediamo il limite della costruzione europea
Che abbiamo di frode
Il massimo momento di costruzione simbolica dell'Europa è stato sicuramente lei euro
Se l'è uno rimane da solo il giudizio dell'opinione pubblica europea e la costruzione dello spazio pubblico europeo sarà condizionata dall'andamento del corso dei cambi delle perché non gli abbiamo detto che quello è il dato simbolico dobbiamo accompagnarli un dato simbolico abbastanza altrettanto forte
Questo è il punto io credo che per la costruzione di una sfera pubblica il dato simbolico sia mille volte più importante del dato strettamente giuridico istituzionale
Il rischio e concludo quale e il rischio è che poi il dato simbolico sia lasciato lì
I diritti io lo ricordavo prima la costa la costituzione in Italia piaccia o non piaccia è stato un grande strumento di lotta politica se i diritti affermati oggi informa giudizio di qualcuno debole dalla Carta dei diritti saranno politicamente impugnati dalle forze politiche europee
Dai gruppi dai cittadini dalle associazioni da tutta quelle realtà che si pongono tra e le istituzioni e la società questo questo determinerà
La utilizzazione nella politica di un di uno strumento che ha lasciato asse può perfino diventare uno strumento di impoverimento
La dialettica e tra diritti e mercato non tra diritti e politica
Serve in altri termini e concludo una discontinuità nel processo di costruzione europea il processo che abbiamo alle spalle a mio giudizio ha dato tutto quello che poteva dare non è stato poco
Non credo che ci Proietti nel futuro
Dobbiamo vincere i conservatorismi lo dicevo e sono quelli che poi alla fine finiscono con dare un certo sostegno agli interessi che si sono già costituiti in euro
E soprattutto non riescono a cogliere il processo dinamico perché usano strumenti statici io devo dire sinceramente faccio di mestiere il giurista pochissimi sono gli strumenti nel nella nell'armamentario nello strumentario del giurista che servono di fronte a questo processo lo e non possiamo analizzare l'inedito Colletti
Non possiamo guardare al futuro con gli strumenti del passato
Questo è un fatto tutte le grandi trasformazioni istituzionali hanno poi obbligato i giuristi Hardy modellare i loro strumenti credo che ci voglia in questo senso un minimo di attenzione la carta e concludo nella dialettica diritti mercato non incorpora come qualcuno ha sostenuto la estrema propaggine del neoliberismo esattamente il contrario
Badate che c'è un faccio una sola citazione
Nell'articolo sei dei trattati si fa riferimento come valori fondativi alla libertà alla democrazia e i principi costituzionali comuni dei Paesi membri nella Carta si fa riferimento oltre che a questi tre criteri all'eguaglianza e alla solidarietà
Io vi invito a un piccolo esercizio andate a guardare il testo di Costituzione europea proposto dall'Economist l'economista cancella esattamente eguagliato in sé solidarietà e torna all'articolo sei dei trattati questa è la ragione del conflitto che esiste in questo momento in Europa ed è qui che si discute il tema della cittadinanza
Che lo voglio sottolineare nella carta non nella cittadinanza dei cittadini dell'Unione e la cittadinanza tranne in due casi
E i giuristi sanno che l'eccezione conferma davvero la regola e la regola è che i diritti riconosciuti valgono per tutti coloro i quali si trovano sul territorio dell'Unione
Anche entrati clandestinamente illegalmente questo è un dato politico importante temi induce senza trionfalismi a ritenere che forse la carta può essere presa sul serio
Grazie
Professor Rodotà
Per questa appassionatamente molto analitica difesa del dello spazio giuridico
Nel frattempo c'ha sopraggiunto del senatore senese che pregandolo di accomodarsi al tavolo dei relatori ci vorrà una serie
La preghiamo di accomodarsi portandosi la sedia
Diamo la parola professor Maurizio Fioravanti con una relazione dal titolo il modello costituzionale europeo tradizioni prospettive quindi continuiamo nella linea già tracciata dal professor grazie
Io inizierò da un dato testuale che è stato richiamato più volte da tutti i relatori in sostanza e cioè dall'articolo sei del trattato sull'Unione europea del resto
Come voi sapete questo articolo contiene una nozione che è quella che poi a me interessa sulla quale ho costruito la mia relazione che la nozione di tradizioni costituzionali comuni degli stati membri che è uno dei punti cardine sui quali fin dall'inizio si sono orientati i lavori credo della convenzione che poi hanno portato al risultato della carta
E mi pare che uno dei risultati più consistenti sia quello di avere ora una carta che come dice la stessa commissione un documento ufficiale che mi accompagnava a prescindere dal suo valore legale chiarisce quali sono le fonti dei diritti fondamentali in Europa e quali sono le ampiezze dei diritti fondamentali europei dunque inserisce tra questi anche i diritti di solidarietà cosa tutt'altro che scontata all'inizio dei lavori di questa convenzione
L'articolo sei composto da una serie di proposizioni giuridiche che hanno tutte il medesimo soggetto e questo non lo dobbiamo mettere in rilievo con forza e questo soggetto è dato dagli Stasi membri
Su questo punto io concordo con il Professor Green mettere in rilievo questo avvio dell'inizio della costruzione europea dava volontà peristalsi né
Gli Stati membri però ecco il primo punto sul quale discutere non sono portatori solo di diritti costituzionali nazionali positivamente intesi
Perché questo è già un passo molto particolare e specifico
I gli stati membri secondo lo stesso Trattato dell'Unione da loro sottoscritto sono portatori di tradizioni costituzionali comuni riconoscono cioè nel trattato
Che una parte per lo meno della loro esistenza costituzionale si svolge su un piano comune
E questo piano è il piano europeo
Io credo che da questo punto in poi si apre una discussione che non può essere per rideterminare azzarda alcuna impostazione dogmatica chiusa
Noi dobbiamo cioè capire osservando Commendation Scola necessaria duttilità con il necessario pragmatismo gli accadimenti costituzionali d'Europa
Dobbiamo comprendere il significato di comune
Perché questo mi pare il punto fondamentale ed è il punto al quale io
Ho dedicato il mio intervento che più che essere rivolto ad un'analisi della Carta dei diritti
E rivolto proprio a chiarire
Che cosa possa essere la forma politica europee
Cioè questa che noi chiamiamo l'Unione
Come tifoso storico storicamente determinato di forma polisti
E l'articolo sei e costruito se lo si sa leggere in modo da iniziare a darci una risposta
Cioè è un tipo storico d'unione politica che tende a prodursi per una via compositiva
Più che instaurarsi a partire dalle singole parti
E ricercando ciò che tra di esse lui è
Di comune questo è un modo specifico
Di comporre l'unità politica
Non è affatto l'unico
E non è comunque quello dico quella che appartiene a quella tradizione moderna di quel tipo di modernista che vuole
Che non vi sia alcuna politica
Unità politica intendo dire
Senza una sua rappresentazione intera in una persona pubblica sovrana questo è un modo specificamente e storicamente determinato d'intendere l'unità politica
Ed è quello statale
E quello negli ultimi due secoli
è quello che hanno in comune le due grandi esperienze francesi e tedesca
Questo e ciò che non si applica alti i fondi unità politica che sta ricercando l'Europa
Nesta la sta ricercando per una via diversa da questo modello storico il che non vuol dire che non sia un un tipo dignità politica diversa da quella prima nomina
Qui a questo punto io Oddo deciso caso il tempo coristi ristretto a mia disposizione di non parlare affatto di quali siano una per una le tradizioni costituzionali comuni secondo me
Io voglio dire solo genericamente due cose su questa in questa prima parte della mia relazione poi tornerò sul problema principale della forma politica europea
Sulle singole tradizioni costituzionali comuni io voglio dire questo io credo che quando noi saremo capaci di leggere storicamente la seconda metà del ventesimo secolo
Noi la vedremo dal punto di vista della storia costituzionale come un'epoca di avvicinamento tra le democrazie nazionale
Nel senso che il punti di vista nazionali sulla democrazia e sulla Costituzione rimangono molto forti
Ma non si è molto lontani dal dire che in Europa avvisi un tipo di democrazia comune che la democrazia costituzionale
Essa non è nella Democrazia popolare
Così come recita il comma secondo dell'articolo primo della nostra Costituzione secondo cui la sovranità appartiene al popolo ma nelle forme nei limiti della Costituzione
è una democrazia costituzionale e non popolare e la democrazia costituzionale però non è meramente una democrazia legislativa o parlamentari
è una democrazia che accanto alla componente politico elettivo e rappresentativa affiancato una serie di elementi che ormai caratterizzano tutte le democrazie nazionali d'euro tedesca francese italiana
E che al suo punto d'immersione nel grande ruolo della giurisdizione costituzionale ma quello è solo il punto di immersione
E la rigidità costituzionale e il carattere inviolabile e delle libertà fondamentali la garanzia costituzionale e non più solo legislativa
Dei diritti il ruolo essenziale della giurisdizione che dentro questa concezione della democrazia
Si affianca al circuito politico democratico rappresentativo non lista non non sta sopra indossa però neanche sotto di esso ma si affianca
Questo è un tifoso storico del tutto determinato di democrazia
Che Schaub verso il cui
