"Abitare il futuro promuovendo lavoro e partecipazione". XIV Congresso confederale della CISL (12-15 giugno 2001, Hotel Ergife, Via Aurelia, 619)

Tutti quanti voi avete avuto in cartella
Diamo la parola alla presidente del collegio sindacale per la sua relazione Renato Di Marco che
Un po'di attenzioni questi cali chiaramente c'è sempre una distrazione vogliamo sentire trasparenza facciamo queste cose poi magari non c'è nessuno per sentire queste cose che per quanto ci riguarda sono molto importanti
Grazie io tutta
Per cortesia siamo già in pochi quindi un po'di silenzio grazie
Cari amici della casa
Anche al nome dai colleghi del collegio dei sindaci
Antonio Romanelli e Giovanni avvolto
Rendiamo conto al congresso dell'andamento amministrativo per la Confederazione nel quadriennio nel quadriennio novantasette due mila purtroppo qui devo leggere delle cifre anche gli effetti della registrazione quindi dio a me non interessa molto l'ascolto mi interessa il silenzio perché il rimbombo ha sempre alla presidenza vi chiedo scusa di questa cosa qui
Il
Il bilancio della quadriennale della comparazione presenta questo specchio cioè di questo quadriennio precedente
Conto economico
C'è entrate centotrentanove miliardi trecento sedici milioni
Tracce due trecentoventicinque mila Dova cotto lire le uscite sono pari alla cifra più avvezzo letto
Per quanto riguarda le entrate
Queste si suddividono in questo modo per quote per essere cento trentatré miliardi trecentotrentacinque milioni seicentoquattordici mila settecentosessantasette per contributi della federazione pensionati per progetti proselitismo penso giorno e Prampolini tre miliardi
Altro altre voci gettoni interessi eccetera due miliardi novecentottanta milioni settecentodieci mila trecentotrentuno
Per quanto riguarda le uscite la cui cifra totale è pari a quella delle entrate come ho già detto prima
Abbiamo il costo del personale nella media
Trentotto miliardi settecentosessanta milioni cinquecentonove mila
Quattrocentottantacinque
Funzionamento organizzativo
Trentatré miliardi cinquecentoventiquattro milioni duecentonovantasette mila quattrocentocinquantacinque interventi per lo sviluppo organizzativo quarantasette miliardi
Trecentosettantacinque milioni duecentotredici mila ottocentocinquantacinque
Spese generali di gestione diciannove miliardi seicentotrentasei milioni quattrocentosettantuno mila settecentodiciannove avanzo di esercizio diciannove milioni ottocentotrentadue mila cinquecentottantaquattro
Da notare
Che le entrate per tessere rappresentano il novantasette virgola settanta per cento del totale cioè il bilancio della comparazione si fonda quasi totalmente sulle entrate per tesseramento
E contribuzione
In quest'ultimo quadriennio
L'incremento delle entrate è stato notevole
Perché mentre le quote per essere normali sono rimaste sostanzialmente invariate
Vi è stato un aumento dei tesserati pari accento a trecentoquarantuno mila sessantadue unità ma soprattutto sono state introdotte nella CISL contribuzioni aggiuntive per fondi speciali dedicati a finanziare specifiche
Finalità tra cui principalmente interventi per il proselitismo mediante la polizza assicurativa per tutti gli scritti alla CISL che conoscete
La solidarietà internazionale e dentro questo il sostegno al discorso all'istituto dalla CISL e per la cooperazione internazionale per verso i Paesi più deboli
Il sostegno alle piccole e medie strutture regionali
Il sostegno alla mobilità della base associativa
Il costo del personale
è pari al ventisette Vittorio virgola otto per cento
Anche questa è una cosa importante un'azienda da va male quando il novanta per cento del dei costi è assorbito da quelle del personale va bene quando i costi del personale consentono loro
L'utilizzo delle risorse per investimenti organizzativi per iniziative politiche eccetera
Le spese che sono a loro volta diminuite del tre in rapporto del sono diminuite del tre ventuno per cento rispetto al mille novecentonovantasei che nell'ultimo anno del quadriennio precedente
Le spese di funzionamento organizzativo comprendono anche le relazioni internazionali
Iscritta i sostegni a istituti di ricerca eventi statutari e le fondazioni e rappresentano il ventiquattro virgola dieci per cento del totale
Ebbe terminante per la gestione istituzionale degli enti e degli istituti della CISL d'intervento confederale esercitato attraverso erogazioni di contributi o distacco del proprio personale di proprio personale
Gli investimenti per lo più sviluppo organizzativo sono la parte più consistente del bilancio confederale sono pari al trentaquattro per cento
Le maggiori entrate per tessere sono state utilizzate per interventi per il proselitismo
La promozione dei quadri sindacali i centri immigrati giovani attività femminile mobilità associativa qui nel testo che abbiamo consegnato agli organi collegiali sono specificate le cifre
Lui dei singoli capitoli che ho citato qui in questo momento invece per il risparmio
Le spese generali di gestione viaggi fitti di comunicazioni telefono eccetera hanno inciso sul totale per il quattordici dieci per cento
Stato propri patrimoniale
Anche questo è come per il conto economico cioè l'attività e passività Bell epico
Da le attività dello stato patrimoniale sono settantasei miliardi sessantaquattro milioni ottocentoventi mila seicento ventuno la stessa cifra troviamo per le passività
Le attività si dividono naturalmente in diverse voci tra cui banche e casse è Cassano
Quattro miliardi quattrocento sette milioni trecento mila trecentotredici lire
Movimento tessere a vera
Quarantotto miliardi duecentocinquantacinque milioni seicentocinquantaquattro mila cinquecentonovantadue lire
Anticipazioni sette miliardi duecentoventiquattro milioni tre centottantanove mila diciotto lire crediti prestiti ad altro undici miliardi cinquecentotrentadue mila no milioni novecentotrentasette mila duecentoquarantanove fondo accantonamento a TFR quattro miliardi seicentoquarantaquattro milioni tracce cinquecentotrentanove mila quattrocentoquarantasette nelle passività troviamo movimento tessere dare trentacinque miliardi duecentoventisette milioni
Seicento cinquantotto mila novecentoventicinque creditori diversi nove miliardi per cento milioni RR e rotti PFR sei miliardi cinquecentoventi miliardi e rotti
Fonti Diversi diciotto miliardi duecentonovantanove milioni quarantanove mila novecentosessantasette
A metà capitale netto sei miliardi seicentonovantacinque milioni ottocento ottocentocinque mila duecentonovantuno
Da notare che la struttura del bilancio patrimoniale non ha subito variazioni nella composizione nelle quali quali quantità sostanzialmente il capitale netto è rimasto sostanzialmente invariato
Abbiamo anche il resoconto del fondo di previdenza
Il fondo di previdenza
Al trentuno dodici due mila presenta la seguente Pat situazione patrimoniale attività banche due miliardi quattrocentosessantatré milioni settecentoquarantanove mila duecentotrentatré
Investimenti undici miliardi duecento ventun mila duecentosettantacinque duecentoventuno mila Milio
Undici miliardi duecentoventuno non milioni duecentosettantacinque mila ottocento novantatré crediti da strutture undici miliardi quattrocentottantatré
Milioni novecentosettantadue mila cinquecentottantaquattro prestiti operatori tre centoquattro milioni duecentosedici mila seicentonovanta
Crediti convenzione assistenza malattia un miliardo quarantanove milioni ottocentosessantacinque mila settanta
Le passività hanno la stessa
Lo stesso totale si articola mi campi accantonamenti struttura per venticinque miliardi
Seicentodiciannove milioni quattrocentottantaquattro mila ottocentotrentaquattro lire Riserve fondo rischi seicentotrenta milioni duecentoquindici mila cinquecentocinquantaquattro
Interessi da ripartire duecentoquarantadue milioni serpente settecentottanta mila trecentotrentotto
Varie trenta milioni cinquecentonovantotto mila settecentoquarantaquattro
Con parte degli interessi derivanti dagli investimenti il fondo problema a partire dal mille novecentonovantotto all'assistenza integrativa salute
Degli operatori aderenti con una polizza assicurativa del costo medio annuo di seicento milioni
Gli interventi nel fondo rischi nel quadriennio per premorienza invalidità permanente o gravi patologie sono stati ventisette per complessivi ottocentocinquantaquattro milioni cinquecento mila lire
Il collegio aspetti ha effettuato nel corso del quadriennio lei verifiche periodiche e da atto che le cifre esposte nei nel bilancio corrispondono con le registrazioni contabili
Il collegio come da statuto e Regolamento
A esercitato anche la funzione di verifica nei confronti delle amministrazioni degli enti CISL segnatamente il Che nasca Lezzi SDO Nova
E ha regolarmente informato gli organi collegiali della Confederazione delle risultanze dei suoi controlli il collegio inoltre informa il congresso che la segreteria confederale
Ha preso in questa fase ma anche prima penso
In seria considerazione il ruolo e il lavoro il compiti dei sindaci revisori semi sibili Zandonai a questo tutte le strutture della organizzazione
A tal fine la comparazione organizzato nel corso dell'esercizio di cui parliamo appositi
Importanti seminari di aggiornamento e di formazione per le strutture territoriale categoriali
Ma coinvolgendo i loro rispettivi collegi sindacali
Proponendo altresì una nuova struttura di bilancio più adeguata alle più recente legislazione in materia
Il collegio infine concluso
Nella convinzione di avere svolto la propria funzione in modo conforme a a quanto prevede lo Statuto in materia e alle norme del di legge vigenti ha esposto in questa relazione i risultati del quadriennio trascorso
Ritenendo che la responsabilizzazione di tutta la dirigenza dell'organizzazione in una materia così importante per la gestione politica e organizzativa del sindacato
Sia un importante i elemento di crescita democratica per l'intera dirigenza e conseguentemente per l'intera organizzazione grazie
Buon lavoro con congresso
Grazie presidente
Ci sono pervenuti alcuni messaggi
Senza leggerli perché altrimenti sarebbe troppo lungo
Voglio soltanto nominare del senatore a vita Giulio Andreotti
Del ministro dell'Interno Claudio Scajola
Di del vescovo monsignor Pierfranco Pastore
Di del cardinale monsignor Celli
Del
Di Paolo Rebaudengo
Delle relazioni industriali della FIAT
Del Unione artigiani sia del suo presidente sì sul segretario generale dell'onorevole parlamentare europeo Luigi Cocilovo
E poi man mano che arriveranno altri di nomineremo ringraziamo tutti per questa attenzione
Per il nostro congresso
Una proposta
Questo è un punto
Rispetto ai programmi
Vi sarebbe stato la sessione di sarebbe stata la sessione per la discussione approvazione del modifiche statutarie
Noi questa cosa da spostiamo a questo pomeriggio perché c'è poca gente in sala non credo che si possa affrontare una discussione così importante come quello del modifiche statutarie con un decimo dei congressisti presenti quindi lo sciopero lo spostiamo a questo pomeriggio lo spostiamo a questo pomeriggio tu sei molto incoraggiante su questa prospettiva del pomeriggio e spero che poi ci sia poco da mangiare quella gente qui sveglia e quindi affronteremo con maggiore puntualità e con maggiore attenzione non so chi chi sta parlando sentito soltanto un vocione da baritonale ma non so con le stesse dicendo
Ah ecco sei venuto per lo statuto però aspetta questo pomeriggio aspetto del giorno in sala
Io più di questo non possiamo fare non credo che sia ripeto ancora è giusto e corretto affrontare un argomento del nostro
Carta costituzionale della nostra organizzazione con una presenza così esigua veramente non non molto edificante per quanto riguarda la partecipazione
E quindi
Antiche iniziare come previsto dal programma le undici e trenta l'apertura del dibattito sulla relazione
Lo iniziamo adesso e il primo iscritto a parlare prego di raggiungere il palco e Piero baroni dell'Apeca
è il mio amico o negli osare mi ha detto no per riempire la sala bisognerebbe fare una controrelazione allora vedi che
Sette sia i figli Pietrarsa
Noi realtà
Io sono stato inserto se
Intervenire o meno perché
La relazione di Savino è talmente ampia talmente ricca che paradossalmente potremmo concludere qua
La discussione
Rispetto alle proposte magari lavorare sulla mozione conclusiva rendere la relazione di Savino renderla progettuale per le cose che dovremmo fare nel prossimo quadriennio
Coi tant'è vero
E così vero proprio perché la relazione di Savino è stata in alcuni passi anche estremamente coraggiosa
C'è nella relazione il modello nostro modello il modello della CISNAL gli obiettivi strategici e anche l'individuazione di delle linee di cambiamento soprattutto le linee di cambiamento organizzativo
Ma
Secondo me occorre intervenire perché per due ragioni
La prima questione perché proprio perché la relazione così e così ampia così ricca occorre intervenire per dare delle priorità
Occorre intervenire perché dobbiamo trasformare il Progetto il modello
Dobbiamo trasformarlo in un appunto progettualità operative
E perché abbiamo bisogno che i progetti diventino una prassi consolidata e il secondo motivo perché bisogna intervenire perché noi sì siamo molto attenti al cambiamento la CISL è in grado di cogliere il cambiamento ma come in tutte le grandi organizzazioni di massa facciamo troppa fatica abbiamo troppa resistenza al cambiamento
C'è anche devo dire permettete non ho non voglio offendere nessuno ma spesso abbiamo al nostro interno troppo conformismo ci sono troppi ipocrisia e spesso abbiamo molta gente nelle riunioni era discussioni molta gente che è d'accordo su tutto
Predica bene poi inesperti razzola male abbiamo anche
Secondo me troppo incrostazioni organizzative io dico quelle che molto brevemente quelle che sono
Le mie priorità le priorità rispetto anche all'esperienza che ognuno ognuno di noi che io che ognuno di noi vive anche giornalmente nell'organizzazione la prima questione prioritaria parla sono priorità
Dobbiamo spingere la concertazione verso luoghi ambiti più protetti più sicuri
Quando io ho sentito Sergio D'Antoni anni fa
Proporre
Di tutelare la concertazione attraversa un provvedimento legislativo pensato che questa fosse una buffonata anzi addirittura che fosse un qualcosa contro il nostro modello sindacale
Credo che invece noi dobbiamo difendere la concertazione in due modi
Primo attraverso una nostra attività quotidiana quindi ripeto il concerto quello di trasformare le linee in operatività impronte
A ogni livello
Secondo
Cercando di come dire difendere i soggetti intermedi e quando dico i soggetti sociali intermedi non dico soltanto noi stessi il sindacato e quindi ripartire da quella grande idea che fu
E il Forum sociale
Noi non abbiamo bisogno di una organizzazione prepolitica
Noi siamo un soggetto politico e noi abbiamo bisogno però di alleanze
Con i corpi intermedi della società partendo da chi è più vicino a noi ripartiamo con questa idea porta con questa idea grande dal Forum del sociale
Un'altra priorità
Noi dobbiamo con urgenza modificare l'architettura contrattuale io sono tra quelli
Che nel novantotto
A quel se Tito in qualche maniera avevamo i veti di Confindustria avevamo i veti della CGIL ma io sono uno di quelli che non l'otto otto il patto di Natale
Ha pensato che la Chiesa sia stata troppo debole nel proporre il suo modello sindacale un nuovo mondo un nuovo modello
Contrattuale
Noi dobbiamo rendere esigibile la contrattazione di secondo livello e dobbiamo rafforzare la contrattazione di secondo livello
Questi tombale per i mercati del lavoro del nord Italia
Dove non siamo più autorità salariale dove non siamo più autorità salariale questa è la cosa significativa ma lo dobbiamo fare anche per il sud dell'Italia
Dove dobbiamo rendere contrattate le varie flessibilità e dobbiamo accompagnare uno sviluppo uno sviluppo e credibile
E dobbiamo avere coraggio per rendere vincente la contrattazione territoriale c'è ancora troppo dibattito al nostro interno
Io parlo dalle aree sistema parlo dei distretti industriali parlo di quei settori dove è prevalente la piccola e media impresa
Noi da questo punto di vista dobbiamo avere il coraggio di lanciare con forza l'idea della contrattazione territoriale rispetto al secondo livello
Io ho sentito parlare poco sentiamo parlare troppo poco e credo che sia un errore strategico
Di quello che potrebbe essere il nostro assetto contrattuale modello contrattuale per la piccola impresa per l'artigianato
Ne sento parlare poco
Mentre invece noi potremmo partire proprio da un nuovo modello per l'artigianato e per la piccola impresa a costruire una una un assetto contrattuale completamente diverso
Io chiedo propongo alla segreteria che subito dopo il congresso quindi con grande urgenza la CISL la proponga un nuovo patto alle associazioni artigiane un nuovo patto che ridisegna i il modello contrattuale per l'artigianato per la piccola impresa
Per ricostruire una bilateralità funzionale alla piccola impresa dell'artigianato e per decidere
Su come misurare la rappresentanza e la rappresentatività nelle piccole imprese artigianali non possiamo pensare che ci possa essere un modello unico
Rispetto all'architettura contrattuale
Io dico partiamo dall'artigianato ed è stata colpa anche nostra se abbiamo ritardato nei mesi passati rispetto a questo nostro obbligo dovere di rassegnare anche senza la CGIL e la UIL rassegnare il nostro modello nuovo modello alle associazioni artigiana
Più attenzione all'Europa
è stato detto nella relazione l'attività che si fa a Bruxelles è sempre più importante
L'attività che si fa a Bruxelles nei confronti della comunità Oprea dallo junior Unione Europea ma anche rispetto al dialogo sociale che tutte le nostre federazioni l'Acea stanno portando avanti al al a a livello di Bruxelles
Occorre mettere in piedi delle sinergie
Io che lavoro a livello europeo con la mia federazione delle costruzioni del legno non sono mai stato convocato una volta dall'apposito dipartimento confederale per un minimo di
Costruzione di coordinamento di sinergia di presenza di linea
E noi abbiamo bisogno di essere presenti abbiamo bisogno di lavorare lavorare perché non esiste soltanto il modello sindacale dei tedesco degli scandinavi mi perdonino i tedeschi o gli scandinavi esiste anche il nostro modello sindacale
E la presenza produsse al diventa sempre più importante come diventa importante il nostro contatto con gli altri sindacati soprattutto quello dall'Est Europa
Io mi chiedo noi io che segue il settore del mobile che abbiamo cominciato a delocalizzare un sacco di nostre imprese in Romania mi chiedo se non dobbiamo iniziare a lavorare in maniera seria con questi
Con questi Paesi
Formazione politica dei quadri
Se ne è parlato nella relazione ma la formazione continua
No la formazione professionale perché noi pratichiamo la formazione professionale in giro nei nostri settori e poi trattiamo in un certo modo la formazione interna per i quadri sindacali per i dirigenti la formazione continua
Nella CIR la deve diventare un investimento organizzativo
E meno male che nella relazione ho sentito che bisogna rilanciare il centro studi Sirti Firenze ma cos'è diventato il centro studi di Firenze per questa organizzazione
Io lo chiedo nel testo che ho fatto il corso compilerà le nell'ottantuno lo chiedo a tutti noi
Allora facciamo ridiventare il centro studi cibi Firenze quello che è stato nella alla sua nascita quello che ha voluto significare per la CIR dura per il rilancio della circa lo sviluppo dalla Cina
E la politica nei quadri
Qui è opportuno che si faccia una scelta di coraggio nel sindacato dobbiamo iniziare a suddividere le carriere tra libelli distacco e livelli di lari vanno divise
Perché è diverso fare il sindacalista a livello di Lainate diverso fare
Siamo tutti tutor io per primo sono un tuttologo no e allora dobbiamo creare quelle professionalità quindi il livello di vita utile alla nostra azione
Sarebbe opportuno
In Filca succede così non so cosa deciderà la segreteria della della CIA sarebbe opportuno che il segretario generale
Prenda la delega della formazione nel sindacato e prenda la dei legati alla politica dei quadri al sindacato perché è vitale per uno
L'ultimo punto adeguare la macchina organizzativa noi non siamo pronti certe dobbiamo parlare di accorpamenti
Certi facciamo fatica dove delle federazioni categoria facciamo fatica a iniziare un discorso ovvero
Sulla questione degli accorpamenti
Ma parliamo soprattutto di decentramento abbiamo parlato di federalismo sindacale
Questo dovrebbe essere il quadriennio dove noi verifichiamo effettivamente un effettivo decentramento verso la prima linea
Verso il territorio l'abbiamo detto la cosa deve riguardare i livelli confederale deve riguardare le federazioni di categoria
E adeguando adeguiamo la North profferta
Noi non abbiamo un'Offerta adeguata per le nuovi soggetti del mercato del lavoro
Lo scriviamo in tutti i documenti dei giovani delle donne dall'accoglienza degli extracomunitari ma noi abbiamo un'Offerta sindacale ancora troppo ma si piccata
Non ancora attenta ai diversi soggetti che sono nel mercato del lavoro
E allora dobbiamo fare progetti poi Savino richiama smettiamo di quale Progetti incerto ma facciamo progetti perché questi progetti per queste figure del mercato del lavoro diventino prassi consolidata
E i nostri non sono i nostri documenti ma nella nostra attività e facciamo le verifiche io propongo
Che si smetta di fare una conferenza organizzativa per autocelebrarsi
Facciamole conferente organizzative come facevamo una volta per fare le verifiche su come
Adeguiamo su come abbiamo adeguato la nostra macchina non abbiamo neanche l'incombente nella conferenza organizzativa delle lezioni dei dirigenti torniamo alle conferenze organizzative che facevamo una volta
Termino con due auguri
Uno lo voglio fare veramente di cuore a Savino
Ma
Lo faccio Savino ma lo faccio a tutta l'organizzazione
Lasciamo lavorare in pace Sabino
Lo dico soprattutto alle così dette o la presunta età è tali anime della CIA
Lasciamolo lavorare in pace perché le cose da fare sono veramente tante sono impegnative
E a tutti noi facciamo un augurio dobbiamo fare know procuri o alla sigla facciamo un augurio a tutti noi perché possiamo essere
Non solo Interpreti e al nostro lavoro di quella che dobbiamo fare ma possiamo anche essere testimoni di quello che facciamo ti ringrazio
Grazie Baroni
Senza sollecitazione a parlato dentro quelli che sono i tempi previsto dall'articolo nove del nostro Regolamento che abbiamo provato ieri fra i quindici minuti massimo
Quindi pregherei tutti
Coloro i quali si avvicenderanno al microfono di tenere nella massima considerazione un una specie di autogestione dentro i quindici minuti
Secondo intervento
Carlo Biffi presidente del senato ska
La relazione del segretario generale
Ha offerto a tutti noi moltissimi spunti
Riflessioni
E quindi è giusto che il dibattito
Per ciascuno possa essere recuperata alcune parti io credo
Che il quattordicesimo congresso è chiamato in modo particolare
Fra le altre cose a rispondere appare quesiti
Il primo quali proposte deve fare al Paese una grande organizzazione come la CISL
E quindi la responsabilità che ricavato la segreteria che andremo a leggere
Perché credo che sia proprio questo il passaggio principale di una classe dirigente quali proposte deve fare al Paese una grande regione come la CISL
Quale progetto economico e sociale realizzare per il mondo del lavoro
Quali speranze trasmettere ai giovani a quanti lavoro non ce l'hanno e comunque a chi oggi è collocato agli ultimi posti dalla Scala sociale
Sappiamo tutti che viviamo in tempi di trasformazioni radicali
Nei quali i tradizionali parametri economici economico-sociali che guidava nel mondo del lavoro sembrano definire tende tramontati
Se ormai completato infatti il passaggio dalla società industriale
A quella dei servizi
Ovvero si è passati ad una società caratterizzata dal decentramento dalla Best utilizzazione dello spazio e del tempo dalle aggregazioni localistiche
Queste grandi trasformazioni hanno innescato grossi cambiamenti nel mondo del lavoro e hanno finito per condizionare anche il sindacato
Che ha cominciato a guardare non solo al lavoro alle lavoratori tradizionali ma anche al lavoro al nuovo e meno strutturato come ad esempio quello che deriva dalle tante forme di cooperazione e di impresa che nascono continuamente nel nostro paese
Per poter far questo
Ai tradizionali valori dell'uguaglianza della solidarietà
Che da sempre costituiscono il fondamento sul quale il sindacato e la civiltà in modo particolare ha costruito le sue piattaforme rivendica prive sono stati aggiunti altri valori
Frutto dei nuovi tempi come la qualità
L'efficienza e la professionalità
Oggi come in passato infatti occorre riscoprire di inverare l'intuizione originaria che prevedeva un legame forte fra emancipazione dei lavoratori e sviluppo della società tutta intera
Di fronte alle sfide epocali del nuovo millennio globalizzazione dell'economia sviluppo deve vieta patologie salvaguardia dell'ambiente
Migrazioni di milioni di persone restano valide le intuizioni dei nostri padri fondatori ma devono invece adeguarsi ai tempi io ritengo le strategie operative
E allora per per il richiamo che ha fatto il Presidente a stare nei quindici minuti mi limiterò ad accennare alcuni dei temi sui quali tutta l'organizzazione
Credo dovrà impegnarsi
Innanzitutto
In tempi di new economy e competitività spinta e soprattutto dopo l'esito elettorale
Occorre ribadire con forza la centralità della persona umana nella costruzione della nuova architettura statuale che comunque dovrà essere fondata sui concetti di federalismo sussidiarietà e solidarietà
Credo poi che sia necessario iniziare seriamente a porre mano la costruzione della democrazia economica
La soluzione più moderna per sposare competitività e partecipazione
Io credo che solo all'interno di questo quadro si potrà procedere a disegnare il nuovo stato sociale
Un sistema ad orientare sui bisogni delle categorie più deboli e non sul risparmio
Non ci può essere competitività senza coesione sociale e solidarietà
Un altro tema importante credo che è quello della concertazione
Concertazione indispensabile per governare a tutto campo i grandi mutamenti economici e sociali indotti dalla globalizzazione
Però io credo che sul concetto di concertazione
C'è bisogno di assoluta certezza e chiarezza concettuale
La fecondità della concertazione risiede in un quadro formale e sostanziale di libertà
E di rigorosa distinzione di piani di responsabilità e di strumenti d'azione
La democraticità deve stare dentro ad ogni cento di decisione questo la CGIL dovrebbe capirlo bene
Governo impresa e sindacato che è chiamato a muoversi in piena autonomia e con la responsabilità che
A ciascuno compete
Io credo proprio che vuole della concertazione
Si tratta di una certa per l'autonomia che deriva dalla nostra visione costruita dei rapporti tra pluralismo economico e sociale e organizzazione politica della società
I piani non si devono confondere quando si parla di globalizzazione e di concertazione
Credo inoltre che vada recuperata appieno l'idea di un sindacato non solo espressione di rappresentanza
Ma anche e soprattutto come associazione quindi sindacato associazione a servizio degli iscritti ed ai lavoratori
Bisogna dire però con tanta franchezza che la CISL ha compiuto questo difficile percorso
E l'attività posto al servizio della ha posto la cultura del servizio a fondamento di tutte le sue attività sindacali siano esse contrattuali che di erogazione di altri servizi
Oggi la nuova missione sindacale della CISL
Attribuisce pari dignità al mix di contrattazione servizi due attività che si rapportano vicendevolmente in un vincolo e non circolo virtuoso
La contrattazione promuove i servizi servizi integrati fra loro favoriscono l'aggregazione soggettiva promuovendo il proselitismo sindacale tra tutti gli utenti
Cinque minuti Presidente per parlare Conventino
Dell'Ente che presiedo
Voi sapete tutti che c'è maschile te promosso dalla CISL
è un ente che opera con lo scopo di promuovere il lavoro nel campo dell'economia sociale del no profit dell'associazionismo della cooperazione e del terzo settore la relazione questo problema l'ha trattato ieri
Noi intendiamo dar vita nel tenacità
Vogliamo posizionarsi anche autonomamente nel mondo della cooperazione
Lo sapete perché e il Congresso l'ha deciso l'ultimo congresso all'ultimo Bresso ne ha deciso il ritorno alla forma giuridica di ente nell'ambito di un progetto sociale che vedeva un rafforzamento delle intese con la Confcooperative
Attraverso un accordo è un protocollo
Di tale accordo oggi anche credo un momento di giudicarne l'efficacia
Non è per noi lo voglio ribadire
In discussione la collaborazione con la Confcooperative
Sentiamo però l'esigenza come che nasca di costruire dal basso eventuali intese
Verificare la loro applicazione rilanciare contenuti di un'azione comune sulle principali tematiche dalla cooperazione e delle relazioni sindacali su questo tema siamo interessati sono interessate alcune categorie mode particolare della CISL io credo che bisognerà che ci mettiamo attorno a un tavolo con queste categorie e cercare di fare un ragionamento per realizzare un obiettivo che oggi non c'è che è quello che chi molti i chi lavora nel mondo dalla cooperazione salvo casi rari ecco si scriva sindacato questo vasto mondo della cooperazione che ha ordinato alla riserva le cooperative io sfido chiunque lo che io le categorie quanti sono i lavoratori di qual è realtà che si scrivono alla nostra organizzazione
E allora a mio avviso l'esperienza di questi anni
Purtroppo Rile ha rivelato anche l'impraticabilità di attuare concretamente il protocollo d'intesa con la Confcooperative
Stipulato nel dicembre novantasette ma non ci possiamo accontentare della presidenza del consiglio d'amministrazione mi consideri territoriali dirla dirà prima Pittis nelle nelle nelle della Confcooperative se poi alla fine tutto si ferma lì e non vi è un dialogo di andata e ritorno fra l'organizzazione e il movimento cooperativo quindi la necessità
Credo di fare
Una verifica precisa e sostanziale su queste tematiche
Io credo che anche all'interno del sistema integrato dei servizi
Lo sportello del Senato e quando che in prima battuta fornisce informazioni suggerimenti consulenze e quant'altro necessario per la creazione di lavoro e di imprese cooperative
Abbiamo l'obiettivo di promuovere una nuova cultura del lavoro dell'ottobre di storia Rita finalizzata a provare in modo innovativo soluzioni concrete al problema anche in parte occupazionale
Ma vorrei dire anche qualcosa in più
L'evoluzione continua del mercato del lavoro deve impegnare il sindacato nella verifica dell'adeguatezza del quadro normativo in materia di cooperazione e nell'eventuale formulazione di proposte di cambiamento abbiamo un governo nuovo io credo che le mani cominciare a preparare qualcosa di sostanziale che guardi fino in fondo la legislazione che oggi regola tutto il complesso della cooperazione
Il sistema cooperazione ha una valenza economica occupazionale che ha una che che che non può essere sconosciuta
Il venire alla luce di nuovi mercati di nuove figure professionali devono vedere la tv impegnata nel rilanciare le proprie opzioni culturali edificati proposte al fine di coinvolgere i lavoratori
Questo è ancor più vero oggi poiché negli ultimi anni si è assistito e si assiste a mio avviso ad un tentativo di omologazione ad altre forme societarie della stessa forma cooperativa
Con le con le centrali cooperative che spesso sottolineano molto più il ruolo di associazioni d'impresa è piuttosto che quello di associazione di società di persone
Anche la vicenda
Ultima sulla discussione e approvazione della legge sul socio lavoratore
Ha visto la CISL e il Siena Asca battersi da soli contro la scissione del difficile legame tra i due ruoli il ponte di difficoltà interpretative ma anche elemento su cui si basa l'originalità stessa della cooperazione
Noi consideriamo la legge appena approvata come una soluzione rabberciata negli ultimi istanti da legislatura e quindi la vicenda per noi rimane ancora aperta e va immediatamente approntata con il nuovo Parlamento su questo tema la chiedo deve parlare un linguaggio unico se è possibile
Cioè le categorie non possono andare da una parte la Confederazione dall'altra e magari se nasca da un'altra parte ancora credo che su questo tema possiamo tranquillamente a elaborare una posizione e ci risulta che anche la Confcooperative che su questa questione praticamente vuole rimetterci le mani
è importante questo perché promuovere la cooperazione significa far coesistere la dimensione della libertà con le ragioni della solidarietà e della giustizia sociale cioè garantire il primato del lavoratore
Voi sapete anche che per rendere concreto il tipo di nuovo di lavoro nuovo che facciamo commissionata abbiamo creato la alcol Service una agenzia lavoro cooperazione territori servizi
è in fase di partenza è uno strumento nuovo operativo sul territorio nazionale
è sostanzialmente una cooperativa nazionale formata da esperti qualificati dei diversi settori
E in grado di fornire consulenze di tipo giuridico fiscale amministrativo per aiutare correttamente i cooperatori nella gestione del loro lavoro
Vado verso la fine presidente la cooperativa infatti è una forma di impresa moderna flessibile nella quale realmente sperimentati nella democrazia economica ovvero la partecipazione responsabile dei lavoratori alla direzione dell'azienda
Come no come sapete che sono diverse le forme di cooperazione ma varie sono anche le esigenze necessità concrete
C'è un grande impegno nella cooperazione sociale nell'inserimento dei disabili è una legge che recitare gente mentre ci aiuta
Vorremmo che la l'organizzazione che l'azienda che le categorie conoscessero di più anche queste possibilità che oggi esistono non vi è cosa migliore che quella di avvicinare un lavoratore
Diciamo e in piena regola affiancato anche da lavoratori disabili
E proprio sul rilancio dalla cooperazione solidale abbiamo avviato con successo diverse iniziative voglio richiamare quei ha partecipato al segretario generale sabato a Bari all'incontro che c'è stato della gioco bene qual è incolto è stato anche direi organizzato da noi ai nel Progetto Policoro che è coordinato la Conferenza episcopale italiana che interessa oggi tutte le regioni meridionali questo al momento di formazione e soprattutto di creazione di nuove opportunità
è chiaro che come il problema occupazionale richiede risposte più complessa rispetto al passato anche noi ci dobbiamo adeguare
Per questo
Abbiamo sempre rivelate rapporti con il mondo dell'associazionismo del volontariato il terzo settore ci interessa da vicino tenuto anche conto del fatto che in altri paesi europei e non la cooperazione viene inquadrata nella cosiddetta economia sociale
Un altro ulteriore impegno che abbiamo a cuore il servizio civile
è vero che avevamo in una fase di superamento della leva mai vero anche che noi vogliamo bilanciare questo pezzo importante di rapporto con i giovani
Pur non rispondendo alle aspirazione del sindacato va sfruttata nel modo migliore ed il compito della CISL è quello di offrire progetti di impegno di elevata qualità a coloro che intendono parteciparvi
Su tutto questo siamo impegnati
Siamo pronti a portare avanti progetti di lavoro ma proprio per questo credo anche che sì sì da patire in finale di questo mio intervento che va un po'ridefinito il ruolo del Senato ska nei territori e nei rapporti soprattutto con Lecciso regionali
Le potenzialità di questa figura professionale che qua la Gare responsabile territoriale o del presidente regionale del Senato già per che essere legata al resto dell'organizzazione per fare più proselitismo all'organizzazione ma riteniamo che attraverso la cooperazione si possano vice a avvicinare mondi nuovi
E quindi anche su questo terreno sviluppare l'area della sindacalizzazione
Così come un incisivo ruolo lo possiamo svolgere per quanto riguarda la politica integrata dei servizi
Finisco dicendo dei congressi rappresentano naturalmente anche la verifica degli strumenti organizzativi
E quindi mi pare che su questo terreno do devo dare atto alla sensibilità dei segretari regionali della CISNAL e anche di molti segretari territoriali
Che stanno con noi in questo periodo ricostruendo un tessuto organizzativo la cui risposta certamente poi avrà anche risultati sul terreno della sindacalizzazione
La cooperazione è uno strumento importante mi pare che su questo terreno impegno della CISL ed Ecce nasca debbano tramutarsi infatti più concreti
Carlo
La commissione verifica Poteri
La rileggo
Precedente Gianfranco secco vice presidente Carosi al segno di componenti
Scotti Mauro c'è resa Antonio Giorgi Franco Rosazza PRIN Liliana Domenico Di Simone Frattini Adriano Leotta Salvatore
Campora Giovanni Battista questi di Reno
Si devono riunire alle ore undici nella sala che sarà indicata nei piani superiori
Continuando il dibattito Angelo Gennari Responsabile Centro Studi comperare della CISL
Regine io pacatamente e se ci riesco senza alcuna polemica
Ma per aiutare un po'fare chiarezza vorrei fare una sola considerazione
Su una delle questioni su cui impostazione inoltre non va d'accordo con quella CGIL o se volete la loro discordo dalla nostra
E che poi è il nodo della rappresentanza
Nella relazione
Savino chiama differenze queste questioni ma insiste che il processo giusto è quello di valorizzarle queste differenze
Per farne davvero coi il contenuto d'unità incentivi il cemento d'unità diversa è possibile vera la relazione ovviamente nell'economia è un discorso che è stato vasto non ci si può soffermare più di tanto
Però è questa oggi la diversa visione che abbiamo della rappresentanza e del rapporto che intercorre tra politica e società la difficoltà di fondo
Con cui dobbiamo fare i conti proprio ieri L'Unità scriveva in un articolo di commento a questo congresso che forse il punto più forte dei contrasti è quello relativo a una legge sulla rappresentanza che ammetteva però l'articolista
Del resto è assai difficile da far passare ora nel nuovo Parlamento
Ma non è importante al dunque se passa un non passa la legge importante è la cartina di tornasole con cui in questo contrasto vengono in evidenza delle culture di Renzi
Tutte rispettabili ma dire
Malgrado che il dogma sia stato superato ormai da decenni
Perché anche di allora ci credeva profondamente e sinceramente tragicamente che Stalin fosse il Paradiso oggi è d'accordo nel dire che era in realtà ninfee a non essere ancora tra noi pacifico proprio per niente dunque è un'altra cosa ma non è una cosa irrilevante perché si tratta di come si fa oggi al meglio all'inizio del ventunesimo secolo il mestiere del sindacato
E quindi nello specifico il rapporto tra legge e contratto la differenza che c'è Gatti il sindacato l'OPA iscrivendo gente e chi al limite considera la cosa tutto sommato secondario
In altre parole oggi il dibattito vero per noi è tutto su come si rappresenta essi tutela al meglio il lavoro i lavori e allora secondo me opportuno riprenderla momento questa considerazione che nella relazione l'accennata
Vedete due sono i motivi di fondo per cui oggi viene evocata la regolamentazione per legge della rappresentanza sindacale
Il primo ecco la rappresentatività del sindacato è calante
Che è un fatto dovunque perché dovunque nel mondo tecnologia informatizzazione organizzazione del lavoro e del petto globalizzazione stanno cambiando intorno a Novi l'ambiente in cui sindacato è cresciuto come grande forza sociale
E come grande forza d'impatto politico
Come intorno a un gorilla di montagna sparisce la foresta pluviale e la specie va a rischio di estinzione così intorno al sindacato sparisce la grande fabbrica e anche noi temono alcuni sperano altri predicano francamente un po'in troppi andremo a rischio d'estinzione
Ma il punto è che noi al contrario del gorilla di montagna qualche cosa possiamo fare e stiamo facendo per cambiare le cose
Siamo re imparando appare cioè in una certa misura e con una qualche difficoltà
Ma provando sul serio quel che facevamo all'inizio della nostra storia ad organizzare i lavori ripartendo dalla frammentazione delle piccole e piccolissime unità produttive di servizi siamo ora imparando come i tanti lavori autonomi che ci circondano sono oggi in maggioranza lavori più subordinati di quanto sia mai infranto il lavoro dipendente tradizionale eppure anche se magari non lo sanno e se lo scopo non solo quando si accorgono di essere finiti nel mirino essi stessi ognuno individualmente ognuno separato dagli altri
Anche in questi lavoratori soprattutto questi lavoratori hanno bisogno disperato bisogno del sindacato
Perché come ricordava già nel mille novecentoquarantaquattro Carla Polani piazzato uno dei più grossi studiosi del sindacato moderno lo scopo del sindacato era ebbene sempre ed è esattamente quello di interferire con le leggi del mercato della domanda e dell'offerta e di rimuovere il lavoro umano dall'orbita di un mercato non regolato
Quindi di regolare attraverso la contrattazione e proprio peso politico è questo il mestiere del sindacato oggi come ieri
Tutto il lavoro umano dipendente badate in qualche modo dagli altri anche nelle forme finora no ma lei atipiche ma che stanno diventando sempre più tipiche dei tanti lavoro attenzione però agli allarmismi
Alla gli ambienti Fasoli qualche volta anche interessati il calo di rappresentatività nostro nel movimento sindacale preso nel suo complesso è relativo in Italia la relazione lo dice vale però la pena di dare qualche cifra qualche considerazione di fondo su questa questione importante vedete la rappresentatività complessiva del sindacato nei vari paesi del mondo è misurata dall'Organizzazione internazionale del lavoro che il teste più affidabile e indimostrabile
E l'organizzazione internazionale del lavoro con diversi argomenti tutti concordi testimonia che in Italia c'è uno dei più alti tassi di sindacalizzazione del mondo
Siamo il trentotto per cento dei lavoratori attivi non dei pensionati dei lavoratori attivi che vengono in qualche modo inquadrati organizzati rappresentati nel sindacalismo tutto nel suo complesso non esclusivamente certo in quello confederale
Ma il trentotto per cento ed è uno dei tassi più elevati in rappresentanza del mondo occidentale
E per questo ormai anche di quello orientale dove era altissimo era altissimo per forza
Perché in Germania in Gran Bretagna negli Stati Uniti per non parlare di Spagna e di Francia è molto più basso il tasso di rappresentatività del sindacato
Un'altra testimonianza la porta il voto dei lavoratori di tutti i lavoratori che ogni volta che se lo manifesta di modi diversi con i referendum tenuti su questioni rilevanti di merito per esempio quella sulle pensioni da noi
Per esempio con l'elezione delle Rsu sempre con la scelta largamente a favore delle confederazioni di in tutti gli organismi di rappresentanza elettiva quei stampata testimonianza
è testimoniato dalla capacità di mobilitazione che abbiamo
E che insieme abbiamo manifestata
Ha grande forza e con grande forza e novantaquattro ma poi anche da soli siamo stati in grado di mettere in campo nel novantanove nel due mila manifestazione di Centocittà
Con la grande manifestazione di Roma perché non ci convinceva come una certa politica quella concertazione veniva portata avanti in quel momento dal Governo
è testimoniata questa forza dall'accettazione tra virgolette si capisce del sindacato come interlocutore valido da parte di tutti gli interlocutori che contano in questo Paese
I governi i partiti le forze sociali
Perché tutti sanno che senza di noi le cose si bloccano vanno avanti comunque con grande difficoltà
