Direzione regionale dei Democratici di Sinistra dell'Umbria (Piazza della Repubblica)

Allora
Compagni invito
Di
Vi invito a
Prendere posto
Abbiamo
Abbiamo atteso fin qui l'arrivo del compagno Piero Fassino
Che ormai e e a a pochi minuti quindi
Io proporrei alla direzione
Scusate
Una proporrei alla direzione
Che conosce ovviamente l'ordine del giorno
Della nostra riunione
Di procedere ad una inversione dell'ordine del giorno
In quanto c'è all'inserimento anzi all'inversione nell'ordine del giorno in quanto c'è una deliberazione che deve essere assunta con urgenza
Relativamente alla alienazione di una parte del patrimonio immobiliare dell'Unione comunale di Terni proposta di alienazione che ovviamente è stata già deliberata dalla unione comunale se mi fa le un attimo la cortesia di ascoltare Vito lettura del dispositivo che dovremmo approvare la direzione regionale ai DS dell'Umbria riunitasi venerdì otto giugno due mila uno presso i locali dell'Unione regionale autorizza l'Unione comunale di Terni
Fa contrarre un mutuo decennale di trecentosettanta milioni che graverà Ippocrate ipotecaria mentre sull'immobile sito in via Mazzini ventinove uno alterni di cui l'Unione regionale comproprietario e finanziariamente sull'Unione comunale di Terni inoltre l'Unione regionale delibera la vendita di un locale di Rocca San Zenone a Terni al fine di completare il piano di risanamento fino al sia Rio dei debiti maturati dall'ex federazione di Terni ed autorizzate il tesoriere regionale Giuseppe dove Collini ad operare in tal senso la delibera ovviamente viene alla attenzione della direzione proprio perché la direzione regionale cointestataria di questi beni e quindi l'Unione regionale e quindi dobbiamo perfezionare l'iter e che è stato avviato dalla Unione comunale di termini chiedo se ci siano delle osservazioni delle richieste d'intervento
Delle obiezioni a questa proposta
La quale proposta naturalmente lo avete inteso sistema e chiude una lunga partita
Che si era accumulata nel corso di molti anni
E quindi consente a quello Unione comunale di operare con assoluta tranquillità
Allora se non ci sono delle richieste d'intervento osservazioni la metto ai voti chiedo ai compagni che sono favorevoli alzare la mano
Buongiorno chi è contrario
Chi si astiene
Chi si astiene il tesoriere con una sola astensione la proposta approvata
Ecco a questo punto
Il nostro
Ordine del giorno imprese
Prevede
Le parte della discussione sull'iniziativa del partito in Italia in Umbria dopo il voto delle tredici e del ventisette Di Maggio
Ecco io vorrei rendere chiaro ai compagni
Che dopo
La relazione del segretario regionale sono previsti già alcuni interventi di iscritti hanno chiesto di parlare subito
E dobbiamo considerare grazie dobbiamo considerare la la possibilità di andare avanti nella discussione di questa sera per alcune ore
E poi ovviamente ad un certo punto a un'ora che comunque credo potremo definire ulteriormente ma che penso debba rispondere anch'essa varie esigenze e dare la parola al compagno Fassino se necessario la riunione dell'abitazione sarà aggiornata per poter proseguire
Nello svolgimento degli interventi come al solito la nostra le nostre riunioni sono aperte agli organi d'informazione io voglio ringraziare e salutare tutti i rappresentanti della informazione che sono qui presenti complessa radio radicale che credo sia la prima volta che partecipi alla nostro dibattito do la parola all'ex segretario regionale Stramaccioni
Ora con la riunione di stasera nella direzione regionale sul come naturale che sia siamo chiamati
Ad una discussione
Lo diceva Gianfranco presentando lo
Nel giorno ad una discussione
Subì gli esiti del voto del tredici e del ventisette maggio scrive ora partendo da questi risultati la discussione post-elettorale la discussione postelettorale dicevo Maria riassunto anche i caratteri di un bilancio politico sull'intero ciclo della vita della sinistra
Italiana dall'ottantanove ad oggi quindi siamo in qualche modo sollecitati
Ad una riflessione più generale sulla nostra politica allora sull'abolizione abbiamo il compagno tra uso Alberto compagno Fassino
Lo ringraziamo
Ai nostri lavori
Abbiamo cominciato in questo istante quindi Alberto fuori dicevo seguire ci siamo sollecitati ad una riflessione più generale
Sulla nostra pur etica sulla politica del nostro Pardi della coalizione che non può certo limitarsi anche giustamente io credo alle vicende congiunturali o degli ultimi mesi e settimane
Ora tuttavia però io credo
Che se questa analisi retrospettiva può essere utile sarebbe almeno a mio avviso oltremodo dannoso guardare solo al passato sia pure quello recente
Degli ultimi anni dando sfogo a delle recriminazioni di ognuno e di tutti se finendo anche poi
Con il personalizzare eccessivamente il dibattito politico
Perdendo rischiando di perdere di vista così il futuro con le sue tante sfide aperte della sinistra se vuole essere effettivamente una forza di modernizzazione del Paese
Non voglio però con questo sostenere che le diverse scelte politiche compiute negli anni
Non vanno ascritti alle responsabilità dei vari gruppi dirigenti che si sono succeduti ma proseguire in una specie di guerra di tutti contro tutti io credo che non ci porta da nessuna parte
D'altronde la direzione nazionale di una settimana fa ha convocato il secondo congresso nazionale del partito
Da svolgersi entro l'autunno
Per sottolineare l'esigenza di un dibattito largo ed approfondito per valutare le ragioni della sconfitta ma io credo soprattutto per rilanciare unitariamente
L'iniziativa e la funzione del partito nella società italiana il venticinque di questo mese poi la direzione nazionale se confermata questa data tornerà a riunirsi proprio per definire procedure e tempi per lo svolgimento del congresso
Che io credo debba tenersi nei tempi più rapidi possibili compatibilmente naturalmente con l'esigenza di un dibattito approfondito e serrato al tempo stesso
E anche noi in Umbria naturalmente dopo la direzione del venticinque se questa come dicevo verrà confermata il ventinove poi il due luglio dovremmo tornare a riunirci pari unire la Direzione regionale per impostare il dibattito congressuale nella regione
Ora comunque ritengo che è una discussione di tale importanza
Non può essere attuata certamente nei pochi giorni né tanto meno nel periodo estivo
Ma a partire dal mese di settembre potrebbe avviarsi la campagna congressuale concludersi
Con lo svolgimento del congresso nazionale entro la metà di novembre
D'altronde nei prossimi mesi gli appuntamenti politici e parlamentari saranno tali da richiedere un partite una coalizione nella pienezza e né la legittimità della sua funzione
E la soluzione che è stata data cioè quella di affidare a un comitato politico di reggenza di undici membri la guida del partito nei prossimi mesi se per certi versi era naturalmente una scelta difficilmente evitabile
Dopo le dimissioni del segretario nazionale Walter Veltroni intelletto il sindaco di Roma come è noto quella del comitato di reggenza io credo che rappresenta tuttavia una soluzione abbastanza precaria che non risponde alle esigenze
Della nostra battaglia politica immediata
Dopo la sconfitta e quando c'è da recuperare rapidamente un rapporto di piena fiducia con gli scritti e con gli elettori che sono molto spesso
Sono stati delusi anche dall'immaginando una certa immagine di disimpegno di precarietà trasmessa anche dal gruppo dirigente nazionale
Poi la prospettiva ritenere il congresso in autunno può essere quindi una strana a cui però sembra che in questi giorni in queste ore torna a riproporsi anche un'altra possibilità
E cioè quella di tenere a fine mese l'assemblea congressuale nazionale per eleggere il segretario che poi avrebbe il mandato
Deve organizzare il congresso entro la primavera dell'anno prossimo
Cioè con un lasso di tempo più lungo ma con l'opportunità politica di a vere fin da subito con segretario pienamente impegnato nella battaglia politica nazionale nel lavoro di ricostruzione dei fatti
Quindi siamo di fronte a due strade diverse con differenti pregi e difetti limiti sulle quali io credo che è utile discutere anche qui stasera
Per contribuire poi nei prossimi giorni ad una scelta
Che comunque dovrebbe puntare a ridurre una certa persistente conflittualità interna al partito che io credo ha raggiunto anche punte
Abbastanza preoccupanti
Ora siamo naturalmente in una fase particolarmente delicata della vita del nostro partito della coalizione e anche in Umbria dalle riunioni che abbiamo tenuto in queste settimane sia pure di fronte
Ma l'amarezza la rabbia emerge però una forte volontà di uscire bene nel tempo più rapido possibile da questa situazione di difficoltà e di
Quasi un mese ci separa oramai dal voto del tredici maggio e diverse analisi e valutazioni sono state già compiuti
Ora toni particolarmente apocalittici si sono contrapposti giudizi che molto spesso hanno anche teso a minimizzare
O addirittura ridurre la portata della sconfitta elettorale del tredici ma una sconfitta dei DS e dell'Ulivo che io credo è invece grave in sul terreno propriamente politico della capacità cioè di costruire relazioni ed alleanze politiche sociali vincenti distante
Naturalmente l'attuale legge elettorale Saturno
E detto questo a guardare i numeri
Emerge certamente un centrodestra che vince ma che non stravince e non sfonda nel Paese
Se è vero come è vero e credo che questo sia un dato da sottolineare l'insieme delle forze del centrosinistra l'Ulivo più Rifondazione più Di Pietro sopravanzano in valore assoluto
Quella del centrodestra sia alla Camera che al Senato oscillando
Dal milione e mezzo ai due milioni e mezzo di voti in più ora questo dato politico generale lungi dall'rassicurarci
Naturalmente io credo che però può darci la giusta dimensione della sconfitta politica
Per ridefinire nel modo più adeguato e credibile possibile i termini della nostra ripresa
E la costruzione di un progetti di un processo di alternanze di alternativa al governo del centrodestra
Io credo che non possa che essere questa d'altronde la sfida se vogliamo rifuggire da ogni logica o analisi retrospettivo autoreferenziale
Di un dibattito che cerca solo capri espiatori e rischia di parlare molto spesso solo a noi stessi
è innegabile che abbiamo subito una sconfitta politica grave delle due dell'Ulivo e dei DS ma tutto il centrosinistra proprio perché non l'INPS ma tutto il centrosinistra subito questa sconfitta io credo perché nell'insieme
Delle forze non siamo riusciti a proporci come una coalizione realmente innovativa in grado di governare il cambiamento profondo in atto nella società italiana e affermando fino in fondo i valori e i principi i nostri valori e principi della giustizia sociale della libertà delle pari opportunità
Una società italiana che ha vissuto e sta vivendo grandi trasformazioni economiche sociali nella sua dimensione europea e internazionale
E per la sinistra in Italia come in Europa si trattava e si tratta di governare podi puntare a governare questi processi di globalizzazione che rischiano di accentuare il divario non solo tra i Paesi ricchi e Paesi poveri ma tra i ceti e le classi sociali
Che già ricchi avvantaggiati
Diventa non rischiano di diventare sempre più ricchi avvantaggiati degli altri che
Diciamo rischiano di diventare sempre più poveri processi di questo genere sono d'altronde presenti che operano nella società italiana proprio nel rapporto tra la crisi del vecchio Stato sociale e l'esigenza di nuove garanzie soprattutto per i più giovani ma anche nei processi di privatizzazione e liberalizzazione quando avvengono questi senza l'affermazione delle regole tipiche di un certo capitalismo democratico c'è stata e c'è poi io credo in questo quadro anche l'esigenza più generale di accompagnare i processi i diversi processi di crescita anche a più forti criteri tre e distributivi e in qualche modo egualitario
In sostanza io credo che sono rimasti aperti medico i soldi i nodi della modernizzazione della società italiana anche attraverso una sua possibile riforma politico istituzionale tutto ciò a mio avviso non vuol certo dire che va buttato a mare l'insieme dell'esperienza di governo compiuto dalla sinistra e dal centrosinistra in questi anni
Ma è certo che hai occhi degli italiani le politiche di risanamento e di rilancio dello sviluppo che abbiamo attuato complessivamente anche negli ultimi dieci anni con Amato Ciampi Dini e poi con l'Ulivo
Non sono state considerate e valutate non sono del tutto positivamente ma comunque non sono stati valutati sufficienti per darci l'abilitazione ad essere percepiti come i protagonisti effettivi della guida del processo di modernizzazione ed innovazione della società italiana
Fa il contrario il Polo non sia scelto posto questi problemi come sappiamo e da puntato a prefigurare sia pure tra mille contraddizioni un futuro positivo immediato con meno austerità i sacrifici e più libertà e benessere per tutti contro ogni regola o contro
A ciò si aggiunga poi per parte nostra anche un'immagine sostanzialmente conservativa di un vecchio modello sociale che se si vuole in continuità col oggi ha caratterizzato gran parte della storia della Prima Repubblica e di fronte a questo l'azione di governo riformatrice della sinistra che pure abbiamo realizzato in importanti settori non è riuscita a cambiare questi mai questa impressione
In campagna elettorale abbiamo parlato insistentemente ingiustamente del lavoro fatto in questi anni nel governo del paese elencando via via i risultati ottenuti positivi riconoscimenti internazionali avuti
Per il nostro lavoro assieme al cambiamento e alla crescita positiva che si è realizzata in tanti settori e su tante questioni
Mantenendo questo è il dato che abbiamo dimenticato e giustamente con orgoglio una forte coesione della comunità nazionale
Ma tutto questo non è bastato e per certi versi
è bene che si dica con una certa chiarezza un decennio apertosi con grandi speranze di rinnovamento
Si conclude con Berlusconi al governo e la sinistra al minimo storico o se si vuole come qualcuno ha detto con un certo rinnovamento proposto da Berlusconi
Anche per questo
Qualche osservatore già pronto far dichiarare conclusa la transizione italiana avviata sì dopo la crisi dei Tangentopoli dei primi anni novanta io credo che noi dobbiamo opporci a questa lettura degli sviluppi del sistema politico italiano alla fine di un ciclo
Non solo perché rimangono aperti enormi problemi del nostro sistema politico istituzionale italiano
Ma anche e soprattutto perché non va archiviato smarrito il lavoro positivo che la sinistra e centrosinistra hanno fatto in questi anni negli interessi del Paese
Sì è vero poi come è vero che oggi e solo oggi governatore della Banca d'Italia Fazio parla di un nuovo miracolo economico simile a quello dei primi anni sessanta questo vuol dunque dire che non si può certo cancellare con un colpo di spugna o valutare negativamente il ruolo e la funzione della sinistra e del centrosinistra nel governo del paese in questi anni
Pone dunque da questi dati positivi della nostra azione di governo che io credo occorra ripartire per condurre nel Parlamento e nel Paese un'opposizione al governo di centrodestra
Che se manterrà fede agli impegni presi con gli elettori metterà seriamente in discussione i diritti sociali e civili fondamentali acquisiti in tanti anni di lotte da una parte importante del popolo italiano sarà quindi necessaria un'opposizione
Senza tante aggettivazioni ma ben orientata a prefigurare da subito su ogni problema un'azione della sinistra e del centro sinistra come credibile forza alternativa al centrodestra
Nel governo del Paese dobbiamo tuttavia guardare di più dentro il voto del tredici maggio di quali ci dice che in tanti settori e ceti sociali non ci hanno votato perché non ci hanno individuato come loro credibili interlocutori per risolvere tanti e diversi problemi che quotidianamente devono affrontare dai migliaia e migliaia di lavoratori
Cosiddetti atipici ai giovani disoccupati in particolare al Sud dai piccoli e medi imprenditori alle prese con uno Stato e una pubblica amministrazione ancora inadeguata ed insufficiente
A creare in particolare un habitat favorevole alla crescita dello sviluppo
E da qui il tema del lavoro della sua flessibilità che può e deve evitare forme di precarietà che sono certamente inaccettabili ma questo è uno dei nodi sui quali di più riflettere perché una nostra insensibilità su queste questioni ci allontanate ci ha impedito di essere interlocutori positivi di tanti
Giovani cittadini e lavoratori impegnati peraltro nei settori produttivi più avanzati della società italiana con questo mondo nuovo e dinamico non abbiamo costruito le sufficienti relazioni canali di collegamento e il centrodestra invitando l'indistinta bandiera delle libertà per tutti ma in fondo poi solo per i più forti contro i più deboli voi saltando
Un certo individualismo di stampo egoistica e non certo auto responsabile ha finito con l'attrarre il consenso di una parte significativa degli italiani e certamente in tutto questo ha influito il fenomeno Berlusconi e Forza Italia con la sua dimensione mediatiche finanziarie imponente e che ha giustamente preoccupato e preoccupa tanti osservatori internazionali
Ma sarebbe sicuramente riduttivo ridurre la complessità di alcuni fenomeni e dinamiche sociali solo a questo
La nostra opposizione nel Parlamento e nel Paese non può quindi che essere aperta alle nuove istanze sociali di cui parlavo per vent'interpretarle rappresentarle al meglio se non saremo capaci di muoverci su questa strada io credo che rischieremo di rinsecchite la nostra azione
In una dimensione recrimina tori appunto autoreferenziale e io credo che di questo non ne abbiamo assolutamente bisogno la voce dell'opposizione deve essere forte e determinata di fronte ad un'offensiva della destra che già cominciava a delinearsi quando ancora Berlusconi non ha varato il suo governo tre commissioni d'inchiesta nella precisa volontà di colpire la sinistra la sfida sulle piazze la critica strumentale all'azione di risanamento compiuta dall'Ulivo denotano già un'aggressività e un certo carattere populistico e corporativo della politica della destra peraltro già ampiamente manifestato sì prima e nel corso della campagna elettorale ma al tempo stesso questo atteggiamento della destra denuncia anche la preoccupazioni di assumersi per intero le responsabilità del governo del Paese di fronte a problemi che sono aperti all'interno dello schieramento del centrodestra
Quelli legati al conflitto di interessi alla difficoltà nella coalizione con la lega che pur potendo però il centrodestra contare almeno sulla carta su una larga maggioranza parlamentare alla Camera una più ridotta al Senato dove la lega stessa però potrebbe incidere anche pesantemente nella determinazione degli equilibri parlamentari tra maggioranza e opposizione c'è poi naturalmente sul terreno più strettamente politico elettorale un politico parlamentare una correzione io credo profonda da fare se vogliamo realmente proporci come forza del cambiamento e dell'innovazione in un Paese come il nostro e come insieme di forze
Che si candidano a governare nuovamente in alternativa al centrodestra una correzione profonda da fare dicevo verso una maggiore in unitarie la coalizione di centrosinistra
E questo è un limite che abbiamo pagato pesantemente non solo io credo per la mancata intesa elettorale dell'Ulivo con Di Pietro e Rifondazione pur importante decisiva ma guardare i dati il giorno dopo il voto ma per l'immagine negativa che il perdurante conflitto interno alla coalizione ha dato agli occhi di milioni di italiani soprattutto di fronte alla polemica polarizzazione del voto e ad un centrodestra guidato da un unico padre padroni ma unito anche a costo di fagocitare tutte le altre forze della casa della libertà
C'è stata quindi un'immagine di scarsa affidabilità
Per non una una tenuta non unitaria della coalizione pur di fronte diciamo ai risultati molto importanti gli avevamo acquisito nell'azione di governo ed oggi purtroppo rischiamo di ricadere in nuovi conflitti interni alla coalizione
Tra quello tra quelli che giornalisticamente vengono definiti i cosiddetti partiti Stieg cosiddetti ulivisti
Ancora una con profitto una contrapposizione di questo genere io credo che dobbiamo dire con una certa forza e nettezza
Che non è solo pretestuosa molto ma molto fuorvianti
E piena di ulteriori pericoli innanzitutto perché l'Ulivo non è e non vuole essere
Un super partes un super partito che pensa di azzerare i partiti l'Ulivo e la forma moderna è condivisa dell'offerta elettorale e politica del campo riformista italiano così va detto Rutelli nei giorni scorsi dovrà dotarsi di strutture essenziali di raccordo iniziativa comune imperniate sull'azione parlamentare di opposizione un'articolazione diffusa è legata ai collegi elettorali oltre che agli amministratori locali
Ugualmente io credo che dobbiamo far crescere e far funzionare al meglio di partiti della nostra coalizione ed è per questo ho sbagliato io radice l'idea che l'Ulivo possa sostituire l'identità l'espressione il radicamento dei partiti democratici italiani un'idea anche lo stesso Rutelli ha più volte smentito fino all'editoriale di alcuni giorni fa sull'Unità
Questa contrapposizione poi rischierebbe di indebolire la nostra opposizione che giustamente il comitato nazionale dell'Ulivo a affidato per ora Rutelli e Fassino che restano l'idea come ripetuto lo stesso candidato premier fino ai congressi di partito dopo naturalmente si valuterà al momento opportuno la premiership da mettere in campo in alternativa naturalmente a quella del centrodestra si tratta quindi di superare vecchie contrapposizioni ma anche perché il risultato elettorale del tredici maggio va in questo senso fatto maggiore chiarezza deliberato il campo da tante interpretazioni fu infondati
L'Ulivo si alimenti si caratterizza per l'apporto decisivo che danno le diverse culture ed esperienze riformiste che si riconoscono in due aree o aggregazioni politico-elettorali prevalenti
Una sinistra democratica e socialista che pacato può principalmente ai DS e un'area liberaldemocratica che fa capo la Margherita due aggregazioni politiche che possono e debbono raccogliere l'insieme delle esperienze e delle culture riformiste della storia italiana rinnovando le profondamente per renderle più rispondenti al governo dei cambiamenti della società italiana e nello specifico dell'azione parlamentare è auspicabile io credo che al più presto ci sia una forte determinato posizione guidati sostenuta anche da un coordinamento dei gruppi parlamentari e se lo si riterrà opportuno anche sperimentando una sorta di governo un bar non certo sul modello inglese previsto dall'assetto politico istituzionale di quel Paese ma in grado comunque di rendere più visibile ed efficace agli occhi degli italiani il nostro ruolo alternativo al governo del centrodestra
