"Biblioteche e archivi: l'informazione come diritto di cittadinanza" presso l'Osteria del Pellegrino, piazza Giusti org. dai Democratici di Sinistra della Regione Toscana

Un quarto d'ora di ritardo dove aprono pagato Turolla puntualità non non è
Non è solita insomma e quindi questo è un buon segno per questa iniziativa
Avete visto sottoposto all'iniziativa che si svolge
Per realizzare
Pornografici sinistra accennare facciamo simile sarebbe al gruppo consiliare della regione
Possibile anche soluzioni sono state fatte in questi mesi
Alcuni temi scene insieme ai compagni
Con l'obiettivo dicevo pronunciare la capacità d'iniziativa politica proposta programmatica del nostro partito in Toscana
In particolare questo incontro
Per quanto riguarda il grande tema della cultura in Toscana segue quello sulla riforma musicale quello svoltosi nel dicembre novantasette sul tema Toscana regione d'Europa biblioteche archivi i bisogni le politiche e le leggi
Un dibattito che come i compagni gli amici che ci hanno lavorato ricordano segnò un momento importante di riflessione su questo tema
Che ci aiutò in maniera determinante a portare all'esame del Consiglio
La proposta di legge Sud biblioteche che sarebbe andata a sostituire la legge trentatré del mille novecento settantasei
Approfondire quindi questi temi Complessi discutere attorno al rapporto tra politica e cultura in una regione come la nostra cosa assolutamente importante e impegnativa
Riflettere insieme su cosa oggi significhi questo rapporto di quanto sia importante oggi investire in questa risorsa
Sia in termini di salvaguardia dell'immenso patrimonio che abbiamo sia in termini della sua valorizzazione
Le biblioteche e gli archivi costituiscano sicuramente costituiscono una parte importantissima di questo patrimonio per questo crediamo che debba essere rilanciato con forza il ruolo delle biblioteche e degli archivi come servizio al cittadino
Con il cittadino come punto essenziale di riferimento
Da qui anche il titolo dell'iniziativa di oggi l'informazione come diritto di cittadinanza a sottolineare che la politica per le biblioteche è parte integrante di una nuova moderna concezione del bel fare e che compito delle biblioteche
Favorire l'esercizio delle libertà intellettuali ed esercizio dei propri diritti da parte dei cittadini
Oggi abbiamo la nuova legge sulle biblioteche e gli archivi che come ricordava il Consiglio regionale approvato nel maggio scorso e che il governo avvistato
A metà di giugno una legge che dopo ventitré anni sostituisce
Quella che ha governato dal mille novecentosettantasei questo settore
Una legge che ha segnato profondamente il territorio che è stata fra le più avanzate del settore i cui principi fondanti
Non vengono cancellati da questa nuova legge questa almeno è la mia opinione responsabilità della Regione per la promozione del servizio video che bibliotecario come appunto il servizio al cittadino
Noi riteniamo per la qualità delle presenze che l'iniziativa di oggi
Costituisca un momento importante un contributo importante alla nostra conferenza di programma che si svolgerà in autunno
Ma io vorrei dire un contributo importante
Anche per la occasione più vicino a noi quella del ventisette luglio
La quale insieme a Giorgio Ruffolo discuteremo diciamo in una sorta di Preah conferenza di programma le linee fondamentali messe a punto da un gruppo di lavoro che sta lavorando
A questi temi da tempo e che utilizza in parte anche i contributi che queste iniziative del gruppo e del partito intendono dare speriamo di riuscirci prima di dare la parola al primo dei relatori compagno Paolo Bagnoli volevo sì Paolo Bagnoli render conto mi sembra giusto di due brevi messaggi uno è quello dell'assessore
Ai Beni e attività culturali al turismo della Provincia di Arezzo Camillo Brezzi il quale scrive
Paolo Bagnoli che ringrazio per l'invito e mi scuso in quanto per precedenti interrogare di impegni non posso essere presente all'incontro
Sottolinea come l'argomento dibattuto sia di grande interesse soprattutto in un momento nel quale inizia il suo mandato
Ci augura un proficuo lavoro e precisa che attualmente la provincia di Arezzo sta realizzando in sintonia con le indicazioni regionali
Ma anche in risposta ad una esigenza espressa dal territorio un progetto di sviluppo della Rete bibliotecaria provinciale che ha come concreto obiettivo quello di facilitare l'accesso degli utenti attuali e soprattutto potenziali
All'informazione e alle fonti documentali
Per una riflessione dice conclude sulle opportunità offerte al mondo delle biblioteche dalle nuove tecnologie in collaborazione con la Regione Toscana
Organizzeremo ad Arezzo nel gennaio febbraio prossimo un convegno sul tema nuove frontiere dell'automazione delle biblioteche anche nel settore degli archivi gli interventi della provincia saranno finalizzati non solo al riordino Marlen del possibile più estese la fruizione dei documenti conservati ancora buon lavoro è un cordiale saluto a tu
Camillo Brezzi
La stessa cosa sia pure in maniera più sintetica la fa l'onorevole Elena Cordoni
La quale ci ringrazia per l'invito ci informa che non gli sarà possibile essere presente perché trattenute da precedenti impegni
Sottolinea l'importanza del nostro appuntamento e ci tiene particolarmente a fare a quanti saranno presenti i migliori auguri
Di buon lavoro confidando di poter avere presto nuove occasioni in conto ringraziamo anche questi invitati che hanno comunque voluto non darci un segno del loro interesse do senz'altro la parola a Paolo Bagnoli
Ringraziarvi per la presenza e ancora una volta
Una presenza numerosa
Qualificata
A me preme
Soprattutto sottolineare un
Nel dicembre mille novecentonovantasette
Il partito
Il gruppo regionale presso una iniziativa
Dal titolo Biblioteche e archivi
I bisogni le politiche le leggi
Una iniziativa che definimmo di ascolto del mondo degli operatori bibliotecari archivistici
Nella nostra regione nel momento in cui dobbiamo dirlo chiaramente sì profilavano
All'orizzonte ipotesi di riforma
Della legge del Milan novecentosettantasei che giudicavamo non soddisfacenti
Insufficienti
Che anzi in quel convegno criticammo anche molto apertamente
Ma in quella riunione prendemmo l'impegno l'impegno era di impegnare scusate il bisticcio
Le istanze politiche ed istituzionali del partito
A
Far pervenire un provvedimento che fosse diciamo così rispondente a quello che il ruolo di una regione importante
In cui la il settore dei proprietari il settore archivistico e un patrimonio di prima
Grandezza devo registrare con soddisfazione
Che quella parola l'abbiamo mantenuta perché alla fine è venuta fuori la nuova legge che riforma la vecchia legge trentatré e credo io ma questo è anche un momento di verifica l'incontro di questa sera
Come dire sia un provvedimento che abbia recepito molti dei suggerimenti delle osservazioni
Degli indirizzi che in quella riunione del primo dicembre mille novecentonovantasette
Ci vennero
Qual è il punto centrale di questa legge
è una legge che risponde diciamo così ad una esigenza di visione istituzionale particolarmente rilevanti
Se la legge del mille novecentosettantasei che era peraltro una buona legge
Per i tempi in cui nacque ad una legge che risentiva molto anche passatemi il termine di un carico ideologico in qualche maniera del modo di concepire questo
Settore questa è una legge che risente della sfida
Che abbiamo davanti oltre cioè quella Terna costruzione di una regione sempre propongo tornata sempre più russa oggetto di un processo di costruzione federalista dei nuovi ordinamenti statuali
Che è la grande sfida che su un piano generale ha lanciato oramai da molti anni
La Regione Toscana che ne ha caratterizzato la politica di questi la politica di questi anni
è una legge che come
La Regione al centro di un servizio a rete
Come viene definito
Cioè in precedenza note che poi a sua volta si irradia per un complesso di reti locali che operano nel settore creando una almeno questo è l'auspicio un'omogeneità
Nella predisposizione del servizio medesimo in ciò che è insito
Nell'erogare un servizio qual è quello delle biblioteche e degli archivi nella nostra regione
è una legge che si fonda su un principio di cooperazione tra le stanze istituzionali della Regione
Un'ombra
Leggi che ha al centro la grande sfida
Che si attua anche attraverso l'organizzazione
E momenti istituzionali e la cultura per l'attuazione come dice anche
La motivazione di questa iniziativa
L'informazione come diritto di cittadinanza diciamo è una legge che si ricollega a una ispirazione di fondo politica
Di questa maggioranza di questa Giunta delle forse che la sostengono a me questo sembra sia il punto principale da sottolineare per gli aspetti diciamo così più tecnici più di funzionamento saranno
Messi il luce dagli interventi
I Simonetta decine di Giambruno
La band
Soddisfazione perché gli impegni
Che abbiamo assunto li abbiamo mantenuti e questo insomma credo sia una dimostrazione permettermi di dire di serietà nel modo di fare politica
Ma è chiaro che questa legge funzionerà alla lei cioè le leggi in sé e per sé e poi se non hanno chi le mette in movimento sono dei pezzi di carta cioè non è che il fatto di scrivere una legge vuol dire che poi la legge di per se stessa possa funzionare e raggiungere gli obiettivi che essa si propone è una legge che funzionerà se ci sarà la partecipazione con trenta e anche la l'animazione direi così
Sul piano pratico dei principi cui questa legge si spire che rappresenta degli operatori del settore si apre una nuova fase si apre una nuova fase
Credo che come tutte le fasi nuove anche questa debba essere sottoposto a continua verifica controllo scambio di opinioni cioè insomma
Non mi interrompere come se il nostro compito mai fatto una legge il compito sia finito adesso tocca a voi noto abbiamo sperimentarla dobbiamo mandarlo avanti dobbiamo cercare di interpretarla
Nella maniera giusta perché poi al di là
Di ogni altro ragionamento che riguarda i principi quando si tratta di servizi ciò che conta è la replica della realtà e dobbiamo far sì che la replica del realtà sia una replica
Sia una replica positiva nell'interesse della buona amministrazione di questi settori biblioteche archivi ma soprattutto dell'interesse e la funzione dell'interesse dei cittadini della Regione Toscana in tutti coloro perché qualche motivo
Sì avvicinano o hanno bisogno di questi servizi che sono presenti nella nostra fecero
Questo ecco è quello che mi permetteva
Che mi permetteva che nei prendeva richiamare nella
Nell'aprile i lavori di questo nostro incontro detto questo io cedo subito la parola al Simonetta Piccini che è presidente la commissione cultura il Consiglio regionale la Toscana che insieme a compagno Franco Cazzola assessore regionale sono stati diciamo così protagonisti di prima linea sul piano istituzionale nella predisposizione del portare in fondo questo
Questo disegno di legge
Del primo luglio del mille novecentonovantanove la Toscana questa nuova legge in materia di libertà e di enti locali di interesse locali e di archivi di enti locali son passati due anni e mezzo dalla presentazione della proposta
Iniziale della Giunta regionale sono stati due anni e mezzo di lavoro di tessitura di rapporti per cercare di fare una legge il più possibile condivisa accolta nei Principia sperimentata nelle sue linee guida
Nel convegno precedente abbiam quello dis di dicembre novantasette a cui faceva riferimento Paolo Bagnoli cambiato di dire che le leggi tante volte auspicate richieste il caso questo per esempio della legge sulle biblioteche
Non sono la panacea di tutti i mali nella risoluzione insulti problema che occorrono invece a mio parere politiche amministrative forti che eccetto prendono spunto dalla legge
Ma non sono racchiuse unicamente dentro la legge fossi in questi anni abbiamo cercato di costruire un dialogo con gli istituti e con i soggetti interessati abbiamo dato forma
A questa legge partendo appunto da questa esperienza maturata sul campo non per nulla il titolo del convegno e l'esperienza toscana dalle politiche alla nuova legge regionale e l'intervento finale dell'assessore Cazzola l'attuazione
E l'azione della Regione nell'attuazione della legge quindi dalle politiche attive alla legge e dalla legge alle politiche attive
Facendo così un un cerchio e una dinamica che è quella che noi interpretiamo in maniera positiva per
Soprattutto in questo settore ma non solo
La legge gli siamo andati a sostituire la legge trentatré del settantasei che voi tutti ben conoscete
Che pur appartenendo a leggi regionali di prima generazione ha svolto grandi compiti ha costituito un punto di riferimento anche per la registrazione di altre Regioni pur molto avanzate
Mi sono elementi distintivi ancora oggi validi una forte assunzione di responsabilità da parte della Regione per la promozione del Servizio bibliotecario come servizio al cittadino
Una biblioteca in ogni comune era la parola d'ordine di quella legge ma anche un ruolo forte per la conservazione e la tutela due linee di azioni non antitetiche come avrò modo di sottolineare
L'accantonamento di questa legge non significa certamente oggi l'accantonamento dei principi che l'hanno caratterizzata
Significa invece un loro rinnovamento nel contesto operativo istituzionale attuale significa un punto rilancio forti di una politica amministrativa delle biblioteche
La scala degli anni Settanta fondava il proprio patto sociale carente di sgorga l'hanno scritto chiaramente in una recente pubblicazione
Commissionato dalla Regione su un equilibrio fra gli apparati produttivi gli sprechi ma anche la presenza di una grande industria soprattutto di Stato
E complessivo del mondo del lavoro istituzioni enti locali e Regione istituzioni scolastiche
Sono gli anni della scuola di massa ma anche gli anni del potenziamento dei servizi scolastici tempo pieno diritto allo studio sono le cose che i Comuni mettono in campo
Le biblioteche che nascano in quegli anni o che trovano alimento per svilupparsi nella legge regionale costituiscono un cemento di questo patto sociale
La biblioteca pubblica era Lisi era la risposta i libri che non erano in casa soprattutto per i tanti studenti che primi nella loro storia familiare in continuavano a studiare
Era un luogo di promozioni sociali e i comitati di gestioni presidenti presente nella legge trentatré dando chiaramente
Il segno di questa impronta la Toscana di oggi alla fine del secondo millennio si misura con un'economia globale e fatica a mantenere viva la propria struttura produttiva che nel frattempo sia fortemente modificata
E i propri livelli occupazionali punta strategicamente sulla formazione così da poter governare dare risposte veloci cambiamenti degli apparati produttivi e dell'intero assetto sociale
La scuola non è più che un segmento pure fondamentale in una formazione che dura tutto l'arco della vita long life learning
Dice oggi
E la biblioteca alle biblioteche oggi son chiamati a dare risposta a queste esigenze di informazione e formazione costituendo un cardine fondamentale in una nuova concezione del Welfare questi obiettivi si pone la nuova legge regionale il Servizio bibliotecario come parte integrante del nuovo quartiere le biblioteche non in un momento in cui forte l'investimento sulle risorse umane danno garanzie a tutti i cittadini
Di accesso alle risorse informative e sviluppano un ruolo forte di intermediazione per l'accesso all'informazione
Concetti questi già presenti nel manifesto dell'UNESCO dove il compito delle biblioteche favorì l'esercizio delle libertà intellettuali e l'esercizio dei propri diritti da parte dei cittadini
La situazione in Toscana però non è al momento attuale così tanto in sintonia con questi obiettivi
L'indagine Aida ha già qualche anno ma ha rilevato uno stato di servizi assolutamente inadeguato rispetto alle esigenze che ci sono in campi agli obiettivi che non ci poniamo il problema degli orari scarse il problema del personale
Non sempre presente non sempre ruoli e gli inquadramenti giusti il proprio rapporto fra gli iscritti al alla videoteca a ai e gli abitanti il rapporto fra il prete gli abitanti per presto iscritti
Una carente politica di acquisti
Quindi siamo assolutamente sotto rispetto agli standard Islam ma anche rispetto alle prestazioni delle biblioteche dell'Italia del nord per
In questi due ultimi anni abbiamo cercato di rafforzare le politiche da quanto appunto c'è stato come dire un accendere la luce
E un avere consapevolezza di questi limiti limitino son venuti un po'anche nel passato da parte di un ruolo abbandonato da parte della Regione
Presidente io la mancanza di un servizio informativo che manca in tantissime altre regioni risultare lo faccio soltanto la Lombardia ma che è strumento assolutamente importante fondamentale
Se si vuol fare una programmazione e non è a caso per per esempio l'indagine gli ha fatto luce quella dell'ALDE sia partita anzi
Anche finanziate dalla Regione ma su una richiesta precisa della delle cose accaduto è accaduto che le biblioteche degli anni settanta che si sono sviluppate oppure che già c'era e rispondevano a determinate esigenze
Piano piano son diventati o qualche altra cosa i famosi centri d'animazione dove però c'erano attività che non aveva niente a che vedere meno con la promozione del libro son diventati qualche cosa altro hanno snaturato il compito Primo della biblioteca
Ci sono stati poi sicuramente Problemi emigra legati alla crisi della finanza locale che hanno ridotto le risorse ma anche un'attenzione da parte dei soggetti preposti a compiere le scelte mi riferisco alle Giunte mi riferisco agli assessori più maglie venti e meno ai beni culturali noi abbiamo una prova di questo nella prima applicazione della legge quattordici del novantacinque e voi sapete nella legge di procedura per quanto riguarda che varie iniziative sulla cultura la legge del piano cultura diciamo noi in sintesi
Ci siamo accorti che la maggior parte dei finanziamenti che noi davamo alle Province perché con Pistorio scelte nei loro territori andavano a convegnistica attività teatrali che pure sono importanti ma
Non bisogna dimenticare le esigenze servizi primari dei cittadini e soprattutto il grande patrimonio la Toscana possiede
Abbiamo fatto un correttivo quest'anno mettendo percentuali dopodiché quindi cercando di recuperare rispetta questo quindi segno che questa spostamento di attenzione
In questi anni c'è stato occorre fare e questo è un problema di ordine politico e credo che i DS
Dovranno su questo impegnarsi non solo lì ci sono categorie professionali ci sono operatori in campo una campagna di fidelizzazione degli amministratori per questa nuova concezione dell'UE tarda urlato
Che mette al centro come primo servizio prima risposta appunto
Le biblioteche
Abbiamo parlato finora di potenziamento del servizio ai cittadini ma noi non lo viviamo in contrapposizione a quelli che sono funzioni classiche di conservazione e tutela
Che sono un dovere generazioni
Generazionali né dobbiamo passare un patrimonio che per noi è fondamentale e che a noi è giunto in stato di conservazione diciamo abbastanza buono perché ancora oggi abbiamo tantissimi documenti
Tantissimi archivi tantissimo patrimonio beh se ci impegniamo a trasmettere alle generazioni successive siamo in grado di farlo bene
Perché questo patrimonio ancora vive in buone condizioni bisogna però assicura di un presente per darli per poterli poi per smetterla di al futura abbiamo in in Toscana novecentocinquantatré biblioteche di cui seicento sessanta sono diciamo sotto la giurisdizione regionale cioè biblioteche o di enti locali o biblioteche di istituti
Privati o enti religiosi
Abbiamo da assicurare anche il cui un diritto di cittadinanza che cosa vuol dire questo
Vuol dire che se noi viviamo in un mondo globale la consapevolezza delle proprie radici che è data anche dalla presenza di questi patrimoni
Dalla consapevolezza di chi siamo di dove andiamo e quindi anche queste o un diritto di cittadinanza che in qualche modo si affidi
E ritrova le radici né grandi patrimoni della Toscana conservazione e identità però no contrapposta a cristiani di aperture di accoglienza
L'assessore Gazzola da poco fatto partire un'iniziativa molto bella che si chiamava Toscana delle culture dei popoli per sottolineare il fatto che in Toscana ci sono diverse presenze diverse culture e la Toscana deve essere appunto un porto franco
Allora Cuesta acquisizione della propria identità e delle proprie radici non si contrappone a tutto ciò
Manzi o un modo per meglio mettersi in contatto sapendo chi siamo con questa globalità che ci troviamo oggi a casa nostra
Se voi vedete il testo della legge e soprattutto l'articolo che riguarda i servizi
Noterete come rispetto a una prima stesura della legge abbiamo cercato di togliere il più possibile il riferimento al cittadino
Usando in alternativa il termine comunista Ortensia proprio perché stiamo consapevoli che oggi in Toscana
Vivono tante persone che non hanno la cittadinanza italiana ma che sono per noi ugualmente i cittadini e membri ha tutti i diritti
Di questa comunità ed è nei confronti di questo presidente e futuro perché voi sapete benissimo questi fenomeni avranno un'espansione nonostante qualcuno tenti di mettere argini anche spinosi e che quindi questo sarà anche per le biblioteche un banco di prova di una corretta impostazioni di ordine politico
Del resto la convivenza fra il pubblico servizio e la biblioteca di conservazione
è innestato nella storia distante delle nostre biblioteche che appunto erano biblioteche di conservazione e sono poi diventati hanno assunto anche funzioni di Public Library mi hanno saputo conciliare questo tipo di commistione
Azioni differenziati mai identici obiettivi il punto di riferimento appunto i diritti di cittadinanza
Se questo è vero pericolo per i partirà anche i patrimoni documentari e bibliografici è ancora più vero per gli archivi
Perché negli archivi sono davvero le tredici la Toscana dei comuni con le tante magistrature istituzioni conserva intatta in questi istituti la propria storia
