Comitato Politico Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista (presso la sede del PRC in viale del Policlinico 129 - nei giorni 15 e 16 settembre)

La vita politica
Di Sir
Care compagne e cari compagni
Si snoda lungo sessanta anni
Dei settantacinque che lui ha vissuto
E se me lo consentite che anni sono stati
A volte la storia lenta sonnacchiosa ma più spesso più spesso
E rapidissima e con bruschi salti
I sessanta anni di Sergio di vita politica
Che tendono rimarcarlo li ha vissuti tutti da protagonista non da spettatore
Sono di una velocità estrema
E talvolta drammatici
Possiamo dire una parte notevole di quello che noi banche amava il secolo breve
Sono a volte drammatici questi anni come è stata per noi e loro suo coetaneo
E noi sappiamo che la storia non è lineare e compagni questa è una bella palla
E la vicenda di ogni uomo è un processo dialettico
E allora io vorrei non solo fare una commemorazione ma fare qualche riflessione perché mi pare doveroso in questa sede
Noi non possiamo rappresentare cinque anni senza
Cioè
Dicevo che non voglio fare solo una commemorazione voglio fare una prima riflessione che mi pare doverosa in questa sede
Perché noi non possiamo la presentarci la storia di tutti e di ognuno di noi e di ognuno in modo agiografico
Siamo sempre figlie di qualcuno o di qualcosa
Ma lo siamo compagni in modo dialettico anche con bruschi salti rotture
Pur con alcune coerenze di fondo
E noi non siamo sempre uguali questa è un'altra storia non vera
Io so per certo per una lunghissima dimestichezza che ho avuto con Sergio Sergio rifiuterebbe di essere rappresentato così
Io conobbi Sergio qui mi scusi se parlo anche di me e compagni ma la mia anche una testimonianza
Conobbi Sergio nei primi anni Quaranta
Lo incontrai che eravamo ragazzini alle adunate dei balilla fascisti alle adunate obbligatorie
E racconta questo episodio perché secondo me è significativo
Noi eravamo tutti e due lui ed io senza la divisa
Cosa gravissima allora
Ci tenevano separati dai nostri coetanei indivisa come appestati al fondo della colonna naturalmente maschia Marziale
Io ero figlio di un muratore che non era iscritto al fascio ma Sergio era figlio di una ricca famiglia industriale di Torino
E una misura anche consistente anche fascista
E la cosa mi stupì un po'company
Anni dopo conversando gli chiesi il perché per il fatto che anche lui era senza divisa e mi rispose non guarda Gianni non erano mica antifascisti i miei erano solo vario non volevano comperarmi una nuova divisa
Io mi sono stupito sempre mi son chiesto
Mi son chiesto ve lo chiedo tuttora in tante circostanze quanto peso hanno le piccole cose della vita
Nel nostro processo formativo di donne e di uomini
Poi Sergio a continuo gli studi perché era di famiglia ricca io andai a lavorare non lo rivide più qualche anno dopo nel quarantaquattro in piena resistenza
Lo trovai nel Partito Socialista e nelle formazioni Matteotti dove militava un chilo lo trovai guarda del Po una notte avevamo un appuntamento con un certo Poli un industriale tessile biellese
Che faceva il doppio gioco con i tedeschi lo trovai dice sotto il monumento di Garibaldi eravamo un po'matti a perché andare allora adesso può andare sotto qualunque non un Monti monumento mandare allora sotto il monumento di Garibaldi con delle spie tedesche
Era era una cosa da farsi portar via subito la Brigata Nera
Ho subito visto share jolly nell'ombra nel buio
Che mi disse presentandosi io sono Giuliano
Era non è clandestino che aveva scelto
E io credo che significativamente anni dopo Sergio voluto dare questo nome suo figlio
Sergio ebbe in quei mesi l'importante incarico dei rapporti con l'Università e col Politecnico lo ricorderà ancora lui stesso a Torino poi poco tempo fa nel novantatré quando celebrammo gli scioperi
Dei dieci del del del quarantatré
In Sergio fu sempre fortissimo
Voglio sottolinearlo questo senso del legame fra Mondoperaio
E cultura ma come compagni come lo dirà lui stesso a Torino con queste significative parole celebrando gli scioperi del quarantatré
E diceva in questo senso si può dire che la Resistenza a partire dagli scioperi del marzo quarantatré è stata guerra e guerra civile mi vengono in mente le polemiche con Pavoni
Forse sarebbe meglio dire guerra di popolo e in quanto tale Conforti carattere classista
Il massimo diceva ancora Sergio della raffinatezza politica è stata di quelle compagni di quei compagni pochi e coraggiosi
Di una intelligenza che soprattutto nell'azione ha trovato la sua espressione e ha tramandato la sua memoria
I quali sono riusciti a porre le questioni in modo
Che nella lotta per i bisogni immediati le masse non individui illuminati non individui nubilato la classe operaia non avanguardie ideologizzare anti
Maturassero l'esigenza di obiettivi politici che sono la conseguenza che scaturisce da questa lotta
Questa è stata la via e non quella che vede in termini strumentali il rapporto fra le masse i gruppi guidati
Che riservano a se stessi l'individuazione delle prospettive politiche per cui il rapporto con i bisogni sociali è solo strumentale
Non aggiungo commento
Quando
Le quarantanove Sergio uscì dal Partito socialista
Per entrare nel PC
Io ero stato centrista allora a quel congresso
E Sergio fece bruscamente la sua uscita
La cosa mi stupì un po'ci stupì perché eravamo pure compagni che avevano un fitto rapporto anche personale
Io ricordo che Sergio mi trovo sulle scale della federazione socialista e duramente mi disse
Farai anche tu per fila sinistre Avanti Marx
Cosa dire
Io credo che Sergio aveva politicamente ragione nella lunga prospettiva
Forse noi avevamo ragione nel medio termine
Ma ci vorrà altri quindici anni di lotte di amarezza
Lasciando però anche segni positivi quindi giudizi sono sempre difficili
Perché non ai suoi compagni amici di un tempo facessimo quel passo
Nel dopoguerra segnatamente negli anni Cinquanta e Sessanta i primi settanta Garavini è stato certamente credo di offendere nessuno è stato certamente Fausto colpirlo
Ho vissuto quell'esperienza
Il segretario camerale più corto
Più impegnato nel rinnovamento
Che sarà di lunga marcia non un fatto improvviso compagni
Rinnovamento e di lunga marcia
Dalla caduta del cinquantacinque la grande ripresa degli anni sessanta
Anche questa fu una marcia tutt'altro che facile tutt'altro che lineare anche all'interno della CGIL
I carabinieri Corder ha più volte l'ambiguità nazionale
La scelta dei delegati company
Come forma nuova di rappresentanza e partecipazione
Questa scelta vincerà con l'apporto decisivo di Torino
Ma non è stata una scelta facile anche al nostro interno perché non era facile caccia fuori compagni che per anni avevano mantenuto un rapporto nelle Commissioni termico i lavoratori Elvira anche questi Avanti Marx perché la sinistra
La ripresa delle rotte la Fia del sessantadue estremamente significativa a febbraio del sessantadue compagni si operammo da soli in trecento
Era un disastro
La CGIL il PCC accusarono di avventurismo
Io venni qui a Roma segreteria con Garavini coi compagni di Torino
Si difese erano solo trentini
Foa e Romagnoli
Questo a febbraio
All'olio non esce operavamo in ottanta mila
E ad agosto in trecento mila
Era una conquista che non pioveva dal cielo
La Camera del lavoro di Torino che era crollato a quaranta mila iscritti nei primi anni Cinquanta del grande fenomeno dite sindacalizzazione risalirà duecentottanta trecento mila iscritti a fine sessanta
Questo non pioveva dal cielo compagni
E oggi davanti allo sciopero fionda sola
Questo mi ricorda che non sempre non sempre un atto di parte minoritario o anti unitario come si dice sesso Jacques collegarsi intimamente alle forze emergenti dei giovani ancorché incerta
Corro agli anni in cui facemmo milioni dei questionari familiare milioni per scoprire col protagonismo dei lavoratori la loro nuova condizioni di lavoro sulla quale simbolo per la contrattazione
Garavini ebbe in quella fase un grande attenzione al rapporto operai tecnici intellettuali
Pure impegnatissimo a quei medici a monte centinaia di medici
Con noi
Fu impegnato riscoprire le nuove patologie di lavoro
E a riscoprire le anche qui badate bene
Non è un rapporto di delega al medico e al tecnico ma in un rapporto fecondo fra cultura medica e cultura di vita vissuta
Se cultura è quella che noi paghiamo gramsciana mente intesa come conoscenza della vita per trasformarlo altrettanto significativa fu la sua grande attenzione alla scuola voglio dirlo qui
La CGIL non aveva il sindacato scuola
Dopo la scissione degli anni Quaranta comunisti socialisti della CGIL avevano indicato i compagni del sindacalismo autonomo
Come primo embrione di unità ha avuto anche un ruolo ma in quei diciotto anni questo sindacato siano chiusi una visione corporativa
Diceva un documento
Degli insegnanti non manca dei nostri insegnanti non ancora sindacato scuola
Preparato con Garavini gli sforzi compiuti da molte insegnanti nell'ambito del sindacalismo autonomo sono stati notevoli hanno avuto risultati importanti ma parziale
Tuttavia è venuto il momento di guardare al fondo della realtà siamo in una crisi profonda del sindacalismo scolastico cosiddetto sindacalismo autonomo ha in sé un pericolo di isolamento corporativo
Bisogna considerare i mutamenti di fondo che si preparano la condizione di lavoro e intervenire per influire su queste trasformazioni
Il problema attualissimo diceva quel testo di Sergio è che le rivendicazioni fondamentali degli insegnanti siano poste in esplicita coerenza come le istanze che provengono dagli studenti con le esigenze della classe lavoratrice per la riforma della spesa della scuola
La stessa costituzione del sindacato scuola come fatto non corporativo nella CGIL Fuortes giacca lungo da Roma
Quarto lo ricorderà bene
E Garavini senza disubbidire alle regole interne
Pensi CGIL
Con tutti
E Garavini senza di voi disubbidire alle regole interne perché noi eravamo compagni disciplina alle logiche interne
Adottò la linea di a cercare il centro di accerchiare il centro con le periferie e abbiamo fatto l'affare che lo Statuto non ci impediva grazie costituendo di fatto cosa che poi si impose in tutta Italia
Costituendo di fatto gruppi collegati alla CGIL e fu l'unica che io ricordi e credo sia proprio l'unica occasione in cui al cominciano esecutiva della CGIL
Votammo a maggioranza perché c'era il problema tattico dei rapporti Cuccia socialisti i quali dicevano che non dovevamo fatto un fare un atto di parte e fu votata quella decisione da comunisti e compagni del PSIUP
Voi troverete poi questa documentazione c'è l'interesse un libro che stiamo preparando
Voglio dire ancora che non è vero che Sergio non avesse attenzione ai problemi meno chiamiamole così sommo nello gratificanti di carattere organizzativo
Io ricordo con quanta mi tocco con la città stavamo comitato direttivo fino all'una alle due di notte perseguire i problemi del tesseramento e questo nel momento peggiore di del sindacalista azione quando eravamo alla ricerca di forme e nuovi a riprova della consapevolezza che Ganapini aveva dell'intreccio difficili vie sempre fa vecchio e nuovo
E non vuole scippare con un coltello
Le lotte del sud per gli investimenti al Sud noi ci operando sotto la sua direzione per non chiedere una sola lira ma perché dare lavoro asciutto
Pensate Paul becero
Localismo della lega vorace
E dopo anni di lotte il settantacinque per cento dei delegati di fabbrica Torino erano compagni meridionale anche questo non è piovuto dal cielo
Lo scioglimento del PC Sergio sono al primo segretario di Rifondazione comunista
Molti di voi non conosciuto in questa nuova condizione
Sergio farà questo
Come un atto di autonomia dei lavoratori
Ribadendo la sua fedeltà sostanziale ai valori che l'ANCI anni di visione del mondo
Ma consapevoli dei tremendi problemi politici e teorici che ai comunisti in primo luogo ma tutta la sinistra si ponevano
Ma che non consentivano in alcun modo di differire la sua scelta
Non a caso ricorderete come nella relazione del congresso costitutivo Garavini cit citerà Augias e dirà il politico non può rinviare la sua azione per il solo fatto di non possedere ancora una teoria adeguata
Deve agire sapendo che si muove all'interno di un limite che dovrà superare e Sergio insistette molto sull'Unità
Anche questo è un tema per i giorni nostri
Che per noi però non era l'imbroglio che pasticcio un animisti Co
Dove non ci si confronta mai sul merito e si corre sempre dietro le formule
E sulla lotta ad ogni concezione autoritaria e staliniana
Sino ad auspicare allora io credo Church e Citto Maselli qui in questa sala eccellente può confermare una lunga nostra conversazione proprio il giorno del primo congresso a casa sua
Sino ad auspicare Sergio allora delle misure organizzative che io non condividevo e non condividere io per la franchezza per l'onestà che si tenne fra compagni per non so il perché non sono qui a fare l'agiografia
Debbo dire che io non compresi e non condivisi e non con video RAI oggi la sua misura di auto sospensione da Rifondazione che avveniva stranamente Company
Ma scrivono i giornali compiersi strani
Proprio nel momento in cui più netta diventò la nostra scelto die contro l'autoritarismo e l'impegno sulla condizione operaia
Fu per me quello è un motivo di molta amarezza di molta amarezza credo che è un tema da affrontare
Non perché io abbia dubbi su quello che abbiamo fatto allora c'è un compito abbiamo fatto il fatto bene
Ma perché questi dubbi e lei ha avuto Sergio e io non li ho capiti non li ho capiti e credo che dovremo discutere
Ecco care compagne cari compagni io lo ricordo così
Con l'affetto che merita
Sempre un compagno col quale hai vissuto oltre mezzo secolo
E lo ricordo con la gratitudine di un militante
E con interessi e lo spingono
E costantemente Garavini in un modo o nell'altro anche quando abbiamo avuto dissensi ci ha dato io vorrei che fosse questo il modo di onorarlo del nostro partito grazie
Invito ai compagni almeno un po'di silenzio nel ricordo del compagno Sergio Garavini
Il programma non obbligatori abbiamo questa mattina
Abbiamo questa mattina la relazione del compagno Fausto Bertinotti alla quale seguirà una breve relazione informazione del compagno Crippa
Su su alcuni voti al quali dovremmo andare nel pomeriggio ricordo ancora di presentare le domande di iscrizioni a parlare IMI
In modo uniforme del compagno antepone scritta lì impieghi
Disponibile a tutti in piedi che così si vede in questo momento peggio ancora con mio grande dolore ma comunque lo volevo fare voi ricorda era troppo che non si può far male
Perché è stata attivato il meccanismo per comunicava l'acqua insomma una macchina infernale contro noi poveri fumatori paziente la parola al compagno Bertinotti
Giorgio
Non davanti se mi fate un favore se va bene accette della
Grazie
I compagni e compagne in realtà pensavamo di fare questo Comitato politico nazionale
Sulla questione politica ma anche molto
Sui temi e sulle modalità con cui vorremmo affrontare un appuntamento
Per noi così importante come quello del congresso
In tutt'altra condizione in tutt'altro clima quello che del resto
Civile avviare la discussione in direzione pochi giorni fa
La condizione è risultata
In pochi giorni quasi completamente cambiata
Tocca quindi fare
Un aggiornamento
Radicale
Se non della nostra impostazione del quadro entro cui esercitiamo la nostra iniziativa politica
Naturalmente ci sono cose diciamo più di fondo più drammatiche ma
Penso che questa stessa condizione sia illustrativa
Della fase che viviamo
E della sollecitazione che viene proposta alla politica e alla nostra politica
A fronteggiare quella che mi sembra essere
Essere diventata con un vero e proprio balzo di qualità
La condizione saliente di questo nostro tempo cioè quella della instabilità
La instabilità
Sociale economica politica militare
E il mondo in cui viviamo che
Entrato con una accelerazione poderosa
Nel segno dell'instabilità
Avevamo detto dopo Genova
Dopo la grande prova di un movimento
Che aveva costituito
L'evento più significativo della politica
Degli ultimi anni che nulla sarebbe rimasto come prima
Genova aveva in qualche misura
Aperta la fase nuova un nuovo ciclo
E noi avevamo colto in quella novità e abbiamo colto in quella novità saliente
Una potenzialità
Qualitativamente
Significativa
E in qualche modo una quali una qualità così grande
Da poterci fare dire
La ritirata è finita si ricomincia
Si ricomincia per dare l'idea
Di una possibilità di mettere fine a un lungo ciclo difensivo di arretramento di sconfitte
Nel movimento operaio nel mondo in Europa e in Italia
Ora di nuovo
Dopo l'aggressione terroristica New York
Ora di nuovo ci sto ci stocca di poter dire di dover dire
E in senso opposto che nulla e copre più come prima
Nel senso cioè di una
Incombente enorme drammatica difficoltà che cala su questo nuovo ciclo su questa nuova fase sui soggetti che si sono annunciati come protagonisti
Genova il New York sono due e venti
Dal segno opposto
Che connotano di loro
Un ciclo politico solo qualche tempo fa assolutamente inimmaginabile
Il segno di Genova è il segno di un possibile movimento di cambiamento
Riassunto dalla formula un altro mondo possibile
E praticato dal ascesa di una nuova soggettività critica
Di un nuovo protagonismo di massa
Dell'ingresso di una nuova generazione della politica
Il crimine di New York porta il segno opposto un segno reazionario
Il segno
Di un possibile ritorno nella notte della barba
Est e la stessa solo la scena
Ma i gli eventi parlano di due direzioni contrapposte
Che può prendere il nostro tempo
E stessa solo la scena su cui insistono questi due eventi dal segno contrapposto
Quelle da cui entrambi in forme assolutamente diciamo mediate non dirette non deterministica
Prendono vita cioè la scena di questa globalizzazione capitalistica
Si può dire persino che questi due grandi eventi
Non sono sono contrapposti e segnano in maniera contrapposto il nuovo ciclo di notte
Ma alludono
Al Luton
A due possibili esiti opposte
La globalizzazione l'abbiamo detto tante volte est e una modernizzazione vs contro la modernità
è una modernizzazione senza e contro la modernità seta modalità
Si intende nel suo tratto diciamo così prevalente
Quello di un bisogno di autogoverno e di libertà
Genova
Ha contestato la modernizzazione in nome di un recupero di una riacquisizione di una modernità liberata
Dal segno prevalente delle forze capitalistiche nel processo di ristrutturazione di modernizzazione in corso
A in qualche modo riproposto con con l'altro mondo possibile la possibilità di fuoco uscire
Da questa modernizzazione che veniva al contrario presentato come naturale e di cui invece veniva di superata la natura sociale e politica
Così il che
Da Genova viene un messaggio per una società liberata
Quand'anche quel movimento non sia riconducibile come non lo è unitariamente ad una ipotesi comunista
Una società libertà una partita perda dentro questo orizzonte e questa prospettiva dischiusa
Una prospettiva fondata sulla partecipazione sui movimenti
Su una domanda forte di riaprire il grande capitolo della democrazia diretta
Una condizione in cui la scena pubblica riacquistata e la piazza torna a essere il luogo deputato del protagonismo
Dall'altra parte all'opposto
New York
E un nel vento
Contro la modernizzazione e contro la modernità
è un evento terroristico
In cui quasi tutto è oscuro
Tranne la troppo facile individuazione di un fenomeno di minoranza estrema
Occulta nascosta
La cui espressività è racchiusa tutta in una dimensione distrutti
E lungo un segno aggressivo di relazione
I due eventi parlano di dunque di due possibilità
Ed è per questa ragione che io credo abbiamo come primo compito quello di non lasciare mettere tra parentesi oscurare schiacciare
Il movimento che si è Espresso a Genova
Lasciandoci rinchiudere in una prospettiva di guerra che preclude la politica
La vicenda di New York va detto va detto con molta forza senza incertezze senza ambiguità senza difficoltà culturali è una vicenda sconvolgente sarebbe un errore drammatico per tutti ma anche per noi sotto lì sottovalutate o sminuire
Non solo il carattere tragico ma il carattere sconvolgente mentre regressivo reazionario di questo evento solo perché adesso colpiti sono gli Stati Uniti d'America
Questa aggressione terroristica è stato detto e questo secondo me corrisponde al vero e un'aggressione contro l'umanità
Si esprime in una forma specifica
Colpisce in un modo che sembrava impossibile
Mostra
Una imprevedibile vulnerabilità
Della garante potenza economica e sociale
Civile e militare
Che si esprime in tutta la sua diciamo e capacità di innovazione di tecnica
A Manhattan revisori cartacei
Dice insomma questa vulnerabilità che nel tempo della globalizzazione lo diciamo consenso della tragedia
Non solo le monete e le merci
Hanno totale libertà di muoversi nel mondo ma anche il terrore risulta senza confini
E contemporaneamente
Malgrado la possibile individuazione di di una pista politica
L'invisibilità dell'aggressore risulta assai significativa di questo sconvolgente venti
è un elemento simbolico
Dice che tutte e tutti
Possono essere oggetto l'aggressione terroristica vittima dell'aggressione terroristica
Che questa può avvenire ovunque
E che chiunque appunto invisibile può essere la Grasso
C'è una potenza concentrata in questo fatto distrutti
Che produce come primo Effetto intollerabile la distruzione di vittime umane assolutamente incolpevoli
De Innocenti
Per colpire i simboli di una avversione radicale reazionario
Il simbolo
Della modernità e con essa anche simboli assai più discutibili come quella del potere militare del potere politico
Che tuttavia affrontati più a questo verso distruttivo del terrorismo
Possono produrre Codussi nelle sue fornello a forme più estreme e più pericolose
Pensi viene perseguito questo obiettivo attraverso un muso
Delle vittime umane immolato e per questo obiettivo
Con una totale indifferenza per la vita gli archi muore per la persona
Con una indifferenza per la vita
Che giunge fino
A quella per la propria persona
Un impianto aggressivo reazionario mostra di sapere cosa di potere USA
Ogni tecnologia anche la più sofisticati
Una tecnologia anche la più sofisticata
Che può essere utilizzata anche in culture civili antiche utilizzando la stessa inno innovazione come ritorsione su chi l'ha prodotta
Ed esprimendo anche per questa via il carattere di reazione
Del fenomeno eversivo
Il terrorismo entra così
Nella nostra vita politica su una scala fino ad ora sconosciuto
Credo che noi dobbiamo prima che dire avvertire fino in fondo
Che nulla lo può giustifiche
Nessuna causa neanche la più giusta e la più sacrosanta
Può essere
Prodotta
Come giustificazione di questo escalation terroristica se non negando la in ATC
Proprio a questo
La nostra è un'avversità irriducibile
Deve essere una avversità irriducibile
E deve tentare di individuare in modi le forme della politica
Per sconfiggere questo avversario
Senza che l'umanità posso invece essere portata alla suo rischio speculare
Quello distruttivo della guerra
Quello che si può stare determinando
Rende possibile pensare un esito ottenuto
Di questa globalizzazione capitalista
Cioè uno scontro tra fondamentalismi
Che schiacci il conflitto di classe la partecipazione lo scontro politico
Sotto questa dimensione suo coordinatrice
Scontro tra fondamentalismi seppure diverso
Fondami Ismael fondamentalismo del mercato cui adesso sembra aggiungersi fondamentalismo d'Occidente
E il fondamentalismo religioso costruito nella versione d'Occidente unificato nella fisionomia demoniaca
Io penso che noi dobbiamo avvertire il questa stretta e questa difficoltà per noi di spezzare questa Terna
Ma questo è oggi uno dei compiti principali della politica per poter consentire di riprendere quel cammino che era stato annunciato fra i popoli di Seattle dal movimento dei movimenti del genere
Ho detto e penso che nulla spiega il terrorismo nulla di processi sociali
Anche la vicenda che in di igiene ci ha mostrato come non esista una causa sociale né di lotta suscettibile di essere indicata come generatrice del terrorismo terrorismo muove dentro la sfera dell'autonomia della politica che poi nega
Questo
Per la sua scala mondiale per la sua potenza concentrata più di altre
Questo più di altre non consente di individuare un apporto neppure diciamo rivendicato tra una causa
Un un disagio una sofferenza una prevaricazione specifica è una reazione per quanto diciamo così negli altri cioè dalla qualità della stessa
E invece nuove in una sorta di individuazione di una causa metà politica
Come appunto alludere ad un conflitto ed uno scontro di civiltà
Io penso
Che noi dobbiamo vedere lucidamente questo percorso
E discorso che dobbiamo fare sull'i possibili elementi che possono potenziare il terrorismo non deve essere con confuso con le locali
Una cosa una cosa è dire che questa crisi questo conflitto questo disagio questa distruzione
Produce il terrorismo altro è dire come dobbiamo il terrorismo nasce come fenomeno politico che può attingere a consenso sulla base dell'esistenza di questo disagio di questo conflitto di questa crisi di questo il la differenza tra la prima e la seconda formulazione rende la nostra politica praticabili o in pratica
Rende la nostra politica capace di parlare anche all'emozione i sentimenti che muovono il mondo oppure la vende multa e chiusa
Intendiamoci
Questo vuol dire che esistono situazioni che possono concorrere ad Aqaba razionalmente is attivata ai spola un contanti un'infezione
Pensiamo in primo luogo da aveva la vista la drammatica vicenda palestinese
Di cui ognuno come si è visto esclude qualsiasi relazione ricordato terroristico ma che indubbiamente costituisce come come un elemento insieme fisico e simbolico
Di un di un disagio che attraversa il mondo
La stessa negazione dell'incontro da parte di Israele tra Tarpea ce la fa filo estremo di un possibile dialogo peraltro già spezzato dalla inesistenza di un consenso
Appaiono Endesa ENEL rispetto alla missione di di per spende ancor più drammatica la cosa come drammatica e il blocco continua a essere perpetrato per via ecco come l'arroganza
Di ciò che viene chiamato
Occidente fino all'arbitro della guerra e alla auto attribuzione del monopolio della violenza per regolare tutte le controversie del mondo o persino per difendere quelli che da Sir vengono considerati i diritti dell'uomo
E qui che con la politica su questo terreno
Sul terreno cioè di un di un elemento combinato tra la lotta aperta al terrorismo in termini culturali politici d'iniziativa e la politica
Che può intervenire in un lungo processo diciamo così per usare una vecchia formula a prosciugare l'acqua in cui può Motta cresce
Pesce terrorismo
Oggi è quella politica tuttavia rischia di essere annichilite
E io credo che rischi di essere annichilita da due
Prospettive
Entrambi sciagurate tra loro in qualche modo connesse
La prima e quella del due
Come si vede anche nel dibattito corrente
Le stesse definizioni sono ormai come dire molto mutevoli e molto incerti i confini delle definizioni sono incerti
Basti basti vedere come un atto terroristico su e nome Scala sia stata impropriamente chiamato un atto di guerra
Ma invece di e così come di guerra si parla oggi essendo in usabili invece questa categoria quando è indistinto o la cassoeula gratis
Cosa che se mai farebbe più pensare
A Termini peraltro io credo impropri come quella di guerra civile mondiale
Cioè di una condizione
In cui appunto il nemico invisibile
Chiede sollecita la potenza principale
Ai Corali rapporti generali del mondo di polizia
Come se fosse quello
Come sentiamo anche nel nelle cose di oggi
La guerra è un'ipotesi concreta di fronte a noi
Il fatto che questa che solo a Fornovo perché solo formula diciamo questa fase risulti è quasi impossibile insomma
Dice
Del carattere assolutamente eccezionale e terribile della fase che stiamo
Penso
Che io nel corso della NATO all'attivazione dell'articolo cinque sia stata un importo un lavoro
Sciagurato
Su questa strada
Il fatto che sia stato indicato come un atto prevalentemente politico non ne riduce la gravità
è il prodromo
Della costruzione
Di una scelta politica che può scattare in ogni momento
Che può dividere drasticamente il mondo e in termini sinora sconosciuti
Vorrei ricordare che mentre viene attivato l'articolo cinque
La Russia mostra la sua piena disponibilità alla cooperazione con la NATO la geografia statuale Telmo
Di fronte a questo rischio di guerra può essere totalmente sconvolta e mi fermo solo il fallimento più esplicitamente visibile
Lo stato di guerra può dunque produrre
Una condizione pressoché invivibile per la politica
C'è il rischio reale che i Paesi della NATO e altre e uniforme diversi altri Paesi scelga non la via della ritorsione della guerra della chiusura dell'innalzamento di un ponte levatoio che li chiude nei confronti
In un'altra parte del mondo
Eppure eppure questa ipotesi come dire dovrebbe risultare falsificata negata proprio dalla tragedia dell'evento terroristico
La guerra come lo scudo spaziale risultano oltre che attendenti sul terreno della umanità della cultura della politica totalmente inefficace
E come insomma se c'è uno bucato su quel terreno riproducesse costantemente sempre più intensamente abitualmente col medesimo terreno su cui può essere ancora book insomma e davvero reale che seppure disperante che si possa produrre una spirale terrorismo guerre al terrorismo
Con una imprigionamento del mondo in una spirale distrutti
Penso
Che questo
Rischio
Affondi le sue radici
In un punto come sembra di analisi e di cultura
Quella secondo cui quell'atto terrorismo non attacca
L'umanità ma invece una determinata civiltà che peraltro viene considerata ai medesimi la civiltà
La prospettiva della guerra
Può essere alimentata e sostenuta
Cioè da una
Cultura
Quella che considera la civiltà come un sistema chiuso la manifestazione complessa di un sistema chiuso
Che considera le civiltà collocate in una gerarchia
Alla testa del quale c'è una civiltà
Alle quali in qualche modo tutti devono arriva
O direttamente oh naturalmente o col forte circa ma devono arrivare
E questa dunque questa deriva culturale ma come dire che può essere
Acquisita come grande elemento di potere destinazione della guerra a peraltro il suo substrato in quello che corso in questi anni di egemonia capitalista
Quella secondo cui ciò che viveva in Occidente massime negli Stati Uniti d'America ed era il modello sociale
Civile culturale e statuale più vocato a favorire l'estrema corsa del rivoluzione capitalistica restauratrice cioè di questa globalizzazione liberale
E che in realtà dopo il crollo dei paesi dell'Est non c'era null'altro che una lunga ma
Rincorsa lineare aggiunge questi non semplicemente questa economia di mercato ma questa civiltà che quella più sintonico crea più in sintonia più capaci di sviluppare tutte le potenzialità della rivoluzione capitalista
Questo diciamo questo virus che era già contenuto nella fase precedente
Può essere adesso diciamo così
Consolidato
Lei non ha idea appunto di chiusura dell'Occidente
Nell'affermazione della sua civiltà non come diversità ma come superiorità
Anzi come unica possibilità salvifica per l'umanità altrimenti indotta alla banda Yeti moderni che in quanto diversi da questi tutti non possono avere con l'Egitto
La variante di questo conflitto di civiltà e quella religiosa
Per questa ragione che io credo che noi dobbiamo contrastare con forza culturale
L'idea secondo cui l'Islam eh compattamente un Riccione reazionaria diversamente da altre religioni monoteiste che avrebbero invece una connotazione di civiltà integrità all'insegna
Caro Occidente moderno come cristiano come capitalista cristiano capitalista o cristiano in ogni caso per una dopo l'altra ragione terra della libertà e della cittadinanza
è la cultura che noi dobbiamo combattere a parte apertamente una grande davvero grande iniziativa politica e culturale
In grado di connettersi con tutti i fenomeni religiosi sociali e civili che parla di il linguaggio della tolleranza
Del dialogo della valorizzazione della pluralità delle civiltà contro l'idea della gerarchia cavi queste
Sono dunque rischi grandi e in Manenti quelli che sono di fronte uno
Che io penso tuttavia dobbiamo cercare di concepire come evitabili
A partire appunto da questa parte grande battaglia culturale
La possibilità di connettere in Italia in Europa e nel mondo le forze
Non integralisti
Le forze del dialogo e le forze della pace
Dovunque si erano colloca
Dobbiamo compagne e compagni andare oltre
Laurea
Connotata da una capacità di critica agli Stati Uniti da me
Non per dismettere questa critica ma per andare oltre nella capacità di costruire Fox apporti e schieramenti in grado di combattere la prospettiva della guerra e del conflitto di civiltà
La nostra critica gli Stati Uniti d'America come organizzazione imperiale del mondo come perno dello Canzio imperialismo la nostra critica al modello sociale Nordamerica
Devono vivere nella politica
Ma insisto non possono diventare una discriminante schieramento
Né una connotazione prevalente nel definire anche nuovi schieramenti sui terreni che oggi sono di fronte all'ordine il no alla guerra
Può diventare davvero un grande processo di Elia accumulazione culturale
Di forte diverso
Nel pacifismo può davvero
Ai tornare a essere un elemento capace di unificare forze tra loro diversissimi
Anche in Italia abbiamo appuntamenti significativi come pure tra Perugia e Assisi che vanno esaltati
Nella preparazione e nell'impegno e nella loro possibilità di esposizione ma non solita
Io credo che noi dobbiamo oggi essere in grado di far forza con tutti ciò con tutti coloro che considerano la guerra e la violenza come
Nemica nostro
Tutte tutta l'accumulazione di culture pacifiste che dall'opposizione alla guerra del Golfo qua dei Balcani al movimento antiglobalizzazione è andata crescendo deve dispiegarsi conto un'ipotesi quella della guerra e della della concentrazione della violenza che è di notte e distruzione della democrazia e del conflitto politico alto
Credo che dobbiamo saper parlare a tutti coloro che hanno anche solo delle Riserve rispetto la prospettiva immediato della pacificazione due
Persino le forze conservatrici che tuttavia si rivelino penso osé e critiche rispetto allo annuvolamento nella guerra dall'Occidente
Sia per i rischi diciamo per l'umanità connessi alla guerra che per la sua inefficaci
Io credo che possiamo pensare di lavorare a un movimento vasto e articolato di masse di opinione
Che abbia come obiettivo quello di contrastare di prevenire i venti di guerra facendo sentire tutte le voci
Tutte le voci che con tonalità diverse con culture diverse e con diverse preoccupazioni simili a Ottavia
Di costruire oggi una cinque
Da opporre alla chiusura dell'Occidente non solo quindi insisto facendo leva sulle forze anticapitalista e sulle forze critiche ma su tutti coloro che sono portatrici di culture di dialogo di culture ecumenica di cultura universalista
Persino appunto con istanze conservatrici
Che tuttavia muovono questa lamette per fare un nome insomma ostico Giulio Andreotti quel quello quelle modalità linea anche dalle anche in nome dell'Aja lirismo dei rapporti di dire no alla guerra
Vanno in qualche modo ai connesse dentro un movimento di opinione che posso esso foto di questo posto
E insisto questa volta non per diciamo tradizionale mia collocazione quando il re il Pontefice dice le parole che ha detto nei giorni scorsi io credo su questo versante noi dobbiamo essere in grado di far valere con tutte le chiese di tutto il mondo una relazione molto campi il mondo cattolico le relazioni aperte il mondo cristiano diverse regioni abitate dell'Islam significativamente insomma un grande movimento
I testimoni del dialogo della laicità
Che c'ha più insomma coniugare la lotta al terrorismo in nome dell'umanità e delle civiltà nessuna delle quali presuma di essere eletto
Con una grande offensiva contro la guerra grande per ampiezza per un ventaglio di posizione culturale e dunque per efficace
In questa
Difficile battaglia una risorsa straordinaria
Continua a essere quello che abbiamo chiamato il movimento dei movimenti in movimento
E si è chiamato dire
No global del movimento insomma di critica la globalizzazione libero
Bisogna avvertire il rischio
Loro e noi con loro
Rischiamo di essere compromessi in uno Schiaccianoci
Della guerra della guerra civile
Ma bisogna anche sapere io credo
Che quel movimento seppure non esclusivamente
Rappresenta l'antidoto principale anche a questa prospettiva di quel
E vero che ne può essere la vittima diciamo predestinata
Ma è anche vero che contiene dentro di sé basta pensare alle cose che cercavo di dire fin qui le risorse potenziali per essere il motore di un nuovo movimento di pace contro la guerra
Naturalmente chiede un'espansione sua potenzialità
Io penso che questo sia possibile proprio perché dopo Genova nulla e più come prima
Oggi è più difficile qualche giorno fa
Lavorare sulla straordinaria potenzialità di questo movimento più difficile ma non impossibile e in ogni caso senza alternativa
Alla globalizzazione capitalistica alla regressione reazionaria
Noi possiamo tentare di opporre la politica
Il progetto
E di questa politica di questo progetto che ha come elemento centrale la trasformazione cioè la risposta più di fondo più strategica
Alle contraddizioni e i disastri che produce questa vera e propria crisi di civiltà
Questa battaglia non c'abbiamo imparato che non la possiamo fare da soli e abbiamo imparato che con il la nascita del movimento di critica la globalizzazione apriva un nuovo capitolo
La nostra diciamo così nostro rasoio critico che aveva usato una formulazione pure l'antica nella storia movimento operaio socialismo o barbarie trova alla luce di quello che è accaduto in questi giorni io credo un acutissimo conferma
In questo in questa ricerca dunque
Credo sia bene ragionare ancora
Intensamente sulle caratteristiche del movimento
Un movimento che ha investito il mondo in forme diverse
Che vede impegnate per converso sotto l'onda di uno squilibrio fondamentale con la tra Paesi ricchi e Paesi poveri i paesi del sud del mondo
E che lei ha visto diciamo progressivamente
Come un segno dei tempi la generazione dei Paesi ricchi cioè capitalistici più evoluti
Essere protagonisti di queste battaglie
In questo movimento
Hanno preso fuoco hanno preso forza
Delle criticità emergenti
Emergenti in questo tempo nel tempo della globalizzazione
Penso a temi che promuove erano presenti nella nostra cultura d'origine
Il tema è lavoro di Marx
Ma che che sono tornati prepotentemente l'attenzione dopo essere stati emarginati per quasi mezzo secolo appunto la terra l'acqua
E con essa i soggetti spogliati di questi diciamo così i diritti naturali element
E insieme le forme di appoggio critico ai consumi e a quei consumi così segnati
Da questa rivoluzione capitalistica
Forme di criticità emergenti che si sono aggiunte se non connesse con antiche classiche forme critiche di resistenza di lotta sociale
Operaio industriale
Con l'entrata in circuito di contestazioni
Anche molto circoscritte nello spazio ma che diversamente da fase di lotta precedente anche dentro la grande rivoluzione delle comunicazioni e delle culture
Potevano a proporsi come elemento di contagio positivo
Penso all'esperienza degli zapatisti
Nel Chiapas o anche un'esperienza come quella di un municipio come quello di Porto Alegre la cui esperienza vive da più di dieci anni e che non però significativamente solo in un certo momento lente non circuito mondiale
Per l'esperienza del bilancio partecipato appunto per la capacità di interconnette assi con una domanda di democrazia diretta che attraverso questo ciclo
Penso all'ingresso punto di
Forse sociali diverse
Di quelli che sono stati chiamati i popoli di Seattle
Che chiedono una mappatura attenta da parte nostra
Capaci tuttavia di da di individuano le potenzialità più che a ragionare sui limiti ancora esistente
Indagando anche il percorso di questi movimenti da da Seattle a Genova con i suoi passaggi inizia a Praga Davos potrebbe
E vedere io come si muovono questi soci
E io penso che un uno degli elementi uno degli elementi salienti e forse per me in l'elemento saliente che connota disse questo movimento dal punto di vista sociale
E la presenza che si era rilevata a Seattle che poi era entrata in un cono d'ombra quando il movimento era passato in Europa secondo me per le caratteristiche prevalenti del sindacato europeo
In controtendenza rispetto alla riscoperta del conflitto del sindacato americano e che invece ritorna con la scelta della FIOM oltre che dei sindacati asta confederali Angelo una compresenza di soggetti critici di diversa natura di diverse culture con nota importante del di classe operaia e di organizzazioni militante sindacale il movimento per
In Italia questa annunciano
Fa a luglio un passo avanti significativa
Ne abbiamo già parlato non ci voglio tornare
Ma io credo che i due fatti straordinario di luglio che comunicano tra di loro e che hanno costruito l'annuncio in una stagione sia lo sciopero dei metalmeccanici proclamato dalla FIOM e la grande preparazione poi lo sviluppo della manifestazione dice
Con lo sciopero della FIOM che la contesa industriale proprio per con Fox
E la coscienza di classe che riemerge
In un punto che segna veramente la fine di un lungo ciclo
Un ciclo grossomodo grossomodo indicato in un ventennio
Dieci sconfitte di arretramenti
Di declino e di concertazione
Cioè una rottura non non c'è qui non c'è nessuna enfasi in queste norme
Vogliamo attuano non ha un e Stoppard camminato nel cammino se difficilissimo non è detto che avvenga questa sfida così importante
Ma lei a Vienna noto e il fatto diciamo così impennata Rava Gianni parlando di altre esperienze da storie questo Paese quanto quando avviene una cosa come quella dello sciopero in della partecipazione allora sciopero indetto dalla FIOM
Davvero vuol dire cautelari
Cambia cambia il clima sociale non perché non fossero generose e coraggiose lotte precedenti ho in mente quello di sindacati anche militanti ne nei trasporti nella scuola ma qui è Paride abbiamo e e il segno che cambia
E tu lo vedete nella composizione delle manifestazioni dell'adesione alla Shoah pancione Gianni a dire non sempre uno sciopero di parte
Manifesta un carattere minoritario può anche esprimiamo una propensione un'Italia più alta in questo caso la esprime perché la proclamazione da parte di un soggetto parziale dà maggiore credibilità al medesimo laddove
Diciamo il sindacato confederale ha avuto l'avvocato la sua credibilità risulti inattendibile
Cioè in qualche modo appunto è la riscoperta di una cottura né di un possibile conflitto
Genova
Cresce anche in in quella relazione
Insisto a dire non era più a niente scritto ed straordinario
Che su molte piazze dello sciopero dei mezzi dei metalmeccanici parlasse rappresentanti del Genoa schiaffo non era per niente
In molti casi la nascita di movimenti si produce su una cottura tra il vecchio e il nuovo fra tradizione e innovazione tra il soggetto sociale e le altre pulsioni critiche
Il fatto che si incontra anche simbolicamente parla di una secondo me
Di una connotazione di fondo dell'Italia del suo del suo caso della sua storia sociale politica e culturale vorrei ricordare che con tutti i disastri con tutti gli errori
La rivolta che parte da Berkeley solo in Italia regge tra il sessantotto e settantatré settantaquattro peggio degli anni in tutti gli altri Paesi
A una una una un'accelerazione potevo Sissi ma un grandissimo annuncia ma chiude rapidamente
E perché dura e dunque anche lui perché con tutti i conflitti con tutte le tensioni con tutte gli scontri l'operaio comune di serie e lo studente di massa in qualche modo popolo dei camalli diramazione Rovigo
Il sindacato era e nasce con la costruzione straordinarie signora dei consigli delegati che è anche il prodotto il contagio di questi due movimenti della critica l'auto autoritarismo della gerarchia dall'altra parte la contestazione la pensione capitalismo andavo quella costituzione materiale dei movimenti lavora nel profondo la città italiane
Lei come vi è un fiume carsico può può può al può annichilire sì apparentemente invece solo si sofferma ma è come dire una vocazione ci sono cultura profonde accompagnano questa possibilità
E spesso è stata la politica che ha tradotto che ha tradito questa vocazione
Nella sua incapacità di fare il salto di connettersi per noi diciamo il nuovo questo passaggio ancora una volta la politica che potrà avviare questa potenzialità è questa vocazione che invece iscritta profondamente nella storia della crescita del movimento infatti
In una buona generazione
Ho detto tante volte ripeto perché si sento troppo facile diciamo così la critica per fraintendimento
Quando si intende una generazione non la si intende fisicamente e numericamente
Non si intende cioè chiamai quelle che hanno quell'anagrafe perciò stesso compiono quel salto e acquisiscono con la cultura
Ma una ma quella parte di generazione
Che rompe lo schema della subalternità fino a quel momento segno prevalente
Della condizione
Lo comperati in e salta dall'altra parte
Quella generazione interpreta il segno dei tempi è lei che sta in sintonia con l'onda che muove nel mondo in un paese in quel senso è un motociclo nazionale in quel senso che parla e annuncia
L'emergere di una cultura diverso per questo
Per questo il movimento secondo me secondo noi ha un carattere durevole
Perché porta un segno generazionale il Mondiale e ancora una volta va ricordato che specie in Italia ancora costruzione delle materiale dei movimenti ogni generazione politica è segnata da un tratto internazionale
Tanto che possono persino essere indicati i i nomi delle storie di lotta nel mondo che segnò degenerazione la Spagna Algeria Vietnam
Sono sto appunto e questo è uno dei pochi
Il movimento antiglobalizzazione il mondo alla scala mondiale segna contamina conta già produce un evento su un'intera generazione il primo movimento dopo il Novecento non solo dal punto di vista temporale
è il primo movimento dopo il Novecento perché si propone con questa forza che ho cercato di dire sommariamente e con un carattere di assoluta novità naturalmente come in ogni come in ogni analisi come in ogni confronto
Si possono registrare elementi di continuità insieme a quelli di discontinuità
Io credo che per capire questo movimento serva accentuare nell'analisi l'elemento della discoteca
Anche rispetto all'ultima grande scalata al cielo il biennio rosso sessantotto saltano anche rispetto a quello anche in quello fatto generazionale anche collocato mondiale c'è credo vada marcato non per stabilire una appunto gerarchia
Ma un una diversità penso che si possa dire che malgrado tutto malgrado tutto
Il sessantuno sessantanove è l'ultimo grande movimento Del Noce