Ma più in generale questa esperienza dell'Ulivo io credo che deve continuare a vivere dopo la campagna elettorale nei collegi nella società italiana ora accanto a questo ruolo importante e fondamentale della coalizione
C'è l'altro dato e cioè quello che per tornare a vincere
E per dar vita a un grande nuovo Ulivo ci vuole una grande sinistra e una grande Margherita e per questo io credo molto dannoso un dibattito che appunto contrappone in maniera personalistica queste diverse opzioni
Chi vuole l'Ulivo e chi vuole il partito meglio chi pensa di fare l'Ulivo senza i partiti o chi invece sostiene che devono esistere quasi solo i partiti della coalizione un conflitto che come dicevo non interessa i più ma anche perché il voto degli italiani ma confermato un'articolazione fortemente bipolare del nostro sistema politico ma non di certo bipartitica
E i DS e la Margherita dentro l'Ulivo non possono che avere entrambi un progetto e una politica come si è detto in questi giorni a vocazione maggioritaria non certo cioè ristretti o rinsecchiti negli schemi tradizionali della vecchia sinistra o del vecchio centro
Ma bensì entrambi aperti ad allargare e consolidare la loro rappresentanza sociale e politica attraverso anche un rinnovamento profondo della propria cultura riformista c'è quindi per noi per il nostro partito per i DS che ha raggiunto il suo minimo storico una riflessione un'iniziativa molto stringente da affrontare
E per questo ci serve un congresso che guarda appunto più al futuro che al passato il secondo congresso nazionale dei DS poi la campagna congressuale devono cioè servire a porre le basi politiche progettuali per far rappresentare il sempre di più alla sinistra italiana una sua propria funzione nazionale nell'interpretare i bisogni e gli interessi e le aspirazioni della parte più dinamica della società italiana nel processo di modernizzazione che vogliamo governare questa prospettiva può essere definita conferendo una maggiore identità programmatica al partito
Ad una forza della sinistra autonoma e non subalterna orgogliosa del proprio ruolo della propria funzione nella società italiana e non certo la sola stanca riproposizione verbale dei DS come Partito del socialismo europeo perché a questo approdo identitario
Siamo giunti oramai da molti anni è un dato acquisito ma se non produce una nuova capacità di rappresentanza sociale diventa solo una scatola vuota un contenitore senza contenuti questo è quello che in parte è mancato in questi anni nella nostra politica e non certo io credo per un ma qualche subalternità culturale
Ed ideale al centrodestra al suo neoliberismo al suo moderatismo alla sua l'idea di globalizzazione da assecondare non da regolare
Ma per tanti e diversi motivi innanzitutto per l'incapacità a rinnovare la cultura politica del partito e a radicare il nostro partito in tanti parti del Paese al nord come al sud ci sono stati poi ingenti e dirette responsabilità di governo che ci siamo assunti in una fase di necessarie forte risanamento in un periodo molto difficile
Dentro un rapporto coi con la coalizione chi è stato in gran parte conflittuali HP che ha finito con il nonno a rafforzare nell'Ulivo nei DS
Qui affermare quindi che i DS sono un partito della grande famiglia del socialismo europeo è di per sé un dato scontate io credo oramai acquisito firmassero stanziato però con un profilo programmatico nuovo sui temi vivi nella società italiana dalla riforma dello stato sociale del lavoro della nuova istruzione e più in generale della modernizzazione di un Paese che come sappiamo è la sesta la quinta la sesta potenza industrializzata nel mondo con le sue forti potenzialità di crescita ma anche con le sue forti contraddizioni disparità sociali
è una sinistra democratica ed europea può naturalmente dire una parola riversa anche dalle altre forze del centrosinistra sul carattere del tipo di innovazione di modernizzazione necessaria al nostro Paese
Perseguendo con maggior forza e determinazione obiettivi di solidarietà ma come dicevo all'inizio di giustizia sociale pari opportunità
Questo è d'altronde quello che hanno cercato e cercano di fare le sinistre in Europa rinnovandosi costantemente e rispondendo ai problemi nuovi cercando di governare i positivamente con una forte coesione sociale
Come si sta facendo in Germania in Francia in Gran Bretagna e d'altronde non è un caso che Tony Blair abbia vinto così largamente anche nel voto di ieri
Coniugando riuscendo a coniugare innovazione equità rilancio dello sviluppo sociale pari opportunità
Riaffermare quindi il ruolo da protagonista della sinistra nel Paese non credo che possa essere bollato come il ritorno ad una vecchia pretesa egemonica a danno dell'unità della coalizione quanto al contrario mettersi in concorrenza positiva con le altre forze dello schieramento
Per proporre un progetto riformista di cambiamento della società italiana
Che in questo quadro non credo che possa essere considerato destabilizzante per la coalizione riaffermare la legittimità della sinistra ma governare ed ad esprimere il premier se ne avrà la forza come succede in altri Paesi europei la realtà è che in Italia la sinistra è in qualche modo un'anomalia quantomeno elettorale rispetto alle altre esperienze europee
D'altronde dal mille novecentonovantasei
I DS hanno perso quasi due milioni di voti scendendo al minimo storico e questa tendenza vale anche per la sinistra nel suo complesso inclusa Rifondazione dello SDI ma io credo che nonostante questo la sinistra in Italia nel suo insieme può e deve aspirare ad essere una forza tendenzialmente maggioritaria e ritrovare una sua forte unita
Non è d'altronde è vero che esiste e c'è un blocco sociale maggioritario a vocazione plebiscitaria il voto del tredici maggio lo smentisce proprio perché la Casa delle Libertà con la lega perde sul novanta se il quattro per cento alla Camera il cinque virgola due per cento al Senato con un milione di voti passati dal Polo all'Ulivo nel maggioritario
E in più gli importanti risultati per le elezioni dei sindaci di Roma Torino e Napoli e anche di altre realtà amministrative in Italia ci confermano
Che il Paese non è certo strutturalmente di destra ma è complessa e articolato nelle sue convinzioni nelle sue opinioni politiche
E una parte larga degli italiani ad ogni elezione è disposta naturalmente a cambiare voto ha cambiato opinione
C'è quindi uno spazio e una sfida per la sinistra che io credo vada raccolta evinta innanzitutto Bam partire dalla ricostruzione di un gruppo dirigente nazionale autorevole e diffuso sul territorio nazionale in grado di lavorare in modo collegiale con l'insieme del Partito delle Regioni e delle città
Fora un certo personalismo leaderismo nella guida del partito che in parte è stato richiesto dalle crescenti esigenze della società della comunicazione fa però ha finito con il penalizzare la vita democratica dell'organismo collettivo e la sua capacità di elaborazione politica a ciò si è poi aggiunto un certo dualismo e qualcuno l'ha chiamata una diarchia nella guida del partito che per un certo periodo è stata una vera e propria risorsa ma che oggi rischia di essere un grave handicap
Con un forte rischio autodistruttivo un confronto interno tutto letto tra dalemiani chi si contrappongono ai veltroniani rischierebbe innanzitutto di non rispettare l'autonomia di pensiero e di azione di tanti militanti e dirigenti ma soprattutto rinchiude erede in una gabbia vuota un dibattito che deve invece guardare avanti al futuro del Paese della nuova e della Società italiana un nuovo gruppo dirigente che vada oltre questa dia a chi è questa contrapposizione io credo che diventa una necessità beh sviluppare l'iniziativa di una sinistra riformista che contribuisce alla battaglia di opposizione di un Ulivo che deve prepararsi a governare
E assieme ad un nuovo gruppo dirigente io credo che serva com'è naturale come ho detto fin d'ora una nuova piattaforma politica
La maggioranza uscita dal congresso di Torino non so se si sia dissolta o meno ma c'è comunque l'esigenza di ridefinire una nuova lettura della società italiana e in questo quadro stabilire quali sono i riferimenti programmatici che danno sostanza ad una moderna forza della sinistra europea
Sta quindi di fronte a noi un lavoro di lunga lena che può avere tappeti fasi diverse
Ma che fin dalle prossime settimane ebbene che sappiamo quali sono
Analogamente intrecciato con il quadro nazionale io credo che dobbiamo sviluppare la nostra riflessione e la nostra iniziativa in Umbria
Innanzitutto anche nella nostra regione c'è bisogno di avviare una riflessione approfondita su un dato rilevante del voto del tredici maggio e cioè quello di una sostanziale tenuta complessiva della coalizione l'Ulivo più Rifondazione ma di una lenta e costante perdita di consensi dei DS pur in un quadro che evidenzia unica realtà in Italia le lezioni di tutti e dodici candidati nell'Ulivo nei collegi uninominali vede il nostro capolista nel proporzionale
Il voto umbro quindi pur mantenendo una propria specificità ritempra risente fortemente delle tendenze nazionali
Il centrodestra conferma in termini assoluti consensi del novantasei aumentando la propria quota in termini percentuali nel proporzionale ma subisce una contrazione di oltre dieci mila voti nel maggioritario
Confermando la tendenza a concentrare il proprio consenso solo sui voti conseguiti
Dalle proprie liste e questo fa aumentare notevolmente la forza di Alleanza nazionale di Forza Italia anche in
Netto invece il valore aggiunto dell'Ulivo che viene votato nei collegi da oltre cinquanta mila elettori
Che non hanno dato il consenso ai partiti della coalizione nel modo proporzionale pochi hanno votato altre liste
I numeri all'Ulivo ha confermato con la sua forza elettorale raggiungendo con circa trecento mila dieci mila voti cinquantatré virgola quattro per cento dei consensi nel maggioritario ed esprimendo come accennavo prima un valore aggiunto di circa il due virgola per cento in più rispetto alla somma dei partiti della coalizione nel proporzionale
Ora all'interno della coalizione come nel resto del Paese ottiene un ottimo risultato la Margherita che aumenta di oltre sedici mila voti i consensi ottenuti nel novantasei dai partiti che oggi la compongono
Non è certo soddisfacente il risultato dei Comunisti italiani e dei girasoli è una sostanziale tenuta ottiene in percentuale Rifondazione Comunista attestandosi intorno al sette per cento
Pur tuttavia in Umbria come anche in Italia è necessario io credo sottolineare come il voto dei Democratici di sinistra evidenzia una preoccupante incapacità espansiva superiore a quella della Toscana e dell'Emilia
Realtà dove si sono avute ugualmente delle flessioni ma comunque inferiori a quella umbra che è stata di quasi il sette per cento rispetto al novantasei e di più del cinque per cento rispetto alle regionali dell'anno scorso
In quelle realtà umbre dove vengono sostanzialmente mantenuto in in quantità assoluta i valori i voti delle precedenti consultazioni si cala comunque in percentuale
Non riuscendo a conquistare naturalmente il consenso di nuovi strati sociali di nuovi vuota e in più una parte di coloro che precedentemente hanno dato il voto ai DS oggi hanno preferito votare per la Margherita in qualche caso anche più ridotto per Forza Italia
è il sintomo io credo di una crisi di ruolo e di funzione del nostro partito
Ora d'altronde i DS pur confermando in termini assoluti il dato delle europee del novantanove delle Regionali del Duemila
Non riescono a recuperare i consensi dopo quella netta perdita di quarantacinque mila voti che abbiamo subito dal novantasei al novantanove nonostante il notevole aumento dei votanti
Che poi orientandosi verso il centrosinistra in parte scelgono liste diverso l'andamento politico dei DS elettorale dei DS sviluppatosi tra il novantanove e il due mila ha messo anche in evidenza
Va sostanziale conferma di una forza elettorale che oscilla tra i centocinquanta mila e i centosessanta mila voti a riprova di un forte radicamento attorno però ad un determinato tradizionale blocco sociale
Tant'è che in alcune città ai Democratici di sinistra non sono più il primo partito e sono sopra avanzati da Forza Italia addirittura venti i casi più emblematici sono quelli di Foligno Spoleto Todi Assisi Gualdo Tadino ma anche di altri comuni più piccoli c'è una difficoltà dei DS ad estendere il proprio consenso per l'apparire io credo agli occhi di una parte dell'elettorato
Come una forza politica abbastanza statica conservatrice poco innovativa schierata troppo spesso a difesa di interessi consolidati
Incapace di incontrare il desiderio di forte cambiamento che anche in Umbria si avverte soprattutto nel mondo giovanile
Nelle nuove professioni in certe aree della piccola e media impresa in un mondo del lavoro in una società dove gli orientamenti politico culturali stanno rapidamente mutando
E non vedono la sinistra come una forza utile a risolvere i loro problemi ancora accanto al voto politico del tredici maggio c'è poi da riflettere anche sul carattere del voto amministrativo che abbiamo avuto in Umbria l'elezione dei nuovi comuni conferma tutto sommato sia pure in modo particolare dopo dirò
La forza del centrosinistra che assume a seconda dei casi una sua specifica connotazione dipendenti anche dal ruolo Espresso dai candidati con il caso più eclatante che abbiamo riscontrato
Nei comuni sotto i quindici mila abitanti il centrosinistra vincerà Trevi Amelia Viviano Monte Castri
Del tutto particolare risultato di Bevagna dove all'interno del centrosinistra erano presenti due liste il candidato dei DS è stato sconfitto dal candidato dello SDI sostenuto da Rifondazione comunista
Nei due comuni di Città di Castello il dubbio sopra i quindici mila abitanti
Dove si è andati al ballottaggio credo che sia giusto sottolineare come è stato particolarmente positivo il risultato del nuovo sindaco che dopo aver superato la sfida sinistra al primo turno
Rappresentato dalla insidiosa candidatura di capanne abbia avuto il venticinque per cento ha sconfitto poi di buona misura il candidato del centrodestra
Ma pubblico sul nostro candidato sul candidato Ubaldo corazzieri pressione di tutto il centrosinistra ad eccezione di Rifondazione Verdi ma ha finito con il prevalere il candidato sindaco Orfeo Goracci sostenuto da Rifondazione e naturalmente dagli elettori che al primo turno avevano votato per il centrodestra
E questo è un risultato sul quale diventa utile riflettere
Soprattutto da parte nella posizione che ha governato in questi ultimi anni la città da parte del nostro partito e questa discussione sia avviata nei giorni scorsi
Si pone l'esigenza di interrogarsi sulle conseguenze che molto spesso producono le divisioni anche personalistiche a sinistra al fine di poter meglio poi lavorare per la ricomposizione unitaria di tutte le componenti nella coalizione di centrosinistra ad Assisi e Nocera poi i Comuni già governati dal centrodestra il centrosinistra non riesce a ribaltare la situazione ottenendo
Intatta unità in tutte le sue componenti
Più in generale dal voto amministrativo per quanto riguarda l'andamento poi i risultati delle diverse forze politiche è evidente il ridimensionamento della Margherita che dimezza i consensi ottenuti nel voto politico lo stesso giorno a conferma di quanto sia stato decisivo l'effetto Rutelli sul voto nazionale una riflessione ma ma poi fatte approfondita sugli orientamenti elettorali espressi dall'aria socialista
Che alle amministrative si attesta al cinque sei per cento e questo è il segno evidente di un chiaro rifiuto del proprio elettorato ad accettare il progetto del girasole
E sempre di più nel voto amministrativo incide il peso della coalizione ma anche quello delle singole personalità e come abbiamo sperimentato oramai in tanti anni e il giusto mix tra coalizione larga candidature autorevoli perché popolari è un credibile programma che può avere una un adeguato il successo nelle competizioni elettorali soprattutto in quelle di tipo comunale come ben sappiamo non c'è mai nulla di scontato
Un insieme di esigenze questi da tenere bene in conto anche in vista delle prossime competizioni elettorali comunali come quelle previste per la primavera prossima a Narni Todi Deruta Valtolina
Più in generale il voto politico e quello amministrativo del tredici maggio in Umbria ci segnalano o meglio io credo che ci ripropongono un insieme di questioni sulle quali va be'credo sarà utile intervenire con sempre maggiore attenzione in particolare i io ritengo che siano almeno quattro i punti sui quali ma prefigurare una iniziativa e delle soluzioni nelle prossime settimane in me
Innanzitutto occorre ridefinire nel quadro naturalmente di una discussione nazionale il profilo programmatico dei DS in Umbria la nostra presenza il nostro radicamento nella società regionale ancora consistente ma si avverte l'Ifil diffusa l'esigenza in tanti settori e ceti sociali di rimotivare il nostro ruolo è la nostra funzione in una realtà come quella umbra
Che al pari di altri attraversata da fenomeni di trasformazione del suo tessuto economico e sociale di riarticolazione del potere di mutamento degli orientamenti politici e culturali
Una parte dell'Umbria quella socialmente più dinamica e competitiva del mondo produttivo e del lavoro stenta a identificarsi con la sinistra come una forza che attraverso l'innovazione istituzionale sociale vuole realmente rappresentare i loro interessi e risolvere i problemi importanti che si presentano nella vita di tutti i giorni accanto alla difesa degli interessi di un tradizionale blocco sociale fatto da lavoratori dipendenti garantiti pensionati gli impiegati della pubblica amministrazione alcune aree della piccola impresa molto spesso noi rischiamo di non andare tanti giovani lavoratori atipici donne piccoli e medi imprenditori con imprese di alta qualità una certa intellettualità diffusa del mondo delle professioni rimangono lontani e distanti dalla nostra azione politica quotidiana
Questo naturalmente non è solo un problema nostro dell'Umbria ma certamente qualche fondamento io credo l'analisi che ha fatto il presidente del Censis De Rita nei giorni scorsi sulle pagine del Messaggero e più in generale anche la valutazione che ha fatto lo stesso Geminello Alvi nei giorni scorsi sul Corriere della Sera che vedono appunto nella crisi del tradizionale modello sociale delle cosiddette regioni rosse che ha tenuto per tanti decenni la crisi di rappresentanza della sinistra in una società in grande rapida trasformazione
C'è quindi l'esigenza di un rinnovamento di cultura politica e di Progetto per la sinistra che il centrosinistra in Umbria
Innanzitutto io credo che occorre rilanciare l'iniziativa unitaria della coalizione di centrosinistra in Umbria sul terreno politico e programmatico nel modo più ampio e articolato possibile comunque più di quanto è stato fatto
Sino ad ora noi abbiamo costruito negli anni in Umbria una coalizione che ha molto vasta e composita fino a raccogliere addirittura dodici formazioni politiche un'esperienza quasi unica in Italia per la sua ampiezza
Mai come in questo momento sul terreno amministrativo e gestionale e in gran parte sulle spalle dei DS ricade una diffusa e consistente responsabilità di governo in Regione alla Province nei comuni sono passati quasi due anni dalle elezioni comunali e provinciali uno da quelle regionali la coalizione si è andata riarticolare Ando anche per effetto delle scelte nazionali sul terreno regionale locali anche di fronte alle diverse competizioni elettorali con le rispettive leggi elettorali poi alle forze dell'Ulivo più Rifondazione mantengono una consistente forza elettorale politica ma il limite di questa coalizione risiede sempre di più anche in ombra nella capacità di promuovere una iniziativa autonoma fuori dalle logiche istituzionali del governo locale
La sua vita come soggetto politico autonomo sia pure con le necessarie differenziazioni sul terreno programmatico stenta ad affermarsi
E molto spesso finiscono con il prevalere le cosiddette logiche di visibilità danno dell'identità politica unitaria che l'elemento di credibilità e di affidabilità agli occhi dei cittadini una maggiore coesione iniziativa unitaria d'altronde auspicabili sia per esercitare anche in un bel un'opposizione credibile al governo Berlusconi che per fare un salto di qualità alla nostra far fare un salto di qualità alla nostra azione di governo in Umbria alla Regione alle Province e dei Comuni e anche di questo parleremo in una prossima riunione della coalizione regionale che verrà convocata tra qualche giorno voleva rilanciare questa azione della sinistra del centrosinistra io credo che ci è d'altronde anche richiesto dagli impegni che abbiamo preso poco tempo fa con gli elettori il bilancio del lavoro di questi mesi non credo francamente che sia stato corrispondente alle attese di cambiamento che noi stessi abbiamo giustamente attivato tra i cittadini
Una certa normale amministrazione senza grandi slanci progettuali e propositivi rischia di Rin secchi re il rapporto democratico con i cittadini e ci fa apparire come coloro che in sostanza puntano solo alla gestione e alla conservazione dell'esistente
E per molti io credo dal giovane disoccupato all'imprenditore questo non risponde alle loro esigenze proprio perché entrambi hanno bisogno certamente in modo diverso interlocutori istituzionali e politici più affidabili
Dai problemi più minuti ai quali naturalmente va portato il massimo dell'attenzione io credo che si debba alzare di più lo sguardo
Alle grandi questioni economiche sociali istituzionali che interessano anche l'Umbria i suoi territori la riforma dello stato sociale le politiche per la formazione e lo sviluppo la riorganizzazione federalista dello Stato italiano la stessa riforma della macchina amministrativa
Devono diventare temi e questioni centrali della nostra azione di governo
