Sono stati discussi i seguenti argomenti: Agenti Di Custodia, Riforme.
La registrazione audio ha una durata di 3 ore.
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11:25 - Milano
9:45 - Orvieto
Per la prima volta gli agenti di custodia hanno potuto esprimere le loro idee le loro esigenze dato problemi in una conferenza stampa
Sembra assurdo ma questa è la condizione di un corpo rimasto ai margini della riforma penitenziaria e che è ancora militarizzato nonostante giacciono da tempo in Parlamento vari progetti per una legge sulla smilitarizzazione
La rivista nuova polizia proprio in vista dell'arrivo a Montecitorio e di un testo unificato che raccoglie queste proposte ha organizzato un seminario di cui fra poco ascolterete alcune parti
Le condizioni di vita e di lavoro degli agenti di custodia alla loro formazione professionale il difficile ruolo che devono svolgere all'interno delle istituzioni penitenziarie la delicatezza dei rapporti con la dirigenza degli istituti di pena questi ed altri i temi sono stati posti sul tappeto con interventi che brillano per la sintesi la profondità d'analisi la completezza da parte di chi una volta chiamato spregiativamente secondino cerca di guadagnarsi il livello professionale e sociale che gli compete
Ascolta e dunque fra breve l'introduzione in apertura di Franco Fedele il direttore di nuova polizia la rivista quel ripetiamo si deve l'organizzazione di questo seminario e poi gli interventi dell'appuntato Giuseppe Monaco che parlerà delle condizioni di vita e di lavoro degli agenti
Con particolare riferimento alle battaglie democratiche del personale di custodia dal mille novecentosettantasette del maresciallo Luigi Diana che parlerà dell'organizzazione attuale del corpo e quella prefigurata dal testo di riforma licenziato dalla commissione Giustizia l'appuntato Gianfranco Santa Chiara relazionerà sull'importanza della reale smilitarizzazione del corpo mentre vice brigadiere Valentino Di Bartolomei parlerà della professionalità del personale di custodia
Ruolo e funzione del futuro agente di polizia penitenziaria per quanto attiene la sorveglianza la custodia e la collaborazione al trattamento dei detenuti importanza della qualità di agente o ufficiale di polizia giudiziaria questo il tema su cui si diffonderà Gaetano Valente appuntato
La gente Massimo ed in modo parlerà dell'agente di custodia del suo rapporto con gli altri personali presenti nell'istituto
Mentre Roberta Tortorici direttrice degli istituti di pena ebbero una Dario la vigila trincea penitenziaria parleranno rispettivamente dell'apporto fra il personale di custodia e la dirigenza degli istituti di pena e dell'inserimento delle vigile attrici penitenziarie nel prefigurato corpo di pelle di polizia penitenziaria
Potete poi ascoltare l'intervento dell'agente Luigi Favarolo sull'uso delle armi da parte del personale di custodia l'intervento del senatore della Sinistra indipendente Mario Gozzini e infine quello dell'appuntato Antonino luglio che parlerà della sindacalizzazione del corpo linee di tendenza alla luce della legge centoventuno dell'ottantuno concluderà questa carrellata di interventi Nicolò Amato direttore generale degli istituti di pena
Un buon ascolto di questa che è soltanto la prima parte del seminario
Prima parte svoltasi nella mattinata della diciotto marzo cui se seguita una seconda fase dibattimentale nel pomeriggio fase per la quale vi rimandiamo successivo servizio
Spetta a me il compito di riaprire i lavori di questo seminario nel corso del quale dovranno essere approfondite
Importanti tematiche sulla rifondazione del corpo degli agenti di custodia
La ristrettezza dei tempi a disposizione di questo seminario mi impone di ridurre a poche parole questo mio intervento
Anche se ve lo confesso
Qualche idea sull'argomento che trattiamo
L'avrei voluto offrire se non altro perché da oltre quindici anni seguo con grande attenzione questo problema
Ciò malgrado mi limito a far solo qualche annotazione
Sui modi con i quali si è ritenuto di articolare questo dibattito
Che non si aprirà come di consueto con la tradizionale relazione introduttiva
Che in qualche modo
Avremo se potuto condizionare dibattito
Ma i vari argomenti verranno affrontati in dieci interventi brevissimi fatti dagli stessi operatori penitenziari
Attraverso i quali sarà possibile comporre un quadro scaturito da esperienze dirette degli addetti ai lavori
E la prima volta che la parola viene data agli agenti di custodia
Saranno proprio loro
Ad illustrare in prima persona della loro le loro condizioni di lavoro e a parlare delle prospettive future del proprio istituto
Esaurita questa prima parte del seminario
Si aprirà il dibattito
A cui parteciperanno rappresentanti politici direttori di istituti penitenziari magistrati ed altri esperto
Considerati i tempi a disposizione lo ripeto
La presidenza sarà suo malgrado costretta a disciplinare scrupolosamente l'osservanza dei tempi di tutti gli interlocutori
Che non potranno superare i dodici minuti ciascuno
Ciò per permettere a tutti di offrire il proprio contributo di idee
Non mi resta che ringraziare gli agenti di custodia e gli altri operatori penitenziari che hanno fattivamente collaborato alla realizzazione di questo seminario
Ringraziare i magistrati
I direttori di istituto i rappresentanti politici che con la loro presenza
Vogliono dimostrare una particolare attenzione ai problemi degli agenti di custodia
Credo che non ci sia altro da dire
E quindi si può senz'altro passare la parola al primo relatore Chico ci vogliamo chiamare che
Giuseppe Monaco appuntato degli agenti di custodia il quale tratterà molto brevemente questo tema condizioni di vita e di lavoro dagli agenti le battaglie democratiche del personale di custodia dal mille novecentosettantasei
Mona con le pale d'apparato
E difficile tracciare in pochi minuti la storia del movimento democratico degli agenti di custodia
Che è partito dal mille novecentosettantasette ha conosciuto pochi momenti di grande slancio e vigore e momenti di silenzio e di pausa
Una storia sconosciuta che non ha certo avuto la risonanza delle lotte condotte dai colleghi della polizia
Aiutati da due fattori a noi di di difficile raggiungimento
La coalizione di tutto il personale interessato dalla base ai vertici e l'attenzione e la solidarietà delle forze politiche e culturali più progressiste e dei lavoratori
Ma è proprio sull'onda da del movimento dei lavoratori di polizia che abbiamo cominciato a muoverci e a riunirci
In modo clandestino Van destino dapprima puntando ad obiettivi minimi ma pur sempre fondamentale per noi
Eravamo negli anni mille novecentosettantasei settantasette
I problemi al servizio erano ancor più gravosi di quello dirmi
L'organico di circa quattordici mila uomini mentre la popolazione detenuti era numero numericamente quella di oggi
Cominciavano i primi arresti e quindi le detenzioni di terroristi e a stento si riusciva ad usufruire di una giornata di riposo al mese
Lo straordinario vedere riconosciuto e quindi non compensato i giornali e altri gli altri mezzi di comunicazione quando si occupavano Dinoi ciclo di ricavano con l'appellativo di secondini
In queste condizioni abbiamo cominciato a far conoscere all'esterno del muro di cinta che ci separa dalla Società i nostri problemi
Forma mo'così le prime delegazione che furono ricevute dalle forze politiche in Parlamento
Nacque la prima proposta di legge di riforma presentate dal pc il ventuno dicembre del mille novecentosettantasette
Sì provvedevano si prevedevano i punti fondamentali contenuti oggi nel testo stralcio ora approvato dalla commissione Giustizia della Camera
La smilitarizzazione la soppressione del ruolo degli ufficiali la unificazione del ruolo e degli agenti delle vigila dice penitenziari
Seguire la soubrette subito altri progetti quello radicale quello socialista sulla stessa linea del primo nel contempo il governo cominciava indù ad introdurre i suoi programmi la ristrutturazione del corpo
Abbiamo dovuto attendere circa dieci anni per avere un disegno di legge governativo che rispondesse almeno parzialmente alle nostre esigenze
Ma vorrei un attimo tornare sul movimento degli agenti
Dopo le nutrite delegazioni ricevute in Parlamento
Le prime auto consegne riuscimmo fino ammenda fa parlare i giornali Dinoi e dei nostri problemi in termini positivi
Venivano descritte finalmente le nostre condizioni di vita e di lavoro
Riuscimmo ad avere perfino uno spazio nella tv di Stato
Tutto per lui nella trasmissione del TG due direttissima curata allora da Aldo fallì vena
Avevamo costituito un comitato di coordinamento che ancora oggi si sta e funziona
Certo abbiamo dovuto lottare contro governi che sfornava ogni tanto progetta di smilitarizzazione che proponevano in realtà una vera e propria leader militarizzazione
Abbiamo subito subito la situazione del comitato di rappresentanza non voglio qui fare polemiche
Forse il core Ger apporre svolto un qualche azione positiva ma certo che essa ha voluto rappresentare un modo di comprimere un memento spondali o democratico e senza gerarchia
Abbiamo perfino in due occasioni ha fatto scendere in campo le nostre mogli i nostri figli
Sono state manifestazioni difficile
Difficilmente si potranno dimenticare per la forza e la compattezza di queste borse protagoniste venute da ogni parte d'Italia a parlava a posso dei mariti
Non può non potevamo parlare
Come non dovremmo parlare oggi se non fosse cambiato l'atteggiamento dell'amministrazione i nostri confronti
Del nostro problema e delle nostre aspirazioni si cominciava anche a parlare nei convegni e nei congressi
Lentamente anche il Che il col e a livello centrale si combatte si cominciava a parlare di smilitarizzazione
Mentre la Camera dei Deputati esaminava in un comitato ristretto della Commissione giustizia tutti i progetti di legge presentate nell'ultima legislatura fino al lavoro e ultimo della stessa comizio che ha approvato il testo frutto anche della dall'apporto governativo
Ho voluto tracciare in Breve questa storia del movimento non per dimostrare un qualche una qualche combattività da parte nostra
Ma perché ci sono molti che ignorano questi fatti alcuni pochi per fortuna fingono di ignorarli
è stato detto recentemente in un convegno ad Assisi
E gli agenti di custodia vogliono tutto e subito è stato anche detto che occorre una riforma globale del personale penitenziario siamo certo dell'accordo
Sulla necessità di una riforma complessiva ma consiglio reale consideriamo irrinunciabile che intanto si proceda alla smilitarizzazione del corpo
Siamo stati protagonisti della nostra riforma e vorremmo continuare la destra
In questa sede per la prima volta possiamo parlare nulli
Abbiamo assistito ultimamente a a una contrattazione diretta tra il Ministero per i sindacati
I rappresentanti sindacali hanno portate richieste che non presentava il nostro mensile
è stato chiesto il di affossare questa legge di riforma o quando Meredith escluderle vigila dice di pace perdere la qualifica di agente io o ufficiale di polizia giudiziaria
Di eliminare qualsiasi riferimento alla Polizia di Stato infine si è chiesta per fini di cambiare nome custodi
Il tutto senza averci prima ascoltare
Abbiamo invitato allora inviato allora un telegramma al ministro di Grazia e Giustizia ai partiti politici al direttore generale degli Istituti di prevenzione e pena ai sindacati
Sottolineando il fatto che noi abbiamo del non abbiamo delegate nessuna rappresentarci
Non vogliamo in questa sede aprire una frattura con i sindacati
Sappiamo che che potranno anzi darci un importante contributo
