"La parola Italia: concretezza e attualità". Convegno promosso dal gabinetto scientifico letterario Vieusseux (15-16 febbraio, Salone dei Dugento di Palazzo Vecchio, Firenze)

Dunque ieri abbiamo se un tifoso molte cioè tutte credo degno di riflessione una serie di spunti chiama tracciata e anche una Antropologia del tipo italiano che mi sembrano davvero degni di essere sviluppati e presi in considerazione
Io stamani sarà soltanto un cerimoniale vorrei però dato che bene o male ho fatto per tanti anni lo storico della letteratura
Aggiungere se mi consentite qualcosa che riguarda l'atteggiamento della tradizione letteraria italiana la formazione della tradizione aiuteremo italiana pieno apporto alla mitografia dell'unità nazionale e della patria italiana mitografia che seduta accompagna il Risorgimento
Ecco io vorrei ricordare perché il rapporto tra mito e coscienza e il mito ha una gran forza propulsiva sicuramente il rapporto fra mente e coscienza e tutto sommato forse ancora degno di qualche approfondimento mi spiego meglio ieri Eugenio Scalfari ha citato i versi di Marzo mille ottocentoventuno di Manzoni
Naturalmente prendendo spunto da quello sì per dedurne una loro come dire colore golosa pure un tronco idrico
Io vorrei ricordare
Che
Non mancavano però in altri autori offre maggiori e della nostra tradizione letteraria atteggiamenti che sono estremamente significativi e e che sale anche se l'avete attuali e per quanto riguarda il nostro discorso dove cerco di spiegarmi meglio
Nel mille ottocentoventiquattro leopardi viene invitato da dire serie
A collaborare all'antologia
Il suo amico Giordani insiste perché Leo Pardi collabori all'antologia diverse leopardi realtà non non collaborerà mai all'antologia diverse
Anche nei suoi due soggiorni fiorentini nonostante le resistenze del direttore torinista le paghino ancora mai collaborare appaiono tre delle Operette morali ma meglio tardi a pubblicarle
Giordani
Per quale motivo leopardiano l'atteggiamento di questo genere nei confronti dei moderati toscani e del loro progetto che poi alla lunga si rivelerà un progetto vincente
Ecco io credo che la chiave sia nel discorso sopra lo stato presente dei costumi degli italiani che è un saggio avviato non trattata male a compimento né tra la primavera e l'estate del ventiquattro è un'inchiesta di dotare di che tenendo ben presente a ventisei anni uscito da rincarati soltanto una sola volta per evitare qualche mese Roma dicendo è un'inchiesta sull'identità italiana che
Muove dalla constatazione di una grave carenza vinarie di amore nazionale e quindi una mancanza di società
Che altrove in Francia Inghilterra Germania invece garanzia di autoconservazione principio conservatore della morale e quindi della Società dice Giovanardi
La società che ha sovvertito ormai alla strage delle illusioni e anche queste sono parole di ritardi provocata dalla filosofia moderna qual è la conseguenza fondamentale di questa situazione sul vivere civile è che gli italiani non sono e non saranno mai cittadini ma soltanto individui
Dice dunque Leo Pardi italiani hanno piuttosto usanze e abitudini che costumi poche usanze e abitudini hanno che si possono dire nazionali ma queste poche dell'altri assai più numerose che si possono e debbono dire provinciali e municipali
Sono seguite piuttosto persona assuefazione che per spirito alcuno o nazionale provinciale
Lo spirito pubblico in Italia tale che salvo il prescritto dalle leggi ordinanze dei principi lascia ciascuno quasi tutte la libertà di Contursi in tutto il resto in media aggrada
Senza che il pubblico se ne impacci gli usi e costumi in Italia si riducono generalmente a questo
Che ciascuno segua l'uso del costume proprio qualche chi si sia che sono parole mi sembra che mantengono intatta la loro attualità
Ecco causa di tutto questo lo dice paio Pardi adesso non posso prolungarmi nella citazione è di non essere l'Italia è una nazione così che non si può saldare questo cerchio virtuoso Società nazione come avviene nei Paesi più civili d'Europa
Allora questa dinamica politico sociale che illuminano sentita ai tempi di italiani sono esclusi sono condannati dalla pratica dice leopardi di continuo cinismo d'animo a un quotidiano e inestinguibile conflitto
Di tutti contro tutti un bellum omnium contra omnes
Dice ciascuno combattute offeso da ciascuno deve per necessità respingeva di concentrare ogni sull'affetto inclinazione verso se stesso il che si chiama appunto egoismo
Gli italiani sono costretti a vivere una vita sempre però dico tardi senza prospettiva di miglior sorte futura senza occupazione e senza scopo ristretta al solo presidente ecco questa spietata definizione del tipo antropologica direi di tipo italiano si proietta sullo sfondo di irrimediabile decadenza morale e culturale e politica sono passati soltanto tre anni dall'auspicio di Manzoni
E ricordava ieri Scalfari perché la nazione italiana in gestazione sapesse essere una d'arme di lingua d'altare di memoria di sangue e di cloro e dal profondo della provincia marchigiana
Un suddito pontificio appunto il conte leopardi avverte che quella speranza espressa dal Manzoni quella prospettiva di riscatto
Sono soltanto un miraggio ideologico
Un altro punto e Paolini riprendo le mie funzioni di cerimoniere riguardano invece quello che è stato detto
A proposito sempre del mito dell'unità nazionale e del suo rapporto con la coscienza dell'unità nazionale che il tema che mi interessa
Ecco a proposito del mito dell'unità nazionale della parte italiana che accompagna il rigore di Risorgimento io credo sia bello ricordare che l'atteggiamento della generazione che fece il Risorgimento cioè l'agevolazione per intendersi di Francesco De Santis che nasce nel mille ottocentodiciassette
Fu molto più lucidamente consapevole del mutamento epocale determinato dall'unità rispetto alla generazione successiva rispetto cioè alla generazione del Carducci di cui ha parlato ieri
Giuliano Amato e in termini assolutamente condivisibili Carducci da cima a diventarne dovrebbero De Santis non partecipa Risorgimento ovviamente Santagata
Nel mille ottocento trentacinque
E credo anche mi perdonerete che meriti citare la conclusione di quello grandioso dramma culturale che nella storia della letteratura italiana
Che è del mille ottocento settantuno vediamo se trovo la citazione
Subito
Ecco De Santis che i tecnici saggi metto affatto
Nel mille ottocentosettantuno scrive il Secolo sorto con tendenze ontologiche ideali all'opposto esso medesimo il principio della sua dissoluzione
L'idea vivente calata nel reale nel suo cammino il senso del reale si va sempre più sviluppando e le scienze positive riprendono il Di Sopra cacciando di Nilo tutte le costruzioni ideali sistematiche i nuovi dogmi per dargli credito rimane intatta la critica ricomincia il lavoro paziente dell'analisi
Ritorna a splendere sull'orizzonte intellettuale Galileo accompagnato da un piccolo
Quindi
De Santis così fa illusioni sulla cultura accompagnata al Risorgimento e nestina l'atto di morte
L'Italia costretta a lottare tutto un secolo per acquistare l'indipendenza delle istituzioni liberali
Rimasta in un cerchio di idee e di sentimenti troppo uniforme generale subordinato ai suoi fini politici assistere al disfacimento di tutto quel sistema teologico metafisico politico che ha dato quello che poteva dare non c'è nessun rimpianto
In De Santis ha si va alla ricerca di una strada diversa la piena consapevolezza che il tempo è radicalmente cambiato le idee i motti le formule
Che un giorno destarono tante lotte tante passioni sono un repertorio di convenzione
Non rispondente più allo stato reale dello spirito e poi aggiunge c'è passato sopra Giacomo leopardi visti che proprio appunto quando si è formata Alitalia si sia sformate il mondo intellettuale e politico da cui è nata sarebbe una risoluzione se non si disegna asse in modo ancora vago ma visibile un nuovo orizzonte qui siamo fuori dal mito dell'unità nazionale dal mito della patria cominciano tanti secoli prima
Con Dante e con Petrarca
E siamo nella piena consapevolezza dei compiti che aspettano la nuova società italiana poi prevarrà con effetti disastrosi la il culturale carducciano ad Annunziata per questo però è tutto un altro discorso
Beh vi prego di scusarmi
Per questa
Però più iniziale e va senz'altro la parola all'onorevole Alfredo Reichlin presidente del Celeste che parlerà sul prospettiva Europa fine di un'idea di patria
Grazie Daniele l'azione per la verità
Che non è
Titolo non è mio non è un film da parte mia
Di narrazioni
E cerca invece di misurarsi con interrogativi che gravano sul nostro futuro e sulla democrazia italiana
E che già ieri sono stati più che scrivere Fini indicati affrontati in un intervento i cui toni
Fortemente drammatici devo dire
Del presidente del Consiglio io condiviso
Stiamo attenti a non confondere la febbre con la malattia
Se la destra e in Italia questo peso e assunto questo punto io penso che perché c'è un problema irrisolto sul nostro cammino
è vero che il Paese è andata avanti
è vero che il suo peso internazionale cresciuto che è riuscito a restare nel gruppo di testa delle economie avanzate cosa niente affatto scontata
Ma noi non dobbiamo nasconderci che pesa sul destino della nazione italiana un grande problema
Un problema che riguarda le basi nuove su cui la sua amica deve essere ricostruite
Perché non possiamo guardare soltanto al passato
E la sua identità culturale ridefinita
Nel momento in cui ci piaccia o no
Entriamo in un processo storico del tutto bianco
Che è sconvolgente per la vecchia costituzioni intesa nel senso più profondo constituency per il Paese
E che la costruzione europea
Il tema della mia relazione qui
La costruzione politica dell'Europa e inizia è andata avanti ma quale essa sarà definitiva
E questo è ancora da decifrare
E dipende anche da noi
Così come del tutto aperto il problema del posto per non dire del destino non voglio usare parole troppo grosse della nazione italiana
Che avrà in questa
Della nazione italiana dello stare insieme
Del resto se non volgiamo lo sguardo indietro quindi
Ci sono dei colleghi parlamentari politici
Che mi capiscono credo
Io credo che a ben vedere questo il problema dei problemi che ha dominato il Brescia
Non Quercia e Ulivo
E che ha segnato la storia politica italiana rendendola così travagliato
Io non ho dubbi che la parola Italia il nome di italiano parlino oggi al mondo con più dignità e con più prestigio di prima e ciò anche per il modo come il Paese è stato governato
Ma quanto vediamo che la crisi dei partiti è così profonda
E il rapporto di fiducia della gente con la politica intesa come prolisso
Si è così logorato
Quando assistiamo al fatto che il nuovo sistema politico istituzionale non si è stabilizzato
Noi dovremmo pure chiederci
Penso non della sinistra
Si è trattato anche errori non ci sia stato uno più di fondo
Un errore di analisi
Io dico una visione troppo riduttiva pulitissima della crisi italiana
Non molti hanno avuto coscienza delle ragioni vere per cui il tessuto stesso della nazione collanti fondamentali
Dello stare insieme divenne piedi siciliani si erano indeboliti
Non abbastanza chiare è stata la spiegazione del perché i poteri delle istituzioni rappresentative cedevano il passo rispetto a nuovi potentati e alle intrusioni dei corpi separati comprese le magistrature
Centottanta infatti ho ripensato compresi quelli che in media hanno imposto come esclusivi
La corruzione la partitocrazia la proporzionale i giudici consociativi chimismo
Ma alla fin fine questa è la mia opinione
Un grande Paese moderno come l'Italia che non è l'argentino bancaria
Non arriva sull'orlo della bancarotta
Quella che è una delle maggiori potenze industriali del mondo non assiste alla decapitazione di un'intera classe di governo solo per queste regioni
Evidentemente si è rotto qualcosa di più grosso
Qualcosa che non era evidentemente una guerra e non è una rivoluzione
I soli eventi per cui finora nella storia un'intera classe dirigente degli spazi aperti
Ma che altrettanto evidentemente non poteva essere messa sulle spalle deputy chief
E conserva Luca
La verità io penso e che nel corso degli anni ottanta si era via via logorata per il ceto politico dominante pure
La base su cui poggiava la sua legittimità sostanziali a governare
Parlo della capacità di fronte cenere le sfide fondamentali poste dal mutamento ormai in atto degli assetti mondiali
Facendo incorpora lenta sul vecchio impianto dello Stato-nazione
E degli assetti delle tradizionali risorse del nostro sistema prodotti
La grande novità a mio parere è stata qui
Nel fatto che il mutamento del picco del vincolo esterno l'integrazione europea riducevano drasticamente come giudice Di Pietro poi dopo è venuto anche quello
Se ha i poteri dello Stato
Inteso come costituzione formale non soltanto ma come insieme di sistemi di regolazione dei compromessi sociale
Sia l'autonomia relativa dell'economia nazionale
E saltava insieme a questo un intero ordine politico costruito intorno a grandi partiti di massa
Partiti statue partiti società ricordiamolo non semplici partiti parlamentari
Portatori tra l'altro di culture efficace
Io credo che per questo insieme di ragioni che le forze di sinistra e democratiche
L'aggressione picnic
Venivano poste di fronte a un compito molto tu
Più di quanto si sia detto
Un compito all'Arco di cui la chiacchiera politica dominante non sapeva in un polpo non poteva dare conto
Si trattava di governare un passaggio della vita nazionale paragonabile solo a quei passaggi cruciali che hanno condizionato nel bene e nel male la storia di questo Paese il suo concreto modo di essere alla sua identità
Penso per intenderci tra di noi
A quella che è stata la crisi di fin e secolo
Sfocia allora nella svolta democratica del decennio giolittiano
Grazie al patto non scritto colturali
Oppure pensiamo all'incontrario alla tragedia del ventuno
Finita nel fascismo per colpa anche di una sinistra che voleva fare come in Russia mentre Mussolini marciava su Roma
Pensiamo alla svolta nel quarantaquattro quarantacinque Salerno la Costituzione
A scelta per la via democratica
La conciliazione grandi masse nazione per la prima volta perché questa è stata la Costituzione
Eravamo invece a questa volta anche questa volta eravamo di fronte a una crisi che Gramsci avrebbe chiamato organica
Porcari
Fine dello Stato storico centralistico
E di quella Costituzione materiale economica ma anche politica ideale all'interno della quale non dimentichiamolo questo era diventato uno dei Paesi più ricchi del mondo
Questo anche ci dà il senso della problema che si è imposto agli italiani
Io non voglio farla lunga
Basti pensare a quella che era la realtà italiana fino a pochi anni fa
Un'economia caratterizzata da uno strano capitalismo senza capitali e quindi da uno Stato che lo finanzia e lo protegge attraverso la banca pubblica
Non per caso tutta pubblica il solo caso i burocrati
E accollandosi la gestione diretta dei settori strategici che richiedono grandi business a lungo rito
Regia e le comunicazioni trasporti ci sono
Apre più l'economia di mercato
Un modello economico ma anche un diverso modello politico sorretto dalla funzione assolutamente peculiare della democrazia cristiana
Come partito Stato il grande mediatore delle risorse del consenso
Grazie anche alla sua inamovibilità per le ragioni della guerra fredda
Il che significa in concreto se vogliamo capire certi terremoti politici
Che la DC aveva anche svolto una funzione peculiare di garante dell'unità del Paese
Dico brutalmente per cui cito un vecchio articolo di Massimo D'Alema
Quando negli anni Novanta quell'equilibrio si è rotto e si è avviato un processo di integrazione del paese in una dimensione sovranazionale il rischio che anche a causa
Della fine della democrazia cristiana L'Unità
Subiva un problema
Stando così le cose io non credo che serviva servito ma non ha molto un dibattito politico tutto schiacciato sulle formule
Sulle inchieste giudiziarie sulle leggi elettorali
Il banco di prova che riformismo sperava altro
Starà in questo concreto cimento con la nuova storia infatti stavano scrivendo e quindi è stava nella capacità o meno di ripensare l'unità del Paese di antipatica
Comunque Brema
Che l'unificazione europea riclassifica ma di perse non sono risolti apre la pizza
L'intervento di ieri qui in questa sede del Presidente del Consiglio
Il tema quindi della identità di qua l'idea di stile aveva il Paese se poi sono le ragioni per la discussione con Enzo Siciliano intorno a questo convegno
L'idea disse che aveva il Paese che usciva delle rovine della sua vecchia costituzione materiale di mercato così cruciale
Chi sono i nuovi italiani qui ci dirà
Ascolterò con molto interesse l'intervento il diamante bianco
Quali domande si rivolga alla politica senza trovare tuttora una vera risposta
Tutta la vicenda italiana condizionata da questo punto di contraddizioni
Per cui da un lato la società si gonfia di nuovi bisogni diciamo anche post materialisti sci ma dall'altro
Lo sforzo di adeguare incessantemente l'organismo economico alle pressioni e le logiche non compete la concorrenza internazionale in un mercato globale
Produce fenomeni nuovi impressionante
Insieme con la creazione di grandi ricchezze Brusca marginalizzazione
Non soltanto economica
I vaste sezioni della popolazione formazione diciotto classi
Tra con l'imposizione di recapito di status anche nelle classi intermedie
Con le conseguenze che vediamo in tutto l'Occidente paura del futuro rottura dei legami sociali e quindi spinte autoritarie
Condite con la demagogia del neo populismo e del liberismo plebiscitarie
Del resto solo così si spiega la catastrofe della sinistra in tanta parte del nord Italia strofe
Ciò che avveniva nel Veneto in altre regioni era una sorta di rivoluzione sociale la quale liberava forze produttive economica ma non soltanto economica non si trattava solo di imprese
Forze che andavano cercando che fornisse loro quel fattore necessario
Anche ai fini della crescita economica che la rappresentanza politica
Il riconoscimento sociale
Come dice Cito una breve citazione di Sylos Labini ma avrei potuto farla di diamanti credo
Il problema da parte di questi scelti non sono tanto gli incentivi
Quanto quello di assumere una funzione nuova molto più politica
Quella di agenti attivi di un disegno di sviluppo civile oltre che economico
Un problema identità
Ora mi avvio la parte finale
Quale poteva essere questo disegno
Se non quello di porre mano a una profonda trasformazione del vecchio Stato centralista
Io qui ho visto una debolezza nella nostra progettazione Poli
Questa costruzione statale non era stata una scelta di tipo amministrativo
Questo tipo di Stato centralistico aveva rappresentato il vero collante tra le due Italie
Il mediatore il garante di quel compromesso davvero storico su cui poggiava dopo Porta Pia l'unità del Paese
Perciò io credo che sia un paradosso sostenere come sostengo che per guidare verso esiti n'è unitari
La spinta autonomistica e perfino secessionista che esplodeva al nord
Io credo questo propongo so che per una questione
Molto poco condivise nuore
Io credo che bisogna dare al tema del Mezzogiorno una dimensione più ampia e più potenti
Nel senso di collocare la questione meridionale al centro di una ridefinizione dell'interesse nazionale
E del ruolo dell'Italia in Europa e l'hanno bisogno di ricordare e il problema del Mezzogiorno non ma è stato un problema essenzialmente economico
Il grande pensiero politico italiano lo ha sempre considerato la spia del modo come la nazione italiana anzi organizzata in stato e quindi della fragilità di questa costruzione tardiva
Il quesito su cui penso vicenda ebbe ternaria ragionare oggi
E se questo tema sia alla fin fine è un problema del passato
Oppure se il Mezzogiorno non si riproponga sia pure in forma del tutto nuove come la questione italiana
Queste
E questo per la Regione fondamentale che da un lato la sfida europea rende non più rinviabile il superamento di questa fondamentale strozzatura
Pena il rischio di un declassamento del Paese e di una secessione più o meno dichiarata del Nord con delle ragioni
Ma dall'altro per il fatto che la necessaria ridefinizione del profilo del Paese
E la sua riarticolazione non è più pensabile come questioni interne italiana
Ecco il punto e non è più lui solubile dico solo
All'interno di un'operazione nazionali mezzo e canone Arles
E quasi la metà dell'Italia venti milioni di abitanti
E di gran lunga la più grande delle regioni europee il che significa che il tipo e la qualità del suo sviluppo sono condizionati ma al tempo stesso condizione
Non solo quello italiano ma in una certa misura perfino quello compreso
Se quindi ci domandiamo quale possa essere oggi la convenienza nuova ecco lo stare insieme la convenienza nel senso alto della parola
Del nord per lo sviluppo di tutto quindi del mezzogiorno e non per fare come Formigoni me ne vado in Europa e chi se ne frega
E se vogliamo chiederci quali siano le note ragioni dello stare insieme alla risposta sta nella capacità io credo di inserire lo sviluppo del Sud ecco che ritorna l'Europa in una più complessiva strategia propria
Volta a contrastare le tendenze che sono forti nella veste
Che tendono a trasformare l'unione in semplici statiche fanno da corona a una sorta d'imperio Tucci
Il punto gli incontri Aznar Blair Berlusconi a spaccio
Il punto è che si si tratta di stimolare che si tratta di stimolare l'interesse europeo verso questa grande penisola collocata nel cuore del Mediterraneo
Ma per far ciò non bastano gli impegni incentivi fiscali bisogna far leva sul fatto che il Mezzogiorno non è un Angela arretrata
Ma qui ritorna ai temi più alti toccati ieri
Ma è una stratificazione di storia di cultura di grandi realtà urbane gli ex capitali come Napoli e Palermo
E il luogo ideale di passaggio anche come mediazione culturale tra l'Europa e le altre sponde del Mediterraneo dove trecento milioni di persone stanno uscendo dal sottosviluppo
Non è più sottogruppi
E chiedono quindi
Investimenti e anche altro
E poi e nessuno regalerà nulla i meridionali
E credo che spetta ad essi elaborare una diversa idea dissi raccogliendo l'appello appassionato penso a Cassano
Di chi li esorta a ritrovare l'antica dignità di soggetti del pensiero italiano
Interrompere la lunga sequenza in cui Mezzogiorno è stato pensato solo da altri
Sostanzialmente comunitalia minore appendice arretra e corrotta
Per l'Italia che conta
Riassumendo vada alla fine
Direi quindi che il problema principale delle forze democratiche come mettere in Italia in grado di partecipare in modo non passivo subalterno a una costruzione sovrannazionale europea senza con ciò cessare chi essere una relazione la frase
E di Rusconi
Il punto era ed è questo e questo per quella ragione fondamentale che indica Rusconi
E cioè perché una democrazia non può guidare se il sistema democratico non riesce più ad attingere ai valori della coesione nazionale
Alle ragioni della solidarietà civile ciò posto il problema del Mezzogiorno
Di cui nessuno
Come abbiamo visto esattamente questi valori erano minacciati
Una volta venuti meno i soggetti e gli strumenti i partiti lo Stato centralistico che erano stati nel bene e nel male
I mediatori per appartenenza di Siciliano Emilia Benetti di progressisti e conservatori a una nazione con così forti squilibri giunte così Carpi all'unica statale
Di qui interrogativo esplicitato da Rusconi
E cioè se esista un sostituto della nazione
Come fatto pure quella integrazione etico politica
Senza la quale una democrazia non può più fare
Signori amici
A me sembra questo il punto critico l'interrogativo cruciale in cui siamo giunti ora circa
Questo ci rende così inquilino non la destra la sinistra in un sistema normale
Pur essendoci membri
Dobbiamo sapere
Questo spiega perché la situazione politica non si normali
Ma resta rischiosa per paesi imprevedibile vita abbia di fronte alla prova più difficile della sua storia
Si tratta di guidare gli italiani in un'impresa del tutto nuova totalmente politica
Nel senso alto per la parola
Sapendo che nell'Europa in costruzione
Le nazioni con istituzioni e partiti deboli conteranno sempre meno
Conteranno le nazioni i partiti che hanno radici che hanno rapporti forti con le culture politiche europee che sono in grado di porre alla base del loro agire una visione più larga dell'interesse nazionale
Io in questa luce misura la quantità di una politica troppo giocata sull'immagine
E sull'idea per vincere bisogna non avere un passaggio
Vergognati riesce
Ma in questa luce io mi sono anche l'anacronismo della polemica aperta da De Felice dei suoi epigoni sull'otto settembre visto come Morte della patria non è morta la pratica
Al posto dell'Italia povera gonfia di retorica imperiale è nato una repubblica democratica cercato di questo Paese la sesta potenza del mondo
La verità è che il nazionalismo italiano il diventato ecco la questione finale mio tema
Una nuova intesa calata
Perché a me pare e nazionalismo italiano è diventato anacronistico
No i partiti antifascisti hanno distrutto l'identità
Ma perché essendo cambiato il rapporto con il sistema delle relazioni internazionali l'idea stessa di nazioni Stintino amicizia
E in qualche misura e ampliato
E si definisce non solo in base alle memorie del passato
Ma al modo come stiamo nel futuro
Questa è l'idea di nazione che io propongo
Questo è il dato al nuovo la nazione sempre più condizionata dal fatto che lo Stato è ormai integrato in una realtà politica sovranazionale e in un'economia sempre più mondiale
Dai vincoli della quale lo sviluppo nazionale non può più pesci
Che significa che gli stessi diritti di cittadinanza e di libertà
Non possono svilupparsi in condizioni classica di guerra fra le nazioni
Come nel passato
Presuppongono cooperazione tra i popoli integrazioni strutture politiche sovranazionali
Si potrebbe dire quindi
Che l'unità della nazione sulla tenuta democratica il senso di appartenenza dei cittadini
Dipendono sempre più con la mia conclusione della capacità nostra di elaborare un'idea di patria la quale afferma se stessa in un teatro che non è più quello dei vecchi stati chiusi riti antichi confini
La conclusione alla quale aggiunge
Chi ha la consapevolezza di quello che significa l'integrazione per un Paese antico complicato come il nostro e dunque questa la patria non è solo ciò che siamo stati ma ciò che vogliamo esserci soprattutto in Europa
Ringrazio molto l'onorevole RAI sul che muovendo da un analisi a dir poco impietosa accetta condivisibile della crisi italiana
E poi è arrivata una diagnosi nel caso dell'Italia in rapporto con i nuovi compiti che aspettano l'Italia di fronte all'appuntamento europeo certo non più dilazionabile
Insisterei insistendo soprattutto sulla questione meridionale
Che ricordo ancora una volta dal letterato
Secondo un grande letterato dei nostri giorni Carlo Dionisotti
E quella che
Nella sua paventa più immediatamente storico sociale
Ha condizionato tutta la vita letteraria addirittura del secondo ritengo e quindi vedete voi per letteratura e politica sono due strumenti di conoscenza e non possono fare almeno l'uno dell'altro come Pietro cose nell'ipotesi di partenza ha organizzato il convegno
Do adesso la parola al professor Ilvo Diamanti dell'Università di Urbino
Che per me era sul tema Italia delle riunioni o delle piccole patrie
Grazie
Ma devo dire che
Dopo aver sentito anche
Questa
Relazione questa comunicazione
Fortemente politica etica e dopo aver letto avendo potuto partecipare
I riflessi sulla stampa del dibattito che si è aperto ieri in questa sede
Ho deciso
In corsa di modificare intervento che devo fare nel senso che era un intervento probabilmente più distaccato di quanto invece l'assente non richieda non proponga
Anche se non rinuncio continuamente sul filo del discorso a sviluppare il filo del discorso che mi ero che mi ero proposto
Credo anzi certamente sono stato invitato per affrontare uno dei problemi in cui io come come gran parte dei presenti
Ora hanno affrontato in questi anni in quest'ultimo decennio un problema che poi è divenuto una sorta squallidi assioma di paradigma il rapporto tra l'Italia come nazione e l'Italia come insieme di entità locali
Il rapporto tra identità nazionale e localismi
è abbastanza evidente che nonostante sì
Continui a
Dire il contrario nonostante oggi
Tutti si dicano più o meno federalisti tutti si dicono più o meno disponibili a concepire
L'Italia come un Paese la cui prospettiva il riconoscimento dei contesti locale delle autonomie locali
E sostanzialmente invece scontato quasi paradigmatico dicevo che tra questi due termini normalmente
Si tende a vedere un'antitesi
Che esiste cioè paradigma non detto ma anche spesso detto che vede nell'identità nazionale l'antonimo dei localismi e né i localismi di questo Paese
Direi
La minaccia
Il virus terminata l'identità nazionale
Se
Una
Una sorta ormai di convinzione
