"Forse Dio è malato. Diario di un viaggio africano" presentazione del libro di Valter Veltroni (Ed. Rizzoli) nell'ambito della Festa dell'Unità

Sì adesso
Sì a questo Potenza
Buona sera buona sera e benvenuti all'iniziativa politica clou della festa nazionale Ambiente de L'Unità in cui il segretario nazionale dei Democratici di sinistra Walter Veltroni presenza
Presenta il suo nuovo libro forse Dio e malato diario di un viaggio africano partecipano Pierluigi Castagnetti
Segretario nazionale del Partito Popolare Italiano reggiano della nostra terra e il giornalista Sergio Zavoli
La serata sarà coordinata da Andrea Montanari del TG uno
Ringrazio tutti di essere qui informa anche che questo dibattito sarà trasmesso domani sera alle venti e quaranta su tutte le regioni reggio per la sua storia di rapporti con i Paesi dell'Africa Australe credo meritasse la presentazione di questo libro ancor di più in questa festa
Che è nazionale Ambiente ma nei temi della solidarietà e della cooperazione internazionale in particolare i temi dell'Africa e dei Balcani
Uno dei suoi temi politici principali
Abbiamo offerto la festa su Africa oggi
Con il sottosegretario Rino Serri e l'ambasciatore del Sudafrica Antony ma un calo l'abbiamo continuata sull'immigrazione a Reggio ci saranno tante altre iniziative su questi temi c'è la tenda Africa
Dove c'è una mostra sul viaggio di Veltroni in Africa e materiale di varie associazioni di volontariato nella tenda raccogliamo fondi per uno dei progetti
Per l'Africa azioni positive iniziativa promossa dai DS a seguito del viaggio di Veltroni
Sono progetti per sette Paesi africani tra cui il Mozambico su cui è impegnata la federazione di Reggio Emilia con l'iniziativa una mano al Mozambico in collaborazione con l'organizzazione non governativa Morimondo
è un progetto a demmo l'associazione che raggruppa tutti i disabili in Mozambico cani
Che ha l'obiettivo di cinquantacinque milioni di raccogliere cinquantacinque milioni per completare una scuola per bambini disabili di guerra a Maputo allo stato attuale abbiamo già raccolto oltre quattordici milioni
La ricarica ma tante problematiche nuove che ha fatto emergere la globalizzazione in questi anni e su cui ci sono spesi i governi di centro sinistra
Abbiamo qui due segretari nazionali di forze politiche dell'Ulivo insieme per l'Italia questa mattina tra l'altro c'è stato un vertice importante atteso siamo alla ripresa dopo la pausa estiva se mai c'è stata alla vigilia di una sfida decisiva quella del due mila uno
Che credo possiamo e dobbiamo affrontare con l'orgoglio della straordinaria azione di governo del centro sinistra
Con un lavoro importante per la finanziaria del due mila uno la parte finale della legislatura e con la partecipazione dei nostri elettori su il programma sul programma i candidati per la prossima legislatura
Immagino che questi saranno temi non assenti questa sera
La presenza di Sergio Zavoli potrà contribuire a rendere ancor più interessante e stimolante la serata lascia quindi la parola d'Andrea Montanari giornalista del TG uno per condurla
Allora io intendo dire subito che spenderò pochissime parole svolgerò il mio ruolo è un grande economia di tempo
Forse Dio è malato è il titolo di questo libro ed è una frase pronunciato da un personaggio assolutamente straordinario si chiama
Alex Zanotelli ed un missionario comboniano
E che in questo periodo vive in un posto che si chiama coro goccio è una discarica
A della periferia di Nairobi dove vivono cento mila disperati in condizioni assolutamente indescrivibile se non con le immagini e se non l'avete ancora visto probabilmente dopo verrà proiettato un video fatto con l'immagine di un bravo operatore del TG uno che siamo Franco Ceccarelli e montato da Ettore Scola e vi farà capire meglio di cosa si tratta
Forse Dio è malato è il titolo anche di questo libro come sapete ed è un viaggio molto difficile molto impegnativo poi capiremo quanto riuscito cercheremo di dirlo in questo in questo nostro incontro ce lo spiegherà meglio Walter Veltroni io quello che vorrei chiedere subito
Al segretario del Partito popolare Pierluigi Castagnetti e che cosa ha provato
Quando ha saputo che Walter Veltroni andare in Africa e quando l'ha incontrato dopo la prima volta immagino che gli abbia anche raccontato qualcosa che cosa ha pensato che cosa ha provato questo tentativo di fare una politica che contiene anche delle cose diverse
Ma io quando Veltroni in data in Africa ho provato un po'di invidia
Non solo perché l'idea era felice ma perché mi sembrava che fosse particolarmente apprezzabile
Una iniziativa di questo genere in questo momento è perché mi ha ricordato il mio primo viaggio in Africa
E lo ricordo volentieri perché Walter Veltroni sicuramente sa che a Reggio Emilia c'è una tradizione del mondo cattolico c'è un centro missionario molto impegnato con presenze anche in Africa in particolare in Madagascar ma c'è anche una tradizione laica di solidarietà con l'Africa
Io lavoravo all'Arcispedale Santa Maria Nuova quando è nato il Comitato di solidarietà con il popolo del Mozambico e ricordo
Con grande piacere la mia prima esperienza di viaggio in Africa partecipando con Giuseppe Soncini
Che è stato
Che è stato l'ideatore di questo Comitato all'animatore di questo comitato ha dato fino tutte le sue energie a queste iniziative non inserirà straordinaria le ricordo che il venticinque luglio mille novecentosettantacinque
Il giorno della proclamazione della indipendenza del Mozambico erano presenti rappresentante le rappresentanze diplomatiche di molti Paesi l'Italia non era invitata
E gli unici italiani erano appunto questo gruppo di Reggiani c'era il presidente
Soncini c'era il sindaco Renzo Bonazzi riceve il sottoscrittore quello è stato il mio primo contatto con l'Africa cui ho avuto anche come parlamentare europeo membro dell'Assemblea CP occasione di visitare e di occuparmi dell'Africa e io credo che la idea sia stata un'idea particolarmente importante
Anche perché assieme a Veltroni io sono convinto che la forza e l'Africa è qualcosa di più di una metafora dei Problemi
Della globalizzazione
L'africano è una realtà
Che abbiamo cercato di rimuovere ma che esista imponendo prepotentemente all'attenzione del mondo occidentale come problema assolutamente imprescindibili
I dei moderati sono degli studiosi
Normalmente non presi in considerazione perché parlano di problemi proiettati molto lontano nel tempo ricordo quando
Alcuni studi demografici dicevo nostro già otto dieci anni fa che nel due mila e i dieci saremo stati investiti dalla questione africana perché l'Africa è l'unico continente che continua a crescere
Oggi a poco più di seicento milioni di abitanti destinato entro quindici anni quasi a triplicare arrivare a un miliardo e mezzo di abitanti
E secondo lei Eurostat che il centro studi dell'Unione Europea
Entro quindici anni noi avremo flussi migratori di giovani dai quindi africani dai quindici ai trentacinque anni stimati nell'ordine di centinaia di milioni
Allora è un problema drammatico è impossibile non occuparsi di questo problema
è impossibile che la politica si sveglia all'ultimo momento queste l'iniziativa di Veltroni la considero una iniziativa importante perché il richiamo alla politica alla propria del alla politica un richiamo molto forte per recuperarla proprie responsabilità
Valore a mi scusi se posso dire una cosa certa cioè la vorrei dire su il titolo del libro sempre parlare
A me il titolo è piaciuto è lo leggerete un pensiero di padre Zanotelli che a Reggio e noto per che venuto perché ha tanti amici perché ha parlato perché ha collegamenti
Ma
E sicuramente
Nava forse anche dire ma la forse Dio è malato
Sicuramente è un atto di fede una dichiarazione di fede
E però a me pare che mentre possiamo dire che è una dichiarazione di fede
Ci dice anche che i guai dell'Africa stanno lì a descrivere la responsabilità degli uomini e non la responsabilità di Dio
Dio ci ha creato senza chiederci il permesso i credenti dicono anche io sono tra questi che ci ha redento senza chiederci il permesso tutto gratuitamente ma poi CIA affidato alla responsabilità e alla libertà e quindi la politica non può chiamarsi fuori che rispetta la responsabilità di quello che sta accadendo
