Assemblea Congressuale Programmatica dei Democratici di Sinistra organizzata presso il Palazzetto dello Sport in Viale Tiziano

Sì riprendo a riprendere
Di Trenno di prendere
Perché andiamo a un primo Antonio Damiano non è a norma di statuto
Nello handling insegnamenti
Mi
No
No no non dico
Per favore prendetemi autonomi davanti a me
Prende quindi
Un anno
Compagne e compagni riprendo a riprendere posto non abbiano moltissimo tempo a disposizione
è necessario iniziare immediatamente i lavori di queste Assemblea
Allora
Ma bisogna
Bisogna sentimentale dinanzi scusa niente bisogna
Allora il primo atto ad accogliere a norma di statuto eh viene in genere il presidente dell'Assemblea pone Rachida all'articolo tredici comma quattro nello statuto nazionale tecnocratici e di sinistra
La proposta di eleggere il presidente anime assemblea
In campagna o Valdo Spini ripeto hanno Annarumma dall'articolo tredici comma quattro dello stato padre Energia né il presidente nell'Assemblea
Nato a Mostar Valdo Spini chi è favorevole anzi la è legata
Chi è contrario
Chi si astiene
E il presidente Errani alpini alla presidenza dell'Assemblea
Grazie compagne e compagni
Vi prego di prendere posto e dichiaro aperti i lavori di questa assemblea congressuale
E trattandosi dell'assemblea congressuale eletta al congresso di Torino propongo che siano confermati
Sia la presidenza eletta al congresso di Torino che la commissione verifica poteri che la segreteria eletta al congresso di Torino in questo senso vi pregherei di se siete d'accordo di alzare la delega e di dichiarare il vostro consenso i favorevoli per piacere grazie i contrari gli astenuti approvata credo per la possibilità per i compagni di poter eseguire agevolmente l'ordine dei lavori che sia positivo che io metta in votazione anche l'ordine dei lavori di oggi nel senso che apriremo la nostra Assemblea
Con le relazioni previste con il dibattito ma alle tredici e quarantacinque anche per gli impegni di voto dei senatori alle tredici e quarantacinque svolgeremo la parte statutaria cioè dalle tredici e quarantacinque alle quindici e trenta saranno presentate le proposte di modifica dello statuto e verranno adottate le conseguenti determinazioni
Verso le diciassette arriverà la nostra Assemblea Francesco Rutelli e prenderà la parola e subito dopo concluderà la nostra Assemblea il compagno Walter Veltroni segretario del partito
Vi chiedo anche su questo ordine dei lavori di esprimere un vostro consenso di modo che si possano predisporre gli adempimenti statutari per l'ora convenuta prego i favorevoli alzare la delega o la mano
Grazie
Grazie ai contrari gli astenuti è approvato chiamo adesso al tavolo della presidenza la presidenza effettiva chiamo alla presidenza di questa riunione
Il compagno Walter Veltroni compagno Pietro Folena il compagno Massimo D'Alema la compagna Pasqualina Napoletano il compagno Fabio Mussi il compagno Gavino Angius la compagna Barbara Pollastrini
Il compagno Vinicio Peluffo i compagni a Giuseppe Chiarante
E l'accompagna Giglia Tedesco prego questi compagni di prendere posto
Care compagne e cari compagni
A nome della direzione nazionale
Che ha convocato questa assemblea congressuale approvando la proposta del segretario Walter Veltroni
Rivolgo rivolgo a voi un saluto fraterno ed augurale grazie di essere venuti qui sappiamo che vi siete sottoposti ad un importante impegno e a un importante sacrificio ma è molto importante che sa di qui oggi
è la prima volta che ci ritroviamo tutti insieme dopo il congresso di Torino che abbiamo svolto all'inizio di questo anno due mila
Abbiamo vissuto a Torino un congresso di grande spessore politico un momento alto di definizione della nostra vita in Terna
Abbiamo fatto un lavoro di definizione della nostra identità che costituisce tuttora un forte punto di riferimento
Da Torino in poi abbiamo dovuto certo registrare problemi anche battute di arresto nel nostro rinnovamento nello stesso modo di concepire la vostra vita interna
Abbiamo subito anche difficoltà nella maggioranza e nei rapporti con i nostri alleati
Soprattutto si è sviluppata contro di noi un'offensiva delle forze di opposizione culminata nell'operazione libertinaggio politico che ha condotto nella stessa casa o meglio nello stesso albergo a cinque stelle
Chi milita all'insegna di un'alleanza che sarebbe nazionale
Chi si chiamava fino a poche settimane fa lega Nord per l'indipendenza della Padania chi si ispira a principi confessionali distici incompatibili come la società laica e chi vorrebbe invece presentarsi come un liberale moderno ed aggiornato
Fino alle inaudite dichiarazioni di ieri di Bossi un attacco inaccettabile al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e allo stesso pontefice che dimostra l'irresponsabilità del Polo
A stipulare un'alleanza di governo
Con chi si pone il radicale opposizione
Ai più autentici valori civili democratici e nazionali del nostro Paese ed è l'Italia da questa tribù una da questa Assemblea denunciamo l'irresponsabilità di chi vuole mettere in posizione di governo un individuo del genere
Ma attraverso questa
Composizione e la Casa delle Libertà si sono e si è giunti così e i risultati delle elezioni regionali che hanno provocato la caduta del governo guidato da Massimo D'Alema
Oggi però le condizioni sono diverse
Abbiamo ricomposto la maggioranza all'insegna del motto Ulivo insieme per l'Italia abbiamo scelto in modo unitario e condiviso Francesco Rutelli come candidato alla presidenza del Consiglio sosteniamo con impegno e convinzione il governo di Giuliano Amato
Abbiamo insomma ricostituito le condizioni perché il centrosinistra possa dare la sua battaglia alle prossime elezioni politiche generali
Ora però e questo credo che richieda anche un'assemblea forse un pochino più composta e anche un pochino più silenziosa
L'attenzione del Paese è verso di noi la palla e nel nostro campo senza una grande sinistra non c'è un grande Ulivo e noi siamo questa grande sinistra
Il nostro impegno della battaglia che ci attende deve essere totale e per essere totale deve essere unitario
Ed è per questo obiettivo che la direzione nazionale ha deciso la convocazione di questa Assemblea
Il suo successo è nelle mani del gruppo dirigente certo per la responsabilità che gli compete ma in definitiva il successo di questa Assemblea e nelle vostre mani compagne e compagni delegate e delegati da ogni parte d'Italia
Il socialismo del ventunesimo secolo il socialismo che si propone nel terzo millennio è un socialismo democratico e liberale
Di fronte alla rivoluzione economica e tecnologica della globalizzazione cioè l'abbattimento delle barriere non solo di spazio ma anche di tempo delle nicchie del mercato un mutamento epocale provocato dall'avvento la diffusione dell'informatica
La risposta di un socialismo democratico e liberale moderno e l'inclusione non esclusione la promozione consapevole la diffusione dei frutti del progresso economico e sociale
Non l'autosufficienza non l'egoismo la lotta contro le grandi disuguaglianze non li differenza non l'apatia
Questo sul piano interno come sul piano internazionale
Ecco allora il motivo della scelta
Di questa tema di questa assemblea programmatica in quest'ambito è determinante che le opportunità del processo tecnologico informatico non siano ristretti a pochi ma siano a disposizione di tutti
Lo ha detto con grande chiarezza Tony Blair all'inizio del suo Governo quando ha voluto subito il fondo statale per la diffusione dei computer nelle scuole
Lo ha affermato Lionello Spain quando ha recentemente annunciato lo stanziamento di mille duecento miliardi in questo triennio per preparare i giovani francesi all'informatizzazione
Lo abbiamo detto e fatto noi Democratici di sinistra in Italia
Con un nostro emendamento alla Finanziaria approvato al Senato che permetterà ai nostri giovani di avere una carta di credito fino a dieci milioni per l'acquisto di attrezzature informatiche e per frequentare corsi di formazione
Vogliamo aprire questa conferenza programmatica con un messaggio ai giovani del nostro Paese e alle famiglie che guardano con preoccupazione a loro avvenire
E pensando al futuro dei giovani che abbiamo posto al centro del nostro dibattito il tema della formazione su cui luppolo Tonini Pennati svolgeranno i loro interventi
Molte fonti affermano che in Europa manca dalla net economy un milione e mezzo di tecnici e di specialisti di cui venti o centododici mila in Italia destinati a salire duecento a duecentoquindici mila nel giro di due anni
Oggi diciamolo francamente un giovane sente il suo futuro soprattutto è più legato all'avere a disposizione tutti quegli strumenti conoscitivi e culturali che gli consentiranno di collocarsi con forza sul mercato del lavoro
Quello che viene chiamato il popolo della co.co.co. collaborazione coordinata e continuativa
Guarda ancora al sistema pensionistico come un traguardo da raggiungere che è doveroso raggiungere ma che se non metteremo delle condizioni avere nuovo occupazione non potranno raggiungere ed è proprio verso il mondo dei giovani che abbiamo già compiuto dei fatti concreti
Con l'abolizione della leva abbiamo eliminato quel cuneo fra la fine degli studi e della formazione professionale e l'ingresso sul mercato del lavoro un paio di certezza che andava ben al di là dei dieci mesi in questione con lo sviluppo delle forze armate professionale volontaria stiamo anche offrendo oltre quaranta mila posti di lavoro in più nel prossimo triennio
Quando chi vi parla prese l'iniziativa della legge per abbattere il divieto alle donne di partecipare alle forze armate qualcuno pensò con ironia che avrebbe riguardato poche mascotte in cerca di esperienze magari un po'così
E invece ha rappresentato una risposta la tendenza culturale di costume all'affermazione la piena opportunità per le ragazze
E difatti non appena avrà finito il suo iter parlamentare che ospitiamo sollecito la nuova legge sul servizio civile volontario già approvato dalla commissione prima del Senato
Le ragazze potranno volontariamente come i ragazzi dare il contributo di un periodo la loro vita in un servizio sociale utile al Paese insomma per i giovani da un regime di costrizione stiamo passando a un regime di libertà e di opportunità
Anche questi sono i fatti concreti di una sinistra moderna europea che è capace di riproporsi nel terzo millennio del ventunesimo secolo alla Casa delle Libertà
Di cui non si sa perché il magnate della televisione Berlusconi dovrebbe detenere le chiavi
Contrapponiamo il socialismo liberale come terreno di libertà
Come politica diretto ad assicurare tutte le libertà sia quelle formali che sostanziali con buona pace di Storace e della sua volontà di dire alla scuola quali sono i testi da adottare e quali no
Questo veramente sa di vecchio saliva impegno sadico capacità di concepire democraticamente i rapporti culturali e anche su questo la nostra risposta estremamente ferma determinata oppure con buona pace di chi fa propria criticamente posizioni retriever sulla contraccezione sulla libertà di scelta delle donne punti sui quali un ritorno al passato non sarebbe possibile non è concepibile e non è accettabile
Ma compagne e compagni questa non è solo un'assemblea programmatica a un importante e delicato compito politico e statutario
Lo avete visto intendiamo porre rimedio una situazione che ha visto cessare dalla sua carica di presidente del partito Massimo D'Alema non prefetto Diba nostro sua decisione ma perfetto della perdita della Presidenza del Consiglio
La nostra intenzione è la nostra proposta
è quella di ripristinare questa partecipazione
Alla vita del partito e alla sua direzione nella medesima posizione non tanto una volontà come ma qualcuno teme materne ha torto di creare surrettiziamente un fatto politico nuovo
Quanto quella di evitare che proprio tale assenza dal vertice del partito posso diventare essa stessa o essere considerata come fatto politico
Ecco allora perché è importante quanto noi andiamo a fare e a proporre e vorrei anche sottolineare testimoniare
Personalmente come militante dell'impegno che ha dispiegato il segretario del partito Walter Veltroni per creare le condizioni politiche appropriate perché questo potesse avvenire
Se questa proposta della Presidenza del compagno Massimo D'Alema la proverete sarà un segnale importante di unità del gruppo dirigente che ha retto il partito in questi anni un segnale di buon augurio per le prossime elezioni politiche un segnale che non vuole certo esteri limitativo Manzi aperto verso tutte le componenti del partito in primo luogo verso quella che è risultata in minoranza al congresso di Torino alla sinistra del nostro partito
Ma compagne e compagni permettetemi di dirlo
è un segnale di unità che è possibile dare proprio perché il nostro partito non si esaurisce in questi due leader politici per quanto le loro figure siano rilevanti per quanto essi ci siano cari Veltroni e D'Alema non si tratta di sancire una diarchia
Siamo un partito pluralistico ricco di culture i movimenti di personalità politiche
è una realtà che costituisce nel suo insieme l'immagine democratiche di sinistra il luogo in cui si organizza la sinistra democratica in Italia l'espressione del nostro Paese del Partito del socialismo europeo ed internazionale socialista
Un partito al tempo stesso fermamente laico e insieme eticamente consapevole
La nostra Assemblea compagni
Non è il surrogato di un congresso
Se dovesse essere così allora anche il presidente la direzione nazionale direbbe la sua e la direbbe naturalmente in piena libertà e responsabilità come qualsiasi militante
Non è un congresso il mio augurio è che questa Assemblea che programmatica e di composizione politica del vertice del partito intenda chiudere una fase
Quella delle pur legittima declinazione delle nostre differenziazioni interne ed aprirne un'altra la fase della piena assunzione delle nostre responsabilità della campagna elettorale dell'Ulivo perché questo si aspetta da noi
I nostri alleati l'opinione pubblica la parte democratica e progressista del nostro Paese che ansiosa di gettarsi della battaglia per mantenere al governo del Paese le forze del centrosinistra del rinnovamento della democrazia e del progresso
E allora compagne e compagni
E mano a voi con questa Assemblea vogliamo mostrare il nostro volto di partito forte unito in grado di esprimere tutto il suo potenziale politico culturale umano affinché vinca il centrosinistra
Perché l'Ulivo resti alla guida del Paese perché a Palazzo Chigi si insedi Francesco Rutelli perché l'Italia sia mantenuta nel campo dei Paesi governati dalle forza democrazie del rinnovamento a beneficio di una crescita
Magari un po'meno a singhiozzo che a Nizza dell'Unione Europea per contribuire a far vincere del nostro Paese i nostri principi di libertà di fraternità di solidarietà e di equità
Do ora la parola al coordinatore della segreteria il compagno Pietro Folena per l'introduzione ai lavori conferenza programmatica
Siamo qui compagne e compagni e ci siamo con Acuto il senso di responsabilità
Di chi sa di aver stretto in questi anni
Un impegno profondo con l'Italia
Con la convinzione che milioni di nostri elettori
Tanti militanti descritti si attendono oggi un segnale di fiducia
Di combattività e di unità
Noi apriamo questa prima conferenza programmatica dei Democratici di sinistra
Quando mancano pochi mesi alle prossime elezioni politiche
Una competizione decisiva
Per il futuro del nostro Paese
Una sfida che noi tutti coloro che hanno deciso di stare insieme per l'Italia sotto il simbolo dell'Ulivo
Vogliamo che possiamo vincere
Questo è l'obiettivo per il quale spenderemo ogni nostra energia e per cui oggi anche oggi siamo qui
è finito il tempo di una competizione tutta interna al centrosinistra e alla sinistra
Il popolo italiano la nostra gente altrimenti non ci perdonerete
Siamo qui per fornire il nostro contributo di idee e di proposte
Per il programma con il quale la coalizione dell'Ulivo è il nostro candidato premier Francesco Rutelli
Si presenteranno al giudizio degli italiani
Un programma politico non è un elenco di buone intenzioni
Ne un'ossessiva campagna di manifesti
Un programma politico è una missione
è una frontiera
è un orizzonte capace di suscitare sogni e speranze
Di mobilitare le energie materiali intellettuali e morali di una nazione
è il nome di questa centralità del programma
Che a Torino abbiamo voluto inserire nel nuovo Statuto la conferenza programmatica annuale e a supporto di essa la commissione per il Progetto
Dobbiamo essere particolarmente grati a Giorgio Ruffolo per il grande lavoro che ha svolto che svolge dalla redazione
Del Progetto Duemila discusso e approvato al congresso alla progettazione alla preparazione insieme a un gruppo valido di compagnie di compagni di questa conferenza programmatica
Dietro a questo lavoro sui contenuti
C'è un'idea di politiche di partito non lo possiamo nascondere
Il congresso di Torino avviato un grande investimento su noi stessi
Sulla ricostruzione di un partito
Il programma appunto e poi le nostre strutture
La nostra organizzazione le nostre culture politiche il rientro da un debito finanziario imponente il reperimento di nuove risorse
Una nuova stagione questa volta davvero alle porte del giornale L'Unità dietro a tutto questo lavoro c'è un'idea di politica
Come partecipazione
Di democrazia allargata
Di coinvolgimento dei cittadini a partire da quelli più deboli è senza voce
C'è il rifiuto di una concezione elitaria
Della politica di quella separazione tra mezzi e fini di quel divorzio fra morale e politica che è stata una delle cause del declino di tanti vecchi partiti
Noi abbiamo solo aperto un cantiere insieme
Della riforma del partito che è uno strumento per dare voce alla società non un fine
E della politica noi abbiamo fatto la scelta fondamentale di questa stagione proprio perché non crediamo che si tratti di strumenti passeggeri
Valorizzare le diversità
Farne una ricchezza
Far sentire storie personali e collettive a casa propria vuol dire io penso superare a Bonnie livello nazionale locale
Una concezione eccessivamente leaderistica e personalistica della politica
In base alla quale in definitiva senza maniche tre si rischia di non essere nessuno
Ne vogliamo affermare un'idea di collegialità
L'allargamento delle funzioni dirigenti ai territori alle autonomie tematiche alle tendenze culturali
E questa idea ha bisogno della piena responsabilità e legittimazione vizi a funzioni di direzione
Ed è il pieno coinvolgimento di chi si associa in una grande comunità libera laica di intenti e di azione che un partito della sinistra riformista
Per questo noi oggi abbiamo bisogno di tutti con generosità
Per trasmettere un'idea e una pratica della politica più autentica più ricca più esigente
Di quella che tante volte al centro come dei territori noi finiamo col trasmetterà voglio ringraziare in particolare chi come i compagni e le compagne della sinistra del partito ha portato a questa conferenza un contributo programmatico autonomo di qualità
Noi sappiamo che la sfida che ci attende è difficile
Ma sappiamo di potercela fare sappiamo di poter vincere per continuare a governare a cambiare l'Italia per avviare una nuova stagione riformista per affermare i principi di equità e di giustizia in cui crediamo
Un futuro da vivere in una società Berta inclusiva solidale e soprattutto libera
Sì della libertà a testa alta noi intendiamo anzitutto a parlare
Ma non dà della libertà dalle regole non del privilegio di chi ha di chi è più forte
No la libertà che vogliamo significa concreta capacità per ogni individuo per ogni ragazze ogni ragazzo del nostro paese di vedere apprezzato il proprio talento
Di poter realizzare le proprie aspirazioni di poter scegliere i percorsi le forme e i tempi della propria vita
Di potersi sentire più padrone del proprio destino e del proprio lavoro della salute e dell'alimentazione delle relazioni con gli altri e della tutela dell'ambiente in cui si vive
Questo è il senso del nostro riformismo riformismo che è il modo di essere della Sinistra del Duemila il tratto distintivo della nostra identità
Fatta di valori e di concretezza di ideali e di pragmatismo di capacità di stare dentro la metà la modernità ma anche sempre a fianco degli ultimi riformismo che ha ispirato e dobbiamo rivendicarlo con fierezza la nostra azione in questi cinque anni
Che ha contratto contraddistinto il grande lavoro dei governi dell'Ulivo e del centrosinistra di Romano Prodi e poi di Massimo D'Alema è ora di Giuliano Amato
Riformismo che segnerà il cammino che faremo con Francesco Rutelli Rutelli per raggiungere nuovi traguardi
Come ieri Francesco ha scritto nella lettera alle italiane e agli italiani per la piena e buona occupazione e per una vita di qualità per i nostri concittadini
Per rispondere insomma le diverse anche inedito e domande che la modernità porta con sé
Queste domande solo rivolta in primo luogo al nulla ai riformisti a chi da sempre ha una visione della libertà più completa e più profonda di quella proposta dalla destra una visione per usare le parole di Amartya Sen legata al processo di espansione della libertà sostanziali degli esseri umani
E ha la capacità di realizzazione dei propri piani di vita
Sono ridomando rivolte allori alla Sinistra democratica
E che la destra potrà surrogare solo se da parte nostra mancherà una penta e umile capacità di ascolto
O se ci faremo trovare impreparati sì ci faremo del male inseguendo Problemi che non ci sono e non avendo sufficiente coscienza e orgoglio di ciò che noi oggi siamo l'identità della sinistra riformista italiana è stata definita a Torino
Dopo Torino si può e si deve discutere come molte compagne e compagni hanno detto anche nel dibattito alla discrezione su cosa fare al mondo su che cosa essere l'abbiamo detto con chiarezza l'abbiamo deciso i Democratici di sinistra
Sono una forza importante nel socialismo europeo e mondiale e Walter Veltroni mi ha disegnato recentemente uno sviluppo importante in rapporto con l'esperienza di Giuliano Amato e di tante altre donne e uomini della sinistra italiana
Una forza che ha nel socialismo liberale del due mila contro il socialismo illiberale che è crollato alla fine del secolo scorso il segno distintivo della sua identità
Che sa tenere insieme capacità di governo e idealità riformismo e coscienza critica
Nella consapevolezza che il primo il riformismo dove avrebbe linfa senza il secondo è che l'altra da sola non avrebbe gambe finirebbe solo per essere una nobile ma astratta predicazione
Come disse Sandro Pertini
Nel discorso di insediamento come presidente della Repubblica nel mille novecentosettantotto
Se a me socialista da sempre
Offrissero la più radicale delle riforme sociali apprezzo della libertà io la rifiuterei perché la libertà non può mai essere barattato da libertà e giustizia sociale costituiscono un binomio inscindibile
C'è chi ha alzato le spalle accusandoci di buonismo di fronte alle nostre campagne per l'Africa e contro il debito
C'è chi ha detto non parlate di politica
Quando abbiamo creduto qualche anno fa che la giustizia italiana come poi è successo con la condanna degli ufficiali argentini responsabili di crimini atroci potesse scrivere una pagina storica
Della difesa dei diritti umani
Qui invece c'è una visione del mondo
è parte del nostro riformismo in una prospettiva mondiale
La storia del socialismo
Come storia della crescita della libertà e dell'emancipazione degli uomini delle donne e dei popoli è come ha scritto Norberto Bobbio
Ricordando Lelio Basso è appena cominciata contrariamente a quello che pensano coloro cui la paura di perdere il potere ha reso la vista corta
Questo caratterizza il nostro riformismo questa scelta è strategica senza ritorno nel cuore del socialismo europeo e dell'Internazionale socialista
Questa scelta accerto oggi sì connotato di una visione meno a criticare in fatica della globalizzazione
Le recenti critiche anche radicali alla globalizzazione
Contengono accanto a paura e conservatrici che ci sono di un mondo più aperto preoccupazioni reali a proposito della necessità di nuove regole
Di una democrazia sovranazionale
Della capacità di fronte all'epoca dei capitale globale
Della merce globale della conoscenza globale di rendere globali e universali anche il diritto e quindi l'uguale far e le libertà fondamentali della persona
Su questa linea noi vogliamo proseguire mettendo al centro della nostra azione di più e meglio la qualità dello sviluppo e della vita dei cittadini
Il lavoro e le riforme di questi cinque anni di governo dell'Ulivo e del centro sinistra ci consentono di Arlon
Le politiche di risanamento
Le politiche dei redditi le politiche per l'Europa hanno permesso di ricomporre alcuni dei principali squilibri ereditati dal ventennio precedente
è stata portata a termine una grande operazione di risanamento della finanza pubblica
L'inflazione è stata sradicata dal nostro sistema l'instabilità valutaria un ricordo e l'Italia tra lo scetticismo di molti nostri avversari entrata nel nucleo dei paesi che hanno dato vita all'euro
Oggi ci stiamo incamminando verso un radicale mutamento del sistema Paese verso un'economia di mercato fondato sulla concorrenza sulla trasparenza sulla regolamentazione dei mercati
Sulla divisione dei ruoli fra pubblico e privato sull'innovazione degli apparati pubblici col federalismo e la semplificazione burocratica ha ragione Romano Prodi a proposito di Nizza ancora prevalse un vecchio egoismo nazionale
Che ha frenato riforme più coraggiose rispetto a quelle adottate
E tuttavia con orgoglio possiamo dire
Che cosa umano Prodi alla Commissione
Congiure ad Amato premier
Come fu del resto in modo internazionalmente riconosciuto
Dei diciotto mesi con Massimo D'Alema presidente del Consiglio L'Italia dell'Ulivo è diventata alla locomotiva l'avanguardia di un processo di costruzione della nuova Europa
Questo riformismo
Ci possiamo più orgogliosamente dire italiani in Europa e nel mondo perché l'Italia è più forte
Perché ha ricominciato a crescere perché è un grande cantiere di riforme avviate l'occupazione è aumentata davvero
Persone in carne e ossa non parole di un milione di unità fra il luglio del novantasei al luglio del due mila
Il tasso di disoccupazione si è ridotto dal dodici al dieci per cento
Le retribuzioni reali sono salite le riforme fiscali hanno drasticamente ridotto le aree di evasione e di elusione
Il numero delle famiglie al di sotto della soglia di povertà è diminuito
Per gli anziani sono state aumentate le pensioni minime fino a oltre settecento mila lire
La prima casa è stata totalmente esentato dall'IRPEF e sono realtà la legge quadro sull'assistenza quella sull'associazionismo quella sui congedi parentali la riforma delle forze armate l'abolizione della leva
Queste sono cose fatte di sinistra
Questo è riformismo e da opportunità di nuove riforme di nuovo riformismo di un cambio di marcia che ci proponiamo per la prossima legislatura per raggiungere nuovi traguardi
è un compito che spetta a noi alla sinistra ai riformisti al prossimo governo di centro sinistra
La destra italiana ha avuto negli anni novanta una sommossa di governo ma l'ha sprecata ha dimostrato di essere organicamente incapace di concepire
E tanto più di realizzare politiche di risanamento di sostenibilità e di rilancio dello sviluppo senza scatenare profonde rotture e divisioni nel corpo sociale del Paese
Oggi se possibile la situazione è peggiorata oggi la destra italiana mostra un volto ancora più inaffidabile
Il tratto fondamentale di questa coalizione è il populismo
Il populismo contemporaneo a differenza di quello di altri momenti attraverso la comunicazione veloce la televisione governa le emozioni
Fotografa e alimenta le paure si adagia al corso spontaneo delle cose
è una macchina per prendere voti ma è una macchina che non può strutturalmente governare è una destra che basa le sue direttrici politiche ideologiche
Su uno strano miscuglio di nazionalismo conservatore di localismo esasperato e di idolatria del mercato
Tutta la gamma dei prodotti a disposizione
Finiranno scritto Montalban col vendere le religioni delle farmacie e i nazionalismi dei grandi magazzini
Sarebbe già meno preoccupante se ciascuna di queste componenti della destra italiana posso sviluppata del solito del tradizionale conservatorismo di stampo europeo
E se l'intreccio fra queste componenti non parto risse veri e propri mostri programmatici e politici di cui lo stesso padrone del Polo l'onorevole Silvio Berlusconi ha difficoltà a controllare gli esiti
Ma dietro la vena nazionalistica della destra si manifesta anche un inquietante desiderio di rileggere completamente la storia d'Italia
Di riscrivere la prima parte della Costituzione come ha detto ieri Berlusconi di fondare su nuovi presupposti che cancelli nel Novecento in Italia la memoria del fascismo
La rilettura che rievoca intolleranze censure che gli italiani credevano di aver dimenticato
E per parlare del domani che prospettive concrete
Potrebbe offrire una proposta nazionalista di chiusura all'interno dei propri confini economici e culturali a un Paese che è una delle principali economie del mondo che è socio fondatore fondante dell'Unione Europea
Come può l'Italia dimenticare l'euroscetticismo del Polo come anche di alcuni potenti dell'economia e dell'informazione e di tizi sconsigliava di correre per rispettare i parametri di Maastricht
Lo sa
L'onorevole Fini campione del cosiddetto gollismo all'italiana
Che le nostre piccole impresa è segno di quella vitalità imprenditoriale che tutto il mondo ci invidia esportano sui mercati internazionali più di quanto facciano le grandi imprese e che quindi non è certo nel loro interesse chiudere il commercio internazionale e tornare a politiche protezionistiche
Guardiamo poi al localismo della Lega e prendiamolo sul serio perché non si tratta di semplice folklore nella lega delle sue parole d'ordine delle sue iniziative si stanno moltiplicando i segnali di razzismo
Di xenofobia di intolleranza religiosa di un antieuropeismo che preferisce le piccole patrie a un'Europa forte integrata
è una cultura chiusa inquietante
Depura parla posta la museruola che l'onorevole Berlusconi aveva fatto indossare Umberto Bossi in occasione del vertice di Nizza appena levata
Ha fatto sentire invettive inquietanti contro il Papa e il Presidente della Repubblica
L'oggetto è uno solo una campagna d'odio indiscriminata nei confronti di tutti gli immigrati nel nostro Paese
è ora di chiedo alle tante forze democratiche liberali e di destra di farsi sentire di non minimizzare
Di avere il coraggio delle stesse scelte fatte dalla destra in Francia erigendo un muro invalicabile dei confronti di posizioni fasciste poi e xenofobe a destra si è alleata solo per ragioni elettorali una forza chiaramente incompatibile con le grandi tradizioni democratiche europee di destra o di sinistra che siano e il costo di tutto questo e rischia di pagarlo un'altra volta il Paese
Ma c'è anche da domandarsi in che misura quello Calise mo'della lega e del Polo può corrispondere agli interessi dei ceti produttivi del centro nord
L'economia del Settentrione fortemente integrata in Europa il nord nel quale abbiamo avviato in questi mesi un punto di ascolto di coordinamento e di direzione a un territorio fortemente congestionato
Dov'è sempre più difficile trovare spazio e mano d'opera
Per spendere e spandere la capacità produttiva di un apparato che grazie anche alla ripresa economica in corso in Italia e in Europa potrebbe aumentare dare sbocco alla domanda insoddisfatta di lavoro della popolazione del subito
E solo quindi portando al futuro questa capacità che si crea contemporaneamente l'opportunità di crescita per le imprese del Nord e l'opportunità di lavoro per i disoccupati del Meridione
Per il Mezzogiorno L'Ulivo ricostruite pochi anni delle vere e proprie politiche di sviluppo basate sulla mobilitazione degli investimenti privati attraverso il credito d'imposta
Basate su una nuova programmazione Chiaretto disponibili fondi per circa novanta mila miliardi di lire dei prossimi sei anni
Cosa farebbe invece la destra una destra che dipende a doppio filo dall'alleanza con la lega per il Mezzogiorno
Noi invece a Venezia qualche giorno fa una convenzione programmatica di alto profilo sul federalismo abbiamo parlato con Antonio Bassolino con Vasco Errani lo stesso linguaggio dal nord al sud
La riforma federalista vera
Ispirata a un'idea ricca di democrazia diffusa locale di sussidiarietà solidale votata dal Parlamento
E per la quale aspettiamo il decisivo voto finale in seconda lettura la fine di gennaio ha smascherato la strumentale propaganda di Formigoni e Galan
Dietro cui si nasconde il centralismo regionale il fondato sospetto di nuovi sistemi di potere fondati sulla discrezionalità sul favore e sul malaffare
Da qui quel manifesto federalista o di Venezia rinnoviamo l'impegno solenne
A completare la riforma federalista nella nuova legislatura riducendo a quattrocento il numero dei deputati ridando vita al senato federale espressione diretta dei territori
E infine l'ultima componente del guazzabuglio ideologico nella destra italiana l'idolatria del mercato
Propagandata da un partito azienda il cui padrone a capo di un impero economico con posizioni dominanti su numerosi mercati e quindi ferocemente contrario a una vera concorrenza
La verità è che in tutti questi anni ogni volta che noi i riformisti
Abbiamo aperto la strada a politiche di liberalizzazione Forza Italia si è spostata a difesa degli interessi più corporativi delle categorie che a torto o a ragione si sentivano minacciate da un futuro di apertura di concorrenza
La verità è che questa è una destra che si è schierata contro le privatizzazioni
Contro una riforma europea degli ordini professionali
Contro il federalismo fiscale che per la prima volta da certezze finanziarie governi le locali e regionali e non a caso in questi giorni al di là degli slogan affissi sui muri
L'onorevole Berlusconi è molto cauto sulle proposte che il suo partito attuerebbe se venisse mandato al governo dagli elettori
Parlo delle pensioni che devono essere dice Berlusconi più dignitose per tutti
Ma in concreto non è difficile ricordare che sono stati i riformisti nel novantadue e nel novantacinque a realizzare una riforma del sistema pensionistico che il governo Berlusconi aveva fallito
Cosa propone allora la destra per il completamento di questa riforma non lo sappiamo
Al contrario noi i riformisti diciamo chiaramente che la riforma va completata che il sistema contributivo col metodo pro rata va esteso a tutti i
Che vanno superate le residue diseguaglianze di trattamento tre diversi fondi pensionistici
Che va affermata la seconda gamba previdenziale dei fondi pensione con sgravi fiscali e l'utilizzo del TFR che vanno predisposti tutti gli strumenti di accompagnamento per rendere meno drammatico al processo di uscita dal mercato del lavoro dei lavoratori più avanti nell'età
Che vanno al tempo stesso predisposti tutti gli strumenti per far accedere pienamente al sistema delle garanzie tutti lavoratori giovani e soprattutto quelli che lavorano in posizioni flessibili
Vogliamo meccanismi di sostegno alla ricerca attiva del lavoro strumenti che non cadano dell'assistenzialismo e che costruiscano moderno guelfo Fardella compagna me
L'onorevole Berlusconi propone mirabolanti riduzioni fino fiscali per finanziare le quali non è difficile prevedere un drastico taglio a tutte le spese sociali dall'istruzione alla sanità dall'assistenza alle assicurazioni sociali
Per i liberisti di Forza Italia c'è solo una ricetta detassare le grandi imprese con la riproposizione della vecchia legge Tremonti e ridurre i salari
Le nostre proposte Tiscali sono ben diverso è articolato
Nel Complesso se prosegue la positiva fase economica se il Paese non viene gettato in una situazione di incertezza e instabilità politica la pressione fiscale potrà essere portata al di sotto le quaranta per cento
Anche con scelte nuove coraggiose come quelle proposte in questi giorni da Vincenzo Visco
Non dimentichiamoci che proprio in questi giorni milioni di lavoratori e lavoratrici scoprono della loro busta paga trecentocinquanta mila lire in più che diventeranno in media novecento mila l'anno prossimo
E che il potere d'acquisto per il prossimo Natale è aumentato del trenta per cento al confronto con l'anno passato secondo stime non nostre ma delle associazioni imprenditoriali
Ma non dimentichiamoci neppure
Che molti cittadini non sanno neppure da dove vengano questi soldi
Non sanno che si tratta del bonus fiscale della serietà del risanamento e dello sviluppo questo è un motivo in più per cominciare davvero a combattere uniti la battaglia per il governo e per il futuro del Paese
Futuro che significa anzitutto lavoro e formazione per i giovani italiani per i nostri figli per le generazioni che verranno assumiamo il contributo di idee che la Sinistra giovanile ci ha qui presentato
Abbiamo a portata di mano l'obiettivo storico nella prossima legislatura quello di una vi è una piena e buona occupazione
Ma questo significa dati alla mano portare come ho detto prima nel sud la crescita economica
Significa fare l'esatto contrario di chi si è schierato contro la crescita della capacità culturale del Paese
Contro la riforma dei cicli scolastici di cui parlerà Giorgio Tonini
Per consentire ai nostri ragazzi di anticipare di un anno l'età del diploma e di entrare un anno prima sul mercato del lavoro o nelle università e contemporaneamente di avere una formazione fino a diciotto anni di età
Significa realizzare nei due mi
Costa un raccolta in finanziaria quella speciale carta di credito a tutti i diciottenni che permetta loro superando le difficoltà economiche
La famiglia di dotarsi di tecnologie informazione aggiuntiva capace di diventare impresa e il lavoro
è il Welfare della conoscenza in cui il sapere diventa la leva per creare occupazione reti la società di oggi è mobile dinamica aperti