Che almeno fino agli anni novanta e primina anni Novanta restava nell'implicito ed è che l'altra faccia dell'Italia sia l'esistenza di una pluralità di contesti locali in impliciti che non vanno sollevati che non andavano solleva
Unica questione riconosciuta essendo a questione meridionale alla questione meridionale concepita sì
Come diceva giustamente Reichlin come una questione di integrazione politica ma in realtà trattata come una una questione di integrazione economica
L'idea cioè e questo Paese a maggior ragione nel dopoguerra e nonostante l'esperimento quantomeno non riuscito oltre che deprecabile del fascismo di assimilarlo
Nonostante tutte i tentativi di costruire questo Paese dall'alto anche nel dopoguerra ebbene L'Unità di questo Paese forse in realtà minacciata dal sottolinearne le molteplicità localismi tant'è vero che nel dopoguerra la questione nazionale resta sostanzialmente
Implicita
L'idea di nazione non viene mai evocato non viene mai evocata perché il problema è che dentro la nazione ci stanno le divisioni
Storiche quasi costitutive dell'Italia stessa non soltanto la questione meridionale
Ma la questione dei rapporti tra centro e periferia
La questione delle dei mille
Delle mille non delle cento delle mille città del campanilismo
La questione poi crescente dei localismi economici nell'istante in tenda
E delle altre divisioni le divisioni politiche da partiti che però fanno riferimento storicamente a principi culturali venti ettari non nazionali ma internazionale
Ecco allora che il problema esplode fra dorsalmente è stata locale evocato
Se ne riconoscono e lo faccio anch'io c'è il problema della la questione nazionale riesplode paradossalmente quando la identità e l'unità nazionale viene messa in discussione cioè si comincia e si ricomincia a discutere di nazionalisti degli anni novanta quando qua occasionalmente quando non è la questione in una meridionale a porre il problema all'Italia ma è la questione settentrionale viene chiamata allora così
Quando la minaccia viene da nord e quando la minaccia esplicita è una minaccia che pompe questa sorta di schema economicista per cui il problema dell'Unità sarebbe stato risolto assieme alla al superamento degli squilibri economici alla risanamento della questione meridionale paradossalmente la questione nazionale viene proposta e quasi imposta dalla lega
Ma questo è un problema perché come tutti sappiamo una lega sempre stata brava sollevare il problema e poi a complicargli a modificare
Evocare avevo care in modo implicito
Da noi il volontario problemi concreti e poi a disseminare di trappole il percorso di intendeva risolverli ed affrontarli
E questo è un problema perché identifica la questione territoriale la questione del rapporto fra localismi tra l'esistenza di localismi contesti d'identità
Regionale locali e identità nazionale come un Antonio no una contraddizione una contrapposizione non solo come un problema utilizzato agitato come una bandiera politica con una mazza contro lo Stato non per informarlo ma tra virgolette
Dividere la battaglia
Per questo fino ai primi anni novanta in fondo parlare di federalismo significava quasi evocare una minaccia all'identità nazionale ma per questo è poco credibile
In pochi anni l'Italia divenga il Paese con il più alto tasso di federalisti per chilometro quadrato
E per questo è comprensibile come dopo anni e anni di dibattito
Sul federalismo il federalismo resti ancora un'ipotesi che nonostante le discussioni cioè il dibattito parlamentare resterà e l'uso
Per questo quando si parla ancora oggi di regionalismo e di localismo lo si vede una minaccia all'identità all'unità nazionale
Per come è nato per come è stato rivendicato per come è stato affrontato per come anche oggi la questione regionalista viene posta dalle Regioni
Solo spingendo sulla costruzione di un populismo regionale
Popolo lombardo il popolo venne ma anche popolo toscano anche il popolo siciliano
Ecco allora la difficoltà di pensare a queste due realtà il localismo
Il territorio le sue varie diverse coniugazioni e l'identità nazionale come le pazze di una stessa medaglia
Eppure così eppure così
Vero cioè
Che tra identità nazionale identità locale
Tra costruzione della nazione costruzione delle autonomie locali
Esista
Una contraddizione
Guardate io uso per mestiere quotidianamente i sondaggi e riprendo con cautela
Un buon il sociologo Moon politologo centrato e sociale
Uso i sondaggi
Come altri indicatori come altri segnali che gli vengono dalla lettura della realtà per cui se vuole usarli Benedetto deve crederci sempre con molta fatica
Deve considerarli comunque sempre ripeto come dei segnali non come la realtà però proprio per questo e con queste cautele sono utili
Allora non esiste un'indagine non esiste un sondaggio che provi questo assunto
Che cioè
Uno l'Italia sia un popolo di persone poco italiana poco orgogliosa di essere tale lontana
Dall'idea di parte non esiste nessuna inchiesta che provi quei due non esiste nessuna inchiesta che dica che sarebbe bene tipo vicentini come me significhi automaticamente essere meno italiani è vero l'opposto
Si può e si è incentivi veneti e italiani
Esistono costruzioni politiche realizzate dagli attori politici e diventano profezie che si autoavverano se tutti ci credono e se la lega spiega che per essere veneti significa in più
Le indagini di cui sono sono vere reali dicono alla realtà no probabilmente no rilevano delle onde di superficie delle opinioni
Ma comunque sono rilevanti un po'Dida
Tra i giovani prendiamo i giovani problema sono i giovani qui non ce ne sono tante
E anch'io potrei dirlo ma voi più giovanile e gli altri due che i giovani senz'altro di noi
L'indagine dello IARD
Ancora inedita fatta qualche mese fa
Ci dice che l'ottantaquattro per cento
Le giovani giovani insomma ormai ne abbiamo talmente allargata che quest'anno studiano le persone del quindici trentaquattro anni teoricamente padri e figli ma sapete siamo diventati una società vecchiotta e quindi figli unici
Per cui da quindici a trentaquattro anni diciamo i giovani fino alla mezza età o quasi l'ottantaquattro per cento ci dicono orgogliosi di essere italiani
L'indagine di eurobarometro dicono che se gli italiani nell'assieme Perrotta l'ottanta per cento sono orgogliosi di essere tali come i francesi come i tedeschi come gli spagnoli nondimeno
Anche se non lo diciamo quando andiamo in giro anche se ci vergogniamo magari di dirlo però è così
Domanda tra una lista di possibili appartenente territoriali
Ditemi quali sono le due nelle quali vi riconoscete dittico
Al primo posto di solito si mette la città al secondo l'Italia
Seconda il identità territoriale nella quale ci si riconosce Italia
Prima più seconda settanta per cento degli italiani giovani comprende si dicono italiani come ambito di riferimento
E poi cittadini della loro città e poi della loro regione probabilmente così non siamo italiani siamo e italiani siamo vincenti fiorentini toscani siciliani e italiano probabilmente identità nazionale è stata vissuta come una cornice all'interno della quale pare convivere coesistere le nostre diversità le nostre identità locale le nostre storie le nostre specificità
Non siamo la Francia e non siamo la Germania certamente non abbiamo un principio di formazione
E nostra della nostra nazione di tipo
E però culturale storico-culturale
Il ci non abbiamo identità nazionale forte struttura ma un'identità nazionale col forte strutturata
Potrebbe tener dentro le nostre diversità le nostre diverse storie le nostre diverse culture per questo ci diciamo
Venne fiorentini
Toscana siciliani
E italiana nel più nemmeno come negli altri paesi europei
Qual è il differenziale e questo se voi fate la stessa operazione ad esempio in Germania o in Spagna vedete che le identità territoriali sono quelli sì
Molto specifiche rispetto a quelle nazionali c'è chi si dice cittadino
Di bassa di Barcellona in seconda battuta e catalana
Il Bilbao di San Sebastiano a maggior ragione in seconda battuta e Vasco
E meno panico
In Italia che si dice in prima battuta ripeto vicentino palermitano in seconda battuta si dice italiana esiste una sorta di connessione stretta che ricorrente guardate in quest'indagine voi facciamo
Cosa significa questo ma il problema e andare oltre questa top spiegato più volte con il differenziale tra l'Italia e gli altri Paesi introducete la domanda quanto vi fidate dello Stato quando che quanto diffidate
Del delle amministrazioni pubbliche e allora qua
Tutto sale l'Italia è un Paese nel quale gli italiani si sentono poco cittadini
Sono lontani dallo Stato hanno un alto tasso di sfiducia nello Stato
Fiducia nella nazione e sfiducia nello Stato
Quasi si potesse far coesistere combinare queste due dimensione una sorta di nazione senza Stato
Una sorta di popolo vive nonostante l'altro sta o vivere in una condizione di reciproca sfiducia sfiducia nello Stato
E di uno stato che opera in una certa misura
Con un alto tasso prima in un altro caso di sfiducia dei cittadini
Guardate e l'Autore presentazione importante a volte ci rappresentiamo peggio di quanto non sia
Sarà vero ed è vero che l'Italia è un Paese poco civico per un Paese che ha accettato brontolando soltanto di pagare quel po'po'di tasse
Credo che ha subito in questi cinque ultimi Serianni
Per poter entrare
Per poter entrare in Europa
Ma è un Paese nel quale
Nonostante tutto come vedete in grado di
Ho rispetto della legge illegalità non è diverso da quello degli altri Paesi
Non è un primo un paese molto diverso dagli altri nonostante tutto anche se dipinge come tale
L'indagine di alcuni anni fa presentava ai cittadini una serie di stereotipi
I modi comuni
Di dipingere le persone
E chiedeva date non sono tantissimi anni qua tre anni fa e chiedeva
Agli italiani di scegliere tra una serie di etichette quella che meglio li distinguesse dei cittadini degli altri Paesi cioè in cosa gli italiani sono diversi dagli altri
E allora di gran lunga
Emergeva per la conferma di questa sorta di idea degli italiani come cittadini cioè in un popolo senza Stato che si percepisce nonostante lo Stato c'è al primo posto settanta per cento diceva
Gli italiani si distinguono gli altri Paesi europei per uno l'arte di arrangiarsi
Due cultura arte storia tre il senso della famiglia
Agli ultimi posti in senso civico
Un riconoscimento e un
Identità comune
Principio costituiti costitutivo intercettazione di norme comunque
Allora prima un po'appare il punto andare un passo più in là e necessariamente questo modello
Un modello negativo che non ha dei vantaggi
Io dico di no ha avuto dei vantaggi
Una cornice ampia le Sibille un'identità flessibile come quella che italiani attribuiscono al caso italiano ha permesso all'Italia di tra virgolette sopravviverà rivolgimenti tanto forte e attenzioni tanto forte dal punto di vista territoriale dal punto di vista sociale
Aderì delle controindicazioni per
Ride
I problemi nascono nel momento in cui uno devi misurarti effettivamente con emergere a livello interno ed esterno di sfide crescente la globalizzazione e l'euro
Ad esempio che pongono non certo Porto uno in discussione identità nazionale certo come pongono indi in discussione soprattutto gli Stati nazionali
Ma li pongono in discussione anche perché li valorizzano ulteriormente da un Liri definiscono è un mito quello che l'Europa sostituisca gli Stati nazionali questo europei fatta dagli Stati nazionali
A livello internazionale agli Stati nazionali contano l'economia regionali
Certo come nel Nordeste possono affidarsi alle proprie energie alle proprie capacità però riescono con successo radicarsi in altri contesti tanto più quanto più esiste uno Stato presente in grado di rappresentare gli altri Paesi europei le imprese vanno
Scortate
Dei ministri dei ministeri degli Esteri oneste del commercio estero ma mancato ad esempio in Italia tra i ministri più popolari ci sono i vari Bersani
Fassino anche per questi ne hanno in qualche modo invertito una tendenza storica di senza sotto questo profilo però gli Stati nazionali contano contano sempre di più
Dall'altra un'identità implicita nascosta non evocata non dichiarata e costantemente sottoposta al rischio
Come dire della strumentalizzazione quando entrano in campo soggette attori politici che la usano in modo diverso
Questo è il caso ad esempio che noi abbiamo affrontato nell'ultimo decennio
Quando ad esempio la lega ha spiegato che
La sfiducia nello Stato la distanza nello stand i confronti dello Stato era sinonimo di distacco identitario
Non c'era soltanto c'era molto l'insoddisfazione di un'area nei confronti dell'inefficienza dello Stato centrale non c'era soltanto domanda di autonomia
Il conflitto di interessi in conflitto
Di tipo politico i tempi diveniva distacco identitario
Non soltanto il nord comunque meglio quella parte del nord perché ha subito le maggiori trasformazione più violente trasformazioni tra gli anni settanta e novanta aveva un conflitto con lo Stato centrale
Dettato da domanda di riconoscimento ma anche domanda di efficienza domanda di servizi no era un un conflitto di tipo identitaria
Se si era veneti non siano italiani schieramenti italiani
Da cui il primo conflitto che la i venti rivendicare le regioni come piccole patrie come nazione per poi trasformare le Regioni nell'intero anno e il Nord che comunque un'identica è un'entità geografica a nord di Roma
Trasformato a sua volta in entità patriottica e nazionale la padana
L'ultima parte e possibile
Proprio per questo proseguire
Come un Paese che riconosce le proprie differenze come un elemento di unità un elemento di specificità
E che le trasforma in autonomia
E quindi istituzioni all'interno dello Stato in rapporto con lo Stato costitutiva dello Stato
Certi condizione che questo venga opposto all'interno di come dire una riforma complessiva a condizione che lo Stato federale il rapporto tra le autonomie abbia come centro come punto di riferimento la ricostruzione di un patto in patto costitutivo condizione che la nazione non resti nell'implicito nel non detto e non si sia italiani nonostante e non ci si pensi come
Come dire persone senza Stato e quindi non cittadini
A condizione che non venga scritto definito quell'insieme di principi di cittadinanza su cui fondare la comune appartenenza a condizione che assieme l'autonomia si ridefinisca anche l'identità è il senso dello Stato respinto condotte
E la base del Progetto dichiarato
L'ultimo decennio poi soprattutto partire dal novantacinque noi poi novantasei di Run grande riforma
La politica dello Stato nazionale
Partita con Prodi proseguita con la Bicamerale
Ma che in realtà
Non è stata attua e probabilmente ha prodotto una l'otto sette io affido
Una riflessione vostra valutazione pro vostra o sta producendo degli effetti contro intuitivi imprevisti e probabilmente
Poco
Poco gradevoli non voluti
Perché perché in realtà ciò che è avvenuto e che
La riforma dello sta il l'adeguamento alle differenze identitaria economiche sociali del nostro territorio e le istituzioni avvenute in modo chiamiamolo così conflittuali in parte
In buona parte dettato chiuda pressioni ed emergenze se da progetti voluti costruiti definito adese
Non abbiamo una riforma dello Stato certamente abbiamo avuto un progressivo trasferimento di poteri dal centro e periferia penso alle Bassanini
Non abbiamo avuto una riforma della forma di governo ma tutto ciò che non è stato fatto a livello di Stato centrale di Paesi è stato fatto a livello periferie per esempio oggi noi abbiamo tutti i i sindaci tutti i presidenti delle province tutti i presidenti delle Regioni eletti direttamente del cittadino
Abbiamo cioè un trasferimento non solo di poteri ma di legittimazione diretta
Ai referenti
Locali abbia una fortissima personalizzazione della politica
Che spinge
Alla costruzione di populismi locali regionali
Esiste un fortissimo squilibrio tra una riforma dello Stato inattuata
E in parte scaricata e la riforma degli enti locali
Il che può anche risultare e diventare una spinta a costruire ripeto alla tentazione da parte dei livelli di diverse figure che assumono e acquisiscono questa legittimazione a riprodurla a presentarsi per necessità come rappresentante del loro contesto locale cittadino e soprattutto regionale
In contrasto con lo Stato non assieme allo Stato
Perché questa riforma avviene attenti diverso
Con spinte diverso rischiamo cioè di trovarci di fronte a una Repubblica a una nazione preterintenzionale
Costruita più sulla base delle spinte delle emergenze e delle pressioni delle contrattazioni dei conflitti
Dei vari delle varie periferie nei confronti del centro piuttosto che negoziale piuttosto che attraverso un patto scritto sì questo rischio
E da un paese
Informazione senza Stato diventi uno Stato una repubblica preterintenzionale all'interno di un'Europa in cui gli Stati nazionali subiranno certamente in questa fase forti contraccolpi ma stanno tutto sommato molto bene
Ringrazio molto Ilvo Diamanti
Che ha toccato un problema il cruciale direi all'interno della cornice di questo convegno
Portando in questa stanza lo spettro della questione settentrionale del leghismo
Il suo discorso sul rapporto tra identità nazionale vissuta come cornice localismi è stato di estrema chiarezza devo dire e quindi un contributo
Decisivo nella prospettiva di Atene
Un Paese normale come si diceva sulla base di un patto rinnovato purché naturalmente tutti vogliano rinnovare questo apparato grazie ancora diamanti
Passa senz'altro la parola Giovanni Ferrara
Storico classicista professore per tanti anni all'Università di Firenze
Non ha bisogno di presentazioni qui di fronte al voi Giovanni Ferrara parlerà dei fa sedici e dell'idea d'Italia
Persi
Innanzitutto vorrei dire che vi deluderò pure dormito comunque ma mi deluderò perché
Parlare del classico di Alitalia nei classici anche a voler limitare come in questo caso inevitabile comunque saggio
L'idea di classico ai classici latini significherebbe fare un corso universitario interior purché norme veramente il caso nautico di fare anche lì precisa
Io avevo fatto un'operazione però
Ho scelto ha detto qual è il classico antico più classico di tutti
Che per di più e per la cui la cui lettura avranno più influenzato tutta la cultura antica panca quella medievale quella rinascimentale eccetera eccetera
Dal momento in cui apparso cioè alla fine dell'età repubblicana in piena età augustea
Qual è il classico antico
Che ha scritto un poema nel quale si parla continuamente e in un modo particolarmente intenso il singolare dell'Italia
Questo classico ovviamente Virgilio il poema ovviamente nel merito
In via vi farò soltanto adesso alcune osservazioni sull'Italia Ikea
Non dimentichiamo alcuni connotati di carattere di cornici
Che Virgilio
Come del resto scialbo Giulio Cesare salvo cioè in questo momento non me ne vengono in mente altre grandi cosiddetti classici nell'età classica per la letteratura latina non è Romano romano di cittadinanza Roma città
Anziché addirittura un padano
Mantovano Nicola Mantova ahimè troppo vicino a Cremona come invece
Presso una cosa che mi ricordo quando facevo una campagna elettorale la sua ogni tanto mi divertiva dire lasciando le cremonese che facevano parte del mio stesso collegio elettorale
Insomma dice Angelo io guardavo non riuscì mai a questo mercato ci viene a dire
Povera quanto è facile
Era stato coinvolto dunque grande fenomeno di carattere nazionale che fu la
La distribuzione delle terre ai veterani delle guerre civili dietro di guerre esterne
Aveva ricevuto profondamente c'era una circolare storia signora nel suo ambiente quella trasformazione che si verifica nel primo secolo avanti Cristo l'ora tarda repubblica
Dell'Italia
Fortemente dominata da Roma in un'Italia in cui e
Elemento italico rendimento più genericamente diffuso nella penisola
Non solo acquista la piena cittadinanza ma viene a cacciare anche nella classe dirigente cittadina in un modo
Purtroppo
E quindi non è poi se vogliamo strano che l'Italia come parola come concetto ampia nell'Eneide con risonanza forza come quella che invece rapidamente vedremo
Grande anche strano che nell'ambiente nel mondo augusteo dove appunto elitaria è stata sentita dallo stesso Augusto come la piattaforma diciamo Santa Monica ed io a ideale
Su cui edificare la fortuna
La fortuna augustea in quanto rappresentante della civiltà romana occidentale nei confronti dell'Oriente di Antonioni dal padre
Questa Italia che Augusto rievoca nasce a memoria cibo
Nella sua che nella grande iscrizione del nel monumento macinano degli altri frammenti che ne esistano delle gesta degli abusi torta Italia in gravi tutta l'Italia più rock nel mille parole
Ecco non è strano che appunto però
Decidiamo
Mi sia consentito usare questa parola poiché
Che vuol dire che tutte le condizioni storiche psicologiche e culturali che convergono verso la persona si trasformano
Acquistare una certa parzialmente individuale del tutto
Purtroppo del tutto originale e io riproducibile ma proprio per visto straordinariamente significativo
Che cos'è Italia rendendo anzitutto è una parola
Ed anche diventare proprio nel tema ex convento una parola che venerdì un paio di volte si spiega anche
Come da spiega perché l'Italia si chiama così
Se ciò non c'erano varie interpretazioni già allora di questo nome Lucidi fa naturalmente questo si spiega anche ma questa scelta questa tonalità di carattere storico mitologico che al poema l'Italia si chiama così dal nome minuscolo viticole Italo
Non è questo il problema al punto diciamo interessante che colpisce subito la cosa che colpisce subito diciamo anzi sono due cose colpiscono subito
La prima grossa nome Italia e l'unico norme di nuovo ogni persona insomma l'unico nome proprio che nel poema compare e questa è una separazione strettamente diciamo retorico letteraria
Ma che ha sui significati compare in alla figura forte anafora in una annacquati pittura triplice cioè
Compare più volte
In due vecchi successivi ripetuta e poi una volta che è un punto chiave il poema compare addirittura tre volte imperversa
Quando io penso all'Eneide ognuno pensa nel calcio cioè a me capita costituzionalmente
Ho sempre avuto una fissazione del proprio Degan
C'è chi pensa solamente battuta bidone oppure c'è chi pensa sconti quelle opere scelte antico e ora tenendo alta
A me mi viene in mente l'equilibrio di h
E media di Acate nel terzo libro nel suo libro cioè cinquecentoventitré cinquecentoventiquattro
Che un punto effettivamente abbastanza Como ed è quando dopo avete girato regina girato
Le navi Medea che ci andranno passati tante
Finalmente
Già all'Aurora Roche Aldo Brancher
Avendo fugato le stelle
Quando da lontano obscurus col nessuno ritengo fuori
I tempi Italtel
Italia ma primus conclamata CalPERS Italia ma letto socii clamore salutano vedemmo l'Italia umile cioè Bachchan sul prezzo perché le coste
Che intravede probabilmente potrebbero anche essere le coste
Che hanno visto le navi del generale Clark pallido colloca tra di loro non subito felice approccio a Salerno
Sono coste basse con dei colli montani un mese appare l'Italia qui non è utile nel senso morale senso abbassarla
Abbiamo visto in Italia
Qui ventidue introducendo di colpo riferisce il discorso diretto h perché diffido a casa dell'amico e compagno della grida Italia e tutti i marinai tutti gli amici soci i compagni dei LEA gridano Italia
Questa italiane parterre
Non è una nazione è un insieme di nazione Europa occidentale pone è una cosa abbastanza vaga
è un termine come da usavano Cresci più originariamente ce l'ha più anticamente cioè è quella parte della penisola che è più vicina alla Grecia è quella che si vede per prima
E quindi ecco l'Adriatica quella ionica è quella dei numeri del Tirreno meridionale però però vi sono dei punti in cui si capisce che il vigile ha un'idea sempre vaga non gli interessa non è un geografo e come crediamo nel Medioevo non è umano non è un undicenne tempesta che il vero problema storico mitologico
Tra pur pieno piena strapiena di cultura
Un autobus non ha importanza cargo che cosa significhi precisamente ma chi lei chiede al meglio e sente che bicchieri intende questa entità
Questa entità dentro la quale ci sono inattive i Rutuli gli Etruschi versati tutti ma è stato il prossimo greci iraniani che lì non ci sono ancora
Se non la presenza di Diomede che precedente ci accusa sull'odio antisraeliano Farhad entrambe troiane
Come una questo capace di grande contenitore
Ed è interessante osservare versiamo nella primo secolo avanti Cristo è interessante osservare come effettivamente si capisce benissimo che cosa vuol dire Italia ma non è un concetto preciso di preciso c'è il fatto che una terra nella quale che siedono tanto diversi popoli spesso in guerra tra loro
Tutti però accomunati dal fatto che abitano questa
Questa penisola vestita
Coppetta Italia
Per era
Certo se c'è una tragedia e la tragedia Charlie
Come ricorderete insomma su alcuni ricorderà io mi sono dovuto ricordare
E il poema comincia conosce
Comincia il famoso armadio dunque Carlo e cosa fa io canto per il questa lo però cioè a che per primo dalle ai litigi Troia
Venne in Italia italiano nato proprio Profumo venne in Italia ebbene alla via Emilia
Tant'è che eccome nostre maestri amici letterati ci insegnano
La civiltà
Prete erariale a presentare alla vigilia e che PC naturalmente chi crea e diciamo imponeva una potenza e nessuno aveva conosciuto forse sul tuo amico ora sia chiede due cose fondamentali recitato in tre sì specifici intenti
Sfumature di estrema precisione dettagli altamente significativi così si scrive
Gli piaceva qualora necessario quello necessario per scritto con estrema cura del dettaglio ed Ezio ridevo
Ogni parola alla sua particolare sfumatura questa ed una grande tradizione ora retorica antica dove la parola retorica alla significa negativo
Viene da Troia
Arriva in Italia è profugo
In Italia in particolare
Viene ai di di di Lavinio
C'è tutta una definizione di un viaggio introversi
Questa Italia e anche con urgenza Fucci Editalia che sfugge continuamente avviene infatti del triplice grido quel triplice ricordo parola Italia che è tornata a vederci colletto prima la vediamo la vediamo appalti compaiono nel momento in cui poi sorge subito una tempesta
Questa Italia sparisce l'orizzonte e ammissibili Giglio il tirocinio strapieno scagliato
Per questa tempesta su tutt'altro dall'Italia contra italiano sui redditi di Cartagine
Dove nascerà quindi Lamour più fatale la storia che l'amore per l'edizione che dopo tanti da secoli porterà altre nemmeno anche allo scontro
A tale per cartaginesi in una forma inizialmente fatale ai romani che lasciano le guerre puniche odio antico per i tribuni
Che viceversa dovuto a questa faccenda ma perché Virgilio ci mostra perché ne deve lasciare i documenti che siamo arrivati qui questo suo grande amore
Che un po'gli fa dimenticare non del tutto gravità
L'ombra della moglie che gli appare assai notte dalla catastrofe tra gli altri dell'incendio non va più grande del vero che il fantacalcio
Credo perché altrimenti deve lasciare che devi cambiare attività
Che diciamo si si ricorda Pistilli devo il fatto
Porta Enea Romano a non Roma per essere esatti porte né a Porta Romana Rocca d'Evandro Campazzino ma porta idea imitare perché da quello che da questo suo Viaggio tutto sull'arrivo queste sulla guerra di conquista
Discenderà
Discende era in altri gli altri Jalba e poi centri romani questo è scritto nel fatto dedica un pettine e deve lasciare dritto come questione lo sappiamo bene che cosa ci ha detto tante cose di questo poco però è che ci ha questo difetto piange in continuazione
Ed è un vero e veramente più strana bresciano è stato concepito
Quando anch'io dice il padre vedi trova nella che nell'Averno
Indica le ombre stavo sulle sponde del fiume dell'oblio non si aspettava di bere l'acqua per reincarnarsi e saranno i futuri creatori della grandezza di Roma
Ed è l'IBM chi sono questi Forlì
Da correre tornerà in vita da poter riprendere insistenza
Lo dice con tristezza sempre triste
Sempre sente sente che c'è qualche cosa di malinconica nella realtà
Perché come un personaggio di Sofocle si chiede naturalmente se non sia molto meglio a restare tra quelli di sotto e Cappato come Sofocle che non
Che non video meglio la morte della vita la vita è sofferenza vita continua ricerca di qualcosa esplicitamente
E quindi è una meno nelle varianti eroico che sia mai stato pensato ma proprio per questo è narrava che fino in fondo porterà inesorabilmente a termine compito ok
Di rinviare Italian di creare un regno merita
Perché insisto su questo perché perché
Che è singolare questo che un poema di esaltazione definite di Roma come impegno
Corregge il re imperio popolazione romana memento 'ste cose che al liceo ci faceva sta così io mi auguro che dalla grande crisi nella scuola italiana esca che i grandi classici non è quello più a scuola ma ecco una casa
Perché almeno qualcuno che invece era si renderà conto di alle norme portata e quest'anno va
Dicevo