Ma ne vogliamo che il ministro ascolti innanzitutto i lavoratori interessati maggiormente a al progetto di modifica
Non vogliamo soprattutto che in nome di qualche minoranza si sacrifica un'intera categoria
Abbiamo e diritte ed in parte ce lo siamo conquistato e di discutere di tutto anche del nome
Alla parola Luigi Diana maresciallo degli agenti di custodia che tratterà sull'organizzazione attuale del corpo e quella prefigurata nel testo di riforma licenziato dalla commissione Giustizia
Com'è strutturato oggi il coro
Né più né meno di come lo era nel mille novecentoquarantatré
Quando fu militarizzato ed incorporate nelle forze armate dello Stato
Decreto luogotenenziale numero cinquecentootto del ventuno al gusto il provvedimento
Allora forse a Pago alcune istanze degli agenti di custodia ma assai di più fa apprezzato dal Ministero di Grazia e Giustizia che vede nella disciplina militare del corpo un valido mezzo per consentire all'amministrazione penitenziaria di gestire le carceri all'epoca in agitazione con maggiore tranquillità
L'estate resta oggi in vigore il Regolamento del mille novecentotrentasette ma poiché il corpo era diventato militare occorreva creare i gravi
E infatti nacquero le guardie il vicebrigadiere i brigadieri i marescialli a quel punto si dovette dotarlo
Oltre che della bandiera nazionale anche di un ruolo di ufficiali
Provenienti dall'esercito e dai carabinieri
Ricordiamo fra tutti
Il generale dell'Arma Cao Pindaro il primo capitano dei bersaglieri Gabrielli padre dell'attuale comandante
Gli ufficiale allora come oggi non avevo le compiti operativi nelle carceri il personale di custodia era comandata marescialli alle dipendenze dei direttori bensì solo di addestramento militare nelle caserme
In più gli ufficiali provvedevano alla disciplina proponendo ai direttori l'eventuale punizione dai locali agli agenti
Forse proprio in quel momento ebbe inizio quella sorta di conflittualità fra dirigenza degli istituti ed ufficiali protraendosi fino ad epoche recentissime
Una tale rigida struttura militare lesi il corpo sempre meno agile anche per effetto di un addestramento solo ed esclusivamente improntata su schemi militari senso un seppur minimo spiraglio di professionalità in previsione poi all'inserimento nel carcere
L'agreement la criminalità cambiavo molto e ovviamente cambiavano molti detenuti non più i mariuoli o gli assassini per motivi d onore ma truffatori di Ranco killer terroristi
Tutti con una cultura certamente superiore a quello del personale di custodia
Da ciò le difficoltà la sofferenza nel senso di frustrazione degli agenti
Difficoltà sofferenza e frustrazione oggi addirittura esasperata per una seria per una serie di motivi fin troppo noti a tutti coloro che sono qui convenuti
Di cui si è già accennato il e cui si parlerà di qui la inderogabile necessità di addivenire ad una riforma del Corpo degli agenti di custodia in questa direzione simbolo il progetto ha licenziato dalla commissione Giustizia della Camera dei deputati seppure con alcune riserve o qui accenderlo
Ed inviato per la discussione in aula
Discussione ci auguriamo tutti speriamo avvenga al più presto il testo della Commissione accoglie parte dell'istanza avanzata gli agenti di custodia ecco in sintesi
La smilitarizzazione prevista è reale cioè sostanziali perché viene soppresso il ruolo degli ufficiali per i quali si prevede una soluzione dignitosa
E quella prevista per il personale agenti assistenti sovrintendenti e ispettori
Sono inserite nella normale gerarchia civile dell'amministrazione penitenziario e fanno capo al direttore dell'istituto
Il quale a sua volta dipende dal previsto ispettorato regionale penitenziario a capo del quale viene designato un dirigente del Wall amministrativo
La piramide gerarchica si concluda al Ministero di Grazia e Giustizia dove tutto rimane immutato cioè un magistrato a capo dell'ufficio del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria attualmente ufficio secondo il testo della Commissione giustizia ipotizza poi cinque dB di scuole per agenti ausiliari per agenti sovrintendenti per ispettori
Per specializzazione addestramento e aggiornamento per questa scuola è prevista però una delega al governo
Per quanto riguarda la formulazione la formulazione dei programmi i metodi d'insegnamento e di studio la modalità di esami
Ciò delega che però non detta principi e criteri da osservare in modo rigido shop potrebbe significare in sede di decreti delegati e di regolamento di servizio uno stravolgimento della norma originali
Noi ci auguriamo così come è stato detto nella relazione che accompagna il testo della Commissione che in sede di discussione in aula saranno apportati emendamenti migliorativi Dobi necessarie tutte ed ulteriori approfondimenti
Stanza
L'istanza di una riforma organica del corpo degli agenti di custodia
è partita dagli stessi agenti dopo l'entrata in vigore della riforma penitenziari del settantacinque
Noi a causa del continuo contatto con la popolazione carceraria fummo i primi tra gli operatori di istituto a percepire che con il nuovo ordinamento penitenziario
La situazione dei detenuti e degli internati era radicalmente mutata
Questi da meri oggetti di interventi gusti organistici disciplinari erano diventati soggetti e protagonisti di un diverso e più civile tipo di trattamento nonché titolari di uno spettro più ampio di diritti
E anche il loro livello culturale era considerevolmente cresciuto tale realtà puniva moralmente e psicologicamente in profondo disagio non gli agenti di custodia sia per la nostra inadeguata cultura e qualificazione professionale sia per legge per la difficile condizioni di lavoro a cui venivamo sottoposti il nostro malcontento si tradusse in forme di lotta e di protesta che ebbero inizio fin dal mille novecentosettantadue con manifestazioni di auto consegna Assemblea dimostrazioni pubbliche
Le prime rivendicazioni puntavano sulla smilitarizzazione del corpo con la prospettiva di migliorare le condizioni di lavoro e di conquistare quei diritti civili e sindacali che spettano a tutti gli altri lavoratori
Ma in un secondo momento la smilitarizzazione fu considerata anche come condizione pregiudiziale per la vie di finzione del proprio ruolo professionale
I l'anno in armonia con i ruoli orientamenti della riforma penitenziaria naturalmente su questa maturazione influì sensibilmente il vasto movimento dei lavoratori di polizia mirante alla civilizzazione del loro stato giuridico
Le rotte degli agenti di custodia
Sortirono devono infetti riscuotendo una eco favorevole in molti ambienti giuridici e politici e perfino presso gli organi di governo accade infatti che verso la fine del settantasette per iniziativa del ministro guardasigilli onorevole Bonifacio fu predisposto una bozza di disegno di legge con centoquarantadue articoli che prevede una trasformazione dell'attuale corpo in un altro denominato corpo della sicurezza penitenziaria
Ma le peggiorate condizioni di ordine disciplina di sicurezza delle carceri fece rinchiudere un cassetto l'elaborato i vertici ministeriali sostenuti dalle forze politiche più moderate
Lanciarono una una vera e propria campagna contro la militarizzazione del corpo degli agenti di custodia
Adducendo la tesi che il passaggio lo stato civile avrebbe comportato un pericoloso allentamento della commissione della disciplina del personale
Con la conseguenza di compromettere ancor più grave difficoltà che l'amministrazione deve iniziare incontrava nel gestire le carceri
Di fronte al produrre dell'inerzia ministeriale nonostante l'impegno programmatiche espresse nel marzo settantotto dal secondo governo Andreotti i partiti radicale e socialista e comunista sotto l'incalzare della pressione degli agenti di custodia
Presentarono alla Camera dei deputati in tre distinte proposte di legge
Tutte tendenti ad una rifondazione del corpo che avesse come presupposto una totale smilitarizzazione smilitarizzazione
Ciò malgrado quella legislatura non riuscivo ad affrontare e risolvere il problema anche nella nuova legislatura non sono mancati iniziative parlamentari per la riforma del Corpo
Pare che finalmente sia giunto il momento di affrontare il problema de fa fede il testo licenziato dalla commissione Giustizia inviati in aula per l'approvazione
Purtroppo i tempi lunghi per il varo della riforma hanno visto aggravare la situazione penitenziaria una popolazione carceraria in continua espansione fino a superare le quarantatré mila unità
Con un incremento medio di settecento detenuti al mese ristretti in poco più di ventitré mila posti due terzi di questa popolazione in attesa di giudizio una pericolosa promiscuità fra detenuti condannati per reati veri e quelli condannati dei gravissimi reati
Direttori costretti per mantenere un ordine apparente negli istituti a venire a patti con detenuti esponenti della malavita
In una tale situazione in una tale situazione l'anello più debole del sistema è rappresentato proprio dai modi gentili custodia
I nostri problemi quindi non riguardano solo una categoria di lavoratori ma l'intera collettività nazionale
Per gli agenti vivere da reclusi in carcere può essere fatale
Rischiando l'assegnazione del clima di violenza in cui viviamo quotidianamente per questa affermiamo che la situazione penitenziaria
Nel nostro Paese ha superato i livelli di guardia
Tanto più che la legge di riforma penitenziaria tra il numero trecentoquarantacinque del settantacinque pur rappresentando un notevole passo avanti dal per vedere strutture penitenziarie de qua dall'esigenza di dire educazione il progresso civile
Non è mai riuscita a trovare concreta attuazione
Quella riforma che come aveva obiettato bioetico primario la risocializzazione dei distretti e in particolare la rilevazione dei condannati
Non poteva prescindere da un serio approfondimento del ruolo degli addetti alla custodia che avrebbero finalmente dovuto essere integrati con le altre categorie che operano all'interno dell'istituto
Ma tutto ciò non avvenne le condizioni di vita di lavoro degli agenti di custodia sono andate sempre più peggiorando
Il punto cardine per la soluzione della inquietudine del disagio manifestato che nel corpo informe preoccupanti per la dirigenza ministeriale è stato l'aumento del numero degli organici
Che si registri una carenza di agenti è innegabile ma non è solo questo il problema la verità è che entrato in crisi la funzione e l'immagine di questo operatore penitenziario
Limitarsi ad aumentare l'organico senza modificarne ruolo è completamente inutile
Ecco perché noi sosteniamo che la smilitarizzazione o non è semplice elemento negativo delle condizioni di vita degli agenti ma il quadro in cui si inseriscono i dipendono i meriti tu di arruolamento
Gli orari di lavoro la disciplina la scarsa qualificazione professionale
Il poco rispetto per la dignità personale l'obbligo di pernottamento Periscelididae ore di limitati di libera uscita il degrado delle caserme dove e dei luoghi di vita in genere
Per queste ragioni una vera riforma del Corpo degli agenti di custodia non può prescindere da un'effettiva smilitarizzazione
La smilitarizzazione quindi non deve essere fine a se stessa male con la condizione necessaria per professionalizzare l'agente di custodia
Attualmente gli agenti di custodia escono dalle scuole con una formazione prevalentemente militare per cui quando iniziano il loro servizio
Nell'istituto si sentono catapultati in una realtà carceraria sconosciuta
E a loro spese debbono imparare a vivere o a sopravvivere
Nel tremendo mondo del carcere oggi particolarmente difficile per quando gli Accadi quasi quotidianamente faide sanguinose fra detenuti
