Il Mezzogiorno delle buone regole" - presentazione del libro di Sergio Zoppi (Ed. Il Mulino), organizzato dalla Svimez (Associazione per lo Sviluppo dell'Industria nel Mezzogiorno) (presso la Residenza di Ripetta, sala Leonina, via di Ripetta 231)

Signore e signori buongiorno grazie per essere intervenuti così numerosi alla presentazione del volume Sergio Zoppi cominciamo e tanti lavori il ministro letta e l'onorevole Marzano sono in arrivo quindi il per non farvi attendere ulteriormente possiamo andare inizio
E io credo che forse poco elegante ma credo di potermi attribuire e sia pure in piccola parte il merito di questo volume che viene arricchire la collana della Svimez e verso il Mulino e viene arricchire l'insieme di contributi che Sergio Zoppi ha ha dato alla cultura e all'azione meridionalista
Gli era capitato di leggere
Alcuni dei saggi ed ero rimasto ancora una volta colpito dalla capacità di Zoppi di individuare i punti nodali dei problemi
La lo sviluppo del Mezzogiorno di problemi di cui costruisco la questione meridionale che non a caso Zoppi all'inizio del primo saggio dice che all'inizio del nuovo millennio si presenta ancora insoluta
E leggendo gli era stato colpito oltre a questo rigoroso analisi anche dal fatto che egizi si trovava sempre una integrazione tra uno scritto per l'alto pur dedicata a pur delicato a
Tematiche particolari da qui la mia proposta vicenda anche qualche resistenza Rizzo Pd raccogliere in volume in modo che si potesse offrire a quanti seguono la
La produzione diciamo culturale medievalista un insieme agire di agevole lettura un insieme di contributi
Volume a mio avviso sì caratterizzata per due aspetti particolari
Il primo è quello della capacità Rizzo qui di valutare i singoli eventi che nell'arco ormai di cinquanta
Hanno caratterizzato l'azione di sviluppo del Mezzogiorno azioni i pubblici poteri
Finalizzata sviluppo del Mezzogiorno Connell occhio dello storico e quindi con la
Diciamo con la pacata valutazione
Dei singoli denti con l'approfondimento del la loro natura terrore affetti e con una valutazione al di fuori di ogni diciamo tentazione
Di seguire uno impostazioni ideologiche piuttosto che nell'altra
Per la verità questa non è una novità
Doppie io ho sempre considerato uno storico prestato alla cultura meridionalista è un prestito che per noi meridionalisti e dura è durata a lungo e contiamo che duri ancora e ed è uno storico perché allievo di Spadolini
Gli anni vanta giovanile a dare contributi rilevanti sulla fa nasceva della volersi esterna su Romolo Murri eccetera e su con lei e con altri contributi
Si è è appunto affermato proprio nel campo degli studi di storia
Nel libro del volume che oggi presentiamo l'occhio dello storico è presente i molti aspetti non solo vorrei dire
Riversaggio per me di grande interesse movimento Cardoli è in questione
Meridionale
E nel saggio delicato a persona non è molto chiara la figura di un protagonista Pasquale Saraceno in cui rievoca da parte agli anni Trenta infine la scomparsa dell'uomo le vicende
Di cui Saraceno è stato protagonista ma ridire anche e soprattutto nel nella ricostruzione delle vicende che hanno
Che hanno portato alla impostazione
Al alla fine degli anni Quaranta e inizi degli anni Cinquanta l'impostazione della Azioni Sviluppo del Mezzogiorno
E alla creazione di uno strumento che rapportato storici istiga menta all'epoca lo possiamo considerare evoluzione Mario qual è stata la cassa la cassa per il Mezzogiorno dei qui sto
Punto l'analisi l'occhio dello storico del troppe particolarmente penetrante quel crea addirittura un un parla addirittura di un amalgama tra acculturarmi Diana direi forse cultura laica e cultura cattolica
Che in uno sforzo lo sforzo congiunto portò appunto a una svolta decisiva purtroppo poiché lungo il percorso ha perso il sole connotati essenziali nell'azione di sviluppo per per il Mezzogiorno
E quindi ripeto questo è un aspetto particolare del volume che M piace sottolinea il secondo aspetto che invia molto colpito è diciamo il rigore della coerenza
Qui nel volume c'è diciamo una premessa implicita che forse non è stata sotterrato abbastanza io ho richiamato nelle mie pagine introduttive ed è una sorprendente ancora una volta lo storico Zotti è andato a ripescare una sorprendente
Citazione di Ugo la Malfa premessa primo numero di una rivista gloriosa quale fu nord e sud
Regole poche righe perché ripeto a me abbiamo molto colpito la parola la qualifica meridionale ha un senso ben precise
Che essa definisce una maniera di essere di alcuni milioni di italiani essa presuppone un particolare stadio di cd civilizzazione umana e perciò steso un confronto e un paragone
Quando oggi noi parliamo col linguaggio ultramoderno di aree depresse di zona retate o sottosviluppate esprimiamo molto di meno e di più generico di quel che il termine meridionale esprima ecco io ritengo che negli iscritti di Izzo pendio qui sta
Questa affermazione esternazione di evacuazione ex sette state presenti tanto che Lusi arriva forse in maniera poi c'è sia per quanto personalmente ritengo ad affermare che
La riqualificazione e la crescita economica all'ordinato compreso il gruppo non sono il frutto di interventi episodici l'esperienza insegna poiché occorre uscire dagli schemi solo giuridici economici e sociologici non bastano certo le buone leggi de Bonelli
E proprio alla luce di questa affermazione CIDA riguarda l'esempio dello Statuto siciliano che poi non ha diciamo prodotto quegli affetti che lo Sturzo
Gli altri milanisti pensavo che potesse produrre
Si si articola somma diciamo tutta la tematica
La tematica dei suoi interventi che punto riguardano la cultura e la formazione umanistica alle amministrazioni pubbliche rinnovate le furie sviluppo di indicatori sociali l'inserimento del Mezzogiorno all'interno di un progetto riguardante rare mediare hanno il Mezzogiorno Europa e così via cioè tutti come dicevo all'inizio
Tutti i saggi qui libro tutti sì integro la vicenda e di Soro dedicati alla specifica indicazione di obiettivi che proprio perché non bastano le buone leggi devono sempre guidare l'azione dei pubblici poteri nel quadro di un'azione perimetro fare una politica di sviluppo per il Mezzogiorno
Io non credo di dovere aggiungere
Aggiungere altro però siccome ritengo che i recensori i presentatori guarda poi parlano troppo bene deviatori fondo non fanno un buon servizio a dovere Vorrei pare due osservazione e forse due e mezzo diciamo
La prima osservazione che mi sembra che il richiamo allora lo Statuto siciliano sia da un lato opportuno ma dall'altro forse non troppo provante
Cioè a dire senz'altro lo Statuto siciliano era una buona legge forza aveva aveva il difetto di essere stato versato senza tener conto di quella che era a quel momento
La la realtà sociale siciliane soprattutto la relazione degli ausiliari però ricordo che l'articolo trentotto della strategia con il fondo Vizioli Dario nazionale
Sperperato fuori dalla regione diversi una valenza di di grande e novità vorrei dire al limite quasi quasi rivoluzionari
E vorrei anche ideare Kevin ferimento che poi Sergio Zoppi fa a un certo punto alla possibilità di ridurre e comprimere le diciamo i ministeri di ridurre la loro loro ruolo validi attribuire ad ad agire Agenzia forse un pochino illuministi o come l'esperienza di questi ultimi anni insegna abbiamo voluto dalla rivoluzione
Delle leggi Bassanini bis però l'amministrazione poveri continua sta come ha rilevato anche Sabino Cassese continua a essere quella che era un tempo era addirittura alle volte resiste resiste a queste innovazioni
E da ultimo quando Sergio Zoppi vi consegno le bozze lavoro io rimasi un pochino sorpreso leggere titolo invettiva per il Mezzogiorno
Ichigo si sommessamente presente che forse il termine non andava non andava perfettamente non era presente che inquadra BMW male tale raccolto e vagliato zoppico conosciuta che è persona cortese amabilissima eccetera ma anche decise ostinato non si sono stati issati io Bisacquino dato solo quando nessun versione al destino ritrovai invettiva pavese poteva anche essere rappresentata progressi del suo stile aveva requisitoria allora in questo senso regolare
Questa invettiva una requisitoria ben mezzogiorno manca o forse i destinatari di questa requisitoria sera classe politica se siamo meridionalisti seri governo eccetera ma forse Zoppi ce lo dirà il prossimo lavoro grazie
Dalla nuova al senatore Berlinguer
Il il libro una raccolta di saggi quindi
Ha delle
Eterogeneità al suo interno all'interno di un'ispirazione comune
Quindi difficile percorrono a tutto
Nel
In questa nostra illustrazione
Io vorrei soffermarmi lo dico in partenza
Sul il primo è sull'ultimo
Perché vi competono più direttamente come esperienza più più recente diciamo a quello che riguardava cultura formazione umanistica e tecnico scientifica nel rapporto né come fattori per il sud fattori di crescita e poi l'ultimo intesa nel Mezzogiorno trenta Ligresti integrazione specializzazione
Perché anche qui richiamare tematiche
Delle quali Sergio Zoppi ed io ci siamo occupati e questo un altro elemento insieme
Quando insieme abbiamo lavorato al Ministero della Pubblica Istruzione c'è stata una
Una fase
Di collaborazione diretta istituzionale
Rapporto fra ministro e sottosegretario prima di tutto vorrei dire una parola su questo
Desidero dirlo
Questo è stato
Una collaborazione
Fortemente marcata dalla rapporto umano
In politica questo non succede quasi mai
Ed è forse è normale che sia così credo che sia un dato oggettivo storico
Non esecrabile
Il fatto che il rapporto politico un rapporto
Distaccato
Nel caso nostro non è stato così c'è stato eppure io non lo conoscevo personalmente
Cioè non il nome
Per credo viceversa
Però
Formazioni culturali diverse biografie diverse
E tuttavia un
Un impianto di
Ispirazioni mirate al conseguimento dei risultati delle
Della gestione e dalla riforma del sistema educativo
Molto poco perché è e sul campo cioè nelle cose
Non non quindi non una
Condizionano una condizione o precondizioni ideologica
Ma con la convinzione reciproca convenzionale sincera