Una cosa che non è per niente scontata in tanti altri Paesi dell'Occidente pensate agli Stati Uniti d'America la legislazione che in quel Paese vige e tiene il sindacato continuamente dappertutto sotto tutela
è anche testimoniata dalla conquista di misure legislative di sostegno badate bene di sostegno all'azione del sindacato queste una specificazione dente da sottolineare con forza di sostegno soprattutto per i nostri amici e compagni che vengono ma i sindacati stranieri e che non riescono qualche volta capire bene
Queste dialettica un po'Machiavelli che fra noi e la CGIL
Lei parole di sostegno sono cruciali perché significa che noi non siamo contro la legge di sostegno al sindacato stiamo contropatto che la legge venga dal sindacato sul sindacato imposta dall'alto e da fuori
E questo è il secondo motivo portato a favore di una legge che stabilisca una volta per tutti i modi di calcolare la rappresentanza del sindacato e che perciò decida essa la legge non noi cosa è e cosa non è sindacato e che noi dovremo in qualche modo farsi misurare e farsi garantire la rappresentanza effettiva dal lavoro che associamo dall'autorità dello Stato perché altrimenti ci dicono e peggio nel sindacato qualcuno dice anche a se stesso siccome di certo non organizziamo tutto il lavoro dipendente
E ancora di meno ovviamente tutto il lavoro chi mai ci autorizza a firmare
E prendere impegni per tutti
Sapete bene sappiamo bene che qui c'è sempre stato
Un punto di vista diverso fra noi e la CGIL convinta virgola quarantotto che una rapida attuazione degli articoli trentanove e quaranta della Costituzione fosse di fronte a un governo che sentiva diciamo nemico e di cui si schierava comunque essa stessa all'opposizione con convinzione
Una legge sarebbe stato uno strumento di garanzia di resistenza se non proprio di sopravvivenza per un sindacato non amico del governo fu come si diceva allora l'anima sociale della DC in buona sostanza la CISL
A frenare avanzando perplessità apporti proprio sull'opportunità stessa di fare volare per legge dall'alto una libera associazione di lavoratori anche nella CISL e però e questo forse non sappiamo un po'in pochi
Prima che si affermasse questa visione quando ancora c'era il sindacato unitario da quarantaquattro a quarantotto c'erano autorevoli esponenti pazzo due nomi due nomi importanti per noi Rapelli e Donat Cattin che erano molto più diciamo così favorevoli alla legge di quanto non fosse la maggioranza della cifra perché spiegava Rapelli
Si garantiva così l'obbligatorietà dei contratti di lavoro erga omnes veniva conservato con essa un ruolo quasi istituzionale delle categorie i luoghi privilegiati delle strategie e del fare anche le tessere della tv
Specie allora anche a un ma specie al Nord
Fare iscritti
Particolare questo era il ragionamento di voci autorevoli appunto tra noi
Era più facile con una legge tra i tanti di alla CGIL non voleva andare per le ragioni ideologiche o politiche che sappiamo erano meno policy politicizzati nel senso che si dice di classe
E pensiamo con rafforzamento hope lentissimo del sindacato avrebbero potuto bene in bici e venire alla CISL
Una certa utile insomma spiegavano per riequilibrare almeno un po'nel movimento sindacale la prevalenza numerica che altrimenti era tale dei lavoratori orientati a sinistra ma da noi questa concezione come dicemmo allora regalistica
Mario Romani vediamo una volta la contabilità potenziale sindacale venne battuto in breccia piuttosto presto da una visione molto più dinamica del pluralismo sociale qualche cosa che rifiutava in radice il senso stesso della legislazione statuale normativa
In fondo eravamo appena usciti dalla sperimentazione sulla nostra pelle sulla pelle del sindacato del tutto nello Stato niente al di fuori dello Stato si capisce è stato con la S maiuscola che Alitalia avevano imposto le formazioni del fascismo e le concezioni di Alfredo Rocco
Ma che nella matrice hegeliana d'origine tutto nello Stato niente al di fuori dello Stato era parte integrante anche della mentalità ed è la prassi di quel partito comunista italiano dall'ora del Partito comunista italiano di Palmiro Togliatti
Però non può pacifico neanche la CISL allora l'affermarsi di questo snodo chiave della filosofia nostra
Ancora nell'ottobre cinquantasei fra di noi chi se lo ricorda bene per fortuna sua è nostra al consiglio generale di Brunate questo orientamento passava con poco più del cinquanta per cento dei voti
E di nuovo al congresso di Napoli del novembre cinquantuno con Carlo Donat Cattin che con tutta la passione di cui era capace sollevò la questione del riconoscimento giuridico del sindacato e della legge si indaga
La risposta di Pastore Proust secca
Un no e argomentato ma ormai era diventata largamente maggioritaria ma cosa non finì lì ancora anni dopo al congresso del sito del cinquantacinque Giulio Pastore aveva fatto una relazione introduttiva nella quale attaccava però c'è niente
Il governo il governo di Mario Scelba accusandolo di voler impiegare ad utilità del mondo dei privilegiati il sostegno della maggioranza elettorale
Di cui pure la CISL erano parte integrante perché la sigla era schierata in quel mondo diviso in due parti dalla parte che sappiamo dalla parte sostanzialmente giunta mettiamola così Cerba in persona che intervenne al congresso
Presidente del Consiglio reagendo duramente alla come era giusto che facesse alla denuncia della politica del governo che aveva fatto Pastore
Sembra un fare una specie di ricatto esplicitamente comunque congresso lo disse lo sentì così
Quando chiese l'urgenza e la necessità di guarda un po'di una legge sindacale il secondo lo spirito e la lettera disse dell'articolo trentanove e dell'articolo quaranta della Costituzione
Pastore non aspettò la fine del congresso della replica Lillo interrompe egli rispose subito e gli dice Caro presidente no sembrò in passato sembra ok sindacato dovesse mendicare la sua ragion d'essere dalla legge
Ma quando una legge è inutile è meglio farne a meno anzi è meglio proprio non farla pasto recitava Montesquieu quello della divisione dei poteri di garanzia di libertà e non lo citava di certo per caso
E questa bisogna ricordarlo oggi ridirlo pacatamente di nuovo ai compagni agli amici della CGIL resta la posizione nostra la posizione della città su questo punto cruciale infondo bisognerà pure prendere atto no che non c'è stato bisogno
Della regolamentazione per legge perché il sindacato anzi i sindacati non solo sono sopravvissuti ma si sono affermati piuttosto bene tutto sommato in questo nostro benedetto paese
Ormai è dal luglio del cinquantanove sono quarant'anni e più che il Parlamento ha tradotto quella indicazione nella cosiddetta efficacia erga omnes dei contratti collettivi una legge di sostegno appunto di sostegno senza aspettare la più vasta legge sindacale strutturale che quasi solo Confindustria rimasta invocare nel mille novecento cinquantanove a noi sembra che questa impostazione sia stata e resti decisiva a chiarire anzitutto a noi stessi al movimento sindacale sta insieme atti prima atti dopo ma prima o poi appunto
Che con cui sarebbe più giustizia sociale non solo diritti non solo diritti ma l'usufrutto poi di quei diritti non è un patto sostanzialmente di leggi o perlomeno e concludo non è solo ed in primis questione di legge
Ma di diritto e di pratica contrattare a negoziare liberamente collettivamente le condizioni del proprio lavoro e a gestirne poi il risultato oggi riproporre l'articolo trentanove e non facciamoci illusioni
Sull'onda anche l'articolo quaranta
Significherebbero esercitare un diritto all'interferenza esterna che sembrava essere stato definitivamente cassato a vantaggio del movimento sindacale della sua autonomia è per questo che la CISL e intende fare è io credo che farà tutto il possibile per evitare anzitutto a chi del tutto legittimamente d'opinione diversa soprattutto nel sindacato bisogna fare una domanda
Non tanto ai giuristi agli accademici rispettabilissimi interlocutori che sono e neanche ai politici che sulla questione fanno e faranno quasi soltanto considerazioni di convenienza ed opportunità appunto giustamente pori
Ed anche in fondo ai professori diventa di politici che sono poi la categoria più preparato
Ma proprio a coloro che tra di noi invece da dentro il sindacato vanno chiedendo la legge noi dobbiamo domandare a chi è alla fine che converrebbe Aprilia oggi alla tentazione
Una volta regolata la rappresentanza per legge di regolare per legge visto il precedente anche tutto il resto che riguarda la vita del sindacato
Perché mai bisogna riproporre da dentro il sindacato è una cosa che da sempre ama fare e riesce appare piuttosto bene la destra come hanno dimostrato anni fa Thatcher Reagan
Se non puramente e semplicemente forse a pensar male si fa peccato però
Per la voglia di contarsi e di dimostrare così che comunque sia più numerosi ma al prezzo allora italiana seri magari da sei i cosiddetti in effetti perché far dipendere l'azione la legittimità stessa dal sindacato non dai fatti e dalla sua intrinseca forza dovuta al consenso dei fatti ma da quella che a quel punto diventa una catena ininterrotta
Paralizzante drappelli ricorsi rinvii legulei e giuridicità allora lasciate che la riassume così
Anche se può sembrare quasi inutile predicare in chiesa a chi è già convertito se siamo liberi e liberi siamo le regole cerchiamo Danovi poi va anche bene sì la legge le recepisce e ne rafforza il quadro vanno viceversa
Grazie
Grazie Angelo
La parola ad Antonio eccesso
Segretario organizzativo della fisica
Oggi e tredici giugno si festeggia issando più famoso d'Italia Santantonio quindi auguri a tutti gli gli Antonio compreso il presidente del nostro congresso
Allora sulla
Relazione di Pezzotta ritengo che non ci sia da aggiungere niente
Se non ringraziarlo
Per la puntualità con cui ieri ha ribadito la linea la posizione il progetto della Cisal
Per noi tra l'altro e musica
Buone per le nostre orecchie l'abbiamo ascoltato in questi anni queste note prova probabilmente non è stata buona musica
Per gli amici e compagni che ieri stavano qua nelle prime file sia quelli che stavano qua al centro quelle in pochettino più a sinistra e gli amici e compagni di CGIL e della UIL
Soprattutto io ritengo che il progetto che Savino ieri all'ora illustrato sia un progetto ed è chiaro a tutti fortemente alternativo alla CGIL
Tra l'altro anche l'atteggiamento avuto da cooperative ricche durante la lettura della relazione a metà appresso
E se n'è andato con l'atteggiamento da maleducato ritengo che vada sottolineato negativamente
Qualcuno nella sala mi diceva ma quello va be'io perché è impegnato a preparare il con il congresso
Un delegato ma detto ma quale congresso e quindi ritengo che obiettivamente con la CGIL in particolare Savino ha fatto bene a sottolinearlo per la posizione che sta assumendo ritengo che ci sarà da riprendere da ragionare molto dei prossimi anni ma io voglio centrale il il mio intervento sul al problema del cambiamento organizzativo lo diceva Sabina nella relazione che il cambiamento organizzativo
Deve essere il presupposto per realizzare il progetto ambizioso di abitare il futuro
In questi anni abbiamo visto abbiamo constatato che cambiare e difficile ma noi dobbiamo aggiungere di confermare che cambiare l'organizzazione migliorarla questo è necessario perché per abitare il territorio per praticare la concertazione per dare sviluppo e lavoro ritengo che bisogna ha quindi abitare il territorio per abitare in futuro a a partire dal problema di rafforzare la prima linea il territorio si tratta Quadi mutare di cambiare a sette e poteri consolidati a partire dal problema delle risorse guardate noi in questi anni è ogni anno
Quando si approva a fine anno la delibera di consiglio generale sul tesseramento viene ribadito riconfermato che il se almeno il settanta per cento delle risorse deve essere destinato al territorio
Ah è alla prima linea ai luoghi di lavoro noi ancora oggi abbiamo categorie anche importanti che destinano ancora non il settanta per cento delle risorse al territorio ma il settanta per cento delle risorse sono destinate ai livelli centrali diciamo dell'organizzazione su questo mi tengo che la politica
L'esperienza dell'appeal che nostro modello che abbiamo sperimentato in questi anni può essere da riferimento l'Aprica in questi anni e sono anni destina l'ottantasei per cento delle proprie risorse complessive al territorio ai luoghi di lavoro
E quindi ritengo che questo sia perché per fare le cose che vogliamo fare sul territorio per rafforzare quella pratica concertativa
E sviluppare la pratica contrattuale e per essere coerente con l'obiettivo strategico di rafforzare la prima linea ritengo che bisogna rafforzare il territorio destinando risorse umane risorse finanziarie
E questo tra l'altro pare ancora di più per categoria come la nostra
Che ha bisogno di una un'attività di proselitismo permanendo l'abbiamo detto nel nostro congresso l'Aprica ogni anno
Come altre categoria è obbligata a sottoscrivere ad innovare dalle sessanta alle sessantacinque mila nuove belle che per far fronte ai cambiamenti alle pur uscite e ai nuovi ingressi nel settore ma noi vogliamo abitare ecco abita nei territori assieme ad altre categorie per cui ritengo che su questo il nuovo gruppo dirigente che uscirà da questo congresso dovrà porsi comporta tra l'obiettivo anche attraverso regole molto rigido di far destinare al editori e le risorse necessarie e adeguate
Accanto a questo ritengo e lo abbiamo scritto e detto nelle nelle tesi
Per il mille dibattito congressuale la politica dei servizi deve servire a questo ritengo che sono maturi i tempi per le acque a responsabilizzare anche le Categorie nella gestione dell'attività di servizio gli scritti e soprattutto definire l'utilizzo delle risorse economiche che vengono liberate dagli dai servizi per finanziare progetti e attività di proselitismo sul territorio
La seconda questione che voglio affrontare riguarda il problema delle risorse
L'accisa bene affatto a partire da quest'anno
Di assumere è di anticipare quando sarà previsto nei prossimi mesi da qualche legge c'è quello di modificare lo schema con cui ogni anno le diciamo il Bilancio e soprattutto deve decidere a partire da quest'anno con coraggio dei pubblicizzare almeno all'interno dell'organizzazione i bilanci delle categorie dei livelli orizzontali
è tentando di fare una operazione che la nostra categoria fa già da alcuni anni di predisporre una sotto di aggregato del bilancio per tentare di capire meglio
Da dove provengono le risorse ma soprattutto la cosa più importante come vengono spese le risorse è ritengo che prima che intervenga la legge che ci obbliga a fare questo ritengo che a partire da quest'anno a partire dall'entrata in vigore della nuovo programma di contabilità di cui la CISL e le categorie si sono dotate bisogna fare questa operazione
è ritengo anche che sulle risorse dobbiamo per andare con coraggio dice anche alcune cose la prima abbiamo ancora molte realtà e sono troppe
In cui ancora oggi la gestione delle risorse economiche non avviene conferma congiunta del segretario generale e di del segretario amministrativo
Molte le strutture orizzontale di categoria ancora oggi la gestione avviene con firma solo dello segretario generale credo che questo è una cosa che va da subito cambiate modifica così come ritengo che va approntata da subito anche un altro aspetto
Prima che possa diventare dirompente ed è il problema di come regolamentare l'utilizzo delle carte di credito in dotazione alle categorie alle strutture su questo la la nostra federazione mesi passati con coraggio ha assunto una delibera per tentare di regolamentare l'utilizzo delle carte di credito che tra l'altro sta diventando ormai un sistema diffuso e unico di pagamento delle attività della federazione
La terza con sposi dell'azione la voglio fare sul problema del riparto automatico
A partire dallo scorso anno il riparto automatico delle risorse
Dalla categoria agli altri livelli come organizzazione è stato esteso e diffuso
Abbiamo però dovuto rilevare come il sistema di riparto automatico
Se non accompagnato
Da una verifica da un obbligo
E per disporre l'anagrafe degli iscritti questo può comportare
E potrà comportare per il futuro
Ho un problema
Che è quello di trovarci di fronte a breve
Aumento degli iscritti da parte di categoria
Mentre di converso abbiamo assistiamo ad una riduzione delle entrate per contributi associativi quindi sei riparto automatico
Non è accompagnato in maniera rigida dalla da una verifica sull'anagrafe degli iscritti noi potremmo assisterà Belluomini li abbiamo conosciuti e combattuto nel passa
L'ultima riflessione riguarda la rete informatica
Ritengo che affermare oggi che per molti di noi
L'utilizzo dell'informatica nel lavoro sindacale abbia modificato il nostro modo di fare attività sindacale ritengo che sia affermare il vero anzi io voglio cogliere un'occasione di questo congresso nazionale della CISL e per
Ringraziare chi qualche anno fa qualche anno addietro con coraggio è in perfetta solitudine decise di avviare un progetto di informatizzazione mettendo a disposizione anche cospicue risorse economiche per fare in modo che l'organizzazione potesse beneficiare di strumenti avanzati come quelli della rete informatica
La Pica da qualche anno a patto che la grandi passi in avanti e abbiamo verificato
E a strutturando
In maniera forte la rete impronte informatica possiamo dare un contributo notevole alla nostra attività sindacale
Per concludere io ritengo che possiamo guardare al futuro dei prossimi anni con ottimismo
Abbiamo un progetto adeguato per la vita del futuro soprattutto abbiamo migliaia di quadri
Migliaia di dirigente fortemente motivati che potranno sicuramente dare un contributo forte per migliorare il mondo del lavoro e per migliorare la nostra società grazie
Giancarlo Panero presidente Ines
La relazione che ha presentato ieri sera Sabino è stata una bella relazione sindacale
C'è stato uno sforzo veramente alto di guardare oltre al quotidiano vi è un progetto ambizioso all'interno di questa relazione io vi parlerò solamente su tre punti la rappresentanza ruolo dei servizi e la questione dell'unità
Quella dalla rappresentanza è una questione veramente sentita oggi diceva bene la relazione che occorre re organizzarla questa rappresentanza una rappresentanza che non è solo politica non è solo sociale ma è una rappresentanza squisitamente sindacale
Io penso alle categorie che svolgono un ruolo importante per quanto riguarda la rappresentanza collettiva coi contratti penso ai servizi in particolare alla CISL a Linate
Che può svolgere un dato importante cioè la capacità di coniugare la tutela individuale quindi alla rappresentanza individuale
Per portarli alla tutela collettiva nella rappresentanza collettiva in poche parole significa che i servizi
Oggi hanno la possibilità di intercettare i lavoratori i pensionati i giovani soprattutto i giovani per portarli a vivere i valori confederali quindi partire dagli interessi per portarli all'interno appunto dei valori confederali
La relazione di Sabino diceva che la CISL vuole porsi come protagonista nel cambiamento
Una Cirla che si misura che si confronta che è presente direttamente e non da Adele che mi è piaciuto molto il passaggio che riguarda gli strumenti per raggiungere questo obiettivo il progetto culturale autonomo
Fissato su due elementi fondamentali la ricerca e la formazione due elementi fondamentali per veramente costruire e rafforzare irrobustire la classe dirigente della CISL i rappresentanti dei posti di lavoro nel territorio
Oggi noi abbiamo un dato sul quale dobbiamo riflettere
Non è sufficiente solamente alla tutela e necessario coniugare la tutela l'opportunità la consulenza
Noi sappiamo bene che la tutela è un dato passivo
Fermo rigido è un dato in cui uno subisse ed aiutato
Mentre l'opportunità la consulenza è un dato attivo è un è un elemento che si colloca all'interno del carattere della CISL perché fa partecipare le persone
E quindi il filone che era contenuto nella relazione che si basava sostanzialmente all'interno di questo elemento della nuova cultura perché il sindacato la CISL sia un sindacato personalista
Quindi la necessità di maggio immaginare ruolo della CIR non solo di oggi ma soprattutto soprattutto quello di domani
Che non può essere un ruolo di opposizione neppure di spalleggia mento ma euro al o di sindacato di Cislago ruolo autonomo quindi non neutrale rispetto alle questioni politiche
Noi abbiamo celebrato proprio in questa sala l'anno scorso un anno fa
Il cinquantesimo della dell'Ina del patronato della CISL
Abbiamo ricordato che nel momento in cui siamo stati fondati
Venivamo definiti come gli avvocati dei poveri era una selva ed è una scelta di parte
Oggi noi pensiamo di essere di continuare ad essere gli avvocati dei poveri
Io penso alle nuove povertà penso alle solitudini dagli anziani e anche dei giovani e quindi c'è l'esigenza di saper accogliere di saper indirizzare di saper accompagnare io penso anche che ci sia un esigenza nelle USL
Creare costituire il segretariato sociale è un'idea vecchia
Vecchia ma sempre nuova io penso a Pastore che nel quarantotto diceva c'è l'esigenza di costituire a abbozzato un Progetto costituire il segretariato del popolo un segretariato sociale all'interno delle ultime abbia questa funzione di accompagnamento
Di Indirizzo di sostegno rispetto le solitudini perché ho detto questo
Perché oggi noi abbiamo una questione molti i diritti non sono conosciuti vi sono diritti negati oggi lo stato sociale è molto complicato
Rispetto anche la relazione di ieri sera di Savino quando si pone l'aspetto della maggior flessibilità significa tutto questo che dobbiamo accompagnare questi elementi con più servizi più strutture di accompagnamento
Cioè in qualche misura dobbiamo svolgere un ruolo di informazione di tutela di assistenza insisto che sarebbe ancora un ruolo passivo
Per andare oltre cioè fornire la consulenza part partecipare essere soggetto questa la strategia confederale cioè avere la capacità come abbiamo fatto il sei giugno di andare nel mercato sociale
E quindi far partecipare cosa significa che non è solo la libertà di scelta ma è la capacità di fare una certa e questo ruolo molto importante che deve svolgere oggi il patronato
Quindi un passo in avanti nel rapporto con le cinture con la categoria delle cifre la relazione ha citato un passaggio molto significativo creare questa rete CO due nel territorio
Io penso all'aggancio con la nuova legge sull'assistenza che è presente nel territorio
Penso alla legge di riforma dei patronati che dà la possibilità di fare delle convenzioni all'interno del territorio è bene rispetto a questo se la nuova legge dei patronati confermare l'unicità dell'istituto per l'attività tradizionale vi è l'elemento innovativo all'interno di questa legge
Mi riferisco alla riforma del federalismo alle nuove competenze che vengono avanti
In cui c'è la valorizzazione del territorio quindi lei con le convenzioni che devono essere fatte nel rapporto stretto con le cisterne editoriali con le categorie per valorizzare appunto il territorio e questo significa andare oltre all'integrazione dei servizi che è stata la campagna fino ad oggi ma veramente costituire quella rete c'è Isla che era all'interno della relazione cioè creare quel sistema CISL
Significa anche un modello originale per quanto riguarda Linate che non bisogna importare dall'esterno non è mutuato dalle stanno da altri ma individuare una configurazione strategica autonoma e originale
E in cui ci sia l'innovazione del prodotto quindi passare dalla pratica la consulenza globale alla persona l'innovazione del processo cioè il modo di lavorare
è in buona sostanza terza condizione la capacità del sistema Circeo e lavoro insieme è la vera carta vincente
Sull'aspetto che riguarda l'unità e la fase nuova che si è aperta all'interno del nostro Paese noi come Chiesa non vogliamo essere custodi di un patrimonio del passato ma vogliamo giocarlo nel cambiamento
Siamo ero siamo molto consapevoli che oggi siamo più soli abbiamo meno sponde
C'è necessità di avere quindi maggiore identità
Si apre una competizione vera anche all'interno del movimento sindacale ebbene noi ci siamo andati un obiettivo come patronato costruire questo Vinals nuovo all'interno di questi quattro anni del congresso
Soprattutto per raggiungere l'obiettivo di realizzare il primo patronato il sindacato nuovo all'interno del nostro Paese
E questo si realizza e noi siamo convinti con sopporto stretto rispetto la contrattazione di secondo livello rapporto con i rappresentanti sindacali coi lavora i rappresentanti dei lavoratori e la sicurezza
Anche mettendo in campo i tecnici dell'Ina di legali medici un sopporto la concertazione territoriale penso al Progetto
Della segreteria confederale per quanto riguarda l'osservatorio delle politiche sociali la creazione dei delle nuove figure dei conservatori sociali all'interno del territorio
Ebbene all'interno di questo Lina diventa un censore attento molte volte l'unico terminale della CISL all'interno del territorio coi suoi settecento punti
Con mille operatori in Italia e centoventi operatori all'estero che hanno un'alta professionalità una completa competenza
Che sono motivati creando il senso di appartenenza alla CISL questi operatori che hanno retto la grande rispetto l'Api la sfida di risanare il patronato per mettere le basi per un rilancio una riforma vera robusta del vino se all'interno del nostro Paese
Lina Spal proselitismo centootto mila iscritti nel due mila abbiamo fatto la CO due con le categorie con rapporto importante positivo con le categorie noi abbiamo fatto proselitismo perché crediamo al sindacato dei soci alla CIR l'associazione ebbene vi è una certezza all'interno della relazione di Sabino la leader se da riconosciuta di Savino Pezzotta la squadra che verrà eletta da questo congresso
Sostanzialmente noi che siamo rappresentanti oggi qui in questa sala di quattro milioni di persone quattro milioni di persone libere che vogliono fare un sindacato libero vogliono fare la CISL
Grazie
Francesca Conti delle accise scuola
Sta arrivando un attimo di pazienza
Tanto che invita a farsi rinchiusa e Madonna che parla quindi una Prowl catena dalla che pare
è stato molto gratificante sentire i passaggi
Sulla scuola rappresento la scuola
Rappresentano Scola faccio proprio della C scuola e sono segretario regionale delle Marche
Pertanto la riforma dei cicli
Che in questo momento è stata sospesa
è sicuramente un un bel tiro da qui sospira un bel tiro di sollievo per noi mercato visto vivo perché eravamo molto preoccupati di come le cose si stavano svolgendo perché quale scuola noi vogliamo per i nostri giovani e quanto veramente la cultura e la crescita della persona stanno cuore ai nostri politici
Noi comici scuola chiaramente e come CISL e direi perché la Confederazione qui in questo momento si è assunta in pieno
Questo tipo di impegno dobbiamo essere determinanti per queste nuove riforme soprattutto quando le riforme coinvolgono tutto il Paese
E tutti i soggetti che sono coinvolti sono comunque persone che noi rappresentiamo perché al di là degli operatori scolastici ci sono le famiglie ci sono tanti altri lavoratori che sono coinvolti
In questa grande riforma
E pertanto ci sembra che
Si è importante prestare grande attenzione
Sì è importante che la CISL lavori in sinergia con la C scuola perché comunque la Confederazione è la nostra casa dove noi ci dobbiamo ritrovare tutti ci ritroviamo per creare un futuro migliore a tutti
Pertanto l'invito la la proposta della conferenza per la scuola è bellissima è una cosa molto importante solo che dalle parole devono succedere devono proseguire i fatti
E pertanto nei fatti noi dobbiamo essere concreti veramente cioè trovare delle proposte forti che ci portino ad avere una una riforma che tra l'altro è necessaria ma una riforma vera rispondente a lei le necessità diciamo
Della società e anche degli operatori scolastici
è importante in questo momento dove in cui le regioni hanno una forte diciamo un ruolo diverso rispetto a quello che avevano prima lavorare in sinergia anche a livello regionale con la CISL io personalmente ci ho sempre creduto questo tipo di di strategia
Perché i percorsi che noi dovremo individuare per il sistema formativo
E perché vende lo sempre più efficiente ed efficiente ed efficace cita chiaramente ci deve portare a dare delle risposte concrete a tutti praticamente alla Società ma soprattutto anche quelli che noi organizziamo i lavoratori con organizziamo e qui entrano in gioco le risorse umane e finanziarie
Che la scuola dell'autonomia
A
Necessità in questo momento perché è vero come diceva Savino la vera innovazione è la scuola dell'autonomia
Ma la squadra autonomia purtroppo non ha lavorato in mani cioè non non si è attuata in maniera esaltante per niente la scuola di autonomia sta lottando con risorse umane perché gli organici non sono esaltanti sono sempre più tra più ridimensionati e con le risorse perché i quattrini non arrivano in a abbastanza per questo
Adesso con le nuove gestioni cioè ci sono c'è stato quel biennio economico miglioramento sicuramente però non è sufficiente perché la scuola dell'autonomia ha bisogno di risorse altrimenti non funziona
E vediamo anche la difficoltà che abbiamo nel gestire questa scuola
Con a tutti i sensi abbiamo avuto un buon aiuto le elezioni delle RSU
Ci stanno aiutando veramente per noi è una connotazione nuova perché il pubblico la scuola non aveva mai avuto una contrattazione di tipo di istituto insomma sulla palla base e questo praticamente ci sta portando
Cita portando dei buoni risultati anche perché noi abbiamo comunque
Impegno dal punto di vista dal versante formativo
è la formazione che riuscirà veramente a dare dei buoni risultati e dare delle competenze al queste nuove figure alle RSU
E la formazione e qui mi piace mi preme proprio ripassare rifare questo passaggio del discorso che Savino portato
è una cosa importantissima
La formazione deve portare a nuove risorse umane
Soprattutto ci deve dare forza e risorse umane e Cuper queste noi dobbiamo impegnare risorse finanziarie e per questo è necessario che la formazione e tutto il resto tutto quello che sono gli impegni che si prendono sia in Regione che sul territorio
Ci portino anche uno spostamento di risorse perché la Regione territori in questo momento hanno necessità di nuove risorse
Il Centro Studi io mi auguro che diventi veramente ritorni forse sicuramente ad essere un luogo dove la formazione ecco avvenga in modo pregnante
Io personalmente non ho avuto una formazione sindacale vere e proprie sono entrata così nel nel giro e poi vi sono auto formata se ho potuto quello compiuto fare con la buona volontà
Però la buona volontà non basta noi oggi abbiamo una nuova figura di dirigente
Che è il dirigente che ci chiede
La nostra organizzazione soprattutto pensando all'importanza degli accorpamenti categoriali il dirigente deve essere il dirigente sindacale
A abbi abilitato alla contrattazione e a portare avanti un ruolo politico pregnante tutta un'altra cosa dal ruolo tecnico che è importantissimo ma non è la stessa cosa per cui formare quadri per portare avanti un discorso diciamo nuovo perché per rinnovare il nostro la nostra organizzazione ma soprattutto dare gli strumenti anche i dirigenti attuali secondo me è una cosa ottima come dicevo la buona volontà non è sufficiente un passaggio sulle donne perché donna sono allora la grande affermazione la CISL ha bisogno delle donne bene
La cinese deve far posto alle donne
La volontà soprattutto nella volontà di superare quella concezione di dirigenza che è tutta al maschile
è vero che i nostri ruoli sono molteplici ma diventano gravosi quando la mentalità maschile che predominante non non
Non prevede una da parte dell'uomo
Un aiuto una collaborazione alla donna che fa queste scelte però posso dire in prima persona ma quando si fanno scelte di questo tipo e tutta la famiglia che viene coinvolta e se nella famiglia non c'è condivisione la donna può starsene tranquillamente buone caratteristiche sogni nel cassetto perché veramente io personalmente non avrei mai voluto rinunciare al mio ruolo di madre e di moglie
Però per per arrivare a fare anche la donna dirigente ho dovuto comunque mettere sacrificare qualcosa ma anche chi ci sta vicino deve mettere qualcosa nel piatto è questo il problema perché non è vero che le donne non vogliono impegnarsi le donne hanno voglia di impegnarsi
Le donne vogliono partecipare quello che la vita politica e sociale però purtroppo con tutto il resto che hanno non riescono a spiccare il volo spesso e volentieri
E allora
E questa la grande difficoltà che noi viviamo
E io invito le donne a farsi avanti ed è vero e invito anche gli uomini e di impegnarsi a fargli posto era di una mano perché comunque se vogliamo diventare
Elementi importanti come io penso che lo siamo già perché ne tetti tutto quello che il nostro segretario ha visto nei nostri confronti è vero però non mi va neanche di sentirmi
Una specie riservata non siamo nel WWF siamo nella CISL e vogliamo crescere salve
Grazie che
Francesca la parola a Porro Tinaro Guido FIBA regionale Lombardia
Un saluto
A tutti i presenti
è un apprezzamento la tensione
Nella celebrazione di questo quattordicesimo congresso
Un congresso che avviene subito dopo la ricorrenza del nostro cinquantesimo
Anniversario costitutivo
Puglia
Mi chiedo scusa urgentemente in commissione verifica poteri gli amici Carosi al selenio e Scotti Mauro per piacere grazie scusami
Ci mancherebbe gli aspetti organizzativi devono sempre un loro giusto riconoscimento un importante dico è idealmente forte occasione che apre il momento più significativo più pregnante
Della democrazia in tutta l'organizzazione
Il dibattito
è con piacere che ho visto l'organizzazione dei lavori
Dove nell'ambito d'organizzazione lavora emerge con forza questo dato dove la parte più significativa dei lavori rivolta allo spazio
Del dibattito
Un dibattito serio corretto intenso io credo che sappia mettere a fuoco
L'anima di questa grande organizzazione la CISL
La Cina dove gli avvenimenti politici sociali del lavoro che contribuiscono
A determinare il cambiamento che è già in atto
E quello dell'immediato futuro ma garantendo sempre di rappresentare
Difendere e testimoniare al meglio i valori e gli interessi dei lavoratori
Nelle tesi congressuali del novantasette la CISL UIL poneva come prima grande sfida a cui dare una risposta l'internazionalizzazione dell'economia
Considerando che la competizione globale non coinvolge solo l'economia di un Paese
Ma tutto il suo tessuto umano sociale e politico
Oggi nel terzo millennio mantenendo questo riferimento ci interroghiamo sulla globalizzazione dell'economia
Ma con una tradizione forte come Cisolla prima di tutto e il valore della persona
Lo sviluppo della democrazia
Di equità di solidarietà nella novità storica del processo di mondializzazione può affermare la costituzione di una società moderna pluralista
I cui cardini di tali così come noi CISL la concepiamo sono innanzitutto libertà e giustizia
Per tutta la l'umanità
Risorse economiche e scientifiche tecniche per far sì che si sconfiggono
Farne malattie erano alfabetismo per poter raggiungere un giusto livello di affermazione dei diritti fondamentali civili e politici su tutto il pianeta
Noi crediamo nella cultura semplicista legata non crediamo nella cultura semplicista legato esclusivamente all'esigenza del mercato del profitto che ci dimostra già oggi come nel mondo ci siano grande differenza economico sociale
Dall'esasperato sviluppo della tecnologia informatica e del consumismo con la costruzione di una cultura più materialista ed individualista
Alla realtà dei popoli senz'acqua senza corrente elettrica che muoiono nel terzo millennio di fame
E c'è chi butta il pane nei rifiuti
Persone obbligata ad abbandonare il proprio Paese per emigrare il più delle volte come clandestini stipati peggio degli animali in mezzo di trasporto gestiti da avventurieri
Il grande paradosso è che i governi di questi poveri popoli utilizzano quelle poche risorse che hanno non per cercare di migliorare le condizioni di vita della propria gente ma per organizzarsi e la guerra
E dei Paesi ricchi li vendono le armi
E continuano a schiacciarli nella morsa dell'indebitamento piuttosto che aiutarli
Alcuni dati per capire le dimensioni di queste povertà e di queste incoerenze
Oltre due milioni di bambini morti nelle guerre guerriglieri e guerriglie di questi ultimi dieci anni
Centosessanta milioni di bambini di età prescolare sotto peso nei paesi in via di sviluppo
Ottocentoquaranta milioni di adulti sono analfabeti di cui cinquecentotrentotto milioni donne
Un miliardo di persone vive senza accesso all'acqua potabile
Nei Paesi cosiddetti industrializzati oltre cento milioni di persone vivono sotto il livello di povertà
Più di cinque milioni di senza tetto e trentasette milioni di disoccupati
Sarebbe sufficiente l'un per cento del reddito globale mondiale per eliminare la povertà
Abbiamo condiviso le parole del Papa occorre far servono farsi voce di tutti i poveri del mondo
Proponendo il Giubileo come tempo opportuno per pensare tra l'altro ad una consistente riduzione se non a un totale condono del debito internazionale che pesa sul destino
Di molte nazioni il nostro DNA dei cislini non ci permette di stare a guardare
Noi vogliamo essere protagonisti
Per riuscire a governare la globalizzazione per instaurare un tavolo di concertazione con le istituzioni preposte al governo di questi grandi processi per essere testimonianza forte
Della cultura della pace nel mondo ecco perché vogliamo rafforzare il ruolo della CISL Internazionale e dell'accesso oggi più che mai è necessario ricordare riaffermare la nostra identità etica e politica
Il nostro modello il sindacato facendo attiva testimonianza in ogni intervento ed in ogni azione politica quotidiana
Affinché non prevalga la cultura del modello di sviluppo selettivo e restrittivo
Che non crea più lavoro per tutti che produce frammentazione marginalità esclusione sociale andando a peggiorare cardini della democrazia e della convivenza civile
La strategia partecipativa della concertazione una forte intuizione della CISNAL ha determinato gli accordi di questi ultimi anni
Che sono stati decisivi per il risanamento finanziario del Paese che ci gli hanno dato dignità di ingresso
Nell'Europa la partecipazione democratica deve svilupparsi ulteriormente
Per riuscire in questa difficile realtà economica ad allargare i centri di confronto e di decisionalità ed eliminare il tentativo in atto di verticalizzazione del potere
Quindi l'accusa con la contrattazione
Dobbiamo aiutare i lavoratori tradizionali e moderni a garantire la propria dignità umana
Nel luogo di lavoro
E tutelare i propri interessi anche professionali e di salario
Con la concertazione interloquire e negoziare con le istituzioni per governare la complessità della società moderna
Con la democrazia economica
Attraverso l'azionariato dei dipendenti per allargare il potere decisionale di gestione dell'impresa è e non rimanere sudditi
Di un capitale azionario del due o cinque per cento che può decidere tutto in un'azienda anche la stessa esistenza in quel mercato in quel Paese
Non dimentichiamoci l'articolo quarantasei della nostra cotti costituzione
Che testualmente recita
La Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare nei modi è nei limiti stabiliti dalle leggi alla gestione delle aziende un'idea antica ma ancora da realizzare
Non non riteniamo legittimo che si porta il capitale in paesi dove non c'è democrazia politica sociale
E lo si toglie al momento in cui stanno per nascere questi valori di libertà
Vagando continuamente dallo stato di povertà all'altro solo per operazioni speculative
Noi diciamo no a uomini governi e centri di potere che non vogliono conciliare la crescita del profitto con lo sviluppo con la democrazia con i diritti collabora Rita
L'entrata dell'Italia in Europa nel rispetto dei parametri di Maastricht è avvenuta grazie anche la politica concertativa che siamo riusciti come CISL UIL ad attuare in questi anni
La scommessa forte di riuscire a costruire delle basi solide
Per un consolidamento della democrazia europea
E garantire diritti e tutele minime per i lavoratori di ogni Paese creando un minimo di uniformità di condizioni tali da poter vince la sfida europea globale evitando la concorrenza sleale nei mercati la deregulation selvaggia produttrice unicamente di povertà
E non di ricchezza la clausola sociale da principio riconosciuto nelle convenzioni internazionali deve diventare diritto esercitato da tutti
Dobbiamo smetterla di presentare la politica come una comica The Other teatrale
Abbiamo la necessità urgente di una stabilità politica che dia certezze di governabilità per il Paese e per l'immagine che dobbiamo avere nel contesto europeo e per la credibilità politica
Sul federalismo troppa confusione il decentramento non può voler dire accentramento di poteri forti a livello regionale ma è qua e specifica distribuzione di compiti
Ruoli autonomia e responsabilità fra tutti i livelli istituzionali di governo dai Comuni alle Province alle regioni in un concetto solidale di carattere nazionale
Accelerano perché non voglio portare via
E vado alla conclusione
Le donne
Sentivo il fiato dietro le spalle
Le donne aumentano la loro presenza nel mondo del lavoro tant'è che si parla di femminilizzazione del mercato del lavoro
Ciò è certamente positiva in quanto da pari opportunità passiamo ad un processo di pari responsabilità
Anche se dovremo preoccuparci del mutamento dei tradizionali rapporti familiare degli stili di vita e quindi dei nuovi Colibrì dell'organizzazione sociale
Nell'organizzazione credo si si sia levato il confronto culturale
E di livello di relazioni che nel passato Mark cavano di più le differenze di genere
E tendevano a quasi ad una separatezza ad un distinguo di dialogo fra i due sessi i corsi di formazione il dibattito aperto e franco ci hanno aiutato e ci aiutano molto
A fare passi in avanti rimane a mio avviso ancora difficile da risolvere il problema della disponibilità nel ricoprire alcuni ruoli nell'organismo
Vuoi per la gestione dei tempi di lavoro nell'organizzazione
Per il fatto che pare che sindacalista e lavorano in aziende a part-time vuoi per i normali obblighi familiari che ricadono ancora tutti sulle donne ma l'essenziale è non debordare ed essere disponibili
Senza preclusione alcuna
Animati anche la buona volontà approvare le opportune soluzioni i rapporti unitari con le altre organizzazioni sindacali sia istruisca si estrinsecano maggiormente nella gestione sindacale aziendale
Non emerge con forza la necessità di un chiarimento sull'unità sindacale
L'unità d'azione pressoché condivisa anche se altalenante Noemi van via noi ribadiamo quanto abbiamo un pasto avevamo posto con forza nella convention di Rimini
L'opportunità di una grande scelta L'Unità del sindacato italiano un soggetto politico largo consenso
Dura leghista autonomo con un forte ruolo certo non si è ancora trovata condivisione sulla rappresentanza e sul rapporto tra politica e società
Noi della CISL e continuiamo a diffondere questi nostri convincimenti in quanto proprio la concertazione richiede l'unità sindacale e l'estensione della rappresentanza ai nuovi soggetti non rinunceremo mai
Per la democrazia in cui crediamo a garantire il massimo di pluralismo culturale nel sindacato e nella società grazie
Grazie a te
La delegazione congressuale della Piemme è pregata di riunirsi Lapio convocata al segretario generale
Mimmo Minardi segretario e pene qui della Puglia
Prima che Pinardi prende la parola un atto soltanto c'è pervenuto un messaggio
Che leggiamo
Cari amici
Delle Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
Purtroppo il primo impegno internazionale di governo mentre dice di essere tra voi