Droghe danni tende non facili da agenti di custodia direttore uccise sequestrati gli orientamenti da seguire se si intende seriamente procedere ordinamento dal corpo in coerenza anche con il processo di di demo con i piedi democratizzazione del che ha investito in particolare la polizia deve essere devono essere i seguenti
Uno istituzione di un corpo civile e comprendente personale maschile e femminile con attribuzione adeguate ai contenuti e alla fine vita giuridiche o sociali
Del nuovo ordinamento penitenziario mantenimento della qualifica di agente o ufficiale di polizia giudiziaria e di agenda ufficiale di pubblica sicurezza
Due elevazione del livello culturale degli appartenenti al corpo sulla base del possesso di determinati titoli di studio e attraverso una rigorosa selezione concorsuale
Pareva acquisizioni di una elevata qualificazione professionale attraverso corsi di istruzione e formazione professionale di aggiornamento e di specializzazione
Quattro i riconoscimenti agli appartenenti al corpo di diritti civili e sindacali previsti dalla Costituzione
In armonia quando è stato riconosciuto per i dipendenti della Polizia di Stato grazie
Prima di passare
Prima di passare la parola
Alla
All'altro dipendente che
Interverrà in questo modo tra qualche minuto vi devo leggere questo telegramma impegni precedenti assunti impediranno mia partecipazioni al seminario del diciotto marzo
Auguro buon lavoro il saluto cordialmente Giorgio Benvenuto segretario generale della UIL
Sono presenti il senatore Bonifacio l'onorevole Mannuccio l'onorevole granati
Ed è presente l'onorevole Giglia Tedesco vicepresidente della Camera
Che pregherei di accomodarsi qui avanti
Del senato chiedo scusa lapsus
è una delle nega ce ne sono tante della viabilità
Alla parola Valentino Di Bartolomei vice brigadiere degli agenti di custodia sul tema professionalità del personale di custodia
Gentilissima è signore signori onorevoli
Amici e colleghi
Desidero anzitutto ringraziare voi per la cortese attenzione che vorrete prestarmi
E gli organizzatori di questo seminario per la possibilità che hanno voluto offriranno agli agenti di custodia di parlare ad un così autorevole consesso
Il tema di questo seminario rende molto stimolante e fornire le nostre indicazioni
La riforma del Corpo degli agenti di custodia quale presupposto per una nuova gestione degli istituti penitenziari
Credo che mai un tema di dibattito sulla riforma del Corpo sia stato più interessante l'azzeccato
Nella locuzioni anzidetta è racchiuso tutto il problema
Riformare il corpo significa anzitutto a gestire diversamente le carceri
Infatti ciò che fa paura alla parte più conservatrice della società
E che trova psicologicamente impreparati soprattutto noi militari
Non è la nostra riforma non è lo spegnimento di queste stellette ma appunto la gestione umana democratica diversa del carcere
Naturalmente dopo anni di dibattiti nessuno crede più che la riforma degli agenti di custodia rappresenti la panacea in grado di sanare i nostri problemi di lavoratori e di cittadini
E in un colpo solo anche quelli dell'intera istituzione penitenziari italiani
A questa nascitura riforma abbiamo però il diritto ed il dovere di chiedere che porti chiarezza nella realtà penitenziaria
Andando ad integrarsi con armonia nella legge sull'ordinamento penitenziario del mille novecentosettantacinque
Uno dei nodi che quella legge lasciano irrisolti è relativo alla professionalità del personale di custodia
La professionalità degli agenti non è certamente da inventare in questa sede
Ma però ricordato che sinora non gli agenti abbiamo svolto esclusivamente il ruolo dei cani da guardia allenati a mostrare i denti e spesso anche ad usarli
Pertanto ci viene chiesta dal vigente regolamento se tanto ci viene insegnato dai colleghi anziani dai superiori e soprattutto nelle scuole militari
Noi veniamo sempre chiamati quando corre il bastone ma non abbiamo mai carote da distribuire
Io però mi chiedo se lo Stato ha il diritto di sbandierare il dettato costituzionale della rieducazione del condannato fidando poi sulla certezza che niente potrà mutare sino a quando riuscirà a disporre Dinoi
Quali ceti mastini
Ritengo quindi che è una particolare attenzione vada posta in sede di riforma nel formulare le disposizioni relative alla istruzione dalla formazione professionale del personale di questo la formazione intesa anche come corsi di riqualificazione aggiornamento del personale in attività di servizio
Dovrà attendere ad un coinvolgimento totale degli agenti nelle attività di osservazione e trattamento
Il contatto quotidiano con il detenuto ci pone infatti in un osservatorio privilegiato rispetto agli altri operatori
Per cui non è onesto rinunciare al nostro apporto nelle attività di osservazione della personalità e di trattamento individualizzato
Compiacere mi accorgo della previsione legislativa che pone di diritto una rappresentante del corpo degli agenti tra i partecipanti alle riunioni del gruppo di osservazione trattamento
In questo modo il personale potrà essere impegnato in attività che vadano oltre la mera custodia e che comportino il nascere di un rapporto umano tra il custode e il detenuto
Debbo però sottolineare che sarebbe anche giusto all'integrazione con un rappresentante del personale di custodia
Della commissione che predispone il regolamento interno di istituto della commissione che organizza le attività culturali ricreative e sportive negli istituti
Del consiglio di disciplina
Ritengo anche utile mi permetto di segnalarlo alla vostra cortese attenzione che le scuole di formazione pur nel rispetto della diversità delle funzioni
Divengono in futuro uniche per tutte le categorie degli operatori penitenziari
Affinché le loro attività concorrano al medesimo fine alle reinserimento sociale del detenuto
Queste richieste non vogliono assolutamente significare che gli agenti debbano impossessarsi di tutte le attività penitenziale
Ma certamente che debbano però concorrere qui a pieno titolo
Altrettanto queste richieste non vogliono significare il desiderio di abbandono delle attività istituzionali di custodia e di vigilanza
Attività che dovranno garantire all'interno delle carceri condizioni di ordine di disciplina di sicurezza che però non debbano essere fini a se stesse e intese come valori
Ma solo come mezzi anche se indispensabili per instaurare proficui rapporti interpersonali negli istituti
Per questo motivo non mi sento di accettare le proposte che intenderebbero affidare ad altri corpi la vigilanza perimetrale agli istituti
Si finirebbe per condizionare anche la vita interna all'esigenza di sicurezza
E invece opportuno che al personale di custodia vengano anche affidatele traduzione di piantonamento
Poiché li ritengo momenti di particolare importanza per svolgere attività trattamentale
Una volta accettato il concetto di custodia Mirante al recupero ed alla risocializzazione
Ecco quindi indicata per le grandi linee quella che ritengo debba essere la nuova professionalità degli agenti di custodia
Una professionalità che tragga stimoli e motivazioni di arricchimento dalla delicatezza dei compiti loro affidati e che non nutro aspirazioni inconfessate di natura poliziesca inquisitoria e repressiva
Oggi purtroppo non gli agenti abbiamo un grado di professionalità molto modesto
Anche se è vero che non ci è stato insegnato abbiamo in tutti i gradi della scala gerarchica scarse nozioni delle tecniche penitenziarie delle norme delle metodologie di trattamento
Siamo anche carenti noi militari nella conoscenza dell'uso e del maneggio del reato
Le cause sono certamente da ricercarsi nello scarso livello distruzione nella natura ripetitiva del servizio nell'organizzazione militare del lavoro ma anche nello scarso interesse dell'amministrazione a qualificarci
Per farci acquisire professionalità ci vorrà quindi una forte volontà politica e lungo tempo
La parola passa necessariamente ai politici
Con la sollecita approvazione di una buona riforma potremo diventare operatori penitenziari professionalmente capace quando noi agenti di custodia saremo professionalmente capaci potremo garantire per la nostra parte una gestione democratica delle carceri
Prima di passare all'altro intervento vi devo leggere un telegramma impossibilitato per impegni assunti da tempo esser presente a te seminario sul tema la riforma del Corpo degli agenti di custodia
Quale presupposto per la nuova gestione degli istituti penitenziari desidero far pervenire mia adesione ti migliori auguri pieno successo manifestazione molti cordiali saluti Giulio Andreotti ministro affari esteri
Accade sono presenti alle persone alle i rappresentanti politici che ho citato prima
Angelo Albanese responsabile della sezione problemi dello stato del Partito Socialista Italiano e il senatore Gianfranco Spadaccia del Partito Radicale li ringraziamo
La parola
A Gaetano Valente
Sottufficiale degli agenti di custodia
Sul ruolo e funzione del futuro agente di polizia penitenziaria per quanto attiene la sorveglianza la custodia e la collaborazione al trattamento dei detenuti
Importanza della qualità di agente ufficiale di polizia giudiziaria
Sulla peculiarità del ruolo della funzione del personale di custodia
Si riscontra e da più di mezzo secolo tutti hanno sempre convenuto che la cosiddetta esecuzione penitenziaria diretta alla rieducazione del condannato
Non può fondarsi unicamente sui buoni ordinamenti giuridici ma deve avvalersi di quell'attività materiale attraverso la quale il diritto si realizzi
Posta in atto da personali quale è in grado di comprendere il fine al quale il l'attività indiretta e capace di uniformare a tal fine anche quelli che ai più sembra non minuti e trascurabili particolari
Della vita di relazione con le persone soggette alla colazione penale
Si pensi
Che tali principi furono chiaramente sanciti nello stesso regolamento del corpo degli agenti di custodia approvato nel mille novecentotrentasette
Dove all'articolo sessantaquattro
Quello relativo alle norme di condotta si legge
Gli agenti nel compimento del loro dovere curando il mantenimento dell'ordine della disciplina
E l'adempimento degli obblighi inerenti alla pena debbono aver presente che i mezzi decorazione nell'esecuzione Milano nello stesso tempo a punire ed aria da Tariq condannato alla vita sociale
Contegno dignitoso fermo e cortese spirito di giustizia nel trattamento dei singoli costante preoccupazione dei bisogni morali e materiali dei detenuti e degli internati
Sono le modalità che assicurano il successo dell'opera degli agenti
Ma non basta
Parlando delle funzioni degli agenti nell'esecuzione delle misure di sicurezza nell'articolo centoquarantacinque del regolamento di si precisa
Gli agenti addetti agli stabilimenti per le misure di sicurezza oltre i doveri comuni a tutti i componenti il corpo hanno quello precipuo dire precari efficace contributo alla conoscenza dell'internato
Al fine di accertare se siano o no cessati i motivi che ha reso necessario l'internamente
A conseguire l'intento essi tenendo presente le disposizioni dell'articolo duecentottantaquattro del Regolamento
Per gli istituti di prevenzione di pena debbono in ogni momento porre la massima attenzione agli atti e alle parole dell'interna
In quanto gli uni e le altre possono costituire una me una manifestazione del suo modo di pensare e di sentire non solo il nei riguardi della disciplina dell'ordine dello stabilimento
Ma anche nei riguardi morale e sociale
