"Il federalismo fiscale dopo la riforma: perequazione e finanziamento della sanità" organizzato dall'Università Luigi Bocconi (presso l'Università Luigi Bocconi, Istituto di Economia Politica, via Sarfatti)

Sessione io ringrazio tutti coloro che sono intervenuti credo che il mio bambino sia quello dei introdurre la naturale funzione che svolge questo centro di ricerca costituito presso unità Bocconi l'Università Bocconi
Che ha due funzioni essenziali in primo luogo quello di presentati i lavori che sono via via fatti nell'ambito è un'altra attività accademiche di ricerca
E c'è una serie di qualche del quali sono personalmente molto affezionato
Anche perché non scrivo io della qualità e insicure chieda il senso del lavoro che è stato fatto almeno negli ultimissimi anni
Secondo riguarda noi sviluppiamo las attività di ricerca
Di natura sostanzialmente accademica ma legate all'anno
Problemi a da in divenire quindi su riferimenti istituzionali molto diversi sia nazionali sia internazionali
In questi anni alcuni di noi si sono occupati
Ricadono la datate avevo tempo lo studio dei problemi del federalismo biologiche cogliamo l'occasione per presentare questi lavori esogene andrebbero a un al avvisare di un'importante riforma che è stata introdotta recentemente nel nostro Paese
I nostri rappresentanti questo campo sommariamente anche l'opinione del oggi abbiamo peraltro la fortuna di avere qui io
A informarlo Zanardi Zanardi
Anche Zanardi
E Algeria peraltro suo dovere qui i rappresentanti dei livelli istituzionali probabilmente più
Significativi in questo processo di modifica
Abbiamo bisogno di salire in ghingheri nostre collega ma presente svolge un importante ruolo del Ministero della Sanità
Abbiam detto tipiche presidente la Conferenza delle Regioni
E abbiamo presente il sottosegretario pesava il professor Giarda permettetemi di esprimere un
In particolare
Apprezzamento per la presenza di Piero Giarda oggi qui con noi
Io penso di esaltazione del poche persone che riuscite insegnami quel case
Come è nata leve al volto mesto e di erotismo
Devono essere verificati due condizioni un maestro in grado di segnare una lieve in grado di apprendere la prima condizione nella fattispecie la verificate la seconda
Longo oltre per cui se se ho imparato poco non è colpa del mesto ma Emilia Congreve ingaggiato di chiese intervenuti intervenuti io do tossire di ventiquattro ore dirigerà i lavori
Grazie bentrovati a tutti grazie al professor Albertoni
Concordo sul fatto che si tratti seguivano un'occasione quella odierna pertanto molto stimolante
Per affrontare il tema del federalismo fiscale
Perché
Molto legata all'attualità abbiamo da pochi giorni
La versione definitiva del decreto legislativo attuativo del federalismo fiscale decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri il diciotto febbraio
E quindi quello odierno è un primo interessante momento di confronto non solo a livello accademico con presenti alcuni dei protagonisti anche nella fase di redazione di questo testo ma anche di confronto con veri di tipo istituzionale quindi sarà molto interessante
Ascoltare le relazioni e le valutazioni che emergeranno dai nostri lavori credo che i piani di lavoro possono essere due non necessariamente
Contraddittori ma anzi complementari il primo mi pare quello illustrativo cioè di analisi del provvedimento
E l'opportunità di restare su questo piano mi viene suggerita sia dalla relativa novità della materia che come dico definitiva da non più di quindici giorni sia dal fatto che vedo un pubblico mediamente molto giovane che fa ancora più piacere ma mi suggerisce proprio l'opportunità inizialmente almeno di un taglio illustrativo di questa riforma
Nell'altra strada ovviamente invece quella della valutazione cioè credo che dovremmo porci anche delle domande e cominciare a dare delle risposte
Per esempio potremmo chiederci se quella che si è introdotta e davvero una svolta sul piano del federalismo fiscale nove sul giornale abbiamo riportato tra le altre
Valutazioni in una un'affermazione del presidente della commissione Bilancio ed ex ministro delle Finanze Augusto Fantozzi che diceva che quello realizzato il modello più avanzato di federalismo sostenibile
Quindi già una prima valutazione potrebbe essere su questo cioè potremmo chiederci se effettivamente si è fatto il massimo in questo momento oppure se non si possa concludere magari con un po'di malizia che si è fatto un giro molto lungo per arrivare non dico il punto di partenza ma poco più in là nel senso che come sapete e il federalismo si è attuato non attraverso una sistema di perequazione diretto fra le regioni che peraltro sarebbe stato molto problematico istituire bensì mantenendo un ruolo centrale molto forte per lo Stato che resta un po'in mazziere della partita diciamo così resta il garante soprattutto del rispetto delle regole di solidarietà
Poi un'altra questione sicuramente riguarda la sostenibilità nel tempo di questo sistema
Cioè la sostituzione del meccanismo dei trasferimenti erariali con la compartecipazione al gettito dell'IVA garantirà nel tempo una coerenza tra i fabbisogni e le risorse
Questa è una domanda che non non ci si pone per il due mila e uno nel senso che il meccanismo che è stato individuato fa sì che alla fine per l'anno prossimo il saldo sia neutro cioè il regioni incasseranno esattamente quello che avrebbero comunque ottenuto con il vecchio sistema poi nel dettaglio tecnico vedremo perché come
Però è una questione che vale sicuramente negli anni a venire
E per tutto il periodo transitorio che dovrebbe concludersi nel due mila tredici
Poi un'altra cosa tributo solo Lino sicuramente molti altri stimoli potranno venire dal dibattito riguarda per esempio il livello di autonomia che le Regioni potranno ottenere nell'utilizzo delle risorse
E la vexata quaestio che dibattuta da anni Ghidini delle responsabilità del che fare in caso di scelte pubbliche assunte a livello nazionale dal Governo e Parlamento che abbiano coincidenza
Per esempio sul gettito dell'Iva o per esempio sulla spesa sanitaria quindi le responsabilità in questi casi
Ecco buttato lì alcuni flash perché ne penso che siano tutte questioni su cui opportunamente possiamo riflettere ma son convinto che poi molti altri stimolino verranno ora non mi resta che introdurre il sottosegretario al Tesoro Piero Giarda che ringrazio fin d'ora per la per la presenza ed è quale ricordo una battuta che stava nella relazione governativa d'accompagnamento proprio a questo decreto legislativo sul federalismo fiscale battuta che il federalismo significa un po'più di soldi e qualche rischio in più le così l'abbiamo pubblicata e credo che gliela possiamo attribuire io la metterei come titolo del suo intervento così se ci spiega questa battuta siamo contenti prego
Tale intere ringrazio no no si figuri
Ma più o meno adesso arrivo però il punto no volevo ringraziare Roberto Artoni
Quale mi lega diciamo amicizia
Anche lei credo che sia iniziata su
Il progetto di
Ipotesi preliminari per ipotesi di riforma della finanza locale
Fissare decreto al mille novecento settantadue se ricordo bene in fase di questa azienda non lo conoscevo lui non conosceva me siamo stati presentati da un amico comune che oggi non c'è che Giancarlo Pola
La ringrazio per avermi invitato e ringrazio anche resto Zanardi
Sta prendendo come ereditato da Roberto Artoni un po'degli interessi per queste materie istituzionale
Io non sono sicuro se riuscirò a parlare come sottosegretario nordici hanno il ministero del Tesoro e quindi difensore d'ufficio delle iniziative del governo una cosa che non riesco mai a fare onestamente
La relazione cui Silva facevo riferimento non è la relazione di accompagnamento del nella perché posso dire credo delegate una relazione illustrativa che io ho fatto le Commissioni congiunte di Camera Finanze Bilancio di Camera e Senato
Come in una in una circostanza innovativa rispetto alle tradizioni nel senso che io non ho ho chiesto ed ottenuto di parlare prima del relatore come loro sanno provvedimenti presentati dal governo
Sono presentati nell'avvio della discussione parlamentare da un relatore di maggioranza saprà far proprie i punti di vista più sul federalismo fiscale
Visto soprattutto l'allegato tecnico avrebbe sarebbe risultato in probabilmente incomprensibile ed ostico
Ma la gran parte dei padre di deputati e senatori
Però mi è stato chiesto ho sollecitato diciamo una eccezione alle procedure parlamentari di Camera e Senato e quindi il governo ha parlato prima
Del relatore di maggioranza
La Camera come vera e propria relazione diciamo illustrativa al Senato è invece sotto forma di una audizione anomala e quindi le affermazioni che sono scritte in questo testo un po'più dei soldi un po'più di rischi non appartengono diciamo alla al novero delle proposizioni governative ma quel
E le province proposizione di tipo professorale premi hanno consentito diciamo di sopravvivere i cinque anni
Come rappresentante di quattro governi diversi in Parlamento su tutte le questioni diciamo di finanza pubblica essendo le commissioni Bilancio diciamo le mie classe ronde quali faccio lezione di politica economica e finanziaria
C'hanno sopportato le c'erano in questa veste da maggioranza e opposizione
Federalismo fiscale non so più difficile diciamo ripercorrere tutti i problemi del provvedimento che include molte technicalities
Se voglio dire prima due due parole semplici su questa mozione diciamo di federalismo fiscale dove a volte
Si sostiene che il federalismo fiscale legato a due diciamo eventi sono desiderabili marchio non non possono essere diciamo presentato il primo evento che federalismo fiscale significa riduzione delle tasse riveste una proposizione legata
Diciamo
Sci credo da Giulio Tremonti o sono molti nelle altre persone che stabiliscono a questa identità
Seconda proposizione che insomma il federalismo fiscale significa attribuire la sovranità sul gettito tributario agli organi decentrati ieri che questi sono i titolari del potere primo diciamo della tassazione
Attraverso quel
Strampalati principi diciamo che a volte circolano su questi argomenti
Questo provvedimento non ha niente a che fare con queste visioni del mondo
L'avvenimento
Forse anche il termine di federalismo fiscale né in usato in modo improprio per questo provvedimento
Ricordo innanzitutto la cosa che mi piace di che dico sempre che federalismo danno sulla stessa espressione di federalismo fiscale per quanto mi mi è dato di conoscere mia attività diciamo il professore nasce come esigenza di centralizzazione
Non come esigenza di decentramento
Credo che sia scritto per la prima volta nelle pagine del libro di maschere per Fiore Public Finance mille novecentocinquantanove
Stati Uniti d'America
Problemi di interferenza del governo federale con
Integrazione razziale comportamenti devianti di governi locali e statali negli Stati Uniti d'America è una vera e propria affermazione dell'interesse nazionale
Nelle questioni della
Del business degli Enti locali e degli Stati dell'America quindi lì nasce il termine fiscal federalismo
Si traduce in italiano in modo improprio diciamo federalismo fiscale dove si pensa che il fisco la parola fisco in Italia un significato diverso da quello che aveva negli Stati Uniti
Negli anni Cinquanta doveva fiscal policy alla politica di bilancio in senso lato nel sedano il fisco sono le tasse
Quindi fischi al federalismo era insomma un assetto Complesso di relazioni che riguardano la distribuzione di poteri tra centro e periferia
Il le regole di finanziamento di queste funzioni insomma tutte questioni che in questo provvedimento non sono trattate perché questo avvenimento è
Un semplice provvedimento attuativo del secondo comma dell'articolo centodiciannove della Costituzione bene
Che quindi tiene inalterata la struttura dei poteri tra centro e periferia che nel nostro ordinamento sono definiti dall'articolo centodiciassette della Costituzione repubblicana
Il la finanza regionale non ha avuto un precedente con una legge duecentottantuno del mille novecentosettanta quando le regioni sono state istituite
Non è mai sta in questa legge interpretava allora l'articolo centodiciannove della Costituzione
Un comodo suo
In un senso un po'equivoco che poi i governi e Parlamento negli anni successivi al mille novecentosettanta hanno variamente interpretato
Fu il modo diciamo insoddisfacente questo provvedimento FIP riprende in mano la questione del secondo comma dell'articolo centodiciannove della Costituzione gli dava un'interpretazione ordinata
E coordinata penso che insomma l'unica parola che si può utilizzare per per descrivere questo provvedimento ricca serie di espressione questa è un'interpretazione ordinata
Coerente
Discutibile ma insomma che a questo carattere di essere un'interpretazione ordinata dei contenuti dell'articolo centodiciannove della Costituzione italiana
Cosa fa il provvedimento
Nel provvedimento sostanzialmente da un po'più di entrate proprie alle regioni
Non moltissimo sono circa quattro mila miliardi in più di entrate proprie regioni che si sommano fallire l'attore che si sommano alla tassa di circolazione
Alla l'accisa sulla benzina e che quindi portano il totale dei tributi propri delle regioni a circa
Non c'hanno i due terzi del circa il settanta per cento del totale del finanziamento
Quindi quattro mila miliardi in più di tributi propri
E poi
Ci aggiunge questa questione della dalla compartecipazione al gettito dell'IVA
Che ripeto può essere vista come una grande novità non lo è perché al secondo comma dell'articolo centodiciannove della Costituzione fa riferimento
Note esplicito alle quote di tributi erariali e quindi questa la compartecipazione IVA e qui c'è una quota di tributo erariale che viene assegnata alle regioni
Sono circa trentasei mila miliardi il gettito oggi della compartecipazione all'Iva
Che viene assegnato al sistema delle Autonomie delle regioni a statuto ordinaria
Il provvedimento in senso lato nel modo che credo poi
Professoressa di Riondino andrà a precisare e in un senso che a me eh sostanzialmente ancora un po'oscuro
Elimina
Ma ovini minerebbe uso il condizionale non è evidente che cosa faccia ispessite poco potrebbe eliminare il vincolo di destinazione sulle
Risorse destinate alla sanità
Come loro sanno la sanità non ha mai avuto una sua legge ordinata di finanziamento no l'auto centotrentatré del mille novecentosettantotto come tutti sanno da questo punto di vista è stato un disastro
Crea ridefinito il sistema sanitario nazionale senza fissare regole ordinate di finanziamento
Quindi
Credo che i governi legista attori professori che si sono occupati di queste cose
Quando per sono incominciato credo nel mille novecentottantadue a scrivere di regole ordinate di finanziamento della sanità
La commissione tecnica la spesa pubblica c'è una raccomandazione di una paginetta che ha la firma mia e di Cavazzuti
Su regole di finanziamento della spesa sanitaria datata credo mille novecentottantadue
Le vicende definanziamento e sanità sono c'hanno indicibili insomma appartengono alla storia della della politica in Italia del della finanza italiana
Rappresentano credo una sconfitta della professione della professione dei professori di scienza delle finanze che non sono mai riusciti a fare proposte ragionevoli ed ordinate sul finanziamento sanità e veramente uno dei crucci diciamo che
In ogni caso sembra
Che vengano eliminati i vincoli di destinazione sulle risorse trasferite per il finanziamento e la sanità
Allora dentro in questo provvedimento e quindi c'è la questione di come distribuire tra le Regioni quegli trentasei mila miliardi della compartecipazione all'Iva stante che il gettito dei tributi propri affluisce diciamo
Direttamente alle casse regionale comunque procedure
Barocche
Hanno a che fare con i rapporti di tesoreria eccetera queste stramberie chiamiamo costruito in tutti questi anni che regolano diciamo
Le relazioni finanziarie spicciole tra centro e periferia ma insomma a parte queste stramberie i tributi propri affluiscono al alle casse delle regioni
E invece la compartecipazione Iva è acquisita diciamo al gettito erariale deve essere distribuita
Tra le regioni a statuto ordinario
Il provvedimento fornisce quando dicevo una una regola ordinata da questa visione del del modo con cui si finanziano si trasferiscono queste risorse ci sono
Aspetti di sostanza gli aspetti formali in queste regole di distribuzione io sono un amante della lirica
Nella nell'opera lirica ci sono le cioè la linea melodica che è quella che referti descritta diceva era la parte importante della musica italiana
E poi ci sono degli abbellimenti le coloriture i trilli le cadenze che vengono aggiunte diciamo per supportare lo sviluppo melodico grande Aria eccetera e quindi nel provvedimento c'è la linea melodica e poi ci sono le coloriture gli abbellimenti trilli e decadenza
Il la linea melodica del provvedimento è costituita diciamo dalla formula di riparto quella che dice come si gli spalti Isco noti trentasei mila miliardi tra le tra le regioni nelle tabelle varie che sono state diciamo distribuite se loro guardano il il anche il quella mia il testo di quella mia relazione
Nelle tabelle diciamo undici
Undici bis ci sono espressi criteri di riparto di questi trentasei mila miliardi tra le regioni nella tabella undici bis l'ultima colonna dice come i trentasei mila miliardi Siri partirebbero a regime elettorale le quindici regioni a statuto ordinario
E questa diciamo è la linea melodica e l'aria Daniele alla scoperta musicale poi naturalmente ci sono i trilli Elena Bellini smentire cadenze che sono le prime tre colonne della tabella undici bis
Cioè questa struttura per le quali
L'IVA viene attribuita alle regioni sulla base di un indicatore di consumi
E poi si si si finge che una parte di questo gettito venga da parte delle regioni ricche vada concorrere a finanziare un fondo di perequazione che serve a sistemare diciamo alle regioni povere ma insomma la sostanza e la quarta colonna e la formula dell'allegato tecnico
Parlo di questo
La formula dell'allegato tecnico si basa su due criteri fondamentali
Che una parte delle risorse viene assegnata alle Regioni sulla base del principio della perequazione delle capacità fiscali e una parte viene assegnata sulla base dei fabbisogni
La legge delega trattava questi termini
La nozione di perequazione non sta scritta nell'articolo centodiciannove della Costituzione quindi è una questione interessante quella di fare un'esegesi
Di come la legge delega fosse compatibili con i contenuti del secondo comma dell'articolo centodiciannove
Perequazione delle capacità fiscali
Il il il decreto delegato propone sul indica che le differenze nei gettiti dei tributi quindi gettiti pro-capite dei tributi propri delle regioni
Staliniana
Una frase cruciale sulle quali sono state numerosissime discussioni ma insomma
Il le differenze nel gettito pro capite dei tributi propri della Regione
Sono
Molto elevate nel nostro Paese Silvan sostanza da uno a tre
Gettito pro capite dei tributi regionali in Campania e cento meno Bardia trecento
La media fatta duecento il provvedimento dice che
Troppo una fase di redistribuzione delle risorse il quel i tributi per le differenze tra i tributi propri dovrebbero essere ridotte da novanta a centodieci
Il quel coefficiente Betta che di cui si parla che nell'allegato tecnico novanta per cento
Per quanto riguarda i tributi propri a questo effetto di dire che le distanze da cento a trecento del gettito di tributi propri pro-capite tra Calabria e Lombardia si riducono da novanta a centodieci
Ricordo che i tributi propri valgono il settanta per cento circa del totale
Questa è una questione molto importante quindi processo di perequazione la riduzione delle distanze si applica non al totale delle risorse ma il settanta per cento circa delle risorse