Molto rispetto
Un esempio
Siccome anche nella
Impegno politico talvolta è possibile
Ritrovarsi
Con un certo spessore di umanità
Non non oserei dire che poi è sempre vincente questo
Però quindi non so se consigliarlo sempre a a discepoli
Tuttavia perché c'è chi dice sia un po'di cattiveria dalla politica assolutamente necessaria salvo perire
Però io credo che invece questo questo a approccio abbia contribuito a raggiungere alcuni risultati
E di questo un po'si tratta anche nel libro
Prima considerazione riguarda il fatto
Che
Sergio Toppi richiamo in questo primo assaggio
Partendo da la Malfa
Come emerge ricordato
Una specificità meridionale
Imprescindibile
è vero che il Mezzogiorno sta cambiando
Secondo me sta cambiando
Sotto la frusta della polemica anti assistenzialista che sta penetrando
Non si può negare che
C'è stato un
Girotti
Di portare rispetto all'approccio esclusivamente
Assistenzialista
E anche delle condizioni
Una qualche crescita e ripresa che di cui si hanno segnali
Schermi di occupazioni o anche di apertura imprese
Segnali
Controversi segnali contraddittori però segnali di dinamicità non di staticità
Della condizione meridionale
Lontani dal risolvere il problema però non situazione statica
L'approccio ora il fondo che riguarda i fattori dello sviluppo
Però debba essere considerato con cautela rispetto a queste novità
E questo potrebbe anche servire da indicatore generale e non soltanto meridionale
Il rapporto come dice fra formazione umanistica informazione tecnico scientifica la sintesi fra queste tipo di formazione per assicurare una Caterina sviluppo economico
Sviluppo sociale e avanzamento civile
Noi abbiamo una contraddizione
Cioè noi abbiamo delle condizioni di civiltà tra virgolette del Mezzogiorno
Che hanno segnato la storia di questo quest'area
E che hanno costituito un elemento di contraddizione rispetto alla al ritardo economico alla insufficienza assoluta delle istituzioni forse sono
L'esempio più delicato di di ritardo
Anche la carenza infrastrutturale e la carenza delle strutture civili non
Della dello spessore di civiltà che è un'altra cosa
E tuttavia questa tradizione culturale civile ce
Non è retorica dirlo io mi posso citare un dato
Che può essere interessante che io ho imparato facendo il mio lavoro
Traduzione
Che che la scuola del Mezzogiorno non è nella condizione in cui rispetto a quella delle altre regioni d'Italia si trova all'economia del Mezzogiorno rispetto alla
Assolutamente no
Gli edifici scolastici sono diverso
E nessun sono carenti nel Centro-Nord lo sono molto meno
I servizi sono carenti
La qualità di una scuola elementare o di un liceo meridionale non è inferiore alla qualità di una scuola elementare di un liceo centosei singolare questa cosa non la trascuri
Il il maestro il professore non sono diversi
Mentre diciamo la verità la forza imprenditoriale il tessuto imprenditoriale la tenuta degli enti locali e delle amministrazioni pubbliche la capacità in qualche modo di stare dentro
Il processo economico sociale sono diversi
La stabilità
Presidente della delle degli organi politici sono diverso
Così non è
Per questo aspetto singolare
Naturalmente la carenza di servizi
A piano piano avuto un'incidenza anche sul rendimento o sulla produttività dell'attività formativa
La carenza di servizi alla fine
Purtroppo sta dando delle conseguenze negative
Perché oggi l'offerta formativa non è soltanto il bravo docente che fa una bella lezione è un insieme di attività che hanno in sé anche una componente di servizio
Poi c'è un altro dato invece che caratterizzano in modo nettamente distinta Nord Pessotto e della formazione professionale
Cioè la scuola non è né migliore né peggiore salvo gli edifici eccepire la formazione professionale e assente salvo eccezioni nel Mezzogiorno è presente malamente ma è presente nel centro nord
Questi dati distintivi
Però incoraggiano un ragionamento
Che sia già giovedì fa qui
Che tipico ritardi con cui che noi dobbiamo non dimenticare cioè che non è possibile
Di fronte a una forte domanda di tecnologia e di formazione
Tecnologica Nocentini
Tecnologica
No non è possibile abbassare la guardia della formazione generale culturale generale che noi chiamiamo umanistica e che io chiamerei giustamente diciassette umanistico scientifica
Perché l'altro grave errore quello di contrapporre
Cultura umanistica e cultura scientifica nell'ottica tradizionale delle brutture più gravissimo errore
Ecco
Noi
Purtroppo lo devo dire con molto dolore
La mediazione mediatica
E quello che noi abbiamo fatto e che pensiamo
Ha rappresentato questa fase del cambiamento scolastica
Come ostile
Alla cultura classica inventando di sana pianta Honda una posizione che nessuno di noi ha mai pensato assolutamente anziché ha sempre rifiutato però così è stato queste doti che i media raccontano quello che vogliono
E poi su un racconto di uno di loro ciò che vuole il resto segue
Non smentendo mai questo primo inizio qualunque cosa poi il povero Cristo che opera cerchi di fare non c'è nulla da fare
I miti hanno un'autoreferenzialità maggiore di tanti altri
Loro non trasmettono notizia producono notizia
Prima di tutto o facendo un'operazione interessante cioè dei contestualizzando Cuarón qualcosa e prendendo attraverso la titolazione seriamente sintetica che oggi oppure il tempo televisivo che inserimenti di alcuni secondi prendono un danno lo riproducono capovolgono completamente irreale lo fanno diventare reale questa è la tragedia
E qui hanno inventato che la nostra i nostri cuori sono contro il CEO Klaus che noi abbiamo potenziato con la riforma però tutti sanno che la bonifica voglio dire che prendo l'occasione per dire badate che
Noi abbiamo nel Mezzogiorno questa ricchezza che poi anche citato strutturalmente che tra l'altro ha delle basi strutturare perché le scuole sono fatte così quindi abbiamo la possibilità di partire da essa
Nel modifica delle dinamiche di crescita
Non bisogna perdere questo dato perché questo può essere un dato di rilancio
Perché
La formazione
Per i giovani ma anche degli adulti
Perché guai a fermarsi soltanto a quell'età scolare oggi
Deve continuamente S portare a sintesi
Una preparazione umanistico scientifico
Certamente per ragioni storiche di tradizione non ce l'abbiamo questo patrimonio diventa un po'sciocco
No teorizza
Gli altri Paesi lo comprano stop firma
Cercano di importarlo dove ce la fanno modo molto mediato non ce l'abbiamo lì
Ce l'abbiamo lì nella nostra lunga storia è fatta siamo abituati a imparare a certe cose chi non sa certe cose considerati ignorante questo è già un patrimonio poi ce l'abbiamo lì nella pietra
Negli edifici nelle strade e nelle città nel paesaggio
E tutto questo format e forma e a effetti sullo sviluppo
E soprattutto dell'economia post-industriale soprattutto dell'economia della prevalenza del soft sull'hardware nell'economia attuale e quindi della valorizzazione della risorsa umana che la vera economia
Quindi e assolutamente soprattutto nella londinese della formazione che non si può esaurire soltanto in quella dell'età scolare e quindi che sempre di più investimento
Che poi ritorna
In ciascuno dei delle singole persone e poi perché diventano operatori che diventano soggetti anche economici sovietici vili ma che costituiscono un investimento dell'investimento non può essere strettamente professionalizzato
Perciò non è un investimento soltanto una vernice temporanea
Questo dato è assolutamente essenziale a un bar non è vero come dice lui che val più la pratica della grammatica questi una delle grandi bugie che ci trasmettono taluni elementi
Salvo che la grammatica non sia soltanto truce grammatica incapaci di cogliere il senso generale delle cose ma questo per fortuna non è la nota dominante della nostra storia scolastici
Detto questo
Quindi io sposo molto questa tesi che quell'asse che quello che abbiamo costruito anche nella fase in cui si accertò che era lì a lavorare lavoro com'lui però aveva avuto una delega
Non che questo vorrei ricordare che in cui si ritrovano
Il senso nell'ultimo saggio
Quella di seguire invece gli aspetti che riguardavano la forma il rapporto con le imprese la formazione professionale
Che io non voglio minimamente sottovalutare non vorrei che fosse unilaterale l'effetto di quello che dico nella prima parte passano a secco
E lui racconta qui
Ma l'interessante una storia
Io colgo l'occasione dicasi raccontare per
Partendo da quello che ha scritto
Noi abbiamo in quel periodo inventato un'altra corsa
Fra quelle che aveva inventato per cambiare il nostro sistema scolastico
Partendo dalla considerazione
Avendo occhio particolare al Mezzogiorno dove questo problema era più rilevante che altrove che in Italia manca
Nella sua storia e tradizione la formazione professionale questo vuol dire che non ci siano dei corsi che non ci sia dei fondi regionali che non ci sia dell'attività però la cultura tedesca
Ha un altissimo livello di formazione professionale la cultura britannica
Ha un altissimo non parliamo degli stati scandinavi tra gruppi di tutte le cose funzionano a questo proposito e ce l'hanno anche alcune altre culture dell'Europa più così tra virgolette latina
Non ce l'abbiamo
Io sono federalista
Sono autonomista convinto sono sardo è difficile non esserlo
Tutta la mia vita statali
Però
Questi via del federalismo scolastico mi ha sempre un po'spaventato perché io avevo in mente che cosa le regioni hanno fatto nel campo formativo quando è stato loro assegnato un compito quella formazione professionale un disastro ecologico
Cioè non hanno fatto niente fatto male ora ci sono alcune eccezioni quindi
Qualcuno molto noto al nord si potrebbe impiccare perché stiamo dicendo questo ci sono alcune eccezioni
Le eccezioni ve ne sono a Trento e a Bolzano per essere chiari dovendo il faro eccellente formazione programma a un'altra derivazione come voi sapete non è certo italica
Il e c'è qualche eccezione in qualche regioni del Centro-Nord ma sono eccezioni sono quasi casuali e comunque sono embrioni ma l'orizzonte italiano medio ci dice che la formazione passare o non è stata costruita come grosso modo nel Sud