è il poema scritto pr la grandezza di Roma ma ruba c'è
Non solo non c'è ma sottolineato che c'è come profezia futura di Anchise
Cioè come volontario liberi e sanno che succederà
La chiave arriverà in Italia né tanto meno elevata tappa dal padre giovedì dieci ma insomma questa questa Giunone impedisce continuamente ed è ad arrivare dritta insomma qui come vanno le cose in luglio diciottenne qui la figliola mi
Il fatto cioè che impiega
Su questa idea arriverà nel Lazio ed è combatterà una guerra atroce suo figlio Ascanio fonderà la dinastia Dial Balestrieri Alba verranno vorrebbe che volevamo RM eccetera eccetera eccetera psichici arriva da Ubuntu
Ed è questo lo sa vagamente vede questi personaggi nell'aldilà e quello che lo colpisce di più
E questa atmosfera il CUP Mistorni singolare malinconica che c'è questo poi ma quello che colpisce di più in ultima analisi
è un giovane che cammini in
Ci appare macchinette sono giovani cammina così bella col col con la fronte cinta di lutto guarda in testa guarda in basso
Questo è il giovane Marcello figlio
E la figlia brividi via che apre morto che avrebbe dovuto ereditare l'intero invece era morto giovane ed N col racconto della biografia celebre quando vicino lesse questo passo tu Marcellus Elis eccetera eccetera
La la la donna non resiste ricordo fanciulli viene non c'è un'altra valvola Mantica armato
Adesso me lo colpisce di più è un giovane premorto questa atmosfera di rassegnata
Senso di umanità coinvolto in una vicenda fatale cosa significa chi storie Corno Picciano fuggiva questo è dicevamo
Lo sfondo su cui si presenta questa Italia Italia che devo ricordare interessante non solo appare in mi disse
Una costa bassa s'intravedono un vizio per la prima volta che nella vede ma anche l'ultima volta prima di sbarcare definitivamente vicino a Cuba
Domanda a parlare con la Sibilla che poi lo porterà dell'Averno
Lo dice io vidi l'Italia vi è l'unica parlano Pianca perché l'avete per prima
Io vidi d'Italia
Anna Di Di Summa sublime essa Buzzanca dall'alto di una donna che si era alzato è quindi evidente che siamo sempre tentenna Italia bassa sull'orizzonte che lo intravide e qualche cosa
Che dovrà essere raggiunto che sarà raggiunto ma che si presenta sempre la prima metà del poema irraggiungibile
Non vogliamo dire che gira fosse veramente un mago che prevedeva in questo modo stanotte di questa penisola allora abbastanza curioso che il curioso insomma
Così abbastanza affascinante si può essere affascinati anche dalle cose irrazionali anche tra le cose in fondo Camp a pensarci bene non lo sono ma e affascinante che questa straordinaria
Poema che esalta la grandezza dell'impero di Roma e quindi era di Roma e
E dedicati a
Sì precedenti come il poema degli con pubblica
Alla ricerca di un continente che non ci riesce conquistare e che poi sarà conquistato scorre il sangue della violenza la guerra del e la follia
Dove n a Fiera per fa la parte che greci avevano fatto ovunque e altro
Si parte del tipico Luca assediava dicono che conquista
Per avere una terra che
Fatto
Una sola osservazione vorrei fare con di carattere generale
Lo chiamo comune questa civiltà questo modo augusteo civiltà romana greco-romana e del resto è proprio sia singolarmente circa laica
In quanto la civiltà in cui ulivi più o meno storia e politiche equità sono assolutamente fucile il mondo
Che non permette un conflitto ma neanche condizione la condotta della condotta degli organi appare una condotta di liberare una condotta che non ha che non lasci e che non ha un problema di osservare regole imponente da un codice da un libro
è un codice diciamo che venga dall'alto
Perché tutto questo ha già assorbito precedentemente questa poi probabilmente diciamo all'influsso dello storicismo
Perché tutta la libertà dell'uomo che è assoluta è condizionata dal fatto che è inserita nel disegno del destino ma il destino non è una divinità davanti a cui inginocchiarsi per cui pregare implora strumentisti nel recepimento italiano
è quello che noi chiameremmo oggi la storia
E che tassi questa impressione che sia che questa predestinazione divina negli eventi non tolga nulla
Ed è piglio non perché a quello che devono fare tutti gli uomini mondo siffatta sacrificale di beni
Ma perché è di origine divina perché la divinità è già incarnata nel suo destino emersione antenati e nella vicenda e quei cieli turca è una vicenda che fatale
E lui piglio perché rappresenta tutto questo
Non è Piero perché come dire bigotto vent'questo è abbastanza importante è una civiltà nella quale religione è uno ogni precedente va la superstizione la bigotteria condannata come qualcosa di non degno cammini di beni quali rispettano le leggi
Sacre e le leggi umane
E accettando il destino il fatto soprattutto quando ci hanno detto il di
Io sono figlie
Carica che il problema intestino lo storicismo certe ontario diciamo ogni
Più platonici morì neoplatonismo ma e ma sostanzialmente poi uomini hanno a che fare con la realtà con la lotta
Quella notte con gli altri uomini con gli intensi
Il realismo e il senso della cosa cosmico della propria vicenda cinodonti singolarmente Fulci
Tant'è vero che questa è una civiltà coniugati mai mentre fare di perseguitare
Qualcuno per motivi religiosi presto i greci e i romani visto che non l'hanno conosciuto l'hanno conosciuto come sappiamo diciamo ebraico dove non hanno perseguitato una religione precipitato un popolo ripeterlo
E questo sicuramente è un problema
Non esiste l'intolleranza religiosa della civiltà greco-romana
E questa forse è una dizione che hanno sarebbe bene non dico riprendessimo perché non si possono riprenda le civiltà antiche ma insomma ci ricordassimo
Che l'intolleranza religiosa
Uno dei grandi eventi nella storia
Che non è sempre stata presente non certamente forme diciamo medievali e moderne e contemporanee
è uno dei casi con Paul motori diciamo della storia non vogliamo chiede che siano futuri profitti io
Ho terminato naturalmente lottato molto poco voto sull'accennare
Prendendo una fitta è un po'convinto che aveva ragione Fidel ma venne che quando diceva che per studiare la storia innanzitutto a camminare privilegia relativi temi la vedette si vede meglio
Quel grande paesaggio della storia così amata dagli ascolani Cannavaro
Si vede molto bene riesce a una civiltà meglio che cosa poi si deve studiare nei particolari quando ci si è mossi su tempi e modi sui vertici
Quando ciò che in questo sono un antiquato
L'universo non vengono soltanto il abbastanza personalmente mi sento tale
E quindi non è una cosa da poco
La parola Italia compare migliaia di volte naturalmente ne perse ed al cinema allora a questo punto
Non Uto National voglia di mettermi fare in questo catalogo mio voluto invece far vedere caso eccetera sono comodità che appare come un ideale un uomo ammetta ideale irreale tante più e che mi è sembrato certificati
Se il presidente mi consente posso avere ancora due o tre minuti
Come mi perdonerete se dibattito come quello che ha avuto luogo finora talmente sollecita tratti vedessi che io condotte piccole cose un omicidio
Da osservare le cose che sono state dette anche perché alcune di queste cose sono state dette decide carissimi per i quali
Ho uno solo una grande affetto con la grande federazione che mi sono stati anche ma che invece la maestra era c'è un certo dissenso io volevo fare prima cosa un'osservazione se volete venite a linea ma da Virgilio perché poi mi chiede a questo problema
Calcetto nel quale c'è una vista dall'oltretomba e quindi c'è ma
Insomma c'è il rischio di presentarlo come un pochino da evitare come personaggio insomma cerchiamo di prenderlo per l'atto può
Importante io mi chiedevo una cosa
Da tanti anni che viene presentata quest'Italia come una costruzione artificiosa artificioso certi uffici ONU Salieri Litta interessate perché ai contadini avevano importarlo in naturalmente
Però io voglio dire riconosciamo le andate in tutti i Paesi Fiditalia nel resto d'Europa mancherebbe mettiamoci a qui ci sono quei volumi Intini che nessuno guarda più
Che io forse perché sono state antichità cioè la biblioteca chiari esempi replica
Questi monumenti edifici o degli elenchi
E neanche ormai di nomi dimentica
è possibile è possibile che era un partito come porto ecco le abbia dato venticinque morti nella Prima guerra mondiale
è possibile che in qualunque piccolo centro all'Italia come trovi ad una cosa del genere
E che tutto questo sia accaduto per un'atroce inganno ai danni delle masse
Ma perché loro che il proviamo a rovesciare un momento discorso di chi si è sono morti seicento mila persone in cui cinquecento sessanta mila almeno
Un Rubini
Gran parte né con la destra e la strage conta l'italiano
Senza fare quello che hanno fatto i logici recentemente hanno buttato uscito uno non percepisce riuscirà alla schiena sono tornati a casa
Se tutto questo è accaduto è possibile che fosse tutto finto
Che oltretutto malvagità che comandanti borghesi
Che amavano solo fucilare riottosa ed è possibile che questo inganno è già stato fatto il petardo sono limitati
Chiede che sia l'esercito inglese quale chiamava macellaio giocato a Capaci che generale Tei era chiamato il macellaio che quando non da da Rocco nel diciamo
Per comprare reggimento il pedicure artiglieria le mitragliatrici per farli tornare a combattere la possibile ghiacciolo dove abbiamo avuto Caporetto
Ed è ha ragione Amato
L'Italia non si è comportata peggio degli altri
Con la differenza che noi non abbiamo mai scritto nei nostri libri di storia chiede la le ultime battaglie le diciotto sono state vinte dal reggimenti italiani in Francia mentre un grande storico della guerra invece ha scritto per la battaglia del Pinocchio terza battaglia del Piave quella di Vittorio Veneto è stata vinta da recepire
Cioè fondata va in Europa per fare una bambina anche dare un po'di aggiustatina
Però tradizioni di orgoglio nazionale giustifica altissimo ma che sono l'Europa a l'orgoglio comune di considerarci superiori agli italiani
Gli italiani di farmi piacere di fargli credere che sia così
Tanti punti di vista il peggio
No io non credo ma la storia sia frutto di India
Da capire quello che succede
Una piccola osservazione vorrei fare alla micro più geniale
Vedova impieghi
Mi spiace giusto nel primo io sto seduto questo vorrei massacro concludo
Veniamo davvero e Croce ha detto quello che ha detto invece a colpire napoletane conosce aveva un una venerazione addirittura addomestica per i martiri della rivoluzione napoletana tante sotto lo sai naturalmente forse accentuato un po'troppo una critica di astrattezza che lui ha fatto
Lui ha scritto delega certamente della rivoluzione napoletana novantanove basterebbe il saggio Eleonora de Fonseca per tra l'altro uno dei capolavori diciamo nel saggio biografico clintoniana in Italia c'era scritto
Mentre l'altare Regno di Napoli conosce dice che la rivoluzione novantanove del quell'esperimento è l'unica lascito positivo che la storia del Regno ha dato all'Unità d'Italia cioè pubblica correggere un po'quest'immagine nell'astrattezza che Croce rimproverava quindi giacobinismo è diciamo si muove nella dimensione un po'diversa non toccava questa accusa lo specifico fatta di questa lotta richiesta cioè illuminata con molta perché di fronte ad una flebile variazione e sull'Illuminismo francese ancora devo fare un'osservazione ed è che io sono più per lo choc per col tetto presso francamente devo dire la verità
Che
Qui non si parla male dell'Illuminismo pratico negli americani
In sostanza il padre della democrazia moderna eccetera perciò se noi non accettiamo i valori e c'è da discutere Geffen sogni anni aiuto relativamente ci possiamo dire democratici per esempio se noi diciamo
Come è stato detto una cosa sacrosanta mente giusta
E cioè che Machiavelli è un grande genio gli organici perché Pocino assoluta programmi che Storia del pensiero politico al grande storico di restare a fare l'elogio
Diventa Chiarelli ma però trattamenti ma che andrebbe a Michele ma non può essere assunta un maestro di politica democratica mi sono a la visione di Machiavelli nel novantatré
Componente una visione democratica della politica perché la depurazione illusione ottimistica la depurazione illusione che la gente ha ragione
Se no è pluralismo liberalismo diffuso abitudine la tolleranza ma la democrazia è la gente comunque che sa e a verità questa era la concezione che ed è questa la concessione originaria americana poi diciamo perde la pratica
La fine vorrei dire una cosa Elladico molto rapidamente non ho mai conosciuto la mia adolescenza mia giovinezza
Un antifascista non punisce un patriota
Una delle cose più inutili affatto il fascismo è stato di condanna posizione antipatriottico uomini che aveva nato addirittura nazionale nella prima guerra e che ci sono vissuti tutti
All'ombra dettagli comunque perfino con un patriottismo fino al centro del ultimo grazie
Ringrazio il Giovanni Ferrara che ci ha accompagnato da par suo con Enea vero e più ampia eroico in una suggestiva ricognizione delle più antiche e profonde radici letterarie l'Italia
L'Italia eccome parola nell'Eneide e anche per le giunte affatto in conclusione
Passo subito la parola Chiara Saraceno dell'Università di Torino che ci parlerà dell'Italia Conti fa il suo rimosso e il suo futuro
Sperando che il dio Italo ci aiuti
Prego
Po'di Kitty intervenire dopo questa doppia relazione di fatto
Molto invidioso al quarantotto per parlare delle questo ma ho deciso di riempire del conte di contenuto di questo titolo un po'critico che entro siciliano benevolmente imposto a me egli Home poi lungo mettere interrogata sotto perché voleva che di cosa voleva che parlassi
Per parlare debba l'impeto del familismo
Come cifra esplicativa della storia e della cultura italiana
Che ieri a Mantova mondiale accenna non alla questione
Più nei termini di dire che le solidarietà familiari e il forte senso della famiglia certamente non possono sostituire la mancanza eventuale di un senso della nazione ma invece io voglio parlarne proprio infetti coda
Rispetto proprio alla questione del del vero Rachis per Veltroni dice no
Via una cifra adeguata per spiegare
La cultura italiana nel bene e nel male perché poi pochette di accusare questa avventura nel pena
Perché la famiglia da sull'organizzazione interna lungo linee di genere di generazione dal sua solidarietà allargata
Sono andato per scontato dalla Società italiana nel discorso dico sulle società italiane anche nelle pratiche politiche con una continuità storica impressionante
Anche per il predetto pervicace prevalere e ricorrere di stereotipi che di fatto rendono assolutamente opaca non invivibile
Le dimensioni reali del pieno decoder ha famiglia in Italia le sue ragioni e anche il suo cambiamento
Ed è da qui che viene nella porta passepartout direi quasi del familismo come cifra della specificità della cultura non solo della famiglia ma della cultura italiana
Da banche in poi a prescindere da tanti pertanto che attacca nel sulla sua spiegazione del perché in Italia ci sono ci sono virtù civiche in certi luoghi e non in altri financo gli importi che più recentemente in fondo utilizza il familismo come surrogato
Qualcosa d'altro
A prescindere dal fatto da che cosa in realtà intendeva veramente ed anche di quale famiglia in realtà parla da banchi
Quando ha inventato questa metafora tanto fortunata quanto purgante del familismo che lui diceva anche amorale
Il familismo in Italia quando utilizzato per spiegare che cosa succede in Italia spiega tutto e il contrario di tutto
Spiega l'arretratezza di determinate sub culture locali che la virtù civica di altre per cui quando si parla del Mezzogiorno familismo è amorale
Quando si parla del centro dell'Italia della del comunista dall'aperto Italietta Miglino diventa morale diventa innovativo diventa capacità di modernizzazione di degli sviluppi spiega laccato e propensione alla mobilità territoriale le uscite dei giovani Takada e la capacità di tenuta della comunità anche in presenza di povertà con il paradosso che in Italia
Anche da chi ci guarda da dentro la povertà è considerata grave ma non seria perché tanto c'era solidarietà familiare tanto in Italia la povertà non non produce il problema infatti non riesce a produrre domanda neanche di risoluzione politica perché tanto da famiglie pieni Conconi così si pente
Analogamente nel discorso pubblico si può simultaneamente indicare l'eccesso di famiglia come cauti freno all'innovazione penso anche recentemente quello che è scritto Cipolletta
E la mancanza di famiglia come calda di scarsa solidarietà il rischio per la coesione sociale
Quindi la famiglia viene bloccata per spiegare tutto e il contrario di tutto fino arrivare alle recenti e anche un po'impreviste discrete della famiglia come difesa della italianità o o della paternità Holden
Da parte dell'ambiente
Ma di che cosa affittarle effettivamente quando nel discorso pubblico si parla di famiglia tutti in piedi femminili atroce
Dietro questo discorso
Famiglia intesa se uno va a guardar bene come ambito di leggere di redistribuzione di reddito di cure a lungo precisissimi affidi genere tecnica dell'Agorà tra uomini e donne e di generazioni
Quindi si parla di una famiglia che non solo è fortemente incentrata sulle figure complementari del capofamiglia maschio breadwinner e di una che era diverso e di una donna che accudisce a oltranza è una famiglia intesa come solidale al allargata la parentela
Di recente a Torino è successo indicata di una signora
Che hanno chiesto che ha fatto fare alla sua domanda alla sua mamma ultraottantenne e non autosufficienza
Domanda di assistenza domiciliare
Pur avendo tutte le i requisiti di reddito e di invalidità la risposta è stata che le pulizie gliele doveva fare la figlia sessantenne
Perché appunto le la famiglia posso ridare lender e attenta a oltranza è anche una famiglia gerarchica identificata da un unico principio di utilità scarsamente differenziate al proprio interno questa famiglia continuamente bocca
Di conseguenza non solo la differenziazione interna non viene sostenuta e tanto meno incentivata
Che si tratti delle nuovi rimandi o dei figli non viene concettuali tratta commi rischiosa quando non decisamente cattivo
è utile ricordare a questo proposito che questa concezione e iscritta nella nostra Costituzione teste del proprio laddove solennemente sancisce l'uguaglianza tra i sessi contrapponendo la però all'unità familiare all'articolo ventitré della Costituzione infatti si dice che il matrimonio ordinati in base tregua gli anta morale e giuridica dei coniugi nei limiti richiesti dall'Unità della famiglia eppure tutto in questo implicito perché non c'era e allora quando c'è il rischio dell'unità tra mia cosa succede e così il giudizio secco di ovvio che la regola e quella della gerarchia che non occorre neanche limita poi nomina la potenziale contraddizioni tra uguaglianza e unità della famiglia e ribadita e di nuovo risolta a favore di un principio di complementarietà gerarchica
Laddove in un successivo articolo la Costituzione subordina il diritto delle donne alla corretta domestico al tatto pienamente in conflitto continuo
Le loro solo loro prioritarie responsabilità famiglia
Ecco e questa famiglia che continuamente viene evocato di fatto nei discorsi e anche nelle pratiche in lungo tutta la nostra storia repubblicana
Infatti la storia repubblicana è segnata da una persistente riluttanza se non ostilità
Tocca in qualche modo la famiglia
Sia in termini di politiche di sostegno alla famiglia fino anche in termini di letti in relazione di ridefinizione delle norme
No non c'è dubbio in gran parte si può spiegare con l'eredità fascista perché pur se il all'epoca fascista è stato l'unico momento danno trattaria in cui la famiglia è stato oggetto di politiche e anche di non normazione efficace
E quindi il desiderio di prendere le distanze da un periodo in cui addirittura famiglia definita riprendendo una una temibile offrendo come un'unità
A sostegno dello Stato del regime si capisce è successo anche in Germania
Nella con la fine del regime questo
Necessità di prendere le distanze di fare un passo indietro dopo un eccesso di intrusioni da parte dello stato
Anche se va detto che l'Italia repubblicana e sta per molto più pronta ad eliminare o ridurre la poca la portata del pochissimi sostegni positivi offerti dal regime fascista alla famiglia
Gli assegni familiari che persero rapidamente il valore le detrazioni fiscali per i figli e così via
Chi ad iniziare azioni positive che a livello pratico che legislative intesa notificare le disuguaglianze di genere all'interno della famiglia facilitare l'autonomia dei figli bisogna aspettare il settantacinque perché qualche cosa
Spiegare tutto però soltanto in termini di bisogno
Comprensibile di prendere le distanze
Da un eccesso di intrusione durante il periodo fascista un'altra città
è troppo riduttivo perché gare lender ambivalente dell'Italia repubblicana nei confronti della famiglia e il sud e il continuo darlo per scontato darla per scontata attenta
In realtà prenderla in considerazione così come altri fattori legati alla storia italiana devono essere tenuti presenti
Il primo riguarda il profondo conflitto di valori che attraversato le divisioni politiche nel nostro Paese
Ciò varrebbe la famiglia di fatto infine il simbolo di questo conflitto è un terreno minato di intervento di intervento a toccare la famiglia che tocca la famiglia muore tuttora nel nostro Paese
Sia particolarmente vulnerabile ed insieme ha fatto dell'evocazione della famiglia una facile arma di lotta politica
Accusare qualcuno di voler distruggere la famiglia è la cosa più violenta che si possano
Così nell'immediato dopoguerra era forte nel perenne tranne i gruppi dei partiti eviterà resistente il timore di estraniarsi pena è andata all'opposizione per esempio mostrata ch'io
Dodicesimo nell'ottobre quarantacinque lavoretto domestico delle donne alla parità tra i sessi
A motivo dell'esclusivo riconoscimento da parte cattolica dell'identità sociale il femminile del suo ruolo di no
Non si trattava tuttavia soltanto a Dione più o meno cinica scelta politica di finalità cominciano a fare la vie pubbliche presenteremo alla famiglia di uguaglianza
Tetti i valori patriarcali modelli di generi tradizionali erano fortemente condivisi dai gruppi dirigenti all'interno sia del Partito socialista che nel partito comunista come all'interno dei gruppi laici tra raccolti intorno al partito
Mutazioni
Leader come tra gli atti è pari si richiamarono più volte alla naturale vocazione delle donne all'auto sacrifici alla maternità e alla loro naturale bontà se come risorsa per ricostruire le famiglie i legami sociali che erano stati distrutti dalla guerra mondiale civile l'evocazione della famiglia come luogo di ricomposizione delle donne che dovevano nel momento stesso in cui si diceva siete più buone che indica
I partiti antifascisti nel periodo immediatamente successivo da caduta del regime perciò a non mettere un programma esplicite condiviso relativo nel mentre la famiglia ai suoi rapporti di genere e di generazioni
E tanto meno ritennero necessario confrontati sui diversi assunti di valore che provenivano dalle loro posizioni ideologiche e culturali
Il primo confronto diretto è apertamente conflittuale avvenne durante i lavori dell'Assemblea costituente
Quando gli articoli riguardanti la famiglia il matrimonio e il ruolo delle donne e la posizione dei figli illegittimi
Furono oggetto di dibattito e confronto non solo tra cattolici e laici la tra i rappresentanti del Partito comunista e quelli del Partito socialista e liberale
Le posizioni del Partito comunista italiano sulla questione della famiglia di fatto convergevano per molti aspetti con quelle dei cattolici
Benché ad esempio Togliatti e il suo partito si oppone Piero all'introduzione del principio dell'indissolubilità del matrimonio come nella carte costituzionale c'erano contrarie che venisse inserito nella carta non erano per questo a favore del divorzio
Anzi
Togliatti in diversi interventi alla Costituente ribadite il divorzio e fuori questione nel senso che era ovvio che no si doveva introdurre viceversa il Partito Comunista differenziandosi in questo non solo da quelli liberale repubblicana ma anche da quello socialista
Concordano sull'opportunità di inserire nella Costituzione quell'affermazione di principio e di valore che è in realtà un ibrido concettuale mostruoso
Che dice che la famiglia cioè è una società naturale fondata sul matrimonio cioè è un mito concettuale ci penso che sia una società naturale come tanti altri fondata su un'istituzione sociale
Tutto va bene no insomma le due carte insieme sono un pochino inghippo Chirico in realtà questa espressione
In effetti la differenziazione maggiore in tema di famiglia tra comunisti e cattolici in sede di Costituente
Si ebbe sulla parità di diritti tra figli illegittimi e legittimi sostenuta senza alcuna distinzione in tale appunto dal partito multe e subordinata con successo nella Costituente dette con alla necessità di salvaguardare innanzitutto la famiglia legittima abbiamo dovuto aspettare il mille novecentosettantacinque
Perché venisse tanta ogni distinzione tra figli legittimi e figli illegittimi
D'altra parte l'opposizione dei partiti cosiddetti Laricchia inserire nella Costituzione posizioni di principio relativamente alla famiglia
Ai rapporti uomo donna genitori e figli non si ispirava tanta motivi egualitaria anch'per certi versi erano ancora più conservatori laici da questo punto di vista quanto all'idea della laicità dello Stato
Fra i liberali che non volevano eminente si parlasse di famiglia nella Carta costituzionale sostenevano che non bisognava parlarne perché questo avrebbe voluto dire assumere introdurre nella costituenda Carta costituzionale qualche affermazione di principio filosofico confeziona
Il timore era come esplicito Peretti alla Costituente che la famiglia diviene F. il cavallo di Troia attraverso cui la Chiesa cattolica data nuovamente assalto allo stato potremmo dire che pretendeva in parte ha ragione
Nonostante la chiedo dibattito in sede costituente attorno ai temi della famiglia o forse proprio a motivo delle questioni irrisolte e dei conflitti latenti che accademiche aggrediti evidenziato
Il tema della famiglia negli anni successivi non divenne e fino al minerale centosettanta col divorzio quei settantacinque con la riforma del diritto di famiglia oggetto di proposte organiche di nessuna parte politica né sul piano del diritto civile che pure avrebbe quindi chiesto di essere adeguato perché voi sapete che di fatto la famiglia venne normata fino a trent'anni nel novecentosessantacinque dal diritto al Codice Rocco approvato nel quarantuno quindi Italia venne governata da questo punto di vista da un corpo dal codice fascista che non era affatto in vigore durante il fascismo per chi rispetto alla famiglia avuto un'influenza molto più duratura
Né sul piano del diritto societario
E ancora oggi mentre il principio costituzionale secondo il quale la famiglia appunto una società naturale fondata sul matrimonio viene continuamente evocato per contrastare ogni forma di riconoscimento delle famiglie di fatto
L'altro principio costituzionale secondo cui la Repubblica agevola con proprie misure economiche la formazione della famiglia e la Bindi e perdenti mento dei suoi pionieri rimane di fatto solo un'affermazione senza fine
I motivi di questa assenza di iniziative sono diversi
Dicevo prima l'esistenza di forti conflitti ideologici su questi temi in un Paese ancora fortemente diviso
Li ambivalente le contraddizioni interne ciascuna parte politica specie all'interno dei parchi partiti laici nell'allora comunista
Idem sistemi appunto dalla famiglia
Il Devil Deian particolare del partito cattolico e della chiesa ed esplicitata in modo forte già in sede costituente di garantire alla famiglia uno statuto autonomo in certa misura sottratto al potere normativo dello Stato
Era questo il senso delle insistenti per FIAT sulla dimensione istituzionale della famiglia che sul suo carattere di società naturale che aveva tanti irritati costituenti laici autonomia della femminilità infatti non significata lasciarla l'autoregolazione dei suoi componenti e degli individui bensì di fatto a quella della Chiesa
Contrariamente a quanto si pensa comunemente la Democrazia cristiana e la Chiesa cattolica allora come oggi non erano contraria in linea di principio alla creazione all'uso l'uso di scuole materne e nidi per l'infanzia servizi in generale
Erano anche favorevole purché a condizione che questi non fossero pubblici era era proprio il no per alcuni provare la presenza dello Stato
Ma preferibilmente organizzati dal parrocchie scuole cattoliche private e dalle organizzazioni Cattapan
Per questo si era devo perché cristiana che la chiede erano favorevoli piuttosto redistribuzione i monetari