Ne sono veramente dispiaciuto
Medi spiace perché considero il dialogo sociale
Come insegna la vostra tradizione di autonomia nella rappresentanza degli interessi dei lavoratori
Elemento centrale della costituzione materiale del nostro Paese
L'Europa la moneta unica la globalizzazione dei mercati ci impongono se non vogliamo perdere competitività e sviluppo una lunga e probabilmente difficile stagione di riforme
Dal mercato del lavoro Allo Elephant dalla scuola all'intera architettura dello Stato
Il nostro Paese e in ritardo e ha bisogno di accelerare il passo delle sue modernizzazione a tutti i livelli
Questa grande rivoluzione deve avvenire però salvaguardando anzi accentuando sempre di più il valore ineludibile della coesione sociale
Coesione che vuol dire capacità di ridistribuire la ricchezza prodotta attraverso il lavoro e non attraverso l'assistenzialismo
Coesione come equità questione come responsabilità e partecipazione coesione come sostenibilità sociale coesione come ampliamento dei diritti di accoglienza nel pieno rispetto delle nostre leggi
Ma la nostra sfida non può essere solo italiana ed europea vi sono troppi diritti negati in tanta parte del mondo troppa povertà troppa disattenzione da parte dei Paesi ricchi
Di questo parleremo a Genova al prossimo per vivere di G otto in vista del quale mi propongo di ascoltare proprio le parti sociali
Mi fermo qui con un impegno preciso quello di lavorare tutti insieme con il comune obiettivo di trasformare l'Italia in un Paese veramente moderno efficiente e solidale
Un paese in cui sindacati non siano pregiudizialmente antagonisti al governo
E i lavoratori siano insieme agli imprenditori i protagonisti veri dello sviluppo del Benessere cordialmente Silvio Berlusconi
Minardi prego
Io cominciano ad una cosa certamente più intima
Garanzia
Scriveva Salvemini
A una comune parente da Roma
Dei suoi ultimi tempi e non senza un velo di tristezza
Garanzia ti sono grato eccetera normati sono soprattutto grato perché senza sei tra le poche persone
Che non mi incoraggia ed incoraggia senza chiedermi nulla
Cosa dunque può dire un uomo del Sud
Che non può lasciare il Sud o fuori da questi lavori
Su una relazione che si limita a ripetere l'istanza del sud oggi come ieri
Soprattutto per evitare di scadere in una in dignitosa retorica
In una rivendicazione stanca è ripetitiva
Ed infine se abbia ancora valore e i moniti che sono contenuti in quella nota
Del presidente del Consiglio ne sono una prova Ziad ancora valore quello chiesto inutilmente ieri oggi in un quadro politico diverso è tanto diverso
Come lo afferma
In un assetto geografico completamente nuovo
Quale quello europeo che sembra qualche volta sfuggirci
Come è stato sottolineato già dei primi interventi
Guardate io mi chiedo chiedo se può avere ancora senso opporsi
Battersi con gli strumenti a nostra disposizione quelli che conosciamo
Quelli a cui siamo abituati
Con continuare a chiamarci CGIL CISL e UIL quando l'Europa indica il sindacato italiano
Quale unica componente
Quegli strumenti di dicevo se saranno sufficienti per batterci per opporsi ad ogni tipo di riforma le riforme a quelle che vogliamo a quelle che non vogliamo
Penso per quanto quel per quello che mi può riguardare a quella pensionistica
Se la Germania
Ha già fatto la sua riforma
Molto recentemente la Francia si accinge come ci si possa opporre ad un sistema è un progetto che viene avanti non più nazionale
Bensì europeo
è tutto da verificare insomma in
Credo che qualche volta sfugga la possibilità di riflettere su questi nuovi Rizzo orizzonti
Tutti presi tutti ma proprio tutti presi
Da un fare quotidiano spesso di routine di organigrammi
Che non mancano mai gli organigrammi
Gli obiettivi vecchi e non più attuali
Guardate non più tardi di avantieri
Si affermava a proposito del del lavoro dei giovani di cui se ne è parlato anche neri nella relazione interventi
Che i giovani del Sud sono decisi a non mollare hanno recedere dal permanere di insistere perché il lavoro sia da loro non loro dal lavoro
Il giorno dopo
Il giorno dopo il dato statistico contrario
Un quarto di milioni di giovani del Mezzogiorno sono già al nord
Dov'è dunque il nostro controllo del mercato del lavoro
Dove la concertazione la negoziazione di sistemi che assolvono assolvano
A Doha a da una ad un autentico credito
Assolvono a quel credito cioè ad esempio peraltro indicato pure della relazione infrastrutturale del Mezzogiorno per rendere attrezzata l'area appetibile l'investimento
è di ieri il riconoscimento da parte di Bankitalia che i ritardi della quattro otto otto i ritardi dei benefici dalla quattro otto otto non hanno permesso il programmato sviluppo ed un prodotto interno lordo in linea con le previsioni
Ci si chiede se c'è una regia tutto ciò
Perché si vuole mantenere questo stato di cose
Questi i punti centrali di un impegno che come dicevo prima deve tenere conto finalmente perché non se ne può fare più a meno deve tenere conto non ci può più sfuggire deve tenere conto dei nuovi scenari nazionali ed europei
Io credo che il recentissimo no dell'Irlanda
Di oggi come quello di ieri dei danesi non sia frutto di la simpatia o antipatia rispetto all'effigie sulle monete sulle banconote
Dell'euro insomma quando frutto di ragionamenti che guardano a interessi economici che rispondono
Ad un unico e sibillino interrogativo
Cui prodest a che giova a chi giova
E le risposte sono in chiave economica
Perché l'economia è oggi quelle che governa oggi è l'economia sono i poteri forti sono i poteri economici
Noi siamo qui a discutere di poteri legislativi esecutivi della trilogia dei poteri di quell'esecutivo quando il mondo oggi lo affermava con forza un delegato citando sterilmente nel brusio generale alcune cifre
Drammatiche cifre il mondo è governato ha poteri economici ai poteri forti
Cosa credete che abbia fatto Berlusconi se non cercarsi un'alleanza con l'Agnelli con le grandi famiglie coi grandi poteri economici del nostro Paese
E mi pongo questo problema mi pongo il problema dell'uomo del Sud non più rispetto al Nord bensì all'Europa
Al lavoro perché ha detto sì e a quella che ha detto no
Alle ulteriori condizioni che ci possono imporre
Appena a a pormi e porci definitivamente il problema ci sarà finalmente omogeneità fra tutti
Fra tutte le aree al di là delle parole alle al di là delle conclamate solidarietà
Homo omogeneità del sistema infrastrutturale
Quella dei trasporti dell'Energia delle risorse idriche
è un mio curioso operante da trasporto senza energie senz'acqua non si va da nessuna parte
Senza equilibrio senza riequilibrio dei servizi dei servizi sociali nella sanità
Senta Berger un equilibrio economico reddituale
Nella formazione compresa la nostra
Che cessi finalmente Firenze credo che sia questo il contenuto parlando di formazione che cessi finalmente Firenze di essere una specie di scuola dell'obbligo
Che torni diventi un parco scientifico
Come quello degli anni sessanta quando quando si dibatteva asse sulla programmazione economica ai grandi temi e i grandi maestri quel tempo
Senza dunque questi obiettivi perseguiti perseguiti costi quel che costi ancora e peggio ancora il peggio
Non contribuiremo a un mondo più equo a un mondo migliore
Di cui noi siamo come dire i principali protagonisti qualche volta da questa da questa tribuna però qualche volta
Guardate oggi più di ieri ho l'impressione che stiamo anche qui tra noi importando siamo anche qui tra noi importando il sottile maligno elemento della contrapposizione della divisione operare
Eppure ogni giorno
Mi pongo il problema da uomo del Sud semmai una parte del mondo quello spesso collocato assunto come il nostro Mezzogiorno abbia intrapreso come diceva Moro la sua stagione degli dei doveri
Per poter poi rivendicare quella dei diritti
Ebbene in coscienza ebbene in coscienza io dico sì
E se manca ancora qualcosina
Ai nostri doveri mi chiedo
Chiediamoci tutti quelli che predicano solidarietà
Ci aiutano a superare quel qualcosina che ci porti tutti interamente a vivere la stagione dei diritti
Grazie a Minardi la parola Mario me del segretario generale della Sardegna
Appare scontato
Ma mi infatti non lo è
Ribadire la rilevanza di questo congresso
Anche se a onor del vero
Sulla stampa
In diversi organi di stampa
Questa rilevanza non appare
Forse la colpa è anche nostra perché
Discutiamo di tutto fuorché del ruolo della funzione della stampa
Del suo rapporto con la società con la politica
Cioè non si discute sufficientemente
Sulla funzione della stampa nel rapporto con la libertà di espressione con la oggettività di questa funzione
Probabilmente anche noi dobbiamo imparare
A comunicare in forme e modi diversi
Nel senso che questo congresso ad esempio
Ha un problema di grande rilevanza che quello dell'ascolto
Nessuno ascolta nessuno
E spesso
Nel mentre accada di criticare la stampa perché non ci ascolta capita di verificare che questo congresso non ascolta neppure delegati che parlano
Probabilmente
Non c'è una responsabilità soggettiva degli organi di stampa non c'è una responsabilità soggettiva neppure del singolo delegato e che oggi è in crisi una forma deve comunicare
E in crisi
La forma della costruzione della identità collettiva di un'organizzazione per cui capita che il congresso
Probabilmente non ascolta perché la formazione della linea politica magari vuole essere demandata ad altre sedi ad altre istanze
Questa realtà non rinvia solo a questo congresso rinvia probabilmente ha un modo di comunicare che è tipico di tutte le organizzazioni collettive di tutte le grandi organizzazioni collettive
Del nostro sistema politico del nostro sistema sociale c'è una costante questo congresso
Segna un passaggio importante per la vita della nostra organizzazione
Perché individuare conferma il nuovo gruppo dirigente
Lo ha diretta a governare con maggior forza e ad approvare per i prossimi quattro anni le linee politiche definite prima e durante il congresso
La contestualità poi con uno fatti e vicende di natura politica economica istituzionale rende tutto il percorso congressuale utile importante anche se spesso non gli altri
Non gli altri come Telegatti tendiamo a rimuovere i fatti politici che hanno caratterizzato oppure la vita di questo sindacato fino a ieri e questo non è un fatto importante
Tendiamo a rimuovere questi fatti commesse si trattasse di fatti che stanno lontani dalla nostra vita
Di dirigenti e di delegati
Debbo subito esprimere il mio consenso peraltro già ribadito nell'esecutivo confederale
Alla scelta di effettuare il percorso congressuale anche in presenza di una scadenza fondamentale qual è stata quella elettorale per il rinnovo del Parlamento o nazionale
I fatti hanno dimostrato ancora una volta quanto alla nostra organizzazione
Sia stata libera sia libera e autonoma quanto alle paure interne ed esterne alla CISL i fossero priva di fondamento
Il dibattito si è sviluppato parallelamente a quello elettorale
Senza farsi condizionare ma in taluni casi ha influenzato positivamente la riflessione e la stessa iniziativa politica
Si tratta o era di chiudere questa fase congressuale con le decisioni e la determinazione di politiche organizzative utili a saldare
E a recepire la ricchezza delle opzioni maturate soprattutto in sede locale
è regionale sia a livello di strutture verticali che di strutture orizzontali
Si tratta soprattutto di garantire in primo luogo l'unità che proviene dalla linea politica consolidata e condivisa e diffusa nel territorio nelle federazioni
E che con spirito di continuità saldi appunto le migliori intenzioni della CISL di di questi anni con i necessari aggiornamenti alla luce delle esigenze dei fatti che già sono in essere
Tra i numerosi temi da affrontare i in questa sede mi limito a richiamarne brevemente alcuni che ritengo di fondamentale importanza
La prima riflessione che voglio sottoporre all'attenzione di questo congresso riguarda lo stato della nostra organizzazione
La sua adeguatezza rispetto alle dinamiche e ai cambiamenti in atto nella società nell'economia nelle istituzioni
Sabino nella sua relazione ha lanciato una proposta che rivoluzionaria cioè quella di per realizzare la nostra organizzazione anticipando addirittura la riforma della forma di Stato mi pare che su questo versante
Finora non ci sia stato ma attenzione
A questa riforma interna che rappresenta una svolta eccezionale per la vita della CISL e non solo per la vita della CISL ma Verre la vita e la storia della rappresentanza sociale del nostro Paese
Cioè rendere veramente federale la CISL
Io mi auguro che in questa direzione questa grande idea
Che rappresenta veramente una svolta venga sancita a livello di mozione e venga governata successivamente al congresso con gli adempimenti necessaria a farsi che diventi sedimentazione reale nel corpo della nostra organizzazione perché
Questa scelta presuppone un recepimento soprattutto delle stanze verticali orizzontali a livello periferico non è un fatto che va governato con la sola intuizione del segretario generale
L'intero corpo dell'organizzazione deve dare una volta per tutte
Deve una volta per tutte interiorizzare queste scelte
Anche alle scelte fatte del recente passato
Quelle che verranno assunti a breve scadenza
Per darsi un assetto e procedure che consentano la macchina organizzativa della CISL di lavorare efficacemente in un'ottica quanto meno di breve periodo
Anche sul versante bella federalizzazione della nostra organizzazione
Infatti alcuni aspetti prioritari riguardano il rapporto tra il centro e la periferia la qualità dei diversi livelli di coordinamento la salvaguardia della specificità dei modelli di gestione a livello locale
Ma insieme la certezza di un'omogeneità dell'azione della CISL UIL su tutto il territorio nazionale
Cioè la proposta di Sabino necessità di un recepimento a livello di riforma organizzativo
Che decenti non solo funzioni e poteri ma che ripartisca nuovi funzioni e poteri non solo funzioni delegate
Una seconda questione attiene al versanti più propriamente politico riguarda il rapporto del sindacato con l'Unione europea anche su questo versante Sabino autorizzato mi flessioni alte
è riflessioni lunga e importanti
Come è sotto gli occhi di tutti il processo d'integrazione europea restringersi sempre di più i campi di autonomia dei singoli stati membri
Mentre resta aperto
Ed è questione di questi giorni
Il problema di quale Europa costruire nel prossimo futuro per la quale non possiamo che esprimere una scelta per un'Europa allargata delle regioni e dei popoli
è innegabile che i processi di coesione e di integrazione debbono può accedere e il sindacato deve essere protagonista adeguando politiche strutture e risorse dandosi una dimensione adeguata alle problematiche in campo
Infatti l'ampliamento verso Est e le scelte dell'Unione Europea sui temi dello sviluppo e del lavoro hanno già da oggi un impatto decisivo nella programmazione regionale dello sviluppo
Che necessità di una maggiore Diletta interlocuzione con i diversi livelli comunali comunitari di responsabilità
In questo ambito noi ribadiamo l'urgenza
Caro Sabino
Noi ribadiamo l'urgenza
No no
Dico questo perché Sabino ha dedicato grande spazio al rapporto del sindacato con l'europea
In questa direzione c'è un aspetto importante che non possiamo lasciare alle sole istituzioni riguarda il rapporto tranne noi le isole del Mediterraneo del Nord o appena
è l'Unione europea e le politiche di integrazione è di coesione europea
La conferenza il Consiglio europeo di Nizza la conferenza di Cagliari delle dell'organizzazione delle isole del Mediterraneo ha dichiarato can esisteva un problema centrale nel processo di coesione che riguarda le isole del Mediterraneo
Bene
Le isole del Mediterraneo non vogliono uscire dall'Obiettivo uno vogliono è questa specificità questa specialità venga riconosciuta
E che possano ancora permanere Grassi a questa specialità il diritto a usufruire
Dei fondi strutturali anche nei prossimi nei prossimi anni ma non solo
La terza questione riguarda il processo federalistico e il riconoscimento delle condizioni di specialità delle regioni a statuto speciale
Perché la riforma del titolo quinto della Costituzione ha di fatto distrutto la condizione di specialità delle regioni a statuto speciale
Ebbene
Dentro il dibattito in corso sulla riforma della forma di Stato è necessario che questa condizione di specialità
Venga garantita è sancita prima di tutto dentro le istituzioni locali le Regioni a Statuto speciale
Quando andranno a riscrivere il loro la loro nuova carta costituzionale e in secondo luogo e contestualmente anche dentro le organizzazioni del sociale
Non mi pare che in questa direzione la riflessione sia molto alta
Nel senso che dentro il processo di riforma della forma di Stato la diversità delle regioni a statuto speciale è stata omologata a quella delle regioni a statuto ordinario
Bene noi chiediamo che nella mozione finale di questo congresso questa specialità venga riconosciuta
Una riflessione a questo proposito va fatta
E riguarda dentro
Il processo federalistico l'esigenza di una interlocuzione dal sindacato con il coordinamento delle Regioni
Dentro la Commissione Stato-Regione su argomenti che sono ormai fondamentali per la programmazione dello sviluppo nei territori
Un'idea potrebbe essere l'istituzione anche nel sindacato
Con il coordinamento della segreteria confederale
Di un coordinamento
Delle unioni sindacali regionali che si interfacci con il coordinamento delle Regioni
Su argomenti fondamentali come la sanità l'ambiente l'agroalimentare cioè su argomenti che fanno diventare strategica
Questa nuova sovrastruttura che deve essere coordinata dalla segreteria confederale
L'ultima riflessione sto terminante determinando riguarda il Meridione Sabino gli ha dedicato una pagina
La proposta che noi facciamo Sabino e che il patto per il veglione per lo sviluppo del Meridione non diventi una parte pure importante del patto nazionale per lo sviluppo
Il nel rione oggi necessita ancora
Di una politica specifica di una politica prioritaria dentro questa priorità ci deve essere un patto per il Meridione che sancisca alle soglie del terzo millennio purtroppo
Purtroppo la predominanza
Di una politica che va rivolta selettivamente verso verso il nel rione
Noi riteniamo che in questa direzione las la nuova segreteria confederale
Si debba far carico certamente delle politiche per il lavoro e per lo sviluppo però si deve anche far carico dell'esigenza di rinnovare il gruppo dirigente a tutti i livelli per evitare che nella nostra organizzazione come nella società cammini conforta una un processo de forte sedimentazione di un gruppo dirigente che invecchiando così non riesce a garantire quel rinnovamento delle politiche che esca solo può garantire il rilancio dell'economia dello sviluppo del lavoro nel nostro Paese
La parola a Maria Grazia Fabrizio segretaria generale della USL di Milano
Consentitemi di fare una cosa che non faccio mai Sabino
Volevo ringraziarti come donna della CISL
Per quello che è scritto
Sul tema della presenza delle donne nella relazione
Non tanto per il merito
Ma voglio dire fraternamente per la sensibilità con cui ha trattato questo argomento conoscendoti danni è stata davvero una sorpresa
è una responsabilità forte
Che impegna ciascuno di noi quando interveniamo nel cercare di dare un contributo che aiuti il futuro gruppo dirigente
Nella costruzione della nostra CISL dei prossimi anni
Siamo noi gli attori in uno scenario
Che se per taluni versi ci tranquillizza per altri ci porta a dovere interpretare le profonde inquietudini che attraversano una società che scomposta mente affronta profonde trasformazioni
Don Primo Mazzolari diceva
La paura domina tutto
Lo Spirito Santo dovrebbe fare una distribuzione supplementare di Fortezza
In attesa di questo però diceva anche chi non ha la spada venda al mantello e ne comperi una noi donne e uomini di questa società
Siamo cioè chiamati alla responsabilità laica di costruire come diceva Lazzati la città dell'uomo
Nella certezza per chi come me a Fede che alla Città di Dio ci pensa Dio
Vediamo allora quale può essere con l'umiltà che ci contraddistingue il nostro compito di cislini in un processo di trasformazione che oggi ci appare scomposto
Della globalizzazione abbiamo parlato ha parlato Pezzotta bene della relazione
Con la saggezza di chi è consapevole dell'ineluttabilità della cosa
Ma anche con la certezza che non è che io il suo rifiuto aprioristico la fermerà
Bensì sarà anche il nostro impegno a condizionarne gli affetti
Noi cioè non potremo mai essere d'accordo con chi come il popolo di SEAT in modo paternalista e violento pensa di poterla fermare noi non possiamo che essere dalla parte di chi pretende che tutte le nazioni e con esse i loro popoli abbiano pari diritto e pari dignità
Nell'essere coinvolte nelle decisioni che riguardano il futuro del pianeta e dei suoi abitanti
Non pochi per tutti ma tutti per tutti
Così come però dobbiamo aiutare a costruire un ancoraggio delle scelte a regole universali condivise e perciò tutelanti sui grandi fenomeni che ci riguardano
Per motivi di tempo scelto due esempi che coinvolgono lo sviluppo dell'economia e della società nazionale e transnazionale
Rispetto ai quali il sindacato può e deve dire la sua perché oggi il tema all'ordine del giorno per noi eccome controbilanciare il liberismo consumista
Che ha nel mercato l'unica modalità per la regolazione del sistema economico e sociale
Con un sistema di norme a tutela dell'equilibrio e della coesione sociale
Parliamo allora anche noi di mercato senza paura
Ma facciamolo nella consapevolezza che in Italia nella nostra Costituzione
è assente qualunque riferimento alla logica di mercato e niente si dice sulla concorrenza e sulle regole entro le quali questa si debba muovere in Italia abbiamo utilizzato una logica protettiva del pubblico sul privato o meglio abbiamo vissuto in una logica di dirigismo statalista
Con la subordinazione del privato al pubblico
Con questo non si nega certamente che l'Italia sia stato un'economia di mercato ma ciò è accaduto principalmente per la forza delle imprese e in modo specifico di quelle piccole e medie
In compenso la Costituzione europea il trattato di Amsterdam le clausole lì contenute
Presuppongono un'economia di mercato aperta e in libera concorrenza
Ma parallelamente tentano di definire regole comuni
Proprio in Italia stiamo affrontando liberalizzazioni e privatizzazioni
E abbiamo in atto un dibattito importante e tuttora aperto sulla sussidiarietà nelle sue quattro valenze positiva negativa orizzontale e verticale
Dibattito che va governato anche alla luce di quali regole dobbiamo dare al mercato
La risposta che daremo darà la dimensione dell'intervento pubblico nell'economia la creazione di un ambiente favorevole alla competitività del sistema delle imprese
E quindi la potenzialità di crescita del sistema economico e sociale
L'approvazione di un ambiente concorrenziale non esclude anzi auspica infatti interventi pubblici finalizzati
Ad obiettivi di interesse generale per la tutela degli operatori economici dei lavoratori dei consumatori della società intera
Infatti il mercato ha bisogno di regole certe
Ma sa che su criteri obiettivi trasparenti proporzionali non discriminatori io dico condivisi anche dal sindacato e soprattutto occorre una rigorosa verifica del loro rispetto
Ma un sistema economico nuovo deve corrispondere uno stato sociale nuovo su quali basi
Questa secondo esempio che voglio portare giuristi illuminati ci dicono e io sono d'accordo
Di guardare all'articolo uno della Costituzione laddove si afferma che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro
No così vuota retorica
Ma interpretando in modo ovvero la parola lavoro una sineddoche per dire l'Italia è una repubblica basata sulla persona
Intesa come soggetto portatore di valori e diritti che guarda caso sono esplicitati nell'articolo due e tre della Costituzione
E tra i valori e i diritti c'è quello fondamentale legato alla capacità relazionale della persona in tutte le sue forme e senza distinzioni
La nostra Costituzione la Costituzione repubblicana ha ripudiato cioè il formalismo positivisti Co e ha ricondotto l'ordinamento giuridico ad una fondazione di ordine etico e qui nel riconoscimento del lavoro come componente dell'uomo non isolato ma in rapporto con il mondo con gli altri con il diritto a partecipare all'organizzazione politica economica e sociale
E si colloca la nostra posizione strategica di grande responsabilità oggi più di ieri
A noi viene dato di essere tra coloro che custodiscono perché sia di tutti il valore della libertà anche di tipo associativo e l'etica della responsabilità
Prova ad applicare questo ruolo strategico alle necessità che il mondo del lavoro di oggi impongono
Oggi il lavoro si declina al plurale sia dal lato della domanda che dell'Offerta
Poco prima di essere ucciso dalle Brigate Rosse
Massimo D'Antona scriveva
Se una cosa è certa e che non si può restare fermi qualunque sia la direzione verso la quale ci si incammina fermi non si può stare perché sono i processi reali che stanno sovvertendo gli equilibri
Se noi non possiamo peccare per difetto non dobbiamo però peccare neanche per eccesso
è in questo senso ed a leggere la portata innovativa del Patto di Milano
Nel mirino guarda caso ancora delle stesse Brigate Rosse
Su questo tema voglio tranquillizzare tutti
Viste le cose che si leggono in questi giorni sui giornali il nostro sindaco Albertini è stato contrario al patto prima durante e adesso lo esplicita ancora di più
E la sua giunta ha riconfermato le tendenze all'esclusione
Anche nel recente bando per l'accesso alle case popolari inserendo come primo e spero unico comune d'Italia la discriminazione razziale
Noi la contesteremo come CISL e come si dice sapendo e questo ci riporterà nel mirino questa volta dell'altro estremismo violento
Ma io so che la dirigenza milanese che colgo l'occasione per ringraziare tutta saprà affrontare anche questa situazione così come ha saputo affrontare questo durissimo hanno dall'attentato del sei luglio scorso alla nostra sede
Io credo però che se la produzione di massa oggi si rimpicciolisce
Ciò che si determina non è che quando affermiamo che abbasso l'uguaglianza tipica del sistema anche di tutele sociali legato alla produzione di massa vuol dire necessariamente viva la disuguaglianza
Ma potrebbe per noi dovrebbe voler dire
Viva la differenza se queste contrattata per garantire pari opportunità e sviluppo di un nuovo stato sociale
è chiaro però che ciò ci impone due cose
La prima è la riscoperta della vera rappresentanza
Quella che si ottiene con lo sviluppo totale della contrattazione collettiva nazionale territoriale e aziendale
Ma uno sviluppo che faccia capire ai possessori di contratti atipici e agli Autocar Att che questa è la vera frontiera dello sviluppo equilibrato del nostro Paese
E la seconda riguarda il nuovo equilibrio da inventare tra lavoro e cittadinanza
Trasferire come potrebbe e in parte sta già accadendo il centro gravitazionale dei diritti sociali dallo status di lavoratore o pensionato a quello di cittadino è un rischio che non possiamo correre
Questo significherebbe intestare esclusivamente e direttamente al cittadino i diritti sociali senza mediazioni e costruirebbe uno stato sociale inaccettabile
La logica di Confindustria condivisa a Parma dal presidente Berlusconi inneggia alla semplificazione normativa e contrattuale e alla lettura dei diritti tic cittadinanza in senso individuale ciò vale per il mercato del lavoro ma anche per lo stato sociale con una interpretazione negativa del nostro concetto di sussidiarietà
Se gli imprenditori ci sfideranno su questo terreno io credo sapremo rispondere nel merito con la fermezza che ci ha sempre contraddistinto
Ma con altrettanto disincanto dobbiamo smettere di pensare che possa essere lo Stato in senso ormai datato e fuori dal tempo a governare tutti i diritti
In questo senso però dobbiamo dichiarare con altrettanta fermezza
La priorità del pubblico rispetto al privato
Dando una lettura giovani dei nuovi diritti sociali esercitabile dal sistema sovranazionale a partire dallo Europa e dal federalismo e dalla sussidiarietà
Ciò ci deve stimolare a rileggere il nostro ruolo concertativo orizzontale a tutti i livelli una concertazione non alternativa alla contrattazione e non alternativa allo stesso conflitto
Il sindacato deve rimanere libero quanto le controparti e noi rappresentativi non in base alle leggi ma grazie alla capacità di essere guida e Interpreti dei bisogni della gente
Gli esempi che ho voluto portare ci dicono che dobbiamo aprire una nuova stagione sindacale molto più dinamica
Che ci faccia è essere ed apparire anche se è difficile apparire con i mezzi di stampa che come si vede in questi giorni non ci trattano molto bene
Essere ed apparire come uno dei soggetti forti ed indispensabili per garantire non lo status quo ma l'equilibrio delle e nelle trasformazioni
Ciò che mi viene in mente per esprimere questo concetto è un'immagine architettonica
Rubo per qualche secondo ma ho chiesto l'autorizzazione preventiva il mestiere ai miei amici edili
Noi dobbiamo edificare una nuova costruzione
Che riguardi non qualcuno ma tutti occupati disoccupati donne uomini immigrati cittadini del mondo
Una costruzione che si basi come avviene da quando l'uomo
Decise di essere anche carpentiere
Sull'architrave e sui pilastri l'architrave è quell'elemento orizzontale che appoggiato incastrato o incorporato sopra strutture verticali definisce un vanno la legge fondamentale che consente l'equilibrio della costruzione è che l'azione dei carichi gravanti e le reazioni degli appoggi sia algebricamente uguale a zero
Per noi l'architrave sono le tutele ma i pilastri sono i nostri iscritti che ci hanno dato fiducia e ci richiamano al nostro compito primario
Nelle ultime elezioni
Essi ci hanno detto ciò che sapevamo da tempo la CISL è autonoma perché i suoi iscritti sono autonomi e pluralista perché i suoi iscritti rappresentano il pluralismo
Ma noi dirigenti dobbiamo corrispondere a questa fiducia esercitando il nostro ruolo
Assumendo ci noi dirigenti il rischio di impresa di questa nuova costruzione frutto della nostra progettualità politica
Qua esto impone un costante esercizio della democrazia Interna
In cui si riconosca il ruolo di carpentieri ai nostri iscritti cioè di soggetti attivi consultati e partecipanti alla costruzione e ci imporrà una riforma organizzativa che io auspico in senso federalista è un costante dialogo con CGIL e UIL
Noi dobbiamo cioè rispettare la legge fondamentale dell'equilibrio tra architrave e pilastri cioè tra progetto politico e iscritti e lavoratrici e lavoratori che devono sentire le nostre scelte come le loro scelte
Per queste io vorrei che dal nostro congresso uscisse e si la nostra proposta politica ma accompagnata da un grande impegno verso la partecipazione direi ai nostri iscritti che noi qui tutti rappresentiamo alziamo insieme l'architrave o carpentieri
E la nostra CISL sarà protagonista della costruzione di una società più giusta più equa e quindi più pacifica
Mariagrazia
Adesso la parola spetta Enrico Ferrara segretario generale ultra Bellino e si prepara a me lei Giglio della Lombardia
Intanto che Ferrara viene qui al podio
Leggo un altro messaggio
A te segretario generale della CISL Savino Pezzotta e dirigenti ai delegati del grande sindacato italiano libero e di ispirazione cristiana la pittura saluto e l'augurio di un proficuo lavoro da parte della comparazione della di lei dirigenza pubblica Confedir la lunga e proficua collaborazione che da oltre un decennio caratterizza i rapporti tra le nostre organizzazioni mi induce a ricordare i successi che congiuntamente abbiamo conseguito stimolando l'avvio delle riforme della pubblica amministrazione
E gli impegni che ancora ci stanno di fronte tra i quali la
Ristrutturazioni tra l'ha visto
Beh non sono la lei rapporto tra il potere politico e quello tecnico
Gestionali affidato ai dirigenti pubblici come garanzia i cittadini italiani
Del mantenimento della democrazia nel nostro Paese ancora un saluto affettuoso a tutti che l'augurio che Leccisi prosegua con successo la strada della tutela della valorizzazione sempre in conformità con la libertà e democrazia
Nel mondo del lavoro italiano Roberto Confalonieri segretario generale compendi re prego Ferrara
Io voglio fare qualche considerazione naturalmente sulla relazione onnicomprensiva del segretario Pezzotta
Focalizzando il mio intervento soprattutto sul Sud io sono un uomo del Sud
Sul Mezzogiorno e sui problemi che ci sono a mezzogiorno
E oggi più che mai perché se è vero che l'Ulivo il centrosinistra il governo di centrosinistra che si è appena concluso aveva gli uomini e il programma per il Sud
Diciamo che abbiamo realizzato ben poco dei programmi soprattutto in riferimento al lavoro e allo sviluppo per il Sud
Oggi invece abbiamo un governo di centrodestra
Che focalizzato insomma non è che strutturato soprattutto con l'attenzione al Centro-Nord come mi soprattutto fatti
Il riferimento alle regioni del Centro-Nord
E abbiamo qualche segnale non positivo
Diciamo che il segnale insomma non poté devono riguardo solo la territorialità degli uomini dei ministri perché voi
L'intelligenza degli uomini credo che saprà superare informano ma e saprà andare oltre gli schieramenti ma diciamo che i segnali non sono molti rivoli in riferimento soprattutto i programmi del centrodestra
Ma noi non ci lasciamo influenzare
Da Pato risse con vari e da una politica faziosa
Soprattutto una politica insomma non è che è prevenuta noi per come organizzazione lo diceva Pezzotta siamo autonomi
E distinguiamo i i governi soprattutto per quello che sanno fare per quello che sanno dare soprattutto in riferimento i programmi ma
Per fare meglio è necessario individuare secondo me i limiti dall'esperienza che abbiamo appena superato
Soprattutto il riferimento ai nuovi strumenti di sviluppo nove del sud
Soprattutto quest'organizzazione le organizzazioni sindacali avevano riposto tante speranze menu gli strumenti di sviluppo vi ricorderete
Dei patti dei patti territoriali e dei contratti d'area
Che avevano una o filosofia di fondo molto convincente perché partiva da una filosofia dal basso da una concertazione dal basso e soprattutto da due
Obiettivi fondamentali il superamento della burocratizzazione della burocrazia che è il vero freno dello sviluppo del Sud
E dava certezza delle risorse
Però ahimè
I programmi e gli obiettivi che stavano in questi nuovi strumenti di sviluppo non sono stati superati anzi sono Stalin freno principale
Di questi nuovi strumenti la burocrazia è infinita rispetto ai contratti
E i patti territoriali che si sono succeduti eppure abbiamo registrato una animazione territoriale non indifferente con decine e decine anzi io direi centinaia di patti territoriali e qualche decina di contratti dare però i risultati sono stati
Deludenti certo che la
Il presente rispetto ai nuovi governi per quanto ci riguarda la Campania il nuovo governo di centrosinistra al di là delle chiacchiere e delle cifre stanziate delle delle migliaia di miliardi che e tutti i giorni leggiamo sui mediatiche sui sui giornali e che mettono a disposizione per lo sviluppo del Sud il riferimento Agenda due mila ai porre i Pit
E e che pur essendo annunciati manca di una filosofia di fondo che quella cara la nostra organizzazione quella della concertazione però noi non disperiamo
Abbiamo firmato con la seguiva regionale un protocollo di intesa con Bassolino che diciamo individua un percorso concertativo che noi speriamo insomma dia i suoi frutti
Un riferimento particolare io voglio fare a ad un'altra mazzata che arriva dal Sud che arrivato sui processi di di di di di di industrializzazione del Sud veri Varisco soprattutto a questa fantomatica privatizzazione degli enti soprattutto Apelle comma
A ENEL
E e a tutte quelle e quella quegli istituti che bene o male insomma portavano avanti dei processi e che garantivano posti di lavoro è un servizio decente
Ora rispetto a queste sue voglia nove se è necessario insomma che si faccia una verifica rispetto a questo perché di fronte alle decine di migliaia di esuberi
Che abbiamo che registriamo insomma ad ENEL all'ENEL a Telecom alle porte e a tutti quegli anni che prima bene o male insomma non registravano un'attività e davano una certa garanzia al personale
Che lavorava oggi invece noi registriamo a una una difficoltà grandissima sia del Dubai sia un servizio che qualitativamente scadente
Io sfido chiunque a telefonare
Alla centottantasette della Telecom oppure al numero verde dall'ENEL
è è è veramente come pure prendere un terno al lotto e allora dicevo rispetta questo io credo che una valutazione vada fatta su questo cosiddetto processo di prima privatizzazione che non ha dato niente si in termini di qualità
Sì in termini insomma di nuovo occupazione anzi ha messo in discussione quel poco che c'era io voglio fare un esempio un paio due esempi da uomo del Sud rispetto ai problemi che ci sono perché guardate al di là delle chiacchiere galleria dei grandi programmi quella che conta poi sono i problemi e la risoluzione dei problemi
A me è successo di essere testimone di due episodi gravissimi
Rispetto insomma non ad imprenditori che volevano che volevano investire nel Sud un imprenditore che aveva fatto richiesta di acquisto all'ASI di un terreno per un un inserimento industriale bene è passato un anno senza che questo terreno sia stato in qualche modo assegnato l'altra cosa questo prima di venire a questo congresso mi hanno chiamato in provincia di Avellino perché sono il Segretario di Avellino
Una una azienda del vetro
Della provincia di Avellino e da qualche mese da senesi che chiede all'ENEL di potenziare
Il trasformatore di un apparecchio che serve a dare maggiore efficienza alla all'azienda ma soprattutto ad aumentarla la manodopera bene sono sei mesi che allena la non interviene
Io non so come dire come chiamare questi episodi ma sicuramente non aiutano il Sud solo queste quelle cose elementari che servirebbero perché il Sud insomma non potesse avere una speranza per il futuro è solo queste le cose sulla quale dobbiamo insistere come organizzazioni aldilà insomma del
Beh delle del degli affetti annunci
Ed è da grandi questioni che riguardano insomma non sia per quanto riguarda l'infrastrutturazione per quanto riguarda la criminalità organizzare i grandi progetti che sono per il Sud
Rispetto alle opere pubbliche però qui o quello che dico è necessario soprattutto agiva su questa cosa fondamentali che sono importantissime perché un imprenditore possa guardare con maggiore speranza
Alla al nostro Sud
Mi avvio alla conclusione io non voglio fare un esempio per tutti non Savino pensava parlava nella sua relazione del lavoro nero
E della sicurezza sul lavoro sono due temi fondamentali che riguardava la dignità dell'uomo amici miei bene io rispetto a questo voglio fare una considerazione aldilà
Delle della normativa che ha spesso insomma non è farraginosa
E che spesso insomma e inconcludente rispetto a questo fenomeno perché anche i contratti di ricorrere riallineamento
Che abbiamo sperimentato il Sud o non so non sembra sono la panacea è la risposta adeguata insomma questo fenomeno però una cosa fondamentale voglio voglio voglio portare a questo congresso una una valutazione fondamentale su un fenomeno che esistano intorno al nostro Paese che alimenta il lavoro nero e ammenda insomma la poca sicurezza sui luoghi di lavoro
Lei centinaia insomma di morti bianche che abbiamo nei cantieri soprattutto e allora io mi riferisco a questo fenomeno a questo meccanismo perverso
Del de degli appalti soprattutto nell'edilizia nella sistema delle pulizie
Così stamane nel degli appalti al massimo ribasso che un sistema perverso è che mette in condizioni le imprese serie di non poter concorrere
Alla alla giudica mito dell'appalto e dalla possibilità soprattutto alle in barese
Che non che non sono che hanno poco di impresa che sono dei delinquenti perché mettono sotto la dignità dei lavoratori non non non Volturno mettono in condizioni lavoratore di poter essere tutelato sia dal punto di vista retributivo che è quello della sicurezza ebbene io dico ma è possibile che in questo anno ma in questo Paese non si possa risolvere un problema così
Così insomma non semplice elementare mai possibile insomma che nonostante le nostre denunce nessun politico quindi in considerazione un fatto di questo genere è il sistema degli appalti che che è che che che di fatto insomma non produce
Questo è un sistema quello del lavoro nero è quello della sicurezza usura è su questo che se che noi dobbiamo intervenire e su questo io credo io chiedo che questo sindacato insomma se la faccia
Se la faccio portavoce non solo ma cerca di risolverlo in qualche modo per quanto riguarda sì per quanto riguarda le nostre cose l'organizzazione io credo che richieda che noi dobbiamo avere una maggiore impegno per i nostri quadri
Per il problema del proselitismo però è necessario che tutti faccio poca cosa soprattutto le categorie perché bene o male la confederazione
Fa qualcosa noi facciamo qualcosa io però quando vedo certe categorie
Che e tuttora esenti millantano poi chiedono anzi soprattutto fanno pressione per la trasparenza per la democrazia è poi nel loro interno
Fanno le cose insomma non e le cose insomma più disparato soprattutto in riferimento ad Alchimia statutarie per mantenere i dirigenti trent'anni su quella su quella poltrona
Beh io dico scusate insomma noi ci dobbiamo parlare chiaro se vogliamo che questa organizzazione cresca
Lo dobbiamo fare in maniera vera pensando insomma e e cominciando a investire un vago di risorse sul petto e quel terreno deve essere solo un'affermazione di principio quello del riguardi una porzione della prima linea dalla sarà una cosa seria noi non lo dobbiamo sulla proposta affermare ma lo dobbiamo anche far l'ultima cosa è quella più importante che ciò qua sul groppone anche quella più impopolare guardate io voglio fare un'affermazione io sono stato
Sono stato
Uno e di quei dirigenti che nella sua autonomia ha creduto in un progetto quello di democrazia europea
Ho portato avanti questa cosa con la massima autonomia senza interferire senza chiedere all'organizzazione niente io sono rimasto deluso sono rimasto e anche addolorato insomma perché questo progetto non è andata avanti perché io credo in questo progetto perché io che nega e questo è un progetto anche in funzione del rafforzamento davano propria abitazione però quello che diceva Savino nella sua relazione solo questo voglio dire
E questo non in questo mese abbiamo un sistema elettorale che non risponde alla democrazia e non risponde
Domanda esigenza di un paese civile noi dobbiamo mettere questo Paese in condizione che
In cui ci sia la massima dell'Asia e questo deve essere fatto naturalmente aggiustando insomma rimescolando le carte rispetta un sistema elettorale che sia Diego ha più giusto Eccher risponda anche di più alla volta organizzazione di ringrazio
Io e richiamo la vostra attenzione sulla modalità di comportamento di tutti quanti noi abbiamo in questa sala ci son più salotti anziché una platea che ascolta chi parla non credo che sia una cosa molto edificante
Oltretutto c'è una scarsa presenza in sala che non certamente può essere annoverata tra una delle grande sensibilità esce battuto valore della nostra organizzazione
Adesso parla Egidio Mele i segretari generali Sondrio e chiuderà i lavori della mattinata Carlo Borio segretario generale della Lombardia
Buongiorno a tutti
Ecco io debbo dire che ho ascoltato la relazione di Savino Pezzotta
E l'ho trovata assolutamente condivisibile
L'ho trovata debbo dire
Penso di poterlo dire assolutamente conforme non conforme dalle atto è sbagliato il termine debbo dire che trovo che il il la conclusione del dibattito che abbiamo avuto in Lombardia si inserisca armonicamente in questa relazione così come credo di poter dire che il di la conclusione del dibattito che congressuale che abbiamo avuto a Sondrio