Oppure è stata costruita maluccio
Ho male nel Centro-Nord
Adesso sta un po'migliorando allora qual è il punto
Però un Paese non può vivere senza formazione professionale
Non può vivere assolutamente i tedeschi
L'anno eretta a sistema scolastico la cominciano dai tre ai dieci anni una cosa impressionante
Però
Mentre negli altri Paesi era cominciata molto molto più tardi come io ritengo sia giusto
E di qualcosa che coniuga insieme la continuazione di una formazione culturale
Non rinuncia nella formazione
Il complesso il sistema di formazione professionale ma lo ha lo lo lo coniugale con l'attività più prettamente formativa
Professionalizzanti
Allora abbiamo trattato questo tema in due modi
Persi pirati in tre
Uno
E l'obbligo formativo che qui viene
Ma non è cento carattere analisi oggi e quindi anch'io
Ne prescinde
Riguarda il periodo
Dai sedici ai diciotto anni dal quindici a diciott'anni da quattordici a diciott'anni a seconda cioè mentre contemporaneamente gli altri ragazzi fanno scuola
Poi ci sono altri due momenti importanti uno empirico immediatamente dopo il diciotto e diciannove anni quello che per noi era fino a oggi fino a ieri l'università oppure il lavoro
E poi c'è il terzo pericolo si chiama formazione ricorrente educazione continua
Ecco Sergio dove si occupava di queste cose
In collaborazione con me
L'osservazione degli altri paesi ci diceva che dopo la scuola
Si apriva un sistema duale
Non un sistema unico elitaria SICE solo c'era solo l'università
Al punto che dovendo coniugare dentro università momenti di formazione più limitate ai momenti di laureato si sono inventati i diplomi universitari cioè si è messo dentro l'università una formazione che aveva in qualche misura l'ambizione professionale
Ingerenza di altro e perché la ministro allora voleva solo questo si è fatto questo che li abbiamo considerato un errore
Perché si scaricava su università un compito che non è universitario che non è stata informare in un certo modo non può formare ufficializzando subito
E abbiamo inventato il sistema di formazione professionale post secondario non universitario para parallelo convergente
Quello che poi viene chiamato con delle sigle incomprensibili che il novantanove per cento di tre non sa neanche che esistono perciò io ho accolto con grande piacere venire a parlare ma non solo per il piacere di parlare il soggetto
Perché era inventato questa cosa che abbiamo chiamato prima fissi poi gli effetti essere ecco incapaci come siamo noi di comunicare
Non sappiamo fare i grandi manifesti con il trenta
Noi sappiamo non siamo comunicano fra minimamente come si dice la gente le cose che facciamo non sappiamo pendere
Non è comunque una un è un'impresa che non sapendo che non è un'impresa perché se produce solo per me dal magazzino non è un'impresa e questo siamo noi diciamoci la verità
Però non le abbiamo fatte queste cose
Abbiamo fatto un canale di formazione professionale
Qualificata qualificata dopo il diploma badante dopo la cultura di base
E l'abbiamo fatto per il
Con dei moduli interessanti
Con dei moduli ecco Sergio balzo che racconta questo prende il testo legge l'abbiamo fatto con un solo articolo di legge come quasi tutte le nostre riforme uno due tre quattro un solo articolo di legge in un
Collegato che stava passando al Senato
E però con una costruzione ancora abbiamo messo insieme
Le regioni testé Monica settario e tre ministeri interessati università scuola e lavoro la Presidenza del Consiglio le imprese i sindacati
E quindi la società civile anche organizza
E abbiamo costruito questi corsi
Lo racconta acqua
Che prima erano duecento sperimentali poi sono diventati cinquecento poi doveva diventare mille cinquecento stanno avviandosi ad esserlo
Ecco l'idea di dare una formazione con moduli semestrali multipli o due o tre o quattro quindi la durata di uno due anni con possibilità di crediti che creano condizioni di interscambio per chi volesse poi invece continuare all'università
Capitalizzando una parte di queste condizioni ed esperienze che riversare avrebbero storica e riconoscono in molti casi molti casi ancora no
E sulla base soprattutto della new economy delle delle per la domanda di formazione in certi settori in cui era molto carente la formazione dei tuttora perché i ragazzi formulassi o sono le imprese che si formano perché
Hanno bisogno di di una né
Di di una torsione dell'apprendimento conseguito a scuola visto che i tecnici professionali medicei eccetera
Piegato alle esigenze della produzione
E questo fatto attraverso una
Indagine che ha fatto che ha fatto Confindustria insieme sindacati sulla sulla sul fabbisogno professionale di quali mestieri quale mestiere non sono coperti da attività formative
E poi con molta elasticità cioè non istituendo dei titoli che durano in termini per cui si deve fare percorsi per forza anche se poi non c'è più bisogno non attingendo al personale di ruolo abbiamo detto esplicitamente
Nessuno che come dire che il rigido Isca
E invece in qualche misura redatta molto flessibile questa nuova esperienza
Che ancora minoritaria che però ormai a norma c'è soltanto da estenderla Rizza alla fine
E ed è bello di cui viene raccontata questa avventura vengono raccontate le condizioni il tormento di mettere insieme tutte queste amministrazioni perché ci sono voluti interminabili riunioni e nessuno ci voleva piegare all'inizio nessuno voleva starci abbiamo redatto
I testi di dei documenti messi insieme sceglie proprio seguito questo faceva queste riunioni interminabili
Ci riferivamo costantemente e questo è scritto qui vuol dire in qualche modo che parte il libro dice questo è stata una delle io credo una delle esperienze più vere
Ebbene appunto come tale assolutamente ignote
E e però ormai abbia avuto uno una un rigurgito di domanda fortissimo perché a un certo punto tutti volevano qualcosa di questo genere nelle proprie realtà perché copriva un fabbisogno reale
L'ultima cosa tutto questo
Ci propone perché si coniuga con la parte precedente questo si colloca dopo la formazione di base che invece deve essere interi di integrazione umanistico scientifico
Quindi la formazione professionale non è alternativa quindi ma compendia un momento in cui si investe
Questo è il nostro modo di entrare in Europa anche come soggiorno scontro
è uno dei modi non l'unico uno limone
Verso i quali
Portiamo un'identità purtroppo in certi casi negativa
Acquisti per l'aspetto storico umanistico scientifico positiva
Per l'aspetto professionale negative però con uno sforzo di cambiamento per cui diventare europei significa conservare questo patrimonio però imparare da coloro che invece alcune di queste cose non fatte seriamente noi no
E aggiornare la forma più prossimale o è flessibile o non è
La struttura scolastica deve essere flessibile ma ha degli elementi di di certezza è necessario e anche la non più alla bisogno di un Periodo distensione temporale più ampio perché è un investimento formazione satira avere invece un carattere di nascita scomparsa di di di presenza assenza di aggiornamento molto
Per questo la nostra cultura amministrativa la nostra cultura generale che molto che rifiuta questo elemento di flessibilità accentuata ha resistito ed è una delle ragioni per cui la fase sanitaria non è nella cultura italica
Purtroppo e invece abbiamo estremo bisogno
Ora imparando in questo modo non faccia un passo importante che è appunto quella di europeo
Sono molto contento che questa cosa sia entrata intanto in un libro perché e ma prego
Quindi non non solo come operatore ma ormai come scrittore lì a Sherlock anche
Voglio riconoscere questo merito ringraziarla per quel
Grazie ad aumentare la parola professor Dioguardi
Io guardi un esempio di questa cultura umanistica
Eseguite
Per anch'io sono particolarmente lieto e
Di presentare il gli imbrogli servito Zoppini
Mezzogiorno delle buone regole perché credo che sia un libro importante oltre che essere interessante quindi anche Sensi ingratitudine alla Svimez nuova pubblicato libro importante veri contenuti ma anche per la prefazione e per l'introduzione che al comma a questa tavola rotonda questo incontro ha dato massima Agnesi
Un libro nel quale traspare anche il lato umano ricordato dal ministro Berlinguer Sergio Zoppi
Un atto umano che si concretizza in quella dolcissima dedica Rosella Baiocchi
Che affiancato Zoppi in una periodo molto lungo della sua vita quando è stato presidente del Formez se e qui io vorrei ricordare come zoppi e certamente storico prestato al Mezzogiorno ma è e anche un attivo militante che ha operato in maniera straordinaria per il Mezzogiorno sia quando fu presidente del Formez e sia quando ho avuto responsabilità di governo come ha ricordato il ministro Berlinguer
Io leggo il titolo del libro nel Mezzogiorno delle buone regole su una forma ottimistica
E e del resto o il ritrovo ottimismo anche nei contenuti del lavoro di Zoff
Anche se questo ottimismo e temperato nella premessa da quella infettiva ricordata da Massimo Agnesi
Nel mille disattende era anzi propone pessimismo
Che Zoppi fra le altre
Rinforza con una un con un ricordo leopardiano dice Zoppi aprendo la sua premessa al sordide del nuovo millennio la questione meridionale si presenta irrisolta
Quasi che quell'insuccesso malgrado l'impegno dei governi degli uomini configuri una sorta di maledizione disinquinare idealmente seduti come il grande re canadese sulla ridà Schiena
Del formidabile Monte sterminato vedremo e poi dipinte in queste vite son dell'umana gente le magnifiche sorti e progressive
Beh e io vorrei anche cercare di temperare il pessimismo della premessa
Riproponendo se me lo consentite
Al pessimismo leopardiano
Una sorta di ottimismo dantesco e vorrei ricordare Dante quando diceva e come quelli che Collina affannata si volge alla boa periglioso eguagliata
Così l'animo Miglio Cankov fuggiva si volse arretro a rinominare un passo che non lasciò già mai persona viva poi che il posato un poco il corpo lasso ripresi via per la piaga Piaggia diserta sicché il piè fermo sempre era il più basso
