"Sartre e l'Italia"

Se c'è o all'EUR dove si può trovare un polipo
La riprendiamo i lavori del convegno dando la parola
Al professor un invito
Argomento della mia relazione e il tema Sastre e i filosofi italiani
E debbo dire che non non farò un abile una rassegna bibliografica completa
Gli studi italiani in sosta
Perché probabilmente un lavoro del genere oggi sarebbe non non strettamente necessario visto che esistono già delle bibliografia abbastanza ex evitate
Quindi non citerò tutti gli studiosi Chianca
Con ottimi risultati hanno affrontato la filosofia di Satrapi
Io indicherò alcuni nomi che sono funzionali
A una tesi che che porto avanti cercherò di portare avanti nel mio discorso
E la tesi consiste in questo cioè per certi versi non è nuova
E
Da la presenza di Sartre nella filosofia italiana
Può esser letta secondo tre categorie interpretative tre tre modelli di lettura di versi
Il primo e normalmente quando dico prima intendo anche un primo in senso cronologico
E quello e il modello di lettura molto più più diffuso che è stato il più diffuso in Italia cioè modello esistenzialisti Co Sartre
Visto in maniera esclusiva all'interno di un quadro esistenzialisti Co
E come
Appendice di questo tipo di lettura
Il confronto avveniva per motivi diversi lo vedremo
In Italia e sul piano ontologico
E sul piano del confronto con i maxi ismi
Secondo modello di lettura
Il e l'ipotesi interpretativa
Che identificare totalizzano va
Da filosofia sarte Liliana
Nella sua caratterizzazione fenomeno lo ma di questo in particolare
Parlerà Pier Aldo Rovatti quindi questa parte del mio discorso
Sarà estremamente ridotto
Terza ipotesi di lettura e un un per me è costituita da un modello che solo negli ultimi tempi e non in maniera maggioritaria si sta avanzando e presentando
Nella critica italiana assalto cioè il modello ermeneutico
La collocazione cioè di Sartre in uno nel panorama dell'ermeneutica occidentale
Il giudizio di fondo complessivo che io anticipo
Su quale potremo discutere poi è una valutazione strettamente personale
E che i modelli lessi scesi
Con i quali i filosofi italiani hanno cercato di accostarsi a Sartre e ripeto espungo da questa valutazione l'episodio di di Paci della sua scuola
Modelli e lessi ci sono sempre quasi sempre in ritardo rispetto ai tempi nei quali Sartre produceva il suo pensiero
E quindi non è cosa agevole individuare un profilo della presenza di Sartre nella elaborazione filosofica italiana
E vittima non è agevole N e sarebbe utile se io dovessi rifare bibliografia
Ma se pensiamo che alla mia relazione seguiranno altre aventi per oggetto rispettivamente la filologia penso di pace il ruolo dell'intellettuale il rapporto con i comunisti e la nuova sinistra
Ci rendiamo conto che il presunto tema della delle mie note
Sarà giustamente gli articolato e rimpolpato è corretto nelle relazioni successive
Infatti il dibattito italiano su Sastre in sede filosofica è stata in larga misura coincidente con questi problemi particolari che ricordavo poco prima
Visti quasi sempre nell'attitudine pratica di quel pensiero
E nella sua inevitabile collusione con il marxismo
Nondimeno può rimanere uno spazio Franco vivi di riflessione come premesse riscossi separabili e separati
Che comportano un giudizio su sarto però nelle
Sedi di verifica minuta che seguirà
Potremmo invocare a giustificazione di un approccio che quasi sempre di contrapposizione fra
Sartre e la filosofia italiana
La natura sincretica del prodotto intellettuale Satriano
Berlina con la migliore tradizione e la cultura francese
In essa i confini tra elaborazione teoretica testimonianza letteraria progetto politico
Sono molto meno marcati rispetto d'una cultura italiana che è stata invece sempre portata a distinguere in maniera preliminare ciò che filosofia è
Ciò che filosofia potrebbe essere ciò che invece è mera divagazione intellettuale senza chiare pretese di rigore speculativo la filo d'ossia insomma contro cui si esercitava uno spiritualista italiano tra gli anni sessanta e gli anni Settanta
Anche per questo e nel giusto che ha fermato qualche tempo fa che da noi sa tra non è mai stato recepito come filosofo ma soprattutto come poligrafo e come politico
La mancata ricezione di cui parla il critico non è da intendersi come assenza
Di Sartre nel dibattito italiano ma a nostro parere come impossibilità di una lettura interna quel pensiero per mancanza di categorie interpretative adeguatamente efficaci
Una tale presenza assenza di Sartre nel dibattito filosofico italiano con primario riferimento al dibattito accademico
Era stata già puntualmente segnalata da da Santucci da Antonio Santucci nell'edizione del sessantasette nel suo volume esistenzialismo e filosofia italiana Santucci aveva scritto
Sono lontani i tempi in cui Sartre e siamo nel sessantasette
Sono lontani i tempi in cui Sartre costituiva un punto di riferimento obbligato per i nostri intellettuali
Oggi le sue polemiche appaiono un po'sfocate la Critique fatta l'uno la figura di un libro mastodontico invecchiato
Ma a Santucci aveva parlato comunque di un riferimento obbligato Sartre come difendo obbligato ma un riferimento già dissolto
Pensiamo che la nota di Santucci
E anteriore alla ripresa l'interesse politico persa per e la ripresa di interesse per la teoria Sartirana del gruppo infusione ripresa come sappiamo coincidente con il movimento del sessantotto però ecco l'indicazione di di Santucci potrebbe lasciare intendere una dominanza del pensiero Satriano nei confronti della intellettualità italiana perlomeno fino a un certo periodo
Per quanto concerne invece l'ambito strettamente filosofico mi pare che l'impatto sia stato caratterizzato più da confronti di ordine etico e antropologico che da uno sforzo sincero di comprensione
E d'altro canto il clima di l'irruzione violenta della provocazione star Triana e presentato in maniera molto icastica in questa tranche autobiografica
Di un altro pensatore italiano molto sensibile alle problematiche esistenzialisti che cioè Cornelio Fabro
E Cornelio Fabro ricostruendo un po'questo suo accostamento a Sartre e dice
Appena uscito dall'incubo e dal trauma della guerra mi battei nell'opus maximum disastro lettura lena
Fu un ufficiale francese incontrato per caso in via del Tritone sulla fine del giugno del quarantaquattro che mi misi a sua disposizione la copia del circolo ufficiali dell'armata francese di piazza Barberini
L'impressione fu profonda e complessa
Da una parte questa filosofia del nulla mi sembrò e mi sembra tuttora il questa nota autobiografica di di Fabro e di circa dieci anni fa l'inevitabile punto di arrivo dell'immane intimismo moderno
Dall'altra parte al fondo del cogito volo moderno stava un'istanza di libertà radicale che mi affascinava e che vedevo frustrata dalle forme più diffuse del pensiero contemporaneo
Quindi già in questa nota di fabbro
Il rifiuto della trascendenza
E la radicalizzazione la libertà paiono gli elementi propulsivi di una filosofia che tendeva per struttura interna a quel dominio intellettuale ricordato da Santucci
E richiamato da uno degli ultimissimi studi italiani su Sartre
Che il board è e introducendo il libro della Boschetti
Cita l'affermazione marxiana per cui il dominante e dominato dalla sua dominazione a proposito di Sartre
E aggiunge che l'ambizione smisurata un po'demente
Di pensare tutto quello che c'è da pensare in un'epoca di lavoro parcellizzato fa dell'intellettuale totale incarnato da Sartre una specie di don Chisciotte un posso passato e un po'sfasato
E al tempo stesso la figura concreta di ciò che resta per ogni intellettuale l'idea regolatrice della vocazione intellettuale
Ora questo chi c'è ottimismo intravisto da Bur die nell'impresa intellettuale di Sartre può aver costituito anche in Italia l'origine di quelli interdetti incrociati subiti da Sartre
Fino al cinquantadue e inventariati ricordati di qualche anno fa da Fulvio pacchi ecco interdetti incrociati nei confronti divisa
Questi interdetti nacquero nelle culture che più da vicino avevano motivi per confrontarsi o scontrarsi con Sartre e due culture erano quella cattolica e quella marxista
Le letture
Erano allora spesso preconcette perché scarsamente scientifiche o viceversa
Più che a una storiografia malata di malafede
Di quella malafede che nell'essere e il nulla e l'inevitabile menzogna a se stessi noi pensiamo a un'arretratezza di quadri concettuali e del lessico filosofico nostrani
Rispetto al panorama teoretico dell'Europa
Un'arretratezza che condiziona il rifiuto drastico dei filosofi italiani nella loro grande maggioranza non nella loro totalità nei confronti di Sartre
Sia chiaro che qui non intendo dire che il dibattito italiano
Ha espresso le sue censure perché altrove interno era bloccato su dialettiche vecchie e datate
Ma voglio solo sotto in sottolineare che l'umore il tono la terminologia di quelle censure denunciavano maggiormente l'incidenza pratica della filosofia sa Triana che sue debolezze intrinseche
Su tali considerazioni sempre papi elencava le tre parole con cui da noi fu qualificato sarto fu qualificato pessimista dilettante autore di moda
Papini
Giovanni Papini il cattolico belva già autore del dizionario dell'homo salvati scriveva nel suo diario il ventitré marzo del quarantasette
Di aver letto a porte chiuse di di Sartre e di avervi trovato un pensiero demoniaco ma profondo l'inferno sono gli altri
Diceva inoltre che in quell'opera era più in intelligenza
Intesa in senso deteriore che potenza speculativa
Circa un anno prima lo stesso Papini aveva stigmatizzato i peccati della scrittura start Triana
Quegli stessi peccati che poi ritroveremo segnalati da una parte della critica cattolica li aveva definiti peccati di Sartre dello strudel Sartor scrittore sono sensualità
Sessualità prolissità
Tribuna culturali come la Civiltà Cattolica e la Rivista di filosofia scolastica inizieranno subito una battaglia che non è solo contro una filosofia ma contro l'Antropologia di cui quel pensiero e la sua divulgazione erano segni
Un autore scrive sulla Civiltà Cattolica
Nel quarantotto canta sette quanto Sartre sta facendo parlare di sé molto più di quanto non meriti e in Italia sembra riscuotere entusiasmi che Lori compensano per quelli non ottenuti nel suo Paese
Vero è però che li trova i suoi entusiasmi non tra i pensatori seri alla gente perbene
Bensì tra i dilettanti i fasci ammiratori dell'assurdo i disorientati gli immorali i corruttori della sua specie
Se il credo che parla dalla rivista dei gesuiti radicale in una condanna che trascende la sfera meramente filosofica
La Rivista di filosofia né scolastica sempre nel quarantotto lancia un giudizio previsione ancora più drastico e viscerale
Cito noi siamo del parere che la filosofia vera e propria potrebbe trascurare Sartre senza risentire Grand danno
Né a demonizzare il povero autore di siffatta scomunica
Basta ricordare che nel solo nel cinquantotto è apparsa in Italia
La traduzione delle tre lena
Comunque l'essere e il nulla ma una definitiva diffusione con l'edizione del sessantacinque quando sarà letta come introduzione alla critica e certo
Secondo l'annotazione di gare in quando costituiva già una sorta di documento storico quindici sono effettivamente degli interdetti incrociati e confronti c'era nei confronti dell'opera Sarca
Esisteva di per sé una evidente diacronia tra le discussioni italiane e quelle del resto dell'Europa sui esistenzialismo queste numerologia
Questa diacronia non permetteva un allineamento della discussione filosofica Sussa lo stesso gare in vede più un uso di Sartre in Italia c'è un reale confronto con la sua teoria essi
Nel saggio poi a
Inserito nel Paesi di filosofia italiana in saggio quindici anni dopo ha scritto carente
Luca certo molto Lukács della prima come dell'ultima maniera e Sartre Heidegger
E un rosario di ritorno l'ultimo osserva in un linguaggio sempre più fumoso sempre più cifrato
Sono serviti troppo spesso a coprire l'equivoco di una cultura che nel mutare delle situazioni reali si rimetteva al vecchio gioco delle revisioni delle combinazioni riformando il vecchio Marx e mandando il proletariato
Crede della filosofia classica a lezione di fenomenologia Servilia
I ritmi i livelli immessi pratici della produzione teoretica italiana si leggono in trasparenza nell'incubo e sostituì Sato di una egemonia sa Spriano
Sin dai tempi dei dibattiti di di primato sull'esistenzialismo
Tale pensiero l'esistenzialismo parve rimanere prerogativa di filosofi della cattedra chiuso a un esistenzialismo otto come quello di San tra questo era circoscritto a una definizione categoriale dell'esserci
Modulata sui piani di una ombretto teologia omologa per Lessico alla dialettica nazionale la dialettica italiana Prandi o scolastici è scritto a visti ex gentiliana
Ma inevitabilmente sconvolta dalla koinè filosofica che parlava da una parte delle trascendenza dell'ego e contemporaneamente del soggetto geloso che origliato una posta e guarda dal buco della serratura
Oggi la tecnologia applicata al quotidiano far rileggere senza particolare senza particolari emozioni culturali le descrizioni sartoriale ma in quegli anni essi apparvero come l'irrompere di una iconoclastia inaspettata
Mentre da noi si viveva in un clima di ricomposizione filosofica in Terna per esempio il clima di un passaggio indolore tra storicismo da Croce a Gramsci nell'ambiente laico
E di riorganizzazione di temi di linguaggio di primarie tattico Retiche nella filosofia di ispirazione cristiana
Per esempio una filosofia non disposta prospettive fenomeno enologiche allestita come degradazione la coincidenza tra essere e fenomeno
E giudicherà analisi cui espedienti la molteplicità infinita delle apparizioni
Non è quindi scrisse in discussione la legittimità di tale lettura ma questa lungi dall'appuntarsi contro Sartre esplicitamente rivolta a tutto l'universo teoretico nel quale il francese si collocava insomma si tratta di incomprensioni e di intelligenze dovute come dicevo prima ha un duplice ordine di fenomeni
Da una parte il discorso di linguaggio intrinsecamente ontologico usato da Sartre sollecita confronti con i filosofiche dell'ontologia artistica abbiano fatto il loro sistema
Il linguaggio analogo ma non identico produce un confronto impossibile però tra termini similari che rinviano hanno opzioni diverse
Non a caso il pensiero di ispirazione cattolica è stato tra i primi accontentare una lettura della filosofia di Sartre
E direi che lo ha fatto in termini non semplice stronca attori come quelli poco prima ricordate
Anzi per sottolineare come l'intelligenza del testo non sia meccanicamente riconducibile allo schieramento culturale del retto del lettore
Debbo ricordare che proprio la Rivista di filosofia né scolastica dove era passa l'espunzione disastro dal sulla filosofia Sartre filosofo inutile
Aveva precedentemente pubblicato una nota pacata equilibrata della Vanni Rovighi
Che tra i primi in Italia evidenziava lo spessore teoretico del saggio di ontologia filologica Vanni Rovighi aver scritto che l'essere e il nulla e certo una delle opere più notevoli della letteratura filosofica contemporanea
Il fatto che le conclusioni metafisiche di Sat siano gli antipodi delle nostre non può che l'Arci di occhi e nasconderci l'estremo vigore dialettico e l'acuta penetrazione delle analisi fenomenologica e di questo libro
Contemporaneamente il cosiddetto pensiero laico ora porterà gli scritti Satriani alle situazioni la piccola borghesia francese sto pensando lo studio di di Valentini per esempio
O dovrà valutare Sutter sulla base del ricostituito asse storicista dico Croce Gramsci
è vero ed è stato ricordato che il Politecnico di Elio Vittorini aprirà le sue pagina Sartre e all'età moderna ma con quali costi
Società
Non esito a riprendere il giudizio vede sovietico Fritz secondo cui Sartre sarebbe stato soltanto parte di un originale Cavallo di Troia gettato dalla reazione nel campo delle forze progressiste
Franco Fortini dichiarò in sede di ricostruzione storica che Togliatti avrebbe temuto una svolta sacri Anna cioè intellettuali Istica volontaristica antistorici Istica del Politecnico
Sull'altro versante
Del Noce noterà anche si è trattato di due operazioni parallele chiaramente non convergenti
In Italia il pensiero marxista aveva potuto stabilire attraverso l'opera di grande uscì un collegamento con la tradizione culturale nazionale
Croce grazie in Francia per la presenza di un marxismo più allineato ciò era avvenuto solo attraverso l'opera di chi non poteva che rimanere compagno di strada cioè sax
Naturalmente quando usiamo la categoria molto generale di filosofia laica non ignoriamo che ne esalta le letture si diedero di Sartre e non in termini di mero confronto con griglie marxisti che pensiamo per esempio a Bobbio pensiamo alla bagnano e troveremo due esiti diversi ma ugualmente interessanti dell'attenzione alla teoria Satriano
Vogliamo però dire che fino a tutta la metà degli anni Cinquanta
Dura in Italia quella che fu chiamata colorita mente dittatura crociana e che probabilmente era invece anche egemonia di un attualismo genti abbiano trasferito investi spiritualista e chiede e in alcuni casi addirittura maxischermi
Per questi episodi filosofici era molto agevole catalogare il sarto crisi Monella fachiro degli esistenzialisti mi e in questa in questo caso il sarto verismo sarà considerato come altri ha detto nell'alone delle degli Shang Hue del già visto l'esistenzialismo come cultura e filosofia della crisi costituiva oramai è un luogo tipico della letteratura del tempo
Vittorini avara insistere contro gli atti nel dire che la letteratura della crisi e di provenienza borghese solo nel senso che un'autocritica della borghesia
Diceva Vittorini i suoi motivi borghesi sono motivi di vergogna dessert borghesi e di disperazione dessert borghesi
Dunque la letteratura della crisi l'esistenzialismo Sartre camion sono rivoluzionari come lo sono gli scrittori del PC
Scrive avallo Vittorini e la famosa lettera Togliatti
La generosa e per certi versi Patetica difesa degli scritti Satriani fatta da Vittorini
Dice dell'estrema difficoltà di legittimazione per un pensiero che l'ha presentato non come un'ermeneutica dell'esistente ma come un manifesto deontologico
Ancora in alcuni ambienti per molto tempo l'intento descrittivo di Sartre sarà scambiato con un intento prescrittivo
Qualcuno più disponibile alle letture dell'esserci lamenta era la mancanza non casuale della morale in Sartre la mancanza di una morale promessa conclusione dell'opera ontologica
Primi per esempio vedrà quella morale come un impegno impossibile
Del di Antropologia Safiya
Ma il filosofo che a mio parere può costituire un esempio lucido e profondo di critica Sartre nel quadro di una storiografia militante