Che potessero essere appunto usate guai per sostenere l'organizzazione tradizionale della famiglia assegni familiari legati al reddito che di fatto di incentivare hanno editi incentivano come sono fatti oggi il lavoro femminile
Lunghi congedi per maternità guai per acquistare servizi confessionale
La resistenza e la creazione di servizi pubblici per l'infanzia era così fortemente radicata che quando nel settantatré fu discussa la legge istitutiva delle scuole per l'infanzia che di fatto sarebbero di Cantù divenute concorrenziali non tanto a quelle comunali ma quelle private
Principalmente cattolici cattoliche governo di centro sinistra deceduta il danno fu costretto a dimettersi sotto la pressione delle lobby cattolica
La questione del rapporto pubblico-privato nel settore dei servizi rivolti alla rivolti alla famiglia particolarmente nell'ambito dei servizi per l'infanzia e della scuola attraversato tutto il periodo repubblicano sempre essere risolta ma anche senza essere adeguatamente affrontata in tutti i suoi asset da un lato infatti della ben nota questione molto dibattuta costituzionale della laicità della scuola pubblica e del senza oneri per lo Stato della squilibra scuole attiva dall'altro e invece questo non è assolutamente affrontato neppure nel dibattito attuale viene la questione dei limiti e dei diritti dei genitori nei confronti dei figli
Perché dire il diritto della famiglia educare i propri figli pone un problema non piccolo
Di quali sia nei diritti dei figli a parte il fatto dell'uso appunto inclusivo del termine famiglia
Per cui in questi espressioni così apparentemente auto evidente in realtà famiglia sono i genitori e i figli appaiono Jack
Negli atti effettuate
La novità di non poco conto rispetto al lungo dibattito di degli questo trentenne il fatto che oggi entrambe le questioni sembrano largamente risolte a favore della posizione dei cattolici
Anche a motivo del sostegno venuto dai sostenitori del limite dei delle virtù del mercato anche in questo campo c'è un attacco una stranissima le hanno
Allo stesso tempo oggi come allora la metafora della famiglia comunità indistinta nasconde il modello gerarchico autoritario oltreché comunitario
Di famiglia sotteso alle rivendicazione delle libertà di quest'ultima di educare i propri figli secondo i propri valori
In questi giochi linguistici i figli appaiono e scompaiono come soggetti autonomi
Il che è per lo meno paradossale dopo il Sessantotto dopo la riforma del diritto di famiglia del settantacinque
Dopo lei nel innumerevoli sentenze della Corte di Cassazione Kenya che hanno ribadito i diritti dei figli a far valere la propria opinione
Negli anni Novanta la famiglia continua a essere nel discorso pubblico quella comunità compatta anche qui percorsa dal rischio dell'uguaglianza evocata dei costituenti
Salvo denunciarne con orrore l'autoritarismo e l'assenza di libertà quando i valori che la sorreggono non sono quelli cristiani ma ad esempio islamici
C'è colpisce la sua dimensione comunitaria quando valori sono negli altri ma invece l'assumiamo come Nokia quando i valori
Insomma
I nostri o quelli cristiani soltanto il movimento femminista sembrò trattati per un breve periodo
Di rompere impatto tanto che reggeva il compromesso sulla famiglia messi in atto tra le varie forze politiche e tradizioni culturali del dopoguerra
Gli anni settanta si presentarono come negli anni delle grandi trasformazioni
In cui ebbero luogo importanti cambiamenti legislativi furono sviluppati numerosi servizi pubblici utilità che rispondere alla crescita dei bisogni prezzi delle famiglie soprattutto nel campo dei servizi per l'infanzia ma anche dei servizi domiciliari per gli anziani
Il fatto tuttavia che questi servizi e prestazioni sociali fossero stati argomentati dai gruppi e movimenti che finito ittero promotori movimenti delle donne innanzitutto ma anche i sindacati partiti di sinistra alcune amministrazioni locali
Anche fino soprattutto come strumento per lo sviluppo dei diritti individuali
Delle donne e dei bambini degli anziani allora ma anche oggi viene spesso utilizzato come critiche
Misure che in altri Paesi sarebbero stenta problemi definite e presentate come misura il sostegno della famiglia e delle responsabilità familiari
Vengono avviene viceversa vennero allora vengono tuttora denunciate come forme di indebolimento dell'unità della solidarietà dei doveri familiari oltre che come intrusioni indebite dello Stato nei modi di regolazione della famiglia
Sono abbastanza vecchio per ricordarmi di dati degli anni settanta in cui ogni apertura di utile un mito sembrano una forma di socialisti d'azione o comuni istituzione dei bambini
Anche nel nuovo clima politico degli anni novanta
E anche per gli anni del due mila segnato da inedite alleanze politiche della necessità di ridurre il debito pubblico quella stagione di sviluppo dei servizi alle persone viene spesso denunciata nel dibattito politico
Non già uno dei pochi parrocchiali
Contraddittori taxi compiuti verso la costruzione di una politica di sostegno a chi avesse responsabilità familiari insieme di parziale alleggerimento delle dipendenze famigliari
La diffidenza viene indicata con una deviazione individualistica che avrebbe distolto l'attenzione dalla famiglia in favore degli individui
Il rischio è che si ricrei no ancora una volta contrapposizioni intrattabile tra sostenitori dei diritti individuali e per metodi della famiglia
Come degli individui non avessero spesso rapporti responsabilità familiari oltretutto mutevoli lungo il corso della vita
Come se la famiglia non poté forse mentre appunto un ente è un'entità contattiamo Jenne assolutamente impeccabile nei suoi componenti relazioni bisogni responsabilità
Ove soprattutto salvo poche eccezioni sostegno alla famiglia sembra sempre consiste nella prescrizione di doveri obbligazioni piuttosto che nell'offerta di risorse e opportunità
Si aggiunga che gli alti tassi di disoccupazione hanno facilmente contribuito a porre l'occupazione femminile particolarmente quella delle mogli amanti
In competizioni con le legittime aspettative era il capo famiglia Marchi a coinvolgere il ruolo di procacciatori del reddito familiare aiutare le donne e non solo le donne che si trova in uno stato di bisogno
Acqua insidiare Hill Arbore la famiglia attraverso lo sviluppo di servizi sociali e personali
Può facilmente essere percepito sia con lusso sia come un attacco alle giuste aspettative maschili al lavoro e più in generale un attacco ai valori familiari
Di conseguenza impatto del lavoro femminile continua a essere insieme percepito come un problema per il buon funzionamento della società e della famiglia e a essere non visto ho considerato nel migliore dei casi come un un'eccezione
Nonostante oggi la maggioranza delle donne con età in con figli in età prescolare ampia un lavoro rimonta
Sul piano delle politiche ciò ha comportato che quel quel tetto italiana anche durante i periodi periodo di sua massima estensione ha ininterrottamente potuto contare sul sostegno economico offerto dalle famiglie e dalle reti parentali ai propri membri
Nonché un'abbondante offerta di lavoro di cura gratuito femminile
Per questo gli elevati tassi di disoccupazione tra i giovani maschi femmine più recentemente anche tra le donne adulte sono stati a lungo percepiti come un problema accetto serio ma politicamente non grave e socialmente non dirompente
Analogamente la questione della povertà è rimasta a lungo un problema da affidare alla solidarietà familiare allargata la parentela con qualche integrazione della dell'efficienza private e pubbliche
Senza motivare come in altri Paesi ed è una delle mie grandi domande interrogative perché in questo Paese è difficile fare una politica di contrasto alla povertà
Punto senza motivare una vera e propria politica pubblica e tantomeno l'istituzione di una qualche forma di reddito minimo garantito chi ne sia sprovvisto e di servizi per la prima infanzia pensando sempre anziani non autosufficienti dappertutto portatori di handicap sono rimasti la Cenerentola delle politiche sociali
Paradossalmente la richiesta di una politica pubblica per la famiglia che è diventata sempre più esplicita e culturalmente legittimata negli ultimi anni
Sembra meno diretta a sviluppare politiche di sostegno attivo verso le famiglie chiari attivare obbligazioni familiari implicitamente qualche decisamente attese anche prima
A fine qui è di genere tra le generazioni incluse
Inoltre nonostante il calo della natalità che è una delle motivazioni forte
Dietro ai nuovi discorsi sulla necessità di una politica per le famiglie in Italia pochi sostegni attivi sono divenuti misure concrete
Volte a ridurre il peso del costo dei figli le aspettative di un inversione di tendenza nei comportamenti riproduttivi
Sembra affidata alla speranza che le donne decidano di fare ritorno al loro lavoro di casalinghi a tempo pieno
Perché speranza sembrano essere doppiamente irrealistiche
Non solo le giovani donne per fortuna appaiono orientate a rimanere
Nel mercato del lavoro per tutta la loro vita di adulte
Ma questo comportamento dimostra anche di essere il miglior tipo di protezione che le famiglie
E ancor più le mogli ma anche i figli mentre minori al loro interno possano avere in una situazione in cui si chiede matrimonio e mercato del lavoro stanno diventando sempre più francese
Però per la riduzione della fecondità del trattato
Insieme all'allungamento della vita sia la crescente presenza di donne nel mercato del lavoro segnala che gli assunti impliciti su cui si è retto
Sia il modello di welfare italiano sia il discorso pubblico sulla famiglia non possano più essere dati per scontati
Non si può più contare su una riserva familiari e di lavoro di cura femminile per far fronte ai bisogni dei grandi anziani
E quando questi diventano frasi no nessuno il sistema sanitario quello pensionistico ad essere sottoposto tensioni a motivo dell'invecchiamento della popolazione
Ma anche quello familiare e parentale innanzitutto però per motivi di equilibrio di personale umano non fa commenti ci sono molti più nonni e bisnonni che non fa figli e nipoti
Ciao e già divide nelle grandi città del centro nord dove chi ha creato un mercato del lavoro di cura spesso senza regole chi attecchito pacchia per chi lo riceve che vedete coinvolte in prevalenza donne immigrate che ha a loro volta hanno famiglie d'altra parte la porta data per scontata attribuzione esclusiva alle famiglie del lavoro di cura tenta sostegni cento flessibilità nel tenta di politiche può avere come effetto lo sta già avvenendo alla mercificazione più o meno selvaggia del lavoro di poter fare allo stesso tempo la dipendenza dalla solidarietà familiare delle generazioni più giovani così come di quelle più vecchie
Un esempio di servizi e di sistemi di protezione garantiti dal pubblico in modo individuale sta creando vincoli alla mobilità individuale incompatibili non solo con la libertà individuale con questioni di equità
Ma anche con lo stesso sviluppo tra
Ringrazio il Chiara Saraceno e questa storia e Titus Corcelli storia istituzionale per ritratta in piedi della famiglia italiana contemporanea
Le pubbliche virtù i vizi segreti della istituzione familiare ai nostri giorni e dato che non potrà essere con noi Indro Montanelli io darei la parola al professor Pietro Scoppola
Per la sua
Relazione su spiritualità e politica dapprima seconda Repubblica prego
Il mio intervento non è sostitutivo
Di quello di Indro Montanelli specifico sottolineare questo aspetto e non so se c'è ancora capacità di ascolto è una relazione che comunque cerca di contenere in un tempo ristretto e di dare nelle sue linee essenziali senza dilungarmi in una e tu hai compiuto dico subito che il titolo di questo intervento io non l'ho scelto
Mi è stato proposto e l'ho accettato un po'come una provocazione rifiutando solo
Nella seconda parte del titolo quelli a riferimento alla Seconda Repubblica vecchio alla alla Seconda Repubblica non credo io credo che siamo dentro una lunga
Difficile transizione dagli esiti ancora incerti che fa parte della storia di quella Repubblica che è nata con il referendum del due giugno del mille novecentoquarantasei discorso prima e seconda Repubblica mi trova a modesto studioso di storia un poco a disagio
La provocazione nell'accostamento a fare due parole che a prima vista non hanno nulla a che fare l'una con l'altra spiritualità e politica
Le della complessità dei significati della parola politica tutti sono al corrente la politica è oggetto di riflessione filosofica oggetto dello studio della ricerca degli scienziati della politica di una legge ascolteremo
Il collega l'illustre senatore
Domenico Fisichella è oggetto anche della nella della vita politica quotidiana carta e comporta tanti significati minori meno nobili le mediazioni le le
E li trasformi mi che campane quant'altri
Meno noto anche se è complesso il significato della parola spiritualità
Per molto tempo la spiritualità significato tradizioni di ordini religiosi si è parlato di spiritualità benedettina di spiritualità francescano di spiritualità dominicana poi direi che sotto l'influsso della lezione di Max Weber e del dibattito che ci ha suscitato è in Italia ricordiamolo anche sotto l'influsso della relazione di un grande e Complesso strana personaggio don Giuseppe De Luca lo squalo sua famosa introduzione
Alla storia della pietà ecco questa parola spiritualità o per don De Luca pietà addirittura acquistato un significato più ampio e più laico
La spiritualità non è è il modo interiore personale di vivere l'esperienza religiosa e comunque l'esperienza del rapporto con i valori in cui una persona prevede
E allora se ci sono
Mi riferisco a un felice libretto Caputo
Notevoli echi di Arrigo levi le due fedi se ci stesse c'è affianca una fede religiosa una fede laica io penso che sia giusto riconoscere l'esistenza federale che quindi rifiuto l'espressione credenti e non credenti ci sono credenti imposte diverso non mi pare giusto di confinare tutto il mondo laico nell'area dei non credenti sono credenti in qualche altra cosa e così ci sono anche cioè ci sono due fedi che c'è una fede religiosa una fede laica c'è anche una spiritualità religiosa del pianeta e spiritualità laica
E allora ecco una prima osservazione che vorrei fare il rapporto fa spiritualità e politica se noi guardiamo alle origini della Repubblica
C'è stato
E che le origini della Repubblica sono segnate dalla presenza dal ruolo di personaggi di varia formazione in conflitto fra di loro ma tutti caratterizzanti da favoriti esperienze personali soft e si sono tradotte incompatibili con vigne tolti convincimenti politici in comportamenti e che hanno proprio in forza di questo dato interiore che il pubblico
Che il popolo accolto ha capito perché le spalle quando si esprime una convinzione intensa profonda interiore la gente lo sei
Quando questa comincia dove non c'è il politico non convince non c'è niente da fare non è che si può costituire sostituire quell'efficacia del mezzo la mancanza
Della carica interiore bene alle origini la Repubblica ci sono uomini in lotta fra di loro in conflitto periodo ma tutti caratterizzati da questo elemento che di spiritualità di interiorità della
Grazie comunque
Della premessa della politica
E questo anche se il ponte della sinistra io penso personaggi come
Ferruccio taglio di coda certi colloqui che ho avuto la fortuna di avere il collo penso a Vittorio Foa ai suoi scritti recenti quelli poi i passaggi che è segnato da questo profondo senso di del problema della vita delle grandi domande che dominano
E e proprio per questo capace di un dialogo con i giovani di un rapporto con le nuove generazioni
Ma penso anche a Togliatti il dramma di Togliatti e anche il fascino di questa enigmatica figura segnato da questa doppia fedeltà fino in fondo fino al al famoso rapporto
Memoriale di Yalta
C'è sempre intagliati questa doppia fedeltà la democrazia la Costituzione e dall'altra la fedeltà al comunismo realizzato in sovietica con un conflitto non risolto non sanato che nel l'asse portante della sua azione io non giudico le politiche
Voglio mettere in evidenza le cala caratteristica
Direi in ulteriore
Che ha assegnato i politici
Alle origini la Repubblica non parliamo di De Gasperi al quale naturalmente questa categoria della spiritualità mi è stata applicata anche studi recenti con maggiore precisione di analisi si è parlato si è scritto di una spiritualità del conflitto
In De Gasperi
Questo profondo sincero cattolicesimo e al tempo stesso questo senso forte della responsabilità dell'uomo di Governo e della qualche senso dello Stato che lo porta a un conflitto attacchi aperto con Pio decimo secondo che come si sa lui rifiuta la famosa udienza eccetera
E allora ecco la conclusione a cui aggiungo subito una prima conclusione a cui piombo supplico noi abbiamo sì ha avuto alle origini della Repubblica appartenenza separate in una formula che io stesso ho proposto scusate l'autocitazione e in un libro del novantuno
La repubblica dei partiti le le che hanno appartenenze separate che hanno limitato il senso della cittadinanza il senso della finanza comune quindi in senso e l'appartenenza alla nazione se volete senza che la patria comune
Sì questo è verissimo e io non ho nulla da rinnegare ma non c'è dubbio che l'intensità di questo rapporto fai convincimenti la vita interiore diciamo dei protagonisti
La loro politica la loro iniziativa che ha coinvolto grandi realtà popolare ha dato a quella stagione della nostra politica i caratteri paradossali di una lotta per l'Italia
Perché i cattolici volevano l'Italia cattolica i comunisti volevano l'Italia comunista i laici volevano l'Italia all'anca e tutti si contendevano l'Italia Italia come quasi
Una bella donna contesa da tutti i partiti da tutte le parti politiche con una loro idea vitali non si può
Cancellare questo elemento se vogliamo capire che cosa è stata la rinascita della democrazia in Italia
Nei primi anni della Repubblica e per questo io l'ho sempre rifiutato intorno a respingere queste immagini della morte l'Atac è morta un'idea di nazioni unite un'idea di nazione che già si era corrotta e sciabola scritto su questo pagine
Le splendide che rimangono fondamentali un'idea di nazione che si è accorta già negli ultimi anni dell'Ottocento
Aveva assunto forme intonazioni autorità e rispetto alle origini e un'idea di nazione che nel fascismo aveva avuto una radicale deformazioni in quanto sia dissociata dall'idea di libertà
C'è scritto sul monumento a Vittorio Emanuele secondo no accreditati civile in libertà cancellata la libertà dei cittadini è venuta meno questa sintesi che Risorgimento viene spesso quindi l'idea di nazione che è morta l'otto settembre riga di padre del manto è quella idea di patria che era stata già deformata svuotata Gennaro Sasso ha scritto su questo nel piccolo esemplare
Per tante citazioni di popolo sotto la guida sotto la
L'indicazione che viene da una classe dirigente che proprio per le proprie subite l'esilio il carcere le le sofferenze le lotte aveva capacità di esprimere
Convinzioni capaci di travolgere dica ascoltare dico di di raccogliere il consenso
Quindi ecco spiritualità e politica si io all'inizio l'ho sentita con una provocazione che c'entra poi viceversa ragionando dicono è un bel titolo in fondo c'è qualche cosa
Ma io credo che gli organizzatori del delle convegno quando vanno scopo posto il titolo pensavano un'altra cosa che noi non li voglio deludenti voglio seguire anche sul senso che immagino è stato dato a questo titolo un po'curioso
Pensavano in genere spiritualità come coscienza religiosa
E quindi il solito grande tema al quale gli ho dedicato tanta parte della mia riflessione se non vendetta di riprenderlo appaltata coscienza religiosa e coscienza civile coscienza religiosa coscienza nazionale
Beh anzitutto precisiamo
Non voglio qui fa la parte del sferica Ale coscienza religiosa non è solo presenza cattolica
C'è una coscienza religiosa una presenza il signor Firenze Giorgio Spini ha scritto un libro sui potestà anche il sentimento c'è una coscienza religiosa evangelica che ha avuto un ruolo importante nella nostra storia c'è una presenza ebraica
Di cui è stata ricostruita la vicenda son cose che non non si devono dimenticare perché in genere si guarda sempre solo la presenza cattolica per coscienza e gli USA uguale presenza cattolica è un fenomeno più ampia ma chiudiamo pure la presenza cattolica che indubbiamente la più significativa
Come espressione della coscienza religiosa
Bene nemmeno noiosa la mia esposizione io ho ascoltato opaco assistita nella Sala della Lupa alla Camera dei deputati a quelle di Bach a quella tavola rotonda preceduta da via ironica uno studioso che si è occupato di questi temi
Alla quale hanno partecipato la levi Montalcini
Foa Vittorio Foa
Pirelli
E
Montanelli
Dispiace che Montanelli oggi non c'è venuto perché io avrei voluto approfondirli e in quel suo discorso perché è toccato a Montanelli di parlare paradossalmente del ruolo della Chiesa in Italia
Io proprio non riesco a riconoscermi perché non si può riproporre
Come una formula definitiva
Che poi non la non dà luogo ad ulteriori discussioni questa vecchia idea dell'Italia anni mica della Chiesa nemica dell'Italia che ne ha ritardato l'unificazione delle chiese che con il suo universalismo
A Amba annebbiata ha gettato un Cul lungo cono d'ombra sulla coscienza nazionale degli italiani e la Chiesa che ha e spesso spinte ostili alla in nelle negli anni della rinascita democratica sono temi sui quali anch'io ho lavorato non ci prova ripeterà non perché non ci sia del vero ma perché non basta
Perché la storia non è un processo al passato
La storia è uno sforzo di comprensione critica
E quello che ci interessa non è più di continuare a ieri queste cose
Ci interessa di capire queste cose per quel tanto che hanno divieto che cosa hanno lasciato
Nella nostra storia effettivamente e come sono stati superati perché sono stanca almeno in parte superato non si può ridurre il panorama a un giudizio che somiglia ad una sentenza di condanna
E canta ci aveva già pensato Benedetto Croce ad escludere
Una bella parte di questa ai come intenzione polemica come ben noto nella sua storia dell'arte del italiane quando parlando di stratigrafia guelfi e ghibellini aveva dato ragione Manzoni aveva detto ma non si capisce perché aetate avrebbero dovuto
Preoccupa anzi di un problema di formazione dell'unità nazionale italiana che non esisteva piuttosto che occuparsi delle quindi le condizioni delle plebi sotto il dominio longobardo quando si trattò della questione dei Franchi
E la chiamata dei Franchi cerca pioggia Benedetto Croce aveva dato una bella una delle indicazioni per la storicizzazione del problema e non questo problema lo dobbiamo storicizzare fino in fondo se vogliamo capire
Qualcosa di più
Su questo sull'incidenza che questo rapporto avuto sul nome italiano quindi sulla coscienza nazionale italiano
E allora Patch Annie perché già attentissimo e non voglio essere troppo noioso
Sì sarebbe sarebbe interessante le citazioni
Nel momento del massimo conflitto anni del post Risorgimento intransigenza cattolica non Expedite Pio no no
Sillabo dopo romani nel la programmazione che non Expedite poi dizione mi importa che il massimo della lacerazione
Ebbene
Il nome Italia venne ancora una volta ha rivendicato da tutte e due le parti nonché i cattolici intransigenti parlano di Stato Pontificio paesaggi italiani male
E a rivendicare una rappresentanza di un'Italia reale contro unitaria legale che sarebbe quella dei liberali abbiamo sempre
La ripetizioni di questo schema si lotta sul nome per la conquista
Si rivendica dicendo per giunta di non essere tale antenna di rappresentare il tutto questo è l'elemento che pianistico del conflitto tutti presumono di rappresentare tutto sia di essere espressione autentica del tutto io rivendicano per se
Il nome Italia
E questo non è senza significato perché questo è la premessa di una sintesi attraverso il conflitto in conflitto lo spagnolo deve esplorare fino in fondo ma deve saper cogliere anche al di là del conflitto i momenti di sintesi
E per cogliere i momenti di sintesi scelto nuovi studiosi di questi temi abbiamo troppo trascurato per la verità non mio
Che alla scuola di
Nel tuo Carlo Jemolo stato sensibile a questo tema la tradizione cattolico-liberale la traduzione dei cattolici con il Papa e liberali con lo Statuto
Che è quella che attentato ha fra l'altro
Di dar vita
D'intesa con i liberali moderati al grande partito conservatore
Alla fine dell'ottocento e l'inizio del Novecento che in Italia è mancato
I tentativi di Yeshiva C Insegno Sonnino Campello
Tanti nomi e mi vengono adesso è la mente ma non posso spiegare non possiamo titolare in Italia non è nato il Partito conservatore negli anni dell'industrializzazione capace di esprimere le istanze le esigenze del mondo contadino e di questa mancanza vorrei che mi ascoltasse Domenico Fisichella
Noi paghiamo le conseguenze oggi perché non abbiamo un partito conservatore di tipo europeo nonostante gli sforzi che Fisichella sta compiendo questa è la realtà in Italia non c'è il partito conservatore non c'è la destra
In Italia
Non c'è la destra
E spendeva una di una democrazia che aspira a funzionare in senso bipolare e non c'è per queste ragioni in relazione anche a questo conflitto non risolto al fatto che la lezione dei dei Campello degli acini Didier dei da Cassano non è stata
Efficace perché si è scontata
Con la bandiera del non expedit del veto pontificio dell'impossibilità e quando siamo arrivati alla partecipazione dei cattolici alla vita politica ci siamo arrivati ma nelle forme di un estensione del trasformismo io condivido il giudizio tira
Nel Paese Reichlin positivo sulla fase giolittiana al di là della crisi di fin e secolo
Ma è il superamento nelle forme possibili che sono ancora le forme di un trasformismo che assorbe le opposizioni dentro e non nelle forme di una democrazia qui sono possibili alternanze di governo quella nel sogno degli ideali all'inizio al modello inglese ai quali si erano ispirati
Cose note non insiste
Tappa insomma tutta la fase della Democrazia Cristiana ormai latitante non tutti la rivaluta neanche quelli che l'hanno combattuta
Remo che siete stati molto buone norme nella storia
E ha svolto un ruolo enorme la presenza della Chiesa negli anni
La rivendicano i democristiani ma così come gli ex comunisti non rivendicano le con la vita agli atti perché tutto si mette grinta e questo perché
Cerca di rivendicare un po'tutto scoperto polemico il ruolo della Chiesa
Trovaste Versiliana insista o o della nuova sinistra negli anni Settanta continuando a chiudere la presenza cattolica negli anni della Resistenza della guerra civile chiamiamola pure così nella forma dell'attendismo
Ma a me sconosciute ha cancellato un ruolo fondamentale che viceversa Chabod intuiva ha intuito espresso già nelle sue lezioni famosi alla Sorbona Parigi quello di una presenza alla base della società che ha reso possibile la ricostruzione della convivenza
Non si può cancellare questo ruolo
Per cui i contadini hanno hanno nascosto i i prigionieri inglesi in fuga l'hanno mica fatto perché avessero fatto una scelta ideologica vanno fatte perché condividevano certi valori di convivenza disegno cattolico nella base popolare
Con nelle logge poiché riconoscimento della giudice Churchill alla Camera dei Comuni ringrazia il mondo contadino italiano per i dieci mila e non mi ricordo le cifre
Prigionieri inglesi che sono stati salvati perché fuggiti dalle campi di concentramento tedesco hanno trovato ricovero
Dei cascinali dei contadini italiani non sono così indifferenti lì l'aiuto dato agli ebrei riconosciuto ampiamente dalla comunità ebraica non posso dilungarmi
Tutto questo ha fatto sì che la Democrazia cristiana quando si è affermata diciotto aprile quarantotto sì è vero c'era la contrapposizione del comunismo il comunismo stalinista la minaccia comunista
Ma nonostante tutto aveva radici profonde non è un'invasione di X
Sempre stata intensa che c'è nel nostro Paese accosterà storia e colpi di scena invasioni degli se il fascismo non è stata un'inversione di l'abbiamo che il sistema non è stata è una realtà profonda
Con radici profonde nel paese che si esprime e si manifesta e allora non si può continuare a dire è sbagliato è stata la realtà di questo paese con le sue radici con la sua storia
Una a Maputo studioso un giovane studioso interesse sempre molto a quello che scrivono i giovani studiosi perché esprimono in fondo le tendenze mi riferisco a Guido Formigoni ha pubblicato un libro
Sui cattolici nella nella nazione
In cui fa un'osservazione qual è stato il limite della Democrazia Cristiana dopo aver svolto questo ruolo importantissimo per la ricostruzione democratica
Mentre l'assemblea costituente i deputati democratici cristiani famosi professorini sono stati capaci
Di declinare per così dire in termini laici compatibili con la cultura la