E in realtà e la il mio ricordo alla a Dante
Sì venne a adatta alla posizione che Zoppi assume nel libro perché Zoppi spesso si volge a rituali minarono passo e lo fa egregiamente proprio nella sua funzione di storico
Rileggendo la lezione della storia attraverso uomini attraverso istituzioni quindi nel libro ritroviamo le figure di De Gasperi e di Sturzo ritroviamo la Cassa del Mezzogiorno ritroviamo personaggi mezzo Pd parla di animatore dello sviluppo e quindi un maestro Giorgio Ceriani Sebregondi e poi ancora
Pasquale Saracino Antonio Viviani
Giuseppe Cenzato che furono i
I promotori in movimento attori della Svimez ma anche ricorda zoppico il Formez lì fatta di Aldo Fabrizi che fu un nostro carissimo amico il cui ancora Giulio Pastore
Che si interessò della promozione in particolare del fattore umano e infine vengono citati anche Giuseppe De Rita
Salvatore Cafiero e ed altri ancora fra l'altro un un discorso molto importante
Sergio Zoppi lo riserva al ruolo che ha svolto la chiesa cattolica nell'ambito delle istituzioni meridionali e nella nel riproporsi
Sul discorso Meridione artistico ricordo caro e riproposto in particolare a Saracino che dice Enzo più umili all'orgoglio intellettuale anche una grande modeste dignità che fu esempio insomma di grandissimo e altissimo meridionalismo
Dunque vi sono sul Mezzogiorno vi sono sono messi in evidenza nel libro di Zoppi ombre ma anche e moltissime Bucci le ombre
Servono a ricordare il concetto di limite sul quale io credo ogni meridionale
Dovrebbe prendere coscienza per costruire proprio su un limite una propria nuova identità un nuovo Mezzogiorno quello che di fatto per l'altro si sta realizzando e per questo io credo che Zoppini vodka una sorta di auto organizzazione quando dice
L'appello ai meridionali e ineludibile molto moltissimo dipende da loro io credo che mai come in questo caso si debba ricordare il quisque fa per fortuna sua e del
Dei dei nostri padri relativo
E indispensabile in questo
Dipendere da nuovi operare un rinnovamento della amministrazione pubblica in cui io condivido la le amarezze iniziali Rizzo qui perché nonostante moltissimo si sia fatto nei confronti dell'amministrazione pubblica nel il senso della sua riqualificazione qui ricordo proprio la meritoria opera dello forme se e della Svimez ancora l'amministrazione pubblica in particolare meridionale lascia a desiderare
E e quella carenza che fa a produrre affermare ad un altro meridionalista col
Ora la pubblica amministrazione
E
Detto questo però io credo che vadano messe in evidenza e quindi fatta cassa di risonanza sui discorsi che Sergio Zoppi propone le luci che caratterizzano oggi il mezzogiorno per me una luce importante e la nuova imprenditorialità meridionale e principalmente lo spirito di impresa che i giovani meridionali sanno manifestare
Sanno esprimere uno spirito d'impresa che si rivolge in particolare verso la new economi o forse ancor più verso la net economy
A questo proposito vorrei ricordare quanto scrive Zocchi dice Zoppi non dimentichiamo di fronte alla ferita aperta dalla disoccupazione che logoro nasce insieme all'impresa
E cresce col mio sviluppo e dallo sviluppo dall'espansione dall'alla allargamento della base produttiva e dunque se questo è verissimo è altrettanto vero che oggi dà nuova imprenditorialità che si manifesta proprio nella creazione di nuove impresa specialmente imprese giovanili costituiscono elemento di luce per il mezzogiorno elemento che ci fa ben sperare anche come diciamo forma di contrasto alla disoccupazione zoppica a questo proposito e nel diciamo spingere verso un nuovo Mezzogiorno definisce anche in più partiva obiettivi che vanno perseguiti che costituiscono la premessa per concretizzare lo sviluppo che ribadisco mi sembra essere in atto
Un l'obiettivo della scuola innanzitutto perché e e questa è la premessa anche Perù un anno ammodernamento una ed è una restituzione di efficienza alla pubblica amministrazione quindi con la scuola anche distruzione e in particolare distruzione nella ricerca scientifica e Puy ancora gli investimenti e produttivi in particolare gli investimenti in infrastrutture in moderne infrastrutture
Mi riferisco in particolare alle reti telematiche quindi alla
Alle autostrade virtuali che devono ancora essere realizzate e potenziate nel Sud proprio per dare forza allo sviluppo della New e della net economy che oggi costituiscono premessa fondamentale
Del nuovo mezzogiorno e poi ancora un arricchimento Q culturale nel senso più generale del termine un arricchimento culturale che dovrebbe servire a far diminuire anche quelle forme di egoismo che molto spesso emergono nel Mezzogiorno diventando deleterie perché rompono le possibili collaborazioni e quindi anche le possibili sinergie che si possono sviluppare sulle collaborazioni a questo proposito Zoppi ricorda
Una bellissima affermazione scritta da nel mille ottocentosessanta da Carlo Cattaneo che diceva non per lavoro non te capitale che non cominci con un atto di intelligenza prima d'ogni lavoro prima d'ogni capitale quando le cose giacciono ancora non curati miope in seno alla natura e di intelligenza che comincia l'opera infine in essere per la prima volta il carattere di ricchezza
E ancora in un saggio successivo del se summit ottocentosessantatré Cattaneo ribadiva e e Zoppi lo ripropone la fonte d'ogni progressiva ricchezza ed intelligenza e dunque e questo proprio questa base concettuale di porre larghi
A a a premessa della ricchezza d'intelligenza che io credo oggi costituisca anche elemento per ben sperare nel Mezzogiorno dove intelligenza certamente non manca ed ecco anche chi si spiega proprio per quell'intelligenza resa operative propositiva in termini imprenditoriali la per Ponte Lambro pensione attuale del Mezzogiorno
Verso la new e verso l'annette economia che vengono oggi evidenziati da tutti i dati
Che riguardano le statistiche meridionali
Il mezzogiorno si deve caratterizzare con un sapere tecnico scientifico ma anche un sapere umanistico e qui la dicotomia fra
Umanesimo e sapere scientifico di Zoppi invoca che tenga riunificata proprio in quella capacità
Chi ci proviene dall'antico dalla dal dalla sensibilità dell'antica Grecia di sintetizzare sapere scientifico e sapere umanistico e questo deve caratterizzare in particolare le nuove università meridionali
Perché incubi in uno persone che siano capaci di affiancare alla ricerca alla ricerca scientifica e tecnologica un nuovo modo di proporsi un nuovo modo di proporsi proprio in termini Linneo
Umanesimo perché così potranno costituire Baccini di supporto alla new e alla net economy alla nuova imprenditorialità e quindi io credo che se oggi si debba ricercare un elemento che caratterizza i di impresa meridionale sia l'impresa meridionale presente sia l'impresa meridionale che interverranno nella soggiorno
Del terzo millennio io credo che questo elemento che caratterizza l'impresa e proprio l'innovazione una innovazione già largamente presente già largamente diffusa si pensi alle per esempio a a alle innovazioni presenti negli stabilimenti di Melfi ma si pensi anche alle innovazioni organizzative che quegli stabilimenti di Melfi hanno proposto e prodotto attraverso l'immagine di un indotto variegato a servizio dell'impresa generale un indotto che realizza con l'impresa il prodotto in una sorta di marchio d'impresa si pensi a quella sorta di Silicon Valley dell'elettronica che si sta sviluppando grazie Pistorio in nel bacino catanese ma si pensi anche per esempio a Bari e alli agli insediamenti tecnopoli Tani di nette economica fatti da anni sia il da e di S.p.A. ed altre società oltre che per quanto riguarda tutto l'indotto della dell'aria
Nell'aria
Manifatturiera in particolare l'indotto automobilistico e poi c'è il grande serbatoio della promozione turistica che ancora tutto sommato
Tutto bene inventare quindi la caratterizzazione del Mezzogiorno si propone certamente in termini positivi anche se lo si riguarda in quella sorta di macchie di leopardo che costituiscono i distretti industriali che rappresentano forme innovative di aggregazioni d'impresa in particolare lanciate verso non soltanto in me i mercati locali ma verso i mercati esteri così che con nel loro insieme riescono a implementare gli indici di esportazione proprio meridionali
Forse in questo caso ancora una una zona d'ombra probabilmente risiede nell'ambito del credito un credito che oggi sta vivendo una sorta di colonizzazione
Meridionale da parte degli istituti del Nord una colonizzazione che non sempre avviene in termini di razionalizzazione e quindi di penetrazione
Con obiettivi di efficienza e di efficacia nel territorio meridionale ma molto spesso è una colonizzazione nel senso più deleterio del termine fatta di arroganze e di soppressioni unicamente unicamente gestire meglio i risparmi e il rapporto risparmi investimenti fra nord e sud
L'ottimismo induce a considerare il Mezzogiorno come Mezzogiorno oramai d'Europa
Come centro del Mediterraneo e quiz OP scrive pagine bellissime pagine che ricordano pro del libro del dei tempi migliori dice Zoppi ancora una volta sul Grande Lago si gioca gran parte dei destini del mondo
Ed ancora
Il Mediterraneo crocevia fra Europa e Africa
Fra Europa e Asia
Di questo pedofilia il Mezzogiorno d'Italia e punto obbligato di passaggio al Mezzogiorno attore primario
Nella millenaria Fondazione dell'Europa moderna guardano con simpatia i popoli africani asiatici che sul Mediterraneo si affacciano
O che adesso sono contigui
Ed ancora detto altrimenti l'inserimento del Mezzogiorno nel progetto europeo per il Mediterraneo podio divario unicamente dalla capacità di realizzare pienamente se stesso nei tempi e nelle forme della modernità
E qui il ricordo che ho citato all'inizio è ancora ha una capacità avuto propulsiva di auto organizzazione che il Mezzogiorno deve innescare deve sapere innescare nell'ambito di una cito zoppi culture e formazioni umanistiche tecnico scientifica che devono effettivamente diventare fattori essenziali per lo sviluppo e il progresso del Mezzogiorno
