"Il perchè di tre Sì per una giustizia giusta" organizzato dal Comitato degli Avvocato Penalisti per il Sì ai Referendum sulla Giustizia e dalla Camera Penale di Brescia (presso l'Istituto Artigianelli, Auditorium Monsignor Pietro Capretti, via Piamarta 6)

Buona sera
Le ragioni dell'incontro di questa sera
Stanno nella
Opportunità di ecco far conoscere alla cittadinanza
Le ragioni che inducono gli avvocati penalisti a schierarsi per il fronte del sì alla ai referendum sulla giustizia
L'importanza di questo tema è molto sentita degli avvocati penalisti ma non solo degli avvocati anche da molti magistrati da molti esponenti della cultura giuridica italiana che da molti anni si sono impegnati su questo fronte
Lei ha ragione del sì a questi referendum saranno illustrate dall'avvocato Frigo
Che da tutti conosciuto oltre che per essere avvocato in Grecia che professore di procedura penale all'Università di Brescia anche per essere presidente nazionale delle camere penali
Io vorrei spendere solo poche parole per illustrare ai gentili intervenuti le ragioni dell'impegno degli avvocati penalisti
Le ragioni di questo impegno credo di poter dire che e non solo sicuramente ragioni politiche
Gli avvocati penalisti sono indipendenti dai partiti al di là di quello che possono essere evidentemente le scelte individuali
E che lo siano chi siano effettivamente indipendenti dei partiti credo che anche le le scelte di operate dai partiti più importanti sulla linea da tenere rispetto al referendum
Abbiano tolto qualunque dubbio a questo proposito
E vi credo sia importante chiarire preliminarmente che le ragioni dell'impegno degli avvocati penalisti su questo problema non sono assolutamente ragioni di interesse
Di portafoglio insomma il cosiddetto interesse di bottega agli avvocati penalisti e non crea nessun tipo di utilità
Un processo una giustizia che non sia giusta
Si può si potrebbe pensare che gli avvocati comunque il comune cittadino potrà del pensare che gli avvocati possono trarre qualche vantaggio nel caso in cui il processo la giustizia diventa più difficile
Per la pubblica accusa perché deve sostenere l'accusa nel processo
E conseguentemente la vittoria dell'avvocato nel difensore nel processo
Farebbe quindi convoca l'avvocato per consentire di delle dei risultati personali brillanti denti
Arricchimenti personali patrimonio ora innanzitutto credo che lo spiegherà molto bene professor Frigo
Non è assolutamente vero che il con il sì ai referendum sulla giustizia il processo diventi più difficile per la pubblica accusa per chi deve assicurare alla giustizia alle persone che sono realmente colpi
Ma se anche questo fosse vero è evidente che comunque gli avvocati penalisti da una situazione così fatta non potrebbero che trarre esclusivamente un vantaggio dal punto di vista dell'arricchimento personale del del reggimento parlo ovviamente di tipo puramente economico
è infatti credo evidente per chiunque che tanto più numerosi sono i processi tanto più numerose sono le condanne tanto più ingiusta e la giustizia nel senso che consenta la condanna di persone innocenti evidente che tanto maggiori sono le due i guadagni degli avvocati gli avvocati guadagnano
Perché lavorano
Non è il risultato del processo che il garantisce il lavoro avvocato una la stima dei richiedenti la conoscenza dei clienti quindi è evidente credo che non c'è un interesse di tipo particolare della degli avvocati penalisti nella che determina lo schieramento derisi ai referendum sulla giustizia io credo invece che debba essere chiaro il passo subito la parola al professor premio
Che l'avvocato penalista è fra i cittadini quello che si trova concretamente a sostenere le ragioni del cittadino nella nella nei confronti dello Stato dell'amministrazione della giustizia
E attenzione sostenere la ragione del cittadino non significa necessariamente sostenere il ruolo della difesa perché talvolta l'avvocato sostiene anche il ruolo dell'accusa quando sostiene le ragioni della parte danneggiate della parte civile
E quindi l'avvocato penalista e l'unico operatore della giustizia che può avvertire i limiti di un sistema che in qualunque modo consentito tollera la possibilità che un cittadino innocente venne ingiustamente condannato
Ne sappiamo che obiettivo dichiarato di ogni Stato moderno è quello che il processo sia costituisca un sistema di garanzie volto a impedire che una un innocente possa essere ingiustamente condannato
Non avvocati penalisti ci sentiamo in dovere di dare il nostro piccolo contributo perché questo obiettivo possa essere raggiunto o quantomeno avvicinato
Passò quindi la parola al professor Frigo ringraziandolo del suo intervento affinché gli illustri le ragioni del nostro sì
Grazie
Grazie
All'amico Luca Perugini grazie
Agli intervenuti un saluto particolare
Agli ascoltatori di radio radicale con cui siamo collegati in questo momento
Sono molto lieto sono onorato dell'invito che in mi ha fatto
La mia camera penale di appartenenza venire oggi a chiudere qui
Nella mia città la campagna referendaria nella quale le camere penali italiane
