Il Parlamento europeo ha approvato 5 direttive sulle telecomunicazioni

Carraro deputato europeo iscritto al gruppo del Partito del socialismo europeo Parlamento approvato il pacchetto sulle telecomunicazioni
Positivo se sì perché intanto perché sblocca finalmente impacchetta abbiamo una regolamentazione europea sulle telecomunicazioni che dovrebbe assicurare maggiore concorre
Dovrebbe impedire il perpetuarsi delle posizioni di rendita monopolistica nei i Paesi europei la situazione che abbia avuto fino ad oggi era di alcuni Paesi nei quali invece la concorrenza
Cominciava a realizzarsi debbo dire l'Italia è tra i mercati più avanzati può con tutti i limiti
Fa mentre altri mercati pensava Francia
Le telecomunicazioni vi è un forte potere del vecchio monopolista ecco proposito
Dell'Italy
In Italia proprio la situazione in voi lo Stato è al contempo arbitro
Con l'Authority
Azionisti
Di due importanti due importanti gestori delle telecomunicazioni
Questa situazione a suo avviso non andrebbe risolta in ogni in un altro modo cioè con l'uscita dello Stato da da
Da dare i gestori tutte le comunicazioni assolutamente sì io credo beh intanto che le Authority dovrebbero avere che si è comunque di indica
Anche dei governi
Ma comuni
Che lo Stato farebbe bene a uscire al più presto ad Atene come questo per dire il vero
Ha annunciato l'intenzione di
Mentre e soprattutto a
Privatizzazione di ENEL e il che vuol dire mettere sul mercato la maggiora di controllo della società
Senta non c'è
Il pericolo lasciando delle Authority nazionali che non si realizzi un vero e proprio mercato delle telecomunicazioni europeo
Ma il pericolo o c'è in
Le il pacchetto di direttive in particolare la relazione Pasina che era quella più importante che dava il quadro generale che il Parlamento ha già provato prego
Che vi siano un obbligo di comunicazione di concertazione dei provvedimenti per tra le autorità nazionali e soprattutto questo direi è stato un successo del voto parlamentare
Riserva alla Commissione europea un diritto di veto su o di iniziativa su decisioni delle auto delle Authority nazionali vale a dire vi è comunque un
Una supervisione è un potere Meglio europeo che fino ad oggi non c'è stata questa è una delle grandi novità del pacchetto per le comunicazioni che è stato approvato
Se Stapane
Una mediazione per arrivare a questa perché non mancavano anche ma il Parlamento posizioni che avrebbero voluto rafforzare ancora di più i poteri europei a scapito di quelli le Authority nazionale però chi segue i lavori parlamentari sa che a un certo punto bisogna decidere
Io un accordo che consente il varo del pacchetto o è meglio mante vi era una posizione diciamo così più estremisti che ama che però
Impedisce il l'accordo con il Consiglio europeo e quindi poi blocca tutta la procedura di approvazione io credo che saggiamente il Parlamento ha scelto la prima strada cioè quella oggi abbiamo un quadro regolamentazione europeo che garantisce la concorrenza COMU hanno dei poteri negli argomenti e nelle materie decisive riservate a un'autorità europea come la Commissione quindi dei progressi erano stati fatti
E oltre avrebbe significato
Ire col nulla bloccare tutto grazie all'onorevole Carraro
Cioè
Parlamento europeo approvato il pacchetto telecomunicazione un pacchetto di cinque direttive che prevede una fase transitoria verso la concorrenza in un mercato unico del telecomunicazioni ne parliamo con Benedetto Della Vedova
Benedetto è ancora molto forte ruolo degli ex monopolisti all'interno del mercato europeo nei mercati nazionali ma anche del mercato
Dell'Unione Europea sì quello che uno dei dati che caratterizzano proprio alla vicenda la liberalizzazione del settore telecomunicazioni d'Europa
A mio avviso uno dei dati principali e non marginali che io su cui sono intervenuto nella discussione
E la presenza di un conflitto di interessi pesantissimo
Che investe numerosi stati dell'unione europea cosa parla il conflitto di interessi
Tra lo Stato regolatore perché comunque le Authority nazionale per le TLC sono emanazione statuali direttamente politica maggior parte dei casi quindi lo Stato come regolatore dello Stato come giocatore
Pensiamo all'Italia le italiane governo italiano è azionista di Telecom
Certo azionista di minoranza ma come azionista comunque significativo con una quota che resta attorno al tre per cento
Azionista di controllo
Di del secondo player delle telecomunicazioni che Ewing Infostrada ecco io credo che questo elemento questo nodo vada sciolto in Italia Francia e negli altri Paesi dove queste ipoteca antimercato è presente e credo che questa sia una precondizione per arrivare a un mercato europeo delle telecomunicazioni che sia un mercato vero possono già cioè gli Stati europei si ritirino tutti dalla
Settore delle telecomunicazioni e si pensi a delineare un quadro
Minimo minimale ma efficiente di regole che servano alla creazione di un mercato paneuropeo
Brunetta mettere in guardia dal rischio di un caso Italenergia nel in Italia in particolare nel settore delle telecomunicazioni condividi questo questo pericolo
Vieri principio si noi abbiamo sempre sostenuto che la per EDF Montedison carta fosse una sorta di paradigma di una stazione più ampia che può valere pure per le telecomunicazioni ma che ne so per le Poste per esempio per le ferrovie non domani cioè di aziende che conservano una situazione di monopolio e sono aziende di Stato che vanno all'estero a fare shopping nei mercati
Nei mercati più liberalizzati dove le aziende di Stato vengono privatizzate ecco questa è una situazione intollerabile io ritengo un grave pregiudizio
Al mercato unico ma è un grave pregiudizio l'economia europea ritengo che su questi temi la commissione commissario Monti possa intervenire già con gli strumenti di cui dispone cioè il le regole del trattato che sovraintendono l'abuso di posizione dominante e gli aiuti di Stato queste fattispecie secondo me sono Sufi devono essere sufficiente a bloccare quel genere
Di operazioni tipo
EDF
EDF Montedison questo è un altro degli aspetti che però è legato
Al conflitto interessi di cui parlavo prima cioè alla presenza dello Stato come grande player
In alcuni dei Paesi più importante nel settore del telecomunicazioni e questo conflitto di interesse insanabile il la confusione di ruoli tra il regolatore l'arbitro tra il giocatore e l'arbitro è una confusione che non può che andare a detrimento
Del mercato chiaramente questo non è l'unico aspetto che caratterizza per un'azione complessa ma questo pacchetto che peraltro arriva già vecchio farraginoso eccetera eccetera però è uno dei dati essenziale su cui io credo a livello europeo si potrebbe intervenire da parte della commissione
In modo tempestivo efficace e a beneficio dalla creazione di un mercato molto più competitivo di quello che conosciamo oggi delle telecomunicazioni in Europa grazie Bendetto Della Vedova
Il Parlamento europeo ha approvato questo oggi il pacchetto sulle telecomunicazioni ne parliamo con Renato Brunetta che sta che il relatore di una delle cinque relazioni votate dal Parlamento Brunetta di cosa si tratta ma si tratta della
Stagione regolamentare che segue alla prima serie di regolamenti che hanno portato il superamento dei monopoli hanno aperto alla liberalizzazione in Europa oggi siamo alla seconda fase vuole dire
Le nuove regole che dovrebbero portare dalla liberalizzazione al pieno mercato e quindi siamo nel bel mezzo della transizione dalla
Mono polio originario di tre quattro cinque anni fa che è stato scalfito nel settore a mercato che dovremmo vere pienamente tra due tre quattro cinque anni in mezzo ci sta questo pacchetto regolativo che riguarda appunto tutt'gli aspetti della nuova fase tecnologica giuridica che sta vivendo il mondo delle telecomunicazioni diritto che si può dare su questa nuove leggi sulle telecomunicazioni Europa è un giudizio fatto di luci e di ombre di luci perché si pone chiarezza su taluni argomenti di accesso interconnessione costi e romeni tutte cose che i chili gli utenti consumatori hanno imparato a conoscere attraverso i loro telefoni telefoni mobili ma non solo attraverso il superamento del monopolio dei vecchi dei vecchi monopolisti aver attraverso la possibilità di cambiare il tipo di abbonamento anche per il telefono fisso cosa che sta avvenendo con una qualche difficoltà anche in Italia il cosiddetto problema dell'ultimo miglio vale a dire di non pagare più l'abbonamento al vecchio monopolista Telecom ma di pagarlo o di non pagarlo ad altri fornitori ed altri operatori quindi è un mondo che abbiamo in casa è un cambiamento che abbiamo in casa
Il giudizio dicevo è parte luci nel senso di buone regole e in parte forse gran parte ombre perché
La regolazione che abbiamo provato di non è all'altezza di quello che sta succedendo sui mercati ci abbiamo messo troppo tempo oltre tre anni per approvarla ci vorranno altri due-tre anni di implementazione nel frattempo il mercato delle telecomunicazioni sta andando male nel senso che c'è crisi l'UMTS stenta ancora ad essere introdotta il meccanismo delle aste ha segnato un fallimento e soprattutto ci sono ancora troppi mercati innanzi
Ali delle telecomunicazioni invece che un mercato unico su questo io mi sono battuto ferocemente per far sì che l'Europa fosse il mercato e quindi che la Commissione europea fosse il luogo della regolazione ultima una sorta di agenzia di antitrust deregolazione e ultima il compromesso voluto che invece si preferisse ero ancora le autorità nazionali di regolazione e quindi i quindici i quindici mercati tutto quel sto rallenterà gli investimenti rallenterà la diminuzione dei prezzi e tutto questo quindi rallenterà la costruzione della del mercato unico delle telecomunicazioni in Europa un po'la stessa cosa che è successa
Pochi mesi fa nel campo dell'energia ben strana questa Europa che fa delle delle delle dei delle proiezioni in avanti delle fughe in avanti come quella sul
Mandato di cattura o come quelle sulla Costituzione dico fughe in avanti importanti
Ma che poi regredisce sulle cose concrete sulla costruzione dei mercati il rischio è di disaffezione aree e il cittadino europeo e che si vede è toccato in in alcuni diritti che considera fondamentali la Costituzione la giustizia i diritti di libertà e che quindi avrebbe bisogno forse di un po'più di tempo per metabolizzare questi regolazioni che in qualche maniera sono astrattezza fondamentali
E cittadino europeo invece non vede realizzate e le regole del suo consumo le regole del suo comportamento sul mercato perché prevalgono ancora gli egoismi nazionali vogliono
O lo particolare giocato dagli ex monopolisti
I Paesi membri in questo settore ma una volta tanto di tali
Il delle lezioni arresto dell'Europa l'Italia che ha liberalizzato di più
Ha rotto di più e meglio di prima il proprio
Ho un monopolio l'Italia che vorrebbe operare anche sugli altri mercati con le proprie aziende in questo momento è stata frenata e quindi rischia come per l'Energia di pagare un prezzo rispetta la sua voglia di liberalizzazione e la sua voglia di mercato rischia di pagare un prezzo e di altri monopolisti invece se ne stanno ben stretti nei loro Paesi e magari verranno a comprare qualche azienda anche in Italia ecco questo non è un bel momento per l'Europa e
E nella costruzione dei mercati a scala europea troppi egoismi ripeto
E una volta tanto l'Italia che questa non è stata ha dovuto come dire subire egli quindi degli altri ecco
Queste
Un argomento di riflessione sul quale sarebbe bene che si riflettesse non solo in Europa ma anche nei singoli Paesi grazie a Renato Brunetta