Soprattutto oggi che prenderà l'avvio l'esperienza del governo Berlusconi con il quale c'è naturalmente l'esigenza di costruire rapporti corretti e leali sul piano istituzionale ma certamente dialettici e se necessario conflittuali sul piano del confronto politico riformatore c'è quindi da riprogettare i ed a rivedere il profilo dell'azione di governo sul terreno locale in una fase politica nuova come quella persa dalla vittoria della destra e del Governo Berlusconi
Io credo che allora c'è il bisogno del massimo della Concordia vide la coesione tra le forze e le componenti della coalizione permane invece una certa fibrillazione una qualche conflittualità nella coalizione anche a seguito dell'esigenza manifestata da alcuni partiti di rivedere dopo le elezioni del tredici maggio gli equilibri sugli assetti di governo
Io non credo che ad ogni elezione si debba rimettere tutto in discussione gli esecutivi dalla Regione alle Province e ai Comuni sono stati definiti sulla base dei risultati ottenuti dalla coalizione dalle diverse forze politiche a quel momento
Io sono il frutto di quel preciso voto in cui si è l'essere o sindaci presidenti e consiglieri oggi ritornare a ridiscutere tutto mi sembra francamente eccessivo anche perché daremo un immane non positivo all'opinione pubblica e tutto dentro le solite logiche di potere lontane dagli interessi dei cittadini c'è al contrario bisogno del massimo della coesione per rilanciare l'azione di governo io ogni forza politica io credo che debba fare la propria parte come ogni sindaco e ogni presidente per questo io credo che sarebbe stato utile
Gestire in modo diverso e con maggiore collegialità e coinvolgimento almeno dei gruppi e dei consiglieri la vicenda del cosiddetto rimpasto la giunta regionale la presidente come è giusto che sia ha fatto la scelta nella sua autonomia
Che non ha però mancato di creare ulteriori problemi
Nell'unità e nella questione della coalizione nel nostro gruppo nel partito e le diverse forze del centrosinistra tuttavia una fase io credo spero ed auspico che si sia chiusa alla Regione in particolare quella del difficile avvio dopo le elezioni per affrontare ora con spirito nuovo la gran parte della legislatura
Perché se non dovesse avvenire così il rischio è quello di una conflittualità permanente che non ci consente di realizzare il programma presentato agli elettori con la sola prospettiva quel punto di dover contrastare fu lento ma possibile declino del ruolo dell'autorevolezza e della funzione della nostra azione di governo dell'istituto regionale nella società una prospettiva contro la quale dobbiamo assolutamente batterci da qui al due mila e cinque rilanciando innanzitutto il ruolo politico istituzionale della Regione come elemento di raccordo interno in Umbria dell'insieme dell'attività di governo e nel rapporto con la dimensione nazionale ed europea
Ci sono d'altronde le energie le competenze i rapporti popolari estesi per invertire la rotta
E ora vengo all'ultimo punto
Questi insieme di questioni e di problemi nazionali ed Umbria ci confermano l'esigenza di lavorare ad un nuovo progetto politico dei DS e della sinistra e di costruire assieme a ciò per renderlo credibile un avvicendamento è un ampliamento del gruppo dirigente regionale del partito così come di quello nazionale in questi anni di lunga transizione il partito umbro ha dovuto far fronte a diverse fasi politiche e da problemi enormi a volte sovradimensionati anche per le proprie forze
C'è bisogno però anche in Umbria senza fare inutili analisi retrospettive di guardare avanti e di lavorare nel più breve tempo possibile
Ad un nuovo gruppo dirigente più unitario più largo e coeso di quanto non sia stato fino ad oggi
Siamo usciti nella prima metà degli anni Novanta nel partito in Umbria da una grave crisi politica organizzativa e finanziaria che rischiava la paralisi dell'organizzazione abbiamo rialzato la testa di strada nel bene e nel male con luci ed ombre ne abbiamo fatta oggi si tratta di avviare una nuova fase anche nella vita del partito innanzitutto assumendoci ognuno le proprie responsabilità senza alcun scaricabarile
Quando si perde sia sconfitti come quando si vince le cause e le ragioni sono sempre molte di molti devono essere i soggetti disposti ad assumersi la responsabilità soprattutto quelli che sono in prima linea
Ecco perché i dirigenti di partito in senso stretto sindaci presidenti fanno le loro diverse responsabilità ed è difficile negare come nel voto politico finisca per incidere l'immagine che noi quotidianamente diamo anche nel governo locale in positivo o in negativo che sia c'è quindi l'esigenza nell'assunzione di una comune responsabilità appunto come dicevo senza risentimenti recriminazioni o nervosismi
Legati anche alla discussione sull'ultima competizione elettorale che sono pur giustificati e comprensibili si tratterà nelle prossime settimane e mesi di definire meglio le ragioni politiche programmatiche
Per il rilancio della nostra iniziativa anche in un
Brianza ma quello che ritengo importanti e l'avvio fin dai prossimi giorni di un lavoro collegiale in tutte le città e i territori dell'Umbria
Con spirito di lealtà e di solidarietà per confrontarsi sui nodi politici e programmatici reali assieme a quelli dello sviluppo del gruppo dirigente come dice in molte città e territori particolarmente rappresentativi per la vita della regione gli stessi segretario i diversi gruppi dirigenti
Fanno assunto altri incarichi o sono comunque dimissionari c'è quindi un grosso lavoro di ricostruzione da fare di un'organizzazione chi è certamente ancora in piedi mantiene una sua forza politica elettorale ed organizzativa ma mostra evidenti segni di logoramento
Sarebbe io credo comunque sbagliato tornare indietro sul processo
Di decentramento della direzione politica nelle città e nei territori dell'Umbria un'esperienza io credo comunque positiva che ha rilanciato l'iniziativa del partito negli anni novanta
Si può certamente essere andati oltre nell'organizzazione di un gruppo dirigente regionale selezionato secondo criteri e logiche anche territoriale o qualcuno dice soprattutto territoriali ma l'alternativa sarebbe stata il ritorno ad una di ristretta logica oligarchica che aveva portato alla crisi che sappiamo e che comunque oggi non sarebbe più accettata dall'insieme del partito unico
E in questo quadro e concludo dello sviluppo e dell'allargamento del gruppo dirigente io credo giusto sottoporre alla Direzione regionale è una questione personale e politica al tempo stesso e cioè la questione della incompatibilità norma dello statuto del ruolo di segretario regionale con quello di parlamentare
Non è solo naturalmente una questione umbra perché sono sette su venti segretari regionali in questa condizione e quindi della questione si dovrà occupare anche il comitato politico di reggenza nazionale
Ma se si vuole si decide anche in un bar eleggere un comitato di reggenza così come si è fatto a livello nazionale
Dopo le dimissioni del segretario Veltroni c'è naturalmente la mia piena disponibilità l'importante è che sin da stasera e questa credo appunto è la cosa più importante riusciamo ad avviare una discussione utile alla ripresa dell'iniziativa del nostro partito in Italia naturalmente ma anche nella nostra regione grazie
Grazie Roberto ecco adesso apriamo
Gli interventi
Ce ne sono già per molti i compagni iscritti io ecco vorrei chiarire un aspetto che è quello della pari dignità di tutti i membri della direzione
E del loro diritto ad intervenire in questa discussione come in tutte le altre quindi dobbiamo fare in modo che tutti siano posti nella condizione di esprimere le proprie valutazioni del proprio ragionamento
E questo anche per capirci su aspetti che evidentemente vanno oltre il momento della rappresentatività politico istituzionale ecco allora e è compito di tutti fare in modo che questo possa avvenire anche attraverso una disciplina ed autoregolamentazione della durata degli interventi quindi io invito il primo degli scritti Alberto Provantini a prendere la parola poi si prepari penso come
Io tutti quanti discussione
Se i tempi sono quelli soliti però ecco marzo
Diciamo sui dieci minuti furono usare io ho visto venti mani che si muovono però ente ovvio che mentre parlo non posso scrivere non posso quindi cercherò di ricostruire però ecco Castellani sì e va be'd'accordo e dopodiché vuole venga anche qui a iscriversi per Provantini prego
Quei oggi otto giugno
Discutiamo risultati elettorali del tredici maggio di una sconfitta
Qui oggi
Di alcuni anni fa come dirò nel cuore di Perugia sul da questa sede annunciamo invece
Una grande vittoria dalla sinistra sui
Un grande successo
Non ricordo le parole
Ma in sintesi dicemmo la sinistra ha vinto
Ha conquistato la Regione che era nata ieri il sette giugno del mille novecentosettanta
Conquistammo la Regione con oltre il sessanta per cento dei suffragi
Da destra raccolse appena il cinque per cento
Io ho voluto ricordare compagni non per Nostalgia perché allora giovane quindi ho letto in quel primo consiglio regionale quella data dell'otto giugno
Ma perché credo che dobbiamo partire da lì perché vedete per tutti gli anni settanta per un decennio
Ci sono vecchi compagni socialisti che posso testimoniarlo
Noi fummo attaccati ricordo da Fabio Fiorelli
Perché eravamo Lippi per conquistare la maggioranza assoluta al cinquanta per cento
Come diceva Giancarlo Pajetta
Un cittadino su due in Umbria votava per il PC
Farlo quindi sino a vent'anni fa ed ancora fino a dieci anni fa
C'era una grande avanzata della sinistra e dell'allora Partito comunista italiano
Siamo rimasti comunque fino ad appena una dozzina d'anni fa una grande forza la sinistra del PC in Umbria
Bene oggi possiamo dire sì abbiamo come termini raffronto quello
Che abbiamo perso quella grande eredità che ci siamo mangiati gran parte di quella dote
I DS il tredici maggio in Umbria Stramaccioni
Raccolgono soltanto il venticinque per cento
Meno la metà dei voti del PC la sinistra e molto meno della metà
Della sinistra di quell'otto giugno che ho ricordato
Certo questo non riguarda solo in Umbria
PDS di Veltroni
Al sedici e cinque per cento sono la metà esatta
Del PCB Enrico Berlinguer il trentatré e cinque quindi non c'è solo un dato umbro c'è un dato nazionale
Ma allora io credo che più che discutere
Del sette per cento in meno tra oggi e il novantasei che pure è un dato che sta lì a testimoniare con la forza delle cifre di una sconfitta di un arretramento credo che dobbiamo riflettere su questo terremoto che c'è stato da oltre un decennio a questa parte nonne per guardare indietro compagni
Ma per dire che noi non abbiamo più quel partito quella sinistra la forza quel radicamento l'elettorato della società ne abbiamo costruito il nuovo partito
Ci siamo impegnati a costruire la Cosa due non è stata quella che volevamo è stata soltanto un'operazione
Di gruppi dirigenti non è chi ha la forza del PC del PDS si sono aggiunte le forze di altri ma dice quella socialista quella cattolica e quella laica e così via dicevo questo punto riferimento non per guardare indietro ma per
Affrontare le questioni che riguardano oggi e il futuro della sinistra
E su questo sono d'accordo con Stramaccioni
Non per i crimini azioni
Non per i veleni non per dire io l'avevo detto vattene tu che sei responsabile
C'è una responsabilità storica di un'entità la classe dirigente della sinistra del nostro partito di cui tutti chi più chi meno dobbiamo saperci assumerci la responsabilità in Umbria come nel Paese
E qui vengo allora i problemi aperti schematizzando dove gustare i pochi minuti
Il problema allora non è quello della falsa alternativa tra l'Ulivo
E la Quercia il problema semmai è di come far crescere Ulivo di non farlo rimanere soltanto un'alleanza elettorale poi non ne parliamo più per il resto dei cinque anni il problema allora di come l'Ulivo si radica nella società un'ombra di come si organizza in ogni comune dell'Umbria in ogni istituzione locale come forza di coalizione politica e non elettorale dello schieramento di centrosinistra
Il problema altro SB debba essere oggi nel due mila uno
Un partito della sinistra in Italia
Certo dentro l'Ulivo ci vorrebbe pure certo collegato al socialismo europeo ma la rosa già ce l'abbiamo messa del nostro simbolo il problema non è questo
Il problema è di quale partito per quale progetto di società con quali programmi
Con quali forze lo costruiamo non basta quindi dire che questa non è l'alternativa e che bisogna costruire un grande partito sorge visto che la sinistra italiana all'interno del socialismo europeo e all'interno dello schieramento l'Ulivo mi sembra sulla Sagra delle ovvietà
Il problema di come lavorare a questo Progetto questo dobbiamo definire costruire
Nel dibattito congressuale del nostro partito ma questa al di là della data delle modalità è una scelta fatta
Essendo e colgo l'occasione di avere la presenza autorevole del compagno Fassino per porre un problema più nobili
Quale è la sede nella quale mentre noi facciamo il nostro congresso il congresso dei DS l'intera sinistra discutere che cosa facciamo
Dai facciamo il nostro congresso il Congresso democratici sinistra al termine del quale decidiamo di fare non so che cosa facili porgiamo i Comunisti italiani Socialisti e Verdi agli ambientalisti
A Rifondazione diciamo venite con noi io credo che ci sia il problema contestualmente al dibattito congressuale
Diana è una sede chiamiamolo forme chiamatelo come volete
Nella quale insieme i Democratici di sinistra con le altre forze alla sinistra discutono non solo perché abbiamo perso delle cause e responsabilità ma quale partito la sinistra dobbiamo costruire sento che questa è una decisione che va presa e certamente non va preso soltanto democratici di sinistra ma vi è una responsabilità grande del nostro partito
Ma che va presa insieme all'altro a tutte le forze che si sa se vogliamo davvero creare alla fine di questo percorso un nuovo partito della sinistra italiana
Grazie Provantini allora ruoli auditor Colini
Invito al rispetto dei tempi quindi
Vorrei cominciare
Con una battuta
Che qui sta
Tra il dire il fare c'è di mezzo
Il mare
Io ho avuto questa impressione se dovessi
Mettere a confronto
I progetti le ambizioni
Che io ho letto nei pronunciamenti della sinistra italiana
Nell'ultimo decennio
I risultati che abbiamo conseguito
All'inizio di questo nuovo secolo
Voglio anche però eccetera affermare
Che in questa fase di transizione della politica italiana degli ultimi anni
Sicuramente una formazione politica ha dimostrato almeno la volontà l'intuizione di dovere
Attribuire alla vita democratica italiana uno strumento politico moderno e nel panorama della politica italiana sicuramente i Democratici di sinistra hanno compiuto questa scelta io non dico questo soltanto per giustificare il fatto che insieme ad altri compagni come ha ricordato Provantini da quattro anni io sto qui questo qui pensando di aver compiuto insieme ai compagni che vengono dall'esperienza storica del PC
Quel passaggio nella seconda parte degli anni novanta attraverso il quale noi gli abbiamo detto
Le esperienze della sinistra italiana maturate dentro il pc il PSI possono ora muovere lungo una esperienza ed un lavoro come vuole
Ora si tratta di sapere eri domandarci se rispetto a quelle premesse rivestiti e gli atti che abbiamo compiuti sono stati conseguenti
Io condivido la relazione del compagno Stramaccioni
Anzi l'approvo
E dichiarò anche che questa relazione può essere considerata il punto di partenza con la quale noi inauguriamo una nuova fase di dibattito di interno e un nuovo rapporto con la società umbra
Perché della relazione di Stramaccioni io ho soprattutto apprezzato
Quei passaggi nei quali egli non si è limitato a ripetere le argomentazioni che appartengono all'il corpo interno dei democratici
Di sinistra ma ha preso atto anche delle considerazioni che vengono dall'esterno quando ha citato alcuni giudizi mi pare che ha ricordato alibi sul Corriere della Sera
Verità sul Corriere dell'Umbria io potrei aggiungere Pombeni sul Messaggero diamanti sul Sole ventiquattro ore
Da questi da queste analisi è venuto ori
La possibilità per noi di renderci conto dove è che è mancata la nostra capacità di trasferire nella concretezza
Bella azione politica le intuizioni che furono poi collocate giustamente nel congresso di Torino e in particolare in quelle pagine introduttive che precedevano le due mozioni dal titolo un progetto per la Sinistra del Duemila allora io credo che si debba compiere alte un atto di rispetto nei confronti delle affermazioni che sono venute dal gruppo dirigente nazionale che in pratica costituendo un gruppo che costruisce il Congresso significa che dimissionario Ida avviato un dibattito eccetera eccetera che deve aggiornare il nostro progetto politico verso l'e sterno
Credo che un atto analogo debba essere compiuto anche a livello locale
Noi abbiamo preso atto
L'ha ripetuto stasera Stramaccioni Dellai evanescenza
Della proposta politica pervenuta a livello nazionale D'Alema ha parlato mi pare di fragilità della nostra presenza complessiva nel dibattito politico nazionale che ha riguardato
Il voto del tredici maggio dobbiamo passare da questa inadeguatezza dei gruppi dirigenti
Ad un rapporto diverso con i territori e di cittadini ed a questo punto di vista io avanzo la proposta che già le nostre unità di base se sentiamo la necessità di capovolgere
Quel percorso per fare che ha determinato la sconfitta dell'alleanza dell'Ulivo in essa la sconfitta dei democratici di distratta ricondurre a logiche che hanno mirato se non esclusivamente sicuramente prevalentemente alla tutela di gruppi che si sono insediati in questo periodo di transizione ai vertici dei grandi come dei piccoli partiti se noi dobbiamo invertire questa tendenza allora bisogna sì alla segnalazione di D'Alema che ci dice la nostra proposta politica e fragile perché in essa non ha individuato una rappresentanza efficace e credibile è sicura la coscienza dei cittadini bisogna che non ripartiamo dai territori i dalle nostre unità di base che hanno rappresentato anche in questa circostanza se io posso fare riferimento alla realtà di Perugia è il baluardo
La Rete che in qualche modo è riuscita a limitare i confini della sconfitta stesa perché della sconfitta dell'Ulivo dimmi quanti minuti mi mancano
Noi dobbiamo mettere nel conto accanto al grande impegno che comunque i Democratici di sinistra sono stati in grado di mobilitare non altrettanto impegno da da parte di altre formazioni politiche della stessa alleanza io sfido chiunque a contestare l'affermazione che faccio a proposito per esempio del girasole devo dire tre cose l'ultima però la devi far dire il quale in questa regione
Durante tutto il mese della Campagna elettorale sicuramente non riuscito a prevalere sulla operazione girasole che portava avanti la magistratura perugina a proposito del perseguimento degli sfruttatori della
La prostituzione e del mercimonio eccetera eccetera
Sicuramente questa formazione politica all'interno della quale c'è poi un partito che assessori vice sindaci in Regione in Provincia judoka
Questa formazione politica dal mio punto di vista ha avuto Carlo soltanto l'obiettivo di dimostrare che se nelle competizioni nazionali se certe candidature soprattutto non sono azzeccate non Van
Non si può conseguire successo tuttavia essi sono fortissimi
Negli esecutivi comunali provinciali e difatti subito dopo è venuto fuori anche da questa formazione politica la richiesta di andare ad adeguare gli esecutivi parliamo da Margherita una battuta sulla relazione di
Stramaccioni
Ci ha fatto la Margherita e io faccio questa considerazione in relazione anche alle progetti e anche ieri degli altro ieri ha ribadito il capo della Margherita Parisi secondo il quale si può fare una politica nuova soltanto passando attraverso la dissoluzione dei grandi partiti Cuesta
Tendenza
Ad assegnare il successo dell'alleanza dell'Ulivo unicamente alla nascita di un soggetto nuovo che preveda la morte di tutte le altre formazioni politiche che poi fanno l'Ulivo mi inducono a farmi questa domanda come si fa a fare una cosa politica nuova che vinca e chiedo che spinga il governo della destra del Paese a concorrere a questa formazione vanno formazioni politiche da definire morte allora io credo che
Una delle interpretazioni che possono essere date
Alla tendenza di certi protagonisti della Margherita che nella sconfitta dell'Ulivo vedono una loro vittoria allora io la leggo così certe formazioni politiche del centro hanno preferito vincere una battaglia dei rapporti di forza all'interno dell'Ulivo piuttosto che cimentarsi veramente per vincere la guerra contro la destra ultima battuta
Io approvato la relazione di
Stramaccioni ma io considero finito perché sui voglio rispettare il tempo consigliano superata
La politica che fino ad oggi è stata sviluppata anche a livello regionale
Dalla Regione ai comuni secondo la quale la nostra forza dovrebbe essere riposta del fatto che un maggior numero Sempre maggior numero di componenti politiche concorrono a fare l'alleanza anche con dodici formazioni sì però perdere ed allora
Questo io propongo al dibattito del congresso
Dobbiamo considerare superata la politica delle audizioni perché rischia di essere una politica che fa un'alleanza buona per governare un comune ma è un'alleanza che poi magari ti fa perdere la partita a livello nazionale ed allora il nostro progetto politico deve essere quello di lanciare un segnale forte nella comunità regionale facendo l'operazione che non equivale a fare uno più uno più uno più uno più uno ma corrisponde o a mettere insieme i tanti fazzoletti o asciugamani appesi
Come si vedeva una volta sui fili nelle agli elettori io vorrei nove vediamo sottolineare banchieri nel la opinione pubblica regionale l'impressione che vogliamo veramente creare una formazione politica nuova che corrisponda se posso usare una metafora un'immagine al lancio di un sasso in uno stagno e accedere i Sempre più concentrici noi riusciamo ad investire di immaginazione di attenzione settori che oggi sembrano aver smarrito il riferimento verso la nostra formazione
Politica credo che questi dopo possa essere il percorso che deve essere avviato
Con il dibattito del prossimo congresso regionale lei è unità di base le unità di base risolvere effettiva possono diventare il luogo nel quale noi non raccogliamo i sviluppiamo semplicemente il dibattito il confronto
Degli scritti dei simpatizzanti degli abissi ho delle amiche dei Democratici di sinistra
Ma intorno alle unità di base nei territori nelle periferie delle città noi apriamo le nostre sedi a tutte quelle formazioni politiche
