Il disegno di legge sulla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo all'ordine del giorno della Camera dei deputati

A pochi passi dal varo definitivo il disegno di legge sulla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo all'ordine del giorno dell'aula della Camera dei deputati incontra delle serie difficoltà ne parliamo con il deputato dei Democratici di sinistra capogruppo per la Quercia in commissione esteri a Montecitorio Marco Pezzoni che del provvedimento in questione è relatore dunque Pezzoni dicevamo delle difficoltà incontra la provvedimento ma difficoltà di che ordine
Per le difficoltà piuttosto consistente qui perché ci sono forti resistenze negli apparati e soprattutto tra la parte diciamo degli ambasciatori
Della Farnesina ministero degli Affari esteri da parte lei tecnocrati della ministero del tesoro che praticamente quando ormai il provvedimento ecco non è più in Commissione esprime già in aula e già in aula alla Camera ha già si è avviata la discussione generale alla Camera i deputati in aula il diciotto di dicembre dopo oltre una noi di lavoro in commissione con audizioni di tecnici esperti degli stessi ambasciatori dei diplomatici
Della società civile del volontariato delle ONG di esperti europei e dopo che l'attenzione questo testo di legge che è una legge di riforma che noi tutti centrosinistra e centrodestra giudichiamo la riforma più importante per quanto riguarda la politica estera italiana di questa legislatura
Questo testo è già stato approvato dal Senato dove l'abbiamo ulteriormente migliorato e praticamente dopo oltre tre anni di lavoro quando già è in aula per la seconda lettura e quindi per l'approvazione diciamo così del testo che ho mai diventare potrebbe diventare il testo definitivo
è è Stinson sorte queste sportiva insistente e si sono concretizzate in documenti veri e propri documenti alternativi acque gli ufficiali dello stesso sottosegretario Serri che è il sottosegretario agli Esteri delegato dal ministro Clini per seguire la riforma della cooperazione i temi della spesa operazione
Terri ha fatto una relazione favorevole ovviamente a questa riforma di legge e invece Igli Esperti ma soprattutto di tipo ma DC della Farnesina hanno fatto una vera e propria controrelazione che dice che questa riforma non va fatta che questa riforma che attribuisce che all'agenzia a una nuova agenzia la gestione dei fondi della cooperazione indebolisce evidentemente il potere e non si sa bene di chi perché in tutta Europa ormai dopo gli anni della mala operazioni uniche anni incerti di come affrontare i temi della lotta alla povertà nel Sud del mondo tutti i governi sempre di più stanno a c'è stando di distinguere al ministero degli Esteri mani il negoziato politico il programma politico la scelta delle priorità politiche della lotta alla Podestà e della cooperazione mentre invece la gestione dei fondi la preparazione e i progetti gli appalti alle in treno
La delega ai progetti alle organizzazioni non governative viene gestita da un altro organismo scelte erano al ministero degli esteri che sono appunto queste agenzie per la cooperazione e questo naturalmente questa grossa innovazione istituzionale e gestionale provoca forse
Qualche preoccupazione qualche resistenza dei nostalgici della vecchia cooperazione eppure come dire ha visto parecchie cucinavano femminismo Greco la vita proprio anche da parte di questi non ma della classe dei burocrati e dei diplomatici eccetto quando
Nel ottantanove novanta novantuno esplode diciamo così lo scandalo Witwicky mia visivi ma la cooperazione che poi si sono saldati in parte con Tangentopoli in parte dal novantatré novantaquattro ci sono state delle commissioni prima delle iniziative di indagine e poi c'è stato anche un nel novantaquattro novantacinque una vera e propria commissione d'indagine parlamentare
E noi abbiamo visto che probabilmente e alla modalità Tessa digestione la cooperazione che era sbagliata non è solo che dei vari territori Somalia più posto che in Etiopia Eritrea in Vietnam piuttosto che in Argentina dove sono stati pure così individuati alcuni casi macroscopici prima la cooperazione solo sul territorio avvenisse come dire
Un condizionamento eccessivo della politica e degli affari Rispetto alla priorità che la cooperazione a che quella di contribuire all'uso all'auto su di lupo dei popoli del Sud della lotta alla povertà e la possibilità che la cooperazione aiuti sul piano sanitario scolastico con la nascita di impresa appunto le popolazioni po'Poli le comunità locali del Sud Hyman Cipa Artusi a costruita faticosamente sviluppo democrazia no c'era anche un difetto nel manico