A vantaggio di un quadro teoretico alternativo a quello Satriano e per la parte cattolica Augusto Del Noce
Questi ha visto nella filosofia di Sartre una versione decadenti Istica del marxismo e l'equazione tra decadentismo ed esistenzialismo
Gli esiti critici a cui giunge Del Noce non sono soltanto quelli dell'esistenzialismo spiritualista dico francese vedi massello italiano provini
E esistenzialismo che aveva inteso la filosofia di Sartre come documento della degradazione dell'uomo
Era un luogo comune questo
Ne sono quelli della critica di Abbagnano per esempio che che fonda la negatività dell'esistenzialismo Satriano nella prevalenza delle possibilità che renderebbe di fatto impossibile la scena
Del Noce invece ha parlato del pensiero Satriano come risposta riuscita al tentativo di Mounier
Di una filosofia non accademica e non universitaria centrata sui temi della crisi
La logicità consequenziali dell'attivismo Sastri hanno fa sì che si possa parlare di un ateismo postulato
Se l'esistenzialismo e umanesimo cito da Del Noce e perché l'esistenzialismo e attesissimo
Del Noce insistito sulla continuità necessaria dell'ateismo contemporaneo
E ha scritto
Questo risolversi
Nella sinistra hegeliana dell'esistenzialismo anche in un momento oltrepassato dell'attivismo marxista
Ha un'importanza eccezionale per un giudizio valutativo sull'esistenzialismo anche un recente che ha dovuto realizzarsi nel pensiero francese
Non attivo e infatti il pensiero di Heidegger qua almeno diventa soltanto nel suo non necessario prolungamento Saskia
Per tali motivi il confronto tra esistenzialismo Satriano il marxismo eletto come inevitabile conseguenza del primo nel Sartre ritmo che avrebbe bisogno di fingersi un marxismo scolastico
Per far sentire la sua necessità ha necessità del suo soccorso
Del Noce non nega che la discussione tra il pensiero esistenziale il marxismo sia di importanza capitale per la filosofia contemporanea
Afferma però che deve prendere la forma dell'alternativa tra Pascale Marx
E non quella tra Kirche Gordo e Marx l'alternativa in altri termini non è per del Noce tutta dopo Hegel
Ma è tra una posizione esistenziale fideistica quegli Eliana e l'umanesimo ateo integrale successivo è contrario al alloggi ismi realistico la ricostruzione della individualità già radicale con Hegel può trovare conferme materialisti che nel segno marziano o false riprese come nella iper soggettività star Triana che produce distruzione di eversione
Da ciò la confluenza tra due forme di libertà distruttiva quella individuale che comporta la distruzione di universi etici e quella collettiva che comporta per del Noce la distruzione degli universi pori
Ne è conseguenza sulle la dichiarata impossibilità di superare il marxismo
Le tesi della critico comunque non si presentano gli occhi di Del Noce come una novità
Ma sono considerate già implicite contenute nella un po'lo dia dell'essere e il nulla anzi il critico nella sua prepotente algebra storiografica afferma
Benché si parli molto di un primo ed ultimo Sartre non è possibile rintracciare nella sua filosofia un reale processo di sviluppo
Il discorso torna pertanto sulla fase cosiddetta esistenzialisti Ca'sulla sua nozione di libertà che può produrre solo forme di moralismo e questa la tesi più di tutte le critiche
E le filosofie che rifiutano un'antropologia del negativo che rifiutano una quotidianità lenta in termini metà temporale
A dire il vero non è solo la critica italiana spirituali Istica o di ispirazione cristiana a demonizzare l'uomo Satriano e l'assenza di valori assoluti
In Francia un pensatore non affetto da pregiudizi moralistici com'è utile fare aveva parlato a proposito di Sartre di una metafisica della mente
Un altro come lei li strozzo dichiarerà in tristi Tropici che quel promuovere preoccupazioni personali alla dignità di problemi filosofici rischia troppo di condurre a una metafisica da don mette insomma quando è stata letta sotto la cifra dell'esistenzialismo la Filosofia sa Spriano ha suscitato non solo in Italia rancori ironia e stroncature
Nel nostro Paese voi quelle tematiche ci sono i inserite in una presunta tradizione esistenzialisti Ca'ma in Italia chi oltre vice spetta tutta al più e molto dopo Castelli è una parte di Abbagnano può aspirare a essere inserito in un autonomo e autentico filone esistenzialisti connazionale
Eppure come scrive Karen Sartre pare aver approfondito un solco già inciso da altri
Non poteva essere diversamente in una cultura in una filosofia che avevano stavolta sì per esigenze estrinseche parlato di un esistenzialismo di Gentile
L'attenzione all'esistente e scambiata per teoria esistenzialisti Ca'solo così sarto poteva suscitare i ricordi di un presunto dei già vivo era tutto nel quadro di una in intelligenza della specificità dell'autore
Era l'escludersi programmaticamente dalla capacità di comprenderlo
Tale Autun rassicurante riduzione permane anche con la lettura della critica
Anche critici non abbiamo saputo distinguere superando le inevitabili convergenze l'autonoma configurazione teorica delle due opere
Ma si era tanto prevenuti nei confronti di una ipotetica emancipazione distaccato dal tessuto esistenzialisti Co da indirizzare l'analisi più verso individuazione delle convergenze che in quella delle divergenze tra le due opere
Anche Pietro Chiodi il cui scritto è ancora esemplare per un approccio critico poi meccanicamente riproposto da altri si mosse all'interno della triade interpretativa esistenzialismo idealismo marxismo
Egli vide la richiesta idealistica e intimistica della interiorizzazione l'oggetto come condizione della disse alienazione costituire ciocche di più anti marxisti come si potesse immaginare
Sartre affermò Chiodi crede di portarsi su posizioni anti Vialli Stinche
Negando la effettuabilità della digestione dell'oggettivo nel soggettivo in quanto la necessità dell'oggetto anzi ci annullata verrebbe trasferita per interiorizzazione dall'oggetto al soggetto
Ma è se essere idealisti significa mangiare l'oggetto conclude Chiodi il fatto di quell'oggetto resti sullo stomaco del soggetto non trasforma l'idealismo e realismo
Questa lunga citazione dai il senso della impossibilità
Per un filosofo italiano pure impegnato e non necessariamente organico individuare il sax categorie diverse da quelle classiche riconducibile alla marziana dialettica soggetto oggetto
E ancora battaglia di cartelli idealismo contro realismo il tutto chiuso in coordinate rilettura interne all'alternativa Hegel Marx posta nei termini di un dibattito oramai secolare
Altri studiosi meno condizionati da urgenze di legittimazioni o delegittimazione ideologiche insistono sulla continuità della filosofia Satriano
Sergio Moravia valutando nel sessantasette la crisi della generazione che si era raccolta intorno alla rivista di Sartre vede la scarsità delle modifiche introdotte da Sartre nel suo sistema
Al cui centro sarebbe sempre la nozione di individuo inteso spesso nell'esclusiva accezione di persona quando non di coscienza
Giovanni c'era qualche anno dopo pur ribadendo la continuità filosofica di Sartre evidenzia il non idealismo il rinvio alla prassi materializzata è realizzata insomma nei primi anni Settanta continua nelle letture italiani di Sartre l'esigenza di fare emergere il permanere irriducibile caratterizzanti di un esistenzialismo volontaristico
Nel segnalare tale parzialità critica la farà come sottolinea per esempio risultati eccessivamente polemici della ricostruzione dei rapporti sacro Max normalmente si dà ragione a Sartre contro il marxismo e storici ma non contro Marx
Questi avrebbe le risposte adeguate anche per le obiezioni che il presunto marxismo di Sartre farà nei confronti degli altri marxismo
Potremmo presentare un'ampia scelta dei rilievi mossi dai filosofi italiani all'incanto sartoriale
Dalla mancanza di una dimensione comunitaria individuata da Masullo alle più marcate accuse del già citato muraria che in un volumetto del settantatré e affronta il tema della ideologia della storia e scrive
Sì sarà osservato anche che con relativamente a questo impianto Astori come economico il protagonista è la seconda parte della criticano nella classe ma il gruppo si tratta palesemente di una nozione assai generica tendenzialmente indipendente da specifiche determinazioni genetiche funzionali di natura storico economica
Non è forse un caso conclude Moralia
Che acquisite quelle figure quelle strutture Sartre si sia mostrato incapace almeno per ora di ridiscendere reale concreto a scoprirli il significato profondo della storia e della razionalità dialettica
Eppure altri avevamo già individuato accanto al gruppo di Paci il tessuto totalmente fenomenologico del linguaggio sa Striano
E quindi la riduttività di ogni interpretazione che prescinde se da quelle strisce da quelle categorie teoretiche
Riportare sarto nefrologia ha significato per non riaprire anche in Italia la famosa querelle delle priorità logiche e cronologiche filosofiche Sastre tra Sartre e Merleau-Ponty
Come primo sommario consuntivo ci pare possibile dire che la critica nostrana a gennaio ha generalmente privilegiato e la qualità dei giudizi e non nella quantità nell'attenzione il pensiero di Merleau-Ponty
Soprattutto per la sua nozione di ambiguità e di sintesi decapitata
Certo altri critici avevano reperito queste nozioni anche Ines Sastre
Pensiamo a Barilli che insiste proprio sulla dialettica due termini sulla dialettica della compresenza forse ricalcando ai limiti del dovuto la fraseologia Sartirana su quella Merleau-Ponty Anna
Per lo meno quella del primo Sartre perché a proposito della critica barile parla invece con una notazione originale nel panorama della nostra letteratura critica di un passaggio a una dialettica New hegeliana
Insomma avremmo frenologia nelle tre l'Enea Etenismo nella critica siamo con lo scrittore Barilli
De che nel mille novecento sessantaquattro già inseriti in un filone critico parallelo e alternativo
Anzi il lato mondano non idealistico uno spirito distico di Husserl e dice Barenghi emerge a meraviglia attraverso la lettura effettuata né da sarto e da Merleau-Ponty
La critica degli anni settanta presenta un notevole interesse generale per Sastre progressivamente sostituito da analisi specialistiche comunque l'impressione di fondo e che tra gli anni settanta e ottanta sacre sia stato letto finalmente dall'interno
I filosofi italiani hanno ricomposto il loro scrittoio e hanno chiosato con sicuro piglio filologico i testi sacri anni
Se non che
Mentre la critica nostrana stava dimostrando al di là delle valutazioni finali di avere acquisito l'ottica corretta per intelligente le opere filosofiche di Sartre
Questi si era già superato da solo aveva scartato la sua produzione strettamente filosofica
Nuovi i ritardi si accumulano nuove negligenze ancora una volta sono gli eredi di pace a tenere il passo
Per il resto interpretazioni calligrafiche puntuali della diuresi Satriano fino alla critica
Servono solo a saldare i debiti servono a colmare il vuoto di una storiografia apparentemente ignara delle anomale ultime scelte culturali disastro
La pubblicazione infanzia avvenuta nell'ottantatré dei Cahiers più sul morale non pare suscitare da noi particolari emozioni
Forse perché nei taccuini del quarantasette del quarantotto avevamo era presentata la dottrina morale promessa dall'essere il nulla
Quando l'ha mai quest'opera era stata acquisita e dell'utilità senza possibilità di ritorni
Eppure in quegli scritti
Di queste note su una morale
C'è un rapporto il merito tra dialettica Estonia che potrebbe far rileggere l'intera produzione di Sartre sotto schemi meno deterministici leggo solo un passaggio richiamato anche da Montano che e ha curato la traduzione italiana viene alcuni brani
La dialettica non spiega la storia dice Sartre
Ma è la storia che si chiude su ogni dialettica e ce la digerisce
La morte di Sartre aveva risollevato le piccole rivincite provinciali a colpi di Fnac barra e quindi di nuove rampogne moralistiche
Ripensamenti più serie globali ci riferiamo per esempio al convegno internazionale di Bari dell'ottantatré su Sartre teoria scrittura impegno non hanno avuto anche a causa di ritardi
Editoriali giganteschi non hanno avuto la solida e seria eco che avrebbero meritato
Per il resto non è venuta meno la pur necessaria ma tante ma tante volte frenante logica dell'egemonia culturale e dei relativi conflitti
Lungo lume per certi versi indispensabile e meritorio quello della di Anna Boschetti
Volume indispensabile per una corretta collocazione di tutta l'impresa intellettuale di sarte il clima che
E percepibile quello di uno di un agonismo esasperato dove Sartre pare aver sconfitto tutto il mondo ecco ha scritto a Boschetti
Isa a Roma camion Merleau-Ponty battaglie
Cessano di apparire soltanto amici sentirlo o interlocutori vicina sarte per per rivelarsi designati dei loro titoli occupare posizioni di concorrenza offerte dal campo
E ad essere battuti da lui a distanza tanto più grande dal suo successo quanto più il loro capitale simbolico differisce dal suo per volume struttura tutti battuti da Sartre ma le sconfitte le distanze valutate con criteri socio metrici non danno appieno il senso di altre vicinanze e di altrui vittorie ancora una volta aiutano poco una salda intelligenza dei nessi teorici
Allora per concludere Saxo viva come Merleau-Ponty viva anche il che conveniva oppure un salto definitivamente morto per la filosofia italiana
Noi intravediamo una ripresa critica della filosofia di Sartre non per abbondanza di contributi
Ma perché negli ultimi anni sono apparsi segni di una nuova possibile forse giusta e forse definitivamente corretta rilettura di Sartre
Ci riferiamo ai pochi brandelli oggi presenti in Italia di una collocazione la filosofia Satriani l'ambito dell'ermeneutica un anno fa a Urbino in un incontro sulle nuove armeni utili nel marxismo il problema è stato posto in maniera diretta
Dopo lo slittamento di larghi strati del pensiero fenomenologico nell'ermeneutica
Dopo la divulgazione le analisi Gadamer di richiedervi Levine as si è avvertito l'opportunità di rileggere tutta la produzione è stata Adriana secondo le cifre di una ermeneutica esistenziale e sociale
Sia ben chiaro che qui si parla di linee interpretative appena sensibile tiratura critica SARS Triana e non di tendenze egemoniche probabilmente solo una tale lettura potrà lucrare una permanenza di Sacco nel dibattito filosofico italiano
Tale possibilità interpretativa e chiaramente sollecitata dagli scritti successivi alla critica diffusi in Italia attraverso la raccolta universale singolare curata da prova chieda Frignani
Lì e radicalizzata l'alternativa tra pensiero analitico pensiero dialettico
Dice Sartre l'analisi non è che la ragione dialettica al grado zero ed è ampiamente sviluppata la categoria della comprensione come superamento della dicotomia soggetto oggetto
Ha una tale distinzione era presente sin dalle prime o
Più o nelle strutture d'essere dell'esistente cioè come la scienza dei come
E la metafisica problema infiltrazioni dell'esistenza delle esistenze dell'esistente cioè la scienza del perché e la metafisica si annullava nell'intuizione di retta della contingenza in re Min irriducibile non cerca che così e senza un perché
Ha già ampiamente divulgate esposizione opposizione tra filosofia e scienza si aggiunge questa alternativa tra un come descrittivo ha colto nella sua inesauribile Rita e perché metafisico
Bloccato nella in Anita nella domanda
E la tematizzato in maniera inequivocabile la trasformazione dell'ontologia fenomenologica in una ermeneutica degli esistenti
Del loro vissuto delle strutture poste dalla storia fatta dall'uomo come si legge l'intervista star Triana sull'antropologia del sessantasei
Dicevamo però che questa ipotesi interpretativa della filosofia di fatto non sembra particolarmente cercata dalla critica italiana
Anche a questo proposito possiamo parlare di una immagine sacra Triana abbastanza mineralizzate parte
Ciò ha portato alla debolissima attenzione rivolta in Italia verso ciò che Sartre ha scritto e fatto negli ultimi anni
Lo scarso interesse ha impedito di cogliere le torsioni e le novità sostanziali
Magari meno suggestive rispetto al tracciato anteriore che sacro ha maturato negli ultimissimi mesi della sua vita anche a proposito della sua elaborazione politica
Italo Mancini tra i pochi avvertito con adeguata profondità la svolta etica ideologica depositata nei dialoghi del marzo del mille novecentottanta con Bernard Levy
Vi ha colto le riflessioni sul neo giacobinismo sul radicalismo che sorge direttamente dalla Costituzione intenzionale dell'atto umano
Ha sottolineato Mancini l'abbandono delle mode Kirche Gordiano ed hegeliana dello scacco a vantaggio della speranza
La prospettazione di una fraternità senza terrore contro la fraternità terrore della critica
Il sasso scagliato da Mancini non sembra avere oltremodo turbato le consolidate abitudinari e talvolta privi pigre letture che i filosofi italiani hanno dedicato a Sartre letture filosofi italiani
Hanno giudicato il pensiero di Sartre ben a ragione eterogeneo al contesto teorico e politico nostrano però questo contesto meno giustificatamente è stato spesso considerato di fatto posto sartoriale
La lettura di Stato insomma è stata ridotta categorie ovvie quando non banali
Perché si è ritenuto legittimo venisse proprio sui nodi concettuali che costituivano la peculiarità di quel pensiero e che la filosofia italiana nella sua annuncia a maggioranza e la costituzionalmente impreparata percepibile
Un tale ritardo
Forse difficilmente recuperabile e certo non esclusivo del panorama critico italiano non toglie comunque che per tanti molti filosofi italiani al di là delle stimati interazioni culturali
Esatto che sia stato un forte punto di riferimento
Un compagno di strada inevitabile magari il compagno di strada con cui non si poteva che litigare
Sarto definì circa il bordo una sorta di soggetto radioattivo quale che sia la sua efficacia e la sua virulenza
Che il campo sappiano rimanda un campo radiativo per la filosofia italiana
Dipenderà molto come ogni avventura di fortune di sfortune critiche
Dalla valenza dell'Autore ma anche il larga misura dalla correttezza degli strumenti di percezione e dai parametri di misurazione che ricercatori sir accuseranno
Non è da escludere che questi possano scoprire oggi ma tardi una fonte reali di radiazione oramai debilitata dal resto della critica filosofica
Debilitata mentre le loro indagini le indagini delle torri italiani si erano intestardite su piste dilatorie quando non fuorvianti
Ringraziamo il professore Vito per il suo interessante contributo e pensione
Dopo si consiglia di fare dieci libbre
Voglio voglio
Faruk la sento dire il dai talmente ritiene che perché dipendente