Dio non è morto ad Auschwitz come diceva la come dice la canzone non è morto in Africa
Dio è vivo
Ma lì
Sono dette in modo chiarissimo le responsabilità della politica Dinoi politici
Dobbiamo fare i conti con questa responsabilità e se mai c'è da dire che lì Dio c'è di più c'era e c'è ancora vivente un vecchio padre camaldolese Benedetto Calati
Che in una bella conferenza una volta disse
Io mi sono sempre chiesto perché Dio si è incarnato perché si Dio si è fatto un uomo e a me piace dare questa risposta non so se sia teologicamente corretta
Io amo pensare che Dio sia fissi sia fatto uomo perché essendo Dio insomma
A tutte le esperienze gli sono notte tutti i sentimenti gli sono noti tranne il sentimento del dolore genetiche di ostetriche Dio è e allora si è fatto uomo per familiarizzare per conoscere l'unica cosa che come Dio non poteva conoscere il dolore
La sofferenza e quindi e del resto la vita
Del Dio fatto uomo è una vita che sappiamo come è finita e allora se è così vuol dire che Dio è presente in ogni posto mai presente soprattutto là dove si soffre
E quindi l'Africa oggi è il tempio di Dio
Se credo più più grande e più importante e più significativo
Lo dico perché i credenti hanno una responsabilità in più
L'altro giorno in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù letto
Un titolo di un giornale che diceva di un vescovo che si è incontrato con un gruppo di poveri di persone sofferenti di persone handicappate ha detto spiegatemi un po'al Vangelo
Perché e partita da questa verità assoluta che
Soprattutto i popolari
Hanno con sé Di Livio e sono in grado di trasmetterci il pensiero di Dio allora io dico che
Al di là della provocazione di questo bel titolo io dico Dio non è malato
Dio non è impotente Dio è presente e il mondo occidentale che ama definirsi cristiano senza averne spesso ragione dovrebbe dire all'Africa parlarci un po'di Dio
Ecco che il segretario del Partito popolare ha introdotto il tema politica questo il libro non è solo un racconto di viaggio è anche un libro politico con la P maiuscola è una scommessa sulla possibilità di una politica diversa che coniughi
Diciamo le questioni nazionale questo i tradizionali anche la necessità di fare carico di proprio dei problemi di chi sta peggio di noi allora Sergio Zavoli è sicuramente un grande giornalista un grande conoscitore raccontatore
Delle cose italiane io vorrei chiedere a Luís oltre le altre impressioni che ci vorrà dire
Pensa che questa scommessa in Italia sia possibile vincerla
Ma l'Italia sta vincendo molte scommesse
Dal dopoguerra ad oggi io credo che non ci sia mai stata nel nostro Paese
Un'equità così distribuite
Un benessere
Che è andato quindi a toccare
Le sacche storiche dalla povertà
Una condivisione nel bene e nel male della responsabilità riguardo ai diritti e ai doveri
E una modernità della politica che checché se ne dica fa del nostro uno dei paesi più vitali e creativi certamente d'Europa
All'interno di tutto questo si colloca un problema grave
Che riguarda soprattutto voi
Ed è il problema dalla sinistra
Io non so se Dio sia malato io credo di sapere che la sinistra ma
E per malata
Ed è malata di un male grave
Che il disincanto la rassegnazione temo qua e là persino barese
Non si capisce come nelle condizioni di oggi
Ci si perda in bagatelle come quella della scelta del premier
Che si presta non tutto una serie di ironia da parte delle forze avverse quando si dovrebbe mobilitare tutta la congerie di buone ragioni per le quali è legittimo dire che la sinistra in questo paese ha portato per la prima volta un governo che ha governato
Ma io o una promessa fattami da Walter Veltroni
Ed è per di parlare del libero mi ha molto colpito
Montanari l'intervento di di castagne
Molto colpito
Vorrei aggiungere poche cose anch'io sono molto preso dal titolo
Veltroni
Ha sdoganato Dio
In nome della modernità culturale della sinistra
Per la prima volta a sinistra si può pronunciare i nomi di Dio non in mano specie in un tempo in cui prevalendo la logica del mercato dove tutto convenuto in nome dell'utile del pratico del conveniente e poco rimane
Alla grande questione del consenso interiore ciò che noi siamo in grado di fare per cui ogni giorno ci ha giochiamo con la nostra intelligenza capace di darci l'illusione che l'uomo è addirittura capaci di rifare l'uomo è doverci chiedere dove ci porterà questo uso dalla scienza che pare ormai così libero perché così padrone
Al punto che non sappiamo veramente se dar retta al Papa senza fretta Veronesi sempre aperta ai laici seta petecchie dici
Ecco la sinistra mi pare che sia entrata all'interno delle grandi questioni dell'interiorità e dell'etica in generale
Attraverso la presenza di svariati personaggi io penso alle persone che mi sono più congeniali
Per sapere per Cacciari
Ma non posso non pensare a Veltroni
Veltroni è stato il primo intellettuale della sinistra che ha avuto il coraggio di parlare
Da laico
In termini addirittura religiosi della necessità oserei dire del dovere ineludibile di fare della questione della solidarietà una questione della politica
Certo Castagnetti ha ragione perché non c'hai subito convertiti
Perché non c'hai subito redenti
Perché ci hai lasciato di fronte a queste prove
Avremmo mille rimproveri da muovere
A nostro Signore
Ma la questione non è qui
La questione sta nel fatto che per la prima volta nella storia dell'umanità
Si scopre
Che è un corpo grasso può avere anche unanime
E la sinistra si sta misurando con questa prova grave
Culturalmente è difficile perché io mi chiedo fino a quanto tempo fa
Nella sinistra non si parlava del da questioni di Dio
E oggi invece se ne può parlare liberamente tant'è che la parola Dio entra addirittura nel titolo di un libro firmato dal segretario dei DS
Ma Toynbee lo storico Toynbee Arnold Toynbee
Certo con un azzardo
Più grave non si potrebbe dare per uno storico
E quindi facendo un'ipotesi assai temeraria nondimeno ha detto
Che soltanto una rivoluzione religiosa può salvare un mondo che va così come standard
E Bruxelles un altro storico lo dico perché cito gli storici proprio per stare sul coté della hit Cismon reca per non lasciarmi intrigare dalle questioni dall'emotività interiore per così dire ma Braudel parlando dell'Africa ha detto
Il destino dell'Africa e quello di invadere l'Europa è quello dell'Europa è quello di accogliere i baffi
Allora si sta muovendo molte cose per cui si capisce che
La rivoluzione non è più il cambiamento
Ma è la velocità del cambiamento
Noi ci siamo lasciati alle spalle tutte le mitologie che hanno illuso
Milioni e milioni di persone miliardi di persone
Ne sono venute meno alle grandi promesse fatte in nome da una parte del cosiddetto interroga il male quello
Quello comunista
E di quell'altro sistema invece delegato
A distribuire il massimo di benessere che era appunto il capitalismo
Ecco queste due ideologie inadempienti hanno lasciato un mondo in cui a due secoli dall'età dei lumi
C'è ancora un miliardo di persone che non conosce la luce elettrica
Dove nel tempo della televisione cioè dell'immagine della trasparenza e città muoiono ogni giorno di fame
E questo libro dice molto chiaramente cinquanta mila bambini
Badate mi esprimerò con il linguaggio del mio mestiere quello dell'immagine cinquanta mila bambini che muoiono di fame corrispondono a circa quattro cinquecento Jumbo stipati di bambini che tutti i giorni precipitano sulla crosta terrestre
Ora ditemi secondo le se non vi sarebbe motivo di di celebrare tutte le sere una sorta di lutto universale ma questo non accade non accade non perché noi siamo diventati particolarmente cinici perversi egoisti ma perché non lo sappiamo
E non lo sappiamo nonostante che questa sia la civiltà dell'immagine e della trasparenza perché ai grandi poteri convenuti che hanno in mano le sorti del mondo
Ebbene non conviene dire una verità di questo genere che in qualche modo smentirebbe tutta questa grande operazione che tende a globalizzare il mondo e perciò stesso tendono tutto un po'più uguale mi rifaccia una metafora