A tutti quei cittadini a tutte quelle cittadine che sia pure con me motivazioni diverse non si sono riconosciute nella proposta politica e culturale della destra italiana dunque i Democratici di sinistra per usare un'espressione cioè dei profani di coloro i quali guardano a noi come un corpo estraneo magari non ci vogliono bene noi non dobbiamo dare l'impressione di fare la politica che salvaguardati vuole salvaguardare sia per i fatti di casa nostra
Sia per i fatti di casa degli dei nostri alleati soltanto le esigenze e gli interessi dei gruppi dirigenti dei partiti noi dobbiamo tornare ad uno politica assistiti si concentra su un le cose io voglio soltanto lo sviluppo dello aggiungeva il CIPE il voto il tema religioso l'elettorato italiano i cittadini italiani aspettano che i Democratici di sinistra si qualifichino
Sulle proposte che riguardano gli interessi reali delle categorie sociali
Grazie crolli
Allora Tor Collini poi Mauro Agostini
Dirò innanzitutto qualcosa sulle prospettive
Del partito
Nazionale
Riecheggia in segreteria regionale e lo ripeto oggi direzione regionale scusate io vorrei che
Non solo si tenesse conto il diritto dei compagnia svolgerà un intervento ma anche della serietà della discussione che abbiamo avviato insomma non
Come come abbiamo stabilito altre volte gli può parlare perché le onde al di fuori di voler invece ascoltare
Dovrebbe restare qui naturalmente consentire anche di svolgere gli interventi
Dicevo
Ripeto quello che ho detto già in segreteria regionale subito dopo le elezioni del tredici maggio
Esprimendo la mia contrarietà compagno Fassino
All'emergenza che vi siete inventati
Perché ritengo che fare il segretario nuovo solo al congresso specialmente se addirittura come sta si sta profilando in primavera sarebbe un delitto storico io sono l'assemblea congressuale entro giugno con le elezioni del nuovo segretario e sono per un congresso per mozioni per mozioni da tenere entro novembre prima di passare ad analogo ragionamento sul istituzioni umbre
Per costringerci e per recuperare il tempo presso la compagnia Sokoli dico che mi ritrovo perfettamente nella conferenza stampa non so bene se era un articolo
O una conferenza stampa credo la compagna Lorenzetti sul voto lombardo e sullo stato del partito a questo proposito è venuta fuori nei giorni scorsi
Una famosa polemica sul famoso trentotto per cento del partito ha lasciato in eredità al compagno Bracalente al quale approfitto per esprimere tutta la mia solidarietà politico per la sua mancata candidatura al Parlamento
Dicevo molto molto meno cento qui trova
Qui trova del tutto in disaccordo questo ragionamento perché il problema della sotto il livello di consensi del partito è un problema
Specificamente del partito non possiamo delegarlo
Ai vari livelli istituzionali al Presidente Regione delle Province e dei Comuni o quant'altro ora richiamando e avendo il dovere richiamare l'ONU tensione sulle sue funzioni puntuale del programma con cui sono stati eletti è un problema non da poco e prima di arrivare
Al discorso diciamo così sull'Umbria le prospettive non sono il partito ho letto con piacere questa mattina su formula un un lunga intervista nel compagno Fassino che ci onora con la sua presenza
Partendo centralismo democratico ed arrivando al discorso della successione di dirigenti è una bella autocritica che fa onore al compagno Piero Fassino essendo uno dei nostri massimi dirigenti
Quando sottolinea che non siamo ancora approdati ad una metodologia che vedi da situazioni dirigenti ad un confronto DC programmatico e dia e dice anche che uno dei punti centrali del prossimo congresso io condivido
Esattamente di definire le modalità e i criteri di selezione dei dirigenti e il rapporto fra gruppo dirigente piattaforma politica programmatica aggiungo soltanto Coppa di Fassino per esperienza che bisogna sgomitare anche la paura
Che i compagni e le compagne e compagni capaci fanno a quelle dirigenti
Perché hanno fissato i nuovi organigrammi come io dico qualcosa scarsamente efficace regionale fino al due mila diciannove due mila venticinque c'era c'era perché è evidente che l'acquisizione e l'allargamento di una dirigenza del partito in classe dirigente comporta evidentemente quella di far lavorare le compagne e compagni capaci chiaramente vengono presi poi obbligatoriamente in considerazione al momento delle candidature designazioni o di quant'altro ed arriva al problema umbro
Se l'ho proposta compagni un
Presidente formale quella che sta per fare e quindi a parte evidentemente i problemi procedurali che ci sono mozione non mozione eccetera e quella per la quale partendo proprio dalle cose dette la parte finale compagno Stramaccioni sulle cose da fare
Ritengo che indipendentemente decisioni nazionali noi in Umbria perché ciò permette lo statuto nazionale sul partito abbiamo bisogno partendo dalle dimissioni che dovrebbe dare nel corso di questa direzione regionale il compagno Stramaccioni
Abbiamo bisogno d'assemblea congressuale regionali entro il venti giugno per legge il nuovo segretario regionale come ho già sostenuto numerose volte anche con altre sfaccettature motivazioni che ben potete capire da gennaio ad oggi nel corso da psicologi e da lì nel corso della segretario regionale qualcuno potrebbe obiettare amica che ci sono altri illustri esempi accennato anche Alberto disattesi perché ci sono a cominciare da quelle dell'Emilia Romagna con Latium Carlo leoni
Ma io sono abituato a non prendere mai i cattivi esempi su quando ci riesco per cui ritengo che la cominciassimo dell'incarico parlamentare quell'vicino al regionale sbagliata ci vuole poco per intuire che non si che Alberto dovendo stare a Roma da lunedì pomeriggio venerdì mattina non so bene come faccio a fare poi segretario regionale in modo serio rispetto rispetto alle cose uscenti da fare senza farsi condizionare in modo statico dal Congresso e basta perché ci sono da rimettere in piedi il partito a tutti i livelli specialmente le situazioni più fragile come ha dimostrato il voto del trenta giugno tanto il ballottaggio per esempio di Gubbio
E allora se tutto questo è vero non si può pensare Carlo Alberto che lasciare dall'ultimo prigioniero di mattina sulle spalle
Anche se robuste del compagno Mignini l'attività politica e organizza quell'iniziativa per il partito dell'Ulivo debbo invece bisogno c'è bisogno quindi immediatamente di un nuovo segretario regionale nella pienezza dei poteri e con l'impegno quotidiano di lavoro perché i cinque mesi compagne e compagni peggio ancora in dieci mesi come ci ha fatto capire anche il compagno Fassino che c'è questa possibilità il partito dell'Umbria si può sbagliare ripeto Quagliarella ed altri adesso L'Ulivo la coalizione
Vice potrebbe obiettare che
Rischiando rischiamo di avere un segretario uno turno fino all'autunno diverso da quello che leggeremo in questa assemblea congressuale
Beh è un'ipotesi molto utilizzarlo ipotizzabile un'ipotesi epidoto fondata ma non mi sembra questo il problema
L'interesse del partito dell'Umbria che è arrivata al suo minimo storico il ventisei per cento richiedono secondo me il pensiero il percorso dammi delineato
Grazie Tor Colini la cui proposta viene ovviamente acquisite dal dibattito
Così come acquisito da quella
Che ci ha avanzato il segretario regionale
Scritto Mauro Agostini
Però qualche guasto sia già prodotto nella direzione di una discussione che assume e rischia di assumere sempre più connotati personalistici
Io quindi riterrei opportuno che non si producessero altri strappi
Nei prossimi giorni nelle prossime settimane
Altri strappi soprattutto in direzione delle modalità su cui abbiamo discusso e stiamo ancora discutendo della convocazione del congresso
Perché credo che la discussione congressuale
Debba essere appunto una discussione autentica profonda vera con i suoi tempi
Proprio per evitare che quella discussione assuma un carattere di autoreferenzialità e di arroccamento nostro io sono insomma per una discussione vera sono per una discussione politica come è stato detto per una discussione politica evitando appunto strappi e forzature e cercando di mantenere un percorso che sia il più obiettivo possibile
Perché credo che al centro di questa riflessione debba stare necessariamente il partito
Ma al centro di questo rischio discussione debba stare la sinistra e debba stare soprattutto l'Italia
Debba stare soprattutto il cambiamento dell'Italia di questi sette otto dieci anni
Se volessimo dirla con un'espressione non più adeguata diciamo così il problema Piero e a mio giudizio la funzione nazionale della sinistra e dei DS
Questa è una discussione fra
Questa è una discussione nazionale ed Umbria
Ed è per questo non per amore di schieramenti interni che io dico che la discussione deve essere approfondita
E queste io farò una battuta su questo ma prima voglio continuare in filo d'un ragionamento
Se questa è la portata della discussione nostra io non credo che il problema vero che noi oggi abbiamo davanti sia il dilemma egemonia subalternità all'interno dell'Ulivo
è una questione di Roma passione la testa le gambe se la testa deve stare nel PSI se tutto l'Ulivo deve stare nel Pse
Fumisterie
Noi siamo di sinistra
Lui aspiriamo ovviamente a che sia la sinistra
E in particolare i DS ad essere forza egemone dell'Ulivo ad essere forza egemone del nostro Paese ci mancherebbe altro
Però io so che la sinistra non è come diceva il filosofo meridionale della fine dell'Ottocento un caciocavallo appeso il problema non è come la sinistra riesce ad essere egemone nell'Ulivo e nel Paese il problema è da guardare lucidamente che questa sinistra con loro
Non lo
Questa sinistra
Sport spaventa
No no spaventa fino all'Ottocento comunque sotto la porta sempre napoletano Emma fare
Anche perché secolo
Il
Scusare lasciamo stare
Sorga evitiamo le situazioni qua raccolte come diceva
Attorno torniamo
Franco mi fai recuperare home video e come si dice avviene
è la scuola che napoletana che nolana filosofia si sa se interruzione Fasano rinviamo allora
Allora dicevo il problema è che questa sinistra non lo
La nostra quella che tutti abbiamo costruito in questi anni
Quella che essi drammaticamente sconfitta dal risultato elettorale
E io ritengo che noi dobbiamo ripartire da quello che oggi abbiamo
Ed evitare di nuovo un vizio antico della sinistra italiana discutere viale io voglio ripartire dall'Ulivo da Rutelli da Fassino da ciò che sta in campo non voglio fare un'operazione a parti rovesciate
Come si fece nel mille novecentonovantasei e cioè che il giorno dopo la vittoria elettorale si discusse della necessità di mettere in mora il soggetto che quella vittoria elettorale con l'Ulivo aveva garantito
Sarebbe drammatico
E allora
Se questa è la questione io credo che il problema appunto sia un problema soprattutto nostri
Noi dobbiamo cambiare profondamente
Per essere in grado di dare una sfida a tutto campo
Una sfida a tutto campo volo perché la questione della guida non è una questione di stati maggiori
è una questione è un problema di una battaglia culturale di una battaglia di idee
Della capacità di dispiegare nella società italiana un'iniziativa di sinistra
Di spiegarla non raccontarla la Vespa come diceva ieri Diamante di spiegarla nella società
Perché se noi li curiamo pezzi chiudiamoci limitiamo a qualche tattico occhieggia Mentor Rifondazione Comunista guardate che noi davvero diventiamo subalterno
Al di là delle di tutte le dichiarazioni che facciamo
Perché noi veniamo percepiti come quelli che sono un pezzo un retaggio del passato comunque la modernità sta da un'altra parte
Ho sentito Giuliano Amato l'altra sera a Perugia
Dire
Tra noi e la Margherita non ci può essere una divisione di compiti nella rappresentanza sociale ha ragione
Questo ha ragione
Tra noi e la Margherita non ci può essere una divisione di compiti nella rappresentanza sociale la sfida è una sfida globale è una sfida complessiva è una sfida senza recinti è una sfida vera ma è una sfida fatta come dicevo Alberto prima con una vocazione maggioritaria ma io aggiungo con una vocazione unitaria non solo maggioritario
Ed è una sfida unitaria e maggioritaria per il governo del Paese
Così vive l'Ulivo davvero
Così vive l'Ulivo davvero
Perché altrimenti ma anche le nuove insospettabili sirene uliviste
Che ormai dappertutto si fanno sentire sentito dichiarazioni ridefinizione dell'Ulivo come elemento strategico per noi peccato che qualcuno le fa dopo la sconfitta
Lasciano il tempo che trova
Se non sono suffragate da questo tipo di valutazione
Io credo continuo a ritenere che è stato un errore imperdonabile e non abbiamo pagato anche nel risultato elettorale avere messo in contraddizione in questi anni il rafforzamento della crescita del nostro partito sulle sorti dell'Ulivo è stato un errore imperdonabile
Ve lo dice uno che non è stato mai nella compone nella cosiddetta componente ulivista interne ai DS
Macché Assem breath cercato di coniugare il rafforzamento anche organizzativo dei DS con le prospettive dell'Ulivo eppure anche in questo caso venivi guardato con diffidenza con diffidenza
L'altra considerazione vado rapidamente allora che le questioni che ci si pongono davanti sono la funzione nazionale della Sinistra e il modo d'essere del partito
La nostra azione di governo ha cambiato il Paese
E l'ha cambiato molto di più di quanto noi stessi ci siamo resi e ci rendiamo conto molto
E voglio dire non dal novantasei in poi ma dal novantadue in poi ha cambiato
Il blocco sociale del debito pubblico ora non c'è tempo per fare questo ragionamento ma il blocco sociale del debito pubblico che era il vecchio blocco sociale che ha governato dalle dal dagli anni Ottanta fino al novantacinque novantasei è stato da lui scomposto
Abbiamo ridefinito persino il rapporto tra Stato e mercato tra pubblico e privato abbiamo liberato forze tante forze Abramovich era Piero a seguito specificamente l'iniziativa nel nord ho anch'io più volte partecipato per ragioni di partito l'inizio di una vi siamo resi conto fisicamente di questo problema la verità è che noi non siamo stati in grado di essere punto di riferimento di quelle stesse forze che la nostra azione di governo liberata e quella forte sono state strette dall'iniziativa berlusconiana sullo statalismo la sinistra l'equazione statalismo e sinistra invece aprire la strada alla togliere le briglie al cavallo la sinistra serve per il risanamento adesso serve per far correre il capo
Allora vado rapidamente a chiudere
Io credo che noi da questi problemi dobbiamo ripartire
E questo vale anche diciamo così da una nuova ricognizione dell'Italia
Fassino lo diceva oggi sull'Unità io condivido questo il problema però non è soltanto quello dei ceti forti e dei ceti più dinamici
Ci sono nella nostra regione dove si parla lo sto dove i problemi sono gli stessi dell'Italia ne che ne stiamo l'altra parte
Ci sono nella nostra regione operaio in ingresso apprendisti e quant'altro che guadagna non sei settecento mila lire al mese
Giovani diciotto diciannove venti anni
Non è anche questo un tema della questione operaia che cos'è questa roba qua
Sei settecento il terzo anno ottocento mila lire al mese con il governo dell'Ulivo
Ma lo dico senza è una fotografi
E allora in Umbria qui dentro a questa riflessione c'è l'Umbria
Noi stiamo perdendo in Umbria la rappresentanza delle forze più dinamiche della nostra regione
Lo stiamo perdendo ci sta sfuggendo di mano
Siamo all'allarme rosso per i Democratici di sinistra
Ho ascoltato con piacere le considerazioni che ha fatto Alberto
Serie responsabili
Lo abbiamo perso quasi un terzo del nostro elettorato dal mille novecentonovantasei in poi
E a questo bisogna guardare
Anche qui con spirito libero e unitario non di battaglia politica interna
Allora bisogna ricostruire un gruppo dirigente regionale
Bisogna ricostruire un gruppo dirigente regionali
Che abbia quelle caratteristiche
Gli atti con l'azione
Di apertura che non sia fondato su una logica correntizia di componenti interne
E io vedrei drammaticamente male una discussione anche in Umbria e parte da schieramenti precostituiti su questo argomento
Alberto c'ha posto un problema credo che dobbiamo dare una risposta
è noto che il mio giudizio è stato spesso severo
Capisco anche che noi non possiamo fare un partito divergenti
A Roma in Umbria
Però o anche chiaro il fatto che un segretario regionale su quando pone questo problema
E la questione non è nella sua volontà mai nelle cose e nello statuto è un segretario regionale che obiettivamente non è più nella condizione di guidare il partito perché non viene individuato come un punto di riferimento fatturo oggettivo non è Alberto Stramaccioni o Mauro Agostini o Rita Lorenzetti occhi fatto GP di ruolo
Allora io credo io che sono appunto per non accelerare le scadenze credo però che si possa con senso di responsabilità sarà una valutazione che si farà insieme
Al gruppo dirigente nazionale come dicevo ha detto la posta in maniera corretta io non ho niente da dire però ammissiva che la strada possa essere quella appunto di individuare un piccolo gruppo che possa garantire la gestione del partito fino a settembre ottobre quando si va al chiudo con una considerazione
Dicevo riunire forze vecchie nuove
Scusate finito
Forse vecchie e nuove che credono alla costruzione di un forte il rinnovato e organizzato partito fino
E organizzato e lo ripeto non per chiudersi ma per un nuovo dialogo con la società regionale una grande operazione di apertura ce n'è bisogno ci sono le condizioni sì sono le energie bisogna ritrovare anche qui ad affermare uno stile noi abbiamo bisogno di solidità e di innovazione solidità e innovazione le due cose non possono essere separate
Solidità dell'innovazione
Abbiamo bisogno di vero coraggio politico e dice capacità continua di mettersi in gioco dobbiamo ritrovare diciamo così riaffermare anche questo stile
Di direzione politica a tutti i livelli che non è soltanto un problema di direzione del partito ma che è anche un problema più vasto che riguarda le nostre amministrazione le nostre istituzioni io credo che lungo questa strada un percorso ci sia ed è una strada appunto che si può fare bene anche nella nostra regione
Grazie a Mauro allora abbiamo stirati e poi i Savelli
Sì ho anch'io
Condivido
Le note le valutazioni preoccupate che sono state espresse nei diversi abbiamo interventi
Credo che noi ci troviamo in una situazione politica molto difficile per
I democratici di sinistra
E credo che occorra effettivamente uno sforzo speciale
Per rilanciare una grande iniziativa politica una grande strategia riformista che sia forte e che sia percepito
Credo che questa azione non sia assolutamente in rotta di collisione
Con il lavoro che va prodotto
Per dare ancora più corpo e sostanza all'Ulivo
Non mettiamo sotto che sono anch'io d'accordo con le considerazioni che faceva il compagno Agostini
Anche se debbo dire che
Così come
Lui stesso ricordava c'è stato chi è stato male interpretato nel momento in cui esprimeva un'attenzione e una sensibilità un impegno nei confronti delle ragioni dell'Ulivo è anche vero che spesso si è guardati con altrettanto sospetto e diffidenza quando si esprime un impegno un'attenzione e una particolare sensibilità nei confronti dell'esigenza di collaborare
E e strutturale
La presenza riformista e la forza riformista all'interno dell'Ulivo stesso
Ecco io quello che non condivido l'ho detto a più riprese anche i precedenti interventi nelle valutazioni per esempio di Alberto Stramaccioni che peraltro ha disegnato
Un
Un quadro che credo ci consente di fare una valutazione molto approfondita molto articolata io non credo che sia scontata acquisite soprattutto percepita dall'opinione pubblica italiana la questione dei DS come grande forza del socialismo europeo in Italia non lo do per scontato questo non mi pare che questo fatto sia veramente transitato dal punto di vista della implementazione della strutturazione
E questo naturalmente per un difetto di continuismo
Politico-culturali organizzativo di gruppi dirigenti
C'è questo oggettivo credo ostacolo che ancora permane sulla strada di questa svolta
Chi ha ragione Provantini a dire che nel momento in cui ci poniamo cioè il problema di aprire la stagione congressuale dobbiamo fare anche un'altra riflessi pone che va anche oltre e che apre la questione della sinistra italiana del riformismo italiano che parla anche alle altre componenti alle altre forze
Agli altri possibili coautori di questo percorso politico
E
Il programma
Anche il quadro un po'credo che sia preoccupanti lo è sul piano elettorale i dati non sono sono una riprova inutile che io mi ci sono fermi dirlo naturalmente qualcosa di particolare sulla vicenda Dupin anche perché i compagni di Gubbio mi hanno incaricato di farlo quindi dovrò fare alcune riflessioni che non sono soltanto la mia personale valutazione ma rappresentano anche la valutazione dei DS di Gubbio
Dicevo il quadro un po'è preoccupante credo che ci imponga di cambiare veramente passo e di aprire una nuova stagione politica culturale ed organizzativo
Prendendo atto che il nostro partito Allo stato attuale delle cose appare stanco
Grigio sul mancato lo dimostra anche questa incapacità di gestire un dibattito che sia veramente attento e serio
Si ha sempre la sensazione che il dibattito si sviluppa da qualche altra parte ma non direi adesso perché
Cioè la sensazione è che diciamo si continua con un costume che consolidato e che a mio avviso invece dovrebbe far parte per del ragionamento e della riflessione politica di complessiva quindi non
Non è una cosa attuale qualcosa che probabilmente ha radici profonde forse più profondo dalla Quercia States dicevo partito stanco grigio smanicato e appiattito sul potere almeno su quello che Resta e che forse non si rende conto della progressiva elusione perché si sta determinando anche rispetto a questo nostro consolidamento in un e io credo che sia anche arrivati momento Rizzo condivido pure questo rispetto a chi lo ha sostenuto nei precedenti interventi di chiudere la fase per cui basta trincerarsi dietro pronunciamenti di innovazione grandi proclami l'innovazione e fondare su questo la come dire l'accreditamento del proprio ruolo politico e istituzionale io credo che non sia più sufficiente che noi ci accreditiamo
Facendo programmi innovativi ma abbiamo veramente seguito
Come scelte politiche istituzionali amministrative ed organizzative che siano tali
Noi veniamo da una fase in cui abbiamo messo in fila una notevole serie di errori e di omissioni che sono passati attraverso la fase delle candidature una fase molto negativa che ha poi pagato che ha pesato credo anche sul risultato elettorale credo che non dobbiamo fare finta di nulla da questo punto di vista io voglio ricordare tra parentesi lo dico tanto così a beneficio della cronaca e della conoscenza dei compagni che l'ineffabile senatore Cortiana eletto nel nostro collegio
Pochi giorni orsono non solo si è guardato bene dal partecipare alla campagna elettorale per le elezioni amministrative di Gubbio dicendo che c'era una situazione equivoca rispetta la quale preferiva non sporcarsi le mani
Ma
Oltre a questo dopo il risultato del ballottaggio che ha visto e letto il sindaco di Rifondazione Comunista Orfeo Goracci non sia pure sotto il gusto di complimentarsi con i Verdi e utili per il risultato elettorale che era stato conseguito beh io credo che veramente questo
La dica lunga sulla sequela di contraddizioni
Di mistificazioni e anche di offese alla nostra intelligenza al nostro senso di appartenenza e di disciplina
Che abbiamo potuto anche di recente
Registrato
Accanto a questa vicenda le candidature naturalmente noi dobbiamo annoverare gli insuccessi che abbiamo registrato in alcune importanti città non solo naturalmente i sorge i successi che salutiamo molto favorevolmente
Ma oltre a questo anche
Uno stato
Del partito delle decisioni e le scelte che continua a lasciare a dir poco perplessi io ho grande stima
Nel grande rispetto
Per la presidente Lorenzetti debbo dire che però questa scelta del vice sindaco di flussi di Foligno per l'assessorato regionale
Non riesce a farmi rinvenire un minimo argomento che la posso ha giustificato
Che questa vicenda possa essere collocata in una questione in una presunta questione folignate a me pare veramente stupefacenti
Perché se questi fosse la logica se la realtà è quella di una costante visione balcanica del partito e delle rappresentanze istituzionali ma io credo che noi veramente siamo in una situazione davvero drammatica e difficile
Difficile soprattutto da gestire
Leggo stamattina sulle pagine del Messaggero che è prevista nel pomeriggio cioè oggi una riunione dell'organismo dell'alta Umbria per stabilire se nella giunta provinciale debba essere nominato un compagno di Città di Castello o un compagno di un bel
Beh
Oltre allo sconcerto che si prova di fronte a questo visto che è una delle città più importanti di quest'altra Umbria viene completamente esclusa non dalla nomina degli assessori ma dalla partecipazione a qualche riunione nella quale si debbono dibattere di queste questioni ma ecco ho la sensazione che come un po'nelle ultime ore del Titanic che si stia continuando ad avanzare e a praticare soprattutto metodologie assolutamente inverecondo e a fronte di una situazione che dovrebbe vederci invece molto più responsabili sensibili attenti e soprattutto corretti
Nel rapporto tra le diverse realtà componenti e anche tra i dirigenti stessi delle
Quarti
Io vengo da una città che oltre a dover amaramente salutare il governo Berlusconi debole salutare amaramente anche il Governo Goracci capite che è pesante una cosa di questo genere soprattutto per chi conosce uomini e cose
Noi abbiamo ottenuto un trenta per cento che ci colloca ben al di sopra della media regionale per la verità non possiamo nemmeno parlare di un insuccesso del partito paradossalmente e ci ritroviamo con un sindaco di Rifondazione Comunista sostenuto da una lista civica da una lista verde con un'aggiunta che oggi composta da un assessore di Forza Italia e da tre se appartenenti al nostro partito tre
Non avevamo mai avuto tanti assessori in una giunta come in questo come in questo momento
Anche rispetto a questa vicenda ecco io vorrei dire con grande pacatezza con grande garbo e rispetto come sempre d'altra parte scopro questo difetto
Vorrei dire al compagno Stramaccioni che siamo rimasti un po'amareggiati e direi anche sconcertati lo dico a nome di tutti i compagni di Gubbio
Per l'esserci sentiti addirittura come dire bacchettati rispetta una nostra presunta incapacità di aver costruito coalizioni più ampie e più solide e più blindate che quindi potessero esorcizzare il risultato negativo che poi è venuto allo beh io debbo dire che su questo dobbiamo guardarci negli occhi in maniera molto molto serena ma anche molto seria Ramaccioni sa bene
Quante e quali preoccupazioni noi avessimo manifestato rispetto alla vicenda Ugo Pina
Sa bene che noi eravamo finì in fondo determinati a realizzare la coalizione più ampia e per la verità non siamo stati molto aiutati in questa
Dai livelli del partito né politici né istituzionali
Addirittura nove in un certo momento sapevamo che Rifondazione non avrebbe nemmeno consegnato il simbolo del partito all'Orfeo Goracci il quale minacciava di presentare comunque liste comunque una lista
In realtà poi questo non si è verificato e si è poi determinata quella tenaglia
Bertinottiana e berlusconiana alla quale ormai abbiamo fatto differimento e per la quale siamo diventati un caso nazionale nei quale si parla come un fenomeno con una nuova attrazione umbra che probabilmente incentiverà anche come dire la popolarità di carattere turistico culturale perché già ampiamente possediamo ecco io voglio dire concludendo che
Noi dobbiamo avere veramente il coraggio di aprire una nuova fase in Umbria e in Italia dobbiamo fare scendendo in mare veramente aperto e dando veramente a tutti la possibilità di spendersi come dirigenti come rappresentanti senza appunto che i percorsi siano già predefiniti perché lo dicevo anche a Gubbio nella verifica che abbiamo fatto nel corso di questi giorni non c'è niente di Proust durante per un dirigente politico di radere la propria azione assolutamente come dire ininfluente assolutamente irrilevante aggirare la qualità ed è la positività che essa possa esprimere
Come se sia su una velocità e in un rapporto totalmente diverso da quello che poi accade si decide e si determina realmente nella vita di un partito ecco io credo che da questo riflessioni con grande spirito
Costruttivo ma anche con grande lealtà ai grande sincerità e grande schiettezza dobbiamo muovere se vogliamo veramente superare una situazione di impasse che può diventare difficile
Può diventare pericolosa e può creare i presupposti
Per una come dire per una per un declino in qualche modo inarrestabile che potrebbe caratterizzare la nostra forza politica operazione dunque compagnie vorrei provare a fare un po'il punto della situazione
Anche perché il compagno Fassino a una certa ora deve ritornare a Roma e quindi non è pensabile che si svolgano tutti i i ventitré interventi che ancora sono iscritti al momento sono ancora previsti si va novanta dopo no e quindi a una discussione molto ampia che deve poter essere in qualche misura anche diciamo sedimentata allora io vorrei avanzare la proposta
Di dare la parola a Fassino diciamo intorno alle nove e un quarto nove venti proprio tenendo conto anche dei suoi tempi e delle sue esigenze fai dopo noi possiamo pure decidere di andare avanti o di aggiornarci ecco però a questo punto vi faccio presente che nell'ordine di iscritti sono tutti nell'ordine di prenotazione rigorosa rigoroso abbiamo Savelli che invitò quindi a prendere a intervenire poi abbiamo Piccioni Bracalente Trotti Sereni Maria Rita Lorenzetti Santucci lei gentile e così via e quindi dobbiamo a un certo punto stabilire dove fermarci
Crea se siamo d'accordo io propongo che intorno alle nove e un quarto sia la parola a Fassino ecco
Siamo d'accordo
Ecco però prego i compagni e adesso se possibile di stringere gli interventi perché siamo su una media di quindici minuti ecco non
Allora compagne
Tutti noi il quattordici maggio
Compagnia non sono né onorevole né assessore regionale né consigliere regionale però c'è una serie di temi
La possibilità di esprimere la mia opinione
Dicevo tutti noi quattordici maggio scorso ci siamo chiesti perché il centro sinistra
Ha perso il governo del Paese
Dandosi alcune risposte altre avendo lei quotidiani dalle televisioni
Dalle dichiarazioni deve per favore
Ma non è possibile no
Grazie
Dalle dichiarazioni dei vari leader dei DS e dell'Ulivo una disamina che a mio modo di vedere è durata poco appena il tempo necessario per riaprire una guerra per bande incerto Ka del capo vede capro
E tornare a consumarsi nel deprimente tatticismo dei rapporti con la Margherita con Rifondazione alimentando il clima del rompete le righe che probabilmente la causa più plausibile della sconfitta culturale e solo di conseguenza partitica che l'Ulivo i DS come forza che per le loro trovato con note il centro sinistra hanno subito
La storia inizia da lontano dalla caduta del governo Prodi e dalla fiducia che il Paese aveva dato un progetto che va realizzato molto poco che sia veicolato molto poco che si voglia gli italiani non hanno ritenuto degno di essere proseguito questo per dire che i numeri usciti dalle urne sia a livello nazionale che locale dovrebbero spingerci ad una riflessione ad un'analisi meno autoreferenziale meno compresa dalla fine che ciascuno potrà fare ad equilibri mutati perché neppure i DS umbri possono permettersi il lusso di credere dell'autoconservazione come i dati elettorali dimostrano l'impressione che i quadri di partito specialmente se lontani dal mondo perugino che gira in modo completamente autonomo dei territori spesso provano l'impressione che spesso provano è lo svuotamento dei contenuti politici per far posto a logiche individuali una o nella migliore delle ipotesi di correnti
Non di rado accade che scelte e decisioni colte come bizzarre dalla periferia vengono poi spiegate in conversazioni private confidenziali alla luce di conoscenze di contatti di rapporti di accordi e tutti gli elementi possiedono tranne quelli di rispondere sebbene attraverso uomini di fiducia ad un progetto politico condiviso o per lo meno comunicato per informazione è questa la prassi in nome della quale ci ritroviamo qui e altrove in occasione ufficiale a dare il cosiddetto contributo intarsiato d'appelli alla gente alla società costellati da riferimento allo sviluppo alla difesa dei ceti deboli alla penetrazione nel blocco sociale moderato Cappelli che quasi mai quasi mai hanno contenuti reali fatti di fatti magari amministrativi verrebbe da dire visto che governiamo comuni province e regioni tasselli che naufragano negli interventi esterni è spesso maldestri delle stanze superiori
Di in una sostanziale posizione di marginalità dei territori coltivata dalle stanze superiori dalla linea azione del dibattito dalle sedi deputate sempre più spesso chiamati a ratificare decisioni prese in circostanze informali e con criteri discrezionali
Tutti conosciamo i meccanismi della politica e nessuno rivendica e non lo voglio fare io stasera fu reclamato West un assemblearismo poco probabile ma è necessario recuperare una pipa pariteticità tra i vari soggetti sia a livello amministrativo che politico il vertice deve attuare quel decentramento che ha legiferato in qualche modo attraverso la formulazione di un nuovo patto su contenuti condivisi e possibilmente sintesi anche delle istanze locali una volta veniva rimproverato al Partito Comunista Italiano di aver sostituito la politica con il localismo deviazione che comunque implicava dei contenuti ora spesso il dibattito oscilla sulla ripartizione dei fondi e dei progetti sulla collocazione territoriale di questo o quell'altro compagno senza neppure farsi carico di dare a questa geometria casuale un supporto politico generale
E tornare dalla gente
Per avvicinare ad esempio il partito a tutti i lavoratori della new economy dei micro lavori l'elettorato di domani
Che non si conquista invocando un personal computer in ogni casa o difendendo le pensioni di anzianità che dovrebbero essere un diritto di cittadinanza e non la punta avanzata di un progetto di sinistra come spesso è apparso ed è sembrato ed allora tornare dalla gente diventa difficile perché non esiste una versione ufficiale di quello che si fa ma piuttosto le varie polemiche che nascono mentre si cerca di farlo invocare il partito leggero ha provocato una destrutturazione psicologica dei modi del fare politica ha creato al posto dell'elettorato militante un elettorato di opinione che si difende si conquista con l'ideologismo spinto di Bertinotti o con i miliardi di Berlusconi ha indebolito ulteriormente la democrazia interna di un partito ridotto all'osso sotto questo aspetto
Mancante nell'opera di trasmissioni e promozione che il funzionariato svolgeva e che nel cambiamento ha logorato la capacità di parlare alla gente di rappresentarla in definitiva nessun rimpianto per il partito che fu e che ha una configurazione storica che nessuno auspica di riproporre ma siamo davanti spesso ad un partito umiliato nella funzione sociale di rappresentanza degli interessi degradato a camera di compensazione per pochi eletti qualcosa di molto simile ai comitati elettorali
Che si mobilitano solo in vista delle consultazioni perdendo poi credibilità e contatto con i cittadini condizionando in questa logica anche i territori meno stretti dalle necessità di mediare governare
E ai quali deve essere diretto a ogni operazione per ridare un senso storico a Democratici di sinistra
Senza cadere di nuovo nell'errore che cambiare nome celebrare congresso sondaggi sul migliore risolvono la crisi di identità e di rappresentanza che stiamo soffrendo
Nello stesso momento in cui ci affascina andiamo ad unire semplificare legare ad esperienze europee il partito e la sinistra nella coalizione non considerando che per quanto si somma sempre minoranza si rimane
Forza Italia testa a tutti i dipendenti Mediaset l'immobilità
Evince il tanti il riso Keats dell'uomo Mediaset fatte le dovute differenze anche questa volta di contenuto evidentemente non è tanto distante ad altre forme di propaganda divulgazione che il Partito Comunista usato
E il plebiscito a Berlusconi e in parte il frutto di questa miliardaria capillare organizzazione ma in parte anche la riuscita di un'operazione ben precisa cioè far coincidere nell'immaginario elettorali il partito con l'idea del centrodestra
Berlusconi non ha mai pensato che per vincere fosse necessario inglobare CCD e CDU oppure fondersi con la lega perché a farlo sarebbero stati così è andata agli elettori perché completamente alieni dalle logiche di autoconservazione e visibilità dei partiti ci poniamo il problema di come articolare la coalizione e sedare la seconda gamba o qualche altra parte anatomica la Margherita la Finest la flessione e l'evidente perdita di ruolo dei DS De Boni in primo luogo spingerci a riflettere su come tornare ad essere il soggetto portante del centro sinistra non perché più forti nella chiuse bizantina comunità politica ma perché assolviamo ruolo che la gente si riconosce PDS forse non hanno avuto il tempo per diventare qualcosa né prima del congresso del Lingotto spacciato come indispensabile ed anche in questo caso legata a esigenze dei vertici più che a una discontinuità né dopo
Ora acquistare un'identità e quindi un capo diventa l'unica strada vuole verrebbe verrebbe da chiedersi da dove partire attendere Roma ho iniziato e da qui da stasera per esempio urge un congresso lo dicevano anche altri compagni urge un congresso che si completi dove vacanti gli organismi Ugento uno dice un rinnovamento della classe dirigente non per fare posto alle terze quarte file
Rischio sempre in agguato questo ma per evitare che i processi decisionali che le scelte sia regionali che locali vengono drogate da chi frequenta il partito ed il potere da troppo tempo a questi compagni che sono molti dobbiamo dire che a fare un passo indietro non dovrebbe spingerli l'età perché spesso non hanno nemmeno contiguità alla grafica e gli esponenti a cui mi riferisco ma la consapevolezza che nel difendere la loro posizione non servono a migliorare il partito anziché spesso affari a far fare scelte sbagliate è stata la loro determinazione nel conservare un ruolo dell'occupano un altro nell'aggiustare le situazioni complessive sulla scorta del problema
Di un singolo organismo di un singolo dirigente
Gli esempi di questo fenomeno sono sotto gli occhi di tutti io farò riferimento a quelli che ho visto e che chiamano coloro
Che condividono responsabilità in quel torrido Orio prima che a livello regionale a un chiarimento al superamento della frammentazione attuale
Lo ricordava stirati prima il fallimento della territoriale dell'alta Umbria che ha avuto come conseguenza un deterioramento dei rapporti tra le varie unioni comunali con gli esiti
Che le Regionali prima i ballottaggi poi hanno dimostrato la selezione dei candidati alle regionali che hanno espresso una guida chiaramente altra rispetto alla volontà dei territori
Da ultimo le candidature alle politiche frutto della latitanza di un organismo comprensoriale ma anche dell'autonomia i limiti della licenza che le stanze superiori hanno dimostrato nei confronti di quelle che rimangono zone in cui DS hanno un radicamento forse perché lontani dal centro del partito dove il radicamento è minore ma dove abbondano le cabine di regia io sono d'accordo e Colico
Quello che il segretario Stramaccioni imposti ha detto e cioè credo che sia necessari un congresso
Non credo con la fretta con i dovuti i tempi e credo che la sua disponibilità la disponibilità che ha dato alla creazione di un comitato di reggenza e all'andare a un congresso dove io personalmente in qualità di delegato non andrò a votare un segretario noto nome cognome fin da ora non andrò a votare un segretario dove andrò
Assieme ad altri compagni per costruire un progetto politico che sia tale
E a votare una persona che lo ne sia la sintesi e lo rappresenti per dare speranze a questa Regione all'elettorato dell'Umbria ucciso
Grazie sorelle Piccioni poi Bracalente
Vi prego di stare nel giro di sei sette minuti che se noi non riusciamo
Sì Saro veline sarò velocissimo ma anche perché credo anch'io come gli altri che c'è bisogno di una discussione profonda più di una discussione
Io sono fra quelli che pensa che il congresso sia una necessità prossimo non sono d'accordo che l'assemblea congressuale elegga un segretario uno
E voglio spiegare perché
Non sono d'accordo perché io penso che la sconfitta che abbiamo subito è una sconfitta che dimostra in maniera inequivocabile
La crisi pietra sinistra in Italia si è aperto un problema della rappresentanza grazie vorrei
Per fare questo più tutti gli appelli
Al confronto
A rivisitare l'idea progettuale
A ridefinire i valori la sinistra rispetto alle esigenze della contemporaneità
Tutto questo se a parte già una comunicare sia determinata che si ritrova intorno ad un segretario che è il frutto di cosa se noi dobbiamo partire con un confronto che abbia il senso della verità che ci faccia parti aprire un processo di ridefinizione di grandi problemi politici grandi problemi politici bisogna che questo sia L'Unità è il punto è l'ambizione di da cui muoviamo ed è il punto che raggiungiamo non è qualcosa che parte da subito perché se parte da subito significa che c'è una mediazione costruita con i soliti metodo dice metto politico che trova il proprio equilibrio e che di fatto impedisce lo svilupparsi zero serio concreto di un profondo confronto perché io sento un'esigenza
Che voglio che più volte ho espresso nel corso del tempo ma che ribadisco questa sera noi non possiamo pensare che i nostri problemi sono quelli di come costruiamo attraverso momenti tattici forme più consolidate di coalizione
Il nostro problema eccome rimettiamo in moto la politica una politica diffusa cui tutti partecipano in cui riusciamo ad esprimere ragionare ridefinire
Voglio dire nell'elenco delle date che prima venivano ricordate è saltato il mille novecentottantanove mille novecentottantanove una cesura storica che ha aperto un processo di ridefinizione della presenza della sinistra in questo Paese e la Puerta in questo Paese per farci stare dentro un dibattito e degli obiettivi all'orizzonte europeo è inutile che noi continuiamo a parlare solo dentro Dino e non è fu mistiche Ria parlare delle coerenze con l'Europa
Perché dentro questa sinistra e dentro la coalizione del centro sinistra c'è il problema no poliziotto del componenti della Margherita che io Europa stanno dentro lo schieramento che si colloca col centrodestra quindi non è che noi dobbiamo essere esigenti solo con gli stessi favorire un confronto chiaro significa essere esigenti con tutti
Essere esigenti con tutti perché parlare parlare per costruire un futuro non si fa con l'ambiguità non si fanno i tatticismi lo spirito unitario è qualcosa che deve muoversi
Me consulta dunque
Quindi confronto vero congresso segretari alla fine del congresso che il congresso anch'esso deve essere chiaro per l'inizio di un processo che dovrà approfondire
Le le verifiche le questioni da approfondire altrimenti se uno pensa che c'è una che di per sé
Riesce ad essere il bagno attraverso il quale risolviamo tutto anche qui è un'illusione una pia illusione che non servirà io capisco che un partito che è di fatto da quando da dopo la svolta riesce a fare è iniziare una specie di congresso solo con quello di Torino ha perso l'abitudine non sa più neanche che cosa significa fare i congressi e confronti veri capisco che c'è una certa difficoltà ma sarà il caso che dal gruppo dirigente nazionale in giù per riacquistare credibilità Perry acquistare credibilità e forza su questo piano si faccia chiarezza
Grazie zero dunque compagnie abbiamo due interventi prima di Fassino abbiamo un po'raccordano i compagni rideterminato la scaletta
Brutti e Maria Rita Lorenzetti
Sì no Bracalente ha detto che il per il momento rinuncia poi dopo vediamo come se lavoro se la discussione prosegue dopo l'intervento di Fassino
Ha dato disponibilità insieme alla alla serie di slittare in qualche misura prego però sentito
Però io ho capito proprio per
Per consentire
No
Per consentire al compagno Fassino di prendere la parola
Ma in tempo utile
Concentrerò
Concentrerò il mio intervento su due sole questione
Dichiarando ministro sostanzialmente d'accordo con l'analisi del voto che ci è stata presentata anche se con un rilievo insomma
è passato un mese dal voto quindi sapete insomma si poteva forse fare prima ecco ora che le cose sono queste sia il voto è quello la sconfitta dentro la sconfitta dell'Ulivo la nostra molto significativa rilevante pesante
Con un delle difficoltà di prospettiva credo anch'io ecco il punto
Che il congresso dovrà concentrarsi sul molte questioni naturalmente certo anche su questa questione dell'Ulivo