Delle osservazioni fatte riferiscono per iscritto nell'apposito registro dei rapporti che deve essere tenuto con ogni riservatezza dal maresciallo il quale lo presenta giornalmente all'autorità dirigente dell'interessamento a questo servizio
Di conoscenza dello stato di di adattamento degli internati e Presa speciale nota nella matricola dei singoli agenti
Il regolamento del mille novecentotrentasette per il corpo degli agenti di custodia fu emanato in applicazioni di due grandi riforme
Quella penale e quella penitenziaria ambedue del mille novecentotrentuno
Che avevano leche PPI principi penalistici e penitenziari elaborare in importanti congressi internazionali
Vale ricordare che nella relazione che precede al regolamento si legge che nuovi compiti degli agenti di custodia rispetto a quelli previsti dal precedente Regolamento avrebbero fatto cadere definitivamente
L'antica concezione del secondino per sostituirli quella di un organo per quanto modesto dell'esecuzione penale oggi diremmo l'esecuzione penitenziaria
Chiamato a concorrere con la sua opera alla realizzazione delle finalità che all'esecuzione penitenziaria assegno nove nuove leggi penali
In merito alla collaborazione dell'agente di custodia al trattamento chi socializzante
Oltre che l'accennata articolo sessantaquattro del Regolamento esistono più precise norme nella legge del mille novecentosessantatré ove si legge all'articolo tre settantasei
Che l'agente di custodia di qualunque grado deve esercitare le le sue funzioni contribuendo in conformità della legge
Alla realizzazione delle finalità di prevenzione e riadattamento sociale connesse alla esecuzione delle pene delle misure di sicurezza
L'innovazione fondamentale della riforma penale del mille novecentotrentuno fully lire l'istituzione delle misure di sicurezza a completamento della pena o in sua sostituzione
Naturalmente l'enfasi del del legislatore penitenziario dello stesso anno
Cadde su tali misure per cui esso fa dell'agente di custodia un collaboratore prezioso dalla conoscenza degli internati
Quando ancora non si parlava di osservazione scientifica della personalità
Al fine di accertare lo stato di di riadattamento dello stesso per le decisioni di competenza del giudice di sorveglianza sulla cessazione o meno della pericolosità sociale del soggetto quando fluido ideato e sancito tutto questo non si pensava affatto a trasformare un corpo civile tale era quello degli agenti di custodia
In un settore delle forze armate dello Stato con tanto di ufficiali di bandiera di discipline codici penali militari
Il tentativo di realizzare una nuova figura gli agenti di custodia fu iniziata ma dopo otto anni
Con il decreto luogo luogotenenziale ventuno agosto mille novecentoquarantacinque numero cinquecentootto
Che trasformò gli agenti insondabili subentrò la logica militare che ha pervaso il corpo fino ai nostri giorni per cui divennero più importanti agli effetti professionale l'addestramento formale e para
E le parate il comportamento militare le esercitazioni al tiro delle armi affinché un agente di custodia nelle ipotesi di cui all'articolo centosessantanove del Regolamento
Oggi criticabile sotto l'aspetto umano ed logico giuridico potesse avere la mira giusto
Purtroppo tanti importanti principi riguardanti la figura dell'agente di custodia
Sono sempre stati ignorati dalla pratica di ogni giorno
Esiste est e si rimarcava sempre più la caratteristica militare del corpo senza alcun riguardo all'espletamento dei compiti specifici di collaborazione che invece avrebbero dovuto essere preminente
Anche la discussione sulla riforma in atto dimostra di ignorare tutto questo
Il disegno di legge governativo circa i compiti di di sorveglianza e di custodia
Non fa parola alcuna per cui in sede di stesura del regolamento di servizio del l'amministrazione non ha l'obbligo di seguire alcun criterio o principe
Circa i compiti di collaborazione si limita a dire genericamente che il nuovo corpo collabora alle attività che serva azioni e di trattamento ci educativo del condannato
Lasciando quindi ancora al regolamento di servizio ampia libertà di decisioni in materia
Il testo di legge stralcio della Commissione giustizia della Camera segue purtroppo per sicuramente su delicati temi il disegno di legge governativo
La proposta di legge socialista ad esempio si presenta più precisa nella formulazione generica dei compiti istituzionali del nuovo corpo
Parlando espressamente di custodia e di sorveglianza dei detenuti e degli internati e più specificamente della collaborazione con gli altri operatori penitenziari alle attività di osservazione di trattamento
Ritorna poi sui temi della sorveglianza e della custodia trattando lui in apposito titolo l'ottavo per cui in sede di stesura del Regolamento di servizio l'amministrazione penitenziaria obbligata a seguire
Un certo binario
Quel progetto di legge in particolare tratta ex professo nell'articolo centoventicinque
Della partecipazione degli appartenenti del nuovo corpo al trattamento dei detenuti e degli internati elimina altresì alcuni contenuti dell'articolo centosessantanove del Regolamento relativi all'uso delle armi
Su questo tema si discuterà comunque sedici successivo intervento
In sostanza quel progetto di legge del Partito Socialista Italiano cancello l'attuale figura dell'agente di custodia come soldato ed evita di fare un un poliziotto del carcere
Per quanto riguarda poi l'altro importante tema e cioè quello della qualità di agente o ufficiale di polizia penitenziaria
Sosteniamo che tale qualità non può essere soppressa perché stabilite dal codice di procedura penale articolo duecentoventuno vi
Uno numero centoventuno
Fa parte delle forze di polizia inoltre per la stessa legge all'articolo sedici il corpo può essere chiamato a concorrere con le altre forze di polizia
In determinate circostanze nell'espletamento di servizi di ordine e sicurezza pubblica e per servizio di pubblico soccorso
La qualità di agendo ufficiale di polizia giudiziaria dai inoltre al titolare la stessa la responsabilità di agire autonomamente in caso di commissione di reato sia vinta dall'Inpdap istituto che fuori
Se la qualità di agente officiate Project giudiziaria dovesse scomparire il personale di custodia di fronte alla commissione di un reato preparato all'interno di un carcere si vedrebbe costretto a fare intervenire altre forze di polizia per le conseguenze con le conseguenze facilmente immaginabili
Infine tale qualità pone gli appartenenti al Corpo alle dipendenze funzionali di di chi può disporre dalla polizia giudiziaria e cioè della magistratura ordinario
Il problema è dell'uso che di questa qualità Coffa titolare o chi dispone dalla polizia giudiziaria
Dal mille novecentotrentuno ad oggi sono stati rari casi di gestione abnorme di tale qualità sia da parte del titolare che delle autorità competenti
Alla luce di quanto detto c'è da augurarsi che il legislatore voglia prendere atto della varietà di dalla matita di queste nostre istanze e specificare nella legge di riforma
Nel modo più chiaro la moderna funzione il ruolo del futuro agente della polizia penitenziaria
Ha la parola Massimo Di Murro agente degli agenti di custodia sul tema la gente di custodire il suo rapporto con gli altri personali presenti nell'istituto
Il nuovo ordinamento penitenziario del settantacinque ha rappresentato rispetto al precedente del trentuno una tappa decisamente importante non solo per una diversa concezione del carcere e quindi della pena
Ma soprattutto per un diverso un nuovo rapporto tra società carceraria e collettività e Serra prevedendo una serie di misure alternative alla detenzione gomma
Odia
Nel capire il cambiamento in corso a volte per una loro impreparazione molto spesso per una incapacità di fondo dell'amministrazione delle scuole di formazione
E delle direzioni di istituto nel preparare un agente nuovo diverso che meglio potesse sintonizzarsi con le altre figure di operatori
Per molto tempo abbiamo visto senza capirne il ruolo e il significato educatori assistenti sociali Esperti psicologi insegnanti
Operatori professionali degli enti locali assistenti volontari rappresentanti di organi assistenziali pubblici e privati
Aggirarsi all'interno del carcere stabilendo con loro non sempre rapporti di collaborazione e reciproca considerazione
Al contrario sono sorti molto spesso e continuano ad esserci rapporti difficili di assoluta incomunicabilità di indifferenza silenzio quando non proprio di manifesta conflittualità e diffidenza
Nel corso di questi anni abbiamo fatto a nostre spese molte esperienze consapevoli che non avremmo trovato nessuno le eccezioni possono contarsi sulle dita disposto ad aiutarci a trovare la giusta misura il giusto equilibrio al contrario siamo stati destinatari a volte di messaggi contraddittori provenienti da più parti rischiando di perdere essi la nostra vecchia identità senza trovarne tuttavia una nuova
Oggi sappiamo che accanto alla nostra centralità all'interno dell'istituto vi sono altre centralità altrettanto indispensabile importanti ma al tempo stesso vogliamo sperare che nessuno perda la propria giusta collocazione
Che deve essere vista in relazione a quella degli altri in un quadro d'insieme unitario
Il rapporto dell'agente di custodia con gli altri personali presenti nell'istituto non può essere visto come una confluenza disordinata di competenze
In un rapporto di annullamento reciproco ma dovrà essere riconsiderato alla luce di una viva e feconda dialettica
Che non perda mai di vista le finalità volute dalla legge che possono sinteticamente riassumersi nella costituzione di una comunità carceraria che tenga in dovuto conto i diritti e i doveri di ciascuno operatori e detenuti
Siamo consapevoli che concetti come ordine e disciplina richiamano meglio una ideologia militare vecchia maniera
Ma non riusciamo ad immaginare un carcere che non fondi la propria esistenza in regole che consentano al suo interno l'ordinato sviluppo di relazioni umane
è a questo compito che sia amore Puglia può essere preposti poi che esso costituisce la condizione essenziale per ogni discorso e programma di trattamento
Vogliamo sapere conoscere il lavoro e le competenze degli altri operatori ma vorremmo che quest'ultimi conoscessero il nostro lavoro
E cosa può essere un istituto di pena dopo le ore quattordici e durante le ore notturne perché anche in queste ore il carcere continua a vivere le sue sofferenze
Violenza sopraffazioni e la sua anticultura con la quale noi gli agenti dobbiamo almeno sul piano quantitativo fare i conti più di ogni altro operatore dal momento che ancora oggi il rapporto agente detenuto continua a segnare la detenzione
Da ciò ne discende che nessuna competenza può essere mortificata ma al contrario ciascuno dovrà esaltare le competenze dell'altro nella convinzione che nessuna pericolosa confusione di ruoli
Può essere consentita in nome di questa o quella ideologia ciascuno faccia la sua parte concorrendo tutti insieme al raggiungimento degli obiettivi fissati dal legislatore
Ciascuno comunichi con l'altro i lavori conoscendo i compiti altrui così come conosce i propri in un continuo rapporto di comunicazione e partecipazione
E questa una strada percorribile chi non mancherà riteniamo di produrre risultati apprezzabili per l'immediato futuro
Ringraziamo Massimo Di Murro vediamo la qualora Roberto Tortorici direttore d'istituto
Delle
La necessità di una riforma del corpo si pose immediatamente all'indomani dell'approvazione della legge del settantacinque
Tutta la letteratura sull'argomento dagli atti dei convegni materia penitenziaria fine invece più recenti recenti studi sul carcerario
