Un commento sulle dimissioni del Ministro degli Esteri, Renato Ruggiero. Le linee guida della politica estera del secondo Governo Berlusconi

Va
Vento del consiglio la
Ma a me su questo non mi sembra che ci siano dubbi
è lecito supporre che la politica estera venga fatta in prima persona la il Consiglio sul tasso di europei eccitanti Berlusconi io no
Nessun altro posto avete dei dubbi d'Europa e nella sua nella sua
Hanno il suo programma l'Europa gli ha dato tante soddisfazioni attraverso l'entrata nel PPE nel gruppo popolare del Parlamento europeo credo che al di delle delle controversie sulle concrete che ci sono nel governo punto la politica euro tre stanze private all'interno scambio astuzie
Detto ci sono
Perché non
Sia proprio festival solo su questo credo che al di
Gli annoso problema Europa siano veramente divisioni ideologiche occhi grandi teorie in contrapposizione credo che siano più differenziati Di Cara
Che sia questo che socio facevate ha particolarmente sofferto una diversa mentalità un un
E ha della politica ma sul sul come ho detto prima sul sull'europeismo e sulle europee citate l'Italia non ho nessun dubbio e credo che non anche qualche giorno anche le attività i nostri alleati europei se ne renderanno conto che triste sette Carlo De Ruggiero sia andato via ma la politica estera italiana non cambia soprattutto nei confronti dell'euro si
Ma credo che quell'idea che ha lanciato Berlusconi riformare la frammenti di
Un po'più un carattere moderni ma nel più che
Addetti politica extra politica che stessa
Qui localizzazione dire sempre più fatta delle sedi centrali delle capitali in più o un centro invece di irradiazione commerciale economie
Ma nella testa di Berlusconi sia molto molto
E quindi
E escluso che successore producendo sia l'
Politico o meno un diplomatico quanto un tecnico capace di portare a termine a questa forse
Nel senso che con un
Meno che quelli che vengono definiti euro sì Cipriano euroscettici ora oggi
Prima bottiglie porti faccia l'apriamo e chiudiamo una parentesi ma su tutti gli ha gli euroscettici non credo veramente lo spiegano perché sono persone intelligenti e credo che nessuno oggi che abbia un minimo di di il rione porta a pensare che sull'Europa si potrà fare marcia indietro europei ristretti per la moneta unica proprio in questi giorni è stata varata con successo diventa anche con grande successo è venuta tre euro scettici oggi significa andare controcorrente significa andare contro la
Diversa sensibilità
Il cinque per cento
Interpretazione ma credo che ci siano anche di profondo in altri Paesi riporta gli altri paesi hanno l'accorgimento di non farle e ancora da noi c'è un po'più di protagonismo c'è un po'più voglia di apparire quindi questi vetri manifestazioni appaiono molto più grandi e molto più importante di quanto
Più che durò più prestato giustamente ha riconosciuto tutti gli enormi meriti di Ruggiero e ha contattato cosa che sembra difficile non compare anche da questo parto da questo avvicendamento l'Italia almeno per un qualche giorno armi a
Gli effetti negativi non c'è dubbio che nelle cancellerie
C'è un Prodi sconcerta un po'di tutti ma proprio tanto convinto che quando capiranno che la politica estera soprattutto la politica europea non cambia papà anche solo per il fatto che viene guidata da Berlusconi tutto questa questa amarezza significa Merad passa
Quello che non solo per l'età mi dispiace moltissimo anche un uomo capace in gamba oltre tre capace anche era assurdo simbolo un po'della dell'altezza di un certo tipo di fare politica del governo italiano abbia lasciato questo qua
Una prova proprio
Radio radicale
Amo delle dimissioni del ministro Ruggiero dell'interim del presidente del consiglio Berlusconi sugli affari esteri ne parliamo con l'ambasciatore Sergio
La mano commentatore editorialista del Corriere della Sera allora ambasciatore Roman innanzitutto qual è il suo giudizio su tutta questa vicenda sempre tutto e che la stiamo meglio oggi di avantieri questo aspetto cioè il proprio interesse maggiore cioè
Pare che la situazione delle scorse settimane era per finalità gli è stata rappresentata Bruxelles e nelle altre istituzioni europee con una combinazione di dilettantismo improvvisazione era evidente che Ruggiero aveva grosse difficoltà ogniqualvolta si esprimeva rischiava di essere criticato dagli uni e dagli altri all'interno del suo governo non penso che avremmo potuto continuare a lungo in questo modo credo che lo spettacolo di un Paese
