"Coordinamento fiscale nell'Unione Europea" organizzato dal Cnpds (Centro Nazionale di Difesa e Prevenzione Sociale), dall'Osservatorio Giordano Dell'Amore e dalla Fondazione della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde nei giorni 19 e 20 maggio 2000 (presso il Grand Hotel Des Iles Borromées, corso Umberto 1, 67)

E benvenuti a tutti coloro che hanno voluto così cortesemente partecipare a questo nostro convegno io sono qui questo di questa mattina apportare un rapidissimo indirizzi di saluto del professor Guzzetta e del professor Rossi che saranno comunque presenti con noi nel corso della mattinata
Naturalmente voglio soltanto dire che questo convegno dell'Osservatorio Giordano Dell'Amore per noi
Significativa tappa di un lavoro che in tanti anni come molti di loro sapranno siamo compiendo con appunto il nostro osservatorio sul diritto ed economia e grazie particolare vogliamo esprimere tutti insieme esprimo anche a nome del prestito presidente grossi del presidente Guzzetti al professor Franco Gallo che a con ci ha dato nell'idea di questo convegno che ha ci ha offerto suggestioni e attenzioni idee che ci hanno consentito di mettere in piedi un incontro che noi pensiamo e speriamo sarà molto significativo e molto importante
Vorrei ringraziare presidente Mario Monti che quest'oggi presiederà la a quest'oggi la prima sessione in maniera particolare per l'attenzione che sempre ha dedicato alla nostra attività e all'attività dell'osservatorio Giordano Dell'Amore Vorrei ringraziare tutti coloro che questa l'anno accettato di partecipare come relatori e come interventori a questo
Convegno e sono sicura che la sua attualità e le questioni che verranno sottoposta alla vostra attenzione potranno costituire un punto di riferimento per la costruzione di un'Europa che noi pensiamo e vogliamo sempre più forte e sempre più significative ringrazio tutti
Gli auguro veramente buon lavoro grazie
Grazie presidente Pomodoro per aveva aperto i nostri lavori e per le sue cortesi parole io desidero esprimere anche a nome della Commissione europea
Vivo apprezzamento per questa iniziativa dell'osservatorio Giordano Dell'Amore e della Fondazione della Cassa di Risparmio delle province lombarde
Se fossero stati qui ma lo faccio anche tenendo presente che saranno qui più tardi
Avrei voluto rallegrarmi con il presidente Guzzetti il presidente Guido Rossi oltre che con effettivamente colui che è stato l'ideatore principale di questo convegno il professor Franco Gallo che sarà relatore nel corso della mattina
Il tema generale come sappiamo eh coordinamento fiscale nell'Unione europea e questa sessione particolarmente delicata al tema l'Unione europea di fronte all'allargamento e alle riforme istituzionale
Il coordinamento fiscale mi limito a qualche parola introduttiva prima che possiamo ascoltare i nostri relatori il coordinamento fiscale è stato nella storia pluridecennale della comunità e poi dell'Unione Europea
Un tema abbastanza negletto considerato in intrattabile forse intoccabile
Negli ultimi quattro anni ci si è concentrati su questo problema
La commissione a formulato un certo numero di riflessioni e di proposte alcuni Stati membri dell'Unione europea hanno particolarmente appoggiato e incoraggiato questo processo
Direi che si sono particolarmente distinti lo stato membro che ci ospita in questo momento
Lo stato membro qui autorevolmente rappresentato dal ministro Strauss-Kahn l'Italia e la Francia sono stati try pochi Paesi che fin dall'inizio hanno molto creduto a questa iniziativa della Commissione europea
Il tema del coordinamento fiscale in questo modo è è salito nell'agenda politica europea negli ultimi anni
Da discussioni a livello tecnico
Sono nate discussioni che hanno impegnato molto direttamente i ministri finanziari e negli ultimi tre o quattro Consigli europei i capi di Stato e di governo un percorso Complesso che lungi dalla vere portato finora a conclusioni operative soddisfacenti
Un percorso per il quale nelle prossime settimane altre fasi sì dipanerà hanno fasi che per quanto riguarda la Commissione Europea sono saldamente gestite dal commissario Bolkestein commissario responsabile per la fiscalità
Senza entrare in alcun aspetto tecnico credo che possiamo osservare che i Cardini della riflessione congiunta che ha percorso l'Europa in questi ultimi quattro anni sul tema sono tre che primo punto non sia necessario e forse neppure opportuno porsi un obiettivo di vera e propria armonizzazione fiscale
Potendo essere sufficiente e più realistico un certo coordinamento della fiscalità
Visto non come esproprio della sovranità fiscale degli stati membri ma come aiuto reciproco ad un migliore esercizio
Secondo punto che non convenisse attaccare la concorrenza fiscale come tale ma alcuni aspetti sottilmente nocivi della stessa concorrenza fiscale
E terzo punto di importanza pratica grande che l'obiettivo di tutto questo non dovesse essere di rendere più facile agli stati membri di accrescere la pressione fiscale ma se mai di rendere più facile agli Stati membri procedendo in modo coordinato di arrivare ad una graduale diminuzione della pressione fiscale
Le motivazioni di fondo che hanno consentito ai massimi livelli politici della nostra unione di comprendere la portata del problema sono state essenzialmente due
E cioè che in un mercato sempre più integrato in un mercato che si appresta effettivamente a diventare unico se non c'è un minimo di coordinamento fiscale
Ne soffrono le in prese che hanno troppe complicazioni e costi
E poi nasce non voluta una quinta
Libertà il mercato unico sappiamo è fondato su quattro grandi fondamentali libertà di movimento delle persone delle merci dei servizi dei capitali
Non sta scritto da nessuna parte e non è normalmente accettato dalla coscienza degli europei che queste quattro libertà unite
Debbano produrne congiuntamente una quinta quella di usare il mercato unico per la evasione e l'elusione fiscale
E l'altra motivazione politica guida è stata il fatto che integrazione dei mercati in assenza di coordinamento fiscale determina uno sbilanciamento crescente del carico fiscale tra capitale
E lavoro e nelle analisi condotte da molti economisti questo questa forbice è stata negli anni responsabile di una parte rilevante della disoccupazione europea
Sulla base di questi principi di fondo sono stati messi appunto alcuni alcune proposte di provvedimenti un pacchetto di comma tre componenti non dirò nulla su questo perché sicuramente riferimenti saranno fatti io credo vari relatori della mattinata e più specificamente nella sessione apposita del pomeriggio
Da due persone che sono state protagonisti diretti della nascita delle alterne vicende del pacchetto nella sessione che sarà coordinata da Vito Tanzi interverranno infatti Vieri Ceriani che
Per conto del ministro delle Finanze italiano ha quotidianamente seguito questa materia negli anni e Angelo Cardani che ha fatto la stessa cosa
Per conto della Commissione europea
Possiamo dire riassuntivamente e retrospettivamente che si è fatta una certa strada nella creazione di un consenso sull'analisi sugli obiettivi sulle sugli strumenti per conseguire questi obiettivi
Si è fatto anche concerto percorso
Verso il consenso sulla messa in opera dei particolare strumenti le prossime settimane i prossimi mesi e preferisco non soffermarmi su valutazioni di probabilità che non competono del resto a me
Diranno quanto presto quanto tardi si arriverà a decisioni operative
Rimane il fatto che l'Europa in questa materia forse anche in altre particolarmente in questa e costretto a muoversi a una velocità in accettabilmente lenta in accettabilmente lenta
A causa in particolare della regola della unanimità
Noi sappiamo che nella sfida della competitività mondiale la velocità delle decisioni eh vitale è un fattore di competitività
Per le imprese per i sistemi pubblici vuole Europa permettersi di avere processi decisionali così lenti io non credo
La Commissione europea nel suo documento per la conferenza intergovernativa in corso com'è noto ha prospettato ipotesi che in materia di fiscalità non su tutta la materia della fiscalità ma su quelle aree che concernono direttamente il buon funzionamento del mercato unico
Passi gialla regola dell'unanimità a quella della maggioranza qualificante ma siamo così arrivati
Al punto che tocca direttamente la esposizione che farà Dominique Strauss-Kahn processi decisionali in materia fiscale nel pregare il professor Strauss-Kahn di prendere la parola
Voglio esprimere la mia è credo la nostra gratitudine per la sua presenza qui
Dominique Strauss-Kahn ha avuto in questi anni un ruolo francamente decisivo come motore in questa e in altre materie della politica economica europea io ricordo una sera credo dell'aprile del mille novecentonovantasette
A Lussemburgo quando il ministro Strauss-Kahn neo ministro ha fatto il suo ingresso con qualche ritardo dovuto ai trasporti nella sala in cui si teneva la cena dei ministri Ecofin
Era circondato da un enorme curiosità da qualche sospetto presso alcuni e devo dire che in pochi minuti con un forte spirito cartesiano e grande motivazione politica ha fatto capire chi avrebbe polarizzato l'attenzione dei ministri in quella e nelle successive occasioni a in quelle settimane dato un contributo importante per la definizione con il suo collega Waigel certamente con altri del Patto di stabilità e di crescita
Da allora non ha mancato di attirare l'attenzione con proposte spesso seguite sulla necessità che si passasse senza lesione alcuna
All'autonomia della Banca centrale verso una maggiore forma di coordinamento delle altre politiche economiche forse verso qualche forma di governo dell'economia in Europa
Con questo spirito ancora molto permeato da l'impressione che Strauss-Kahn ha lasciato in tutti a Bruxelles e altrove sono lieto di pregarlo di prendere la strada
No
Ammonisce
Gentile sottolineare parlare in francese era mio dovere altri quattro piacere in queste condizioni quindi mi sento assolutamente autorità
Proposto infine produrre abitati per la ditta
E me lo farò fornendo in modo molto franco della mia opinione
Gli obiettivi che secondo perseguire materie se sul metodo io ritengo dobbiamo utilizzare aggiungere
Tuttavia uscirò dall'argomento
Euro il coordinamento delle politiche
Non solo perché come ricorda Monte è un tema fondamentale Caro non solo
Andando piuttosto male congiunturale ma anche perché sono contento che sezione sulla fiscalità e quella cinque euro sono convergenti convergono proprio si
Apri lanciata riavviata tale Joschka Fischer qualche giorno fa in un discorso molto lucido fra l'altro molto
Non vinto prenderò dicendo che che dal mio punto di vista l'armonizzazione fiscale oramai è diventata un fatto
Impressioni con questo non voglio dire l'altro ricco protetto in poco fa
Molti dicevo per la competizione in materia fiscale arrestati è chiaro
In quanto alla competitività del sistema fiscale è uno degli elementi della concorrenza per la consueta dello Stato così come le infrastrutture Bator Mazzone
Garzone ed è quindi normale che
Dicendo
Grazie a mantenere la loro fiscalità ad un livello accettabile a supporto sopportabile terre
Contribuenti la competizione spinge vietati a ricercare il migliore rapporto fra la qualità e prezzo nelle azioni pubbliche quindi dello Stato quindi non mi turba il fatto che alcuni Paesi abbiano migliorato l'efficienza dei loro servizi pubblici
Bene facciano beneficiare propri i cittadini attraverso riduzioni incarica fiscali e dobbiamo oggi accettare infatti l'idea che la concorrenza fra
Le papere pubbliche necessaria di come nel passato abbiamo accettato l'idea che potrà necessario intensificare la concorrenza fra le attività pertanto non ritengo che questa competizione fiscale sia qualcosa di anomalo tuttavia e altrettanto chiaro dalla da un altro punto di vista
Concorrenza fiscale disordinata non è accettabile ma che per ragioni sociali che economica
Dal punto di vista sociale sappiamo che sono sempre i più grossi contribuenti quindi che si tratti di aziende Oldrini privati sono sempre quelle
Qui berbere in grado maggiormente di godere delle differenze etniche per età fra gli stati quindi edite qui induce una causa proprio di in più picchetti illegalità ma anche dal punto di vista in economica e minacce è inaccettabile intanto per due ragioni la prima che le differenze radicali fra gli stati membri spesso foggiano proprio sull'attuazione di regimi fiscali in deroga cioè derogatorie destinate appunto ad attrarre investimenti che possono essere facilmente delocalizzati
Ne consegue che la suddivisione di questi investimenti la loro ripartizione in Europa non è per forza ottimale obbedisce a delle regole che spesso vengono determinate proprio dalle condizioni fiscali che ad esempio ha senso spingere tutte le grandi multinazionali informatiche ad insediare troppi centri di produzione in Irlanda
Sapendo poi che dopo sarà necessario trasportare la maggior parte di tutti questi prodotti verso i paesi centrali dell'Europa con dei costi economici logistici e ambientali molto alti
Ecco si nota che la concorrenza fiscale la fetale da sola non porta ad una suddivisione geografica ottimale per le aziende e poi c'è un'altra ragione economica tattiche questa concorrenza selvaggia non sia accettabile vede il fatto
Perché a questo punto è il capitale ad essere inizialmente favore favorite in quanto più morbida rispetto alla Kore che hanno che effetti lavora sul capitale lavora sul fattore di produzione più mobile ebbene sappiamo che le debolezze economiche principale dell'Europa stanno proprio nella disoccupazione che invece è un fattore di non mobilità quindi è un paradosso cioè esportabili fiscale realizzati dai Paesi che riguardano il fattore di produzione più abbondante appunto e invece non si occupano di no
La contro la disoccupazione quindi vi operano poco sul costo del lavoro e soprattutto del lavoro non qualificato che è l'oggetto dalla maggioranza occupazione quindi ritengo che un chiarimento
Delle regole della concorrenza fiscale sia assolutamente fondamentale imprescindibile dal punto di vista dell'efficienza ma anche
Dal punto di vista del ristabilimento di una certa equità
Come sarebbe possibile continuare a parlare di mercato unico in una situazione in cui
L'uomo
La fiscalità che colpisce al rendimento diciamo di investimento può variare con aliquote notevoli secondo la nazionalità dell'azienda il luogo in cui viene ad insediarsi la modalità di puntamento che scende quindi introduciamo delle distorsioni in questo modo per cui il mercato unico non è interamente al mercato unico che secondo me la conclusione è la seguente cioè oggi nella zona geografica
Molto integrata con un mercato unica con una valuta unica la moneta unica
Ed è nella definizione di regole fiscale comune comuni minime è assolutamente imprescindibile e deve essere proprio in testa all'agenda delle riforme strutturali di cui l'Europa ha bisogno terra ammodernarsi
Questo chiarimento fiscale tra l'altro come la convergenza fra i bilanci del senta realizzando e proprio il contrappeso in qualche modo dell'accesso al mercato unico e dell'integrazione all'interno di una zona monetaria violare monetaria stabile peraltro possiamo constatare che diversamente da quello che affermano alcuni particolari fautori della competizione fiscale
Fintamente corre
Ebbene nonostante questo queste regole minime puntano in altri luoghi come per esempio gli Stati Uniti molto uno studio molto interessante dell'FMI
Sotto legge da tra l'altro di Vito Tanzi ha dimostrato che da un canto il tetro dalla fiscalità federale è tale da partite il fatto delle differenze che slittano appunto fra gli stati federati sia piuttosto ridotto come impatto in quanto la maggior parte della fiscalità e quella federale
Questo studio ha dimostrato che la base punitive appunto dell'imposta federale e la sterzata ad da parte delle soprattasse dei vari Stati federati mentre negli Stati europei
Le differenze appunto la base fiscale per costituiscono il piatto forte dei fiscalisti e anche tra l'altro l'incubo del commerciali questo studio dimostrato anche questo fosse ancora più importante del primo aspetto che tutte queste imposte erano appunto raccolte diciamo da un'amministrazione fiscale unica mentre lei i divari di amministrazione fiscale tra le amministrazioni fiscali la difficoltà di cooperazione fra gli Stati membri appunto emersa in modo chiaro nel dibattito a proposito della direttiva sul risparmio quindi
Ed è molto chiaramente che
Evidente
Un paese come gli Stati Uniti così grande che ha saputo darsi comunque delle regole minime pertanto noi dobbiamo essere in grado per lo meno di trascorrervi integrare queste regole pertanto questa armonizzazione indispensabile siamo arrivati al punto in cui gli Stati dell'Unione quando ormai preso coscienza
Tra l'altro dal novantasette
I tentativi di armonizzazione sono stati appunto avviati con un certo entusiasmo non voglio dire ovviamente che il terreno fosse completamente vergine infatti del tempio di idee imposte indirette in particolare viva le tasse sul carburante sulle altre pacco dimostra questo il bilancio quindi e positivo però ancora piuttosto un macabro infatti nel novantasette proprio sotto l'impulso di Mario molti che era incaricato proprio di quella questione all'epoca ebbene grazie Mario Monti alcune iniziative importanti e sono state avviate
E hanno portato appunto alla pacchetto di Lussemburgo cioè rigidamente incitato i membri di procedere diciamo contemporaneamente due questioni importanti e due dossier quindi da un lato l'adozione di regole minime in materia di tassazione del risparmio non rispetti comunitari e dall'altro la valutazione un inventario mettete delle regole del Codice di condotta adottato in questo frangente dei regimi fiscali dannosi
Che possono essere possono di
Fra i vari Stati membri io ho sempre ritenuto che questa serie di iniziative a quella Francia molto riavvicinare le opinioni divergenti fra vietate pena sempre ritenuto che queste iniziative costituissero semplicemente una prima tappa e che poi sarebbe stato necessario app non dire in seguito alcuni risultati concreti sono stati ottenuti compenso in particolare per quanto riguarda i regimi fiscali dannosi
Per così dire il gruppo di lavoro condotto appunto dalla dottoressa prima Rolo ha dato degli ottimi risultati probabilmente dovuto al sua abilità della dottoressa e Marola
Che forse anche proprio per il nome per il cognome italiano spiega la sua risposta poco appunto delle diciamo grazie a questo che una determinata di alcuni Stati membri in particolare l'Italia ebbene è stato possibile portare avanti questo progetto tra l'altro ascolterò con molto interesse l'intervento l'intervento di ieri c'è di anni che ha rappresentato con molto talento di tagli in questo gruppo di lavoro ma tuttavia fissare questa operazione è ancora troppo lenta veramente troppo lento da su questa questione ora diventato fondamentale e urgente diciamo portare risultati cioè non c'è soltanto una sociale che economico ma c'è anche un'emergenza e urgenza istituzionale e questo per due motivi intanto non è possibile continuare a da mettere che in vista in che usavano godono del dei favori dell'unioni perso per sostenere proprio sviluppo il che e del tutto legittimo proprio bensì del fondo di coesione perché questi dati qualche beneficio di questi lavori non rispettino un minimo di il disciplina fiscale la seconda ragione di tipo più istituzionale ancora e cioè questo problema deve essere risolto assolutamente prima del dell'allargamento dell'Unione
Quello che non siamo in grado di fare in quindici lo faremo ancora meno bene
Quando siamo ventidue o ventitré
Che questo soprattutto in una situazione in cui già in nuovi Stati cioè quelli che bussano la porta dell'Unione stanno già utilizzando la leva fiscale per recuperare il ritardo mercato dell'Ungheria la Repubblica Ceca o dell'Estonia Lettonia addirittura adottato una tema caricaturale cioè ha eliminato qualsiasi imposizione sugli utili per le società va bene se non siamo in grado di procedere e andare avanti ora nulla ci lascia pensare che saremo in grado di farlo domani
Viene che io ho riportato attualmente e che nonostante la modestia degli obiettivi perseguiti poté bisogna comunque riconoscere che l'armonizzazione della tassazione del risparmio è comunque limitata ai non presidenti
Ebbene il Codice di condotta tra l'altro non è vincolante e quindi gli obiettivi dediti a Lussemburgo erano comunque abbastanza modesti viene malgrado la modestia di questi obiettivi la prima tappa non è ancora stata completamente diciamo completata per così dire superata
E si può pensare addirittura che chi anche un pochino abbastanza compromessa nonostante le dichiarazioni di principio che fanno i consulenti dell'Ecofin nuovi consulenti europei snocciolato e ogni sei mesi in realtà appunto i dati non sono ancora molto ottimi cioè questo mi porta ovviamente ha fornito delle degli interrogativi sui processi decisionali che noi abbiamo adottato
E sulla imprescindibile inevitabile riforma
Lo ha detto molto chiaramente proprio cioè il processo un per il momento è fondamentalmente bloccato dal principio dell'unanimità la stessa clausola di unanimità
Spesso si denuncia facilmente si denunciano facilmente i meccanismi istituzionali
Per criticare inefficiente l'Unione in realtà quello che manca dietro e la la volontà politica però in questo caso non è così qui c'è la volontà politica e la critica delle mecca dei meccanismi istituzionali particolare del criterio dell'unanimità
Arrivare effettivamente colpisce nel segno e nel senso che è proprio l'unanimità ora che ci impedisce di cantare ma com'è possibile portare avanti e portare a termine un dossier così complesso come quello fiscale
Quando le preoccupazioni interne di un unico Stato membro possono bloccare Locat degli altri quattordici e cosa fare poi quando il Consiglio Ecofin del mese di maggio novantanove quindi un anno intatto fa ha visto che il blocco da parte della Francia la anni ha bloccato il basso la qualche progresso in materia di tassazione genetica in quanto non accettava il compromesso che comunque era stato presentato molto in modo molto edulcorato sotto la presidenza dalla presidenza tedesca ecco che fare e che pare ancora quando ha perso in chi in otto amici britannici questa volta impediscono renano qualche progresso in materia di di fiscalità del risparmio
Quando in realtà le proposte fatte loro sono particolarmente accomodanti B non possiamo fare nulla cioè nel sistema attuale che quello dell'unanimità non è possibile fare nulla quindi nel nome nella misura in cui un unico stato in grado di bloccare tutto il processo al processo decisionale non può andare a fare che ovviamente non sono del tutto ingenua è costato chiaramente che siamo stati
Occupa un blocco questo non significa per forza che gli altri quattordici e che hanno assolutamente d'accordo per andare avanti alcuni possono trincerarsi dietro una adesione fittizia cioè dico no siccome c'è un combattente diciamo di prima linea lo lasciamo andare avanti a fare
Appunto cavaliere solo e comincerà dietro questo però che Illy abbandona il principio dell'unanimità e meno per lo meno ognuno dovrà a chiarire la propria condizione e abbandonare questa ipocrisia che invece esistita in molti in occasione per me l'imperativo di rivedere il processo decisionale materia fiscale è chiara non è un imperativo chiaro e bisogna ricorrere al posto a maggioranza qualificata Gardini dicono alle modalità di questo foto di questo periodo possono essere discutibile cultura è necessario ricorrere come nel caso proposto dalla Commissione quando tutto un amento del mercato interno e minacciato oppure dobbiamo ricorrere a questo solo per alcune categorie di imposta questo potrebbe essere una soluzione oppure
Nel preparare le i problemi che riguardano le basi imponibili le barricate quelle che riguardano le indico le aliquote tutto questo deve essere approfondito attraverso il dibattito però le
Rientra dimostra che e non c'è altra scelta se non quella di andare avanti in questa direzione so che questa una opzione call pesante dal punto di vista istituzionale da un punto di vista storico facile ammettere che le azioni democratiche che sono basate spesso nella prestate proprio dalla possibilità sulla possibilità appunto di creare delle regole che per esempio ammettere che uno Stato possa essere obbligato anche se non lo volesse ad adottare una determinata preferita ovviamente significa superare una tappa importante in termini di integrazione europea veramente una volta tuttavia non è possibile avere un mercato la moneta unica tenta chiarire e queste regole circa a allora che cosa fare se uno pari tappeti rifiutano di passare per esempio alla maggioranza qualificata nel dibattito appunto nell'agenda l'agenda della Conferenza intergovernativa in quanto la commissione ha fatto del voto a maggioranza qualificata in materia fiscale una del proporre vari stati membri hanno ma manifestato reticente
Mentre posso dire e mi sembra invece do improbabile che ci potrà essere un consenso anche le le dichiarazioni centri del ministro tedesco Joschka Fischer che rendono un po'più ottimista rispetto a quanto non lo fosse poco tempo fa tuttavia bisogna andare avanti anche qui
Giappone potete farlo in quindici pioniera per lo meno fare una prevedeva una prima tappa eventuale cioè con un cerchio più ristretto di stati ma quali italiano secondo me è il perimetro del quello che proprio per qui che ogni economiche
è probabilmente l'area più pertinente e questo è necessario che in quanto altrove per altre ragioni dobbiamo andare avanti proprio all'interno di questo perimetro euro e in queste condizioni ovviamente i problemi fiscali e il futuro stesso dell'euro e attraverso questo il futuro dell'Europa tutto sto bene questo ci impone insieme di andare oltre a oltre scusate e tutti a questo punto passa al secondo punto sei presenta mi consente di continuare a a parlare ritengo infatti che il futuro dell'Europa così come la questione fiscale ci impone l'obbligo di far e polvere la costruzione europea fino a Maffei la costruzione europea ha portato due metodi di integrazione contemporanei da un lato l'armonizzazione e dall'altro la delega di potere agli organi comunitari cioè all'organo comunitario con l'europa così come la creazione di intere colonne non economiche dei pilastri non economici vennero aperti abbandonato questo sistema con euro c'è stata una delle che di potere monetario la BCE tuttavia contemporaneamente non s'è fatto nulla dal punto di vista di bilancio generale federale al contrario legge l'Agenda due mila anch'io tra l'altro assume ogni responsabilità per quello che ha detto a questo proposito
Tuttavia la linea che abbiamo noi stessi qui appoggiato con l'Agenda due mila è stata quella di andare
In direzione opposta rispetto all'allargamento di un bilancio federale
Quindi bisogna trarre le conseguenze di questa decisione di cui sono lucido e quindi diventa imprescindibile affrontare il problema del coordinamento delle politiche economiche che riguarda più l'azione intergovernativa che non da meccanica comunitarie meccanismi comunitari ovviamente potrebbe dirmi che il patto di stabilità esiste con delle garanzie però sappiamo che chiaramente che è carente che non basta per organizzare le politiche economiche in Eurolandia assistiamo questo a spinto Francesco in particolare
A chiedere la il consiglio dell'Europa o euro undici appunto
Che abbiamo percepito che questa coordinate coordinamento era necessario a fronte dell'autonomia della Banca centrale io ritengo che oggi l'utilità del consiglio dell'euro non è più contestabile però vediamo anche che i suoi risultati sono ancora carenti insufficiente in quanto non esiste una procedura ufficiale o formale e di coordinamento
E questo tra l'altro è
Riconducibile legato al l'indebolimento dell'euro data limite per salvare la parità dell'euro e l'andamento della parità dell'euro dipende da fenomeni di mercato differente di efficienza economica fra i le due sponde dell'Atlantico però dipende anche da differenze di efficienza politica il fatto stesso che oggi non diretta una figlia chiara o soprattutto una posizione chiara che dica qual è la politica economica europea mentalmente attenuti la voce del ministro cioè del segretario al Tesoro
I battenti re e come dell'impatto che non esita una voce unica univoca o un organo che segna la strada in qualche modo giustifica ville tra critiche principali che vengono avanzate nei confronti tra politica economica della zona euro
La prima critica una scarsa legittimità
Seconda critica una scarsa Aprea tutta ai parziale attori diciamo alle parliamo e poi la mancanza di coerenza forte fra i discorsi e le azioni gli affitti ogni stato membro per giunta è lecito ritenere che questa situazione possa peggiorare con la crescita che stiamo conoscendo qualche maggiore è la crescita e qui si tende a a diciamo infatti che le discipline siano un po'più latte è un po'più morbide e questo ci porta al rischio di vedere rischi appunto in più occasioni Ricci quindi se non facciamo nulla sono convinto che il rischio opposte fra addirittura fattale mortale per l'Unione europea
Qui gli unici che possono trarre soddisfa soddisfacimento dallo squilibrio attuale sono quelle che aderiscono alla visione di una politica di una scusate di una moneta completamente vuote politicizzata un autore che mi piace molto cercarla Polani descriveva proprio parlando dell'ottocento del diciannovesimo secolo diceva che era un un trinomio marcare un mercato diciamo del lavoro concorrenziale un tallone oro automatico è un libero scambio internazionale che forma un tutto però io non credo che le nostre società oggi potrebbero accettare di ritornare a questo modello di mondializzazione
E governata da regole intangibili automatiche
Purché accettino un'unione o monetaria in Europa appunto di questo tipo c'è l'Europa non può re in qualche modo
Per cui il
La conseguenza nefasta della tallone ora cioè la sua a progenitore in qualche modo dove
Vorrei evocare in quest'occasione alle Tietmeyer che un giorno ha citato appunto ore nove dicendo la moneta non appartiene al principe venti alla comunità
La più ovviamente chiamata quindi rado di togliere dalle mani del principe lei euro
Dirigente figlio economici politici soprattutto sulla non ce l'hanno più in mano però non appartiene ancora alla comunità
Euro e quindi dobbiamo approfondire il ruolo della comunità e e l'euro non potrebbe non potrà sopravvivere ad una Europa in disfacimento in compenso la moneta può contribuire a creare un sentimento di appartenenza
Secondo diciamo
Habermas cassa cioè il quello che lui chiama il patriottismo costituzionale non vi sto dicendo con questo che tutta la costruzione europea debba costruire qui ora soltanto sulle per carità
Non tutti gli stati membri tra l'altro sono dentro la zona euro e purtroppo a più probabile oggi ancora più di ieri che il Regno Unito rimanda per molto tempo al di fuori
Voto
Tu pertanto ci devono essere altri ambiti di cooperazione rafforza e e questi possono riguardare devono riguardare la sicurezza e la difesa però è
Altrettanto interattivo consentire ai Paesi che fanno parte dell'euro
La possibilità di trarre da questa decisione tutte le conseguenze sia nell'ambito dell'unione economica e monetaria quindi da euro ma anche dal punto di vista fiscale filtro secondo me andando avanti in questo modo e non vincolando i partecipanti all'euro ad aspettare la soluzione dei problemi generale dell'architettura europea non è in questo modo che potremmo preparare l'Europa politica
Concretamente questo che cosa significa significa che bisogna far sì che il consiglio dell'euro abbia una capacità decisionale propria autonoma
E giusto spesso questa sarà utilizzata solo a seconda di quello che viene viene fatto nel resto dell'Unione
Se l'unione e dinamica ed efficacia efficiente non sarà necessaria che Paesi dell'euro debbano andare più veloci vegliare però se degli altri appunto stanno rallentando allora i Paesi dell'euro devono poter andare avanti cioè non è possibile che l'euro sia uno svantaggio di un'unione dominata da e bonificata i pochissimi nazionali
Un lettore chiaramente tutti gli ambiti della politica o meglio non tutti gli ambiti della politica economica sono riguardati interessate da questa evoluzione ma penso che pari concrete sono possibili anche grossi a livello di coordinazione economica di rappresentanza eterna della zona
In termini fiscali e poi in termini appunto di regolazione bancaria e finanziaria e nella nell'ambito della coordinamento sociale
In collegamento con la mobilità crescente dei lavoratori in particolare diritti sociali la trasferibilità dei diritti sociali
Ofelia regimi appunto pensionistici però altri ambiti invece ne devono essere più di pochi entrare di più nella sussidiarietà
Quello che riguarda il sociale l'occupazione questo deve rimanere comunque sotto la responsabilità nazionale
Il coordinamento fra le politiche dell'occupazione è utile utile mobilitarsi a questi fini però proprio per natura sarà molto o meno forse questo coordinamento rispetto ad altri ambiti che ho citato precedentemente pertanto quello che e propongo è quello di avanzare già propongo di vantare in tre fasi la prima fase poggia su cambiamenti modifiche marginali che possono comunque essere attuate subito
Ma perché lo vogliamo
In una seconda fase invece più petulante e riguarda invece l'introduzione di emendamenti al Trattato
O addirittura della creazione di un trattato nel trattato
Riguardante in particolare i paesi di Eurolandia e la terapia invece ancora più remota e riguarda la staffa la fate politica
Fu raccogliere per quanto riguarda la prima la Walter
Addivenire alla definizione di proposte in grado di far progredire l'organizzazione e la politica economica nella zona euro non necessario iscriversi nella tradizione comunitaria cioè bisogna tenere dare per scontata in qualche modo che il problema da risolvere
è un problema di tipo intergovernativo marcato cioè che lo status della BCE
è uno status sui generis e che la Commissione dovrà essere un agente il coordinamento teme più efficiente se accetterà appunto di Barack stare se Mario Monti competente intentare questa espressione quindi barattare il sogno di potere contro la realtà alpinum irruente intellettuale per quel tono è questione di governo economica ho utilizzato molto dalla Francia e vagliato ingannevole in quanto governo economico suggerisce una soluzione tradizionale ma noi non abbiamo bisogno di una soluzione tradizionale quindi oggi preferisco parlare di governance
Da economica che sottolinea infatti da meglio la pluralità degli attori chiamati in causa
In questa attacca in questa prima tappa detto nostre
Blocchi da definire il primo aspetto riguarda i collegamenti per gli obiettivi e gli strumenti per la politica economica bisogna porre fine
Alla recente perplessità degli atterraggi degli osservatori sui temi in diritti futuri della politica economica e per questo bisogna in Edward gli obiettivi che vogliamo perseguire e gli strumenti monetari di bilancio e fiscali che possono essere utilizzati e sfruttati per rispondere
A quelle perplessità ad esempio
Utile precisare quale prospetta dalla reazione della politica dei pali parete a livello di bilancio il che non significa che la reazione debba essere la steppa però significa che il centro deve stabilire dei cent'dei principi e verificare che questi principi vengano applicati alla periferia quindi primo blocca e quello degli obiettivi e degli strumenti secondo e quello della trasparenza e della visibilità
Trenta durante Ecofin una seduta informale nell'aprile del novantanove riportato un certo numero di proposto che posso riprendere tali quali in questa sede la prima è che bisogna migliorare in modo molto in modo sostanziale veloce
La qualità e l'omogeneità delle formazioni partitiche non è possibile diciamo pilotare l'Europa economica con informazioni statistiche sugli Stati membri sull'Unione che sono completamente difformi per un cenno ne consegue che i mercati oggi utilizzano alla all'economia tedesca come una padre diciamo però incerte molto sbagliata
Bisogna consentire quindi al mercato di avere strumenti di analisi più giusti e dobbiamo fare uno sforzo di armonizzazione degli strumenti e anche dei provvedimenti per esempio un monitoraggio trimestrale a livello dei i lanci e delle politiche di bilancio degli Stati che a Parma e possibile poi dal punto di vista della vivibilità necessario chiarire la strategia della banca centrale ci deve essere chiara oggetto esisteva un'incertezza quantitativa sui collegamenti che portano di tre falde più finale e il tasso d'interesse come strumento e l'utilizzazione della duplice riferimento del duplice pilastro chiamato cioè l'aggregato monetario e la previsione inflazionistica e sappiamo che questo meccanismo attualmente