Investire sul futuro in questo senso investire si intelligenza i saperi valorizzare il capitale umano coniugare identità innovazione dare voce ai nuovi bisogni e alle nuove povertà ma insieme alle nuove energie ai nuovi talenti
Questa è la ragione per cui questa conferenza l'abbiamo dedicata a un tema che ha un tempo è particolare e cruciale l'Italia nella società della conoscenza
Un tema particolare perché non possiamo dobbiamo parlare di tutto ma anche un tema cruciale per capire il Paese per riuscire a parlare
La società della conoscenza è uno dei modi di chiamare non solo il nostro futuro ma anche sempre di più il nostro presente
E la società nella quale la conoscenza sta assumendo il rango di risorsa strategica per eccellenza
Controllare la produzione e la trasmissione del sapere sta diventando più importante che controllare la produzione delle materie prime o delle fonti energetiche
Beh anche il sapere che determina il potere i grandi rapporti di forza nel mondo e della società
Si tratta di un mutamento che spavento e ha già avuto gigantesche conseguenze sul piano geopolitico
E ad esempio anche sul piano dell'uso dell'utilizzo tecnologico produttive economica e sociale della conoscenza che l'Occidente recita prevalere sul sistema sovietico
Così come da questo stesso fattore che dipenderanno i rapporti di forza fra le grandi aree regione del pianeta dei prossimi anni
Fra Stati Uniti Europa Giappone ma anche con potenze emergenti come la Cina l'India e il Brasile o anche rispetto ai rischi di catastrofico avvitamento per tutta l'Africa subsahariana
Il fallimento la Conferenza dell'Aja
O il dibattito sollecitato giustamente in questi giorni da Renato Dulbecco ed altre mille ricercatori a proposito della libertà della ricerca anche sugli OGM
Indicano esempi della situazione nuova in cui siamo entrati a cui dobbiamo saper dare una risposta
E ancora dal fattore conoscenza che sempre più dipendono la struttura della società la coesione sociale la stabilità politica l'Italia in sostanza del pieno di una gigantesca mutazione lo è sul piano geopolitico perché siamo legati al comune destino dell'Europa
Lo è sul piano culturale
Con l'emergere di una nuova centralità della persona dell'individuo della sua aspirazione alla libertà e all'autodeterminazione
La sinistra deve interpretare condividere accompagnare le moderne Paure della Società per trasformarle relazioni positive speranze oggi la paura antica ancestrale
Dello straniero del diverso caduta l'idea della sicurezza esterna come prevalente entra nel cuore della società civile
La questione dell'immigrazione diventa centrale
Tanto più una società come la nostra
La risposta riformista e l'inclusione territoriale
Casa servizi sanità diritti e dall'altra parte la sicurezza la giustizia e la fermezza verso la delinquenza con il nuovo sistema efficace incerto di sanzioni penali
Ma diciamolo il principale fattore di mutazioni Italia molto di più che in tutti gli altri paesi avanzati è rappresentato dal ruolo sociale delle donne delle ragazze
Lo è stato sicuramente negli anni novanta
E lo fa in modo clamoroso nel prossimo decennio
L'intreccio fra famiglia impresa anche per le dimensioni piccole della impresa impresa di famiglia in tanta parte del Paese del tutto e del tessuto sociale vede la fatica delle donne il talento delle donne
Fatica talvolta immensa in una doppia presenza originale e i Vitale tuttavia ancora senza gli adeguati servizi delle politiche sociali che sostengano queste novità
Buoni scuola e assicurazioni private colpiscono la voglia e il bisogno di milioni di ragazze Carter base della professione oltre che negli affetti
Ed è la famiglia e mai abbastanza diciamo e diremo quanto una legge come quella sui congedi parentali avviato questo nuovo riconosce Italia dentro questo mutamento
Ma siamo consapevoli che la fragilità persistente di una parte del nostro sistema produttivo ha bisogno di interventi che siano coraggiosi penso a quelli sugli infortuni sul lavoro
Sulla scarsa attenzione alla salute del lavoro su cui siamo impegnati attivamente come partito e dobbiamo vincere una sfida di governo penso ai dati sulla moderna scolarizzazione e qualificazione della forza lavoro a quelli sulla debolezza degli investimenti della ricerca a quelli ricordati recentemente dal ministro De Mauro
Che ha sottolineato come un terzo dalla popolazione italiana abbia difficoltà di lettura scrittura e conteggio mentre un altro terzo supera questa difficoltà ma non procede oltre pensiamo alla scarsa lettura dei quotidiani e ai contenuti in soddisfacenti Rural mente delle programmazioni di molte programmazioni televisive
Del Complesso significa che il sessantacinque per cento degli italiani è a rischio di analfabetismo
Rischia di perdere le capacità spesso modeste acquisite negli anni della scuola per mancanza di esercizio opportunità e di sollecitazioni culturali
Per questo occorre puntare a un sistema di formazione permanente a un'educazione che duri tutta la vita
In questo scenario concludo elevazione della prossima primavera assumono oltre che un enorme importo immediata importanza politica una valenza in qualche modo di fase storica
Non ci sono solo i rischi per la democrazia di una destra con quelle tentazioni fascisti che xenofobe
Sono anche e forse soprattutto dei rischi derivanti da una tardiva è confusa applicazione di un Leo liberissimo neo corporativo
Quali quelle che propone al Paese la destra
Ricette che eludono il nodo di fondo cruciale per un Paese che vuole mantenere alla sua identità nazionali d'Europa e non vuole diventare in cortile di questa o di quell'area forte del vecchio continente
Con sale per un Paese che voglia essere unite l'Europa e non diviso rare razionali prospere al nord e aree regionali in sofferenza e dipendenti da altri centri nevralgici del Mezzogiorno
è il nodo di fondo rappresentato la necessità di investire risorse collettive
Finalizzata alla coltivazione di Benitez pubblici essenziali come il territorio la sua manutenzione investendo in sordina risorse ingenti nel più urgente obiettivo
Di riassetto del Paese pianure colline montagne al buio di fiumi via equilibro fra sviluppo urbano e territorio rurale
Obiettivi come ne parlerà Laura Pennacchi la qualità sociale la riorganizzazione lo sviluppo degli strumenti di un nuovo web
C'è bisogno appunto di coltivare l'intelligenza il sapere ma c'è anche bisogno ti dipenderà formare valorizzare un grande patrimonio di libertà civili e di diritti che oggi vengono minacciati da visioni oscurantiste tradizionaliste
Estranea allo spirito del Concilio Vaticano secondo e al senso ecumenico e dialogante di questo papato guai per la sinistra a favorire nuove guerre di religione l'Ulivo rivendichiamo lo nei suoi momenti migliori ha trovato ragionevoli alti compromessi su temi come la parità scolastica disattesi da Lecce alto compromesso quello perché volto affermare l'idea di garantire più sapere per tutti e non un'idea liberista della scuola
E ci sono temi d'altra parte in cui occorre riconoscere limite del partito e della politica perfino delle leggi e il bisogno di rispettare la libertà di coscienza di ognuno
Ma non si può invece tacere
Di fronte all'oscurantismo antislamico ricordo le parole del sindaco Ferrari di Lodi a Milano il ventuno ottobre lo si può tacere di fronte alle censure sui libri di testo non si può tacere coglie giustamente non ha taciuto Umberto Veronesi quando si vuole limitare la libertà della ricerca l'autonomia della cultura della scienza e delle ali
La sinistra riformista ha avuto la forza di lavorare dei mesi passati per avere un candidato premier competitivo per sostenere un governo che sta lavorando bene per costruire un assetto che la coalizione più largo più equilibrato più convincente
Io non nascondo che fra di noi ci sono anche opinioni diverse su alcuni dei passaggi degli anni e abbiamo avuto alle spalle
Ne discuteremo in un altro momento e lavoriamo per poterla fare forti più su cessa elettorale e della prosecuzione del nostro impegno riformista
Ma nessuno di noi
Penso proprio crede che la sinistra in questi anni sia stata subalterno passiva siamo stati grandi protagonisti di ogni passaggio anche i più tormentati di questa stagione
Quello che ha scosso l'opinione pubblica e che ora abbiamo cominciato a recuperare è che a un certo punto si aperta un'insensata lotta per l'egemonia del centrosinistra
E che ne abbiamo pagato un caro prezzo dalla rottura progressiva di un equilibrio dell'Ulivo fino alle dimissioni di Massimo D'Alema da presidente del Consiglio
L'Ulivo in cui chiediamo e cominciava a rivedere in queste ore
Assemblee riunioni con militanti impopolari e dei DS Verdi e Comunisti Italiani tante aree politiche o senza spartito con un rinnovato clima di speranza l'Ulivo in cui crediamo non è un partito
Ma neppure una semplice alleanza di partiti è qualcosa di più è un insieme è un villaggio
Le aggregazioni che si stanno formando a partire dalla Margherita dei Comitati Rutelli in tutto il Paese di una rete di partecipazione di democrazia del territorio Camera ha bisogno di regole e ogni identità a partire dalla nostra può vivere in questo insieme in questo villaggio con la forza delle sue convinzioni dei suoi valori e con quel sistema di regole comuni a noi oggi quindi il compito di precisare e definire il nostro contributo programmatico all'Ulivo
Di rinnovare il nostro impegno col Paese e con la gente che ha fiducia in noi e dispiegare tutte le forze
A livello nazionale nel territorio collegio per collegio sei Josette al seggio per parlare anche a chi è deluso e arrabbiato
Per ascoltare paura e raccogliere speranze e per portare con orgoglio di fronte a tanti estremismi della destra un messaggio positivo e fiducioso
Grazie
Grazie al compagno Pietro Folena vorrei salutare e ringraziare per la presenza qui il presidente della Camera Luciano Violante ci salutiamo affettuosamente
E mi permetto di unire alla al saluto a Violante anche il saluto Arrigo Boldrini presidente nazionale dell'Anpi che è con noi a ricordarsi valori della Resistenza dell'antifascismo
Care compagne e cari compagni è vero che questo è un palazzetto dello sport
Ma proprio perché è un palazzetto dello sport l'acustica può essere aiutata solo da un contegno uso silenzio e dal rispetto verso l'oratore altrimenti l'oratore in grande difficoltà a farsi sentire vi prego veramente di rendervi conto di questo fatto strutturale
E adesso do la parola nell'introduzione programmatica al compagno Giorgio Ruffolo
Questa conferenza
E la prima tappa del percorso che abbiamo intrapreso a Torino con l'approvazione del progetto
Sinistra e due mila
Ricordiamolo quel progetto
Non è un'utopia
Non è l'immagine rotonda i con chiusura di una società ideale
Atemporale
Ma una prospettiva aperta la prospettiva del viaggiatore che muta lungo il cammino
Società che sono investite da una corrente continua intensa di cambiamento hanno bisogno nel tempo stesso di mutare valutazioni e giudizi
Ma anche di inserire continuamente le loro azioni in una prospettiva nella quale tenere fermi valori e principi
Per questo abbiamo convenuto di aggiornare a scadenza annuale questo nostro lavoro progettuale
E di farlo affrontando ogni
Oltre a non l'insieme dei problemi ma temi specifici che emergono non da un piano astratto ma dalla valutazione concreta
Della realtà
La prima scadenza è questa
Essa cade in un momento particolarmente critico
Della congiuntura politica
è evidente l'esigenza di collegare la nostra conferenza alla severissima prova elettorale cui il nostro partito ha richiamato nell'ambito dell'alleanza dell'Ulivo
Alle elezioni questa alleanza si presenterà con il suo programma
Abbiamo ovviamente tenuto conto di questa esigenza
E pertanto senza venire meno al disegno di Torino
Abbiamo inteso contribuire al programma dell'Ulivo in due modi
Anzitutto approfondendo in un testo quello che è stato richiamato ora da Pietro Folena l'Italia nella società della conoscenza
Buona occupazione qualità dello sviluppo equità sociale
Uno dei temi dell'evoluzione sociale più impegnativi per un'azione di governo di largo respiro
Inoltre sintetizzando in un manifesto
Che stiamo ancora mettendo a punto definitivamente
Un identikit programmatico sintetico un'immagine di un'Italia desiderabile e possibile che l'alleanza di centrosinistra possa proporre agli elettori come un suo impegno e come base di un nuovo patto sociale
Poche parole sul primo sul secondo esercizio sul primo si soffermeranno poi dopo di me Giorgio Tonini e Laura Pennacchi nei loro interventi
Società della conoscenza molta retorica è stata Spesal su questo tema
Su questo tema del sapere o più riduttivamente della informazione
Troppa nebbia mediatica rischia di offuscare un concetto che è semplice
Con una brutta ma efficace parola un economista già molto tempo fa diceva che il processo produttivo moderno e destinato a cefali Zard si ad usare le macchine invisibili del pensiero gli strumenti per pensare diceva Ward intorno modelli algoritmi calcoli insomma le macchine pensanti anziché le macchine pesanti
è evidente che l'esplosione dell'elettronica e dell'informatica ha impresso a questo processo un'accelerazione vertiginosa
Ma non si tratta solo di grandi innovazioni tecnologiche che comportano un formidabile progresso quantitativo della potenza comunicativa
Si tratta di una trasformazione dell'organizzazione produttiva del modello pesante fordista che impegnava molti uomini a produrre poche cose standardizzate in una lunga serie di operazioni specializzate
A un modello flessibile in cui pochi uomini fanno molte cose diverse comprimendo le operazioni in tempi minimi
Questa trasformazione investe le forme l'accumulazione del capitale
Investe la natura e la struttura del lavoro
Investe i rapporti di forza tra il capitale lavoro
Essa costituisce l'aspetto temporale l'accelerazione del tempo di quella più vasta rivoluzione capitalistica
L'altro aspetto della quale complementare a questo è rappresentato dalla globalizzazione
Dalla dilatazione dello spazio
Questa rivoluzione capitalistica che ha origine nella crisi degli anni settanta
La crisi del compromesso socialdemocratico e dei suoi sistemi di regolazione quello internazionale di Bretton Woods quello nazionale keynesiano quello sociale del Welfare State
Racchiude un potenziale drammatico e ambiguo di liberazione e di servitù
Essa suscita entusiasmi acritici e paura e regressive
Perché contiene una promessa di liberazione il lavoro umano sottratto agli automatismi alienanti della catena di montaggio e arricchito dall'intelligenza e dall'autonomia delle scelte
Ma anche una nuovissima minaccia di disgregazione sociale costituita da nuove forme di diseguaglianza di privilegio di esclusione
è un fatto incontestabile che oggi le minacce prevalgono sulle promesse
Determinando una sfida per la democrazia
La sfida della mercati d'azione della società
La crisi dei sistemi di regolazione costruiti nel dopoguerra non si è risolta infatti in nuovi sistemi di regolazione
Di Governance come divenuto obbligatorio dire oggi ma semplicemente intere colazioni dei regolazioni degli scambi dei capitali del lavoro
E la deregolazione è diventata una ideologia l'ideologia della nuova destra il nuovo credo liberista
La sinistra dovrebbe essere evidente non può permettersi
Di mettersi di traverso a questa rivoluzione senza negare la sua essenza di forza politica di progresso
Non può ridursi a sfasciare rabbiosamente vetrine e a incendiare auto in sosta precipitando nella società della disconosce Enza e nella rivoluzione del teppismo
Ma non può neppure negarsi Prost Fernando sì di fronte al mito dell'America di trazione come modernizzazione e della modernizzazione come nuovismo
Un nuovismo che poi consiste nel tornare indietro compiacendosi in uno scimmiottando un po'patetico dell'efficientismo manageriale
La sinistra deve guardare dritto negli occhi
No no no no della riva nord il cordoglio di presidente imprescindibili
E si sta dissolvendo in due direzioni opposte
Verso l'alto con l'emergenza di nuove élite dire Antje dalle ricchezze sfacciate
Che ingigantiscono mentre loro dormono e di tecnocrazia ed ai redditi favolosi guadagnati al gioco dell'oca nei giganteschi quiz e della promozione manageriale
E verso il basso con la ricomparsa di un proletariato di esclusi nono un proletariato marxiano delle fabbriche ma un proletariato tardo-romano delle Suburra
Degli emarginati degli esclusi dei secessionisti
Questa diffrazione genera anzi età incertezza frustrazione generale fuga della droga e le scorciatoie della criminalità
No la società della conoscenza non è un paradiso
Ma neppure l'inevitabile inferno prossimo venturo
è la prova drammatica cui deve confrontarsi una nuova stagione riformista di regolazione sociale e politica
Nessuno uscirà da questa prova vittorioso se tenterà di ricostituire le regole vecchie chiudendosi nel conservatorismo difensivo o riducendosi nella contestazione sterile
La sinistra può e deve dare una risposta costruttiva pragmatica e programmatica che sappia cogliere il nuovo autentico racchiuso nello sviluppo della potenza tecnologica
E che sappia declinarlo in nuove regole e in nuove istituzioni del potere politico che sappia in altri termini costruire una nuova politica per una nuova economia
Questo è un lavoro che insieme esaltante e modesto artigianale
Si tratta di estrarre dalla sfida della nuova economia le potenzialità di progresso e di fronte a girarne i rischi
Abbiamo cercato ponendoci concretamente nel quadro del qui e ora del nostro tempo e del nostro Paese di contribuire a questa impresa di comprensione e di costruzione
E quel che abbiamo tentato di fare in estrema sintesi nel testo che vi è stato presentato
Lo abbiamo fatto in particolare in tre campi quello della produzione quello del lavoro quello della formazione nel primo abbiamo messo in luce la nostra opzione che lo sviluppo della competitività attraverso l'innovazione molto più che attraverso la compressione dei costi
Nel secondo abbiamo concentrato la nostra scelta sulle strategie di informazione del lavoro piuttosto che su quelle di una sua intensificata mercificazione
Nel terzo abbiamo posto l'accento sulla educazione permanente come strategia di diffusione equa e continuativa della conoscenza in tutti gli strati della popolazione
Dunque lo sviluppo della conoscenza non è soltanto noi una strategia di risposta agli imperativi della tecnica
La conoscenza non si dovrebbe dimenticarlo è anche e soprattutto un fine della curiosità e del raffinamento dell'uomo e il monito dantesco che esprime al meglio in forma icastica
Questa suprema istanza esistenziale
Ma il perseguimento della conoscenza sia come risorsa sia come ideale umano non può prescindere dal più ampio quadro delle regole e delle istituzioni che assicurano la stabilità e la pace sociale
Non può prescindere in particolare da tre esigenze che questo nostro testo richiama come ineludibili impegni dell'azione politica
E cioè la sicurezza sociale la sostenibilità ambientale la legalità civile
La prima ribadisce il principio che sta alla base delle grandi conquiste del riformismo socialista
Che la protezione dei rischi della vita della salute
Dell'età del lavoro
E delle iniquità di genere di appartenenza etnica fa parte integrante per la sinistra del concetto di sviluppo non c'è sviluppo nel senso autentico di questo termine
Nei processi di crescita che ribadiscono e inaspriscono condizioni gravi e persistenti di sofferenza
E di iniquità
La seconda e cioè una condizione accettabile di sostenibilità ambientale segnale emergere alla coscienza sociale del nostro tempo di un nuovo imperativo etico come risposta una crescita distruttiva suicida
Ecologicamente incontrollabile imperativo che la sinistra riformista ha fatto proprio nel suo programma armonizzando il principio umanistico della pace con la natura con quello della solidarietà sociale
La terza esigenza quella della certezza della garanzia delle leggi a cominciare da quella dell'integrità e della sicurezza personale è antica quanto lo è l'uomo sulla terra
Ma subisce oggi una minaccia nuova è tremenda
Di imbarbarimento della convivenza e del costume in una società nella quale la criminalità organizzata raggiunge una potenza che sfida quella dei più grandi Stati del mondo
Ecco queste sono le principali direttrici di un messaggio inteso a chiarire il senso del nostro riformismo
Le grandi azioni da intraprendere per promuovere attraverso la diffusione della conoscenza uno sviluppo temprato dall'equità le garanzie da offrire per preservare la coesione sociale
Queste direttrici programmatiche li abbiamo collocate nel quadro geopolitico nel quale ormai storicamente si svolge la nostra vicenda nazionale
Che è quello dell'Europa
L'Europa è veramente la sfida del secolo del nuovo secolo
Stiamo costruendo un nuovo soggetto mondiale un nuovo protagonista della storia
Stiamo partecipando a un'impresa che se compiuta costituire a un miracolo dell'immaginazione politica una vittoria della progettazione politica sull'inerzia gravitazionale del cosiddetto realismo politico
Una vittoria postuma sul principe di Metternich e sui suoi epigoni contemporanei
Una impresa davvero realistica in sé so proprio perché costituisce la risposta appropriata nella direzione e nella dimensione della politica all'economia del potere alla potenza
In essa si può compiere in tutta la sua pienezza il destino della nostra unità nazionale
Abbiamo però sentito anche il bisogno come dire di fare la punta a questi messaggi
E cioè di sintetizzarle in una serie di traguardi di indicatori Obiettivo
Che li rendano immediatamente riconoscibili nei risultati delle azioni che essi propongono questo è lo scopo dell'altro documento che stiamo preparando il progetto di manifesto da tempo la sinistra ha rinunciato a presentarsi come messaggera divisioni chi di Asti che come portatrice di quelle ideologie salvifiche che un sociologo contemporaneo ha chiamato immetta racconti
Curiosamente oggi è proprio una certa destra a lasciarla lanciarsi disinvoltamente nell'annuncio di futuri radiosi di Bengodi dispensatore i miracolosi di tutto e di più
La nostra sinistra riformista ha preso la lezione del Governo i limiti i costi i nodi dell'azione politica soprattutto quando deve affrontare la sfida del cambiamento
Non per questo però ha rinunciato alla sua vocazione genetica che quella illuminista di migliorare la società di renderla sempre più civile
Sempre più umana incivili mento si rivisitazione
Ecco una parola che bisognerebbe riabilitare in termini e in termini vidi revisionismi barbarici
A quella parola solare si contrappose per qualche tempo quella di Kultur evocata profondità tenebrose della coscienza della stirpe con una vocazione alla introversione
Di cui troviamo oggi tracce caricaturali in certi riti giullare Ski del risorge ente razzismo europeo
Per Renzi urgente razzismo etnico che siano le bevute alle sorgenti del Po o gli schiaffoni sulle cosce dei danzatori bavaresi
La sinistra dunque non può rinunciare al futuro senza negarsi
Alla pretesa di sceglierlo e di costruirlo
Essa è diventata ben consapevole che nessuna utopia può imprigionare il futuro specialmente in società complesse caratterizzate da gradi più elevati di incertezza
Ma anche che proprio nel mondo dell'incertezza l'unica certezza sta nella nostra volontà
A questa libera volontà deve ispirarsi l'azione politica non ai determini ismi della tecnica o agli imperativi metta economici dei mercati
Questa volontà di fare deve essere comunicata con chiarezza e onestà a coloro cui chiediamo di darci il loro consenso la loro fiducia
Non appartengono certo alla chiarezza e all'onestà e gli slogan che permettono e promettono di tutto e di più
Ma neppure sono sufficienti testi programmatici per quanto elaborati con scrupolo come quelli che vi presentiamo pensiamo che una grande forza politica come la nostra in una prova elettorale severa come quella cui ci accingiamo
Debba sfidare se stessa impegnandosi su certi traguardi inequivocabili
I numeri sono inequivocabili come quelli dei parametri di Maastricht che sbeffeggiati da certi professori i quali tra parentesi continuano imperterriti a professare
Hanno avuto il merito di concentrare il fuoco dell'azione politica sul bersaglio
Mentre c'è chi dà i numeri in senso metaforico il funambolo esco noi proviamo nel nostro manifesto a tradurre in numeri gli obiettivi del nostro programma
Non è un esercizio statistico è un impegno politico tanto più serio in quanto è assunto da chi ha dimostrato con i fatti di assolvere i suoi impegni e di realizzare i suoi obiettivi
Ecco io credo che la politica della sinistra ci guadagni molto a distinguersi da quelli della destra se gioca a carte scoperte
Carte sulle quali non c'è scritto di tutto di più di meno di meglio ma quanto come dove credo che abbia tutto da guadagnare in identità e credibilità se non promette un paese di balocchi per i più piccini sotto lo sguardo benevolo di un Papa un po'stempiato
Ma se si impegna a costruire in un patto sociale
Con i suoi elettori non per il non si sa quando ma per il due mila e cinque al termine della prossima legislatura un'Italia migliore di cui sa offrire l'immagine questo è ciò che la sinistra può fare
E non vedo che cosa ci sia da dire e da fare più di sinistra di questo uno storico francese diceva che i mercanti italiani dominarono per cinque secoli l'economia europea perché preferivano la percussivi Ca'delle cifre al vuoto lirismo delle parole
Ecco una buona occasione per noi di applicare una grande lezione di mercato dopotutto non si tratta di cinque secoli ma di cinque anni
Vorrei concludere sul tema del rapporto che corre tra il progetto
E il partito questo partito
Questo nostro esercizio ha costituito per coloro che ci si sono dedicati un impegno intenso serio concreto io devo e voglio ringraziarli tutti
Anche perché non sempre diciamo così questo lavoro è assistito da un'attenzione partecipativa intensa dei quadri e dei militanti del partito
è questo compagni e più che un male
è un errore
Il rapporto tra partiti e programmi è stato sempre nella sinistra un rapporto non facile
La destra non ha bisogno di programmi ma solo di slogan
Essa si affida a quel programma naturalistico che è costituito dagli interessi dalle emozioni dai rapporti di forza
Certo di programmi la sinistra ne ha fatti tanti
Una volta quando essa viveva immersa in una cultura ideologica quei programmi erano degli aggiornamenti dell'ideologia
Dei tentativi di leggere il presente alla luce dei principi ideali e delle mete finali per riceverne conferme e conforto
Era un po'come le messe al campo prima della battaglia
Ora l'ideologia non c'è più
E non abbiamo bisogno di messe almeno in questo campo
Tutto è assorbito e dominato dall'azione politica quotidiana
In questa temperie empirica i programmi rischiano di ridursi a un gesto dovuto e un po'distratto anche se volenteroso
Un po'come il segno della croce che fanno certi calciatori quando entrano in campo
Beh questo davvero sarebbe un errore
Perché usciti felicemente dall'armatura ideologica di un tempo i partiti rischiano di essere esposti a una deriva nella quale l'agenda dei temi e dei tempi e dettata solo dall'esterno dalla congiuntura
E nella quale la dialettica politica che dovrebbe essere animata tra da contrasti tra idee rischia di decadere a conflitti come dire posizionali
Guelfi e ghibellini che riflettevano in un primo tempo le due grandi ideologia del Medioevo
Diventarono poi dei pretesti con l'impallidire di quelle ideologie sì che come diceva il grande Bartolo di Sassoferrato uno poteva essere guelfo in un luogo e ghibellino in un altro
E poi distinguersi a sua volta in guelfo bianconero a Firenze e a Pistoia
E a di Berlino verde o secco a Lucca e ad Arezzo intanto negli altri paesi europei per l'assillo di Machiavelli si stava costruendo lo Stato moderno ne è passato del tempo
E sarebbe ingiusto e ingeneroso affermare che la sinistra si occupa solo di arbusti verdi o secchi che siano no
La sinistra intanto ha una grande storia d'idee e di conquiste nella quale può riconoscersi deve riconoscersi senza troppe contrizione
Inoltre in questi ultimi anni si è misurata concretamente e vittoriosamente con il potere con il governo con il governo del Paese
Con saggezza con responsabilità con coraggio con competenza ha maturato in questa esperienza una classe di governo moderna
Ora si tratta semplicemente quel patrimonio antico
Quell'esperienza recente di investirla in una strategia progettuale di più ampia prospettiva nella quale collocare i suoi impegni e i suoi traguardi
A questo investimento abbiano tentato di dare un contributo
Il vostro
Il vostro applauso ha dimostrato la gratitudine a Giorgio Ruffolo per questa bella introduzione
Devo fare una tra comunicazione eh convocata immediatamente la riunione degli scrutatori che sono stati indicati le regionali insieme la direzione del partito per discutere delle questioni organizzative connesse all'eventuali operazioni di voto
La riunione si tiene della saletta che si trova presso l'ingresso uno davanti al palco
Be davanti al palco della presidenza ripeto nella saletta che si trova presso l'ingresso uno davanti al palco della presidenza sono immediatamente convocati sì scrutatori
Non si sente
Devo fare un annuncio di carattere storico quindi vengo alla tribuna
è convocata immediatamente la riunione degli scrutatori che sono stati indicati fra direzione comitati regionali
Per discutere delle questioni organizzative connesse all'eventuali operazioni di voto la riunione si tiene nella saletta presso l'ingresso uno che è provato di fronte al parco della presidenza e adesso la parola per la sua comunicazione a Laura Pennacchi
Questa Assemblea è importante
Perché ci offre le condizioni per mettere in atto quella che
Ma li ho chiamato una linea prima che tu entri nel vivo compagni veramente impossibile poter ritenere una assemblea mentre chi parla sta in sala chi parla è bene che esca
Perché
Noi non abbiamo mai avuto come sinistra troppe simpatie per la maggioranza silenziosa però è giusto che questa volta la maggioranza silenziosa posso ascoltare e che chi parla cortesemente esca e ci lasci proseguire i lavori
Stavo dicendo che considero questa Assemblea molto importante
Perché ci offre le condizioni per quella che voglio definire una vera e propria offensiva programmatica che noi dobbiamo lanciare offensiva programmatica significa che il lavoro che abbiamo fatto fin qui è di grande interesse e voi potrete
Prenderne
Cognizione dai materiale che vi sono stati consegnati
Ma il lavoro iniziato davvero quando i riflettori si saranno spenti
Perché noi dobbiamo superare ritardi che abbiamo avuto dobbiamo mettere da parte approssimazioni che anche se abbiamo avuto affermazioni cargo troppo frettolose
E incertezze silenzi perché anche i silenzi hanno la loro parte
D'altro canto in questi anni in questi mesi
Rispetto alla destra il nostro vero vantaggio competitivo
Sono stati i contenuti la nostra capacità di elaborare e articolare contenuti
Opzioni di merito
Programmi
Nell'azione di governo
Nell'iniziativa che con cui la maggioranza ha sostenuto i governi di centrosinistra programmi di visitati da una cornice progettuale di grande respiro
Il programma conta perse e conta per le modalità con cui viene costruito
Le modalità devono essere diffuse con una partecipazione diffusa
Il programma non può essere affidato a un gruppo di vertice ristretto e tanto meno non può essere requisito da un gruppo di vertice ristretto
Il programma deve essere l'occasione di una partecipazione ampia democratica un'occasione di democrazia e quindi anche di mobilitazione per la campagna elettorale che è già in atto che ci attende
Questo vantaggio competitivo che è il programma che sono i contenuti
Va usato tanto più a oggi che la destra non si presenta con il Gretto e chiaro neo liberismo del novantaquattro e del novantasei
La destra si presenta con una miscela composita
Che per quanto a stellata eterogenea contraddittoria è tuttavia insidiosa
Una miscela in cui il desiderio di spallate ebbe regolamentate vicino il vagheggiamento di soluzioni di frammentazione e di precarizzazione sociale
Convivono con la difesa dello status quo
Con molti conservatorismi sono allora i conservatori con l'alimentazione di corporativismi di varie specie
Per questo noi offriamo con questa conferenza programmatica un asse interpretativo di tipo strategico
Lo proponiamo come una chiave di lettura del mutamento sociale una chiave di lettura con forza unitaria
Per un mutamento che ha le dimensioni e i caratteri di un cambio d'epoca come diciamo nei documenti anche il sette documenti più specifici e ben più di sette chili sono stati preparati
Al centro di questo mutamento
Stai sommovimento in corso nel mondo del lavoro e nel mondo dei lavori
La trasformazione della bomba il cuore della transizione in atto
Dalla economia dalla società
Le cose di cui sto parlando sono anche il luogo dell'emersione di una più chiara distinzione di una più chiara differenza tra destra e sinistra tra centro destra e centro sinistra
In tutto il mondo questa differenza si accentua
E al tempo stesso ebbene vedere anche questo aspetto questa differenza passa lungo crinali diversi dal passato crinali più sottili
Molto più drastici nelle implicazioni apparve ma più sottili nelle definizioni a monte
Che non riproducono meccanicamente le tradizionali linee di divisioni tra destra e sinistra del passato e tuttavia la differenza c'è e si accentua
Pensate al confronto che c'è stato tra Gore e Bush
Dire che esso è stato caratterizzato da una convergenza verso il centro che annebbiato le differenze significa non comprendere il conflitto che è avvenuto perché avviene e che ha visto in primo luogo i democratici in campo per la difesa e il rilancio dell'istruzione pubblica americana della Social Security americana
Un altro esempio all'evoluzione del New labour di Tony Blair
Di questa evoluzione si danno visioni distorte sia quando la si presenta come a una sorta di campioni positivi di cui si dà una valutazione positiva di un riformismo che si distinguerebbe del tutto dalla tradizione socialdemocratica
è sita una visione distorta anche quando le si presenta come una sorta di abiura successiva dei valori socialisti
Come collocare dentro contenitori così angusti
La moda e di interventi che Müller Borra predisposto sul tema dell'inclusione sociale o a un sociale imploso interventi fatti non sono di trasferimenti monetari
Ma di misure organizzative di modelli organizzativi di strutture di amministrazione fu con personale molto qualificato dunque di goderne manca oltre che di governance
Come collocare in contenitori così angusti il finanziamento venue Webber ha operato degli Gnutti per i nuovi imperi nuovi lavori per i giovani con una tassa speciale
Sui sovra profitti Belén preso di pubblica utilità
E d'altro canto badate la fede non so sia etiche un'associazione costitutiva statutariamente del New labour
Oggi chiede che venga aperta una grande discussione nel dibattito pubblico sull'amena pubblica
Sul fatto che delle tasse non si può parlare solo quando si può ridurre c'è un problema di legittimità della Cassazione
E l'affetto inabissarsi IT campione di riformismo
Chiede che la tassazione in Inghilterra che al trentasette per cento
Venga portata a livello medio europeo per il quarantadue per cento perché solo in questo modo si potrà porre rimedio a quella devastazione del tessuto coesivo sociale dei trasporti dei servizi dei servizi sociali
Che Tony Blair ha ereditato da quell'attività che è stata Margaret Thatcher
Noi
Ci siamo impegnati in questi anni nella sfida dell'innovazione
E vogliamo rilanciare questa sfida no non ignora azione quale che sia ma una innovazione qualificata la quale dà vita a una modernizzazione che si qualifica appunto come modernizzazione progressista e come mordente modernizzazione qua
Dove l'equo l'equità non è qualcosa che si aggiunge alla superficie di un contenitore che rimane invariato nel suo nucleo strutturale ma che permea quell'opera strutturale dal lato della sfera sociale e dal lato della sfera produttiva
Accettare questa sfida obbliga la sinistra fuoriuscire dai suoi orticelli no obbliga quindi a ridefinire sì
Ma la obbliga anche a riaffermare la propria differenza la propria distintività
E qui sta nato la possibile riconosci nei riconoscibilità dei DS Stane lei da sta nei contenuti altrimenti sarebbe una riconoscibilità assai precaria
Assai fugace
Riaffermare la propria distintività vuol dire abbandonare ogni timidezza e timidezza eh sia l'incertezza nel fornire risposte adeguate alle domande e alle esigenze nuove
Sì a credere che fornire risposte di questo tipo equivalga a passiva concessi vita
Appunto è semplice assecondamento dei processi è piuttosto che il loro governo e talora perfino a subalternità
Ma io mi chiedo
Ma se la distinzione se la distintività deperisce se le differenze si appannano perché la nostra gente dovrebbe sentirsi mobilitata
Mobilitata in una battaglia che è già durissima e perché gli elettori comuni dovrebbero votarci
La chiave di lettura della società della conoscenza con tutte le sue opportunità ma anche i suoi grandi rischi
Ci consenta di rivitalizzare da spinta di fondo che ci ha animato dal novantasei ad oggi
La spinta atta a fuoriuscire la società italiana dà la possibilità azione dalla paralisi
Che mi aveva bloccato il potenziale di sviluppo in cura Riva precipitata
Il circuito perverso fatto di alto debito alto detti si tratta infrazione in alti tassi di interesse svalutazione ricorrente della lira
Al tempo stesso questa chiave di lettura alla Società dei rapporti della conoscenza ci consente di dare rinnovato slancio al bisogno di dinamismo di sbarco di apertura di libertà della società italiana
Lo slancio che vogliono praticare le donne dei DS nel viaggio lo chiamano lo chiamiamo così viaggio per l'Italia che entra prenderanno