Che anche quando ha ragione riesce ad avere torto per il modo in cui presenta le sue posizioni argomenta le sue i suoi desideri era diventato molto controproducente per l'Italia a questo punto no abbiamo un responsabile della politica estera e il Presidente del Consiglio tutti sanno che l'Italia per così dire un interlocutori internazionali da questo punto di vista mi pare che le cose vadano meglio naturalmente adesso rimane da vedere se Berlusconi sia Inge a dodici svolgere questo compito con sufficiente competenza e con sufficiente autorevolezza non bisogna dimenticare che il ministro degli esteri a una serie di impegni internazionali molto frequenti riuscirà Berlusconi a fare l'uno e l'altro sì
A parte le questioni diciamo così logistiche del Presidente del Consiglio che anche l'interim della Farnesina cioè del ministero degli esteri ma ieri e oggi molti suoi
Lei vano dubbia questo punto sulla politica europea dell'Italia lei li condivide questi dubbi ma credo che sia legittimo sollevare questi dubbi perché in realtà sulla politica e
Propria dell'Italia non vi è mai stato un dibattito all'interno della maggioranza in campagna elettorale vi sono state delle dichiarazioni intenti molto retoriche
Berlusconi spesso quando parla di Europa si esprime in termini abbastanza generici e molto retorici sulle specifiche questioni che sono state trattate nel corso degli ultimi mesi abbiamo assistito dall'interno del governo a voci molto se Martino Buttiglione Tremonti per non parlare di posti ciascuno parlava con la propria con le proprie idee soprattutto dando prova di uno scetticismo e di una diffidenza che erano in evidente contraddizione con la linea di Ruggiero
Ripeto occorre un dibattito sulla politica europea dell'Italia occorre sapere che cosa d'Italia vuol fare per esempio alla convenzione quella che è stata decise all'H & quella che deve aprire il dibattito sulla Costituzione europea che tipo di costituzione votiamo sappiamo che tipo di costituzione vogliono i tedeschi sappiamo più o meno che tipo di Costituzione vuole Chirac sappiamo che l'impegno che probabilmente non ne vogliono nessuna ma questa è la loro posizione una posizione abbastanza netta non sappiamo invece quale tipo di costituzione voglia d'Italia Berlusconi vuole essere rappresentato alla convenzione da un proprio rappresentante non da Giuliano Amato e può anche avere ragione giusto Giuliano Amato il vicepresidente non deve in quella veste rappresentare il governo italiana ma vorremmo almeno sapere che cosa farà il delegato del governo italiano alla convenzione di se non ad
Una forte unità di indirizzo programmatico in tema di politica estera politica europea non l'aveva non l'aveva
E non l'ha ancora naturalmente probabilmente per due ragioni tribali tutta perché ci sono all'interno del governo delle posizioni molto diverse quella di Bossi e
Mi sembra francamente ostile all'integrazione europea anche con una strategia voglio dire Bossi spera di essere il rappresentante di tutti coloro che nella società italiana guardano all'Europa con diffidenza altri come hanno Antonio Martino per esempio costo uno euro previsti si dichiararono europeisti ma il loro atteggiamento in materia di unione monetaria e così diverso da quello dalla linea strategica che è stata adottata sinora
Da rendere Martino voglio dire difficilmente spendibile sul piano internazionale Berlusconi non lo so mi ha dato sempre l'impressione di non aver studiato la materia di non essere sensibile all'argomento come certi studenti che sono intelligenti sono brillanti ma quando non si sentano l'argomento non lo studiano Berlusconi non mi sembra che l'abbia mai studiato senta Ambassador
Mano si c'è forse un po'di Babele anzi c'è Babele nell'interno della CDL del centrodestra per quel che riguarda la politica europea però non ci sono anche alcuni tabù che sembrano intoccabili almeno a sentire il centrosinistra insomma un'Europa tutta a fondata sull'asse franco tedesco può alla fin fine può funzionare ancora i specialmente nell'interesse dell'Italia
Ah ma assolutamente ma ci sono molte cose che si possono essere dette diverso imperturbabilità gli ha detto in passato esiste una retorica e un porto due ossia italiana in materia di Europa che va certamente vista che va spolverata per così dire tutto questo può essere fatto deve anche essere fatto ma il problema è che il governo per farlo ed essere credibile deve farlo dando la sensazione che è pronto a giocare cioè la partita dell'Europa con le regole dell'Europa quando si va a ma a Brussel e non si dà la sensazione di essere per così dire inseriti nel gioco europeo con obiettivi che sono largamente con easy con una osservanza delle regole comuni che rende quello per certi aspetti un club o quando si ha e si dava la sensazione che estranei naturalmente la credibilità della posizione italiana diventa