Il difetto del manico è che probabilmente è sbagliata una commistione una confusione tra il livello politico e il livello appunto della programma politico dalla cooperazione con il livello poi concreti o della gestione e degli appalti ecco perché questa riforma è una riforma faticosa ma assolutamente indispensabile la vecchia quarantanove che la legge appunto tuttora in vigore il nuovo funziona più è una legge che praticamente dopo gli anni della gestione un po'troppo brillante chiamiamola così tra virgolette del ministro De Michelis che aveva portato i finanziamenti della cooperazione a cinque mila miliardi all'anno quindi noi abbiamo che attorno alla fine degli anni ottanta si arriva per l'Italia a ad aprire cinque mila miliardi all'anno destinate alla cooperazione è a provoca tu certamente anche elementi di cattiva gestione beh però negli anni novantatré novantaquattro novantacinque si e scesi a dieci volte tanto riesce entriamo sotto i quattrocentocinquanta miliardi all'anno quell'Italia faticosamente ha ripreso il proprio bilaterale stiamo parlando non dei fondi multilaterali non di quello che l'Italia dal sistema ONU non di quello che l'Italia da a Banca mondiale i fondi di sviluppo africano o asiatico Inter americano o ai fondi europei che stiamo parlando degli incontri bilaterali che l'Italia direttamente gestisce o dalle ONG per la propria cooperazione italiana con i Balcani col Medioriente con larghi dopo il sud del mondo è questa finanziamenti bilaterali sono scesi dicevo a metà degli anni Novanta sotto i cinquecento miliardi dai cinquecento dai cinque mila precedenti dieci volte meno e intra e poi si è ripreso con le finanziarie del novantasei novantasette novantotto stiamo faticosamente arrivando con i recuperi del pregresso al Novecento mille miliardi all'anno ma siamo siamo all'la che in ultimo posto per quanto riguarda la cooperazione bilaterale nei Paesi OCSE cioè l'Italia che la sesta potenza mondiale che è ospite a Genova il giro otto che è ad all'avanguardia nel finanziamento multilaterale al nuovo e al quarto posto del mondo e abbiamo fatto questa bellissima legge grazie anche alla presenza di tanti su oggetti la campagna dedicarsi balla questa chiesa cattolica tanti intellettuali cantanti come poco noi come Jovanotti da ho fatto questa bellissima legge di cancellazione del debito dei Paesi poveri e poi però siamo nel finanziamento alla cooperazione bilaterale alla ventesimo posto all'intera graduatoria mondiale nei Paesi OCSE perché appunto adesso fa cosa mente tocchiamo il Novecento miliardi all'anno ci siamo un po'il fanalino il fanalino di coda la cosa paradossale eh
Che il nuovo direttore il diplomatico che ha preso il posto di Petrone che è diventato ambasciatore in ad aprile il nuovo direttore nominato Datini qualche mese fa alla direttore generale la cooperazione DGCS si chiama della Farnesina ha fatto un rapporto contrario soprattutto DC cento che nella legge lo scriviamo che c'è un impegno internazionale dell'Italia disatteso da molto tempo che raggiungere lo zero sette per cento del prodotto interno lordo che la quota ONU
Cioè l'Italia nella Conferenza di Copenaghen del vertice mondiale ONU del novantacinque nella lotta contro la povertà ha sottoscritto un impegno internazionale che poi molti paesi disattendono sull'Italia
Che prima o poi ci dovrà raggiungere Lutero e sette per cento l'avidità da dedicare alla lotta alla povertà bene questa cosa che un impegno etico morale e diciamo pure programmati con poche poi ciascun Paese decide di volta in volta le finanziarie e avvicinarsi o allontanarsi beccato usato come pretesto
Dal direttore generale la cooperazione allo sviluppo quindi dalla diplomatico Marigliano con me un elemento toh di negativo nel nostro testo di legge lunghe dovrebbe difendere l'aumento dei fondi per i l'abitato per il bilaterali italiano per tenere incrementare l'aiuto pubblico allo sviluppo aveva rotto la povertà dei paesi del Sud si aggancia un impegno internazionale dell'Italia ampliamento disattesa che domani sì il prossimo Parlamento il prossimo Governo può continuare risorta ebbe come sta facendo che il governo Amato e l'attuale Parlamento perché non siamo all'uno virgola uno per cento il prodotto interno lordo che dedichiamo la cooperazione bilaterale
Bene abbiamo detto ai semplicemente ricordato in modo generico nel testo di legge che però prima o poi l'Italia dovranno cercare di avvicinarsi a questi impegni internazionale solo questo è stato utilizzato come pretesto per replicare l'impianto dai nostri già questo la dice lunga sulla buona fede
Sull'atteggiamento che ha una certa categoria i diplomatici interni alla Farnesina nei confronti di questa legge così importante innovativa insomma qui abbiamo sostanzialmente uno scontro dovuto alla burocrazia
La Farnesina che non vuol perdere potere fondi parliamo di Mariano parliamo anche di Vattani meglio dare il il presidente IMI Corea citato hutu i nomi in modo molto preciso io non sto