Diciamo crea una cattiva trasparenza vivibilità della politica monetaria inoltre bisogna sempre tattiche notti per l'integrità e trasparenza i parlamenti nazionali hanno condotti ad approfittare dei programmi di
L'abilità affinché tutti hanno integrativi pienamente all'interno delle politiche di bilancio nazionali il terzo blocco diciamo delle attività che possiamo porre in essere e basta decidere proprio perché non necessario
Fra superare delle tappe formale riguarda appunto la rappresentazione con la rappresentanza eterna per fare parte e di una cooperazione con il dollaro a cui gli Stati Uniti tra l'altro potrà pronte tre favorevoli domani anche qua mi sono abbastanza rettilinea dirlo è necessario che la rappresentanza diciamo esterna dell'euro venga rafforzata rivede mondani in quanto la situazione attuale è ampiamente insoddisfacente il che infatti per poter rappresentare la zona euro da presidente dell'euro dialogo undici a legittimità interna totale tuttavia la legittimità e Terna nei confronti di terzi che qui dice solo attraverso la presentazione il G sette c'è la partecipazione del G7 questa manca quando c'è un Paese che peraltro non è membro di duetto organico di testa
Già dal novantotto novantanove inoltre mi CIPE oggi hanno fatto una proposta ricopre questo dilemma ma la proposta non è stata accettata neanch'io tra l'altro particolarmente favorevole a questa proposta belga forse mi sono sbagliato anzi mi sono tagliato diverge in particolare
Era non era non è stato Pizza avevano aggiornata c'è la proposta belga era la seguente e bisogna accanto al presidente del consiglio dell'Euro bisogna creare una vicepresidenza servirà a conferita ad una cute ad uno dei tre immobile del G7 quindi la Germania Italia e la Francia domani indomito se nel decidere se ne farà parte
Vicepresidente avrebbe come compito quello di esprimere questa a rappresentanza questo molto esterno per l'euro che oggi non si fa sentire questa voce
E non si fa sentire lo vediamo molto bene trentatré abitanti e tra l'altro questa vicepresidenza potrebbe o dovrebbe diciamo proporre una strategia monetari afferma l'allargamento in quanto non sono affatto certo che l'ha poi l'attuale e confidiamo nel considerare le euro fra di a chi Comini comunitari nei dibattiti che abbiamo fra i Paesi rivendica con i Paesi candidati abbia una posizione perseguibile ancora a lungo dal punto di vista metodologico aggiungerò che questo porterebbe peraltro
Implicitamente a a ridefinire il ruolo della Commissione che deve svolgere un ruolo molto ante per i Paesi che non fanno parte dell'Europa
Per la moneta in particolare quelli che verranno diciamo verranno introdotti in seguito all'allargamento ma che dovranno dovranno avvenire invece e che dovrà aver appunto uno ruolo più vicino a quello dell'FMI nei confronti del G7 parlo ancora appunto del posto del ruolo della commissione quindi un ruolo più vicino a all'euro undici
Perché possibile tra l'altro in modo molto rapido ed era la prima alla seconda tappa invece è molto più lunga e molto più pesante
In quanto bisogna emendare i trattati o comunque chiare paesi euro un trattato specifico secondo me le grandi vini grandi meriti sono i seguenti cioè fornire al consiglio dell'euro una capacità ufficiale decisionale esecutiva negli ambiti che riguardano la politica ammacco economica oppure analogamente considera con consentire all'Ecofin di io mi sì come diciamo gruppo euro per decidere su azione di coordinamento per quanto riguarda i Paesi che partecipano all'euro per esempio
Creare un'Assemblea costituita da commissioni finanziarie delle finanze dei parlamenti nazionali un'assemblea che e sia consultata prima di qualsiasi votazione ufficiale
All'interno del Consiglio del muro
Secondo in diritto creare all'interno della zona euro il voto a maggioranza qualificata ne ha già parlato ampiamente per la fiscalità però non è valido solo per la fiscalità infatti questo Consiglio dell'Euro dovrebbe poter deve poter legiferare in materia economica e fiscale
è chiaro che prima che questo bisognerà risolvere in modo definitivo il problema della ponderazione dei voti sono convinto che nell'ambito fiscale come in quello della coordinamento questa sia un'occasione imprescindibile
Terzo in diritto va contare in ambito del trattato e bisogna partite quando una decisione è stata appresa in seno alla tenete il Consiglio dell'euro ogni fine ebbe beh difendere la posizione comune comune presso l'Ecofin cioè questo sarebbe un modo per lottare contro i free vai essa in materia fiscale cioè non elimina completamente free rider sperò l'unico modo per eliminarle sarebbe il un voto a maggioranza qualificata Enrico nei confronti di tutto indica che l'Olanda e l'Unione però sarebbe un modo per limitare FI la Ryder quando una decisione pene prenda all'interno del consiglio dell'Europa conto quando si ritorna in sede di Ecofin i Paesi europei dovrebbero votare nella stessa direzione
Qui si possono concepire delle formule del tipo o compromesso di Lussemburgo appunto per Paesi esterni all'area euro e poi ci sarebbe una perdita attacca che proponente molto remota di cui ha parlato agli Oscar Fischer appunto insomma però per giungere a questa terza tappa
Ebbene io riprendo veramente nel suo e dei suoi concetti sui del cioè le fate precedenti devono preparare questa terza padre paese che avranno certo di partecipare al centro di gravità dell'Europa come ha detto Fischer appunto Pepita che vadano avanti nell'integrazione
Di parla per un periodo fra dieci o quindici anni però non accadrà niente fra dieci o quindici anni se nel frattempo non avremo superato realmente operativamente delle tappe che città sentiranno di ci consentiranno di avvicinarci e quindi se vogliamo
Ipotizzare una federazione europea basata su un trattato costituzionale allora fin da ora dobbiamo iniziare a creare questo centro di gravità in altri termini si tratta nientepopodimeno che di riprendere la strada a tracciata dal padre fondatore dell'Europa
Che consiste nel creare solidarietà concrete su cui egli verrà a create a costruirsi l'adesione ad un progetto politico politico più ambizioso per concludere
Il rischio attuale Armando di fronte ad una Euro che incompleto che incompiuto in quanto non c'è il processo decisionale quindi di fronte ad un'armonizzazione fiscale che è ostacolata
In quanto non esiste un processo decisionale e di fronte ad un allargamento che mal preparato cioè non debitamente preparate bene il rischio è che nel futuro nei prossimi anni l'Europa e l'idea stessa dell'Europa né i cittadini
Sì falliti e che in queste condizioni non giungiamo Maya Laterza ha tappa
Quella che ci propone il Ministro degli affari esteri tedesco per questo sono convinto che dobbiamo creare diciamo attuare le fasi intermedie ne va del nostro destino comune
La ma perché questo sia possibile non devono esserci costruzioni disparate una per la moneta una per la ditta da bisogna che tutti questi progetti possono avere dei perimetri diverti però avvengano con un obiettivo in mente l'obiettivo ultimo verso cui si vuole tendere
E per questo il discorso di Fischer importante poiché abbiamo persone bisogno di persone lungimiranti dobbiamo poter definire gli obiettivi a quindici o vent'anni poi che le azioni di oggi vi possono essere perseguite e perché possono convergere portandoci domani negli ambiti che fuoriescono dalla politica economica e sociale sociale evitando proprio dalla politica economica e sociale comunque ci portino dicevo a da bere quello che noi vogliamo abbiamo cercato creato da quarant'anni a questa parte quindi non posso immaginare che non si facciano gli sforzi per continuare a a favorire alimentare l'integrazione e politica che dovrà dicembre da tutto questo con scusate ma di essere stato un poco lungo
Se mi sono autorizzato a fonici da un po'dall'ambito della fiscalità però penso sinceramente che tutte queste problematiche sono veramente interconnesse grazie
Ringrazio Dominique Strauss-Kahn credo che ascoltandolo tutti abbiano capito perché ha esercitato esercita una così grande influenza nel dibattito politico europeo
Oltre che sul coordinamento fiscale
Ci ha illuminati sulla prospettiva a tappe della ulteriore integrazione economica e politica europea
Chiarendoci la sua visione tra l'altro sulla governance economica
Le sue riflessioni sono sicuro saranno utili anche per il lavoro nel quale attualmente impegnata la Commissione europea
E che sfocerà nella primavera dell'anno prossimo nella presentazione di un libro bianco proprio sulla governance dell'Europa
Grazie quindi anche per questo contributo
Entriamo ora nella seconda tematica quella intitolata mercato interno e fiscalità profili giuridici ed economici
Il primo relatore su questo tema è il professor Franco Gallo al quale è già stato fatto riferimento
Autorevole com'è noto a tutti esperto di queste questioni e anche ministro delle finanze nel governo Ciampi prego il professor Gallo così come i relatori che lo seguiranno
Di senza necessità di un'armonizzazione dei tempi ma prego di attenersi ad un implicito Codice di condotta grazie professor Gallo
A me spetta di inquadrare il problema del coordinamento fiscale
Nell'ambito del sistema è un discorso vi tipo più istituzionale
Anche se devo dire che in questa materia così Intrieri e molto difficile poi attenersi alla alla regola giuridica in un trasmutare partito del diritto nella politica fiscale fino addirittura alla politica
è un mai un referente un po'tutti noto il fatto che
La libertà di movimento di pattuglia produzione
Sia nell'ambito soprattutto dell'Unione Europea sia ormai nell'ambito mondiale
La cosiddetta globalizzazione
Sta producendo insieme a tanti effetti positivi
Un effetto negativo
Che per noi giuristi risolve in questo far cadere il presupposto
Su cui sono fondati finora gli ordinamenti fiscali
E cioè il presupposto della coincidenza fra chi fruisce della spesa pubblica e il contribuente
Ormai con la globalizzazione il cittadino continua a votare
Nel paese di appartenenza
A godere in esso
Dei benefici che la spesa pubblica
Ma può in casi sempre più frequenti direi che ormai
Lei che facile sottrarsi a questa attrattiva
Posto scegliere il Paese meno esoso
Due dove pagare almeno una parte di tributi attraverso un'opportuna localizzazione degli investimenti finanziari
Le attività produttive che a volte anche e la propria sede di lavoro
Quindi il tentativo che fanno i Paesi dell'Europa
Cioè quella di evitare questa divaricazione fra momento del e luogo del prelievo il momento il luogo della fruizione dei servizi
Quindi arginare l'emorragia e fiscali
E riconquistare quote di contribuenti esteri in quest'ottica ogni Stato
E spinto ad abbassare le aliquote sulla parte mobile soprattutto da materia imponibile
E quindi a ridurre la tassazione sulle plusvalenze sulle rendite finanziarie
E le sue difese
è un fatto quasi inevitabile una reazione automatica
Alla globalizzazione
Cosa rimane rimane soltanto
Agli Stati sull'imponibile offerto dei fattori poco o niente affatto
Mobili lavoro i consumi i redditi e patrimoni immobiliari
E il ce l'ha detto già a monte il segnale
Che a riguardo proviene dalla scena mondiale
Non lascia adito a dubbi
La tassazione del capitale reddito d'impresa nell'ultimo decennio è fortemente diminuita
La tassazione del lavoro è fortemente aumentata
Il rischio quell'ottica del giurista è che ponendosi su questa strada
Ogni sistema tributario nazionale tende a diventare regressivo
Sia nella struttura e quanto al gettito incontri la sempre
Limiti più severi nella reazione prevedibile delle contribuente verso grani eccessivi
E così si va incontro ha avuto
Che si possa restare questa tendenza
E incontrò una crisi fiscale dello Stato
Nel senso che un giorno Orso
Questa situazione se non si corre riparo potrebbe arrivare
Da parte dei governi addirittura in una difficoltà applicative per vedere esattamente quali e quanti siano le proprie entrate
E su quali e quante risorse si possono contare per finanziare le politiche della spesa
Questa è il diciamo prospettazione forse un po'drammatizzata della situazione
In un'ottica di globalizzazione di competizione fiscale eccessiva
E poi in questa ottica perché ci si è mossi ormai da datata da più di di otto nove anni nel nell'ambito di un'europea
E in questa ottica di rapporto di lavoro attribuito
Grande responsabilità alla dinamica tributaria che vi ho detto per l'alta disoccupazione e in questa ottica ci si è mossi
Per proporre dei progetti di armonizzazione o quant'
Quindi un coordinamento un ravvicinamento delle politiche tributarie dei paesi membri
Anche in materia di imposte dirette
Perché in tema di imposte indirette come sapete il trattato
Prevede l'armonizzazione esortato i grossi passi avanti io credo che questo convegno a parte le relazioni DP qui domani mattina sull'Iva padri ma soprattutto delle imposte dirette
Ora devo dire anche qui la contrattazione pessimistica ma dobbiamo dire
Un dato di fatto che nonostante l'enfasi posta su questi temi
Sia nel vertice dei vertici passati
Degli stati
Aderenti all'Unione sia nel recente vertice di Lisbona
Il coordinamento europeo in materia
Si presenta sempre più difficile
Per le gelosie degli stati e dobbiamo dirlo soprattutto degli Stati piccoli rispetto a quelli grandi
E
Dal punto di vista diciamo delle procedure
Per i dubbi connessi alla nozione di concorrenza fiscale dannosa
E ai contenuti all'intensità e i tempi che il coordinamento dovrebbe avere
Comunque
Nonostante queste difficoltà dato positivo è che il coordinamento die è un obiettivo appropriato vitale questo nessuno può disconoscere priva di eventi fiscali
E
Chi ne va nel di Baghdad e da essere auspicato il raggiungimento anche sindaca duale
E anche se non attraverso la mutazione in senso stretto ma almeno l'avvicinamento al mero coordinamento
Quali sono gli ostacoli giuridici
Alla Montessori fiscale allo stesso coordinamento
Già ve l'ho detto il primo ostacolo è quello derivante dal fatto che il trattato di non europea
Impone l'armonizzazione imposte indirette ma nulla dice per le imposte dirette
Ora
La mancanza di norme espresse che prescrivono il coordinamento delle imposte dirette
Sapete storicamente trova la sua basse nella originaria convinzione che tali imposte costituiscono uno strumento di politica fiscale
E quindi anche di redistribuzione del reddito che compete esclusivamente all'IST singoli paesi membri quindi si fa un discorso di sovranità
Sta di fatto però in molti ce lo ha ricordato che il mancato coordinamento
Esalta la competizione fiscale
E può produrre
La sopravvivenza di regimi fiscali differenziati caratterizzati da una disorganicità ed una potenzialità discriminatoria alle quali si deve in qualche modo
Porre rimedio
E l'unica via per realizzare una convergenza delle singole situazioni non può essere altro
Che è quello di per vedere
Di
Operare
Per un avvicinamento di legislazione in tema di imposte dirette che se non può essere tutto di norme del Trattato dirette sia quanto meno inserite norme più generali
Che riguarda di avvicinamento o comunque sia obliqua
Nel senso che consente intervenire o la quota di Lussemburgo la Commissione
Laddove la concorrenza
I viola una libertà fondamentali previsti dal trattato
O il generale di civili o discriminazione
O dove questi comportamenti sono risolti della concorrenza o si risolvono in modo specifico nel rivisitato festeggiamo le quattro opposizioni che riguardano la competizione
Di questo parleremo più avanti
L'altro vincolo giuridico ostativo dell'armonizzazione ce l'hanno ricordato sia Monti che stavo Scanno
E l'attribuzione del potere di interdizione
Ad ogni singolo Stato
Finché materia fiscale e decisioni di modifica devono essere sempre approvati e col consenso di tutti i Paesi partecipanti e ISTUD Istituto di uno solo di essi risulta determinante quindi provoca la stasi
Nel processo di armonizzazione
Questo inconveniente ce l'hanno ricordato si è verificato troppo spesso nell'ormai lunga storia Rigoni europea e sarà ancora più aggravato con l'allargamento dell'Unione europea e i Paesi dell'Est Bach quindi mitigato
Quanto meno con riferimento alle politiche fiscali qui dicono
Ora qual è l'effetto concreto di questi due ostacoli di cui vi ho parlato perché
Applicando congiuntamente questi due vincoli giuridici
Finora si è diventato non dico l'insuccesso ma quanto meno l'arresto di due progetti di coordinamento portati avanti recentemente da oltre lo crea il primo che dovrà essere approvato al vertice di Helsinki nel dicembre del del novantanove e meglio conosciuto come pacchetto Monti
E attiene al Codice di condotta
E alle proposte tra l'altro abbastanza minimalista
Di direttiva gli interessi e cannoni intracomunitari fra imprese e sulla tassazione del risparmio il secondo Progetto
Che di anno in anno viene procrastinato e che credo finirà per essere accantonato mi auguro di no
Riguarda il regime definitivo dell'IVA
Mi soffermerò in particolare
Sul
La parte del pacchetto Monti che attiene fatta sulle delle imprese e di risparmio per fare alcune riflessioni
Che s'capiranno poi la via alla relazione del collega Giannini i denigratori di oggi pomeriggio
Però prima vorrei anche qui
Dal punto di vista del giurista per fare delle per i giudizi Ali riflessioni che riguardano il rapporto fra il principio di non discriminazione
E quello di armonizzazione fiscale
Voglio dire cioè che
Nonostante che alcuni ma dottrina soprattutto del Nord Europa ditte fiato reading di origine olandese
Tenda
A ritenere che
L'applicazione est del solo principio di non discriminazione
Possa
Escludere o ridurre gli interventi di armonizzazione
Nonostante questa dottrina io credo che dobbiamo dire che l'armonizzazione e il coordinamento fiscale
Coesistono anzi devono coesistere
Ma non assorbono
Prima questi insistere con il generale di più di un discrimine azione
Intendo per questo principio in tema fiscale quel principio secondo cui a parità di situazioni
Con riferimento alle libertà fondamentali previsti dal trattato il trattamento fiscale difforme dello straniero e di prodotti stranieri
Rispetto ai cittadini e ai prodotti nazionali
Non può essere difforme
Sono moltissime norme che a questo riguardo trattano il principio
Voglio dire
Che anche se si ipotizzasse un completo ravvicinamento teorico delle legislazioni nazionali in tema di tributi ciò non comporta la disattivazione del principio Younis discriminazione così come simmetricamente la puntuale applicazione del principio discriminazione non sarebbe alternativa al processo di armonizzazione e di coordinamento
Questa conclusione in verità confermata dal numerose sentenze della corte di giustizia di Lussemburgo
Io però vorrei soffermarmi su una delle due proposizioni cioè quella relativa domanda se l'applicazione del principio intimidazione
Sia sufficiente da sola a risolvere il problema del trattamento differenziato
Dannoso
E quindi consenta di fare a meno dell'armonizzazione
La risposta è negativa
Negativa perché
Il divieto di discriminazione seppur basilare nell'ordinamento comunitario non è un rimedio perfetto
Nel senso
Che non riesce ad eliminare qualsiasi situazione dannosa pregiudizievole nel settore tributario riguardo ai trasporti transfrontalieri
Così come il trattato l'ha costruito è un principio parziale
Non perfetto nel senso che riguarda soltanto quelle discriminazioni che si risolvono in una eventuale maggiore imposizione in un Paese membro dei prodotti dei soggetti appartenenti ad altri Paesi membri e non in una minore imposizione ITA di prodotti e soggetti
Che può creare anche Osama distorsione nei confronti dei prodotti soggetti appartenenti al Paese che effettua il prelievo voglio dire la non discriminazione
Copre
Questo principio le attività protezionistiche transfrontaliere
Ma non copre la cosiddetta discriminazione a rovescio
Nel senso che secondo il trattato
Ogni Stato può fare un trattamento favorevole alle non da presidente
E trattare Peggion residente
C'è una discriminazione Nava espiazione a rovescio di cui
Io non discriminazione
Non si occupa ecco quindi l'esigenza i processi di coordinamento di armonizzazione per colmare questa chiamiamola la culla del trattato cioè Papi intervenire
Ai fini di coordinamento e di armonizzazione delle legislazioni che trattano diversamente si pente non residente in un'ottica non dell'aiuto del non residente ma di pura del
Non commento nell'incidente
Ora ci deve dire che questi interventi di armonizzazione sono stati effettuati sono stati studiati
Ma finora
Poco si è fatto e credo si pensi di fare nel breve termine per le imposte dirette soprattutto per le imprese
Qualcosa invece si spera di fare
La tassazione di risparmio con lo schema di direttiva la tassazione degli interessi
Percepiranno residenti
Il poco che si è fatto riguarda l'adozione di alcune importanti direttive o convenzioni come quelle relative all'eliminazione di la doppia imposizione dei dividendi dei rapporti tra madri e figlie
Alla tassazione delle operazioni straordinarie intracomunitarie fusioni scissioni conferimenti e così via nonché all'eliminazione della doppia imposizione conseguente a rettifiche degli utili fra imprese associate
Alti provvedimenti per quanto mi risulta sono in itinere
Come ad esempio quello relativo ad un sistema comune di imposizione applicabile ai pagamenti di interessi e cannoni tantrica madri questa figlia situate gli stati membri diversi
Altri ancora provvedimenti invece se poi estremamente importanti come quelle riguardanti l'armonizzazione delle basi imponibili sistemi Cassazione società ed azionisti
Risultano per il momento accantonati sono rimasti allo stato di ricerca o di studio
A causa degli ostacoli di cui ho già detto
E un po'per di bollare parzialmente questi ostacoli sta prevalendo
In questo momento sempre di più l'orientamento ad abbandonare l'obiettivo una completa armonizzazione a favore di quello limitato dell'aggiunge mento di un livello minimo di uniformità
Nella determinazione delle basi imponibili e nella previsione almeno una forbice di aliquote imposta sugli utili societari
E sul gli interessi
In altri termini in questo momento storico in questa fase si vuole rispettare la sovranità fiscale degli Stati
Ma nello stesso tempo si vuole evitare che la mobilità dei fattori della produzione dia luogo a una concorrenza fiscale non benefica
In effetti un incentivo fiscale concesso dallo Stato ovvero mito usure di una semplice ritenuta a titolo di d'imposta la stessa riduzione generalizzata di aliquote
Possono comportare in tempi brevissimi lo spostamento di ingenti volumi di investimenti produttivi e finanziari che ledono fortemente la finanza del Paese diciamo abbandonato
Da questi investimenti
E questi affetti sono resi più gravi
Dal fatto che intorno a taluni Stati membri
Ruotano saltati i satelliti a fiscalità agevolata sì che lo Stato membro può diventare il veicolo per far transitare base imponibile verso questi ultimi
Quell'ente mente con questa impostazione il Consiglio Ecofin tenutosi il primo dicembre del novantasette
Come sapete ha varato un programma abbastanza complesso
Volto a contrastare le istruzioni degli investimenti sia finanziari che produttivi nel quadro di quella che si è chiamata a una nuova fase dell'azione comunitaria ispirata al cosiddetto mai una formula in gergo un approccio globale alla fiscalità
Che delineato in un documento del novantasei che Monti per cento al consiglio informale così nell'Italia di Verona
Mi soffermo poco sugli investimenti
Di carattere diretti alla produzione
E quindi io sul Codice di condotta e mi dilungherò
Un po'di più sul
Invece il
Schema di direttiva sul risparmio
Anche perché essendo la direttiva come turista o materiale su cui soffermarmi quindi essere anche forse anche più critico
Codice di condotta col ricondotta sapete che retto da questo principio fondamentale riguarda la BCE sta Session
Ed è rivolto agli Stati membri ama caratteristica molto interessante da un punto di vista della prova della debolezza la commissione cioè di essere un atto atipico per noi giuristi abbastanza atipico dicevo non vincolante per certi per certi versi analogo la raccomandazione
è un atto cioè con il quale si chiede un impegno dei governi non si impone niente ai governi a mio sembra
Più che altro un atto giuridico sicuramente non vincolante rivolto però i distacchi Perotto però gli scatti
Ora in base a tale codice
Non dovranno essere introdotte a favore dei non residenti
Nuove misure di origine fiscale in grado di incidere in misura significativa sulla localizzazione delle attività produttive all'interno dell'unione europea
E quindi nuove misure che costituiscono concorrenza sleale perché insieme pregiudizievole la cosiddetta aperta Competition
Parallelamente dovranno essere eliminate dice proprio espressamente la il Codice di condotta smantellate entro un termine dato anche quelle misure attualmente esistenti
A differenza quindi del rapporto routing che quello più prossimo che tanti rapporti sulle Poste dirette sulle imprese questa iniziativa tenta di porre rimedio agli effetti dannosi non fissando un'aliquota
Minima di imposte rapporto Rooney che proponeva il trenta per cento mi pare
Ma si limita a indicare agli Stati membri una linea di comportamento che dovrebbe tradursi in un impegno a rimuovere solo specifiche misure potenzialmente dannose
Naturalmente dannose rispetto al livello generale tassazione
Delle imprese esistente in quel Paese membro
E quindi non si occupa dei regimi generalizzati di detassazione come quindi irlandese o di altri Paesi
Piccoli dell'Unione Europea
I lavori le attività tale codici sono stati portati davanti alla Commissione presieduta dalla
Per i master General Don prima Rolo il cui faceva cenno professor Strauss-Kahn
E in verità sono giunti a conclusioni avanzate ma non definitive perché per quanto mi ricorda peccato per quanto mi risulta
Il rapporto di lavoro stato rassegnato al consiglio Ecofin nel novembre novantanove
Reso pubblico ma i ministri non lo hanno ancora esaminato ritenendolo strettamente connesso all'avanzamento degli altri due elementi del pacchetto Monti
Quindi abbiamo le informazioni sappiamo cosa si è fatto ma non è stato ancora dato un passo concreto di attuazione del documento della commissione prima loro
Ecco a questo riguardo io devo dire che
Anche se si riuscisse come io spero a trovare una linea soddisfacente di compromesso in ordine alla individuazione dei casi di concorrenza fiscale dannosa e sleale da eliminare e vietare tuttavia e dobbiamo tenerlo ben presente ciò costituirebbe solo un piccolo molto piccolo passo avanti
Verso l'eliminazione delle barriere fiscali al mercato unico
Eccetto non risolverebbe comunque non lo so dei radical mente il problema generale telefax Competition e distorsiva dannosa
Lo sforzo di coordinamento che si sta compiendo infatti per sua stessa natura e per
Volontà dei proponenti
Di applicazione molto limitata perché rimane insoluto il problema derivante
Dalla compresenza di ben quindici diversi sistemi tassazione
Dell'impresa
Ecco ora al riguardo devo dire la mia personale opinione
Questo che dico non coinvolgono il su uno altro minori nel mio Paese
Io credo che benché si faccia ogni sforzo per giustificare questa diversità
In nome della libertà di mercato
Io ho qualche difficoltà a considerarla
Questa diversità come taluno sostiene e sempre più persone in Italia e anche in Europa sostengono ho capito sì col tacco tirare questa diversità di trattamento addirittura con un benefico fatture di concorrenza la formula di stile che si usa e non invece anch'esso un ostacolo al processo di integrazione
Io posso capire tutt'al più che una piena competizione piena Competition possa trovare poi trovare una qualche giustificazione
Nell'ottica teorica portata avanti da scuole economiche come della public choice
Sul piano molto generale della fiscale ma non della TAC policy e cioè come strumento indiretto di coercizione tra virgolette e degli apparati statali
Come strumento cioè da utilizzare per realizzare politiche alternative di riduzione della spesa pubblica posso capire
Che sarebbe come dire che la competizione fiscale dovrebbe servire più che altro ad scusatemi la parola può colorita ad asfissiare gli stati sul fronte delle entrate e quindi costringerli a sempre più estesa e privatizzazioni e alla riduzione forzata dell'area del Governo però dobbiamo ricordarci che questo è perfetto se si produce
E cioè di costringa gli stati ai due lati del welfare
Sarebbe un perfetto
In cui la riduzione avverrebbe entro limiti un po'fortunoso di un po'erratici che sono i limiti indotti dal gioco della concorrenza
Non limiti previsti dagli Stati coordinati e determinati attraverso atti comunitari sarebbe che Battle sarebbe un po'
Un popolo
Dato in mano a risultati della concorrenza
Ora
Io credo che una tale ipotesi
Non possa essere presa come supporto e come quindi giustificazione teorica della tax competition è piena
Anche perché Pictet sarà pure una tesi rispettabile ma dei connotati fortemente antistatalisti ma non anti-Stato
Chi spende troppo manti Stato regolatore
E cioè sembra più una tesi che ha connotati politici ideologici
Mentre qui forse dobbiamo limitarci a constatare che in un'area economicamente integrata ce l'ha detto stava spiando
A moneta unica e la prospettiva di una unione anche politica e la diversità tra tassazione
Rappresenta in ogni caso un costo rilevante del sistema produttivo europeo costo che è proprio costituito dal non pieno sfruttamento delle potenzialità dell'integrazione
Non si riesce almeno io non riesco a capire come queste diversità
Possono ritenersi soltanto perché generalizzate cioè perché quindi appartengono a un sistema fiscale di un Paese solo per questo
Possono ritenersi coerenti con il buon funzionamento dei mercati e quindi non produttive anche se di gravi distorsioni nella localizzazione dell'attività d'impresa e quindi gli aggravi di costi amministrativi
Io dico dove mi sembra che anche in un'applicazione il più possibile rigorosa del Codice di condotta
Difficilmente potranno evitarsi in futuro fenomeni negativi di competizione basati anche su regimi generali di bassa tassazione
L'esempio crescita ed è proprio quello del dell'Irlanda
In cui
Si dice
La minaccia e che nel due mila tre sarà portata Ventura ricotta delle imposte sulle società al dodici e cinquanta tredici per cento
Questo cosa significa significa che non ci può stare fermi
Che può essere una tappa vicino sta spiando
Al armonizzazioni al coordinamento you a fissare aliquote minime operare individuando concorrenze fiscali dannose individuando le appunto i regimi fiscali privilegiati
Bisogna anche pensare a fare il secondo passo il secondo passo terzo è difficile farlo nata affatto sicuramente l'ottica non dico dell'armonizzazione del coordinamento delle legislazioni simbolista
E in questa ottica penso che ne parlerà non so se in padella Micossi o Vieri Ceriani o la stessa
Giannini bivio non mi trattengo su questi aspetti mi sembra interessante la proposta fatta dal Governo italiano
Quella cioè di creare uno statuto fiscale europeo d'impresa
è una proposta a cui per quanto mi risulta guardava con simpatia almeno alcuni strati delle imprese inglesi da Gran Bretagna e spagnole
Una proposta che certo non risolve il problema
Ma è interessante
Perché non esclude tout-court la competitività tra gli ordinamenti nazionali in tema di aliquote di basi imponibili
Però consente alle imprese più europei Zarate di abbandonare sì Bongiorno se lo vogliono
Il regime nazionale e osservare regole comuni di determinazione dell'utile societario fissati appunto uno sconto fiscale europeo
Tratterebbe cioè di ragionare in termini di coesistenza del regime comune europeo quei regimi nazionali lasciando alle imprese di scegliere fra il regime nazionale
Di determinazione delle basi imponibili
E quello comune europeo fermo restando naturalmente che l'aliquota di imposta sarebbero quelle fissate dallo Stato
Di residenza
Può sembrare forse poca cosa
Quanto costa proposta si applica soltanto ai cosiddetti global players cioè a quelle società imprese che avvocature internazionale che hanno Brescia e su consiglio di negli altri paesi vivono europea
Ma è sempre a mio avviso un ulteriore passo nel processo di integrazione e che potrebbe aveva l'effetto positivo di far pensare alle nostre grandi imprese in un'ottica europea comunitaria di statuto fiscale comune e non nell'ottica invece diciamo egoistica dei singoli Paesi i singoli disperso in nazionale
Veniamo alla
Coordinamento delle legislazioni in tema i tassazione del risparmio
L'ho già detto che di fronte all'impasse nel processo di armonizzazione finora segnato
La Regina Coeli nazionali tutti i singoli Stati non ce n'è uno conferma eccezione hanno reagito
Quasi istintivamente ingaggiando una TAC ma
Competition
Il primo passo ce lo spiega meglio la la la Giannini la presa Giannini è stato l'abbandono della regola della onnicomprensività e quindi la progressività per quanto riguarda la tassazione personale
Se estrapolato vecchio di capitale il capital gain se dall'imposta personale ormai la nostra imposta a Merano italiani abbiamo un'imposta personale sul reddito che è un'imposta sul lavoro autonomo
Dico sempre anche autonomo perché vorrei che fosse chiaro in questa e e dipendente
E sui dividendi oltre il miliardo compiuto un miliardo
Tutti gli altri diciamo con le proposte che saranno attuate nel due mila e uno relative alla tassazione delle in chi gli immobili un'imposta come dico da diciannove per cento
E con la normativa vigente possiamo dire che la nostra libertà dell'imposta sulla
E in questo senso fa bene il ministro Turco a proporne la la rapida diciamo revisione in un'ottica dell'aliquota in ottica degli scaglioni
Quindi il primo passo è stato questo abbandonare per per lei rendite finanziarie l'imposta personale
Il secondo passo è stato quello della detassazione degli interessi del capital gain SerT
Percepiti
Dai non residenti
Nel senso della completa esenzione di questa entità
In Italia questa già scritta stazione passata attraverso il varo
Di un decreto legislativo del novantasei due-tre nove e attraverso l'articolo cinque dediche recitativo quattro sei uno delle del novantasei
Questa esenzione soprattutto delusi venti
è apparsa quasi come una reazione obbligata un antidoto necessario per ovviare agli inconvenienti della mondializzazione
E quindi delle mobilità dei capitali
Ora
Il sistema che è venuto fuori io penso al nostro Paese ma potrei fare sul discorso della Francia e della Germania e per gli altri Paesi è un sistema abbastanza anomalo che non può reggere per molto tempo
Pena fondato sulla tassazione del residente con aliquote piene o anche ridotte
E detassazione dei non residenti
Perché quindi
L'effetto che veda questa doppia questi spense doppi questi doppi regimi a parte che un effetto di
Discriminazione dicevo a rovescio
è che stimola esportazioni di capitali all'estero
Il più delle volte realizzate attraverso meccanismi di ed éscamotage che garantiscono la detassazione anche nel Paese di residenza
Ora citasse residente e non non residente all'obiettivo del contribuente e non essere tassato neanche come residente
E quindi l'éscamotage del residente
La fonte
In ogni caso la competizione fiscale
Condotta attraverso il sistema dell'esenzione dei non residenti
Tende sempre più a far portare
I capitali all'estero
Non usando i meccanismi tradizionali
E l'UCPI non soltanto quelli ma anche facendo trasferire fittiziamente la residenza in Paesi in cui a tassazione dei residenti più blanda
Avete a chi mi riferisco
Le famose box
Cassette postali di paesi tassazione più blanda
O addirittura non denunciando affatto i redditi prodotti all'estero e quindi abbiamo la cosiddetta estero vestizione o violando enorme sul monitoraggio a meno che Paesi come Italia che hanno norme di questo genere
Vediamo
E qui mi avvio alla fine abbia conclusivo qualche conclusione
In che modo la sullo schema di direttiva sulla persona e risparmio affrontato questi temi
Beh gli affrontati prevedendo un regime cosiddetto di coesistenza
Cioè ha previsto il guardo ai non residenti quindi ha fatto un passo avanti insieme indietro rispetto ai provvedimenti alle dire alle schemi direttiva negli anni ottantanove novanta
Perché qui tempi imperava la scrive le mi pare campo fiscale intride di unione europea
Ha previsto quindi la possibilità di scelta degli Stati
Di fare un'opzione tra una euroritenuta del venti per cento in verità questo venti per cento è stato stabilito in modo abbastanza pragmatico in pirico non mi pare ci sono spunti precisi
Potrebbe essere un giorno anche il quindici o il venti e il venticinque c'è il venti io lo considero un po'come un numero di riferimento più che un il risultato di un'indagine udì una valutazione di tipo C diciamo scientifico l'olimpico
O in alternativa allego ritenuta lo scambio di informazioni
Io dico subito che come tecnico almeno sono favorevole a questa proposta mi sembra corretta in via di principio