E in cui nelle varie tappe faranno leva su parole chiave come libertà passioni talenti
Il circuito perverso di cui parlavo nel novantasei
Ci ha consegnato un paese chi aveva elementi impressionanti
Un incredibile staticità della propria specializzazione produttiva che ci hanno fatto fuoriuscire da tutte le frontiere tecnologiche avanzate
Un'arcaicità del sistema universitario senza alcun rapporto con quello della produzione
Il depotenziamento una dissipazione del capitale umano se è vero che la sesta potenza industriale del mondo peraltro al al trentaduesimo posto nella graduatoria dell'istruzione pro capite
E come potevamo non mettere in piedi quella mole di riforme nel sistema col scolastico a cui abbiamo pensato se queste era la situazione ci consegnava l'inquinamento dello stato sociale ci consegnarono lo stato sociale con troppi elementi di particolarismo e di categoria lirismo che penalizzavano soprattutto donne e Giovanni
Oggi lo sblocco l'apertura per definizione rilancia istanze di libertà
Ma per il modo con cui lo vediamo le istanze di libertà
Per la fase che viviamo per il modo più ricco con cui la sinistra concepisce le libertà al plurale
Non solo come libertà facoltà di scelta sul mercato ma con una potenzialità di significati in cui è centrale l'autonomia ed integrità della persona
Le istanze di libertà ci ripropongono istanze di eguaglianza di eguaglianza che si coglie al volo con le differenze
Ci obbligano a rivisitare la nozione di capitale sociale
Ci dicono che non sarebbe certo una soluzione sostituire il parà un paradigma
Definito come quello dell'inclusione sociale considerarlo in opposizione in alternativa a quello dell'eguaglianza o considerare in opposizione in alternativa all'eguaglianza delle opportunità l'eguaglianza dei risultati
E se questa alternativa non può esserci questo ci riporta a un discorso di riqualificazione profonda del Welfare State la cui funzione primaria storicamente è stata garantire maggiore eguaglianza compreso la lotta quella forma estrema di diseguaglianza che era povertà e assicurare sicurezza contro i rischi della vita
è questo complesso di ragioni che ci ha spinto a farci carico
Di tutta una serie di questioni voglio ricco sulle quali si è visto voi si pente tanto più oggi la differenza con la destra
Pensiamo per esempio al nostro bisogno oggi di non abbandonare al loro destino
Quel sessanta per cento di giovani che si iscrivono all'università e non conservano dalla una che nel novantasei era il settanta per cento
E che oggi è comunque una percentuale così alta ed è questo che ci spinge a volere riforme come la laurea breve la laurea specialistica su cui bisognerà certamente ad avere anche molto equilibrio nella realizzazione
Questo complesso di regioni ci spinge a cercare soluzioni per elevare la competitività del Paese ma una competitività da cui nozioni sì appunto di competitività sistemica
Di qualità che non paghi che non guardi soltanto al contenimento dei costi ma guardi all'allargamento della gamma produttiva e che prende atto
Che è anche in quella riduzione dei costi che c'è stata hanno agito fortissimamente le politiche dei governi di centrosinistra
Come spiegarci incrementi nei profitti delle medie e grandi imprese che sono state le cinquantadue per cento nel novantasette
Del cinquantatré per cento nel novantotto del settantadue per cento nel novantanove senza nazione fiscale che ha prodotto annetto appunto delle tasse questo tipo di risultati
E ci spinge
A lavorare
Per proseguire nella riforma del guai al fatto
La destra ripropone lo stato sociale minimo fatto di carità per i poveri assicurazioni private generalizzate deduzioni fiscali massicci a vantaggio dei più ricchi
Nonostante tutti i manifesti che promettono tutto e il contrario di tutto che vogliono rassicurare dobbiamo sapere che vorrei far stai è di nuovo sotto attacco
Minacciata sono le pensioni
E minacciata e la sanità
Il lupo perde il pelo ma non cambia il vizio perché
Starsene negli scritti
Ma chiaramente ricostruibili della di soluzioni per esempio sul DPEF noi troviamo la destra che ci indica per le pensioni un modello di privatizzazione generalizzata
In un documento che la Fondazione Frey ha preparato per il Paolo sulla
Sul programma il capitolo che c'era sulla previdenza e che chiedeva la privatizzazione della previdenza è misteriosamente e non tanto misteriosamente scomparso
Noi siamo contrari alla demolizione dello stato sociale ne vogliamo il rinnovamento la riqualificazione e questo significa che dobbiamo evidentemente sottrarci a qualche residua trenta botta non è poco della nostra difensivista non dobbiamo arroccarci
Ma dobbiamo perseguire sentieri innovativi con la consapevolezza della portata della scritta in gioco
Privilegiando soggetti come le donne e i giovani
Gli indirizzi sono chiari
Riattivare il circuito virtuoso tra stare coi nomi che spera sociali
Un Fatal non residuale
Le coperture oggi che gravano sul pubblico solo in modo circoscritto al per ambiti circoscritti possono essere spostate sul mercato
L'universalismo con selettività che significa approfondimento all'estensione della cittadinanza
Un tassello importante su questo sarà la messa a punto Gioni di un'ipotesi di imposta negativa alla quale già con la finanziaria di quest'anno in qualche modo ci siamo tenuti preparando quando abbiamo dovuto affrontare tutto il tema di coloro che non avevano capienza di reddito gli incapienti i cosiddetti
Il contributo offerto dalla proposta
Del ministro Visco è interessante se inteso come io ritengo che il ministro lo intenda in questo contesto nel contesto cioè in cui moduli diamo una solidarietà di cittadinanza e una solidarietà assicurativo occupazionale
Dei due componenti quelle più basata sulla fiscalità generale quella che continua basta che continui a vedere il grande valore dell'assicurazione sociale generale devono possono coesistere
Occorre anche garantire un'adeguata progressività tenendo conto che sono stati svuotati tradizionali sistemi per garantire progressività ma una progressività ci vuole
E occorre ricordare ciò che il ministro Visco ha detto quindici giorni fa e cioè che qui in questo nostro Paese la pressione fiscale non può scendere se vogliamo
Avere risorse da investire in servizio in investimenti pubblici e tenendo conto del debito pubblico sotto il trenta per cento
Sto concludendo
Il palo si presenta di fatto
Con un unico messaggio che è quello della cancellazione dei tassi troverete nei documenti che vediamo lasciato
Di quale incredibile entità sia la richiesta di ridurre la pressione fiscale e quali terribili affetti questa richiesta di ridurre la pressione fiscale di dieci quindici punti può avvenire
Non basterebbe badate la soppressione dell'intero servizio sanitario nazionale che porterebbe risparmio Fe misticamente per centosessantadue mila miliardi non basterebbe il licenziamento in tronco di un milione di dipendenti pubblici che porterebbe risparmi per quattro poco più di sessanta mila miliardi
Per coprire il vuoto
Di gettito pubblico
Che Berlusconi potrebbe provocare ma ci sono anche importanti effetti redistributivi che vanno a danno dei ceti medi quei ceti medi che io ritengo dobbiamo invece tornare integralmente a recuperare una grande attenzione per i deboli ma non pauperismo grande attenzione anche ai ceti medi
La proposta di Berlusconi danneggiano i ceti medi e avvantaggi enormemente i dieci di più ricchi della popolazione specialmente l'ultimo quello a cui appartiene lo stesso onorevole Berlusconi
La sinistra noi sta finendo per davvero con la coalizione abbiamo una visione molto più complessa e più ricca non ci affidiamo ha un solo strumento abbiamo completamente abbandonato l'idea di un solo strumento della panacea di per tutti ma noi puntiamo sul concorso la convivenza di più opzioni e di più strumenti nella formazione della politica economica crediamo nelle politiche pubbliche e abbiamo bisogno di risorse per realizzare le politiche pubbliche
Noi pensiamo che si debba fare leva sul recupero pieno del fisco a strumento di sviluppo un fisco amico dall'innovazione
Noi pensiamo che lo Stato vada non semplicemente ridimensionato Babette esteri tanto per ricordare l'altro motto thatcheriano reaganiano seguito da da Berlusconi noi vogliamo il rinnovamento perché ridimensionamento spesso significa semplicemente deresponsabilizzazione
Vogliamo la riqualificazione non lo smantellamento del sistema di protezione sociale
Siamo infine per un'idea della tassazione che ne commisura la legittimità a livello e la qualità dei servizi e degli investimenti che una società vuole avere
E dunque al patto di cittadinanza che la tiene insieme e la sorregge e la spinge verso il futuro
Grazie a Laura Pennacchi la parola Giorgio Tonini
Care compagne cari compagni
Mezzo secolo fa i fondatori della Scuola di Francoforte Horkheimer e Adorno
Raccontavano come Ulisse davanti al pericolo rappresentato dal canto delle sirene
Conoscesse due sole possibilità di scampo
Una è quella che Ulisse stesso prescrive ai compagni
Egli tappa le loro orecchie con la cera e ordina loro di remare a tutta forza
Freschi e concentrati i lavoratori devono guardare in avanti e lascia stare tutto ciò che attorno essi diventano pratici l'altra possibilità è quella che Ulisse sceglie per sé il padrone che fa lavorare gli altri per sì
E li ascolta il canto ma impotente legato all'albero della nave e più la tentazione diventa forte e più strettamente si fa legare egli non può che accennare Paul capo di slegarlo ma è ormai troppo tardi i compagni che non odono nulla sanno solo del pericolo del canto e non della sua bellezza
E lo lasciano legato all'albero per salvarlo e per salvare se stessi con lui
Così il godimento artistico e il lavoro manuale si separano
Lo schiavo resta soggiogato nel corpo e nell'anima il signore regredisce
Nessuna forma di dominio ancora saputo evitare questo prezzo la maledizione del progresso incessante è l'incessante regressione
Vi ho riproposto questa splendida pagina ormai classica del pensiero occidentale
Perché ho l'impressione che in essa sia racchiuso il senso profondo delle scelte politiche che abbiamo fatto stiamo facendo ci proponiamo di fare nel campo delle politiche formative
Noi stiamo lavorando per dare al nostro Paese un sistema formativo che ricomponga la frattura fra i predestinati ad ascoltare il canto delle sirene e i condannati a remare con le orecchie tappate
Per decenni la scuola l'università italiane sono state così
Hanno favorito il PRA mandarsi di questa divisione di destino tra le classi dirigenti da una parte esentate in un certo senso perfino dei private del lavoro pratico
Perché coltivate nella contemplazione del bello e nell'esercizio delle arti dello spirito
E dall'altra le classi subalterne addestrate al lavoro ripetitivo ed esecutivo tecnico e pratico svuotato di ogni domanda sul senso di ogni familiarità con la parola e il pensiero
Da decenni dal dopoguerra e poi soprattutto dal sessantotto la scuola e l'università italiane cercano a fatica una via d'uscita da questa angustia
Che ancora oggi condanna la stragrande maggioranza degli italiani ad una impressionante carenza di cultura secondo un'indagine del cede dell'OCSE
Due terzi della popolazione italiana ha un patrimonio di conoscenze di base così limitato da rendere difficile la lettura di un articolo di giornale o l'effettuazione di un calcolo matematico poco più che elementare
Solo quarto della popolazione a un livello sufficiente e meno del dieci per cento un livello elevato di competenze di base come queste
La percentuale di italiani che non saprei definire se non semi analfabeti sfiora il novanta per cento tra gli ultrasessantenni e scende sotto il cinquanta per cento tra i sedici e i venticinque anni
Si tratta di cifre impressionanti tanto più se se se le si confronta a livello internazionale
L'Italia è certamente il recupero ha fatto passi straordinari
Ma si tratta di un recupero ancora troppo lento che va accelerato e che non può riguardare solo le nuove leve demografiche
Ma deve interessare anche gli adulti compresi quegli adulti di domani che sono il cinquanta per cento dei ragazzi tra i sedici e i venticinque anni che ancora oggi denunciano gravi deficit di competenze di base
Le riforme che abbiamo realizzato in questi anni sono state ispirate da questa visione che è insieme di modernità e di uguaglianza
Abbiamo demolito la vecchia piramide centralistica dell'istruzione italiana che procedeva per norme astratte formalisti che e l'abbiamo sostituita con un moderno sistema a rete fondato sull'autonomia delle singole istituzioni scolastiche e dei singoli atenei
Premessa per l'incubazione di una moderna cultura dei risultati dunque per la centralità dell'apprendimento da parte di ogni bambino e di ogni ragazzo
Un nuovo sistema formativo che ha uno dei suoi punti di forza nel trasferimento alle Regioni di competenze sempre più rilevanti
Non solo nelle politiche di formazione e lavoro ma anche con la riforma federalistica dello Stato che ha in cantiere in Parlamento e che noi siamo impegnati ad approvare e sulla quale si oggi proposto un manifesto per un'Italia federale apre una nuova Europa nella gestione delle risorse in materia di istruzione
Con le riforme abbiamo sancito il superamento della vecchia identificazione tra pubblico e statale
Introducendo l'innovativa concezione di un sistema pubblico integrato fondato sulla collaborazione tra scuole statali autonome e scuole non statali paritarie
In un'ottica di pluralismo e di libertà di scelta di sana è regolata competizione emulazione sulla qualità abbiamo elevato a quindici anni l'obbligo scolastico e a diciotto quello formativo affermando per ogni ragazza e ogni ragazzo il diritto dovere di una formazione prolungata
Allo stesso tempo con la riforma dei cicli abbiamo ridotto di un anno il percorso scolastico come per altri versi abbiamo fatto anche in università con la contrazione a tre anni del percorso per arrivare alla laurea
Lo abbiamo fatto proprio per fluidificare il percorso formativo rendendo più vicino all'obiettivo della qualità di massa e più accessibile a ciascuno il traguardo del successo formativo
Non lo abbiamo fatto nel nome di un vecchio egualitarismo
Ma piuttosto in coerenza con i principi del long life learning dell'apprendimento che dura tutta la vita che accorcia la durata degli studi degli anni giovanili proprio perché vuole che tutti e non solo alcuni vi prendono parte
E in parallelo sviluppa un altro percorso di formazione permanente e ricorrente che attraversa l'età del lavoro e accompagna per tutta la vita
Ma con la riforma dei cicli abbiamo azzardato due altre grandi scommesse
Abbiamo voluto potenziare la formazione di base dei nostri bambini e ragazzi quella formazione di base che dalla ricerca cede OCSE risulta essere così precaria anche se in costante miglioramento
Proponendo un nuovo incontro nella scuola di base
Tra la grande tradizione di professionalità pedagogica dei maestri è quella disciplinare degli insegnanti delle medie non solo abbiamo voluto abolire un'inutile e dannoso passaggio di scuola
Quello dalle elementari alle medie occasione in molti contesti di fallimenti e di abbandoni
Ma abbiamo posto le condizioni per una progressiva personalizzazione dell'insegnamento su misura delle esigenze formative di ciascun bambino e di ciascun ragazzo
Perché nessuno resti indietro condannato precocemente ad un destino di marginalità
Con la razionalizzazione degli indirizzi della secondaria d'altra parte abbiamo creato le condizioni per fare incontrare la moderna cultura del lavoro e dell'impresa con la grande cultura classica della nostra tradizione nazionale ed europea è la scommessa che coincide con il superamento della divisione tra Ulisse e i suoi compagni tra chi può ascoltare il canto delle sirene ma legato all'albero e chi è condannato al remo con le orecchie tappate
Una divisione che è anche una delle cause non secondarie della permanente debolezza dello sviluppo italiano
Tra un sistema di piccole e piccolissime imprese industriali ma anche terziarie che denuncia un deficit ormai strutturale di qualificazione professionale del lavoro e di ricerca tecnologica nel prodotto
E la persistente difficoltà soprattutto nel Mezzogiorno per intere leve di diplomati di trovare un'occupazione soddisfacente non assistita non circoscritta alla ricerca di un posto nel pubblico impiego
I troppi contesti cultura impresa sono ancora nel nostro Paese termini in conflitto tra loro
Le riforme realizzate in questi anni hanno bisogno di essere completate accompagnate nella prossima legislatura da una coerente azione di governo che punti almeno a quattro grandi obiettivi
Nella scuola il rilancio della professionalità docente con la costruzione di un percorso di carriera non più scandito dalla sola anzianità ma da fasi di formazione intensiva e di valutazione sia di competenza che di risultati
In università la valorizzazione della nuova laurea sul mercato del lavoro
Anche attraverso l'abbattimento delle barriere oligarchica e corporative che impediscono gli accessi delle giovani generazioni alle professioni e ostacolano in radice l'obiettivo di una qualità di massa
La rapida rivalutazione delle risorse destinate alla ricerca oggi scandalosamente basse
Fino a portarle alla media europea favorendo al contempo una razionalizzazione del sistema è una più stretta integrazione tra ricerca di base il sistema produttivo
Infine la effettiva costruzione di un rinnovato sistema di formazione professionale come strumento privilegiato di politica attiva per il lavoro
Contro le riforme che abbiamo realizzato in questi anni e contro la loro implementazione che ha l'obiettivo che la prossima legislatura la destra ha scatenato una vera e propria offensiva culturale prima ancora che politica
Ha messo in campo una strategia che mira ad abbattere il sistema formativo pubblico lungo quattro direzioni
L'attacco alla libertà di insegnamento vedi Alleanza Nazionale lo smantellamento proposto dalla lega in Parlamento del sistema scolastico nazionale
E la proposta berlusconiana del buono scuola
Che non ha nulla a che vedere con il pluralismo educativo e con la parità scolastica ma è la pura e semplice consegna della scuola non alla Società come abbiamo fatto noi con l'autonomia ma al mercato
Con conseguenze devastanti per gli insegnanti che diventerebbero tutti precari e di nuova divaricazione di classe nel campo della trasmissione della cultura
Altro che libertà l'accesso al sapere finirebbe per essere differenziato in base al reddito con un effetto di moltiplicazione delle disuguaglianze e di drastica riduzione delle opportunità
Il tema del sapere della sua produzione della sua trasmissione acquistato centralità nel dibattito politico è la sfida della società della conoscenza che lo impone
Una sfida che ha tutte le caratteristiche di una svolta storica e in una certa misura perfino di una mutazione antropologica
Nella società della conoscenza mutano i caratteri del conflitto sociale che si trasforma ma non scompare affatto
Mi è la prova proprio la divaricazione tra la nostra strategia riformatrice e quella della destra dalla loro parte c'è il desiderio di disarticolare il Paese perpetuando antiche disuguaglianze producendo né di nuove dalla nostra parte c'è la volontà e l'impegno a portare il Paese unito in Europa apportare tutta la società italiana e non solo una parte di essa dentro la fase nuova della modernità che chiamiamo società della conoscenza
Questa è oggi la missione storica e allo stesso tempo la funzione nazionale dell'Ulivo e in esso della sinistra riformista che noi siamo perché tutti possano remare ascoltando il canto delle sirene grazie
Allora Graziella Rufolo a Laura Pennacchi a Giorgio Tonini per il loro introduzioni comunicazioni inizia il dibattito la parola Claudia Mancina si prepari compagno Antonio Cantaro
Claudio c'è
Dicevo grazie a Rufolo all'aura pernacchia Tonini per loro relazioni comunicazioni richiedevate do la parola Laura Mancina segue Antonio Cantaro
Scusate
Per il lieve ritardo ma insomma credo che le condizioni dell'ascolto sono talmente difficili che non so
Quanto sia utile effettivamente un dibattito in queste condizioni d'argento
Nei cinque anni di governo del centrosinistra è stato fatto molto ce ne hanno parlato le precedenti relazioni ma molto ancora resta da fare e questa consapevolezza deve essere al centro della nostra ispirazione nella prossima campagna elettorale
La nostra campagna sarà convincente se riuscirà a legare insieme continuità e innovazione definizione di nuovi obiettivi
Rispetto a cinque o sei anni fa quando si preparava il programma dell'Ulivo per le elezioni del novantasei il mondo è ulteriormente cambiato ed è oggi del tutto chiaro che stiamo attraversando uno dei grandi passaggi storici della civiltà umana
Non c'è da stupirsi se tra i popoli delle società democratiche si diffonde un senso di timore e di sgomento che dappertutto produce sentimenti di insicurezza e chiusure xenofobe
Cambiando radicalmente l'agenda politica
I soggetti della politica fanno fatica a seguire questi umori
Sono spiazzati
Salvo quando si appiattiscono su di essi ricostruiscono sopra la loro identità come stanno facendo i movimenti di destra in Europa
Ma queste evidentemente è una via che è sbarrata alla sinistra
La sinistra non ha ancora trovato però lei delle parole per dare risposte al senso di sgomento e di insicurezza
Risposte che devono essere non subalterne
Non arrese alle alla barbarie
Che da noi ha il volto della lega ma che trova a volte le più inaspettata alleanze perfino in certi settori della Chiesa cattolica
La lega ci propone l'idea di una cultura autoctona da difendere da preservare nella sua purezza
Un'idea oltre che realistica del tutto priva di fondamenti storici
Poche popolazioni sono così mescolate dal punto di vista etnico come quella italiana sia nell'area padana che in quella mediterranea
Ma soprattutto ha un'idea perdente
In un'epoca in cui lo scambio linguistico commerciale informatico e lo stesso movimento fisico del viaggio sono la realtà quotidiana più corposa impressionante della nostra vita
Un'idea infondata irrealistica perdente che tuttavia ha una sua capacità di penetrazione presso strati sociali che temono di perdere la vita nota è sicura e anche ricca di protezione privilegi
Noi non possiamo subire trascinamento di quest'idea
Non possiamo in nessun modo essere complici della chiusura localistica o etnici mistica
Tuttavia proporre un mondiali Isma'retorico e moralistico è altrettanto sbagliato
E difficile per la sinistra oggi in tutti i Paesi democratici trovare una misura giusta nella necessaria irrinunciabile scelta dell'inclusione verso le strane diverso
Ma non è impossibile
Non a caso io dico inclusione e non accoglienza perché accoglienza indica un sentimento un atteggiamento di tipo emotivo
Mentre inclusione indica più una politica allude alla definizione di criteri e di regole
Forse inclusione una parola un po'più colta un po'più complessa ma io credo che non dobbiamo temere di usare una parola un po'più complessa se la sappiamo spiegare dobbiamo temere piuttosto di usare parole che fanno trasparire una nostra subalternità indecisione
Ho preso questo esempio non solo perché oggi il nostro problema principale sarà il tema più sensibile della campagna elettorale
Ma anche perché rende evidente una difficoltà della sinistra ai lavorare politiche efficaci e immagini convincenti per cittadini incerti e confusi
Tutti siamo io consapevoli di questa difficoltà la viviamo ogni giorno
Ma questa difficoltà ci pone in modo ancora più radicale più netto la domanda su quale sinistra siamo o vogliamo essere
Forse scandalizzano qualcuno ma voglio dire che molte delle nostre difficoltà provengono dall'avere in invertito la gerarchia delle domande o delle questioni
E aver messo la questione di vincere prima di quella Nichi siamo di quale sinistra Asia
Vincere è un obiettivo irrinunciabile per una forza politica che aspira ad esprimere gli interessi di una parte grande importante del Paese
Ma è un obiettivo che non che non che non prevede scorciatoie che comporta aver affrontato l'altra questione
La questione di chi sia
Noi abbiamo pensato di avere conquistato il governo del Paese fosse di per sé una risposta
Abbiamo pensato che si potessero lasciare nell'ambiguità le diverse opzioni perché appunto avendo al governo non era importante scegliere ora il governo rischiamo di perderlo e io dico proprio perché abbiamo lasciato crescere quelle ambiguità e siamo diventati una forza un po'indistinta e la nostra proposta politica è apparsa non convincente
Siamo in tempo io credo a correggere la rotta
Ma non se ci limitiamo a inseguire affannosamente gli umori degli elettori mostrando un volto confuso e subalterni
Ma in ogni caso che si vinca o si perda il nostro problema principale è e sarà lo spesso costruire una sinistra riformista e moderna capace di interpretare le potenzialità del nostro Paese
Abbiamo perso molto tempo prezioso non possiamo più perdere
Di fronte a noi sta una fase delicatissima nella quale si giocherà la capacità dell'Italia di stare al centro dei processi di globalizzazione o al contrario il restarne ai margini
Di fronte a questa posta così alta può apparire a qualcuno secondario definire l'identità e le politiche di una sinistra moderna ma non è così
O a partire dal laboratorio politico costituito dalla coalizione o a partire dalla nostra tradizione di partito comunque la costruzione di una sinistra riformista vera e un obiettivo ineludibile per noi e per il Paese
Che non ha ancora raggiunto la maturità politica di un vero bipolarismo
E io dico che il bipolarismo resta l'obiettivo prioritario perfino prioritario rispetto al governo se non vogliamo cadere ai margini dell'Europa
Tutti lavoreremo per vincere le prossime elezioni
Ma dopo e comunque se vadano sarà necessario discutere finalmente in modo serio delle diverse opzioni che esistono fra di noi senza lasciare zone oscure o ambiguità
In cui allignano i personalismi che sono ormai una vera malattia del nostro partito dell'intera coalizione
In questa fase ciò che dobbiamo fare è lavorare ad un programma e a messaggi elettorali che mettono al centro la libertà di scelta e le opportunità di crescita per gli uomini e le donne del nostro Paese
La differenza principale tra noi e la destra deve essere queste io credo che noi siamo in grado di interpretare le potenzialità del Paese mentre la destra ne interpreta soltanto le paure
Ma anche la paura e l'insicurezza possono essere vinte se si offrono punti di riferimento prospettiva valori noi però dobbiamo esserne convinti per primi
Vi annuncio l'ordine degli interventi che si susseguiranno adesso in mattinata Antonio Cantaro seguirà Tullio De Mauro seguirà Giovanna Melandri e poi Massimo D'Alema la parola quindi accompagna Antonio Cantaro
Cari compagni care compagne
Io come tanti altri
Siamo assai preoccupati dello stato di salute del partito
E anche
Del modo come
Il profilo politico-programmatico con il quale ci presenteremo alle prossime elezioni non so se sia possibile in queste condizioni e in pochi minuti esprimere le ragioni di questa profonda preoccupazione
Ma il mio compito in un certo senso facilitato cantavano i salmi fare piovere un po'di silenzio per piacere un po'di silenzio
E le proposte politiche e programmatiche della nuova sinistra DS sono depositati in un contributo che troverete in cartella
Per noi infatti il tema del programma dei DS doveva essere il vero e unico punto all'ordine del giorno di questa assemblea congressuale
Consideriamo perciò un grave errore
E di questo siamo costretti a discutere in questo modo affrettata
Marginale è secondario
Non vorremmo che questo di fatto alludesse ad una totale nostra cessione di sovranità nella elaborazione del programma elettorale di governo
Non solo non saremmo d'accordo
Ma diciamo anche che una forza del socialismo europeo non può concedersi questo lusso
Almeno se crediamo seriamente alla nostra identità e autonomia politica e ideale
Se crediamo veramente che l'Ulivo per vincere ha bisogno di una grande sinistra un grosso idea di società di economia di civiltà
Non serve oggi una sinistra politicamente e culturalmente e socialmente indecifrabile non serve a porre freno alla disaffezione politica crescente all'astensionismo
Ma è di ostacolo anche alla ricostruzione del centro nella coalizione
Non dobbiamo mettere il silenziatore alle nostre convinzioni alle nostre passioni
Alla visione laica democratica libertaria del mondo depositata nei cromosomi del popolo di sinistra
Noi siamo chiamati oggi a fare la nostra parte
Noi siamo la principale forza la sinistra italiana e il nostro compito storico politico e oggi quello di riconquistare la rappresentanza del lavoro e dei lavori dei diritti delle donne e dei giovani
Della permanente domanda di riscatto economico e di emancipazione civile del Mezzogiorno
Delle parti più tardi deboli del Paese che sono al tempo stesso le più vivaci vitali dell'Italia
Leggendo il nostro contributo qualcuno dirà che l'abbiamo presa troppo sul serio
Che non ne valeva la pena visto che si sapeva da tempo che non era questo il vero oggetto dell'assemblea congressuale
Qualcun altro dirà che non è con le passioni con i sentimenti con le idee politiche che si vincono le battaglie elettorali
Si vince andando in televisione
Vince la capacità comunicativa individuale e solitaria del leader la politica ridotta Fischer
A Missione impossibile come qualcuno ha pure detto in questi giorni
Non siamo d'accordo
Ce lo ricordano continuamente osservatori autorevoli e neutrali
La comunicazione politica la buona comunicazione politica serve se c'è qualcosa di profondo di autentico qualche verità pubblica da comunicare rappresentante
Non basta fare l'elenco tra le tante buone cose fatte dai governi di centrosinistra
E nemmeno aggiornare la vista degli impegni che prendiamo con gli elettori
La maggioranza degli italiani ci considera già ne dobbiamo essere giustamente orgogliosi più credibili più affidabili delle destre nell'arco del Governo più capaci di amministrare
Eppure sappiamo che non basta sappiamo per esempio esperienza le elezioni regionali che non basta dire che il Paese migliore
Chi dice che la Società italiane di destra
Si accontenta di facili verità
E rischia di condannare la sinistra al mimetismo politico culturale programmati
Non esiste in natura una Società di destra
Esiste oggi una destra italiana che sia pure in modo primitivo primordiale sta provando ad entrare in sintonia con i sentimenti le Paure le angosce di tanti con le insicurezze provocate dal declino di consolidate certezze sociali e dalla precarietà anche psicologica indotta dalla globalizzazione dalla rivoluzione tecnologica
Inseguire la destra su questo crinale equivale ad un suicidio politico ideale culturale
Gli italiani si aspettano altro da noi
Italiani sanno già che la triade della destra legge e ordine di Berta non regge
Che il liberismo oculisti autoritario è roba d'altri tempi
Ma non capiscono le nostre timidezze le nostre reticenze il nostro oscillare sul piano dei principi dei valori degli indirizzi
Ho letto l'intervista del compagno visse
Ho letto che noi ci impegneremo
Ai liminale la tassazione per le persone per le famiglie meno abbienti circa dieci milioni di italiani
Giusto sacrosanto che una coalizione di centrosinistra si impegna a dare attuazione un principio che già in qualche modo iscritto in quella Costituzione repubblicana che la destra vogliono per cancellare
Non capisco però perché per fare questo noi dobbiamo tornare allo Statuto Albertino allo statuto del mille ottocentoquarantotto al principio dell'imposta praticamente proporzionale alla sostanziale cancellazione del principio di progressività
Non mi persuade l'idea di una o due sole aliquote
Bene dello
Soprattutto per ragioni simboliche
Che idea dell'equità
Noi trasmettiamo ad un operaio a un pensionato un giovane precario del Mezzogiorno pensiamo veramente che un tecnico un ingegnere un docente alla scuola media possono essere sottoposti alla stessa aliquota fiscale di tipo una settimana magari in un'ora in un giorno
Guadagna quanto queste figure sociali in un anno
Non c'è un Welfare State né socialdemocratico né liberale senza un consenso politico all'idea che la redistribuzione della ricchezza socialmente prodotta è un dovere della comunità un principio di equità sociale una regola di civiltà
Se vogliamo essere credibili nell'abbassare il conservatorismo complesso debole di Bush
O il paternalismo caritatevole di chi vuole aiutare il Giuntini
Dobbiamo apparire ed essere rigorosi nei principi e conseguente nella politica degli strumenti
E questa la preoccupazione di fondo Lanza che ci muove che troverete nelle pagine del nostro contributo
Noi vogliamo riconciliare la sinistra italiana con i suoi lettori i suoi militanti e simpatizzanti con la Società italiana se questo è il nostro compito è compito di tutto il partito io penso che la campagna elettorale non può essere ridotta ad una gara di popolarità tra Rutelli e Berlusconi
E un terreno che alla lunga si rivela più favorevole alla democrazia delle destre che dirà sempre più uno
Più flessibile da nell'impresa più politica repressiva per l'ordine pubblico più restrizioni alle frontiere più un mercato nell'istruzione e nei servizi sociali
Noi pensiamo invece che sia necessaria dalle tiro
Che debba essere nuovamente la sinistra a fare l'agenda delle questioni collettivamente rilevanti e se e che su ognuna delle questioni sia la sinistra a far valere il suo punto di vista sia pur nel dialogo potuto ovviamente l'abolizione
Naturalmente il nostro messaggio sarà chiaro ed efficace se sapremo superare incertezze e ambiguità che anche in queste settimane si sono tra le manifestate e che spesso ci fanno sentire apparire un po'ondivaghi all'opinione pubblica
Oggi ha detto sul tema fisso lo stato sociale
Voglio solo ricordare che il tema è la difesa del rialzo del Welfare
è stato cruciale per il buon risultato dell'Ulivo del mille novecentonovantasei è questo il tema che la dobbiamo riuscire porre di nuovo in campagna elettorale
Allora dov'era stato altresì il tema dell'Europa mi rendo conto che oggi è più difficile verranno credo che il concerto coraggio una certa lungimiranza politica e possibile che noi rifiutiamo il tema dell'Europa
Se sapremo dire che la costruzione di un loro comunità federale politicamente attiva nella scena internazionale e ostacolata all'interno dai micro nazionalismi ma anche all'esterno dalle ricorrenti tentazioni egemoniche imperiali dell'unica superpotenza rimasta al mondo in campo
I risultati deludenti del vertice di Nizza la dicono lunga sui limiti di una costruzione uno perché non si misura con l'obiettivo strategico della creazione di un mondo multipolare nelle quale dal quali grandi continenti abbiano pari dignità e rappresentanza
Quanto chiederemo come Italia come Oropa al G otto e nelle sedi internazionali decisionali che possono dire la loro Africa i paesi del terzo mondo la Cina
Vedete compagni noi su tanti temi torniamo e non esprimiamo una Punto e una posizione nostalgica l'unica cosa che avrei preferito e che ci fosse un'amplificazione laboriosa fase fordista visto che inutili senza dire niente per noi la flessibilità non è un tabù il posto fisso nemmeno ma la sinistra si distingue dalla destra si ha un'idea compiuta armonica non economicistica della Società dello stesso mercato la sinistra non deve chiudere gli occhi di fronte alle insicurezze alle pornografiche primordiali generate dalla società dall'incertezza
Però sappiamo che queste il terreno voluto è alimentato dalla destra
Che dalla sinistra il terreno nella sfida e trovare risposte soluzione ragionevole laiche civili democratica ricordo il tema dell'immigrazione della sicurezza
Non possiamo anche se posso capire la tesi la proposta dal punto di vista tecnico ma il messaggio simbolico le impronte dei vini
Le impronte per i clandestini per gli immigrati alle frontiere non possiamo dare l'idea che votiamo anche noi qualche sceriffo dobbiamo trovare il punto che si distingue nettamente
Plastica mente dalla destra ci sono questioni ineludibili sulle case in questa campagna elettorali siamo chiamati a dare risposte in equivoco se vogliamo dare alla formula piena e buona occupazione contenuto dobbiamo fare delle scelte
La diminuzione dell'orario di lavoro
La sua redistribuzione riaprire la questione salariale la questione del futuro previdenziale delle nuova generazione dei nuovi lavoratori
La sanzione istituzionalizzazione Dean UE nuovi e connessi diritti sociali il diritto a un salario di cittadinanza il diritto alla formazione permanente retribuita
Ho finito compagne e compagni
Come vedete nel documento e come avrete capito dall'intervento ci sono tra di noi differenze politiche e programmatiche che non ho voluto né diploma di usare né sottacere
Ma non è questo che oggi interessa
Io penso che queste differenze che ci sono qui dentro e che riguardano tutta la sinistra italiana dobbiamo fare lo sforzo perché diventi Luna Rossa ricchezza una risorsa che ci consente di parlare di dialogare comparti diversi della società italiana composizioni umori diversi presenti anche nell'elettorato di sinistra
Non è una questione di stato di necessità a riaprire il dialogo con chi non è iscritto ai partiti
E che pure fa parte del popolo di sinistra
è un atto politico doverosa aprire un colloquio con i compagni di Rifondazione Comunista sulla base di materiali vostri della sinistra DS ma non solo dei molti materiali di valore che oggi sono stati distribuiti
Se la posta in gioco è quella che ho provato a delineare non dobbiamo temere accuse e sospetti di le tonalismo e di oca sezioni occasionali
Battere le destre con il contributo di tutta la sinistra di tutte le sue risorse è un dovere democratico
Prima ancora che politico
Per pestare lanciamo un appello nel nostro documento