Quindi questo è il punto su questo tema si è molto discusso diciamo in sede di governo con le regioni poi il presidente Chiti
Darà credo forti sentimenti diciamo politici
Ci sono emersi sulla di sulla fissazione di quel numero perché il novanta per cento non l'ottanta non il novantacinque
La cosa dice la questione di fondo che io voglio richiamare la vostra attenzione è perché non il cento per cento
Perché non il cento per cento
Ci sono tutta una serie di ragioni che su cui poi penso che anche Bordignon Zanardi parleranno ma la questione politica che ch'io credo deve essere portata all'attenzione nostra è che questa è la prima volta nella storia della Repubblica italiana
Dove in una legge della Repubblica
Simile non si scrive il cento per cento
è la prima volta che succede che il Parlamento italiano accetta non in termini sostanziali perché se si andasse guardare la sostanza
Si vedrebbero diciamo situazioni da miseria sulle varie bene diciamo non soffermarsi ma in termini formali in termini formali il principio
Che quando si parla di due regioni di prestazioni di regole si non si livella
Ma sì pere qua anche una percentuale inferiore al cento per cento credo sia la prima volta che è scritto nel testo di una legge della Repubblica
Come ci si è arrivati a questo stacco diciamo ideologico si ci si è arrivati sino a me me grazie soprattutto ad una procedura nella quale si è avuta da una collaborazione tra governo e rappresentanti del sistema delle autonomie io penso che se non ci fosse stata l'intesa
Nella Conferenza dei presidenti delle Regioni su questo stacco ideologico
Il provvedimento in Parlamento non sarebbe sopravvissuto perché
L'esame dei pareri parlamentari
Commissioni congiunte finanze e il Bilancio alla Camera il Senato sono circa in Coppa assorbono circa un sesto
Nelle masse parlamentari quindi era un fortissimo campi campione molto rappresentativo dei sentimenti del popolo italiano
Se non ci fosse stato l'adesione bloccata della conferenza dei presidenti il il provvedimento non sarebbe uscito come ci è entrato ci perché l'unico strumento che ha consentito di mantenere ma è questo questo principio è stato che il provvedimento aveva avuto l'adesione unanime dagli alla conferenza dei presidenti della Regione una vera e robusta innovazione istituzionale questa che prefigura sul temi di interesse delle regioni la vera esistenza
Una vera riforma non scritta dalla Costituzione come se ci fosse già un Senato delle Regioni definisce fissa al proprio interno regole irrilevanti la legislazione che deve essere assunta poi in termini formali dal Parlamento
Volevo sottolineare questo aspetto perché questi e credo che questo rappresenti un vero rottura una vera rottura quindi perequazione al novanta per cento e non livellamento applicata al settanta per cento del totale delle risorse
Cosa successo dell'altro trenta per cento delle risorse regionali l'altro trenta per cento delle risorse regionali è stato distribuito sostanzialmente in termini pro-capite
Con quelle differenze che riguardano poi
Sanità costi dimensionali ma insomma in termini ideali il riparto è stato fatto in termini per abitante
Qual è la conseguenza del fatto che la perequazione si è applicata al novanta per cento sul settanta per cento delle risorse che se riportata sul totale delle risorse lette inferenze
E il cinque moltiplicato per zero sette
Significa che a regime con considerando l'intero importo delle risorse regionali il livello i la perequazione è arrivata diciamo sostanzialmente allora
Più del novanta
Quasi nel nel il nome novantacinque per cento cioè le differenze
Est Est stante che il il il la perequazione al novanta sia applicata solamente al settanta per cento e che restante trenta per cento delle risorse è stato difeso ripartiti in termini pro-capite sul totale della spesa quelli
Il differenziale si sono molto attenuati naturalmente si può discutere se
Questa limitata differenziazione sul totale delle risorse sia giusta o sbagliata
Molto difficile parametro squisitamente politico su cui poi si discuterà però questa è la sostanza
Quota pro capite è stata corretta per tenere conto delle io e nelle popolazioni equivalenti
Definite dal Piano sanitario nazionale e per introdurre un termine che è quello della cosiddetta costosità relativa nelle piccole dimensioni
Che stato veramente molto discusso anche questa in Parlamento se avevamo fatto la formula giusta o no
Sì abbiamo introdotto un principio corretto pure no penso che esse
Se potessimo ripercorrere adesso dall'inizio la strada i rapporti con le regioni forse lì qualche piccola qualche modificarla
Forse sarebbe utile o necessaria boh insomma
Sia quello che sia
Settanta per cento delle risorse perequate al novanta per cento trenta per cento delle risorse ripartite in termini uniformi pro-capite un po'di differenziazione il sistema di finanza regionale
Incorpora quindi un dicevo per la prima volta un sistema di valori che dice che
Una parte delle risorse una piccola parte delle risorse regionali
Deve essere commisurata al gettito dei tributi propri
Non che non c'è in termini ideali di una un principio di uniformità
Sarebbe naturalmente è stato assurdo fare un un provvedimento di federalismo fiscale che deve realizzare un po'quegli obiettivi di autonomia degli del delle regioni dei diciamo di responsabilità finanziaria se si fosse ritornati
Ad avere una rigorosa uniformità nella distribuzione delle risorse tanto valeva non fare nulla
E quindi si è introdotto un principio di una modestissima differenziazione
Complesso delle risorse che regionali variano Licci più o meno un tre virgola cinque diciamo rispetto a valori medi nazionali
E si è introdotto un meccanismo per il quale le risse e le risorse delle regioni sono legate all'andamento dell'economia attraverso la partecipazione al gettito della dell'impegno un grande tributo nazionale come l'imposta sul valore aggiunto
In Parlamento la questione del forse più dibattuta è stata quella insomma chiudo è stata quel se
Ci sarà o non ci sarà nel futuro un adeguato finanziamento della spesa sanitaria
Un tormentone sul quale devo dire la verità se ne sono sentite
Diciannove
Molte strane cose molto molto interessanti ma insomma c'era una visione che veniva presentata sia dalla maggioranza che dall'opposizione nel secondo la quale
Siccome l'Italia destinata a diventare un Paese dove ci sono solo persone anziane
Solo sopra i sessantacinque anni e non ci sono la più giovane non ci saranno immigrati quindi ci sarà certamente un forte aumento della spesa sanitaria rispetto all'andamento dell'economia
E quindi se la spesa sanitaria destinata ad assorbire
Il dieci per cento al venti per cento del reddito nazionale perché ci saranno sono vecchi
Qualche bambino sparuto
è lì naturalmente se il le risorse crescono con il PIL ma la spesa sanitaria cresce tre volte
Tasso di crescere per il PD sarà un disastro cioè non ci saranno i soldi per finanziare la sanità è naturalmente la risposta a questa rappresentazione un po'melodrammatica che ho fatto del dibattito sulla sanità è facile
E naturalmente in quelle circostanze l'economia italiana non c'è più e quindi perché è preoccuparsi diciamo degli anziani in un certo senso non essendoci più il sistema economico o probabilmente sarebbero già spariti anche gli anziani e che quindi insomma
Tutto è questo dibattito su un questa drammatica visione drammatica catastrofica di soli pensionati e dei soli malati e dei soli anziani
è io non sapevo proprio che cosa farci non era questo il provvedimento che affrontava diciamo questa situazione catastrofica
Venendo richiama scenari meno piumini meno tenebrosi diciamo
Si deve rispondere a questa questione che nelle varie norme di legge ivi inclusa la riforma sanitaria il decreto delegato di riforma sanitaria via Molini previsto gli strumenti
Per costruire adattamenti
Delle risorse
Alla sanità
Del destinate alla sanità dentro nel processo ordinario di Allocation delle risorse che il sistema economico in grado di produrre
Ai vari comparti pubblici ivi inclusa la sanità l'articolo uno del decreto delegato fissa delle regole
Nel decreto delegato qui sul federalismo fiscale sono specificate alcune regole di comportamento per il Governo il Parlamento per quanto riguarda l'adattamento
Della compartecipazione all'Iva alla variazione ipotetica futura dei fabbisogni sanitari non quella variazione per cui
Le spese per la sanità devono passare dal cinque al dieci per cento perché quella è un cambiamento drammatico nell'assetto istituzionale del Paese che nessun
Provvedimento di questo tipo potrà a gestire però gli adattamenti marginali nelle quote
Di risorse da attribuire per esempio la sanità sono previste dal nostro ordinamento diciamo giuridico istituzionale che demanda al documento di programmazione economica e finanziaria la fissazione delle grandi scelte allocative in quella sede si potrà risolvere questa questione
Del finanziamento della sanità
Io penso di avere preso diciamo già più del tempo che mi era stato allocato finisco questo io commenta grazie
Grazie
Franco ringraziare molto del professor Giarda non soltanto per la capacità di sintesi non si è preso tutto il tempo che gli avevamo dato quindi è stato
Siamo partiti con dieci minuti di ritardo e ne abbiamo recuperati cinque splendido come nella rapporto deficit PIL che non hanno
Comunque ho apprezzato il fatto che
Con molto garbo abbia anche poi risposto in sostanza ad alcune delle questioni che c'eravamo porte cioè il
Aveva degli splendidi Lucini chissà che non saremo in tempo nella fase successiva le nostre relazioni a presentarle
Credo che fossero illustrativi della relazione tecnica quindi il il suo intervento rimasto ad affrontare in termini diciamo più politici generale la il lavoro che si è compiuto
Volevo riprendere nel introdurre il professor Giampaolo Araki
Una delle considerazioni che sottosegretario Giarda faceva parlando scherzosamente di melodie ad avvenimenti cosacche anch'io ricordo con piacere perché da ragazzo suonava violino del maestro di violino e diceva sempre impara il tema poi gli avvenimenti
Al limite c'è sempre tempo quindi
Quindi professor Araki queste formulette dell'allegato tecnico eccetera in che misura diciamo hanno valorizzato il tema e in che misura invece portino un contributo anche sostanziale alla definizione poi dei criteri di compartecipazione per quanto riguarda il gettito dell'Iva
Cioè voi siamo a sua disposizione diciamo
Ma
Domanda
Emendamento cercherò di sviluppare alcuni
Alcuni spunti per una valutazione della riforma questi spunti sono nati da una riflessione congiunta che abbiamo ha sviluppato nei mesi passati insieme
Ad Alberto Zanardi stimolati anche da un dato una collaborazione con la Regione Lombardia per cui sono state prodotte delle ricerche relativamente all'impatto prima dell'IRAP è poi devi Roselli la prova e poi appunto della riforma della finanza regionale
Ora nella in questo intervento cercherò di dare una serie di valutazioni qualitative della riforma supportando la con delle simulazioni nella seconda parte l'intervento e sarà svolta Alberto Zanardi ci chiederemo se che punti Crippa lì ma come è possibile potrebbe essere possibile rispondere in futuro ai punti critici che cercherò di evidenziare
Vi preannuncio che il il punto principale è legato al tormentone di cui ha parlato il professor Giarda ossia se questa riforma garantisce nel lungo periodo risorse sufficienti alle regioni per il soddisfacimento dei fabbisogni sanitari
Rapidamente al tiro appunto con i lucidi di aiutare la sintesi questa per la votazione qualitativa cercherò di dare prende cercherà di rispondere a queste queste domande cioè quali sono hanno gli effetti della riforma sulle risorse regionali
Se le Regioni potranno disporre di risorse sufficienti per svolgere le proprie funzioni ai livelli attuali
In che misura a di gli obiettivi perequative in primo luogo il soddisfacimento dei fabbisogni sanitari potranno essere realizzati e se le Regioni se questo sistema si nuovo sistema a di finanziamento delle regioni garantisce adeguati ieri incentivi e lo sfruttamento le però immagini di autonomia fiscale
Per potere effettuare delle valutazioni d'Oro muovermi anche sul piano dell'illustrazione per cui nel corso della presentazione riprenderò alcuni dei punti e sono già stati esposti dal professor Giarda per ad esempio cercherò di di descrivere
In maniera tecnica il funzionamento del meccanismo perequativo perché credo che sia importante comprendere appunto
Tecnicamente il mio il funzionamento al meccanismo per rispondere poi alla domanda se nel lungo periodo la la riforma garantisce risorse sufficienti alle regioni
Però vediamo rapidamente dal punto di vista delle l'impatto della riforma sulle risorse regionali sono tre le innovazioni fondamentali che occorre sottolineare la prima è appunto l'introduzione la sostituzione dei trasferimenti a statali con Compaq ampie compartecipazione sui tributi erariali sia a con questo provvedimento il superamento definitivo del modello della finanza derivata questo cosa comporta comporterà in primo luogo una maggiore certezza sull'ammontare delle risorse disponibile alle regioni e questo ha
Un impatto ha un aspetto positivo sia dal punto di vista delle regioni che possibilmente saranno in grado di operare una programmazione sul medio lungo periodo e anche dal punto di vista del del dello Stato in quanto con questa con la definizione delle risorse regionali in base a regole automatiche
Come le compartecipazioni o il trasferimenti perequativi dovrebbe in qualche modo irrigidirsi vincoli bilancio regionale venir meno alcuni
Fenomeni di
Di dirlo irresponsabilità si finanziaria che hanno caratterizzato la finanza regionale in passato soprattutto in relazione la spesa sanitaria Lacco le compartecipazioni creano in qualche modo la possibilità di avere appunto maggiori risorse in quanto legate basi dinamiche Genoa la potenzialità di ampliamento delle risorse gente regionali esiste il rischio i maggiori rischi
A cui si faceva riferimento prima sono legati appunto al fatto che le entrate diventano però più sensibili all'andamento del ciclo a da sottolineare come questa la scelta effettuata nell'ultimo con con quest'ultimo provvedimento in qualche modo e un po'differente dal quadro generale che si è andato a disegnando negli anni precedenti in cui c'era stato la riduzione dei trasferimenti dei trasferimenti ma questa riduzione
Era avvenuta sostituendo i trasferimenti contributi propri cioè contributo con risorse su cui le regioni avevano una maggiore responsabilità in termini di fissazione delle degli elementi costitutivi
E questo in qualche modo è più vicino all'idea per alcune
Posizione sul federalismo in cui l'efficienza degli e di cui degli affetti ST decentrati e legata alle gamme tra a autonomia di spesa e autonomia di
Ed in positiva in realtà appunto con questa conoscete compartecipazioni venuto un pochino meno
A a questo questo tipo di approccia la novità più rilevante della riforma nostro avviso in realtà però e riguarda la progressiva abolizione dei vincoli di destinazione per la sanità
Come si è già accennato e come è ben noto in passato
La sanità è stata finanziata con al risorse vincolate questo il vincolo sul finanziamento doveva garantire doveva essere lo strumento indiretto attraverso il quale si per cercava di raggiungere l'obiettivo dell'uniformità dei servizi a livello sul sul territorio nazionale come è noto il vincolo sul finanziamento non ha garantito
Neanche una uniformità di spesa tanto meno punto un'uniformità di servizi offerti da questo dà conto rifinanziamento si dovrebbe passare invece con un percorso graduale alla un controllo sull'out tutto infatti e dare a partire dal due mila e quattro
I alle regioni che avranno attivato
Una serie di procedure per la valutazione per il rilevamento delle informazioni necessarie a stabilire se una regione a sta effettivamente fornendo degli standard quali quantitativi di servizi sanitari
Adeguati queste regioni potranno non avranno più
A vincoli
Di finanziamento sulla sanità né vincoli di spesa ma potranno saranno appunto vincolate dovranno rispettare esclusivamente i
I criteri gli standard quali quantitativi fissati dal Piano sanitario nazionale
A questo meccanismo dovrebbe Incet questo controllo basato sull'auto e non più dal punto di vista rifinanziamento dovrebbe garantire una maggiore efficienza nell'impiego delle delle risorse in quanto le regioni che riuscissero a fornire i i gli standard quali quel quali quali quantitativi richiesti con non minori risorse potrebbero utilizzare le risorse eccedenti per ad altri fini cosa che adesso invece a non è possibile
Un punto delicato però e che magari Proietti sarà ripreso da Zanardi e tiene questo passaggio dalla vincoli e fu il finanziamento al vincolo sulle prestazioni e condizionato
Al fatto che le Regioni siano capaci di introdurre questi meccanismi siano in grado di introdurre questi meccanismi di informativi in per la raccolta delle informazioni
Sui servizi d'amore da esse prodotte nel caso in cui le regioni non riuscissero a a ad attivare questi questi meccanismi il decreto prevede che per queste regioni Contini a a valere un vincolo di di di spessa ossia non avranno più fine risorse finanziamento vincolato ma saranno impegnate le Regioni dovranno impegnare a dei un ammontare di Spesal prestabilito sulla sanità per cui si potrebbe configurare lungo periodo ma di questo punto pareva Zanardi il rischio di una
Ah divaricazione tra due insiemi di Regione le regioni virtuose ti riuscirà ad attivare i controlli e quelle invece inadempienti che saranno manda continueranno ad avere un vincolo di spese e quindi minori incentivi all'efficienza
Il terzo elemento da sul la testa Grasso novità del decreto è appunto
Il nuovo meccanismo di trasferimenti perequativi ora cercherò e credo che sia proverò a
Illustrare il meccanismo dei trasferimenti perequativi utilizzando la formula contenuta nell'allegato tecnico come funzionerà di fatto il meccanismo dei trasferimenti perequativi il come è stato
Quindi IVA per rappresenta sta per Iva perequata rappresenta l'Iva che verrà assegnata che viene erogata alla Regione Jesi ma al tempo t
Questa IVA viene determinata determinando una quota pro capite i cui elementi sono contenuti nella parentesi quadra poi moltiplicata per la popolazione quali sono gli elementi che costituiscono questa quota pro-capite
Alle Regioni viene assegnata una quota di va uniforme
Quindi l'Iva totale diviso il totale della popolazione
Questa quota pro capite viene poi corretta per tener conto dei tre criteri di perequazione che erano indicati dalla delega ossia la correzione
Di c'è una correzione per tener conto delle differenti capacità fiscali una correzione per tener conto dei diversi fabbisogni sanitari una correzione per tener conto delle dimensioni geografiche come operano queste correzioni la correzione per la capacità fiscale
Cioè a fa aumentare la quota di IVA pro-capite per quelle Regioni che hanno un gettito potenziale dei tributi propri più basso della media
Infatti Biggeri rappresenta la base potenziale del per il tributo Jesse mo'nella regione i e bis sopra segnato rappresenta la media della basi imponibili potenziali per l'insieme delle regioni quindi una Regione che ha una base imponibile inferiore alla media vede corretta in aumento la sua quota di va a uniforme
Il beta rappresenta il fattore di di solidarietà regionale di cui si è parlato sia est e che è stato fissato al novanta per cento vedremo che SBF fosse stato fissato al a al pari ad uno
Questa correzione sarebbe stata in grado di assicurare a tutte le regioni risorse medie a uniformi
Il secondo fattore di correzione corregge per le differenze nei fabbisogni sanitari G. sopra segnato rappresenta il fabbisogno sanitario medio delle regioni G.I.