Va bene
Ma intanto io vorrei come dire raddoppiare il senso dell'applauso alla alla alla relazione precedente con con il fatto che io l'ho trovata molto bella molto convincente sono d'accordo
In tutto quello che invito ha detto
Per quello che riguarda il mio intervento
Piuttosto che aggiungere soltanto fece punto diventa quasi superfluo un un una serie di elementi a quello che già la relazione precedente conteneva
Vorrei entrare
Come dire nell'Ulivo
E anche nella specificità
Vissuta di un rapporto
Che appunto il rapporto
Qualche volta ravvicinato molto spesso a distanza
Che per lunghi anni Enzo Paci ha tenuto con il pensiero oggi salta
Vorrei cercare di ripercorrere qualche aspetto di questo rapporto
Mi servirono anche di
Di alcune considerazioni che ho ricavato dalla lettura dei diari inediti spero né io ne abbia fatto un uso discreto e diari inediti di pace
Però poi
Presente
Comunque
Propongo il tenere presente che certamente già come premessa generale l'intervento certamente Bacci
Considerava
Sartre a un interlocutore filosofico in senso pieno senso
Completo e anzi in certo modo
Non ha mai dubitato che andava rovesciato il giudizio
Non per nulla Sartre
Eclettico
Tanto meno dilettante
Scrivere di Filosofia ma anche
Di
Di teatro anche
Diretta aratura
Ma tanto più importante come pensatore proprio perché
E questo credo che esca anche dalle cose che poi dirò
E stabilire motivato fondato testimoniato anche perché
Sartre era
Riuscito secondo Paci molte
Molte in molti casi in molte occasioni
Intensificare allargare il suo pensiero filosofico in queste forme
Quindi un potenziamento semmai
Attraverso il Sartre non specialistica mentre filosofico del suo pensiero
Parto da
Uno scritto del fa molto e dato farò molte citazioni spero di non hanno Agliardi
Cercherò di mantenermi intenti decente
Parto da uno scrittore settantatré
Uno degli ultimi scritti di Paci pace virale settantasette
In cui
Che sarà lo scudo che però più presente forse in questa ricostruzione in cui
Cui Paci
Scrive per l'ultima volta di Santana
E ripensa
Tutto il suo rapporto
Facile all'affermazione estremamente importante
Per esempio
Dice
Paci
Ho scritto molto su Sartre
Sui suoi romanzi sul suo teatro sulla sua filosofia
Ma il mio incontro con Sartre non è libresco
Il suo problema era presente in me fin dall'adolescenza così per lui il suo
Come sappiamo dalle Mou
Qual è il problema
è il problema del negativo il nulla
Da queste righe
Io estrarre i due considerazioni
La prima teorica il ritorno
Da parte di tacita sottolineare il tema del negativo
La seconda
Considerazione è in modo
Abbastanza singolare
Non
Come dire non del tutto scontato
Forse in qualche modo anche suscettibile di qualche osservazione critica da parte nostra con cui Paci
Ha vissuto il suo rapporto con salta quasi come un rapporto di vite e di pensieri paralleli
Che si intrecciano
Il mio problema è il suo problema noi due
Negli ultimi testi prima a morte pace insiste spesso sulla cronologia del negativo
Rivaluta il proprio di specialismo
Dice fin dal trentacinque
Io pensavo la vita la nozione di vita come rischio e incertezza male dolore straccio
La mia reazione dice
Autobiografica mente taci fu l'esistenzialismo positivo
Allora la chiave di questo
Di questo rapporto come San potrebbe essere certo
Se noi lo prendiamo nel in blocco
Pensiero relazioni Stipe poi fenomenologico di pace è un pensiero della positività
Dove la sottolineatura è sempre verso il positivo
Alla fine e non senza stupore per chi non era fino in fondo nel per le cose di pace ma perché lo conosceva chi l'ha eseguito l'elaborazione
In un modo che profondamente motivato alla fine scopriamo che c'è una seconda corda forse più forte forse più tesa ancora della prima che la corda della negatività
E questi ultimi scritti Paci ripensa al Parmenide alle sue al suo libro iniziale sul Parmenide
Ripensa alla settima ipotesi del Parmenide quella sulla distruzione più forte o comunque da associare alla terza quella sull'istante sulla creazione
E comunque in sostanza questo giudizio sul negativo è quello che ci può dare il sintomo più interessante Sartre era stato criticato
Dallo stesso Pacini
Anche se in modo sempre diverso nettamente diverso da Heidegger come nichilista
Certo negli anni Cinquanta aveva fortemente attirato l'attenzione di pace presenta possiamo fare un confronto tra un'opera come l'esistenzialismo del quarantatré un'opera parlo di testi di pace
Come ancora sull'esistenzialismo del cinquantasei
E la prima Sartre è assente
Nella seconda gli sono dedicati molti settaggi
Poi nella fase successiva alla fine anni cinquanta gli anni sessanta
Nella fase diciamo fenomenologica propriamente di Paci sarto diventa un interlocutore molto importante
Tanto più importante quanto nell'orizzonte di Sartre di pace spesso entrano modo prepotente
Le
Le nozioni legate alla a una critica del marxismo ossificato
Al tempo stesso però
Risulta a un a un primo sguardo che
Paci tiene sempre a distanza critica
Sartre al proprio in merito alla fenomenologia grigio che è ricorrente nelle testi editi e anche delle pagine di diario
E che Sartre si sarebbe avvicinato superficialmente
A Husserl senza una vera e radicale comprensione
Però poi nel sessantaquattro
Paci scrive un intervento entusiastico proprio sulle mo'
Dice tra l'altro dice le cose grande impegno critico tra l'altro si spinge a dire che il vede l'unica
Possibile continuazione della Recherche proustiana
Dice anche che le muore a suo parere il secondo ovvero volume della critica
Tornando lo scritto del settantatré quello dei ricordi
Rispetto al rapporto
Con Sartre
Ma ci si ricorda di un incontro di tipo politico a Mosca nel sessantatré
Lo ricorda poi nell'aprile sessantaquattro all'UNESCO a Parigi nel e merito alla alla colloquio sin qui che Igor Riva
Rispetto al quale poi vedremo anche sì
Addensano maggiormente le le indicazioni di
Di pace
Ci trovammo insieme scrive ancora il testo nel settantatré a parlare sul Tirreno
Io tentavo la salvezza con la verità non ontologica di frusta
Sampras trovo ancor una volta parlare per assurdo della religione altro scandalo come il saliscendi
Dopodiché in questo scrittore stanza tre dove c'è questo quadro delle completo della del del modo con cui Paci vive tutta la sua esperienza con rispetto Sartre c'è una rapitori attraversamento
Delle tre neanche
E della critica
Un giudizio di questo genere ho tentato una ripresa delle tre neanche ammette Paci
Qui c'è una insuperabile dita del negativo una insuperabili ITA che si ripresenta nella critica
Una negazione che da intendere come passato come fatto
Qui c'è pace come il dover passare attraverso il tempo come irreversibilità che il punto su cui Dacia dal più insistito rispetto al suo pensiero rispetto anche alla porta bussa
Ma anche però una negazione
Come capacità mediatrice trasformati dice Della Praxis che intenzionati Praxis che deve usare la sua negatività e qui allora anche sollecitato pensiamo all'importanza fondamentale che ha avuto per Paci
Un testo come immagine coscienza
L'analisi dell'immaginario
Il Pisa
Una negazione che si presenta quindi fino alla fine
Pur fra così riproposta da Pacini però oscillante
Certo modo ambigua tra il suo lato di insuperabile età e il suo lato di necessario luogo da attraversare per la trasformazione
Problema che si presenta come un grumo teorico da scioglierà
Dove l'orizzonte quello dalla critica i problemi sono quelli del soggetto individuale della irreversibilità
Però il calcio in questo problema possiamo ancora riferirci a alcune delle affermazioni finali che Paci fa nel saggio sulle mo'
Quello del sessantaquattro
La presenza di cui parliamo
Quella che è minacciata dalle parole per intenderci e nel suo semplice e complesso significato dice Paci quella che in un set si pone come evidenza
è il punto di partenza soggettivo in prima persona
Se lo riaffermiamo in base al secondo Husserl che abbiamo cercato di interpretare di proseguire e non a Luserna falsamente interpretato come platonico o filosofo delle essenze separate
E perché possiamo tenere conto anche della lezione di salto
Ecco quello che ho chiamato grumo problematico quello che in fondo a me a mio parere il leit motiv di questo curioso rapporto empatico filosofico
E impacci critico
Verso Sartre perché viene continuamente accusato
Cusato probabilmente tenente da prendersi come una critica filosofica per non aver approfondito i temi della teologia
Ma un Sartre in grado pur presentando agli occhi di pace questa lacuna di correggere
I temi grafologia Steps qualcosa che appare come una sorta di contraddizione
Proprio questo periodo cioè Santa quattro vi dicevo si infittiscono le nell'M&A diari privati pagine pace tenevo un diario giorno per giorno ciò materiale sterminato
Gran parte del quale non potrà mai e mai essere reso pubblico per la privatezza
Direi
Non violarle di questo materiale
Altra parte del quale pieno di una serie di spunti ricchissimi
In questi giorni del sessantaquattro si infittiscono diceva il diario le osservazioni su Sartre
Che sono però sempre presente nel diario fino al momento in cui la critica esce in Francia
Cioè come se fosse una specie di basso continuo per pace questa presenza di un'opera che per lui è del tutto fondamentale con cui bisogna continuamente misurarsi al momento in cui quest'opera tredici aprile sessantaquattro pace scrive centre e mi piace
Ma ho molti dubbi su tutto il suo impianto
Anche se mi serve per criticare il mio e la mia stessa ditta rete quel motivo che ho cercato di dire prima lo ritroviamo proprio nelle parole di Pacino critico ma qualcosa
Mi viene a Correggio
Un intreccio
Talmente essenziale
Forse un intreccio che per quello che riguarda Pacelli non ha avuto con nessun altro autore direi compreso ULSS
Che certamente non autore con cui Paci si identificava profondamente per l'Autore lontano
Pace invece lì vivo
Costituisce una continua stimolazione anche una punta minacce certo
Non c'è mai lontananza ospita
C'è distanza critica ma la prossimità con Pacini e direi mi azzarderei a dire
E quasi quella di un alter ego
Proviamo adesso a seguire
Il poco perlomeno
Le tappe di questo itinerario che ho accennato
Il mio problema
Era come quello di salto per l'uso
Nel cinquantasei quindi andiamo già abbastanza avanti
Sì potrei fare una ricerca siamo genealogica su tutta l'apparenza di Sartre negli anni precedenti questa data comunque per semplificare anche abbreviare prendiamo il cinquantasei l'anno
Non tanto l'anno per la sua importanza storico malanno perché
In questo in questa questa data
Esce questo volume ancora sull'esistenzialismo dove la Prensa di Sartre e per la prima volta molto molto netta
Sono i capitoli dedicati a Sartre uno all'esistenza negativa questo in un libro uscito dai genieri erano conversazioni che pace aveva fatto alla radio
L'aveva fatto anche altre era anche una prassi che allora molto molto normale poi si è qualche prolungata dice un potente
In me e nella raccolta di queste conversazioni intitolate ancora sulle senza lirismo appunto due capitoli uno delicati assalto uno sulle senza negativa e l'altro al teatro
Canto su cui pace continuamente aveva insistito
I temi sono la situazione limite lo scacco Sartre dice Pacini a un paradosso vivente
Il suo teatro e il riferimento è a chi in al diavolo e il buon vino
Rende concreta la sua filosofia
Erede di Kirch e Al Gore
Ma che rappresenta solo il lato negativo dell'alternativa che che Gore Diana
In fondo osserva Paci Giovanni il protagonista del Diario di un seduttore e chi
La cifra di questa avvicinamento a passata ci può essere fornito dalla frase ognuno è chiuso nella propria prigione
E la chiave per uscirne è falsa
Paradosso vivente però perché secondo Sartre questa impossibilità è paradossalmente
Immediatamente negata nel momento stesso in cui c'è un lettore
Ci sono dei lettori di Sartre Sartre si rivolgeva elettori e con essi istituisce una relazione
C'è dunque un incontro serva Pati c'è una relazione positiva con quell'altro che il lettore che siamo noi
Nessun uomo può invasa amare se spesso cito nessuno può restare davvero solo e se pretende di restare solo non può porsi e contro gli altri non può decidesse che per la guerra tutto questo ce lo può insegnare lo stesso salto
E anche se Sartre negasse di voler cielo insegnare noi potremmo imparare da lui che la volontà di solitudine fallisce perché la relazione umana ed universale non è megabit
Perché la separazione totale è impossibile ora se la relazione non si può distruggere vuol dire che è fondamentale e che ci rivela
Il senso dell'esistenza
Pacini pensatore della positività dell'azionismo relazione innegabile
è una risposta al peraltro impossibile delle tre ne ha
Dunque la soluzione per quanto il tema dominante sia il tema dello scacco della negatività la soluzione è la positività di un senso
Verso la intersoggettività australiana su cui pace poi all'Ulivo si soffermerà
Comunque va verificato anche per questo
Per questo testo per questi anni un doppio registro
Assai visibile a mio parere nel tono nel linguaggio nell'empatia del testo di pace
L'ambiguità dell'esistenza la sua doppiezza teatrale il circolo illusorio in cui si dibatte chi
Il paradosso certamente impacci spesso che cerca l'uscita dialettica e razionale ma mostra di sapere a ogni pagina di questo testo e soprattutto nel contatto con l'arte
Che la chiave falsa
E due percorsi quello di Sartre e quello di tanti già sembrano speculari e asimmetrici
Pace ha continuato a teorizzare l'esistenzialismo positivo insistendo molto sul valore
E poi ancora sul senso ma via via proprio attraverso un server scoprirà la paradossale ITA il terreno minato
Il negativo
San tra ha chiamato l'uomo un piglio mancato una passione inutile
Ha descritto il circolo infernale e proprio adesso
Siamo negli anni di stesura
Delle questioni di metodo e della critica si accinge a ritrovare attraverso il marxismo
Un senso dialettico un per noi
Paci insiste sul teatro e sul romanzi e non a caso cuori serviamo si concentrerà sulle mo'
Cioè come un'invidia direi lo dico anche proprio per tutta una serie di osservazioni
Tratte dai diari c'è quasi un'invidia per questa capacità artistica di Sartre e che Pati sente di non possedere
Teoricamente filosoficamente Paci pensa che questo spostamento di linguaggio produco a una specie di ostensione intensificazione dei problemi filosofici quello che accennavo prima
Che nella filosofia in senso stretto e nelle pagine di Filosofia in senso stretto sono come contratti e irrisolti
Problema che io credo profondamente attuale
Ancora
Oggi
Ma passiamo a sessantadue facciamo un salto di alcuni anni
è questo l'anno in cui Pagin pubblica il suo saggio più impegnativo su Sat
Trovato l'ultimo Sartre e il problema della soggettività
Il nucleo di questo scritto sarà poi ripreso e rielaborato nel capitolo prassi pratico inerte e irreversibilità nel volume funzione delle scienze significato dell'uomo del sessantatré
Che anche qui
Se non fosse irriverente considero come una sorta di
Panda nella immaginazione che Pacini aveva dal diario si vede che Paci lavora questo volume proprio in qualche modo sulle tracce
Della critica Sarti
Questa assunzione perché questo modo credo si possa definire la la pista rapporto con Sartre in questi anni sessantadue sessantaquattro questa soluzione di Sartre e preceduta da una breve nota che combatte comunque pare importante ricordare per cinquantanove intitolata Sartor e noi
Questi questi testi che cito sono quasi tutti cioè sia il il nell'articolo sessantadue sia questa nota sia l'articolo è sparita tre proprio facevo prima riferimento sia quello sul Santo Padre supremo sono tutti usciti sulla rivista tutta
In questa nota le cinquantanove
Sartre e noi non più di una pagina e mezzo in cui però Paci si espone nel suo giudizio su Sartre con molta precisione Eligio tre cose che poi sono molto significative rimangono molto significative per quegli anni primo
E Sartor
Per la trascendenza dell'ego per il tema del nulla
Della coscienza il nulla come carattere la coscienza a che fare in un modo sostanziale Emmitt molto preciso conclusa
Due che il rapporto tra fenomenologia e ontologica in Sartre è un rapporto etico
Sto molto caratterizzante tutto il modo con cui Paci legge la questione e dicendo etico
Pacini intende salvare dall'ontologia Isma'racconta il pericolo che Lou intravedeva come pericolo ontologico sale
Chi invece non ha intravisto questo rapporto in senso etico è per Paci sappiamo quale tipo di
Di incomprensione dire ha sempre avuto pace nel confronto di agli atti non ha visto contrapposti in senso etico e quindi viene posto come il contraltare di questo giudizio che appunto anche
E tre che il punto principale
è il problema dell'altro
Il problema all'altro soggetto dottori
Qui appunto io credo ritroviamo il motivo critico che che anticipa riconducendo lo alla dialettica hegeliana secondo
Secondo Paci centre analizzato la questione cito in modo tale che oggi è difficile non tener conto delle sue osservazioni anche in rapporto se
In compenso l'uso dell'inedito a sua volta ci aiuta a rivedere la posizione di Sant'di nuovo ed è questo tornata da cullare Clotilde un po'applicato a rapporto però a rapporto Santus via via il rapporto diventa Paci sa
Qui si specifica e sul tema Dalla intersoggettività
Pacino continua a criticare sarte non conoscere fino in fondo un sano però il passaggio attraverso la dialettica hegeliana
La concretizzazione vedremo tra un po'delle figure dell'altro soggetto permettono di ripetere
Il la posizione espressa D Urso
Dunque i temi sono a questo punto concretizzazione del soggetto e ancora negatività
E quindi questa notare cinquanta nove Paci lega la questione alla sua prospettiva futura
Alla sua di pace prospettiva futura cioè a rapporto e lui stesso cercherà di avere attraversando la tematica fenomenologia marxismo
A cosa potrebbe condurre una seria lettura filologica di Marx schiere già pagine cinquantanove
Se guardiamo a quello che scriverà nel saggio del sessantadue che tra l'altro sviluppo alle osservazioni che pace aveva fatto al convegno bilanci del dell'anno precedente sul problema che la soggettività a cui lo stesso pacifica lo stesso Sartre era intervenuto
Si possono anche qui distinguere alcuni livelli
E differenti tonalità
La tonalità il livello più marcato è quello dell'apertura
Paci fa sue le principali articolazioni teoriche della critica mai la critica il testo capace di fronte che legge appunta elabora attraversa cioè fa sue le esteriorità che è in noi la totalizzazione in corso e direi complessivamente tutta la dialettica la soggettività
Nell'orizzonte questo questa soluzione critica
Nell'orizzonte di un approfondimento della concretezza Uster Liliana
Anche se vice Paci Sartre parla di condizioni formali da Galletti