Chiediamo un impegno straordinario a tutto il popolo di sinistra a partecipare in prima persona la campagna elettorale e a votare a sinistra con motivazioni valori e programmi progressisti
La sinistra dice reali sui valori non sono proprietà di un partito e tanto meno dei suoi leader
Essi sono patrimonio di tutti i suoi militanti
Di tutti i suoi elettori di tutti i democratici spero e di questo avremo modo di discutere anche più tardi grazie
Grazie al compagno Cantaro la parola compagno Tullio De Mauro segue Giovanna Melandri
Guida il tempo
Robert
Cari compagni cari compagni
Devo dire che io un po'di invidia
Per i compagni di Ulisse che poterono tapparsi con la cera
Dovrei
Almeno in questa sede capisco sottolinea ragionevole
La Scuola di Francoforte anche per tutto il resto
Ero stato qui
Qualche settimana fa per un convegno dell'Unicef questa sala era piena di bambine e bambini ed insegnanti
E avevo giurato a me stesso di non rimetterci più piede per ascoltare per parlare
Devo dire che no
Devo dire che questo impegno è durato molto poco grazie al vostro invito a parlare qui
Per fortuna altri impegni di altri sono state più durevole
L'impegno di Romano Prodi per esempio che da professore non ancora da leader dell'Ulivo aveva posto al centro dell'attenzione di tutti la necessità di un rialzo netto dei livelli di culture distruzione della popolazione italiana
Ma anche un impegno che forse Walter Veltroni non ricorda di avere prezzo ma io me lo ricordo
Poco prima delle elezioni intervistato al volo da una giornalista
Che gli aveva chiesto a bruciapelo ma se lei fosse al governo e non sembrava tanto facile
Quale sarebbe la sua prima preoccupazione
Walter Veltroni
Non so quanto cautamente disse il mio primo pensiero sarà la scuola
Vero
Ebbene i governi dell'Ulivo
Le maggioranze che l'hanno sostenuto hanno fatto della scuola dentro e fuori del Parlamento il primo pensiero loro e non solo Moro
Io credo che noi abbiamo però da capire qual è stato il senso di questo impegno
E a mio avviso si capisce male se
Non
Valorizziamo qualche cosa che al di qua dei governi dell'Ulivo mai dentro ciò che i governi dell'Ulivo hanno cercato di raccogliere
Se non valorizziamo
Traditori avanti
Tra tutti noi
Perché molti di noi sanno cioè tutto quello che il Paese e la scuola hanno fatto in questi trent'anni in materia di crescita dei livelli di istruzione e di crescita dell'affinamento delle capacità delle insegnanti e degli insegnanti di intervenire positivamente e artigianalmente su questi vive
Quando molti anni fa
Venticinque fu redatto il programma a medio termine
Sembrava un sogno sembrava un sogno riuscire a ottenere che il diploma di scuola media venisse conquistato dalla maggioranza
Delle ragazze e dei ragazzi di scuola media inferiore
E sembrava un sogno potere avvicinarci alle medie europee in materia di diploma della secondaria superiore
La nostra scuola la scuola che c'è
Per correggere
Il brutto titolo di un brutto libro della libretto della Valentina Aprea responsabile scuola e ispiratrice di Berlusconi nel Polo la scuola che c'è ha corretto queste cose la scuola che c'è
Ci ha dato la possibilità in questi anni di portare al diploma media superiore tre quarti il settantacinque per cento delle leve giovanili
E non ha lavorato solo di quantità
Il tempo è molto breve io non posso ricordare le esperienze di qualità tutte le esperienze di qualità che la nostra scuola certa
La scuola dell'infanzia questo comincia a essere noto e diventato un polo di eccellenza internazionale
La scuola elementare
Colloca non non è la prima in Europa come ora qualche
Nostalgico della scuola di un tempo viene a dirci ma è comunque a un onorevole quinto posto in Europa per qualità dei suoi prodotti e dei suoi risultati ha lavorato bene hanno lavorato in modo straordinario pro positivamente bene gli istituti secondari superiori e in particolare gli istituti tecnici dove le vagheggiata esperienze di integrazione scuola lavoro scuola impresa ma del modo serio con un potere propositivo
E in e delle scuole questo lavoro è andato avanti e realizzato si chiamare a di Progetto funziona
L'Ulivo per certi aspetti non entra
Dato niente dobbiamo dirlo
Non per togliere qualche cosa ma per raggiungere tutto quello che ho detto è avvenuto nella gabbia nella scorsa sotto la scorza di un vecchio impianto centralistico
L'impianto del signor ministro che emanava programmi con gli insegnanti tenuti a rispettare quei programmi e a verificare intuitivamente se gli allievi e gli allievi alla fine dell'anno avevano seguito no e se non avevano seguito le due soluzioni erano o bocciare oppure lasciarli nello Stato della loro ignoranza senza modificarlo in alcun modo e perfino senza apprezzarlo nelle sue modalità
A mio avviso il senso
Quello di cui credo dobbiamo renderci conto il senso delle norme fatica legislativa fatta dalla maggioranza dell'Ulivo fatta dai governi fatta da Luigi Berlinguer
Il senso di tutto ciò è stato far saltare quella cornice quella scorza e quella gabbia e restituire alla scuola migliore che ha operato in questi anni a tutta la scuola ciò di cui ha diritto
Mi fermo solo su due cose o uno
La centralità effettiva non a chiacchiere del processo di apprendimento dei singoli delle bambine e dei bambini delle ragazze e dei ragazzi degli studenti
La capacità l'organizzazione della scuola nelle leggi
Dell'Ulivo
L'organizzazione della scuola l'amministrazione la contabilità corrotta intorno alla capacità di verificare puntualmente la crescita di questi livelli individuali
Intorno alla capacità di portare bambine e bambini agli standard nazionali
Di competenza fissati centralmente
Il secondo punto e che in funzione di ciò e non solo per assecondare un generale processo di decentramento dallo stato centrale alle regioni e agli enti locali in funzione di ciò la legge sull'autonomia e il decreto sull'autonomia il decentramento la riorganizzazione decentrata del ministero
Stamattina proprio il governo ha finalmente approvato
La la l'atto di indirizzo che ci consente nei prossimi giorni di nominare le direzioni regionali dell'istruzione questo processo e fonda non è
Un processo solo ingegneria costituzionale ma è un processo che intende favorire il rapporto tra l'istituzione scuola e l'ambiente da cui vengono le bambine e bambini capire che cosa fare in funzione di questo ambiente in rapporto con questo ambiente per migliorare
Credo che l'enorme lavoro legislativo e i provvedimenti minori che l'Ulivo avrà vadano riconosciuti in tutta la loro portata vada vadano resi noti fino ai provvedimenti della Finanziaria per la prima volta
L'impegno del governo che attende la sigla di un accordo sindacale per essere portato formalmente nella finanziaria l'impegno del governo è stato ed è quello di
Un piano pluriennale di spostamento di risorse
Del bilancio dello Stato verso il comparto scuola bisogna che questo venga detto
Perché ha detto che c'è non solo un impegno annuale ma che c'è un impegno attraverso gli anni che noi abbiamo presso e che noi intendiamo mantenere
Prospettive sia un mezzo minuto
Ce l'ho no se non rinuncia
Grazie prospettive credo che un elemento importante della discussione sia
Spiega
Che a noi anche Annoni anche alla legge nella alla legge sui cicli alla legge trenta prima ancora che al programma stanno bene i richiami a inglese interne
E impresa
Ma
Dobbiamo ricordare che ci sono altre chi importanti
Una viene subito in mente la i di italiano e la capacità di controllo ne parlava poco prima il compagno la capacità di controllo della comunicazione
C'è un'altra in
Ed è la Id inclusione noi vogliamo una scuola che lavori per portare lo ha detto bene Tonini il maggior numero di studentesse e studenti dentro un livello altro di cultura non tenerla a livelli basta e internet inglese è il impresa non servono a questo non serve neanche all'impresa un livello dequalificato della scuola
Mi rendo conto che i numeri qui ancora più delle parole rischiano di non arrivare
Chiudiamo oggi con un seminario di studi il primo bilancio di ciò che hanno fatto i corsi di formazione tecnico superiore un'altra novità della legislazione e l'Ulivo andata oramai a regime
I corsi che si sono svolti in questi due anni
Hanno registrato una grande affluenza in questi corsi e garantita
Una formazione alta ma specifica il collegata alle imprese alta perché non si entra nei corsi senza la documentata appartenenza
A quel segmento a quel terzo di popolazione alta
Chi ha maggiori capacità altra benefiche e se non si hanno ci si deve preparare per avere questo livello per entrare in questi corsi
Questi corsi lavorano con le imprese con gli enti locali il risultato è che l'ottanta per cento delle ragazze e dei ragazzi che ne escono escono non solo con la certificazione il diploma ma col contratto ottanta medio col contratto di lavoro in tasca cioè e pagante nei rapporti con l'impresa garantire una formazione alta
Credo che questo vada detto con forza abbiamo bisogno di una scuola che documentatamente
Nella trasparenza porti a livelli alti di formazione
Questo noi offriamo perché Istituto nazionale la valutazione e al lavoro per darci di anno in anno di mese in mese
La percezione di ciò che insegnanti e insegna le insegnanti e gli insegnanti riescono a fare per la crescita delle competenze degli allievi di tutti gli allievi della nostra scuola
Questa scuola bisogna dirlo primate
Ce ne dimentichiamo e la scuola secondo Costituzione e la scuola dell'articolo tre comma due della Costituzione che finalmente in questi giorni Berlusconi ha dichiarato di volere abrogare cambia bene dobbiamo chiamare tutti a renderci conto che la scuola che l'Ulivo ha costruito che proponga al Paese e la scuola del ha ragione Luigi Berlinguer quando insiste su queste della scuola della libertà delle persone e la scuola che nel testo costituzionale si chiama del pieno sviluppo nella persona incontro ingresso con cui l'articolo tre ci chiede di avere istituzioni pubbliche dunque scolastiche capaci di rimuovere gli ostacoli che impediscono questo sviluppo gli ostacoli di origine sociale che spediscono questo sviluppo
Ho finito
Quindi cerchiamo di uscire all'esterno
Con queste notizie più e meglio di quanto non abbiamo fatto in questi mesi grazie
Grazie
Veramente a Tullio De Mauro detto bellissimo intervento la parola e a Giovanna Melandri a cui segue poi Massimo D'Alema Giovanna
Cari compagni
L'Assemblea via oggi a due obiettivi
Modificare lo statuto è dunque leggere Massimo D'Alema presidente del partito
Discutere sulla base della relazione programmatica del ruolo della prospettiva del centrosinistra
Alla luce dei cambiamenti legati
All'affermazione diciamo che per convenzione ormai definiamo alla sostanza nella conoscenza indica lei
Tutti a non trattare quest'ultimo obiettivo nello stesso modo con cui si liquidano le eventuali e varie nelle riunioni di condominio
E sul primo obiettivo
Vorrei dire sono poi insisto
è stato offerto nelle settimane
Scorse lo spettacolo non è edificante
Sono stata sempre convinta che l'elezione di Massimo D'Alema alla presidenza del partito
Fosse un atto dovuto all'indomani delle sue dimissioni da Presidente del Consiglio
Dunque
Dunque
Su questo non ho dubbio alcuno
E tuttavia non passo tacere il disagio fortissimo che ho provato all'ultima direzione
Caro Massimo
Probabilmente non te ne sei accorto del tutto capitammo e in questo Periodo
Ma nel tuo intervento in direzione ho contato per quattro volte l'espressione e veniamo
No Massimo queste elezioni non le perderemo queste elezioni le dobbiamo e le possiamo vincere
Non
Non possiamo permetterci di pensarlo
E da oggi in avanti ci aspettiamo che sia anche il nostro futuro presidente a pronunciare la parola più forte
Necessariamente la fine di una legislatura trova una coalizione che si è confrontata
Con la fatica del governare talvolta con il fiato un po'corto
Di problemi di dubbi di nodi irrisolti di fronte a noi ne abbiamo tanti a cominciare dalle mancate riforme istituzionali ma pensiamo a che cos'era il nostro paese cinque anni fa
E ai segni di enorme cambiamento che l'azione di governo ha saputo imprimere in questi anni sono tanti sono ovunque sono talmente tante e profonde e solide
Le fondamenta che abbiamo gettato per il futuro che non possiamo permettere che vengano spazzate via perché tra la concretezza dei nostri risultati e dei nostri impegni per il futuro e le ovvietà
Formato sei metri per tre di cui Berlusconi sta riempiendo le nostre città c'è un mondo
Ricordate compagni un tempo
Nella storia di questo Paese
La sinistra veniva descritta come la forza dell'avventura senza progresso oggi l'avventura senza progresso sta altrove
Sta in un cartello elettorale che offre le chiavi della propria città mai del
E a Milano si dimostra incapace di accogliere per celebrare un grande italiano il proprio governo sta in una coalizione che attacca il presidente della Repubblica
Quante che ne farà passare ancora Berlusconi a Bossi
Un intervento gravissimo che colpisce per difendere ha idee il Presidente Ciampi se lo tenga stretto il suo Haider il Polo noi preferiamo riconoscerci nell'invito alla saggezza del Presidente Ciampi
Ma
L'avventura senza progresso non sta solo nella totale assenza di una cultura istituzionale da parte della lega sta anche nel rischio di interrompere una grande stagione di riforma certamente
Il risanamento di bilancio del bilancio pubblico è strutturale e permanente ma io aspetto gli aspetti dello sviluppo così come quelli redistributivi si misureranno negli anni a venire
Dobbiamo farci carico tutti di comunicare alle famiglie ai giovani alle donne
Le novità e quanto sia rischioso interrompere questo processo questo vale anche sul terreno delle politiche culturali
Il centrosinistra in questi anni ha investito sulla cultura come mai era stato fatto nel nostro Paese
Ha investito su una dimensione culturale che genera ricchezza innanzitutto ricchezza spirituale civile ma anche identità senso di appartenenza
Ha investito sulla cultura perché rende perché è un investimento sul bus sul futuro
E vi devo dire che da questo osservatorio dal nuovo ministero dei beni culturali ho incrociato tanti temi da quello dell'identità nazionale a quella delle politiche per la per il lavoro a quello della tutela per il paesaggio cari compagni l'Italia è un Paese straordinario e bellissimo
Che può giocare un ruolo strategico nella società della conoscenza oggi nella catena della produzione del valore la cultura è una dimensione centrale ecco perché ci appassiona il dibattito sul Prince sulla principale industria culturale italiana
Sulla RAI sull'emittenza pubblica
E quando leggo in questi giorni sui giornali della sinistra avrebbe affondato la RAI mi viene da sorridere mi sembra che la RAI stia drammaticamente affondando a se stessa in una visione tecnocratica in una visione che non punta alla produzione della qualità
In una visione che smarrisce riserve la funzione del servizio pubblico
Solo il centrosinistra poteva raddoppiare in due anni come ha fatto le risorse per la cultura solo governando da sinistra si poteva concepire questo settore a pieno titolo dentro il sistema del welfare
Quando apriamo e chiudiamo centinaia di cantieri di restauro ovunque in Italia
Non restituiamo solo al godimento pubblico il Cenacolo e Leonardo da Vinci Piero della Francesca la Domus Aurea
No puntiamo anche sulla formazione di una ricchezza di un valore diffuso per il centrodestra al contrario quella per la cultura e una spesa inutile quando non dannosa
Vi immaginate cosa succederebbe in Italia se tornassimo e non era un secolo fa all'epoca dell'incuria diffusa e dei condoni edilizi
La destra invita soggettivamente ad amare la natura ma non riconosce in questi conflitti l'aspetto strutturale politico noi abbiamo detto no ai condoni no agli abusi no alle sanatorie che l'unico cerotto che il centrodestra in grado di mettere sulle ferite dell'abusivismo noi questa logica l'abbiamo spezzata perché il nostro no è irriducibile è strategico abbiamo finalmente cominciato a investire sulla qualità
Vedete questi investimento anche a che fare con altri temi
Della relazione di Ruffolo
A che fare con il tema della competitività
Del sistema italiano a che fare con il tema della buona occupazione
Sì noi vogliamo una buona occupazione bene in questi anni se c'è un settore in cui l'occupazione è cresciuta a un tasso a due cifre è proprio questo
Così come per la competitività
Anche il posizionamento strategico dell'Italia ha bisogno di un investimento sulla cultura per due motivi semplici perché è un settore che non si delocalizza e perché è un settore che ha bisogno di una forte iniezione di innovazione
Non dobbiamo interrompere questi risultati il silenzio del pollo su questi temi è assordante
Forse sono la spia di un imbarazzo e di una coalizione che ha deciso di abbandonare alla lega
La gestione di questi temi ha ribattezzato i propri assessorati regionali alla cultura in assessorati alla cultura e all'identità padana veneta ligure eccetera o forse è la spia di una differenza più profonda l'investimento in cultura ha bisogno di una forte mano pubblica
A cui associare certamente al settore privato ma innanzitutto di una forte mano pubblica
Il silenzio del Polo è la spia di una concezione culturalmente molto povera della qualità dello sviluppo italiano e poi ancora una cosa
L'investimento sulla cultura sul paesaggio sulla bellezza del nostro paese è un investimento sulla nostra identità nazionale
L'Italia è un mosaico complesso di identità e la cultura è una dorsale dell'identità del Paese come la moneta e la bandiera se si cede sulla cultura si cede sulla nazione
Ma c'è un respiro più teorico più profondo della risposta che viene da sinistra al processo di globalizzazione in atto i suoi effetti sull'identità culturale siamo esposti nel mondo a due rischi speculari tra di loro ma simmetricamente pericolosi appiattimento un'omologazione che rischia di prosciugare inaridire se così posso dire ho concluso le fonti dell'identità culturale male estremo opposto non possiamo dimenticare che in nome dell'identità si consumano guerre terribili ecco lo spazio per una politica culturale che rifiuta l'assimilazione ma punta all'integrazione di identità e di linguaggio
Certa già presuppone una concezione laica dello Stato
E questo è un grande terreno
Di conflitto con il centrodestra portatore di una concezione autoritaria dello Stato e della ricerca di benemerenze presso le gerarchie
Ecclesiastiche che offendono in primis chi dalla lezione del cattolicesimo liberale attratto il grande insegnamento della coerenza personale del rispetto della libertà di ciascuno
Insomma
Cari compagni care compagne
La spesa pubblica non è ciò che resta dopo aver ridotto le tasse
Anche per questo non si possono sommare obiettivi su obiettivi anche per questo dobbiamo e vogliamo puntare sulla qualità dello sviluppo sulla formazione sulla cultura
Troppi di noi stanno dando per scontato che perderemo le elezioni
è semplicemente pazzesco noi le prossime elezioni le dobbiamo le possiamo vincere per garantire a questo Paese un futuro di riforme e di crescita
Nei prossimi cinque anni le possiamo vincere se non commetteremo l'errore di pensare ai prossimi cinque anni come a un nuovo inizio in cui dobbiamo fare punto e a capo col passato
Abbiamo bisogno di tutti di una sinistra plurale
Non possiamo caricarci la responsabilità di affidare il governo del Paese a Bossi e Storace Rutelli sta crescendo nei sondaggi e ha bisogno Dinoi
Chi vota l'Ulivo nel novantasei non ha sprecato il suo voto nel due mila e uno investirà su un progresso senza avventure
Grazie a Giovanna Melandri la parola e a Massimo D'Alema
Tra le compagnie del punto
Con
Un grande partito
Prendeva grazie
Un grande partito concludo
Grazie basta
Un grande partito non può rivedere
Non può vivere
Nello stato d'animo di chi attende una sconfitta annunciata
Un grande partito non può vivere
Nel suo rapporto con il Paese
Con gli italiani
Nello stato d'animo di chi si sente vittima di un'ingiustizia che verrà
Finisce per essere
Preda del nervosismo
Persone rubarsi
Per isolarsi dagli altri
Per tornare ad essere preda di un vizio antico della sinistra
Uno spirito minoritario
Di chi sì con sola
Nel sentirsi migliore e incompreso
Dalla maggioranza dei nostri concittadini
E dunque
Senza dubbio dobbiamo scuoterci
Da questa condizione
Disporre le nostre forze e le nostre idee
Migliore per affrontare la battaglia
Uscire dal confronto di oggi
Non solo forti di argomenti di idee e di proposte
Con le quali la Sinistra dia il suo contributo
Alla rinascita dell'Ulivo nel Paese
E alla battaglia elettorale del centrosinistra
Ma anche forti di uno spirito più sicuro
Più sicuro in noi stessi
Nelle nostre possibilità e cosa ancora più importante nelle nostre idee
Scuotersi non significa nascondersi la difficoltà della sfida
Consolarsi
Siamo una forza adulta
Che non ha bisogno per essere in campo di raccontarsi una realtà diversa
Da quella che ci circonda e che ci vede vediamo ogni giorno
La sfida è difficile
Berlusconi è riuscito a radunare intorno a sé la destra le destre
In una coalizione
Che non soltanto è più forte di quella del novantasei
Hai persino più forte di quella del novantaquattro
Perché non ha avuto bisogno neppure di quella complessa ed ipocrita architettura di un doppio accordo
Con la lega e con Alleanza nazionale
Che pure consentì allora a lui di vincere
La forza d'urto delle destre riunite
Forza d'urto elettorale lì e nei numeri
Nelle viscere della società italiana
Quella somma teorica se si fosse realizzata nella pratica avrebbe impiegato l'Ulivo anche nel mille novecentonovantasei
E noi vincemmo perché riuscimmo ad introdurre un come fra il Polo e la lega
E a battere Berlusconi sul terreno di una proposta di governo che fu più credibile per gli italiani
Ora la sfida
Non può essere vinta sul terreno della politica
Come allora riuscimmo a fare
Ora la sfida direi un corpo a corpo
Nel cuore profondo della società italiana
Ci misuriamo con destre
Che sono in grado che appaiono in grado
Di raccogliere un muro in spinte diverse e contraddittorie
Che hanno preso vigore
Nella crisi di questi anni
Nel collasso della democrazia
Dei partiti
E che neppure i risultati importanti dei governi dell'Ulivo sono riusciti a neutralizzare e a fermare
Certo questa destra così forte nella società
E tuttavia debole sul piano politico
C'è un vuoto di proposta c'è una povertà di classe dirigente
E il culto della personalità di Berlusconi non riesce a riempire questo vuoto
Anche se ne hanno bisogno
Per cercare al massimo di mascherare o no e di renderlo invisibile
La sfida dunque è difficile ma è aperta
L'avere governato bene questo Paese
L'avere risollevato l'Italia dal rischio di una bancarotta non solo finanziaria ma morale e istituzionale
Avere restituito dignità al nostro Paese
Non basta
E non mette al riparo dal rischio di una sconfitta
Nelle società complesse in quiete in cui viviamo non basta
Ci sono molti esempi di forze che hanno governato bene poi hanno perduto le elezioni
Ed è in definitiva ragionevole anche se può apparire ingiusto che gli elettori votino con lo sguardo rivolto al futuro e non al passato
Pensando a che cosa potranno ottenni re e considerando ciò qui hanno avuto come una partita già saldata
Gli abbiamo votato nel novantasei avete vinto avete governato avete fatto bene nel vostro dovere
Qui abbiamo ripagato detenuto il potere per cinque anni
Adesso è un nuovo contratto
E questo nuovo contratto guarda al futuro
Ed è dunque misurandoci con i nuovi bisogni tre nuove attese le Paure le speranze che si manifestano nel vivo della società
Che noi giocheremo la nostra sfida
C'è un bisogno di sicurezza
E c'è un bisogno di cambiamento e di innovazione
E paradossalmente in certi momenti la destra sembra riuscire a raccogliere
L'uno e l'altro di questi bisogni sicurezza
Cambiamento
Spetta a noi
Cercare di dimostrare che la risposta a destra e insieme illusoria e confusa
Non inseguendo la destra
Sono d'accordo con chi ha sottolineato questo
Certo noi dobbiamo
Essere chiari
Sulla volontà di garantire sicurezza
Attraverso gli strumenti dell'azione dello Stato
Attraverso l'efficacia e la fermezza dell'azione dello Stato
Ma nello stesso tempo io credo che dobbiamo mettere l'accento su sciocchezze si rende Diversi nella risposta
Anche loro vogliono la fermezza dello Stato
E direi che questa idea della fermezza dello stato da parte di alcuni settori della destra viene evocata in un modo persino minaccioso
Ciò che ci rende diversi da loro nella risposta
è la consapevolezza che una società chiusa è una società insicura
è l'idea che considerare ad esempio delinquente il clandestino
E qui parando la sua condizione di clandestinità ad un reato
Non solo non risolve il problema della clandestinità
Ma spinge decine di migliaia di
Ed è ancora di più al criminale che li trasporta sul gommone attraverso il Canale d'Otranto e rende queste persone
Più pericolosa per la nostra società
Perché nel momento in cui noi li giudichiamo criminali e non vittime è possibile che essi delinquenti lo diventino davvero per sopravvivere
Spetta alla sinistra
Spiegare che senza umanità non ci sarà sicurezza
Che sono l'inclusione creerà sicurezza sicurezza all'interno
Sicurezza nelle relazioni internazionali
Sicurezza nel rapporto fra il mondo ricco e il mondo povero in fondo l'immigrazione fa soltanto sì che quella frontiera
Arrivi fino dentro casa nostra
Ma se noi vogliamo rendere quella frontiera più sicura occorre che quella frontiera sia una frontiera aperta
Sì è una frontiera lungo la quale la sinistra fa vivere un sentimento di fraternità e di accoglienza
Verso una massa di persone per le quali la globalizzazione
è apparsa soltanto come globalizzazione delle merci in un mondo in cui tutto diventa merce anche le persone
Che si globalizzato no
Vendendo i propri figli vendendo il proprio corpo
Vendendo i propri organi ad un mondo ricco ecco che sembra talora incamminato sulla strada di un moderno schiavismo
Spetta a noi dimostrare e lo ripeto
Che i valori in grado di generare sicurezza
Non sono quelli di cui la destra e portatrici
Ma la destra
Non si accontenta
Di cavalcare il tema della immigrazione
Facendo appello agli umori di ai sentimenti più egoistici degli italiani
La destra vuole dividere gli italiani
E il principale elemento di insicurezza di cui la destra è portatrice
Questa carica di odio verso una parte del Paese
La sinistra
Però che Berlusconi con una formula studiata definisce il Piccin PDS DS
In modo da ricollegarsi a quanto è rimasto nella coscienza profonda del Paese di un anticomunismo ancestrale che è stato il collante su cui si è retto per cinquant'anni al sistema di potere
L'odio verso la sinistra
Non può che generare una lacerazione nell'Italia
P attizzare lo scontro sociale
Spingere ad isolare e a combattere quella che piaccia o non piaccia
E la parte più viva e attiva dell'Italia contro la quale nessun progresso in questo Paese potrà realizzarsi
All'onorevole Berlusconi io vorrei ricordare che la prima parte della Costituzione
Non è soltanto il nucleo dei valori e dei principi che scaturiscono dalla lotta antifascista dalla Resistenza
Ma è anche un patto di convivenza tra gli italiani
E se si lascerà un patto di convivenza non si genera sicurezza
Ma conflitto e insicuri
Vedete
Noi non dobbiamo cedere alla tentazione
Di reagire
A queste a destra
Inasprendo
I toni del conflitto e dello scontro
Noi abbiamo vinto
Tra il novantaquattro e il novantasei
Mettendo in campo un'idea diversa
Un progetto che tendeva ad unire il Paese
Un progetto nel quale c'era e il deve esserci posto anche per la destra
Per i nostri connazionali che votano per Berlusconi per Fini o per Bossi
Il progetto di costruzione di una democrazia più forte
Di una democrazia europea aperta all'alternanza nella sicurezza
Questa visione
E quella che ci ha portato a sfidare la destra sul terreno del dialogo
E noi vincemmo
Quando
Costringendo Berlusconi
A venire a discutere con noi nel nostro congresso
Quando andammo a media sette a dire la sinistra al governo non si scagli era contro un'impresa che una risorsa del Paese quando rendendo evidente che nel nostro progetto
C'era spazio per tutti gli italiani che non volevamo dividere il Paese che volevamo governano per trasformarlo ma in un rapporto civile con l'opposizione e nella ricerca costante di un dialogo sulle regole del gioco
E il fatto che questo dialogo si sia scontrato in questi anni con una destra
Miope
E chi ha lavorato invece per rialzare steccati ideologici
Certo questo ma è un fatto ma non deve questo fatto stravolgere una ispirazione che resta quella vincente di una grande forza che si occupa del futuro dell'Italia
Vedete
In questo quadro
La sfida per l'innovazione sarà l'altro punto essenziale del confronto che sia
Anche qui spetta a noi intercettare il sentimento profondo del Paese
Anche in ciò questo sentimento in in quanto questo sentimento mutano sta mutando
E se mi consentite muta e sta mutando anche per merito nostro
L'Italia non è più un Paese smarrito
Alle prese con le proprie energie Henze drammatica
è un paese che può avvolgersi e si volge verso nuovi traguardi
Di crescita di tenesse re
Collettivo e individuale
Di affermazione della propria personalità
Noi non dobbiamo temere questo
Noi non dobbiamo considerarci
Messi ai margini di questa società
Perché vediamo e lo constatiamo nella nostra vita di ogni giorno che tanti anti fra i nostri sono più attenti ai problemi della loro famiglia
La propria affermazione professionale del proprio benessere
E anche in merito no
Questa domanda di qualità di benessere e di felicità individuale non è il segno di una sconfitta
Ma è anche il risultato del lavoro di chi ha liberato questo Paese dall'oppressione di un declino e della bancarotta
A questo moderno individualismo la sinistra deve sapersi rivolgere sulla base dei suoi valori è un terreno di sfida con la destra
A destra dà una risposta nel senso lasciato me lo dire della volgarità dell'ostentazione
Della ricchezza
Berlusconi già impersonali Renon ha bisogno di dire nulla
E la sua immagine che rappresenta un messaggio
Ma anche dall'altra parte
La destra dà una risposta a questa spinta individualista
Nel senso di un ritorno a valori tradizionali gli ad una visione tradizionale della famiglia persino contratti di un oscurantismo clericale che urla con la coscienza moderna del Paese
Allora
E su questo piano che la sinistra deve condurre la sua battaglia
Vedete la cultura la formazione la società della conoscenza
Sono appunto una condizione essenziale per affermare la personalità la libertà di ciascuno per costruire il proprio benessere
Un lavoro nel quale realizzare la propria personalità
E giustamente Rutelli parla di piena il buona occupazione
So in questa parola d'ordine c'è anche un risultato del nostro lavoro del lavoro che abbiamo fatto insieme
E tutti noi la sinistra e l'Ulivo dobbiamo spostare l'orizzonte dei nostri obiettivi verso obiettivi che toccano la qualità la qualità della vita la qualità del lavoro la qualità delle relazioni umane e non c'è qualità senza cultura e senza libertà
Libertà badate a cominciare da quella libertà che è la più problematica
Perché è la più innovativa e rivoluzionaria del nostro tempo
Ed è quella che nella Casa delle Libertà non apposto che hai la libertà delle donne la libertà femminile di rimetterà in discussione
Di rimettere in discussione una gerarchia di ruoli e una organizzazione sociale che si è largamente fondata sulla negazione di queste libertà
E c'è a destra persino nei messaggi culturali e simbolici l'idea di una società nella quale si ripristina una visione tradizionale e rigida dei ruoli ecco perché vedete
E in questo terreno che si giocherà la battaglia
In un Paese anche attraversato da paura e che chiede sicurezza e che chiede maggiore spazio per realizzare il proprio benessere individua
Questo terreno non è un terreno Nimis comma
Non è un terreno nel quale noi si debba organizzare una resistenza
è il Tirreno di una battaglia di egemonia
E se mi permettete non soltanto nella prospettiva del voto
Ma guardando al voto e oltre il volto perché su questo terreno
Si decide la battaglia per radicare in Italia una grande forza del socialismo europeo capace di produrre una moderna cultura riformista
E siccome noi siamo convinti vada che di una grande forza di questo tipo il Paese ha bisogno e anche qui lasciato almeno dire indipendentemente non cui mi non mi stia a cuore indipendentemente
Dal risultato elettorale
Che indipendentemente dal risultato elettorale
Noi saremo più forti
Se saremo in grado di riacquistare di rendere visibile
Il senso che abbiamo del nostro ruolo della nostra funzione storica
Una grande forza politica
Non può radicare la fiducia in sé
Nell'andamento altalenante dei sondaggi
Ma nell'orgoglio delle proprie ragioni delle proprie radici e nella sua capacità
Proiettarsi nel futuro di questo Paese
E questo è anche il modo migliore di far lievitare i sondaggi
E anche il modo migliore di affrontare una sfida che li di fronte a noi
Io vorrei
Appiah questa sfida voglio dare un contributo
Sinceramente
Sono stato accusato
Più
Di un eccessivo cinismo nella ricerca della vittoria russa
Badate che per un lungo tempo ricercare la vittoria è stato considerato a sinistra un atteggiamento moralmente discutibile
Ora
Io sono fra quanti si sono appassionati all'idea di appassionare la sinistra a vincere
E non vorrei adesso improvvisamente trovarmi ad essere sbalzato fra quelli che vogliono perde cioè non è così
Non è così
Non è così
Anzi
Io foglio fare la mia parte in questa battaglia
Con il partito con l'Ulivo lavorando accanto a Rutelli come abbiamo cominciato a fare con molta serenità
Da parte di tutti
E come intendiamo fare nelle prossime settimane
Non è questo in discussione
Il punto secondo me
è tuttavia quello di non smarrire il senso
Di una prospettiva
Il punto vedete io non so quante volte vorrei dire a trovarlo detto perdiamo nell'intervento in direzione comunque diciamo grazie alla società dell'informazione ognuno può controllare sta sul sito diciamo per io non ce l'ho io parlo con gli appunti e questo mi porta a volte anche a dire delle parole sbagliate ma ripeterle più volte
Ognuno può controllare d'altro canto non ne
Nella felicità a Ornella infelicità di un intervento che si giudica l'esperienza politica di una persona fortunatamente
Ma vedete
Io credo anche nella sincerità della discussione politica
E preferisco
Poi ognuno è libero di considerarlo un difetto
Preferisco mettere l'accento sui punti di diversità
Perché lo considera una forma di rispetto verso gli interlocutori
Che non
Oh ma tarli ma di ripeto di questo ognuno deve essere giudici beh siamo un grande partito democratico
Nel quale questa Assemblea che lo rappresenta nel modo più significativo
è perfettamente in grado
Di giudicare e di decidere
Si potrà considerare questa Assemblea che in questa assemblea sono state avanzate delle proposte sbagliate
Ma siamo qui per discutere e per votarle
E in quale altro modo si può regolare il confronto in un grande partito democratico io non lo conosco davvero
Non è questo il punto
Vedete
Io credo che spetta a voi giudicare in questo momento
Che cosa è opportuno fare per affrontare nel modo migliore le nostre battaglie
E se io ho più volte sottolineato il fatto che non non mi sono candidato alla presidenza del partito
Non è perché io non consideri questa eventualità
Come qualcosa che mi onora e mi fa piacere
No non lo nascondo
Io l'ho sottolineato perché credo che in questo momento non si tratta né di onorare né di far piacere ad alcuno si tratta di decidere
Nella piena assunzione di responsabilità di tutti e di ciascuno che cosa è opportuno fare per tutti i nomi non per questo o per quel compagno
Il quale d'altro canto voi lo sapete
Non ha bisogno di essere insignito per partecipare alla battaglia che ci sta di fronte
E allora questo è il punto
Questo è il senso io sono grato
Alla segreteria del partito e a Walter Veltroni
Non perché essi mi abbiano fatto
Il gesto affettuoso di proporre
Ma perché essi pensano
Che la mia elezione sia utile al nostro partito
E sinceramente io credo che questo sia per uno come me il complimento migliore che si possa fare
Fine le
Prego tutti i compagni di rimanere in Aula
Prego tutti i compagni di rimanere in aula perché sospendiamo il primo punto all'ordine del giorno la discussione sul primo punto all'ordine del giorno che proseguirà alla fine di questa interruzione per affrontare il secondo punto all'ordine del giorno
Prego tutti di rimanere in Aula perché alla fine di questa discussione ci sarà un voto sarà un voto palese potranno votare ovviamente solo i delegati muniti di delega quindi sarà un'operazione non semplice prego tutti di rimanere disciplinatamente al proprio posto e di avere un po'di pazienza per secondo punto all'ordine del giorno do la parola al compagno Walter Veltroni
Care compagne
Care compagne cari compagni io
Dirò
Io dirò più tardi concludendo questa Assemblea le mie opinioni le mie valutazioni
Sui temi politici
Ora però ho chiesto alla Presidenza della nostra assemblea congressuale di prendere la parola
Per avanzare una proposta di modifica dello statuto del partito
Questa proposta però vorrei accompagnare con qualche rapidissima e schietta considerazione
Ci si è molto chiesti
Anche in questi giorni sui giornali e anche in qualche commento
Se questa proposta che io sto per avanzare che la proposta di modifica dello statuto del partito per istituire la figura del Presidente eletto dall'assemblea congressuale
E la proposta conseguente di nominare Massimo D'Alema presidente del partito ci si è molto chiesti se questa proposta nascesse
Da quelli che sono stati di volta in volta definiti come accordi di potere pacchia due
Di archi e
Ho la composizione di una conflittualità
Siccome o l'abitudine di parlare schiettamente mi sarebbe sembrato ipocrita non motivare la proposta che sto per fare
Con la ragione reale per la quale la faccio
Questa ragione
Sta scritta
Nella storia