Salvo fare se avrò tempo o se magari in sede di dibattito qualche piccola riflessione in ordine a come da schema di direttiva sta attuando questo principio da questa esperienza
Mi sembra corretto perché
Questo schema di direttiva
Affronta il tema della concorrenza
Dannosa e in particolare consente di via evitare quelle conseguenze
Negative derivanti dal fatto
Perché c'è una discriminazione fra tratta stazione di residenti e non residenti perché sarà tutti la Giannini scontato che i Paesi tenderanno a portare anche l'aliquota attuale
Che colpisce gli interessi percepiti dallo dai residenti a livello dell'aliquota fissata nella direttiva
Dico dovrebbe essere nato quasi spontaneo non voglio dire
Sarebbe molto delicato anche dal punto di vista della giurisprudenza della Corte di Lussemburgo che presenta un'Italia mantenga il dodici cinquanta sugli interessi se avessimo un un venti per cento previsto della direttiva comunitaria quanto meno perché voi sapete e che la Corte del Lussemburgo assente stigmatizzato e ha sempre quindi annullato tutti che i provvedimenti e nei quali il trattamento fiscale fatto a al
Al non residente
Era un trattamento privilegiato rispetto al presidente
E vero si potrà dire che si può addurre a giustificazione della discriminazione problemi di controlli fiscali e così via ma ecco ed è un po'un problema Kiba portato davanti alla Corte e ho l'impressione che gli stati non dico tutti ma la maggior parte tenderanno a riequilibrare leggine fiscale degli interessi i residenti Coppolino residenti
Quindi è che da un punto di vista diciamo generale il la proposta bacchettata qui sarebbe una sciagura
Se in questo momento
I tentativi di accordo con la Gran Bretagna non portassero a un risultato positivo perché si manterrebbe quella discriminazione che potrebbe a lungo andare mettere in difficoltà le operazioni finanziarie del campo europeo e quindi ancor di più spinge verso la fuga verso i Paesi off-shore
Ciò che invece non mi convince del congegno proposto mai
Soltanto un fatto puramente tecnico è il fatto che lo schema di direttiva riguarda genericamente soltanto gli interessi percepiti
Da da persone fisiche beneficiarie domiciliato in uno stato membro e non il rendimento degli altri prodotti finanziari
Dico questo perché penso non tanto i dividendi che normalmente sono già percepiti al netto delle imposte pagate nel Paese tra alla fonte
Ma penso a I coupon Washington
Penso alle deliberazioni dei prodotti derivati
E i quali sono difficilmente assoggettabili a ritenuta alla fonte
Quindi è un po'parquet parziale l'ambito l'oggetto dello schema di direttiva
Anche qui non mi soffermo su questi aspetti anche accezione di interessi posizioni che per noi italiani mi sembra un po'troppo generica
E noi pensiamo di interesse come il corrispettivo di un apporto di mutuo o di finanziamento in cui c'è un obbligo di restituzione in cui la somma pagata edito interesse una somma per determinata in non variabile
Nella direttive sono tracce di interessi che sono assimilabili parzialmente agli utili
L'ottica diciamo tecnico-giuridica questo forse non è particolarmente corretto
Non mi convince appieno non so se ne parlerà anche di questo la Gelmini se poi mi posso posso rinunciare a parlarne io
Questa disciplina un po'farraginosa in con cui si attua il modello della coesistenza perché sembrerebbe lo dico molto brevemente sembrerebbe
E che si vuole guardare sempre all'applicazione del principio di residenza
Tassazione nel Paese di residenza per il fatto che lei tenuta anche se non è detto chiaramente è un hai tenuto a sembra a titolo d'acconto perché data la possibilità al soggetto percipiente di far valere spesso il paese di residenza la ritenuta pagata a scomputo
E il fatto che addirittura può chiedere che non si applica ai tenuta per farsi dare passare direttamente il preside si pensa
Sembrerebbe far pensare che si può ricostruire il sistema in un'ottica cassazione nel Paese di residenza e non nel Paese del del per gli agenti oppure del del paese del tassazione alla fonte sembrerebbe questo
Ma ho l'impressione che se è così se questo è l'obiettivo sta difficilmente sarà raggiunto e per il semplice fatto che il soggetto chi spalla Scelta
Di andare a operare in quel Paese in cui l'opzione per la ritenuta non per lo scambio di informazioni vorrà mantenere l'anonimato
Ora non farsi tassare nel Paese di residenza altrimenti andrebbe nel Paese lo scambio di informazioni e allora ritenuta a questo punto di vista rimane di imposta
E qui porta con sé un Rossi problemi che chiedo che Monti abbia già considerato che se dedicati cioè se allora è un Paese in cui la scelta
Fatta da contribuente dorma mente a favore della ritenuta il Paese cappottato pelatura Vito d'imposta
Il l'introito il gettito della ritenuta rimane al paese del pay agente Oba distribuito attraverso il sistema di Schelling va distribuito ai Paesi di residenza e siccome io credo che sarebbe logico debba andare al paese di residenza il trasferimento di questi il gettito va fatto dal paese del piangente informando il Paese residenza riguarda i nominativi alle persone che hanno fruito della ritenuta cioè penso proprio di no masse allora questo è la logica su cui ci si muove ecco l'impressione è che l'altra direttiva dovrà essere rivista esaminata guardata perché bisognerà pensare anche a un dirittura un collegio a un organismo comunitario di controllo riguardo alla gestione da parte dei paesi del PAI agente su come ripuliscono il gettito il che mi sembra molto difficile ed è molto delicato
Questo mi porterebbe a dir la verità
Qui lo dico
Poi anche negarlo con temporalmente a ritenere che forse alla fine al lungo termine ospiti e lungo termine
La proposta che sembra che venga dagli inglesi dalla Gran Bretagna di puntare soltanto sul criterio dello scambio di informazioni non sul criterio della ritenuta fosse quello più ragionevole in in un lungo termine
Nel breve termine direi che sei tanto soddisfatto se riuscissimo a mantenere Ischitella coesistenza
E e allora mi pare che io sono andata la concussione una conclusione che vorrei riprendere i temi di Stato scanner rapida attirati da e via generale
Abbiamo capito come il pistacchi dell'Unione
Stanno tentando di superare questa fase diciamo extra purtroppo lunga interlocutoria di passaggio dallo Stato più chiamo preso ideale Federazione in progress allo Stato federale
La mia reazione dedicata a questo aspetto vediamo un po'di guardare più avanti
Guarda guarda Recanati significa intanto accettare la logica sta muovendo sicura l'Unione europea la commissione quello cioè prudente limitato di fare piccoli passi avanti ma decisi
Guardare ancora più avanti significa anche però pensare a come sarà e qui forse Artoni poi competerà
Sarà un intervento in questo senso sulle sue in questo senso come sarà costruito il sistema fiscale in uno Stato europeo federale
Io credo che in questa ottica problemi grossi non dovrebbero essercene cioè stranamente uno Stato federale quindi una non più l'unione di Stati
Non più una montatura senza meta
Ma lo Stato federale
E dovrebbe portare a usare lo strumento non tanto dell'armonizzazione cogente
Lo strumento di coordinamento in senso stretto perché perché Dorino sostituire
Alla formula coordinamento ai fini di evitare la distorsione alla concorrenza la formula coordinamento ai fini
Di
Farsi che gli Stati membri della Federazione facciano una politica economica e fiscale comune
Cioè il coordinamento non è più lo strumento antichi istruzione anti concorrenza il coordinamento e lo strumento che giustifica in sé l'un'ottica uno Stato federale
La nostra Costituzione italiana ma anche quella francese quello che mi risulta anch'fatti la formula per la finanza regionale l'autonomia tributaria dei Grigioni di questo tipo che viste le regioni questo caso di Stati
Hanno sovranità tributaria continuano ad averla
Però lo Stato italiano che le regioni lo Stato federale per l'Europa Cortina
Licci l'azioni nazionali
Quindi il coordinamento come giustificazione in sé
Sì chiamiamo in questo senso io credo che il futuro sarà di una o due imposte federali europee
Io la preferisco diretta ideale sulle intese sulla produzione alti e capisco sui consumi già all'IVA è un'imposta europea
E poi
Tante imposte statali
Costruite nello sovranità dagli Stati
Ma coordinate dalla portato finalmente chiatte un governo che ammonendo politico e un Parlamento
Per i fini Ghimenton governo alla tedesca con il Bundesrat quindi con le rappresentanze all'interno e quindi col problema del federalismo risolto a livello di vertice
Quindi quel giorno avremo forse meno problemi problema difficoltà e a ridarci grazie
Ringrazio il professor Gallo che c'era aiutato a capire le radici giuridiche oltre che economiche dei temi che stiamo discutendo
Devo dire che anche scovato in modo dolce implacabile alcuni punti non fortissimi dalle proposte di direttiva della Commissione europea abbiamo
Dieci minuti
Per il caffè
Forse sono troppi no
Riprendiamo insomma al dieci alle undici e quarantacinque grazie
Riprendiamo i lavori
Il professor Monti
Via
Trasferito la moderazione del convegno perché forse dovrà allontanarsi nei prossimi minuti quindi non vuole interrompere
Il
Ora tocca alla professoressa Silvia Giannini
Si tratterà profili economici
Del tema generale Mercato interno e fiscalità
Grazie
Ora cercherò di
Compattare il più possibile il mio intervento nel senso di non al allontanare troppo l'ora del pranzo e anche la strapazza dibattito quindi innanzitutto concentrare ogni attenzione solamente sui problemi relativi alla tassazione dei redditi di capitale dei redditi di impresa
Che sono quelli appunto su cui com'è stato detto anche precedentemente fino ad ora il processo di coordinamento in ambito comunitari è stato decisamente più scarso se non addirittura fino ad ora fatti assente
Vorrei proprio iniziare
Cercando di riesaminare molto brevemente quali sono state le principali modifiche che si sono osservate nei vari Paesi propri in questa situazione di assenza di coordinamento che si è però accompagnata ad una crescente integrazione dei mercati
Ora se guardiamo per esempio alle società di capitali
è difficile ovviamente fare delle sintesi rapide perché le riforme attuate nei pali paese una Punto caratteristiche effettivamente molto diverse tra possiamo dire che sicuramente una tendenza generalizzata molto forte molto evidente c'è ed è alla riduzione dell'aliquota legale di imposizione societari ed è stato ricordato prima
Mi limito qui a ricordare che per esempio tra il mille novecento ottanta e il mille novecento
Novantasette l'aliquota media in Europa è scesa di dieci punti dal quarantasei per cento alla trentasei per cento ci si esclude l'Italia che è l'unico Paese che si è mosso invece in direzione opposta
Dal mille novecentonovantasette peraltro sei Paesi tra cui questa volta anche l'italiano già attuato politiche di riduzione dell'aliquota altri annunciato politiche appunto di riduzione dell'aliquota legale come ricordava il professor Gallo prima
L'Irlanda già si sta muovendo verso l'adozione generalizzata dell'aliquota del dodici e cinque
Per cento
Pensate che le mie novecentottanta invece erano soltanto due i paesi che per un'aliquota minore al quaranta per cento quindi chiaramente questo è uno dei fenomeni più evidenti
Viceversa l'aliquota effettiva cioè l'aliquota detto che tiene conto dei criteri di determinazione della base imponibile ad esempio titoli d'ammortamento
è variata molto meno rimasta diciamo pressoché costante anche qui con forti differenze tra Paesi ma diciamo variata è diminuita meno dell'aliquota dell'aliquota media
Qual è la spiegazione di questo beh il motivo di questo è dovuto al fatto che molti Paesi hanno cercato di trattenere diciamo di non perdere gettito e a fronte della riduzione di aliquota legale hanno compensato gli affetti che questo avrebbe avuto sud gettito con un aumento della base imponibile soprattutto concedendo ammortamenti diciamo meno meno generosi
E quindi si sono avute di nuovo con differenze fra Paesi però generalmente si sono avute politiche che andavano nella riduzione di ridurre l'aliquota legale e di aumentare la base imponibile perché queste politiche
Beh queste politiche sono del tutto coerenti con una reazione da parte dei singoli Paesi a a far fronte alla crescente integrazione dei mercati dei capitali perché perché l'aliquota legale
è e quella che è più importante per quanto riguarda la convenienza da parte dell'impresa e a spostare profitti da una giurisdizione all'altra sostanzialmente a spostare con vari metodi trasse pricing in capitali si sono eccetera spostare i ricavi nei paesi in cui le aliquote sono più basse i costi nei paesi in cui sono le aliquote più alte quindi è una componente della base imponibile questa che è molto mobile
Mentre le aliquote effettive e sono quelle più importanti per quanto riguarda le quelle che tengono conto appunto dei criteri di determinazione della base imponibile sono più importanti per quanto riguarda le decisioni di investimento le decisioni di dove e quanto investire e queste decisioni dipendono da molti altri fattori non soltanto da fattore fiscale oppure vi sono molte imprese ad esempio INPS imprese in determinate attività particolarmente mobili come possono essere i servizi finanziari in cui per esempio deducibilità come quelle per l'ammortamento non hanno così importante per gli investimenti non richiedono diciamo lo stesso tipo
La localizzazione non richiede lo stesso tipo di investimenti che richiede ad una impresa industriale e in questo caso così come per multinazionali che hanno profitti molto elevati l'aliquota legale tende ad essere elemento quasi più importante di quell'effettiva anche per le decisioni di localizzazione
Quindi questo mix diciamo di politica che è stato seguito dai paesi di abbassare l'aliquota legale e contemporaneamente aumentare la base imponibile può essere visto come appunto una reazione un modo con cui i vari paesi hanno cercato di non perdere gettito perde il meno possibile gettito
Sul redditi d'impresa anti di attirare base imponibile da altri Paesi riducendo l'aliquota legale quindi concentrando la tassazione diciamo sulla parte meno mobile dei capitali
Un altro un altro tipico diciamo modifica che si è avuto un altrove nata pendenza molto generalizzate che si è avuta nei vari Paesi
è stata quella di introdurre regimi di tipo preferenziale che solitamente riguarda in determinate attività o soltanto alcuni investitore degli investitori stranieri
Sono esempi di centri di coordinamento belgi i servizi finanziari i centri finanziari di Dublino
I sistemi delle holding in vari paesi tipo l'Olanda e Lussemburgo eccetera
E questi la rapida diffusione di questi regimi preferenziali assieme alla riduzione dell'aliquota che come ho detto prima cerca di attirare soprattutto base imponibile più mobile beh possono contribuire certamente a spiegare perché
Paesi come ad esempio l'Irlanda o Lussemburgo l'Olanda tendano ad avere un prelievo sull'imposizione societaria che sia in percentuale del PIL sia in percentuale del gettito complessivo sono più alti o comunque simile a Paesi che come l'Italia Germania pur avendo Paesi come l'Irlanda il Lussemburgo eccetera aliquote legali molto minori di quelle che invece si sono storicamente applicati in Paesi come la Germania e l'Italia per quanto riguarda la tassazione della libera attività finanziarie già ricordato il professor Gallo nel suo intervento precedentemente come l'ha preceduta principali modifica
Che si è
Osservata nel corso di questi ultimi dieci vent'anni è quella di esentare i non residenti e di tassare in modo lieve i soggetti residenti di nuovo questo tipo di politica riduzione diciamo gratta stazioni sui residenti perché comunque i redditi di capitale come ricordava il professor Gallo nel suo intervento sono stati in modo crescente esclusi dalla base imponibile imposta personale progressiva
E appunto questa viene tassazione dei residenti associata ad una esenzione dei non residenti che ormai generalizzata a tutti i Paesi di nuovo può essere spiegata come reazione dei singoli Paesi in assenza di coordinamento e a fronte di una crescente integrazione
Dei mercati perché questo perché ovviamente siccome per la prestazione degli interessi dei redditi di capitale gradite le attività finanziarie è estremamente difficile per motivi di difficoltà ad accertamento applicare il principio di residenza e prevale quindi principio di fonte e prevale il principio di fonte
Ovviamente se si prelevasse un'imposta sui non residenti vi sarebbe un incentivo da parte di questi a spostare i loro capitali verso Paesi in cui l'aliquota più bassa
Quindi vi è una razionalità economica diciamo in assenza di coordinamento e in presenza di forte mobilità dei capitali questi sono capitali molto mobili ve appunto una razionalità a esentare i non residenti
Come si per quale motivo allora è stato possibile mantenere est una castrazione sui residenti seppure imitata mente ai redditi
Interni percepiti da questi residenti come è possibile che questi non si rivolgano invece non investono invece in altri Paesi posto che come non residenti avrebbero e potrebbero godere dell'esenzione a mio avviso la spiegazione
A mio avviso la spiegazione più convincente di questa possibilità di discriminazione fra non residenti e residenti risiede nel fatto che i capitali non sono perfettamente mobili
Vi è anche sufficiente evidenza empirica che i portafogli
Nel portafoglio medio dell'investitore eh tende ad essere dominato da titoli interni cioè via quella che appunto viene chiamata una home bias
E che a sua volta come giustificazione
Il fatto che vi siano diversi costi di transazione
Che gli investitori hanno di fronte quando investono all'interno all'estero e che dipendono anche dai costi di operare in diverse valute così come vi sono di qua sulla maggior avversione al rischio di cambio o da parte di questi investitori
Maggiore difficoltà a reperire informazioni presenza di asimmetrie informative cioè sostanzialmente una serie di motivi che fanno sì che se la tassazione sui redditi interni percepiti da residenti è sufficientemente diede
Allora si possa passare appunto i residenti e al contempo evitare gli affetti distorsivi le inefficienze che si avrebbero qualora questa e questa tassazione fosse invece estesa anche ai non residenti ovvero su capitali che sono molto più più mobili
Cosa voglio dire in sostanza con questo voglio dire che e la il modo in cui si sono si è voluta la la legislazione fiscale nei vari Paesi è stata quella di è stato una risposta appunto razionale coerente dal punto di vista del singolo Paese ad una crescente integrazione dei mercati ed un'assenza
Di coordinamento è stato c'è cioè cercato di spostare l'onere fiscale non semplicemente e soltanto dal capitale al lavoro come si detto negli interventi precedenti sicuramente c'è stata anche uno spostamento della tassazione dal capitale al lavoro
Però c'è stato anche diciamo un tentativo di difendere la tassazione sul capitale di difendere la tassazione sulle imprese cercando di detassare i fattori capitali più mobili e di invece continuare a passare una certa misura quelli che erano meno mobili
Ora sugli affetti negativi della concorrenza fiscale si sono già soffermati Dink molti degli interventi precedenti vi sarebbero molte altre cose da dire però preferisco concentrare il resto del mio intervento nell'affrontare soprattutto una posizione diciamo un po'scettica che è abbastanza diffusa a un processo di coordinamento fiscale in ambito comunitario
Cioè si è detto prima che appunto vi sono la concorrenza fiscale del tipo che appena descritto che abbiamo visto stia osservarsi può osservare guardando la legislazione dei vari paesi si è appunto prima sono sottolineate una serie di fattori possono portare a inefficienze e iniquità il professor Gallo anche raccordo anche ricordato come secondo diciamo al alcuni che si rifanno l'arte della Public Choice in realtà la concorrenza fiscale sarebbe addirittura benefica perché appunto
Imporrebbe ai governi di limitare il la loro tassazione e diciamo quindi anche aumenterebbe l'efficienza politica non mi soffermo su questo non sono molto d'accordo con quanto ha detto prima il professor Galluzzi e non mi sembra certo questo
De la concorrenza fiscale lo strumento più adeguato per far fronte evidentemente per eventuali per far fronte eventualmente ad una inefficienza della spesa pubblica su quello e delle del settore pubblico in generale su quelle quello su cui vorrei invece confermare soffermare di più la mia attenzione
Appunto un'altra visione che mi sarà più interessante che parte dalla porta sempre ad una visione scettica sul coordinamento fiscale in ambito comunitario però parte dall'idea che in realtà la competizione sia inefficiente sia iniqua quindi andrebbe dovrebbe essere diciamo superata però si dice
Che si potrebbe avere guadagni di benessere da una cooperazione non coordinamento da un'armonizzazione solo qualora questo fosse a livello globale a livello internazionale
Ora non vi è dubbio che i maggiori guadagni di efficienza si possono avere solo se illa cooperazione il coordinamento è a livello internazionale
Però da un lato mi sembra possibile osservare come vi sia effettivamente una spinta
Ad una maggiore cooperazione a livello internazionale segnali positivi sono molti si pensi al al lavori del dell'UE si visura fan Fuksas competition ma anche sul commercio elettronico quindi mi sembra che la crescente integrazione dei mercati e anche l'interesse dei vari paesi a mantenere una forma di tassazione sui redditi capitare di impresa
Stia ponendo una di maggiore pressione anche per un coordinamento internazionale
Però al di là di questo vi è da domandarsi se comunque anche inattesa diciamo proprio come stimolo a questo maggiore coordinamento internazionale non sia importante e necessario spicca bile un maggiore coordinamento anche in ambito comunitario
La posizione di chi diciamo è un po'scettico su un possibile coordinamento nella tassazione dei redditi di capitale in ambito comunitario deriva sostanzialmente dal fatto che si sostiene che passare i redditi di capitale in ambito comunitario potrebbe avere solo affetto di fare affluire questi capitali verso Paesi terzi verso altri paesi quindi al di fuori della comunità
Con perdite di benessere per la comunità stessa l'argomentazione sostanzialmente in estrema sintesi diciamo dal punto di vista economico eh
Di questo tipo
SESIT tasse il capitale questo fuoriesce da confine del Paese che vuole tassarlo in ultima istanza ciò comporta una riduzione del dei salari o dell'occupazione quindi alla fine ogni tentativo di tassare il fattore mobile
Sarebbe sconfitto e anzi l'incidenza dell'imposta in ultima istanza sarebbe sul fattore immobile sul lavoro quindi meglio alla fine passare direttamente il fattore immobile il lavoro
Perché almeno in questo modo non si avrebbero gli effetti negativi della fuoriuscita di capitali della riduzione degli investimenti e così via ora questo tipo di ragionamento è in realtà si basa su modelli economici che fanno ipotesi abbastanza estrema che però opportuno ricordare perché in realtà potrebbero non estere molto adatte ad analizzare l'attuale situazione lampo dell'unione europea sostanzialmente l'ipotesi di fondo su cui si basa il ragionamento che precedentemente ho fatto sono che il lavoro sia perfettamente immobile mentre lavoro sia il capitale sia perfettamente mobile nuove ogni piccola variazione dei tassi di interesse tale da produrre ingenti modifiche dei flussi di capitali in modo da riportare immediatamente liquidi più diciamo iniziale
Non vi sono costi transazione non vi sono costi d'informazione e così via quindi lavoro perfettamente immobile capitale perfettamente mobile economia piccola
Ora queste ipotesi possono evidentemente essere discusse anche criticati sotto molti aspetti innanzitutto il lavoro inizia soprattutto certi tipi di lavoro a diventare più mobile
Essa le ipotesi di economia piccola può essere può essere adatta a i singoli Paesi europei ma sicuramente molto meno adatta ad analizzare la situazione dell'Unione europea nel suo complesso
E soprattutto l'ipotesi di piena mobilità dei capitali può essere criticata sotto molti aspetti come si è visto anche come intanto l'evoluzione della legislazione dei vari Paesi che anzi ha fatto tesoro diciamo di questa non piena mobilità dei capitali per poter tassare i segmenti meno mobili della della della base imponibile
Ora proprio considerando questo aspetto la diversa mobilità dei capitali è molto importante tenere presente che nell'ambito dell'Unione europea stanno si stanno modificando molte cose l'introduzione della moneta unica ridurrà infatti notevolmente i costi di transazione ridurrà rischio agli minato rischi di cambio ridurrà i costi di transazione e quindi pensiamo per esempio alla tassazione dei redditi dell'attività finanziaria renderà molto rende molto più sostituibile titoli di origine interna come titoli di altri emessi da altri Paesi della Unione Europea quindi la situazione che con l'un con l'unione monetaria lo persi con la moneta unica si viene a creare e quella di una riduzione dei costi di transazione all'interno dell'Europa
E invece di un mantenimento degli attuali costi che si hanno quando si investe al di fuori dell'Europa perché investendo di fare dell'Europa continua a rimanere i rischi di cambio costi transazione che vi erano prima
Ora questo fa sì che era tali siano che possano essere buone giustificazioni per una proposta di coordinamento come quella che stare in discussione attualmente in ambito comunitario che prevede una tassazione in ambito europeo con esclusione dei di chi non è residente nomi di una coperta in questo modo non si avrebbero effetti negativi su coloro che dall'esterno investono in attività finanziare europee ma si eviterebbe che un cittadino per esempio italiano potesse riuscire a non pagare l'imposta in in Terna
Semplicemente investendo in un titolo di un'attività di un altro ed in un titolo di un altro Stato europeo cioè se non si facesse nulla in ambito comunitario questo voglio dire se non si facesse nulla in ambito comunitario ci sarebbe
Inevitabilmente direi la tendenza da parte dei vari Paesi eliminare completamente ogni forma di tassazione sui redditi di capitale per quale motivo perché appunto come ho detto prima oggi possibile una discriminazione fra residenti e non residenti dovuta al fatto che esiste
E una esistono costi di transazione maggiori ho difficoltà informative maggiori diciamo investire alle al in un altro Paese rispetto all'Italia con la moneta unica questo viene meno e quindi sostanzialmente vi sarebbe una tendenza a salire diciamo difficile da parte dei singoli Paesi mantenere una tassazione graditi interni dei residenti perché questi potrebbero facilmente appunto non essere tassati investendo in un altro Paese europeo
Mente fatto che rimanga immutata la situazione nei confronti dei Paesi terzi
Consente diciamo
All'Europa di utilizzare questo differenziale proprio per potere coordinare in ambito comunitario la tassazione dei redditi da attività finanziarie
Vi sarebbero alcuni commenti ovviamente da fare sulle modalità concrete con cui sul modello di coesistenza che alla base della proposta di direttive in ambito comunitario di questa gli ha parlato professor Gallo quindi io mi soffermo invece su alcuni aspetti relativi alla Cassazione di impresa sì ho ancora cinque minuti
Allora per quanto riguarda appunto la tassazione d'impresa possiamo dire che anche in questo caso sostanzialmente considerazioni analoghe che non sviluppo per moto per evidenti ragioni di tempo la considerazioni analoghe a quelle che ho fatto precedentemente potrebbe Peralta portare a suggerire la necessità o l'esigenza di introdurre anche in questo caso un'aliquota minima
Sui profitti ogni volta che si è discusso di armonizzare in qualche modo le aliquote di imposizione societaria o di tribunali quota minima proposte questa che era anche presente assieme anche ad un'aliquota massima invero nella rapporto routing l'obiezione di fondo che viene fatta è che in realtà non sarebbe sensato
Non sarebbe molto sensato armonizzare le aliquote senza una contestuale armonizzazione della base imponibile il che evidentemente è vero però se si tiene conto che la concorrenza fiscale come si è detto prima è avvenuta soprattutto riducendo le aliquote legali di imposizione proprio perché questo il modo per catturare la base imponibile più mobile
Be'allora si può pensare che oggi come oggi una politica di questo tipo possa avere degli effetti positivi e mi limito qui a richiamare tra i principali motivi per cui a mio avviso l'introduzione di un'aliquota minima di imposizione sui profitti societari potrebbe avere significato in questa fase dell'unione europea
Innanzitutto un'imposta minima sui profitti potrebbe costituire una forma di prelievo neutrale sulle rendite specifiche rilocalizzazione dovuta all'investimento nel mercato unico europeo
Come dimostra la nuova letteratura sul commercio internazionale queste rendite dipendono Cuccia al mentre i benefici della dominazione della dimensione del mercato investimenti all'estero dall'esterno dell'Unione effettuate per godere dei vantaggi derivanti dal mercato unico europeo non sarebbero influenzati da questa forma di imposizione
Che sia proprie solo di una quota di extra profitti che non potrebbero essere guadagnati altrove vi sono alcuni studi econometrici recenti che dimostrano come per esempio una multinazionale statunitense
E non è molto influenzata dalla tassazione quando decide di investire in Europa ovvero viene investito in Europa per i vantaggi del mercato europeo però ecco influenzata dalla Cassazione nella scelta di quale Paese scegliere di quale Paese lo per scegliere
E quindi si potrebbe innescare proprio con l'idea di attirare questi investimenti dall'estero una competizione fiscale
Che come abbiamo visto passa soprattutto per le aliquote legali volta ad attirare questi investimenti in un nei Paesi che sono più attrezzati più capace solitamente sono quelli piccoli come diceva anche professori dall'oggi a fare concorrenza fiscale
Dissipando quindi in qualche modo i benefici del mercato unico che potrebbero consentire una tassazione delle degli investimenti effettuati dall'estro
E credo anche che l'adozione di un'aliquota di imposizione minima sui profitti potrebbe essere un utile complemento l'applicazione del Codice di condotta
Il Codice di condotta riguarda appunto certi regimi preferenziali però proprio perché elimina questi regimi preferenziali potrebbe in un qualche modo stimolare una concorrenza più diffusa sui sistemi generale di imposizione e quindi di nuovo stimolare una rincorsa a fare concorrenza non tanto introducendo potenziando regimi preferenziali che non sarebbero più possibili ma appunto concentrando la concorrenza sulla aliquota legale
Ora va ricordato e va sottolineato anche a questo proposito che realtà fino ad ora nell'Unione europea nell'UE sibilline sui lavori sulla fan Pułtusk Competition hanno mai ritenuto dannosa questa forma di competizione cioè la riduzione generalizzata delle aliquote
Non è mai stata appunto ritenuta dannosa mentre sulla base della teoria economica non si può certo dire che una componente di questo tipo abbia effetti di natura diverso da quelli che possono essere generati da regimi preferenziali
Un ultimo elemento per cui potrebbe essere interessante diciamo discutere di questi poteri di adottare un'aliquota minima di imposizione sui profitti riguarda il fatto che potrebbe un'aliquota potrebbe questo strumento estere una diciamo forma per ridurre l'elusione e come abbiamo vista vide proprio con spostamenti della base imponibile
Viene a dire però che a questo proposito diventa proprio perché questa questa componente la base imponibile molto mobile diventa molto importante
Un accordo multilaterale con altri Paesi tre non sarebbe sufficiente diciamo a fini anti elusivi un'aliquota minima di imposizione a livello societario corretto e muoversi in altre direzioni soprattutto con accordi multilaterali per evitare regimi preferenziali su pronto per e per controllare diciamo paradisi fiscali offshore c'è sente e così via
Vi è anche da dire che per
Per risolvere quelli che sono i problemi del mercato unico e dell'integrazione del mercato unico non è non sarebbe assolutamente
Non bisognerebbe diciamo limitarsi a codice di condotta che pure Wanda giusta direzione di abolire quei ritmi preferenziali che si sono così sviluppati in questi anni ma anche il Codice di condotta assieme ad un'aliquota minima di imposizione non sarebbero certo sufficienti
Ricordava sempre professor Gallo nel suo intervento che uno dei problemi più importanti
Che
Occorre risolvere se si vuole che effettivamente il mercato sia integrato
E ci sia libera circolazione dei fattori è ridurre i costi chele in paese oggi hanno di fronte e che anche l'amministrazione fiscale lo di fronte quando devono avere a che fare con quindici sistemi tributari differenziati
Fra loro e tra l'altro questo tema discriminare molto le piccole medie imprese che sono quelle meno apprezzate per potere per poter far fronte a questi costi a queste complessità ora non vi è dubbio che per risibili muovere questi costi la direzione verso cui andare
Mi limito solo ad alcuni cenni e poi concludo sia quella già richiamata dal professor Gallo di usare una base imponibile comune a livello europeo come ricordava già e professor Gallo una proposti questa direzione ed è stata fatta dal governo italiano e per essere praticabile indubbiamente dovrebbe essere limitata nel breve periodo alle multinazionali che opera in ambito comunitari dovrebbe essere opzionale Crocetta soltanto da queste società se lo desiderano ma infatti ma quello che appunto è a mio avviso molto importante è che bisogna andare un attimo oltre con questo ragionamento soprattutto perché se si vuole evitare se si vuole lasciare una certa autonomia impositiva ai singoli Stati quindi se si vuole che i singoli Stati abbiano aliquote dice a posto la veloce per flessibilità nella fissazione delle aliquote allora occorre che vi siano criteri ben definiti di ripartizione della base imponibile onde evitare che si chiarendo quelle mani pare colazioni quelle Fatih distorsivi legati proprio alla allo spostamento dei profitti che si osservano con il regime vigente
Allora a mio avviso poi appunto Petit saranno temi di cui si discuterà credo nel pomeriggio anche domani
A mio avviso allora sarebbe è molto importante riflette su formule del tipo di quella dotata degli Stati federali in cui la base imponibile viene suddivisa fra i vari Stati in base a delle formule prestabilite cioè il metodo che la formula a porsi talmente è ben noto proprio sulla base della letteratura che si è sviluppato in questi paesi che hanno da lungo tempo esperienza di formule di tassazione di questo genere che i problemi certo non sono tutti risolti da una tipo di soluzione di tassazione unitaria con formula Porsche mente
Però mi sembra che il dibattito sia maturo per affrontare questi temi vi sono anche proposte molto interessanti in questa direzione che sono state fatte che sono state anche discusse una settimana fa
All'Aja FS nell'occasione della presentazione di un rapporto proprio su queste tematiche di armonizzazione dell'imposta societaria e anche il professor loading domani tra presidente al alla tavola rotonda ha vantato una di queste proposte ora io non entro dato che non vi è il tempo non discute non entro nel dettaglio di queste proposte però mi sembra che oggi come oggi esse siano le uniche in grado di da risolvere diversi obiettivi che possono essere fra loro conflittuali cioè da un lato ridurre i costi per le intese per le pubbliche amministrazioni mantenere una certa autonomia degli stati e al contempo gettito per lo Stato e minimizzare il più possibile gli effetti distorsivi deficiente di equità che la concorrenza fiscale pone vorrei solo terminare con un brevissimo una brevissima considerazione che riguarda le prospettive
Nel senso che credo che sia importante anche tenere presente ogni volta che si fanno dei piccoli passi nella direzione di maggiore coordinamento molto importante pensare che questi piccoli passi realtà
Concorrono a definire il sistema finale verso cui noi stiamo attendendo
E quindi mi sembra molto importante che non si perde mai di vista quali devono essere i principi e la coerenza finale del sistema che noi riteniamo più opportuno come sistema societario o di tassazione dei redditi da attività finanziarie in ambito europeo
Allora la politica dei piccoli passi che fino ad ora in qualche modo ha fatto la Commissione europea anche se ha avuto l'indubbio vantaggio di superare l'immobilismo e quindi di riportare al centro del dibattito il tema del coordinamento in ambito in ambito comunitario però non deve perdere di vista quello che è l'obiettivo finale quindi qual è il sistema di imposizione verso cui riteniamo opportuno tende in ambito europeo e questo sarebbe molto importante perché cosa ed ebbe anche di mette nella giusta prospettiva le varie proposte di direttiva che di volta in volta vengono fatte ad esempio la proposta direttiva su la detassazione interessi eroi attese in realtà potrebbe suscitare da questo punto di vista molti dubbi perché crea una discriminazione del trattamento