Sono andate convergendo le esperienze nazionali inglesi persino di diciamo per citare la più diversa e poi s'quella francese in cui più a lungo ha resistito
Il il dogma della della forza inarrestabile della volontà il generale di cui parlava
Massimo Luciani nella prima parte del pomeriggio
Credo accanto a questo di poter dire che persino nell'età delle grandi sovranità nazionali vi sia stato una cultura costituzionale europee a questo è un tema molto
Technical molto storico sul quale non posso soffermarmi ma non abbiamo conosciuto tre grandi tipi di sovranità
In Europa la sovranità la Staatsoper annettere tedesca abbiamo conosciuto la sovranità parlamentare inglese e abbiamo conosciuto il dominio legale del Parlamento in Francia
Queste sono le tre grandi forme di sovranità che abbiamo conosciuto
Io credo che persino in quel tempo vi sia stato una cultura del limite della Garanzia dei diritti che è stata una cultura costituzionale europeo cioè noi abbiamo come europei delle tradizioni costituzionali comuni
Questo è un discorso serio che noi possiamo sempre più fare
In modo sempre più approfondito
Sulla nostra storia
E torno però al punto che mi premeva di più
Questi Stati membri da cui sono partito sono stati
Che hanno storicamente acquisito asse il carattere della sovranità
Tuttavia noi dobbiamo comprendere come è possibile oggi usare il concetto stesso di supplenza
E necessaria a questo proposito assumere un atteggiamento realistico che rifiuta di lasciarsi ingabbiare in alternative secche
Che ho letto per esempio nella relazione di Dieter Grimm come se
Fosse in gioco un tutto o un nulla non è più il tempo sulla sovranità della filosofia politica classica del moderno
Non è più questo
Allora non è più in gioco
Una sovranità degli Stati che se si mantiene rende l'Unione nulla oppure l'inverso
Che se l'Unione essa afferma distanti diventano suoi organi ho letto nella relazione del mio amico e collega di Eastern Creek Orca
Perché nella terminologia giuridica sappiamo cosa vuol dire parti di una persona giuridica che li sovrasta non ci sarà nulla di tutto questo nel nostro futuro
Perché non è questo l'armamentario con il quale legge nel presente costituzionale che abbiamo di fronte
E vorrei dire la cosa più o fiacche comune non significa unico
Qui ci soccorre un'altra lunga storia europea che non importa nominare e no e non ogni unione nasce per rendere le singole parti che la compongono un mere componenti di se medesimo
E non ogni unione per essere efficaci è destinata ad esprimersi in forma statale impersona sovrana lo Stato federale europee perché ma
Qui ci deve essere questo per forza per alfiere un'Unione più efficaci
Non è così
è tutto da discutere
Allora
Io credo pervenire verso le la la seconda parte della mia relazione
Io credo quello che sto cercando di dirvi è che gli eventi che abbiamo di fronte vanno presi molto sul serio
Ritengo cioè che siamo di fronte a quel tifo di eventi storici che ci propongono la necessità di rivedere alcuni grandi categorie
Che siamo stati abituati ad usare quotidianamente per analizzare le cose politiche come quella precedentemente detta di sovranità ma non solo quella come vedremo la prima e più importante che credo possa essere rivista e la nozione stessa Distaso moderna io sono fra quelli che dice che lo Stato moderno non è stato un'invenzione ideologica lo Stato così come ce l'ha descritto ad esempio Max Weber c'è stato davvero ed è stato una grande creazione della civiltà occidentale europea non solo
Ma credo un'altra cosa vero che quella creazione sia stata accompagnata
Dalla produzione di una serie di strumenti categoriali ed Anagni analisti uscire che noi ci stiamo portando di estero con noi
Oltre quel tempo stesso no e che cosa consideriamo come cose reato
Insomma sciò da cui dobbiamo liberarci non è lo Stato moderno che mi è molto caro ma alla sua dogmatica in particolare un certo tipo
Della su della sua tocco
E la prima di quelle delle cose di cui liberarsi quella interprete l'azione della sovranità che la intende come una realtà di dominio assolutamente rigidamente unificante all'interno di un certo territorio
Questa tipo di sovranità probabilmente non è mai esistita all'interno degli Stati stessi allora perché dobbiamo usarla per misurare i rapporti fra gli Stati e l'unione
Euro offre
Ed inoltre io credo che il nostro compito sia quello di evitare una lettura che io vedo emergere a senso unico del presente costituzionale europeo
Che lo dipinge come una competizione per la sovranità per cui l'unica categoria attendibile quella dell'accessione della sovranità o della conquista della sovrana
A me pare questo molto semplificati
è una specie di trappola io credo
Che ci vuol far credere che stiano morendo gli Stati sovrani stia nascendo lo Stato federale europeo
Mentre io non vedo né morti né grandi morti immediate né grandi nascesse prossime future altrettanto sicure
Io credo invece che nel presente costituzionale europeo si stia sperimentando ciò che per lungo tempo l'Europa affatto
La sua tendenza a show è accorso lasciare i forzieri a riconoscerli reciprocamente in definitiva a limitarle
Io credo da questo punto di vista qui l'unica parte prettamente storica del mio intervento che torna attuale tra virgolette
La riconsiderazione di tutta la fase storica precedente la rivoluzione in cui noi avevamo già un sistema di Stasi moderni
Dopo la pace di Westfalia del mille seicento quarantotto ma non avevamo ancora la dogmatica dello Stato moderno che nasce invece nel corso dell'Ottocento
Per farla breve io sono rimasto fulminato da una pagina di Emmerich del battello
Il suo diritto delle genti e del mille settecentocinquantotto sembra il presidente Prodi che parla l'Europa costituisce un sistema politico un sistema politico mille settecentoquarantotto un corpo
In cui tutto è collegato dalle relazioni e dai diversi interessi delle nazioni
Che compongono questa parte del mondo non è più come un tempo un confuso insieme di parti isolate che cosa è
Dice de vattene è una specie di Repubblica di res pubblica no è un comma uguale ringrazio
I cui membri sono indipendenti ma legati dall'interesse ecco
Questa
E anche questa è la storia d'Europa cioè io credo che esista una lunga tradizione europea che
Configura la res pubblica una dimensione unitaria ha del politico
Masse ma senza mettere in discussione la indipendenza dei membri che la compongono senza pensare alla permesso una sovrana all'esprimersi in senso subii attivo della sovrani
Io condivido della opinione di Lister Dream questo punto specifico
Se ci sarà una costituzione europea questa non sarà una imitazione delle costituzioni nazionali liberali e democratiche che già conosce
Il mio punto di dissenso inizia da qui in poi e cioè io contesto che le costituzioni liberali e democratiche
Degli ultimi due secoli possiedano storicamente il monopolio sulla Costituzione
Credo cioè che noi possiamo lavorare sul concetto di costituzione europea con categorie diverse da quelle statali della sovrani
Con categorie molto più vicine alle categorie della legge fondamentale del patto federativo
Un po'scherzando vorrei dire a differibili neanche a Massimo Luciani e come se loro avessero riscritto l'articolo sedici della dichiarazione dei diritti dell'ottantanove no
Scrivendo ogni società in cui non esiste uno Stato democratico di diritto non a Costituzione
Ecco io non sono d'accordo su questo
Credo che noi possiamo pensare a delle società future
Come quella europea capaci di darsi costituzione in forme diverse da quelle che abbiamo storicamente sconosciuto e non per me era imitazione
E concludo dicendo questo
Se davvero nel nostro futuro vi è questo cioè la rottura lo dico in modo un po'forte del monopolio statale nazionale della Costituzione
Se davvero c'è questo io credo che la Costituzione possa servire soprattutto per qualificare l'intensità dei rapporti tra i soggetti questa è una cosa su cui lavorare
Associare di più la Costituzione ai legami e meno all'espressione del Portello
Ciò che hanno in comune tutte le costituzioni liberali e democratiche che avevano una sovranità da affermare
Fosse del monarca con il Parlamento fosse del monarca o del Parlamento o del popolo no una sovranità da afferma
Proviamo per lo meno a pensare
Alla costituzione senza questo dove ecco dovere di doverla riferire ad una sovranità da fare pensiamo approvare pensiamo insieme attentare questa via di una costituzione europea che non serve ad affermare
La sovranità o la sovraordinazione dello stato federale europea ma che serve invece a far accrescere la qualità dell'integrazione europea del legame europeo a non farlo essere solo una materia di convenienza economica ma anche una materia di diritti questo ecco ciò che possiamo fare
Allargando il concetto di costituzione e rinnovando lo oltre il suo tempo statale grazie
Grazie Maurizio Fioravanti per questa lettura molto radicale del contro la sovranità in questo presente costituzionale andiamo avanti su questa discussione di oggi pomeriggio la parola Elena Paciotti sulla Carta dei diritti fondamentali
Intervento essere dedicato al indicazione delle novità istituzionali
Rappresentate dalla Carta dei diritti fondamentali ma vorrei cominciare però Aci tardi le parole che un mese fa
Ha pronunziato davanti al Parlamento europeo il nuovo presidente della Repubblica federale jugoslava poi chiudo Kostunica
Era la prima volta che presidente La Repubblica federale jugoslava parlava davanti al Parlamento europeo era certamente una seduta solenne fra l'altro è stata la la stessa sedute in cui è stata approvata dal Parlamento europeo la Carta dei diritti fondamentali