Denuncia no Hilaire fatto grave che legislatori abbia lasciato la situazione relativa al corpo degli agenti di custodia e a quella delle vigile attrici penitenziaria immutata malgrado cambiasse completamente il sistema penitenziario e la stessa concezione della pena
Cosa significa che si è rimasta immutata ma innanzitutto significa una cosa che per entrare a far parte del ruolo
Delle rigide attrice degli agenti di custodia continuava a essere richiesto un titolo di studio ha molto bassa le vigile attrici continuavano a essere e qualificate operaie generiche dello Stato per entrare dovevano avere appena la quinta elementare devono superare una prova che un dettato dico che perché abbiamo svolto fino a qualche mese fa
Esami per vigilati Ricci consistenti appunti non dettato in un colloquio
Sono entrate a far parte una numerosissima quantità di invalide civili ora nessuno di noi a niente contro il fatto che lo Stato via dei posti di lavoro agli invalidi civili ma io credo che in queste settore dove invece la non dico la prestanza fisica ma se non altro una una robusta costituzione fisica ha un peso beh non si vede come il ministero l'amministrazione abbia potuto continuare a fare entrare persone gravemente invalidante sordomute senza gambe
Ecco mi pare che in questo si rivede in questo che è l'aspetto più deteriore della faccenda si riveli la e cecità dell'amministrazione penitenziaria
Direi soprattutto sul fronte delle vigile attrici dal momento che per gli agenti di custodia e invece è sempre stato giustamente richiesto un delle caratteristiche di sana e robusta costituzione addirittura la una perfetta così capacità visiva direi ecco che questo è un elemento che lascia intendere profondamente come l'amministrazione si sia mossa appunto e anche il legislatore direi perché l'amministrazione ha seguito poiché leggi esistenti la ecco come si sia mossa in modo molto inopportuna rispetta questo personale che invece deve a e doveva dire certe attribuzioni e quindi anche certe caratteristiche
Dicevo quindi che è mancato un intervento legislativo organico l'organicità che invece c'è stata negli anni trentuno trentasette quando è stato fatto il Regolamento
Il vecchio Regolamento penitenziario e conseguentemente i regolamenti degli istituti ed è il relativi al personale
Questo lei intervento legislativo dovesse organicità è mancata in quanto alla riforma penitenziaria quel trattato ha dedicato tutto il suo interenti se al piano dei detenuti sul piano dei detenuti e su alcune figure di operatori penitenziari mi riferisco alla creazione del ruolo degli educatori e alle nuove
Attribuzioni stabilite per gli assistenti sociali
Noi direttori di carcere abbiamo subito denunciato questa situazione
In una serie di congressi a partire dal settantasei abbiano tra le nostre rivendicazioni portata avanti quelle di una riforma del Corpo degli agenti di custodia che partisse dalla smilitarizzazione
Perché l'abbiamo fatto ma mi pare del tutto evidente qualsiasi attività di istituto passa attraversa il personale di custodia
Se non ci sono condizioni di lavoro sopportabili per gli agenti di custodia e molto spesso non ci sono ancora oggi se non c'è un coinvolgimento in prima persona del personale
E queste qualsiasi attività in istituto non può andare avanti e destinata a naufragare
Aldilà quindi di una solidarietà naturale verso i nostri diretti collaboratori esiste una necessità istituzionale che è legata proprio all'approvazione di una riforma del corpo degli agenti di custodia
Questi interessa da parte nostra da parte della categoria dei direttori non è mai stato recepito a nessun livello non a caso l'associazione
Ha inviato ultimamente un telegramma amministra i gruppi parlamentari perché nel momento in cui si è discusso della riforma del Corpo degli agenti di custodia l'associazione non è stata ascoltata da nessuno
Non si è tenuto conto della dipendenza funzionale degli appartenenti al corpo del direttore
Questa carenza investe anche il testo approvato dalla commissione Giustizia della Camera
C'è invece una necessità profonda direi di stabilire un raccordo tra il nuovo corpo degli agenti di custodia il nuovo corpo che si verrà a creare poi verremo vedremo la denominazione perché mi pare che anche su questo terreno ci sia un dibattito abbastanza vivace lo ricordava Monaco prima
E e la categoria di direttori la soluzione ci si potrebbe essere una soluzione che mi sembra la più naturale e quella auspicabile cioè un inserimento nel progetto di riforma in questo nei ruoli di questo costituendo corpo
I motivi sono molteplici innanzitutto dobbiamo renderci conto che con la soppressione del ruolo degli ufficiali alcune delle competenze degli ufficiali dovranno essere necessariamente svolte dai direttori
O dagli ispettori distrettuali mi riferisco alle funzioni che svolgono adesso i comandi regionali mi riferisco a tutta una serie di questioni attinenti alla gestione del personale che dovrà essere necessariamente svolta del direttore
Si aprirebbe anche e questo non mi sembra da sottovalutare uno sbocco di carriera per gli agenti di custodia ai livelli più alti
E quindi una possibilità un domani con certe e caratteristiche certe presupposti di giungere alla carriera di direttori per quella che sarà per lo meno il ruolo degli ispettori gli ex quelli che attualmente sono i marescialli
E s'soprattutto verrebbe meno un'ipotesi di corpo diciamo senza testa tra l'altro verrebbe anche meno scusate il particolare
Un po'così discutibile ma verrebbe meno anche una discriminazione economica nei confronti dei direttori che voi sapete che guadagnano molto meno di un agente di custodia
Si tratterebbe quindi di un primo passo importante per sanare un settore quello del personale penitenziario troppo spesso trascurato
No io vedo che ci sono dei sorrisi in aula ma purtroppo questa è una realtà grave ed è una realtà che scandalizza tutti io ricordo che in un viaggio in Francia ne parlai con dei colleghi direttori di carcere
Che naturalmente rimasero perplessi d'altra parte la situazione direttori di carcere talmente assurda è e strana dal momento che siamo schiacciati diciamo in un meccanismo gigantesco che è quello del pubblico impiego
Per cui la nostra specificità poi non non trova una rispondenza sul piano economico il fatto che un direttore
Debba andare al ristorante lasciare il numero del ristorante al carcere al centralinista del carcere un fatto che pesa e che credo in qualche modo dovrebbe ottenere un riconoscimento
Dicevo quindi che potrebbe essere un primo momento per una riforma più complessiva del personale
Noi comunque riteniamo che anche se c'è necessità di una riforma complessiva che investa tutte le categorie degli operatori penitenziari e le categorie sono tante direi che sono troppe
Anche se c'è questa necessità noi non dobbiamo permettere in nessun modo che il testo approvato in commissione
Sia regni perché noi in questo modo faremmo un torto grave agli agenti alle loro lotte che ormai durano da dieci anni alle loro aspirazioni
Ci troveremmo ancora una volta se questo accadesse a descrivere le condizioni delle genti come le più arretrate
Comunque o con un come un regolamento di disciplina arcaico con le stellette addosso che non gode neanche della legge dei principi di disciplina militare
Voi sapete che sia un carabiniere ha un rapporto disciplinare alla possibilità di essere assistito da un pari grado che in qualche modo alla figura di difensore legale
Questo gli agenti di custodia non ce l'hanno neppure e mi sembra che veramente la situazione sotto questo profilo sia veramente la più arretrate la più grave non capisco con quale coraggio alcuni in convegni molto recenti ad Assisi
Abbiano detto gli agenti di custodia vogliono tutto e subito
E senza rendersi conto delle condizioni reali queste persone probabilmente non sanno neanche dove abitano gli agenti di custodia
è necessario quindi compiere intanto questo passo in avanti senza peraltro fare salti nel buio mi riferisco soprattutto alla al nuovo ruolo che si vuole dare agli agenti di custodia
Ho letto proprio nei giorni scorsi un articolo di Fassone che è un magistrato e docente mi pare di diritto penale all'Università di Torino quindi una persona diciamo estranei al nostro ambiente ma uno studioso di problemi penitenziari
Che dedica un capitolo all'impossibilità di dare all'agente di custodia soltanto la qualifica di assistente penitenziario
Perché questo perché secondo Fassone intanto il carcere andrà sicuramente al contenimento di detenuti sempre più pericolosi mentre la media e piccola
Delinquenza si spera lo speriamo tutti e conoscerà altre misure alternative
E poi perché in questo modo si creerebbe un cordone sanitario intorno al carcere e diciamo un terreno di illegalità interno al carcere quindi io credo che l'agente di custodia e la rigida trincee debbano mantenere la duplice veste
Di collaboratore a trattamenti di regga rampe come dice Tassone del trattamento penitenziario che mi sembra poi la cosa essenziale
Ma nello stesso tempo mantenere certe qualifiche cui faceva riferimento anche Valenti prima
C'è poi un altro punto molto delicato che riguarda il problema della sindacalizzazione
Io mi devo consigliare una cosa che è dal lontano mille novecentosessantotto che quando vedo qualcuno che all'improvviso dalla mia destra si spostano a sinistra mi creo dei problemi
In questo senso c'è stato un regalo da parte del ministro di libera sindacalizzazione agli agenti di custodia
Ora queste ipotesi in linea di principio sembra molto avanzata sembra la più avanzata direi
Mi pare invece molto dice di difficile intanto perché non esiste una reale coscienza sindacale per lo meno agli agenti di custodia non è stato permesso fino ad oggi abili
E inoltre noi costringeremo gli agenti di custodia operare una scelta di carattere ideologico
Si porrebbe quindi un treno reale ad una reale presa di coscienza dei problemi del corpo spesso e direi che come conseguenza immediata quasi automatica
Si avrebbe lo scioglimento del sindacato unitario di polizia mi pare che sarebbe naturale che le i gli agenti di polizia e la polizia di Stato
Che andranno sicuramente a chiedere la iscrizione ai sindacati avremmo così in meno SIULP non so questo a chi giova questo bisogna chiederselo bisogna avere il coraggio in questo momento di dire queste cose questo coraggio lo può avere soltanto chi è sempre stata a fianco degli agenti di custodia
Ringraziamo Roberta a Tortorici vediamo la parola Bruna Dario vigila trincee penitenziaria che tratterà sull'inserimento delle rigide tredici penitenziari nel prefigurato un corpo di polizia penitenziaria
Limite richiesto
Basta
Sono una rigida Trichet penitenziaria che da anni lavora nella casa circondariale di Rebibbia
Desidero innanzitutto rivolgere un cortese saluto a tutti gli intervenuti e un ringraziamento agli organizzatori di questo convegno per avermi offerto la possibilità di intervenire su un problema così importante qual è quello del nostro inserimento nel futuro corpo di polizia penitenziaria
Dico subito che attualmente la vigilia Trichet è un'operaia qualificata dello Stato
Anche se espleta la stessa mansione dell'agente di custodia negli istituti femminili
Quella della rigida tiri c'è una categoria di recente istituzione ma che vive con estrema problematicità la particolarità del suo ruolo
Storicamente le funzioni che oggi sono della vigile attrice venivano espletate dalle suore e solo dopo il mille novecentotrentuno cominciò ad apparire sporadicamente personale civile femminile
Che assunse la denominazione di guardiani tra virgolette