Che è quella di McLuhan quella del villaggio globale che cosa dice il teorema di me trovano in sostanza che per il fatto stesso di poter essere testimonino protagonisti nel medesimo momento dello stesso evento siamo perciò stesso più uguali io credo che questa sia una delle più grandi menzogne dette dal nostro tempo il nome della così cosiddetta globalizzazione
E allora Bettoni vorrei chiedere
Perché tu l'americano
Secondo un cliché per la verità un po'frusto
Se gli l'Africa sceglie l'Africa per il poligono insieme più politico e personale più più realista intimiste più asciutto e commoventi più giornalistico e più letterario
Segna andato dove ti portava il cuore
Per stare anche qui
Controcorrente
Al titolo di un libro che è molto amato o dove ci spingeva la politica
Ma io intanto voglio ringraziare Castagnetti Zavoli Andrea Montanari che tra l'altro non lo ha detto per discrezione ma insomma anche luglio era per il TG uno in quel viaggio che abbiamo fatto insieme in Africa
E
E voglio rispondere a sia l'interrogativo esplicito che Sergio Zavoli apposto
Sia a alle osservazioni che ha fatto per l'UDC dicendo però per primo questo
Questo libro e in generale il viaggio in Africa
è in primo luogo rivolto alla mia gente
Alle donne e agli uomini della sinistra italiana
Io ho annunciato che avrei fatto il viaggio in Africa
Concludendo il congresso di Torino
Quel congresso aveva una scritta dietro il palco su cui c'era campeggiava quell'espressione che ha fatto tanto discutere
Ai Kjaer
All'interno di uno sforzo che abbiamo fatto nel corso di questo anno e mezzo e che mi ha fatto piacere vedere leggendo le cronache proprio del giornate di ragazzi del Giubileo
Quei ragazzi hanno apprezzato loro hanno apprezzato il fatto che un grande partito della sinistra avesse scelto questo universo
Il lavoro di un anno e mezzo teso a costruire l'idea di una sinistra dei valori
Cioè dire alla sinistra italiana
Che il suo compito non è solo quello
Di governare la politica quotidiana e lo dico badate senza alcuno snobismo punto
Ero con Pierluigi Castagnetti ad un incontro segretari di partito ed ogni giorno cerco per la mia parte di tenere unito e quindi non mi sfugge anche dalla la nobiltà dell'arte della tattica politica e non ho rispetto a questo nessun atteggiamento intellettuali stima però non basta
Però non è quello che fa grande la politica e lo dico in primo luogo per noi che siamo più esposti
Noi abbiamo scelto mi pare di poterlo dire con convinzione l'abbiamo scelto la sinistra abbiamo scelto di dedicare una parte così importante della nostra vita la politica sulla base di grandi motivazioni il così importanti di cose
è qui che
La storia della nostra vita rileggerla guardarla la storia della misura poco importa quanto grande del nostro impegno politico a alla base qualcosa di molto grave
La Resistenza antifascismo
Oppure le grandi battaglie condotte in fabbrica
Oppure il femminismo oppure incide oppure il Vietnam
Oppure il movimento studentesco del sessantotto oppure la lettura di un libro importante può aver visto un film
E ci ha commosso
E insomma sono cose grandi dietro le ragioni per le quali stasera siamo qui
La mia angoscia
è stato nel ritrovare una sinistra che aveva un po'perduto questa attenzione
Una sinistra che aveva un po'perduto la voglia e la capacità di indignarsi di frequentare il dolore degli altri di ritrovare le ragioni sue stesse lo dice uno che certo non è sospettabile di avere atteggiamenti come posso dire passatisti
Ma io tanto più sento il dovere dell'innovazione programmatica sociale
Tanto più sente il bisogno che la sinistra rimanga ancorata
Alle ragioni stesse che definiscono la nostra identità come comunità di donne e di uomini
L'Africa è la metafora di tutto questo
L'Africa è per la sinistra del due mila
Ciò che è stato per la sinistra del Novecento
La battaglia contro lo sfruttamento contro i residui di schiavismo che c'erano contro l'intolleranza e la stessa cosa
Guardate sì è stato un po'di umorismo nove purtroppo il cinismo è abbastanza diffuso un po'da tutte le parti
Adesso mi pare che tutto questo sia finito
Forse quei due milioni di ragazzi che son venuti a Roma hanno fatto capire a tutti
Che c'è bisogno se la politica non vuole morire di inedia
Se non vuole morire della noia rappresentata dall'inevitabile e fredda complessità di relazioni di rapporti di giochi tra i partiti
Se non vuole apparire una partita a scacchi tra computer
Che non puoi inevitabilmente essere vissuta con passione da milioni di persone se non vuole tutto questo
La politica deve recuperare quegli spazi grandi che per tutto quanto tempo è che non si parla di grandi cose nella vita politica italiana
Tutto si è globalizzato l'economia la finanza la televisione tutto globalizzato una sola cosa sia provincializzato e della politica
Questa contraddizione dobbiamo farla saltare io lo dico in primo luogo per uno guardate i viaggi in Africa San mi ha fatto piacere oggi che i giornali abbiano anche quelli magari meno come possibile Minzi in teoria abbiano apprezzato il tipo di racconto che del viaggio in Africa si fa per me è stata un'esperienza dal quale io non riesco e non riuscirò a liberarmi
In questo libro è raccontato quello che abbiamo visto abbiamo vissuto
Che tutti noi sappiamo tutti noi sappiamo questo è in questo saggio è ragione però
C'è una differenza fra noi e i nostri nonni
Mio nonno poteva dire ha potuto concludere la sua vita
Con la coscienza a posto perché non sapeva della che e dei campi di concentramento non sapeva
Noi sappiamo quello che succederà
Lo racconta in questo libro vanno scritto tutti i giornali abbiamo visto le immagini previsioni ci siamo commossi abbiamo pianto
Noi siamo andati perché non è la stessa cosa siamo andati dove questo dolore c'è davvero
Io ho visto l'ora contro il libro per la prima volta in vita mia bambino morire davanti ai miei occhi ho visto morire l'ospedale di Guanda Angola nome che evoca qualcosa in noi
Quel bambino che non è diverso da come era mia figlia
Alla sua età
Quel bambino muore di cosa è morto di cause che qui sì De Bella non nel giro di ventiquattro
In quell'ospedale di Luanda
I bambini muoiono a migliaia all'anno
Di malaria
Di diarrea
Di colera
Muoiono di fame
Moriero perché qualsiasi Venus agisca su un colpo o su un corpo mal nutrito e in grado di distruggere
Non li abbiamo visti quei bambini morì
E non sono diversi dai nostri figli
Siamo stati in Mozambico in quel Mozambico del quale Pierluigi parla nel quale ho trovato segni di Reggio Emilia dappertutto dappertutto
A conferma delle tradizioni di solidarietà di questo
In Mozambico la vita media e trentotto anni
Trentotto anni
Ci sono ventiquattro milioni di malati di AIDS in Africa solo nell'Africa subsahariana
Secondo l'ONU il cinquanta per cento dei ragazzi africani in tanti Paesi
Morirà di AIDS
Se voi girate per l'Juanita i vostri occhi vedono per strada solo bambini ma non siamo più abituati da noi sono prevalentemente anziani
Ci sono solo bambini
E sono bambini che stanno per strada perché non hanno più nessuno
Perché c'è una guerra in Angola che ha fatto un milione di morti e tre milioni e settecento mila rifugiati
Perché nelle zone di guerra i bambini deriva non stipati dai genitori dentro gli aerei
E questi arrivi portarono via li portavano al Ruanda per salvarli scaricavano all'Vandea novanta erano figli di nessuno
Tutto questo succede mentre noi ci occupiamo dell'ultima suoneria che possiamo mettere nel nostro telefonino
Mentre da questa parte del mondo
Mentre da questa parte del mondo si coltivano le cure dimagranti e se ne studiano di sempre più raffinate
Da un'altra parte del mondo non c'è da mangiare
E non lo sappiamo
Non lo sappiamo noi assistiamo indiretta ad un genocidio
E per chi non abbia a cuore il destino del bambino di Luanda
Valga la considerazione se volete molto concreta che si può fare che ha fatto Pierluigi Castagnetti
Quel problema non è solo un problema di degli africani è un problema nostro
La gente se muore scappa
Non esiste un popolo che aspetta di morire
Terranno da noi
Verranno a cercare da mangiare dove da mangiare c'è come abbiamo fatto noi quando siamo andati dall'altra parte del mondo
Verranno da noi
E si potranno mettere tutti i cavalli di Frisia che si vorrà ma se sarà la fame a muovermi travolgerà né i cavalli di Frisia