Ho grande maggioranza evidentemente era ospite di questa istituzione e la seduta era solenne quindi si sconta qualche po'di retorica e tuttavia che era pienamente sincero quando parlava dell'aspirazione del suo paese di poter un giorno purtroppo lontano
Far parte dell'Unione Europea e io vorrei invitare tutti gli euroscettici a guardare un momento l'Unione europea con gli occhi dei Paesi che aspirano a parchi
Dunque Kostunica in quell'occasione ha definito l'esperienza dell'Unione uno splendido esempio non solo per i Paesi europei che ancora devono aderire prima per il mondo intero riguarda la direzione che il genere umano
Dovrebbe prendere se desiderasse lasciarsi dietro le sue le spalle la forza le guerre le dominazioni come mezzi per soddisfare particolari interessi nazionali
E ha aggiunto
Avendo creato questa Comunità di Stati nazionali l'Unione europea ha aperto la prospettiva di una nuova era per il genere umano e non solo per i risultati che ha raggiunto ma forse ancor più per il modo come sono stati raggiunti
Qui l'Europa ha mostrato la vitalità della propria civilizzazione nel contesto della storia mondiale e la capacità di immaginazione politica creativa per il proprio sviluppo futuro
Così come l'alba della nostra epoca coinciso con l'invenzione da parte dell'Europa di un nuovo foro politico lo Stato nazione con il quale ha superato la crisi del particolarismo medievale
In questo nostro tempo postmoderno l'Europa ha inventato una forma superiore di organizzazione politica una comunità transnazionale che l'ha aiutata affrontare le sfide della globalizzazione
E io credo che tutto questo sia vero che ci sia della immaginazione creativa nella costruzione dell'Unione Europea
Che vi sia molto di originale senza precedenti nella storia delle istituzioni
Lo ha detto da da ultimo il professor Piero avanti io condivido pienamente e l'Unione si costruisce con un project un processo di progressiva condivisione di pezzi di sovranità da parte di un numero crescente di Stati nazionali
E attraverso la creazione di una duplice struttura sovrannazionale la comunità e l'unione che viene tolta vengono dotate queste strutture di proprie autonome istituzioni ora questa costruzione
Che si attua naturalmente mediante la stipulazione di trattati internazionali che vengono progressivamente modificati integrati aggiornati
Comporta la coesistenza accanto all'ordinamento nazionale e accanto agli ordinamenti internazionali cui i singoli stati aderiscono di un ordinamento sovranazionale soggetto a sua volta ad un processo e io ritengo legittimo definire di progressiva costituzionalizzazione non sto ad argomentare ulteriormente perché insito nella linea illustrata qui dal professor Russo condivisa da prodotta da dal professor Fioravanti scrivi in Italia via scritto Augusto Barbera eccetera quindi non ho bisogno di di soffermarmi voglio dire semplicemente molto ma molto in soldoni il professor rime ci ha insegnato che e questa mattina ripetuto la Costituzione è quella cosa che determina la legittimità dei poteri pubblici e i limiti dei poteri
Ora se nell'Unione Europea abbiamo dei poteri pubblici e come si cambia e poi da dopo il il Trattato di Amsterdam che ha istituito lo spazio di libertà sicurezza e giustizia questi poteri pubblici toccano anche la libertà e la sicurezza delle persone
Abbiamo bisogno che questi sia di una Costituzione che definisca la legittimità e i limiti di questi poteri pubblici non c'è bisogno che diventi uno Stato
Dove c'è questo processo originale
Di cui fa parte anche la decisione del Consiglio europeo di Colonia di farsi dice che i diritti fondamentali vigenti a livello dell'Unione siano rari
Prego è una struttura originaria perché non è una vera e propria istituzione comunitaria è tuttavia è il motore dell'Unione ne indirizza le politiche in definitiva ne decide le sorti
Ora questa formula di
Scrivere i diritti fondamentali vigenti a livello dell'Unione una formula corretta perché è vero che Piero
Diritti fondamentali vigenti a livello dell'Unione lo aveva affermato reiteratamente la corte di giustizia fin dal lontano mille novecentosessantanove
Ma lo ha sancito definitivamente il contratto di il trattato di Maastricht quando ha introdotto quello che adesso è il secondo comma dell'articolo sei del trattato dell'unione
L'Unione rispetti i diritti fondamentali quali sono garantiti dalla Convenzione europea per la salvaguardia di diritti dell'uomo le tradizioni costituzionali degli Stati membri è già stato detto
E però è anche vero che era ben arduo per qualsiasi cittadino ma anche per un esperto giurista elencare quali fossero questi famosi diritti fondamentali
E qui la necessità di raccogliere una carta com'era stato reiteratamente tra l'altro richiesto dal Parlamento europeo in numerose sue risoluzioni non non sto a ricordarle si parte dal mi novecentosettantasette il famoso poi Progetto Spinelli dell'ottantaquattro
E via via in una serie di risoluzioni
In quel parametro però a chiesto più volte di raccogliere una carta dei diritti fondamentali proprio perché l'esercizio di poteri pubblici ha bisogno di questi limiti
Di norme fondamentali che neanche il legislatore può violare
Ed è evidente che esiste un collegamento fra l'elaborazione di una Carta dei diritti fondamentali è quella di una costituzione
Ma è anche qui nell'anno in coincidenza fra i due momenti sta una delle caratteristiche originali della costruzione della sovranazionalità europea
Tante le costituzioni nazionali è già stato detto questo nei Paesi europei quelli soprattutto che noi conosciamo quelle sorte nella seconda metà del del ventesimo secolo nastro in un preciso momento dal crollo di un regime dittatoriale cui segue l'instaurazione di un regime liberaldemocratico secondo i principi dello Stato costituzionale di diritto accaduti vietati dopo il crollo del fascismo nella Germania federale dopo il crollo del nazismo in Spagna dopo la caduta di Franco in Portogallo dopo la caduta di Salazar in Grecia dopo la caduta di Corneille da ultimo nei Laender tedeschi dell'Est dopo il crollo del muro di Berlino
Ora per nostra grande fortuna nessuna crisi di analoga portata esige perentoriamente che in un momento determinato l'elaborazione la carta dell'Unione
Europea avvenga di una carta costituzionale si tratta invece di una esigenza che si fa tanti progressivamente mano a mano che crescono le competenze dell'Unione e che questa si espande coltivando come oggi avviene quello che io credo giustamente Prodi ha definito il più grande progetto politico di questo inizio di millennio l'allargamento dell'Unione ai Paesi dell'Est europeo la riunificazione dell'intera Europa
E poi è originale è stata anche l'organismo al quale il Consiglio europeo ha demandato il compito di redigere il progetto di carta dei diritti
La sua composizione è stata stabilita dal consiglio di Tampere dell'ottobre del novantanove quindici rappresentanti dei capi di Stato e di governo dell'i degli stati membri un rappresentante del presidente la Commissione europea sedici rappresentanti del Parlamento europeo designati dal Parlamento stesso
Trenta rappresentanti dei Parlamenti nazionali designati dagli stessi
Ora poiché la carta era destinata secondo il mandato di Colonia ad essere proclamata congiuntamente dalle tre istituzione europea in Consiglio Parlamento e Commissione si spiega che a redigerne il Progetto siano stati chiamati rappresentanti di queste istituzioni
Ma del tutto inedita era invece la presenza di rappresentanti questa volta davvero fra virgolette dei parlamenti nazionali oltretutto in una misura prevalente rispetto alle altre istituzioni
Ed io mentre gli altri membri potevano considerarsi dei veri e propri rappresentanti delle istituzioni di provenienza perché i rapinati dei capi di Stato e di Governo rispondevano allora mandante
Così rappresentate da Commissione europea gli stessi parlamentari europei sono stati designati dal Parlamento secondo le modalità proprie di questo organo in proporre una rappresentò una rappresentanza proporzionale dei gruppi politici avevano un mandato del Parlamento europeo
Ciascuna presenta dei parlamenti nazionali
Rappresentava da solo un'assemblea pluralista che non aveva adottato una posizione comune
E nonostante tutto questo questa presenza si è rivelata assolutamente preziose
Perché ha costituito un tramite con opinioni pubbliche esperienze politiche tradizioni giuridiche che risate indispensabile per arrivare a un consenso più ampio una stravaganza che diventata una grande
E utili
E stata nuova anche la modalità di lavoro del l'organismo che ha deciso di chiamarsi convenzione la trasparenza dei lavori è stata totale
Il pubblico aveva libero accesso alle sale di riunione della convenzione tutti i documenti venivano pubblicati su un apposito in sito internet accessibile a tutti
Vi è stata una notevole produzione di documenti di suggerimenti non soltanto da parte dei membri della Convenzione hanno presentato più di mille emendamenti ma anche da parte di associazioni privati di lobbies di studiosi sono state organizzate audizioni dei Paesi candidati all'adesione di un gran numero di organizzazioni non governative che ne avevano fatto richiesta
E anche i lavori procedevano in modo singolare
Procedevano sulla base di documenti predisposti dalla presidenza per composta dal dal presidente
Professor Roman Herzog che è stato più volte menzionata dai vicepresidenti retti dalla convenzione del rappresentante della Commissione dal rappresentante del presidente di turno del Consiglio esattamente se costituiti in comitato di redazione
Proponeva dei testi testi venivano discussi dalla convenzione poi venivano rielaborati sulla base degli orientamenti emersi nella discussione sulla base degli emendamenti dei suggerimenti presentati di nuovo sottoposti all'esame dalla convenzione senza mai procederà a votazione
Ma ricercando ogni volta il più ampio consenso per aggiustamenti progressivi
Questa modalità singolare di lavoro questa composizione stravagante della dell'organismo ha però prodotto un notevole successo nel giro di nove mesi meno del tempo che c'era stato fissato questa carta è stata scritta
Tanto che adesso da molte parti dal Parlamento europeo ma non solo
Si chiede che le prossime convenzioni intergovernative destinate le modifiche dei trattati vengano sostituite da sistemi come questo sistemi aperti sistemi in qualche modo rappresentativi e non da quelle trattative che si svolgono nel chiuso di di di distanze di cui non trapela nulla se non qualche informazioni riservato da parte di abili negoziatori che si tengono fino all'ultimo la la carta vincente nella tasca e solo l'ultima notte del ultimo giorno del dell'anno di trattative
Si sa chi
Quali degli egoismi nazionali sono prevalsi e quali no
Altra singolarità era costituito dal fatto che la convenzione non sapeva se avrebbe dovuto redigere un testo destinato a restare una dichiarazione politica oppure un testo giuridicamente vincolante perché malato di Colognola questa carta sarà proclamate poi vedremo se sarà inserita nei Trattati ora la questione è stata risolta
Secondo il saggio suggerimento del presidente Bertocco accolto dalla convenzione secondo i quali provvedimenti il Progetto sarebbe stato scritto come se si trattasse di un testo giuridico a somiglianza di quelli che formano la prima parte delle costituzioni continentali formulato quindi per antica articoli sintetici e il più possibile chiari nel linguaggio
I contenuti della carta
Sono anch'essi in parte originali
Io credo che tutto sommato nato siano idonei a configurare un'identità europea un modello sociale europeo che si distingue da altri modelli dell'Occidente democratico un modello ben diverso da quello meramente mercantile ed economico che si suole tuttora attribuire all'Unione Europea
La carta infatti comprende in misura rilevante diritti sociali che non sono riconosciuti come diritti fondamentali in altri Paesi occidentali segnatamente negli Stati Uniti
Ma anche nel consolidato terreno della tradizione liberale borghese vi è una specificità europea per esempio la proibizione della pena di morte che non è un dato comune a tutto procede
Come è noto il mandato di del Consiglio di Colonia prevedeva che la carta dovesse contenere i diritti di libertà e uguaglianza nonché i diritti procedurali fondamentali garantiti dalla Convenzione europea di salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali
E risultanti dalle tradizioni costituzionali degli Stati membri
E che dovesse in e contenere i diritti fondamentali riservati i cittadini dell'Unione
E che avrebbe dovuto prendere in considerazione diritti economici e sociali pari sono enunciati nella Carta sociale europea nella carta comunitarie di diritti sociali fondamentali dei lavoratori nella misura in cui non fossero unitamente a fondamento delle politiche dell'Unione
Dopo il mandato prendeva un lavoro di decodificazione dei diritti esistenti a partire da diverse fonti che assicurasse quindi un effetto di certezza del diritto a fronte della indeterminatezza di quel secondo comma dell'articolo sei del trattato dell'unione
Ma come era inevitabile tenuto anche conto del fatto che l'organismo chiamato a redigere una Carta era composta di soggetti legittimati non tanto dalla loro competenza tecnica anche se vi erano giuristi di chiara fama
Quanto da una rappresentatività istituzionale e politica il risultato non poteva essere privo di forti ed eventi creativi e quindi di un notevole
Di una notevole carica di innovazione
Che sia raleigh Zatta introducendo nell'opera di codificazione oltre alle fonti espressamente citati dal mandato diverse convenzioni internazionali sottoscritte da tutti gli Stati membri
E dunque indicative di un consenso generale convenzioni internazionali del Consiglio d'Europa della Nazioni Unite dell'Organizzazione internazionale del lavoro
Si è fatto ricorso al diritto primario comunitario dei trattati al diritto derivato dai all'alla giurisprudenza della Corte di giustizia della Corte europea dei diritti dell'uomo e quindi si è trovato un consenso sufficiente alla codificazione di alcuni nuovi diritti
Che sebbene vigenti non erano ancora pienamente consacrati a livello di diritti fondamentali la protezione dei dati personali principi relativi alla bioetica il diritto all'ambiente il diritto dei consumatori il diritto a una buona di amministrazioni diritti dei bambini
Un'altra novità della carta e la sua struttura quella efficace
Ebbene lasciatemelo dire suddivisione degli articoli non più secondo le tradizionali classificazioni di diritti politici civili e politici diritti economici sociali diritti di nuova generazione ma secondo i valori fondamentali cui sono ispirati persino dignità libertà uguaglianza solidarietà cittadinanza e giustizia una ripartizione quindi che più pone sullo stesso piano tutti i diritti fondamentali ne sottolinea l'indivisibilità
Così come l'inserimento di diritti riservati ai cittadini in apposite norme sottolinea l'universalità di tutti gli altri diritti fondamentali che spetterà a ogni essere umano
Anche il linguaggio della carta presenta una duplice novità
Innanzitutto è la prima volta nell'Europa dove vige tuttora una convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo non dei diritti umani non dei diritti delle persone è la prima volta che il linguaggio di una carta è un linguaggio non sessista
Come è stato richiesto unanimemente dalle donne componenti dalla convenzione
Il cui numero purtroppo non ha rappresentato una novità perché costituiva una piccola minoranza dei componenti solo nove su sessantadue titolari quindici considerati tutti i supplenti
E tuttavia si sono coalizzate pur proveniente da diversi partiti diverse
Paesi diversi orientamenti queste queste poche donne hanno ottenuto questa soluzioni di un linguaggio non sessista e anche quell'articolo che sancisce l'uguaglianza sostanziale fra donne e uomini attraverso l'adozione anche di
I provvedimenti di discriminazioni positive positivo
In secondo luogo questo è un linguaggio chiaro ma poco ispirato
Non la l'afflato con l'eleganza l'anima che derivano da un'unica visione del mondo come spesso si ritrova nelle Costituzioni nazionali nelle dichiarazioni dei diritti relativi a una
A una nazione spesso magari redatte da una ristretta élite la carta infatti non è stata redatta in un'unica lingua ma contemporaneamente
E nelle undici lingue ufficiali dell'Unione e anche se i testi di base venivano redatti prevalentemente in francese in inglese poi prodotti dovevano tener conto di contributi offerti in tutte le lingue che rappresentavano punti di vista anche molto diversi
E questa caratteristica mostra bene
La singolare natura della carta che un prodotto razionale un prodotto illuministico
Un prodotto illuministico di un grande disegno
Che rappresenta la sintesi dei principi di civiltà su cui si fonda la convivenza dei popoli e delle nazioni europee una convivenza di diversità diversità di tradizioni culturali di lingua di religione di etnie che possono coesistere
Solo in una comunità di diritto
E grazie al riconoscimento dei diritti fondamentali di ogni persona ciò che presuppone per l'appunto il rispetto della pari dignità di ciascuno e di qui la necessaria laicità delle istituzioni comuni di cui parlava stamattina il professor Rusconi
E il rifiuto che si facciano le istituzioni interpreti di un unico per quanto nobile diffuso retaggio culturale o religioso
In conclusione io credo che si giustifichi l'opposizione alla carta da parte di quanti sono contrari all'Unione Europea perché in effetti la carta costituisce un passo avanti nell'approfondimento dell'Unione ne rappresenta il comune denominatore la carta d'identità
Costituisce il simbolo che è stato detto
Il simbolo del passaggio dall'unione economica l'unione politica il simbolo del passaggio dall'uno dei degli stati un'unione di cittadini
Ritengo invece che si giustifica sei meno l'opposizione alla carta di quanti dicono di accettare l'Unione europea ma poi pretenda o che sia costruita a misura della propria tradizione della propria De Lucia negando eguale legittimità a quelle altrui
Chissà se questa Europa da cui cinque emergono incertezze Paure di fronte ai processi di mondializzazione dell'economia i fenomeni di migrazione dei Paesi più poveri avrà la maturità e l'audacia
Di affidare a principi e regole condivise la rappresentazione della nostra comune identità
Io non lo so ma credo che sia questo che dobbiamo augurarci la carta che è stata approvata esplicitamente la Commissione Consiglio e Parlamento europeo e proclamato dalle tre istituzioni il sette dicembre del due mila quelle modo così in sordina che smentisce
La volontà degli Stati proclama dei governi proclamata a Colonia nel novantanove di volere questa legittimazione e però cioè cioè è stata sottoscritta
Esiste e contrariamente a quanto lamentato dei soliti pessimisti o un penalty tristi e i quali è sempre ben altro quello che occorre la carta ha già un valore è stato già citato la dichiarazione della Presidente del Parlamento europeo ha detto questa è la nostra legge fondamentale la della presidente della commissione che ha detto noi applicheremo
Ma anche un valore io credo politico perché di questa non potrà non tener conto nelle sue decisioni la Corte di giustizia in qualche modo non è una questione formale ma la corte di giustizia che deve individuare i diritti fondamentali richiamati nell'articolo sei del trattati andandoli a fini di cercare nelle tradizioni comuni degli stati membri
E si trova qui un documento in cui vengono codificate questa tradizione comune degli stati membri secondo la comune opinione sottoscritta delle istituzioni dell'Unione non dovrebbe tenerne conto
E d'altronde la carta già cominciato a vivere prima ancora di essere proprio proclamata è stata citata nel rapporto dei tre saggi sulla ossia è stato citato nel rapporto del gruppo di bioetica dell'Unione è il posto a base del rapporto che la commissione per le libertà e i diritti dei cittadini del Parlamento europeo redigerà come ogni anno sul rispetto dei diritti umani all'interno dell'Unione
Vediamo concludere che non è allora necessario l'inserimento della Carta nei Trattati beh certamente no e proprio il contrario perché in questo modo la carta
Diverrà davvero la prima parte di una costituzione europea non solo ma soprattutto cambierà il significato stesso dei trattati provocando un'ulteriore novità istituzionale
I fatti finora la corte di giustizia ha riconosciuto i diritti fondamentali nella misura in cui non compromettono le finalità dei trattati
Inserendo nei trattati la carta scopo dell'Unione diviene il rispetto della dignità delle persone il valore fondante di questa carta e su questo valore andrà commisurata l'intera costruzione europea
Persotti io scherzando che ho sempre sostenuto che l'identità ognuno di noi ce l'ho scritta sulla propria carta sulla carta d'identità
E mai come nel caso dell'Europa questa identità che è connessa alla Carta dei diritti mi sembra un progetto politico di estremo
Leonardo parola a Luigi Ferrario sulle nuovi inseriti nella Costituzione europea
Anch'io prima di parlare del tema affidato mi vorrei tornare sulla questione che mi pare centrale pregiudiziale che emerso nel nostro dibattito
E cioè
La questione della legittimità della carta
Della sua opportunità della sua ostica abilità che è stata per l'appunto l'oggetto delle contestazioni da parte di Green di Massimo Luciani
Sulla base di
Quest'detti questa tesi del nesso che esiste tra stato e Costituzione
La Costituzione la carta europea non sarebbe appunto spiccati le ne legittima in quanto manca un popolo europeo in quanto manca una società civile europea in quanto manca una sfera pubblica europea io credo che acquisto obiezioni abbiano già risposto
Domenica rosso negando il nesso ontologico fra Costituzione Società Civile sfera pubblica Stefano Rodotà
Maurizio Fioravanti in particolare che ha sottolineato il carattere contingente storicamente contingente di questo nesso al di là delle metafisiche statalisti che che si possono su di esso costruire ma io vorrei tornare su questa questione
Chiedendomi se e non sia piuttosto vero il contrario e cioè se non sia vero che la sfera pubblica sia per l'appunto creata dalle costituzioni ben più che il contrario
E a sostegno di questa tesi io vorrei fare una considerazione di fatto
E alcune considerazioni diciamo così di carattere teorica
La considerazione di fatto riguarda
L'assenza anche all'origine dei nostri Stati nazionali di popoli europei io vorrei chiedere di tre crei Luciani se pensano davvero che nel Francia del mille settecentottantanove esistesse un popolo francese
O nell'Italia un nella Germania del secolo scorso esistesse un popolo tedesco un popolo italiana
Io non credo che nell'Inghilterra del settecento nella Germania unitario del secolo scorso
Persino di oggi potremmo dire esistessero legami pre politici identità collettive di lingue
Di cultura di appartenenza tra la campagna e città tra contadini e Borghesi tra gentiluomini dell'imprenditoria capitalistica e masse sradicate dalle campagne
Esistessero cioè in questi paesi un'omogeneità maggiore di quella che oggi esistere tra i diversi paesi europei le nazioni europee lo sappiamo le loro tradizioni
Le stessi Stati sono stati un'invenzione appunto moderna
E non si vede perché la costruzione di un senso comune di appartenenza
A un'Europa caratterizzante come ben mostrato russo e Fioravanti da un comune patrimonio costituzionale da comuni tradizioni costituzionali
Sia oggi più difficile e più improbabile e non debba comunque sollecitare la responsabilità civile e politica
Della cultura giuridiche politologi le considerazioni teoriche riguardano viceversa proprio il problema della legittimità sollevata
Da
Luciani
Io credo che sarebbe utile intanto definire
Naturalmente senza nessuna pretesa di offrire definizioni niente più che convenzionali stipulati le provvisorie cosa intendiamo per la sfera pubblica
E cosa intendiamo per sfera privata
A me pare che presterà pubblica rissa richiamando l'antica definizione di Ulpiano pubblico e ciò che pertiene
All'utilità tema omnium privato all'utilità dei singoli il pubblico riguarda l'interesse di tutti
Riguarda cioè in particolare quell'interesse di tutti che sono stati consacrati come diritti fondamentali che sono i diritti uguali di tutti il pubblico
Rappresenta il luogo dell'uguaglianza il privato rappresenta per l'appunto il luogo la sera delle disuguaglianze dei diritti patrimoniali dei diritti disponibili
Per questo la sfera pubblica è fondata viene desistenza proprio con le costituzioni cioè con quei patti sociali con cui si conviene l'uguaglianza
Nei diritti in quei diritti vitali per l'appunto che riguardano gli interessi vitali di tutti laddove la sfera privata consiste soprattutto in quegli interessi dei singoli che sono i diritti patrimoniali
E che si identificano in larga parte con il mercato
Per questo possiamo ben dire che l'Europa del mercato comune nona una sfera pubblica l'Europa come semplice mercato come semplice unione monetaria è priva di una sfera pubblica e che la sfera pubblica
è creata precisamente dalla stipulazione dell'uguaglianza che nient'altro che l'uguaglianza nei diritti fondamentali cioè nei diritti di tutti e cioè attraverso una costituzione
Fatta questa premessa io penso che possiamo affrontare questo problema della legittimità e io credo che la tesi vagamente comunitaria che alle spalle dello scetticismo
D. E chi associa costituzione omogeneità sociale andrebbe rovescia
Ecco io credo che le costituzioni
Sono Patti di convivenza
Tanto più necessari tanto più giustificati quanto più disuguali differenti eterogenei virtualmente in conflitto sono i soggetti tra i quali questi patti sono destinati a valere
Le costituzioni non servono a rappresentare la comune volontà di un popolo ma garantire i diritti di tutti anche contro la volontà delle maggioranze ed anche contro la volontà di tutto il popolo
Non serve ad esprimere una qualche omogeneità o identità collettiva o senso comune di appartenenza bensì ad assicurare la convivenza pacifica proprio tra soggetti in conflitto
Per questo la loro legittimazione non puoi risiedere nel consenso popolare
Cosa diremmo di una Costituzione talebana che sanziona se la subordinazione appunto dalla donna all'uomo e votato ovviamente dalla maggioranza
Degli afgani
Io credo che il fondamento di legittimità
Delle costituzioni diversamente dal fondamento di legittimità delle leggi ordinarie degli atti di governo risiede non nella volontà della maggioranza ma nell'uguaglianza che esse che le costituzioni
Sono in grado di realizzare cioè in un valore ancora più pregiudiziale che riguarda quello sì tutto il popolo perché riguarda precisamente tutti tutti in quanto individui tutti in quanto ugualmente titolari
Dei medesimi diritti uguaglianza di tutti nelle libertà fondamentale dei diritti sociali ossia in diritti sono in diritti vitali appunto assicurati a tutti
E io credo dunque che debba essere abbandonata quest'idea della legittimità proposta riproposta da Luciani come
Legata al consenso popolare io credo che questa idea della legittimità per quel che riguarda le costituzioni
Certamente non abbiamo altra Thief strumento fonti di legittimazione migliore per quel che riguarda la sfera del decidi bile
E cioè gli atti di governo e la legislazione ciò che è consentito decidere acconsentito non decidere ma dopo il quarantacinque
Dopo la sconfitta del fascismo e la scoperta che la qualità di un regime politico non riposa
Sul consenso delle grandi maggioranze
Ma richiede limiti e vincoli a quelle maggioranze da quel momento è cambiata lo ricordava Fioravanti la legittimità dei sistemi politici non più le democrazie popolari ma le democrazie costituzionali e la fonte di legittimazione di una Costituzione ripeto non è nel fatto che voluta da tutti cosa assolutamente improbabile
Veramente pensiamo che se la dichiarazione è l'ottantanove fosse stata messa ai voti nell'ottantanove avrebbe avuto il voto dalla maggioranza dei francesi incluse le gambe veramente pensiamo che vedrete delle pene se fosse stata messa ai voti
Quando è stata scritta da Beccaria avrebbe avuto poco più che il voto di Beccaria e dei suoi amici
Non è nel fatto che è voluta da tutti
La legittimità di una costituzione ma nel fatto che garantisce tutti che è una cosa ben diversa e ben più importante nel senso che resta avvilisce le condizioni del gioco politico e crea costruisce la sfera pubblica l'altra considerazione riguarda il rapporto tra Costituzione e società civile che appunto andrebbe anch'esso rovescia esiste io credo un'interazione sperimentata anch'essa dalla formazione storica dello Stato moderno tra senso comune di appartenenza
E istituzioni giuridiche
Sì è vero che coesione legami pre politici identità collettive garantiscono sul piano dell'effettività la tenuta di una democrazia
E ancora più vere il contrario e ciò è ancor più vero che esso l'uguaglianza nei diritti quale garanzia di tutte le differenze
Che matura la percezione degli altri come uguali che matura la percezione cioè del senso comune di appartenenza è il senso di uguaglianza creato dei diritti e dai principi di uguaglianza che
Genera la percezione degli altri come uguale
Ed è sulla garanzia dei propri diritti come diritti uguale che matura per l'appunto la sfera pubblica di più direi che uguaglianza e diritti e garanzie dei diritti non sono soltanto condizioni necessarie
Ma sono anche condizioni sufficienti
Cioè sono tutto ciò che si richiede anzi la sola cosa che si richiede per una sfera pubblica non si deve richiedere nulla di più
Almeno se riteniamo
Che le la sfera pubblica Julia aspiriamo
Sia fondata sul valore della tolleranza anziché sulle reciproche esclusioni generate da identità etniche e nazionali religiose di altro genere non si richiede nulla di più che l'uguaglianza nei diritti
Di qui io credo l'estrema importanza di questa carta
In quanto crea sul piano anche dell'immaginario politico dell'immaginario collettivo la valenza simbolica di cui parlava russo per l'appunto decisiva la sfera pubblica
E in quanto crea senso di uguaglianza e senso di appartenenza
E per quel che riguarda il tipo di contenuti della carta e ne ha già parlato ampiamente Elena Paciotti direi che questa carta
Rappresenta per così dire un sintesi delle diverse tradizioni non di Basso ma di alto profilo è una carta che con tutti i suoi difetti mi pare che il limite più grave sia la mancanza del dell'interdizione della guerra la mancanza del principio della pace che appunto non è poco ma al di là di questo limite così grave
Qualcosa di più qualcosa di meno diceva Marramao qualcosa di meno sui molto rilevante
C'è anche qualcosa di più e cioè una serie di nuovi diritti che mancano nelle attuali costituzioni che riguardano il corpo che riguardano le questioni della bioetica che riguardano appunto la non possibilità di mercificare il corpo umano questa è una cosa nuova in un nella almeno nella formulazione rigorose precisa con cui viene proposto all'articolo tre dalla
Te la carta cioè non soltanto il divieto di clonazione riproduttiva degli esseri umani di pratiche
E un genetiche ma c'è il divieto di qualunque mercificazione di parti del corpo umano ci sono norme che stabiliscono nuovi diritti nei confronti dell'amministrazione
Il diritto ad essere interpellati ad essere informati ed essere ascoltati
Prima che nei confronti di ognuno avvengano appunto presi provvedimenti che lo riguardano provvedimenti no civico che riguardano c'è una migliore formulazione delle garanzie e penali e processuale il principio di proporzionalità delle pene e gli articoli appunto il divieto e c'è soprattutto il divieto incondizionato alla pena di morte questo mi pare che da solo sesto le sessanta ex
Bastare a salvare la vita di un solo curdo di un solo turco sarebbe una ragione sufficiente per sostenere questa carta e c'è infine un Elenco di diritti sociali
Che per quanto avremmo magari gradito che fossero formulati in maniera più un mette più precisa tuttavia sono hanno diceva Elena Paciotti
E non il linguaggio diciamo infatti che molte costituzioni ma hanno una dimensione pragmatica forse maggiore certo ci sarebbe piaciuto che fosse presente il diritto al lavoro
Non c'è non c'è il diritto al lavoro c'è il diritto di lavorare però c'è la tutela contro il licenziamento ingiustificato la nostra costituzione che ha il diritto al lavoro è una Costituzione che ha ben consentito alla Corte costituzionale di dichiarare l'ammissibilità dello statuto sulla
Licenzia né sull'articolo diciotto lo Statuto dei lavoratori che non sarebbe stata possibile presenza di quest'articolo certo ci sarebbe piaciuto un articolo tre capoverso dalla Costituzione
E tuttavia nonostante l'attico tre capoverso della Costituzione la Corte costituzionale ha dichiarato illegittime le azioni positive in materia di candidature politiche che viceversa viene per dichiarata presente in questa carta
E d'altra parte in questa stessa carta esiste un articolo che diciamo richiama il nostro articolo tre capoverso enunciando il fine
Di lottare contro la povertà e l'esclusione questa è un'espressione diciamo
Molto poco giuridica molto più formulate in un lessico non propriamente giuridico il fine di lottare contro la povertà è contro l'esclusione di cui si prende materialmente atto e dunque a tal fine la garanzia dei diritti all'assistenza sociale all'assistenza abitativa cioè una specie di diritto alla casa
Quindi c'è un linguaggio certamente meno enfatico ma di fatto con una valenza appunto operativa che può essere anche maggiore del le nostre stesse carte costituzionali
Io concludo con un'osservazione di carattere diciamo pragmatico politico che ci riguarda
Ed è la seguente che si riconnette di nuovo
A questa questione del carattere simbolico del carattere giuridico del grado di forza vincolante incerto
Questa Costituzione lo diceva Elena Paciotti già è stata assunta come vincolante dal dichiarazioni del presidente del Parlamento europeo del presidente dalla commissione c'è una volontà di assumerla come vuole come vincolante e questo già dovrebbe essere comunque
Dico quello che conta ma certo la cosa più importante
Ma proprio la dimensione simbolica dipende in gran parte anche dal modo in cui questa carta viene recepita
E concepita dalla cultura giuridica il diritto tutto il diritto è un universo simbolico e dentro un universo simbolico non c'è il vero e il falso
Le norme sono ciò che
Risulta dalla nostra interpretazione e il diritto è quello che noi pensiamo è quello che noi proponiamo è quello che noi facciamo valere con le nostre teorie soprattutto con le nostre lotte e con la politica
Cioè non esiste il vero e il falso o comunque esiste molto poco certamente si possono contestare come assolutamente inaccettabili interpretazioni diciamo bislacche Hooks stravaganti ma in gran parte il diritto è appunto in quanto universo simbolico
Il risultato
Della cultura giuridica che ha un ruolo per formativo rispetto al diritto c'è una funzione pragmatiche per formativa che chiama in causa la responsabilità dei giuristi quando ne diciamo che questa Costituzione questa carta non vale niente facciamo
Rischiamo di fare proposizioni che si auto per i ficcanaso e cioè che appunto producono il disvalore sul piano simbolico giuridiche politico di questa carta
E dunque dipende anche dalla cultura giuridica dalla cultura politica se questa carta viene presa sul serio oppure se risulterà un semplice così documento un orpello eccetera e io credo che questo debba appunto richiamare la nostra responsabilità perché il futuro in questo senso della democrazia in Europa dipende come sempre in larga parte anche da noi
Grazie a lui il jet ancora una volta
Riprendendo il suo il termine c'ha ricordato qual è il valore di una Costituzione rispetto al consenso alla sfera pubblica ultima relazione di oggi pomeriggio quello del di Salvatore Senese cui cedo la parola
Sì Stefano Rodotà concludendo il suo intervento
Ricordava come il presente ancor meno il futuro non possano leggersi con di schemi gli strumenti concettuale del passato
Io credo che questa avvertenza sia molto importante da tener presente
Soprattutto quando ci si accinge ad un'operazione come quella che costituisce l'oggetto dalla nostra riunione cioè comprendere il significato e la portata della carta
Tuttavia vorrei aggiungere
Che il passato e anche gravido del presente e del futuro
Ed il passato è costituito anche da fratture da squarci verso il futuro da salti all'indietro
Nel passato si trovano assai spesso con le chiavi di lettura e di comprensione del presente
Ebbene la tesi sottesa alle considerazioni che farò sulla protezione internazionale dei diritti fondamentali
E che la storia di questa protezione che poi in terza che è parte della storia stessa dei diritti fondamentali
Aiuta a Gil Turner sulla carta
Uno sguardo un meno dogmatico nemmeno chiuso o nella fissità non delle contingenze presenti di quello che prescindendo completamente dal passato potrebbe avvenire
La posizione la positività l'azione dei diritti fondamentali che prende l'avvio nel diciottesimo secolo
E contrassegnata da una Polia e da una la curva la polizia attiene alla nozione stessa di diritti umani fondamentali
Che nasce con un intrinseco carattere di universalità l'uomo per il quale si rivendicano diritti e l'homo universalis colui che appartiene al genere umano indipendentemente dalle sue determinazioni particolare razza lingua religione
Ma il passaggio attraverso il quale nel secolo dei lumi il dover essere del diritto si realizza nell'essere del diritto e cioè la positività azione dei diritti umani fondamentali
Si compie nel quadro dello Stato nazione o comunque di formazioni storiche determinate e particolari che raggruppano porzione molto limitate dell'umanità separate dalle altre entità politiche e strani se non assai più spesso in conflitto connessi
E da qui una contraddizione evidente
I diritti umani proclamati come universale per definizione sono dei diritti almeno in prima battuta nei confronti del potere politico ma questo è un potere sempre in particolare limitato nello spazio
E nella misura in cui il potere riconosce tali diritti il riconoscimento non si applica a tutti gli esseri umani ma soltanto a quelli che sono parte del contratto sociale ai cittadini
La maggior parte dell'umanità si trova di colpo esclusa dà questa garanzia
E la nascita della democrazia che si fondano sulle quale dignità si traduce in fatto in un aggravamento delle diseguaglianze
La lacuna invece che l'apposito Ivica azione dei diritti fondamentali esibisce ai suoi esordi attiene alla mancata protezione della dignità umana nell'ardente delle sue relazioni sociali
Ed in per e di in particolare in quel nucleo elementare di Bissoni il cui soddisfacimento e condizione essenziale perché possa dirsi non violata la dignità
La la Comuna insomma riguarda per dirla con una terminologia corrente del presente la limitazione dei diritti fondamentali dell'ottantanove ai soli diritti civili e politici senza alcun cenno ai diritti sociali
Le condizioni storiche impedivano di scorgere la capacità di si prega trincee dei nuovi processi produttivi e l'incidenza che essi avrebbero avuto i sulla condizione umana
E sui fattori di coesione sociale sino al punto da Porter rendere vana a stessa eguaglianza dei diritti
Questa lacuna emerge ben presto e fa problema all'interno dei Paesi sviluppati a partire dalla metà del diciannovesimo secolo sul mondo dalla questione sociale
La Costituzione francese del mille ottocentoquarantotto riscopre una preoccupazione che era stata già adombrata bassi degli Yes nella assemblea costituente
E nel punto ottavo del preambolo afferma che la Repubblica deve mettere a portata di tutti l'istruzione indispensabile ad ogni uomo e deve assicurare attraverso una fraterna assistenza
L'esistenza dei cittadini bisognosi
Il linguaggio incerto paternalista la presa in carico dei bisogni cui il testo fa riferimento non si traduce in un'attribuzione di veri e propri diritti soggettivi
Manca il nitore la precetti vita delle formule dell'ottantanove
E tuttavia la breccia è aperta per colmare la lacuna altri testi non necessariamente costituzionali seguiranno in Francia e negli altri Paesi industrializzati
Alcuni come quelli sulla durata dalla giornata lavorativa dotati della precetti vita proprio delle formule protettive dei diritti civili
Altri più complessi elaborati istitutivi di organismi pubblici deputate ad assicurare prestazioni sociali
Ma il movimento verso lo Stato sociale si avvia ed è inarrestabile
Sospinta dall'estendersi e dall'affermarsi della rivoluzione industriale da una parte e dalla presa di coscienza degli operai dalla pressione delle loro realizzazione dalle dottrine socialiste dall'altro
Si fa strada l'idea che il potere politico e la società non devono solo assicurare la libertà di agire e la sicurezza giuridica dei cittadini
Ma devono anche farsi carico dei rischi cui l'essere umano è esposto per effetto del processo produttivo
E già prima delle condizioni minime che ad un tale soggetto devono essere garantite perché possa inserirsi nel processo o esercitare i diritti di partecipazione politica
La ricchezza collettiva essendo il prodotto dell'intera società fonderebbe un vincolo di solidarietà tra tutti i consociati
Le guerre poiché in particolare alla Grande Guerra non fanno che accrescere questo sentimento
Al quale la rivoluzione dell'ottobre diciassette offre un robusto alimento anche nelle correnti socia al debutto democrat
L'introduzione nella Costituzione di Weimar di una serie di corsi di di cosiddetti diritti fondamentali di natura sociale
Può essere assunta come emblematica di questo movimento dalla storia che va ben al di là della Germania di Weimar
E questo processo appunto il suo epilogo nelle costituzioni liberaldemocratica dal secondo dopoguerra che includono tutte anche se con tecniche diverse i diritti sociali tra i diritti fondamentali che esse tutela
E così la lacuna che segnava l'apposito iniziazione ai diritti umani viene superato
Anche se questo superamento poi pone nuovi problemi concettuali e
Non manca di intersecare la tematica della protezione internazionale di tali diritti
Il movimento che ha portato all'inclusione delle costituzioni liberaldemocratiche dei diritti sociali tra i diritti fondamentali
E e dall'affermazione questo importante di un vincolo di indivisibilità
Sente catalizzatore nelle vicende che hanno segnato la vita delle democrazie dopo la prima guerra mondiale
E successivamente nell'elaborazione della Carta Atlantica del mille novecentoquarantuno a partire dalla quale si è dipanata l'elaborazione dalla carta le nazioni le tradizioni costituzionali delle democrazie europee di cui si parlava fondano in questo humus in queste vicende
Ma la Carta delle Nazioni Unite e la successiva dichiarazione universale dei diritti umani e il quarantotto non si sono soltanto limitate a sancire l'indivisibilità dei diritti fondamentali civili e politici dai diritti fondamentali economici e sociali
E se hanno anche introdotto una rivoluzione copernicana nel modo di concepire l'ordine internazionale e la stessa comunità internazionale quei sta continuassi ad essere costituita da Stati sovrani ma non più sciolti da ogni vincolo nell'esercizio dalla propria sovranità sul piano esterno
Non più liberi di farla guerra per far valere le proprie ragioni giuste o sbagliate che siano non più liberi di trattare i propri cittadini e più in generale gli esseri
Manni soggette alla propria sovranità come meglio ritengono non più liberi di sottoporre altri popoli al proprio dominio diretto e alla propria sovranità
Differenziando nel trattamento rispetto ai propri cittadini con secondo il colore della pelle della razza
Gli imperi coloniali
Legittimati dal precedente ordine internazionale e tutti
Avevano convissuto assai bene con lo Stato democratico di diritto delle democrazie europee hanno i giorni contati i popoli fanno la loro sia pur timida apparizione
Sulla scena del diritto internazionale che ne riconosce su scale una virtuale la pretesa all'autodeterminazione sia pure impoverendo alla pretesa di darsi un proprio Stato
Sottoposta in tal modo le premesse se normative per la mondializzazione dallo Stato che infatti si verifica nel cinquantennio successivo alla fine del secondo conflitto ma al tempo stesso per un forte ridimensionamento dalla sua sovranità
La polizia che segnava la positività azione i diritti fondamentali viene così avviata a superamento quantomeno a livello di sistema normativo
Ora la sfida che stiamo vivendo riguarda alla questione se questo schema normativo sia idoneo a Dacca qui si dire quel grado minimo di effettività senza il quale alla lunga ogni ordine normativo e destinato a dissolversi
Ovviamente siamo ancora agli albori di questo processo giacché questo schema teorico inutile dirlo incontra ostacoli non trascurabile nello stato
Nel mondo nel suo permanere diviso in comunità molto diversa per cultura interessi senso di appartenenza identità collettive
Il superamento di queste diversità non sembra prospettabili in un orizzonte storico e probabilmente non è anche desiderabile
Desiderabile possibile invece e un'attenuazione di tali diversità o meglio un ora reciproco riconoscimento che ne riduca progressivamente alla conflittualità ed una loro armonizzazione
E tuttavia è un fatto che relativamente ristretto gruppo di Stati che nel quarantacinque hanno dato vita all'ONU sodo venuti via via aggiungendo sì accettando nello Statuto e la prevalenza delle sue norme su qualsiasi altra
Forma di diritto internazionale convenzionale pressoché tutti gli Stati del mondo sicché i principi posti dalla carta sono venuti in sensibilmente configurandosi come principi e
Certo fatti dalla quasi totalità degli Stati e tantomeno per questa via presso il posto di quelli che nel diritto internazionale classico erano i cosiddetti principi delle nazioni civilizzate
Non è un caso che questa formula sia scomparsa nella carta dove invece si parla dei principi comunemente accettati dal tutte le nazioni l'opinione pubblica
Di rado as
Sì condannato o amplificata dagli stessi governi per tutt'altre ragioni gioca in questo processo un ruolo non trascurabile intersecando il dibattito politico nei vari Paesi le elaborazioni dottrinali giurì sì alle le iniziative delle organizzazioni militanti di difesa dei diritti umani e più in generale ciò che viene comunemente indicato come il terzo sistema del cortile interno opzionale da questa
Crema comunicativa si originano non vera e propria modificazione del diritto internazionale e generale la sempre migliore e offerto proprio dalla Dichiarazione universale diretti un nata come frutto di una risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e come tale sprovvista di qualsiasi forza obbligatoria e per decenni i tribuna ali né nazionali o anche il Tribunale internazionale hanno affermato questo che si trattava di una risoluzione incerto e non poteva ambire a diventare fonte di diritto e Saffi metto per assumere il valore di un atto ricognitivo di principi del diritto consuetudinario come tale vincolante erga omnes ormai questo si ritrova comunemente afferma
In ogni caso le ricadute della protezione internazionale i diritti fondamentali non sono trascurabili
Sul piano interno essa rappresenta anche per gli Stati costituzionali diritto una spinta ad una sempre maggiore effettività di questi diritti e sul piano internazionale e
Sa può aiutare una visione di popoli ed opinioni pubbliche e se
Anni al compromesso democratico ad alcuni postulati di valore della democrazia
E comunque un fatto che nei vent'anni successivi alla proclamazione della carta alle Nazioni Unite sia venuta accrescendo la pressione per un la maggiore protezione dei diritti umani e che questo abbia messo capo del sessantasei adozione di uno strumento significativo rappresentato dai due Tatti