Con la contrazione delle vocazioni religiose e per altre ragioni la presenza delle suore subì una notevole riduzione e l'amministrazione penitenziaria dovette sopperire alla carenza del personale religioso aumentando la presenza laiche le guardiane assunsero poi la denominazione di rigida finisce che il francese
Tuttavia a questa modifica di denominazioni non è contemporaneamente corrisposta una precisazione delle competenze perciò ha prodotto confusione sul piano operativo
Oggi infatti il coordinamento del servizio e affidato quasi esclusivamente per bellica delle delegazioni al maresciallo comandante
Titolare della custodia nel carcere ma non esiste ancora autonomia del servizio negli istituti femminili
Con l'approvazione della legge trecentododici ottanta sui livelli funzionali e del DPR settecentoventinove ottantacinque sui profili va detto che la professionalità della vigila Trichet penitenziario ha trovato un primo riconoscimento di competenze
Ed un primo sviluppo di carriera
Visto che il ruolo si articola su tre differenti livelli che individuano i profili della sovrintendente della vice sovrintendente della sovrintendente capo tuttavia la normativa citata che interessa del resto tutto il pubblico impiego non ha potuto tener conto della particolare situazione del mondo penitenziario
Dove accanto al citato personale civile operaio espletano la stessa mansione di custodia il personale maschile militare
Il disegno di legge stralcio attualmente al Parlamento ha certamente il pregio di attuare realmente la smilitarizzazione del corpo degli agenti di custodia
E ricomprendere nel nuovo ruolo della polizia penitenziaria quello delle vigilia Trichet penitenziari e si giunge alla fusione in un unico unico ruolo qui due personali
Che erano separati pur svolgendo identico lavoro
Certo la nostra inclusione nei ruoli del futuro corpo potrebbe comportare a seconda della scelta del legislatore la perdita di alcuni diritti già acquisiti
Che peraltro non sono stati mai granché utilizzati e che non hanno prodotto risultati apprezzabili da un punto di vista della credibilità del riconoscimento professionale
Ma d'altra parte la fusione di due personali potrebbe significare una forza d'una portata di verza tutto nuovo istruendo corpo
Visto che complessivamente verrebbero raggiunti alle quaranta mila unità ciò potrà consentire alla vigilia Trichet penitenziaria di raggiungere gli stessi livelli di carriera
Per inciso voglio aggiungere che la figura della vigilati dice penitenziaria attualmente non è mai stata realmente conosciuta all'esterno nel mondo sociale
All'interno solo di recente l'amministrazione ha preso atto della peculiarità della funzione e della conseguente esigenza di una preparazione professionale specifica
Cominciando ad organizzare corsi di aggiornamento a uno dei quali secondo io ho partecipato organizzato dalla scuola di formazione del personale civile penitenziario
Ma ripeto nella società la nostra figura continua ad essere sconosciuta visto che non viene mai menzionata
Concludendo ritengo di poter affermare che pur con la riserva dovuta all'accesso al nuovo ruolo che potrà comportare diversi compiti
E diverse responsabilità per la vigilanza dice penitenziaria per il quale dovrà essere adeguatamente preparata
La costituzione di una nuova forza contrattuale nel pubblico impiego
Potrebbe essere foriera di un nuovo diverso riconoscimento dell'onesto e troppo spesso misconosciuto lavoro del personale di custodia ed in particolare della vigila dice penitenziaria grazie
La parola al vicebrigadiere Giuseppe faraone del di Foggia che tratterà dell'uso delle armi da parte del personale di custodia
Non appaia strano o sorprendente che un agente di custodia voglia qui accennare ad un aspetto assai importante di rapporti dei propri compiti istituzionali
Di cui di regola non si è mai parlato e non si parla in questo clima di riforma del Corpo degli agenti di custodia
Mi riferisco al delicato problema dell'uso legittimo delle armi e all'altro connesso della sorveglianza esterna degli istituti di pena
Di vari progetti di legge di riforma del Corpo presentati alla camorra dei deputati
Solo la proposta di legge a firma dell'onorevole Ando ed altri parlamentari socialisti affrontato tale travet tale grave il problema è l'ha risolto
A giudizio di noi agenti in modo compiuto e conforme ai principi del rispetto della persona umana
E delle finalità socializzanti assegnate al trattamento dei detenuti e degli internati dalla Costituzione e dal nuovo ordinamento penitenziario
Gli altri progetti di legge compreso il disegno di legge Martinazzoli tacciono in modo assoluto sull'argomento
Così come tace anche il testo stralcio licenziato il diciannove novembre ottantacinque dalla commissione Giustizia della Camera e che ora dovrà proseguire il suo iter parlamentare
Questo silenzio può significare due cose
O che si ignorano dal Regolamento per il corpo gli articoli centosessantanove sull'uso delle armi e dal centocinquantasei a centosessantadue sul servizio di vigilanza esterna degli istituti
Ovvero che detti articoli si vogliono lasciare in vigore
Se così è noi agenti non vediamo in che cosa cambino i nostri compiti più ingrati con la riforma del Corpo
Infatti il vecchio regolamento del corpo del trentasette ci continuerà a dire come dovremo usare le armi e come dovremmo svolge il servizio di vigilanza esterno
Mentre il nuovo ordinamento penitenziario anche se in merito prevede norme garantistiche per i detenuti
Conferma i nostri interventi nell'impiego della forza fisica e nell'uso dei mezzi di coercizioni articolo quarantuno della legge penitenziaria e articolo settantasette del Regolamento esecuzione nelle perquisizioni generali con una con o senza la collaborazione delle forze di polizia articolo sessantanove settimo comma Regolamento di esecuzione
Nel sedare anche con le armi le rivolte dei detenuti e degli internati articolo sesto centro sessantanove numero uno del Regolamento del corpo e trentasette è articolo ottantotto del Regolamento di esecuzione riceveva anziani eccetera
Si afferma che si vuol fare divergenti degli operatori veneziani ma i vari progetti o si limitano ad usare in merito
Espressione ancor più generiche di quelle vigenti cioè gli articoli tre e settantasei della legge sullo stato giuridico del corpo del mille novecentosessantatré
Come fa il disegno di legge Martinazzoli l'articolo tre secondo comma
Ho ipotizzano alla solo partecipazione le prefigurato ispettore capo all'équipe di osservazione trattamento articolo quattordici primo comma lettera C del testo parlamentare
Ma ciò ma ciò non ci sempre a possibile se continua a perdurare anche con la riforma del Corpo l'accennata contraddizione dei nostri compiti che vanno dall'uso delle armi così come previsto da più volte citato articolo centosessantanove
Alla partecipazione alle attività di osservazione e di trattamento dei detenuti
Occorre quindi disciplinare l'uso delle armi secondo la nuova immagine che si vuol dare del futuro agenti di polizia penitenziaria
Noi in proposito riteniamo che sia opportuno seguire la normale disciplina prevista per la materia del vigente Codice Penale
E cioè che l'uso delle armi da parte degli appartenenti del corpo e alle forze di polizia nel servizio di vigilanza esterna
I servizi di scorta nel servizio di piantonamento e di traduzione
Sia possibile solo in situazioni di fatto corrispondenti alle fattispecie previste dagli articoli cinquantuno cinquantadue cinquantatré primo comma e cinquantaquattro del Codice penale
Verrebbero così abrogate quelle norme di diritto particolare del ricordato articolo centosessantanove del Regolamento del corpo
La vita ricordiamo è sacra anche quello di chi è stata legalmente privata della libertà
In un Paese civile come il nostro la cui costituzione ha abolito la pena di morte
Anche nel codice penale militare di pace la legge non può concedere alla gente delle carcere e all'appartenenza forze di polizia nell'ipotesi suddette la licenza di uccidere non dimentichiamo che il nostro motto e vigilando redimere
E assurdo poi che la passione consumare da un detenuto sia punibile dopo regolare processo con qualche mese di reclusione
Mentre il solo tentativo di evasione anche se fatto da un detenuto minorenne possa essere punito da una incendio del carcere o dall'appartenente alla forza di polizia con un colpo d'arma da fuoco e senza processo
è assurdo che si possa sparare ad un internato anche minorenni che tenti la fuga quando per Willy dall'evasione non è penalizzata
Così come sono assurde e tutte le altre ipotesi complete contemplate nell'articolo centosessantanove
Per le quali il colpo di arma da fuoco quel segreto anche contro non detenuti e non interna
A tale aberrante impostazione dell'uso delle armi consegue
C'è chi di competenza trova stabilire il tipo di arma mente che il corpo in sede di riforma dovrà aree logico supporre che in questa materia non può essere presa a modello l'armamento da guerra dalla Polizia di Stato
Per quanto riguarda la vigilanza esterna ci limitiamo a dire che nella maggior parte dei Paesi essi non è svolta dall'alto del muro di cinta o da altra postazione sopraelevata materna o in mare e all'esterno del confine perimetrale dell'istituto
Ed è quindi logico che essa sia affidata alle autorità di polizia che hanno giurisdizione appunto fuori del territorio di pertinenza dell'amministrazione Veneziani
Non si tratta si badi bene di un ritorno al passato all'epoca cioè in cui il servizio di vigilanza esterna prima che la legge del mille novecentoventisette la novecentocinquantacinque lo trasferisse al corpo degli agenti di custodia era affidata di norma ai militari di truppa dell'esercito
Beh si tratta di voler mantenere il principio che attualmente ispira le ipotesi in cui la vigilanza esterna e affidare all'Arma dei carabinieri decreto ministeriale del quattro maggio del settantasette con la facoltà di usare le armi ai sensi dell'ormai famoso articolo centosessantanove regolamento del coro
Si tratta invece di un passo in avanti per realizzare una preordinata illogica collaborazione che conciliare ad organi statale
Come tutori dell'ordine pubblico e carcerario in settori limitrofi limitrofi e comunica in altri termini noi agenti di custodia riteniamo che in merito a questo e delicati temi il parlamento in sede di discussione del testo di riforma del Corpo licenziato dalla commissione Giustizia della Camera deputati
Tenga conto della normativa in proposito prevista
Dalla ricordata proposta di leggendo e cioè tenga conto sull'uso delle armi dell'articolo centotrentasette sulla vigilanza esterna degli istituti
E degli articoli centotrentatré centotrentasei sulla partecipazioni Dinoi agenti al trattamento di tenute degli internati dell'articolo centoventicinque articolo quest'ultimo che ci soddisfa come future operatori prezziari per la ricchezza dei suoi contenuti
Io vorrei prima di dare la parola
Alla
All'appuntato in luglio concedere qualche minuto al senatore Gozzini quale
Venuto al nostro seminario e deve immediatamente ripartire per un lutto grave di famiglie
Di persona molto vicino a luglio
Quindi vi sarei grato se mi consentisse questa Breve interruzione per far parlare il senatore gocce
Ringrazio presidente
Dico subito che non si tratta di un privato si tratta di un amico carissimo
Col quale ho vissuto
Insieme combattuto tante battaglie ma che conoscete anche voi per lo meno di nome
Ne uccide già presidente del tribunale dei minorenni di Firenze era stato nominato procuratore generale a Venezia pochi giorni prima che si scoprisse il male terribile che l'ha portato con grande rapidità alla morte ancora nella pienezza delle sue forze
