Azionismo e storia del partito d'Azione

è sentito profondamente a livello popolare ecchimosi
Che anche che chi andava a loro a trovare UA così una solidarietà su questo il giudizio sulle azioni che ne conseguiva no
Si trovava così un così largo mondo io conoscevo l'Italia delle questure delle camera l'aspetto del delle prigione o o delle i treni delle terze classi e poi sempre questa mancanza di documenti questa incertezza i soldi però in realtà c'avevo mondo vastissimo
Non mi sentivo nessun'altra di emarginati e tanto meno avanguardia guardate o brutta parola
Non bisogna abusare
No mi sentivo in un grande mondo per cui quando vedo De Felice mitica Foresto protettivi del consenso veramente questo mi indigna
Mi fa indignare perché questa non può essere che la giustificazione di che o è stato fascista allora o lo sarebbe stato uno è stato anche dopo
Bruno Zevi
Aveva chiesto prima abbiamo mezz'ora di tempo no Commissione utilizziamo bene o meno non è vero che ci sono molti a miglior utilizzo soltanto due minorenni no perché mi dispiace di dover contestare quello che ha detto Giorgio Russo
Passivo ricorda quando arrivai a Parigi al flusso di Giustizia e Libertà vide mandarono come mai
Io ero diventato antifascista
Io risposi perché ho letto le stesse di truffe
Non la storia d'Italia l'estetica di Croce
La l'importanza che ha avuto grosse per la generazione fascista
Io
Mi considero della degenerazione fascista perché la marciò su Roma è avvenuta con gli avevo qualche trans quindi ora conosciuto sono cresciuto nell'atmosfera fascista
E che cose che ci ha distaccato a te cosa ci ha fatto combattere il fascismo prima ancora di entrare nella cospirazione
Proprio il pensiero di Croce
Eppure proprio il pensiero sul dell'estetica di pelose il pensiero di Croce sull'arte e sulla funzione dell'arte
No no leggendo avesse pericolose con quella con quelle interpretazioni dell'arte come momento autonomo dello spirito e confrontandola con la strumentalizzazione che il fascismo faceva della perché Napoli Riva partner popoli venne Toshiba uno strumento di propaganda
Noi come noi per la prima volta in in campo fondamentale non soltanto nella diritti ma di tutti gli uomini di cultura media perché nei licei classici la letteratura la storia dell'arte c'erano erano fatti fondamentali tutti diciamo la parte umanistica della mia generazione
è diventata antifascista sulla base di questa indipendenza di questa concezione della autonomia dell'arte rispetto alle strumentazioni gli strumenti realizzazioni politica e cioè sulla lezioni di trucco
Per cui io ancora adesso passati tanto ed è gradi malgrado che il mio pensiero sia lo tante cose proprio contrario a quello di per di proporre quando mi domandano
Su che cosa o cominciato a pensare
E che cosa sono stati in fondo poi naturalmente anche anche con le contraddizioni e con le contestazioni con i superamenti naturale io mi dichiaro corrotta
Parlare
No non è stato facile non è così grossolana conservate
Va a scuola
Ho l'impressione centrale nascosto a tagliare domani sia interessante Giusto più opportuno non penso che si possa improvvisati se non sia molto pensato su questo se da tempo già non si è meritato e difficile
Da molte strade Fed interessi
Che la strada handicap
C'è la strada che ha indicato Joyce Lusso ce ne sono tante ed è anche i cristiani di generazioni
Le generazioni del ventidue ventiquattro ce n'erano ben venti non avevano avuto modo e tempo se non di fare erano di famiglia antifascista e molti non lo vedranno di avevo letto chirurgico
E perché ha molto determinata ad esempio in Piemonte nell'ambiente universitario e non solo di un quello è stata la questione ebraica
La questione ebraica nel trentotto nel trentotto
Mentre
Ma è necessario terreni Dogali anche dalla terrazza ribaltoni Angelo
E questa è giostra vivere un altro dall'altra perché c'è anche Tortora generazione chiamata nella casa l'atteggiamento a Giava in data ventidue ventiquattro venticinque cento e questi non avevano studiato un operaio e contadino e lo fa anche Toyota sono giunti Satana spenta anche gli studenti ma di nuova stessi dalla noto senza perché sostiene lei non lo so destinati molto in Piemonte e apprezzati ovunque e allora diversità mettiamo napoletano del permesso a febbraio non gli hanno e molti altri fantomatiche neanche nell'età della della campagna e dalle amicizie e facciata ci è stato detto che è stato allungato
Tuttora magistratualità per chiedere Bacci satellite interpretato ad avere un'erezione male spaventosa è calata di globi studenteschi tanto è quanto attiene invece quasi assentai più Giocasta che ormai geometrici possiede disprezzare fratelli e sorelle e poi lo schianto abbiamo cercato e abbiamo trovato pari anche a un certo momento in venti del Partito d'Azione poi non ha avuto la sua stabilità c'è chi aveva detto mezzi e sento allegato
C'è chi aveva letto a una Demi ed è stata formata da questo c'è che aver avuto occasione di andare all'estero ma gioventù che non può leggere libri chiamò perché non si poteva tutti per le piante citato ha già risposto bisogna resta una famiglia un certo tipo per avermi se no si avevano e anche se era molto interessante poter riavere Ettore questa gioventù che manca vissuto compassione dopo il venti diritto
E poi è una in gioventù che attaccato impegno umano nel Partito d'Azione ma così entrato poi Mistani poliedrici hanno dato una formazione eccetera eccetera torni la certa e molto utile Marchetti
Degni giustissimo per un certo mondo legge invece Charles costringe il testimone è un altro mondo sa quali testi matematici
Ed è tagliando Banti indice vestaglia ritiene il movimento del Partito d'Azione perché in Giustizia e Libertà è stata formata da migliaia di persone da noi da decine di migliaia e molti giovanissimi che non aveva ha detto di no tutta meglio bellissima interessante chiedete che qualche giorno aveva e posto al tempo si son formate hanno studiata si sono state gettate giustissimo perché Vicentelli giusto per chi desideri ed è giusta altrettanta decenti sarebbe interessante fa questa ricetta sì esaltare Avellino telai e contadini che aggrappato alla volta che hanno distrutto Paperino
Facciamo fatevi che mettiamo mi sono in una zona dell'isola tre avevano studiato sono andati ingiustizie ridotta queste nuove ricerche che avrebbero andate fatte e quanto Santanchè presto teche spadaccino silente situato valido e le future generazioni che non ama la cultura di debiti che non ha onestamente ad agosto
Si sente hanno votato date da dai giocattoli lei perché non è stata una cosa molto più grande
Ci sono altri che vogliono chiedere la parola
Allora rimandiamo a domani mattina
Noi adesso andiamo in albergo
Uno ci fermiamo dieci minuti e partiamo per fermo seduti su con lo stesso pullman
Senza tale con molta arrivederci a domani mattina cioè stasera a Franco
Alle nove nove
Nove novembre non è mai
Allora dichiariamo aperta una nuova tornata i nostri lavori
Lavori che prevedono le relazioni di Paolo Vittorelli Giancarlo Tartaglia e Joyce Lussu rispettivamente Paolo Vittorelli la vicenda azionista quarantasei cinquantasette
Giancarlo Bartali il movimento democratico repubblicano Joyce Lussu
Da degli impegni anche di Pasquale Schiano nella mattinata interverrà anche Luigi
Perché pensavamo d'accordo con gli organizzatori di aprire il dibattito nel pomeriggio nel pomeriggio avremo un così maggior tempo da dedicare al dibattito
E quindi e preghiamo tutti coloro che vorranno intervenire a rinviare tutto nel primo nel pomeriggio
Io pregherei Paolo Vittorelli di prender la parola grazie
Presidente
Non ricordando
Il titolo si era stato dato
La mia relazione
Nel momento di scriveva ma non lo leggerò state tranquilli
Ho cambiato questo titolo dalla vicenda frazionista
Mi è venuto tentando di ricordare il compito che mi era stato affidato degli organizzatori del convegno
La diaspora azionista dal mille novecentoquarantasette al mille novecentocinquantasette
Perché mi era sembrato che si dovesse parlare di un fenomeno di carattere cataclismi
E non semplicemente di una vicenda come tante altre
Che fra l'altro poi non avverte nessun collegamento diretto con il Partito d'azione ma doveva in un certo senso dare giustificazione retroattiva quello che era stato impartito l'azione
E partendo quindi dalla dall'ultimo giorno di vita del Partito d'azione vorrei ricordare come il venti ottobre mille novecentoquarantasette
Si svolgesse l'ultimo Consiglio nazionale del Partito d'Azione
Chiamato a ratificare praticamente il risultato dei negoziati fra la nuova maggioranza che si era in sé insediata nel partito con il Partito Socialista Italiano
Le imprese si sospende un attimo forse
Ricordarlo
Come il Partito d'Azione cessasse di esistere formalmente il venti ottobre mille novecentoquarantasette
In seguito a lunghe e alterne vicende negoziali
Si era formata una nuova maggioranza in seno al partito che aveva trattato con il Partito Socialista Italiano la confluenza del partito azione in questo partito
La decisione presa dal Consiglio nazionale di ratifica di questa confluenza fu presa con sessantaquattro delegati a favore ventiquattro e ventinove contrari ventinove sono una cifra rilevante ma pur sempre la maggioranza era una maggioranza qualificata e non si poteva fare altro che inchinarsi davanti a quella decisione
Ma per una dottrina che comincio ad affiorare anche in tempi precedenti in seno al partito
Si ritenne che il patto associativo valesse finché il Partito d'Azione era infinita
E cessasse di esistere nel momento in cui il Partito d'azione avesse concluso la sua esistenza politica e giuridica e in base a questa dottrina la minoranza non si ritenne vincolata all'impegno deliberato a maggioranza di confluire nel Partito d'Azione
Bisogna ricordare che quello era un periodo estremamente agitato nella vita del nostro Paese
Ed era estremamente agitato in particolare nella vita della sinistra e del Centro democratico del nostro Paese
Il partito l'azione era stato il primo a entrare in crisi
Con il congresso con il primo congresso nazionale svoltosi al Teatro Italia
Un complesso sul quale io non mi soffermo perché fra l'altro sono temi dei quali ci sei già occupati in precedenza che non costituiscono il centro
Dell'ordine del giorno di questo di questo convegno conviene tuttavia ricordare perché questo è un elemento di valutazione oggettiva di tutta la situazione della sinistra italiana di cui all'epoca
Come il Partito d'Azione presentato sia suo primo congresso nazionale contasse almeno duecento mila iscritti reali
Due mila duecento mila iscritti che provenivano in grandissima parte dalle file della Resistenza erano quindi uomini provati
Uomini che avevano affrontato pericoli difficoltà erano pronti ad affrontare anche nuove battaglie
Ho amiche si trovarono però divisi al primo congresso
E che da quel momento entrarono tutti personalmente crisi poiché i duecento mila in gran parte si dispersero
Nel senso che di quei duecento mila credo che non più della metà rimanesse nel partito e dell'altra metà un piccolo numero numero infinite infinitamente piccolo aderì alla concentrazione democratico repubblicana di Parri e poi seguiti Parri e la Malfa
Nel partito repubblicano
Vi fu quindi come primo episodio di questo immediato dopoguerra
Un inizio di frantumazione della Sinistra democratica italiana che porta via alla deriva un grandissimo numero di militanti del Partito d'Azione
Militanti che non si ritirarono
Completamente la vita privata anche quando scelsero di non partecipare ad altri partiti
Che tuttavia non ebbero più un peso collettivo né col partito l'azione né attraverso altre formazioni politiche sulle destino della nuova Italia nata dalla Resistenza e dalla Repubblica
Gettiamo poi un'occhiata
Vicino al Partito d'Azione pochissimo tempo dopo
E il fenomeno fu non meno cataclismi dico di quello della scissione del Partito d'Azione entrò in crisi il Partito Socialista Italiano di unità proletaria denominazione che il Partito socialista italiano aveva assunta fin dal mille novecentoquarantatré quando nel partito si erano unificati i due rami della vecchia tradizione socialista facente capo Nenni e Saragat Romita e a tanti altri e la tradizione più nuova del Movimento di unità proletaria fondato dall'ISO passo con l'apporto di molti giovani ed era diventato il su e faccio questa osservazione quasi semantica
Perché
Molti leggeranno il nome del Sud nei libri di storia alcuni ricorderanno ancora come PSIUP quel partito che si formò dopo la scissione dal Partito Socialista Italiano del mille novecentosessantaquattro
E che poi si concluse con l'eliminazione di questo partito da cena elettorale del mille novecentosettantadue e la confluenza dalla sua maggioranza del Partito Comunista Italiano il PSIUP del quale parliamo adesso
Il primo più e quello che si formò del mille novecento quarantatré il SIOPE pre-crisi
E con la scissione di Palazzo Barberini nel gennaio del mille novecentoquarantasette sia un altro risultato
Sul cui significato politico non mi voglio soffermare perché non è quello che mi interessa in questo momento sto cercando di stabilire un filo rosso che permetta di capire
Che cosa ha fatto la diaspora azionista durante quei dieci anni a quali risultati parziali essa poi è giunta
Entra in crisi zio e sì a questo risultato materiale al congresso di Firenze e al congresso di Roma
Del gennaio del mille novecentoquarantasette il gioco conta un milione di scritte
Congresso di Genova del PSI cioè del troncone residuo
Dopo la scissione di Palazzo Barberini cinquecento mila iscritti dichiarati al congresso di Genova del giugno mille novecentoquarantotto un altro mezzo milione di militanti che se ne vanno a casa
Di questo mezzo milione il partito di Saragat
Nato dalla scissione Partito socialista dei lavoratori italiani negli assorbe
Secondo le cifre dei primi congressi non più di cento mila quindi metà
Dei militanti socialisti scompaiono una parte naturalmente risucchiati del Partito comunista sia sul piano elettorale sia sul piano organizzativo ma come grossa forza sia una sinistra italiana con due partiti
Il partito l'azione Enzo che esce dimezzata dalle prime prove del dopoguerra
E questa sinistra italiana si trova dimezzata
Qualche volta anche a beneficio del PC che però ne trae un beneficio organizzativo ed elettorale ma non riesce a trarne beneficio politico perché negli anni della guerra fredda
C'era una situazione assai più pesante di quella che si è avuta venti o trent'anni dopo quando si è andati alla ricerca come si sta andando ancora alla ricerca delle condizioni politiche di un'alternativa di sinistra del nostro Paese
E i tempi della guerra fredda costare in vita con un partito comunista che seguiva
Una linea molto più vicina a quella di Stalin anche se ammantata di termini quali Nuova democrazia e altre cose di questo genere tuttavia Partito Comunista faceva paura a molti italiani
E di fatti di questa paura si ebbe il senso apro una parentesi anticipando quello che dirò in seguito si ebbe il senso
E quando
Nenni ebbe la malaugurata di idea di lanciare al cinema planetario di Roma
La proposta di costituzione
Per le elezioni che poi si sarebbero svolte diciotto aprile mille novecentoquarantotto alle elezioni per la formazione del primo Parlamento repubblicano
L'idea del fronte democratico popolare con liste uniche
Proposta che sconvolse abbastanza Togliatti
Il quale non pensava di fare una politica diversa da quella del Fronte popolare ma pensava di farla conforme molto più morbide
Molto più accettabile per l'opinione pubblica italiana rendendosi conto che quest'opinione italiana era piuttosto ostile in quel momento all'idea di avere anche l'Italia è un governo di sinistra come quei governi che stavano conquistando il potere nei paesi vi deve di democrazia popolare e a questo proposito vorrei ricordare un aneddoto narrato mi a suo tempo da Lelio Basso in presenza di testimoni molto attendibili alcuni dei quali ancora viventi cioè dell'ambasciatore di Francia di quell'epoca di un ministro di due gol prima che Mitterrand prendesse il potere
Quando Lelio Basso disse bene
Vi voglio raccontare lo spirito con il quale Togliatti affrontava quelle lezioni
Io ero allora disse Lelio Basso segretario generale del Partito Socialista Italiano il quale doveva ancora deliberare
Sulla formazione delle liste di fronte popolare ma che tuttavia era ormai incline dopo il congresso della storia del mille novecento quarantotto del febbraio mille novecentoquarantotto di accettare la proposta divenne di costituire un fronte democratico popolare connessioni
Sì anelli che Togliatti era persuasi che si potessero vincere le elezioni addirittura l'ultimo venerdì elettorale
Ricordo ancora come in molti Comuni d'Abruzzo per esempio
Circolasse questo slogan con grandi cartelli il Fronte ha finto votate per il fronte
Allora gli istituti di sondaggio d'opinione erano molto meno attendibili
Di oggi e forse non funzionavano per niente o se facevano indagini non le comunicavano al pubblico attraverso i grandi ma Speedy attraverso la stampa nazionale
Incontrando così Togliatti a Montecitorio il segretario generale del PSI Lelio Basso
Sì se di fare da Togliatti questa questo strano discorso
Tolentino che sei una persona ragionevole cerca di persuadere dietro a non insistere
Per diventare Luís Presidente del Consiglio quando avremo vinto le elezioni che si accontenta di fare il presidente della Repubblica
Perché come presidente del Consiglio con la sua fama barricadera
Spaventerà talmente la borghesia italiana che quasi certamente andiamo incontro a qualche tentativo di golpe contro il Governo di sinistra
Io viceversa che come ministro guardasigilli son riuscito a dare la sensazione che la sinistra può anche essere generosa rimettere in libertà molti criminali molti fascisti
Ecco do certamente maggiori garanzie anche per il mio tono di quante di quante ne possa dare Pietro sembra quasi un aneddoto però era uno stato d'animo che allora pervade Eva gli ambienti della sinistra italiana che non si rendevano conto della profondità
Della crisi nella quale versavano alcuni partiti di sinistra la sinistra nel suo complesso la sinistra non era più in grado di vincere nessuna elezione
Liste uniche di fronte democratico popolare anche per la preoccupazione in larga parte della borghesia italiana
Davanti alla presenza di un forte partito comunista alla testa di questa sinistra non un forte partito socialista come preconizzava Lelio Basso alla testa del Fronte democratico popolare ma la realtà dei fatti un forte partito comunista che fu questo centoquaranta centocinquanta deputati
Sui quasi duecento che ebbe il Fronte popolare
Ebbene questa era la situazione in cui versava la sinistra italiana
La situazione di profonda crisi
Che era aggravata dal fatto che il peso determinante del Partito comunista se l'opinione pubblica italiana Lopilato antifascista e repubblicana avesse voluto consolidare
I risultati anti fascisti repubblicani del quaranta del quarantacinque del quarantasei avrebbe dovuto affidare la tutela del nostro Paese al Partito comunista italiano che di gran lunga era il partito dominante in una situazione europea nel quale si vedeva una serie di patti di comunisti recentissima era la svolta in Cecoslovacchia della fine del febbraio mille novecentoquarantotto dove
Anche lì con un partito comunista che aveva conseguito alle elezioni il quaranta per cento dei voti la Cecoslovacchia fu uno dei paesi nei quali anche senza l'intervento di truppe sovietiche la la democrazia popolare cecoslovacca fu fu dominata dal partito comunista e diventa uno dei primi satelliti del dell'unione dell'Unione Sovietica
Ecco questa situazioni di crisi
Creata dalle scissioni del partito l'azione del Partito socialista
Senza lasciare nessuna eredità da altre forze laiche la concentrazione democratica repubblicana di Parri e la Malfa alle elezioni
Del due giugno mille novecentoquarantasei conseguì poco più di novanta mila voti non riuscire aggiungerei cento mila voti
E riuscì ad eleggere tuttavia significativamente due deputati
Alla assemblea costituente cioè Parrini La Malfa
Ma il partito repubblicano nelle elezioni successive del mille novecentoquarantotto
Quando ormai la concentrazione si era sciolta quando ormai Parri e la Malfa con la concentrazione erano entrate nelle file del partito repubblicano al posto del milione di voti ottenuti il due giugno mille novecentoquarantasei calo a meno di mezzo milione di voti quindi
Eran tutti i partiti della sinistra democratica italiana democratico non democratica italiana che entravano in crisi tranne il partito comunista che viceversa da allora comincio la sua espansione organizzativa ed elettorale
E la situazione di estrema preoccupazione che costringeva quindi le forze residue
Compresi quelli che apparentemente erano stati gettati fuori dalla storia
Attraverso la decisione del Consiglio nazionale del partito l'azione compresi quei ventinove e tutti i loro amici che avevano votato contro la confluenza nel Partito Socialista via italiano fece anche di queste piccolissime forse dei pulviscolo di che potevano diventare idealmente politicamente ma anche elettoralmente
Determinanti e fu così che all'indomani della decisione del Consiglio nazionale
Alcuni di noi decisero di non andare a casa
E con lei ventinove non tutti ma anche con alcuni altre si formò una prima formazione che ebbe la sigla di azione giustizia e libertà
No azione Giustizia e Libertà
Qualche giorno dopo qualche giorno dopo cominciando a riflettere sugli obiettivi che poteva avere azione Giustizia e Libertà ci si rese conto nonostante alcune resistenze
Di compagni che avevano rifiutato l'ingresso nel partito socialista
I quali non se la sentivano rimetterle aggettivo socialista immediatamente
Perché il loro gesto di rifiuto le ho chiesto di tutto verso un partito socialiste che poi si dovesse andare ugualmente verso il mondo socialista era un'altra questione non foss'altro che perché la minoranza una parte di quella minoranza che non era entrata nel PSI
Aveva tentato nei mesi precedenti di trattare col Partito socialista della corretta lavoratori italiani con Lombardi segretario del partito la confluenza in quel partito per lo meno l'unificazione con quel partito che era andata a monte ma che aveva tuttavia portato il Partito d'Azione nelle sue ultime iniziative a forse un po'al centro non tanto di uno schieramento politico quattro dita schieramento ideale di una prospettiva
E vorrei a questo riguardo ricordare un attimo prima di tornare gli eventi di cui stiamo parlando di tornare un attimo al secondo congresso nazionale del Partito d'Azione
Un progresso che si svolse a Roma il quattro aprile
Mille novecento cioè che si concluse il quattro aprile mille novecentoquarantasette
Un congresso e alcuni di voi probabilmente lo ricordano ancora
Dove si vede attorno a questo tema della unificazione socialista questo tema dell'unificazione no no quello del Teatro Italia questo è il secondo anno presso il Teatro Valle a valle si vede che questo convincimento degli azionisti
Che la sinistra italiana non potesse assolvere ai suoi compiti storici
Senza un grande processo di unificazione su basi di autonomia era l'idea da sottoporre all'esame di tutte le forze della sinistra italiana
E che queste forze non fosse insensibili a questo richiamo per lo meno dal punto di vista culturale
Fu dimostrato dai saluti
Estremamente significativi che vennero portate questo congresso
Per il partito socialista dei lavoratori italiani benestare a spiegare le ragioni della sua decisione e comedy si considerasse
Il promotore di questo movimento di riformazione di Rifondazione socialismo su basi democratiche autonomia ma venne anche Lelio Basso a farci un discorso estremamente intelligente nel quale si spiegò
Che l'unico modo di contribuire al rafforzamento dell'autonomia socialista era quello di contribuire al rafforzamento del Partito Socialista Italiano e padre aveva anche ragione
Nel senso che un partito socialista italiano scisso e debole avrebbe resistito molto meno alle pressioni del partito vicino
Mente o partito più forte probabilmente avrebbe costituito un altro polo antitetico rispetto al Partito comunista sia pure dialetticamente contrapposto in qualche formazione di sinistra
Per il Partito comunista italiano non ve n'è uno qualunque ve n'è uno dei due vice segretari e non quello che godeva di fama più liberale Pietro Secchia
E che cos'è che fece un discorso tra il rassegnato e il polemico perché effettivamente a vedere tutti questi socialisti che si riunivano attorno a partire un'azione nasceva in un qualche preoccupazione che finalmente poi i socialisti potessero anche rinsavire risalire per tempo prima che il Partito comunista avesse acquistato quel monopolio egemonico sulla linea della sinistra italiana
Venne poi l'uomo che forse era in quel momento iprite recente più distaccato rispetto tutti costoro anche se spesso non è stato capito Ignazio Silone
Ignazio Silone il quale aveva rifiutato
La scissione di Palazzo Barberini
Ma senza per questo rimanere nel PSI
Deacon Walter Binni erano stati eletti tutte e due deputati alla Costituente decide di prendere una posizione intermedia che già profilava il senso dell'azione che Silone avrebbe continuato a svolgere negli anni successivi
Nel Silone né beni aderirono a nessuno dei due gruppi ed accettarono la situazione estremamente umiliante
Di adesione al gruppo misto nel quale tra si trovavano con tutti e in quel momento
Entrare nel gruppo misto anche se oggi in termini parlamentari non comporta elementi di infamia il vilipendio
Gruppo Misto si sa perché non si ha la forza per formare un gruppo indipendente un gruppo diciamo
Di colore
Allora eravamo molto vicini ancora la resistenza trovarsi in un gruppo dove c'era qualche fascista ho qualche monarchico disperso da fastidio tuttavia questi due deputati socialisti
Decisero di stare per conto loro editare vita ad una vivissima è un movimento che si chiamò Europa socialista movimento che non era concorrenziale nei confronti dei due partiti ma che si proponeva essenzialmente come scopo di appellarsi ai due partiti ad altri socialisti dispersi
Anzi i numerosissimi sempre più numerosi do socialisti dispersi cosiddetti socialisti senza tessera
Perché si rendessero conto della necessità di ridare vita ad un partito socialista autonomo
Silone corse
Veramente il senso dell'importanza del congresso quando
Ha colto da acclamazioni e Silone non era un tipo che destava simpatia come oratore perché parlava in modo estremamente funereo se leggeva sempre i suoi testi non guardare in faccia nessuno
Ricordo che in alcuni convegni ai quali partecipammo insieme
Disse delle cose bellissime che riuscì a capire soltanto nel pubblicare il giorno dopo sull'Italia socialista corregge le bozze per vedere che non ci fossero troppi strafalcioni leggendo i suoi testi mi accorgevo che la dei grandi testi
Ma ad ascoltarle viceversa ci si annoiano da morire e ci si addormenta
E Silone che parlava in questo modo fu tuttavia accolto da grandi applausi ma soprattutto acclamato alla fine del suo discorso per quello che aveva detto
Perché ci venne a dire che in un paese per tante ragioni scoraggiato depresso e avvilito il vostro congresso da perciò un'altra parola di speranza
Se l'unità socialista disse Silone non si realizza oggi o domani noi dobbiamo essere però concordi nel mantenerla all'ordine del giorno di tutte le discussioni politiche di questo Paese e aveva anticipate in questo modo
Quello che sarebbe stato veramente il problema centrale del movimento socialista è generale ma non soltanto del movimento socialista perché i quaranta anni che ci dividono da quell'epoca ci hanno permesso gettando anche un'occhiata fuori dalle finestre di casa nostra
Di rendersi conto che il socialismo come mito come idea a un certo punto in contrapposizione o indistinzione dal comunismo da un lato dalle varie formazioni reazionari dall'altro
Rimane il principale punto di riferimento di una sinistra democratica almeno per tutta quanta l'Europa occidentale quindi l'idea di
Dare anche l'Italia un partito socialista degno di questo nome erano idea destinata a sopravvivere per molto tempo quali che fossero poi le sue strumentalizzazioni dei vari tentativi e processi di unità socialista
Ma fu anche importante in quel momento
Quello che dissero Emilio Lussu e Riccardo Lombardi Riccardo Lombardi che poi cito anche il russo
Al congresso al secondo congresso del Partito d'Azione quando Riccardo che già sentiva e si andava verso la conclusione delle vicende politiche
Del Partito d'Azione
Fisso il nucleo centrale della questione posta al congresso
Dessert Riccardo il compito assegnato dal Congresso la nuova direzione quello di ricercare il mezzo di operare per addivenire alla unificazione delle forze socialiste su una piattaforma di socialità autonomo
Che sotto una direzione socialista sia la guida del Paese con un Governo di sinistra
Lombardi non era molto ottimista per questo risultato è perciò prima di concludere il suo discorso
Fece anche un riferimento a quello che aveva significato fino a quel momento l'esperienza di giustizia e libertà del Partito d'Azione
Vorrei soltanto concludere disse questo fu difatti poi anche discorso conclusivo del secondo congresso
Rilevando quello che Emilio Lussu stamane diceva quando si è stati in Giustizia e Libertà e nel Partito d'Azione si porta per tutta la via per tutta la vita il marchio di questa appartenenza
Noi proseguiva lombardi
Siamo come cattolici che quando hanno ricevuto uno solo dei sacramenti il sacramento dell'ordine non lo perdono più anche in caso di apostasia
Anche gli azionisti che sono usciti dal partito e si riferiva a quelli che erano usciti un anno prima
Anche gli azionisti che sono uscite al partito portano e porteranno quest'abito mentale ovunque essi siano
E molti compagni che si sono allontanati da noi ovunque vadano se all'inizio sono stati veramente azionisti rimarranno tali sempre questo sacramento dell'ordine lo portano per tutta la vita
Il gruppo del ventinove
Quando decise
Di non entrare nel Partito Socialista ma di continuare a sopravvivere
Si fece l'attore di questo messaggio
Proprio per consentire che ci fosse un punto di riferimento GE lista in questa diaspora che si era ormai aperta con la fine del Partito d'Azione
Azione giustizia libertà diventò quasi subito come dicevo prima Azione Socialista giustizia e libertà
E si poteva valere anche di qualche cosa che non era un partito
Che non aveva una grande diffusione
Ma che giova ricordarlo valse in quel momento forse più di un partito o di un frammento di partito e cioè il quotidiano L'Italia Socialista diretto da Aldo Garosci
C'era voluto molto coraggio nel giugno mille novecentoquarantasette quando il Partito d'Azione
Unanime siano rientrata nel senso di ricercare le basi
Vi è una unificazione socialista su un terreno di autonomia
Per cambiare la vecchia e gloriosa testata d'Italia libera
Nella testata L'Italia Socialista
Per
Dare una indicazione un messaggio dalla stessa testata del giornale
Il giornale allora diventa indipendente del partito non fu più organo del Partito d'azione ma si atteggiano a
Interprete di un sentimento da confini molto più larghi di quelli del Partito d'Azione
Ma eravamo nel giugno del mille novecentoquarantasette
Qualche settimana dopo il Partito d'Azione avrebbe decretato la sua fine
Il giornale aveva già avuto un certo successo e aveva esercitato una certa influenza
Sui vari movimenti della sinistra italiana era spesso citato dagli altri giornali
Nonostante dietro a sé non avesse nulla nemmeno il Partito d'Azione perché non era più organo
Del partito
Che cosa sarebbe accaduto di questo giornale che era già qualche cosa di vivo che in un certo senso era l'anima del partito l'azione che si che si rifiutava di morire
Ci fosse un episodio che caratterizzano veramente
Il tipo di rapporti umani oltre che civili che si era determinato del Partito d'Azione specialmente in quel partito Azione che al sopravvissuto alla scissione del teatro italiano
Per decidere la sorte del giornale ci riunimmo un giorno
Alla sede del giornale con il direttore e il vicedirettore da un lato dall'altro Riccardo Lombardi
Leo Valiani
Leo aveva deciso di non entrare in nessun partito
Ricardo aveva capeggiato
Sia pure supposizione che non erano interamente le sue la confluenza nel Partito Socialista Italiano Aldo e io caravan decisi a non entrare impartite a far parte di quel gruppo anzi facevamo parte un lupo il ventinove
Riccardo credo anche Vittorio Foa
Presenti quella riunione
Disse ma veramente non entrava in un partito che non consente l'organizzazione di correnti Esquilino consentirà certamente il mantenimento in vita di un giornale quotidiano diverso dall'organo del partito
Questo sarebbe stato dieci anni dopo
Un dramma per la confrontabilità popolare del Partito socialista italiano quando la condizione per l'ingresso nel Partito Socialista Italiano fughe non ci fosse più nuova repubblica organo di Unità popolare ma lasciamo andare queste sono cose molto molto più recenti
Ricardo disse a noi non serve
Naturalmente non possiamo continuare a finanziare di il vostro quotidiano nel quale probabilmente ci attaccare a cena naturalmente c'era anche Dino Gentili in questa riunione che riferirgli finanziatore del giornale dire entrava anche lui nel partito socialista
Dino cedesse se voi ve la sentite io cedo appena Aldo Garosci per una lira
La testata dell'Italia socialista e potete farne quello che vuole
Decidemmo di accettare
L'Italia socialista continua a vivere per un anno e mezzo svolgendo un'azione molto importante anche in polemica con i nostri vecchi compagni o per lo meno con la formazione politica nella quale erano entrati perché Alitalia socialista fu decisamente ostile al fronte democratico popolare
Rendendosi conto che difficilmente l'Italia sarebbe sfuggita la sorte della Cecoslovacchia se il fronte avessero vinto le elezioni politiche fra l'altro vorrei fare un piccolo rilievo di carattere semantico il fronte italiano
Lo si chiamava Fronte popolare
Come quello spagnolo del febbraio mille novecentoquarantasei o nel mille novecentotrentasei io quello francese
Del aprile maggio mille novecentotrentasei si chiama Fronte democratico popolare una dizione che fu coniata nel dopoguerra
Dai partiti
Che aderivano a schieramenti di democrazia popolare e che dettero poi evita alle cosiddette democrazie popolari dell'Europa orientale
E la quindi tutto un programma già contenuto nel nome cosa che passava inosservata presso la maggioranza italiani ma che non è certamente
Ermetica per Pietro Nenni che aveva fatto l'esperienza degli altri fronti e che aveva voluto che il richiamo questa volta forse un fronte di tipo nuovo di tipo post bellico e non di tipo di tipo prebellico Italia socialista
Diretto quindi un punto di riferimento per tutti coloro che non erano entrati nel PSI
E servirà diffondere le idee di quel gruppetto quando quel gruppo comincio a stabilire rapporti con Europa socialista di Silone
Quando poi con l'uscita di vallate lombarde dal PSI si dette vita in un convegno svoltosi a Milano il sette e l'otto febbraio mille novecentoquarantotto alla vigilia
Delle elezioni politiche si dette vita alla cosiddetta unione dei socialisti
Tra i socialisti che nel suo primo atto nel suo primo documento
Stirato è approvato al Castello Sforzesco
Si rivolse al PSE lei
Tutte le altre formazioni socialiste
Perché davanti alla scomparsa di una sigla socialista a sinistra
Che rappresentasse il PSI che aveva rinunciato a presentarsi con simboli propri così pure i socialisti e che aveva accettato viceversa il simbolo comune della testa di Garibaldi ci fosse ancora un simbolo socialista attorno al quale si mise il maggior numero possibile i socialisti
Il significato non soltanto politico ma anche elettorale di questa iniziativa di cui rivendico per il gruppo dei vecchi giellisti non entrate nel PSI l'intera responsabilità riterrà paternità
Il significato politico ed elettorale fu visibile
Vi è se lei
Era uscito sbandierando dalla PSI dal PSIUP a Palazzo Barberini l'adesione al gruppo di poco meno della dei punti della metà dei deputati eletti all'Assemblea Costituente
Cinquantadue cinquantatré cinquantaquattro fosse cinquantaquattro con Sironi Bindi usciti dal PSI ma non entrati
Nel PSE lei
Ma le prime elezioni poche per la verità forse non tutte molto significative che si svolsero dopo la scissione elezioni parziali un paio di elezioni amministrative qui nelle Marche
Ma l'elezione molto più significativa
L'elezione comunale di Roma del mille novecentoquarantasette
Dimostrarono che PSD era uscito con molti deputati presumibilmente con pochissimi scritti e come si vive in quelle lesioni con pochissimi voti
Cioè una media di voti non più alta del quattro per cento in questi quattro cinque elezioni parziali compresa quella di Roma che si svolsero poco dopo scissione
Andare a elezioni politiche con quella forza elettorale significa veramente