Interno come seppure radicalmente critico alla storia del movimento operaio classico Cepu alpine più praticamente
Adesso per essere banale e basta basta vedere come si legge prendete conosce leggeva cosa leggono i giovani che vanno oggi a Genova il prendete quelli che leggevano i giovani che guidavano il nell'occupazione delle università nel sessantotto e vedete la differenza
I testi sono completamente diversi testi di allora erano i classici quelli che avevano letto tutte le generazioni di comunisti per i comunisti non impingono intendersi sia rispetto al prezzo comuni se tagliamo comunisti nel senso che uno scelto diciamo così quella con la frontiera della lotta anticapitalista
Oggi metà perse certo sono di altro segno seppure c'è qualche minoranza non dimentica diciamo così del classico
E lo dico simbolicamente non perché sia l'unico elemento che se che segna un punto ma per via dalla leader per l'avvio delle ostilità
In ogni caso
Mi pare evidente mi pare evidente
Che la diversità sia saliente anche nel senso preciso niente che questo mentre quel movimento
Non parole qui sessantotto ma del Novecento e ha costantemente connotato anche nelle sue forme più avanzate anzi nella sua conferenza
Dell'esistenza di una centrale
Di una piattaforma e di un soggetto unitario di riferimento il diciamo l'elemento più simbolicamente in grado di lo stai questa tensione e
Leng adesso del prefazione
Al manifesto dei comunisti no quando dice quando dice quando parla del programma con una bandiera issata una testa gente cos'è quel programma sono le otto qual è la forma di lotta allo sciopero generale mondiale chi è il soggetto il proletariato cioè uno schema poderoso potentissimo che ha alimentato il Novecento in forme diverse
E questa idea diciamo così estremamente compatta organica fortissima che viene che viene in qualche modo
Simbolicamente poche può essere assunta come la capacità di parlare di un secolo oggi
Abbiamo invece un movimento Darken Rahl carattere diciamo così non dico so dico che è una formula fosse parla poco dalla politica ma certamente plurale
Anche se questi elementi più rari si riconoscono ed è un fatto straordinariamente significativo il loro riconoscimento provare non vuol dire semplicemente che la gente diversa sta insieme cultura didascalici ma ci sono
Perché il l'elemento straordinario movimento e proprio riconoscimento eccidi poco di questo fa parte
Di questa pure difficile e complessa crescita ed è un movimento critico
Che comprende la la critica del lavoro esistente del lavoro che c'è del lavoro che non c'è
Che porta la critica nel rapporto tra produzione di produzione e consumo in forme diverse in composizione diversa
Io credo che si possa dire
Senza imprigionare questo movimento dei movimenti in uno schema che esso si sviluppa su un anticapitalismo latente
Su un anticapitalismo latente che si rintraccia nelle Annie esperienze che lo compongono
Con elementi parziali ma che ogni volta riconducono a una critica all'esistente così forte da poter troppo un altro mondo possibile cioè lo sfondamento precisamente del nucleo più duro dell'ideologia dominante che a questo capitalismo dell'innovazione è l'ultimo stadio dello marmitta il solo possibile e la nuova natura
Dell'umanità questa diciamo la critica radicale che viene proposta seppure per mille forme a questo io credo possa definirci senza
Violenza nei confronti di una costruzione del movimento come anticapitalismo battente
Questo movimento
Come ci ha portiamo questo va bene
Io penso che noi dobbiamo rapportarci
Senza pensare che
Un tema grande della politica possa essere declinato nella sua forma diciamo così più tradizionale
Mi riferisco alla questione dello sbocco
La politica interna dei movimenti sempre secondo la linea dello sbocco quale sbocco da moderne
Che spesso questa diciamo così interrogazione della politica dei movimenti ha portato esiti disastrosi non perché fosse disastrosa la domanda ma perché era disastroso esposta intendiamoci bene
La domanda la domanda dunque che come dire è necessaria e necessari
Sono anche bisogna vedere attenzione al rispose io penso che in continuità con altri movimenti questo ne abbia una quella di avere una compresenza di due stanze del Sud la faccio lunga perché questo meriterebbe un approfondimento specifico
Un'istanza in modernizzazione un'istanza di trasformazione come sempre
Alla condizione naturalmente di intendersi modernizzazione una tutt'affatto diverso da quella che ci sta producendo come consigliere Petroni
E questo determina anche la sua ambiguità le sue ambivalenze nelle sue molteplicità
Che corrono lungo i fili
Di questa coppia
Anche per questa ragione io credo che questa ambiguità può essere sciolta solo nella crescita qualitativa quantitativa del movimento
E dunque che l'ha risposto alla domanda quale sbocco il movimento deve avere la risposta corretta la sua sia la sua feci
La sua crescita quantitativa e qualitativa
Lascio il suo radicamento
La sua capacità di autorganizzazione
La qualità nella domanda della rivendicazione e della efficacia della sua azione
Per quello che ci riguarda io credo che questa ricerca di crescita qualitativa vada indagata lungo l'asse del del dialogo del confronto
E dell'intreccio da perseguire tra la classe operaia e le nuove criticità dei soggetti che sono entrati in questo movimento
Per lavorare alla costruzione Conco concorrere a lavorare la definizione di un programma
E di una pratica dell'obiettivo e di una crescita il rafforzamento del mondo
In questo lavoro il partito il nostro partito un partito comunista
Ossia sa ridefinire sì rispetto a questo progetto di crescita del movimento o rischia l'emarginazione paradossalmente dopo avere indovinato totalmente l'analisi la previsione che la collocazione
L'analisi il disgelo la collocazione lo Stato dentro il movimento la previsione la sua crescita con un movimento di lunga durata
Io penso che noi siamo di fronte ad una grande occasione
Schiacciata complessa
Dalla drammatica scena che ho ricordato all'inizio ma una grande occasione
Ma per cogliere questa grande occasione noi dobbiamo essere capace di una vera e propria autoriforma politica
Non so neppure se il termine autoriforma sia un termine parecchi
Capace di descrivere compiutamente l'operazione assai impegnativa che abbiamo di fronte perché rischia di apparire un elemento autoreferenziale laddove invece
Il motore anche della nostra forma e la relazione col movimento
Uso il termine autoriforma per sollecitare uno sforzo soggettivo del partito a cambia cambia
Se ieri sarebbe stato giusto oggi è indispensabile
Il partito io penso e una necessità dei nostri tempi
Un partito comunista
E necessario affinché questo movimento possa
Sviluppa le sue potenzialità e possa aprirsi una nuova fase concreta politiche sociali
Il partito è necessario in uscita degradata nella democrazia
Una democrazia sempre più manipolata distorta
Spy Ciola tra
Il partito è necessario io penso perché e ancora
Una possibilità per le masse di pratica la politica
Perché costituisce una possibilità di intervento unità io su ciò che altrimenti si presenterebbe come separa l'economia la società lo Stato l'istruzione
Un partito attraversa con con con la sua unitarietà delle ipotesi politica con la sua presenza organizzata
Tutte le delusioni della società
E io penso
Un partito comunista e quello che non ci propone di Gandhi nodi che adesso
Su cui sbatte questo movimento praticamente
Il potere
L'organizzazione del potere
La proprietà
Il modo di produzione capitalistico
Per questa ragione io credo noi siamo chiamati ad una termini un po'abusato ma insomma ha una grande sfida
E per affrontare la quale proprio su questo doppio nulla è come prima di New York e di Genova
Che dobbiamo sapere affrontare anche il nostro congresso
Come parte rilevante di questa grande sfida
Io penso
Proprio che questo doppio nulla e come prima
Accentua il senso che pur era già grande della scritta
L'ora in via la formula più corretta più brutale di una alternativo
Io penso che il Partito della Rifondazione Comunista per parla Dinoi dentro uno schema che invece ha un riferimento più generale dei partiti comunisti al comunismo in Europa e nel mondo per parlare di noi
In Italia e di fronte ad una occasione inedita
E a una sfida estrema
Naturalmente so bene che non c'è mai nulla di definitivo nella storia
Però io debbo dire che penso che se noi non fossimo in grado di cogliere questa occasione
Il comunismo nella politica sarebbe abrogato per un lungo periodo
Il che naturalmente non vuol dire che non vivrebbe come istanza come la pensa come conflitto come ricerca teorica culturale nelle università come nella scuola ma nella politica
Per sa quest'occasione sarebbe avvocato se non naturalmente
Nel riduzione
Di una forma residuale che attualmente può anche partecipare azione può anche prendere qualche qualche qualche voto ne vediamo tante diffamazione politiche inutili presenti e non accetta dunque da questo punto di vista non ci sarebbe
Nessun nessun rischio mortale ma dal punto di vista diciamo dell'ambizione
Di un progetto politico certo senso occasione saremo alla fine di che cosa
Alla fine dell'ipotesi del movimento operaio comunista come eredità seppure critica
E capace di grandi rotture con novecento
Nell'attuale fase di crisi dello politica
In questo senso estrema in questo senso grande occasione
Io penso che noi possiamo cogliere questa grande occasione solo se abbiamo il coraggio lucidità politica di una cesura anche con la nostra storia di una discontinuità
Di una discontinuità radicale
Di cui tuttavia si ha chiara la direzione di marcia che esattamente opposta
A quella delle formazioni che sono nate sul dissolvimento del Partito Comunista Italiano cioè nella direzione della costruzione di un nuovo movimento operaio
So che anche questa formulazione
è una formulazione diciamo imperfetta concentra quando l'aggettivazione di nuovo si diciamo giusta pone
A un elemento di grande storia
Ma credo che posso dare il senso dell'innovazione e del direzione della medesima del resto
Del resto io credo che questa possibilità
Questa necessità
Ci venga dalla risposta a due domande
La prima perché siamo arrivati vivi fin qui
E la seconda su cos'è questo qui
Siamo arrivati vivi io penso
Per la straordinaria capacità di resistenza
Davvero lo dico senza retorica di un popolo
Io io penso che ogni volta che mi tocca di andare abbreviati abbastanza spesso a una festa di Liberazione
Mi viene restituita una straordinaria capacità
Di lavoro politico
Intelligente cioè di una non solo di una resistenza ma di una resistenza capace di fare di realizzare di realizzare fatti di comunità fatti politici
C'è vince in questo secondo me una delle delle ragioni della nostra del nostro essere vivi e quindi non vuole che non posso dimenticare quella parte lì
è un riassumono alla festa di Liberazione un cosa diciamo più complessa che ha a che fare con le storie delle militanti diffusa
Quello è un patrimonio gigantesco senza il quale non saremmo mai arrivati qui ma l'altro elemento connesso a questo
E a volte diciamo così giusta e a volte purtroppo solo giusto apposto a questa straordinaria ricchezza
E l'innovazione che abbiamo potuto lo strato
Vorrei ricordare alcune
Il testo presenti nel documento quello nei confronti della maggioranza dei propri dovranno porre
Vero atto di Rifondazione ciò che su questo cioè anche a sinistra molta gente quando diciamo così ci vada malissimo e dice come valorizzate Macrì settarismo invece no
Pesce nuova noi valorizziamo un atto di ricollocazione della politica dal rapporto tra il presente e il futuro dalla impossibilità di fare una pratica moderata perché Cracco e coprirla con una
Con un lontano socialismo che dovuto appunto Pia e anzi e anzi spesso alta a a a schermo ideologico dentro cui giustificare ogni pratica
Di governo delegittimazione della presenza all'indomani di un Paese
E nel Emilia stabilisce ma gli agenti del Pacha otturati con lo schema apertura invece di una ricerca di una connessione tra il presente e il futuro per quello che fai qui e ora la prospettiva che voi tenete aperto critica al capitalismo di suo il suo superamento qua
La scelta di con una collocazione internazionale senza sempre più distaccata dalla vicinanza dalla lontananza con quello con lo Stato o quella o quella formazione politica ma sempre più connessa a rivedere le une e le altre alla luce di un rapporto con la critica la globalizzazione
Capitalistica questa forma di modernizzazione alla ricostruzione di movimento
Tre ancora un passaggio riassuntivo naturalmente di un processo più lungo come quello di Livorno di questa diciamo così separazione cottura con lo stalinismo sia come fenomeno storico in cui come possibili c'è un'infiltrazione di eredità
Si è che possono vive in ognuno di noi
Ci siamo arrivati vivi insomma grazie a questo ha combinato disposto di resistenza di innovazione di militanza e di
E di non ed e di e di fantasia politica e di fantasia politica anche sul terreno della tattica anche sul terreno
Possiamo dire in qualche modo di aver ripensato criticamente
Uno dei capisaldi della politica delle sinistre cioè quella dell'unità
Appunto diciamo in qualche modo
Rompendo l'idea che riuniti che la politica unitaria fosse semplicemente andare d'accordo anche con quello con cui non si è d'accordo
Non solo ma mi pare di poter dire che noi siamo Mrs vivi perché abbiamo tentato di largo apre
Per un'uscita dalla crisi del movimento operaio anche dalla storia comunista italiana
Da sinistra
Dal basso e verso l'attualità
E abbiamo forse forse tentato di fare una cosa che oggi dovremmo assumere esplicitamente
Come una coraggiosa opera di riposizionamento
Anche perché io
Quello diciamo così te lo spostamento del fuoco dalla centralità politica cioè del cento per cento della politica dal dalle istituzioni dalle organizzazioni sociali e politiche dalle relazioni statuale ai movimenti sociali e alla lotta nella società
Che vorrei lo hai non ci fossero equivoci non è la stupidaggine del passaggio dal politico-sociale non c'entra nulla con questo ragionamento
Essendo il politico sociale strettamente connessi era già diciamo così largamente superata
La divisione tra classica tra sindacato e partito figurarsi se può essere proposto in un'altra forma il punto non è qui non c'entra nulla centonove politico-sociale
Il problema è il fuoco
Del tuo
Della tua centralità
E vorrei dire questa operazione dici al collega un dibattito ho avuto storia del movimento operaio anche la sua origine e se c'è si parva licet
In qualche modo circa il collega ad una stagione come quella della riflessione sulla fase di transizione
Che data tra Lenin e Gramsci
E a portata appunto come
Questo fuoco questa collocazione
E che poi io penso anche in una storia grande
Come quel togliattiana viene spostato nell'arco dell'azione penso
Che oggi di fronte ai grandi cambiamenti che entrano in una scelta
In termini tutt'affatto diverso da quel dibattito storico noi dobbiamo fare questa grande cooperazione di rinnovamento dalla polizia
Dove siamo
Nel compiere questa operazione
E quindi con una usi una frase con cui
Apriamo il documento il quale chiederemo alla fine di questo dibattito un mandato per una integrazione del documento medesimo
Rispetto alla escalation terrorista che abbiamo visto freschi che si intervengono nel mondo
Chiederemo sulla base discussioni che facciamo un mandato a un intervento che li posiziono rispetto a questo diciamo salvando naturalmente l'essenziale
Ma dove siamo
E con cui qui lì c'è un punto che può sembrare provocatorio detto con una crudezza e un'asprezza
Che contiene anche un eccesso diciamo così ma
Volutamente sia uno di nuovo nella possibilità sottolineo diciamo
Fortissimamente il termine possibilità
Che Silvia non le condizioni per la riapertura di un processo evoluzione
La possibilità
Cioè l'individuazione di una riapertura
Possibile della questione della trasformazione
In realtà noi abbiamo contro previsioni
Chi erano andate affermandosi di una società della fine del lavoro
Abbiamo visto realizzarsi al suo contrario in questo Natale modernizzazione
Cioè per usare un'altra formula che è diventata famosa del lago senza fine la società del lavoro senso
E in questo passaggio storico
Si è rivelato concretamente e non solo perché noi gli abbiamo aderito a questa tesi diciamo così tesi che viveva anche senza la sua verifica e impiega
Si è verificato empiricamente
Che anche in una fase dicono sì radicale cambiamento del lavoro e del rapporto tra il lavoro e la vita tra il lavoro e la società
In questo attacco Di Maio mutamento dalla composizione sociale del lavoro delle culture ed il processo produttivo
Il lavoro vivo non riesce ad esse sussunto integralmente nella forma di lavoro stava salariato come solo e semplicemente elemento che l'accumulazione capitalistica
Che c'è una parte che resta fuori da questa sussunzione
Una parte critica
Una parte critica che può ogni volta in determinate condizioni Ray aprire il conflitto di classe e persino il processo di Tommasino questa diciamo così condizione
Che ho è che a mente sempre diciamo viva e stata rivitalizzata empiricamente e praticamente precisamente dal mutamento di false e dalla nascita nel movimento antiglobalizzazione
Per questo diciamo che siamo di fronte alla nascita di una criticità
Che con e di una soggettività che consente la ricerca di che cosa
Del soggetto della trasformazione
Via e si riapre concretamente sul campo non solo teoricamente meno fa poca teoria e pratica
Questa ricerca non risolta tutt'altro che risolto al movimento di critica la globalizzazione intendiamoci bene ma che può essere risolto
Partita persa
Il movimento di Seattle da questo punto di vista i popoli di Seattle non sono un morto di opinione ma un nuovo movimento di massa
Sì sto durevole il che non vuol dire il che non vuol dire che abbia una crescita ininterrotto davanti a sé eliminare nutro dicevamo in direzione l'abbiamo imparato dopo la crisi del primo Novecento passi una coscienza di classe che non
Che diversamente dall'altra le previsioni precedenti non cresce linearmente fino a suo movimento Complesso articolato
Eterogeneo come come come questo
Quindi può può alzarsi può inabissarsi e ha già adesso
Un compito difficile tra ciò che sta concretamente negli appuntamenti di questi giorni
Ma perché durevole ho detto prima per ragioni oggettive interne ma c'è una ragione di fondo che il terreno oggettivo su cui poggia questo movimento il non è il frutto come dire Dio auto generazione soggettiva
è un'interpretazione critica con la crisi della globalizzazione capitalistica
Di una crisi delle sue promesse
Aveva aveva promesso una Città futura una società futura
In cui fossero sostanzialmente espulsi grandi mali del mondo ha generato una instabilità che vive tanta parte dell'umanità aveva proposto una sostanziale escluse eliminazione delle crisi dal ciclo economico sull'approvato han fatto bene
La scienza crea diciamo così è scattata in alto come possibilità di riscatto dell'umanità mostra invece tutta la sua contraddittorietà la sua fragilità
E persino il suo contenuto a volte di barbarie tanto più si produce oggi una specie di civiltà è una crisi economica
Ed è questo che io credo spieghi
Appunto la nascita forte di un movimento di questo
Ora noi credo che dobbiamo rapportarci questo movimento per una crescita del suo potenziale gli alternativa e di trasformazione
Di alternativa e di trasformazione
Per questo io credo che il partito debba disporsi coraggiosamente all'apertura e all'innovazione
La rifondazione di cui abbiamo bisogno un andare oltre le singole innovazioni e produrre un elemento di Rifondazione come sistema
In questo senso vorrei dirlo proprio a tutte le compagnie compagni non non non con uno spirito di patria
Questa nostra critica così radicale lo stalinismo
Badate papocchi intesa come la possibilità di dire efficacemente il termine comunista poi
Di fronte appunto a questa novità saliente che si produce
Indicare anche una linea d'uscita conto
Diciamo così le tentazioni che sempre ci possono essere al di là dei termini diciamo ci intendiamo su su una vocazione avanguardista o quello di condurre un nucleo d'acciaio
Appunto quasi provocatoriamente abbiamo scritto nel documento che la contaminazione
E una nostra esige
Scelte di appiattirsi su una scelta che poi con la capitalista su una cultura che con l'ex dominante la contaminazione con Imu questa ascesa di movimento è la nostra scelte decisiva e dirimente
E per poterla fare c'è bisogno personale il partito
Il suo saper fare il suo saper fare di società non può più essere relegato in una condizione di minorità e in una condizione prepolitica
Per cui un conto è la direzione e un conto è la festa di Liberazione un conto è il circolo e un conto è il centro sociale questa gerarchia è morti FEAGA ci taglia fuori le parti più vive nella scelta quelle persino oggi più dettate di sensibilità critica etica faceto sono azione
Questo non è un punto di di maquillage non è un punto di politica organizzativa è un punto strategico del partito
O cambia la gerarchia tra le sue priorità e delle sue forme di organizzazione o si atrofizza non c'entra niente la generosità e la bravura dei compagni cavolo ai circoli il circolo come entità separata
Prega la possibilità di una parte all'azione attiva con i movimenti scelta
Bisogna e che l'arresto il movimento operaio italiano è stato grande per la sua capacità sempre di innovata le forme di organizzazione
Che sono forte espansione di cultura politica o a noi diamo avuto anche l'intuizione che ci sono molte in mano bisogna fare di questo un terreno di lotta politica a spetta appena a cui corrisponde
Sempre anche in rapporto con il movimento una maggiore trasparenza al nostro dibattito interno insistono detto in relazione dove dico qui perché è un punto h noi tutti veniamo da una storia difficile non dico drammatica come quella delle generazioni precedenti ma difficile
L'anno il l'espirazione prevalente di organizzazione dei dibattiti interni ai partiti comunisti
E stato improntata ad una condizione in cui essa è in minoranza
Voleva dire messe a repentaglio spesso il proprio progetto politico se non la propria collocazione qui ho detto programma otto è verissimo Livio ma l'ho detto prima per noi che non abbiamo visto che la drammatico detto vediamo che c'è andata meglio ecco sì
E abbiamo rischiato di meno Torino e dunque e dunque io capisco che sulla base di questa storia ci siano dei residui che in qualche modo ci
All'interno nella possibilità di un dibatto traspare
Perché appunto
L'elemento di mimetizzazione il il il sì ma
Non è un elemento spesso volo a volte diciamo così di pria ISE intellettuale oppure di opportuni no è anche un modo di fare una battaglia politica curdo vedo tranquillamente in onda lo stop il palato di un giudizio di valore disumano
Dico che noi dobbiamo liberarci da e inviti
Dobbiamo abdicare mente precludere ogni possibilità che qualsiasi forma di dissenso
Stabilisca una collocazione dice
Gerarchicamente inferiore rispetto al consenso
Da un lato drasticamente
Per cui davvero l'organizzazione i propri dirigenti pluralisti rete assoluta né assolutamente la l'articolazione delle responsabilità e contemporaneamente
Non per una questione di etico-morale
Ma per una questione di efficacia politica portarci alla trasparenza del dibattito politico
In cui persino sembra lasciate dichiara nella fase congressuale venga accentuata la tendenza al distinguo piuttosto eccola consenso cioè piuttosto in modo che sia chiaro mi faccio capire
E per questo anche uso qualche volta i termini che possono apparire provocatorie o diciamo incerti teoricamente ma perché bisogna produrre un elemento di Scelta nel pieno rispetto di chi opponga Meoni Pechino propone un atto ma dobbiamo fare di questo congresso un grande congresso di apertura
Dentro e fuoco il partito
E e per questo che abbiamo proposto anche innovando di cominciare con l'esterno
Egli propone questo documento che precede quella spiega Aurelio
La preparazione dei documenti congressuali quali che siano uno due tre dieci ventuno con l'emendamento senza emendamenti nacque quale che siano precede con una scelta del gruppo dirigente
Questo di questo documento o di un alto
Di andare ad una consultazione fermo restante che tutti i documenti che vengono proposti hanno il come dire resi pubblici al partito ovviamente ma consultazione avviene sul documento che prenderà la maggioranza dei voti dell'Ottocento politico nazionale su quello si fa una costosa appena di cui cita punto se tale conto del modo in cui decide come è suo il partito va bene
Chi è che ovviamente sovrana
Ma vie rispetto al quale questo gruppo dirigente fa un investimento queste nei confronti dei movimenti del giamaicano fonde le associazioni che fanno parte di altre associazioni di giornali organizzazioni forze politiche anche interno le diverse formazioni singoli personalità
Sull'impianto sul senso del nostro congresso sul senso del nostro specie
Io penso che in questo senso l'apertura se necessario perché anche le nostre tesi politiche
Quello che la sinistra di alternativa e quelle persino quella della sinistra plurale
Debbono essere totalmente a riposizionate rispetto oggi al dramma di questo conflitto pace guerra e più strategicamente rispetto al movimento antiglobalizzazione
Nel senso
Che l'ipotesi la sinistra plurale non non può nasce anche da questo lato
Prendendo anche la relazione tra le forze della sinistra alternativa che esistono fuori di noi
Non in un rapporto tra di loro ma tra tutti lo e il movimento
E che la stessa sinistra plurale
Può nascere solo da un processo secondo me di scomposizione di ricomposizione
Sulla base della possibilità e della capacità che avremo di portare il movimento
A interloquire eh io compra direttamente nella politica
Avviandomi a conclusione vorrei richiamare l'attenzione sulla nostra iniziativa oggi in Italia e io ho
Io credo che l'Europa sia una dimensione per ma voi sempre più necessaria e urgente
Proprio nel nel fare il politico quotidiano
L'iniziativa che abbiamo preso col col bue a Genova mi è sembrato una promessa l'iniziativa che il cui ha preso al Parlamento europeo a Strasburgo con l'invito a stare ad Agnoletto a una conferenza stampa e poi a un confronto con il gruppo ha confermato questo commento
Io penso che noi abbiamo raggiunto un risultato importante dal rapporto con le altre forze che fanno parte del due di una
Valutazione non dico comune ma di grande valorizzazione comune questo sì rapporto alla sinistra cautelativo copia il movimento
E io credo che anche l'accelerazione verso la costruzione di un soggetto politico previo
Delle forze del bue trovi un'alimentazione in questo nuovo FAS abbiamo appuntamenti importanti internazionali che Paolitto il mondo porto allega al fondo San Paolo
Qui in Italia credo
Ne parleremo in questi giorni ne parlo io qui troppo succintamente
Abbiamo problemi di crescita del movimento assai rilevante
Anche diciamo la discussione che aperta dello stesso movimento il suo Autore auto-governo delle forme di governo è una cifra importante
A cui credo dobbiamo guardare con attenzione e discrezione
Senza pensare di dovere insegnare il nuovo l'uomo in questo luogo ci siamo anche noi come a riorganizzarsi
Credo che l'unica cosa che possiamo fare sottolinea alcune direzione di marcia il valore fondamentale della costruzione di Fontaneto voglia ma contemporaneamente l'importanza per noi
Di un luogo di coordinamento di rotazione nazionale
Insieme l'esigenza di una crescita di piattaforma
No già su cui giace un lavoro avviato molto importante ma che può ancora crescere
E credo che noi dobbiamo far valere non per ragioni diplomatiche
Ma per la natura la forza di questo movimento
Il valore della difesa della sua ampiezza e della sua articolazione
Ogni per la vita può essere una perdita non di più era palpabile ma drammatica ogni insisto per latitudine che vada alle suore che paghiamo a Boccadasse alle tute bianche e e il nuovo riconoscimento e il patrimonio di questo movimento perdere una di queste vuol dire amputata drammaticamente
La soggettività complessiva di questo movimento e la sua possibilità di crescita
Abbiamo passaggi impegnativi
Quella del ventisette di cui vorrei soltanto ricordare alla luce di oggi la difficoltà dell'appuntamento
E il carattere interno alla crescita del movimento
Della vicenda la e come tuttavia il problema di manifestare
E manifestare tuttavia con grande forza tenendo conto della condizione che si è terminata dopo l'atto terroristico sia un punto politico non semplicemente di forme di lotta
Il valore che assume in questa prospettiva in compresenza di questa la Perugia-Assisi come come movimento come elemento cui portano l'intero movimento
Naturalmente iniziativa nei confronti della FAO
E vorrei sottolineare non per patriottismo di partito il valore che vai viene acquistando la manifestazione del ventinove a Roma
Di rifondazione comunista
Non altra cosa da questa mobilitazione
E non diciamo una manifestazione di orgoglio di partito
Ma un pezzo di un progetto politico o il partito ma intende così ai diciamo fra le intese anche fuori così oppure noi davvero perdiamo un'opportunità
Questa è un passaggio per noi importantissimo perché italiano in questa duplice
Diciamo nulla è come prima che gli hanno ricordato mi facciamo una manifestazione in cui da un lato esprimiamo una forza e dall'altro siamo chiamati a dire che siamo in questo nuovo frange
Dunque una una manifestazione secondo me importantissime per noi e per il rapporto con il movimento
Noi nel movimento credo
Ci siamo stati e per questo oggi possiamo dare un nostro contributo
Abbiamo indovinato l'analisi del disgelo
Siamo stati nel movimento con una novità rilevante rispetto ad altre esperienze di partecipazione dei partiti della sinistra i comunisti nel movimento
Il lavoro fatto le compagne e i compagni in particolare dei giovani comunisti mi è sembrato ci è sembrato davvero straordinaria
Ci siamo stati unitariamente e io credo che dobbiamo continuare a starci unitariamente nel senso che noi abbiamo la nostra idea del nostro proposte le portiamo nel movimento ma la risultante del Movimento cinque Peña
Come parte di queste
Non ne abbiamo credo nessuna esigenza di portarlo su un terreno che non è di nessuno
Non c'è nessun senso che noi chiediamo al movimento antiglobalizzazione di esservi averne come elemento centrale l'opposizione il governo Berlusconi
L'opposizione al governo Berlusconi dobbiamo farla noi interloquendo con noi
Esprime posizioni critiche su questo su quell'aspetto fondamentale lo sarà così sulla guerra sulla NATO
Non gli si deve chiedere non gli si può chiedere una collocazione di schieramento
Quella tocca
E io penso che noi abbiamo bisogno di costruire una piattaforma di opposizione al governo Berlusconi
Che dia forza e fiducia ai movimento
Noi dobbiamo battere in breccia la tesi della invincibilità del governo delle destre
Ed è terminata in
Culturalmente e politicamente la possibilità di configurare dei risultati
La prima di queste necessità e una piattaforma nostra che non sia separato
Cioè di una piattaforma di questa volta in qualche misura sia non dico portavoce porta Paola ma piena di collegamenti con cose che vivono già se parliamo di salario dobbiamo cornetta cioè la trasparenza ai metalmeccanici
Se parliamo di solaio sociale dobbiamo cornetta cioè con le forze che l'hanno fatta vivere in diverse esperienze o domande
Se parliamo da Tobin tax dobbiamo riferirci esplicitamente alla domanda del movimento antiglobalizzazione
Se dobbiamo costruire degli elementi unificazione che faccia del lavoro precario uno dei punti chiave di questa battaglia possiamo valorizzare alcune nostra linee di azione come salario minimo intercategoriali se interveniamo su Astor sociale
Dobbiamo essere in grado di valorizzare ciò che si muove dentro questa realtà sia come utente sia come lavoratori penso in particolare alla scuola
Che sarà diciamo al centro di una grande offensiva e in cui può determinarsi un elemento di straordinaria rilevante importanza agli effetti dell'arricchimento del movimento penso
Al capitolo già aperto ma che si acutizza come scelte del governo sull'immigrazione che anche questo parla della possibilità dell'allargamento del movimento sommo finito
Io credo che noi dobbiamo ammettere nella costruzione delle piattaforme di opposizione un'idea dalla buona da laboratorio sociale novanta come dire Stato Maggiore che definisce dei suoi abiti
Penso che dobbiamo avere la consapevolezza che il Governo di Berlusconi e forte ma anche contiene degli elementi di debolezza bisogna elettorale
Vivono in S due destra ne abbiamo scritto detto parlato
Non sto qui a indicarle voi solo di attenzione che io penso che stia maturando nel governo una linea di ricomposizione programmatica fra istanze queste due destra quella iperliberista internazionale che dice a licenziamenti
Ma astratta con l'articolo diciotto e contemporaneamente muove diciamo attacco le pensioni colpisce il corpo grosso del lavoro
E chi invece quella destra diciamo se sociale che fa dell'attacco agli immigrati la punta di diamante che invece tende una composizione su questo terreno per ragioni insediamento sociale la via secondo me è che il governo sta dando sì è una via innovativa
E quella di lavorare sui tempi medi e lunghi producendo gli stessi effetti che si produce la testa diciamo così
Iperliberista
Attraverso una destrutturazione dello stato sociale
Cioè invece di colpire direttamente gli effetti immediati sulle popolazioni
Colpisce le strutture che producono i servizi o le tutele sulle popolazioni precipitando per questa via un abbassamento della tutela sociale un allargamento della privatizzazione delle liberalizzazioni cioè una linea pericoloso perché non ti regala
In partenza la reazione immediata ed esplosiva dei costumi azzera tutto a ridosso di un progetto vero e proprio scelta
Ed è rispetto a questo secondo me i compagni
Che si vede tutto lo spiazzamento delle dei DS da un lato e della CGIL
Cui battaglia politica quella del suo segretario che dice cose giuste sul terreno della critica la mancanza di opposizione del centrosinistra di una critica
Ai DS tuttavia e che anche produce gli elementi politici interessanti come alcune ammissioni nell'ultima direzione comitato direttivo la CGIL sull'esistenza di una questione salariale negata a luglio tuttavia poi non pacifica affatto
In una scelta rivendicativa sindacale di programma e di collocazione della CGIL che sia in grado di essere in qualche modo corrispondente a questo ventaglio critico che quindi rischi invece
E in particolare consigliano i compagni sindacalisti ma a Ischia in questo frangente che siccome che si configura di arretrare anche l'ispettore critica fin qui espresse noi
Non possiamo affidare il futuro del movimento e nostro
Alla interlocuzione con la dialettica con cui può a cui pure dobbiamo guardare con grande interesse nei DS energici intendiamoci una stagione importantissima
La battaglia che in essa fanno eco Paganin avanzate di grandissimo valore ma anche quella come quell'altra
Passa per la possibilità di costruire degli e venti dei fatti delle costruzioni in movimento
Non ha nessuna possibilità di affermarsi nell'autonomia della battaglia politica in quell'organizzazione il problema che per noi è vitale vitale anche ai fini di questa di questa batta
Questa battaglia
E difficile
Ma a solo questa possibilità
Quando diciamo la priorità del movimento non lo facciamo però mai posto movimentismo ma per un progetto politico inizia questo progetto politico riposa anche sulla capacità di individuare le contraddizioni del movimento
L'ho fatto troppo lunga
Non c'è ragione che la prolunga ulteriormente ma credo che il dibattito debba proseguire anche sulla crisi economica
Le vicende del terrorismo newyorkese possono aggravare una recessione che tuttavia ed era già in corso
Il keynesismo di destra che governa gli Stati Uniti d'America è giunto ha un limite critico non è solo una bolla speculativa quella che sta scoppiando è una crisi produttiva che si sta manifestando
C'è una recessione di cui vanno indagate le ragioni struttura la sollecitazione semplicemente a Olduvai con maggiore produttività e capacità competitiva
E prima di prospettiva quando non sa rispondere alla domanda dove esportare e a chi vende
Una vera e propria crisi diffusa investe queste economie
La nostra possibilità di successo riposa anche sulla capacità di organizzare la lotta dei lavoratori in una stretta recessiva ancora
Il rapporto tra l'otto dei lavoratori e movimento di gru antiglobalizzazione torna come elemento centrale della nostra iniziativa
Io penso che a questo lavoro difficilissimo siamo chiamati
Noi costruendo la piattaforma d'opposizione
Possiamo costituire una interfaccia importante con il movimento sociale che può aprirsi nel conflitto di classe
Che può proseguire a lungo l'asse indicato anche dalla battaglia i metalmeccanici e può interagire con una parte importante della crescita
Del movimento antiglobalizzazione
E la prospettiva e la prospettiva che su questa battaglia concreta si apre è quella appunto che abbiamo cercato di indicare e che potrebbe su questa base ritornare e dare forza ad essa medesima
Insomma il nostro rapporto col movimento essenziale ai fini la battaglia politica immediata
Per la costruzione di una piattaforma dal radicamento del partito
Del rapporto con la costruzione del progetto politico una sinistra alternativa della crisi dell'imprigionamento della sinistra moderata politica e sociale dentro il quadro che l'ha vista soltanto approfondire la sua crisi e dall'altra parte per riaprire una prospettiva più ampi appunto la possibilità di dire che si riapre il capitolo della trasformazione sotto schiaffo di una vicenda che dal terrorismo può vederli suonare i toni timbri della guerra noi dobbiamo saprà fare insieme
Una grande iniziativa politico culturale prende il via questa di stringersi su di noi e villa e dall'altra ai fare ancora di più il cammino che ci porta nel movimento e col movimento
A fare oggi un'opposizione goffi cacce alle destre oggi e domani a riaprire il grande capitolo della critica al capitalismo grazie
La parola è adesso al compagno Crippa per una breve relazione sul questioni sulle quali dovremmo votare prego i compagni di qui prendere i moduli e iscriversi quelli che vogliono parlare
In palio volente o di pazienza di calma per favore ho già fatto nella
Va trovato
Palestra
Forse
Chiama
Anzi
Rendimenti meno troppo verso la relativa
Poi
Adesso
Nel rifugio
Cinque
Adesso
Una pausa iscriversi è una cosa di un attimo
Se rilevate da qua davanti diamo la parola al compagno Crippa giudice raccogliamo
Cioè
Viene
Non è riceverà qualcosa perché se lo collochiamo un'altra poi
Che
Le domande alle quali sul
Giusto giusto
Bene abbiamo
Minimamente
Contano ancora
No
Dopo
Allora
Richiama all'ordine provinciale
Animale
Ricominciare ragionevole davanti qua
Compagni la domanda di una funzione può compilare anche dall'altra parte
Non è necessario scrive l'appoggiati qui
Compagno sono pregati di prendere posto perché la seduta non è solo spessa
Con l'avvocato
Nato è ovvio
è se dopo
Appena Sinigaglia sei Crippa utero
Curare
Unanime
Se no la macchina
Allora la compagnia è trapelata di prendere posto possibilmente di fare un po'di silenzio e diamo la parola al compagno corretta
Va infine per forse cominciò
Allora
Innanzitutto
Innanzitutto
Un problema
Che deriva dalla decisione che noi abbiamo assunto
In merito alle elezioni politiche
Se vi ricordate
Noi abbiamo deciso rispetto a quella data situazione
Che la nostra presenza parlamentare in Senato alla Camera forse è indicato come la delegazione del partito
In rapporto a questa decisione
Abbiamo anche deciso che per quanto riguardava le compagne e compagni membri della segreteria o responsabili dei dipartimenti nazionale
Nel momento in cui fossero state lette scattava una sorta di incompatibilità fra le due responsabilità fra le due cariche
Questo per quanto riguarda le compagne e compagni dalla segreteria ha riguardato la compagna Mascia compagno Ramon Mantovani
Il compagno Franco Giordano
La proposta che vi avanziamo anche in rapporto al fatto sostanzialmente che con questo comitato politico noi apriamo la fase congressuale
Che non si proceda né sull'integrazione della segreteria e la segreteria che rimane in carica e quella composta da da sette compagni
Non sono stati eletti
Non hanno questa sorta di di incompatibilità
Il secondo problema è rappresentato come dicevo in precedenza
Che sostanzialmente con questo comitato politico
Noi apriamo la fase congressuale è vero
Che più che congressuale siamo nella fase precongressuale quella che va a definire tutte le regole per aprire la campagna elettorale la formazione dal Regolamento le eventuali modifiche statutarie il documento politico
La proposta che avanziamo
Che in questo percorso chiamano così precongressuale per capirci quello che va alla definizione di tutti i documenti
Noi oltre a questo comitato politico che all'ordine del giorno l'elezione delle tre Commissioni quella per il Regolamento quello per le modifiche statutarie per la commissione politica ci siano altri due comitati politici
Uno il venti e il ventuno di ottobre
L'altro il ventiquattro e il venticinque di novembre
Che dovrebbe essere quello conclusivo cioè il documento il comitato politico nazionale che approva Regolamento le eventuali proposte di modifica statutaria e il documento politico e avvia la campagna congressuale
Mentre il comitato politico del venti e il ventuno di ottobre
Dovrebbe avere all'ordine del giorno l'apertura della discussione sulle proposte che le commissioni che vengono elette
In questo Comitato politico avanzano per quanto riguarda gli argomenti Regolamento eventuali modifiche statutarie
Il documento politico dobbiamo aver presente che all'interno di questo percorso
Noi avremmo anche due conferenze
La Conferenza degli amministratori sette e l'otto e il nove di dicembre
E la conferenza dei giovani comunisti che dobbiamo definire con loro la data
Avendo di mira che anche per quanto riguarda la conferenza dei giovani comunisti
Farla entro la fine di quest'anno insomma
Orientativamente
Il congresso nazionale
Lo individuiamo
Verso la fine alla fine del mese di marzo quindi il ventotto ventinove trenta e trentuno marzo si tratta
Di ragionare momentino sulla sulla sede e comunque anche tutto queste date le definiremo con il comitato politico del ventiquattro e del venticinque di novembre
Nell'ambito di questi tre comitati politici
Assumeremo alcune iniziative una delle quali è già stata enunciata dalla relazione che è rappresentato da questo elemento non so se chiamarlo di novità ma credo che corrisponda a un'esigenza politica
Che il documento che viene deliberato
Da questo comitato politico sia oggetto di confronto Esterno del partito
Indicando le nostre opzioni rispetto alle finalità che il nostro congresso si pone
Raccogliendo opinioni
Che possono essere avanza
Quindi segnando con questa parte che viaggia parallelamente
Ai lavori delle commissioni
Una applicazione
Di una decisione che noi abbiamo assunto di apertura del partito
Mentre per quanto riguarda
Il periodo di tempo che intercorre fra il Comitato politico di ottobre
E quello conclusivo
La proposta che avvia avanziamo è che le proposte che vengono avanzate in quel
Comitato direttivo siano oggetto anche di discussione all'interno degli organismi dirigenti del partito sto parlando dei comitati politici di federazione
I comitati politici regionale
Di modo che tutta questa consultazione che avviene all'e sterno e all'interno del partito sia parte integrante delle discussioni che avvengono nelle Commissioni al fine della formazione
Dei documenti
Mi pare abbastanza chiaro che questo vale soprattutto per quanto riguarda il documento politico ma voglio sottolineare
Che siccome noi saremo in presenza anche delle modifiche statutarie
E siccome questo elemento dello Statuto
Ha avuto sempre stando all'esperienza degli altri congressi
Una fase ristretta di discussione
Sarebbe opportuno che in quella iniziativa che noi assumiamo all'interno di due dei due comitati politici
Ci siano ci sia una particolare attenzione di discussione anche sulle proposte di modifica statutaria che vengono avanzate
In modo da sopperire a un elemento di negatività che abbiamo registrato in passato
E per far sì che anche lo sta astuto diventi oggetto di una discussione più approfondita capisco che in quella sede lì ristretta perché riguarda i comitati politici quindi gruppi dirigenti del partito ma credo che sia già un passo importante
Farlo in quella in quella direzione
Quindi la proposta che mira facciamo di un percorso congressuale fatto in questo modo differenti da quelle che abbiamo avuto in precedenza che cerca di raccogliere i contributi che arrivano da una discussione che viaggia parallelamente negli organismi dirigenti ai lavori che ci sono all'interno delle commissioni poi il comitato politico nazionali è libero di decidere
Nel ventiquattro venticinque quali sono le opzioni che vengono mandate portate al congresso
Seguendo questo corso questa percorso all'ordine del giorno del comitato politico di oggi c'è l'elezione delle commissioni
Credo che vi siano state distribuite le proposte
Se non sono state se non ce li avete adesso vediamo di siccome vedo che qualcuno ce li ha ecco chi non c'era ce lo fa bene
La proposta che le avanzerei Querceta
In merito le proposte che avete di fronte se ci sono proposte sostitutive proposte aggiuntive
Se nelle fatte pervenire senza aprire la discussione qui guadagniamo del tempo
L'invito che vi faccio di far pervenire farmi pervenire queste proposte di cambiamento ora entro le sedici le sedici e trenta di oggi di modo che siamo in grado di definire la proposta e poi metterla in
In votazione
All'ordine del giorno del comitato politico di oggi dice anche
Una proprio la proposta di cooptazione cooperazione o sostituzione siamo in presenza solamente di avanzare
Una proposta di cooptazione che riguarda la compagna Patrizia Sentinelli
Che non essendo più
Segretario della federazione di Roma
Ed essendo lei stata nel Comitato politico nazionale la diversa
Come di diritto essendo
Conseguentemente a non a svolgere più questa responsabilità applicate dal comitato politico la proposta di avanti que viva siamo quella che abbiamo fatto anche per altre compagnie compagne
Di cooptare la compagna sentinelle
Nel comitato politico nazionale
Essendo la compagna Patrizia Sentinelli anche membro della direzione
La proposta che mi avanziamo qualora venga cooptata
Nel Comitato politico nazionale
Che ci sia la sua elezione anche in direzione
Quindi noi siamo costretti a fare due votazioni