Ecco dalla rilettura del libro di zoppicare riconsiderazione dei ripensamenti sul Mezzogiorno
Ecco perché condivido l'aspetto ottimistico che zoppica propone mezzogiorno che mi fa piacere ancora interpretare mutuando l'epigrafe più un altro libro o recentemente uscito e che si intitola mezzo giorno di Carmine Donzelli
Una bellissima immagine chi Carmine Donzelli tra i dall'vi sia di uomini devo e che punibile come epigrafe appunto un suo capitolo diceva Omero
Correva la nave sicura più Bellucci di uno sparviero più un falco che degli uccelli il più veloce
Rapida corri verso Cava le onde del mare portando un uomo che aveva la mente pari a quella di numi un uomo che molto aveva sofferto sofferto nell'anima sul mare tremendo e nelle guerre degli uomini
Ecco la metafora mi pare evidente la nave del Mezzogiorno porto oggi con sé un fattore umano che forse ha trovato proprio nella nuova cultura nell'animo e mette con nomi la sua Itaca grazie
è stato già detto ampiamente come questo lavoro c'è un lavoro che tocca molti argomenti e quindi nell'arco di una presentazione che deve per forza di cose essere sintetica
Credo anch'io di fare come ha fatto
L'amico Luigi Berlinguer di scegliere gli argomenti tra tutti quelli che sono trattati più sui quali penso di poter dare un contributo alla approfondimento del libro che viene se non altro dalle cose che si stanno facendo in questo periodo e quindi cerca di legare queste cose con le riflessioni che Sergio Zoppi in modo molto puntuale come sempre svolge e in particolare individua due argomenti che mi sembra Borgo menti parte sono stati già toccati uno è stato appena accennato da Dioguardi sono due argomenti che sono e sono molto importanti
Frutto di riflessioni che sono in parte riflessioni che necessitano dei degli aggiornamenti rispetto alle vicende ultime recenti il primo quello sul quale spenderò qualche parola in più
Propone delle cose ultime che Dioguardi diceva
E che secondo me oggi il vero crocevia di tutta la vicenda del Mezzogiorno forse poco con poca o con scarsa attenzione rispetto alla all'elemento di priorità che questa vicenda riesce a manifestarsi invece il giustamente il lavoro Rizzo lo mette in evidenza e del tema lo dico sinteticamente di come non c'
Potrà probabilmente mai essere uno sviluppo pieno e originale
Delle regioni io le chiamerei un obiettivo uno inserirle già in una riflessione di carattere europeo
Se non cambia in modo molto profondo il il crinale dei rapporti nord-sud dentro i rapporti tra le due sponde del Mediterraneo a me sembra questa in fondo la riflessione in questo momento più forte
Che in particolare uno dei saggi che io abito a leggere con molta attenzione perché mo'fatto molto bene
Sul rapporto tra mezzogiorno e le due sponde del Mediterraneo non è un fatto solamente di carattere storico culturale
è la premessa a questa ma ha delle conseguenze economico politiche che sono fortissime fondamentale
Io qui sono invece un pubblico più pessimista lo dico onestamente perché proprio le vicende di quest'ultimo anno
E le vicende di queste ultime settimane sono delle vicende che ci portano a fare una riflessione rispetto ai rapporti tra le due sponde del Mediterraneo una riflessione di sostanziale fallimento
Credo che siano onesto meglio dirlo in modo a sereno forte piuttosto che mantenere il linguaggio se il patto della diplomazia che
In questi casi non parla mai di fallimento Mardi processo che si è fermato di processo che deve riprendere il rallentamento noi abbiamo nel momento nel quale nasceva l'euro
Quindi la più grossa cosa che l'Europa ha fatto e nel momento nel quale partiva il processo di allargamento ai Paesi dell'Europa centro orientale processo per con molte difficoltà ma andrà avanti e alla fine ci sarà nell'arco dei prossimi anni
Abbiamo tutti insieme condiviso
L'idea che fosse necessario che parallelamente a questi due processi ci fosse un fortissima iniziativa dell'Unione Europea nei confronti della sponda sud
Del Mediterraneo considerando che questo tema non era un fatto residuale o di bilanciamento mera il completamento di un intero processo di approfondimento rafforzamento dell'Unione Europea
Il processo di Barcellona che parte nel mille novecentonovantacinque un processo che individua un periodo di quindici anni fino al due mila dieci nel quale costruire tra ventisette Paesi quindici delle europea e i Paesi rivieraschi del sud una addirittura un'area di libero scambio
Di quel processo
Si recupera ancora oggi l'elemento centrale l'elemento centrale qual è
Era il tentativo di individuare il Mediterraneo come tema nessun dei paesi mediterranei ma come tema dell'intera Unione Europea che è un salto di qualità logico non indifferente
Io ritengo che quella scelta è stata una scelta storicamente e culturalmente fondamentale il problema è che oggi a un terzo di quel percorso da farsi
Non possiamo certo dire che sia stato percorso un terzo della strada vera delle cose che dovrebbero portarci al due mila dieci ad avere quel risultato che dicevo prima
E questa constatazione che è importante è necessario fare per essere realisti e quindi sapere
Rispetto a una strada quali sono i risultati di quella strada e quali sono le conseguenze questo porterà su di noi e sul nostro Mezzogiorno perché questa è la idea siamo molto intelligente che Sergio sviluppa e credo e io vorrei questo approfondire
Se non ci rendiamo conto del fatto che l'aver imboccato quella strada mantenerci su quella direzione di marcia immaginando il due mila dieci sempre col percorso che abbiamo detto e fatto fino a oggi senza rendersi conto che nell'ultimi negli ultimi diciotto mesi
Si è andati di rallentamento il rallentamento di afflosciamento in afflosciamento del processo di Barcellona fino all'ultimo vertice di Marsiglia che ha rappresentato da questo punto di vista la esemplificazione di questo sostanziale afflosciamento ma come dicevo prima ecco ritengo che se non si affronta questo tema difficilmente si può parlare di sviluppo delle regioni Obiettivo uno con una proiezione in sala proiezione che ha senso perché contemporaneamente con tutto questo avviene e questa è una seconda l'altro tema che volevo trattare li unisco l'uno all'altro
L'altra cosa che Dioguardi diceva finale
Parlava di new economy inerte con ogni aggiungo le conseguenze che la rete comporta sono quelle dell'abbattimento delle frontiere alle frontiere
Fanno sì che la competizione avvenga su mercati ormai globali i mercati globali obbligano e rendono ogni area un'area che deve fare i conti con un processo di internazionalizzazione che condizione decisiva per la suo per il suo sviluppo e questo è una domanda in più al Mezzogiorno e alle regioni Obiettivo uno che non c'era quando e anche qui storicamente la riflessione di Sergio persone molto puntuale
Questi riflessi riferimenti non erano così negli anni cinquanta sessanta settanta pensava precipua novità di questioni ultimissimi anni nel momento nel quale negli ultimi due tre quattro non di più
Lo sviluppo economico diventa condizionato dalla capacità di internazionalizzazione della dei sistemi economici locali e dalla capacità di competizione sui mercati globali di attrazione gli investimenti dall'estero e di presenza del tessuto economico di un certo territorio su mercati è ovvio che in una logica di questo genere
O una
Iniziativa
Di politiche europea
Sfondi sul centro diciamo sul Nord Est e che fallisca sul Sud è un'iniziativa che automaticamente a Fossa il Mezzogiorno d'Italia
è una cosa ovvia quella che sto dicendo prima le conseguenze che noi non riusciamo a tirare da questa considerazione ovvia purtroppo sono lì tutte tutte sul nostro sul nostro tavolo io ritengo che questo sia un tema fondamentale da di strettissima attualità politica la ricetta che immagina una ricetta complessa complicata la la bocciò soltanto ma mi sembra in linea con le cose Sergio qui dice ed è la ricetta di dire esiste una condivisione e manteniamo una condivisione sul progetto di fondo di Barcellona perché è un po'che è giusto nelle sue nei suoi criteri conduttori ma dobbiamo prendere atto del fatto che quel processo non ha condotto fino a oggi i risultati sperati e non ci porterà ad arrivare ai tempi che saranno i tempi nei quali l'euro sarà già diventata moneta completamente utili utilizzate utilizzabile da tutti
I Paesi dell'Europa centrorientale saranno paesi membri dell'Unione europea con tutte le conseguenze che questo ha e questo comporta ecco ritengo che il prendere atto di questa vicenda voglio dire
Porsi la necessità nella condivisione del processo di fondo e quindi della quadro di riferimento di fare alcuni aggiustamenti di rotta molto fondamentali il primo aggiustamento di lottare
è necessario ripartire con dentro questo processo dentro questo processo ma ripartire con una investimento sul politiche bilaterali nei confronti dei Paesi dell'area da parte di un paese come l'Italia e ritengo che questo sia assolutamente necessario che venga soprattutto a carattere economico-commerciale se questo se non ci rendiamo conto di questo aspetto facciamo un gravissimo errore
La mia esperienza di questi otto mesi anche il ministro del Commercio estero mi porta a dire che è il nostro mercato di riferimento sono i nostri mercati di riferimento e su quei mercati lo sforzo deve essere maggiore anche per le banche perché se non ci rendiamo conto del fatto che il nostro il nostro la nostra direttrice di fondo su quei mercati deve vedere nel sistema bancario e nella presenza del sistema bancario italiano e dire di più sistema bancario eventualmente radicato nel Mezzogiorno
In quei mercati che chiedono una presenza del sistema bancario italiano e che diventa un modo per radicare una presenza imprenditoriale più solida ecco ritengo che su queste cose non andiamo da nessuna parte e quindi primo punto secondo punto dobbiamo applicare uso un termine diciamo comunitario attuale in questi giorni di Nizza dobbiamo imparare anche con un'iniziativa propria nostra probabilmente dobbiamo spingere all'attuazione di una specie di cooperazione rafforzata dentro il processo di Barcellona