Forse battere il fronte non avrebbe battuto la Democrazia cristiana e non presentare nessuna alternativa all'interno di un blocco non comprendente i socialisti una alcuna alternativa al al Fronte popolare
La presentazione di liste uniche De Mita socialiste comprendenti i candidati del PSE lei quelli dell'unione dei socialisti
Per il mese di conseguire un risultato quasi doppio rispetto a quello rappresentato dall'elezioni parziali cioè sette virgola sei per cento dei voti non era una cosa enorme
Ma in mezzo al cataclisma elettorale socialista i socialisti all'interno del fronte forse non riuscirono nemmeno a raggiungere quel livello fu impossibile contarli perché le liste erano uniche
E soltanto le preferenze che però sono anche disciplinate potevano dare qualche indicazione i deputati socialisti uscenti compresi quelli che avevano fatto la scissione di Palazzo Barberini erano centodiciotto centodiciassette centodiciotto
I deputati socialisti rieletti nel il diciotto aprile furono quarantacinque
Cosa che era ancora abbastanza ragguardevole ma con centoquaranta centocinquanta deputati comunisti quindi veramente si vedeva il rapporto fra PSI epici abbia dato un apporto di una quattro almeno dal punto di vista parlamentare presumibilmente tale era o stava per diventare anche in termini organizzativi
Del elettorale e in una situazione di questo genere
Naturalmente il raggruppamento di un numero non indifferente ai socialisti nelle liste di unità socialista
Fu un fatto di rilievo che avrebbe permesso
Se non di fare una vera e propria unificazione socialista per la metà di costituire un primo nucleo che mirasse raggiungere uno dei due risultati che ci eravamo proposti che ci siamo sempre proposti
Quello di raccogliere in una grande formazione di sinistra democratica tutte le forze possibili e quello poi di contrapporre questa formazione alle due informazioni monolitica della democrazia cristiana e il Partito Comunista per far questo
No delle forze che avevano partecipato alle elezioni diciotto aprile sotto il simbolo di unità socialista
Il giorno dopo l'elezione incontrammo enormi difficoltà non foss'altro che per che per la sua migliore organizzazione anche se schematica tuttavia superiore a quella dell'Unione i socialisti EPS lei si era aggiudicato trentun deputati su trentatré
Di quelli eletti al primo Parlamento repubblicano
I due eletti dell'Unione i socialisti erano il segretario di questa Ivan Matteo Lombardo e Piero Calamandrei
Ma univa nato Lombardo che aveva fretta di andare comunque nel partito di Saragat e di rientrare al governo un Piero Calamandrei che invece era deciso a tenere in piedi quella posizione che aveva assunto il giorno in cui il Consiglio nazionale del Pd aveva deliberato la fine del partito quando uscendo e sbattendo le porte dalla conclusione
Dall'annuncio del voto uscì gridando viva il Partito d'Azione provocando anche qualche piccola reazioni in sala che non fu sempre simpatica Calamandrei rimaneva ancora
Di quel parere e quindi era entrato nel primo Parlamento repubblicano come deputato di unità socialista
Per continuare a difendere le stesse posizioni ideali che aveva difeso sempre con il Partito d'Azione ma non era molto dal punto di vista numerico e quindi si trattava di fare qualche cosa per riuscire a a portare l'intero schieramento supposizioni di autonomia socialista Saragat fece fallire ogni tentativo dico fece fallire perché le responsabilità sono storiche e sono state accertate anche in quello che fu poi chiamato il congresso di unificazione socialista svoltosi a Firenze il sette dicembre del mille novecentoquarantanove
Quando il delegato del partito laburista Denis chili nome che poi ha riecheggiato che ha acquistato maggiore importanza nella storia del movimento socialista europeo
Venne alla tribuna del Congresso ad accusare saga di aver disertato il congresso tentato di far fallire l'unificazione socialista e dimostrato di essere un essere schizofrenico siccome chili conosceva piuttosto bene l'italiano
Lo disse in italiano disse fece tutto il suo discorso italiano e quindi anche la stampa italiana in quel caso fu costretta a capire l'accusa che Danny Singh aveva lanciato contro Saragat e contro quella parte del PSE lei che non era entrata nel Partito socialista unificato
Partito socialista unitario nato da quel congresso nasceva dalla fusione di tre tronconi la vecchia Unione dei socialisti meno infamante lombardo
Scritte
Della sinistra socialdemocratica uscita dal PSE lei
Al seguito di Mondolfo Faravelli Zagari Matteotti e altri
E il gruppo uscito dal PSI dopo le elezioni del diciotto aprile
Ma circa un anno dopo che faceva capo a Giuseppe Romita questi tre gruppi insieme formarono il PSI
Che se uno non pensava di esaurire
Compito dell'unificazione socialista o di essere il Partito socialista unificato
Ah pesava di costituire un nucleo centrale che si sarebbe di nuovo rimesso nello stesso filone che era sempre stato perseguito da IG ellissi non entrate nel PSI un nucleo centrale capace di avere abbastanza forza per aggregare i nuclei maggiori del Partito Socialista Italiano del PSI lei ed i fatti il Psv incominciò la sua azione rivolgendo appelli a destra e a sinistra purtroppo
PSI questi rape questi appelli non li raccolse perché in quel periodo era tutto preoccupato a rimettere in ordine la disciplina nella casa socialista
E basta pensare che il biennio dal quarantanove al cinquantuno e il biennio che porta al congresso di Bologna del PSI quel congresso che foto uno statuto interno estremamente duro che abolì completamente le corrente
Mise il PSI su una linea organizzativa non molto diversa da quella del peggiore P cinque nel periodo in cui il PC era stato più staliniano dei più monolitico
Il PSDI per parte sua
Incomincio a trafficare per riuscire a dividere il Psv
E in definitiva Giuseppe Romita essendo impaziente come lo era stato prima i fatturati a Lombardo di entrare anche lui al governo a un certo punto fece una grossa battaglia che si concluse nel congresso di Torino del Psv
Del gennaio mille novecentocinquanta nel mille novecento cinquantuno i cui Romita vincendo il congresso per settanta voti riuscì a portare il Psv nel PSI lei
Fu una di quelle decisioni che
Fisicamente si fecero soffrire qualche compagno chiacchierando ieri diceva
Che la notte del dodici ottobre mille novecentoquarantasette quando era stato deciso lo scioglimento e la situazione fu la notte più tragica della sua vita in un anno per un'altra
Cioè la notte
Durante la quale conoscemmo risultati del congresso di Torino il Psv
Con tipo Codignola
Rimanemmo naturalmente da ascoltare risultati fino alla fine
Sì recammo poi a prendere un cappuccino alle cinque del mattino
Al bar della stazione di Torino e la ci trovammo veramente davanti alla drammatica scelta E adesso pover'uomo
Avevamo tentato di salvare dal naufragio del Partito d'azione o dalla fine del Partito d'Azione un nucleo capace di
Rimettere in piedi qualche cosa questo nucleo generosamente si era gettato in tutte queste avventure unione dei socialisti disse di unità socialista Partito socialista unitario
E tutto questo tesoro era portato così come una resa senza condizioni nel PSE lei risale del peggiore PS lei Di Sario
Ed effettivamente quella notte non vedevo alternative
Se non quelle di guarite anzi aspettare e vedere perché poi qualche cosa sarebbe accaduto
E quel qualche cosa accadde molto meno tardi di quanto non pensassimo
Molti di noi
Non ritirarono la tessera del nuovo partito che si chiamava ancora PSN Ips unificati
E che prese poi al congresso di Bologna il nome di questi Partito socialista democratico italiano
Non ritirammo la tessera ma stemmo comunque a guardare quello che accade con un partito socialista italiano che cominciava a muoversi dove c'era qualche spiraglio ma poco non una revisione totale i suoi indirizzi
Nemmeno quella piattaforma di autonomia socialista che fu varata dal congresso socialista di Firenze del mille novecentocinquantatré per le elezioni politiche del cinquantatré
Sì cinquantatré combattere legge truffa come tutti quanti ma non veniva fuori ancora posizioni socialiste
Noi vedemmo in questa situazione ha presi qualche spiraglio del partito unificato
E andammo ritirando io la tessera per esempio quindici giorni prima del congresso al congresso di Bologna del Partito Socialista e lavoratori italiani PS unificati dicono che sta per diventare giusti
Che si svolse nel se non erro se la memoria non mi tradisce
Nel febbraio del mille novecentocinquantadue
C'era in quel momento
Una discussione che si era già aperta quando il Psv era ancora invita cioè la discussione attorno ad una modifica della legge elettorale
Quando il PS UE rancore invita ricordo di aver steso una circolare iscritti per spiegar loro che cosa significava la nuova legge sull'apparentamento nelle elezioni amministrative e per invitare le sezioni del Psv a non aderire in nessun caso a proposte di apparentamento di questo genere poiché sicura scomparso ma si cominciava a vociferare della possibilità di una legge
Maggioritaria di collegamento estesa al settore politico cioè molto più grave naturalmente perché che un'amministrazione comunale sia più stabile
Grazie a un voto di maggioranza
Può anche non essere una cosa accettabile che un Paese dilaniato come era l'Italia in quel momento andasse a finire permanentemente in mano un gruppo di potere era cosa molto più grave
Vista questa possibilità che era ancora un'ipotesi un'ipotesi probabilmente nota soltanto da alcuni grandi campi decidemmo con Codignola
Di presentare
Un ordine del giorno al congresso come si era abbastanza sgangherati perché votavano su mozioni per l'elezione della direzione però poi se che arrivava qualcuno a proporre che l'Italia entrasse nella Confederazione stellata americana
Vediamo i sei votazioni per alzata di mano si no passarono che cosa com'era passato un ordine del giorno di questo genere
Non presentato surrettiziamente ma con un bel discorso da Oronzo Reale
Nel primo congresso del Partito d'azione in cui Oronzo Reale aveva proposto che il Partito d'Azione immediatamente prestata titolo Partito repubblicano per la formazione di un grande partito di democrazia repubblicana e socialista
Nel documento approvato sì sì
Nel nel primo o nel secondo congresso non ricordo bene nel primo adesso non ricordo bene è ovvio
Ecco qui viceversa
Pensammo contempo che forse con un'abile manovra diplomatica
Io mi ispirava abbastanza un esempio che avevo visualizzato proprio
Di dato mi dà da Tristano Codignola quand'era deputato alla Costituente
Io assistevo alla tribuna stampa al dibattito
Sulla legge sulla sulla norma della Costituzione relativa al divieto di finanziamento della scuola privata
E tipo Codignola
Penso prima di presentare un ordine giorno poi di presentare una precisa norma la precisa versione del articolo mi pare sia all'articolo trentatré era almeno allora l'articolo cose trentadue
La Costituzione
Ho trentatré e allora vidi dalla tribuna stampa dediti poche andare a fare quattro chiacchiere in aula con le persone più strane cominciando da Guglielmo Giannini
Andare a parare Guglielmo Giannini non erano fasciste però era se però qualora
Lunga chiacchierata con Giannini e lo si vedeva dall'alto proprio che si sia a questo spettacolo
Prima con Guglielmo Giannini poiché né di Carmo Corbino
L'uomo lucido liberale però pur sempre
Non con Croce non con Vittorio Emanuele Orlando
Grandi santoni di una sola parte
Dopo tutto questo gran da fare a un certo punto si vide Dossetti molto agitato perché stava per essere presentato un ordine del giorno firmato da tutti i capi dei partiti laici contro il finanziamento
Pubblico alla scuola privata e si ebbe così una Costituzione quella norma che speriamo continui a sopravvivere anche nel prossimo avvenire
Ispirandosi a quel modello
Quando redigemmo quel testo il partito il congresso del Partito socialdemocratico si impegna
Non già a respingere una legge elettorale truffa perché quella poteva passare con i soli voti della Democrazia Cristiana che aveva la maggioranza assoluta alla Camera
Ma Annoni accettare nessun apparentamento
Con liste di altri partiti nel caso in cui sia votata una legge di questo genere
Una legge una legge elettorale maggioritaria era un voto di congresso che sarebbe stato vincolante e anche ricominciamo le nostre piccole manovre cioè andammo a Fini e da Giancarlo Matteotti
Che non era in più lucido dei due Matteotti e che accettò di mettere la firma Corrado Bonfantini che accettò di mettere la firma Mondolfo Faravelli
No non quelli c'erano già per i sapevamo che venivano materia quelle firme le prendevo per ultime
No l'operazione la facemmo raccogliendo prima le firme di quelli che
Coscienti del significato operazione avrebbe detto no quindi furono i primi a firmare e credo che passasse per
Ordine giorno Matteotti è qualcosa di questo genere le nostre firme erano acquisite e di fatti rimettevo soltanto alla fine l'ordine del giorno passa con settanta per cento di maggioranza
E vincolo il partito a respingere un apparentamento elettorale costringendo Saragat che
Aveva proventi già fatto trattative abbastanza avanzate per una legge di questo genere a indire un nuovo congresso straordinario che stavolta a Genova nel settembre mille novecento
E cinquantadue per riuscire a rovesciare la decisione presa dal congresso di Bologna ma grazie alla decina di Bologna che cosa accade
Che tutta la questione della legge truffa in seno al mondo socialdemocratico e quindi anche laico in generale
Fu subito drammatizzata
Perché quando un partito della maggioranza di centro comizi e costretto a fare un congresso straordinario per respingere una decisione di carattere etico oltre che politico già presa da un altro congresso qualche settimana prima
Vuol dire che c'è qualcosa che brucia
Nella casa socialdemocratica in quella laica nei rapporti fra i partiti di centro
E la drammatizzazione della questione ci permise al congresso di Genova di fare una grossa battaglia che non potevamo vincere evidentemente
E che però permise di raddoppiare il numero dei voti della sinistra
A Bologna avevamo tenuto il dieci per cento dei voti per l'elezione della direzione del partito a Firenze ottenemmo il venti per cento dei voti
Era già un gruppo abbastanza cospicuo attorno al quale c'erano parecchi deputati
E che avrebbe dovuto affrontare questa battaglia
E qui arriviamo a quella che è l'ultima
Parte di questa relazione molto schematica la potete leggere più ampiamente nel testo scritto che ho buttato giù
Quando
Avendo vinto
La battaglia morale del compressore Genova ci dovremmo ci trovammo a dover affrontare la battaglia all'interno degli organi
Direttivi del partito socialdemocratico
Dove Saragat con molta abilità devo riconoscere
Ci lusinga o dicendo civile dopotutto potevamo benissimo assume la posizione di Matteo Matteotti di opposizione di sua Maestà stando nella direzione votando contro la ratifica o
L'approvazione di una legge di una legge elettorale maggioritaria riservandoci poi nel caso in cui il partito fosse stato sconfitto l'elezione di porre la nostra candidatura a dirigere il partito come accade in tutti i partiti democratici
Per noi la questione era assai più angosciosa
Avevamo impedito all'Italia di diventare quell'Italia tutta rossa di tipo cecoslovacco nel mille novecentoquarantotto
Ma non perché diventasse cinque anni dopo un'Italia tutta bianca governata dalla Democrazia cristiana
Essendo anche nonostante fossimo ingenue illusioni giovanili
Abbastanza capaci di fare i nostri calcoli politici elettorali
Ci eravamo anche resi conto che col calo dei voti dei quattro partiti di centro nelle elezioni provinciali e comunali del mille novecentocinquantuno cinquantadue
Questi voterà parta passati da circa i due terzi dei voti del mille novecentoquarantotto
A cinquantuno virgola due virgola tre virgola quattro per cento nel mille novecentocinquantuno cinquantadue
Con la tendenza alla stabilità attorno a livello di cinquantun per cento perché sia nel cinquantuno sia cinquantadue lezioni si erano svolte in due tornate una
Prima in un'annata nel Nord un'altra annata risulta eravamo rimasti a quel livello
Dai nostri calcoli riusciva abbastanza chiaro che
Togliendo un numero sufficiente di Foti al blocco di centro la legge truffa non avrebbe avuto quella maggioranza che era necessaria per far scattare ma c'erano anche col pilota cose lo spieghiamo dalle colonne del mondo oltre che da quelle nuova repubblica
Che la democrazia cristiana con i voti dei quali già disponeva
Che non erano più il quarantotto e mezzo per cento del mille novecentoquarantotto che erano però ancora in trentotto quaranta per cento si sarebbe aggiudicata largamente la stragrande maggioranza assoluta dei seggi alla Camera dei deputati e quindi i partiti laici saranno serviti a consolidare quella situazione di egemonia democristiana che aveva avuto nel quarantotto ma questa volta con i loro vuote con i loro apparentamento
Quindi eravamo contro qualunque tipo di legge elettorale avremmo forse potuto accettare un premio di maggioranza molto ridotto ma il rischio era enorme debbo dire che sia Pippo che io e molti altri di noi
In linea di massima erano ostili ad accettare un rischio di qualunque genere
Respinge mo'quindi questi via del rischio
Cercammo di propagandare anche nella sede parlammo pubblicamente facemmo una serie di convegni della sinistra socialdemocratica dove tutti concordi decidemmo di impedire l'approvazione di una cosa di questo genere
Si prese dopo il problema di
Cosa fare alla Camera non avevamo molti deputati ma ricordavo prima che uno c'era ed era Piero Calamandrei
Ed era probabilmente uno dei più grandi oratori di cui disponesse il mondo parlamentare italiano in quel momento
Lo aveva già dimostrato quando si era opposto all'articolo sette della Costituzione all'assemblea costituente e in molte altre occasioni ma passava sentirlo parlare di avere era veramente
Un concerto per pianoforte e orchestra di Mozart ma là non Calamandrei quando parlava
Il modo l'accento degli esempi è tutto improvvisato
Per cui
C'era da fare i conti con la capacità oratoria di Calamandrei
Con la sua forza di persuasione morale
E viene con la sua coscienza cala ma lei non era disposto si era persuaso delle cose che avevamo detto
Camera e non è un politico però si era persuaso che la legge truffa fosse un enorme rischio per la democrazia italiana e una volta pensatore questo doveva aveva il dovere di andarlo a Conca d'amare agli occhi di tutti
Alla Camera dei deputati di cui faceva parte
Saragat si renderà conto che
Un Calamandrei scatenato era un grande pericolo
E quindi erano militari riuscì
A tentare una mediazione provocando l'incontro
Di Pippo Emilio con Saragat per discutere attorno all'intervento di Calamandrei
Sarà si rendeva conto che che la nave doveva parlare
Concorda
Con riserva di vedere Scala ma lei ne avrebbe accettato
Che Calamandrei
Parlasse ma dopo una premessa nella quale avesse detto io sono stato eletto neri segreta socialista
E quindi son deputato iscritto al Partito socialista democratico italiano grazie alla democrazia che prevale all'interno al mio partito sono in grado di dirvi oggi quello che penso in dissenso col mio gruppo parlamentare e così fece
Né una parola di più né di meno solo che
Quando cala ma lei cercò di spiegare spiego per quali ragioni egli era contrario politicamente e moralmente
E via discorrendo alla alla legge truffa fu talmente persuasivo
Ebbe un tale successo anche per gli esempi scelti con il bilancino e altri ancora
Che e anche quelle uno spettacolo che non dimenticherò mai stavo fuori dalla camera appena uscito dopo aver sentito discorsi tra manderei
Per i precipitarsi dallo scalone principale di Montecitorio
In piazza di Montecitorio
Alberto Simonini e Paolo Rossi tutti rossi in faccia e non erano già di temperamento
Che si precipitavano di fronte alla sedersi dove c'era Saragat segretario del partito che non era tenuto a sentire discorsi Gamaleri a chiedere la testa e Calamandrei
Sarà la tosse per esistere
Penso di poter fare una specie di col piccolo compromesso disciplinare questi mi chiedo l'espulsione io di congedo soltanto la sospensione solo che la sospensione anche troppo rispetto ai patti conclusi con e quando Calamandrei fu sospeso immediatamente noi reagiremo convegni controcorrente segui subito l'espulsione di tipo Codignola
Con le nostre dimissioni al partito e l'inizio di una nuova battaglia dell'ultima battaglia che questo gruppetto
Fece questa volta contro l'Italia tutta bianca la battaglia del diciotto aprile del la battaglia contro contro la legge truffa
Ecco in questa battaglia pensavamo di avere con noi
La sinistra socialdemocratica
S'accorge Emo però che a un certo momento ed è per questo che ne parlo in questa sede perché altrimenti non ci sarebbe ragione di raccontare delle storie di un altro partito
E ora capirete il perché
Soltanto che a un certo punto
Nel corso di questa battaglia
Il siano diverse nel partito eravamo già stati abbandonati dalla sinistra moderata
Quella di Matteotti che accettava di fare opposizione di sua Maestà
Romita che si era presentato al congresso di Genova come segretario del partito uscente con una relazione scritta che era contraria alla legge truffa e che alcuni di noi avevano aiutato redigere
Si presentò al Congresso a fare una relazione orale in cui
Respingeva la conclusione cui era giunto nella sua relazione scritta e si accostava le posizioni sarà di un premio moderato di maggioranza quindi quella sinistra fatta
Uscita dal congresso di Bologna con Romita Hero di tre anni
Nella sinistra la sinistra moderata di Matteo tesa e poi la sinistra estrema di Codignola mia Mondolfo Faravelli ed altri ecco questi tre tronconi di questi tre tronconi due erano già andati via prima di cominciare la battaglia
Cioè il troncone Romiti hanno il troncone Matteotti hanno
Ma quello che era peggio che
Ci passava il venti per cento del partito per fare una battaglia così grossa ma in quel venti per cento c'erano anche alcuni più grossi nomi della socialdemocrazia italiana di grande prestigio morale politico eccetera
Come Mondolfo e Faravelli
Non c'era Silone perché non era iscritto al partito ma moralmente era anche lui dalla stessa parte e dovremmo constatare a un certo punto che
E si può anche capire che a ottant'anni è un uomo che nel mondo o non l'asse non se la sentisse di farsi mettere fuori dal suo partito o di abbandonare il suo partito
Che Faravelli che teneva sempre di esseri succhiato in qualche modo da dall'abbraccio comunista non se la sentisse di andare a navigare in mari aperti
Pur essendo stato jihadista anche lui a suo tempo negli anni trenta tuttavia Faravelli da molto tempo l'ha dimenticato quello spirito d'avventura che caratterizzava e giallisti
E quando a un certo punto constatammo
Che sette degli otto deputati che avevano sempre marciato con noi aveva deciso di rimanere nel partito di non fare la battaglia fino in fondo
Che modo Faravelli rimaneva nel partito quando all'ultimo momento sapemmo che anche Silone avrebbe accettato una candidatura nelle liste socialdemocratiche
è compito cominciava a essere preoccupati ma non
Di essere soli perché questo germe preoccupati
Ma di dover affrontare questa battaglia
Che faceva appello alla scissione elettorale socialdemocratico senza nessun nome della vecchia socialdemocrazia
è chiaro che quando io vado a invocare
La la la partecipazione dei voti dei degli elettori socialdemocratici è una battaglia in nome dei principi sono democratici e tutti i vecchi socialdemocratici compresi quelli che sono schierati al progresso a sinistra rientrati nella disciplina di partito
La battaglia rischiava di fallire
E avevamo assolutamente bisogno di avere cento duecento mila voti per perché non si calcoli tornassero sì c'era Corbino che presentava una lista liberale
Dissidente ma chissà quanti voti avrebbe avuto
Chissà quanti voti veramente liberali
Appartenevano Corradi sei Corvino o quanti voti comuni siamo stati dati a Corvino per per tenerlo su ne erano stati dati tanti a Napoli che invece di aver le elezioni Corvino sia per elezione del candidato col pappagallo
Col gallo col gallo sulla spalla mi ricordo più nemmeno il suo nome di quello
Angrisani Angrisani che poi Antoniozzi poco dopo aver fatto questa battaglia
Eravamo veramente determinanti non potevano essere determinanti Cucchi e Magnani perché Cucchi e Magnani Rosi che avevano voti al Partito socialista italiano eventualmente al Partito comunista era nona eresia comunista non erano resi a socialdemocratica realisticamente non aveva bisogno
Di consolidare moralmente e politicamente elettoralmente
La Presa elettorale
Di questo appello di questo gruppo di socialdemocratici dissidenti
E allora pensammo di ricercare quelle che io ho chiamato una volta
Una certa rispettabilità agli occhi dell'elettorato medio che va a vedere se ci sono grandi nomi in una lista per ottenere che ne venissero fuori un numero sufficiente da rovesciare la legge truffa
E in quel momento incominciò
Grande discorso discorso di grande lena perché ebbe poi anche seguiti con Ferruccio Parri
Che anche lui non se la sentiva di lasciare visto partito non vecchio forse come il Partito repubblicano perché pare entrato in tempi relativamente recenti di Partito Repubblicano Italiano
Però abbandonare un partito per un uomo come panni che era contrario a queste cose traumatiche che era già traumatizzato dalla scissione del Teatro Italia
Non era cosa facile dovemmo
Discutere parecchie settimane compare vindice Cavallera ne parlano a testimonianza che ha dato allievo di Mercuri che fra l'altro mi esime dal fare la storia di Unità popolare perché l'ha già fatta lui l'ha fatta egregiamente
Con le testimonianze poiché pubblica da veramente un panorama di quello che significo Unità popolare
E vi dice Cavalera che era vicino appare in quel momento ci racconta i patemi d'animo i attraverso i quali dovete passa Parri prima di venire con noi ma pari alla fine decise di schierarsi
E pare traccino un certo numero di altre persone
Nel partito repubblicano
Oliviero Zuccarini fra l'altro deputato in carica
Fuori dal partito repubblicano uomini come Picardi Jemolo una serie di altri più naturalmente detti i compagni che vedendo che essa specie di di strana riconciliazione fra coniugi divorziati
Che era il gruppo che aveva vinto il congresso del Teatro Italia controparti e Parri
Sentirò che che collega forse l'occasione dei grandi ricongiungimenti che non sarebbe durata sempre ma che sarebbe stato necessario alla quale sarebbe stato necessario partecipare e con queste rispettabilità Unità popolare
Non riuscì a
Raccogliere tutti i voti socialdemocratici dissidenti che furono ben seicento mila cioè un terzo dell'elettorato socialdemocratico
Ma nella costa centosettanta mila
Gli altri quattrocento mila andarono già direttamente vestirsi nel Partito Socialista Italiano cioè al di là della barricata che divideva in quel momento il blocco centrista che voleva la Provence regge truffa
Dal dal presso delle forze politiche italiane
E così vincemmo anche quella battaglia
Ecco vorrei raggiungere
A due conclusioni
Qual è il filo rosso
Che ha negato
Il ventinove di quel Consiglio nazionale
Ma direi anche il gruppo che poi aveva fatto
La battaglia decisiva anche al congresso del Teatro Italia gruppo socialista liberale e sono andato a rivedermi la mozione ha visto che non si parla di ridere al socialismo
Ma di Socialismo liberale
E per anni ed anni ero rimasto sotto l'impressione che ci si rimprovera se di aver
Riassorbito nella mozione finale del Congresso e Teatridithalia
I termini usati da una delle componenti della sinistra del Partito d'azione che il termine liberalsocialismo più proprio a qualificare le posizioni Calogero o quelle del gruppo toscano che non il complesso sì se invece no
Sì pare Socialismo liberale cioè di Rosselli
Cioè di Rosselli che fino al momento in cui non è socialista liberale apparteneva ancora tutto per rivelazione quando lo diventa diventa caratterizzante di una sola
Componente ideologica del partito l'azione ebbene
La filosofia che si ricava tutto questo quale
Che fin dal giorno in cui Fini
Il primo partito d'azione al Teatro Italia
Nacque il convincimento
Nel gruppo di coloro che volevano continuare la lotta in una forma o nell'altra
Che fosse necessario
Farà fronte immediatamente alla crisi della sinistra democratica italiana
Attraverso la ricostituzione per certi con semplici della più ampia forza socialista e democratica possibile
In modo da dare al nostro paese una forza che stando al centro lo schieramento italiano con un forte partito comunista e una forte democrazia cristiana potesse equilibrare questo Paese in modo tale da farlo sfuggire
Alle tentazioni di ritornare
All'instabilità che precedette il regime fascista e
Alle conseguenze che questa instabilità
Che questa forza
Destinata a colmare il vuoto al centro schieramento italiano poteva aggregarsi soltanto attraverso la più grossa delle componenti dal punto di vista ideologico che era la componente socialista
Senza settarismo Socialismo liberale socialismo democratico area socialista quello che vi pare ma comunque una forza che soltanto in quella caratterizzazione ideologica in un Paese che allora era molto più ideologizzato di oggi poteva essere la caratterizzazione vincenti ci siamo riusciti abbiamo vinto due battaglie importanti
Quella contro l'Italia tutta rossa contro contro contro l'Italia tutta bianca
Ma ce ne son tante altre ancora combattere
Quella forza non è ancora nata ci sono naturalmente aneliti da varie parti di di aggregare queste forze
Ci sono alti e bassi estremamente preoccupanti
Momenti nei quali tutti i partiti laici del nostro Paese
Si raccolgono insieme per dar vita a un polo laico il momento successiva quando hanno ottenuto qualche risultato come l'elezione di un presidente del Consiglio laico sia il dire pubblicano
O socialista immediatamente tutti si spaventano tornano a casa propria
E il Polo laico finisce c'è ancora molto da fare certamente di questo Paese
Per dare a questo Paese non voglio dire in termini ideologici col Partito Socialista degno di questo nome che gli permetta di garantire la stabilità o anche di adempiere ai cui principi che indicava Riccardo Lombardi
Nel secondo congresso nazionale del Partito d'Azione
Ma quella formazione di ampia democrazia laica e socialista capace di far dell'Italia quel Paese moderno che ancora non è diventato
Credo di interpretare il pensiero tutta l'Assemblea Nanni graziare Paolo Vittorelli questa bella lucida penetrante esposizione che non è soltanto testimoniare il valore storico
Adesso prima
Non
C'è una proposta una cucina
Di sospendere i lavori per dieci minuti allora se voi siete d'accordo
Noi
Lei in realtà
è una proposta no propone
Allora fisso generale intendimento cerchiamo
Rompere dieci minuti
La sollevazione delle massime
Poterono emanare cioè per la ricollocazione
Non non
Praticamente inutili dieci minuti interi
Raccomandazione
In fondo questo partito d'azione
Non è stato che la storia di un fallimento e dico non vorrei anche perché purtroppo anche il mio intervento anche se dirà parlerà di avvenimenti diversi da quelli di cui ha parlato Vittorelli
E la storia purtroppo di di un fallimento mentre parlava Vittorelli dicevamo con l'amico Mercuri
Che nella storia degli azionisti poi c'è sempre una notte tragica
E le note tragiche non sono solo le notti congressuale ma molto spesso sono le nostre in cui ci sono i risultati elettorali da sempre
E anch'io dovrò partire da una notte tragica
La notte dell'otto febbraio del mille novecentoquarantasei a Roma
Nel teatro Italia che molti più hanno ricordato
Purtroppo tra gli inutili mando prismi tattici fuorvianti esaltazioni retoriche esplosioni di rancorosi personalismi si consumava la scissione del Partito d'Azione
Ma quasi nessuno dei protagonisti di quelle frenetiche ore notturne
Tranne rare eccezioni mi sembra doveroso tra queste citare Leo Valiani e Oronzo Reale
Quasi nessuno dicevo purtroppo comprese che lo scisma parliamo sanciva la perdita di ruolo dell'azionismo e lo cancellava dalla scena dei protagonisti della vita politica
Non lo compresero Lussu e la sinistra socialista del partito convinti di aver assicurato un decisivo passo avanti alla causa del socialismo
Non lo compresero liberal socialisti da Calogero Codignola convinti di aver definitivamente fatto del Partito d'Azione il tanto agognato Partito liberal socialista
Non ho compreso il centro di Lombardo e di Foa convinto con le promesse sussurrate di segreteria lombardi di controllare il primo con il partito
Non ho compreso ero Parri e la Malfa illuministica mente convinti che la scissione avrebbe garantito il recupero dell'ortodossia delle origini
Dopo essere stato il protagonista è l'artefice della lotta di liberazione dal nazifascismo e dell'intransigenza Alba do lirismo e all'ennesimo giro di valzer di Casa Savoia il Partito d'Azione
Nato appunto per l'azione e che mal si adattava alle tattiche parlamentari alle mediazioni e alle strategie
Si inabissa va negli argillosi intervenire la politica italiana del dopoguerra
Trasformandosi secondo la felice espressione di Giovanni De Luna in un fiume carsico che avrebbe percorso parallelamente sotterraneamente tutta la successiva storia repubblicana il congresso
Congresso della scissione nel confronto serrato delle diverse posizioni abbiamo messo al nido un dato l'incapacità alla mediazione di tutti
Ad Adolfo Omodeo azionista di primo piano ma osservatore disincantato delle diatribe congressuali
Il Partito d'Azione maturato nell'ombra delle cospirazioni appariva governato da cospiratori e dei suoi e dalla loro mentalità il cospiratore lei sulle scriverà sull'Acropoli in un articolo a commento di quel congresso vivono spesso nell'ossessione di poche idee
Tenta Merril tentano con procedimenti simili a quelli dell'alchimista
Cercano di strappare forze all'avversario e son facile immaginare e promettere vivono nella solitudine e smarrisco Massa e spesso il contatto con la vita vissuta
Come Don Chisciotte nella sua biblioteca battaglia va con eroi trinciato affette giganti e liberava principesse il cospiratore si chiude nell'ossessione delle sue idee
Ricondurlo al senso normale della vita non è facile anche a crisi sorpassata rimane pur sempre il fremito acconti delle corse sognate una fantasia che cede le capacità operative
Il fremito a compiere cose sognate era infatti senza alcun dubbio la principale caratteristica del Partito d'Azione
Una caratteristica positiva in tempi di cospirazione in tempi di scontri armati tra opposte visioni del mondo e in tempi di sconvolgimenti della vita di un Paese quali erano stati per l'Italia quelli tra l'inizio della guerra e la prima metà del quarantacinque ma diventava purtroppo una pericolosa e negativa caratteristica negli anni in cui il Paese nella sua coscienza collettiva procedeva alla rimozione degli estremismi invocando l'archiviazione divisioni ideologiche palingenetiche
Il dilagare del qualunquismo Gianni Miano divenuto partito di massa con la semplice parola d'ordine della difesa dell'uomo della strada l'uomo qualunque dalle incomprensibili verbosità della per tutto Grazia C ellenistica da un lato la estrema moderazione politica di Togliatti dall'altra non aiutarlo gli azionisti a comprendere che tra l'Italia del quarantaquattro quarantacinque e l'Italia del quarantasei c'era stato un cambiamento sostanziale
Che si era ormai nel dopoguerra in una realtà cioè sociologicamente radicalmente anche rivoluzionaria proprio perché seguiva immediatamente una lunga e dolorosa fase rivoluzionaria
Non ci sembra cioè azzardato sostenere che nel febbraio del quarantasei la società italiana avesse già compiuto le sue scelte si fosse già incanalata nei suoi equilibri politici e che pertanto fosse ormai illusorio scambiare smottamenti di assestamento per fermenti rivoluzionari
Se si accettano queste premesse si comprendono forse più facilmente i motivi della lenta consumazione del Partito d'Azione
Non sappiamo e non sapremo mai quali fortune avrebbe potuto avere un partito d'azione rimasto integro in tutte le sue componenti
Ma sappiamo che la sua scissione
Tra un troncone destinato a gravitare ad essere assorbito nell'aria socialista è un troncone democratico gemmato fuori stagione ormai nell'autunno della rivoluzione antifascista costituì la fine dell'azionismo
Se non come fatto culturale certo come fatto politico organizzato
L'incomprensione quasi generalizzata all'interno del partito di cosa fosse già avvenuto fuori del teatro italiano favorì nella suggestione della battaglia congressuale la radicalizzazione delle posizioni
Diveniva quindi ineluttabile sul piano delle scelte psicologiche ed operative anche se assolutamente controproducente sul piano delle scelte politiche
Che assicurata col voto congressuale la vittoria della tesi socialista l'ala democratica si sentisse ormai sciolta da quel patto unitario che nel quarantadue era stato meticolosamente
Certamente tessuto e accettato dei vari gruppi dell'antifascismo democratico e che era stato la sostanziale Magna Carta del Partito d'Azione
Così dopo una burrascosa votazione preceduta da un frenetico andirivieni di mozioni presentate ritirata accorpate ripresentate a risultati decisi alle ore ventiquattro e cinquanta come si legge nei verbali congressuali
Ferruccio Parri faceva pervenire alla Presidenza del congresso
Una breve comunicazione letta i delegati da Alberto Cianca in cui veniva ribadita l'insanabilità del dissenso
Il partito si è messo per un'altra via scrive Parri che per un complesso di considerazioni che non sono di oggi e che sono seriamente meritate non ritengo adatta
Mi vedo costretto quindi a riservare le mie future azioni che saranno sempre profondamente meditate e dettate dagli stessi principi spirituali e politici per il quale il Partito d'Azione innato
La scissione della così consumata anche sul piano formale
L'affermazione di Parri oralmente con Bono responsabilità maggiori sia pure molto vaga viene subito interpretata come volontà di dare vita ad un nuovo partito
Il giorno successivo i giornali già parlano di questa nuova formazione politica e viene diffusa la notizia di un incontro tra Parri e il conte Sforza nel corso della quale padre avrebbe sollecitato sforzo ad aderire a questo nuovo costituendo partito
Due giorni dopo Parri stampa diffonde una lettera aperta indirizzata ai compagni del Partito d'Azione nella quale vengono riassunte le motivazioni della scissione
Il Partito d'Azione al suo dirigente dirigenza vengono accusati di mancanza di una chiara fisionomia e quindi di una chiara direttiva centrale e di una coerente linea di marcia
Mentre dice Pavel larga massa nel popolo italiano sensibile alla necessità di un rinnovamento democratico effettivo vuol vedere chiaro in questa Repubblica che le si promette
E non aderisce ad una prospettiva di trasformazione socialista dello Stato o ad una Repubblica di conservatori o moderato Nicoli o a movimenti politici abbassa confessionale
Vi sarebbe nel Paese cioè a giudizio di parlare lo spazio per un partito democratico non socialista non conservatore non confessionale
Invece di percorrere questa via il Partito d'azione spiega tardi sisma arriva davanti a porte dipinte di cui cercava la toppa e la chiave
Questa lettera vuole essere l'atto di fondazione del nuovo partito e quindi Pavia Lando sia i vecchi compagni annuncia abbiamo deciso con molti compagni di dare vita ad una nuova formazione politica aperta a tutti gli uomini di buona fede
Di buona fede democratica aperta i lavoratori tutti scelti di spirito sinceramente popolare guidata dalla fede che Mazzini ci ha insegnato ma capace di azione politica realistica realizzatrice
Conclude pare chi la pensa come me venga con me
La lettera estremamente precisa negli intenti e chiarisce i dubbi sulle intenzioni degli scissionisti
La presenza di Parri infatti ai lavori del Congresso nazionale del partito repubblicano apertosi l'undici mattina aveva alimentato la voce di un suo immediato ingresso nel Partito repubblicano
L'uscita di Parri e la Malfa quest'ultima era segnato anche le dimissioni dal governo viene vissuta con molta sofferenza nella periferia del partito
Gli esponenti dell'ala socialista pur convinti di aver compiuto un operazione di chiarificazione si preoccupano delle conseguenze di un gesto così traumatico
Qualcuno arriva a sostenere ormai squilibrato con la scissione a destra il partito e che quindi debba necessariamente inevitabilmente spostarsi più verso destra per riequilibrare
Lo si trova nel verbale della prima riunione che ha pubblicato Lamberto Mercuri del Comitato il nuovo comitato centrale
Sono molti coloro che non condividono i risultati congressuali ma nei confronti dei quali gioca la pressione psicologica della fedeltà ad un partito ad una sigla d'una bandiera che hanno avuto un'importanza primaria nella scelta delle singole ditte individuali
Le mozioni documenti di sezioni di federazioni di gruppi si accavallano e si intrecciano moltiplicandosi ma più di essi è la fitta corrispondenza privata oggi rintracciabile in molti archivi disponibili
Che ci testimonia la confusione di imbarazzo le perplessità la sofferenza di tanti per essere chiamati ad una scelta che non avrebbero mai voluto fare scelgono la via della dissidenza insieme a Parri e la Malfa il gruppo liberaldemocratico che fa capo a Luigi Salvatorelli al suo giornale la nuova Europa
Il gruppo liberale milanese più marcatamente liberale che fa capo a Mario Paggi alla sua rivista lo Stato moderno con minore partecipazione dovuto a motivi sentimentali Riccardo Bauer il gruppo di realtà politica che ideologicamente forse il gruppo più vicino alle posizioni di da Marte
Altiero Spinelli membro della segreteria uscente esponente della corrente di centro di Foa in Lombardia ma polemico oppositore del socialismo Lucian
Sul piano organizzativo che molta incertezza il primo obiettivo che ci si pone è quello di definire meglio i contorni politici entro i quali deve muoversi il nuovo partito
E questi sono i confini non possono che essere ritagliati all'interno della vasta letteratura azionista di cui essi stessi sono stati gli artefici
Ferruccio Parri precisa che si intende costituire una concentrazione democratica e repubblicana non classista e non confessionale dirà in un'intervista al giornale del mattino
Che può rappresentare il centro di raccolta di tutti coloro che aderiscono ad un programma di effettiva trasformazione democratica dello Stato e della società
Di spirito popolare senza legami confessionali sinceramente progressista in campo sociale ma senza impostazioni marxiste
La scissione azionista e la nascita di una nuova formazione politica sono ovviamente variamente commentate civiltà liberale organo della sinistra liberale
Sempre più insofferente verso la dirigenza del partito per la penna di Antonio Calbi scrive che il gruppo di Parri e la Malfa
Imposta con estrema precisione i problemi della nuova democrazia e costituisce un nerbo di forze indispensabili all'opere unificata di tutta la posizione liberale e democratica di notevole interesse per altro verso l'attenzione dedicata all'avvenimento dalla stampa straniera il match essere Guardian vede nello scontro
All'interno del Partito d'Azione qualcosa come i dolori di parto del primo vero libera del primo vero partito liberale del continente
Il Pd ha scrive l'autorevole giornale rappresenta tutto ciò che gli italiani sospettano e che trovano poco familiare esso è protestante
E vuole come dice la Malfa una democrazia laica ha fiducia nel compromesso tra la pineta le pianificazioni e l'impresa privata la Malfa continuamente lega i problemi italiani con i problemi dell'Europa occidentale
Al contrario se vero è categorico il giudizio del TAR che vede nelle dimissioni di parte un completamento di un processo in corso da tempo e nella dissoluzione del Partito d'Azione un avvenimento significativo
Dimostra scrive il giornale londinese che i ricordi comuni
Ciò è dovuto al fatto che in Italia il Movimento per la resistenza fu localizzato nel Settentrione quando era stata liberata oltre la metà del Paese
Era perciò necessario tornare ai tempi interiori e la guerra e alla tirannia fascista che fu causa della guerra onde ritrovare una tradizione sufficientemente forte per mantenere l'unità italiano
Ma il ritorno alla democrazia liberale pre fascista
Contro la quale si era costruita la tradizione azionista e l'ha respinta con fermezza anche dall'ala scissionista
Luigi Salvatorelli che si incarica di definire con estrema chiarezza questa distinzione esiste sostiene in un fondo significativo della nuova Europa uno spazio vuoto dello schieramento politico italiano
E lo spazio in cui si erano formati e mossi nell'anteguerra e nel pre fascista uno partiti minori e gruppi quali liberali giolittiana nipponiche anni i radicali i sociale riformisti Bissolati anni Bonomi se è una novità scrive Salvatore gli una grande novità era possibile in fatto di partiti politici italiani se c'erano veramente dei partiti da seppellire ciò si riferiva al settore democratico
Ecco quindi delineato l'obiettivo di Salvatore il partito della democrazia
Sgomberato il campo da i residui marginali della labile democrazia per fascisti incapace di tradursi in partito politico occorre sostiene Salvatorelli affrontare finalmente in pieno e risolvere una buona volta il problema della democrazia in Italia con lo strumento specifico ad hoc di un grande partito democratico e così realizzare una nuova sintesi che al tempo stesso avrebbe ripreso l'eredità del Risorgimento e affrontato il compito dal post fascismo la Costituzione del nuovo Stato democratico questa ispirazione fondamentale era alla radice sul cui fondo granate si era sviluppato il Partito d'Azione
Sostegni pratica Salvatore gli ad essa si è sovrapposta una tendenza fuorviante che voleva è sempre stata prediche parla non creare la nuova democrazia ma il nuovo socialismo il nuovo partito socialista che avrebbe dovuto assorbire il vecchio
Non si capì aggiunge Salvatorelli
Che la Nuova Democrazia includeva l'esigenza socialista ad oggi inquadrando la nella propria impostazione politica e che perciò la qualifica di socialista per essa era per un lato superflua per un altro incongrua e tutti insieme dannosa mentre confusionario
Nella ricostruzione Salvatore Diana gli eretici dell'azionismo sono così indicati come i soli ortodossi che tenteranno di ridare dignità all'originaria visione democratica
In un tentativo però estremo e lo stesso Salvatore avanza il dubbio che ormai sia troppo tardi scriverà infatti siamo all'undicesima
L'impostazione di Salvatore Di coincide con la strategia politica di la Malfa che si era duramente scontrato in sede congressuale con le visioni ideologici Zanchi delle correnti socialista e liberalsocialista
La Malfa e in fondo la mente l'artefice della scissione nella convinzione che il Partito d'Azione sia ormai uno strumento del tutto inutilizzabile la strategia che la Malfa segnava l'azionismo che si condivida o meno negli obiettivi era senza alcun dubbio però la più lucida
E sarà ampiamente note non è il caso di soffermarci sia lungo ma vale la pena riassumere la battaglia contro il Governo Badoglio contro il moderatismo togliattiano contro il Governo Bonomi il lungo dibattito con Pietro Nenni socialisti dalle colonne dell'Italia intera
Erano state tappe fondamentali della presenza politica sionista e portavano tutte la firma di lama
Ciò nonostante l'attenzione ai problemi concreti del divenire political inquadrare le loro possibili soluzioni in una visione prospettica tutta attenta alle cose reali
Aggiunta al rifiuto caratteriale o meglio a una vera e propria incapacità a disquisire su astratti ideologismi rendevano incomprensibile linguaggio la marziano a buona parte dei militanti azioni
Eppure la strategia la marziana è estremamente chiaro
La costruzione di un'Italia democratica che decidesse i legami con l'Italia pre fascista essergli allacciarsi all'incompiuto processo di democratizzazione del Paese iniziato si è interrotto sì con il Risorgimento
Doveva avvenire secondo la Malfa facendo i conti con la realtà politica di tutti i giorni e soprattutto con le forze politiche in campo sapendo me anti vedere le mosse e valutandone le prospettive dei cinque partiti del CLN due secondo la Malfa si ponevano agli estremi opposti avendo una precisa concezione dello Stato il partito liberale assertore dello stato pre fascista e all'estremo opposto il Partito comunista
Tra questi due partiti si collocavano la democrazia cristiana ondeggiante verso la concezione del partito liberale e il Partito Socialista ondeggiante verso le concezioni comuniste al centro in assoluta solitudine il Partito d'Azione
Di qui la conseguente necessità strategica per l'azionismo di operare come polo di attrazione sulla democrazia cristiana da una parte e sul partito socialista dall'alto
Lo Stato democratico nella concezione la marziana non era una ricetta o una formula descritta nel dettaglio da qualche parte ma un processo in continuo movimento
Le premesse dello Stato democratico erano la Repubblica e lo smantellò dello e lo smantellamento dello Stato accentratore da ottenere con l'azione quotidiana politica la Malfa spiega per esempio che la nazionalizzazione di alcune industrie e il mezzo economico per affrontare i bisogni collettivi e non ha quindi carattere di rivendicazione classista
E lo strumento di uno Stato che in quanto democratico delle potenziali arricchire le libertà individuali fuori da una concezione individualistica
La sua visione della democrazia tutta strategica il suo linguaggio posto marxista come qualcuno lo definiva potevamo certo non trovare l'adesione di quanti amavano certezze definiti di Fini Tory e certezze storiche
Ma per la Malfa proprio perché politico nel senso pieno del termine la via imboccata dal Partito d'azione con le scelte congressuali spostava questo su un terreno che non era più il suo e che non gli consentiva nessuno spazio di manovra
Di qui per la Malfa la necessità della scissione e la necessità di trovare uno strumento politico adeguato che svolgesse la funzione alla quale l'azionismo per sua scelta abdicare
Io credo gli scrive Giorgio viene da Torino a metà febbraio che benché i nostri errori abbiano in buona parte compromesso lo sviluppo democratico italiano tu il tuo partito riuscirai a crearlo ma su altre basi di quelle del Partito d'Azione
Con i liberali di sinistra i demo laburisti di sinistra forse i repubblicani
E il nuovo partito nasce
Non possiamo sottrarci dichiara parli alla necessità preliminare di costituire un'organizzazione capace di svolgere sin d'ora una precisa azione politica e di raccogliere le adesioni che prevede numerose di chi apprezza le nostre idee
Mercoledì venti febbraio nel circolo romano il ritrovo sotto la presidenza di Parri e la Malfa in un'Assemblea che registra novantotto presenze viene costituito il movimento della democrazia repubblicana e viene annunciato che il movimento si presenterà con proprie liste alle elezioni per la Costituente
Contestualmente
Il movimento delle costituito in altre parti d'Italia
Nella seconda metà del mese questo nuovo partito si dà una struttura viene nominato un comitato esecutivo composto di due sezioni una politica e una organizzativa
La sezione politica e formata oltre che da parte di la Malfa da Mario Paggi Carlo Ludovico Ragghianti Antonino Ramirez Luigi Salvatorelli Altiero Spinelli e Adolfo Tino
Mentre la sezione organizzativa vede al fianco di Parri Filippo Caracciolo Michele Cifarelli vindice Cavallera Giovanni Gallo granché di Giovanni migliora Giulio quindi scatti Altiero Spinelli
Viene anche costituito un comitato direttivo di ventidue membri tra questi voglio ricordare Gino Bozza le due sezioni del comitato esecutivo sono convocate in permanenza ogni giorno dalle diciotto alle venti nella sede che il movimento sia dato in via quattro novembre di fatto la guida politica e nelle mani di Parri e la Malfa quell'organizzativa nelle mani di Cavallera e mica
Una particolare attenzione viene posta nella stesura di un manifesto che dovrebbe costituire la carta programmatica del movimento e che è scritto in buona parte da la Malfa Parri viene stampato e diffuso con la firma di centotrentasette aderenti
Viene ribadito il concetto di mancanza dello schieramento politico di una posizione ben definita immediatamente direttamente democratica e della volontà del nuovo movimento di rappresentare e difendere tale posizione democratica
La nostra battaglia per la democrazia non è generica si afferma
Intanto si chiede una repubblica democratica con governi autorevoli con istituzioni permanenti con alcuno mi locali e regionali intese come rafforzamento dello spirito unitario
Specialmente nelle regioni del Mezzogiorno dove le Autonomie potranno consentire lo sviluppo della vita politica locale la nascita di iniziative responsabilità la formazione di una nuova classe politica
Sul piano dell'economia si precisa che le riforme nell'industria e nell'agricoltura devono portare a trasformazioni strutturali mediante la lotta contro i monopoli i privilegi protezionismo autarchici e corporativi istrici
Con l'obiettivo di una maggiore produttività del sistema economico e uno stabile inserimento nell'economia mondiale
Ciò naturalmente esige l'intervento statale che non dovrà però estendersi alle piccole e medie imprese alle quali solo una grande libertà di iniziativa e di creazione può assicurare condizioni di sanità economica e di utilità sociale
L'economia mista pubblico-privato si precisa e sviluppata in tutti i Paesi moderni non come attuazione di un ideale socialista ma di un ideale democratico come mezzo per rendere tecnicamente efficiente un sistema economico quindi un interventismo che in mezzo e non fine mezzo per raggiungere obiettivi sociali
Che sono l'adeguamento delle condizioni economiche sociali da una classe all'altra da una regione all'altra il livellamento di potenziale industriale ed agricolo fa nord e sud
La lotta contro la disoccupazione la revisione del credito e del risparmio la soppressione delle sperequazioni tributario
La certezza di un livello di vita sufficiente a garantire lo sviluppo della personalità individua
è questo che ho tratteggiato il cuore programmatico del documento che richiama immediatamente alla mente il giudizio che già Emilio Lussu aveva dato all'inizio del quarantaquattro
Sul programma dei dieci punti di Ugo la Malfa aveva detto Luxuria c'è anche del socialismo come può esserci in un radicale socialismo Roosevelt ci hanno neo di a corollario di questo corpo centrale si aggiunge anche l'affermazione che i rapporti tra Stato e Chiesa devono essere fondati sul regime di aconfessionalità dello Stato
Che nella politica internazionale bisogna tendere all'accordo e alla solidarietà economica fra gli stati al disarmo e alla pace
Tra le speranze dei fondatori della nuova formazione politica vi è quella di penetrare inutile nell'elettorato che non è stato toccato dall'estremismo azionista e che se non fermato su posizioni democratiche potrebbe alterare a destra gli equilibri politici
La Malfa sintetizza questa preoccupazione presentando il movimento come il tentativo di schierare alla costituente accanto ai tre partiti di massa un forte partito di democrazia invece che un forte movimento di destra
E Guido De Ruggiero
Chiarisce sulla nuova Europa i partiti esistenti non occupano finora che alcune zone molto ristrette
Tra le oligarchie dominanti che alimentano la concentrazione reazionaria
E le masse operaie organizzate vi è una massa non organizzato e fluttuante
Essa è formato da professionisti impiegati agricoltori artigiani medi e piccoli industriali commercianti operai che lavorano per proprio conto insomma da tutti coloro che come produttori come consumatori dovrebbero sentire il bisogno che sul loro lavoro non gravino troppo onerose ipoteche di vecchie oligarchie
In conclusione e si sarebbero naturalmente chiamati a partecipare a una politica dei partiti di sinistra ma nel tempo stesso ottemperare a Roma e indirizzarla verso una meta che supera gli interessi particolaristici di una classe
Tra questi ceti conclude De Ruggiero il movimento da democrazia repubblicana può sperare di reclutare il maggior numero di addetti
Chiariti gli obiettivi delineati gli aspetti programmatici occorre affrontare quelli organizzativi
Il movimento può contare in Sicilia sulla guida di purpurei Ramirez che erano stati maggiori esponenti dell'azionismo IST isolano
In Campania suo modello e Maccanico in Puglia su Cifarelli e Campora in Emilia sul Patrignani Hotel Mont in Toscana dove più forti sono i contrasti con il ceppo azionista di però socialista sul raggiante
Peraltro molto contestato anche all'interno del movimento e su Luigi Russo in Liguria SoulSilver Baldi in Piemonte sul gene p vanno a Milano su Mario Paggi Gaetano Baldacci ma anche sulla dopo Tino e sui vecchi amici di Parri e la Malfa
Più numerosa ovviamente la presenza romana
L'imminenza della consultazione elettorale pone però subito sul tappeto la necessità di preparare le liste ed è questa l'occasione per verificare davvero capacità del movimento di aggregare tutte le forze repubblicane in un unico cartello
Gli interlocutori più immediati sono naturalmente il Partito d'Azione Partito Repubblicano
Si esclude il partito liberale la democrazia del lavoro almeno nella loro struttura ufficiale pur ravvisando sviluppi di liberali di sinistra di demo sociali di sinistra che possono aderire all'iniziativa
Si esclude categoricamente ogni possibilità di colloquio con il cartello delle destre in gestazione formato da Orlando Nitti e Bonomi
I colloqui e contatti si intrecciano per tutto il mese di marzo ma i rapporti non sono facili la possibilità di alleanza con il partito d'azione non fa molta strada L'Italia libera continua nella polemica con gli scissionisti e soprattutto in periferia si acuiscono i punti di frizione
Nonostante si affermi come fa Luigi Russo e di una lettera Calamandrei di essere fiduciosi che un giorno fatta più larga pesca in alto mare ci sarebbe ritrovati a fare di nuovo unica ciurma nella realtà le contrapposizioni tendono ad irrigidirsi
Dalla Toscana dalla Campania dalla Sicilia dalla Liguria arrivano nella sede di via quattro novembre sollecitazioni contrari alla possibilità di liste comuni con gli azionisti
Le stesse reazioni si registrano all'interno del partito d'azione nei confronti del mio movimento
Incertezze pervadono le sinistre liberali e Damon sociali messe di fronte alla scelta di una scissione né più favorevole appare il Partito repubblicano
La lunga tradizione storica la consistenza organizzativa del partito che in alcune zone del Paese raggiunge dimensioni di massa
Sono tutti elementi che inducono la dirigenza repubblicana a esaminare in maniera molto tiepida la possibilità di liste unitarie che potrebbero snaturare il solito ceppo repubblicano
Unica eccezione a questa generale tendenza centrifuga e la Puglia o meglio Bari dove azionisti Barbiani e repubblicani sembrano marciare senza grossi problemi sulla via dell'Unione elettorale
Tessitore silenzioso quanto sfortunato dell'accordo nazionale Oronzo Reale che proviene dalle file del partito repubblicano chi ha condiviso sin dall'inizio la battaglia politica di la Malfa ma che è rimasto nel Partito d'Azione dopo la scissione
Proprio per tentare un'operazione di ricucitura
Il tentativo di reale di una unione elettorale tra azionisti repubblicani e Pariani
Portato avanti per tutto il mese di marzo viene sconfitto il venticinque dello stesso mese con la decisione del Comitato Centrale repubblicano di non aderire all'invito unitario e di presentare liste dell'edera in tutta Italia
Tristano Codignola saluto sull'Italia Libera quel fallimento come uno scampato pericolo
Oronzo Reale lo definisce invece un grave errore politico e in un articolo destinato all'Italia libera ma pubblicato su realtà politiche
Dopo aver sottolineato come posta la questione sul piano degli interessi elettorali era fatale che le forze centrifughe prevalessero conclude
Gli uomini di buona volontà che hanno tentato di impedire questi errori questa falsa partenza della democrazia non potranno evitare il dannoso sbriciolamento delle forze democratiche che ne deriverà
La decisione repubblicana interrompe contatti con gli azionisti ma riporta in alto mare anche le possibilità di accordo tra azionisti e parliamo
Qualcosa però si muove su altri fronti
Il tre aprile la sinistra liberale si decide ad abbandonare il partito
L'insofferenza per la dirigenza liberale era palese ormai da mesi
Già con la crisi del governo Parri a novembre del quarantacinque alcuni esponenti della sinistra avevano sentito la necessità di inviare una lettera ai componenti della Giunta esecutiva centrale del partito liberale
Rendendola pubblica nella quale si accusava il partito di aver favorito con l'apertura della crisi governativa alla destra monarchica
La lettera era nella forma solo la manifestazione di dissenso sull'opportunità politica e strategica di aprire la crisi di governo in realtà le motivazioni del dissenso erano molto più ampie è questo molto più profondo
Arriva
La sinistra liberale era arrivata alla conclusione che ormai nel partito convivessero due diversi modi di intendere il problema politico italiano
Due antitetiche concezioni della funzione proprio al Partito liberale due opposte irriducibili ed inconciliabili mentalità
Saltiamo qua
Il poco ancora che mancava per la scissione arriva con la fine di marzo con l'adesione del partito liberale all'Unione Democratica Nazionale e quindi con la scelta sostanziale della monarchia sul piano istituzionale da parte del Partito liberale
Nella lettera di dimissioni inviata alla giunta esecutiva liberale redatta da Antonio Calbi pubblicata da civiltà liberale tra i firmatari ricordiamo Franco Antonicelli Felice Ippolito Gabriele Pepe e marchigiano Claudio salmoni
Gli scissionisti scrivono voi concepite la lotta contro le forze politiche di sinistra verso le quali coltivate nel Paese un sentimento di terrore come azione di pura resistenza
Noi la concepiamo e vogliamo realizzare come sforzo unico veramente fruttuoso di condurle gradatamente all'accettazione dei più sani valori democratici alla comprensione al rispetto dell'individualità umana e della libera iniziativa e ancora la vostra posizione conservatrice di conduceva logicamente alla difesa dell'istituto accentratore autoritario della monarchia la nostra al vagheggiamento di una repubblica che vorremmo liberale e democratica
L'uscita della sinistra liberale dal partito seguiva di pochissimi giorni ad un convegno tra la Giunta esecutiva le varie correnti liberali dove la sinistra era uscita appunto sconfitta
Pochi giorni dopo i dimissionari dando vita al movimento liberale progressista con sede a piazza Navona nella redazione di civiltà liberale
L'incontro tra movimento della democrazia repubblicana in movimento liberale progressista è un fatto naturale le due formazioni deliberano subito la costituzione di un comitato di collegamento per presentarci uniti nella competizione elettorale per la Costituente e do e nominano denomina la nuova formazione concentrazione democratica repubblicana la loro provenienza diversa scrive la civiltà liberale e talora la mentalità e il modo di impostare i problemi ma il fine e comune la visione politica comune comune la valutazione dello schieramento delle forze e dei loro rapporti
L'alleanza tra e meglio è IBMDR non è quindi semplicemente elettorale ma il sintomo la più intima convergenza di scoppi
Anche in periferia l'incontro tra ex azionisti ed ex liberali e in media al nuovo movimento
Liberale aderisce anche il gruppo di liberali radicali pugliesi che facevano capo a Michele Abbate Pasquale Calvario che aveva già abbandonato il partito in occasione della crisi del governo parte
La concentrazione ha di fronte poche settimane per poter organizzare le viste presentare un programma elettorale unitario
Il manifesto elaborato di comune intesa fissa gli obiettivi della Costituente
Repubblica parlamentare costituzione rigida sistema bicamerale
Governo responsabile di fronte al Parlamento autonomia amministrativa con la polizia del regime prefettizio ordinamento indipendente della magistratura riforma della pubblica amministrazione obbligo dell'insegnamento elementare eccetera
L'accentuazione del carattere liberale emerge anche nel programma economico la premessa infatti la necessità di una politica economica che via il più fecondo sviluppo all'iniziativa privata liberandola da vincoli inutili
Matto insieme quella snella disciplina degli indirizzi fondamentali dello sviluppo economica idonea a garantire la sicurezza del lavoro
Per tali scopi aggiunge il documento nel campo industriale creditizio e in linea di massima sufficiente l'impiego corretto coerente democraticamente controllato
Degli strumenti di governo economico già in possesso dello Stato italiano alcune partecipazioni industriali potranno anzi essere utilmente abbandonate mentre dovranno essere sottoposti a controllo pubblico alcuni nuovi settori della grande industria
Come si vede l'economia due settori ancora confermata negli obiettivi ma viene ulteriormente circondata di garantismo illiberale tre punti programmatici di anche la riforma agraria
Che risale
Per quanto riguarda i problemi della ricostruzione viene riaffermata la centralità del problema del Mezzogiorno problema di portata nazionale e si chiede una politica commerciale nettamente antiprotezionistica una politica di opere pubbliche produttive in modo da offrire
Larghe possibilità di lavoro per cui possono essere riammessi nella vita economica della nazione i reduci
La politica finanziaria è vista come politica dei servizi pubblici la politica tributaria
Caratterizzata da imposte progressive con l'abolizione dei tributi che ostacolano la circolazione della ricchezza e la previsione di un'imposta straordinaria sul patrimonio
Difficoltà maggiori la concentrazione incontrare la presentazione delle liste
A Bari l'accordo tra azionisti Taviani repubblicani sembra arrivare in porto ma all'ultimo momento i repubblicani pugliesi richiamati all'obbedienza alla linea del partito si ritirano e presentano liste autonome
Azionisti e Parmiani continuano però nel tentativo di presentare una lista in comune e ad essi si uniscono i rappresentanti del neo costituito movimento liberale progressista
All'intesa viene dato un taglio nettamente meglio analistico e a guidarla è chiamato Guido dorso che sul tema del meridionalismo democratico abbia speso tutte le sue energie che già nel primo dopoguerra aveva tentato di dare vita ad un partito meridionale d'azione
Dosso dimessosi dal partito d'azione prima del congresso del febbraio accetta dietro le insistenze di Rossi Doria di Tommaso Fiore Cifarelli di Kalac
Ma soprattutto perché personalmente convinto come dirà in un discorso a Radio Bari
Che soltanto un partito a base meridionale
E in funzione univocamente meridionalista potrà costituire lo strumento che permetta al Mezzogiorno di inserirsi in funzione nettamente autonoma nella lotta politica italiana e faccia fallire definitivamente la creazione di un compromesso antimeridionale
Il meridionalismo e il cemento che consente in Puglia e Lucania la formazione del più ampio cartello di forze repubblicane e l'alleanza repubblicana italiano resa possibile proprio grazie alla tradizione Salvemini alta la presenza di Tommaso Fiore sul Mezzogiorno
Guido dorso
è il capolista indipendente di una concentrazione come lui stesso dirà di raggruppamenti politici repubblicani di centro che aspirano a sfociare tempestivamente nella Costituzione del partito meridionale e meridionalista
Per quanto riguarda la concentrazione e questa si presenta nove collegi nel resto d'Italia Ugo la Malfa guida le liste di Roma di Napoli di Palermo Parri quelle di Torino e di Cuneo insieme ad Antonicelli quelle di Milano insieme ad un genio Morandi Ragghianti e capolista in Emilia Omodeo ad Avellino ma morirà prima delle elezioni del voto
Biagioni e Bianchi d'Espinosa a Pisa
La concentrazione e la partita con l'ambizioso disegno di riuscire a cementare in liste unitarie tutto l'arco di forze democratiche e repubblicane ma dopo settimane di intenso lavoro i risultati non sono molto confortanti
I repubblicani hanno presentato le loro liste in tutta Italia il Partito d'Azione venuto devi accentuando la polemica con i repubblicani da un lato con il movimento di Parri e la Malfa dall'altra
Nel corso della campagna elettorale viene da tutti gli esponenti della concentrazione ribadita con insistenza la necessità di operare per la creazione di una forza democratica che non lasci il gioco politico nelle mani della destra conservatrice
O di concezioni confessionali Comark insiste mentre gli azionisti vanno devi accentuando la loro collocazione nell'area socialista con la conversione a questa tesi anche da parte degli esponenti del vecchio Centro democratico di Lombardi
Saltiamo qualche altra cosa
Gli esponenti della concentrazione erano consapevoli delle loro forze limitate pur tuttavia speravamo in un certo successo elettorale speravano di ottenere almeno due cocenti pieni uno a Milano
Dove la mancata presenza di una lista azionista e la debole presenza organizzativa del partito repubblicano autorizzato all'ottimismo uno a Palermo dove sembrava ci fosse una grande mobilitazione intorno alla loro lista
Altri quattro cinque deputati speravano di ottenerli con i resti e con la lista nazionale
Il risultato delle urne risultò invece molto deludente frutto anche della dispersione del voto tra tante liste
La concentrazione ottenne due soli seggi grazie all'utilizzazione dei resti in sede nazionale gli azionisti ottennero sette seggi sardisti che si erano presentati nell'isolato normalmente senza collegamento nazionale con il singolo dei quattro mori due seggi Lussu il mastino
Nessun seggio l'Alleanza Repubblicana ridosso che pure e due collegi meridionali aveva ottenuto un risultato non dispensa labili ventitré seggi ottennero i repubblicani nelle cui file furetto anche un rappresentante del movimento liberale progressista Enrico Martino candidato sia a Genova dove non c'è la lista della concentrazione
Probabilmente lo stesso risultato ottenuto da un'unica formazione repubblicana e non da tante liste dissimili sarebbe stato interpretato come un sintomo di Vittorio fu invece la sconfitta ciò nonostante all'indomani del due giugno queste forze anche se disperse non si sentirono sconfitta in fondo avevano con la loro azione impostate vinta la battaglia per la Repubblica rimanevano però forse minoritaria e frantumato
E la possibile fare tesoro dell'esperienza del due giugno per gli esponenti della concentrazione la risposta era affermativa solo l'unità di tutti i partiti
E gruppi di sostanziali liberalismo democratici e repubblicani scrive Civiltà liberale permetterà questa azione di controllo e una più aperta articolazione delle forze politiche
Per questo è necessario che tradizione cavouriana e tradizione mazziniana sia divino reciprocamente
Ma questa valutazione non era comune a tutte le forze democratiche in campo il Partito d'Azione piegato dal risultato elettorale si chiudeva in un moralismo isolazionista dico mentre i partiti iniziavano le trattative per la formazione del nuovo governo
E il Consiglio nazionale azionista al comitato centrale cui ribadiva si pronunciavano contro il trasformismo del regime di coalizione che minacciava di imporre al Paese un sistema di compromessi nel governo e nella politica sindacale dei conti
Il Partito d'Azione estremizzando la sua posizione e si è auto esclude dalla trattativa politica vi rientrava invece il Partito repubblicano dopo anni di intransigenza aventiniana
Il dodici luglio
Il leader cattolico De Gasperi poteva comporre solo col Governo con i repubblicani senza gli azionisti
Del tutto irrilevante era la democrazia del lavoro risultata vale uno due con soli dieci parlamentari
E mi avvio a la conclusione
In questo quadro dopo i risultati elettorali
Iniziarono le valutazioni
Nell'ambito della concentrazione sul futuro
La posizione azionista veniva giudicato ormai troppo rigoriste dottrinaria anche se rimaneva normali validi da non disperdere alcuni valori dell'azionismo
Si guardava con attenzione al Partito liberale dove nuovi fermenti sembravano ribollire sulla sinistra ora capeggiato da Manlio Brosio
Ma l'attenzione maggiore veniva posto nei confronti del partito repubblicano che soddisfatto dei risultati elettorali ormai disponibile alleanze governative era pronto a porsi alla guida di questo cartello democratico
In tal senso si era espresso la direzione repubblicana gli uomini della concentrazione si auguravano che questa dichiarazione fosse l'indice di una chiara coscienza dei nuovi compiti del partito repubblicano
Questo essere un partito laico interclassista e anche se piccolo un partito di massa radicato nella tradizione fu a ben guardare la motivazione più convincente che spinse la Malfa a guidare le forze della concentrazione verso il partito repubblicano
Il Partito repubblicano appariva come una solida pianto dalle profonde radici radicate nella storia del Paese aveva dalla sua ciò che il Partito d'Azione Perotti motivi anagrafici non poteva avere la tradizione
La Malfa capì che poteva e doveva tentare di innestare sul tronco repubblicano lesivi ramo dell'azionismo
Un'operazione per altri versi non dissimile nelle motivazioni da quella che di lì a distanza di pochi mesi i residui quali azionisti tenteranno di Conte sul tronco della tradizione socialista
Ma anche l'incontro con i repubblicani non fu facile né fu accettato da tutti
A fine luglio un convegno generale di tutti gli aderenti alla concentrazione posti all'ordine del giorno la confluenza nel Partito repubblicano non mancano opposizione
Da taluni si accusava il Prix di giacobinismo da altri di debole laicismo altri ancora lo accusano di eccessivo municipalismo
Non mancano coloro che difesero la possibilità di mantenere in vita il movimento dandogli un'accentuazione meridionalistica e trasformando in un partito a base fondamentalmente contadina
La Malfa si mostrò The traggono dalla cantabilità dell'ingresso nel Partito repubblicano
A conclusione dei lavori fu decisa la fusione tra i due movimenti già realizzata sì di fatto e fu costituita una commissione con il mandato di trattare con i repubblicani
Nella prima settimana di settembre a conclusione delle trattative la confluenza veniva ufficializzata con un documento comune in undici punti sottoscritto dei rappresentanti dei due partiti
In questi in questo documento
Si riprendeva le confermavano in tutti i suoi aspetti di aspirazioni programmatiche già enunciate nel manifesto di nascita del Movimento democrazia repubblicana e nel successivo accordo che aveva dato vita alla concentrazione democratica repubblica
Si chiudeva così un altro ma non l'ultimo capitolo della tormentata vita del Partito d'Azione
Perché non era l'ultimo come ha detto Vittorelli in conclusione del suo intervento richiamando l'affermazione di Lombardia chiusura del congresso del Partito d'Azione gli azionisti dovunque andranno porteranno le stimmate della loro origine grazie scusatemi Italia
Anche con calma diciamo con lui perché ci sono due scolaresche che stanno per entrare prima di dare la parola Pasquale istriano devo dare notizia di elegante pervenuti viste non funzionale papà il primo è nel professor Pasquale Saraceno
Secondo e del senatore Luigi Anderlini canzoni
L'amico Borioni presidente della Cassa di Risparmio di ieri che dice tra l'altro ha vissuto un evento eccezionale della mia vita allora pregherei Pasquale Schiano di prende la parola
Bene vicine treno credo che nell'ufficio prosecuzione
Io ringrazio la presidenza
Ringrazio Mercuri
Per avermi dato alla parola data le mie non buoni condizioni
Di salute Singh ratio Mercury venti CIDA Lori locazione di incontrarci di
E gli azionisti inserendole anzi un individuo turno e Sagrantino
L'azionismo e continuato Emilio Lussu fu un profeta
Quando nell'urto un
Il suo intimo amico Alberto infatti
Sponsor discussione mia disse mai Partito d'azione contenuta nella
è impossibile Tesser non desse aveva segnalato n partite dazione porterà questo aspetto di rinnovamento
Ecco Siding Spring rinnovamento partito d'azione
Io
Provenivano da Giustizia e Libertà risponda
Ai compagni ed amici di ieri più in piedi al esposizione una magnifica
Di la di Vittorelli dopo quella di Valiani di ieri
Hanno dato insieme
Il quadro completo
Siamo affollano a me
Dopo questi interventi
Brescia Gourmand è quello di Vittorelli
Ma non ho il tempo l'accordo perché per cortesia
La presidenza mia data la parola
Io ho in un Breve rispondo
Agli interventi di ieri
Io provengo la Giustizia e Libertà
Giustizia e libertà
Che è andato il suo contributo e il contenuto al Partito d'Azione
Il contenuto
E quello spirito
Di Rosselli De Carlo rimborsando i rigori quelli
Potuto continuare e continua amici corvino
Così come il partito
E tra l'abolizione di lusso
Condurre il partito continuasse
Senza essere noi siamo uniti neo variamo io ho svolto le stesse mansioni nonostante gli acciacchi e nonostante
E io
Le aggressioni subite oggi perché la situazione
Non è quella che
La maggioranza distratta dall'edonismo
Crede
La situazione assai Christe
Con la caduta dei valori morali
Cioè lo fa completo del Paese rimane questo finito
Del partitocrazia
Io continuo a svolgere la stessa funzione perché a me a ciò sarebbe ho affidato il settore militare ed io col generale Gasci fa rimanesse Taddei Ezio
L'avevano detto
Che faceva parte sembra fatta parte
Del mio gruppo
Che venivamo dal centro meridionale
Del partito d'azione che aveva la sua competenza in tutta l'Italia meridionale e nelle isole
è bene che
Sia completata questa pagina storiche
E ci affidiamo alla storico Mercuri
Molte cose sinora non molte cose
Del maggio giorno del ma io ho già prima
Perché io provenivo dal gruppo
Di Giovanni Amendola
E quindi poi Condorcet e successivamente inducendo le meridionale di cui fece parte anche Cifarelli
Guido dorso
Quanti
Forse è un'attività concreta
E
Per la
La fine del puparo andatevene
E l'inizio del quarantaquattro ai porto
La la la prima pagina
Democratica politica con l'arrivo di Carlo forse di Alberto Tarchiani viti Alberto Cianca
Napoli
Vive nell'epicentro in quel periodo
E forza diedero un grande contributo
Forse la devo dire perché molti lo ignorano era del Partito d'Azione
Io sono stato molto
Legato a Carlo forza
Io ho seguito a voi
L'indicazione
Di Comandini Federico Prestigiacomo era con me aiutante di campo fino a Cassino
Comandini
Ugo la Malfa
Pongo la marca
Bauer
Seguin quegli insegnamenti
Condussi la lotta
Assente
Età
L'indicazione del rinnovamento il Partito d'Azione era il partito abbia voleva il rinnovamento non voleva ritornare alla propria fascismo
Ed è finita d'opera
Degni e indegni
E ieri Togliatti
E finito perché il partito tacciono non Zorzi chiedeva portava un rigore morale è il testamento del rinnovamento
E non piaceva proprio per questo rigore
Gli altri non volevano
Il rinnovamento
E quindi
Risorse euro i vecchi partiti che c'avevano donato il fascismo
Che ci avevano donato
Io seri
Devo devo soltanto dire che il Partito d'azione come testimonianza
Contrariamente a quando ho sentito perché dopo la scissione il cartello Marte assunto della segreteria politica ed io assunsi la segreteria amministrativa organizzativa
Finanziaria
E perché sia diciotto il Partito d'Azione
Però posso dire io
Soppressione dei lombardi ma io non accettai il finanziamento penso ai fini dagli americani
Ed è la cosa diceva Riccardo Lombardo può continuare come perché si provvedeva così
Quindi
Per
Qui il suo rigore morale
Per quella sua dirittura morale
Decidemmo
Lo sci io lo scioglimento ripeto
Per queste
Per ragioni
Sicuro Agropoli ricorderete
Gli ultimi discorsi di Riccardo Lombardi
Questo rigore
Questo insegnamento questa volontà di rinnovamento radicale rimarrà sarà il monito sarà
Legge Enzo di mandare avanti ti senti bene
Queste
L'aveva ragione
Peggio
Borrelli
Come nasce
Vuole ordinamenti attivamente
Ma non spiritualmente
Perché questa mentalità rigorosa pulita
Che ci fate niente la bocca amara oggi a noi tutti
Per lo spettacolo che offrono
Tutte le forze politiche né in un'esplosione
E poi
Consumo
Tanto che produzione funziona ritorna bisogna
Consiglio funziona restare insieme
Detto
Per favore
Le zone
Uscivano traumatizzante dalla seconda guerra mondiale
Cinquanta milioni di morti
E in gran parte morti orrende
Non facili e rapide
Però anche straordinariamente stimolate a far qualche cosa
Perché il rapporto delle donne con la seconda guerra mondiale fu un rapporto nuovo
Con il fenomeno guerra
Un rapporto che era diverso da quello delle guerre precedenti
La guerra in genere che non è un falò o meno
Fatale
Me connaturato all'essere umano
Ma pare nella storia quando una minoranza si aggiudica il monopolio della violenza espropriando le maggioranze dalla capacità decisionale
Ha rappresentato sempre per le donne
Oltre ai lutti alle miserie generali
Anche stupri e prostituzione
Gli eserciti professionali legittimati dallo Stato
Sono dei club per uomini soli
Che strappati in tempo di guerra dall'ambiente normale
Debbono risolvere i loro problemi sessuali in qualche modo
E in terra d'occupazione
I corpi delle donne fanno parte del bottino di guerra
Quando è migliore ministro dell'assistenza post-bellica
Una delegazione venne offrirgli la presidenza onoraria dell'associazione donne marocchina tempo
Ma non c'erano solo le donne a marocchina appioppati sterilizzate
Perché anche italiani e tedeschi
Francesi e britannici
Lasciavano ovunque tracce di violenze sessuali
Quando nel quarantacinque una delegazione di donne Austria che si presentò al comando sovietico per protestare e il generale telefono a Mosca chiedendo direttive Stalin fece rispondere freddamente che quei ragazzi avevano rischiato e la dignità ed era giusto che si divertisse rompo
Gli americani ricattava non è affamate signorina con le scatolette e le sigarette
E l'Italia era costellata da bordelli volanti
Ma se questi erano i residui della tradizione bellica c'era anche altro
La posizione delle donne nei confronti della guerra aveva subito delle mutazioni
Da una parte negli eserciti organizzati dallo Stato
Numerose donne erano state mobilitate come ausiliaria
Dall'altra nelle formazioni partigiane organizzate dal popolo
Le donne entravano come volontaria
A parità con gli uomini
Le ausiliarie dell'esercito e del Commonwealth britannico
Erano più di seicento mila
Circa cento mila nell'esercito americano
Tutti gli altri apparati militari europee costosissimi e arroganti dei professionisti che avrebbero dovuto assicurare la difesa della patria
Le ausiliarie erano adibiti a compiti secondari
Facevano le orchestre o le dattilografe degli alti ufficiali
Si occupavano al massimo di ospedali da campo o di servizi logistici
Non entravano mai a far parte delle unità combattenti
Solo nell'URSS
Non appena i nazisti iniziarono l'attacco
Le donne furono mobilitate per la difesa territoriale delle retrovie
Ma siccome le retrovie via via che i tedeschi avanzavano diventavano prima linea
Venivano arruolate anche nelle unità combattenti
Gli eserciti fascista e nazista avvengano dei gruppi di ausiliarie che erano piuttosto delle prostitute militarizzata te organizzate da amministratori che appariva no tra le normali voci del bilancio militare
Sul modello dei tutte Nieri delle compagnie di ventura del nostro Medioevo
E di lì oppure il mais tale degli eserciti germanici imperiali pure il master si può tradurre direttore di prostitute
Però io adesso gli appunti meta perché ti guarda in faccia perché non vorrei correre il pericolo no bisogna guardare il pubblico infatti Arbore corre il pericolo annoiarvi se per caso ma noi alzato il dito smetto subito ecco
D'altra parte
C'era una collocazione delle donne
Molto nuova
Perché nel crollo totale delle istituzioni preposte
Con grande spesi d'allenamento e di denaro appunto alla difesa delle varie patria
E loro crollo verticale totale per apparivano i primi stivali
Nelle SS della Wehrmacht
Il popolo si assunse la responsabilità di questo compito
La difesa della patria che una parola mitologica ma suppongo significhi il territorio racchiuso nel frontiere d'uno Stato con quello che c'è sopra strutture gente la difesa di questo luogo
In maniera atipica
E si crearono le formazioni armate
Per combattere l'occupazione dell'istituzione militare ufficiale non aveva difeso
In queste formazione popolare
Che erano fatte di civili
Uomini e donne ossia non dei professionisti della guerra
Non di militari per vocazione
Ma di cittadini che essendo civili
Odiavano le armi e poi
Odiavano la guerra
Ma che
Non vedeva un'altra strada
Per fermare questa aggressione in atto questa tremenda aggressione faccia con mezzi tecnici enorme con grande capacità di efficienza che non intendeva più nessun discorso
Non era possibile continuare a parlare di eh no adesso trattiamo un po'voi non venite poi ve ne andate a casa non era possibile l'unico discorso che intendevano questi aggressori era di puntare un mitra sotto il naso
Non c'era altro da fare non è che si facesse volentieri per gusto d'avventura o per amore alla cultura militarista lo si faceva perché non c'era altra strada e il non farlo
E l'assistere passivamente all'aggressione avrebbe voluto dire
Farsi complice dell'invasore e del boia
E allora insorgono queste formazione volontaria
E naturalmente le donne partecipano come gli uomini perché è una formazione popolare sorta dal popolo dalla gente dalle maggioranze
Per cui centrano sia gli uomini che le donne
A parità di condizioni
Con una cultura che antitetica a quella militarista sempre respinta dalle donne
E antitetica
Perché appunto è una una guerra di difesa
Non c'è codici al mondo che non facciano una distinzione tra la pressione e la legittima difesa
Con dei contenuti totalmente opposti e antitetici al militarismo
Ossia si compie questo sforzo
Questo atto tremendo guardate che
Non è affatto
Non è affatto divertente non so chi vede un romanticismo in queste cose lo dice anche bei tempi tranquilli della Resistenza ma per carità eran tempi tremendi
Tutt'altro che belli eran tempi di distruzione di lutti i cadaveri di mutilati
Di mancanza di cibo di mancanza di tutto peggio di torture
Non erano dei tempi belli certamente però bisogna oppure che questi tempi passassero bisognava fare qualche cosa per impedire che continuassero
E allora si presero le armi ne prenderemo anche noi donne perché poi
Non è difficile fare la guerra
Difficile fermarla
E sparare non ci vuole niente non c'è nemmeno bisogno addestramento basta la volontà di sparare basta metterlo sul fianco mentre non c'è nemmeno bisogno di imparare
Non è una cosa difficile anche se estremamente sgradevole
Per cui le donne come gli omicidi dettero da fare per superare questa
Terribile aggressione
Da parte di militaris che organizzati
E immediatamente questa questa attività nuova per le donne faceva saltare tutte le vecchie strutture anche del loro quotidiano
Perché non era più in tempo di guerra un membro della famiglia probabilmente generalmente il giovane no perché la guerra ricorda sempre il sacrificio di Isacco bisogna ammazzare i giovani uomini no
Ma non era più così soprattutto nelle campagne nei paesi nella Resistenza veniva coinvolta l'intera famiglia
Ossia tutti dal neonato alla nonna la quale nascondeva il prigioniero alla ragazza che amava fare la staffetta tra tutti partecipa alla Resistenza e con questo saltavano immediatamente le strutture patriarcale della famiglia non è che se potessi di alla ragazza guarda rientra prima delle otto non puoi passeggiare la sera dovrebbe trema cedano il posto per la staffetta
O che si potesse dire alla donna ma tu non devi mettere a rischio la famiglia perché mette non prigioniero poi ci fu girato eccellono e così tutte queste strutture gerarchiche
Pater patriarcali saltavano immediatamente dal momento che c'era un'adesione un coinvolgimento
Nella nella Resistenza
E da questo sorgeva un grande discorso perché poi nel discorso veniva ripreso nella formazione e io debbo dire che nelle formazioni partigiane ho trovato sempre degli uomini estremamente civili avevano superato la cultura patriarcale
E che instaurava no all'interno della formazione delle regole democratiche del tutto antitetiche a quelle degli eserciti tradizionali perché noi e leggevamo in libera Assemblea con la partecipazione di tutti il comandante del momento
Che era un comandante che conoscevamo personalmente che non era permanente prego poteva essere evocato anche ha in mezzo a un'azione se per caso non si dimostrava abbastanza esperto per per guidarla
E in questa democrazia uomini e donne erano pare non è anche si facesse una differenza di nessun tipo e ora tutta questa rapidissima educazione no alla parità democratica creava anche una riflessione
Su tutte le cose che da cui derivava il tipo di cultura tradizionale che stavamo rompendo con questa nuova partecipazione
Alle attività della società nel suo complesso
E allora lì si faceva nella riflessione intanto sulla famiglia
Che questa famiglia patriarcale del pater familias si parlava delle leggi che presiederà famiglia voi sapete che fino a pochi anni fa nella famiglia italiana c'era lo ius correggendo i no
Per cui l'eccesso di correzione era quando il pater familias ammazzava a forza di botte con la moglie o i figli che poi erano pene abbastanza abiti
Perché la correzione era ammessa
Qui ci sono avvocati però Fabrizio la correzione era messa quando si esagera con poche se rompeva la testa a questi familiari allora interveniva la giustizia però interveniva in termini miti come per il delitto d'onore no
Altra violenza di tipo familiare verso le donne che veniva vista con grande indulgenza
E poi si andava anche un po'un po'più su
Perché se è vero che durante la Resistenza
Visto ormai che con l'ingresso soprattutto degli americani nella guerra oramai si sapeva chi era il vincente chi era il perdente no poteva durare un po'di più ma si sapeva allora anche il Vaticano
Lancia al di là della barricata alcuni dei suoi rappresentanti alcuni parroci bravi che si uniscono alle alle forze partigiane ma certamente non mandate dal loro vescovo
E lei e vengono fuori delle anche qui delle riflessioni perché che cosa vuol dire questo complesso culturale per esempio del mondo cattolico
Durante la lunga resistenza ci dicevano sempre quando giravamo clandestinamente per l'Italia
Portando stampa clandestina o creando dei raggruppamenti e delle adesioni ci diceva sempre bisogna guardarsi soprattutto non solo dalle camicie nere ma anche dai parroci
Non bisognava avere nessun contatto perché i parroci erano nell'Italia fascista dopo ricordo pervaso del ventinove molto spesso indiretti delegati del Partito nazionale fascista in quanto mandavano direttamente al federale
I rapporti sulla condotta morale e politica dei cittadini
Ecco il siccome mancavano spesso al partito fascista i quadri per fare tutta sta raccolta no capillare
Sulle condotte morali e politiche si affidavano ai parroci i quali conoscevano bene tutte le famiglie del paese
E i quali non solo non andavano più il rapporto al loro vescovo rimandavano una coppia lo mandavano al federale fascista
Del capoluogo di provincia dico ai nostri archivi del sono pieni di questi documenti e questo avveniva soprattutto nel Mezzogiorno dove il partito fascista aveva più difficoltà a trovare dei quadri
In Sardegna io posso dire che quasi tutte le relazioni di questo tipo sono firmate dai parroci a cui federale dopo andava direttamente d'altronde noi vediamo che anche dopo la liberazione no
Si chiedevano appunto lei notizie quando si voleva sapere che di che tipo era un cittadino no c'era
è d'accordo col potere o no si chiedeva al parroco e al maresciallo dei carabinieri maresciallo dei carabinieri che Amenta sapeva niente perché poverino lui veniva magari da tutt'altra regione se metteva lì era poco popolare non conosceva le famiglie
Per cui le sue informazioni erano molto carenti le informazioni del parroco erano estremamente precise esatte ed esaurienti
Allora io sorgeva e sorgeva anche questa questione che cosa e sorgeva proprio questo grande desiderio di laicità che si ricollegava
Alle grandi lotte operaie e contadine della Prima e della Seconda Internazionale all'inizio quando le donne che partecipavano largamente a questi movimenti di rivendicazioni
Individuavano il nemico per la liberazione della donna nel militarismo e nella chiesa
Per cui i vecchi socialisti contrariamente a quello che fanno hanno fatto poi nel dopoguerra le sinistre in generale non si sposava in chiesa non si battezzano
E facevano i funerali Colle Ba
Ieri a Ross
Ora questo tipo di tradizione viene ripresa proprio con un forte senso di laicità perché si attribuiscono appunto si vede che una delle origini della condizione della donna nella famiglia nella società è dovuta a questo tipo di ideologia
E allora il militarismo
Nemico numero uno perché noi donne che facevamo la resistenza facevamo alla guerra contro la guerra cos'era il nostro motto Frida era questo no guerra contro la guerra l'odio alla guerra al militarismo
La speranza che fosse l'ultima ahimè dopo quarant'anni dobbiamo constatare che nell'ultima e e poiché anche questa profonda laicità che ci faceva dire diffidare di tutte quelle ideologia e istituzioni nelle quali il potere decisionale era affidato esclusivamente per ragioni di tipo razzistico e anatomico ai maschi
Ora naturalmente una istituzione la quale esclude la donna per ragioni di tipo biologico
Da i complessi decisionali è qualche cosa che ci mette in sospetto
Non si capisce scusate ma perché bisogna veri con gli ori per diventare un vescovo un Moni mamma o un rabbino no insomma dico sono cose veramente primitive e selvagge che contro le quali qualsiasi donna abbia un po'di dignità si risente
E noi parlavamo moltissimo di queste cose
Parlavamo di queste cose e parlavamo
Della ricostruzione italiana
Della ricostruzione
Dei partiti che sarebbero risorto il e il nostro chissà risorse pertanto poco ma d'altronde ecco dobbiamo pensare una cosa del Partito d'Azione che era sorto
All'interno del periodo fascista
Perciò aveva sempre potuto esercitarsi soltanto formarsi nella vita clandestina e poi nella lotta ma ci mancava l'esperienza che avevano invece per partiti tradizionali pre fascisti da una lunga esperienza di organizzazione nella vita normale
Noi eravamo dei ora una formazione che era sorta in una vita anormale
Ossia nella lotta clandestina dalla lunga resistenza e poi nella lotta armata per cui eravamo un po'sprovveduti anche per ciò che riguardava le capacità organizzative di un partito moderno nella nella società
Normale in tempo di pace
E questa forse era una lieve una delle ragioni tuttavia ponevamo come donne
Delle
E delle proposte abbastanza avanzate per esempio eravamo d'accordo quasi tutte
Che non era utile creare delle sezioni femminili dei partiti e dei sindacati o un'organizzazione soltanto femminile
Perché prevedevamo quello che in effetti è successo noi dicevamo entriamo a parità di condizione con gli uomini nei partiti nei sindacati quello che sappiamo fare sappiamo fare
Ma almeno terremo di mobilitare l'intera organizzazione anche se la questione femminile
Riusciremo a fare un comitato centrale di partito sulla Commissione femminile
Non si è mai riusciti con le sezioni perché succedeva che il problema femminile venivate affidata a queste povere disgraziate ghettizzati chiaramente nella stanza più brutta era federazione
Senza nessun potere
Perché non a parte non facevano parte dei direttivi non facevano parte del potere
Come si organizzava nel partito perciò avevano un bel e parlare parlare proporre eccetera va il partito se voleva infischiarsene serviti schiava e così faceva in affetti
Per cui la ricaduta poi subito dopo la liberazione di tutte le nostre conquiste
Che avevamo veramente delle posizioni di notevole prestigio no al nel quarantacinque data la nostra partecipazione ma anche il nostro contributo politico culturale alle questioni
Delle donne ricade immediatamente me quando l'organizzazione dei partiti e dei sindacati si rifà nel modo più tradizionale
E allora aste poverina vengono chiuse in questa stanza dice occupati voi del problema femminile che ti ho quel problema femminile o se ne occupa tutto il partito tutto il sindacato funziona come nessuno e poi ci tiravano fuori durante il periodo elettorale per andare a fare la propaganda
Ma i colpi più duri ci vennero perché la destra faceva il suo mestiere si capisce la Democrazia cristiana tirava fuori
Tutta la tradizione cattolica la famiglia il ruolo da mamma e tutte 'ste cose faceva anche il suo mestiere ma quello che ci colpì in pieno petto poi bella posizione soprattutto del Partito comunista perché i colpi più duri li ricevemmo proprio prima
Compromesso con Badoglio Abelli comincia una regia cose il militarismo la patria tutte queste belle cose che vengono ritirate fuori riesumato boh
Dio patria famiglia ricominci a diventare il motto anche delle sinistre poi dopo appunto questa divisione questa creazione delle sezioni femminili
Poi questa specie di di pastrocchio con i fascisti a Perugia e certamente a noi donne non c'è viene bene
Ma poi soprattutto il dialogo con i cattolici non si è mai ben capito che cosa sia e l'articolo sette l'articolo sette è una mazzata in testa terribile per tutta la questione femminile
E lì ritorno indietro
E allora noi azioniste poiché c'è trovavamo nei partiti di massa avevamo la vita un po'dura
A me per esempio mi mandavano a parecchi in giro perché diceva che sanno parlare non c'erano tante donne abituata a parlare in piazza io parlavo in piazza
Va be'mi mandavano in giro allora io arrivavo io ero abituata quando arrivava in una sezione i trovare tante donne qui a Porto San Giorgio avevamo una trentina di scritte nel quarantasei e non è poco
Dorato quando andava in giro per partiva azione trova sempre delle nomine no
E invece andava in giro dopo la lo scioglimento il Partito d'Azione Brad grandi partiti di massa arrivava in un posto mi viene a prendere compagni arriva in sezione tutti uomini
Allora dico beh compagni adesso pigliarmi riaccompagnato alla stazione riprendo il trenta evidentemente voi mi nitida no
Perché le vostre mogli che son delle donne oneste voi ritenete a casa e allora chi sono io che giro per le piazze dei paesi e vengo qui nelle sezioni evidentemente mi criticate The io questa critica non l'accetto per guerriglia e me ne vado diciamo no è stata organizzativi del comizio c'è il contraddittorio che figura facciamo prendiamo i voti
Beh dei qualora portate quale donne perché io salgo sul palco con una donna destra una donna sinistra che almeno dieci donne schierate davanti
Ma non è possibile dicevano le nostre donne non si intendono di politica noi vogliono venire e non vogliono venire in piazza beh dicevo e adesso ce vado io vedete vedrete che le persuaso
Allora mi portavo dietro tutti disgraziati sbuffando informando i perché questo comizio che ritardava e andava per le case dove li trovavo delle donne impegnate dice mai nulla e non vuole che venga in piazza e Luisa ma ha detto di rimanere a casa
Ma pensate che era all'epoca nella quale Togliatti diceva
Che le donne dovevano votare per il PC per amore dei loro mariti
Ed è anche l'epoca in cui non potevamo parlare della legge Merlin perché Alicata ci spiegava che le mamme calabresi quando il figlio andava al servizio militare se non c'era il casino come faceva per cui questi arretramenti di cui noi appunto Terim provammo non alle destre tradizionale che facevano il loro mestiere no diverso tradizionale per cui era una alle sinistre
Ha riportato la situazione della donna
In quel momento
Porca miseria scusate ho parlato troppo notti adesso finisco subito ecco all'anno ecco questa è la spiegazione perché non c'è stato questo arretramento
Perché in fondo questo Dio patria famiglia Bouyeri scappato fuori da tutte le parti anche dalle più in atti se no
E come mai poi a un certo punto il sessantotto e il settantuno per ministri hanno dovuto riproporre con strilli di indignazione il problema perché in realtà anche i partiti di sinistra non lo ponevano più
Inutile aggiungere qualche cosa la gioia è stata brillantissima e ha detto che le consti di un grande interesse sulla questione femminile adesso non sospendiamo i nostri lavori
Per tornare alle quindici e trenta qui per riprendere i lavori di nuovo grazie per l'ascolto e a prendere il posto per favorire l'inizio dei lavori grazie
Di avviare la seconda parte
Dei lavori della giornata di oggi
La Società operaia accogliere l'occasione per ricordare nell'ambito della manifestazione legata al convegno di studi due consiglieri
Angelo Marcaccini e Giancarlo Silvetti
Deceduti che nella loro vita hanno condiviso
Con convinzione forza l'esperienza del Partito d'Azione
Prima di dare la parola ai relatori invito gli stessi a rispettare rigorosamente i tempi loro concessi
Tenuto anche conto del fatto che i testi della loro relazioni saranno pubblicati integralmente
E tenuto anche conto della necessità dopo due giorni di lavori
Di aprire un dibattito e di permettere anche al pubblico di intervenire
Chiedo quindi a Michele Cifarelli
Accedere al microfono
Sì
Io di solito sono uno che parla in piedi oggi mi ero deciso a parlare seduto le circostanze sono avverse torna alla regola
Io vorrei dire al Presidente che quello che lui ha detto
Apertura per me manda del cielo
In quanto ritengo che la concisione sia quella che assicura il massimo successo in quanto coloro che ascoltano pensano chissà quali altre cose interessanti avrebbe detto se non fosse stato costretto
A fare a meno
Ma a parte questa che non è una battuta ma è un'espressione sincera mio stato d'animo
Vorrei dire che di questo convegno due date mi hanno colpito
Allorché si dice l'azionismo nella storia d'Italia mille novecentoquarantasei mille novecento cinquantatré il che significa che se le date hanno valore la nostra attenzione deve essere Rivolta non già a quelle che sono state le origini
Le componenti le elaborazioni del Partito d'Azione ma quello che è stato il cimentarsi dell'azionismo con la vita politica concreta dopo la caduta del fascismo direi anzi diciamo quarantasei
Dopo l'affermazione della Repubblica due giugno del quarantasei e per quanto riguarda la storia del Partito d'Azione
Dopo la scissione del Partito d'Azione congresso d'Italia al congresso di del teatro italiano a Roma febbraio del mille novecentoquarantasei
Io ho cercato di esaminare questo io questo tema le idee costituzionali gli orientamenti costituzionali del Partito d'Azione
Un po'tenendo conto di questa data il che gli avrebbe portato a tener conto soltanto dei discorsi parlamentari
Dei sette deputati eletti nella lista del Partito d'Azione
Dei due eletti nelle liste della Democrazia repubblicana cioè praticamente da Parri e la Malfa da una parte abbracci da Calamandrei a Cotignola agli altri che erano eletti nelle liste di con
Il contrassegno del Partito d'Azione
Però mi son reso conto che limitare in questo modo avrei in sostanza limitato
Avrei tolto a quello che è il tema che intendo trattare che mi ha affidato quello che si dice lo spessore storico cioè la rilevanza in relazione ai precedenti quindi non entro in contraddizione spero con quello che ho detto finora
Se sottolineo che guardando dal punto di vista di quelli che sono stati gli orientamenti costituzionali le sottolineature costituzionali del Partito d'Azione
Vi è è ravvisabile in esse la persistenza delle preesistenti caratteristiche fondamentali del Partito d'Azione
So che se ne è parlato ampiamente anche stamattina mi son dovuto privare
Di del piacere dell'interesse intellettuale di ascoltare coloro che stamattina hanno parlato a cominciare dal mio vecchio giovane amico Giancarlo Tartaglia ma nel complesso io trovo e poi Paolo Vittorelli altri nomi
Non ricordo in questo momento
Ma poi vorrei dire
Non ho capito ai Joyce Lussu dell'israelo salutata tavola che però dicevo non non credo di ripetere così ultronea mente cose già dette se sottolineo che le caratteristiche fondamentali
Della Weltanschauung se mi consentite dal Partito d'Azione furono a mio modo di vedere queste tre prima il superamento degli errori delle esitazioni delle involuzioni e se volete anche dei tradimenti politici dei partiti preesistenti
Si parlò ti liberalsocialismo non riferendosi ad una situazione che come diceva Benedetto Croce a mettersi insieme il panino col prosciutto un po'di liberalismo un po'di socialismo
Ma in quanto si riteneva che la crisi storica delle correnti liberali dei partiti liberali e che il socialismo in Italia avesse fosse stato in B
Il campo di cultura il terreno migliore per il fascismo al di là di quelle che erano state le sue violenze proprio come isteriche evento delle altre forze politiche se si pensa che ancora in quel tempo mi riferisco per esempio alla Puglia
C'erano tre liste quattro liste dei partiti socialisti
Armi tutte quelle che si son vissute allora sono delle vicende desolanti da questo punto di vista e quindi la concezione che a questa sì contro poneva nel Partito d'azione io la voglio rapportare ad uno che è stato un mio maestro che è stato un grande azionista dico ad orto moderno e Adolfo Omodeo aveva sintetizzata nella sua interpretazione storica aveva sintetizzate questa esigenza come esigenza di libertà accetta cioè libertà che sappia difendersi
Libertà che si affermi proprio bella individuazione dei pericoli alla libertà stessa che derivano dalla libertà non seriamente attuata
O della libertà che chiude gli occhi di fronte alle manifestazioni di libertà agli attacchi alla stessa che vanno manifestato
E questa concezione della libertà acciaccata della libertà che sa difendersi noi l'abbiamo fortemente vissuta
E quando dico noi mi riferisco in modo particolare
Agli amici del gruppo di Bari per esempio io appartengo
Nessuno credo mi passa confondere per un toscano ma appartengo e si capisce subito a questo gruppo che è stato lì a barile ce ne sono qui dei rappresentanti ma io vorrei ricordare chi non c'è più Tommaso Fiore per esempio che era quello di persone le quali avevano sentito fortemente combattuto questa vicenda
L'altro punto di riferimento secondo me nella concezione di allora del Partito d'azione che sta alla base poi di tante elaborazioni costituzionali tanti pensano Inti costituzionali e quello della
Fu della necessità di realizzare in concreto l'ideale di giustizia e libertà
Il che non è semplicemente uno slogan sulle bandiere si raggiunga la necessità di contrastare un mito che sembrava vincente anche se aveva avuto un appesantimento atroce della tirannia staliniana
Un mito che sembrava venissi avanti ripreso con un nuovo fulgore si pensi al fiorire della resistenza appuntito difesi pensi a questa idea io l'ho anche vissuta che si poteva enucleare dal fatto che la guerra fosse stato un crogiolo nel quale per necessità difensive di fronte al nazismo di fronte al razzismo di fronte al fascismo di fronte alla violenza scatenata
Le correnti più avanzate più illuminati d'Occidente comprendessero quel che era implicito in una rivoluzione un tempo fa che era sembrata fascinosa arrestata poi fallita che era la rivoluzione sovietica è che potesse entrarci ebbe un quid novi
Coloro che hanno vissuto come noi da Bari abbiamo vissuto anche con le testimonianze dirette abbiamo vissuto la l'insorgere di questa realtà nuova che si chiedeva per esempio in Jugoslavia realtà di resistenza molto attiva in realtà anche
Di esperienze sociali al di là dei nazionalismi di queste popolazioni al di là dei contrasti con quelli che erano stati gli occupanti per esempio
Le nostre truppe le nostre
Formazioni militari che lì erano arrivate insieme con i nazisti pensava si poteva pensare che dessert nuovo spicco appartiene a quel partito d'azione di fronte a queste qui vorrei ricordare quello che ha poi disse amaramente Piero Calamandrei scrisse amaramente Piero Calamandrei Mai più noi in quel momento invece non era tali da necessità cioè che le leggi le istituzioni e quindi l'assetto costituzionale fosse tale da realizzare al massimo i diritti sociali
Si diceva riaffermazione dei diritti di libertà il clima di libertà e istituzioni di libertà i diritti della persona umana ma si diceva questi sono caricati
Nel mondo contemporaneo detti tutta una serie di implicanze non solo quelle immediate bisognava ricostruire l'Italia bisognava riparare
Tante sofferenze famiglie disperse persone che erano venivano dalla disperazione o venivano dai campi di concentramento ma bisognava costituire ecco la Costituzione riconoscere e stabilità dei diritti sociali
Credo possa qui ricordare senza bisogno di citazioni che proprio il giurista spiegò che io ho ricordato Piero Calamandrei
Aveva proposto che questi diritti di siti sociali venissero direi inseriti e una specie di preambolo alla costa diceva Piero Calamandrei
Su questo terreno noi non dobbiamo avere solo così delle enunciazioni in una Costituzione ciò che non è normale ciò che non stabilisce una istituzione
Dà concretezza della realizzazione di un diritto è semplicemente una speranza che viene affidata alle norme della
Ed è per questo che egli avrebbe preferito e mi pare che ha a distanza di tempo si deve dire che non aveva torto
Avrebbe preferito che i diritti sociali venissero direi elencati Denis in una specie di preambolo alla Costituzione la quale invece avrebbe dovuto stabilite i punti le istituzioni i loro diritti i loro poteri i loro odori
E devo dire che il il commento di di Calamandrei limitare molto significativo quando dice
La Costituzione
Egli lo dice
Così con amarezza e alquanto ironica più che assegnare conquiste raggiunte oggi che queste conquiste non ci sono deve servire ad illuminare agli ponti le lontane mette nel domani
La Costituzione sarà soltanto dunque sarà dunque soltanto in parte una legge in senso tecnicamente pronto
Per il resto non dico che debba essere un manifesto di propaganda e nemmeno una predica
Ma deve stabilire quello che il significato dell'affermazione costituzionale
Aggiunge solo quando una rivoluzione vittoriosa ha esaurito il suo ciclo storico può senza residui essere fissata in legge
Una rivoluzione rimasta mezzo bisogna che si contenti di platonici sfoghi oratori
Era l'amarezza per non aver visto raggiunta in termini concreti alla costituente l'assemblea costituente la sua in un cerchione del la sua televisione del preambolo dei diritti sociali
Ed è da aggiungere questa che anche una amara constatazione scrive Calamandrei che siccome non era stato possibile alle sinistre nella Costituente a dare un'altra soddisfazione temo una rivoluzione mancata
La Costituzione aveva con le sue norme configurata una rivoluzione promessa non essendoci una rivoluzione perché mancata veniva costituita veniva consolidata in norma una rivoluzione promessa terzo aspetto di queste direi visione d'insieme che erano degli del Partito d'Azione in relazione all'opera costituzionale è quella che riguarda la implicazione del trapasso istituzionale di tutte le implicazioni del trapasso istituzionale da monarchia
A Repubblica
E qui vorrei sottolineare che almeno per gli azionisti non si trattò soltanto di un problema politico
Non si fa tossico quindi la monarchia coinvolta negli errori del fascismo coinvolto nei delitti che il fascismo aveva commesso responsabile non aver salvaguardato le sua stessa
La sua stessa essenza e le sue stesse prerogative si pensi la legge del branco sul Gran consiglio del fascismo che consentiva al fascismo di Petter bocca sul principio che per essenza quello della monarchia cioè la la successione altro Perrier per ragione dinastica di padre in figlio
Ma si aggiunga che per gli azionisti per noi azionisti
Era un problema che lei non soltanto politico amorale
E qui vorrei ricordare un azionista che di solito noi siamo propensi a ricordare più come un diplomatico e anche un ministro degli esteri di grande successo dico Carlo Sforza il quale non appena ritornò in Italia noi a Bari eravamo
Quel gruppo che identificò appunto come il primo raggiungibile una volta che cioè chiude il suo vino che avevano consentito di sbarcare a Napoli di raggiungere Croce e Omodeo quelli che egli sapeva essere lì il brunch resta
Napoletana ebbene non appena arrivo a Bari e vitelli ebbe di contatto con quelle che erano le propaggini del governo etto come si diceva allora di Brindisi
Enunciò immediatamente alla somma di ripensare io no posso più stringe la mano Auditorium
E nella atmosfera che purtroppo in Italia spesso accade a Fonseca
Residuo della Controriforma l'accomodamento parlo faccia e poi dopo farà quel che vuole sembrò quasi stupefacente questa presa di posizione
Qualificata moralistica perché noi spesso ci permettiamo il lusso di equivocare tra due aggettivi così diversi morale è una cosa e moralistico e una
Ebbene questa individuazione che la il contrasto monarchia repubblica era un contrasto innanzitutto morale aggiungiamo che era un contrasto di grande concezione perché all'ora la repubblica fu voluta come la grande porta per
Verso ogni trasformazione possibile del nell'avvenire delle istituzioni della vita della concezione stessa dei rapporti sociali politici e umani in detta del popolo italiano in fretta
Ecco queste tre individuazioni fondamentali mi consentono di porre subito l'accento su quella che è stata la prima maggiore impresa dell'azionismo sul terreno costituzionale
Ed è stata l'accantonamento della Repubblica prima la battaglia vittoriosa contro il tentativo di restaurazione monarchica che era stato fatto e che continuo in termini di Luca tenenza
Coloro i più anziani
Del parte del Partito d'Azione di allora alcuni credo la maggioranza non ci sono più che parteciparono al congresso di Firenze al primo congresso così
Raccolto non so se Leo Valiani se ne ricorda ma è stato il congresso senza verifica poteri senza tesseramenti così in mezzo alla guerra subito dopo il venticinque luglio avvenuto a Firenze sanno che in quella sede la prima massima
Opera degli azionisti di quelli che
La Malfa come i Lussu e così via Power possano esigenza fondamentale la lotta contro la monarchia
E di fronte a quella che era la situazione di fatto e la situazione politica di fatto non poter assicurare un un'affermazione concreta alla rivoluzione vittoriosa ad una rivoluzione vittoriosa
Di fatto la esistenza delle truppe occupanti e degli eserciti alleati che avevano ben altro da fare che occuparsi di dirle di facilitare in via pensare questa soluzione di fronte alla impossibilitati una attuazione concreta di questa di questo obiettivo politico era anche obiettivo istituzionale ecco i vari modi le varie concezioni della Cantor
L'accantonamento del problema
Che secondo alcuni sarebbe stato indefinito
Secondo altre avrebbe portato a soluzioni diverse e noi abbiamo rischiato molto se questa soluzione non fosse stata la soluzione repubblicana che si conseguire attraverso il referendum del due giugno
Forse io lo dico sempre con la convinzione che non è un'ipotesi lontana avremmo avuto la la soluzione greca cioè una parte dell'Italia sotto un certo dominio una parte un'altra parte dell'Italia in condizioni diverse il contrasto fra queste la guerra civile sulle montagne sulle montagne ai confini dell'Epiro fu per quanto riguarda la Grecia la prosecuzione ah tragica difficile pesantissima della seconda guerra mondiale
Ora in questa vicenda che dite per esempio il congresso dei comitati liberazione a Bari quello in cui avremmo mano
Noi Baresi ventotto ventinove gennaio del mille novecento quarantaquattro in questa io credo che vadano messi l'uno accanto all'altro Pedro un raffronto che può essere significativo
Alcuni documenti giuridici anzi direi alcuni atti giuridici rilevantissimo
Il primo è il decreto badogliano del due agosto mille novecentoquarantatré
Con questo
Subito dopo l'abbattimento del fascismo legati sono eloquenti due agosto venticinque luglio il fascismo due agosto questo decreto di Badoglio
Con il quale il re prometteva si impegna Alda ricostituzione del Parlamento delle camere elettive entro quattro mesi dalla fine da non si parlava altro quindi che di una specie adombrava un ritorno allo Statuto si adombrava null'altro che una ripresa della continuità è la tesi di Vittorio Emanuele
Io ho subito il fascismo lasciata passare il fascismo finché altra soluzione non mi veniva chiesta sul terreno istituzionale ora che in campo consiglio del fascismo ha detto basta con questo odio
Era la tesi semplicistica e direi quasi folle di Vittorio Emanuele terzo rispetto a tutto quello che era accaduto questo decreto del due agosto mille novecentoquarantatré stanno alla base del resistenze di Vittorio Emanuele alle richieste che venivano fatte di applicazione di togliersi di mezzo
Stava alla base dell'azione di Badoglio e di coloro che con lui collaborano fra l'altro ponendosi come coloro che avevano sottoscritto l'armistizio e quindi erano gli altri interlocutori legittimi degli alleati
E che stava alla base anche di tutte le remore che venivano posti a nuovi azionisti militanti specialmente nell'Italia meridionale e specialmente in quelle che allora sono chiamati le Province Badoglio cioè lettone ancor prima sotto il controllo Dada
Dall'ottantuno sino al capo di Lecce che erano
Le Province ancora sotto il controllo del governo italiano del governo che si era trasferito a Brindisi è intorno a Vittorio Emanuele terzo
E e che quindi poneva un ostacolo a noi che quasi volessimo uscire non sono uscire dalla legalità come forza rivoluzionaria che vuole un avvenire ma come si può uscire anche da quelli che erano i presupposti operativi che venivano un po'accettati da altre forze politiche
è noto che noi azionisti siamo stati spesso gente che ha premuto il mille volti su altre forze politiche riconducendo la banca basca sulla rotta che andava seguita vorrei qui ricordare
Il discorso sarebbe lungo è chiaro che non lo faro a vorrei qui ricordare l'esperienza
Il Sud e in seno ai Comitati di liberazione innanzitutto il Comitato liberazione di bar ma anche gli altri della Puglia
Per evitare che si aderisse da parte di alcuno più o meno intelligente più o meno interessato agli inviti di Badoglio che abbia pronto far ministro qualcuno a far sottosegretario qualche altro
Vorrei qui ricordare
Gli sforzi intensissimi assidui per appoggiare in seno alla Democrazia Cristiana che veniva avanti con gli uomini già del passato alcuni dell'ex Partito popolare come Natale Loiacono che fu sindaco di Bari ed altri invece della tradizionale la zona di influenza dei vescovi e e della chiesa e quindi costringere questi attenersi supposizioni perlomeno anti Vittorio Emanuele terzo anti accettazione tout-court della continuità costituzionale con la monarchia
Della continuità istituzionale con la monarchia
Vorrei qui ricordare quello che poi è accaduto a noi azionisti che eravamo sempre la punta di lancia
Direi l'assillo costante le persone che ponevano i problemi accertavano intorno a questi problemi di ragionare con logica coerente dalle premesse verso le conseguenze anche nei confronti dei comunisti
Perché la svolta di Salerno è sbattuta contro i Repubblica
Contro gli azionisti da anche i repubblicani non repubblicani non erano nel ci ha lei ma nel CLN gli azionisti hanno subito la la spinta all'altra volta di Salerno con tutto ciò comportati aspetto internazionale e ti aspetto interno con la collaborazione che ci fu con l'ultimo governo
I Badoglio prima della liberazione di Roma
E quindi poi con le esigenze polemiche i riprendere questa situazione
Ricordo che fu una grande delusione per noi quando tenuti a contatto con alcuni che rappresentavano il l'elemento sovietico nella Commissione alleata che aveva il controllo in Italia vedemmo arrivare degli ufficiali da Primo Impero da consumato mentre i nostri comunisti si aspettavano di avere leader la gente che venisse portatrice
Di un aspetto almeno un aspetto rivoluzionario innovatore polemico verso gli altri invece questi hanno perfettamente allineati c'era stata anche gli alta alla collaborazione
Con i responsabili della situazione alleata in Italia cioè gli inglesi
E gli americani
Ma soprattutto
Dopo la liberazione quindi questo è il il commento che posso fare in termini di sintesi intimisti istituzionale e costituzionale a quello che il primo decreto badogliano quello che dicevo del due agosto mille novecentoquarantatré di fronte a questo ecco il documento che ho citato Piero Calamandrei consentitemi di citato ancora era un documento di Carate rivoluziona e che credo quello che Calamandrei poi qualifico il salto qualitativo e l'inizio di una situazione che mi diceva quasi assurda ma che era una situazione di simboli costituzionale
Cioè il decreto del venticinque giugno quarantaquattro numero centocinquantuno
Emanato dal dopo e un decreto-legge luogotenenziale perché la soluzione lo potete c'era mai il risultato del della Presa di di potere diciamo così da parte del Comitato di liberazione nazionale a Roma del no opposto cioè cioè dopo lunga esitazione della estromissione di Badoglio di Bonomi che divenne capo
Questo consentitemi di dire fu lui il
Il premio maggiore agli uomini più tenaci del comitato di liberazione nazionale
Certamente stamattina un suppongo
Parlato con passione mi ha pure citato spero che abbia anche detto che quando ci siamo trovati dopo la svolta di Salerno che dopo la soluzione luogotenenziale
Ci siamo trovati ad apprezzare quella situazione avremmo nel Partito d'Azione non una cessione ma un fortissimo contrasto e io apparteniamo ha detto Pasquale Schiano all'ala moderata appartenga alla concreti Ispica
Appartenne all'ala che ritenne che non si potesse ulteriormente in una situazione che evolveva isolarci come Partito d'Azione mentre gli altri partiti del Comitato di Liberazione andavano a formare quello che poi fu l'ultimo Governo di Brindisi
Valuta in questo io non ero direttamente impegnato nello stesso modo in cui lo valutarono Adolfo Omodeo Alberto Tarchiani Antonino Ramirez vari esponenti dell'azionismo meridionale Filippo Caracciolo
Mentre erano su di una posizione diversa per esempio Pasquale Schiano per esempio Antonio Arminio credo Vincenzo Purpura Aldo De Martino Francesco De Martino ed altri dell'ambiente napoletani
Tutti uomini in buona fede che o in un modo o in un altro puntavano a fare quello che ritenevano l'interesse politico però da il contrasto cinque punti d'accesso
E mentre nel congresso di Cosenza del Partito d'azione dell'agosto quarantaquattro di controlli Giancarlo Tartaglia e il migliore conoscitore dei congressi del partito d'azione Luchino o non era nato il ragazzino quando si svolsero
E le mentre nel congresso di Cosenza il grosso contrasto
Ero stato sulle posizioni direi ormai di orientamento cioè era ribaltato a Cosenza il contrasto che tormentavano esecutivo a Rho
Socialisti
Oppure democratici
Dire diventeremo un altro partito socialista diceva la Malfa noi dobbiamo essere un grande partito di moderna democrazia e non un'altra eresia nel campo delle eresie socialiste
E quindi il grande contrasto conosce gli ho sentito allora uno spray toccandosi il primo discorso fiume consentito una valida con quel caldo norme pronunciato grande fascino attore che era Emilio Lussu e viene mentre a Cosenza era stato questo il contrasto invece poi nel congresso nazionale del febbraio quarantasei si ripercosse lo anche le conseguenze di questa che era stata una diversa valutazione però questa valutazione circa il governo di Salerno fu rapidamente superato dai fatti dell'azione di Roma il trionfo della tesi azionista portate innanzi con rigore logico con grande capacità politica da Ugo la Malfa e e dagli altri beninteso di con la Malfa perché ebbe proprio il momento di grandi fallì grande valore tattico del resto basta leggere storie di un anno divano in volumi per rendersi conto che quel poveretto di volumi dalla mattina alla sera o aveva a che fare solo con l'amata ora qual è ed era quella tipica capacità suadente il costruttiva di un uomo di lungimirante valutazioni politiche quali era ancora e si avvia ecco il terzo documento di guida può parlare
Che sono i documenti direi istituzionali e costituzionali che si sono con i quali abbiamo dovuto fare i conti e si avviò la situazione fino aggiungere al decreto legge pure questo luogotenenziale del sedici marzo mille novecentoquarantasei numero novantotto
Che stabile che si sarebbe fatto il referendum istituzionale e quel tale decreto luogotenenziale rispetto al quale cito ancora Calamandrei mai l'uomo più lucido in questo momento quel grande giurista oltre che grande oratore e Calamandrei passano di colpo di Stato
Visse con l'istituzione per referente accanto alla Costituente
Ecco e un colpo di Stato che è stato perpetrato
Si intende bisogna rifarsi allora io mi ricordo lo sgomento in sede Lia a via Sistina via Sistina novantuno la sede centrale del Partito d'azione dei documenti laddove volevamo una sedia via Sistina quella nazionale una sede via avviene al gregoriano invece luogo Petrocchi Pietro guarda sempre buono non concludeva granché
Edere questi sono i ricordi romani del di un'altra mia vita vissuta a Roma e vere in quella sede lo sgomento perché c'era stato le dimissioni di Ferruccio
Dimissioni col contrasto anche il pubblico Conte Gasperini De Gasperi che disse
Ai campionati esteri di non prendere nota di questo che dice insomma una situazione traumatici stima abbiam fatti comizi siamo andati sulle piazze a protestare ma ci siamo dovuti poi rassegnare al fatto che questa situazione era Tripoli che ormai un'altra situazione andava acre e nel frattempo bisogna anche dire e l'accaduto sedici marzo quarantasei siamo praticamente due mesi dopo la scissione del Partito d'Azione
E coloro che hanno partecipato a quella scissione come il sottoscritto che partecipo alla all'aula che che non cioè vada con con raggianti tanto per fare un po'di movimento Malfa il Parma Inter un germe Salvatorelli e così via e bene doveva riconosce dobbiamo un po'tutti riconosce
Che indubbiamente si crea un in quel momento un'attenuazione è un certo disponibili nelle possibilità che ancora il Partito d'Azione affida di farsi valere intorno
Devo aggiungere che questa Di Centa aveva dei tanti precedenti dalla frase incauta con tutta la demagogia connessa di Nenni chiave detto il vento del Nord
E quindi crea una situazione che non poteva essere divenne da cui venne prematuramente ce l'ha scritto la mappa venne prematuramente il governo Parri per il quale non c'erano i presupposti che non abbia alle spalle un grosso partito incanti organizzazioni soprattutto sindacali
E poi dopo questo la l'altra famosa posizione di Nenni o la Costituente o il caos cioè quella d'informatizzazione che poteva essere vista da Milano dopo il venticinque aprile corrispondente magari a uno stato d'animo diffuso ma che nel resto d'Italia erano passati Misiani non c'era stata la guerra partigiana nel resto d'Italia Iraq c'era il mito della continuità costituzionale
Per cui praticamente queste erano delle enunciazioni che davano ragione più a coloro che volevano diminuire che volevano diluire che volevano attenuare che non a coloro che potessero avere la spinta in avanti
E aggiungo
Che poi c'era ormai nell'aria quella frattura fra gli alleati
Frattura grossissima che portò col venticinque aprile già noi nei primi di aprile qui siamo al marzo del quarantasei e avventure la frontiera dell'Europa si era posta all'erba
Era avvenuto che Berlino era stata occupata ed è avvenuto tutto quello di cui da cui ancora dobbiamo dire non siamo fuori anche se speriamo che passo a passo a diventi tutto un insieme che appartiene al passato e non una realtà odierna e quotidianamente angosciosa
Ora
Questo pericolo veglia rivoluzione il colpo di Stato di cui parla Calamandrei all'intervento a due grandi polemiche costituzionale
La prima idea costituzionale fondamentale del Partito d'Azione non solo del partito al giorno citato nei no i repubblicani manco a dirlo ma era l'idea della Costituente
L'idea mazziniana
L'idea democratica per eccellenza l'idea della costituente che con tutti i poteri dovesse essere quella che costruiva il mostro
Non solo come legge fondamentale ma come esercizio di poteri alla Costituente tutti potete sic
Adesso che conosciamo la storia noi quando pensiamo alla Costituente pensiamo alla Costituzione pensiamo a Ruini lucidissimo e bravo pensiamo la Commissione dei settantacinque pensiamo a tante cose cioè all'ora lo slancio era la Costituente
E la Costituente doveva rispondere ad una esigenza fondamentale e basta di rinnovamento istituzionale E.T. determinazione delle basi dei fondamenti tale delle libertà
Dove nel terzo tempo essere l'organismo dell'imperante che assumesse insetti i poteri della fase di transizione poteri attinenti all'esecutivo in tutti i suoi aspetti poteri attinenti all'amministrazione come era necessario di quei tempi amministrare
E i dati un'enorme difficoltà lasciatemi dire qua fra parentesi che allora essere ministro della ricostruzione significava fronteggiato effettivamente un'esigenza lasciatemi dire che allora uomini vorrei ricordarne uno solo come Ernesto Rossi
Dettero al Paese il contributo di essere degli onestissimi
Uomini delle teorie della penna che si tradussero in amministratori altrettanto onesti e capaci in un momento di estrema difficoltà il momento nel quale poteva pure essere opposto da politici rispettabili il ragionamento commi oppose De Gasperi una volta che io andai da De Gasperi per una faccenda di riti ma presidente ma questi sono uomini pacati e lui mi rispose mio caro
Noi dobbiamo ricostruire subito perché arriva l'inverno e la gente non può stare senza un tetto in un'immagine no
Dobbiamo ricostruire subito non abbiamo il tempo di fabbricare altri mattoni dobbiamo utilizzare i mattoni che prendiamo fra le macerie
La mia osservazione marginale fu queste presidente ma diamo una sciacquato i mattoni perché non portino CONSAP collegati le le uova degli dei parassiti che esisteva una precedente costruzione
Ma e questa la sensazione di un uomo peraltro di grande levatura
Politica quali era Alcide De Gasperi il quale poneva l'esigenza intanto bisogna al più presto ricostruire e non gli si può dare tutti i torti
Sono qui fra noi le figliole Alberto Tarchiani ebbene nella storia questo italiano che è stato sempre azionista dato sempre direi a contatto diretto con la situazione americana c'è anche quella che allorché ambasciatore Italia a Washington il suo obiettivo fondamentale è stato per un certo tempo i crediti e le liberti che ci portasse ad un grande domandate ambasciatori Ortona
Calura ira nel gruppo condendo con gli altri quelli che ora sono diventati anche l'organico a tutti non invecchiati infissi permetto di petardi senza permesso ma insomma a questi qua vi raccontano come era angoscioso riuscire ad assicurare proprio il rifornimento alimentare per la nostra patria
Ecco questa fase quindi io non la trovo che sia interpretabile in termini di furbizia c'è per coloro che venivano dalla posizione costituzione poteri alla costituzione fu una battuta d'arresto quel famoso decreto luogotenenziale del marzo del quarantasei che suscitò le enormi preoccupazioni circa il referente noi azionisti eravamo ore contrario a Trento
Non per mancanza evidentemente di spirito democratico ma perché temevamo che il referente sì prestasse a tutte le manipolazioni del potere consolidato e che il referendum in realtà togliesse spinta incidenza capacità costruttiva alla Costituente
Assemblea costituente rinnovo politico Assemblea costituente del potere che si rifà Assemblea costituente in realtà sul terreno giuridico la rivoluzione italiana che riprende il cammino
Assemblea costituente la concretizzazione dell'idea del Partito d'Azione Assemblea costituente in realtà l'estrinsecazione di un popolo che era rimasto in piedi come scrive
Bracci che era rimasto in piedi quando il resto era crollato del tetto
In relazione a questa posizione venire avanti con l'incognita del referendum suscita grandissimi alla c'è un famoso articolo dell'Italia libera il quale fra l'altro prevedeva un pericolo che ci fu poi lo stellone ci aiuta il pericolo cioè che in alcune regioni prevalessero i voti monastici in altre invece quelli repubblicani e che la conseguenza fosse una fattura
Nel nostro Paese col rischio addirittura di vedere compromessa la pace pubblica o comunque di vedere creati dei presupposti di incomprensione e di contrasto che avrebbero duramente tesa
Chi ricorda e giornate ansiose dopo il referente
A Bari nelle sedi dei partiti con la preoccupazione delle bombe
Il misure speciali dell'ordine pubblico sempre al telefono con Romita ministro dell'Interno Lecce Napoli che ha diritto ci scappò il morto scusate questa espressione colorita
E dove racconta lo racconta Romita in pagine molto molto simpatiche molto colorite e dove in realtà di fronte al all'irrompere grande degli elementi monarchici tutt'altro che soddisfatti dell'esito del referendum il c'era la situazione delle forze dell'ordine che così come direbbe in Sicilia Babina fanno non si non si impegnavano adeguatamente poi Romita lo racconta in termini molto coloriti fece durante la notte arrivare i reparti a fece arrivare durante la notte i reparti
Della polizia l'uomo che era fatta con i partigiani c'erano state comprese le forze nonché l'indomani a tutti questi dimostranti trovato di fronte forze dell'ordine peraltro vietate il pericolo sul set
Ma io vorrei qui dire en passant che proprio questa situazione lamentata circa il referendum produsse degli effetti di bene che non prevedeva lo stesso Calamandrei e quelli che al loro accantonano sulla stampa cito Boneschi per esempio che ragionavano sul referendum si accorsero che in realtà il referendum poneva da palazzine al contrasto istituzionale e la polenta in una maniera irrevocabile cioè il voto popolare
Mentre noi tutti pensavano all'Assemblea Costituente alle scelte politicamente più mature ed anche alla possibilità di non porre l'alternativa schematica
Repubblica comune chiamati porre in concreto la possibilità di una valutazione
Di un certo tipo di Repubblica e così via e non sappiamo quanto da un suo piatto Repubblica popolare bicamerale non bicamerale e così via
Questa che fu in nel segreto dell'urna e nel segreto della storia fu una soluzione positiva però ci porta a pensare che erano tutt'altro che infondate le preoccupazioni cioè noi pensavamo alla Terza Repubblica in Francia che nacque da un voto di maggioranza per la cecità dell'esponente monarchico in seno all'assemblea ci pone fanno anche la conoscenza rappresenti la democrazia cristiana in cui c'era un conto che repubblicano sempre più forte sempre più moderno rispetto a quelli dell'Italia meridionale però in realtà guardiamo un analogica
C'era stato il separatismo in Sicilia
E si era avuto lo era stata svuotata ad un certo momento questa questa situazione che cresceva montava Finocchiaro Aprile e così via solo perché Ferruccio Parri ebbe il coraggio di intervenire manu militari e di sgombrare il terreno e poi ci pone tra sappiamo tutti i carabinieri uccisi tutto quanto che man mano si sviluppa ma in quel momento
In cui c'era il fantasma del separatismo si guardò all'autonomia siciliana come al correttivo
Ma sì eccellente ecco perché io lo collego ai pericoli che siano stati supersexy cedette
Io ricordo che la Malfa si oppose se in un'Assemblea costituente all'idea che invece De Gasperi realizzo di approvare lo Statuto della regione a statuto a statuto speciale regione siciliana prima dell'approvazione della Costituzione della Repubblica e fu un errore noi lo vediamo ancora lì cella la corte speciale ci sono tantissime situazioni che prende ultimamente in Parlamento le questioni che sono sorte in relazione alla la mia unica
Ultimamente nel fondo ciò che si discute circa le fonti finanziaria bella regione solo influssi questa esistenza di uno statuto speciale che venne ad essere non una realizzazione delle Autonomie agli azionisti si sono battuti per il decentramento e per gli autonomi
E gli azionisti quindi appartengono io per il primo a coloro che devono chiedere perdono al Signore per aver appoggiato un qualche cosa che ogni giorno di più le regioni si dimostra un guaio per il nostro Paese ma lo facemmo in buona fede e successivamente abbiamo chiesto in buona fede la piena attuazione dell'istituzione anche al privato
Il resto rimane un grosso discorso che non ho il tempo di fare presidente aggiunto però indubbiamente questa realtà siciliana di una situazione condizionata da elezioni precedenti e ha norme rispetto all'assetto generale della Costituzione
è una io la penso un'esemplificazione concreta di quei pericoli che fortunatamente alcuna al disarmo
Così furono evita e il referendum passo ho accennato ad altri temi il discorso sarebbe lungo ma debbo semplicemente fare un cenno
In realtà l'apporto sia di elaborazione
Penso agli iscritti del gruppo di Bari su quelle che si chiamava la Gran Corte costituzionale cioè la Corte costituzionale che il Tura veniva concepita come una specie di Ombudsman
Cioè come una specie di organismo il quale dovesse in vigilare sul da retto funzionamento delle istituzioni io metto funzionamento negli atti amministrativi e del potere
è un organismo il quale dovesse vigilare sull'attuazione delle elezioni ho sempre detto come mai in un Paese democratico elezioni diventa un qualcosa di eccezionale prima così chiudono le scuole
Per prima cosa si mobilita l'esercito e così via e non invece un qualcosa a norma abbiamo tanti avvocati che abbiano dei troppi funzionari dell'attuazione come soli unità
Che vogliamo dire perché provvedono alla vigilanza doganale ci devono essere delle autorità organizzati che provvedono all'attuazione delle elezioni e forse tanti imbrogli non avverrebbero risparmieremmo il tempo dei magistrati che se ne stanno occupando come a Roma manco a dirlo con i relativi ordini di cattura
D'altra parte questa elaborazione costituzionale
Già tende rilevato Andorra dagli azionisti che mentre significava la il frutto di una Costituzione rigida
Per la quale però si prevedeva il dà possibilità del rinnovo e mentre significavano in realtà con la corte costituzionale
La possibilità ricordate la grande disputa che c'è stata di sottoporre al giudizio di rispondenza agli orientamenti della Costituzione
Tutta la precedente legislazione e invece la risposta fu caso per caso soprattutto la storia della Corte Costituzionale dimostrò il ritardo da involuzione specialmente dopo il famoso diciotto aprile il ritardo da involuzione che porto Alba attuazione della Corte Costituzionale ben sette anni dopo che la Costituzione e l'entrata in vigore
Con queste notazioni mi pare si possa sostanziare il giudizio che gli UFO
All'avanguardia nella critica le istituzioni preesistenti nell'elaborazione di un tipo di costituzione democratica moderna vanno poste i pensieri del partito
Questi portavano ad una rivoluzione su questo terreno no
Il Partito d'Azione propone nelle sue impostazioni costituzionali alcuni punti di riferimento di grande importanza ma certamente non rappresentava e non lo poteva specie in quel momento anni mille novecentoquarantasei di del Novecento
Cinquantatré vanno proponeva un sovvertimento tale funzione Fitto ma se questi ultimi elaborazioni costituzionale del Partito d'Azione
Sentivamo il propugnava
Fosse stato pienamente attuato senza dubbio avremmo risparmiato del tempo in quella situazione di un'Italia migliore verso la quale tutti restiamo Partito d'Azione appartiene alla storia restiamo della storia individuale concordemente impegna
Ringraziamo
L'onorevole Cifarelli e per la magistrale chiarezza del suo contributo
Che credo
Sì è un contributo di conoscenza soprattutto per i giovani
Perché ha illustrato intanto il legame
Del Partito d'Azione con me le precedenti esperienze ma soprattutto credo che sia importante
Questa evidenza dell'importanza del per reazione nel costituirsi brano vorrebbe
Quindi credo che per i giovani veramente un contributo di conoscenza molto importante
Invito ora a parlare Romeo un rally
Che parlerà su Riccardo Lombardi dalla segreteria del partito al piano Vanoni
Vorrei innanzitutto dire che il titolo esatto della mia relazione è il pensiero economico come Riccardo Lombardi dalla segreteria del Partito d'Azione allo schema Vanoni
E se i fatti intende privilegiare le idee che gli espressi in merito alle principali questioni economiche e finanziarie del periodo
E ciò sostanzialmente per due ragioni
La prima più generale
E che quelle idee non appartengono solo alla biografia intellettuale e politica di un singolo personaggio ma sono parte essenziale di un dibattito di una vicenda che hanno attraversato alcuni dei momenti più significativi della nostra storia nazionale
Mi riferisco certo alle linee programmatiche che in materia di colonie di finanza furono elaborate dal Partito d'Azione
E che a mio avviso meritano qualche battuta in più di quelli solitamente riservate loro dalla storiografia ufficiale per farlo uscire da quel ristretto ambito di generico opzioni efficientissimo tecnocratica qui anche la storia che Giovanni De Luna ha fatto di questo partito e che rimane l'unico studio organico dell'azionismo di cui oggi disponiamo le al fine delegate
Da questo punto di vista non mi sono non andò oltre anche perché c'è stato l'intervento
Di Rashi fedeli anche se mi è sembrato alquanto riduttivo ma non voglio qui discuterei questioni che ci porterebbero troppo lontane
Ma oltre che al Partito d'Azione non possono riferirmi anche agli effetti carsici per dirla ancora con De Luna dell'esperienza azionista e quindi nel caso di lombardi a Ciocchetti e se li portò nella sua successiva milizia socialista e che non fu davvero poco irrilevante se è vero che lo spirito non meno che le idee azionista di fu spesso ingiustamente ma questa è un'opinione del tutto personale rimproverato
La seconda ragione delle scelte a semplice più specifica e individuale potendo che per Lombardi temi economici e finanziari furono sempre prioritario nella sua azione politica
E finivano spesso con l'influenzare la sua riflessione su argomenti più strettamente politici penso tanto per fare alcuni esempi all'autonomismo o talune problematiche internazionali fino ad arrivare anche se andiamo molto oltre i i limiti temporali stabiliti dopo la nazionalizzazione dell'energia elettrica al fallimento del primo tentativo di centrosinistra organico quando nella famosa notte di San Gregorio lombardi si oppose all'accordo Moro Nenni non ritenendo né soddisfacente proprio il programma economico
Sì
Del pensiero economico di Lombardi tocca i punti che a me sono sembrati più significativi costanti nell'arco di tempo considerato i cui termini estremi la segreteria del Partito d'Azione lo schema Vannoni non hanno un valore puramente cronologico
Ma sono due momenti chiave per una interpretazione storico-politica di quel pensiero il meno approssimativa possibile
Perché dunque dalla segreteria del Partito d'Azione allo schema Vannoni il primo termine ovviamente obbligato Lombardi era stato con la Malfa pare lusso Valiani e tanti altri
Una delle figure centrali del Partito d'azione della Resistenza ed era anche stato un attento e informato osservatore delle vicende economiche sia italiani che internazionali uno dei pochi che negli anni trenta avevano letto Keynes Schumpeter e seguito con grande interesse ed entusiasmo che più tardi egli stesso avrebbe definito eccessivo l'esperienza dell'indie
Fu probabilmente anche per questa competenza
Che gli opuscoli gli articoli che gli scrisse durante la fase iniziale della sua militanza azionista ebbero una risonanza tale da farlo imporre forse più dello stesso la Malfa che pure era stato il principale ispiratore del programma economico e finanziario del Partito d'Azione
Come un punto di riferimento autorevole nella discussioni nella definizione di quel programma
Di questo periodo vorrei qui almeno ricordare la polemica con Leo Valiani sulla pianificazione e vorrei ricordarla perché quella relativa al piano fu una questione che trovo lombardi sempre molto sensibile e attento come meglio vedremo mi limito qui solo a rilevare che Lombardi a Valiani che sosteneva un piano sia pure d'emergenza
Replicava che un'economia pianificata doveva considerarsi una struttura economica autoritaria poiché metteva nelle stesse mani il potere politico e quello economico
Così come era accaduto durante il fascismo e qui vorrei solo aggiungere una cosa aver proposto l'effetto che il fascismo fece nel definire succede nel dopoguerra le prime indicazioni di carattere economico alcuni hanno parlato di liberismo con un regalo postumo che il fascismo ha fatto la nascente alla nascente Repubblica proprio perché il liberismo aveva sempre criticato la politica economica fascista proprio da questo punto di vista fu comunque con il primo congresso nazionale del partito che il ruolo e la figura di Lombardi emersero con forza facendo prevalere la sua posizione e pragmatiche centrista che lo avrebbe successivamente condotto a guidare il partito quale segretario generale unico
Per quanto riguarda l'ambito di cui stiamo parlando trattando mi sembra che su due punti in particolare l'apporto di Lombardi sia stato di notevole rilievo
Il primo di essi è da ricercare nella decisa presa di posizione
Per lo smantellamento di tutte le industrie parassitarie e per il deciso abbandono di ogni politica non finalizzata ad aumentare la produttività nel dell'apparato economico
Noi vogliamo un socialismo del benessere sostenne nella famosa intervista sa al blocco del ventisei maggio quarantasei e non socialismo dell'indigenza
Occorreva quindi puntare l'attenzione sui problemi della distribuzione e non della produzione sugli investimenti e questo lo ha ricordato Foa giusto ieri più che sulla gestione collettiva significativa in tal senso fu la posizione di Lombardi sull'IREP
Nel mille novecentoquarantaquattro gli aveva dato un duro giudizio sull'istituto poiché anche per effetto della politica autarchica fascista aveva favorito il crearsi di una struttura monopolistica che aveva ritardato i processi di modernizzazione dell'industria
Due anni più tardi il Partito d'Azione nel preparare le tesi e Condi politica economica pere il congresso avrebbe in parte accolto questa impostazione non opponendosi ad una parziale riprivatizzazione di talune aziende IRI
Purché non fosse indiscriminata e lasciasse Allo stato quei settori tecnicamente incapaci di trasformazioni strutturali e dei quali fosse convenuto mantenere l'esistenza di riconosciuti fini sociali come appunto aveva indicato lo lombardi nel quarantaquattro
E tuttavia durante alcuni dibattiti in Assemblea Costituente
Fu proprio Lombardi a difendere gli riqualificato era diventato come disse nel discorso del venti giugno quarantasette il solo strumento di politica socialista che il governo avesse in mano per guidare un processo di razionalizzazione e di riconversione dell'industria che non poteva prescindere a causa degli enormi capitali che richiedeva
Da un selettivo ma deciso intervento dello Stato
E in questa chiave di un efficientismo mai disgiunto dalla valutazione dei vantaggi della collettività li può trarre che deve essere anche letto anche quello che è stato il suo chiodo fisso di circa quaranta anni di azione politica
Lo prospetto infatti per la prima volta il ventotto gennaio del ventitré in uno dei suoi primissimi articoli sul domani d'Italia per poi riprenderlo in modo organico in una proposta di legge
De febbraio cinquantatré di cui fu primo firmatario vale a dire la nazionalizzazione dell'energia idroelettrica che sono nel mille novecentosessantatré e in un contesto del tutto diverso avrebbe visto la sua realizzazione
Per quanto riguarda appunto il discorso sulla sul monopolio elettricità Lombardi notava che in regime di monopolio in cui si trova questo settore aveva già provocato grossi guai sia all'economia nazionale
In termini di mancata costruzione di nuovi impianti e di rimodernamento dei vecchi sia in particolare a quella meridionale
Di cui egli vantava una conoscenza diretta essendo stato nominato e quel solo potuto rintracciare grazie ad Arialdo Banfi nelle mille novecentoquarantasette presidente dell'Ente per l'elettrificazione in Sicilia e sfavorita appunto l'economia meridionale da un sistema di tariffe di tariffe differenziate che svantaggiata ma anche le piccole e medie utenze
Nell'analisi sull'IRI dunque lombardi coglieva un problema centrale
Non si trattava tanto di nazionalizzare un ti riprenda rizzare quanto piuttosto di mettere il sistema economico italiano nelle condizioni di poter affrontare l'economia di pace
E quindi la sfida della concorrenza internazionale che di lì a poco a qualche anno si sarebbe fatta ben più spietata
Il secondo punto su cui l'influenza di Lombardi sul primo congresso del partito fu evidente riguardava la strategia sindacale da seguire ed ebbe nella lettera aperta la CGIL del venticinque ottobre quarantasei la sua espressione più compiuta
I punti essenziali della lettera che come ha osservato Valiani in occasioni della presentazione del volume di De Luna aveva un'impronta chiaramente keynesiana erano aggredire con decisione il gravissimo dramma della disoccupazione lasciando da parte i vecchi inefficaci modi per combatterla dal blocco dei licenziamenti all'imponibile di manodopera
Ed elaborando strumenti più incisivi esercito volontario del lavoro vasto programma di migrazioni interni
Uscire infine dal pantano di nazioni ristretto al solo ambito sindacale o di un rivendicazionismo spicciolo come ha osservato ieri Foa per darsi una vera e propria linea di politica economica
Un altro fronte su cui Lombardi si batte molto in quel periodo e che merita almeno un breve cenno fu quello relativo al cambio della moneta
Dopo essersi schierato all'interno del governo De Gasperi tra i fautori del cambio contro Corbino e la destra nella famosa seduta del Consiglio dei ministri dell'undici gennaio quarantasei
Lombardi tornò il diciotto settembre sulla questione in occasione della cosiddetta crisi Corbino per riproporre il cambio a fini esclusivamente fiscali con il suo ordinamento a un grande prestito ridottissimo tasso d'interesse
Al termine di quella crisi IFO offerto il ministero del Tesoro che però egli rifiutò perché le sue condizioni non furono accolte se non mi va che i termini di una loro applicazioni dilazionata
Il dibattito interno del Partito d'azione del resto era ormai pressoché monopolizzato dalle vicende che riguardavano il suo futuro e intorno ad esse votò il secondo congresso nazionale del marzo-aprile quarantasette che pose quindi in secondo piano tutto il resto
Il venti ottobre quarantasette il partito si sciolse dando il via ad una diaspora verso i partiti da sinistra con particolare preferenza per il partito socialista dove appunto ritroviamo lombardi
E loro e lo ritroviamo dire proprio non a caso impegnato sui principali problemi economici del momento
Il suo primo atto ufficiale dopo l'ingresso nel PSI fu infatti un'interpellanza presentata il ventinove ottobre
Al Presidente del Consiglio sui licenziamenti e a favore della promozione dei consigli g di gestione
Di cui per la verità lombardi e un po'tutto il Partito d'Azione non era mai stato un convinto sostenitore ma che ora potevano costituire l'unico punto di forza di una classe operaia che in quegli anni non era riuscita a realizzare alcuna conquista di un certo rilievo
In quegli anni inoltre il tema che non lo assorbì maggiormente a cui partecipo compassione grande rigore intellettuale fu quello del piano
Che diventa alla fine degli anni quaranta e per buona metà del decennio successivo di grande attualità con due espressioni politiche di vasta risonanza il Piano del lavoro della CGIL e lo schema Vanoni
L'adesione di Lombardi al Piano del lavoro della CGIL non poté che essere entusiasta e scientificamente ragionata come ha osservato qualcuno rappresentando in qualche modo la risposta
Della CGIL allora però unitaria alla lettera aperta del quarantasei di cui tra l'altro riprendeva taluni punti di fondo
Nazionalizzazione delle aziende elettriche sviluppo dell'edilizia pubblica vasto programma di opere pubbliche lotta alla disoccupazione iniziativa politica oltre che sindacale
Grande merito del Progetto della CGIL era inoltre la vede finalmente affrontato l'idea del piano con l'indicazione di concreti strumenti per il suo finanziamento il piano in sostanza si sarebbe finanziato da solo e al governo spettava solo di agire
In modo da dare la spinta iniziale agli investimenti agendo soprattutto sul credito
Cosa che invece queste indicazioni non vi era stata infatti nella conferenza economica socialista del novembre dicembre del quarantasette durante la quale egli aveva svolto un intervento molto critico
Essendo anche rimproverato oltretutto da Morandi successivamente nei confronti del piano socialista di cui a suo avviso erano noti gli obiettivi ma non come creare gli strumenti di metodi di lavoro per raggiungerli
La sostanziale derivazione keynesiana del piano
O come pure è stato osservato dal Barucci ad esempio l'incontro fra culture economica che iniziano i cultura marxista dire che spiega ancora meglio e in una più vasta ottica di cultura economica l'adesione di Lombardi al piano
Allo stesso modo le ragioni che lo spinsero successivamente a seguire con interesse lo schema Vanoni furono soprattutto di carattere generale
Poche anch'esso nasceva nell'orbita dell'economia keynesiana e post keynesiana e anche se essere keynesiani allora poteva voler dire essere molte o forse troppe cose
Sullo schema come concreto strumento operativo invece egli nutriva non poche riserve che espresse nel discorso alla Camera del venti luglio mille novecentocinquantacinque che per molti aspetti ricalcò quello pronunciato in occasione del Piano la CGIL
In esso egli tesa a dimostrare un po'paradossalmente l'insufficienza di un pianista era ispirato al noto che però in quel momento tanto noto non era schema keynesiano per fronteggiare una situazione come quella italiana
Che era caratterizzata non tanto da difficoltà congiunturali
Quanto da una struttura economica monopolistica che andava modificata profondamente attraverso una serie di interventi politici e non indiscriminati capaci di riuscire come avrebbe detto lasciando agli storici una frase che è stata interpretata in in un modo che a mio avviso non è molto corretto di riuscire dicevo a separare anzi a rompere il legame che esisteva fra i fra il possesso di un'azienda o di un'attività economica e il diritto di determinare gli investimenti
Se nell'analisi del pensiero economico di lombardi sono arrivato fino allo schema Vannoni e per un motivo molto preciso
E che con esso come ha rilevato Miriam Mafai sintetizzando un'opinione però alquanto diffusa e lo si è potuto constatare leggendo i ricordi che sono stati fatti di Lombardia dopo la sua morte
Dicevo e con lo schema Vannoni la parabola di Riccardo Lombardi e compiuta dalle affermazioni liberiste di dieci anni prima è giunto ora una concezione totalmente dirigista che inevitabilmente richiede una diversa presenza del partito nei centri di potere
A me sembra come dicevo sulla base della documentazione che ho potuto solo sommariamente illustrare che le cose stiano in termini ben diverso parlare di un lombardi liberista significa dimenticare da un lato i violenti attacchi al sistema capitalistico dei primi articoli sul domani d'Italia quelli per rimanere in tema di etichette più o meno approssimative che Lombardi cattolico
E dall'altro i fondamenti ideali su cui era nato il partito da azioni per il quale riformismo o meglio la rivoluzione democratica era la ragione stessa della sua esistenza
Fondamenti che avrebbero avuto proprio i lombardi una dello loro spie delle loro espressioni più dirette e coerenti
Un lombardi liberiste in realtà non è mai esistito se non incerta affrettata pubblicistica che non ha letto ho letto male non voglio dire a modo suo i documenti gli atti che raccolgono il suo pensiero
Come pure non è mai esistito lombardi totalmente dirigista o massimalista votato alla distruzione dell'economia di mercato e proteso a fare intervenire lo Stato su tutto e comunque vi è in questa seconda lettura del pensiero di Lombardi non solo un'errata valutazione delle sue idee ma anche una valutazione superficiale di taluni documenti di politica economica come ad esempio proprio lo schema vagoni
Nel discorso alla Camera lombardi non si poneva nell'ottica di quel dirigismo assoluto che gli è stato rimproverato bensì in quella che era poi la stessa che in sostanza aveva ispirato lo schema Vanoni e che egli stesso definito di vedere se ed in quale misura un piano uno schema direzionale potesse essere efficacemente adottato il in una società in cui sussisteva il regime capitalistico
Egli non chiedeva più stato mi proponeva ulteriori nazionalizzazioni ma concentrava i suoi rilievi critici e le sue sferzate polemiche sul capitale monopolistico e ho parassitario e sulle di lapidazioni di ricchezza fatte seguendo progetti irrealizzabili
Chiedendo di conseguenza una forma di capitalismo più sana ed efficiente e che puntasse non sulla grande industria bensì come l'esempio esterno insegnava su aziende di dimensioni più modeste
Quanto poi o lo scarso interesse di Lombardi per la tematica Consiliare
E all'aspetto illuministico della sua ipotesi programmatoria
Venendo quindi a quelle che possiamo definire le critiche da sinistra la sua linea di politica economica io non parlerei tanto di limite netto come più tardi avrebbe detto pensieri di paternalismo parlamentare
C'era in realtà in questa posizione una cultura economica e politica che aveva radici diverse così come c'era la consapevolezza dell'esistenza di altre più pressanti priorità dal gravissimo problema del crescente numero di disoccupati
A quello non meno grave delle riforme di struttura
Del resto se mi è consentita una riflessione personale
Il vero guaio di questo Paese non è stata la sconfitta dei consigli di gestione ma la mancata attuazione di quelle banali tra virgolette ovviamente di riforme di struttura di quel minimo di programmazione su cui Lombardi ha sempre insistito con forza e tenacia
Purtroppo e in una visione di più lungo periodo
Non si mancò soltanto l'occasione per così dire storica della rivoluzione democratica con il suo carico di radicali trasformazioni delle strutture delle istituzioni che erano alla base della società italiana
Ma si fa lì anche quella forse meno storica ma di cui negli anni avvenire ne avremmo pagato a volte anche drammaticamente se solo si pensa alla disoccupazione le conseguenze
Di un modo nuovo di intendere i rapporti economici inquadrandoli in una seria politica di programmazione che accompagnasse guidasse lo sviluppo economico e ne facesse uno strumento finalizzato a rendere meno acuti sensibili squilibri sociali regionali
Che la politica liberale prima e quella fascista poi avevano invece aggravato
Non è per fare un'agiografia di che Lombardi per primo avrebbe decisamente rifiutato ma va detto che egli seppe cogliere nei suoi termini essenziali questa serie complessa di problemi di esigenze
E il senso del suo impegno va ricercato proprio nel continuo tentativo di dare una valida espressione politica a tutto questo evitando per quanto possibile le insidiose trappole di astratti esteri ideologismi
Ecco allora
Che al termine della sua parabola decennale non via tanto la di divaricazioni indicata dalla Mafai
Quanto ritorno sotto forme diverse e a mio avviso più concrete dei temi originali oggetto delle riflessioni e che le analisi dei lombardi cosiddetto liberista
Lotta in primo luogo alla disoccupazione
Riforme di struttura presenza dello Stato nei settori in cui essa si presenta come fondamentale insostituibile
E su tutto la convinzione che specie in economia non esistono soluzioni definitive sganciate cioè dei contesti politico sociali internazionale
Grazie a questa convinzione che lo portava a privilegiare gli obiettivi da raggiungere senza con ciò sottovalutare gli strumenti da utilizzare la coerenza non divenne mai Louis sinonimo di ottusità o di miopia politica
Le contraddizioni certo non mancarono ne mancano torni forzature polemiche che possiamo forse definire anche massimaliste penso per esempio alla durezza con cui attacco Vanoni
Per cui sì a volte l'impressione che il suo tono critico sia eccessivo e anche al pur attento osservatore economico sfugga l'importanza e il significato di fondo di quella che costa di quello che costituiva comunque il frutto di una improvvisa specializzazione della nostra cultura
E che se lo schema entrò nella leggenda prima di essere divenuto politica economica concretamente praticabile questo fu sicuramente un danno per il nostro Paese
Tuttavia il contributo di idee che Lombardi seppe danari comuni con una un Nesta e una lucidità intellettuali che gli furono sempre riconosciute anche dei suoi più accesi avversari e ne ebbe moltissimi fu di notevole valore e il tempo che passa mi sembra che confermi la sostanziale validità dell'ispirazione di fondo che ne è stata all'origine
Permettetemi di rubargli ancora solo un minuto per concludere questo mio intervento con una breve considerazione che forse esula dal tema assegnato mi ma che non posso evitare di fare Riccardo Lombardi come tutti sappiamo è scomparso il diciotto settembre ottantaquattro
E se quanto fin qui detto forse è riuscito a dare un'idea meno opaca di quei principi di intransigenza intellettuale
Di rifiuto ostinato di ogni facile demagogia Isma'a cui la sua azione politica rimase sempre fedele e che lo fecero essere in più occasioni un politico scomodo
Che non temeva provvedimenti e posizioni anche impopolari purché ritenuti utili alla collettività
Se quindi il mio ricordo può aver contribuito a far meglio conoscere i lombardi intellettuale e suo tuttavia in qualche modo non rende sufficiente giustizia ma a colmare il vuoto che per fortuna la preziosa testimonianza di Arialdo Banfi
Al lumbard uomo al suo coraggio al suo impegno al suo battersi prima con le armi dello spirito e poi con quelli dell'intelligenza
Per un'Italia più moderna nel suo apparato produttivo più efficiente nel rispondere con sollecitudine ai mutamenti della società e alle sue crescenti esigenze più solidale nel suo tessuto sociale
Per quell'Italia paese civile moderno che ancora per buona parte da edificare Iniesta Lombardi non ha mai smesso nonostante le in un modo numerose delusioni e furono veramente molte di credere
Hanno il compito no non soprattutto giovani ovviamente mi riferisco soprattutto a noi se davvero vogliamo ricordarlo nel migliore dei modi di non mandare delusa anche quella speranza
Ringraziamo Roma è un rally
Per questa messa a fuoco suggestiva e stimolante
Del pensiero economico d'un protagonista dalla nostra storia invito al microfono Arialdo Banfi che completerà questo ritratto
Con un intervento che nel programma ha il titolo Riccardo Lombardi l'amico il compagno
A parlare rientrato a lombarde amico e compagno nel breve spazio di una comunicazione credo che sia cosa difficilissimo per chiunque
Per me in particolare vecchio trascorso con lui un arco di tempo durato quarant'anni
Sì ho accettato è perché ne sento il dovere in questa società che nel bene e nel male abbiamo contribuito a determinare non c'è posto per i rapporti umani
Essa è arida e spietata
Chi è morto scompare nel nulla chi per qualunque motivo ne è uscito dal cosiddetto giro e come se fosse morto
Solo quando serve anche un defunto qualche volta rispolverato è capitato anche a poche donne
Il tempo scorre veloce le notizie si annullano l'una con l'altra ogni giorno ma la storia di un Paese fatta ancora dal susseguirsi di fatti e dei personaggi dei quali è necessario lasciare ricordo perché ne resti di memoria storica sperando che i posteri
Se ne servono magari per evitare i nostri errori
Così ieri dal Partito d'Azione
Per molti anni caduto nell'oblio
E che da qualche tempo è nuovamente tornato ad essere oggetto di studio
La stessa resistenza mentre si esaurisce la generazione che l'ha fatta
Diventa oggetto di studio e di analisi che sarebbe resa più difficile
Se non vi fossero le tante memorie scritte da coloro che hanno lottato contro il fascismo dal sull'insorgere alla sua cultura caduta poi hanno penato per difendere e consolidare la democrazia repubblicana
Riccardo Lombardi è stato uno di questi uomini per molti giovani un maestro di vita un animatore culturale
Per me anche un indimenticabile amico oltre che compagno di tutte le battaglie politiche
Quando sono stati pubblicati due volumi dei suoi scritti politici quarantatré mille novecentoquarantatré mille novecentosettantotto
Riccardo mediato nati con questa dedica
A dargli Aldo Banzi che fra tutti i compagni quello che mi sento più vicino per una lunga marcia fatta di successi e di sconfitte ma sempre animati dall'idea vecchietti CIA rimangono a combattere ingiustizia libertà prima nel partito socialista dopo sempre con animo socialista con tanto affetto Riccardo con uguale affetto lo ricordo in questo convegno dedicato al Partito d'Azione alla sua storia alla sua politica ai suoi uomini
I cui su questi temi sono in gran parte qua presenti a testimoniare di quella Brehme intensa irreprensibile esperienza
Parlo di Riccardo Lombardi ma non dimenticò i tanti e tanti compagni con i quali ho condiviso un perito essenziale dalla mia vita
Nel periodo della Resistenza ho pagato tra la Lombardia e il Piemonte
Per cui il mio legame politico ed affettivo è stato più strette oltre che con Lombardi con uomini
Io le diverse ma i quali tutti devo riconoscenza per avermi insegnato ad essere un uomo e cittadino per avere insegnato a me la democrazia che non la conoscevo essendo nato e cresciuto durante il fascismo
Non ricordo come neppure quando ho sentito per la prima volta il nome deve cadono ricordo però bene la prima volta in cui sono salito nel suo ufficio in corso Italia Milana ove progettata e vendeva pompe elettriche e idrauliche
Fu fu fu quello per me l'incontro decisivo da veri dissi a Riccardo Chievo antifascista
Ma che non avevo mai fatto nulla di serio
Che è un militare richiamato in quel tempo in Sicilia
Con altri trenta soldati isolati tra mare e collina
Riccardo mi diede un consiglio che ho seguito mi disse leggi studia e pensa il momento di fare a Baghdad stanno eccetera
E per me il momento è avvenuto alla fine del mille novecentoquarantadue se ben ricordo
Quando guarito da una lunga e noiosa malattia l'ameba fu inviati in Francia al comando dalla Quarta Armata non badi mi diede delle istruzioni sia poi generiche su cosa dovevo fare
Di queste mie esperienza del lavoro svolto Coin attizzare del Dipartimento degli altri marittime francesi per la diffusione di volantini antifascisti tra le truppe italiane ho già scritto in altra occasione ormai ieri ho inserito nell'organizzazione
E sembra tramite Riccardo prese Riccardo rendicontato a Torino con Ada Gobetti nella cui casa conobbi molti compagni già aderenti al Partito d'azione che si è appena costituito
E dai quali a cominciare da Giorgio a volte da Mario Andreis sono sembra rimasto affettivamente legato
La mia vita di partigiano fu assai varia movimentata
L'otto ottobre mille novecentoquarantatré in Val Pellice poi a Torino nel primo comando militare regionale poi a Milano preso
Dottor torturato ed evaso grazie a Sergio Carbone e abbiamo Valiani o in provincia di Alessandria infine a Torino
E poi finita la guerra rientrai a Milano ove il Partito d'azione mi nomino segretario organizzativo per l'Alta Italia per questi motivi durante la Resistenza ho visto poco ricca quando venivo vagamente a Mila no andavo a trovarlo nella sua villetta di via Kalamata ove per molto tempo è stato gravemente ammalato
Ricordo a questo proposito che dopo la Liberazione
Compagno Spinetti nominato vice questore a Milano per conto del Partito d'Azione trovò in questura un telegramma di Mussolini in cui ordinava di nove arrestarne lombardi perché diceva
Un errore in più non ne abbiamo bisogno
E ciò che so della vita dedicandolo a poesie da lui stesso quando eravamo soli e quale e qualche volta si lasciava andare ai ricordi
Con Lombardi in realtà parlavo pochissimo di politica
Ne parlavamo tutti i giorni nelle infinite noiose riunioni dei partiti
E quando eravamo soli parlavamo di musica dei libri dei nostri figli eravamo Dinoi
Riccardo
Però attraverso questi convogli che non gli aveva capito molte cose delicate
Figlio di un tenente dei carabinieri inviato alla fine del secolo scorso in Sicilia Regalbuto
Provincia di Enna
E di madre siciliana
Che ricorda di aver sempre visto vestita di nero cattolica ma non bigotta Riccardo il suo fratello Ruggero fece i loro studi e Sicilia
Riccardo al liceo di Catania di cui parlava sovente finito il liceo ricavato venne a Milano e si iscrisse al Politecnico allora in piazza Cavour ove oggi è il Palazzo dei Giornali
E qua comincia la sua vita politica
A Vieri a gruppi di giovani dalla sinistra cattolica
Che aveva quale maggior rappresentante dell'onorevole milioni organizzatore dei contadini nel Cremonese nella Bassa Bergamasca
Quali fossero i rapporti per Riccardo tra Lombardia milioni
Quando avvenne tra di loro la rottura politica
Mai quella personale
Che anzi restò sempre forte della loro amicizia non ho mai saputo
Riccardo era alto e forte
Frequentava la palestra dalla Società del Giardino tirava di scherma nella sua nella specialità dalla sciabola e ad agire pieno di voglia di fare
Mi raccontò del primo scontro coi fascisti
Quando un gruppo di loro cercò di aggredire sotto i ponteggi di piazza del Duomo Filippo Turati che usciva di casa
Il caldo Ricardo con altri giovani democratici
Si scontrò con i fascisti
Fece in modo che Filippo Turati uscisse illeso da quello scontro
Ho voluto ricordare alcuni aspetti della giovinezza dedicando perché aiuta a comprendere alcune caratteristiche anche dalla sua azione politica
Qualche volta scherzando sulla sua intransigenza
Gli dicevo Riccardo mi sembra un carabiniere umbertino
Scherzando su certi suoi innamoramenti politici come quello per le ACLI Di Livio Labor o quello per Pierre Carniti dicevo che si sentivano le sue origini politico-culturale cattoliche
Ma erano scherzi che Riccardo che arriva poco
Specie se mi capitava come qualche volta mi è capitato di farli in presenza di suo fratello col genero deputato democristiano è sempre rimasto cattolico osservante
Della intransigenza di lombarde
Un ricordo lontano furba ma illuminante
Perché poi lo ritrova in tutta la sua azione politica
Quando era provento di Milano ai primi di maggio del mille novecentoquarantacinque tornai come ho detto a Milano e Paesi ad occuparmi del partito
Con altri compagni avevamo scoperto che in un ristorante di via Boccaccio
Si mangiava senza tessera e abbastanza bene
Un giorno disse a Riccardo guarda abbiamo trovato un ristorante così e così
Bene mi disse lui e giorno dopo andammo per mangiare trovammo il ristorante chiuso per ordine del prefetto
Tu dei compagni mi diedero del catino perché mi dissero ma se lo diceva legato ai può saperlo che già lo chiude
Ma questo era l'animo delega
Nevicata va bene raccontare molti episodi che dimostrano la sua capacità di prendere decisioni operative
In quello che oggi si definirebbe Tempo reale
Quello da lui stesso definito operazione tenne una cosa bellissima che non ho il tempo di raccontare
Sulla moratoria delle banche ma lo dico in due minuti gli alleati erano arrivati e volevano avevano l'ordine da Alexander di chiudere le banche per un periodo di moratoria
Riccardo insieme Arena che è un altro compagno per violazione inventarono di chiudere le banche alle tredici del sabato di pomeriggio e tenere chiusa fino a lunedì mattina alle nove
Per cui gli alleati a Bozzano non capivano bene forse una cosa in realtà la moratoria delle banche non ci fuori non c'era bisogno che ci fosse all'altra fu quella dalla requisizione del latte per i bambini dei contadini si rifiutarono all'indomani del venticinque aprile di vendere latte perché si vendeva il latte apprezzo stabilito
Riccardo chiamò partigiani Elisa andate accompagnati camion che vanno a quella dell'arte arrivarmi partigiane coi mitra i contadini consegnando il latte e i bambini di Milano dell'arte
E quando quindi qualcuno di voi forse lo ricorderà quando Ricardo era ministro dei trasporti
In aveva il diritto di utilizzare una li trovino per i suoi viaggi
E quella littorine a fu occupata strapiena sempre da compagnie che andavano da Milano a Roma
E in quell'anno in quelle notti io molte volte mi capitò di usare di quella letterina
Sì come i c'erano quattro cuccette per dormire allora facevamo trenta eoni di per dormire al resto si giocava a scopa e tra i grandi giocatori discobar girano Santin Mazzali Ivan Matteo Lombardo tra Melloni
Ricardo non era francamente dei migliori anche se lui chiedeva di essere un gran gioco giocatore riscoprono Mazzali era molto più bravo di lui e santi poi sotto la Sava tutti intanto noi più giovani ascoltavamo
E il pagavamo ma io ho imparato molte cose in quei viaggi
Quando durante la notte ore e ore si assisteva ai colloqui di questi che erano i nostri nostri maestri
C'è un po'di tutto porvi di tutti i partiti perché tutti i partiti usavano quel mezzo per andare
E venne poi la crisi dal governo panni
La crisi del Partito d'Azione
Qui se ne è già parlato lungamente anche questa mattina
Molte compagnie autorevole se ne andarono
Si può filava già la crisi dal Partito socialista che esplose poi con la scissione di Saragat dal Partito Socialista
Io non è chiaro quando voi
Abbia chiaro in modo particolare a me che mi ero occupato dell'organizzazione del partito d'azione
Podio tutto non poteva più stare in piedi non non aveva proprio più basi
E ci ponevamo tutti
Insistentemente
Il problema di cosa fare di dove andare
E in quel periodo si verificò una ebbe due volte in cui Fury in chiave di senso conficca
Era quello di dare quale sbocco dare al Partito d'Azione
Alcuni premevano perché parte dotazione si diffondesse col Partito socialdemocratico diciamo venga altre tra cui io erano per la fusione col Partito Socialista Italiano non Warde vedeva i pericoli milionate di evoluzione moderata di Saragat
Ma però con apprensione vedeva anche il pericolo per la democrazia italiana dalla politica frontista di Nenni
Una sera venne a casa mia ed eravamo soli e io gli dissi pur talmente Aicardo o ti decidi
Ho io da solo me ne vado e chiedo l'iscrizione al Partito socialista italiano
Riccardo mi rimproverò duramente
E mi spiegò che le decisioni politiche non sufficientemente maturate sono sempre un errore
E che un dirigente politico deve guidare una decisione collettiva i fatti individuali non servano a nulla se non la salva l'anima di chi vuole salvarsi dalla o crede di fare questa fu una lezione di morale politica che non ho dimenticato e che contribuì a rafforzare la nostra
Un'altra volta in cui fu in totale dissenso con Riccardo fu quando all'indomani cioè prima della riunificazione tra socialdemocrazia Partito Socialista ricada parlò dell'ultima spiaggia
Wiesel se si fa l'unificazione io ne poi totale
Sei troppo e per la verità dei cadeaux mi negò sempre di aver detto quella frase
E però nella fase credo anche e ce la ricordiamo tutti aveva detto
Ma è che lui via in questo senso continuava a essere azionista
Negando mi aveva molto un vivo senso dell'amicizia
Che superava peraltro tutti gli steccati partitici non ha mai confuso l'amicizia con la fedeltà
Ma pur sempre durissimo
Quando intuiva che l'infedeltà politica ed è il frutto di opportunismo
Riccardo detestava l'opportunismo
Mai nella sua vita compì un atto di opportunismo non lontano tollerava degli altri quando conteneva un rapporto politico per tale motivo rompeva fino in fondo anche sul piano personale
Certo lombarde non è mai stato un uomo facile
Ma però totalmente trasparente quello che doveva dire lo diceva sempre senza preoccuparsi delle conseguenze e ciò ha determinato scontri politici mai personali durissimi
Ma era anche capace di grandi riconciliazioni
Ricordo quella con Rodolfo Morandi
Poi Gian mesi prima anche Morandi morisse
Si erano scontrati su tutto in modo estremamente due più ancora comandante che con Annie
Eppure a un certo momento non Randi
Io non so quali siano stati hanno avuto dei lunghi colloqui non ero presente ammassano che
è avvenuta per lavoro una chiarificazione
Che ha consentito anche al Partito Socialista di superare una difficile che
No ma vi è stato detto anche ieri era un riformatore detestava la parola riformista
Perché ha convinto sulla base dell'analisi economica dalla storia che riformismo poteva migliorare il sistema capitalistico ma non cambiare il sistema
Mi spiego pazientemente tante volte io capivo poco la differenza tra riformismo e riformatore
Mi spiego che la differenza che la una politica di riforme rivoluzionaria sì ma in senso democratico e moderno
Il suo slogan preferito era quello poco compreso allora e oggi nuovamente oggetto di studio
Che il problema era quello di cambiare il motore da un'automobile menta essa corre questa è una fase che ripeteva conti
E per questo è necessario un processo continuo di riforme ciascuna delle quali necessaria premessa dalla successiva così spiego anche la sua battaglia per la nazionalizzazione dell'energia elettrica
In questo processo si possono fare ogni giorno dei compromessi
Si devono fare spiegava lombardi Pechino lastre purché nella stessa direzione riformatrice
E approvando detti con come diceva un barbiere perché va sempre all'epoca del compromesso storico assunto dal PG quale linea strategica che esso non era contrario la parola compromesso ma è al contrario la parola storico
Perché lo spoglio prevedeva
Tempi lunghi non fatti quotidiani necessarie
Nella vita pubblica lombarde non venne mai a compromessi mi ha sempre rimproverato di essere troppo accomodante e diceva ed è per che a me mancava la capacità di Pagnan in modo totale nelle cose
Chiedo come una farfalla inseguivo le cose che al momento mi interessavano
Ma chiedo in costante so di aver avuto questo di solito
Ma non sono al trattato capace posso non ho voluto modificare e per questo non sono mai stato un uomo politico
Se dovevo scendere tra un concerto e una riunione di partito offerto sempre il concerto Riccardo sempre da riunioni di partito
Proprio perché il politico sali un giorno quando sale della presidente una Repubblica di farli incontrare con un paio di avevo dagli ottimi rapporti con sei reti quando era stato sottosegretario agli Esteri quando ce l'ha comportato con me in modo estremamente amichevole
E danni e questi due personaggi non si parlavano
Credo che non si scambiassero neanche il saluto quando si contavano mi parla
E allora le chiesi assai ragazza di invitare colazione non da di sai mi dice che per farmi piacere avrebbe invitato a fare
Andare a colazione
Poi dissi a Lombardi che essa canta lo aveva invitato a colazione se lui veniva non mi ha detto che per farmi piacere sopra fa ambiente assai grave
Ci troviamo al Quirinale a colazione
Interessa non vale a dire io
Non ho mai assistito a una colazione allucinante
Come quella a cui ha assistito hanno parlato di letteratura tedesca l'apparato dei figli hanno parlato del tempo Saetta spiegata come passeggiava per i giardini del Quirinale
Non sono riuscito malgrado tutti i tentativi a far decollare parlare di politica e ci lasciamo Bella la colazione buono il brivido
E dopodiché non volevo fare incontrare una volta lombarde con Pertini ma anche lì non si parlavano da anni
Poi ciò che non c'è altra via che dopo l'esperienza che pareva che forse perfettamente inutile riprendere questa
Iniziativa
Un'altra cosa un'altra delle cose che avete irritano Lampard vi erano le ricorrenti accuse che gli venivano da dentro e da fuori dal partito di essere fuori dalla realtà proponendo cose non realizzabili
La mantiene invece il contrario di tutto questo sia li leggono nei suoi discorsi parlamentari di interventi congressuali molto i discorsi al partito
In una continuità di pensiero abbastanza arranca
Non solo in
Mi questo nostro Paese sì paese problemi dalla riconversione industriale al problema dell'occupazione delineando fin dal mille novecentosettanta un processo di riduzione dell'orario di lavoro
Una delle fatiche lombarde solleva ripetere è inutile e compagni cercare di non vedere il problema problemi ci sono e non se li mangia il lupo dobbiamo pesanti e vendette rancori
In questo bisogno di chiarezza
Da questo bisogno di chiarezza derivavano alle polemiche di Lombardi col sindacato col Partito comunista
Dure mai astiose anche per i lombardi sapeva bene che per raddrizzare la democrazia zoppa poco occorreva lavorare perché era nelle condizioni di un alternativa politica democratica
E quindi creare le condizioni per l'alternativa di sinistra che non può esistere senza partito comunista di cui la metà dei ritardi culturali prima ancora che dell'India politica
Non mandi lavorava per l'alternativa che diceva sempre non è dietro l'angolo
E quando il PC era fermo al compromesso storico ma l'alternativa lombarda Diana è oggi al centro del ripensamento di tutta la sinistra anche se ancora è ben lontana dall'essere dietro l'angolo
Molta discussione pregi complicata a proposito del suo costante rifiuto di entrare a far parte di governi di coalizione
Anche quando come nel sessantatré il suo programma era stato in gran parte accolto l'ombra investiva più volte perché io non riuscivo convince ma è tutto non ne sono convinto
Che ha una sua partecipazione al governo avrebbe resa più difficile la già difficile opera dal Partito Socialista in quanto alla DC avrebbe compensato la sua partenza con ministri
Di marca conservatrice
Più accese determinando così le condizioni di un permanente scontro all'interno del governo che lo avrebbe paralizzato obbligandolo a dimettersi le cui tutta la colpa sarebbe ricaduta sulla corrente dalla sinistra socialista
Anche nel partito lombarde non ha chiesto nulla per cinema nelle trattative era duro nel pretendere posti indicazione in enti e per i compagni dalla corrente che riteneva idonei ma Riccardo che era convinto di non essere un ingenuo nel fetido le feste in onore ma sbaglio sovente nella scelta degli uomini
Io credo che tutti i dirigenti del partito da socialista dal mille novecento almeno centottanta più o meno sono passate attraverso la corrente Lombardia non molte se ne sono andati
E molti purtroppo Al primo soffio di nomine candidature
Non tutti evidentemente
Alicata chiese una volta un favore e fu quello di farmi entrare nella loro delegate dall'azienda tranviaria di Milano
Di cui era presidente io appena finita la resistenza io ricominciava a fare il mio lavoro
Riccardo ne ottenne questo favore fuori fu l'avvio della mia possibilità di vivere di sopravvivere economicamente vi sono sempre stato chiaro
Allora ne sta intellettuale politica lombarde accompagnò sempre un rigore morale che non venne mai meno
Ricordo come se fosse ieri un monito che esso mi fece poco dopo la fine della guerra
Ricordati che l'uomo politiche oggetto di attenzione di tentativi di corruzione se non altro per compromettere Lo Re vincolarlo se cede una volta sola la tua libertà è finita per sempre
Sergio De Agostini fosse presente si ricorderebbe le risate che ci siamo fatti quando
Giorgio Agosti Eraldo dal segretario generale della società idroelettrica piemontese
Mi sono chiesto se poteva avvicinare Lombardia offrirli tutto quello che ha rincarato avesse voluto poche rinunciasse alla nazionalizzazione dell'energia elettrica
Ci siamo fatti tante di quelle risate perché evidentemente neanche Giorgio Agosti via via fax trasmesso a questa proposta in modo serioso
Queste cose le ho provate anch'io quando presidente della commissione industria si doveva discutono del Brenta di prodotti medicinali solo quando quanto difficile
Per un uomo politico
Ma questo mi ha insegnato Riccardo Lombardi e questo io non lo ricordo insomma grazie
Ringraziamo all'altro Baldi per questa testimonianza affettuosa e lucida insieme di Riccardo Lombardi
Ora faremo una pausa
Ricominceremo alle diciotto e quindici nel frattempo invito coloro che intendono intervenire nel dibattito a dare il nome il loro nominativo alla presidenza grazie
Arrivata
Il tempo delle discussioni finalmente perché nei convegni dei congressi non si discute più sono così stipati in relazione
Naturalmente questo è un fatto credo abbastanza democratico che si passa anche discutere un po'diverse cose
Io
Cercherò di inserire alcuni punti
Ti chiamerò punti di chiarimento
Intervistando sia pure brevemente a mia volta
I principali protagonisti di questo convegno
Su passaggi nodali della loro relazione
Nella speranza che attraverso i diversi flash ai diversi punti della ratifica proponendo
Che si sviluppi un discorso unitario quale risulta dalla mia formazione
La rabbia dal mio
Dalla mia militanza politica e meridionalista
Io comincerò a ritroso comincerà da Michele Cifarelli
Per ribadire un punto che nel pensiero politico nella letteratura meridionalista non è ancora sufficientemente chiaro
E che Michele ha sfiorato pur nella sua relazione estremamente Chiara lucida la nostra battaglia per la Repubblica
Egli si è riferita al gruppo barese soprattutto e io ricordo che a Roma quando presentando il libro di dell'una
Bianche l'assenza autorevole di Valiani sostenne che se non ci fossero stati gli azionisti forse non avremmo avuto la Repubblica il quadro politico a Bari era quanto mai sconfortante avevamo i comunisti che erano incerti agnostici
I comunisti erano ignorate non si sente
I comunisti erano agnostici incerti non sapevano che pesci prendere Democrazia Cristiana c'era un solo personaggi per
Che la repubblicana non ha proprio pensava l'arrivo all'evoluzione sociale dalla quale poi sarebbe scaturito tutto il resto
Se non ci fossero state gli azionisti se non ci fosse stato il congresso di Bari
Che Togliatti definì un grande comizio antifascista e basta forse non saremmo venuti a capo decorso proprio di questo problema fondamentale ma la battaglia per la Repubblica era una battaglia per il Mezzogiorno questo è il punto fondamentale su cui non si è riflettuto abbastanza
Cioè la i nostri maestri ci avevano insegnato che il compromesso istituzionale era la base la questione meridionale e quindi che il problema prioritario per noi era il problema Repubblica veterano del nuovo Stato
Questo è l'aver insegnato Guido dorso ce l'ha insegnato mio padre c'era il signor Salvemini questo è un punto fondamentale che non è una battaglia generica per quando nobile
E le contro le nefandezze dalla monarchia e le sue collusioni col fascismo le sue responsabilità storica e non a Vattani che risaliva ha radici storiche molto più importanti
E tra voi dobbiamo ricordare sempre che fra i meridionalisti e i repubblicani hanno avuto sempre un ruolo di primo ordine e io ricordo per tutti Oliviero Zuccarini
Che sembra in tutta la sua vita
Studiando come costituzionalista e come uomo politico come i problemi di delle del del decentramento
Del decentramento dal rapporto fra Stato fra Stato e autonomie locali forse sembra all'ordine del giorno questo problema quindi quando Michele Cifarelli poneva questo problema
Della peculiarità della nostra battaglia politica Bari
E che poi si ebbe un momento culminante nel congresso
Basti pensare che fra i due relatori arancio Ruiz e mio padre la di vi leggete questi documenti la relazione di arancio rovi c'era quanto mai scialba
Io a quella di mio padre è un pugno nello stomaco contro la monarchia se non ci fossimo stati noi diciamo la nostra pattuglia e poi gli altri che sono venuti dopo impostare un problema di così rilevante importanza
Non forse noi avremmo avuto ancora una monarchia devono marchi nel nostro Paese ma dicevo prima prima che Michele entrasse in sala
Che la battaglia per la Repubblica era una battaglia meridionalista
Perché il problema dello Stato così come l'avevano teorizzato Salvemini Dorso era fondamentale sola battendo il compromesso istituzionale creando il nuovo Stato il Mezzogiorno si sarebbe riscattato
L'alta considerazione passando alla relazioni rettore mi che mi ha quando va impressionato qui venga proprio dalla domanda che li voglio porre e queste io vorrei capire come mai uno che aveva assistito alla sconfitta del Fronte popolare in Francia
A quella del Fronte popolare indispone e che pure aveva scritto di più equilibrio nella storia del pensiero politico italiano la storia di quattro anni commissionatagli da Gobetti che addirittura aveva ispirazione salve emiliane
Uno che era capito tutte queste cose perché propose il fronte per il Mezzogiorno
Spero che le indagini sia mi possa dare una ragione che non vada al di là di quello che io mi sono posto della prevalenza spesso nella lotta politica di problemi interni a legali quadri dirigenti dei partiti i problemi interni i quadri dirigenti dei partiti e di lotte interne
Un'altra domanda vorrei porre al giovane Aureli che ha parlato di Riccardo Lombardi ed è perché gli emana parlato privatamente vado al suo solleciterò a fare queste ricerche perché è un cervello così lucido come quello di Riccardo Lombardi tranne che in rarissimi casi non abbia affrontato il nodo centrale del problema della politica italiana che la questione meridionale ecco perché Riccardo Lombardi perché ricca perché Riccardo Lombardi Standard&Poor's pur avendo radici siciliane pur essendo un nome di grandissimo valore di grande di grande cultura politica non so a livello europeo e internazionale non avesse mai affrontato ora assai raramente il problema del Mezzogiorno io ho un ricordo personale che mi rende quanto mai felice orgoglioso nel mille novecentoquarantanove
Allora era segretario del partito con la brava persona come si chiama che è morta a novanta anni non mi ricordo via come Tezze
E ne organizzava bare un convegno al minore centoquarantanove quindi diciamo un anno prima della battaglia per la Cassa per il Mezzogiorno che vide divisi grandi filoni meridionalisti
Ebbene relatore eravamo Riccardo lombarde io
Riccardo vuole che parlasse io per prima nel suo intervento disse che era totalmente d'accordo con me io cui pubblica
Fu il primo libretti descrissi strumenti dalla lotta meridionalista queste cose
Aggiungendo una lettera aperta Vittorio Foa sui temi che di cui ha trattato in questo bellissimo intervento cauto in questo convegno
Quindi mi aspetto queste risposte dal questi amici
Andando sembra ritroso vorrei chiedere a leone i raggi che ha avuto il torto di restringere in troppo breve tempo la sua relazione che invece mi auguro nella sua completezza sia molto più diciamo
Molto più articolata
Ecco di approfondire un tema che è rimasto in ombra in questo convegno e nella cultura politica italiana
Egli ha parlato di scarsa conoscenza delle teorie Canesi
Ma il vero tema che noi dobbiamo porci è quello di capire che cosa è successo negli anni della ricostruzione sì è vero abbiamo i libri di Barocci
Abbiamo l'intervista di Pasquale Saraceno abbiamo gli studi di Castro però non si capisce come in quegli anni la sinistra italiana sia stata silenziosa è vuota su questo grande problema
Questi dunque gli anni in cui si ricostruisce il dualismo in termini poi storicamente definiti che si perpetua fino ai nostri giorni questo è un tema di grandiosi importanza
Perché non si riesce a capire come mai
Uomini di così grande valore non capissero
Che cosa invece valeva in ponte voleva intendere passa invece vedere quali erano le posizioni delle pattuglie meridionalista come utilizzare i fondi è come utilizzare il Piano Marshall e via dicendo e quindi che le Cifarelli è stato un protagonista in questo senso perché la Cassa del Mezzogiorno è nata proprio a Bari come idea da un convegno sull'utilizzazione dei piani Erp
Ecco come mai
Quando c'erano già le prime leggi sull'industrializzazione
Le prime leggi sui sui sui sui materiali bellici le prime leggi sui su sulle materie prime che dovevamo importare dagli altri Paesi è come mai questa la sinistra italiana sia stata del tutto silenzio c'è un libro
Sconosciuto che non ha avuto nessuna fortuna che di una storia giovane storica Baresi che si chiama si chiama Marina come lei pubblicato da De Donato solo vuoto della sinistra è una donna di sinistra sul vuota la sinistra italiana in quegli anni questo sono temi che attendono di essere illuminati e altrimenti non ci taglieremo fuori da ogni comprensione storica e vengo alla prima relazione cioè io sono totalmente d'accordo con quella nella Agliardi Anna Maria Ciprì perché come ha detto quando presiedevo una di queste tornate
Diciamo porta avanti il quel tipo di ricerca di rivolte alle politiche locale le realtà locale all'indagine locali che di grandiosi importanza che in sia resta a metà io penso che nel futuro dovremo riprendere iniziative di questa edizione regioni sulle quali delle quali sconosciamo conosciamo non conosciamo assai poco
Ecco invece
L'ultimo problema che vorrei porre e lo pongo al mio amico
Al mio amico piromane
Il quale ci ha parlato per medaglioni
Cioè parla di De Ruggiero ci ha parlato di uno dei ci ha parlato di rosso
Anche se di Omodeo forse andrebbe rivisitata la sua analisi sul Risorgimento e la sua polemica antico brechtiana
Un punto importante del dibattito
Sia che vero che egli sottovaluto il ruolo dei democratici nel Risorgimento però definì il Risorgimento una grande conquista politica e attaccò il la posizione le poesie le concezioni commettiamo né che come sapete si riassumono nel suo libro famoso Risorgimento senza eroi
Ma io insisterei sulla
Su una
Dichiarazione quanto mai illuminante che Bruno Zevi ha fatto nel suo brevissimo intervento quando ha ricordato che egli divenne antifascista leggendo l'estetica di Croce
Questo è un fatto molto importante
E qui entra un po'la mia esperienza personale ma direi di dei vigili di ragazzino vicino a mio padre
Nel mille novecentotrenta
Questo significa che le tradizioni culturali hanno una grande importanza hanno avuto e sono solo uno strumento di lotta civile di lotta politica
Soprattutto nel Mezzogiorno nel novecentotrenta presso Laterza mio padre pubblico la poesia di Virgilio
La poesia di Virgilio
Ebbe il premio dell'Accademia di Scienze lombarda lettere a Milano fu accompagnato da Giovanni Laterza per un'accademia non fascista era una perenne democratica
Quando uscì questo libro ci fu una rivoluzione
Cioè non era diciamo una battaglia culturale che rimaneva circoscritto alle accademie o alle università in ambiti ristretti tutti goffa attaccarono questo libro tutti i circoli fascisti a stampa fascista perché veniva colpita al cuore la concezione culturale del fascismo che faceva di Virgilio e precursore del fascismo che aveva mitizzato
E il l'invito di vero ed Augusto mentre la concedente
La posizione tipiche Pete critica crociana di mio padre che si riassumevano la formula poesia e non poesia il verbale del brutto faceva di nome faceva degli faceva di Enea il poeta del dolore poeta dei vinti
Ecco tutta questa battaglia che intorno alla terza
Però autonomamente dalla casa editrice come gruppo organizzato antifascista si riassume in due termini si assume in termine politico organizzativi che ho fatti delusa invece non riconosce attribuendo a casa la terza compiti che non erano proprio
Del gruppo era organizzato diciamo autonomamente rispetto alla casa editrice scatta la casa editrice
E invece e anche in senso culturale perché tutta la battaglia degli intellettuali pugliesi
Che si iscrisse incontravano e si scontravano con Croce sfociava in opere critiche culturale di grande impegno io posso ricordare lo storico Antonio Lucarelli
Che era stato uno dei collaboratori di Quarto stati insieme a mio padre Peter direi niente allora se lo storico del brigantaggio che ricorderò che cosa hanno significato era la battaglia culturale e politica antifascista studi come quello su un moroso server
Che è un moderno recensì sulla critica e poi inserì nel libro il senso della storia
Studi su Bertrand Russel che Leone Ginzburg recensì suo Erasmo da Rotterdam
Tu studi su
I grandi pensatori stranieri che smentisce in maniera clamorosa il fatto che che si lo slogan quanto mai sterile di una dittatura di una dittatura crociana
Che cosa voglio dire con questo voglio dire che se noi non approfondiamo questi temi non riusciremmo nemmeno a capire il significato dell'opera di Gobetti di Rosselli
Cioè non si può capire l'anti Giolitti Isma'dico di di Gobetti senza capire senza legarlo all'i suoi i suoi la sua azione di portare sulle pagine di Rivoluzione liberale i grandi meridionalisti del tema
Questo è molto importante robusti la battaglia anti giolittiana utilizzando il nitidi utilizzando Salvemini utilizzando Guido dorso utilizzando mio padre organizzò tutti organizzò per lui la collaborazione dei meridionalisti utilizzando Sturzo utilizzerei Zandonà anche i grandi tecnici i grandi tecnici del Mezzogiorno
Questo è il punto dolente diciamo in tutti i convegni di questo tipo cioè non tenere conto che
La questione meridionale occupa nella storia d'Italia un posto centrale non si può capire nemmeno Rosselli
La si può capire nemmeno il Quarto Stato che utilizzò l'esperienza del della rivoluzione liberale la largo pubblicando l'appello dovrebbe i socialisti del Nord di mio padre entro voi come mozione nel convegno clandestino del partito solo del partito socialista clandestino
Ecco io vorrei in conclusione di queste poche cose un po'disordinata e che mi sono servite solo per porre altre domande
Ecco vorrei porre a voi organizzatori eccellenti di questi convegni in cui ci ritroviamo
Soprattutto per discutere approfondire storie non per civismo
Ecco vorrei porre un problema secondo me di grande rilievo fino adesso non so tra studiati alcuni periodi fondamentali la resistenza e poi adesso il postazioni ma io sono convinto di una cosa
Che il retroterra culturale politico del Partito d'Azione non risale soltanto agli anni Trenta come è stato scritto ma addirittura agli anni Venti agli anni Venti in pochi
Che il grande laboratorio
Di formazione di di critica politica di critica le vecchie formazione all'insufficienza dei vecchi partiti
Il grande laboratorio sia stato quello che va dal diciannove al mille novecentoventisei lei si trovano veramente le origini del Partito d'Azione nel fuoco della crisi del primo dopoguerra la crisi dello Stato Libero
Ora io so che per esempio all'università di Lecce
Un giovane storico di grande valore che si chiama Fabio Grassi lo storico del Giolitti esimo
A dedicato ai suoi corsi di internet per un biennio i suoi corsi di studio allo stop alle alle origini del Partito d'Azione nel primo dopoguerra
Io mi auguro che la riflessione Salvagnini indietro fino a questi anni per capire meglio di fronte ai quali problemi ci troviamo oggi anche le difficoltà odierne e del perché parole d'ordine che in quegli anni già circolavano
Nella riflessione politica e le grandi riviste antifasciste
A quelle dei che ho citato fino a quelle di Bauer Gracco inizio Carini ecco fino ai nostri giorni incontrino le stesse difficoltà cioè le difficoltà odierne secondo me vengono da molto lontano
E sono interne ai soggetti che dovrebbero costituire l'alternativa laica l'alternativa dalla terza forza
Se non capiamo questi problemi così come sono nati dalla storia di tale soprattutto nel fuoco del primo dopoguerra
Noi forse come continueremo ad annaspare nel buio essendo voi non vorremo al centro della riflessione il rapporto fra la storia d'Italia e il problema del Mezzogiorno
Inferiore rispetto allo scrutinio pubblico
La parola alla signora Rossi
Ma proprio signora Rossi corso rossa
No da un punto di vista organizzativo
Da un punto di vista organizzativo procederemo in questo modo
Inviteremo in precedenza coloro che hanno richiesto la parola ad esporre il loro pensiero le loro obiezioni
Poi successivamente inviteremo i relatori chiamati in causa nelle varie nei vari interventi a rispondere
Sinistra
Va be'questo qui è posto se io sarò brevissimo prima di tutto il nostro meretrice la seconda volta che parli in pubblico se lo ricorda elimina la prima volta finivo più banda dovuto buttare fuori dove ma ha detto di parlare del confine parla parla parla vicini adesso voglio dire questa semplicemente io non sono disgraziatamente non sono religioso io sto con la gente
Io sono anticlericale anche concordataria antitutto antipapa tutto però voglio rompere una lancia valgono oltre una c'è per i miei amici Pretty bergamaschi non solo i bergamaschi
E io non so neanche bergamasche sindaco Pianura Padana e cioè di Parma però stabilivate Bergkamp di ultimo anno di liceo cioè né diciotto e ci sono state fino al quarantadue quando son partita fra due questori
Dunque i bergamaschi si sono stati commettono Nissim carissimi amici e e e che contratto avvenga sono stati tolti dagli antifascisti e perfetti
Io posso dire alcune nomi ceppi testimoniò Mario Invernizzi
Il quale mi hai ricordato anche stamattina Don tre anni che fu irruppe nella testa Frisco lui era uno di quei preti che nascondeva la la stampa clandestina sotto alla statua della Madonna in Sant'Alessandro in Colonna questi è posto va be insomma ognuno fa mette le cose nascoste due posti veri in questa poi ricordo tromba bassa amori dopo Vismara
Che nascoste le armi nel mille novecento quarantatré enne momenti cosa nascono se le armi
Con la signorina vecchia viveri
Vero nel suo giardino fu arrestato
Fu condannata a morte quelle per vivere poi si mise di mezzo il PRA il parroco non so chi insomma
Il Papa e ecco avvistamenti parecchie cose e non so furono fatti partire per la Germania tornano da non so da quale parte del mondo turni dopo finita la guerra mezzi morti insomma queste e quali questa poi don Valvassori dove suonare bravissimo PRIT antifascista per lui
Insomma ottimi quali mi hanno sempre intatto per tutte le volte in più avuto bisogno di un con senza contare che nemmeno fin dal mille novecentoventotto con la scusa d'andare a sciare io andavo sì nelle valli
Conto la stampa clandestina nel nel sacco a spalla e dovute anni mi dà anche degli indirizzi di Previti e questa Cina e lo stato distribuivano
La davano e sono i partigiani di Giustizia e Libertà nelle valli bergamasche sono stati trattati beni sono stati evitati solo sicure molto stendere anche a tutta questa propaganda che si era fatta Hero attraverso questi Stampa schemi Spina
Io volevo dire questo e quindi come dico
Disgraziatamente non sono religiose sonanti tale anti dice infatti chiude tali anche concordatari dichiarò con quelli vanno a festeggiare concordata però bisogna che difenda impietriti perché maschili grazie
Ha chiesto la parola Franco Torresi
Questa una voce che viene dalla base proprio dal pubblico che per due giorni a sicuramente ascoltato
Quindi penso che sia giusto che con l'esclusione dei blog fui giorni hanno parlato penso che sia giusto che ascoltino anche loro per alcuni minuti
Questo lo dico perché
Dietro
Provocato in questo da senatore Arialdo Banfi
Io quando ieri avanti ieri ho ricevuto da mio amico e compagno e la notizia che sarebbe stato questo convegno di buon grado ho detto voglio andare a Porto San Giorgio dico subito che io sono comunista sono comunista la quarantadue anni quando avevo diciassette anni ecco perché la cosa si lega con quello che diceva bande
E ci sono venuto vi dico chiaramente con il massimo della simpatia per voi
Che io nonostante tutto nonostante questi due giorni nonostante queste reprimende qua ascoltato seguito ad a vere perché seguito anche ad essere comunista perché penso che non solo quelle cose
Giuste che avete detto che di male ha fatto il Partito Comunista penso che non siano le uniche che in questa vita abbia fatto proprio in nome delle cose che ha fatto di bene io ho seguito ad essere comunista
E a portare la simpatia per voi per quella tolleranza per perché è proprio alcuni di voi mi hanno insegnato
Diceva ieri Arialdo Banfi
Che
Io dice quando sono diventato azionista non lo so perché non lo so perché vicini sì dopo Rosselli ho conosciuto ma prima mica lo sapevo e durante il fascismo non è che ci fossero i bollettini o TG uno TG due TG tre ad informarci io sono arrivato lì non lo so poi dopo imparato ad essere azionista ma come ho fatto bene a questa morte
Beh questa cosa mi ha messo in crisi io ieri sera sono tornato a casa a Macerata Orio odori stato nei miei libri perché ricordavo qualche cosa di avere un documento tra le mani
Una cosa che era servita a me a capire certe cose a posteriori e di una cosa che penso che sia utile anche per bambini
Perché per il primo a ridursi andava nel Partito di azione io direi una cosa intanto la forza più viva più vivace diciamo
Nella clandestinità era diciamolo senza orgoglio era il Partito comunista e un'altra forza che c'era era appunto quella di Giustizia e Libertà
Che significa questo significa che coloro i quali essendo vissuto in un ambiente che magari faceva vedere il partito comunista e legato a certi concetti rivoluzionario trovando e non andavano verso questa parte sentivano invece di più lo spirito libertario che aleggiava dalla parte di Giustizia e Libertà
Queste erano le due forze che insieme e io poi ho visto queste cose sinteticamente portate da un giornalista da un grande giornalista che penso che oggi non è confermerebbe quelle cose che io adesso vi leggerò
Ma che io ho seguito a reputare giustissime
Il giornalista si chiama Giorgio Bocca
E questa lettera che io vi leggo compare in un libro che il padre
Di un nostro eroico caduto Mario morbido Ucci ha raccolto e Moreno morto in Val Varaita proprio laddove c'erano i giusti e le le brigate di Giustizia e Libertà
Questo il giornalista ha scritto al padre di questo ragazzo che era morta che voleva sapere perché era morto dov'era morto voleva notizie
E Giorgio Bocca
E poi nell'eccetera vi sentirete la lettera risponde e dice certe e dice certe cose al padre che poi ha raccolto in un volume tutti i ricordi del figlio da cui io traggo questa lettera che per me è semplicemente meraviglioso
Gentilissimo signor morbido Ucci ho avuto ieri notizia tramite un mio partigiano del suo assillante paterno desiderio di avere notizie sulla vita partigiana di Mario
Già ai primi giorni dopo la Liberazione avevo preparato una lettera per lei
Ma poiché i compagni di formazione i comandanti garibaldini colleghi di Mario mi dichiararono di voler provvedere e sì alla bisogna e non conoscendo io l'indirizzo mi astenni dal farlo
Le dirò dunque che conobbi Mario in Val Varaita nel mese di maggio del mille novecentoquarantaquattro
Io comandavo allora una brigata Giustizia e Libertà che dalla Val Maira si era spostato in Varaita imparai da si trovavano sin dall'otto settembre del quarantatré formi psico formazioni garibaldine di cui suo figlio era uno dei comandanti
Esisteva fra le due formazioni una certa prevenzione dovuta soprattutto a mancata conoscenza tanto che i primi giorni gli uomini delle due parti si guardavano in cagnesco e si verificarono piccoli incidenti
Erano passati
Una decina di giorni dal nostro arrivo quando mi fu annunciato che i comandanti garibaldini desideravano parlarmi
Pensavo di dover parlare col solito tipo di comandante preoccupato solo di armi di vivere eccetera rimasi stupito
Perché perciò conservare conversando col giovane biondo che si era presentato al convegno di trovare un uomo colto intelligente ed umanistico
Da quel giorno i rapporti tra le due formazioni divennero fraterni da quel giorno nacque l'amicizia mia con Mario che fu e resta una delle cose più care e più bello della mia vita
Mario era allora vicecomandante della brigata e divenne poi capo di stato maggiore della undicesima Divisione Garibaldi
Restammo uniti nei giorni lieti e in quelli tristi nelle azioni e nel lavoro organizzativo sino a gennaio del quarantacinque egli aveva trovato in Ezio il commissario politico della divisione garibaldina vecchio comunista
Un paterno un amico paterno che vegliava su di lui e che ne seguiva l'affermazione anche io nella mia brigata avevo un vecchio antifascista come collaboratore
Questi due uomini anziani videro con commozione con gioia nascere tra i loro rispettivi pupilli così saldi vincoli di amicizia
Erano i due comandanti bile eravamo i due comandanti più giovane dell'azione della zona e l'accordo che settiche settimo instaurare fu di fu di esempio e trovo negli uomini una stradina straordinaria rispondenza nei primi giorni del gennaio quarantacinque
Fui dal comando piemontese della formazione Giustizia e Libertà destinato ad assumere il comando di una divisione giustizia libertà stazionando nell'artigiano parti e nelle Langhe li raggiunse la notizia della morte di medici questo era il nome di battaglia di Mario
Seppi che mentre si recava col dattilografo della divisione a visitare un distaccamento era incappato improvvisamente per il sentiero di una pattuglia fascista
Rifugiatosi in una casa vicina era giunto nel cortile dalla pattuglia nemica cadeva nel rapido e rabbioso combattimenti
Mentre e mi avvio alla conclusione mentre il suo compagno veniva trasportato ferito a ben Asca
E ancora martoriato dai delinquenti fascisti il corpo di Mario venne rispettato e lasciato senza intoppi e senza ingiuria il blocco
La sua morte è segno per il suo amico Ezio un vero tracollo
Quell'uomo che pure per il suo partito aveva rischiato e lavorato senza deflettere bene alcun sentimento rimase per quindici giorni così accasciato da rinunciare ad ogni lavoro invecchiato e prostrato dal dolore
Io dalle lontane l'anche guardare in su verso le nostre montagne chiedendo a desse Frette belle nella loro neve se fosse mai possibile una simile ingiustizia se fosse mai destino perfido che tutti i migliori dovessero cadere
Rimasi anch'io parecchi giorni tormentato dalla domanda vale la pena vale la spesa di così grandi sacrifici
Un'idea deve essere così esigente da perdere agli over da perdere gli omini che più valgono Caro signor morbido Ucci lei stesso pur con il suo dolore di padre saghe in certe occasioni l'umanità necessita di sacrifici grandi così anche per onorare la sua memoria tutti noi riprendemmo con più disperata decisione la loro chiudo per oggi il mio scritto inteso ad esaudire subito il suo desiderio mi riprometto sperando di far cosa gradita di scriverne con maggiore ampiezza una specie di storia delle giornate che vissi insieme a Mario
Delle cose che più ricordo di luglio degli avvenimenti in cui fummo uniti questa sarà la storia della nostra amicizia
Perché lei poi abbia un'idea precisa di quella che fu la vita del movimento partigiano nel cuneese le invio un mio libro sull'argomento
è la storia delle divisioni Giustizia e Libertà ma è uguale perfettamente a quella dei garibaldini accetti mio i miei più affettuosi e solidali saluti Giorgio Bocca
Forse lui non penserà più queste cose io seguito a pensarle proprio per questo seguito da dire che le cose belle ci devono unire al di là di quelle brutte perché momenti così brutti possono sempre tornare
Invito al microfono Gaetano De Felice
Approfitto per richiedere un minimo di stringatezza tenuto conto del fatto che comunque dobbiamo essere nel tempo
Io pure faccia parte del pubblico e tre non ha addetti ai lavori
Vorrei dire per aver assistito in questa giornata al convegno dalle relazioni soprattutto quelle della mattinata ma comunque dell'insieme dal complesso delle relazioni ho ricavato un penso che avere ottenuto la la conferma di una mia idea circa diciamo quello che è stata la la presenza di Giustizia e Libertà nella resistenza antifascista che indubbiamente ha abbracciato un po'tutto il ventennio e che poi confluita nel Partito d'azione che è questa
L'impressione cioè che io vorrei vorrei dare parte da una frase che dicevamo con un mio amico col quale meritavamo
Diversi anni fa nel Partito Socialista circa gli uomini che provenivano dal Partito d'azione è una frase che potrà sembrare provocatoria se pensiamo lombardi o la Malfa eccetera cioè quale che sia il partito dove poi sono confluiti
Ci sembra che siano dei rompiscatole ma cerco di spiegarmi
Cioè cerco di spiegarmi in questo senso oppure dei confusionari se volete e mi pare di trovare però la spiegazione positiva in questo in due frasi che ho sentito questa mattina nelle due prime relazioni una che parla o che parlava della fatto che il partito degli uomini che spiano veramente militato nel Partito d'Azione le le portano le stimmate o ne hanno ricevuto un ordine che non sarà mai cancellato diceva mi pare Paolo Vittorelli
E l'altra che mi pare aver sentito nella relazione Tartaglia di un partito d'azione che pure scomparso è come un fiume carsico che lavorando nel al di sotto come se i jumper grande credo si dica sotterraneamente e queste due frasi mi vanno l'idea o mi conferma nell'idea che il Partito d'Azione venga a a rappresentare o abbia rappresentato insomma e per questo credo sia molto attuale la lezione che che ne viene dai sono insomma da una parte ecco in quanto appunto fiume sotterraneo la coscienza critica della direi della sinistra italiana soprattutto essendo un partito d'intellettuali è un partito di persone che come dire
Criticamente
Si fanno portatori di un rigore morale
Che li ha portati ad essere intransigenti di queste cose oggi è stata testimonianza nelle varie relazioni o comunicazioni di oggi almeno per quelle che ho sentito io ma dall'altra parte ecco mi pare di poter trovare nel Partito d'Azione
L'aspetto della della del fiume carsico in quanto in quanto si da una parte c'è il rigore morale per cui magari si è intervenuti sul piano ideologico come diceva Paolo Vittorelli questa mattina io vorrei poi se fosse possibile vedere quello che mi dicono i relatori in questo senso
Ma dall'altra gente appunto quell'aspetto della coscienza critica intesa nel senso che l'intellettuale se danno partente lettere e rigoroso moralmente eticamente e magari ideologicamente dall'altro però ecco vuol tenere conto della realtà che la realtà non è fatta non è qualcosa che si taglia con l'accetta come quando vide Rosie tendono a distorcere la non so se riesco rende l'idea
Ma piuttosto invece la realtà è una cosa che è molto più complesso che richiede un lavorìo
Di comprensione una direi umiltà di analisi e di ricerca che magari farà capo a quello che può essere un pragmatismo come è stato detto magari a proposito di certi aspetti di Morandi di Lombardi
No ma ecco un pragmatismo che non si vada a disperdere però certamente nell'opportunismo come non si disperse Luís
Ma che sia illuminato appunto da rigore morale da rigore dei principi ideologici nel senso dei cibi ideali per cui ecco da una parte la realtà oggi credo richieda come nel socialismo liberale
Il solidarismo la presenza del pubblico e del sociale ma dall'altro come per i principi liberali richieda la presenza della responsabilità individuale che voglio dire la socialità dello Stato non può arrivare al punto di rendere il responsabile dell'individuo ma deve piuttosto fondarsi anche sulla responsabilità dell'individuo io forse ho detto queste cose in modo confuso forse ne avrei in mente altre che in questo momento non riuscirei neanche a dire perché forse me ne dimentico è forse l'opera e anche troppo tempo
Ad altri che vorrebbero desiderosa mentre Inter intervenire però quello che vorrei dire concludendo che gradirei avere su queste mie impressioni del poco che vadano se valgono qualcosa una qualche risposta ma relatori come Vittorelli Tartaglia ed altri che eventualmente trovino
Una risposta da poter dare acquista sempre che ne valga la pena
Al microfono Paolo Vittorelli
Se ho ben capito gli sono state rivolte due domande su questioni molto molto diverse
Quindi
Consentitemi di non fare intervento riscosso anche per ragioni ma di
Rispondere schematicamente le due cose
Come si meritano
Alla prima domanda quella che mi ha rivolto Vittorio Fiore mi avete rivolto nei corridoi e quindi non sono stato colto alla sprovvista
E che riassumo
Pittore Fiore voleva sapere come mai Pietro Nenni
Che aveva fatto l'esperienza del Fronte popolare in Spagna Francia
Si lanciasse dopo la guerra in un'esperienza di questo genere nonostante il quadro nel quale la proposta di fare liste uniche di fronte l'evocativo polare si venisse ad inserire e gira gira curiosità di avere dallo stesso Nenni una risposta a questo quesito una risposta che era stata già data in realtà di sfuggita in un articolo di Mondoperaio della fine degli anni cinquanta dopo il congresso di Napoli del Partito Socialista Italiano
Nenni quando gli domandai come mai avesse fatto una scelta di quel genere
Sapendo le conseguenze che avrebbe potuto comportare se il fronte avesse vinto le elezioni
E se si fossero determinate anche in Italia condizioni analoghe a quelle che si era determinata e poche settimane prima
In Cecoslovacchia mi disse che essendo egli allora persuaso
Che la terza guerra mondiale fosse inevitabile
Che lo scontro politico e militare fra in campo socialista così come veniva allora definito e il campo imperialista o capitalista
Egli forse ragionando in modo un po'schematico aveva ritenuto che la collocazione di un partito socialista appena risorto da pochi anni in Italia non potesse se che nel campo socialista pur conoscendo tutti i difetti tutte le debolezze
Del cosiddetto campo socialista una delle quali era fra l'altro che quella divisione così schematica fra campo socialista il capo imperialista era dovuta al ideologo
Più settario del partito comunista dell'Unione Sovietica che era stanno che fortunatamente non divenne il successore di Stalin perché morì prima di stare in ma se fosse stato il successore di stare probabilmente ancora oggi si continuerebbe a discutere sulla destalinizzazione non ancora avvenuta
E questi erano in ragione che avevano determinato Nenni a fare quella scelta
Lo stesso Danny però una volta scomparso il pericolo di guerra nel campo internazionale una volta constatate le conseguenze di quella scelta sul piano interno che portava alla emarginazione alla ghettizzazione dell'intero movimento operaio italiano supposizioni fronti disse
Incominciò abbastanza rapidamente proprio intimo e con i propri intimi
All'inizio a rivedere le sue posizioni e direi che l'inizio della revisione delle posizioni di Venezia già nel mille novecentocinquantuno
L'opinione pubblica non ne seppe nulla perché Nenni constatò che su quelle posizioni ormai non solo il partito socialista ma l'intera sinistra italiana era costretti a rimanere ai margini della vita politica non suo paese e aspetto
Che si presentasse l'occasione favorevole per proclamare l'autonomia del Partito socialista visse pure i colloqui che ebbe con alcuni di noi negli anni cinquantuno cinquantadue cinquantatré che probabilmente non sarebbe toccato a lui che era stato il firmatario del primo patto di unità d'azione
Denunciare quel patto e che non avrebbe posto nessun ostacolo acché chiunque avesse notato nel partito socialista per capovolgere la politica che mi aveva fatto raggiungesse i suoi fini in realtà Nenni poi mise ostacoli di tutti i generi a Riccardo Lombardi a chiunque avesse voluto rovesciare con la politica fino a quando è in dissenso con una serie di saggi di pubblico su Mondoperaio
Dopo il ventesimo congresso del Partito comunista lui sovietica cinquantasei non gettasse anche le basi ideologiche per la revisione della politica socialista
Chiudo perché altrimenti su questo argomento ci sarebbe da dire tanto
Non ho ben capito
La ragione della domanda che è stata rivolta a me e ad altri
A proposito di una frase tra l'altro non mia perché io ho citato Riccardo Lombardi che citava Emilio Lussu
Al secondo congresso del Partito d'Azione quando Riccardo Lombardi
Con immagini che tra l'altro l'intervento di Vanzi permette di spiegare cioè l'antica cultura cattolica delicato Lombardini mi fa vedere le cose viste in termini molto laici ed Emilio in termini di sacramento e altre cose di questo genere
Comunque riprendendo quella immagine di Emilio e di Riccardo
Io volevo sottolineare che il Partito d'Azione e i suoi uomini
Diciamo le cose e gli uomini del partito se non il partito in quanto tale perché non è il partito a dare questa questo carisma di carattere etico gli uomini del Partito d'Azione
Erano uniti da
Un certo numero di valori era politici
Non religiosi quindi ha però si può stare tranquilla
E ti dici
Che andavano al di là dei convincimenti politici
Quando
Giustizia libertà per ragioni che non sto qui a spiegare adesso perché ci porterebbero la stanza lontano
Sì definitivo movimento
Che invitava i suoi aderenti ad archiviare le tessere
Movimento di azione rivoluzionaria all'interno del Paese
Essa faceva appello alle risorse più profonde di coraggio politico morale e ideale
Dei suoi aderenti perché mettessero queste risorse a disposizione
Del popolo italiano che in quel momento giaceva sotto le catene del fascismo
Quelle risorse si agganciava naturalmente convincimenti ideologici politici sociali degli appartenenti a Giustizia e Libertà ma potevano anche prescinderne cioè si poteva essere non soltanto senza tessere in Giustizia e Libertà ma addirittura senza un preciso convincimento di carattere politico e sociale
L'importante era di convenire su un certo numero di principi morali che risalivano coi ai valori di libertà democrazia giustizia sociale e così via
Sulla stessa espressione giustizia libertà ci fu sui quaderni
Un lungo dibattito per sapere se dovesse essere giustizia libertà o libertà e giustizia
C'era prima di tutto il rilievo fatto da alcuni ed intellettuali di Giustizia e Libertà che libertà e giustizia era stato un motto già utilizzato da un altro movimento un secolo prima