Si inserisca anche esso armonicamente in questa relazione quindi parto da questa constatazione da questa favorevole costatazione
Per toccare alcuni punti che ritengo debbano essere sviscerati se evitando quindi di ripetere tutte i contenuti
Del del dibattito congressuale che credo abbiamo sviscerato
Abbondantemente che trovano nella relazione di Pezzotta veramente la conclusione degna di più di di questo dibattito congressuale
Ma parlo delle sfide
Le sfide che ci attendono che spendono che ci attendo come sindacato che cita attendono come paese e debbo dire che queste sfide come il sindacato CISL e potremo vincere
Solamente se noi riusciremo ad affermare i pienamente quelli che sono i nostri valori
Il welfare l'occupazione la globalizzazione e l'immigrazione multiculturalità tutte sfide queste che solo affermando prepotentemente coerentemente i nostri lavori abbiamo possibilità di spingere di supera
E credo che le possiamo affermare questi valori vivendo lì e praticando le concretamente
Ed esigendo che questi valori siano praticati correntemente da tutte a tutti i livelli dell'organizzazione
La centralità dell'uomo l'autonomia la giustizia la partecipazione la democrazia la solidarietà
Ecco vissuti e partecipati ma partendo anche dal basso che partano dal basso è stato giustamente qui ribadito il concetto di valorizzazione della prima linea
Il problema è pronto a questo tutti questi discorsi che noi facciamo tutte queste e lavorazioni come valgono vissute dai lavoratori nelle fabbriche ai lavoratori e agli uffici
Come vengono vissute vengono partecipate oppure rischiamo che quando gli chiediamo
Qualcosa della concertazione e dell'autonomia della CISL i lavoratori ci guardino ci chiedano ma di cosa stai parlando
Allora noi dobbiamo parlare
Di più
Di più con i lavoratori nelle fabbriche questa è la valorizzazione della prima linea poi c'è tutto il discorso di organizzazione di risorse certo di distribuzione di risorse in un principio di sussidiarietà di federalismo sindacale
Ma noi dobbiamo riuscire dobbiamo trovare il modo io credo per vincere queste sfide di parlare di più di più con i lavoratori il
Ascoltare i lavoratori credo che questo sia un problema il problema
Contro il rischio è stato detto anche la relazione da Pezzotta di autoreferenza referenzialità contro rigido che queste cose ce le diciamo tra di noi solamente e magari non ci ascoltiamo nemmeno tra di noi qui come è stato fatto rimarcato prima
Non ci si ascolta questo
Questa è una grossa lacuna che dobbiamo assolutamente scongiurare
I valori debbono divenire un patrimonio vissuto dall'iscritto altrimenti è inutile
Insieme ai valori alle nove alle analisi e alle nostre pagare proposte certo tutto questo dev'essere oggetto di coinvolgimento dei lavoratori fin nei più remoti ambiti
Del lavoro
Abbiamo bisogno di quadri di attivisti che sappiano trasmetterlo di questi valori queste conoscenze queste queste analisi queste proposte
Questo significa che su valori analisi proposte
Va riaperto
Forse come si faceva un tempo forse come sollecitazione del una un dibattito un serrato dibattito a tutti i livelli se non ricominciamo a parlare con i lavoratori sarà tutto più difficile
Perché senza se non faremo così sarà difficile probabilmente sarà difficile superare vincere le sfide perché al momento giusto
Non saremo in grado di mobilitare i lavoratori questo il problema
E sarebbe la sconfitta la sconfitta del movimento sindacale
E a va be'dobbiamo adattare dobbiamo adattare a questa esigenza
I meccanismi di selezione della dirigenza sindacale tutti i livelli
Non possono essere scissi problemi la questione dei meccanismi di selezione della dirigenza sindacale sono assolutamente legati alla nostra capacità di coinvolge di mobilitare i lavoratori
Io sostengo che i migliori dirigenti sindacali non solo quelli che sanno tutto e che lo sanno dire bene nelle assemblee o lei nei nei congressi ma sono quelli che sanno parlare con i lavoratori
E ascoltato
I professionisti del sindacato
I professionisti puri nel sindacato io credo non servano
Certo serve professionalità ci mancherebbe altro e mi rendo anche conto che
Dobbiamo considerare data la dimensione delle questioni
L'esigenza che dei dei dei dei dirigenti si dedicano a pieno tempo all'attività sindacale ci mancherebbe altro
Però
Non facciamoci non diventiamo professionisti del sindacato
Quindi noi dobbiamo trovare il modo di fare ho concluso
La concertazione a tutti i livelli
Anche specialmente la concertazione territoriale
Perché questo è un modo per aggiungere i lavoratori per coinvolgerli ancora di più sulle sorti del proprio territorio delle proprie aziende
Dobbiamo fare la contrattazione territoriale dobbiamo fare da contrappeso entrare perché noi dobbiamo estendere i diritti e raggiungere è stato detto i gli atti ippici
Prevedendo le tutele coinvolge sconvolgendo era la contrattazione
Perché questo è poi anche il modo di parlare in fondo ai giovani alle donne
Tutto questo se riusciamo a farlo rafforzando lo acquisterà dei servizi io credo che ci aiuterà a far sì che
Parlando Giovine alle donne veramente come sindacato come lavoratori come cittadini di questo Paese noi siamo in grado di abitare realmente il futuro grazie
Grazie a te la parola Carlo Borio segretario generale la UE serve Lombardia
Poi ho trovato
No a quel
Probabilmente questo Salone
Vive si legge si cogliesse si sente sulla pelle
La sindrome da con con
Sapete questo il Salone utilizzato perché ormai la degenerazione di questo albergo è evidente no ma è utilizzato per i grandi concorsi pubblici pertanto Antonio che citava prima
E i salotti probabilmente il sequestro si vive
Noi lavoriamo perché non ci siano concorsi qui dentro pertanto ecco vi invito davvero evitiamo questi incontri no allora
Io Crema che questo clima ambientale
Porta anche alle emozioni data da un certo punto di vista
Un'emozione avvenuto stamattina abbiamo letto ma un messaggio molto importante del Presidente del Consiglio e abbiamo colto diventeremo moderni pertanto ma abbandonati abbandonare in uno stato davvero degli di Medio Evo e cercheremo di modernizzare il Paese cioè è un elemento che da una forte emozione
Dall'altra parte credo che l'altra mozione sia il Corriere che tutta la sala ieri
Rispetto all'erogazione di Savino Pezzotta no
L'ha vissuto alla vissuto anche non c'è con un'emozione ma contenuta perché in realtà sono le cose cui noi crediamo le cose reali le cose chiamiamole con un termine probabilmente che sfugge ultima ma di buonsenso insomma cioè vediamo quella la soluzione
Eravamo convinti che chi ascolta perché
Antonio Mele la stampa ascolta ascolta non è vero che non ascolta ascolta sono allenati ad ascoltare il problema è che dopo traducono nel loro modo
Ma nello stesso tempo l'emozione di essere nel giusto che finalmente avere una piattaforma
Che ci consentisse di questa mattina avuto immediatamente una risposta pertanto passiamo in modo carsico da questo dall'emozione ha come direbbe qualcuno alle incalza Tura
Io credo che devo ringraziare la stampa questa mattina tutti i giornali davvero ci hanno riportato alla realtà
La realtà non è l'entusiasmo di ieri tutti insieme tutti uniti nella grande famiglia della CISL e vinceremo
Inti Illimani ma cioè e la realtà è quella Ötzi del Paese è quella che i grandi giornali in particolare oggi
Di nuovo un si propongono
Addirittura l'angoscia di vedere e di capire ho detto in una notte c'è stato il golpe che parlando al congresso razzismo il giornale con la massima tiratura nel Paese
Ha ritenuto di non parlare nella nella come si dice nel titolo della Tsi ed inserire la fotografia del ministro sicuramente uno dei più potenti Tremonti
Ne chi ha avuto l'angoscia di aver cambiato segretario generale nel giro di una notte ho detto qui mi hanno fatto Tremonti grazie
No
Cioè
Però vi ringraziamo dobbiamo ringraziarlo non possiamo far altro che ringraziarli
Peggio di così non potrebbero trattarsi
Però visto che siamo un po'Trento Lehman non li ringraziamo
Ringraziamo anche per le cose più dopo dirà
Vi ringraziamo anche dei titoli perché ci consentono di chiarire alcune cose
Il segnale che c'è stato in alcuni titoli e quello
Che ha fatto più del feto qualche fischio sul Sergio rispetto a
Tutti i contenuti della relazione
Qualcuno più attento anche inserito finalmente dopo la sbornia per la politica si passa
Al SerT a una piattaforma sindacale a elementi di natura sindacale io credo che abbiano capito ma anche non vogliono dirlo
Perché allora la Cina si sarebbe ancora più scomoda
Che c'è una continuità fondamento
C'è una continuità fondamento
E non a caso la relazione Sabino la richiamo
Perché nel momento in cui elenchiamo tutti elementi di natura contrattuale nella stessa relazione viene individuato come sbocco quello ancora del rapporto con la politica direi ancora il rilancio in queste esigenza
Perché ormai si risolvono i problemi che l'agente dell'agente che noi rappresentiamo unicamente non con una lontananza dalla politica
Perché lì ai vari livelli dall'Europa l'Italia che ancora cordone che è lì che si fanno le grandi scelte
Possiamo valutare se la politica dal punto di vista della libertà
è liberale rispetto alla grande economia alla grande finanza Catuzzi porta distante oggi ancora chi decide di sì chi fa sintesi l'esigenza del generale è la polemica e oggi abbiamo questo elemento
Ancora più difficoltà e allora c'è una continuità
Immediatamente i giornali riportano sull'asse centrale della relazione
La concertazione la concertazione
Riportano la risposta assegnano la risposta immediata a un componente della segreteria della CGIL è lui che si fa strumenti prezzi risponde rispetto alla richiesta di un nuovo patto sociale
Cerfeda e ci dice guardate Sisley che non si farà nessun patto perché non ci sono le condizioni
E allora noi
E allora noi nel momento in cui la concertazione forse negata
Io insisto a dire che se la concertazione riusciamo a strapparla nella continuità
Il rapporto con la politica a meno importante
Nel momento in cui la concertazione si venisse negata dovremmo andare all'ipotesi di il rapporto con la politica lo sbocco al mare come lo chiamo io
Che Cofferati sa bene non a caso la esplicitato essere indispensabile è un tema sul quale la CISL dovrà ancora ritrae
Io credo che tra i Rizzi della relazione che Savinova proposto al Congresso
C'è indubbiamente quello della chiarezza
La volontà di lasciare senza risposta nessuna delle questioni
Che oggi ci coinvolgono il si interrogano infatti è una relazione corposa pur mantenuto avrei scommesso che
Sarebbe durato di più
Io gliene sono molto grato anche perché occorre
Coraggio ad occupare uno spazio d'incoerenza dell'impegno come quello che è stato qui delineato dalla relazione
Nel mio intervento io mi limito a due temi soltanto due temi che secondo noi sono centrali per il nostro presenta il nostro futuro lo sviluppo per la nostra azione
Il tema appunto dal rapporto di questo rapporto fra CISL e politica e quello di un nuovo e più incisivo assetto organizzativo per la nostra dimensione associativa
Savino ha indagato l'analisi del voto ha fatto l'analisi del voto del tredici marzo ha indagato ogni risvolto dei risultati della consultazione elettorale
E la sintesi che ne ha fatto dal molto precisa
Però
Una volta ho detto che la vittoria del centrodestra è stata netta
Chiaro
Che la sconfitta del centro sinistra è stata costruita a partire dalla imboscata
Tese al governo Prodi all'inizio per arrivare alla modalità di scelta del candidato da contrapporre a Berlusconi
Vedo che la politica ridotta spettacolo di kolossal da Colosseo anche grazie al controllo del sistema dell'informazione di massa
Per cui ci servono i giornali eccome
Ha soffocato quelle forze che hanno scelto di prove hanno scelto di proporre un progetto al di fuori del mazzo rischierà
Detto che ride non siamo il ridimensionamento del PDS e da un lato la sanzione forse più dura della stagione
Nell'ex presidente del Consiglio D'Alema e dall'altra parte
Della ragione del successo della Margherita come nell'analisi
Detto tutto questo dobbiamo anche dire che la CISL ha di fronte l'asse ancora attualissime tutte le ragioni che scrivono il tema del nostro rapporto con la politica tra le priorità della nostra agenda dei lavori
Non è questione che travalica l'autonomia della nostra
Sì chi era presente sta esattamente nella riga successiva tutte le nostre sacrosante orgoglio e orgogliose affermazioni di autonomia che la stagione congressuale che stiamo concludere
è pari oltretutto su questo concetto a quella del passato quello del
So bene che questo è un nervo scoperto dalla nostra elaborazione
Ma non per questo possiamo ignorare il tema con tutto ciò che ne deriva
Partendo da una riflessione su cosa è stata per noi negli anni Novanta la concertazione su quello cosa vogliamo che sia per il domani
In particolare voglio dire che questo tema dell'autonomia Savino la colto bene nella sua relazione io ricordo a me per primo
Che la nostra e lavorazione a partire tre anni fa del gruppo dirigente ancora prima con la proposta dell'unità
Nella costituzione di un nuovo soggetto confederale partiva dall'analisi che il sistema bipolare
Che oggi ha avuto successo nel nostro Paese attraverso un elezioni democratiche
Porta a come dice Cofferati pertanto non noi come Rizzo e Cofferati nelle conclusioni una revisione del sistema di autonomia
Del sindacato
La Concert e l'ha detto senza che nessuno scrive sette un filo il profilo il suo fiuto la conservazione di oggi è molto diversa da quella che ha portato al risanamento economico
Che ha consentito la riforma del sistema pensionistico e l'ingresso a pieno titolo dell'Italia in Europa
Oggi la concertazione ha perso la sua carica propulsiva
Per il sistematico lavoro di depotenziamento gli fa rispondere al serpentone a cui è stato sottoposto ad Attila concepisce unicamente come ruota
Di scorta nelle situazioni di crisi o di emergenza
Considerando la per il resto come indebita invasione di campo del sociale nella sfera politica ed economica
Non a caso oggi il Paese deve fare i conti con una ripresa dell'inflazione
Non a caso i rinnovi contrattuali sono accompagnati da un ritorno alla conflittualità
E non è certo un caso che il collante tra sviluppo e promozione delle aree più deboli come il Sud spara progressivamente venendo meno
Ma ci sono anche altre ragioni che hanno progressivamente marginalizzato la conservazione e tra di esse il nostro sistema elettorale
Che allontana la partecipazione produce una classe politica totalmente estranea ai corpi intermedi della società
E poi quella sorta di extraterritorialità di cui gode l'economia come derivato dai processi di globalizzazione tanto da determinare essa spesso all'agenda delle priorità
E costringere la politica semplicemente a prenderne atto
Il nostro Presidente della Regione Formigoni non si propone la concertazione Sipolo promana il paternali iato
In Assolombarda l'altro ieri D'Amato non propone la concertazione propone stare tutti insieme ma propone un qualcos'altro pubblicamente all'Assemblea dell'Assolombarda
Pertanto se questa nube forte questo interrogativo sopportare rispetto alla possibilità di aprire quello che noi chiediamo indispensabile nostra analisi cioè un ritorno delle della concertazione
Anche in un momento di di espansione non solo nei momenti di crisi del nostro può
Un'involuzione che ha messo in crisi una politica sport sociale
Che è espressione di una cultura partecipativa
Che esprime un forte senso dello Stato che riconoscendo i ruoli di ciascuno ne rafforza identità e protagonismo
Il contrario se ci pensate è l'esatto contrario dell'Italia delle grandi famiglie del potere
Dell'Italia dell'individualismo opportunista dell'Italia che guarda alla politica come protezione
La concertazione un elemento prima di tutto di natura culturale che dal segno di un Paese forte con una forte identità
Forse per questo la portata proprio per questo la portata rivoluzionaria della concertazione ed anche la ragione del suo accantonamento
Noi oggi però abbiamo il dovere di verificare la possibilità che si torni ad una politica concertativa
Se lo impongono la novità dello scenario politico e il livello delle provocazioni industriale
Ma anche io ne sono convinto la necessità di una verifica all'interno del movimento sindacale della possibilità di tornare ad essere protagonisti di una fine sfida che costruisce la storia
Al di fuori dei questa politica c'è l'antagonismo
Il conflitto può essere la risultanza di un percorso di contrattazione di concertazione l'antagonismo è a priori la scelta di un atteggiamento il sindacato per la partecipazione e Lazzi questo è questo vuole essere impone altri obblighi nel rispetto della nostra storia dei lavoratori che danno fiducia fiducia alla nostra organizzazione perché non è stante tutto colpi continuiamo a crescere vuol dire che le capacità
Di fare proselitismo la nostra organizzazione serve ancora tutta forti e potenti
E al tempo stesso valorizzare l'apporto delle rappresentanze Sozzani
Pensate così vissuta così la concertazione diventa uno snodo nevralgico di un Paese che sceglie di mettere in rete la strofa straordinaria vitalità che lo attraversa
Fra nord sud centro
Di socializzare aspirazioni conquista e saperi idealità di un popolo che deve potersi riconoscere come tale
E portare questi tocco e portare con orgoglio queste ricchezze nella dimensione della cittadinanza europea
è ora di costruire il nostro Paese
Questo è ciò che vogliamo
Ma non è detto che ciò che vogliamo sia quello che otterremo
Non è detto e ciò appartiene alla novità del quadro politico è il segnale che vengono da coloro che hanno le responsabilità di governo come è stato inserito nella relazione col che la nuova maggioranza
Al sindacato della partecipazione della concertazione come ricordava ieri Savino preferisca una politica di scambio con un sindacato più antagonista siccome noi tra partecipazione antagonismo l'ha scelto l'abbiamo fatta dobbiamo attrezzarsi per tempo dare sbocco alla nostra rappresentanza a dare senso alla nostra Sozzi attualità politica
La relazione congressuale ha rilanciato nella sostanza la proposta dal Forum sociale che è sicuramente un punto di partenza molto importante per uscire dall'accerchiamento per costruire una politica delle alleanze
Se la politica ha bisogno del sindacato per collegare la propria azione alla concretezza dei problemi del mondo del lavoro
Io credo che il sindacato ha bisogno la politica per portare al tavolo in cui si disegna il futuro che dovremo abitare la nostra proposta il nostro contributo per un nuovo modello di società di sviluppo
Sulla necessità per la nostra organizzazione di articolare più efficacemente ruoli responsabilità poteri e risorse ieri il segretario generale ha detto parole chiare e forti
è indubbio che negli ultimi dieci anni si è compiuto nel Paese un grande processo di modernizzazione istituzionale
E pure con i limiti che più volte abbiamo messo in luce e la necessità di migliorarla la legge sul federalismo definitivamente approvata nel ultime settimane della passata legislatura ha ridisegnato l'articolazione dello Stato sul territorio
Noi sappiamo e speriamo che lo sappiano anche gli entusiasti della devolution che rafforzò dello Stato
è la premessa per decentrare ulteriori poteri e competenze
Mazza così a questo stato delle cose il processo impone anche alle grandi organizzazioni di rappresentanza degli interessi come la Tsi un ripensamento strutturale
è del tutto evidente per quello che riguarda noi che se una parte delle decisioni non si assume più centralmente ma localmente non possiamo pretendere che il livello confederale continui a occuparsene
Ma toccherà ai livelli regionale territoriale farlo i sogni che noi bisogna essere messi in grado di farlo ovviamente ma anche altrettanto vivamente che dimostriamo di saper lo fare
In questa prospettiva io credo sarebbe utile pensare ad un ambito di confronto stabile come esista la Conferenza Stato Regioni fra le unioni regionale
E dare il federali rizzare il sindacato diventa quindi una necessità un'urgenza
è una sfida che ci tocca che vogliamo raccogliere per intero che vogliamo portare avanti nella confederali sta e nel riconoscimento di precisi e distinti livelli di competenza e di responsabilità con un unico scopo
E essere autenticamente al servizio dei lavoratori operare per allargare i diritti di cittadinanza e fare la cinismo più grande più forte e sempre più unita grazie
Che soltanto un attimino i pazienti a Salò un attimo per alcune comunicazioni la prima issare ovviamente la commissione Statuto silice subite sul palco quelli né diventati protagonisti votano andiamo via noi
Poi componenti nella Commissione tornare Luck detta Commissione si unica
Cuesta pomeriggio alle ore sedici nella sala Commissione elettorale ai uffici a congressi ha quindi per cortesia alle ore se si puntuale
La ripresa dei lavori come capo meriti avrà che chi c'è una ventisette iscritti a parlare puntualmente sarà le ore quindici per piacere va Prata Totti
Torniamo a dare l'avvio ai lavori del pomeriggio io alcune richieste di parola la prima nella quale è di Tagliabue nell'Ulster Dickinson senza ala
No
La seconda versione iscritto a parlare il Rossini esigente Sierra Sini
Se nessuno
Garanzini
Senza case per caso qualcuno dei questo esigenti mentre sale ai piani superiori indica i delegati entrare vedi qui oltre a non esserci delega decisionale anche le persone che hanno richiesto la parola
Allora sono insalate io per iniziare il dibattito di oggi pomeriggio e dà la parola a Ferruccio Rossini del sei sette nazionale
Io ringrazio tutti i presenti cercherò di non parlare molto
E sperando di favorire l'entrata in sala di altri delegati di modo che chi arriverà parlare dopo di me forse sarà qualcuno seguire
Allora innanzitutto come Sicet apprezziamo chiaramente la relazione di Pezzotta la condividiamo e è evidente che in particolare noi ci soffermeremo sul discorso di UE fare lo Stato sociale e diritti delle famiglie dell'individuo
E noi riteniamo che il diritto alla casa e all'abitare e guarda a casa il nostro congresso
Nazionale confederale parla proprio di questo parla proprio parte con la parola abitare
Sia un punto essenziale per tutti noi per tutte le famiglie per tutte le persone
Superando la discriminazione razziale io stamani ho sentito appunto l'intervento del segretario di Milano
Che addirittura nella città italiana che è considerata la più europea nel nostro Paese
Ci sono dei meccanismi che non danno la possibilità di dare alla casa
A chi non è cittadini italiani
E questo francamente ci sembra eccessivo siamo in uno stato che europeo che però purtroppo a questo punto in alcuni punti razziale
La nuova legge sugli affitti noi vorremmo attirare chiaramente l'attenzione soprattutto su questo fatto
Che ci ha visto in prima linea contro questa nuova legge che nuova tra virgolette perché è uscita a dicembre novantotto
Che ha fatto aumentare gli affitti e aumentare gli sfratti
Eppure a livello nazionale ci sono quasi cinque milioni di appartamenti sfitti
In solo questa città ce ne sono
Centottantasei mila
E ci sono trenta mila famiglie che cercano casa
Questo non è possibile
è vero che abbiamo dalla città di Roma ci saranno un sacco di case da dare al mare quindi a Ostia Fregene e altre cittadine
Però dire che ce ne sono almeno cento mila facciamo che solo cinquanta mila che potrebbero essere date a queste trenta mila famiglie che cercano casa
E io penso che i diritti sociali da solidarietà passa anche attraverso questo dare una casa a tutti i lavoratori
E ai cittadini e il pensionato
Noi abbiamo già predisposto come si cerca una riforma complessiva della legge quattrocentotrentuno novantotto che questa che uscita appunto nel mille novecentonovantotto
Noi riteniamo che la CISL del resto al convegno che abbiamo fatto ai primi di gennaio Savino Pezzotta intervenuto concordando sui punti nevralgici che portano a questa situazione precaria delle famiglie
Sarà con il Sicet del resto sapete che il Sicet Sindacato inquilini della CISL
E noi speriamo di portare anche gli altri amici sindacati inquilini particolari quelli confederali e quindi il Sunia
Che debbo dire che col governo uscente è stato purtroppo un po'morbido
Ed ha aderito a questa riforma delle locazioni che ha portato a questa situazione assurda
E l'altro sindacati inquilini riferito alla UIL Uniat affinché a questo governo noi dobbiamo assolutamente chiedere una riforma complessiva della legge
Affinché si garantisca una casa dignitosa per tutti i lavoratori pensionati un affitto non capestro per chi ha avuto la possibilità una necessità negli usare questo termine dice che era una casa a Roma un monolocale costa anche oltre un milione al mese oltre un milione al mese
E questo non è possibile per chiaramente una famiglie di lavoratori e pensionati non può sopportare un affitto di questo genere perché poi ci sono anche le spese condominiali dite presente che noi stiamo adesso trattando su alcuni proprietà importanti
Penso all'ANIA che l'associazione che raggruppa le assicurazioni che ci sta chiedendo rinnovi di contratto che raddoppiano gli affitti
L'Enasarco
Sappiamo che ci sono tanti iscritti alla CISL e che sono dentro in questo ente che ha chiesto minimo il raddoppio dei canoni
E altre situazioni riconosce proprietà che non riusciamo a chiudere
Perché la proprietà non si accontenta degli sgravi fiscali che sono comunque quasi il quarantuno per cento
Quindi noi chiediamo una riforma complessiva di questa norma
Che dia la possibilità al proprietario di uno sgravi o fiscale maggiore ma anche all'inquilino perché davano sgravi e di solo un milione all'anno e troppo poco per garantire il passaggio da casa a casa per le famiglie sfrattate
Questo non lo chiederemo a questo nuovo governo
Già
Si diceva anche nella relazione vediamo che tipo di sensibilità a questo governo noi speriamo ospitiamo che ne abbia
Non vogliamo essere negativi dall'inizio però se non ci saranno risposte il Sicet
Ripeto con la CISL e con gli altri sindacati inquilini porteranno in piazza gli inquilini lavoratori e pensionati
Io concludo dicendo una frase di Martin Luther King la riassumo
Martin Luther King diceva
Prima che è in me fosse poi ammazzato
Può darsi
Che noi non siamo colpevoli della situazione in cui ci si trova
Ma se non faremo nulla per cambiarla sicuramente saremo conniventi grazie esclusa
Senza una parola Tagliabue dell'Ulster di Como e insalate
Niente non è arrivato
Grazie mi Enzo della Federazione nazionale pensionati
Spreafico Carlo
Diamo la parola Calcagni ma viene Calvino Marini grazie
Io
Ora
Una tradizione per i congressi confederale di parlare
Al
All'inizio dei lavori pomeridiani
Se mi permettete una battuta
Non è peggio per me
Peggio per chi non vi ascolta
Nel senso
Nel senso che se mi avessero ascoltato
In qualche congresso fa e avessero fatto evidentemente quello che l'Iseo probabilmente avremmo anticipato i tempi
Che oggi registriamo nel nostra relazione che costituiscono un patrimonio per tutti
Patrimonio condiviso
A parte la battuta così un po'dei
Di presunzione
è giusto per avviarmi all'intervento
Che mi pare interventi congressuale dovrebbero essenzialmente rifarsi alla relazione dal segretario l'impressione qualche volta che relazione dei congressi siano così un momento celebrativo ma poi dopo ognuno gira un po'a ruota libera e per rifarne subito la relazione di di Pezzotta
Comincia proprio col dal dal punto dove Pezzotta nella sua relazione
Richiede che
La CISL la nostra organizzazione consolidi questo cammino verso gli accorpamenti
I grandi accorpamenti categoriale che hanno costituito un momento di attenzione e di costruzione da parte di alcune categorie
Della CISL
Noi usciamo proprio da questo cammino
Un cammino iniziato molti anni fa
Che partiva proprio dalla consapevolezza erano in atto delle trasformazioni
E strutturale nel nostro settore nel mondo rurale italiano che richiedevano una risposta adeguata da parte del sindacato
E a queste trasformazioni e noi abbiamo risposto con la Costituzione della mostra
Nuova federazione che è frutto appunto dell'accorpamento della vecchia crisma della vecchia fa
La nostra idea guida è stata quella di interrogarsi sui cambiamenti e quindi
Di tentare di dare una risposta ai nostri lavoratori ai nuovi ai nuovi lavoratori neanche i vecchi che svolgevano nei nuovi ambienti in eventi ambienti in cui vivevano e lavoravano
La loro attività
Avendo attenzione agli aspetti a tutti gli aspetti dalla vita della persona che lavora alla sua famiglia alla comunità locale in cui vive in cui opera
Ed è questo un metodo attualissimo e che proseguiremo anche
Nel futuro
Per dirla con una metafora di Gallino se oggi non si eccita Gallino evidentemente
Uno non passa per un intellettuale
S'andiamo avanti verso il passato ed è quindi con con questa metafora che noi intendiamo camminare facendo bene anche in futuro il nostro vecchio mestiere
Certo non è stato un cammino facsimile
Ma
è stato un cammino che era necessario per
Dare soprattutto risposte alle diversità che in questo settore si incontrano mi pare che la relazione
Su questo argomento della diversità si sofferma
E in qualche modo noi abbiamo anticipato quindi condivido pienamente la la sollecitazione la relazione che attraverso gli accorpamenti
Sì ci si preoccupi di dare risposte alle specificità dei vari settori delle varie componenti le più grandi categorie il rischio di essere ma significati un rischio vero soprattutto per un'organizzazione categorie come la nostra che tende a ripresentarsi all'iscritto al lavoratore come
Un'organizzazione che è più vicina a lui che dà risposte concrete alla sua specificità e la sua professionalità
Stamattina ieri nella relazione si il segretario generale si è soffermato sulla
Diversa interpretazione di abitare da alloggiare
E per per darsi una concreta un concreto ruolo bisogna interrogarsi sui cambiamenti abbiamo detto
La centralità della persona la libertà e la responsabilità dell'associazione sindacale
Il primato delle Società naturali
Sulle leggi dello Stato e dell'economia
Tutto il resto credo che venga dopo quindi noi dobbiamo essere consapevoli che la nostra attenzione appunto la persona
Così sarà possibile trovare delle soluzioni adatte ai tanti problemi dalla moderna azione sindacale non avremo difficoltà ad affrontare la globalizzazione le trasformazioni strutturali del lavoro
Anzi queste per noi potrebbero essere delle risorse non un problema
Parlare di globalizzazione
E non pensare ad una adeguata azione sindacale a livello internazionale del sindacato mi sembra riduttivo la relazione riserva qualche passaggio interessante
Io sono convinto che occorre ripensare alla all'azione del sindacalismo internazionale
Anzi a questo proposito mi preoccupa che nella relazione di Pezzotta
Sia sparito una speranza che si era Cesa in in alcuni membri dell'esecutivo
E proprio nell'ultimo e così potevo confederale quando Pezzotta ha detto di essere stato interprete di una sollecitazione verso la CISL Internazionale
Perché aprisse un dialogo con la CNT ho visto che nella relazione
è sparito questo riferimento e questo mi preoccupa perché voler affrontare la globalizzazione
Senza pensare ad un dialogo fra tutte le componenti sindacali a livello internazionale mi sembra molto riduttivo
Credo che bisogna avere il coraggio di andare controtendenza immagino che alcuni uffici internazionali del sindacato siano innamorati dei loro ambito i loro spazi dal loro modo di di lavorare credo che noi dobbiamo essere innovativi anche in questo andare qualche volta anche controtendenza
Questo rifiutare in qualche modo anche il conformismo celebrativo le diplomazie sindacali
L'antico umanesimo culturale e organizzativo a livello internazionale come a livello nazionale bisogna scoprire le diversità il pluralismo ed accettarlo
Credo che questo riferimento nella relazione debba essere ripreso perché non è soltanto un fatto nominare un fatto di cultura credo che
E chissà perché è quelli che sono tanti innamorati di parlare dell'unità sindacale in Italia non ne vogliono parlare a livello internazionale credo che questo sia una cosa che noi dobbiamo dobbiamo recuperare
Invece condivido nella parte internazionale la proposta di Sabino che
Dice che dobbiamo finalmente
Farsi carico degli aiuti sindacale diretti verso chi ha bisogno è una proposta seria e anche se viene poi magari nella nella concretizzazione sarà qualche goccia nel mare però è un esempio per esempio che noi dobbiamo dare e che potrebbe essere
Seguito
Sul sindacato invece europeo
E anch'io da un sì convinto alla al ruolo del del dell'Europa del lavoro
Ma bisogna anche qui partire dalle concrete esperienze
E ampliare la da Libera regolazione delle parti sociali anche loro a livello europeo
Collaborando con con le istituzioni europee anzi direi che bisogna fare quello che abbiamo fatto nel sindacato va trasferito anche a livello di istituzioni l'abbiamo fatto i significativi passi a livello europeo come sindacato le categorie soprattutto bisogna ammetterlo i i comitati aziendale europei
Accordi sul dialogo sociale
Sono tutte cose che le categorie andò realizzato mentre noto una carenza di ruolo del sindacato europeo livello orizzontale occorre avere il coraggio di dialogare di più con le istituzioni democratiche europee superando in qualche modo il blocco il il
Il freno che pongono certo certi euroburocrati bisogna dialogare con le istituzioni per dare luogo le istituzioni democratiche oggi la politica europea Bari scoperta altrimenti rischiamo vittime di pochi burocrati europei che diranno a noi come deve essere costruita l'Europa e mi pare che le polemiche anche di questi giorni
Supportate anche da un voto importante come quello irlandese
Deve essere valutato per i suoi aspetti politici
Si debba mettere in condizione come sindacato di pensare ad una iniziativa nei confronti delle istituzioni democratiche non fermarsi soltanto all'impostazione che appunto l'euroburocrazia vorrebbe
Vorrebbe darsi
Come del resto anche su questo provente nazionale merita attenzione un passaggio dalla della relazione di Pezzotta quando parla della presenza dei lavoratori extracomunitari
In Europa comunque in maniera particolare al nostro Paese quando parla nella relazione di programmazione di flussi ma non bisogna soltanto dire siamo per la programmazione dei flussi bisogna anche proporre politiche e istituzioni che permettano la realizzazione di questo per esempio tanto per parlare degli uffici internazionali
Passerò come quello che parla male di ufficio internazionale ma per la verità sono stato così coinvolto poco che mi pare anche giusto potrebbe anche parlare in maniera critica
Se se gli uffici internet internazionale del sindacato per esempio che sono stati così bravi ad inventarsi le agenzie dei diritti nei Balcani come risposta ai problemi di queste di quei Paesi
Non si sono mai preoccupati per esempio
Di pensare che se vogliamo realizzare veramente la programmazione dei flussi
Bisogna che le nostre strutture diplomatiche e consolari si adeguino si dice si dotino di strumenti quindi bisogna portare avanti proposte politiche vere concrete
Cosa mi riferisco medievali Spalletti sociale stamattina è stato accettato a parte Gennari un esempio storico di una presa di posizione di Pastore nei confronti del Governo Scelba io ne voglio ricordare una nel mille novecentocinquantacinque
La CISL e fu portatrice di una proposta concreta per l'istituzione degli addetti sociale nelle nostre ambasciate
Una proposta che il governo di destra come qualcuno ama definirlo Scelba presi in considerazione stava realizzando è una proposta che è partito da un congresso dell'accisa mille novecentocinquantacinque ma il governo più progressista che avvenuto successivamente il Governo Segni con ministro degli Esteri
Martino Martinotti il vecchio Martino invece accanto no
Bisogna riscoprire questi strumenti a detti sociali non significa però anche qui andare allargare i ruoli del personale diplomatico come è avvenuto negli addetti agricoli per anni noi noi le organizzazioni agricole hanno imboccato l'istituzione dei
Degli addetti agricole e poi alla fine dopo dieci anni di dibattito abbiamo registrato ad un ampliamento delle dei ruoli
Vede del personale diplomatico credo che personale diplomatico consigliere economici general generici ce n'erano già tanti nelle nostre ambasciate
Mentre invece occorreva una persona specificamente preparata a capire il mondo agricolo il settore agricolo i flussi di produzione agricola da noi dobbiamo proporre la stessa cosa nel settore
Dal sociale dobbiamo istituire come da imparando da certe potenze
Guardate che era gli Stati Uniti non hanno detto sociale
Adesso c'è un anziano dopo un diplomatico ma hanno sempre avuto sindacalisti hanno sempre avuto rappresentanti dell'imprenditoria cioè gente che sapeva leggere i fenomeni sociali e cercare poi di dare adeguata soluzione
Anche in termini di strumenti
Di programmazione dall'emigrazione
Sulla società italiana
è inutile dire che siamo tutti per l'autonomia del sindacato della politica delle scritte rispetto la politica rispetto le istituzioni
Un'autonomia che
Però si deve vedere
Nelle proposte nelle azioni
Senza estremismi di principio
Io io soffro vedete sarà un argomento che se riprenderà dopo quando parleremo dei
Di modifiche statutarie ma soffro nel vedere nella mia organizzazione che anziché a parlare liberamente di taluni argomenti leader ideologie inviano
L'ideologia via
L'abbiamo fatto una proposta di modifica dello Statuto per rendere compatibile la presenza di dei lavoratori e degli attivisti comunque con responsabilità sindacale
Potremmo dire magari che potranno evitare che i sindacalisti a tempo pieno lo possono essere ma rendere compatibile
Che un rappresentante sindacale aziendale o un capo lega di uno comune sperduto delle del nostro Paese posso andare in consiglio comunale mi pare la cosa che
Si possa fare
Ora dire che non se ne parla in termini di principio ha sbagliato la nostra organizzazione non è un'organizzazione che ragiona così è un'organizzazione che deve guardare la realtà e la realtà ci dice che oggi abbiamo reso compatibile
La presenza di dirigenti sindacali a livello di comitati
Dei
Nelle grandi città così dati consigli regionali de circoscrizione che guarda caso per ironia della sorte a Roma si adesso si chiamano municipi e non posso non è possibile per il capo lega di cava corta odi
Di un Paese dalla Val Padana di cinquecento abitanti andare in Consiglio comunale pur sapendo che in quella realtà si mettono d'accordo il gruppo di famiglie per dare
E e per rendere autonomia alla loro gestionale al loro territorio
Bene
Credo che bisogna a vere presente che l'autonomia non si persegue con questi strumenti
C'è stato un momento che abbiamo vissuto avuto bisogno anche di qualche opera per me all'autonomia mi pare che i tempi siano profondamente cambiati
E allora in quale direzione bisogna andare
Innanzitutto
Bisogna realizzare più sussidiarietà verticale e più concertazione sono d'accordo con quanto dice la relazione una concertazione libera una concertazione concreta e non istituzionalizzata
Contro ogni centralismo spezie neo centralismo degli enti locali e regionali
E in quanto le varie politiche che interessa la nostra gente
Politiche per la famiglia politica per la casa i trasporti la sanità vogliamo essere partecipi in piena autonomia
Sono temi troppo importanti per la vita dei lavoratori per lasciarli esclusivamente ai politici
Il sindacato deve essere
Uno strumento di libertà
E anche su questo bisogna che noi abbiamo qualche
Momento di di riflessione
C'è troppa Bill abitudine a far fare il sindacato gli avvocati
Credo che dobbiamo lasciare gli avvocati il loro mestiere
E dobbiamo invece fare comporta il nostro perché tutto parte da lì lo possiamo dalla parte dire non vogliamo la legge
E poi invece a ridurre il sindacato soltanto ad uno strumento di realizzazione di cause il sindacato c'è funzione se evita le cause
Bisogna attraversare
Il Rubicone senza attendere la CGIL sono d'accordo
Perché è una via della modernizzazione queste voi in agricoltura nel novantacinque lo abbiamo fatto
E i risultati si sono visti in seguito
Credo che dobbiamo anzitutto chiedere che il sindacato sia sempre più agente negoziale
Ad ogni livello e chiediamo di liberare sempre più spazio alla contrattazione
Lasciando ad altri le dispute astratte
Sull'improbabile modelle contrattuali validi per tutti
Liberiamo spazi alla contrattazione continuando l'avvio dall'accordo del luglio poi interrotto dall'accordo di Natale del novantotto
Contratti decentrati produttività risparmio contrattuale bilateralità nella gestione dal mercato del lavoro ed è la formazione professionale a tutti i livelli
Incalzeranno Confindustria e CGIL su questi temi e lasciamo libero spazio alla fantasia delle parti e risultati poi si vedrà
Noi rappresentiamo come federazione i lavoratori dell'ambiente
I lavoratori delle acque della politica
I lavoratori forestali
Quelli che furono i boschi gli operai agricoli chiede che si dedicò alla cura dei terreni agricoli
E allora noi chiediamo un ambientalismo fondato sulla collaborazione
Delle popolazioni rurali
Sul loro piano sviluppo sulla qualità della vita nelle aree rurali e non su un vincolo Isma'che li penalizzi senza alternative
Occorre passare dalla logica della protezione civile a quella della prevenzione dei disastri e molto dipenderà dall'uso che faremo del lavoro agricolo e forestale
Ti sei meraviglia
Che risorse vengono messi a disposizione per i lavoratori forestali e di altri di talune regioni
Ma nessuno si chiede mai
Quanto costano i disastri ambientali quando si verificano credo quindi che bisogna invertire questa tendenza partendo però da noi partendo dal nostro lavoro certe politiche ambientaliste
Che non si sa bene dove arrivano anche in casa nostra credo che le dobbiamo in futuro a contrastare con forza
Non siamo non siamo un movimento di ambientalisti siamo un movimento sindacale che deve dare risposta interne occupazione i nostri ai nostri iscritti e dobbiamo partire proprio da loro per dare risposta
Credo
Il partito dei settori sia una cosa importante perché noi siamo il sindacato delle diversità sindacato le professioni il sindacato dei lavori delle specificità
Lasciamo alla CGIL un modello
Che è in declino
Le sue immobilità organizzative
Le sue politiche nel suo in quali inguaribile egualitarismo
La nostra strada è un'altra in conto dobbiamo solo riprendere e aggiornare la nostra tradizione mi è piaciuto per concludere una frase
Di Savinio
La via della persona detto Savino è la più moderna
Sì occorre una svolta decisiva interni culturale del sindacato italiano
Dalla classe alla persona
Dal movimento all'associazione
Dalla rivendicazione alla partecipazione
Dal diritto pubblico lo sottolineo perché su queste innovazioni diciamo tutti essere d'accordo ma poi dopo mi pare che si va in un'altra direzione dal diritto pubblico al diritto privato
Dalla legittimazione politica a quella dei soli iscritti
Facciamo anzitutto una Cis grande
Il resto verrà da solo
Allora mentre invitano a prendere la parola Paolo dichiarati consuma pregherei di distribuire il materiale per le modifiche statutarie veda con l'intervento di Nanni diamo la parola negli enti del precedere all'approvazione delle modifiche statutarie
Nel frattempo mi dicono che è stato smarrito stamattina Quinzano a un telefonino Motorola
Nel collega Pezzolato Dino viva se per caso qualcuno l'avesse trovata gentilmente lo fa per venire qui al tavolo della Presidenza grazie
Cari amici delegati in questo ultimo anno
Molti hanno coperto la parola consumerismo
Hanno scoperto il ruolo delle associazioni consumatori
Lo hanno scoperto i cittadini lo hanno scoperto i media
Lo hanno scoperto anche lei in prese e credo che questa grande iniziativa che ha visto attori soggetti sociali per la prima volta nel nostro Paese le associazioni consumatori
Se questo è stato possibile realizzarlo
Credo che si debba anche all'apporto che la nostra associazione che la dico che l'associazione promossa dalla CISL ha dato a questo movimento a questa iniziativa nella messa a punto delle proposte dei Progetti
E se questo processo è cresciuto credo che sia grazie alla capacità di avere individuato una serie di problemi concreti sui quali dare risposte
Lo abbiamo fatto pure mutui usurari che ha visto una battaglia molto dura da parte delle stazioni consumatori nei confronti del mondo bancario che pretendeva di mantenere tasse
Ai tassi del cinque sei per cento
E la battaglia ha portato un risultato importante di una dimezzamento mediamente del tassi d'interesse all'otto per cento con grande risparmio per le famiglie
E credo che tutti hanno avuto la sensazione la consapevolezza che se questa battaglia realizzato questi risultati contro il Governo e contro le banche è stato grazie all'azione delle associazioni consumatori
Lo abbiamo fatto sulle assicurazioni
Sul soprattutto sulla polizza che impegna maggiormente le famiglie quella dell'assicurazione auto
Dove nonostante un impegno di dinamica dei prezzi di tasso d'inflazione del due tre per cento qui le tariffe viaggiavano con aumenti del venti trenta per cento quando anche qui abbiamo posto con forza una serie di proposte abbiamo posto con forza l'esigenza di bloccare questo processo speculativo da parte delle compagnie di assicurazioni si è arrivati al blocco si è arrivati al tavolo di concertazione
Alla definizione di trenta Problemi con relative soluzioni in quel famoso accordo di concertazione firmata al ministero dell'industria
E di quei trentadue problemi messi a fuoco ventuno hanno trovato poi una soluzione legislativa alla fine della legislazione e fra questi aspetti che io reputo rivoluzionari come il problema dei prezzi in vetrina come il danno biologico come le sa la separazione degli onorari dai risarcimenti per fare un'operazione di trasparenza
Le imprese hanno coperto il ruolo e il peso delle associazioni consumatori anche quando sono state chiamate a pagare delle pesanti multe da parte dell'Antitrust
Santuari inviolabili come le banche come le assicurazione come i petrolieri
O ultimo le società multinazionale del latte in polvere per i bambini dire grazie a denunce circostanziate delle associazioni consumatori dell'Adiconsum venire hanno pagato penalità di centinaia di Mila di miliardi
Tutto questo credo debba farci riflettere su quello che è il ruolo su quello che è l'iniziativa su quello che possono essere in futuro le azioni che la nostra associazione può portare avanti a livello nazionale e nel territorio
E quando dicevo che alcuni sindacalisti anche essi hanno scoperto per la prima volta il peso di ruolo che possono delle stazioni consumatori credo che poi debba esserci anche una conseguenza ci ritornerò eccessivamente
La seconda considerazione questa molto rapida e veloce
Il segretario generale Savino parlava della società globalizzata
E io credo che i segni più evidenti di questo sono la società dell'euro che è alle porte
Sono il fatto che tutti i servizi che tradizionalmente erano gestiti da Monopoli dal pubblico oggi siano passati o stanno passando al mercato
Ebbene io credo che su questa tematica del passaggio dei servizi pubblici dal pubblico al privato al processo di liberalizzazione in corso
Sia opportuno necessario realizzare a Breme e io questo Nietzsche Riva che propongo come dirà sul mercato nel suo insieme
Una riflessione per vedere che cosa è stato rispettato rispetto alle attese che cosa invece non ha funzionato e occorre correggere perché oramai su alcuni di questi siamo in grado di fare queste analisi
Ebbene rispetto a questo tema quali sono le future battaglie che non intendiamo portare avanti come consumatori certamente
Occorre portare avanti questa battaglia nei confronti delle banche per rendere il costo dei servizi più trasparenti perché in questo settore nonostante le mille banche la concorrenza ancora non c'è
E intendiamo riaprire appena questo governo comincia operare il problema dei mutui agevolati
Il problema dei mutui agevolati si tratta di circa tre milioni di famiglie dove qui lo Stato le istituzioni continuano a pagare interessi usurai alle banche di migliaia di miliardi senza che mi disse volti sia ancora una soluzione
Intendiamo riproporre lo faremo entro la fine di questo mese anche un nuovo progetto per quanto riguarda le famiglie
Perché riteniamo come diceva prima Ruffini che il costo degli affitti arrivata delle cifre veramente enormi
è considerato oggi i tassi d'interesse abbastanza bassi
Diventa fattibile diventa possibile diventa alternativa l'acquisto della casa se impegnamo le banche a finanziare in termini di mutuo non soltanto il settanta settantacinque per cento ma fanno oggi ma il cento per cento del corpo
Se riusciamo a far passare questa idea significa che anche quelle coppie quei giovani che non hanno un risparmio accantonato possono mettere in cantiere l'acquisto della casa rispetto a pagare l'affitto e quindi un risparmio investito non soltanto come dire sprecati in quello per l'affitto
Riteniamo di contare continuità a questa lotta che abbiamo avviato sulle assicurazione perché riteniamo si debba arrivare a delle regole in cui non sia la singola assicurazione a decidere chi tenere dentro chi sbattere fuori dall'assicurazione o come sta facendo oggi
Ma ci sia un rispetto del contratto perché la mutualità tra i giovani e l'anziano tra le aree del territorio non può essere come avviene oggi la singola compagnia deciderlo ma devono essere delle regole di carattere istituzionale riteniamo che tutta la problematica dei servizi di pubblica utilità abbia diverse valenze da essere affrontata una prima riguarda e tariffe
E io credo che qui sindacato debba porre con più forza rispetto al passato quello che è la coerenza degli aumenti tariffari
Non è pensabile non è accettabile che una politica dei redditi lasci fuori quello che è la dinamica delle tariffe le principali servizi siano essi pubblici primati o liberalità
Perché in caso contrario si arriva a una contraddizione di fondo da parte nostra riteniamo che si debba andare avanti nella scelta in quella iniziativa che abbiamo già sviluppato che ogni servizio devasta deve stabilire quello che è lo standard di qualità minimo indispensabile
Sotto il quale deve vigere una norma molto semplice come Zanin alcuni in alcuni supermercati del soddisfatto o rimborsato
Quindi se quel servizio non rispetta quello standard che l'ultimo testo definito deve esserci un risarcimento deve esserci una penalità
Così da incentivare una migliore qualità del servizio
E riteniamo ci sono problemi per quanto riguarda le energie per quanto riguarda il telefono su tutti questi abbiamo elaborato una serie di proposte sulle quali stiamo lavorando ma come dicevo prima sarebbe estremamente interessante e utile vedere ricollocare di fare un'iniziativa di riflessione
Per vedere rispetto al processo di liberalizzazione che cosa ogni in ognuno di questi servizi occorre rettificare modificare aggiustare rispetto alla dinamica che ha avuto
Savino parlava nella sua relazione e io ho apprezzato molto anche il tema di una rinnovamento
Del Progetto sulla formazione di un nuovo ruolo del centro studi parlava di un nuovo progetto sull'informazione i nuovi rapporti dell'accise con il mondo esterno ebbene io ritengo che queste tre tematiche siano di estrema importanza
Sia riscoprire la formazione sia rielaborare un Progetto di informazione anche d'intesa con le varie strutture con i vari enti con le varie associazioni per cercare di far sì che quelle che possono essere una serie di sinergie
Possono migliorare in modo considerevole la nostra informazione e io ritengo su questo si possa fare si possa fare molto
Un altro piccolo flash
Che credo sia opportuno come dire precisare
In molte occasioni noi troviamo come dire richieste da parte delle strutture territoriali su tutto il tema della sicurezza e mi riferisco immatricolare la sicurezza alimentare di richieste
Che arrivano l'associazione di un nostro ruolo per dare il bollino a questo o quell'altro perse passi che quei prodotti appaiono più sicuri dagli altri
Bene io ritengo che questo non può essere il ruolo di un'associazione consumatori perché il nostro ruolo non può essere quello tanto di andare a votare bollini per garantire che questo prodotto è sicuro rispetta questa proprio non lo è
Il nostro ruolo deve essere quello di fare informazione
Deve essere quello di fare dei test comparativi
Deve essere quello di realizzare dei controlli come dire attraverso delle indagini dei testi così come viene fatto in tutti i Paesi nordeuropei
E credo che in questa direzione lo intendiamo porre al nuovo governo e alle stesse Regioni che ci siano anche delle disponibilità finanziarie istituzionali per poter svolgere questo ruolo
Se pensate che in Germania sul consumo mediamente ogni cittadino paga un Marco per ogni cittadino a favore delle associazioni consumatori in Italia tutto questo non c'è e stiamo alle prigioni voglio concludere con una sfida che mi sta molto a cuore ed è una sfida di carattere politico di carattere organizzativo
In questi anni non siamo arrivati più o meno ad essere presenti in circa centosettanta sedi del sindacato
Sono tante e sono poco sono tante rispetto agli anni di lavoro che abbiamo alle spalle sono poche rispetto alle potenzialità
Ebbene la stella che io vorrei lanciare alle categorie alle unioni di zona a sindacato e pensionati
è quello di sviluppare assieme sul territorio per arrivare in tutte le sedi arrivare uno sportello della Vuitton CUP arrivare avere una persona impegnata sulle tematiche del consumo che come dicevo prima stanno crescendo di peso stanno crescendo stanno crescendo di ruolo
E vorrei anche aggiungere alle categorie
La possibilità che anche nelle grandi fabbriche né grande le grandi imprese si possano realizzare uno sportello sul consumo oramai con i nuovi mezzi informatici c'è la possibilità di avere i collegamenti di avere le informazioni poiché non è più necessario passare per la il tramite della della tradizionale porta quindi io vorrei quelle che da questo congresso soprattutto da parte delle strutture si realizzasse un nuovo impegno per cerca di diffondere sul territorio in tutte le sedi la struttura dell'Adiconsum
Come un elemento di servizio al consumatore come un elemento di movimento sui problemi del territorio che riguardano le tariffe che riguardano i consumi e quindi da parte nazionale si sarà tutto l'impegno di andare in questa direzione grazie
Allora preferiamo ancora l'approvazione delle modifiche statutarie indichiamo Cesare reggenze Idol strane le proposte
Credo che faremo la spenta
Nel senso che il mio dovere portare al congresso
Le considerazioni della commissione Statuto è stata suo tempo eletta dal consiglio generale
Che si è regolarmente insediata ha svolto il suo compito
Ha raccolto le proposte di modifica allo Statuto
Pervenuta in modo corretto nel senso nei tempi e nei modi sono pervenute anche altre richieste di modifica statutaria una mi è stata consegnata anche questa mattina ma ovviamente quelle che hanno preso la strada erano quelle pervenute nelle modalità previste
La commissione le ha ammesse in ordine perbene le ha portate a conoscenza del strutture
Ha raccolto le osservazioni e le valutazioni per la verità non molte venute dalle UE se dalle federazioni di di categoria
E ha presentato le proposte di modifica al consiglio generale del venticinque di maggio
Nel consiglio generale si è sviluppato sulle stesse proposte
Un dibattito costruttivo come si dice di norma e alla fine di questo dibattito tra alcune proposte che sono state correttamente dirottate verso il Regolamento di attuazione dello Statuto
Alcune proposte che sono state ritirate dai presentatori e altre che non hanno avuto il quorum necessario per arrivare a questo consenso alla fine di tutto questo processo
Arrivano tre proposte di modifica statutaria al Congresso oggi e sono quelle che chiedono di recepire nello statuto della nostra confederazione i contenuti del decreto legislativo quattro e sessanta
Non è il mio compito ma visto che facciamo la svelta mi prendo un minimo di spazio
Io credo che questi adempimenti che sono già stati fatti
Spero in tutti i congressi territoriali regionali di categoria territoriali e regionali orizzontali nonché nelle federazioni non siano stati accolti come adempimenti burocratici
Nel senso che si tratta di principi regole in regolamenti con i quali l'organizzazione sarà bene che impari a convivere si
Da subito perché nei prossimi anni e mesi se piove di qualche tuona sarà bene che questo ombrello sia aperto e tenuto pena aperto a fronte di ogni difficoltà
Qualche considerazione poi passiamo alle votazioni
Come mai così poche proposte di modifica io credo che la vera nel congresso del novantatré e del novantasette snellito il lo Statuto spostando molte normative al Regolamento abbia reso più flessibile Regolamento ha reso meno necessario mettere mano allo Statuto
Seconda considerazione andando per aggiustamenti progressivi probabilmente siamo riusciti a far combaciare le regole statutarie con la realtà organizzativa
Alcune strutture hanno sollevato la necessità di porre mano allo Statuto in modo robusto
Si è convenuto in consiglio generale di dare mandato di investire di questa responsabilità il prossimo consiglio generale il quale avrà il compito di predisporre per la prossima assise congressuale
Tutte le ristrutturazioni free styling del nostro Statuto
Per lender lo più confacente non alla realtà di oggi ma quella che stando alla relazione di Pezzotta dovremo avere fra quattro anni
Detto questo fatte queste considerazioni se la Presidente concorda potremmo passare alle tre proposta di modifica
Il materiale la verità è stato distribuito la prima proposta è una aggiunta all'articolo sei
L'articolo sei che è quello che riguarda diritti e doveri degli iscritti
Alla fine dell'articolo sei
Si inserisce un ulteriore capoverso che recita così
è prevista l'intrasmissibilità della quota o contributo associativo
Ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e no non rivalutabili ITA della stessa credo che non abbia bisogno di spiegazioni le quote versate all'organizzazione sono dell'organizzazione punto e a capo
Bene allora
Non ci sono richieste d'intervento io pongo intanto in votazione questa prima modifica per cui chi è favorevole alzi la delega grazie
Grazie contrari astenuti approvato all'unanimità
Seconda modifica articolo quarantasei patrimonio dell'organizzazione tra il primo e il secondo capoverso inserire questo passo per tutte le strutture vi è l'obbligo statutario di redigere i di approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario
Vi è inoltre il divieto di distribuire anche in modo indiretto utili o avanzi di gestione nonché fondi Riserve o capitale durante la vita dall'associazione
Salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge
Anche qui bilanci da fare ed approvare annualmente
Grazie anche qui se non ci sono richieste io metto in votazione quest'altra modifica del qui chi è favorevole alzi la delega
Grazie
Contrari astenuti approvata all'unanimità terza e ultima modi articolo cinquantuno procedure per lo scioglimento della Confederazione
Inserire un ulteriore capoverso in ogni caso vi è l'obbligo di devolvere il patrimonio nel caso di scioglimento
Di devolvere il patrimonio dell'ente in caso di suo scioglimento per qualunque causa ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità salvo diversa destinazione imposta dalla legge
Bene anche qui chi è favorevole alzi la delega
Grazie contrari astenuti approvata all'unanimità non so se era la commissione che è la parte particolarmente efficace ma abbiamo finito grazie grazie
Bene mentre dò la parola a Tagliabue invitò i componenti della commissione elettorale a andare al piano superiore aree offesi perché è prevista la loro riunione la riunione della Commissione grazie
Vorrei iniziare rubando una battuta che ha fatto un altro sindacalista che è cari amiche cari amici e care sedie maggioranza
No alla scherzando cuento anche per care amiche cari amici io credo che la CISL esce da questa stagione congressuale molto più forte e più unita perché è più consapevole del suo ruolo nella società nella società italiana
Si apre quindi la possibilità di una fase di riformismo sindacale che si può articolare atto non puoi tre filoni su cui abbiamo importato le nostre tesi la contrattazione la concertazione e la democrazia economica
Sulla contrattazione parla di contrattazione vuol dire prima di tutto la difesa dei due livelli contrattuali e quindi prima battuta l'impegno a rinnovare i contratti di lavoro scaduti per oltre cinque milioni di persone
Il rinnovo però di questi contratti è condizione necessaria per la tutela del salario eroso da un'inflazione reale andata ben oltre quella programmata ma anche è precondizione per avviare una riforma del sistema
Contrattuale italiano rafforzando il secondo livello di contrattazione decentrato
Ed esigibile
Qua dobbiamo anche porci il problema di ridurre il numero dei contratti di lavoro non dimentichiamolo mai che noi abbiamo pare circa quattrocento contratti nazionali
Bisogna fare un grosso sforzo per arrivare assieme all'ampliamento del secondo livello la riduzione alla riduzione del numero dei contratti alla loro molti Anita se il primo livello del verso un livello di salvaguarda i diritti generali
Francamente non si capisce perché ci debbano essere tantissime diversità citando anche un caso passato l'onore di questi mesi contratti a termine
Se guardiamo già nei contratti di lavoro quante sono le variabili delle causali dei contratti a termine si capisce come sia necessario a partire dalle categorie
Come una specie di Houghton siesta quella di arrivare a definire norme che siano omogenei perché credete quando si arriva in periferia gestire la confusione pazzesca
Quindi io Rino contrattare non do possiamo e non dobbiamo rassegnarci a vedere il salario contrattato dal sindacato diminuire in continuazione
In termini di potere reale e diffondersi aumenti individuali decisi unilateralmente dall'impresa né costantemente ridursi la quota di reddito nazionale che va ai lavoratori pensionati
Qua corretta
Insistere un attimino noi sono anni che giustamente abbiamo fatto sacrifici ed era giusto per entrare in Europa si tratta adesso di riscuotere la cambiale abbiamo chiesto al governo D'Alema l'abbiamo chiesto al governo Amato lo dobbiamo chiedere anche al Governo Berlusconi e cioè nella finanziaria è ora
Sul piano fiscale di ridarci aumenti di sgravi fiscali che rendono il
Salario più alto ma ero anche di riprendere senza vergognarsi a parlare del problema salariale
Il problema del salario dei lavoratori è un problema reale e bene hanno fatto gli amici dalla scuola
A porre il problema che i loro salari sono inferiori alla media europea ma tutti i salari dei lavoratori italiani sono inferiori e di molto alla media europea e quindi c'è un problema
Anche se la Riale che va che va governato e nel governare il salario si contrasta anche
Gli egemonia degli imprenditori
è ora di cominciare a dirgli che non sono solo i loro i problemi che possono essere messi all'agenda del Paese
Certo sono tanti problemi che le aziende hanno ma sono tanti anche i problemi che i lavoratori i pensionati hanno e anche questi sono problemi che vanno posti all'agenda del governo all'agenda discusso nel Paese si sono abituati troppo bene
E cioè che alla fine delle tribune da quelle elettorali a quelle politiche a Porta a Porta qualunque punto quello che si discute sono solo i loro problemi no bisogna iniziare a dare voce a discutere
Anche ai nostri ai nostri problemi quindi va alzata la quota di reddito dobbiamo porsi questo obiettivo alzare la quota di reddito che va ai salari e vale pensioni perché
Molte sono stati sacrifici adesso è giunto il momento di restituire sia sul piano salariale ma anche sul piano delle fiscale reddito ai lavoratori
E ai e ai pensionati
E quindi va ripreso una vera e seria politica di tutti i redditi condizione indispensabile per il tempio ridurre l'inflazione tenere sotto controllo
Il debito pubblico ampliare le risorse per gli investimenti per ammodernare il Paese ma anche per fare stare meglio la gente
Per fare stare meglio la gente perché il problema è vero che il nostro è un Paese di infrastrutture che manca di infrastrutture vanno fatte
E quindi la politica dei redditi ridurre sprechi serve ad avere risorse che fu servono per gli investimenti ma bisogna investire anche sui problemi della gente
Pensate quanto cambia la vita delle persone quando capita nella vita di ognuna delle nostre famiglie una non-autosufficienza perché magari il genitore la mamma o il papà non ce la fanno più lei cambia la vita sono tre quattro cinque milioni all'anno
Che al mese che escono dal proprio stipendio
Non ce la si fa ed ora li vanno concentrati gli sforzi così come vanno concentrati
Se è un Paese che perde bambini che non non ha bambini a sufficienza vanno investiti i soldi a tutela delle famiglie a tutela dei servizi per la maternità
E per i figli e quindi noi dobbiamo porre come CISL all'agenda del Paese questa cosa guardate che anche sul salario torno un attimo indietro dove anche al Nord non sono bassi non sono bassi a una condizione
Che i lavoratori sempre più danno alle aziende gran parte della loro teste del loro tempo
I salari crescono perché il tempo delle persone diventa sempre più proprietà delle aziende come certa non solo dei Cesaria la flessibilità la problema come certi indispensabile per avere un ritorno salariale
E alla fine non è igienico alla lunga per le persone che lavorano e non li rappresentiamo dare sempre più testa e sempre più tempo le aziende in cambio di non partecipazione perché ce la chiedono in cambio non di partecipazione
E quindi vari aperto una stagione di contrattazione forte sul piano salariale
Sul piano della riduzione dei contratti che è propedeutica a ridurre il numero delle categorie noi dobbiamo continuare la strada iniziata nella conferenza organizzativa di ridurre il numero è categoria arrivando a una decina
E dobbiamo andare a rivedere l'accordo di luglio del novantatré
Un secondo livello di contrattazione riguarda tutta la partita delle flessibilità qua abbiamo bisogno di impostare uno scambio vero
E cioè noi dobbiamo scambiare governo della flessibilità che ci chiedono gli imprenditori vedere essere contrattata acconto regole e diritti per i lavoratori atipici
Lo scambio vero di ladri degli aspetti che sono stati è stato e ha fatto bene la CISL a tenere duro perché è una questione politica e anche di principio sui contratti a termine
Ma la discussione vera più generale che andrà fatta è che noi dobbiamo e possiamo essere disponibile a contrattare le flessibilità che servono alle aziende a condizione che nel Paese si finisca
Di avere anche oltre la festività contrattata anche la flessibilità e regolare
E cioè il lavoro nero il lavoro sommerso le collaborazioni coordinate e continuative fatte almeno per un milione di persone in maniera abusiva illegale queste sono cose che si scambiano se vanno a finire
E allora si può concordare regole migliori
Sulla flessibilità ma a condizione che rientra l'irregolarità che era nata perché non c'erano scambi veri se c'è adesso ci sono quello che non ha anche c'era nel passato deve finire questo dobbiamo Polo con grande con grande chiarezza
Così come dobbiamo anche cominciare a riflettere prendo l'esempio dei contratti a termine perché quello più recente
Che noi non ce la facciamo più a mettere un vestito uguale a ogni regione italiana l'accordo sui contratti a termine va benissimo ma per noia come o col tre per cento il gioco può azioni dove
Su trentasei mila assunzioni due terzi di queste quindi ventiquattro mila sono già col contratto a termine
Non è la ce ne può fregare di meno però alla fine com'è che il problema nostro è un altro
Il problema nostro è come ridurre queste c'è esso di flessibilità che non fa bene lavoratori perché spesso varia la precarietà
Ma non va bene neanche le aziende perché troppa flessibilità di aziende griffata giocare la loro competitività solo sui costi anziché giocata sull'innovazione non rischiamo di avere aree ricche che sono come dire in maniera facile
Da parte l'impresa perché la comodità c'è anche per gli imprenditori
Anziché essere spinti a competere con le nazioni più forte spinti a competere con le nazioni più deboli perché hanno come dire resistere invece no lei ha spesso conservatorismo è intanto tener conto della realtà
Ma ma serve anche all'impresa in fin dei conti lo diceva anche Giolitti Centanni fatto un sindacato forte ne pone problemi serve anche all'impresa
E questo noi ci siamo e dobbiamo essere sempre più come circa un sindacato che pone problemi alle aziende perché serve al sistema delle aziende italiane avere un sindacato forte che gli dice la verità
E cioè che se è vero che è meglio
In alcune aree del Paese rispetto al lavoro nero avere i contratti a termine e avere una festività contrattati in altre aree del Paese bisogna investire
Su un patto tra lavoratore e impresa né a rimanere nell'azienda crescere in termini di investimento professionale
E noi dobbiamo anche sostenere su questo tema i nostri interventi come CISNAL perché non dobbiamo giustamente solo predicare
E quindi lo Yar Emporio dei lavori Obiettivo lavoro la RAI i nostri strumenti vanno sostenuti noi quello che diciamolo diciamo meglio perché sappiamo anche facendo le cose di che cosa parliamo
A differenza della CGIL che preferisce giocare butta la palla in calcio d'angolo e non discutere
Noi preferiamo a gestire anche pezzi del mercato del lavoro ed è giusto perché non solo è un nostro dovere ce lo chiedono gli scritti ma perché attraverso la gestione abbiamo informazioni che ci servono anche a contrattare a contrattare in maniera seria
Ultime due cose
Sulla democrazia economica dobbiamo cominciare a impostare la dalle cose che lavoratori capiscono e cioè dai fondi pensione
Noi dovremmo controllare fra quattro anni al prossimo congresso se anziché essere un milioni i lavoratori che aderiscono ai fondi pensione integrativi
Se non siano magari cinque milioni dobbiamo cominciare a porci anche questi obiettivi veri perché sono troppo pochi lavoratori che aderiscono ai fondi pensione complementari e quella un pezzo di culture democrazia economica
Che noi dobbiamo realizzare male era iniziamo se si pratica l'obiettivo e cioè se passa nella testa della gente che questa è la strada giusta allora vanno conquistati così come la bilateralità
E noi non possiamo più accettare
Che mentre nell'edilizia funziona bene nell'artigianato ha sporto e dal buon ville che tanto si premura di non disturbare
La CGIL sui contratti a termine non c'è una sola possibilità di fare una bilateralità seria ci sono milioni di lavoratori non sono che sono esposti a qualunque principio dell'imprenditore perché sono sotto i quindici dipendenti ma non c'è alcun servizio alcuna seria bilateralità come si fa a contrattare
Tra Cuomo
Nel commercio ci sono quaranta mila lavoratori
E ci sono tre mila iscritti tutti e tre messi assieme
Ma non è questi si sbattono ma il problema vero è che se non si fanno gli enti bilaterali se non si mutua Lizzano le quote dei diritti sindacali se non si fanno gli operatori di bacino e non è solo una vertenza non so se c'è Baretta bene vale sì armata
E non è solo un problema che riguarda la categoria un poema della Confederazione perché sono milioni di persone quindi razzisti dicevo esce da questi congressi più forte e ne esce rafforzata soprattutto io credo l'autonomia della CISL
Abbiamo tenuto i nostri congressi in questa fase delicata abbiamo parlato a tutti
E abbiamo non abbiamo sposato nessuna opposizione di principio e abbiamo cercato di conquistare tutti i partiti e le forze politiche in campo le nostre idee
Su questa strada dobbiamo continuare la CISL è e resta un sindacato autonomo dalle forze economiche dalle controparti pubbliche e private da partiti e movimenti politici l'autonomia non è però ne agnosticismo all'equidistanza mera affermazione positive attiva delle nostre idee del nostro ruolo politico autonomo nella società italiana alla luce di questa nostra linea di questo nostro ruolo
Bari preso il dibattito sul rapporto tra CISL e politica tra associazionismo e politica
Noi non possiamo la caduta di alcune risposte ne abbiamo percorsi e tanti dal novantaquattro oggi
A questa domanda come si rapporta all'accisa la politica finiti riferimenti storici e quindi la possibilità di incidere abbiamo dato tre o quattro risposte la caduta anche delle ultime risposte che si son tentate di dare non aboliscono la domanda
La domanda resta e alla domanda dobbiamo dare una risposta e quindi passato il tempo di decantazione Cuesta cosa va ripresa va ripresa perché il sindacato italiano
Nel bipolarismo ha bisogno di un forte autorevole sindacato italiano
Autorevole soggetto politico forte Mottola mo'un sindacato insomma che non è come si dice come si è detto bene questa è la nostra linea né al governo né all'opposizione ma è sempre e comunque come dicevamo anche cinquant'anni fa con i lavoratori e con i pensionati
Grazie la parola a Marisa baroni si prepari Spreafico
Io non voglio parlare solo dell'ente
E poi finito
Io
Dicevo che sentite sì
Dicevo che non voglio fare l'intervento solo sull'Inter sull'Ente che presiedo che le ma voglio entrare dentro anche cose che di più mi hanno colpito della relazione che condivido tutta intanto vorrei fare una proposta perché non mi piace continuare
La lamentela sulle sedie vuote la gente che se ne va che viene che parla credo e voglio fare una proposta credo che bisognerà cominciare a discutere e di come facciamo i congressi
Perché non è possibile che noi
Non fatemi perdere minuti
Non è possibile che noi continuiamo a fare i congressi in questo modo
Credo io provo e tento di fare delle proposte perché non ho neanche io la ricetta in tasca
Credo che ci sia un livello del dibattito
Con ruoli diversi
Dalle realtà territoriali alla Provincia alla Regioni alle categorie che hanno la contrattazione nazionale decentrata e quindi la trasversalità e l'impegno delle categorie
Probabilmente bisogna cominciare a discutere
I temi a secondo i livelli dove siamo e quando interlocutori abbiamo perché altrimenti qui siamo tutte persone meno la sottoscritta per l'impegno nuovo che ama re qualchedun altro tutte persone che da quattro mesi siamo dentro i congressi
E da quattro mesi discutiamo le stesse cose
Se a questo aggiungiamo che non siamo più abituati ad ascoltarci
Perché siamo pieni di insofferenza
E ci piace più quello che diciamo noi che quello che ci dicono gli altri
Probabilmente questa è risultato allora credo che bisogna cominciare va per tempo non aspettare al prossimo congresso a discutere a vedere se troviamo formule diverse
Che non siano io dicevo con Antonio Uda che non sia non sicuramente l'immagine europea dove c'è troppa carta e poco rapporto con le persone
Ma da quella modello al nostro credo che una via di mezzo si possono trovare dove la gente venga più i coinvolta che discuta di cose che interessano al loro livello e via via si formula la linea della chiesa rispetto poi a fare sintesi a livello nazionale chiedo scusa ma la ricetta perfetta non ce ne ho neanch'io credo che bisogna insieme discutere queste cose
Entrare dentro la relazione io pur sottolineo solo le cose nonché di piume hanno colpito ma che credo mi hanno coinvolto anche in passato più del necessario
Questo discorso della formazione che è molto importante io aggiungo a quello che la relazione diceva quindi sottolineo non solo formazione ma aggiornamento dei quadri
Perché in una realtà che cambia come questa credo che non basti solo formali dirigente bisogna anche che secondo gli impegni che ognuno di noi esprime o ricopre ci sia anche l'aggiornamento e che vada ripresa ma mi sembra che nella relazione ci sia a livello confederale questo discorso dell'ufficio studi quello che io chiedo scusa Pezzotta ho sempre chiamato volgarmente il pensatoio della cinese
Che negli anni negli ultimi anni passati era più un supporto ai singoli segretari che non l'ufficio studi di tutta la Confederazione credo che bisogna tornare lì perché questo deve essere un sostegno a tutti non solo a qualche segretario confederale
Perché altrimenti facciamo fatica a gestire il nuovo e a gestirlo ai diversi livelli di responsabilità
Quindi questo riguarda i dirigenti i militanti le persone che esprimono e assumono responsabilità rispetto all'organizzazione
Abbiamo poi sento da anni il sociale e i servizi nella cinese
Qui credo che ci voglia un ulteriore sforzo di quello che negli ultimi anni la Confederazione ha fatto il problema non è quanti servizi abbiamo
E non è chi lo fa bene chi lo fa male chi lo fa meglio chi lo fa peggio credo che in ognuno di noi ci debba essere questo problema dentro i servizi dell'accoglienza
Ma soprattutto e questo lo lo può e lo deve solo esprimere la Confederazione perché diventi un fatto di tutti
Che i servizi sono un completamento
Alla contrattazione
Sono un completamento dell'assistenza agli scritti non possono i servizi diventare la sostituzione del tradizionale modo di fare il sindacato
E non posso neanche diventare l'impegno totalizzante dei segretari della CISL
Perché altrimenti non è il completamento della tutela e dell'assistenza diventa fare un altro mestiere io credo che questa non sia compito della Cites
Allora bisogna fare un forte coordinamento nell'ultimo anno la Confederazione lo ha fatto
Bisogna ulteriormente andare più avanti
Forse facendo la stessa
Commissioni e lo stesso coordinamento confederali che abbiamo fatto a questo livello di tutti i servizi della chiesa bisogna farlo anche a livello regionale
Cioè trasferire a livello regionale questo coordinamento confederale dei servizi perché impariamo di più a conoscerti
Perché impariamo di più ad essere ciclisti
Perché c'è ancora troppa autonomia da servizio a servizio e non tutti rispettiamo il coordinamento e l'intreccio per l'immagine delle attiviste dobbiamo esprimere andiamo ancora troppo per conto nostro
Allora bisogna che le politiche dei servizi abbiano un'unica linea dentro la confederazione
E che ognuno di noi che ne esprime ne assume la responsabilità di qualcuno si ritrovi non solo a livello nazionale ma anche a livello territoriale dare le stesse indicazioni
Gli stessi modi di fare e tutela ma soprattutto li spesso immagini della Civis
E questo vale anche per tutto il resto della Confederazione compresa le categorie non possiamo più assistere che qualche categoria si fa i servizi per conto suo
E invece non alimenta questo coordinamento e questa rete che deve poi esprimere la linea che diventa più forte
Come ci disse e quindi non la sostituzione di uffici commerciali del notaio di commercialisti ma una ciste attraverso i servizi fa tutela e copre i suoi iscritti
Il problema varie mi chiedo scusa vado di fretta ma perché faccio altre due cose da dire le voglio dire tutte e due
è il problema delle della presenza delle donne
Di grande sensibilità il passaggio nella relazione
Io aggiungo qualcosa di più
Non serve che noi continuiamo ad ansia ad alzare le quote della presenza delle donne che entrano a competere
Se le donne non le prepariamo cominciando da là dove ci sono
Nessuno di noi ha rimanendo Alachis perché ci passeggia davanti alla porta singola dentro alle allentata ognuno di noi arriva da una categoria
Ognuno di noi esprime la sua militanza detta una federazione di categoria
Dentro l'organizzazione se le donne non cominciano ad avere spazi lì a quel livello è difficile trovarle qui al congresso confederale
è difficile non fanno questo percorso e questo passaggio
Allora decidere qui per statuto alle quote non serve
Bisogna cominciare nella dove si esprime il lavoro l'impegno alla militanza la presenza questo può essere aiutato come non certo con le cose che stamattina su un giornale dicevano
Per bocca di Buttiglione ieri quando Pezzotta pativa la relazione anche sul passaggio delle presenta delle donne Buttiglione seduto qui davanti a sentiva stamattina credendo di interpretare giusta la cosa sul giornale che è scritto che chi non abortisse le dà un milione se questo è il modo di trattare la sensibilità e i problemi della gente credo che sia sbagliato
Allora non interpretiamo anche noi queste cose in questo modo sbagliato
La relazione non diceva queste cose non si pagano gli atteggiamenti morali della gente con un milione c'è un problema di passaggio prima di comportamento di etica e di moralità
Di conoscenza delle cose
Allora è possibile per esempio quando parliamo della presenza delle donne nell'organizzazione cominciare a parlare di orari
E possibile cominciare a parlare di presenza organizzata sugli impegni e possibile cominciare a parlare di flessibilità ora vogliamo solo dai padroni
Allora non si può pensare picchia le famiglie non diventano moderne per cui i figli sono di tutti e due
E l'uso della cucina dell'appartamento e di tutti e due diventa difficile continuare a perpetuare il modello maschile e chiedere che le donne in treno l'efficienza di una sede del sindacato non si misura con l'orologio
Si misura con l'impegno con la presenza con la testimonianza
Allora cominciamo anche a fare queste cose non ci sono gli uomini cattivi e le donne più buone
Ci sono un modello dell'organizzazione che va cambiato
Per vivere tutti insieme i valori di questa organizzazione macchine perché ognuno di noi possa fare quello che ha nella misura che può darlo
Senza venir meno ai valori della famiglia che nella stessa relazione vengono sottolineati perché altrimenti siamo contraddittori
L'ultima cosa
Dicevo che non volevo parlare dell'ente quindi faccio solo un passaggio
Credo che anche sul turismo sociale con le opportunità con la legge nuova che il Governo la proposta di legge del governo varata sia una grande opportunità per lo la Confederazione per la Cina
Se però tutti insieme assumiamo responsabilità di coordinamento
Se facciamo a meno da qualche parte di alimentari privati e lavoriamo dentro un attimo se facciamo almeno qualche volta di fare interessi personali ed essere contraddittori e sentirci tutti allo stesso modo cislini
L'ultima cosa e che io ringrazio
La relazione
Perché io sapete che non so fare a ricamare devo dire le cose che sento beh io ieri mi sono sentita tornata a casa mia ringrazio per tocca
La parola sgradito
Marcare amiche cari amici si erano tempi in cui per aspettare un cambiamento bisognava a coniare il PCI si annoiava adesso nel giro di un paio di congressi la situazione
E ha mutato al punto tale che sia completamente rovesciato i cambiamenti sono talmente rapidi e frequenti
Che non sono non ci siano più ma si fa fatica a inseguirli si fa fatica a governarli e credo che il senso di disagio che molti provano
Più al di fuori dalla nostra organizzazione che al di dentro sta nel fatto che noi a differenza di altri non abbiamo mai avuto paura dei cambiamenti siamo più allenati ad affrontarli
Siamo più coraggiosi nel tentare di dare delle risposte
Savino ha elencato con grande precisione che io condivido e con grande coraggio anche come viviamo in un periodo segnato da forti discontinuità in politica come in economia questo è l'ultimo congresso che si farà in lire italiane il prossimo congresso lo faremo in euro
E non sarà ovviamente lo sappiamo tutti solo un cambiamento di unità monetaria
I cambiamenti nelle tecnologie nel sociale
Far crescere dal basso una discussione su queste cose come è stato deciso di fare in questo congresso
Credo che sia stato una scelta forte importante che ha aiutato l'organizzazione a esprimersi meglio a esprimersi di più un segno importante di novità
Una scelta coerente che la relazione ha fatto è stata quella di puntare sul nostro futuro coerente sullo slogan con lo slogan sullo slogan ma soprattutto perché ha definito
Necessità di una grande e forte proposta sindacale siano le caratteristiche per il nostro futuro per abitare questo futuro da proprietari
In sintesi autonomia contrattazione e libero associazionismo restano il nostro DNA restano il solo nostro DNA c'è già chi ha visto e lo abbiamo potuto notare nei commenti dalla stampa il rischio che questa decisione possa in questa maniera distaccarsi dalla politica addirittura opporsi alla politica
Ignorare la politica avevano sbagliato nel passato si sbagliano ora si sbaglia erano nel futuro
Io credo che sia giusta l'idea di fare politica sulla base dei progetti sulla base di avere l'autonomia di proposizione sulla base di a vere una capacità di gestione autonoma dei progetti che si propongono
Stupisce che alcuni predicatori non propriamente autorizzati per il pedigree che comporta la loro esperienza
Parlino disporne dalla politica dalla CISL
Primo perché non ci siamo mai spruzzate di politica secondo perché comunque in ogni caso mi pare difficile che possiamo avere utili indicazioni da chi è sempre stato abituato a bere troppo
Credo che invece l'idea dell'autonomia
Che è stata proposta anzi riproposta
Perché non l'abbiamo mai abbandonata
E l'idea forte e giusta di riuscire ad avere un ruolo proprio più paritario con la società politica proprio partendo dalla nostra capacità di fare politica con delle proposte
Un sindacato il nostro sindacato vince o perdere nella misura in cui è capace o non è capace di fare un buon accordo punto e basta
Io credo che questo sia necessario che i nostri amici quali coi quali vogliamo lavorare insieme si rendano conto definitivamente che la CISL è
Noi abbiamo bisogno di una maggiore parità tra società politica e società civile
Lo abbiamo ribadito più volte lo ha abbondantemente ha ricordato Savino nella sua relazione senza corpi intermedi organizzati non si governa una società complessa al massimo la si può dirigere e per noi è troppo poco
Poi ci sono queste curiose teorie liberiste per cui il liberismo sostiene un Progetto dove sembra che ci sia sostanzialmente l'individuo il mercato posti lì a organizzarsi
Mentre in realtà questi liberisti che non vogliono regole quando si tratta di regole a vantaggio dei più deboli di quadri che genera rappresentiamo noi
Guardate non perdono occasione di pretendere regole a loro vantaggio appena vedono sfumare qualche affare appena vendono messa in discussione qualche spazio di mercato
è una curiosa concitazione del liberismo quella che veleggia in alcuni club anche intellettuali nel nostro Paese
Le regole per aiutare i più deboli diventano lacciuoli che impediscono all'impresa di espandersi e di creare occupazione
Le regole per sistemare qualche disastro che liberismo esasperato come abbiamo visto nella vicenda dalla mucca pazza comporta
No col fatto che prima si danno tutte le schifezze possibile immaginabile a mangiare questi poveri animali poi quando si scopre che c'è un problema tutti a chiedere che per riparare il danno intervengano gli stati intervengano i soldi pubblici
Noi rischiamo di essere forse poco interessanti perché si vive in un'era dove più che le idee aspettano tutti che racconti
Conti e ti sei messo o con chi ce l'hai
Per cui il giudizio lo spazio sui giornali e misurato con questo metro io credo che sia giusto non arrendersi a questa a questo modo di fare ma il merito per noi resta l'unico metro di misura per valutare ciò che è buono e ciò che non è buono
Il sedersi o no è sedersi a un tavolo di trattativa il firmare o non firmare un accordo anche con la libertà di sbagliare
Anche col diritto di avere un'opinione diversa rispetto ai nostri occasionali o tradizionali compagni di strada
Io credo
Che queste siano cose importanti