I valori di cui erano portatori famoso ordine del giorno Dossetti nella prima sottocommissione del settembre e quarantasei sulla persona umana come elemento portante dell'ideologia costituzionale
La Democrazia cristiana poi nella sua azione di governo successiva
Non ha saputo staccarsi
Dalla formula continuamente riproposta dalla Chiesa
Dalla quale attingeva poi forse sostegno almeno per un lungo tratto
La forma per Italia cattolica e peccato ma è stata ufficialmente ripetuta riproposte
Mentre la realtà dell'IVA profondamente cambiando e perché misura dissolvendosi dietro e sotto questa forma in forza dei processi di secolarizzazione a partire dagli anni per iniziativa degli anni sessanta e poi in maniera intensa negli anni successivi negli anni settanta
E lei parla con se la conclusione paradossale di tutto questo è che alla fine dopo la grande crisi sia del del inizi degli anni novanta e travolge il partito perché essa si trova senza più le garanzie
Costituzionali istituzionali che offriva il Concordato del ventinove Epicoco dall'ottantaquattro non è un concordato di privilegi
E concordata
Il modesto profilo rispetto alla tradizione di concorda non c'è più il giuramento dei vescovi non ci sono tutti i rifugi per la Chiesa sostanzialmente si trova senza il partito e tuttavia paradossalmente esce dalla sfida della secolarizzazione un'immagine estremamente forte che poi ha avuto una sua espressione simbolica
Nella la fine Giubileo immagini Giovanni Paolo secondo dominante alla fine del secolo alla fine del millennio senza confronto con nessuna personalità politica a livello mondiale
Perché come mai la Chiesa che non ha più le garanzie del passato esce da questa stagione di crisi dopo la sfida della secolarizzazione comuni immagini più forte di quella che aveva e con una capacità di previsione sul grande pubblico che quella che poi suscita la reazione della cultura laica
Alla manca da questo successo
Abbiamo sentito abbiamo letto no alla leggibile a queste azioni laici quasi preoccupanti invidie ma qui non c'è più spazio si prendono tutto
E qui è una tema che va affrontato aveva studiato l'hanno fatto un pochino alcuni sociologi ho letto qualcosa ed in fondo nella la crisi di secolarizzazione non è investito solo il mondo cattolico o la fede religiose la secolarizzazione ha investito tutti
Tutte le ideologie tutte le culture e direi più radicalmente
Le ideologie laiche l'ideologia che hanno dato vita ai digiuni secolari più radicalmente sono state travolte dei processi di secolarizzazione e non
La fede litigiosi la Chiesa cattolica
Particolare ha saputo dare alla sfida della secolarizzazione una risposta seriamente articolata vorrei dire che ha antico nato l'Offerta sul mercato grigio
Ai vari livelli secondo le varie esigenze diligenza il mondo giovanile esigenza della cultura esigenti delle attività economiche e questa duttilità della risposta che ha reso possibili su la spinta
Non nonostante questo e guardiamo in questo problema
Di una reazione l'America ha una
Quella carta una
Ritorno di integralismo cattolico i titoli ripartite perfino Lella dalla trovata dei giovani ciellini di Rimini per specie di processare cedimento privo di conto in tutto insomma non è non è revisionismo via non mettiamo sullo stesso piano il revisionismo di Renzo De Felice eviteremo dei giovani quindi non sono entità comparati
E tuttavia anche questa modesta manifestazione una trovata per tali notizie per i titoli sui giornali suscita una un allarme e scendere in campo come di illustri dei quali ho grandissima stima e considerazione come Alessandro Galante Garrone il collega
Massimo Salvadori a via non ci sono questioni minacce alla cultura laica la tradizione storiografica italiana non sono da prendere molto sul serio sono quasi da ignorare che vorrei vorrei dire
Tuttavia qualcosa c'è il problema esiste ecco allora ci sono le condizioni
Per un rapporto nuovo
Per colmare quella lacuna per la quale dicevo
Dell'essere rimasti legati da parte cattolica da parte della Democrazia Cristiana all'indagine di mercato in Italia cattolica il non aver saputo declinare di fronte ai processi di secolarizzazione
La presenza religiosa e il rapporto fra coscienza religiosa e coscienza civile in termini nuovi più funzionali più coerente con la realtà di una società secolarizzata
E ormai palco la presenza di altre esperienze religiose
E possibile questo passaggio in fondo a livello istituzionale
La Corte costituzionale ha già indicato il terreno con la famosa sentenza
Non so se c'è ancora il professor Casavola la famosa sentenza dell'ottantanove
Che credo che sia di sua fattura quella quella delle sull'insegnamento della e poi tutte le sentenze che sono seguite ad arricchirla
Spiegando che la laicità dello Stato e non è l'assunzione da parte dello Stato la propria ideologia la laicità dello Stato non è
Indifferenza all'esistenza del fatto religioso nazionalista
Ma è garanzia chi pluralismo culturale religioso e anzi sostegno da parte dello Stato
A che questo pluralismo alte affinché questo profilo si esprime tutta la sua ricchezza questore carpaccio
Che va colta da Antelami che va colta da parte cattolica da parte laica rinunciando appunto all'idea dello Stato laico come scarto portatori di un'ideologia alternativa la religione positiva e da parte cattolica emancipata
Nella consapevolezza che i propri principi possono essere proposti sostenuti
Fatti valere per quanto possibile anche a livello delle sintesi parlamentari legislative ma non possono s proposti come pienamente sempre necessariamente rispondenze con i rispondenti con i dati legislativi ci può essere un divario che un conflitto da principi a cui cattolico si spiega e la legge e lo Stato esprime non è garantita dai non è garantita per nessuno e siamo ormai in una società chi tutte minoranze in cui la presenza cattolica è la presenza di una minoranza forte intensa visibile
Ma di una minoranza e allora non è possibile la rispondenza alla legge con nessuna delle culture ispiratrici o delle fedi che agiscono a livello di società che e necessaria questa articolazioni questo rispetto reciproco in questa ricerca
Questa costruzione del consenso attraverso la dialettica di amarla la quello che caratterizza la dialettica democratica
Ecco credo che lavorare
Sulle condizioni della costruzione di questo dialogo coscienza religiosa e coscienza civile oggi nella nuova situazione sia molto importante per due ragioni più chiudo subito
La prima è perché nessuno dei due protagonisti né la coscienza religiosa nella coscienza laica chiamiamola così sono in grado di dare una risposta
Alla crisi delle identità nazionali
Non è in grado la coscienza religiosa da sola
Questo qualcosa di simile è avvenuto qui sempre in Polonia
Per rompere la crosta del totalitarismo ma poi non è sentito non è stato sufficiente a conservare un'identità perché subito i processi di secolarizzazione hanno messo in crisi anche in Polonia
La identità cattolico come elemento Anna aggregante a livello nazionale ed è venuta meno immagini della Polonia cattolica con grande disagio per il povero papà volitiva che viceversa Scanavacca
In Germania orientale non si parla di chiesa cattolica si parla di chiese riformate anche lì però la presenza delle chiese è stato un fattore determinante nel momento della rottura
Rispetto al al comunismo ma non è stato non era rimasto decisivo ai fini della definizione di identità io mi chiedo se sia immaginabile che la cultura laica possa pretendere da sole a offrire al Paese un'identità come pensavamo di poter fare vibrare nell'Ottocento il fare gli italiani di massima d'argento
Io son d'accordo quando Rusconi ha scritto quel libro possiamo fare a meno di una religione civile io dico no non possiamo fare a meno son d'accordo con lui abbiamo bisogno di una religione civile purché la intendiamo no nel senso della religione civile di Russo
Che religione secolare alternativa alle religioni positive
Ma lo intendiamo al senso diede la tradizione anglosassone della come dire della sedimentazione del il distillato di tutte le esperienze etica e religiosa del Paese in un patrimonio comune di valori che fondano la convivenza fondano la vita democratica
Abbiamo bisogno dunque della collaborazione per questo obiettivo e poi abbiamo bisognerà collaborazione se vogliamo arrivare non sappiamo quando non sappiamo come a una a un ben funzionante sistema di democrazia bipolare
Nel suo ultimo l'ultimissimo libro perché Rusconi scrive molte libri molti bei libri larga come se Dio non esistesse Rusconi nota e l'asse laici cattolici è diventato più importante dell'Asse destra sinistra
Dopo le polemiche suscitate dal Giubileo attenzione se questo fosse vero
Significherebbe che in Italia non ci può essere il sistema riparare
Non è vero
La collaborazione Laicicattolici sia sul versante della destra che sul versante della sinistra è la condizione della costruzione di un sistema bipolare
Se si vuole una democrazia bipolare non si possono esaspera i conflitti così come ce la storia ci ha consegnato bisogna superare chiudo
Voglio legge una citazione
Che mi è sempre sembrata molto bella anche se di qualche anno fa di Giuseppe De Rita
Noi non siamo noi italiani una nazione fatta come la Francia da quaranta aree in mille anni
Siamo una società basata per secoli ed ancor più oggi su tanti luoghi tanti processi tanti soggetti
E questa è una opportunità grande non una penalizzazioni il nome Italia
Noi diciamo Italia non diciamo Italia
Esprimiamo con un nome al singolare è una realtà che è plurale ma lei esprimeva singolarmente perché la coscienza di questa complessità
Fatta anche della nostra identità e della ricchezza della nostra identità
Guai a perdere il senso di questa ricchezza io credo che della ricchezza di questa identità italiana di questo nome Italia faccia anche anche in buona misura in larga misura lasse e Caretto a tutta la nostra storia dai tempi più remoti del rapporto fra coscienza religiosa e coscienza civile grazie
Devono che un attimo per favore ringraziano ringrazia il professor Scoppola tiene ancorato a una uno vincente percorso lungo il quale ci ha insegnato a riconoscervi le tracce del passato nel presente per approdare poi Paola bengala negli occhi neri un convincente rapporto tra coscienza religiosa e coscienza civile
Volevo anche informarvi che i lavori del Toti riprenderanno non alle quindici e quindici alle quindici e trenta grazie buongiorno
Allora
Cominciamo l'ultima parte di questo convegno
L'ultimo pomeriggio
Ci saranno quattro oratori perché il professor Pietro Scoppola già affetto da il suo intervento stamattina
Sostituendo il direttore Indro Montanelli con parlando di spiritualità in politica fra prima e seconda Repubblica questo pomeriggio abbiamo il senatore Fisichella il professor Di Nolfo professor Rusconi il presidente D'Alema concluderà questo convegno il direttore del Gabinetto Vieusseux Giovanni Gozzini
Pongo degli interventi circa mezzo
Sarò abbastanza che tranne il
Per rispettare i tempi e do la parola al senatore Domenico Fisichella su il suo intervento ha per titolo la destra e l'idea d'Italia nel secondo dopoguerra
Grazie
Intanto desidero anche ringraziare il Gabinetto Vieusseux per l'invito che mi ha cortesemente rivolto a partecipare
A questo convegno sulla parola Italia concretezza
Attualità con colleghi
Relatori il tutto
Autorevoli già ampiamente ascoltare nelle pre
Sessioni il tema che mi è stato affidato è la destra e l'idea di un'Italia nel secondo dopoguerra come ci ha detto appieno appena ora il nostro moderatore
Ricordo che quando ero studente lessi un libero
Che si intitolava in prima edizione la destra in Francia di rene avremmo
Le edizioni successive si intitolava no le destre in Francia
Allora
Penso che
Libro prendeva le mosse dal un'epoca storica di gran lunga precedente rispetto a quella che mi è stata affidata penso che anche nel nostro caso credo si possa parlare di de
Al plurale ancorché Ornella specificità di tanti elementi distintivi con taluni elementi di
Contiguità
Di costanza
Nel secondo dopoguerra abbiamo in Italia al di là della meteora dell'Uomo qualunque tre destre mi pare di poter dire una destra monarchica una destra missili da una destra liberale
A quest'ultimo proposito sottile ampiamente il partito liberale a rifiutato i caratteri di destra preferendo
Con notarsi come movimento politico di centro e tuttavia mi pare che ci siano almeno due fattori unificanti fra questi tre
Filoni
Il primo fattore unificante e quello di un'area elettorale relativamente costante nel tempo
Fra il quindici e il diciotto per cento e la somma di queste tre formazioni anche se variamente distribuita nel corso di diversi momenti elettorali c'è stato nel cinquantatré la fase di più alti risultati del Movimento monarchico che è stato nel settantadue è una fase alta del voto missino che è stata nella stagione di Malagodi una fase alta del voto liberale la somma grosso modo
Si è collocata in quest'area del quindici diciotto per cento
E questo è il primo fattore che evidenzia anche un un flusso di consensi dall'uno all'altro sentimento che mi fa parlare di una di una comunanza nonostante le differenze
Il secondo fattore la comunanza di alcuni valori che sono valori essenzialmente nel riferibili ancorché
Con ancorché poi coniugati con distinzioni anche significative qualche cosa diremo riferibili alpina Risorgimento e alla sua statualità
Chiaro che sotto quest'ultimo profilo ci sono accenti assai diversi circa il ruolo dello Stato rispetto al mercato rispetto alla società civile sono differenze che indubbiamente indubbiamente contano
Ma con queste importanti differenze
Vi sono tuttavia degli elementi concordanti nel riconoscere il significato portante è cruciale
Dello Stato nazionale unitario espresso dal Risorgimento
In tema di Risorgimento credo che si debbano precisare alcune questioni il il motivo della libera Chiesa in libero Stato era la soluzione della destra storica
La sinistra quella che possiamo definire la sinistra storica
Squilibra in una logica discriminante il profilo liberale della opzione della destra storica
Al che poi motivi polemici
Della sinistra storica e motivi polemici
Dell'integralismo anche unitario di un certo cattolicesimo non del cattolicesimo liberale del quale parlava stamattina l'amico e collega Scoppola finiscono per alimentarsi a vicenda
Gli attacchi al Risorgimento di fatti le sue confutazioni talvolta i suoi sabotaggi e comunque l'esasperazione ai suoi danni prendo l'appunto già le mosse dall'azione della sinistra storica
E la sinistra storica
Che sviluppa una linea di politica estera animata da pulsioni aggressive belliche
E la sinistra storica
Che esaspera con un anticlericalismo
Spesso indiscriminato i rapporti con la Chiesa cattolica
Rapporti che erano inevitabilmente tesi per la necessità nazionale del nascente poi giovane Stato italiano
Di affrontare la questione romana superando l'ostacolo ormai anacronistico del potere temporale dei pacchi
Ma in tal modo
La sinistra storica alimenta di più la reazione dei filoni cattolici ostili alla soluzione unitaria
Fornendo
A questi filoni alibi e giustificazioni
E così allontanando lungamente l'esito dell'integrazione politica delle masse cattoliche nelle regole e nelle istituzioni italiane
Nonostante il carattere fondamentalmente cristiano della civiltà del nostro Paese
Queste premesse non possono essere trascurate allorché sia pure sommariamente si tenta di profilare l'ambiente politico culturale nel quale le destre si sono trovati a operare nel secondo dopoguerra
Il tema mio e quello della l'idea di Italia è un tema abbia quindi ampiamente immaginario collettivo è un tema che è ampiamente a che vedere con simbolico talvolta si è detto lo si dettami qui fornito
Certamente
Il ruolo della sinistra
A un suo significato anche nella individuazione dei connotati della destra in quella logica di polarizzazione
Che spesso uno dei tratti distintivi
Nel rapporto competitivo tra diversi filoni della vita pubblica di un Paese finiscono per delineare i connotati dell'una parte rispetto a un'altra talvolta finiscono anche era un dar luogo a interscambi di motivi
Culturale
Più o meno polemici fra l'uno e l'altro ricordo
La Francia
Una serie di motivi polemici nei confronti tre
L'ordine del passano dalla sinistra alla destra
Viceversa
Sospetto simbolico debba tenuto presente non perché adesso cancelli i fatti ma perché adesso da o il luogo ad interpretazione dei fatti
Operando nell'uno o nell'altro senso finiscono verbale di distinti
Questo e a quella filone
Della vita della vita pubblica
Dicevo
Non si possono pre trascurare questi queste premesse storiche allorché si profila
Il ruolo delle destre nella loro primitività operatività nel secondo dopoguerra
Non si può dimenticare
Il
Mento anti Risorgimento
Di orientamento variamente marxista
Ad esempio con la sua sento di essere stato una rivoluzione mancata
Ho una rivoluzione tradita
Ora il punto è che fortunatamente il Risorgimento pur avendo molto innovato rispetto al passato
Pur avendo compiuto la straordinaria impresa della costruzione dello Stato nazionale non è stato una rivoluzione a modernizzato senta rivoluziona
Ditta
Com'era avvenuta nella realtà
Francese pur cogliendo
All'attivo organizzativo ammine
Credo che
Il fatto di non essere stata una preposizione sì è un fatto positivo
Credo
Che il fatto di essere stata accusato di non essere di accusato di non essere una rivoluzione abbia però determinato una delegittimazione agli occhi di settori importanti dell'opinione pubblica
Nei confronti del Risorgimento
Non si può dimenticare allo stesso tempo da altra quante ancora la parzialità
Della Lettura che lungamente un troppo ampio versante della sinistra proposto durante la fase finale del Secolo decimo nono buona parte del ventesimo secolo
Della vicenda stessa risorgimentale
Ho
Vista con giudizio negativo appunto la rivoluzione mancante hobbista con giudizio parziale
Ricordando e rivendicando Garibaldi
Non c'è Lando Cavour e Vittorio Emanuele
In entrambi i casi
La sinistra a delegittimato Risorgimento
Quanto alla destra e qui torniamo al secondo dopoguerra ma queste premesse storiche sia pure schematicamente drasticamente accennate sono importanti
Per valutare poi un'azione complessiva delle forze politiche anche in questo secondo dopoguerra
Quanto alla destra e qui torniamo appunto a questo secondo dopoguerra essa ha avuto essenzialmente altri problemi
Ha avuto e non sono poca cosa vada sei problemi riferibili al fascismo derivati da fascista
Per la destra di ispirazione liberale
Riferibile sia al partito di questo di tale nome siriana importanti filoni del Movimento monarchico la questione del carattere autoritario del fascismo è risultata centrale
Per i rapporti poi soprattutto fra destra monarchica il mondo missino cruciale è stato il problema dell'otto settembre
Fonte di grandissime lacerazioni recriminazioni passioni contrapposte
Tuttavia né monarchici né missini
In forme diverse disconoscono il ruolo centrale del patriottismo
Entrambi tali filoni lo Rory rivendicano
Deaver dicendo sul giudizio circa i modi scelti nella fase drammatica sviluppatasi durante e dopo l'otto settembre
Per rimanere coerenti con l'idea di patria
La continuità dello Stato
La continuità delle alleanze internazionali
Il mio punto di vista privilegia il recupero dello Stato
Che poi significava anche avvio del recupero delle libertà politiche
Ma entrambi i lati del dilemma presupponeva un'idea nazionale che pur nella suprema divisione anche territoriale
Tentava il pur disperato salvataggio dello Stato come premessa ardua ricostruzione del tessuto lacerato della società italiana
Liberali e monarchici da una parte missini dall'altra
Rinviare a queste due formule di poca azione distinte e distanti ma non il riduce irriducibilmente divaricate di vari campi sul terreno del patriottismo risorgimentale e del suo stato unitaria
Sul fronte della sinistra
Nel secondo dopoguerra
Si rinnovano gli attacchi allo Stato
C'è una parentesi e della parentesi dell'Assemblea costituente
Ho riletto recentemente
Taluni discorsi di Togliatti di Nenni di altri autorevoli esponenti della sinistra in quella fase a proposito delle ipotesi regionalista e federalista
E ci sono rivendicazioni forti dell'unità nazionale
Ci sono in Togliatti
Con parole che hanno taluni tratti di ambiguità
Dobbiamo mantenere l'unità nazionale perché l'unità nazionale è la premessa dell'unità del proletariato Luni della classe operaia e L'Unità della classe operaia è la premessa
Per una modifica radicale dell'assetto sociale del nostro Paese tuttavia che il riconoscimento dell'unità nazionale
Cioè il riconoscimento forte dell'unità nazionale Nenni
Cioè su un versante distinto di sinistra non marxista
Il più comprensibile davvero in Francesco Saverio Nitti ci sono delle parole straordinariamente
Lucida sul ruolo
Che il Risorgimento ha avuto per la costruzione dello Stato nazionale
Tuttavia con il frantumarsi
Della esperienza governativa che aveva posto insieme le forze
Che avevano partecipato al movimento di liberazione
Nella sinistra riprende
Una in larga parte un
Un atteggiamento fortemente polemico voglio usare espressioni
Il più possibile non emotive
Che incide che incide assai
Sulla credibilità sulla legittimità dello Stato
Lo Stato asservito alla NATO
Lo Stato strumento dell'egemonia padronale
La polizia le forze armate le forze
L'ordine asservite
A
Politiche
Di tipo repressivo
Attaccante al di là dei loro eventuali oggettivi elementi di responsabilità
Un atteggiamento politico lungamente anti-sistema
L'espressione non è mia e di Giovanni Sartori
Che richiama il carattere anti sistemico di un partito comunista che a lungo impedisce
Alla politica italiana di assumere una dinamica di tipo bipolare secondo i moduli delle democrazie avanzate europee
La tesi del pluralismo estremo polarizzato
Potremmo citare il Sessantotto potremmo citare tutto un insieme di vicende certe tentazioni internazionalista e che ricorrono
Certe pulsioni
Terzomondista e che tentano radicamenti degli insediamenti anche internazionali del nostro Paese
Il il ritardo di ritardi forti talvolta immensi nel riconoscimento di errori compiuti dice il non pertinenti
Quanti abbiamo aspettato alcuni decenni perché venisse precisato da Berlinguer che è
L'ombrello NATO era una cosa che aveva una sua utilità
Per la per la nazione
Tutto questo
Tutto questo ha appesantito il nostro il nostro Stato tutto questo anche appesantito quel nesso che come a più riprese è stato detto ieri anche ieri
Esiste e non può non esistere fra l'idea di nazione idea di Stato se l'idea di nazione non vuole limitarsi ad essere
L'acqua
E senza il contenitore che le dà forma e che appunto lo Stato
Ieri il direttore Scalfari
Faceva una rivendicazione
Elitaria
Di cioè
Di certi momenti della storia nazionale anch'io ho delle tentazioni elitarie qua e là nel corso della mia riflessione
Politica e è difficile sfuggire a queste tentazioni quando si vede anche la meccanica dei dei dei regimi democratici in certe loro fasi
Però a che queste elette se queste lettere illuministiche di l'ispirazione illuminista
Fossero state le uniche depositarie
Per esempio o le principali depositarie
Del voto politico il diciotto aprile
Probabilmente in virtù delle opzioni di queste élite illuminista e l'Italia
Non sarebbe rimasta incardinata nell'Occidente
L'Italia o avrebbe vissuto un'esperienza di guerra civile o sarebbe finita fuori del contesto occidentale
Il che significa che
Le casalinghe delle città le contadine dei paesi di piccoli impiegati lei non élite
Illuministe
Hanno consentito con il loro voto a questo Paese
Di affermarsi come Paese libero il diciotto aprile
è una cosa
Di cui
Credo
Dobbiamo
Dobbiamo essere grati al di là di quelle
Coro ingenuità con le loro incapacità di cogliere la profondità di certi eventi vere o presunte incapacità
Ogni insomma il nostro modo talvolta un po'astratto possiamo avere tutti noi che facciamo professione di studi di affrontare certe questioni
Correlativamente
Correlativamente
Le continue richieste di intervento le continue richieste di anche di manipolazione vera e propria della vita sociale ed economica
In prima in prima battuta stimolate da no un movimento sindacale che era allora ampiamente cinghia di trasmissione della sinistra e dei suoi maggiori partiti
Nello stesso tempo il rifiuto pervicace e lungo del Partito Comunista Italiano di cogliere di cogliere l'importanza delle riforme istituzionali elettorali e costituzionali e di superare il proporzionalismo presentato come regola di democrazia
Riforme che avrebbero rafforzato l'assetto di governo e tutto ciò ha comportato tre reazioni fondamentali
Ha comportato una delegittimazione
Dello stato
Accusato in molte sue istituzioni di ogni nefandezza
A cui ha ha comportato una rincorsa di una certa destra alla concorrenza con la sinistra
Sul terreno dell'interventismo statalistico socialità attore nazionalità Torre tutto ciò in varianti più o meno corporative
Oggi sono tutti i fautori del mercato naturalmente
Però come dimenticare che un autorevole uomo politico oggi senatore a vita una personalità verso la quale la il mio rispetto
E però
Pronunciò il famoso ma la sua opzione se fosse per me
Nazionalizzare gli anche le botteghe dei barbieri
Oggi nessuno più ricorda queste cose
Ma questa era la cultura di una certa epoca
Da Francesco De Martino dissequestro se fosse per me nazionali berrei anche le botteghe dei barbieri
Faticoso
Fare politica
In queste condizioni e fare un certo tipo di politica che consentisse
Uno sviluppo coerente graduale
Senza
Ziege Zaki della nostra società civile per la nostra società politica e la terza reazione nella terza reazione è stata una reazione contro lo statalismo
La sua elefantiasi legislativa il suo assistenzialismo indiscriminato il suo burocratismo soffocante
Il suo fiscalismo
Complimenti
Passo dopo passo in certi settori e territori del Paese
La rivolta contro lo statalismo contro la sua inefficienza per eccesso pletorico tra bocca in ingiustificabili tentazioni e suggestioni federaliste e persino secessionisti
Ma dobbiamo ricordare i precedenti
Uno Stato sfibrante ed estenuato
Da decenni di delegittimazione ad opera di taluni versanti delle sinistre
Uno Stato obeso per sovraccarico di compiti eterogenei Gallieni ha difficoltà a opporre una difesa plausibile moralmente ed efficace funzionalmente
Nei confronti
Di queste aberranti spinte
Che sull'onda
Di questo atteggiamento di denigrazione di nuovo show anzi
Di distacco verso lo Stato e sull'onda contemporaneamente di queste continue richieste che si fanno allo Stato
Hanno finito per appunto ridurre lo Stato in condizioni di straordinaria di singolare
Adesso la sinistra
E parlo della sinistra che lo aveva a lungo trascurato di Odeon spiegato nomina di tutta la sinistra perché abbiamo avuto nel corso dei tempi
Come no anche di questo secondo dopoguerra una sinistra patriottica anche se minoritaria in questi decenni passati adesso la sinistra riscoperto
Lo Stato ed è giusto esserne lieti non dirò che ho visto che ha riscoperto lo statalismo perché lo statalismo lo ha viceversa sempre praticato
In prima persona o soprattutto
Come strumento di repressione per attuazioni pratiche che poi venivano anche dall'assetto di potere che in questi decenni a guidato il nostro Paese
E con lo Stato ha riscoperto ho scoperto la nazione al coperto la batteria
Dobbiamo esserne tutti gli enti
Anche se dobbiamo chiederci che che significato ha questa nozione di tartufi
Oggi
Oggi si richiama spesso questo patriottismo costituzionale
Non nego che il patriottismo costituzionale sia necessario però mi chiedo se sufficienti perché
Prendiamo il caso della Francia
E alla rinfusa ricordiamo questi duecento ultimi anni di storia
Cinque repubblicani
Le rivoluzioni le costituito le costituzioni rivoluzionaria
Il consolato il Consolata di il primo impeto il secondo intero la restaurazione la monarchia borghese pensate quale varietà singolare di esperienze costituzionali
Che cosa e allora il il patriottismo costituzionale in questa varietà
Di esperienze costituzionali qual è il livello di continuità che noi possiamo cogliere in questo patriottismo nel variare così accelerato nell'arco di appena due secoli
Degli impianti
Istituzionali e costituzionali di una nazione
Io credo che
Il patriottismo sia qualcosa di ulteriore rispetto
Rispetto al dato costituzionale che pure rinvia certe regole comuni delle quali evidente tutti si debbono far carico ma che del resto caratterizzano i regimi nei quali c'è è una legittimazione di fondo e che non sempre non tutti sono necessariamente regimi di un'unica specie di un unico tipo ma al di là di questo e per tornare
Dopo aver detto di quanto questi elementi polarizzante gli abbiano condizionato la esperienza del secondo dopoguerra
Per tornare al ruolo della destra a me pare che oggi la destra
In queste sue tre componenti o ex componenti sia oggi ampiamente unificato
Dopo un travaglio che è stato lungo