Di ciascuno di noi e del percorso di responsabilità che ciascuno di noi porta nella vicenda della sinistra
E del centrosinistra di questo Paese
Io sono stato tra coloro
Che nel corso di questi anni
Talvolta
Lo dico
Esplicitamente
E forse anche autocriticamente
Cercando persino uso l'espressione che ha usato ora Massimo D'Alema
Giova portare di comporre
Di tenere insieme
Rinunciando talvolta anche alla
Pienezza
Delle proprie opinioni delle proprie ragioni
Perché sono convinto che chi porta una responsabilità come a me capita di portare abbia il dovere con una linea politica chiara di assicurare il massimo di unità possibili
Io ho lavorato così per tutta la mia vita politica
Quale che fosse l'ambito nel quale mi sono trovato ad operare
Questa unità ci si è sforzati di costruire nel partito nella sinistra nella coalizione
Io penso sia un valore
Del quale ci si è accorti in questi anni quando questa unità si è dissolta incrinata indebolite
Dunque la ragione per la quale io avanzo questa proposta
è una ragione di coerenza
è una ragione tesa a valorizzare tutte le energie e tutte le risorse di cui questo partito dispongo
è una proposta tesa rafforzare l'unità della sinistra in uno scontro difficile quale quello che avremo con la destra
E vorrei essere chiaro
Questa parola
Che a me sta tanto a cuore
è una parola che oggi va declinate in modo diverso da quello al quale molti di noi sono stati abituati
L'unità non è la cancellazione delle identità non è la rimozione o la riduzione delle differenze
L'unità nasce in un partito moderno dalla rispetto del pluralismo delle idee e delle culture che lo attraversa
Anche perché questa unità
Assegna a chi ha la responsabilità di sintesi come capita di fare al segretario del partito il dovere di costruire le condizioni per le quali questo pluralismo possa esprimersi
E questo è il senso del mio lavoro continuerà ad essere il senso del mio lavoro
Lo voglio dire per oggi e per domani
Difficilmente sarà possibile immaginare che chi ha dentro di sé questo codice questa cifra
Possano svolgere una funzione diversa se non quella di unire tutte le compagnie e tutti i compagni di questo nostro grande parti oggi
Oggi per me questa proposta si muove in coerenza con il lavoro di due anni con il lavoro di un gruppo dirigente che ha affrontato una condizione difficile dalla quale parlerò dopo
E che oggi credo possa guardare con fiducia con speranza all'innovazione che si è messa in campo che fa del nostro partito ancora una forza valutata in crescita
Decisiva per la sinistra italiana
Unità apertura pluralismo e responsabilità
Responsabilità perché dobbiamo saperlo le nostre divisioni pesa non sulla coalizione indeboliscono la coalizione
E se c'è qualcosa che io ho sofferto nelle ultime settimane
C'è qualcosa
è proprio questo
Vedere come le differenze tra di noi
Trasmettessero non solo di noi un'immagine non positiva
Alle donne e agli uomini ai milioni di donne e di uomini che guardano al nostro partito ma avesse anche l'effetto di indebolire la nostra coalizione
Ecco perché io non rinuncio a questa tensione unitaria e a questa responsabilità che io sento essere necessarie
Allora è con questo spirito
Che io propongo a voi all'assemblea congressuale
Di modificare il nostro Statuto all'articolo diciassette
Il nostro Statuto oggi recita il Presidente del Consiglio dei ministri iscritto ai Democratici di sinistra e presidente del partito presiede l'assemblea congressuale del componente della direzione nazionale
La proposta che avanzo verificata con la commissione dei garanti
E che il testo sia sostituito così il presidente del partito eletto dall'assemblea congressuale con la maggioranza dei voti validamente espressi presiede l'assemblea congressuale ed è componente della direzione nazionale
Una volta approvata se voi l'approverete questa modifica
Propongo assemblea di eleggere come presidente del partito Massimo D'Alema
Che ha già ricoperto
Questa carica fino al momento della sua decisione di lasciare la guida del governo una carica quella di presidente del partito
Che gli chiesi di assumere subito dopo le sue dimissioni e ancora come voi sapete a settembre a conclusione della festa dell'Unità di Bologna
D'Alema è stato presidente del Consiglio autorevole rappresenta una delle risorse più importanti di cui dispone il centro sinistra può e deve essere garanzia di unità del nostro partito
Ed è questa la ragione per cui questa proposta viene avanzato senza confusione né confusione di ruoli né confusione di responsabilità al presidente scopre spetta un compito di garanzia in un contesto nel quale le responsabilità di direzione politica sono chiaramente ed evidentemente definire
Io via vi invito ad accogliere questa proposta
Ad accoglierla così come ne parlerò alla fine noi dovremmo tendere in tutto il partito
Ad una valorizzazione di tutte le energie e di tutte le risorse delle quali disponiamo senza che nessuno resti indietro
Perché lo dobbiamo unire le forze per una battaglia politica ed elettorale difficile ma aperta come quella che abbiamo di fronte e anche in momenti come questi che un partito deve essere all'altezza della situazione e deve saper iscrivere le diversità
Gli interessi particolari le aspirazioni individuali dentro un progetto comune più ampio e condiviso
E il nostro Progetto
Quello di battere la destra di vincere le elezioni e di rafforzare però oggi e per domani la sinistra riformista di questo Paese
E con questo spirito con lo spirito di chi lavora a questa prospettiva con lo spirito di chi vuole testardamente tenacemente lo farà finché avrà la forza per farlo unire il partito la sinistra e la coalizione che io avanzo questa proposta di modifica dello status
Allora compagni la proposta l'avete sentita io chiedo
Se c'è qualcuno che vuole intervenire su questa proposta naturalmente siamo vincolati da tempi molto stretti quindi io chiedo di parlare per dichiarazione di voto nel frattempo vi comunico che la presidenza della commissione verifica poteri ci ha format che l'assemblea congressuale dei Democratici di sinistra questa attualmente qui riunita è composta da due C due mila ottocento otto delegati
Non è una bravura particolare uno sconto
è la e quindi per avere una maggioranza qualificata
Per modificare lo statuto è necessario che votino favorevolmente alla proposta fatta qui dal nostro segretario mille e quattrocento cinque compagni
Tenete presente che si tratta di una votazione palese ci sono un certo numero di compagni indicati come scrutatori ma nelle attuali condizioni credo che sia praticamente impossibile realizzare questa votazione chiedo allora ai compagni che solo in piedi se è possibile che si siedano o almeno lascino
Degli spazi dentro i quali possano muoversi i compagni scrutatori allora iscritti a parlare
C'è una sola persona un solo compagni iscritto a parlare è la compagna Fulvia Bandoli a cui do la parola
Caro compagni
Cari compagni non sarà un intervento semplice richiedono dieci minuti di pazienza e di attenzione
Mi scuso anche del fatto che si sente malissimo mi scuso per tutti noi per avere scelto questa sala che vi ha creato molti disagi
Noi
Noi dovremmo essere oggi così bravi da riuscire a scrivere una pagina diversa della nostra storia politica
Meno scura per noi ma anche per chi ci guarda da fuori di cui
Che le differenze anche profonde siano vissute con serenità
Perché si tratta sempre di idee politiche tutte legittime
Che la realtà poi si incaricherà molto presto di smentire o di confermare
Che la contrarietà
Anche nettissima
Non mette in discussione ogni volta la stima reciproca con la capacità di lavorare il giorno dopo insieme per la campagna elettorale più difficile degli ultimi decenni
La maggioranza di Torino oggi si ripresenta unità
Dopo aver fortemente traballato per usare un eufemismo si è ripresa
E presenta una sua proposta per la presidenza del partito
Mi era sembrata troppo eterogenea a Torino questa maggioranza
Mi sembra ancora oggi
Ancora più travagliata
Ma non è il momento questo per chiedere che cosa l'abbia rimessa insieme ciò che mi interessa adesso spiegare è una cosa sola essenziali dissi ma per me e per molti che sono qui dentro
Dal novantasette ad oggi
Dalla caduta del governo Prodi
Però opera di una scelta sbagliata di Rifondazione Comunista
Dal novantasette ad oggi in tutti i momenti cruciali
E di fronte alle scelte strategiche più importanti io avevo una posizione politica e con me quel venti per cento che a Torino ha poi votato la mozione della nuova sinistra DS Veltroni D'Alema e tanti tanti altri la maggioranza di voi che siete qui avevate un'altra posizione politica quella prevalente
E infatti abbiamo sempre imboccato le strade che la maggioranza ha scelto strade che pure nella diversità D'Alema e Veltroni hanno sempre proposto insieme e insieme condiviso
Care compagne e cari compagni noi dovremmo essere capaci veramente
Di dirci ogni tanto tutta la verità
Invece di andare al voto dopo la caduta di Prodi questa era la mia posizione
Abbiamo secondo me rischiato il segretario del nostro partito in una coalizione che riportava alla luce pezzi e personaggi di una cultura politica che nulla verrà
Di osservare silenzio perché è vero che l'acustica è quella che però abbiamo sentito prima che se si sta zitti si può sentire benissimo quindi dipende anche dai compagni con rispetto per favore ascoltiamo in silenzio
Pezzi e personaggi di una cultura politica che nulla avevano a che vedere con un'ipotesi veramente riformatrici del Paese esponendo lo così
Ad una lunga opera di delegittimazione di logoramento dentro e fuori la coalizione opera che ha messo persino in ombra i buoni risultati ottenuti
Dal governo il rientro dal debito politiche più eque la tenuta dell'occupazione
Invece di perseguire da subito l'obiettivo di una legge elettorale più equilibrata che cerchiamo invano oggi ci siamo avventurati non solo in uno ma in due referendum maggioritari
Perdendoli entrambi e il secondo in modo fragoroso
Ma quale orgoglio delle proprie radici vorrei dire a D'Alema semmai in un referendum che se fosse passato avrebbe cancellato il simbolo dei partiti dalle schede elettorali
Invece di giocare la forza dei programmi locali
Del radicamento sociale delle cose fatte in tante città e regioni delle grane con il mondo del lavoro e le sue trasformazioni abbiamo poi fatto una campagna elettorale regionale puntando tutto sui singoli candidati sui sondaggi sbagliati sull'immagine del Presidente del Consiglio del governo nazionale l'esito è noto a tutti abbiamo perso neppure dopo quella pesante sconfitta la rinuncia di D'Alema alla presidenza del Consiglio la maggioranza del partito voi
D'Alema e Veltroni ma anche voi avete ritenuto opportuno convocare questa platea congressuale per discutere correggere cambiare ciò che non andava
E se oltre due milioni e mezzo
Gli elettori non vanno a votare e sono potenziali elettori del centro sinistra vuole dire che c'è più di una cosa che non funziona
Per vincere non basta dire che si vuole vincere bisogna sapere le ragioni del perché si perde correggere cambiare riportare al otto quegli elettori che oggi non vanno a votare
E non mi passa nemmeno
E non mi basta nemmeno che dentro quella sconfitta come più volte mi ha detto Walter i DS abbiano tenuto elettoralmente vero o che oggi siamo dati al ventuno per cento
Per vincere bene ci vuole in Italia una più grande a sinistra
Capace di raggiungere il trenta per cento dei voti e un forte centro democratico capace di erodere consensi per portarsi ben oltre il dieci quindici per cento del voti
Una coalizione fatta da due aree politiche diverse una sinistra che fa la sua parte di sinistra
Un Centro democratico e no non non voi che rubiamo continuamente la parte i centristi scoprendo cita la parte sinistra della coalizione e non è vero
Smettiamo di illuderci anche con queste analisi che in Italia vi sia una fortissima mobilità elettorale studi seri di queste settimane
Ci dicono che dal novantaquattro ad oggi da un tavolo all'altro si è spostato l'uno virgola cinque per cento dell'elettorato
La mobilità è stata tutta quanta dentro ognuno e i due schieramenti che se guardiamo le cifre lo vediamo anche nel nostro
La platea congressuale invece non fu riunita e anche su questo D'Alema e Veltroni si trovarono d'accordo
La riuniamo a oggi sacrificata nei tempi e nei modi della discussione e invece di concentrarsi sui programmi dettagliati
Voi sapete cos'abbia passione rende forse molte delle cose che appassionano anche voi temi concretissimi la vita delle persone in quella quotidiana
Invece di dire al Paese ciò che la coalizione decide su opzioni chiare sul futuro discutiamo dello Statuto del partito
Nei partiti del socialismo europeo platee come queste vengono fatte alcune volte l'anno
I laburisti l'ultima l'hanno fatta sui trasporti è durata due giorni hanno votato centottanta emendamenti si sono divisi riuniti alla fine anno deciso alla loro linea sulla mobilità sostenibile anche in riferimento a Kyoto e all'Aja
Mi pare che noi stiamo lavorando così noi lavoriamo ancora con troppa approssimazione compagne e compagni
A me sembra enorme il divario che c'è tra questa discussione e ciò che saremo chiamati a fare per attrezzarsi a vincere le elezioni
Così come mi è apparso fuori tempo massimo lo scontro di merito non si sa come ricomposto avvenuto nella direzione di alcune settimane fa
Quando c'era il tempo dopo le regionali la discussione non l'avete aperta
E la volevate aprire adesso a cinque mesi dalle elezioni politiche sinceramente non capisco più quando si allude a ciò che è bene per il partito a che cosa si faccia differimento
Questi
E non altra è la ragione di fondo che ci porta che ci porterà a non partecipare al primo voto non parteciperemo al voto per modificare lo Statuto
Uno Statuto che avevamo del resto pesantemente criticato anche a Torino
Fino ad astenerci
Non è questo il tempo di parlare di statuti interni e non è pertinente neppure l'obiezione che ho sentito fare qui sia da Veltroni sia da D'Alema solo così
Si possono creare le condizioni per utilizzare il compagno D'Alema
Ognuno di noi è una risorsa e alcuni lo sono di più forse è vero ma nel caso di D'Alema il problema veramente non sussisteva
C'era forse qualcuno che dubitava del fatto che lui fosse tra noi
Il più popolare i più responsabile il più influente di tutti noi avevamo bisogno di cambiare lo Statuto adesso per decidere tutto questo ma non prendiamoci in giro
Il compagno con la più ampia esperienza di governo era naturale che fosse ora già da molti mesi
Già da molte settimane il primo dei nostri nella squadra accanto a Rutelli
Così come Veltroni affrancò Prodi fin dall'inizio si leggo un passo indietro della sinistra che non condivido e che rischia di indebolire fortemente anche lo stesso candidato premier
E non è vero
E non è vero neanche un'altra cosa non è vero che sulle profonde differenze tra la sinistra DS la maggioranza ci sia piena consapevolezza in questo partito
Arriviamo anche alla scelta del premier invece di dar vita come avevamo proposto noi ad un serio confronto sui programmi ad una consultazione ampia coi cittadini se sia alta la strada più prese l'Autocar
E la ratifica dei segretari dei partiti della coalizione
Compagne e compagni ho dovuto ripercorrere tutte queste tappe per ribadire con forza che le due principali linee che si confrontano oggi nel nostro partito sono un menu molto diverse tra loro
E lo vediamo anche cose su cose più piccole
è giusto ad esempio scegliere il tema della sicurezza
Per metterlo al centro della campagna elettorale accettando il terreno dell'avversario o non è meglio fare come l'altra volta
Cambiare campo di gioco obbligare Berlusconi a giocare sul nostro campo
In campo dove la sicurezza sia solo uno dei temi da affrontare partendo dalla cultura solidale che abbiamo noi ma il campo ovvero è quello della qualità dello sviluppo la nuova frontiera la più grande differenza fra la destra e la sinistra è la qualità sociale e ambientale dello sviluppo
Mentre Berlusconi
Come dice ricaccia mente Laura Pennacchi propone la desertificazione dei diritti sociali e di mettere il mercato come pilota automatico dell'economia dello sviluppo noi proponiamo altro al centro il benessere dei cittadini
La giustizia sociale i diritti di cittadinanza e tutto ciò si raggiunge anche con politiche molto concrete un suolo che non crolli più addosso
Ai cittadini di questo Paese
Fiumi che non distruggono intere economie territoriali
Trasporti più sostenibili che vuol dire mettere su ferro il quindici per cento delle merci bisogna scriverlo nel programma dell'Ulivo altrimenti soffocherà Hammond ci ammaleremo ma soprattutto non riusciremo a spingere in avanti l'economia di questo Paese
La nuova occupazione nasce nei settori innovativi perché vedete
Non è
Che io non vedo i risultati ottenuti dal governo però voi voi compagno D'Alema non potete nemmeno vedere
Dal Governo quando eravate al governo che dal dodicesimo l'Italia oggi è al ventinovesimo posto
Sui temi dell'innovazione tecnologica è arretrata pesantemente le imprese guadagnano come mai hanno guadagnato finora e profitti paragonabili solo a quelli degli anni Cinquanta
Il credito è pesantemente investito nella rendite nelle speculazioni tutto ciò non aiuta lo sviluppo e la sinistra deve essere capace di parlare anche su queste questioni
Non possiamo e su queste questioni Berlusconi avrebbe molte più difficoltà di nove io questo spero si comincia a discutere
A domani per fare uscire dal porto delle nebbie il programma dell'Ulivo e farlo viaggiare in fretta tre milioni di persone possibilmente con coerenza
Irreperibile finisco laicità dello Stato flessibilità pensioni possiamo permetterci ancora oggi di avere due tre cinque posizioni io credo di no presto non solo non è un partito serio ma nel non è seria
Una coalizione che non sappia su queste questioni arrivare a prese di posizioni politiche comprensibili
Abbiamo di fronte un avversario attrezzatissimo manoni invincibile
E qui vorrei dire a D'Alema che mi ha molto meravigliato l'accenno che ha fatto prima certo
Berlusconi fa l'erba sull'ancestrale anticomunismo che c'è in Italia
Fino al punto che dire siete ex comunisti fa più scandalo che dire ex fascisti fascisti Orazi visti
Ma io mi domando domando a me stessa e anche al compagno D'Alema
Ma come mai questo succede ma non sarà che abbiamo lei ha passato per primi la guardia su queste questioni non sarà che anche al nostro interno è pesantemente passato un revisionismo
Che rivisita va la storia della destra in un certo modo ma soprattutto ma soprattutto era ingiusto ingiusto alla radice rispetto alla storia democratica autentica dei comunisti italiani questa è la ragione del perché oggi
Direction comunista è diventato un insulto più che dire a qualcuno se è un ex fascista allarmante che sia diventato così nella storia nazionale del Paese più antifascista
Devo purtroppo allarmante
Io penso infine che dobbiamo porci un altro problema serissimo che nessuno ha nominato qui in più di cinque ore di discussione
Siamo sicuri che la non belligeranza
Come la chiama Bertinotti che poi è un altro modo per parlare di desistenza siamo sicuri
E come la chiamano anche
Veltroni altri compagni del nostro partito sia l'obiettivo giusto ma perché non porre a Rifondazione comunista la sfida del governo
Come fecero i socialisti francesi quando rischiavano di perdere le elezioni contro i gollisti
Perché caro D'Alema Berlusconi riesce a unire le destre e tu eh io e noi non siamo mai riusciti a
Unire le sinistre ma questo è un errore interrogativo di poco conto questo pensiamo di non doverci però chiedere
Perché mai su alcuni dei punti programmatici che Rifondazione pone non andiamo a vedere invece di ritrarsi o di spingerli da parte perso insomma che sia anche questo un punto che andrebbe sciolto
è perdente dall'inizio l'ipotesi che un pezzo di sinistra vada al governo e che è un altro resti all'opposizione a contrattare il sì giorno per giorno la sua sopravvivenza ecco
Se io oggi dopo tutto quello che ho detto votarsi D'Alema Presidente non sarebbe l'unità ritrovata ma il vecchio film tante volte già visto
Ma del quale anche tanti di voi purtroppo sentono la Nostalgia l'unanimismo di facciata che si sgretola il giorno dopo
Del resto è sempre stato così la vera novità invece è un'altra è proprio questa una maggioranza che si prende le sue responsabilità
è una minoranza che fa altrettanto noi non voteremo D'Alema Presidente la nuova sinistra non voterà D'Alema presidente del partito
Segnalando così che ognuno di noi fosse anche il migliore
Andrebbe votato non votato partendo dalla politica
Certo D'Alema non per un discorso fatto bene ho fatto male ma per un insieme di atti politici molti atti politici tuoi e della maggioranza che io non condiviso
Io non appartengo alla maggioranza di Torino
No no votato Veltroni non voterò D'Alema proposto ed Espresso da quella stessa maggioranza è una scelta trasparente come l'acqua non c'è niente davanti non c'è niente dietro
è la dichiarazione leale di un serissimo disaccordo politico ma la vera novità è anche un'altra
Se saremo un partito veramente nuovo questo atto forte autonomo e che non compiamo a cuor leggero non ci impedirà di essere domani nuovamente al nostro posto
Come è stato finora a fare tutto ciò che serve per vincere la sfida più difficile che si apre davanti a tutti noi questo sarebbe un partito finalmente nuovo più laico
Meno liturgico che mette in discussione le sue differenze alla luce del sole e che poi nel momento dell'azione politica collettiva ritrova tutte le sue forze io spero che sia così vi ringrazio
Grazie non ho altri iscritti a parlare quindi passiamo immediatamente alle fasi di voto voglio però prima dire a tutti i compagni che una volta esaurito questo voto si aprirà se il voto fosse favorevole alla proposta fatta da Veltroni una successiva votazione
Votazione che sarà quella a scrutinio segreto è chiaro che verrà attuata con una modalità che dopo vi sarà spiegata quindi credo che tutti gli scrutatori
Sono
Disposti sugli spalti prego a tutti di avere un po'di pazienza perché non sarà una cosa semplice fare questa votazione allora chi è favorevole alla proposta di modifica statutaria presentato da Walter Veltroni alzi la delega e la lasci alzata perché adesso si tratta di contare
Quindi
Io prendo gentilmente tutti i delegati di lasciare lo spazio lungo i corridoi altrimenti è impossibile fare questa scontata
Tutti i compagni che solo in piedi parlo dei compagni che sono qui diciamo degli nella platea di lasciare spazio agli scrutatori altrimenti non si può fare questa votazione
Prego
Vecchio tempo dalla e
Me lo dovete dire
E di questo me lo dovete dire qui non
Io prendo di rimanere fermi dopo aver fatto spazio perché è molto complicato fare questa conta quindi con pazienza con la manina alzata
Fermi sul posto altrimenti diventa un casino
Graziella
Graziella
Graziella lasciare
Allora vi dovete portare la allarmato fatta
Come sta procedendo fanfare militari
La collega
Ho capito però gli garantisce a ottobre
I voti favorevoli sono mille settecentonovantadue
Noi compagni
Non abbiamo nessun obbligo formale è sostanziale voglio dire anche a fare la conta dei contrari e degli astenuti perché avete visto che ciascun conteggio è obiettivamente abbastanza faticoso tuttavia se ci sono dei compagni che chi è
Dono che si faccia anche il conto dei contrari e dei favorevoli lo facciamo io
Credo che si possa essere considerato inessenziale
Non vedo proposte diverse quindi la modifica statutaria è approvata ora
Prima di cedere la presidenza alla compagna Barbara Pollastrini voglio informare tutti i compagni che per procedere al voto segreto
Relativo alla modifica statutaria i compagni debbono recarsi delle cabine chiede solo sedici sono situate nei corridoi interni del perimetro
E sono divise per cognomi quindi voi troverete in ordine alfabetico rapidamente la vostra cabina queste cabine rimangono aperte da questo momento per due ore e mezza quindi tra due ore e mezza noi le chiuderemo i compagni io
Chiedo ai compagni naturalmente di fare prima possibile lascerei però prima di tutto lo spazio ai compagni senatori che debbono tornare al Senato per impegni di voto vi ringrazio e passo la presidenza la compagnia Pollastrini
Per capire dove una cosa barbara
Sì dobbiamo
Dei vostri posti non state davanti che noi continuiamo il nostro dibattito siate gentili dateci una mano
Riprendo chi vuota raggiunga i propri seggi chi deve ancora votare raggiunga i seggi le compagne e i compagni che sono qui per il dibattito si siedano per favore qui davanti grazie i requisiti
Ogni generale
Com'è ovvio i seggi hanno le loro lettere ognuno vada per la per la sua lettera alfabetica
è tranquillo
Buongiorno segretaria
C'è e non lo so
In ogni
Non mi
Così
Compagni compagnie qui davanti per gentilezza
Che mise
Aias lei gli aspetti
Magari
Lei
Gloria
Come sempre
Tu sei
Bene grazie
No non ancora a romane
Se a tutto però
Mi raccomando
Fatte stendere le persone che desiderano sedersi
Cerchiamo di
Cerchiamo di continuare alla parola Ivana Bartoletti questa deliziosa ragazza ch'io vorrei che parlasse in un
Quanto meno in un contesto positivo spetta inane
Liviana
è
Ma dal fatto
Liviana
Grazie
Grazie Imana Ivana la parola te
Care compagne e cari compagni il mondo ha fatto molta strada negli ultimi anni e se il mondo è cambiato e la società è cambiata la scuola non poteva rimanere la stessa
Dopo lunghi anni in cui noi studenti abbiamo silenziosamente subito scelte assunte da altri di cui la possibilità di incidere nella vita dei nostri istituti era praticamente nulla ora ci troviamo a vivere la scuola da protagonisti
Abbiamo ottenuto lo Statuto delle studentesse e degli studenti una carta innovativa importante per noi lì solo sanciti i nostri diritti e i nostri doveri
Abbiamo una scuola vicina alle nostre inclinazioni alle nostre esigenze ai nostri sogni una scuola in cui a prendere il valore della democrazia e della responsabilità
Una scuola in cui sperimentare la piena cittadinanza attiva
E la piena consapevolezza dei mutamenti in atto
L'autonomia è per noi una vera e propria rivoluzione significa una scuola a misura di studente che interagisce con il territorio con il mondo dell'associazionismo e con il mondo del volontariato con il mondo della cultura e con il mondo del lavoro
Siamo convinti però che per essere realmente cittadini della scuola dell'autonomia
Abbiamo la necessità di poter incidere radicalmente
Nelle scelte che in essa vengono per questo chiediamo che venga approvata la riforma degli organi collegiali vogliamo i fatti che si realizzi un vero autogoverno democratico all'interno delle nostre scuole
Dove far valere le nostre opinioni e presentare le nostre istanze non bastano le leggi non bastano gli investimenti ideali finanziari perché la scuola siamo noi i veri protagonisti
E se è vero che tanto è stato fatto la strada da percorrere è ancora lunga a cominciare dall'obbligo scolastico fino a diciotto anni
Nella società della globalizzazione assunto importanza enorme capitali intellettuale è necessario che tutti i giovani frequentino la scuola fino al diciottesimo anno di età
Una scuola che con il riordino dei cicli la riforma di saperi sarà in grado di trasmettere i giovani il saper fare Enza per essere entrambi necessari per maturare la piena coscienza critica e per accedere al mondo del lavoro
Ma siamo convinti che non si possa parlare di scuola senza parlare di diritto allo studio inteso come libertà di scelta come diritto all'accesso al successo
Investire sul diritto allo studio significa investire sulle nuove generazioni e cioè investire soldi sulle futuro delle nuove generazioni e cioè investire sul futuro di questo Paese non si tratta certo di buoni scuola una vera e propria vergogna un modo per distruggere la scuola pubblica per creare un'istruzione per pochi eletti e una scuola su base censi taglia che che ai quei esclusione e disuguaglianza
I buoni scuola sottendono una società che non ci piace nella quale ha libertà di scelta solo chi possiede una Ferrari due ville in Sardegna o tre reti televisive e l'idea della Società della destra contro la quale scenderemo in piazza a Mila no domani la terra di Formigoni l'uomo dei buoni scuola quel Robin Hood al contrario che toglie ai poveri per dare ai ricchi
Noi chiediamo che si investa sul diritto allo studio perché ciò significa lavorare perché le opportunità di vita e di libertà si espandono per tutti noi studentesse e studenti italiani protagonisti della poggiare quotidianamente le riforme impegnati nel far comprendere i nostri coetanei l'importanza delle riforme ci siamo dati un ulteriore compito quello di portare all'interno delle nostre scuole quello che per troppo tempo ne è stato fuori anzi il mondo vogliamo cambiarlo proprio a partire dalle nostre scuole
Per questo credendo in una società multietnica e multiculturale nella quale la diversità rappresenti un arricchimento abbiamo scelto di caratterizzare il nostro anno scolastico sui temi dell'antifascismo e della memoria storica
Dal corteo fascista di Cernobbio alla manifestazione della lega Lodi il sonno della ragione torna generare mostri siamo scesi in piazza Trieste diciotto novembre in una grande manifestazione di gioia contro il razzismo e per la memoria storica lo abbiamo fatto perché siamo convinti che senza memoria non ci sia futuro
Per questo abbiamo condannato in quella manifestazione in tante altre che un presidente di una regione italiana abbia attaccato pubblicamente i testi sui quali noi studiamo
Quando si pretende di porre una cultura unica una storia ufficiale allora si sentono echi di un passato e non ha di certo un passato di cui dobbiamo andare fieri
E ancora domani mattina sarà presente in questa città un uomo che rappresenta un'idea di Europa
Fondata sulle piccole patrie nazionalismi un uomo che ha definito le FS uomini coraggiosi che ritiene che ad Auschwitz siano morte settantaquattro mila persone per lo più per i bombardamenti anglo americani ai garage romano no grazie
L'Europa che abbiamo in mente noi è un'Europa multietnica e multirazziale per questo domani scenderemo insieme di studenti romani in un corteo e una grande battaglia di civiltà per un modo per dire no ha un'idea di società ed Europa che non ci piacciono
Sono queste le nostre battaglie sono questi nostri ideali partono proprio dalle nostre scuole e noi partiamo dalle nostre scuole per cambiare il mondo
Tedesca
Oltre a essere la portavoce di studenti impone io sono iscritta della Sinistra giovanile e come è scritta la Sinistra giovanile chiedo ognuno di voi delegati di portare avanti queste battaglie insieme a noi
Se è vero che la memoria storica un diritto di tutti e soprattutto è un diritto delle giovani generazioni
Di chi lo di affermare con forza quelli che sono i valori fondanti della nostra Costituzione quelli delle donne e degli uomini che hanno combattuto per Luca un Paese libero democratico e tollerante
E vi chiedo di portare avanti questa battaglia nel nord del Paese dove gli immigrati lavorano è scaduto da e per il benessere di tutti noi e proprio di nord si annida una corrente razzista e xenofoba entrava nella lega Nord la sua peggiore espressione basti pensare alle affermazioni pronunciate della manifestazione a Lodi in cui si arriva perfino a negare in diritto fondante della nostra Costituzione cioè la libertà di professare la propria religione sono convinta e come tutte le ragazze e i ragazzi dell'associazionismo studentesco che sia giunto sto che ognuno di voi insieme a tutti noi debba impegnarsi con determinazione in una grande battaglia
Quella di portare nelle scuole nelle piazze in tutti i modi di dibattito la nostra idea di società
Una società che è più ricca perché anticulturale una società più giusta perché in essa il destino non viene segnato dalla nascita dove non faccia differenza essere nati al nord o il sud del Paese avere il colore della pelle nero oppure bianco
Una società più equa perché la libertà di scelta e per tutti e non solo per chi nasce ricco una società solidale perché non è fondata solo sul mercato perché povertà di oggi è cambiata non è più quella di una volta oggi la povertà è anche l'esclusione sociale l'incapacità di stare al passo con i tempi con le innovazioni la mancanza di coscienza critica per questo vi chiediamo di sostenere con forza di portare avanti la battaglia sull'obbligo scolastico fino a diciott'anni sul diritto allo studio come garanzia di di uno per poter realizzare le proprie aspirazioni propri sogni propri desideri siamo convinti due studentesse e studenti italiani che il centro sinistra debba governare questo Paese
E lo crediamo fermamente perché la riforma della scuola investimenti sul diritto allo studio c'hanno dato speranza
Cari compagni poiché io chiedo di rinnovare questa speranza a voi di affermarmi con forza in questi mesi
Non lasciamo che questa speranza bruci nelle mani di una destra arrogante ignorante e pericolosa di chiediamo coraggio passione impegno noi siamo accanto a voi in questa battaglia
Grazie in Ghana
Vediamo la prossima chiosa la prossima volta che io prendevo una platea degna delle tue parole te lo provvediamo ora diamo la parola Luigi Berlinguer che ringraziamo per il suo intervento
Prego le compagne e compagni che sono sedute in piedi qui davanti di sedersi per favore
Le compagne e compagni che stanno chiacchierando pure mi essere gentili e di permetterci di ascoltare i nostri intervenuti prego Luigi grazie
Ci vuole tutto il mio senso di partito per intervenire in queste circostanze tuttavia è una militanza anche l'intervento
La nostra idea di equità
Di società giusta la Società libera
La libertà è oggi il motore dello sviluppo
E la regola della convivenza civile
Prima del nostro pieno approdo riformista c'era una contraddizione
Su questo tema
La Società del terzo millennio e quella intuita da Calvino è descritta da Segni la flessibilità la libertà la leggerezza nella sua accezione più ampia
Sono il motore dello sviluppo l'essenza stessa dalla convivenza civile
Perché la risorsa prima e l'uomo l'intelligenza
Il sapere
Ma come può esistere tiene intelligenza senza libertà
Per affermarsi l'ingiustizia
Deve continuamente soffocare la libertà mortificare la persona
La nuova emarginazione
La nuova discriminazione sociale la grande ingiustizia
Alla sua causa nell'ignoranza
Prima che marginazione dalla Società essa emarginazione dal sapere
E bassa professionalità e quindi basso reddito e passa opportunità di lavoro al contrario
Una società più equa e anche in una società più produttiva e funzionale
Più sapere uguale più opportunità di lavoro più ricchezza sociale
E libero e chi sceglie chi può scegliere chi sa scegliere chissà che cosa deve scegliere ma come arrivare a questo appassionante traguardo assicurare sapere a tutti con diversa intensità con profili diversi con indirizzi diversi ma tutti anzi ad ognuno
Come aumentarne la quantità conservando incrementando la qualità del sapere
Ecco la nostra scommessa questo è il centro sinistra
La destra vuole riservare quel Benina cuochi
E le briciole ai più
Come allora
Partendo dalle diversità fondando l'uguaglianza sulle diversità valorizzando le diversità che significa le propensioni le attitudini le vocazioni le personalità differenti
Valorizzando le individualità e le scelte e quindi la libertà di scegliere anche di scegliere la propria vita il proprio avvenire
Di scegliere la scuola dove si può andare a studiare sì
Prima di tutto fra quelle statali e poi nell'ambito del sistema nazionale di contribuire ciascuno al proprio curriculum il più rispondente alle proprie personalità
E il diritto al successo formativo
A ciascuno il suo secondo le sue possibilità
E siamo oltre l'articolo trentaquattro della Costituzione
Non siamo più soltanto al diritto allo studio
Siamo al diritto al successo formativo
E non c'è niente di pelle taglio cari compagni in questo obiettivo in questo valore in questo appassionante traguardo perché essa è ormai un dato strutturale un bisogno strutturale
Della società moderna la conoscenza serve alla società e i popoli hanno bisogno di conoscenza per tutto l'arco della vita
Creando sempre nuove opportunità
A chi ha ben studiato e a chi non lo ha fatto a chi è riuscito più o meno da giovane per recuperare e rilanciarsi lungo tutto l'arco della vita partendo da questo grande valore la scuola della libertà e del rigore
E della responsabilità
Abbiamo tracciato un cammino
Perché liberò
Deve essere responsabile non è chi calpesta gli altri chi conculcare i diritti degli altri chi esclude gli altri per affermare se stessi la sua presunta libertà non c'è libertà senza rispetto senza tolleranza
Quindi per questo la scuola della libertà diventa anche la scuola della democrazia
Nella scuola si compie la prima socializzazione che esperienza umana
Con i compagni di scuola per tutta la vita restano un grande momento ma è anche socializzazione civile
Perché ci si conosce e si vive insieme ci si rispetta noi abbiamo voluto che sia qualcosa di più oltre questa prima appassionante esperienza umana
Perché vogliamo che si fa capo rischia chi vuole anche partecipare gestire responsabilizzare
Superare l'antico autoritarismo di una scuola tradizionale aprendoci alla libertà e alla democrazia
Va be'Riccardi nato
Con l'autonomia i nuovi cicli la parità l'obbligo noi abbiamo creato le condizioni per realizzare questo grande obiettivo
Autonomia e libertà individuale ma anche collettiva dell'istituzione
E creatività e progettualità
Ed è un modello di società che abbiamo in qualche modo definito
Perché è anche più responsabilità attraverso il controllo della qualità i risultati la valutazione creando le condizioni dell'autoimprenditorialità della maturazione del responsabile di ognuno perché ognuno possa contare e scegliere la propria vittoria
Di fronte alla scuola della libertà alla società della libertà la destra si propone il puro mercato la pianta professionalizzazione due settimane fa bocciata anche dall'OCSE ancora una volta come si può cari compagni