Est continua a farsi carico di questa storia c'è stata forse negli anni Settanta quella prima forzatura di assunzione di responsabilità
Che oggi non ci sentiamo di continuare e lo abbiamo detto esplicitamente utilizzando un termine che la Bassanini spessa ci consente promozione per valorizzare questo patrimonio per continuare pure nei ruoli diversi entrambi rispettati in questa
Collaborazione con la Soprintendenza archivistica Toscana ringrazio la dottoressa Benigni che è qui con noi
Che ha prodotto in positivo la salvaguardia di questi importante patrimonio
E e che ci consentirà di continuare in questo lavoro anche per il futuro nella legge noi abbiamo cercato di
Richiamare costantemente insieme alle funzioni delle biblioteche quelle degli archivi
Specificando io richiamo per esempio per i Comuni all'applicazione della mille quattrocentonove ma anche mettendo rispetto al passato
Non evidenziando la separatezza solo i patrimoni storici ma mettendo in continuità agli archivi dagli archivi correnti agli archivi di deposito agli archivi storici perché
La rispondenza un diritto di cittadinanza e anche la possibilità di accedere gli averi immediatamente in mano
Quelli che si chiamano oggi i servizi di informazione per i cittadini e che trovano gran parte del però della propria risposte all'interno anche degli archivi correnti dei comuni
Abbiamo qua in questa legge codificato la cooperazione come metodo per rendere effettivo il diritto di cittadinanza indipendentemente dai vincoli territoriali
E abbiamo puntato sulla Rete come ordinaria modalità d'attuazione della cooperazione per la gestione incattivita e servizi in maniera integrata
Noi sappiamo che bisogna lavorare perché vi renziana
E bisogna assicurare a un cittadino se resta siamo provincia di questo di carta figli Anna Petrone
Le stesse occasioni le stesse possibilità di informazioni che ha cittadino perché ha
Alla costituzione delle reti
Sovrintendono gli enti locali i Comuni le comunità montane le Province
Abbiamo infatti inserito anche il termine enti locali e non più comuni per la formazione delle reti proprio per intendere una cooperazione fra tutti i livelli istituzionali
Noi abbiamo in Toscana duecentottantasette comuni abbiamo comuni largamente autosufficienti che hanno bacini anche autonomi per servizi bibliotecari
Abbiamo però tanti piccoli comuni che se non hanno un punto d'appoggio presente l'amministrazione provinciale in alcuni casi le comunità montane
Non sono in grado di partire non sono in grado di mettersi insieme quindi il ruolo affidato un ruolo di sostegno di sussidiarietà non un ruolo gerarchizzata né da un punto di vista amministrativo né da un punto di vista tecnico
Possono partecipare a queste reti e non soltanto le biblioteche e gli archivi degli enti locali ma anche le biblioteche di interesse locale
E di istituti documentari archivistici pubblici e privati penso per esempio al grande circuito è importantissimo per i materiali che ci sono contenuti
Delle biblioteche il ecclesiastico oppure delle grandi istituzioni le istituzioni che devono entrare in Rete perché non ci sia separatezza dei patrimoni la Regione infatti finanzia le reti
Intese e voglio leggere perché forse la le la legge nella mani in maniera sic molto sintetica rende il concetto i finanziamenti regionali
Sono finalizzati alla costituzione e funzionamento e sviluppo delle attività e dei servizi delle reti locali
Quindi non a una Rete intesa in senso meramente telematico o dei servizi Chieti a cui si accede immediatamente ma di tutte quelle attività che consentono poi l'organizzazione
E le erogazioni di quei servizi infatti si dice al comma secondo dell'articolo sei si intendono come attività e servizi delle reti locali tutte le azioni mirate alla tutela conservazione valorizzazione inutilmente fruizione
Del patrimonio degli istituti aderenti alle reti locali
Quindi
è un'eresia e complessiva universale quella che noi vogliamo mettere in piedi
E naturalmente dovremo porci il problema di come collocare anche in in collegamento le grandi istituzioni della Toscana all'interno della Rete sarà un problema da risolvere abbiamo messo in legge anche una scelta nei confronti del dimensionamento della Renzi
Le reti devono partire ovviamente da Uni En potete Viani dagli enti locali ma devono avere una dimensione in tale da non mettere insieme le nostre miserie
Occorre dare degli standard e abbiamo messo un punto di innovazione la responsabilità all'interno della Rete può anche non essere di un unico istituto ci possono essere reti che hanno bisogno di due o tre punti
In cui si sono delle forme di specializzazione
Che entra in in sinergia questo è molto consono anche a una realtà come quella della Toscana realtà di molti campanile una realtà che ha bisogno di trovare punti di equilibrio territoriale ma anche punti di equilibrio dal punto di vista della condivisione delle responsabilità la Regione presente nella rese e anche questo è un elemento di innovazione
Infatti viene detto che le reti locali a insieme alla Regione costituiscono la Rete documentaria regionale regione quindi si impegna è a sostegno delle reti
Sì accede a un sistema di informazione a livello nazionale e internazionale
Ha bevuto anche come dire un caratterizzazioni di tipo regionale non una barriera ma un punto di specializzazione di supporto
Che mette in campo responsabilità regionali che a noi sembrano importanti
Regione a normalmente compiti di programmazione e di indirizzo e di controllo ma le competenze di Soprintendenza che furono passate con il DPR tre del mille novecentosettantadue
Non sono competenze delegabili prefigurano un compito più forte
Della regione rispetto a quello che è un in un periodo recente invece era stato ma abbastanza marginalizzato e abbandonato salvo la ripresa di queste funzioni nell'ultimo biennio la regione come Cure Tora
La Regione cioè come non punto auto autoritario ma autorevole che sostiene le tante realtà in un processo di costruzioni delle reti e di un sistema bibliotecario regionale
Cosa quali sono i punti che voglio portare la vostra evidenza intanto questo che ho detto prima del sostegno all'organizzazione allo sviluppo delle reti locali
La rimessa in campo era sparita dell'Offerta di strumenti della biblioteca specializzata del servizio
Il fatto di curare la formazione del personale cioè di non dare soltanto obiettivi
Ma creare punti di confronto e di crescita di esperienze diverse certo ci sarà poi un compito anche di specializzazioni che può dare la Provincia ma l'importante è che ci sia un momento di qualificazione negli ultimi anni la Regione ha fatto più politiche di formazione che di qualificazione invece importante riprendere le politiche di qualificazione
A livello regionale come momento di scambio di esperienze negli anni Ottanta queste cose sono state fatte bisogna riprenderle ora con forza se si può al caratterizzare
In questo sistema se si può lasciare punti specifici sul territorio ma anche uno scambio un arricchimento che può avvenire dal confronto di tante esperienze sul territorio in questa realtà regionale
La sottolineatura dell'importanza dei servizi informativi che abbiamo messo come punto chiave di accesso per quanto riguarda io il chiedere i finanziamenti regionali
Chi non ha darà questi dati non Ambra ha accesso alla richiesta di finanziamenti proprio perché vogliamo a Venere un sistema informativo in grado di farci fare corrette politiche di programmazione
Il Comune il comune è il garante del servizio quel diritti di cittadinanza avevano assicura essere assicurati dai Comuni
Puntiamo su nuove biblioteche ma biblioteche funzionanti non depositi di libri qualcuna delle nostre biblioteche invece un po'ridotta a tutto ciò
Allora è meglio un computer e stare con questo Rete piuttosto che un magazzino vuoto o semi pieno senza nessuna forma di struttura bibliotecaria che non corrisponde a esigenze
Abbiamo anche fatto richiamo alla collaborazione con i privati per l'erogazione di attività che riguardano i servizi so che la questione per molti di voi è problematica
Abbiamo ribadito una piena assunzione di responsabilità da parte del Comune anche in quel caso abbiamo però Presidente una realtà dove probabilmente l'assunzione di un bibliotecario non è possibile
Anche in forme di cooperazione allora ci possono essere persone associazioni e cooperative forme che consentono un un'organizzazione del lavoro tale da permettere anche al Comune più piccole più sparuto io nell'avere solo il computer ma di avere anche una serie di prestazioni
Certo questo va fatto con equilibrio ripeto senza nessuna dismissione per quanto riguarda
La responsabilità
Pubbliche le responsabilità dei comuni
La programmazione abbiamo ricondotto questa legge dentro le procedure della legge quattordici vi ricorderete che in un primo tempo era stata ipotizzata inveisce
Una procedura di richiesta di finanziamento e di programmazioni di questa legge separata questa avrebbe comportato che ogni legge
Legga si biblioteche legga siti altri legga si sta l'istituzione convegnistica
Avrebbe avuto una sua procedura separata con due sospetti a nostro parere deleterio
La perdita della circolarità del piano della cultura quindi della trasparenza le risorse si mettano in campo tutte insieme e quindi si dà contro ciò che si spende nei vari settori in maniera trasparente e contemporanea
Dall'altra l'appesantimento di procedure nei tanti piccoli Comuni dove ora lei detto spesso una sola persona sarebbe dovuto avrebbe dovuto rincorrere tutte le varie procedure di programmazione legge per legge con grande appesantimento abbiamo bisogno di aggiornare la legge quattordici lo stiamo
Quindi bisognerà misurare servizi sappiamo che ci sono forti disomogeneità sappiamo ci son dei territori che avranno bisogno come dire
Di finanziamenti non tanto per i servizi che fanno quanto previsto perché si organizzino per dare migliori servizi e quindi verranno tenuti vari indicatori da questo punto di vista ma non saranno più clisteri di tipo astratto un altro punto qualificante a nostro parere della legge la collaborazione fra tutti gli istituti documentari presente
In Regione indipendentemente da chi rispondono giuridicamente quindi quelli dello Stato quelli delle università
Quelli regionali quelli pubblici e quelli privati quelli ecclesiastici
è necessaria una maggiore collaborazione con gli istituti dello Stato superare determinate separatezze autoreferenzialità
Un dialogo anche perché soprattutto non saranno molti ma una parte di questi qui c'è il senatore Chiarante con noi
E fa parte di questa Commissione che dovrebbe decidere quali sono gli istituti dello Stato che verranno dati in gestione alle regioni e credo che anche da questo punto di vista si dovrà fare attenzione il c'è bisogno di una legge nazionale è stato detto e ridetto noi crediamo che questa legge razionale debba essere non un episodio
Così qualcosa di calato dall'alto ma la condivisione di o percorso e nona sovrapposizioni di portieri
La Regione Toscana
Si fa forte delle amministrazioni provinciali per compiere le scelte su i territori
O comunque quando non sono le organizzazioni provinciali sono forme di cooperazione tra comuni quindi sceglie questi soggetti noi vorremmo che lo Stato facesse la stessa cosa con le regioni
Cioè venti con l'asse le proprie scelte e usasse questo dialogo per meglio esercitare la propria sovranità
Abbiamo bisogno di un dialogo continuo abbiamo bisogno di meno e venti e più quotidianità
Non di interventi occasionali eccezionali maggio politiche che giorno per giorno mese per mese anno per anno consolido mio disse i beni e i servizi culturali su questo territorio
A partire per esempio dalla insistita forti che esiste di Rin perbene Into e di riadeguare le strutture bibliotecarie in questo caso parlo non soltanto di reti parlo proprio anche di strutture fisiche su cui è tanto che c'è la necessità di come dire a bere nuovi interventi per poter dare risposte di tipo adeguati questa è una panoramica di quello che è contenuto in questa legge una legge su cui noi abbiamo una fatto una scommessa partendo da un'esperienza di tipo amministrativo ma su questo io passo la parola a John Bruno rabbini grazie
Io vorrei cominciare
A partire da qualche dato sulle biblioteche toscane
E sulla loro appartenenza istituzionale nel volume
Che è stato pubblicato nel novantasette dal Likud dalla Bibliografica venivano censite in Toscana novecentocinquantatré biblioteche
Di queste duecentocinquantanove sono universitario statali sei di università straniere duecentosette appartengono istituzioni culturali cento a enti religiosi
Trecentocinquantatré sono le biblioteche di ente locale quindi credo che uno il dato strutturale più evidente del del sistema bibliotecario regionale se vogliamo così chiamarlo sia la straordinaria rilevanza dei patrimoni ma anche la molteplicità strutturale delle presenze che secondo me costituisce uno scenario di cui bisogna fortemente tener conto in questa medesima pubblicazione il patrimonio complessivo delle biblioteche di ente locale veniva fatto a sommare a quattro milioni ottocento mila volumi
E tuttavia credo che queste trecento cinquantadue biblioteche venivano censite come biblioteche ente locale non corrispondano tutto quanto in realtà a quelle che possiamo chiamare degli hotel pubblica solo che applicano un muro di filtro
Per esempio se consideriamo di Repubblica quelle che sono effettivamente aperta a tutti a prescindere dalla loro condizione o condizione professionale o di studenti o meno o tutti dipendenti regionali come nel caso
E se considero vietano pubblico quelle sono effettivamente aperto al pubblico nel senso che rispetta l'orario di apertura e se consideriamo gli opere pubbliche quelle che incrementano stabilmente il loro patrimonio e non si limitano a far la guardia a beni culturali rilevanti io credo che il numero di riunisce considerevolmente
La Regione sta svolgendo un'indagine sulle biblioteche di ente locale in Toscana
Come i binari sanno benissimo perché solo duecentoventi Reviglio teme che andò disco
Istruttorio degli ordinari di ente locale quando qualche anno fa una simile indagine era stata svolta dall'Aib il dato complessivo emerso dall'indagine era superiore per qualche decina di unità io non so se oggi altri questionario rivelando credo dove però sa come abbiamo fatto la scelta di non sollecitare eccessivamente l'invio di questionari nel senso che già in un angolo di biblioteche rispondono con una sola sollecitazione io lo considero un dato perché vuol dire che lì c'è una situazione di attenzione una situazione di attività e quindi credo che questo possa essere il numero di biblioteche dalle duecentoventi duecentoquaranta milioni toscano di ente locale attualmente in funzione è un un dato importante insomma
è una presenza fortemente capitalizzata e sottolinea che sottolinea in modo importante la rilevanza di queste strutture nell'economia complessiva
Della cultura e dei beni culturali in Toscana
Di un vecchio duecentoventi biblioteche se stabiliamo le sono duecentoventi sono settantacinque quelle che aderiscono ad esperienze strutturato di cooperazione e quindi percentualmente sono circa il trentaquattro per cento
E cioè solo le biglietterie che aderiscono allora io sta e cioè la Rete dell'aria fiorentina della quale fa parte anche l'Università di Firenze mi sembra un dato di grandissima importanza di grandissima rilevanza array Annette che è la linea la la la rete dell'empolese Valdelsa
Al sistema bibliotecario del Mugello che è forse il più vecchio e più suturato
L'ha detto che la provincia di Livorno alla rete della Provincia di Prato somma complessivamente devo dire che questo dato del trentacinque per cento circa però ha sicuramente deve essere inteso come un dato ancora insufficiente
Alcune delle RDB notevole toscani hanno sistemi organizzate di circolazione dei documenti e soprattutto celando lo sbirro sta dell'aria fiorentina realmente il Mugello dove utilizzando corrieri oppure in precedenza una macchina eccetera eccetera di fatto un po'di giorni in tutte le biblioteche del Sistema è possibile diciamo avere a disposizione l'intero patrimonio posseduto dal dall'insieme delle biblioteche
Nel caso dello sbirro fiorentino è possibile avere a disposizione anche i libri dell'Università di Firenze e questa mi sembra un'innovazione di grande di grande rilievo che fa affari un reali salto di qualità
Di questo nuovo sistema della vecchia dentina fa parte anche la biblioteca della Giunta regionale che partecipa che partecipa per l'elezione di circolazione dei documenti io credo che questo indica questa esperienza emotiva veramente un percorso che dobbiamo provare a generalizzare alte dette milionario per quella provincia di Livorno Prato l'empolese hanno progetti di sviluppo della loro dimensione nata lo grafica e diciamo si danno un obiettivo il passaggio da un sistema di catalogo cumulato del semplicemente ciascuna biblioteche attraverso dischetti
Comunico comitati metallo grafici alle altre tutti i dati vengono dati in un unico archivio messo in internet è un sistema i cataloghi integrato eccome stanche credo che sia una direzione devono in direzione della quale dobbiamo fortemente provare a muoverci
Cioè una situazione in cui non è che degli hotel Mario si mette davanti al libro e comincia intanto a pensare non vedo una targa io credo dobbiamo puntare a una situazione in cui i biglietti Mario si mette davanti al video ma la prima cosa è il PAI accende il computer e babilonese questo libro è già stato trattato da qualche altra
Da qualche altra biblioteca della rete
Alla quale appartiene
Pratiche di cooperazione importanti sono in corsa a Siena
Nella sua a Siena città gode la Biblioteca degli Intronati dell'Università di Siena hanno dato vita a un importante reti di cooperazione urbana
Ugualmente assieme alla Provincia che gestisce un centro servizi per le biblioteche appunto della della provincia di Siena che diciamo a nella provincia un ruolo di grande importanza anche a Pisa
Tra l'abile penna del della provincia di Pisa la voglio piena Maccarrone le biglietterie dell'università esistono esperienze importanti in un'operazione vanno che vanno senza dubbio valorizzate e che vanno semmai le stesse dai centri cittadini anche all'intera Provincia e alle biblioteche minori gli enti locali
A queste esperienze che oramai in Toscana diciamo
Sono consolidate e che in qualche modo hanno rappresentato anche il modello delle dei differimento per le politiche di una regione in questo settore
Ci sono altri progetti di sviluppo di reti territoriali che sono in corso e che proprio in questi mesi credo si stiano stiamo partendo insomma
Prima abbiamo ascoltato dalla la comunicazione dell'assessore di Arezzo ma progetti dirette oltre via Arezzo sono invece stanno partendo anche a Pistoia importantissimo un concetto che comprende anche gli archivi progetti dove stava partendo dal duca stanno partendo al Maso stanno patendo al Grosseto direi che diciamo progetti di cooperazione fortemente orientati alle reti stanno oramai stanno oramai ripartendo in tutto il territorio regionale e proprio perché stanno ripartendo in tutto il territorio regionale io credo che sia indispensabile nel momento in cui questi progetti riparto noi facciamo una riflessione ampia su quello che è successo in Toscana nell'esperienze precedenti non è la prima volta che in Toscana si prova a costruire sistemi bibliotecari come prima si chiamavano insomma
E credo che l'esperienza passata dobbiamo in qualche modo farne tesoro e su quell'esperienza ragionare
Perché l'esperienza passata di costruzioni esistenti gratinare in Toscana è stato l'esperienza sicuramente non felicissima che non ha prodotto i risultati che ci si attendeva non ecco credo che nel momento in cui questa esperienza mi parte voi dobbiamo Al Fatah di partire
Appunto a partire scusate il bisticcio da una riflessione seria su quello che è successo in Toscana io dal settantotto sia da settantotto dando a Empoli in Val d'Elsa si tenne un convegno importantissimo e devo dire con la qualità dei contributi che ancora oggi stupisce del resto tenendo conto delle persone che partecipano a quel convegno la qualità non può certamente stupire
Ma è insomma del settantotto questo organizzazione e funzionamento del sistema bibliotecario credo appunto come obiettivo quello di promuovere la formazione dei sistemi bibliotecari toscana
Io credo che su questi sei e non è non è l'unico naturalmente io credo su questi documenti sia il caso di ragionare
Dunque quel convegno del settantotto Luigi Crocetti diceva
Situazione peculiare e anche a ben vedere quella della Toscana
Nel territorio di la nostra regione c'è l'accumulo di materiale librario e documentario forse più importante d'Italia il potenziale di informazione forse più massiccio
Ma tra queste centinaia o meglio forse migliaia di punti non sono mai state tessute erano anche di una rete né a livello informativo né a livello di funzionamento
Il collegamento solo per ricreare l'utente incombe proprio ricerche non esiste istituzionalmente
Pertanto l'abile penna per appartenente diciamo sì ad una stessa categoria la coordinazione e scarsissima ora fatto assente per esempio tra le sedi di atenei appartenenti allo Stato
Ora questo dato di fatto sicuramente cambiato ma non possiamo dire altrettanto sicuramente questo tentato sia cambiato quanto poteva cambiare soprattutto se teniamo molto
Del mutamento tecnologico che questo stesso volume documenta avendo ancora in coda alle leggende schedine infilate in una bustina che dovevano servire per essere messi negli schedari sicuramente non abbiamo pienamente utilizzato
Utilizzato le opportunità che la che la che la tecnologia ci mette a disposizione
E dunque Crocetti definiva il quale lo aveva di fronte a sé e desolante ecco certamente oggi nel quadro non è più non è più così desolante e tuttavia non è buono come potrebbe e come per le e come dovrebbe essere
Concerti in quel convegno esponeva con grande lucidità qual è la linea di azione della Regione Toscana si era data la legge trentatré del luglio settantasei
E individuava i due cardini del sistema con grande chiarezza i due cardini del sistema e la Regione aveva costruito e diceva dell'immagine priva il sistema bibliotecario nel secondo il servizio regionale
La trentatré avevano assunto una politica della regione che si fondava su un sistema bibliotecario regionale sostenuto non importante centro tecnico di sostegno che era il servizio regionale per i beni librari e archivistici
Dico
Sottolineo di nuovo Crocetti sottolineava la situazione così come nel settantotto si erano oramai maturata perfetto della conformazione che aveva assunto il DPR prete settantadue dal quale deriva preferenze regionali in materia di beni librari e della conseguente legge trentatré che in Toscana con un'altra regioni italiane prendeva atto degli esiti e del contenuto e delle indicazioni pratiche lungodegenti dal DPR tre
Sì però si ripercorre un attimo all'indietro nel dibattito in Toscana
Proprio negli anni della formazione del DPR tre allora però si scopre che questo esito che oramai nel settantotto si era consolidato non era esattamente l'esito che la Regione Toscana si era augurata negli anni precedenti
C'è un documento molto bello che testimonia che testimonia come all'inizio degli anni settanta tutto assemblato si pensasse e ci si augura se che le cose andassero in un'altra direzione
Ed è una una consulenza che nel settantuno il dipartimento istruzione e cultura dello Toscana affido al professor Emanuele Casamassima
Dalla nonna a quel documento che anch'esso pubblicato in uno dei volumi a cura di Francesco rapina sulla legge regionale subordinate
Si tratta di letteratura isola che avverte un po'pesante andare a compulsare ma che si tratta dal marito momenti storici e a volte dei le indicazioni e le informazioni mi sono posto che se ne possono trarre sormontato da banali come vedete questo momento
Quindi la prospettiva di lavoro assolutamente diverse da quelle che oramai si erano consolidate nel settantotto
Scrive la NASA massima il sistema bibliotecario regionale parleremmo sempre piuttosto di sistema anziché di servizio
Meno nella sua piena autonomia non può non rientrare nel quadro di un sistema bibliotecario nazionale
Questo futuro certo perseguito attraverso la subordinazione tecnica e di coordinamento di promozione facciata dallo Stato unica via è quella della cooperazione fondata su precise accordati sul piano scientifico e tecnica
Il criterio di fondo potrebbe essere riconosciuto la funzione consultiva e quando occorre nell'ordinamento per una celebrazione statali esistenti nel territorio
Nei confronti del sistema bibliotecario regionale tale cooperazione si dovrebbe svolgere su due piani della conservazione e del servizio questo inteso in senso lato Casamassima si augurava una direzione
Marcia sostanzialmente diversa da quella che poi si era poi verificata negli anni successivi una formazione del DPR tre con con concretamente assunse
Riferendosi a questo bivio tenta l'esultanza massima per la Regione Toscana basterà segnalare due milioni ora statali ma procediamo diffidenze governativa di Lucca
Sollecitudine per la loro natura origine destinazione rientra nell'ambito di competenza della Regione
Finché queste saranno proteine statali non avranno mai il modo come non hanno avuto finora di svolgerlo significativa Funzione pubblica accusare giornate per la ricchezza dei loro fondi e il carattere storicamente toscano
Ma c'è di più concludeva il documento settembre per restarsene nell'ambito dell'amministrazione statale la Regione sarebbe costretta
Poi la svolta delle sue funzioni nel campo quello medio termine a creare altri cardini del proprio sistema non occorre sottolineare in periferia i danni che una situazione del genere presenterebbe a parte ogni altra considerazione ci troveremmo di fronte a una duplicazione dannosa per l'amministrazione centrale la Regione per gli utenti
Esattamente questo sarebbe successo con il DPR tre settantadue che presto arriverà in partenza dalla Regione ma lascio essenzialmente una struttura lo Stato cosicché la peggiore dovette duplicare le strutture
Questo naturalmente con risultati anche positivi perché poi dico questa esperienza ad uno ad uno tutti nessuno Taranto quanto la politica regionale di quegli anni
E anche degli anni successivi abbia poi inciso fortemente nello sviluppo delle biblioteche pubbliche in Toscana tuttavia è un utile che riflettiamo su questa scissione che allora si è determinata e che nemmeno successivamente si è poi più sanata anche se poi è nato SBN anche se sono nati i processi di cooperazione è una frattura della quale anche loro ancora oggi portiamo portiamo il peso ed è una frattura della quale portarono il peso secondo la mia
Opinione tutti i progetti di sistema bibliotecario che nacquero negli anni settanta ottanta con grande entusiasmo con grande entusiasmo da parte delle amministrazioni locali il debito steccati
Questi progetti di cooperazione avevano il fiato corto in quanto essenzialmente erano costretti a giocare sulla cooperazione biblioteche di enti locali e tagliando fuori
Le risorse sia in data dal punto di vista documentario dal punto di vista proporzionale le risorse più grandi che in questa regione si trovavano e che la stessa indagine che ho citato all'inizio documenta in maniera palmare
Io credo che questa partenza dell'esperienza della costruzione di strutture di cooperazione di reti proprietarie dei sistemi Beba
Prendere coscienza fino in fondo di questo limite se noi pensiamo di costruire strutture di cooperazione che serve unicamente a condividere risorse avremo di nuovo il fiato corto
Bisogna avere coscienza che queste reti bibliotecarie cantano costruire debbano essere avrebbero un carattere fortemente fortemente interistituzionale
Però essere capace di mettere insieme il patrimonio degli enti locali che sono considerevoli e l'abbiamo visto
Vende biglietti alle statali dell'Università demo istituzioni culturali
Al di fuori di questa capacità di mettere in comune davvero le risorse ripeto io credo che l'esperienza rischia di non andare molto molto lontano e il rischio di non andare molto lontano segreti millenari ne costruiremo
Non saranno essenzialmente strumenti per accedere alle risorse esterne al sistema e non solo per condividere quelli interni risorse esterne al sistema vuol dire Sistema Bibliotecario Nazionale poteri ossia il Circle dire presso della British Library proprio un universo mondiali
Di comunicazione al quale oggi Goretti telematiche ci danno la possibilità di accedere e al quale dobbiamo accedere se vogliamo
Fornire ai cittadini un servizio di Abba qualità reale insomma e non solo qualità qualità autoreferenziali
Abbiamo fatto una piccola indagine l'anno scorso sull'obiezione toscano diretto locale che erano automatizzate c'ha risposto Chen cinquantadue che avevano tre milioni e mezzo di gomme e mediamente questa biblioteca avevano quasi il sessanta per cento di Natale da automatizzate in alcune province la percentuale arriva all'ottanta a settanta al volante addirittura questo diciamo la carta che non ci troviamo in questa partita in questa partita del della costruzione delle reti dell'andare in rete di scambiare informazioni attraverso internet alla base di questo c'è secondo me alla base di questa possibilità cioè la nostra possibilità di creare flussi
Comunicazione di scambiare opinione io vorrei concludere questo intervento citando ancora una volta Crocetti il quale le settantotto diceva una cosa bellissima
In conclusione del suo intervento diceva altri parleranno meglio e più a lungo dei possibili modelli disistima degli hotel Mario ricordiamo lui che dopo l'esperienza più varie
Dappertutto si tende a individuare un sistema bibliotecario prima d'ogni altra cosa un sistema di lavoro comune
Un sistema informativo queste due dimensioni credo che in quel periodo caratterizzare l'attività degli ordinaria cui stiamo di nuovo dando vita un sistema di lavoro comune è un sistema informativo
Circolazione scambio rotazione della Terra libere documentario vengono almeno idealmente dopo ecco io credo che dobbiamo essenzialmente esser capace di creare un circuito di comunicazione
Dentro la professione pentole degli utenti eccetera sono sicuro che seduce ma per questo i risultati saranno senza dubbio importanti
Profittare del fatto che mi è ritornato il microfono
Salutare e ringraziare Giuliano Calvetti che sindaco di Monsummano lascia ospitato e lo ringraziamo per questo gli auguriamo buon lavoro abbiamo Inzaghi numerosi amministratori
Che hanno assunto questo compito nei giorni scorsi approfitto per augurare loro buon lavoro per i prossimi cinque anni in un settore così delicato porta
Come quello che oggetto del nostro convegno d'ora la parola
Per gli interventi programmati voglio dire ai nostri indicati
Gli interventi programmati
Ovviamente per noi è più semplice distribuirli chi desidera intervenire è pregato di segnalare alla Presidenza con la scheda che avete nella cartellina
La volontà appunto intervenire vediamo di poterlo fare per tutti anche perché siamo con oltre dieci minuti di anticipo sul programma previsto quindici starà ci starà un numero maggiore di interventi la parola
A la dottoressa Paola Benigni Soprintendente archivistico per la Toscana io proporrei di attenerci grossomodo attorno ai dieci minuti per coloro che debbono intervenire poi insomma non non è che siamo fiscali tanto per dare un ordine non si lavora
Dottoressa
Benigni prego abbiamo siamo
Ma veramente io non avevo neanche chiesto la parola
Quando è stata data d'ufficio d'ufficio
Come dicevo fra gli interventi programma comunque ringrazio appunto chi mi ha voluto chiamare in causa la nostra attività quella della Sovrintendenza è stata contraddistinta da tempo
Da un rapporto diciamo di collaborazione con la Regione Toscana in un rapporto che ha dato anche dei frutti tangibili
Mi riferisco in particolar modo all'attività
Che abbiamo condotto per la salvaguardia la tutela la valorizzazione degli archivi storici comunali della Toscana ma non solo di quelli con la Regione abbiamo in comune un progetto di Censimento degli archivi delle personalità della cultura del Novecento Progetto che ha dato già un risultato in un volume
Con la pubblicazione di un volume
Che un guida agli archivi delle per della cultura delle personalità della cultura tra Otto e Novecento l'Area Fiorentina è un progetto che continua abbiamo in
In stampa il progetto relativo alla la la guida relativa alle personalità della cultura dell'area pisana quindi una collaborazione diciamo quotidiana quella con la Regione Toscana
Purtroppo devo dire che le risorse sono poche
Le risorse destinate agli archivi
Sono diciamo molto poche e questo è un problema che affrontiamo quotidianamente con i nostri referenti regionali con il dottore la vendi soprattutto che è il nostro collaboratore attuale
Le risorse sono poche perché epoca credo la sensibilità anche politica vorrei dire l'attenzione che la politica riserva al problema delle fonti documentarie colgo l'occasione che appunto quella odierna un'occasione pubblica per richiamare invece l'attenzione proprio dei nostri politici
Ad nei confronti di queste di queste realtà documentari che non sono solo quelle conservate nei comuni e qui la Regione Toscana
Diciamo così anticipando precorrendo i tempi andando anche al di là di quelle che sono le sue competenze
Diciamo vere e proprie a appuntato la sua attenzione anche verso altri tipi di archivi esiste una grande gamma di realtà documentarie nella regione che costituiscono la ricchezza di questa Regione
Tu eh
Diciamo degni di attenzione e tutte degne di tutela
La Soprintendenza archivistica cerca di fare il possibile per la tutela di queste fonti ha bisogno di molta cooperazione non solo dalla Regione in questo c'era ma anche dagli enti locali dai Comuni e dalle Province
Grazie io quindi mi auguro che il potere politico riservi maggiore attenzione a questo tipo di realtà culturali di questi a questo tipo di beni culturali
Ed è di chi ad essi anche maggiori risorse grazie
Dottoressa benigna ora la parola al professor Claudio Leonardi
Della fondazione Franceschini per evitare sorprese da dirò si può preparare il professor Mauro Guerrini
Prego Leonard
Devo dire che ho ascoltato con molto interesse
Le due relazioni sono state presentate
Perché a chi vive al di fuori del
Delle reti locali come dico io
Essendo lavorando in università
Essendo responsabile di un istituto culturale
Sento porre gli stessi problemi
Che in diverso modo
Noi dobbiamo affrontare e di cui francamente
Sentiamo la sofferenza
Perché i problemi che si pone la Regione Toscana mi pare con così acuta autocoscienza
Si ripongono anche gli altri
Ora mi preme sottolineare due aspetti che sono stati qui presentati e che mi sembrano assolutamente decisivi
Cioè noi chiediamo il mio momento
Diciamo così di passaggio ma
Il nostro tempo vive in un'epoca che sembra continuamente di passaggio
Cioè i progressi tecnologici sono tali che ti sembra sempre di
Dove cambiare qualcosa ora questo che credo che sia vero da tecnologie già molto più avanti degli strumenti che abbiamo e probabilmente non li produce perché bisogna pur smaltire quelli che hanno costruito
Credo che alla fine sia questa ragione della una certa lentezza della strumentazione tecnologica tuttavia e e già molto avanzata
Quindi io credo che i due punti siano il potenziamento delle reti
Come da da dottore della presidente Piccini ricordava
E largo documentazione dell'informazione come sottolineava e
Ora il punto è come si fa
A raggiungere questi due obiettivi
Beh io credo che per il primo obiettivo
Cioè che la Rete siano veramente non solo esistenti malfunzionanti
Occorre un accordo con tutte le reti possibili
Io credo che la Regione Toscana che certamente più avanzata di altre regioni
Per quanto riguarda il problema delle biblioteche e degli archivi anche l'abbiocco proprio di biblioteche sono qualcosa di più per le diverse forse la Regione Toscana potrebbe fare una proposta politica a livello nazionale
Entrare cioè finalmente in contatto il rapporto in comunicazione con le reti nazionali
Io so che lì con l'Istituto Centrale per il Catalogo Unico avuto miliardi per costruire l'interfaccia ma se la Regione Toscana ad offrire l'ottanta settanta novanta per cento comodamente accennava di videoteche che hanno già una banca dati
Del loro catalogo ma perché non offrire questa massa di materiale per un'interfaccia che permetta finalmente
Un un collegamento con SBL accorda intuita tutti sappiamo e i bibliotecari lo sanno meglio di me elesse viene funziona come funzionerà
Ma credo che gli enti centrali abbiano le sovvenzioni di contributi finanziari tali per migliorare questo
Facciamo come Toscana forse dicono cose utopica impossibile inagibile ma forse da pensarci provochiamo provochiamo una globalizzazione in Italia almeno questa mi pare
La per la seconda cosa perché i problemi sono tanti come la Presidente del Cile ricordava che il programma di conservare bene il patrimonio ma adesso non solo di conservarlo
Ma di svilupparlo di incrementarlo il problema di fare un servizio al pubblico che sia oggi
A livello di richieste del pubblico perché è vero che le quote che talvolta si sono trasformate in un'altra cosa ma perché esso è morta la forma di un'altra cosa
Perché il pubblico in qualche modo chiedeva qualcos'altro e non solo il libro
Cioè nel luogo videoteca Dement'non è più il luogo solo del libro è il luogo di altri altre cose che hanno qualche riferimento al libro i prodotti multimediali
La musica c'è tutto un insieme di esigenze debutto testa spetta di trovare in biblioteca noi dobbiamo pensare queste sentenze soddisfarle
Ora
Presente assomiglio tant'è che e io stesso ho molto sofferto nella mia biblioteca che non è una grande biblioteca cento mila libri oggi non sono moltissimi
Ma acquistare certi libri
O acquistare certe ma
è una scelta difficile ma concretissima dette devo pure cambiare questi tre computer ma ma devo cambiarle altrimenti i servizi ma allora se compro altre non comperò un certo numero di libri che sorde collane le ripeto
Tecce sono questi questi problemi sono terribili
Quindi occorre io credo perché l'avete funzioni
Occorre tener conto di due aspetti uno è cercare che l'ente pubblico favorisca l'acquisto di macchine perché se le singole videoteche devono pensare i macchinari o costruire dei software non coprono più libri e non hanno più un attività in proprio che si possa essersi
Ma se conta secondo aspetto importante come ricordava un recente convegno presieduto da Chiarante il problema delle banche dati è fondamentale
Comunicare in Rete con le grandi banche dati
Si può fare solo se collegati con le grandi reti
Ma le le banche dati stesse a cui afferisce tutto il patrimonio regionale
Devono ormai essere concepite in altro modo non più con i sistemi con i soffitti di tipo relazionale baffoni sottratto oggetti che permettano il rapidissimo scambio con le altre
Stazioni vero ecco i con le grandi reti locali e internazionali e con un passaggio a stampa un passaggio
A a CDR e via di questo passo storie dobbiamo ogni volta che dobbiamo a stampare o manda in internet può fare una stampa un un opuscolo che anche un appunto da fare dopo può fare dobbiamo
Cercare l'Inter fatto apporto no occorre che sia cambiato lo strumento di base che sia abili reagì immediatamente sulle varie piattaforme cioè voglio dire cioè uno strumentazione tecnica che solo a livello regionali io credo si può pensare a
Beh ma io credo che l'impostazione che ho sentito delle due relazioni sia assolutamente positiva e permetta un avanzamento come io mi auguro al sistema regionale
Grazie
La parola
Il professor Mauro Guerrini dell'università di Udine
Si prepara l'assessore di giorni
Siamo ancora dei partiti che non istituzionali e mi piaceva sottolineare come la proposta di legge
Precedente sia stata colta da un coro unanime di dissenso e trovo estremamente positivo che
Un partito politico come te se esponenti autorevoli DS e particolarissimo mettete Cini
Abbiamo fatto propria la necessità di rivedere sistematicamente la formulazione della legge
Non so se il settore biotech è un settore secondario per cui si consente anche una può ritornare su un cammino già percorso tuttavia noto politicamente una notevole dovrebbe essere scontata sappiamo che tanti altri settori non è scontata
Prova diciamo gli indicatori di democrazia in questa in questo cammino ripercorso e questa volta credo sulla strada giusta
La Regione Toscana ha finalmente approvato una regione una legge più snella una legge quadro composto da poche emozioni ma chiare
Si tratta ovviamente di una legge non di un trattato di lutto economia
Perché una legge deve essere appunto questa sempre più una sono una una cornice snella non un trattato di brutte economia come invece poteva sembrare qua e là la legge precedente
E tuttavia è un bene che anche in questa legge se mi sentano forti gli echi del manifesto UNESCO sulla illude che pubbliche ricordato in precedenza proprio da Simonetta Puccini
Pareggio stabilisce mi sembra puntualmente le funzioni del della regione un po'meno chiaramente le funzioni delle Province e qui credo si erano necessari provvedimenti specifici di carattere amministrativo e abbastanza chiaramente le funzioni dei comuni
La legge trentatré settantasei tuttavia niente sembrava un'ottima legge
Che nasceva in tutt'altro contesto culturale e politico in un clima di costruzione partecipata della struttura regionale
E allora principalmente lo scopo parimenti Co di esortazione no di stimolo appunto alla costituzione di una lo tenga in ogni comune
Nell'hotel che allora erano presenti solo nei grandi centri erano le lotte che storiche
E lo sei che nate fondamentalmente nell'Ottocento salvo alcune eccezioni precedente
Est dico si pensi al rigore della legge trentatré settantasei che richiamava al servizio del personale precario con la necessità prevista all'articolo sette
Che vi fossero prove tecniche dello d'economia demografia è una cosa talmente ovvia banale
Eppure c'era una necessità e necessità tuttora
Non del tutto
Superata di richiamare la necessità di prove tecniche
Se qualcuno facesse un'analisi come spero si possa fare delle proprie concorsuali
Bandite dalle amministrazione di enti locali delle amministrazioni statali è ammessa tra le province universitarie dovrebbero fuori di dipende non c'è un concorso simile ad un altro e tutte le volte il laureato chi vuole che i bus trenta e lode gare costretto a fare percorsi diversi o su o meglio ancora informarsi
Dei membri della Commissione
E poi alla possibilità che la Regione Toscana sviluppasse
Sviluppa se attività scientifiche prevista all'articolo tredici realizzate in pubblicazioni corsi culturali e borse di studio che è stata una delle caratteristiche principali che hanno distinto l'impegno culturale politico e la Regione Toscana ecco io penso che queste cose possono eh essere anche riprese in altro modo
Io vorrei formulare una domanda radicale era proprio necessaria una nuova legge
Presumibilmente si perché è stata fatta quindi è stata ritenuta necessaria più che ovvio
Era necessario abrogare parti ormai dispositivi disarmonie chic con altre leggi approvate dopo la trentatré settantasei
Però credo che la società italiana e la Società Toscana
Quando potranno
Arrivare a fare a meno della legge strutturata credo che presumo spero siano arrivati ad un livello di civiltà per cui non è più necessario regolamentare certe cose perché fanno parte del nostro DNA
Alcuni dettagli uno in particolare
L'articolo tre al punto a della nuova legge la trentacinque si chiama trentacinque novantanove no diceva che una rude care che trentasette
C'è il punto parla si parla anche di scarto
Scarto fra le varie privare i servizi della biblioteca pubblica
E mi sembra che questa sia una parola normalissima semplicissima ma che introduce una filosofia della biblioteca pubblica
Completamente nuova interessantissima giusta nella direzione giusta dicevo in che senso
Significa che e la Lubecca pubblica è intesa principalmente come struttura di servizio