è naturale e io ritengo illuministico non prenderne atto che il nostro interesse nei confronti del Mediterraneo è diverso dall'interesse di altri paesi membri come la Danimarca
La stessa Gran Bretagna con la Svezia la Finlandia e bisogna prenderne onestamente atto di questo ma anche della stessa Germania mi ha però onestamente atto di questo immaginare che vi possa essere un impegno
Flessibile e quindi immaginare che i Paesi mediterranei dell'Unione Europea possano avviare un'iniziativa dentro questo quadro che sia un'iniziativa chiamiamola di cooperazione rafforzata con i Paesi immediatamente diretto riferimento
Dico immediatamente diretto riferimento perché anche qui il problema non è solo del Nord ma anche del Sud finché non leghiamo tutto questo processo al conflitto
O meglio al conflitto al processo di pace in Medioriente noi blocchiamo sulla vicenda
Israele israelo palestinese una quantità di potenzialità positive che invece con i nostri vicini dei i nostri vicini sono quelli che sono a ottanta chilometri di distanza dalle nostre
Dalle nostre coste dobbiamo svolgere quindi ritengo che questa duplice strada possesso è una risposta al problema che Sergio pone io ne sono straconvinto
Credo che dovremmo muoverci in questa direzione come sistema Paese nel suo complesso penso e spero che su questo ci sia la possibilità di fare dei passi molto importanti perché ripeto sarebbe miope non rendersi conto di quello che sta accadendo e abbandonare una prospettiva di forte iniziativa sul Mediterraneo iniziativa economico commerciale sul Mediterraneo sarebbe un errore
Fine fondamentale sia dell'interessi compresi del Paese
Sia per il Mezzogiorno se non non facciamo questa cosa sul Mezzogiorno possiamo fare possiamo provare a fare tutti i miracoli che vogliamo ma se non si sviluppano le aree che sono limitrofe a mezzogiorno e rimangono nella situazione in cui sono il Mezzogiorno stesso non riuscirà a prendere un treno di sviluppo che quello che emerge richiamo in questo credo che tutto il percorso di net economy
E di applicazione di queste novità di coordinate spazio-temporali queste la vera novità della net economy di cambiare le coordinate spazio-temporali ci possa consentire invece di ottenere proprio in questa logica grossi risultati il fatto che
Faccio l'esempio più banale critiche possano venire che che Tiscali sia nel sud della Sardegna faccio onore anche di Luigi nel sud della Sardegna e abbia ottocento occupati sardi lì
Facendo del suo del lavoro che fa il novantanove per cento avendo clienti fuori dalla Sardegna e quindi facendo un lavoro è un lavoro grazie alle coordinate spazio-temporali cambiate dal dall'uso della Rete un lavoro che consente al mezzogiorno di mettere in campo la sua vera carta qual è la vera carta che grazie alla Rete a queste coordinate metterlo a commettere in campo la qualità della vita lo dico molto banalmente Milano-Torino
Quasi una chiacchiera da bar questa ma alla fine perché la Silicon Valley ha vinto
E perché è stata lì
Ce lo spiegano tutti i guru perché c'erano mille cose qua alla fine perché perché si stava bene fisicamente bene climaticamente perché il tasso di qualità della vita era elevato eccetera io credo che la stessa cosa posse debba credere a nel nel nostro nelle nostre regioni abiti uno è la carta in più che abbiamo e credo che questo sia veramente una grande opportunità se ovviamente riusciamo a fare incontrare
Impresa innovazione tecnologica non abbiamo provato a fare
A metterle scritte queste cose con una serie di fatti ITT voci di bilancio il libro bianco sull'innovazione nelle imprese questo tentativo di spingere sugli spin-off spingere sulla aiutare l'imprenditore ha legarsi al mondo della ricerca avendo dei delle agevolazioni in questo senso è una cosa complessa complicata però laddove funzione risultati anche nelle regioni Obiettivo uno si stanno vedendo io credo che questa debba assolutamente essere la strada sulla quale muoverci grazie
A
Dalla dal punto
Naturalmente
Devo iniziare il mio intervento ringraziando la Svimez
E ricordando come questa istituzione e quella a cui si deve
La continuazione nel tempo negli anni di un'analisi di un approfondimento e anche di un ammonimento
Circa i problemi del Mezzogiorno
Io mi sento molto di casa era il dimezzamento devo ringraziare perché sono stato
Più volte invitato a prendere la parola
Oggi lo faccio molto volentieri a proposito di questo libro bombardino
Che ho apprezzato cercando di Totò cogliere
Qualche filo conduttore in un libro che tocca per la verità moltissimi aspetti alcuni in maniera
Più
Approfondita altri
Quasi come ricordare ricordarci che ci sono tante altre cose di cui bisognerebbe parlare
Io credo che la cosa migliore sia quando si parla dei problemi di soggiorno trattarne con crudezza
Cioè senza nascondersi
La difficoltà
La gravità
Dei problemi del Mezzogiorno come si pongono oggi
Perché usare palliativi usare mezze parole
Non significa
Fare una cosa utile
E allora vorrei ricordare innanzitutto che il problema del Mezzogiorno così come si pone oggi è un problema diverso rispetto al passato
Ed è un problema diverso rispetto al passato perché non si può trattare ignorando il contesto della globalizzazione
O della internazionalizzazione come preferite
Che è un un termine con quale si intendono spesso cose diverse ma che fondamentalmente significa globalizzazione fondamentalmente significa caduta degli steccati protettivi
Gli steccati protettivi che proteggevano una volta un tempo le economie nazionali
E che consentivano anche di affrontare i problemi senza darsi muta cura
Della competitività
Si poteva affrontare i problemi
In termini anche assistenzialistici
Perché i proprio quindi steccati proteggeva
Proteggevano anche le inefficienze di sistema
Anche alcuni abusi alcuni soprusi
Globalizzazione significa che tutto questo non è più consentito
E che c'è concorrenza
Concorrenza a tutto piano
Concorrenza fra imprese
Naturalmente prima di tutto tra imprese conferenza fra banche
Concorrenza fra sistemi di governo
Fra impresa e sì che non sono più possibili riprese per esempio come quelle a partecipazione statale che fino a qualche tempo fa
Che devono poi ai governi di ripianare
A piè di pagina
I disavanzi e però i governi lo facevano chiedendo in cambio alle imprese a partecipazione statale di fare alcune cose che significavano oneri impropri in un circolo vizioso
Che è durato fino a quando c'era quegli steccati protetti
Concorrenza fra le banche e che hanno consentito per tanti decenni tanti decenni
Alle banche italiane di praticare una forbice fra tassi attivi e tassi passivi che non aveva le quali negli altri Paesi del mondo
La foresta pietrificata delle banche italiane
Sono caduti gli steccati che consentivano questo
E sono consigli sono caduti anche gli steccati che proteggevano i governi nelle loro inefficienze nelle tante inefficienze inefficienza è un connotato
O che accompagna la vita del governo la speranza è che di fronte per l'efficienza ci siano anche delle cose positive ma insomma
Oggi vediamo che i governi sono in concorrenza tra di loro
E che i mercati votano ecco la globalizzazione
Penalizzando sanzionando
I governi inefficienti
I capitali vanno via quando c'è un Paese mal governato o non vengono
Le intese nell'aria
O non vengono
E anche il mercato dei cambi
Fa le sue sentenze
Sulle monete a seconda della reputazione dei governi che stanno dietro delle mode quindi vedete un clima di concorrenza generata
è io ho sempre presente queste coordinate storiche quando rifletto sul Mezzogiorno e abbiamo avuto presente quando leggevo mentre leggevo il bel libro di gioco perché
Perché il passaggio successivo è chiedersi ma questa concorrenza e la concorrenza che si basa su che cosa
E io ho ricordato in passato ricordo che passato piuttosto lontano la concorrenza sulle materie prime
La guerra delle materie prime
Poi c'è stata la concorrenza sui capitali
Capitali scarsi e ci si contendeva quindi il capitale
Oggi non ebbi intanto così così vuol dire ancora che in quei fenomeni quei problemi siano scomparsi la crisi del petrolio ogni tanto cede si rinnova
Non è si può dire che la scarsità di capitali sia scomparsa
Ma oggi viviamo nell'economia della conoscenza
E quindi la concorrenza si fa in larga parte su questa base ecco perché
Nel libro di giochi uno dei fili conduttori che ho trovato più di Taranto
è quello della scuola
Oggi
La concorrenza
è una corazza concorrenza fra economie che hanno la loro base alla base del proprio gruppo la conoscenza
Il sapere
E
Il sapere dei giovani che sono quelli poi più portati più portati di noi anziani accoglie le novità e adeguare
I moduli della conoscenza al nuovo
Il requisito quindi ogni riforma nel campo degli studi dovrebbe essere la flessibilità cioè e molto importante che i giovani abbiano il metodo
E che poi il metodo possa essere applicato al nuovo perché il nuovo non è così facilmente prevedibile pianificare
L'istruzione è una delle cose più difficili in un mondo in evoluzione
Ma il metodo e quindi la capacità di adattarsi flessibilmente al nuovo questo quello soprattutto della Regione
E qui
Il Melograno a una grande opportunità perché i giovani stanno al sud
I giovani sanno su perché la disponibilità di forze di lavoro che possono essere formate in modo adeguato saggio panel su
Anche però
Dei gravi limiti intendo diciamo in generale voi sapete qual è la percentuale della popolazione italiana in possesso almeno di un diploma
Italiana nel Mezzogiorno le cose stanno peggio e il quarantuno per cento
Rispetto al sessantuno per cento dell'area OCSE
Rispetto all'ottanta per cento del Giappone l'ottantaquattro per cento e la Germania l'ottantasei per cento degli Stati Uniti
L'Italia è fra i Paesi industriali uno dei paesi che ha la più bassa percentuale della propria popolazione che abbia almeno un diploma
E quindi a questo la Paton siamo sicuramente indietro
E bisogna fare uno sforzo importante perché se nell'era dell'economia della conoscenza ci portiamo appresso una percentuale così bassa almeno diplomati noi non ce la faremo