Credo anch'io come un campo comune
Nel quale confrontare le varie esperienze far crescere anche al di là delle delle occasione elettorali voglio rilevare che però purtroppo fino ad oggi così non è stato e potevamo farlo
No
Abbiamo avuto tante occasioni anche nel passato dove si poteva tentare di fare qualche cosa per discutere mettere insieme questa coalizione e non l'abbiamo fatto tutto dovremmo fare il punto che mi interessa sul quale mi interessa concentrare il ragionamento è questo
Dentro l'Ulivo far vivere una sinistra
Che abbia l'ambizione
Di guidare questo processo dell'Area di trasformazione dell'aria di riforma
E quando dico sinistra io vorrei capire ci riferiamo a noi DS ci riferiamo ai DS
Più alcuni partiti che militano già nell'Ulivo prendiamo in considerazione anche Rifondazione comunista perché questi sono sono questioni che vanno sciolte è che le possiamo lasciare nascosti dietro una sigla
Io credo che ridefinirà la sinistra in Italia significa ridefinire il Complesso di tutta la sinistra sarebbe a mio a mio giudizio abbastanza strano
Che la più piccola sinistra riformista d'Europa
Quella nostra
Fosse anche l'unica che emarginato strutturali mentre la all'Area massimalista del movimento mi pare una cosa strana non lo fa nessuno
Lo dobbiamo fare noi siamo i più piccoli
è un errore è un errore poiché non ero Bertinotti fa certi ragionamenti Bertinotti è chiuso dentro una sua logica ma questo non significa che non dobbiamo seguitare a fare una proposta che ridefinisca l'insieme del del campo della sinistra
E lì dentro naturalmente un ruolo nostro
Come centro di aggregazione di questo processo
Io senta vederla questa cosa
Vedo lì un ruolo fondamentale nostro come elemento di collante vividi legame di questo processo di aggregazione la sinistra come come lo decideremo al congresso non lo so non ho soluzioni improvvisate adesso capire come si fa e non voglio neanche farlo questo però mi pare perché voglio fare una domanda poi non so se se se si è sia possibile dare una risposta
Io credo che la domanda è questa ma
Non noi lavoriamo dentro un'autosufficienza dell'Ulivo nella battaglia contro la destra
Noi pensiamo cioè che nel futuro lo scontro avvenga tra la destra e l'Ulivo con alcuni che possono fare un po'come come come dire i passeggeri del taxi che se ci sono e meglio ma se non ci sono va be'lo stesso o invece data la composizione del nostro Paese la composizione sociale del nostro Paese la composizione e le forze politiche l'altro Paese
Il confronto con la destra con il centrodestra lo si fa vivo unificando il fronte
Aprendo il fronte
Costruendo un campo più vasto un Nuovo Ulivo appunto e poi non si chiamerà più così non lo so come lo vorremmo chiamare io credo che ci sia una domanda legittima da porsi
Soprattutto dopo la sconfitta elettorale che è stata causata anche dal fatto che l'Ulivo autosufficiente non ce l'ha fatta
Ad avere il sopravvento sui nostri avversari
Seconda questione e concludo
Per dare
Le risposte alle domande che erano contenute relazione Stramaccioni che ho sentito anche in alcuni interventi quale un partito con un olivo una sinistra un partito nostro con una referente sociale che parla a un blocco sociale parla a un insieme di forze sociali parla a un Paese che
Per fare questo è necessario passare dalle formulai o alle concrete enunciazione delle politiche
Mi pare che la ristrettezza il dibattito fino ad oggi sia questa che non si riesce a fare il passo al di là
Di una specie di metà linguaggio politico una ma si parla su ciò di cui si dovrebbe parlare entriamo nel vivo diciamo che cosa vorremmo fare diciamo perché abbiamo perso consenso per esempio tra i chiediamo tra i ceti avanzati
Diciamo perché abbiamo perso consenso nelle grandi città
Vi siamo perché abbiamo perso consenso nel popolo perché c'è tutta una serie di di di condizioni sociali minute tutte emarginate che dovrebbero naturalmente stare con noi e che invece non stanno con noi perché abbiamo perso consenso all'interno dei ceti tradizionali perché abbiamo perso consenso tra i lavoratori dipendenti perché queste sono
Con Cuper perché accaduto e quali politiche dobbiamo mettere in campo io ricordo questa proposta che ha fatto Rutelli alla fine ha già quasi alla fine la campagna elettorale sulle questioni fiscali
Che improvvisamente Gianantonio sto facendo la campagna elettorale ci ha dato un sacco di linfa perché potevamo andare in mezzo alla gente a dire guardate noi abbiamo una proposta su quel campo su quel terreno che individua un blocco di forze sociali e di soggetti sociali interessati a questa nostra innovazione e difatti qualcosa spostati ma siamo arrivati tardi dovremmo fare la stessa cosa in molti altri campi diversi aver il coraggio cioè di scendere dentro la materia che allora terminò per fare tutto questo è sicuramente necessario
Un congresso che sia una discussione approfondita non userei la parola discussione vera una discussione approfondita
Provando a sperimentare una cosa proprio per abbandonare definitivamente la tradizione dalla quale veniamo in qualche maniera e che fa immaginare ogni volta che ci misuriamo su piattaforme politiche di vero se questa è la premessa dell'indebolimento superiamo la questa cosa
Proviamo a vedere se si possono costruire i gruppi dirigenti sulla base delle opzioni politico-programmatica
Proviamoci
Proviamo a vedere se si può fare un gruppo dirigente che sia unitario coeso
Proteso all'innovazione capace di interpretare una fase politica nuova partendo dalla messa in campo di opzioni politiche trasparenti chiare visibili che ciascuno può
Misurare conoscere valutare
Allora se le cose stanno così giudice io lo dico a Fassino perché
Se le cose stanno così io credo che un congresso di questo genere richiede un po'di tempo non un tempo infinito richiede il tempo che c'era scritto nella relazione tra maggio cioè congresso che si apre in settembre e che termina a novembre
Fisico un congresso così che tra l'altro quindi presuppone la possibilità di avere delle della presentazione di proposte programmatiche diverse che a norma del nostro statuto dovrebbero essere accompagnate dall'indicazione del segretario
è possibile che sia preceduto da un'assemblea programmatica che definisce un segretario transitorio da qui ad allora che magari poi in quel momento potrebbe anche non accade normalmente potrebbe anche essere cambiato questo è la domanda voi invece se si fa l'operazione della assemblea congressuale di fatto si impedisce voi concretamente la realizzazione di questo pluralismo se non dentro una logica di maggioranza già precostituita e di minoranza già precostituita quindi io direi
Facciamo la reggenza andiamo a settembre non succede niente
Non credo che tocchi e capiti qualche cosa di particolarmente grave la rappresentanza parlamentare in piena
La guida dell'opposizione in Parlamento e piena Fassino Rutelli la rappresentano
Il segretario lo costruiremo attraverso il congresso e voglio dire che se questo ragionamento vale per il segretario del partito dei Democratici di sinistra io voglio esprimere anche sulla proposta che ha fatto Stramaccioni
Lui dice che dobbiamo fare mi trovo anch'io in questa stessa situazione incompatibilità reggenza è chiaro che ha ragione il caso se si presenta per sette
Quali sono andrà andrà preso una misura come dire univoca insomma però dal Comitato Regionale nostro parte un'indicazione può partire un'indicazione che dice va bene si va all'individuazione di un comitato di reggenza che regge il congresso appunto che va a congresso con il quale è dare pari dignità a tutte le anime che operano rete il nostro partito questo lo si potrebbe fare senza sollevare problemi trascendentali e facendo lo facendolo libereremo anche il nostro dibatte da questo macigno che sta davanti a noi come si arriva a quella data stante il problema dovuto al tutto che abbiamo approvato non più di per quanto due mesi fa un mese e mezzo fa ora credo che questa cosa si possa concepire non sarebbe strano pensarla credo che alla fine di questa direzione dovremmo esprimerci su questa cosa cioè nel senso che o l'uno o l'altra scelta mi pare che si imponga ad apporre proprio alla nostra discussione e alla valutazione conclusiva e una volta che l'abbiamo scelta qui ecco una polemica piccolissima che voglio fare
Una volta che l'abbiamo scelta però non la rimettiamo in discussione cioè non facciamo come adesso si prova per la direzione venticinque nazionale no perché la minaccia che abbiamo fatto ha dato un'indicazione ha detto reggenza per decidere tappe congressuale
Se la se la direzione di di otto giorni fa dieci giorni fa ha detto questo
Quella di Brindisi vedere solo sapere gratificare Ippoliti nell'aria procedurale con il quale si va al congresso troverei strano che dieci giorni dopo si riproponga la stessa direzione il quesito di fare una cosa diversa da quella che aveva deciso precedentemente ecco mi pare però se se lo fa ma
La verità questa mattinata Ciro
Maria Rita nei suoi Fassino americano avrebbe nuovo
Io chiederò la cortesia di qualche minuto in più se possibile anche se mi rendo conto che Piero deve fuggire fatte evidenti motivi derivano dalla
Responsabilità che vale la relazione degli interventi che ci sono stati ritenesse giusto
Chi oggi intervenga abbastanza diffusamente ma senza rubare più tempo del dovuto
Guardando a lei se le elezioni
Credo sia giusto per quanto mi riguarda come presidente la Regione che in questa fase difficile io lavori
Quest'altra par
Te è stato anche chiesto con maggiore lena mettere il governo regionale e la maggioranza che lo esprime una condizione di accelerare della realizzazione sui principali obiettivi programmatici
Lo considero un dovere ovviamente tanto più di fronte ad un pericoloso diffondersi di un'illusione che si possono affrontare e risolvere alcuni pone problemi politici
E anche di rappresentanza che sono aperti in questa regione problemi molto gravi e molto seri come hanno testimoniato alcuni interventi non c'è dubbio usando però solo le scelte istituzionale degli esecutivi
Perché non possono che essere fatte tenendo conto delle esigenze d'altra parte questo è quello che è stato chiesto giustamente di maggiore efficacia di rafforzamento operativo di aggressione se possibile dei punti deboli del governo regionale
Le scelte che ho fatto
Le scelte che farò sulla composizione sulla struttura della Giunta regionale vogliono rispondere a questi criteri e non ad altri tanto meno a quelli territoriali
Naturalmente si sa si tratta di scelte criticabili delle quali mi assumo per intero la responsabilità come ovvio che sia ma dico con tutta franchezza che io ho parlato con i capigruppo della maggioranza
Ma ho deciso di non imboccare una strada che stava per diventare pericolose che rischiava di raggrupparsi sulle questioni della visibilità e della rappresentanza
Così proprio perché sono convinto che le cose che ho ascoltato non si torna a parlare con la parte di un moderno della società umbra
E altro che questi ceti chiedono che questa parte la società chiede e giusti invece lavorare all'individuazione di proprietà programmatiche alla soluzione organizzativa quali soluzioni organizzative più adatte a consentire al governo regionale di conseguire nei tempi previsti due risultati concreti per i quali ci siamo impegnati con gli elettori do le ripeto avremo altre occasioni per poterlo fare
E credo che sia giusto approfondirlo
Di questo io ho cominciato a discutere con i capigruppo di maggioranza i quali opposto con nettezza un problema necessita di un forte rilancio anche politico della coalizione
Sottolineando che non è possibile che ad ogni passaggio di Giunta regionale magari ampiamente annunciato le tensioni si creino solo sulle presenze o sull'assenza di tutto ciò come d'altra parte concordato con il presidente del gruppo parleremo mercoledì prossimo del gruppo regionale dei DS anche perché questo è vero ci sono difficoltà oggettive nel rapporto fra il lavoro della giunta e quello dei consiglieri che dobbiamo affrontare insieme lo faremo con tutta la serenità e il rigore necessari
Non credo però che debba essere solo la composizione della Giunta regionale il fulcro la nostra attività del nostro confronto
Detto ciò arrivo al tema di questa sera le lezioni che ci consegna un quadro complesso è stato già detto io concordo con quanto detto nella relazione
Il centrosinistra nella versione Ulivo più Rifondazione che è poi quello che governa la Regione gran parte degli enti locali conseguì Numb risultati complessivamente soddisfacente
Quando la sinistra si divide l'Ulivo quanta solo perde pezzi le cose si fanno più difficili
Quindi il risultato elettorale ci consegna un quadro in cui le potenzialità del centro sinistra si unito in Umbria restano forti però ci consegna anche tutti gli altri messaggi che qui ho ascoltato dunque
C'è bisogno di tornare al progetto
Perché solo questo è vide la frammentazione dell'elettorato esplicitamente bocciato solo questo può valorizzare metterà alleva le migliori energie
In una coalizione larga se non prevale questo approccio se non prevale una comune assunzione di responsabilità
Sulle principali questioni che sono all'ordine del giorno in Umbria nelle sue città possono accedere come è successo che a fare notizia siano le rissosità interni piuttosto che il lavoro concretamente prodotto
L'ho detto io anche un'altra occasione una coalizione larga non è automaticamente una coalizione solida dunque da questa tornata elettorale intanto emerge la necessità di consolidare l'abolizione in Umbria e io devo e intendo fare la mia parte chiedendomi e chiedendo a tutti un impegno forte coerente detto che le potenzialità del centro sinistra in Umbria si unite restano forte non possiamo non vedere che i partiti del centrosinistra anche in Umbria faticano chiude la coalizione
Questo dato è particolarmente forte nel caso dei DS i numeri sono stati dati e sono a tutti quanti noi notti
Non credo che ci siano risposte semplici a questo fenomeno
Io diffido di scorciatoie consolatorie e di operazioni di corto respiro
Ho detto in un'altra sede può che occorre prima di tutto per la Giunta regionale e non per altri
Prima di tutto per me evidentemente poi anche per altri alzare l'asticella del nostro confronto ed è la nostra azione
Naturalmente prevale un da un dato di carattere nazionale sulla sicurezza elettorale perché i numeri dell'Umbria non sono tanto diversi da quelli nazionali esce di fronte a noi c'è l'esigenza di dare una prospettiva credibile ai DS e alla sinistra
Dentro una coalizione al cui interno si sta lavorando alla costruzione al consolidamento della Margherita ma senza una sinistra forte e autorevole non ha nessuna possibilità reale di rilancio di riscossa la coalizione
Nel nostro congresso nazionale ci si dovrà sforzare per guardare con grande freddezza la situazione che abbiamo di fronte la direzione nazionale scelto il comitato di reggenza io l'ho detto all'ora anche se non sono intervenuta non ero d'accordo e rimangono d'accordo
In questo caso concordo con Fassino che poc'anzi diceva se dovessimo considerare non renderci conto o prendere consapevolezza che ci siamo sbagliati forse è il caso di pensare diversamente con la molte questioni sono già state poste in questo avvio di dibattito credo che fondamentale sia quella di puntare ad una forte connessione fra quanto si accinge a mettere in campo la sinistra in Italia e lo scenario bipolare che si va consolidando in Europa
Con la consapevolezza che non si tratta solo di costruire o non si tratta tout-court
Di costruire l'altra gamba della coalizione
Ma di porre al centro la questione sono d'accordo del ruolo nazionale della sinistra
Superando dispute sull'egemonia dei DS della coalizione sulla presunta inadeguatezza della sinistra guidare la coalizione affrontiamo questo toro per le corna
Naturalmente ci sono altri temi di carattere nazionale e con tutte le immediate implicazioni regionali il rapporto fra partiti politica istituzioni io non penso certo a partiti che tornino a interferire nel lavoro delle istituzioni però non si può abdicare al ruolo dalla politica rinunciando soprattutto all'autonomia l'autorevolezza politica del Progetto Paese del soggetto Regione
Altrimenti si fornisce linfa vitale il disegno politico del centrodestra
Ancora la forma partito da cambiare alleggerita e gli apparati ma forte è la capacità di direzione politica di tutti
L'idealismo il centrodestra ne ha approfittato sfruttando la diffusa sfiducia nella politica nelle sue forme classiche e strumentalizzando l'antipolitica
Per farne il perno della sua proposta di modernizzazione aziendale del paese e della politica trasformandosi in consenso la delusione verso la politica stessa
Dicevo avremo un congresso di fronte e ci confronteremo
Mi sembra giusto ora concentrare la nostra attenzione è subito sull'Umbria penso che il gruppo dirigente dei DS debba farsi carico collegialmente dell'esigenza di rilancio politico programmatico e organizzativo del partito
A nessuno è consentito di chiamarsi fuori le responsabilità di fronte ad una difficoltà come quella che noi abbiamo davanti sono diffuse dello scaricabarile al quale dobbiamo davvero rinunciare sarebbe un gioco tutto interno al nostro centro politico che lavora per conservare se stesso e basta psicosi dovessimo fare attenzione che abbiamo detto lo voglio ribadire anch'io ma cura diverso punto di vista se veniamo percepiti come il partito perno della conservazione e di un sistema di potere superate opprimente si può davvero diffondere la voglia di mandarci a casa usando tutte le opportunità che si presentano e qualche segnale l'abbiamo avuta
Allora è davvero dannoso assegnare la funzione di visibilità di iniziativa politica dei DS solo agli uomini alle donne dei governi
Perché questi stop significa avrebbe abdicare la funzione di elaborazione d'iniziativa politica e di formazione di selezione dei gruppi dirigenti è evidente che c'è una responsabilità di chi amministra e di chi governa non ci sono dubbi
Ma io non sono d'accordo su quella concezione della politica che si ritira
Penso infatti che Martini abbia una funzione che riguarda l'idea gli obiettivi di fondo che sono alla base di un progetto e della stessa azione di governo
Una funzione che è sbagliata delegare tutta le istituzioni anche perché è un lavoro che dovrebbe cercare di stare in un libro sempre ma insomma un passo avanti
Da Roma in giù abbiamo avuto la dimostrazione decente che non basta cercare di governare belli e soprattutto nell'interesse generale per dare vita a una solida maggioranza politica e soprattutto l'alleanza sociale riformatrice
Discutiamo su come su quali contenuti forzare sulla leva dei innovazione con il progetto politico e con l'azione di governo ma su come approfondendo entrando dentro non
Lasciandosi sulla superficialità sulla superficie se la politica nel tessuto sociale nelle istituzioni non fa la propria parte non elabora non propone non costruisce il progetto non sceglie il buon governo viene percepito e giustamente come un dovere e diventa difficile distinguere se non si avverte la differenza politica fra schieramenti alternativi
Questo non vuol dire che chi governa debba sottrarsi a responsabilità di natura politica anzi fans
Del confronto che si è aperto ci si deve stare nella più assoluta libertà senza pensare di fare di costruire e partiti vari incontro e per qualcuno
Tema limitando le questioni più rilevanti definendo su di esse un chiaro punto di vista politico di questo abbiamo bisogno io voglio fare due esempi
Che questa sera sono state anche
Portati uno dei in particolare riguardano due temi particolarmente caldi nella nostra regione da tempo sono oggetto di confronto ma mai in modo esplicito e dunque politicamente produttivo
Il primo riguarda il rapporto tra spesa pubblica e sviluppo mi riferisco ovviamente corte se anch'io alla all'articolo di Geminello Alvi anche di altri che secondo me hanno punti di vista diversi ma mi riferisco a quello i DS si stanno rinchiudendolo perché si può riassumere così elettoralmente nella fascia appenninica centrale diventando una sorta di lega del centro
Perché alimentano i loro consensi con le diverse forme di spesa pubblica improduttiva
Stipendi dei pubblici dipendenti pensioni
Fette sproporzionate di trasferimenti europei e statali che finanzia le diversi strumenti della programmazione negoziata divenendo un impedimento oggettivo corrette politiche finanziarie e di bilancio e di sviluppo questo è quello che nella sostanza dice articolo Geminello Alvi io pone prova proporvi un altro punto di vista
Perché credo che sia giusto ragionare di approfondire il teorema di Geminello Alvi che vede la spesa pubblica come macchina del consenso per di più improduttiva in un territorio ad alta concentrazione i dipendenti pubblici e pensionati non tiene però conto di un altro punto di vista c'erano le scelte di fondo ad esempio dell'Unione europea
E cioè intervenire sulle zone più bassa velocità di Sri poi socializzare le esperienze più avanzate metterle a Rete migliorare la competitività dell'economia europea rispetto a quella statunitense
Queste quello che in questi mesi siamo sentiti dire noi regione dell'Umbria nel momento in cui siamo andati a discutere i nostri atti di programmazione comunitaria le regioni del centro Italia di queste politiche di coesione sociale che sono il fulcro di una delle scelte dell'Unione Europea hanno tenuto conto
Ci hanno armonizzato le proprie decisioni proprio programmatorie hanno puntato sui sistemi di sviluppo locali sulle sinergie pubblico-privato operando anche oltre rispettivi confini
Della produttività di certi interventi in testimoniano anche alcuni risultati raggiunti che non sono tutti in tutta la strada che dobbiamo fare però ci sono sul piano dello sviluppo e dell'occupazione segreti che ha saputo cogliere l'opportunità offerte a cui sono giunti grazie alla solidarietà delle altre regioni dell'Europa i fondi straordinari per la ricostruzione mi riferisco l'Obiettivo due Obiettivo tre sulla formazione il Piano di sviluppo rurale Lidia patti territoriali lo sappiamo
Tutto ciò a meno che non abbiamo fin qui fatto un'altra cosa rispetto a quello che era utile fare tutto ciò non è arrivato perché gli ultimi governi erano nostri amici ma perché la classe dirigente di queste regioni non ci metto solo l'Umbria
Ha cercato di fare un lavoro di qualità incrociando gli obiettivi strategici dell'Unione europea così come abbiamo positivamente interloquito su questi terreni con i presidenti esecutivi noi vogliamo confrontarci e continuare a confrontarci senza alcun pregiudizio con la cento e Governo nazionale io mi faccio una domanda quando l'allora ministro dell'Economia Ciampi