Questo formali
Dice non sbagliamo cioè leggere questa parola formali conserva pace in realtà civiltà una concretezza non si tratta di una universalizzazione astratto ma si tratta di un percorso nella nella nella prospettiva di pace un percorso che ci porterà e la sua massima intensificazione filosofica proprio alle moto
è un percorso che ci porta alle condizioni individuali concrete
Della dialetti
I soggetti in isolamento cento dice Paci è un trucco
Quello trovare questa parola trucco quindi la tappa che sta parlando di delle poche che definisce un tu
Forse ha in mente anche una assonanza conti come con il termine francese
Sartor
E questo siamo dire la seconda tonalità cioè la prima è questa soluzione di tutta la dialettica la soggettività Sartre seconda tonalità
Resta comunque debitore
Verso l'URSS
Debitore di una di un approfondimento che non ha fatto motivo abbiamo già visto non sa che tutta non sassata secondo Paci e tutta la sua analisi gioca su quella differenza
Che un sano chiama intenzionale e che non è la differenza ontologica di agli non sa appunto
Usare dice Tabacci con consapevolezza questo trucco
Che è l'epoca
Infine
Terzo livello terzo tonalità
La prima assunzione la seconda rimane la critica di non approfondimento USA abbiano infine terzo tonalità meno enfatizzata secondo me in questo testo meno evidente forse a prima vista ma forse più intensa
è l'incontro sul tema specifico della irreversibilità del tempo quello che poi enterale tutto esplicito nel volume funzione delle scene
Anche Sartre gli arriva
Dice Pacini ma Lulli poi rivendica di avere che aver insistito c'è pace rivendica d'aver insistito su questo tema fin dall'inizio agli anni cinquanta
Effettivamente se noi leggiamo oggi pace sarebbe l'aumento anche di farlo visto che poi curiosamente per continuare questa strana
Catalana portano parallelismo anche pace cadute una sorta di oblio che credo non meriti
Se noi leggiamo la la la la costituzione di soppressione dei cinquanta vediamo che effettivamente il tema della irreversibilità temporale
è quello che su cui Paci insiste costruisce via via tutto una sua posizione che sfocia proprio nella nella soluzione marxisti
Per questo coi non a caso rispetto
Una serie diciamo di motivazioni sulla sulla riflessione precedente è proprio sulle ricerche reversibilità che Paci si misura poi con Sastre in nel capitolo che ho citato di funzione delle scelte sessantatré
Di nuovo qua la chiave di lettura molto dichiarata molto aperta sarta secondo pace non parla mai di Ussel in un modo esplicite convincente ma cito il cammino che percorre che lo sappia o no è un cammino fenomenologie
Questo di nuovo nel senso del ritorno soggetto concreto
L'esempio che fa Paci l'analisi del corpo corpo che uso chiaramente uscì l'Axa punto cioè punto
L'incontro tra interno e esterno punto di trasformazione e che si ritrovano in tutta la dialettica tra interiorità ed esteriorità nella critica
Saltiamo c'è pace da una serie diciamo di motivazioni per questa per questa essa al fenomeno logo senza accettare la tipologia da parte di San Sartre adesso Paci lo ammette conosce l'intenzionalità intenzionalità della coscienza che poi originalmente nel senso sappiano esplode verso l'oggetto
Ma rifiuta o comunque non mostra di aver approfondito di nuoto siamo questo tema le poche ed è qui poiché Paci fa discendere l'esigenza di una correzione proprio sul tema della irreversibilità del tempo
Essa è secondo Paci le reversibilità un'esperienza in prima persona non ha a che fare con il secondo principio la termodinamica
Se non attraverso una serie di mediazioni che non non non ci aiutano a chiarire questo problema
Per quello che riguarda la ripresa SAR Triana sembrò allora
Avere agli occhi di baci un residuo di oggi attivismo non danno così si esprime o comunque secondo pacifiche Queens altro un'incertezza
Deve seguitare il tempo e il consumo sono correlati ripresentarsi della mancanza o del bisogno materiale fa parte della struttura del soggetto e come tale secondo Paci va assunta non criticata
Ciò rende possibile non necessario lo sfruttamento
Agli occhi della di pace secondo lettura capacità di Sartre la rete conserva come dire un elemento oggettivo mondano non attraversati le dentro l'esperienza del soggetto
Che allora fa compiere una sorta secondo Paci a questo livello la sua analisi di confusione
A Sartre tra la necessaria a ripetizione del bisogno materiale che caratterizza la struttura soggettiva e in qualche modo l'elemento di inerzia di blocco storico che questa ripetizione con poco come necessità
Dunque la struttura economica necessaria dice Paci è inevitabile questo un suo antichissimo il tema fin dalle polemiche con Croce degli anni quaranta ma il soggetto può disporsi non può disporsi in Orizzonti riferita
La serializzazione non è un destino
Il nuovo Paci cerca di salvare sottolineare questa fungibilità
Razionale della dialettica
Potremo allora dire che prevale impacci attraverso la sua vettura di usare di Marx elemento del chiarimento razionale
La possibilità non bloccata a priori di una intersoggettività storica
Che Sartre un Sartre corretto fenomeno logicamente permetterebbe di articolare concretamente laddove Hussein aveva peccato proprio in questo senso
Cioè nel senso che l'articolazione concreta e in questo senso voi si era rivolto il lavoro di Paci certo influenzato fortemente la Merleau-Ponty
Sui manoscritti cui seriali relativi al tempo e all'intersoggettività
Torniamo un momento a questo proposito alle pagine di diario più volte Paci appunta che non ha mai che Sartre non ha mai fatto suo lo stile fenomenologico
Poi c'è le una serie di pagine che riguardano l'incontro a Parigi il ventitré aprile sessantaquattro alla fine prima dalla del tornare in Italia del colloquio su Tirrenia
Questa mattina scrive inizia una pagina di questo diario l'incontro con sale Albacom Guagliani
C'è proprio la resoconto di tutte tutta quanta questa conversazione
Cominciamo a discutere tra sotto le politiche della sinistra in Italia
In discutono polemicamente del titolo scelto alla raccolta di saggi teorico politici politici risate di filosofia la politica salto non ama questo titolo pace ben d'accordo gli su questo su questa posizione Sartirana
Poi discutono del prossimo convegno Gramsci sulla morale che ci sarà di lì a poco e a cui pace cui Sartre sarà invitato farà un intervento discutono suo Merleau-Ponty
Dal sul testo per la continuità risale
Discutono in termini molto duri è pesante Heidegger
Che aveva mandato un testo al collo che doveva discutono dur dell'ideologia e quindi tocca alla fine di questa serie di temi molto analiticamente allocati troviamo una annotazione di nuovo che ci conferma ci verifica il punto chiave del rapporto Paci sale
Ma poi viene fuori il discorso su bus
Cassati confessa
Quale come se Passigli avesse storto da quello che ho in mente di fare film fin da anni prima
Confessa di conoscere soltanto attraverso intende uno e le versioni esistenzialisti
Qui c'è una frase diciamo tipo narcisistico pace l'accertamento personaggio anche narcisista gli faccio una vera e propria lezione sull'ultimo bus questa soddisfazione finisce termina questo incontro incontro
E questo l'ho messo anche a chiusura chiosa di questo periodo che il primo più intenso dove c'è un'accettazione come vi dicevo rilassi assumendo una soluzione
Dei temi della critica in particolare il tema del soggetto e le sue articolazioni concrete dove l'elemento diciamo della critica o serviranno anche la critica del non l'approfondimento in di Husserl c'è rimane ma si è affievolito ed è dentro quel gioco che le ho fatto vedere
E che il momento diciamo il maggiore empatia
Sembrerebbe comunque maggiori il matrimonio in patria filosofico
Arriviamo così e con questo concludo
Alla al saggio alle pagine supremo
Su questo vorrei concludere non solo perché per arrivarci ma eravamo già arrivati a stampa tre salirà sessantaquattro a perché qua io credo ci sia proprio nel un ulteriore elemento e ci chiarisce lo strappo
Il quattordici ottobre sessantaquattro è l'unica lettera di cui ho trovato traccia nel nel
Negli archivi nelle carte di pace Sartre scrive una lettera
Affacci
Se mi capita di Sartre capaci di cui ho trovato traccia
Ma vedrà che è assolutamente colma di alloggi per l'articolo che appunto pace ha pubblicato sulle moto
Vice Sartre è il migliore che sia stato scritto sulle moto
E aggiunge grazie a questo articolo la mia opera risulta quella che desideravo che forse no la confessione disgustata e pessimista di uno scrittore che sta invecchiando
Ma una ricerca che senza per nulla rinunziare al rigore indica un sicuro ottimismo
Qui è molto curioso quello che quello così potrebbe essere in qualche modo il gioco delle parti e la striature che voglio fare proprio su questo gioco delle parti
Cioè Sartre ringrazia pace per avere colto l'elemento dell'ottimismo in le Mou passano e guardiamo con con attenzione queste pagine supremo quello che salta fuori ci porta proprio al negativo del testo finale
Scrive Paci non si tratta di essere più o meno d'accordo con USA e documenti rimane costante sulla motiva con delle delle variazioni interne
La senologia non può essere che una continua autocorrezione
è una continua auto trasformazione
Si tratta invece di praticare Ono un esercizio
Quel trucco
Un esercizio analogo a quello al quale Sartana si sottomette in un lembo
Ecco un modo di costituzione diverso da quello che Sartre spesso aveva prospettato il tra elemento
Cosa possiamo ipotizzare
Che salta legga come una e poche concreta una poche
Misfatti
L'Autobiografia la la il frammento d'autobiografia sappia
Il mo'dice ancora Paci troviamo l'atto fondativo della critica una dialettica vissuta come dell'etica in prima persona in forma di oscillazione
Oscillazione potremmo chiarire tra positivo e negativo
Certo per rifarci alla lettera alle parole la lettera di Sartre
Resta in pace un elemento che si può chiamare ottimistico e che quindi certamente Paci va a cercare anch'essa
La fine dell'articolo sulle uova dice non può possiamo non ripeterci
Possiamo arrestare la ripetizione cioè possiamo inserire la razionalità del Telos questa idea mai realizzabile ma e ci può essere di riferimento IP vita l'idea guida su cui paga è sempre esistito
Ma forse una volta riscontrato che anche qui c'è una vena tipicamente
La cena potremmo dire di ottimismo non è questo il punto che più ci interessa
Il punto che più ci interessa io credo ha a che fare piuttosto con il negativo
Da qui sono partito l'esercizio
Vertice fenomenologico esercizio che saprà fare delle multe
Un rischio continuo ripetersi possiamo definirlo così adesso
Le poche quel trucco è ora per pace un rischio continuo ripetersi
Allora il tema di le Monde appunto l'alienazione nelle parole queste l'oscillazione
Il rischio continuo di perdersi da parte dell'intellettuale nelle parole nelle parole scritte
Paci è scolpito appunto dall'elemento del diventare libero
Si pensa a certe corpi di Casorati scrive incartate Colitti come vecchi
E certo si pensa al pratico inerte continua a pagina tipico dello scrittore dal suo prato infine
Il suo problema pensati mio per me
Dobbiamo raccontarci delle storie non possiamo non raccontarsi delle storie
Dunque non possiamo non fuggire nelle parole
Non possiamo sfuggire all'alterità del trovarsi già fin da subito in una situazione che non abbiamo scelto
Sartre che Paci città assomiglia in verità su hanno quando guarito dal suo amore sospira e dire che ho rovinato la mia vita per una donna che non era il mio genere
Questo ci fa anche capire perché vi accennavo alla alla collegamento tra Recherche e le
Ha dimenticato vissuta ci
Le poche che ora diventa esplicitamente in pace un esercizio rischioso si mette proprio nella condizione dei viaggiatori senza biglietto
Siamo in questo mondo con i viaggiatori senza biglietto è un tema ricorrente in questo libro celle mo'
E si tratta certo di un tema esistenzialisti
Ma possiamo dire che si tratta anche di un tema fenomenologico
Se leggiamo senza biglietto perché rifiutiamo il mondano possiamo rifiutati dal mondano
Però senza biglietto può accadere che si cerchi di intrattenere il controllore con le parole
Almeno quel tanto che basta per arrivare alla stazione vicina
Della quale si crede o si vuol credere di essere attese
Scompare
Da questo orizzonte
Ogni fondamento direi di scienza rigorosa
Nel senso poi restrittivo con cui si può prendere questa espressione
Pace ha sempre cercato di sciogliere questa espressione in qualcosa di molto più problema
Il soggetto si sfalda nell'esporsi oscillando
Ancora una volta noto e l'esperienza letteraria farsi apertura filosofica Sartre osserva Paci trova la massima intensità stilistica proprio nel mettere in atto letterariamente la sua dialettica oscillante per questo
Fondamentalmente per questo lembo è una fondazione
Il testo dice ancora pagine forse più riuscito risale
In questa autocorrezione della Fenomenologia anche le critiche che starci aveva appena rivolto al pratico inerte in funzione delle scienze quel capitolo sessantatré a cui facevo riferimento prima ritornano adesso però in modo problematico
Io cioè diventano problematica gli ho preteso di Paci sembra capaci non non sia più così metto in questa sua il rischio soggettivo si gioca all'orizzonte diventasse del negativo che come abbiamo visto di lì a poco riprenderà impacci la tonalità del male anche all'interno della stessa tormentata riconsiderazione del marxismo cioè all'interno di un quadro di valutazione dell'epoca presente in senso storia Poli
Possiamo per finire
Riferirci alla
Nota del settantaquattro anche qui un paio di paginette uno degli ultimissimi testi di Paci sulla stravolgere negativo
Dove Paci scrive il debole deve quasi fatalmente attraversare l'inferno del masochismo per oltre passarlo e per non finire in quello del sadismo che promette cerca di far vedere
Di mantenere sempre di più di quel che promette
La nascita non potrà mai essere così sicura come la morte
Credo che non sia difficile trovare un medico
Di Sartre e del Sartre dell'essere e il nulla
Qualche riga più avanti tra l'altro pace Città di Flaubert di Sartre
Ma dirà anche leggendo viene piuttosto in mente il jazz del diavolo il puntiglio e credo che sia uno dei testi dei momenti delle figure Satriani che Paci a aveva sempre mantenuto come emblematiche
E poi la conclusione di questa nota un po'la sconsolata di Paci il male nel quale l'uomo si radica suscita uno stupore in coercitivo
Siamo il professor guardie sospendiamo per quindici minuti
Non so
Stupri serbi sembrava divertito dal professor nel Pompeo farà for paracolpi sul tema il ruolo dell'intellettuale la questione dell'impegno delle riviste italiane del dopoguerra allora la professoressa farà compri
Studioso
Il sarto della cultura francese
In una delle organizzatrici questo convegno
Quello mostro la nostra riconoscenza anche per questo ti ringrazio
O vorrei fare subito una precisazione
E cioè che è come talvolta avviene nel titolo promette di più di quello che io poi effettivamente però
Perché io parlerò soltanto di tre riviste il Politecnico Società e studi filosofici
E parlerò di un periodo assai limitato perché esaminerò solamente le annate
Dal quarantacinque diciamo al quarantotto proprio il primo dopo querce
Questo mi consentirà fra l'altro di credo integrare in parte quanto è stato detto nelle due belle relazioni che sono state svolte stamani
Perché il dibattito in questo periodo ha alcune caratteristiche mi sembra particolari che quindi vengono ad arricchire il quadro che già è stato trattato
Io cercherò di essere naturalmente più breve possibile mi scuso se dovrò più volte fare delle citazioni anche se cercherò di ridurle
Citazioni che io avevo inserito anche perché avevo proprio l'impressione che fosse utile su questi temi
Rileggere i testi perché
Mi sembrava insomma nel corso del del lavoro che venisse proprio fuori che a volte alcuni di questi dibattiti noi ci siamo riferiti e forse ci riferiamo più diciamo tenendo presente un'immagine che ce ne siamo fatti che non tante volte
Tenendo presente proprio là specifica formulazione che le questioni hanno avuto nel momento in cui sono state formulate
La questione del ruolo dell'intellettuale nella nuova fase che si apre dopo la Liberazione
Viene sentita e discussa largamente fra gli intellettuali che hanno direttamente vissuto più direttamente vissuto le esperienze dell'occupazione e della resistenza
Gli editoriali di apertura di molte delle riviste che iniziano o riprendono le pubblicazioni fra il quarantacinque quarantasei
Esprimono il rifiuto di una cultura sterile è staccata dalla vita e la volontà di collegare al nuovo impegno civile assunto dagli intellettuali in quanto cittadini il loro specifico impegno di intellettuali
Ma in quali forme è possibile contribuire in quanto intellettuali e nel lavoro intellettuale al rinnovamento politico e sociale
Questa domanda si pone in questa fase in un contesto caratterizzato da una relativa scarsità di referenti teorici
Non è ancora entrata è pienamente in circolazione le tesi di Gramsci
L'edizione einaudiana dei Quaderni del carcere inizia ad uscire dal quarantotto
Scarsamente presente il riferimento alla nozione di partiti citate la cultura che peserà sul dibattito italiano dopo la anche sul privato italiano dopo la rottura dei governi CLN e l'isolamento della sinistra
Le liste di cultura e di filosofia delle quali mi occuperò si muovono all'interno di quella che è stata definita una soluzione di continuità che nel marxismo italiano si apre fa Labriola Gramsci
In questi anni ci si colloca politicamente a sinistra anche senza essere marxisti
Sulla base dell'articolo due inserito nello statuto del partito per volere di Togliatti anche l'iscrizione al partito comunista e resa possibile indipendentemente dall'adesione al marxismo
Si disegnano anche traiettorie diverse di approccio a Marx
Quali caratteri assume in un orizzonte di questo tipo la discussione sull'adozione star Triana di impegno
Linea generale si può affermare che in quella fase il dibattito italiano è stato sufficientemente Musso
E comunque meno appesantito da chiusure settarie e dogmatiche di quanto non sia accaduto negli stessi anni in alcuni ambienti della sinistra francese
Anche la vivacità polemica di una parte della discussione non va intesa soltanto rispetto a quelli che sono stati definiti gli straordinari poteri della situazione politica
Questo nesso ci fu conto
Ma la sua influenza Inter agili con l'attrezzatura concettuale gli strumenti di analisi il bagaglio teorico proprio degli intellettuali italiani
Se vogliamo cercare di ricostruire questa storia sin dall'inizio possiamo assumere come punto di riferimento il gennaio del quarantasei quando la teoria stanziare l'impegno fece direttamente un ingresso in Italia attraverso la traduzione parziale della presentazione diretta moderna sulle pagine del Politecnico