E ventiquattro milioni di persone malate di AIDS
Si muovono
Si muovono per il mondo
Guardate
Per me che sono una persona di sinistra
è inimmaginabile nostro silenzio
Cosa siamo noi perché siamo sinistra perché ci chiamiamo sinistra
Se non perché dobbiamo affrontare
La diseguaglianza la povertà le ingiustizie i diritti violati le libertà negate perché dobbiamo creare opportunità perché dobbiamo modernizzare nel segno dell'equità
Perché dobbiamo fare le grandi cose che abbiamo fatto che Sergio Zavoli ha ricordato e per le quali santo dio lo dico adesso non lo dirò più basta
Con un atteggiamento di rassegnazione che è insopportabile non abbiamo alcuna ragione per essere rassegnato abbiamo governato questo Paese in maniera straordinaria
Abbiamo fatto cose che corrispondono alle nostre ragioni ai nostri ideali ai nostri valori
E non abbiamo e non possiamo aver paura noi che abbiamo portato l'Italia in Europa abbiamo salvato l'economia abbiamo portato il Paese a crescere abbiamo creato un milione di posti di lavoro abbiamo cambiato la scuola sanità la cultura dovremmo aver paura di Bossi e di Berlusconi ma stiamo scherzando basta con la rassegnazione fa nuovi nuove fortificazioni
Fatemelo dire con questa passione perché è esattamente lo stesso tipo di è una sinistra che ha perso come posso dire a sinistra centrosinistra abbiamo un po'perso le ragioni di fondo noi stiamo insieme Pierluigi Castagnetti e Dio
Non solo perché non ci piace Berlusconi e Bossi e e non ci piace
Ma stiamo insieme perché abbiamo dei valori in comune
Perché siamo noi sono le nostre culture che possono occuparsi del ragazzo africano
A chi volete chiede a chi pensa che nella vita l'unico problema sia quello di arricchirsi
Che il destino da indicare nuove generazioni sia solo quello di fare più soldi
Non sono loro che possono affrontare le perché siamo noi però però guardate questo chiama in causa anche noi stessi
Se noi apparire ma quei ragazzi
Ma non so le ragazze a noi stessi a me
A ciascuno di voi
Se non appari Remo
Un corpo che reagisce di fronte a questa ingiustizia e li fa propri
Diventerà un pezzo chiamarci sinistra
Un luogo geografico
Un posto per sedersi in Parlamento
Ma se di fronte a persone che muoiono di fame e non lo sappiamo noi giriamo le spalle
La sinistra non c'è più la sinistra non c'è più
Allora questo libro è certo un racconto appassionato
E come posso dire in qualche misura e quasi tutto scritto lì lo scritto in Aero scritto di notte Andrea lo sa
Solo gli ultimi due capitoli sono state scritte qui era gli altri sono stati rivisti perché volevo fermare l'angoscia che mi stava attanagliando quell'angoscia anche una sensazione di impotenza e chiudo rapidamente parlando del titolo
Forse Dio è malato
Forse Dio è malato la frase che mi ha detto padre Alex Zanotelli un padre comboniano
La scena è questa
La vedete adesso nelle immagini coro gaucho Kenya Nairobi mai lo abbia una città molto sviluppata grandi grattacieli
Alla periferia di Nairobi in mezzo a questi grattacieli c'è una gigantesca Collina completamente coperta di rifiuti
Da questi rifiuti sale il fumo e un odore astro
Per noi che lo guardavamo controluce ad uno scenario io ho detto il più vicino l'apocalisse che mi sia capitato di vedere in mezzo a questa collina c'erano esseri umani che cercavano cibo e avvoltoi che cercavano cinque
Attorno a quella collina è nata una città di cento mila persone
Che non hanno acqua non hanno luce non ha alcun non fondi
Vivono in case di lamiera che non sono neanche loro sono di proprietà di qualcuno che ha fatto i soldi anche con questo
Noi avevamo lo sguardo rivolto a questa discarica
E però stavamo dentro
Un anti teatro nel quale la foto della bambina che in copertina è stata scattata lì una ti teatro nel quale c'erano ottocento bambini così
Mille seicento occhi bianchi così che ci guardavano
Questi bambini stavano lì perché i padri comboniani hanno organizzato una scuola e questa gente dicono goffo che non ha i soldi per mangiare da qualcosa per fare questa scuola per i loro figli
Allora la scena è questa davanti mille seicento occhi dietro le spalle la discarica che fu a un certo punto da questi mille seicento chi si è staccato un ragazzo l'ho raccontato che avrà avuto dodici tredici anni
Che per noi ospiti bianchi strani si è messo a raccontare la sua storia
La famiglia sterminata dalla i DS
E lui che era rimasto solo diceva per me
Però Education is the key un po'parlare un po'a cantare e ogni tanto i bambini cantavano colui Education is the key significa l'educazione la chiave
Io sto qui sono da solo ma se studio se ce la faccio io ne uscirò dal aveva al collo
Ha diciamo
Messa così una bisaccia di di plastica dentro la quale c'era gomma fusa che ogni tanto ispirata questa è la scienza alla fine di questa scena quando stavo andando via io ho chiesto al padre Alex
Dove io
Dov'è Dio qui
Come fa a dirlo ad accettare questa spaventosa tragedia
Allora padre Alex mi ha detto forse Dio è malato volendo con questo non dico giustificare
Ma dicendo forse non ce la fa
A fronteggiare quello che noi abbiamo combinato
E ha ragione Pierluigi io concludo
Leggendo una lettera che mi ronzava nella testa quando padre Alex mi ha detto questa cosa
è una lettera che lessi da ragazzo
Scritta da un soldato nazista
A Stalingrado
Un soldato nazista che sa che sta per partire l'ultimo ero da Stalingrado che non ne partiranno altri sa che tra qualche ora morirà
E affida all'aereo che parte per Stalingrado la sua ultimamente
è la lettera diciassette
è una delle lettere scritte dai soldati nazisti intreccia Stalingrado e la lettera di un figlio al padre
Tu sei pastore di anime padre e nell'ultima lettera si dice solo la verità oppure ciò che si ritiene vero
Ho cercato Dio in ogni fossa
In ogni mio camerata quando stavo in trincea e nel cielo
Dio non si è mostrato quando il mio cuore guidava lui le case erano distrutte camerati erano tanto eroici o così Biglia Chi quanto mi sulla terra c'erano fame d'omicidio e dal cielo cadevano bombe fuoco soltanto Dio non c'era
No padre non c'è nessun dio
Lo scrivo di nuovo e so che è una cosa terribile per mere Parabita e se proprio ci deve essere un dio è solo presso di voi
Nei libri dei Salmi nelle preghiere nelle pietà nove dei preti e dei pastori nel suono delle campane nel profumo dell'incenso ma Stalingrado no
La lettera si chiude così io a questa lettera oggi tutto questa considerazione
Neanche in Africa addio sembra esserci
Ma chi lo ama lo trova
Quell'infermiere Lisa che è una infermiera che si occupava dei bambini de la Sierra leone mi volontari né i medici né i missionari negli uomini di buona volontà Dio ha preso casa dentro di loro
Ed è facile qui prendersela con Dio
Ma fu Hitler
A fare Stalingrado la Shoah
Fu Stalin a fare i gulag e siamo noi occidentali a fare la morte degli africani
Quel ragazzo con uniforme nazista nella tranci nella trincea disperata di Stalingrado i bambini soldati che tagliano in tanta parte dell'Africa le braccia ad altri bambini sono vittime tre volte
Perché hanno sbagliato perché uccidono perché moriranno
è del tutto evidente
Che siamo noi i responsabili di quello che è accaduto un altro capitolo quello che racconta la vicenda di questo bambino si conclude dicendo che quei bambini non muoiono per caso sono morti sociale
E che noi non avremmo neanche il diritto di piangere per quella creatura
Perché siamo noi i suoi stessi perché è questo mondo squilibrato
Questo mondo che non accetta di fare può darsi che ne parleremo più avanti una serie di cose che potrebbe fare per restituire a milioni di persone quel diritto di vivere
Che oggi gli venne negato io da uomo di sinistra vorrei dire da essere umano non posso accettare
Che la lotteria della vita sia fatta in questo modo
A qualcuno che nasce qui ricchezza e vita lunga a qualcuno che nasce lì
Vita tanto breve da sembrare un prossimamente della vita
Povertà
Malattie e guerre se noi accettiamo che così sia noi rinunceremo al nostro essere donne e uomini di sinistra e persino al nostro essere civile
A questa parola bellissima è difficile invoca un uomo di sinistra Dio mi fa venire in mente un'altra domanda la sinistra dopo anni trascorsi nel lavoro oscuro dell'economia del risanamento economico torna dopo aver parlato tanto di governabilità parlare anche di valori
Ma anche la Chiesa parla di valori e porta il quindici dal quindici al venti di agosto in piazza Roma due milioni di ragazzi
Allora io voglio capire c'è possibilità di collaborazione c'è una concorrenza tra queste due realtà e faccio un esempio pista che Walter Veltroni ha richiamato la mia partecipazione al viaggio in Africa come giornalista insieme a molti altri colleghi quando fummo giù
E si trattò il Sudafrica di affrontare il problema dell'Arizona Veltroni fece una dichiarazione che innesca una polemica
Disse che era necessario insistere di più sulla politica della contraccezione per combattere l'Arix Lights lo ha ricordato Veltroni prima e la più grande probabilmente la più grande piaga in questo momento dell'Africa decine di milioni di morti la prospettiva di attesa di vita che crolla drasticamente dunque agire sulla profilassi agire
Usare tanto per chiamare le cose col loro nome i preservativi nacque una polemica in Italia da queste dichiarazioni pronunciate da queste parole pronunciate da Veltroni in Africa una polemica proprio con la Chiesa perché si disse e si diressero ambienti di Chiesa non è questa la soluzione non risolve il problema le strade sono altre e c'è un dopo ma dimezzato allora io voglio capire
è possibile una collaborazione c'è una concorrenza Castagnetti
No non credo che
Ci sia concorrenza
Tra la sinistra e la Chiesa coprono su piani del tutto diverso se mai questa esperienza delle giornate mondiali della gioventù ci deve fare riflettere
Sulla grande domanda
Piovani un po'troppo superficiale un po'troppo liquidatorio come sei giovani di oggi possono giovani che non pensano che pensano solo a vivere il piacere della vita non hanno disponibilità e poi questi due milioni di ragazzi a Tor Vergata invece mi pare che ci dicono che i i giovani sono davvero la ricerca di di risposte che diano sapore alla vita giudicano senso alla vita e allora
Sotto questo profilo c'è un collegamento anche con il libro di Veltroni il libro di Veltroni quando pone il tema della solidarietà
Il tema l'esigenza di non voltare le spalle quando abbiamo queste notizie drammatiche che ci vengono da realtà comunque l'africana
In un qualche modo richiamo alla necessità di di dare qualche senso di recuperare noi cattolici richiamavo allori prima si chiamavano in politica si chiamavano ideali passione civile ma insomma
Perché tra quei due milioni di giovani che erano Tor Vergata se andate a chiedere quanti siete disponibili interessarmi di politica pochissimi rispondono positivamente
La politica ormai tutta organizzata attorno a una personalizzazione per me insopportabile svuotata di passione svuotata di ragioni per cui valga la pena di viverla
Ma la politica così che senso ha se diventa l'ha detto Veltroni solo un mestiere
Io ricordo
Includono del fatto seduto accanto a lui l'ultimo viaggio in aereo da Roma a Bologna con Zaccagnini
Prima della sua morte undici anni fa
E quindi del mille novecentottantanove si discuteva di questo figuratevi del Duemila
E mi diceva ho l'impressione che la politica sia diventata all'organizzazione della rielezione dei ceti dirigenti dei deputati
Zaccagnini mi diceva ma io ho fatto la Resistenza tanti miei compagni hanno sacrificato la loro vita e anche dopo la Resistenza Zaccagnini aveva indelebile il segno della dell'assassinio di Moro di Ruffilli di vaste a questa gente ha dato la vita per la politica e adesso si sta riducendo a queste allora lo voglio dire perché un libro di Veltroni in qualche misura segnala anche la malattia della politica una politica che distratta che è distante
Io ho trovato alcuni colleghi che di fronte al viaggio di Veltroni la dico così brutale
Hanno avuto un qualche una qualche reazione di revisione come se insomma forse una divagazione una stramberie a una civetteria di questo un uomo politico perché siamo ci siamo cosina redditi e siamo un po'tutti precipitati in una concezione della politica
Che ha perso l'anima per cui i giovani non ci stanno più non sono interessati non sono interessati allora non c'è concorrenza c'è senza semplicemente la segnalazione di una domanda a cui la politica non evade più è ovvio che le risposte che Dalla Chiesa almeno questo è il e pensiero di cui io sono convinto sono risposte
A me è piaciuto moltissimo sono parole che non sono usurate dal tempo
Forse il fascino che ancora esercita questo vecchio Pontefice comunque il messaggio di testo vecchio Pontefice pontefice e il fascino di parole che non sono usurate dal tempo
A confronto di parole che si usufruisci usurano
Nel giro di una settimana quelle non sono usurate dal tempo sono parole senti sono parole che conquistano ancora sono parole che motivano ancora le centinaia le migliaia le decine di migliaia di giovani d'andare a fare i missionari laici cioè andare a condividere a condividere la condizione di sofferenza anche in Africa
Non so se tutti i sassi sappiate ma a Reggio Emilia mette a disposizione di queste esperienze di cui parla del suo e del suo libro centinaia di persone centinaia di giovani
Centinaia di uomini e donne che hanno dato la loro vita che hanno dato o parte molti anni anni importanti della propria vita
E perché perché c'è questa motivazione
Perché c'è questa motivazione insomma che è fondamentale
Ed io non vedo una concorrenza è un piano diverso ma questo successo di Tor Vergata segnala la politica non solo alla sinistra segnala la politica l'ardita delle parole che oggi usiamo per quanto riguarda questo aspetto polemico sulla i DS che ricordava Montanari
Anch'io lo confesso credo in quei giorni di aver detto be insomma non dobbiamo insegnare al Papa fare il papa credo di aver detto di aver reagito così quindi mi confesso pubblicamente perché erano riportate in un certo modo quelle osservazioni
Nel libro di Veltroni c'è una frase che sono non ricordo detta da chi ma che condivido
Il problema non è la i DS e la povertà si dice a un certo momento Mandel
Non so se la Mandela o comunque un un personaggio che avete incontrato
Io credo che il problema sia questo
E poi dobbiamo anche imparare a distinguere fra le responsabilità della Chiesa e le responsabilità della politica
Che la Chiesa fermi nella fattispecie non è un dogma una questione di principio è una questione di magistero
Io ieri sera ho ricordato un pensiero di Paolo sesto che
Un'occasione disse definì la Chiesa come maestra di umanità chiese è maestra di umanità dice delle parole che possono sembrare le attuali e poi qualche anno dopo invece rivelano tutta la loro serietà la loro potenzialità e però di fronte a questi guai dai DS la povertà la miseria la politica deve assumersi la propria di responsabilità
E quindi non vedo nessun tipo di di contraddizioni insomma ecco la chiesa deve fare la sua parte io preferisco che la Chiesa dica sempre
Parole precise parole non usurate
Principi non mediati e poi io so che facendo il mestiere del politico debbo occuparmi della condizione degli uomini debbo assumermi la responsabilità della mediazione storica di questi principi
Ma guai se la Chiesa che che che deve incominciare i principi si assumesse anche la responsabilità che compete a me laico che compete a noi uomini politici della mediazione storie
Montanari non ti voglio rubare il mestiere ma mi concedi di raccogliere
Così importante che sono state qui dette perché io posso aggiungervi qualche cosa
Posso farlo
Grazie
Intanto vorrei dire che
A proposito dalla politica
Che a mio avviso non è nel destino
Della sinistra
Quello di doversi identificare a tutti i costi con questa
Compito dalla sinistra a mio avviso di rifare la politica
Come certo di chiedere innanzitutto sapendo che non c'è mai tanto bisogno di politiche come quando essa stessa in qualche modo ci autorizza a voltar le spalle
Ma Castagnetti ci arriccia indicato una strada è quella di ritrovare anche a sinistra le parole non usura
Cioè le parole che hanno la natura perduta
Questo libro è fatto di parole che hanno la natura perduta
Non sono più o osservazioni impressionisti che non sono più riflessioni declamatoria non sono più prospettive palingenetiche non si offrono speranze che si realizzano aldilà Dinoi senza di noi
Ma che dicono che il il verbo dalla speranze agire che che o noi siamo capaci di vestire i panni del Vangelo
E mettersi sulla strada della testimonianza costosa
Che implica anche dei rischi perché stare o non stare con Dio è una cosa molto rischiosa
Perché perché qui ci giochiamo tutto per chi crede anche il dottor quindi non è una questione da poco
Allora se questo è vero mi piacerebbe che Veltroni rispondesse a due
La due mie domande finora in un certo senso
Raccolgo intanto la provocazione di Montanari
E tengo conto
Anche con qualche solidarietà di tipo culturale e persino spirituale
Prende le cose dette da Castagnetti
Certo a Tor Vergata quei due milioni di ragazzi sono stati la scoperta di un'umanità giovane che noi non credevamo appartenesse al nostro mondo eppure erano i nostri figli con i nostri nipoti
Di colpo quando io ho visto perché abito ai Castelli & avevo Tor Vergata due passi quando sentito spaventare il l'elicottero del Papa e ho visto sotto Storm mire quasi questa moltitudine di braccia che salutava l'arrivo del papà
Ho capito che quella non era la mancanza mi questi giovanotti e di questa ragazza otto
Che un grande giornale italiano aveva descritto essere il motivo vero di quella grande radunata fatta in nome del padre
In realtà quella era gente che voleva una risposta di senso come ha detto Castagnetti
Alla grande questione di questa vita così banalizzata senza più valori senza più importanza per noi stessi per se stessi
Ma come si può chiamare vacanza l'arrivo di due milioni di ragazzi che vengono a rischiare di insolazione
Che vengono a confessarsi in pubblico all'aperto che passano la notte cantando
Che hanno trasportato spinto migliaia di carrozzine
E questa la chiamate la caccia
Le domande che volevo fare a Veltroni sono di questo segno
Tu
Con la tua emblematica ricerca di un Ulivo
Proprio in Africa
Ecco non può ingenerare il sospetto che quell'albero
Alla fin fine faccia ombra solo per i derelitti
Non c'è di mezzo una contraddizione di questa domanda politica che io voglio farti addirittura uno scandalo tra la metafora dell'Ulivo
O se voi della Quercia emigrando ombrello offerto millantato dalla globalizzazione considerando che la globalizzazione
è una politica c'è stata anche dalla sinistra
Manuela Sergio io
Io penso che la globalizzazione sia una grande opportunità
Dopo tutto quello che ho detto però non non cambio idea su questo cioè
Il mondo sta più piccolo
Si viaggia di più
Si conosce di più
Oggi accendendo un computer indifferentemente dalle condizioni sociali di partenza si accede ad una quantità di informazioni di sapere che mai nella storia dell'umanità era stata così accessibile
C'è la globalizzazione dei mercati e della finanza
Ci sono
Razze nuove che che nascono
Chiunque di noi è stato in Francia e in Olanda sa benissimo che si vedono coppie di ragazzi con i tratti somatici asiatici ore e neri di pelle che stanno insieme da lì nascerà qualcosa di nuovo
La globalizzazione Nelson Mandela proprio quando sono andato a trovarlo Livia
A Johannesburg mi ha detto vedi opporsi alla globalizzazione come opporsi all'interno
è del tutto inutile Acrobax
Invece arriva è come la scienza la scienza cresce
Il problema però è creare le condizioni per le quali
Diciamo i rigori dell'inverno siano equamente distribuiti
Perché un inverno perché una primavera
Perché è un'estate che il caldo dell'estate della globalizzazione si equamente distribuito e oggi non è equamente distribuita
Bisogna cambiare il segno dalla globalizzazione
Perché è chiaro che il mondo non ce la farà ad andare avanti così ora ne stiamo parlando
Della
Ma se parlassimo dell'India
Un paese di
Diverse centinaia di milioni di persone
Dovremmo parlare di qualcosa di simile
Quanti sono i bambini poveri i bambini che lavorano a dodici o undici anni
E hanno ragione o nuovi paesi africani che quando si è trattato nelle trattative del Millennium Round di discutere
Delle condizioni che venivano poste
Per l'accesso ai mercati
Dicevano signori miei voi ci chiedete di non fare più il lavoro minorile ma se non facciamo i lavoro minorile con le condizioni strutturali nelle quali noi siamo
Non ne avremo più merce da esportare se non avremo più mance da esportare aumenti era ancora la povertà
Grande questione etica
Pensate da dove la prendete da qualsiasi parte la prendete attorno a questo universo c'è un grumo di grandi questioni
Se dovessi dire ciò che mi ha colpito di più di questa
Diciamo dell'Africa che ho visto è che lì è tutto gratis
E tutto ai piccoli
C'è la vita e la morte
C'è la guerra e la pace
Ora lo abbiamo parlato da fame e noi non siamo stati in alcune zone ancora peggiori l'abbiamo girato sette Paesi ma non siamo stati del Sudan
Dove
Veramente le condizioni di vita sono disperate dove si muore per strada perché non sia da mangiare
Però abbiamo visto i bambini dalla Sierra leone
Abbiamo visto i corpi mutilati
E io gli racconto
Motivati da bambini
Da guerrieri
Presi nell'età di dieci dodici anni
Mi hanno spiegato perché prendono i bambini e li fanno diventare soldati
Perché i bambini hanno meno paura degli adulti
Perché non hanno la percezione di tutti i rischi perché i bambini ubbidiscono perché i bambini sopportano meglio le condizioni più disagiate
Guardate terribile gli mettono in mano dei machete e li mandano colpire altri bambini
Guerra ai DS
Fame
Aggiungo che l'Africa un nemico interno che la corruzione
Ceto politico applicano è fortemente corrotto
Cosa fare di fronte a queste cosa si può fare
Come si può ecco la cosa che dice Sergio cambiare il segno di questa globalizzazione
Facendo una grande operazione di redistribuzione delle ricchezze niente di più di sinistra
Si può immaginare
Quando io sento dire anche il nostro dibattito già portare a sinistra portiamo sui contenuti non sulle chiacchiere
Per distribuzione della ricchezza vuol dire che l'Occidente che rinuncia per esempio ad esigere il debito
Qualcosa che metterà magari qualcosa di impercettibile
Però bisogna affrontare la questione
Con uno scopo con un piglio nuove
Allora cominciamo a vedere le cose concrete che si possono fare prima questione cancellazione del debito per ogni dollaro che prendono devono restituire tre donne
Il debito di questi Paesi è più che raddoppiato nel corso di questi anni
Il presidente del Mozambico quando siamo stati e c'era stata quella l'Unione spaventosa mi ha detto vedi
Guarda la situazione io devo pagare ogni mese un milione di dollari interessi sul debito di interessi cioè il debito noto solo di interessi
Ma gli africani però bisogna dire una cosa
Non vi cancelliamo il debito
Per far di portare i soldi
In Svizzera come fanno tanti dittatori applica
Noi li cancelliamo il debito se voi dimostrerete che i soldi della cancellazione del debito servono a fare scuole
Ospedali strade a migliorare la condizione della vita civile e se non lo fai entro due anni se quella strada che ti sei impegnato a fare non è venuta su io il debito tono di carico il maggior
Seconda cosa da fare
Seconda cosa da fare allargare
I centri di decisione del mondo
è possibile quando si riunisce il G7 non ci sia nessuno col colore della pelle nero
è possibile che quando si deciderà le sorti del mondo
E si decide sulla pelle di milioni di persone non ci sia un africano un sudamericano
Possibile
Quando sono stati in Sudafrica incontrato Thabo Mbeki che l'erede diciamo di Nelson Mandela abbiamo fatto insieme una conferenza stampa per sostenere questa idea di allargamento dismesse
Terza cosa la vogliamo smettere noi occidentali di vendere le armi agli africani per spararsi
Quante ipocrisie circo inviamo l'Occidente ha messo l'embargo all'Iraq
Io nei confronti di Saddam l'odio che ho nei confronti di ogni dittatore che schiaccia il proprio popolo essa da me questo
Ma con l'embargo saldando mangia tutti i giorni
E i bambini a tre bambini dell'Iraq vivono in condizioni disperate se non vuoi
Quell'embargo si
E invece l'embargo delle armi leggere delle armi non solo di quelle leggere delle armi ai Paesi africani quello no
Altro caso lo ha detto anche questo nel sommando era l'altro giorno
Cosso per il Kosovo non eravamo tra quelli che hanno sostenuto siamo corsi tutti eri navi sistemi di puntamento tutto tutto a disposizione
In Kosovo venivano violati dei diritti umani e ora quella storia almeno per una parte attività
Ma anche in Cecenia
Sono stati violati i diritti umani anche in Cecenia lecita sono state spogliate gli uomini sono stati cacciati si sono fatte stragi e in Africa
Non c'è ogni settimana qualcosa che accade ce lo ricordiamo le immagini del lago vittoria con i cadaveri della guerra tra gli hutu e i tutsi che venivano a galla perché il mondo non fa niente
Perché i diritti umani violati da una parte sono diversi dai diritti umani violati dall'altro
Allora l'Occidente deve cambiare passo
Deve cambiare passo deve ripensare globale
Se non vuole che esploda guardate noi viviamo
Abbiamo una bomba innescata che quella dell'Africa
Abbiamo un'altra bomba che quella della Russia
Guardate quello che è successo le ultime settimane la vicenda del sottomarino la vicenda della televisione
La Russia è un grande Paese che non ce la fa come il mondo pensa
A regolare nella condizione non più di di partizione per blocchi pensa a regolare il sistema delle relazioni internazionali ecco il segno della globalizzazione
L'esigenza di un Governo mondiale parola che qualche tempo fa sembrava il delirio di un visionario
Che pronuncia Enrico Berlinguer nel mille centosettantacinque
Ecco perché diciamo
I problemi che sono posti in questo libro insomma attorno a vicende chiamano in causa delle scelte politiche molto impegnative però e finisco
Qualcosa riguarda anche noi perché potremmo anche concludere questa serata dicendo beh sì bisognerebbe veramente che i governi occidentali facessero qualcosa
Ma i governi occidentali faranno qualcosa se si sposteranno opinione pubblica occidentale
Se qualcuno comincerà un giorno a dire sapete che nuova scienza che oltre a manifestare per non so per questo privilegio colpito adesso manifestiamo per i nostri fratelli africani che muoiono di fame
E facciamo una grande manifestazione o raccogliamo delle firme o votiamo quelli che se ne occupano
Allora il mondo comincia a cambiare
L'opinione pubblica pesa in una società moderna
E pesa però si assume su di sé delle grandi questioni
Uno dei momenti più belli di questo viaggio è stato quando siamo stati a
Con la crisi Guinea
Da con la crisi partì l'aereo sul quale erano due ragazzi di quindici anni gli aghi ineffabile due ragazzi
Della Guinea
Questi ragazzi sono morti
Nel viaggio che lui doveva portare verso la speranza come hanno scritto questi ragazzi si erano nascosti dentro il bar lo del carrello di un aereo che volava da Conakry a Bush
Il padre di uno di loro mi ha raccontato che uno di questi due ragazzi si era messo addosso tutti i vestiti che arriva per cercare di fronteggiare in fretta
Noi siamo stati io lo racconto nel quartiere gli animi foto e non c'era mai stato nessun uomo politico neanche della Guinea
Ci siamo seduti col padre e con la madre diffonde col padre via Kinder
A un certo punto che ho alzato la testa attorno a me c'erano tutti ragazzi che avevano indosso una maglietta bianca con la foto di Endine frode ho scritto le martire della fritti martedì del
Leggine poté hanno lasciato una lettera che io riporto nel libro e che ha un testo assolutamente eccezionale
Siamo stati a vedere la loro scuola Andrea lo dico
La scuola dista
Credo un'ora a piedi e tutte le mattine Iachini e poté andavano a scuola ti
Scuola espressione civili deve essere calata lì un edificio a u
Novanta ragazzi per classe senza i vetri
Una condizione che da noi non sarebbe con le inferriate senza il vetro tutti in divisa
Perché il paradosso è che questi ragazzi che non hanno da mangiare vengono costretti ad andare in divisa scuola
Questo è l'Africa che abbiamo conosciuto
Le chine poter volendo del prode volevano volare di
Siccome il loro quartiere insomma quell'insieme di case di paglia
Confina con la il rapporto io me li sono immaginati che guardavano gli aerei partire e pensavano che un giorno anche loro avrebbero dovuto salire sul podio
Non ce l'hanno fatta
Però hanno lasciato quella lettera
Adesso non so se se la ritrovo fino al testo
Però la lettera è bellissima è una lettera nella quale
Dicono scusa perché adesso va
La trovo
Va be'attraverso norme aprono comunque è una lettera bellissima nella quale loro chiedono
Che si faccia qualcosa ecco loro eccellenze i signori membri responsabili dell'Europa abbiamo l'onorevole piacere la grande fiducia di scrivervi questa lettera per parlarvi dello scopo del nostro viaggio della sofferenza di noi bambini e giovani dell'Africa
Ma prima di tutto vi presentiamo i nostri saluti più squisiti adorabile rispettosi a tale fine siate il nostro sostegno il nostro aiuto se altro perno in Africa
Voi ai quali bisogna chiedere soccorso ve ne supplico siamo per la mole del vostro bel continente preposto sentimento verso i vostri popoli da vostre famiglie soprattutto per l'amore per i vostri figli che voi amate come la vita
Inoltre per l'amore l'amicizia del nostro creatore di onnipotente che vi ha dato tutte le buone esperienze la ricchezza il potere per costruire organizzare bene il vostro continente farlo diventare il più bello e ammirevole tra gli altri Signori membri responsabile dell'Europa e la vostra solidarietà e la vostra gentilezza che ne diamo aiuto in Africa aiutateci
Soffriamo enormemente in Africa aiutate c'abbiamo dei problemi ai bambini non hanno diritti
A livello dei problemi abbiamo la guerra la malattia il cibo eccetera
Quanto ai diritti dei bambini in Africa e soprattutto in Guinea abbiamo molte scuole ma una grande mancanza distruzione di insegnamento salvo nelle scuole private dove si può avere una buona istruzione un buon insegnamento
Ma ci vogliono molti soldi nostri genitori sono poveri e poi non abbiamo scuole di sport come il calcio il basket tennis eccetera dunque
In questo caso noi africani soprattutto nei bambini e giovani africani
Vi chiediamo di fare una grande organizzazione utile per l'Africa perché progredisca
Dunque se vedete che ci sacrifichiamo rischiamo la vita e perché soffriamo troppo in Africa e abbiamo bisogno di voi per lottare contro la povertà e mettere fine alla guerra in Africa ciononostante non vogliamo studiare
E noi vi chiediamo di aiutarci a studiare per essere come voi ma in Africa
Infine di suppliche a mo'di scusarci moltissimo di aver usato scrivervi questa lettera in quanto voi siete degli adulti a cui noi dobbiamo molto rispetto e non dimenticate che con voi che noi dobbiamo lamentare la debolezza della nostra forza in Africa
Scritto da due bambini guide indiane ce l'avevano addosso
Avevano offeso non riusciamo partiti non sono arrivati
Vogliamo voltare le spalle
Abbiamo diritto
Di essere sinistra
Se portiamo le spalle
No allora probabilmente fa bene anche a noi prendiamo la per un attimo in cui Istica mente fa bene anche noi
Immaginare che la politica abbia questi orizzonti un po'più lunghi un po'più larghi e che ci chiamano in causa ricordarci che non è un mestiere
Che non è una carriera che non è quello che diceva Benigno Zaccagnini e che Castagnetti ha ricordato ma che può essere la forma più alta dell'attività di il dell'impegno civile delle persone
Non può essere solo la Chiesa a parlare dell'Africa o della pena di morte o di diritti violati è un bel paradosso sia così
La chiesa svolge la sua parte
E l'alto magistero del Papa lo svolge da questo punto di vista in maniera assolutamente autorevole
Ma c'è un silenzio della politica guardate tra diciassette giorni potrebbe essere ucciso un ragazzo italo-americano in America
Che è stato condannato a morte stiamo cercando di fare di tutto per salvargli la vita
Ma ritroviamo questa alfabeto
Ritroviamo questo ha fatto
E allora riempi Remo la nostra ragione e ripeto non
Di oggi nemmeno interviste mi ha fatto un giornale ho detto voglio occuparmi con la stessa intensità della riforma delle pensioni e della fame nel mondo
E idealità
Allora
Mi auguro che questo libro delle parole insomma gentilmente De Luigi Sergio e Andrea hanno accompagnato questo libro
Possano aiutarci in questo viaggio in questi spazi più grandi ma certo più affascinanti della piccola dimensione bonsai nella quale la politica si è un po'ridotta
Guardate credo che mi riguarda vorrei dire una cosa molto semplice non mi fa velo
La stima l'amicizia neppure l'affetto
Ma io lo debbo dire che Veltroni rappresenta una curiosa novità nella politica del nostro Paese
è un uomo che
Credo in quello che fa
E che tutto quello che si può fare per ciò stesso lo fa
Entra in polemica persino con un certo Magistero della Chiesa pur riconoscendogli come ha appena fatto
Pur riconoscendo questo Papa
Così coraggioso e leale per tanti sì
E di essere nel pieno diritto ovviamente di fare il pane
Ma se come dice Castagnetti non possiamo insegnare al papà di fare il Papa nondimeno noi dobbiamo imparare a porci le questioni del Papa come come questioni anche nostre
Allora io vorrei ricordare a Walter
Il Papa Tor Vergata detto ciascuno dovrà rinunciare a qualcosa per il bene di tutti
E mi sono venuti in mente quei trentotto miliardari
Americani il cui bilancio
E pari al debito di quasi tutta l'America latina
E allora la domanda che ti faccio Walter è questa
Un giovane invito Albergati ha detto che la Chiesa deve insegnarci a vestire i panni del Vangelo
All'alta emblematicamente della nuda castità degli stracci
Ecco
Se no che non è tempo di pauperismo
Bacchettando mi sulla globalizzazione Veltroni con grande lealtà l'ha detto
Prendo sola con la globalizzazione sarebbe come Chambers alla condividerne
è una realtà che si affaccia e perciò stesso bisogna fare i conti con essa
D'altronde basta l'ordine avanzano già i poveri che abbiano che cosa allora rispetto alla rinuncia predicata dal Papa può dire oggi la sinistra
A che cosa è in grado di rinunciare ma in cambio di che cosa
Ma appunto è quello di cui abbiamo parlato cioè
Che cos'è una sinistra moderna vede contempo era in questa parte del mondo la sinistra era la difesa o la conquista di determinati diritti oggi prova in mente la sinistra e la costruzione di un sistema di opportunità
L'idea che la crescita economica abbia bisogno di un fattore di vibrante che sia la crescita sociale la compatibilità ambientale
Sono cose grandi
Però è chiaro che
A guardarlo su scala globale
E il mondo ha bisogno di una insomma di una
Consistente massiccia
Dose di riequilibrio della ricchezza
Se questo è l'equilibrio della ricchezza non può che avvenire
Attraverso una capacità delle società occidentali
Di fare quello che fanno al loro interno noi adesso faremo una legge finanziaria per la prima volta dopo tanti anni frutto del risanamento che abbiamo costruito potremo dare dei soldi invece che chiedere dei soldi all'Italia
A chi li daremo
Li daremo in primo luogo alle forze ai ceti più deboli alle forze produttive del Paese
Occuperemo
Diminuire la pressione fiscale soprattutto per i redditi più bassi
Ci occuperemo delle pensioni minime
Ci occuperemo dei salari
Ci occuperemo della qualità del lavoro degli insegnanti
Ci occuperemo
Di creare le condizioni per le quali posso ulteriormente cresce l'economia e l'occupazione
Cioè che cosa faccia
Abbiamo preso dei soldi dall'evasione fiscale e li mettiamo là dove c'è maggiore povertà o maggiore capacità o maggiore voglia di intraprendere cosa più di sinistra questo per dire per testare al famoso gioco degli anni passati la stessa cosa va fatta su scala globale bisogna prendere dove c'è di più e di equilibrare senza vocazioni da Robin Hood ma esattamente con l'idea che le ricchezze del mondo sono mal distribuite
Intanto se ne possono creare altre guardate l'Africa e da questo punto di vista territorio fantastico
Producono petrolio producono diamanti
La guerra in Angola
Otto milioni di mine sepolte sotto terra otto milioni
Io ho chiesto al Governo se avevano la mappa delle mine
Mi hanno risposto forse si
Otto mila di mine significo Paese paralizzato perché nessuno mette i piedi da nessuna parte
Voi pensate
Che quel Paese è uno dei massimi produttori diamanti ma le grandi compagnie diamanti Fere
Mondiali
Alimenta la guerra perché se l'Angola in mettesse sul mercato la sua produzione il prezzo dei diamanti scenderebbe radicalmente
Gli interessi si intrecciano diabolica mente
Allora stiamo parlando di una cosa tipica delle nostre tutto
E sul giacobinismo mai riequilibrio di una ricchezza mal distribuite
Bisogna rinunciare a qualcosa probabilmente sì ma ripeto anche per chi non avesse valori
O saremo in grado di farlo perché lo decideremo noi o un certo punto quelle bombe ci esploderanno e faranno molto del male a noi stessi
Ho citato primo la Russia
Lì sotto c'è un sommergibile nucleare
Non abbiamo capito bene che cosa è successo
No la storia strana e ci hanno messo una settimana
Quanti sono i sommergibili nucleari quanto delle arma dell'armamento nucleare sovietico è stato messo all'incanto dopo la fine del mio sovietica e gira in barca
Solamente questo di quesito oltre quelli che ho apposto sulla bomba immigrazione che apposto Pierluigi di cui ha parlato Sergio
Da qualsiasi parte la si prenda questa questione ci riguarda ci chiama in causa
E quindi forse
Collettivamente l'Occidente magari
Fare un piccolissimo sacrificio per però consentire come d'altra parte fu fatto perché il Piano Marshall costo costo ai nostri alleati
E con quel Piano Marshall Italia ricresciuta
Lo dobbiamo fare qualcosa di simile con che oggi si trova in condizioni ancora peggiori perché i natali allora non si moriva di fame se non in zone molto ma posso dire depresso adesso li si muore di fame in tanta parte della
Non c'è nulla di nuovo riequilibrare il mondo cambiare il segno della globalizzazione e fare un mondo più giusto nel quale la lotteria della vita non sia così iniqua come
In conclusione Veltroni difficile molto difficile parlare pensare a un'alba di speranza in un continente che è stato definito un inferno senza redenzione
E pure nel libro lei cita città Alberto Moravia che disse gli altri continenti hanno una storia
In più l'Africa un'anima allora io le chiedo dodici giorni sono troppo pochi probabilmente per trovare l'anima ma forse lei è riuscita riuscito a intuire la intravedeva da qualche parte io che son stato giù dodici giorni come lei butto lì un ipotesi gli occhi
Gli occhi dei ragazzi che stavano nelle scuole di cui lei ha parlato gli occhi vivissimi e intelligenti di Thabo Mbeki che è un personaggio io credo assolutamente straordinari nuovo presidente del Sudafrica
Che ha sostituito nel suo Mendes Mandela lei l'ha intravista quest'anima da qualche parte
Guardate Thuile risponderò molto brevemente le sono stato più lungo le altre risposte
L'anima dell'Act dell'Africa e dell'agente della
Badate abbiamo incontrato delle persone fantastiche
Ci sono dei ragazzi africani
Figli di famiglie povere che fanno volontariato
Un ragazzo africano
Dalla Comunità di Sant'Egidio mi pare
Della dell'insediamento ad Abidjan e della Comunità di Sant'Egidio mi ha detto
Nessuno e tanto povero da non poter aiutare chi è più povero
Io ho incontrato gente così a decine
Africani e anche italiani missionari suore
E anche del dei laici delle persone
Mi viene in mente una signora di Genova
Che con i salesiani
Ad Abidjan in un ospedale dove si occupano di operare i bambini deformi perché voi potete immaginare che cos'è vivere una condizione di handicap in famiglia nelle quali non c'era non c'è
è un po'spartani e questi preti vanno nelle case a cercare i bambini handicappati o deformi per cercare di opera
E chiedono risorse abbiamo cercato di inviarle perché questo possa avvenire c'è una signora di Genova che faceva la sarta
è andato in pensione e ha detto come passo la parte finale della mia vita ha preso armi e bagagli è andata a vivere ad Abidjan e passa le sue giornate a insegnare a questi ragazzi handicap Pati a
Fare
Delle stoffe degli asciugamani e con questo questi ragazzi vivono di gente così ne ha trovate a centinaia
Africani e non applica
Fa principale speranza dell'Africa e questo ma da soli non ce la faranno se non si muove qualcosa questo qualcosa siamo uno
Concludiamo qua questa serata che credo ci abbia dato molto a tutti soprattutto sul piano dei valori voglio dirvi che Walter Veltroni si ferma a firmare le copie del libro Claire chi l'ha acquistato e continuiamo a far vedere anche il filmato che molti di voi avranno già visto in attesa che cominciasse il dibattito