Nel momento in cui rilanciamo un impianto sindacale forte
Nel momento in cui il Paese
Si trova di fronte a una domanda anche di novità ha una possibilità di misurare come affrontare questa modernità il sindacato si ripropone come un soggetto strategico nel governo di questa modernità noi abbiamo bisogno certamente di riequilibrare
Il rapporto con il Sud lo dice uno che viene da una provincia che ha il più basso tasso di disoccupazione di tutta Europa
L'uno virgola sette per cento vi assicuro che se è difficile fare io non ho dubbi che sia più difficile fare il sindacato laddove c'è forte disoccupazione e altrettanto complicato farlo là dove c'è la disoccupazione maschile allo zero cinquanta per cento con una differenza che non è di poco conto
Che in questa parte del Paese si sta sviluppando con grande forza questa idea di un liberismo dove in sostanza ci sono le cose che ricordavo prima
Dove il sindacato si cerca di descriverlo a maggior ragione come un elemento che disturba
In questa realtà da cui vengo ma non è la sola nel Nord credo che ce ne siano molte altre dove esiste un'impresa ogni tredici abitanti compresi i vecchi e i bambini
Dove gli addetti media un'impresa sono tredici virgola cinque cioè siamo al di sotto statisticamente parlando di qua la fatidica soglia di quindici addetti per i quali interviene allo Statuto dei lavoratori
Beh in questa realtà statisticamente parlando lo Statuto dei lavoratori è stato superato dalla realtà la tre D con tredici virgola cinque addetti per impresa in mediamente con la media di Trilussa ovviamente no
Questo
Sistema di tutele viene superato porci il problema di come tutelare i nuovi lavori come affrontare le questioni legate alla flessibilità che non può essere precarietà ditta
Un sociologo
A recentemente ha ricordato
Olivetti Beck sul Corriere della Sera che tra dieci o quindici anni la metà degli occupati saranno del genere fragile già adesso non si scherza perché sono un terzo i contratti diventano più indeterminati e più incerti l'orario più flessibile e tutto questo da alla nostra vita quotidiana l'impronta del rischio e dell'incertezza
Così si sommano aggiungo io così si sommano di fatto due questioni di cui dobbiamo tenere conto per definire il malessere di cui sopra soffrono
Molti cioè si somma il malessere di chi cerca lavoro e non lo trova e si somma il malessere di chi è lavoro e rischia di perderlo perché precario in questo contesto stabilizzare l'occupazione diventa decisivo
Io credo che noi siamo più in condizioni di organizzare un'occupazione stabile
Anche se non a tempo indeterminato che organizzare una con una occupazione instabile facciamolo in maniera equilibrata rafforzando il valore dei contratti all'idea della contrattazione però noi abbiamo un problema
Oggi tra un congresso e l'altro chi più chi meno credo di citare dati che valgono più o meno per tutto il Nord
Se trovato tra un congresso e l'altro dal quaranta al cinquanta per cento degli iscritti rinnovati
Non perché c'è stato dissenso o intervenuto Pannella no semplicemente perché Lantella normale mobilità il normale turnover tagli scritti provoca questo rinnovamento
Le categorie sono in affanno passano la maggioranza del loro tempo a ripianare il buco che si crea alla fine dall'anno per affetto dalla mobilità
Possiamo noi continuare a fare proselitismo con una vecchia cassetta degli attrezzi pensata la sul finire degli anni sessanta
E per avere una nuova cassetta degli attrezzi dobbiamo definire un progetto che abbia il coraggio di riequilibrare di modificare gli strumenti di tutela che abbiamo gli strumenti di organizzazione
Che abbiamo non bastano
Gli accorpamenti categoriali ci vuole anche questa discussione e quindi è chiaro che averla aperta in particolare per l'aperta con le nostre posizioni
Può darsi che non risolve il problema perché ci vogliono anche i consensi degli altri compagni di strada
Però certamente a significa dire le cose che servono pensare che le categorie sono forti saranno porti anche in futuro nella misura in cui noi rinnoviamo la cassetta degli attrezzi diamo nuovi strumenti
Per contenere i costi della manutenzione sindacale
Diamo dei nuovi strumenti per gestire i diritti sindacali che se non vengono mutua Rizzati laddove c'è la micro impresa laddove c'è l'impresa che il sindacato non la vede mai è chiaro che questi diritti sindacali questa realtà
Rischiano di non essere usati
Di essere gettati alle ortiche
Io concludo
Con un ragionamento
Che richiede in sostanza una salto di qualità alla concertazione che è stato una parte abbondante dalla relazione di Savino
L'impresa da sola dei territori nel mio territorio ma degli altri che credo tanti assomiglino al mio l'impresa da sola non ce la fa più a competere è una palla gigantesca questa storia che l'impresa
All'impresa
Bisogna dare tutto che l'impresa è il centro del sistema
Questi impresa non solo è liberista quando gli conviene e profezie e protezionista quando non gli conviene più essere liberista
Ma è un'impresa che senza il territorio senza un patto nuovo col territorio fa fatica a coesistere con la forte urbanizzazione
Fa fatica a trovare manodopera
Fa fatica ad affrontare il problema della delocalizzazione
La mobilità da posto a posto io credo diventerà lo è già ma lo diventerà ancora di più
L'unica forma di disoccupazione nella parte più sviluppata del Paese al nord
Ma la mobilità oggi evoca Paure
E impedisce spesso di gestire processi di cambiamento impedisce di aprire ragionamenti sulla delocalizzazione delle imprese
Perciò c'è bisogno di concepire la mobilità e di sostenerla con adeguati ammortizzatori capaci di differenziarsi a seconda dei diversi mercati del lavoro
Favoriremo Hurriyet un riequilibrio della distribuzione del sistema industriale a favore del Sud
Favorire mo'l'abbattimento di barriere che oggi passano per la paura della perdita del posto di lavoro anche in realtà dove in realtà dove in realtà scusate il bisticcio di parole la disoccupazione non esiste
Un'impresa che non ce la fa se non convivendo col territorio a reggere la competitività quei garante con le grandi regioni più industrializzate del pianeta
Allora questi impresa deve accettare l'idea di riconoscere alla concertazione locale un ruolo deve accettare l'idea che bisogna sottoscrivere un nuovo patto tra impresa e ambiente tra impresa e abitanti del territorio
Perché il patto che sopportava l'impresa a qualunque condizione perché era comunque un fattore di produzione di ricchezza non è automaticamente più un patto Rino
Rinnovabile
Così come il capitale umano
Che è sempre più importante fa la differenza competitiva è un capitale che richiede di essere più considerato la competitività del sistema nella sua parte più avanzata è legata alla capacità di decidere col consenso e di decidere in fretta
Il rapporto con il capitale umano e il rapporto col territorio diventano decisivi quindi io concludo con uno due brevissime osservazioni la prima è abbiamo le idee giuste e la gente lo sa
E dobbiamo quindi concentrarci
Per realizzarle
Io credo che ci sia un problema di alleanza di alleati perché le idee giuste trovino il consenso necessario la forza per completamente affermarsi perché molte di queste si sono già affermati
Il rapporto con la politica importante così come quello con le istituzioni e le controparti
E la CGIL deve decidere in fretta
Che sindacato vuole assegnare e in che Paese vuole vivere la seconda osservazione è una forte capacità di gestione di questa linea che valorizzi il merito del nostro gruppo dirigente a tutti i livelli
Capace di gestire la svolta e il salto di qualità
Che la discontinuità della situazione ci impone
Puntiamo tutto sul futuro
Per abitarlo da proprietari perché il futuro non l'ha ancora comperato nessuno dei più ricchi dei più potenti del Paese il futuro resta a disposizione di chi è capace di costruirlo di chi sarà capace di gestirlo
La parola a Franco c'è si prepari Paola Saraceni e invito i delegati si dove il brusio si sente moltissimo se per cortesia evitiamo di parlare in sala favoriti gli interventi grazie
Care delle carte e cari delegati
Non so se il nostro fare i congressi è un rito adeguato ai tempi
Può darsi che si devono anche fare delle modifiche
Tuttavia io penso penso di aver percepito
Che noi stiamo facendo una riflessione utile
Stiamo parlando di cose vere
Stiamo rappresentando gli interessi dei pensionati dei lavoratori
Noi parliamo di merito
Non abbiamo vinto e non abbiamo perso le elezioni
Noi non siamo al Governo come diceva Savino noi non siamo l'opposizione
E questo deve saperlo anche la CGIL
Non è che le il ruolo che ci assegnamo nei prossimi mesi sarà quello a prescindere di un'opposizione non può essere il nostro
Sentiremo cosa ci dice Cofferati noi abbiamo idee di merito abbiamo proposte concrete e su quelle misureremo
Su quelle misureremo anche Berlusconi che oggi ti dice sono d'accordo con voi va bene il dialogo sociale insieme coi sindacati costruiremo lo misureremo
Perché solo qualche settimana fa ha detto agli imprenditori
Faremo scelte impopolari
Prevederemo nel DPF
Ha detto qualcuno dei ministri
I risparmi attesi della quarta riforma previdenziale la traduco io ma queste erano le intenzioni ridurremo le tasse
Alle aziende
E non alle famiglie
Su questo misureremo il governo di centrodestra
Su quali risposte darà al Paese se sarà rappresentativo di tutti gli interessi
Su questo la CISL UIL sarà fermissima
Farà la concertazione non salottiera ma di merito per proposte reali
L'abbiamo già fatto nel novantatré abbiamo salvato il Paese l'abbiamo portato in Europa abbiamo fatto scelte importanti così misureremo anche questo governo
E se non ci darà risposte ci sarà il conflitto come lo è stato con altri governi noi
Le nostre bandiere non le abbiamo ritirate sono sempre state
A disposizione
Per affermare i gli interessi di quelli che rappresentiamo
E questo anche se il mercato del lavoro
Benissimo
Ha fatto il segretario a citare
Quelle dichiarazioni
Così allegre circa la la bellezza delle licenziamento
Fatte da Martino
E da qualche altro deliberò
Su questo misureremo noi non siamo disposti a ritoccare l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
Siamo disposti a migliorare quella che è la modalità contrattuale negoziale arbitrale alla flessibilità contrattata collettiva no allargarli però l'impresa di fare quello che vuole
Questo sì siamo disponibili a farlo perché pensiamo sia moderno sia adeguato perché pensiamo alla fine difenda meglio i lavoratori
Ma non altro
E in questo contesto
Io penso che c'è bisogno di una revisione del nostro modo di di fare contrattazione e di fare anche concertazione
Vedete
Le relazioni industriali le relazioni sindacali
In un mondo che sta cambiando
Che sta valorizzando sempre di più il livello territoriale pensate alle istituzioni al Titolo quinto della Costituzione pesate la società stessa in un contesto di questo tipo sono le più lente a modificarsi
C'è un centralismo permanente ancora nelle relazioni sindacali
Ebbene io sono per un ruolo forte del contratto nazionale
Forte ma snello deve difendere i minimi deve dare regole certe a tutti è importante per noi per essere rappresentativi che ci sia il contratto nazionale
Ma certamente dobbiamo avere più coraggio
Dobbiamo rafforzare davvero il livello decentrato e anche qui chiameremo a una risposta Cofferati e la CGIL
Perché solo così possiamo difendere il salario
Far mettere la produttività dentro le buste paga
Affrontare le questioni di qualità la formazione che è essenziale per difendere oggi la gente in questo mercato del lavoro che come ha detto Spreafico e così tumultuoso no
Incide anche sul tesseramento diceva alla fine di un mercato del lavoro così turbolento in cui
Un terzo ormai
Si trova i costante mobilità nell'azienda
Uno su tre all'anno cambia posto di lavoro
Presso quattro vengono assunti a tempo determinato adesso oppure con le collaborazioni coordinate e continuative e tutti gli altri marchingegni che sapete
Ora noi dobbiamo difendere questi lavoratori difenderli un modo moderno non arcaico stando fermi
Dietro al palo dobbiamo essere adeguati rappresentare ma allora la flessibilità contrattata
E non la flessibilità selvaggia questo è il modo con cui pensiamo di difendere gli interessi dei lavoratori che anche la concertazione le Regioni avranno potere importanti
Quasi tutti i settori che ci interessano sono stati trasferiti alle Regioni dalla riforma della Costituzione
L'industria l'agricoltura l'artigianato il commercio il turismo e avanti
Noi dobbiamo avere un modello adeguato per affrontare questo per riuscire anche qui a stringere con queste regioni
Che dovranno stare dentro il Patto di stabilità dovranno fare il novantatré anche loro il il i deficit annunciati come sappiamo dobbiamo essere in grado e questo comporta una modifica anche nostra concreta
E nel territorio coi per gestire pensati il grande problema del sociale oltre a quello della sanità che era implicito in quello che stavo dicendo
Ecco tutto questo presuppone un modello organizzativo adeguato coerente con questo e ci sono delle resistenze
Allora io sono fortemente d'accordo col nostro segretario generale
So che è un convinto sostenitore dell'adeguamento di questo modello strategico e organizzativo
Lo ha affermato nella sua relazione
E dentro la sua filosofia
Dobbiamo adeguare il modello organizzativo nostro anche perché sia coerente con questo capace di raggiungere questi risultati
E noi possiamo fare già adesso delle cose probabilmente anche una costituente come è stato scritto nel abbiamo detto nell'ultimo Consiglio generale non vorrei essere empatico
Che raggruppi anche in in modifiche possibile allo Statuto e Regolamento da attuarsi
Quando sarà il caso
Un emendamento è stato anche proposto da una serie di segretari per rafforzare questo ruolo
Ma anche già adesso alcune cose si possono fare
è importante ad esempio puntare sulla formazione la rivitalizzazione del centro studi le risorse umane le risorse economiche e qualche segnale anche di questi cambiamenti nella ripartizione valorizzando di più anche il livello territoriale
Ecco io penso che la CISL ha vinto le varie sfide perché è sempre stata capace di capire il nuovo di avere coraggio di guardare avanti
Per questo siamo diventati grandi da piccoli che eravamo e così stiamo facendo oggi io penso che stiamo riflettendo
E indicando una strada
Che apre al futuro
Una strada di speranza ma anche una strada di concretezza
Il futuro appunto appartiene a chi dà speranza
Le sfide sono alte
E noi abbiamo bisogno di tutta la nostra forza liberiamo ora facciamo insieme questi passi avanti modifichiamo anche la nostra struttura organizzativa vincendo le inerzie ecco così la CISL UIL si presenta all'alba del terzo millennio
Una parola a Paola Saraceni si prepari Daniela culturali io ricordo sempre che è stato smarrito Quinzano stamattina un telefonino Motorola del collega di Rovigo prezzolato quindi se qualcuno
L'avesse trovato è pregato di portarlo al tavolo della Presidenza grazie
Ma
Purché sono in un sindacato libero parlerò come delegato libero senza vincoli di patriottismo di categoria quindi probabilmente però male a qualcuno
L'ora io condivido pienamente tutto ciò che ho letto nella relazione di Savino
Mi soffermo un attimo nella parte che riguarda gli accorpamenti categoriali
Ho letto e riletto quello che c'è scritto qui e ho cercato di vedere nel quotidiano nella vita di tutti i giorni svolgono nella azione sindacale le cose che ho letto e il fatto il confronto
Caro Savino non ci siamo proprio
C'è un divario
Tra il dire e il fare noi abbiamo subito l'accorpamento della nostra categoria
Ma una volta anche subito avviato poiché sono obbedienti anche le linee della CISL e io voglio che questo si realizzi
Ma il punto in cui sono le cose non si realizzerà
Intanto perché tutte le cose da lontano scritte qua dentro in termini di operatività
Dei delle dei vini di iscritti nei posti di lavoro della formazione dei giovani delle donne io non lo vedo vedo soltanto difficoltà e vedo che l'operatività e messa sempre più in discussione
Io vengo da un congresso dove avevamo quattrocentosettantadue delegati e cinquecento invitati
Abbiamo avuto sedici interventi sedici interventi non c'è stata dal rapporto umano non c'è stata comunicazione
Io mi sono sentita un'estranea mi sono ritrovata in questa relazione ma non nel quotidiano e non me la fattibilità di quel momento bene voleva andare sono rimasta lì perché sono un quadro sindacale che viene dal basso il mio posto di lavoro e Rebibbia femminile carcere di Roma
E ho fatto il sindacato senza aderì preferenze perché aveva una gonna ma incontrando mie scontrando mi con le difficoltà quotidiane di quel posto di lavoro
Nel novantuno abbiamo sindacalizzata la polizia penitenziaria unico corpo di polizia iscritto alla CISL
Insieme al Corpo Forestale dall'ottantatré ebbene questi giovani hanno scelto la CISL il per tutte quelle cose così sono scritte qua dentro in questa relazione l'autonomia e la solidarietà il confronto non ci si ritrovano caro Savino non ci si trovano più
Perché quando vanno e avvicinano le federazioni trovano burocrazie trovano paletti trovano un'azione piedi depistaggi e dell'azione sindacale
Giorni fa
Un ragazzo mi telefona della polizia penitenziaria e qui parlo di una di personale che ha bisogno fortemente del sindacato perché dire nei luoghi di lavoro una contraddizione spaventosa un lavoro unico penso
Nemmeno penso nelle Minieri sul lavoro di questo tipo e bene
Per andare a dare solidarietà ad alcuni colleghi di un territorio non faccio nomi perché non è corretto perché non ha avuto un suicidio né un poliziotto penitenziario perché ne abbiamo uno al mese purtroppo mi è stato detto di non andare
Perché la federazione non gradiva la presenza di uno che non c'entrava nella federazione perché era un regionale fatemi capire
Che di allora perché questi giovani dovrebbe iscriversi alla civile ci sono scritti nel novantuno erano dieci mila oggi ne contiamo suppergiù cinque mila
Allora
Qui si parla di confederazione che fa monitoraggio su come vanno le categorie accorpate benissimo facciamolo questo monitoraggio cominciamo subito
Dove c'è stata invece dell'accorpamento l'accoppiamento di quadri a coppa mento dei quadri che avevano una storia dietro
Che avevano lavorato per anni la Confederazione deve intervenire perché siamo in un sindacato libero c'è scritto qui e cioè in tutte le istanze dei sonetti
Non siamo stati in grado di esprimere una donna in questa categoria che potesse far parte del coordinamento donne non c'è stato consentito non l'abbiamo potuto fare
Non ho capito perché precedente precedentemente si faceva e l'ultimo passaggio io non riesca a fare dei discorsi lunghissimi non ci riesco proprio per carattere sulla questione dell'aria di sicurezza benissimo
Voglio capire che intenzioni hanno i poliziotti di Stato rispetto alla libera sindacalizzazione
Dopo dieci anni anzi venti dall'ottantuno al due mila uno bisogna anche capire questi colleghi se veramente la vogliono la libertà silenzio lavoriamo anche per loro l'abbiamo anche fatta passare nella relazione finale del nostro congresso
Perché una polizia civile smilitarizzata che riesce anche a socializzare con l'altre categorie come hanno scelto i poliziotti per iniziare il corpo forestale è una polizia l'avanguardia dei tempi
La parola Daniela Colturani si prepari Paolo Mezio
La scuola è la forma più elettrico hanno cuore ha detto Savino forse sarebbe bastata la soddisfazione la gratificazione di aver sentito
Per la prima volta forse in una relazione uno spazio così ampio per i problemi della scuola appunto della formazione
Ma al di là del ritualità di questi comunque era di questi congressi io credo che queste modeste riflessione che voglio rappresentarvi servano soprattutto apparsi che ci sia la consapevolezza in tutti noi che i problemi della scuola e della formazione non possono essere i problemi di una categoria ma devono appartenere a tutto il mondo del lavoro e alla un'intera società
La sfida del domani lo sappiamo si vincono e si perdono proprio sulla grande questione dei saperi e della conoscenza
Come governare la globalizzazione uno dei grandi temi presenti nel dibattito di questo congresso
Beni in un mondo che ormai e senza frontiere libere Ispica mente cinico dove via via vengono sempre meno i valori la solidarietà bene forse questo mondo
Può essere governato appunto col sapere con la conoscenza questi elementi che necessitano per una loro complessiva declinazione coerente con i tempi
Un sistema dell'istruzione della formazione tanto intelligentemente modificato quanto però storicamente coerente con la sua missione originaria e originale
Credo quindi che a questo punto sia legittimo per noi augurarci che dal congresso della CISL venga questo impegno rinnovato convinto sui problemi dell'istruzione della formazione un impegno che riparta dall'insieme del sindacato e che si in grado di suscitare un interesse vero non strumentale come quello cui assistiamo in questi giorni
Intorno un Progetto scuola
Una posizione politica originale un tono ma come quella della CISL
Ci siamo riusciti con il patto di Natale dobbiamo riprovarci se è vero che abbiamo deciso di scegliere la strada che porta ai traguardi alti dello sviluppo
Questo è il nostro spiccio ma questa è anche la domanda che viene da una categoria chi ha vissuto e sta vivendo sulla propria pelle anni di profondi cambiamenti tormentati e confusi
E su cui grava un futuro carico di speranze ma anche di incognite di dubbi
Siamo da tempo troppo tempo forse nell'occhio del ciclone presi tra l'incudine di un'opinione pubblica esigente disinformato e qualche volta anche mal disposta nei confronti del personale della scuola
E il martello di governi sbrigativi e poco lungimiranti ansiosi solo di lasciare ad ogni costo il segno del loro passaggio ma prigionieri di un'arroganza ideologica che è sconfinata
Siamo dicevo al centro di profonde trasformazioni che sia ben chiaro non temiamo le abbiamo reclamate in tempi non sospetti
Quando non sembravano così urgenti e popolari e anche allora ci siamo mossi avvolti in perfetta solitudine non ci spaventa il nuovo continuiamo a dirlo specie se segue a un lungo periodo di ritardi e di inerzie ma molti troppi sono gli interrogativi che rimangono ancora inascoltati
Abbiamo l'obbligo di rilanciarli per trovare risposte diverse da quelle attuali soluzioni non improvvisate parziale ma che siano condivise e utili al progresso del Paese sarebbe lungo ricordare qui le innovazioni rilevanti che ci hanno riguardato dall'autonomia scolastica l'elevamento dell'obbligo scolastico e di quello formativo la riforma della formazione professionale
E l'avvio a regime dell'Ifi PS l'educazione degli adulti per corsi di laurea
Sono tutte innovazioni importanti
E spesso condivisibili nei loro principi di fondo lo sarebbero tanto di più se fossero chiare univoche le direzioni verso cui stiamo andando la volontà politica che lei sostiene
La coerenza di dotarle di mezzi adeguati la capacità di mobilitare il personale ha detto da protagonista responsabile e non come capita a volte da cavia su cui scaricare gli oneri del cambiamento
Il ministro Berlinguer ha sempre usato parlando di queste riforme della metafora del mosaico un mosaico
Che oggi appare incompiuto male assortito i pezzi a volte non combaciano qualcuno non regge bisognerà forse rivedere come è stato disposto ma manca soprattutto il collante di uno sforzo finanziario all'altezza dell'intenzione della gravità della sfida mancano intese ce vedete le riforme senza le risorse o peggio ancora riforme come questa dei cicli che si autofinanziano con la perdita dei posti non possono portare lontano
Manca l'intesa e certe fra Stato Regioni enti locali agenzie formative private e pubbliche
E in e pubbliche impresa di chi i ruoli compiti poteri di ciascun soggetto sulla scuola sull'integrazione fra queste l'università fra queste la formazione professionale sull'apprendimento lungo tutto l'arco della vita pensate che l'Europa l'ha posto come un obiettivo prioritario per noi sarà una scommessa vitale si gioca buona parte del destino del modello italiano di federalismo si decide la sorte lavorativa dei giovani la qualità del sistema produttivo l'accesso al lavoro delle donne la stabilità occupazionale delle fasce adulte
Per questo credo abbiamo il dovere come sindacato di agire da leva da fattore propulsivo per suscitare
Questa presa di coscienza straordinaria e rimettere la formazione ai primi punti dell'ordine del giorno del confronto con questo nuovo governo la parentesi sterile snervante che seguita al patto di Natale che ha causato il sostanziale fallimento del masterplan il piano pluriennale per la formazione l'istruzione la ricerca va chiusa al più presto bisogna ricominciare da dove abbiamo interrotto fare un bilancio rigoroso di ciò che è stato fatto e del tanto che resta da fare rimettere in discussione quello che non va e a questo proposito un accenno al riordino dei cicli che ci ha visto che ci vede molto critici nel merito della legge e nel metodo con cui si sono operate decisioni amministrative conseguenti
Una legge passata blindata con i soli voti della maggioranza
Una legge bocciata non solo dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione nella sua attuazione ma anche dal Tarozzi e dalla Corte dei Conti
Oggi non siamo più soli la via di Damasco avuto modo di dire è talmente affonda affollata che pare Piccadilly Circus nella notte di Capodanno
Ecco ci siamo stati oggetto di attacchi anche personali se avete letto Repubblica ultimamente sono stata definita come una tale cultura anni che si aggira per le scuole come unico soggetto contrario a questa riforma
Tanto livore dentro queste critiche non si capisce se prevale più l'astio o la sciatteria e qualche volta anche la maleducazione
Ma non siamo noi i fondamentalisti i fondamentalisti sono stati altri nuovi schifo turisti comunque vada
Sempre pronti allo sdegno alle scomuniche contro chi non è d'accordo
Noi abbiamo rivendicato il diritto di sapere quali sono gli assi culturali le scelte strategiche di questo riordino le modalità attuative le implicazioni per il personale
Pretendiamo di capire se appunto questo personale potrà partecipare al suo lungo e in ogni caso traumatico Progetto o se sarà confinato nel ruolo di spettatore passivo impotente come è stato finora noi queste domande non smettiamo di farla e per fortuna oggi dicevo non siamo gli unici ma non siamo contro le riforme non siamo contro l'integrazione contro la modifica degli indirizzi di studio contro il cambio di Como programmi ma vogliamo una riqualificazione vera della scuola che queste riforme siano infettive
Perché usiamo ancora immaginare queste è la nostra grande colpa quando ci definiscono nostalgici e conservatori che l'istruzione sia nel nostro patto costituzionale un diritto di cittadinanza vero
E che sia dovere delle istituzioni pubbliche garantirlo al meglio
Senza svendite senza compromessi arriva al ribasso ma senza concessioni e queste lo diciamo al nuovo governo alle mode pseudonimo sentiste e alle presunte convenienze del mercato
Una scuola pubblica che non si pone l'obiettivo della qualità senza inseguire scorciatoie rovinose finirà accerto con l'emarginare ancora più poveri dare libero campo la scuola dei ricchi se sarà di svolgere la sua grande funzione educativa e civile non sarà come è stato in passato il più efficace veicolo di democrazia emancipazione mobilità sociale
Sì pare che oggi la posta in gioco e per questo anche dicevo queste mie riflessione sia la sorte della scuola pubblica del nostro Paese e questa preoccupazione che non ci non ci fa essere contro a quella parità effettiva sulla quale tanto abbiamo dibattuto abbiamo discusso e sulla quale c'è una posizione chiara
E indiscutibile che oggi ci fa dire ancora un no un no secco alle proposte dei buoni scuola sostenuti da spericolati e megalomanico era un attore a cavallo
La categoria che rappresenta e consapevole dei rischi che il sistema nazionale corre con una scuola e una formazione deboli dei qualificate in appalto al mercato prima subalterne poi surclassati dai privati
Si è attrezzata e si attrezza per resistere combattere non ha paura di posizione di contrasto scomode e a volte anche minoritaria
Però diciamocelo con franchezza da sola non ce la possiamo fare occorre un supplemento generoso di convinzioni di solidarietà dell'intera cifra ed è quello che vi chiedo oggi
Abbiamo apprezzato e ne siamo grati che sia stato accolto l'invito perché in autunno ci sia una conferenza confederale nazionale della scuola sulla formazione
E che veda partecipi tutte le nostre strutture orizzontali e settoriali
E sta servirà a trovare le risposte che cerchiamo rilanciare nel territorio negli istituti e negli organi di governo della scuola non dimentichiamo che a settembre ci sarà questa nuova competizione elettorale per gli organi collegiali della scuola
La presenza della Chiesa vuole della Confederazione anche sul territorio noi siamo in prima linea e abbiamo bisogno non ci vergogniamo a dirlo di adesione attivi di rinforzi e di sostegno
Dovrà essere un momento di riflessione seria profonda sulla scuola e la formazione qual è e quale vorremmo che fosse in sintonia in coerenza con le esigenze eccetto dei tempi ma anche con i bisogni delle famiglie le aspettative del personale perché noi siamo un sindacato confederale non siamo un sindacato autonomo
Un'occasione unica di rielaborazione propositiva di un Progetto tutto targato CISL un importante momento
Di rinnovata autonomia indipendenza nelle nostre elaborazioni nella nostra strategia nonostante i risultati serto non esaltanti delle RSA usiamo i primi nel settore
E intendiamo rimanere a Roma questo primato non è indolore e con le prospettive politiche culturale che si intravedono forse lo sarà ancora meno
Concertazione e partecipazione sono due linee d'azione due direzioni strategiche che debbono nella scuola provare un po'vale un po'di prova quotidiano ad ogni livello
L'Agiscuola vissuti in questi ultimi anni anche momenti esaltanti
E vuole vivere stagioni nuove ricche di entusiasmo e di risultato
No insediamo per piacere ad altri la bandiera delle sue ragioni delle sue attesi
Sentire in questi giorni comperati ergersi a paladino della salvezza della scuola pubblica fa un effetto strano e non del tutto gradevole
Nulla da ridire sulla legittimità del suo allarme della sua protesta a parte il sospetto di una polemica infatti che è pretestuosa cui non solo le strani calcoli politici
Perché la difesa ad oltranza e d'ufficio
Contro ogni logica di buon senso contro la realtà assume i contorni già dello schieramento ideologico e della subordinazione politica operando peraltro una mistificazione strumentale
Cioè difendere la riforma dei cicli a difendere la scuola pubblica
è partita la campagna dell'autunno caldo crediamo della CGIL impegnata costituirsi come l'unico sindacato in grado di fare vero opposizione a questo governo conflittualità sociale diceva Sabino come occasione anche di lotta politica i prossimi mesi per noi forse saranno incandescenti se le dichiarazioni di Cofferati saranno coerentemente applicate nelle loro minacciosa serietà ma non consentiremo a nessuno di ergersi come unico paladino della scuola pubblica noi l'abbiamo difesa e la difenderemo può infatti e non soltanto nelle basse cucine della politica continueremo ad essere noi stessi con coerenza e dignità
Continueremo a spiegare al Paese alla scuola i motivi e le ragioni delle nostre posizioni
La scuola ci sta cuore sta a cuore tantissimo anche a noi in passato le nostre idee i nostri valori la nostra cultura aperta pragmatiche hanno pesato molto
E se n'è giovato il Paese perché non siamo mai stati settari mai chiusi mai contrarie al dialogo e alla verifica delle proposte in campo
Il nostro pluralismo la nostra moderazione il nostro attaccamento ai principi
Alla pratiche al significato ideale etico dell'insegnamento la nostra fedeltà
Al valore primario che all'apprendimento per la promozione della persona umana hanno fatto Dinoi un punto di riferimento forte nella scuola
Dovrà essere così anche in futuro e sta a noi all'intera CISL a volerlo e agire di conseguenza
La parola a Paolo Mezio segretario generale della Sicilia
Che ha portato a una regola la numerosa e si prepari Mario Scotti se per favore il brusio in sala viene attenuato ci fate un favore
Ma io nonostante la distrazione che c'è in sala
Intervengo nel dibattito del nostro congresso perché Savino
Con la sua relazione che ritengo estremamente puntuale precisa offerto a tutti noi una serie di riflessione di stimoli che non potevano non essere raccolte
Una relazione ambiziose per come ha affrontato le questioni inerenti i fatti interni alla organizzazioni rispetto al ruolo come ripensare ruoli e compiti e delle dinamiche che interagiscono delle destre settore delle sinistre
Una CISL e che scommette sul territorio
Una struttura agile ma è anche una relazione coraggiosa nel momento in cui affronta i problemi che riguarda
Per l'opportunità
Ma è coraggiosa e ambiziosa al tempo stesso perché rimette il sindacato la CISL e come punto di riferimento indispensabile in un momento in cui la forte accelerazione che alcuni processi di trasformazione penso alle cosiddette responsabilità devoluta alle Regioni
Al rischio di un ulteriore esasperata frattura fra arie debole aree forti tra inclusi ed esclusi ecco tutto questo pone la Cisal sindacato pone alla Cisal sindacato problemi nuovi gli antichi al tempo stesso da qui la necessità pienamente colto da Savino di rilanciare l'iniziativa del sindacato rispetto alle nuove sfide
E quindi continuare ad essere Novi il sindacato confederale il sindacato e la solidarietà essere sintesi delle diverse sensibilità che stanno caratterizzando questa nuova fase del nostro Paese
Non per questo modificando il nostro essere sindacato della responsabilità
Naturalmente i tempi non mi consentono di approfondire in tutta la loro complessità i temi e le riflessioni post per cui sarò costretto a dare una chiave interpretativa parziale ma spero non superficiale
Prima questione
La prima questione riguarda l'assioma per cui lo sviluppo del Paese uguale allo sviluppo del Paese uguale dare e creare condizioni concrete di sviluppo al Mezzogiorno
Per fare questo però io credo che sia necessario uscire dal dai soliti slogan è vero bisogna lavorare per creare un regime di convenienza capace di attrarre risorse esogene ma che servono da lievito per migliorare i sistemi produttivi amministrativi di regolazione sociale politico
Tutto questo per una valorizzazione delle risorse che lì sono presenti dello stesso mezzogiorno e quindi tutto questo deve contribuire la farà crescere la competitività
La CISL il sindacato in questo senso Ahmed primaria necessità di rilanciare la concertazione e la contrattazione rivedendo rivedendo a mio modo di vedere il ruolo che la programmazione negoziata auto fino ad oggi perché non dire
Che le aspettative le speranze si patti territoriali si contratti Dario sono andati delusi se non proprio mortificate però questo non mette in discussione lo strumento mette in discussione un modo di gestire di vivere
Questa questa esperienza che comunque ha dato protagonismo al sindacato meridionale in questo caso ecco in questo quadro secondo per noi subito un problema che ha bisogno di trovare un ambito di studi discussione serena
Ma determinata rispetto alle flessibilità alle forme di lavoro atipico il lavoro sommerso al lavoro precario so bene che tutto ciò non rappresenta il problema del Mezzogiorno ma per noi è sicuramente un problema serio
La domanda è
Se rispetto al paradosso italiano per cui al nord non si cresce perché il lavoro non si incontra con i lavoratori
E il sud resta dentro a volte dentro le sue stesse solitudine ma dentro comunque la sua condizione di Sotheby's sottosviluppo perché il lavoratore non riesce ad incontrare il lavoro
E in una sempre più marcata visone federalista è possibile ma io lo pongo come elemento di riflessione a questo congresso
è possibile che in questo Paese che presenta queste contraddizioni per questo Paese ci possono essere le stesse regole di mercato del lavoro a Bolzano come come a Caltanissetta
Io credo che noi dobbiamo avere il coraggio di affrontare di affrontare questi temi non mettendo in discussione niente di quelle che sono le tutele la dignità era di là consolidate del delle del lavoratore non bisogna mettere in discussione questo bisogna affrontare il problema per quello che perché troppe volte e troppo spesso noi corriamo il rischio di parlare di un mercato del lavoro che non c'è più
Che ha superato le sue dinamiche hanno superato la stessa legislazione copre un vostro provare in Dinoi non posso fare invidia per chi è preoccupato perché illusorio meno disoccupazione all'uno virgola cinque per cento in Sicilia studia il ventitré per cento
Come conciliamo come conciliamo queste due queste due paradossi che mettono in discussione con affetto l'equilibrio sociale del nostro Paese ecco perché la CISL dentro la relazione di Pezzotta c'è tutto questo questa questa problematica e noi abbiamo il dovere il però il dovere di di approfondire ieri deve essere celeste al momento in cui noi riusciamo ad affrontare senza voler nascondere il sole con la mano che questi problemi appartengono alla nostra quotidianità alla nostra iniziativa alla nostra missione sindacale però credo che valga la pena
Di approfondire questi temi perché veramente ne corriamo il rischio per usare un termine brutali di uscire fuori dal mercato il problema la domanda e come si affronta in una visione globale complessiva in nazionale il problema io credo che l'esperienza dell'interinale che abbiamo che stiamo vedendo al Sud in Sicilia la dice lunga su questo aspetto
Perché le stesse società di lavoro interinale
Credo lo vivono il rapporto con il mercato del Meridione come un immenso patrimonio in quell'immenso serbatoio di manodopera da trasferire al Nord
Noi dobbiamo riuscire a lavorare per delocalizzare le attività produttive perché è possibile verso l'Est dell'Europa e non è possibile verso verso il Sud Italia di questi temi appartengono devono appartenere al nostro al nostro impegno tutto questo
Tutto questo pende le contraddizioni che noi viviamo nella della così detta nel nostro impegno
Altro che Nord e studi di visti da storie diverse ma è proprio questo la capacità di saper cogliere da parte della CISL la positività di queste diversità che si può congelare ogni rischio ogni minaccia per la legittimazione sindacale
E proprio deve essere questa la grande capacità dell'Aci di produrre analisi della realtà capace di intravedere l'evoluzione di alcuni processi da con i processi di cambiamento
Perché altrimenti altrimenti anche se ci possono esporre ha convinto frizioni interne ed esterne altrimenti il problema della rimozione dell'esperienza sindacale
Non è un problema che può riguardare pezzi decise non è un problema che può riguardare il Nord il Centro e il Sud sparge problema il tentativo vero chiare dirlo aveva inciso la nostra di questo Paese
E noi non lo possiamo tono possiamo consentire ecco io credo per queste la vera sfida ecco io credo che da questo congresso devo uscire fuori un messaggio forte Dino di novità dobbiamo evitare
La stampa lo ha già detto Born lo voglio dire
Rimarcare io la star la stampa Giai avviato questo processo c'è quello di rimuovere dal dibattito quelle che sono dei nostri valori i presupposti che ti devono portare a creare un equilibrio nella nel nostro nel nostro Paese perché noi continuiamo ad avere le con le nostre sensibilità perché noi continuiamo ad essere e non omologabili e questo che crea probabilmente turbamento in chi comunque vuole omologare la CISL da una parte o dalla e questo questo rischio non lo dobbiamo correre perché noi abbiamo da difendere storia valore ma anche ma anche vendita
Ecco perché io credo che non non non riesco ad appassionarmi a questo inutile esercizio ginnico che da un po'di tempo a questa parte anche all'interno all'interno della CISL e si sta affermando
Quello che
All'interno di questo congresso ci possano essere ci possa essere pezzi di organizzazione non dentro un progetto più complessivo unitario come fortemente ha detto Pezzotta nella sua nella sua relazione solo una buona dose di scelleratezza potrebbe ancora far attardare non il gruppo dirigente
Ma un solo delegato di questo di questo congresso in questa pantomima inconcludente fuori tempo e fuori luogo la CISL o è unitario o riesce a rappresentare le sensibilità del Nord al Sud orizzontale verticale o no diventa coerente un'altra volta
Con i problemi che abbiamo Company problemi che abbiamo vorrei resta la vera posposto generoso che Savino ha chiesto e Cluj agli difficile compito di cogliere la la novità di una CISL e che ha bisogno di ritrovare più di ieri le ragioni dello stare dello stare assieme con le nostre storie diverse come dicevo prima con tante storie ma per un unico grande progetto del rinnovamento e di Rimbaud e delle il rafforzamento ma non solo nell'interesse della a difesa e tutela del cosiddetto ceto certo sindacale il Paese ha bisogno della capacità di elaborazione
Della della CISL come sempre perché la storia di questo Paese e segnata diciamo dalle rotte che in mare aperto la CISL ha sempre portato avanti dalla concertazione alla democrazia economica dobbiamo continuare in questo senso
E proprio per questo io
Credo che
Questa tentazione di stare a casa
Deve tornare a casa di essere cioè solo un sindacato credo che potrebbe determinare per la CISL una scelta sicuramente di ridimensionamento del proprio del proprio del proprio ruolo e per la chiarezza
Che anche in questa sede io voglio esprimere cinque nella solennità del del congresso l'autonomia
Partendo dall'autonomia diceva uno dei grandi fondatore della CISL
Il l'autonomia e il più prezioso dei beni e questo è il nostro punto di forza si parte da qui
Non so se si deve stare attenti o essere dentro la politica
è un esercizio dialettico che non affronta la questione vera
Cioè di quale autonomia di quale rapporto con con la politica il rapporto con la politica voi come dire possiamo anche far finta di niente fare finta di non sapere ma è così
Il rapporto con la politica si configura oggi più di ieri
Sempre più delicata dedica in cui come dice Savino i riferimenti ideali ed etici sembrano lasciare il posto al ragionamento utilitaristici
Noi non possiamo disconoscere questa tendenza ma dobbiamo agire
Come forza sindacale
Ma anche necessariamente come soggetto vogliamo dire politico o dobbiamo rimuovere anche dal nostro lesse con le parole perché le parole possono essere anche pietre ma rappresentano rappresentano tante ecco in questo agire politico noi dobbiamo governare i processi di cambiamento della società
Noi possiamo contribuire a ridare un senso al fare politica partendo che da ciò che noi rappresentiamo partendo da una politica sindacale capace di determinare i processi necessario di sviluppo e di tutela e di crescita equilibrata del Paese certamente si tratta di accogliere ad affrontare sfide importanti che possono determinare anche incomprensioni
Ma proprio in virtù della nostra storia del nostro modo di Ester di fare sindacato non possiamo che accettarle e lavorare per vincere questi alla CISL e che noi che noi vogliamo che immaginiamo forte unità e determinante
Determinata capace di sfiga di sfidare la navigazione i mari aperti
Che respinge
Tentazioni riduttive rispetto al nostro al nostro ruolo quindi quello di chiuderci dentro le mura di casa non sarebbe queste alla Cisl dei tanti prestigiosi dirigenti che hanno contribuito a farla diventare nonostante noi un grande punto di riferimento
Ma pensate ma è possibile ma pensate possa essere possibile questa operazione di rimuovere dalla nostra testa la storia della Cisl da pastori a D'Antoni no un grande grande sindacato una grande organizzazione deve trarre il meglio dalla propria dalla propria storia ecco perché questo lo dico a Marissa