Ora questo editoriale Sarteano del quarantacinque molto noto e non c'è bisogno di ricordarne i temi naturalmente legato alla fase più propriamente esistenzialisti Ca'del pensiero di Sartre
E quindi ripresenta un forte accento sul momento della soggettività che mette da parte la nostalgica dell'essere per legarsi integralmente la dimensione dell'esistenza che accetta senza mistificazioni e senza malafede
Il senso della libertà si perde quando il perse cerca di sé di celare il proprio nulla e di comprendere la pienezza dell'in se come suo utenti comodo tessere
Si ha invece l'affermazione della libertà nell'accettazione della propria contingenza e nell'assunzione del rischio che ad essa è connessa
Qui si inserisce lo specifico discorso sullo scrittore implicato qualsiasi cosa faccia segnato compromesso fin nel suo rifugio più appartato
Lo scrittore che è situata come ogni uomo
Poiché lo scrittore non ha mezzi per evadere dice Sartre noi vogliamo che abbracci strettamente la sua epoca la sua unica occasione è fatta apposta per lui come lui è fatto apposta per lei
L'intellettuale che vuole concorrere a produrre mutamenti sociali ha una possibilità aderire fino in fondo al proprio tempo
Coerentemente l'età moderna riscopriranno la letteratura come funzione sociale prendendo posizione in ogni caso
Prenderà posizione sugli avvenimenti politici e sociali a partire dalla concezione sintetica dell'uomo sottolineo questo sintetica perché poi tornerà proprio nella traduzione in italiano
Dalla concezione sintetica dell'uomo visto come centro di determinazione irriducibile solo poter decidere il senso della propria esistenza e il valore che si deve attribuire all'intera umanità
In questo modo la rivista si proporrà di contribuire ad allargare gli ambiti delle possibilità umane di scelta di fare in modo che l'uomo possa in ogni circostanza scegliere la vita
Ora non c'è difficile mostrare gli elementi di problematicità di questa nozione di hangar sumo
In primo luogo il superamento solo volontaristico di quell'equivalenza delle possibilità che viene a stabilirsi nell'ambito traslucido della coscienza dopo lo scioglimento di ogni rapporto con l'essere e sulla quale ha insistito criticamente a suo tempo Nicola Abbagnano
In secondo luogo la difficile saldatura fra il momento della decisione individuale e la liberazione di tutti gli uomini un passaggio dalla dimensione della soggettività a quella della intersoggettività
Sulla quale Sarce si interrogherà con diversa consapevolezza quindici anni dopo nella critica
In terzo luogo l'aver risolto il tema della responsabilità dell'intellettuale in una adesione immediata al presente il rifiuto di scrivere cifre di più l'immersione totale nella tua vita
Che da un lato delegittima la ricerca teorica non direttamente raccordati nell'orizzonte delle voci
Mentre dall'altro ospita lo scrittore ad intervenire in ogni caso complicherebbe lo scrittore intervenire dove in ogni caso in una fallace presunzione di competenza totale che toglie di fatto specificità e determinatezza alla dimensione politica
Ma neanche l'opera di starci e mi sembra che questo convegno Ronald stanco
Ai direi quell'opera per prima non è nel suo insieme è riconducibile a una interpretazione rigida di queste coordinate
Tuttavia quella posizione rispondeva nel momento della sua formulazione ad esigenze profondamente e sinceramente sentite da molti intellettuali
Consentire il superamento delle prospettive desolante dell'esistenzialismo negativo assicura all'età moderna
Un riferimento al quale ancorare in molteplici settori di un intervento che assunse presto grande rilevanza non solo all'interno del dibattito francese
Certo nella sua discussione italiana fra il quarantacinque e il quarantotto le note critiche sono prevalenti
A volte esse mettono in luce difficoltà reali della teoria dei sarti altre volte invece si caricano di significati polemici legati piuttosto ad alcuni caratteri di ordine generale del dibattito italiano
Il primo dato da tenere presente è costituito dalla forma stessa dell'immissione della concezione Sartirana in Italia
Infatti l'ho già detto le tesi sartoriale si raccordano direttamente al dibattito italiano attraverso una intermediazione che incide sulla loro discussione ne modifica almeno in parte i termini e il senso
Infatti l'ingresso della presentazione tra modernità gli assi innesta direttamente all'interno di una polemica che è già in corso una polemica molto nota e molto accesa
Quella che si aprì fra il quarantacinque e quarantasette intorno alla rivista il Politecnico
E alla sua proposta di una nuova cultura
Il testo di Sartre esce nel gennaio del quarantasei in traduzione parziale nel fascicolo sedici del settimanale milanese con il titolo una nuova cultura come cultura sintetica
A Sartre
Il Politecnico si era già interessata in precedenza quando ne aveva pubblicato un racconto nel quarto fascicolo
In quel caso però il testo di Sartre era comparso come uno dei molti tasselli di quell'attività documentazione sugli sviluppi della letteratura internazionale
Che costituisce una delle cifre fondamentali e anche più discusse per esempio
Vediamo l'intervento di Mario Alicata del lavoro del Politecnico innesta trovano spazio accanto a Sartre gli autori più varie scemo Gualberto Pasternak casacca eccetera eccetera
Diverso è il caso della presentazione diretta moderna che viene pubblicata quando è in atto già da alcuni mesi la discussione suscitata dall'editoriale di Vittorini una nuova cultura
Che aveva aperto nel settembre quarantacinque il primo fascicolo del settimanale milanese e nella quale erano intervenuti discussione però Carlo Bo Massimo Mila Giancarlo Vigorelli Felice Balbo con una replica poi di Vittorini
Raccordata quella discussione dal titolo spesso scelto per la sua traduzione una nuova cultura come cultura sintetica che è un teste che è un titolo Vittorini hanno evidentemente non sa anche
Il testo Satriano viene così messo in circolazione almeno in apparenza in stretto rapporto con le posizioni di Vittorini
Che attraverso di esso sembra voler fornire un'ulteriore risposta ai suoi critici mettendo a fuoco con un riferimento preciso l'ideale la nuova cultura infatti nel corsivo di introduzione dice anche
A parte qualche riserva le risposte che saggio da in questo testo sono le stesse che anche noi potremmo dare
Forse illudendosi sulla portata conclusiva di quella indicazione il Politecnico pubblicò nel fascicolo successivo un corsivo di Franco Fortini col titolo chiusura di una polemica
Di fatto invece la polemica non si chiuse anzi conobbe proprio allora la sua fase più nota con interventi sul Politecnico altrove di Giolitti serrata Fortini Alicata Luporini su società bassi su uomo ancora repliche di Fortini ferrata e Vittorini e infine uno scambio di lettere aperte tra Vittorini e Togliatti
Su questa polemica si è scritto molto
In prevalenza essa è stata studiata in relazione ai caratteri della politica culturale del Partito Comunista Italiano negli anni del dopoguerra
L'attenzione sia concentrata sulla discussione fra Vittorini e Togliatti a volte facendosi un solo fascio delle posizioni del segretario comunista di quelle di Mario Alicata e di quelle di Cesare Luporini
Si è anche detto che la critica al tra virgolette confusioni Isma'Vittorini hanno costituiva un falso scopo
Mentre lo scopo reale era quello di salvaguardare i lettori comunisti del Politecnico dategli azionismo anche questo tra virgolette del settimanale
Ma se noi prendiamo il dibattito a partire dai suoi termini iniziali speriamo che nel momento in cui nasce esso viene fuori proprio da una concezione della cultura e dei suoi rapporti con la società
Più precisamente dalla forma specifica che nell'editoriale di Vittorini assume il rifiuto forte ed efficace di una dell'isolamento dell'intellettuale
Dalla volontà di costumi di costruzione di una cultura che sappia farsi parte attiva contro le sofferenze e le guerre che le impedisca esplicito che le scongiuri che aiuti a eliminare lo sfruttamento e la schiavitù e a vincere il bisogno nella pagina di Vittorini la categoria del disimpegno si era dilatata fino ad investire tutta quanta la cultura occidentale
Cito di nuovo lei che è stata pensiero greco Ellenismo Roma n-esimo cristianesimo latino cristianesimo medievale umanesimo riforma illuminismo liberalismo eccetera
Una cultura che non aveva potuto nulla contro il fascismo nonostante avesse sostenuto attraverso i secoli il carattere sacro dei valori che esso ha calpestato
La conclusione è che le possiamo trarre secondo pittori è che l'insegnamento di questa cultura non ha voluto che scalza il forse nessuna influenza civile sugli uomini
Il prefetto sta nel modo in cui essa si è manifestata
Questa cultura non si è identificata con la società non ha governato con la società non ha condotto eserciti per la società
è stata perciò soltanto consolatrice ma non tempestivamente l'innovatrice e tempestivamente attuale
Ciò che le avrebbe consentito di opporre le sue forze sociali i suoi cannoni e carri armati e aeroplani ancora una citazione all'avvento del fascismo e alla guerra
In queste affermazioni emerge con evidenza la componente artistica della concezione di Vittorini e per la quale la cultura deve immergersi totalmente immediatamente nell'azione farsi essa stessa azione capace di mobilitare eserciti e di condurre carri armati
Non ci sono reali affinità con l'analisi della condizione umana e dell'impegno dell'esistente nella costruzione del proprio Segni proprio del pensiero di Sartre
Dove richiedono il disimpegno è anzitutto rifiuto dell'abbandono alla cosa Rita
Di un appiattimento sul già dato della ricaduta per usare un'immagine di Sartre nell'abisso dell'immediato nella vita senza memoria degli imenotteri e dei gasteropodi
Nel testo di Vittorini emergente cioè una forma di attivismo che non è politico come è stato del resto rilevato di elementi di continuità ma con la cultura del fascismo cosiddetto fascismo di sinistra con la sua posizione tipica del problema dell'uomo nuovo
Nelle prospettive dell'interventismo di Vittorini la nuova cultura deve diventare protagonista in prima persona della trasformazione entrare in presa diretta con le masse meglio ancora con le categorie sociali gli studenti e giovani operai
Formate da coloro che si trovano nell'età in cui tutti sono naturalmente intellettuali questo dice Vittori
Al tentativo di coinvolgere questo tipo di pubblico si connette Oppo connettersi il taglio didascalico di tante pagine del Politecnico che viene a differenziarla anche da quelle della rivista di salti
La quale esprime una consapevolezza diversa della collocazione sociale dello scrittore contemporaneo cosa presa sofferta perché noi apparteniamo alla borghesia scrive Stark delle difficoltà di raggiungere un pubblico vasto e non semplicemente dei lettori
Del ruolo prorompente innovativo dei nuovi strumenti di comunicazione di massa che Sartre percepisce molto molto presto mentre del Politecnico che non ci sia
Ma più in generale quando dall'annuncio della nuova cultura si passa alla sua esplicitazione diventa visibile
L'assenza di un quadro di riferimento preciso quale resta con i suoi limiti e le sue caratteristiche quello scelto dall'età moderna
E appunto quella concezione dell'uomo come centro di di di indeterminazione di scelta alla cui luce possono essere interpretati i fenomeni più vari della vita culturale e dell'attualità politico-sociale
Allora non è soltanto per ragioni di spazio ma anche per la percezione di reali differenze che nella traduzione italiana il testo se il canone completo ma ci sono del dei dei passi che sono tolti
Evidentemente le ragioni di Stato richiedono tagli e questi cadono nei punti sui quali il discorso di Sartre è diverso evidentemente da quello di Keith Haring
Qualche riferimento nella traduzione del Politecnico non c'è la presa di distanze Sartirana dall'arte e dalle teorie dell'arte per l'arte
Non c'è la denuncia del complesso di inferiorità che affligge lo scrittore in faccia agli operai che non lo leggono
Questa esserci non c'è il rifiuto del populismo la frase sartiame il populismo è un figlio di vecchi il triste rampollo degli ultimi realisti è ancora un tentativo di cavarsela a buon mercato risparmi resta l'aspetto più felice della proposta il Politecnico sta nella capacità di introdurre in Italia figure momenti della letteratura internazionale della cultura internazionale per la quale poco era filtrato durante il ventennio fascista
Se questa era in concreto la nuova cultura annunciata dall'editoriale il quarantacinque non erano però messi in luce i processi attraverso i quali i valori dell'umanesimo tradizionale rimasti sterili nel passato
Potesse o in quella nuova forma assumere forza e incisività sociale e come voleva Vittorini passare a condurre Eserciti
Anche nella seconda serie nella quale si trasforma il mensile con un ridimensionamento implicito neanche esplicito dell'iniziale tentativo di costituirsi in organo di agitazione culturale direttamente collegato alle masse
I momenti problematici che la proposta del Politecnico stentano a trovare adeguato approfondimento
Anche il riferimento all'una o all'altra corrente del pensiero contemporaneo il pragmatismo lo stesso marxismo rimane spesso fa le fa l'impresa di rimanere un po'esterno esemplare proprio il caso di Sartre
Che viene lungamente intervistato su un grosso problema religioso e i suoi rapporti con la rivoluzione che è un problema che mi sembra contare di più nelle preoccupazioni del Politecnico che non all'interno della sua filosofia
E infatti Sartre chiede alla fine l'intervista oggi come mai mi avete chiesto tante cose su questo libro litigano perché per noi è importante
Gli annunci e i lettori non ci accusino di diserzione scrisse Vittorini quando il Politecnico passò alla più tradizionale forma del mensile
Usando un termine molto espressivo del carattere militante agonistico assunto ai suoi occhi dall'attività dell'intellettuale
Affermo poiché nella nuova serie le finalità della rivista sarebbero state più agevolmente conseguite
Poiché si sarebbe trattato allora non più di collaborare all'azione politica bensì gli svolgerà un'attività che fosse azione di per se stessa come nome quando crea l'azione culturale
Nel rivendicare il carattere creativo immediatamente rivoluzionario dell'attività intellettuale le idee di Vittorini non erano confuse saranno altrettanto chiare le affermazioni fatte in polemica con Alicata quando Vittorini distinguerà la politica dalla cultura riservando alla prima l'azione sul piano della cronaca e alla seconda il piano diretto della storia
O anche quelle contenute nella lettera a Togliatti la cultura aspira alla rivoluzione come a una possibilità di prendere il potere attraverso una politica che sia cultura tradotta in politica
Nel corso di quella polemica ha ribadito più volte un punto un problema importante
La linea che divide nel campo della cultura il progresso dalla relazione non si identifica esattamente con la linea che li divide in politica
Ed espresse un rifiuto fermo dell'atteggiamento arcadico dell'intellettuale che suona il piffero per la rivoluzione
Ma non riuscì a pensare fino in fondo il nucleo di problemi importanti che aveva posto
Alla possibile invadenza del partito continua a contrapporre il protagonismo anche politico della cultura
Coerentemente affermerà nel quarantotto Iron contro internazionale di Ginevra che l'artista e naturalmente anche Alice in quanto è a richiesta
Anche Acea la propria spontaneità anche agire alla esperienza collettiva di cui è spontaneo portatore andiamocene alla realtà
Solo se Mazzone come queste si misura la distanza che separa la concezione sette anni e quella vittoriana dell'impegno
Per Sartre l'impegno dello scrittore frutto di una scelta non possiede i caratteri del già citato non è inscritto in una qualche natura fosse pur quella dell'artista anche lo scrittore sceglie si fa diviene anche per lui l'esistenza precede l'essenza
Diversa la consapevolezza delle difficoltà di rapporto col più vasto pubblico diversi nei due casi retroterra teorici
Fenomenologia ed esistenzialismo da un lato attivismo dall'altro diversa l'immagine stessa dell'intellettuale artista o più artista nel caso di Vittorini più scrittore filosofo saggista nel caso chissà
Ma era in una parente rapporto di vicinanza con il Politecnico che le tesi Sartre rimane erano state introdotte in Italia
Accadde così che nella vivezza delle discussioni intorno alla rivista milanese si sia guardato qualche volta Star Trek più attraverso Vittorini che non attraverso Sarti
La vivacità polemica di alcuni riferimenti assalto del perito quarantasei quarantasette si comprende almeno se non si tiene presente che questo nesso con la questione del Politecnico
è una porta che va tenuto fermo in particolare nel caso di società rivista fiorentina nata nel quarantacinque dall'incontro di un gruppo di intellettuali tra i quali Luporini piangi Berardinelli un assolo Cantimori
Che avevano una formazione culturale diversa ma che erano accomunati dall'adesione politica al parziale del movimento comunista
Fin dall'età di apertura società aveva posto la questione del ruolo degli intellettuali a fianco delle forze del lavoro e all'interno di un processo di universale liberazione umana
La tesi di società era prevista la funzione della cultura non può essere definita una volta per tutte a meno che non si voglia cadere in una sorta di mistica della cultura
Il problema ma visto in termini circostanziati
In una situazione di crisi quale quella dell'Italia del quarantacinque il contributo dell'intellettuale si definisce
Soprattutto attraverso l'opera tenta di storicizzazione
Ridefinire il rapporto con la tradizione individuando al suo interno le linee meritevoli di riprese
Ripensare le finalità e le forme del loro sviluppo questo il terreno di lavoro indicato da società questo il contributo dell'intellettuale al superamento della crisi un lavoro concreto
Cito da un editoriale
Coerenza degli scrittori un lavoro concreto insieme serio e modesto contro le intemperanze anche questa una citazione del Politecnico da un far la voce grossa
Che come si sa cito però si adatta molto bene alle parole vuote
La presa di distanza dalle indicazioni del Politecnico è stata considerata come uno dei tratti fondamentali e costitutivi dell'esperienza di società
In effetti la polemica fra le due riviste ambedue diaria comunista affonda la propria radice in due modi diversi d'intendere il compito dell'intellettuale in un momento di crisi e di svolta