Denuncia l'incapacità dell'Italia utilizzare adeguatamente le risorse di provenienza europea definiti al lavoro per contribuire a colmare questa lacuna a nessuno venne in mente che la sua fosse una preoccupazione di natura assistenziale oggi lo è ecco sì dobbiamo ragionarci sarebbe paradossale prima lettura di questo genere si desse oggi del lavoro delle regioni del centro Italia questo ti ho appena detto
Non significa che non abbiamo le criticità che tutti quanti conosciamo
E tassi diciamo che ci portano oltre la media nazionale mi riferisco evidentemente ai dipendenti pubblici sappiamo bene che è quella di una pubblica amministrazione più snelli ed efficienti e una di queste sfide e su questo terreno dobbiamo fare di più ma anche se non siamo rimasti fermi se il Sole ventiquattro Ore la Corte dei Conti riconosce alcuni risultati rispetto la Regione Umbria così come e in dubbio che il monte occorre fare un monitoraggio più efficace sui risultati prodotti dall'all'insieme della strumentazione pro la mattina negoziare d'alta che è indispensabile non solo per motivi di trasparenza
Ma soprattutto per verificare se quel compenso di strumenti
Se quel complesso di strumenti
Sia stato utile ossia utile evidentemente con le scelte contenuti contenute in quegli strumenti siano utili ad aggredire le criticità e i nostri elementi di debolezza anche l'età media delle donne e degli uomini che vivono e nostre regioni pur testimoniando di una qualità sociale della quale dobbiamo andare orgogliosi porta con sé nuove esigenze de possibili nuovi impatti sulla spesa pubblica alle quali si deve rispondere con interventi robusti sul terreno dell'efficacia della rete dei servizi sociali insomma
La cosa che io vi propongo è proprio perché né mandare molto ma profondamente sui temi dell'innovazione
Da presidente come dire di una delle regioni inquisite
Risponda lei che noi siamo protagonisti e testimoni di questo lavoro faticoso e paziente non ancora arrivato sicuramente alla fine
Di lavoro sulle debolezze strutturati che strutturali del nostro apparato produttivo che abbiamo più volte detto di scarsa vocazione all'innovazione
Sulle nostre opportunità di sviluppo sulle compatibilità sociali ambientali dalle sviluppo sulle condizioni che fanno sistema queste sono le priorità e i questioni di contenuto su cui dovremo approfondire
Il nostro confronto anche se l'Umbria l'ho detto più volte può e deve cambiare passo perché e davvero ampi poca distanza dalla possibilità di farlo questo passo degli andare oltre la soglia di innovazione poi arrivata domando siamo d'accordo ad analizzare anche questo punto di vista ed è su questa base oltretutto ci predisponiamo anche a confrontarci col nuovo governo Berlusconi oppure c'è un'altra linea che dice abbia ragione Popov Symantec o poco ci manca come io ho ascoltato in qualche maniera e noi
In ordine
Lavoriamo non approfondiamo anche quest'altro punto di vista per capire quali sono gli elementi d'innovazione se quella tutta quella strumentazione da buttare a mare da buttare a mare oppure dobbiamo invece lavorare per capire se i contenuti di quella strumentazione davvero aggrediscono le criticità e i punti di debolezza e lunga che esistono e sono quelli che prima ricordavo
Il secondo è riferito alla vicenda terremoto ricostruzione anche questo è un tema al quale continuiamo a sfuggire dal punto di vista politico considerandolo ormai in materia amministrativa ordinaria
Che consentendo che nel nostro partito ci se ne occupi troppo spesso combattute e comuni io penso che sia giunto il momento di fare una valutazione politica
Dobbiamo dirci finalmente se la ricostruzione è una tra virgolette magagna
Da tenere nascosta o quanto meno confinata nelle realtà direttamente colpite coinvolte salvo poi magari la richiesta di utilizzarne le risorse per opere pubbliche beni culturali su tutto il territorio regionale
Oppure questa è l'altro punto di vista di io pongo resta una grande questione nazionale cruciale anche sotto il profilo politico e di conseguenza terreno di confronto e di conflitto politico nazionale che regionale
Con tutti i suoi problemi e le sue contraddizioni ma comunque l'occasione per sperimentare qualità politiche se ci sono istituzionali imprenditoriali se ci sono che potrebbero essere spese anche altrove io naturalmente sono per la seconda tesi ma se c'è dissenso su questo punto sarebbe molto importante che si manifestasse apertamente
Altrettanto chiara e chiudo
Voglio essere sul tema del rinnovamento dell'innovazione
Concludendo rispetto alle cose che ho appena detto
Il rinnovamento delle classi dirigenti una necessità al quale tutta la quale tutti siamo chiamati a corrispondere non riguarda oltre tutto come sappiamo bene soli partiti e le istituzioni
Ma il rinnovamento deve avere come dicevo prima chiari contenuti programmatici chiari e forte contenuti programmatici deve avere legami reali con la società regionale
Per entrare nel profondo altrimenti rischia di essere solo virtuale e produrre dispersioni di energie e incertezza
L'innovazione tributo non è il prodotto automatico di atti salvifici definitivi risolutivi è il prodotto di un'opera quotidiana volta fare avanzare l'esigenza di introdurre sperimentare approcci soluzioni visioni nuove del corpo più profondo della società per questo per questo l'innovazione è un processo nel corso del quale possono risultare indispensabili l'ho detto anche in un'altra sede anche strappi traumatici
Ma una sequenza di strappi non produce innovazione produce confusione e stabilità queste sono le cose che io penso e che metto a disposizione con nell'impegno che è dovuto da parte del Presidente della Giunta regionale a lavorare su questa strada collegialmente nel gruppo dirigente
Del partito e nell'azione di governo a cui è chiamata la Presidente della Giunta Regionale dimostrando le guerre Henze con quelle che io ho appena detto e tu ribadito rispetto alle cose che penso anche ecco la politica anche in Umbria deve fare un passo avanti non sfuggire alle proprie responsabilità nessuno può farlo di nuovo in uscire da un circuito che per porti perché è vero che questo produce allontanamento autoreferenzialità conservazione questo problema ci riguarda tutti il segretario ci ha posto una questione io credo coerentemente con quello che ho detto poc'anzi per il livello nazionale ne dovremmo poter contribuire alla discussione a livello nazionale e discutendo aprendo il confronto a quel livello noi dovremo discutere anche per il livello regionale
Io credo e questo è quello che penso che Alberto Stramaccioni abbia come dire concluso e lui l'ha detto in maniera molto chiara il suo ruolo di segretario che per nove anni ha svolto come tutti quanti noi siamo sottoposti a giudizi e questo lo lo faranno e lo faremo ma non è di questo che si tratta questa sera io credo che noi dovremo decidere discutere insieme su quali possono essere le opportunità e le possibilità e gli strumenti che ci consentono di guidare il partito dell'Umbria e la stagione congressuale è evidente che questa discussione deve poter essere coerente con quello che noi discuteremo a livello nazionale
Allora compagno Piero Fassino Grazioli meglio
Va bene io
Spero che la discussione sia una discussione naturalmente
Che noi dobbiamo cercare di fare senza punto pretendere di
Dare delle spiegazioni esaustive
Troppo frettolosamente anche perché il voto ci consegna molti di interrogativi e molte questioni
E d'altra parte noi abbiamo scelto di andare appunto un congresso per affrontare le questioni di fondo poi tornerò sulla questione del tempo nel percorso
Non a caso perché avvertiamo che questo voto in realtà
Segna in qualche modo la chiusura di un ciclo di un lungo ciclo di storia Italia
Io credo che noi non dobbiamo
Dobbiamo rifuggire dal rischio di dare una lettura del voto troppo contingente
In realtà in questo vuoto si ritrovano tendenze
Dinamiche che sono di lungo periodo
Il voto segna in qualche modo un
L'evoluzione diciamo l'approdo di un di un mutamento profondo che è intervenuto nella società nei suoi cassetti
Nelle sue forme di organizzazione sociale nelle sue forme di rappresentanza politica
Quindi è chiaro che si tratta di un botto che va letto con grande attenzione e va visto in tutti i suoi aspetti e per questo abbiamo escusso necessita di una riflessione seria
Ci sono alcuni aspetti che questo voto
Mette in evidenza sufficientemente chiari altri naturalmente meno quelli sufficientemente chiare
Sono che
Intanto il voto ci consegna una fotografia
Del rapporto tra centrosinistra e centrodestra che è una rapporto fortemente equilibrato
Del Paese
Sia l'esito
Il voto nei collegi uninominali sia l'esito elettorale nei comuni
Si segnala sostanzialmente una sì consegna la fotografia di un'Italia che sostanzialmente si fa rappresentare da due aggregati da due coalizioni uno di centrosinistra o di centrodestra di peso equivalente
E questo io credo sia intanto qualche cosa su cui riflettere non solo
Perché
Indica che il centrodestra passi vinto le elezioni assi una maggioranza dissensi ma non ha la maggioranza dei suffragi del Paese
Ma indica anche appunto che
In realtà un'operazione di sfondamento in termini
Di egemonia culturale che centrodestra attentato in questi anni non è riuscito
Ne abbiamo sicuramente in Italia un centrodestra forte
Che Strehler guidato da un partito come Forza Italia che raggiunge una notevole consistenza con una capacità di radicamento di diffusione
In tutta Italia che sarebbe sbagliato sottovalutare che anzi la letto con grande attenzione
E tuttavia resta il fatto che lo schieramento di centrodestra e uno schieramento che rispetto al attentati o di sfondamento che avevate che ha perseguito in termini di consensi a uno schieramento che non raccoglie la maggioranza del Paese
E
A differenza di quanto si preconizzava anche soltanto qualche mese fa
A fronte di un centrodestra che raccoglie un consenso e del quaranta sin quarantaquattro quarantacinque per cento degli italiani c'è un centro sinistra che raccoglie un consenso che non è lontano da questo
Dire sommando il consenso del centrosinistra i consensi raccolti da Rifondazione comunista del movimento dell'Italia dei valori che si collocano diciamo interludio positivi rispetto al centrodestra
Noi abbiamo una situazione nella quale
Chi governerà nei prossimi anni rappresenta certamente un blocco elettorale sociale molto largo ma non maggioritario nel Paese
Questo è un punto ma no lo dico non perché questo come dire cambi l'esito del voto vorrei che fosse chiaro non lo dico neanche in una chiave consolatorio non è questo il punto perché in questa opera un'indicazione importante per il futuro per come
Diciamo per le prospettive che stanno di fronte a noi in termini di del rapporto con la società italiana
Un centro sinistra un'opposizione che ha quarantasei quarantaquattro quarantacinque per cento dei voti non è un'opposizione residuale del Paese non è una posizione marginale è una posizione che non ha profonde radici nella società a questo punto forte della battaglia di opposizione che noi dobbiamo mettere in campo
è un'opposizione che ha tutte le condizioni per poter tornare a diventare maggioranza nel Paese
è un'opposizione che deve porsi più di quanto non sia stata capace di furie risolvere nella fase che ci ha portato tredici maggio il problema del sistema di alleanze e di coalizione che è capace di meccanica anche qui c'è un primo punto la fotografia fortemente equilibrata del volto che si è consegnata dall'esito delle elezioni e che era forzata dal voto amministrativo perché la vittoria di Torino di Napoli di Roma in tantissimi centri medi conferma ulteriormente forse consolidò ulteriormente questo equilibrio di rapporti di forza si consegna diciamo una situazione molto a terra sulla quale ci sono molti terreni di possibile azione IMI che ci consentono di guardare
Al nostro ruolo di opposizione al futuro con diciamo
Potenzialità di fiducia
Il secondo punto che
Emerge nel voto
è un aspetto che allungo noi abbiamo considerato essere un aspetto diciamo
Critico è preoccupante per il centro sinistra e cioè mi riferisco al successo della Margherita noi fino a qualche settimana prima del voto
Si poneva una domanda dei quale prospettiva avrebbe potuto avere un centro sinistra che dal punto di vista dei consensi elettorali
Coincidesse con la sinistra
Il grande tema che ci si poneva in campagna elettorale non soltanto anche prima campagna elettorale era un grande interrogativo sulla capacità di aggregazione di attrazione di consensi del centro del centrosinistra
Il voto questo problema lo consegna non dico risolto ma certamente ce lo consente armi del tutto può perché è una Margherita che arriva al quattordici per cento naturalmente
Avvantaggiata dall'effetto di traino della figura di Rutelli ma in ogni caso il quattordici per cento dimostra che nel centro sinistra c'è una possibilità di attrazione di settori da moderati il centro che rende il centro sinistra capace di essere competitivo nei confronti del centrodestra anche proprio su quelle aree elettorali che sono diciamo di frontiera tra l'uno schieramento all'altro
Questo è un dato politicamente rilevante per uno schieramento che voglia diventare maggioranza
Quindi questo è un altro punto io credo è importante che ci consegna Aldo
Un terzo elemento che emerge e naturalmente il fatto che
A fronte di una Margherita che
Diciamo a quell'Egitto
Noi abbiamo invece un esito elettorale
Negativo di tutte le altre forze nella coalizione di centrodestra e di centrosinistra
Non soltanto
I DS raccolgono sedici per cento di una cifra largamente insoddisfacente ma abbiamo un giro solo perché non consegue un esito elettorale
Soddisfacente al punto da non raggiungere il quattro per cento era determinare un processo diciamo certamente di
Di forte travaglio politico
In quel in quella diciamo nelle forze politiche che hanno costituito quella che legato così come risultato i comunisti italiani risultato diciamo
Sicuramente diciamo
Fortemente contenuto quindi c'è un problema
Un centro sinistra che da un punto di vista e come coalizione
Raccoglie una quantità di voti che si avvicina a quella dell'avversario
In particolare di chi ha vinto le elezioni e quindici diciamo forte equilibrio questo forte quindi risulta invece fortemente squilibrato quando dal confronto tra coalizioni nel passiamo al confronto tra i partiti
In parte questo è il riflesso di una
Radicarsi progressivo di una coscienza bit di una consapevolezza di una mentalità di una cultura bipolare nell'elettorato
Io non sono stato sorpreso dal vedere questa differenza tra
Certo sì nel nel centro sinistra i voti raccolti dalla coalizione ai voti raccolti dai partiti perché ma inutilmente
Dichiarava di centrosinistra era nettamente superiore al numero dei cittadini centrosinistra che si dichiarava di centro o di sinistra a e analogamente lo schieramento di centrodestra il numero di cittadini che si dichiarava di centrodestra nettamente superiori a quelli che si dichiaravano di cento o di Trieste perché vuol dire che si è si tratta praticando nella nel vissuto con la coscienza della gente è un'identità politica di centrosinistra centrodestra che ritroviamo voto no il voto fotografa questo dato che è frutto come dire di una trasformazione del sistema politico istituzionale e dunque anche dei comportamenti e degli orientamenti politici elettorali in una chiave bipolare
Tuttavia
Questo che è sicuramente vero non tutto giustifica lo scarto grande che noi abbiamo tra coalizione e partiti perché lo scatto di dieci punti
Sostanzialmente
No a differenza tra centrosinistra e centrodestra nelle condizioni un punto a differenza della somma dei partiti del centrodestra e centrosinistra dieci punti
Quindi qui c'è qualche cosa che diciamo
Non è giustificato soltanto dalla minore appeal dei partiti rispetto alle condizioni in una cultura bipolare che si afferma c'è qualcosa che attiene alla consistenza e al radicamento dei partiti nella società empatico rare hanno
Perché poi quella maggiore flessione che il centro sinistra realizzati nella
Articolazione partitica rispetto alla configurazione di coalizione dato dall'esito negativo nostra
In gran parte
Stante che appunto invece la Margherita a quell'esito elettorale elegante che è superiore alla somma dei voti che i partiti che l'hanno composto avevano prima di presentarsi aggrega
Qui c'è un punto grosso che il punto grosso è
Quello dell'esito elettorale nostro che diciamo il punto più critico di questo esito elettorale
Di certo sinistra esce battuto lezioni perché la posta in gioco delle azioni non era soltanto la quantità percentuale dei voti ma il governo com'era ovvio che si rispetti esce battuto perché noi avevamo il governo del Paese e dal medico del paese c'è la centrodestra
Ma nella sconfitta elettorale c'è una sconfitta più grave che è quella della sinistra
C'è un problema non solo nostro problema di tutta la coalizione evidentemente ma che in particolare è un problema nostro
è un esito
Preoccupante perché avviene in tutto il Paese sia pure in misura diverso
Perché
Si manifesta non soltanto in aree diciamo più precario più debole per la nostra consistenza ma neanche nelle aree forti
Perché segnala anche da un punto di vista anagrafico delle sofferenze particolare in particolare sul fronte dell'elettorato giovanile
Perché nella composizione sociale almeno segue a stare alle primi elementi di analisi appare un volto legato a una for staticità sociale che è tendenzialmente in diminuzione rispetto invece alle figure che sono socialmente dinamiche quindi noto che insomma ci consegna molti problemi capacità
Ora qual è la ragione per cui noi abbiamo subito questa pressione il centro sinistra una ritrattazione naturalmente squisite ragioni sono sempre volte noi facciamo sempre ex-post un errore che
è ovvio obiettivo è quasi inevitabile ci attendiamo a dare una spiegazione razionale del cento per cento dei comportamenti elettorali sapendo che il cento per cento di componente non ha non è razionale ma tuttavia scontato vista questo questo che è un obiettivo dato tutte le volte che
No limite che tutte le volte che si analizza ex post un comportamento qual è il punto diciamo di
BTP conta
Io non ho naturalmente una soluzione se ce l'avesse dato apre il tetto anche prima che forse era meglio troneggia
Capire qual è una mia opinione va considerata secondo me sono tante ragioni ma ce n'è una che forse una chiave di lettura che ne collega tante
E perché noi abbiamo
Manifestato una difficoltà attenere insieme
Diciamo da un lato
Una domanda di modernità
Che per essere soddisfatta richiedeva e richiede una
L'introduzione di forti fattori di dinamite stazione degli equilibri sociali
Con
Un quadro di certezze
Che sono largamente consolidate nella coscienza della gente e che diciamo
Rappresentano diciamo che e nel vissuto della gente prima di essere messa in discussione cioè quando vengono messe in discussione sollevano totalizza ne pongono problemi cioè il rapporto tra modernità e certezza il problema grosso che noi abbiamo di fronte
Perché tutti i fattori di modernizzazione sono fattori che tendono a Dina Mizar gli equilibri sociali ad aumentare gli elementi di flessibilizzazione i flessibilizzazione dell'operazione sociale dello canzone produttiva del mercato del lavoro che la struttura dei consumi degli stili di vita della gerarchia di valori
Una società moderna oggi è una società più dinamica e più flessibile in tutte le sue variabili
Ma il quadro di certezze su cui noi abbiamo innestato la rappresentanza politica e sociale della sinistra è un quadro di certezze che è maturato in un quadro di forte staticità è stabilita
Ogniqualvolta noi introduciamo un elemento di lamentazione
Mettiamo in discussione una certezza senza che questo necessariamente
Si mette nella condizione di costruire un livello di certezze può
E
Per cui in realtà questa contraddizione e rischia di farti pagare come ci ha fatto pagare prezzi su due fronti
Ma siamo stati guardati con diffidenza
Da chi riteneva per esempio sul mercato del lavoro che le misure di flessibilità che avevamo introdotto non fossero sufficienti un pezzo del mondo dell'impresa e al tempo stesso vi siete guardati con diffidenza da un pezzo di mondo del lavoro che da quelle misure di flessibilità vedeva precarizzato alla sua condizione
Su tutti e due i fronti poi pagato un prezzo
Chiaro quindi
Che io faccio questo esempio sul mercato del lavoro ma si potrebbe fare in altri settori
Ma sul
Ettore dalla previdenza siamo stati guardati con come non sufficientemente moderni da una serie di settori che ritengono che l'assetto previdenziale vada ripensato radicalmente
E al tempo stesso guardati con diffidenza da una serie di aveva dipendente sociale che nella continuo mutamento dell'organizzazione previdenziale hanno visto un elemento di maggiore insicurezza
E e questo tipo di contraddizione il rapporto tra la dinamicità di un processo di modernizzazione guardi la staticità e
Lui è maturato in un quadro di certezze su cui noi abbiamo costruito la nostra rappresentanza politica qua te lo possiamo declinare per quasi ogni problema
Sulla sicurezza sull'immigrazione e sul punto no buone quindi
Questo è il problema che non è sempre certo
Nel a risolvere perché è facile individuare la contraddizione non è facilissimo per quella è una contrazione di natura strutturale obiettiva
Rispetto alla quale che resa più acuta da che cosa dal fatto che
Il process diciamo la modernizzazione dell'Italia e maturate in questi anni in termini più veloci dentro
Processi di globalizzazione internazionalizzazione integrazione europea che hanno fatto saltare tutti i meccanismi protezionistici entro cui si era costruito un certo compromesso sociale
Per cui
Che noi siamo in realtà il voto fotografa come dire
Fotografa la una difficoltà che deriva dal fatto che noi siamo chiamati a ridefinire tutte le coordinate entro cui posizionare la funzione della sinistra in termini di rappresentanza sociale
Di politica programmatica
Di alleanze politiche
Perché è proprio diciamo sono sono le variabili fondamentali intorno cui abbiamo costruito tutta la nostra esperienza che sono state messe in causa in questi anni interni strutturale
Pensiamo soltanto alla loro
Da noi è evidente che per una forza di sinistra il tema del lavoro tema fondamentale un tema di identità la sinistra nasce storicamente per rappresentare il mondo del lavoro