La società
E per la magistratura
Non voglio però rinunciare
Vi ringrazio di avere per questo invertito modificato l'ordine dei lavori non voglio rinunciare a portargli un saluto
Un saluto certamente non formale perché quelli di voi che mi conoscono sanno che di carcere mi occupo in maniera particolare nel mio lavoro parlamentare
Poche cose vi voglio dire la prima che tutte le volte che vado in carcere
Provo
Più che un rammarico una sofferenza di occuparci più dei detenuti che degli agenti di custodia degli operatori in genere
Questo rammarico è acuito dal fatto che la riforma del settantacinque tra i tanti ostacoli che dovette affrontare alcuni imprevedibili an prevenuti altri prevedibili ci fu anche quello della mancata contestuale o contemporanea riforma
Per gli addetti ai lavori delle tante categorie di operatori penitenziari
Terzo punto noi siamo oggi speriamo
Più prossimi non voglio usare espressioni più ottimistiche più prossimi alla riforma perlomeno del corpo degli agenti di custodia
E questo è importante anche se dobbiamo continuare il rammarico che non si possa contemporaneamente riformare tutte le categorie degli operatori penitenziari
In modo da vedere
Problema la questione nel suo insieme e non soltanto settorialmente per categoria
Il che favorisce poi visto le nazioni dell'interessi settoriali e categoriali o corporativi che dir si voglia
Credo che per tutti gli operatori penitenziari ma in modo particolare per gli agenti di custodia
Si debba
Sotto ci debbano sottolineare tre ASP in parte ma solo in parte
Risolvibili con la nuova legge
Ma in parte da affidare alle cambiamento culturale cambiamento di mentalità degli operatori stessi
Quindi autoriforma in questo senso
Delle Complesso dell'amministrazione della giustizia e dell'opinione pubblica sull'amministrazione la giustizia in Italia
La formazione professionale in primo luogo non c'è dubbi che la smilitarizzazione deve essere virgolette compensata
Da una formazione professionale molto più
Intensa
E quindi da una professionalità dell'agente di custodia
Che lo coinvolga pienamente anche nell'opera che si dice del trattamento insomma rieducativo è nullo confini nell'aprite chiudere quante volte l'abbiamo detto le porte ai cancelli
Secondo aspetto la questione della carriera
La questione della carriera è la questione soprattutto della partecipazione alla direzione generale del ministero fino al su Berti
Terzo punto quella che si chiama nella sociologia ad oggi l'immagine nell'opinione pubblica
Un'immagine che è straordinariamente depressa ancora
Ci sono fatti che lo dicono lo dimostrano le altre corpi di polizia dello Stato hanno da tempo una loro festa nazionale dagli enti di custodia sono appena tre anni
Non voglio sottolinea un voglio dare il suo perché ha importanza alle feste a queste liturgie civili per carità non ci penso neanche ma è un piccolo segno di emarginazione di isolamento del corpo degli agenti di custodia
Di tutto questo la smilitarizzazione è un elemento indiscutibilmente necessario e fortunatamente positivamente vogliamo dobbiamo riconoscere che ormai sono tutti d'accordo su questo ma non certamente sufficiente
Vorrei sottolineare due aspetti della situazione depresse depressa degli agenti di custodia quello che ho detto riguarda il futuro il da farsi
Il fatto è che contro legge l'agente di custodia una legge ormai vecchia di ventiquattro anni gli agenti di custodia possono fare il loro mestiere con la quinta elementare senza la scuola dell'obbligo
E questo veramente è una cosa che non possiamo assolutamente digerite
Seconda cosa
Purtroppo che la propensione degli agenti di custodia è regionalizzata a quattro cinque regioni della Repubblica
Ce ne siamo accorti quando siamo andati a visitare le scuole
Il Cairo Montenotte sapevamo proviamo visto niente alcune regioni nel per cui tentativi di regionalizzare il reclutamento di agenti di custodia sono tutti andati vani
E anche questo è un aspetto
Che è probabilmente la conseguenza dell'immagine depressa
Quell'operatore penitenziario in genere non soltanto da gente di gusto nell'opinione pubblica
Le regioni più progredite le regioni più sviluppate
Ritengono fanno la
Vanno nella Polizia di Stato non c'è dubbio dalla mia toscano ne conosco per molti che vanno a Polizia di Stato anche per una vocazione non ne conosco nessuno che c'è da rifare agente di custodia
Perché nella mentalità comune la cultura comune l'agente di custodia siamo il vecchio secondino che apre e chiude
E che la cui funzione sociale non è assolutamente valutata come dovrebbe essere come la Costituzione la legge e l'ordinamento penitenziario di chiedere
Poche cose
Dette così
Hanno certamente turbato anche se purtroppo preparato alla notizia ma non preparato oggetto è stato ieri
Condizioni erano normali
Io vi do il mio saluto e vi assicuro per quanto riguarda forse non solo il sottoscritto
Chi vi parla ma anche popolare intera Commissione giustizia del Senato che quando ci arriverà la legge dalla camera mi auguro presto noi certamente faremo il massimo sforzo perché nel più breve tempo possibile Possa diventare legge dello Stato si portino non si portino modificazioni da parte nostra della Commissione giustizia
Continuiamo
Un intervento di Antonino luglio appuntato degli agenti di custodia
Sul tema sindacalizzazione del corpo linee di tendenze alla luce della legge centoventuno dell'ottantuno
C'è una frase di uno dei segretari nazionali del SIULP io la Mini
Apparsa in un suo articolo sul nuovo unici
Che mi ha particolarmente colpito essa dice
Il sindacato non potrà mai tutelare singolarmente ogni operatore di polizia
Ma nessuno come il sindacato può dare ad ogni operatore di polizia la possibilità di tutelarsi
Cosa significa questo concetto per l'agente di custodia
Significa entrare una volta sindacalizzata un in una nuova di me diversa dimensione del suo lavoro
Non più come semplice esecutore di ordini
Ma come soggetti che partecipano attivamente alla vita dell'istituto
Significa in sostanza esercitare dei diritti
Non sarà un cammino facile per noi
Domani ci sono ritardi storici da superare manca in noi una spiccata coscienza sindacale
I motivi di questa mancanza sono molteplici molti di noi provengono da piccoli centri rurali del sud Italia dove le lotte sindacali sono pressoché sconosciuti
Lo status militare coi c'è impedito ogni possibilità di aggregazioni elesse esperienze degli ultimi anni relative ai comitati di rappresentanza
Non ci hanno certo aiutato
Il governo che si sono succeduti hanno voluto rispondere alle richieste che proveniva dagli agenti
Con la creazione di questi comitati che alla prova dei fatti sono risultati del tutto inadeguati a rappresentare un seppur minimo significato sindacale
Come attivare quindi una presenza sindacale e soprattutto come concepire un sindacato per i futuri agenti di custodia
Ci sono alcune questioni preliminari che vanno edilizi evidenziate oltre a quelli cui accennavo prima la preghiera dei compiti d'istituto
E dei servizi che gli agenti svolgono
è noto che agli agenti è demandato il mantenimento dell'ordine e della sicurezza
Oltre alla responsabilità materiali edili
La delicatezza e l'importanza di tali compiti fanno sì
E questo è patrimonio comune almeno si spera
Che occorrerà studiare forme di lotta che escludono l'esercizio del diritto di sciopero
La peculiarità dei servizi comporta inoltre che gli agenti di custodia rispetto al resto del personale hanno una serie di problemi reali talmente specifici che non possono essere confrontati con quelli del personale civile dell'istituto
Forse anche ad esclusione del direttore
Si pensi alla regolamentazione dei turni di servizio di prima e seconda multa
Al servizio delle festività
Alle perquisizioni straordinaria ai pernottamento alla disciplina del servizio straordinario
Si tratta insomma di discutere di contrattare sottende che rivestono una delicatezza del tutto particolare
Per questi motivi ritengo che la prospettiva debba essere quello di una nostra adesione anche nel campo della sindacalizzazione alle linee generali che hanno ispirato la legge relativa alla Polizia di Stato
Certamente la libera decisione sindacali sindacati più rappresentativi dei lavoratori
Potrebbe apparire un'ipotesi affascinante impensabili fino a qualche anno fa
Inoltre Pellerin cicatrici che già godono di piena libertà sindacale
Tale iniziativa sembrerebbe rispondere maggiormente alle loro aspirazioni
Ma a questo proposito vorrei dire alle colleghe di cicatrici e sottolineo la parola colleghe dal momento che facciamo lo stesso lavoro
Che se in qualche caso peraltro raro hanno potuto esercitare il diritto di sciopero è stato perché c'erano le suore e gli agenti di custodia pronti ad intervenire era sostituirli nello ricavi
Si perdono i reni e schiettezza ma questo fatto non mi sembra giusto nei confronti di nessuno
Ritornando la questione del sindacato mi sembra che l'esperienza del SIULP abbia dimostrato l'importanza e la validità di un sindacato forte
Realmente unitario e realmente rappresentano
Ne abbiamo vinte da tutta nostra e il nostro lavoro diverge da quello di colleghi poliziotti ma come è avvenuto per la pulizia la creazione di un sindacato è la premessa indispensabile per gli agenti di custodia e le rigide dodici possono compiere quel salto di qualità indispensabile per la nuova professionalità
Ed è proprio per affermare fino in fondo il nostro ruolo specifico intendiamo porci concorda con caratteristiche peculiari capaci di dare un importante contributo qualitativamente diverso la lotta alla criminalità e al divieto dell'istituzione democratica grazie
Dottor Amato anche verrei
Problema dei tempi
Queste
Ma e devo dire che intanto mi rammarico molto
Di non aver sentito i primi interventi
Che mi interessavano molto perché poi provenivano dal nostro personale visto che per fortuna sono nella cartella
E mi riprometto di guardarmi con molta attenzione
Perché mi pare che se una
Esigenza questa riforma deve soddisfare e quella di rispondere alle necessità alle richieste ai bisogni proprio del personale al quale e destinata
Io devo dire a
Per dare una risposta la cortese torna
And l'onorevole Mannucci su che tanto mi stava lei mi sta a cuore questa diretta partecipazione del personale
Ha detto non soltanto alla conoscenza della legge di riforma ma alla possibilità che esso direttamente contribuisse contribuisca
Ad una sua configurazione e rispondente alle concrete sue esigenze
Che
Da circa credo un paio d'anni non ricordo esattamente la data un anno e mezzo certamente io ho fatto ben due circolari con le quali ho inviato la copia del testo di riforma allora approvato dal governo a tutti gli istituti uffici e servizi dell'amministrazione non soltanto autorizzando ma addirittura invitano
Dico
Il personale sia quello militare sia quello civile a riunirsi insieme quando lo avessero voluto per discutere di questa riforma è per proporre le riserve le critiche di suggerì venti che ritenessero di dover sottoporre all'attenzione della Direzione generale tanto è vero che non poche
Soros date le relazioni che sono arrivate nelle quali si contendevano le osservazioni di questo personale io avrò piacere di mandare copia di queste circolari
Anche allora con le mani Nuzzo perché ripeto è una cosa che mi state che mi sta molto ma molto a cuore la seconda cosa che mi sta a cuore e che
Questa riforma sia approvata
Con urgenza perché io ritengo
Che questa urgenza sia non più dilazionabile questo lo ritengo per due ragioni la prima come dire una ragione negativa nel senso che non mi parrebbe ulteriormente tollerabile un situa sì onere di vita e di lavoro del personale di custodia delle vigile attrici anche che mi sembra francamente inaccettabile