E società al messianismo della proposta di Vittorini si contrappone la ricerca nuova consapevolezza storiografica
Questo è il quadro nel quale si scrive un intervento di Luporini intitolato rigore della cultura
E si sia con riconoscere che le questioni poste da Vittorini sono questioni reali non sono riducibili a mero dato psicologico esprimono piuttosto a una specifica condizione storica umana
Vittorini ha posto il problema in termini scoperti e persino irritanti il suo coraggio va riconosciuto ma la sua soluzione non è accettabile
Dobbiamo allora chiederci in che cosa può consistere nell'Italia del quarantasei la novità della cultura
Secondo i quali non può trattarsi di una novità di contenuto piuttosto di un diverso rapporto di ciascuno con la propria cultura con la coltura della propria epoca
Un problema che non può essere posto al di fuori del legame di continuità che ci collega alla Cultura del passato e che è inutile nasconderselo dice Luporini costituisce un limite assai stretto
Dalla dimensione del disagio e dell'inquietudine è necessario far scaturire la presa di coscienza delle contraddizioni e delle insufficienze della situazione presente
Si inserisce la lezione di Marx per la quale lo slancio che anticipa il futuro assume il senso in rapporto all'accettazione integrale dell'uomo terreno del suo passato della sua storia della sua temporalità della sua finiti sa
E tutta l'anticipazione del futuro sorge sull'analisi del presente e del passato ossia della situazione storica
Il riferimento a mais essenziale esso costituisce il punto di approdo di un cammino che da una personale rimeditazione dei temi dell'esistenzialismo
Confluita nell'importante volume del quarantadue situazione libertà nell'esistenza umana
Aveva condotto Luporini ad approfondire la categoria di accettazione della vita tanto centrale nel suo contributo del quarantatré alla inchiesta di primato sull'esistenzialismo
L'uomo indirizzato alla propria possibilità determinata aveva scritto allora Venturini trae la propria autenticità dall'analisi della situazione
E comunque ha accettato la città ossia la effettiva situazione metafisica e storica nella quale egli si trova solo in rapporto a questa accettazione l'uomo è di volta in volta se medesimo
Nel nei primi anni Quaranta Luporini aveva indicato in Kierkegaard e Marx che guarda e Max i due referenti essenziali per una filosofia che non voglia investire e ricucire estrinseca mente i problemi
Ancora antiche colte e Marx questa volta insieme a Nick erano stati indicati poi come le voci più acute del secolo scorso
Come i profeti della crisi rispetto a quelle indicazioni sulle quali pesava l'influenza di un libro che conto molto in Italia in quegli anni il fondo shekel bis dice Di Carlo X
Nel quarantasei è il riferimento Max affondare la riflessione sull'anticipazione del futuro mentre gite corte e sospinto sullo sfondo insieme amici e l'esistenzialismo diventa l'ultima filosofia dell'Occidente borghese
La polemica con Vittorini nasce nel punto in cui per Luporini l'esistenzialismo viene a configurarsi non più come la filosofia nella quale urge un'esigenza speculativa comune a tutta la coscienza occidentale
Bensì come una filosofia completamente immersa nella crisi della cultura e dalla coscienza europea della quale esso rappresenta contemporaneamente il punto più occulto e la massima confusione
Ma davvero il significato teoretico della filosofia dell'esistenza si esauriva nel suo porsi come espressione della crisi borghese
Davvero nella coscienza della caduta delle illusioni e metafisica si esprimeva soltanto il tramonto gruppo del pensiero borghese giunto al massimo dal della sua alienazione dalla comunità
La questione era posta in termini sofferti ancora su società da Arturo Massolo
C'è un nucleo teoretico dell'esistenzialismo la cui importanza non va sottovalutata
La tematizzazione del momento della singolarità e della solitudine
Al quale si riporta l'azione stessa del filosofare poiché imporsi del filosofo sembra esigere la distruzione del suo essere uomo della sua coesistenza con gli altri
La filosofia e attività distratto all'istante essa pretende la libertà la libertà dalla storia
L'esistenzialismo per Massa uno pone nuovamente nella sua formulazione più critica il destino della filosofia meglio ancora del filosofare in gioco
In tutto questo il marxismo vede condanna la coscienza di sé la cerata del mondo borghese
Dal canto suo ma solo conclude con una domanda accetterà l'esistenzialismo di riconoscersi in questo giudizio
Ma quello che più conta sarà il suo avvenire al dialogo
Personalmente più incline in quella fase accogliere della polemica esistenzialisti Ca'soprattutto la dimensione ideologica Luperini riconosceva tuttavia la rilevanza il carattere aperto dell'impostazione di un assolo nella quale la questione dell'esistenzialismo gli sembrava posta nel modo più stringente sofferto nel modo più avanzato che finora fosse mai stato fatto
Appunto qui si innestava nella sua pagina un ulteriore motivo di critica al Politecnico intorno al quale scriveva si è raccolta la nostra sempre il giovine ignora progressiva intellighenzia letteraria
La quale si è però lasciata sfuggire alle pagine di un assolo e cito nel suo consueto spirito si ribalta Hernan ha preferito rivolgersi alle volgarità di usare
Il riferimento duramente polemico al filosofo francese si colloca nel punto in cui l'attacco alle posizioni di Vittorini incrocia un movimento di divaricazione rispetta quanto direttori perché astratto Luporini avvertivo ormai nella filosofia dell'esistenza
Anche nella formulazione al alla quale egli stesso si era in precedenza avvicinato
Sulla stessa linea di contrapposizione si pongono l'accento in un successivo scritto di Luporini a quella specie di populisti lo saffico del sarto che si chiama l'ex e l'Enea
E la pubblicazione su società di un violento articolo di FLI già ripreso dalla l'iter Literature nei casi età
Questa convergenza con una posizione di stampo salodiano non deve essere equivocata il salto che qui si stigmatizza è quello del Politecnico l'autore affrettatamente assunto a simbolo e punto di riferimento di una nuova cultura che con lui e realtà poco a che vedere
Così quando Luporini dichiara che non vi è nulla di più balordo irresponsabile del proclamare sia pure per bocca di altri una cultura sintetica
Da opporsi ai né a una cultura borghese analitica nella sua essenza nella sua origine storica quando tutto in tutte le direzioni ci richiama l'esercizio più paziente insieme il più ardito dell'analisi
Il riferimento polemico è evidentemente costituito per più dall'Enciclopedia Isma'della rivista milanese che non dallo sfondo fenomenologico delle indicazioni dei disastri
Del resto anche la pubblicazione dell'attacco differite era in parte bilanciata da una breve nota redazionale pieni di menzionava la rilevanza
Ma nota dice crediamo di fare cosa gradita ai nostri lettori traducendo questa testimonianza presentata così testimonianza di uno scrittore sovietico nei riguardi dell'esistenzialismo di Sartre
In realtà la riflessione su Sartre nell'ambito della rivista fiorentina non si esaurisce nella denuncia del nesso fra la sua filosofi la decadenza borghese
Sarà ancora Luporini a riproporsi al di fuori di polemiche troppo vive il problema di un approfondimento più circostanziato di una riflessione che si impegnava comunque con sincerità intorno al problema di riconciliare l'uomo con se stesso
Anche sul protagonismo vittoriano del resto Luporini tornerà interrogarsi quando ripensa serale diverse questioni che fanno noto nella discussione sugli intellettuali
Attraverso un confronto diretto con i grandi testi filosofici che ne costituiscono la formulazione più coerente e più rigorosa
Esisteva un nesso fra le più significative posizioni filosofiche e l'immediato comportamento pratico e mentale per le classi di cui esse sono più vicina espressione perciò sondaggio operati in direzione di alcuni fra i punti più sensibili del pensiero moderno possono permettere di comprendere e valutare atteggiamenti contemporanei nascono dei qui due saggi torti e ragioni del moralismo esiste e la critica destinazione del dottor pubblicati su società fra il quarantasei e quarantasette
In essi la sovrapposizione operata dal Politecnico e filtrata nella stessa polemica di società fra teoria vittoriane quella storia Triana dell'impegno viene scomposta
Delle due concezioni si indicano con precisione le diverse matrici teoriche
Il saggio è sufficiente diventa così l'occasione di un confronto
Con il testo le elezioni genesi sulla destinazione del dotto che costituisce la prima formulazione teorica del primato dell'intellettuale Caro Vittorini ma largamente diffuso anche al di fuori della cerchia del Politecnico
La convinzione secondo cui spetta l'intellettuale una funzione di guida esprime l'orgoglio di gruppi che si sentono essi credono chiamati a guidare dirigere lo sviluppo anche politico della società
Il tentativo dei ceti medi privi di vera autonomia economica di fare del possesso della cultura un elemento di indipendenza di privilegio sociale e tutte le volte che se ne apra la possibilità anche di affermazione politica
Connessa una lettura moralistica e pedagogisti Ca'dei rapporti fra i gruppi sociali essa si connette insiste con una metafisica e realistica che si configura come una filosofia della pura e assoluta attività
Se dunque la tesi del primato degli intellettuali si riporta una forma di realismo attivisti con il tema dell'impegno morale nella formulazione di matrice anche esistenzialisti Ca'si riallaccia piuttosto al tema kantiano del dover essere
Qui il discorso di Luporini che non cita Mansart così come messaggio sufficienza non cita Vittorini
Anche il senso di un ripensamento di posizioni precedentemente condivise a proposito del primato della ragione pratica
Già in vigore della cultura si ritrova l'affermazione secondo cui se non si riesce a chiarire il dovere del singolo in rapporto alla situazione storica si rischia di ricadere su di un piano che ricordandomi che stette ore può difendersi retorico
Appunto perché l'impegno morale è cosa del tutto individuale
Far leva su di esso all'infuori del diretto rapporto di persone significa puntare su qualcosa di estremamente generico il vuoto significa cadere in una delle tante trappole del moralismo
Ma in che cosa consiste il moralismo questo atteggiamento della mente così presente presso gli uomini di cultura
Il suo nodo teorico stanno il principio per cui la moralità non calcola resiste e si oppone e così facendo difende i suoi valori e lì cala nella realtà
Ne deriva un atteggiamento che può apparire nobilmente intransigente rigoroso e anche erotico
Ma che nello stesso tempo appare troppo facile ormai troppo diffuso per non destare sospetto e disagio negli animi avvertiti della complessità e delicatezza delle cose umane
Proprio per questo diventa importante indagarne l'espressione più tipica è più coerente all'interno della morale di Cannes
Opera in modo che la massima della tua volontà possano stesso tempo valere come principio di legislazione universale
Attraverso questa formula kantiana l'azione viene messa a confronto con una società ideale nella quale si proietta tuttavia una forma concreta di società
Quella nella quale l'essenza dell'uomo è fissata nei suoi rapporti giuridici come uguaglianza di fronte alla legge e all'uomo è a Lezzi sostituisce il soggetto di diritti
In tal modo la morale kantiana appare come la morale di una società che nella convivenza degli uomini non scorge una unità originaria ma di ogni loro contatto avverte il possibile attrito
Che essa tende a ridurre al minimo per questo è una morale difensiva una morale da campo trincea
Le ragioni del moralismo emergono in quei periodi oscuri della storica nei quali una violenza esterna sbarra la via alla effettiva esplicazione della moralità il valore morale si configura come fine supremo
E di fronte al gioco della tirannide diventa l'impegno più solenne più grave l'impegno storico
Il torto del moralismo stare nel suo rendere assoluto il valore morale che viene dichiarato il fine umano dell'uomo con una forma di farisaico ISMU poiché la moralità non è il fine del mondo
Per agire bene dice Luporini non basta voler agire bene è necessario voler creare migliori condizioni per gli uomini
Non si dà coerenza e rigorosità morale distinta dalla concretezza delle situazioni opposta disse il valore morale nel suo aspetto sociale e pubblico è la volontà del progresso umano
La morale Sartirana scriverà più tardi dopo gli inizi pone inizialmente come morale dell'intenzione come moralismo è soltanto nella sua ultima fase che l'opera del filosofo francese si apre i temi della morale della responsabilità della concreta moralità
Di questo confronto le basi teoriche sono mi sembra nel saggio del quarantasei
Mi spiace cercherò di riassumere
La parte finale
Si è visto come del gruppo dei collaboratori del Politecnico facessero parte anzi non sinistro saltato nel gruppo dei collaboratori del Politecnico facevano parte Giulio Preti e Remo Cantoni
Che erano anche redattori di studi filosofici la rivista diretta a Milano da Antonio Banfi
Le cui pubblicazioni interrotte due anni prima dai nazifascisti riprendevano nel quarantasei
In apertura del primo fascicolo del dopoguerra l'editoriale l'intesa a firma di Banfi precisava le linee di continuità col passato agli orientamenti per il futuro
La rivista sa di aver tenuto fede nei primi difficili anni di vita ai suoi principi e al suo e al suo programma di assoluta indipendenza speculativa
Come arma di resistenza contro tutti i tentativi esplicito impliciti Dioscuri torbidi compromessi e contaminazioni
E sta lì la firma ora con maggiori e più lenta Energia sono prove di danza come strumenti di ricostruzione di una più libera universale concreta cultura
Si è spesso insistito su questo motivo Bastiano della novità vedendo nessuna forma di liquidazione del passato nella nella quale l'impegno pratico si sarebbe fatto prevalente rispetto all'esigenza della chiarificazione storica
Non spaccio totale per il quale il gruppo Bastiano si sarebbe trovato più vicino ai motivi del Politecnico che non all'esigenza di storicizzazione espressa ad esempio dalla prima serie di società
Del resto il comunista Baruffi aveva svolto un ruolo importante nelle attività dei gruppi resistenziali milanesi nello stesso periodo nel quale in essi si muoveva Vittorini
Anche l'idea di dar vita al Politecnico un titolo Catania nonché esprimeva bene una concezione della cultura aperta ai temi delle tecniche e delle scienze qual era quella di tanti
Era sorta in rapporto alla organizzazione del fronte della cultura la cui costituzione è lo stesso banche aveva annunciato il quindici agosto del quarantacinque sull'Unità di Milano
Ma va pur detto che non vi era molto in comune fra l'impiego protagonismo Vito Rignano e il tentativo Bastiano di collegare a Rinnovamento Sociale operato dalla forza delle classi stessi e della crisi soffre serio e da essa Hoshino lottando
Una filosofia capace di svegliare le pigre ideologie i valori astratti sbarrare le vie di evasione illuminare la realtà storica e i suoi problemi
La questione doveva essere posta per bande fin sul piano della costruzione di un attimo criticità più ampia più articolata più ricca
Di una filosofia che sapesse farsi chiarezza che illumina la realtà e precisamente la realtà storica nella radicale concretezza che dopo Marx hanno per lui i suoi problemi
Alla direzione politica al movimento comunista basti collegava il riferimento al materialismo storico che intendeva come umanesimo radicale e concreto
Ma non le derivava l'inversione immediata della filosofia della prassi e tanto meno l'idea del protagonismo politico della cultura
Anzi della interpretazione del tema dell'impegno portata avanti dal Politecnico di Vittorini ebbe modo di scrivere che esso in un appunto privato prestato
Che esso aveva rovinato un lungo lavoro preparatorio
Per dava piuttosto di collegare gli sviluppi dell'aziendalismo critico come posizione teorica a
Quale individuava il valore del marxismo
Il carattere teoretico della Filosofia esclude che essa si confonda con ideologia pratiche o che essa abbia precetti da dare alla città aveva scritto su studi filosofici del quaranta
Nei confronti di ogni avvenimento storico che abbia significato spirituale la filosofia a responsabilità e compiti gravosi
Ad essi può adempiere intanto e quanto più essa veramente filosofia ricerca strettamente scientifica universale teoretica mente pura
Questo punto resterà fermo anche nel dopoguerra nel quarantasette banche fermerà dell'uomo che la filosofia è coscienza della relatività della problematicità della vita dialettica del reale e non sa ne vuole essere edificante e prescrivere norme assolute il rapporto della filosofia con la prassi non è immediato passa attraverso un'opera paziente di traduzione razionale dell'esperienza contro i limiti delle sue interpretazioni dogmatiche in un'attenzione nuova ai movimenti della società
Ricostruire insieme la linea puramente teorica della riflessione filosofica e la linea pratica della trasformazione è naturalmente un'impresa complessa e sposta difficoltà di diverso ordine
Di fatto proprio sulla problematica connessione dei due livelli all'interno del gruppo bachiano si aprirono divaricazione che condussero infine alla chiusura della lista
E in particolare a livello del giudizio da esprimere sulle principali correnti del pensiero contemporaneo che in questi anni
Sulla valutazione più propriamente teoretica preme l'urgenza di una presa di posizione etico politica che comporta una certa un'attenzione accentuata agli spunti sociologici e storici
Sicuramente l'esistenzialismo è da collocarsi fra le correnti filosofiche sulle quali la valutazione di banchi si fa nel dopoguerra più nettamente e persino drasticamente critica alle filosofie dell'esistenza per la verità basti si era interessato assai precocemente fin dal ventisei aveva scritto un saggio sul TIR
E all'esame dell'esistenzialismo somme corrente filosofica aveva dedicato un intero fascicolo della rivista nel quarantuno
In quella filosofia banche aveva riconosciuto allora l'espressione della inquietudine spirituale del nostro tempo
Sottolineandone i motivi della singolarità e dell'isolamento della persona della sua responsabilità assoluta della sua incertezza radicale
Intervenendo personalmente nel fascicolo del quarantuno
Non si era limitato a denunciare i rapporti che stringevano quella filosofia alla crisi borghese ritenendo che l'esistenzialismo non fosse solo l'indice di una crisi ma anche il tentativo di rendere feconda per la filosofia quella crisi
Perciò l'analisi doveva andare più a fondo penetrare all'interno delle strutture teoretiche mettere in luce a quel livello limiti e aporie