Come si può ridurre la scuola la cultura lo spirito critico ad uno slogan
Ad uno sport ai tre gli di quel deprimente manifesto con tutta la sua volgarità ideologica della scuola impresa Della sua piatta professionalizzazione del sapere
Dell'accattivante ammiccamento io lo strumentalismo utilitaristico da quattro soldi
L'Ulivo è un'altra cosa
Esso vuole la società giusta e la scuola del sapere la sinistra vuole la scuola del sapere la società del sapere lasciamo da parte cari compagni
Quella stucchevole Nostalgia delle parole di sinistra
Il riformismo che cogliere l'equità nei processi reali battere le nuove e le vere emarginazioni se continuiamo a rivendicare vetuste identità ormai sbiadite
Ricadiamo nell'autoreferenzialità male antico della sinistra
Il nostro contributo programmatico come Democratici di sinistra non ENEL distinguo anche la nostra identità e nel Progetto generale del nuovo Ulivo nel dato unificante non distintivo
La ricerca di identità dove ricerca distintiva ad ogni costo esteri le regressiva e pura autoconsiderazione nostalgica
La forza di una proposta programmatica e nel massimo comune denominatore che interpreti la società non contempli il passato
E questo lo vogliamo nei contenuti
E nella politica
Questo può essere la base strutturale Cuesta grande aspirazione
Dell'unità del nostro partito lo dico senza esitazione dell'unità del nostro partito dell'unità della coalizione su cui si fonda l'unica vera speranza di successo
Dobbiamo bandire personalismi
Dalla coalizione e dal partito
Perché ammettiamo
C'è un eccesso di personalismo in questo momento nella nostra politica
Forse non siamo più abituati e diventa singolare l'idea di lavorare insieme anche se abbiamo personalità diverse in squadra non dico che lo dobbiamo eccedere in collettivismo ma neanche in individualismo
Al punto che se oggi si fondano appunto che oggi si arriva a fondare correnti e gruppi che fanno riferimento a persone e le si presentano come democrazia interna che cosa c'entra compagni la democrazia interna con i gruppi personalizzando vi è differenza fra la dialettica politica del personalismo
Nella coalizione le esigenze di visibilità non sono dialettica democratica e non sono rappresentatività
Il personalismo uccide un partito o una coalizione non si giustifica neanche di fronte a presunti torti
Chiunque può pensare di aver subito un torto talvolta almeno io credo sbagliando in genere perché se qualcosa succede vuol dire che c'è una ragione
Ma guai a vivere tutto questo personalmente
E nella nostra battaglia anche prossima che le nostre idee si realizzano e si resta in campo
Stiamo attenti compagni
E nel mondo nostro c'è ancora tanta gente che si aggrappa alla speranza in questi giorni in queste settimane che non si rassegna perché ha bisogno di lottare per la Società Nuova
E sarà molto severa montiana
Pochi da vedere di essersi rassegnato e cerca vie di fuga e pensa al suo domani
La strategia non può essere schiacciata solo sull'oggi certa senz'altro eppure il domani dipende anche tanto dall'oggi non può essere saltato non c'è domani senza un passaggio stretto oggi con gli appuntamenti dell'oggi e la nostra gente non si perdonerà se non c'è la mostriamo tutta in questo cimento
Grazie care compagne cari compagni ora avrebbero la parola nell'ordine il ministro Cesare Salvi il ministro Fassino e
Il nostro presidente del gruppo dei senatori Gavino Angius
Non vedendo i ministri se il nostro presidente del gruppo è d'accordo darei la parola a Gavino Angius
Nell'ordine del ci sono i ministri
Non ci siamo o Piero
Scusa ma avevo chiamato precedentemente vero che tu sei alto mi scuso molto colte Piero la parola al ministro Piero Fassino a pochi amanti gran
No veramente sono arrivato esattamente un secondo fa
Va bene io volevo
Cogliere questa occasione
Di riflessione anche di tipo programmatico
Per richiamare l'attenzione dei compagni
Su un punto che è di particolare delicatezza
Di cui alle elezioni
Di primavera ed è proprio il tema della sicurezza della legalità
E per usare una parola che nomi in genere
Viene usata a sinistra con qualche diffidenza i problemi dell'ordine
Ora io credo che noi dobbiamo fare i conti con una percezione nella società
Che è una percezione di insicurezza diffusa
In realtà la realtà è naturalmente assai più complessa le statistiche per esempio dicono che ci sono reati che diminuiscono reati che crescono tuttavia non è questo il pulito
Il punto politico che non può essere eluso e che c'è una vasta parte dell'opinione pubblica
Che ha la percezione giusta o sbagliata che sia alla percezione di vivere in una condizione di insicurezza maggiore di quanto non si vivesse qualche anno fa
è una percezione che è dovuta a molti fattori
Alle inquietudini le Paure i timori che suscitano fenomeni rispetto ai quali ci si sente meno meno pronti e meno capaci
Di affrontarli come l'immigrazione
è una percezione che è legata al fatto che c'è un fenomeno soprattutto nelle città di microcriminalità diffusa
è un fenomeno naturalmente che trae alimento anche da una certa morbosità dell'informazione basterebbe pensare a come è stata gestita nelle scorse settimane la vicenda del cittadino albanese
Ha investito e ucciso un bambino
è una percezione che naturalmente trae alimento anche la delle inefficienze
Degli apparati pubblici oggi
Stai su tutti i giornali fa notizia
Che per un difetto di forma una pericolosa
Poste della mafia della camorra è stata scarcerata
Quindi sono molte le ragioni per cui vive nella società una percezione di insicurezza e tuttavia questa percezione c'è
Io credo che sarebbe sciocco da parte nostra non fare i conti con un tema che sta rivelandosi sempre più cruciale mano a mano che ci si avvicina le elezioni
Un tema su cui peraltro
La destra il Polo cavalca in modo evidente facendo ne diventa facendolo diventare uno degli assi principali della propria campagna elettorale
Io credo che su questo punto sul punto e la sicurezza nella legalità
Noi dobbiamo superare un atteggiamento difensivo
Dobbiamo superare un atteggiamento che ci porta a considerare spesso questi temi come temi dell'avversario
La sicurezza la legalità la possibilità per i cittadini di vivere sicuri non sono un tema della pesca
La legalità e la sicurezza sono per una vasta parte dell'opinione pubblica un tema avvertito come sempre più significativo per la propria vita quotidiana e chi ha l'ambizione di governare un Paese deve essere in grado di offrire ai cittadini
Condizioni di sicurezza
E quindi garantire sicurezza garantire legalità garantire una sistema
Di giustizia che sia efficiente efficace fare in modo che ogni cittadino si diciamo superi questa percezione di insicurezza in cui oggi vive è una questione decisiva e decisiva in generale lo è tanto più oggi
Io credo che questo sia un primo punto
C'è c'è prima di tutto un mutamento di natura culturale che noi dobbiamo fare superare un atteggiamento difensivo è prima di tutto il risultato di una scelta di tipo culturale
Noi non possiamo trovarci ogni qual volta discutiamo questi temi a dover registrare una difficoltà di coesione del centro sinistra una difficoltà di unità della sinistra una difficoltà di rapporto con i cittadini
Perché se non superiamo questa difficoltà
Questo rischia di incidere sulla credibilità del centro sinistra anche in altri settori più in generale come forza di governo
Quindi superare un atteggiamento difensivo su questi temi assolutamente essenziale e assolutamente urgente
Per superare questo atteggiamento difensivo io credo dobbiamo rimuovere
Dei nodi non risolti che fino ad oggi non ci hanno consentito su questi temi una iniziativa sufficientemente efficace sopra e soprattutto sufficientemente credibile
Il primo è il rapporto tra garanzie e sicurezza è evidente
Che il centrosinistra deve essere attento a far sì che tutte le garanzie che la Costituzione la legge assicura ogni cittadino siano costantemente affermate costantemente riconosciute
Ogni cittadino sia in grado di poter le vivere perché noi vogliamo prima di tutto che questo sia un Paese fondato sullo stato di diritto
E tuttavia attenzione
Che le garanzie hanno nella percezione dei cittadini una validità in quanto non vengano percepite come qualche cosa che mette in discussione i livelli di sicurezza di ognuno
Abbiamo due esempi molto concreti negli scorsi mesi
è bastato per esempio
Che sulla pedofilia
Ci fosse la sensazione peraltro
Perché su questo tema
Noi nel giro di poche se pochi giorni assistessimo a un revival di posizioni assolutamente anti garantista e pericolose dalla pena di morte la castrazione chimica leghiste dei pedofili eccetera eccetera
Oppure l'immigrazione
La percezione che ha una parte dell'opinione pubblica del fatto che la legge sull'immigrazione non sia sufficientemente efficace si traduce per quell'opinione pubblica in una disponibilità accettare misure che sarebbe Rossi
Lesive di fondamentali garanzie per un cittadino straniero che vive in Italia cosa voglio dire
Che il terreno delle garanzie fondamentali
Ma attenzione che se è una società si sente insicura se è una stanzetta assente vulnerabile si è una società si sente in difesa quella società più facilmente sarà disposta a mettere in discussione le garanzie a cui noi teniamo
E allora rapporto tra garanzie e sicurezza non è univoco
Non è vero che basta ad Hans assicurare il rispetto delle garanzie perché ci sia sicurezza occorre anche vedere la proporzione contrari occorre anche sapere che quanto più la società si sente sicura tanto più sarà capace di riconoscere e rispettare lessi le garanzie a cui noi teniamo e allora
Tutelare la sicurezza dei cittadini avere una politica efficiente sulla sicurezza è assolutamente essenziale
E ogni garanzia va verificata nella sua coerenza nella sua compatibilità con la sicurezza dei cittadini ne abbiamo un caso proprio nell'episodio che stamattina caduto
Il fatto che un pericoloso boss camorrista stamattina sia stato scarcerato perché la notifica del processo sia arrivata a uno avendo due avvocati di fiducia un avvocato di fiducia e non all'altro è una garanzia che nessun cittadino capisce
Perché è sufficiente che arrivi ad uno degli avvocati perché lui si è informato
è un iter garanzia che si traduce in un danno alla sicurezza ai cittadini non saranno disposti a difendere quella garanzia nel momento in cui vengono che mette in discussione la sicurezza e i livelli di tranquillizzare la vita quotidiana della gente
Quindi questo è un primo tema che noi dobbiamo avere presente
Il rapporto tra garanzie e sicurezza
Secondo
Uno dei punti nodali
E il tema dell'immigrazione
Ora noi sappiamo quanto questo fenomeno sia complesso e come e quanto questo fenomeno richieda una politica che deve essere capace
Di prima di tutto essere fondata su strategie di integrazione e di accoglienza di apertura ad una flusso di immigrazione extracomunitaria di cui peraltro il Paese ha bisogno ma quella politica di apertura quella politica di accoglienza quella politica di integrazione noi saremo in grado di farle di farla efficacemente dimostrando così di essere effettivamente capace di costruire una società multietnica multiculturale
Se saremo al tempo stesso capace di avere un'azione di contrasto molto severa nei confronti della criminalità organizzata che fa traffico di clandestini nei confronti dell'ingresso dell'immigrazione clandestina nei confronti di tutti quei fenomeni che legati all'immigrazione vengono percepiti come pericolosi
Ancora una volta una politica di apertura Annone contraddittoria con una politica di severità generosità e severità vanno tenute insieme
Per essere capace di tutelare tutto ciò che è legalmente
Avviene del fenomeno migratorio e essere in grado di sconfiggere cioè di battere tutto ciò che invece di illegale in quel fenomeno matura Terzo
Il problema della certezza della pena
Molti cittadini avvertono una sensazione di sicurezza avendo la percezione che la pena non si accerta cioè che quando un delitto viene commesso un reato viene commesso
E viene scoperto il responsabile e poi viene fatto un processo che spesso è anche molto lungo e tuttavia non vi è certezza nella pena
E la certezza della pena diventa un elemento di credibilità dell'intero sistema di tutela della sicurezza dei cittadini anche su questi noi dobbiamo essere assolutamente
Rigorosi rigorosi significa essere capace di avere una politica della sanzione una politica di esecuzione delle pene che tenga in conto della necessità di essere severa di garantire ai cittadini che quando un reato è commesso quel reato non solo è formalmente sanzionato fa quella sanzione corrisponde effettivamente una pena che poi si esegue
Perché se è così allora noi saremo anche in grado di fare un discorso anche su questo tema che tenga in conto generosità
Verso chi avendo sbagliato non vuole sbagliare più e severità verso chi avendo sbagliato vuole continuare invece a restare l'inseguito criminale ma la severità e condizione di una politica della certezza della pena che si è anche capace di recupero di reinserimento e di generosità
Infine
Cosa voglio dire
Voglio dire che questo tema della sicurezza e per noi non meno rilevante di quanto lo sia al tema dello sviluppo
Non è meno rilevante di quanto sia il tema dell'occupazione del lavoro non è meno rilevante di quanto sia il tema della riorganizzazione dello Stato sociale dei livelli di solidarietà che in un Paese civile devono essere garantiti ad ogni cittadino
La sicurezza diventa sempre di più un bene percepito da una vasta parte di opinione pubblica come un bene primario che spesso viene prima di altre esigenze di altre istanze
E anzi è significativo che perfino laddove si risolvono altre contraddizioni per esempio nelle zone del nord del Paese dove oggi si manifesta piena occupazione
Una che ha una condizione di maggiore sicurezza economica di maggiore sviluppo di maggiore occupazione non necessariamente si traduce di una minore o preoccupazione per i livelli di sicurezza della vita quotidiana
E proprio per questo la questione della sicurezza della legalità e una questione prioritaria io credo che nell'azione di governo come abbiamo fatto e stiamo cercando di fare nel programma
Dell'ulivo che stiamo definendo dobbiamo dare a questi temi una centralità assoluta perché su questi temi si gioca in buona parte la possibilità dell'esito elettorale
Delle elezioni del due mila uno e la possibilità per il centro sinistra di continuare a essere una forza di governo del paese grazie
Grazie vero Cristina
Ed ancora
Non vedo restiamo anche degli non sbagliarmi Cesare Salvi mi indichi ed a Gavino Angius se vuoi svolgere essenzialmente e anche Kevin
Prego finali
Penso che questa nostra assemblea programmatica
Ossa aiutarci monito
A capire il carattere inedito della sfida elettorale politica che abbiamo di fronte
è stato già detto
Anch'io penso che in ballo non ci sia soltanto qualche voto in più
C'è qualcosa di più profondo di inedito
Per la storia politica del nostro Paese
In campo
C'è quella che può essere definita una nuova destra
E io mi chiedo come
Il centro sinistra
Ossa e debba contrastare al meglio questa nuova destra
Come possa marcare segnare i punti distintivi del proprio progetto
Rispetto agli obiettivi della destra
Ma soprattutto rispetto ad una società italiana in cammino
In crescita
In trasformazione profonda
Non è vero
E cosa che ho sempre pensato
Che i grandi cambiamenti si guidano e si dirigono soltanto dal Governo
I grandi processi di trasformazione sociale di innovazione istituzionale
Per perseguirli serve ed è necessaria una politica di alto profilo di cui siano protagonisti i cittadini
Le persone in carne ed ossa
A questo servono i partiti i soggetti non esclusivi ma essenziali della buona politica
Che è tale innanzitutto
Se rende protagonista alla società e i suoi attori
Per questo anch'io sento il bisogno come altri hanno detto
Di un partito di una sinistra visibile in campo in quanto tale con una sua specifica e peculiare progettualità portatrice di una idea di innovazione e di modernizzazione della società e dello Stato
Ciò non attenua minimamente il dato decisivo
Ma
Mantenuto
E anzi rafforzato e consolidato
Quello cioè di considerare essenziale per vincere la prossima sfida che ci sta di fronte
Il consolidamento dell'Ulivo e del centro sinistra
Quale concezione dello Stato e quale visione della società
Costituiscono il contenuto l'essenza stessa all'oggetto più autentico della sfida che abbiamo di fronte
Non a caso la destra ha messo in discussione apertamente come mai era avvenuto
Il profilo storico e politico dello Stato italiano dalle sue fondamenta
Insieme all'identità culturale del Paese starei per dire insieme alla sua stessa coscienza nazionale
Nel centrodestra all'egemonia culturale e politica è passata alle mani della destra
Il liberismo più sfrenato
Il vetero statalismo protezionistico clerico integralismo e xenofobia e razzismo si mischiano in una miscela esplosiva
Contrastare questa destra senza regalare ad essa il centro politico e sociale
E uno dei nostri compiti
Il compito cioè siccome il rispondere non a quella secessione territoriale della lega nord o che non c'è mai stata quella secessione sociale fiscale economica religiosa
Che è il contenuto della sua politica
Oppure come contrastare un movimento fascista come quello diverrà un picchia già fatto vincere ed è stato decisivo per far vincere al Polo le elezioni regionali
Oppure
Come combattere una battaglia che difendendo il principio della laicità dello Stato impedisca all'uso di di io nella politica
E della religione come strumento oltremodo temporale della politica medesima oppure ancora
Come contrastare quel revisionismo storico che mette in discussioni le basi fondanti del nostro Paese
Il Risorgimento come fatto unitario nazionale la Resistenza come costruzione della democrazia la carta costituzionale come principio di valori
Il tema della conoscenza
Quello di cui ci hanno parlato stamattina le relazioni e il tema quindi del diritto a conoscere a sapere ma se permettete compagne e compagni anche a contare
Ed è indiscutibilmente legato questo tema quell'altro grande tema evocato da Ruffolo che è quello della globalizzazione
Che diminuisce la povertà ma aumenta le differenze
Tra Stati Paesi nazioni e ceti
E che è anche solo per questo costituisce per la sinistra di ispirazione socialista e democratica il più moderno banco di prova della sua capacità di innovazione
Al capitalismo globale che trapassa i vecchi confini tra Stati e nazioni
Tra Economia e Società tra finanza e moneta
Si tratta di opporre una più moderna organizzazione delle istituzioni democratiche
Una più efficiente visione concezione della democrazia un più alto pensiero della libertà
La destra
Cavalca la globalizzazione in due modi apparentemente contrapposti
Con la fine dei vecchi Stati nazione e l'annichilimento delle funzioni propria della democrazia organizzata da un lato
E dall'altro lato con l'esaltazione delle piccole patrie le identità regionali economiche culturali linguistiche etniche e religiose
In altre parole
La destra cavalca in libreria Isma'più sfrenato liberato dai vincoli e dalle regole della democrazia
Per il ricco capitalismo economico e finanziario globale e contemporaneamente alimenta le spinte populiste particolaristica delle piccole patrie
Le visioni etno centri che le chiusure i pericoli della contaminazione di linguaggi etnia e di religione
Non c'è alcun modo per contrastare questa tendenza se non riaffermando l'universalismo dei diritti delle persone e dei popoli
Se non riaffermando per la sinistra il principio di uguaglianza di ogni persona umana se non riaffermando l'idea di una società inclusiva
Per la destra
Il mercato deve essere più forte della politica non solo anche l'impresa l'impresa con il suo sistema di regole come modello sociale e culturale come dimensione specifica ma anche come organizzazione universale
Deve essere più forte della politica sulla base del principio del lasciar fare senza vincoli senza regole e senza rispetto
La politica come vincolo dicono va superata da un'altra superiore concezione dell'essere dell'agire nella società e la democrazia e le istituzioni sono un ostacolo e un ingombro
Non è un caso che da destra i fautori del capitalismo globale hanno un'idea precisa il ce l'hanno anche in Italia
La politica devi uscire dalle istituzioni e deve essere sostituita dal mercato dall'economico
Un tranquillo professore di Oxford
Ci dice che dobbiamo stare attenti perché c'è il rischio della dittatura dell'economia e della finanza sulla politica
E dare un po'
La politica dovrebbe secondo questa destra lasciare il campo uscire dalle istituzioni
E i principi e i valori dal mercato prenderne il suo posto e questa l'idea di Berlusconi
Di quelle tre io che ha evocato poco fa nel suo intervento De Mauro la più agghiacciante quella dell'impresa
E questa la revisione che loro vogliono della prima parte della Costituzione
Noi dobbiamo sapere che la sfida delle riforme a questo contenuto preciso cambiare rapporto Stato società portare nello Stato il mercato togliere la politica
Non sono stupidi sono perfidi ma non stupidi
I fatti per ottenere questo obiettivo e soprattutto per ottenere il consenso devono contemporaneamente parlare al popolo e lo faranno
Con un populismo spregiudicato attraverso l'evocazione dei sogni
Delineando continuamente in ogni campo realtà virtuale mondi fantastici è lontanissimo
Da negazione della conoscenza la negazione della realtà la negazione del sapere e la loro pratica quotidiana
Cioè esattamente l'opposto di ciò che vorremmo Noemi ciò che vorrebbe la sinistra la loro ricetta è pericolosa perché può funzionare
Ma può funzionare laddove la politica è debole o è stata debole
Perché i suoi protagonisti sono stati distratti e perché la politica è stata troppo lontana e non ha generato pensieri profondi e lunghi tanto lo è pericolosa perché appunto non è solo conservazione non mostra questa destra soltanto un volto ciecamente conservatore o reazionario
Ma è capace di mostrare anche un volto populista a suo modo e di dare il senso di una vicinanza al popolo
Il capitalismo
Che gli americani hanno chiamato compassionevole e la democrazia compassione
La compassione come nuova categoria della politica non è il diritto non la solidarietà non l'uguaglianza la compassione
La protezione ciò è verso i ceti forti e la compassione verso i ceti dei non regalare quindi alla destra il centro i ceti popolari ma costruire una sinistra di popolo e popolare
E questo un grande tema per noi in questi giorni in queste settimane in questi mesi
Come si comprende da ciò che sto cercando di dire mi avvio a concludere
La questione della riforma dello Stato di uno Stato che sta a fare non che fa di uno Stato efficiente e trasparente vicino alla società il suo interessi ai suoi bisogni
Ma che è stato dentro la società e non sopra di esso
Di uno Stato che non rinuncia alla sua funzione riequilibra attrice rispetto alle diseguaglianze di censo di territorio di lingua o di etnia
E l'idea più forte il tratto più marcatamente distintivo che noi possiamo mettere in campo rispetto alla destra
Concludo
Il profilo di una società disincantata
Che guarda con scetticismo allo Stato alle istituzioni pubbliche all'organizzazione degli interessi
Che è lontana dalla partecipazione politica e soprattutto dai partiti e qualcosa che noi stiamo già vivendo oggi la democrazia anche nel nostro Paese rischia di essere erosa dall'indifferenza e dal distacco non dall'antagonismo
Per il ventuno per cento degli italiani non c'è differenza tra un regime autoritario cioè un regime democratico questa percentuale tre volte più alta del novantasei per il sessantaquattro per cento degli italiani la democrazia è preferibile ma è il dato più basso degli ultimi venti anni quattordici per cento in meno dal novantasei
Per il quindici per cento degli italiani in certe circostanze si può rinunciare alla democrazia
L'attaccamento alla democrazia raggiunge il livello più basso tra i giovani tra i quindici e i ventinove anni a favore dell'indifferenza ma soprattutto gli orientamenti autorità dobbiamo sapere che abbiamo a che fare con questi profondi orientamenti presenti nel popolo italiano ecco perché essere consapevoli che la sfida che abbiamo di fronte è molto difficile
Ma la possiamo vincere se mettiamo in campo un idea di un riformismo nuovo e moderno forte e autorevole
Dobbiamo sapere che se così facciamo la sfida la possiamo vincere costruendo una più forte identità culturale per il nostro Paese
In cui il profilo della sua stessa storia la forza delle sue istituzioni democratiche la coesione della sua società
Costituiscono i fondamenti del suo essere nazione e Stato popolo e democrazia
Al populismo di terra e di sangue di Auden rei di Bossi si deve e si può contrapporre il federalismo della responsabilità e della libertà
Dell'unità e della solidarietà
Non si deve avere un Paese che ha paura aprirlo è stato detto per superare le paure
La politica la nostra politica care compagne e compagni e chiamata ad un'ardua prova alla prova della credibilità
Ecco perché dovremmo più di quanto abbiamo fatto in queste settimane in questi mesi
Trasmettere il senso di apertura di vicinanza alla società di una politica quella nostra del nostro partito
E soprattutto starei per dire dell'Ulivo di una politica che sta dentro la società e non sopra di essa
Se saremo coerenti questa almeno è la mia opinione con questi orientamenti e con queste scelte la sfida difficile che abbiamo di fronte la possiamo far vincere per far crescere e continuare nel cammino del rinnovamento del nostro paese grazie
Grazie Gavino Angius ora la parola Fabio Mussi lo ringraziamo
Prego Fabio
Una politica democratica sempre
In grado di
Definirei contro chi
Il con chi ci si vuole impegnare
Il perché Costanzi vuole condurre una battaglia
Mi pare che nella situazione attuale contro chi sia chiaro ed inequivocabile abbiamo di fronte un centro destra
Sul quale non mi pare che il giudizio possa vacillare
Questo centrodestra sostanzialmente un populismo
Il nervo atto di fascismo
Populismo Air reso clamorosamente visibile esibito dalla campagna pubblica
Dell'onorevole Berlusconi
Una campagna pubblica che conta molto per sino sugli elementi di aspettativa miracolistica sul pregiudizio
Sul fondo malefico su cui poggia
L'opinione pubblica in generale e l'opinione pubblica italiana in particolare
Ma questo messaggio populistico in questi mesi
Abbiamo visto sovrapporsi pericolosamente Danti angosciosamente
Altri elementi
Che ci rimandano più indietro ci rimandano più dietro con la storia con la memoria
Abbiamo visto rinascere una sorta di clericalismo Atteo come è stato detto
Di una
Disconoscimento di valori religiosi che tuttavia si arma
Degli scudi Defensores fidei dei difensori
Della sede della Chiesa abbiamo visto la storia di Storace e dei libri assai significativa rispuntare l'idea del controllo politico sui sistemi di formazione delle idee l'idea di quella integrale politicizzazione della società
Chi è tipica dei sistemi di sporchi ci
Abbiamo visto alimentare le Paure abbiamo visto riemergere
Quel fondo di intolleranza di pulsioni illiberali
Anche questo che via via allo sviluppo della democrazia italiana ha messo da una parte del quale ha ridotto il peso
E quando un capo partito
Dentro lo schieramento che aspira governo come Bossi
Si rivolge non tanto solo al Papa
Ricordo che solo qualche settimana prima alla Camera c'era stata una battaglia frontale contro la Carta dei diritti di Nizza nel nome di una
Europa cristiana chiusa
Alla contaminazione al contatto con altre culture con altre tradizioni con altre storie e non parlo solo appunto dell'insulto al Papa ma quando ci si rivolge al Presidente della Repubblica e si dice
Caro stai lì per cinque anni
Del di convivere con noi stai al tuo posto otto
Vuol dire che si è perso radicalmente
Il senso
Delle istituzioni repubblicane
Di quei principi democratici che sono parte integrante di quel recupero persino di dignità e di prestigio della nazione di cui ha parlato qui stamani Massimo D'Alema
Per cui io sono favorevole al dialogo
Contrario alle demonizzazione sono favorevole però a parlare piuttosto male che Silvio Berlusconi Umberto Tozzi Bossi e la leadership attuale del centrodestra italiano
Ora il bello del bipolarismo del tanto o poco bipolarismo che siamo stati in grado in questi anni di edificare
Che consente di tracciare
Le linee la linea di confine
Buona prima delle lezioni
Buona anche dopo comunque vadano le elezioni
Non abbiamo chiaro con chi vogliamo condurre una battaglia vero che in questi quattro anni
Dentro il centro sinistra c'è stata una complicazione è un spesso una divisione c'è stato un conflitto una lotta una frammentazione
Ma il mondo con cui andiamo a questa battaglia è un mondo in parte evoluto in parte diverso rispetta novantasei macchie interpreta quella spessa idea di un incontro tra le grandi forze della Sinistra democratica e socialdemocratica
Delle grandi forze democratiche liberali
Che sono incompatibili con l'attuale destra una coalizione
Di cui Rutelli come premier in carica e come premier indicato
Rappresenta L'Unità
La nostra giornata oggi è servita anche a porre sul tavolo e io spero che da questo punto di vista sia una giornata utile perché sono stati presentate carte documenti
Compiuti interventi dette cose
Avanzati i punti di programma mi pare di straordinario interesse e valore
Guai se noi
Disperdiamo le cose che oggi abbiamo voluto porre come contributo di una sinistra moderna la formazione di un programma convincenti compiuto dell'Ulivo e della coalizione
Nel documento che è stato distribuito
Sì dice anche che la credibilità delle cose che oggi ha facciamo dipendono dall'autorevolezza della tribù una dalle qua dalla quale vegetale
La tribù una che ci è data da un'esperienza di governo politica parlamentare nel Paese
Che questi anni ha fatto sì che il centrosinistra i suoi governi abbiamo salvato l'Italia dopo dalla bancarotta e questa espressione cari compagni non è una metafora è un'espressione che rappresenta esattamente il punto estremo e drammatico di crisi
A cui è arrivato il nostro paese negli anni che vanno dal novantadue al novantasei e ci ha consentito di farlo ottenendo tenendo sci saldamente attaccati fedeli ad un punto di vista il sinistra della sinistra riformista italiana
Avrà pure un significato che il più grande aggiustamento
Il più grande risanamento la più grande azione nelle politiche di bilancio mezzo milione di miliardi in sei anni
Abbia potuto avere Successo rimettendo il nostro Paese in condizioni di sicurezza
E al tempo stesso difendendo lo Stato sociale e i diritti universali garantiti dallo Stato sociale da quella conquista che deriva dalla lotta dall'impegno e dalla battaglia di tante generazioni stato sociale del quale era amo consapevoli e siamo consapevoli
Che bisogna intervenire per adattarlo alle grandi innovazioni del sistema produttivo e della società italiana
Mercato libero
Politiche pubbliche
E qui la ricerca
Che comporta la conoscenza all'analisi e appunto alla definizione del programma
Ricordo molti anni fa
Che non nostro
Compagno che si occupava molto
Sapere della conoscenza della scienza
Persino quel sapere quella conoscenza che si esprime in forma altissima nel gioco dei bambini
Lucio Lombardo Radice ricorda una sua frase che sembrava critici dei criptica che me li lasciamo sorpreso in un suo articolo un suo libro che cos'è la libertà erano intervista alla domanda che cos'è la libertà
Lui rispose la libertà è un sistema infidi beh
Che cosa vorrà dire
Vuol dire quel sistema nel quale la risposta arretra il retroagisce Sempre sulla domanda
E ti porta non solo a dare soluzioni nuovi Omar riformulare le due domande
La crisi del fordismo
Ha portato una nuova rivoluzione industriale tecnologica
Ha portato ad un gigantesco sviluppo delle tecnologie della comunicazione
Ha portato all'accumulo di inedite disse toccherà individuali e collettivi di informazione e ad un cambiamento nella relazione tra i singoli individui uomini e donne e il lavoro i sistemi della produzione
Ma qual è la domanda su cui queste risposte arretro agiscono
La domanda credo debba essere per noi questa scene esiste qualcosa che si chiama economia della conoscenza se esiste qualcosa come esiste
Che si chiama new economy
Qual è allora la società in cui si accrescono effettivamente le facoltà degli individui delle possibilità nuove di libertà e di uguaglianza
Le risposte parto nota evidenti cambiamenti inediti
Le domande non sono integralmente inedite nel senso che si riallacciano
Alla storia e alla memoria la tradizione della sinistra che costringono la sinistra cambiarsi ma non appena diverse
La sinistra ha una storia
E il suo necessario adattamento alla realtà e muta
Non può ridursi né
Come è stato detto autorevolmente
Alla sindrome di Zelig e le trasformazioni continue in cui si perde il senso di un'appartenenza di un'origine e neppure alla pura volontà di potenza
Perché quando si riduce la volontà di potenza la sinistra perde
La sua funzione storia
La new economy indica che ci costringe
A misurarci con domande nuove la riforma alle corrisposte nuove e a riformulare i nostri domande flessibilità gran discutere sulla flessibilità forse è un termine che va un po'arricchito abbiamo bisogno di altre parole chiave
Abbiamo bisogno di parlare di più di mobilità cioè di una società aperta nella quale le persone oltre che le merci e capitali
Si possano muovere più rapidamente orizzontalmente sul territorio verticalmente dentro le strutture della società civile di quelle economiche a di quella politica
Mobilitare rischi o perché sono aumentati i fattori di rischio nelle scelte di vita che pure offrano maggiori chance
E versatilità perché il punto vero è strategico e di avere lavoro versatile cioè capace di cambiare
E di adeguarsi ai cambiamenti dei sistemi produttivi e della tecnologia versatile perché era ricco di intelligenza di formazione di sapere di scienza
E allora il sapere come punto cruciale sapere
Chi è il mezzo di trasporto più rapido da un mondo all'altro
E chi è alla nuova materia prima strategica della società in cui viviamo
E se in una società che ha al suo centro il sapere
Appare subito come un dinosauro immagine dell'antico Stato imprenditore
Tuttavia su questo mi sento assolutamente solidale con le tesi esposte qui detto i relatori Ruffolo Pennacchi
E Tonini e prima avanzata da Folena nella sua introduzione politica
Resta nord centrali per noi
In questi processi di modernizzazione le politiche pubbliche
Abbiamo fatto tanti passi avanti e ora non è il momento di fare il bilancio o meglio la campagna elettorale è anche il momento di fare il Bilancio di quanto cammino già percorso da quel lontano mille novecentonovantasei
Ma dobbiamo certamente da qui
Guardare al programma sul quale
Chiediamo il voto
Programma nuovo le aspettative che intorno ad un tale programma possono suscitare
Perché sono vere tutte e due le cose quelle che ha detto Giovanna Melandri
Non è solo un nuovo inizio non si parte da zero
Ma è vero anche che il sistema di aspettative che siamo in grado di suscitare il punto fondamentale del nostro possibile successo
E qui dobbiamo andare molto avanti molto avanti rispetto a dove siamo arrivati noi chiudiamo se la società e l'economia sono fatte così come qui oggi ci stiamo raccontando
Noi chiudiamo con dati che non possono soddisfare ac
Non è possibile che in una società in una economia come questa per la ricerca e lo sviluppo si spende all'un per cento del prodotto interno lordo e sia tutto squilibrato Aubert sui bilanci pubblici
Rispetto alle medie europee
Perché l'impresa non dedica questa voce quasi niente delle sue risorse bisogna certamente puntare nei prossimi cinque anni ad un raddoppio
Noi abbiamo bisogno dopo le cose grande che sono state fatte sulla scuola in termini di obbligo formativo di autonomia
E anche in termini di riforma come quella dei cicli che abbiamo conclusa qualche giorno fa alla Camera cui insistere
Per avere quel sistema moderno evoluto capace di seguire lo sviluppo della scienza e di seguire lo sviluppo del lavoro con la formazione continua
E la risposta di Veltroni del novantasei se lei dovesse dire una priorità scuola
Come ricordava De Mauro è una risposta buona anche per questo due mila uno formazione formazione formazione resta uno dei punti sempre i nostri
E noi abbiamo bisogno di sviluppare più di quanto siamo stati in grado di fare i grandi sistemi infrastrutturali da quella mobilità quelli del cablaggio
E noi abbiamo bisogno di rendere più concrete partendo dai successi già registrati le grandi politiche per l'ambiente abbiamo avuto le alluvioni
E sappiamo che ci vuole quanto cento mila miliardi
Solo per il bacino idrografico del pop per mettere in sicurezza quei territori nei prossimi dieci anni
E se vogliamo insistere dopo Kyoto sull'aia e sulle politiche globali
Di riduzione delle e vede dei gas che produca l'effetto serra e se vogliamo proseguire nella politica di valorizzazione del nostro territorio
E se vogliamo
Che anche il nostro Paese faccia qualche vi saluto passo verso le energie rinnovabili
Gli Stati Uniti d'America le risulta che hanno compiuto salti veri e propri balzi tecnologici per il fotovoltaico e stanno distribuendo su larga scala questa tecnologia
Che lo fa in Italia qual è il luogo qual è l'istituto qual è il grande centro industriale di promozione di tecnologie che sta occupandosi di queste cose fondamentali
Vedete lo dico
Per ricordare i capitoli fondamentali che qui abbiamo dato un contributo ad approfondire
E che sono sicuro Rutelli porterà tutta la coalizione ad approfondire Aldo adottare e che troveranno anche il linguaggio comunicativo per parlare non agli specialisti all'è lite mai milioni e milioni di persone a cui deve arrivare il messaggio chiaro ma una serie di messaggi che rende il Progetto la missione vorrei dire del nostro schieramento è la nostra politica comprensibile e condivisibile un grande lavoro da fare da fare rapidamente
