Processo d'appello a carico di Bruno Contrada

La corte
Seguiamo la difesa
Contrada Bruno Tabacci difensori avvocati Gioacchino sbarchi Pietro Milio presenta il secondo l'avvocato spacchi oggi sostituito l'avvocato Fabrizio Lanzalone
Rama dalla discussione esaurito
La corte si accinge a ritirarsi in camera di consiglio
Prego signor Presidente se mi consente io con inseriamo
Tutto in cancelleria scambiando le credo con ufficio del procuratore generale notte difensive che volevo appunto dire questo che della presentazione di questa breve ma in
E se la corte consente il dottor Contrada desiderava rassegnati
Brevissimamente alla corte una dichiarazione Foti ogni atto ci mancherebbe e e io se la Corte mi consente potrei ribadire le conclusioni che noi no quella non c'è bisogno input dato
Lui le conclusioni desiderava fare delle dichiarazioni spontanee l'imputato si è comportato
Giacomo può accomodarsi
Le
Onde io qui come come crede
Giacomo
Io chiedo
Alla corte lei signor presidente signori Consiglieri
Di ascoltarmi soltanto qualche minuto
So bene che non devo
Non posso che non devo parlare di argomenti
Relativi al processo
Perché tutti i punti del processo sono stati trattati in maniera puntuale
Ed è esaustiva oltre che in maniera magistrale l'appassionata dei miei avvocati difensori l'avvocato dei pacchi l'avvocato Michele
E quindi più che argomentazioni io rassegno la corte dei miei pensieri
Sentimenti
La mia vicenda giudiziaria com'è noto è iniziata circa nove anni fa la vigilia di Natale del mille novecentonovantadue
E in questi
Nove
Sì circa
Io ho vissuto dei momenti veramente
In in carrabili terribili
I momenti fondamentali sono stati quelli del ventiquattro dicembre del novantadue quando io
Sono stato portato via dalla mia casa dalla mia famiglia
Dagli affetti
Privato della libertà
è rinchiuso in un carcere militare dove sono rimasto per oltre trentuno mesi
Inatteso dalla giustizia
E l'altro momento terribile è stata
è stato il venerdì santo del novantasei quando ho sentito da un tribunale dire
Che avendo tradito lo Stato
Dovevo trascorre dieci anni di carcere
Cioè l'ultimo pezzo dalla mia vita lo dovevo trascorre in carcere
Ma nonostante questi momenti terribili io ho cercato di reagire
Da uomo
Con
Serenità con fermezza contiguità
Confrontato un lungo processo
Cercando di comportarmi nel migliore dei modi possibile
Sempre principalmente
Facendo di tutto per tutto l'adorabile definita
E poi dal cittadino italiano ho reagito
Ricorrendo in appello
Sperando in una giustizia
Riparatrice
Almeno qua giù e poi
Dalla buon cristiano
Nella giustizia quella gruppo più su
Io ho servito lo Stato per trentacinque anni
Da funzionario
Per la polizia di Stato
Ho percorso tutti i gradini della carriera da vice commissario a dirigente generale della Polizia di Stato
Basandomi esclusivamente sulle mie forze sulle mie capacità sul mio impegno
Dedizione totale al servizio
E non mi sono avvalso dell'ausilio
Che nessuna forza esterna
E intendo riferirmi
A forze politiche o di altro genere
Ho fatto di tutto per adempiere il mio dovere
Tutelando il prestigio delle istituzioni
Nelle quali sono stato accolto
Cominciando dall'esercito di quando avevo vent'anni del periodo che avevo vent'anni e pone alla Polizia di Stato dei vari organismi
La squadra mobile della Criminalpol l'Alto commissariato per la lotta contro la mafia e negli ultimi dieci anni il
Servizio di sicurezza il sistema
Di cui ho prestato
Servizio sempre nella mia qualità di funzionario di polizia distaccato
Dal ministero dell'interno alla presidenza del Consiglio
Ho agito
Ispirandomi a dei principi fondamentali
Di giustizia chi adempimento
Ho il dovere di rispetto verso i superiori
Si è gerarchici che norma e parlo anche della magistratura
Con la quale per tanti e tanti anni ho collaborato
E anche nei rapporti con la parte avversa
Ho cercato di
Di mantenermi
Professionalmente deontologicamente
In situazioni di obiettività disse a De Mita non ho mai considerato il criminale i delinquenti anche se mafiosi miei nemici personali
Avversario
Da perseguire
Corri Massimo ricorre sempre
Ma sempre nei limiti e nei modi di Lecce
Ho perseguito con grande rigore
Coloro che dovevano esserlo
Ho aiutato coloro che ritenevo meritevoli di aiuto
Ho fatto di tutto per non trasgredire mai queste norme
Solo
Solo in un caso
Ho violato questo
O più lato questi principi che mi ero imposto sin dall'inizio della mia carriera
Della mia attività professionale
Ed è e ed è stato un caso che poi è diventato un po'il fulcro del processo
Il caso in cui
Sono uscito dalla mia asetticità professionale
E mi sono lasciato trascinare dalla emotività e dei sentimenti
Perché
Era stato ucciso
Un ragazzo
Che mi era molto cara
Un giovane agente dilettante
E in quel caso mi lasciai trascinare
Dalla emotività che poi sfociarono quasi nulla ore direi quasi ovvio personale
Direi quasi spirito di
Di vendette che andava al di là di quella che dovrebbe essere
Tra virgolette la vendetta dello Stato
Ne fece un caso personale
E quasi per un
La legge del contrappasso per
Una beffa del terzino proprio questo caso mi è stato detto ricco contro più in caso di inimicizia quasi di odio
è stato portato come come fatto di amicizia i benevolenza di protezione
Io
Specialmente nei primi anni della mia vicenda giudiziaria sono stato
Sommerso
Tra una valanga di accuse infamanti
Disonorevole
Sembrava quasi che si facesse
A gara
A chi riusciva alla luce armi addosso
Accusa corra più infamanti
Traditore dallo Stato
Traditore dei colleghi con i quali avevo vissuto e lavorato gomito a gomito garantire anni
Corrotto
Protettore di mafiosi
Un uomo nelle mani
Insanguinate di criminali che io per anni avevo perseguito
Cospiratore in logge massoniche segrete
Giocatore d'azzardo
Io che nella mia vita non ho mai toccato le carte
Sono stato sempre contrario al gioco d'azzardo
E mano mano che riuscivo a smontare questi accuse dei subentrava un altro
Ogni volta che riuscivo a dimostrare tramite la mia difesa
La infondatezza
La la luminosità
Le accuse di un pentito subentrava quasi a sostegno o in sostituzione un altro
Sembrava che questa marea di fango mi dovesse veramente sommergere e non darmi più via di scampo
Ma ho cercato di resistere
E nella fase preliminare delle indagini e nel processo di primo grado e questo attuale processo di appello
Ho cercato di di contrastare tutte queste accuse infamanti
Nel migliore dei modi e con i mezzi che mi venivano date dalla legge
Io sono stato
Sono sono stato sempre onesto
Non ho mai approfittato dei gradi degli incarichi ricoperti
E tutta la città di Palermo sono
Io ho vissuto
Modestamente ma dignitosamente
Esclusivamente del reddito del mio lavoro
E di quello di mia moglie
Quel poco che ho ho realizzato
O no modestissima abitazione
Erano ancora più modesta casetta al mare è il frutto i settant'anni di lavoro
Trentacinque qui trentacinque di mia moglie
L'insegnante
Non ho avuto mai chiesto nulla la mafia
Poi mi affligge
Ne ho avuto mai nulla dalla mafia
Non mi sono mai preoccupato per la mia incolumità personale in tutti gli anni di servizio soppressa da Palermo
Ventiquattro anni
Dal mille novecentosessantadue
Al mille novecento ottantacinque
A dicembre dell'ottantacinque
La mia preoccupazione era per la incolumità personale degli uomini che
Vi erano stati affidati
Dei miei subordinati
Quel era la mia preoccupazione costante
Perché me rispondevo io
E ho
Fatto di tutto per tutelarli
Per evitare che corressero pericoli inutili
Ho preferito esporvi io
Per tutta l'area locale
E anche tutti questi fatti che io sto rappresentando adesso abusando forse comportava pazienza dalla corte
Sono emersi in maniera chiara
Dal
Processo a mio carico
Tutti i miei superiori
Parlo dei capi della polizia degli alti commissari dei prefetti direttori del sistema di utilizzino tutti i prefetti i questori
Che sono stati i miei superiori e i miei colleghi funzionario di polizia ma anche colleghi che altri corpi di polizia parlo dall'Arma dei Carabinieri della Guardia di Finanza
Sono venuti tutti a dire queste cose
Che io sto dicendo adesso che ho dovuto fingere il mio pudore il mio ritegno inibitorio di parlare di me stesso
Perché
O timore che le mie parole potessero suonare
Auto elogiativo
Ma dovevo dirlo
Ma
Tutti questi uomini che le istituzioni subentrati il processo queste cose
Ma principalmente
I timidi subordinati
Io ottenuto molto di più a loro giudizio quello dei miei superiori domeniche da me dipendevano gli agenti i sottufficiali gli ispettori
Tutti son venuti a dichiarare queste cosa nel processo
E non abbiamo potuto portarli tutti dico abbiamo per dire ma io la mia difesa tutti
Una parte soltanto perché non potevano venire centinaia o migliaia di uomini ma se io avessi avuto la possibilità di far venire al processo tutti coloro che hanno lavorato come tutti avrebbero detto alla stessa cosa
In maniera
Venire oneste sincera
Rappresentando la verità
Non c'è nessuno in questa città che può dire che io abbia commesso un atto di prevaricazione di prepotenza di abuso
Di aver chiesto qualcosa di illecito
Di avermi dato qualche cosa
La mia carriera l'ho fatta con i miei sacrifici con le mie rinunce
Con il mio lavoro
Io potrei continuare ancora su questo tono ma mi rendo conto
Che
Abuserei
Della
Della facoltà che mi è stata data di poter dire queste cose al termine del processo
Che deciderà della mia vita giudiziario
Principalmente dei miei figli
Ed è il mio onore che la cosa a cui più tecnico
Non parlo dalla libertà personale
La privazione del la libertà personale
Nonostante l'età nonostante le condizioni di salute
Nonostante
La pubblicazione veramente lacerante io non sopporta
Dignitosamente
E non è che non è quello che mi che mi preoccupa
Mi preoccupa che mi venga tolta
L'unica cosa
Che qui è rimasto e a cui tengo
Cioè il mio onore
Uno per lo Stato
Il funzionario di polizia cui polizia cui ho dedicato tutto la mia vita
Gli anni gli anni migliori della mia esistenza
Trentacinque anni
Io vi ringrazio Dio
Per me così cortesemente pazientemente ascoltato
Che ringrazio
Vi sono grato
Va volevo
La Corte si ritira
Ecco
Nova del popolo italiano la corte d'appello di Palermo seconda sezione i riforma la sentenza del tribunale di ma in data cinque aprile mille novecentonovantasei
Lato alla contrada Bruno ed ha procurato dalle pubblica assolve l'imputato aveva prescritto di perché il fatto