Nella filosofia di Heidegger c'era un rischio implicito del resto in ogni descrizione fenomenologica
Quello della possibile sconnessione fra il piano di esperienza le cui struttura ontologiche sono sottoposte ad analisi e gli altri piani per cui il primo può porsi come isolato in assoluto in senso metafisico
Questo rischio di parzialità veniva aggravato dal fatto che Heidegger riprendeva l'intuizione di esistenza da Kirch Gordon cioè da un'esperienza radicalmente religiosa per trasporta su di un piano teoretico
Così il tormento della coscienza religiosa si poneva come forma generica dell'esistenza mentre venivano trascurati gli infiniti altri sensi e rapporti che caratterizzano l'esistente
Di qui veniva a quella monotonia drammatica quella retorica voluta che si esprime così chiaramente nel Lessico diceva
Quel cattivo gusto così si esprime che costituisce un carattere tanto evidente di quella filosofia poiché la problematica della vita è bene altrimenti viva complessa dinamica ricca di senso e di valori a paragone dello schema astratto unilaterale che l'esistenzialismo ce ne presenta l'umanesimo esasperato eroico nel quale sfocia la concezione del Kenia della vita
Si caricava diceva anche di pericolose ambiguità e rimane per consentire un semplice gesto senza giustificazione e senza significato un gesto retorico
E qui appena il caso di sottolineare questo riemerge nella pagina rimbalzi come già in quella di Luporini
Lemma del della riflessione di Michelstaedter
O l'immagine e la discussione del quarantatré succitata l'inchiesta di primato Bava si aggiungerà anche la seconda età della filosofia dell'esistenza può consistere soprattutto nella sua capacità di far valere l'istanza di una filosofia anti dogmatica
L'esistenzialismo tende ormai configurarsi non tanto come una filosofia quanto come una esperienza mentale di filosofi che avrà dato i suoi frutti
Fra il quarantuno e il quarantatré il giudizio già così preciso sui limiti teoretici dell'esistenzialismo si è fatto più limitativo sulla sua portata culturale
Nel dopoguerra esso diventerà ancora più duro il rapporto alla riflessione sulle sue implicazioni etico politiche
Questa filosofia che non mette in questione i propri limiti strutturali e resta ancorata all'isolamento unilaterale ripetitivo della tragicità dell'esistenza non è tale da poter fondare un'etica progressiva
E so con Duchess fine alle all'etica di Callicle alla moralità dell'astratto attivismo individuale del gesto romantico oltre ogni regola disciplina e finalità
In particolare il nichilismo generico e banale di Sartre
La sua critica letterata all'essere personale nel quadro costruito con gli ingredienti di un intimismo psicoanalitico all'urto degli avvenimenti con un facile gioco si trasforma in un attivismo pseudo rivoluzionarie sono parole di banca in un gesticolando e libertarismo altrettanto astratto è romanticamente irresponsabile in questo giudizio su Sartre si coglie uno di quegli elementi di ordine generale di cui si parlava all'inizio
L'ingresso di Sartre in Italia avviene nel momento in cui il vivo interesse per l'esistenzialismo manifestato sin diverse aree della filosofia italiana negli anni Trenta
In rapporto alla discussione alla presa di distanze dall'idealismo ha ormai ceduto il passo a un sostanziale distacco dalla filosofia dell'esistenza
In qualche modo l'Italia ormai l'esistenzialismo è un fatto filosofico già accaduto il cui Sting poi i cui stimoli positivi sono proiettati e trasformati in contesti teorici diversi nel caso di Abbagnano di Luporini di Massolo
La polemica dell'esistenzialismo rischia ormai di apparire invecchiata in particolare presso coloro che attraverso l'adesione al marxismo hanno assicurato una nuova dimensione di concretezza all'impegno di rinnovamento di qui la connessione più stretta fra pensiero esistenzialisti con il razionalismo e critici e crisi del mondo borghese che abbiamo già mostrato nelle pagine Luporini
E il configurarsi in banchi dell'esistenzialismo come una tragedia grottesca l'ultima tragedia romantica del medio ceto intellettuale
E la valutazione dell'impegno che esso cerca di fondare come un eroismo da palcoscenico
Su questa stessa linea studi filosofici pubblicherà nel quarantotto descrittivi Luca ascetiche bandiscono la lotta a morte contro il falso progressismo Satriano
Ali di estremo dell'intelligenza borghese ma proprio al loro caso studi filosofici si potranno leggere alcuni dei giudizi più aperti espressi in quella fase sul filosofo diletto amiamo
è Remo Cantoni che pure poco prima discutendo di carne aveva messo in rapporto il successo dell'esistenzialismo i con il masochistico piacere di descrivere la condizione umiliante del vivere
Ad insorgere con grande vivacità contro le troppo frequenti requisitorie anti esistenzialisti capi
Recensendo un libro di Gian Carla Pagani Cantoni mette in questione la validità di un approccio che sostituisce una pioggia di accuse alle ragioni della critica
Il metodo marxista dice non si risolve nella conversione semplicistica di ogni concerto in una corrispondente posizione sociale non basta affermare che la filosofia di far tra è l'espressione ideologica della borghesia decadente
Bisogna indicare perché una posizione decadente e quali sono i suoi reati suoi legami reali con la sociologia delle classi
Contro canapa ma evidentemente non soltanto contro canapa Cantoni ribadisce che con tutti i suoi limiti la filosofia di Sartre contiene alcune acquisizioni teoretiche che non vanno sottovalutate
Anzitutto l'analisi dell'individualità anche nei suoi aspetti di fallimento di problematicità di insuccesso
Non esiste non può esistere nel marxismo può volere che esista un uomo senza solitudine costantemente ottimista che non conosca la mano dell'insuccesso
Se è necessario respingere la retorica dell'intimismo bisogna guardarsi anche dalla retorica opposta che dissolve la persona nel continuum di una ragione impersonale
C'è poi il tema dell'impegno rispetto al quale Cantoni
Sia tiene sott'tiene sostanzialmente conto delle indicazioni Luporini
La morale esistenzialisti caricate certo nei vizi di ogni morale formalistica ed è quindi incapace di creare una morale concreta o storica che non metta fra parentesi il problema del contenuto o della materia degli atti morali ma la critica al formalismo della morale è il problema di tutta la morale post kantiana
E non si liquida accanto con una brutta
L'articolo di Cantoni provocò proteste Val d'autore che già nella prefazione all'edizione italiana del Baudelaire aveva preso le distanze dalla polemica volgare mi ribadì le tesi quando intervenendo a proposito della nausea
Mise in evidenza i mutamenti intercorsi all'interno dell'opera di Sartre fra le prime opere e successivo tentativo di dar vita ad un umanesimo fondato sulla libertà e sulla scelta era un tentativo che scontava dei limiti ma meritava di essere guardato con attenzione
Quello di Cantoni era fra i riconoscimenti più aperti che in quegli anni venissero formulati della rilevanza dello sforzo Satriano
E son mostrava anche come nel quarantotto il giudizio di studi filosofici sull'esistenzialismo avesse cessato di essere unitario
Era anche questo un sintomo del volgere alla fine dell'attività di una rivista che era riuscita a lungo ad esprimere un clima di fermenti e di rinnovamento
Se una conclusione dovessimo cercare di trarre potrebbe credo essere questa
Le tre riviste che abbiamo esaminato impostano la questione dell'impegno in tre modi diversi all'insegna di una cultura direttamente politica il Politecnico in rapporto all'esame della tradizione società nella connessione fra l'azionismo critiche umanesimo marxista studi filosofici
Nessuna di queste tre forme assimilabile a quella di Sartre né da essa potesse realmente influenzata nemmeno nel caso del Politecnico
Rispetto a Sartre le riviste italiane assumono un atteggiamento critico e a volte francamente polemico anche se la polemica colpisce spesso più un'immagine di santi
Mediata attraverso il Politecnico da una parte è diminuito interesse per l'esistenzialismo dall'altro e la diffusione delle letture storico sociologica della filosofia della crisi che non l'effettiva fisionomia del suo discorso
I temi discussi più fruttuosamente sono il motivo della singolarità in assolo in cantoni il nucleo kantiano della morale dell'impegno Luporini è ancora Cantoni
Si può notare che questi temi emergono laddove la riflessione teorica si ritaglia un suo spazio dimensionando distanziando la pressione dell'attualità con le sue immediate ragioni di contrapposizione di polemica potremmo allora chiudere con una domanda per cogliere in ragione di stare almeno in quel momento era forse necessario esser lì infedeli
La ringraziamo successo però fa proprio per nessuno
Sostituisce certo cartine ricomincia ringrazio e i procedure indurre Rossi logori approfittando ma coloro che questi minuti del CIPE strano
Breve relazione Gianfranco Rubino al furto del Sartre critico dell'Italia si sentirebbero le due relazioni palestra la parola al dal gruppo studioso dei francesi protesi
Poi si apre la discussione prestava parola frammentato tutto se è possibile
Dato pomeriggio finito in tempi i più brevi
Sia concesso andare
Vorrei fare in apertura di intervento due precisazioni preliminari doverose
In primo luogo mi sono soffermato soprattutto sui contributi specificamente dedicati e opere critiche disastrata
Non tenendo conto se non occasionalmente di altri interventi più ampi che riguardino quest'argomento in modo marginale
Essendo il materiale critico così delimitato piuttosto ristretto ho creduto opportuno di lasciare ampio spazio le citazioni per propiziare una conoscenza più diretta di certi spunti e umori
La pluralità delle operazioni intellettuali sperimentate da Sartori e la gamma delle loro interconnessioni non hanno mancato di determinare Effeti e modalità peculiari di redazione dei suoi scritti
Questa considerazione si applica in special misura alla fortuna delle opere Satriano e sulla letteratura
Vari interpreti e recensori
Non hanno saputo esimersi dal tener conto del filosofo o dello studioso di estetica o addirittura del narratore del drammaturgo
E perché no del polemista politico nel valutare i risultati esegetici raggiunti volta avvolta da Sartre critico e così rimasta talora sacrificata alla valutazione dell'attendibilità specifica del lavoro da lui condotto su questo o quel testo su questo su quell'autore
Inversamente la tentazione di prescindere da un'utilizzazione sia pure implicita del discorso SAR tre hanno condotto sugli altri versanti
Ha rischiato e rischia di propiziare giudizi di dubbio respiro perché appiattiti su una casistica dei dettagli
A questo possiamo aggiungere il comprensibile disagio interpretativo suscitato dalla difficile classifica Vilita di un genere originale
Come quello delle biografie critiche Satriani quali il Baudelaire il salone e il ritiro della famiglia
Non biografia in senso stretto e neppure campioni di critica letteraria nelle forme canoniche questi studi partitici partecipano tuttavia di entrambe le istanze e di molte altre ancora di vario ordine
Di qui la difficoltà di individuare il metro più equilibrato e duttile per analizzarle specie in prossimità immediata dell'epoca di pubblicazione
Nel caso di una ricezione internazionale come quella di Sartre si delineano ulteriori fenomeni circostanziali come il ritmo il dosaggio delle traduzioni e la preminenza accordata un aspetto nei confronti di un altro
Se il romanziere o il drammaturgo hanno suscitato in ambito italiano largo interesse di pubblico
è stato però il filosofo ha ispirato la maggior quantità di studi specialistici mentre il critico sia pure in accezione larga non sembra aver esercitato un gran ventaglio di stimoli
Come subito passeremo a verificare
Vanno poi computati altri fattori ad esempio e lo ricordava ad altro proposito Ornella Pompeo farà Covi stamattina una più accentuata tendenza italiana al divisione del lavoro intellettuale almeno fino ad alcuni anni fa
Generatrice di qualche malessere nei confronti di uno scrittore così eclettico e monumentale
Nonché l'incidenza nell'arco del primo ventennio postbellico di pigrizia e speculative di tenerci stretti gli ismi che mal disponeva dei letterati come osservava Cesare Vivaldi in una nota su cui torneremo
Recepire la felice provocatorietà di talune proposte sartoriale teoriche e metodologica
Né si può trascurare il ruolo di sbarramento esercitato dal Croce ennesimo da un certo marxismo di stampo lo cacciano dalla critica d'impronta cattolica
Dovranno ancora considerarsi altre componenti caratterizzanti della ricezione italiana di sartoria
Come l'interferenza operata dal successo dello strutturalismo che non deve aver mancato di influenza anche in Italia sulla scarsa risonanza dell'invio della famiglia sia dopo la pubblicazione francese sia a seguito dell'edizione italiana
Lo stesso stagione non tradotto in prossimità della sua apparizione francese quando era probabilmente troppo nuovo per essere capito
Diventava opera tardiva rispetto all'attualità letteraria ed estetica al momento dell'edizione italiana del mille novecentosettantadue
Infine questo è un punto che vedremo occorrerà rilevare la la preponderante carica di curiosità polemica e non esercitata dalla tematica dell'impegno
Nel contesto fortemente ideologizzato del primo dopoguerra
Un esempio iniziale di soggezione del discorso sul critico a quello sul filosofo esistenzialista
Viene offerto dalla prefazione di Remo Cantoni alla prima edizione italiana del Baudelaire risalente al mille novecentoquarantasette
E da un vero comunque che la Volga dell'esistenzialismo dilagante in quel periodo consigliava rigorose puntualizzazioni e ricapitolazione
Il pensatore riferiva la fortuna di quel movimento
Alla sazietà di una cultura generica impersonale che si apprende non impegna che dimentica per l'uomo ipotetico l'uomo reale così come nasce Livermore in una condizione irrevocabile e irripetibile
Egli passava poi a riassumere il contenuto caratterizzante dell'esistenzialismo ateo disastro imperniato di preferenza i propri riferimenti su leghista sia lì sul Eton il nanismo che aveva assunto quindi un valore dirompente imprevisto di manifesto anche presso il pubblico italiano
Venendo più specificamente a valutare il bottone Cantoni non lesinando elogi a Sartre riconoscendogli grande acutezza psicologica tutta la mobilità e lo scintillio di un'intelligenza eccezionalmente vivace e intuitiva
Dispiegata in un'analisi lucida acuta
E brillante
Tuttavia secondo il commentatore la valorizzazione della soggettività e della libera scelta operata da Sastre
Tendeva a ignorare i limiti oggettivi imposti dalla realtà storica questo motivo che poi ricorrerà parecchio più in là
L'uomo osservava Cantoni diviene per luglio un assoluto e la decisione dell'uomo
Sembra provenire da un nuovo c'erano metafisico che sta sospeso sopra la misera storica terra il cielo metafisico delle decisioni assolute delle libere e gratuite scelte il mondo individuale si erige come un mondo mistico come una sfera metafisica al di sopra del mondo associata che divenne che diviene semplice occasione della scena
La libertà di Sartre rischia di essere una libertà anarchica e romantica l'effusione di una soggettività che rende lecito ogni addebito
Questa attenzione privilegiata la problematica del soggetto reciso dalla sua concreta incarnazione in un humus sociale e in un contesto definito induce allora star tra secondo Cantoni
A concentrare il suo sforzo ermeneutico esclusivamente sullo groviglio psicologico del poeta condannato come uomo incapace di una vera libertà
Ma non a evidenziare i valori obiettivi dell'opera di Baudelaire il fatto poetico e il suo significato di documento nel mondo
In definitiva secondo Cantoni la ricostruzione del caso Baudelaire rappresentava per il filosofo l'occasione emblematica di illustrare la sua fenomenologia generale della libertà
Qualche anno dopo un'altra commentatrice Valeria Lupo attaccava più radicalmente il saggio di Sartre su Humanitas
Imputando gli addirittura un affronto Baudelaire gli addebiti rivolti dall'autrice Assaf tra in difesa di un Baudelaire Daloui fortemente maltrattato il frainteso sono molteplici
Viene soprattutto lamentato l'atteggiamento riduttivo con cui Sartre nega l'autenticità dolorosa del trama di Baudelaire in inserendolo a commedia ispirata dalla mala fede
Nel misconoscimento del dolore dell'angoscia pomeridiani nell'equiparazione di una tormentata problematica morale a un arido meccanismo di trasgressione formale indirizzata un'affermazione di identità
Si rivela secondo la Lupo l'inadeguatezza degli strumenti conoscitivi Dell'Atte rossastro
Questi non riesce a situarsi dal lato dello spirituale e perciò cito giudica soltanto dal basso con gli strumenti della psicanalisi anziché con quelli dello spirito
Si tratta di una di quelle tipiche stroncature che ho detto detonatore di accese passioni ideologiche quale Start tre sia spesso attirato da versanti di convinzioni opposte o diverso che nel caso della Lupo risultano quanto mai esplicite
Osserva la Lupo se l'attacco a quella che fu detta la cattolicità di Baudelaire e qui evidente il nome di questa cattolicità intesa anche nei suoi elementi naturali anzitutto che prendiamo apertamente le sue difese
In quest'ottica il difetto di comprensione attribuito assalto che non è comunque soltanto di natura etica ma anche estetica
Lei citando il conflitto metafisico e morale
E glielo ha depotenziato e svuotato di tensione sostanza e dunque anche di pregnanza politica togliendo cito assatanati quelle ali di fuoco che ancora aveva per la poesia romantica
Quel qualcosa di ardente triste in cui Baudelaire riconosceva se stessi
In anni a noi più vicini s'meno segnati da Capello frontali un giudizio più pacato su Baudelaire scevro da pregiudiziali extra letterarie reperibile non ho scritto di Silvana Fiore
Dopo aver sostenuto che una critica e rivalità
Quando ci restituisce dell'Autore non un'immagine ma l'unica immagine possibile perfettamente verificabile nei suoi scritti
L'autrice individua nell'opera critica di Sartre coerenza tra ciò che afferma il critico e ciò che emerge dalla lettura delle opere di Baudelaire
L'articolo ricostruisce direttamente sui testi di Baudelaire il ragionamento Satriano
Senza particolari accentuazioni della commentatrice
Che si limita a concludere sottolineando la necessità di individuare le motivazioni delle scelte Baudelaire rien ne
Nel dramma di un uomo che non si percepisce e che al di là della natura cerca il significato nel segreto delle cose della polizia così sfugge al tempo e all'essere senza recuperare il sei