Dopodiché noi sappiamo tutti come oggi rappresentare al mondo del lavoro significa fare i conti con un quadro di
Tre variabili
Dal mutamento intervenuto nel rapporto tra sito produttivo meccanico ciclo produttivo informatico alla alle dinamiche che sono indotte da un'economia che opera in mercati aperti e integrati e e via via
Che fa sì che la rappresentativa rappresentanza del mondo del lavoro la sua tutela la sua organizzazione non poteva essere quella di centocinquanta anni fa questo è ovvio ma neanche solo di tanti anni fa o di dieci anni
Di e così avanti insomma
Quindi il il vero tema è questo il grande tema che noi abbiamo di fronte
Come la si è vista ridefinisce una sua funzione nazionale insomma son d'accordo con l'espressione causato Agostini che mi pare corretta
Come li definisce una sua funzione un suo ruolo e in un'Italia che è cambiata radicalmente in tutte le sue variabili fondamentali
Per questa la discussione non è semplice
Perché qui non si tratta di vedere quale errore abbiamo compiuto quel problema nella categoria dell'errore eppure ci sarà stati degli onori questo eolici sono sempre no quei parametri di fondo è che cos'è l'Italia di oggi e noi in grado di rappresentazione siamo in grado di esprimere dell'Italia di oggi e il voto ci dice che ci sono stati degli smottamenti grosse
Che no sono maturati cambiamento
Rivoluzioni dinamiche che noi no non abbiamo capito questa no le abbiamo globalmente lette Matra leggere rappresentare c'è una differenza
E quindi io credo che questo sia sia un serio sia una seria questione sia un serio problema per questo è necessaria una discussione molto molto approfondita molto di fondo perché il nodo è questo insomma io poi una mia lettura lo tutte ottici
Forse unità che fin troppo lungo in cui ho coperto ma se ricordo io penso
Penso che il grande tutti i il tatto poi culturale fondamentale è che se noi vogliamo vincere la sfida che abbiamo di fronte e come noi
Diciamo
Rimettiamo
In piedi una sinistra che che assuma diciamo il criterio dell'innovazione come criterio fondamentale in tutti i suoi comportamenti
Mentre noi troppo spesso in questi anni siamo apparsi una forza
Devo statica poche aveva una capacità dinamica che era meno veloce della dinamica che nella società Bove
E questo naturalmente però è facile dirlo significa poi
Declinandolo dal punto di vista programmatico misurarsi come enormi problemi
Appunto come rappresenti oggi il mondo del lavoro come affronta i problemi del welfare ha come affronti un grande problema come il la democrazia di questo Paese la Società Bompieri mica ha come declini problemi alla sicurezza le grandi questioni che il Paese ha di fronte che sono i grandi questioni che ci siamo trovati in campagna tonale e che sono le questioni su cui
Non siamo riusciti a ottenere un consenso sufficiente
A governare il Paese quindi di tipo maggioritario
Io credo che sia questa la la questione insomma la questione vera è
Ancora una volta che è una questione come dire storicamente
Decisiva centrale nella storia della sinistra da marzo in avanti nel rapporto tra
Tra sinistra e mode e modernità
Quando Marsilio capitale si porrà il problema del rapporto tra sinistra modalità in quel momento lire
Massima scritto sfigati tutto il mondo unitevi
Massa sito proletari di tutto il mondo unitaria nel pieno della rivoluzione industriale quando il proletariato industriale era un reparto forte della società perché fosse chiaro che era un fattore di modernizzazione del della società
Quindi da questo punto di vista come
Come noi siamo in grado di ricostruire un rapporto tra noi e la società italiane nella sua evoluzione nei suoi cambiamenti nei suoi mutamenti sapendo intendiamoci bene che l'evoluzione mutamenti cambiamenti non sarà un evento
Nel mutamento nel cambiamento maturano anche domande aspettativa e possono essere date risposte di segno diverso da quello che vogliamo dare non è che noi consideriamo positive perché
Noi abbiamo una certa idea della modernità che non è quella che a Berlusconi vivente che canto
Noi abbiamo un'idea della modernizzazione del Paese che non è fondata su una selezione darwiniana
Che non è la legge del più forte che non è un meccanismo di acutizzazione dei conflitti da lacerazioni
Sociali ma che ha un'altra idea del della motivazione del paese che
C'è una modernizzazione che deve essere capace di conseguire un effetto redistributivo in termini di risorse e di opportunità vini di qualità della di condizioni di vita quindi e abbiamo un'idea della modernizzazione che non passa per la Sir lacerazione il conflitto sociale in termini di rottura ma in termini di cresce
Di
Tenuta di una società quindi voglio dire sono sono diverse l'idea della modernità che abbiamo noi guida della modernità che la destra quindi
Il mo'anche il moderno non è neutro
La modernizzazione pare di qualche qualsiasi processo non è neutro e non è Nemorense negativo in sé dipende da chi lo dirige per quali finalità con quale ispirandosi a quali valori con quali meccanismi di gestione di governo
Però la sfida è su questo terreno la sfida tra noi e la destra e sul terreno e la modernizzazione del Paese di chi è in grado di produrre il progetto più adeguato più efficace
Più convincente più credibile nel gestire la modalità del Paese
Se è questo il terreno su cui noi dobbiamo misurare la capacità di recuperare un radicamento con a bordo consenso secondo me con la società con la società italiana io penso che questo sia il tema del congresso
Il tema del congresso è questo
E la funzione della sinistra in Italia in relazione all'evoluzione di questo Paese naturalmente
Tralascio adesso finalmente un terreno sociale Todaro tradimento mentre politico una funzione la sinistra che noi vogliamo nel centro sinistra
Il voto da questo punto di vista ci consegna una prospettiva politica che almeno nel nel medio periodo porta cinquanta nessuno sa cosa fu cosa succede in Italia ma nel medio periodo è sufficientemente delineata cioè di sistema politico istituzionale tende sempre di più
Logica bipolare lo si vede anche nei comportamenti elettorali quindi centrosinistra centrodestra non sono soltanto delle configurazioni elettorali ci sono delle identità ed i soggetti
Ma il popolarissimo in Italia non è bipartitico per storia cultura complessità sociale è un bipolarismo pluri partitico peraltro come in tutta Europa
Come in tutta Europa non c'è Paese
In Europa ormai in cui il bipolarismo sia bipartitico ivi compresa l'Inghilterra dove ieri si è visto che rigorismo passa per una pluralità di partiti e produttore
In Italia non c'è nulla di distonico da questo punto di vista si riproduce una logica bipolare pluri partitica che analoga perché
La cultura politica europea in tutti i paesi non è una cultura riconducibile soltanto due culture insomma sostanzialmente per la complessità della storia di questo continente
Che allora se bipolarismo Turi partitico è chiaro che noi dobbiamo essere capaci di far vivere la politica con una duplice dimensione la dimensione della coalizione
Che non cessa di esistere nel momento in cui si esaurisce il momento elettorale ma proprio per il consenso che raccoglie dalla identificarsi non è che il cittadino ha dimostrato di manifestare deve essere un soggetto che continua a vivere
E al tempo stesso una
Coalizione che appunto non essendo un partito unico vive di una pluralità di componenti
Che corrispondono alle culture reali del Paese sostanzialmente poi le componenti sono diciamo
Due al massimo tre a componente diciamo di sinistra riformista di governo la componente
Cattolico democratica e liberaldemocratica sostanzialmente insomma voglio dire la stessa componente ambientalista e più diciamo riconducibile poi una collocazione dentro questa cultura che non concordato assetti una storia Italia d'Italia
Ma la cultura ambientalista è sempre stata una cultura progressista è stata una cultura di sinistra non è mai stata una cultura trasversale come in altri Paesi tipo fondamentalista no
Allora da questo punto di vista il problema è che che ci viene consegnato e come noi
Organizziamo la politica in questa con questa doppia geometri la coalizione radicato la nel territorio all'assemblea dell'Ergife che abbiamo fatto lo score la settimana con la presenza dei segretari dei partiti tra l'altro e dei i comitati spontanei senza abbiamo deciso di appunto radicale la coalizione nei collegi intorno agli elettivi come i comitati per l'Ulivo che che vedono partecipare sia i soggetti politici partiti sia ciò che non è partito
E nella stessa dobbiamo essere in grado di far vivere le
Diverse componenti della coalizione in una logica io son d'accordo che non per quanto
Va tutto bene c'è una logica che come obiettivo che avesse l'obiettivo di tipo espansivo c'è il problema adesso il nostro non è quello di vedere
Come si apre una competizione tra quattordici e sedici
Perché comunque quattordici più seri si fa trenta e anche con il maggioritario seppure per vini per governare bisogna fare a meno quarantasei se non cinquantuno proporzionale Jafar cinquantuno col maggioritario basta quarantasei ma quarantasei meno di quarantasei non governo
Ecco adesso è inutile che apriamo la discussione se la Margherita troppo forte ne abbiamo paura se i DS sono troppo debole allora va bene discussione del tutto secondo me perdente e assurda io credo che noi del democratici di sinistra non abbiamo nulla
Non dobbiamo guardare come alcuna diffidenza alcun problema alcuna preoccupazione al quattordici per cento Margherita avremmo molti più problemi se la Margherita avrebbe preso avesse preso sette l'otto dieci questo non c'è il minimo dubbio
La vera
Quello di quello
Allora il nostro servizio
Perché quello è troppo piccolo quello troppo basso quello nome rappresenta diciamo mare ma talmente ciò che la sinistra in Italia oggi io penso che in Italia oggi la sinistra da una volta oggi l'Asystel dalle sia più larga di quel sedici se c'è una contraddizione entrare un'opinione che nel Paese c'è di sinistra che in che misura quella sinistra rappresentate la dimensione della rappresentanza e qui si pone allora il problema
Blindare come direi di proseguire un cammino che non si è compiuto tutto e non si è esaurito
Con la Fondazione prima del PDS poi del passaggio dal PDS DS di una forza di sinistra riformista di governo nel nostro Paese Nobel contrapporre la costruzione di una forza riformista alla coalizione all'unico
Torgiano un giornalista mi ha chiesto ma allora socialdemocratici o un risveglio di io gli ho detto io mi sento tutti e due socialdemocratico e ulivista nel senso che appunto una dovrà abituarsi avere una doppia dimensione la dimensione e l'acqua siccome perché si vince con la coalizione si vince col centrosinistra
Ma dentro il centro sinistra se un'articolazione di di di cultura una delle quali è la cultura e la sinistra riformista di governo che noi dobbiamo rendere più forte e più radicata più Pansa di quanto non sia fin qui
Perché storicamente più larga di questo sedici per cento perché socialmente più larga di questo sedici per cento c'è il problema quindi di dargli una rappresentanza adeguata
Per farlo Vittorio ragionamento che ho fatto prima
Di natura diciamo sul sul sul ragione la sconfitta non se vogliamo costruire la sinistra però la costruiamo soltanto sull'innovazione cioè attenzione
Dire vogliamo essere una grande forza di cui fu mi smodato europeo del socialismo europeo ed è una cosa di cui sono profondamente comico figuratevi un po'ma
Di ogni tanto viene da sorridere perché
Penso
A quanti dirigenti adesso mi spiega già stato socialismo europeo cosa dicevano dell'Internazionale socialista vado io mi potevo per portare il PDS interazione soggetti
In questo sono come dire
Credo davvero che pochi possono spiegare a me
L'importanza di quella scelta perché
Lo sostenuta quando non tutti la sosteneva il nostro partito però attenzione io ho ben chiaro proprio per aver conosciuto bene che cos'è il socialismo europeo internazionale attenzione che guai a pensare che come dire
Si serve un riferimento al socialismo europeo
Come dire per cercare una certezza perduta
Come l'ultima spiaggia come l'ultima sul così perdente
Non è l'ultimo troncone al naufragio abbarbicarsi per non annegare perché così non mi interessa
A me interessa un rapporto positivo per perché il socialismo europeo in questi anni ha avuto una capacità di innovazione
La vittoria di Blair dimostra che vince la sinistra che si nove
Schroeder ha vinto perché ha innovato e in Spagna abbiamo perso perché nonostante la generosità di chi guidava quell'operazione non si è innovato abbastanza o comunque non è va puzzle elettori spagnoli che si fosse innovato sufficientemente cioè la sinistra vinse in quanto abbia la capacità di cambiare nome di conservare un'identità
Brescia una vera hanno vinto non perché hanno conservato l'identità perché manca Milano vorrei che fosse chiaro vanno rinnovate
E quindi di il percorso che noi dobbiamo mettere in campo per costruire una foto The grande forza riformista che si collochi appunto ancorato radicalmente dentro Fabio socialista c'era come componente della sinistra democratica italiana nel Santos vista italiano e
Va vista in questa logica in una logica che ancora una volta assume il terreno dell'innovazione come l'elemento fondante dell'identità della sinistra
Tutto questo noi lo dobbiamo mettere nel congresso vengo l'ultima questione poi chiudo
Sei così non aveva visoni fare un congresso di discussione approfondita almeno naturalmente è chiaro vero serio discussione approfondita allora noi abbiamo due problemi che
Sono hanno tempi diversi
Io qui manifestato anche l'opinione di Piero Fassino che nota perché l'ho detto fin dal primo momento
L'abbiamo due esigenze oggi di fronte uno abbiamo bisogno di dare certezza dichiarazione al nostro partito stante che il segretario del partito non lo è più perché ha guidato
Un atto anche di coraggio notevole la battaglia in Campidoglio l'ha vinta vi ricordate coraggio notevole badate non è formale io non condivido la critica che si fa di chi dice che il è andato a battersi per Roma doveva
Volate che seconda Veltroni non Europa forse non vinceva molto di più forse
è il segno del moto cambiare quindi io credo da un grande
Coraggio e generosità l'altra ha fatto una scelta che è una scelta che compirà pagato nazionalmente anche dal punto di vista politico allora abbiamo torna la questione noi abbiamo
Da fare una scelta sostituire il segretario del partito che oggi è sindaco della capitale e questa esigenza è un'esigenza che a un certo tempo è un tempo stretto
Noi abbiamo bisogno di fare un dibattito una discussione su sui temi che abbiamo discusso qui episodi un tempo un po'più ampio non più in sito nei due tempi io trovo questa è la mia opinione è una forzatura tenere insieme due esigenze che non hanno la stessa temporalità
Ma ritrova vi dico questo se Veltroni non si fosse candidato a Roma
E quindi non si avesse dovuto dimettersi
Lo stesso esito elettorale ma avendo Veltroni segretario non ci avrebbe portato dire congresso novembre
Non ci porterebbe a dire come sono vedremo congresso poi vediamo perché un progresso importante impegnativo la siamo restati a dire novembre perché se l'altra esigenza
Che è quella di avere una certezza le dichiarazioni in fretta stante che di qui ma i prossimi mesi parte governo Berlusconi c'è l'opposizione trasmigrare se la finanziaria sì al referendum sul federalismo no ci sono una serie di cose che richiedono un partito in campo
Allora io molto più pragmaticamente dico ma se l'ordine al merito che se abbiamo due esigenze che hanno una tempistica diversa tre dobbiamo forzare penali insieme perché
Perché io fin dal primo momento detto attualmente poi siccome la madre dei degli sciocchi sempre il Sindaco come ha detto lo dice perché vuol fare se che no io lo dico prescindendo da chi fa la segretaria lo dico come una scienza Como faccio ragionato politico
Perché noi non possiamo come stiamo facendo in queste settimane discutere
Qui stiamo discutendo oggi qui ci sono altre ce l'ha riunito i federali le sezioni
E abbiamo una prima ampia fase di discussione tutto il partito che si porta fino alla fine del mese a Rimini e all'inizio di luglio convochiamo sulla base di questo l'assemblea congressuale non come seggio vita tre euro compiuti due giorni tre giorni fa è una discussione politica che intanto raccoglie fa una prima raccolta della discussione
Sulla base di questo sulla base di questo elegge un segretario elegge un segretario
Lo statuto prevede quello saggia leggerlo chi ha fatto questa interruzione non lo conosce ecco lo Statuto dice quello dice che quando si convoca l'assemblea l'assemblea nomino segretario se non lo fa si colloca al Congresso duplice questo quindi no si discute e si discute e si sceglie un segretario uno ce ne sono più di uno discutiamo e votiamo guardi che l'assemblea congressuale costituita da tre mila compagni scusate seguite nel secondo
Poi ognuno ha il suo figlio vorrei che fosse meno ascoltato ragionamenti che assemblano le sole costituita da tre mila persone cioè non non c'è non segretario i duecento punti
Di una platea di tre mila se praticamente il più largo gruppo dirigente di questo partito in tutta Italia
Dopodiché sgomberato il campo da questa questione che è una questione urgente
Diamoci il tempo giusto per fare un congresso che non è prodotto a Bolgheri sopra chiare subito che fai ti porta a febbraio-marzo a fare un congresso vero
Invece il percorso che abbiamo scelto sempre opinioni Piero Fassino finisce per essere
Un percorso stretto nei tempi quindi convulso
In cui la discussione sarà tutto sul segretario che quella discussione così approfondita sulla linea che vogliamo fare non si sa questa è la mia ma io non pretendo questa è la mia opinione no
Siccome l'ho detta sono l'unico che l'ha ripetuta la serietà dei conti qui ecco sono quello che posizione non ha mai nascosta
Ma chi ha detto queste
Nestor che ho letto questo io però voglio che mi si obietti Valeria non è una come
Voglio occhiali gli argomenti si obiettivo degli album per esempio è vero o no che si sono due esigenze che sono diverse
Ed erano che quelle due esigenze hanno tempistica riversa ecco io sono per ragionare le cose siccome per abitudine con indosso magliette anche rubato in un grande programma
Sono mi alle promesse sex designiamo insieme un percorso scusami
Cioè non carichiamo sulla decisione che dobbiamo fare le frustrazioni del passato
Comunque sia
Comunque sì
Comunque sino allora compagni suonai perde la mia opinione
Scusate però
Questa è la mia opinione la mia opinione e la mia opinione si rafforza di un'altra cosa ancora di più
Qui è stato visto che è stato posto un problema ho posto un problema
Da Stramaccioni poi ripreso dallo sfidante vizi va bene Stramaccioni diventato deputato dobbiamo sostituire che facciamo
Nominiamo il reggente
Io non la voglio
Diciamo banalizzare ma certo io vorrei farle notare che noi abbiamo eletto alla Camera il segretario dell'ONU segretario dell'Emilia segretario della Sardegna segretario
La Calabria
Un po'di altre città marginali come Venezia Torino eccetera
Facciamo nominiamo Renzetti dappertutto c'è questo diventa un partito dopodiché la gente
Per mesi e mesi abbiamo un partito che è solo più una Gallas sì è amico mio di commissioni regge
Mi permetto di avere qualche dubbio
Avendo fatto per cinque anni anche il responsabile di organizzazione di questo partito e quell'altro
Quindi
Valutate valutiamo ma insomma
Non perdiamo non perdiamo il senso della realtà
Io penso voglio concludere solo questa riflessione io penso che un grande partito io spero che noi vogliamo continuare a essere grande le sue scelte non le può fare ma in una logica sono autoreferenziale
Un partito come come il nostro tutte le scelte anche quelle che avete con la conduzione alla struttura l'organizzazione deve fare sempre anche tenendo conto di ciò che sta un po'di vino per favore ciò che sta fuori e chi no io non so che idea si fanno quelli che non stanno mi nel nostro partito di un partito
Che nel giro di quali sono i margini di intervento
Professor Petronio
Io non so che conosce preclusioni non so io non so che idea si fa un opinione pubblica una società in cui viviamo un partito che nel giro di qualche settimana
Dissolve qualsiasi criterio di organizzazione diventa una gigantesca costellazione di Renzetti temo che non sia più credibile di quello che oggi
Chiedo solo in sette su questo onere non sono logiche di corrente o di maglietta sono argomenti che spero si possano discutere
No
No
No
Ma
Ovvero
Sempreché
No io vorrei fare delle proposte non basta dire aggiorniamo
Bis Dario il segretario ha proposto di aggiornare la rielezione al ventinove al due di luglio
Allora di concerto ventinove giugno due di luglio dopo la direzione nazionale anche perché il il problema sul quale chiuso il compagno Fassi fino è un problema che riguarda tutti e non solo Grillo direzione no
Allora se accettiamo questa impostazione io chiedo il mandato a convocare
Perfetto ma io però l'unica cosa che non accetto ed scooter in queste condizioni io mi sarei voluto dimettere giorno dopo la chiusura delle della Commissione lavoro della commissione per le candidature e quindi io lascio la presidenza viene con un altro in queste condizioni dirò non ci lavoro più un minuto
Chiaro allora compagni stanno là società
Soggetti
Allora non ci ecco debbo dire ai compagni che sono intervenuti che hanno che al momento risultano iscritti ventitré compagni
Che probabilmente se ne scriveranno altri perché non mi sembra che si debba chiudere alcuna
Discussione politica che ci dovrebbero ci potrebbero essere le condizioni per proseguire anche questa sera coloro lo si voglia riprendendo però penso che sia un po'complicato no allora in questo caso prevedendo alla più in una venticinque fino a trenta interventi dobbiamo sapere che servono sette otto ore di lavoro questo il se il quadro un po'delle delle problematiche quindi noi possiamo fare cose diverse prego
No
Continua
Dica
Sì mezzi ultimo interna
Abitato discussione io penso dentro
O in giù
Vedrà
Fatti
Ieri se se organizzazione terrazza
Io e
Magari
Meglio
Mio mezzo
Niente
Basta
Quello
Pubblici in questi anni
Quattro
Allora certo la proposta non è stata fatta ma non la possiamo lavori Falteri scusami
L'intervento che questo vista la la voglio dire la la complessità e la la crucialità alla della situazione politica dedicare un sabato di lavoro cominciando dal mattino
Ma questa discussione credo che insomma sia cosa meritevole se li facciamo