16 NOV 2000
intervista

Durante una serie di incontri pubblici organizzati da associazioni e partiti ambientalisti del Caucaso, Antonio Russo, corrispondente di Radio Radicale, ucciso nei pressi di Tbilisi, aveva avanzato il sospetto che i russi facessero uso di armi non convenzionali nella guerra in Cecenia

INTERVISTA | di Dino Marafioti - RADIO - 00:00 Durata: 1 sec
A cura di Andrea Maori
Player
Durante una serie di incontri pubblici organizzati da associazioni e partiti ambientalisti del Caucaso, Antonio Russo, corrispondente di Radio Radicale, ucciso nei pressi di Tbilisi, aveva avanzato il sospetto che i russi facessero uso di armi non convenzionali nella guerra in Cecenia.

"Durante una serie di incontri pubblici organizzati da associazioni e partiti ambientalisti del Caucaso, Antonio Russo, corrispondente di Radio Radicale, ucciso nei pressi di Tbilisi, aveva avanzato il sospetto che i russi facessero uso di armi non convenzionali nella guerra in Cecenia" realizzata da Dino
Marafioti con Marino Busdachin (RAD).

L'intervista è stata registrata giovedì 16 novembre 2000 alle ore 00:00.

Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Ambiente, Armi, Associazioni, Caucaso, Cecenia, Decessi, Genocidio, Georgia, Guerra, Informazione, Inquinamento, Nucleare, Ong, Onu, Partito Radicale, Radio Radicale, Russia, Russo, Servizi Segreti, Stragi, Verdi, Violenza.

leggi tutto

riduci