E questo è uno sforzo e bisognava soprattutto al Sud perché al Sud come dicevo c'è il presupposto indispensabile per poterlo fare c'è una popolazione giovanile
Di grande versatilità talento e di intelligence
E troppi qui dice che ci vuole un'università che però sia calata nell'economia certo la nostra tradizione i nostri valori sono quelli umanistici e ovviamente non possiamo certo rinunciare a questo tesoro che ci distingue dagli altri Paesi che ci fa forte agli occhi degli altri per
Ma questo non significa che l'università debba vivere in una torre d'avorio
Dice ancora tra dalla realtà e il no dice alcune cose importanti e non ne visita che abbia la capacità di lettura del territorio
E chi abbia la capacità di elaborare un disegno progettuale per quel territorio
Questo segna un'altra svolta importante testa di natura politica questa svolta voglio mettere in rilievo vedete io alcuni anni fa
Quando facevo solo il professore
Feci parte di una commissione nominata nell'ateneo la Sapienza perché studiasse le possibilità di collaborare con i ricercatori della città ai programmi di ricerca delle imprese private
La commissione Cirini una volta
E in quell'unica sulla riunione la maggioranza dei professori
Dichiara che non si poteva fare ciò perché significa mettere i soldi pubblici al servizio del profitto privato
Voi capite che fin quando domina una cultura di questo tipo quale collaborazione possibile fra l'università e il territorio si arriva alla torre d'avorio
Per fortuna queste cose
Sono cambiate
Non dico dappertutto per la verità ma insomma sono cambiati in molti ambienti accademici
E quindi su questo bisogna
Questo questo bisogna conta
Anche difendendo però l'attribuzione umanistica io critico ricorda un episodio che medico mi riguarda personalmente in occasione della finanziaria
Io ho presentato un emendamento per consentire un finanziamento all'Istituto italiano di studi filosofici che non è un istituto che posso in qualche modo dirsi omologo alla mia impostazione politica insomma
C'è un po'di già con giacobinismo in più insomma rispetto al modo in cui io vedo le cose ma che è un istituto di grande tradizione Astana Poli non so se voi
Lo conoscete
Con un direttore che ha sacrificato se stesso e tutta la propria posizione economica per fare andare avanti questo istituto l'emendamento è stato boccia
Secondo la concorrenza fra sistemi di governo e qui zoppi ricorda cose che io non avevo dimenticato ma che mi è stato utile
Sentirmi ricordare e cioè Sturzo
L'autogoverno di Sturzo il regionalismo virtù
Che oggi
è oggetto di dibattito nel nostro Paese
Perché
Non si vorrà pensare al federalismo tout-court ma l'esigenza di dare più potere e più funzioni naturalmente anche le corrispondenti risorse
Alle istituzioni locali è un fattore di efficienza perché le istituzioni locali sono meglio in condizioni di valutare li priorità che non sono le stesse in tutti i punti del territorio nazionale
E perché poi
I contribuenti sono meglio in condizione di controllare l'uso delle risorse quando queste vengono raccolte e utilizzata sul posto
Quindi qui
L'efficienza nella pubblica amministrazione che il secondo filo conduttore del libro risotti
Scuola efficienza alla pubblica amministrazione
Diventa
Un fattore fondamentale se è vero che come dicevo prima la globalizzazione significa anche concorrenza tra sistemi di governo
Concorrenza tipica dell'economia della conoscenza ma anche concorrenza fra sistemi di governo un governo inefficiente
Praticamente condannato declino può condannare al declino o per quanti sforzi si facciano l'aria su cui si esprime il suo governo
C'è oggi una importante possibilità quella delle reti telematiche anche per la pubblica amministrazione che consentirebbero un'accelerazione dei processi amministrativi di grandissima importanza naturalmente mentre dico questo dico anche che scuola
Efficienza della pubblica amministrazione e altri temi che sono trattati nel libro il Joker e che non posso citare tutti
Vanno sempre inquadrati in una cornice più complessa più ampia più complicata
Cioè c'è ancora un problema di fisco eccessivo che grava sulle imprese meridionale
E a me dispiace che non riusciamo a fare affermare la tesi semplice che uno sviluppo diseguale chiede un fisco diseguale
Un'impresa che sia chiamata appagare grosso modo le stesse imposte che sono chiamati a pagare le imprese dell'otto ma deve operare nel sud in cui ci sono inefficienze di sistema
Gatto infrastrutturali
Più seri per quale ragione dovrebbe andarsi a insediare nel Sud deve avere un progetto ad altissima redditività
Deve cioè scartare Progetti di media redditività che sono realizzabili in altre zone del Paese in cui quegli svantaggi non esistono ma lì non si possono realizzare cioè la selezione diventa molto più dura
C'è il fisco è uguale quando le collezioni di partenza sono diseguali
E qui consentitemi io non voglio polemizzare discorso
Ma quando a Nizza
Il nostro governo sì presenta dichiara o che non ha problemi particolari da portare interessi particolari da portare mi io avremo gradito
Che invece un problema ci fosse
Tipicamente italiana portato dal nostro governo anni
Ed è il problema della più grande regione in ritardo che esista in Europa il problema del Meridione doveva essere portato Nietzsche tanto più che pochi giorni ci separa da un diniego europeo a praticare un impegno più bassa per le regioni meridionali
A Nizza a questo problema come altri paesi hanno portato altri problemi corrispondenti ai loro interessi ma perché l'Italia deve andare in Europa senza rivendicare
Attenzione e riflessione cambiamenti di politica sui problemi che sono prioritari per l'Italia ma che poi dovrebbero diventare anche per l'Europa
E in questo contesto complessivo in cui problemi che ha trattato Zotti vanno trattati cioè quello delle banche
Perché io non conosco un'esperienza di sviluppo regionale che non si sia avvalsa
Della
Contributo di banche con vocazioni territoriali
Il passaggio di proprietà di tutte praticamente le banche io sto costruendo la mappa è una cosa incredibile quello che è avvenuto in questi ultimi passaggi di proprietà
Le banche dal sud al centro nord
E ormai quasi totale
Si salvano alcune banche locali molto importanti perché ovviamente le banche locali secondo il mio punto di vista hanno un ruolo specifico che deve rimanere perché se no la simmetria informativa
Che colpirebbe le banche di grandi dimensioni con non conoscono l'intreccio locali sarebbe più grave penalizzate ma a parte alcune banche locali qui sistema meridionale si è trasferito sistema bancario meridionale
E anche qui scusate io
Devo citare un episodio che mi riguarda
Quando l'IMI San Paolo ha lanciato l'OPA sul Banco di Napoli
Poi il Tesoro aveva ancora il diciassette per cento delle azioni del Banco di Napoli io ho fatto un'interazione al ministro del Tesoro
Un'interrogazione sì dice propositiva ho detto
Cedi il sette per cento di questa diciassette per cento totale
Alla IMI San Paolo ma l'altro dieci per cento colloco nel Meridione
Vedi se è possibile che una cordata di imprese meridionali
Venga da acquisire questo dieci per cento tra l'altro questo Nico fra parentesi avrebbe consentito al bar prima di Napoli di rimanere quotata in Borsa perché se non c'è almeno il dieci per cento del flottante come sapete si esce come Jacques Chirac
Dalla borsa
Ci sono non avrebbe avuto nessun da perché sia quel sette per cento si è quell'altro dieci per cento da collocare nel Sud l'avrebbe collocato ai prezzi
Cioè qui si nota come
Vi sia una specie di conflitto di interesse fra l'azionista tre Soro che come tale può far cassa e problemi di sviluppo che sono problemi estranee alla logica
Efficiente in altri campi del tesoro
E anche il Banco di Napoli è andato dal nome di un poi spero
Che questo
Possano che portare Synergy
Nuove
San Paolo IMI potrà avere una finanza più moderna potrà portare
Novità
Spetta
Ma temo
Che Meridione si lo scopo sempre di più in un bacino di raccolta piuttosto che in un bacino di impieghi e questo mio dal nove Timo
Aver rafforzato dalla consapevolezza perché io per abitudine leggo i bilanci delle banche che le banche che hanno acquisito la proprietà delle banche Canali praticano una politica bancaria basata soprattutto sulla gestione del risparmio che meno rischiosa Classic cura buone Commissione
Ma che tutte meno quello che serve per fare una politica degli impieghi alle imprese io credo che questo problema è un problema serio
Mi dispiace il tesoro il suo ministro siano rimasti del tutto indifferenti rogo neanche una risposta alla mia interrogazione passi in avanti con sé ma il problema
Poi c'è il problema delle infrastrutture
E mi piacciono moltissimo le pagine di Zope dedica dalla Cassa del Mezzogiorno le citazioni che lui fa
Grandi personalità che si sono qui si è buttata come diceva l'acqua con tutto il bambino con questi giudizi tranche c'è una casa quello non l'ha conosciuto una fase
Importantissima e meritoria diciamo arrivata grosso modo fino agli anni Sessanta metà degli anni Sessanta e a trasformare il metodo ha trasformato il metodo
E lo ha fatto in certi anni in cui anche qui ho un ricordo scusate mi fido troppo ma voi dovete
Per
Degli anni cinquanta sessanta sono gli anni in cui la cultura economica del paese e nella cultura della ricostruzione dello sviluppo questa coltura pace andata
In qualche modo dissipando insomma no io cito questo perché ho conosciuto molti di questi uomini a trasmetterlo ragazzino ma li ho conosciuti perché
Io penso a un mio padre che stavo per undici anni
Grave lo Stato è che è stato uno dei protagonisti preferiranno voti sorgerebbe ricitarlo alla prossima edizione ma voglio dire uno di quelli che sentiva molto questo problema presente le infrastrutture le autostrade la legge speciale Napoli insomma allora la cultura era tutta un'altra cosa era la cultura della prima della ricostruzione anni cinquanta haitiana crescita e nelle riforme coraggiose perché poi i primi atti di globalizzazione puro quelli del Trattato di Roma insomma
Quindi furono anni entusiasmanti ma ogni problema di tessitura cioè e
E io presentato qualche giorno fa ormai da quasi un mestiere mio quello di presentare i liberi lo faccio sempre con piacere in alcuni casi
Ho presentato un libro che si intitola perché la Puglia non è la California
Tatò che e una ce le tutte manager che si occupa voi sapete di energia decretazione
E gli ho anche detto che un paragrafo di quel libro che fosse stato dedicato all'elettrificazione della Puglia che ancora elettrificazione delle età culturale
Ci sarebbe stato
E e
Problema le infrastrutture è ancora un problema da completare la cassa vedono fece una grande trasformazione ma siamo ancora indietro quasi il sessanta per cento poi
C'è il problema delle flessibilità a cui accenna anche ripetutamente il giochetto e qui lasciatemi dire che la flessibilità è agli antipodi rispetto ai lavori socialmente utili ed e anche agli antipodi rispetto al reddito minimo garantito perché fra lavori socialmente utili e al reddito minimo garantito ci sono moltissimi analogica
Ubbidiscono alla stessa logica
Si tratta di rendere sudditi in meridionale invece bisogna andare tirare la possibilità di emanciparsi di avere un reddito da lavoro bisogna creare posti di lavoro non elargire lavori socialmente utili o redditi minimi garantiti
E queste sono le cose che desideravo dire
Con un ultimo accenno se mi consentite a dibattito sul federalismo io Solomon
In alto anche personale ente
Perché se il federalismo verrà sia un fedele lo sinergico e non di contrapposizione fra Nord e Sud credo che questo sia assolutamente possibile e che credo che risponda agli interessi in fondo anche del centro nord che si sviluppino le sinergie fra levare
E del Paese non le contrapposizioni fra le varie preferisce qui devo dirvi una mia delusione
Queste riforme non si possono fare a colpi di maggioranza
Come invece stava facendo sono riforme costituzionali no riforma costituzionale
Non si possono mai fare ancor prima che era ma sapete perché
Perché una costituzione o una riforma costituzionale per definizione sono destinate a durare in
Tempo
Se si fanno a colpi di maggioranza quando la maggioranza cambia si fa la riforma dalla riforma costituzionale e possiamo consentirci a ogni legislatura di fare una riforma la riforma costituzionale fatta l'agricoltura Presidente
è il contrario della natura del patto costituzionale
Per questo io credo che ci vorrebbe l'Assemblea costituente che oltretutto potrebbe fare più cose di quelle che può fare bene parlarne tutto una qualunque Commissione bicamerale tra l'altro si tratta di un di ridurre il numero dei senatori ma è solo un esempio e voi
Linea del Senato che sia uno riduce il numero di senatori l'Assemblea costituente forse sì grazie
Grazie all'amico Marzano aveva rozzo e dal
E in Italia Zappelli dire qualche cosa poi c'è un confondere
Va a poche in poche parole in primo luogo per esprimere un ringraziamento a tutta la Svimez a in particolare al suo presidente
Aver voluto questa
Occasione di incontro
Che mi pare almeno dal mio punto di vista si è rivelata particolarmente
Presidente Marzano al presidente Burning R. il ministro letta
Professor Dioguardi
La stessa avvocato annessi hanno arricchite libero lo hanno messo sotto una luce sicuramente le ore più viva di quella che di quanto fossi riuscito a fare
E nei ringraziamenti devo accomunare Molina ma proprio tutti i presenti
Coloro che presenti non sono ma che hanno scritto telefonato dichiarando la loro impossibilità essere qui oggi
Numerosi giornalisti nel fare qualche considerazione proprio
Bugie
Suggerì dal dibattito dalle notazioni che devo
Il dibattito stesso
Cioè io
Non si sottolinei hai abbastanza per lo meno queste il mio convincimento
Che se il Mezzogiorno è il precipitato
Di una pluralità le menti che concorrono a dar forma a una pluralità di società locali
E a loro volta a un groviglio di strutture complesse
Ancora a cavallo tra passato finita un viluppo scosso dall'accelerazione progressiva dei mutamenti sì e dalla contemporanea turbolenza delle politiche dei mercati
Ieri della nuova economia come è stato più volte qui un grande efficace chiarezza richiamato fattori tutti questi che richiedono come sappiamo
Strategy
Appropriare
Forti flessibili animate dalla larga convinta consapevole presenza della società civile ecco se il Mezzogiorno e tutto questo è ancora naturalmente altro le chiavi
Per introdursi in un percorso di soluzione dei problemi che sono annosi e nuovi quelle chiavi non possono essere solo e prevalentemente
Quelle usate gli ultimi decenni questo è il mio convincimento di fondo
Chiavi forgiati
Incentivi monetari e finanziari all'impresa realizzare nuove infrastrutture fisiche agire come peraltro è doveroso
Con azioni repressive nei confronti
Una lista tutto questo è necessario
Ma io sono convinto che non basta
E la risposta viene da una semplice domanda perché altrimenti dopo cinquant'anni venti corsi compro
Ricchi articolati e per alcuni decenni ragguardevoli sotto il profilo finanziario un territorio vasto
Collocato in una posizione strategica sullo scacchiere di mondiale con non trascurabile scolarizzazione Conan a e antiche civiltà abitato da persone di grandi capacità abbiamo esempi interni crescendo sia i risultati ottenuti all'estero Dioguardi richiamava ecco perché questo vasto territorio sì troverei e ancora oggi nel è inaccettabile indesiderabile situazione malgrado i progressi
Ecco io credo questo è lo scopo del piccolo volume che occorra ripensare il passato con serenità da una parte cioè il che dei grandi successi della cassa nel primo quindicennio
Strozzi
Nel decennio successivo il perché Renza ministeriale
Cioè finanziamento ordinario che doveva essere la base perché quello straordinario forse aggiuntivo e avesse appunto la sua straordinarietà e il perché delle insufficiente opera d'le regioni a partire dalle due statuto speciale nate addirittura nell'immediato dopoguerra con una strumentazione così avanzato dal punto di vista giuridico e una dotazione di
Allora impensabile
Ecco sono convinto finisco che ripensare credi ente serenamente il passato sino ai nostri giorni sia un dovere
Ma questo poi non basta l'approccio al Mezzogiorno richiede
Il forte e deciso sostegno verso due
Fino ad oggi a mio avviso fortemente trascurate
Va e quelli la della qualificazione degli enti locali
Io non penso naturalmente a un nuova fase dirigistica nel per in cui si sta affermando questo così porre equivoco federalismo amministrativo ma parto dalla consapevolezza che una lettura dell'INPS no che si danno enormi poteri e funzioni a Comuni Province
Le regioni senza che gli stessi abbiano l'attrezzatura materia tecnica umana culturale
Per governare il nuovo
Se non c'è uno sforzo dello Stato centrale a sostegno delle Autonomie locali le riforme che si stanno sia pur faticosamente a volte anche in maniera contraddittoria realizzando nell'
No non sortirà hanno l'effetto sperate
Al tempo stesso cioè
La riqualificazione degli apparati scolastici da quelli di base alla formazione professionale all'università ministro Berlinguer ricordava lo ricordo anch'io me li
Gli sforzi e i traguardi raggiunti ma credo che siano traguardi largamente insufficienti a partire dalla lotta Sir
Via all'evasione dell'obbligo scolastico che è molto forte ancora nelle
Da urbane e suburbane delle
Mezzogiorno a partire da una formazione professionale
Che non merita ancora questo nome a partire da una rete di università troppo spesso chiuse
Il loro stesse e non aperte al dialogo al servizio con il territorio
E noi sappiamo che
E letta che stiamo vivendo c'è l'esigenza di mare ad imparare se questo non si realizza un'aria rimane tagliata a fuori
E quindi ecco viene ride Enza un aspetto trascurato dalle politiche per il Mezzogiorno ammesso che si possa parlare oggi di politiche per il Mezzogiorno non di interventi per socio questo approccio
Che io vedo trascurato e l'apporto dell'approccio istituzionale a sostegno ripeto delle Autonomie e dell'esercizio delle loro responsabilità per educare
All'esercizio della cittadinanza democratica
Imparare imparare quindi creando un sistema di educazione ricorrente
Anche
Bene ad essere
Che significa può imparare a star bene a convivere bene con gli altri
Ecco questo è un altro aspetto che tiene lontano al Mezzogiorno dallo sviluppo dall'imprenditore del Nord dall'imprenditore strani era
Se lo sviluppo non è concepito come cooperazione sociale
Mento collettivo
Non si raggiunge quella qualità della vita che richiamava Enrico Letta ecco questi sono gli aspetti che io non trovo mai presente
Riunioni del CIPE alle quali ho avuto la ventura di partecipare per un anno un anno e mezzo non ecco la distribuzione meno equilibrata di risorse per una strada
O come va alla quattrocentottantotto che si risolve il problema del Mezzogiorno questo è il mio convincimento mio convincimento richiede una sottolineatura di tipo istituzionale a forte valenza culturale un processo questo apparentemente faticoso ma nient'affatto impossibile
Ponendosi al servizio di tante realtà locali con progetti mirati da adottare e mantenere e nel tempo penso alla manutenzione alla quale ci ha tanto richiamato nel passato e giustamente ci richiama oggi Gianfranco Dioguardi all'interno però di una strategia
Già
E di comandi chiari e distinti e coordinati
Penso che oggi non c'è nasce entrale politica
Di governo del Mezzogiorno non intesa alla vecchia maniera era come gestione assegno
Che poteva andar bene andava bene nel cinquanta ma come capacità di coordinamento e di raccordo tra strategie generale strategia meridionali nella chi abbia europea e mediterranea chi valuta questa chi predispone chi valuta Chicco ordine chi corregge
Ecco perché ho parlato nel
Il libro prendendo le mosse da uno storico che credo debba essere rivalutato Gioacchino volte storico anche della nazionalità
Ho parlato di specializzare
Integrare questo secondo me è uno dei grandi bisogni del Mezzogiorno è questo il messaggio che ha cercato di lanciare nel mio libro non so se ci sono riuscito appieno grazie
Grazie credo sia del nostro incontro sia pure con ritardo dai c'è un coffee break chi vuole approfittare tappezziere grazie