Si sono direttamente impegnate dopo essersi impegnate
Nella promozione dei tre referendum sulla giustizia
è la prima volta di un impegno di questo tipo
Dell'avvocatura italiana intendiamoci non di tutta l'avvocatura di quella che si riconosce nelle camere penali
Noi abbiamo costituito una Comitato degli avvocati penalisti per il sì ai tre referendum sulla giustizia proviamo costituito in sede nazionale
E di esso io mi onoro di essere il presidente
Sì hanno
Consapevoli siamo stati fin dall'origine consapevoli quando abbiamo fatto questa scelta
Non siamo ancora più oggi alla vigilia dei referendum
Che questa è una scelta importante
Per uscire dall'aria
Un po'viziata e un po'ammuffita
Dei nostri dibattiti tra addetti ai lavori in materia di giustizia
Per parlare con la gente
è singolare
Che nell'ambito delle associazioni diciamo degli addetti alla giustizia delle associazioni di avvocati così come delle associazioni dei magistrati ancor più forse delle associazioni dei magistrati
Si parli tanto di interessi del cittadino di diritti del cittadino
Verso il sistema giustizia
Ma poi
Si pretenda di risolvere all'interno tra addetti ai lavori
E persino con qualche riluttanza forse attraverso l'interlocuzione con il mondo della politica i problemi della giustizia
Lasciando fuori i cittadini gli utenti
Quelli che per contrapporre a noi operatori
è giusto da tempo chiamarli lì operati della giustizia
E allora noi abbiamo pensato che occorresse un salto di qualità
Abbiamo pensato che questa giustizia che continuiamo ad amministrare
Per ragioni che non sempre vengono chiarite e forse non sempre sono chiare
La giustizia in nome del popolo italiano
Forse è il momento
Di far parlare questo popolo italiano
Sulle questioni della giustizia
Quando
Ci sentiamo dire come ci siamo sentiti dire lungo questa campagna referendaria sulla quale in media hanno cercato sempre di tenere il silenziatore
Ci siamo sentiti dire e ci sentiamo ancora dire da quelli che non per nostra volontà
Sì sono oggettivamente qualificati come controparte
Cioè dall'Associazione nazionale magistrati che continua a dire di non essere la nostra controparte ma si è qualificato
Come controparte tant'è vero che in televisione l'avete visto
Noi veniamo sotto il cartello per il sì
E loro vengono sotto il cartello per il no poi dicono che loro non sono per il no che non fanno per lui però loro sono sotto il cartello per il no
E fossero magari sotto il cappello tre no perché poi obiettivamente invece sono schierati per lungo la linea un po'trasversale degli astensionisti quando ci sentiamo dire da costoro
Che questi problemi sono troppo importanti per semplificarli attraverso dei quesiti referendari
Che questi problemi debbono essere oggetto di meditate ponderate scelte di carattere parlamentare
Se non dobbiamo rispondere
Dicendo che su questi problemi
Su uno in particolare che è quello più qualificante
Non siamo mai riusciti in vent'anni a far passare la soglia di una Commissione giustizia della Camera o del Senato ad una proposta di legge
Perché vi sono sempre stati detti per questo diciamo semplicemente la verità
Ma non è soltanto questa la ragione
La ragione è che quando si tratta di scelte di sistema scelte fondamentali
è il momento
Di trovare la legittimazione popolare diretta soprattutto quando il legislatore ordinario è fermo e inerte
è sostanzialmente in una situazione di stallo
E allora
Che cosa vi è di più assurdo
Della risposta
Fatta dalla invocazione trasversale alla diserzione al voto
La diserzione dal voto
Vuol dire il rifiuto di questo principio di questa scelta di chiedere
L'impulso politico fondamentale per smuovere ciò che fermo
Ciò che è stato sempre fermo su questo punto
Dire che gli avversari dei referendum in questa materia Mai come in questa materia hanno torto nel momento in cui spediscono tentano di svilire
L'istituto referendario
Il quale non va sopravvalutato ma non va neanche sottovalutato
Non si può dire che questi referendum non meritano perché non risolvono non ci sono referendum abrogativi che da soli risolto
Ci sono referendum abrogativi che possono dare l'impulso determinante all'assoluzione
Queste sono state le ragioni del nostro impegno
Ecco perché noi siamo scesi siamo usciti dalle stanze dei nostri dibattiti siamo scesi nelle strade e nelle piazze a raccogliere le firme per i referendum
Non a caso i referendum sulla giustizia hanno ottenuto più di tutti gli altri
Numero di firme
Sono stati quelli che hanno avuto il maggior numero delle firme
E noi nonostante gli appelli alla diserzione
Restiamo convinti
Speriamo non illusi enorme delusi domenica sera ma non sarebbe poi del tutto neanche questo è una delusione
Che la gente risponderà
Alla nostra domanda comunque dovesse rispondermi la gente per non rispondere alle nostre domande
Anche questo
In sede politica
è un modo di far partecipare direttamente
Ai i cittadini al amministrazione della giustizia che non è né Cosa Nostra né cosa loro
E credo che tutti mi capiscano quando io dico non è cosa nostra e non è cosa loro
Mai cosa di tutti
E dunque dei cittadini
Può sembrare chi
Dei tre referendum sulla giustizia due siano referendum su quesiti minori e in effetti dal punto di vista della incidenza sul sistema giustizia sarebbe difficile negare
Che sia così
Per uno di questi il referendum sulla cosiddetta separazione delle carriere dei giudici e dei pubblici ministeri certamente questo discorso non si può fare
Questo è un referendum in cui quesito incide direttamente sul sistema
Ma esiste un filo conduttore per tutti e tre i referendum
Anche quelli cosiddetti minori che sono importanti e provocano importanza da quello maggiore
Perché vi è una coerenza fra tutti e tre i quesiti referendari
Vi è un obiettivo generale comune
La promozione di una diversa magistratura del nostro Paese
La promozione di una diversa di diverse figure di magistrati
Lo svecchiamento
Direi l'affrancarsi da una condizione che ormai ha fatto il suo tempo
Quella della confusione tra giudici e pubblici ministeri
Quella dei magistrati che fanno anche altre cose oltre che fare i magistrati
Quella di un Consiglio superiore dalla magistratura presidio della libertà dell'indipendenza e dell'autonomia dei magistrati che viene lottizzato
Da correnti interni alla magistratura secondo
Una degenerazione
Che certamente farebbe inorridire i nostri padri costituenti del mille novecentoquarantotto
Noi vogliamo dunque questi tre sì
No no contro la magistratura
Ma per la magistratura per una nuova magistratura più indipendente
Per una nuova magistratura più professionale per una nuova magistratura più moderna e più adeguato alle esigenze del Paese
Ripeto certo non c'è non c'è da attendersi che quand'anche vi fossero interessi questi tre sì
D'improvviso cambiassero tutto quanto il volto della giustizia certo questo sarebbe impossibile
Ma chi ci dice che non vale la pena di andare a votare perché questo non accadrebbe ci dice evidentemente qualche cosa che serve soltanto ad ingannare coloro i quali non sanno che i processi di cambiamento non si possono ottenere neanche attraverso lo strumento referendario con una bacchetta magica
Le anche i referendum sono una bacchetta magica
Ma certamente possono e tempo notare uno spinta una spinta decisiva se il legislatore in una forma di sinergismo con la volontà popolare saprà interpretare correttamente i risultati referendari
Che dire allora partendo
Da quelli di
Chiamiamoli tra virgolette minori rapidamente
Non scriviamo il referendum sulla abolizione del voto di lista
Nelle elezioni dei componenti magistrati dei del Consiglio superiore della magistratura questo si dice è il quesito più tecnico che viene presentato il più più difficile forse da fare intendere ai cittadini
Ma non si vuole molto per capire
Che pur nella macchinosità dei sistemi di elezione del Consiglio superiore della magistratura
La gente sa che il Consiglio superiore della magistratura è un organo altissimo tanto alto che viene presieduto dal Presidente della Repubblica
Che si occupa di tutelare i magistrati nella loro indipendenza nella loro autonomia e che dunque deve decidere i trasferimenti deve decidere
Gli incarichi direttivi degli uffici importanti il procuratore della Repubblica di Milano il procuratore la Repubblica di Roma dei grandi uffici giudiziari presidenti di Corte d'Appello in primis i presidenti della Cassazione ecco tutt'che queste scelte sono di competenza del Consiglio superiore della magistratura
Che cosa si vuole con questo referendum si vuole abolire la possibilità
Che i magistrati quando votano i loro colleghi
Per comporre la loro rappresentanza che quella maggioritaria nel Consiglio superiore ai due terzi sono magistrati un terzo di nomina parlamentare
Quando votano questi componenti magistrati del Consiglio Superiore della Magistratura possono non votare
Sembra una contraddizione sì perché poco possono non votarli
Possono limitarsi cioè a votare una lista
Una lista una lista che può chiamarsi con ecco i nomi sono quelli delle correnti in cui è divisa la magistratura
Si dice che non sono correnti politiche quasi che dire che fossero correnti politiche chi sono correnti politiche fosse una offesa
Una volta una si chiama Magistratura indipendente e l'altra si chiama Magistratura democratica l'altra si chiama Unità per la Costituzione e così via ebbene questi magistrati che vanno a votare
Non votano i nomi dei loro colleghi fa non fanno una scelta possono
Semplicemente votare una lista così delegando
Agli organizzatori delle correnti la scelta dei loro rappresentanti
Tutto questo aumenta la tensione cosiddetta politica sul Consiglio superiore del magistrato
Perché è evidente che a quel punto
Colui che è la nel Consiglio Superiore della Magistratura risponde direttamente alla corrente di appartenenza
Abolendo il voto di lista
Si impone ai magistrati elettori di scegliere
Un candidato c'è un candidato ancora all'interno di una lista sicuramente ma almeno non è mortificante la scelta delegata ad altri e a questo punto si deve supporre
Che la scelta cada sulla persona che anche le capacità migliora la migliore professionalità le migliori capacità le migliori attitudini
Coprire a ricoprire questo incarico insomma un passo indietro
Delle tensioni
Di carattere politico ideologico sul Consiglio superiore della magistratura chi se si è in questi anni appropriato progressivamente di un ruolo politico che la Costituzione non Dida è semplicemente perché a subito questa forte pressione delle correnti della magistratura non vorrei essere frainteso
Noi non contestiamo
Il diritto dei magistrati italiani
Ne TA vere
Delle idee politiche né TA vere delle associazioni
Capaci di presentarsi come soggetti politici nella società e nella interlocuzione con il Parlamento e con il governo sulla politica della giustizia
Le proposte politiche in materia di giustizia sono assolutamente legittime
Da parte degli operatori siano essi magistrati come avvocati noi la riconosciamo l'Associazione nazionale magistrati questa soggettività politica in materia di giustizia e la rivendichiamo per noi e in particolare per le camere penali
Ma che cosa non ci piace
E il trasformare
Le nostre associazioni che legittimamente si fanno portatrici di proposte di politica della giustizia nel paese e nelle istituzioni di trasformarle in cartelli elettorali per impadronirsi o spartirsi le nostre istituzioni cioè quelle che sono legittimate per il solo fatto che debbono assicurare la nostra indipendenza la indipendenza dei magistrati l'indipendenza degli avvocati e il nostro autogoverno
E allora nello stesso modo noi censuriamo quelle associazioni forensi che si giustifica non soltanto come cartelli elettorali per impadronirsi dei Consigli degli ordini degli avvocati o del Consiglio nazionale forense e allo stesso modo censuriamo
Le associazioni dei magistrati che si trasformano in cartelli elettorali per impadronirsi del Consiglio superiore della magistratura
L'interlocuzione politica non è questa l'interlocuzione politica è quella che si fa nel Paese
E con le istituzioni politiche del Paese in un dialogo che è quello che abbiamo faticosamente cercato e che stiamo conducendo in questi anni
Con il Parlamento
E Colico
E che ci è stato per tale riconosciuto
Noi abbiamo costituito non da oggi commissioni miste i magistrati e gli avvocati per elaborare proposte insieme
E per rendere anche più forti di fronte alla politica che poi autonomamente farà le sue scelte
E questo è assolutamente legittimo secondo i nomi appartiene alla fisiologia delle libertà non si pare invece che si debba trasformare in organi di carattere politico quelli i nostri organi di autogoverno
Ecco perché l'impulso che noi vogliamo dare con questo referendum è un impulso per allentare la tensione politica sul Consiglio superiore della magistratura
Incarichi extragiudiziari dei magistrati e l'altro referendum sempre tra virgolette Mino
Qui noi abbiamo avvertito nel corso nella campagna referendaria una posizione
Sei
Dei magistrati particolarmente in affanno e faticoso nel contrastare questo referendum
Perché in definitiva
Non si può non condividere l'esigenza che i magistrati svolgono il lavoro per il quale sono retribuiti e svolgano il lavoro per il quale hanno vinto un concorso che si dice difficile
Purtroppo
I magistrati sono pochi in Italia rispetto alla grande domanda di giustizia sono circa otto mila rispetto alla domanda di giustizia alla quale non si risponde o si disponga con gravi ritardi
Basta vedere le condanne che riporta l'Italia
Dagli organi europei in questa materia dalla Corte europea per i diritti dell'uomo e sono ormai tech Cine di miliardi che gravano sul bilancio dello Stato queste corna
Il Consiglio d'Europa sta minacciando la sospensione
Dell'Italia per inadempienza
Dagli organi europea
Però per ragioni varie questo organico non si aumento
Questi otto mila circa magistrati non si riesce a farli crescere non si riesce a concludere bene ai concorsi e allora
In queste condizioni
Io credo che qualunque cittadino sia in condizione di capire
Che non solo trecento e rotti i magistrati se vincesse il sì dovrebbero rimettersi a fare soltanto i magistrati
Ma che anche un solo magistrato che fosse distolto
Dal suo incarico dovrebbe ritorno
Il magistrato
Pubblico ministero che indaga e che esercita l'azione penale giudice che decide sulle accuse
Auspicabilmente separati come vedremo come l'unico
Le con l'ultimo e più importante dei quesiti referendari
La risposta qual è sì avete ragione ma guardate che questo referendum incide soltanto su una norma dell'ordinamento giudiziario
Mentre ci sono tantissime leggi e leggine che prevedono incarichi extragiudiziali che non vengono toccate dal quesito referendario è vero
è vero ma intanto cominciamo a incidere sulla norma di carattere generale
Una volta che ci fosse l'abrogazione per referendum di questa norma io credo che un legislatore coerente dovrebbe porre mano a tutte le altre norme particolari
Questo è quello che dovrebbe accadere se il legislatore volesse interpretare vorrà interpretare il sì a questo referendum
Pensiamo ad alcuni di questi incarichi extragiudiziali perché di solito si tende a sminuire o ma insomma che cosa volete volete impedire un magistrato che per due ore la settimana ma da insegnare ad una scuola di polizia
Ecco questa è la risposta che viene data sì certo che c'è anche questo
Ci sono però i magistrati gli occupati negli organi della giustizia sportiva
Della Federcalcio dei giudici sportivi o pubblici ministeri sportivi
E a volte si tratta di inchieste che sono assai complicati quasi come le inchieste che si fanno nella giustizia ordinaria
Ci sono magistrati che sono consulenti della Presidenza del Consiglio ci sono magistrati in organismi internazionali
E certamente e nello stesso tempo continuano anche a fare i magistrati perché poi in questi trecento eventi circa che sarebbero interessati a questo referendum di incarichi extragiudiziari
In realtà non sono considerati gli incarichi che comportano la messa dei magistrati fuori ruolo cioè gli incarichi compresi gli incarichi totali i magistrati che vanno nei vari ministeri
Ma è chiaro che se viene un segnale su questo punto da un referendum si mette in gioco la riforma anche di questi altri incarichi
Altrimenti non si comincia mai e di fatto non si è mai riusciti
Sì ma
La risposta è quelli più importanti e che sono capaci anche di appannare l'immagine dei magistrati che sono gli incarichi anche in più lucrosi di componenti dei collegi arbitrali
Ormai negli ultimi anni non sono più autorizzati ci siamo dati una regola noi rispondono i magistrati su questo punto è molto bello questo
Ma non fa che confermare la bontà della iniziativa
Perché finché c'è una legge oggi c'è una maggioranza del Consiglio superiore dalla magistratura che non dà più le autorizzazioni per questi incarichi domani cambia la maggioranza tornano a darglieli tardi alle queste autorizzazioni
E allora cominciamo intanto a togliere di mezzo la legge
Ci dicono che però continueranno a farlo i magistrati amministrativi benissimo
Ma anche qui se viene il segnale preciso dalla gente dal popolo il parlamento potrà raccoglieva questo segnale eliminando anche questi incarichi extra giudiziale
Io credo allora io credo allora che anche questo referendum per quanto ripeto tra virgolette minore sia un referendum che merita la risposta positiva da parte degli elettori
E vengo al referendum più importante al referendum che corrisponde
Ad una battaglia storica dell'avvocatura penalistica italiano quello sulla cosiddetta separazione delle carriere dei giudici e dei pubblici ministeri
Io credo che nessuno possa contestare perché ci sono documenti di significato univoco al riguardo
Che gli avvocati penalisti italiani hanno avuto la primogenitura di questa proposta
Fin dalla nascita oltre vent'anni fa dell'Unione delle camere penali ma prima ancora dalla nascita
Delle camere penali locali che poi hanno dato vita all'Unione delle camere penali
E questa proposta è venuta
Prima ancora che entrassi
Recepita o contrastata nei programmi dei partiti rappresentati in Parlamento e in genere dei movimenti politici
E dunque
In un momento in cui essa si sottraeva
Perché su questo punto non vi è stata mai ambiguità da parte delle camere penali
A quelle accuse di strumentalizzazione che la indicavano come un mezzo per ledere l'indipendenza della magistratura in particolare per sottomettere il Pubblico ministero al potere esecutivo
Gli associati delle camere penali hanno provenienze inclinazioni partitiche diverse
Pur essendosi da sempre trovati concordi nel perseguire l'obiettivo della separazione delle carriere
Nella difesa
Della uguale indipendenza sia dei giudici che dei pubblici ministeri e insieme anche degli avvocati
Io sono lieto
Di dire oggi ancora una volta questo
In un momento in cui i finalmente
Sì forse si perderanno alcuni voti ma non importa
Si è fatta chiarezza anche nei confronti di certe strumentalizzazioni
Oggi certe forze partitiche
Che
Lanciano appelli alla diserzione
Hanno abbandonato
Questa proposta che avevano raccolto
Quasi che fosse anche per loro una proposta ideale
Come era per noi
E come è sempre stata per noi
Ma il fatto che l'abbiano così rapidamente per una convenienza politica contingente abbandonata dimostra che di idealità non ce n'è emerge
Perché dalle idee ed ai principi non si diserta
E noi dalle idee e dai principi
Non intendiamo diserta
Ma del resto proprio con riguardo alle caratteristiche della funzione processuale che a noi affidati a quella difensiva
Gli avvocati non sono
Occasionalmente quindi in via strumentale
Interessati ma sono permanentemente interessati a un ordinamento che garantisca insieme la loro indipendenza e l'indipendenza dei soggetti giudici e pubblici ministeri a cui è affidato l'esercizio delle altre funzioni
Processuale
Che poi la sensibilità per l'obiettivo della separazione delle carriere sia sorta e cresciuta non tanto nell'avvocatura nel suo insieme
Quanto è piuttosto dall'Avvocatura penalistica sviluppandosi e divenendo più acuta con il Codice di procedura penale del mille novecentottantotto non deve sorprendere nessuno
La collocazione istituzionale del Pubblico ministero
E io qui vorrei far notare che è dal mille novecentoquarantotto che la Costituzione inutilmente identica al legislatore ordinario l'esigenza di dettare uno statuto del Pubblico ministero
E non si è mai fatto
Non si è mai voluto fare assicurandogli indipendenza sta scritto dal mille novecentoquarantotto nella Costituzione
E di tempo se un messaggio referendario non sarebbe giustificato quantomeno per questo
Ma questa esigenza è indissolubilmente legate alla giustizia penale
Il fatto che il solo potere dovere che al pubblico ministero è assegnato dalla Costituzione che certamente ma di potrebbe essere sottratto
è quello di esercitare l'azione penale con quello che ne deriva
Col potere di investigazione che presuppone che è presupposto
Per potere dovere di esercizio dell'azione penale chiarisce che è un problema che riguarda soprattutto la giustizia penale
Ed è la concreta esperienza della gestione dei processi penali che consente di apprezzare
Specialmente dal versante dei singoli cittadini che a vario titolo
Imputati o vittime vi sono coinvolte il versante questo su cui si collocano gli avvocati difensori se e in quale misura possono incidere
Certo sulla terzietà e talora anche sull'imparzialità del giudice sull'effettività stessa della tutela che gli può offrire
La sua contiguità condivisione di interessi con il pubblico ministero
Derivanti dall'appartenenza di entrambi a ruoli unificanti cui si accede con lo stesso concorso
Al quale conseguono lo stesso tirocinio e la stessa professione di anzianità con la naturale corrispondente possibilità di esercitare indifferentemente
L'una funzione OLAF
Io credo che
Sia poco probabile
Dire che questa scelta di tutti gli avvocati penalisti
Almeno degli oltre otto mila che si riconoscono nelle camere penali che manco a dirlo fanno da pendant agli ottomila magistrati
I quali poi tra l'altro non sono tutti contro la separazione delle carriere ce ne sono moltissimi
Che sono viceversa favorevoli alla separazione delle carriere di con nome soltanto perché non può più parlare
Giovanni Falcone era per la separazione delle carriere
Se tanto ferma l'opzione degli avvocati penalisti per una riforma nel senso della separazione delle carriere
Allora
L'esperienza deve avere dato risultati complessivamente negativi e io sono in grado di assicurare a tutti i cittadini italiani a nome degli avvocati delle camere penali
Che cosa si che questo il risultato del nostra esperienza
Tanto più palese dopo che il codice di procedura dell'ottantotto ha disegnato un processo penale di partito nel quale dunque e parte anche il Pubblico ministero come oltretutto sì a dice
Al titolare di una azione
Che dunque esercita una domanda davanti al giudice il quale gli deve dare una risposta
E chi esercita una domanda e una parte
Io credo
Che
Non sia difficile
Sottolineare ancora una volta che qui non si tratta di scelte tecniche
Ma che si tratta di scelte di sistema di carattere ideologico politico in senso alto
Si tratta di saperi c'è il processo vogliamo si tratta di sapere che cosa vogliamo dal processo
E dunque quale assetto della magistratura noi vogliamo per questo processo
E
Se è così allora
Non è un fuor d'opera
Ma è naturale dire
Che è vecchio l'assetto della magistratura come oggi non ce lo ritroviamo con la possibilità della confusione
Tra giudici e pubblici ministeri
è un assetto che andava bene per un processo che non è più quello che noi vogliamo non è più quello che noi abbiamo scelto
Sia pure con ritardo la nostra Costituzione ha fatto una scelta che credo sia la più avanzata tra le costituzioni moderne
L'abbiamo fatta
All'inizio di quest'anno due mila abbiamo scelto quello che si chiama il giusto processo
Il giudice del giusto processo
è non è un giudice qualsiasi non è un giudice che può essere mezzo pubblico ministero
Il giudice di questo processo è un giudice non solo imparziale
Cioè un giudice che non deve condividere alcuno degli interessi delle parti
Neanche quello della parte pubblica che è il Pubblico ministero
Che rappresenta sì un interesse della collettività ma che secondo la più tradizionale delle dottrine lo Stato liberale che noi non abbiamo ancora realizzato nel nostro Paese
Il Pubblico ministero
La collettività ha accettato di farsi parte attraverso il Pubblico ministero allo stesso livello del cittadino parte nei cui confronti viene esercitata l'azione penale party uguali con uguali opportunità davanti a un giudice
Allora il giudice deve essere imparziale perché non deve condividere nessuno degli interessi delle parti neanche quello del pubblico ministero
Che è la parte pubblica
Ma non basta questo perché l'imparzialità
Come ha sempre chiaramente definito quello che per me è il più grande filosofo del sistema di giustizia penale che noi abbiamo avuto in Italia che non è certo un filosofo incline a posizioni di destra perché addirittura un'idea un un filosofo di sinistra mi riferisco a Luigi ferraioli
Questa garanzia di imparzialità nel processo
Non può non avvenire una corrispondente e coerente garanzia nell'ordinamento
L'imparzialità con riguardo alle parti del processo deve essere terzietà con riguardo
Alla posizione del giudice dell'ordinamento organizzato in modo distinto dalla organizzazione delle parti anche dall'organizzazione del Pubblico ministero
In Italia non c'è alcun dubbio
Che nessuno ha mai confuso i giudici con gli avvocati
Ma tutti hanno sempre confuso i giudici con i pubblici ministeri
è questo per effetto di questa vecchia cultura
Di questa idea della giurisdizione quando si dice che dovrebbero stare uniti perché deve essere comune la cultura della giurisdizione io dico quale giurisdizione qua giurisdizione la giurisdizione del giusto processo
O la vecchia giurisdizione del giudice inquisitore che era insieme giudice e pubblico ministero e
Si diceva addirittura nella nella norma interinale di procedura penale della Lombardia austriaca alla fine del Settecento deve essere anche un po'avvocato difensore no uno e trino
Questo giudice
Poi uno e vino
Giudice e pubblico ministero
Questo è un vecchio concetto di giurisdizione non è il concetto degli stati di democrazia liberale avanzata della giurisdizione la giurisdizione e un'altra cosa
La giurisdizione è l'attività
Terza rispetto a quella dell'azione e quindi con chi esercita l'azione il giudice non deve avere niente a che fare così come non deve niente avere niente a che fare con chi esercita la difesa
Questa unicità questa commistione di carriere questa possibilità di saltare di palo in frasca da pubblico ministero e giudice e viceversa praticamente a piacere che cosa ha comportato finora
E che cosa ha comportato spesso è una non certo la sola delle cause del fallimento del codice di procedura penale del novantotto e l'ottantotto che aveva
Quasi completamente
Distinto le funzioni
Le funzioni nel processo
Comporta che ognuno di loro si sente sempre come dicevo un po'Pubblico ministero un po'giudice
Con grave danno per le due funzioni che nel processo sono ormai distinte
E allora capita che il Pubblico ministero non si rassegni e pretenda per sé poteri del giudice
Per esempio il potere di acquisire direttamente la prova
O di essere privilegiato di essere preferito nell'ascolto delle sue ragioni nel credito dei suoi atti presso il giudice rispetto al cittadino accusato o vittima e al suo avvocato
Io ho ricordato sabato scorso agli amici di Sassari
Un dibattito con un importante conosciutissimo Pubblico ministero italiano il quale ad una domanda di un giornalista ma insomma chi è il Pubblico ministero rispose candidamente
Sì in realtà allora è uno che vuole creare un prete giudizio
Sul giudizio
Quando sostiene le sue domande
E quanto al giudice a rovescio capita che il giudice che in cuor suo si sente un po'Pubblico ministero
Cioè investigatore suoi accusatori quel maggiore credito al Pubblico ministero glielo dia davvero
O addirittura che si sostituisca Halloween quando crede che il Pubblico ministero non faccia abbastanza
Un po'tutti è un po'Pubblico ministero un po'Pubblico ministero un po'giù
Questa figura il magistrato uno e vino come dicevo evidenzia è superata
Eppure ancora tanto radicata dentro la nostra magistratura si è questa la comune cultura della giurisdizione che dovrebbe giustificare il mantenimento della confusione allora è bene dire che non è questa
Che deve essere la cultura della giurisdizione che non soltanto la magistratura ma tutti
Dobbiamo avere
C'era un vecchio pretore più o meno d'assalto ma certamente uno dei più famosi pretori ritardi
Il quale dopo la riforma del codice di procedura penale del mille novecentottantotto passo quasi naturalmente d'impulso all'ufficio del pubblico ministero allora nuovo costituito presso la Pretura e divenne procuratore aggiunto in una grande città del nord
E alla domanda di un amico avvocato dopo un po'di mesi come si sentisse
Come pubblico ministero
Rispose candidamente mi sento benissimo però però che cosa però mi manca la sentenza
Un po'Pubblico ministero
è un po'giudice
Ed è purtroppo ben avvertita dalla gente come dicevo prima che crede che i magistrati siano tutti i giudici nel novantaquattro sei anni fa
Le camere penali hanno fatto un congresso ad Abano provocatoriamente intitolandola era il momento in cui si continuava a dire il giudice Di Pietro
Quel congresso fu intitolato tutti giudizi nessun giudizio
La gente avverte
Di qua stiamo noi imputati e vittime con i nostri avvocati quando possiamo permetterci di perché il nostro Paese vergognosamente mantiene ancora una legislazione assolutamente arretrata in materia di difesa d'ufficio di patrocinio per i non abbienti
Di là dall'altra parte stanno loro i magistrati tutti insieme confusi investigatori accusatori giudici tutto questa è un'anomalia
Assolutamente italiana
Che blocca i bloccherà sempre la realizzazione del giusto processo perché questo un popolo plico ministero
Non è il giudice del giusto processo questo un po'oggi undici se non è il Pubblico ministero
Per il giusto processo
Ecco allora
Che tutto questo si porta a sostenere
Tenacemente
Questa battaglia
E a portarla
Dai cittadini nelle case degli italiani