Diciamo fra
Fino ad un trattamento della del PPI attrito con debito con capitale proprio su cui si potrebbe si potrebbe discutere a lungo però mi fermo qui
Grazie per la bella e compendio USA relazione tra l'altro
Non sono un giurista quindi punto lo ripeto quindi non so che attendibilità a quello che tu hai detto su questo argomento specifico ma guai sfatato un mito per noi giuristi che non si può fare dei pensavamo armonizzazione e coordinamento senza armonizzare le basi imponibili delle imposte sugli istituti societari tutti ha detto che una via Dick scientifica cioè per riavere il manico da minima senza toccare le basi imponibili che molto Petta pensavo fosse non credibile in abito invece che c'è questa linea
Anna Donati molto interessante
Il
Professor Artoni cartoni
Verso un sistema di finanza pubblica europea
La finanza pubblica l'Unione europea differenze strutturali e processi di convergenza
Nella titolo del mio intervento c'era l'aspirazione a rispondere a due interrogativi
Il primo riguarda fino a che punto insiste un sistema di finanza pubblica europea va
Il secondo è quali passi dovrebbe essere compiuti per costruire effettivamente un sistema di finanza pubblica europea da dove nascono questi in due interrogativi
L'ha scritto prima di tutto da
Presupposto un pregiudizio professionale o ideologico non so come definirlo per cui è impossibile considerare separatamente le entrate delle spese pubbliche viene mediterranee
Inter penetrazione son talmente tanti soprattutto nella componente presto trasferimenti monetari le persone per cui la distinzione ormai di squadrata lato delle entrate l'atrocità i bilanci pubblici
Il secondo punto presupposto è stata di fatto
E che si sono verificati in molti Paesi importanti modificazioni nella fornitura dei servizi sociali componenti precisazione in senso lato
E questo richiede la costruzione di apposti apparati concettuali di Inter e interpretativi per leggere questi fenomeni altrimenti ed in modo siamo lontani dall'interpretazione corretta degli eventi
Dico subito che non sono stati in grado di rispondere due interrogativi per due ragioni una abbia eliminabile ineliminabili i miei limiti soggettivi
La seconda invece oggettiva che tutt'cui nipote quali tutti si devono povertà che le informazioni disponibili sono del tutte carenti e soprattutto è difficile interpretare i dati c'era una cena stamattina anche l'intervento del ministro Strauss-Kahn su questo punto
Che indica chiaramente che si conosce poco ed è estremamente difficile comprare
Conseguenze di questo fatto di questi due limiti sono stato costretto a sviluppare una semplice lettura dei dati cui Pier
Prego del paziente accompagnarmi per cui con la morte numerologia e scarse analisi contrariamente a quello che è accaduto nelle precedenti
Reazioni
Quindi ha proceduto comma delimitato il campo delle miei della mia
Ad accreditare il servizio studi la Banca d'Italia e statistiche di Eurostat sulle prestazioni sociali e poi Anne-Marie statistici nazionali che con grande fatica ho letto con cura e ho fatto leggere con altrettanta cura
Poi penso
Come sapete noi esprimiamo ragioniamo in termini potente rapporti e prodotto interno lordo ha molti limiti questa vettura come tutti sapete soprattutto a un limite si tende sempre a dare accorre la causa delle variazioni questo rapporto al numeratore non al denominatore anche denominatore varie Polaria e prima del numeratore per cui le letture di Mordano essere molto attenti molto curati
E aggiunge lo tornato punto nato mio presupposto che riflette la mia età la finanza pubblica non è solo il frutto di scelte autonome dei singoli Paesi neanche il risultato devoluzione economiche più generale per cui vediamo proprio sono questi quattro Paesi come si confrontano sulla tesi che ormai hanno un po'di interno lordo pro-capite
Molto simile fra di loro uscivano le oscillazioni sondino che il cinque per cento per pesa più alto vedi per quello a più basso reddito
Hanno avuto tassi di crescita di lungo periodo uguali
Così fecero capire stato uguale Petra di questi Paesi Francia Italia e Germania Giuseppe centodue uno l'Inghilterra tra l'Inghilterra e questo punto interessante dal nostro punto di vista avuto una tasso di lupo molta più falco nell'ultimo decennio soprattutto c'è stato un grosso sfasamento ciclico del Regno Unito rispetto al peso i poteri nel periodo che va nel novantacinque al novantotto
Tassi di crescita del due quattro per cento medio contro uno e uno dell'Italia che è stato il Paese crescita più lenta
Ora tutto questo si è ripreso evidentemente sui dati occupazionali
I voi sapete che il dato di Raggio cooperazione Pesio coi pesi situata continentali situata danni attorno al dieci per cento in Inghilterra è scesa drasticamente dal dieci per cento del novantatré al cinque per cento del novantotto
Fatto che non si è verificato negli altri Paesi
Come gli occupati in Inghilterra sono ventisette milioni di cui venticinque a tempo parziale unitari son ventuno milioni di cui otto per cento a tempo parziale
Però vengo subito a un problema di interpretabili praticati se noi prendiamo questo i dati scopriamo che l'Italia posta prioritaria produttività per unità di lavoro a cento quelle dell'Inghilterra pari al settantotto
E quella delle cioè mani pari ottantacinque
Saranno dati credibili non crediti per me sono per lo meno poco razionalizzati danno il senso della difficoltà in sostanza di costruire strutture comparative che siano conforme al buonsenso come elemento frasi di giustizia lezioni da una tante altre
Ecco veniamo pochino appunto come premesse va be se di fatto come premesse Fabio
Cautelative rispetto a certi esercizi che si fanno molto spesso ora vediamo appunto questi dati di finanza pubblica questo tentativo di mio di descrizione della finanza pubblica vuota c'è un elemento che dato comune a tutti i Paesi
Su cui tutti sul ponte messe d'accordo era caduta dell'indebitamento netto
Tutti quattro Paesi considerati agilità che abbiamo indebitamenti netti
Positivi per Francia Germania i Italia tono far uno e mezzo per cento d'Inghilterra un sopruso bilancio
Inferiore all'uno per cento e prodotto interno lordo
Gli aggiustamenti sono stati molto forti in due Paesi in questo periodo novantacinque novantotto Italia Regno Unito e che hanno migliorato i loro saldo di bilancio questo saldo bilancio di sei punti interiore perché fa di una situazione migliori l'aggiustamento in Francia in Germania dello di questo
Cominciamo a vedere esso prima di tutto il Darfo di fonte questo dato tendenzialmente omogeneo Moggi meno come sono state le modalità di giustamente e qui troviamo oggi una prima fortissima divaricazione di comportamenti può indirizzati allo stesso fine di questi quattro Paesi
Italia lasciato praticamente invariata la spesa pubblica al netto degli interessi e aumenta di poco le entrate ha ridotto le spese per interessi di cinque punti sul giustamente viene quasi tutte utili
La Francia aumentato le imposte
L'Inghilterra ha ridotto la spesa pubblica al netto degli interessi di qual sei punti nel giro di tre anni che è un
è un fatto parente mente straordinario e soprattutto in politica a politico perché i primi due anni sono di governo conservatori Terzano e poi anche il quarto di governo laburista per cui c'è stato vado questo fenomeno
Molto rilevante direi che deve far proprie tesi di laurea verteranno su questo punto molto rilevanti che giustamente
Però se perdita che abbiamo un obiettivo di aggiustamento comune le modalità profondamente diverse quello che risulta poi nei diversi paesi è un po'fondo ma profonde differenze nei livelli siete entrati sia di spese
Le guide del sistema europeo anche per questo punto vedeva tocca minimamente viene meno nel senso che abbiamo un Paese che al cinquantadue per cento di pressioni fiscali tributi più contributi sociali che la Francia e il Paese che allora la minore pressione fiscale fiscale complessiva che l'Inghilterra che quarantun per cento per cui in queste ovata che pure saldi così perché mentre vicinati
Sono liberi di spesa pubblica molto diversi
Le spese al netto degli interessi vanno dal cinquantun per cento della Francia trentasette della Germania dobbiamo di nuovo una una vent'la ventilazione di Liverani
Interventi molto molto sin radicalmente diverso Italia quella sua specificità che data la spesa per interessi che siccome con tutti OCSE tolto punti può Titano lodo rispetto ai tre degli altri paesi
Ecco questo per cui teme che ebbe la prima conclusione parlare di un modello europeo di sistemi di finanza pubblica sia pure solo i tuoi questi dati del tutto di sembra cioè un pochino ardito certamente sì usasse affrontare gli interrogativi che mi ero proposto dirà che bisognerà fare dei passi in avanti
Andiamo avanti però nella lettura disaggregata di questi dati abbiamo i livelli andiamo a vedere la composizione di questo entrati queste spese per il morbo Toremar ulteriori elementi meditazione di considerazione
C'è un dato che apparentemente docente questo contesto differenziato di consumi collettivi sono apparentemente sostanzialmente uguali in tutti i Paesi ci muoviamo atona diciotto per cento proprio interno lordo con oscillazioni molto piccole allora interno ci sono Paesi che sta in un po'di più per la sanità come la Francia la Germania degli altri ma comunque il questa in questa componente della spesa pubblica non troviamo le differenze
E differenti invece le vediamo a vedere e qui sappi nasconde si aprirà presto la seconda parte la mia relazione nei trasferimenti alle famiglie ritroviamo veramente un radicale differenza soprattutto dal modello francese estesissimo
Che ventuno ventuno in cui punti portandolo dal modello inglese che invece è estremamente limitato che appena quattordici punti e se ridotto molto come effetto di quella cura dicevo ben prima di riduzione forte della spesa pubblica che ci sta
Torneremo su questi punti ma capite già che questo discorso ci porta alla problema dell'organizzazione dello Stato sociale
In sostanza quel problema di integrazione fra entrate e spese pubbliche si manifesta chiaramente qui perché questi livelli di spesa evidentemente richiamo ad altre strutture data e modalità di fornitura di servizi
Accedo premete reiterate su cui tanti altri
Hanno intervenuto e tutti sono molto più competente di me c'è un Paese che però alla pressione fiscale particolarmente elevate critiche l'intera la pressione fiscale è sensibilmente superiore a quella di Francia e di Italia del trentuno a ventotto per cento
Apparentemente si era Banca d'Italia fa bene il suo mestiere il Paese pressioni fiscali più basse dell'intera Germania che siccome quattro cinque punti meno di noi per cui certi miti di comparazione di cioè si pressione fiscale dovrebbe essere riviste qual è però la conseguenza fondamentali che in Inghilterra una bassissima pressione contributiva nel senso che l'incidenza e contributi sociali che affluiscono amministrazioni pubbliche sono di uno virgola otto otto punti contro i venti punti di Francia Inghilterra di Francia Germania e di tredici quattordici italiani per i sostanze come si riproduce sostata questa difesa a differenza di struttura di spesa nelle strutture di entrarci
Permettete
Appunto di sottolineare questo punto dalle torri questi dati tre elementi di fondamentali differenze che emergono e tra esigenze di omogeneizzazione che emergono c'è un Paese che deve assorbire i comportamenti devianti degli anni passati
Senza allusioni per l'Italia che ancora questo il caso peso negli interessi passivi che dovrà essere riportato diciamo così a livello medio
Non esiste certamente un quadro comune nella definizione delle prestazioni sociali a livello di pubbliche amministrazioni
Il differente livello di pressione fiscale si e sostanzialmente il riflesso della diversa struttura delle spese pubbliche in particolare del finanziamento più o meno consistente con contributi sociali delle prestazioni
L'appunto sociali
Ecco questo è il e il quadro che emerge dai dati di finanza pubblica come l'ho detto però il mondo è cambiato certi schemi contabili sono stati costruiti sono stati aggiornati
Prima di tante in tante modificazioni sia ideologiche sia pratiche ci sono stati per cui quando parliamo di prestazioni sociali i Quadi alle prestazioni sociali contenute nella Pubblica ministri dati pubblicamente azione guardiamo certamente una parte che può essere più o meno consistente dei diversi Paesi
E questo ma imposto proprio per capire cosa c'era dietro questi numeri andare a vedere l'altra fonte di statistica quella deve Chievo costante che rileva tutti gli interventi privati e pubblici
Perché è opportuno considerare i privati perché tutti questi interventi privati perché tutto interventi privati sono associati agevolazioni fiscali
In sostanza più elevato livello di spesa privata in questo comperato colpirà automaticamente meno entrate dall'altra parte ci ha lasciato in compensazione che di nuovo rende molto
Oscuro il quadro che si si ottiene considerando solo i dati di bilancio pubblico
Nell'area ultima relazione generale cioè con te pubblicato in una sintesi dei dati riferiti al mille novecentottantasei per le prestazioni sociali
Per i feriti a tutti i Paesi del dell'unione europea
E qui vedete che terrà piccola staccabile considerazione emergono che quelle di valutazione molto forti che c'erano a livello di conti pubblici tendono a resti indeciso restringersi quando noi consideriamo le prestazioni sociali
Nel loro complesso i ventinove punti di Francia e Germania si confronta con i ventisette del Regno Unito e con i ventiquattro dell'Italia
Ancora più significativo è da considerazioni questi dati al netto delle spese sanitarie che hanno di una differenza di diversi Paesi abbastanza sensibili
Per cui quello che rimane per vecchiaia disoccupazione invalidità famiglie eccetera viene a collocarsi in una forchetta che stupefacente mentre edotta se si ricordi date cui siam partiti si fa dei ventun punti della Germania e la Francia e diciannove unitarie praticamente per tutti questi interventi c'è una sorta di omogeneizzazione la dimensione complessiva del prodotto interno lordo del Paese
E notate che quest'allargamento della considerazione sposta anche discorsi di finanziamento di queste prestazioni sociali
Perché Inghilterra rimani pesa ancora fortissima incidenza della fiscalità generale come strumento di finanziamento e prestazioni sociali rispetto agli altri Paesi la componente privata sale sensibilmente
Diventa i paragoni per esempio fra Italia Inghilterra si riducono le differenze Dumas quattro punti dai nove dieci recentemente considerati
Aggiungeva che però la lettura di questi dati qui ne vengo qui l'esigenza di conoscenze che mi si parlava stamattina prima che io intervenissi
Denotano deve criteri gassificatori del tutto
Del tutto peculiari delle singole nazioni in Germania non esistono spese per superstiti praticamente fu anche di vetro e ci saranno in maggio unitarietà indiano concentrare tutte le spese svecchiare i superstiti Inés inviteranno fortissimi interventi per invalidità e per la casa
Son tutte dati che deformi sostanza la possibilità di avere più immediato di questi dati l'effettuazione comparazioni che abbiano
Che abbiano senso
Poi qui accenno a quali sono questi problemi che son poteri conoscitivi fondamentali proprio per avviare una politica economica europea importanti in settori cruciali della vita sociale
Prima di tutto c'è un sistemi fiscali nascono con finalità orientamenti e strutture diverse questa anche l'imposizione diretta
Presenti i carichi di famiglia possono esatto un tattico con detrazione d'imposta con interventi diretti questo cambia completamente la lettura di dati per fenomeni che sono tendenzialmente omogenei
Ci sono delle sovrapposizioni definitoria tra i vari comparti che però hanno influenza sulle valutazioni impazzita la sistematica dei mercati che i mercati danno delle situazioni europee
Distinguere tra spese di vecchiaia spese per assurdo Sperti spesi per invalidità di spese per disoccupazione difficilissimo io ho qui una
Una tabella non non non non rispondo perché non l'ho fatta io
Ma per Davide è stato analizza sono state analizzate le cause di uscita dal mercato del lavoro per uomini età tra cinquantacinque e sessantaquattro anni però le cause principali
Come mi scuso Etò continua a dare i numeri ma in Inghilterra il licenziamento la riduzione personali incide per il ventidue per cento
La malattia per il ventidue per cento ancora sentimenti termitane prova per il cinque per cento
La pensione prematura per il quindici per cento in in Regno Unito trentatré per cento in Germania nove per cento in Italia la pensione in senso stretto per il cinquantatré per cento in Italia per il cinque per cento inedite
Chi la pensione pubblica scatta molto
Voi capite che possiamo leggere in qualunque modo questi dati nessuno può dire qual è il sistema giusto ma certamente lei caratteristiche istituzionali di ogni Paese determinata la via di uscita dal mercato del lavoro in Italia non esistono soci disoccupazione le pensioni d'invalidità interpretiamo ma in maniera molto rigorosa
E pensioni di anzianità rifacciamo confluire nel Queens
In una in altri Paesi si con altri meccanismi
Tutto questo però vuol dire che ripeto comunque sia al momento è impossibile effettuare Pregoni sensati
E invece doveroso necessari a creare uno schema di riferimento uno schema di analisi anche una proposta
Che assetto corretto per definire le modalità di di uscita al mercato del lavoro in libertà in cui ormai fatto democratico tende ad allungare molto la vita media di fatto oggi d'Europa
Assiste in profonda mente diversi che portano dei risultati pratici
Sono di fatto poi non confrontabili
Aggiunge l'altro secondo l'alto punto molto delicato una lettura di questi dati Eures pertanto che per esempio vengono messe le pensioni private e penso di personali del Regno Unito
Che sono che incidono pesantemente ho mai sulla spesa complessiva
Raccontare i pagamenti esteri italiano punta totalmente a qualunque età rende corrisposto questo naturalmente divaricazione
Ultimo punto e qui mi pare che sia tende tornare rapidamente c'è problema del trattamento fiscale che nell'economia viene applicato sui prestazioni sociali
Noi abbiamo una struttura di IRPEF che e ancora ancora carico dei media rapidamente crescente almeno per i prossimi concitazione direi di chi perché pensi che per ad alta spesa pensioni circa il due per cento ritorni foto Titano Ludovic dormì sotto forma di maggiori imposte questo non accade in altri Paesi
O io non vale tediarvi più con queste cose se volete posso dire la conclusione di un lavoro che è stato fatto poi intendo ripercorre tutti i canali nazionali
Non che ho fatto solo io che abbiamo fatto Sessions onesto gridano aveva molto pesante dal emerge in sostanza adesso una sostanziale omogeneità connesso con questi fatti i toni anche da questo punto di vista della del livello di interventi pubblici
In questo campo
Per cui qual è qual è la conclusione
E conclusioni che si possono stare da questa analisi che ovviamente difficile esporre
Dall'altro prestazione sociale esiste una convergenza dei livelli di spesa quando si tengono conto le componenti private questo punto che possiamo assumere come abbastanza confermato
Le modalità di finanziamento invece sono molto molto differenziati fra di loro
E al momento lo stato d'informazioni esercizi comparati sono espressioni un grande coraggio intellettuale se non altro perché nasconda una base informativa
Molto discutibile
Cos'è come posso cioè alla fine
Cioè voglio dimostrare che trentacinque il fatto che e si è occupato per trentacinque anni queste cose porta qualche tentativo di interpretazione anche non solo a dare i numeri varie giustifica in sostanza la mia vita confessionale
E qual è quali vediamo punto qua le prime interpretazioni
Possono essere date possiamo affermare un principio generale che quando ci si è un certo omogeneità nello sviluppo economico sociale dei diversi Paesi
Esiste una sorta di regia di Engel per cui c'è una domanda di interventi sociali che abbastanza omogenea nei diversi paesi ingenerare come dimensione questo lo possiamo vedere sui consumi collettivi sui sulle prestazioni sociali
E vi si esiste invece questo permetteva problema politico fondamentale di costruzione di unità europea una grandissima differenza nelle tecniche di fornitura di queste di questi servizi rapporti fra pubblico e privato
E modalità di finanziamento che sono come abbiamo come ho accennato profondamente diverso nei singoli Paesi
Per cui quali sono i problemi che emergono quali sono quelli che ha chiamato sopraccitate capace ulteriori passi da compiere
C'è davanti c'è uno spazio analitico per me molto grande trattare
Che si stati accertare se esiste compatibilità di sistemi così diversi fra di loro nella fase diciamo così di formazione del della fornitura in uno spazio economico fortemente integrata
Qui si ripropone forme che pone la concorrenza sociale alla RAI che concorrenza fiscale nel senso detto abbiamo detto prima però aggiungeva che qui sono dimensioni molto più grosse sono dimensioni proprio radicali della vita associata sul podio fatti che investono direi
Così si me una grossissima quote del nostro i nostri per i prodotti per cui divento papà voleva di evoluzione spontanea o meno di confezione
E poi
Esista e tutto un problema di rischiamo di quelle che sono
Processi che all'ICI molto interessanti vedo tutta una serie di pezzi giovani che studiano e studia molto bene questi cala questi i propri ce lo può venire nasi in termini di efficienza di queste strutture alternative
Ovviamente i sistemi pensionistici vengono esaminati vengono considerati definire la le dimensioni globali ottimale in un sistema pensionistico definirei i rapporti fra componenti pubbliche private
Definire rapporti fra sistemi tutti compatti lo stato sociale un problema teorico che però deve essere alla base della costruzione di qualche quello che si potrebbe chiamare un sistema di finanza pubblico proprio
Per i sistemi fiscali abbiamo già detto abbiamo sentito molto anche lì si tratta di riportare diciamo così alla base l'azione politica alcune acquisizione carattere generale esistono problemi distributivi molto forti che certamente le modifiche di questi anni hanno fatto evidenziate per cui certi assetti non sono neutrali rispetto al problema distributivo
Esista in sostanza un'infinità di problemi che però forse sono rese ancora più difficili dalla scarsa conoscenza di base certi fenomeni dalla loro ridotta comparabilità almeno come ripristino
C'è da fare molto anche in questo campo durante il coordinamento
Abbiamo dedicare diciamo un quarto d'ora non di più perché vorrei chiudere pure un quarto rispetto all'una previsto per gli interventi abbiamo
Quattro interventi in un quarto d'ora ciascuno cinque minuti
Il primo
Forse anche di meno attaccavano una una via diciamo facciamo un EP professor Gaetani d'Aragona
Io cercherò di mantenere i tempi prescritti e mi riferisco soprattutto alle due relazioni del professore Strauss Kahn e del professore Carlo da dalle due relazioni quindi emerge d'urgenza di affrontare il coordinamento delle politiche economiche e in questo occhi già deve politiche fiscali indubbiamente la sua recente chimici della Bonita unica europea assuma perché i favori o di rapida così in rapida
Vari sono i fattori che hanno agito il differenziale dei tassi di interesse a favore del dollaro ma esiste anche questa mancanza di una politica economica comune
A cui e lo l'indipendenza cosiddetta leva banche europea non può sostituire
In questa ottica
Di fronte alla globalizzazione
Dei mercati avrà possibilità di investire capitali finanziari non trovo fuori dal Paese d'origine ma anche del resto del voto dopo cioè mi riferisco al i paesi comunitari particolarmente urgente
Particolar mente difficile la situazione del nostro Paese
Perché perché questa alta pressione fiscale
Che non è regolata da nessuna coordinamento a livello comunitario
Alta pressione fiscale che deriva dalla necessità da opportunità di ridurre il debito pubblico pretesto
E e ci ha portato ad una stati idioti viluppo che non si riferisce solo agli ultimi due anni ma gli ultimi sette otto anni cioè a cominciare dal i forti prevedibili ottenuti dal primo governo Amato e che sono stati definiti dall'amico si volse Babbini come medicinale vince adatti a curare febbre da cavallo
E in questa ottica questa riduzione del debito pubblico
Se è stata negativa per l'economia italiana è stata particolarmente negativa per il Mezzogiorno i recenti dati levatevi Mexès
Evidenti perché ancora né ultimo anno cioè del mille novecentonovantanove il divario attua prodotto pro-capite nel centro nord e nel sud
Che ulteriormente aggravato
D'altra parte il Cerba necessità
Per le finanze pubbliche di completare i bei infrastrutture sia del Mezzogiorno ma anche nei vari regioni settentrionali ci sono costi aggiuntivi dovuti all'immigrazione comunitaria che sui costi della sanità ha un effetto molto forte a cui non corrispondono contributi versati negli ultimi anni
E allora che cosa si può fare per il nostro nel nostro Paese orto e alle misure per aumentare la flessibilità per ridurre i vincoli burocratici probabilmente noi dobbiamo proporci di rinviare nel tempo la riduzione dell'incidenza del debito pubblico perché o riprendiamo sviluppo dell'economia e quindi non possiamo proporci come unico obiettivo
La riduzione del debito pubblico oppure effettivamente
Questa mancanza
Di altre possibilità ciò obbligherà a perseverare in questa stasi del nostro sviluppo economico con conseguenze evidenti cioè recentemente si è parlato di una reazione dell'elettorato alle misure sulla sanità e sull'istruzione però non si è affrontato il problema di una crescente ribellione fiscale
Che non necessariamente si manifesta nelle piazze ma visti manifesta neve usciva chiodi di brutto si manifesta né una fortissima evasione fiscale che particolarmente nel Mezzogiorno è molto forte
Quindi a mio parere i rebbi sognerebbe riprendere consentendo anche una
Riduzione nel tempo devolve tipo di una riduzione dell'incidenza del debito pubblico al settanta per cento come proposto da Maastricht per far riprendere al nostro Paese l'economia e chiaro che rimane sempre necessaria barboni d'azione
Si scaverà specialmente per le imposte dirette e per sui redditi dall'impresa certamente mi rendo conto che vi sono ostacoli politici difficili ma occorrerà superare
Grazie il professor sacchetto slitta oggi pomeriggio mi taglierò il suo intervento
Garbarino antico sul Garda in ottone di diritto tributario prego
Provincia di Siena mi pare no Università Bocconi di Milano
Una giornata
Sarà
Grazie professor Gallo io questo così mentalmente ovviamente non preparato quanto doveroso in relazione all'iniziativa così importante come quella come quella di oggi
Necessariamente quindi assolutamente sintetico quanto a sistematico a me sembra che il primo il primo punto
Uno uno una prima considerazione dalle dagli interventi che proprio avuto oggi di generale è che
Nonostante tutto nel quadro attuale di integrazione globalizzazione rimane sempre un attore importantissimo che acquisisce un valore esponenziale
Attori importanti si risolvono espressa cioè gli stati alla domanda che nasce come mai gli Stati in questo contesto nuovo continuano ad acquisire un ruolo così importante e per risponda Presolana prendere le mosse dagli esiti ultimi a cui arrivato il processo di integrazione coordinazione armonizzazione fiscale europea e cioè sostanzialmente la la lista però ora predisposta in maniera informale nella cosiddetta lista prima Rolo che segue alla al che vi lavora attua il Codice di condotto condotte e quindi pongo da una prospettiva
Eminentemente giuridica per però rilevare la necessità
Di una sempre maggiore interdisciplinarità nell'impostazione di questi problemi come è stato detto precedentemente giurista si Fonzie si pone si trova di fronte vedendo il Codice di condotta
In materia di concorrenza fiscale dannosa nonché gli esiti a cui esso giunge di fronte a uno strumento che che non è tipizzabile nel sistema normativo nella teoria delle fonti
Cioè praticamente l'evoluzione ha portato alla produzione non di regole giuridiche quindi imperative sanzionabili ma di standard e quindi la realtà ipotetica della della dell'interazione tra gli Stati membri attualmente è una è una realtà che appare determinata da Stendhal politici
E non da regole cioè da norme precettive
Questo essendo questo dato di fatto
Deve essere metabolizzato dal giurista in termini giuridici e quindi è necessario fare una breve considerazione in periferia delle fonti come sta
Efficacemente in evidenza all'interno della della della Comunità europea vi è una forbice tra la sovranazionalità
Normativa la sovranazionalità decisionale cioè è stato negli anni del mentre l'evoluzione della della dell'unione della comunità poi unione una incremento della sovranazionalità normativa intendendosi per essa il sistema delle fonti comunitarie che attraverso le note evoluzioni in tema di direttiva Regolamento diretta applicabilità
Presidenza corte di giustizia alla portata una grande incremento della della sovranazionalità normativa dall'altro lato addensano se abbinato un incremento
In senso immigrazione omologa della sovranazionalità decisionale non via cioè un'identità tra fonti quindi elemento giuridico e decisioni elemento politico all'interno della della della comunità è questo
Si riflette in maniera paradigmatica nell'impasse nella diciamo nell'apparente impasse della politica fiscale comunitarie cui ci troviamo di fronte e cioè sostanzialmente appunto abbiamo
Standards di tipo politico
A assolutamente atipici a fronte di un apparato normativo direi imponente quindi io penso sia necessario ripensare criticamente
Al perché
Di ciò avvenga la posizione comune e spesso pur comprensibilmente quella di una sorta di cahier de doléances cioè di dire sì è vero manca una volontà politica nella comunità
Il processo di armonizzazione non si riesce ad attuare e ciò è un male
Io penso che questa risposta sia solo parzialmente giusta perché per dare una risposta al problema che ero appena enunciato se necessario adottare una una una un approccio diciamo così sistemico e anche interdisciplinare
Io penso che l'attuale situazione della della Comunità europea in quale c'è nella quale appunto il sistema delle fonti non è adeguato per implementare un processo
Un qualsivoglia processo di correlazione non sia casuale anzi sia molto significativo probabilmente
Nella comunità nell'Unione Europea attuale ci troviamo di fronte a un sistema normativo e decisionale assolutamente atipico rispetto a quelli
Preesistenti o meglio esistenti il sistema decisionale normativo fiscale dello Stato unità dello Stato autonomo ovvero sistema normativa decisionale dello Stato federale in entrambi questi casi decisioni enorme sia per lo Stato
Non federale che per lo Stato federale sostanzialmente coincidono all'interno dalla comunità questi due queste due dimensioni non coincidono
Spesso si dice e esecrabili Nova si dice che tutto ciò è determinato
Dal fatto della regola della ben nota regola della del dell'unanimità
E quindi comprensibilmente si auspica l'introduzione di miele di di maggioranze qualificate ho ponderato e per poter arrivare a un processo decisionale comunitario
Io penso che purtroppo atteso il fatto che manca una rappresentanza effettivamente politica nella comunità per la tipicità di questa struttura
Non può attuarsi per trasposizione a livello superiore comunitario il principio della taxation cui da in cui dovrà presentation che abbiamo degli Stati nazionali e quindi il valore politico parlamentare dalla fiscalità
Ma si debba indagare su un valore nuovo e diverso di una fiscalità a livello comunitario in questo quadro la regola dell'unanimità non è così inspiegabile così e
Krabi le essa infatti ha prodotto ha partorito forme di cooperazione degli Stati che non trovano risoluzione in apparati di fonti ma in apparati gli standard politici
Mi sembra che questo sia un esito interessante
Dello sviluppo istituzionale alla comunità un esito a cui rapportarsi non in termini così facilmente diciamo di condanna ma in termini di di spirito esplicativo
Un altro elemento che mi sembra che sia importante da valorizzare è la innegabile diversità
Dei sistemi statali l'intervento del professor Antonella ben messo in evidenza utilizzando le variabili quantitative numeriche
Economiche ma penso che col questo sì posso desumere a livello se più superficiale intuitivo e diretto andando a vedere le impostazioni dei strutture delle politiche fiscale dei singoli Stati che sono evidentemente di una peculiare autonome rispondono a strumenti esigenze
Ed esigenze diverse
In conclusione negli ultimi pochi secondi che mi rimangono mi sembra che le analisi soprattutto fatti dal di diciamo dagli economisti
Debbano essere
Inserite in un contesto che non è necessariamente solo giuridico ma diventa anche politico cioè c'è una dimensione fortemente politica della fiscalità comunitarie e gli strumenti giuridici sostanzialmente latteria delle fonti la teoria dell'ordinamento giuridico la teoria dei della comunicazione tra ordinamenti giuridici inferiori e superiori
A mio modo di vedere presenta delle limitazioni e quindi deve essere
Ampliata
Concludo questo mio intervento ripetendo che appunto era ruolo l'ho percepito come un doveroso contributo da dare in questo in questo in questa importante occasione
Ed evidentemente è semplicemente una proposta non ha non ancora corroborata e volutamente da un apparato diciamo conclusivo
Ringrazio
Ringrazio anche Silvano ben capito quali parleremo magari oggi questo questa divaricazione tra politica e e i fonti normative
Normalmente la politica è alla base della fonte normativa perché e il Parlamento che produce effetti futuro verrà comunque
Uno no perché l'Italia potrebbe
Il professore Pino professore di economia industriale in Calabria
Grazie telegraficamente ma io quel come economista industriale
Reagisco con diffidenza termini come concorrenza dannosa necessità di coordinamento
E soprattutto quando la ne sarà il coordinamento
Proposta con prospettando delle paure che mi sembrano un po'esagerate come il rischio quasi all'insolvenza degli Stati io il rischio che sia non non si riesca a creare più lavoro per livello troppo elevato delle imposte sul lavoro
Ecco non mi sembra che siamo a questo punto la ma certo armonizzazione triste per le normative fiscali necessari subito per motivi di di equità questo sicuramente comma
Cesare attenti che
A cercare un equilibrio nota coordinamento e concorrenza perché io credo che nei Paesi europei e ci siano ancora spazi significativi per ridurre la spesa pubblica o menta non non riducendo i servizi pubblici ma intanto l'efficienza esteri pubblici Roberto Artoni ci ha ricordato perché Pato l'ingiusta i prossimi anni no
Gli ultimi due con un governo laburista e in Italia credo che ci sono ancora sicuramente delle opportunità non sfruttate per aumentare l'efficienza esteri pubblici e non credo seconda cosa d'Aragona che minore spesa pubblica necessariamente vuol dire minore sviluppo sopra o da caso del Mezzogiorno
Pilota nelle zone c'è una spesa pubblica che frena lo sviluppo è una spesa pubblica che può stimolare lo sviluppo il fatto che sia diminuito lo sviluppo del Mezzogiorno ultimi anni che e si argomentata disoccupazione ed evoca un patto che è rimasta la spesa pubblica e non lo sviluppo e diminuita la spesa pubblica potrebbe stimolare lo sviluppo
Grazie
Bene abbiamo finito perché lo specchietto parla oggi e ci vediamo domani principali quindici e trenta
Forse dovremmo cominciare
Dunque la sezione di questo pomeriggio dov'era io meno tre ore
E abbiamo deciso che daremo molto meno tempo ai agli oratori
Così che abbiamo più tempo libero per per la discussione stamattina nelle presentazioni erano molto buone ma c'è stato pochissimo tempo per la discussione quindi cerchiamo di approfittarne nel pomeriggio le regole del gioco che darò mezz'ora a ciascuno dei dei tre spicca la Res
Poi apriremo alla sezione penale per la discussione
Fosse vorrei fare
Usare cinque minuti introduzione
Forse per provocare un po'con la discussione non necessariamente vedi degli speaker che probabilmente hanno già preparato la loro presentazione che non possono cambiarla per ragione di ciò che dico io ma forse per la discussione dopo la la se alla fine la dalla sezione il l'argomento di oggi e la tassazione del del risparmio e della del TAR del dei profitti dalle impreviste fosse vorrei fare un una introduzione un poco storica sulla tassazione del risparmio sebbene molti di quelli che hanno studiato finanza pubblica sono saranno al corrente di ciò che dirò