Sanitario tira presenta il le effettive fabbisogno sanitario della Regione i-esima quindi una regione che abbia fabbisogni sanitari superiore alla media riceve deve aumentare la sua quota di IVA una regione che ha fabbisogni inferiore alla media vede diminuire questa quota l'ultima ultimo elemento di correzione
A che vedere con le dimensioni geografiche
Happy rappresenta la spesa standardizzata per le funzioni legate al territorio l'amministrazione di nuovo regioni che abbiano queste spesa standardizzata superiore alla media verranno i i vedranno integrata la loro quota di IVA
Vediamo
Credo possa essere utile
Vedere quale sarebbe come si
Come si potrebbe calcolare questa IVA perequata nel primo anno di applicazione
Questa è una simulazione l'applicazione del sistema perequativo
Nel due mila uno se fosse applicato nel due mila uno cosa avremmo si partirebbe si distinguerebbe in primo luogo l'IVA circa trentasei mila miliardi tra le varie regioni
Secondo una quota pro-capite uniforme
Questa quota pro-capite uni fa questa quota pro-capite uniforme poi verrebbero applicate le varie correzioni ossia la correzione per la capacità fiscale la correzione fabbisogni sanitari e la correzione per le dimensioni sommando queste correzioni all'IVA uniforme pro capite si otterrebbe l'IVA che deve essere erogata alle Regioni notate che le correzioni essendo scarti dalla media sommano nel loro complesso a zero in altri termini queste correzioni per la capacità fiscali fabbisogni sanitari e le dimensioni non fanno altro che a redistribuire tra le regioni una e l'ammontare complessivo dato dell'IVA
Interessante notare come no no
La Request come di fatto viene distribuita all'IVA come è stato segnalato in realtà a
A il Liva da erogare viene calcolata simulando un fondo perequativo orizzontale ossia si assume sia alla Regione sia stata attribuita un'Iva pari univa proporzionale ai consumi che avvengono in quella regione quindi alla Regione di ne attribuì da questa IVA che vi sarebbe la compartecipazione assegnata secondo i consumi
Si calcola la differenza tra l'IVA qua e l'Iva creerà per i questa differenza rappresenterebbe il trasferimento il reale trasferì entro perequativo quindi regioni chiave essere una compartecipazione Iva secondo i consumi superiore all'IVA perequata dovrebbero finanziare dovrebbero rinunciare una parte di questa compartecipazione per finanziare le regioni invece che hanno univa distribuita secondo i consumi più bassa dell'IVA perequato
Quindi il sistema orizzontale il trasferimento perequativo orizzontale simulato
Era presentato da questa colonna dalla colonna sette come vedete la somma complessiva dei trasferimenti di questo sistema simulato orizzontale ovviamente pari a zero
Il nel in basso leggiamo la somma dei trasferimenti positivi attivati ossia vedete che comunque il flusso dei trasferimenti perequativi necessario
Per riportare l'Iva di seguito secondo i consumi all'IVA perequate comunque
Abbastanza elevato sono circa dodici mila miliardi notiamo anche che la perequazione molto imporre a Della pervase molto polarizzato le sere c'è una regione la regione Lombardia che finanzia quasi la metà dei conferimenti sedici sei mila cinquecento miliardi e un'altra regione la Campania che invece assorbe ma più di un terzo dei trasferimenti positivi ricevuti dal fondo una cosa importante notare che non può accadere che il limite massimo di conferimenti e dato dall'Iva sui consumi c'è la Lombardia non potrà mai essere chiamata avversare alle altre alle regioni che hanno una compartecipazione diva bassa avversare
Più a un ammontare superiore all'IVA ad ad essa attribuita secondo i consumi
Applicando il criterio ponendo i coefficienti di perequazione della capacità fiscale punto appunto nove e il coefficiente di correzione delle dimensioni geografiche appunto sette come stabilito
Dal decreto si vede che questo limite
Dell'IVA distribuite secondo i consumi non è vincolante per nessuna delle regioni cioè le regioni sono tutte chiamate a dei conferimenti in tre regioni che finanziano dei conferimenti sono comunque inferiori
All'IVA consumi qualora fosse si fosse richiesta invece una perequazione totale
In realtà la Lombardia sarebbe giunta molto vicina al suo limite
Mi sembra che in quel caso la differenza tra l'IVA a tra l'Iva perequata e l'Iva assecondi consumi per la Lombardia sarebbe di solo centottantadue miliardi
Ora vediamo il punto
Dato questo sistema cioè con vediamo un attimo
Qual è il risultato presente le sante che vedere qual è il risultato della della perequazione valutandola al due mila e uno cioè facendo un esperimento supponendo confrontando le risorse che sarebbero attribuite alle Regioni nel due mila uno con la spesa storica e le regioni del le risorse invece ci sarebbero attribuita alle Regioni
Secondo la formula perequativa qualora questa fosse applicata subito nel due mila uno come sappiamo invece il decreto prevede un una transizione lenta dalla spesa storica che della spesa storica al criterio della fissato dalla formula perequativa un criterio una transizione che si concluderà nel due mila e tredici con queste qualora assumendo che i nuovi criteri siano applicati subito nel due mila uno cosa si può notare si può notare qui abbiamo su questo grafico gli scarti dalla media delle risorse regionali si può notare che fondamentalmente la distribuzione lesse gli scarti dalla media non mutano molto cioè dal punto di vista delle singole regioni l'applicazione di la riforma se applicata al due mila uno non comporterebbe delle
Degli sconvolgimenti
Ma
Dal punto vista delle risorse totali ci sono ovviamente alcune regioni riguadagnò alcune che perdono ad esempio la Lombardia con l'applicazione formula perequativa sta meglio cioè si avvicina alla media migliorano le regioni piccole soprattutto è indicativo il caso delle Marche Married migliorano anche il Molise migliorano la Basilicata a perdono regioni
Su grandi come ad esempio il caso la Campania o anche perde in maniera
Un po'significativa la anche la Calabria ora vediamo
Quanto vale cinque minuti
Allora quali sono però i tre elementi critici
A nostro avviso della del nuovo finanziamento in primo luogo appunto e la coerenza fra la dinamica delle risorse totale disposizione delle regioni e la dinamica dei fabbisogni di spesa in primo luogo quelli sanitari
Esiste poi un problema legato al limite l'ammontare massimo di risorse per la perequazione come abbiamo detto cioè le Regioni non possono essere chiamate avversario fondo una con un un ammontare che superi l'IVA
De ripartita secondo i consumi
Esiste anche un problema di integrazione fra i vari sistemo de tra i vari criteri perequativi
Ora io mi concentro su questo punto per mancanza di tempo lascio perdere gli altri due per quanto riguarda anche perché
Quali potrebbero essere le conseguenze qualora il limite dell'IVA fosse fosse effettivo qualora effettivamente qualche Regione fosse chiamata a versare nel sistema perequativo più della sua IVA compartecipe col della sua IVA distribuita secondo i consumi
E quindi qualora versasse di meno della dell'IVA dovuta
Avremo una perequazione avremo il problema di una perequazione parziale al di sotto dei criteri fissati dalla detta uguale appunto nove detto quale appunto sette per te perché il fondo non sarebbe il fondo verticale non verrebbe alimentato
A sufficienza
Ora qui potrebbero sorgere dei problemi di determina in che modo effettuare per ripartire questa mancanza di risorse tra le Regioni rimanenti cioè se far pagare di più alle regioni ricche oppure se dare meno soldi alle regioni povere
Tuttavia questo problema
Se ti
In un primo momento sembrava in una prima stesura del decreto della
In particolare della delega che prevedeva un massimo per la compartecipazione Iva del venti per cento sembrava essere un problema a rilevante adesso con una compartecipazione Iva fissata ad un livello più elevato secondo le nostre simulazioni non dovrebbe costituire tuttavia un problema è un problema teorico ma non non effettivo
Tra lascerò per appunto motivi tempo ed esiste un altro problema di tipo secondo noi concettuale del modo in cui si realizza l'integrazione tra i criteri perequativi in quanto nella forma perequativa ci sembra non esistere
Una priorità ai fabbisogni sanitari così come invece sembrava essere richiesto dalla dalla delega no cercherò adesso brevemente di spiegare perché ci può come può emergere questo problema di incoerenza fra fabbisogni sanitari le risorse totali volevo tornare un attimo indietro alla meccanismo perequativo per vedere come l'applicazione della la distribuzione di questi va perequata modifichi le risorse a disposizione delle Regioni
Allora è utile a questo proposito vedere questa IVA perequata divisa
In tre componenti che possiamo chiamare componente più uno componente T due la componente T tre
Allora vediamo cosa succede alle risorse regionali quando diamo alle Regioni la prima componente di questi va perequato cediamo la componente T uno
Le regioni avranno quindi prendiamo le risorse proprie regionali pro-capite aggiungiamo T uno
Avremo che le risorse regionali Pro Cavese non dalla sommatoria delle aliquote standard per le basi imponibili potenziali della Regione i-esima ci aggiungiamo la quantitativo uno vedete che questi due termini questo
E questo si elidono e rimane le regioni dopo l'applicazione di chi uno dopo aver ricevuto T uno hanno tutte le stesse risorse pari alle risorse regionali media
Ma sia la prima componente appunto per e quando per la correggendo per la capacità fiscale fa sì che alla fine tutte abbiano le stesse risorse
Pro capite media ora posso pensare di queste risorse medie cosa falsa siano uguali finanzino il fabbisogno sanitario medio la spesa standardizzata
Per le funzioni amministrative e e del territorio medie più la spesa residuale media ora vediamo cosa succede quando io aggiungo t. due
Quando giungono a seconda la seconda componente
Quando io aggiungo la seconda componente vedete alle risorse medie regionali
Avremo che alle alla Regione alla Regione i-esima avrà a disposizione una montagna di risorse pare i suoi fabbisogni sanitari più una spessa più delle risorse delle potrà finanziare una spesa media sulle altre funzioni tenendo conto anche dei costi medi per l'amministrazione e il territorio quando aggiungiamo anche la componente T tre vediamo che alla fine il residuano le la riso la regione i-esima disposizione
Somme sufficienti per coprire sui fabbisogni sanitari per coprire i costi standard per le funzioni amministrative legate al territorio più una quota perfettamente perequata che resta perfettamente perequata tra le altre regioni
Ci potrebbe rappresentare una spesa media
Ora questa quindi alla fine vedete il meccanismo perequativo riesce a soddisfare pienamente il crisi il fabbisogni sanitari un perché tutte le Regioni vengono portate sullo fabbisogno sanitario tuttavia questo ragionamento vale soltanto se vale l'eguaglianza di abbiamo visto quando abbiamo applicato T uno tra risorse regionali medie e media dei fabbisogni sanitari e della spesa storica sulle componenti extra sanitaria ora però questa eguaglianza è garantita solo nel primo anno di applicazione
è garantita solo le prima replicazione perché per come sono state costruite le compartecipazioni cioè le compartecipazioni vaccinazione IVA
L'aumento della CIA sulle benzine l'aumento l'addizionale IRPEF danno risorse sufficienti a coprire trasferimenti aboliti quindi nel primo anno
Sì qualora fosse appunto la riforma della Formula tre partiva applicata nel primo anno ci sarebbe questa eguaglianza le risorse a disposizione delle Regioni sarebbero esattamente in grado di coprire i fabbisogni sanitari però cosa succede lungo periodo appunto
Queste due componenti possono evolversi secondo dinamiche differenti le risorse medie regionali si evolveranno secondo il gettito dei tributi i fabbisogni sanitari secondo dinamiche potrebbe essere differenti in uno scenario
Particolarmente sfavorevole
Nel nella nel lungo periodo che qui indicato come il due mila tredici il primo anno di intorno di della riforma a regime
Poteva cadere dei fabbisogni sanitari medici superano le risorse sanitarie e le risorse regionali media ora in questo caso l'applicazione della del meccanismo perequativo dell'IVA non è più sufficiente apportare le singole Regioni propri fabbisogni sanitari l'altro rivedere la cosa è il la correzione del fabbisogno sanitario redistribuisce risorse che sono date e quindi se il nella media le risorse non sono apparì ai fabbisogni sanitari io posso nel seguire quanto voglio ma non riuscirò a garantire per la singola regione i fabbisogni ora è plausibile ritenere cinque minuti
Facciamo
Uno a uno finivo Fini e ho finito fine
Finisco
Faccio vedere sono durati dunque plausibile ritenere una menta una dinamica dei fabbisogni più accentuata di quella dei gettiti by plausibile appunto se teniamo conto del fatto se assumiamo che il tasso di crescita risorse regionali sia più o meno vicino al PIL
E che quello dei sì fabbisogni sanitari sia maggiore perché può essere maggiore BA perché in realtà né i fabbisogni sanitari ci sono due componenti di crescita una legata al PIL curava parità di struttura demografica tendenzialmente la gente
Consuma glieli consumi sanitari aumento all'aumentare del reddito e l'altra compagna componente legata alla struttura demografica dalla popolazioni consumi sanitari hanno tipicamente una forma Jay si consuma i di più quando nelle fasce tra zero e quattro anni e poi molto di più ultra sessantacinque settantaquattro e tra settantacinque e oltre i settantacinque ora se se si tiene utilizzando questa informazione e prendendo le le previsioni della crescita della popolazione effettuate dall'Istat a alcuni studi hanno punto messo in evidenza come in realtà il nella lì fu di consumi sanitari potrebbero crescere per il solo Effetto della dell'invecchiamento demografico ad esempio l'OCSE stima una crescita di un punto virgola tre uno punto sette punti sul PIL la Ragioneria generale dello Stato nel novantanove tra il novantasette due mila trenta stima una crescita punto cinquantanove punto ottantuno
Allora cosa sono rilevanti questi numeri abbiamo provato a fare delle simulazioni quello che abbiamo fatto e prendere i tassi di crescita della popolazione previsti dall'Istat
Assumere che la struttura dei consumi sanitari un'assunzione forte perché potrebbero comunque abbiamo assunto della struttura i consumi sanitari manca la stessa cioè che un vecchio continua a costare di più di di un gioco di di di di di un giovane e applicando questi tassi di crescita demografici abbiamo simulato il sistema a regime nel due mila e tredici assumendo ti invece le basi imponibili crescessero soltanto rispetto al PIL
E quello che abbiamo ottenuto è questo cioè questi sono i rapporti tra risorse regionali risorse totali fabbisogno sanitario due mila tredici
La tabella colonna blu vida a il rapporto in assenza di effetti demografici la colonnine Rossi invece vida il rapporto con effetto democratico e De Benedetti nel due mila e tredici
La Campania
Secondo questa simulazione avrebbe risorse le risponde le risorse totali appena sufficiente a coprire il suo fabbisogno i suoi fabbisogni sanitari molto vicino a uno sarebbe anche anche la Puglia comunque vedete molte re delle Regioni avrebbero risorse in eccesso rispetto sarei is i fabbisogni sanitari
Di solo il cinque per cento
Vediamo se riesco a recuperare un pochino di tempo dato che Giampaolo ha già detto quasi tutto
Io volevo evidenziare soltanto alcune possibili evoluzioni future diciamo di questo quadro che è stato delineato
Ma così così dalle senso che vorrei evidenziare alcune possibili integrazioni della riforma
Mettendo in luce quelli che possono essere poi conto di questa cosa povero una possibile integrazione mi è stata sì scusate
Pestifero orizzontale
Una possibile integrazione in realtà mi era stato suggerito dal professor Giarda in una breve conversazione che ho avuto con lui
In cui si sottolineava il fatto che c'è un pezzo dell'articolo centodiciannove della Costituzione che non ha trovato applicazione quello dei trasferimenti speciali a favore delle regioni meridionali ora questi trasferimenti speciali sarebbe un qualcosa Estero non rispetto al meccanismo perequativo che abbiamo appena visto se capisco bene
Questo però portato alcuni problemi io credo che possono poi essere ricongiunti ed alcuni altri tasselli all'interno del del del decreto all'interno della riforma e cioè credo che se effettivamente mettessimo in piedi un sistema dei trasferimenti speciali di tipo credo vincolato un perché sarebbero dei i trasferimenti
Chi aveva una funzione incentivante rispetto a determinati finalizzazioni dispensa si andrebbe verso un modello di federalismo a due velocità un modello di tipo di federalismo asimmetrico
In cui ci sarebbe una simmetria sull'atto quanto meno per adesso delle entrate fra regioni ricche e regioni povere
Regioni ricche che avrebbero non avrebbe o vincoli sul lato della spesa in quanto cadono i vincoli in termini di destinazione sulla spesa sanitaria e l'abbiamo visto almeno in termini prospettici per regioni
Scusate sulle entrate non vincolate in quanto sono caduti e i trasferimenti vincolati regioni povere che invece avrebbero dei trasferimenti vincolati sarebbero pesantemente ancora dipendenti da questi trasferimenti speciali
Questa cosa fa coppia con un alto elemento della riforma già Inès che Giampaolo aveva accennato prima e cioè il problema di eliminazione dei vincoli di destinazione alla spina sanitari avevano detto e condizionata al fatto che le regioni efficienti
Siano in grado di implementare adeguati meccanismi di monitoraggio sugli output sanitari in termini qualitativi e quantitativi
Ora ci possiamo aspettare speriamo di no però ci possiamo aspettare che di nuovo troviamo forme di assimetria di nuovo troviamo forme di differenziazione e non più sul lato delle entrate
Ma sul lato delle spese regioni efficienti che avranno una struttura delle spese di tipo non vincolato
Regione inefficienti che invece saranno legate comunque a vincoli di destinazione sull'atto appunto delle loro competenze disperse
Un una seconda diciamo tendenza evolutiva riguarda poi il fondo perequativo
Io fosse un pochino di più rispetto al mio collega sono favorevole ad un passaggio verso un fondo perequativo autenticamente orizzontale
Nel senso che credo che questi elementi di trasparenza che sono stati introdotti dalla riforma in termini di redistribuzione delle risorse fra regioni ricche e regioni povere esprimendo in termini un pochino brutali possa essere un elemento da valorizzare ma in termini effettivi
Quelle diciamo il rischio se volete e ovviamente che in questo circuito tra regioni ricche e regioni povere lo Stato indebolisca il suo ruolo il suo ruolo di garante
Nella redistribuzione nella solidarietà interregionale soprattutto per quanto riguarda il solo il suo ruolo di garante sulla sanità nazionale quindi il rischio è venir meno di un modello di sanità nazionale
I vantaggi quali sono e i vantaggi consistono essenzialmente nell'irrigidimento del vincolo di bilancio per le regioni meno efficienti ci sarebbe un maggior stimolo nel caso di un fondo perequativo di tipo orizzontale a che le regioni inefficienti
Attuino degli diciamo delle procedure per fare un uso più efficiente delle risorse soprattutto nell'ambito dell'offerta sanitaria
Un rischio particolare se volete e riguarda la sanità e cioè io credo che sei adottiamo un fondo perequativo di tipo orizzontale ci siano degli incentivi verso livelli sanitari diversificati allora
Livelli sanitari diversificati cosa vuol dire vuol dire che ci possono esporre sono essere superati sia i limiti inferiori sia anche però i limiti superiori agli standard nazionale
Nel senso che da un lato ci possono essere lo dicevo prima
Delle degli incentivi a che le Regioni più efficienti meno efficienti scusate tipicamente le regioni meridionali
Diventino più efficienti nell'offerta sanitaria dall'alta c'è però il problema che le regioni ricche o le Regioni più efficienti mettiamo il caso
Della Lombardia possano offrire degli standard sanitari più a elevati rispetto a quelli che sono fissati a livello nazionale
Quindi una sanità più ricca rispetto a quella prevalente
Nello Stato il che genererebbe un incentiverebbe forme di mobilità interregionale le regioni ricche probabilmente richiederebbero agli utenti provenienti dalle regioni inefficienti una partecipazione diretta al finanziamento
Dell'offerta sanitaria e questo porterebbe indubbiamente ha un indebolimento se in una un non lo sgretolamento io credo del modello
Di del fondo Sanetti del un servizio sanitario nazionale
Tutto questo poi diciamo implica una condizione per la sua attuazione che un credo un tema che fosse Massimo Bordignon e riprenderà dopo è necessario un rafforzamento dei momenti istituzionali di coordinamento e di confronto
Fra le Regioni e il tanto dibattuto tema del parlamento delle regioni de la Camera delle Regioni qui ovviamente
Nel momento in cui saranno le Regioni che in qualche misura diventeranno protagoniste di la determinazione dei parametri che puntano nella formula perequativa occorrerà un momento forte dal punto di vista istituzionale perché le regioni si confrontino l'ultimo punto che vorrei trattare
Riguarda poi il tema più ampio dell'autonomia
Dell'autonomia fiscale delle Regioni
Questo tema in realtà mi porta a quello che la cosa che mi sta più a cuore
E cioè il problema della perequazione sullo sforzo fiscale cosa vuol dire sforzo fiscale vuol dire fare perequazione sulle possibilità che le regioni hanno di aumentare le aliquote su alcune su alcuni tributi propri l'IRAP innanzitutto cosa si fa nella riforma ma mi sembra che nella riforma ci sia una forte in fasi dicemmo sulla struttura degli incentivi a favore dell'autonomia finanziaria delle Regioni e questa in fasi tuttavia a assume delle caratteristiche un pochino particolare vediamo quali sono innanzitutto i punti che su questo aspetto particolare sono toccati dalla riforma tre gli abbiamo già in parte ricordati c'è il professor Giarda che Araki e cioè innanzitutto non c'è perequazione completa su la capacità fiscale sui cioè su quel pezzettino del meccanismo di perequazione che riguarda le aliquote base la perequazione delle differenze di base imponibile di quote base
Questo veto uguale a zero virgola nove per cento il che significa il che ci dovrebbe dire che c'è un qualche incentivo lo zero virgola uno per cento all'allargamento delle basi imponibili
E poi bisogna capire poi quali sono effettivamente concretamente questi incentivi
Secondo punto c'è un esplicito coinvolgimento delle Regioni nella fase di accertamento di riscossione di accertamento scusate dei tributi compartecipati io faccio fatica a pensare
Alla all'addizionale IRPEF come un tributo proprio ai diciamo i tributi compartecipati e poi anche dell'IRAP c'è una reggente legge regionale e della Regione Lombardia su questo punto
Da ultimo gli incentivi sono dati dal fatto che non si prevede alcuna forma di perequazione sugli sforzi fiscali cioè sugli aumenti sui gettiti derivanti per gli aumenti di aliquote e quali sono i problemi di questo diciamo disegno di autonomia fiscale da parte delle regioni ma io credo che ci sia un primo problema che riguarda le effettive possibilità di coinvolgere le Regioni nell'attività di accertamento delle base imponibili e questo per due ragioni
Ma innanzitutto si tratta di tributi erariali e questo porterebbe probabilmente a fonti duplicazione nei corsi di accertamento
Per quanto riguarda i tributi compartecipati ma poi c'è anche un problema sui tributi propri e in primis Sully rappa
Voglio soltanto ricordare che l'IRAP e una imposta difficile e nel caso in cui venga come nel nostro Paese applicata come tributo regionale perché perché il carattere della base imponibile dell'IRAP ahimè e in pare pietanze regionale
Qui io riportavo soltanto alcuni dati che avevamo elaborato sulla base di vecchi Dechy evidenze del gettito dell'IRAP al mille novecentonovantotto c'è una base imponibile che abbiamo chiamato il importata cioè base imponibile che fa riferimento a contribuenti chi risiedono fuori dalla regione Lombardia Macchi Puddu con all'interno della Regione Lombardia con strutture produttive localizzate nella Regione Lombardia del sedici per cento
C'è una base imponibile invece esportata cioè il contrario
Contribuenti che risiedono in Lombardia ma che producono fuori dalla Lombardia pari al ventidue per cento della base imponibile complessiva IRAP
Questo comporta lo e il rischio che questo è un esempio quello della Lombardia fosse l'esempio forse più eclatante
Però comporta il rischio che allora l'accertamento fatto in Lombardia riguarda i contribuenti di altre regioni e che l'accertamento che sfuggono invece agli accertatori lombardi
Base imponibile che invece sarebbero effettivamente riconducibili al caso lombardo
Questo per quanto riguarda le possibilità di coinvolgimento effettivo ma c'è poi un altro grosso problema o ancora due cinque
Penso due e tre
C'è anche un altro problema corso problema e credo che questa mancanza questo questa ricerca diciamo degli incentivi attraverso la non previsione di una perequazione sugli sforzi fiscali
Poteva a due risultati credo abbastanza indesiderabili
Un primo risultato riguarda la differenziazione delle risorse finanziarie che derivano da questi sforzi fiscale differenziazione tra regioni che estremamente forte
Se posso far vedere rapidamente un grafico se riesco anche a girarlo
Queste sarebbero lì gli scarti dalla media sì osserviamo il il grafico verde gli scarti dalla media che derivano dalla piena attuazione dello sforzo fiscale cioè e nel caso in cui tutte le Regioni aumentino al massimo gli spazi di autonomia in termini di aumento delle aliquote sull'IRAP sull'addizionale Irpef dove hanno possibilità di manovra
Come vedete abbiamo che la Lombardia uno scarto del sessanta per cento rispetto alla media in più e invece dall'altra parte in modo speculare quasi abbiamo una Calabria che a un almeno sessanta per cento rispetto alla media nazionale
Questo il primo punto che credo che dal punto di vista redistributivo sia abbastanza difficile da accettare un secondo punto che però molto rilevante dal punto di vista se volete dell'efficienza di questi strumenti di redistribuzione è il fatto che se non prevediamo alcuna forma di perequazione degli sforzi fiscali c'è un indebolimento degli incentivi allo sforzo fiscale per quelle regioni
Dalle quali ci aspetteremmo maggiormente sforzo fiscale cioè le regioni povere nel senso che queste regioni
In assenza di qualsiasi perequazione riforma redistribuzione da un aumento delle quote delle proprie aliquote guadagnerebbe o poco porterebbero a casa dei gettiti chi luogo che sono molto limitate a causa della limitazione
Delle basi imponibili
Credo che sia auspicabile invece fa qualcosa d'altro e cioè credo che sia auspicabile fosse non solo per quanto riguarda diciamo il decreto ma in generale per quanto riguarda le in fase che bisogna dare all'autonomia regionale fare due cose
La prima cosa e che credo che le regioni debbano in qualche modo rendersi conto che hanno questo strumento di autonomia importante sulle aliquote e non sulla base imponibile le aliquote possono essere di fare possono essere anzitutto aumentate ma poi possono essere differenziate per tipi giuridici di di contribuenti e per settori produttivi quindi le Regioni in realtà hanno in mano un forte strumento a partire dal due mila di politica fiscale che mi sembra fino adesso non sia stato adeguatamente valorizzato non solo in francamente effettiva implementazione che sarebbe impossibile ma neppure in termini di presa di coscienza da parte delle regioni
Seconda proposta e quella di sì vogliamo sfruttare questi spazi di autonomia in termini di aumento delle aliquote bisogna però fare perequazione sullo sforzo fiscale cioè bisogna ricostruire il disegno degli incentivi allo sforzo fiscale in modo coerente
In modo da far sì che anche le regioni povere nel momento in cui fanno sforzo fiscale siano adeguatamente diciamo incentivate a farlo
Quello che era stato fatto poiché era pensare un pochino una formula tu diciamo perequativa che fosse in grado di realizzare questo sistema fosse l'unica cosa che riesco a far vedere in questo ultimo minutino che mi rimane e questo
Diciamo quello che si potrebbe fare innanzitutto cercare di fare una redistribuzione totale del degli aumenti di gettito che derivano dal questo sforzo fiscale cioè da questo aumento della di quote da parte delle regioni
E quello che qui viene indicato con il grafico giallo
Nel grafico giallo quello che vediamo che essi si implementa una formula di cosiddetto potenziale fiscale cioè appunto si riportano tutte le regioni ad un livello di base imponibile media non riusciamo a redistribuire i parallelepipedi vero di fra le varie regioni in modo tale che tutte le regioni abbiano determinano possono portare a casa diciamo dall'aumento delle aliquote un medesimo gettito in termini ovviamente pro-capite
Questo periodo un sistema che disincentiva ovviamente le regioni ritiene è un questa la critica standard classica del sistema del potenziale e che dall'altra parte però comporta anche dei rischi per le regioni povere nel senso che se soltanto le regioni povere decidessero di fare a un mento delle aliquote ecco che il diciamo la quota da redistribuire sarebbe molto limitata
La proposta non posso andare nei dettagli ovviamente è quella di costruire una sorta di perequazione del potenziale un po'modificata secondo un fondo duale
Che separi distingua le regioni ricche dalle regioni povere
Il tema dei distribuisca soltanto fra le regioni povere un fondo che viene isole generalmente determinato a carico delle regioni ricche quale sarebbe risultato vedete che le regioni povere avrebbero una perequazione soltanto limitata non si porterebbero fino alla media nazionale
Però sarebbe una perequazione che indubbiamente tagli alle punte rispetto alla situazione in assenza di perequazione
Le regioni ricche anche in questo caso manterrebbero una situazione non perequata però anche in questo caso ci sarebbe un rischia Ealing diciamo del profilo delle regioni ricche verso il basso
Io credo di aver detto tutto grazie
A caccia grazie al professor Zanardi ed ora con professor Bordignon grazie che purtroppo è una perla in dalle undici e trenta perché a febbraio va be'adesso vediamo che cosa dobbiamo fare allora grazie avevo preparato una terra e lui una tabellina che non vi faccio vedere ma era una soltanto anche perché Alberto Zanardi ma criticato in un'altra occasione
Ecco le volevo fare poco andare un attimino tempi in realtà dalle lei l'ipotesi originaria di parlare un attimino su quello di cui ho qualche responsabilità qualche competenza quella formula di perequazione avete visto che stava spiegando molto meglio
Di qui l'avrei potuto fare io oltretutto interessante sempre vedere come la gente interpreta ma era diversa la stessa forma perché uno dice va be in un certo senso è vero che quando uno scrive von prodotto può est agli altri interpretarlo un'accetta tutte le interpretazioni magari io avevo qualche volevo d'accordo su alcune tracce ma va benissimo
Allora e poi quello che volevo fare volevo anche fare un po'di riflessioni nate per generale con il quale sono stati Cipa
Però forse la cosa migliore posso fare siccome non vorrei neanche non rispondere alle sollecitazioni sono state fatte ma percorre rapidamente il mio intervento data a cui non sono state lette chiare con chiaramente fermarmi su alcuni punti in cui si penso soprattutto sul futuro lezioni importanti questo modo può rispondere anche le obiezioni sono state fatte da Giampaolo Araki Alberto Zarate allora naturalmente una riforma e dimensione mi si è detto si può vedere sempre il bicchiere può essere mezzo pieno o mezzo vuoto no e ci sono una serie di azioni per cui soprattutto giustamente loro ruolo di critici Araki e Zanardi lo vedono come mezzo vuoto
Io tendo a vederlo mezzo pieno ma insomma non non soltanto perché in qualche misura non si sa bene con che misure esattamente sono stata un po'coinvolto in questa faccenda
Alla perché mezzo pieno insomma per tre casi partirà quella della dette già Piero Giarda e quindi anch'io mi mi associo all'Ascoli Pietro Giarda che qui non ripeto ve lo ha detto ma lo sottolineo
E quali sono i vantaggi così risolte sostanzialmente il PPE cose porta a termine salì formata prima aumenta fortemente l'autonomia delle Regioni nel senso che attribuisce un un maggiore
Le dicemmo la quote tributi propri cioè i tributi su cui le regioni possono fare aliquota diventa veramente anche rilevanti si parla l'ha detto già dal primo la media nazionale torna settanta per cento
Ma in realtà e questo è il problema stava sollevando ultimamente Alberto su cui varrebbe la pena di riflettere un secondo dopo
E naturalmente diffuse m'era diversa tra le diverse regioni perché quelli del Nord hanno meno compartecipazione all'Iva ma più tributi propri e quindi hanno un livello di flessibilità dell'aliquote che di FLI di tributi propri sensi per molti prelevato cioè si va la regione più povera la Calabria
Una quota di tributi proteso totale intorno al cinquanta per cento la più ricca la Lombardia sfiora il novantotto per cento io voglio dire questo è questo il primo punto da notare non stati utili i limiti alcuni quali segnalate Alberto su cui poi magari se ci ha fatti vorrei tornare un attimo dopo temi critici sulla sua proposta
Insomma si da atto con la Polonia straordinaria che non ha neanche livelli che non ha paragoni nel contesto europeo cioè insomma insiste questa riforma è stata è stata commentate in maniera negativa presente le regioni ora ultimamente ho scoperto ragione non Lombardia pomi spiegandogli ottimi Bertozzi e speck catalitica tale son qui presente ha una passione improvvisa per il sistema tedesco però sono certamente il livello di autonomia
Che attribuito alle Regioni da questa riforma sul turismo a rinverdire rispetto a quella timida e lender molto elevata quindi è il primo punto
Secondo punto c'è questa proposta di scrive in qualche modo abolire trasferimenti sanitari vincolati sia pure nel triennio sia pure un sistema di controlli eccetera eccetera e questi anche se è un passo importante perché vedete
Si parla di autonomia delle regioni ma quando la spesa sanitaria le spese delle Regioni per la sanità copre circa l'ottanta per cento del totale e anche se nessuno sa esattamente quanto
La Bassanini o sono state con la modifica ma insomma tutto sommato la spesa sanitaria conterà restare qualcosa ma il settanta per cento delle spesa sanitaria le spese complessive le regioni parlare l'autonomia se non si sblocca su questo altro conto senza e questa riforma mette sulle premesse qualche modo per sbloccare la situazione
Come devono essere onesto la cioè nove torni verso i modi diversi più paramenti Perugia forse non hanno sottolineato abbastanza loro come io sinceramente non lo so infatti sono qui
Per imparare i nomi perché parimente si sostituisce un sistema di controlli a un sistema di terminazione trasferimenti come si controlli verranno effettuati se effettivamente la
La Regione la l'inizio la sanità avrà la capacità di introdurre quel tipo di penalizzazione sono previste a me per il momento del tutto confuso cioè io ho l'impressione
In questo modo anche risponde non parte alle preoccupazioni che io condivido di Alberto Zanardi
Giampaolo Ranchi che qui ci sia proprio un vuoto legislativo dovrà essere un po'completato insomma c'è quale istituzione qui si si sta si lega e si determina un nuovo rapporto tra stato Regioni per quanto concerne la spesa sanitaria come si determina questo rapporti ancora non chiaro ed è una cosa su cui dobbiamo costruire comunque è fa un passo importante secondo punto porta
Terzo punto naturalmente non sarebbe stata possibile porta a compimento un processo non sarebbe stato possibile eliminare i trasferimenti sanitari se non si fosse trovato modi alternativi di finanziare la sanità gradualmente si potrà fare ma era molto semplice uno poteva calcolare quanti ciascuna Regione doveva bere
Tolti i suoi trasferente si dava la compartecipazione differenziata cosa che alcune regioni non dispiaceva almeno originariamente con questo avremmo risolto il problema
Malamente non non bastava ti devo fare delle cose Diversi devono fare almeno tre cose primo inventarci un sistema che in qualche modo finanziasse la sanità ma responsabilizzando le regioni dando gli incentivi giusti
Secondo bisognava in qualche modo trovare il modo di superare last distribuzione attuale della spesa per le regioni o cosiddetta spesa storica perché questa deriva da comportamenti dal passato che in un anno vedere con un'attribuzione
Efficiente basati su questi lidi oggetti e l'avete preso doveva essere fatto in maniera come si dice graduale non si poteva fare nessuna riforma poteva passare se dall'oggi al domani qualcuno ci rimetteva risolti chiaro quindi tibetani doveva venire in maniera graduale e terzo si doveva trovare anche un meccanismo di assicurazione confronti le regioni perché capite
Loro hanno insistito molto su questo che io non credo sinceramente condivido mille nel le impressioni Giarda che non sia un problema del problema del mismatch tra le risorse complessive attenzione regioni e la spesa sanitaria io credo e questo mismatched non sia un problema
Perché insomma quali spese mi pare definita al Parlamento il giorno e si dovesse decidere che i tassi di crescita
Della spesa sanitaria devono superare quelle insomma copartecipazione compartecipazione intera ameranno metà io questo non riesco a vedere
Nessun problema si può dire dovevate scrive le maniere esplicito nella legge ma io su questo ho più dubbi perché c'era il rischio di un meccanismo di rincorsa no per cui se io scrivo che le entrate vengono terminate alle spese no è scritto mai scritto e scritto scritte in un'altra lei è scritto nata Levski e descritto ma è un po'diverso però che tiene perché divide i le responsabilità delle dei diversi enti va
Seconda
E quindi bisognava fare anche un modo quindi quindi non era solo il problema del complesso delle Regioni ma anche di come le regioni cresce vuole magari pensi a breve se ci sono delle cresce differenziata delle risorse le Regioni se ci sono dei trasporti c'è uno Stato e Farrah sperimenti non c'è problemi perché semplicemente lo strato
Che assicura non dovevamo trovare un sistema per cui eliminati tra svenimenti questi per questa assicurazione avvenisse
Continuamente e io penso Toso madre questo sistema con tutti i suoi limiti abbiamo visto e c'è una ragione per cui ci sono questa formule lasciano anche cioè
Come come in qualche modo coinvolte essendo coinvolto nella stipula di queste forme insieme alla Nicoletta Mignani e qui presente e sono fanno un po'può acqua una cosa su cui cioè diciamo sì non sono così rifinita come dovremmo essere mancano altre cose oltre quelle detto dal Alberto Araki sì
Scusa da Zanardi Araki
E sui quali ci torno tra un attimo ci sono delle ragioni per cui era fatta in questo modo perché l'idea è che queste riforme poi dovevano essere via via modificati e migliorati via via le possibilità venissero fuori
Al
Che cosa garantisce sto meccanico di assicuratori assicurativo eh questo principio della capacità fiscale cioè sostanzialmente c'è un meccanismo automatico che far sì che ad aliquote standard
Sostanzialmente le risorse vengono continuamente ore di seguito alle regioni per cui se c'è qualche ragione cresce più della media in parte padre sugli isolotti vengono cedute alla media nazionale all'al complesso delle regioni e se c'è qualche regione cresce di meno ottiene automaticamente più risorse regionali
Poi il fatto di essere calcolata a capacità fiscale sta a da lì quei tributi Standa significa anche lo sforzo otto-nove le regioni sia in termini di recupero delle basi imponibili sia in termini di maggiore Cetto rimane appannaggio diciamo e questo è positivo
Sì potremo andare verso un meccanismo di potenziale fiscale io non sono d'accordo cioè avere capito qual è il problema della del sollevato da Zanardi sostanzialmente non le regioni più povere hanno pochi tributi propri quindi loro effettivamente non possono portare a casa molti sforzi allora io sinceramente su questo ma se ne può parlare vedo un problema politico perché insomma il sistema e che comunque vai racconta verso un sistema in cui
Io sono d'accordo ma Battle Zanardi bisogna spendere c'è Ostia puramente orizzontale
Insomma quello che vuol dire sostanzialmente che se calabresi domani deciderà aumentarle le loro tasse e quindi di avere fare un maggiore sforzo fiscale
In parte is il loro soldi devono essere integrati da soldi che in una forma o nell'altra arrivano dalle regioni ricche e questa è una cosa che politicamente non è così facile io personalmente mi pare non sia più
Politicamente gestibile questa un po'la mia difficoltà queste potenziali fiscale che dopo fatto in questo senso non punti sorriso tali non sono mai applicati pensare sistemi il sistema esistono di di
Perequazione potenziale sistemi potenziale fiscale sono basati su un meccanismo centrale c'è uno stato e finanza dice tu aumenti le tue tributi io ti do un po'di soldi ti faccio un matching trenta
Quindi matching venti in una forma o nell'altro devo fare le regioni ricche è questo l'avete crea sul piano politico ricorda comunque su questo
Possiamo ritornare dopo
Allora
Dunque allora quali sono i problemi residui perché diciamo resta riforma nonostante tutto non è coi bicchierone pianto infine allora beh implicherà nemmeno abbia l'odore che in questa riforma è stato detto
Da allora in informe diverso ripeto anch'io ci sono un po'di contraddizioni cioè c'è questo sistema in particolare la melodia e i trilli
Che è
Si presenta come se fosse orizzontale ma nei fatti è puramente un sistema verticale con la formula determina quindi cosa pasticciata non si capisce bene chi alla responsabilità diretta di diversi trasparente dei tributi ed è una cosa un po'un po'confuso così come c'è qualche confusione hanno fatto bene sottolinearlo fra questi due principi dentro ecosistema della capacità fiscale questo del fabbisogno zero
Allora una cosa lo avete poche andrebbe detto perché anche per non passare proprio da deficienti che è una delle ragioni per cui le cose son venute così non è perché la gente impazzita traditore ogni noi vogliamo fare una cosa che sia volutamente
Di misura contraddittoria e se voi avrete la delega contraddittorio non è un caso che il decreto delegato a implementare la delega sia a sua volta contraddittori
Perché era la delega contraddittoria ma perché non perché di nuovo la gente sia pazza o non si renda conto che non c'è amarezza ma perché ovviamente la delega rifletteva posizioni differenziate tra Phil persone che presente sostenevo
Tra forze tra esponenti politici eccetera che erano favorevoli a un meccanismo di perequazione più verticale
E qui presento il vincolata cose non è stata detta da dal da già oramai fare Marina me cioè la lega impediva esplicitamente di utilizzare qualunque alto tributo eccetto viva in parte la le l'accisa sulla benzina e perfino interi quartieri ben da un vincolo preciso e questo vincolata creato un sacco di pasticci modi di o dopo anche in termini di qual è
Come finanziare si muove su queste nuove le le nuove un pezzo regione qual è la composizione IRPEF IVA perché sostanzialmente impediva di redistribuire l'IRPEF quindi noi per raggiungere quei tipi tribù invettive dovevamo puntare strette sulle allora
Questo vincolo è stata posta apposta per per spostare la situazione verso un sistema di perequazione verticale
D'altra parte c'era un'altra indicazione la legge delega perché capite perché perché se io se sono le regioni greche trasferiscono i soldi alle regioni povere
Non ha senso un vincolo sul gettito dell'IVA Mitrotta e l'Iva viene attribuita alle Regioni divento tributo sono soldi alla Regione vitalità del Bilancio e vengono trasferiti a me di fare non ha senso mettere un vincolo ex-ante sull'Iva
I vincoli Sante solleva era stato messo apposta per spingere sistema verso sistema di perequazione verticale
Per quanto riguarda invece e poi c'era invece altri indicazione importava il suo sistema orizzontale e quindi la conclusione finale è stato una confusione
Su questo io volevo dire una cosa cioè brevissimamente ne approfitto perché ce qui delle presidente del ora non
Nella Conferenza Regione mi scuso
Perché insomma sostanzialmente in quella proposta che noi io e la dottoressa emiliani hanno fatto per il club che in qualche modo è stata assorbita all'interno insomma in un modo o senza parziale interno questa riforma noi in realtà per sfuggire la posa delle gemelle non avevamo e qui mi riallaccio potere cose ha detto già Alberto l'avevamo pensato di introdurre un meccanismo puramente verticale come nei fatti poiché la melodia
Ma di gestirlo in qualche modo in maniera più orizzontale cioè l'idea fondamentale ed erano della nostra era era che atti non attribuiamo Liva alle regioni rimane un tributo nazionale ma aspettiamo il fatto che queste due zie tweet relazionale pattuito al sistema delle regioni
E diamo un ruolo molto maggiore alle Regioni nel determinare strinto cioè nelle prime dei nelle prime di scrittura del decreto era presente previsto la commissione tecnica
Come include in cui si devono rappresentanti delle regioni del Stato che dovevano determinare i parametri dico che i terroristi mare le forme e aggiustare la forma ecco perché la formula inizialmente era così perché c'era implicita l'idea sarebbe stata comunque corre e poi i cui risultati dovevano essere giustificati dalla Conferenza Stato Regioni quindi un'idea insomma di cogestione e secondo me è un tipo di cogestione di questo tipo avrebbe avuto due vantaggi fondamentali due-tre vantaggi cioè uno poteva anche con un sistema di questo tipo qui raggiungere alcuni dei risultati di una perequazione orizzontale che prima diceva pensionati perché una delle ragioni per fare a prezzo resa dalle questi testi rende il vincolo di bilancio più duro giusto perché sono io do non è più lo Stato trasferisce soldi delle regioni ma sono le generiche che le danno a quelle forze ma un simile risultato si può ottenere anche se anche se il la torta è data perché se la torta deve essere distribuita c'è un conflitto tra diverse regioni come dove distribuisce questa sorta orto allora quindi idee questo la torta ce la compartecipazione all'Iva
Questo si poteva ottenere anche attraverso questo sistema e siano leggero altri due vantaggi sono veloce
Primo
Il primo vantaggio era che il
Il
Come dire sì non per i quando viva si sarebbe potuto ridurre la perequazione sugli altri tributi infatti la nostra proposta originaria all'ottanta per cento non al novanta per cento e questo avrebbe dato sforzi ma e avrei dato incentivi maggiori alle Regioni su quei tributi su cui possono far qualcosa lira non l'Iva su cui non possono fare assolutamente niente e poi non avrebbe ripartito viva perché questo apre un un un terreno scremare parabola per ritornare c'è questa ripartizione dell'IVA sulla base dei consumi cosa che cioè urla vendetta al cielo insomma c'è su cui io faccio riferimento al giornalista che vorrei se voi su questi temi Po
Fu come una una un'attenzione un po'meno casuale no ma non abbiamo già iniziato con se lei è un attento lettore del sole avranno un attento lettore avrà visto che abbiamo già iniziato un dibattito animato proprio a livello accademico da dopo i momenti e i colleghi
Non ricordo che alcuni noti però se io me ne sono certo al pubblico poi dovrebbe fare l'ordine che no reperire queste celle Ettore al discorso fatto Sir le come mai non è passato esplose va e non è passata perché le regioni del Nord sostanzialmente hanno detto no tutto ed è la ragione fondamentale cioè no non ho detto questo sistema non va bene
Noi vogliamo un sistema in anestesia
Noi non vogliamo vogliamo preferiamo avere attribuito l'Iva sia pure in maniera puramente nominale in cambio di questo siamo disposti a pagare anche Nova con tribuna perequazione all'ottanta ma al novanta per cento mail per il presidente Livio spiega un po'meglio ma questo poi compromesso è stato raggiunto Stato-Regione
Perché hanno fatto questo becco azioni può equamente avevano ragione loro
Perché promette all'idea che in realtà una una commissione tecnica così come pensavamo e non sarebbe stato realtà un meccanismo di cogestione ma se restava un meccanismo in cui comunque lo Stato rimaneva
Il controllore finale allora in questo in questo caso equamente il pass lì l'idea di introdurre una rete attribuzione dell'IVA serviva anche a questo scopo cioè lo scopo in qualche modo di fare un passo verso rende più trasferimenti i flussi dei tributi andare verso la direzione prefazioni Santa pensa avessero forse ragione loro perché per quanto ci siano come ha detto Giarda dei motivo de dei modi di delle modifiche nella costituzione di fatto tutto il piuttosto che di quello di di diritto nel senso che le regioni vengono più assorbiva la Conferenza Stato-Regioni nella discussione la distribuzione nella decisione
Relativi alle Regioni nei fatti però la conferenza ha ragione non è un Senato delle Regioni non è una rappresentanza non ne ha i poteri e quindi non ha la capacità politica di mediare i conflitti distributivi e questa Ponente è stata la cosa questo significa tre parole che io sono d'accordo e avendo fatto questo bisogna andare prezzo settanta sistema di perequazione orizzontale puro così teorizzazione perequazione orizzontale puro ecco l'unica cosa dobbiamo copiare dei tedeschi richiede un buon test cioè richiede un ruolo più forte al Senato veloce
Ultimissimo punto non dico nulla ma lo dico perché sempre per per i giornalisti
Cioè una talpa bisogna ragionare in lire perché la primo titolare la distribuzione attuale dell'idea perché è stata data così tanta IVA e così poi per perché l'IRPEF non poteva essere distribuita e allora se ne avessi potentati dare appena un po'più di per far alla Regione Lombardia
La la maglia aggrappare così ricca
In termini di distribuzione dell'IRAP che sarebbe diventato
Andava in surplus e di conseguenza siccome c'era un equilibri Bilancio doversi garantito per legge sarebbero andate in deficit qualcun altro quindi siamo Ugo puntare tutto sull'Iva
Il punto fondamentale però è che questa retribuzione in questa distribuzione dell'IRAP tra le regioni che su quello fatto riferimento per questi resti Conte e quanto meno singolare
Riflette e la necessità di riflettere più serietà ed sono proprio veloce e vorrei da questo di nuovo Parronchi
Un una maggiore coscienza da parte le regioni di questo tributo finora non gli è servita a nulla non era un tributo vero perché veniva comunque affida alla sanità il novanta per cento il resto veniva distribuito quindi non gli ha fatto nessuna differenza domani diventa un tributo posto
State attenti alla distribuzione sta base imponibile faccio sondato così a me lo capite poi lascio a voi quindi immaginare perché così l'idea e chiudo e l'IRAP
Come ha detto Giarda più volte eccetera eccetera ripetuto si parlano la differenza tra regioni del nord e del sud è molto ampia perché nel Nordest la Calabria in termini proprio le scusate la Lombardia in termini pro capite fonte più ricca della Calabria si guarda lì valore aggiunto si guarda intorno
Ma sapete quali sono i getti dell'IRAP privata Lila privata anno novantotto ecco fatta e sono questi i gettiti pre perequativi
Gettiti scusate dell'IVA da parte privata fatta cento la media nazionale nel novantotto
In termini pro capite la Lombardia avuto centosessantadue per cento cioè il sessanta per cento in più in termini pro capite di una vi una base nazionale me di una media nazionale di cui Palomba via larga parte e la calabre ventiquattro
Qui vuol dire che la differenza sulla base dei dati che appaiono la differenza tra la dotati della il gettito IRAP nel né in Lombardia e in Calabria è qualcosa come sette a uno voi capite e che e a caso desta enorme differenza ovviamente poi si doveva a dare un peso molto più forte alla all'aspetto retributivo e quindi all'IVA
Ma è chiaro che non si può tenere insieme in un paese due regioni hanno differenze di questo tipo un po'Mevoli tenenze americane la Svizzera a il punto è come mai ci sono nette differenze e secondo me questi fanatici possono e se la serie di ragioni no tra l'altro i novantotto ovviamente non è un buon anno perché l'hanno transizione eccetera eccetera
Tra cui vedo presenze palmette c'è anche come sono fatti i criteri di riparto come sono applicati i criteri di riparto come si fa la correzione per l'evasione fiscale eccetera eccetera su questo mito
Grazie
Presa nota anche per i testimoni professor Bordignon Cerrato sono d'accordo soprattutto sul fatto che l'IRAP
è un'imposta molto complessa che merita sicuramente una maggiore attenzione di quanto finora non sia avvenuto ma questo proveniente è un altro convegno adesso è previsto un coffee break che per necessità
Il tempo sarà immagino però c'è uscendo a sinistra ci vediamo tra dieci minuti grazie al contrario
Se no io l'ho solo due brevissimi commenta diciamo solo più venti su questioni e due questioni fondamentali
Una la prima è
Diciamo la formula di assegnazione delle risorse alle Regioni
I suoi collegamenti con la delega i suoi collegamenti e con il secondo comma dell'articolo centodiciannove della Costituzione perché insomma queste sono cose fondamentali perché riguardano diciamo i IVA il no il nostro sistema di valori e quindi insomma ce lo dobbiamo avere ben presente
La formula di perequazione
Si sviluppa lungo due componente
Assegna
Una parte delle risorse sulla base di un indicatore di fabbisogni ed assegna precisamente diciamo trentasei mila miliardi sulla base di indicatori di fabbisogni
Che sono i fabbisogni in che incorporano i differenziali
Per la quota capitaria per la sanità quindi se voi las la formula può essere interpretata naturalmente in tanti modi perché fatta di attende
Quindi ognuno li può comporre come come preferisce ma vale della proprietà credo associativo commutativa dell'algebra no
Ma nei d'ispirazione della formula è che una parte delle risorse sono distribuite sulla base dei fabbisogni sanitari e cioè il trentasei per cento delle risorse
Attribuite alle Regioni sono vincolate rigidamente alla ripresentazione dei differenziali dei fabbisogni sanitari nelle diverse regioni italiane punto non ci sono interpretazioni alternative no questo è un punto di fondo
L'altro aspetto è quello della perequazione
E la perequazione modifica diciamo aggiusta e di i i il gettito dei tributi propri nelle diverse regioni il clan nozione di perequazione non è menzionata nel secondo comma dell'articolo centodiciannove della Costituzione la nozione di perequazione in quanto tale la nozione di perequazione e scritta in nel modo seguente
Si ritiene e che una parte dei bisogni
Delle regioni una parte dei bisogni delle regioni e correlata
Ai differenziali di reddito nelle diverse regioni
Questo è il modo con cui bisogna interpretare quest'il lavoro che è stato fatto perché altrimenti si va verso modelli che sono addirittura incompatibili con la nostra carta costituzionale
Perché la mostra carte che esso sale non fa riferimento alla perequazione fa riferimento indica alle spese necessarie per lo svolgimento delle funzioni normali delle regioni quindi un indicatore di bisogni puro
Dei vari indicatori di fabbisogno la formula ne ha preso uno alla sanità perché espressamente indicato dalla legge il secondo indicatore di bisogno è diciamo la domanda la domanda così come si esprime dei gettiti tributari regionali valutati ad aliquota uniforme
Quindi e Huntsman non li ha tenuti per intero non ha rispettato i differenziali da uno a tre tra Campania e
A Lombardia via abbattuti questi indicatori del novanta per cento quindi a accettato la nozione che una parte delle spese delle Regioni deve essere correlata a indicatori regionali di domanda essendo l'avrei detto l'indicatore principale a cui si fa riferimento quindi la formula matematica a dunque componente i bisogni sanitari è un altro componente che sono i bisogni delle regioni che sono stati correlati in modo imperfetto ed imparziale ai differenziali di reddito pro capite delle diverse regioni la perequazione un il toponimo
Che non c'è nella Carta costituzionale ma è che è utilizzato per ridefinire una nozione di bisogni dove come ho detto io per la prima volta nella storia della repubblica vengono inseriti dentro
Gli indicatori di capacità di spesa privata nelle regioni questo è la rivoluzione che è stata fatta con questo provvedimento e mi poi la formula può essere letta come si vuole ma esprime una interpretazione del secondo comma del centodiciannove della costituzione della legge per il la questione ancora della sanità
Il il Parlamento ha approvato una legge delega in materia di riforma del sistema sanitario nazionale la legge cedettero delega Bindi è stato fatto un decreto delegato attuativo della riforma sanitaria
Che sono il decreto delegato è una legge della Repubblica in questa legge della Repubblica l'articolo uno è definita la procedura con le quali il Parlamento e il Governo definiscono il soddisfacimento macro economico dei bisogni sanitari lì è il principio
Lì c'è scritto che contestualmente
Si definisce nel Documento di programmazione economica e finanziaria il le risorse vengono per la sanità sono definite contestualmente agli scenari di programmazione macro economica della finanza pubblica lì
Vengono risolti i problemi dell'invecchiamento della popolazione lì vengono risolti i problemi del mutamento
Diciamo demografico eccetera non nel provvedimento sul federalismo fiscale
è la sede istituzionale dell'adattamento delle risorse macro al mutamenti della struttura demografica del Paese il mutamento macro dei bisogni è la contestualità della fissazione nella risorse per la sanità negli scenari di di costruzione della dei quadri di finanza pubblica macro economici questo provvedimento
Quando poi dentro nel DPEF ci sarà scritto che la sanità deve crescere dell'otto per cento in un anno a fronte di una crescita del reddito del cinque percento
Darà mandato affinché nella legge finanziaria
Successivo all'approvazione del Documento di programmazione economica e finanziaria venga modificata l'aliquota di compartecipazione IVA
Se e nella misura in cui questa è necessaria per coprire diciamo le allocazioni programmatiche ad un settore che la spesa sanitaria
Quindi il provvedimento certamente costruito negli in un Pseudo ipotesi di invarianza di struttura demografica però insomma ci sono nelle procedure
PG delle legislazione vigente negli impegni programmatici del governo in ribaditi in Parlamento
I meccanismi per prendere atto dei mutamenti diciamo dinamici di lungo periodo nella struttura diciamo della popolazione volevo ribadire questo fatto è che non restassero equivoci che su questo provvedimento insomma
Ponesse una precondizione che poi ci sia qui implicitamente
La speranza che rimuovendo i vincoli di destinazione il sistema di finanza regionale diventi più Maccora economicamente controllabile è certamente vero no è certamente vero che con questo provvedimento si cerca di rendere sistema di spero sanitaria più controllabili dal punto di vista macro economico
Che poi è una questione tutt'affatto diversa da quella che che fa emergere i disavanzi della sanità eccetera perché quello appartiene al mondo
Dei trilli e delle cadenze non ha niente a che fare con la sostanza perché il fatto che governo e Parlamento abbiano giocato per vent'anni
Con le sottovalutazioni sistematiche delle allocazioni finanziarie non è una questione diciamo di grande rilievo pratico diciamo appartiene al gioco con il quale si costruiscono i documenti di programmazione finanziaria in questo Paese ma la sostanza è un'altra che la spesa sanitaria
è una delle categorie di spesa che dinamicamente
Non è fuori controllo e non è stata fuori controllo
Dopodiché al Tesoro con le regioni c'abbiamo tutto un gioco che teniamo in vita diciamo per perché noi ci mettiamo meno soldi poi loro ne vogliono di più poi dovremo fare i disavanzi poi dobbiamo scrivere le lettere per ripianare i disavanzi il Tesoro si diverte avere procedure per interferire con le regioni sulle spese ammissibili non le spese ammissibili e tutti una straordinaria configurazione diciamo
Ma insomma non è quella la sostanza con la quale dobbiamo avere d'avere a che fare
Parlo io diciamo uno del Tesoro che da queste rappresentazioni posso divertenti della vita politica ma insomma
Poi naturalmente io litigo sempre col ministro Bindi sì abbiamo scene epiche diciamo nella storica dei rapporti ma però la sostanza poi è un un'altra insomma scopi scusa o di questo intervento un po'fosse eccessivo ma dovrebbe
Sempre a
Ringrazio
Sono sottosegretario Piero Giarda sembra che nonostante la premessa iniziale alla fine sia riuscito a fare anche il difensore del lavoro svolto comunque con evidenza c'è ma ha risposto fin d'ora ad alcune delle obiezioni sostanziali che erano venute soprattutto dagli interventi dei professori Zanardi e arazzi
Ora sentiamo la la valutazione della controparte più direttamente interessata intesa subito al microfono non questo malato alla Pd presidente dalla Conferenza delle Regioni
Grazie
Tra l'altro mi scuso con con gli altri che pagano perché io poi poi mi sono nel mezzo devo abbandonare perché ci sono altri impegno mi scuso davvero
In questo caso le regioni non sono sono state per una parte e controparte insomma interlocutori di una discussione che non era partita così di un progetto non era partito così ma poi come ha detto correttamente professor Giarda non solo c'è stata una convergenza ma se non ci fosse stata questa convergenza questa doppia tenuta tra le regioni al loro interno e delle regioni con il governo il federalismo fiscale non sarebbe o comunque si voglia chiamare diciamo questo provvedimento non sarebbe certamente partito
Per dirlo cioè per dire che noi non facciamo non pur non la buttiamo in politica in senso astratto voglio farvi un esempio di questi giorni in Parlamento per puro miracolo perché ordini del giorno della maggioranza si sono neutralizzati
L'opposizione
Del per il Polo con il con la lega addirittura dotato per bloccare il trasferimento del Corpo forestale dello Stato che nel DPCM sull'agricoltura alle regioni
A statuto ordinario cioè di questo si parla in questo Paese intanto in tanto clamore di federalismo cioè si parla di fatti normali che si bloccano cinque regioni a statuto ordinario hanno l'attribuzione del Corpo Forestale dello Stato da quando sono diventata scusate a statuto speciale da quando sono regione a statuto speciale
Le altre quindici Regioni si sgretola l'unità del Paese quindi è il vero è vero che spesso le intese realizzate con il governo
Se c'è unità delle regioni che sulle riforme retto in questi anni nei Comuni nelle Province e nelle Regioni presidenti di centrosinistra presidenti centrodestra sono stati uniti sui punti fondamentali di riforma
Io dico sempre che se scriviamo un tema se scrivessimo un tema sulle riforme
Tra Presidente Formigoni o io lo lo scriveremo con diversa calligrafia probabilmente anche mettendo più una cosa o l'altra ma sarebbero le stessi
Gli stessi gli stessi punti le stesse priorità naturalmente diverso per fortuna sono le scelte che ognuno fa sulle valutazioni di governo ma se questo non ci fosse stato niente del processo riformatore sarebbe andata avanti la stessa elezione diretta del presidente della Regione è stata determinata da una forte tenuta da una forte spinta delle Regioni nei confronti e l'aiuto del presidente La Repubblica decisivo del Governo che la maggioranza e l'opposizione su cui si voleva fare rispetto a questo provvedimento esperienze di natura più generale
Io considero
Questo di cui discutiamo un avvio serio di riforma
Non so se il bicchiere
Per io credo l'immagine più giusta per me l'immagine più giuste che un avvio serio di riforma sono dei passi poi uno può decidere se sono tre o se sono trenta ma solo sulla direzione giusta
E ancora nel nostro Paese dobbiamo sempre evitare il rischio da una parte di un confronto astratto sulle riforme che non fanno nascere mai niente
Dall'altro di riforme che si realizza né che poi sono impraticabili o difficilmente praticabile
Lo dobbiamo mettere in campo un avvio di una maggiore autonomia e responsabilità finanziaria per le regioni tenendo conto di come il nostro Stato oggi non solo perché a Costituzione vigente ma come anche dal punto di vista sostanziale materiali di quali sono i rapporti tra le regioni anche le differenze che non sono soltanto differenze di reddito nel dibattito che c'è stato precedentemente se spesso discusso anche nella contestazione critica che veniva prima fatta di regioni ricche e regioni povere non è solo questa la differenza la Liguria e l'Umbria non sono regioni povere
L'Abruzzo il Molise non sono più regioni poverissime eppure sono tra le Regioni non autosufficiente allora il confronto più ovvero è tre regioni autosufficiente regioni non autosufficienti
E come diceva il professor Giarda in questo elemento di non autosufficienza scatta anche oltre elementi di di di reddito e di sviluppo che certo ci sono ma scatta anche un elemento diminuzione delle regioni che comunque diciamo o di questo ci facciamo carico o abbiamo qualche complicazione in più se non vogliamo essere astratti nel nel nel portare avanti il treno il treno delle riforme io sono persuaso
Un che queste due riforme sì sì all'elezione diretta del presidente della Regione delle regioni sia
La l'autonomia e la responsabilità finanziaria maggiore per le regioni
Creano qualche cosa di profondamente nuovo nel nostro Paese
Il professor Giarda da montato diceva in fondo sarebbe lo stesso discorso se lo facciamo sulle leggi di decentramento le cosiddette Bassanini fondo al di là della formulazione che è una formulazione fatta con un'impronta federale non si dice prima quello che deve rimanere allo Stato centrale poi si tratta e non può essere così dell'attuazione della Costituzione
E anche qui ci muoviamo ovviamente all'interno dell'articolo centodiciannove della Costituzione che consente operazioni più interessanti ma lo stesso fatto di realizzarle importante
Grazie il dato che dal professor Giarda con queste operazioni si arriva al settanta per cento di entrate proprie delle Regioni
Nel mille novecentonovantacinque e non so per quanti anni ancora rimasto comunque prendo il lato novantacinque che son sicuro il dato medio delle regioni era ottantadue per cento di trasferimenti dallo Stato centrale
Queste due misure secondo me di per sé danno il senso di una modifica che per quanto in perfetta o per quanto parziale però si muove nella direzione giusta e io credo che determinerà questo risultato non potrà che determinare questo risultato
Al accentuare la responsabilità delle classi dirigenti politiche a tutti i livelli perché
Diciamo sarà più difficile in ogni campo dire
Che si sarebbe voluto scegliere ma c'è una maggiore corrispondenza le nuove regioni avranno più nelle loro mani
Le scelte che si compiono gli strumenti finanziari con cui si si si si porta avanti con qualche condizionamento ma certamente più che nel passato e la stessa pubblica amministrazione anche a livello regionale perché tutti e due questi processi
Questi processi secondo me vanno vanno visti
Perché il grado di solidarietà al novanta per cento vero poteva essere l'ottanta poteva essere novantotto ed è stato un atto politico
Quello che dice ha preso Mourinho ne abbiamo scelto
Nella Conferenza delle Regioni abbiamo trovato un'intesa tra tutte le regioni quindi del centro nord e del sud sul grado di solidarietà al novanta per cento
E su un riferimento che so anch'io in perfetto quello dei consumi per valutare per valutare l'Iva figuriamoci ma che comunque comuni cominci
Se lo vediamo con un processo questo credo che abbiano suo importanza a determinare che c'è una base territoriale di riferimento e trasparente
Nei confronti del dare e dell'avere con lo Stato centrale con le altre regioni questa è stata la base che ha acconsentito
La tenuta del delle regioni sostegno delle regioni è stato anche quello che ribadiva professor Giarda che io credo abbia acconsentito
Anzi sono certo che è stato anche quello che ha consentito in Parlamento che non ci fossero
Che non ci fossero arretramenti o modifiche e il riferimento che faceva anche qui il professor Giarda sul fatto che la prima volta nella storia legislativa della Repubblica che in una legge
è poco benissimo però si determina questo principio anche dal punto di vista formale io penso che debba essere
Spesso sottolineato in modo in modo giusto
Quali problemi
Si pongono oltre quelli che sono stati letti diciamo in particolare però
Cioè l'aspetto
Diciamo c'è l'aspetto della sanità che qui è stato richiamato delle Stone tema dell'iniziativa
Sul sulla sulla sanità che cosa si determina ora settembre termine da parte delle regioni un processo di monitoraggio della spesa sanitaria e di controllo della spesa sanitaria queste ogni diciamo è la premessa indispensabili di controllo sulla spesa perché al termine del triennio
Venga meno il vincolo di risorse sulla sulla sanità
Che cosa significa questo tradotto in modo molto pragmatico e anche realistico significa che alcune regioni tra tre anni
Potranno avvenire
Possibili risparmi può dimostrerò con esperienze concrete che questo non è velleità ma si possono avere sulla sanità
E che questi risparmi
Potranno non essere di nuovo messi sulla sanità
Salvaguardati i livelli fondamentali della sanità ma potranno essere spesi magari per la musica o o per lo scopo per quello che si ritiene
Lei dice fare così dice
Il trasse il è giusto
Che Regioni che non hanno l'autosufficienza mica determinano insomma la e utilizzano il fondo di perequazione
Per fare fronte all'autosufficienza possano non avere questa libertà dal vincolo
A parte che sembra ripeto scatta il meccanismo del monitoraggio quindi questo elemento non è così stretto ma un voglio ora prendere per intere per proprio per capirci per essere chiaro
Io penso che se una Regione a perché non autosufficienti
Dal fondo di perequazione nazionale che un fondo di solidarietà un contributo che è fondamentalmente un contributo per le sue funzioni e soprattutto per la più importante di queste che è quella della sanità di prestazioni fondamentali dei cittadini è un fronte senta questo sia giusto
Sì è giusto perché io non posso chiedere a cittadini di regioni che sono autosufficienti di dare un contributo di solidarietà per la musica
Ora faccio l'esempio della musica sono in polemica con il professor Giarda per dire o su qualsiasi altra cosa cioè e è giusto che ha un che ci sia un canale di solidarietà che viene che viene
Insomma trasparente niente verificato ripeto fermo restando che non è così obbligatorio perché il monitoraggio determina poi la la possibilità o meno di avere questo questo vincolo che cosa mi aspetto io che posso succedere nella sanità
Io mi aspetto che possano determinarsi non solo sulla sanità ma in particolare verso sanità due spinte positiva io voglio cercare di delle positivo di questi provvedimenti
Una verso l'efficienza
E qui voglio portare l'esempio della Toscana così non offendo nessuno
Non essendo più candidato non faccio neanche propaganda elettorale tomi Marino e qui non ci sia nessuno che voti in Toscana e quindi sono tranquillo per la terza volta
Quando ha cominciato a fare il presidente della Regione noi avevamo un deficit sanitario di oltre seicento mila atti e mi si diceva che questo deficit era incomprimibile perché alla spesa farmaceutica era più alta ma c'erano più anziani della media nazionale
Perché tutto era organizzato bene bene venisse perché altrimenti significava comprimere servizi e prestazioni sanitarie
Poi doveva anche essere tenuto fuori bilancio perché siccome c'era questo contenzioso con lo Stato centrale mettere la sanità nel bilancio sarebbe significato con una sorta di cedimento politico chissà di quale tipo
Noi facemmo la scelta di metterlo in bilancio di mettere la nostra parte per il ripiano del disavanzo anche quando lo Stato centrale ritardava mettere la sua soprattutto di fare una programmazione sanitaria che era rigorosa che diceva
Quanto direttori di quelle USA le oasi dove ora dovevano e potevano spendere perché era consentito dalle politiche sanitarie di rientro e non di più se non li spendevano in tasca propria
Noi oggi con la parte che ha fatto lo Stato centrale siamo a deficit zero nella sanità
Siamo al deficit zero
Perché la programma e non è vero che c'è stato un abbattimento di servizi qualitativi io sostengo il contrario
Non c'era lei di soccorso e cioè lei su concerto siamo passati da quaranta uso da dodici
Anche se c'erano sindaci che a tre mesi dalle elezioni facevano le manifestazioni sotto la presidenza della Regione ma cittadini capivano che che era giusto risparmiare sulle USL e non sulle prestazioni
Sanitarie certo abbiamo riportato i posti letto degli ospedali alle medie nazionali ed europee e questa significato redistribuire diversamente e anche il personale
La spesa farmaceutica al di sotto della media nazionale eppure la composizione della popolazione non credo se motivi che si sia modificata in questi quattro cinque anni in maniera drammatica cioè voglio dire voglio dire che io ritengo che praticamente in tutte le regioni
Ci siano elementi di efficienza sanitaria che possono essere perseguiti
E che sia giusto che lo Stato centrale faccia la sua parte questo sì
Cioè le compartecipazioni che deve dare è già stato un grande fatto che le erogazioni finanziarie se l'avvenuta all'inizio dell'anno pensate un po'las lo stesso fatto di quanto si risparmia avendo gli stessi soldi a gennaio o a marzo
Anziché a ottobre novembre rispetto a al all'esposizione bancaria perché anche di queste cose fatta la pubblica amministrazione nel nostro Paese
è importante che ci sia stato il ripiano perché ora si erogato perché altrimenti è una
Sì paga insomma Troia un po'astratta e che che si erogato i i le sottostima del passato che ci siano nella spesa sanitaria le risorse corrispondente le prestazioni questa è la stima spinta verso l'efficienza dopodiché se è una Regione anche qui io cioè se una Regione non sarà sufficientemente efficiente con un'altra simile avendo gli stessi parametri monitorati scatta un giudizio che riguarda i cittadini e le classi dirigenti di quella regione perché in una democrazia e tanto più in una democrazia che si avvia in una forma de di di federalismo c'è un problema di giudizio idee e l'elemento fondamentale con cui si rispettano i criteri non si rispetta non è solo un controllo e un intervento
Come dire autoritativo anche se in modo comunque centralistico dello Stato
Ma è nel rapporto e nell'equilibrio che si determina tra controllo dei cittadini al giudizio dei cittadini
Se tra la Toscana e la Liguria o tra il Piemonte la Lombardia o ci sono regioni simili che hanno risultati diversi
A risorse che bastano per la sanità
C'è un giudizio chi chi sbaglia va a casa in democrazia e quelle quelle io e le opposizioni diventano governo e è un fatto di ricchezza e e di spinta e di spinta virtuosa che io credo si potrà innestare
L'altro e verso la definizione delle prestazioni fondamentali che devono essere garantite nella sanità qui c'è un problema diciamo la verità c'è un problema ci sarà sempre di più in futuro perché ci troviamo d'accordo nell'espressione
Livelli fondamentali ieri assicurati oppure oppure livelli minimi assicurati a volte le edizioni anche qui io credo in modo molto pragmatico dentro questo
Ci sarà la politica cioè ci potranno essere dei governi e delle regioni che nei piani sanitari questo diventa il punto rilevantissimo del Piano sanitario nazionale
Determinano quali sono le prestazioni base dei cittadini italiani che è del tutto normale
Nella democrazia e nella politica viene così in tutti i Paesi del mondo
Che ci possono essere delle fasi in cui ci sono governi e quali psioniche ritengono che le prestazioni fondamentali sono X cinque e altri in cui si ritiene che le prestazioni fondamentali sono XE nove
Il problema è che nell'un caso e nell'altro sia chiaro quali sono le prestazioni fondamentale
E e e ci siano le risorse per assicurarle in nel caso successivo fece il monitoraggio che si vede che quelle risorse sono stabilite vengono messe
Dopo di che deve essere possibile
Deve essere possibile cioè L'Unità non è uniformità come l'uguaglianza non è uguali Taris mo'e non è un problema terminologico nella nella unità ci devono poter essere differenze cioè se si stabilisce che l'asticella è un metro e sessanta per tutti i cittadini italiani seguono quel mentre sessanta riesce
In termini di salto diciamo a farla il primo salto e ci ha più energie per fare altre cose può fare altre cose deve poterle fare altre cose l'elemento di sollecitazione positive virtuosa questo deve essere deve essere consentito io penso che sia la ricchezza del futuro
Ci saranno anche minori funzioni centrali dal punto di vista gestionali in materia sanitaria e ci saranno però funzioni più importanti come dice secondo me perché sarà importante definire quali sono le prestazioni fondamentali che tutti i cittadini italiani devono venire
E sarà importante assicurare e vedere i monitoraggi che vengono fatti e sarà importante assicurare e controllare
E che dove certi atti non vengono fatti come è scritto nel decreto sulla sanità ci possono essere possono intervenire poteri sostitutivi questi saranno fatti decisivi perché è su questo che terrà alla solidarietà tra Regioni parliamoci chiaro
Vedete
In passato se in Lombardia si chiudevano sei ospedali perché non avevano condizioni o o danno i ventidue USL e o sono come volete e e e da un'altra parte un'altra regione non faceva queste misure
Diciamo di efficienza era sbagliato non tenerne conto perché anche quando tutto si centralizza nel fondo sanitario sono pur sempre comunque soldi di tutti i cittadini italiani ma c'era minore controllo
Domani ci dovrà essere e ci sarà molto controlli se su questo non c'è vicinanza qui rischia ci può essere un vulnus alla solidarietà perché è chiaro che la solidarietà scatta se ci sono alcune misure di efficienza minimi che tutte che che che tutte vengono realizzate
Anche questo però io lo considero un rischio positivo
Un rischio positivo cioè che determina un elemento di efficienza per il nostro Paese allora le ultime due
Considerazioni
Potrà e l'altro ora sarebbe complicato cioè non ho il tempo ma vedete anche quando si parla di queste misure di cui discutiamo stamane della stessa sanità poi dovremmo vedere nel complesso altre misure che in questi anni sono andata avanti
Che cosa comporterà
Il fatto che nei trasporti pubblici scatta il mercato
In termini di risorse disponibili per le regioni
E certo anche qui bisogna che in tutte le regioni si faccia scattare il mercato nella gestione trasporti pubblici perché altrimenti appunto
Appunto anche qui altrimenti il problema dell'elemento di di di solidarietà non avrebbe avrebbe una una minore tenuta o o che cosa determinerà
Se andrà avanti se si realizzerà positivamente come io spero e mi auguro quello che si chiama il riccometro rispetto alle risorse con cui in uno stato sociali universalistico però secondo delle diverse condizioni sociali e territoriali si partecipa
Al pagamento di certi servizi e anche qui non ci insomma ci sono problemi che riguarda tutte le regioni voglio conclude Cento tempo con due ultime considerazioni
Il primo io sono d'accordo lo diceva nel suo dalla fino alla fine il suo intervento presso Bordignon non c'è dubbio che questa riforma in progress
Certo presupporrebbe
E ha bisogno e io spero spinga in questa direzione di una riforma anche costituzionale
In cui ci sia un meccanismo istituzionalizzato che è dato per esempio da una riforma dello stesso sistema parlamentare e da una seconda camera
Elettiva da parte dei cittadini o di Bundesrat all'italiana ma in cui ci siano comunque una seconda camera ancorata ai territori perché è evidente che domani che si determina la lettura dei gradi di solidarietà
E lo stabilire rispetta l'andamento dell'economia i gli elementi di compartecipazione o scenari futuri che lascerà al futuro ma che sono scenari che non possono rientrare in un decreto cioè se dette si determinasse nel due mila dieci
Una situazione per cui la sanità i costi che ha non c'è nessuna legge
Che oggi possa
Anticipare prevedere quello che determina dovrà scattare vedo il professor Giarda quello è una rivoluzione tale che dovrebbe determinarsi nel momento che si verifica effettivamente tuttavia
C'è bisogno di una sede istituzionale in quei in cui questo
Si governa qui
Cioè la richiesta che tutte le regioni italiane fanno al Parlamento
Il Parlamento ha di fronte a sé un anno di vita
Il parlamento io spero che abbia di fronte a sé
Per volontà di tutti alcune scelte almeno minime ma importanti ormai mi sono convinto che la riforma costituzionale si farà
Per pezzi parziali per un mosaico tenuto insieme da una coerenza spero io mi auguro che appunto il Parlamento possano meno fare
La legge elettorale per dare stabilità anche governi centrali
Perché federalismo non è solo città forti con i sindaci eletti o regioni forti con i presidenti delle Regioni che abbiamo conquistato e anche tenuta e è un interlocutore a livello nazionale che che che sappia misurarsi con questi e mi auguro che possa fare almeno lo stralcio rispetto al progetto di riforma costituzionale che in Parlamento per l'ordinamento federale della Repubblica sui principi del federalismo fiscale mettere in Costituzione sarebbe importanti per il futuro
Sulle autonomie speciali per l'insieme delle regioni
Perché bisognerebbe anticipare le emergenze
Non si tiene la situazione del nostro Paese con una differenza così grande tra alcune regioni che sono a statuto speciale ed altri
Certo differenze rimarranno ci sono situazioni linguisti eccetera eccetera