Perché dicano se vogliono davvero arrivare al giorno in cui sia a tutti loro consentito di distinguere i loro accusatori del loro giudice
Che la cosa più ovvia
Che la cosa più naturale
Che è quanto avviene in tutti i Paesi del mondo senza senza che si lega l'indipendenza
Quando ancora ieri mi sono sentito in un dibattito radiofonico dire opporre
Ancora una volta da un grande magistrato il rischio
Della soggezione politica del Pubblico ministero separato
Non ho potuto non rispondere
Che se davvero noi vogliamo svecchiare questo paese andando anche alla al sistema maggioritario puro
Per favorire l'alternanza quella che oggi è maggioranza domani sera minoranza e viceversa non si sarà mai nessuno che vorrà prevaricare per impadronirsi del Pubblico ministero col rischio poi di doverne subire le conseguenze quando le cose si dovessero rivolta
Ma in ogni caso perché questo avvenga bisognerebbe che si facesse una legge in spregio alla costituzione o una modifica costituzionale e si sa benissimo che la modifica costituzionale si può fare soltanto con il concorso della minoranza e allora non è realistico di fatti i magistrati più avveduti
E più intelligenti anche quelli che oppongono che si oppongono ancora alla separazione delle carriere non adducono più questo argomento che davvero un argomento super altissimo è un argomento assolutamente pretestuoso
No aggiornano aggiornano la la le opposizioni dicendo ma noi dobbiamo evitare che il Pubblico ministero diventi un superpoliziotto perché questo è l'aggiornamento questa era l'idea aggiornata che ci viene proposta dai contraddittori
Innanzitutto vorrei capire se i poliziotti non hanno qualche cosa da dire perché insomma tutto sommato sembra quasi che lo dicano per offendere i poliziotti che cosa dei poliziotti per essere offesi in questo Paese
Io vorrei capire questo
Forse che i poliziotti non debbono ispirare il loro comportamento anche agli interessi generali a nome di interessi particolari
Insomma non lo so
E allora il problema potrebbe impadronirsi di un potere eccessivo
Altra obiezione
Questo vogliamo dire come un potere eccessivo
Ma badate che qui state confondendo la situazione esistente
Comunque Locchi ha potuto giustificare l'essere le carriere confuse con quello che dovrebbe essere la situazione a carriere separate
Quando la Corte costituzionale del mille novecentonovantadue
Stravolgendo ed è formando il codice di procedura penale del mille novecentottantotto ha riconsegnato al pubblico ministero una parte di poteri che gli erano stati tolti quello di potere formare quello di formare autonomamente
La prova in un certo senso che poteri del giudice che non è potere del Pubblico ministero lo ha potuto fare sia pure con molta spregiudicatezza grazie al fatto che si confondevano pubblici ministeri e giudici se non ci fosse stata questa confusione
Non si sarebbe stata la possibilità di consegnare un potere del giudice al Pubblico ministero
E se oggi il Pubblico ministero italiano può ancora mettermi le mani addosso sfondando la porta di casa
Senza avere un'autorizzazione del giudice
Questo è perché è confuso col giudice
Altro che strapotere i altro che conferirebbe superpoliziotto
Quando abbiamo fatto convegni con i pubblici ministeri americani
E venivano a sapere che il Pubblico ministero italiano poteva fare questo cioè poteva fare una perquisizione personale poteva fare una perquisizione domiciliare senza avere l'autorizzazione del giudice
Restano allibiti esterrefatti
E questo è possibile ancora per questa confusione
Ecco allora che bisogna rimettere i soggetti al loro posto
Il Pubblico ministero deve essere pubblico ministero garantito nella sua indipendenza con i poteri propri del Pubblico ministero i poteri di investigazione
E i poteri di accusa
è giudice deve essere solo più vinci e non anche Pubblico ministero
E questo tanto più si potrà realizzare bene nel processo
Quanto più ci sarà la garanzia corrispondente speculare
Nell'ordinamento
Ecco perché anche e soprattutto per questo referendum noi chiediamo agli italiani
Prima di tutto di andare a votare
E poi di votare sì
Vorrei dire una parola a un giornalista bresciano che non è presente qui in questa sala ma che ha scritto con una prevenzione
In un quotidiano locale ieri
Che non si sente di dire un sì a questo referendum perché perché
Dice quando si quando ho saputo chi dice sì a questi referendum chi dice sì a questo referendum allora io spendo a dire no
Si informi
Perché non dice più si quella persona
Quella persona che non mi piace non dice più sì invita la diserzione che come dire no
Siamo noi che da vent'anni
Inutilmente chiediamo che si arrivi a completare in questo senso il sistema giustizia nel nostro Paese ed è per questo che noi confidiamo che cittadini italiani rispondano con tre sì a questi tre referendum per una giustizia più moderna per una giustizia
Più aggiornate per una giustizia più professionale per una giustizia più giusta
Lungo scusi
Un preventivo domande soprattutto da parte dei cittadini
Che avessero bisogno di qualche
Ci sono interventi grazie sì rivelarsi