Una per la sua cooptazione nel Comitato politico nazionale e nel momento in cui viene approvata questa cooptazione un'ulteriore votazione per la sua elezione
Nella direzione
Se non ci sono obiezioni
O proposte alternative rispetto a quelle che ho avanzato
Rispetto ai nomi delle commissioni se ci sono compagni che vogliono aver raggiunto e sostituzioni ne fanno pervenire così evitiamo di di fare una lunga discussione qui
Entro le sedici e sedici e trenta cosi guadagniamo detti
Sul resto non c'è nessuna obiezione
Possiamo procedere in questo senso allora se procediamo in questo senso dobbiamo
Eleggere i seggi elettorali quelli che proponiamo sono due seggi elettorale il primo che veda Presidente il compagno Benni e scrutatori compagni o far senese
E Tibaldi Alessandra
Un secondo seggio che vede il presidente il compagno Baldini e scrutatore le compagne linguisti Donatella e Simone corsa Simona Colzani
Ci sono obiezioni
Attorno a queste proposte
Io
No
No non si possono fare insieme perché la compagna potrebbe essere bocciata
E appunto
è è quello che ho detto no
è quello che ho detto
No non si può partire perché può essere contestata e quindi stiamo alle regole è vero dobbiamo votare due volte ma
Va però approvato questo la composizione di questi due seggi e ci sono delle dell'osservazione
Possiamo procedere
Allora una compagnie Belisario deve fare una no
No scusate
Un lapsus decritta
E
I seggi si comporranno
Allora c'è ancora il tempo per
Qualche intervento
Salvo per qualche intervento prima della pausa che abbiamo stabilità all'una e mezza allarga precisazione io vedo grande d'intervento parti che ce n'è già un volume
Debbono pervenire entro la conclusione della seduta del mattino
Avevamo detto alle tre ma mi sembra e salvo proroga ormai completato poi riunirci per ristabilire l'ordine degli interventi
Do la parola all'ora per il primo intervento al compagno Giovanni Russo Spena
Tante scuse da Giovanni i due segretari di federazione regionali alla fine di questa seduta si debbono fermare grazie
Sì non credevo di essere
Il primo a parlare ma credo
Che sia opportuno questo perché
Mi permette di rilevare non solo assoluta identità con una relazione importante che e lo dico senza senza nessuna retorica che non è mio costume senza rituali Isma'che stamattina il segretario affatto ma anche con l'impianto del documento
Che portiamo alla discussione
Perché in effetti noi dobbiamo rispondere la prima parte molto preoccupata seriamente preoccupate argomentata
Della relazione del segretario ci induce a questo ci chiama questo lo dobbiamo risponda ad un interrogativo molto serio dopo i fatti non ripeto non ripeto analisi che condivido stravolgenti in qualche modo nulla sarà più come prima dopo genere dopo New York
Con il segno opposto di questi accadimenti come diceva Bertinotti prima
Tanto abbiamo che abbiamo davanti
Dobbiamo risponda un interrogativo che vi sono appunto giorni che valgono decenni nella crescita dei movimenti di massa nella crescita dei partiti
La domanda è arranger impianto che abbiamo appena discusso e approvato in direzione rispetta questa stravolgente novità o meno ecco io credo credo che con decisione noi dobbiamo dire che ebbe lo dobbiamo dire che regge questo è un punto fondamentale a cui siamo chiamati nel dibattito anche con le forze esterne anche con le forze di movimento
In questa fase anzi io credo con le asprezze le difficoltà che certamente avremo davanti che questo impianto di fronte agli accadimenti alle tragedie
Nuove per paradosso subiscono un fattore di precipitazione in qualche modo del compositivo voglio fare soltanto alcuni esempi
Nel nostro dei punti fondamentali la nostra identità del nostro impianto abbiamo parlato di senso di insicurezza di massa contro ogni ipotesi devotamente ottimistica di fine della storia di modelli definitivi e vincente
Ed è ora ci troviamo di fronte al trauma massiccio di massa
Della vulnerabilità di tutti i simboli della civiltà occidentale abbiamo parlato di crisi iniziale dei processi di globalizzazione anche essi precipitano
E precipita non solo nel della declinazione delle parole di crisi economica e sparse per eccessiva ma
Come dire nella comunque tutoraggio l'alternativa fra guerra
O o compiti
Di affrontare il nodo guerra pace come con una nuova centralità come dato fondamentale cioè io credo che noi siamo di fronte alla necessità che il piatto di un affrontamento
Di tipo sa tecnico tattico in un impianto in una pianto che resta che resta fondamentalmente giusto e io credo che questo ci debba indurre ad un maggiore investimento all'interno del movimento ecco guai se se non Erika Rassimov come dire in qualche modo una rimozione
Hondista
Io credo che questo sia il momento di investire ancora di più
Sul movimento dei movimenti come è stato chiamato in maniera più o meno
Preciso imprecisa
Senza alcuna Remo sa remora sentendosi più debba in parte anche di fronte a un possibile spaesamento che io in queste ore in questi giorni vero ieri sera era all'importante festa che sta tenendo a Genova
In cui vi è un confronto serio con i portavoce del movimento del movimento
Così detto no global ecco vi sono possibili spaesamento i incertezze sono necessari discussioni
Vi è bisogno di iniziativa politica non arrembante ma certamente incalzante ecco noi su questo abbiamo svolge un ruolo diciamo egemonico anche all'Inter movimento lo dico in senso classico come Marx intendeva appunto visto che si parla di classici
A volte si parla di Leni nel rapporto partito movimento io credo che il nostro ritorno a Marx e banche significare il modo in cui intendeva Marx l'essere egemonici come partire movimenti contribuendo alle sue difficoltà alla sua crescita alla sua costruzione non come coscienza separato
è che in questo senso ne siamo siamo parte di una difficoltà il momento liberista è l'unico antidoto alla violenza terrorista in quanto costruzione l'alimento appunto della politica di partecipazione di protagonismo
Di massa che pensi da Progetto che organizzino lotte che fuoriescano dall'isolamento e quindi dalle sirene della disperazione
Che porta appunto la posso la passività azione cioè la politica sarebbe estenuata non solo dalla vittoria dell'economia del capitale ma anche della guerra che radicale appunto mutilazione
Della democrazia e che in questo senso lo dovremo affrontare delle scadenze importanti per il movimento è per noi come parte del movimento
Una prima scadenza che attiene appunto alla politica e non ha soltanto alle forme di lotta pur molto importanti riguardano il nostro modo di essere all'interno
Delle prossime mobilitazioni e manifestazioni e qui noi dobbiamo rilevare con forza che l'unità e l'ampiezza del movimento lo diceva bene Fausto prima da dal dal mondo che
Diventano io credo addirittura delle precondizioni
Per essere a dica al dente controcorrente per non cedere di un palmo nella critica politica nella messa all'ordine del giorno del tema appunto del potere del tema della transizione
Di cui la guerra e la metafora più clamorosa poi questo è il punto se ne vogliamo porre allocazione il tema del potere non c'è dubbio che la guerra è la metafora più clamorosa del tema dal tema del potere
Quindi in preparazione a Perugia Assisi abbiamo un appuntamento come quello di Napoli che io credo assuma un a questo punto l'importanza straordinaria anche come momento di verifica Napoli non dovremmo fare appunti ideologismi ma politica ecco ma la politica significa scontrarsi partendo dall'azienda dal movimento anche con i dati del sistema politico ad esempio a Napoli avremo un problema estremamente importante tendo a Napoli come preparazione come discussione
Il il modo unanime pressoché unanime salvo qualche piccola parte del centrosinistra in cui maniera by partisan come si usa divise
Come si usa dire oggi
Il centrosinistra e centrodestra affrontano il tema della NATO e accettano questa poi l'allusione l'articolo cinque accettano il nuovo concetto strategico dalla NATO come trasformazione comunque è un'associazione volontaria
Che era difensiva nel suo statuto nel suo stato nel nel suo statuto giuridico Inda invece in gendarmeria globale questo tema bar ripreso Erba ha rimesso al centro l'ha rimesso al centro come il tema principale appunto del rapporto base Quero
E bisogna riprendere il dato della sostituzione
Colpo nel conflitto nella lotta dei popoli di un tribunale dei popoli internazionale quindi di una rifondazione delle Nazioni Unite di una ricostruzione in zona di un'alta sì se internazionale che si sostituisca la NATO come gendarme del locale e secondo Grando Grande Punto io credo e la necessità di ricollegare di ricollegare il dato della lotta contro la NATO punto nuovo concetto strategico della NATO al ai Forum territoriali e quindi alla capacità di innervare altrimenti non ci riusciamo a portare avanti questo movimento a innervare il concetto
Il concetto di colpa comico pace guerra all'interno della lotta dell'autunno per il salario per il salario sociale della lotta sul problema della scuola la critica del sapere che in questo senso io credo che il Forum territoriali possono essere sul serio quello che Peppe De Cristofaro
E voglio ricordare con le riserve per il restauro per ricordare l'ho visto di persona insomma la compagnia più anziano quanto importante sia stata l'opera dei giovani comunisti all'interno di questo movimento
E la capacità anche di discussione seria che hanno avuto all'interno di questo movimento facendoci ascoltare non come grilli parlanti ma proprio in quanto hanno scelto di essere parte questo movimento io credo abbia ragione appunto Peppe De Cristofaro ma da qui si aprirebbe un discorso che questa mattina non ho il tempo di fare a cui ha accennato anche la relazione
Dei Forum territoriali come casamatta vere e proprie le chiamava Peppe appunto come casamatta di una rifondazione della politica e credo che questo sia il punto fondamentale su cui è sfidata anche la nostra riflessione la nostra iniziativa politica il nostro congresso
La parola al compagno malato e Paolo Scaroni
Io mi sono chiesto in queste settimane come vi siete chiesto tutti voi
E come faceva il segretario del partito stamattina
Cosa c'è da fare per garantire continuità e allargamento io insisto su questo termine allargamento perché essenziale se non vogliamo rifluire
Ai grandi movimenti Genova i metalmeccanici che sono il fatto nuovo nuove clamoroso
E anche di rottura rispetto al passato che presentano fenomeni di novità
Senza stupidi
Ciò anche tenendo conto che c'è una situazione nuova in un attimo e c'è il tentativo io vedo tutti i giorni di spostare larghe fasce di opinione pubblica quelle farsi esterne alle manifestazioni che noi dovremo conquistare l'attenzione su Genova come fatto di ordine pubblico fuori dei contenuti
Tanto più accentuato dopo quel che è capitato in questi giorni
C'è stamattina per esempio la la la notizia del decreto
Bossi Fini contro gli immigrati non a caso io dico questo compagni e vorrei essere capito bene perché ho vissuto altre stagioni di entusiasmo
Sì che dal quarantacinque si vedono sessantotto nelle quali noi nel nostro entusiasmo e uscendo dal tunnel della notte allora definimmo come irreversibili poi ho capito che non c'è proprio nulla di irreversibile che tutto è reversibile
Se non si consolida io credo spostamenti reali di equilibri di potere nell'economico nel sociale e nelle stesse istituzioni in un rapporto che investa fabbrica produzione e Società l'altro giorno Cremaschi uno scritto ha detto una cosa sulla quale cioè porre molta attenzione ha detto
Che entrambi di Genova e metallurgici partono inizialmente da delle rotture che dovrebbero limitarne la portata di cellule e invece lanciano un messaggio unitario fortissimo
Colgono fra i giovani speranze le propensioni colgono la volontà di tornare a contare non la sto pare molto lunga
Lo dicevo già prima commemorando Sergio che noi abbiamo imparato che non sempre un atto di parte un atto scissionisti
E che non ce la confondere l'avanguardia
Che però e collegata con il resto dall'atteggiamento di avanguardismo
Se come dice Dino Greco
Fra lavoro e movimento l'intuizione di un interesse comune
Ma tutto da di svelare
Non è ancora fatto esplicito
E cioè come dice Bertinotti con un termine può nuovo ma che mi piace molto da articolarsi da specificarsi dicendo lui allora
Molto rapidamente Kyoto inquinamento Salute cosa vuol dire
Poi concretamente in un rapporto sindacale vuol dire attivare quei cinque mila delegati sindacali alla salute che ci sono in Piemonte che io non sciopero stanno a fare
Riconoscerne produzione bellica vuol dire affrontare il problema della legna compagni io ne ho parlato Napoli e con Torino
Con Roma e la più grossa commessa bellica che abbiamo dove ci sono state voci proposte di riconversione anche qualificati che resta di un in un angolo io ho scritto Agnoletto perché questo va preso per corna
Ho già ricordato prima morto a ripetere come nel sessantadue noi abbiamo colto in una nuova generazione operaio e dieci opere all'andamento dal febbraio all'olio che non pioveva dal cielo
Ma detto questo problema esiste
Queste situazioni io credo ricreduto richiedono grande elasticità e capacità di non chiudersi a riccio
Noi abbiamo imparato
Non vorrei toccare la sensibilità di undici euro che non basta l'unità di base e che nei periodi di lunga marcia la rottura Diversity c'è poi può influire sulla vita di base quindi unità e contenuti contemporaneamente vanno riproposti
Sulla CIR per esempio preme una parte di mondo cattolico il movimento che dobbiamo mica trascurare movimento giovanile della Finnat partecipa Genova è una situazione in movimento
Sta nascendo credo un nuovo soggetto ma come lo il c.t. rileviamo come lo lo attiviamo un soggetto cattolico la cui problematica diventa internazionale e quindi diventa marcatamente politica allora il partito
Il partito
Io ho detto che Borges Grassi hanno rilevato le loro perplessità cito testualmente sul piano ideologico con parte del movimento
Questo è un problema che esiste compagni
Figuriamoci sono centinaia di associazioni non potrebbe essere diversamente
Ma come si affronta questo problema
A me questi non creano perplessità mi pongono un problema
Un problema da affrontare dialetticamente e non con la sicurezza di partenza come atteggiamenti per del Golgi ho imparato compagni
Che una successiva cultura conquista culturale ideologica se volete più modestamente la capacità di mettere il rapporto di riscrivere un aspetto particolare in una visione più generale frutto di una maturazione lunga del tempo non statica
Una lotta può cambiare gli altri ma può cambiare anche noi stessi
Quanti gli input abbiamo ricevuto dalle lotte in questi anni rispetto alle nostre certezze culturali ideologiche penso la storia dall'ambiente compagni penso al nucleare perviene una clamorosa
Contemporaneità Genova c'è stato da noi non è di buon se ne è parlato pochissimo
Emissioni inquinanti che otto rilancio pure eccetera che abbiamo ragionato poco può è una questione di estrema gravità
Da disdetta USA in un atto di sfrontato imperialismo e qui noi dovremmo far risaltare quegli aspetti territoriali di cui parlava Paolo Ferrero
Io sono stato a Torino il convegno di è costituto vi racconto questo perché interessante dal Politecnico su fonti alternative solare ghiotto eccetera
C'erano parecchie ragazze molte di architettura non comuniste
Avevano certamente un percorso diverso fra di loro e diverso dal miglior più percorsi ma Piotto Bush nucleare modello di sviluppo internazionalismo approdavano proprio e e alla critica USA e al modello di sviluppo
è tantissimo Company questo è tantissimo è tutto
Per me che son comunista non è tutto ma è un punto essenziale fondamentale di evoluzione anche ed è la storia di ognuno di noi che non è nato col marxismo in testa non ha conquistato con fatica se l'ha conquistato e nella storia il monito di classe aprirsi e trasformarsi dalla grandi egli davanti grandi sommovimenti chi può negare che fra il marzo del quarantatré la prive quarantacinque esplodesse nelle fabbriche Nesta tra le due scuole un impetuoso movimento di nuove generazioni
Altro che ideologico Zavatti company eravamo prepolitico sì eravamo e quei ragazzi da allora delle vicende del ventuno non avevano nemmeno memoria e quel partito comunista che era stato sino allora un partito di quadri diventa al partito nuovo in massa il PC
Chi può negare le così che dicevo prima parlando di Garavini sugli iscritti a Torino il salto che abbiamo fatto
In queste io voglio dire ancora una cosa signor tempo sciocca di un tempo sta per scadere
Preghiamo sono in ordine di problemi indifferibili sui quali mi spiace doverne parlare così
Poco male ne abbiam parlato organizzazione disorganizzazione burocrazia dirigismo spontaneismo lotta di massa non violenza a violenza terrorismo
Ho vorrei esser capito bene io sono convinto fortemente della nostra scelta non violenta
Abbiamo bisogno dell'azione di massa non di sola protesta ma di proposta per conquistare altri che sia forte sui contenuti capace di allargare quei consensi al di là della piazza
Diversamente saremmo disastrosamente sconfitti e voteremo la nostra stessa natura voglio dire Nichi Vendola che io mi rendo proprio conto di questo
Diceva Bertolt Brecht
Che anche l'ira per l'ingiustizia rende la voce roca stravolge la faccia permettetemi io l'ho provato sulle nostre spalle
Tragicamente io non ho nessun prurito alle mani compagni come hanno taluni miei colpi coetaneo solo capaci di Cianciana e poi di far niente
E questa è una rivoluzione da operetta
Ma c'è bisogno anche di chiarezza nella voluta confusione che su queste cose fanno testo la piazza
Non è la violenza compagni
E così e la violenza compagni se ho capito bene la storia non è terrorismo
E Che Guevara che ha fatto guerriglia
Ha condannato il terrorismo e prima di loro i legni eccetera eccetera
Detto questo oggi è qui credo che questo della non violenza non potrà essere un orientamento generalizzato in ogni luogo in ogni tempo una teoria universale è sempre valida
Quali sviluppi quali rapporti di forza ci saranno nel mondo mi pare io non io finisco dicendo che ho imparato compagni che l'organizzazione può tramutarsi Man
Non sempre
Una tremenda burocrazia di Satrapi lo proprio imparato
Ma ho imparato anche che la disorganizzazione è la peggiore delle burocrazie Bittante piccolo burocrazie presuntuosi esce dicendo dirigente la psicologia diceva Gramsci delle folle
E il prevalere degli istinti animaleschi
Di tante piccole presuntuosi e burocrazia io credo che questo è un problema che dovremmo diciamo
La parola capelli info prepari Bonino l'ultimo intervento della mattinata
Prima di collegarmi compagne e compagni all'ultima parte dell'intervento di Allasia e quindi ai temi del partito penso che perlomeno questa o anche una mia impressione diciamo proponi pressione persino personale
Che noi abbiamo deciso
O con forse neanche l'attenzione che era necessaria ma ovviamente questa è una semplice notazione un percorso congressuale
Che iniziamo da stamani
Sostanzialmente impegnativo
Impegnativo nei confronti esterni e credo molto impegnativo anche per la relazione che qua ci ha rappresentato il compagno Bertinotti per le i percorsi interni
E allora
Spero arrivo a dire questo insomma io che poi una formazione politica che a qualche diciamo contrasto della sua storia con questo con mio pensiero spero che alcune delle cose
Che dirò brevemente in dieci minuti
Sia considerate anche diciamo così un elemento critico
Rispetto a una certa impostazione che qualche compagno ma nella testa che poi pratica anche purtroppo nell'attività del partito perché vedete
Ho la preoccupazione
è una preoccupazione fondata da molti esempio episodi anche che il pericolo maggiore che noi corriamo voglio dire il pericolo poi vediamo se questo pericolo corriamo sino alle sue ultime conseguenze
E che tra noi si dia vita anche a una discussione per usare un aggettivazione di Bertinotti cifrata
Diplomatica
Dove magari si negano certe cose se ne sottolineano altre
E questo non dà mai buoni frutti
Anche nella vita del nostro partito tantomeno compagni e compagne dà buoni frutti
Di fronte a scelte così che io vedo poi ci sta che sia appunto un mio approccio anche al documento con il quale sono d'accordo dalla relazione che Bertinotti ha fatto qui stamani con anche diciamo così un impegnativo percorso dal punto di vista congressuale dei temi congressuali
In fin dei conti è vero che ci sono elementi di continuità tra le cose scritte nel documento approvato dalla direzione la relazione di Bertinotti e la rottura con il governo Prodi
Il ventuno gennaio Livorno guardate un capitoletto di quel ventuno gennaio di Livorno
Era intitolato rompere con la nostra cultura odierna
Quindi si tratta di una cesura significativa
Come credo diciamo così in questa linea dobbiamo considerare anche l'iniziativa altrettanto interessante
Diciamo meno simbolica perché poi non fatta ventuno gennaio non fatto a Livorno nonché l'azione di un anniversario della fondazione del Partito comunista del sette aprile al Teatro Argentina l'incontro tra culture pop
Eppure io vedo che nella
Diciamo nell'asse fondamentale
Che Bertinotti ha presentato stamani che è ovviamente l'asse fondamentale del documento che al nostro alla nostra attenzione al nostro voto alla nostra discussione
C'è proprio nella scelta del movimento della partecipazione al movimento come punto centrale direi proprio il prevalente per usare un'altra espressione della nostra iniziativa politica un elemento anche questo che pur nella linea che siamo andati costruendo rappresenta un elemento di innovazione perché viene presentato come il punto centrale
Del nostro approccio congressuale ai temi della politica diciamo così interna nel senso rapporto tra movimenti lo stesso giudizio che da ultimo dava giudizi e valutazioni sui DS sulla stesso congresso della CGIL a un punti di riferimento con questo rapporto con i movimenti
Questo lo dico compagni perché
Penso che abbiamo bisogno appunto di una discussione molto larga molto ampia
Molto anche costruita sulla base delle esperienze che i compagni con dei compagni hanno fatto penso l'esperienza
Importante nel movimento dei movimenti penso di esperienze che si vanno facendo in molte realtà nella costruzione mi associo al forme provinciali penso insomma a quello che ha interessato l'attività del partito
E mi pare che da questo punto di vista allora anche
Diciamo così il percorso di rinnovamento del partito e debba essere presentato come non semplicemente un passaggio diciamocelo francamente
Guardate poi ci però su alcuni elementi di distinguo
Sulla storia insomma recente i decenni del partito
Ma o noi leggiamo questa nuova fase come una fase di innovazione sino alla discontinuità lo strappo ho l'impressione avendo io partecipato insieme al compagno Bertinotti a tutto il gruppo dirigente del partito
Alla a due convegni di Chianciano che non che raggiungiamo nessuno degli obiettivi che ci siamo dati per via ordinaria
Per via ordinaria o questo diventa un terreno nel quale si misura tutto il gruppo dirigente del partito e ne fa di questo punto un punto centrale oppure guardate non funziona diciamo così la predicazione in una sorta di deserto della pratica politica di un partito che ha pratiche politiche qualche volta che mettono in discussione questo tipo di impostazione
De aggiungo anche che guardate qualche volta sono persino colpito ma non per un fatto diciamo di lavoro che sta facendo per il partito degli
Penso che tutte le responsabilità congresso anzi più nuove responsabilità vanno immesse in un partito che affronta anche una fase così diciamo drammaticamente nuove però certe esagerazioni le eviterei insomma
Sento compagne e compagni che parlano del partito come una sorta di moribondo persino un po'imbarazzante insomma Bettino impresentabile ora
Francamente
Io che come molti compagni e compagne essendo questo gruppo dirigente largo del partito ne conosco anche
Ma non gli elementi di difficoltà semplicemente qualche volta l'incapacità ad affrontare anche penso al grande tema uno di quei temi della rottura che Bertinotti diceva Livorno e il superamento del partito omosessuali
Questo è un elemento sul quale c'è Cavezzo se spazia dovremo fare lo statuto nuovo insomma di fronte a certe valutazioni che si possono fare sullo Statuto l'obiezione che mi sento fare che ci può sì ma non ci sono compagni da utilizzare capire che allora
Voglio dire possiamo fare anche Chianciano una volta ogni sei mesi
Ma non è che facendo Chianciano una volta ogni sei mesi avviciniamo un risultato di questo tipo
Ora io sono anche convinto l'abbiamo detto e ridetto insomma che e questo badate ha ragione Fausto non è un sento un po'l'imbarazzo no perché qualche compagno qualche compagno di Vanna insomma proprio questa valutazione così qualche volta qualche volta non siamo persino impellenti
Un rapporto con il partito diciamoci
Ci sono nostro organizzazioni che hanno la caratteristica non della non della chiusura ma della separatezza
Questo con nota tutto il partito oppure raccolgo attenzione perché sto facendo un discorso paradossale
So bene che non è così
Ma il lavoro di decine e centinaia forse siamo a livello di migliaia di compagni e compagne che è un lavoro buone produttivo spesso trova in nostre modalità i nostri modi di funzionamento la sua la incapacità a sviluppare diciamo così gli elementi positivi
Di aggregazioni invece che di disaggregazione
Penati poi so bene
Che
Non solo siamo indispensabili penso al movimento
Senza al partito la rifondazione comunista le cose non funzionerebbero neanche lì quindi non è che sto parlando ovviamente c'è una sorta di dibattito che si faceva ai tempi in cui era un giovane parecchi anni fa purtroppo tra movimentismo e partiti insomma storie compagni
Ma dove in Rifondazione comunista
Ecco cioè non è che possiamo veramente ridurre la discussione o lo scontro tra chi vuole più partire chi vuole più movimento perché francamente un dibattito da da operetta non è un dibattito che si può fare un partito comunista che si pone oggi mica con quello che è successo di cui parlava Bertinotti nella prima parte insomma che non dico ma sono ovviamente
è il quadro di riferimento fondamentale possa riflettere su queste questioni
Allora io penso che ci sia bisogno
Di molte cose
Di molta modestia
Perché affrontiamo un corpo vivo
Fatto anche di sensibilità di tensioni di costruzioni difficile perché non dirlo di condizioni materiale qualche volta al limite della insopportabilità
Quindi modestia ma dobbiamo su questo operare una
Mettere proprio nella diciamo nel DNA di costruzione del congresso la svolta la discontinuità alla lo lo strappo con uno elementi fondamentali questo significa anche scelti tra magicamente pratiche
Se lo statuto è fatto di scelte pratiche sì le Commissione visto che io sono proposto spero di rimanere nella commissione Statuto perché per esempio li si pongono problemi significativi compagni
Quadrati che non funziona
Finisco subito non funziona per esempio non non pone al centro di una riforma statutaria la revisione de di persino della quantità dei partecipanti agli organismi dirigenti
Che noi partecipiamo a questo organismo dirigente e sappiamo tutti che mantenere queste dimensioni e mantenere dimensioni l'organismo consultivo che in nella normalità si convoca due volte all'anno
Ma dico di più terminò
Badate a nel documento è scritto mi pare che lo riprendesse Fausto nel nella sua relazione che ovviamente Sato tutta una serie di questioni termine proprio un minuto e mi scuso se se sforo per una volta il tempo che che ci è stato dato per gli interventi ma che noi siamo di fronte anche al lavoro l'altro giorno non so se c'è qua il compagno Semeraro ma il compagno Semeraro mentre si faceva la discussione per altri versi mi faceva riflettere su una cosa su cui chi sa quanti di voi hanno già riflettuto per conto proprio
E quella che diceva Bertinotti delle feste di liberazione quel non è che noi i i modelli quelli che avevamo abbiamo messi in pratica e solo quello che sono
Non è che i modelli anche di diciamo di organizzazione del partito del lavoro del partito e dobbiamo prendere da chissà quale tipo di esperienza che poi per quello che ne so per mia ignoranza inesistente c'è un moderno nostro Ōtomo fatto in casa che si chiamano feste di liberazione sono luoghi dove generalmente si danno l'eccezione ovviamente
Si fa politica ci si diverte si organizza un'iniziativa culturale e si balla
Perché noi non possiamo avere e conosco l'obiezione non abbiamo se di qualche volta ne abbiamo propone anche fisicamente ma certo come in progress insomma con un elemento diciamo di cultura politica che si concretizza tanto là dove si può
E come si può anche con gli strumenti che abbiamo costruire strutture che abbiano all'interno anche queste modalità
Queste modalità di incontro con pezzi di società perché sarebbe lunga discussione
Ma oggi un circolo territoriale penso alle grandi città qualche volta non interseca niente neanche i compagni capitolo solamente hanno pratiche sociali relazioni provengono da altre zone quindi io penso che in ogni modo ovviamente congresso il percorso è lungo diremo tutti come la pensiamo su queste cose e vedremo se è possibile costruire una modalità di politica che rappresenti però una vera innovazione uno strappo non solo detto ma soprattutto pratica
La parola al compagno Jervolino per l'ultimo intervento della mattina
Ma io condivido la
Non tanto la relazione ma il progetto politico che in questi mesi è andato crescendo nel nostro partito di cui la relazione del documento
Espressione direi che non siamo stati nel decennio che si è concluso più o meno insomma nota questi dieci anni sono anche dieci anni l'anniversario un certo rifondazione comunista diciamo il punto più a sinistra del quadro politico fa abbiamo sicuramente avuto un merito nell'essere questo però questo di per sé non ci assicurava
Come vede il futuro la prospettiva io penso che invece proprio questo progetto politico che abbiamo visto a poco a poco crescere attraverso l'intreccio col movimento io sono stato tra l'altro a Napoli anche in quel marzo
Che in certi momenti è stato anche molto doloroso ma nel che nel complesso però ha visto la prima grossa manifestazione del movimento antiglobale e la presenza massiccia di giovani e dei nostri giovani dentro questo movimento
E poi Genova e poi adesso lo scenario che ci si propone davanti
Ebbene io credo che ebbe per portare avanti questo progetto che ci assicura che ci mostra Bergomi per nulla ci assicura ma ci mostra una prospettiva e un futuro diciamo per la sinistra
Alternativa dei dei prossimi anni
Noi dobbiamo avere anche una grossa capacità di elaborazione culturale ma intendo dire non nel senso di chissà quale
Costruzione concettuale dico cultura nel senso proprio di progetto pedagogico perché diciamo un partito è anche una norma con Progetto educativo insomma
E io oppure poi faccio un po'questo mestiere da tanti anni o sembra assoluto sembra come dire la fortuna o la meglio l'obbligo come tutti i professori stare a contatto con i giovani
Quando incominciato avevo venticinque anni mi mi è studente avevano più o meno la mia stessa età poiché invecchiando loro hanno sempre vent'anni perché e civili invecchia bene io pensando soprattutto a questi giovani insomma questi giovani che stavano a Napoli che stavano a Genova che ancora adesso si mobilitano nonostante questa tremenda mazzata che tutte abbiano avuto con l'undici settembre ecco io mi domandavo mi domando qual è il primo le linee generale diciamo di un progetto educativo un progetto culturale
E
Per dirla molto sinteticamente io direi che questo progetto deve nascere dall'intreccio dal dialogo di due di due cose insomma una è una cosa che noi conosciamo abbiamo sempre praticato cercato di praticare che mi anche mano marxismo critico insomma
L'altro ecco non ho non esito a chiamarlo Curko quello che mi pare il nome giusto cioè Filosofia della liberazione
Qualcosa che e maturata antico Filosofia non Teologia della liberazione seria qualcosa che è maturato anche se cedendo l'hanno una forte componente che è maturata soprattutto in America latina negli ultimi decenni delle quattro insomma poiché diventato qualcosa di mondiale ma non è solo un discorso latinoamericano
E l'intreccio fra queste due cose deve arrivare al punto in cui l'una si rovescia nell'altro e alla fine non sono due cose ma una cosa sola cioè il martello spesso dipende una filosofia liberazione la Filosofia deliberazione capisce che deve passare
Dato che la la la passare per il maxi per la critica marxiana delle via per il suo progetto di una società comunista ora questa cosa sta sul piano culturale & già in parte avvenuto cioè diciamo sul piano dell'elaborazione
Tra qualche giorno si terrà a Parigi il terzo congresso Marzio internazionale che promosso ormai da diversi anni da una rete di riviste di un e intellettuali
E
Di di centri culturali di tutto il mondo diciamo che negli anni bui hanno cercato di recuperare questo Progetto di un marxismo quindi una nuova rielaborazione creativa del maxillo
Ebbene dentro questo questo movimento non solo ci sono tante ma alla alla fine diciamo la seduta conclusiva ci sarà poi il massimo esponente della filosofia della liberazione di Enrique Dusso dello che la stessa persona stesso filosofo che ha dedicato uno con una grande trilogia Marchese e che ha dedicato la sua etica della liberazione all'Esercito zapatista di liberazione già ora
Io credo che questo non solo con il solo coordinate culturali o citazioni dotto insomma non c'è niente di dotto in quest'sono movimenti reale insomma ecco movimenti reali che sono avvenuti nel mondo in questo mondo globalizzato il di cui forse oggi noi possiamo cogliere la portata e i frutti Jango insomma no
Ora
Cosa significa diciamo in concreto questo significa porre al centro della della stessa nostro marxismo diciamo alla critica della generazione della vita insomma che il concetto di vita di nave di vita da progettuale da da costruire insomma
E e da da riconquistare da liberare ora questo è ancora più valido dopo quello che è successo il l'undici settembre insomma anche se c'è un tema chiave o tentativo di criminalizzazione diciamo dei movimenti
Antico Buddy movimenti contestazione o per lo meno di sembra che siano quelle che si debbono giustifica ma perché appunto questa barbarie questa distruzione questo disprezzo della vita perfino della propria vita e proprio il contrario dell'intreccio diciamo di Massimo silos di liberazione cioè proprio il contrario insomma no
E sul piano storico epocale diciamo Schio Sofia deliberazione prima mettere in questione quei cinquecento anni di modernità all'insegna del dominio dell'uomo bianco
E di cui
Colonizzatore di cui in qualche modo in certi momenti anche la Kultur diciamo il movimento operaio sono state diciamo attraversata questa cultura euro cento mentre invece proporsi coniugale di queste due cose significa proporre che questi questa critica di questi cinque secoli si mette insieme si intrecci con la critica dei due secoli della rivoluzione industriale e dei processi che essi hanno portato e se la cosa la cosa può anche fare può essere consegnato una provocazione Roma io debbo dire che alcuni punti diciamo anche dalla nostra storia su cui punti sono tanti errori anche un ruolo diciamo ma
Sono qual è stato citato giustamente Max il suo concetto di movimento riceve lo sospende
E che in qualche modo questo concetto ambiguo giacché l'associazione dei lavoratori tratto pluralistica in cui c'erano appunto non c'è rimasti sul tema se non diceva del
Ciò che lui non era marxista ma c'erano i mazziniani Ceriana che c'erano persone che avevano anche ispirazione religiosa umanistica insomma
Ma c'è da ricordare anche l'esperienza di lei
Perché proprio quell'esperienza che poi non ha dato tutte non ha proseguito la sua la sulla strada originaria c'ha due elementi o la critica forte del colonialismo
Che nella precedente parti siamo e speriamo del movimento operaio della
Prima seconda e dall'altra non era così chiare così evidente
E la seconda cosa c'è una in flessione pacifista in un certo momento anche se può sembrare di riceverne pacifista ma qual è la parola d'ordine insomma sappiamo tutti pace terra
Ora penso che l'esperienza successive ci abbia fatto ritenere che sia stata usata strumentalmente della persona che però poi dopo aveva il coltello pretende che era non è così insomma forse la storia andato in un certo modo non abbandona la pace nella detta pare ma prendiamola per Squall anche assumendo la sua scaturigine originaria
Significa raccogliere questa domanda questo ripudio della guerra di quell'enorme massacro che è stata già la prima guerra mondiale contro cui ci sono state figurano bellissime dimenticati del movimento operaio nel suo complesso penso a Gian Surrey
Che è stata massacrando accusato dai dai militari Steve il trentuno luglio del mille novecentoquattordici quando poi ad agosto la Francia entrata entrata in due persone deluderà fa anticolonialista e pacifista
E
La stessa terra ma anche noi dobbiamo ripetere pace eterna se oggi il movimento per la globalizzazione
è una riappropriazione no della Terra deve far delle fattorie delle cooperative ma della terra del pianeta Terra insomma no ecco allora io credo che la storia compra il rapporto con la storia sembra Complesso insomma no
Quindi non non non se non si sono solo come dire semplificazione
Dobbiamo soprattutto diciamo da queste cose raccogliere come dire una grande spinta ad andare verso un futuro che davanti annui e certamente passare questa può dia stretta
Che in questo momento diciamo la strumentalizzazione possibile di questa enorme barbarie perde contro cui noi più di tutti abbiamo ragioni per opporsi e per condannare successa Briotti e concludo perché oggi concludo sempre mettete dicendo che ormai una volta tanto e mi ha ridato ragione a Giulio Andreotti il quale ha detto che sarebbe nobilitare troppo pareri questi terroristi dicendo
Che questa è una guerra cioè dandogli la dignità del nemico della guerra che una cosa è un'istituzione anche del diritto internazionale noi abbiamo visto chiudo veramente la
L'operazione della vera guerra che si è fatto contro l'Iraq mascherata
Da operazione di polizia internazionale per eludere anche il vincolo dell'articolo undici dalla nostra Costituzione
Non vorrei che oggi specie se l'operazione inversa cioè di enfatizzare una cosa che deve invece essere polizia internazionale nel senso giusto per la parola nel senso che dobbiamo comunque stare mettere nella nostra agenda politica gente del movimento internazionale
La costruzione di un ordine giuridico internazionale
Che se anche capace di giudicare e di condannare difende di assicurare il bisogno di sicurezza dei popoli una volta che gli assicura anche altri bisogni fondamentali rito alla vita e alla sopravvivenza grazie
Credo allora compagni che riprendiamo alle due e mezzo quattordici e trenta
Solo chiuse le iscrizioni i primi interventi anche il pomeriggio per favore compagna Malinconico il compagno Acerbo Bellotti orefice
Malinconico Acerbo Bellotti orefice
Comincia là dove e sono aperti immerge la scusa sono aperti a usare il seggio per votare consente non è arrivato valutare
Serve
Sono
Rilevato
L'avvocato
Panza in fondo al corridoio
Si preparino intanto ricomparve Malinconico e acerbo i primi due iscritti a parlare pomeriggio
Così incalza
I bile di compagni e compagne questo si può fare però se si comincia in orario
Cioè
No
Quindi vale per due
E avvenne
Il compagno malinconico non cioè e decade
I la parola al compagno Acerbo Point Bellotti
Cercherò di non farmi intervento malinconico l'introduzione
Compagni pochissime cose
Dato che non ho mai apprezzato quella nostra virtù di intervenire sempre per dirci le cose sulle quali siamo d'accordo però comincio sulla cosa che condivido di più del documento feci è stato proposto sia in direzione mentre nel Comitato politico nazionale e che su uno dei punti ditemi
Su cui mi sembra che l'analisi sviluppata
Dal compagno Bertinotti sia più puntuale nell'analisi della fase e cioè quando si dice che il movimento pone una sfida anche a noi
E cioè nel senso che per un partito della Rifondazione comunista per un partito Azione Comunista oggi la questione dell'Authority ormai del partito
Poi si potrebbero trovare anche termini ma non credo che sia altri termine non credo sia questo problema principale che abbiamo è una questione in qualche maniera di vita o di morte io inviterei a riflettere su alcuni punti che non sono scontati
Cioè di casi in giro per il mondo di partiti qualsiasi essi siano si chiamino
Verdi comunisti socialisti o come diavolo li vogliamo chiamare che siano interni a un movimento come lo è stato finora Rifondazione Comunista non credo che ce ne siano molti credo che neanche che avanzino anche le dita di una sola mano
E che il problema di fondo che si pone ovunque sta rinascendo una spinta di massa contro le politiche neoliberiste
E quella dell'organizzazione di queste nuove soggettività in forme che fanno a meno della classica forma partito perché molto spesso esprimono addirittura un'ostilità preconcetta
Sera affrontiamo da un punto di vista teorico fondata su concreti i dati di fatto storici rispetto alla forma partito
Faccio notare che è un
Dentro tra coloro insomma che hanno scritto libri dall'interno del movimento no-global ci sono due americani Breaker Costello
Che con noi sono in sintonia quasi su tutto tant'è vero che nonostante molte nostre secondo me perdite di tempo
Se la classe operaia parte o meno del movimento globale se fa parte del suo orizzonte se c'è una centralità dei rapporti di produzione eccetera questi sono gli autori
Di un bellissimo volumetto che oserei in tutte le nostre sedi come per fare un po'di scuola quadri
Che si intitola contro il capitale globale di alcuni anni fa quello che precedette Seattle ma contribuì a che a costruire Seattle che tutto centrato sul ruolo del lavoro dentro la globalizzazione neoliberista e tutto centrato sul fatto che riparte dal lavoro e dalla riorganizzazione del soggetto lavoro ovviamente forme modificate di oggi
La possibilità di opporsi alla globalizzazione neoliberista
Non a caso questi sono autori che lavorano al sindacato
In America ora nell'ultimo testo che tradotto anche in Italia c'è una parte sulle forme con cui movimento concretamente si deve organizzare deve agire
E ovviamente scritto questo libro da degli americani che ad avere qualche problema essere antipartito insomma cioè insomma credo che abbiano qualche giustificazione storica considerati che cosa sono i partiti negli Stati Uniti d'America
Ebbene e quel libro c'è un certa parte la parte sull'arena elettorale sui partiti ecc in cui questi due teorici che sono d'accordo con noi praticamente su tutto mi sembra e sfido chiunque a dirmi che non è così insomma sulla sostanza
Ebbene esprimono
Una fortissima
In qualche maniera all'elegia ai partiti all'arena elettorale eccetera facendo anche degli esempi concreti
E cioè per esempio ne faccio uno che hanno è abbastanza vicino geograficamente l'esperienza dei Verdi tedeschi c'è un movimento che era di punta diciamo nella sinistra di alternativa mondiale fino a non pochi non tantissimi anni fa
E che è diventato ora non solo uno un partito pienamente inserito delle politiche ne ho liberato indio liberiste ma addirittura un partito addirittura complice delle peggiori avventure militari
Ora da questo punto di vista io sono convintissimo di quel punto e Channel
Nel nel documento in cui si dice che la nostra rottura col governo Prodi è stato un attori fondativo perché noi in quella rottura abbiamo seminato in Italia la possibilità di non essere uno di quei partiti di non essere uno di quegli esempi però è ovvio che poi questo va tradotto nella nostra pratica
Quotidiana e da questo punto di vista io credo che uno dei limiti invece che trova probabilmente lo potremmo esplicitare nel dibattito poi nelle tesi congressuali vere e proprie uno dei limiti che abbiamo e quello che quando parliamo dei nostri vizi limiti
Delle cose su cui insomma dobbiamo fare la nostra Benedetta autoriforma parliamo troppo delle culture politiche
Cosa fondamentale badate bene
Io credo che nella consapevolezza della coscienza di ogni comunista
Debba esserci prima che in quella di qualsiasi socialdemocratico liberale la necessità per esempio di fare i conti con lo stalinismo
Che un dovere prima di tutto nostro perché presenta il fallimento del primo tentativo di costruire una società socialista è un problema principalmente il nostro dato che noi almeno teoricamente dovremmo avere questi obiettivi altri o possono liquidare con un articolo di giornale Nonino possiamo avere ricette diverse idee diverse essere influenza di più l'analisi di Trotsky o di un altro ma sicuramente il problema non lo possiamo accantonare però credo che noi di più dobbiamo ragionare sulle forme c'è sulle concrete modalità organizzative al di là delle culture politiche che riproducono questi vizi e che coinvolgono anche i compagni spesso accompagna
Sì e ad essere in una maniera che contrasta con la loro profonda vissuta cultura politica su questo io credo che ci sarà molto da ragionare da riflettere
E questo impone io credo una cultura dell'organizzazione non più come feticcio vale davvero come strumento funzionale a produrre dei processi di trasformazione e di maggiore capacità di cooperazione tra i compagni e le compagne nella costruzione di un percorso
Vengo un altro punto
Su quale io credo che ci voglia una riflessione io credo
Che per le cose che dicevo prima
Sia forse azzardato negli nell'uso delle parole e dire che c'è nel movimento una punizione antipolitica
In questo momento non la vedo neanche anti partitica
Però quello il problema che abbiamo che un partito che non è in grado di essere all'altezza della credibilità che si è guadagnato sul campo anche diciamolo per la capacità del gruppo dirigente
Di in qualche maniera lanciare segnali che sono stati captati
Da pezzi attivi della società civile cioè quella che si è attivata con noi dentro il movimento
Io credo che ci sia il il problema che altri e in altra maniera possano porsi l'idea che si può fare politica ma si può farla senza un partito comunista e io credo che questo problema oggi sia
Piccola ma potrebbe diventare grande se noi non siamo all'altezza dei nostri compiti l'altra cosa che volevo dire attiene alle nostre forme di ragionare intorno al movimento
Io lo dico come osservatore partecipante come militante di questo partito
Io noto due tendenze
Da un lato quella che una volta Danilo Montaldi lo chiamava il sottovoce c'è quello che nessuno dice ma in una riunione al limite si fa in qualche articolo
Per cui il movimento tutto sommato non è che sia poi questa gran cosa e sarebbe bene che questo diventasse oggetto di dibattito se la si pensa così