Ma non tutte quelle che oggi sono et e e l'insieme il partito dell'autonomie speciali potrebbe dare anche la possibilità in un traguardo comune di velocità differenziate di assunzioni di responsabilità e di competenze a secondo il grado di di maturità di forza di volontà anche delle regioni
Ed efficienza della pubblica amministrazione infine questa questione dell'IRAP che qui è stata giustamente richiamata
Nell'indagine che fu fatta nella nel lavoro di ricerca e ho fatto dalle Commissioni finanze della Camera e del Senato
Il progetto di federalismo fiscale che veniva consigliato per il nostro Paese aveva due gambe uno era quello della compartecipazione ai grandi tributi erariali su cui di cui parla il decreto di cui stamani discutiamo e su qui do un giudizio nell'insieme
Come forse si è capito positivo le regioni danno un giudizio nell'insieme positivo con i limiti che sono stati evidenziati in positivo e l'altro era la disponibilità di un tributo proprio la disponibilità anche di un tributo proprio noi abbiamo la consapevolezza che l'Iraq per inizia ad essere un tributo pro ma la domanda e il confronto che vorrei fare con voi e quanto lira per davvero un tributo proprio non solo perché fino ad ora non lo è stato queste ovvio perché fino ad ora ne neppure abbiamo potuto metterci le mani ma solo il nome
Ma il grado
Quell'un per cento di possibilità di variazione dell'aliquota sono d'accordo con lei che poi importante perché si può applicare a un i criteri che lo che lo appieno su cui delle regioni stanno lavorando a un settore sì
O a parte di un settore Seattle quindi è già importante anche quelle un piccolo passo avanti
Ma è sufficiente quell'un per cento di aliquota manovrabile nelle regioni per fare dell'IRAP un tributo proprio o su questo e questa è la nostra convinzione non plurale maiestatis ma nostra delle regioni italiane si dovrebbe lavorare perché qui dando una maggiore possibilità di manovrabilità di questo tributo potrebbe essere la seconda gamba che il Parlamento diceva era necessaria per avviare il federalismo fiscale nel nostro Paese comunque io penso che questa sia la strada le compartecipazione ai grandi tributi erariali che abbiamo costruito
E la gestione resa più otto Nocera i sacri in mano alle Regioni anche qui so che ci sono alcuni problemi ma insomma è il punto da affrontare
Dell'IRAP per poter avere delle basi più solide di fondamento dell'autonomia e della responsabilità finanziaria per tutte le regioni italiane
Grazie a Vannino Chiti che ci ha riportati anche a una dimensione più politica del tema che stiamo affrontando in mattinata con questo richiamo alla responsabilità il giudizio finale del cittadino no
Pago vedo poi voto
Ma al di là di questo che come dire principio stesso che era caddero Webber ispirato il federalismo fiscale e province tende sempre di verificare nei fatti
C'è un arbitro anche a monte un arbitro centrale che rappresentato dal ministero della Sanità stiamo parlando di ricordo degli effetti sulla spesa sanitaria
E quindi dopo aver nuovamente ringraziato i relatori che in mattinata c'è una compagnia potesse adesso ci lasciano credo per ragioni di tempo cedo il microfono alla dottoressa Nerina di rinvii in che appunto al Dipartimento della programmazione della sanità
Segue in particolare questi temi prego
Però
Ti ringrazio molto
Per l'occasione di incominciare a riflettere su questi temi
Anche mettevo dire riesce sempre difficile separare le riflessioni che ognuno di noi fa in quanto cittadino da quelle che fa in quanto studioso da quelle che da da un po'di tempo faccio in quanto per il ruolo istituzionale che ho ma cercherò di proporre siccome molti degli aspetti diciamo così più tecnici generali sono stati ampiamente discussi questa mattina o per lo meno sottoposti alla discussione
Attrito su temi di carattere generale
Una premessa credo sia doverosa tre in qualche modo per evitare di peggiorare se posso ricollegarmi a quello che ha detto il professor Giarda stamattina che tutta la storia del finanziamento della sanità
La storia del fallimento della disciplinante le scienze delle finanze
Nel nostro Paese credo che debba essere fatto presente non voglio estremizzare questa affermazione che tutte le stime che si stanno facendo circa gli scenari possibili di evoluzione della situazione delle diverse regioni e del Complesso del bilancio dello Stato
Alla luce del provvedimento di cui stiamo parlando sono scenari che devono essere guardati con estrema cautela
Perché poggiano su dati di base
Che in particolare per quello che riguarda hanno il gettito fiscale dei diversi tributi che vengono modificati all'interno del provvedimento
Ma anche seppur per una volta tanto per fortuna in minor misura minore per quel che riguarda la spesa sanitaria che invece è più nota e anche più nota le differenze sono più note le differenze nel fabbisogno sanitario fra le diverse regioni sono tutti dati estremamente incerti ancora
Sia perché è buona parte sono legati all'ira perché è un'imposta nuova in continua evoluzione sulla quale i dati sono parziali ovviamente non aggiornati sia perché anche le altre stime notoriamente in particolare per quel che riguarda il gettito fiscale richiedono sempre parecchio tempo prima che siano resi definitivi
Questo credo sia doveroso perché c'è Home una una qualche volta un'onda di entusiasmo anche su una possibile interpretazione delle tabelle che in qualche modo ognuno produce e che peraltro deve essere moderato alla luce dei rischi di interpretazione che per ora sono le migliori possibili ma certamente devono essere ulteriormente messa a punto d'altra parte il decreto legislativo si propone proprio di portare tutti i correttivi necessari a mano mano che saranno resi disponibili
I dati via via aggiornati soprattutto per quel che riguarda il gettito tende nelle diverse aree territoriali fiscale
Seconda questione di premessa generale la sanità è stata forse un s'è stato forse il settore che a anticipato alcuni degli elementi che vengono introdotti in questi ultimi provvedimenti in particolare la sanità è il settore che più di ogni altro settore forse l'unico settore
Che per primo ha iniziato uno forte una forte politica di decentramento e di regionalizzazione
La sanità è il settore che ha affrontato in modo deciso soprattutto negli ultimi anni una politica di superamento del finanziamento in base alla spesa storica ma attraverso una stima del fabbisogno anche qui la migliore possibile certamente ma di fare introducendo dei parametri di valutazione dei fabbisogni che sono quelli che poi sono stati recepiti all'interno del provvedimento
La sanità e anche nel settore che ha riconosciuto di con la sanità nel senso tutte le sere i livelli istituzionali da quello centrale a quelli delle regioni ha riconosciuto
Il valore delle diversità troppo negli inizi degli anni Novanta era stata imposta l'enfasi sull'uniformità è già stato detto e non perdo ulteriori tempo a sottolineare questo troppo era stata messa all'enfasi sull'uniformità nel senso di eguaglianza senza riconoscere il valore delle diversità che ci sono fra le diverse regioni e si è visto come riconoscendo il valore delle diversità fra l'altro la riallocazione delle risorse ha portato a delle conseguenze non stravolgenti per le diverse realtà anche perché è stata introdotta gradualmente ma certamente che hanno sister ritorno riordinato un settore che aveva delle differenze che non erano comprensibili
Fatte queste premesse un primo punto quando sin commi io ho avuto la fortuna di partecipare a un alcuni degli incontri importanti in cui si incominciava a definire quale doveva essere la strada da percorrere sul federalismo fiscale
Credo che per così amore di chiarezza debba essere ricordato che il provvedimento sul federalismo fiscale che riguarda solo le regioni a statuto ordinario fra l'altro c'è il punto aperto delle regioni a statuto speciale di cui non avremo tempo di parlare
Posto che per tre quarti o quattro quinti della spesa delle Regioni e spesa sanitaria avrebbe dovuto e forse troppo poco è stato fatto tutti noi siamo colpevoli forse di non essere riusciti a a concentrare l'attenzione del dibattito politico e tecnico scientifico su questo avrebbe dovuto forse in via preliminare domandarsi
Siamo favorevoli a una situazione in cui la sanità pur restando un valore nazionale
E pur essendo definita con me diritto di interesse nazionale
Viene ad essere modificate in modo sostanziale dal lato del finanziamento
E quindi si ammalò consapevoli che il primo quesito al quale avremmo dovuto cercare di dare risposta è e compatibile il mantenimento di scelte nazionali
Nel settore sanitario con la rinuncia alla leva fiscale lo dico in modo un po'semplificato ma sostanzialmente questo
Devo dire che questo dibattito è stato un dibattito un po'sottotono
Perché il vero problema non è stato domandiamoci prima se i tre quarti o meglio i quattro quinti di quello che andiamo a modificare può essere modificato compatibilmente con gli obiettivi che ci puliamo porre in termini di sanità
Se li vogliamo mantenere come politica e scelte alla a livello nazionale mi pare se non sbaglio che la questione non è stata la sanità sta dentro fuori e federalismo
Perché non sarebbe stato ovviamente una risposta alle istanze forti delle regioni di aprire una maggiore responsabilizzazione anche dal lato del finanziamento
E da allora la scelta molte è stata non si può non dare risposta alle regioni che chiedono maggiore autonomia dal lato del finanziamento il che implicitamente
Ne discende che la scelta la sanità deve stare dentro era inevitabile
Questa ripeto è una questione che a mio giudizio è stata troppo poco oggetto di attenzione ma forse nel momento in cui si va all'attuazione dovrà essere di nuovo
Al oggetto di discussione e dibattito e di attento monitoraggio da parte di tutti noi
Devo dire che i primi documenti che parlano di questo decentramento fiscale di federalismo fiscale risalgono
Professor Giarda mi correggerà a parte gli studi storici ovviamente degli studiosi quelle ufficiale risalgono a quelli del DPEF che è stato scritto nella primavera del novantotto che faceva riferimento al novantanove due mila uno il treno novantanove due mila uno e il quale che si impegna ad accelerare il processo di decentramento fiscale
Indicando due ragioni fondamentali di questo decentramento uno i vincoli imposti dall'Unione Europea due il completamento della riforma dei del sistema fiscale sostanzialmente quindi erano due obiettivi che stavano al di fuori del settore sanitario quindi scelte estranea settore sanitario ma che hanno implicando implicazioni importanti sull'evoluzione possibile delle politiche sanitarie del settore sanitario e devo dire che il primo di questi due motivi cioè quello dei vincoli imposti dall'Unione europea possiamo immaginare che sia stato quello più stringente che ha indotto ad andare avanti in questa strada del provvedimento ovvero la necessità di procedere ad un risanamento della finanza pubblica
Anche attraverso interventi che coinvolgano le regioni e soprattutto di evitare o cercare di superare l'annoso antipatico su sotto tutti i profili contenzioso fra Stato Regioni sulla dimensione del finanziamento per la sanità
E sulla suo riparato all'interno delle regioni e quindi sulle dimensioni del disavanzo
Questo quindi il problema è un problema di sembrerebbe essere un problema principalmente di tentativo di contribuire al risanamento della finanza pubblica
A questo proposito ma mi limito a porre dei quesiti a questo proposito ci possiamo domandare se a questo fine
La strada che si sta percorrendo può portare a risultati decisamente innovativi soddisfacenti e a quali condizioni questo può verificarsi
Faccio per tutti o un esempio
Le regioni a statuto speciale nel momento in cui viene riconosciuta che la spesa sanitaria delle Regioni nella periodo novantacinque novantasei nove
Deve essere rifinanziata perché in parte i debiti sono dovuti al sotto finanziamento programmato diciamo così della spesa sanitaria
Giorni statuti speciali hanno incominciato a esporrà delle richieste che anche le quote di compartecipazione che loro hanno per il finanziamento della loro spesa sanitaria siano riviste alla luce di questa nuova valutazione del dei fabbisogni finanziari di ogni regione
Mi domando che cosa potrebbe succedere la continua rincorsa anche in questo senso una modifica delle compartecipazioni ovviamente come ha detto il professor Giarda l'articolo uno della legge di riforma del servizio sanitario nazionale
Tratta lì il problema della dimensione della torta
E credo che sia stato correttamente posto evitiamo di dare al provvedimento sul federalismo fiscale delle funzioni che sono diverse da quelle che non solo povere ma che probabilmente si è dato però c'era tutto che il quesito grosso se l'obiettivo era contribuire al risanamento della finanza pubblica ci dobbiamo domandare quanto davvero quello che abbiamo messo in piedi che è stato messo in piedi
Un obiettivo credibile in questo senso o se peraltro l'obiettivo principale che sarà raggiunto è appunto quello di rispondere alle istanze delle regioni che vogliono più autonomia anche dal lato del finanziamento
Soprattutto che vogliono più autonomia dal lato dell'allocazione delle risorse perché la novità grossa è quella che dal due mila e quattro la rimozione del vincolo di destinazione delle risorse alla sanità di fatto mette anche qui lo dico in modo molto semplice un po'estremo per capirci mette in competizione
Il diritto alla tutela della salute con altri servizi con altre funzioni che le regioni svolgono questa è stata una richiesta forte delle regioni la massima autonomia nella locazione all'interno fra le diverse funzioni che svolgono le regioni in modo che le Regioni non siano più in qualche modo subordinate alle scelte che fa l'assessore alla sanità e che hanno un finanziamento vincolato che l'unico finanziamento vincolato che cioè fino ad ora
Quindi la sani
Anche competizione con le altre funzioni ed è un'altra richiesta sporte che le regioni hanno fatto
A questo proposito mi domando e vero
Che il provvedimento è passato all'unanimità dei presidenti delle Regioni di tutte le Regioni delle regioni più ricche delle regioni più povere vero che si tende a sostenere che comunque la crescita con riguardo ad esempio la spesa sanitaria di un finanziamento pari alla crescita del PIL che dovrebbe essere sostanzialmente quello che in qualche modo viene garantito
è decisamente superiore alla crescita che abbiamo avuto durante tutti gli anni Novanta quindi non soltanto non ci deve preoccupare la crescita in prospettiva fra dieci venti trent'anni la questione di che cosa succederà quando saremo tutti vecchi se è proprio vero che si spenderà molto di più
Ma il il già e il successo di avere una garanzia di una crescita della spesa al al tasso di crescita del PIL è sicuramente un grosso passo avanti rispetto a quello che è successo in tutti gli anni Novanta
In cui la spesa sanitaria e diminuita rispetto al PIL e quindi ha avuto una crescita nettamente inferiore
Cioè dicevo il problema è le regioni sono stati unanime in questo provvedimento io credo che dai cittadini ci si debba domandare se davvero se posso permettermi è stato capito quello che si sta facendo
è stato capito che è un triplo salto mortale
Rispetto al quale possiamo avere dei grandi successi e rispetto al quale però i rischi possono essere anche molto elevati me lo domando anche alla luce fa faccio un esempio abbiamo appena terminato di portare a compimento il provvedimento sul riparto dei centodiciassette mila miliardi che finanziano per l'anno due mila e la sanità in Italia
Il reparto fra tutte le regioni è un reparto che fortunatamente era relativamente indolore perché i criteri erano stati definiti tre anni fa e quindi si trattava di ieri applicarle
A un ammontare complessivamente più elevato di risorse fatto salvo qualche piccolo intervento di correzione
Per garantire a tutte le Regioni una crescita almeno pari al tre per cento rispetto a l'anno precedente
Le piccole correzioni comportavano su centodiciassette mila miliardi una allocazione diversa dai criteri generali definiti tre anni fa per trecento e ventinove miliardi su questi trecento e ventinove miliardi c'è stato una discussione feroce che per fortuna poi si è ricomposta grazie anche alla fatto che meglio non tardare provvedimento anche perché si rischia di andare alla prossima legislazione
Beh questa radice lunga sulla capacità di guardare alla sostanza ed invece perdersi nelle cose nelle cose di dettaglio perché e arrivo all'ultimo punto col quale cerco di chiudere perché il tempo è molto ristretto
Perché uno dei punti sui quali e forse non ci siamo ancora concentrati abbastanza eh questo mette in qualche modo ma al al centro dell'attenzione il problema della solidarietà
Dal punto di vista del finanziamento che le diverse regioni fra le diverse regioni si può realizzare nel nostro Paese
A nella solidarietà sapremo sappiamo che in qualche modo fino ad ora accertate molto ampia certamente gli effetti redistributivi fra regioni sono stati anche devo dire che la famosa tabella undici BSE che già presentato professor Giarda
E che è quella che è contenuta credo nell'articolo due comma quattro del provvedimento legislativo e stata fra tutte le altre cose che sono già stati ampiamente dibattute qui
Oggetto di ampia discussione ed è la tabella se la posso leggere così e la tabella che indica qual è l'esito finale della applicazione dei criteri del fondo perequativo e della distribuzione della compartecipazione in base ai consumi
Questa tabella che hanno voluto le regioni è una tabella che sostanzialmente rende espliciti trasparenti i livelli di solidarietà fra le regioni più ricche e le regioni più povere
E ricordo varie discussioni in cui le regioni hanno chiesto all'unanimità e hanno chiesto all'unanimità di rendere trasparente il livello di solidarietà che si realizza nel nostro Paese e in particolare nella sanità perché appunto i quattro quinti sono sulla sanità
Perché senza a livello di trasparenza su questa solidarietà
La solidarietà poteva venire meno
Quindi la scelta fondamentale di politica sociale che in qualche modo sta dietro le richieste delle Regioni è quella solidarietà si è un valore purché sia visibile e trasparente
Quello che tutti noi abbiamo imparato né sugli libri di università che in qualche modo la solidarietà
Un bene all'interno del quale c'è un conflitto fra visibilità e sostenibilità in realtà sembra che invece la visibilità sia lo strumento per garantire la solidarietà per la per far permanere questa forma di solidarietà a fra le diverse regioni io mi domando se questa l'unica argomentazione certamente quella esplicitata dalle regioni
A favore di questa tabella cioè di una tabella che mette in luce che cosa dalla Regione x alla Regione y sostanzialmente e se stiamo in un Paese in cui per poter mantenere livelli di solidarietà fra nord e sud del Paese abbiamo bisogno di renderlo esplicito e visibile
Quali altre scelte dobbiamo aspettarci di politiche sociali all'interno del il nostro Paese ultimo punto dimenticavo che c'era un altro che quello che mi compete
In modo esplicito che è quello che riguarda le procedure di monitoraggio sistema di monitoraggio e di garanzia che sono previste dall'articolo nove
Nel momento in cui verrà rimosso il vincolo di destinazione alla sanità
Una prima questione fondamentale il vincolo di destinazione della di rimozione alla sanità del finanziamento stabilito dalla quota capitaria
Dentro il Piano sanitario nazionale una una scelta che è stata contrastata dal Ministero della Sanità e non è stata voluta dal ministero della Sanità è stato una scelta che sta scritto nelle nella legge delega che ha voluto il Parlamento e quindi che va rispettata e che il ministero della Sanità ha attuato il Ministero della Sanità ha sollevato obiezioni a questo non perché si sia convinto e credo che siamo tutti convinti sul piano tecnico scientifico oltre che sul piano
Politico non perché si sia conventi che la capacità di monitoraggio della spesa sia perfetta sappiamo bene che il monitoraggio della spesa molto carente sotto molti profili in particolare in alcune realtà
Non perché si ritenga che il monitoraggio della spesa sia è stato utilizzato e possa essere entro breve utilizzato come leva effettivamente per costringere le regioni a garantire i livelli di assistenza là dove non non li garantiscono perché il ministero della il ministero della Sanità non ha questo potere le regioni hanno ampia autonomia su questo