E fatta anni che è persona potente all'interno la Farnesina
Come dice il presidente della Commissione esteri del Senato Migone star dietro queste manovre o ha mandato avanti gli altri io voglia coperti io questo non lo so dire incerto il nome suo quello di Vattani della estero pavé segretari generali Farnesina è stato fatto esplicitamente dalla d'Ostro presidente la commissione e per il Senato Migone io sto ai fatti i fatti sono che Magliano coperto non coperto a il responsabile diplomatico della detto ciò è coperta dal gruppo ha mandato con propria firma al ministero del Tesoro perché adesso la pratica giace da al presso il ministero del Tesoro di ricerca sono una relazione con alcune delle cose che gli ho detto no la contrarietà ovvero sette per cento la contrarietà l'agenzia esterna che costerebbe troppo questo documento alternativo al documento politico inviato sempre al ministro del tesoro dalla sottosegretario Serri cioè noi siamo in un Paese in uno stato di diritto in cui la politica la il livello politico e messo in scacco dal livello tecnico e il livello tecnico e la burocrazia tende non solo a sostituirsi ma contrapporsi e alle
Care quella che la responsabilità politiche atto c'è il rischio che questo blitz abbia successo perché siamo a pochissimi bravi giorni possiamo dire ormai dalla dall'evidente la Camera ed è per questo che insieme al presidente Occhetto dalla commissione esteri
E la Camera insieme Amicone alla relatore poco dei Verdi relatore al Senato io non solo come capogruppo dei Democratici di sinistra ma io sono anche il relatore da un anno seguo con ore ore dedicate ogni settimana l'incontro con le regioni con gli enti locali con l'associazionismo con gli esperti con l'immissione Ari il mondo cattolico le organizzazioni non governative perché dobbiamo dire anche che questa legge e molto condivisa non solo dalla dai parlamentari del centrosinistra Marta gran parte dei parlamentari del centro
E spara noi nella conferenza stampa abbiamo avuto ufficialmente non solo nel dibattito del diciotto voti dicembre nell'aula di Montecitorio ma anche alla conferenza stampa dell'altro giorno che abbiamo fatto a Montecitorio alla Camera abbiamo avuto che l'onorevole Frau di Forza Italia parlando ufficialmente Superlega di del suo capogruppo Pisanu parlando ufficialmente dopo un lungo colloquio con Berlusconi ha soste ho avuto la bontà di questa riforma di questo impianto riformatore così ha fatto nei mesi scorsi Casini del CCD così hanno fatto la lega nord che apprezza molto l'impianto
Innovatore che riconosce alle Regioni agli enti locali Province e Comuni la possibilità di non passare attraverso il controllo della Farnesina per quanto riguarda i progetti di cooperazione che un domani separa parte questa legge ogni Comune ogni provincia anche in sinergia in consorzio ogni regione può sempre di più stabilire non solo rapporti di gemellaggio ma di vero e proprio partenariato con le comunità locali tessuto nella lotta alla povertà e questo consenso ampio con qualche incertezza nei settori tempi alleanza nazionale che non si è dichiarata da un mese a questa parte ha collaborato con noi fino a un mese e mezzo fa poi quando son cominciate insorge la vita dicembre queste difficoltà e queste resistenze dentro gli apparati della Farnesina ed entro gli apparati della del tesoro AN ha cominciato forse a ad avviare un suo ripensamento intero che speriamo superi al più presto perché effettivamente noi pensiamo che sia importante avere il massimo di consenso ma al di là di queste incertezze l'ottanta per cento del parlamento italiano Camera e Senato perché al Senato già stato molto dato l'inedito con addirittura il voto favorevole del CCD e del CDU e l'astensione di Forza Italia Forza Italia allora ha di nuovo sostenuto questo impianto la sostenuto nuovo la lega nord lo sostiene certo con atteggiamenti critici su alcuni punti ma sosta al ventre sostanzialmente appoggi il processo riformatore il problema il governo legno dicevo il Rifondazione
Non è possibile che il Governo esattamente sia in questa fase quello che non sa che scelte fare tra come dire le responsabilità di un suo sottosegretario Terri e le obiezioni Forti che vengono dagli uffici dalla alta burocrazia della Farnesina quello di di finanza esatto per questo noi nella conferenza stampa diamo chiesto con urgenza ai ministri interessati che sono Dini ministro degli affari esteri e il ministro Visco il nuovo ministro del tesoro
Che decidano al più presto entro martedì di inviarci quel documento che hanno promesso oltre un mese e mezzo fa
E in assenza di quel documento che la relazione tecnica sui costi della riforma il progetto di riforma è bloccato in aula non non possiamo lei calendarizzarla lo lei possiamo poi c'è procedere alla discussione dell'articolo numero uno gli articoli sono venticinque perché una grossa legge all'articolo numero uno se manca la relazione tecnica