Ma la tassazione del risparmio è stato un argomento molto discusso negli anni c'era dal tempo di Cops sempre già Stuart neutra e poi Einaudi in Italia
Tutti e tre hanno preso la propria posizione che risparmiano dovrebbe essere tassato
E poi c'è nel né al cinquantotto ci fu un libro famoso di Nicholas autore che allora ricevette molta attenzione che a faceva lo stesso argomento diceva la stessa cosa che effettivamente le persone dovevano essere tassate sul consumo è nostro non sul risparmio la differenza tra mia usando Einaudi è cauto principalmente secondo la mia interpretazione che già sua mi avete Einaudi effettivamente probabilmente pensavano di imposte proporzionale
Al consumo invece Nicolas Caldoro pensava imposte molto progressive sul consumo quindi non erano imposte relazionata al consumo di un di un argomento di un oggetto specifico
Ma erano sulla differenza fra il reddito e risparmio cioè su una una rete di di ridefinizione della del reddito definito come il reddito che si usa per il consumo
Naturalmente questa nel nel trentasette o trentotto è rissa innanzi
Dell'università di Chicago scrisse un libro famoso sul reddito sulla tassazione del reddito
E questo libro attualmente formò la base del pensa mento del del fatto che il io credito dovrebbe essere la la base imponibile principale
E arredi dovrebbe essere composto di tutti gli ebrei le gli elementi più tutto ciò che guadagna una personale idea della del cast della realtà scherza derma su cui tutti i vari crediti vanno tentò siano pentiti da lavoro reddito dai fitti reddito da da da interessi ecc e questo viene tassato tutto insieme con imposte progressive questo pensa mento di di Simon ed è molto in molta influenza nella i sistemi dei vari Paesi
E per molti anni l'imposta progressiva sorregge l'imposta globale era quella che prevalse naturalmente Cerci escono
Ci pone vari libri dare abbia danni ricerco De André ciò per manca eccetera che appoggiavano questo punto di vista me negli anni più recenti e la situazione è cambiata molti economisti hanno cominciato a pensare che il effettivamente il capitale non dovrebbe essere tassato per varie ragioni o per ragioni di efficienza che potevano esisterà anche non economia chiusa o per ragioni che le economie stava diventando sempre più aperte
E se uno tasse il capitale capitale che più mobile della degli appalti del del lavoro per esempio poteva lasciare emigrare
Creare de delle difficoltà
Dunque con e per questa ragione
E quando i sistemi fiscali hanno cominciato a cambiare negli anni e gli ultimi venti anni cioè l'attuale in campo Carex nella nel nord dell'Europa che effettivamente ha fatto una distinzione fra l'imposta imposte sul capitale l'imposta sul sul reddito normale delle famiglie
Forse l'ha scagionata dei imposta schede urlare
Che esisteva in Italia in Francia all'inizio del secolo rima ritornata un poco di di moda
E quindi queste queste pensa mento prevalente almeno a livello accademico adesso che le imposte dovrebbe essere principalmente sul lavoro poi sui fattori immobile
E si presume che il lavoro sia immobile
Le imposte sui capitali che dovrebbero progressivamente forse ritocchi essere ridotti a zero altra medi sono molti problemi Khan questa argomenta una Cunard ponendo il problema è che il cane il lavoro qua anche se l'immobile infatti più più specializzati e più abilità c'hanno le persone più si possono muovere quindi effettivamente ciò che stiamo dicendo quando diciamo che non bisogna tartassare capitale stiamo dicendo che il le imposte dovrebbero cadere sinceramente sul lavoro non non specializzato se uno è un po'più grande tema giocatore di tennis è un grande conduttore o un'area o uno che sa uno alcuna opera sta però o uno che saggezza
è molto bravo in nel mercato dei capitali uno può può piazzarsi in qualunque posto del mondo adesso non ha più non è più legato al posto dove dove è nato quindi chi sono questi problemi quindi che cosa bisogna fare questi problema che nella il capitale molto mobile in un paese naturalmente il capitale non è immobile nel nel nella nel modo messe insieme
Quindi
Un'alternativa c'è uno segue questo pensa Nendo prevalente uno dovrebbe dire bene non non ha no passiamo il capitale senza pasta siamo soltanto il lavoro o altrimenti come si è detto stamattina che anche capita ci sono
Perché ci sono degli degli ostacoli anche al movimento di capitale poi non è chiaro che quando il capitale va all'estero non è cassato completamente
Quindi uno può fare una differenza introdurre dente per le imposte più basse sul capitale tra imposta a termine finale quindi queste alcuna alternativa l'alternativa di cominciare a pensare a una minimum tax sul e questa è la la proposta più o meno del del professor Monti e per la della l'unione europea civilissimi si si mettono minima un caccia e poi se i Paesi vogliono passarla di sopra o di questo cono possono fare ma almeno devono essere un minimo permette a tutti i paesi di Atene equa che constatare dai capitale naturalmente o il problema con questo che uno può mettere meno un taxi nell'Europa ma ci sono tanti Paesi al di fuori dall'Europa dove non è difficile coordinare questo aspetto altro aspetto che non si è menzionato a me non mi ricordo di averlo sentito stamattina forse mi sono distratto la possibilità di scambiarsi informazione completamente se eccetto foto Exchange all'information sei Paesi Sipa possono scambiare totalmente l'informazione allora questo permetterebbe ai Paesi fare quello che vogliono e principalmente mi pare che la la proposta inglese degli ultimi degli ultimi mesi del il e problema con questo che la lo scambio di informazione non può essere mai completa ci sono diversi problemi
In cui potrei andare se avessi più tempo ma di alcuni Paesi non non può legalmente non possono farlo se ci sono per esempio segreto bancario eccetera alcuni paesi e non vogliono farlo perché possono rivelare
Ti pelare
Segreti di commerciale eccetera
O non vogliono farlo perché vogliono attirare capitali sposa versare tante ragioni per cui lo scambio di informazione non può funzionare poi c'è il problema che anche post lo scambio di informazioni può funzionare se si riferisce a un una persona specifica
Ma se si si trovasse nella illum governo non sa che sta evadendo le imposte
E lo scambio di informazioni e si applica do anche atto Wines a tutti quanti è chiaro che poi non è molto utile quindi questo l'altra alternativa che fosse un'alternativa che anche non si è discussa stamattina
E la l'alternativa di creare una Waltham sottorete vuota chi organizza esce se ci sono alcune basi imponibili che probabilmente possono e tassate principalmente efficientemente soltanto a livello mondiale e il capitale potrebbe essere questo con l'idea che il mondo è un'economia chiusa per tutto il mondo une cono quindi queste un'alternativa che veramente siamo molto lontani ancora ma non mi sorprenderei se fatta trenta quaranta cinquant'anni cominciamo a spostarci in questa elezioni quindi questi sono alcuni degli elementi che volevo menziona rispetto alla tassazione del risparmio un paio di commenti per due minuti ancora sulla tassazione alle imprese
La tassazione delle imprese ASP sempre cara causato difficoltà per gli studiosi di finanza pubblica c'era un famoso economista tedesco che era conto che una volta scrisse un libro e parlo della Silicon morta Session c'è il i governi mettono le imposte dovere possono ricevere e pensava che non c'era assolutamente nessuna giustificazione per per le tassare le impresa io sono d'accordo su quel punto di vista proposte soltanto sono d'accordo con una una qualifica e cioè ciò che farete semplicemente un sistema molto molto semplice
In crescita sarei prese passerei sempre gli shareholder quelli che c'hanno le azioni ogni anno costringere le impresa distribuire tutti i profitti così si introduce una trasparenza totale del mercato dei capitali se nell'impresa è bisogno di di investire può andare a capitale e in quel modo il tasse resi tutti quelli che che possiedono le azioni queste unico un una proposta molto
Cooperativa come si dice provocatoria provocatorio quindi questo del
A l'altra idea forse che corre menzionare prima degli di di chiudere la mia presentazione che se ciò che mi piacerebbe vedere nel campo delle il prese e di avere un coordinamento totale sulla base imponibile a questo si è detto stamattina anche non vedo nessuna ragione per cui esperti di finanza pubblica o dal punto di vista legale o economico non potrebbero mettersi da scordo e dire che la base imponibile per l'impresa dovrebbe essere questa e questa meta al e sarà pubblicato universalmente
Se le imprese vogliono farsi concorrenza lo fanno attraverso le aliquote quindi questo è un altro ai idea che mi piacerebbe vedere un poco discutere bene finiscono in via la mia presentazione e andiamo per l'ordine di presentazione del nel nel nel programma il primo il professor Angelo Cardani ricercato capo del gabinetto dal per commissario Monti che parlerà sul pacchetto sulla tassazione del risparmio pacchetto di a dicembre mille novecentonovantasette va be'mezz'ora le passo cinque minuti prima della riforma
La ringrazio
Sono tanti
La ringrazio anche per gli stimoli che ha voluto dare introducendo introducendo una discussione che per quanto mi riguarda sarà principalmente descrittiva
Della descrizione della proposta sul risparmio che presentammo due anni fa in realtà questa proposta è stata approvata dalla Commissione il venti maggio del mille novecentonovantotto ricordo questa data perché è un elemento che giustifica una certa speranza nella misura in cui la proposta è ancora viva la chicche a chi chinino Derek Shields infatti ha pur tuttavia
Ci dà qualche speranza per il futuro le la proposta precedente a due anni data dalla presentazione era invece già morta
Quindi inizierei su questo breve nota di di ottimismo anche se vorrei fare un'osservazione su quanto diceva poc'anzi cioè che in realtà sarebbe interessante aprire un dibattito
Proprio sulla su dove deve andare a tassazione prossimi anni
Dibattito che se vogliamo in un certo senso era stato anticipato dalla frase professor Gallo stamattina quando parlava
Del divorzio esistente tra la contribuente e l'elettore a sul fatto che sempre più frequente e credo in misura crescente nei prossimi anni
Ci sarà una separazione crescente terra dove si produce il reddito dove si consuma il reddito dove si risiede e dove si pagano le tasse
Due mesi fa circa l'economista ha pubblicato un grosso inserto insetti centrali che lo conosceranno intitolato The Vanishing taxpayer la il contribuente che svanisce che sparisce ci sono sempre più l'attività immateriali illa la prodotto nazionale dei vari Paesi tende a diventare sempre più basato su servizi questi servizi diventano più immateriali il
Il fisco è sempre stato
Attratto da tutto ciò che non si muove che può essere non può scappare può essere quindi Tosatto adeguatamente da colpe in avanti corner diceva che la la tassazione come spennare un'oca senza che nocca si lamenti troppo quindi calibrare l'attività di spianamento ora che l'oca a incominciano a volare a destra a sinistra sarebbe il caso e che potrebbe essere l'occasione di un bel dibattito di riflettere come sì può andare verso sistemi di tassazione
Che peraltro oppure nella speranza che costituiscano un peso sempre decrescente mai crescente sulle spalle dei contribuenti comunque devono mantenere un peso differente da zero non dimentichiamoci che la tassazione è il necessario corollario di una spesa pubblica e affinché si crede nelle funzioni dello Stato questi il conto dello stato a qualcuno fotografo paga
Finito questo questa breve osservazione di carattere generale torno a un esposizione un po'
Se vogliamo storica e descrittiva
Da non da economista io sono stato economista certo senso lo sono tuttora gli economisti non non vengono mai di shock dal dalla loro dalla loro qualità però da sei anni oramai faccio in una il funzionario comunitario liquidi orribili uomini grigi che a Bruxelles misurano
La curvatura dei delle banane e altere piacevolezze che ci vengono rimproverate
Bene la Cassazione del risparmio a nasce se vogliamo l'esigenza di avere un provvedimento
Comunitario un intervento comunitario sono senza risparmio nasce assieme alla alle misure di liberalizzazione in movimento dei capitali
Quando la commissione
Con la direttiva ottantotto trecentosessantuno
Ha permesso la liberalizzazione completa al mercato dei capitali ha raccomandato di consiglio stesso ha comandato di introdurre delle misure
Che facesse Rossi che Allo stesso modo non ci fosse o più fenomeni neghi doppia tassazione dei capitali medi evasione della tassazione stessa
Questo ha portato a una serie di proposte per ottantanove poi quella del novantotto
A contro le quali contro queste proposte altre nel campo della cassazione si è sviluppato un dibattito spesso pretestuoso sulle sugli obiettivi armonizzatori
Di Bruxelles
La commissione ha ripetuto in varie occasioni che l'armonizzazione non è un obiettivo in serie
Soprattutto nel campo fiscale capo fiscale armonizzazione vuole
Vuole le per mettere un funzionamento adeguato del mercato interno
A e l'armonizzazione spessa ha uno spettro di intervento molto ampio
Il termine armonizzazione in quanto tale è applicabile se vogliamo a a un un estremo dello spettro e cioè l'imposizione indiretta dove su imposte come imposta sul valore aggiunto accise
Il massimo dell'armonizzazione possibile auspicabile perché permette un funzionamento senza scosse delle transazioni intracomunitarie e all'altro estremo ce l'imposta personale sul reddito per la quale nessuno ha mai pensato di portare AN e a armonizzazione negli a coordinamento né interventi nessun tipo all'interno tra questi due estremi
C'è il campo a delle imposte su Fattori mobili
In primis inedito delle in paese reddito delle persone fisiche derivante da capitali sulle quali la commissione ha preso una posizione molto saggia di richiesta di coordinamento
E ha preso un atteggiamento di quello che è stato chiamato anche stamattina di approccio globale approccio globale diciamo derivante da due considerazioni da un lato il fatto che il discorso è effettivamente globale cioè vi sono accanto alla campo strettamente e tristemente fiscale non dimenticano il posto giusto metterlo senza lugubre tutto sommato per molte persone
Ci sono una serie di ricadute su a politiche comunitarie importanti che vanno dal per menzionare una sola l'occupazione e e questa visione globale delle affetto che la funzionamento delle politiche fiscali a su tutta una serie di politiche collaterali collaterali
Non certo appunto dista politico ma da un punto di vista di focalizzazione sulla tassazione bene
Richiede quello che scrive è stato definito una approccio globale
Globale anche da un secondo punto di vista è questo per chi
Mi pare che in questa stanza hanno una conoscenza abbastanza approfondita dei meccanismi di funzionamento della le istituzioni comunitarie
Quindi del fatto che la commissione propone ma il Consiglio dispone
Bene per tutti con loro conoscono questi meccanismi sarà chiaro che dato il meccanismo esistente di voto all'unanimità quindi apposita diretto da parte di uno degli Stati membri
Necessario sembrava necessario supera
Il metodo seguito fino ad allora di presentare una proposta alla volta rivederla uccisa o insabbiata
Per cercare di presentare un insieme di proposte sulle quali
Almeno in chiave di speranza ci fosse qualcosa da guadagnare per ognuno degli Stati membri in modo che la possibilità dei veti incrociati in realtà
Si elide S Luna controllato
Quindi il metodo della discussione che è stato posto in essere
Abbiamo cominciato
Riunendo intorno a un tavolo i rappresentanti personali dei ministri delle Finanze serie discussioni durate mesi attraverso che te sei discussioni è stato identificato un gruppo di proposte siamo partiti da un vinco molto ampio via via un gruppo di proposte che potevano essere accettabili da in linea di principio da tutti gli Stati
Una uno degli elementi
Presenti fin dall'inizio nello svolgere questo tipo di azione di convincimento da parte della commissione nei confronti di Stati membri
Che continuavano a possedere e va a poter utilizzare il loro diritto di veto
A è stata la discussione sulla cosiddetta competizione fiscale Tax Competition cinquanta scatti
Scritti tonnellate di diritti compagine
Sulla quale la definizione migliore secondo me resta ancora quella che diede Theo Waigel che disse io concorrenza fiscale non so bene cosa sia ma quando le incontro la riconosco
Molto difficile definirla fino in fondo però tutti quanti sappiamo che esiste faccio di nuovo riferimento uno dei miei testi
Principali commilitone docente cioè l'economista che fino a non molto tempo fa
Era molto critico sulle posizioni della commissione ma che proprio in queste inserto di due mesi fa
Ha fatto dell'esistenza della competizione fiscale e della necessità per l'insieme dei paesi sviluppati di arrivare a qualche forma di accordo a il tema centrale del discorso svolto questo disse
Come design fiscale se vogliamo si riferisce almeno nell'ambito delle proposte presa dalla Commissione a due categorie molto semplice
La sensazione
Non voglio dire di più che alcuni Paesi cercano di attirare il risparmio
A passando in maniera differenziata agli interessi dei residenti quelli non residenti un po'problema d'investimento di portafoglio quindi è un problema di pura e semplice evasione fiscale
E poi la percezione ho la sensazione che altri paesi attendono ad attirare l'investimento straniero specialmente l'investimento più mobile offrendo tassi livelli di tassazione
Di favore più bassi ma questo un problema di investimento diretto ed è un problema di elusione fiscale non più di evasione
Ho
In entrambi i casi
I lavori svolti alla commissione con in contatto con i rappresentanti di trascinante hanno identificato come elemento centrale discriminante tra situazioni di competizione fiscale accettabile corretta
E competizione fiscale dannosa non inaccettabile questa decisione del Consiglio se dichiarare una città veramente ma sicuramente dannosa situazioni nelle quali esiste una una qualche forma di discriminazione
Ad esempio per la presenza delle imprese
Diedi allora stato attuale del dibattito tracciata una linea ben precisa
Terra situazioni nelle quali per prendere un esempio concreto ma a puro titolo di esempio in Irlanda viene concessa a una tasso di l'imposta sulle società dell'uno per cento
A un gruppo di imprese cioè solo a quelle imprese che si collocano fisicamente in una zona di Dublino chiamata da ben Dox
Considerato caso di competizione fiscale dannosa e sempre per fare lo stesso ad esempio il caso di dell'Irlanda spessa che decide di abbassare il livello generalizzato di imposta delle società a tutte le società a un livello dall'attuale ventotto per cento credo ma dodici e mezzo per cento
Caso di competizione fiscale legittima
L'idea che la commissione
A finora elaborato che se i cittadini irlandesi che sono liberi di eleggere un Parlamento
E questo Parlamento che li rappresenta
Addotta un sistema di tassazione da un lato e spesa pubblica dall'alto
Che fa sì che lo stesso Parlamento continua a essere eletto e non è cacciato dai cittadini scontenti bene nessuno può entrare a considerare questo comportamento come sleale come dannoso
Se i cittadini irlandesi sono contenti di un livello di spesa pubblica più basso
Udì una particolare efficienza dello Stato irlandese che riesce a gestire un livello di entrate modesto in maniera iper efficiente e a fornire tutti i servizi di cui i cittadini irlandesi hanno bisogno questi sono fatti del giornalismo quello che è considerato dannoso e quindi da per combattere e il caso in cui un paese torniamo all'Irlanda
Addotta un livello di tassazione a un certo livello per tutti e poi proteggendo con delle paratie stagne
Un a sotto insieme di contribuenti siano essi sceso sotto insieme geografico o un sette insieme settoriale
Ho altri sottoinsiemi che la fantasia può lasciare immaginare bene concede solo a questo Sotta insieme un trattamento di favore
Ecco questa è stato considerato cioè l'idea che all'interno di un sistema fiscale fosse creato una paratia stagna e una un trattamento di favore concesso da alcuni ma non a tutti
Bene questa caratteristica è quella principale generale di tassazione fiscale non accettato di di competizione Scano accettabile o quindi
Tutto sommato ritenendo che la concorrenza fiscale
L'ideale o non dannosa costituisca un qualcosa di perfettamente legittimo ripeto questo a differenza di quello che fanno gli economisti che alla fine a di un'ora articolo ritengono forse giustamente di aver chiarito un punto in teoria in dottrina per noi è semplicemente lo stato attuale della discussione
Il domani il Consiglio gli stati membri che tutto sommato restano i nostri padroni noi siamo dei ha funzionato
A possono cambiare idea possono ritenere che l'Irlanda con un dodici e mezzo per cento costituisca un caso di scandalo all'interno dell'Unione europea e che quindi Irlanda dovrebbe essere indicata
Non vedo come costretta allo stato attuale della legislazione europea a variare questo questo tasso di imposizione sulle imprese
Ho ho già detto del problema della dell'occupazione è inutile che ci torno su tutti
è un argomento che è stato usato spesso è stato usato sia in letteratura esiste una serie di a di gli articoli calda verità Bellini ad altri che fanno vedere come la a concentrazione dell'attenzione del fisco
In media in Europa si sia spostata dal lavoro verso il capitale
Mi scusi esattamente il contrario dal capisca che perso il lavoro questo ci ha portato insieme a discussioni svolte con gli Stati membri a fare una già elemento di questo tipo gli stati membri
Possono avere due atteggiamenti è un po'come il teorema del preferenze rivelate o gli stati membri vogliono effettivamente tassare di più i lavori di meno il capitale e lo fanno perché lo vogliono fare
Ho gli stati membri lo fanno perché sono costretti a farlo sono costretti a farlo dal fatto appunto che il capitale e molto più mobile del lavoro anche se poi sono tanti aveva ragione il lavoro sta incominciando a diventare mobile ma la mobilità relativa e ancora la differenza di mobilità relativa ancora molto elevata
E quindi l'esercizio svolto dalla commissione è proprio l'esercizio di preferenze rivelate cioè cerchiamo di vedere se mettendoli in condizione di rovesciare il trenta che ha portato a quella che noi in gergo chiamavamo la croce di mondo Walter al al Consiglio europeo di al consiglio Ecofin di mondo fa nel novantasette uscimmo con un paper nel quale facevamo vedere dei dati che facciano vedere il trenta della tassazione sul lavoro che era una linea crescente tenda tassazione sul capitale che ha un'aria decrescente si incrociavano perfettamente erano due e tre
Chiaramente Affori ci ecco se noi possiamo mettere dei a delle reti di sicurezza
E offriamo quindi la possibilità agli stati membri di
Di rovesciare questo Trento beh Stati membri avranno tutta la libertà di farlo o meno
Una serie di riunioni al Consiglio su quali se credono possiamo tornare poi se ci sono domande nel dibattito arriviamo al consiglio Ecofin del dicembre novantasette
Preceduto da tutta una serie di discussioni lunghissime
Anche molto interessanti io devo confessare di
Non essere mai divertito tanto da quando ha smesso di fare il professor universitario
Ho cominciato a fare questo mestiere
Nella
Nelle conviene dicembre novantasette gli stati membri danno alla commissione mandato di presentare due proposte
Una sulla tassazione del risparmio approvando una serie di principi generali a ed affidando alla Commissione di tradurli in una direttiva stessa cosa per una proposta di defiscalizzazione delle i pagamenti di abolizione se vogliamo delle ritenute sui pagamenti per interessi e cannoni fra società collegate in vari Paesi
E a si mettono d'accordo approvano
Con un procedimento giuridico che professor Gallo ha riconosciuto come tipico ed è vero che è tipico ma non è la prima volta che viene adottato le istituzioni europei e cioè un accordo fra gli stati membri riuniti nel Consiglio quindi non è il Consiglio europeo che ha deciso ma sono gli stati membri che hanno fatto un patto fra di loro
Coi con quale si mettono d'accordo per l'applicazione di un Codice di condotta di comportamento degli stati membri sulla tassazione delle imprese argomento che che svolgerà poi Vieri Ceriani quello che credo stia necessario menzionare anche se qui il tempo mi sta sfuggendo fra le dita in maniera drammatica sono di le cosiddette dichiarazioni a processo verbale
De Clara si occupi di che sono gli strumenti dei quali Stati membri dicono io firmo sono d'accordo però attenzione perché ciò una riservi Lina e al PD della della primo dicembre novantasette ci sono le seguenti dichiarazioni
La delegazione britannica ritiene che tale direttiva
Acquista
Non dovrebbe applicarsi alle euro obbligazioni e a strumenti analoghi
La delegazione francese ritiene che la direttiva protestatari risparmio non dovrebbe prevedere una ritenuta alla fonte inferiore al venticinque per cento
La delegazione olandese segnala che valuterà le proposte alla luce del principio della tassazione del risparmio nel Paese di residenza
La delegazione il lussemburghese ritiene che una direttiva sulla tassazione del risparmio
Dovrebbe essere accompagnata da una direttiva in materia di tassazione delle imprese concernente i regimi generali di tassazione delle imprese negli stati membri
Le delegazioni belga italiane portoghese dichiarano che non daranno il loro accordo
Alla rete alla direttiva relativa al pagamento di interessi e cannoni prime prese prima dell'adozione della direttiva in materia di tassazione del risparmio
E che ho citato queste dichiarazioni al vive al al al processo verbale
Perché da queste dichiarazioni in queste dichiarazioni si legge già quali sono i problemi che erano stati accettati ma non risolti veramente che sono poi riesplosa i potentemente no
Gli inglesi il problema degli eurobonds magari ci torniamo
I francesi semplicemente volevano alzare
Il livello di partenza la tassazione per facilitare la negoziazione la commissione voleva proporre il venti per cento partendo da venticinque c'era più margine per negoziare
I lussemburghesi
Si creano una via d'uscita dicendo attenzione
La direttiva autotassazione risparmio
è una direttiva
Il codice di condotta sua tassazione delle imprese è un accordo fra Stati membri non è una direttiva quindi c'è disparità di trattamento giuridico
E quindi noi potremmo potremmo un giorno dire che noi la cosa che abbiamo appena firmato Nola onoriamo
Perché riteniamo che mentre Risparmio soggetto a una direttiva per saggiare l'impresa è semplicemente un accordo al quale si porta
Le negazioni belga italiani e portoghesi ricordano che è un pacchetto e che cioè dicono attenzione perché noi non daremo mai l'accordo a un elemento del pacchetto se l'intero pacchetto Non è approvato questi sono elementi a mio parere importante
Breve descrizione della proposta di direttiva
Proposte direttiva sul risparmio nasce da un compromesso già cinque minuti accidenti
Voglio dire che interverrò
Potentemente nel dibattito
Beh Despair è schizzata della diretti alla riempia è un compromesso è un chiaro compromesso come tutti i compromessi e Stoppini accollo
Spero che la traduzione riesca a tradurre strofinare
Perché è un compromesso tra un principio riconosciuto da tutti
A
In primis la Commissione che il principio guida della Cassazione a casa la proporzionalità
E che quindi solo uno scambio di informazioni può garantire un sistema efficace ed efficiente di tassazione
Compromesso con un'altra tendenza ritenuta legittima in alcuni Stati membri sul segreto bancario
E allora dopo la Commissione dopo aver visto la fine
Triste della proposta precedente
Che a una proposta nella quale veniva suggerita esclusivamente una ritenuta alla fonte ha preferito presentare una proposta alla quale coesistono due anni
La possibilità di
Scambiare informazioni
A scelta dello stato membro dato Stato membro può decide del suo sistema è basato lo scambio di informazioni oppure una ritenuta con un anche qui una variante la ritenuta può essere operata sul contribuente
Ma il contribuente può evitare di pagare la ritenuta portando prova di averne denunciato l'esistenza del cespite e di un flusso di reddito alla sua amministrazione fiscale dicasi
Ho sulla credo che trenta secondi sulle differenze tra lei proposte del novantotto dell'ottantanove interessante
Perché mentre nell'ottantanove
Proposta appunto finita male
La se i soggetti d'imposta erano definiti tutti senza nessun tipo di eccezione individui società residenti e non residenti
Nella proposta del novantotto proposte attualmente sul tavolo
I soggetti d'imposta sono solo i non residenti dello stato membro che sono anche però residenti in un altro Stato membro dell'Unione europea quindi sono escluse le imprese
Sono esclusi i residenti di Stati terzi e i residenti dello Stato nel quale
La direttiva
La la la direttiva viene tradotta in legislazione dello Stato
Secondo principio quello del
Meccanismo
La direttiva dell'ottantanove era basata sul principio del debitore
Il principio del debitore è una invito alla piccola de localizzazione nel senso che se il debitore
Diviene sostituto d'imposta se vogliamo
Il debitore che ha una logica immaginiamo di qualche ma chi mai sarà un massimizza il profitto e che prende le sue decisioni solo in base alla massimizzazione del profitto essendo fra i Specter
A un incentivo a delocalizzarsi a spostarsi altrove troppo forte perché si mentre il nel caso della direttiva della novantotto agente pagatore bene in questo caso il beneficiario
Compare stecca ma è un anche un beneficiario che decide sulla sua localizzazione in base non solo al principio della massimizzazione del profitto per la direttiva avuto tutta una serie di problemi sui quali sarebbe tanto interessante passare un po'di tempo se ci fosse
Principale è quello degli eurobonds su quale possiamo tornare dopo se vogliamo il problema della ripartizione del gettito farà gli stati membri principalmente fra lo stato membro di residenza e lo stato membro della fonte o della sorsi il problema dei paesi sì dei dei territori dipendenti associati i credo che c'è il problema del coupon Wash sul quale dato che il più grosso esperto che io conosca sia della mia sinistra preferisco che caso mai lui
Così mi scarico di un di un argomento così scarico lui cinque minuti dal parlarne figlio riesco a dire qualcos'altro
Diciamo gli sviluppi al Consiglio sono stati tutta una serie di consigli
C'è stato sostanzialmente una una serie di discussioni che hanno portato via via fino a un punto finale di blocco totale
Nella alla fine del novantanove fine novantanove si registra un gruppo di a Stati membri che sono favorevoli ad andare avanti uno stato membro che dice
No assolutamente no su questi temi non si può andare avanti questo Stato che in quell'Inghilterra come ricordava Strauss-Kahn stamattina questo non vuol dire che solo l'Inghilterra fosse opposto molto spesso ce ne sono altri si nascondono nel cono d'ombra
Ma
Era una situazione di stallo
Superamento della situazione di stallo al Consiglio europeo di Helsinki dove al punto trentaquattro
Il Consiglio europeo e l'ammasso di massimo organo decisionale dove siedono i capi di Stato e di governo nelle conclusioni del Consiglio viene detto che tutti i cittadini residenti in uno Stato membro dell'Unione europea dovrebbero pagare l'imposta dovuta su tutti i loro redditi da risparmio
Questa inclusione del i colleghi questa frase le conclusioni del Consiglio
Fa affermare all'Inghilterra
Chi
Quanto aveva detto il consiglio nel novantasette e ora superato
E questa frase indica in maniera univoca questo è discutibile
Lo discuteremo se ci sarà tempo ma in maniera univoca secondo gli inglesi dell'unico modo di procedere e di andare nella direzione del completo scambio di informazioni
Perché secondo me c'è un punto di svolta beh perché viene se non altro superato uno stallo nel quale gli inglesi erano in un angolo
Avevano una tecnica di discussione che hanno mai ridotta al puro pura sillaba no
E da qui non si non si usciva mentre in questo momento anche se chiaramente c'è una serie di problemi colossali
Come la il diritto che alcuni Stati membri ritengono di avere di mantenere la loro legislazione sul segreto bancario
Mento non di scarso momento ecco c'è questo tipo di di problemi c'è il problema di come fare accettare un principio di scambio di informazioni a Stati terzi
Stati terzi che coprono evidentemente tutto il mondo ma nell'Europa continentale mi sia permesso di citarne uno cioè la Svizzera ecco voglio dire abbiamo una serie di problemi immensi ma è vero che lo stadio di puro stallo è stato superato e si riaprono i giochi riaprendo si giochi a
Perché è un credo un problema di scelta personale a credo che un qualche ottimismo possano essere mantenuto sul sito di cinque minuti Presidente non di più
Grazie presidente per cinque
Io il prossimo
Ospite Vieri Ceriani parlerà del codice di condotta e la tassazione delle imprese ieri è stato il consigliere agli ultimi quattro ministri io ho saputo che tutti gli errori che sono fatti durante gli ultimi quattro ministri
Solo colpa sua tutti i periti sono dei ministri naturalmente no ieri
Confermo pienamente
Sempre
Essere stato consigliere dei quattro ministri mi consente di avere uno spessore temporale
Su queste questioni da un punto di osservazione privilegiato un fondo che quello di rappresentante dell'Italia nei vari gruppi che hanno discusso
E quindi è stato un grande privilegio oltre che fonte di disastri per il Paese
Un grande privilegio sul piano personale che spero di poter tradurre un in una relazione abbastanza chiara
Da dove nasce il Codice di condotta che cos'è il codice di condotta è uno dei tre pilastri del cosiddetto pacchetto Monti
Che parte
Dall'Ecofin informale di Verona
Che ci ha ricordato in apertura oggi il commissario Monti allora commissario alla fiscalità commissario dipietrista
E che è il primo tentativo importante dal punto di vista della politica
Economica europea di affrontare in modo concreto con l'obiettivo quindi di raggiungere dei risultati
La questione del coordinamento dell'imposizione dire
E dico questo perché quando questo esercizio è partito cinque anni fa perché consiglio informale di Verona Samuel novantacinque
Forse molte poche persone potevano pensare che tanto poco progresso si sarebbe potuto fare in questi cinque
è chiaro che un processo si tratta un processo non ancora compiuta concluso ma è un processo come diceva Carboni vivo e vegeto
Il che è molto importante
Soprattutto a mio avviso dal mio punto di vista di formazione di economista ha avuto il grande merito di mettere sul tavolo
Un approccio che non è semplicemente giuridico oppure non è semplicemente impostato secondo le categorie tradizionali
Del mondo della fiscalità ciò è l'equità l'uguaglianza di trattamento la non discriminazione
Va impostato in termini di efficienza del mercato interno finché dal punto di vista qualitativo mia est mi sembra uno spostamento di entrarci molto importante
Qual è il ruolo del Codice di condotta nel pacchetto Mondo
Beh un pacchetto che cerca in qualche modo di evitare che la accentuata mobilità del capitale
Porti a un degrado della struttura del prelievo tributario vincolando quindi la libertà degli stati membri e delle collettività Lina nazionali di fissare l'ottimo mix
Spesi e mezzi
Di finanziamento
In questo contesto il Codice di condotta si rivolge alla tassazione dell'impresa e così come invece la tassazione del risparmio si rivolge alla tassazione delle attività finanziarie in mano ai risparmiatori persone
Il problema viene affrontato in termini di distinzione tra una competizione fiscale generale
Positiva accettata è una competizione fiscale dannosa da non so da che punto di vista dannosa dal punto di vista dell'efficienza del mercato interno qualche anno dannosa dal punto di vista delle distorsioni nell'allocazione
Dannosa perché quello che si intende colpire sono quelle misure più fiscali speciale all'interno dei regimi fiscali nazionali che sono volte
Direttamente o indirettamente più o meno esplicitamente ma comunque di fatto
Hanno perfetto di attrarre basi imponibili internazionalmente mobili
Questo l'obiettivo del Codice di condotta eliminare quegli aspetti delle dei regimi fiscali nazionali che sono volti ad attrarre sul territorio nazionale basi imponibili
Mobili
è evidente che un mercato interno efficiente un mercato interno che rispetti che funzioni secondo le quattro libertà fondamentali che ricordava stamattina il commissario Monti
Ma ben difficilmente può corrispondere a situazioni di fatto in cui una multinazionale tutte le multinazionali europee tendono ad avere la holding ad esempio in Olanda il centro di coordinamento ad esempio in Belgio