Dopo un travaglio che tutto sommato mi pare abbastanza fruttuoso perché
Io capisco
Lo scetticismo del mio amico collega Pietro Scoppola quando dice purtroppo in Italia non c'è la destra
Se fossi severo come Lurie dovrei anche dire purtroppo l'Italia in Italia non c'è neppure la sinistra
Perché mi riesce difficile immaginare che la sinistra sia questa sorta di concentrato che vediamo davanti ai nostri occhi
Io ho un'idea seria dei miei avversari
Finché c'era da studiare il vecchio partito comunista l'ho sempre studiato con grande attenzione
E credo di avere scritto anche qualche libro tutto abbastanza chiaro
Oggi vi riesce difficile perché non avrei non capire bene e cos'è la sinistra mi sarebbe difficile Olivieri il significato della sinistra
E a me pare la sinistra dovrebbe farsi carico di questo problema oso dire che se la dovrebbe fare carico prima persone in prima battuta il maggiore partito della sinistra
Che probabilmente poi
E partito della sinistra
Però non voglio dire non voglio essere così severo
Come come il mio amico Scoppola non voglio essere così severo
Perché siamo in una condizione
Di dinamismo di movimento e perché abbiamo un compito che costruttivo
Non dirò dunque
E non c'è una sinistra
E voglio arrivare a dire che c'è una destra
Di cui io conosco abbastanza bene i difetti
Non tutti
Perché parafrasando Platone potrei dire che una e la riforma del bene innumerevoli sono le forme del male e allora io per quanto possa essere bravino non posso conoscere tutte le forme in cui si manifesta male della destra ma le conosco abbastanza
E qualche volta credo di averle denunciate anche in maniera piuttosto drastici
Ecco però siccome la logica deve essere costruttiva costruttiva quella che ci muove io voglio vedere una sinistra che oggi colmando i suoi ritardi colmando i suoi ritardi che sono stati ritardi talvolta di trent'anni
Ci dia
La visibilità di un alternativa reale
Con la quale sia bello e fecondo competere
Fatemi fare una microscopica io concludo come come tu mi vuoi o una pagina
Ho concluso fatemi fare una micro digressione
Su brigantaggio i meridionali Borboni Lorena Asburgo ma da dove incidendo no tutte queste cose se non avessimo distrutto lo stato e distruggendo lo stato non avessimo
Tolto tolto dignità a quell'unica esperienza che aveva avuto tutti i limiti del mondo ma quell'unica esperienza alla quale dobbiamo l'unità nazionale che il nostro Risorgimento
Mia moglie trentina io vado a Trento e vedo vedo esposti nei negozi di Trento Cecco Beppe e ma ma quando mai e Beppe Englaro h e qui devo vedere più o meno la penultima talvolta marcate nostalgie per i Lorena lato a Napoli e ne devo vedere riproporre i Borbone ma
E dato un limite a tutto questo
Se non da una lunga opera di sminuzzare lento dello Stato nazionale
Che poi è sfociato in queste io compio rispetto tutto come studioso rispetto i Borbone rispetto e Lorena studiò i loro ruoli e così via ma composto non posso sottrarmi al giudizio politico nei confronti di certe esperienze
Allora e finisco a destra italiana le destre italiane oggi ampiamente otorino non ho portato non ho parlato di Forza Italia partito più si definisce di centro e credo che tale sostanzialmente sia in un quadro così di coalizione che
Di centro destra
Le le destre italiane rivendicano io credo debbono rivendicare una continuità con la tradizione che peculiare proprio della destra
E che la B e che vede la destra in una posizione di prima de Tura di primogenitura e della tradizione dello Stato nazionale risorgimentale
Ciò vale in questo momento in questo momento nel quale noi siamo in Europa ancor più
Ci troviamo nel processo di costruzione europea e quindi abbiamo esigenze collaborative ed esigenze competitive
Ieri il Presidente del Consiglio il mio amico e collega di facoltà Giuliano Amato ricordava questo aspetto sul quale io mi sono permesso a più riprese di richiamare l'attenzione
L'Unione europea non è solo un processo di collaborazione anche un processo di competizione
E e all'interno di questo processo noi dobbiamo avere
Il nostro ruolo e anche che anche il ruolo di interesse nazionale duole perciò vedere
La firma
La firma
Giuliano Amato su un disegno di legge costituzionale che cancella il riferimento all'interesse nazionale nell'articolo centodiciassette e nell'articolo centoventisette della Costituzione
E poi abbiamo un altro compito dobbiamo ricondurre ricondurre le porte leghiste a una corretta distinzione tra Stato e statalismo
Le ragioni di ostilità al secondo allo statalismo non possono giustificare atteggiamenti secessionisti e indiscriminate suggestioni federaliste la destra saprà fare la sua parte a difesa di certi valori e a sottolineatura di certi limiti
L'ultimo punto è la disponibilità a lavorare con tutti con tutti e in specie con una sinistra che abbia compiuto
La sua opera
Di
Dir rimodellamento della propria identità
Per lavorare per costruire
L'impianto istituzionali capace di consentire l'autocorrezione della democrazia io credo che questo sia un compito che dovremo affrontare tutti insieme chiunque vinca alle prossime elezioni
So che si dice la destra vuole fare le riforme da sola se vince
La destra non può la destra parlo per noi non vuole fare le riforme da solo
Se la destra recentemente ha riproposto il tema dell'Assemblea costituente sulla quale si può discutere sulla quale io molto discussa esprimendo
Molte e credo anche fondate critiche critiche perché la destra in questo momento ha voluto lanciare un segnale l'assemblea costituente che non può non e leggersi con il sistema proporzionale
E il luogo nel quale tutte le forze politiche
Che vogliono compiere quest'opera ho concluso tutte le forze politiche vogliono compiere quest'opera sono chiamate in ragione della loro forza
In proporzione
La loro forza a fare la loro parte non quindi un lavoro e un impegno di maggioranza se il centrodestra sarà maggioranza ma un lavoro in ragione
Della del ruolo specifico che i cittadini avranno consentito alle diverse forze politiche
Possa essere un lavoro comune e va da sé
Se il centrosinistra saprà avere al suo interno
Una forza significativa
Capace di operare in autonomia anche nei confronti di certi condizionamenti che vengono da forze minori
Sempre meno rappresentative
Ma sempre più come dire anche se io penso che tutto sommato le elezioni dovrebbero almeno parzialmente fare giustizia per richiamare alla obiettività dei numeri certe certe velleità
Una sinistra seria forte importante
Sarà in campo
Non potrà non essere un interlocutore seria importante e costruttivo per una destra che vuole lavorare nell'interesse generale grazie
Perché Felipe Pieve centri condurre questo dibattito e vorrei che chi parla abusasse dell'importanza del proprio ruolo abbiamo chiesto degli interventi di Drezzo ora vorrei che non superassero
Così con
Un quarto d'ora presidente deve esprimere lei contabile lei deve moderare non esprimere giudizi stamattina hanno parlato tutti un'ora io ho parlato meno di un'ora l'importanza del ruolo non me la fida lei
Sì al cortese io ho detto quello che mi hanno chiesto chiesto mezz'ora all'inizio
Adesso il prossimo intervento per Ennio Di Nolfo la nazionalità italiana e le sue forme giuridiche tra unità e il federalismo
Con un tono molto distaccato
Vorrei ringraziare gli organizzatori di questo convegno di questo incontro
Soggettivamente perché mi hanno fatto tornare a un'epoca giovanile di studi rinfrescando memorie
I decenni fa
Obiettivamente perché mi hanno proposto di affrontare mi hanno reso possibile di affrontare un tema che io dopo il genero senza occuparmi della campagna elettorale senza considerarlo come un momento della campagna elettorale che forse incomincerà tra qualche settimana o è incominciata da qualche mese
Ho avuto il privilegio puoi
Di ottenere dagli organizzatori
Che mi lasciassero scegliere il tema che volevo io la nazione italiana e le sue forme giuridiche
Tra comunitarismo e federalismo un tema che è diventato di attualità che resta di attualità e tuttavia io tratterò nel lungo periodo cosicché vi accadrà mi accadrà
Di fare ricorso a nomi a citazioni che sono largamente desuete nel discorso politico contemporaneo nomi vecchi per una buona parte dalla mia esposizione che acquisteranno forse attualità verso la fine sei mi resteranno i minuti sufficienti per trattarne
Quando parlo di nazione italiana pensano Pink all'esistenza di uno Stato italiano a un'entità spirituale che si chiama Italia
Recentemente un ministro della Repubblica se ricordo bene la citazione chiedo scusa non ricordo sbagliata
Diceva di essere rimasta emozionata dall'Altare della Patria restaurato considerandolo il più bel un aumento di Roma a parte i paradossi della circostanza
Questa citazione rivela molte cose sul modo in cui oggi noi guardiamo al tema Italia il tema Italia è stato vissuto nella nostra storia e io qui allora debbo entrare davvero nel lungo periodo come un tema era se il Coni del tutto ricco di significato culturale del tutto privo di significato politico
Da otto a dieci Ubaldini Italia scusate se rientrasse torno così indietro al mille ottocentosessanta il Paese e non fu mai politicamente unito quindi la sua forma giuridica non esistette
L'idea di nazione rimase l'espressione di letteratura
I nostalgica se vogliamo rispetto a un passato di grandezza rispetto a quelle manifestazione politica stamattina così bene provarci ricordava
Rimaneva come espressione di un dibattito culturale borsa sulla lingua italiana
Nel mille quattrocentonovantaquattro il dibattito culturale cominciò ad acquistare un profilo politico
Perché l'Italia perse la sua indipendenza non è che la prima ne avesse goduto profondamente ma da quel momento in avanti e l'Italia cessò di essere uno Stato una congerie di Stati indipendenti
La fine dell'indipendenza accentuato nostalgica letteraria aggiungendovi per la prima volta un connotato politico
Non a caso Machiavelli così citato stamattina
Riprendere il Petrarca ponendo la sua canzone a fine del Principe alla fine di quel capitolo intitolato esortazione appigliare la l'Alitalia e a liberarla dalle mani dei barbari
Tra una voce quasi isolata perché l'idea di nazione italiana conservò quasi esclusivamente un significato culturale o se si vuole spirituale
Finché l'Italia non cominciamo a cambiare l'Italia venne inghiottita dal mutamento socio economico del rivoluzione industriale borghese e dalla spinta rivoluzionaria francese nella seconda metà del Settecento potremmo dire
Erano gli anni mille settecentonovantasei del concorso non a caso tenuto in Lombardia
Su quale dei governi liberi in meglio convenisse alla felicità vitali al concorso vinto ricorderete da Melchiorre Gioia
L'idea che la penisola italiana potesse trasformarsi in uno stato italiano cessasse di essere un'entità culturale e diventasse un'organizzazione
Prese e corrotto ma la pretesa che la nazione all'impulso giacobino e alla colonizzazione Napoleone
Nel mille ottocentodue Napoleone a costituirla Repubblica italiana nel mille ottocentocinque il regno vitali sebbene per la prima volta comparisse la parola Italia accanto alla definizione giuridica di regno bisogna poi tener presente che si trattava di un governo imposto dall'esterno dall'imperatore francese a un pezzo a un terzo della penisola
L'importanza del fatto perciò non stava tanto nella creazione di questo nuovo modo di organizzare l'Italia bensì nel fatto che esso era correlato con l'evoluzione socio economica del paese nel quale noi viviamo
La questione italiana divenne da allora il tema che doveva dominare la vita politica europea della prima metà dell'Ottocento o poco più della prima metà dall'Ottocento
Sebbene i primi morti risorgimentali sollevasse lo sono il problema costituzionale
L'elaborazione di un programma di riorganizzazione politica della nazione divenne il filo conduttore della rete italiana
Occorre ricordare l'utopia mazziniana ma del tutto irrealistica perché il problema di fondo
Col sistema allora
Nella necessità di conciliare la declinante egemonia cattolica e aristocratica con la crescente forza del ceto borghese tendenzialmente lontano Dalla Chiesa
Spettava all'abate Vincenzo Gioberti ed ecco una prima citazione esoterica ormai sul piano teorico poi a papa Pio Nono su quello politico dare spessore a un ipotesi che grazie a modesti aggiustamenti giuridici avrebbe reso possibile costituire L'Unità nella diversità il primato morale e civile degli italiani proponeva un riassetto della penisola che tenesse conto della necessità di assicurare un ampio grado di libertà ai poteri locali
Sottolineando come l'unità potesse comunque conciliarsi con l'autonomia l'autonomia di manovra delle singole realtà locali chiamate a comporre il corpo politico denominato Italia
Così il programma neo coercitivo al quale nel mille ottocentoquarantasei l'ascesa al Soglio pontificio di Pio non lo diede per un triennio credibilità Parre
Come una sorta di utensile miracoloso grazie al quale conciliare gli opposti creare l'innovazione lasciando le cose come stavano
C'era qualcuno che aveva preceduto altri autori più noti su questo piano
Ma essa messo alla prova dei fatti però questo progetto a livello sui limiti
L'esplosione a rivoluzionare il mille ottocentoquarantotto quarantanove Deloris chi di una rivoluzione sociale che per la prima volta diede vita in Europa o atti sono in Europa un vero e proprio processo reazionario
Da quel momento
La questione italiana si pose entro una nuova cornice
Il cambiamento che aveva investito alla penisola impose
Di considerare i termini estremi del dilemma detto il Sindaco
Impose di immaginare
O di decidere se immaginare che il futuro dell'Italia dovesse derivare dalla politica dell'unico Stato costituzionale
Rimasto nella penisola il Regno di Sardegna oppure se camminare secondo un itinerario più faticoso eletto ma anche più adatto a trasformare l'unione degli Stati italiani in una diversa realtà sociopolitica
Qui si coglie un dilemma sul quale ritornerò più tardi ma che vi prego di tenere presente la prima via quella del seguire il Regno di Sardegna venne indicato da Vincenzo Gioberti ancora una volta
Nel rinnovamento civile in Italia pubblicato nel mille ottocentocinquantuno Elia allargava lo sguardo a tutta l'Europa ancora una volta e ripensare Rava a Rinnovamento italiano come il patto europeo condizionato dall'evoluzione francese
Ciò che resta del pensiero di Gioberti è questo collegamento con le vicende francesi
E tutto ciò prevaleva dalla natura di chi governasse la Francia forse questo governo rivoluzionario o autocratico non importa
Perciò quando doveva indicare in modo pratico gli interlocutori italiani dalla Francia Gioberti li ravvisava sono nei moderati sardi guidati dal conte di Cavour
Che egli giudicava sin d'allora sebbene il Cavour fosse agli inizi la sua carriera politica l'unico capace di attuare il rinnovamento italiano
Per quanto discutibile e discussa la concezione del Gioberti era costruita sui due presupposti che di lì a pochi anni fa pochi anni ci sarebbero dimostrati esatti sui quali non occorre ritornare
Come sarà dettata organizzata giuridicamente allora la nazionalità italiana una volta creato quel Regno d'Italia che l'impresa di Garibaldi nel mille ottocentosessanta avrebbe esteso a tutta la penisola
Consegnando anche l'Italia nel richiamare nelle mani di casa Savoia
Qui torno indietro di alcuni passi
O osservato prima l'esistenza di un dilemma di fondo nel nella spada da scegliere per organizzare giuridicamente L'Unità con la nazionalità italiana
Perciò bisogna seguire quest'altro itinerario pay poiché
C'è la trattoria alternativa non vinse allora il confronto dei rapporti di forza
Essa lascio
Checché si dica oggi una traccia che appare in tutto il suo significato non velleitario
Ma analiticamente capace di riprendere il tema di un'organizzazione dello Stato rispettosa delle diversità nell'unità
Mi riferisco ovviamente a uomini come Ferrari Pisacane Montanelli altri e soprattutto alle pagine di Cattaneo delle quali vorrei trarre alcune citazioni
Per Cattaneo il voto politico dell'Italia il Risorgimento era una liberazione totale politica sociale e soprattutto intellettuale
E io un radicalismo che si colloca ma come scritto Salvatorelli faccia a faccia degli istituti e delle credenze tradizionali svuotando gli e rinnegando le la pregiudiziale dei moderati che indicava nell'indipendenza dallo straniero il valore primario
Veniva rovesciata
Dominato errori affermava Cattaneo
Erano non solo e non tanto i pur invisi austriaci quanto i rappresentanti degli ordini cospicui i patrizi i signori in municipali in maggiore
I principeschi contrapposti e cittadini alla generosa gioventù alle classi medie insomma a coloro che avevano più bisogno di libertà negli studi nei commerci nei viaggi
Dominatori erano perciò gli austriaci ma anche la volpe aristocratica
Tutti coloro che
Cito ancora cacciati i tedeschi avrebbero chiamati i francesi e gli spagnoli e se costoro non fossero stati sufficienti avrebbero chiamato i vetturini i turchi e infine avrebbe imprecato e sulla loro patria le potenze dell'inferno
Perché ancora più icastica mente affermava Cattaneo l'Italia non esserlo va delli stranieri ma dei suoi barra barocco suonare tanto tedesco quanto francese quanto italiano e dei barbari o in azione ama i suoi
Di fatto questa era una traiettoria impossibile L'Unità non poteva esistere senza al Piemonte monarchico e il Piemonte monarchico avrebbe fatto la a libertà
Tuttavia la lunga escursione nelle pagine Cattaneo Manea oggi un senso ben attuale perché essa indica l'altra potenziale direttrice del movimento nazionale mostrano ma i termini di una dialettica che negli anni e decenni successivi avrebbero reso permanente la soluzione moderata e sabauda per costituiva un ordinamento dettato dal centro magari un ordinamento pronto a raccogliere il senso della diversità locali ma solo per organizzarne mediante un sistema o quattro agli l'altra soluzione era costruita sulla persuasione che la nazione potesse governarsi liberamente solo grazie al riconoscimento delle realtà locali
E l'origine di una divaricazione che durante il Risorgimento non ebbe dalla sua nel realismo della forza politica ma che nel divenire storico
Rappresenta il presupposto concettuale dei dibattiti ma tua maturati più o meno volgarmente dopo il mille novecento
Settanta
L'accentramento amministrativo questa forma giuridica data alla nazione italiana tra il mille ottocentocinquantanove il sessantacinque fu una conseguenza è un aspetto della vittoria politico-militare dello stato serbo sardo
Serve un
Secondo Ernesto ragionieri
Quella formalizzazione politico istituzionale era il prodotto dei rapporti di classe esistenti nella società italiana
A me pare che l'interpretazione di ragionieri sia troppo schematica
Mi pare che l'ordinamento centralizzato forse generato anche da altre esigenze
Forse una risposta all'inesistenza di un gruppo dirigente nazionale capace di acquisire il consenso in tutta la penisola
Forse la risposta all'opposizione cattolica e paradossalmente fosse anche sul piano internazionale la risposte necessarie a fronteggiare quella Francia del Secondo Impero che così prepotentemente premeva sull'Italia
Ma qui occorre fermarsi rispetto al passato
Questi elementi is Esterni
Si modificarono con il trascorrere del tempo soltanto in alcune parti dell'apparato e rimasero nella loro sostanza
Sino alla Seconda guerra mondiale solo la seconda guerra mondiale a credere rese possibile incominciare a pensare a parlare di cambiamento non entrerò non entra mai nel dibattito
Sulla crisi dello Stato sulla fine dell'Italia l'otto settembre mille novecentoquarantatré perché mi sembra dal punto di vista storiografico una grande sciocchezza
Peraltro a voglio entrare devo entrare viceversa nel dibattito costituente che fu la conseguenza diretta della guerra civile con la conseguenza diretta della sconfitta e allora quando ne parliamo del dibattito sulla Costituente dovremmo ricordare che esso si svolse in alcune sedi
Tre delle quali sono fondamentali la prima sede la commissione per la riforma dello Stato la terza sottocommissione della commissione del per la riforma dello Stato affrontò in sede preparatoria al tema della riforma regionale
Naturalmente l'apertura era tutta contraria alle innovazioni
Ma quando dico tutta commette un errore perché in seno alla destra vi erano elementi che parlavano con
Grande enfasi in senso diverso mi basta questa citazione per dare sostanza tutto il resto dalla mia relazione potrei fermarmi anche qui perché questo è tutto compreso in questa citazione
Luigi Einaudi non un uomo qualsiasi nella cultura politica ed economica del nostro Paese diceva testualmente
L'unità nazionale è un dogma posto al di fuori di ogni contezza
Ma è parimenti fuor di dubbio l'esigenza di un di consentire
Ai valdostani
Ai piemontesi ai Liguri ai sardi e siciliani e così via
I decidere sulle faccende loro regionali senza chiedere il consenso di qualcuno il quale nella capitale comandi alle cose sue proprie e cioè a quelle nazionali
L'unità porta di fatto negli animi degli italiani a causa dell'acqua innaturale uniformità di tipo napoleonico
Ma deve rivivere nella libera consapevolezza della diversità dei comuni dei distretti delle regioni solo in questa diversità
Potremmo ricostituire l'unità che ci è tanto calabra
La seconda sede nella quale si discusse della formata regionale quel organizzare alla nazione italiana fu come è ben noto la Commissione dei settantacinque
Siccome lavora e Ugo De Siervo lato una sintesi che leggo perché la sintesi più efficace
Che io abbia trovato
Scrivere Siervo a proposito delle regioni Benedetto Croce parlo di vertiginoso sconvolgimento del nostro ordinamento statale e amministrativo
Nitti si riferì a Regioni che mi hanno sbalordito per la loro strada e dannosa maturo
Agli atti attaccò violentemente quella che lui considera va come creazione di tanti piccoli staterelli che lo otterrebbero l'uno contro l'altro per contendersi le scarse risorse del Paese
Nenni a sua volta
Si dichiarò decisamente contrario a quella specie di federalismo regionale balzato fuori dalle improvvise deliberazioni della commissione che ha studiato all'attuazione del principio del decentramento amministrativo
Le cose poi non andarono così perché quando nel giugno mille novecentoquarantasette il compromesso finale venne raggiunto sulla carta
E adesso era analiticamente ricco di concessioni all'autonomia delle Regioni ma avaro dal punto di vista dei principi generali
Un autorevole esponente del partito comunista Renzo Laconi
Si compiacque che cito nessuna protestati tipo primario vede con il fulcro del discorso nessuna potestà di tipo primario forse riconosciuta alla regione emerge un Ruini illustrando il lavoro della commissione settantacinque presentò con queste parole il testo del titolo quinto della Costituzione la commissione è stata unanime per l'istituzione della regione
Questa non sorge federalistica mentre
Anche quaranta adottata con sua legge lo statuto di una regione lo Stato a atto di propria sovranità l'autonomia accordata eccede quella veramente amministrativa ma si arresta prima della soglia federale
Quindi ha creato un ordinamento regionale che come ben noto non fu attuato e non fu attuato proprio da quella forza politica che maggiormente avrebbe voluto attuarlo per una ragione di grande semplicità credo di avere ancora dice
Cinque
La polarizzazione del consenso politico attorno previo comunisti impropri in precisa e regioni d Italia
Prefigurava tensioni potenziali tra il potere centrale dalle sue scelte internazionali e la mancanza di consenso verso di esse così nette in alcune parti d'Italia
La guerra fredda era uno dei nemici dell'ordinamento federalista che sono sono italiana
Il potere dei prefetti doveva restare intatto anche per la Democrazia Cristiana
E appena il caso che soltanto nel mille novecentosettanta ventidue anni dopo l'entrata in vigore la Costituzione Hill ordinamento regionale
Incominciò essere attuato tuttavia il fatto burocratico coincise con la fase iniziale della crisi di fondo che avrebbe caratterizzato la rete italiana negli ultimi anni del secolo ventesimo
L'Italia subiva due trasformazioni profonde una economica
E la proiettava fra i più grandi del mondo economicamente parlando e una politica che riguardava la legittimità effettiva dell'ordinamento dato alla nazione
Rispetto a una volontà popolare attraversata da nuove tensioni
Dopo la fine della guerra fredda all'inizio degli anni Novanta
Nemmeno le motivazioni derivanti dalla necessità di mantenere statico un ordinamento che partecipava a uno dei blocchi del sistema bipolare mantenevano la loro ragion d'essere
Un politologo britannico Carla levi Jorge vai Stige o tutta a tuttavia notato recentemente tre anni fa
Che si ebbe nel sistema regionale in Italia si è cresciuto nei decenni successivi al settanta mediante l'acquisizione di nuove competenze e la creazione di nuove clientele
Anche se le Regioni sono ora accettate dagli elettori e dalla classe politica con un dato permanente del sistema politico italiano
Il regionalismo ha vissuto sinora in una relazione simbiotica con lo Stato centrale
E l'amministrazione delle regioni hanno sofferto della dipendenza dalle procedure cliente listi che dei partiti nazionali rispetto all'amministrazione dei governi regionali
Si pone il problema di capire se in questo profilo di continuità formale e possibile rintracciare le radici del malessere attuale della nazione
Italiana la crisi stessa dell'idea di nazione italiana che negli anni da poco trascorsi
è stata o a è parsa persino capace di travolgere i valori della comunità nazionale
Invero certe frettolose letture dalla storia d'Italia
Certe manipolazione del passato intesi a riabilitare gli sconfitti del Risorgimento
Certi postumi ribaltamenti dei giudizi rispetto regimi chi già i contemporanei avevano giudicato come la negazione dell'esistenza di Dio
Possono disorientare chi non abbia ben fermo il concetto espresso all'inizio della mia relazione che la nazione italiana è il frutto di una lenta maturazione culturale
Divenuta poi il processo politico che per circa un secolo a dominato è stato dominato da forme giuridiche centraliste
Ma che
Si pone lungo una lunghezza di secoli che occorre tenere presente
Detto in altri termini e mi avvio verso la conclusione davvero allora
Sito che appunto legittimo rielabora la storia della nazione italiana riconoscendo i momenti di crisi profonda ma affermando una sostanziale continuità di valori come ho cercato di fare sinora
E considerare ancora valida oggi la dialettica tra schemi di compromesso conservatore alla Gioberti
E di federalismo democratico alla Cattaneo
Fino a che punto è possibile questo
Permettetemi di fargli un accenno molto breve e ciò che è accaduto nell'ultimo decennio nell'ultimo decennio sono scomparsi Stati che erano finzioni dal punto di vista nazionale ed è scomparso l'impero zarista scomparsa cecoslovacche scomparsa la Jugoslavia
Ma ciò è accaduto perché non esisteva nelle rispettive popolazioni una sincera intima e profonda unità culturale
Quando resiste unità culturale
Non sono sufficienti nemmeno quarantaquattro anni di divisione
Per impedire che dopo il mille novecentottantanove il tedesco della Renania sì sempre eguale al prussiano della Pomerania o al tedesco della Baviera pur con tutte le sfumature del caso
Non diverso è il caso dell'Italia
Il nostro Paese a una sua identità nazionale
Che non si ritrova più è ben evidente nell'egemonia del burocratismo centralistico e che non viene soddisfatta nemmeno dal nuovo metodo di elezione dei presidenti regionali né dalla promessa che nuovi poteri siano concessi alle Regioni
Queste identità si ritrova nel sentire comune dall'appartenenza a una nazione dopo empi infine si possa pensare a progettare i problemi delle città e delle regioni in modo diretto e primario senza mediazioni centralistiche
Credo che questo possa essere una compito una formula un impegno che nasca o meno una assemblea costituente dopo le elezioni alle quali in definitiva devo riferirmi anch'io
Ricostituisca gli aspetti di fondo del modo in cui la nazione italiana deve riorganizzarsi se vuole che la sua crisi d'identità sia superata definitivamente grazie
Solo dire che se non ha usato la cortesia che questo luogo richiede prima con il senatore Fisichella scusi rischia
Comunque ringrazio perché forse usato toni comunque mi scuso e ringrazio il mio di Norfolk sull'intervento e
Dove invece la parola al professor Gian Enrico Rusconi che alle il tema del suo intervento i costumi
Preso alla lettera la proposta di ricostruire un'idea di nazione
Suona ambiziosa sinora ridicolo
In realtà si tratta di fare il punto sui dibattiti di questi anni di queste giornate
Quello che succede adesso a questa sera succede anche dal altre parti partecipa come una specie di momento singolare che secondo me va preso al volo
Non vuole drammatizzare o adesso o mai più ma è un momento particolare che va sfruttato
Da parte degli uomini Intel per il cliente élite intellettuali da parte dei politici
è chiaro che devono essere assieme
Io però parla come studioso evidentemente ma se c'è un punto in cui i due competenze devono unirsi e questo è il momento fosse e anche
Quindi raccogliere alcune riflessioni emessi a partire dall'assunto che la democrazia non rende ha fatto poco soletta Lazio
Anzi
Una democrazia per funzionare concretamente ha bisogno di solidarismo e di realismo
Che al di là della funzionalità dell'in carestia legittimi rimandano regole condivise in virtù di una comune appartenenza sto
Questa comune appartenenza storica si chiama nazione
La nazione di cui parliamo non è un tatto etnico culturale ma un vincolo di cittadini questo il punto critiche differenziati tornerò il patriottismo di oggi dal patriottismo dei nostri nonni e bisnonni chiamavano la pacchia
Così no non corso perché chiede anche cittadini questi permessi essenziale
Che trae la forza dal riconoscimento di una storia vissuta insieme come vedete io insisto moltissimo con accerto stupore e irritazione degli storici professionali sul ruolo che la storia
Agli festiva riconosciuta assieme
Se non facciamo questo secondo me non riusciamo a ricostruire
Che ha portato alla nazione storie che diventa motivo di lealtà verso la forma politico-istituzionale democratica repubblicana dal punto di arrivo non cominciamo
Da campi cioè dobbiamo cominciare dall'Unità dove siamo arrivati è questo patriottismo costituzionale ma su quali tornano
Quindi si tratta di uno spunto molto impegnativo perché i problemi nascono su entrambi i lati quando il sistema politico produce inefficienza impotenza decisionale corruzione è chiaro che vengono intaccati i vincoli profondi che tengono insieme una nazione storica
E quando il tessuto politico istituzionale si sfilaccia nasce la voglia di rompere il vincolo della nazione storica per cercarne un'altra
Questo il paradosso estremo del leghismo
Che ha inventato che sta inventando un'altra nazione che pesce dall'altro intanto cercando diventando radice tecniche più originali alle quali ancorare vola eterno democrazia democrazia siano come dico io nella democrazia
Tagliata su misura non soltanto sul proprio territorio ma sui propri interessi
Ma l'azione storica democratica entri in crisi anche quando incapace di elaborare una memoria comune
Che rafforza delegittima la comune appartenenza storica cioè quando i cittadini hanno sì una storia comune perché di fatto hanno fatto ma affidata a memorie divise inconciliabili e che non vogliono conciliarsi
Questo è il nostro problema con i punti critici secondo me che poi sono venuti fuori in questi giorni sono quattro
Il problema del federalismo separatismo
Il problema dell'elaborazione storica
E o della memoria comune la tattica del primo chiamo subito un cerchio con il problema dell'Europa e poi tornando poi indietro il problema della religione civile o comunque della religione nel nostro Paese discorso che facevo a scopo
Che io vorrei anticipare che il punto su cui sono
Più incerto
Con una battuta
Che italiana ma che anche europea
Radici cristiane ma ragioni laiche
Dobbiamo tenere assieme le due cose
Radici cristiane dicono nulla e le radici cristiane e lei ha ragione RAI eccetera
E come sempre succede in Italia
Spesse volte si trova
Esposte in prima istanza delle cose che l'Europa non penso io penso che questa affermazione che ci tocca da vicino come italiani
Mi interessa l'euro come tale
Allora chiariamo subito l'equivoco qui non parliamo dell'identità italiana con l'espressione dell'italianità
Come forma di vita come modo di dire di civiltà sedimentato da secoli e che ne so i formati ridotti o Bulgaria non ha mai cessato di essere riconosciuto in tutte le sue infiniti ambivalente nell'aria
Anzi a questo proposito si è creato una retorica dell'italianità che poi è quella che ci viene benevolmente rinfacciata quando stiamo all'esterno siamo subito identificati come Titanic finali no
Retorica dell'italianità corrisponde specularmente parla dell'antitaliano
Coltivata negli intellettuali
Qui parliamo di un'azione politiche in senso proprio storicamente circoscritto
Espressione relativamente recente quindi di una società civile matura abbiamo sentito adesso
Un po'di questa storia
Ebbene in un altro punto
Già sentito ma curiosamente mi trovo impreparato dei testi che riprendano dei motivi che abbiamo sentito in questi giorni
E tu se non è tempo che come è maturato e da qualche anno che stiamo girando tutti attorno gli stessi problemi che stanno venendo fuori anche loro linguaggio molto simile nonostante le differenze e questo è molto importante il linguaggio sì che che alcune parole
Sono diventate comuni al di là se uno viene a destra e la sinistra se
Sia sessanta cinquanta
Ma anche meno ma il discorso dei dei giovani ancora è ancora diverso perché si diceva tipi la media piuttosto alpina
Ma votino e vivono tra tra giovani tre giovani veri
Secondo me sull'URSS assolutamente recitativi scorso stiamo assolutamente
Non c'è bisogno delle statistiche vere cioè assolutamente anche perché ti chiedo la battuta cattivissime chiedo scusa totalmente ignorante con che cosa dei racconti ex-novo rimangono affascinati che verrà storia che abbiamo
Ah perché non ce l'hanno raccontata prima
No
Quindi qui parliamo di nazione politica
Va bene questa nazione politica è stata varata la storiografia con grande scetticismo per decenni e per correggere pompieri ISMU nazionalista la degenerazione di tipo fascista siamo state addestrate vivisezionare ogni aspetto dell'Italia
L'azione è mancata all'azione fallita nozioni incompiuta malamente compensata dalle infinite risorse dell'Italia Paese
E da ultimo dalle prestazioni per l'Italia azienda
Questo come risultato si è diffusa la convinzione che l'Italia possa funzionare senza essere
Può senza sentirsi una nazione
E da parte loro purtroppo alcuni maestri di pensiero
Hanno sostenuto la tesi che la democrazia stessa per funzionario non ha bisogno di legami identitari nazionali si tratta di una ferita puramente speculativa letta sui libri
Perché la storia delle grandi democrazie coincide sempre con la forte i diritti
Che lo fa risalire non avere conflitti interni quindi ripeto non è vero
Che la democrazia può funzionare
Senza qualcosa identitario che poi la nazione sto
Tant'è vero che questa mezza verità
Si è trovata concettualmente disarmata davanti la domanda di separatismo avanzata da milioni di cittadini che vorrebbero organizzare la loro vita politica rompendo con la nazione storica ritagliando lassù
Misura su una vera o presunta identità regionale presuntivamente più autentica di quella nazionale storica fallita mancata eccetera
Con quali argomenti vale a dire alle popolazioni che vogliono costruirsi una nazione veneta argomenti si tu rinnegato fino adesso registrazione Italia
Non so se il nichilismo sia politicamente di organizzato nei suoi obiettivi separati
Certamente ha stimolato è disseminato un separatismo culturale aree giornalistico miratamente cavalcato dall'opportunismo politico
Tanto più distruttivo quanto più culturalmente avventuroso
Ma di fronte alla frenesia delle pretese dei popoli e regionali
Lombardo veneto piemontese e dei loro rappresentanti politici la cultura ufficiale di questo Paese si trova sprovveduta di concetti e di argomenti reagisce con un pragmatismo un opportunismo politico che non portano lontano
Quindi qui è il primo punto
Non si tratta di negare
Federalismo abbiamo sentito stamattina diamanti adesso chi non possiamo tutti convinti che questa sia una strada praticabile ma occorre concettuali d'allarme soprattutto queste dei popoli e regionali secondo me
Va presa seriamente invece il passato in maniera
Un po'depressiva d'altra parte non voglio far politica secondo me il Governo ha reagito troppo isterica mentre la domanda di lasciare il gruppo abbastanza banali cioè è stato un segnale di questo imbarazzo
In cui l'opportunismo politico pragmatismo ciò che problema è qui c'è un punto su cui riflettere e secondo me abbiamo già gli elementi per farlo
Al di là per le parti
Secondo
Punto due
Non meno se anche la problematica dell'identità nazionale
Dal lato della donazione storiche della creazione di una memoria comune senza la quale non c'è poc'anzi memoria comune non vuol dire memoria i Renica
Artificiosamente omogeneizzata
Quasi a cancellare o a vendere insignificanti i contrasti delle contraddizioni che hanno caratterizzato la storia della nazione
Le memorie personali che rimangono per definizione inconciliabili
Fare un esempio banale in ricordo del partigiano e inconciliabile col mio record divieti di Salò
Dico specularmente perché perché problema ma non c'è biografi svolgono ma mai quel biografia uno che si fa la storia comune
E per tutto l'equivoco di certo ride Giolitti o fa loro biografia personale convinti di fare storia ma le biografie sono per definizione di comunicare la storia un processo
Comune di razionalizzazione e picchia il discorso cui noi spesse volte cadiamo io stesso qui di confondere memorie storia comunque è un punto su cui lavora
Il compito della storiografia come di costruzione ragionata critica falsificabilità è non si possono classificare le remore sulla visto così ciò non è vero c'è poco da fare lo ha visto così eh
è la storia che deve falsificare
Quindi il compito della storiografia come ricostruzione ragionate atipica falsificate di tutti i fattori che hanno fatto la storia non è quello di far quadrare le memorie ma di offrire alla memoria collettiva trasmesse alle generazioni che si succedono un quadro interpretativo in cui tutte le parti si riconoscono in modo non è esclusivo
E non esclude non si tratta ripeto di manipolare o ritoccare una vicenda storica carica di divisioni e di dimenticare il ruolo diverso dei diversi protagonisti
Ma di riconoscere che alla fine la storia della nazione trova il suo scritto e fattori unificante Enrico
Sciuto oggi intatta
Nella democrazia nella Repubblica
Oggi e forse non era così gli anni cinquanta e sessanta nessuno più disconosce
Il punto d'arrivo
La democrazia e la Repubblica ecco allora il punto su cui è possibile
Ricostruire
Ricostruire questa storia comune che ripeto che non è l'annientamento delle contraddizioni
E questa è la sostanza del patriottismo costituzionale
Che non è meglio non si contrappone al patriottismo tradizionale ma non realizza nell'affetto e nella lealtà verso la carta che riassume in sé tutta la storia di una nazione e che voglio
Fare una piccola deviazione perché sì ho capito va detto Fisichella e so che di fatto quando negli anni ottanta importa molto questa parola patriottismo costituzionale dalla Germania non a caso perché la Germania problemi analoghi hanno
In Germania ed e all'interno vi sono e venne contrapposto al patriottismo tradizionale tanto per fare nomi e cognomi alla cosa diceva no al patriottismo nazionalistico sia il patriottismo costituzionale
No sbagliato perché la nostra Costituzione nasce da una storia per la carta
è una carta fatti fatta da uomini che hanno una certa storia perché in ogni caso eccolo questo testo sto sostenendo io quando parla di patriottismo costituzionale quindi la fedeltà una carta Filipponi problemi di dicevi tu ma la fedeltà a una storia
Tant'è vero che bisognerebbe quando si fa leggere e lo si fa troppo poco leggi e la Costituzione ai ragazzi già ad eleggere assieme anche agli atti
Della questura i dibattiti che ci sono stati che sono affascinanti dissi
Comprende qui comincio salto quello lungo
Dove i costituenti dovevano decidere se nominare indicò nella Costituzione
Se è una cosa banale atti faccio una piccola digressione poi dopo nel nostro moderatore mi toglie la parola
Quando il Papa con tono accorato ha rimproverato alla Carta dei diritti europei che non nominava no subito è venuto in mente qualcosa di analogo poteva essere riferito la nostra Costituzione vallate vedere cos'è successo
Che ci fu un serissimo di Bach in cui una persona cristallina come la piena voleva convincere gli altri dire usiamo io ma come Mazzini
In grande imbarazzo richiede gli atti sono abilissimi a un certo punto
La e sotto semplificando la risposta l'ha dette
Storia
Con una battuta lasciarla dico io come fulminante sull'aggiornamento ci non si può approvare Domine Dio il settanta per cento
La piena che nuovamente gente l'ha capito cioè possono valori davvero unificanti come il dio della carta costituzionale americano promettiamo fare
Il piglio nominato nel quarantotto sarebbe stato una cosa strana
Ecco perché non c'è la la carta la non non perché sono attrice perché storicamente nasceva da una storia ecco perché dovremmo leggere assieme alla carta la storia di chi l'ha fatta
Quindi quando dico patriottismo costituzionale vuol dire amare questa carta che viene fuori da questi dibattiti con questi uomini e con questa storia ecco le voci quella contrapposizione col patetismo tradizionale
Perché noi amiamo la patria scusate la battuta non perché ci sono le alte nemico no perché c'è questa costituzione ma che nasce da questa decapita Kissin affascinante storia ecco c'è il patriottismo costituzionale non al
E in quest'ottica va visto anche il dibattito sulla formula storiografica e alla morte della patria non ho capito la battuta inoltro polemica
E no
è un problema
E un problema io mi ricordo molto bene fu del novantatré in un convegno a Trieste con Spadolini De Felice
E alloggiati venne fuori per la prima volta in maniera articolata questo
Ed allora ci fu un lungo dibattito
Cioè questa chiede la morte della pace l'otto settembre o comunque di quel periodo per cui la Repubblica non sarebbe mai più riuscita a diventare una patria e la democrazia si sarebbe mai più potuto incontrare con la Lazio
Non è vero per varie ragioni nel senso che non sto qui
Dire perché nel senso che questa interpretazione storiografica essa stessa polemica rispetto
Altre ricostruzioni archeologiche partigiane degli eventi la resistenza che ha sempre guardato con sufficienza e con l'incomprensione le motivazioni e anche patriottiche di una parte dell'antifascismo soprattutto negli ambienti militari
Ma oggi la storiografia più matura
Sta facendo giustizia di questa lettura unilaterale ideologica del movimento degli istituzionali riconoscendo io la priorità dei motivi dei comportamenti
Il vero per la Prima Repubblica i suoi intellettuali più rappresentativi non hanno mai ritenuto importante attivare per la democrazia in motivi tinta nazionale che pur non attenti ai vivi nella cultura popolare
Ma è esattamente questo atteggiamento che sta cambiato
E qui
Va be'fare un altro excursus
Cefalonia
Anche qui è una
è un evento che
C'era in realtà nelle alle buone storie
Ma come c'era Cefalonia lo dico perché per sapete il nostro presidente dovrà andare probabilmente potrebbe fare un discorso molto interessante
Ma Cefalonia in fondo dalla nostro nella storia così come ci viene raccontato il convegno ho trovato
A due caratteri ad un caratteristiche che tutto sommato sono vanno corrette
Ma è una storia Silvio punto continuamente lituana evitando così una specie di preesistenze primo atto un prodromo come specifica dei morti che poi c'è il Risorgimento no Drunk soldati accettazione
Oppure da un'affermazione per una un atteggiamento che spero noi prende indifferentemente fa parte del patriottismo e spiace dirlo che lo abbiamo la base per la nostra cultura Repubblica
Nostra repubblica i grandi eccidi Cefalonia
Degli atti linee marzo il nostro patriottismo nasce come una forma di di espiazione
Buone cose naturalmente però però io adesso siamo
Al punto in cui possiamo dedicare questi due atteggiamenti Cefalonia fu un atto di lealtà questi soldati nei confronti
Grazie e generali
Contro il nemico casomai caro Fisichella fu uno dei tanti errori vergognose
Del comando militare ma anche che il sovrano di di spingere questi questi ragazzi a stare questa per questa iniziativa sapendo che sarebbe finita male dopodiché c'è il discorso si loro fucilazione
Post feste non sia configurabile con un autentico crimine di guerra che si può contestare serenamente anche in sede
In sede la internazionale dopodiché non voglio riaprire il problema di fare il processo seguirà un fronte fuori dei dati interpretazione è semplicemente che lo vediamo in una prospettiva diversa nel senso che all'origine
Del cambiamento
Terre invece anche questo gesto che ha una sua autonomia che ha una sua logica una sua dignità e fa parte della nostra storia scienza e assegna un premio né un impara è un pezzo della nostra storia e sarebbe bello e qui però mi fermo perché il discorso europeo potrebbe lontano
Il governo tedesco
Riconoscesse ma senza fare senza aprire processi in questa nuova in via di una rivisitazione comune perché il discorso che ho fatto sull'Italia vale cambiando anche per l'Europa perché l'Europa e anche
Un problema di ricostituzione di una storia comune
Non solo di correggere le reciproche
Diffidenze antagonismi pregiudizi ma ricostruire assieme anche degli episodi di Ninive potrebbe essere questo
No
Finisco punto sull'Europa
Anche qua forse con una
Scivola mento
Rettore ecco alcune volte per l'amor di patria ottimismo europeo
Però è stato contestato ad una Totò dove il Demos europeo esiste un Demos europeo noi ci sono tanti popoli europei esista un elettorato euro quindi anche a livello europeo il problema della nazione della patente si configura ma e davvero concludo
A pensarci bene l'Europa non è un contatto che viene sopra tutte le altre nazioni sono le altre nazioni che articolando nei loro rapporti si scoprono euro
Rifacendo la storia riconobbe riconoscendosi mostrano popolo europeo fatto chi maggiore divisione ma c'è come un continuum ecco perché chiudo l'idea di un patriottismo italiano povero assolutamente in contrasto con un patriottismo
Il professor Gian Enrico Rusconi per il suo intervento do la parola Presidente Massimo D'Alema
Parlerà di attualità dell'idea d Italia
Attualità italiana
Vorrei cominciare con un aneddoto che non è attuale
Nel novecentotrentaquattro quando un grande scrittore russo
Visitando il nostro Paese
Isaac Babel
Raccoglieva questo aneddoto Mussolini ed un giornalista che lo ha intervistato sul programma del partito fascista ha risposto
Il programma del partito viene da me stabilito ogni giorno subito dopo aver letto e che le grandi del mattino e resta in vigore finché non ricevo i telegrammi della Siria
E così che gli italiani vengono a sapere il programma della loro vita per quel dato giorno commentava lo scrittore
Aggiungendo tuttavia quest'uomo gode di un indiscutibile considerazione tanto nei circoli borghesi piccolo borghesi quanto presso i suoi rassegnati avversari
Poche righe più tardi più avanti da abbia citato la teoria di Mussolini sul comando i campi devono essere degli uomini e la folla resta essenzialmente una donna impressionabile e avida di spettacoli che Lusi Indino la vista
Non so se a qualcuno di voi è capitato di vedere qualche film dell'Istituto Luce qualche tempo fa io ne ho visto uno straordinaria potenza
E non le immagini di un discorso di Mussolini
Piazza Maggiore capo dopo un periodo il contrasti molto aspri del partito fascista romani miglia
Mussolini parlava ai camerati della sua terra
In un clima di evidente tensione cioè l'immagine di quest'uomo che esce sul Falcone da solo
Si rivolge alla folla e dice camicie nere della mia terra
E li guarda negli occhi la Abdallah folk femmina
E poi dice come un innamorato
C'è qualcosa di cambiato tra di noi
Io trovo un esempio straordinario seduzione della folla donna
E anche una idea del rapporto tra dirigenti e dire
Colpisce la capacità di un intellettuale più avanti dice Babel condanna chiosa ironica
Diceva dichiarazioni come queste ne conseguiti in Italia è rimasto soltanto un uomo soli oltre a Balbo che candidato alla carica di uomo
Colpisce la capacità di questo intellettuale lontano russo di cogliere così fulmineamente alcuni tratti profondi dell'Italia
Del civiltà politica dell'Italia
Del rapporto tra classi dirigenti e masse
Nel nostro Paese
In fondo dietro il fascismo c'è anche questa tendenza antica ad affidarsi
Fidarsi è qualcosa a qualcuno una sorta di annullamento dell'individuo prima ancora che dell'identità collettivo c'è un passo molto bello di Gramsci dove parla di questa tendenza degli italiani
Ad affidarsi ad un incantatore a lasciarsi sedurre
In fondo la grande platea televisiva
E anch'essa come una donna da ammaliare e sedurre
Con una sola differenza rispetto ai grandi totalitarismi novecenteschi come ha scritto Remo Bodei che oggi la riduzione degli individua la nuda vita non richiederebbe più il sangue e la morte
Ma sono la perfetta insensatezza della società
Dello spettacolo
Ora io mi chiedo può essere questo il destino di un grande Paese di una grande nazione europea fattura
E se noi oggi ci poniamo interrogativi di questo tipo
Se vediamo riemergere dal passato forme nuove certamente rispetto al passato
I rischi di un Paese
Nel quale alla politicismo delle masse qualunquismo sempre Gramsci che parla
Fa riscontro il corporativismo lo spirito di consorteria delle classi dirigenti
Di un Paese diviso da un conflitto aspro confuso drammatico
E nel quale sempre di più sembrano separarsi politica e cultura
La politica pagando il prezzo di un suo impoverimento di un suo imbarbarimento
Era cultura a mio giudizio pagando un prezzo ad un certo narcisismo qualunquista
Che non è
L'ultima delle caratteristiche di una certa cultura italiana
Se noi guardiamo all'Italia di oggi e scorgiamo questi rischi
Deve essere accaduto qualcosa in questi anni
Che lo dico con molta semplicità non è andato per il verso giusto
E con l'attualità italiana della quale intendo occupare
Perché
Se ritorniamo con la mente a pochi anni fa
Sembrava
Nell'eccitazione generale che la fine della guerra fredda la caduta delle contrapposizioni ideologiche
La caduta delle in via di comunismo anticomunismo
La trasformazione nello stesso partito comunista
Ed insieme l'irrompere sulla scena pubblica della questione morale dell'azione giudiziaria il tramonto di un'intera classe dirigente e di quel sistema dei partiti dipinto come un intollerabile diaframma tra società civili istituzioni
Sembrava che tutto questo
Aprisse un periodo inarrestabile magnifiche sorti e progressive del nostro Paese
Forse l'inizio di una stagione positiva
Dove è caduta l'odiosa partitocrazia si sarebbe affermato il civismo democratico un ethos civile condiviso la sorte di repubblica platonica dove finalmente i migliori dalla società civile cadrebbero preso nelle loro mani la cosa pubblica
Che cosa è successo
Chi ha tradito
Perché c'è anche chi interpreta così da vicente
Chi ha aperto la porta gli ipse osso
Per usare una bella immagine ed è stato usato stamane da Pietro Scoppola
C'è chi nella cultura democratica e di sinistra pone la questione in questi termini io non lo dico per interesse personale perché sono i più sospettati di aver aperto la porta Philips
Magari dimenticando
Perché i numeri sono duri
Per l'umanissimo dell'intellettualità italiana
Che anche nel mille novecentonovantasei
Quando vinse il centrosinistra
Quasi il cinquantaquattro per cento degli italiani avevano votato per Berlusconi Fini e Bossi
Ma il tetto i numeri fanno parte di un'altra disciplina rispetta le discipline umanistiche dominanti
Dimenticando cioè che quello era il nostro Paese
è il nostro Paese
Ma tornerò su questo punto che considero importante
A proposito della identità nazionale
Dunque nessuno ha aperto le porte ai barbari
E se mai il vero problema
è quello di una riflessione sulle responsabilità
Riflessione alla quale nessuno può sottrarsi della nuova classe dirigente del Paese
Da parte mia
C'è una parte che mi riguarda
Ma per classe dirigente io non intendo soltanto il ceto politico che rappresenta una porzione della classe dirigente
E tutto sommato nel nostro Paese neppure la più influente
Se dobbiamo dirci la verità
Per classe dirigente intendo la politica l'economia la cultura giornalismo
Le forze le persone le personalità che hanno condizionato lo sviluppo italiano nel corso di questo decennio così Cocciante così importante
Perché alla fine un libro che non ha avuto una grande fortuna invece bello identità civile dei degli italiani visto Umberto Cerroni nel novantasei
Si evoca la necessità di un'autocritica della nazione
L'espressione autocritica non mi piace ma applicarlo alla nazione mi sembrò allora mi sembra ancora oggi qualcosa che ha
La potenza evocativa come dire
Una volta tanto anzi che giocare a darci la colpa gli uni con gli altri cerchiamo di vedere insieme in che cosa non siamo stati eguali alle necessità
E allora questa attualità italiana innanzitutto io credo che il suo primo grande errore lo ha compiuto nel rapporto con il passato del Paese
Con il passato più recente
Con la storia di questi cinquant'anni dell'Italia democratica
Potrei dire che è un'espressione semplificata mi scuserete un modo di alloggi comma ascoltando per tutta la giornata un dibattito di grandissimo interesse
Ho fatto quello che un uomo politico non può non fare ho buttato via quello che avevo scritto
D'altro canto uomo politico e
Costretto all'attualità la dimensione della politica questo
E quindi per questo mi consentirà un modo un po'gli alloggi diciamo
Di parlare
E quindi per usare un'espressione semplice la Nuova Italia che anch'io non chiamo Seconda Repubblica questa nuova stagione della storia italiana ha buttato via il bambino con l'acqua sporca
Che cosa fosse l'acqua sporca lo sappiano
Corruzione l'occupazione dello Stato
Vorrei dire di più il fatto che i partiti sostituendosi alle istituzioni in parte per necessità in parte per vizio
Hanno finito per soffocare lei
E per impedire che esse crescesse pretendessero vigore
Istituzione sono state come una pianta intorno alla quale si abbarbicata al
Il parassita
E questo va impedito che esse crescessero prendessero dico
Ma il bambino è stato il ruolo democratico dei partiti
La loro capacità di in mettere nella storia della vicenda italiana
Masse popolari
Diceva Fisichella donne e uomini semplici cioè la Democrazia Cristiana per parte sua ma anche il Partito Comunista Petrarca cinque
Che erano state escluse da questa storia
Il che non toglie nulla alla grandezza del Risorgimento
E tuttavia ne individua un limite l'essere stato un moto che non ha coinvolto le masse popolari profonda del nostro Paese
E così facendo i partiti sono stati a lungo il tessuto connettivo di un noi diviso
Quando una bella espressione ancora di Remo Bodei noi diviso
Noi stesso eravamo noi
Ma i vizi
Ma insieme grazie al fatto che i partiti
Commettevano queste tale
E i media attraverso l'appartenenza ai partiti l'appartenenza allo Stato a nazioni
E vivono insieme grandi strumenti di inclusione di coesione della multietnicità italiana
In mediazione se si vuole
Pensiamo a come la Democrazia Cristiana
Ha esercitato una mediazione tra nord e sud
Per i piccoli imprenditori del Veneto il disoccupato meridionale
Certo via via attraverso l'uso la fine
Insostenibile della spesa pubblica
Ma a lungo in modo virtuoso in un processo di sviluppo in cui la spesa pubblica nel Mezzogiorno era anche un volano per la crescita degli industriali no
Pensiamo a come ancora la Democrazia Cristiana
A contenuto
Le spinte Evelyn tecnicismo cattolico
Al punto che ci siamo resi conto oggi come il venire meno del partito dei cattolici arriso per certi aspetti più pervasiva nella vita pubblica
Una presenza integralista che pretende di regolare le cose di tutti secondo le convinzioni di un'altra
Persino più pervasiva
Che la democrazia cristiana in qualche modo mediava e contenitiva dovendo governare in una coalizione forze di diverso ispirazione
Ma pensiamo anche a come le sezioni del partito comunista
All'osso volto un ruolo di educazione di masse popolari
Diversamente esposte al populismo e al qualunquismo
Qua la pedagogia televisiva come unica forma di educazione politica
E vero
Che l'appartenenza ad una patria comune è stata immediata
In quella che qualcuno ha persino definito una sorta di guerra civile dell'anima con un'espressione probabilmente esagera
Ma anche in qualche modo garantiti
La democrazia dei partiti avuto dunque questo
Limite ma anche questa funzione
E aveva due punti forza
Uno fu senza dubbio
All'origine di questa stagione italiana la lotta comune per la libertà e contro il fascismo
C'era un patrimonio c'era un vissuto comune delle classi dirigenti i partiti democratici
Che non era il vissuto comune degli italiani
Ma era il vissuto comune delle classi dirigenti dei partiti democratici certamente e di una parte dell'Italia
La vera e condiviso in forme diverse
L'antifascismo da lotta al fascismo al nazifascismo
Come esperienza fondativa
Della loro partecipazione alla vita politica
Io qui credo che dobbiamo essere più obiettivi sono a sinistra ecco rispetto ad alcune osservazioni che ha fatto Fisichella né su quella sinistra
E
Insomma
Quando Togliatti arriva a Salerno