Come struttura di informazione corrente con conseguenze che riguardano l'organizzazione del servizio globale dello tecniche spazi il catalogo la conservazione e così via
C'è stato un anno fa circa Follonica un convegno molto importante dedicato a questo problema e credo l'argomento debba essere ripreso perché nello Degas pubblica deve fare lo scarto
Ovvio che deve farlo io però voglio vedere quanti effettivamente lo fa c'è un problema di oculatezza ovviamente ma come gli archivi sono obbligato a fare lo scarto non solo per motivi di spazio ma anche proprio per selezione
La tipologia delle informazioni la stessa cosa è compito della lo tenga pubblica
Perché ci sono altre biblioteche che invece hanno il compito della conservazione e qui ecco che torna naturale parlare in termini di sistema perché in un sistema organico integrato
Ognuno ha il suo compito
E la lo tenga pubblica cento ha un compito
Primario l'enoteca pubblica un composito vario di base di essere più vicina a cittadino ai cittadini come racchiude calcolati altro filone di biblioteche spesso trascurate e che dovrebbero essere invece più vicino al cittadino
Avvenne e qui finisco ha accennato a dei problemi
Introdurrebbero una discussione vera di alto profilo che è stata abbandonata da molti anni c'è un'integrazione reale dei servizi bibliotecari sul territorio regionale
E sappiamo che ci sono contraddizioni italiane fortissimi biblioteche cosiddetti universitarie che dipendono dal ministero pilota e che invece delle università che dipendono dalle università e non siamo in grado di Coppa biotech Universitaria di Pisa
Non ha legami con l'università dipinte pare che adesso che lo scoglio
Sia superate ma ancora non ci siamo arrivati siamo l'enoteca governativa statale poi di Lucca che è l'enoteca di Lucca a tutti gli effetti che amministrando dallo Stato
Questo ripeto introdurrebbe un meccanismo complicatissimo difficilissimo sono reduce però da un convegno cui parlava il direttore dello ed è che il primo pubbliche bavaresi
Qui in Baviera ad esempio è ovvio che il sistema si è costituito da tutte le biblioteche presenti sul territorio
Purché lei pilota e che siano in grado di garantire uno standard che siano finanziato dalla comunità lezione finanziato dall'università tensione finanziate dai certosini dai domenicani o dalla scuola secondarie del tutto secondario
Mi sembra appunto che la legge abbia introdotto ottimi elementi che vadano in questa direzione spero che non ci sia una terza legge perché si arrivi a questi concetti col dibattito e con la consapevolezza professionale
Firenze
Si prepara il sindaco di Quarrata
Io sono sono molto contenta di iniziare il mio mandato amministrativo
Avendo questo strumento
Tra tra quelli che per intero il settore biblioteche
Sono messi a disposizione e lo dico perché questo è un mondo che anche professionalmente conosco e quindi ecco avere uno strumento di questo tipo per me significa in questa fase riuscire a potere attrezzarsi per fare davvero un bel salto di qualità
Parto da brevemente da da da pochissime considerazioni soprattutto da quella che mi sembra la parola chiave essenziale da cui partire per questa per l'interpretazione anche di di di di questa legge
E la parola chiave dette
Ripeto
E con qualche related Terme per intendersi non quindi Rete aggiungo rete telematica regionale
Aggiungo internet e quindi tutto quello che di strumentazione tecnologica a questo punto è necessario perché si possa parlare di un sistema documentario mi piace chiamarlo così che un sistema documentario adeguato a quella che è la realtà ovviamente dei nostri comuni della nostra regione ma a livello più generale naturalmente del nostro Paese
Quindi termini precisi comuni comunità direte no ne abbiamo parlato varie volte anche con l'assessore Cazzola perché evidentemente e questo e mi piace che sia così è le politiche che questa Regione sta portando avanti con un impegno serio riprendo quello che veniva detto dal professore adesso che è intervenuto prima di me
Con un impegno serio del del gruppo il PDS in questo dei dei DS in questa legislatura insomma da da vario tempo
Un impegno serio proprio per per andare avanti in questa direzione di di grande di di di grande sviluppo di diciamo di attenzione allo sviluppo tecnologico
E senza queste o non si può non si può parlare di un sistema documentario adeguato ai nostri tempi perché ero sappiamo bene no quello spessissimo diciamo c'è stata l'idea secondo la quale le politiche anche dei comuni oltre che delle altre istituzioni sono andate avanti l'idea era un po'quella di un ambito molto settoriale ci sono dei libri ci sono da mettere in Rete perché voglio dire si parla da vent'anni da trent'anni tutto questo quindi sistemi bibliotecari eccetera però il concetto ovvero di disservizio che non sia solo un servizio per la richiesta di libri no ma un servizio che sia un servizio per il cittadino meno un servizio completo anche su altre parti altri aspetti documentari e di materiale delle amministrazioni materiale pubblico che in realtà non era mai stato messo a disposizione oppure era messo a disposizione non il modo accessibile evidente che invece adesso con la Rete
E con quello che lo sviluppo tecnologico ci consente tutto presto e messo a disposizione parlo anche delle delibere parlo della grande biblioteca virtuale che è una Rete Civica ben fatta di di un'amministrazione pubblica
Qui davvero si parla di documentazione vera su quella che è la vita istituzionale la vita
Kakà storia che conservazione quindi che è raccolta specifica anche di strumenti però è quel qualcosa che poi si può correre il rischio di mettere davvero a disposizione della comunità del della comunità civile
Ecco quindi rispetto a questo un una richiesta cioè io immagino che adesso cominceranno a partire naturalmente tutte le richieste da parte dei Comuni ce lo strumento quindi vediamo i finanziamenti vediamo com'è che possiamo mettere a disposizione e e cominciare a lavorare non su queste risorse
Ecco la raccomandazione che può essere quella che questi progetti che arriveranno ecco dovranno essere presi in considerazione soltanto assieme in nella logica di Rete sono pensati
Perché altrimenti continuiamo a la correre qualche rischio cioè di lasciare di lasciare qualcuno al di fuori del percorso no e questo credo che non sia giusto né per le grandi né per i Comuni che mettono a disposizione naturalmente maggior numero di materiale le istituzioni e università eccetera nel
A un supporto a un piccolo comune per il proprio sistema bibliotecario ecco bisogna occuparsi subito che questo Comune abbia la possibilità di essere collegate in Rete bisogna comparsi subito che la rete telematica regionale share vivi bisogna che quindi il collegamento ci sia bisogna nel contempo cominciare a lavorare con e questo credo che non si è si ascolta non sia stata ancora fatta a sufficienza e questa a livello nazionale forse c'è anche un certo ritardo
Credo che l'ultimo convegno all'ultima conferenza nazionale sul sulla società dell'informazione quindi sui problemi
Del degli operatori no dei gestori dell'Ariete sia un tema da da far approdare in modo serio anche qui anche nelle nostre sedi locali perché è evidente che finché non avremo infrastrutture attive
E finché non ci sarà una una un sistema di tariffe compatibile evidente che comunque ci saranno dei gatti difficilmente superabili da parte dei soggetti più deboli
L'ultima questione è quella della della condivisione veniva già detto ecco anche su questo secondo me bisogna lavorare molto perché comunque ridevamo prima dicevamo bene meno la la la biblioteca del Consiglio regionale fino a qualche tempo fa forse parlava con la biblioteca di la giunta cioè c'era e c'è qualche problema in questo senso figuriamoci quindi le grandi biblioteche delle grandi istituzioni figuriamoci le biblioteche dell'Università le abilità biblioteche del Comune di Firenze ad esempio che stanno cominciando sono in Rete naturalmente ma comunque che hanno avuto fino a qualche tempo fa
Qualche problema di tipo infrastrutturale per collegarsi con le biblioteche di quartiere che sono un momento vitalissimo naturalmente
Ecco gli Uffici relazioni con il pubblico proprio perché io vedo un un sistema integrato importante se si vuole parlare di servizi veri no ci sarà la documentazione su quanto contenuto in quella certa biblioteca
Ed è questo no Presidente ottenere ci sarà il sistema di tipo di di
Viscidi no per cui alcuni documenti integralmente potranno essere messi a disposizione però certamente ci deve essere anche un sistema che consente la messa in rete
Di tutta la documentazione che serve al cittadino che serve per sapere com'è che funziona l'amministrazione che serve per sapere quali sono delle due delibere del dei vari organi torna terminano la propria vita e quindi in questo senso il sistema documentario diventa ricco e diventa davvero a disposizione diventa davvero un servizio e da qui ecco mi sembra è anche molto molto bello il titolo no di questa iniziativa Simonetta cioè il fatto che non si vogliamo parlare di servizio non vogliamo fare nulla
Di due non vogliamo fare niente soltanto per addetti ai lavori ma vogliamo dare davvero un servizio questa legge può essere lo strumento ovvero perché questo lo possiamo fare con l'aiuto naturalmente con con la nostra fantasia poi dei Comuni che devono fare proposte serie con una certa con un certo rigore ecco meno il nella nella predisposizione poiché del delle risorse da parte vostra perché il rischio politico e di fare dei bei progetti che non riescono ad utilizzare quelle che sono poi le risorse che anche a livello europeo dobbiamo intercettare su questo perché sapete bene e poi il quinto programma s'su questa prevede moltissimo quindi ecco possiamo effettivamente sulla base di questa legge riuscendo a fare progetti che siano di Area di Area Vasta ecco su quello corriamo il rischio davvero ad intercettare dove dei finanziamenti possano essere davvero interessanti nell'ottica del servizio al cittadino
Ecco quindi in una valutazione assolutamente positiva di quanto di quando il lavoro che è stato fatto anche difficile quindi in questo senso
Credo che ci sia una già che ci sia anche una una una Berna soddisfazione perché è riuscito a giungere a questo risultato una una bella soddisfazione perché effettivamente possiamo a questo punto a partire in modo serio su qualcosa di davvero interessante
Se lo dice che all'altra roba
Stefano Marini sindaco di Quarrata dopo di lui Massimo Rolle presidente dell'Aib Tosca
Grazie prende la parola da un livornese fa sempre piacere
Mi inchino di fronte a tanta Magna allora ed io prendo una
Un accenno già fatto siccome è riunione indetta dal
Partito Democratici di sinistra
Colgo l'occasione anche per ricordare ci sarebbe bisogno di parlarne sempre di più dell'aspetto culturale in genere questa volta lo facciamo per le biblioteche ben venga degli attivi e cosa importante
La questione culturali all'interno del mio partito mi pare una questione da affrontare fare una delle questioni più importanti e di dubbio avrei desiderio ecco di parlare di discutere
Insieme di un patrimonio che ricchezza io non posso prevede l'immigrazione veniva accennato all'inizio solo come un problema sociale dove limpido dove gli
Folla varie gallerie mettendogli alloggio il problema è quello il problema della cultura dell'immigrazione non è un problema e se affrontato anche all'interno del partito in questo ambiente un po'così del io vorrei caratterizzano in qualche modo davvero una proposta da fare proprio come proposta come ricchezza del proporre il potere riflettere insieme su alcune questioni fondamentale e partendo dal titolo il diritto alla io dico che se e il dovere e è il dovere da parte nostra proprio dovere quello della documentazione dell'arricchimento e della diffusione
E in questo senso del dovere riferito in maniera particolare anche all'archivio alla storia al patrimonio al al contendere il culturalmente certe anche le appartenenze e la storia il
Un percorso
E questo per tanti motivi perché credo che una comunità sia fatta sì di progetti ma è fatta anche di identità diventi sai ce n'è bisogno ce n'è bisogno
Patimenti siamo tutti e sommersi ripassate scommesso otto luglio rispetto a quello che viene a quello che ci viene proposto quello che ci viene manda
L'abbiamo già pezzo delle battaglie vedo che l'appiattimento rispetto all'informazione televisiva
Via via ci sia ci sia già stato un rendere facili le cose allora perché il problema della biblioteca al problema dell'archivio perché è roba seria è una cosa che va affrontata con serietà con coscienza faticosa
Il
Non facile
E perché ho fatto questo riferimento perché intanto l'informatizzazione bene
Finora io che faccio l'assessore all'occhio la cultura e da quando sono entrato comune dall'ottantacinque e di chiaramente il oltre al consiglio comunale gli abbia detto il sistema vetri le biblioteche e gli ha detto legato com'è bello come funzionerebbe bene quanto sarebbe bello
Poi in pratica per esempio non ci siamo trovati d'accordo sui linguaggi allora il se Dini
E da quella tappate invece la biblioteca di Pistoia copra volante un linguaggio probabilmente migliore e urlante è intanto troviamoci d'accordo sul sei virgola sei per lingua si parla si ragiona
In che maniera e questo mi pare un problema è la difficoltà di uno dei tanti Comuni del dirigente e passa Comuni
Che ci sono in in questa regione ma che vuol dire che vuol dire questo e cioè probabilmente ancor ritardo culturale nostro rispetto a questo parlavo col funzionario e mi diceva a Sab belli sotto ad un sito internet Amazon si ritrova tutto tutti i libri del mondo sono lì io l'ho scelto a Rivoli mi danno titolo bibliografia autore e le prime tre pagine di tutto il mondo lettura bolidi già ora io mi sento un po'nell'assenza del ho la sensazione ve la riporto velocissimamente una volta nel novanta con la delegazione andammo o ad Hebron è in una situazione difficile occupazione mettevano una
La cooperativa un gruppo faceva delle ceramiche che lì c'è la musica pompa li chiami i termini
Ahimè siamo libere son partiti non questa cosa lo politicamente ci pareva di fare Lanzi addizione trovare collegamenti e quant'altro io siccome sono cioè Cino poco poco formale può vedere didietro chiedo poi dietro è che trovo i panini Creta per fari i le per fare questi atti veniva da Montelupo
Allora il problema è che l'impresa era arrivata a sei prima di me
Allora io non vorrei Tenno certa darsi uno su questioni che poi risultano Betti e perché ci son già passata Banti
E allora noi a discutere sul sistema direte voi su internet ritrovo di calibro e non sono stato buono con le nostre biblioteche di trovare perché a questo punto non so che mi serva la Rete
Se non c'è un sistema di eccellenze perché se devo sapere perché dice cioè otto milioni di libri
Bene son contento ma se c'è un milione di Piccole donne crescono bianco tende dette me ne foglio vuol dire ripete cioè ove c'è otto libri può alla fine in tutta in tutta la Toscana
Quindi bisogna vedere quanti che isole chi sono eccomi
E allora assenze una tesi se ci sono delle eccellenze
Se si dice a Quarrata probabilmente tesse o me me da un vento di da Harvard esanime il percorso sulle è specializzata in quello e che vuole certe cose probabilmente le può trovare a Quarrata antiche
Agli arabi del sindaco di Locarno di vederlo
Lì che ci sarà un altro tipo di specializzazione e che poi un servizio all'amico Monica patimenti seppe dei titoli ci sono li trovo mi basta
Mettere il mio sito in internet perché c'è tutto biblioteche e me lo ritrovo
Allora il problema il problema
è possibile fasce una roba facile podestà il problema è quello di far leggere il libro invece tre chi si mette il libro il problema è un altro ecco fare il titolo trovare la disponibilità e la fruizione gli orari il personale soprattutto nel luoghi più piccoli come si riesce a diffondere e questa cosa così come con la collaborazione dei delle strutture delle strutture private
Io posso accedere e lo posso giocare Lo Parco la la peste invertiti posso accedere al proprio in Catalogna e farmi inviare la roba me Medan vi hanno via
Questo lui non lo so se è possibile non tutte le mie le nostre facoltà o se è possibile con tra di noi sicuramente no
Ecco allora
E Michele scusate se sono se sono stato lungo
Credo che ci sia un problema si di risorse
Indubbiamente sono stato contento dell'intervento fatto ora da Firenze perché ma aveva un po'preoccupato avvolgibile abbia fatto tutto mio si chiedeva il fate voi glieli diedi ridistribuire risorse
Sono contento son contento apolidi bene perché diciamo siamo un pezzo avanti
Il mille l'altra questione dissi di risorse ma anche un progetto culturale nostro perché io mi voglio riscattare dietro solo a a un problema di soldi
Quando un problema di formazione nostro ad amministratori non siamo chiamateli servizio la mente a gestire occupare dei posti per gestire funzionalmente un potere non me ne frodi niente di questo sale perché perché accomodare Bauli mettere affossare fosse mettere lampioni ogni la pretesa della sospetta invece può andare a qualcun altro e non importa che io sia sì di sinistra o di destra badate bene
è in progetto un progetto culturale che ho io nella testa
E che vorrei condividere con atti innanzitutto proprio
Un proietto un pensiero allora le cose le cose secondo me che si fanno scusate se sono stato a lungo ma ringrazio dell'occasione che non è facile per questo non è facile discutere di queste cose al nostro
Grazie
Parola ora a Massimo Rolle dopo di lui Carlo vicoli bisognerebbe Marini detto ritirasse un piccolo distintivo che l'assessore Gazzola la presidente Crescini ti hanno destinato
L'iniziativa che si chiama porto franco che come sai visto il clamore del Livorno l'atto di nascita
Bene io porto quali la posizione dell'associazione protette sezione toscana sovrapposizione associazione professionale brutte carie degli atti
All'epoca Toscana
Do atto anzitutto diamo atto al partito di maggioranza relativa toscano delli della stordimento e l'impegno assunto nel dell'incontro del dicembre novantasette di modificare la prima proposta di legge presentata appunto novantasette e di aver raccolto in questa nella no nuovo prodotto la legge novantacinque novantanove buona parte delle osservazioni che soprattutto verso San l'associazione professionale nell'intero mondo
Courtois toscano aveva avanza devo dire anche sul metodo che quest'ultima parte in fase è stata nome di abbastanza concitata direi dolorose come discussione
Alcuni quelli meno proceduto hanno ricordato la legge lì la gestazione della legge trentatré del settantasei ecco indumenti clima è diverso ma i tempi sono stato indubbiamente anche diversi lo lo allora giovane uno declinando o assistito diamo testimone diretto della del del dibattito discussione sulla trentatré che coinvolse allora tutta sua Toscana su azione diversa e dovette quest'ultimo sotto fase di elaborazione legge trentacinque è stata abbastanza accelerata è abbastanza diciamo non condivisa pienamente anche se il prodotto
Io devo dire che diciamo che sostanzialmente positivo e diamo un giudizio di sostanziale positività della nuova legge
Soprattutto riconosciamo che accompagna una serie di proposte suggerimenti di richieste che allora fin dal novantasette appunto come associazione professionale avevamo presentato mi piace qui ricordare la concezione anzitutto il profeta che sta dietro alla legge trentacinque
Che ricordi riportata anche nel nella nel nel titolo dell'incontro di oggi quegli a bloccare come dritto come espressione strumento del diritto il CID pieno diritto di cittadinanza
Oppure la riconsiderazione in questa legge negli archivi che nelle proposte novantasette era completamente assente la centralità della cooperazione o come strumento politico per per ottenere risultati i gli obiettivi del della proprietà pubblica impegno che ad la legge richiamo in poi la Regione a l'integrazione a operare per l'integrazione
Dei servizi precari indipendentemente dalla dalla appartenenza amministrativa e qui faccio
Presente anche l'assessore nuovo assessore come Firenze uno delle palestre di questo discorso sarà necessario Interstate diffidenze in tutta la realtà di assenza attuale d'un servizio Proteo pubblica degno di questo nome
Ancora l'aggiornamento le formulazioni forti della legge sul versante l'aggiornamento professionale
Biblioteca consapevolmente o decisivo la fase di innovazione tecnologica accelerata di rinnovamento
Accelerato come momenti come supporto a livello alla qualità del servizio devo dire che accanto a questi elementi positivi ci sono poi le finezze nella formulazione legislativa sonori va poco comprensibili
Noi come associazione professionale con riferimento a una una una soltanto
Il la nostra richiesta di una affermazione riconoscimento della qual è implicazione personale del personale addetto al brutto negativi trova una sua formulazione dell'articolo tre in un punto accanto alle risorse strumentali
Il che mi sembra vada anche in controtendenza tutti i tank anche si fa nella nel natura organizzazione attuale sulle risorse umane e via discorrendo poiché la legge questa qui in qualche modo non è che c'è un riconoscimento esplicito ci sarebbe potuto essere
Ecco comunque dico positività nell'insieme è una legge di principi come chiedevamo non la legge dico risposta al livello di atti amministrativi tutta una serie di scelte politiche
Chiaro mi confronto a quel punto a punto
Con le istituzioni anche con la sua sorpreso anzi sposta sugli atti amministrativi sul piano indirizzo è stata la legge per cui chiediamo che nelle consultazioni sul piano Indirizzo
Le associazioni personale trovino una loro collocazione adeguata su questo siamo disponibili al confronto stiamo per mentalità allestendo se posso
Aveva preparando una ma iniziativa pubblica non pongo comune fra Regione Assessore professionali di presentazione e di diciamo discussione dalla nuova legge
Carlo vivo dice il presidente
Della sezione toscana della dopo di lui
Prenderà la parola don Luciano Tempestini
Io deve aggiungere sono poche cose a quelle che sono state già dette soprattutto dall'ultimo intervento di massima Rolle del resto diciamo forse proprio dalla dal dibattito che si è sviluppato su questa nuova legge sin dalla prima fase che si è stabilita una collaborazione più stretta fra le due associazioni dalle due sezioni toscane
Dell'Associazione naz video vede due TIR carichi di archivisti che credo sia uno dei risultati positivi di questa fase diciamo del del dibattito a questa fase dell'iniziative e forse appunto anche la legge almeno per quanto mi riguarda credo che rappresenti uno dei lati così più più significativi che rappresenta è rappresentato proprio da questa presenza congiunta degli archivi e delle biblioteche che
Esisteva anche nella precedente formulazione macchiette risentiva che è un clima politico anche di una una legislazione differente che ancora dava poteva dare adito a dei problemi o crede appunto una degli aspetti positivi che in piccola parte anche le associazioni anche associazioni archivisti a favorito in questa fase appunto di di formulazione del testo poi finale sia dovuto proprio a questo clima diverso che si è creata ultimamente penso alle nove o alle alle normative di livello nazionale di conferimento di di potere alle Regioni e cioè decreto centododici che hanno in qualche modo appunto almeno in parte ha aperto la strada a possibilità di fare di collaborazione specialmente la valorizzazione dei beni culturali e che sono in qualche modo appunto recepite anche nel testo nel testo rendendo la Regione Toscana io credo che questo sia un aspetto importante che essi che viene recepito l'altro aspetto importante che ha sottolineato anche Rolle
Credo sia Istat appunto della necessità anche di una qualificazione professionale di una formazione professionale che tenga conto di questo di questo mutato clima cioè di fatto appunto che
Ci sia una collaborazione anche le norme stabiliscono collaborazione più stretta tra archivi e biblioteche e credo debba anche riscontrarsi in un livello di formazione degli archivisti e bibliotecari in qualche modo appunto
Sempre più diciamo non uguale norme reso uguale ma in qualche modo appunto avvicinato perché e qui probabilmente intervengono anche altri aspetti che sono stati anche sollevati da altri interventi cioè gli aspetti anche dell'innovazione tecnologica e delle nuove tecnologie nella consente la valorizzazione una osservazione anche la catalogazione dalla documentazione che anche questi aprono sicuramente dei memorabile terreni di confronto e di di sviluppo diciamo che al quale è giusto che partecipano professioni diverse che non si debbano ma io credo annullare l'una nell'altra tutt'altro ma che invece proprio da questa da questo sviluppo da questo confronto possano essere rafforzati questo io credo che appunto nella legge c'è scritto non c'è scritto ovviamente non non ci può essere scritta a livello diciamo è una reggevano striscioni principi ha però apre dalla possibilità appunto di sviluppare queste cose insomma quindi e comunque forse in questa direzione si muoverà la politica della Regione se in questa direzione si muoveranno agli altri
Soggetti istituzionali presenti nel territorio credo appunto che si potranno raggiungere importanti e risultati
Grazie all'uso della parola e Aldo angosciano Tempestini della biblioteca leonina nato il seminario vescovile di Pistoia dopo don Luciano avrà la prova dei lavori
Io ho anche qualche altra responsabilità rispetto al vittima di un semplice bibliotecario sono il vice presidente dell'associazione dei piloti Callicle si astici
D Italia non ho Anna va bene consigliera solo per normalmente lo dico perché forse in una occasione come questa e anche e anche importante non è soltanto anche perché normalmente mi presento come bibliotecario perché mi mi sembra più giusto fondo e quello che
Tecnicamente dovrei fare di più anche se poi si fa se ne fanno tante altre niente io vorrei partire proprio dalla
Da questo
Che porta al suo interno come base del programma un codice liturgico
Tra l'altro probabilmente legato alla festa di San Tommaso Becket martire quindi uno che ha anche
Pagato con la vita il suo il suo ribellarci alla al potere statale fondo al è unico
Di c'è anche questo punto una
In fondo credo che gli archivi e le biblioteche diano anche questa la documentazione documentazione di una storia che si è depositata di una storia che si sta costruendo oggi e poi sicuramente di una storia che qualcheduno dopo di noi costruita realizzerà in antagonismo in nuovi risposta alle nostre ma e queste sono cose che come diceva prima Stefano Marini sono anche parte della nostra cultura ma più di tanto forse non riusciamo a a gestirle però ecco credo che questa idea ancora più approfondito della collaborazione dell'integrazione che la nuova legge
Presidenta fra potenzialità e possibilità diverse
Passa dare ancora alla Toscana un un punto in più cioè di essere come lo è stata nel passato punto di raccordo si di situazioni
Di intense e anche di manifestazioni da da manifestare ebbe a manifestare agli altri in fondo
Il Granducato è sempre stato se lo possiamo cominciare
Un cuscinetto fra i grandi eppure ha saputo essere oggi un
Anche oggi un punto di riferimento
Per prima tanto quindi quando si parla dell'Italia si parla di Firenze di Venezia
Dire umana ancora ancora però le altre grandi realtà in fondo sono anche dimenticati
Una capitale europea che noi italiani abbiamo dimenticato il Napoli perché Napoli nel secolo scorso era l'unica grande capitale europea che avesse a livello europeo che avesse l'Italia
Poiché va bene vicende vicende di queste dobbiamo anche dire vicende di conquista e non di integrazione nel territorio italiano hanno fatto che Napoli decadesse
Economicamente col e culturalmente
E quindi queste non mi direte ma che c'entra questo con con il discorso del degli archivi e delle biblioteche c'entra perché soltanto integra partendo da questo ed integrando queste situazioni noi possiamo essere ancora una volta l'avanguardia cioè prima si veniva detto cento biblioteche ecclesiastiche
Perché hanno differenti differenti patrimoni differenti culture differenti anche modo di di crescita
In Toscana non ci sono molte biblioteche ecclesiastiche che si rivolgono al al ai quartieri forse perché non ce n'è bisogno
Indi e per fortuna non ce n'è bisogno in altre parti d'Italia ci sono delle biblioteche pubbliche pilota che ne fanno un pubblico servizio solo biblioteche ecclesiastiche anche a Milano
Perché io ho esperienza di un quartiere milanese dove un'unità è la biblioteca pubblica quella che ha messo su la parrocchia che ha un sacco di materiale anche Modena quindi un po'questo e il è il modo di di vedere le cose da parte degli enti ecclesiastici anche immerso funzione di qualcosa che ormai ha già sei o sette anni di vita questo
Quest'integrazione questo accordo che c'è stato in provincia di Pistoia fra i comuni fra la Provincia e il Comune di Pistoia e e la diocesi più riuscire qualche cosa è stato fatto forse poteva essere fatto di più nel futuro sarà sicuramente fatto ha fatto di più premi penso che poi allena parlerà della Rete
Pistoiese in fondo noi proprio in virtù anche di quella convenzione siamo ben lieti di di accedere a questa a questo sviluppo che mettere in
In ambito pubblico
Quello che un uso pubblico più o meno mascherato la sempre l'ha sempre avuto cioè questo patrimonio non deve essere solo ed esclusivo uno solo di studiosi perché gli studiosi quello che vogliono trovare
Primo poi ci riescono a trovarlo
Ma è di aiutare
La comunità nel suo insieme a scoprire percorsi di ricerca che si sono valori sensibilizzazione della loro storia o anche della propria esistenza oggi siamo subissati di richieste
Gli antenati perché ognuno crede di
Di discendere da qualche imperatore o da qualche grande nobile però ecco questa voglia di ricostruire anche le proprie origini credo che sia anche un bisogno di dare certezza culturale a quello che noi siamo oggi
Grazie ambrosiano la parola ora l'amore
L'attrice della commissione nazionale
Il biotech che pubblica Dellai dopo lavori Laura De Sica
Prima di tutto ringrazio da un tempestivo per avermi invitato a parlare dello stato dell'arte della rete bibliotecaria
Di Pistoia io però non non intendevo intervenire a proposito della biblioteca forte Queriniana della Rete Provincial di Pistoia quanto piuttosto in veste di coordinatrice nazionale della missione biblioteche pubbliche
E la commissione vedete che pubbliche ha lavorato proprio nei mesi recenti a un documento che da me interpellato raccomandazioni per le leggi regionali
Dove nucleari alcuni punti sostanziali che a nostro modo di vedere sono irrinunciabili per la redazione di leggi regionali alla d'attualità diciamo e quindi che riescano a far presa sulle esigenze di sviluppo delle biblioteche
Devo dire che la la legge Toscana corrisponde pienamente alle aspettative che avevamo punto inserito all'interno di questo documento
Quindi avete lavorato anche alla come come sette in Toscana alla redazione di richieste di partita inserire al nella legge regionale nella prima stesura il parere è senz'altro positivo su il testo sta che è uscito definitivamente dal dal Consiglio regionale
L'attenzione è verso nomina crescita uno sviluppo qualitativo dei servizi di libertà è tabù
Questa legge regionale un punto di partenza e questo mi sembra che sia pienamente presente a ai al Consiglio regionale all'assessore alla cultura e a tutto il settore dell'Ufficio Beni librari
Una crescita qualitativa che quindi permetta di erogare servizi migliori far crescere l'utenza a far crescere il rapporto fra appunto alla comunità come la leggenda vuole chiamare e i servizi erogati si tratta di lavorare per neanche sul carte dei servizi su carte dei servizi che abbiamo dei punti di riferimento perché sì diamo a standard qualitativi
Come base di partenza per sviluppo e progressivi
Naturalmente occorreranno investimenti occorreranno risorse occorreranno
Finanziamenti per lo sviluppo di queste reti perché appunto sono in una fase di costituzione dovranno quindi dare dei frutti concreti
Io
Condivido pienamente
Certi punti certi passaggi della legge dove essi
Crea un rapporto fra il servizio biblioteca pubblica gli archivi e altri servizi informativi per esempio gli uffici per le relazioni con il pubblico
Le reti significa credo che appunto la biblioteca pubblica debba sempre più contestualizzare se all'interno di quel mondo che vede protagonista un solo le biblioteche come erogazione come erogatrici di servizio informativo ma tutta la catena del libro dell'informazione e della comunicazione quindi la biblioteca come contestualizzata all'interno di questa catena di produzione e diffusione della conosce
A questo proposito c'è stato e il trenta giugno scorso Forum a Roma sulla società dell'informazione
Dove appunto si è parlato di alcuni degli aspetti che la dottoressa bacino richiamava nella sua relazione personale la la formazione lungo tutto l'arco della vita all'aria
La la possibilità di accesso all'informazione come
Partono indispensabile qualificante di una società del welfare queste sono obiettivi di anche per l'Aida sono punti sostanziali sui quali si sta lavorando per definire cercare di costruire un servizio biblioteca pubblica in Italia che sia più rispondente alle esigenze del cittadino
Nella nella nostra legge Toscana
Mi piace osservare in particolare tre passaggi che è rilevo come non saprei dire punti caldi cioè per a spetti sul quale probabilmente ci sarà da tornare sopra riflettere e approfondire
Quindi mi auguro anche lavorare insieme per costruire percorsi il più possibile ottimali Giunone
Il punto riguardante l'integrazione tra sistema regionale e servizi bibliografici nazionali
Due sono i commi sui quali la legge scende in merito a questa integrazione
Il comma quattro dell'articolo tre
E il comma sei dell'articolo sei
Ecco sul tema dell'integrazione tra servizi biblioteca pubblica e Servizio bibliotecario nazionale
Ci sono dei lavori in corso riguarda riguardanti la proposta di legge quadro per le biblioteche che sostenuta dall'Aida e che risulta essere in discussione non so a quale fase in Parlamento
Mi preme sottolineare che quello che oggetto di questa proposta di legge quadro
La e volontà di costruire della sinergia fra servizi di vario livello fra istituzioni diverse assente si rafforzino i servizi al cittadino e servizi di recare al cittadino e il percorso che si va costruendo intende essere il medesimo che è argomento di quanto la Commissione Pat paritetica stato autonomie locali a all'oggetto dei suoi lavori
In pratica l'intendimento è quello di costituire sinergie di forse erano era questo che aveva ma non hanno mai usato questo termine la dottoressa Bencini sussidiarietà però forse era questo a cui alludeva in un passaggio della sua relazione quando ha parlato di rapporti che potrebbero andarsi che si auspica di poter costituire fra Stato e regioni così come fra Regioni ed enti locali si stanno attuando
Ecco quindi Leida sta lavorando in questa direzione su questi temi un alto punto caldo della legge Toscana e l'articolo otto dove si parla di gestione dei servizi
Ora come tutti sapete certamente male di me al Senato c'è un disegno di legge quattro mila quattordici
Si occupa della riforma della centoquarantadue
Dovrebbe si prevede
Una revisione comunque una riformulazione di quelle che sono in mano di di gestione dei servizi agente locale
E dove si parla di gestioni associate e questo una un punto che dovrà farci riflettere anche nella creazione delle reti locali in Toscana delle reti bibliotecario documentario locali in Toscana
E si parla anche di esternalizzazioni nei rapporti con il privato nel settore privato
Ecco queste sono motivi di di di riflessione dovranno essere oggetto di di approfondimento anche da parte dell'Aib perché possono esservi in in questi punti di questo disegno di riforma della centoquarantadue degli elementi di di grande crescita e sviluppo del degli stimoli verso una grande crescita e di sviluppo dei servizi che si vanno a costituire in Rete
Parallelamente però e qui band all'ultimo punto mi piaceva rilevare come punto caldo della legge toscano all'articolo quattro
è necessario riflettere anche Sulu quello che è si intende
Essere il rapporto con il privato e il principio della gratuità dei servizi che appunto all'articolo quattro legge Toscana enuncia
Perché
Sicuramente uno degli intelligenti del di chi sta lavorando a questo disegno di legge di andare a costituire delle sinergie con il mondo privato e questo correttissima giustissimo
Si tratta però ha anche di capire
In maniera più completa e di inquadrare meglio nella nella nostra situazione attuale dei servizi bibliotecari
Quello che era stato fino ad oggi il principio irrinunciabile della gravità del del servizio di base
Principio stabilite a livello internazionale per quanto riguarda appunto i servizi di base della biblioteca pubblica dagli organismi Morricone squilli sulla
Noi crediamo che sia opportuno riflettere proprio da tecnici
Ulteriormente su questo tema
Con il comune di viareggio abbiamo in programma nella prima metà di novembre
Un convegno dedicato proprio ai problemi della gratuità del servizio nella biblioteca pubblica e delle tariffe
Il convegno è in corso di organizzazione faremo conoscere al più presto la data il programma dettagliato
Però appunto tengo a raccomandarvi la partecipazione anche degli amministratori perché penso che potrà essere un momento di approfondimento di questa problematica trattato in questo momento a viareggio esclusivamente dal punto di vista non tanto gli amministratori in quanto della professione
Nel rapporto tra quello che noi vorremmo forse la direzione di crescita e di sviluppo della qualità dei nostri servizi
Critico di esse
Dopo feriti direttore della provincia di
Dunque c'è un punto della legge che mi sembra così Parlamento interessante per il Gabinetto Vieusseux
E quello in cui si cioè che tra le funzioni della Regione cioè la per garantire l'ottimizzazione dei servizi si opera per integrare le attività detenute precario archivistici e documentari presenti sul proprio territorio indipendentemente dalla loro appartenenza istituzionale
Prendesse cioè questo effettivamente questo questo ibrido dell'appartenenza sotto una e non solo perché così è un ente morale per finanziato dal Comune
Ma sicuramente non rientra nei come caratteristiche nella propria storia né quella né le funzioni
Nella nelle caratteristiche Fabrizio della biblioteca dell'ente locale della videoteca pubblicamente locale
Senza contare che poi questo istituto dagli anni settanta contiene anche un anno importantissimo archivio contemporaneo nativo del Novecento che
Quindi nel Complesso arricchisce enormemente il patrimonio documentario entravano orma da questo punto di vista
Ritornando alla Biblioteca quali sono le sue funzioni non sono proprio io che il diritto cioè del del garantire l'informazione al cittadino come invece che rientrano invece per le funzioni dell'offerta pubblica
In senso stretto
Però sicuramente ha l'importante funzione almeno è quella che ha svolto nell'arco dei secoli
Che è quella della promozione della lettura che pure rientra tra i punti della deleteria per l'ente locale e probabilmente proprio perché è stato il luogo deputato della lettura centinaia di migliaia di lettori italiani e stranieri
Probabilmente questo ruolo
Andrebbe anche ulteriormente sviluppato anche in relazione con le altre biblioteche quelle dell'ente locale cioè le vetrate delle proprie conoscenze ma forse anche se potrebbe avere un ruolo Prodi
Carolina diciamo
E praticamente per tutto il resto c'era una un risvolto sul piano della dove li ha messi a disposizione insomma del proprio patrimonio del proprio catalogo
Che ha già trovato una prima applicazione nella versione del della biblioteca del PSI alla non svegliarsi oscillando Rete pronta provincia
Dell'aria futuribile perché poi alla fine Tina
E chi
Prevede devono andare ulteriori applicazioni anche per quanto riguarda non c'è il catalogo da biblioteca ma anche lungo il catalogo dell'Archivio contemporaneo il database per cento romantico
Nella grazie diciamo al così all'accoglienza della Regione Toscana nessuno i propri server per poter mettere i nostri cataloghi in internet
Rimane però un problema così ancora affrontare se non cioè affrontato solo a livello di un grande progetto che è quello del del recupero del patrimonio uno storico delle perché il poeta
Che veramente è un patrimonio che città come membro accennerà tra quelli per la vittoria degli oltre che degli enti locali ledendo l'eterna nazionali ma anche diciamo il patrimonio internazionale in quanto
Presente a delle collezioni ricchissime di libri
Francese soprattutto inglesi tedeschi eccetera e quindi in questo senso cioè benissimo al Molise sfaccettato il pannolino del G7 credo sia l'istituzione nell'ambito della Regione Toscana quella in grado di essere utilizzata per la per storia e per il proprio patrimonio grazie
Dolce orribili protetta da Broni
Porno
Dopo di lui Daniele D'Annunzio
Riflettendo un attimo concependo un attimo su questa legge nei giorni scorsi
Ho trovato molte concordanze con i barili espressi tra i relatori si alimenta
Ora mi sembra questo dibattito oggettivamente siamo purtroppo concorrente nell'apprezzare la legge allora un attimo a gettare qualche sasso nello stagno piccolini ma insomma
Vediamo se qualcosa si muove
Concordo con tutti sul fatto che la legge ormai la vecchia anche se
E carica di riconoscimenti perché era stata una legge lungimirante per l'epoca
D'altra parte ventisei anni trascorsi dal settantasei di acqua nelle ultime passata tanta dal punto di vista tecnologico è stato quasi un'alluvione negli ultimi anni siamo stati sconvolti le procedure non sempre quelle l'organizzazione più quella e dal punto di vista politico sociale anche note cose son cambiate
In particolare c'è stata un'esplosione di bisogni documentari informativi così profondamente diversi da quelli del locale leggere trentasei
Però è cambiata anche la Regione Toscana
Ma son cambiati anche e soprattutto i Comuni sulla base che sono alla base di quel servizio bibliotecario locale su base coordinata e integrata quale si prefigura nella nuova legge
Invece viceversa primo sassolino poco in nulla è cambiato nel ruolo delle Province
Che continuano ad esercitare anche nella nuova legge un ruolo d'impulso di coordinamento che in passato questo ruolo ha avuto a mio avviso scarsa incidenza sul miglioramento dei servizi locali almeno noi ce ne siamo accorti poco
Siamo tutti d'accordo che la nuova legge a un punto centrale in quanto privilegio il diritto del cittadino all'informazione e per fare questo prende come diritto base
La cittadinanza cosa estremamente positiva e appoggia per così dire l'esercizio di tale diritto alla Rete ridicolo perché pubblica di ente locale o di interesse locale
Che ha a tutt'oggi è l'unica infrastruttura esistente sul territorio atta a garantire al legislatore condizioni di capillarità continuità imparzialità e professionalità del servizio
L'articolato della legge appare pertanto uno sviluppo coerente di questo postulato iniziale e quello di privilegiare il ruolo della biblioteca pubblica di ente locale quale fornitore di informazione di documentazione
Mettendo però in onda secondo sassolino importante ruolo di conservazione svolto dall'elicottero che sparisce c'è poco o nulla su questo ruolo nella legge
Laddove esistono viceversa patrimoni pregressi di notevole valore storico e documentario
Siamo tutti d'accordo nel definire interessanti adeguati ai tempi che corrono i richiami generali alla necessità di fornire cooperazione tra biblioteche archivi e se tutti i documentari
E questo senza limiti territoriali al fine di fornire un miglior servizio informativo che benefici della condivisione delle risorse
Tuttavia terzo sassolino avrei preferito che fosse inserito come suggeriscono gli ultimi bandi dell'Unione Europea un riferimento esplicito anche ai Musei ed ENI culturale non non sono iniziati
Secondo un modello di informazione integrata attenuanti come abbiamo già da tempo sperimentato un modello che supera di slancio i problemi derivanti dalla diversità dei supporti informativi informativi e dei materiali documentari e condite relativi standard descrittivi
Per ottenere alla fine un sistema informativo integrato di tutti i beni culturali presenze sul territorio che comprenda quelli pornografici quegli archivistici quegli omogeneizzati e infine per i beni culturali esposti al pubblico
Bene ha fatto il Consiglio regionale ha recepito nella nuova legge elettriche che l'osservazione di che non state precedentemente espresse cerca la cancellazione degli archivi di ente locale nella precedente bozza sappiamo tutti per esperienza diretta che gran parte del patrimonio scusate che gran parte del miglioramento delle condizioni di conservazione e di funzionamento degli archivi dell'ente locale in Toscana negli ultimi trent'anni
Gran parte di queste dimesso dalla contiguità logica
Organizzativa e talvolta anche fisica con le biblioteche comunali le quali hanno spesso fornito un'opera di supplenza e hanno garantito il riordino la conservazione un minimo di servizio
Infine nodo centrale della nuova legge appare il ruolo delle reti locali riconosciute cito modalità ordinaria di gestione dei servizi lunga tardi Mario della gestione e dei servizi documentari integrati
Con questa affermazione di principio la legge la Regione Toscana compia almeno in teoria un salto di qualità estremamente positivo
Perché accoglie riconosce in un apparato legislativo una realtà tecnologica e organizzativa che ormai si è imposta da tempo nella realtà dei fatti
Positivo dicevo madrina avviso non sufficiente a modificare profondamente la infrastrutture dell'utente toscane
Infatti il magistrato invece l'attore modificando la precedente Balzac individua la predetta nientemeno che l'operazione offerti dal punto di vista organizzativo e tecnologico e strutturale i principali referenti della popolazione diaria
Ha ritenuto di continuare a far passare attraverso le Province i finanziamenti regionali vestita destinati agli istituti attuazione del Progetto direte
Ulteriore sassolino
L'esperienza pregressa dimostra purtroppo che nella maggior parte dei casi nel sistema della dalle dalle Province ha funzionato poco e male
Non avendo alle stesse Province apparati tecnici e soprattutto volontà politica
Intervenire con proprie risorse umane e finanziarie aggiuntive rispetto a quelle regionali finalizzate ad uno sviluppo privato da una chiara visione programmatoria
Sta per concludere
Non facciamo troppo affidamento pone sulla programmazione provinciale
Perché quando la struttura del sistema informatico bibliotecari archivisti con la Regione rappresentato non dalle Province che anche in che anzi in alcuni casi si sono si sono rivelate di ostacolo
E talvolta strumenti di una vecchia politica finte mistica a servizio di zona elettorali
Ma è rappresentato da due rimasti uno abbiamo sentito la struttura diffusa Nicola Nardelli due pecche che spettano che strattona quotidianamente un servizio informativo documentario a livello locale
Due da una rete di rispetta e dell'Italia se volete vi dico perché sparisse Messalina tradizione organizzativo e strutturale che costituisce una vera struttura portante del patrimonio bibliografico decennale di ente locale
Le prime proprio piccole non sono spesso in condizione di effettuare investimenti che servono per costruire una e gestire una rete di servizio efficiente
Lavorando viceversa pronto né niente sulla ristretta cerchia della seconda tipologia senza lesinare investimenti appare relativamente agevole programmare nel breve e medio periodo un ragionamento che lo sviluppo delle reti locali quelle previste dalla legge che possono vivere funzionale solo se c'è qualcuno interessato e capace né svolgerà le funzioni di centro Rete
Infine due accenni al ruolo che la Regione si ritaglia per così dire nella nuova legge
Appare profetico a mio avviso la conferma della permanenza una vellutata tecnica specializzata suppongo oltre nove hanno espresso posizioni in passato sarebbe stato un grave errore rinunciarvi
Viceversa un pensionato asse etico aggiramento e burocratico mi appare il ruolo della Regione laddove al titolo secondo dedica appena due righe alla tutela come se fosse un obbligo di legge mal sopportato
E questa viceversa una funzione delicatissima come abbiamo sentito anche da altri
Che implica notevoli responsabilità da esercitare con attenzione sollecitudine per preservare un patrimonio bene quale altri abbia ragione ci invidia
Comunque concludo al di là degli apparati legislative degli indirizzi politici rivali
La vera cartina di tornasole della volontà politica della Regione di migliorare sensibilmente l'apparato come pilota che gli enti locali e dei relativi servizi
Sarà quella di verificare il quantum degli stanziamenti per le biblioteche nei prossimi bilanci
Sappiamo tutti con esperienza c'erano pochi pochissimi soldi fino a pochi anni fa
E che nel tempo per molti soldi e si sono notevolmente ridotti
Invece una vera programmazione sintassi con le leggi ma anche e soprattutto con la volontà politica di investire in maniera adeguata alle esigenze
Altrimenti rimangono solo buone intenzioni l'ottimismo esercitazioni legislative a cui non corrispondono al fine di fatto il miglioramento del servizio
Credo che il PDS in preparazione alla conferenza programmatica va ad aprire presente sostenere questa esigenza
Perché una Toscana che cresce cresce anche attraverso la cultura
E le biblioteche sono nella cultura da sempre in prima linea
Non lo sa ultimo sassolino
Non riuscì a certe volte ascoltare il racconto di alcuni colleghi della Lombardia da sempre schierati a sinistra il quale differiscono con stupore quanto si lavora bene con l'assessore Tremaglia
Cioè con un vecchio amico
Che a quanto pare sta raccogliendo vasti consensi anche in altre che poi
Come
Ai figli
Ma comunque Tremaglia siamo l'idea
Sembra invece una scanalatura Rania ma forse una gatta cioè al cinema anche in questo caso insomma per evitare altre case Guazzaloca grazie per l'attenzione
Grazie free lì la parola Roberto Sherry che l'associazione Arché
I locali
Maria
Prego
Ragionando con gli occhi di un archivista di ente locale non c'è dubbio la legge regionale trentacinque novantanove costituisco un passo avanti largamente positivo
Non solo rispetto alla precedente legge regionale trentatré settantasei ma soprattutto la proposta di legge del mille novecento novantasei novantasette
E a riassumere lei questo passo in avanti con almeno cinque rapide osservazione
La prima siamo di fronte nell'ambito della legislazione regionale ad una innovazione in materia di archivi
Con la trenta cinque novantanove si afferma per la prima volta in Italia le squadre relativamente potrà leggere giornali il concetto di archivio di ente locale
Come servizio pubblico potenzialmente autonomo l'articolo tre e all'articolo otto comma primo
Il dettato legislativo regionale si porta dietro qualche incertezza
Qualche impurità ma nell'insieme il concetto è sufficientemente chiare costituisce indubbiamente una innovazione coraggiosa nella legislazione regionale in materia gli archivi che si spera possa fa scuola anche presso altre regioni la seconda osservazione è il superamento nel concetto partorito dalla legislazione regionali degli anni Settanta di affidamento degli archivi ai bibliotecari alle biblioteche e
Non perché gli archivi storici e depose gli enti locali non possono essere affidati ai precari in Toscana questo accade all'incirca nel trenta per cento dei casi ma perché l'affidamento costituisce solo la risposta contingente e non virtuosa e spesso neanche professionale al problema della gestione degli archivi
E mi pare un fatto in anche questo molto importante che la nostra legge ne prenda atto e provi ad guardare avanti
La terza
è la proposta di innestare l'archivio storico come istituto o servizio che avremo nell'ambito degli accordi violente dei servizi a cui le reti daranno vita
Anche questa è una proposta interessante già adottato da altre regioni credo che sia presente almeno nella legge dell'Emilia Romagna
Che io ritengo possa costituire una soluzione efficace a patto che le reti trovino Ubaldo stabile assetto organizzativo
Che vada probabilmente al di là della semplice cooperazione che probabilmente le porte trasformarsi grazie anche alle mura l'evoluzione legislativa in materia di servizi in enti gestionale ottoni
La quarta osservazione che c'è una declinazione al plurale del concetto di archivio
Fino ad abbracciare un insieme di archivi di importanza territoriale che includono appunto gli archivi ecclesiastici quelli pubblici e quelli privati
La quinta osservazione
Che in questa legge c'è un'esplicita visibilità normativa per gli archivi
Che non era presente nella proposta di legge precedente
E ciò costituisce una specie di sdoganamento
Degli archivi che fa
Ha finalmente piazza pulita delle polemiche relative alla non competenza delle Regioni a legiferare in materia di archivi e guardate che questo per quanto possano essere banale
Un passo significativo in avanti
Detto questo senza soffermarmi su alcuni aspetti ambigui che ci sono il dettato normativo in materia il Piritoo costituiscono però elementi marginali nella nuova legge
Sottolineerei come in questo testo però manchi tra le competenze regionali
Ma anche a quella di costruire alla mente invece a quanto è previsto per le biblioteche un sistema informativo archivistico questo è una uno dei miei se vogliamo e manca anche questa competenza come dea lega assegnata alle province in meno alle Province concordo esattamente con quello comunque diceva Duccio meriti poc'anzi
Come ha sottolineato anche il recente dibatto che se il voto in consiglio regionale a fine anno in occasione del bilancio novantanove sui nostri beni culturali
Quello che soprattutto non va è il livello di gestione di questi beni inclusi gli archivi che sia la maggioranza che l'opposizione maniera concordia insieme nel dicembre scorso anno sostanzialmente dichiarato insoddisfacente e a verbale questa questa cosa
Questa insufficienza gestionale è stata confermata chiaramente sia dall'ultima indagine che ha fatto l'Aib appunto sulle biblioteche locali toscane
Sia dall'indagine che ha fatto anche la sugli archivi degli enti locali e questo quindi è il dato reale
Che è ben visibile sia la professione
Che alla politica per quanto attiene al gatto gestionale degli archivi questo vorrei riconducibile almeno quattro fattori se rapidamente
La scarsa sensibilità degli amministratori dei nostri amministratori e direi aggiungerei anche dei della maggior parte dei funzionari degli enti locali
Che si occupano di questi nostri beni in particolare dei beni archivistici
La scarsissima presenza sul territorio di operatori professionali pensate degli archivisti negli enti locali ce ne sarà in tutta la Toscana sì e no una ventina sipari di archivi enti locali
Il come dire la carenza assoluta di e difficili
Perché che contengono archivi
Neanche largamente paragonabile al tessuto diciamo edilizio bibliotecario
E il bassissimo occasionale rapporto fra gli archivi della società che porta poi potenza modesta è uno uno stato di probità del bene molto basso ecco rispetto a questo gap del settore turistico
Che cosa potrà fare la legge toscano e questo è difficile dirlo ma è una domanda che dobbiamo porci una cosa sola è certa che rispetta questa idea sicuramente la legge una legge avanzata alla legge che consente molto dinamismo una legge che se gli amministratori faranno propria potranno utilizzare bene
Certo
Per tornare al titolo qui del convegno
Sarebbe stato bene magari che la legge avesse affrontato anche un nodo che sembra un posto come dire fuori dal nostro dibattito che è quello sul sul sistema degli incentivi
Per quanto ci riguarda incentivi per esempio per costruire strutture certo possiamo domandare alla rete alle reti queste cose ma una carenza organica di strutture difficilmente potrà essere costruita da
Come si incentiva anche l'aggregazione fra gli enti
Anche questo o non c'è
Con sì incentivano soggetti privati ad investire nel nostro patrimonio in Paraguay patrimonio archivistico
Ecco dito questo del resto la nostra legge non si occupa anche perché non ha una delega specifica è vero ma neanche lo Stato se ne occupa ed è questo poi che produce gli affetti piuttosto modesti abbiamo sotto gli occhi
C'è però spiegabile che un adeguato sistema di incentivi possa essere innestato dalla programmazione pluriennale la Regione Toscana e su questo
Vedremo
Direi che bisogna
Bel sotto un paio di cose
Ci sono
Due osservazioni che però parlando a questo punto non più della legge ma della politica regionale tentativi forse vale la pena di fare
Questa legge disegna una come dire un un compito per la Regione Toscana notevole significativo però non possiamo ignorare che questa legge opera in un contesto in cui invece ad esempio l'ufficio per le biblioteche per gli archivi ormai e ridotto all'osso ridotto al lumicino
E quindi è assolutamente e indispensabile che come dire ci sia un riequilibrio se si vuol fare la politica regionale
Dello strumento operativo che la Regione voglio dire a per farla questa politica altrimenti la legge comincia ad incepparsi laddove c'è il suo primo il suo primo strumento e dopo come dicevano anche altri sicuramente occorre una un finanziamento un finanziamento adeguato tuttavia credo non per piaggeria va comunque va riconosciuto che
Il prodotto
Veramente valido rispetta diciamo così a quello che si era profilato un paio d'anni fa e che diciamo il meccanismo di ascolto di cui parlo a Bagnoli nel novantasette a a Firenze ha sicuramente funzionato e questa è una legge che chiedo re recuperi molte dell'osservazioni che a loro Teodora furono presentate grazie
La parola Maria Stella Rasi direttrice della biblioteca comunale di Empoli
Dopo una delle fucine Francone
In programma
Mi unisco alle considerazioni positive che sono state fatte su questa nuova legge che alla legge come abbiamo potuto vedere molto semplice senza fronzoli molto stringata
Possiamo dirla brutta dal punto di vista esteriore dal punto di vista stilistico perché però ha dei grandissimi dei grandissimi meriti io vedo in questa nuova legge
Due grandi opportunità se viste in chiave maieutica Rispetto allo sviluppo delle biblioteche
Da un lato finalmente il
Riconoscimento dell'obbligo da parte dei Comuni a garantire ai cittadini
Un'ammenda livello dignitoso di accesso all'informazione e alla documentazione
Non già attraverso il metodo tradizionale e malamente sperimentato della Bibliotechina semiaperta virtualmente aperta cioè chiusa fatta di uno scaffale di libri bensì attraverso la connessione alla alla rete locale
E poi la centralità strategica delle reti bibliotecarie locali come snodo organizzativo fondamentale come Massa critica minima
Di riferimento non solo per la fornitura di servizi finalmente uniformi sul territorio
Bensì anche di accesso mi par di capire alle risorse regionali nazionali e comunitarie e quando fissati avere l'accesso alle risorse sono fessi Stein vede sicuramente questo è un ottimo stimolo per entrare in fretta perché questo ci induce fortemente chi non lo è già a entrare in questa logica ecco il valore maieutico cioè di crescita che questa questo testo riesce dovrebbe riuscire a ad apportare sulla sulla nostra cultura
Di biblioteca l'approccio quello l'abbiamo detto tutti della centralità del cittadino a misura del quale finalmente si dichiara di dover costruire servizi e mantenerli a livelli qualitativi dignitosi anche in modo flessibile importante riferimento
A formule organizzative anche non tradizionali
Perché no perché se queste davvero rendono pubblica la biblioteca
Che con le risorse pubbliche spesso non è tale
Io vedo molto favorevolmente li riconosci mento pieno molto più pieno in questa legge che non nell'altra della centralità della promozione della lettura non come un'attività di serie B
Bensì come un'attività strategica fondamentale laddove continuamente ci si dimentica che ci rivolgiamo suolo al dieci per cento della popolazione e lasciamo fuori
L'altro novanta percento della città della cittadinanza dalle nostre biblioteche li lasciamo quali noi e quindi la centralità della promozione è veramente uno snodo strategico importante
Io credo che tutto sommato questa legge è semplice così parka così poco
Piena dei riferimenti di grande respiro come l'altra in realtà sia quella di una Regione normale di un Paese che cerca di ieri
Re normale e per vuole che le biblioteche facciano il loro mestiere per senza tanta ideologia senza tante storie senza tanti fronzoli
Che facciano il loro mestiere bene valorizzando il loro patrimonio catalogando quello piano da catalogare non rovinando non su quando le risorse
Ma mettendosi in Rete quindi facendo economia di scala
Quindi facendo dal vero il loro mestiere con molta serenità con molta tranquillità è un Paese normale sappiamo tutti che è il nostro obiettivo
Fondamentale ci siamo ancora molto lontani biblioteche normali in un paese in una regione normale
E allora mi veniva in mente e qui finisco la ho molto apprezzato l'intervento del sindaco di Quarrata
Che mi ha fatto venire in mente tante riflessioni che noi bibliotecari di sinistra abbiamo fatto tra noi bibliotecaria in generale abbiamo fatto tra noi quando ci ritroviamo che quello ti dover combattere con i nostri
Compagni si dice ancora amministratori
Democratici di sinistra sì c'è ancora con le quali abbiamo invece ha aperto un fronte di confronto interno perché questi nostri compagni che amministrano i nostri comuni
Sono spesso spessissimo molto disattende
Enti nei confronti delle biblioteche
Di cui non conoscono minimamente il funzionamento
Assurdo non attenti al valore strategico che le loro biblioteche possono rappresentare nel territorio
E noi bibliotecarie siamo spesso costretti a come battere su questo fronte interno per guadagnare qualche posizione di riconoscimento
Di riconoscimento strategico di funzione della biblioteca all'interno dell'amministrazione quindi
In questo contesto in cui spesso i bibliotecari debbano superare a sinistra i propri amministratori per ricordare l'orrore la funzione importante del servizio
Ecco in questo contesto noi dobbiamo lavorare per una crescita di cultura politica di una generazione di amministratori dei Democratici di sinistra
I quali quando hanno la delega alla cultura la interpretano e la giocano in modo molto al ribasso quindi si tratta di costruire assieme un percorso che ci consenta
Anche qui in forma maieutica di far crescere questa cultura
Le biblioteche da sempre sono discorsi vecchi ma ormai noi bibliotecario un po'anziani in servizio da tanti anni queste battaglie le facciamo da tanti anni
Il biblioteche sono luoghi dove non si tagliano nastri molto molto spesso sono luoghi dove ci sono
Pochi compleanni dove ci sono pochi eventi
Eppure ancora la gestione della cultura avviene con un'attenzione prioritaria da parte degli amministratori per gli eventi per le situazioni
Che hanno una valenza queste la io credo che non non una intera generazione di amministratori di sinistra non abbia
Acquisito il valore strategico anche in termini di consenso che il servizio di biblioteca a nei rispettivi territori
Fintanto che non è cresciuta non abbiamo contribuito tutti a far crescere una attenzione precisa non casuale non sotterranea degli amministratori
Nei confronti degli istituti da loro diretti dal punto di vista politico sarà estremamente difficile tradurre in pratica queste grandi possibilità che la nuova legge ci propone e mi sembra molto interessante che si possano trovare dei meccanismi non so fino a quanto possono essere definiti dirigisti
Che in qualche modo
Riducano lo spazio mi sembra che Simonetta ne facesse riferimento prima in modo molto interessante riducano lo spazio dedicato a alle attività di tipo il vento a vantaggio di situazioni nei nelle quali appunto fiacche vedere con il patrimonio informativo e documentario delle nostre delle nostre biblioteche
Io credo proprio per riprendere qui finisco la l'espressione
Cara a tutti noi del Paese normale
Che il bibliotecari della Toscana impegnati a fare lista debba o no finalmente essere bibliotecari normali che quindi fanno il loro lavoro e non si ritrovano costantemente ad hoc per riproporre il valore
Strategico del servizio che loro dicono nei confronti degli amministratori che appartengono ai Democratici di sinistra
Negli ultimi mesi
Direttore dell'Api note colmo di Grosseto
A Franco Neri uno degli interventi
Però subito che cosa mi piace in questa legge però Piero due cose dammi quello che non mi piace in questa legge
E aggiungere alcuni commenti su Luca scia di Benedetto era ma resterà detti in conclusione mi sembra abbastanza interessante
La cosa che io apprezzo grandemente questa legge e l'articolo undici ai quali si dice la legge trentatré settantasei è abrogata
Io sono divenne non ha nessun rimpianta negligente trentatré anzi ho ritenuto nel tempo
Vale a dire da almeno dieci anni dopo questa legge entrata in vigore che fosse leggi ormai vecchia insostenibile impraticabile
E negli anni lunghi anni che sono passati fino ad oggi
Questa cosa si discusse se ne ripetuta più volte devo dire che finalmente si a questo punto io sono naturalmente contento riesce difficile parlare male dei defunti però io ero in questa importante questa cosa perché in qualche modo o è una vicenda esemplare no anche come le leggi resta nel vita perché come ha detto con un certo candore una riunione passata un alto dirigente della Regione abbiano pure qualcosa che funzionava
Ma restano in vita perché o la Regione non sa bene come porta nel fondo oppure si trovano a come è spesso successo per centotré di meccanismi di aggiramento per cui le cose si fanno anche nonostante la legge non grazie alla legge e dove lei in questo caso deve dire tristemente queste leghe sopravvissuta anche per l'acquiescenza di una categoria professionalmente il culto culturalmente abbastanza in sicurezza pavida come quella dei rifiuti e cari
Che non hanno saputo opporsi alla sistematiche legalizzata mortificazione del Rolo ruolo professionale hanno accettato anche di
Trasformarsi mediatore culturale saltimbanchi e quant'altro per adeguarsi ai dettati della legge trentatré e dal modo con cui le varie amministrazioni non ha voluto
Uniformarsi a quelle vicino quindi sono ben contente questo e che oggi si
Questo non significa e Genova si è l'idea devo dire ci sono molte cose
Che non vanno bene
Però diciamo nella media si può essere soddisfatti
Diciamo è una questione di stile cioè che poi tradisce una questione di sostanza l'approvazione di questa legge è una formulazione un pochino burocrati e Jean guarda un po'faticoso parte uso abbastanza generoso di virgole messe un po'non proprio al posto giusto però al di là di questo c'è un linguaggio che non è mai non è nostro il biotech arriva avranno visto in un linguaggio
Di tecnici degli utenti o linguaggio dei politici che hanno cercava di affrontare in modo serio prova individuate che ma che l'hanno affronta dal punto di vista politico di cui hanno dato cioè una definizione quanto più utile quanto più efficace possibile però ancora da un punto di vista
Al di qua
Del del confine io credo che forse vale sarebbe valsa la pena anche
Nella
Confronto organizzazioni professionali di avere un livello di scambio conio più intenso da questo punto di
Perché e non una lezione di stile basta che tradisce anche una questione di di sostanze perché la sostanza è appunto questa
Cioè che la
Trattazione il problema delle biotech del punto di vista legislativa la Regione è una tradizione ordinari
Cioè la struttura stessa organizzazione di questa legge riconduce dedito a te e la disciplina delle multe che all'interno legge quattordici all'interno di una serie di procedure di meccanismi che sono quelle leggi molto diverso da quello che poi la identificano tutta un'altra serie di realtà e opzioni intirizziti campi di attività culturale che sono quelle di musei e così via la si mette Pichincha ha spiegato anche perché
è una scelta anche
Di razionalità non certo senso
Bisogna fare i conti con il picco amministrazioni devono difficoltà a gestire le pratiche hanno difficoltà a adeguarsi a realtà burocratiche spesso poco ostiche e quindi questo
è utile a questo motrice è un ragionamento logico che può essere con
Questo però a patto naturalmente
Dall'altro lato una perdita una perdita di destituita per quanto riguarda il significato e il valore va portasse una realtà che è completamente diverso da credere non sono affossa qualsiasi simile ai Musei o simili al teatro sino a tre cose
La via per diciamo dal nostro punto di vista ovviamente deforma professionalmente sono punto di snodo della vita culturale e formativa della società non posso essere trattate una qualsiasi istituzione culturale quindi io credo che forse vale la pena di caricare
Le amministrazioni con una maggiore responsabilità burocratica amministrativa ma fu obbligarle a un certo tipo di
Di attenzione ai problemi specifici ritenute un qualche riferimento più specifico alla vita alla realtà alla ai procedimenti alle funzioni agli scopi delle biblioteche che non
Chi no piuttosto fare una legge ponte legge quale abito Gucci sta molte cose buone possa essere fatte ma ci sta anche come sempre succede un incentivo alla a lasciar correre lasciar vivere a fare le cose così come si fanno sempre nell'amministrazione purtroppo
Spesso abbiamo personalmente sperimentato come di quello secondo me che ha perso un po'questa legge
Su cui io devo dire
Positivo soddisfatta
Ha perso e sta per stupida questa possibilità di riferirsi in modo più efficace alla realtà vera del modello tecnico che in queste righe son così ad un po'come uffici dei comuni
E il privilegio che ancora viene al nel meccanismo la legge assicurato alle realtà istituzionali
Spesso partiamo dalle province qualcuno ha detto una cosa abbastanza interessante riteneva di me cioè a realtà che sono comunque molto
Affaticate nel trattare problemi culturali in particolare anche
Denuncia una visione un po'troppo burocratica mi aspetta amministrativistica del problema io credo che
In questo modo la diciamo abbiamo fatto la legge ora dobbiamo farli di notte
Penelope che bisogna vedere come facciamo a questo è tutta una pagina bianca credo su cui il la la nuova legge ci consente di avere più libertà più capacità di inventiva di di creatività ma forse anche
Facilità sollecita anche soluzioni di comodo elimini e di tutto riposo che non sono sicuramente quelle che servano
Questo come valutazione generale io mi sento di dare come bibliotecario
Di questa legge una cosa però interessante vorrei dire interessati perché la dico io ma perché è una che argomento interessante qui non è stato trattato da nessuno tranne varie stesse il presenta il suo ultimo intervento che queste queste una riunione del partito dei democratici si
è una cosa curiosa che noi si discuta molto più della legge e di quello che ci piace che non ci piace in questa legge che non di politica
Questo vuol dire due cose intanto di questa legge si discutono sto pochissimo tra di noi bibliotecari quindi questa l'abbiamo tutti noi compreso io sfruttata come un'occasione in un momento in cui si parla comunque di queste cioè noi
Non siamo stati consultati non abbiamo discusso abbastanza come singoli di note come rappresentanti di realtà bibliotecari locali
Di questa legge quindi approfittiamo di questa occasione per dire che cosa ne pensiamo
Però
Non crediamo grande aiuto RDS su quell'
Perché noi abbiamo inglese macchia fatta la legge a chi lavora in Regione diamo un nostro contributo agli amministratori però non diciamo niente di polizia
Io credo che inizia Pullini
E forse un obiettivo non raggiunto di questa riunione
Perché in effetti il problema fondamentale
Ad affrontare e appunto mi devi dare un significato alla propria politica
è un simile al sopra riesca a discostarsi dalle scelte amministrative
Che riesca a dare un senso diverso a quello si fa rispetto a quelle che sono le formulazione di una legge oppure indirizzi le amministrazioni locali
Io credo che
Se come sentite di questa serie di esse pensa un Assise regionale se prende la cultura dovrebbero accuratamente evitare questa travestito
Dovrebbe riuscire a qualificare molte più chiarezza
Il ruolo della loro politica rispetto al loro ruolo di governo rispetto alle specifiche scelte del loro governo che sono certo intrecciate
Interdipendenti ma che hanno in euro un ambito di appartenenza in ambito di funzionamento ben specifico io credo che il limite anche del Governo della sinistra in questi ultimi anni si la nostra regione dei nostri Enti locali sia appunto queste meduse delle schiacciate questa è una banalità ma vale la pena di ripeterlo senza ed è schiacciata sulle gestioni il Governo amministrative la propria politica e quindi soprattutto la profondità culturale quindi del terzo un elementi di commutazione fondamentali dalla propria identità
Politica all'interno di una pratica e poi spesso si abbassa tutt'altro efficaci inno critica
L'ultimo intervento da prove Franco Levi
Rappresentanza anche dell'assessorato del comune di Prato
Pregherei Franco Neri di recuperare un po'del ritardo che nel frattempo abbiamo accumulato grazie in realtà non è l'assessore alla cultura ma della Provincia
Di Prato anche se poi farò tante riflessioni che sondati rettore di una videoteca Inditex è inevitabile
Volevo rifarmi alle cose che diceva verrà pegni che mi son molto più asciutte il riferimento alla Commissione Casamassima perché è stato un momento felice nell'elaborazione regionale però da quel momento felice cioè vedere
L'organizzazione delle biblioteche per quello che funzionalmente era perché fanno e non per l'appartenenza istituzionale e quello che in qualche modo un'altra legge regionale importante la quarantuno dell'operetta in via Romania ha detto nei negli anni ottanta
Cioè di guardare all'organizzazione regionale incredibile tecnici quella che il risultato il concorso di forme di cooperazione originali fra enti diverso
Credo per esempio che qua ci sia un problema che la legge affronta io sinceramente l'avrei preferito affrontato con una maggiore avuta ascia
Per esempio all'articolo cinque ritiro tali si dice al punto tre alla rete locale possono partecipare le biblioteche di interesse locale nonché gli istituti sinceramente io avrei preferito
Sì qua ci può stare benissimo possano partecipare
Però ci voleva all'articolo sei tu qualcosa dicesse che la Regione favorisce l'aggregazione ai sistemi videoteche promossi da enti locali anche di altre biblioteche perché quella che la ricchezza della realtà Toscana e non è solo Toscana perché se ne guardiamo le più grandi biblioteche degli Emilia-Romagna Faenza faccia del Modena
Faenza
Reggio Emilia Ravenna Polonia son biblioteche comunali con straordinari sfondi storici alcune delle quali
Faenza per esempio
E questo per esempio che Into in Emilia Romagna è in qualche modo aggregato in sette otto grandi centri in Toscana le contrattato sulle pirotecnica scandalo non impressionante
Però in Toscana
In realtà appartiene a una pluralità di strutture l'abile penna con comunale per esempio di popping a un fondo antico straordinario e ha una biblioteca moderna scendi trenta mila volumi che nasce per donazione le videoteche in Toscana non sono soltanto le videoteche nate da processi nuovi innescato dalla trentatré ma se un piglio tende che o hanno fondi storici straordinari o hanno una integrazione nel territorio per cui si riflette tramite donazioni anche novecenteschi intellettuale di la vita locali questa ricchezza per esempio quelle quello che si verifica nella provincia di Prato dove esiste un sistema che in qualche modo anticipato quello che ha detto all'articolo cinque che secondo me e la scommessa
La cooperazione tra DiVersi prevista
Nel nello Statuto nel DNA del sistema per il pratese è un sistema che vede partecipare attualmente sedici
Biblioteche nove delle quali fanno riferimento a istituti che sono o privati e fondazioni José che storiche centri di scienze naturali su tutto il fisico toscano
Gli studi storici postali archivio storico io Cesano cioè fondi o alta Istituto Datini il teatro mai stadio
Cioè quelle biblioteche che fanno riferimento a situazioni allora in qualche modo il sistema
Fra diversi e la grande ricchezza secondo me è la grande scommessa non porta soltanto litigate
Ma porta alle istituzioni del SIS e portare l'istituzione del sistema vuol dire portare esperienze progetti in corso non sono soltanto delle risorse portiamo i soggetti individuali che sono le grandi ricchezze portiamoli utenze concordiamo le esperienze
Allora credo che quanto vada recuperato
Un ruolo ancora più attivo di quello che nella regione non appare
Rispetto a questa funzione
Chiamiamo le reti teniamoli sistemino ma a queste reti o sistemi che dir si voglia con caratteri marcati di Intel sorta e quindi recuperare anche credo una funzione più articolata
Delle diverse autonomie locali che sono coinvolte delle province e delle regioni perché per esempio qua la la legge
Ha una funzione seconda una funzione secondo me abbastanza chimica alle Province
E secondo me in parte al Comune per la funzione anche dei la Regione cioè secondo me è un qualcosa che va recuperato e si intuisce dalle figlie
Nella lettura che la Regione ha fatto il suo ruolo che fu per fortuna è molto un tipo che nel testo per fare manca un qualcosa e strutturale che condividere le risorse vuol dire avere una visione strategica
Sanare tendenzialmente gli squilibri nella condivisione delle risorse quindi avere una funzione che non è fotografica rispetto alla realtà
Ma una funzione
E attiva rispetto acquistare alta allora
Diciamo se se secondo me appunto cercano di indirizzo alcune funzioni un po'troppo fotografiche dell'articolo sei bando lette in maniera estesa con quello è la realtà dei dei piani di indirizzo a dipendere
La mia generazione vissuto un momento particolarmente interessante
Nel PC di Enrico Berlinguer e che considera come io considero il compagno Chiarante
Comunque un maestro prego
Per
Non scherziamo
Grazie fortemente per cortesia amichevoli parole
No io voglio dire anch'io qualcosa sui caratteri di questa riunione non solo perché sembra anche a me molto positivo come hanno ha detto diversi degli intervenuti che vi sia una ripresa di un impegno di partito intorno ai temi programmatici
Evitando quella scissione tra un'attività del partito genericamente organizzativo politica è un'attività
Più specificata sui diversi temi lasciata alle amministrazioni
E invece cercare di discutere in sede di partito intorno a temi che fanno parte nell'azione il governo a livello amministra
E non solo perché mi pare giusto l'atteggiamento con cui questa discussione è stata impostata cioè
Un atteggiamento di ascolto mi pare prima di tutto nei confronti di coloro che operano nel
Come protagonisti attivi della nel campo degli archivi e delle biblioteche un'attività di ascolto che è particolarmente preziosa in relazione al carattere di una della legge che è stata approvata
La legge come giustamente è stato detto
Simonetta Pedicini dagli altri
E hanno introdotto al carattere
Di una legge di principi di una legge quadro ma dalla quale si tratta di passare poi all'attuazione quindi gran parte dei suggerimenti che emergono da una riunione come queste sono estremamente preziosi perché appunto una legge di principi può poi essere arricchita concretamente nella programmazione degli interventi in una direzione o in un'altra ed è quindi molto importante
Discutere intorno non solo intorno all'impianto della legge ma anche intorno alla sua attuazione e qua non solo dei questo però io volevo dire non solo su questo dire qualcosa ma anche risponde
All'amico o compagno di Grosseto che a mio avviso ha posto un problema giusto anche se forse ha sottovalutato quanto di scelta di politica culturale vi sia in questa legge
Problema è giusto è e lo condivido pienamente
C'è un compito di partito di discussione intorno ai temi di politica culturale del credo un compito particolarmente forte in un momento come questo in cui siamo tutti ben consapevoli delle difficoltà che il partito ha incontrato incontra in questa fase della vita del nostro Paese un compito di
Discussione intorno agli orientamenti alle finalità gli obiettivi
Alle grandi idealità che voi che debbono ispirare la sua azione
E questo è un compito che va al di là evidentemente di quella che ci sono di quelle che sono le scadenze amministrative o di o di governo sia a livello locale sia a livello nazionale e dunque è importante che
Si chiamino gli operatori intellettuali diciamo così a discutere non soltanto non solo delle materie specifiche
Sulle quali sono direttamente impegnati ma anche più generalmente di questa di una tematica culturale e ideale intorno alla quale il partito deve lavorare io però volevo sottolineare che a me sembra
Che è una legge come questa ha una sua ispirazione
Politica chiara che no non è un'ispirazione ideologica una legge non deve essere ideologica ma deve essere una legge per tutti i cittadini ma una che ha una forte e chiara ispirazione democratica
L'obiettivo dichiarato di questa legge
E del resto è sottolineato nel titolo
Là dove si parla del Pd diritto di cittadinanza dell'informazione
Come diritto di cittadinanza ed è ulteriormente specificato nel testo legislativo laddove si fa riferimento agli appartenenti alla comunità quindi non solo al singolo cittadino ma agli appartenenti alla comunità come
Ed è chiaramente democratica nel senso che l'obiettivo cui tendere attraverso il tipo di
Ordinamento che si configura della
Utili dell'accesso alle al patrimonio
Custodito dalle biblioteche dagli archivi e attraverso la messa in rete di biblioteche archivi eccetera il collegamento tra
Reti locali rete regionale Rete nazionale è un obiettivo fortemente democratico cioè quello di rendere
Possibile diciamo così come obiettivo
Ultimo quello di rendere possibile in qualunque punto del territorio per qualunque cittadino l'accesso
Alle fonti di informazione e di informazione che costituiscono un elemento fondamentale di eguaglianza e dici dei diritti di eguaglianza e di cittadinanza
Quindi mi pare c'è una forte ispirazione democratica che caratterizza questa legge e che deve essere sottolineata per questo mi è parso giusto anche nel
Ribadire anche a mio avviso il pallore di un in di un'iniziativa di partito come questa sottolineare questo punto aggiungo subito che poi io parlerò della di biblioteche archivi non soltanto in quanto dirigente di partito anzi nome come dirigente di partito che oggi mi occupo di questo ma piuttosto per la funzione da un lato per una funzione pubblica che svolgo come vicepresidente del Consiglio nazionale per i beni culturali ambiente e ambientali dall'altro
Per una funzione privata come presidente dell'associazione Bianchi Bandinelli che come sanno alcuni che hanno seguito l'attività di questa associazione ha dedicato negli ultimi due anni
Due fare fra le principali iniziative svolte
L'anno scorso al tema
Gli archivi pubblici nella società dell'informazione quest'anno al tema e sta per uscire libelli però degli Annali con in cui sono raccolti gli atti del convegno al tema
Il sistema bibliotecario italiano nella fase di attuazione del nuovo ministero per i beni e le attività culturali
Ecco quindi parlerò anche a in relazione a queste mie i carioca le funzioni che svolgo a questo riguardo
Voglio subito dire non e non voglio portar via molto tempo
Che ho seguito con molto interesse ciò che è stato detto nelle relazioni e negli interventi perché chiaro io no conoscevo poco di questo processo ho visto i documenti che mi erano stati inviati
Ho seguito con molto interesse ciò che è stato detto sul cammino percorso
Per la la revisione della legge del mille novecento settantasei
Visione dice al mille novecentosettantasei
Partendo da una messa in discussione radicale di una prima proposta di legge che era stata presentata e mi pare che qui ci sia stato un momento fortemente democratico e anche dagli interventi
Mi sembra che sia emerso che largamente hanno contribuito a a questa revisione gli operatori del settore le organizzazioni culturali
Le associazioni dei bibliotecari degli archivisti e che questa legge dunque è un frutto anche se cerco la discussione può essere sempre ulteriormente approfondita e però un frutto largamente partecipato da coloro
Che sono stati soggetti di questa discussione
Ed è una legge a me sembra
Che nella sua carattere asciutto di legge di legge quadro legge di principi si muove in una direzione che che io condivido pienamente cioè prima di tutto
Riaffermare il ruolo fondamentale istituzionale delle biblioteche e degli archivi anche rispetto a
Certe tendenze comprensibile una certa fase a vedere nella biblioteca soprattutto una sete di di iniziativa sociale di discussione
Già invece a riportare
La funzione di biblioteche archivi a quello che è il compito fondamentale cioè garantire ai cittadini il più largamente possibile
L'accesso all'informazione agli strumenti di formazione
In secondo luogo garantire questo
Questo questo diritto attraverso
Una per
Una politica della Regione che tenda a promuovere l'organizzazione in Rete
Delle biblioteche e degli archivi e a me sembra che questo non sia soltanto detto come possibilità ma sia esplicitamente sottolineato nel momento in cui praticamente si indica questa come la normale la la strada ordinaria di funzionamento delle biblioteche locali quelle di organizzarsi nella rete locale
E e anche essi si indica che i finanziamenti saranno dirette in questa direzione in modo da sollecitare questo processo
E
E al tempo stesso integra favorendone la Rete lo nella a partire dalla rete locale
La collaborazione e cooperazione tra le biblioteche pubbliche biblioteche private biblioteche di altre istituzioni quindi promuovendo una visione ampia della utilizzazione del patrimonio
Del patrimonio bibliotecario ed archivistico e garantendo così la più
Una più politica collaborazione tra le due fra i diversi livelli istituzionali pubblici e privati che debbono essere interessati in questa politica e ancora puntando a
Una integrazione crescente tra livello locale a livello regionale livello nazionale io credo che a questo riguardo si ponga essi sia giusto attendere da me anche qualche indicazione rispetto alla politica nazionale
Dunque perché io credo che su su questo terreno sia giusto anche da parte delle regioni da parte dei degli enti locali una una forte
Sollecitazione pressione perché vi sia anche da parte del governo nazionale una maggiore e più forte assunzione di responsabilità responsabilità in questo campo
Noi io credo abbiamo avuto occasione recentemente di discutere nel Consiglio nazionale credo scese sia veramente una cartina di tornasole per capire lo stato della politica in questo campo
Io ho avuto visione di discutere il progetto di testo unico delle leggi in materia di beni culturali che cosa emerge chiaramente da questo testo unico a proposito per quel che riguarda biblioteche in larga misura anche archivi
Emerge da un lato quello che ben sappiamo cioè che nel settore delle biblioteche anche perché così diceva la Costituzione
Si è proceduto sin dall'inizio
Ha un trasferimento di competenze che ha favorito non solo una maggiore
Impieghi una ma un una più diretta corresponsabilizzazione delle regioni nella politica in questo settore ma favorito il fatto che ci sia potuto costruire sia pure
Ancora in modo non compiuto un sistema bibliotecario nazionale del quale fanno parte i strutture che
Come ti come titolarità istituzionale sono impone alcune statali alcune
Regionali e locali altri private altre
Di altri soggetti istituzionali eccetera quindi ha favorito quel tipo di integrazione che ad esempio siamo si incomincia solo molto parzialmente analizzare per quel che riguarda il sistema museale solo molto parzialmente e in alcune situazioni ma se questo è stato l'aspetto positivo bisogna anche dire che nell'ambito delle scelte di politica dei beni culturali
Biblioteche anche archivi sono rimasti sempre in largamente in sottordine
Rispetto agli altri beni culturali ai beni culturali diciamo artistico storici archeologici monumentali che tradizionalmente costituiscono anche per giusti motivi ma
Per motivi però che non escludo perché non comportano la sottovalutazione dell'estrema ricchezza che
Caratterizza al patrimonio italiano anche in campo bibliotecaria archivistico anzi bisognerebbe sapere capire appunto nel momento in cui si valorizza il patrimonio culturale che
è pari la ricchezza di cui in un Paese come il nostro dispone nel campo librario ed archivistico come nel campo come nel campo delle arti
E quindi immotivata è una scelta che invece tende in qualche modo a collocare in sottordine questi settori rispetto a quello primario il più appariscente
Lo si capisce dal punto di vista appunto delle del carattere appari più appariscente del patrimonio artistico storico non si capisce meno se si guarda alla sostanza di una politica culturale e se si guarda soprattutto a quello che deve
Deve essere l'obiettivo di una politica nel settore in cui cieco ci occupiamo cioè fornire a tutti i cittadini e gli strumenti indispensabili
Per la loro informazione e l'accesso all'informazione in tutti i settori compresi tutti gli
Tutti gli atti pubblici ai quali hanno un diritto democratico
All'accesso
Ecco quindi questo questa sottovalutazione che ha poi una sua radice in una concezione giuridica
Del bene culturale
E lo si vede proprio nella lettura del primo progetto di testo unico che speriamo sia modificato sulla base delle osservazioni fatte sia dal Consiglio nazionale per i beni culturali sì anche dalle Commissioni parlamentari
Una concezione che tende a vedere Del Bene Culturale essenzialmente la cosa d'arte e di storia
La vecchia dizione la dizione che è riportata nel testo unico che riprende l'elencazione della legge del trentanove laddove in testi più recenti come la centododici e anche le regioni giustamente hanno rimarcato questo punto
C'è una concezione più avanzata ciò che costituisce testimonianza di civiltà e questa punto ciò che anche noi abbiamo proposto
Perché se il bene culturale e la cosa d'arte e di storia è chiaro che allora
Il vera librario interessa in quanto è libro raro il pareggio è l'antico manoscritto è il sono gli incunaboli sono problema non interessa invece quello che giustamente deve altrettante interessare ossia il fatto di costituire una patrimonio
Che attraverso l'uso degli strumenti
Di accesso all'informazione che oggi sono possibili sia largamente utilizzabile dal complesso della cittadinanza e serva per la sua
E serva per la sua formazione per la per la per l'arricchimento della sua informazione
Quindi credo c'è una dietro un anti una vecchia concezione giuridica
Una cultura che risale ancora in larga misura alle vecchia legislazione che è rimasta dominante nonostante che l'elaborazione politica la borsa e culturale c'è andata avanti e che occorre aggiornare aggiornare riconoscendo più largamente appunto questi la la la ricchezza del patrimonio culturale che oggi deve essere tutelato è assicurata alla fruizione dei cittadini e riconoscendo soprattutto l'esigenza che questa che quei la valorizzazione di questo patrimonio richiede un'integrazione tra i diversi titolari istituzionale quali si quale sinora ancora non c'è compiutamente eleganza perché dobbiamo dirlo e l'abbiamo detto chiaramente anche nella
Nella formula nella giù nell'espressione del parere da parte del Consiglio nazionale che anche se meritoriamente sono andata è andata avanti l'attività
Degli istituti centrali pensiamo all'istituto Istituto per il catalogo unico delle biblioteche pensiamo in altro campo all'Istituto per la patologia del libro come
Come pure gli istituti centrali di altri settori
E ESP e anche se attraverso l'attività di questi istituti centrali è stato possibile realizzare una proficua collaborazione tra Stato Regioni enti locali però ecco quell'appieno quelle piena ove
Piena integrazione tra i diversi livelli istituzionali in cui risse rientra anche la valorizzazione degli istituti di carattere privato rientra
Il rapporto con il patrimonio culturale Ecclesiaste Etò su questo piano invece le resistenze centralistico burocratiche ancora non hanno consentito di conseguire pienamente i risultati che occorre proporsi
Quindi io credo che una legge come la vostra sia una buona legge che mo'sollecita
Un cammino in questa direzione ed aiutante una battaglia nazionale pacchetti realizzino si realizzino perché si realizzino questi obiettivi io voglio solo da ultimo il passo subito la parola l'assessore sottolineare un punto che sta a me sta particolarmente a cuore
Io trovo anche qui che non è che forse non giustamente
è stato rilevato che sarebbe sottovalutata la funzione di conserva
E di tutela a me pare che opportunamente invece sia ribadita con molta chiarezza ci ha ribadito con molta chiarezza il compito di tutela nei confronti del patrimonio librario e archivistico degli enti locali
Che la Regione deve svolgere io credo che quello è un punto su cui insistere perché guardando dal punto di vista nazionale
All'attività svolta dalle regioni in questo campo
Se si deve dare un giudizio generalmente positivo almeno per molta parte delle regioni
Per quel che riguarda il potenziamento dei servizi bibliotecari ci deve dire invece che in molti casi è stato fortemente carente proprio
Ruolo di tutela nei confronti del patrimonio librario ed io credo che sia importante che la Regione indichi nella legge questo tra i compiti che devono essere assolte
Indichi l'esigenza di
I a vere un'adeguata
Di avere personale adeguatamente competente per lo svolgimento di queste funzioni e anche su questo piano tenda a realizzare nuove gli opportuni i rapporti con gli istituti nazionali che hanno un completo di orientamento di indirizzo
L'indirizzo in questo senso in questo settore
Così è pure l'altro punto che a me pare sta particolarmente a cuore quello della formazione e professionalità degli operatori
Io credo che sia giusto che una legge di principi come questa non faccia un'elencazione che non è compito suo delle forme di
De e delle modalità dei processi formativi peraltro che c'è un'integrazione da compiere
Tra le istituzioni che si occupano di conservazione patrimonio culturale la scuola l'università
Se c'è una c'è anche io credo da ricercare un'intesa a livello nazionale tra ministero dei Beni per i beni culturali Ministero dell'università e dell'istruzione regioni in via in modo da delineare un quadro anche qui un quadro che assicuri una
Diciamo quella che è la base minima la base minima ecco di di di processi formativi di processi di
Di perfezionamento ulteriore acquisizione di capacità e conoscenze che deve essere continuamente incrementato in modo da garantire quella omogeneità e anche quella possibilità di mobilità anche del personale tra lady tra i diversi livelli istituzionali
Che io credo che
In un sistema Intel giustamente integrato deve essere assicurate potenziato al massimo
Quindi credo che qui si tratta non tanto di chiederà una legge di dire quello che una legge non può dire ma deve non può e non deve dire in quanto non è suo compito ma di sollecitare una politica e di promuovere lo sviluppo di una politica che veda come titolari sia il Governo sia alle regioni che sono
I fondamentali titolare istituzionali delle competenze in questo campo
Perché anche sul terreno della professionalità si punti sempre ad assicurare il più alto livello adeguato all'importanza dei compiti da svolgere in questa materia
Io credo quindi mi auguro che anche questa discussione serva quello che deve come servizi quella di due anni e mezzo fa a metà novembre per evitare di porsi su una su una strada sbagliata nella rielaborazione della legge questa serva per ha sollecitare
Le sue migliori soluzioni nel campo nella nell'azione di attuazione della legge che ha il compito che adesso attende sia la Regione sia gli enti locali della
Della Toscana grazie
Ferrante la parola per l'intervento conclusivo al compagno assessore Franco Cazzola
Grazie
Ma io vorrei innanzitutto dire grazie di cuore
A chi ha
Testardamente voluto l'incontro di oggi Simone
Grazie di cuore glielo dico a lei come lo dico a tutti gli intervenuti oggi sia come amministratore
Di questa Regione
Sia soprattutto come iscritto questo strano partito perché ricordiamo perché qualcuno l'ha detto prima
Finalmente si è discusso di un qualcosa di concreto
Di concreto di scelte discutibilissimo
Pochi strumenti per la cultura
E finalmente se permettete non ci si è trovati a discutere esclusivamente perché domani c'è la scadenza che bisogna nominare qualcuno in un qualche posto
Quindi un grazie veramente
Ma anche se devo dire che io non posso certamente arrogarmi
Nella qualifica nel diritto
Di padre di questa legge
Posso essere considerato una specie di Zio
Di questa legge
Nel senso che uno che ha dato una mano a far sì che si uscisse da un impasse da un'impostazione eccetera eccetera si arrivasse a un altro risultato
La posizione dello Zio oltretutto è molto più comoda per il semplice fatto che il padre
In genere vede nei figli la soluzione di tutti i problemi cioè i figli figlie e figli sono
Il non plus ultra
Lo Zio vede nelle i miei nipoti
Così una parzialità
Degli esseri umani
Come aspetti positivi e aspetti negativi
Non vede cioè nel nipote Ornella nipote il tutto
Poiché io non ho mai considerato le leggi il tutto
Non ho mai considerato le leggi come le risoluzioni di perse dei problemi
Una volta scritta la legge il problema non c'è più
Epoca passata questa questa maledetta abitudine l'abbiamo avuta anche questa maledetta cultura l'abbiamo avuta anche a sinistra
Ho sempre considerato la legge uno strumento un mezzo un aiuto
Per cominciare a risolvere i problemi che la legge dove deve prendere i prende in considerazione come diceva il compagno Chiarante
Però ci tengo alla qualifica almeno di zio
Io non ho né tempo né voglia né interesse per fare i sondaggi sul la quantità di Attilia Tironi confronti da parte degli amministratori e dei dirigenti della cultura in Toscana
Sotto il modo una cosa che questa legge Tremaglia non l'avrebbe mai fatto
Non l'avrebbe mai voluta neanche come Zio non dico come padre ma neanche comizi proprio per le cose che diceva da ultimo appunto anche di senatore chiara
Nel senso che è una legge
Che ha fiducia dimostra fiducia in tutta una serie di soggetti istituzionali e Nomura
Perché chiama a raccolta una pluralità di soggetti
Chiarante ha detto è una legge con spirito democratico è una legge con spirito democratico Tremaglia avrebbe fatto sicuramente ammesso che l'abbia fatto che voglia farla una legge sulle biblioteche con grande spirito accentratore autocratico
Poi Tremaglia bravo attenzione
è veramente bravo come amministratore come assessore regionale
Non credo che ci sia un rischio Guazzaloca semplice fatto che Tremaglia una storia che è completamente diversa quella di Guazzaloca
Non ci siamo mai inventati Tremaglia non l'abbiamo mai sostenuto nelle posizioni pubbliche perché è sempre stato un fascista
Guazzaloca a diverso e in parte lo è ancora
Io non toccherò tutti gli argomenti anche perché se no fra il caldo e l'ora eccetera alla fine diventeremmo dei panetti di burro di quei fatti al sole ma
Permettetemi quindi di cogliere alcune cose anche un po'alla rinfusa
Prima cosa
è vero
Le consultazioni i confronti le risorse
Le sottolineature le specificazioni delle diverse
Peculiarità
La completezza di una legge tutto ciò non è mai sufficiente ed è vero
Non è mai sufficiente un processo di consultazione
C'è sempre un qualche ci sarebbe sempre un qualcosa di più da fare
Non sono mai sufficienti le risorse ce ne vorrebbero sempre di più è ovvio
Non sono mai sufficienti le specificazioni per distinguere un museo o da un festival allora una biblioteca da un museo vero
Cioè non sono
Lamentazioni quelli dire non c'è stata sufficiente cioè per la sottolineatura che fa bene è bene che venga fatta perché sicuro selvaggia dicendo fatto tutto perfettamente bene le consultazioni sono state perfette la legge perfetta non risorse sono perfette e compagnia bella
E poi poi
Come dire si rischiano le capita
Quindi è una verità quella su una serie di verità quelle che sono state dette oggi verità che però devono anche essere con come dire
Comparate con quello che si è fatto il fatto che una consultazione non sia stata sufficiente una cosa dire una cosa di questo genere significa una
Dire che non ci sono state consultazioni è un'altra cosa
Le consultazioni non sono sufficienti è verità anch'non ci sono state consultazioni
Una spiritose invenzioni diceva uno scrittore spagnolo d'una volta
Non in modo
Poiché la legge non è tutto ma è soltanto l'inizio
Di un processo di risoluzione di un problema o di valorizzazione di una situazione cioè
Quelli che sono stati chiamati spunti critiche sassolini
Questi sono estremamente utili e posso dire
Per il periodo che ancora abbiamo davanti che su questi a partire da questi sassolini
O da questi
Spunti critici che sono stati fatti e su questi ci lavoreremo e ci lavoreremo insieme
Le consultazioni non vengono fatte cioè i confronti non servono soltanto ad una fase di elaborazione di una legge
Servono enormemente nella fase di realizzazione del contenuto della legge dei contenuti
Ci lavoreremo insieme tenendo anche qui ovviamente presente le realtà
E qualcuno ha detto che sono sempre diminuite le risorse per le biblioteche
Posso portare un piccolo dato se permettete
Nel mille novecentonovantotto
Nel bilancio regionale per le biblioteche c'erano quattrocentocinquanta milioni
E attraverso i fondi regionali le Province spesero per le biblioteche
Molto meno di un miliardo
Quindi nel novantotto i fondi per le biblioteche arrivavano a malapena un miliardo e trecento milioni
Mille novecentonovantanove se permettete
Fondi regionali
Per le biblioteche sono un miliardo e novecento mila novecento milioni
Va bene
I fondi della regione passati attraverso le Province per le biblioteche superano abbondantemente il miliardo e mezzo
Sono sufficienti queste risorse no diminuiscono no
E non diminuiscono non per volontà così di Tizio o di Caio dello Spirito Santo ma perché ci sono state delle scelte politiche
E qui le scelte politiche sono state fatte nella direzione
Toccata da diversi di noi oggi
Per farla breve scelte politiche in termini di politica per la cultura in termini di nessuna festa di compleanno
Come avviene appunto come sottolinea di tutti nelle biblioteche non si tagliano nastri non ci sono le feste di compleanno eccetera cioè perché una politica per la cultura non può essere la festa di compleanno
Qualcuno ma avrà già sentito ripetere questa cosa uno dei principi base fin da un anno fa quando ho cominciato questo meraviglioso mestiere di assessore alla cultura della Regione Toscana
è stato con la famosa frase di Alice nel paese delle meraviglie quando incontra il Cappellaio Matto
Che lo vede danzante allegro felice e credo che lo sapete tutti quelli scusate forse
Saprete anche in
Individuare gli errori di riformulazione che faccio di quel passo
Ma Alice chi dal Cappellaio ma come mai siete con sei così allegro perché balli eccetera eccetera
E lui gli risponde perché è la festa di non compleanno
Ovvero
La manifestazione di tutti i giorni e la quotidianità
Della curiosità dell'allegria del danzare del fare musica
Deve leggere un libro e compagnia
E quindi una scelta
Se è una scelta però la cultura come negazione del fatto evento
Ma come invece
Costitutivo la cultura come elemento costitutivo della quotidianità del vivere e del cittadino o dei comuni comma dell'essere umano chiamiamolo così
è chiaro che la scelta immediatamente seguente a questa è quella di spostare da un miliardo cioè passare da meno di un miliardo a quasi quattro miliardi per uno dei luoghi tipici della cultura come fatto quotidiano
Cioè le biblioteche e gli archivi
Perché la cultura qualcuno di voi l'ha detto io lo riprendo semplicemente
La cultura è creazioni di identità e conservazione di memoria nella creazione di quell'identità
Quindi luoghi
Ovviamente tenendo conto delle specificità e delle peculiarità
Anche qui però permettetemi sassolino tecnica solo voi
Specificità e peculiarità sapete la bontà di andare a leggere i piani di indirizzo per la Regione per la cultura
Mi avete specificità e peculiarità perché per ogni settore sono individuate
Regole indi Rizzi caratteristiche eccetera eccetera eccetera
Però forse sbagliando io ritengo la cultura un insieme di specificità per cui uno strumento cornice lo devo avere poi le peculiarità le specificità lei Ria acquisisco attraverso gli indirizzi attraverso le scelte quotidiane attraverso l'indicazione delle risorse
Scelta politica
Quella del lavorare insieme
A prescindere dalla titolarità io ho cercato e sto cercando disperatamente di far capire alla ministro Melandri
Che a me in questo momento nonostante io sia un amministratore regionale
Non potrebbe importare armi di meno una discussione sulla titolarità e sulla proprietà di un bene dell'altro bene fra Stato Regione Comune Provincia padreterno
Madonna nera di Cracovia e cose di questo quello che mi piacerebbe discutere con le varie istanze eh che cosa vogliamo fare in questo Paese per la cultura per le sedi della cultura e qual è l'immaginario che abbiano
Di una cultura nel nostro Paese
Pensando che
Poi che c'è la cultura di proprietà di Tizio da cultori proprietà di Caio il luogo che l'improprietà di Sempronio forse se queste proprietà le facciamo lavorare insieme probabilmente ci avviciniamo di più al raggiungimento di quell'obiettivo che è quello di avere una politica per la cultura di un certo tipo in questo Paese
Le biblioteche
Vedete
Quello che ho cercato di dire temo con scarso successo per colpa mia
A ministri e sottosegretari della cultura dei beni culturali
E che forse
Questo discorso lo faccio perché siamo in una sede politico partitica non istituzionale App
Ma forse sarebbe bene che si ricomincia se è ragionare in termini
Esattamente capovolti a quelli che usiamo in questo momento
Ai diversi livelli istituzionali
Noi sinistra oggi ragioniamo partiamo in un ragionamento in questo modo
La prima cosa che ci preoccupa sono i limiti vincoli
Che abbiamo nella risoluzione di un problema
E quindi prendiamo questi come i dati
E cerchiamo di ritagliare all'interno dei questi soluzioni possibili che permettano sostanzialmente qualche passo avanti
Batte nel caso delle biblioteche in questo mi sembra che ci siamo trovati Simonetta io immediatamente anche se non voglio scaricare su di te quello che voglio dire quello che sto per dire
Siamo trovati per una ragione estremamente semplice perché lei col suo ragionamento io col mio
Cercavamo di capire che cosa avremmo voluto che fosse il mondo delle biblioteche se noi fossimo stati completamente liberi di realizzare quello che voleva
E quindi il primo sforzo nostra è stato quello di cercare di capire che cosa volevamo essendo delle persone di sinistra conga certe esperienze
Dopodiché ovviamente è chiaro che ci siamo confrontati con la realtà
Coi limiti quei vincoli per cui in una legge regionale non si può parlare troppo di archivi perché se il Nord commissario per la boccia e allora spugne va bene
Non perché li consideri serie B ma perché se sottolimiti troppo che ti vuoi occupare di archivi la legge che ritorni indietro quindi ti preoccupi dei limiti dei vincoli delle risorse
Ma te ne preoccupi all'interno di una scelta che hai fatto che possiamo chiamarla di utopia concreta
In quello che vorresti alla fine riuscirà a realizzare
E quindi a dei cui le risposte che dai non soltanto ai vincoli che ti trovi di fronte
Ma
Tenendo presenti i vincoli cerchi sempre di avvicinarti a quello che è quel modellino finale quello che vorresti realizzare se tu fossi completamente libero
Mi sembra che questo l'abbiamo fatto con le biblioteche
Partendo da appunto un'idea di biblioteca non ideologica certamente no
Ma un'idea di biblioteca certamente connotata politica è in
Connotata politicamente nel senso che quando noi diciamo che la biblioteca deve essere il luogo o uno dei luoghi
Nel quale o nei quali i diversi tipi di cittadini
Che abbiano poi la cittadinanza giuridico meno non mi interessa assolutamente
Si ritrovano e hanno la possibilità
Grazie al lavoro delle istituzioni
Di avere a disputare a disposizione tutti gli strumenti che oggi devono essere disponibili per le varie forme del sapere questa è una scelta non ideologica
Ma è una scelta che si basa su valori che differenziano parti politiche
Dopodiché è chiaro che mi confronto con le risorse
Con limiti delle risorse poco i vincoli
Con i vincoli dovuti a videoteche più grandi più piccole con l'Ascoli vincoli della storia di ciascuna di queste biblioteche
Io c'ho una storia lunga e quindi non mi voglio mettere sullo stesso piano di chi ha una storia di ipocrita di pochi anni io sono una grande biblioteca
E quindi è beh rispetto a una piccola biblioteca permettete devo essere più importante sono vincoli sono lì mi confronto con questi però in un certo modo se so dove voglio arrivare
Se ho scelto prima
Perché se no
Perché perché abbiamo quell'idea di biblioteche
E non quella di
Semplice deposto
Aveva ragione il sindaco di Quarrata quando diceva
Se io entro in un argomento partendo soltanto da quelli che sono i limiti o i problemi
E allora e se li faceva l'esempio dei linguaggi no per creare la Rete eccetera eccetera boh la scelta allora non necessariamente la scelta di un amministratore di sinistra ma amministratori resta semmai è uno dell'IBM o di qualche altra detta
Ma il mio ruolo non è quello di amministratore
Il mio ruolo è avere un'idea ripeto e chiudo di biblioteca all'interno come dire se permettete di uno schema
Di valori e di utopie concrete
Poi sostanzialmente dire che ci vuole un linguaggio comune
Ma deriva da questo non è un problema
Del cui su quale devo intervenire come amministratore o come sindaco
è un problema che verrà risolto tecnicamente se io parto da quegli amministratori divento tecnico
E allora divento tranquillamente un Tremaglia in Toscana preferisco scusate rimanere me stesso grazie
Grazie
E arrivederci ai prossimi appuntamenti
Cioè