La manifattura ad esempio nei da brindo se c'è qualcosa forse se questo forse la tendenza alla localizzazione delle attività beh vi sarebbe evidentemente qualcosa che non funziona nel mercato interno
Quindi questo l'obiettivo del Codice di condotta evitare questi fanno
Qual è la procedura stato ricordato prima giustamente da da Angelo Cardani che si tratta di un accordo politico tra Stati membri da questo punto di vista l'assetto istituzionale giuridico
Direi innovativo non è una direttiva non è una decisione del Consiglio è un accordo politico degli stati membri
Riunito in consiglio assieme alla commissione
Perché anche la commissione è parte del processo
Quindi è un processo non vincolante dal punto di vista giuridico lo è dal punto di vista politico
Però c'è un altro aspetto importante ed è che non è vincolante dal punto di vista giuridico
Però la commissione mantiene e nella risoluzione del dicembre novantasette questo è molto chiaro riafferma con forza la Commissione il suo diritto
Lì interpretare e intervenire sotto le regole
Secondo i principi degli interventi in materia di aiuti di Stato
Si impegna da un lato a rivedere i criteri dall'altro però mantiene le sue prerogative e riafferma le sue prerogative
E in effetti poi
Negli anni successivi nel novantotto
La commissione produce
Dei nuovi criteri sugli aiuti sta
Che includono i criteri del Codice di condotta come criteri per interventi in materia di rivista
Quindi diciamo che è un processo
Politico è un processo di accordo vi è un impegno non vincolante a procedere per gli stati membri
Ma neanche scusate
Il termine vi è anche un grosso bastone
Dietro tutto questo processo
Che
Il rischio di intervento della commissione
Sotto le regole degli aiuti di Stato
Ma per essere più concreti entriamo un attimo nel nel nel meccanismo del Codice di condotta capire un po'quali sono in concreto i criteri
I criteri sono dei criteri innanzitutto di impegno a individuare e
Valutare le misure esistenti
Di concorrenza fiscale dannosa con impegno a
Cancellarle rivederle entro un certo periodo
Vi è la creazione di un apposito gruppo gruppo codice di condotta incaricato di effettuare questa valutazione
E di questo gruppo fanno parte tutti gli stati membri e la Commissione
Questo gruppo nel valutare il carattere di pericolosità per le misure
Dovrà adottare
Alcuni crepe
Particolare i criteri che dovrà seguire
Tra gli altri perché sono criteri non esclusivi
So primo se vengano riservate nel Paese in questione agevolazioni particolari solo ai non residenti ovvero siano previste agevolazioni solo per le transazioni effettuate con non residenti
Secondo
Che le agevolazioni concesse risultino completamente isolate dall'economia nazionale in modo che non incidano sulla base imponibile nazionale
Le agevolazioni siano attribuite senza alcuna effettiva attività economica
Le norme di determinazione dei profitti relativi ad attività svolte da un gruppo multinazionale si discosti Novara norma riconosciute a livello internazionale soprattutto quelle OCSE le misure difetti no di trasparenza compresi i casi in cui le agevolazioni siano concesse in base alla processo all'applicazione meno rigorosa di norme giuridiche in sede amministrativa
Questi sono i criteri
Chiaramente questi criteri cercano di individuare quelle misure che sono rivolte a operazioni verso l'estero sono rivolte alla operatori esterni che sono rivolte a modificare sostanzialmente le regole OCSE sul transfer pricing
E quindi nel caso di gruppi multinazionali acconsentire di allocare o di determinare in modo differente da quelle che dovrebbero essere le regole internazionalmente riconosciute i redditi da assoggettare a tassazione
Laddove poi estratti di procedure amministrative nella oscurità o non trasparenza delle regole amministrative entrature
Formare il giudizio
Quindi è evidente che qui stiamo parlando di misure che sono misure
Che hanno caratteristiche di specialità rispetto alla normalità delle regole sul reddito d'impresa sono misure che
O sono rivolte a noi residenti o riguardano transazioni con l'estero
Che prevedano l'isolamento dell'attività svolta dal contesto che l'economia nazionale
Che siano eccezioni rispetto a regole internazionalmente riconosciuti
Questi sono i criteri
E questi criteri sono sostanzialmente come dicevo molto simile ai criteri che portano poi a giudicare una misura fiscale aiuto di Stato
Secondo
Le categorie della commissione su
Su questo
Il gruppo ha lavorato
Ha lavorato per più di due anni compiuto una grossa mole di lavoro
Ha concluso i lavori alla fine dell'anno scorso
è partito dalla una una definizione concordata delle delle descrizioni delle misure ha effettuato delle pre-valutazione mi poi ha effettuato delle discussioni di gruppo sui criteri sulle singole misure alla fine è stato prodotto un documento che è stato portato all'ultimo Ecofin del mille novecentonovantanove cioè dall'anno scorso
Un documento che è un documento di consenso nel senso che il testo del documento
è quello che è uscito dai lavori del gruppo vi sono dei dissensi manifestati da una serie di Stati membri riflettuto i che vengono riflessi in delle note a piè di pagina
La caratteristica di queste note che generalmente lo stato membro
Per il quale il gruppo ha dato un giudizio di dannosità quindi la valutazione il processo valutativo ha portato a concludere che quella misura era dannosa avverte
Lo stato membro che ha applicato con la misura nella nota
Farà Serra
Quindi diciamo che ciascuno mette in una riserva laddove viene trovato colpevole termini
Piani insomma e che in qualche misura può rinvigorire la validità del processo nel senso che evidentemente poi il processo a seguito dei criteri solidi vi è una certa coerenza
Nella valutazione complessiva ovviamente ovviamente ognuno poi cerca di difendere le proprie misure
Soprattutto laddove sia il governo ha diciamo si sente più esposto è sensibile all'opinione pubblica è evidente anche un'altra cosa che
Questo codice di condotta appunto come abbiamo detto è parte di un pacchetto
Se il pacchetto fosse stato concluso sugli altri capitoli probabilmente
Sicuramente il numero di Riserve di no perché di pagina qui sarebbe stato notevolmente inferiore forse non ve ne sarebbe stata neanche uno è evidente che il blocco
Sul capitolo tassazione del risparmio ha indotto per prudenza molti stati membri ad essere più rigidi sul fronte codice di condotta che sul fatto che di quello che sarebbero stati se la direttiva sul risparmio fosse stata approvato
Del resto la logica politica del pacchetto fiscale proprio questa cioè di poter consentire un pacchetto complessivo di bilanciare meglio i pro e i contro in modo che chi è un perdente su un fronte può essere vincente sulla quindi è evidente che se manca la contropartita da una parte è evidente che non sa ci può essere l'approvazione sull'altro parla di e parallelo dossier
Il documento ripeto è andato all'Ecofin
Non è stato discusso dal Consiglio Ecofin quindi non è stato formalmente approvato perché l'approvazione
Nel documento deve avvenire contestualmente all'approvazione dell'intero pacchetto
Il Consiglio Ecofin però a autorizzato la pubblicazione di questo rapporto
Che chiunque può trovare anche su internet si propone
Il pacchetto il il documento indica sessantasei misure come
Dannose ne sono state esaminate più di duecento
Riguardano principalmente settori
Riguardanti l'attività infragruppo i servizi finanziari
Le compagnie holding le compagnie senti le compagnie off-shore
Vi sono poi una serie di misure miscellanea che riguardano
Fa riguardano settori specifici
Ma diciamo che il grosso delle misure riconosciute dannose a che vedere con l'attività infragruppo con servizi finanziari
Con compagnie oltre
Questo
Esercizio Codice di condotta
Va considerato e esaminato
Anche in un contesto più ampio cioè non possiamo lasciarlo
Considerarlo assente ma lo dobbiamo vedere in parallelo con l'analogo esercizio che si è condotto si sta conducendo in sede OCSE
L'OCSE partita con un esercizio sulla concorrenza fiscale dannosa prima dell'adozione del Codice di condotta
Lo concluderà il mese prossimo con l'approvazione di un documento sulle pratiche scaglioni
L'OCSE ha istituito un apposito forum
Per fare un esame delle pratiche fiscali dannose i criteri non sono molto differenti come i criteri valutare la dannosità della specifica misura
La differenza principale rispetto all'esercizio europeo e che il contesto geografico molto più ampio perché riguarda praticamente l'intero mondo
Riguarda una diciamo una valutazione delle misure di fiscalità dannosa all'interno dei Paesi membri OCSE
Ma riguarda anche un esame delle pratiche fiscali dannose
Dei paradisi fiscali viene una valutazione specifica dei paradisi fiscali
Con l'idea di pubblicare una lista i paradisi fiscali
è un documento che contiene raccomandazioni per i Paesi OCSE di contromisure da adottare nei confronti
Dei paradisi fiscali o dei paesi
Non paradisi fiscali che avendo delle misure di fiscalità dannosa non attuano il processo di Robert il processo di cambiamento e
Hanno il ritiro delle misure nei tempi previsti
Il processo oltre a riguardare paradisi fiscali e Stati membri dell'OCSE riguarda anche tutti i cosiddetti Paesi non teme paesi terzi ovvero sia diciamo il resto del mondo
Quelle decine di Paesi che vanno dal Sudamerica tutta l'America latina il Sudafrica la Cina il Sud-Est asiatico che non essendo stati membri dell'OCSE tuttavia non penso politico peso economico peso demografico
Rilevante
E dall'atteggiamento dei quali dipende il successo di questo esercizio su scala mondiale
Perché eliminare le pratiche fiscali dannose nei Paesi membri dell'OCSE e in una quarantina di paradisi fiscali sparsi per il mondo
Non ci dà nessuna garanzia
Se poi questo costituisce una buona base di partenza aveva un atteggiamento aggressivo e competitivo da parte di una cinquantina i potenziali
Stati
Sovrani
Non paradisi fiscali ma capaci di introdurre misure di competizione fiscale dannosa molto aggressivo
E questo è un processo che è in corso questo dell'allargamento dell'esercizio del forum sulle pratiche fiscali dannose praticamente ai cosiddetti paesi terzi quindi con il tentativo di trasformarlo veramente in un esercizio di dimensione respiro mondiale
In questo senso è innegabile che i due esercizi quello in ambito OCSE e quello in ambito europeo si sono mutuamente rafforzati
E hanno in qualche modo esercitato una sinergia anche in termini di approvazione delle procedure se
Il fatto che nel dicembre novantasette i Paesi europei abbiamo approvato il Codice di condotta ha dato una spinta politica determinante per l'approvazione
E la decisione in sede OCSE
Sul fondo sulle pratiche fiscali vanno
Lo stesso lavoro condotto dal gruppo Primaro sul Codice di condotta e la pubblicazione di questo documento pur con i punti interrogativi e le astensioni alla ricerca di alcuni Stati membri costituisce una forte base per dare credibilità all'esercizio se che in qualche modo aggredisce
Soprattutto in una fase iniziale paradisi fiscali ma può fare questo solo nella misura in cui si rende credibile
E fa vedere che per quanto riguarda gli stati membri dell'OCSE i ventinove Paesi più avanzati vi è un impegno serio da parte di quegli Stati arrivò ai a individuare e poi a rimuovere misure di concorrenza fiscale
Cosa resta da fare in ambito europeo
Quello che posso dire che dopo diciamo lo stop sull'intero pacchetto segnala che si è avuto a dicembre ad Helsinki
Sul fronte della tassazione del risparmio il lavoro sul Codice di condotta non si è arrestata
Il gruppo ha continuato a riunirsi anche in questi
E debbo dire che lo spirito con il quale si è andati avanti si sta cercando di affrontare
Il pacchetto è uno spirito costruttivo vero che il documento non è stato approvato ma vi è come una sorta di atteggiamento che guarda al futuro
Guarda al momento in cui
Sperabilmente l'intero pacchetto verrà approvato e anche il documento sul Codice di condotta verrà approvato
Da quel momento scatterà la fase del cosiddetto rompe cioè del ritiro delle misure fiscalmente D'Annunzio riconosciute fiscalmente
E su quello e quello sarà un momento in cui vi sarà ancora del lavoro da fare da parte degli stati membri perché sarà necessario da un punto di vista sostanziale assicurare che il processo di rompere che viene affidato
A ciascuno Stato membro a decisioni autonome ciascuno stato membro tuttavia venga fatto in un modo coordinato
Venga fatto in un modo coordinato
E quindi
Utilizzando dei criteri dei criteri comuni di revisione dall'altro c'è anche un po'una necessità di dare
Una
Dimensione temporale a questo robe che sia coordinata
Altrimenti
Tutti gli Stati ciascuno stato membro aspetterà veramente l'ultimo giorno
Disponibile
Per cambiare
Cosa resta
Da fare come come vedere questo esercizio Codice di condotta nel contesto più ampio della tassazione dei redditi d'impresa beh certamente questa è una prima fase
Eliminare la concorrenza
Volta ad attrarre basi imponibili mobili è sicuramente un discorso importante ma non esaurisce
Sicuramente
Il mercato interno che funzioni correttamente presuppone la rimozione di certi di certe misure
Che può essere affrontato sotto il cappello aiuti di Stato può essere affrontato sotto il cappello Codice di condotta
E due non coincidono perfettamente ma sicuramente si sovrappongono in larga misura
Debbo però dire
Parlo diciamo titolo
A titolo personale che tutto questo non basta
Il mercato interno è una grandissima opportunità se ci limitiamo ad evitare i più evidenti fenomeni distorsivi Nola sfruttiamo appieno
Ci sono delle altre cose probabilmente che dovremmo affrontare nel futuro è stato menzionato stamattina che vi è da parte del business europeo una forte richiesta di maggiore omogeneità nelle regolamentazioni in generale e in particolare quella fiscale
Non si vede perché per operare in un mercato unico che è costituito da quindici Stati chi abbia bisogno di quindici
Regole contabili diverso il quindici regole fiscali diversi
Ma qui non voglio cogliere la parola Micossi perché compete a lui utilizzare i suoi trenta minuti che io rispetto
Grazie mille adesso abbiamo due alternative gemme dei caffè dovrebbe essere alle cinque fra quindici minuti un'alternativa e di chiedere al professor di classe ha dato alle classi di fare la sua presentazione l'altra di prendere caffè adesso
Non solo
Apparteniamo e che adesso
Allora e fino a cinque mila non è pronta a garanzia allora perché dice in dieci minuti
E Capece approntare allora possiamo ritornare parte si al massimo alle cinque e dieci
Grazie mille
Abbiamo bisogno di pensare e di sentire la destra no il professor databili classe e pietra generale Assonime ci parlerà della tassazione le imprese verso un modello di imposizione europea
In realtà
La discussione di oggi come se procedesse verso l'approdo finale
Per cerchi concentrici
Ci tocca tutti ripete delle cose e poi cerca di fare una piccola aggiunta
Io posso semplificare le cose che volevo dire perché in realtà i due speaker che mi hanno preceduto
Hanno già risolto alcuni dei problemi che volevo affrontare voglio partire da questa considerazione non vi sarà sfuggita una differenza rilevante di Tonna d'impostazione fa la discussione di questa mattina e quella di oggi pomeriggio
Il discorso di oggi pomeriggio non a caso di tre persone che questa discussione l'hanno fatta appesa a livello europeo è uno
Il discorso di questa mattina è un altro
La concorrenza fiscale
Nel discorso di questa mattina
Anch'io in realtà
Il problema
Di come innalzare livello effettivo di imposizione sul capitale
Forzando la piattaforma comune all'interno dell'Unione Europea
Da questo punto di vista non può sfuggire che il dibattito sulla concorrenza fiscale nasce dal successo del programma del mercato interno cioè dal fatto che a un certo punto i sistemi con spesa pubblica livelli di imposizione più elevati
Cominciano sentire il morso la pressione concorrenziale del mercato interno e poi Della Monica
E il cuore del problema
Riguarda il finanziamento delle spese di redistribuzione di protezione dei cittadini dall'incertezza
Dell'attività economica
E i costi di efficienza che ciò comporta
Cioè una parte dispense che in misura crescente non ha corrispettivo diretto per coloro che esercita l'attività economica nei benefici dell'azione pubblica se non nel senso l'atto che i sistemi così vi sono meglio di quelli non quesiti
Questo è il cuore del problema non a caso Francia Germania Italia e alcuni Paesi del Nord almeno perché la la corrispondenza fra i servizi prestati gli oneri impositive più alta non a caso sono Francia Germania Italia dove la quota di redistribuzione più alta il peso della spesa è più alto che pongono il problema politico dell'innalzamento da piattaforma comune imposizione
Questa è la discussione di questa mattina
Non posso esiste da economista a ricordare che
Mentre i giuristi
E i professore di scienza delle finanze
Trovano conforto
Congiunto mai considerazioni di equità e di difesa del livello della spesa pubblica
A contrastare a criticare la concorrenza fiscale economisti aggiungono generalmente conclusioni completamente opposti l'argomento della concorrenza fiscale per è forte l'argomento contro e debole
è un argomento di equilibrio parziale viziato in vari modi
L'argomento va ricordato è stato detto stamattina la la mobilità del capitale riduce la capacità di finanziamento dei servizi collettivi
Assunti buoni per definizione riduce l'equità distributiva del prelievo e ha effetti avversi sua occupazione alle tesi del libro bianco di dell'OLAF
Che oggi in Europa non è più difeso in questa accezione badate bene
Questo dibattito continua in Italia come una coda di una discussione precedente
Evidente ampi ricca non dimentichiamo dice che la pressione fiscale per cominciare è cresciuta
E apporto al PIL sia per i proventi delle imposte sul lavoro che per i proventi delle imposte sul capitale
Nella media dell'OCSE Europa dal due sei al tetto e cinque per cento per esempio il gettito delle imposte sulle società non è diminuito diminuita la quota o l'incidenza delle imposte rispetto alla base imponibile lavoro capitale ma non è diminuita la pressione fiscale aumentata uniformemente
Gli argomenti teorici contro la cooperazione naturalmente sono quello paretiano che quanti testi che il coordinamento sia meglio ma deve essere un equilibrio di contrattazione magari assistito da incentivi ma se qualcuno ha forzato mettersi d'accordo difficilmente potemmo argomentare
Che si possa per un miglioramento paretiano
Il senso del quell'ottimo paretiano è quello in cui si può migliorare la situazione di qualcuno senza peggiorare
Quella di nessun altro in questa ottica si può anche immaginare che chi ha rinunciato e su aliquote più basse venga compensato ma non si può immaginare che lo faccia per voto a maggioranza di altri senza che ci sia una perdita di benessere
C'è l'argomento del federalismo fiscale
Che mette l'attenzione sull'effetto netto del settore pubblico
Sull'efficienza sull'equità sulla redistribuzione la concorrenza fra istituzioni se volete
è chiaro che tanto più alte sono le spese di redistribuzione tanto più alto è il conflitto fa equità ed efficienza tanto più mobile sulla Cannella concorrenza fiscale
In questo contesto l'apertura del mercato d'integrazione aggravano il problema perché allo stesso tempo accrescono la domanda di protezione dei ceti che fanno fatica ad accettare il cambiamento ma anche la mobilità del capitale
E infine c'è l'argomento di public choice che governanti no sono senza Intest ebbe e difendono essenzialmente processi di trasferimento di e indica se stesso la propria constituency e dunque
La concorrenza fiscale limita la confisca
Ora questi argomenti che stamattina sono stati liquidati secondo me un po'velocemente va bene che sono piuttosto forti
L'asfissia del settore pubblico sta anche in questo caso ne ha parlato non è certamente il modo migliore di contenere l'espansione della spesa ma è l'unico che conosciamo cioè non c'è nessuna riforma di nessuna contenimento della spesa di confisca che non sia derivata dall'imposizione di Lincoln dall'esterno la spesa pubblica
La spesa lievita per meccanismi che non hanno niente a che fare per come è costruito nei Paesi industriali avanzati in Europa
Con la scelta del livello ottima di spesa irrita per la demografia ieri per fondo ha fatto un'analisi interessante pertanto il fondo su questo tema poi la sua vittoria
Riguarda cigno spero invece che c'è ma
La spesa lievita per meccanismi interni che sono sempre meno di decisione sempre più di dinamica derivante dai meccanismi precostituiti in modo slegato dalle scelte sulle entrate dunque lei forme si fanno solo quando c'è l'asfissia
La crescita
Il settore pubblico diciamo sappiamo che produce effetti prima crescenti e poi decrescenti della spesa e sappiamo sulla crescita che produce sicuramente effetti decrescenti più o meno rapidamente ai diversi livelli di entrata imposte fanno sempre male perché alterna gli incentivi ne esistono imposte
L'Amsa
Allora l'effetto netto più settore pubblico diventa grande peggiore
Bene investimenti che disponibili oggi dicono che il settore pubblico nei Paesi dell'OCSE in Europa in particolare e già da quel dì al di là del punto in cui l'effetto netto positivo sulla crescita e si stimano addirittura
Effetti positivi sulla crescita della riduzione della dimensione del settore pubblico
L'aumento dei carichi fiscali sul lavoro
Riflette soprattutto la dinamica delle spese previdenziali e assistenziali non quella della spesa per servizi pubblici
I sistemi pay as you go
Che hanno costruiti come fondi mutui finanziamento di capirla per definizione sul lavoro equità c'entra poco
L'alto fenomeno che fa aumentare i chiarimenti sul lavoro e la caduta dei tassi di occupazione
Che sono dovute ai vincoli all'ingresso sul mercato del lavoro molto più che al carico contributivo
Anche se ormai che al contributivo chiaramente pesa il problema è che qui è un cane che si morde la coda tassi di occupazione bassi
In un sistema che finanzia sul lavoro Ica e contributivi naturalmente aumentano l'onere di imposta sulla voi il problema dobbiamo ridurre la spesa o colpire il capitale frenando ancor di più la crescita
E quell'idea originaria di spostare il peso rispetto ai problemi negativi sulla crescita derivanti dalla dimensione del settore pubblico mai tutti capiscono che marginale
Cambia i due punti di quota dal lavoro al capitale e molto meno interessante o rilevante dal punto di vista degli effetti di efficienza che i due di due punti il peso complessivo del settore pubblico e infine la tesi di public choice
Ma attenzione ormai è così riconosciuta via che abbiamo fatto una banca centrale tutta basata sulla tesi che bisogna toglierla monitor dalle mani del Governo perché se no ne abusa
Tutto il patto di stabilità non è altro che una costruzione basata sulla teoria condivisa dai governi europei che bisogna togliere il saldo totale dalle mani dei governi perché se non ne abuso no
Cioè la tesi di Public Choice o mai è unanimemente riconosciuta i sistemi che funzionano meglio sono quelli che hanno più e i governi e meno scelte discrezionali più vincoli all'operare dei governanti che in società complesse tendano a occuparsi di più di questioni redistributive
Per funzionamento complessivo del sistema Olson l'ultimo bellissimo libro
Su Public Choice
E infine è il lavoro io mi mi colpisce e mi ricordo ancora che quando aveva negli Stati Uniti è ossessionato dal problema del capitale del lavoro e
E ha ieri mi parlavano invece di no caos e parlavano di cittadini i parlavano di tassazione dei c'è abbondanza avete sentito dire da Vito Tanzi questa mattina
Ormai percettori del reddito da lavoro e basta in Italia recenti statistiche dell'Istat sono meno di un quarto se non ho visto male
Il l'ultimo appiglio ottimi rapporti dell'Istat del Censis i percettori di reddito che percepiscono almeno è e diritti sono credo più della metà quindi di che cosa stiamo parlando va be'ma dell'equità è un problema ancora lavoro capitale
Questo è
La questione di questa mattina
Il problema è che
E questo è l'argomento che mi preme l'Europa ha sempre saputo che se non si discuteva di aliquote comuni
La questione come l'ha posta dello è finita quasi subito dopo quando il negoziato diventato concreto la discussione vera riguarda il buon funzionamento mercato interno che è il cuore del trattato
La concorrenza fra le imprese le istituzioni in questo contesto deve svolgersi in modo trasparente e prevedibile abbiamo bisogno di un terreno senza buche
L'idea come ha detto il professor Cardani che si tratti di discutere se l'aliquota in Irlanda debba o no essere imposta sulla dei dodici cinque per cento semplicemente non è sul tappeto semplicemente non è sul tappeto
Può darsi che lo debba diventare ma semplicemente non è sul tappeto questo ci porta al problema della concorrenza fiscale dannosa invece concorrenza fiscale legittima è positiva
è dannosa quando non è trasparente produce distorsioni flussi commerciali d'investimento
Indesiderabili badate che anche la soluzione a questo problema è alta e convenzionale le difficoltà del negoziato a cui ha partecipato
Vieri Ceriani Cardani dicono però che un certo consenso sia avvenuto costruendo e i limiti sono stati ben definiti
Il pacchetto Monti e realtà una piccola ambiguità la mantiene fa innalzare il livello di pressione fiscale media
E eliminare le buche dal terreno di gioco e la questa è la partita che si gioca nella tassazione dei frutti degli interessi
Ed è per questo che è questa parte che rischia di far deragliare il pacchetto
Da ormai molto tempo lì si discuta esplicitamente ad innalzare la pressione media perché o con la ricotta secca più alta della tassazione media occorre informazione che impedisce
Diciamo che riduce il fenomeno della gente che prende residenza all'estero per i suoi frutti del capitale
Quindi c'è un'ambiguità ed è dove la discussione è più difficile
Veniamo allora alla discussione che avete sentito dell'Europa lascio stare come si sviluppano certi fenomeni concorrenziale non cooperativi paradisi fiscali la legislazione sulla contro for Corporation una discussione di un'altra volta
La struttura del trattato la differenza se volete fare discussioni questa mattina e quello di oggi la struttura del trattato
Per risponde a un accordo profondo lontano nel tempo
Che escludeva
Escludeva le politiche sociali e le politiche di bilancio questo fa parte della Costituzione fondamentale
Non fa parte non è un comma di un articolo Dino come costruito trattato da questo punto di vista dice quelle cose sono nazionali non entrano fa gli argomenti comuni
C'è una sola eccezione
Ed è quando i comportamenti nazionali interferisca ma con il buon funzionamento del mercato interno cioè quando diventino causa di ostacoli alla libera circolazione dei beni odierno origina distorsione delle regole di concorrenza ostacoli alla libera circolazione di beni o distorsione alle norme di concorrenza in questo senso
Articoli novantatré novantacinque l'armonizzazione l'armonizzazione prevista solo in un caso articolo novantatré viva
Nella misura necessaria per assicurare l'instaurazione funzionamento del mercato interno come sapete non hai guardato la piena armonizzazione delle aliquote ma ha condotto all'introduzione di certe forchette
Nel trattato dopo questo c'è solo il coordinamento fiscale non c'è l'armonizzazione
Ci sono due casi la prima e quello di eliminare se volete le interferenze fra sistemi fiscali eliminare i conflitti refezione nei punti di contatto questo il caso delle due direttive sui emerge
Madre e figlia
Questo è anche il caso per la convenzione sul caso del pressing questo è un caso e poi c'è l'altro che è più propriamente la filosofia del mercato interno che è quello dell'articolo novantacinque
Che dice piattaforma minima di tutela per interessi specifici riconosciuti allora approssimando alla legislazione non diciamo all'inflazione Alice piattaforma minima di tutela è in questo senso che
La norma le normative nuovo approccio stabiliscono dei requisiti essenziali di tutela ma non le forme specifiche di tutela gli standard esatti con i quali si devono produrre i beni allora in questo senso interno benissimo le tasse ambientali per esempio
Perché sì un paese usa gli incentivi ambientali per promuovere l'adozione di tecnologie pulite questo può diventare l'ostacolo all'ingresso in quel Paese delle macchine per esempio che non hanno certi requisiti di riciclaggio di emissioni
Allora tipicamente interviene la direttiva di approva Shima
Che innalza la piattaforma comune e anche le tasse quindi dice tu puoi fare solo fino a qui ma di più no
E ci sono casi importanti famosi i parlamenti che hanno rinunciato adottare strumenti fiscali per motivi ambientali in contrasto con la piattaforma comune
L'accordo direttiva autori che si veniva definendo a livello europeo pure se non c'è ancora al Parlamento tedesco ha accettato questo livello comune di tutela come cementa cambiato il suo disegno di legge
In questo contesto ente al discorso dei requisiti minimi ma attenzione gli acquisiti minime al di fuori del caso che ha detto che l'articolo novantacinque di cui sarebbe interessante definire meglio i limiti quei quesiti minimi sono previste altrimenti solo dall'articolo centotrentasette per le politiche sociali
E mi chiedo se l'analogia nel campo fiscale che pure è stata usata nel caso dell'IVA sia valida fino a quanto
Questo è il quadro del trattato in questo quadro si sviluppa l'iniziativa come è stata descritta dai colleghi che mi hanno preceduto
Dunque non si tratta in alcun modo di sottoporre decisioni comuni gli orientamenti generali di politica fiscale ma si tratta di eliminare incompatibilità fra le norme nazionali e mercato interno alle distorsioni della concorrenza
L'esempio dell'ultima viene proposta
Adesso il supremo alla Vitti la commissione per la Conferenza intergovernativa da questo punto di vista e chiarissimo
Si parla di modernizzazione e semplificazione delle regole l'adattamento al commercio elettronico la frode ed evasione e l'elusione la mutua assistenza alla cooperazione fra le amministrazioni si parla di un ricco allora qui viene la domanda che tutti mi hanno posto fin dall'inizio verso un modello europeo di imposizione delle in paese lascio stare risparmio
Sì evidentemente qualcosa sta succedendo dunque le premesse sono chiare concorrenza fiscale va accettata perché migliora la qualità dei settori pubblici e del prodotto settore pubblico
Il rapporto fra peso del prelievo e servizi prestati
E efficiente localizzazione dei fattori
Non c'è posto in questo sistema per l'armonizzazione delle aliquote legali
Così come costruito fino adesso e la funzione delle politiche comuni consiste nel migliorare l'efficienza del funzionamento di un sistema di imposizione decentrato che in quanto decentrato produce interferenze distorsioni concorrenziali
In quest'ottica le questioni da affrontare e dunque sono in sostanza quelle del superamento delle distonia di frontiera si potrebbe dire dagli ordinamenti nazionali
E l'accelerazione dei processi decisionali comunitari relativamente all'applicazione delle norme comuni non altro
Questo è lo spirito del trattato di oggi dopodomani si può discutere all'inizio degli anni Novanta il rapporto Udine aveva identificato in quest'ottica fare obiettivi coordinamento l'eliminazione della doppia imposizione
L'adozione di una forchetta periodico dell'imposta sulle società proponeva fra il trenta quaranta per cento l'uniformazione dei criteri per la determinazione delle basi imponibili a un decennio di distanza la prima cosa
L'eliminazione dopo in posizione quasi fatta
La seconda sembra difficilmente proponibile
Nel contesto attuale
Come regola dell'unanimità comunque che non è opportuno cambiare nelle considerazioni che ho fatto ma la terza strada invece sta diventando concretamente possibile come ha detto il professor Tanzi
La concorrenza fiscale va benissimo ma
Lei lo sviluppo nuovo che apre che apre una strada interessante
Lo sviluppo nuovo
E questo dunque
Lei divergenti definizioni delle basi imponibili sono in realtà fattore principale di distorsione detto sì l'imposizione cosa che si chiede delle imprese benissimo nel fatto che ex-post
La divergenza fra le aliquote effettive e molto più piccola all'incidente nell'incidente imposta è molto più piccola della divergenza delle aliquote nominali notava stamattina professoressa Giannini che c'è stata una tendenza alla convergenza di aliquote nominali molto meno di quelle effettive le quali peraltro sono molto vicine come uno si aspetterebbe
In un regime abbastanza abbastanza aperto dei movimenti di capitale
Come si affronta questo problema il problema di portare le esenzioni che stanno sotto la divergenza fra di corte nominali
Aliquote effettive l'incidente ITA talmente di favore alla luce del sole
Questo si può fare se le definizioni sono condivise
Allora
Che cosa sta succedendo bene qualcosa sta succedendo
Che in primo luogo in tutti i principali Paesi dell'Unione alta edito d'impresa viene definito con riferimento all'utile civilistico rispetto al quale si apportano poi correzioni etici che per la normativa fiscale
Pertanto una disciplina comune
Per le le norme civilistiche sono più vicine
Ma certamente il tentativo
Di uso comune a fini fiscali accelererebbe il processo di convergenza
Che cosa c'è di nuovo c'è di nuovo che lì la integrazione dei mercati finanziari a sta ridando consistente velocità al processo di standardizzazione dei principi contabili nell'ambito dello IAS
Dello IAS interna Asciano accanto Stendhal scommette
Naturalmente il lavoro di quel comitato riguarda soprattutto i bilanci consolidati
Ma sulle Poste critiche di riconciliazione
Degli standard contabili che riguardano anche le Poste critiche di riconciliazione dei fra fra principi civilistici e principi fiscali in tutti i Paesi è cominciato un lavoro molto intenso dall'ultimo anno essenzialmente l'ultimo anno e mezzo
Di analisi delle differenze e soprattutto mai chi è consenso che principi IAS sono i principi base per la determinazione contabile di questi utili per ora solo in senso consolidato quindi ma abbiamo una piattaforma
E c'è del lavoro da fare
Un gruppo Dario Piana un tempo labiato questo lavoro e non per la prima volta italiani siamo dentro non siamo fuori
Un gruppo di lavoro delle grandi imprese italiane partecipare a questo processo quindi l'idea di agganciare le regole per la determinazione ai fini impositivi delle voci è rituale di maggior rilievo quali ammortamenti valutazioni
E fondi rischi a quella piattaforma contabile di partenza che ci sta definendo in sede IAS
Sono queste le voci più importanti per passare dal conto civilistico e quello fiscale e la questione cruciale quella dei limiti e dei criteri della riconoscimento fiscale
E quindi degna di quello che potrebbe fare l'Europa
è quella di standard
Standard volontari in questo senso assolutamente nel senso la proposta di Visco
Cioè l'idea di fornire un criterio opzionale volontario Marche riconosciuto il primo passo stai dando una proposta una comunicazione la Commissione europea che aveva pubblicato nei prossimi giorni o forse già pubblicata già consente ai già prevede che le in paese possono ottenere l'esenzione dal rispetto dei criteri nazionali contabili
Quando questi siano conformi all'Ajax
Quindi si stanno adattando la quarta settima direttiva nella direzione giusta quindi la partita della stabilizzazione contabile può diventare la partita degli standard per la riconciliazione
Crede che i temi fiscali e per la creazione a piattaforme comune europea bene questa è un'arena in cui pensando bene che cosa si fa non me l'imposizione dello standard comune ma nell'inquadramento istituzionale degli standard comune che posto svolgono di Stendhal volontari dentro il quadro normativo qui si può votare a maggioranza secondo i principi che ho esposto e questa è la strada che secondo me dobbiamo percorrere e penso a incentivi istituzionali che favoriscano l'uso dello standard volontario
Nello stesso senso in cui soluzioni cooperative posso andrò verso incentivate e pensate come funzionano gli standard nel sistema delle direttive sul mercato dei prodotti sono volontari ma il loro uso crea una presa sono compliance rispetto ai requisiti essenziali della direttiva questa è la direzione di ragionamento grazie
Grazie mille Stefano abbiamo cinque interventi prenotati poi naturalmente aggiunge non ci saranno degli altri
Vado in ordine vittima intervenga il professor sacchetto
Dunque premetto che le ragioni della collocazione dell'intervento
Pomeriggio sono una sostanza la funzione esattamente identiche a quelle di stamattina chiedono di natura precordiale e se si preferisce di aperitivo
Non sono state fatte stamattina sono fatte adesso
Partenza gli scherzi il mio intervento allora voleva essere più organico ma avrebbe sforato i fatidici cinque minuti concessimi allora
Per il principio di non discriminazione o ritenuto che e di abbandonare la l'opzione per l'intervento e di rimettermi a alcune delle osservazioni stimolanti che sono state fatte nelle relazioni che finora sono state tenute si tratta di osservazioni che in parte investono aspetti tecnici in parte aspetti istituzionali
Dirò subito che per questi ultimi io
Mimmo colloco in una situazione un po'di estrema agrario comunque fuori dal coro rispetto a quelle che sono le idee dominanti qui
Competizione fiscale codici di condotta
La concorrenza fiscale che e sicuramente figlia della liberalizzazione dei mercati dei capitali
E il problema è diventato particolarmente forte proprio a seguito dell'introduzione della direttiva che ha per me che abolito tutti i vincoli di natura valutaria
Questa competizione investe non solo mercato dei capitali ma anche quello dell'impresa e però per queste ultime credo chi bisogno usare valutazione gli schemi di natura diversa perché e qui i processi di liberalizzazione sono un po'più rigidi rispetto a quelli di capitali i movimenti le localizzazioni da parte degli imprenditori
Devono tenere in considerazione anche variabili di natura non esclusivamente di performances di breve periodo e comunque altri elementi di rigidità
Ora
Se tutto questo è avvenuto io vorrei subito fanno presa situazione non è avvenuto per caso
Perché perché gli stati a questa situazione di concorrenza e quindi poi al quegli condotta arrivano come conseguenza di che cosa del fatto che c'è stata una privazioni
Dalla loro politica monetaria una privazione dalla loro politica di bilancio vero ottemperare ai vincoli di Maastricht l'unica libera almeno formalmente rimasta la politica e fisica era inevitabile che questa dovesse esplodere per cercare di far fronte a quelle che erano le sollecitazioni interno ora tutto questo
Mi chiedevo ma allora quando si sono creati i presupposti normativi non erano in qualche misura a prevedibili certamente non i termini poi e in cui ci sono espresse ma in qualche misura io dico sì
Perché nello studio degli atti di cinque dieci anni fa quando si è aperto questo processo erano chiari erano chiarissime tale estrapolazioni questo sarebbero poi mossi in questa direzione e io ricordo non puntualmente ma sono sicuro di quanto vado affermando che allora erano chiara da parte degli organi della comunità che la materia della contenimento delle illusioni fiscale nella CEE doveva essere allocata presso le stesse autorità comunità
C'è stato un momento di dialettica questo momento poi è stato superato superato per ragioni di carattere politico e anche in parte per ragioni di carattere tecnico perché è sulla base e la motivazione che la materia dell'accertamento
Va a toccare la materia delle imposte dirette e comunque è di pertinenza esclusiva degli Stati
Sulla base di questa giustificazione si è fatto l'opzione per la rimessione dalla politica della anzi illusione in capo agli stessi destinatari gli Stati nazionali
E questo ha comportato che cosa la immissione l'adozione di quindici sistemi fiscali antielusive né quindi si sta e oggi ci confrontiamo con un sistema che evidentemente impazzito
Che è impazzito
Anche per la ragione che la stessa corte di giustizia che ha preso posizione interpretativa su questi sistemi sia pure in ordine
A quei due momenti parziali che sono le due direttive CEE non ha fatto altro che complicare se non altro dal punto di vista terminologico questioni che erano comunque improponibile
Istat si difendono ancora su questa linea per così dire a
Singolare e oggi si difendono cercando di introdurre questo è l'esempio dell'Italia normative come quella delle sia sì
Che non sono altro che l'esasperazione in questa logica di difesa e che non può portare assolutamente che a che cosa alle una esasperazione ulteriore della competition dal Codice di condotta
Nella lettura che viene data dagli imprenditori questa è la sensazione che abbiamo avuto anche con l'amico Garbarino a Milano in un recente convegno sulle sì sì imprenditori legano queste normative interne proprio come ulteriori tentativi di penalizzare gli investimenti esteri
E quindi la reazione che comportano è quella di
Uscire da questa logica e di non accetta
Tutto questo per sottolineare un un punto che anche una valutazione di carattere metagiuridico e cioè che io vorrei togliere qui e quello che mi è sembrato un po'latente nelle discussioni tenute fino adesso che ci siano degli Stati che sono responsabili una comunità che non capisce e e e che quindi ci siano valutazioni che non sono state fatte adeguatamente dal punto di vista tecnico e e così via
E a non dare una responsabilità sulle persone e sulle deve più che altro una responsabilità di carattere quasi metà giuridico
Quello che forse dobbiamo consapevoli Zanetti e che
Sono in crisi proprio gli Stati nazionali come sistemi qui allocazione delle decisioni in materie che non ha e non sono più nazionale
E allora si si riesce a capire che questo è il vero nodo centrale probabilmente si cominciano mette le premesse per poi arrivare a quelle che poi saranno le mie conclusioni o magari conclusioni anche condivisi tra in altri termini
Se questa se questa diagnosi è vera e è è anche vero che
Le prospettazioni di federalismo fiscale
Future dovranno tener conto del fatto che certe decisioni andavano prese a livello sovranazionale proprio nello spirito del federalismo che altre andranno prese a livello nazionale quelle che storicamente oggi sono in grado di poter esercitare altri potranno secondo all'idea di federalismo decentrato a livello regionale
O qui si è parlato molto di codici di condotta e con una visione per così dire tropicali nel senso che si è posto molto l'accento Maritano si è allargata la visuale ma non si è tenuto forse secondo me inadeguata considerazione il fatto che oggi le dimensioni della
Competizione
Come si pongono internamente ed esternamente rivolgono anche i paesi terzi
Qualche giorno fa un giornale economico riportati in un paese caraibico di nove mila abitanti ci sono depositi pari a otto dieci mila milioni di dollari
Ora questi sono dati che dimostrano che il problema non è più un problema europeo è un problema di globalizzazione è un problema internazionale sulla quale ecco si può cominciare a riflettere se siano adeguati gli strumenti per Risolo esclusivamente in una logica si è parlato molto di codice di condotta
E e e lo si è parlato e si è parlato anche di riduzione del imposizione all'interno dell'azienda come una sorta di panacea di tutte le le soluzioni io vorrei far presente una cosa
Qui una prospettazione da giurista e da
Consigliere dei espone
La la motivazione di un di un investitore di una società multinazionali
è anche l'incidenza dell'aliquota la locazione in una sede a bassa fiscalità ma non è l'unica questo vale soprattutto per l'impresa
Ma è determinata anche da quello che gli esperti chiamano il residuo fiscale
Per intendere cosa per intendere tutto quell'assetto di servizi di condizioni ottimali che permettono una ritorno a ottimo dell'investimento voglio dire
Si può fare qualunque sia
Ma se nove valorizziamo solo gli aspetti di competizione se noi guardiamo esclusivamente a a al al beneficio che la competizione di scarpe è stato detto molte volte oggi
Può portare nella abbassamento del livello delle entrate degli Stati già anche lui in già in crisi per altri no
Sappiamo che poi gli effetti sarà non solo la destabilizzazione in termini di entrate e quindi di certe politiche sociali ma anche di fornitura di servizi che quando raggiungono livelli di scadenza totali sono forse peggiori meccanismi di disincentivazione alla divertimento
Quindi io non so se questo non sia un altro elemento da tenere in considerazione l'amico Carlo stamattina parlava di tassazione del risparmio
E sollevava perplessità circa la inclusione non inclusione di determinate categorie di rete questo un aspetto di natura esclusivamente tecnica
Personalmente io sono convinto che l'articolo cinque della direttiva abbia un'estensione Bordin tale da ricomprendere quasi tutte le ipotesi
Su questo punto comunque non potremo ritornare poi magari in privato Polo che invece farei sottolinea sì Arrigo e era questo che evidentemente il vero problema è di coordinare la normativa della direttiva madre e figlia con il le convenzioni contro le doppie imposizioni perché sono completamente assentato in seguito è quello che dice uno non dice l'altro e questo è un altro grosso problema di cui si deve porre Helen far carico la l'autorità comunitarie e cioè quello dell'armonizzazione belli delle convenzioni esistenti che sono bilaterali in un contesto nel quale le soluzioni sono oramai europei
E ha da in coincidenza con una normativa che è quella dell'azienda
Che prevede una normativa diversa e con un'interpretazione dalla corte di giustizia che obbliga a dire che le le normative nazionali e le stesse convenzioni vedi sentenza Sango bene
E non sono più adeguate o comunque sono da disattendere a fronte degli obiettivi delle quattro libertà comunità
O visto che mi si fa cenno di ecco su una una chiosa solo scambio di informazione
Ma ecco su questo tema io mi permetto modestamente di avendolo studiato per circa vent'anni
E portando anche quelli che sono conclusione l'anno scorso di un Bitinia a Stoccolma tra i principali Stati europei e fedelmente anche grazie dove si è discusso in questo momento in in in funzione della direttiva interesserò enti che cosa rivela rivela che tutte le amministrazioni oggi sono incapaci di attuare una corretta
Scale di formazione bisogna stare attenti a prendere queste affermazioni come degli esordi
Perché perché c'è il principio di reciprocità perché c'è il principio del minimo comun denominatore perché perché gli inglesi dicono di sì ma è ovvio l'hanno detto che gli hanno entra ne siamo ben felici perché c'è sicuramente lo sbarramento del della normativa sul segreto bancario e quindi andiamo pure in quella direzione tanto poi operativamente non si fa niente
Ecco questo modo forse un po'brutale rimettere alla gestione vi sono altri temi vorrei fare almeno due considerazioni sulla parte per così dire istituzionale io credo che i problemi delle prospettazioni che sono state fatte oramai abbiano veramente una rilevanza di natura europea
E i Pai speso alla soluzione del ricco peso a quello delle convenzioni per produttori come rispetto a tutti gli effetti anche proprio di di di tutela del nostro know how mi confronteremo
Se queste ed è vero allora la la soluzione tecnica e politica non può essere provata che narra Navas opportuno e allora
Deve essere una sede superiore accentrato a questo punto io vorrei anche qui non vorrei prendere posizioni troppo piadine ma si parla di coordinamento convergenza armonizzazione sono tutti temi che poi hanno condurranno dentro una certa ambiguità progresso è chiaro e che il la sede allocativa e il tipo di decisioni sia quello che in realtà alla capacità di risolvere il problema
Allora parliamo pure di convergenza
Parliamo pure di coordinamento ricordarle che avvenga in una sede che sia quella adeguata in funzione dei destinatari ma soprattutto dire e che qui ci saranno anche gli strumenti normativi proprio forniti dal principio di sussidiarietà che lo dice chiaramente la la la commissione
E il il trattato può permettere l'intrusione quando i problemi sono di rilevanza nazionali quello che vorrei sottolineare e che non basta semplicemente creare una convergenza bisogna anche Cré averi la potestà il potere di rendere effettiva
Questa decisioni
Allora le comandava per possono cioè quello di consiglio può coordinare poco può offrire proposte accettabili ma qualcosa succede sul versante dell'effettività quando saranno gli stessi e sul sul profilo del effettività non ci sia e questo profilo dell'effettività quindi porta verso la conclusione finale starei per dire io credo che per tutte le Regioni Lippi non mi è possibile spiegare
Una soluzione di tipo sovranazionale e ancora quella ottimale se e poi amorale sulla configurazione le formule vecchio nuove della della federazione del tipo americano meno questo problema seconda
I in via assolute immediata in questa direzione che io vedo come necessario superamento dell'unanimità citando Mancini dice con una lucidità incredibile
L'unanimità e la figlia della logica della natura internazionale dell'organizzazione interna delle dei trattati comunitari e non è ancora sovranazionale perché perché la su questo è proprio il
Per vedere l'argomento tecnico
Un'ultima considerazione ancora
Qui non è mai circolato circolata pochissimo
Il deficit democratico delle istituzioni
Ora mi permetto come giurista di riportarlo sul tavolo della discussione per dire che in materia fiscale io sono un europeo
E di vergogna in un certo senso anche come tecnico che i Paesi europei che sono stati i maestri della democrazia in tutto il mondo e l'hanno insegnato tutto il mondo oggi sulla tematica fiscale con quel famoso principio
Si trovino in scacco perché ritengono ancora che su questa materia non debbano decidere i parlamenti nazionali
E concludere anche su questo punto io non credo alle lotte tecniche sul fatto che si debba aumentare o diminuire la pressione fiscale
In termini esclusivamente tecnocrati allo strumento è proprio nella volontà popolare dei cittadini europei saranno loro che decideranno se un determinato livello di tassazione è talmente forte da obbligare chi lo determina ad abbassarlo
E se invece è troppo basso perché vogliono invece servizi oppure le operazioni che sono proposte sono ugualmente valide
Allora il cittadino a cominciare da noi tutti saranno anche disposti a quindi non sarà un meccanismo interno a meccanismi regolati da chi da chi è il destinatario di queste decisioni
Se noi volessimo domani decidere di fare l'allargamento della Comunità europea ai Paesi dell'Est ci vogliono dei soldi
Allora questi soldi dodici vanno prese dagli Stati nazionali che oggi non è a io a proporre la questione nelle termine dice gli opportuni e in questa maniera farle decidere volete l'allargamento ai Paesi democratico li hanno portati democrazia in questi Paesi benissimo
Lo facciamo passiamo sì con una tassa a livello europeo e la decidiamo tutti e nove se questo e scelto voluto e
Democraticamente accettato probabilmente è meglio di qualunque altra soluzione
Grazie abbiamo ancora assedi interventi e poi vorrei dare qualche minuto
Ai relatori quindi vorrei per cortesia chiedere se per interventi possono essere limitare al massimo di cinque minuti la prossima volta invece di terra quello di un minuto passerò a quello questo più
Nel prossimo intervento del professor vuoti
Cercherò di essere sintetici
E io vorrei fa rilevare innanzitutto che quando appunto ci si incontra in occasioni come queste pregiudizio economico
Poi si si chiudono le manifestazioni pensando che siamo tutti quanti d'accordo sulla conclusione in effetti lo siamo ma ognuno ha capito diversa esattamente l'opposto
Questo per dire che in realtà c'è un dato giuridico il sistema normativo dei singoli Paesi
Che e estremamente è un dato estremamente complesse rischiose e mi pare quando parliamo appunto di coordinamento fiscale concorrenza fiscale nociva eccetera ci dimentichiamo assolutamente forse perché è un discorso diciamo così di vertice
O di Palazzo europeo non ci dimentichiamo che guarda caso c'è invece voi
Il riflesso nella base
Vorrei ricordare che nel novantaquattro all'Università di Roma organizzammo un convegno sulla influenza del sistema fiscale sulla scelta di impresa fra l'altro uno dei relatori era e la Franco Gallo ci sono una serie di relazioni di giuristi economisti eccetera e alla fine realtà non si capì
Se il sistema fiscale inteso appunto proprio come il complesso di norme
In un certo Paese aveva o meno influenza su queste scelte dell'imprenditore e allora
A seguito di questo convegno ad Assonime trio un gruppo di studio per verificare comparando in qualche modo le legislazioni dei vari Paesi ma non sotto il profilo delle delle pressioni fiscali proprio sotto il profilo delle determinazione della base imponibile
Delle modalità di applicazione della molteplicità di tributi per vedere cioè se effettivamente ci fosse qualcosa da proporre al nostro legislazione dottore nazionale
Con riferimento a esperienze di vari Paesi fra l'altro nel gruppo c'era anche Vieri Ceriani ricorderà a tutti certe nostre conversazioni
E in realtà poi si arrivo anche qui a un nulla di fatto per la semplice considerazione che la comparazione fatta appunto tra il sistema di parlo ovviamente dei sistemi dell'Unione europea tra il sistema imprese quello dell'altro
Non ci porta mai a capire effettivamente qual è poi risultato complessivo perché per esempio ci sono i Paesi che magari avvantaggiano in qualche modo la ritenesse le dita d'impresa sotto il profilo di una larghezza sugli ammortamenti o sulla confezione certi elementi di costo altri ma quei Paesi magari penalizzano l'imprenditore con riferimento alla contabilità certe determinazioni eccetera incrementi dice
Allora che cosa succede succede realtà che quando noi appunto parliamo della tassazione quindi del coordinamento fiscale dobbiamo necessariamente direi che questo è veramente importante in questo momento
Cercare di dare maggiore rilevanza dato giuridico
Quando Vieri Ceriani dice ci sono con riferimento appunto al discorso della concorrenza fiscale nociva ci sono le basi imponibili internazionali gli hanno mobilità e quindi c'è qualche Paese che cerca di attrarli verso di sé ma il problema è il premiazione base imponibile vero se lui dice lo dice base imponibile come
Fenomeno economico siamo d'accordo perché ma quando parliamo del lavoro del capitale dell'impresa sappiamo tutto tutti quello che vuol dire ma il problema invece della determinazione a base imponibile e quindi della unitarietà con riferimento ai vari paesi europei ecco è un problema che da una parte ha affrontato il dottor Mengozzi già detto adesso ma d'altra parte secondo me assolutamente sottovalutato
E quindi noi ci porteremo avanti
Questo problema che crescerà che diventerà un macigno probabilmente perché sarà un ostacolo al coordinamento fiscale
Io ecco vorrei anche per
Essere nei nei limiti di tempo
Ricordare questo il l'esperienza che ne abbiamo avuto in Italia e nei vari Paesi europei
E stata dal settantuno Empoli parlo dell'Italia ma voglio dire sono stati dei percorsi più o meno simili ne abbiamo creato con la riforma del settantuno un'imposizione
Personale abbiamo aderito al discorso del reddito unico in cui entravano tutti i redditi derivanti dai vari fattori economici e quindi abbiamo creato questo bellissimo bello dell'imposta unica IRPEF IRPEG e cioè
Poi è successo che a un certo punto essendo l'imposta unica progressiva abbiamo cercato parlo dell'Italia ma ripeto sono esperienze penso che simili di cominciare a togliere qualche cosa per diciamo eliminare le grosse incongruenze quindi per attutire progressività allora abbiamo cominciato a parlare di tassazione separata ad esempio per allora le plusvalenze le liquidazioni eccetera
Poi abbiamo parlato di ritenuta alla fonte a titolo di imposta e così ci siamo tolti tutto a parte civile di ridargli apre il discorso delle che perché veniva dall'alto e perché però che cosa è successo che con questo sistema in realtà noi abbiamo poi cioè con questo sistema di esclusioni scardinato diciamo il principio della imposte unica e siamo arrivati a che cosa ad una tassazione tutto sommato appunto solamente sui redditi di lavoro
Allora a questo punto c'è il compost di tirare le conclusioni
Il fatto di Adele
Un problema di determinazione della base imponibile
Nel singolo Paese probabilmente deriva dal fatto che a essendo partiti da un'imposta unica e quindi da una determinazione
Di una base imponibile unica sia pure frazionate al procedimento ai vari cespiti
Quella quell'aspetto nel settantuno e quindi negli anni in cui praticamente si andava alle riforme fiscali dei vari Paesi è stato sottovalutato oggi che abbiamo questo frazionamento
Indubbiamente e importante e però come si arriva appunto a non dico a risolvere ma come si dice ad approcciare il problema la strada è proprio quella contro gli aventi al dottor Micozzi cioè nel Trattato di Roma noi abbiamo appunto il principio della convergenza o meglio del la necessità di riavvicinamento delle legislazioni nazionali
E si dice del riavvicinamento non Herman in versione e quello che è importante ciò che si è riavvicinamento sotto il profilo innanzitutto della normazione nazionale diciamo innanzitutto sotto il profilo civili ma se noi facciamo questo dobbiamo creare però un parallelismo con riferimento poi al dato su scale perché è vero che c'è il criterio unitario cioè che tutte le i paesi europei tassano per esempio il reddito di impresa utilizzando il risultato
Del del bilancio l'utile e civile con le rettifiche fatte dalla norma fiscale però è anche vero che questo un praticamente non non risolve il problema nel momento in cui se si avesse appunto una diciamo una precisa identificazione l'UTC nel civile nei vari Paesi
Dovremmo avere anche dei sistemi fiscali con riferimento a determinazione del reddito d'impresa che siano il più possibile unitari perché solo in quel momento avremo questo discorso pieno di riavvicinamento
Ma se noi invece abbiamo appunto un'omogeneità in relazione applicazione norma civile ma non anche così né in relazione alla integrazione della norma fiscale avremmo una convergenza di lei virtuale che servirebbe a poco
Grazie al professo quote il prossimo intervento del professor Perrone Capano
Così per cortesia cinque minuti non più
Ma io sono venuto qui soprattutto per cercare di capire per apprendere quindi da questo punto di vista è stata una giornata interessantissima ma l'intervento di Micossi mi aperto tutta una serie di di nuovi problemi
Perché ne vedo ne ho capito le provocazioni all'idea della concorrenza fiscale come strumento per controllare la spesa questo sicuramente è un è un profilo che esiste ma il richiamo che ci ha fatto stamattina Strauss-Kahn è unica al richiamo da cui non possiamo sfuggire voi non siamo più solo un mercato unico siamo un mercato unico nei quali abbia abbiamo una moneta unica che per ora non abbiamo ancora in tasca ma fra un anno e mezzo prima in tasca
Allora possiamo veramente pensare il trattato che peraltro elastico
Ci debba fare immaginare la nostra Europa con l'euro nello stesso modo in cui ci siamo nati all'università quando era l'Europa del sei che avviato la demonizzazione dell'IVA non credo allora avrei da da
Penso che il problema del chiamiamolo coordinamento chiamiamolo normalizzazione chiamiamolo problema europeo ma vorrei richiamare l'attenzione su due dati se prendiamo i tre grandi Paesi dell'euro Italia Germania e Francia da solo sono quasi i due terzi del mercato dell'euro oltre la metà del mercato
Dell'Unione il mercato unico
Se le politiche di bilancio e le politiche fiscali di questi Paesi sono delle tecniche che fiscali poco competitive rispetto alle altre grandi aree concorrenti pensano che nel dollaro inevitabilmente la moneta ne so
Allora il problema è quello di cominciare
A coordinare le politiche fiscali dei tre grandi Paesi dell'Euro Germania Francia e Spagna e Germania Francia Italia
Da questo punto di vista se noi guardiamo il problema delle delle politiche fiscali di questi tre Paesi vediamo che la pressione fiscale abbastanza vicina l'una rispetto all'altra sono abbastanza elevate è abbastanza coincidente
Però se vediamo al profilo della crescita negli ultimi dieci anni in in Francia in Germania in Italia vediamo che abbiamo tassi di crescita molto differenziati
Probabilmente la qualità del prelievo francese incide meno sull'impresa e meno sulla crescita in quello quello tedesco e intermedio il nostro e quello che sacrifica più la crescita
Il tante cose che su cui abbiamo studiato per la realtà le ha modificate
Nel nostro sistema di ritenuta alla fonte praticamente l'imposta sul lavoro la paga l'impresa
Nel sistema francese con il meccanismo di tassazione e la famiglia imposta sul lavoro incide molto meno
E quindi penso che noi dovremo riflettere in tempi brevi sulla necessità di un coordinamento che significa anche una avvicinamento delle politiche fiscali e Valeri possibile su fiscale e di bilancio dei paesi maggiori venendo al nostro due elementi di riflessione per ridurre la tassazione sull'impresa
Abbiamo oggi un sistema di determinazione dura duale dell'imposta
è una è un elemento razionale interessato che funziona sicuramente bene penso però che nella rivolta italiana caratterizzata da quasi sei milioni e mezzo di lavoratori autonomi di imprese individuali probabilmente render l'alternativa una data s'detassazione degli utili reinvestiti consente di allargare le basi imponibili e quindi di far funzionare Meglio dal punto di vista del gettito quella nostra Iva che non Evans perché si voleva deriva perché va bene evasa perché abbiamo un carico fiscale troppo pro troppo elevato sul reddito da lavoro e l'ultima considerazione
Se adottassimo un sistema simile a quello tedesco
Di esenzione del minimo imponibile rapportato alla realtà italiana quindi contro i dodici milioni tedeschi prendere ad esempio quegli otto milioni due ottocento come gli otto milioni e trecento mila lire che comunque il nostro sistema considera per l'ultra sessantacinquenne che quindi non può lavorare
Come e non altro reddito come tensione sociale
Se noi pensiamo a una prospettiva in qualche anno deriva una soluzione del genere buttiamo Cib lasciamo alle spalle questo sistema
Di detrazioni di imposta che rende il sistema sempre più progressivo su tutti verso il basso e quindi sempre meno accettabile sempre più incidente negativamente
Sulla concorrenzialità noi probabilmente potremmo migliorare anche la qualità del nostro sistema fiscale una una un'osservazione di mi di Micossi mi ha particolarmente interessato quando ha sottolineato badate che poi è la fine solo un quarto
Dei percettori di redditi italiani hanno su hanno un solo letto
E io sono d'accordo
è vero però è anche vero che queste percentualmente si concentra in gran parte in quel terzo de d'Italia che al Nord che al sud del Garigliano
Dove il sommerso badate bene non è la media del sommerso europee un sommerso che oggi supera il cinquanta per cento del reddito more possiamo veramente pensare di vivere nell'Europa dell'euro con una società che è costretta sommerso per sopravvivere allora il problema della fiscalità diretta sul lavoro
Contenuto conto del fatto che abbiamo sei milioni e mezzo di imprese individuali dei lavoratori autonomi è un problema di migliore fiscalità sul lavoro
Se si realizza un meccanismo del genere noi avremo univa Calende molto di più un sistema più concorrenziale faremo camminare più velocemente
Il nostro paese facendo camminare più velocemente merletti insiste rendendo più competitivo per la parte che ci riguarda il sistema Europa credo di essere stato nei cinque minuti
Grazie
Grazie mille il professor Sammartino per cortesia
A me pare che il coordinamento con particolare riguardo al settore delle imposte sui redditi
Richiede innanzitutto una chiarezza sui dati di partenza dei diversi Paesi e quindi una conseguente possibilità di una migliore comparazione stamattina è stato sottolineato questa è stata sottolineata l'esigenza della chiarezza e della leggibilità
Dei dati di partenza
Ancora richiede una razionalità e semplicità dei sistemi da coordinare
Perché a me pare che sia sempre più difficile coordinare sistemi che presentino in se stessi
Elementi di irrazionalità o particolari elementi di complessità
Se volessimo guardare al coordinamento diciamo dal punto di vista dell'Italia
Allora dovremmo mettere in evidenza alcune difficoltà
Per esempio esiste già una diversità di tipologia di tributi tra l'Italia e gli altri Paesi mi limito all'Italia pensiamo per esempio alla presenza dell'IRAP in Italia che non è un'imposta sul reddito
Ma che ovviamente pagata dalle imprese oltre che dai lavoratori autonomi e quindi è estremamente difficile stabilire quale sia l'aliquota sulle impresa un'aliquota sulle imprese di partenza
Perché sappiamo che l'IRAP colpisce le imprese con aliquote diverse a seconda dell'attività a seconda dell'entità del costo del lavoro asseconda anche dell'indebitamento
Ovviamente tenuto conto che questa diversità nel senso peggiorativo per le imprese più indebitate nel senso peggiorativo per le imprese che hanno un maggior costo del lavoro
Allora la presenza già di questo tributo questa diversità livello di tipologia lente già difficile la in giacche Rezza sui dati e quindi la possibile comparazione in ordine ai dati di partenza
Con riguardo al secondo elemento la razionalità e la semplicità del sistema io credo che sulla complessità del sistema italiano non si è affatto il caso di soffermarsi basterebbe dire che le istruzioni per il prossimo modello unico per una società di capitali sono di oltre trecento pagine ma trecento pagine scritte in modo modo Fitto quindi si tratta di trattati diciamo le sole istruzioni ministeriali sulla irrazionalità del sistema io credo che il sistema si potrebbero fare mille esempi ma il sistema risente soprattutto di una tendenza ancora a mio avviso presente che quella di colpire non tanto la capacità di contribuzione del soggetto passivo quando la capacità di evadere del soggetto passivo
Per cui una serie di norme per esempio in tema di indeducibilità di costi per le impresse
Notevolissima presenza di presunzioni notevolissimi limiti alla deducibilità dei costi per le imprese rispondono proprio a questa logica di evitare la possibile evasione
E nell'intento di evitare l'evasione si colpisce più la capacità di evadere
Che non la capacità di contribuire dei singoli soggetti
Allora un sistema non semplice certamente un sistema con elementi di razionalità
Se si volesse allora guardare al coordinamento direi in maniera con una maggiore concretezza soprattutto al coordinamento in tema di basi imponibili Julio anche oggi è stato fatto riferimento dal professore Tanzi io credo che bisognerebbe innanzitutto procedere
Alla eliminazione nella legislazione di tutti i Paesi mi riferisco all'Italia
Per l'esperienza come dire diretta del sistema italiano segnerebbe con l'eliminare una serie di presunzione largamente diffuse nel nostro sistema forse più diffuse di quanto non lo siano in altri sistemi occorrerebbe anche non soltanto guardare alla uniformità delle basi imponibili alla identitari base imponibile con le difficoltà che questo comporta parlavo dei limiti di deducibilità
Ma fare anche riferimento a una uniformità di procedure di accertamento perché se non si modifica la procedura di accertamento è chiaro che poi leghi posizione avviene su un dato diverso
E quindi è necessaria una uniformità nelle procedure di accertamento che non basta soltanto a livello normativo ammesso che sia possibile con le difficoltà del caso procedere ad una uniformità delle basi imponibile
è stato anche proprio detto poco fa dal collega sacchetto ovviamente partire non dal dato civilistico ma dal dato fiscale che è largamente differenziato
Ancora pensare ad una uniformità in qualche modo ecco intendo uniformità in in qualche modo per quanto è possibile ovviamente a livello dell'Unione Europea
Di sistemi sanzionatori sia a livello amministrativo che a livello penale e la diversificazione e tuttora notevolissima e poi con riferimento alla nostra legislazione non sembra che sia allineata anzi potremmo dire al contrario che sia allineata ai sistemi sanzionatori di altri paesi
Una uniformità in ordine agli obblighi fiscali formali di natura formale anche qua e importante
Ancora io credo che in questa prospettiva di coordinamento bisogna avere adeguato non soltanto alle grandi imprese ai grandi capitali
Ma pensare anche ai medi risparmiatori e alle imprese di media dimensione che peraltro per esempio come nel nostro Paese costituiscono una presenza significativa e quindi un tessuto estremamente significativo
Mi avvio a concludere subito ante lo faccio con due considerazioni una attiene ai rapporti tra il coordinamento fiscale e il federalismo fiscale
Allora mi chiedo e anche una domanda ove il relatore dovessero tornare a rispondere
Mi chiedo ecco in un'ottica di federalismo fiscale in cui i tributi erariali tendono si tende a fare come dire si fa si si tende a che i tributi erariali riducano il loro peso a vantaggio di tributi regionali
E in un sistema in cui il tributo regionale pensiamo non soltanto all'IRAP come tributo regionale ma pensiamo anche alle addizionali regionali ad altri prelievi da parte di enti locali
Allora se si dovesse il prelievo spostare dall'area dei tributi erariali all'aria dei tributi locali le ipotesi di concorrenza fiscale dannosa potrebbero essere anche visti con riguardo alle diversificazioni a livello regionale perché potremmo benissimo avere delle regioni che o non applicheranno una certa addizionale che potrebbe essere anche di un certo rilievo o applicheranno aliquote ridotte in relazione ai margini
Sempre più ampi che nella logica del federalismo fiscale dovrebbero essere attribuiti dovrebbero essere attribuite alle Regioni
Cioè una concorrenza interna tranche regioni nell'ottica del federalismo quale refluenze potrà avere a livello a livello dell'Unione Europea
Io concludo con un auspicio mi auguro almeno che se come dire non dovessimo presentarci
Davanti all'Unione Europea con un sistema tributario semplice razionale c'è almeno da auspicare che questa tendenza al coordinamento possa almeno avere in seconda battuta una ricaduta sul nostro sistema
Cioè voglio dire non resta che sperare che a forza di realizzare questo coordinamento anche il nostro sistema possa acquisirne in termini di semplicità razionalità grazie
Grazie mille dottoressa Martino il
Io vorrei soltanto proporre frutta passo Cantani
Mio figlio ha difficoltà di comprensione
Della logica
Che segue la Commissione europea nel distinguere tra concorrenza fiscale corretta concorrenza fiscale scorretta
Ricordando farebbe salire dell'adesso Katana detto è corretta
Una differenziazione che riguarda l'intero Paese un intero Paese non è ritenuta corretta una differenziazione
Che è applicata in modo diverso o a diverse regioni o diversi settori di lo stesso senta
D'Amico si ricordava che in effetti completa scava scorretta dovrebbe essere invece
Una compensa fiscale che a degli effetti negative ora
Cioè una delle misure fiscali che siano diversificare perentoriamente
Perché abbiamo l'obiettivo di spot ASPI spostare delle attività produttive mobili nello spazio
Dalle regioni in cui il tasso disoccupazione dorate quattro per cento verso regioni in quel tasso di occupazione e del trenta o trentacinque per cento cotechini desiderabile desiderabile sono Papetti
Grazie mille del prossimo ora l'intervento del dell'onorevole progetti
In modo migliore per rimanere cinque minuti
è autolimitarsi con uno spazio fisico
I relatori si sono lungamente soffermati sulla differenza tra concorrenza fiscale dannosa e non dannosa il caso dell'Irlanda spiegava e ci ricordava il professor Cardani
Spiega perché le decisioni di un Parlamento di tenere a zero caso estremo l'aliquota sul risparmio e bassa tassazione non può essere contestata inoltre Micossi ci ricorda che l'aliquota del dodici per cento non è semplicemente sul tappeto
Ora i motivi per cui questa proposizione credo che abbia possa essere in qualche modo Contestabile e per il fatto che le decisioni un parlamento hanno effetto sulle decisioni politiche di un altro Parlamento
Dello spessa comunità nella misura in cui c'è mobilità di capitale
Dal punto di vista politico è vero che un Paese deve essere libero di decidere tra varietà e dopo e cioè carte d'Orta alta tassazione
E rilevanti effetti redistributivi Micossi diceva che non sono più rilevanti ma dubito che possano schiudere che possano esserci comunque negli affetti redistributivi
Una ne e bassa crescita o viceversa un alto tra dopo lo citava un relatore precedente
E tassazione sulla bordata una tassazione complessiva tanto più su e tanto meno è sull'impresa tanto più deve sul lavoro con effetti occupazionali l'occupazione se tiene in due modi uno con scelta delle tecnico
E l'altro con investimenti per cui se la casa del suo capitale elevate di investimenti
Se ne vanno si riduce l'occupazione a questo lato però se se la tassazione
E e sul lavoro per converso dato un vincolo assoluto complessivo
Nancy hanno degli effetti per l'altra allora i parlamenti in qualche modo devono potere ad nella misura in cui ci sono e nella misura in cui si pensa che politicamente se non come luogo nel quale queste decisioni devono essere prese di potere scegliere politicamente e democraticamente all'interno di questi paradossi
Micossi è stato come al solito intelligente e brutale
E e supera un po'questo problema perché sostiene che sostanzialmente il tre dopo non c'è perché pare totem salita se siete poco
Questo voglio dire
Se così fosse coloro i quali scelgono degli equilibri diversi sono soltanto sciocchi da essere ben istruiti e credo che questa iper posizione keynesiana non credo che appartenga neppure al professor tossico
Se poi in tutta Europa la tassazione troppo alta allora si può Luís sostiene una soluzione politica che quella si sia dura da mandar giù insomma
Più logico è individuare degli istituti politici nei quali questo problema si pone e nei quali il sistema politico si esprime per mantenere all'interno di questo tre ad hoc
A livello complessivo un livello più basso di tassazione
E poi lo diceva Aquino poco fa come è possibile che una decisione presa dal governo irlandese può andare bene per una economiche tre milioni di persone e ira spessa preso dal governo italiano per il sud che è un'area molto più grande distorce il mercato interno
Basterebbe e trasportare questo tributo in regionale per risolvere problema Caprino quindi in buona sostanza con questo concludo queste difficoltà spiegano a parer mio perché una è moneta integrata con gli Stati Uniti annunciato integrazione fiscale molto maggiore di quella europea
E le decisioni politiche sulle imposte sono a livello federale non vedo quindi perché la dote nella direzione cui tendere non sia non solo il codice di condotta dalla concorrenza fiscale dannosa ma anche una armonizzazione sulla fiscalità del risparmio
Grazie mille l'ultimo intervento che per dottor Ciocca
Per stare i tempi seguito con l'esempio di chi mi ha preceduto mi atterrò chiuda gli appunti che mi son segnato
Il mio contributo all'analisi costituito semplicemente da quattro punti telegrafici consequenziali
Spinto da alcune riflessioni del professor sacchetto ma non solo
Quattro punti sul piano istituzionale in particolare sua dimensione esterna del pacchetto
Per quanto riguarda l'aspetto del risparmio e del Codice di condotta
Cioè su un punto che trasversale rispetto a due argomenti tassazione del risparmio e di nuovo Codice di condotta
Il problema evidentemente nasce dalla ovvia constatazione che come già è stato richiamato nel caso del risparmio dal professor Tanzi che questi processi diciamo così di coordinamento non possono essere condotti assumendo l'Unione europea come universo e nel fallimento certo dell'iniziativa
Per i motivi che sono evidenti a tutti
Questo problema trasversale dicevo della dimensione esterna attratti simile e a tratti differente e trattato in modo simile poste in modo differente a seconda dei due dei due diciamo filoni codici di condotta tassazione del risparmio
E attratti simile perché nel caso transazioni risparmio e del Codice di condotta a due versanti ben distinti
Un primo versante diciamo così sono i territori associati dipendenti gli stati membri
Un altro versante distinto e quello dei paesi terzi rispetto all'Unione
Di nuovo simile perché nel caso dei territori associati dipendenti i Paesi dell'Unione la suzione e coerenti sia nel caso della diciamo così del della del dolce sia nel caso del Codice di condotta sia nel caso della il problema data sazio di risparmio mi riferisco in particolare a tassazione risparmi al punto Romano quarto dell'allegato due della decisione del Consiglio del primo dicembre novantasette April codici di condotta al punto m
Sempre delle decisioni del Consiglio Ecofin del primo dicembre novantasette e si tratta in particolare di un impegno assunto dagli stati membri all'unanimità a quel tempo
Per gli Stati che hanno particolari responsabilità o prerogative fiscali su altri territori
A garantire l'applicazione dei principi del Codice di condotta o tassazione del risparmio ricordo per inciso al primo dicembre novantasette non si discuteva della direttiva di un blocco di principi che avrebbe costituito la base su cui scrive la direttiva dicevo quindi l'applicazione dei principi del Codice di condotta una tassazione del risparmio per questi territori in concreto questi uno parlando nel caso i territori dipendenti associati delle fare esempi Isole del Canale e non sto qui fare l'elenco più tutte le pendenze essa nel caso del Regno Unito
Antille oppure ruba nel caso di Olanda ma si possono fare altri esempi riferiti ad altri stati membri
E differente invece nel caso dei paesi terzi
Perché qui è differente ovviamente anche il problema nel caso del Codice di condotta
Lo ha già ricordato Vieri Ceriani
Il problema del rapporto con i con i paesi terzi diciamo così avviene in un processo simile anche sono identico in corso all'OCSE Illy in qualche modo non dico che si risolve ma comunque avviene il confronto tra diciamo così di soluzione a livello unione e Resto del mondo quanto meno in questa prima fase parte maggiormente sviluppato
Per l'aspetto del risparmio qui ovviamente la questione dei paesi terzi e più complessa perché va da sé dico un'ovvietà alcuni paesi terzi
In questo contesto assai significativi sono interni all'Oropa geograficamente intesa per esempio con la Svizzera è ovvio si possono fare altri esempi di territori ma chi Stati terzi meno estesi
Nel caso del risparmio il problema dimensione esterna quindi trovare in primo luogo una soluzione quindici che possa essere confrontata con i paesi terzi in generale non solo svizzera ad esempio ma anche perché no Stati Uniti Giappone e dico e con alcuni Paesi terzi particolare ad esempio Svizzera questo confronto possa condurre all'assunzione da parte di questi paesi terzi
A misure equivalenti e questo è il punto quattro di nuovo nell'allegato due del Consiglio delle conclusioni del Consiglio Ecofin
Per concludere è evidente che su quest'ultimo punto quindi del problema del rapporto con i Paesi terzi nel caso della stazione del risparmio
Occorre arrivare ad un bilanciamento che e evidentemente molto delicato e questo detto una cosa ovvia dirò forse una cosa altrettanto ovvia se dico che prima di andare a discutere
Con i paesi terzi
Occorre essersi messi d'accordo all'interno dell'Unione sulla sostanza
Ulteriore vincolo non si può pensare che il confronto con i Paesi terzi risultino un condizionamento decisioni dell'Unione tutto ciò è probabile che per quest'ultimo punto un processo a più fasi si mutabilità grazie
Grazie mille prima di passare la parola l'altra volta la
Ai relatori vorrei fare un piccolo commento sulla sul sul sistema americano perché ci sono state due tre riferimenti al sistema americano prima di tutto
I due terzi di tutta la tassazione negli Stati Uniti a livello federale quindi è la stessa due terzi sono esattamente lo stesso per tutti tutti gli Stati Uniti
L'altro terzo che sia circa il dieci per cento del PdL naturalmente a livello sia statale che a livello locale ci sono due livelli e là c'è molta concorrenza in America e c'è una letteratura molto estesa a verbale in America sulla concorrenza uno dei remoti esempi per esempio per per dare degli esempi estremi il consumo dell'alcol dal e in e Washington dissipato in realtà e il più alto del mondo
Non è perché però a chiedere Wash beve più degli altri Paesi ma che magari un poco di più forse bevono e sono molte ambasciate ma ma principalmente principalmente perché
Le imposte sull'alcol né all'Walsh anch'essi sono di meno che in mere lampo Inter ciliate quindi uno attraversa fa mezzo chilometro e comprava alcol la città molto spesso uno prova per esempio questi cento e che
Commerciali molto grossi proprio vicino alla al confine di un altro Stato e lo sto questi mettono sempre all'atto del dello Stato dove le imposte sono più basse ci sono differenze nelle imposte sul sulle
Sola impresa grazie ahimè di sette dice l'imposta federale sull'impresa che palestra e trentaquattro per cento
E poi ci sono le imposte a livello statale alle imposte a livello statale variano da zero agli in alcuni Stati fino alla sa otto nove per cento in altri Stati ci sono imposti a livello si consumò che non esistono a livello federale
Ma esistono a livello statale a gran parte degli stati sono fai quattro e sette per cento alcuni quindi effettivamente c'è concorrenza c'è concorrenza e c'è e ci sono i cieli sono distorsioni però ci sono alcuni elementi che sono importanti che sta bisogna pensare nel contesto europeo uno
Che la base imponibile per esempio per l'imposta sulle imprese e quasi la stessa in tutti gli Stati Uniti
Perché gli stati gli stati e in in municipio usano la stessa base federale
La stessa cosa succede per rimettere imposte alle persone fisiche e cioè l'imposta alle persone fisiche a livello nazionale a livello locale ma uno prendi o privato preparo la mia dichiarazione per il governo nazionale poi l'uso la stessa informazione
Passarla
Poi c'è completi completò scambio di informazione attraverso fra il governo nazionale e gli stati nel governo del Melan poi chiede al governo nazionale i vantaggi e la mia dichiarazione
Quella volta che messi tutti e tutte queste cose insieme il problema naturalmente diminuisce pare non sparisce
Ma di invece parecchio quindi per cui parte della soluzione al problema e di concorrenza deve avvenire quasi inevitabilmente con la creazione di un centro fiscale a livello europeo queste queste vaghe la grossa differenza fra ciò che sta succedendo in i
In Europa è ciò che succede negli Stati Uniti negli Stati Uniti la gran parte delle decisioni fiscali vengono fatti a livello di tutti gli astanti statini in Europa ancora vengono fatte a livello nazionale
Grazie
Adesso cominciamo con Stefano forse il primo dove è stato ospitato più degli altri e quindi
Dunque prefetto e considerazione un pochino generali senza ma che rispondono molte delle obiezioni che ho sollevato non rispondono ma affronta dunque la prima che io in effetti avevo cercato di lasciar fuori ma aveva imbrogliato sono stato scoperto quindi ve lo riporta dentro la domanda di Strauss Kahn si può avere la moneta senza qualcuno politicamente responsabile per la moneta che al fondo
E io ascoltando questa mattina stavo scampo pensavo finalmente dopo altri interventi importanti di questi giorni finalmente ricomincia la discussione sull'Europa federale l'Europa politica
Che diciamo c'eravamo un po'scordarti rimane
La questione cruciale se quella che lui ha chiamato ma sufficiente comunità dei cittadini dietro la propria moneta se questo sia ottenibile o da ricercare attraverso l'armonizzazione di un particolare strumento cioè della leva fiscale o meglio l'introduzione di una piattaforma minime questa questione secondo me aperti
La seconda considera considerazione generale è questa quando io penso alla concorrenza
Fiscale come l'ho descritta penso in un certo senso vi ricordate il dibattito sul Nafta quando gli Stati Uniti hanno fatto l'Unione
L'integrazione in effetti profonda commessi col Canada quindi Paesi a livelli molto diversi di reddito pro capite e qual è la risposta a chi diceva ma che cosa impedirà che tutto il lavoro vada in Messico e tutta la tecnologia
In un posto nascosto nel nord del Canada la risposta era i confronti non mi riguardano il livello del salario nominale ma la combinazione del salario con altre caratteristiche del capitale umano della produttività perché diciamo delle tecnologie che sono complementari che questo capitale umano capace di usare la risposta e la stessa anche qui non realtà stiamo guardando a un pacchetto
Che è fatto di istituzioni di cui la livello mente a pressione fiscale è uno solo io ricordo sempre le prime volte che discutevamo di competitività
L'atteggiamento di un danese che disse con aria di sfida a me mi sta bene il settanta per cento di aliquota d'imposta perché io penso che lo Stato mi dia in cambio esattamente quello che pago
E lui si riferiva anche alla coesione sociale e ad altri quindi io ho insistito su un punto che il problema sorge perché e paesi
Essenzialmente relazione all'esplosione ricette speciali e distributive che hanno che fare con l'invecchiamento della popolazione e sistemi di pensione unfunded
Meno l'assistente soprattutto questo Inc e Paesi dell'Europa perché badate che negli altri Paesi problema non è acuto
Allora è preso Targetti a questo andava affrontato
E questo comporta dei vincoli scelte dei parlamenti nazionali e se non ci si ritrova dentro quei vincoli evidente che il sistema si rompe siamo perfettamente d'accordo dunque vediamo discutiamo concretamente se troviamo una soluzione dentro quei vincoli ma qui veniamo al terzo argomento io vedo un valore molto positivo nella concorrenza fra istituzioni
Non è la concorrenza sono lo strumento fiscale incontra fa istituzioni e nel senso di di di buone istituzioni che fanno crescita e buone società anche modelli di società
Ed è questo
Nelle società che maturano
Si consolidano della lobby distributive che pian piano soffocano il dinamismo e la capacità di crescita alle società ogni società i suoi antidoti alcune società sembrate meno antidoti di altro
Il programma del mercato interno comunque in Europa che è la società più vecchia e quella più irrigidita da lobby e distributive dunque che danneggiano la crescita aggregata del reddito e sistemi elettorali c'entrano mercato interno è un programma di riforma istituzionale per affrontare questo problema non è soltanto la ricerca di economie di scala di ex phishing si attraverso concorrente
E che all'interno è un programma di riforma istituzionale allora attenzione quando guardiamo al mercato interno guardate che è una costruzione sta ordinamento e sofisticata per fare anche se magari non dire troppo chiaramente
Concorrenza tra istituzioni nel senso che incoraggia i Paesi per poter stare nel gioco e goderne i benefici di liberarsi delle istituzioni più dannose per la crescita
E questo è sostanzialmente l'approccio che si riflette in questa impostazione l'Europa comune si può occupare di eliminare le interferenze e le distorsioni
Di migliorare le procedure comuni e tante cose utili e interessanti sono state dette e su queste si potrebbe anche entro limiti votare a maggioranza ma attenzione a non passare la soglia dopo le quali c'è il rischio che i Paesi più rigidi e De Rossi impongano a quelli più flessibili e dinamici lei gode che impediscono a quelli IGT di crescere allora se siamo d'accordo su questo al voto a maggioranza puoi coabitare il miglioramento di quel coordinamento nelle aree di interferenza
Se invece si dice io voglio il voto a maggioranza sono i livelli delle aliquote diciamo sui livelli di tutela che è la stessa cosa non a caso la questione sociale quella fiscale tendono sempre insieme
Per io argomentato che stiamo facendo al trattato qualcosa di speciale allora non si può discutere solo del voto a maggioranza ma dobbiamo discutere quali sono i fondamenti del trattato e questa roba nel trattato che abbiamo oggi non c'è in questo è l'argomento e diciamo io credo accettabile l'argomento siamo d'accordo
Grazie il e il prossimo intervento del del tratta Cardani
Grazie presidente solo una una battuta per quello che ha appena detto Stefano Micossi cioè è vero che quello ha perfettamente ragione 'ste cose entrato non ci sono le conferenze intergovernative sono fatte proprio per adattare trattati cambia le cambiali a variabili di tutti i tipi dal numero di Stati membri e meccanismi di funzionamento derivanti dall'aumento del numero di Stati membri ma anche cambiamento di orientamento politico della collettività europea intesa nel senso più ampio quindi queste cose non ci sono benissimo possono essere messe potrebbero essere messe e è in corso una Conferenza intergovernativa proprio per cambiare i trattati
Un'altra osservazione che viene ispirata da parte dall'intervento di Dominique Strauss-Kahn di stamattina e del professor Perrone che il pomeriggio
Che mi pare faccia il paio con quello che diceva dal ministro strappa Strauss-Kahn stamattina e cioè
Non è possibile non sarebbe possibile andare su temi fiscali
A quella che si chiama in gergo la collaborazione rafforzata cioè fare una prima aggregazione di di Paesi che ci stanno lasciando fuori quelli che non se la sentono di di seguire bene sulla fiscalità e soprattutto su questi temi io sarei profondamente contrario
Profondamente contrario per due motivi il primo è che su tutti questi temi esiste un enorme problema di Freeride
Immaginiamoci cosa potrebbe succedere se quattordici Stati membri decidessero di passare ad esempio risparmi in un certo modo
E il quindicesimo stato membro ad esempio uno molto piccolo potesse restare fuori e continuare a non tassarlo sarebbe quello che si chiama invitare la lepre arco il secondo motivo che questo un pochettino più politico e meno banalmente operativo che una la collaborazione rafforzata in campo fiscale alza il costo di entrata nell'Euro
Ci sono Paesi pensiamo all'Inghilterra dove il dibattito interno è lacerante sul solo fatto di dover entrare o meno in una moneta unica rinunciare al volto di sua Maestà sulle monete da una sterlina
Questo dibattito diventerebbe molto più lacerante se i prezzi da pagare fossero due rinunciare alla propria moneta e sottomettersi ha delle regole fiscali alle quali fino a cinque minuti prima non ci si sottometteva
Quindi non vedo tecnicamente e politicamente inaccettabile
E spero che il tema della collaborazione rafforzata si mantenga su altri volle del dibattito in corso in questi giorni
Il
Professore equina professor Sammartino chiedono grosso modo la stessa cosa e cioè
Che relazione ci sia tra se vogliamo fiscalità federalismo fiscale e e concorrenza fiscale e
In che modo sito e perché non si possano intervenire con lo strumento fiscale a riequilibrare squilibri regionali
Considerati tra virgolette degni di riequilibrio quindi diciamo un fine già già accettato dal trattato in quanto tale bene il dal punto di vista di federalismo fiscale diciamo il presupposto tutte le cose e questo diciamo o una a autorevolezza un filino maggiore nel dirlo io lavoro con Monti e quindi adesso mi occupo di concorrenza e aiuti di Stato la fiscalità una passionaccia affettiva che continua a tenere ma né Monti né io centriamo più sugli ultimi vistato invece sì e allora esistono delle precise norme del Trattato che regolano la la la concessione di aiuti di Stato
Lo strumento fiscale non è necessariamente il più adatto tant'è vero che la gli squilibri regionali per gli squilibri regionali esistono delle guidelines precise
Che regolano in che modo aiuti di Stato a finalità regionale possano essere concessi a regioni
Sottosviluppate rispetto alla media nazionale secondo alcune classificazioni settantacinque per cento ad esempio devono essere al di sotto il settantacinque per cento della media
Del reddito europea benissimo ci sono delle possibilità di aiuto fiscale
E di aiuto regionale i l'utilizzo dello strumento fiscale non è di per sé il migliore e quindi non è necessario usare sempre tutti gli strumenti per tutti i fini il trattato a delle norme
Queste norme sono state create per rispondere a certi obiettivi queste norme possono essere usate
Come rispondere alla domanda di federalismo fiscale se la il margine di manovra delle autorità locali
Sarebbe sarebbe ammanettata dal Trattato
Che è anche un modo di chiedersi perché certe cose sono permessi a tre milioni di irlandesi e non sono permesse ha trenta milioni di italiani che vivono nella nel sotto
Beh illa illa il problema
E che i gli aiuti di Stato fiscali e in generale gli aiuti di stato si lega hanno all'attività delle in paese per cui un federalismo fiscale che decidesse di variare liberamente le aliquote sull'imposta personale del reddito sarebbe del tutto legittimo per il trattato
Non c'è motivo perché la Calabria possa decidere di imporre in una in un futuro schema di il federalismo fiscale un'imposta personale del reddito diversa da quella della Lombardia o diversa da quella del Trentino sono in questo
Per tutto ciò che non riguarda la vita dell'impresa il la le libertà nel trattato ci sono per quanto riguarda invece la tassazione nelle imprese le norme sono precise e regolati appunto dagli articoli relative dell'utopista
Credo che si sempre sul federalismo fiscale noi abbiamo oggi alcuni casi
Spesso all'ordine del giorno la stampa italiana di queste cose si occupa molto poco ma ad esempio è stato dirompente una sentenza della corte di un mese e mezzo fa sull'autonomia fiscale dei Paesi Baschi
Che è stata ritenuta inaccettabile la corte di giustizia oltre che
Diciamo
Aver creato all'interno del Regno di Spagna delle tensioni molto forti noi siamo stati sommersi da visite i richieste d'intervento da parte di tutte le regioni che circondava nei Paesi Baschi Navarra Leon Iocca ricordo rotola via gioca perché è un produttore di vini di altissima qualità che nelle loro visite
Ci
Cercavano sempre di catturare la nostra simpatia Corvini e ci costava molto il dover rinunciare Stefano tu sai benissimo che abbiamo delle norme severissime
Questo questo questa indipendenza fiscale dei Paesi Baschi dove sappiamo che i Paesi Baschi presentano in Spagna un problema
Un pochettino più vasto che non un problema di autonomia per
Dicendo che tutti conosciamo è un problema che ci insegna che sul federalismo si può fare molta strada ma in certe direzioni e non sicuramente non in certe altre
Su quanto ha detto il dottor Ciocca sono perfettamente d'accordo nono aggiunta aggiungere altro mi sembra una spedizione di una lucidità estrema e credo di aver più o meno toccato tutti i punti che mi riguardavano un'ultima osservazione che riguarda Stefano
Io ricordo dalla nel novantasei abbiamo fatto quello che si chiamava lo studio mercato interno nella quale la tua direzione generale ci ha dato un grosso aiuto un un lavoro di indagine che voleva essere una specie di cecchini bis un'analisi anche se a distanza relativamente ravvicinata perché era solo novantasei della introduzione del del pacchetto di leggi mercato interno
E la reazione del mondo dell'impresa sono uno studio di diciotto volumi immenso molto dettagliato
Uno degli studi fatti era una sera dei di circa sedici mila impresa europea quindi una dei statisticamente estremamente rilevante
Dalla quale emergeva in maniera chiarissima che la l'elemento che le imprese europee
Immediatamente consideravano come il maggior ostacolo al mercato interno fossero le barriere fiscali in primis il fatto che l'IVA indipendentemente dai tassi è questo il punto importante fosse di fatto un agglomerato di quindici legislazioni tutte sotto il cappello
Imposta sul valore aggiunto ma di fatto estremamente diverse tra di loro per la libertà lasciata agli Stati membri
Con dei costi enormi per l'impresa secondariamente le norme proprio sulla determinazione dell'imposta sulle società e allora io credo che possa essere una buona direzione quella di seguire proposte ne ha fatta una ministro Visco qualche tempo fa un'altra ne ha fatto l'ha fatta il così detto gruppo di Stoccolma domani fenolo Claudine sarà presente che probabilmente
Ne parlerà cioè
Sostanzialmente approcci dove indipendentemente poi dei dettagli
E indipendenti indipendentemente dai problemi che sono stati sollevati prima riguardo alla enorme differenza fra norme civilistiche europee
Si crea una pista separata una pista ex-novo e quindi più facile da costruire enormemente più tragica costruire rispetto all'armonizzazione o alla all'omogeneizzazione i di corpus legislativi quindici coppie vegetativi differenti
Stratificati
In modo
Secolare e quindi con grosse difficoltà di disboscamento
Pista separata sulla quale esattamente le stesse norme possono valere per tutte le riprese lasciando ovviamente la determinazione delle aliquote agli Stati nazionali e questo se vogliamo sarebbe un magnifico esempio di vera concorrenza leale di vera concorrenza aperta perché a quel punto le imprese
Che hanno una base determinata esattamente nello stesso modo si rendono conto esattamente in maniera molto semplice di quanto gli costa operare in un paese piuttosto che in un altro saranno con tutta probabilità un'analisi di banalissimo i costi benefici
E mi dica e si chiederanno mi conviene stare qui o spostarmi e in funzione la capacità di quello Stato membro di ripagarli in termini di be ovviamente mercato e venti ma anche servizi pubblici bene decideranno e andranno dove gli converrà io credo che questa sia una pista molto interessante da seguire ripeto le varianti tecniche possono essere polmoni
Grazie Vieri
Grazie Vito abbiamo esaurito il nostro bilancio di tempo ma comunque prendete quello che vuoi
Ti ringrazio approfitterò generosamente di questa tua concessione anche perché c'ho cinque minuti avanzati dalla mezz'ora del primo intervento ne discuterò fino al forti
Quattro cose voglio dire non sarò così sistematico come Angelo Cardani col quale peraltro sono d'accordo quindi verso
Coordinamento federalismo fiscale a livello nazionale
C'è stata la questione posta da San Martino
Un assetto fiscale nazionale impostato su
Un fisco che a livello locale ha delle libertà di manovra
IRAP con aliquota variabile addizionali regionali con aliquote facoltative è un fisco può dar luogo a fenomeni di competizione fiscale certo che darà luogo a fenomeni competizione è un fisco che ha in sé
Un germe di competizione fiscale
Nel dibattito di politica fiscale interna
In cui ho avuto il piacere di far parte negli anni scorsi tutta la riforma IRE appena
In in decine di occasioni
Mi è stato fatto presente ho dovuto rispondere all'osservazione da parte di interlocutori preoccupatissimi dal fatto che si partiva per l'IRAP con un'aliquota del quattro e venticinque per cento ma con facoltà di manovrare di un punto
E tutti sostenevano che le regioni sarebbero si sarebbero necessariamente collocato cinque autentici
Così analogo argomento sulle addizionali regionali
E mi sono sentito come un marziano effettivamente Caro Stefano nel sostenere io la tesi di public choice sulla quale io niente da obiettare perché la trovo
Un'argomentazione del tutto legittima e fattualmente corretta
Che in questo contesto
Una libertà di manovra di aliquote ha in sé un germe di competizione fiscale e non necessariamente l'esito sarà una gradino per il contribuente saranno le amministrazioni locali a decidere
Con delle scienze responsabili
Di politica
Economica quanto chiedere ai contribuenti per offrire quali servizi e su quello saranno chiamati a rispondere di un di fronte ai loro lettori è evidente che la libertà di fissazione delle aliquote
Sul proprio prelievo costringe in qualche modo ha riverberi molto bene
Le proprie decisioni di spesa a produrre tutta la razionalizzazione necessaria in questo senso è sicuramente un elemento di freno per la crescita del Leviatano
Nella letteratura di Patrizio su questo non c'è alcun dubbio
è una concorrenza però sulle aliquote non sulla base imponibile
A concorrenza chiara leggibile a base imponibile IRAP è unica
E abbiamo avuto la fortuna di fare la base imponibile larga uniforme
Il più possibile uniforme come criterio di determinazione per settori
Spazzando via stratificazioni di agevolazioni settoriali parte territoriali
E di ogni natura
Per senso per età insite nel sistema dei contributi sociali che abbiamo abolito
è soppresso contestualmente al da questo punto di vista è stata un'operazione di cui ritengo io personalmente sono molto contento è molto fiero perché sono convinto che
Andare a creare
Un livello di gioco che è uniforme
Regole uniformi orizzontale sei
Senza eccezioni e il miglior contributo alla crescita che come diciamo governo come governo dell'economia
Si possa dare da questo punto di vista ritengo che in questo momento
Questo Micossi l'ha detto
La letteratura la public choice ci debbono essere più regole meno discrezionalità
Attenzione questo può dire che bisogna fare regole uniformi regole chiare
Regole che non si presti no
A norme particolari e a creare nicchie specifiche perché così distorce il mercato perché così torniamo Cresci
E su questo dobbiamo essere estremamente chiari cioè qui c'è un problema di governo
Per noi in Italia ma direi in Europa un po'Varga alternanza sostanzialmente di Filosofia che
Un economista può consigliare ai governi
Su come approcciare la policy nei prossimi anni e decide noi qui abbiamo un'Europa che cresce al due mezzo per cento con il resto del mondo gli Stati Uniti vanno cinque al sei al sette abbiamo un Sud-Est asiatico che va be ha subito una crisi finanziaria ma tutte le possibilità e le potenzialità di rimettersi su quel sentiero di crescita che aveva prima
Abbiamo un'America del sud che probabilmente in alcuni Paesi
è pronta
A partire su livelli di crescita decisamente superiori ai nostri e c'è l'Africa che una grossa incognita ma probabilmente anche lì ci sono le potenzialità allora io chiedo onori ai nostri figli che Europa lascia
Cioè noi abbiamo fatto un gigantesco sforzo di costruzione di un mercato unico di una moneta unica
Ma ancora le potenzialità non ci sono non sono sfruttate fino in fondo
E le segmentazioni di questo mercato interno sono veramente la palla al piede
Delle potenzialità di sviluppo che abbiamo di fronte hanno e per questo invito il Fisco io sono tra coloro che sostengono coerentemente
E mi sono straconvinto ma necessità di coordinare meglio coordinare di più il fisco errore europea
Io con intellettualmente Stefano mi metto tra quelli mi sento sostenendo oggi il coordinamento di essere più vicino intellettualmente
A un Davide Ricardo
Che cerca di allargare
Di favorire la crescita per allargare la torta
Che a chiunque
Il problema redistributivo
Dei vantaggi di una maggiore crescita
E il problema che frena
Latteri
è sugli egoismi nazionali
Sulle burocrazie nazionali che difendono i privilegi amministrativi
è sulle nicchie provenienti anche dal mondo delle intraprese
Che non ci giochiamo il futuro dell'Europa
E su questo ti faccio delle provocazioni che saranno brutali nella loro chiarezza Stefano perché
Tu dieci
Tu sei andato vicino a sostenere una tesi che abbiamo letto più volte nei giornali in questi ultimi che in realtà il pacchetto fiscale
Nelle sue articolazioni Codice di condotta tassazione del risparmio non è altro che un cartello degli Stati per tenere alta la pressione fiscale tu questo non l'hai detto fortunatamente
Ma se tu avessi detto sarebbe stato conseguente e perfettamente incasellato
Lasciami esprime
Ho una mia dialettica Antonio
Se tu avessi detto Stefano sarebbe stato perfettamente coerente con la prima parte del tuo discorso
E questo io lo trovo estremamente ambiguo estremamente ambiguo
Lo trovo estremamente ambiguo
Perché perché mi pare
Come dire attribuire ad altri ciò che Sissi non si vuole riconoscere noi stessi per certi versi
La realtà è che no Pera abbiamo subito un cartello di gruppi economici più o meno forti che ci hanno costretto
Ad alterare le legislazioni nazionali
In modi assolutamente distorsivi allora chiunque come me si è occupato di tassazione internazionale di tassazione nazionale a livello di governo in questi anni
Sa quante decine di riunioni affatto con multinazionali
Con imprese nazionali
Con associazioni di categoria
Ogni volta Manenti a proporsi la costituzione di un centro di coordinamento
La costruzione di uno source senta le compagnie internazionali allora il Codice di condotta ha avuto già un merito grandissimo quello di bloccare in questi tre anni una proliferazione che ci sarebbe stata sicuramente
Di questo sistema di tassazione
Allora attenzione perché qua non è tutta l'economia che beneficia del Rowling ad hoc
O del centro di coordinamento o della holding
Qui sono alcuni settori specifici dell'economia
Queste in termini di Cardia sono rendite parassitarie
Stai attento a non trovarsi a difendere i dazi parlando invece di libertà di commercio
Stai attento
E invece secondo me sì è invece secondo me sì perché qui c'è
Ed è ed è chiarissimo una distorsione di tutte le legislazioni nazionali per creare nicchie legislative per proteggere questo o quell'interesse
E chiunque su questo non faccia un discorso di chiarezza secondo me non è legittimato a criticare il coordinamento fiscale
Perché così si distorce il mercato così si impedisce la crescita così si negano le potenzialità del mercato
Primo secondo attenzione
Il trattato valletto
Attentamente e perché quando si parla di maggioranza qualificata o di unanimità si parla di proposte precise nell'ambito la Conferenza intergovernativa non è che andiamo a maggioranza su tutto
Trattata interessante perché laddove parla di mercato interno ti dice che tutte le misure regolamentari nazionali eccetera che
Impedisco ostacolando il buon funzionamento del mercato interno sono corrette
Ai sensi del Trattato condirettore
Votate a una a maggioranza qualificata tranne il fisco rientrano e via scrive
è quello che
Nella proposta della commissione si cerca di rimuovere con molte limitazioni molto forte
Cioè non è una licenza di andare a maggioranza qualificata su tutto
Ma solo su quei settori
E il discorso delle aliquote Stefano
Non è il problema centrale anzi si potrebbe addirittura arrivare a una modifica del trattato che escluda il discorso della fissazione delle aliquote da contenere nelle direttive
Ma il punto fondamentale che dietro questo discorso o discorsi come quello che hai fatto tu prima in realtà c'è la paralisi la paralisi decisionale e la paralisi dello status quo la paralisi della mancata greco
Questo va tenuto attentamente e secondo me in considerazione
Tu dieci giustamente
C'è un'ambiguità
Nel pacchetto fiscale per esempio sulla tassazione del risparmio non è chiaro se non si voglia o no al innalzare la pressione io sto ambiguità tra tolgo subito
Per poter fare qualche sgravi Oronzo accelera
Di ridurre un po'di contributi sociali sul lavoro sarebbe ben contento di fa allora io lo so già tu che cosa vi dice ma chi mi assicura che invece quei soldi non servono a mantenere un sistema pensionistico che in
Fece e troppo generoso necessita di riforme e allora io dico guarda stai facendo un'operazione assurda perché non è possibile per problemi diciamo di politica nazionale buttare a mare un processo che è assolutamente fondamentale ed è un processo che ci lega tutti quanti ti in Europa attenzione a queste operazioni politiche rifletteteci riflette ci beh
Bene
Perché estremamente rischiosa questa operazione
E inoltre in un ambito di una public choice che funziona
Beh Tobey
Lasciare ai singoli stati membri la libertà di sbagli
Fare
Se c'è uno stato membro che vuole portare io per fallo ottanta per cento perché vuole offrire servizi pubblici
Dà assistenza totale
Beh deve essere libero poterlo fare e pagare le conseguenze politiche le sue scelte se sbaglio
Attualmente ha un negare a priori
Questa possibilità
C'è un altro po'
In tutto che volevo sottolineare cioè il discorso degli
Gli aspetti
E della proposta Visco
Sulla quale spendo due minuti e chiudo Presidente la proposta Visco è una proposta se vogliamo molto semplice ed è un'intuizione che non è chez ed è mutuata sostanzialmente dal dibattito sulla sulla moneta unica
Così come si discusse in una certa fase
Se
Era meglio passare subito non amo
L'idea europea un ci avete monete nazionali che conditi coesi stessero con la moneta unica europea dicendo la moneta buona scaccia dalla cattiva eccetera eccetera e poi si è deciso di Abe direttamente alla moneta unica forse in campo fiscale si può invece ragionare in termini più flessibili e dire va be'facciamo coesistere le due basi imponibili quella nazionale e quella europea
E vediamo
Non lasciamo che il mercato OSCE
Insomma quello che succede oggi in Europa è che i metodi
Di contabili tra non sono uniformi
è ben che tu abbia ricordato gli sforzi dello IAS per arriva
Determinazioni internazionali ancora chiusa siamo ben lontani e anche qui si tratta poi di un programma viale perché non riguarda solo le prova ma riguarda Stati Uniti e tutto il resto dormo perché non abbiamo delle regole di contabilità uniformi non siamo in grado di costruire sopra una base imponibile un reddito di impresa uniformi
E dal punto di vista dell'impresa i due problemi vanno insieme perché così come devi pagare quindici contabili di
Versi così debba
Gare quindici consulenti fiscali diversi per operare sul mercato interno allora io
Molto semplicemente che forse per superare le resistenze in questa fase si potrebbe arrivare a definire
Le regole uno standard comune un che poi prende
Ed è un'estensione se voglia amo concettuale dello Statuto d'impresa europea va sulla stessa linea di coesistenza quindi e di riconoscimento di uno standard comune lasciando poi al mercato alle imprese la scelta tra quello stando al Comune di standard nazionali
E qui far partire un processo che lasciare aliquote di bere nella libera fissazione di ciascuno Stato
Questa è un'intuizione è chiaro che ci sono altre proposte che vanno
Sull'Ina analoghe ma credo che nei prossimi anni un dibattito su questo sicuramente dovrebbe in qualche modo svilupparsi prendere
Grazie
Grazie mille resisto alla tentazione di dare la parola Stefano altrimenti rimaniamo qui fino a domani sera grazie a tutti i relatori grazie a tutti quelli che sono hanno ha chiesto la parola spero che sia stato un pomeriggio utile
Non so in quanti problemi abbiamo risolto ma almeno li abbiamo discussi parecchio grazie