Ma perché si ritiene che troppo siamo impreparati per superare questo che già non siamo in grado di fare la perfezione
Il passaggio da controllare semplicemente la stesa a controllare i livelli di assistenza e a controllare non solo l'output ma quello che si chiama out carne cioè gli esiti risultati e quindi la qualità dell'assistenza che viene erogata e sicuramente una sfida enorme che ha voluto il parlamento e al quale siamo chiamati tutti a dare attuazione e ha voluto il Parlamento ma è un triplo salto mortale siamo impreparati tecnicamente siamo impreparati forse anche politicamente
E questi vincoli in origine che abbiamo del perché è stata fatta questa scelta è stata data questa questo compito enorme al Governo e in particolare il ministero della Sanità forse non ci aiutano nel fare questo salto mortale ciò non toglie che è quello che la legge delega chiedeva cioè passare dal controllo della spesa al controllo dei livelli di assistenza
E Ministero della Sanità
A il governo in primo luogo il ministero della Sanità accolto questa sfida e ha cercato di individuare all'interno dell'articolo nove modalità che fanno riferimento alle esperienze esistenti un po'quel poco che esiste
A livello di qualche Paese straniero e all'unica esperienza che ha dato qualche buon risultato quella del novantanove che fa riferimento al patto interno di stabilità
E di confronto con le Regioni sulla dimensione della spesa e poi via via sulle modalità di ripiano dei disavanzi individuando una procedura attraverso la quale oltre a fare una valutazione quantitativa della spesa
Si dovrebbero indicare dei parametri di riferimento degli indicatori di tipo qualitativo rispetto ai quali le regioni insieme l'amministrazione centrale individueranno modalità di rilevazione di elaborazione di valutazione
E sentieri di direzione di cambiamento
Rispetto ai quali le Regioni saranno chiamate a confrontarsi e nel caso in cui le direzioni di cambiamento non siano quelle desiderate ovviamente dovranno intervenire da un prima raccomandazioni e poi forme di penalizzazioni
Quindi la risposta è l'unica possibile la sfida operativa a rendere concreto questo è sicuramente enorme abbiamo tre anni davanti si tratta di lavorare
Se è questo che ha voluto il Parlamento evidentemente c'è un consenso generale politico sociale a favore di questo e quindi cerchiamo fra tutti di fare il meglio che è possibile fare in questo settore grazie
Grazie dottoressa Greenville il suo intervento avrebbe richiesto probabilmente la presenza di di Chieti per una replica perché molti degli stimoli che ci ha offerto attengono poi direttamente la sfera di responsabilità delle regioni e poi c'è questo monito finale che conferma il taglio
Problematico critico che abbiamo dato alla giornata di studio però per stare veramente un'annotazione che pesa come un macigno perché dovremmo ricominciare dall'inizio dal mutare effettivamente alla luce del problema del del monitoraggio quale che potrà essere l'impatto della riforma
Ora con George speranza in rappresentanza del Cnr chiudiamo le relazioni poi mi auguro che ci sia un poco di spazio però una mini dibattito chiedo lumi anche sul sul termine per la conclusione dei lavori
France
Fucili
Abbiamo tempo quanto autentico
Anzi
Io ho le ingrato il compito di esserlo ultimo all'elettore
Quindi per un po'cercare di attirare la l'attenzione e che non faccia un po'di turismo internazionale
A
Il
Già sono stati espressi in particolare Benni rimedierà in tempo dei dubbi perplessità riguarda la a gli affetti
Di delle introduzioni Ferlito fiscale in sanità a ci sono derivare in misure cauto elettive periodi di transizione
Uniti livelli uniformi essenziale stabilite ovvero il stante nazionale
A e sanzioni per le regioni che non rispettino questi livelli
Però perplessità
Persistono a quindi perché non può esaminiamo esperienze all'estero
A in un Paese federale per vedere se esiste effettivamente un problema quella compatti incompatibilità fra dualismo e a a e standard nazionale in sanità a dovrei subito come si deve fare con le riviste dichiarare un potenze come potenziale conflitto d'interesse qui nel senso che l'Istituto di studi sulle regione a fatto uno studio per conto del ministero della Sanità proprio sulla questione del federalismo e stante nazionale quindi forse un po'più rischio di riflettere un un propensione provo ministeriale
A esaminiamo ministeriale Coop quali il ministero episodi credibilità precisare il ministero della Sanità chi arriva onorevole allora eroica dell'animale che ora deve fare e cosa vuol dire federalismo ci sono tanti forme di federalismo a e non possiamo generalizzare a non entro nel nel discorso
Quindi taglio ma si deve fare una distinzione fra
Poi la la l'aspetto formale come vengono attribuito il potere al quale poter vengono attribuite a i diversi livelli di governo e in Prati e come vengono utilizzati questi poteri storiche mentre sono i cicli
Il federalismo e dove il Governo
Federale è più forte e i governi sul centrale più subalterna e col passare del tempo questo
Equilibrio che ambiva a favore come sta succedendo in quasi tutti i Paesi a favore dei de dei governi su centrale
è utile pensare interni di continuo
Fra
Se il libro forte dove il Governo federale ENI ai potere vero e federalismo debole dove essenzialmente non scuse proprio il contrario federalismo forte dove i listati le Province le Regioni hanno il potere vero
E Pellico debole che quasi quasi come uno Stato unitario dove il governo federale il governo centrale domina e questi può cambiare con il tempo i tre Paesi che abbiamo esaminato
Rincara ideale e sicuramente più verso i deboli il servilismo forte mentre l'Australia e la Germania verso il federalismo
Debole manchino sale Germanie c'è in atto un un rafforzamento dei governi su centrale
Queste
Ma
Questo il continuo può essere anche per fatti interni di cittadina sei
Citi dinanzi ad regionale o nazionale
Comunità nazionale o regionale quale di queste comunità quale di queste due gite dinanzi per Valle
Sull'altro e la domanda che si pone chiedere in Italia attualmente dove o con il fedelissimo previsto
Dove si trova l'I talia su la parte del feticismo forte con il fedelissimo più debole
Quale comunità o cittadine anzi proprio ora quello regionale ovvero quello nazionale
Allora cercando di essere sempre molto sintetico e dato il via più grande il tempo a dobbiamo chiederci perché abbiamo un interesse
Nell'istante nazionale
Perché c'è un problema di di potenziale incompatibilità e due giustificazione distante nazionale posta in essere individuato
Quelle più banale
Quel più venale cioè questioni di solidarietà sociale
Ora equità un concetto di equità nazionale
Come più interessante forse che emerge nell'esperienze canadese in particolare ma anche in altro Paese e individuati qui in queste due citazioni Romanato è un economista di Princeton
E Valentini è un po'retorico e del quindici per Ste dal Canada
E lì si vede proprio il concetto di politiche sociale o sanitario commenta cemento della solidarietà nazionale
Come cemento che tende o barriere a forze che tendono a spingere il Paese verso un eccessive decentrate
La cinque stupri
Come ha detto Ban tenta mentre un secolo fa le Ferrovie hanno di cemento
Di Rooney di unità che ne Dese adesso sono le politiche sociale
Allora
Cerchiamo adesso di Gabriel consona questi standard nazionale
E in tutti i tre federazioni che abbiamo esaminato
C'era Hoeness un una clausola un articolo costituzionale o almeno una normative che esige standard nazionale tratto in mente ragionevolmente uniforme in tutto il Paese
Però rimane molto vago
Estremamente vago
E
Su quelle che interessante in almeno due dei Paesi carne da e la Germania
Che il governo centrale novanta non ha tentato di definire l'istante nazionale intendi tagliate
Son rimasto estremamente vaghi
Dica vedrà per esempio
Nel caso dobbiamo fare
I famosi cinque principi
Dico il quattro e cinque verso nord
E dove e questo le cose cruciale perché non ci sto io il problema ecco l'accessibilità con trasferibilità da da provincia province
Universalità uno ormai è una cosa scontato quella che il clou Peter nel del discorso ristagna nazionale è la globalità quelle che in inglese si dice il compenso
Ovvero cosa c'è dentro
Queste garanzie quale servizio il quale prestazione sanitaria sono coperte dalla garanzia
E a
In tutti i Paesi esaminati
I governi centrali si sono limitati a specificare le categorie ampie garantite l'assistenza ospedaliere
L'assistenza fare certi che assistenze specialistiche e così via
E i i i governi federali hanno evitato come la peste
E i i la tentazione di definire la globalità in termini d'Italia
E poteva fare questo e anzi si potrebbe dire dovemmo fare queste benché queste queste definizioni spettava a la classe medica
A per motivi professionale e per motivi politici
La
Inoltre il nel caso del calendario d'esempio ma si potrebbe anche dire la Germania la costituzione non dava il potere al governo federale di entrare nel merito
Io voglio rimanere appunto nel vago
Allora
Essenzialmente però CES c'è stato una felici coincidenze fra esigenze costituzionale esigenze diciamo
Riguardante rispetto per il potere della classe medica e l'etica delle classe medica
Una felice come coincidenza quella storia e le
Nove opportunità Republic governo centrali entrare nel merito delle definizione delle globalità
Lea a
Il governo federale
Canadese
Cercare di influire su questi cinque il principio di applica i cinque principi utilizzando la il potere della Borsa quello ormai è una dottrina costituzionale spending Paola
Cercando di convincere le Province di rispettare gli standard utilizzarle come sanzione e la reazione delli delle principi
La la Germania
Quindi un potere indirette nel senso che le Province potevano rifiutare dietro accettare questi trasferimenti federale
La Germania è un caso speciale non entra entro nel merito perché è un Paese consiste mutualistico con alcuni aspetti molto particolare del o diciamo autonomia e del settore
Sanità l'Australia casi interessanti qui il la costituzione data
O o meglio distribuisce la responsabilità per la sanità fra il governo federale e il Governo
Statale mento in chiave da è un potere esclusivo a favore del del dalle Province in Canada esclusi in Australia c'è una responsabilità mister
E quindi ora direttamente o indirettamente il governo federale australiana può intervenire
Nel
Specificare stanno dentro nazionale
Però ripeto fino a poco tempo fa non ha voluto neppure il governo federale australiane usare questo potere
Il problema distante nazionale diventato un problema soltanto recentemente in questi Paesi fino a pochi ter poco tempo fa lasciando ai medici il compito di definire
Cosa c'era dentro la globalità era buon gioco per i medici che definiva i livelli più generose possibile per motivi etici e professionali diciamo ma poi man per motivi anche finanziari
Ovvero per motivi opportunistici
Alle ore
Com'è la situazione attuale
Ci sono alcuni elementi
Che
Sono il Comune in
Alle
A tutti i Paesi
E spiegherò perché
Andiamo adesso Tempi duri per quanto riguarda la problematica state nazionale il federalismo o decentemente
Cioè il problema del del limitatezza delle risorse sia a livello nazionale che a livello su centrale
C'è
Ci sono i dubbi sull'opportunità di delegare ai medici queste potere di decidere cose c'è dentro la globalità
Il parte c'è questo il nuovo scuole di pensiero
Del è vedere spesso medesimi ovvero la medicina basata sulle prove o semplicemente lo Stato finanze soltanto e quelle medicine di comprovata efficacia almeno in teoria
Ma c'è anche ormai ampi se sono ampie prove che di variazioni delle delle pratiche mediche ovvero che sì ci sono i grandi variazioni fra
La zona e zone del del del di un Paese riguardante l'utilizzo delle delle delle prestazioni sanitarie senza nessuna correlazione fra queste diversità e lo stato di salute della popolazione
Ovvero cominciamo avrei dei dubbi su la santità
Del medico come agente per l'il paziente la gente anche per la collettività
Poi c'è un problema ulteriore che cominciamo vede i dubbi sull'opportunità di vedere la la problematiche della salute intermedi Priest soltanto in tempi assistenza militare
Ovvero di avere una visione della salute dominato dal dal dall'assistenza
Lei ci si pallidi proprio le scimmie of ovvero la salute e determinate da determinate da il vero dall'assistenza sanitaria ma anche dalla lotta alimentazione del creditore dell'istruzione del
Degli alloggi eccetera eccetera eccetera a quel punto che comincia a essere abbastanza problematiche per non parlare di Stendhal nazionale in questo senso
E poi infine c'è la la problematiche del del mutamento nella natura del federalismo cose il fedelissimo ovvero un un mutamento dell'equilibrio fra centro e periferia
Velocissimamente
A esaminiamo
Forse è il caso più pertinente a l'Italia ovvero il pianeta
Tagli molto consistente dai trasferimenti federali
Riducendo il potere della Borsa
Il problema è che questi tagli sono state decise una lateralmente del governo federale creano conflitto con le Province
E le Province sono state Sempre di più restie riguardare l'utilizzo del potere delle Borse l'utilizzo del potere indiretto
E quindi c'è stato un una diminuzione della legittimità del Governo Federale di di decidere su Standa su sta dando sempre di meno
In termini finanziari alle Province gli stand gioielli province declino ma perché il Governo federale continuare questo delitto di di insisti sostando in nazionale
E qui scritti ha sollevato la questione altri ci maggiori interessa in Canada sulle questioni di contrattare
Fra i livelli di governo a e fra le Province stesse perché Salerno alcuni province solleva la questione
Ma si può essere d'accordo con il concetto di Stato nazionale prostata nazionale non ecco valgono a stando il federalismo stando determinato da del del governo federale
A quel punto si solleva la questione che terrazzini standard
Emergeranno da una contrattazione interregionale dove il governo federale il governo centrale svolge un ruolo di casomai cornuto va bene senz'altro novanta di ha
Di
Capo
Infaticabile interessante Kinkaleri laddove hanno cominciato a fare una forma di contrazioni interesse generale con il governo federale come partner
Al pari nel nei primi incontri il governo federale è arrivato
Ha portato in tasca dieci miliardi di dollari ha detto adesso poi facciamo nella contrattazione fra pari naturalmente le Province hanno ben contenti di fare un una forma di contestazione
Non pare non le pare
Allora scaltro la Germania e andiamo all'Australia
Questo viaggio non mottetti nome credo
Poco
Senza caffè senza e Coca-Cola
A Germania e non volevo fare la vostra
Come
Allora in in Australia e non ci sono problemi essenzialmente distante nazionale prevedesse
Il governo federale annessi
Ricordate continuo dove la nostra vere molte vicino a il fedelissimo debole
Qualcuno ha scritto che se le australiane facessero un referendum oggi
Per decidere su un Paese federale un Paese unitario avrebbe cioè sceglierebbero pare un la forma di paese unitaria perché non vedo molte differenze fra situazione federale in un paese unitaria
Fatto sta che il governo federale riesce a esercitare notevole potere
Nella determinazione degli stand nazionale
Il governo federale a potere costituzionale nel campo dell'assistenza fame certi che e l'assistenza
Diciamo di prestazioni mediche le gli stati a potere costituzionale per quanto riguarda l'assistenza ospedaliera
Va a tutti due tutti i treni settore sono finanziati con anche con fondi federale quindi governo federale out
Il governo federale
Non sono stato io a troppo poco
Scatta
Allora ho quasi finito
Il governo
Federale a vedete voce in capitolo la cosa interessante torniamo a queste puntuali corale che ha sollevato alcuni persone ovvero quest'aspetto di dove negoziare o o meglio di voler negoziare
A
Fra a livello intergovernativo in Australia esista una lunga tradizione di contrattazioni intergovernativa il leve i livelli finanzi ventitré federali vengono contrattati fra is fra di Simone bilaterale ovvero fra il governo federale e i singoli Stati
E soltanto negli ultimi tempi
Alcuni Stati hanno cominciato a parlare di dia una norma adeguatezze definanziamento quindi la situazione nella storia
Australiane in campo sanitario e molte meno conflittuale riguardo rispetta quelle italiane
Ma anche i cui allora
Il ecco le canne Dese
Però comincino vere
Forse può darsi problemi fu appunto il proprio per questo motivo e finisco con un ultimo
Lucido
Lezioni per l'Italia
Allora questi sono morti sono lezioni molto superficiale abbastanza ovvie
Si si potrebbe proprio mentre tirar fuori molto Iva altre considerazione
Però qual è obbliga è la questione delle poi del potere della Borsa
Che è difficile per un governo centrale di insistere di pretendere di avere voce in capitolo una voce forte in capite per quanto riguarda gli standard nazionale sembrano da il pane se non già i soldi
A l'esempio dica diede il calendario mostro questo in senso in un senso il l'esempio che a vedere se la l'australiano in un altro
C'è anche naturalmente il problema del potere costituzionale o potere effettivo di come vengono distribuiti questi poteri per quanto riguarda il settore
L'altro aspetto la questione del conflitto introdurre nel titolo
E quest'forse l'aspetto più importanti per l'Italia
Dato da storie estremamente conflittuale
Negli anni ottanta e l'inizio degli anni Novanta
Il problema di cosa decidere cosa c'è dentro il pacchetto di prestazione di base ovvero in terminologie più preciso e cosa c'è dentro i livelli uniformi essenziale
Chi dici di questo è il governo centrale come sembra e dalla normativa
Ho e il governo regionale
O tutti e due
E le esperienze canadese inizia indica che c'è un problema qui in particolare se è un uno stand nazionale che deve essere applicato tutte le regioni c'è il rischio le strutture i governi sul centrale c'è il rischio che a le le le province le regioni più ricche c'è quindi tenere basso il livello essenziale a per evitare eccessivo perequazione o far bisogni perequazione poi c'è il grosso problema come lo sollevato il premier quale del Population and Half ovvero e possibile parlare seriamente di stand e nazionale quando le struttura voliamo se per avere stanno che riguardino tutte determinanti della salute non soltanto l'assistenza sanitaria
E l'ultima cosa che vorrei dire e questo
Sull'allarme rischia di essere dimenticata è emerso in Calabria negli ultimi anni e cioè dobbiamo rischi evitare a confondere i due forme di differenze interregionale
Quelle che possono essere attribuite a federalismo al decentramento e differenze che sono di natura strutturale perché non hanno niente a che fare con con il federalismo
Grazie
Grazie
Anche per questo Piaggio
Alla alla nell'ambito internazionale che c'è poi riportato anche a una spera di responsabilità politica ricordo in particolare
Rispetto all'ultima relazione questo monito sulla legittimazione politica dell'autorità centrale nel momento in cui dopo aver decentrato a livello di autonomia
Esercita poi i poteri coercitivi poteri sanzionatori quindi un problema ancora una volta di legittimazione politica
Direi che stimoli ne abbiamo avuti tantissimi il tempo abbiamo impiegato il percorso che abbiamo fatto è tale che non ci consente in ma uno spazio
Dal fatto che per la prima volta nell'ordinamento compare un meccanismo di perequazione che non significa livellamento ma al contrario ammette il principio consacra principio della differenziazione a la consapevolezza di rischi molto forti come abbiamo sentito tutti per esempio nell'intervento del rappresentante del ministero della Sanità ho la sensazione che complessivamente sia prevalso il il tono critico ma spero questo però razionale
Equilibrio è sano sanno prudenziale criterio
Che poi fra l'altro credo che anche il professor Giarda concorda nel fatto di meno male nel senso che se non altro ne è emersa la percezione dei rischi legati a questa riforma che poi ricordo a un work in progress quindi siamo proprio soltanto alla primo passo di un cammino che sarà necessariamente lungo io ringrazio tutti per la partecipazione ma lascerei la parola per un saluto finale al professor Toni prego
Ritorno ai movimenti che ci sono possibile rimpiazzare tutti partecipanti
E se Marina Rei appuntamento autorizzati che dovremo fare sia esso sistema pensionistico da un punto di vista teorico sia sia supporre Mita senza unità nazionale per cui faremo dei ringraziamenti più compiuti la prossima volta