Ha detto poco fa che finalmente si trova casa ma lo dico a Marisa Barone lo dico a me stesso che mi sono sempre trovata a casa ieri oggi sicuramente anche domani
Che noi dobbiamo assicurare perché tutta l'organizzazione deve lavorare
Forse più di ieri in questa difficile fase di trasformazione che il nostro paese sta vivendo sicuramente come si diceva una volta per fare una cinese il più grande già importante ma noi dobbiamo lavorare per fare una grande scienza
Voglio leggere prima di darla la stampa
Allora un richiamo dopo darei la parola
E il segretario generale del Piemonte
Va bene
Per via del no
Ma care amiche il cari amici
Io credo che la relazione che Savino ci ha fatto sia intanto una relazione importante
Anche per il fatto che e riuscito a fare una sintesi
Io credo molto forte e molto convincente
Delle cose che ci siamo detti nei nostri congressi territoriali e di categoria
Io ho trovato nella relazione di Savino
I problemi le risposte i valori che all'interno ad esempio della mia regione all'interno del Piemonte
Ha caratterizzato tutto il nostro dibattito congressuale
E quindi credo che come dire esserci appunto ritrovati alle
Interno delle considerazioni di ordine generale ma poi anche come dire in quest'idea forte
Della nostra organizzazione del ruolo che la nostra organizzazione può giocare in un momento così importante
Credo che sia un fatto estremamente importante che ci faccia ben sperare per quanto riguarda il futuro
Ma io credo anche che la relazione di Savino sia importante per un altro motivo perché è una relazione dopo che all'interno ci sono proposte di lavoro specifico per i prossimi mesi e per i prossimi anni
Cioè io non mi meraviglio che sui giornali di oggi come ha detto già qualcuno prima di noi forse non abbiamo avuto grandi titoli e forse non siamo stati trattati neanche così bene
Certo perché all'interno della relazione all'interno dei nostri lavori come dire non c'è stato il colpo di teatro non c'è stato il fatto eclatante
Ma c'è stata invece una cosa molto più seria la capacità da parte della nostra organizzazione nei contenuti che alla relazione prevedeva di fare analisi
Di fare delle proposte e soprattutto di darci degli appuntamenti per quanto riguarda il prossimo futuro
E allora da questo punto di vista io credo che la relazione che si impegnava ad una cifra e con un più alto grado di confederali tale così come ci impegna ad una cinese perché guarda in modo più deciso e più importante verso i problemi del decentramento e del territorio
Così come ci impegna a costruire un'organizzazione che impara a lavorare anche in modo più impiegato guardate queste questioni confederali ITA territorialità integrazione del nostro impegno a mio modo di vedere caratterizzano bene l'idea dell'autonomia della Cina sulla l'autonomia per noi non è una categoria dello spirito non è una cosa che si trovava da qualche altra parte
L'autonomia poi noi vuol dire per la nostra organizzazione appunto lavorava in modo più confederale
Scoprire di impegnarsi di più sui problemi della gente sui problemi del territorio e vuol dire essere capace a metterci insieme per contrattare per concertare per dare i servizi alle persone e alle famiglie
E quindi come dire una relazione che da un lato impegna ma una relazione che non è fatta solo per assicurarci credo che questo sia importante voglio sottolinearlo perché mi pare veramente importante
Una relazione invece che ci impegna trasformarci
Che impegna la nostra organizzazione a misurarsi al fondo con le i cambiamenti che abbiamo di fronte a noi con quello che sta cambiando molto velocemente sotto le nuove spoglie ottimi e sotto i nostri piedi
E allora e allora io credo che abbiamo la necessità come dirà di rispondere nel nostro dibattito ma ho letto un titolo facevo riferimento ai giornali ho letto un titolo veramente terribile cito questo titolo perché mi pare che serva anche per i nostri ragionamenti diceva nella rassegna stampa un titolo di un foglio appunto di un giornale la circle suo congresso la cinese tenta di salvarsi la pelle
Beh io credo che invece noi abbiamo la necessità di riprendere con forza uno Ascona giovamento anche andando momento alla nostra storia
Noi abbiamo in quest'anno nelle nostre strutture a livello regionale a livello territoriale le nostre federazioni abbiamo giustamente ha ricordato e celebrato i cinquant'anni dalla nostra organizzazione ebbene abbiamo ricordato una cosa importante che appunto cinquant'anni fa in una situazione di cambiamento di trasformazione e lì noi siamo stati in grado di fare una proposta alta di sindacato nuovo
Beh io con i dovuti serto paragoni storici non per dire che la storia si ripete
Però io credo che la situazione che stiamo vivendo in questo momento è per certi versi quella che è la nostra organizzazione il sindacato italiano ha vissuto cinquant'anni fa
Anche oggi abbiamo come dire grandi cambiamenti davanti cambia la società cambia il lavoro cambiano le persone cambiano i rapporti tra le persone
Non è scontato che all'interno di questi cambiamenti non è assolutamente scontato lo sappiamo che all'interno di questi cambiamenti come dire
I cambiamenti vadano nel senso di un'equità ed una solidarietà maggiore
Anzi e allora da cui la necessità proprio che noi siamo dentro questi cambiamenti che noi pensiamo ad un sindacato che sia protagonista appunto per discutere concertare contrattare
Questi cambiamenti oggi come cinquanta anni fa io credo che questo Paese
Abbia davvero bisogno di una CISL
Che lanci con forza l'idea di un sindacato nuovo che lanci con forza un'idea di trasformazioni profonde nel modo di fare sindacato i come dire come cinquanta anni fa hanno infatti abbiamo la necessità di farlo
Una guida forte in questa direzione naturalmente la relazione di Savino era molto ampia e quindi bisogna fare delle scelte rispetto i temibili che trattava io faccio punto tre o quattrocento questo ragionamento forte che riguarda la necessità che abbiamo di guardare al mondo attorno a noi il modo particolare dall'Europa
Io dico che è un problema è un è una via di di intervento che noi sentiamo molto all'interno dello SPRAR regione che il Piemonte sente molto se non altro perché appunto siamo una Regione un po'di frontiera ci interessa
E abbiamo la necessità di dialogare col resto dell'Europa e con gli altri Paesi all'interno dell'Europa di allora
Vorrei riprendere oltre alle cose che Savino diceva nella sua relazione le proposte che faceva un ruolo diverso alla Cei assume un ruolo diverso una cisterna internazionale l'impegno che le nostre federazioni di categoria devono mettere in quella direzione nella dimensione più europea mi io vorrei modesta sommessamente però riprendere due aspetti ci sono regioni ci sono le nostre regioni che si stanno impegnando molto Lezzi SI
Nei Consigli sindacali interregionali colonne le regioni limitrofe per quanto riguarda il Piemonte con la Francia e con la Svizzera io credo che abbiamo la necessità di un'attenzione se possibile anche più forte da parte della nostra organizzazione della Cina sul alla realtà le cose che si fanno all'interno dei Csi
Così come io credo che la nostra organizzazione dovrebbe dire prima o poi io penso sicuramente una parola rispetto anche all'assetto istituzionale che noi pensiamo sia utile per quanto riguarda l'Europa cioè nel senso che questa idea forte che noi lanciamo di un'Europa che sia innanzitutto un'Europa sociale non solo no papà della finanza dell'Europa della moneta
E quindi alla necessità che si vada avanti rispetto anche al rafforzamento delle istituzioni e della coesione delle istituzioni e dell'Europa
Io credo che ad esempio potrebbe farci dire che l'idea di una costituzione europea l'idea di una costituzione europea che pure è stata lanciata
Penso ad esempio alla proposta che faceva il presidente Della Repubblica tedesca io credo che in questa direzione valga la pena come dire di rifletterci e di dare il nostro contributo in questa direzione
Un secondo aspetto importanti allora mi pare che noi lo possiamo giocare come organizzazione lo diceva bene la relazione Maiolo riprendo perché mi pare importante sottolineare questo aspetto perché poi la discussione rispetto alla ciliegia il rapporto con la politica sicuramente è una discussione importante
Ma io credo che innanzitutto questo rapporto si giochi prima di tutto con la capacità che noi dobbiamo avere innanzitutto come organizzazione per misurarsi appunto con le questioni che attengono alla riforma dello Stato
Io credo che esulta mentre sicuramente fuori discussione il pluralismo della nostra organizzazione lo diceva bene la relazione di Sabino i nostri iscritti votano per chi vogliono quando vogliono e come vogliono chiedono l'organizzazione sindacale
Di difendere e di tutelarla dal punto di vista sociale
Però credo che siccome la politica le forme della politica passano anche e soprattutto attraverso il modo con cui sì sì configurano le istituzioni nel modo in cui procedevo non proceda al federalismo nel modo in cui si realizza il decentramento istituzionali all'interno di questo Paese
E giustamente dalla relazione veniva detto dobbiamo però riprendere anche se forse non è più tanto di moda magari dopo le ultime elezioni degli ultimi avvenimenti anche un ragionamento rispetto alla legge elettorale nella misura in cui Reed noi riteniamo che sia ancora di attualità quel ragionamento che comunque noi siamo di fronte ad una legge elettorale che in ogni caso potrà forse garantire in questa situazione un po'di stabilità ma nuove ma non tutela sufficientemente il dato della rappresentatività e il dato del pluralismo delle opinioni all'interno del Paese
E allora e quindi e voglio dire un'attenzione della circa e sicuramente sì era rispetto al mondo delle politica data ipo alle forme della politica ma un'attenzione la CIR soprattutto per quanto riguarda il funzionamento e per quanto riguarda il cuore delle istituzioni
Che è la cosa che ci sta molto
A che ci sta molto a cuore anche perché noi abbiamo un riferimento che è sicuramente quello dei nostri iscritti che è sicuramente quello dei nostri associati
Ma noi dobbiamo aveva un riferimento forte che è quello della società civile
Che è quello della società civile e quindi essere iniettati e quindi sentirci inquieta avesse vediamo venire avanti un modello proposto dagli uni o proposto dagli altri giustamente nella relazione dice si diceva
C'è uguale o di chi governa ma c'è anche un ruolo di chi fa opposizione
Però alla fine capire se tra governo e opposizione
Le forze della società civile hanno una propria possibilità di esprimersi hanno una propria possibilità di realizzare il loro progetto hanno una propria possibilità di far sentire la propria voce
Ecco impegnarsi nella politica per quanto riguarda la nostra organizzazione a me pare che voglia dire innanzitutto muoversi in questa direzione
E allora credo mi sento anche di fare dipendere anche una proposta se volete sul nostro modo di lavorare anche dal punto di vista organizzativo nel senso che e parlando di decentramento e di federalismo noi sentiamo molto in Piemonte ad esempio il modo con cui le regioni hanno cominciato già a lavorare tra di loro
Abbiamo la fortuna o comunque ci tocca un presidente della Regione che anche il presidente della Consulta delle regioni
E vi posso garantire che tocchiamo con mano tutte le volte che abbiamo le occasioni di discutere l'occasione di confronto il fatto che le regioni la Consulta delle regioni nel rapporto con lo Stato o comunque in grado di esprimeva opinioni di fare delle scelte di incidere anche rispetto alle sette dello Stato centrale io credo che dovremmo all'interno del nostro organizzazione
Anche come dire
Darci anche noi una forma in cui ad esempio le nostre due serre trovano occasioni più specifiche di coordinamento tra di loro proprio su questi problemi che attengono al decentramento ai compiti nuovi che le regioni devono devono svolgere penso per capirci ad una forma di Consulta delle due serre con il compito come dire di tenere insieme tutti i territori della nostra della nostra penisola eccome anche a supporto come aiuto come come dire integrazione come appunto aiuto alle scelte che anche alla Confederazione
Deve fare in questa direzione e quindi credo che poi discutendo sulla forma sul modo sui compiti eccetera ma mi pare che dobbiamo anche riuscire a costruire una nostra forma di organizzativa e di lavorare tra le diverse due serre
In questa dilazione
E infine la proposta
Che riguarda certamente una un rilancio della nostra proposta di sindacato della concertazione
Io credo che noi non dobbiamo non possiamo lasciarci in una fase come questa come dire non convincere ma neanche mettere il dubbio rispetto a quelli che si sussurrano il fatto che potabile mente può essere che il Periodo alla stagione della concertazione può essere una stagione come dire che andava bene per il periodo precedente ma oggi chissà se ce la facciamo ancora chissà se abbia se ancora di attualità
Io credo che da questo punto di vista invece noi abbiamo la necessità come dire direi lanciare comporta così come faceva la relazione la nostra proposta di sindacato concertativo anche perché se noi non perseguiamo con forza l'idea del sindacato che fa la concertazione le alternative lo sappiamo quali sono
Io a tematiche sono quelle o dire a lanciare unicamente una politica dei muscoli e quindi chi ce la fa a porta a casa e questo mi sembra che sia un po'la mediazione rispetto alle fasce deboli a chi sta peggio oppure ancora quello di una politica in cui ognuno si va a cercare come dire i riferimenti per poter portare a casa i risultati io credo invece che sia molto più utile credo che sia molto importante invece rilanciare sia nel rapporto unitario con la CGIL e con la UIL ma nei confronti anche del nuovo governo dal nuovo quadro politico
Così come stiamo facendo invece un'idea alta di sindacato che persegue la concertazione sapendo che una delle difficoltà
Una delle difficoltà che a mio parere noi abbiamo avuto e abbiamo oggi parlando di concertazione che a mio modo di vedere non se ne fa abbastanza
A mio modo di vedere che se ne parla tanto ma fatichiamo a praticarla i nostri livelli all'interno dei territori all'interno delle realtà territoriali
Allora io ho sentito qui prima di me anche l'intervento che ha fatto parlo Menzio che mi è sembrato un intervento molto utile e molto interessante perché ad esempio quando lui dice
Che per quanto riguarda le situazioni dal mercato del lavoro sicuramente
Il mercato del lavoro e del Piemonte non è uguale al mercato del lavoro della Sicilia a quello di Torino non è uguale al mercato del lavoro di Palermo bene lui pone un problema reale pone un problema di come dentro una linea unica di cinese che privilegia la concertazione però ci sono momenti ieri risposte specifica che a livello di ogni territorio
E lo stesso discorso che faccio per il mercato del lavoro potrei farlo per quanto riguarda il Piemonte ad esempio se guardano la situazione dalla realtà sociale cioè se guardo dal punto di vista di una regione che all'interno della mia realtà
Se contiene come dire una situazione demografica dove gli anziani aumentano e abbiamo una difficoltà per quanto riguarda i giovani questo comporta risposte da dare
Sul piano dello stato sociale sul piano dalla concertazione per quanto riguarda lo stato sociale sul territorio probabilmente molto più diverse
E forse anche più impegnativa e di quella che si possono andare in un'altra parte del paese ecco quindi recuperare con forza un'idea una proposta concertativa che non vuol dire soltanto vediamo se il governo vediamo se la Confindustria
Vediamo se da diverse associazioni nazionali ci stanno ma invece una proposta in cui ci impegniamo tutti ai nostri livelli per le cose che possiamo fare
Per far progredire e mandare avanti un'ipotesi vi sindacato concertativo
Io credo però che su queste cose come dire la relazione appunto di Sabino era davvero molto rassicurante
Ed era rassicurante laddove poneva con forza
E privilegiava con forza la nostra attenzione di sindacato che si impegna all'interno del territorio guardate io penso che la stagione contrattuale che l'attuale stagione congressuale che abbiamo fatto in questo senso per quanto riguarda la cinese che guarda al territorio è stata molto utile all'interno della nostra regione come dire le nostre unioni
Le nostre cinesi provinciali e territoriali
Identificano una chiesa un sindacato che nel rapporto appunto con i problemi specifici che la gente ha dove vive i problemi del lavoro dallo stato sociale dei prezzi degli affitti le condizioni e la qualità della vita
Belli la nostra organizzazione costruisce rappresentanza
Belli la nostra organizzazione in grado di raccogliere consensi e di essere davvero fare davvero una proposta e quindi condivido col completamente mi pare molto importante questo privilegio questo privilegiare all'interno della relazione i contenuti che riguardano la nostra azione sul territorio sapendo che sapendo che però se la nostra scelta prioritaria di impegnarci complessivamente come confederazione come Unioni anche come categoria
Rispetto all'intervento sul territorio ci sono comunque delle segue delle conseguente organizzative conseguenze organizzative alla nostra organizzazione deve riuscire accoglie le le elenco velocemente perché i tempi sono quelle che sono noi abbiamo bisogno quindi di ripensare con forza
Una cinese molto più decentrata i livelli dei cuori delle risorse e dei poteri delle Wess Erede Lepus perché sono quelli che realizzano la nostra presenza sul territorio
è vero sono state presentate anche alcune modifiche
Rispetto allo statuto c'è un impegno che è stato espresso dalla segreteria di non parlarne par quattro anni ma di riprendeva un lavoro specifico anche nel Regolamento allo Statuto io credo che questa sia una cosa importante
Secondo gli accorpamenti
Secondo gli accorpamenti io credo che sia importante aver fatto gli accorpamenti
Ma credo che gli accorpamenti servano come dire anche per radicare le nostre federazioni all'interno dei posti di lavoro ma anche all'interno delle nostre zone anche all'interno del nostro territorio terzo abbiamo bisogno di una formazione
Che mette insieme valori e competenze è stato detto prima di me
L'utilizzo di Firenze ma io dico insieme a Firenze il nostro rapporto con le fondazioni che sono vicino a noi il nostro rapporto con le università perché abbiamo bisogno come dire di fare formazione appunto mettendo insieme i valori di fondo della CIR
Con le nuove competenze e le nuove professionalità che richiede un sindacato concertativo e alla fine ho davvero chiuso
Io credo che dobbiamo ringraziare Sabino
Per la parte finale della relazione
Quella che riguarda come dire ai rapporti unitari quella che riguarda cosa pensiamo noi rispetto al rapporto con le altre organizzazioni sindacali
Tenere ben fermi in questa contingenza anche in questo momento tenerne ben fermi i termini del confronto che ci siamo dati
Perché il problema certamente e ancora oggi in quelle delle delle diversità culturali tra le diverse esperienze sindacali
E solo se c'era il sospetto conoscenze Rispetto sulle diversità e le diverse esperienze culturali e possibile ricominciare a parlare e a misurarsi da esperto un rapporto unitario allora da questo punto di vista io proprio chiuso
Io non lo so che cosa ci verrà a dire Cofferati nell'intervento di domani sera
Non so se verrà a rilanciare il insindacabili via dalla CGIL che fa l'opposizione
Oppure oppure verrà invece dire ci ridia di una CGIL che sta ripensando alcune delle proprie posizioni nel caso ci venisse a dire anche questa seconda cosa io credo che non dobbiamo farci commuovere io credo che dobbiamo continuare con la nostra impostazione appunto più di prima
Di una cisti forte di una circonflessi Piva perché questa è quella su cui abbiamo trovato il consenso delle nostre esperienze congressuali Garcia
Allora pervenuto al Paolo dalla presidenza un ordine del giorno che avendo caratteristiche di urgenza io prego Migliorini di venire qui illustrare brevemente
Leggere l'ordine del giorno nel frattempo si prepara Anna Maria Parente e ricorda i componenti della Commissione mozioni che si devono riunire domani mattina
Alle ore dieci e trenta presso la Sala che dopo gli stenti dei servizi
Quest'ordine
Questo ordine del giorno
è stato proposto con carattere di urgenza perché questa mattina
A Genova si sono svolti scontri fra lavoratori dell'Ilva che stavano manifestando
Rispetto al fatto che ieri la Procura della Repubblica imposto sequestro di una parte degli impianti dello stabilimento
E l'azienda a contestualmente avviato la procedura di mobilità per mille cento lavoratori
Le forze dell'ordine
è in corso in questo momento una riunione in prefettura presenti tutti i soggetti istituzionali per vedere di dirimere questa situazione
Che ovviamente è subito stata strumentalizzata come sapete Genova sarà fra poco al centro di altre vicende centri sociali nel pomeriggio sono scese in piazza non si capisce bene a fare cosa
Vi do ora lettura dell'ordine del giorno
La decisione della Procura della Repubblica di Genova di imporre il sequestro di alcuni reparti dello stabilimento Ilva di Genova
E del conseguente annunciato provvedimento di apertura della procedura di mobilità per mille cento lavoratori
Evidenziano l'esigenza di riportare con urgenza al tavolo del governo il futuro assetto del settore siderurgico quale rilevante settore sistema produttivo nazionale
Il congresso nel respingere i tentativi di contrapporre salute d'occupazione ribadisce che gli assetti produttivi del Paese non possono essere decisi dalle aule di tribunale
Gli avvenimenti odierni di Genova tradotti sin scontri tra lavoratori e forze dell'ordine immediatamente strumentalizzati da movimenti estranee al mondo del lavoro
Ripropongono la giustezza delle posizioni da sempre sostenute dalla CISL favorevole contenuti d'accordo di programma sottoscritto nel novembre novantanove
Il Congresso ribadisce la validità dei meccanismi di concertazione unico strumento in grado di conciliare le esigenze della produzione della tutela ambientale
E ne chiede l'immediato ritiro del provvedimento annunciato dall'azienda ed ora contestuale convocazione delle parti da parte del governo al fine di definire un assetto compatibile della siderurgia del nostro Paese
No io non ha raggiunto c'è un problema che riguarda la siderurgia italiana siccome Taranto
Che ha dodici mila dipendenti esattamente nella stessa situazione nel senso ci sono tre ordinanze del sindaco cioè la la Procura che è già intervenuta io visto che è un documento sulla siderurgia italiana mi chiamerei infine condividendo il documento sul vi che questa prassi di costruirvi costruire un tavolo di concertazione al governo
Valga anche per la realtà di Taranto che corre il rischio di infilarsi con grandi ancora maggiori Taranto a dodici mila lavoratori diretto in Chirurgia quindi con problemi
Ma sicuramente io accordo favorevolmente questa questa proposta
Io aggiungerei alla fine che questo mette mi meccanismo e concertazione serve a prevenire ulteriori gravi ricadute che riguardano egualmente la situazione tarantina quelle integriamo in questo modo e io lo accolgo favorevolmente
Va bene allora con con le modifiche che naturalmente riguardano il fatto che questo problema riguarda l'intero Paese ma l'emergenza oggi era su Genova il l'ordine del giorno viene approvato dal Congresso
E io do la parola all'Anna Maria Parente per responsabile confederale del coordinamento femminile
Prepari fino Barelli
Allora sicuramente nella relazione di Savino e il dibattito cambiano i termini anche del mio intervento
Di che cosa si sia spetta da una risponde a chi come me ha un ruolo di responsabile donne le cose dico che tutti si aspettano che io dica sono state dette e non solo ma hanno assunto una dignità e una pari valore rispetto alle altre questioni risultato importante
Che credo questo congresso debba sottolineare e Caffa merito anche alla storia che abbiamo all'interno della Cisl
Spero che avete visto tutti abbiamo preparato per questo congresso un piccolo assaggio di un di una storia diciamo delle del movimento femminile all'interno del sindacato che sarà pubblicato integralmente tra poco
Perché questo dà merito appunto a tutto quello all'apporto che le donne hanno portato all'interno della Civis e ora siamo a questo punto a me hanno sempre insegnato che la storia un itinerario
E io ringrazio tutte quelle che prima di me mi hanno preceduto rispetto a questa responsabilità e hanno ruolo e all'apporto che hanno dato alla CISL
Credo che questo sia un congresso importante perché noi abbiamo una grande responsabilità Savino ieri diceva per abitare e non per alloggiare
E per abitare noi dobbiamo agire una responsabilità innanzitutto noi abbiamo una responsabilità che non si misura con tempi soliti credo che il Conte che il dibattito ne abbia dato un senso molto importante
Ma conosce navi completamente diverso e con problemi nuovi
Riprendo solo alcune cose che Savino detto molto bene la relazione tre ambiti importanti la globalizzazione la scomposizione del lavoro con l'emergere dei nuovi lavori
Una dialettica molto forte all'interno del movimento sindacale in questo senso non sa sono in gioco e scenari destini del nostro fare sindacato nostro modello contrattuale
L'affermazione di una reale con democrazia economica consapevoli molti l'hanno richiamato del ruolo che ha svolto la CISL in questi anni spesso da solo
Come organizzazione sindacale affare baluardo anche Rispetto a tentativi di estromettere l'organizzazione sindacale di mettere in discussione il ruolo dei corpi sociali intermedi
Era inevitabile che per fare ciò per portare anche delle proposte innovative come questo congresso farà abbiamo bisogno di un organizzazioni più incisiva che supporti tutto ciò volto abbiamo fatto ieri nella relazione veniva ricordato in termini di accorpamenti di categorie ma molto dobbiamo ancora fare queste era nostra responsabilità adeguare l'organizzazione il lavoro cambia cambia l'organizzazione e l'anno scorso la CISL
Ha organizzato questa grande assemblea di mille donne a Bologna che aveva questo titolo
La relazione di Savino è stato una relazione importante io non so Savino che cosa facesse Lombardia ma sicuramente in questi due anni di lavoro comune abbiamo
Però da quando ha preso la responsabilità
Scrive l'ha richiamato molte donne lombarde in questi anni di lavoro comune
Abbiamo sempre anche quando ha assunto anche la responsabilità seguire le politiche sociali quindi temi molto vicini a quello che fa che portava avanti il Coordinamento donne non abbiamo avuto l'apporto spesso dialettico ma importante di pari dignità
Tra persone che hanno ruoli Diversi all'interno dell'organizzazione e diverse responsabilità ma con pari dignità io mi sento di dare atto al segretario generale di questo mio personale ruolo che ha svolto con lunghi
Riprendo quindi alcuni punti basilari della relazione di Savino
Come tutte le prove di cambiamento le donne e i giovani spesso queste due parole sono insieme non le donne e i giovani ma le giovani donne o di donne giovani sono in un'aria di confine l'ambivalenza di cui parlava Savino un'aria di confine tra precarietà e flessibilità buona cosiddetta buona tra vincoli e opportunità
è il sindacato deve occuparsi di questo fu confini questo il tema che abbiamo davanti
Aiutare arginare il rischio non è alla marginalità e agire perché possano affermarsi strumenti della flessibilità per favorire innovazioni per favorire lo sviluppo professionale del lavoro e quindi questo ruolo del sindacato di tutela e garanzia all'ordine del giorno che mi ha preceduto
E agisce un ruolo di tutela e garanzia forte all'interno del nostro Paese ancora nostra società e anche quello invece di proposta di intervento nelle politiche dello sviluppo la concertazione questo è il senso questa è la responsabilità che abbiamo davanti in questo con questo primo congresso del terzo millennio
Allora che cosa in questi tre anni nel libro che è stato distribuito viene ricordato viene riportato come tutti atti ufficiali il progetto del coordinamento donne che non è stato progetto e ordinamento anonima Progetto dell'organizzazione visto che è stato discusso e approvato dal comitato esecutivo ed è stato gestito insieme all'organizzazione per tre anni
Ha tentato di agire proprio su questo doppio ruolo della sindacato arginare le marginalità con i nostri progetti sul lavoro nero
Con l'altro collassò percorso sui differenziali salariali che esiste ancora un differenziale salariale di un tra uomini e donne del venti per cento
Nel nostro percorso con le donne immigrate e persino un percorso che è nuovo per l'organizzazione sindacale per per la CISL
Sulle nuove schiavitù il percorso sulla prostituzione che il nostro sindacato che come coordinamento donne proprio insieme a Savino abbiamo cominciato
Il doppio ruolo dicevo l'altro e agire sull'innovazione col nostri progetti sulle donne nelle aziende dei servizi insieme al dipartimento confiderà
All'interessato usano Anna Maria scusa l'interruzione ma siccome vinicolo e dalla sala non si sente nulla per via del Punzi se per favore chi deve parlare va in un altro locale perché viventi diventa impossibile
E anche quello sulla contrattazione del pubblico impiego impiego quello sul welfare territoriale ricorda alcuni progetti concreti che tutto il coordinamento donne ha tentato di portare avanti insieme all'ordine stazione noi siamo partiti da un ascolto della realtà l'assemblea di Bologna che ricordavo è stato anche questo ascoltare quali sono le esigenze vere reali delle lavoratrici
Abbiamo messo in campo progetti sperimentali perché se fin dall'inizio abbiamo inteso dire che non è poca di grossi cambiamenti bisogna sperimentare quelle la cosa importante sperimentare percorsi nuovi e innovativi capire se questi hanno risultati
E a che fare di questi modelli cosiddette buone prassi come anche la terminologia europea c'era
Abituato a fare andiamo
Introdotto modalità di lavoro innovativi all'interno di organizzazioni con gruppi di lavoro che hanno coinvolto dalle responsabili di RSU e Saras ai segretari confederali questo spesso non avviene come modalità di lavoro tanto spesso nostre dedizione mettendo in gioco in questi tre anni il ruolo dei coordinamenti femminili all'interno di una grande organizzazione che è quello di sollecitare politiche
E la relazione di Pezzotta è un risultato in questo senso pensate solo al tema dei congedi parentali prima era il tema dei coordinamenti donne ora tutta l'organizzazione si è spesa e si occupa
In un'ottica di essere dentro l'organizzazione di aiutare l'organizzazione a intercettare i cambiamenti questo è il coordinamento donne aiutare le politiche dell'organizzazione non fare politica separate siamo stati certo forti di una storia lo ricordavo prima all'interno della CISL
Di donne che prima di Noemi hanno portano fatto delle cose
Sicuramente difficoltà ai fatti che ci sono stati in questi anni
Una è quella che riguardano proprio questa politica dell'essere dentro comincia insieme come come ci ha detto anche l'assemblea delle donne di Pechino come se fosse più facile assegnare i coordinamenti donne in ruoli specifici e non pensare che che che coordinamenti donne possono avere questo ruolo di aiutare le politiche di sollecitare politiche
E quindi questo è stato l'impatto faticoso a volte che le donne coordinamenti donne nell'organizzazione fanno proposte e azioni che servono per tutti questo è stato un impatto importante forte
Abbiamo il voto all'impatto anche su l'uso anche di linguaggi diversi
Di modi di comunicare DiVersi perché abbiamo cercato di inventarci per esempio un proselitismo telematico con modalità di linguaggio diverso che non Sempre molti di noi riescono a a comprendere Hope oppure che non sono familiari Atalmi per prima lavorare per gruppi così Diversi ha determinato anche spesso un impatto forte nel nostro modo di lavorare spesso quando facciamo dei gruppi di lavoro siamo facciamo somma di proposte e non sintesi queste anche uno dei vizi che magari abbiamo ma che sicuramente dovremo superare per il futuro
Il nostro percorso ci ha dimostrato che ne la Circe tanto bisogno di formazioni di competenze perciò con con molto bene quello che proponeva Savino di un rilancio forte del centro studi e di verifica che spesso l'organizzazione non si non fa qualche delegato ha richiamato al senso della verifica all'interno se organizzazioni come si verificano politiche e gruppi dirigenti
La scuola è la strada da percorrere
Innanzitutto credo che bisogna che sia da riconfermare anche un metodo che abbiamo nel nostro progetto che è trasversale che abbiamo riscontrato che un metodo importante un metodo vincente risultati sono viventi sia in termini contenuti lo ricordavo prima sentendo i risultati concreti
Poi dirò qualcosa anche sulle quote ma sicuramente NASA di questo congresso che aumentano di poco ma aumentano le donne nelle segreterie territoriali di categoria segno che un processo iniziato e che va avanti
A partire qua rispetto a quattro anni fa a partire a da alcune responsabilità di segretari generali come la regione che ci ospita che c'ha accolto ieri che è una segretaria generale donna
C'è bisogno di trovare quindi modelli organizzativi per tutti per supportare questo percorso che è fatto di obiettivi concreti che è fatto di sperimentazioni egli e si fermi all'organizzazione
E l'idea che si può rispondere alla domanda avrà quello che Savino fortemente faceva nella relazioni coordinamenti donne marginali rispetto all'organizzazione dobbiamo determinare un nuovo modo di stare insieme se volete rimasto sperimentale straordinario
Perché possiamo perché non bastano più donne nei gruppi dirigenti dobbiamo agire su politiche contenuti politiche di proselitismo questo il tema e una volta verificata l'efficacia e l'efficienza di alcune questioni che queste efficace efficienza Terme l'organizzazione questo è il tema
Bisogna agire da un punto di vista culturale agire su un vissuto politico organizzativo dell'organizzazione dare dignità ha un lavoro al lavoro che c'è stato
Siccome questo l'abbiamo sperimentato per tre anni ovviamente
Come coordinatrice delle donne propongo a questo congresso che questo metodo queste queste questi progetti queste cose che abbiamo proposto all'utente pendolarismo forzato e su questo progetto c'è ha ragione salino quando dice qua non sappiamo cosa dire facciamo un progetto
Noi lo stiamo facendo questo è la verifica rispetta questo congresso mai proponiamo che questo vada rafforzato
Quali sono vado più veloce perché voglio
Chiudere abbastanza in fretta invece sulle politiche qual è la strada da percorrere noi anche su questo abbiamo cercato di capire qual era il nodo che accomunava una condizione di differenze territoriali di differenze di lavoro di nuovi lavoro ci siamo resi conto anche attraverso questionari indagini anche strumenti un po'innovativi che abbiamo portato a Bologna
E quello che richiamava Savino la relazione come sotto un CDA la vita con il lavoro io credo che questo deve diventare il cuore delle nostre politiche a partire da questo noi affrontiamo tutti i nodi della modernità per prima le politiche occupazionali
Perché se di forfora diffusione dei servizi alle persone e lo sviluppo del terzo settore l'Italia un tasso di partecipazione lavoro delle donne basso lo sapete
Mentre l'accesso al lavoro delle mercato del lavoro delle donne è un fattore di sviluppo europeo l'agenda sociale europea ci dice che l'obiettivo è quello di portare il sessanta per cento di occupazione femminile e questo implica la questione dello sviluppo dell'Europa non solo delle donne le politiche di accoglienza le nostre famiglie sono supportate da lavoratrici straniere che accudiscono i nostri figli e le nostre che i nostri anziani
Quindi a partire dal grande tema della conciliazione vita lavoro né affrontiamo anche le politiche accoglienza dando piena cittadinanza queste lavoratrici non è possibile che per avere il permesso per avere l'assegno di maternità hanno bisogno del permesso di Stoiber la carta di soggiorno non basta il permesso di soggiorno questa è una battaglia che le donne la ci stanno facendo le politica di concertazione territoriali le politiche di welfare una politica salariale che annulli differenziale perché attiene alla al tema della conciliazione lavoro famiglia e anche alla pensare uno sviluppo dei fondi pensioni liberando il problema della conciliazione dalla difficoltà della riduzione di assenza dal lavoro per lavori di cura
Credo che di tutto ciò si dobbiamo occupa nei prossimi anni
Credo che questo sia un terreno di lavoro importante per l'organizzazione per affrontare il tema della denatalità ma come giustamente si ricordava nella relazione non ci torno su più di tanto
In ultimo Duarte considerazioni io nei miei appunti l'ho chiamato il paradosso delle quote
Noi ci siamo posti come fine ultimo di questo nostro progetta un grande progetto di aggregazione alla nostra organizzazione c'è il proselitismo è stato il cuore delle nostre azioni noi dobbiamo catturare energie passioni
Voglia di fare dei giovani delle donne ripartire nei luoghi di lavoro con un processo di partecipazione vero delle lavoratrici questo è stato il senso dei gruppi di lavoro da dove abbiamo coinvolto anche responsabili Sutter l'F uno
Questa politica che abbiamo proposto e che siamo portando avanti con difficoltà anche come ricordavo prima
Va oltre la politica delle garanzie va oltre non al senso della politica delle garanzie però questo congresso abbiamo ancora la quota del trenta per cento
Io credo che qui c'è da fare una riflessione seria e sono molto contenta questo è già un dato che qui in questo congresso si è discusso delle difficoltà di raggiunge il trenta per cento credo che questo sia già fondato perché quando a biogas dall'organizzazione assunto questa decisioni nessuno ne ha discusso
Abbiamo votato tutti abbiamo tutti ha alzato la mano e nessuno al discorso se noi realmente avevamo la possibilità di raggiungere questo obiettivo
E allora dodici troviamo qui a comporre la lista del trenta per cento più prendiamo tutti i topi siamo donne dirigenti di organizzazioni donne e uomini che non si possono lasciare a casa segretari generali per mentre le donne questo la la cosa che faccia che che sappiamo tutti però e cosa succede
Rispetto a questo che come qui si è portato il discorso e io credo che nei prossimi da domani dal Congresso noi dobbiamo da oggi sicuramente dobbiamo raggiunge l'obiettivo del trenta per cento è e troveremo le modalità per farlo nelle liste
Però dobbiamo discutere dell'ingessatura nell'organizzazione rispetta l'accesso dei gruppi dirigenti quale politica dei quadri facciamo e sicuramente l'altra strada è quella che riportiamo perché di cui dicevamo prima ripartire dal basso
Perché è chiaro che se non abbiamo le donne dirigenti in tutti i luoghi è difficile poi venire qui arriverò confederale e riempire la lista questo è il tema
Ultima questione permettetemi una digressione personali ho avuto una grande fortuna in questo anno
Di diventare madre
Mi sono trovata nella condizione
Di svolgerà un ruolo Terrestre madre all'interno all'organizzazione noi dobbiamo partire da noi da quello che facciamo all'interno dell'organizzazione per conciliare la vita al lavoro io ho dovuto certe volte
Subì
Avere a che fare
Con quello che l'organizzazione l'ha chiamato a fare cioè rappresentare la fatica che le donne e gli uomini fanno rispetta la conciliazione io voto questo ruolo all'interno l'organizzazione ce l'ho ancora e spero che mi sia riconfermato però ho capito che cosa significa livello personale fare questo e avere a che fare anche con la crudeltà dei tempi di questa organizzazione
Con la crudeltà dei tempi di questa organizzazione questo il tema allora non possiamo proporre come i temi di questo congresso la conciliazione generale senza tramite lavoro senza partire da nomi io certe volte non sono ha avuto anche momenti di amarezza rispetto al fatto che dovevo che ho dovuto dire
Che comunque sarebbe stata presente a una serie di impegni all'organizzazione anche con fatica perché questo il vissuto il sentire modo di gestire all'interno nostro
Io però sono fiduciosa la relazione di Savino mi conforta anche il dibattito mi conforta
Nel senso che noi tutti dobbiamo trovare insieme immobili di essere all'interno dell'organizzazione tutti
Dopo gli uomini perché al nostro sportello maternità un indicatore molto importanti si chiamano tanti giovani padri per chiederci informazioni non solo ma che ci rappresentano il senso di solitudine delle famiglie rispetto a questo tema
E allora mi sento di proporre a questo congresso di affidare ora poi troveremo il modo e le modalità al collega i coordinamenti donne perché se così è stabiliamo che questo è il ruolo del Lido del coordinamento donne all'interno di una grande organizzazione di affidare un progetto di aggregazione alla scintille nel come abbiamo fatto ma che questo sia ancora più rafforzato nell'ambito delle politiche generali che sia innovativo nelle politiche nei mobili e negli strumenti
Io oppure è stato molto importante a Bologna l'intervento che ci ha mandato purtroppo non ha potuto partecipare la vicepresidente del sindacato americano Linda Chávez non non credo che lo pronunci bene
Il sindacato americano si è reso conto
Che aveva bisogno di un improbabile quadreria bisogni fare prescritti ha fatto un grandissimo progetto di proselitismo
Soprattutto per le giovani donne soprattutto per le giovani donne col impegnata nel lavoro nero in questi lavori marginali e il sindacato americano fatto tantissimi iscritti su questo io credo che noi
Dobbiamo fare anche noi questo per intercettare il senso di solitudine delle dei nostri associati
Quello che abbiamo fatto in questi anni chiedo che diventi prassi
Savino
Nella sua relazione mia l'aveva articolato in un singolo suo intervento la CISL ha bisogno delle donne abbiamo preso da lui il titolo di questo libricino
Dice una cosa che mi piace molto è che l'organizzazione perpetua a questo senso di maternità rispetto al fatto che il gruppo della leadership maschile
Per quanto alla sua maternità
Confermando la leadership maschile
Io credo che sia un tema né Savino posta in maniera molto importante anche simbolica io penso che questo non sia nel DNA della CISL nel DNA della Circe la cultura delle differenze la maternità e la paternità sono due cose diverse
E credo che per analogia a questo tema della maternità il processo di crescita e accompagnamento e non nient'altro e accompagnamento dei giovani
Accompagnamento dei giovani uomini e donne e per fare questo noi dobbiamo avere un gruppo dirigente in questa Cis molto coeso molto importante
E questo e il gruppo dirigente deve accompagnare i giovani donne invogliarli in questa grande avventura che il sindacato questa è la responsabilità dell'abitare grazie
Allora nel dare la parola a Rino Tarelli segretario generale del PS invito Paolo Venezia prepararsi e rammento che ci sono circa ancora trenta interventi
Allora parte invitare tutti a stare nel quarto d'ora che ci siamo dati io direi che nell'ultimo intervento che faremo stasera si chiudono anche le iscrizioni a parlare
E che i tempi che stiamo prevedendo rischiano di imporre domani di fare una seduta notturna
Detto questo quindi nel nell'ultimo intervento di questa sera noi prevediamo di chiudere la sessione di oggi alle ore venti sono chiuse le iscrizioni a parlare grazie
Allora ringraziamo per il tempismo la presidente
Molti amici amiche e amici stamattina
Erano sorpresi e amareggiati perché la lettura della stampa
Si presentava non adeguata a quello che è il nostro congresso
Io francamente devo dirle che la forte originalità della della relazione di Savino