L'altra cosa io non sono d'accordo questa posizione ma credo che abbia a volte una legittimità
Perché noi rischiamo troppo spesso di fare una retorica del movimento come se davvero ci fosse una rivoluzione alle porte o credo che invece e il movimento oggettivamente perché lo sta costruendo e ci sta vivendo dentro anzi il movimento dei movimenti a tantissimi problemi
Perché venti anni di ondata neoliberista non è che si bloccano con due tre o cinque manifestazioni ben riuscite e con un'onda che si vede o vende o facendo diventare un best seller libro di Naomi Klein però io credo che nonostante questo in ogni situazione noi abbiamo come metodo la necessità di accentuare alcuni elementi e oggi sicuramente l'accentuazione che dà il documento sul quale frasi o compagni per favore un po'di silenzio perché
Non si riesce se no a seguire gli interventi chi ha bisogno di parlare si può accomodare la probabile
Allora dicevo la centralità di questo passaggio di cui parlavo mi pare essenziale perché non vorrei che per una parte corposa e concreta del partito
E anche dei gruppi dirigenti il movimento diventasse uno dei tanti episodi che passano e rispetto ai quali poi suppergiù si continua a vivacchiare come si è vivacchiare
Perché credo che la nostra prospettiva una abbia una sua dignità solo se l'opposizione politiche neoliberiste e più in generale poi una prospettiva anticapitalistica cominciano a riavere la nostra società delle gambe di massa detto questo io credo che per esempio registriamo ancora una separazione tra la nostra azione pratica e anche di elaborazione numerosi campi e e il nostro discorrere di globalizzazione neoliberismo in generale
Perché vedete compagni noi citiamo il bilancio partecipativo di Porto Alegre ma quanto riusciamo a produrre innovazione e capacità di proposta nostra
Innovativa nelle regioni nei Comuni nelle Province cioè a fare movimento laddove ci siamo solo noi perché noi ci presentiamo alle elezioni non altri Mani Tese WWF
Le tute bianche ogni tanto prendono qualche consigliere ma tutto sommato siamo noi che andiamo lì dentro
Quando siamo capaci noi di tradurre questa spinta in un salto di qualità anche lì
Dimostrando che tra l'altro l'azione indù
Istituzionale non è un'opzione malloppo un retaggio del passato una cosa per di più bar Bossi tra di noi ma invece è uno degli strumenti e delle gambe io per esempio penso che sulla partita degli Statuti regionali
Che sono una cosa noiosa di cui non frega un cavolo a nessuno a gran parte colazione non sa manco che le Regioni si stanno a fa gli statuti io credo che noi ci dovremmo inventare
Qualche idea forza anche una ma che sia davvero forte per cui costo riusciamo a far parlare
Pezzi di movimento e noi in mezzo alla società di qualche cosa che attiene alla vita concreta della gente perché il rischio nostro è sempre quello che questo momento cresce ma è anche raccontato da una stampa da una tv che tende a banalizzare nelle ragioni a trasformarlo in movimento di opinione in uno dei tanti logo che stanno in giro e quindi sta a noi lo sforzo per farmi fare un salto di qualità anche nei terreni che sono più propriamente nostri
E concludo su una questione e che ho sentito la relazione del segretario che mi lascia anche se era un inciso con il documento non è iscritta proprio così ed è riguardo ai soggetti
Al soggetto della trasformazione io credo che dopo Genova
A mio parere in maniera un po'demenziale per come il dibattito c'è stato ma comunque è stato un momento ricco dentro il partito mi riferisco agli del dibattito su Liberazione ne abbiamo fatto un po'di arretramento rispetto a cose che avevamo già discusso mi sembra ampiamente dentro al nostro partito però su una cosa io inviterei a riflettere mi sembra un po'caro vecchio dire
Che noi come Rifondazione comunista perseguiamo l'intenzione perseguiamo l'obiettivo di unire classe operaia come se la classe operaia fosse quella del mio centosettanta
E nuove criticità io credo che la cosa intelligente che abbiamo detto negli ultimi mesi
E che le nuove criticità fanno parte di quella che è oggi la classe operaia se non la intendiamo in senso sociologico e probabilmente quando il nostro quotidiano
Assunto in molti articoli per esempio un termine che non viene dalla nostra elaborazione ma che mi sembra che sia stato raccolto quali
Quasi spontaneamente come quello di moltitudine
Abbia anche se io poi non condivido molte delle analisi che sono alla base dell'uso di quel termine però intendeva il fatto che dentro l'attuale per usare un termine vecchio composizione di classe
Frantumazione del mondo dei lavori delle figure sociali e concludo
Ebbene sono presenti queste criticità perché il luogo della lotta di classe oggi assai meno circoscritto di quello che ci diceva la tradizione
E quindi dal punto di vista della innovazione politica ne abbiamo il compito come comunisti non di non essere soltanto l'elemento che ricorda alcune sacre verità
Ai movimenti ma quelli che hanno la la capacità e lo sguardo più vasto nell'esprimere una capacità di innovazione che non sia soltanto sul piano linguistico ma anche dei fatti concreti da questo punto di vista ritengo che sia fondamentale che i nostri congressi comincino a diventare congressi di autenticare per cui penso che questa parte poteva essere ancor più esplicitata
Congressi di autentica battaglia politica in cui in onde enti divengano posizioni politiche espresse ma per crescere tutti quanti insieme non per fare guerre di religione che a quello ci pensa lo altri in questa fase storica grazie
La parola Bellotto porrei finisce Bella appunto la situazione di Milano produce la federazione di Torino
L'accompagno io credo di dovermi concentrare sulla prima parte della relazione già fatto il segretario
Cioè
La commenta ora nasi l'analisi e la riflessione sui fatti
Di questi giorni negli Stati Uniti anche se questo ovviamente non fa giustizia un dibattito che compagna avranno visto leggendo il documento che che è stato presentato qua estremamente ampio in cui sono state messe
A tema sono state messe all'ordine del giorno questioni di decisive
Che sicuramente ci dovranno vedere tornare a discutere più approfonditamente nel nel percorso che è stato che è stato che è stato indicato dunque
Cercheremo di farlo in fase in fasi successive ora prima di parlare
Di quanto è avvenuto negli Stati Uniti e dell'analisi che ne è stata qua proposta le risposte
Io credo che c'è un elemento da
Quasi psicologico da affrontare
C'è chiaro che c'è un è un'ondata di di una reazione emotiva
Che colpisce centinaia e centinaia di milioni di persone obiettivamente nel mondo dopo questo attentato e dopo che si apre la prospettiva di una nuova guerra come conseguenza
E credo che questa reazione si orienti grosso modo in due direzioni
C'è ovviamente un'ondata di vera e propria reazione che si tenta di alimentare la reazione ovviamente contro gli immigrati contro gli arabi contro l'Islam contro i palestinesi
E contro chiunque diciamo in qualsiasi modo venga identificato
Come nemico come esterno
Alla società capitalista
Questa ondata l'abbiamo vista nascere obiettivamente crescerà nel prossimo periodo
E poi c'è un'altra reazione che credo che quella con cui su cui dobbiamo ragionare di più
Che io ho sentito penso tutti voi forte in questi giorni di un rifiuto di un tentativo rifiuto
Radicale e quasi quasi di un voler distogliere gli occhi di dire in qualche modo che quello che è successo è qualcosa che viene da un mondo inspiegabile domanda qualcosa che è completamente al di fuori dei nostri dei nostri parametri e metterlo però in qualche modo anche tra parentesi come qualcosa di inspiegabile con un'eccezione
Ecco io credo che noi dobbiamo risponderà questo stato d'animo che ha una base molto precisa perché lo scuotimento
Di quello che sembrava acquisito nei nostri paesi in Europa negli Stati Uniti da dopo due o tre generazioni nelle quali la guerra
Massacri di questa scala eccetera sembravano qualcosa di scomparse dei e di dimenticato
Io credo che noi dobbiamo dire le cose come stanno a chi ha questa reazione che tante volte anche la gente che attorno a noi che non si può distogliere gli occhi non si può cercare di catalogare quanto è avvenuto e quanto potrebbe avvenire come qualcosa di irrazionale che sta al di fuori da da tutto quello che noi pensiamo e condividiamo e che questo è il nostro tempo questi sono i tempi in cui siamo entrati compagni questi sono le cose che noi dovremo vivere nei prossimi anni e se noi parliamo come si parla nel preambolo del documento che è stato presentato di un processo di transizione di un processo rivoluzionario su scala internazionale
Noi dobbiamo dirlo che un processo di questo genere si dovrà fare strada Attraverso e contro una barbarie di questa scala e di quello che ne seguirà
E da questo punto di vista credo che l'intervento del compagno Allasia per quanto molto breve e sintetico sia illuminante almeno su questo punto
La reazione che c'è e che è stata sintetizzata anche qui poi l'indicazione politica da parte di Bertinotti
Della così della battaglia per la pace nelle forme in cui c'è stata proposta io credo che si adagia il Fatah Giare su questo sentimento e non fa comprendere
Non fa agire credo che fa ritrarre da questo punto di vista da una reale comprensione di quello che il mondo in cui siamo costretti se volete
L'assetto alla nostra la nostra azione politica
Ora detto questo quali sono in o qual è il nostro posto quali sono i nostri
I nostri compiti
Ecco io credo che non capisco non condivido ma prima ancora non capisco questa spiegazione
Di questo attentato come anche altre volte l'ho sentita dire presente in occasione
Dell'assassino di di Massimo D'Antona
Come è nato in una sfera separata della politica io non capisco cosa vuol dire questo separata da che cosa Company
Da che cosa è separata questa sfera
Io credo che non è affatto separata dalla barbarie
Che particolarmente nell'ultimo decennio ma in realtà da molto prima si sta generando ai quattro angoli del mondo come conseguenza del cosiddetto nuovo ordine mondiale e particolarmente nel Medio Oriente ma non so
è da lì che nasce
Come si fa a dire che è separato quello che è successo a New York da quanto accade
Per esempio a quanto accaduto dopo i dieci anni di della guerra del Golfo che è stata la prima guerra diciamo di questo cosiddetto nuovo
E dire questo ovviamente non significa in nessun modo non ci può essere fraintendimento su questo che questa sia una reazione in qualche modo progressiva che abbia qualcosa che mai non è questo il discorso
Non è queste siamo chiari
Un'azione di questo genere evidentemente non solo dà fiato
Al tipo di argomenti di propaganda che stiamo sentendo in questi giorni ma nello stesso mondo
Arabo ammesso che poi si possa dire con precisione da dove viene questo attentato
Mette il le redini del gioco in mano ai settori più reazionari della società
Se fosse vero come si dice
Se fossero vere le restituì le responsabilità che si stanno attribuendo sulla parola della CIA obiettivamente questo Luca sempre tenerlo presente e non sappiamo ancora niente di vero di preciso su questo attentato ma se anche fosse vero ne dovremo trarne la conclusione
Che la crisi
Totale del cosiddetto processo di pace in Palestina dei rapporti internazionali dell'equilibro in particolare in Medioriente emerge un'opzione reazionario su tutti i fronti che tenta di collocarsi alla testa dell'opposizione agli Stati Uniti e questa non può essere
Nella combattiamo politicamente la rifiutiamo
Ma dobbiamo anche capire da dove viene questa situazione
Ha o non ha qualcosa a che vedere
Il fatto che emerga un'opzione così regressiva con il fatto che dopo otto anni
Del cosiddetto processo di pace in Palestina i palestinesi e tutti i popoli che solidarizzato con loro scoprono di essere stati ingannati nella maniera più cinica e più brutale ha o non ha a che vedere con queste
Io credo che ha qualcosa a che vedere
è ovvio che le manifestazioni di giubilo che ci sono state da parte di una parte non so dire quanto estesa della popolazione
Palestinese sono del tutto controproducente
Verranno purtroppo fatte pagare a caro prezzo perché sappiamo di quale ferocia siano capaci i governi occidentali a partire da quello degli Stati Uniti quando decidono di colpire
Nel mucchio
Io quello che ha a che fare con queste ha a che fare anche con qualcosa che ci riguarda più da vicino
E cioè che in Europa e negli Stati Uniti ma visto che ne siamo loro proponiamo di questo da troppo tempo ormai non è visibile politicamente nella società
Un movimento operaio dotato di una sufficiente autonomia indipendenza di classe tale da poter far vedere altri sbocchi alle lotte di questi popoli tale da poter tendere la mano superare diciamo questo fiume di sangue che si sta tracciando che fornire altre opzioni che non siano quelle dell'attacco suicida
Sia questo quello delle delle torri di New York con gli attentati che abbiamo visto
Nei mesi scorsi
Nei mesi scorsi in Palestina
Ora da questo punto di vista credo che noi abbiamo una prima responsabilità
Noi dobbiamo distinguere dobbiamo distinguerci e dobbiamo aiutare
Chiunque diciamo senta la necessità di opporsi alla prospettiva di guerra che si apre
Dalla campagna di arruolamento che si sta facendo ovviamente
Per la bandiera a stelle e strisce
E dichiarare che la nostra solidarietà alle vittime la nostra solidarietà a chi è stato colpito non può avere niente a che vedere non ha neanche un millimetro di punto di contatto
Con quella che da nessuno dei nostri governi nessuno dei partiti che lo sostiene nessuna delle forze che lo sostiene
Queste decisivo
Queste decisivo perché io so benissimo che nelle manifestazioni che si sono state e ci saranno ci sarà ogni genere di sentimenti
E dobbiamo diciamo avere una partecipazione però se non c'è questo elemento noi non stiamo aiutando né noi stessi ne la lotta per esempio palestinese di altri propria trovare un punto di riferimento
Effettivamente differenti e le proposte i ragionamenti che sono stati fatti i primi finisco su questo sui tribunali dei popoli e sull'ONU credo che non aiutano a queste
Perché compagni tribunali dei popoli prevedono
Un esercito dei popoli una polizia dei popoli chi metterebbe in atto le sentenze di questi presunti tribunali nel contesto attuale significa semplicemente o rilanciare rimettere in campo l'idea di una qualche legalità
La cui esecuzione la cui gestione però verrebbe sempre in mano
A chi può far valere la legge del più forte se non ci bastano le elezioni dei vari tribunali dell'Aia
E quant'altro
Certe scoperte sul marxismo e sulle animismo come quella fatta dal compagno Jervolino oggi le lascerei perdere compagni
Pace e terra sì
Un minuto solo per restaurare un attimo di verità storica
Permettere che
Il ricordo di una di Miro Leni imposta preparare in pace la pace passa per la conquista del potere queste quello che venne detto dei bolscevichi possiamo accettare o rifiutare questo però non possiamo mistifica
Io credo che noi dobbiamo accettarlo perché quando si dice un diritto dei popoli un mondo giusto con rapporti giusti non stiamo esattamente dicendo questo ritorniamo alla tematica di cui si parla anche in questo documento senza quei tranne le conclusioni precisamente del potere e dello stato e della forza
Allora noi possiamo
Diciamo accedere accettare qualsiasi posizione però dobbiamo trarne le conseguenze fino in fondo su questo su questo veramente finisca
Io credo che proprio la ma la magnitudine l'ampiezza di questi avvenimenti deve portarci
A dare una risposta all'altezza
E dire che a questa barbarie che avanza e alla spirale che se ne può innescare non so se la spirale scusate terrorismo Quero terrorismo o se la spirale guerra terrorismo guerra su questo potremo discutere
Che ha queste questa a questa spirale la risposta deve essere necessariamente altrettanto alta e di respiro mondiale internazionale
Se noi parliamo di transizione se ne parliamo
Di superamento del capitalismo le dobbiamo mettere al centro questa questione la questione lo Stato la questione della forza la questione del potere e anche nei termini in cui le accennati lordo lo ripeto il compagno Lhasa prima la nostra riflessione sulla violenza e non violenza altrimenti noi parleremo sicuramente
A molte
A molte persone nei prossimi giorni
Adeguandoci però a uno stato d'animo comprensibile diffuso mano svolgendo il compito che ne dovremmo sempre porci in qualsiasi circostanza in qualsiasi contesto che quello di elevare la comprensione di fare avanzare la coscienza grazie
La parola al compagno arrossisce si prepari Moscato
Volevo sui social
Alla data
Scusate due comunicazioni i compagni e le compagne idea era una una riunione alle quindici e trenta con Forgione Pietrangeli
Per la parte fotografica e cinematografica della manifestazione del ventinove sono convocati subito nella saletta qui fuori sulla destra
Interventi da pubblicare non debbano essere consegnati qui mi dicono dalla redazione di Liberazione quindi non ne ha colpa non mi chiedete spiegazioni perché non lo sono
Ma devono essere mandati per fax o per posta elettronica torna però né di fare una di martedì saranno pubblicati in tutti insieme
Mercoledì Oltrona editore inserto complessiva
Quindi interventi bentoniche per fax o per posta elettronica a Liberazione entro le diciannove di martedì riporto
L'appello ma insomma che non è un appello a patetico è un appello forte
Del compagno caduto partiva un quei abbia preso distrattamente o meno la penna e lei l'ha questa va qua sopra è pregata dilungarsi in tasca e riportati gliela
Cosa definisce Alvaro
Ma io l'auto
Comitato politica nazionale non so decida di intervenire
Allora il tema era completamente diverso sulla questione del il resoconto del risultato elettorale
Di cui mi sentivo molto stimolato ad intervenire perché si può si puntualizzato con forza la questione del movimento operaio fino a che punto
Tiene momento operai rispettando quel risultato non stando positivo
Per io posso dire che nell'area nord per piacere agli
Nell'aria nodo di Torino dove io lavoravo a Pirelli di Settimo Torinese Luison mille cinquecento operai
E dirò qualcosa cosa è successo ieri in fabbrica rispetto anche alla questione che stiamo discutendo adesso dal collega successivamente
Bene noi quel risultato è stato molto ma molto positivi in quella zona
Dopo un attacco così forsennato di cui coma Tenaglia
I due cuori ci hanno chiusi una mossa veri in quelle zone di noi abbiamo festeggiato i dieci anni ed è al parte del partito di Rifondazione Comunista con il dieci per cento di aumento di voti in collezioni
è stato una cosa positiva molto positivo e non soltanto perché ci sono io parlano da degli operai perché candidate lo libricino operaio
Perché la gente
Anche non comunista sia di infangate finalmente vedere persone delle fabbriche fabbriche di cui sono molto in difficoltà in questo momento non solo alle fabbriche
Tipo qualche anno fa sennò come la nostra che era aveva finito per ai commi riscritto al partito comunista quella di Settimo Torinese
Non è più quella lama non ostando ciò tiene in movimento avrai modo folte rispetta tutte queste contraddizioni e a questi attacchi anche alla politica che la politica non si fa più la politica
Io che cosa è successo io successe che da noi ha scioperato il novantacinque per cento
Novantacinque per cento dalla gente ha scioperato un'ora
Per la solidarietà per quello che è successo in America
C'è stato un dibattito fortissimo l'interno da fare
Badate che questa fabbrica l'ottanta per cento sono giovani quasi tutti illegali
è il venti per cento sono anziani sono quelli anziani avanguardie che dicevo prima di quel movimento operaio da settanta
C'è stato un distinguo molto forte
è una cosa anche che da me io son rimasto allibito rimasto anche perplesso di come suo fa delle cose
Perché i giovani che non pagano fanno policromia veniva Assemblea o agli e ovviando Paolo perché deve adesso confermati bene ieri hanno parlato tutti assieme
Hanno detto un hanno dato una lezione agli anziana dicendo non la precarietà las convinciamo salutando con una battaglia politico no con queste barbarie e dobbiamo uscire dalla fabbrica
I compagni generosi anziani cioè nell'io dico e generosa perché anch'io ciò non col come tanti compagni
Ci siamo ricordati nove fai distinguere incerto di ma ci siamo dicono data le battaglie nuove battaglie che abbiamo fatto noi alla Pirelli non solo alla Pirelli
Quanto nel Vietnam succedeva tutto quello che ne sappiamo nel Vietnam e in tutti i posti sappiamo quanti morti sono successi in tutto il mondo
Bene noi colleghi anziani si sono ricordati di questa mano perché non volevano uscire c'è stato un dibattito di questo tipo
Mentre i giovani finalmente parlava dicevo dobbiamo fa la politica lei speriamo che ha un seguito questo alla piena e gli anziani invece dicevano che beh noi non non siamo contro la gente inerme che sono molti usiamo per tutti per difendere anche all'oro
Ma siamo siamo soddisfatti proprio così a un direttore siamo soddisfatti perché anche a quella gente liriche governo quel Paese sacche non è vulnerabile anche loro Sanna che non è proprio così ecco
Questo successe questa fabbrica ieri
E quindi cosa voglio dire questo voglio dire che è successo così straordinario secondo me per i dibattiti stiamo facendo
Mi sono anche senza che noi dobbiamo qualificare io prendo Grandetto quei giù dobbiamo qualificate la politica se Bush dice che nuovo secolo è nato con la terza guerra mondiale a Berlino e diciamo
E noi voi Ségolène nato collaborò con la politica vera l'apolide che unisce i popoli che unisce la gente che abbatte il precariato ecco questo dobbiamo fare una battaglia del gioco Est dello dobbiamo portare avanti perché già la politica quella che vede ieri sappiamo bene che la politico come si è ridotta ieri
Adesso noi dobbiamo qualificarla perché se non politica ma Napoli
Queste criminalizzano tutto non solo il resto della politica è rimasta ma criminalizzate che i comunisti e tutto il resto di no il movimento antiglobale questa adesso hanno l'occasione di finalizzare tutto si vede già quello che sta succedendo
Nel paese alla Palestina come stanno alzando il tiro Rama quindi noi dobbiamo fare una battaglia da questo tipo qua sulla proposte affatto Bertinotti non è un lavoro che fanno valichi compagno lui l'ha ribadito
Bene io mi sono sempre detto io da quando uscì dal pc esondato nel gusto balza dieci hanno costruito patito settimo venoso Sendai ma possibile che non abbiamo mai una volta la possibilità di
Di discutere di politica senza emergenza
E io noi stiamo in questo partita quand'è nata sembrino emergenza opera un fatto per l'altro ovvero muoiono o va be'adesso c'è l'emergenza emergenza perché crebbe Gesù di queste lo diceva anche Bertinotti all'inizio quando ha fatto la relazione
Però noi non abbiamo mai avuto la possibilità in modo sereno tranquillo di discutere un progetto che prendesse bieta prima intanto rimanendo suo partito perché quasi fanno tante proposte del Pio mai vietano suo Patti come sappia piede il verde nelle sta la società io non voglio ribadire le cose che facevo Fassino qual era il mio capo nelle fabbriche che rappresentava le fabbriche a zona nord che portavano la linea no n ha discutevamo Daligna voto no ma però deve voglio dire che le cose che si dicono qua intanto del resto motivo di discussione ampia del partito
Teresa patrimoniale partire poi è poi si compatto sul territorio
Perché io bensì cadesse cesta possibilità c'è una positiva perché c'è il congresso è ovvio bisogna per forza o fallo c'è il congresso a voi queste cose si discute e questa per me è un progetto serio un progetto che se lo portiamo a termine lo portiamo avanti e ci crediamo
Veramente noi Vivoli fidiamo la politica perché quelli in poco però lo quello dobbiamo fa dobbiamo è vivo perché guadagna sagoma visto oggi ancora più difficile e tantissimo dei filosofi Arrigo dinamici adesso può condotto questa criminalizzazione quindi voglio dire sui contenuti
Ci vuole dobbiamo abbatterci noi abbiamo preso e finisco abbiamo presi dieci per cento ha sete di sapere perché perché asset che c'è un centrosinistra che non ha bisogno di Rifondazione nonostante che aveva abbiamo siamo cercati da ponte con il movimento con tutti no siamo siamo stato aperti però hanno bisogno che ci hanno perso di lega perse penso di tutti
è il governo a sessanta per cento perché c'erano un popolo che è dilagante allora vanno avanti così
Bene noi vanno avanti così a forza di mezza le discariche tutto fanno tutte quelle cose che che non solo alla destra li fa e al fatto
Noi siamo riuscite a Settimo avversava aprire un fronte a sinistra tra i Verdi anche il Pdci i mai Pdci che è nato e data sentivano è nato da una rottura vostra impennato con quei comunisti che non avevano scelta nessuno quando siedo tipici
Quindi abbiamo appaltato aperto un fronte d'ammenda ampio
Sulla discarica un dalle discariche sull'ambiente sulle dieci strisce blu abbiamo fatto movimenta tale al però acquisendo una vostra autonomia forte autonomia rispetto a queste alleanze
E di movimento e di gente a Digione subito sul territorio ne abbiamo trattasi dieci per cento ma non soltanto i riceve cento abbiamo voterà anche nelle fabbriche noi siamo ascoltati siamo visti bene all'Inter nella zona nord di fa facendo questa politica
E questo abbiamo parla con il movimento con i giovani
L'altroieri a sette mesi alla festa di sette Minotti gruppo dei giovani cioè un battito con dei volantini hanno creato informo Disetti poi le dimezzati informo di sette in mezzo alla gente
è andato a parla con la gente con quasi sia gente aperti con delle proposte ecco questo dobbiamo fare noi
Però se no rimaniamo combattive che faccia ma dando Abballe così amante Cosimo alla fine rimane tutto solo ad altri ma tutto qua e poi non Gambino niente lo dobbiamo basta dopo che gli USA non facciamo questi non abbiamo nessun batte su un ponte da nessuna parte
Qualcuno dice mai con il cinque per cento cosa fate noi siamo sopravvissuto questo cinque per cento non ci basico trecento voi credete adesso semplice all'emergenza delle vecchie nostalgie post-emergenza
è il contributo che hanno dato i giovani senza egemonizzato senza metti Mike io son d'accordo con Bertinotti non dobbiamo mette in macchina perché sarebbe stato strumentalizzato così succede autografata
Però noi farsi valere autonomamente con delle proposta forte nostro sui contenuti bene votiamo a casa di dirigiamo nel movimento lo sterzo questo dobbiamo fare se abbiamo la capacità di Falla poi movimento operai momento verrà ci sono tantissimi giorno tutte le fabbriche del Nord son tutti giovani precari
Che veramente è difficile mettere insieme allora anche nata sa bene confessa la CGIL non è una cosa di poco conto non vaste che all'improvviso io a me mi sta bene che Cofferati adesso fa alzare bandiere a me mi sta bene però ce ne andiamo a vedere l'ultimo congresso a cioè sul tre punto una quota da casa niente l'unità sindacale quale aiutare sindacale per ognuno fa la coda degli pale
Dove stavano i nomi la sindaca il movimento operaio i diritti e Maran dove ha esondato qua prestato anche nelle fave non a caso c'è un attacco concentrico contro le pensione conti il resto del sociale
E quindi a Gigi alla tua porta dopo niente a casa adesso va be'alza la bandiera mi va bene ma abbiamo bisogno fino a che punto ha quindi o con versi importante dobbiamo la battaglia anche lì latenti soli e poi c'è la questione dalla i dieci San versiliese i DS ormai pare solo dieci anni non sanno però io sono non Sanapo io quando Paci gli interventi quando fa ieri i dietro alla di esito sofferto è un grande di di quando io vado dove ci sono cose che mai ci sia il mi dimentico pure la sigla di come si chiama quindi anche qui il problema sarà come si chiamano come siamo a quello dello cambia dalla politica noi abbiamo Totti infondati dall'intermedia Sassetti proprio con questa battaglia sul territorio in mezzo alla gente
Perciò io sono molto fiducioso di quella di questo progetto spero che diventa veramente una cosa anche tutti la tengono a cuore si batta fino in fondo perché adesso siamo solo noi possiamo aiutare questi movimenti sono finiscono se finiamo noi finiscono anche lavori grazie
Farà la compagnia Alitalia Moscato la federazione delle otto sopra Ballabio Nicotera
Sono particolarmente soddisfatto della relazione di Bertinotti che riprende e rilancia con decisione
Per molti e molti aspetti ma anche perché rilancia
Diciamo quell'impostazione della rifondazione che era stata anticipata del diciamo un po'di sorpresa nel discorso di Livorno e poi né anche mio perire nella risposta Rossana Rossanda che segnava su altri terreni diciamo
Alcune rivendicazioni va benissimo ovviamente diciamo non solo una discussione sullo stalinismo e la formulazione che ha dato a Bertinotti banche il riferimento all'unità
Come no va bene importante ma non bene supremo a ogni costo credo che vada bene per perché lo Stato del partito non è particolarmente buono dal punto di vista anche della discussione eccetera il fatto di immettere si è riflesso anche nel modo un po'distorto con cui si è aperta una discussione largamente deformante sul libro di Revelli sia da chi va a denigrare la firma è di lo esaltava
E e pari pensando ad altre cose diciamo pienamente ovviamente diciamo come non un anche la discussione su Genova avuto varie punte discutibili diciamo e che rivelavano un'attenzione che non si indirizzava sul terreno adesso questa relazione queste e diciamo è questa impostazione documento il documento è brevissimo ma diciamo e poi come diceva spesso
Fausto diciamo è stato scritto prima di questi avvenimenti approva diciamo però permette di concentrare su alcuni temi io mi auguro che tutti i documenti definitivi che ce ne sia il meno possibile ma che siano soprattutto brevi perché io ricordo all'ultimo congresso una riunione regionale in cui c'erano segretari di federazione che parlavano della questione sindacale dimostrando di non aprire letto
Le tesi perché discutevano se era meglio stare sindacale CGIL è meglio stare negli extra confederali che non c'era affatto nessuno dei documenti in questi termini
Quindi quando documenti lunghissimi poi militante di base si schiera senza leggere invece cerchiamo di far leggere io
In molte moderazione in molte situazioni ho trovato una forte sensibilità per l'idea di un documento emendabile che permetta di circoscrivere i punti di divergenza di modo che siano più visibili e più facilmente identificabili
Anziché di doversi reggere enormi lunghi documenti eccetera eccetera volevo dire qualcosa sul terrorismo credo che avrà gli effetti nefasti questa vicenda lo siamo tutti d'accordo penso
Che ha avuto il terrorismo italiano negli anni settanta che ha fatto buttare via una quantità di bambini con l'acqua sporca al di là del cioè che ha riportato indietro terribilmente la politica e hanno fatto diciamo perdere al movimento operaio una serie di riferimenti
Storici io sono ovviamente d'accordo Dini condannarlo nettamente ma condannarlo autonomamente con i nostri argomenti vigilando contro qualsiasi adattamento ad altre formulazioni per esempio non so se fosse regionale altro giorno stava Ancona o se era nazionale un volantino CGIL CISL UIL conteneva
Rivendicazioni di un maggior coordinamento di Stati e polizia eccetera eccetera noi queste cose non le possiamo ovviamente accettare e soprattutto mi ricordo che negli anni settanta
C'era un fanatismo della non violenza ora noi non riteniamo che ci sia una praticabilità oggi della non violenza e io ho detto scherzando tutti quelli che dicono che siamo in una situazione cilena o fascista allora dovrebbero ricavarne la conclusione che ci vuole la lotta armata io non credo che fosse una separazione che siamo in un regime fascista di tipo cileno ma se ci fosse dovremmo farci i conti anche con come rispondere
Ma è un po'preoccupata che in quegli anni là venivano attaccati come terroristi i palestinesi che pure avevano fatto una rinuncia formale e sostanziale al terrorismo ma non alla lotta armata in qualunque condizioni
Curdi e così via
Quindi dobbiamo stare attenti a contrastare questo clima che si crea anche un po'che investe
Di esse in blocco settori
Del G otto e così via dell'anti del movimento contro il G otto e così via e dobbiamo ribadire con dei fatti che per sradicare il terrorismo prima prosciugare l'acqua in cui nasce quando c'è stata i primi il primo anno di in della prima Intifada e i primi mesi di questa seconda non ci sono state cioè la Jihad e amasse erano assolutamente Muti ma emarginati sono ricomparsi quando hanno avuto la frustrazione la certezza che nessuno che non serviva a niente questo grande movimento che e quindi è cominciata la disperazione la disponibilità
E dobbiamo ricordare
E costantemente ti dà l'esempio non per attenuare la responsabilità di chi fa queste scelte ma ricordare che ci sono degli esempi per quanto riguarda i palestinesi fatto che Israele i sionisti si siano impossessati dello Stato praticando il terrorismo su larga scala e continuino a praticarlo come terrorismo di Stato come bombardamenti eccetera
Ma che continua per esempio a rispondere a un palestinese di cinquantacinque anni cittadino israeliano che si si si allaccia una cintura di inaudite estivo uccide
E viaggi escono bombardando presunti obiettivi palestinesi è chiaro
Che diciamo scene erano altri aspiranti al martirio dobbiamo ricordarlo insistendo sulla inefficienza di queste risposte oltre che sull'aspetto immorale
Di queste risposte cioè occorre una campagna per evitare che accade questo e dobbiamo però anche al nostro interno non è una cosa
Stare attenti nega ovviamente io non credo che l'ho già accennato
Che ci sia oggi all'ordine del giorno in nessun modo nessuna forma di lotta armata neppure di violenza altra cosa che nelle manifestazioni private con servizi d'ordine che è un'altra cosa servizi d'ordine che non si sa perché dovrebbero essere uguali a quelli degli anni settanta
Che erano fortemente criticabili che io ho criticato anche allora
Avvolte prendendomi anche qualche sprangata ma non non vedo perché debbano essere quelli ma devono essere movimenti che proteggono i pacifici che vanno a una manifestazione che ne impediscano la dispersione che gli diamo indicazioni eccetera e c'è però non c'è una possibilità oggi nel nel nel diciamo di affrontare delle forme diverse però non può essere presentato come categorico e assoluto
La questione e delle forme di lotta è una cosa eminentemente tattica e che ma decisa secondo le condizioni e soprattutto non si può tirare per la giacca
Oggi Gramsci spesso Gramsci viene tirato per la giacca dimenticando
Che l'Ordine Nuovo e le sedi dei GAL dei commissario di fabbrica erano presidiati da operai e col fucile diciamo quindi non si può dire immaginare tirando fuori come provveda della e diciamo ma anche lo stesso Gandhi era contro la lotta armata perché inadeguata e inefficiente eccetera però la disubbidienza civile praticano delle forme anche diciamo che arrivavano assediare i commissariati a volte la volle entravano in Commissione degli dalla fuoco con tutti quelli che c'erano dentro poi utilizzata questa per discutere per cercare vie avvalorare queste cose quindi penso che ci voglia un po'più di calma paradossalmente perfino il terrorismo non è vero che è stato condannato sistematicamente quando Prince Adler il sei e il giovane segretario del partito socialdemocratica austriaco
Uccise il conte monstrum
E in più una cosa Lennon Trotsky eccetera analizzarla cosa esprimendo e da un lato una critica all'inutilità e dicendo è la frustrazione che genera questa risposta
Ma analizzandola diciamo lucidamente serenamente materialistica mentre invece di dire che era il nemico e che era in assoluto quanto all'ENI
Ci sono delle pagine importanti della lotta partigiana in cui fa una casistica delle forme di terrorismo che in momenti dati di debolezza possono essere utili e necessari e lo voto anche perché dopodiché possiamo dire non ci interessa sbagliavano gli attribuiamo cose che non sono assolutamente state dette posti alle legittimo anzi credo che sia onesto non riferirsi all'ENI in un partito in cui il il novanta per cento dei compagni non l'hanno mai letto questa è la mia sensazione
Io invece ogni volta che lo rileggo riletto dopo Genova
Lo Stato rivoluzione lo trovate quest'anno comincia il corso testo capitalismo è guerra con una rilettura collettiva tutta da rivoluzione che ho trovato particolarmente attuale naturalmente le singole cose no eccetera ma insomma
So per esperienza che la stragrande maggioranza dei compagni non l'hanno mai letto mentre magari hanno letto tante altre cose sofisticatissimi ultima cosa m'è andato molto bene che la Sentinelli e Patrizia Sentinelli abbia riferito oggi
Sono liberazione sull'incontro di ieri con i movimenti mi va bene io continuo a pensare
Che si poteva tentare prima un'operazione del genere anche a costo di spostare la data che oggi è impossibile fare della nostra manifestazione perché farle a distanza di due giorni
Inevitabilmente l'ho già sentito moltissime i compagni che vanno all'una o all'altra quelli che arriva da lontano col risultato che sono i primi a giorno la nostra appariremmo boicottatori di Napoli e come risultato di una frustrazione se ci saranno pochi
La vogliamo fare perché dopo dato che Napoli è una scadenza
Non inventata da qualcuno alcuni fornita e diciamo ma una scadenza imposta dall'esterno altrove il problema se decidiamo di inseguire rispondere a tutte le scadenze ma quando il grosso allora a quel punto potevamo affrontare prima il potere discutere più ampiamente come si è cominciato a fare benissimo ieri a quello che diceva Patrizia
Diciamo anche un coinvolgimento maggiore dell'elaborazione degli obiettivi e anche nella discussione di chi saranno gli oratori eccetera facendo una dimensione più ampia ovviamente in una data
Spostata facevamo anche un gran gesto
Di dimostrarci di attenti oltre tutto però rischiamo rischiamo che che che che sia indebolita anche la nostra a parte che soffriamo e ci danneggia anche se indebolito a quella di Napoli
Ma era l'accompagna i suoi avvocati era del dipartimento esteri anzi analessi pepare Andrea Ricci
Io sono molto d'accordo con la relazione del segretario documento proposto che chiaramente potrà essere arricchito
Da contributi
E penso che specialmente compagni che sono impegnati nell'altare compagni e compagni sono impegnati realtà di movimento
Potranno farlo anche se sono abbastanza soddisfatto e passi in avanti che il partito ha fatto in questi mesi
Voglio però partire dei fatti USA e si sono talmente terribili immensi
Fragore
Rischia di occultare nascondere le nostre parole li facciamo fatica fatica a far passare i nostri messaggi perché quello che è avvenuto è talmente grande viene utilizzato strumentalmente contro di noi le nostre ragioni
E stanno preparando
Atto l'Atlantico del nord
Tutto è pronto per una guerra che tra l'altro si professa anche essere di religione
Con Tronchetti rimontò non ancora individuato ma che qualcuno individuerà perché la guerra ormai nell'ordine delle cose
Noi abbiamo detto giustamente che bisogna prosciugare l'acqua nel mare in cui nuota il terrorismo io credo che bisogna dire anche di più
Bisogna dire che soltanto la pace è in grado di battere il terrorismo oggi quella spirale che denunciava Bertinotti
Terrorismo guerra guerra terrorismo ma si rompe soltanto rimettendo in discussione l'ingiustizia e planetaria proprio di questo mondo che ormai talmente insicuro che neanche le cittadelle la ricchezza sono al riparo dalle deflagrazioni dall'impazzimento
Dunque la pace diventa un terreno essenziale in cui si parla di modificare i rapporti di forza esistenti ridistribuire le ricchezze perché solo in questo modo potremo dare risposta i bambini di Ramallah a quelli dell'Afghanistan ai tanti
Che sono stati consegnati in mania sceicchi tra l'altro la prossima sessione del WTO voglio ricordarlo si faranno il Papa dagli sciiti ricchi di dollari di petrolio
Mentre i loro popoli soffrono spesso la fame sono lasciati nell'indigenza
Perché non proporre per esempio una conferenza internazionale alle Nazioni Unite per discutere il destino dei proventi del petrolio
Ovvero rimettere in discussione uno degli assiomi fondamentali su cui si basa lo sfruttamento del nord e del sud del mondo su cui sì potenze non regimi reazionari come quello dell'Arabia Saudita che probabilmente hanno collaudato sono stati il retroterra culturale con le scuole islamiche
A proposito di scuola questa diventa centrale anche come argomento proprio da noi vogliono proporre le scuole di tendenza le scuole di religione e come noi dovremo invece valorizzare il fatto la spola di tutt'la scuola dove si dà del sapere non solo del sapere
E che il cinque inconsapevoli cinquanta kamikaze diciotto kamikaze non tutta gente istruita
Il problema è educare al sapere critico al sapere laico a sapere per le persone non per la follia o per la distruzione
Il movimento
Tra l'altro il movimento si interseca in questo momento difficile
Proprio sul queste questioni della pace e della guerra
Ora in corso ancora a Napoli un'importante assemblea per decidere il da farsi della giornata del ventisette visto del vertice NATO non sarà annullato secondo le dichiarazioni ministro Martine
La giornata del ventisette che genera complicata a causa della depressione di Genova e con il rischio di una nuova repressione in piazza Napoli che desse un segnale di criminalizzazione tutti i movimenti dell'autunno oggi ancora più complicata del fatto
Questa campagna terribile portata avanti dopo i fatti del terrorismo
Rischia in qualche modo di svuotare l'impatto di massa che aveva la critica alla NATO fino all'altro giorno
Io credo che bisogna proseguire i compagni e le compagne a Napoli troveranno la soluzione più adatta certo che è uno snodo difficile che però non dobbiamo lasciar cadere così come credo che anche la nostra manifestazione del ventinove che avviene due giorni dopo
Debba in qualche modo far vivere le grandi questioni della pace e della guerra in primo luogo la questione palestinese
Al proprio interno e dunque come tale deve essere vincolata ai movimenti come occasione preziosa per riprendersi la piazza quella piazza che ci è stata negata con la violenza repressa con la violenza agenti
Rispetto al nostro dibattito io credo che abbiamo già cominciato facendo un grande movimento nostro congresso di Rifondazione
Contro questo movimento spesso si sono dette delle cose
Giuste
Costruttive e a volte anche delle cose pregiudiziali e profondamente negative
Si è molto discusso di questa questo nella violenza
Io voglio dire che abbiamo fatto un grande lavoro in questi mesi non lasciamo da adesso
Nel portare settori importanti della contestazione giovanile verso la disubbidienza civile
Verso
La scelta del rifiuto la violenza come scelta politica perché si reputa oggi che la violenza sia un alimento ostativo della crescita del movimento
Quello che è avvenuto in via Tolemaide era una cosa eccezionale trenta mila persone
Che sono state aggredite
Perché manifestavano pacificamente compattamente volevano violare una zona rossa
Per disubbidire alle regole assurde di chi si barrica in un fortino di chi pretende di dettare là dentro un fortino leggi per tutta l'umanità
E contro quel corteo autorizzato si è utilizzato una forza incredibile una violenza
Diciotto colpi sparati tre mila lacrimogeni
Tutti i dati che possono essere ripresi dalla controrelazione che la compagnia nasce il gruppo di lavoro di supporto sta facendo per la commissione d'indagine
E dunque fa merito in gran parte giovani comunisti l'aver lavorato in questi settori che altrimenti sarebbero stati consegnati forse a soluzioni diciamo più fascinose
Gamberoni dati pienamente alla politica il lavoro fatto dei giovani comunisti è semplicemente eccezionale
Senza di loro molte cose questo movimento probabilmente non non avrebbe avuto l'impatto che ha avuto queste cose credo che sia giusto riconosciuta la seconda critica si è fatta questo movimento e che non si è posto abbastanza la contraddizione capitale lavora
Qui dobbiamo essere onesti con noi
Noi abbiamo fatto di tutto ma proprio di tutto per unire per portare a Genova la sinistra sindacale e ci siamo riusciti la FIOM la CUB i Cobas
Se questo non è affrontare la contraddizione capitale e lavoro fate voi
Ma invito un'altra cosa anche un'analisi sociologica di quei trecento mila chi erano chi è che prende il treno il pullman
Nel due mila uno pervenire una manifestazione dopo che c'è stato un morto
Non erano lavoratori quelli anche se magari avevano dietro la bandiera della rete Lilliput alle mani bianche la ripetibili punto di Pax Christi o dell'Arci non c'erano forse Barris i giornalai scaricatori nel mercato cioè la nuova classe operaia dispensa e che movimento è riuscito a unire proprio ciò che la globalizzazione tende a frammentare isolare
E dunque perché non valorizzare quelle sotto invece di criticare in maniera frontale addirittura alla vigilia della manifestazione che poiché portò alla morte
Di Giuliani in maniera strumentale questo movimento io penso che invito tutti a riflettere su questo
Perché in questo partito che secondo me è stato cambiato da Genova cambiato perché c'erano delle resistenze io ho girato molto fatto molti attivi di federazione di circolo su questo celeri si spense pregiudiziale
Ma che dire derivavano dal fatto che in questi anni abbiamo attraversato il deserto abbiamo sofferto la solitudine siamo stati soli e quando si è soli spesso si è abituati a via discutere tra di noi
E non a discutere con gli altri diversi che all'improvviso hanno popolato le nostre sedi ci hanno chiesto di riempire i nostri pugno ai nostri treni ci sono ma abbiamo marciato insieme allora fianco a fianco
E la solitudine a volte un male allora noi dobbiamo capire che intorno a noi abbiamo finalmente dell'ossigeno l'acqua in cui notare e per farlo occorre avere l'intelligenza di rispettare chi ci sta accanto capire che finalmente la storia si è rimesso in qualche modo in cammino e che finalmente possiamo sperimentare la rifondazione con gente in carne e ossa
Superiore alla nostra base ovviamente storica di appoggio
E dunque questa cosa ci mette molto in gioco
Le prospettive del Genoa Social Forum e qui chiudo semplicemente con l'informativa il venti ventuno ottobre di cui chiedo al partito eventualmente di spostare la seduta del Comitato politico nazionale prevista per quella data e inventa la prima assemblea nazionale verso il Foro sociale italiano
E siccome molti compagni di questo organismo fanno parte anche dei fori sociali e saranno delegati probabilmente a quel tipo di assemblea sarebbe opportuno spostare la data del nostro Comitato politico nazionale
Io credo che in questo processo dobbiamo superare alcune forme che ci siamo dati che pure hanno Finzi funzionato come il semplice consiglio degli speaker non serve più soltanto un organismo che sia di rappresentanza di partiti ad associazioni ma ormai vi sono strutture in tutto il territorio nazionale Social Forum che debbano trovare il modo di esprimere la propria linea politica
In questo è un invito che faccio in maniera calda è quello di costituire Social Forum in ogni città ma non
è un impegno grandissimo questo va fatto con lo stesso atteggiamento plurale che abbiamo condotto dunque
Tenendo dentro i cattolici
Le suore che pregavano Boccadasse i centri sociali i lavoratori la fionda dei Cobas cioè con grande atteggiamento plurale perché soltanto se costruiamo un organismo plurale questo movimento avrà possibilità di radicarsi sul territorio e avrà un futuro
Appare anche lei dice il segretario generale nelle Marche si prepari me ne andai
Non c'è dubbio che le orrende tragedie di martedì scorso a New York e Washington abbiano radicalmente mutato lo scenario mondiale e di conseguenza anche le priorità di compiti immediati
Della nostra azione oggi soprattutto in queste ore in questi giorni penso che l'intero partito il Movimento dovrà essere impegnato per una mobilitazione il più possibile vasta contro il possibile verificarsi di una nuova guerra dai caratteri ancora oscuri
Tuttavia io penso che l'impianto del documento proposto per l'avvio dell'iter congressuale sia sostanzialmente valido
Condivido pienamente ciò che il segretario nella sua relazione affermava e cioè che anche questi sconvolgenti avvenimenti
Confermano sostanzialmente l'analisi di fase che in questo periodo noi siamo venuti a lavorare all'altro in primo luogo questi avvenimenti manifestano in maniera evidente
Che i processi di globalizzazione capitalistica sono entrati in una fase di crisi e di instabilità
Non soltanto sul terreno strutturale economico ma anche su quello politico e perfino su quello della psicologico della senso comune con cui le masse di questo pianeta analizzano guardano la loro vita la vita del pianeta
Tant'è vero che questi fattori di crisi instabilità appunto come veniva detto nella relazione entrano nel ormai nella vita quotidiana di ciascuno di noi
E colpiscono anche ciò che fino a ieri sembrava non potesse essere colpito e cioè il centro dell'impero in secondo luogo io penso che gli avvenimenti che sono successi dimostrano che questa crisi
Ha caratteristiche nuove e inedite
Rispetto al passato anche sul piano non solo della struttura ma dell'ordine politico
E queste caratteristiche nuove corrispondono alla novità strutturale della fase in cui il modo di produzione capitalistico entrato basta pensare allo stesso uso di termini che fino a ieri avevano un significato univoco e che oggi appaiono poco significanti
Il termine terrorismo quello che è accaduto
è difficile inquadrarlo nella categoria del terrorismo così come noi fino ad oggi l'abbiamo utilizzata siamo in presenza di un terrorismo globale planetario di cui è difficile anche delineare comprendere i contorni la stessa cosa vale per la categoria della guerra
Io penso che questa mutamento delle che dello stesso significato di categorie con le quali fino ad oggi si interpretava la realtà
Siano in previsione ente diventate connubio orche vuoi Scinto con martedì scorso una percezione di massa
Allora se così è io sono convinto come noi abbiamo ripetutamente sostenuto in questi anni che queste nuove dinamiche non possano essere più Co
Prese sulla base di vecchie categorie Bush utilizzava ha utilizzato nei giorni scorsi siamo all'inizio
Della prima guerra del nuovo secolo
Se noi ci ricordiamo alla Prima guerra del precedente secolo anche quella guerra inizio sulla base di un attentato terroristico quello di Sarajevo certe o per dimensioni qualità
Incomparabile a quello di oggi estremamente più drammatico e tragico allora comunque un atto terroristico scatenò una guerra
Mondiale
Di tipo imperialistico
Cioè si scatenò da quell'attentato
Una guerra classica tradizionale nel significato che fino a oggi noi abbiamo dato la guerra che contrapponeva Pauline per gli a liste civiche in competizione tra loro oggi questo non accade anzi semmai vediamo
Rispetto a ciò che sta accadendo una sostanziale unità delle delle principe i primi delle principali potenze mondiali io non credo che questo sia un caso un accidente
Perché non ritengo che quello che è avvenuto a luglio a chi ha buon cento non sia un caso è un accidente ma rappresenti invece una nuova dimensione della realtà
Quindi nuove categorie
Interpretativa per questo credo che mai come ora il Congresso caccia pronti che affrontiamo non è un congresso ordinario
Io avverto il compito della rifondazione in tutti i suoi aspetti culturali teorici politici e organizzativi ormai non come un compito
Puramente teorico ma come un compito politico immediato urgente che e se che se non riusciamo a compiere
Rischiamo di interrompere il nostro cammino perché siamo in una fase in cui la storia accelera
Io condivido ciò che veniva sostenuto nella relazione e che e che apre il documento che ci viene proposto e cioè che si sta riaprendo un possibile percorso di trasformazione probabilmente anzi sicuramente perché già ci siamo entreremo in uno Stato in una situazione in un clima di guerra di una guerra che sarà permanente
Perché non ha obiettivi e contorni precisi e delineati
Io credo che in uno stato di guerra la politica si può declinare in un solo modo perché altrimenti viene schiacciata si può declinare soltanto come processo di trasformazione come rivoluzione come cambiamento
Penso che lì la stessa dinamica
Della crisi della globalizzazione su tutti i terreni stia imponendo per fino alle forze più illuminate della borghesia internazionale
La necessità di profondi cambiamenti strutturali del modello sociale planetario e anche del suo ordine politico
Sono altresì convinto tuttavia dell'impossibilità strutturale da parte delle classi dominanti di dare una risposta a questo bisogno spetta allora noi alle forze antagoniste alternative
Tentare questa sfida e questo compito per questo io credo che sia giusto affermare che con congresso occorre dare sistematicità e organicità le innovazioni teoriche politiche di questi anni
A partire dall'analisi della nuova fase del capitalismo che abbiamo già costruito sia pure in embrione
Con una nuova lettura del mondo
Intendendo per globalizzazione non solo i suoi fenomeni est estensivi geografici ma anche le modificazioni profonde che sono avvenute nel modo di produzione capitalistico in questo senso
è vero anch'io sento che ritorna la necessità di utilizzare categorie storiche del pensiero comunista del movimento operaio come quelle della crisi e della transizione
Tuttavia ritengo che anche queste stesse categorie con cui noi interpretiamo la realtà debbano essere adeguate alla nuova fase per dirla schematicamente le categorie della crisi e della transizione debbano essere lette non tanto sulla base del secondo libro del capitale
Delle crisi di squilibrio e di sopra potrà produzione ma sulla base di quello che Marx scriveva Negro un triste là dove affermava
Che il plusvalore il capitale il lavoro salariato diventeranno una ben misera base per la produzione della ricchezza questo non per negare che fenomeni talmente le crisi si manifestino anche attraverso fenomeni di sovrapproduzione e di squilibrio strutturale
Ma noi dobbiamo andare oltre i fenomeni e comprendere la natura reale della crisi
La transizione altra categoria storica penso che debba essere che debba essere una categoria speculare a quella della crisi nel senso che la transizione e la crisi definiscono lo stesso processo da due diverse angolature
La transizione come crisi dell'assetto capitalistico e la crisi come transizione ad un altro ordine
Longo quindi la transizione in vista in un'ottica tradizionalmente riformista
Chiudo dicendo che accanto a questo ordine di questioni riguardante l'analisi la Teoria
Si pone ormai praticamente anche il problema della soggetto della trasformazione come detto nel documento come veniva spiegato nella relazione si pone concretamente perché oggi un problema che si può porre concretamente alla luce dell'aprirsi di una nuova fase di conflittualità sociale e in questo senso io credo che il movimento antiglobalizzazione su scala mondiale
Sia l'espressione politica di queste nuove contraddizioni
In quanto a rappresenti un una istanza anticapitalista di tipo oggettivo reale non consapevole perché non ancora maturato quel livello di maturità politico teorica
Ma sicuramente attiva perché critica il capitalismo come oggi cui è ora nelle sue varie manifestazioni spetta a noi
Spetta a noi far diventare consapevole queste istanze infine sul partito se noi vogliamo essere adeguate questi nuovi compiti e qui chiudo perché mi rifaccio sia le analisi presenti nella relazione sia l'intervento di Caprili abbiamo la necessità di una profonda trasformazione di cultura politica di pratiche di azione ma anche di organizzazione e di formazione dei gruppi dirigenti questo credo il senso di quello che Bertinotti diceva nella sua relazione che si apre per noi una grande sfida
Caro ha raccontato da Fernanda si prepari Cremaschi
Ah scusate la seconda Fernanda contavo che ancora non hanno votata sono pregati di farla perché tra poco debbo quanto è trattato col pudore imponente
Non è trovo suonando al corridore io a sinistra corridoio gara federazioni
L'itinerario del nostro congresso si è incrociato con un fatto politico enorme
Che non credo stravolga la costituzione materiale del mondo ma che certo capace di ampie riflessi sulla situazione internazionale ed è carico di ricadute profonde sull'immaginario dinamica di quei movimenti di giovane generazione che rappresenta l'opera giudizio comune il principio di svolta del contesto internazionale
Da qui credo una responsabilità più grande dei comunisti e del nostro partito nel determinare in un passaggio così delicato e difficile la chiarezza di un orientamento nella società e nel movimento
è fuori discussione io credo la solidarietà alle popolazioni civile colpite contro mia traccia di anticlericalismo ideologico che accomuni padroni e lavoratori americani
Così importante la nostra denuncia del terrorismo tanto più di un terrorismo integralista Ico di matrice reazionarie che l'imperialismo spesso usato per i propri figli
Ma detto questo non possiamo non dico di smettere ma neppure affievolire un dovere più in generale di verità che controcorrente tanto più oggi credo decisivo afferma
Non credo davvero passiamo accedere alla rappresentazione di un nuovo terrorismo che come ho letto avrebbe perso ogni rapporto con la materialità della pressione una sorta di Tagore astratto e indeterminato di un'epoca nuova
Contrapposta un'indistinta umanità a fronte di un'indistinta globalizzazione
Se il terrorismo islamico non è compiuta da in più di ieri centinaia di giovani suicidi
Lo si vede alcuno di disperazione che l'imperialismo il sionismo producono riproducono nella nazione araba a partire dall'oppressione materiale palestinesi
Se la stessa popolazione civile ad occidente esposta più di ieri al rischio micidiale di ritorsioni terroristiche lo diede alle politiche materiali di brigantaggio internazionale dei suoi governi alle varie latitudini per Monti
E anche per questo la necessaria lotta al terrorismo non può sfociare in un generico pacifismo al di sopra delle classi al di sopra della divisione fra oppressi e oppressori
Ma deve invece credo combinarsi con la lotta all'imperialismo vicino ai governi ai suoi istituti internazionali
E tanto più che abbiamo in questo quadro disconoscere ogni diritto internazionale di ritorsione comunque articolato da parte degli Stati dominanti quale che sia la bandiera che impugna
Sia che impegni come naturale la bandiera USA nato G otto sia anche che impugni la bandiera Belloni
Capisco che i gruppi dirigenti dall'Ulivo già reduci di guerra nei Balcani garantiscano la copertura ONU per le proprie annunciata disponibilità militarista
Ma noi che da soli a quella guerra ci siamo posti perché contrastiamo oggi giustamente tutti insieme le minacce di guerra
Non credo possiamo avallare finzioni giuridiche della diplomazia internazionale che sono in contraddizione con la nostra battaglia comune
L'ONU ha piantato la sua bandiera sull'embargo genocida contro il popolo iracheno
Lomu ha coperto sostenuta la guerra criminale dei Balcani l'ONU ha coperto e protetto alle operazioni coloniali del nostro imperialismo in Somalia
Possiamo noi assumere l'ONU come espressione di una nuova legalità mondiale
Può un'assemblea di governi borghesi controllata dai paesi imperialisti essere assunta dai comunisti come espressione dell'umanità e della sua sovranità
Ma credo che questo singolo aspetto assolutamente parziale riconduca alla realtà e metafora al problema più generale di fondo che attiene il nostro congresso
E cioè alla natura del nostro progetto politico e strategico e io credo allo scarto fra l'apparente radicalismo dei riferimenti simbolici di cui la relazione il testo presentato
Sicuramente ricco e la sostanza della proposta reale
Sotto il profilo strategico programmatico
Se ad essi un approccio letterario alla discussione del testo proposto alla relazione potrei dire che i riferimenti formali e i temi della transizione dalla proprietà del potere accolgono una sollecitazione che da molto tempo la minoranza del partito avanza
Ma il punto non sta nei riferimenti simbolici o avrebbe detto Gramsci nelle frasi scatola
Il punto sta nella proposta reale che si avanza
E qui osservo che da un lato per i riferimenti non si traducono in alcune indicazioni di merito poiché il tema stesso del programma fondamentale resta totalmente e falso dalla nostra riflessione
E dall'altro si afferma paradossalmente un principio di non belligeranza verso quelle culture egemoni del movimento antiglobal che certo sono diverse fra loro e persino spesso contrastanti
Ma che hanno come punto comune proprio la rimozione di quei temi della transizione della proprietà del potere che abbiamo simbolicamente Rocca
Sia chiaro come ho detto in direzione non ha una posizione di demonizzazione di quelle cultura la demonizzazione una categoria che non applica appartiene al marxismo in ogni caso non mi appartiene
Credo che abbiamo anzi comprenderne il fondamento storico in una situazione in cui la combinazione fra capi sia la società borghese e crisi di credibilità del socialismo
Definisce uno spazio storico anch'io di sviluppo di posizioni antiliberista ma non è anticapitalista e dobbiamo anche capire la capacità di suggestione di quelle posizioni presso la giovane generazione ma il problema è il nostro posizionamento verso quelle culture nel movimento e sottolineo nel movimento
Perché non ho alcuna convergenza con le posizioni presenti in alcuni settori del nostro partito che a volte teorizzano e molto spesso praticano
Una relazione Esterna fra partito e movimento credo anzi che tali posizioni vadano contrastate politicamente con nettezza
L'inserimento profondo del movimento non solo come massa critica ma come investimento costruzione attiva partecipazione piena le sue strutture va assunta come priorità essenziale come peraltro è sempre stato nella tradizione rivoluzionaria dei partiti comunisti
Ma va assunto credo
Non come principio di dissolvenza politica nel movimento riducendo ci alla semplice invocazione della sua crescita va assunto come rientra in funzione di una battaglia di egemonia che voglio dirlo con chiarezza
Non è separatezza
Norme sventolio di bandiere non è sovrapposizione burocratico manipolazione ma è battaglia aperta e leale entro la costruzione attiva del movimento
Per l'affermazione di un Progetto anticapitalisti quel rivoluzionario come unica risposta reale alle tematiche di fondo che i movimenti pongono e con la consapevolezza che tanto più oggi proprio l'affacciarsi dei nuovi movimenti entro una crisi profonda di egemonia sociale delle politiche liberiste
Offre ai comunisti un'occasione straordinaria di riattualizzazione al rilancio della proposta socialista nel cuore nel profondo della giovane generazione e non come esercizio ideologico
O letterario
Ma come risposta proprio a quelle istanze di fondo di movimento sociali ambientali di pace che sono tutte di fatto incompatibili con l'organizzazione capitalistica del mondo
Ma è soprattutto la proposta politica di sbocco che viene avanzata a misurare gli ho credo nel concreto lo spessore delle nostre divergenze strategiche
E qui debbo dire che ho trovato e trovo un po'singolare
Sia nel dibattito della direzione nazionale sia anche nella relazione del segretario una reticenza su questo punto che decisi che non riguarda come dire la scadenza immediata o le previsioni sul due mila sei
Riguarda il disegno di prospettiva politica che si persegue che esattamente per definizione l'oggetto di un congresso ed in particolare io credo a maggior ragione di questo conferma
Il testo proposto a danza per il dopo Berlusconi una precisa proposta di governo
Un governo della sinistra plurale per un programma riformatore da perseguire non per via frontista ma per via di movimento facendo così recita il testo io conterà il movimento nell'intero campo delle sinistre e delle loro relazioni
La proposta è naturalmente legittima
Ma è davvero molto impegnativa e a un sottofondo Strategico profondo
Non solo ripropone la continuità io credo della tradizione governista del movimento operaio del Novecento
Che ci dice che nessun governo riformatore anche quando è stato sottoprodotto di grandi movimenti ha mai rappresentato un passo in avanti verso l'alternativa anticapitalistica ma semmai molto spesso
La premessa
Di vera e propria svolta reazionaria
Non solo quella proposta rimuove il bilancio oggi dei cosiddetti governi riformatori o di sinistra plurale che in realtà in questa fase storica di Chiusi capitalistica gestiscono solo controriforme contro il movimento
Basti esaminare l'esperienza in corso del governo di Francia o Sudafrica o la stessa esperienza per il nostro compromesso riformatore con Prodi cara è sta dopo anni totalmente rimossa dal nostro bilancio ma quella proposta di governo distorce soprattutto radicalmente proprio la nostra relazione coinvolgimenti
Perché invece che costruire nel movimento nei movimenti il senso dell'autonomia delle proprie ragioni in contrapposizione alle forze borghesi liberali del centro vecchio e nuovo ovunque collocate
Si assume il movimento come evidenza di contaminazione di quelle forze in funzione della prospettiva della ricomposizione con quella forza
In altri termini invece che assumerà il movimento i movimenti come leva di un'alternativa di classe anticapitalista gli si assume né i fatti come vedeva subalterna di alternanza
E ciò cancella credo il senso stesso di una battaglia di egemonia nel movimento
Non solo sul terreno strategico perché è evidente che se la prospettiva è lo schieramento di governo coi DS o con la Margherita davvero non vedo ragione di una battaglia strategica dei movimenti sui temi della transizione della proprietà e del potere ma persino sul piano politico
Dov'è il problema diventa nel caso di quella prospettiva non l'indicazione attiva di orientamento dei movimenti che sui reduci appunto al semplice appello alla crescita
Ma la rappresentanza istituzionale dei movimenti ed loro ragione
Io credo allora che dobbiamo capovolgere e mi avvio a concludere questa impostazione di prospettiva
Assumendo la prospettiva dell'alternativa anticapitalistica fuori da ogni vecchia illusione riformiste Ica non solo come vincolo di coerenza di una posizione strategica ad ogni governo borghese recuperando da questo punto di vista un principio
Di fondo fondativo del movimento comunista delle origini
Ma come riferimento centrale della nostra azione quotidiana e nei movimenti
Che rifiuta di un'elaborazione di proposta di indicazione sono specifici obiettivi di settore su forme di lotta e forme di organizzazione su una proposta di piattaforma di azione unificante oggi ad esempio che si legge si alla lotta in corso ma che è propria ricomporre in un'esplosione sociale unificante contro il Governo e le classi dominanti
E soprattutto riconducendo questo lavoro di massa in tutte le sue articolazioni e complessità alla chiarezza di uno sbocco politico
Io credo che tanto più dopo Genova non possiamo rimuovere il nord dello sbocco politico dell'opposizione
Sarebbe peraltro è paradossale il governo teme gli effetti politici destabilizzanti di un possibile autunno caldo i circoli dominanti difendo e più ancora del governo la sua stabilità politica
Noi non e non che rivendichiamo la mobilitazione sociale non dovremmo occuparci del suo sbocco politico no
Che lei dolci centrale come obiettivo di fondo della nostra opposizione la cacciata dal governo Berlusconi Bossi Fini sull'onda di una mobilitazione generale come leva di un'alternativa di Craxi
Non si tratta semplicemente di marcare sul piano dell'immagine la nostra radicalità o il carattere straordinario della nostra opposizione o di fare previsioni facili o alla buona sul possibile esito certo difficile di questa battaglia
Ma si tratta di avanzare un obiettivo difficile che però risponde all'interesse generale del movimento operaio e che ha un fondamento oggettivo nella natura nella pericolosità reazionaria di questo governo
Perché lungi da me l'idea che le politiche reazionarie siano semplice prodotto di questo governo so bene che allora dice ben più lontane profondo al punto che hanno investito tutta ma proprio tutta la legislatura precedente
Ma è altrettanto evidente che queste governo ne costituisce un volano concentrato e che se questo governo passasse indenne la prossima fase non solo si consoliderebbe definitivamente
Come Governo di legislatura ma rischierebbe di precipitare sul versante reazionario
Tutte le sue contraddizioni per questo
Credo che l'obiettivo della fondo sociale contro il governo per la sua cacciata e un orientamento nei movimenti in questa direzione vada assunto dal nostro congresso e costruito apertamente nei movimenti e nella lotta su questa traccia di temi e di osservazioni di carattere strategico e politico e presenterò con altri compagni un testo alternativo a conclusione di questo comitato nazionale
La parola al compagno Giorgio Cremaschi si prepari Citto Maselli
So che potrebbe far discutere più forse anche di quello
Che finora
Ho qui sentito nella discussione
La premi le quattro cinque righe che ci sono di premesse nel documento preparatorio di questa discussione
Che erano contenute anche nella nella produzione fatta ti notte
E cioè il fatto che
Stiamo entrando e siamo entrati in una fase non lo so o è basso però fono oppure
Sarà devo abbassarmi così allora scusa
Non si può non è bloccata dal figlio non c'è niente da fare
Va bene col mio passo io come si dice in questi casi bisogna avere il senso delle dimensioni
Non si può alzare il parco
Allora
E dicevo mi pare che questa questione che siamo entrati in una fase nella quale
La si ripropongono in un certo senso alternative che è giusto definire usando la parola rivoluzione
Non sono in nessun modo io credo
Non non sono in nessun modo io credo di conducibili
Alla riflessione e ai termini del linguaggio che abbiamo usato una parte della nostra storia ma io credo si abbia questo credo
La discussione dovrà più affrontare questo aspetto
Queste quattro cinque righe introduzione
Perché io credo che il compagno Bertinotti io condivido l'impostazione che ha dato a questa discussione abbia a mio pareri almeno io la leggo così
Messo contemporaneamente di fronte a noi due termini
Il termine appunto questa parola pesante grossa impegnati dissipa che abbiamo di fronte
Possono definire orizzonti dei quali si ripropone il termine la parola rivoluzione cioè cambiamento radicale
E nello stesso tempo innovazione
Altrettanto radicali che vuol dire che siamo di fronte possibili alternative
Che non possono però essere ricondotte alla sto a quello che storicamente culturalmente nel nostro vissuto nella nostra esperienza abbiamo inteso come cambiamento sociale o rivoluzione socialista
Non è questo credo che bene dircelo che abbiamo di fronte
E penso che Laba la stessa battuta che qui abbiamo fatto perché qui è stata ripetuta con forza che a me sembra di a
Con molta forza diciamo il senso della fase in cui viviamo un'alternativa tra socialismo o barbarie cioè tra la riconquista
Ed è degli uomini e delle donne del governo del proprio destino invece il precipizio della barbarie orrenda forse con più efficacia questo senso delle alternative
Che noi abbiamo di fronte
Senso sul quale si inserisce poi
Immediatamente
L'aspetto drammatico della nuova fase nella quale
Sì rischiamo di essere nuovamente sottoposti forse in una dimensione ben più grave di quella casa è sicuramente in una dimensione ben più grave di quella che abbiamo vissuto in questi ultimi dieci anni
Alla questione della guerra
E alla questione del suo rapporto con il terrorismo
Qui si l'alternativa tra socialismo barbarie io lo voglio dire io la vedo lo dico qui
Dopo quello che è successo a Nuova York negli Stati Uniti
E credo che tutti noi dobbiamo avere questa consapevolezza con qualche elemento di ottimismo in meno con cui la vedevo ma non me non meno presente
Ma con qualche mila elemento di ottimismo in meno con cui avrei potuto vederla prima noi corriamo il rischio sicuramente
Di essere di fronte
A un drammatico violento conflitto tra un terrorismo e io sono completamente d'accordo che dobbiamo smetterla
Di costruire puramente e semplicemente delle analisi sociologiche
Che spiegano che non hanno peraltro mai spiegato
Fenomeni di questo tipo certa
La forza il terrorismo cresce in una situazione di assenza di politica questo è l'elemento fondamentale soprattutto la risposta al terrorismo nel caso in cui non sia politica ma sia assenza di politica si è una risposta che sottolinea ancora di più
La il terrorismo
E sicuramente noi corriamo il rischio la faccio breve di essere messi in mezzo
Tra punto il terrorismo fondamentalista
Che io credo come tutti i terrorismi mamma a maggior ragione in questo momento è un fondamentale nemico di tutto quello che noi stiamo costruendo io voglio dire qui
Noi dobbiamo sempre distalmente vere degli elementi di condanna morale eccetera ma in una riunione come questa io credo che dobbiamo dirci una cosa in più nella relazione c'era
Questo terrorismo il principale nemico oggi del movimento contro la globalizzazione
Allo stesso Effetto e lo stesso danno del movimento contro l'epurazione di quello che le Brigate Rosse hanno avuto per le lotte operai della FIAT alla fine degli anni Settanta
Questo paragone a me pare che l'hanno sentito molte Torino questo elemento questo elemento
Ed è usato allo stesso modo su una dimensione ben più vasta con stracci quindi da un punto di vista dell'analisi politica dobbiamo essere pronti a capire avere la profonda consapevolezza del del del carattere di alterità della versione che questo terrorismo a contributi in mente
Questo non questo terrorismo al di là di tutte le sue forme al di là anche degli aspetti inquietanti e su cui forse non riflettiamo a sufficienza del fatto che si fonda su una nuova figura di terrorista che ha come elemento fondamentale la propria morte insieme a quella della morte gli altri questo credo che sia una cosa su cui
Dovremmo tutti noi a riflettere
Questo terrorismo a come elemento fondamentale il fatto che esprime nella migliore dell'ipotesi dell'analisi politica un giudizio sulla fine della Pro
Vendita di una modifica per via politica per via della lotta di massa per via della lotta sociale per via di tutte le spese di quel del mondo in cui viviamo
Dall'altro versante la risposta della guerra
è una risposta altrettanto io condivido molto questo tutto questo ha commesso sarà duro reggerlo ma credo che non possiamo spostarsi da qui farà duro verso nei prossimi giorni ma non possiamo spostarci da qui
La risposta della guerra è una risposta non a caso che si fonda e sempre più deve a mandarsi su una sorta di fondamentalismo occidentale
Noi difendiamo la civiltà occidentale siamo e la guerra risponde al terrorismo informa non voglio discutere sei quali che misure con questi strumenti risponde a questo punto con il fondamentalismo della civiltà occidentale minacciata e forse per entrare in materia più direttamente nostre quotidiane ma che si intrecciano con questi rispolverando e suscitando su questo sì un cemento nuovo
Che può costruire unità tra le quelle che abbiamo detto le due destre
Un cemento nuovo tra la destra neo capitalista e la destra populista che il cemento che nasce da quello che la relazione chiamava la politica del ponte levatoio tirare sul ponte levatoio
Siamo nell'Occidente ricco questo incidente ricca aggredito tutti assieme a difenderlo tutti assieme a difenderlo contro ciò che c'è fuori
E la legge su cui credo dovremo costruire una grandissima iniziativa la legge sull'immigrazione e la trasformazione di questa concezione
In una nella gestione del mercato del lavoro una legge che dice semplicemente che coloro che sono fuori possono entrare dentro solo se c'è un privato che li compra ed è
E così come li compra al potere anche di rimandarli fuori dal ponte levatoio affini priva questa è la sostanza di questa risorsa
Ora noi siamo di fronte a questo passaggio drammatico la domanda è
Il movimento che abbiamo costruito il disgelo dei movimenti le lotte che abbiamo costruito e che sono partite
Prima dell'estate lo stesso movimento costruito dopo Genova il di quello che abbiamo chiamato il disgelo dei movimenti e il senso della richiede la fine della ritirata che sicuramente era un elemento di fondo che ha messo in campo le forze di queste settimane
Reggerà potrà reggere
A questa nuova gelata che nasce che viene con questa offensiva della guerra e come farlo reggere a questa nuova gelata
Questa io sento la prima immediata domanda politica
E quindi così come sento necessario dire con forza con assoluta forza
Contemporaneamente no al terrorismo no alla guerra con tutte le argomentazioni anche con un dei che ci vengono in mente quelle che abbiamo usato quelle che abbiamo detto noi dobbiamo però avere la profonda consapevolezza che siamo appunto di fronte a una svolta ulteriore drammatica di quello che sta avvenendo e che il rischio che della regressione molto forte
Io credo e lo dico qui non possiamo rispondere allo scontro tra questi due fondamentalismi il fondamentalismo non so come chiamarlo religioso del terzo mondo eccetera
E il fondamentalismo della civiltà occidentale rispolverando lo dico qui serenamente ma un'assoluta convinzione una sorta di fondamentali
Gli anche sacrosante della nostra
Anche non ci porterebbe da nessuna parte perché la nostra storia è storia
E anche questo fondamentalismo marxista l'abbiamo detto altre volte ha avuto la sua percorso storico e le sue realizzazioni storiche se non avesse subito le sconfitte che ha subito non saremmo in questa condizione
Quindi c'è la necessità per noi di tenere ferma la barra sui punti fermi persino sui valori di fondo della nostra storia e qui uso un termine che non fa parte della nostra storia dire la parola valori e però nello stesso tempo di mettere in campo fortemente l'innovazione
Rinnovazione non c'è dubbio implica mettere al centro di tutto la capacità di tenere ferma la barra dei movimenti di tenere ferma la barra dell'iniziativa di lotta di tenere ferma la loro autonomia
Io qui vedo tre questioni siccome sulle quali ci Occhiuto mettere al centro mettere in moto l'anno mettere in moto e rafforzare le nostre iniziative
La prima appunto difendere con tutta la forza l'esperienza in movimento
Contro la globalizzazione uscito da Genova e sapendo l'attacco che oggi esso subisce secondo me l'attacco più difficile più duro lo subirà inutile negarcelo in movimento che abbiamo chiamato di Seattle non c'è dubbio magari negli Stati Uniti sarà difficile
Il mantenimento per questa fase di quel movimento di quell'autonomia sarà più possibile d'Europa
Ma dobbiamo reggere dobbiamo reggere voglio mantenere inalterata l'elemento di fondo di quel documento cioè ragionare come se quel movimento sia in grado superati anche i momenti di difficoltà di riprendere di muoversi
Secondo dobbiamo io credo mettere con molta forza al centro il movimento le cose che qui sono state dette di pentita politica di una forza comunista in un movimento come quello che si si si sta sviluppando ha una sua ragione d'essere soprattutto su un punto
Sul fatto cioè mettere al centro di proporre di mentre il centro nella misura unitaria del confronto pluralista ammette provare a inserire a mettere al centro di tutta l'esperienza del movimento la grande contraddizione che c'è tra capitale e lavoro che resta la contraddizione fondamentale
E la centralità non semplicemente del lavoro condivido qui il documento anche la sottolineatura cioè del mettere al lavoro ma la centralità di ciò che il lavoro nella sua lotta può mettere in campo nel momento in cui mette in discussione la globalizzazione
Credo che le esperienze Ciro dica non lo vediamo nel piccolo come nel grande guardate quando c'è stato lo sciopero
Quando c'è stato lo sciopero proclamato da CGIL CISL UIL
Poi aveva avuto delle grane difficoltà lo sciopero i reati in generale non è andato bene
Come sappiamo perfettamente un po'per per tante questioni compreso il giudizio ovviamente sulla politica sindacale però ci salveremo la superficie se restiamo solo a questo
Lo sciopero non è andato anche bene anche perché in molti punti
Si è scontrato con il senso di impotenza che danno questi grandi avvenimenti rispetto alle questioni singole
Naturalmente anche con il senso di un popolo di burocratizzazione di questo sciopero tuttavia quello che mi interessa Stracke laddove invece i compagni e le compagne hanno provato a usare questo sciopero si sono trovati di fronte alla materialità di alcune delle nostre contraddizioni della globalizzazione di casa nostra
Stato infatti oggi noi abbiamo gli immigrati dentro i luoghi di lavoro
Abbiamo gli immigrati dentro le fabbriche e quando in una fabbrica di fronte le compagni Company che proclama lo sciopero con un discorso assolutamente rigoroso
Interviene il lavoratore pachistana chi dice ma voi perché superate solo per i vostri morti
Questi dice una questione centrale che non è solo politica e la questione di che cosa stiamo diventando di cosa vuol dire oggi ricostruire l'unità la Fratellanza la centralità dell'unità e della fratellanza dell'eguaglianza del mondo del lavoro in tutte le sue dimensioni
E avvio al e quindi ultima questione la lotta politica che ne consegue
Dalla questione di mantenere ferma la barra sui movimenti e la questione del centrale del mondo del lavoro qui anch'io penso che tutti noi ognuno dove è collocato è di fronte alla necessità che diciamo così dice nordico così ma insomma non è di accentuare gli elementi gli gli elementi di innovazione di cambiamento la lotta politica il movimento sindacale italiano è sicuramente di fronte a questo passaggio
è stato detto giustamente la lotta dei metalmeccanici ha rappresentato un'innovazione un'innovazione in parte tutta e consiglio e progettata ma un'innovazione alla quale ancora non corrisponde una piattaforma adeguata sul piano della lotta dell'iniziativa sul piano della continuità non ricordo le cose difficili Gianni Alasia
Ma mi pare ancora più evidente il movimento sindacale italiano così come il movimento sindacale europeo rischia di essere assolutamente travolto da quella che la nuova fase dello scontro politico-sociale
Il Sole ventiquattro Ore ha titolato in questi giorni
Continuamente sulla chiamata la guerra e ha messo in campo tre posizioni contemporanea Lulli l'unità del Paese tutti sulla guerra
La necessità naturalmente che questo corrisponda una una una una maggiore affiancamento anche delle politiche sociali di tipo americano ma anche va detto la messa in discussione di quel patto di stabilità da destra di quel patto di stabilità europeo da destra ma di quel patto di stabilità di quei deficit perché c'è bisogno di un'altra politica economica nella quale il movimento sindacale
Europeo i suoi equilibri sono assolutamente strani Esterni
Finora il movimento sindacale a partire dalla CGIL non regge questa posizione ricostruendo una piattaforma del guarda e la risposta io sono un boss molto d'accordo con la cosa che qui veniva detta e la risposta non può essere semplicemente quella semplice me Tel anche per i compagni all'interno dell'organizzazione sindacale come me che fanno la battaglia per la sinistra di marcare non può più essere la risposte semplicemente rimarcare la differenza entriamo in una fase nella quale in tutti i momenti è necessario che accanto alla battaglia politica siano in campo i risultati le esperienze le iniziative pratiche di forme questa è io credo una questione che riguarda un po'tutti
Ognuno la deve avete perché l'insegnamento vero che resta secondo me di innovazione della politica dal movimento di Genova e da questa fase di lotta
Che non solo non è più possibile come diceva la relazione una separazione netta e totale tra il programma di lunga scadenza e la tua pratica immediata
E il e quello che fai oggi ma nemmeno nella nostra pratiche immediate nel come siamo militanti
E possibile più nettamente una distinzione tra il tuo essere militante politico generale può essere uno che fa una cosa in quel momento l'iniziativa di lotta una pratica sociale in quel momento
Per il tuo e questo chiudo e quindi io credo che in questo senso c'è bisogno di una capacità nostra di essere contemporaneamente
Fermi punti di fondo della nostra storia ma anche profondamente innovatori nella pratica politica e sociale che abbiamo di fronte
La parola al compagno Citto Maselli si prepari Malabarba
Meritato una comunicazione quel doverosa anche per fare risparmiare soldi ai compagni di telefonini perché io sì sì c'è una c'è una questo film ma che io coordinato bisogna che stava montando adesso eccetera che abbiamo girato in tutto il cinema italiano aggirata a Genova è ancora in una fase siano trecentonovanta ore da portare a un'ora io quello tutta impostata su il racconto di questa prima giornata cioè si faceva parte della polizia ma la cosa
Fondamentale sono cinquanta minuti proprio su una cosa straordinaria che questa gente questo popolo nuovo questa diversità
Queste famiglie bambini le cose che in questo caos straordinario con cui tibetani in in mezzo a alle monache
Crebbe le monete si comportano come comuniste della Terza Internazionale già guarda che tu ed è probabile una assolutamente un'atmosfera
Ineffabile difficile da da ridare i da restituire in un film che ci stiamo a distorcere attenzione con la montatrice è una straordinaria compagna la Francesca Calvelli il siamo cioè stiamo lavorando accanitamente per riuscire ma prima di un mese neo dunque in nella migliore delle ipotesi
Non si arriverà a una poter a poterlo vedere ad averlo finito ci sarà poi quindi ve lo dicevo per perché appunto perché è come se molte telefonate sollecitano un quando vieni a farci vedere nel film vorrei sprofondare la disperazione allora del per quanto siamo invece naturalmente indietro tenete conto che per fare un lavoro a regola d'arte per un periodo centonovanta ore da riportare a un'ora un'ora
è un lavoro che avrebbe richiesto grosso modo quattro cinque mesi normalmente Rizzo e lavoro di montaggio molto delicato e importante cioè ecco e lo stiamo facendo in due mesi due mesi e mezzo è molto difficile sempre in questo intanto volevo dirvelo
Speriamo che poi vi vi convincerà intanto come forse qualcuno di voi sa c'è una una un libro bianco cioè un film ha ridotto sulla questione fondamentale della denuncia
Che quindi che non che non è fatto da Davide ai venticinque registi italiani ma debba è e fatto da un gruppo di compagni capitanati da Paolo Pietrangeli che hanno che hanno montato intanto una cosa più stretta cioè questo volevo dirvelo devo dirvi
Intanto poi a proposito di questo movimento e di questo e di questo popolo di serate del diciamo di quest'incontro questa documentazione strane e poetica che viene fuori dal nostro
Da questi i nostri registi che sono tutti impegnati era a individuarla raccontarla eccetera volevo dire che in effetti si tratta di con una di un di una novità io ho girato tanto il film collettivi a partire dal mille novecento Lucio apre rovesciasse il siero Manoel poi nel quarantanove voglio dire qui il proprio pubblico questo tipo di l'abitudine accoglieremo accappottare questi atmosfera di dei
Devo un movimento di una mobilitazione cioè loro automaticamente al punto da più di cinquant'anni quelle del la stranezza e la novità di questo di questo di questo tipo di presenza di questo nuovo soggetto politico è qualcosa di assolutamente sorprendente ma abbastanza splendido perché poi la cosa fondamentale è una volontà Fausto ha parlato di democrazia diretta ma insomma ma è una volontà doveva esser cd contare di di dire la propria o è opinione che è una cosa adesso libero da relazione introduttiva
Del naso segretario c'erano alcune cose verrà Giulio fondamentalmente la con dirlo che la condivido tutto c'era anche il giova anche altre volte
Quello questo tipo di discorso che stia che andiamo facendo costruendo vivere completamente d'accordo la cosa che mi era sembrato però di particolare intere se era una una cosa che forse un particolare che forse può sembrare
Generico entro gennaio cioè una delle tante cose dette e ricchissima la relazione di intuizioni di tragedie di proposte o di interpretazione ma ce n'è una che dice
Che lo sbocco politico di questo movimento è nella sua crescita beh ecco questa è una è una nel nella sua crescita nella crescita complessiva di questo movimento
Con noi dentro con tutto quello che un processo in corso dentro un processo in corso di
Di autentico rinnovamento lui Fasola chiamato rivoluzionaria ma in qualche modo accertamento processo di Lodi lunghissima di larga di lunga gittata e di largo respiro ecco in questo tipo di di di processo lo sbocco politico del del movimento è indicato nella sua crescita voi pensate che io sono un vecchio i Grey hanno di di di quasi quarant'anni di vita quindici avevo tutta ero pediatra dico per dire come come formazione il famoso discorso dello sbocco politico del del movimento dei movimenti
Ed è l'erede del rapporto tra partito Moya del tutto quello che il compagno Bellotti
Naturalmente con molta facilità e molta ironia e la supponenza secondo me come Toni in quanto meno dico a liquidato come punto facendone un po'la caricatura ma tra tutto quello che il il rapporto tra tra movimento partito eccetera ecco il era sempre legato a che cosa al partito come sbocco politico tutto si oltretutto ci si orienta va male la poi sento profondo era di tutto quello che erano le energie da noi attivate o che si erano attivate tra è poi che comunque trovavano
Nel partito politico la non tanto non la rappresentanza ma certamente il tramite lo sbocco politico ecco questo tipo di di meccanismo è un meccanismo che è durato direi quasi con ancora citando ecco in alcuni con discussioni nei circoli o c'è da di considerarci noi comunque lo sbocco politico hanno cioè il discorso di invece di
Di una spia di rischio di ribaltare intanto proponendo noi come interni eccome eccome grande assist con grande capacità di ascolto di quello che avviene che avviene quindi eliminando anche questo concetto
Di egemonia e di di Duilio e di sicurezza di di di autosufficienza mica intanto questo ma dall'altro nell'altra senza invece poi proprio il tipo di
Non è il tipo di di
Di realtà di realtà invece proprio come come parte di una crescita complessiva in questo senso volevo anche dire
Che quando se ne parlava Fausto parlava del no alla guerra come slogan possibile accetta io sono abbastanza convinto
Che il no alla guerra può diventare nove e una una io mi ricordo i famoso coi famosi quadri di Picasso la pace e la guerra
Può diventare che era di una si chiama De erano di una si chiama decida insopportabile da un lato perché era l'idillio da una parte e dall'altro la il generale test ecco che allora non è credo chiamavamo reti quei allora voglio dire questo tipo questo tipo di di di però di elementare forza che lancia il concetto pace e guerra e questo è il concetto no alla guerra che non è meccanicamente la pace ma il no alla guerra
Ecco e anzi importante che essi hanno alla guerra più per la pace del pacifismo il sette è una parola molto un'ambiguità totale
è come invece in lei no alla guerra può diventare invece una grande nostra forza proprio proprio nella delibera che è anche una nostra con con cerca facilità di di di concentrazione mobilitazione e è come e aggregazione culturale nel mondo si culturale in senso antropologico in senso lato ma anche culturale in senso proprio del mondo degli ambienti culturali che anch'mai come oggi
E questo sono fondamentali in questa battaglia nuova
E in questo nuovo processo in corso e forse questo piccolissimo senta un modo di essere riuscito a a mobilitare un un gruppo considerevole rappresentativo di intellettuali come sono poi dei registi cinematografici
Non certo di di Rifondazione comunista ma voglio dire è cioè al qualcuno stimato Omar Mohamed trenta civili trentatré che hanno e cinquantacinque che hanno aderito
Ecco questo tipo C perché è qui che hanno girato sono trentatré quelli Leonardo ritorna alla progetta sono cinquantacinque che è significativo perché appunto si va da Mario Monicelli a Ettore Scola cioè a dei ad persone anche lontane Holyfield alludere ma sarebbe sicura finito
Ecco voglio dire è un sintomo intanto si può considerare a parte i risultati già culmi auguro che verranno poi bene eccetera
Però io sarò c'erano positivi e ma comunque un sintomo non soltanto del dell'utilità di questo tipo di mobilitazione ma anche delle inedite e inaspettate
E lo dico sinceramente anche per me è sorprendente capacità e possibilità di aggregazione e di successo grazie
Io invito i compagni e le compagne che ancora non l'abbiano fatto a recarsi a votare perché tra poco verranno chiusi i seggi la parola al compagno Malabarba segue Maitan
Che cosa c'entri questo movimento antiglobalizzazione con il movimento dei lavoratori già al diversi compagni l'hanno detto io vorrei seguire il filone che è già stato tracciato dalla natura relazione
Per aggiungere alcuni elementi perché
O noi aspettiamo fatta misticamente
Che questo movimento che nasce dalle contraddizioni che ve ne sono state descritte e su cui portiamo avanti un'analisi ormai da parecchio tempo
E che sono la crisi di legittimità e di credibilità delle politiche neoliberiste
Ma che automaticamente non trasgredisce in una dinamica anticapitalistica e di classe
Ebbene o abbiamo presente questo tipo di limite che il movimento a e lavoriamo perché si creino le condizioni per una sua maturazione generale oppure semplicemente registriamo che questo movimento non soddisfa le nostre esigenze
Allora io credo che c'è anche tra di noi
Chi ha lavorato tenacemente nel corso degli ultimi anni
Perché il movimento dei lavoratori con tutti i suoi limiti e le sue contraddizioni fosse adeguato alla sfida della globalizzazione capitalistica
Ci sono state delle iniziative anche particolarmente significative
Ma solamente con l'entrata in campo di del movimento antiglobalizzazione c'è stata la possibilità non solo del dispiegarsi in varie parti del mondo
Di un forte movimento dei lavoratori che cominciava a porsi il problema esattamente di affrontare la globalizzazione capitalistica
Ma abbiamo avuto anche in Italia e in Europa dopo forti ritardi rispetto agli Stati Uniti le prime avvisaglie che effettivamente una possibilità di entrata in campo dei lavoratori di una lotta generale antiglobalizzazione si potessero dare questo risultato io credo è abbastanza significativo se ottenuto già con un primo passo importante proprio nelle mobilitazioni di Genova
E credo che questo sia merito anche dei compagni di Rifondazione Comunista dei compagni con cui lavoriamo dentro organizzazioni sindacali tutte
Sia che si tratti della sinistra della CGIL sia del movimento extra confederale
Perché perché questo movimento anche in Italia all'inizio di quest'anno per dire le prime riunione del Genoa Social Forum non aveva neppure preso in considerazione di portare all'interno le problematiche del mondo del lavoro
Ma c'è stato un lavoro tenace che la presenza la disponibilità costruire questo movimento il modo che Rifondazione Comunista avuto di stare in questo movimento ha permesso a con abbastanza facilità di porre non solo le tematiche dentro i forum di discussione
Ma anche i momenti di organizzazione iniziativa di mobilitazione ricordo che se avessimo potuto fare la piazza tematica il giorno venti luglio sulla questione del lavoro
Noi avremmo avuto la visibilità di una cosa straordinaria anche in questo Paese su cui non c'è ancora riflessione neppure tra di noi
Del fatto che da Maputo in quella piazza simbolicamente la presenza di lavoratori di fabbrica del Pubblico impiego della scuola italiani insieme organizzazioni sindacali di altri paesi
Che si muovono in una logica antiliberista magari contro milioni di aderenti
Insieme al movimento contadino che si sta riorganizzando anche tra di noi e su cui anche poi fino ad oggi notti fino a questo momento non c'è stato ancora una riflessione
Quel poco di corteo che è stato fatto è chiaro che siamo stati costretti a parlare delle violenze eccetera eccetera avevano slogan operai e contadini uniti nella lotta contro la globalizzazione capitalistica
C'erano José Bové e i lavoratori della cute brasiliana c'erano gli operai della FIAT italiana e c'erano le organizzazioni anche del movimento delle donne in questa ma non mobilitazione e durata non più di mezz'ora e poi c'è stata la strage di quella piazza tematica però questi sono degli elementi significativi attorno quelle possiamo sviluppare un lavoro e credo che lavoro che è stato fatto in precedenza sia è stato un Nomura assolutamente utile ma che oggi abbiamo bisogno di proseguire come continuare io condividendo lo schema generale d'importazione che nel documento congressuale vorrei parlare di cose pratiche parlando quindi la parte del fare
Come continuiamo oggi b l'occasione è data dopo Genova dal fatto che grandissima parte
Delle associazioni che compongono questo movimento sono cosciente del fatto che dopo aver fatto mobilitazione da un vertice all'altro c'è bisogno di un radicamento sociale importante sul piano del territorio
E credo quindi che questa sia l'occasione fondamentale
Quale occasione importante possiamo avere del fatto che essi si voglia radicare socialmente per poter incontrare nei territori le situazioni per costruire vertenza Rita anche a partire dalle questione del lavoro
Non solo a partire per costruire una forma anche a partire dalle questore del lago
I luoghi sono quelli dei soci al fondo locali è stato detto i contenuti sono quelli della precarizzazione dei rapporti di lavoro la precarietà in generale della condizione lavorativa e quella dei diritti
E su questa cosa
Nell'elenco è importante che noi sottolineiamo e non di sfuggita
Un aspetto fondamentale e il fatto che effettivamente attraverso le nuove norme sull'immigrazione
Noi avremo un altro passaggio determinante nella distruzione delle regole dei diritti teli seme dei lavoratori italiani
Su questa cosa lo daremo farà le barricate o comunque sulla questione dei contratti Progetto in cui sono le imprese che determinano effettivamente il flusso di manodopera
Ed è lì al della stessa immigrazione questa cosa è uno scandalo che noi dobbiamo sollevare perché o riduciamo incidere su una questione di questo genere e lo possiamo fare opportunamente con il seme del movimento perché sulla sensibilità diciamo relativamente a questo l'emigrazione abbiamo visto anche risultato della manifestazione del diciannove di luglio
E c'è un'attenzione più in generale i rapporti nord sud no oppure noi rischiamo di non arginare
La deriva enorme che esiste sulla precarizzazione in generale questo è un altro grimaldello che non parla solamente ai lavoratori che vengono dagli altri Paesi parla l'insieme dei nostri lavoratori così come avevamo individuato la questione della precarizzazione
Del lavoro interinale c'è da prima ancora carente arrivasse all'interno delle fabbriche
E i lavoratori nostri di fabbrica nulla percepivano immediatamente come il loro problema perché dicevano per è un problema di altri vedremo noi più sensibili dicevano
Faremo qualche cosa con loro costruiremo iniziative ma insomma la questione poi esplosa quando i lavoratori interinali in alcune fabbriche sono diventate la maggioranza dei dipendenti di quella fabbrica
Allora noi anche questo abbiamo bisogno di prevenirla perché il lavoratore immigrato è parte importante del nuovo proletariato che c'è anche in questo Paese su questo vorremmo costruire l'iniziativa mai il movimento è la condizione migliore per uscire a porre il problema
Perché li abbiamo le risorse e anche l'intelligenza la maturazione di proposte che si possono permettere di sfondare
Se dovessimo basarci semplicemente sulle vecchie culture che abbiamo nel movimento operaio e anche nella nostra tradizione rischiamo di avere una sottovalutazione norme di questa cosa perché non è esperienza del passato certo
Rimane tutto il discorso che gli italiani sono immigrati eccetera eccetera ma non basta più quel tipo di riferimento abbiam bisogno di alto e a questione proprio dalla modificata la condizione materiale per cui dobbiamo partire
Per arrivare proposte concrete io credo e lo voglio dire qua lo dico non è una sede di partito esattamente come lo direi in una sede di movimento o come decapitato già di dire in sede di movimento
Lo possiamo dobbiamo discutere del come andare avanti anche nelle proposte concrete io credo che l'incrocio fra queste esigenze del movimento di radical socialmente e le scadenze dall'autunno che sono le scadenze di lotta sociale su cui ovviamente tutti quanti abbiamo già ragionato
Sono l'elemento di combinazione su cui noi dobbiamo individuare dei percorsi
Allora il percorso che alcuni sono già dati
Il fatto di avere
La possibilità di una nuova mobilitazione del mondo della scuola con uno sciopero che è stato già programmato per la fine di ottobre
Abbiamo già una mobilitazione dei metalmeccanici che ha bisogno anche questa di essere solo calendarizzata mi auguro perché c'è ancora la partita riaperta come ben sappiamo
Abbiamo delle iniziative già previste dal movimento contadino che si sta organizzando in organizzando in Italia
In occasione del vertice della FAO quindi abbiamo già una serie di punti dice possono permettere insieme al movimento di lavorare su delle questioni di forte impatto sociale e anche del mondo del lavoro io credo e se noi potessimo avanzare
Una proposta lo possiamo fare anche come Rifondazione comunista
Di ad esempio in preparazione del vertice della organizzazione mondiale del commercio e della manifestazione del dieci novembre perché non pensare a una sorta di carovana dei diritti dei lavoratori
Insieme a quello che potrebbero fare su un altro versante le organizzazioni ambientaliste
Con una loro caravan o un'iniziativa le organizzazioni comunque che lavorano prevalentemente sulla questione della pace e della guerra e già c'è una scadenza che è quella che la Perugia-Assisi ma ci possono anche essere altri momenti vista la dinamica degli ultimi giorni in particolare
Perché dentro tutte queste iniziative che ci possono portare a una convergenza su una piattaforma comune per la mobilitazione del dieci di novembre contro il WTO
Perché non pensare di organizzare una carovana dei diritti dei lavoratori in qui ci siano quelle tappe che già dicevo prima ma anche la possibilità di collegare simbolicamente una serie di vertenze relative alla questione dalla salute
Alla questione della rappresentanza dei diritti alla questione del movimento delle donne no anche dentro i luoghi di lavoro perché non fare Unipol operazione di questo tipo
Ecco io credo che sia al di là dell'accettazione o meno di proposte di questo tipo è il modo con cui noi riusciamo e quindi siamo tutti di poter qualificare politicamente questo movimento non dobbiamo prendere la matita rossa e blu e dire c'è il tasso di diciamo classismo di anticapitalismo
Questo movimento lo diceva bene Bertinotti a un anticapitalismo latente che possiamo disvelare in qualche modo far crescere far maturare ma con un'iniziativa soggettiva
E su questo c'è un ruolo importante che può avere il partito senza per forza dare dei diktat però può far maturare questa cosa per portando all'interno e la cosa abbiamo già verificato può attecchire effettivamente perché si incontra con la condizione materiale come diceva benissimo Alfio di quei trecento mila che erano presenti a Piazza
Ma cosa cavolo fanno questi trecento mila fanno movimento associativo ma cosa fanno nella vita risolto se non lavoratori precari e cose di questo genere quindi abbiamo tutte le condizioni perché questo possa maturare per concludere
Io credo che noi dobbiamo lavorare perché dentro questo movimento incontro contando sì in modo plurale le varie anime e quella del mondo del lavoro può essere ed è di non già in atto ancora a livello embrionale ma è una di queste anime
Sia il luogo della ricostruzione di un nuovo movimento operaio
Io ho usato più volte il termine nuovo movimento operaio pensando esattamente a una fase comporti una sorta di continuità rispetto al passato ma anche di discontinuità
E la discontinuità la dobbiamo vere sul carattere di questo movimento che non può più essere un movimento legato al territorio nazionale ma deve essere movimento sovranazionale
E della contaminazione sì la contaminazione delle critiche del femminismo e dell'ambientalismo
Come condizione per poter parlare su un progetto di alternativa di società se questo movimento
Anche di lavoratori non integrerà questi elementi non avrà futuro oggi non è semplicemente il fatto
Di potere essere veramente un movimento compiuto nel senso che si vorrebbe non avrà la possibilità neppure di avere una una sua continuità
Oltre al fatto di essere un movimento multiculturale e debba fondarsi su forme di autorganizzazione democratiche riscoprendo la democrazia diretta perché anche questo è uno dei disastri del secolo passato da cui dobbiamo uscire ringrazia
Parola al compagno Livio Maitan sui precari Elena Majorana
Qui io affronterà un tema per così dire particolare
Perché io sono d'accordo la relazione
E più in particolare con due temi della relazione
E cioè quando c'è stata l'allusione da parte di Bertinotti ma anche di altri
Che gli avvenimenti di questi giorni ci danno se vogliamo usare una espressione forse è un po'
Scherzosa un aperitivo di quelle che potrebbe essere la barbarie
I giurati segregazione della società su scala planetaria perché questo ormai è potenzialmente possibile questa dobbiamo averlo chiaro e in questo contesto dire che ci vuole un nuovo movimento operaio è il minimo che possiamo fare se pensiamo di far fronte a vessazione del genere solamente riallacciandosi alle tradizioni fossero pure le milioni prendiamo fisco parte
Solitamente
Io volevo affrontare il il problema della dinamica economica
E sottolineando prima di tutto una cosa
Che la crisi economica era già molto avanzata prima dall'avvenimenti dell'undici settembre
E questo è il compagno di sanno leggono spero che qualcuno lega anche Vernon Turner le chiesette che facciamo la domenica
C'è e tutto questo e ormai è una dinamica di recessione abbastanza generalizzata però per sottolineare il carattere più profondo di questa crisi
Penso algebriche richiamo l'attenzione su un aspetto la chimici dov'è che ha avuto l'espressione negli Stati Uniti più alta e più significativa non in zone periferiche
Ma l'ha avuto quasi ha cominciato a Gachet cronologicamente non proprio la ah sì i combattenti cioè sul punto più alto dello sviluppo tecnologico capitalistico sul punto più alto dai neo liberalismo dai neo liberismo senza nessun laccio laccioli senza nessun feeling
Cioè tutte quelle che citi scrivono come le condizioni ideale per lo sviluppo economico erano riunite a Silicon Valley sulla base evidentemente di una poderosa esplosione technology ora dove oggi questa alzavo questo paradiso terrestre e una delle crisi più profonda
Con vere e proprie devastazioni e col termine tra l'altro di decine e decine di migliaia di posti di lavoro
Di questi di queste zone si parlava come zone in cui ormai quasi per parlare di lavorare accoglienza e Barbara cosa sul gol quando viene la crisi si scopre che licenziano centinaia di migliaia di lavoratori questi che erano di ventuno divenuti invisibili adesso sono visibilmente concreti
Quindi questa è una situazione a una prima constatazione sulla profondità della crisi
Fausto Bertinotti ha accennato a un altro aspetto di un tenente che era paradossale in partenza ma adesso si tocca con mano
Come è possibile che tutti i Paesi dell'economia mondiale gli davano come ricetta producente per l'esportazione
è ovvio che se tutti non fanno o determinato momento Acea la strozzatura questo è ovvio questo appartava diciamo un buon senso non occorreva è essere egli in possesso di una grande teorie diciamo conoscenza economica e questo è quello che adesso si sta verificando nella forma classica di sovrapproduzione e di capacità potenziali di potenzialità produttive sotto utilizzate questo fenomeno tipico meccanismi diffonde capitalismo non c'è niente da fare
E quindi questo non lo sottolineiamo non per una feudalità determinati i testi ma perché se così stanno le cose e nessuno lo può contestare
Questa è la prova profonda della profonde la gravità della crisi del traffico del meccanismo di questo capitalismo nel Paese che pure nella seconda metà dello scorso decennio aveva lascia aggiunto lo sviluppo strenuamente sostenuto primo elemento da sottolineare
Secondo elemento perché volevo viene oggi che cosa avverrà
Domani pare
Così facciamo un po'di reclama liberazione ricordo un po'a quelle che sono stati i primi commenti che hanno fatto i giornali economici
Se ci sarà o no
Quasi tutte dicono che se prima ci si possiamo chiedere se ce ne sarà uno e pesca recessione ora dico è una questione sono entrate nella gestione ed è un elemento che anche noi abbiamo sottolineato ma che sottolinea tutti e che rivelatore peraltro che la fragilità di questa economia che in ultima analisi tutto dipendeva dall'economia americana è vero diceva
Ed è e da che cosa dipende ma negli ultimi anni l'economia americana da un fattore dai consumi delle famiglie
Vi rendete conto ammesso che sia vera questa analisi è chiaro che sia vera della fragilità di tutto
Perché questi consumi si basavano su che cosa che non risparmiarono e avevano fiducia nell'ascesa indefinita dei titoli azionari
Oggi in questo è venuta meno
E qui di già
Nonostante prima dell'undici settembre
Cominciava a delinearsi una contrazione dei sui Dherifa i consumi che vengono diciamo un po'di spesa un po'sommariamente indicati come delle famiglie delle famiglie ma insomma diciamo i consumi delle famiglie
Come se ci fossero come se la famiglia fosse un'entità astratta è che tutte le commissioni le le famiglie avrei sono le le stesse potenzialità di costume di consumo
Ora che cosa avviene
Ora è ovvio che se partiamo proprio da questo elemento che dall'oggi è stato descritto come chiave
La tua sorella di panico che si è creata
Inevitabilmente provocherà una contrazione del soccorso non c'è dubbio
Che non potrà essere consulente compensata dalla vendita di grandi stock di bandiere per sempre a sostenersi morale perché si è detto che in questi giorni hanno finito in tutti i supermercati e le bandiere benissimo ci fa piacere
Per quelli che producono quando viene
No dico giacque il decreto non significa niente dal punto di vista della dinamica generale dei consumi ma quello che sta avvenendo che voto sottolinea ancora il perché di fondo
Che oggi con las Casey dell'UDC con il dramma dell'undici settembre
C'è un inciucio una convergenza che Chiara è una miscela esplosiva tema dinamica propriamente economica e la dinamica politica
Evidentemente ci separa una connessione macchine sente anche un'autonomia relativa oggi abbiamo i fenomeni politici
Che non incidevano sino ad ora perché le le la recessione era il risultato di una dinamica interna economica dei meccanismi intrinseci dell'economia si combina con enormi poteri fare il Po politici questo è il e diciamo il carattere distruttivo che può avere la prossima fase dell'economia americana
E sottolineiamo che questo può far saltare al di là
Delle enormi danni che sono stati creati anche materiali che non vanno sottovalutati c'è un altro aspetto che tutto il sistema economico basato velati incontrano comprende da troppo tempo con la frase
Dal diciassette gesto in Italia
E quando si vuole creare una situazione di Stato che controlla ogni cosa e che locale frontiere questa questo meccanismo rompe la rapidità dei trasporti la fluidità dei rapporti che era una conditio sine qua no per il funzionamento dell'economia organizzata Jones intaglio e questo già secondo quello tecniche si si può leggere già ha delle conseguenze devastanti nell'East negli Stati Uniti
Ora
Invece questo diciamo riguarda gli Stati Uniti
Ma se si provoca una crisi questa amara profonde conseguenze sociali non solo negli Stati Uniti
E non solo in Europa anche se in Europa forse in una prima fase il mio padre era più limitata entro limiti più limitato ma ancora una volta soprattutto Hillary da parte dei Paesi sottosviluppati
Molti di questi Paesi anche quelli che hanno avuto una dinamica maggiore
Ci sono sostenuti perché esporta umano anche meriti e più sofisti peccato i titoli e tecnologia negli Stati Uniti d'America e se c'è una contrazione drastica negli Stati Uniti d'America
Queste in pagando un prezzo devastante presso assolutamente devasta e quindi questi sono anche gli interrogativi che noi oggi ci dobbiamo porre
C'è questa prospettiva
Per avere delle idee più chiare sulla dinamica immediata aspettiamo lunedì quando riapriranno Wall Street grado che all'esito non è poi ha determinato potrebbe esserci anche una reazione e parzialmente positivo contenuta ma questo allora sosta ma sostanziale in meccanismi di fondo che oltre cercato di consolidare di sintetizza qui si pone un grande interrogativo che al movimento operaio se posso anche storicamente
E cioè se si si
Scatena una crisi economica di portata mondiale
Con conseguenze disastrati disastrose nei il ai Paesi del Terzo Mondo tenete conto che la crisi finanziaria del novantasette
è stata parzialmente superata ma con devastazioni sociali in alcuni Paesi paurose di cui quasi mai si parla soltanto quando si poi ci pubblica una piccola statunitensi sempre fatto pure questo devastanti
Oggi questo rischia di avere di moltiplicarsi per molte volte
E questo colpirà anche le economie dei Paesi dalle dell'Europa occidentale e qui noi una crisi di questo genere quali effetti politici avrà quali saranno gli affetti e le reazioni delle classi lavoratrici
Non c'è nessuna automatico
Credere che automaticamente si possa produrre un rilancio di lotte con in un'ottica positiva è un'illusione non c'è questo meccanismo può portare addirittura smaltimento disintegrazione e frammentazione superiore
Qui bisogna introdurre l'elemento dall'intervento politico dell'intervento coscienti
E per questo l'insonne estremamente importante le cose come sono state dette stamattina alle Bertinotti e pochi minuti fa da Gigi Malabarba l'intervento oggi è necessario proprio per poter dare una valorizzazione positiva del racket perché se no potrebbe aggravare ulteriormente la dinamica non so è se sono stato chiaro
E qui Dori se abbiamo questa visione è questa no Fernando descrizione delle cose
Questa dinamica possibile vediamo come l'impegno il termine o sociale del nostro intervento ed è l'intervento dal movimento nel suo complesso sia estremamente concreto non è solo un'ipotesi teorica è un'ipotesi concreta è immediata
E per questo dico son molto importanti lei no per le prossime settimane come ci inseriremo nei prossimi mesi ed è ancora più importante sul terreno internazionale una prossima grande scadenza che è quella della nuova riunione di portali
E Porto Alegre non l'ha fatta in contrapposizione a una sporgenza internazionale altro è un movimento che c'ha una base sociale che si è dato una carta sociale estremamente avanzata e che noi come Rifondazione abbiamo giustamente sacrosanta niente firmato
è lì a fare a Porto Alegre c'è un quali testo è un contesto di Porto Alegre Rio Grande del Sud
Ma un contesto del Brasile che è un paese in cui può maturare una nuova crisi sociale e in una prospettiva elettorale
Dove potranno esserci una conflittualità politica estremamente elevata quindi per noi esser presenti con tutta la nostra forte possibili in questa scadenza di Porto Alegre dev'essere assolutamente priorità
La parola la compagna Elena ma Majorana della federazione di Catania si prepari Paolo Ferrero
Io condivido
L'approccio al rapporto con i movimenti che è stata data dal segretario nella sua relazione nel documento
Però credo che e credo che questo sia il vero nodo poi della di molta del del lavoro che Rifondazione dovrà fare
Perché come del resto anche il dibattito che si è aperto sulle pagine di Liberazione dopo Genova ha dimostrato il Bilancio che il rapporto che finora ha avuto il rapporto fra partito e movimento però non può sfuggire che è estremamente contraddittorio se da un lato ci sono gran parte della direzione nazionale settori importanti del partito penso soprattutto alle giovani giovani comunisti che hanno hanno avuto e hanno un atteggiamento aperto e sono stati parte attiva nella costruzione del movimento la situazione credo che sia molto diverso da quando si parte del di si va a ad analizzare appunto la situazione delle strutture intermedie delle nostre varie federazioni infatti qual è poi nel corpo del partito lo stile di lavoro la logica
Con cui ci si rapporta ai movimenti ma io parto dalla mia esperienza diretto alla realtà in cui vivo degli USA riferendo qualcosa sugli ultimi proprio mesi su quest'estate
Dopo Genova si è abbiamo avuto una grande mobilitazione che per una città difficile in una realtà di
La situazione della Sicilia o in qualche modo è nota a tutti la grande presenza della destra
Quindi non mi soffermo più di tanto B in questa situazione si è riusciti a creare una grande mobilitazione partire dei fatti di Genova e indirizzandola verso la costruzione del Catania Social Forum
In questo percorso sono stati presenti
More molte compagnie molti compagni di Rifondazione però nell'assenza quasi totale di gran parte dei dirigenti di Rifondazione e senza riuscire a coinvolgere minimamente poi al di là della città tutta la la realtà provincia della provincia del parco
Allora
Credo che il insomma queste appunto è la mia esperienza di di di retta ma credo che non sia un'esperienza al solo catanese credo che si possa andare riscontrare esperienze simili anche altrove
Del resto il movimento questo non possiamo nasconderci che svolge anche un ruolo che il partito da Rifondazione comunista non ha non ha se non è riuscito ad avere cioè un ruolo di supplenza rispetto al radicamento sociale che appunto del partito da dalla sua
Riuscito a poi a anti ad a vere
In e allora e questo depresso se no come spiegare la grande quantità di di Giovanni e di donne e di uomini che ogni anno si iscrivono a Rifondazione e poi non non riescono però
A a rimanerci
Sembrerebbe quasi che il popolo della sinistra con un popolo nomade appunto alla ricerca di un luogo politico ha guardato a Rifondazione ma poi sia indirizzato ha indirizzato la sua ricerca altrove
E questo nonostante appunto molti dei movimenti delle aggregazioni delle associazioni di cui è composto il movimento sono animati da iscritti ed iscritte al Partito della Rifondazione Comunista
Che però agiscono spesso al di fuori delle sue strutture delle strutture del partito e qua si è spesso guardati quasi con indifferenza
Questo discorso vale anche soprattutto per le donne che hanno anticipato di anni le logiche più significative del movimento
Infatti dopo la quarta conferenza mondiale dell'ONU sulle donne e l'incontro di ai rom sia messo in moto
Un'intera sentissimo processa di Organizzazione Internazionale del femminismo
La marcia delle donne Marchand mondiale delle donne che è stata nello stesso tempo un evento per perché ha portato in strada centinaia di migliaia di donne in ogni continente
Alla marcia del due mila non partecipato sei mila e duecento gruppi in centosessantuno Paesi quindi una cosa enorme
Quindi è stato un evento per la quantità di donne che ha riportato in piazza e in ogni in ogni continente ed è anche una Rete che oggi organizza immobili mobilita migliaia di gruppi e di collettivi
In Italia in numerose città esistono coordinamenti di cittadini che hanno consentito al movimento delle donne un percorso inverso a quello dei processi di frammentazione
A cui e per tradizione sottoposto e che spesso sono stati facilitati dall'uso della differenza come paradigma politico
Anche nella costruzione della marcia in Italia hanno avuto un ruolo importante donne di difendere di Rifondazione ma al di fuori delle logiche e delle dinamiche delle strutture del partito
La prima Conferenza delle donne del del PRC
Sembrava aver superato il distacco dal movimento che aveva allora cominciato a costruirsi tuttavia passata con la Conferenza l'esigenza dell'unanimità
Sì è tornata alle vecchie pratiche il partito nel suo complesso
Deve interloquire
Sì quindi direttamente con la Marcia mondiale che tra l'altro oggi è una de il pro Monti dei soggetti promotori a livello internazionale del di importo allegre due
Bisogna evitare che continuino quelle pratiche di accentramento di potere
Che separano il partito dalle persone di sesso maschile e femminile e che essi che si preoccupano di costruire qualcosa nel corpo sociale invece che a ruoli per se stessi
La parola al compagno Paolo Ferrero si prepari Pasquale bozza di Bari
Ma condividendo
Tanto la relazione
Ci ha fatto Fausto stamattina quanto il documento
Cercherò di soffermarmi su alcuni elementi che mi pare facciano parte del dibattito
Dentro il partito diciamo nel nel nel sentire del partito
La prima cosa è questa che vorrei affrontare ed è la questione del ruolo del partito
Cioè sovente in questi giorni in queste settimane in questi mesi si è sentito una discussione che diceva sì
E giusto il movimento è giusto il fatto che il movimento un fatto positivo ma qual è il ruolo del partito
Lì dentro
E io ho l'impressione che in questa discussione
Sì sì atteso sì grossi rischi sovente di non vedere
Le cose quando le cose vanno bene
Cioè si si rischi di di ipotizzando che l'intervento tra il partito del movimento è rapporto tra cose separate
Che l'unico rapporto che si ipotizza è quello in cui uno dice l'altro accetta o conviene invece io credo che l'esempio che abbiamo avuto in questi mesi
è un esempio nei nei fatti in questo senso a me pare che abbiamo fatto un pezzo di Rifondazione Comunista in questi mesi
In cui non solo abbiamo ragionato sul fatto che noi volevamo avere una collocazione interno al movimento e quindi far valere le nostre ragioni
Dentro la dialettica del movimento accettandone le regole e quindi di stando alla pari con le altre quanta ma oltre a pensarlo in qualche modo siamo anche riusciti a farlo
Cosa che come sapete sempre molto più complicata
Allora io vorrei sottolineare quali sono gli elementi a mio parere assolutamente positivi che si sono determinati
E ragionare su su quelli che sono gli elementi che abbiamo davanti
Io credo che in primo luogo la la le scelte politiche che Rifondazione comunista ha fatto nel corso degli ultimi anni abbiano permesso facilitato
Non determinato da solo ma assolutamente facilitato il fatto che questo movimento non avesse assolutamente uno sbocco di tipo movimento del settantasette
Detto in altri termini io credo che la cottura che abbiamo fatto col governo Prodi
Chi ha determinato il fatto che non ci fosse un uccello della politica chiuso di fronte alla società ma abbia determinato una contraddizione dentro il cielo della politica il tener aperto dentro
Quella politica così come viene definita il nodo dell'alternativa abbia permesso anche queste secondo me in misura significativa come dato di contesto
Per il movimento di non percepire siccome un movimento radicalmente avverso a tutto l'orizzonte diciamo così
Politico ideologico culturale della politica ma per questa via di aprire contraddizioni dentro il restante mondo della politica
Io credo che questo è un fatto che va messo a positivo
Che non era per nulla scontato ma che le mille forme in cui diciamo così
Si si esprime in questo modo questo movimento di movimenti abbiano torto
Trovato la politica non come K uno non unicamente come capo oppressiva contrapposta ma come possibilità di dialogo secondo me è immediatamente aperto la possibilità che questo movimento non subisse dei due delle cose viste appunto anni addio e ad esempio credo che questo uno deve debba saperlo dire
Quando discutiamo a volte capita con amici e compagni che ci dicono a voi avete sbagliato sul governo Prodi uno gli deve anche dire che l'investimento che li abbiamo fatto e ve lo ricordate la discussione
In cui qualcuno ci proponeva la sede delle relazioni politiche come unica sede valida per un'iniziativa politica comunista invece noi pure in assenza di un movimento lì
Grande perché non c'era e abbiamo investito su una prospettiva io credo che intanto ci dobbiamo dire al avevamo visto giusto e in qualche modo quelle cose lì le fai giuste nomi il minuto prima o le fai giuste perché c'è un impianto oppure non è che le accuse all'ultimo io credo che questo sia un primo fatto di non poco conto di non poco conto
Questo non vuol dire che tutto il movimento si esprime dentro Rifondazione Comunista stupidaggini di questo tipo vuol dire che il ruolo che ha svolto a Rifondazione comunista ha permesso al movimento di crescere in quanto tale a mio parere di Grecia con queste modalità
Il secondo elemento che vorrei dire
E che secondo me questo movimento anche per il concorso nostro per quanto contavamo a Quarto allegre essendo credo l'unico partito comunista presente come delegati e non come osservatori a quella conferenza a una piattaforma
Che io non riesco a definire altro che come una piattaforma anticapitalistica
E qui anche qui tocco un tema che c'è in discussione al partito
Si dice ma questo movimento e anticapitalista oppure no allora di sicuro io credo che questo movimento non ha nessun'auto consapevolezza di essere un movimento comunista non lo è nessuno glielo chiede c'è dentro di assolutamente il tutto da quel punto di vista io però credo che salvo che noi non abbiamo una visione del capitalismo che non esiste cioè come se il capitalismo fosse una essenza
E per cui e anticapitalista solo chi si dichiara contro le senza del capitalismo secondo me noi se facciamo così parliamo di una roba che non è mai esistita non è mai esistita nel nel movimento nel movimento storicamente dato perché che io se se non sono cerco io le cose che ho visto letto sui libri di storia sono dei movimenti contro le forme fenomeni che che il capitalismo anche quel momento
E sono dei movimenti che nasconda le contraddizioni che si determinano dentro lo sviluppo capitalistico non sono dei Mori la rivoluzione russa
Nella testa di chi l'ha guidata alla rivoluzione contro il capitale nei milioni di uomini e donne che l'hanno fatta è sostenuta era una rivoluzione che era di fronte al crollo del del del sistema dell'intero in quel caso lì era proprio l'intero quel colore che diceva la pace
Il pane
Era quello ma se Gianni Alasia ci raccontasse gli scioperi dal Quaranta tre
Erano gli scioperi per il salario cioè per mangiare e controlla Zip
Cioè le le forme dei movimenti sono sempre forme in cui la gente si esprime contro la forma specifica che che vive in quel in quel momento lì così come le lotte di fabbrica che io ho conosciuto sono le lotte contro il tuo sfruttamento
Che Inter che sovente partono come lotte contro il tuo padrone a volte con col tuo caporeparto e magari poi diventano quando ce la fai le lotte contro i padroni e se ce la fai Totò contro il sistema inteso come cosa che più che più grande riso allora
Da questo punto di vista secondo me mettersi a fare le virgole sulla piattaforma del movimento secondo me è un esercizio non materialista né marxista
E una cosa
Diciamo così in cui il nostro problema sembra più esser quello simbolico ma simbolico nel senso della Chiesa ortodossa cioè dei simboli e delle icone che non quello del cogliere l'essenza delle questioni
Secondo me se andiamo nel senso delle questioni questo movimento esprime
Fausto usavo una una diciamo un termine finché non ricordo come che dice
Alla fine la casa
Latente tratte mica dico questo memento mi sembra contro le forme fenomeni che del capitalismo perché perché il neoliberismo non è solo una legge finanziaria a me pare che il neoliberismo è stato l'ideologia dominante e la modalità di organizzazione del capitalismo negli ultimi vent'anni
Che ha definito blocchi sociali ha definito interessi a ha definito modalità di definizione delle élite
Di di questo processo
E tant'è vero che il pacchetto apicale non è in grado di rispondere a questo movimento come su una proposta riformista e l'unica proprio e il fatto che ti pestano a Praga come Chiampo è stato a Napoli o a Nizza o a Genova
Questa roba qua secondo me fa al pari col fatto che loro non sono in grado di aumentare nessun'elemento di proposta riformista che divide al movimento
Perché questo movimento pone delle questioni così radicali per così come concretamente oggi il capitale organizzato che loro non sono in grado di mediare
E per cui Ruggiero fa tutte il panegirico sul dialogo e alla fine il dialogo non non non non c'è non c'è niente
Allora
Lo dicevo per dire che secondo me questo ci dovrebbe essere un altro elemento in cui il partito si dovrebbe trovare a notare come un pesce nell'acqua diciamo lì dentro non guardarlo con un po'di diffidenza l'altro punto che vedo è che avendo evitato appunto la deriva estetizzante del settantasette
Lo dice uno che l'ha fatto settantasette credo che noi oggi ci abbiamo davanti un un problema che quello uso sempre dei termini storici che a volte servono per capirci
Secondo me di far sì che il movimento
Non faccia la fine del Sessantotto francese
Cioè un grande movimento che nel giro di pochi mesi si chiude
Come movimento poi lascia diciamo degli elementi di organizzazione politica e quant'altro ma come movimento si chiude ma invece che assuma le caratteristiche diciamo così del sessantotto sessantanove italiana cioè della capacità di lunga durata
Fausto ne diceva una caratteristica l'incontro tra i soggetti tra il movimento operaio
Movimento studentesco lealtà soggettività
Secondo me va sottolineata anche l'altra caratteristica lo diceva en passant Falco cioè quella che il il Sessantotto Santana l'italiano è stato capace di costruire delle istituzioni di movimento
Perché i consigli dei delegati consigli di fabbrica erano questo
Cioè del fatto che il movimento non esisteva solo come attività rivendicativa una tantum ma era in grado di strutturarsi in una capacità di Rai quotidiana
Che poi è la capacità a mio parere centrale per un movimento che voglia trasformare le cose di riuscire a tenere assieme il fine
Con la la la la tua azione quotidiana e di indirizzare l'attuazione quotidiane in quella direzione lì
In cui il grado di rivoluzionari età degli obiettivi non è tanto se fa il salto molto alto un po'più basso mai se ti muovi in quella direzione oppure no
Allora da questo punto di vista io credo che quando diciamo dobbiamo lavorare per la costruzione dei soci al fuoco ma a livello territoriale per l'articolazione della piattaforma per l'incontro tra i diversi soggetti
Nell'accezione dal mio punto di vista che ne dava Maurizio Acerbo stamattina cioè del fatto
Che non dobbiamo pensare al movimento operaio e agli altri soggetti come se ci fossero gli operai dentro il fortino e gli altri sono gli Apache che gli girano attorno perché quei trecento mila che erano lì
Di qualcosa mangeranno pure qualcuno vivrai famiglia ma gli altri larga parte lavoro no chiuderà agli operai che erano gli scioperi gli orecchini ce n'erano tanti quanti a Genova e le magliette erano uguali
Forse c'è addirittura un'occasione di trovare dentro quel movimento una possibilità di relazione
Con quei soggetti che chiamiamo del lavoro autonomo di seconda generazione con cui non è sempre diciamo così non siamo sempre capace dialogare tanto
Io credo che questi questo ha a che vedere con il compiti politici del Partito comunista oggi io penso sì sì
E del movimentismo no è il fatto che tu investi sul fatto che non essendoci la possibilità di buttar giù Berlusconi domani mattina di fare un governo con chissà chi
Che cambi le sorti dell'Italia tu oggi investi sul fatto che questo movimento Povia sedimentare uno e a far ah se diventano nella sua autonomia e sia chiaro come movimento
Perché i movimenti cambiano i rapporti di forza sociali cambiano le culture nei paesi e ti permettono di agire
Di agire in forse se è vero come se abbia scritto sulla tessera che il comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presenti allora io credo che in questo c'è un un bel pezzo di diciamo così di lavoro politico del partito
Voglio ancora aggiungere una cosa su sugli elementi che secondo me dovremmo tentare di togliere dalla ed è questo anche nel dibattito stamattina qualcuno dice il movimento a delle ideologie
Diverso da quella nostra che si esprimono in simboli
E come se nel movimento diciamo così ci fosse a livello diffuso
Delle ideologia delle teorie e quindi dei simboli che le esprimono già belle fatte
E quindi il nostro problema sarebbe di portarci i nostri simboli la nostra ideologia di fare una bella battaglia delle idee di egemonia lì dentro io credo lo banalizzata ma credo che sia sbagliato legge
Diciamo così scambiare le forme simbolico con cui si esprime questo movimento con delle ideologie già belle che ponte ed egemoni dentro lo stesso
A me pare che il dato caratterizzante in modo più forte questo movimento in cui certo ci sono
Ideologie e quant'altro ma il dato più forte e la difficoltà da vere dei simboli e del degli impianti compiuti che esprimano la voglia di cambiamento
Che si ha difficoltà ad avere alla portata perché questo movimento viene dopo vent'anni di sconfitta del movimento dei lavoratori e degli altri movimenti in questo Paese
Viene dopo che il partito comunista e tutto cosa ha voluto dire in termini culturali ci ha spiegato che era tutto da chiudere quando han fatto i DS avanti viene dopo il fallimento
Verificato scientificamente dei tentativi di transizione al socialismo nel Novecento
Io mi stupirei se questo movimento avesse dei simboli
Che immediatamente si connette esso va a quella che la nostra tradizione perché materialistica mente impossibile
Allora il problema è che noi non dobbiamo schiacciare questo movimento che ha delle difficoltà io credo sia in ricerca da questo punto di a trovare teorie simboli non dobbiamo schiacciarli dentro le cose ma guardate basta vedere come contiamo di chiudere prima
Un movimento che si chiama no global senza nemmeno l'aggettivazione e che si chiama Genova Social Forum in inglese
E un ossimoro c'è una roba in cui la lampo
Come dire magmatica questa cosa evitiamo di metterli noi far coincidere noia delle etichette una cosa che invece e da costruire e da costruire io il problema che vedo chiedo scusa cobra un minuto per dirlo ma è uno il problema che io vedo non è quello della battaglia come ideologia che ci sono il problema che vedo è se noi come comunisti siamo in grado di fare qualche ragionamento intelligente e che possa risultare interessante anche perché il comunista oggi non è sui problemi di fondo che c'ha questo movimento davanti
Che sono ad esempio di come metti assieme i problemi che sempre ha avuto tra le modifiche legislative
E il saper fare la volete dire in un altro modo tra l'azione diretta e la richiesta di riforma che un problema storico del movimento operaio che questo movimento davanti se sai metterà assieme la la diciamo così la battaglia tra la difesa del suo oggetto come individuo portatore
E il problema della comunità cioè della costruzione di relazioni significative tra le persone che non sia il ritorno alla comunità organica di dell'ottocento di cui ogni tanto avere le Cipa ma di come riesce a coniugare una capacità di costruire comunità
Garantendo il soggetto e il problema di come riusciamo a far diventare questo problema degli immigrati non il problema degli immigrati ma di come costruisce un movimento che concretamente multiculturale multietnico
Comunque collocazione lavorative quanta allora a mio parere più che dare giudizi dovremmo tentare di dire qualcosa di intelligente perché forse se sapremmo dirlo saremo ascoltati
La parola al compagno Pasquale bozza di Bari segue Bruno Manganaro
Compagni in queste ore in questi giorni mi è venuta spesso alla mente
Una espressione che io usavo
Due anni fa Rocco due durante la guerra del Kosovo Durini comizi
Perché facevo per la campagna elettorale europea cioè pensavo alla guerra celeste la guerra umanitaria la guerra dall'alto e dicevo che fare tante cose questa guerra
Era anche la metafora della cittadella del politico di come la cittadella del politico l'autonomia del politico nel mondo
Massacrava passivi Zavaglia non mali Zavaglia sociale
Come una forma cioè di americanizzazione diciamo dilagante
Ora direi
E poi concludevo che quindi in questo senso il carattere costituente della guerra su cui noi spesso abbiamo richiamato l'attenzione significava che la guerra diventava un fatto normale in un Paese normale e non pensavo solo a D'Alema ma pensava un orizzonte più vasto
Così adesso
Il terrorismo devastante di questi giorni e la possibile imminente guerra
è qualcosa che appunto è stato detto può creare l'anno la notte della politica non come cittadella della politica ma come socializzazione della politica
Io qui trovai l'altro giorno tre giorni fa quattro giorni fa molto opportuna
La la citazione che fu che venne venne fatta sul nostro giornale su Liberazione di un testo di un anonimo funzionario della CIA che parlando prima del rito ai fatti di Orte
Aveva dato la sua lettura diciamo realistica alla Luttwak della globalizzazione lui diceva la marea montante della globalizzazione che è una cosa diciamo inarrestabile alla lunga sarà pure progressiva però è destinata a produrre come dire disuguaglianze sociali devastanti e questo produrla degli estremismi politici ideologici sociali e culturali che bisognerà governare
Parole di una chiarezza allarmante chiarisse fortissima cioè qui non significa diciamo il terrorismo a accelerato questo processo di governo ma di che cosa non degli Stati canaglia secondo il funzionario della CIA
Era e c'è il problema è governare tutto il calamità il Canal Yume sociale cioè il dolore sociale che si produce a causa di questa globalizzazione comunque gli estremismi non cioè su Bin Laden
Ma c'è invece tutto quanto di dolore sociale non vuole restare muto e invisibile e invece cerca di a animarsi anche in forme di intollerabili in sofferenza anche in forme soltanto elementari e appena visibili di protesta
A questo noi siamo ora dopo Genova è stato detto
E dopo New York
Diceva lo diceva Bertinotti nella sua relazione stamattina il CUP che che io condivido nella
Nella sua sostanza profonda diciamo
Diceva che dopo Genova e dopo le ostie si pone lo stesso problema ma diciamo in maniera rovesciata se dopo Genova sì proprio si poneva con forza il problema della ridefinizione della politica come socializzazione come possibilità di lotta di il dopo rivolte tende a uccidere questa possibilità e dunque non ci troviamo di nuovo questo problema del resto questo problema che io adesso chiamo ridefinizione della politica è un problema che già ci viene civile come dire
Il risolto da dopo trent'anni e più dal sessantotto che aveva posto in una fase radicalmente diversa lo stesso problema che cos'è
La ridefinizione della politica è la Costituzione qual è il problema che abbiamo davanti la costituzione politica dei soggetti capaci di agire la critica dell'egemonia capitalistica
è capaci di agire la critica della globalizzazione capitalistica permettetemi di aprire una piccola parentesi qui un piccolo inciso io proporrei di non chiamare più la globalizzazione liberi neoliberista come facciamo
Perché a metà volo dico propongo di chiamarla capitalistica perché in fondo quando parliamo di neoliberismo dovremmo dire che è unilaterale
E soltanto dai Paesi leader verso i Paesi non leader è a senso unico e spesso a elementi di protezionismo da parte dei Paesi leader dunque fosse meglio chiamarla tout-court capitalistica in questo senso penso che spesso bello Fiore
Ci fornisce indicazioni scientifiche e politiche assai utile assai utili
Ora questo problema
Detto della ridefinizione della politica nel senso che dicevo prima costituzione politica dei soggetti capaci di agire la critica dell'egemonia e della globalizzazione capitalistica
è un problema che chiama in causa profondamente alla radice il nostro essere partito la nostra forma partito
Se io dovessi prendere a me non piace perché mi sembra molto riduttiva questa querelle ma se dovessi per un attimo di prendere una cara una querelle
Che talvolta ci attraversa e ci appassiona direi che c'è bisogno non di meno partito ma di più partito solo che vorrei aggiungere di più partito di fondato dove l'aggettivo è altrettanto fondamentale quanto il sostantivo
Così credo che anche rispetto alla querelle questa molto più secondo me molto più impegnativa e difficile
Che ci ha appassionato che tuttora ci attraversa credo che siamo tutti d'accordo il rapporto partito movimento su alcuni punti siamo tutti d'accordo almeno io credo cioè
Che da questo rapporto partito movimento non può essere un rapporto da potenza a potenza Esterno né burocratico né pedagogico e che il nostro starci dentro come comunisti eh va concepito e va vissuto io lo dico come un processo di crescita collettiva che certo
Noi un cha la lotta per l'egemonia
E tuttavia anche qui bisognerebbe aprire molti incisivo direi più nel senso gramsciano che leninista
Aldo vorrei comunque poi aprire una un'altra parentesi predire che cosa intendo con questa distinzione che non è affatto un'opposizione lei in gravissima e c'era stato un tentativo da parte mia di una distinzione
Ma allora qual è il punto perché questo problema del partito e del movimento no global è un un terreno che ci attraversa ci travaglio sia su alcuni aspetti invece siamo d'accordo qual è il punto come lo vedo io di disaccordo io credo questo
E che riguardante il problema che metteva al centro poi stamattina della sua relazione Bertinotti cioè il problema dell'autoriforma del partito e cioè il problema credo che stia lo
Permettetemi di dirlo di dirlo in maniera schematica
Nella contraddizione capitale e lavoro e nell'analisi di classe
Cioè nella versione fondamentalista
Di queste categorie versione fondamentalista che attraversa la vita anche quotidiana del nostro partito e che ci fa assumere spesso no la puzza al naso ma la riserva mentale tutta ideologica perché ne abbiamo un uso fondamentalista
Deve chiudere
Ha già fatto cioè già
Allora chiudo fiuto cercando una sintesi fulminante che non so proprio come trova
E
Compagni ricordati una formula che derivò dal sessantotto il personale politico poi divenne molto presente nella cultura politica della differenza nella differenza potete
Del femminismo politico ebbene quell'per il personale e politico
Vi sembra ci sembra che non fossimo non ci fosse una lettura di classe anzi se permettete cenerà
Troppa persino esagerata persino audace perché che cosa pensava quella formula pensava che in ogni gesto anche della vita personale la vita privata c'è una forma specifica del dominio
Bella rapporto fra dirigenti e diretti palpita e pulsa una forma dell'egemonia data
Altro che non è lettura di classe solo che bisogna forse avere una lettura meno fondamentalista meno riduttiva della loro dell'analisi di classe oggi
Certo che la contraddizione capitale e lavoro agisce in forme violente ancora più raffinate più selvagge oggi
Ma questo non ci autorizza a leggerla in termini economicistici e nemmeno ci autorizza a cadere nelle tentazioni tutte politicista Heche di tipo frontista e difensivo
Sia pure magari a ammantate con toni roboanti o duri
Nemmeno a accedere alla tentazione di una politica delle alleanze che sia una sommatoria poi alla fine moderata
Ecco
Così oggi nel movimento no global e che c'ha tanti terreni
Però per esempio un terreno e la colonizzazione della vita da parte del capitale ci sembra che questo non sia un terreno dove può nascere ma l'oggi una lettura di classe la colonizzazione della vita scusa per il primo vero e proprio nudo questo compagni voglio dire ci sfida
A come dire superare la nostra incapacità che ancora persiste a considerare politici temi tradizionalmente ritenuti in politici ecco
Io ricordo per nei nei
Nei mesi passati anche recentemente anche nel passato l'americanismo quando lo usavamo si usava nella relazione il segretario USA la usavamo beh se è sembrata mo'ad alcuni compagni o a molti non no
La medicalizzazione della società rana la lettura politica di questo fenomeno la categoria sociologica
Ebbe se abbiamo questo tipo di rifiuto fondamentalista
E di demonizzazione della sociologia di una categoria gramsciana e politica che si tenta di reattori installati criticamente io credo che l'autoriforma del partito un po'andare avanti perché l'autoriforma non è un fatto organizzativo è un fatto di riforma della cultura politica
Allora io concludo dicendo era proprio concludo si dicendo appunto che
Questo a processo di autoriforma a me sembra che si debba negare all'interno
Alla lotta dei lavoratori e aperta dalla stagione della Fillon ma
Nella stretta attuale della recessione e all'intreccio di questo con il movimento antiglobalizzazione avanti compagni non è che l'inizio
Ci sono apparecchi diverso i compagni e compagne che sono presenti alla seduta che ancora non hanno votato a meno che non si tratti di una loro consapevole modalità di voto la non partecipazione noi vediamo ad andare a votare la parola al compagno Bruno Manganaro di Genova
Segue Ramon Mantovani
Ma io credo che noi siamo in presenza di un movimento positivo quello che è stato definito il movimento antiglobalizzazione un movimento che abbiamo invocato per anni e che si è presentato sulla scena politica è un movimento che contesta liberismo piano insofferenza su questo modello sociale ma anche dei limiti limite che noi dobbiamo capire e dire proprio perché vogliamo che questo movimento vada avanti
E quindi limiti di comprensione e di di quali sono gli elementi su cui si basa il liberismo quali sono le gli elementi che creano questo disagio sociale
Elementi che ci permettono anche di comprendere la succede oggi a New York e Washington perché altrimenti affronteremo queste tragici avvenimenti è solamente la cui vista magari sociologico o emotivo
E di fronte a quello di fronte anche la capacità di capire come c'è un sistema sociale che crea guerre terrore
Di fronte a questa di capire da che cosa anche nasce l'antiamericanismo
Siamo non solo quello diciamo dei popoli dal Terzo Mondo ma ciò che vive anche nell'Occidente quindi dargli anche una lettura politica che solo noi possiamo dargli e quindi del l'idea che giovani comprendono in qualche modo diciamo della natura dell'imperialismo americano e che probabilmente la discussione dovrebbe andare anche oltre capire che c'è anche un imperialismo in casa nostra
Che è presente dentro diciamo alle in movimento e mondiali e c'è anche una imperialismo europeo visto che sento molto parlare di riferimenti politici
Che a fianco alla alla moneta all'euro oggi intende mettere anche la spada come si diceva una volta e quindi anche la forza di pronto intervento
Quindi di un soggetto politico che vuole giocare un altro ruolo sullo scenario mondiale e Cuesta condizione di formale magari unità fra l'imperialismo americano e quello europeo ma nei fatti anche dei due
Progetti anche di autonomia questa sì che crea le condizioni della guerra più che la vicenda credo del terrorismo di questa credo che dovremmo parlare
Ma dentro questa diceva c'è questo movimento che credo che a oggi ha tutte le carte in regola anche per affrontare le tragici le tragiche vicende
Americane perché ha parlato della realtà ha parlato alla gente ha costruito in tornasse un movimento è un consenso che altri non erano riuscito a fare
Ma per far questo per far sì che questo movimento viva
E molti di noi questo momento ci ci stanno io sono uno dei diciotto portavoce nazionale del Social Forum
Insieme a Nicotera insieme a Beppe le Christopher quindi siamo pienamente dentro a quel dibattito ma per far sì che viva questo movimento deve aver un progetto politico deve avere una rappresentanza che sia riconosciuta un organizzazione io credo che questo è una discussione che dobbiamo affrontare e io non capisco sinceramente quei compagni
Che dicono che di questo non bisogna discutere perché gli altri lo discutono nel momento in cui io vado all'Unione nazionale la rete Lilliput così come lacci e così come l'utile bianche si presentano con dei documenti è presente da loro punto di vista perché è normale
E non hanno diciamo in qualche modo remore su questo
Io non capisco qual è il nostro senso di colpa a presentare un nostro punto di vista nel dibattito politico
Del Social Forum perché questo movimento per vivere ha bisogno di una prospettiva e quindi abbiamo ricostruito degli obiettivi che non siano sicuramente la questione della fame nel mondo la se con la mente la questione dalla guerra ma c'è la questione del lavoro tra questo e la flessibilità perché se ho sentito anche qui dire sia proprio di recessione in cui anche la questione della guerra
è uno degli elementi che spinge non solamente quella di lentamente ma ci sono meccanismi economici evidentemente con la recessione avrà qualcuno che dovrà pagarle quindi la questione del lavoro dentro la globalizzazione ci sta tutta
E allora la battaglia che anche si apre sulla centralità del conflitto capitale e lavoro è una battaglia anche dentro il movimento perché come ricordavano alcuni compagni prima
Certo che lavoratori miliardi lavoratori sono scesi in piazza ma non è qui il problema quella non è la centralità essere coscienti della centralità conflitto capitale e lavoro
Perché evidentemente non si coglie il problema politico di come l'assenza sulla scena politica
Dei lavoratori e delle lavoratrici è determinante per avere una prospettiva futura
E dentro questo quindi la necessità di costruire anche un un'organizzazione di questo movimento e quindi un somaticamente associare
Sui territori e quindi costruire Social Forum in tutte le città italiane costruire un coordinamento nazionale che si è rappresentativo
Di quel dibattito e quindi rappresentativo dei soci a Ford territoriale e costruire un'assemblea nazionale fatta sulla base di delegati e sulla base di regole altrimenti no il venti e ventuno ottobre a Firenze avremo un'Assemblea
Che non riuscirà a decidere in cui diciamo ognuno porterà chi vuole e si rischia un'altra implosione del movimento quindi questa discussione sull'organizzazione e sulla prospettiva deve essere assolutamente fatto
E quindi costruendo
Il dibattito all'interno da socio al Forum
Nel dibattito che lo ripeto deve essere fatto costruendo anche una prospettiva politica e quindi costruendo anche un nostro punto di vista come compagne e compagni
Di Rifondazione in una battaglia delle idee una battaglia delle idee che che che esiste che esiste nelle giovani generazioni così come esiste in quelli che si erano persi in questi anni e che sono ritornati in campo non è una cosa strana è una cosa normale nel dibattito
Beh Social Forum e così credo che debba essere normale
Che noi presentiamo una nostra un'altra cosa prospettiva non dimenticando
Credo che il movimento dei movimenti si chiama movimento operaio
E che lo ripeto non basta averne tanti in piazza affinché questo movimento operaio abbiamo la coscienza diciamo del proprio ruolo è il movimento abbia la coscienza di che cosa significa visto che si parla di multinazionali di ruolo delle multinazionali anche se tutti vedete dimostrano che gli stati hanno ancora un profondo ruolo nella vicenda mondiale quindi non sono assolutamente cancellati
Sono state le tutte le discussioni di questi anni Mariette mille se si pensa alle multinazionali c'è o no un soggetto che per il suo ruolo all'interno di questo sistema economico è fondamentale alla dentro questo credo che ci sia stata e cioè ancora sottovalutazione è una battaglia delle idee che dentro Social Forum alla vada fatto
E semmai le ultime vicende
Le ultime vicende confermo necessita di un ruolo del movimento operaio
Qui fare tante diciamo riferimenti politici del fatto anche quello di Engels
Quindi le otto ore di sciopero le otto ore
Di lavoro lo sciopero generale riferimento al proletariato internazionale a parte che non vedo dove sia diciamo la sua non attualità visto i tempi dei lavori e tempi di vita
Mi sembra che ci stia ancora tutto ma se volessimo anche attualizzano rispetto alle ultime vicende
E volendo dare indicazione precisa oggi dovremmo parlare di pace sciopero del generale del movimento operaio internazionale il problema semmai è un altro il problema se mai trovare e costruire quella coscienza ricostruire questa centralità e di un soggetto che abbia voglia di costruire questa battaglia
La parola al compagno Ramon Mantovani segue Marco Bertorelle o
Io penso
Che quanto è avvenuto negli Stati Uniti apra sono completamente d'accordo su molte delle cose che sono state dette apra una nuova fase completamente completamente diversa
Della quale dobbiamo discutere più approfonditamente se vogliamo capire
Che cosa possiamo dovremmo fare nel futuro
Penso che la parola guerra che qui è stata utilizzata molte volte per descrivere ciò che presumibilmente avverrà
Vada qualificata con un aggettivo e cioè guerra civile
Io penso che stiamo assistendo al prodromo di una guerra di tipo totalmente nuovo e cioè di una guerra in una sorta di guerra civile globale
Perché si è pensato bene a ciò che si va preparando
E agli affetti che presumibilmente avrà noi saremo collocati in un in uno scenario in una guerra completamente diversa anche dal recente passato e cioè ad una guerra che investe il campo della società civile
E che investe le questioni che attengono a fondamentalismi e che investe modificando le profumatamente le stesse strutture statuali
Non posso dilungarmi su questo punto voglio solo dire su questo punto ancora una cosa
Penso che non sia sufficiente la doverosa e necessaria condanna etica e politica
Di quello che è successo a New York
Perché nessuna di queste due dimensioni della condanna
Riesce a risolvere
Il problema che invece sta sullo sfondo
è che io dico sommariamente e mi scuso della schematicità
E cioè del fatto che siamo in presenza di uno scontro tra due fondamentalismi
Che non hanno niente a che vedere con qualsiasi giustificazionismo sia dall'una che dall'altra parte sia chiaro
Ma che però a Lugano
Anche ognuno per conto suo al tentativo di rispondere a una propria crisi evidente che la crisi che noi abbiamo visto esserci nella globalizzazione capitalistica
E della quale in movimento è direttamente un prodotto perché non è pura soggettività il movimento antiglobalizzazione e anche se non soprattutto il prodotto
Di una crisi della globalizzazione capitalistica che si è manifestata attraverso l'acutizzazione di alcune contraddizioni e il sorgere di nuove contraddizioni
Del tutto evidente che ci sarà il tentativo di rispondere da parte dei poteri e dei soggetti che guidano la globalizzazione alla propria crisi
Risolvendo tentando di risolvere la propria crisi nell'ambito di questo nuovo scenario che si va costruendo e quindi secondo me ha molto ragione
Cremaschi
A fare quelle domande così suggestive che lui stesso ha fatto sul futuro del movimento
Perché
E qui rivendico
Come dire la necessità di fare polemiche tra di noi che non possono e non devono spaventare nessuno
Rivendico a suo tempo di aver fatto una polemica
Dicendo che non si potevano considerare in nessun modo alleati potenziali Stati o
Organizzazioni che pur essendo antagoniste chiaramente e ed evidentemente
Nei confronti della globalizzazione e anche dell'imperialismo americano erano portatori non già di un'alternativa bensì di una regressione e di un elemento distruttivo
Ciò
Simbolicamente rappresentato nella novità del tipo di terrorismo e cioè quello chiamiamolo così per comodità suicida e perfino contenuto simbolicamente nei negli attentati che sono stati fatti e che cioè alludono perfino all'autodistruzione
Come forma di antagonismo
Però io voglio e devo affrontare un'altra questione sulla quale
Io divergono con come ho già detto in direzione con il compagno Fausto Bertinotti
Perché penso che sia giusto e che sia doveroso ma se mi consentite e penso anche che sia utile
Che i compagni che hanno delle divergenze Parrino apertamente lealmente delle proprie divergenza
Io penso che sia il documento che è stato presentato alla nostra discussione e che anche le relazioni Bertinotti alla direzione e di oggi reticenti
Su un punto
Non mi interessano
Come dire le intenzioni di Fausto
O comunque mi interessa non hanno né ai fini del discorso che voglio fare su questo punto
Penso io penso che sia
Sia reticente
E credo che si debba tener conto
Almeno di questa impressione
Penso che non bisogna avere paura
Della discussione anche polemica molti strali sono stati usati contro di me
Per aver scritto l'articolo che ho scritto metà agosto
E io penso invece che forse un elemento della rifondazione comunista
Dovrebbe essere quello di ritornare in questo caso
Abbiamo anche dei maestri da questo punto di vista le origini del movimento operaio
Quando non c'era problema a dire la propria opinione e a polemizzare perché la polemica
Quei giganti che hanno dato vita alla storia del movimento operaio e penso che sia stato più fecondo quel periodo
E non quello nel quale sì tacevano le divergenze
E si rischiava di essere messi sotto processo ed in galera solo per aver alzato un sopracciglio o per non aver applaudito con abbastanza convinzione nel momento della votazione unanime del comitato centrale vorrei ricordare che questo problema esiste
Salve le conseguenze
Non sono praticabili perlomeno abbiamo questa garanzia anche nel nostro partito
Volete di indicibili un esempio per mesi nei corridoi e anche nelle strutture del nostro partito si è discusso di chi aveva e chi non aveva applaudito il discorso di Fausto Bertinotti a Livorno il ventuno gennaio
Per mesi e lo dico a tutti a tutela di quei compagni ai addosso ai quali è venuta questa questa incriminazione di non aver applaudito alcuni passaggi invece piante
E penso che questo sia un punto per quanto possa essere considerato secondario ed alcuni anche un po'fastidiosamente come un punto miserevole penso che non possiamo procedere a una discussione veramente libera come ci invita a fare il segretario e feconda
Se non rimuoviamo un punto nella gestione io parlo della gestione del partito
E da questo di punto di vista ore di rassicurare anche qualche solerte compagno che si sta affannando a spiegare
Che forse Mantovani può fare una corrente che forse vuol fare chissà con quale secondo fine una battaglia io penso che le correnti siano legittime e penso che però le correnti si fondino
Sui contenuti ideologici e politici non certo si può fondare una corrente su una questione di gestione del partito e comunque io personalmente non sono così presuntuoso da voler pensare neanche lontanamente di fare una cosa di questo tipo
Dicevo comunque che nel nostro partito bisogna bisognerebbe fare una cosa precisa
E cioè rendere conveniente il dissenso
E a rendere non conveniente il dibattito allusivo e il dissenso praticato
Rendere non conveniente l'assenso negli organismi dirigenti o il silenzio negli organismi dirigenti e poi il boicottaggio
Attivo di ciò che democraticamente è stato deciso e discusso negli organismi dirigenti
Dico questo
Perché voglio anche liberarmi dalla possibile accusa che sarei tentato da interpellato il gioco di parole a tentazioni autoritaria
Contarsi e cioè votare e cioè fare un dibattito limpido e mettere al voto democraticamente le proprie posizioni
Per me deve diventare una garanzia assoluta per i compagni che si assumono questa responsabilità non per individuarli ed emarginati dalla vita del partito come invece invece nel nostro partito avviene spesso molto più spesso a chi pratica fino in fondo una coerenza dal punto di vista del dissenso grazie
La parola al compagno Marco Bertorelle lo della federazione di Genova seguite Paolo Benvegnù
Ma scusa
Allora credo che il partito abbia di fronte una fase da un lato molto difficile
E dall'altra però molto importante soprattutto nuova rispetto Aprilia e credo che la discussione che viene proposta con il documento dalla direzione nazionale della relazione vada avanti in una direzione positiva ovviamente compatibilmente con i limiti dalla situazione data e io credo per molti versi siano ancora indefiniti
E quindi difficilmente anche difficilmente prevedibili nel breve e brevissimo termine parla di Ray che ci sono temi che vengono avanzati in questa discussione che vanno in una direzione importante pensava ricalibratura del nostro impegno sul piano sociale
Penso ai problemi posti della transizione del potere penso alle riflessioni sulla rottura con il centrosinistra che sono più mature di quelle avvenuto immediatamente dopo
La la rottura stessa
E penso al al ruolo di un moderno partito come vorremmo scatta il silenzio in sala per favore queste credo siano cose cose importanti
Però credo che non si possa diciamo prescindere dopo gli ultimi recenti avvenimenti da quello che che appunto accaduto perché credo che quello che è accaduto
Negli Stati Uniti
Senta valutare il peso specifico come in alcuni casi si è detto no fra i morti in Occidente i morti che invece non sono in Occidente
Questa questi avvenimenti avranno delle ricadute probabilmente un po'sull'intero pianeta credo che per quanto ci riguarda avremo di fronte un cambiamento delle coordinate proprio della politica e dell'agire sociale di conseguenze di questo ne dovremo tenere tenere tenere conto
E quello che diceva nella relazione nella relazione Bertinotti cioè
Sullo scontro fra fondamentalismi popolo diciamolo schematicamente occidentale quello anti occidentale è una delle possibilità che scende che scende in campo in questa fase che potrebbe diciamo degenerare ulteriormente con una possibile possibile fase fase fate di guerra in questo caso quanta una polarizzazione che si creerebbe diciamo
All'interno della nostra società ma all'interno del mondo io credo ci sarebbe anche
Cioè ci si renderebbe tutto a partire da nove a partire dal movimento antiglobalizzazione tutto tutto più difficile ora brevemente non cerco di no cioè credo che sia implicito il motivo per cui dico che che tutto sarà tutto sarà più difficile e
Per cui alcuni versi saremo anche più isolati rispetto ad alcuni settori e poi ci sarà una reazione molto scomposta come avvenuto in questa fase rispetta la possibile alla prossima al possibile intervento militare e faccio solo un riferimento però credo che anche nel dibattito all'interno della sinistra
Dalla sinistra moderata e liberale che dir si voglia ci sono state delle Nazione anche da parte di quei settori che propongono al congresso DS la mozione cosiddetta di sinistra delle
Con distinguo veramente incomprensibili comunque il sostegno ad un'azione ad un'azione ad un'azione militare nella sua nella sua sostanza e questo credo che sia che sia grave
E e difficilmente riusciremmo nel breve periodo a recuperare nel caso in cui ci fosse una una una un ulteriore una nuova guerra un rapporto positivo con questi con questi con questi settori però penso che l'unica via d'uscita che non è scontato io credo che non scontato che ci possa essere una via d'uscita nel caso in cui ci fosse un conflitto ci fosse quello che che dicevo che dicevo prima l'unica via d'uscita credo se rimettere al centro la politica proprio perché
Diciamo questi avvenimenti h avvengono in un momento in cui si stava fra diciamo affacciando sulla scena politica internazionale un movimento che noi riteniamo che riteniamo importante
E allora la domanda che veniva fatta sulla relazione c'era la domanda la domanda la però sono in una domanda però l'obiettivo di come far crescere il movimento
Direi che sia una domanda
Diciamo
Importante forse fondamentale rispetta la vita stessa del movimento perché è evidente che ci sono dei limiti
E ci sono le incombe le contraddizioni interne di questo movimento lo diceva forse Ferrero vien da sé rispetto a quelli che sono stati gli ultimi l'ultimi venti anni però credo che ci sia anche delle potenzialità che vadano mantenute e
Non è detto non è scontato che questo movimento regga alla prossima alla prossima fase in questo senso ruolo di Rifondazione Comunista ruolo soggettivo Rifondazione Comunista credo che sia importante è in buona parte già sta avvenendo questo ruolo sia sul piano nazionale che sul piano sul piano locale credo che debba essere rafforzato c'è un elemento credo che Rifondazione Comunista
Debba e possa essere per una sua visione per per per un ruolo che al partito in questo in questo momento possa essere un elemento qua curante dell'intero movimento ciò che cerca di tenerlo insieme e non è un qualcosa di capzioso cioè la l'esistenza di questo movimento in questa fase ancora tutte da confermare quindi credo che sia importante riuscire a a mantenere diciamo a costruire basi più solide de di questo movimento spesso in questo una ricerca che che è stata fatta che non sarà precisa ma realistica quanto meno diceva che a Genova
Il quaranta per cento dei manifestanti non faceva parte non si riconosceva direttamente ad un partito ad un'organizzazione sindacale ad un'associazione m'era venuta lì diciamo sull'onda diciamo del del movimento stesso della Della prese di alcune parole d'ordine ma senza forze forti riferimenti organizzativi credo che oltre a la K l'importanza dei delle del diciamo da messa in campo di alcuni elementi di politici credo fosse anche l'elemento dell'unità
In questa fase del movimento che abbia contribuito a produrre questo questo questo fattore
E questo fattore oggi non s'concreto sia sempre un valore però credo che in questa fase l'unità di questo movimento debba essere un valore e quello che dicevo prima la comprensione da parte di Rifondazione Comunista di mentre ha valore l'unità di questo movimento è una cosa io credo più più più importante e non è un caso io penso che nella stampa quanto meno quella nazionale ma credo alimento nazionale ci sia un costante continuo tentativo invece di rompere di disgregare no io ricordo gli articoli
Il di di Panebianco sugli atti d'accusa i cattolici che hanno partecipato al movimento antiglobal penso ai il recente intervento di Alberoni che faceva distinzione fra i movimenti partiti da un lato e gli idealisti e quindi le anime belle dall'altro cioè il tentativo costante di dividere questo movimento io credo io credo ci sia stato
E debba essere invece importante parroco Rifondazione Comunista tentare invece
Uno un'opzione esattamente opposta in questo senso allora
L'accusa che viene anche fatto del gruppo dirigente
Nel movimento che viene accusato di essere riformista io credo che non c'entra il problema cioè dicevo prima le limitazioni limiti ci sono le contraddizioni ci sono però ridare leggere vuol dire con diciamo schemi paradigmi passati quello che sta avvenendo oggi mi sembra non permettere di comprendere la realtà per quella che cioè credo che oggi non ci sia ancora neanche un gruppo dirigente di questo movimento che sia diciamo riformista nell'ancora con un'accezione diciamo tradizionale che abbiamo conosciuto in passato cioè a dire che è ingeneroso definire così oltre che forse non vero definire così il gruppo dirigente perché se un gruppo dirigente ancora la ricerca ancora che non ha delle soluzioni ma io penso che i motivi per cui non ha queste soluzioni respirano nelle cose che dicevo prima che altri pedoni intervengano
Mi hanno che mi hanno preceduto soprattutto penso che nessun movimento e mai nato con la consapevolezza di quale cultura politica avrebbe espresso fino in fondo cioè credo che i movimenti da quando nascono a come si sviluppa la come Agli le risultati che ottengono in una in via di modificazione esprimono cultura politica che poi sono spesso in in progress Queen Alitalia di questo quale egemonia costruire come
Come
Come Rifondazione Comunista bisogna capirci su questo perché io credo che in questa fase capire l'importanza e la centralità di tenerlo in piedi questo movimento a tenerlo unito credo che s'è di per sé già un elemento che porta avanti le cose che diceva anche Malabarba prima siamo riusciti come Rifondazione comunista come militanti sindacali che fa riferimento a Rifondazione comunista
A mettere dentro questo movimento il mondo del lavoro grave sia un lavoro diciamo difficile di lungo periodo ma che va nel senso dell'egemonia l'egemonia non è semplicemente mettono un cartello e far capire così sopra a alla all'entrata del Genoa Social Forum credo che sia più un un progressivo costruire nel di rapporti di relazione che vanno nella direzione che noi vogliamo lo schema invece da un lato ci sono i riformisti e mai rivoluzionari dobbiamo conquistare togliere l'egemonia e ci sono anche che hanno io dico che i riformisti al movimento non c'è in questo momento non esiste cioè non c'è questa egemonia approva il problema se vogliamo e denti arretrato è ben più difficile da da risolvere
Credo che si debba costruire veramente un nuovo movimento operaio aprisse parta davvero per certi versi non c'è da conquistare un movimento
Una linea politica precisa ma c'è da costruire lo INCE e quindi che è già esistente ma già da costi uno per intero questo mio mito per consolidarlo per intero
Rimane muto come urla una un un elemento su su Rifondazione su Rifondazione Comiso il partito
Io non so se se siamo diciamo di fronte ad una potenziale fase rivoluzionario magari sono un po'più cauto nel però sicuramente importante mettere appunto
Potenziale
Allora ho capito male mi è sembrato di leggere che una fase potenziale ma
No no allora ho ho capito male ma andrà a Londra rilegge comunque non erano elementi di polemica milioni su su una cosa chiave
Lo vado a rileggere però quello che credo sia importante se alla messa a punto di alcuni elementi io penso che il nuovo equilibrio della nostra azione che andiamo a a a a creare in questo in questo congresso sia importante cioè riuscire a a centrare il piano il piano sociale come un elemento in più importante in questa fase per sbloccare la nostra politica a tutti i livelli sia un riconoscimento importante utile per la vita stessa del partito ciò credo che il movimento la costruzione del movimento posso di consegue la cambiare anche nostro di lavora il modo non sono di lavorare sia nei circoli che addirittura nel nostro ruolo individuando un nuovo ruolo all'interno all'interno delle delle istituzioni in questo senso allora l'autoriforma credo sia necessaria
A inadeguatezze ne abbiamo credo e penso soltanto per fare un esempio alle reazioni un po'scomposte usare un femminismo che magari molti militanti hanno avuto immediatamente dopo i fatti i fatti di di New York grazie
Ringrazio
Marco del torello adesso interviene il benvenuto segretario federazione di Padova si prepara Burgio
Io credo che dobbiamo partire da un ragionamento di carattere generale per comprendere le dinamiche di sviluppo di questo movimento
Io credo che noi abbiamo avuto intuizioni molto importanti e felici abbiamo compreso capito che c'erano dei segnali importanti che si muovevano l'interno lo societario e che parlavano della possibilità di una ripresa di movimento
L'abbiamo visto
In alcuni momenti importanti significativi di lotte operaie l'abbiamo visto anche nelle dinamiche che in qualche modo hanno permesso iper passati e scadenze successive la crescita di questo movimento che poi si era presentato in questa maniera formidabile
All'interno dalla scadenza dite
Io credo che noi dobbiamo riflettere anche sui processi materiali per comprendere poi più concretamente quello che è ed elesse noto atteggiamento rispetto allo sviluppo alla crescita e possibile di questi movimenti
Faccio ovviamente una cesura è ovvio a tutti che quello che è successo
Recentemente pone anche altri problemi sotteso ci sono stati degli interventi delle analisi intervento del segretario
Ha posto delle questioni forti io salto questo tipo di passaggio e come diciamo così per necessità di approfondite in poco di approfondire alcuni altri elementi di ragionamento
Io credo compagni che in questi anni noi ci siamo trovati di fronte a un salto di qualità dei processi di valorizzazione del capitale è stato detto prima da un compagno io che condivido questo questo momento di analisi questa questa riflessione che noi non ci siamo trovati soltanto di fronte a un processo di allargamento delle dinamiche della colonizzazione capitalistica della messa al lavoro e quindi all'interno del processo i valori azioni capita ai diari più estesi diciamo così
Del mondo o de o dell'intero pianeta abbiamo assistito anche a un'intensificazione un'estensione anche in senso di profondità dei processi valorizzazione capitalista
Quando noi diciamo e abbiamo detto i compagni alle popolo ambientalista l'hanno detto in maniera netta esplicita che oggi ci troviamo di fronte a uno scontro fra capitale natura non descriviamo orientato che un processo di contraddizione fra in le dinamiche necessarie dei processi valorizzazione del capitale da un lato e la possibilità stessa di riproduzione la vita del pianeta ci troviamo di fronte allo sviluppo delle contraddizioni che capitale porta
Nel suo processo di valorizzazione informa necessario non ci troviamo di fronte a una situazione in cui lo svilupparsi del movimento o dei movimenti nasce proprio sulla base di questa contraddizione compare cioè non ci troviamo dentro al fatto che la necessità stessa il capitale di valorizzarsi come se in corpo c'avesse l'amore come diceva Marcel in un passaggio di una una pagina dei gruppi segreti io condivido quello che ha detto il compagno
Segretario della delle Marche che è il testo a cui noi oggi dobbiamo fare più che altro riferimento per poter comprendere meglio la la realtà con cui ci confrontiamo ecco dicevo che proprio questa intensificazione dei processi valorizza la capitale ha messo in moto una insieme di contraddizioni che riguardano momenti più che vanno oltre alla spesso potesse valutazione capitale inteso in termini stretti compagni all'interno del processo produttivo letto diciamo così in forma molto determinata e concreta
Io credo compagni che non sia capito ile card con cioè oggi il fatto che non ci troviamo di fronte a un movimento dei contadini che abbiamo questa questa esplosioni di lotte anche in settori della società che ormai lo eravamo più considerati Company
è successo negli anni Sessanta che Togliatti è venuto nel Veneto
Qualche anno prima dell'esplosione delle lotte operaie di Porto Marghera dicendo che il riferimento con il Partito comunista doveva guardare per una possibilità insomma di sviluppo del partito le sue politiche nel Veneto fossero i mezzadri
Cioè descrivendo una posizione ovviamente a retata dando una posizione oramai sicuramente arretrata di quella che è la realtà e la Società avendo noi abbiamo avuto in tutti questi anni uno sviluppo può importante soprattutto la fine anni sessanta e settanta
L'otto operai abbiamo ovviamente conosciuto e sperimentato diciamo così straordinario ciclo delle note dell'operaio massa oggi ci ritroviamo di nuovo posto di posti di fronte a un problema che in qualche modo era fuori la nostra discussione dall'alto dibattito politico
Il problema
Che ci pongono il San terra sì il problema che si pongono d'organizzazioni contadine odiosi perché perché anche all'interno di questo settore menti della produzione
Che noi consideriamo esterni alla volta dibattito politico nostro ragionamento le logiche Segala Polyester ecco capi testi terminò contrarissimi formidabile io credo che su questa base noi dobbiamo leggere lo sviluppo dei movimenti proprio sulla base del fatto che la stessa dinamiche interne
Ai processi valutazione capitalista determinò contraddizioni
Su cui poi si sviluppano dei movimenti è come se il pieno del dominio del capitale su questa formazione di vittoria
A parziale certamente ma per alcuni versi considerata strategica almeno dal punto vista capitalistico che si è registrata dopo la sconfitta al movimento operaio cominciata negli anni settanta il pieno del dominio che si è realizzato in qualche maniera in questi ultimi dieci anni vent'anni eccede offensiva capitalistica si sia rovesciata del suo contrario compagni questa è la contraddizione con cui ci troviamo di fronte fatto che segmenti nuovi della società civile si mettono in movimento compagni ed ovvio e necessario logico che questa questo mettersi in movimento lo contiene in sé
Come dire una consapevolezza dell'obiettivo strategico ma parte da delle contraddizioni in materia che noi dobbiamo saper cogliere il CUP a cui noi dobbiamo saper dare risposta a questa una prima questione
Che credo si sia sia una questione importi uno strumento importante un ragionamento importante per capire il terreno su cui noi ci dobbiamo muovere come comunisti insomma non le pratiche materiali conseguenti su questo tipo tre
Un'altra questione compagna è quella che ci nasce dobbiamo capire cosa sta succedendo nei luoghi di lavoro stanno succedendo dei fatti nuovi compagni noi dobbiamo metterci in relazione con Cuni elementi di novità importante che ha subito io non credo che il che no e giusto compagni che non posso non possiamo più parlare in termini classe operaia tradizionale e ovvio compaiono abbiamo più di fronte alle grandi fabbriche abbiamo di fronte è tutta un altro sistema più un altro tipo di organizzazione all'ottavo e un altro tipo di distribuzione insomma no della stessi luoghi della produzione però compagni noi
Fatti nuovi importanti stanno succedendo
Non parlo solo delle lotte alla Zanussi e non parlo solo delle dell'esperienza dell'o di lotta dei metalmeccanici che il peraltro è stato finalmente e gli straordinari importanza se noi andiamo a vedere la composizione di quei cortei Company
E noi mettiamo in relazione quei cortei dice che sono stati quelli col
Che hanno seguito alla bella uno sciopero generale dei metalmeccanici con Genova compagni la composizione di quei coltelli le figure sociali che si sono mosse all'interno
La composizione materiale che si è mossa all'interno di quel tipo di stare i nodi più compagni perché questa è un'esperienza di retta che noi come partito abbiamo fatto
Noi abbiamo diventa una lotta operaia che è durata una settimana compatti diciamo però ad oltranza l'abbiamo deciso di parlare l'abbiamo diventa come partito in una fabbrica di cinquecento operai
Dove ci sono molti operai giovani
Operai tutto hanno condizioni contratto a termine o condizioni di precarietà nella loro nel loro lavoro ebbene compagni
Di fronte al padrone
E ai cancelli della fabbrica diceva questi operare
Ecco Panarese continua questa giostra
Questa lotta a oltranza la fabbrica chiude io vi porto la produzione in Portogallo questi giovani operai hanno risposto ve lo dico per intero Lara avanti anch'io li ho sentiti con le mie orecchie un lavoro di manda come questo lo troviamo da un'altra parte
Il ragionamento è compagni queste o compagni che quella che noi consideriamo abbiamo considerato per larga parte
Una condizione di di di debolezza può essere rovesciata nel suo contrario compagni ed è questo l'elemento su cui noi dobbiamo ritenere l'accusa sì
Dobbiamo cominciare a ragionare su questo noi
Credo che al di là delle chiacchiere dovremmo cercare di dare un contributo al partito lo faremo senz'altro
Lo faremo perché faremo un'inchiesta compagni per comprendere effettivamente quelle che sono i processi interni che si sono di costituzione se non di una nuova composizione politica della classe comunque i processi che stanno portando e hanno già portato in campo un soggetto di classe di tipo nuovo compagno che va messo in relazione perché questo è un compito di partito
Va messo in relazione con quelli che sono i movimenti movimento che si Espresso prima di siero davvero ma che deve essere rimesso in piedi anche dall'iniziativa di partito compagni perché oggi la rimessa in piazza dei movimenti è un la cosa assolutamente necessario indispensabile
Deve diventare anche il momento di ricomposizione materiale compagni a partire dalla capacità di portare avanti delle rivendicazioni concrete
Io credo che riferimento che è stato fatto prima al programma
Il Puerto Alegre a quel documento che è stato la sintesi del dibattito discussioni porta lei che sia un elemento importante noi dobbiamo devi chiudere usare sì compare chiudo subito dobbiamo riportare quelle tematica dentro il movimento farne un elemento di discussione e di coinvolgimento di strati sociali anche diversi chi sono già in qualche forma in comunicazione ma devono diciamo così trovare un momento di comunicazione esplicita i competenza esplicita su piattaforme che oggi sono possibili compagni
Ho qui almeno oggi sono meno possibili di ieri per altre questioni ma che comunque io credo sia ancora un terreno comunque necessario
E che dobbiamo percorrere
La parola al compagno ora Alberto Burgio lo segue Raul Mordenti
Io
Credo che sia stato giusto da parte del segretario stamattina
Aprire la relazione di carne una grande parte
Ai fatti che sono avvenuti martedì negli Stati Uniti
Sono fatti che non solo solo sono approcci dal punto di vista dei costi umani e della ferocia ma credo che siano di enorme rilevanza politica
E in questo Bertinotti ha ragione si tratta davvero di un evento che segnerà alle nostre vite temo per anni in profondità le nostre quelle di generazioni a venire io credo che ancora di questo non ci rendiamo conto e temo che la nostra discussione
Evidenzia questa sottovalutazione
Forse abbiamo perso consapevolezza del vero significato che alcune parole hanno quando sono pronunciate
In particolare da Stati dotati di enorme potenza militare
Non è la stessa cosa se a parlare di guerra sono stati uniti o un piccolo Stato periferico rappresaglia intervento bellico bombardamento mobilitazione guerra
Io penso che il segretario stamattina abbia trovato le parole giuste
Per inquadrare questa situazione i compiti
Che essa pone a noi e al nostro partito
Al movimento di classe e più in generale a tutte le forze che vogliono prima di tutto evitare che il mondo venga sprofondato in una catastrofe di dimensioni inimmaginabile
E giusto credo infatti sottolineare il carattere regressivo e reazionario dell'attacco terroristico di martedì ed è giusto soprattutto in positivo
Affermare che si tratta oggi prima di qualsiasi altra cosa di trovare il modo di ridare la parola alla politica
Perché il più forte in no alla guerra non solo blocchi l'escalation militare vertiginosa di queste ore
Ma riesca a compattare tutte le forze
Comunisti democratici ingenerare
Tutte le forze di resistenza all'arroganza dei maggiori poteri mondiali il no alla guerra deve diventare oggi anzi oggi costituisce il vero terreno di mobilitazione anticapitalista
E per questo io penso che
Un punto deve essere fermo fin da oggi e cioè che tutti dobbiamo essere presenti il ventisette novembre a Napoli alla manifestazione contro la NATO era necessario ieri
Settembre era necessario ieri lo è tanto più oggi
Per dire con forza che riteniamo illegittima la pretesa della NATO di decidere i tempi della guerra e della pace nel mondo cioè della vita o della morte di milioni di donne e di uomini
Però compagni noi non ci possiamo fare un'illusione questo però
Questo non sarà un compito facile
Questo impegno per la pace contro la guerra non sarà facile
E qui vorrei introdurre un primo elemento di riflessione
Bertinotti stamattina diceva la guerra non è soltanto una barbarie inaccettabile è anche una risposta inefficace contro il terrorismo è vero
è vero però noi non dobbiamo secondo me assolutizzare questo tema dell'inefficacia perché è una risposta inefficace contro il terrorismo
Ma è una risposta purtroppo efficacissima rispetto ad altri obiettivi
Che stanno evidentemente a cuore
Ad un vasto schieramento di forze ed interessi
La guerra serve
A rilanciare una leadership politica in gravi crisi di consenso come quella del presidente degli Stati Uniti
Serve a legittimare la repressione interna nelle nostre società il dissenso persino a militarizzare a dare una legittimazione alla militarizzazione delle società serve a rilanciare economie in crisi è a rischio di recessione come quell'America
Serve a intimidire i Paesi che dimostrando di non subire l'egemonia degli Stati Uniti e dell'Occidente sul mondo e che si preparano a contendere contro questa iniziativa anche accumulando potenza militare
La guerra è un business particolarmente perverso per per perché paga su due fronti contemporaneamente
Cementa l'ordine esistente e premi agli interessi economici più forti
Questo duplice vantaggio rende molto pericolosa questa fase successiva agli attentati di martedì e rende particolarmente difficile quindi l'azione delle forze pacifiste
Che non è un caso che siano sin da subito
Minacciate e intimiditi
Non so se avete letto il correre la sera di martedì mercoledì
Dove in prima pagina veniva detto basta all'antiamericanismo ideologico che va al di là del diritto di critica ma chi stabilisce dove il diritto di critica si arresta chi stabilisce della qualità ai ideologica di una critica
E non so se avete letto il giorno dopo l'articolo di Giuliano Zincone
Che accusa Riccardo Barenghi Gianni Minà di essere simpatizzanti con il terrorismo semplicemente perché hanno ricordato che esiste pur sempre un contesto mondiale un contesto politico nel contesto economico
Certo in questo contesto è un bene che esistano altri Paesi forti con i quali gli Stati Uniti debbono fare i conti prima di decidere una reazione militare su larga scala
Che ci siano Paesi che freni per esempio la Russia che nega sembra le basi NATO sul proprio territorio e la Cina stessa
Però
Guardate che sulla stampa mondiale ci sono dei segnali straordinariamente preoccupante
Giovedì
Sullo Herald Tribune interne sull'International per altri tre la Cina era indicata come il vero tutore del Pakistan
E il Pakistan sapete che è accusato di sorreggere
Il regime dei talebani i quali sono i protettori di Bin Laden
In questo senso io credo che ciò che abbia detto questi attentati sono un gigantesco regalo alla destra economica e alla destra politica per questo penso che non ci possiamo fare delle grandi illusioni
Ci aspettano mesi e temo anni durissimo
Nei quali la difesa della pace deve diventare la nostra primaria preoccupazione ma sarà molto molto difficile ancorché necessaria
Se mi restano due minuti
Non vorrei dire due parole infine su questo tema del rapporto tra partito in movimento che ci appassiona
Tutti come è giusto
Anche su questo tema penso che la segreta la relazione del segretario contenga molti spunti spunti interessanti che non ho qui bisogno di riprendere
Mi limito ha una sola questione la questione diciamo della base o delle basi anzi delle basi culturali e teoriche lo dico al plurale non è a caso siamo tutti consapevoli di questa pluralità
E anche del fatto che essa costituisca una ricchezza
Sono basi teoriche talvolta implicite
A questo proposito Bertinotti parlava stamattina è stato ricordato anche da Ferrero poc'anzi di un anticapitalismo latente ecco io credo che non si possa definirlo meglio di così