E dice sì dalla monarchia e si a Badoglio
E rifiuta la prospettiva di una Repubblica antifascista del Sud che si contrappone alla Repubblica sociale del Nord sceglie la continuità dello Stato
Più questo vorrei ricordare
Come
Sceglie la continuità dello stato
E si pone il problema della trasformazione dello Stato a partire dalla scelta della sua continuità
Dopo verrà il problema
Oggi noi siamo con lo Stato Italia lo Stato italiano in rete
Che si trova nel Mezzogiorno sotto la protezione degli alleati
E l'esercito italiano che ciò che ne resta che si batte a fianco degli angloamericani contro i tedeschi invadono una parte sul nostro Paese
Io non credo che questa sia una scelta di di di scarso rilievo diciamo dal punto di vista del tema che stiamo discutendo
E certamente la storia della sinistra sarebbe stata diversa
Io credo peggiore città
Rivisto con gli occhi di oggi io potrei dire noi non avremmo potuto pensare di costruire su quella radice una nuova forza democratica della sinistra se non avessimo alle spalle scelte porta
Ma e Stenmark e il secondo punto di forza fu la Costituzione il feto Urso
Io sono convinto Fisichella fatta la citazione che condivido pienamente
Vi sono Paesi nei quali il patriottismo non ha bisogno di un patto sottoscritto
Perché nei cromosomi nell'assetto
Sono paesi nei quali l'appartenenza ad una patria comune
Sono Paesi divisi sono Paesi molteplici sono Paesi divisi per ragioni ideologiche territoriali e noi siamo questo Paese sia diamanti stamattina ci ha persino detto che questa molteplicità e la ricchezza e che questa flessibili ed entità nazionale ci aiuta di integrarci nella globalizzazione tornerò su questo punto molto stimolante ci sono Paesi nei quali lo stare insieme comporta che si scrivano dei patti
E
Quel patto
Era importante
Lo dico perché la rottura della democrazia dei partiti doveva essere vista per quel che era
Cioè
Come l'aprirsi di una stagione pensa di possibilità ma anche di rischi
E una stagione nella quale era necessaria un'opera democratica costituente
E non semplicemente un affidarsi alla spontaneità di una società civile dista mitica mente come più avanzato portatrice di valori sani terra sul su una politica corrotta
In fondo in questa idea c'era qualcosa in realtà di molto antico dice
Punto di quella politicismo degli italiani che non rappresenta a mio giudizio una virtù politica
Non solo per riscrivere alcune regole fondamentali
E bellissima l'espressione Diamanti la Repubblica preterintenzionale
Cioè il venire avanti di una nuova forma dello Stato senza che questo corrisponde ad un progetto ad un equilibrio che abbia un'organicità sistema democratico le istituzioni sono pesi e contrappesi
Possono può venire avanti il cambiamento in modo caotico salvo rischi su cui poi dirò un altro
Ma anche perché in quest'opera democratica costituente
Inevitabilmente si sarebbe finito per fissare un patrimonio di valori condivisi perlomeno un'esperienza condivisa che è la condizione del bipolarismo
Qui c'è un errore profondo proprio buttare via il bambino con l'acqua sporca
E cioè un
Fatto di considerare ogni ricerca di un'intesa tra le forze politiche con una manifestazione di consociativismo
L'idea è che il bipolarismo sia uno scontro che quanto più è furioso tanto più siamo in una democrazia compiuta è un'idea elementari rozza infantile
E mi permetto di dire anche pericolosa
Il bipolarismo è tanto più forte e netto
Laddove esistono
Nucleo di principi di valori condivisi e di regole chiare
Sì regolano il conflitto
E che evitano che il conflitto sia la si risolva nella sopraffazione di una parte sull'altra
Che invece il timone immanente nel nostro Paese
Ed è una delle ragioni della pienamente Otello lo scontro politico impegnati
Io
Non nego affatto che in questi anni
La nuova stagione politica abbia dato anche anzi per certi aspetti lo rivendico
Effetti importanti e positive
L'Italia ha compiuto dei progressi
E quando noi potremo considerare da non più da lontano
Questo decennio credo che saremo più lontani dalle polemiche
Il riconoscimento di questi progressi sarà la è
Dal governo del paese la sinistra e la destra ecco abbiano alternativamente governato nelle circostanze complicate avventure tuttavia io lo considero un fatto di avanzamento
è certamente stato un progresso decisivo la vera è legato il destino dell'Italia all'euro attraverso una parte ci l'azione alla moneta comune e più in generale rilanciando la funzione dell'Italia si era venuta appannando
O come uno dei paesi
Più significativi del processo di costruzione europea
è certamente importante ma vere avviato un processo sia pure
Parte confuso certamente in compiuto
Di trasformazione dello stato di risanamento della finanza pubblica è importante un certo recupero del principio di legalità
Cosa fondamentale per la convivenza di una nazione
E tuttavia tutti noi avvertiamo il senso di una transizione incompiuta
E di una condizione di precarietà
E la necessità di portare avanti in modo coraggioso il cammino
Innanzitutto nella direzione dell'Europa
Io sono convinto che l'Europa è una stella polare nel cammino dell'Italia non solo come quadro delle compatibilità dei vincoli economici finanziari in questo senso il legame con l'Europa è stato prezioso
Ed è stato vissuto questa rincorsa dell'Eur
Dagli italiani come un momento importante di affermazione del anche dell'orgoglio nazionale vi sono stati aspetti quella fase di unità ma del Paese di condivisione di un obiettivo che appariva anche un modo di dimostrando che siamo un popolo forte capace di affrontare anche sacrifici per qualcosa che vale la pena
Ma io credo che il riferimento all'Europa valga più in generale
Come riferimento alla evoluzione del sistema politico e delle culture politiche del nostro Paese
Oltre il particolarismo di vecchi e nuovi casi italiani
Noi abbiamo vissuto molto a lungo la cultura del caso Italia noi comunisti italiani abbiamo certamente contribuito molto a diffondere una cultura del caso Italia della originalità della peculiarità ma della situazione italiana e indubbiamente questa peculiarità italiana nel panorama europeo ce sta anche con una spetti di particolare vivacità culturale ma nel complesso alla fine dobbiamo pur dire che la peculiarità italiana è stata rappresentata per quanto riguarda la sinistra dalla presenza di una sinistra che non era in grado di proporsi come alternativa di governo
E mi pare che la prospettiva della sinistra italiana è quella di essere sinistra europee
Parte del socialismo europeo e credo che un certo difetto della intellettualità italiana in particolare di quella di sinistra di pensare che i propri difetti siano invece un modello planetario e rappresenti uno uno una situazione straordinariamente avanzata che addirittura deve essere proposta tutto il mondo farsi come ha scritto penna brillante intellettuale francese Marc Lazar che ci studia da tempo la si mi sto italiana sia una delle più creativa inconcludenti del mondo che io credo che c'è del vero questo punto di vista
Ma questo riferimento all'Europa con approdo vale anche per la destra ma io parlo della sinistra della destra diciamo avremo modo di parlare nelle settimane che verrà delle sue anomalie fisica perché sono anche più inquietanti ma riferimento all'Europa secondo me essenziale anche per fissare un patrimonio di valori condivisi
La civiltà europea e cioè quell'umanesimo democratico che costituisce il patrimonio comune non c'è un tecnico scientifico d'accordo
Ma c'è un un insieme di valori di principi che sono il frutto della storia europea anche delle sue tragedie e che rappresentano un patrimonio comune della nostra democrazia e non è soltanto la democrazia anche se questo certamente questa però è una parola importante per definire questo patrimonio però vorrei dire che anche una certa idea della democrazia una democrazia che non si non si dimentica degli ultimi di una democrazia inclusiva di una democrazia nutrita anche i valori umana
L'Europa che come giustamente ha ricordato Rusconi pensando alla Carta dei diritti europei e alla nostra Costituzione
Include i valori cristiani ma non è rischia
Noi non chiediamo alla Turchia per essere parte dell'Unione Europea di farsi cristiano
Ma chiediamo la Turchia di abolire la pena di morte e che l'abolizione della pena di morte è un segno dell'accettazione dei valori costitutivi della nostra civiltà e certamente in questo valore della vita c'è il segno del cristianesimo
Ma
C'è quella cultura c'è ma non come limite come qualcosa che concorre alla formazione di un patrimonio di valori che va oltre che più universale ed anche la Chiesa per parte sua il più universale
Perché definire l'Europa come Europa cristiana neanche limitativo verso la straordinaria universalità di una chiesa nella quale oramai neppure più la maggioranza dei cardinali insomma europea
La Chiesa ai molto più che europea l'Europa e anche altro che non cristiana
E questo patrimonio di valori che costituisce la civiltà europea io creo dovrebbe essere messo alla base anche del nostro essere italiani
Cioè in fondo io sono convinto non soltanto che abbiamo bisogno di essere più italiani
Per partecipare con forza e con prestigio alla costruzione europea e chi ha strada aggiunge diamanti quando dice che le teorie secondo cui la globalizzazione dissolve gli Stati-nazione a lui si sono dimostrate fallaci e che gli Stati nazionali sono anzi diciamo i i i punti dove la relitti si hanno la Rete della globalità dei noti se mai gli Stati nazionali sono caricati di responsabilità ancora più rilevante c'è un grande tema democratico e potrebbe appassionare
Gli studiosi delle istituzioni che cosa può essere il fondamento di una democrazia sovranazionale io mi sono trovato a vivere l'esperienza drammatica ma formativa
Di una guerra
In una situazione in cui le decisioni relativamente a quella guerra vengono presi in un consesso internazionale
Dove in qualche modo il capo del governo italiano funzionava non come capo dell'esecutivo ma come se fosse il parlamentare che rappresentava il segugio italiano
In un contesto nel quale le decisioni non poteva non esserne nazionali e io aggiungo che è un grande Paese non poteva sottrarsi alla disciplina di una maggioranza internazionale
Mi sono reso conto di svolgere un ruolo non previsto in letteratura
E anche preoccupante
Altro che fine dello Stato nazione
Una responsabilità inedita in una situazione in cui non è possibile consultare il Parlamento se non sulle grandi linee
Insomma vorrei da questo è un tema davvero che gli studiosi delle istituzioni e della democrazia che cosa può essere una democrazia sovranazionale in un'epoca in cui le grandi decisioni oramai sfuggono a una possibilità di controllo
E in cui però lo Stato nazionale ripeto non solo non scontato ma resta il mezzo fondamentale promesso quali gli italiani partecipano le grandi decisioni è un tema e no
Io lo soltanto proposto suggestione Luciano
Ma mentre dico questo e cioè che abbiamo bisogno di essere più Italia per stare con forza in Europa e nella globalizzazione io dico anche chi abbiamo avuto bisogno di è un'OPA per ricostruire l'unità e l'identità dell'Italia
Perché il rischio di una drammatica lacerazione fra nord e sud del Paese che noi abbiamo corso
E che abbiamo evitato a mio giudizio
E mi permetto di dire che nello sconfiggere un disegno secessionista ha contato più la capacità dell'Italia di raggiungere l'Euro che non gli accordi con la lega in sede politica leader già sconfitte
Nel cielo è stata sconfitta dal fatto che questo Paese è tutto dalla Sicilia al Trentino entrato nella moneta europea perché se non ce l'avessimo fatta
Il nord non avrebbe potuto accettare di rimanere fuori no una delle parti più ricca e più sviluppate d'Europa avrebbe sentito il legame con il Mezzogiorno come un vincolo intollerabile L'Unità del benissimo è stata difesa nella chiave della integrazione europea integrazione europea non soltanto non si contrappone all'unità del Paese rimane una condizione sostegno
Io credo che questo è il primo punto da quando dobbiamo andare avanti andare avanti nella trasformazione avendo un'Europa in questo senso più ampio non solo la moneta non solo i vincoli sono riferite
Ma l'Europa come netta o la stella polare di un processo di trasformazione
Della nostra democrazia ET avanzamento verso una nuova fase di sviluppo democratico il secondo problema è quello di un nuovo patto costituzionale
Che non alteri la prima parte della Costituzione ma che eviti che questa prima parte della Costituzione finisca per essere travolta dall'invecchiamento del sistema istituzionale
Il fallimento di un processo costituente condiviso è stato il fallimento più grande della legislatura che si chiude
è stato grave non soltanto degli squilibri rischia di un cambiamento senza progetto
Noi non c'è vero federalismo senza un potere centrale forte
C'è un'altra cosa
Il federalismo italiano non può ripercorrere il modello gli altri Paesi federalismo italiano non può che essere un processo di decentramento che considera una pluralità di soggetti istituzionali
I comuni
E rischiamo di mettere in capo ad un neo centralismo regionale che persino più oppressivo del centralismo dello Stato centrale
Non c'è vero federalismo senza un'Assemblea nazionale che rappresenti le autonomia e che sia il luogo della ricomposizione democratica dal basso
Non c'è vero federalismo senza cambiare la forma del Parlamento e ripeto senza un potere centrale forte
L'asimmetria Fassino c'è letti dei cittadini presidenti eletti dai cittadini e un sistema parlamentare precari come quello che noi abbiamo è pericolosa
Pericolose
E c'è persino chi teorizza che è stato sbagliato fare le bicamerali e che anzi bisognava procedere a pezzi e bocconi quando io credo che sia stato sbagliato non riuscire a fare le riforme non tentare di fare
Ma non solo ripeto per questi squilibri e questi rischi ma anche perché il fallimento di quel processo ha fatto venire meno quel tanto di reciproca legittimazione che nella scrittura comune di nuove regole poteva taxi e questo è un male
Da una parte ha pesato quella che io definisco la brutalità
Di un
Di un ceto padrone che vuole fondare il proprio potere che ha pensato sia convegni
Utilizzare una rinnovato anticomunismo per fondare il proprio potere
La decisione politica probabilmente
Nell'immediato una decisione anche
Si è rivelata
Penso alle vicende degli ultimi mesi non so sul piano tattico come si direbbe
Ma foriera di grandi guai
Perché l'idea di ricostituire un blocco dominante sulla base di un anticomunismo di cui si sono esaurite le ragioni storiche politiche internazionali la guerra fredda il pericolo che era reale
Questa idea non ha una legittimità etica innanzitutto e rischia di lacerare in modo drammatico un Paese nel quale dettaglio diceva che ogni italiano ha nell'animo un frammento di guerra civile cioè
Forse esagerata ma non aveva visto in neanche novecento quando dice diciamo
Comunque lasciamo stare la guerra civile è un Paese che si infiamma facilmente ecco
Però io credo che nel fallimento di questo processo ha pesato anche una miopia nell'altra parte le spinte conservatrici timore del cambiamento
Il timore è che nel cambiamento con una delle regole ci fosse il riconoscimento dell'altro io mi sento ancora rimproverare di avere legittima tu Berlusconi con la Bicamerale
Da parte di intellettuali di sinistra quali diciamo non si rendono conto che in un Paese democratico uno che piglia i voti di sedici diciassette milioni di nostri connazionali e l'Egitto
E che semmai il vero problema e quello di stringerlo sul terreno di regole condivise
Se non vogliamo che diventi pericoloso
Che ha avuto a tutto al nuovo un dibattito di questo tipo che soltanto l'espressione di pochezza politica intellettuale
In fondo diciamo l'idea di un Paese normale
Faceva riferimento a questa prospettiva ma mi rendo conto che questo possa essere assalito apparso troppo poco Paese normale per
Diciamo una cultura che
Si muove solo per palingenesi gli obiettivi e non per così poco e dall'altra parte invece troppo
Per corporazioni che considerano perciò persino il principio di legalità
Come una forma intollerabile di oppressione statalista
Persino il dovere di buttare la spazzatura nel cassonetto viene considerata con forma intollerabile stalinismo da una parte della borghesia italiana e certo l'idea di fare un Paese normale stretto fra questi opposti estremismi non era un programma facile
E tuttavia io ritengo che di fronte a noi
Qualsiasi sia l'esito confronti
C'era naturalmente è chiaro che dal mio punto di vista questo compito sarà più semplice se l'esito sarà aggiunti
Ma alla fine di fronte al nostro Paese alla classe dirigente del Paese sì riproporrà questa esigenza
Proseguire il cammino nella direzione di una rinnovata democrazia sempre più legate all'Europa sui principi sui valori alle sue culture politiche ha le sue regole
Riscrivere insieme le regole e il vivere politico civile degli italiani
Io credo che per fare questo ci voglia un dialogo
Tra chi condivide questo obiettivo
Nelle diverse formazioni politiche e non sono tutti
E Cimone se mi consentite ancora di più un dialogo tra politica e cultura questo Paese ha sofferto e soffre tuttora di una separati sì che ha ragioni storiche molto antiche il formarsi della nazione italiana come fatto civile e culturale e avvenuto troppo prima del suo formarsi come entità politica statale
Perché non si determinasse una separazione tra politica e cultura
Una diffidenza reciproca reciproco sospetto persino disprezzo qualche caso di cui anch'io per esempio che ho dato qualche dimostrazione diciamo ma le dicevo anche tante perché diciamo viene voi miliardi reagire io credo che questa separazione sia un danno e credo che non vinceremo la sfida che abbiamo di fronte a noi
Senza un maggiore ascolto reciproco e una maggiore solidarietà grazie
Ringraziando dunque Domenico Fisichella Ennio Di Nolfo in giorni Enrico Rusconi e Massimo D'Alema per i loro interventi
Sono stati tutti abbastanza conto cubiti e siamo rimasti nell'orario che c'era stato imposto grazie don quindi la parola a Giovanni Gozzini direttore del Gabinetto Vieusseux che trarrà le conclusioni di questo compendia
Sì penso che sia chiaro a tutti che io non trarrò le conclusioni di un bel niente quello che mi limiterò a fare per la quale vi chiedo esce minuti
Devo logico
E di provare in tutta modestia fissare i punti principali
Di un impegno ha una storia riflessiva
Ha un'autocritica di una nazione a un dialogo tra politica e cultura osato le citazioni che mi hanno appena deceduto un'opera per la quale istituto e sono stato chiamato ad
Viceré intende proseguire ad essere veicolo estone
Il primo paletto mi sembra questa la parola Italia è stata declinata in questi due giorni su due versanti non sovrapponibili il primo è quello de l'identità nazionale degli italiani di cosa sono di Costa sembrano agli altri e di cosa pensano di essere di come questa cosa è cambiata nel tempo
La retorica dell'italianità anche come ci ha detto Berlusconi il secondo che ha problema collegato ma diverso di legittimazione dello Stato su questa distinzione ha insistito molto il Presidente del Consiglio ieri sera
Credo di non fare e violenza nessuno degli interventi di questi due giorni nel dire che tutto sommato il giudizio è positivo per il primo corno di questo dilemma per il giudizio che gli italiani hanno di Sepe l'identità che in maniera intermittente travagliata però tutto sommato continua a resistere nel tempo e nello spazio Peter viceversa il giudizio credo di tutt'i sia stato preoccupato sul secondo corno di questo vile e cioè sulla legittimazione debole per non dire assente e di questo nostro Stato ora questa opposizione questa contraddizione può essere coniugata su temi diverso
Federalismo
è un argomento che riecheggiato soprattutto oggi diamanti Dino conica assistito su questo punto
Patriottismo costituzionale tutte le sue implicazioni del rapporto tra memorie al plurale e storia
Al singolare ma sempre al plurale perché la storia è soltanto un il rapporto Caletti potrà fonti e interpretazioni quindi non potrà mai aspirare alla verità assoluta ma fu maiuscole quindi ad essere definitiva
Ubi consistam moderno a me contemporaneo della fare Italia in generale della parola
Faccio due esempi di questo credo che sia un luogo comune negli alti vertici della NATO poi magari presidente D'Alema minimi smentire che i soldati italiani hanno mostrato dalla Somalia al Kosovo una maggiore capacità di quello che in gergo si direbbe Intelligence cioè dialogo con la popolazione locale e capacità di intendere di farsi intendere di stabilire legami allora questo può essere forse uno spunto di riflessione ulteriore e un debole senso dell'orgoglio una signor Nale può rivelarsi nel tempo della globalizzazione un vantaggio anziché uno svantaggio e quindi fare del popolo italiano a un popolo più capace di altri di operare sul queste nuove frontiere in operazioni militari che è sempre più difficile assimilare alle guerre del passato ma che sono oggi la dimensione moderna dell'esercizio del diritto internazionale un secondo esempio se ne è parlato poco sorprendentemente in questi due giorni il tema dello sviluppo locale del distretto che pure a me la Toscana uno dei suoi centri pratici e e teorici anche qui ce l'ha ricreato diamanti c'è un modo di essere identità locale
La nostra piccola campagna urbanizzata fatta di una rete di piccole e medie impresa è capace di assicurare a tutti la tenuta del tessuto comunitario una transizione dolce alla modernità senza gli sconvolgimenti dei grandi
Ogni industriali e al tempo stesso
Per tanto tempo sono stati abituati a leggere questo come un dispetto invece come una incapacità di essere nazionali e di una sovrapposizione di una preponderanza del dato
Tale oggi in questo elemento di una identità locale come ci ha ricordato i diamanti si coniuga senza difficoltà senza contraddizioni con un essere identità a livello nazionale sia Toscanini che sia italiani senza che tra questo sì percepisca una contraddizione è una posizione negativo
In questo c'è un elemento che riecheggia questi preciso la Brokeback
Amava la meravigliosa debolezza dell'Italia nel Seicento cita i suoi mille campanili il suo non avere un'identità nazionale perché frammentata nel pulviscolo queste realtà municipali politologo Amérique amo pattina il cui nome è riecheggiato pure esso in questi due giorni e ci ha detto che quella è stata la differenza storica fra nord e sud al nord al centro l'abbiamo avuto e quindi abbiamo un diverso senso di quella
Amarsi fitness tradizione civica al sud non hanno avuto l'autogoverno comunale e per questo non sono stati capaci di arrivare alla dimensione moderna del buongoverno
Non è tanto risuonata in questi due giorni il tema dell'identità degli italiani così come è stato declinato da una generazione che ha fatto l'astro del giornalismo italiano io penso a Montanelli purtroppo non ha potuto tre con noi ma anche a Prezzolini e Longanesi e la Società degli apporti gli italiani di italiani che non credono alla politica e che sono preoccupati del loro particulare il tentativo di una definizione forse anche un idealismo di bassa lega se si vuole e l'italiano come genere Guareschi no Peppone e don Camillo Scoppola a un po'adombrato questo tema del fatto che poi nelle loro diverse appartenenze separate gli italiani i quali hanno conservato un uso comunque condivisi di identità in quei valori tutto sommato rurali comunitari che appunto il piccolo mondo di Guareschi aveva messo e ed era stato un genere poi di largo consumo poco quindi forte
Identità edificazione e questo neri echeggiato anche perché quello è rimasto appannaggio di una generazione e
Oggi da diversi decenni a questa parte il tema dell'identità nazionale e della debolezza del nostro Stato è stato coniugato
Il punto di vista storicista sull'hanno ricordato tutti gli interventi di questo pomeriggio l'Italia come Paese anormale perché caratterizzato da una storia elitaria in cui le rivoluzioni non sono s'la per fatte proprio per i loro scarso contenuto popolari momenti di passaggio epocale della nostra storia il Risorgimento la Resistenza non manca di questo contenuto di massa e quindi questo stato non ha mai avuto quella lì ci
In azione popolare che lo Stato francese con la sua presa della Bastiglia detto anche se quelli erano poche centinaia di sanculotti però quell'evento assegnato una rottura che è diventata punto di riferimento emotivo personale e collettivo e il familismo altro tema potrebbe essere un'altra direzione d'approfondimento Chiara Saraceno ci ha spiegato bene come questa categoria sia stata una categoria equivoca male interpretata frutto di quest'modo di pensare all'Italia come a una deviazione a un ritardo sulla via della modernità non abbiamo senso civico successivi Tunes perché siamo troppo amici degli amici familistico e amorali però se noi se noi pensiamo a un fenomeno capipopolo via più telefonini di tutti come finlandesi ma clandestina non una ragione geografica per questo noi abbiamo la ragione dei figli devono essere tenuti sotto controllo dalle madri e quindi è una tenete ricondotto questo tema del familismo ma abbiamo tanti telefonini anche perché siamo il popolo della partita Iva del lavoro autonomo questo riporta a quell'altra realtà e a quell'altra difficoltà bene uno Stato che deve lavorare su tante più parte i priva di quante devono alla pari di altri stati ha più difficoltà dei suoi o molti io concludo su questo punto per lungo tempo mai siamo stati abituati a considerare questa debolezza dell'
è stato un prodotto storici stinco dato dall'opposizione a Stato e Chiesa abbiamo concepito Stato e Chiesa come due orbite separate in lotta fra di loro ciascuna delle quali segnata ai limiti dell'altro
Queste macchia vecchio io credo che in realtà sia vero un po'il contrario sia vero cioè che nel tempo della Controriforma c'è stata una compenetrazione tra morale laica e morale cattolica
In questo Paese se volete un esempio di quello che intendo dire lo trovate la fine dei Promessi Sposi il monologo di Renzo Tramaglino che cosa ogni parato ho imparato a non mettermi né tumulti e quella morale che frutto appunto di questa o sui monti tra cultura laica e cultura
Religiosa tema religioso della Controriforma ha portato Pedoto alcune conseguenze che io credo siano registrabili nell'identità personale e collettiva degli italiani oggi certamente una prevalenza della morale priva sul pubblico in particolare
Ma fanno mettermi né tumulti rifuggire dalla
Mobilitazione collettiva il primato del perdono sulla responsabilità personale individuale il terrore del cambiamento traumatico
Delle fatture della storia
E il codice sottile della dissimulazione di rapporti con il potere io credo che queste cose che che che Manzoni aveva intuito siano ancora in qualche modo presenti nell'anima degli italiani
Alcuni storici insigni l'hanno chiamato trasformismo e credo che quella debolezza dello Stato
E quella identità degli italiani possono su questo piano ritrovare le proprie intime connessi e quindi in qualche misura spiegare e Luna all'altra e spiegare questo problema abbiamo ancora di fronte perché avremo ancora di fronte della lontananza della separatezza dei cittadini italiani dalle loro istituzioni su questo piano io credo e concludo che presente nel consiglio di ieri col tono credo più che con le parole e del suo intervento ci abbia dato un ammonimento se la politica non smette di essere quella continua caccia alla lepre cedui diceva di la lepre degli interessi corporativi particolaristici che ciascuno cerca di rincorrere non preoccupandosi poi dell'esito finale al quale questa corsa sta caccia dalle anziché al lavoro perché possa portare INPS questa distanza netta separatezza tra cittadini e Stato resterà viceversa la politica deve recuperare il senso di una missione senso senso di un progetto io lo dico personalmente da come sapete vengo da una famiglia cattolica praticante e non è bello vedere i nostri politici elemosina aree legittimazione dalle autorità massime della chiesa della Chiesa cattolica in particolare io personalmente non credo del tutto che la
Indubbia emergere di Giovanni Paolo secondo come figura e a senza contraddittori paritetici alla fine di questo millennio sia il frutto di una capacità particolare effettiva della chiesa di modulare la propria proposta come diceva Scoppola stamani no giubileo degli sportivi del politici sì de eccetera eccetera io credo che sia più che altro l'effetto di un vuoto della politica di una crisi della politica nel suo recuperare quel senso e di Progetto e dimissione con tutta l'umiltà di cui sono e di cui siamo a capo chic questa occasione ha voluto essere la circostanza per un dialogo tra politica e cultura io credo indispensabile per l'epoca dare questo senso di futuro ringrazio tutti voi che avete partecipato e ringrazio rilevatori che hanno accettato il nostro invito e arrivederci alla prossima