E la piena continuità nella linea della cisterna della relazione dovevamo lasciarci intendere che questo sarebbe stato l'atteggiamento che avremmo trovato stamattina
Non è l'atteggiamento di una stampa che è venuta a valutare quello che vedeva che sentiva è l'atteggiamento di una risposta che ci viene data rispetto a un progetto
è la risposta che ci viene data a dispetto all'affermazione di un ruolo è la risposta che ci è stata data da una situazione nazionale tutta omologata almeno per ora per un motivo o per un altro
Ad un'organizzazione che ha stabilito che non rinuncia alla sua continuità non rinuncia destro interlocutrice non rinuncia a voler entrare nei singoli problemi e valutarne il merito e allora care amiche e cari amici stando qui noi e tutti quelli che continueranno poi negli organi sappiamo di assumere questa responsabilità questo congresso vuole misurarsi con i grandi problemi della nostra epoca
Che devono essere letti e vissuti come la CISL sa fare come la CISL può fare
Dobbiamo misurarci con una società che si rapporta alla globalità cosiddetta villaggio Globale new economy
Richiami certo suggestivi ai quali abbiamo e dobbiamo saper far fronte attrezzandosi ma noi dobbiamo anche sapere relegate delegati che questo panorama che hanno non può sfuggire deve occorrere per misurare calibrare di più la nostra azione volta alla quotidianità del lavoro del sindacato
Perché tutti navigano del futuro nel presente al di fuori dalla realtà in immaginazione ma la vita di tutti i giorni del lavoratore delle lavoratrici è fatta di pene e necessità quotidiane
E allora questo congresso dell'uscire un'altra risposta chiara
Che è la quotidianità è un problema che lasci sconosce e che vuole seguire e che vuol dare risposte
Ecco allora che la relazione ha indicato questa finalizzazione che a me è piaciuta molto
Oggi il Paese e ha infatti bisogno di una riflessione che sia basse di una nuova definizione definizione di obiettivi di strategie
E di titolarità dei diversi soggetti e quindi per comunicare per cominciare stabilendo chi ha titolo per fare cosa
Noi ribadiamo di avere titolo a partire da tutti i problemi fionda mentali l'articolo diciotto dello Statuto la flessibilità contrattata lo stato sociale
Si parla in questi giorni e ci si interroga
Che farà il nuovo governo
è questo un modo di pensare insufficiente a mio avviso è così che potevamo ragionare prima a Parlamento fermo
Quando ferme le gli schieramenti spezzettati i governi ruotavano tra centro centrosinistra monocolore
Dopo queste elezioni è cambiato il Parlamento ma è cambiata la struttura della politica
Governo e Parlamento più UTV più stampa più interessi forti sono un tutt'uno armonico tra loro a cui si aggiunge la Confindustria italiana
E persino il prudente avvocato Agnelli
Oggi perciò nuovo non vuol dire molto di più
Vuol dire cosa di verza cioè revisione generale di un sistema di priorità
Che noi contrattammo negli anni settanta e ottanta
E che oggi è tutto in discussione nuovamente un sistema di tempi e di destinazione di risorse che oggi è nuovamente in discussione che dobbiamo rivedere e ricontrattare
Ciò non è di per sé negativo ma è chiaro che comporta l'obbligo di attrezzarci a svolgere un forte ruolo sindacale
La lettera di Berlusconi
è insieme positiva attentato un'apertura è certo un passo avanti dopo la campagna elettorale e le cose che ha detto dalla campagna elettorale
Però dovremmo puoi vedere nel merito che cos'è questa lettera
è chiaro però che la stessa lettera così come è stata scritta apre una fase nuova e diversa
Ciò impone veri cambiamenti al nostro interno nel modo di lavorare Renzi saldando il gruppo dirigente
E si gira al nostro interno dedizione al lavoro come mai prima abbiamo dovuto esigere
Abbandonare atteggiamenti di sufficienza che sono sempre più presenti nei tempi di basse che grasse
Dobbiamo veramente fare ricorso alle sassi
Al posto di lavoro
Ma andando ben al di là di ciò che oggi si intende dire quando ne parliamo
Ne il problema non è di esorcizzare il confronto tra centralità esistenti e aspiranti centralità avere l'umiltà di aprirsi al nuovo significa per noi superare i vecchi modelli che erano buoni fino a ieri e che oggi vanno rivisti Como coraggio con coraggio amici e amiche
Dobbiamo noi ciascuno di partire da qui
Ed è la necessità di essere noi dirigenti per primi e pretendere da noi stessi quanto noi chiediamo agli altri
E ripartire insieme dalle RSU
Io non vanno rievocati dal postumo oppure promessa
Ma realizzando tra loro e del Sassoon connubio
Le Rsu non sono i vecchi i consigli dei delegati
Ma rispondo la nostra impostazione a novembre noi dovremmo rinnovarlo
Il nostro impegno pieno fin d'ora è scendere in campo con ogni nostra risorsa
La CGIL ha iniziato un mese fa affatto un'assemblea di tre mila quadri a Roma e ha aperto la campagna elettorale per le reazioni
Noi avevamo i congressi ma adesso sappiamo di dover recuperare
Cioè sottovalutazione per questo problema eppure dall'esito delle elezioni RSU dipende la nostra titolarità a firmare gli accordi o no
La libertà libertà sindacali in quantità maggiori o minori la legittimazione pubblica perché amici amiche la destra va bene ma davanti a un voto generale di tutti i lavoratori quello conta molto di più per l'opinione pubblica e quindi c'è un problema per noi di scendere in campo come c'è un problema di sapere con chi scendiamo in campo
E io voglio accennare ai rapporti unitari io non ho mai fatto parte dei tanti scienziati teorie cc oppure teologi dell'unità organica
Statutario burocratica perché sono convinto che è rischiosa in questi tempi io non vorrei che lo si faccia la fine dei partiti che a forza di mettercele insieme hanno perso tutto quello noi dobbiamo stare attenti a rappresentare intanto chi si riconosce dei nostri valori perché l'unità non è un'ingegneria l'unità che noi dobbiamo perseguire dimostrata dai problemi che noi poniamo i problemi dei lavoratori
E quella unità è una necessità naturale dei lavoratori
E dunque da lì che dobbiamo ripartire come giustamente io ho sentito nella relazione parlando di unità che poi ha altre ambizioni male può avere se parte da lì
Anche per questo allora anche per l'unità come per il resto noi staremo alle cose concrete noi staremo al merito sia per il governo sia per l'unità e vedremo gli spazi veri che ci saranno e due parole delegate e delegati devo da dire per il pubblico impiego
Se è necessario che ciascuno dia il proprio contributo il sindacati e lavoratori Repubblica impiego non si sono sottratti
Abbiamo lavorato duramente in questi quattro anni abbiamo realizzato la privatizzazione del rapporto di lavoro
Sembrava una cosa impossibile o contro Dinoi invece l'abbiamo accompagnata basi manda realizzata bene
Facendo contratti buoni e poi aprendo l'aziendalizzazione dei contratti sui posti di lavoro legati agli obiettivi veri verificati di efficienza e di efficacia con il salario legato ai risultati
E con dinamiche
Che offrono servizi nuovi ai cittadini all'impresa
E abbiamo realizzato il contratto di tutta la dirigenza
C'è stato una lotta lunga volevano fare solo una parte l'abbiamo presa dentro tutta e questo significa togliere la dirigenza dal braccio della politica e aprire ancora di più l'aziendalizzazione
E abbiamo attuato in concreto riforme importanti come quella della sanità facendo la vertenza quella del fisco con la riforma del ministero
E i tutti i ministeri e degli enti pubblici gol tra trasferimento delle autonomie locali di una quota di federalismo e di decentramento che ora va affinata e completato il cambiamento interessa ed è coinvolto l'intero assetto produttivo centrale decentrato del pubblico impiego
Un grande contributo vero di qualità alta che noi oggi possiamo vantare porre al giudizio del Paese
Nel panorama dei nostri rapporti
CISL e con le nuove istituzioni condivido anche l'osservazione di Sabino circa la possibilità che il Governo trovi più comoda una politica di scambio con la parte più antagonista del sindacato
Accettando un interlocutore non gradito
Ma più che mai conveniente è infatti assai più semplice amici e amiche chi è e deve chiudere problemi
Recando e accontentandosi reciprocamente di farsi concessioni e darsi qualcosa in cambio
Scambi tra Governo e istituzioni da un lato e sindacalismo che così sarebbe tenuto entro le proprie necessità fisiologiche
Noi aspiriamo a ben altro ruolo
La strada che deve praticare il sindacato deve essere coerente con il ruolo e l'autorevolezza che ci siamo guadagnati con cinquant'anni di lotte di contrattazione di accordi stipulati
Non dividendo mai gli interessi dei lavoratori dei pensionati delle famiglie dei giovani da quelle complessive del Paese
Ma sempre fedeli al patto con i lavoratori questa vocazione si pratica con gli strumenti della concertazione
Base di tutto il resto cioè della contrattazione della solidarietà della giustizia sociale
Queste sarà la strada della cinese nelle future difficoltà con le sassi con i delegati con tutta se stessa su questo potrà affrontare le prove più dure
Disse Fini l'altra volta nel novantaquattro rispondendo a un'intervista della Repubblica
La giornalista chiese ma onorevole Fini sindacata innervosito non temete voi che scenda in piazza
Quello gli rispose freddamente disse se scenderà in piazza l'apparato non ce ne frega niente
Se scenderanno in piazza i lavoratori sarà diverso noi allora eravamo tre lavoratori al punto che se e quando è servito siamo scesi in piazza io credo che noi non dobbiamo aspirare di scendere in piazza anzi dobbiamo aspiranti fra gli accordi però all'occorrenza dobbiamo essere capaci anche di scendere in piazza
E allora su questa strada non ci incontreremo con quanti credono in questi valori e sono certa che ci incontreremo in primis anche con i nostri vecchi compagni di strada della CGIL ed era un
La parola a Paolo tesi del clan si prepara Franco ricche
Amici delegati e delegate
Io nel solco della relazione voglio
Sottolineare due aspetti uno che riguarda il lavoro
E l'altro riguarda il rapporto tra sindacato e politica
All'inizio dell'esperienza della CISL è si dibatteva su dove collocarsi l'esperienza sindacale
C'era chi diceva che il sindacato ex socialista o non è altri dicevano
O il sindacato è cattolico o non è
Lasci le dissi scelse il sindacato ebbe i lavoratori o non è
Abbiamo quindi sempre avuto chiaro
Dove doveva schierarsi il sindacato con i lavoratori
Molte cose sono cambiate da allora ma il nostro spirito credo sia rimasto lo stesso
Rappresentare e tutelare il mondo del lavoro a tutti i livelli ai nostri esordi era facile relativamente facile collocarsi
O si era operaio in fabbrica o nei campi
O si era il padrone
Ora invece però a presentare degnamente il mondo del lavoro bisogna anche estere pronti a rappresentare l'evoluzione e il cambiamento
Del resto alcuni dati ci dicano che noi dobbiamo svegliarci
Nel fondo speciale dell'ente
Io mi ricordo che ci sono ormai e non sono lavoratori tipicamente dipendenti sono le cosiddette partite IVA o le collaborazioni coordinate e continuative ci sono due dati precisi
Uno che guardi la maggioranza sono donne iscritti al fondo
Due che lo sfruttamento di questo tipo di questi lavoratori è superiore allo sfruttamento del lavoro dipendente il reddito denunciato
Dalla grande maggioranza circa l'ottanta per cento di questi lavoratori iscritti al fondo
Che non sono classicamente lo ripeto individuati come sempre come dipendenti ma sfruttati uguali è un reddito che non supera l'ordo dai quindici ai venti milioni l'anno
Questo è il dato allora non ripone facciamo a rintracciare questi lavoratori
Se non ci organizziamo in maniera conseguente
La CISL è alla fine degli anni Ottanta fece una scommessa
Che si rilevò vincente dare rappresentanza a questo mondo del lavoro
Collocarlo nell'ambito della CO due del per farli sentire nello spirito dalla completa rarità lavoratori fra i lavoratori
La continua crescita dalla rappresentanza presente della nostra struttura ha dimostrato come possiamo convivere all'interno della CISL e le esperienze più variegate del mondo del lavoro parasubordinato autonomo e lavoro dipendente
La maturità della scelta fatta alcuni anni orsono va rilanciata
Con scelte di natura organizzativa che non possono riguardare solamente la struttura nostra del clan
Al nostro congresso
Abbiamo individuato la trasformazione nostra intanto dall'altra struttura e la cosa interessante proprio perché non è stata proposta dal gruppo dirigente mai voluta dai delegati dagli
E quindi è piena consapevolezza dei lavoratori che solo attraverso una rappresentanza collettiva con politiche comuni che poco si può dare risposte a queste nuove forme di lavoro
Vi ricordo solo che la nostra struttura è partita alcuni anni or sono rappresentando alcune poche migliaia di lavoratori iscritti oggi possiamo dire che raggiungiamo quasi venticinque mila iscritti alla scientifica abbiamo anche contribuito a dare tira una spinta alle iscrizioni alla Cina
Crediamo quindi che sia giunto il momento reale
Per dare una più completa cittadinanza di questi lavoratori all'interno dell'organico crediamo siano maturate le condizioni affinché nella città
Si vada con affetti organizzativi nuovi e diventi per questi lavoratori affetti più incisivi più chiari di rappresentante di questi lavoratori
Io credo che da questo punto di vista nella relazione di Pezzotta vedo delle tracce su cui bisogna approfondire contribuiremo anche con me un ordine del giorno a riguardo
L'altra è l'affetto del sindacato era apporto del sindacato con la politica io qui voglio dire solo pochissime cose
è vero che c'è stato il tredici maggio
Però io credo che tutte le nostre discussioni
Che abbiamo fatto prima del tredici maggio sul ruolo del sindacato
Sul rapporto del sindacato con la politica sulla necessità da parte della CISL e di avere una sua iniziativa sulle riforme istituzionali
Sul quadro politico sulle l'affetto elettorale sul la legge elettorale del nostro Paese credo che questi elementi Valdo salvaguardati
Lasci delle gare a continuare qui la propria discussione
All'interno dell'organizzazione perché credo che sia essenziale per un'organizzazione della CISL e che vuole rimanere autonoma contribuire anche agli assetti politici e istituzionali compreso la legge elettorale
Quindi se non vogliamo ritrovarci più soli dopo oltre dodici il tredici maggio bisogna avere consapevolezza e coscienza che certe noi
Non siamo e non vorrei faremo mai sindacato di governo o il sindacato di opposizione
Ma credo che ciascuno di noi abbia consapevolezza grande consapevolezza senza pregiudiziali per lo meno sapere oggi che Berlusconi non è San Francesco
La parola a Franco richiesti dall'Unione sindacale dell'Emilia Romagna si prepari Enzo Grazzini
Io chiedo scusa per due ordini di ragioni prima perché sono emozionata nonostante io sia segretario
Generale era regionale perché è la prima volta cataro ad un congresso sono forse sì uno venga negata insomma poco da fare
E la seconda è che porrò forse più problemi che indicazioni che soluzioni e quindi forse l'occasione è anche quella di essere problematici
Io ho una premessa da porre a Savino Pezzotta ieri quello che è successo qui
Credo non possa essere dimenticato le presenze che sono venute meno prima della sua conclusione
I giornali come hanno trattato il nostro segretario è anche il nostro congresso
Credo che creano e siano per noi è un problema che va affrontato non va dimenticato io non credo che non può lo può non lo possiamo nemmeno renderei esorcizzata vile dal fatto che questo ostracismo che ci viene fornito
No sia frutto della nostra orgoglioso anomalia come sindacato CISL e o della nostra grande specificità o dal nostro anche credo organizzazione che dà fastidio
Credo che sia un problema e anche se più che altro possiamo definire che è colpa di altri il problema è tutto nostro
Ed è un problema di rapporti con la comunicazione ma è un problema secondo me di rapporti con la politica
è la politica che ci destinato un ruolo probabilmente no non solo secondario ma addirittura marginale o tenta di farlo
Questo secondo me è il primo problema che ci troviamo di fronte che secondo me il congresso dovrà comunque essere in grado di porre e di definire almeno nei termini per cui poi si trovino anche le le soluzioni
La relazione di Pezzotta
Posizione alla nostra organizzazione io non citerò mai più Pezzotta dopo averlo citato adesso perché la sua relazione alla condivido tutta è stata una relazione di altissimo livello
Credo che sia stimabile sia la persona che l'ha fatta il sia i contenuti che ha portato a questo congresso io non lo citerò più perché abbiamo quattro anni per mettere in pratica le cose che ci sono contenuti
Quattro anni assieme a Pezzotta per definire posizionare la nota organizzazione come lui ha ha messo in chiara evidenza in questa sua relazione
Invece tenterò per quel che mi riguarda nodi alcune considerazione molto schematiche
Prima di tutto di metodo perché dicevo prima il merito c'è tutto dentro e io lo condivido pienamente
Nel nostro Paese c'è bisogno prima considerazione di e concertazione l'abbiamo detto la ripetiamo
Però con chi ci sta quando e come si fa a questa concertazione se ci sono gli interlocutori disponibile a fare concertazione con noi e se non sono disponibili che cosa facciamo
Io che da queste sono domande alle quali non possiamo sfuggire concertazione essi con tutti quelli che ci stanno se non ci stanno io credo abbiamo il compito di ruolo di riuscire a coinvolgere anche la società civile con noi
E tentare comunque di fare tra virgolette
Quanto è il nostra capacità che vuol dire anche fare conflitto vuol dire anche essere in grado di fare proposte e dà segnali portano anche fino al conflitto
La seconda considerazione sì così gli enzimi che ad essere stravizi e io sono d'accordo ponte
Guardare all'Europa che vuol dire essere competitivi vuol dire guardare non solo l'Europa del mercato ma dei diritti
Vuol dire essere in grado come organizzazione di posizionarsi e di riuscirà a concordare a contrattare in Europa una parte dei diritti che ci sono proprie che valgono anche per il nostro Paese
E allora significa quanto siamo disponibili a spendere e a spendersi
Per potenziare per valorizzare la nostra presenza come sindacato europeo Siena l'accesso e quindi quando siamo in grado di spostare sull'Europa livelli contrattuali e livelli credo di risorse perché il sindacato europeo funzioni questa è una domanda un'altra domanda alla quale io credo si debba rispondere
E poi spostare sul territorio spostarsi sul territorio
Spot anche sul territorio secondo me significa garantire pluralismo e diversità
Vedere la diversità come valore gli ho sentito diversi interventi sia del Nord e del Sud dal nostro Paese sono diversi gli interventi perché è diverso la realtà con la quale noi abbiamo a che fare i conti
E allora vedere la diversità come valore significa anche all'interno del federalismo riconoscere che ci si può assumere delle responsabilità
Senza aspettare che il che la soluzione venga sempre e comunque dal livello nazionale
Vuol dire assumersi la responsabilità di elaborare non solo analisi e sintesi ma anche proposte e percorsi sui quali spendersi come organizzazione a livello regionale e a livello territoriale
E qui nuovi sono il ruolo dai nostri regionali i compiti le risorse gli strumenti io mi chiedo solo perché non voglio andare molto per le lunghe però questo è un problema
Quale rapporto quindi con il ruolo i compiti li ha risorse qui era venuta avanti una proposta che non necessariamente deve essere strutturata la proposta di dare un significato e un peso a ruolo regionale dell'organizzazione assieme a tutte le altre realtà regionali
Dentro questo ci sta quanta contrattazione quanta concertazione siamo in grado di fare a livello delle singole regioni
Sapendo in ogni caso che la nostra missione e il lavoro è l'intervento sul lavoro sulle persone che lavorano
E allora in Emilia Romagna vuol dire intervenire dal punto di vista dal lavoro meccanica la qualità e non dalla quantità
Vuol dire essere in grado di rispondere alla domanda che differenziata rispetto a quante risorse umane quali risorse umane rispetti invece ad una quantità del lavoro che noi non abbiamo bisogno di quantificare non abbiamo bisogno di contrattare
Qui però nasce il problema del patto e dei patti che sono diverso in Emilia Romagna un patto significa appunto qualità
E io credo che si possa fare anche un patto più generale di scambio fra il nord e il sud del Paese il nord che a posti di lavoro che non sono coperti e il sud che invece a mano d'opera che non trova collocazione lavorativa
E lo scambio fra nord e sud della sera reciprocamente conveniente anche dal punto di vista sindacale o noi siamo in grado di costruire un pacco proponendolo Lori non aspettando le istituzioni non aspettando il governo centrale ma essendo noi a proporre un patto non di solidarietà ma di scambio di convenienze fra la realtà nelle regioni del Nord con la realtà delle regioni del Sud
Un patto sul quale noi spendiamo però contrattazione concertazione e riusciamo a costruire un rapporto per cui la delocalizzazione può essere una delocalizzazione che contrattiamo al nord
Perché sia il suo parola poterne e noi possiamo contrattare una mano d'opera qualificata qualificante che proviene dalle regioni del Sud e che riesce invece a coprire i posti vuoti che vengono coperti per lavoro nero con lo straordinario non controllato
E c'è però no dalle regioni del Sud
Reciproca convenienza non lo so io credo che ci sia questa necessità di fare uno scambio su questo scambio che tutti possiamo spendere
Dentro questa politica io credo regionale ci sta anche una politica dei redditi
La concertazione è e non politica dei redditi regionale significa a mio avviso anche essere in grado di fare quindi una valutazione della contrattazione di secondo livello
Collegata con la contrattazione concertazione su tariffe erette e sulla qualità di queste e sulla
Qualità e quantità dei servizi che si possono spendere una parola per le persone
All'interno di un processo di compatibilità ambientale istituzionale di tempi di lavoro per la famiglia di tempi di vita eccetera
Una politica dei redditi contrattata questo livello vuol dire concertare mettere per iscritto io credo
Contratti
Che valgono per le istituzioni per i lavoratori e anche credo per le controparti all'interno di un processo nel quale a livello regionale noi possiamo portare un contributo di esperienza che abbiamo fatto rispetto alla bilateralità
E quindi agli enti bilaterali che possono essere un'anticipazione dei processi di partecipazione ai lavoratori decisione dell'impresa e anche per quanto riguarda le piccole imprese
E di partecipazione a dispetto quindi ad un livello nel quale i tavoli pieni di contrattazione sono i tavoli di secondo livello
In cui però si discute anche di salario in cui si discute anche di servizi in cui si discute anche di partecipazione di potere
Dentro queste una proposta che mi ci sentiamo di fare come Regione è quella di riuscire a costruire un supporto vero
O in apposito servizio permanente dei consulenti interna che offra studi analisi apporti formazione eccetera per la contrattazione di secondo livello
E qui nasce anche la possibilità di utilizzo ovvero del centro di Firenze
Perché potrebbe essere effettivamente il centro di Filarete che diventa un punto di supporto per questo tipo di valorizzazione esiste un altro problema mio avviso è lecito solo il problema del rapporto con la politica
A me sembra che noi abbiamo fatto un'operazione un po'strani in questi due giorni
Ecco radio Sorgi dare un po'il nostro rapporto con la politica il nome di D'Antoni sembrava un nome un po'venuto qui per caso in qualche in qualche relazione eccetera in qualche altro caso da sfuggire in fretta per evitare che questo ci ponga dei problemi
Il nome di D'Antoni per capirci molto bene i problemi ce li pone ce li pone per il nostro rapporto con la politica e nei conti con D'Antoni dobbiamo farlo
Io credo e non ci possiamo sottrarre perché la ipotesi di D'Antoni che poteva essere condiviso non condivise non mi interessa definire sia punto Antoniano non D'Antoni
Ma poteva sia condiviso non condivisa partiva da un presupposto da un giudizio sul bipolarismo
E dà un giudizio sulla legge elettorale sulla questione elettorale del nostro Paese
Questi sono venuti fuori dalle a urne elettorali in un certo modo
Il bipolarismo è stato premiato in un certo modo
Che andava & Eva contro rispetto a quel tipo di ipotesi
Ora noi no io non lo so se noi possiamo evitare la discussione oggi rispetto al bipolarismo che rispetta la legge elettorale e rispetto alle conseguenze che bipolarismo legge elettorale hanno sul nostro sindacato io credo di no
Io non voglio affrontarlo qui dico solo che questo è un problema per noi
E resta un problema fino a quando non siamo in grado perché quel tipo di processo ha portato il governo Berlusconi ha portato un tipo di ipotesi politica che probabilmente non ci andava bene nell'analisi perché ricordo esattamente no due esecutivi fatti
Dalla Kisling nella quale tutti condividevano un'analisi che diceva che sul bipolarismo mai mamma opportuno farmi perplessità e di valutazioni
Negative rispetto a come veniva condotte Veneto pagata
In questa sala ieri pomeriggio ieri mattina ieri pomeriggio non c'erano tutti quelli che ci dovevano essere sono andati via prima quelli che dovevano rimanere
No oggi i giornali trattati in un certo modo perché secondo i giornali secondo quelli che non c'erano ieri noi siamo stati sconfitti dalle urne
Come organizzazione sindacale e noi a questo punto dobbiamo riuscire a riguadagnare un terreno di rapporti con le organizzazioni
E con il Complesso dalla politica
Perché altrimenti questo rischio di essere emarginati ce l'abbiamo tutto
E per fare questi io credo fuori da ogni schema di essere molto franchi e avere la capacità di poterti parlare molto fuori dai denti
Come è solito e come siamo stati i soliti fare sempre come CISL
Un'ultima considerazione Pradella coerente noi stiamo facendo analisi molto bene la nostra valutazione l'analisi sui cambiamenti cambiamenti nell'organizzazione del lavoro sulla flessibilità organizzative sulle questioni istituzionali il problema per esempio dalla nuova domanda degli iscritti e dei lavoratori
Rispetto a tutto questo io credo c'è solo una risposta da dare che la coerenza dal modello organizzativo
O noi rispetto alle analisi che facciamo che tutto cambia siamo in grado flessibile di flessibilizzare la nostra organizzazione al punto che anche noi
Seguiamo questi processi anche noi siamo in grado di maturare un modello organizzativo nocche proceda di mani di pari passo con lei istituzione che cambiano
Con i poteri che si diluiscono rispetta il territorio con il le domande che cambiano e si modificano
No il lavoro l'impresa il sistema eccetera o altrimenti io credo rischiamo effettivamente Biassono organizzazione che non corrisponde più completamente nuova i problemi e per fare questo allora c'è bisogno di un gruppo nuovo dirigente c'era bisogno di politica dei quadri di modelli organizzativi c'è un problema che il giovane
Un modello culturale nuovo e alternativo al modello omologabile collocato che abbiamo nella nostra società noi critichiamo profondamente il modello omologato noto tutto mercato tutto liberismo eccetera
Dentro questo ci sta secondo noi un problema di etica
E di rapporti con tutti quei soggetti che sono in grado di favorire un processo nel quale noi riusciamo ad essere a rappresentare
Quell'altra parte che non è mercato che nel liberismo e si propone perché i giovani perché la società civile si rapporti con noi allo stesso livello
O noi questo passaggio lo facciamo siamo in grado di farlo o altrimenti ancora una volta rischiamo so benissimo di aver posto solo dei problemi per gente come noi che deve percorrere questa strada credo che però no in fondo in fondo a tutto ci sia la convinzione che il gruppo dirigente che uscirà dal congresso
Che la relazione che siede al Congresso che diventa il programma del nostro impegno per quattro anni assieme a Pezzotta si garantiscono comunque il fatto che la nostra organizzazione può procedere passare in grado di corrispondere alle domande appunto che i lavoratori ci pone
La parola a Garanzini nella Federazione nazionale pensionati si prepari Tinelli
Grazie di non è in sala
Pinelli
Irene lì Norberto delle macchine
Dietro ciao in Campania
Allora
Chiedo scusa ma stanno scorrendo le persone avevano
Grazie no se se ne sta trascorrendo Rosi perciò no perché avevamo conta di Tempio si parlava di domande comunque avvenire va bene uguale ritengo importante
Un contributo a questi lavori
Per
Valorizzare fino in fondo lo sforzo che la segreteria nazionale ha fatto il segretario generale ha voluto con la sua dell'azione
I tenendo anche importanti il contributo che è venuto fino a questo momento
L'intervento che mi ha preceduto penso abbia posto una serie di problemi aggiuntivi a quelli posti già nella relazione del segretario generale
Ritengo che sia importante valorizzare lo sforzo fatto
Perché non era facile
E non è facile
Ereditare
Una CISL come l'abbiamo vissuta fino a qualche mese fa
Una cifra che è stata protagonista
Lungo tutto tutti gli anni Novanta
Che ha sopperito anche alle carenze della politica
E ha sopperito anche alla carenza dei partiti
Con il vuoto che si è determinato dopo il novantadue
Una fase importantissima che ha visto la nostra organizzazione fortemente attive protagonista
Attive protagonista anche con un gruppo dirigente molto affiatato con un grande leader che ha contraddistinto
Il valore della nostra organizzazione
Anche rispetta le altre organizzazioni sindacali
E quindi non era facile non era facile
E oggi possiamo dire è più semplice dopo aver sentito la relazione di Pezzotta dopo aver sentito anche alcuni interventi che si sono succeduti fino a questo momento
Arrivare anche a determinare una svolta per la nostra organizza
Una svolta che guarda come sempre al futuro ma che guarda pienamente dentro l'organizzazione la nostra organizza
Finalmente e probabilmente le cose che sono state dette
Ci sono state delle cose chiare
Qualcuno diceva tempo fa che voleva vivere in un Paese in cui quando si diceva buongiorno significava Bongiorno
Io penso che la relazione del segretario generale uscente le cose che sono state dette ieri sera con la prateria che c'era hanno un significato chiaro per
La nostra organizzazione resta una grande organizzazione
Riguadagna uno spazio fondamentale nello scenario politico e sindacale del nostro Paese
Riguadagna i suoi connotati oggi corse lo può fare maggiormente convinto che gli spazi anche nella politica sono occupati
Anche giustamente dal da quando è avvenuto il dopo il tredici ma ma questo non significa almeno nove io non ho letto che ci sia un allontanamento dalla sensibilità che la nostra organizzazione di ventagli ostica rispetto alla politica ai partiti ai movimenti politiche e ovvio l'attenzione che dobbiamo porci i nostri problemi sui nostri problemi
Che rimangono quelli della del lavoro
Principalmente della io ho sentito un intervento stamattina di un di un amico edificio ne abbiamo nella nostra regione un lavoro disoccupazione all'uno e sette per cento magari non l'avessimo al diciassette probabilmente avremmo guadagnato cinque sei punti rispetto a quello che realmente lui
Ho sentito anche di un patto di scambio giustamente detto qualche minuto fa realizziamo il patto di scambio realizziamo quello che vogliamo però il conto alla fine deve tornare sono convinto e forse le cose che ci diceva la nostra Presidente delle tesi di utilizzare un po'meglio anche il percorso della formazione che non sia una formazione e una tantum per i nostri dirigenti ma una formazione continua la lo chiediamo le aziende probabilmente abbiamo la necessità di farlo anche da noi forse questi sono anche i momenti per creare una maggiore sensibilità una maggiore con maggiore forza attuare un federalismo che segue il federalismo che stiamo vivendo a livello regionale che segue il federalismo sindacale così come dichiarato da Pezzotta ma realizzando un federalismo vero abbiamo maggiore bisogno di maggiore coesione
All'interno della nostra organizzazione
Allora se i dirigenti di questa organizzazione si parlano un po'meglio hanno maggiori occasioni per incontrarsi e parlare di problemi veri del nostro Paese
Dell'intero Paese probabilmente riusciremmo anche a realizzare a realizzare quello che nella relazione non è messo in modo evidente bisogna guardarla bene tra le righe ma tutto l'impianto è rivolto al Paese non ad una parte o da un'altra dettagli
Quindi se questo è il cammino se bisogna parlare al Paese per intero abbiamo maggiore bisogno lo dicevo prima forse ne abbiamo la necessità di far parlare meglio del paese tutto il gruppo dirigente della nostra organizzazione anche perché la quello che ci abbiamo a vivere questo federalismo dettato anche anche se a metà per legge
C'è la necessità di avere uno una unica azione rispetto alle Regioni
Se non riusciamo a portare nel modello federale
Un percorso di federalismo solita cooperativo partecipativo
Probabilmente facciamo un passo avanti per il Paese
Ma abbiamo la forza o abbiamo la condizione di realizzare un modello che sia tale quindici a partire dall'impianto statuale delle regioni prevedeva in una fase di partecipazione delle parti sociali e delle parti istituzionali che possono indicare le vie dello sviluppo per alcune della coesione sociale peraltro dei bisogni
Rivolti Albéniz
Perché nella relazione traspare
La gente guarda al benessere ed ovviamente se non c'è lavoro non c'è benessere ma anche se c'è lavoro e poi ci sono delle condizioni di vita in alcuni parti del nostro Paese che non portano al benessere
Tu non si combina e quindi anche qua abbiamo la necessità di spingere la nostra organizzazione d'essere interlocutore forti dei livelli istituzionali
Anche facendo un passo in più della concertazione questa è una cosa hanno in casa l'abbiamo vissuta lungo tutto il periodo degli anni novanta
Ma almeno per una parte di questo Paese
Almeno per una parte in cui ancora il tema dello sviluppo e dell'occupazione forte abbiamo la necessità di fare un passo in avanti
Di passare da una fase di concertazione ad Anna ad un partenariato prima sociale
In cui vede coinvolto il sindacato insieme alle imprese non cede a scandalizzarsi non ceda voglio dire fare dei passi indietro in questa direzione c'è una sola necessità
Di coinvolgere anche il mondo dell'impresa ad essere più profonda più responsabile più attiva a realizzare voglio dire un modello di attività imprenditoriali e di lavoro fatto in chiaro
Quel venticinque per cento di lavoro sommerso che c'è rispetto al PIL a livello nazionale guardare non lo so quanta parte è al Nord
Penso pochissimo il che significa che nelle aree meridionale quel venticinque per cento è molto molto più in alto qua il patto richiamato dalla dall'amico
Dell'Emilia vogliamo realizzare un cammino in cui portiamo a trasparenza anche i subfornitori che generalmente delle aziende del Nord che generalmente sono localizzate nel Mezzogiorno
è un patto che si può fare ritengo anche che sia importante fare un passo in più c'è un problema rispetto alla flessibilità
Da noi richiamata da qualcuno non condivisa
Però c'è un problema anche per noi
Quando spingiamo sul modello di flessibilità noi lo abbiamo adottato lo stiamo adottando in gran parte con fatica rispetta le altre organizzazioni sindacale abbiamo un problema
Maggiore flessibilità significa maggiore regole ma significa gestire il mercato del lavoro
Oggi lasciato in modo libero
Lasciato alle descrizione delle e gli imprenditori
Abbiamo la necessità se vogliamo attuare un modello più flessibile di costruire più regole ma anche di stabilire un mercato del lavoro che si è un mercato del lavoro concertato in modo bilaterale gestito dal mondo del lavoro
Questo diventa indispensabile se lo vogliamo portare fuori dal sommerso l'impresa se vogliamo combattere in modo reale il lavoro nero che pur esiste nella nostra realtà abbiamo un problema
Che è quello della comunicazione
Ne abbiamo visto come la politica ha orientato perché la cosa che diceva l'amico poco fa sono tutte vere
Decorativismo avvenuto fuori dalle urne ma anche la cosa che diceva prima e vera questa organizzazione questa CISL prima del tredici maggio aveva una lettura voglio dire diversa avevano obiettivi diversi
Perché vedeva nel decoro risme probabilmente vede nel bipolarismo un problema grande per la democrazia per la libertà in questo Paese ma avete anche un problema di omologazione ad un sistema che ti porta sceglierò di
Qua odio e questo per affetto anche nella comunicazione che è stata fortissima per quattro cinque mesi ci ha portato a scegliere o da una parte e dall'altra
La rassegna stampa distribuita stamattina è ancora una riprova né ancora una riprova chiedono hanno voi di essere omologati o di qua o di là
La relazione è stata chiara un percorso di grande autonomia di forti forte autonomia questo importante ma abbiamo anche la necessità di far veicolare le nostre idee va bene riguardare il nostro quotidiano Babele rimetterlo meglio in modo
Conquiste del lavoro va bene anche potenziare internet abbiamo una necessità ventotto dicevo di collo guerra maggiormente con i giovani non abbiamo grandi rapporti con questa faccia di generazione
Troviamo il modo di parlare anche con loro attraverso i mezzi telematici se ci riuscirà ma se siamo una grande organizzazione al pari di altri organizza più se siamo al di là della politica aldilà voglio dire delle forze imprenditoriali un qualcosa di forti in questo Paese abbiamo bisogno di comunicare in modo diretto
Non solo con i nostri associati perché non abbiamo la pretesa di dire di parlare solo ai nostri associati di tutelare solamente i nostri sono tutte le cose richiamare nella relazione poco hanno senso ne abbiamo la pretesa di parlare anche al mondo della degli inoccupati dei giovani delle tante persone che non hanno voce in questa nostro paese quindi abbiamo bisogno di portare fuori il nostro messaggio ma di aprire anche l'organizzazione ad un sistema di comunicazione più forte ed incisivo
Quindi se gli altri se gli altri si sono attrezzati anche attraverso altri strumenti che non sono il quotidiano che non sono solo la rete internet ma probabilmente anche i mezzi televisivi ma anche quelli di
Ma
Abbiamo la necessità di interrogarci anche se tutto questo non è necessario farlo anche con all'interno della nostra organizzazione ultimato perché non voglio trascurare i temi della dello sviluppo che ci sono anche a cure
Che anche i patti richiamati nella relazione Patti per lo sviluppo ma anche i patti sociali abbiamo da gestire un'importante base che è quello del decentramento amministrativo ma anche quello del di gestire una legge come la trecentoventotto
E porta gli interventi dei servizi sociali e quindi dopo un lavoro da fare alla base
Abbiamo però la necessità anche di capire quant'altro lavoro bisogna fare per cercare di determinare le condizioni di di sviluppo nelle realtà del subito quindi ancora Patti per lo sviluppo Amparo ancora strumenti per lo sviluppo per dare più occupazione ma quello che è importante quello che è importante cercare di
Portare
Al diavolo dire di questi strumenti una presenza nostra più forte e più e più autorevole nel senso di rappresentarci fino in fondo in ogni livello della della
Delle istituzioni a livello locale a livello provinciale e regionale ma anche nazionale
Ma qua bisogna anche interrogarsi se basteranno quest'altri quattro anni che consentano alle aree più svantaggiate dive di riportarsi ad un reale e quindi la relazione ci pone una serie di di problemi dei si entra alcune cose così come fa hanno fatto i livelli istituzionali quindi maggiore responsabilità alla Regione ai territori maggiore responsabilità
Ma tante cose che probabilmente si possono realizzare perché più vicino a noi più vicina ai problemi hanno un punto di incrocio che deve essere ancora un'azione di livello nazionale ancora un'azione di dover nazionale e quindi se l'obiettivo uno è dato da a superarsi nella nostra realtà italiana abbiamo l'esigenza comunque di rivendicare questo lo può fare il livello nazionale
Che la almeno le reti infrastrutturali almeno prevede infrastrutturale parliamo delle vie di comunicazioni di autostrada di ferrovie diario può dico da potenziali siano un impegno del livello confederale della CISL sia un impegno del governo centrale
Perché se verranno meno i finanziamenti per le altre cose abbiamo la necessità di rivendicare queste noi abbiamo una ferrovia che si sta costruendo l'alta velocità fino a Napoli io sono andranno sono delle dita molti penso l'Aran Banchini Scianna non è così pagando anni finisce dopo duecentoquaranta chilometri sulla sabbia dove non è che viene un altro Stato viene un pezzo di Basilicata e poi viene la Calabria Piovene la Sicilia siamo detti del fondo sullo stretto ma se non ci arriviamo
L'alta velocità si ferma a Napoli
Gli aeroporti si possono contare sulle vide di una mano
Allora quali equilibri e quale competizione devono fare l'impresa nella nostra realtà meridionale si non hanno almeno un livello infrastrutturale pali la competizione la facciamo solo sui salari ha voglia flessibilizzare stavo che avresti divisa
Allora se c'è da fare competizione siamo pronti tutti a fa però cerchiamo di creare maggiori equilibrio maggiore possibilità devono avere l'impresa dei lavoratori
Di competere con le altre parti del nostro Paese abbiamo le carte per poterlo fare alcune realtà industriali presenti nel Mezzogiorno nella nostra realtà competono con il mondo
Non ci sono solamente le piccole aziende oppure gli impianti agrituristici oppure settori agroalimentari o turistici come qualcuno fa intendere
Nel Mezzogiorno si può fare sull'agricoltura e turismo sono due pezzi importanti della nostra libertà ma non sono tutto è sfilano lettura sbagliato di quella che è la realtà produttive del Mezzogiorno c'è un problema bisogna pareggiare le
Gente di lavoro con le attività produttive a realizzare questo il nostro lavoro questo è il nostro compito io penso che la CISL ha così come si arriva riavviata sia nelle condizioni non solo di affrontare questi problema di essere
Morte ed autorevole nei confronti di chiunque lo è stato nel passato nei confronti del passato Governo che si diceva governo amico lo lo continuerà ad essere anche nei confronti di questo governo che praticamente ha una connotazione politica completamente diverso noi abbiamo sempre detto che questi che ci governeranno sono
Forze politiche liberiste che non tengono conto in nessun modo del sociale abbiamo sempre detto queste cose qua i dobbiamo vedere all'opera non è che questi cambiano dalla sera alla mattina però c'è un interrogativo che bisogna voci
Quanti
Dei nostri associati quanti dei nostri iscritti sono già transitati da tempo in quell'aria politica noi non vogliamo avere l'ambizione di recuperare
Alla politica al voto politico questi lavoratori ma almeno voglio dire metterli nella condizioni di essere di manifestare maggiore sensibilità anche in un percorso di avanzamento che avremo come organizzazioni Nico a fronte di questo governo che attenderemo rispetto alle cose che farà se sono buone come al solito avranno plausi se sono se saranno cose contro i lavoratori contro i disoccupati contro
Una parte del Paese senza dire quale si tradisce comunque saremmo anche pronti lì anche con azioni forti come abbiamo dimostrato nel passato
Bene allora con l'intervento di Ciampi si chiudono i lavori di oggi noi riprendiamo però domani mattina alle nove puntuali sperando che che le persone che non abbiamo di Ahmad prima saranno presenti se non lo fossero cominciamo a depennare gli interventi degli assenti grazie e buonasera
Va be'
Ma
Ma comando