Nelle settimane che ci aspettano io vado spesso in giro e le nostre manifestazioni spesso portano come slogan per la convocazione
Meno tasse più lavoro
è importantissimo meno tasse più lavoro è una parte importante del nostro programma
E credo che
Abbiamo già cominciato
La riduzione della pressione fiscale
E vantiamo certi importanti risultati in termini di creazione di nuovi posti di lavoro ma se ci fermiamo qui non è ancora il nostro programma
Perché nel nostro programma meno tasse più lavoro c'è bisogno di una Giunta e la Giunta è quella dell'equità sociale di una più alta libertà concreta come la chiama Marche assente le persone di una più elevata qualità
Nelle relazioni sociali e di una società aperta nella capacità di trasformare la potenza delle nuove tecnologie in benessere e in maggiore uguaglianza
Io credo che non solo se si resta alle grandi
Non trattabili scienza
Sui principi e valori
Antifascisti
Antirazzisti anti se no Colby che dividono la destra il centrosinistra italiano
Ma se andiamo al programma comprendiamo bene le discriminanti sostanziali
E possiamo a testa alta per i risultati ottenuti
E con la convinzione di avere idee buone
Per quest'Italia che è entrata in un nuovo secolo e chi ha il diritto di non vedersi trascinare indietro
Con un programma credibile e forte di innovazione di riforma
Possiamo andare con spirito di combattimento con grande energia a questo impegno anche
La destinazione di questa nostra esser Assemblea giustamente
A riorganizzare le forze perché tutte le nostre energie migliori possano trovarsi ai posti di combattimento credo che dia il senso di questa consapevolezza politica
Sulle nostre spalle
L'importante e che a questo punto senza equivoco alcuno arrivi dal più grande partito della sinistra italiana
Da un partito che ha una responsabilità di primo ordine
Nel quadro dell'alleanza di centrosinistra nel quadro dell'Ulivo
Arrivi alto e forte il messaggio
Noi ci battiamo ora da ora perché intendiamo vincere le prossime elezioni politiche
Dunque prima di continuare i nostri lavori vi do alcune informazioni prima informazione vi devo ricordare che i seggi chiudono alle ore diciassette e quindici ripeto i seggi chiudono alle ore diciassette e quindici
Per le nostre compagne e compagni che non avessero ancora votato c'è quindi ancora un po'di tempo i seggi come vincente ed era ovvio sono suddivisi per ordine alfabetico quindi vi prego di affrettare
Seconda informazioni Nora continuiamo i nostri lavori ma prima voglio darmi alcune novità positive
Cioè noi questa sera oggi abbiamo discusso del programma delle democratiche i Democratici di sinistra un programma che offriremo alla coalizione e su cui costruiremo una campagna
Molto pervasiva molto importante molto forte e secondo me molto appassionata proprio perché sarà fatta da tutti noi
In questo programma c'è una qualcosa di cui oggi non abbiamo parlato se non con gli interventi che finora si sono succeduti ma non pienamente ne abbiamo parlato solo per accenni
E lo abbiamo fatto espressamente perché intendiamo dedicare un momento solenne all'inizio del viaggio che come democratiche e democratici di sinistra
Noi saremo per parlare alle donne del nostro Paese
Cosa voglio dire voglio dire è che le nostre compagne insieme hanno deciso di essere
Di le
Protagoniste in prima fila della campagna elettorale insieme hanno deciso di costruire un manifesto che non a caso avrà il titolo più donne più talenti passioni libertà
E questo manifesto diventerà un po'il loro biglietto da visita per parlare con tante e tante donne
Poiché il nostro partito e tutte noi non volevamo che questa occasione questa grande opportunità
Passasse inosservata in una giornata molto importante come quella di oggi
Insieme abbiamo costruito di costruire un momento mobili tante nel mese di gennaio mobili tante di tutte le donne e di tutti gli uomini del nostro partito queste l'altra informazione
Ancora
I compagni mi mandano note informative esplicative di quello che sarà il nostro lavoro molto impegnativo
Ancora devo rassicurare le nostre compagne i nostri compagni che continuano le sottoscrizioni al partito
Di cui ti prego ritardi carico per fare in modo che a partire dalla giornata di domani
Tutto il nostro contenuto programmatico possa essere trasformato in messaggi visibili in messaggi comunicanti
A gli elettori agli elettrici alle donne e agli uomini del nostro Paese questi erano dei piccole semplice comunicazione che devo fare intanto continuano i nostri lavori ora il compito di dare parola Vinicio Peluffo
Sono iscritti successivamente come sapete altri compagni preso Vinicio Vinicio Peluffo Presidente della Sinistra giovanile
Prendo all'inizio
Per quanti di voi
Hanno ancora un po'di
Capacità di riuscire a sentire ascoltare diceva adesso Barbara Pollastrini
Che sono diversi materiali che hanno preparato questa nostra conferenza programmatica nelle cartelline tra i diversi materiali troverete anche l'ordine del giorno presentato dalla Sinistra giovanile
è un ordine del giorno che abbiamo costruito attraverso un percorso di assemblee provinciali e regionali e poi un'assemblea nazionali
Abbiamo cercato di presentare il punto di vista di una generazione
E partendo da questo chiediamo ai Democratici di sinistra con questa conferenza programmatica e chiediamo a tutto il centrosinistra di assumere queste proposte
Di fare in modo che le giovani generazioni siano una priorità in campagna elettori al chiediamo in buona sostanza che in campagna elettorale si parta da un presupposto che potrebbe sembrare scontato ma non lo è affatto
Questa generazione le giovani generazioni non sono come spesso si dice attraverso la propaganda dei giornali di Berlusconi generazioni rimedia vilmente vinte alla destra al contrario
Queste sono giovani generazioni che chiedono attenzione alla politica che chiedano attenzione rispetta le condizioni materiali di vita
Che chiedono soprattutto un impegno valoriale forte questo è il tipo di richiesta che viene da una generazione io credo che su questo la sinistra abbia molto da dire
Abbiamo avuto da porre ad una giovane generazione fra dipende da quanto siano intenzionati a crederci da quanto siamo intenzionato siamo intenzionati a spenderci
Ecco perché vi chiediamo di assumere questo ordine del giorno vi chiediamo di fare del diritto allo studio una priorità come diceva all'inizio di questo pomeriggio Ivana Bartoletti
Per questo vi chiediamo di fare dell'accesso al credito una priorità per questo vi chiediamo di fare della riforma delle professioni liberali una priorità
Tutto questo partendo dal presupposto che dicevo prima questa generazione è un campo aperti non è scontato che debba andare verso il centrodestra è scontato che se noi non ci impegniamo un messaggio non arriverà
Vedete noi credo dobbiamo superare anche alcuni pregiudizi che a volte vengono dati spesso si dice che la mia generazione della generazione dei più giovani è una generazione distante dalla politica
Sia fantino allunghiamo Francesco Rutelli candidato premier del centrosinistra
Stavo dicendo che spesso si dice che queste una generazione lontana dalla politica è stata presentato recentemente una un'indagine fatto dall'Istituto IARD
Da cui risulta che il ventisei virgola sei per cento dei miei coetanei prova disgusto verso la politica
La parola dura che fa male soprattutto non è che ci impegniamo tutti i giorni a costruire politica costruire percorsi di partecipazione ma che indica che c'è un distacco
Tra una giovane generazione e il complesso della politica però sempre attraverso quest'indagine risulta che queste da è una generazione una forte richiesta valoriale
Per quanto riguarda le cose per cui vale la pena vivere i giovani quelli che di solito vengono indicati come quelli senza valori dicono che al primo posto c'è l'amore credo che sia una cosa che tutti siano d'accordo
L'ha famiglia l'amicizia che indicano tutti la necessità di maggiori legali subito dopo c'è il lavoro
La solidarietà
Libertà e democrazia
E giustizia sociale se questi sono i valori allora la sinistra il centro sinistra hanno molto di più da dire ed a dare a questa giovane generazione ecco perché credo che il lavoro che ne dobbiamo costruire a partire dalla nostra conferenza programmatica dei DS è un lungo lavoro alla lunga rimonta così come l'ha definita Francesco Rutelli perché dobbiamo pensare che c'è bisogno del contributo di ognuno di noi
Ognuno di noi deve lavorare un po'come il mediano di una squadra di calcio puntò come il mediano della canzone di Luciano Ligabue perché è vero che è un ruolo oscuro è vero che un ruolo che dava poche soddisfazioni ma c'è bisogno di qualcuno che si sacrifichi perse
E per gli altri
E poi soprattutto è vero che anche i mediani vanno in gol per noi andare in gol e strappare le giovani generazioni dal disgusto dal distacco dalla politica
E soprattutto dopo interi mesi di affissioni in tutte le strade dove vediamo Berlusconi con quello sorriso stampato sulla faccia per noi andare in gol il giorno delle elezioni sarà togliere quel sorriso dalla faccia
Grazie all'inizio
Davvero grazie
Non sai anche i tanti perché ora chiariamo la parte conclusiva della nostra giornata di lavoro
Abbiamo con noi per l'ultima parte Antonio Bassolino Francesco Rutelli e naturalmente le conclusioni di Walter Veltroni chiamerei
Antonio Bassolino
Non voglio sempre Antonio Bassolino
Grazie anticaglia farò lampade a basso
In queste ultime settimane compagni e compagni
Ognuno di noi ogni dirigente ogni militante
Avvertito subisce un grande peso
E un forte senso di responsabilità
Un partito come il nostro
Hai il dovere di contribuire in modo essenziale alla battaglia elettorale
La mostra instabilità pur ripercuotersi in modo negativo sull'insieme dell'opposizione
Una nostra maggiore unità che non cancella le indubbie differenze così come stiamo facendo oggi è un fatto importante
Per noi e per l'Ulivo
E ci consenta nei prossimi mesi di fare lo sforzo vero
Parlare al Paese cercare di spostare forze orientamenti opinioni
Deve farlo con lo stile giusto
Di forza di governo noi tutta la coalizione
A volte invece ascoltiamo discorsi come se fossimo all'opposizione
Molto per mio nonno da cinque anni
Ed è per questo che io considero importante riuscire a presentare presto
Nei prossimi giorni nelle prossime settimane
Il bilancio degli imperi cinque anni dell'insieme della nostra esperienza di governo e farlo col linguaggio di verità
Sapere riconoscere i nostri limiti soprattutto il limite di aver avuto nel corso di questi anni più presidenti del Consiglio più al tempo stesso saper valorizzare il risultato importante nel campo economico e del risanamento dei conti pubblici è stata la sinistra italiana il centro sinistra a praticare una politica di rigore che ha salvato il Paese
Gli ha creato le condizioni per poter adesso avvenire
Finalmente
Dopo un decennio intero
In cui il Paese cresciuto al Paine all'uno per cento avvicinarsi l'ora
Al tre per cento di crescita del Paese e poterlo aveva per più anni e in modo sostenuto e continuativo
Siamo stati noi ad accrescere
E di molto il prestigio internazionale del paese e della classe dirigente italiana
Io considero questo una risorsa preziosa
Un bene essenziale
Un valore per tutti gli Italia vero che i cittadini al momento del voto
Guarderanno anche e soprattutto al futuro
Ma io penso che conta può contare anche la concreta esperienza di governo spetta dunque a noi nei prossimi
Giorni nelle prossime settimane andare collegio per collegio a fare il Bilancio di cinque anni di governo del centrosinistra farlo con tutta la coalizione
E lì dove governiamo nelle città e nelle regioni aggiungere al bilancio nazionale il concreto Bilancio della nostra esperienza sul territorio
Assieme al Bilancio di questi cinque anni
Che noi dobbiamo in campagna elettorale affermare la nostra visione del futuro del Paese
Dei grandi nodi di fronte tutti gli italiani l'idea e la struttura di un nuovo Stato
I rapporti tra nord e sud
La sicurezza e il modello sociale
In queste ultime settimo in queste ultime settimane
Comincia ad essere più chiaro un confronto tra centrosinistra e centrodestra sul federalismo
è una novità significativa che noi dobbiamo estendere ed allargare nella coscienza del Paese il confronto è sul modo di intendere il federalismo sul modo di procedere e sui contenuti
Ed è il confronto tra una concezione di tutta una parte del centrodestra
Che mira ad un federalismo per strappi per contrapposizione e per spallate
E questa visione comincia ormai ad essere chiaro non porta da nessuna parte
è una visione velleitarie del federalismo senza risultati e porta con sé il rischio anche di un riflusso nella coscienza del Paese dell'importanza di un vero e sano federalismo
Contro questa concezione
Di un federalismo per spallate
Noi cerchiamo di affermare la concezione di un federalismo responsabile
Fondato sulla collaborazione tra i diversi organi dello Stato e tra le diverse istituzioni è un federalismo che paga graduali Istat riformista che ottiene risultati l'elezione diretta dei presidenti delle regioni e adesso importanti nuove norme che Camera e senato hanno già approvato in prima lettura
E che corrispondono all'autonoma elaborazione unitaria di tutte le regioni le province e i comuni di un paese come il nostro
Il Polo in Parlamento
Ha commesso un grave errore ad abbandonare l'Aula
Si è mosso dentro la logica estremistica
Del tutto il federalismo oppure niente rinviando alla prossima legislatura anche quello che possiamo ottenere oggi realisticamente e concretamente le nuove norme costituzionali
Danno più poteri e funzioni a tutte le regioni di centrosinistra e di centrodestra e a tutti i sindaci italiani
Ci consentono queste norme si approvate in seconda lettura di poter elaborare nuovi statuti regionali coraggiosi avendo alle spalle un nuovo quadro costituzionale e noi lo faremo con il nostro stile
Leggo con stupore
Di uno statuto Galan in Veneto
In Campania
Abbiamo costituito per lo statuto com'è giusto fare
Una commissione speciale
Affidandone la presidenza ad un esponente dell'opposizione
E in Campania non esisterà mai uno statuto Bassolino perché spetta a maggioranza e all'opposizione e spetta a tanti cittadini partecipare in modo costituente
All'impresa di costruire una nuova regione
Il nostro federalismo della responsabilità
E sul modello di Stato
E su una concezione direzioni Comuni e Stato centrale
Senza alcuna gerarchia
C'è qui un'altra differenza
Per me per noi i comuni italiani
Rappresentano la prima forma di Stato sul territorio
E noi non vogliamo sostituire al vecchio centralismo dello Stato un nuovo centralismo regionale vogliamo comuni regioni e Stato centrale
Con pari dignità senza gerarchie e senza sovraordinazione
La nostra
E la visione di una pari dignità tra tutte le istituzioni la nostra concezione è quella di un federalismo per unire l'Italia ancora di più
Una Repubblica federale e autonomista
Fondata sulla solidarietà tra nord e sud sulle diverse Autonomie differenze originalità del paese e un federalismo che anziché dividere
Deve darci un Paese più moderno più europeo e più competitivo una repubblica più forte
Ed è così che noi ragioniamo
Anche sul tema delicatissimo della sicurezza
Su un tema sul quale la sinistra
In questi anni ha fatto passi in avanti
E arte dobbiamo fare nel corso dei prossimi mesi
Consapevoli che il diritto alla sicurezza
E sempre di più inteso da milioni di cittadini come un nuovo diritto di cittadinanza
Così come nel secolo scorso si affermarono grandi diritti di cittadinanza il diritto al lavoro alla salute all'istruzione alla casa
Così noi dobbiamo intendere il diritto alla sicurezza di ogni cittadino come un moderno diritto di cittadinanza
Dobbiamo farlo in modo giusto
Io non condivido fa sì che a volte ci dicono anche a sinistra del tipo per la sicurezza
Occorrono più maestri e poliziotti
Noi abbiamo bisogno in Italia di più poliziotti e di più maestri ed aggiungo e anche di una giustizia più giusta e più moderna che sappia recuperare in carcere
E Saspi affermare la giustezza era effettività delle pene
Un grande equilibrio occorre tra prevenzione sociale civile e culturale
E serietà della legge dello Stato
Un grande equilibrio tra prevenzione e repressione che all'iniqua già nostro e non solo della destra che lo declina in modo intollerante e sbagliato
Elezione legge polso dello Stato
Abbiamo tante esperienze
Nella città di Napoli sui quartieri spagnoli
L'esperienza dei maestri di strada
L'esperienza napoletana originale
Del reddito minimo di inserimento
Che noi abbiamo avvolto in un diverso a patto di cittadinanza
Tra le donne di quartieri spagnoli cioè ricevevano un reddito di cittadinanza
E in cambio dovevano aiutare la Mussi Paletta
A far andare i figli a scuola a istruirli a fargli avere il diritto alla sanità e ha una salute pubblica e dopo questa esperienza il nuovo passo in avanti
Di tante donne poco istruite dei Quartieri Spagnoli
Che però avevano un singolare know how essere donne e mamme e grazie a moderni corsi di formazione adesso quelle donne disoccupate lavorano e fanno le maestre e Turano i bambini e i ragazzi dei quartieri spagnoli
Dei ceti sociali più deboli
Una esperienza dobbiamo inventarne cento
Il nuove politiche sociali degli Altemps spesso avere un più forte controllo sul territorio e modifiche legislative
Che siano fondate sulla intelligenza della distinzione
Perché noi abbiamo il dovere
Di fronte ad un ragazzo di Napoli di Palermo
I sedici diciotto anni
Di aiutarlo se sbagli
Di spostarlo riconvertirlo socialmente e civilmente
Li abbiamo al tempo stesso il dovere di far sentire il polso fermo dello Stato contro un capo camorrista che non può uscire di carcere tornare a sparare l'intelligenza della distinzione
E il dialogo con la società
Con una società che cambia
Si trasforma
Che non ha più le rigidità di un tempo e cambia e si trasforma vorrei sottolineare nel bene e nel male
E attenzione
Si trasforma anche quando secondo noi
Si trasforma in modo negativo
Perché il talmente trasformazione
Non appartiene soltanto al linguaggio nostro
La società cambia e si trasforma nel bene e nel male
E noi dobbiamo sempre di più saper guardare agli italiani
Se vogliamo vincere continuare a vincere
Guardandoli come sono
Con le loro virtù e con i loro vizi con le nostre virtù e con i nostri vizi io capisco bene in questo senso
Il giudizio che D'Alema Espresso stamattina
Di una destra
Più forte di ogni la società
E politicamente più tempo
Né intendo la parte di verità
E al tempo stesso penso
Che noi abbiamo e avremo sempre di più di fronte a noi
Una società che non è e non sarà
Organicamente e stabilmente di centrodestra oppure di centro sinistra
Dipende da tante cose
Da tanti fattori dall'iniziativa dal modo di governare
Alla presenza del partito dei partiti nella società
E dipende
Qui c'è un punto di fondo
Che c'interessa tutti
Da un grandissimo tema
Che noi nella pratica politica dobbiamo affermare in questi mesi
E sul quale con calma e con serietà
Dovremo discutere nei mesi successivi
E il punto di fondo che tutti quanti voi avvertiamo e a mio avviso questo
Quelli di noi che vengono dalla storia del Partito Comunista Italiano
Sanno che noi ci siamo educati
Nella migliore tradizione del PC
A cercare sia pure dall'opposizione
A governare dal basso
A spostare le cose
I rapporti di forza a contribuire al governo del paese
Ma sappiamo adesso meglio
Che c'era un limite invalicabile
In questa nostra cultura e in questa nostra collocazione
Perché dal basso si spinge si sposta si governa ma entro un certo limite
Poi Gionta
è importante ed essenziale il governo Verro
Il governo dall'alto
E a ognuno di noi e al tempo stesso in questi anni
Ha preso dall'esperienza del governo dall'alto è necessario
E però
Che non è sufficiente
Se l'azione riformatrice
E il Governo nazionale dei governi regionali e cittadini non si accompagna ad una presenza riformatrice della società
Ha un ruolo anche autonomo del partito e dei partiti con una giusta autonomia
Che non è
Contrapposizione non è fare da sé ma è fornire idee stimoli esprimere una dialettica azione riformatrice della società del partito
Per i partiti
E oltre i partiti
In una società per la quale la politica va oltre il mondo dei partiti giustamente
Si esprime in modo molto più ricco
Attraverso tante forme con cui noi dobbiamo saper aprire un dialogo e dobbiamo sollecitare che essi abile acquistino sempre più voce
Io penso che con questo stile
Che noi dobbiamo muoverci sfidando il centro destra
Da forza di governo
E dà forza che ha governato bene l'Italia in questi anni
E sfidando il centrodestra
E muovendoci noi con intelligenza e fermezza
A poter far compiere all'Italia
Quel passo in avanti che ancora il Paese una compiuto
E che io ritengo decisivo per una più matura civiltà politica dell'Italia
E questo passo
è imparare tutti quanti noi in Italia
A sapere essere al tempo stesso riuniti e più divisi
Riuniti sulla regole fondamentali
Su alcuni valori di fondo che devono accomunarsi in quanto italiani
Prima ancora di dividerci italiani di centrosinistra e di centrodestra e al tempo stesso imparare a saper essere anche più tipici
A fare in modo che si possa esprimere
Il conflitto politico e programmatico non sulle regole e i valori di fondo ma il conflitto politico e programmatico sui contenuti e sulle scelte di governo io considero questo un grande passo in avanti in un paese nel quale spesso ci si è divisi sul ciò che deve unirci
E nel quale spesso ci siamo uniti oppure si unì allo lettore pelle che sia chiara e limpida la distinzione e il conflitto programmatico e politico riuniti e più divise
Polo e stile
Con cultura di governo come una forza che non si muove per fare i propri interessi di parte
Ma che vuole il bene del centro sinistra e farlo come coalizione sull'insieme e farlo come sinistra come sinistra IP italiano che sa che il suo destino
è molto legato al destino della coalizione
Non esiste una sinistra più forte
Può una coalizione debole
Dobbiamo portare avanti una forte sinistra italiana
E impegnarci tutti con ogni nostra energia di una battaglia difficile ma che non è impossibile e la sinistra italiana pure deve far valere le sue ragioni il suo ideale di giustizia e di libertà
Grazie Antonio Bassolino e ora e ora la parola Francesco Rutelli no austero candidata o play Chiarini alziamo tutti nella sua presente anche adesso saremo insieme
Grazie
Grazie
Grazie
Grazie a voi
Grazie
Grazie
Grazie
Ringrazio molto
E siccome
Conosco questa città e conosco tutte le sale di questa città
So anche
Delle tribune perché ci sono tanti amplificatori e quindi gli sono molto grato non solo di di questa accoglienza di questo gesto di amicizia ma anche per il risultato che sono certo la vostra assemblea di oggi potrà portare a tutti noi
Una prova di unità
Che fa bene ai DS e farà molto bene all'unico
La mattina
Stamattina prima
Per divenire qui
Ho incontrato un piccolo gruppo di militanti e dirigenti
Con cui parecchi anni fa
Ho fatto
Battaglie e condiviso idee politiche
Chiamiamoli
Ma radical socialisti non cito il nome
Oggi sono schierati con la destra
Li ho trovati
Pronti ad iniziare una campagna elettorale dall'altra parte
Mi ha colpito questo proprio mentre mi accingevo a venire a portare il saluto qui a vostra assemblea perché e accaduto quel
E in che modo io ho pensato posso presentarmi ai tanti militanti dei DS
Che mi conoscono poco tutto sommato riconoscono
Per qualche Assemblea per qualche manifestazione
Per qualche battaglia un'iniziativa comune mi conoscono bene da tanti anni vostri militanti e dirigenti Romani e di questo territorio non altrettanto molti di voi
Quindi ho pensato che forse
E giusto che io che non ho una storia
Della sinistra
Tradizionale italiana e non ho una storia del Partito Comunista Italiano
Dica anche a voi le ragioni per le quali in tutti questi anni
Noi ci siamo trovati e via via
Ci siamo trovati più solidamente insieme
Non voglio fare una biografia in pillole però ci tengo a ritrovare dura tre tappe della mia storia di militante politico di esponente del dirigente politico
Quando ho iniziato
La mia formazione se fatta sui ibridi uno strano liberale
Che diceva nei suoi libri intitolò un suo libro la rivoluzione liberale dice ai suoi libri che dovrà essere chiarissima alleanza delle forze liberali con i comunisti lo dice negli anni Venti di fronte alla dittatura fascista era Piero Gobetti così come l'UI
Così come lui
Il filone liberale di sinistra liberal democratico ha sempre avuto molto chiaro l'orizzonte della scelta strategica il primo voto io ho dato la metà degli anni settanta e ho votato
Per i repubblicani vi ricordo indicazione che ho dato i radicali per alcuni candidati repubblicani e
Vincemmo quell'elezione
E io mi ritrovai a festeggiare pure sotto nel posto dove ci si trova tutto insieme
Sotto alla sede del Partito Comunista via delle Botteghe Oscure mi ricordo ero ragazzino quando si affacciò Berlinguer allora Berlinguer non era un mio
Compagno preferito
Ma
Eravamo chiaramente insieme debbo dirvi da cittadino romano quanto
Ha formato il mio rapporto questa città l'avere visto operare lottare
E morire per i suoi ideali un grande amministratore come Luigi Petroselli che è stato in questa città indimenticato protagonista di un cambiamento vero e di un contatto vero con i cittadini
Ricordo quando ci fu la nascita del PDS L'Unità mi chiese e pensavo con i verbi
Io dissi secondo me ci sono un paio di parole troppo secondo me se avete fatto la scelta di un balzo verso un partito democratico ci ritroveremmo tutti insieme la storia è stata riversa dice
Mi ricordo
Le scelte delle alleanze governo Ciampi la decisione
Di uscirne insieme con
Visco
Bar vera Berlinguer
E ricordo che sette anni come l'esperienza che ha cambiato tutti noi
Quelli che avevano detto che noi avremmo costruito da una parte un'alleanza per la Capitale d'Italia una città moderata nelle sue fibre più profonde
Un'alleanza con una impostazione liederistica per un verso o con un condizionamento partitico tradizionale per un altro hanno avuto entrambi torto
Noi abbiamo governato in questi anni come hanno fatto tutte le giunte dell'Ulivo del centrosinistra che hanno avuto successi con una integrazione autentica tra personalità gioco di squadra assetto dei partiti
E nell'arco di questi anni noi abbiamo costruito in una realtà così difficile come dimostra l'andamento di tutte le elezioni che si sono giocate
Per una manciata di voti sia quelle vinte salvo le ultime elezioni comunali sia quelle perse
Quanto quel gioco di squadra quel rapporto con l'opinione pubblica ma anche l'integrazione di classi dirigenti che hanno saputo lavorare insieme abbia funzionato
Questa è una parte della mia esperienza politica della ragione di fondo per la quale
Io sono nella mia storia di vent'anni di militante politico
Senza dubbio
Da questa parte c'è dalla parte delle forze democratiche
Progressiste riformiste del nostro Paese
E la ragione per la quale
Oggi davanti a voi c'è qualcuno che all'onore
Di assumere
La bandiera dell'Ulivo
E perché penso
Che oggi ci siano le condizioni per imboccare una strada nuove anche qui per farlo
Insieme
Noi abbiamo vinto una sola volta in cinquant'anni tutte le forze democratiche riformiste e progressi in Italia l'abbiamo vinte le elezioni del novantasei come
Avete ricordato si avanza sia Massimo le abbiamo vinte per una particolare alchimia
Delle geometrie elettorale con la lega che è andata dall'altra parte è rimasta fuori dall'alleanza con la destra abbiamo vinto le elezioni con l'Ulivo
Non c'è dubbio
Ci sono state vedute diverso e sulla prospettiva dell'Ulivo e i rapporti tra i partiti e con i partiti
Vedute diverse che hanno attraversato i DS come la coalizione
Io penso che la parola decisiva
Sia stata messa dai referendum
Il referendum
Falliti purtroppo
Chiariscono che non ci sono oggi più due strade ce n'è una sola
Costruire una forte coalizione
Costruire un Ulivo capace di interpretare la sintesi dei riformismi italiani e avere nell'Ulivo un'alleanza più semplice più chiara più competitiva di partiti e liste elettorali
Le vicende di questi giorni la vostra Assemblea
La concretizzazione della Margherita che unirà quattro e più formazione dell'area centrale
I processi che dobbiamo con altrettanta pazienza ed amicizia seguire
Avvengono tra le altre formazioni dell'Ulivo SDI comunisti italiani e verde ci indicano che oggi ci sono le condizioni per un cammino nuovo
In questo cammino i Democratici di sinistra sono una forza decisiva io condivido l'approccio di questi anni
Una sinistra più forte
In un Ulivo
Più forte e sono convinto che il nuovo assetto che andiamo definendo e quello che ci porterà alle elezioni politiche dalla prossima primavera
è un assetto destinato ad essere molto più stabile di quanto persino alcuni dei suoi protagonisti oggi pezzi
Può essere più stabile non solo per le elezioni ma fattore di nuova stabilità
Strategica di prospettiva
Considero la decisione per le elezioni come il primo passo di un nuovo percorso so che la scelta per Rutelli
è stato una scelta politica
Ovvero che si è scelto innanzitutto da parte dei DS il partito di maggioranza dell'Ulivo
Il candidato che poteva la soluzione che poteva essere ritenuta più efficace io un preciso momento politico dico chiaro voi
Che questa scelta non può cristallizzare per la prospettiva
Quello che qualcuno ha definito la scelta che discrimini qualcuno ritenuto ha torto figlio di un dio minore
Ma voglio dire in modo esplicito è chiaro è evidente che proprio perché siamo
Complessivamente un'alleanza
Pari
Strategicamente salda e leale di volta in volta nel momento cruciale si sceglie
La soluzione che ha più possibilità di riuscita ma essendo chiaro Cuesta pari forza e dignità anzi essendo chiaro che all'interno della coalizione i DS
Hanno una parola decisiva così come è evidente che il vostro partito in quello che sarà il futuro era nostra responsabilità nella squadra
Della responsabilità futura di governo vedrà l'espressione di tutta la forza e la ricchezza oltre che l'intero centrosinistra
Dei democratici di sinistra ci saranno in futuro
Le condizioni per quello che io per primo quando nacquero i Democratici di sinistra
Speravo sognavo potesse essere un aggregato più ampio unitario vedremo
I tempi naturalmente in politica contano
E forse
L'esperienza che abbiamo fatto nelle elezioni lombarde
Ci insegna che
Una scelta magari giusta fatta nel momento sbagliato non è necessariamente una scelta
Efficaci
E dunque le scelte bisogna farle nel momento giusto oggi la strada è tracciata un Nuovo Ulivo una riorganizzazione delle forze che ne fanno parte
Una semplificazione di fronte al Paese un processo nuovo che iniziali
C'è una grande tema che viene agitato
Strumentalmente in queste ore ma è un tema molto interessante secondo me per la nostra prospettiva politica
Forse avrete letto
Che commentando e risultato delle azioni americane Ralph Sneijder
Ha dichiarato io non sono pentito
Del fatto che
Anche solo cinquecento voti dati al terzo candidato nelle elezioni presidenziali americane un candidato che non ha ottenuto nulla non ha ottenuto una lira di rimborso elettorale non ha ottenuto un solo eletto non ha ottenuto un solo delegato
Solo cinquecento voti degli ottanta o novanta mila Kennedy era raccolto in Florida sarebbero stati sufficienti per garantire la vittoria a Gore
Che ho fatto perché in fondo
Quei due candidati non erano così diversi tra loro
In queste ore
Una destra che inizia ad essere in difficoltà
USA uno slogan ma non dissimile
Da quello che ancora una parte della sinistra che non vuole fare parte dell'alleanza dell'Ulivo va ricordando
Da una parte
Bertinotti richiamo a questo argomento
Binetti per
E noi dobbiamo avere la pazienza la determinazione la chiarezza di idee di temere aperta con disponibilità vera una porta
Perché abbiamo larghi motivi ed obiettivi di convergenza larghi interessi
Democratici per il futuro del nostro Paese e allo stesso tempo dobbiamo dire con chiarezza che non ci deve essere spazio per argomentazione oggi giusto implicazione che non corrispondono a realtà
Lo stesso va detto
Oggi leggiamo su qualche giornale le stesse argomentazioni su un versante specularmente opposto
Anche quando Prodi e Veltroni presentarono il loro programma elettorale Berlusconi a novantasei disse copiano molte delle cose che dico io
Sono due termini di riferimento a mio avviso importantissimo
Decisivi lì dobbiamo affrontare in modo esplicito davanti all'italiana
Noi dobbiamo dire primo
A quei milioni di cittadini e a chi li rappresenta
Legittimamente e democraticamente
Nel partito di Rifondazione Comunista che la sfida che attende il nostro Paese
è una sfida fondamentale per l'Avvenire d'Italia per la libertà e la democrazia nel nostro Paese
E che dunque noi terremo aperta questa porta favoriremo il massimo del dialogo e chiameremo tutte le forze politiche e tutti gli italiani di fronte alla chiarezza di questa scelta
Tra il centro sinistra e la destra e noi diciamo ad alta voce agli italiani
Che Pescara e Ulivo
Non sono simili
Destra e Ulivo sono profondamente radicalmente alternativi perché perché
Sono profondamente e radicalmente alternativi
Ma fate riprende l'esempio degli spot
Di nonno Libero che stava andando in televisione
Ma di cosa ha paura Berlusconi
Scusatemi ma cosa sono
I telegiornali e tutti i programmi che per decine di ore al giorno vanno in onda sulle reti a Mediaset
Cosa sono
Se non una accurata
Non in tutti i casi naturalmente
Accurata scientifica distorsione della verità dei fatti e la ricerca ossessiva di presentare un'Italia diversa da quella che che cosa fa applicando la legge di suscitando una specie di panico
Nel Polo
Che cosa fa il Governo italiano che cosa fa il governo Amato fa quello che fanno tutti i governi democratici
Del mondo cioè presenta al Paese il frutto positivo del lavoro che ha fatto e rivendica e presenta con strumenti comunicativi anche semplici
E vorrei dire finalmente anche semplici il frutto di questo enorme lavoro che il governo Prodi e il Governo D'Alema del governo Amato
Hanno fatto in questi cinque anni del Parlamento e hanno portato nel Paese
E il panico che prende la destra che finalmente noi attiviamo alcuni strumenti non di propaganda ma di informazione è semplice con le parole degli italiani di verità
Sulle norme lavoro che si è fatto e creiamo le condizioni per ricongiungere questo enorme lavoro che si è fatto all'impegno che vogliamo prenderci per il futuro del Paese siamo diversi
Dalla destra perché oggi noi possiamo rivendicare con i governi dell'Ulivo per la famiglia italiana per le famiglie più deboli non appiccichiamo manifesti sei per tre che promettono
Tutto e il contrario di tutto ma noi abbiamo realizzato riforme che rappresentano l'ossatura di un Paese più civile più giusto e più libero grazie ai governi di questi anni dell'Ulivo e nel centro sinistra
E Lori siamo diversi
Per mille ragioni
Non ho il tempo per farlo e questa Assemblea sta per chiudersi ha veramente io vorrei dedicare tutto il tempo il mio intervento a dire perché in che cosa siamo così profondamente diverse
Siamo diversi ad esempio perché riteniamo che la scuola l'ho detto ieri presentando
Le linee di questo programma che costruiremo insieme nei prossimi mesi
Noi pensiamo una cosa molto semplice
Che la scuola e la salute in un Paese civile non sono e non possono diventare una merce la scuola e la salute sono uno strumento fondamentale
Di libertà e di responsabilità
Questa è una differenza enorme su cui faremo una parte enorme la campagna elettorale
Noi sappiamo che dobbiamo recuperare molto
Sui temi della sicurezza
Per spiegare i progressi che ci sono stati e presentare
La nostra decisione e determinazione a dare agli italiani anche una migliore percezione della sicurezza ed è per questo che diciamo quanto siamo diversi
Dalla destra che propone con Alleanza Nazionale
Che l'immigrazione clandestina sia un reato in questo modo ottenendo il doppio risultato
Di additare come delinquenti
Tutti coloro che hanno varcato le nostre frontiere è di rendere più difficile non più facile l'espulsione dei veri criminali i quali con la procedura penale e con i processi uno due tre gradi di giudizio e con i ricorsi sarebbero espulsi molto più tardivamente con la procedura penale anziché con quella amministrativa contemporaneamente un messaggio intolleranza e di odio è un provvedimento inefficace Rispetto risultato che si vorrebbe conseguire noi siamo diversi dalla destra
Faremo domenica spero che in tutte le città principali voi vi parteciperei tenerezza dire sull'ambiente siamo diversi dalla destra
Perché la destra dove al potere come in Sicilia presente dalla legge per il condono edilizio per la distruzione la sanatoria della distruzione delle coste
Che sono la forza e la ricchezza e l'avvenire di quel territorio perché in Liguria
Presentano con Alleanza Nazionale il Progetto di legge regionale per la abolizione di tutti i parchi regionali della Regione Liguria
Questa la Destra dalla quale siamo totalmente divertirsi ed alternativi siamo diversi ed alternativi da una destra che presenta con Berlusconi
Ipotesi di riduzione fiscale che come ha spiegato con semplicità
Il ministro Visco e come ha spiegato i gruppi parlamentari dei DS nelle settimane scorse semplicemente sposta
La riduzione della pressione fiscale a vantaggio del venti per cento delle famiglie più ricche noi siamo perché la redistribuzione che deriva dalla riduzione progressiva e non inventata fantastica della pressione fiscale sia un fattore di sviluppo di crescita dell'impresa dell'occupazione e anche di riequilibrio sociale siamo diversi dalla destra perché vediamo andare in giro
Per questa Europa
Metaforicamente a braccetto Bossi e Haider
E io penso che dobbiamo dire con molta nettezza
E con molta serenità
Agli italiani
Pensateci bene
Perché le parole che ogni tanto ascoltiamo di Bossi
Che ha così riassunto il suo obiettivo strategico nei confronti nostri dell'Ulivo