Rispettivamente sui diritti economici sociali e culturali e sui diritti civili e politici infatti sono stati salutati come un progresso nella tutela dei diritti fondamentali
E che certo innegabile che la complessa trama delle disposizioni contenute in quei testi delineano un apprezzabile schema normativo di democrazia
Soprattutto ove quella trama venga posta in relazione con l'enunciazione del principio di autodeterminazione non più soltanto esterno il diritto ad avere uno Stato ma anche interno il diritto ad avere uno Stato mo'cromatico rispettoso dei i beni fondamentali di ciascuna persona che si trova affermazione che si trova contenuta nel Prix
L'articolo di ciascun patto significativamente redatto nei medesimi termini in entrambi i testi e tuttavia
Proprio nel momento in cui la cultura dei diritti umani a livello universale sembra segnare un indubbio progresso
E forse proprio in ragione di questa sua maturazione emergono le difficoltà che già avevano segnato la maturazione di questa cultura all'interno degli Stati nazionali
In particolare nonostante il preambolo comune dei due patti richiami di nesso intercorrente tra libertà e condizioni materiali di esistenza
I patti sanciscono la crisi dalla cosiddetta indivisibilità dei diritti politici e civili dai diritti sociali ed economici lo sanciscono perché innanzitutto questi diritti vengono trattati in due testi di vere
Sì aperti quindi a ratifiche di verze capaci quindi di creare una rete diseguale di obbligazioni internazionale nei confronti dei le due categorie lo sanciscono anche perché
Mentre nel Patto per i diritti civili e politici è previsto un istanza internazionale di tutela ancora umbratile imperfetta nulla del genere è previsto nel Patto per i diritti sociali ed economici
Certo perché questa scelta
Probabilmente si pensava di affidare in quel momento l'affermazione dei diritti sociali
Economici e culturali fu una creazione del nuovo ordine economico internazionale si pensava cioè che per questa in
Po'di beni e di garanzia la garanzia tutta politica non avesse bisogno del supporto della garanzia giudizi era l'abbandono della prospettiva
Che i diritti fondamentali ha bisogno di garanzia giuridica quali le chiedo che sia alla natura
Il fallimento degli sforzi intesi alla costruzione di un nuovo ordine economico internazionale l'estendersi dalla mondializzazione la rivoluzione informatica e delle comunicazioni hanno finito per aggravare in modo insostenibile le diseguaglianze e gli squilibri nel mondo prendendo per molte comunità per molti aggregati umani una parola panna la dignità dalla persona a fronte di questa realtà
Lo sviluppo della protezione internazionale dei diritti umani si è focalizzato sui fondamentali diritti civili e politici la cui tutela ha portato ad un pro
Sivo e drastico ridimensionamento del principio dalla sovranità esterna dello Stato lungo un arco che nel corso di un decennio e Paz salta da una dilatazione enorme del concetto di ingerenza umanitarie sino alla legittimazione dell'intervento armato umanitario svincolato dalle istituzioni ogni e dalle procedure all'uopo previste dall'ordinamento delle Nazioni Unite e pertanto definibile non impropriamente mi arbitrariamente come guerra umanitarie un in intervento che invoca proprio giustificazione unicamente il valore morale dei diritti umani le analisi direi
I più autentiche su quell'intervento penso per esempio all'esposizione al saggio molto impegnato e tormentato di organi Habermas a
No insistito molto sul fatto che quell'intervento aveva una giustificazione tutta morale
Al qui servizio viene posta la forza di diciannove Paesi e da soli sono detentori della maggior parte della ricchezza mondiale
Ma proprio questo relativamente enorme dispiegamento di mezzi e risorse motivato dall'esigenza morale di difendere i diritti umani
Anni ovunque nel mondo contrasta in modo stridente con lo spettacolo di quasi un quinto dell'umanità la cui dignità e negata dalle condizioni materiali in cui sono costretti a vivere
La stessa sostanza morale dei diritti umani ne risulta minacciata
Si conferma così attraverso dal
Tragica verifica empirica la giustezza di quanti hanno teorizzato
Dopo l'indivisibilità dei diritti umani come condizione di predica abilità dei medesimi
Il futuro dei diritti fondamentali
Per concludere e non soltanto della loro protezione internazionale che del resto di tale futuro è una componente non trascurabile
Sempre allora affidato alcun ritrovamento della loro indivisibilità
Ciò è vero anche per la situazione dei diritti fondamentali all'interno dei singoli Paesi dell'Unione europea
Che oggi sono l'angolo del mondo in cui per una complessa interazione tra sistemi giuridici nazionali e ordinamenti sovranazionali
Questi diritti per quanto insoddisfacente possano risultarne alla protezione appaiono tutelati al meglio nel mondo
Questa tutela però è il frutto di un processo storico che ha visto come protagonista o lo Stato nazionale e la sua capacità di porsi come responsabile delle condizioni per la formazione e la crescita della ricchezza nazionale come regolatore del mercato dei processi produttivi
Oggi che questa capacità e in via di progressivo deperimento solo un ambito più vasto qual è quello dell'Unione può consentirne un recupero sia pure parziale
Da questa necessità indubbiamente e spinto il processo di integrazione europea
La carta dei diritti
Quali che ne siano i limiti o le lacune indica che a questa necessità inizi acqua New a coniugarsi in modo forte la consapevolezza che solo in questo ambito più vasto possono
Assicurarsi le condizioni per la coesione sociale di singoli Paesi e per il mantenimento e lo sviluppo dei caratteri di ordinamenti democratici e di diritto che ne hanno modellato lungo la storia la fisionomia
E questa consapevolezza indice non soltanto l'inserimento dei diritti sociali ed economici nel testo la carta
Anche ed in maniera significativa per quanto abbiamo detto finora Nas solenne riaffermazione nel preambolo della indivisibilità dei valori che sono alla base dei diritti fondamentali civili politici sociali economici e culturale che il testo riconosce sancisce
Spetterà io su questo sono molto d'accordo con quello che diceva da ultimo Luigi al dibattito pubblico all'impegno gli specialisti e della forza Empoli ai giuristi affrontare le difficoltà di vario ordine che alla valorizzazione e l'applicazione della Carta incontrerà ma il processo che ad essa ha dato vita ha avuto il merito di introdurre il tema nello spazio pubblico e dimostrare la praticabilità di un approccio non soltanto teorico descrittivo ma concretamente propositivo al fascio di problemi che ho qui ho soltanto accennato
Ed hanno avuto anche il merito di porre le premesse per una risposta realistica anche se ancora tutta da costruire alla vista desolante situazione dei diritti fondamentali nel mondo
Questa situazione non mi par dubbio Esiste una governance del pianeta capace di dettare almeno alcune regole di base che si traducano in norme dotate di passabile
Effettività
Altrimenti i precetti dalla Carta delle Nazioni Unite e dalla Dichiarazione universale dell'uomo saranno destinate nonostante ogni apparente progresso ad essere travolti io temo insieme alle stesse Costituzioni democratiche dell'Occidente dall'impetuosa e disordinata era rivoluzione le forze produttive si tratta di sognare o di paventare il Governo mondiale ma di avere la capacità
Di promuovere misure minime come l'imposizione per esempio dalla Tobin tax o alcune elementari clausole sociali nelle regole dell'Organizzazione mondiale del commercio o ancora di ripensare il ruolo che fu Joni e regole di istituzioni finanziarie internazionali come il Fondo monetario la Banca mondiale o di cominciare a dare attuazione agli impegni assunti alla conferenza di Kyoto sull'ambiente
Forse e questo l'inizio di quella nuova direzione che il genere umano potrebbe intraprendere di cui parlava il Presidente la Jugoslavia citato da Elena Paciotti
Ebbene questo inizio questo possibilità intesa concreta se questa carta diventerà davvero lo spirito per così dire il comune denominatore di un soggetto come l'unione o ok che potrebbe farsi promotrice propositi riscendi ciascuna di queste singole modeste misure che hanno poi bisogno di un convenzione sulla scena internazionale laddove l'agitarsi composto di questo o di quel singolo Paese Perrot ognuno di questi obiettivi come spesso viene richiesto da generose forze all'interno dei singoli Paesi e chiaramente destinato a lasciare le cose come stanno
Ecco questi sono soltanto degli in terreni sul quale concepibile procedere se un soggetto come l'Unione Europea riuscirà a parlare con una sola voce forte della consapevolezza
Che ha appena proclamato della indivisibilità dei diritti fondamentali
Consapevolezza che non può non portare all'ulteriore conseguenza che se i diritti fondamentali sono indivisibili entro uno spazio limitato lo sono anche su scala globale
E solo a queste condizioni l'attuale protezione internazionale dei diritti fondamentali
Potrà rivelarsi l'effettivo avvio del superamento dell'aporie della lacuna che segnarono la nascita della positività azione del diritto umano
E non una generosa illusione o peggio una svergogna nata strumentalizzazione della morale grazie
Bene con questo richiamo finale al problema della effettività dei diritti si conclude questa sessione di lavoro molto intensa il dibattito pensiamo di poterlo spostare domani nella ultima sessione vista l'assenza di Turenne ci rivediamo domani alle nove e trenta grazie