Diventa molto più problematica insomma c'è un problema di Indirizzo programmatico generale in politiche europee c'è un promo un problema diciamo così di quasi di Antropologia della classe politica italiana almeno della CDL rispetto a
Metterebbe europeo
Ring non è soltanto la Casa delle Libertà tuttavia c'è anche naturalmente il problema Bossi problema Fini non tanto il problema Feelings Fini ha certamente fatto uno sforzo straordinario per trasportare il suo partito sulla sulla sponda per così dire europea della politica italiana ma credo che abbia ancora qualche difficoltà trascinare con sé altri esponenti di di alleanza nazionale non parliamo poi di Bossi che veramente non Euro prevista lo soltanto per un momento e lo fu strumento ammende quando puntò sulla possibilità Prodi non riuscisse a fare entrare italiani nella nell'Unione monetaria europea e allora concepì la successione nella convenzione che l'elettorato lombardo sarebbe stato fortemente frustra atto dalla mancata adesione all'Euro e sarebbe diventato in quel momento disponibile a una soluzione di in totale autonomia sì
Mano ma se stanno così le cose lei chi vede al ministero degli Esteri ora secondo lei può continuare un interim ed il
Il Presidente del Consiglio a lungo
Io non credo che in questo momento Berlusconi potesse scegliere un ministro degli esteri politico intendono scegliere un ministro degli Esteri politico significa scegliere una personalità di un certo di Ivo cui bene o male si conoscono i le opinioni in materia di Europa
In altre parole scegliere il ministro degli
Per i significa scegliere la politica europea o all'ora
Fare contemporaneamente un dibattito interno al governo affinché tutti abbiano chiara che quella scelta prospetta una certa direzione di marcia avrebbe ed è esattamente quello che Berlusconi in questo momento non ritiene di fare non vuol fare o non può fare forse più che non si vuole scontrare contro la lega
Forse perché spera di continuare ad andare avanti con un questa vaghezza con cui siamo andati avanti finora lassù mento lungo il ministero degli esteri ottiene un risultato
Cerca di mettere a tacere i dissidenti all'interno del governo da questo punto di vista potrebbe avere ragione intendo dire che tutti coloro che hanno criticato la politica estera la politica europea dell'Italia criticando il ministro degli Esteri ebbene ancora sanno che il ministro degli esteri e il Presidente del Consiglio
E quindi naturalmente ci penseranno due volte prima di criticare la politica europea del governo perché critiche rettore in quel modo il Presidente del Consiglio e questo non si può fare senza rischiare una rottura Bossi da questo punto di vista dovrà stare più attento debbo dire che i posti abbiamo fatto tante esperienze in passato e sappiamo che è molto attento in queste cose non rimane mai a lungo coma
Dopo una prima fase è evidente che ci si a quel punto si sarà sviluppato il dibattito in governo nel governo dell'opinione pubblica nel Paese a quel punto se ne dovranno trarre le conclusioni anche a livello di ministro
Certo larga resto poi la scelta di un ministro degli Esteri dovrà essere fatta anche per ragioni pratiche per ragioni logistiche ripeto non è immaginabile che il Presidente del Consiglio possa continuare indefinitamente a fare la politica e era in altri tempi forse l'avrebbe potuto fare ma oggi il ministro degli Esteri fa tre viaggi alla settimana è costretta a parlare al telefono con i suoi colleghi tutti i giorni tutte cose che per il presidente del Consiglio non può fare finta sottrarre tempo prezioso alla gestione di la politica nazionale quindi credo che prima o dopo Berlusconi una scelta alla dovrà fare ma
Che probabilmente sì nei prossimi sei nei è a come dire
Grazie a cedere il dibattito le critiche all'interno
Riesce nel frattempo a mettere qualche valle alla politica europea del governo forse riesce in questo modo a superare il momento più difficile quindi mi pare di capire
Non tutto il male viene per nuocere
Senta le cose andavano così male primarie non possono andar peggio bene la ringraziamo ringraziamo l'ambasciatore Sergio Romano editorialista del Corriere della Sera buon ascolto come sempre da radio radicale