S'termineremo la sinistra nazi comunista questo è il traguardo che Bossi ha presentato per il futuro dell'alleanza
è la cosiddetta Casa delle Libertà
A braccetto vanno con queste espressioni non voglio tornare sulle cose di ieri a braccetto vanno con il peggio
E io ho anche un piccolo punto interrogativo da porre c'è un desaparecido nella politica italiana
Che l'onorevole Pino Rauti
Qualcuno mi dice che ad esempio in Abruzzo le federazioni di un paio di province
Del partito che la Fiamma di Rauti sono già silenziosamente rientrate in Alleanza nazionale
Cosa è successo
La cura di Fiuggi non fa più effetto o si pensa piuttosto a fare la stessa cura
Che la destra ad esempio ha realizzato qui nel Lazio in cui non si sa come il partito di Rauti non è riuscito a raccogliere le firme per le elezioni regionali e ha dunque consentito ai suoi elettori di votare per l'onorevole Storace in maniera aperta e assai decisiva per il risultato delle elezioni noi vogliamo che i termini politici poiché molto trasparente la discussione che abbiamo nel centrosinistra e con le formazioni non ancora schierate con il centrosinistra
Termini politici di queste scelte siano posti
Con grande chiarezza davanti all'Italia
E all'Europa
Io concludo il mio saluto per dirvi questo sapete
Che userò tutte le forze
Per unire
Abbiamo adesso
L'orientamento del programma
Guardando tanti di voi con i quali già abbiamo svolto manifestazioni e iniziative in giro per il Paese
Sappiamo che c'è una buona accoglienza
Popolare sappiamo che c'è una effettiva rimonta
Che emerge anche ai sondaggi d'opinione
Quali sono i rischi che corriamo e quali sono i ritardi che ancora abbiamo
Ci criticano perché leggono
Una parte in una parte di noi un atteggiamento
Che può essere letto come di attesa della sconfitta
Ci criticano perché leggono un atteggiamento quasi via tesa nella sazietà dopo tanti anni in cui forze che erano state a lungo l'opposizione si sono trovate al potere
Io penso che i fatti di queste settimane
Ci debbano possano sappiano mettere nelle condizioni voltare pagina
Tutti noi abbiamo accettato una sfida così difficile perché sappiamo di essere tutti in causa
Colgo i segnali chiarissimi che da questo atteggiamento
Sfiduciato
Siamo fuori siamo usciti
Voglio dichiarare qui tutto l'apprezzamento
Per l'impegno che è venuto davo in questa settimana e voglio ringraziare per l'amicizia per la realtà e per questa consonanza di fondo i dirigenti del vostro partito e voglio ringraziare Walter Veltroni per averci creduto offendere
Voglio
Chiede di quanto è importante la Scelta che vi accingete a fare oggi e quanto per me è un motivo decisivo per la prospettiva che ci accomuna l'impegno diretto che di nuovo nel vostro partito ha scelto di assumere Massimo D'Alema
Io penso
Che queste sono le basi di fondo per una strategia d'attacco che ci veda con entusiasmo e con determinazione percorrere la strada che unisce i diversi riformismi
Non afferma egemonie oggi diverse nuove dal passato alternativa al passato ma davvero uno spirito
Di squadra che valorizzi tutte le forze che oggi si riconoscono nell'Ulivo abbiamo tre obiettivi prioritari
Conquistare i giovani
Ci sono tre milioni di ragazzi che votano per la prima volta nelle elezioni politiche
Conquistare quel venti per cento di elettori incerti che possono essere portati dalla nostra parte
Recuperare
Gli astensionisti
Dicono gli analisti che non c'è una grande differenza numerica tra l'astensionismo della destra e l'astensionismo nel centrosinistra
Ma noi sappiamo che
Ogni voto di nostri militanti
Di gente che ha la nostra storia che è stato sottratto e le ultime battaglie
Al voto per sconfiggere la destra e far crescere il riformismo dell'Ulivo
è un voto che ci pesa
Che ci ferisce
Che ci fa male
E io penso che mettere
Le forze il programma e gli uomini le idee e l'entusiasmo in comune ci permetterà di riportare accanto a noi
E con noi in questa battaglia decisiva non soltanto le forze che sono ancora incerte sul come schierarsi non soltanto trovare l'intesa possibile con Rifondazione
Ma anche in particolare riportare a votare
Centinaia di migliaia di persone che in questi ultimi anni si sono chiamate fuori e sono rimasta alla finestra ci pensa no e peseranno nel momento in cui le riporteremo alle urne
Per vincere la battaglia dalla prossima primavera vedete
Io trovo nuovamente
Entusiasmo e la coscienza
Che dobbiamo riuscire a fare un miracolo nei prossimi mesi
Cambiare
Alcuni dei termini politici fondamentali
Della nostra sfida al Paese
Mentre rivendichiamo la continuità dell'esperienza di buongoverno di questi anni
è una sfida certamente difficile ma la possiamo fare
E la possiamo fare innanzitutto perché abbiamo di gran lunga la migliore classe dirigente di cui disponga il nostro Paese dobbiamo garantire continuità e innovazione farlo nel vivo dello scontro politico ed elettorale assumerci questa grande responsabilità in una stagione
Che è una stagione nuova
Ecco dobbiamo io penso avvertire
Il senso di essere in una stagione nuova perché tutte lo diceva anche D'Alema stamattina tutte le stagioni politiche o sono nuove cioè lo trasmettono e su un ceppo solido esistente una novità
Esiste la capacità di animare una prospettiva
Che è la prospettiva del futuro
Oppure si sta piuttosto a guardare al nostro interno abbiamo smesso di fare questo abbiamo le condizioni per ingaggiare per vincere questa battaglia evidente che questa battaglia
Si potrà vincere solo con la forza unità e unitaria autorevole e mobilitata sino all'ultima Energia
Dei democratici di sinistra
è evidente
Caro Walter
Caro Massimo Gavino Fabio Pietro voi siete secondo il Polo quelli che tirate le fila siete i miei burattinai
Infatti stare qua dietro
A guardarmi
Noi dobbiamo far capire agli italiani
Che siamo quelli che sanno lavorare insieme
Che si stimano
Che hanno storie politiche diverse
Ma un'anima comune
Un disegno comune
Obiettivi comuni
Ideali che largamente ci accomunano
Ti vogliamo dare insieme al riformismo italiano e all'Ulivo
La forza e la capacità di dare all'Italia altri cinque anni di un nuovo buon governo e quello che la maggioranza degli italiani sia spetta e quello che la maggioranza degli italiani può darci
E quello che conquisteremo giorno dopo giorno collegio per collegio elettore per elettore città per città nel dialogo diretto con il popolo italiano
Se avremo come avremo una nuova fiducia un nuovo entusiasmo e questo spirito di unità qua non ci sono
Capi supremi
Non ci sono burattinai qua ci sono persone che hanno imparato a stimare anzi a lavorare insieme
Che hanno obiettivi comuni per un'Italia migliore che hanno reso migliore l'Italia che vogliono continuare a farlo assieme agli italiani e alla parte democratica sana
E vincente del nostro Paese in bocca al lupo e insieme l'elezione
Le inseriamo
Nella primavera del due mila uno
Grazie ancora Francesco Rutelli e allora infine diamo la parola ad alter Veltroni segretario del nostro partito per concludere
Ringrazio
Abbiamo
Abbiamo mandato da qui
Abbiamo mandato da qui da questa Assemblea congressuale
I due messaggi che volevamo mandare
Un messaggio di unità
Della quale ha bisogno come questa mattina abbiamo detto non solo il nostro partito
Ma la nostra coalizione
E dunque saggio di contenuti
Io vorrei
Nel concludere questa nostra Assemblea
Ritornare
Alla scelta che abbiamo fatto convocando la
Quella scelta alla quale hanno fatto riferimento questa mattina
Pietro Folena
Giorgio Ruffolo
Spiegando perché questa è una delle innovazioni del congresso di Torino abbiamo deciso di mettere in campo
Una assemblea programmatica dedicata a un grande tema lo dovevo della formazione della conoscenza
Un'Assemblea che serva a mettere a punto i contenuti
Della proposta che i DS consegnano all'Ulivo
Per il programma che l'Ulivo dovrà definire e che comunque impegna non ho voi
Impegnano la sinistra per la prossima campagna elettorale abbiamo fatto un lavoro utile importante che è il culmine anche di un lavoro programmatico che è stato compiuto in queste settimane con il convegno sulla sicurezza il convegno sul federalismo al quale ha fatto riferimento Antonio Bassolino
Le iniziative sull'ambiente sui trasporti
Che abbiamo svolto
A segnalare
La serietà e rigore
A segnalare la serietà e il rigore con i quali ci presentiamo a questa campagna elettorale
Io vorrei fare poche considerazioni in conclusione di questa Assemblea
Su alcuni temi politici
La prima
è una considerazione che riguarda le prospettive di questa battaglia
Francesco Rutelli ha detto cose
Che il vostro applauso dice quanto sono state apprezzate
Non è solo un messaggio di fiducia
è un messaggio di razionale giudice
Se io devo guardare ai dati dei quali dispongo per misurare l'opinione pubblica
Registro che certo
La situazione difficile perché l'alleanza tra la destra il Polo è molto forte
Ma registro anche che settimana dopo settimana
Quella rimonta della quale Rutelli parlò alla convenzione di Milano comincia a dare i suoi segni il registro anche non so se con preoccupazione maggiore della speranza
Che è ancora molto alto il numero delle persone che non hanno deciso per chi voteranno
Ed è ancora troppo alto per altro verso il numero delle persone che hanno già deciso di non andare a votare
La mia memoria va
A quei giorni che precedettero la campagna elettorale del mille novecentonovantasei
C'ho ripensato in questi giorni
Pensando ad un mio amico che non c'è più
Che aveva qualche anno meno di me
Che conobbi
Quando in Italia le elezioni le aveva vinte Berlusconi
E questo mio amico c'era una persona fortunata la vita sembrava averlo scelto per regalargli tutto ciò che si poteva desiderare di avere
Era a quel tempo attraversato dalla inquietudine
Per il destino del suo Paese
E passavamo allora tempo
A immaginare come sarebbe stata l'Italia del due mila
Sentivamo che in qualche misura la nostra generazione aveva il compito storico
Di cambiare questo Paese ciascuno
Facendo la sua parte chi nella politica chi nell'impresa chi nella scuola nella formazione
Discutevamo allora dell'Italia che ci sarebbe stata e quando venne nostro Governo quando vincemmo le elezioni
Sorprendendo tutti perché tutti anche allora cinque mesi prima del voto ci davano per sconfitti anche quattro mesi anche tre mesi prima del voto
Quando venne il governo di centrosinistra io ogni tanto chiamava questo mio amico
Per segnalargli provvedimenti che prendevamo
E per segnalargli se volete anche lo spirito
Con il quale a me sembrava che quei provvedimenti potessero essere letti da una persona di sinistra da un riformista che avesse a cuore qualcosa di più di una semplice buona capacità di governare
Mi sforzavo in ogni provvedimento che prendevamo in quel governo
Quello del quale ho fatto parte di trovare un senso d'una ragione più generale
Si liberi si liberalizza se il commercio o si aumentasse l'obbligo scolastico o si aprissero i musei mi sembrava che lì dentro vi fosse un grumo di discontinuità di rottura rispetto ad un modo di essere del nostro Paese
Chi può fosse una modernizzazione in campo e che vi fosse l'idea di un Paese nel quale crescevano libertà
E opportunità
Che insomma cominciassimo in qualche maniera davvero a fare quel due mila che tante volte avevamo immaginato
Quel mio amico il due mila e non lo ha visto
Ciò che la vita sembrava avergli dato gli ha tolto tutto insieme tutto in una volta dopo un percorso duro e difficile di sofferenza
Eppure oggi
Se lui potesse insieme a me e guardare l'Italia
La troverebbe simile a quei disegni che insieme facevamo
Ci sono molte cose da fare
E sbaglierebbe
Chi tra di noi pensasse
Che il bilancio della buona azione di governo sia sufficiente
Per vincere delle elezioni ma anche per convincere coloro i quali hanno staccato la spina dalla politica o coloro i quali sono incerti confusi non vedono le differenze
Non basta
E tuttavia
Noi abbiamo questa grande forza noi possiamo presentarci come coloro i quali non hanno fatto a chiacchiere
Quello che si erano impegnati a fare
Ma lo hanno fatto prendendosi responsabilità decidendo sfidando l'impopolarità governando questo Paese e badate quando dico questo Paese io non mi riferisco solo come facciamo tradizionalmente sbagliando ai governi Prodi D'Alema Amato
Io mi riferisco alla complessiva esperienza di governo del centrosinistra in tutto il nostro Paese e mi riferisco all'esperienza che abbiamo fatto governando tanti comuni italiani cambiando il volto di Napoli di Roma di Palermo di Torino
Trasformando
Città che viveva in una condizione di crisi e di degrado della qualità della vita penso al caso di Napoli in particolare che il caso nel quale le prime pagine dei giornali di tutto il mondo raccontavano
La disgregazione
La crisi di quella città e che oggi viene vissuta in Italia dei suoi abitanti anche all'estero come un modello interessante Nori siamo quelli che hanno fatto questa stagione di governo e proviamo per una volta prendere il bilancio non dal punto di vista contabile proviamo a prenderlo dal punto di vista di un ragazzo che non farà più il servizio di leva obbligatorio
O da un ragazzo
Che potrà prendere la laurea molto prima di quanto la prendeva prima
Prendiamo la dal punto di vista di una famiglia che ha un figlio handicappato e che oggi può assisterlo molto meglio di quanto faceva prima prendiamolo dal punto di vista di quel milione di donne e di uomini italiani che ora la mattina si svegliano e hanno un posto di lavoro in più
Prendiamolo dal punto di vista di quei pensionati
Quelli al minimo che mentre l'Italia ha risanato i suoi conti hanno potuto a bere sulle loro sui loro assegni ancora troppo bassi un aumento del cinquantacinque per cento
Prendiamolo dal punto di vista che Luigi Berlinguer e Tullio De Mauro oggi ci hanno qui richiamato come è cambiata la scuola i cicli l'obbligo formativo
Siamo solo all'inizio del nostro lavoro
Abbiamo davanti un'altra stagione
E dobbiamo andare oltre
Dobbiamo scegliere alcuni grandi temi sui quali concentrare l'iniziativa e l'attenzione nel corso delle prossime settimane
Se io dovessi dire quali sono i temi né indicherei tre
Primo tema diciamoci le cose come stanno senza diplomazia
Tutti gli indicatori dei quali disponiamo ci dicono che c'è un punto sul quale noi paghiamo un prezzo elettorale molto alto lo paghiamo anche nelle zone popolari lo paghiamo anche nel nostro elettorato
E questo punto il tema della sicurezza
E il tema dell'immigrazione che viene correlato al tema della sicurezza anche per effetto della campagna che viene prodotto
Noi dobbiamo prendere questo tema nelle nostre mani
Non possiamo in nessun modo lasciarlo alla destra che a questo tema dalla risposta che conosciamo
Risposta che oscillano tra il giustizialismo e garantismo assoluto
Tra la voglia di rendere un reato l'immigrazione clandestina e poi il sostegno a chi ha bisogno dell'immigrazione per poter coprire le esigenze di lavoro delle proprie aziende
Noi dobbiamo prenderlo questo tema
Perché la garanzia del diritto di un cittadino a vivere tranquillo
Di una donna di uscire di casa tranquilla la sera di un pensionato a ritirare la pensione senza la paura di essere scippato quel diritto è qualcosa che ci riguarda direttamente
E allora
Dobbiamo chiedere al Governo di compiere alcuni atti
Piero Fassino ne ha parlato qui oggi pomeriggio in termini che io condivido ma c'è anche qualcosa che attiene alla cultura politica nostra
All'idea
Che il tema della sicurezza tanto pesantemente avvertito anche al di là della sua natura reale
Perché badate è vero che i reati sono diminuiti
Ma è anche vero che la percezione dell'insicurezza è cresciuta e dentro questo confine rischiano di farsi strada disposta molto pericolose lo dobbiamo entrare qui dentro e dobbiamo dare una risposta razionale
Al bisogno di sicurezza e dobbiamo anche sul tema dell'immigrazione dare una risposta razionale
Che è la risposta che ha dato Carlo Azeglio Ciampi dei giorni scorsi
Quando ha detto
Da un lato
Porte aperte come sono state aperte per gli italiani che andavano all'estero per chi viene in Italia per lavorare e dall'altro mano dura nei confronti di chi viene in Italia per compiere attività criminali
Il secondo grande tema che dobbiamo affrontare quello che Francesco ha più volte messo al centro il tema della piena e buona occupazione
Queste ancora una angoscia per milioni di ragazze e di ragazzi italiani specie di ragazze e ragazzi del Mezzogiorno per ragazzi che hanno studiato faticato preso una laurea e che spesso si trovano nella condizione di fare lavori
Assai poco corrispondenti al loro livello di formazione
La formazione continua
La capacità che dobbiamo avere di accompagnare i processi formativi verso quelle aree di lavoro nelle quali noi abbiamo bisogno di manodopera
Non so se siano vere le cifre che circolano circa le esigenze della new economy ma non c'è dubbio che noi abbiamo bisogno in Italia di informare
Forza lavoro per le nuove tecnologie per i nuovi mercati
E questa è la terza questione che è legata alla seconda formazione e sapere
Hanno fatto bene credo Giorgio Tonini e Laura Pennacchi a intrecciare molto bene queste considerazioni nelle loro introduzioni a questa nostra discussione e questo tema
Deve diventare per noi davvero ancora una volta come fu nel novantasei e sulla base dei risultati raggiunti un grande tema di campagna elettorale di iniziativa politica programmatica
Ma ci sono altri temi ai quali io voglio fare un rapido riferimento
Prima questione
La questione dell'ambiente
Badate se ne è parlato poco oggi
E tuttavia
Qui davvero c'è qualcosa che dal punto di vista emotivo agisce con la stessa forza con la quale agisce il tema della sicurezza
Ma se il tema della sicurezza quasi papà propriamente diciamo così spinge a destra
Dall'altra parte il tema dell'ambiente spinge a guardare verso l'idea di una società regolata non affidata all'arbitrio del mercato non legata ad una sorta di idolatria del mercato come oggi Pietro Folena l'ha definita
Il fallimento dalla Conferenza dell'Aja è qualcosa di molto grave di molto serio
Se sono vere e sono vere perché si sono rivelate vere le previsioni di dieci anni fa
Degli ambientalisti le valutazioni circa gli effetti che una assenza di regolazione produrrà sull'equilibrio della biosfera sì è vero che in Italia noi avremo desertificazione al Sud e piogge alluvionali al nord
Sì è vero
Che da qui a cinquant'anni grandi città come Venezia potranno essere a rischio noi ci troviamo di fronte ad un'emergenza di dimensioni ciclopiche
Rispetto alle quali la cultura di Berlusconi che non dimentichiamolo mai
Nel novantaquattro disse che se ne sarebbero potuti occupare di questo tema i nostri nipoti perché riguardava una prospettiva mille anni la cultura di Berlusconi non arriva risponde
Noi dobbiamo davvero mettere nel nostro vocabolario delle prossime settimane dei prossimi mesi
Questi temi sui quali la destra in grande difficoltà
Lo dobbiamo dare l'idea di essere lo schieramento che guarda ad uno Stato che promuove opportunità e garantisce i diritti e che vuole anche dare nuovi traguardi e nuovi obiettivi di futuro perché ci sono delle cose in Italia che non vanno bene
Non va bene quanto si investe in ricerca non va bene ancora il livello di formazione
Non va bene quanto sono i ragazzi fino a diciotto anni che concludono la scuola non va bene che dobbiamo spendere ogni anno decine di migliaia di miliardi per ripagare i danni delle alluvioni
Noi dobbiamo riempire di Energia
E di valori guardati valori fatemelo dire questo perché
è una discussione che ogni tanto tra di noi sembra farsi strada i valori non sono una dimensione astratta separata dalla ruvida concretezza della politica
Da quella politica che ogni tanto viene vissuta quasi con un gusto né Crocchiolo come la definizione che ne dieta qualche ne diede qualche anno fa un celebre Ministro delle Finanze della Repubblica italiana
Per noi per noi che siamo donne e uomini di sinistra ogni azione di governo ogni proposta concreta deve essere guidata da un valore da una ragione più generale altrimenti noi ci perdiamo altrimenti la somma dei nostri comportamenti non farà una politica credibile riconoscibile
E sufficientemente chiara nella sua distinzione dalla destra
Io voglio affrontare qui la seconda questione prima di venire alla terza e concludere
Che vorrei mettere al centro la seconda questione è il nostro rapporto con la destra
Guardate dobbiamo trovare una misura chiara
Non possiamo oscillare
Tratteggia menti di
Riduzione delle differenze
E definizioni di carattere ideologico
Paragonabili a quelle che la destra nei nostri confronti
E dobbiamo guardare il modo in cui la destra costruisce il suo consenso elettorale sociale perché da un lato lo costruisce con le sollecitazioni che sappiamo la paura all'insicurezza
Al populismo
Dall'altro però dato questo un cemento ideologico che solletica
Gli spiriti che hanno attraversato il corpo le viscere di questo Paese per molti anni
In particolare l'argomento dell'anticomunismo che può apparire grottesco
In questo Paese che tuttavia viene costantemente convocato nel dibattito politico
Ma dobbiamo stare attenti care compagne cari compagni a trovare la giusta misura
E la giusta misura deve essere
Non la risposta isterica
Neanche la risposta sullo stesso piano
Deve essere il discorso di una grande forza serena
Di una grande forza nazionale di una grande forza di governo
E però anche di una grande forza che all'orgoglio di se stessa
Della sua identità
E che non consente a nessuno
Già l'inventario nei suoi confronti una campagna di carattere ideologico
Guardate l'equilibrio tra queste due dimensioni è molto importante
Tutta l'indagine dimostrano che c'è una parte del nostro elettorato che ha scelto l'astensionismo cronico diciamo così perché ha perduto la percezione delle distinzioni tra noi e la destra
Io credo
Che noi dobbiamo da questo punto di vista rendere evidente è chiaro dal punto di vista programmatico e dal punto di vista politico il senso di questa differenza e dobbiamo rendere chiaro oggi e non domani
Il pericolo costituito da una possibile vittoria delle della destra alle prossime elezioni che cosa accadrebbe per il Fisco che cosa accadrebbe per lo stato sociale che cosa accadrebbe per la scuola
Che cosa accadrebbe per la cultura di questo Paese ne ha parlato Giovanna Melandri questa mattina
Dobbiamo renderlo chiaro dobbiamo rendere chiaro che cosa significherebbe uno schieramento del tipo di quello che si è andato a organizzarlo con un ruolo forte
Della lega per il futuro dell'Italia in Europa
Hanno votato a favore del documento che ha concluso il dibattito parlamentare ma non è cambiato nulla le parole di Bossi di ieri rimangono come una pietra e io vorrei vedere un giorno un manifesto di Berlusconi che dica un impegno concreto non far dire stupidaggini a Bossi ma questo manifesto questo manifesto Berlusconi non lo può fare perché oltre tutte le garanzie che ogni giorno da tutti i giorni si registra che queste garanzie
Non ci sono
E allora anche questa immagine del leader che in ragione della sua forza economica controlla la sua alleanza è un'immagine che si sta sgretolando
E ha ragione Francesco
E io voglio rilanciare da qui un tema del quale abbiamo parlato nelle settimane scorse
Il rapporto con Rauti
Noi aspettiamo segni chiari e il primo segno chiaro che deve venire è che nelle due regioni nelle quali nella maggioranza di governo c'è il partito di Rauti e cioè in Abruzzo e in Calabria questo apporto questo consenso venga respinto rifiutato
E si apre una pagina una stagione politica nuova
Noi dobbiamo mettere in guardia dal rischio di questa destra
Dobbiamo farlo con lo spirito al quale ha fatto riferimento prima e con la forza che ci viene da questi anni di governo
Ma anche con la nettezza dello spartiacque
Che fa sì che io oggi ridica ciò che ho detto perché ho visto che oggi Emma Bonino ha detto che tira aria di unità nazionale
Tira aria di governi pasticciati
Lo abbiamo detto in questi due anni e lo voglio ripetere solennemente qui
Non c'è alle porte per la prossima legislatura nessuno pasticcio nessun governo consociativo nessuna confusione dei ruoli non è immaginabile nessun governo che veda insieme la sinistra e Forza Italia lo dico per oggi e per domani
Noi vogliamo l'alternanza nelle condizioni nuove naturalmente che si sono determinate ma vogliamo l'alternanza tra schieramenti diverso
In un contesto nel quale sia possibile fare ciò che deve essere possibile fare e cioè distinguere la sfera delle riforme istituzionali dalla sfera del governo perché se questi due livelli si confondono il rischio lo abbiamo sperimentato nella storia italiana più volte è molto alto
Ultima considerazione la geografia politica della nostra alleanza ne ha parlato Francesco in termini che condivido
Io credo che noi abbiamo pagato un prezzo alto alla crisi dell'Ulivo
L'abbiamo pagata la stiamo pagando ancora adesso
è più difficile rimettere insieme
Ciò che c'era
E più difficile ricreare un clima uno spirito che si è interrotto
Piuttosto che continuare l'esperienza positiva che cominciamo nel novantasei ma tant'è
E io so la fatica che c'è voluta rimettere insieme l'Ulivo
A ritrovare persino quella parola quel simbolo che erano
Consentito nelle ultime elezioni di andare come eravamo andati vincendo nel mille novecentonovantasei
Oggi è chiaro per me è chiaro non da oggi qual è la prospettiva
Lo dissi quando ancora i due referendum non si erano celebrati lo dissi quando facevo un altro lavoro quello di vicepresidente del Consiglio lo dissi in un'altra stagione dell'Ulivo la più secondo
Per me
La prospettiva per oggi e per domani
E non ho cambiato posizione su questi e non ha subito alle oscillazioni che il dibattito su questa materia ha prodotto in molti campi per me è la prospettiva resta quella di una grande sinistra in un grande Ulivo
Una grande sinistra
Una sinistra più unita capaci di superare le sue divisioni ma capace anche di pensarsi in termini non politici stipate mi citare ancora una volta Antonio Bassolino
Antonio ha detto una cosa molto importante sul governo dall'alto e dal basso
E tutto lo sforzo che abbiamo fatto in questi due anni è stato ricreare vorrei dire l'attenzione la passione la voglia
Di vivere la politica dal basso di viverla nella Società di far vivere valori e contenuti di un progetto riformista attraverso l'identità di un partito di massa radicato
Non di una proiezione di attività di governo giustapposte
è così che cresce la sinistra
è così che la sinistra può crescere non affidando se stessa
A nessuno di noi non affidando a se stessa quasi che fosse l'ultima pure
Alla possibilità o meno di governare questa o quella realtà locale ma un partito che si pensa nel tempo lungo
Se vogliamo usare un'espressione di Enrico Berlinguer che ha di se stesso un pensiero lungo
Che si pensa per il futuro della storia italiana non per le prospettive di qualcuno di noi
O per le prospettive di vittoria in qualsiasi tipo di elezioni una forza che sta dentro la storia di un Paese che ha radici profonde quelle radici che vi ricordate abbiamo evocato
Nel video che abbiamo proiettato alla fine del congresso di Torino di quel congresso che in qualche modo sanciva quel crocevia
Tra recupero di un'identità e il sguardo all'innovazione che credo debba caratterizzarci noi non siamo una forza
Effimera noi abbiamo radici nella storia radici complesse alcune delle quali abbiamo tagliato perché dovevamo tagliarle ma attenzione anche qui
Attenzione anche qui paghiamo il prezzo
Di aver concesso troppo penso per esempio al tema fascismo antifascismo ad una certa accomodare visione
Che lungi dal guardare alle ragioni storiche di un revisionismo legittimo guarda le ragioni politiche immediatamente politico noi abbiamo radici profonde
Noi siamo la forza del socialismo liberale e per chi avesse bisogno ogni volta che si faccia questa specificazione siamo il Partito del socialismo europeo il Partito dell'Internazionale socialista e lo siamo convintamente lo resteremo
Ma proprio perché siamo questi
Proprio perché siamo questi
Proprio perché dentro di noi ci sono e oggi si sentono lo abbiamo sentito dalle parole di Valdo
Che ha aperto questa nostra Assemblea si sentono sempre di più a casa loro
Laburisti cristiano sociali repubblicani comunisti unitari proprio perché noi oggi siamo il crocevia di culture riformiste diverse anche se non pretendiamo di di assumerle tutte dentro di noi noi possiamo guardare con fiducia e con prospettiva al nostro futuro alla nostra crescita
E possiamo guardare a quello che io continuo a considerare
L'obiettivo che la sinistra deve darsi e per la quale non sono necessari i tempi della prossima consultazione elettorale non per questo abbiamo avanzato quella proposta ma lei Pinè e italiana la circostanza nella quale dovremo costruire
E non solo sulla base delle sigle un soggetto politico della sinistra italiana
Capace di rappresentare in Italia ciò che rappresentano i partiti del socialismo europeo negli altri paesi europei capaci di non essere il venti maggio venticinque il trenta e magari il quaranta per cento dei voti
Quel processo politico lo si costruisce con l'intelligenza di sapere definire i percorsi dell'Unità io diffido sempre dalla boria di partito
Non c'è nulla di più stupido della boria di partito che alimenta il cuore per un giorno ma desertificato il consenso per anni un grande partito come il nostro
Una grande forza nazionale come noi una forza dell'innovazione deve sapere la sua centralità
Deve sapere che ogni cosa avviene nel suo seno a degli affetti e delle ripercussioni devastanti
Se sono veste segni negativi e può avere degli effetti positivi se viene dal partito un segno di innovazione di unità e noi abbiamo un ruolo centrale
Nella coalizione nella prospettiva del centrosinistra apposta perché ci pensiamo parte di una coalizione e propria perché sappiamo che non potremo
Di qui a non so quando esaurire dentro di noi la capacità di concorrenza nei confronti de la Destra per questo sono due scelte strategiche
E metterle in contrapposizione come è capitato sbagliando di fare nel corso di questi anni mettere in contrapposizione la prospettiva di una grande sinistra con quella di una grande coalizione è un suicidio organizzato noi dobbiamo far vivere queste due prospettive farle vivere insieme come abbiamo saputo fare nei momenti più alti della battaglia politica di questi anni
E per questo
Che viene
Da qui il segnale che volevamo venisse
Viene
Con l'impostazione programmatica avviene con l'elezione di Massimo D'Alema
Dovrà avvenire lo chiedo a tutte le compagnie a tutti i compagni di tutte le organizzazioni una capacità di raccolta di tutte le energie guardate il pluralismo il correntismo non sempre sono la stessa cosa
Il pluralismo è una ricchezza ma si deve anche accettare che chi che chi non accetta perché non gli piace
Di partecipare ad una corrente
Chi vuole continuare a ragionare con la sua testa possa avere diritto di cittadinanza
Dentro una comunità di donne e di uomini nei quali c'è spazio per chi pensa con la sua testa e fa parte di una componente politica culturale ma anche per chi pensa con la sua testa e vuole dire la sua opinione e dare il suo contributo
Io raccomando questa lo raccomando perché noi lasciamo sul campo tante energie
Perché noi non valorizziamo tutto ciò che potremmo valorizzare
E fatemi dire che io l'ho detto prima e lo voglio ripetere concludendo questo senso di responsabilità questa voglia di unire il partito o la coalizione
Che mi fa talvolta mettere tra parentesi le mie convinzioni personali ma se ci sarà il tempo verrà il tempo anche per quelle questo spirito io voglio veramente che tra di noi diventi natura
Io con la franchezza e la sincerità anche sono solito usare ho provato dispiacere per le dichiarazioni che ieri ha rilasciato l'altro ieri ha rilasciato Achille Occhetto
E voglio dire questo
L'ho detto nella direzione del partito e lo voglio ripetere qui
Considero
In questo sforzo di unità del partito della sinistra
Che sarebbe sbagliato ingeneroso e ingiusto da parte dei DS
Da parte del partito che è andato e chi ha il ruolo che ha oggi anche grazie al coraggio politico e personale di Achille Occhetto non utilizzare quella Energia del lavoro del nostro partito
Noi dobbiamo fare il la piena raccolta di tutte le forze e di tutte le energie delle quali disponiamo
Noi tutti insieme
Noi mettendo da parte personalismi mettendo da parte quegli elementi di differenza che ci sono
E che quando
Convergono in una grande discussione politica ne abbiamo avuto qui testimonianza degli interventi di pulizia che Antonio Cantaro
E di altri penso alla ricchezza dell'intervento di Claudia Mancina e di altri sono un alimento fecondo della nostra identità sono parte della nostra grandezza
Ma il rapporto tra il pluralismo e l'unità del partito non può essere solo sulle spalle di qualcuno deve essere sulle spalle di tutti
Tutti lo dobbiamo condividere così come dobbiamo condividere quel percorso di innovazione politica
Che abbiamo messo in campo insieme e che ha dato nel corso di questi anni è risultato di ricostruire una forza un'identità un sistema di valori
Una capacità programmatica della quale questa Assemblea una testimonianza
Forti dalla nostra nuova
Sfida unitaria
Forti della condivisione delle idee e delle posizioni che il candidato premier ha indicato qui oggi forti del lavoro programmatico che abbiamo indicato
Con questa nostra Assemblea congressuale noi possiamo metterci al lavoro nei prossimi mesi l'obiettivo eh uno solo creare le condizioni per le quali nel nostro Paese posso lo schieramento dell'Ulivo del centrosinistra vincere la sfida elettorale con la destra e continuare l'azione riformista
Care compagne e cari compagni non ha ancora un momento insieme stiamo aspettando l'esito dello scrutinio guardiamo due velocissimi adempimenti per terminare i nostri lavori
è un fatto di qualche secondo mi dicono
Quindi abbiate pazienza perché abbiamo ben iniziata dormiamo insieme a denti concluderei
Pacato
Perché so che dovette correre a casa
Le metterei ai voti la delegazione delle democratiche dei Democratici di sinistra al congresso del Partito socialista europeo esiterà a Berlino nel mese di maggio
Dai Tervel terroni Giuliano Amato Fulvia Bandoli Antonio Bassolino Gloria Buffo lui circa
Agli anni Massimo D'Alema Piero Fassino Pietro Folena Agostino fra Gai Claudia Mancina Giovanna Melandri Pasqualina Napoletano Giorgio Napolitano Achille ok do Barbara Pollastrini Umberto Ranieri Cesare Salvi Antonella Spaggiari Valdo Spini Livia Turco Mauro Zani se siete d'accordò vi prego di alzare la De
è legata
Ripeto alle compagne e compagni che non hanno sentito sono le delegate e i delegati al congresso del Partito socialista europeo che si Rabei Lino nel mese di maggio chi è d'accordo è pregato di alzare la delega grazie chi si astiene nessuno chi è contrario nessuno grazie
Ci sono
Sì calmati calma andiamo nell'ordine Coppa
Spesso poi dopo li rivediamo
Allora compagne e compagni
Poiché non abbiamo ultimato i conti io vi leggo l'ordine del giorno com'
Scusi può della nostra Assemblea
La prima conferenza programmatica delle democratiche dei Democratici di sinistra assume il documento politico-programmatico l'Italia nella società della conoscenza buona occupazione qualità dello sviluppo equità sociale elaborata dalla Commissione nazionale per il programma unitariamente
Te al programma della sinistra giovanile
La conferenza invita tutte le iscritte agli iscritti tutte le articolazioni organizzative del partito scusate compagni ad impegnarsi a fondo dell'ormai prossimo e decisivo confronto elettorale ASS sostegno della coalizione dell'Ulivo e del candidato presidente del Consiglio Francesco Rutelli i materiali programmatici elaborati rappresentano il contributo dei Democratici di sinistra al proprio mamma della coalizione a questi seguiranno i materiali elaborati dal coordinamento delle democratiche di sinistra dal titolo viaggio tra i talenti le passioni le libertà delle donne nel nostro paese essi saranno la base per un dialogo intenso con la società con i cittadini e con le cittadine che ci dovrà vedere tutti coinvolti per rafforzare ulteriormente l'adesione il consenso al non tuo partito e ai lavori della sinistra patrimonio prezioso per tutta la coalizione anche il voto amministrativo di molte importanti città in moltissimi Comuni in alcuni Province e nella regione siciliana rappresenta un basco di prova eccezionale di rilevanza di eccezionale rilevanza per confermare l'Ulivo come grande forza di governo del paese per tutti i livelli nei confronti di una destra che assume sempre più i caratteri di un insieme confuso regressivo e anti europeo fattore di pericolosa instabilità per l'Italia l'Ulivo si presenta come la leale sa più credibile per guidare il Paese in base agli importanti risultati della propria azione di governo e ai traguardi di libertà equità e solidarietà che propone per il futuro della società italiana a tutti noi spetta il compito di far sì che questa possibilità diventi realtà per avviare una nuova stagione riformista per continuare a governare a cambiare le
Dalia io metto ai voti questo ordine del giorno sterile esco a vedere i risultati chi è a favore pregato di alzare la Melegari
Chi si astiene
Bene nessuno chi è contrario nessuno l'ordine del giorno roba grazie
Dalla
Allora l'ordine del giorno compagni approvato e sarà messo dato mani sul nostro sito e terrà trasformato in materiale di comunicazione per tutti allora Corvaglia
Comunico un risultato davvero atteso i votanti per l'elezione Massimo D'Alema presidente delle democratiche dei Democratici di sinistra sono stati
Mille novecento quarantadue i contanti i voti favorevoli
Cioè il sì sono stati sono mille seicento trenta
Fino
I contrari
Due cento al cinquantanove
Le schede bianche quarantanove le schede nulle quattro o il piacere e l'onore insieme a Walter Veltroni tutte le compagne e compagni
Di proclamare Massimo D'Alema presidente delle democratiche e dei democratici
Va
Ma