Io continuo a chiedermi francamente con preoccupazione con inquietudine Mara anche con ansia come mai possano essere concepibile di continuare a tollerare che in un Paese che sta facendo passi molto consistenti sulla strada di un progresso civile di un progresso sociale al quale naturalmente tutti aspiriamo si continua a tollerare che gli agenti di custodia lavorino ogni giorno non meno di otto ore e mezza nove ore
Lavorino per alcune volte anche per ventinove o trenta giorni di seguito perché alcune volte fanno un riposo al mese o due ripone sì al mese siano costretti a rinunciare a parte delle loro ferie spesso a congedi a cui pure avrebbero diritto
Di potere accedere questo mi sembra veramente una situazione assolutamente intollerabile al di là voglio dire delle disquisizioni di carattere ideologico ideale sui contenuti sul segno della riforma ci sono condizioni di lavoro che richiedono un intervento assolutamente urgente
Che voglio dire non riguarda soltanto gli agenti di custodia riguarda anche quasi tutte le altre categorie di personale perché se c'è una verità di
Grammatica sulla quale credo il silenzio non possa essere esteso e che tutte le nostre categorie di operatori sono largamente insufficienti ma io potrei ricordare il caso dei nostri direttori
Veda Massari meno direttori di quanti istituti abbiamo da gestire corner la conseguenza che molti direttori ripari cinquanta cinquantacinque devono reggere immissione più gli uni
Sì tutto con la conseguenza che gli istituti anche assai consistenti mancano di vicedirettori che possono concretamente aiutare il direttore in compiti anche molto complicati e molto difficili
Ma c'è un'altra ragione per la quale dicevo la riforma mi sembra urgente ed è una riforma una ragione in positivo cioè la necessità finalmente di fare
Un passo concreto decisivo in avanti
Sulla strada dell'attuazione della riforma del settantacinque
Perché come è stato rilevato ed è diventato voglio dire anche in qualche misura un luogo comune la riforma del settantacinque pure ispirata a principi di grande civiltà lasciò questo Silenzio abbastanza strano cioè che accanto a questo nuovo ordinamento penitenziario un tratteggio un ordinamento del personale dico
Oppure si introduceva alcune categorie nuove che fosse posto concretamente in grado di raggiungere gli scopi che quella legge indicava allora il problema è
Dissimili teorizzare certamente il corpo degli agenti di custodia non perché io immagini che la smilitarizzazione sia un feticcio al quale possa essere legato mica miracolistiche mentre la soluzione di ogni problema perché immagine ritengo che la smilitarizzazione sia un passo avanti decisivo se noi vogliamo come vogliamo come dire attribuire anche gli agenti di custodia una posizione centrale di primo piano di protagonisti in quell'opera di risocializzazione dei detenuti che è il fine dell'amministrazione quindi il fine di tutto il suo personale io vi dirò come ho detto anche più volte che sono tra l'altro convinto che al di là delle discussioni anche interessanti che si possono fare talvolta sono state fatte sul concetto di trattamento di risocializzazione
I cui contorni
I la esigenza di assicurare all'interno degli istituti di pena condizioni di massima umanizzazione della pena
La via della umanizzazione della pena e la via maestra del trattamento e della risocializzazione
Ed io credo che se ne vogliamo veramente assicurare al pena questa capacità di essere una pena umana misura d'uomo
I primi protagonisti di questo non possono non essere gli agenti di custodia e legislativo
Per l'ottima ragione che essi più che molti altri operatori stanno come dire ogni giorno infinite volte in contatto con i detenuti con i quali intessono
Una sorta di di di trama molto fitta DT micro rapporti nei quali però è necessario che essi siano posti in grado tra e su una seria educazione qualificazione professionale di e introdurre strumenti di trattamento dei detenuti che si sottraggano
Alle logiche voglio dire di cui non possiamo nascondere la presenza che sono logiche che nascono dalle tensioni dall'inquietudine del mondo penitenziario ma sono logiche ispirata a criteri diversi da quelli della umanità e della professionalità che viceversa noi vogliamo conseguire e vogliamo a raggiungere e protetti
Ed in che senso diciamo è necessario che gli oggetti siano smilitarizzati è necessario che siano protagonisti di quest'opera di rieducazione è necessario che la esigenza di Four unico che li riguarda sia quella della qualificazione professionale io devo dire che traggo elemento di ottimismo dal fatto
Che da qualche tempo mi sembra c'è una attenzione su questi problemi assai più spinta se è più forte di quanta non ce ne fosse in passato anche la presenza oggi qui
Oltre a molti nostri operatori di tanti autorevoli parlamentari rappresentati di partito e il segno di una sensibilità dalla quale l'amministrazione penitenziaria non può non trarre elementi di
Ottimismo elementi di speranza anche il Parlamento ha dato prova di sensibilità se è vero come è vero che il comitato ristretto della Commissione giustizia della Camera già approvato credo completamente quelle di sei lo stralcio il quale adesso attenderà l'esame naturalmente dell'aula della Camera dei deputati e poi del senato ecco e io voglio dire che c'è forse ancora tempo
Dire allargare se questo è possibile credo noi non possiamo rinunciare a questo obiettivo come dire l'aria del consenso intorno a questo Progetto
E lo stesso spirito con il quale la direzione generale che elaborò nel marzo del mille novecentottantatré per la prima volta il progetto di riforma
Credo fosse la prima volta che una Amministrazione si ponesse da sola il problema di una riforma del proprio personale Lloyd io ho vinto
Nella circostanza ricordo scrisse una lettera a mia firma tutte le organizzazioni sindacali oltre che naturalmente rappresentati tutti i partiti politici
Proprio perché allora ritenevo che ancora oggi ritengo che se c'è un criterio al quale noi intendiamo sempre ispirare la nostra azione di nostro impegno è quello di
Cercare di aggregare sulle cose che ci interessa del sulle cose che vogliamo fare sugli obiettivi che vogliamo raggiungere il massimo di consenso
Il massimo anche di contributo di idee disposti come siamo a migliorare quello che abbiamo fatto è da cambiare anche le nostre idee come del resto abbiamo dimostrato quando fa il primo
Il primo progetto no è il disegno stralcio poi portato all'attenzione del Comitato noi correrà portammo parecchie decisive modifiche tenendo proprio conto delle osservazioni di alcuni partiti politici ed anche di alcune or
Ritessere sindacale io credo che la strada di una intesa con le organizzazioni sindacali sia una strada detto con molta franchezza sulle quali non vedo nessuna obiezione di principio nessun ostacolo ma vedo voglio dire al contrario tu
Te le ragioni per immaginare che la riforma che andiamo che il Parlamento vari discutere tanto più significato avrà tanto più peso avrà quanto maggiore sarà il grado la misura del consenso che essa riuscita ad de accogliere se però è chiaro che ci sono alcuni punti che non mi pare possono essere seriamente posti in discussione perché non sono opzioni ideologiche o pregiudiziali ideali ma
Sono come dire la risposta ad esigenze forti vivamente avvertite dello stesso personale di custodia come il problema
Che è difficile in questa situazione se non vuoi amo por mano ad una radicale trasformazione della configurazione del nostro personale immaginare di potere costruire un corpo degli agenti di custodia che non sia un corpo di polizia e che non abbia
I caratteri della polizia giudiziaria che non mi sembra in contrasto con quell'opera di rieducazione che vogliamo attribuire agli agenti
Né mi sembra che sia come dire di superficiale rilevanza il problema di un legame di questa legge di riforma con la centoventuno con altri punti di riferimento normativo
Non soltanto per la delicatezza dei problemi di carattere generale che essa comporterete anche perché io mi preoccupo
Di un grosso rischio che quelli
Lo di immaginare di poter realizzare riforme delle quali non si fanno scelte ma si cerca di mettere insieme i principi esige
Se aspirazioni che poi rischiano di essere contrastanti fra di loro non c'ho naturalmente il tempo per approfondire questo discorso voglio però semplicemente chiudere con questa considerazione
Che quando Comi mi auguro rapidamente questa riforma sarà stata approvata nella forma poiché il Parlamento nella sua sovranità e non la sua saggezza riterrà
Di
Adottare non avremmo risolto tutti i nostri problemi prima perché non basta fare una legge per risolvere i problemi dei quali questa legge si o
Se i valori sei principi se l'esigenza
Qui la legge stessa si ispira non passano dal piano delle formulazioni astratte delle norme di legge al piano delle acquisizioni delle conoscenze professionali per questo quando si discute sulla smilitarizzazione Sessa F tiro e semplicemente apparente io ho attorno a pormi una domanda sulla quale nessuno forse si è sufficientemente interrogato se non si è vero in qualche misura anche in grande misura che la smilitarizzazione non è o non è soltanto uno e tanto il fatto di scrivere un articolo di legge che gli agenti di custodia non appartengo vanno che lo status militare dallo statuto civile ma è piuttosto una conquista di coscienza e il risultato di una maturazione professionale che la capacità che sia non attraverso quello che le norme scrivono ma attraverso quello che si fa nelle nell'impegno di ogni giorno nella formazione professionale nei rapporti con gli altri operatori di assimilare vinca dare di esprimere principi nuovi
Che non stanno mai interamente nelle formule astratte della legge ma vivono soprattutto nelle coscienze degli uomini mai in secondo luogo è veramente finisco
I nostri problemi non sono finiti perché avverto con forza voglio dirlo di fronte a tanti autorevoli parlamentari presenti la esigenza che questa riforma sia soltanto il primo passo più odiata riforma già grave del personale di tutto il personale della amministrazione penitenziaria perché ci sono oltre alle urgenze che Rick
Pardon gli agenti e le visitatrici altre urgenze altrettanto drammatiche che riguardano molte altre categorie di personale cominciando proprio dai direttori
E non mi scandalizzano mi fermo questo voglio dirlo di fronte agli accenni che sono stati fatti ad una riforma
Della direzione generale se è vero
Che credo per la prima volta ne parlavo poco fa con
Flamigni
Per la prima volta credo è successo e sta succedendo che la stessa direzione generale
Ha accolto le ragioni e ha espresso un parere in questo senso
Che aprano la direzione degli uffici centrali tra direzione Gianfranca i funzionari
Della stessa amministrazione penitenziaria non soltanto più ai magistrati questo a dimostrazione non di presunzioni che non ci appartengono
Ma soltanto a dimostrazione del fatto che ci accompagna voglio dire anche tormentoso e mentre una una sia molto forte
Di riuscire veramente a fare coincidere quanto più è possibile il giorno dopo giorno quello che facciamo quello che pensiamo che lo che progettiamo quello che immaginiamo di fare non tanto con principi astratti o schemi che non saprei mo'dove inseguire ma con le esigenze vere effettive dell'amministrazione con nella sua capacità di rispondere in modo sempre più pieno all'esigenza alle richieste alla domanda di un paese civile libero e democratico
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