Amata dal ministro del Tesoro Visco e controfirmata dal ministro degli affari esteri Pini quindi noi abbiamo detto vattene ok ci sono le richieste ente evidentemente pensavano che la legge ormai a Porta non ce l'avremmo fatta degli apparati per cui vengono fuori conforto adesso la rispetto perché davvero la legge potrebbe passare de però il Governo e soprattutto i ministri interessati devono dire se vogliono questa riforma o la vogliono si devono assumere una responsabilità politica perché non sita in uno stato di diritto che la burocrazia blocca la capacità di decisione politica
Dei ministri e quindi li abbiamo chiamati direttamente in causa Visco ministro del tesoro e Dini ministro del degli affari esteri abbiamo anche criticato esplicitamente io lo dico come capogruppo di Vieste il comportamento di un mio ministro che anche Visco a un ministro dei DS di un altro ministro che Bassanini ministro alla Funzione pubblica che si è svegliato io ieri a sollevare obiezioni e abbiamo ricordato una cosa paradossale per cui ci siamo anche rivolti direttamente al presidente del Consiglio Amato
Bisogna sapere
Che quando al Senato fu tentato un anno e mezzo fa un'operazione di resistenza simile perché da allora più pc tentarono i diplomatici una parte i diplomatici diceva e questa resistenza bisogna sapere che il governo di allora
Ente del consiglio Massimo D'Alema specie Marione politica una riunione han i allargata in dialogo con le regioni e a presenta diritto un vescovo della Conferenza episcopale italiana le ONG il mondo cattolico le regioni il e lì si discusse prima in una diciamo dialogo con la città civili italiane e poi naturalmente solo a livello di governo con l'allora ministro Visco ministro del che Soro e allora ministro delle Finanze scura e misto il Tesoro e Amato si discusse i costi e si discusse se dare via libera o meno a questa riforma e il governo di allora alto in atto decise Terenzi e inquinato infatti approvò con il consenso del governo di allora la questa questa riforma questa formano l'abbiamo migliorata ma sostanzialmente non è cambiata nei meccanismi finanziari hanno vogliamo chiedere dopo un anno e mezzo dopo il consenso del governo di allora primo ministro Massimo D'Alema
Ma perché il ministro Visco che adesso dalle Finanze passato tesoro si sveglia e pone obiezioni e il ministro Dini che allora avallato questa scelta e che anche nei giorni scorsi c'ha detto e ha detto ufficialmente che lui è comunque toh che la nuova diplomazia italiana perché realtà c'è un grande consenso dei diplomatici sparsi per il mondo se è chiaro che non tutti i diplomatici la pensano compaiano anzi noi abbiamo la netta sensazione se non la prova che la maggioranza e diplomatici degli ambasciatori che sono in giro per il mondo hanno bisogno di una nuova riforma della cooperazione ce l'hanno detto perché loro stessi vorrebbero fare più politica e meno gestione Diretta dei progetti di cooperazione dunque
Pini ha sempre detto anche ultimamente che a favore di un'agenzia Esterna che è giusta questa distinzione tra ruolo dei diplomatici che fanno la cooperazione dal punto di vista politico degli accordi bilaterali con gli altri Governi e gli altri pensa invece il punto di vista gestionale che va tappo all'esterno ad agenzie esterne e allora diciamola Pini dice viene di decidere di accelerare i tempi lunghi lo diciamo a Visco e lo diciamo a nuovo presidente del consiglio Amato che deve prendere in mano le cose perché è ovvio che ci deve dire se è in continuità di scelta politica con il Governo precedente D'Alema o se invece è come dire più sensibile a queste sirene conservatrici che vengono dall'interno degli apparati e che voglio mettere in scacco la politica se non passa questa legge per motivi di tempo è chiaro che le responsabilità pane individua innanzitutto del livello di questo governo lo devo dire con grande amarezza e con grande dolore dopo anni dei lavoretti fatica ecco perché c'è quest'appello c'è questo SOS mancano pochi giorni altrimenti saremo fuori tempo Massimo chiediamo al Primo Ministro Amato alpini e ha biscotti accelerare i tempi di mandare questa relazione tecnica e ti permette sì di riprendere in aula l'esame di questa riforma che noi giudichiamo importantissima esotica mi importantissima per il Paese Italia tant'è vero che non pensiamo che sia una cosa che può interessare solo la sinistra o il centrosinistra ma vediamo che può interessare anche gran parte del centrodestra
E allora grazie a Marco Pezzoni capogruppo dei DS in commissione esteri alla Camera dei deputati relatore della legge sulla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo