"Il ruolo del cattolicesimo democratico nelle autonomie locali" e "L'oro del Garda" organizzato dall' Associazione Agire Politicamente e dai Comitati Martinazzoli e Cacciari, presso il Cinema Alberti, via Santa Maria

Da tutti voi numerosissimi
La scelta di questa sta sala non è stata fatta con per il per mania di grandezza
Ma è dovuto al fatto fondamentalmente che secondo per la seconda parte che sono se incontro vedrà la partecipazione di tutti gli amici del comitati Martinazzoli Cacciari e dunque i desenzanesi chiedevano la sala grande perché dicano ci sarà un'affluenza di persone
Allora ma innanzitutto ben arrivati a tutti dovremmo essere da un po'di zone sia del Veneto che dalla Lombardia
Io sono andato e razzi
Marco Riboldi che abbiamo un po'chiamato alcuni amici attorno a questo tavolo
Ma il motivo è l'incontro di oggi penso abbiate letto qui nella locandina è molto semplice
Cioè il tentativo di capire se all'interno della della realtà di oggi sia possibile per il cattolicesimo democratico ancora avere uno spazio per dire una parola oppure si SIAN
Dopo aver contribuito in maniera significativa nel corso di tutto questo secolo
Alla vita civile sociale e politica del nostro Paese ormai la sua forza originaria sia sia persa sia scemata e ci sia bisogno di qualcos'altro ecco noi crediamo che coesa sia comunque va raccolta che probabilmente vadano ripensato delle metodologie
Probabilmente va ripensato il modo di porsi di fronte ai cambiamenti che sono velocissimi che sono anche radicali
La tavola rotonda di oggi vuole essere appunto questo c'è una condivisione tra alcuni amici attorno al tema del cattolicesimo democratico
Durante questi anni in questo momento
Ora solamente due parole per introdurre per il passo
Passo la parola Marco
Dunque a me pare che fondamentalmente in questo momento disse no due tentazioni di fondo che sono trenta che sono più che tentazioni insomma sono sono diventate norma quali
Ma è la prima
è un tentativo è la lettura del la lettura del potere letto ancora come potere centrale
Cioè con il modo ancora il modello delle di Azzano
Io credo ascoltando per esempio Berlusconi con parlando con molti amici
Con molti amici della lega li ascoltano un po'sono penso che la grande critica che viene mossa oggi al modello politica sia anche questa
C'è un modello che si rifà a una concezione ormai vecchia e superata e il tentativo la porzione da parte del mondo politico di rispondere a una società che assolutamente più avanti rispetto a certe cose
Ora questo cioè di rispetto a questo rispetto a questo non possiamo che leggere come dire una morte della politica cioè l'incapacità della politica di assumere un ruolo di assumerà un ruolo di di governo dei processi
Viviamo nel momento in cui insomma assolutamente cioè l'idolo no della tecnica
E tecnica intesa come economia come tecnologia e come scienza
La politica da questo punto di vista è morta ma se studiamo se leggiamo il corso di questi ultimi secoli il cammino al trend è stato questo
Cioè di un espandersi della tecnica come nuovo idolo che occupava tutti gli spazi e mai anche nel lessico politico la tecnologia la tecnica se impadronita anche del Lessico quindi come proprio commenta significativo
Ora io credo che dinanzi a questa situazione servono innanzitutto due caratteristiche la prima il disincanto
Cioè la capacità di leggere la realtà per quello che
Perché l'ok
è significativo per esempio il fatto che oggi siamo così poche attorno a questo tavolo
L'invito è stato rivolto a centinaia di persone a Padova solo quattrocento lettere Desenzano Brescia altre quattrocento e via così è vero che le occasioni sono molteplici occasioni d'incontro però le risposte sono sono effettivamente come dire quantitativamente illimitate
Ecco questo paletto con disincanto con
Connessi con la necessaria capacità di di appunto di lettura dei fenomeni e senza senza troppa scandalizzarsi
Questo è evidente che non è sufficiente che non è sufficiente altrimenti saremo solamente dei freddi calcolatori analisti ragionieri della realtà
Credo che sia assolutamente necessaria oggi inserire nel dibattito politico anche una parola un po'se volete
Così ambigua come che quella dell'utopia
Cioè la capacità di leggere la realtà come in grembo di possibili come fermentazione di possibilità
La la categoria del sogno la capacità della progettazione io sto vivendo un'esperienza politica diretto da pochi mesi mi rendevo conto anche prima riflettendo con gli amici della politica e anche volare basso
Ma oggi mi rendo ancor più conto che la politica è solo volare basso
Ora dinanzi a questo sono necessarie probabilmente una dice questa è la sfida molto grossa ed è radicale
Che ci viene offerto
Attorno a questo tavolo oggi pomeriggio cercheremo insieme di vedere alcuni contributi per de di dare forza e qualità alla politica del nostro Paese
Questo è un momento è divisa questa cosa pomeriggio ha diviso in due nella primo momento registra questa tavola rotonda alle cinque e mezza
Arriveranno Martinazzoli Cacciari in quel momento sarà organizzata anche con i comitati per cui verso le cinquantacinque venti faremo un black aspettiamo tutti gli altri vediamo luogo secondo momento dell'incontro
Un brevissimo saluto
Ha detto quasi
Questo conto rappresenta un po'anche l'esordio di agire politicamente Lombardia la nostra associazione Lombardia in più neonata nel senso che abbiamo da poco cominciato a muoverci sul territorio lombardo
Io penso che al di là forse di una presenza forte in alcuni centri io vengo dalla zona di Milano e quindi dalla zona dove la ricchezza di occasioni di riflessione veramente
Moon molto ampia coma al di là di alcune zone in qualche modo più vivaci non sia inopportuno pensare alla necessità di creare continuamente luoghi d'incontro
Soprattutto tra noi cattolici democratici che forse qualche difficoltà nel in questi anni l'abbiamo pure avuta
Io non non credo che sia così immediatamente leggibile l'esperienza di questi ultimi anni se ogni tanto non ci si ferma a riflettere un po'e ha trovato un posto dove le diverse opzioni politiche che abbiamo scelto trovano un tavolo comune dovrà confrontarsi
Senza nostalgie senza pensare di ricostruire chissà che però almeno per guardarci negli occhi raccontarci come procedono le nostre esperienze politiche questo quello che si è importante
Alla luce soprattutto di una riflessione ulteriore che volevo proporre dopo quell'interessanti che ha detto Andrea dopo è così sentiremo i relatori che
Cosa si dicono
Mi sembra di avvertire nella nella nostra buona gente comune quella che che fa il cattolico davvero
Che non è cattolico sorde etichetta postumi qualcuno posso giudica queste cose ma una difficoltà che è questa ma come non vedere quali sono le proposte utili quali sono le proposte che la gente vuole
Chi di noi fa politica penso che spesso in conto è questa opinione da parte apro la gente non è che mi piace molto sul dell'elettorato ecco non ma ma non vedete che voi voi voi voi appassionati di politica purché fate politica protesti imprevedibile pensate ad altre cose rispetto a quella che abbiam bisogno noi
E questo è lo sappiamo un un facile vezzo demagogico volendo
Però ho l'impressione che talvolta cento e anche un po'la difficoltà nostra di parlare delle questioni concrete
Io ho l'impressione che talvolta ci sfugge un po'di mano la capacità di raccontare alle persone che abbiamo intorno dei progetti politici che tocchino davvero
I loro bisogni essenziali
O forse non riusciamo a spiegare come i nostri progetti politici
Possono essere sensibile vicini ai loro bisogni profondi io credo che tra i molti questo sia un problema importante da affrontare ricordo un po'di anni fa quando così c'era un proliferare di scuole di educazione alla politica soprattutto Minetto per quanto mi riguarda soprattutto nell'ambito della Diocesi di Milano ma poi anche da queste pagine con un paio o perché sei venuto
E mi sembrava di sentire più sintonia
Fa il capiamoci il normale popolo cattolico la gente di parrocchiani presente dei movimenti e le persone che hanno un po'appassionato di politica e questi e queste scuole erano affollatissime era gente volentieri parlava ragionava
Oggi mi sembra di che la distanza sia molto molto più avvertibile
Io segno raccontavo prima qualcuno che di tutti i miei ragazzi quello che il
L'un per cento si interessi alla politica un po'vagamente
Ecco forse una domanda che proprio noi in quanto cattolici democratici dobbiamo facce con con una certa intensità tutto questo a quale linguaggio quale approccio perché l'impressione è che se non la demagogia stata facile tutto sommato un certo populismo al phone così spannometrico come diceva
Qualche tempo fa qualcuno trova facile accesso ai mezzi di comunicazione ecco è una controcultura
Io ho detto fin troppo
Da allora Fernando sempre nel suo cuore
I relatori uno alla volta come vuole iniziamo i lavori
Non sono mai stato abituato
A versarla
Io
Saluto anche da parte mia questa esperienza che avevamo da tempo anche sognato a gli esiti che però freddamente dovevamo prevedere che non possono però esimersi da qualche riflessione che faremo non tanto stasera ma certamente ritornando a casa con gli altri amici non presenti volevo
Solo
Due piccoli incisi iniziali per salutare e ringraziare gli amici romani di agire politicamente che sono venuti che anche presento il professor Lino prenda che coordinatore ecco del del nostro nascente movimento il segretario Pasquale D'Agostino e se possiamo chiamarlo così l'assistente comunque il sacerdote che ci ha accompagnato anche nell'ultimo seminario don Battista
Che sia accompagnato con delle corpose
E approfondite meditazioni grazie perché sono venuti a esprimere solidarietà d'altra parte ci avevano chiesto insistentemente durante il seminario di dare anche questo segnale non di presenza perché ciascuno di noi non ha bisogno di questi segnali per la presenza ma di offrire un'occasione di riflessione siccome vedo che c'è arrivato uno di miei
Intendimenti era quelle di attendere l'arrivo del professor Monti icone che saluto con la signora allora possiamo passare subito agli interventi siccome ce ne sono parecchi ecco io volevo solo
Dar do la parola presentare subito
Quanti sono stati chiamati a offrirci un contributo Franco Monaco conosciuto e Stato il fondatore di città dell'uomo
Insomma il fondatore
Il fondatore quello che a seguito al comune maestro il professor Lazzati ecco questa esperienza di
Pensare politicamente
Che ha segnato profondamente per molti di noi insomma la strada la nostra formazione
Giovanni Colombo che io non so più se sia ancora consigliere comunale ecco e comunque rappresenta la rosa bianca sono persone tutte conosciute
Gianni Saonara che un deputato di Padova
Un deputato del movimento democratico
E Alberto Monti icone che un senatore del partito popolare
C'è una casa comune che sta alla base dell'esperienza possiamo dire di ciascuno di noi fra chiedo scusa Franco Conte Franco Conte
No no no no e chiedo scusa Flack come da qua
Che consigliere comunale avvenisse mi pare Franco
Anche candidato uno dei candidati ecco
Che
è stato molto vivace nella in questi anni anche nel portare all'interno del dibattito politico soprattutto il pensiero le esperienze anche le problematiche
Connesse al mondo dell'artigianato al mondo del commercio
C'è una casa comune che accompagna tutti questi no e che l'esperienza di formazione di animazione l'esperienza ecclesiale profonda dell'Azione cattolica
Una solo sottolineatura ciascuno di questi quasi non dico che abbia fatto strade diverse ma a sta segnando
Esperienze nella esperienza politica un una caratterizzazione particolare
Ciò che è significativo è che nessuna di queste persone si trova supposizioni contrapposte
Credo che e dobbiamo essere in un solo grati ma anche consapevoli che allora la formazione dalla quale proveniamo è stata buona non ci ha abituato a caratterizzarsi in un identità per contrapposizione ma ci ha portato nella libertà a fare anche scelte che sono poi sostanzialmente leggermente diverse no
Ma costantemente capaci di mantenere quel dialogo e quel confronto
Che poi come speriamo intanto invito tutti a prendere posto qui e no ci aiuti AA a capire un po'meglio la situazione verso la quale stiamo andando inviterei proprio allora Franco Monaco tutti intervenire se non ci sono sedi e io lascia subito il posto
Non voglio dilungarmi oltre la domanda che e ci facciamo questa era solo così una
La domanda che ci facciamo stasera
Quanto il cattolicesimo democratico
Può aiutarci l'esperienza la quali ci riferiamo io ho fatto riferimento anche un'altra faccia
Esperienza che era quella dalla quale proveniamo quanto ci può aiutare a prepararsi a vivere questa difficile
Campagna elettorale portando anche la peculiarità di alcuni delle nostre storie dei nostri valori ma anche della nostra cultura quanto in altri termini la domanda al Comune
La politica per la regione la politica per delle regioni che nei
Di al sedici aprile dovranno darsi degli statuti
Secondo le determinazioni dell'ultima legge
Potrà richiedere un significativo contributo
Dalla formazione e dal pensiero del cattolicesimo democratico
Se se mi passate la battuta ecco e ancora capace il cattolicesimo democratico di offrire quel
Codice di Camaldoli per la costituzione finalmente più robusta delle regioni
Dopo l'esperienza degli anni settanta
Che oggi va Ari progettarsi per il due mila
Ecco la spera la nostra fiducia e che certamente ci sia ancora da andare lì a riprendere la domanda che facciamo gli amici
Che interverranno secondo l'ordine e qui indicato e di diversi il loro pensiero su questo punto cominciamo da Franco Monaco
Alcuni
Si sente ci
Limiti qua
C'ero io preso sul serio un po'il titolo che che avete assegnato a questa nostra conversazione tavola rotonda
E quindi direi così
Come del resto già anticipava Cerchiaro
Che si profila come già tu dicevi un tempo costituente per le regioni italiane
L'elezione diretta dei presidenti delle Regioni
La prospettiva dalla scrittura dei nuovi Statuti diciamo a valle della elezione dei nuovi consigli regionali e dunque anche il ridisegno delle forme di governo anche molteplici tra le diverse regioni italiane
Le diverse appunto leggi elettorali che ne scaturiranno l'introduzione finalmente un po'corposa di un principio di federalismo fiscale verrà diciamo ormai è stato varato questo decreto fiscale che finalmente diciamo eroga alle regioni
Risorse adeguate a corrispondere come si può dire ai alle competenze e i poteri che sono loro assegnati
L'implementazione delle leggi Bassanini tutti elementi che ci convincono che ci si profila davvero una stagione costituente
Io dicevo l'altro giorno in una conversazione pubblica con Mino Martinazzoli che mi richiama la memoria il tempo in cui io facevo la mia tesi di laurea io feci una tesi di laurea sulla regione come e interisti tutto istituzione soggetto di programmazione che è un altro dei miti diciamo di quella stagione cioè dell'inizio degli anni settanta rimarcare il profilo eminentemente politico dell'ente Regione
E anche quell'appunto era stata da poco introdotta ricordate con nel mille novecentosettanta l'istituto regionale
E si immaginava di potersi interpretava la Regione come
Un'istituzione suscettibile di rivoluzionare diciamo complessivamente il modo di governare l'assetto dei poteri
Ecco mi pare che si profila una stagione che forse non è infatti dico qualificare come stagione costituente
Qui si ci si interroga però questo il titolo che ci ha segnato sul cattolicesimo democratico in rapporto appunto alle Autonomie locali io mi esprimerei così molto sinteticamente poi Alberto Monti icone che ha del mestiere mi correggerà
Storicamente ecco ecco perché dico correggerà questo il mestiere suo
Il cattolicesimo democratico o meglio diciamo meglio il movimento cattolico a conosciuto
Una parabola ecco Rispetto nel suo approccio alla questione in senso lato del delle delle Autonomie locali
Io poi ho provato a fissarlo così in uno slogan quindi non è che per coro l'intera parabola oltre un secolo diciamo di oltre un secolo ma qual è il senso di questa parabola qual è la direzione di marcia
Provo esprimermi così dalla libertà dallo Stato avvertito come ostile
Di cui si contestava la stessa legittimazione anche perché si era insediato in polemica in opposizione allo Stato Pontificio questione romana dalla libertà dallo Stato
Alla libertà nello stato alla rivendicazione delle libertà
Nello Stato
Comunque estraneo e centralista
Sino e questo il terzo ed ultimo l'approdo diciamo così alla riforma potremmo dire democratica dello Stato così da farne da ricavarne uno Stato delle libertà e uno Stato delle Autonomie oggi ameremo dire uno Stato amico in uno stato leggero
E io credo che si possa appunto molto alla buona molto schematicamente ripercorrere il senso di questa diciamo secolare parabola Traverso
Raccogliendo lo dentro questo slogan dalla libertà dallo Stato alla libertà nello Stato alla riforma democratica nello stato così da disegnatori disegnarlo come Stato delle libertà e delle Autonomie
Allora una parola da prima fu la lotta frontale
Allo Stato unitario da parte d'opposizione cattolica lo abbiamo detto
Il nome della dottrina dei corpi intermedi era quello che Ruffilli in una sua ricostruzione chiama il Progetto autonomistico affondamento tradizionalista
Dell'intransigenti sono cattolico di questa l'anima intransigente del movimento cattolico
Poi fu il tempo diciamo così dei Tognolo del Murri e soprattutto di Sturzo cioè della graduale maturazione politica
Ed è la progressiva integrazione nello Stato
Da parte del movimento cattolico
E si passa appunto dal da un progetto autonomistico
Dicevo affondamento tradizionalista
Ha un progetto autonomistico cattolico
Ripeto peso alla riforma democratica dello Stato e della società operate questa volta dall'interno dello Stato non più avvertito dicevo come ostile e nel e neppure come appunto estraneo
E se mai con l'intento di correggere contrastare le distorsioni dello Stato moderno
Almeno le sue origini e cioè il suo carattere oligarchico il suo carattere centralista
Voi sapete che e l'approdo diciamo possiamo dire così l'approdo di questa parabola e la Costituzione dalla Repubblica in ispecie il suo articolo cinque che
Dentro il quale potremo dire sta un po'il germe della cosiddetta repubblica delle Autonomie
Anche se di lì a poco in ragione dello scontro politico ideologico aspro nel nostro Paese
Le Autonomie in primis le Autonomie regionali furono diciamo così congelate si registrò questa sorta di rovesciamento delle parti cioè la tradizione cattolica espressa politicamente soprattutto dalla Democrazia Cristiana che freno nella direzione della come posso dire del varo delle regioni e per converso il Fronte popolare di marca social comunista che spingeva in una direzione autonomistica per riconquistare diciamo attraverso l'autonomia la periferia quote di potere
Che gli erano sottratti al centro quindici registro diciamo questo curioso rovesciamento delle parti
Non c'è dubbio però che uno dei punti alti dell'elaborazione anche di una prima sperimentazione dalla cultura delle Autonomie nel nell'alveo del cattolicesimo democratico e quello che mette capo Luigi Sturzo
Il padre nobile diciamo del cattolicesimo democratico forse il campione della cultura delle Autonomie nel nostro campo
Questo uso le Autonomie locali furono sono parole sue una battaglia è una missione luglio ricavate appunto da suoi scritti una battaglia una missione
Le Autonomie locali erano un po'come si può dire il il il laboratorio e anche il perno di un più complessivo ridisegno di un più complessivo riordino dello Stato nel suo complesso di un ripensamento scrive Sturzo in alcune sue pagine del fondamento stesso della struttura e della logica che in forma complessivamente lo Stato moderno
E in questo quadro la Regione e per tutto l'istituzione eminentemente politica con preminenti compiti appunto legislativi
Tuttavia escluso come è noto il regionalismo si coniuga con il municipalismo non è un regionalismo appunto che i trascurò mortifica il municipalismo
Il comune dice Sturzo è impresa sociale il municipio è centro attivo propulsore di tutta la vita pubblica della città
Per la prima volta scrive De Rosa a proposito di Sturzo nella storia siciliana e qui allude allo Sturzo appunto amministratore locale comune poteva dirsi comune comune con la maiuscola poteva dirsi comune con la minuscola
E cioè non bottega dove poche famiglie di notabili facessero e disfa cioè se ero a loro piacere così si esprime appunto De Rosa
Potremmo dire sinteticamente che il municipalismo cattolico come per altro verso il municipalismo socialista
Furono interpretati si interpretarono come una come posso dire un antidoto nei confronti
Dei processi di centralizzazione
Di quella che è stata anche qualificata di della usura vorace del capitalismo e dei suoi processi di centralizzazione
Il Comune era appunto
La porta di accesso in qualche modo il laboratorio politico per le masse ancora i margini della vita dello Stato masse cattoliche e masse socialiste
Ecco perché io credo quella sul piano è un'eredità preziosa
E che ci mette al riparo anche oggi da un neo centralismo regionale
Leggevo questo raccolta di scritti questa libro intervista di di cacciare i no che circola anche diciamo sostegno dalla sua campagna elettorale
Dice Cacciari sono le città i centri viventi con l'espressione che ha di Cattaneo
Da federare nella regione le regioni sono reti sono sistemi di città
Dunque dentro le regioni deve vivere la tradizione civica italiana la tradizione delle nostre città
Ecco
La cultura delle Autonomie poi va iscritta dentro l'orizzonte dell'ultimo rilievo della sussidiarietà
Più precisamente dovremmo dire della sussidiarietà verticale
Ora sulla sussidiarietà io credo che dal cattolicesimo democratico
Nella appunto nella interpretazione dell'idea stessa
Del principio di sussidiarietà sia legittimo attendersi da parte del dal punto del cattolicesimo democratico io direi così un approccio all'idea stessa di sussidiarietà politicamente istruito politicamente maturo
Sarà tempo insomma che faccia un po'di come si può dire di pulizia mentale o di bonifica culturale intorno all'idea concetto di sussidiarietà grazie alla come posso dire a quel di più di sensibilità e di coscienza politica che è del cattolicesimo democratico e non di tutto il cattolicesimo tout-court soprattutto non dei cattolici di certo cattolicesimo sociale
Allora che cosa esattamente ci si può attendere dicevo nella più esatta più matura interpretazione del del dell'idea della sussidiarietà da parte del cattolicesimo democratico in quanto portatore di una più matura coscienza politica in campo cattolico
Io credo ci si possa attendere questo primo certo che quelle regionali e quelli locali quali regionali e quelli locali sono poteri originari non derivati
è giusto dunque che nell'articolato che stiamo per discutere stiamo già un po'discutendo alla Camera no quello che va sotto il titolo ordinamento federale dello Stato l'esordio sia la Repubblica è costituita da
La Repubblica è costituita da
Regioni Province Città metropolitane comuni cioè queste Autonomie locali sono costitutive della struttura stessa dalla Repubblica
Quindi poteri originari non c'è dubbio
E tuttavia mi sentirei di aggiungere anche questo la sussidiarietà si iscrive nel novero dei mezzi
O forse potremmo dire dei principi regolatori che servono però un fine che trascende il mezzo e qual è il fine è il soddisfacimento dei diritti di cittadinanza mi permetto di rimandarli all'articolo due della Costituzione che non a caso i cattolici democratici
Alla Costituente
Interpretavano come l'articolo architrave dell'intero edificio costituzionale molto più l'articolo uno è l'articolo due a giudizio dei costituenti di parte cattolica come posso dire l'architrave dell'edificio costituzionale là dove si legge la Repubblica riconosce garantisce i diritti fondamentali della persona sia come singolo sia nelle formazioni sociali in cui esso si esprime
Cioè
Certo la massima valorizzazione possibile di tutte le le comunità i corpi intermedi le formazioni sociali ma in quanto finalizzate al soddisfacimento dei diritti di cittadinanza
In quanto il loro contributo sia servente l'obiettivo di soddisfare i diritti fondamentali dell'uomo sia come singolo sia nelle comunità una le formazioni sociali in cui esso si esprime dunque la sussidiarietà è e si scrive ripeto nel novero dei mezzi o dei principi regolatori che servono un fine che è quello di soddisfare i diritti di cittadinanza
Ecco perché allora bisogna come si può dire
Distinguere tra
Lo Stato leggero che ci piace e lo Stato minimo o lo Stato residuale
Di ispirazione vetero liberale che invece non ci convince che farebbe segnare un passo indietro rispetto all'approdo costituzionale
Perché la Costituzione dalla Repubblica italiana segnava questo salto di qualità questo balzo in avanti dallo stato di matrice liberale allo Stato democratico e sociale appunto che era diciamo il vero guadagno diciamo di questo del contributo delle masse dicevo tradizionalmente esclusa la vita dello Stato allora
La sussidiarietà non va mitizzata è un mezzo ed è un principio regolatore servente il fine che il soddisfacimento dei diritti di cittadinanza
Ecco perché abbiamo contrastato anche in Parlamento con la doppia forzatura che si stava producendo anche nel tempo dalla Bicamerale con la doppia forzatura e qual era la doppia forzatura da un lato quello di pretendere di introdurre nella seconda parte dalla Costituzione perché poi sapete che la legge istitutiva dalla Bicamerale prescriveva di occuparsi solo dalla seconda parte nudo la prima
La pretesa di introdurre s'come dico artificiosamente forzosamente la seconda parte dalla Costituzione un principio architettonico che sta già nella prima nell'articolo due è lì
Consacrato solennemente fissato solennemente il principio di sussidiarietà appunto il primato tra persone delle formazioni sociali ripeto lo Stato
Questa la prima forzatura cioè di introdurre a forza nel in una in quella che non è come dicono i giuristi la sede materia la sede sua propria un principio
è un principio ecco la seconda diciamo forzatura in qualche modo e vero Sivo possiamo dire così con il palese intento di imprimere una curvatura liberista all'ispirazione complessiva dalla Costituzione
Quella che disegnava uno Stato democratico sociale ripeto che
Comportarsi un balzo in avanti un salto di qualità rispetto al paradigma liberale
Sarebbe bello sarebbe interessante ma qui io ho rubato già troppo tempo spendere invece una parola sulla
Come si può dire sulla
Ripresa delle idee forza
Cioè sempre in tema diciamo delle idee di ripresa delle idee forza del popolarismo Stuff Turtur Fiano spendere da ultimo una parola sulla Celebre lezione espulsi Anna dell'autonomia e della laicità dalla politica
Dell'autonomia dalla città dalla politica
Sarebbe interessante in questo contesto perché penso sarebbe di aiuto anche ci fornirebbe qualche spunto di giudizio come posso dire sia per quanto attiene al nostro campo tu dici no effettivamente le cose stanno così stiamo tutti le sul medesimo campo di alleanze
Sia per quanto riguarda l'altro campo cioè il campo noia verso Como dal centrodestra
Oggi non so più se chiamarlo centrodestra perché diciamo ormai anche lì diciamo gli elementi difficilmente ascrivibili anche nel campo del centrodestra si moltiplicano nel fronte a nostro annulli avverso dunque sarebbe interessante sarebbe interessante perché io credo che la lezione d'autonomia dalla citata la politica
Come posso dire svolta in
A pieno
Esperita in tutte le sue risorse
Ci aiuterebbe ad intendere anche il senso di un processo che ci conduce come posso dire da un'esperienza politica confinata dentro un ridotto confessionale omogeneo
Di spiegazione cristiana alla come posso dire al campo di alleanze o addirittura in prospettiva di formazioni politiche Inter ideologiche Sosa chiaro formazioni politiche Inter ideologica ed è forse su questo punto che si registrano anche delle differenze tra noi
Pur dentro il medesimo campo dalle alleanze chi spinge più avanti nella direzione del configurare
Le alleanze medesime un tuffo oggetto politico in prospettiva una formazione politica Inter ideologica al di là del dello schema antico per cui ogni partito
Diciamo si connota in ragione di una sua omogeneità ideologica e dunque anche il partito di ispirazione cristiana questo cos'è il punto su cui registriamo qualche differenza tra noi
Sarà interessante ragionare su questo in un tempo in cui per esempio non foss'altro ecco diciamo abbiamo fatto dei passi in avanti nella direzione della di formazioni politiche iter ideologiche o almeno di schieramenti sempre più coesi
Stiamo siamo tra lombardi e veneti dove fosse ci siamo spinti più avanti forse perché la situazione più difficile sappiamo che dobbiamo fare un balzo in avanti poi uno scatto in avanti dove si fa la lista unica addirittura forse in Lombardia e diciamo una lista simil Margherita nel Veneto mi pare che questo l'orientamento
E sarà interessante invece ragionare sullo schema che stante praticando il nostro lo schieramento avversario che è quello della totale dissociazione tra valori tra valori e come posso dire schieramento totale dissociazione
Ho letto anch'io come credo avete letto voi che il Cavaliere nell'argomentare a sostegno del perimetro così largo diciamo del Co della coalizione che si appresta a capeggiare teorizza lo schema dalla joint ventures quattro parole sue a dire ciascuno resta proprietari io ho delle idee e dei valori che coltiva
Questo non sono parole mie sono ricavate alla lettera da questi suoi accorati appelli all'indirizzo dei suoi alleati di oggi o dei suoi diciamo ospitati alleati di domani
Lo scalo joint ventures cioè si resta in in diciamo in proprietari diciamo solo proprietà separate lei dei valori
E tutt'al più appunto si annettono
Come dire
Le sigle
E direi gli elettorati se ci si riesce
Ecco qui siamo decisamente al di là dell'autonomia dalla politica siamo nel segno dalla dissociazione perché la differenza che passa tra questo schieramento l'altro schieramento almeno negli auspici dei propositi non so se ci riusciremo noi vorremmo metterli insieme e metterli in comune i valori politici non i valori con i valori religiosi o i valori filosofici che spaccano trasversalmente tutti gli schieramenti anche il nostro
Ma i valori politici vorranno mettiamo insieme i valori politici e conseguentemente i programmi vorremmo invece metà l'insieme non ci piace
Sarebbe diciamo in qualche modo ha confessato di una sconfitta lo schema da maggio invece lo schema della programmatica dissociazione tra idee valori da un lato e programmi e comportamenti dall'altra
Bene
Pare che Franco Monaco ci ha aiutato davvero ad entrare profondamente nel tema adesso continua Giovanni Colombo che ha avuto anche una significativa esperienza come consigliere comunale a Mila no e così completiamo un po'la panoramica lombarda dei due interventi
Cade a Martini quando
Cari a Martini dice meglio distinguere tra pensanti e non pensanti e poi c'è anche un'altra distinzione tra credenti e non credenti ma partiamo da questa distinzione tra pensanti e non pensanti perché la sfida in questo momento mi pare innanzitutto questa riusciamo a esprimere un pensiero c'era questo motto visionario per il trentuno dodici i novantanove lanciato lo IOR perché diceva pensa alla grande pensa globale pensa futuro ma pensa ma soprattutto pensa
Ecco io credo che dovremmo prendere questo invito alla lettera e vedere se riusciamo a esprimere un pensiero io direi che dovremo almeno tentare di esprimere un pensierino almeno quello che io ho tentato di fare preparandosi incontro e vedere se riesco a tirar fuori un pensierino
E allora vi offro il pensierino e il pensierino e sulla politica oggi poi vediamo anche la ricaduta a livello regionale
E la politica in estrema sintesi io l'ho colta come quell'insieme di attività per decidere dove si va la prima domanda è chi decide
E poi si parla male dove si va chi decide già lo diceva Andrea Ferrazzi
In apertura ormai dato per scontato non è non perdo altre parole per
Riproporre stessa tesi che l'economia chi vince sulla politica io l'ho visto realizzato questo principio alle ultime amministrative di Milano ormai sono già passati tre anni da quando smessi fa il consigliere comunale la campagna tra il novantasette
Lui era chiaro che contava il Consiglio ministra azione che conta sempre di più con semi Sasà rispetto al Consiglio comunale Berlusconi cercava un candidato dopo che cento sin qui sinistra aveva lanciato l'apertura delle l'imprenditore Aldo Fumagalli
Non trova nessun candidato fra i suoi accoliti chiedi a Romiti Romiti gli indica Albertini Berlusconi non conosceva fino a quel momento Albertini
Albertini uomo di Romiti imprenditore quindici operai ereditati dal padre dell'indotto FIAT già presidente di Federmeccanica prendete Luís
Il Consiglio dei ministri decide che il terminale sul consiglio Qualiano eh Gabriele Albertini
In modo che sia chiaro che poi questa persona in consiglio comunale fa interessi della Società del coach e amministrazione perché poi a Milano la polpa sono Am seria aree dismesse
Tutte cose di sostanza che devono finire ai privati secondo la famosa logica della liberalizzazione
In altre parole ancora il così amministrazione il salotto di e via filodrammatici crea interessi molto precisi sulla città e che continua ad averli
Perché Am deve finire in mano Edison perché la dismessi vuol dire settanta per cento di proprietà FIAT perché la signora deve finire agli amici non per niente c'abbiamo messo Fossa come presidente
E ha bisogno che la politica segua l'indicazione del coach e amministrazione
E per completare l'operazione si utilizza poi la grancassa il giornale della città correva la sera centoventi mila copie in città proprietà di Romiti era CS
Capite che questo è il quadro dentro cui ci muoviamo la politica sempre più svuotata
E allora mi vien da dire che conta di più Bazzoli che che Martinazzoli anche se Martinazzoli a te Presidente Regione conta Bazoli
L'altro grande bresciano amico di Martinazzoli conta di più Guzzetti alla Fondazione Cariplo e non per niente
Tutto un gruppo di ex democristiani che vanno dove c'è la polpa ci sono posizionati sulla Fondazione Cariplo perché vuol dire un patrimonio di tredici mila miliardi che e poi col dire
Soldi distribuiti sul territorio
Alle proprie alle proprie aziende a a giri di persone che si conoscono
Chi decide decide il livello economico ma questo legato l'amico vuol dire poi delle persone ben precise alcuni enti rispetto ad altri
E dove si va dove si va in nessun luogo direi anche perché nessuno si pone il problema del futuro il problema della direzione avete mai sentito qualcuno mi dice dove si va si dà per scontato che si va che si va e in un non luogo o meglio in una situazione in cui aumentano le grandezze monetarie finanziarie diminuiscono le persone o per usare una frase che mi piace molto in un mondo in cui si globalizzato le merci e si tribalismo le persone
E questo è quello che sta succedendo venendo qui a Desenzano in treno ho letto da intervista allora giornalista storico giochi feste
Mi pare persona in intelligente acuta che diceva aspettati gli anche in Germania nuovo Haider
Aspettate di che sorgano tutta una serie di leader che predicano
La chiusura
Che questa globalizzazione poi viene letta dalle persone semplici come come come pericolo e quindi chiusura legame con quelli che sono sono altri test essi appartenenza alla al suolo alla terra alla tua razza perché tutto quello che è diverso il minaccia
E quindi valgono anche oggi queste parole dopo vi dico chi le ha dette la legge fondamentale
è questa dobbiamo essere onesti corretti fedeli e Camera teschi nei confronti degli appartenenti al nostro stesso sangue e a nessun altro come stiano i russi o i ciechi mi è totalmente indifferente il buon sangue del nostro genere che si è disponibili altri popoli ce lo prenderemo rubando loro se necessari figli per crescerli presso di noi
Se gli altri popoli dicono al benessere o si sono rovinati dalla fame mi interessa solo nella misura in cui noi ne abbiamo bisogno come schiavi per la nostra cultura altro non mi interessa
Chi l'ha detto
Questo è il pensiero Himmler capo delle SS nel discorso allarma il quattro ottobre quarantatré esagerazione sì pensiero tende ad essere un pensiero forte
Semplice ma forte forse non siamo questo livello però le parole contano e le parole vanno in quella direzione l'altro è una minaccia il diverso è un pericolo
Io mi incontro con con con quelli che sono della mia stessa razza del mio stesso giro del mio stesso territorio
Torna con forza il tema della terra del sangue come difesa rispetto una situazione di globalizzazione vista come minaccia allora dove si va in un mondo in cui le merci secolarizzata ma le persone tendono a tribali Zanussi
Dove si va in un mondo in cui i soldi ci sono ma vanno sempre nelle solite tasche
Per venire qua a Lombardia
Noi vediamo che il Pd aumentar ma alla ridistribuzione delle solo se non viene mica fatta
Il primo mentre la qualità sociale diminuisce
Rapporto Mediobanca sapete che Miglio banca fa uscirà il mese di agosto di ogni anno una sorta di bilancio oneri che raccoglie i bilanci delle società italiane che hanno poi in gran parte sede qui in Lombardia nel Lombardo-Veneto potremmo dire
E lì emerge rapporto d'agosto dell'anno scorso su sull'anno novantotto che la novantotto stato un anno di buon per gli utili
Buona degli utili
E le più settantatré per cento di utili per le aziende del terziario più cinquanta per cento per quelle industriali e i confindustriali piangono sempre e come mai io ti ci sono i soldi ci sono la produttività è aumentata alla fine ci diranno che il salario è un furto siamo entrati in una nuova epoca di schiavismo
E ci diranno la fine ma tour in grazia il padrone referenti dal lavoro
E che ti dà poi il companatico per tenere in forma la macchina pane Polonia per per andare al lavoro
Cosa che è di
Sullo sviluppo nel mondo
Anche questi sono dati ormai conosciuti si parla in questi giorni del debito estero
In quella maniera stupida tipica tipica dei giornali della stampa e la televisione italiana
E rapporto uno o lo dice che che la ricchezza c'è nel mondo ma che il divario mentre sempre di più
Aumenta sempre più buio ometto tuttora sedati e mi soffermo solo su questo i duecento individui più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato il patrimonio persona negli ultimi quattro anni
Con oltre mille miliardi di dollari complessivi possiedono un patrimonio che pari al quarantuno per cento del reddito la popolazione mondiale
Dove si va in un mondo che è così
E vi diranno che usare un furto e che le divaricazioni sono sono un dato oggettivo contro cui non puoi fare niente l'adorazione del dato di fatto
E così che Berlusconi abbia ventidue mila quattrocento miliardi patrimonio è un dato di fatto
Poi Massimo poi inchinarsi davanti a lui fare la joint ventures e chiede ai cento miliardi come a quanto pare stanno facendo gli amici radicali perché perché bisogna poi fare referendum
No io non ti do cento miliardi chiedo un mondo dove la
La richiesta venga ridistribuita
Perché sono ancora fermo alle vi dico venticinque capito venticinque modello giuridico visto che siamo nel Giubileo in cui la terra e di tutti da terreni di tutti a un certo punto bisogna rispettare la situazione e ripartire la genesi ritrovata
Perché ecco l'altro
L'altro pezzo il pensierino in in propositivo allora chi decide dove si va qui siamo davvero a a una situazione
In cui la politica è stata consumata fino in fondo forse non ce ne accorgiamo
Forse non c'era e la domanda era cosa resta quando non resta più nulla perché non resta più nulla né i partiti nella vita politica così come come la vi diamo era incontriamo personalmente una leggiamo sulla stampa
Resta questa idea che la politica e un'attività in cui tutti decidono dove si va innanzitutto tutti decidono perché oggi sono i cittadini di serie A e serie B
Discorso neo schiavismo vuol dire la fine che ci sono le caste ci sono quelli che hanno i mezzi e quelli che non ce li hanno noi partiamo dall'idea che tutti tutti hanno hanno il diritto-dovere di votare
Che tutti hanno il diritto e dovere di partecipare a alla decisione
E questo vuol dire innanzitutto rivolgersi alla alla gente hanno voi agli stessi che tante volte non ci vediamo più
E dire dirci che che che devi prendere in mano la la la tua la tua vita che possibile che tu di caratura in questa in questa storia
Questo lo dirà l'ora la formazione la coscienza autore dell'interiorità vuol dire vuol dire il pluralismo e l'informazione ma perché questo vuol dire dare la possibilità di capire la lettura senza essere eterodiretti
Tante cose da dire ma a me piace rilanciare questo tema cioè tutti devono partecipare
Se non sbaglio Chesterton diceva una volta che vota il diritto di voto non è delegabile eccome Sofia si naso scrive una lettera d'amore
I appunto votare cioè cose che poi fare soltanto tu che non può delegare a nessuno
Per dire che questa storia e tua e lì non puoi delegato nessun padrone di turno
E dove si va si va in un mondo in cui in cui le merci vengono distribuite in cui le distanze si accorciano perché la cosa più bella e incontrarsi nella libertà
Questo il messaggio che dovremmo far riuscire dove si va in nessun luogo o meglio in un luogo dove i beni vengono distribuiti
E qui c'è sembra in quel rapporto un dato
Che anche quello è di una provocazione infinita però poi nessuno ne parlano i cattolici pensiamo all'ispirazione cristiana le nostre formulette ai nostri centri non guardiamo poi questi dati anche nei nostri settimane ali dei nostri giornali parliamo di altro cioè il dato sul rapporto sulla situazione al mondo che secondo me e dirompente questo cioè se ognuno di questi duecento individui offrisse ogni anno un contributo dell'un per cento delle proprie ricchezze consentirebbe l'accesso universale all'istruzione primaria toglievo dicendo persone dando l'un per cento l'un per cento e
E tutti possono accedere all'istruzione
Tutti renderci derivi serie
A
E noi siamo la prima generazione che può togliere la fame nel mondo lo sappiamo questo
Basterebbe se non l'un per cento
Il cinque per cento credo del patrimonio di queste duecento persone ed è patrimonio della chiesa visto che nessuno poi pone anche in questo nel giubilo il problema delle ricchezze della chiesa come vengono utilizzate a che servono
Tutti quelle strutture e tutte con le strumentazioni
Capite che noi dobbiamo a riproporre con forza questa prospettiva
A mio avviso e questo il discorso voglio fare
A chi si interroga perché ancora oggi ci occupiamo di politica perché rimane la politica un'attività e a cui Eduardo partecipare tutti per questo scopo per ridurre le le le distanze per valorizzare differenze perché l'altro l'altrove
Era misurato umanità il volto di cui abbiamo bisogno per capire dove andare
E usare loro i mezzi per per favorire l'incontro e quindi pensierino diventa un su niente giustamente andrebbero a si diceva l'utopia il sogno allora anche qui nessuna ambizione uso inietta niente più su niente mai sua da quale e che e veniamo al ruolo nostro
Del cattolicesimo democratico su niente il nostro ruolo è quello di riproporre con forza questo io sono venuto oggi soltanto per vedere Alberto Monti icone che è stato il più grande presidente Azione cattolica nazionale del ventesimo secolo questo queste c'è per l'accordo di tutti presenti
E ricordo che Lewis due agosto dell'ottantacinque pazzo fax celebre mozzicone merita di recitazione propria no no no no si ricorderà c'era anche la signora Anna qui presente al Falzarego
C'era questo cero acceso che conta Renica poi fate pagare carriera la difesa del popolo di Padova e o fare questo raduno di alcune diocesi delle Nord Italia
E vi ha dato motivo dentro non c'ho un bellissimo discorso pubblicato Boy da dalla nostra casa editrice la senatore diniano
In cui diceva vigilanza che a Torino non essere fattori di accelerazione crescere civile e dicevano dobbiamo imitare propagandisti di comunità
Anch'io credo che partendo proprio da da quella da quel dello con lo stimolo e sostenendo che vale più che mai ancora oggi dopo quindici anni io credo che noi dobbiamo essere coloro che e sono dentro le nostre comunità
Dentro la porta politica coloro che fanno da acceleratore dei processi che vanno a vigna di una maggiore libertà di una maggiore unità sua diversa non ci deve battere nessuno nessuno
Per questo la meno lecito ma tale definizione Catto comunista del cattocomunismo ti ti metti insieme
Il peggio delle due tradizioni no il moralismo cattolico e e lo statalismo comunista
Io invece non ho votato il pc perché sono sempre stato un grandissimo a comunista nel momento e anche i Comuni siamo in cui vedevo che ivi la libertà non veniva esaltata e valorizzata no la libertà innanzitutto
Per la libertà dall'incontro Cerasoli psichismo se no è autoreferenzialità
Perché il pensiero neo liberale conto è un passare è un tornare indietro io lo dico c'era già ricavare qui mi pare gli amici sono anche registrando è un tornare indietro il pensiero liberale se fare la se passerà ottocento non è il due mila dove lei liberi liberi di fare quello che volete
Ma guardate che la cosa più bella e essere libere incontrarsi
Perché non si gode con le cose si corre con le persone
E allora io credo che noi dobbiamo dobbiamo solo semplificare do anche la ricetta il Sunia diventa anche la ricettina
Semplificare il nostro lavoro sul versante cultural politico
Oggi si presenta agire politicamente io sono anche contento di essere qui non sono noti come ma che per agire politicamente
No
E però ecco io sto pesando le sedi di Milano sul versante della formazione cultural politica ci sono
Sette otto nove soggetti diversi
Partendo da quelle più ecclesiali per arrivare quelle più politica no cioè CSA partano dalla Cia di Milano ceto sociale ambrosiana Fondazione ambrosia Nemo Fondazione Lazzati associazione culturale Giuseppe Lazzati Città dell'uomo già citate in precedenza
Poi abbiamo passano altri casi che ha lanciato con Lorenzo Cantù la situazione comunità e lavoro
Poi abbiamo giovanili anche che ho fatto il circolo Dossetti poi diamo lavoratore politico che avevamo geopoliticamente ci sono dieci enti e fondazioni al siamo in cinque semplifichiamo
Usiamo la formula mettiamoci rete va bene ma la sostanza è che sul versante la cultura politica
I cattolici democratici o sedicenti tali sopravvissuti di quella grande stagione che satura dodicesimo democratico si trovano sotto un unico soggetto e poi sobbalzare discretamente politico che ha voglia si organizza e quindi prima ridiamo al grande contenitore del centrosinistra meglio è meglio è
Dentro questo contenitore facciamo la corrente calda di coloro che sostengono con forza libertà e e comunità
La persona e la comunità
Facciamo dentro il centrosinistra che non può che essere un grande contenitore il movimento mondiale planetari potremmo dire della persona della comunità perché avevo capito che non possiamo essere neo liberali
Perché l'individuo è figura spezzata non c'è un elemento del legame dell'incontro che la copula
E la comunità non è mai statalismo per noi è il luogo dove queste libertà si incontrano per godere insieme
Perché alla fine chi siamo noi noi siamo secondo me quelli e qui cito cito a Soci sul uno dei giovani della rosa bianca
Siamo quelli che alla fine
Hanno scelto di puntare tutto su
Su Paolo prima le tre correnti capitolo tredici virgola Rita
Pur goduta se contraddizioni pur con tutti i nostri limiti ma sta lì
E anche sulla prima di morire era al pastore evangelico che era venuto per consolarlo legge Luís
Correnti tredici e dice l'amore cosa rimane
Qual è il motore della storia
è l'amore
E noi siamo tipiche credo ancora oggi partono all'Iper e vedere se è possibile far diventare quella la forza che che muove la storia era basta con la continua evocazione
Iniziamo a far vedere se l'amore si può storicizzare si può diventare e lei la cifra che caratterizza la nostra vita Livera interpersonale a livello planetario certo con le mediazioni del caso però sì siamo qui si conteniamo
Ad una ad una certa età occuparsi certe cose perché pensiamo che la forza il motore della storia sia l'amore
E dove sta mo'è non può essere soltanto evocato ma deve essere storicizzato ho finito io credo che bisogna allora lavorava in questa direzione aiutano sia a fare qualcosa di nuovo nella logica dell'amore sono i partiti movimenti durano non più di una settimana
Perché ormai sono tutti così Scafati tutti così smaliziati che si sa che tu metti venimmo movimento un partito uno strumento per l'attore vita personale
Allora se vogliamo fare qualcosa di nuovo e perché vogliamo partire da
Correnti tredici pensare che non sia soltanto una parola evocativa ma che sia che sia il testo da cui parte di per storicizzare per inventare un pezzo di storia in termini nuovi e tutto questo richiede allora
Persone solide robuste non è come dire direbbe lui non vergini spedite non teneri Bebe ma spiriti liberi e forti
Non è che abbiamo visto il tema sia stato proprio del tutto rispondente sola domanda ma non potevamo aspettarsi diversamente lo ringraziamo io sono d'accordo
Su tutto fuorché su una cosa condivido che Monti come
E è stato il più grande presidente ma permettetemi di dire assieme a bacilli del ventesimo secolo ecco almeno questa è la mia convinzione adesso diamo la parola e io vi dico anche
A Giovanni non potevamo che lasciare anche tutto questo tempo d'altra parte rappresenta anche se meno capelli i giovani
Di più in questa tavola rotonda abbiamo poco più di mezz'ora per tra interventi e io direi che sarebbe bene anche se sono tutti e tre attesi e importanti che riuscissi intimo dalla parola a tutti prima dell'interruzione ecco allora chiederei così nell'ordine a Franco Conte
Due reni
Bene allora dopo l'Apocalisse di Giovanni
Io mi limiterò a no no sei grandissimo licenziati a mettere quello facevo dirà Cacciari dopo quaranta tutto è vanità irrisoria dicendo questi ragionassimo Cacciari tutte valide
Quindi la la la mia la mia poi anche poi giustamente
Sì cerchiaggio certo nell'ultima dovrà intimato ricordo quali il ruolo del cattolicesimo democratico nelle regioni del Duemila dovrà io dopo la l'imposizione di mano con molto concettuali molto ampia
Prova a mettere e di dire qual è stata di un cattolico in Veneto il contributo a questo cammino di dare dimensione questa nuova Regione perché mi pare forse che si emblematico
Allora questo veneto che ha avuto la maggioranza costante nel dopoguerra il cinquanta cinquantacinque per cento sessanta corsi regionali la DC è sempre avuto trentatré da quanto una volta avuta la crisi terribile ventinove
Imbarcato senta no trenta Calatrava Gian sembra Kato liberale cui sulla cima Sisto sforzo e quindi e al abbiamo avuto una esperienza regionale di buon governo tra virgolette deciso che è stato un governo stabile
La il vuoto lasciato da dare una stabilità si avverte di più
Perché chi non è abituato asservita viveva per carità non ci bada quindi la crisi e vetrate a doppia rispetto a quella del Paese perché è stato una regione abituata a una stabilità e appunti riferimento precisi
Di qui la molti dimenticano che il il leghismo nasce nel Veneto con tutti i limiti di questo fenomeno
Non è che un humus non cercavo per il Veneto e la primogenitura di cose che non mi piace ma storicamente diciamo che c'è qui con crocchette la marina Marin
Il primo tentativo di federalismo che ha avuto un certo senso di più percentuali a quasi due cifre del tinte di questi movimenti sono in Veneto poi arrivo boh
Bene questo dato lo portavo per dire che queste regioni
Per questa storia in un certo senso è un poco più avanti spero rispetto al cammino che si sta sviluppando del Paese cosa succede succede che i cattolici pendulo punti riferimento nella crisi della secolarizzazione nel Veneto c'è anche questa secolarizzazione del partito di riferimento
D'altra parte il mancato un partito voglio dire tutto sommato
Do posizioni che possano qui o coprire questo vuoto perché nel nel Veneto il partito della SITA tradizionali di esotici prima Ips dopo sono un partito sostanzialmente minoritario non non supera mai il quindici per cento salvo dove c'è il Porto Marghera e a Venezia dove ha avuto una storia tradizioni più più preciso quindi in questo disordine magari finisce per sé sovradimensionato come ruolo ma resta comunque un fatto congiunturale questa sovradimensionamento del ruolo e dei vie quindi la difficoltà è che manca questa grande capacità Ict murato il veto di trovare un riferimento e manca anche un'alternativa dove appoggia irrompe questa questa esigenza di tipo così dissociazione da Roma e e del signor sintomatico molti lo dimenticano Morvan pena ricordarlo nel Veneto questa dissociazione dal centralismo quest'bisogno di un uscire dalla camicia del centralismo dello Stato napoleonico
E comunque da Roma coincide con il successo di un modello economico che un modello alternativo a quello che ha portato al successo diciamo altre regioni
Lombardia o il Piemonte ma soprattutto il classico modello delle grandi delle grandi aziende la grande azienda può anche avere solo un ruolo del venti per cento del PIL
Del dodici per cento dell'occupazione Mannella tendenza del dare
Lo standard di sviluppo è stato determinante senza grandi aziende non sarebbe stato lo sviluppo né in Giappone negli Stati Uniti eccetera
E quindi il vento che ha sempre avuto solo sostanzialmente piccoli
E microimprese si trova viceversa Adele insuccesso economico perché perché l'economia è cambiata e non e le grandi strutture grandi corporazioni modellate tra anche io faccio un po'di mezzo dodici professori modellato sullo stile
Giovedì sera dell'esercito che sta per la prima il per il presente è stata la prima multinazionale in tutti i profili candore dei cantanti dipendenti milioni dipendenti da alimentare da organizzare da mettere in caserma il modello organizzativo
Chi è che viene dallo Stato centrale quindi è un po'il modello poi delle grandi imprese la Ford eccetera
Bene
Questo modello entra in crisi perché il mercato globale nel la competizione esige risposte immediate ISE flessibilità crea nicchie di mercato che sono affluire Suma eviti di mercato cui sono di più
E non ci sono più mercati e-mail capito nulla somma di nicchie di mercato quindi che compensi competitivo immagini mercato vince
Mentre chi aveva una capacità globale strategica resta indietro
L'esempio che si fa classico è quello delle una volta le macchine meno fa tutto in nero perché nessuno andrà a chiedere che tipo di macchina andava compra quella che c'era famosa di Ford opera che ha fatto il il modello della macchina di massa è una macchina standard in nero che si andava a comprare oggi il colore della vostra macchina avevi ucciso in mentre i come sapete in miliardi montaggio perché la ordinate
Che mentre sta nascendo i poteri contagiosi cifre l'input per riuscire con colori che voi avete richiesto eco questa flessibilità fallo fa l'emendamento ma di successo
Ah quindi a quel successo economico
Prezzi diversi imprevisto
Si accompagna una crisi di ruolo di questa regione che in passato ne avrà avuto tanto e e quindi nasce la frustrazione perché la quantità di di a vere poi a si sconta sede col bisogno anche se non critico di essere in questa situazione i i cattolici hanno avuto una stagione piuttosto di difficoltà che di crisi come citavo prima non c'è stato un interlocutore a su quale appoggiarsi per cui è stato quasi necessario tra due debolezze incontrarsi Estevez sin conto mi sono una parte intelligente del mondo dell'economia che avverte
Che il non è la mancanza non è la politica nemica dell'economia me la cattiva politica nemica dell'economia
E il i un ceto diciamo così pressante per citare il cardinal Martini
Della della sinistra tradizionale che avverte che nel Veneto bisogna dire del coraggio e non fermarsi a qualche opportunità di tipo congiunturale
E i cattolici che avvertono che avverto che sentono ancora il richiamo di di un impegno civile che non raggiunge le punte
Per certi versi
Affascinanti ma a mio avviso vanno calate può in un certo contesto PPT ma prima Giovanni bene da questo incontro nasce il bisogno di dare alla domanda di protagonismo del Veneto orfano di un antico protagonismo
E a una classe dirigente nuova che patimenti effervescente che sono i sindaci per il Veneto o idee tua una grande tradizione di comunica gran tradizione di di amministrazione locale
Per punterà vere persone ad avere una possibilità di protagonismo tra l'altro sotto l'incalzare di una cattiva moneta che il federalismo leghista protestatari che ovviamente Scarcella Polito buona di un progetto
Intorno a questo progetto si trovano naturalmente un filone cattolico finora diciamo così laico fiori cattolico
Della buona amministrazione
Che a molti sindaci di questi cinquecentottanta Comuni del Veneto
Ha anche imprenditori e illuminati o comuni attenti sensibili e soprattutto quello che poi si avrà passi deve dopo vedrà di persona
Cacciari che viene da un'esperienza di sinistre rompe con il i DS
Già dieci anni fa dopo
Anima negli ultimi quattro cinque anni un tentativo di di amiche di forze di soggetto politico veneto attraverso una spiccata
Sottolineatura del federalismo e si arriva appunto a questa a questa esperienza di questi giorni in cui si mettono insieme intorno al tavolo no lo come giustamente per un
Semplificazioni prima di Monaco dice una specie di Margherita cito per i non addetti ai lavori la margherite un'esperienza nata nel Trentino quindi non lontano da qui che ha fatto sì che sotto la leadership di un cattolico impegnato molto autorevole molto formato da da dei cittadini Dellai una proposta aggregante di forse
Popolari e civiche e che sono poi Terim per intendersi cattolici e liste civiche interi valenza sono liste
Anche cattoliche ma anche di grandi c.t. laico che non si identificano negli schemi sopravvissuti in un signore certa bipartitico la mai sono usciti di quindi dalla storia o dalla folla o dall'indice
Elettorale bene queste esperienze però in in in Trentino testata direi ecco l'Amanita trentina è stata soprattutto una specie di convergenza lo dico in senso positivo strumentale per le lezioni finite le elezioni in liste civiche sono star sono tornate civiche che i Popolari sono tratti popolari
Ecco la novità del Veneto è che questa convergenza di popolari democratici liste civiche e quant'altro coi con con converge e siti
Stessi scolo lisce come simboleggiati di appartenenza stessi qualificante con un progetto di soggetto politico nuovo Hindenburg Regione andranno queste forze che vengono dalla campagna da questa tornata confronto elettorale diciamo così fuse in questo nuovo soggetto politico e i nel quale critici poco giovane diva dovrebbe sì proprio questo ruolo c'è un una una con l'orgoglio del del della della bisaccia che noi ci portiamo come pellegrini qui citati e molti icone
Con i nostri valori ma dove noi non possiamo non giocarla poi sul tavolo di
Di progettualità
E lui rinunciando a a rivendicare sempre in un in una casa a queste ogni mattone questi mattoni questi Vertone quando si fa la casa in e quindi oggi l'oggetto e l'obiettivo è il progetto e dopo di mattoni di provenienza sono evidentemente
Lo stragismo bisogna saper rinunciare a questa tentazione di di ritrovarsi in quello che si fa perché quello che si fa supera queste comprensibili bisogna appartenenze ecco quindi sotto questo profilo devo dire che in mondi cattolici non sono stati molto
Molto attenti ma credo non per cattiveria perché noi cattolici dimentichiamo ma anche perché siamo pigri i mentre in quelli quando non riusciamo a fare qualcosa la colpa do la colpa diciamo che lo Spirito Santo soffia però tempo protestanti dovremmo diventare per ricordarsi che anche le opere
E in particolare una fondamentale secondo me ai cattolici ma anche di questa di questa stagione l'organizzazione non nove edizione di tipo aziendalistico l'isola come dovere di di unire le nostre energie i nostri sforzi per raggiungere risultati visibili e comprensibili ha una grande responsabilità che chi come noia
Una grande potenzialità di Progetto una grande
Riserva di valori escatologia cd di capacità di guardare oltre agli lieve dissenso della direzione erano stati su sanità e che dico si sa che se non siamo capaci Izzie trasformati in elemento di convergenze di di di coinvolgimento degli altri dicendo stiamo non siamo non siamo più essere sale essi stiamo perdendo a Roma e dal sapore allora in conclusione di queste diete così spedire ribatte impone per gli altri il l'ultima non vedo aprendo un Cesare che da quella stima in tutti qui è stata ormai estesa ad altri anche la mia per esempio sono stati i siti mai decisioni cattolici che ormai qualche mese fa dei temi passa in fretta il proposito con forza
La la riflessione dei cattolici su questa che non è una panacea una pozione magica federalismo perché per i cattolici dovrebbe rappresentare è uno degli elementi costitutivi di un proprio modo di pensare per come dice giustamente già di prima
Nostro il nostro valore della libertà e il e ricorda l'articolo due questioni Giovanni Monaco prima dove il primato della persona e del suo modo di associarsi è il perno sul gay e il termometro sul quale si misura la qualità sociale della vita e venti sotto questo profilo credo che federalismo possesso e quella frontiera dove la responsabilità il principio della sussidiarietà e nella nostra capacità di di fare comunione quindi fare rete si può giocare e dall'altra parte mi pare che abbiamo questa opportunità di questo leader che i vini da tutt'altra parte e che garantisce che ci si una una alcune autorevolezza questo progetto intorno a questo progetto né cattolici non possiamo perdere l'occasione palo per il Veneto
E tanto parlo a maggior ragione in questo momento le statistiche vedono il Veneto forse l'unica ultimo prospettiva per passare un inverno che ci aspetta sotto il profilo elettorale di non mancare questa opportunità quindi di di di vincere le titubanze di Nantes neutralità che trentina entrare qua dentro
Rischia di essere di fatto un un adeguamento al a chi è
Il potente di turno cioè immondi ecclesiali non possono nascondersi dietro la neutralità perché giustamente se ora mi pare Giovannino buona con la neutralità quando c'è un chiaro lentamente in una direzione che non è conciliabile con questo principio della libertà e del coinvolgimento della promozione attenzione agli utile pozione e così la persona umana dell'anzianità non è consentita e io credo che ho finito
La la mancanza di un partito Democrazia Cristiana
Consenta di quindi un partito che aveva per certi versi di fatto al di là delle posizioni che sia una posizione di riferimento quasi obbligatorio quella mancanza di questo partito c'era imparentato noi cattolici più liberi
Ma anche al ai negli ambiti ecclesiali più responsabile potersi schierare nei momenti decisivi perché non si schierano per un partito si schierano per una visione della vita è questo non può essere un po'coniugarsi con la neutralità che mi pare nella Apocalisse
Pare si confonda con la ignavia grazie
Grazie grazie a Franco monaca sa Franco Conte che chi ha già introdotto anche la seconda parte però lo dobbiamo completare l'ora
L'altro Giovanni Gianni Saonara ancora per il Veneto
Storicamente in tanti sensi nel senso che poi
Prende in
Senza che Alberto si arrabbia Hobson poi rischiate la conclusione comunque Sabauda ecco rappers che ci sono
No ritengo ben pochi minuti di ridire alcune cose sul tema e anche in prospettiva
Partendo sostanzialmente da un paio di annotazioni per poi dare qualche ripeto qualche
Pensiero anch'io
Di prospettiva
Dunque la notazioni
Fermo restando che io condivido quanto è stato detto finora
Sono sul fatto che il cattolicesimo democratico così come tutte le altre culture
Politiche
Si misura di fatto qui io riprendo quanto ha espresso Andrea Ferrazzi nell'introduzione con il disincanto la disillusione
Noi abbiamo nel Veneto in particolare
Un attentissimo osservatore anche di questo sentimento pubblico che il professor Ilvo Diamanti che anche strumenti particolarmente pregevoli per far conoscere
Le sue valutazioni
Ma anche direi con con i fatti insomma i fatti sono stati ricordati per esempio
Date in ultimo dal dal rapporto Censis
E i fatti dicono che per quel che riguarda le autonomie locali
Negli ultimi dieci anni sono stati messi in pista oltre venti provvedimenti dalla legge centoquarantadue del novanta fino a recentissimo decreto legislativo sul federalismo fiscale
Per cui anche questa diciamo dimensione del disincanto
Incrocia di fatto con questi nuovi scenari
Parlare delle Autonomie locali come se tutto questo non fosse avvenuto negli anni novanta significa semplicemente consegnarsi a uno scenario che è fasullo in realtà le Autonomie locali hanno conosciuto una profondissima trasformazione e probabilmente se questa legislatura avrà fortuna io ho qualche dubbio
Questa trasformazione potrebbe anche essere ulteriormente
Accelerata
Per esempio sul sull'ordinamento federale della Repubblica
Sulla riforma dei servizi pubblici locali e la sulla semplificazione delle procedure urbanistiche ma il già fatto nel corso degli anni novanta consegna anche al cattolicesimo democratico responsabilità del tutto nuove
Soffermarsi quindi su ciò che è morto no il partito di differimento le regioni e le province i Comuni la legge elettorale proporzionale et eccetera eccetera significa veramente avere nebbia nell'anima come dice un altro libro della della Bibbia a noi molto caro perché significa avere Nostalgia di uno Dinoi ieri che non tornerà assolutamente più
Secondo credo che e anche qui mi fa un po'compagnia punto l'analisi
Che bisogna peraltro in qualche modo leggere tutta intera e non solo la prima pagina che può forse Farr scappar via il lettore del del l'ultimo rapporto Censis
è del tutto evidente che il cattolicesimo democratico sociale o liberale comunque a in dell'intrecciarsi con quello che fatalmente anche nelle nuove economie autonomie locali è l'elemento che ci fa pensare molte molte volte anche nella nostra esperienza parlamentare e cioè la crisi degli istituti di sovraordinazione
Noi siamo consapevoli come parlamentari nazionali che a Bruxelles e si decidono centinaia di regolamenti centinaia di direttive
E nelle autonomie locali sono altrettanto consapevoli che la sola ordinazione Rispetto
Che è un po'il diciamo il rovescio della della sussidiarietà rischia di entrare in crisi nel momento in cui si vanno a toccare i singoli aspetti della vita organizzata non casualmente
Non casualmente ci sono state anche nella regione veneta
Veneto delle straordinarie difficoltà proprio sul piano della sovraordinazione rispetto alle attese e le speranze i timori delle Province o dei comuni
Così quindi io credo che il cattolicesimo democratico rispetto all'autonomia e locali si trova a giocare dentro scenari ripeto di straordinaria speranza di rinnovata responsabilità
Ma anche e io vorrei inserire qui tra i pensieri proprio telegrafici ma anche di necessità assoluta di chiamare le cose per nome
Non non non finiremo mai di ringraziare lo spirito che ha soffiato e ha portato nella diocesi di Milano il cardinal Martini perché per esempio nel discorso ultimo di Sant'Ambrogio
Ancora una volta il cardinal Martini c'è invitato a chiamare le cose per nome e chiamare le cose per nome significa a mio avviso per i cattolici democratici dire che nelle nostre regioni soprattutto nelle regioni
Più abituate a questa idea di responsabilità diffusa di autonomia diffusa di Successo diffuso
Si rischia oggettivamente di riconsegnare la scena pubblica ha delle oligarchie
Oligarchia
Anziché avere una società ordinata con potere diffuso si rischia di riconsegnare le nostre società democratiche ha delle oligarchie venne strutturate bene organizzate
Benpensanti probabilmente anche con una spolverini o di tradizione cattolica ma ripeto oligarchi che
Costituite da pochi
Ecco di fronte a questo evidentemente quello che e è un po'c'è un po'in una parte del cattolicesimo organizzato italiano che si ritrova puntualmente
E con grande ordine devo dire con grande efficacia anche se io sono radicalmente in disaccordo nell'esposizione fatta dal professor Donati alla settimana sociale di Napoli
Direi abbastanza evidente perché il chiamare le cose per nome oligarchia o Poli Arquilla cioè di fusione dei Poteri delle possibilità e uguaglianza delle possibilità nelle nostre regioni è evidentemente cosa del tutto diverso da questo atteggiamento non solo di equidistanza che è stato più volte richiamato da ultimo da Franco Conte ma anche dice ed il professor Donati a Napoli addirittura di collocazione di volta in volta Rispetto alla credibilità dei diversi soggetti verso le esigenze i valori dei cattolici
Quindi questo direi è un primo esercizio di pare sia di chiamare le cose per nome noi rischiamo oggettivamente perché forse le nostre società
Veneta lombarda piemontese eccetera sono già ben strutturate ben organizzate a consegnare lo scenario pubblico a delle oligarchie sempre più ristrette sempre più organizzate sempre bio Pen pensanti e ripeto anche
Tradizionalmente a a volte anche cattoliche tra virgolette
Secondo pensiero io credo che l'orizzonte sia oggettivamente quello
Del federalismo possibile del federalismo non più non più sospese suo ma ha realizzato il faticosamente realizzato il che significa evidentemente a ripercorrere la strada del patto dei patti e non delle separatezze ripercorre la strada dei ponti e degli incontri e non quella del a diceva Colombo della tribali Zazie ore non è una strada particolarmente semplice anche perché questo lo dico con molta serenità d'animo ben sapendo che personalmente io in questi anni anche alla Camera dei deputati ho fatto parte per me stesso perché
Ho rilevato insomma molte incongruenze e molte contraddizioni ben sapendo che se nel centrodestra c'è grande confusione sotto il cielo soffre perfino permettere Pier Ferdinando Casini soffre no in queste ore
Del tutto evidente che nel centro sinistra
Qualche volta io devo un po'abituarmi in queste in questi mesi in queste settimane avere io trascurati adesso devo tornare a occuparmene qualche volta insomma
Viene in mente Eugenio Montale e cioè che l'ipotesi che tutto sia un bisticcio e uno scambio di sillabe
E non Progetto non incontro non fusione di culture non capacità di andare oltre diciamo gli assenti la scacchiera per costruire appunto dei percorsi comuni dei progetti comuni
Terzo pensiero io credo che se l'orizzonte è quello non solo della franchezza del chiamare le cose per nome dentro un percorso di partecipazione compiuta e di potere diffuso
E non solo quindi un orizzonte di federalismo possibile e non più sospese solo credo anche che torniamo e ho terminato alle all'inizio e cioè cosa ci sta a fare in particolare il cattolicesimo democratico
E il suo ruolo dentro questo processo di franchezza di Progetto di federalismo possibile e realizzato
Si potrebbe parlarne a lungo mi ha colpito e spero che Alberto Monti con il cerio che anche questa sera una notazione di un sociologo brillante non so quanto profondo ma certamente brillante
Che Zip Bond Baumann in un volumetto
Che si chiama l'età dell'incertezza
Il quale dice
Una identità ben costruita e duratura si trasforma da attiva in passiva
Il punto fermo della strategia di vita Motta postmoderna non è la costruzione di una identità male evitare ogni fissazione
Paradossalmente perché è un paradosso
A me piacerebbe che i cattolici democratici Molas ero tutti gli ormeggi delle fissazioni del secolo scorso
E fissasse dello il punto d'arrivo che è evidentemente quello della costruzione di una nuova efficace proposta culturale e poi se possibile Politi
Grazie a Saonara Gianni Saonara che mi pare abbia anche Luigi ha dato il compito ad Alberto Monti icone che chiude questi interventi riportando anche la barra al centro cioè all'esperienza nazionale della nostra piccola ma coraggiosa associazione quindi la parola Alberto Monti icone per chiudere anche
Questa prima parte dell'incontro
Ma innanzitutto devo dire che dopo aver ascoltato degli interventi molto puntuali e assai propositivi
Ne resta ben poco da dire vorrei vorrei rispondere però due domande
Che mi sono posto nella riflettere in preparazione a questo incontro
La prima domanda è esiste ancora il cattolicesimo democratico
Con la suo codicillo esistono i cattolici democratici in questo nostro Paese
La seconda domanda è conseguente
E cioè
Che cos'hanno a che fare oggi mai parte abbia già risposto Franco Monaco i cattolici democratici italiani ove esistano con le autonomie con la situazione nuova della
Ristrutturazione dello stato su base federalista regionale autonomistica
Alla prima domanda
E io naturalmente faccio una sorta di distinzione tra cattolicesimo democratico e i cattolici democratici
Del cattolicesimo democratico è una scelta di orizzonte di metodo e di principi che si va continuamente modificando nella storia
Credo che la Cattle cattolicesimo democratico Shin significhi l'unione la coniugazione insieme dei
Dei valori
Civili e politici derivati attraverso il filtro del pensiero e delle persone civile politici del cristianesimo
Con la democrazia ora la democrazia è molto mutata nel nostro negli ultimi tempi è in continua via di mutamento
Il cattolicesimo democratico di vent'anni fa non è più possibile
Ma e a mio parere esistenti in Italia in quanto vi è una tensione di pensiero di anche di atteggiamenti di certo numero di persone di ambienti di movimenti per di coniugare di nuovo il cattolicesimo con la democrazia con questa democrazia non con la democrazia astratta
Allora bisogna
Per quanto attiene al cattolicesimo democratico italiano non avere più nessuna Nostalgia non solo come è stato giustamente detto la nostalgia per il partito
Che ha raccolto una gran parte del cattolicesimo politico italiano ma proprio nessuna Nostalgia per alla il cattolicesimo democratico dei tempi che ci sono stati io ritengo sia giusto parlare di Sturzo e giustamente anche Franco Monaco ha messo con una fine
Con i fini disegno storico l'accento su alcune sensibilità idee fondanti di Luigi Sturzo e di una stagione che poi si è sviluppata io però credo che oggi occorra guardare avanti
Riappropriarci della storia della democrazia e non avere in un certo senso tagliare i ponti con il passato vorrei dire che per i giovani di oggi in Italia che vogliano essere cattolici democratici
Credo che non si deve più parlare di Sturzo di De Gasperi di Moro di Zaccagnini no non si debba più parlare di loro
Bisogna fare in modo che siano loro a chiedere c'è qualche cosa
Ma il è un tempo nuovo che c'è davanti
Quindi ma questo cattolicesimo democratico in qualche misura esiste impotenza cioè esiste come tensione a mio parere esistono i cattolici democratici in Italia
Esistono in diversi partiti in diverse formazioni politiche
In diverse realtà di pensiero e di azione sociale
Più sul piano politico che su quello sociale
Come imparerà giustamente dicesse anche Monaco
Ma bisogna rendersi conto che i cattolici democratici cioè coloro che mirano a quel cattolicesimo democratico dicevo all'inizio sono una minoranza
Una minoranza nel cattolicesimo politico italiano sono una minoranza nei singoli partiti che in qualche dove in qualche modo ci sia un riferimento al cattolicesimo
Come radice culturale per la politica
O per l'esperienza personale
Cioè i cattolici i cattolici democratici in Italia sono una minoranza sono una minoranza nei Democratici nel Partito popolare e nei nelle nella realtà ovviamente sono una minoranza nei DS né Cristian
I cristiano sociali sono di per sé già una minoranza dentro i DS ed essi evidentemente fanno parte dei cattolici democratici
Questa consapevolezza di essere minoranza è un fatto importante sì lo si mette insieme con la coscienza che essere cattolici democratici
Che avesse
Che essere cattolici democratici e una scelta di campo netta
Non soltanto una scelta centrosinistra oggi diremmo no ma anche una scelta di campo metodologico Lu
Nella politica
Io credo che il discorso poi della della degli esiti politici della formazione delle formazioni politiche
Alle progettuale che non è di questo momento ecco io alla quindi alle risposte io alle domande che ho posto all'inizio dare delle poste positive ma tenuto conto del mutamento radicale e del del cattolicesimo democratico e della minoranza di essere minoranza allora se è così allora che risposta dare
Alla vicenda delle regioni dell'autonomia e del rapporto con la base vorrei dire con la con la cittadinanza
Ma io credo che qui il cattolicesimo democratico abbia un compito grandissimo a mio parere si apre una speranza molto grande perché in realtà il
Questo tipo di orientamento politico dei cattolici ha proprio le sue radici non storiche ma ma Grey costitutive dentro la cittadinanza dentro il quotidiano dentro la città come si diceva prima e allora
Nei paesi nelle nostre città e quindi poi nelle regioni ma come elemento coagulante e del del delle Munich dei municipi e delle città ecco in queste ma qui ci specie tanto cattolicesimo democratico potenzialmente in un certo senso e e questa minoranza potrebbe diventare molto molto vasta molto ampia senza pretese di potere di dominio ma e una potrebbe essere una maggioranza di qualità proprio sulla base del ritorno al quotidiano e alla specificità del della città non mi soffermo sulle cose che hanno già detto molto meglio di me e gli altri vorrei soltanto dire che quei la speranza può essere maggiormente presente se si tiene conto di quel passaggio che è già stato indicato dal a opposizione dei cattolici e anche dei cattolici democratici Allo stato poi con tutte le vicende successive e l'approdo ad oggi io questo approdo lo definirei ulteriormente come l'approdo alla rete e e sostituirei la parola sta alla parola stato la parola Repubblica la Repubblica e il nuovo Stato da costruire tre da costruire sempre proprio sulla base del della città ecco perché io credo che queste prospettive
Delle Autonomie locali della vita delle città e quindi anche del mettersi insieme dei cattolici democratici in questa realtà sono la base per la nuova repubblica che qui si parla sempre di prima di seconda
La vera nuova repubblica forse la Repubblica ed affondare così
Io non voglio aggiungere altro solo una notazione finale
Tutto questo discorso sui cattolici democratici e tanto più valido quanto più del cattolicesimo politico italiano assume un carattere di laicità
Cioè di connessione con
La
Con la con la capacità cioè di
Essere responsabile libero nelle scelte
Pienamente autonomo anche di fronte agli interessi cattolici sapendo filtrare con originalità e qui torna la la questione locale filtrare condurrà Georgina Lita il
Quelle che sono le attese del mondo cattolico nella specificità del quotidiano io ho molta speranza in questo ma qui occorre un grande sforzo di pensiero
Ero e anche di compagnia di convivenza quanto più ci troveremo insieme tanto maggiormente nelle cento e più città d'Italia riusciremo a fare
Vivere un cattolicesimo democratico che è quello del nuovo secco
Grazie è stato un'ora e mezza intensa ma direi di una straordinaria ricchezza grazie davvero
Tutti per i contributi offerti e a noi quei pochi che stanno diventando molti compito di non tenere per noi questa ricchezza soprattutto del nelle prossime settimane aiutare per dirla ancora con Martini a distinguerci non tra cattolici e non cattolici ma tra la gente che aiuta a pensare
E adesso una breve interruzione è Perrelli prendere poi nella seconda parte con l'incontro tra Cacciari e Martinazzoli
Scusi volevo approfittare della sua esperienza
Ministro perché del
Su quello che è successo con lo speronamento da parte dei contrabbandieri nella foto la Guardia di Finanza e la contemporanea polemica infusionale
Le forze di polizia nei confronti dei vertici dei carabinieri che oggi sono una nuova forza armata
Vedevo che
Da questo secondo aspetto
Credo chi ha memoria di queste cose strada che nei tre anni
Non me ne
La possibilità di comporre contrasti che spesso riguardano questione di status questioni economiche
Tra le diverse forze di polizia
Certamente gatto che avrebbe tu un'accentuazione polemica
Ma credo che tratti di questione
Tanto
Per quel che riguarda il contrasto incontra
Appare chiaro
Vi siano stati grandi successi vestendo
Anzi
Con confische sequestri e arresti
Tuttavia
Allorché non pareggia
La straordinaria capacità di no dei questa criminalità
Quindi occorrerà intensificare ma qui non si tratta appunto di fare
Gli nera si tratta proprio di soluzioni tecniche organiche logistica strategiche neanche cioè ad la intelligenza
Del contrasto per presso il aggiungerei da ultimo che forse
Si potrebbe è una riflessione ulteriore sul fatto
Che in tutti i libri di John tributario c'è scritto che quanto più i tributi su una certo Proto
No
Tanto più
Il contrabbando voglio dire siamo adesso sono in cui indubbiamente un pacchetto di sigarette è un atto d'imposta
Strepitoso in Italia mi domani do ammesso che fosse possibile tenendo conto la nostra esigenza essere una riduzione
L'imposta di fabbricazione sui tabacchi
Potrebbe rendere
Vantaggioso il contrabbando è sempre successo così accadeva nei nostri Paesi contrabbando la grappa tanti transenne Franco un altro aspetto de
Discussione di questi giorni abbiamo da una parte il segretario dei DS che per conto
La Internazionale socialista si trova nei paesi dell'Africa e dall'altra parte un cantante che propone al presidente del Consiglio l'annullamento del debito dei Paesi poveri e viene ricevuto da questi
La soluzione che viene prospettata la convince ingenerare un giudizio su questa vicenda
Il dubbio sul fatto
Che un Napoli generico per da questi Paesi deve cominciare del insomma
Del loro questo non lo
A me molto colpito il chiacchiericcio provinciale che
Su questo è uscito sanremese
Oggi noi sappiamo che questa scatola questi eventi sono anche cosa la massima comunicazione sappiamo che questo tipo di cantanti non sono solo cantante
Sono anche persone basta guardare i grandi cantanti del rock che credono in buona fede si pongo mi impegno a Cellino
Allora il fatto che il tutto sia annegato in una polemiche tra sul fatto che è stato menzionato
Francamente dà conto dell'
Quale giunto il contrasto politico in Italia questa questione della fame nel mondo era stata affrontata anche da ereticali una dozzina d'anni fa e la proposta in allora
Finanziamento di progetti specifici per salvare dalla fame particolari situazioni particolari popolazioni lei chiede un contrasto tra questa questo approccio ecco il
Do di finanziare il paesi e cioè il governo Mario recepito che questo sito nel
è stata un'insidia politica non intenzioni quali sono molto bravi a chiacchierare
Re ma non è che sono non hanno il coprirà e Grandi pulizie la cooperazione anche italiana quando c'è stata
Fatta soprattutto sulle sulle Onlus non dietro spesso considerato cattolico Agnes
Il piuttosto che nel Burundi che voi vigna giusto è questa qui
Quindi non vi che
La cooperazione e lo sviluppo intesa come capacità di creare le le consulenze
La strategia di una politica riequilibrio dei rapporti tra Paesi sviluppati e paesi terzi
Che si è facile fare il
Non ha detto va vista come me che l'Inter
Aggiustate che scandalizza
Spesso Risorse finanziarie dislocate lì che non potevano avere rapporti con Nico per
Quindi sono risolti e un ruba ritiro delle truppe ma questo Pierre questo dice la difficoltà dello scenario certamente non contraddizione invenzione
Che questi l'operazione giusta da fare un ultima cosa per scendere alla politica di questi giorni
E ai polli lei ha definito una farsa alla vicenda
Che occupa in questi giorni i giornali sulla possibile accordo e sul dialogo radicali e Silvio Berlusconi e sulle reazioni
Onorevole Casini del onorevole Buttiglione dall'altra parte abbiamo un pollo nel quale Parisi chiede di cambiare le regole per evitare lo sfascio un polo mi scusi un Ulivo chiamiamo ancora così e è lì che parla di polverizzazione e divisioni con la Giunta del senatore Andreotti che
Paventava che a partire dalla situazione campana ci posso uscire una crisi di governo sì sì no no io non non ho parlato di France volevo solo sottolineare come spesso anche la cronaca politica del giornale
Ad esempio la futilità o agli aneddoti che alle questioni di fondo
Dopodiché
Difficile ma era
Di potersi sottrarre valutazione molto preoccupante dell'insieme del sistema politico italiano si potrebbe dire che se
Il centro destra piange per questa era l'Centocelle il tono
Questa frantumazione queste precarietà
Dello schema
Vi è una tradizione che anziché trovare un approdo rischia di Marsiglia ma queste nei che la sostanza politica del tempo che va da chi sta davanti al Pavese oggi la soluzione può essere visto che è cominciata
La vicenda con la Lista Pannella poi è nata la Lista Dini c'è stato segni che ha fatto la stessa cosa ora abbiamo la lista Bonino la lista Martinazzoli e
Cacciari che si presenta con il suo nome in Veneto questa può essere la risposta a quella crisi di cui parlava non per quel che riguarda
Da che calcio ritrova bensì da chi ero credo che stamattina solleva la fondazione di un partito politico la rappresentazione del Enza dei partiti che si vuole configurare in termini con il ricovero in
Un altro
Il meglio sta in regole elettorali che siano capaci di punire una frammentazione dall'altro però bisogna sapere che che bisognerà capire se i processi politici ulteriore
Non uscito dalla politica italiana da questa condizione critica grazie Mino Martinazzoli con la sera
O la seconda parte di un appuntamento dalle tre abbiamo iniziato con un seminario dal tema cattolicesimo democratico autonomie locali
Ecco abbiamo scelto come tema la l'autonomia locale perché ci sembra essere come dire elemento veramente spartiacque oggi cioè il tema dell'autonomia il tema dell'identità il tema del federalismo quale che sia il le l'elemento veramente discriminatorio probabilmente nel modo di concepire la realtà alle relazioni la persona pietoso con individua questa secondo appuntamento l'abbiamo organizzato insieme in comitato Martinazzoli altri amici e per cui per chi c'era fin da prima ora entreremo ancora più nel merito no né niente mi problemi ancora più concrete sia possibile dire così
E dunque è anche l'occasione per condividere le riflessioni di prima e declinare le anche a livello operativo
Passo la parola Marco ribollire d'assoluto per la Lombardia dopodiché Tino Bino coordinerà questo momento grazie
Lo Stato
Della associazione agire politicamente della Lombardia
Una associazione abbastanza nuova di cattolici democratici che vogliono tentare di contribuire vi dà una mano
A questa fase politica del nostro Paese un po'complicata
Non voglio assolutamente togliere spazio alla discussione che tutti noi attendiamo quindi mi limito a dire che siamo contenti di lanciare questa iniziativa perché ci pare che la riflessione comune anche tra cattolici e tra chi cattolico non è
Può lanciare questo progetto che speriamo grande di grande respiro
Di grande estensione temporale
E chi come primo appuntamento auguriamo tutti che questo progetto veda seduti a questo tavolo due presidenti di regione
Che consentono dimostrare a tutta l'Italia come il federalismo può nascere sulla base di valori forti di valori comuni
Con questo auspicio
Auguro a tutti buon lavoro per la campagna elettorale che ci attende che sicuramente non sarà né facile
Ne
Che non sono sicuramente facile e dico solo che nostro socio azione e ci mancherebbe aderisce forma ufficiale comitati mattina sole comitati Cacciari colloquio appunto di festeggiare tutti dei qui a un po'di tempo grazie
Bene un piccolo cambio di scena Andrea Ferrazzi
Per il Veneto e Marco Riboldi per la Lombardia
Hanno coordinato fino ad oggi un dibattito dedicato al ruolo del cattolicesimo democratico nelle regioni del due mila che a questo punto io dovrei introdurre un po'più terra-terra i nostri ospiti a cui va il ringraziamento vostro e nostro dal Comitato Martinazzoli per essere qui in un sabato pomeriggio e dovrei introdurli
Ha qualche problema operativo la seconda parte del dibattito con un titolo un po'pericoloso loro del Garda
E delicata riflessioni e progetti per il territorio locale e io credo che sia in qualche modo possibile legare i due temi
L'impegno autonomistico e le risorse locali anzi sia obbligato anche relativamente alla cultura del cattolicesimo democratico che fa da introduzione a questi lavori
Perché siamo nella capitale in un o in una delle capitali di un territorio che mi pare abbia molte valenze simboliche geografiche ambientali e culturali anche in ordine ai temi della campagna elettorale che si apre per le elezioni regionali del due mila
Brevemente e sinteticamente siamo in un territorio di confine fra due regioni
Dove il confine diversificarsi carattere mi pare
Ma né arricchisce per il territorio le potenzialità
Siamo in una regione quella del Garda chieda sempre
Dal livello locale dialoga colloquia si confronta
E mercanteggiare con l'Europa
Siamo in un ambiente
Particolarmente privilegiato
Che ha usato le risorse forse al limite del possibile
Ho letto da qualche parte che per fortuna i laghi non sono edificabili almeno le acque
Siamo in una economia
Siamo una regione che ha un'economia matura piuttosto ricca forse molto ricca
In un settore quello terziario in particolare turistico
Che non conosce soste
Di crescita nell'uso del tempo libero ma che probabilmente per riqualificarsi sul versante della qualità avrà bisogno di molta fantasia e di qualche linea politica
Siamo infine in un'economia in una società che ha anticipato forse i caratteri atomizzate i furbi Scolari
Frammentari della società industriale nel nostro Paese
E allora ecco faccio la prima domanda ai nostri due interlocutori e capovolgere il tema nel senso mi chiederei chiederei a loro anche a nome vostro
Non già come le grandi culture compresa quella del cattolicesimo democratico le altre culture Cacciari Sineri fa certamente è un'altra possono contribuire allo sviluppo dei territori locali ma come le risorse i caratteri locali possono contribuire al farsi delle grandi culture nel nostro Paese
Cominciai con Massimo Cacciari
Bombe
Del
Federalismo che tanto sembra appassionare l'opinione pubblica anche il ceto politico
Poi si va a scoprire che per alcuni non si tratta altro che di una
Si era di una di una o meglio di un siparietto dietro cui si nasconde un una strategia politica che con il federalismo non ha niente a che fare una strategia direi economico più che politica che con il federalismo non ha niente a che fare
Cioè in sostanza per federalismo non si intende nient'altro che ciascuno padrone a casa propria e ancora meglio
Non si intende nient'altro che se non ditte nere a casa propria le risorse che si crede di aver prodotto appunto a casa propria quindi di fatto poi quando togli quel siparietto non citata nient'altro che di una strategia chiamiamola così
Per tentare di ottenere drastiche riduzioni dell'imposizione fiscale
Questo è il federalismo poi alla fine a Padova e avere
Federalismo ogni Regione fa per conto suo siccome Lombardia e siamo più ITC teniamo il nostro risorse e fine dei giochi gli altri sarà insomma
Oddio non è precisamente federalismo ma di questo poi con la moglie parla ma siccome la prima domanda è una domanda molto seria impegnativa che riguarda invece proprio l'essenza del federalismo vero cerchiamo di corrispondermi senza polemiche
Allora federalismo
Un'idea
Nella quale che tenta per l'appunto di di
Definire
Un metodo un po'una procedura procedimenti in base alle quali le individualità
Che si esprimano in un territorio che si esprimono in una nazione che si esprimono in una lingua queste individualità possano assumere un significato universale
Questa è l'idea guida del federalismo e non riguarda soltanto il rapporto la relazione tra le istituzioni cioè questi istituzione locale come faccia ad a vere un potere una valenza generale
Ma che riguarda anzitutto è questo il perno dell'idea di sussidiarietà che riguarda anzitutto il ruolo delle organizzazioni autonome della società civile o dei quello che una volta si chiamavano i corpi intermedi
La storia dello Stato nazionale organizzato in modo centralistico
è una storia di eliminazione dei corpi intermedi è una storia di guerra più o meno dichiarata ai corpi intermedi comunque una storia in base alla qualità corpi intermedi sono sempre stati decuplicati al privato
La storia dello Stato moderno contemporaneo una storia che tende a vedere l'individuo privato solo da un lato e dall'altra lo Stato l'organizzazione statale
La ricchezza dei corpi intermedi la ricchezza dell'associazione la ricchezza del movimento cooperativo la vita la ricchezza del di quello che oggi chiamiamo volontariato Terzo Settore insomma
Tutte le espressioni autonome della società civile trattate come privati
Tutto il non statale eh privato
E il privato ha di fronte a sé direttamente lo Stato o le istituzioni dello Stato bontà sua qualche volta lo stato delle gaudente centra queste funzioni nel concetto di decentramento è fondamentale un rapporto gerarchico tra il centro
Che il soggetto pied de centra e le istituzioni appunto del decentramento
Allora e e questa è la storia che abbiamo di fronte le idee i federalisti che cercano di reagire a questa questa storia a partire appunto dalla piena valorizzazione delle Autonomie
Io ho chiamato mio programma per le elezioni regionale la Regione Veneto come federazione di autonomia è uno dei titoli che pongano federazioni di autonomia a partire da questo autonomia che non sono soltanto le Autonomie locali anzi le stesse autonomie locali devono fare ogni sforzo per per fare assumere competenze e funzioni civili e politiche a questo al al alla straordinaria ricchezza soprattutto in Lombardia nel Veneto di queste forme associative autonome
A questi corpi intermedi che devono essere chiamati a svolgere funzioni civili pubbliche politiche
Sulla base appunto di un principio di sussidiarietà radicalmente e giustamente inteso
Il problema del federalismo è come
Costituire Costituzione lo come costituire
Una serie di una rete di relazioni di procedure eccetera in base alle quali questi individualità queste personalità associative civili politiche eccetera possono assumere una valenza generale possono assumere un peso una pregnanza un significato universale
E l'idea di Faedis indica esattamente questo
Cioè il patto il rapporto non è semplicemente non dovete intendono come cori statico ci sono delle individualità date e queste si rapportano tra di loro punto no
In questo rapporto questi individualità devono in qualche modo trasformarsi assumendo valenza universale
Esprimendo fino in fondo la propria personalità può più esprimendo fino in fondo la propria personalità in questa relazione assumono un significato più generale
Non è semplicemente uno stella statica giustapposizione di poteri magari anche perfettamente equilibrati non è non è una forma appunto statiche di equilibrio non è un gioco a somma zero in questa relazione tutte queste individualità devono assumere significati più generali diamo arricchirsi
Devono arricchirsi il dialogo la relazione il Frejus che stringe insieme queste individualità non è qualcosa di rigido
Che non fatto che a sommarle male arricchisce in questo rapporto in questo dialogo questi di moralità assume un significato più ricco questo è il grande illegali di via di federalismo perché sesto se si tratta soltanto di una contratto di anche questi via del federalismo ma un'idea puramente contrattualistica
C'è in queste individualità c'è quest'altro individualità e desse
Desse giungono a riconoscere che la loro relazione è conveniente per il proprio interesse c'è questa declinazione contrattualistica del federalismo che l'esempio proprio di di migliorano
Questa visione puramente contrattualistica del federalismo a parte il fatto che dal punto vista concettuale una visione di questo genere non cambia nulla
Alla filosofia che sta alla base della formazione dello Stato moderno no
Perché questa visione contrattualistica e identica quello persiana trasposta in un contesto di diciamo genericamente federalistico ma dal punto di vista culturale teorico non cambi assolutamente nulla cioè il rapporto tra questi diversi individui che noi siamo si basa semplicemente su un calcolo di interessi di convenienza su questo lo facciamo un contratto
Questo contratto pacta sunt servanda fino a prova contraria ma i patti come ogni contratto vanno rinnovati non sono solo costituzioni quindi giustamente all'interno del patto
Miglio prevede ma anche altri Buchanan eccetera meglio dice è necessario se il patto federalistico è intesa in un senso economico contrattualistico perché il modello è quello appunto del contratto di tipo economico privato privatistico
Cioè non è il discorso dell'individualità personalità che ho fatto mai e poi più anche ripeto culturalmente di nuovo gioca esattamente quella visione propria dello Stato moderno per cui gli individui sono dei privati
Ebbene se questa è la natura del patto federalistico in un contratto di tipo economico è chiaro che deve essere prevista dalla Costituzione federalistica anche il diritto di secessione
Laddove io scopro che il patto contee non mi conviene più se cedo
Rispettiamo il patto il patto e a scadenza
Come ogni contratto come il contatto col tra me e il mio locatario no è un termine è un patto che ha una scadenza quattro cinque anni si stabilisce dopodiché si si rinnova se mi conviene o meno seno se non mi conviene se cedo
Quindi c'è un federalismo molto io sposti ma Tizzano doma molto sofisticato che prende riprendi in pieno dal punto di vista teorico culturale i presupposti della concezione moderna dello Stato
Applico la visione di tipo contrattualistico privatistico al patto di tipo federale
Implica quindi coerentemente il diritto di secessione che è uno dei temi su cui maggiormente i teorici del federalismo stanno discutendo
Questa è la visione del federalismo la mia critica ecco allora c'è questa visione del federalismo
Parlo di visioni serie del federalismo ripeto in Italia il Polo dall'altra parte sono federalisti semplicemente perché hanno perché perché dicono
Che in Lombardia in Piemonte e in Veneto con questo trucco tra virgolette in qualche modo forse si pagherebbero meno tasse punto
Io sto parlando di federalismo sul serio allora questa è la visione serio del federalismo di tipo appunto privatistico contrattualistico
La critica fondamentali qui sono scelte anche culturali varata da fare se noi riteniamo diciamocelo chiaro che rapporto ormai nel mondo contemporaneo tra le tra gli individui tra le persone sia Reggi bile secondo questi criteri
Se lo riteniamo che ormai sia l'economico al potere e allora il federalismo coerentemente deve essere declinato secondo questo schema
Qui ci sono decisioni culturali da prendere culturali proprio nel senso antropologico nel senso letterario
Se noi riteniamo che ormai i rapporti tra noi sono corretti soltanto sulla base possono essere letti giocando sulla base di criteri economici contrattualistiche circondo base di convenienza eccetera allora il nostro federalismo non può essere un federalismo di questo genere
E allora i parametri sui vasi quali può essere giudicato devono essere soltanto parametri di produttività e di efficienza
Una amministrativi un'amministrazione di tipo federalistico mi garantisce questa maggiore efficienza mi garantisse mi garantisce procedure più snelle mi garantisce una i servizi
Meglio organizzati tutte cose e gregge tutte cose ma punto e basta
L'idea di federalismo che io ho è molto diversa perché un'idea di federalismo che alla radice contraddice proprio le idee guida dello Stato della formazione dello Stato moderno contemporaneo di tipo burocratico centralistico
Che si reggono e questa la critica fondamentale io rivolgerei al precedente apposto al federalismo che si reggono per l'appunto sulla base di una riduzione di ciò che individua persona a privato
E su un rapporto privato Stato tendenzialmente senza corpo intermedio senza mediazione immediato
Cioè il privato comuni con suoi e con le sue priorità con il suo calcolo di interessi in mente e su questa base si confronta con l'amministrazione statuale comunque organizzata perché ripeto non cambia niente se poi l'organizzazione statuale decentrata
Cambia molto può cambiare molto da un punto di vista di efficienza e di produttività ma lo schema teorico e tale e quale
Perché presuppone un potere centrale che ha il potere anche ovviamente essendo un potere di decentrare sì
Ma non cambi assolutamente nulla
Quindi di fatto questo prima idea di federalismo che è importantissima
Di fatto non supera quelle che sono le idee guida della formazione dello Stato moderno e di e e cito il nuovo Miglio che da questo punto di vista è esemplare anche da questo punto di vista infatti Miglio giunge ha un'impostazione federalistica a partire da un'impostazione assolutamente statalista decisionista
è tipico
Cioè giunge negli anni fine anni settanta anni Ottanta maturate in posizioni
Federaliste molto sofisticate
Nell'ambito degli dei che gli ho detto a partire
Da un discorso appunto ricorderete i migliori ai settanta in cui appunto il suo tema centrale era rivendicare una una il potere di decisione dell'esecutivo nei confronti di ogni forma di parlamentarismo no
Quindi è del tutto coerente
Era uno persiano assoluto che giunge appunto ma mai con perfetta coerenza questa esemplare pietosa bar perché ci può essere ripeto un federalismo attenzione per i ci può essere un federalismo che sulla base delle migliori intenzioni presentandosi nel modo migliore di questo mondo
In nome dell'efficienza in nome della produttività in nome di una migliore pubblica amministrazione eccetera eccetera è di fatto una trasformazione della cultura tipica dello Stato moderno contemporaneo
In otto federalismo parte da presupposti completamente diversi
Parte da presupposti che vedi non c'è
Locale e basta
Perché se io parto dall'idea
Che la sovranità è diciamo così per sua natura non perché c'è un potere sovraordinato che la decentra ma nasce divisa
Non c'è un potere che la decente apre non cambia niente se lo schema è questo o cambia soltanto ripeto in termini funzionali spicci
Ma se parto dall'idea che invece la sovranità è per sua natura articolata in centri diversi che la sovranità e per sua natura localizzata
Allora il parto da un'idea che questi diversi poteri non sono gerarchicamente subordinati l'uno sull'altro sottordinati l'uno rispetto all'altro
Ma si dispongono orizzontalmente
E ciò che conta e ciò che costituisce proprio direi l'arte politica la tecnica politica consiste nel relazionare
Nel fare appunto Seydoux di questi diversi poteri tutti disposti orizzontalmente tutti di pari dignità tutti originari
Questa è una concezione del potere drasticamente diversa rispetto a quella che è stata la fondazione
Della grande costruzione dello Stato moderno europeo contemporaneo è radicalmente diversa da quella che continua a mio avviso ad essere alla base delle idea del federalismo come conto dell'idea contrattualistica del federalismo
Allora questi de del federalismo e che vi sono diversi
Poteri tutti originari e che il problema il problema perché è un problema consiste nell'accordare lì tra di loro nel costituire lì come federazione
E lo fa il tema della costituzione federalista ma di una Costituzione che non ha più una che non è più leggibile declinabile in termini semplicemente di convenienza in termini semplicemente funzionalista ICI perché l'esigenza di saldare un rapporto salda un patto tra questi diversi poteri è intrinseca questi diversi poteri
Sono diversi poteri non solo dei privati che difendono interessi
Sono espressioni di appunto autonome della società civile e sono espressioni di istituzioni che per loro natura debbono federarsi se vogliono appunto funzionare se vogliono appunto vivere
Perché mentre il privato a un interesse appunto privato da difendere e si costituisce come tale qui non si parla di privati si parla di poteri
Poteri tutti originali anche quello
Rappresentato dalla specifica individua personalità di quella specifiche individua associazioni di quello specifico corpi intermedi anche quello è originario
E come tali non rappresenta qualcosa di privato rappresenta qualcosa che per sua natura per vivere e per esprimersi vede affrontare il problema della relazione con l'altro basse
Deve affrontare il problema della federazione
E la Federazione e la costituzione della Federazione nascerà da questa ricerca
Perché per sua natura una Costituzione federalistica e in processo
è in processo si avvicina in qualche modo e più un'idea di tipo anglosassone che appunto li vede le costituzioni proprie degli Stati europei continentali organizzati in modo centralistico
E badate che anche in Europa riservando discutendo di Costituzione europea se non affrontiamo il problema secondo quest'ottica non lo risolveremo mai
Mai perché di una costituzione nel senso che noi intendiamo il termine inglesi non l'avranno mai sapere non l'hanno mai avuta ma neanche gli manca
Mentre una costituzione di tipo federalistico europeo inteso come metodo come l'indicazione di un metodo in base al quale lei diverse autonomie si relazionano
Si tengono si fede erano ecco questo potrebbe su un'idea che davvero rivoluzionari in senso buono per il per le costituzioni europee continentali che potrebbe davvero essere convincente anche per per per gli anglosassoni ripeto su un tema così
Centrale oggi nel dibattito come quello appunto della Costituzione europea si sta affrontando non è ancora maturo ma se lo va a finire lì per forza perché è chiaro che se parliamo di Europa politica questo pone o prima o poi dovremo affrontarlo
A meno di non continuare appunto a parlarne soltanto e poi agire continuare ad agire come puro e semplice mercato
Allora non c'è il locale vedete allora il locale non è il locale come locale come privato che diventa generale ma il locale che già in sé e inteso potenzialmente come generale
Che già in sede di amo e apprezziamo come come come come forza politica come energia politica
E poi appunto il problema dei politici che non esiste tutto sommato per l'altri ieri federalismo non esiste
E perché il problema per l'altri del federalismo il problema diventa un breve il calcolo economico
E questo una grande questione che quest'anno di ventura di calcolo economico
Allora per questo ripeto la scelte culturale se riteniamo che il nostro sistema sociale ormai socio economico sia tali da mettere l'economico al comando
E di fare del politico nient'altro che compie un un consiglio di amministrazione che che calcola le convenienze reciproche
Beh allora questo il federalismo di di del primo tipo è inevitabile possiamo parlare soltanto di quello se riteniamo invece che ancora vi sia
Un futuro per la politica che la politica non sia definitivamente tramontata come invece pensa molto pessimistica mente in un il libretto molto tra l'altro bello anche la legge del mio amico Mario Tronti se pensiamo che la politica non c'è assolutamente tramontata
Che il comando non sia passato esclusivamente al calcolo economico e alle forme del contrattualistiche che lo che lo solo intendono allora io penso che un futuro della politica possa darci soltanto in senso federalistico
Nel senso del federalismo che ho indicato cioè nel senso della piena rivendicazione della politicità e della potenziale universalità di ogni forma di autonomia
Ma il allora capite quale grande responsabilità del politico
Nell'applicare fino in fondo il principio di sussidiarietà nel riconoscere davvero questo originarietà dei diversi poteri
E nel disporre di una tecnica o di un'arte chiamatela come volete
Sufficientemente abile per tentare processualmente senza pensare di aver risolto e lo ha messo le braghe al mondo di aver risolto tutto una volta per sempre isole processualmente quelli che saranno inevitabilmente i conflitti e le contraddizioni
Che nascono tra questi diversi originali poteri
Questa è la grande sfida culturale del federalismo se riusciremo a a farlo capire che questo il federalismo io credo che finalmente ci possa essere anche l'opinione pubblica
Nelle sue diverse espressioni che ne capisce l'importanza che ci segue se continueremo come negli anni scorsi a dare del federalismo l'idea che si tratta soltanto in una faccenda amministrativa più o meno funzionali Istica contrattualistica
E nient'altro oppure peggio ancora di una faccenda che riguarda soltanto i rapporti tra Stato Province Comuni e Regioni
E basta come fosse una spartizione dei poteri tra di loro se daremo ancora acquisti idea nessuno a nessuno gliene frega niente del federalismo e quindi la battaglia per una riforma del nostro Stato in senso federalistico sarà perduta
Vorrei proporre qualche chiosa
Al discorso di cacciare
Perché credo che sulla basata sulla premessa
Si possano trovare le ragioni
Per le quali risulti persuasivo il fatto
Che oggi il federalismo
è probabilmente l'unico talento che la politica è ancora da giocare
Se non vogliamo arrendersi ad una condizione
I cui indizi in ogni modo clamorosamente vediamo nell'acqua
Vivremo un mondo
Di politica senza potersi e di poteri senza politiche
Badate bene io uso la parola del federalismo con grande circospezione da un lato
Perché mi pare
Alludo qui
Alla storia del cattolicesimo politico perché mi pare che vi è stata in questa storia certo e anche
Per una costrizione
Per un dato di necessità che conosciamo bene però vi è stata un smemoratezza
Di questo talento che è stata
Profondamente conficcato nelle radici di questa ispirazione di questa tradizione
Direi che inevitabilmente
Un'idea
Di partecipazione politica alimentata da questo ispirazione
Non arrivava ma partiva proprio da quello che ci ha spiegato Cacciari
La centralità dalla persona e dunque il primato della Società sullo stato porta necessariamente a pensare
Lo Stato le istituzioni nei termini che caccia regia spiega
Devo chiude con circospezione alla prova del federalismo anche perché questa parola in questi anni è stata maneggiata senza probità
Anche nei dintorni i nostri quando qualcuno veniva a dirti che era federalista
Non voleva spiegarti la teoria dello Stato generalmente ti annunciava una gita con Bossi il tentativo in qualche modo di compromettere di transare quella protesta così virulenta
è un federalismo che voi sapete non ha prodotto molto
Anche qui nella nostra provenienza della intitolazione di qualche via Padania quando ero sindaco io prese proposero una lunga lista di cambiamenti di toponomastica
E anche una via importante ripreso che via venti settembre se non diventare via quindici sette
Io non capivo perché per me perché quindici perché il giorno in cui Bossi è andato sul Po
E quindi anche ad un federalismo di questo tipo il il trasporto di un paio di ampolle d'acqua
Dal Monviso all'Adriatico
Che anche la priorità idraulico non mi sembra una grande impresa
Va però credo che oggi occorre tenere gli occhi aperti
Nei confronti
Dell'utilizzo di questa parola che si fa
Nell'accampamento polista
E che non è uno scherzo non sono vie padane sono cose piuttosto pesante
Il nostro giornale
Futili mentre si occupano delle angosce del giovane Casini piuttosto che degli ukase del vecchio Pannella Man
Il Sole ventiquattro Ore
Ha pubblicato qualche giorno fa i quattro articoli di un disegno di legge
Costruito dal Demiurgo professor Tremonti
Che rappresentativo in termini
Di
L'immagine sul normativa del contratto con Bossi
E devo dire che ancora una volta Bossi non c'ha capito niente
Sono quattro articolo in cui ci spiega
Che il federalismo del Polo se vinceranno l'anno prossimo sarà di questo tipo
Ogni anno quando il Parlamento discuterà la Finanziaria
I presidenti di Regione alla vigilia della discussione la Finanziaria dalla confezionare finanziario da parte del Consiglio del mio
Manderanno un elenco
Di grandi operazioni soprattutto infrastrutturali
Che loro riterranno utili per la loro regione tanto più saranno utili e convincenti e se dal punto di vista delle risorse finanziarie saranno strutturato secondo la logica del project financing
Dopodiché con la Finanziaria come solo poter finanziare il governo dirà questi progetti uno due dieci venti
Io concordo che vanno bene e a questo punto diventeranno legge che cancellerà tutte le prerogative e le competenze e i controlli degli enti pari degli enti locali non occorrevano più duri sono urbanistiche dal centro vorrei dire a Tino Bino che con questo federalismo probabilmente riusciranno a rendere edificabili anche gli aghi sarà
Sarà il federalismo dei federali io credo ecco tanto per essere chiari e che mi pare e tutt'altra cosa da quella che c'è stata descritti
E però perché invece il federalismo che ci ha detto Cacciari e non in probabilmente
L'unico strumento che la politica per rivendicare il suo compito la sua ambizione nel tempo di queste moderne
Per la ragione che
List attende periscono gli Stati nazionali gli Stati che abbiamo conosciuto che sono stati anche gli Stati della guerra
Io credo peraltro che manterranno se ne saranno capaci di un compito fine delicatissimo
Quello in un'epoca che ci porterà magari speriamo sempre di più
A livelli sopranazionale indecisione delle guerre delle pance
Della giustizia del diritto internazionale
Manterranno io credo il compito di garantire in questa tendenziale deriva un'informatrice conformisti che alle diversità di ciascun popolo
Io sono convinto che le diversità sono dà ricchezza dell'avventura comanda
Ma la politica o ritrova i territori
Oppure non trova il suo terreno in questa modernità e d'altro canto la competizione che si attende anche sotto il profilo economico sarà sempre di più una competizione noi già dei sistemi non la competizione delle singole aziende dei singoli comparti produttivi eccetera ma dei sistemi allora o funzionerà armonicamente tutto insieme il sistema funzionano le capacità di rappresentazione delle istituzioni
Funzionano servizi efficace ed efficiente
Funzione alla tutela ambientale funziona la qualità sociale
Oppure il rischio è che questa competizione noi italiani la faremo la retroguardia
Ecco perché la riscoperta dell'autonomia e è una scoperta necessaria se vogliamo appunto pareggiare la provocazione che ci tocca
E qui mi rifaccio totalmente
E con assoluta condivisione che noi ci siamo a caccia
Un inconsapevole
Presentimento di che cosa è questa cosa qui
L'hanno scritto i legislatori che nel mio novecentonove ante hanno confezionato la legge che del metodo i locali conoscono a chiamarla centoquaranta dopo perché la legge Rifondazione del potere locale
L'articolo due di questa legge non come soggetti della formula i Comuni e le Province
L'articolo due della centoquarantadue dense le comunità locali ordinate in Comuni e Province sono autonome chi è credo in altro modo quello che ci diceva Cacciari prima cioè è la è vocazione ad una immediata soggettività politica perché si tratta dalla loro vita delle autonomie locali cioè delle società locale del territorio del legamento tra la politica e la vita
Ed è qui dentro che l'idea del regionalismo trova un suo ruolo assolutamente indispensabili
Ma è ancora una volta il regionalismo dei pensatori non il regionalismo dei geometri
Quello che pensava Sturzo quando leggeva nel quarantotto gli articoli della Costituzione repubblicana
Che riguardavano appunto l'Istituto regionale come lo conosciamo e come c'è
Tutto diceva poi che sono un realista
Sono lieto che la parola della Regione sia stata scritta nella Costituzione della Repubblica
Ma aggiungeva
Per ragioni ideologiche per ragioni culturali per ragioni di interesse
Il più dei costituenti non hanno capito
Che la Regione ha senso non s'è un organismo di decentramento
Masella sintesi politica dell'energia sociale collocata sul territorio regionale
Ancora una volta l'idea appunto di un governo non le diede un grosso apparato burocratico
Alla fine debole nei confronti dello Stato centrale intrusivo
E mortifica Tore delle autonomie locali
E quindi è quindi una necessita di una attenzione molto vigile e poi di decisioni e scelte che siano all'altezza
Dei questa potenzialità
Non è appunto il federalismo dei padroni a casa propria
Dice l'arrivo dall'economia devo dire poi che queste imprese che diamo anche noi su quello che chiamiamo il federalismo fiscale
Vecchie tra l'altro chiese deludente alla fin fine perché
Basta guardare insomma trasferirono soldi ma non è che trasferirono soldi perché ti lasciano più soldi in più perché ti addossano giustamente compiti che prima non avevi
Per sedare il molli non è presente se arrivo dalla Svizzera l'articolo uno dalla costruirono in Svizzera io lo trovo suggestivo
Siamo
Molti popoli siamo molte linee siamo molte mie ma siamo una nazione credibile
Dalla relazione che si costruisce dal basso che si forma appunto attraverso quel patto nel quale prima si parlava Massimo Cacciari
Non è
Il federalismo che invece dicevano i mercenari chiamati a difendere la libertà degli svizzeri
Quando contrattavano i dicevano
Padana già padre Swiss
Se non ci sono i soldi la Svizzera va a pallino
Ora io credo che dobbiamo appunto essere molto lontane
Da questa ottusità perché invece quello che ci riguarda oggi non è quello che abbiamo quello che sia ultime due considerazioni in che modo in Lombardia
Con le precisazioni di Tino prima qui siamo in un luogo appunto in cui
Dovremmo in questo contesto imparare che i confini non sono il segno della separazione ci sono il segno di una storia che si supera ecco sono il luogo che si attraversa
Non è il luogo in cui si alzano dalle mura
Quando penso alla nostra storia di Lombardia
Alla storia economica le torce utile che ci riguarda
Che ci riguarda quando siamo al meglio quando vediamo più luminosa mente
A me pare di capire che tra lei peculiarità lombardo
C'è anche una forte refrattarietà alla polizia
Alla grande politica la politica dalle Nazioni
Tutto sommato secoli di dominazione straniera hanno consigliato i lombardi credo
Che la politica era una cosa estranea lontana spesso ostile
I lombardi
Ritrovano la polemica nel fuoco di una consorella politiche nel fuoco di una controversa
Quando l'avverto non come una minaccia
Alla loro autonomia dallo libertà alla loro attitudine alla cura della casa cioè all'amministrazione
Accade così che sono significativi
Non sempre acuti ma nei momenti critici della politica
E quindi sono importanti nel farsi dell'unità nazionale durante il Risorgimento
Lo sono dalla Resistenza al nazifascismo lo sono se volete secondo me persino con Tangentopoli quando enfatizzano il rifiuto di una politica che avvertono appunto sempre più ostile sempre più minacciosa rispetto alla loro sorte
Ma mi chiedo
Non è possibile oggi questa refrattarietà
Alla grande politica posso invece diventare un seme buono per questa politica che va ricostruita
Secondo punto di vista assolutamente rovesciate rispetto a quelle tradizionali
E saremo capaci allora
Naturalmente appunto avendo lacche
Come dire dal la prontezza dei collegamenti della relazione
Credo che con Cacciari
Con la Turco
Firmeremo un tre parole che non sono granché ma vogliono dire
Che la sorte di queste regioni la pensiamo in una relazione intensa tra regioni che hanno problemi che le riguardano insieme
Che hanno energie da connettere
Che hanno soluzioni da inventare di fronte al rischio che invece vi siano tendenziale contraddizione in queste soluzioni
Ebbene a me pare che questa è la cosa che ci interessa ed oggi un varco è aperto
Per la circostanza che una recente legge costituzionale bene o male
Ci mostra lo spiraglio di una possibile autonomia regionale
L'idea che i prossimi Consigli regionali potranno ricostruito lo Statuto nel ridefinire così il modello di governo della regione
E qui credo che si parrà la nobiltà di questi intenti e che si tratterà né più né meno che di sbaraccare l'assetto trentennale dell'esperienza regionale
Nella quale vedete bene gli amministratori locali lo sanno
In altro modo
Si è replicato il legamento di sudditanza
Tra locale nazionale che ha caratterizzato tutta la nostra storia unitaria
Oggi i consiglieri regionali della maggioranza lombarda ma credo sia così anche il Veneto ma probabilmente così anche nel meeting
Sono i valvassori del viceré lombardo sono loro che portano la buona novella dell'elemosina qui la non c'è una relazione diretta tra enti locali autonomie funzionali e regione ma noi non possiamo avere dubbi appunto che la sorte è legata alla capacità di pensare istituzione che siano non sono aggettivi giusti Lazzeri flessibile non non è questo che siano capaci di rappresentare il policentrismo che ci occorre che siano capaci di rappresentare leadership riconosciuto e non perché comandano perché accompagnano con un timone la rotta che la Società sceglie
Da sé
Se è capace da società di avere un idea disse
Se capace la società di intendere appunto che quello che conterà per il futuro non è quello che è queste società hanno tanto ma quella che quello che siamo
Vorrei concludo su questo
Proprio perché anche qui in Lombardia non è parte di un altro lago
è nato qualche tempo fa Cacciari credo ne ha notizia forse innescato anni coinvolto movimento padroni a casa nostra
Che è appunto un approccio
Radicalmente negativo padrone di noi
Il rovesciamento ecco finisco
Di una domanda che Carlo Cattaneo pone milanesi
Fuggito a Torino dopo le Cinque giornate di Milano
Siccome non era un rettore indaga su quelle Cinque giornate si chiede perché finita così
Si domanda se era intempestiva la rivolta risponda un poco che si fa l'elenco degli impaziente quello dei latitanti
E chiedo ai milanesi
Quasi per un'invettiva vi è parso così penoso
Per una volta nella vita essa del padrone di voi
Noi vorremmo rovesciare in positivo questo motto
Vorremmo che lombarde volessero e non solo per una volta nella vita essere padrona di loro non di quello che hanno e nemmeno loro paure
Dello inquietudine delle loro chiusura mattatore disse o storia della loro cultura dello stupro di grande qualità umana
Anziano
Siamo ancora nel fuoco della campagna elettorale ma a me pare che proprio perché ne siamo alla vigilia e quindi con qualche possibilità di riflessione in più sia corretto l'approccio di cassa ripreso da Martinazzoli
Che si tratta di discutere cercando però di far capire hanno voi
E agli altri lei differenze rispetto ai competitori
Perché ora i temi fondamentali che spesso non si riesce a capire e allora mi pare che sulla prima domanda cos'è il federalismo cioè con cioè l'apporto delle identità locali a questa costruzione dallo Stato mi pare che ci sia io l'ho capito
C'è un federalismo che non è il localismo che c'è un'autonomia che non è l'isolamento l'autosufficienza
Che occorre essere cultori e tutori delle specificità locali come valore universale come valori universali e non invece come la grettezza di una chiusura di un confine
Però c'era seconda domanda sulla quale sarebbe opportuno che in altri due interlocutori riuscissero a rispondere marcando le differenze o quelle che secondo loro sono le differenze ed è in qualche modo l'approccio al tema del futuro
Alloggi viluppo per la nostra società
E anche nella nostra storia
Abbiamo abbattuto le ideologia quasi non c'è più la cultura quali non c'è più la storia diceva giustamente Cacciari forse il tema è solo quello del mercato
Jospin in Francia nel fare gli auguri a Chirac per il due mila
Diceva che sostanzialmente secondo lui la Francia dovrebbe impegnarsi su tre fronti garantire la sicurezza in ogni senso
Ambientale sociale economico governare alle forze del mercato
Combattere gli eccessi del liberismo il compenso che io leggendo l'ha perduto un programma valido anche per il Garda ecco
Mi piacerebbe capire qual è l'idea in ordine al tema del futuro all'approccio a queste grande questioni che il federalismo di Cacciari e di Martinazzoli può dare per contribuire ad uno sviluppo nel segno probabilmente non della quantità ma della qualità
Cacciari
Questo tema va preso molto sul serio cioè non
Vie io penso davvero nel sta crescendo nelle nostre società un senso di inquietudine
Di insicurezza
Che che va al di là di ogni distinzione di classe di di di cultura di tradizione
Si sta generalizzando un po'in tutte le società occidentali
Europee non solo Italo in particolare perché noi avevamo meno abituati di altri ad ad a confrontarci con alcune sfide
Altri altri paesi come la Francia l'Inghilterra presente di fronte alla all'immigrazione
Avevano dalla storia dolorosa contraddittoria tutt'affatto irrisolta ma una storia Riccia facciamo a ad alcune di queste grandi sfide che segneranno la prossima epocale
E il senso di inquietudine di smarrimenti toh va generalizzando si
Anche il venir meno del collo la catastrofe dei partiti tradizionali di ogni di ogni
Associazione tradizionalmente identitaria fa a crescere in questo senso di inquietudine e di insicurezza
E occorre affrontarlo come governarlo appunto come ci diceva cosa non facile
Perché siamo già stiamo vivendo vere e proprie rivoluzioni da questo punto di vista rivoluzioni demografiche
Siamo ormai vicini a una percentuale di popolazione anziana soppesando cinque anni già oggi siamo sul venticinque ventisette per cento tra la generazione saremo sopra gli over quaranta
Una generazione fa una generazione mezzo fare OPA erano al nove per cento cioè rivoluzione democratica
Nel due mila trenta due mila quaranta saremo circa quarantadue milioni di persone che significa che per mantenere i nostri sviluppi economici produttivi dopo dobbiamo pensare che nel due mila quaranta ci saranno quindici mila quindici milioni di presenze chiamata chiamiamole così extracomunitari nel nostro Paese
Pisano quarantadue milioni italiani quindici milioni extra comunitari
Già o in molte scuole del vicentino credo anche in certe zone industriali lombarde nelle scuole di Mina come casi vi è una maggioranza di bambini colore
Sono grandi trasformazioni
Rivoluzione democratica al nostro interno flussi migratori
Come sono vere rivoluzioni
è inutile dire che
Vogliamoci bene voglio dire
Sono sono fenomeni di fronte ai quali spesso la politica risultati impotente di fronte rivoluzioni di questo spessore spesso queste rivoluzioni sono queste catastrofi sono risistemate nel corso di decenni se non di secoli
Praticamente senza che la politica potesse intervenire Ticino in modo occasionale sporadico quindi rito per dare l'idea della della gravità della situazione
Allora qual è la differenza fra di noi arriverete a Bari nove e che da una parte ci sono le forze politiche qui bene o male rappresentate le culture politiche
Che
Intendono affrontare la sfida e dire be vediamo come possibile governarla quali sono le politiche con cui affrontare queste colossali difficilissime sfide che non possono essere affrontate soltanto con le con le prediche anche quelle animate dalle migliori in buone intenzioni
Dall'altra ci stanno ed è evidente anche in questa campagna elettorale
Una forza politica varate nuova
Perché io ritengo che questa anche questo Combin questo questa ammucchiata Polo lega vari interpretata seriamente
Proprio rispetti polemico appena citato
è una novità perché perché l'ispettore queste grandi nuove sfide che crei un'inquietudine che creano insicurezza e che sono tutte badate il portato di quest'dei processi che noi chiamiamo di globalizzazione no
Perché anche questi fenomeni migratori eccetera eccetera fanno parte di questo di questa di questa nuova fase di sviluppo che che un po'delirante che stiamo stiamo conoscendo che stiamo costruendo ebbene di fronte a queste sfide
C'è chi appunto noi intendiamo
Pensare a delle pratiche politiche in grado di governare in queste reazioni di non farle diventare appunto esplosioni atomiche
E dall'altra ecco la novità del mix anche lega Polo dall'altra una proposta che combina
Il liberismo scatenato che non ha niente a che vedere con liberalismo e cioè è così nel processo di globalizzazione a livello planetario di e in ogni singola società avverrà sapete che cosa questo aver a che il venti per cento di creativi di coloro che sanno aprire lo sportello della globalizzazione
Che sanno parlarci si sistemeranno si sistemeranno bene e già oggi negli ultimi vent'anni praticamente la totalità della maggiore ricchezza prodotta è andato a finire in questo venti per cento
Aumentando le sperequazioni a livello globale in ogni singolo Paese anche quelli occidentali industrializzati
Ci sarà un venti per cento di diseredati di morti di fame di dannati della terra
è un sessanta per cento che deve lottare
Arrangiarsi Serge la fase bravo si arrampica sul venti per cento se non c'è la fase non riesce ad arrampicarsi precipiterà e ci sarà la bella mobilità quanto è bello
Questo naturalmente crea anche questo anche questo annuncio che si vive
Che vivono in particolare i giovani questa questa acritica esaltazione delle forme precarie di lavoro tutti sappiamo che non c'è più il posto fisso eccetera e c'erano la cosa saperlo e tentare di governare questi processi normali
Altra cosa è dire sapete non c'è più posto di lavoro mai cambiare lavoro di sei mesi
Ogni quattro mesi dopo i fatti la pensione e volete che questo non crea inquietudine e angoscia
Anche se tu ogni sei mesi lo trovi lavoro anche se si è in una situazione come in tante parti del Lombardo Veneto dove lo puoi trovarli insieme il lavoro poi queste questa generalizzazione del della precarietà voi che non crea inquietudine voi che non crei
Insicurezza
Allora benissimo
Si vada
Si crea inquietudine insicurezza quelli che sanno armarsi si difenderanno e staranno e staranno bene ammesso che si possa stare bene anche questa una differenza culturale io non sto bene dove sta male il mio prossimo instabile
La questione
Questione
No attenzione cioè ivi se indicasse esiziale esiziale per noi e badate cioè il mix che ci può far perdere oggi politicamente
Non è questo perché se fosse soltanto questo
La nostra risposta sarebbe io credo
Praticamente è sufficiente cioè se si trattasse di confrontarci con uno schieramento politico che ha come sua bandiera questo liberismo questi questo che questi discorsi da Chicago boy schiuma e lo fanno più neanche i Chicago boys
Ce la faremo
Il mix è
Geniale sotto un certo punto di vista e davvero di prospettiva strategica che posta sotto
L'ammucchiata è un altro
Cioè si combina è questa la nuova destra la nuova destra è questa una combinazione la vera nuova destra pericolosa e questa non è quella liberista e basta
Ma la combinazione Traglia poi oggetti dello sviluppo liberista scatenato e coloro che sfruttano tutte le in modo demagogico e populista l'inquietudine le insicurezze generate dal processo di globalizzazione non governato
Questa alleanza può essere uno schiacciasassi
Cioè da un lato un leader un liberismo radicale scatenato senza nessuna preoccupazione delle sue conseguenze e dall'altro lo sfruttamento delle sue conseguenze insieme insieme condotte dalla stessa forza politica dalla stessa volta politico
Questa la nuova destra
Questa la nuova destra
E qui è veramente difficile
Il cui il confronto
Perché da un lato nei confronti di coloro che Angi Tavano tutti gli effetti negativi della globalizzazione tu devi fare il discorso di Damasco cross Maccora voi la globalizzazione è necessario un po'cesso eccetera eccetera e quindi nei confronti degli altri
Tu sei automaticamente portato schiacciati su su su chi fa un discorso razionale cioè l'amica poi e dall'altra parte quando fai un discorso di governo di nome eccetera eccetera dall'altra parte se come rischi risorse Pinto
Sei ribattuto verso coloro che appunto vogliono appunto difendersi lo localistica mente da processi ma inarrestabili destina agli eccetera eccetera
Io credo che
Non so quanto consapevolmente o inconsapevolmente ma si stia giocando in modo molto spregiudicato che la carta che il Polo sta giocando in modo molto spregiudicato per conquistare il potere in questo in questo paese di frontiera a tutti gli effetti sia questa
E questo c'è il discorso razionale che sta alla base dell'ammucchiata
Una nuova destra che combina
Apologia acritica del liberismo con sfruttamento spregiudicato di tutti gli effetti negativi in termini di inquietudine e di sicurezza del temi populistico demagogici della globalizzazione stesse dello stesso discorso liberista
Insieme
Gestiti insieme programmati unitariamente e noi dobbiamo spezzare questo questo questo gioco non spezzare questo gioco mostrando a partire dei nostri comuni a partire dalle dalle nostre città morta a partire dal dalla straordinaria vita del nostro associazionismo del nostro del nostro dobbiamo mostrare che appunto noi possiamo
Governare
Chi ci può essere una politica che ci deve essere dobbiamo trovare una politica in grado
Attica mente credibilmente
E quindi prendendoli assolutamente sul serio non dicendo Bwarou sognate no è una società è un sistema che crea avvenire inquietudine venire in sicurezza non sono invenzioni
Inutile riempirsi la bocca demonizzando xenofobo razzista eccetera eccetera sono solo parole che lascia il tempo che trovano lasciamo perde come si esprime questa inquietudine come si esprime questi sicurezza le ragioni dell'insicurezza l'incredulo e sono realisti me
Le ragioni di questa paura del futuro e realisti ma e allora quello dobbiamo rispondere non tanto come si esprime questa paura
Ma quella alle ragioni di quella prova dobbiamo saper rispondere praticamente politicamente altrimenti la nuova destra che ho cercato di definirei che il mi sembra ci spostiamo venti primi passi in questo Paese la nuova destra
Potrà appunto vincere
E e cosa succederà succederà probabilmente nessuna catastrofe l'Apocalisse quel tra un bel sistema in gran parte negli Stati Uniti è già così in cui ci sono appunto un venti per cento di assicurati se vivono bene appunto ripeto bene per lo non so come se la facciano ma va bene un venti per cento di dannati un sessanta per cento di lottatori
Di agonisti
In una situazione di e eterno precariato
Sempre con la speranza appunto di salire sistemarsi e con l'angoscia di precipitare
Questo questo questo modello di di società
Rispetto a questo modello di società io credo che ecco questa la differenza non non piace voglio dire noi non crediamo che sia necessariamente il nostro destino
Non crediamo che reagire a questa prospettiva significa essere dei reazionari dei nostalgici
Pensiamo piuttosto che siano veramente degli utopisti quelli che pensano che un processo di globalizzazione e di sviluppo economico possa reggersi alla lunga su così macroscopiche contraddizioni
Noi crediamo di essere dei realisti
Quando appunto critichiamo questo modello
Perché pensiamo che la lo stesse basi del nostro benessere lo stesse basi il nostro sviluppo economico possono essere la lunga seriamente minacciate da una società che cresce sulla base di così macroscopiche contraddizioni io a livello globale e a livello locale
è un azzardo
Anche qui una postilla cacciarli credo abbia posto
Almeno questo è il punto di vista
Come dire il tema politico cruciale
Oggi assistiamo ad una forma politica
In qualche misura vola il partiti che si chiamano ancora così
Ma non lo sono più
Non per caso sentiamo su una fioritura
Formazioni politiche nella quale nasce prima il leader e poi il partito
Una sorta di mongolfiere che viaggia
Allontana anzi
Piuttosto consistenti dalla realtà che vorrebbe governare interpretate
Allora torna in un modo certo tutt'affatto nuovo
Quello che
Per esempio gran sia delucidato come un problema dei rapporti tra politica e società insomma
Anche da noi penso alla alla recente Settimana sociale
Dei cattolici a Napoli c'è il rischio di parlare accademicamente di alcune cose abbiamo parlato molto lieti società civile
Ma si dà il caso che la società civile non
Una condizione statica
Che si può rassicurare su una lavagna
Non è
L'Austria dei molti che essendo incapace Verginella diceva che la ostile all'Haute Ungheria meno l'Ungheria
La società civile non è il resto dei qualcosa
Sono i soggetti della società civile
E sono la forma che la società civile danno questi soggetti che cosa voglio dire
è un linguaggio che sentiamo certo innaturale lo ha dato in termini traslato in ma il tema dei blocchi sociale che sancì proponeva rancore
Il tema centrale della politica insomma
E non vi è dubbio
Che non siamo più una società di classi siamo nell'età di Chieti
Secondo quelle consistenza e qui rischi dei quali ci si era detto momento fa
Siamo tra l'altro in larga misura
Ancora
Configurabile nel paradigma della Società dei due terzi che pone un problema non piccolo alle democrazie
Perché insomma già dai due terzi della storia
Dei successi delle democrazie sociali e noi viviamo in un paese grosso modo che possiamo definire come tra i due terzi nel senso che con quel rischio che appunto si ricordava tutto avviene alla maggioranza
Delle persone taniche abbastanza bene accettabili quantità di vite
Peraltro quanto meno nella coincidenze con il fatto che l'altro terzo quello escluso
è sempre più escluso sempre più silente
Secondo me la
Rappresentazione italiana di questo paradigma
La presenta poi delle sue puntualità nel senso che il terzo escluso si va via via condensando nella geografia del mezzogiorno e nella generazione giovane che tra l'altro probabilmente l'annuncio di una miscela esplosiva
Ma le democrazie sociale ci hanno portato lì
Per la ragione che utilizzavano lo strumento elementare la democrazia di all'arrivo della maggioranza
Cominciando combattere in società che all'inizio non erano così
Perché la società nelle quali la maggioranza stava peggio la minoranza stava meglio se oggi l'equazione si rovescia
E la maggioranza è fatta di quelli che stanno meglio
Il rischio della regola democratica e che soltanto l'idea della tutela di chi c'è dentro dell'esclusione che che c'è fuori è la malinconica democratiche
La convenzione dalla indifferenza talvolta del cinismo
Se le cose stanno così è chiaro che allora la chiamata a raccolta di un blocco politico alternativo deve trovare le sue motivazioni di fondo che non sono più secondo me
Puramente economiche ma sono più complicate sono
Per così dire complessivamente umane
La la società è quella che conosciamo sappiamo è così anche in Lombardia
Non si cura
E tuttavia un poco anche sexy
Salsina di quello che era
E
Questo è un sentimento che consiglia una difesa gretta di quello che sia e l'alimento dalla paura di perdere quello che sia
Allora mi deve capire come siamo capaci
Se sono cose vere
Di dire questa società qualcosa che non ampia
Perché per questo si combatte
Ho letto una volta che durante la pausa di Trafalgar
Una nave inglese costa non aver francese ed è così vicina che il comandante inglese
Nel mille li sapete com'erano
Dal megafono grida comande francese coi francesi
Vi battete per danaro
E francese risponde ci si batte sempre per quello che non sia ecco
C'è qualcosa che non sia
Forse lire mi rendo conto che la politica c'entra c'entra poco certamente non c'entra in maniera esauriente
è il tema di fermarsi omento da chiedersi se davvero viviamo bene
Il benessere
In una condizione tra l'altro che credo rimanda a mio avviso
Alla fine a un a un dato un fondamento etico
Di una società che ha in questi decenni del benessere in Italia costruito
Una forte tensione individualista
Una libertà inteso in questo senso
Siamo di fronte a persone individui
Vorrei dire neo russo Janin che credono che
La loro libertà benigne
E la società che la limitare in maniera ma un individuo così quando ha bisogno una società fatta come lui non trova l'elisoccorso e la solidarietà
è una società che si è disgregato
E non perché hanno anche sui temi della sicurezza
Si dimostra talvolta così velleitaria e così debole dalla capacità di contrasto anche politico istituzionale con gli strumenti che ci vogliono
Vedete un po'la schizofrenia
Che ci riguarda su questo terreno io non avrei dubbi sul senso da dare
A questa impresa
Credo che sarebbe sbagliato buonismo che non costa niente ma che non produce niente
Però ci sono parlamentari che vengono dalle nostre nei nostri Paesi nostre città
E alimenta non polemica contro i sindaci che non sono capace
Le recenti elezioni anche ministri vari comuni ci dicono questo quando
A Brescia nell'anno scorso Corsini ha vinto nostro partito
Io mi sono scritto un pezzo di contumelie perché andiamo di replicare che insomma non stavano leggendo il questore trame leggendo il sindaco perché
La campagna elettorale poteva essere indifferentemente a a Bordighera piuttosto che a Taranto perché Brescia non c'era cioè non che era solo questo tema la sicurezza
Detto in termini assurdamente estratte con grida manzoniane
Questi parlamentari vengono acquisite fanno così poi tornano lì volto non la legge Simeone
Io non dico la legge Gozzini che è una buona cosa legge Simeone
Allora qualche volta di
Mi sono azzardato a chiedere ma spiegate mi dite che dobbiamo combattere quella che impropriamente chiamiamo microcriminalità ma come facciamo a combatterla se i reati della microcriminalità l'estate tutti depenalizzare andrà
Allora dovete spiegarmi che
Abbiamo finalmente trovato un'alternativa
Alla tende e badate un'impresa da pensare
Chi si occupa un po'di queste cose che uno dei più grandi giuste analisti europei molti decenni fa scrivere
Che problema non era di trovare un diritto penale migliore
Ma di trovare qualcosa di meglio del diritto penale
Però qualcosa di meglio non si fa eco la disorganizzazione
Col giudice di sorveglianza che ritengo intanto va sui giornali perché ha consentito un pluriomicida di uscire il quale hanno appena uscito ha ritenuto giusto di continuare la sua attività
Allora questo è un tema che riguarda appunto un minimo di cultura tecnica di cultura politica
Non riguarda le balle che si dà conto anche Lombardo che vogliono fare la polizia regionale
Si parte dalla tolleranza zero si arriva la paranoia per
Però per esempio non so cosa ne pensa cacciare
A me fa molto impressione
Il fatto che essendo sicuramente coinvolta la zona grigia dell'emigrazione in queste cose
Abbiamo una polizia e forza di contrasto dove nessuno conosce la lingua di questi qui le culture di questi qui il costume di questi qui
Se vogliamo dico fare un contratto che sia pregnante ma in più fare qualcosa d'altro è chiaro che dovremo anche
Accanto alle formule tipiche della polizia inventarsi
Tramite strumenti che ci permettono di conoscere meglio il fenomeno che vogliamo affrontare Vittorio certo è che in questa condizione
Siamo portati ad una sorta di torsione mentale quello che ci diceva Cacciari
Sappiamo tutti lo sanno tutti
Che con questa curva demografica
Tra vent'anni ci saranno in Italia nove milioni di italiani dei meno
Sappiamo tutti che nove milioni tagliati meno non ci concederanno di vivere come vediamo adesso
E sappiamo che dunque questa emigrazione è una risorsa del nostro futuro
Sappiamo più banalmente
Che le stalle della grande agricoltura lombarda sarebbero chiuse se non ci fossero indiani e pachistani che vanno a fare i mandriani Bechelloni italiani questo mestiere non lo vogliono fare più
Ed è qui credo un cruccio una contraddizione da risolvere in termini positivi
Perché vediamo come una come minaccioso è una cosa che invece ti serve
Ma questo accade perché evidentemente l'Oceano Pacifico Bernarda quindi non ci vogliono legge sull'immigrazione ci vogliono politiche sull'emigrazione ancora una volta credo che il federalismo c'entra
Accadono alcune cose sono capite bene anche nel Veneto tutto sommato che ancora qui non accadono
Ci sono associazioni di industriali che comincia ad occuparsi delle case degli immigrati
Io ricordo che i nostri industriale quelle chiamavamo paternalistica all'Ottocento facevano la fabbrica facevano le case facevano l'ospedale facevano il ricovero per i loro operai
Io credo che invece questa nuova forma la cultura industriale globalizzate proprio perché perde il legamento col territorio comincia ritenersi disimpegnata
Rispetto a queste esigenza che invece non è solo l'idea di buoni sentimenti
Ma è invece un calcolo anche molto utilitaristico perché o le facciamo funzionare così le cose oppure le cose non funzioneranno per nessuno
Sulla curva demografica
Perché di fronte le provocazioni e nuove ci sono risorse nuove in giro
Io dico che una risorsa nuova
Che andranno a un riscattata da una pari opportunità
Ma finalmente riconosciuta nella sua straordinaria attitudine la risorsa della condizione femminile
Non è vero che oggi le donne vogliono lavorare piuttosto che farsi
Oggi mi pare di capire che il la sensibilità femminile allora di credere che ha il diritto
Dei svolge le e di realizzare integralmente la sua attitudine
Vuole lavorare
E vuole per avere il tempo per la cura della famiglia
E bisogna garantire queste condizioni
Intanto perché ripeto si tratta di una risorsa umana straordinaria piaccia o no noi maschi le statistiche Lombardia dicono
Che ormai non Bardia danni e ci sono più donne che si laureò rispetto all'uomo e ne
Si laurea hanno nel corso e non fuori corso sono più brave dei maschi
Chi è esperienza anche gli ammiratori localista che generalmente nei concorsi vengono perché sono molto più brave degli uomini le donne
E però sappiamo anche che in Lombardia cinque mila donne sono uscite dal lavoro dopo la maternità
Perché è chiaro che sono ancora in una condizione di contraddizione
Questi due livelli
E colore un grande tema cultural politico
Che quello nientemeno che del tempo che badate con la politica c'entra per la ragione che niente altro è che NavigaMi sulla nostra vita siamo capaci
Sede realisticamente ad inventarsi i tempi di lavoro
Che possono indurre appunto a recuperare questa curva di denatalità
Avendo la certezza che non sono le elemosine CCD dei primi mesi della nascite
Che porta a una giovane coppia fare sì
Una giovane coppia oggi per la ragione del venti per cento mentre per Cacciari
Si decide a questo solo se lavorano tutti e due cioè se sono in grado di progettare un un futuro per i loro figli
E queste grandi temi e su questi temi
Ma anche sulla qualità vera dalla nostra vita
Lombardi dello stesso
Siamo un po'siamo un po'in decadenza insomma c'è voluto un cardinale a Milano
Che si terrà da storie che
Perde il sicché la bellezza e un ingrediente importante dalla nostra qualità
Ci siamo fermati a vedere come la mossi curato le nostre bellezze come trattiamo le nostre città
Dico che l'esenzione Novo ci tengo largamente quindi quando ce li avete intenzione un po'
Questo
Questa stagione turisti così importante si rappresenta come insegna
Con una sterminata discese destini distesa di automobili di uno sfasciacarrozze
Si esce dall'autostrada io non sentiva bene al traverso dopo mezz'ora poi trovi uno stop poi ti mette in scena
E guardando oggi venendo qui vedevo
Salvata in mezzo a tanti condomini una bella casa cantoniera di quelle di una volta e mi ricordavo che le case cantoniere alle costruirono dove non c'era niente dove c'era appunto ambiente
Siamo capaci di capire come facciamo a recuperare questa straordinaria risorsa per noi
E per le vocazioni turistiche per esempio dove ci sono anche qui il problema non è quello di una legge sul turismo del sussidio sul turismo
Il problema è di capire in che modo la nostra risorsa umana molta qualità umana siamo capace di recuperarla per garantirci questo futuro ma insisto e finisco
A me pare che probabilmente
Il tema di una cultura politica quello che ci riguarda
Dovremmo smettere non so secrezione di raccordo anche dentro l'alleanza di centro sinistra
Di issare le nostre bandiere credendo che abbiano tutte le risposte
Credo che dopo le traversie le mance le repliche spietati nella storia
Sono bandiere che bene o male contengono ancora
L'idea che la politica ha senso se aiuta a fare in modo che siano più giuste le cose della terra e della vite siano libere le cose dalla terra nell'ambiente
Però dovremmo ammettere che anche le nostre culture politiche sono Fecchio né idee ricevute non ci servono più
Dobbiamo essere fedeli a quella ispirazione ma reinventare queste culture politiche altrimenti
Appariremmo appunto come quelli che tutto sommato
Guardano con un eccesso di utopia alla situazione mentre gli altri gli uomini dalla voce dura pragmatici sono quelli che risolvono
In verità non risolve un bel niente anzi risolvano in senso inverso rispetto ad un'accettabile destino umano ma le cose stanno così
Ecco perché io credo
Che anche in questa campagna elettorale probabilmente ancora
Come dire non
Schivare
La polemica ci mancherebbe altro
Ma tuttavia
La generosità il coraggio di
Di parlare d'altro rispetto alle fattucchiera del politichese
Che riempiono di nulla questa stagione politiche che lasciata così è soltanto una dei certificante stagione della politica
Dovevamo
Dovevamo rispondere a tre cose quale federalismo
Le riflessioni sui contenuti e i progetti concreti abbiamo svolto le prime due la terza credo che la recupererete era quel che è stato detto in altri due interlocutori c'era una terza questione che avrei dovuto porre loro ma mi pare che sia una fortunata combinazione che è una fortunata combinazione anche per il Garda
Ed è l'esercizio della leadership a me pare che per esercitare le leadership occorrono due qualità fondamentali
Essenziali
Avere idee e credibilità credo che andiate fortunato ad avere due rappresentanti che queste due qualità le possiede o in altro modo ringrazio voi e ringrazio loro non si offenderà calzari per una informazione di servizio molto lombarda
Il Comitato Martinazzoli di Desenzano si riunisce nella sala dall'orologio martedì ventinove alle ventuno grazie buonasera