Che era un motto anarchico e non foss'altro che per questa ragione storica non ci si doveva confondere e però da questo poi derivava tutto ragionamento sulla utilità di chiamarsi giustizia e libertà anteponendo
L'elemento giustizia rispetto all'elemento libertà e se non
Sono se non ho perduto completamente la memoria mi pare che Emilio insistesse molto su questa giustapposizione di giustizia rispetto libertà per mostrare che in movimento era nato come movimento
Principalmente socialista e quindi anche democratico e liberale per cui la revisione ideologica del mille novecentotrentotto erano revisione che trovava che piantava già le sue radici nella per l'atterraggio si sia rivelata ma per concludere perché non posso fare un intervento ancora
Su argomenti che mi trascinano a parlare anche di altre cose
Per concludere voglio dire che visto dall'esterno questo orgoglio dei giellisti
Di considerarsi investiti sempre
E permanentemente di questa specie di missione dovunque essi siano
In Giustizia e Libertà nel Partito d'Azione quattro tre di difendere alcuni principi che sono comuni a tutti
Non deriva
Da nessun intendimento ed era un po'questo il senso delle parole che sono state pronunciate poco fa di costituire una specie di società segreta
Di setta che sotto forma partitica o senza la forma partitica continui
A permeare di sé stessa
La società italiana io debbo dire che proprio per l'espressione del fiume carsico quando fu adoperata per la prima volta in quella storia del Partito d'Azione mi lascia molto perplesso
Perché aveva un certo carattere
Razziste
L'azionista e come l'ebreo
Che si infila sott'acqua permea disse dei suoi errori dei suoi delle sue e dei suoi dibattiti l'intera società italiana e la sconvolge anche quando questa tranquillamente da sola sarebbe in grado di conseguire stabilmente i suoi fini senza essere agitata dalle incertezze azioniste no l'azionismo non è questo
L'azionismo se vogliamo ridurla qualcosa di molto semplice dato che il partito astenendosi non esiste più si può anche dirlo
E quel movimento di idee quel costume etico per cui quando si viene ad un convegno come questo
Si è sempre lieti incontrare i compagni qualunque cosa facciamo o qualunque cosa non facciano che abbiano partecipato a certe battaglie
E a me nobilita certi principi e un posto dove nessuno corre il rischio stringendo la mano un vecchio compagno di sporcarsi
La parola aggiunse
Con l'intervento di Joyce Lussu
Terminiamo la parte riguardante il dibattito avvieremo poi la parte riguardante le risposte dei relatori chiamati in causa
Ha avuto ragione
Vittorio Fiore
E di rilevare una certa la cura per ciò che riguarda la questione meridionale però io vorrei rilevare un alcuna all'interno del suo intervento sulla questione meridionale
E credo che la Sardegna si è una grossa lacuna io sono d'accordo che le cose cominciano in quel periodo dal diciannove al ventisei
Ma dal diciannove al ventisei in Sardegna succedono tante di quelle cose per cui si può definire in quel periodo
La regione meno fascista d'Italia
La l'antifascismo sardo che poi prende la forma del Partito sardo d'azione
Deriva dalla spaventosa esperienza del massacro della prima guerra mondiale dove unico caso in tutta Italia si crea in Sardegna una brigata regionale
Mentre la e le direttive degli stati maggiori erano quelle di mescolare il più possibile gli italiani per creare questa famosa unità d'Italia
Per cui si tendeva proprio a creare delle formazioni molto composito e delle varie regioni perché
Solo la Sardegna
Crea una formazione militare è stato maggiore decide di fare una formazione regionale
Ma e lì vien fuori tutta la situazione coloniale della Sardegna intanto che i sardi parlavano sardo dato che lo Stato italiano non li aveva forniti di scuola ed erano quasi tutti analfabeti
Il sardo è diverso dall'italiano quanto il catalano il castigliano per cui andando a fare il servizio militare si trovava che questi sardi non capivano gli ordini degli ufficiali gli ufficiali a loro volta non capivano quello che rispondevano i soldati
E allora e per queste loro particolarità ma anche per una considerazione di tipo nettamente coloniale ossia che questa era della gente abituata
Ha una vita talmente dura e Attali privazioni che poteva sopportare ancora meglio degli altri
Le condizioni massacranti della guerra
Per cui si crea questa
Questa brigata Sassari con ufficiale sardi e viene mandata allo sbaraglio è la formazione dell'esercito italiano la più massacrata in tutta la Prima guerra mondiale
A questi sardi si chiede sempre di essere mandati allo sbaraglio senza nessuna
Nessun rispetto per la loro vita o per la loro condizione
Allora questa vicenda a su i sardi questi pastori contadini e minatori pescatori
Lo stesso Effetto storico che ha la fabbrica per gli operai quando a un certo punto questi contadini venuti dalle campagne si trovano tutti riuniti tutti insieme in una fabbrica industriale
Si guardano si riconoscono e decidono di fare delle cose insieme
Questa terribile macchinari guerra questa fabbrica di morte che la prima guerra mondiale a per i sardi queste affetto in quelle condizioni tremende
Si vedono si riconoscono e decidono di far qualcosa su questa condizione abnorme della loro isola perché anche andando su verso il fronte nel North hanno visto altre parti d'Italia di questa patria di cui poi in realtà non sanno niente cos'è la patria
Per un sardo da allora e l'esattore delle imposte il maresciallo dei carabinieri ma o il il grande agrario che a integrare che li paga i voti alle elezioni
E allora cominciano a discutere di politica al fronte
E tornando questa loro maturazione politica fa sì che si propongano imporre delle rivendicazioni
Delle rivendicazioni popolari regionali
E si costituiscono in partito e si danno da fare
Per conquistare gli enti locali per creare delle organizzazioni del mondo del lavoro dell'erede le camere del lavoro dei sindacati
E per la prima volta nel mondo questo viene portato anche dalle riviste sovietiche indicono uno sciopero di servi pastori mai visto nel mondo
Ora il fascismo non riesce in Sardegna a penetrare a creare dei gruppi propri perché anche industriali minerari
O gli agrari
Non trovano la possibilità di creare dei gruppi di squadristi
Anche perché immediatamente non appena si rivela e i primi atti di violenza del fascismo nascente si creano immediatamente delle squadre
Per contro batterli
Le famose camicie grigie di Monserrato che perlustrano tutto il territorio in bicicletta
E intervenivano immediatamente non appena c'era una un indizio di una violenza fascista di una mazze mento di un eccidio come quello dei fratelli Fois tanti altri operai e contadini non tanto in verità perché si rispondeva subito
Impediscono il crearsi di un fascismo locale allora gli squadristi vengono mandati al continente sbarcano a Olbia
In folto numero ben armati vengono ricacciati indietro si debbono rimarcare con la nave seguente
Il fascismo arriva in Sardegna con i prefetti questori dopo il ventotto ottobre mille novecentoventidue
E continua la lotta continua una lotta contro il fascismo che dura fino alla fine del ventisei quando tutta l'Italia oramai sommersa dalle leggi speciali dall'impossibilità di reagire allora al al fascismo ormai al potere oramai consolidato
è caso unico nella storia d'Italia il deputato locale
Quando un migliaio di fascisti vengono ad assalire la sua casa per ucciderlo
Invece di andarsi da un'altra parte
Io spetta e dichiara che il primo che tenterà di sfondare la porta si prenderà una revolverate
E così avviene
Avviene questo fatto che non è un fatto singolo un gesto personale è un deputato rappresentante del popolo che sente che rappresentare il popolo in quel momento vuol dire fare anche questo
Rispondere agli squadristi
Il giovane porrà cade dal balcone dove si era arrampicato per aprire la serranda e il deputato viene arrestato poi da uno squadrone i carabinieri col questore ma anche in questo caso singolare
Quando viene il processo la famiglia del giovane si rifiuta di costituirsi parte civile
E i genitori del giovane porrà scrivono una lettera all'onorevole dicendo che il più grande dolore della loro vita
E che il loro ragazzo sia stato tre avviato
Dai teppisti fascisti
E che perciò avendo lui Egitto invecchiare la legittima difesa rifiutano di costituirsi parte civile
Ora e poi va bene Mussolini arrabbiatissimo dato che questi coraggiosi magistrati lo assolvono
E pensate assolvere per la l'uccisione d'un fascista nel mille novecentoventisette è qualcosa di eccezionale allora uno Solimano telegramma dice mandatelo
Al confino levate mi dai piedi questo antifascista riottoso e siccome aveva preso la tubercolosi in carcere le carceri di Cagliari non erano molto appetibili
E mandarlo in un'isola voleva dire probabilmente farlo morire rapidamente
Ecco ora quest'isola
Rappresentava veramente una resistenza al fascismo sulla base di un concetto meridionalista dello Stato
Di un concetto dell'autonomia dell'autonomia come potere decisionale come strumento di un potere decisionale della base
Della base popolare
Che poi si trasfondere attraverso questa grossa esperienza in Giustizia e Libertà e nel Partito d'Azione lo storico Poeta scritto un libro proprio su quello che il servilismo ha portato nella Costituzione italiana
Se noi che oggi vediamo i dibattiti alla Costituente
E questa Costituzione italiana
Con la sua istituzione regionale realizzate vada Rita con molto ritardo ma indubbiamente un meccanismo democratico
Che ci consente di portare avanti anche un concetto di uno Stato nona accentratore
E non repressivo ma basato sulle Autonomie locali che consente alla alla gente di partecipare realmente alla vita dello Stato ecco tutto questo apporto credo che non possa essere taciuto
E non convegno sul
Sul Partito d'Azione sul suo vicende
Anche dal quarantacinque in poi perché queste cose sono un elemento vitale
Di questa cultura
In questa visione politica e come dice giustamente Vittorelli anche di elementi para politici o para culturali di ordine morale di ordine umano di principi generali
Sul come si vive SO quel cose il senso della vita
E la correttezza di un comportamento umano
Ecco tutte queste cose derivano anche da questa disgraziata isola attraverso le sue lotte e credo che sia giusto che siano ricordate in un convegno come questo grazie
Dunque io appuntato i nomi dei relatori chiamati in causa non so se tutti intendono intervenire dare delle brevissime risposte
Teniamo conto che sono le sette e trenta
E comunque sono stati chiamati in causa Cifarelli
Aureli
Vuole rispondere
Ecco volevo rispondere a Fiore una risposta che ho già dato privatamente ma vorrei far sapere a tutti che in effetti lombardi
Manca
Un un impegno da un punto di vista strettamente meridionalisti go quindi le sue idee economiche non ne fa specifico riferimento
Però se guardiamo un po'oltre l'apparenza
E lì di fatto si occupa dei problemi regionali per esempio per quanto riguarda l'energia elettrica nel progetto di nazionalizzazioni è evidente questo questa penalizzazione che cioè delle regioni meridionali
Però indubbiamente lui stesso lo riconosce
Non aveva una conoscenza oppure probabilmente lui intendeva inquadrare il problema meridionalisti con in una più vasta ottica nazionale senza però dargli una specificità particolare
E questo probabilmente è stato un suo limite
Dunque allora Cifarelli vorrei rispondere brevemente
Ecco
No io
Sono particolarmente grato purtroppo sono dovuta andare parlar stesso Partito d'azione non si finisce mai di parlarsi incide una cosa tra me fu bene che sorprese se no diventa un altro partito ossessivo nella vita italiana
Dunque volevo dire che chiede pace e l'azione è un po'come la Germania
Lamenta Germania già il potente due Germanie soldi troppo attivazione meglio che si detto questo per scherzare calcoli registrazione fuori registrazione vorrei dire io sono molto grato Vittore Fiore per averli jumper due argomenti che gli ha sollevato uno quello che spesso viene dimenticato e che di cui io parlo con perché delle cose il palco molto riserbo
E la il riferimento ai al problema del Mezzogiorno la questione meridionale nella storia ecco il pensare che questo sia un argomento che riguarda i meridionali o che riguarda quelli che son vissuti nel Mezzogiorno eccetera è una maniera in assolutamente assurda di porre il problema
Ogni Paese ha le sue costanti
Firmato dal Nord Irlanda sotto c'hanno tanti problemi a cominciare da fatti protestanti cattolici in quella zona
Nella storia d'Italia e da prima dell'Unità e dopo tre unità e con la Repubblica questo è un grosso problema che rimane io quando se ne fa sino alla alla Camera sulla votazione per la tesoreria unica o meno con la Sicilia
Ho visto che venivo attaccato da qualcuno per dire tu sei stato senatore in Sicilia dal sessantotto in poi e non ti sei schierato con noi per una questione siciliana mi son messo le mani nei capelli perché in questo modo anche tante le formazioni possono venir fuori lo sta parlando di argomenti seri di cose serie di costanti e allora vorrei dire quando accendo alla formazione del sottoscritto e del Partito d'Azione nel Mezzogiorno
Mi riferisco a dei filoni
Che non solo sono non sono soltanto il partito Azione risalgono anche a monte di questo filoni in relazione ai quali i Salvemini pensiero di Salvemini
Dorso il pensiero dei Doors fior intenzioni fiore però a monte di questi oggi sono De viti De Marco nel campo liberale ci sono i Carano Donvito
C'è tutta la tradizione di Giustino Fortunato c'è quello che di solito viene poco nominato ma che secondo me è stato un gigante nel pensiero e l'azione politica giorno dico Francesco Saverio Nitti
Le prime lezioni di libertà l'aggancio alla politica europea perché i fascisti loro l'oasi e lo avrebbe stavano tanto
Io ho sempre ritenuto che Mussolini era un genio dal punto di vista l'individuare i veri nemici da colpire avendo l'andava ammazzato Gobetti Anna tanti altri cialtroni cioè non avevano importanza e lui non li colpiva Rossellini fece assassinare
Ecco Matteotti va be'questo adesso se ci mettiamo su questa strada cioè
Ora questa mi pare una prima notazione in questo d'accordo con pittore che l'ha detto poi con grandi argomenti come l'altra lui Arrigo mi ha chiamato in causa per lo una delle attuazioni della Repubblica io son sempre convinto
Per quel poco che abbiamo collaborato
Che proprio ciò che di più vivo Cesa nel pensiero politico meridionale è stato in Repubblica realizzato e da questo punto di vista i meriti grandissimi vanno a tanti politici è stato qui ricordato ricca tomba
E in altri settori ma rilasciate di vanno soprattutto a Ugo la Malfa
Perché le due misure tipicamente la mafia la liberalizzazione degli scambi internazionale e poi subito dopo l'azione per fare la Cassa per il Mezzogiorno sono senza dubbio una cosa molto ma molto importante
Si intende
Vengono ci sono i pensieri di Monza io ho sentito poco fa un amico comunista al quale va estendendosi prima dalla tribuna la mia simpatia mio apprezzamento
Ma per esempio io che mi sono non atto di essere amico colloquiante con Giorgio Amendola ripeterò quello che gli ho detto altre volte non so perdonare ai comunisti l'avversione sin dal primo minuto assai Mutombo scale nei confronti della Cassa per il Mezzogiorno
è direttore è stato sempre un personaggio abbastanza eccezionale mai e allora mi sono domandato perché l'ho domandato di recente Napoleone Colajanni
Mi sono andato perché la mia modesta interpretazione che il Partito Comunista non ha mai potuto ammettere che ci fosse una forza dell'esecutivo
Che cioè ci fosse una istituzione che non dovesse ogni momento essere intonati in Parlamento
Partito Comunista una volta perduta la battaglia nel mille novecentoquarantotto della il controllo del potere vince la situazione cecoslovacca faccio fare la fine di Mazar i cannoni una volta perduta per la battaglia si ancorato nel Parlamento
è senza dubbio il lodevole la presenza in Parlamento ma quando questo significa la mano del mondo per cui tu in Parlamento tutto in Parlamento si dà la delega per una legge
In parlamento la Commissione di controllo
Si deve appartare attuare una direttiva comunitaria la delega non viene data si tende ecco la Cassa per il Mezzogiorno istituzione controllata dall'esecutivo evidentemente rientrante nelle grandi linee fiducia o non fiducia del Governo ma non sono ogni giorno sotto il controllo presente del partito comunista è chiaro che è stata versata cioè non guardando a che serve no no guardando ecco perché questa è la risposta che è la risposta sbagliata perché è una istituzione dello Stato dipende dallo Stato cioè dal complesso delle forze politiche di Pati governo e di opposizione non si può condannare una istituzione sol perché non si sta non la si può controllare giorno per giorno in Parlamento
Ho detto la mano del morto e non voglio spiegare i medici presenti lo sanno
C'è il problema della rigidità cadaverica
Se voi volete modellare un un cadavere farlo subito perché si sopravviene la rigidità ci sono casi nei quali essendo stato colpito qualcuno afferrato la mano di chi l'attacca e con la rigidità va bloccato ora io voglio sperare che questa immagine sia soltanto retorica
Leone i razzi fedeli
Va bene
Anna Maria cittadini Ciprì intende
Il l'intervento
Io sono abbastanza attento ma non posso assolutamente e riassumerle
L'accordo
D'accordo
Vittore Fiore magari attenderei con
No scusi preferirei rispettare visto che siamo in ambiente democratico le precedenze
Gliela faccio fare dopo che ha parlato e ho chiesto a Piromalli se vuole intervenire
Sulla questione riguardante la cultura ti hanno
Piano piano che hanno chiamato in causa
è stato proprio Vittore Fiore chiamate in causa sulla sul problema dalla cultura sei Croce
Piromalli è stato messo in croce e come si fa
Ma cosa volevi sapere
Croce lì è il mondo meridionale d'Italia mercenari sì no
Da provare
Va bene
Sempre
O moderno storici non c'era analogamente la terza
La Diabolik cita
Però
Come Croce ha scritto ciò che è vivo e ciò che è morto nella filosofia di Aida così noi possiamo dire ciò che è vivo e ciò che è morto dalla filosofia di calce oggi ovviamente
Non dobbiamo mitizzare la però il punto di partenza se quello del professor Vizzavi e dell'estetica di Croce verissimo per quella generazione ovviamente l'estetica di Croce rappresentava in quel momento l'aveva già rappresentato a malapena trazione è stata lenta nel Novecento
Rappresentava proprio la novità del Novecento rispetto al mondo rettori quattrocentesco al concetto al contenuto che per dominava nel positivismo
Al contenuto Bellaria oratoria eccetera rappresentava la selettività tutto ciò che era nuovo nel secolo e che avrà degli sviluppi importanti che il Croce sarà anche costretto a ripudiare per quanto riguarda ad esempio il futurismo che dicono derivi dal Croce
La poi si ermetica in quanto estremamente pura derivi dal Croce però quando si pubblico all'estetica del Croce mille nove
E etica del mille novecentoventicinque e soprattutto alla generazione di Zevi è qua attentissima quella la poesia mille novecentotrentasei e questo è il nostro libro classico di quel periodo
Quando uscì quel libro indubbiamente era concomitante con il Periodo ermetico successivo al Ossi di seppia di Montale c'era nel libro di Croce un
Così non era un trattato di retorica ma c'era una esemplificazione di una civiltà nuova e diversa che era quella del Novecento non quella di Flora
Ma era una civiltà estremamente diverso cioè si andava a cioè verso la arte la purezza dell'arte
E in sostanza l'anti positivismo di Croce era derivava quello che ho detto a proposito di Ragghianti ieri mattina
L'anti positivismo derivava da questa carica di retorica di incrostazione di problemi che non erano estetici sull'arte
Parlando della poesia il Croce intendeva dire pittura arti figurative architettura io penso e quindi c'era sia la lotta contro il vecchio romanticismo contenutistico e contro il decadentismo che continuava ma c'era anche la lotta contro il classicismo fascista io ritengo contro i soffi Ciani Soffici
Probabilmente contro le forme di Piacentini eccetera probabilmente questo non sono sicuro eccetto quindicenni
Che può dire molto nonché Croce pensasse a questo a questi nomi che io ho fatto ma si trattava di una di un modello di problemi estetici che erano nuovi
Ovviamente tutto ciò che viene dopo
Travolge tanti aspetti della teoria crociana Croce fu un grande dottrinario fu grande teorico ma naturalmente la guerra porta e il dopoguerra portano altri temi altri contenuti altri motivi altre forme di estetica
Dopo il sessantotto sessantanove c'è stato una rivoluzione in tutto il mondo ma ancora prima i motivi della poetica di Croce erano stati combattuti perché era venuto il nuovo d'altra parte incrociano e vorrei ricordarlo perché del Partito di azione e parso Magna molto importante
Critico e poeta Sergio Solmi per esempio
Che è nato nel mille ottocentonovantanove il Solmi che fu crociano
E quindi e fu però anche come ho appena accennato ieri dotato di cultura europea perché nato a Rieti ma soltanto nato vi sia a Torino
E attinse alla cultura europea fu molto amico di Giacomo Debenedetti con l'Urbe le filosofie anche dell'Europa centrale
Dopo essere stato crociano nel senso di aver capito qual era il filone della Poesia e dall'arte moderna del Novecento
Non si pare non sulla poesia non poesia que sera dottrinaria mente giusta nella pratica poi portava una recitazione come ho indicato ieri da cui nasce tutta la sinistra crociana di Russo del Buscetta
Dei pini con la teoria della poetica e poi vengono altri che passano attraverso il Partito d'azione ma politicamente approdano al socialismo al comunismo e più tardi ancora approdano ad altre correnti ma i soldi non si riferisce più a poesia e non poesia
Ma se riferisce qualche cosa di diverso pur tenendo sempre ferma la prospettiva crociana del gusto della novità
E dell'originalità si riferisce alla autenticità di un poeta o di uno scrittore Croce non avrebbe mai approvato Campana per esempio
Come non approvato ricche però Campana per Sordi era autentico perché era vero
Così come Solmi approvava la polizia religiosa perché a utenti Ca'Herrera di Piero già ieri di una religiosità tutta particolare valdese eccetera
Ma anche quella di un cattolico come il rosminiano
Del quale non ricordo il nome adesso Rebora Clemente Rebora
Che rappresentava indubbiamente forme di autenticità
Lasciamo da parte questo ma vorrei dire come l'estetica del Croce in tutte le sue varie così anche modificazione perché c'è stato intermedi anche il momento del sedici diciassette diciotto del periodo
Del saggio sull'Ariosto della teorizzazione dell'arte come liricità cosmica che è un momento tutto particolare che poi gli venne rettificando
E venne avvicinando la propria idea dell'arte anche a ciò che è concreto alla non poesia nei Nuovi saggi di estetica e soprattutto nella polizia
L'altro punto del probabile che mi è stato chiesto e quello del Croce storico del mondo per ripianare questo mi dicevi tu il valore di questo sì
Non è compito mio parlare di questo ieri non lo era nel modo più assoluto ma e una domanda
Sulla storia di Croce è stato detto anche giustamente ieri da qualcuno che Croce
Nella storia d'Italia si ferma lì il novecentoquattordici bambini vanno a scuola eccetera accompagnati dai genitori il giorno dopo scoppia la guerra mondiale esattissimo era questo il concetto della imperturbabilità dello storico
Ma anche della non drammaticità della riduzione in quella maniera liberale come il processo a Ceva ma io non voglio parlarvi questa né della storia d'Italia né della storia d Europa quanto per vedere il pensiero disse di però c'è storico anche nel divenire la rivoluzione napoletana del mille settecentonovantanove questo è il grande libro che interessa la storia napoletana oltre la storia del regno dei Napoli ma la rivoluzione napoletana del mille settecentonovantanove
Il Croce fu fieramente avverso avallo illuminismo ai concetti luministici ma in questa opera fece una trattazione molto importante del modo in cui la rivoluzione napoletana del novantanove si venne preparando fin dalle miglia mille settecentosettanta circa da quando c'è il Progetto illuministico e monarca che ancora sono alleati il monarca gli Ferdinando quarto marito di Maria Carolina che era figlia di Maria Teresa di Austria mentre lui era figlio di Carlo terzo di Spagna che aveva abdicato
Alla corona di Napoli per andare in Hispania in cui era rimasto sotto la guida del Tanucci
Il re
C'è ancora l'accordo fra i sovrani e gli intellettuali
Questo accordo si rompe poco dopo non poco dopo si rompe quando ormai ormai i grandi maestri lo ministri stanno venendo meno il genovese se non sbaglio muore nel mille settecentosessantanove
Dall'IRI e dal genovesi si dirama tutta una scuola fittissima ecco una sorta di diaspora
Dal genovese tutti gli allievi del genovesi che ritornano nelle Province Lucania Calabria Sicilia eccetera formano delle scuole avanzate e moderne e progressiste laiche che lottano per il giusnaturalismo per il realismo controlli usurpazione della mano morta ecclesiastica o laica e soprattutto creano delle scuole nella Italia meridionale questi illuministe
Nella Puglia ne avete numerosi il Longarone uno di questi ma tanti e tanti altri ci sono è vero
E nella Calabria ce il Domenico Grimaldi e il fratello di Luigi Francesco Domenico Grimaldi che addirittura uno sperimentali sta nel campo agrario Domenico Grimaldi
E abbiamo una infinita in tutta Italia meridionali
Venuto meno questo a corto questo Progetto proprio tra gli intellettuali e Governo e viene meno perché perché c'è un fatto grandissimo e la rivoluzione francese che spaventa l'Europa
Non spaventa questi intellettuali ovviamente ma spaventa il la sovrana specialmente di Napoli chiara come sorella la regina di Francia Maria Antonietta che verrà decapitata di lì a quattro anni nel mille settecentonovantatré l'accordo viene meno perché finisce la politica estera del re di Napoli che era favorevole ai francesi e c'è la scelta nettissima in favore degli inglesi che saranno poi meglio il sonno
E attorno gli amici suoi che metteranno al patibolo tutti gli eroi della Rivoluzione partenopea del mille settecento novantanove il Croce segue tutto questo segue lì intellettuali e devo dire che li segue con vero amore come avverrà soltanto per l'intellettuale del Risorgimento italiana
Segue con grande amore questi intellettuali come Ignazio Ciaia del quale recupera le poesie che viene Luís pubblicando
Segue intellettuale questo non meridionale ma settentrionale si chiamava Cesare Parimbelli molto importante che porta insieme con gli esuli della Repubblica partenopea che riescono a sfuggire e sono pochi
Nel novantanove
La rivoluzione viene vinta le armate della Cardinale Ruffo entrano in Napoli il tredici di Santo Antonio quando è il tredici di giugno del mille settecentonovantanove in alterando e Sant'Antonio in alterando la bandiera di Sant'Antonio che con che che monarchico e contrasta San Gennaro che repubblicano
Il quale San Gennaro agli ordini di del generale Jean più alle pochi mesi prima francese ha dovuto lì per fare il sangue altrimenti sarebbero successe del delle cose molto gravi
Dunque il Croce segue con molto amore questi personaggi a cominciare dalla Fonseca dall'Eleonora Fonseca Pimentel sulla quale scrive una monografia
Partendo dal pensiero di lei questa donna era molto i e colta intelligente aveva tradotto e fatto tradurre libri in latino li aveva tradotti in lingua italiana sul loro problema della mano morta e sulle usurpazione della chiesa che la Chiesa aveva fatto di territori che erano del sovrano
Mi pare che forse assecondando quella se e allora mi avvio brevissimamente alla conclusione in pochissimi minuti ed è questa che
Il questo libro di Croce indubbiamente una delle cose più importante di tutta la sua produzione
E segue proprio la trasformazione di questa società napoletana nell'ultimo decennio del Settecento quando illuministi
Che erano in parte massoni diventano dopo le prime repressioni della Giunta di stato del mille settecentonovantatré novantaquattro diventano giacobini
Entrano tutti e sono la maggior parte borghesi intellettuali Filangieri pagano Cirillo Conforti e tanti e tanti altri entrano nella Repubblica partenopea fanno parte di questa Repubblica partenopei i preti
A proposito di preti che piacciono alla signora Ada Rossi ce ne sono dovrò ce ne sono due molto importanti di questi preti
No non è bergamasche sono sono meridionali sono pure da uno si chiama si chiama Domenico Fortress Davanzati e un bene e un vescovo ed è vicepresidente della della Assemblea partenopea repubblicana e l'altro e pure di un altro vescovo si chiama Giovanni
Andrea Serrao vescovo di Potenza il quale nel mese di febbraio novantanove avvicinate se le truppe sanfedista e proprio per il suo giansenismo per il suo repubblicanesimo viene preso catturato tagliata la testa e messa sulle picche
La testa su una picca così
Dunque costoro sono dei repubblicani perché hanno distinto nettamente dalla parte degli intellettuali il problema religioso da quello dello scorso e va bassi no perché no basta adesso basta sì allora credo di avere risposto potrei continuare domattina non sono sicuro che puoi fare un corso monografico sul
Dunque re ha chiesto la parola stiano ancora
Le posso dare un minuto
Non a caso rimproverata di essere stato eccessivamente pesante nel giudizio su quello che io compagni amici credo sul università abbiamo stavo nell'ambiente di nell'ambiente più stretto più degni implicata con broncio poiché certi ci facevamo i servizi
Io ho discusso
Non è un grande pensatori del grande filosofo che rimane al di sopra io al discorso però perché
Non politico e
Non c'è politico Time dinanzi ai nostri occhi è ripeto casa con l con grave
Chi mandare da
Oggi giusto con un ce politico tenga nella nuova dicendo vende quattro ha fatto quel discorsi dicendo che è
Poi c'è il no assicurava la sicurezza del Paese la grandezza è il padre avere
Queste Croce che io critico
Questo
Il
Ed è quindi a anche adesso giudichi gravissimi tu il Partito d'Azione è quella che è stato pesantissimo
Sul Partito d'azione
Abbiamo avuto due giudizi pesantissimi una veloce è un altro dato agli atti sul Partito d'Azione noi oggi guardiamo nel con Meglio del Partito d'azione che rimane contrariamente a quello che ebbe ad affermare produce rimane la forza politica innovatrice che voleva fare sul serio normalmente finale alla prepararsi no ripartita l'azione a volere una una società rinnovata
è casa Novo volevano
Radicalmente quotidiana
Io ho finito io ho finito pensa di essere dettate diario
E noi abbiamo avuto
Nuovi aspetteranno il mio faccio grandi innumerevoli posso dimenticare M riparte in relazione qualcosa più rossa rimane ancora
Fa parte cambia per fare
Io vorrei cercare di
Raffreddare ecco io volevo appunto allora approfitto del potere di microfono per
Inserire Meda visto vista la professione che che che svolgo per inserirmi nel dibattito culturale tra l'amico Antonio la richiesta di di vittoria signore
Io credo piromani che comunque in questo convegno a livello culturale noi abbiamo inesperti trascurato ed ed è questo punto di vista dare ragione a Vittore Fiore tutto quel retroterra culturale politico degli anni appunto venti ventisette che però devo riconoscere quindi vorrei rassicurare fior da questo punto di vista nell'ambito degli studi letterarie piuttosto però abbastanza studiato cioè voglio dire che almeno negli ultimi quindici anni si è recuperata ad esempio l'importanza in ambito strettamente culturale letterario l'esempio di una figura come Augusto Monti che qui premette ovviamente non abbiamo nemmeno toccato no proprio come come maestro di democrazia per quanto riguarda Gobetti e per esempio c'è tutto una linea un po'diciamo Prag magica della cultura che fino a pochi anni fa forse per effetto di un certo tipo di poetiche come quella ermetica era stata trascurata che invece ora noi abbiamo recuperato parlo a partire dalle riviste come tiare
Parlo ad esempio non so diciamo di De Ruggiero parlo della cultura di De Lollis cioè parlo di tutta quella cultura della Filosofia europea in particolare francesi e tedeschi che sicuramente è stata conosciuta anche da letterati che hanno no lavorato in quel periodo fino direi agli atteggiamenti diciamo dicono di concezione del mondo di Filosofia di Persico pagano fino per esempio le lezioni di Banti Banti è stato un maestro per tutto un filone della della della letteratura italiana per certi aspetti di citare il medesimo ma diversa dall'ermetismo per una maggiore la tempra maggiore attenzione alla realtà io ricordo una citazione che ho trovato appunto nella cultura di De Lollis si parlava addirittura di Merleau-Ponty che insomma io so che nella cultura di De Lollis è stato pubblicato un articolo di Ruggiero proprio quello sulla libertà e c'è proprio a pochi giorni dal dal delitto Matteotti
C'è una frase di Merleau-Ponty che credo in pratica concludo tutto questo re la libertà non è attivo al di qua del mondo dice Merleau-Ponty nel senso in un senso ma è la condizione stessa di esso e tutto questo dico si ritrova in tutto questo filone
Abbastanza abbastanza diciamo così laterale però abbastanza importante nella cultura
Signor Rossi volevo
Pallide private
Sono molto contenta che abbiano molti parlato così le letterature di progetti e i tre perché sto in un po'ignorante in questo mi chiedo quanti matematico per fisica e altro ma voglio dire questo riguarda Colucci e dovrebbe dimenticare produce ha dato un grande dispiacere
A quelli che erano rinchiusi al quarto braccio di Regina Coeli lì Riccardo paura Ernesto Rossi vindice Cavallera Vittorio Foa Montini quando sente rockettaro chiare Nakata la medaglietta da horror
Ho per la pari al costo del con lei il rapporto della l oro alla patria rimasero così male questi poveri ragazzi questi poveri i Mirko Ernesto gli venivano ancora ed anche ma gli occhi restano in questo ecco riguarda altro che io no però non l'appello
Sì
E allora Vittore Fiore un'ultima domanda avversioni mi mi diceva Fiore ecco altre
Attraverso noi andiamo ecco allora eventualmente Barzoni ha diritto di replica brevissima poi chiudiamo cioè io non ho parlato di due nella
Ore
Rivelazione quella del mio amico Gianfranco Giancarlo al quale auguro di pubblicare subito il suo libro sui documenti dell'antifascismo pugliese del liberalsocialismo pugliese l'alzo il vaso
Ecco io voglio parlava solo alcuni problemi
Perché ha sottovalutato il federalismo del Partito d'Azione che era una componente molto importanti
Perché ha dimenticato le prese di posizione anti nazionaliste a favore delle minoranze etniche ricordati problemi zonazione Api che risalivano nientemeno che alle posizioni di San bene di mera neri
Loro grande libro la pagina Adriatico al conte Sforza a tutta la battaglia di Zanotti Bianco c'era una grande tradizione che si ricollegava meridionalismo dalla e alle battaglie per le minoranze nell'Adriatico e nei Balcani
Desidero ricordargli una corsa il problema dell'Europa che egli ha posto
Veniva sempre collocato in rapporto al Mezzogiorno vi do un dato soltanto
Nasce nord e sud di Francia esco compagna articolo di di apertura di Ugo la Malfa europee mezzogiorno di grande attualità anche oggi che pensiamo spesso come disse Gino Luzzatto a me di Butti tuffarsi nel Mediterraneo
Seconda cosa quando io che cura e la seconda mia rivista Civiltà degli scambi si aprì con un editoriale di Ugo la Malfa che s'intitolava liberalizza zio degli scambi e intervento straordinario il problema dell'Europa né in queste riflessioni va sempre collegato alla questione meridionale al problema del Mezzogiorno
Allora dal sorrisi ha diritto di replica
Ultimo intervento con cui chiediamo una seria altamente voglio solo mentre tutto ringraziano relazione per aver ricordato il mio contributo per ciò che riguarda gli aspetti meridionalista chiedo venia troppo probabilmente in una relazione di venti trenta cartelle non si può sempre coprire tutto d'altro canto in fondo
Visto che il Meridione fa parte dell'Italia quando si pensa a voler inserire l'Italia nell'Europa ovviamente si vuole inserire anche il Meridione è una battuta ovviamente
Per quanto riguarda invece l'aspetto federalista in realtà ho cercato di affrontarlo nell'ambito della relazione e ho fatto uno specifico riferimento a una serie di posizioni di Spinelli e anche alle stesse posizioni di la Malfa nei confronti ad esempio della della scelta occidentale ho sottolineato come si fa ma se non ha scelta prima europea e in secondo tempo occidentale ovviamente nell'ambito dei venticinque minuti in cui ho cercato di tenermi sono stato costretto a compiere una serie d'Italia relativi a una serie di citazioni quindi questo credo sia l'unico motivo per cui in realtà non ho toccato ampiamente questo aspetto comunque presto spero penso che rientra negli ambiti degli atti grazie accorda grazie anche per
La con la verità allora chiudiamo qui questa serata domani