Però io penso che questa latenza ci ponga un compito
Penso che lo ponga a tutti coloro ai quali sta a cuore sinceramente la crescita di questo movimento
Cioè io penso che l'anticapitalismo latente debba essere precisa
Approfondito
Fatto crescere attraverso un lavoro che coinvolga tutti
Debba essere determinato senza senza lo voglio sottolineare a scanso di equivoci perché su questo terreno di equivoci evidentemente sono molto facili anche per torto di chi magari si esprime faccio questo notazione chiare autocritica magari col eccessiva rapidità e sommarietà
Debbono deve essere determinato senza che questo non toglie nulla alla pluralità di soggetti di cultura che lo ripeto costituisce una grande ricchezza del movimento
Del resto che ci sia bisogno di una crescita culturale collettiva e dimostrato secondo me proprio da quello che diceva stamattina Bertinotti a proposito di una caduta di tensione se no no frainteso del movimento taxi atto e Genova
Cioè secondo me questa notazione storica in qualche modo di questo soggetto giovani ma che ha già una storia molto interessante e sulla quale bisogna riflette
è un è un movimento che ha bisogno di essere alimentato con spunti e con suggestione
In questo senso e concludo davvero io condivido quello che diceva stamattina Giovanni Russo Spena c'è un problema di egemonia ma questa parola non deve scandalizzare nessuno nessuno sogna né si illude di potere
Il porre i propri punti di vista non è questo il punto ma perché non scrissi vede spendere spendere argomentarle compassione e con la ragione fare di tutto compagni per esempio
Perché il movimento sia chiamato a riflettere a fare proprie precisamente quelle questioni che sono indicate nel mondo nel documento
La questione del potere la questione della proprietà la questione del modo di produzione
Che non è assolutamente così ovvie così scontato che costituisca oggetto di una riflessione allargata Allasia stamattina diceva sì questo però senza supponenza pedagogica in maniera dialettica certo
In maniera dialettica però siccome Gramsci viene continuamente citato io vorrei ricordare solo una cosa di Gramsci
Gramsci diceva certamente dialettica ma in una relazione dialettica
Tutte le forze debbono gettare sul terreno interi intera la propria forza affinché il risultato di questa relazione rifletta effettivamente il rapporto tra le forze in campo ciascuno dica la sua e la dica fino in fondo
D'altra parte quello che sta dicendo è di una sconsolante ovvietà
Perché il fatto che ci dobbiamo tutti tra di noi ascoltare e che dobbiamo ascoltare le voci che stanno e parlano fuori di noi
è necessario ma non sta scritto da nessuna parte che s'ci imponga di tacere
Grazie
La parola al compagno Rollo e mordente e segue Elettra Deiana
Compagno chiedo che a proposito del strage di New York
Il nostro partito dell'età essenzialmente per bocca del segretario e poiché però per l'integrazione
è stato capace di parlare allora emozioni anche alla Regione cioè capace di avanzare in assoluto protezione di conto corrente diciamo conto un terribile senso comune di guerra che avanzava
Una proposta ed anche un'analisi tempo etnica politica come sciando metta e iniziando rovesciare
Un ruolo di accusati ed i complici che era stato preparato per noi i come per tutti quelli che avanzano critica la globalizzazione capitalistica il nugolo invece di accusatori
Io credo che nessuna scolastica che anche nel dibattito di oggi è un po'ricamata ci avrebbe consentito questa operazione si è fatto chiaro
Si è cominciato a far chiaro io credo che questi mostri non sono ha fatto nostri sono nostri vedo il che non vuol dire naturalmente io non ci credo non ho problemi a noi qualcuno ha detto che l'antisemitismo è un problema di ventisei metri che però rende la vita difficile agli ebrei lo stesso vale per l'omofobia che un problema dell'omofobo che però rende la vita
Difficile agli omosessuali e così via sono mostri loro io credo su questo lo dovremmo articola iniziativa di massa
Per il voto etico fondamentale che batteva per richiamato cioè il disprezzo della vita e della vita concreta alle degli uomini e delle donne di questa terra non la vita
Come lei intende Ichino al Biffi nella vita commenta intendiamo noi sonnambulo esprimevo perché tendono a chiudere da temere nulla della distruzione della politica
Cioè della lotta di classe della mia zia
Lo pensa soprattutto diretto dell'attacco alla politica della sua oppressione capitalistica della politica che caratterizza questo è un mondo di capitalismo reale
Sono vostri volevo anche dal punto di vista come dire per il tecnico io biografico ammesso che si tratti di Bin Laden sapeva tra durante a suo tempo avevate addestrata dall'Occidente in funzione
Anche quando amministra e sono sempre dice ma come spesso non per magica petrolieri miliardari ma altro intendono questo petrolio in quell'impresa testo proprio lavoro soldi in quale Borgazzi giocano
è un tale moneta pagano e così via e non escluderei anche se dobbiamo diffidare delle paranoie necessita di indagare anche il ruolo di servizi più o meno autorganizzativo anche un altro tratto caratteristico della false
Eppure mostra servizi che commenta calmo in Italia lo produce seriamente fare ma possono anche unitario di fare un lasciapassare ma come questo capitalismo informatizzato che vedete un atto che sa tutto che può tutto
Che Connection l'ordine denunciato in un vago ricordo che tempo fa dai nostri compagni dalla Telecom ascolta tutto di tutto ai nuovi telefonata
Per telefonare e prenotare il proprio nelle si lascia dirottare quattro lei al New Yorker sul Pentagono sulla Casa Bianca
Di lei anche che assorba oppure sapevo sede mettere le sue osservazioni anche debba da lì passa in bonifiche delle venti cioè da una parte la in borghese capitalistica di mettere cinquanta mila persone in quattrocento metri
D'altezza e però al tempo stesso affidare i controlli d'insicurezza degli imbarchi aziende private perché è stata esternalizzata l'outsourcing anche della sicurezza e anche in Italia
Così come per ridurre le spese da sportelli sono stati ridotti i controlli solitario non sono costanti su solo in fase di partenza si atterraggio in questo senso la strage di New York che io vorrei che emergesse ma anche una crisi interna al capitalismo globalizzato insomma temete fosse una catastrofe ambientale di quelle che noi annunciamo
E che si verificherà un crollo in Borsa di quelle che non annunciamo un'altra visione dunque che viene catalogata dall'ideologia del capitale sotto la categoria della guerra contro il nemico
Proprio per la loro assoluta incapacità e impossibilità d'autocritica
Cioè di capire da dove viene effettivamente dunque l'idea di necessario ricorrere ad un nemico anche salvare di questo minuscolo nemico esterno e stemma labronica esterno al capitalismo esterno all'Occidente esterno all'umanità
Questo nemico anzi il nemico appunto Satana questo il significato perché si tratta della guerra del bene contro il male come ha detto Bush condividendo scritto i mediocri scrittori di libri variante il discorso ora questo nemico nell'immaginario dell'Occidente ancora una volta l'Islam
E la guerra santa alcuni ad esempio il Corriere della Sera ci chiama e con inusitata violenza e brutalità ebreo santa contro Islam
Che peraltro non dimentichiamolo è uno dei pochi principi identitari possibili Paesi poveri del mondo
Dal Marocco all'Indonesia è compresi settorio proletariato
Nero americano
E dunque a me sembra di grande importanza anche rien d'urgenza l'appello che ha fatto Bertinotti stamattina che consentito di prendere il dibattito Borges oggi noi urgentemente
Alla le comunità arabe per esempio in Italia sarebbe ora chiedo non dico di una numero intero di liberazione dal molo di una pagina in arabo in cui noi compriamo questo accerchiamento diciamo no alla guerra civile globale contro i poveri del mondo condannato rappresenta l'articolazione militare e liberismo
Il cosiddetto stile di vita americano di con gli americani cioè
Un sistema irrazionale insostenibile di consumi rappresenta la bandiera ecco il nesso avvenimento Antonio dal non solo il dato ad alcuni partiranno prosegue per tutto il problema nostro internet al movimento Company voglio sottolinearlo perché rispettato non era affatto scontato
Altre forze anche quelle che ci criticano invasi alla loro come per legge sennò contrapponendo la sterilità di partito allora sempre mancato questo appuntamento in viso sulle diessina per esempio
Anche alle grosso del movimento verde così come hanno mancato altre forze comuniste europee
E chiedo che non sia dunque da sotto valutare il dato che invece stiamo dentro e abbiamo azzeccato come dire la proposta politica però
Sorgono i problemi
E quanta parte del partito è stata dentro questo movimento sta in parte come regista
Che cosa facciamo all'interno del movimento è vero oppure no
Nel momento c'è solo un pezzo del partito magari i suoi vertici e due oppure no che spesso non sappiamo come spettatori o come tifosi
è vero oppure no che discutiamo
Non più di cosa dovrebbe fare il movimento di quello che facciamo noi con dentro il movimento stesso ecco allora il problema di adeguare il partito la nuova fase dei termini urgenti in cui le buone il documento autoriforma del partito
Discontinuità radicale
Io devo prendere molto sul serio queste parole
E concludo qua apprezzato la franchezza l'intervento compagnia Mantovani per quanto riguarda cerco di adeguarmi a questo modello dell'UDC propone io vorrei porre una domanda su un tema che non risuona nelle nostre discussioni
Ed è il tema dell'articolazione correntizia della nostra vita democratica interni io credo che questo tema non viene nominato perché adesso c'è
Cioè il silenzio su questo problema e corrispondente alla gravità di questa questione ecco io chiedo che non siamo invece di fronte a una fase che ci vede costringere a verificare una sperimentazione che abbiamo fatto io non so se in tutte le federazioni esperienza ed è stata così paralizzante e il Mib ente come operaio che vede sulla federazione romana in cui questa struttura in correnti ci paralizza
Per tutte le Samoa della possibilità di fare un passo avanti di andare io credo a un congresso per terrestri
In cui si supera dunque questa cristallizzazione e si adegua l'impiego del corpo del partito una sua unità in un livello più alto di lotta alcuni siamo chiamati credo che questo passo avanti sulla base comunemente battuto siamo in grado di farlo tutti insieme
La parola Elettra dai Deiana separazione Locatelli
Io sono molto d'accordo con la relazione del segretario
Volevo
Porre due punti
Il primo io credo che dobbiamo approfondire di più l'analisi di fase sul terreno del riassetto dei poteri globali e mondiali
Dei rapporti di forza tra aree del mondo intendendo rapporti tra quelle aree che sono ai margini del sistema imperiale
E l'impero stesso delle strategie geopolitiche militari della NATO e dell'Occidente
Dobbiamo anche mettere a tema
Come tutto questo attraversa i processi sociali
Le dinamiche politiche all'interno dell'Occidente come ridisegna cioè tutto questo i rapporti tra società e poteri statuali
Quei poteri che sono sempre più sterilizzati la famosa
Vanificazione Dei degli Stati nazionali sempre più sterilizzati del peso della rappresentanza democratica
I poteri globali tanto illegittimi quanto lontani indecifrabile interminabili alla pressione bella sovranità popolare che sempre meno tale
Il movimento antiglobalizzazione
L'attacco terroristico fatto contro gli Stati Uniti e la risposta di guerra degli Stati Uniti e di tutta la NATO
Devono essere analizzati secondo me in maniera più stretta e più contestuale
Come espressioni antitetiche certamente di un medesimo fenomeno
Che la crisi della globalizzazione sui versanti più diversi economico simbolico dissenso è stato già detto
Crisi che mette in movimento istanze liberatorie riaccende processi di soggettiva azione critica rianima l'utopia del cambiamento
E abbiamo il grande movimento no global
Ma crisi anche che nutre oscure strategie di controllo totale del territorio planetario da parte dell'Occidente capitalistico
Alimenti a rilegittimare a vocazione guerrafondaio ha mai sopita peraltro del complesso militare industriale americano abituato da Hiroshima in poi a considerare la guerra come scelta di fondo
E quindi oggi conquista dello spazio dominio dell'informazione
E controllo di ogni angolo
Del pianeta
Ogni angolo soprattutto dove ci siano risorse strategiche importanti
E quindi abbiamo la dichiarazione di guerra della NATO contro un nemico non identificabile per collocazione territoriale appartenenza statuale
In quella che appare come una catastrofe concettuale la guerra nella
Nei rapporti tra gli stati nella concezione moderna dei rapporti tra Stati la guerra appunto e il conflitto tra Stato e un conflitto che identifica perfettamente i territori di appartenenza i confini eccetera
Direi che una guerra una concezione di questo genere una una una scelta di questo genere e inefficace come viene detto per esempio da molti del del centro sinistra
Io credo che dobbiamo contrastare questo questa idea no questa banalizzazione della adesione questa ridimensionamento della drammaticità
Della decisione della del governo italiano all'articolo cinque
Del trattato un atto e tutt'altro che inefficace perché una guerra così ridisegnata cioè far passare nella percezione sociale nell'immaginario collettivo il fatto che sia in guerra
Attraverso questa catastrofe concettuale perché evidentemente l'atto terroristico contro gli USA non è una guerra per lo meno per quello che Nico abbiamo sempre considerato guerra fa parte di una
Di quella che oggi è comunque al di là di quello che è accaduto e che sicuramente accelera
Fa parte di una esercizio di uno di svolgimento del ruolo di protettorato e giorni e gendarmeria mondiale della nuova NATO
E evidentemente supporta il Bigini sa affaristico
Di del settore in militare industriale
Dicevo ripeto che a me sembra molto importante considerare le due cose cioè il movimento antiglobalizzazione e questa precipitazione degli avvenimenti di guerra come una un insieme un cioè i due corni che disegna nel con testo
La NATO nella versione che ne hanno dato i governi nessun mettervi aprile del novantanove
E tutto ciò che è avvenuto a Genova per esempio l'esempio più macroscopico da questo punto di vista stanno insieme
L'articolo ventiquattro del nuovo concetto strategico e indirizzato a colpire gli Stati canaglia
Privando quegli stati così definiti dal Governo imperiale che ha il potere di definire ciò che è giusto e ciò che non è giusto Stati che sono dei privati del diritto a sedere nel consesso dei popoli e quindi a partecipare alle decisioni che riguardano l'insieme dell'umanità
E a Genova abbiamo assistito a una prova generale
Non di una particolarmente violenta repressione ma di una sospensione generale dei diritti umani civili e politici
Delle garanzie costituzionale per i soggetti che non ci stanno che si oppongono e che quindi diventano soggetti canaglia
Ed è tutto il tentativo di criminalizzazione del movimento
Che abbiamo avuto crimine detrazione di tutti da ti tutti i leader da tutti di esponenti assimilati al fenomeno dei del Black Bloc
Quindi il movimento si troverà ad agire sempre più in un contesto radicalmente trasformato con problemi politico-culturali di prospettiva e di anche sopravvivenza dice spesso giganteschi
Dobbiamo saperlo
Guerra civile planetario credo che sia questo il contesto sono d'accordo molto d'accordo con le cose che diceva prima Mantovani
Quando analizzava questa questione destinata a questa guerra civile planetaria a svilupparsi sunset mediatico che alimenterà in maniera vorticosa tutti gli ingredienti più nefasti di questa moderna o meglio opposto moderna guerra civile
Alimenterà l'insorgenza di un micidiale spirito di appartenenza né nel nostro campo no nel campo della civiltà bianca occidentale maschile
A parte lo spirito di appartenenza fondamentalisti Corbino ci saldi quindi un fondamentalismo cristiano bianco occidentale Dio ci salvi dice Bush
Dio ci salvi Iddio stacco noi dicono anche i giornali tedeschi allarga
Tiratura popolare
Quindi uno uno spirito fondamentalisti poche individua espungere nemico esterno ma mette sotto utile al nemico interno sia che si tratti dell'arabo che vive al nostro interno sono d'accordissimo con la proposta prima di Mordenti sul fatto che dobbiamo assolutamente subito rompere
Questo accerchiamento interno ma si è anche contro e cittadini legittime tra virgolette che essi oppongono
In questo meccanismo micidiale di costruzione di un'identità di appartenenza fondamentalisti Ca'scompaiono anche da noi scompariranno ecco e su questo lo dobbiamo misurarci su questo
Con questo dobbiamo fare i conti i soggetti percorsi punti di vista
Sul mondo le differenze cioè quel grande processo di emancipazione e di liberazione umana che ha significato lo squaderna mento
Di conflitti legati alle differenze di soggettività e quindi di un'articolazione di un arricchimento straordinario della democrazia e della cittadinanza tutto questo
Tenderà ad essere risucchiato in questa sorta di rispecchiamento identitario di chiamata alle armi per difendere l'appartenenza fondamentale e cioè l'Occidente
Allora io credo che se Rifondazione comunista deve essere come diceva stamattina Fausto Bertinotti
Un'alternativa di sistema e io sono molto d'accordo la rifondazione comunista o è una Rifondazione di sistema Rifondazione di sistema concettuale
Rifondazione di sistema di con testo teorico di pratiche di di strategie cioè Rifondazione appunto come alternativa di sistema questo io credo che deve significare sia sulla prospettiva della ricerca e degli Interni epistemologico sia su quello della pratica qui e ora
Deve significare innanzitutto la nostra capacità di assumere e rimettere conforto in circolazione tutto il portato della storia di della liberazione umana tutto il portato che viene dalla storia dei soggetti dei percorsi dalle prospettive dei punti di vista che hanno contribuito da noi
E nel mondo a
Arricchire i concetti fondamentali della democrazia della cittadinanza e della liberazione umana non come squaderna mentori tante specificità
E credo però anche qui apre un punto che dovrà essere a mio figlio a mio avviso un punto di riflessione neanche come incapsulamento unilaterale io temo molto questa discussione sul nuovo movimento di opinione scusi dissi sul nuovo movimento
Operaio cioè credo che sia un tema che dobbiamo discutere che dobbiamo capire di che cosa parliamo quando parliamo del movimento no global come se fosse o come se dovesse essere il nuovo movimento operaio allora capacità di leggere le priorità quindi non come squaderna Amendola come capacità di legge le priorità che ci diamo alla luce di questa complessità
E quindi io credo che debba ritornare nel dibattito di questo congresso alla luce delle cose che stanno succedendo movimento è strategia di guerra debba ritornare come fondativo della rifondazione il paradigma della il paradigma del della differenza di genere che rischia appunto perché il c'è un collasso dell'intelligenza critica che noi subiamo
Perché subiamo l'emergenza e l'emergenza
Continuamente fa il corto circuito su quello che la variante predominante nella cultura che abbiamo è la variante ampio predominante il fondamentale predominante nella nostra cultura
è il maschile è l'esperienza politica la riflessione teorica il simbolico maschile per cui noi parliamo del movimento che ha un'anima radicalmente femminile
Sia nella oggettività delle contraddizioni che la blocco globalizzazione produce
Sia nei grandi percorsi di liberazione umana che le donne hanno messo in atto nella critica alla globalizzazione e ci dimentichiamo continuamente di fare i conti con questo
E sulla guerra noi non possiamo richiudere scusando fino con non su
Finisco un minuto finisco
La guerra il simbolico della guerra lo spargimento del sangue reso legittimo dal moderno diritta diritto di quello tutto ciò varrà dieci in un sistema sociale simbolico segnato dal dominio maschile
E da un'esperienza di auto significa Tione maschile
L'annientamento dell'altro nella forma estrema del Cilio del suicida kamikaze e la forma estrema dell'olio per l'umana
Condizione qui e ora e la negazione di quell'atto estremo di amore che il mettere al mondo una creatura allora
La nascita cioè la nascita assunta non come esperienze essenziali mistica e biologi Istica ma la nascita come terreno di elaborazione di una cultura altra di un simbolico altro io credo che noi questa scommessa della barbari o nobile il socialismo o barbarie
Debba fare i conti insomma con un terreno proprio di riflessione filosofica epistemologica di ricerca antropologica che Spiazzi completamente il simbolico della morte dello spargimento del sangue dell'odio verso l'altro al punto di ammazzare la vita che intende è chiaro che non è che risolvere rapita dal punti di dieci milioni
Grazie
La parola e Ezio Locatelli freddo Flavia D'Angeli
Io apprezzo e condivido la pagina turgide problematica che ha svolto il segretario su quelli
Che sono i fatti tragici di questi giorni
E sui pericoli che abbiamo di fronte
Due pericoli in particolare
Il primo il pericolo più immediato
E che di fronte ad un fatto spaventoso si vada ad una guerra ad una dinamica di guerra altrettanto spaventoso
Il pericolo che si vada nei prossimi giorni ad una spietata messa a punto delle distanze economiche delle distanze sociali e civili a livello mondiale
Ispirandosi a quelle principio lo richiamavano
Alcuni compagni e nel loro interventi un principio semplice al
Tempo spesso tremendo e cioè la lotta del bene contro il male che non può che essere foriero soltanto di altre separazioni di altri fondamentalismi di altre divisioni
L'altro pericolo che ci toccherà da vicino
Che cambierà non soltanto il nostro spazio politico ma la nostra esistenza quotidiana è quella davvero che possano questa guerra
Una guerra combattuta politicamente all'interno del nostro stesso Paese
Con i suoi affetti di censura di intolleranza di restrizione di libertà democratiche
In altri termini io credo che la situazione rispetto Aglieri
Si fa più chiusa e aspra ci sarà io penso ma questo l'hanno sottolineato tutta una serie di compagni una ricurve scienza delle forme di dominio e di repressione
E a proposito di parole d'ordine
Ieri dicevamo in maniera certamente suggestiva
Rappresentando una speranza aperta un altro mondo è possibile
Oggi dovendo fare i conti con un fatto sconvolgente di regressione per utilizzare le parole del segretario mi sentirei più di dire un altro mondo è necessario io credo proprio per questo che noi siamo costretti a cambiare qualcosa nell'ordine della nostra riflessione e questo cambiamento non è certamente la rinuncia che è stata posta del tema della transizione ed è il tema della trasformazione io penso che dovremmo andare nelle prossime ore nei prossimi giorni
Ad una più puntuale verifica del tema della transizione rispetto ai processi reali
Il tema della transizione era un tema che era presente anche ingrandisce alla vigilia dei processi di fasci istituzione anche allora l'alternativa che era stata apposta
E l'alternativa fra socialismo e barbarie fu la barbarie fascista purtroppo
In altre parole siamo oggi io credo che questo l'interrogativo che dobbiamo sviluppare siamo oggi in una condizione di sostanziale equilibrio di ambivalenza di possibilità diverse
Da una parte la transizione dall'altra la regressione
Quali sono i pesi specifici potenziali che esprimono il movimento di antiglobalizzazione in movimento di dei metalmeccanici che si sono affacciati sullo scenario politico sociale nel corso di questi mesi
E qual è il peso specifico
Dei fenomeni di processi di regressione con la quale in queste ore facciamo i conti
Penso che questo sia stato un po'anche l'interrogativo che già poneva Cremaschi
Potranno i recenti elementi di disgelo reggere ad una nuova gelata
Ecco io credo che da questo punto noi dovremo diciamo trovare e appare un approfondimento per attrezzare al meglio diciamo quello che è il lavoro l'iniziativa politica del nostro partito
Io credo peraltro che i tempi corrono e quindi già nei prossimi giorni avremo modo di misurare la capacità di tenuta dei movimenti
Intanto è fuori dubbio noi dobbiamo essere attivamente
Protagonisti impegnati di questa tenuta e anche del possibile sviluppo dei movimenti
A cominciare dalla costruzione dei social forum locali a cominciare da questo collegamento che dobbiamo tentare di stabilire dai globale con il locale a cominciare dall'affiancamento dell'importante vertenza dei metalmeccanici come abbiamo cercato di fare in Lombardia segnando una presenza in termini di prestiti in termini di volantinaggio in centinaia di luoghi di lavoro ebbene la centralità di un impegno nei movimenti non è soltanto perché i movimenti in se stessi
Sono una risposta e una risposta democratica
Ma perché questo è un terreno fecondo di rinnovamento e di iniziativa per il nostro spesso partito e più in generale per la sinistra
è vero o non è vero che alcuni atteggiamenti che alcune modifiche che alcune riflessioni
Si stanno facendo strada maggiore strada dentro anche al dibattito dei Democratici della sinistra ed entro il dibattito della CGIL
Io sono convinto allora di questa necessità di proiezione all'esterno
E penso che là dove non siamo riusciti in termini di avvio dei processi di ricomposizione con la proposta che facemmo qualche mese fa di convenzione delle forze di alternativa una proposta che allora muoveva necessariamente da un atto volontaristico in assenza di movimenti sociali nel nostro Paese noi oggi tentiamo possiamo riuscire a partire da un processo di ripresa sociale di movimenti che si sono affacciati nel nostro Paese movimenti guardate che sono movimenti complessi
Certamente non sono materia bruta su cui noi possiamo pensare di innestare dall'e sterno e da un pulpito sia esso un pulpito politico sia esso un pulpito culturale la linea politica del partito
Sotto questo punto di vista io condivido appieno il tema dell'auto riforma del partito
Di un partito che vide in troppe realtà di circolo e di federazione una condizione di stallo una condizione di separatezza
Noi abbiamo per l'appunto questa esigenza l'esigenza cioè di separare rigidità l'esigenza di superare soggettivismo l'esigenza di superare una mancanza di di Aletti che dissenso dei movimenti sociali
Che ci porta portiamo presso già lo diceva Alfio Nicotra mi sembra nel suo intervento anche per problemi di carattere oggettivo non dobbiamo essere eccessivamente ingenerosi con noi stessi noi ci lasciamo alle spalle una lunga fase di resistenza e di solitudine
Noi dobbiamo io credo per questo davvero esprimere questo grande bisogno questo bisogno spasmodico di movimento
Ma io credo anche che abbiamo bisogno oggi
In una fase che è dura
Ed è difficile mi sembra che una serie di interventi non traggano diciamo le logiche conseguenze di una valutazione in questa direzione non soltanto di movimento ma anche di organizzazione e di partito
Certo
Un bambino scortesie improntato e chiudo ad una grande apertura
Che sia improntato la costruzione del conflitto non soltanto del consenso
E guardate di un partito anche questo non è stato ripreso sufficientemente all'apertura in direzione delle forze democratiche delle forze politiche
E culturali quindi che non esprima soltanto un impegno in direzione del movimento
Ecco perché in conclusione e lo dico guardate non tanto il rapporto la relazione del segretario ma delle oscillazioni che sono nel corpo del partito e che spesso sono nel dibattito politico di Rifondazione Comunista
E il problema è oggi di tenere insieme proprio anche alla luce degli accadimenti di questi giorni
Con tutte le necessarie sottolineature certamente i due piani il piano dell'investimento sociale
E insieme al piano d'investimento sociale il piano dell'impegno politico Tensei non sono Piani non lo sono mai stati tanto meno oggi i piani autosufficienti credo che dobbiamo tenere insieme questi piani se non vogliamo ripetere gli errori del passato
La parola la compagna Flavia Vangeli di Roma dei giovani comunisti segue per l'ultimo intervento Luigi Rizzo
Sì
Io condivido molto l'impianto della relazione del segretario e anche il testo
Che è stato votato nella scorsa direzione credo però oggi che obiettivamente per forza di cose al centro della nostra discussione sia anche quanto è avvenuto l'undici settembre a New York che insomma la drammaticità di degli avvenimenti che di quell'avvenimento delle e degli avvenimenti che ne seguono e credo elemento importante che a me sembra giusto sottolineare che questa situazione ovviamente è al centro già dal giorno dopo diciamo l'attentato
Negli Stati Uniti è al centro della riflessione dell'insieme del movimento
Cosiddetto antiglobalizzazione che ad oggi per lo meno per quello che io ho visto e la situazione romana però che credo che sembra stia avvenendo anche su livelli al prima lì
Nazionali sta assumendo io credo una posizione molto responsabile condivisibile rispetto a quanto avvenuto negli Stati Uniti
Quindi una posizione nostra ma anche dell'insieme del movimento antiglobalizzazione almeno per la sua gran parte di condanna forte netta nessuna ovviamente reticenza da questo punto di vista rispetta l'attentato che si e alla drammaticità insomma della strage prodotta dall'attentato a New York ma anche
La rivendicazione e la discussione sul come riappropriarsi di un'autonomia di parola politica un'autonomia Biancheri manifestazione un'autonomia di posizione rispetto diciamo
Alla grande alleanza dell'Occidente anche bipartisan per quanto riguarda il quadro parlamentare che si sta costruendo io credo che rispetta quell'avvenimento
Usarne Maslana si prega di fare silenzio per pro
Io credo che rispetto a quell'avvenimento rispetto a quanto avvenuto a New York non possiamo semplicemente dire
E analizzare quell'avvenimento dicendo ovviamente condanniamo ribassati al terrorismo però facciamo poi immediatamente dopo un ragionamento su la disperazione di quei popoli che lottano per la liberazione della loro il risanamento eccetera eccetera
Mettere in relazione a questi due avvenimenti intanto perché io credo che ci sia non lo non so cosa cosa
Chi personalmente l'abbia nessuno di non lo sa chi personalmente abbia determinato la strage di Royal però io credo che ci sia qualitativamente non solo quantitativamente una differenza palestinese kamikaze che si fa saltare in aria in un pullman
A Tel Aviv è quello che è avvenuto a New York non perché non condivida ovviamente il far saltare in aria lo scuola bus di Tel Aviv ma lui sì si può dire abbiamo detto condanniamo l'atto ma capiamo ma non capiamo il senso di condividiamo ma
Bisogna analizzare le radici della disperazione di un popolo io non credo che la portata di quello che è avvenuto a New York e degli affetti che registreremo sul piano internazionale
Da qui a mossa quando si hanno di per sé paragonabili a a quanto avviene invece nei nei con un io diciamo Patti
Di terrorismo che conosciamo quindi anche su questo non ho le risposte ma credo che dovremmo approfondire a approfondire l'analisi nipote però vengo a quello che diceva prima che l'importanza
Del fatto che il movimento antiglobalizzazione oggi sia assumendosi la responsabilità di occupare la scena politica di assumere una posizione Antonio legge pur condivisibile rispetto a quello che sta avvenendo credo che sia un elemento determinante importantissima sul quale dobbiamo spendere
Pure per le energie e non solo loro diciamo
In maniera strumentale per dire siccome vogliamo salvaguardare il movimento non deve essere associata al terrorismo così come invece viene fatto un giorno sia pure l'altro degli autorevoli quotidiani
Del nostro paese ma perché io credo che se è vero quello che ha detto questo movimento finora
Anche solo nello slogan un altro mondo è possibile in ogni e insieme hanno il movimento deve saper rivendicare l'alterità di quell'altro mondo per il fatto di un altro quando è possibile Cointreau
La logica di guerra contro e il terrorismo costruito in quel modo ed insomma contro tutti i terrorismi ovviamente e che quei nell'altro mondo è possibile sia lo spazio politico per la rivendicazione di un nuovo ad oggi del movimento
Antiglobalizzazione e la forza di quel movimento e quindi non nuovi da soli per tenere aperti uno spazio politico rispetto alla grande alleanza dell'Occidente contro tutti i nemici alla grande zona rossa mondiale come diceva il braccio le acque ma a me sembra giusto stia stia avvenendo cioè io credo che se vogliamo tenere aperto lo spazio politico del conflitto sociale dell'alterità dell'opposizione
Al terrorismo ma l'imperialismo statunitense a tutte le logiche di guerre alla NATO dobbiamo scommettere affondo perché questo percorso si faccia insieme al movimento
Antiglobalizzazione dopodiché solo il congresso nello specifico e quindi anche sul momento io credo che sia giusto che la scommessa che
Ci apprestiamo a fare di Inter intrecciare a fondo il nostro percorso di riflessione il nostro percorso congressuale con la riflessione dei nel movimento come Rifondazione Comunista e coinvolgimento sia una scelta una scelta fondamentale anzi io direi di più io credo che è nella nostra capacità di ragionare su quello che sta avvenendo nel movimento antiglobalizzazione di essere uno dei soggetti che in maniera non subalterna ma affondo
Intervengono e costruiscono alla pari di altri quello spazio di iniziativa di dibattito politica sociale sia una delle scommesse sul quale si può riaprire o meno il processo della rifondazione
Comunista cioè io credo che ad oggi il movimento antiglobalizzazione rappresenti rappresenti lo spazio di una possibile ricomposizione politica sociale della sinistra anticapitalista in questo Paese è a livello europeo
E a livello mondiale
Quella che io credo abbiamo chiamato tante volte la sinistra alternativa che molto spesso non abbiamo capito saputo capire come articolarle che oggi completamente sul terreno della mobilitazione della conflittualità Cile c'è la possibilità di costruire il che non vuol dire
Keynesiana del movimento antiglobalizzazione e soprattutto dei soggetti politici organizzati all'interno di quel movimento abbiano di per sé una prospettiva anticapitalista il che non vuol dire anche dire però io credo che già da oggi si possa leggere
In maniera già del tutto schematico organizzata lo spettro delle forze dell'ideologia dei pensieri
E delle letture del mondo che sono all'interno di questo movimento rispetta quello che diceva
Ferrero e quindi io credo che se è vero che questo movimento alle persone in carne ed ossa che lo che lo costruiscono
Siano portatori in qualche modo di un livello altamente di un livello alto di potenzialità anticapitalista
Ciò non vuol dire per forza che tutti i soggetti che si candidano a dirigere questo movimento di pensiero siamo portatori di una lettura anticapitalista e quindi perché perché i singoli casi
Innovativi anche parziali che partano le persone delle masse le migliaia di persone a mobilitarsi
Sì è vero quello che abbiamo detto in tutti questi anni che si estinguono i margini di riformismo per forza di cose solo di per sé dirompenti antisistema colgono dei nomadi ai quali il sistema capitalista ad oggi non è stato in grado di rispondere neanche con un briciolo
Il progetto di riforma ma questo non vuol dire che altre letture di quello che avviene che altri progetti politici s'intersecano in questo movimento e che non siano di per sé anticapitalisti incluso nel senso che io credo che sia stato fondamentali
La modalità di azione d'interni dal movimento dei giovani comunisti di coniugare insieme la totale integrità al movimento
La totale ore uguaglianza rispetto agli altri soggetti l'interlocuzione con tutti la costruzione di quello spazio credo di una possibile riesce ad impassibili riavvio di un protagonismo di una nuova generazione radicale a livello di massa quando la rivendicazione del proprio ruolo pupazzetti almeno della propria identità di partecipazione anche organizzata discussa in maniera conclude
E estesa a livello nazionale e locale sul del dentro il movimento è questo è il primo disco l'ultima frase credo che la nostra integrità come partorito come giovani comunisti all'interno del movimento così come è stato finora sia uno degli elementi che uno degli elementi che danno forza in Italia più che altrove a questo movimento e che fa sì che questo partito ad oggi non è un partito
Residuale che dimostra la sua utilità rispetto alla costruzione della conflittualità sociale e del movimento come invece purtroppo molti dei partiti della storia comunista quando perché si mettono i margini in Europa e non solo
Grazie ora la parola al compagno Renzo per l'ultimo intervento io vorrei
Comunicare i compagni che domani la riunione inizia alle ore nove bisogna iniziare tassativamente alle ore nove perché altrimenti riusciamo a far parlare ancor meno compagni di quelli che pur parlerà dovrebbero parlare
Prima scusa Iezzo
Do lettura dei primi tre interventi di domani mattina ricordando che chi non è presente decade dal diritto all'intervenire
Io di tre compagnie saranno mano all'occhio Antonello della federazione di Campobasso Anna Maria Rivera della federazione di Roma Fosco Giannini della federazione di ancora prego Izzo
Ma io penso che se questo comitato politico doveva aprire la fase congressuale
Allora io penso che
La discussione molto magra
Perché non possiamo a mio avviso aprire una fase congressuale per discutere esclusivamente se stare o no nel loro movimento come ci stare
E centrare tutta la questione sulla
Sulla questione del movimento di Genova io penso che sia sbagliata e penso che i compagni a un congresso vorrebbero discutere di tutt'altro ma evidentemente come si legge anche nella relazione e nel documento evidentemente
Questa patteggiati esaurita
Perché
Se voi avete letto la bozza di documento che ha presentato la la segreteria ma nella stessa relazione del compagno Bertinotti
Si dà come dire
Abbiamo già la certezza di cosa dovrà fare questo partito e cioè siamo nella fase finale
Di tutta la politica della linea politica che si è svolto in questi ultimi anni
E cioè voglio voglio ricordare ai compagni
Qual è stata poi sostanzialmente la politica di questi due anni
Molto brevemente perché non ci sono i tempi ma abbiamo avuto modo di dirlo in tante altre
Riunioni in tanti altri comitati politici ma il Lublino centrale della linea politica del nostro partito da due anni a questa parte è stata esclusivamente alleanze
Che poi erano Global Forum che erano a bordo a sinistra alternativa con la sinistra plurale
Cioè dopo due anni di fallimento di questa linea stasera obliqui apprendiamo che queste la linea vincente perché questo sarà la conclusione del congresso
Perché abbiamo già ridefinito
Che la rifondazione è stata fatta per cui adesso bisogna andare alla trasformazione di questo partito
Io vorrei ricordare a qualche compagno che nel documento di maggioranza c'era il ritorno a Marx c'era appunto la rifondazione o di un partito appena un congresso fa ma le stasera qui apprendiamo che già questa base si è superata per cui noi adesso ci accingiamo appare un altro un altro tipo di compromesso innanzitutto per la trasformazione di questo partito
E per l'allargamento addirittura un congresso svoltosi tutta un esterno
Dove l'esterno dovrà potrà dare un contributo su un documento di maggioranza il perché voglio dire mi fa molto riflettere
Perché io vorrei parlare con
Il compagno appunto che la pensano in questo modo ma voi siete proprio convinto che gli esterni che noi abbiamo cercato di coinvolgere vita tanti anni saranno disponibili apparsi coinvolgere oggi mantenendo nove la stessa posizione di qualche anno fa
Ora per farsi coinvolgere dobbiamo cambiare pelle ed ecco perché i si parla oggi ad una trasformazione di questo partita evoluti anche senza parlare della trasformazione perché ci siamo
Abbiati all'acqua una trasformazione totale di un partito perché voi ancora dobbiamo definire che è partito e ci verrò dopo
Perché un partito che è stata Eva è domani c'entra una direzione un comitato politico sulla discussione del movimento
Di un movimento di teatro che è importante per la tua partecipazione di massa gli abbiamo detto di tante tolte positivo di questo di questo movimento ma certamente non può essere il nostro punto di riferimento una volta io vorrei ricordare che i movimenti avevano per punto di riferimento il partito della classe operaia
Adesso sì rivoltano le situazioni del partito ha come riferimento un movimento
Antiglobalizzazione forse anticapitalista ma certamente non può essere un mobiletto della classe operaia almeno che voglio dire noi Walter Acqui contagiando la volta della classe operaia
Qui ci rivolgiamo a questi lavoratori può darsi a Genova cioè il ramo ben poco perché il fatto che hanno aderito le sigle sindacali lenticolari
Non dà per scontato la partecipazione dei lavoratori sotto a quella titolare attenzione il Pat perché firma un appello centinaia di stritolare non significa che quelle centinaia di sigle portavano centinai di aderenti a quelle figure
Io vorrei vedere io me
Dove stavano i metalmeccanici di Saba diventi Cremaschi dove stava la sinistra plurale della CGIL la sinistra alternativa Noli operista Geno sicuramente c'erano i lavoratori
Ma non troppo quella piccola non certamente appartenente a un'associazione di Mazza a un'associazione di lavoratori
E allora io penso che noi dovremmo innanzitutto guardare al vero movimento della parte da operare qui ho sentito molti dire che nelle fabbriche c'è una nuova qua Matalone una fabbrica la nuova quattro farà allora il nostro primo contatto dovrebbe essere con quella classe operaia
Perché non è lui possiamo avere un
Una direzione politica perché non li possiamo come dire aggregare perché non li possiamo radicarsi nella public perché si suppone che i comunisti siano dei lavoratori che stanno nelle fabbriche nel luogo di lavoro e quindi c'è un primo impatto
Io invece cosa diverso anche se grande il movimento di Genova nel cosa diversa perché nei Rifondazione ha subito non ha inciso attenzione lei Rifondazione presentata come dire inghiottita non abbiamo visto il ruolo principale di Rifondazione
Il movimento non ha avuto come punto di riferimento una forza politica che aveva come riferimento i lavoratori no
è stato il partito inghiottito da quel movimento tanta perché abbiamo delegato
Abbiamo delegato perché non ci hanno consentito che fosse presente il partito in quanto tale hanno contente di che ci fossero i militanti del partito in quel movimento è cosa diversa ma non il partito
Il partito è un'altra cosa
Ed è chiaro che a quel punto abbiamo avuto come dire il partito ha avuto
Si è trasformata in pelle perché perché non avendo avuto un ruolo principale perché hanno che il movimento il movimento ha utilizzato e noi abbiamo delegato ad altri ad altri tipo un certo paludoso
Che non ha niente a che vedere un palio posso parlare di Caruso perché lo conosco sta a Napoli posso dire che con la classe operaia e con la sinistra con i comunisti non hanno mai venuta via da che paralizza il i comunisti per cui ha dato il primo nemico da combattere
Perché eravamo lavori è quinto lui doveva combattere un certo Agnoletto in un certo Casari
Non lo so ce n'erano tanti altri forse dieci otto ma certamente l'opinione pubblica non ha visto i compagni
Da Christopher non ha visto il compagno nostri che erano portabandiera che erano promotrici promotori intorno di una leader del partito e che incominciava a scavare in quel movimento per cercare di dargli un minimo di classe non è successo questo è successo rincontrati tant'è vero che non è stata in applico partendo dalle stiamo discutendo di un movimento che a mio avviso
Abbiamo altro che duraturo questo movimento che pioverà giusto un'altra manifestazione
E io vado appuntarvi opposte no punto sulla cosa insomma
Io non ho né capo né coda che non ha niente a di ideologie di che non ha nessun valore
Non hanno valori
E mi dimentico di dover rappresentare quello che invece hanno una storia hanno una tradizione se io come Partito Comunista voglio rimanere quattro tale
Mi obbliga questa parola comunismi obbligando a presentare i più deboli mi obbliga ad essere il punto di riferimento dei lavoratori
Allora prima di pensare ad altri possiamo anche pensare ad altro dovremmo pensare prima questi lavoratori che oggi inizia l'autunno caldo io non ho sentito qui compagni parlare
L'apertura nei circoli
Dei luoghi di lavoro abbiamo sentito parlare di questo non ho sentito che Rifondazione si fa promotrice di un di un autunno caldo no consentito poi rimanere di Palombo territoriali
Di Forum territoriale dopo ovviamente il lavoratore l'operaio ex post estranea
Ed è chiaro che
La così inedita perché l'inedito vi ho sentito molti compagni è inedita che il partito sta nel movimento sei è un fatto positivo il partiti viene inghiottito da un movimento
Ed è normale
Io mi sono sentito offeso quando come partito non ho potuto lei incidere all'interno di quel movimento quando l'ho l'ho potuto all'OLAF appunto
Spostare quel movimento un po'più verso quella classe quella classe che noi diciamo di rappresentare almeno dilatate opposte forse fino al prossimo congresso perché questo intreccio sicuramente ed è chiaro che
Il vero motivo ovviamente
Come dire della
Del congresso il vero motivo dell'apertura
All'esterno
Ed è ma sempre in quella famosa di Renzi è una per cui noi domani
Ci dovremo dovremo prendere dei contributi
Di persone che hanno sembra rinnegate rifiutato la forma partito
Questo è il dramma
Non è che noi stiamo dicendo vogliamo dialogare con tutti perché questo lo facciamo dava il libretto
Anche se non lo diciamo in un congresso ai propri Nerval tenta il proprio nell'etere comuniste che uno si confronta con Luca addirittura sul tram sul pool ma con chiunque parla tutti contro tutti e cosa diverte invece di o di qua apro agli esterni quegli esterni che stavano lì Kernville ed hanno la forma partito io apro prendo i propri contributi Eli Facci veri
Perché il peso dell'orrore prenderanno sul documento che avrà acquisito
Più voti quindi un documento di maggioranza stiamo aggiornando può fare quello che vuole
Ma questo voglio dire significa rifondare il partito comunista o significa trasformare quel poco che avevamo tentato in qualche altra cosa è posta in qualche associazione di massa
E allora questo quello che bisognerebbe discutere perché è chiaro che il richiamo quel tipo di movimento a me fa pensare questa deriva di questo partito
Allora chiediamo questa seduta ricordo domattina alle nove e opere di intervento il compagno Monorchio la compagna arriverei compagno Giannini di prego la puntualità