La componente clinica del metodo diagnostico elaborato con la psicanalisi esistenziale che più tardi avrebbe stimolato psichiatri come lei
Venne notata in una breve recensione di Levi Bianchini apparsa nel mille novecentocinquantacinque negli annali di Neuropsichiatria e psicanalisi
Egli ne prendeva spunto per sottolineare i pericoli opposti del libera gratia amore materno errato
Di cui Baudelaire era vissuto fino ai sei anni e dell'anno a capire cioè dell'abbandono induttore di una nevrosi da delusione materne l'impiego come punto di partenza dell'interpretazione Sartirana testimoniata parte del recensore di una implicita valutazione di attendibilità
La fortuna critica del stagione come già Martirano uscito nel mille novecentocinquantadue in Francia ma l'ha portata anche a un orizzonte di comprensione più ampio e articolato
Che include la ricognizione effettuata in Italia nei primi anni Sessanta
Da alcuni studiosi delle posizioni estetiche formulate da Sartre in un ampio arco temporale dall'immagine alle situazioni uno due tre
A che esca dall'internet in questo senso la traduzione sia pur parziale di quest'ultimo testo nel mille novecentosessanta insieme ad altri saggi critici estratti dalle situazioni
Fornisce certo ulteriori elementi conoscitivi di riflessione e di dibattito
Appunto in questa occasione Cesare Vivaldi in una breve nota su Sartre critico sottolineava come che cos'è la letteratura avrebbe dovuto costituire cito una straordinaria sorpresa che vorremmo augurarci abbia degli echi in un ambiente intellettuale pigro come il nostro
Pieno di piccoli vizi di complici strizzatine d'occhi di Muti quanto superficiali consensi di isterici battibecchi dei canarini
Abbia degli echi cioè svolga quella funzione provocatoria che è propria della critica nutrita non di compiacimenti ma di idee e che quasi totalmente assente salvo le debite eccezioni dallo squallido panorama letterario italiano
Pronto al recupero di Pascoli o magari di Carducci pur di chiudere il passo Majakovskij o recupero di Pound pur di chiudere il passo Becket
Secondo Vivaldi che scrivere questa nota nelle ore nell'Europa letteraria nel sessanta
La critica letteraria di Star Trek investe prevalentemente le idee degli autori che esamina orientando le e convogliando le anche in funzione della creazione di nuove idee
Fino a trapassare dall'esegesi retrospettiva dei testi studiati all'anticipazione in chiave prospettiva
Di nuovi criteri di operatività artistico-letterario
Questo atteggiamento Satriano progettuale e militante
Esorcizza certo il culto della bella pagina per identificare del linguaggio artistico un'impresa totale non circoscritta a mera esteti cita decorative
Rischia però secondo Vivaldi di forzare i risultati ermeneutici e l'autonomia stilistica dei testi verso un lavoro teorico ideologico esercitato in proprio dall'esegeta
E non più garantito da esemplificazioni precise
Ne scaturisce da parte di Vivaldi
Una rivalutazione dell'opera critica giovanile disastro giudicata più stimolante rispetto alle disquisizioni teoriche di che cos'è la letteratura
Testo secondo lui non immune da semplicissimi e caducità pur disseminate tra intuizioni brillantissimo
Nel manca un attacco alla concezione di letteratura impegnata che rivelerebbe la persistenza di un residuo romantico borghese
Le molteplici occasioni problematiche di cui ha intessuto un trattato come Che cos'è la letteratura
Dov'erano d'altronde ispirare svariate spesso cute considerazioni
In primo luogo la famosissima vexata quaestio della distensione opposizione prosa poesia
Su cui si sono dilungati parecchi studiosi con argomentazioni e finalità rari
Proprio su questo punto faceva faceva leva Pasquale Maione in un articolo del mille novecentosessantasette pubblicato sul Baretti sull'estetica di Sartre
Per suggerire un'analogia di quest'ultima con la concezione crociana dell'arte
Come intuizione lirica di una pura forma
Supporto di un tale parallelo sarebbe in effetti la descrizione Sartirana del linguaggio poetico nel quale la parola dà segno di una cosa diviene ecco diviene cosa essa stessa parola cosa
Non mezzo che traduce sentimento e significato ma realtà che ne tutta impregnata non visibilmente da Croce
Certo riconosce Maione l'accostamento vale soprattutto sul piano teoretico
Perché poi in sede critica Croce non perseguita fino in fondo le conseguenze del principio di identità
Trento inizio dell'espressione esitando anzi a valorizzare la veste sensibile della parola la gamma di implicazioni risonanze connotazioni del significante verbale
Oltre Croce è più vicino a De Sanctis
Sa altro ha saputo da parte sua individuare l'irresistibile carica suggestiva
Che si sprigiona da una parola divenuta cosa segno politico autoreferenziale e non più significante trasparente che rimanda ha un significato univoco
Addirittura secondo Maione
Anche la prosa letteraria resiste nell'accezione di Sartre a una concettualizzazione suscettibile di ridurla d'espressione di idee
Ma ancora come Croce pur se da coordinate contestuale diversissime il salto dell'organismo ricusa il formalismo programmatico di avanguardia che precludendo ogni transiti Rita linguaggio
Riducono la letteratura ad astratta soggettività
All'inverso di Maione e notiamo la titolo di curiosità
Paolo Pavolini in una nota del mille novecentosessantasette apparsa subito il test su vita e pensiero a proposito di crescono Literature opponeva sai tra Croce
Per l'attenzione prodigata dal primo a distinguere le rispettive specificità dei vari linguaggi artistici in antitesi ad ogni monismo estetico in particolare quello di Croce
A carico di Sartor venire invece segnalata la contraddizione insita nell'estetica dell'hangar no
Fra la teorizzazione della letteratura come esercizio propedeutico e universalità ante della libertà
E l'auspicio di un preciso impegno a fianco di una specifica classe sociale
Contraddizione rinviata dal recensore a tutta la cultura di impostazione marxista
Ma gli studi sull'estetica Sas Triana conseguiranno risvolti di ben altra portata con alcuni interventi di notevole livello dei primi anni Sessanta
Oreste Borrello nei suoi studi su Sartre del mille novecentosessantaquattro tornava sulla teoria dell'impegno e sull'antitesi poesia prosa attraverso una serie di approssimazioni e precisazioni successive
Tra cui spiccavano come particolarmente valide quelle relative alla teoria dell'analogo non avanzata nell'immagine e alla sua incompatibilità con l'estetica del non realismo
Mentre opportuna
Appariva alla riflessione sulla dubbia compatibilità di una ontologia anti sostanzialistica con le notificazioni e rigida della parola poetica
E ancora
Particolarmente pertinente risultava la domanda cito che vuol sapere perché lo svelamento della situazione umana e l'azione di cambiamento che ne segue
Debbano considerarsi propri della prosa e debbano negarsi alla polizia
Molte altre questioni emergevano nella ricca ma non rigidamente sistematica disamina di Borrello
E in special modo un'attenta puntualizzazione delle differenze ma anche delle analogico di fondo che caratterizzavano il rapporto notoriamente conflittuale fra l'esistenzialismo Sarteano in particolare e il surrealismo
Salto nel surrealismo secondo Borrello appaiono sollevare il concetto di autonomia dell'arte
Da quell'immobile esteri le formula quale inaspettatamente si era rivelato l'autonomia sono estetico
Sempre sulle difficoltà aperte dalla distinzione prosa poesia nel quadro dell'hangar no aveva già insistito Borrello in un articolo su aut aut del mille novecentocinquantanove
Profilando un possibile su quelle superamento della dicotomia tra il carattere significante attivo transitivo della prima cioè dalla prosa
E l'autoreferenzialità riflessiva della seconda della polizia
Tramite la definisce la definizione ipotizzata da Sartre no del bello attraverso la densità d'essere se risulta con Sartre che tanto più è il bello quanto più è l'essere non solo viene a mancare la ragione del contendere per molte snervanti questioni ma lo stesso principio Satriano dell'impegno come criterio discriminante dell'arte giudicherà in sostanza dello spessore dell'essere quando parlerà della letteratura della Praxi essere dell'ex est
In attesa della letteratura di sintesi della sperata letteratura totali
Un merito dell'esistenzialismo Satriano veniva ancora da Borrello ribadito e individuato nell'anti sostanziali no cioè nella lotta contro le IPO statizzazione in filosofia e in estetica
Lotta che accomunava Sartre al detestato surrealismo
Se l'esistenza precede l'essenza nota Borrello
L'analisi delle essenze diverrà analisi esistenziale psicanalisi non degli Stati ma delle scelte soggettive dell'uomo
Sul pensiero estetico disastro in connessione con le altre componenti del suo sistema si soffermava nel mille novecentosessantaquattro Renato Barilli in due capitoli del suo libro per un'estetica mondana
Dopo aver proceduto ad osservazioni quanto mai penetranti sulle analogie fra Sartre e Djuric nonché tra una ricognizione generale della fenomenologia Sal Triana con particolare riguardo all'intenzionalità della coscienza
Dagli affrontava progressivamente la problematica estetica
Ne emerge hanno dei dubbi sulla possibilità della psicanalisi esistenziale di trasformarsi in una nuova scienza in essa andava tuttalpiù individuato un complesso di prole domenica ad ogni psicologia futura
Se irrealizzabile egli affermava il compito di risalire all'originalità assoluta e incommensurabile di ogni singolo stile di vita
Allora la psicanalisi esistenziale applicata agli scrittori
Non dovrà sacrificare le loro opere inserendole come gesti parziali nel sistema globale della personalità
Ma all'opposto inserirà i dati comportamentali ad esempio di un Bot le di un Flaubert e dei loro contemporanei nel sistema delle opere
Per delucidare né e valorizzarne il significato
In sede estetica serva Barilli non interessa la regressione dall'opera verso lo stile di vita dell'autore interessa la progressione da questo a quella
Al contrario Sartre nel Baudelaire si è limitato a utilizzare l'esperto in ballo come una delle componenti dello stile di vita del poeta
Equiparando la rango di tutti gli altri elementi biografici utilizzati per interpretare gli schermi personali dell'uomo
Ma anche a prescindere dall'inverificabili ITA delle conclusioni raggiunte su questo punto dovuta al fatto che Baudelaire non è un vivente in grado di fornire controprova
E oltretutto in dubbio che era a conoscenza dell'individuo Bot le ci interessa soprattutto in relazione alla sua opera e non viceversa
Sartre avrebbe dovuto piuttosto secondo Barilli dopo la fase regressiva ritornare progressivamente alla polizia poetica
Nella successiva serrata disamina dell'immagine Barilli esplora i rapporti istituiti fra immaginazione e percezione immaginazione pensiero
Sottolineando i meriti di Sartre nella valorizzazione della coscienza immaginativa
Ma segnalando il rischio che il pensiero Satriano riapra la strada
Alla subordinazione dell'immaginario alla percezione e al pensiero da cui esso viene separato in modo troppo rigido
Tutto e ci sanno che essa altro non ha granché approfondito la differenza
Fra l'attività immaginativa in senso lato e quella relativa al fenomeno artistico
Barili sviluppa comunque le scarne indicazioni di estetica racchiuse nell'immagine di cui alcune nitide precisazione sul rapporto fra analogo non e intenzionalità immagina ante del fruitore con un particolare riferimento ai problemi dell'arte moderna
Riguardo a che cosa è la letteratura
Da lì si cimenta sua volta con l'antinomia prosa poesia
Evidenziando bene ha ragione le enormi ambiguità derivanti dal fatto chissà tra non ha operato all'interno del linguaggio prosa Astico una differenziazione fra le varie funzioni possibili
Una tale precauzione avrebbe propiziato una valutazione più articolata dei rapporti fra significante verbale e intenzionalità immaginaria nella prosa
Suscettibile ad esempio di riscattare il romanzo dalle funzioni semantiche unicamente transitiva e operative attribuitegli da Sartre
Quanto all'orgasmo Noce secondo l'autore
Cioè una riflessione di Sartre il fatto che egli non abbia riconosciuto come fondamentale un progetto estetico
Oltre alla condizione di non riferirsi alla totalità del mondo anche quella di immaginarlo secondo novità
Di coglierli aspetti essenziali sempre nuovi e non ancora sfruttati
Proprio in virtù del principio Satriano per cui l'arte mira investire la totalità del mondo e della vita
Questa secondo Barilli deve lasciare le attività pratiche il compito di perseguire azioni locali di liberazione
Di fronte alla falsa alternativa imposta da star tra lo scrittore di schierarsi con la classe dominante o con quell'oppressa
Esista secondo Barilli un'altra opzione più intimamente consono all'attività artistica che quella di mostrare cito che il mondo si può vivere progettare alla luce di altri valori che non siano quelli consacrati dal naturalismo e dal liberalismo ottocentesco cardini fondamentali di una Weltanschauung specificamente borghese
E ancora dall'opposizione fra i linguaggi della prosa della Poesia
Che Guido Morpurgo Tagliabue in due saggi apparsi suo aut-aut del mille novecentocinquantanove prende le mosse per indicare le due grandi tendenze prospettate da Sartre
Da una parte una letteratura provvista di una funzione sociale che sveglia lettore la sua situazione onde ne assuma le responsabilità
Si tratta di finalità
Che possono riallacciarsi addirittura alla concezione didascalico pedagogica di origine platonica
Tanto che il carattere pratico così attribuito alla letteratura
Induce Morpurgo Tagliabue a formulare anche gli l'accostamento di questa ipotesi SAR Triana all'estetica di Croce
Poiché agli abbozzi di estetica effettuati da Sartre corrispondono altrettanti corollari etici
Un tale programma e qui varrà ha una morale della generosi tenta della socialità del riconoscimento e del promuovimento della libertà altrui
Sull'altro versante l'arte viene da Sartre assimilata alla polizia
Intesa come pratica dell'immaginaria e dunque come negazione niente irrigazione del reale sulla base della nota equazione Satriano immaginario uguale irreale
Di qui il delinearsi conseguente di cito un'altra forma di morale non sociale ma anarchica Inter umana eppure individualistica
Che Sartre avvicinerà addirittura al martirio e alla santità
Il senso profondo le implicazioni di quest'ultima scelta e qui torniamo alla critica appaiono secondo Morpurgo nella San Giovanni dove l'attività in realizzando e dell'immaginazione
In quanto caduta nel non essere corrosiva della positività dell'essere viene assimilata Alma
La bellezza
Originata da un rifiuto sospensivo del reale da una contemplazione appartata e astratta dall'esistenza e dunque male
E il male a sua volta rappresenta paradossalmente l'unico valore che possano essere perseguite
Perché il bene equivale all'essere e abbraccia quindi l'intero campo pratico assorbendo l'adesione automatica fatta di tutti
Tuttavia a volere il male come obiettivo è impossibile dato che si tratta di una negatività
Mentre la progettualità volontaria e già positività e mira soltanto il positivo
L'itinerario più adeguato al male si rivela allora la soluzione estetica elusiva del reale
E questa com'è noto l'ossatura strutturale della vicenda dice a me quale la racconta Sartre con il relativo trapasso dal malvagio alle stenta allo scrittore
Ma il fatto è nota Morpurgo Tagliabue
Che Sartre assimila indebitamente fenomeni ruoli diversi
Il bello e l'immaginario
L'estetico e l'estetismo non coincidono di necessità
E fra l'esteta Ruminato re passivo dell'immaginario e l'artista artefice attivo non c'è facile derivazione ma in versione secondo Sartre l'esteta si fa artista quando da passivo diventa attivo da masochista sadico da poeti poi crisi gassificatore
Il versificazione riesce a superare la sua originaria
Morbosa disposizione al sogno convogliando la nell'opera d'arte e quindi infettando della sua malattia il pubblico che la consuma ma si tratta di un processo non lineare e segnata da contraddizioni
Perché obietta Morpurgo un po'è troppo e tisi
Un esteta dell'estetismo un immaginativo critico entrerà in una serie di contraddizioni tutte derivate dall'impossibilità di Aletti che di un progetto positivo del negativo
Non potendo dedurre formalmente l'arte dall'immaginazione l'artista dall'esteta
Sastre sceglie allora dei contenuti immagine attivi che colleghino i due stadi tramite il connettivo della negatività
Donde il passaggio dall'ontologico al psicologico e la genesi della biografia critica con il ricorso al caso di Gianni
Del trasgressore ladro mendicante invertito galeotto del poeta Maudit concepito come buffone sofferente commedia Martini
L'immaginario però rileva Morpurgo non è contestazione dell'essere del reale contenuti talmente ma solo formalmente
Ma sofismo e sadismo in quanto affezioni concrete ed effettuale non possono caratterizzare l'immaginario come tale
Bensì il meccanismo stesso dell'operazione artistica che solo effettuai in termini reali una tale dialettica procedendo alla distruzione psicologica alla negazione contenuti
Avendo tuttavia Sartre individuato nell'immaginario la fase preliminare dell'arte egli è costretto ad attribuirgli
Cito anche quel carattere crudele materialmente masochistico che proprio effettivamente dell'arte e non del normale evadere immaginario
Soltanto questa immaginazione potrà fungere da anticipazione dell'arte
E l'arte a sua volta si restringe era un genere speciale recente e di moda quello del Po e Timothy
Ecco perché la critica del giudizio estetico si trasforma in un'analisi di un particolare caso psicopatologico
E merito di Morpurgo Tagliabue di avere così proposto un originale ricostruzione genetica della necessità intrinseca di un genere come la biografia critica Sarteano
E in particolare del sei giorni
Indipendentemente dall'equivoco riguardante la connessione arte estetismo
L'opposizione letterato ungherese poveretto versificazione traduce secondo Morpurgo Tagliabue
La sensibilità star Triana a un'alternativa scabrosa è problematica
Fra socialità e libertà da una parte e individualismo mistificazione ma con una sua rispondenza all'ANPAS del nostro tempo dall'altro
Se il saggio di Morpurgo Tagliabue del cinquantanove
Configura un esempio di esegesi della critica tramite il ricorso alla riflessione estetica SAR Triana
Aldo Rossi
In un orto acuto articolo del mille novecentosessantatré
Affronta con approccio diretto
Ed è forse il solo fra tutti
Le metodologie di Sartre critico
Si tratta di una disamina lucida ed equilibrata
Da cui risaltano insieme l'unitarietà anche ingombrante della sicurezza Triana
E l'articolazione metodologica delle operazioni volta a volta da essa compiute
Rossi fa bene per esempio a precisare a proposito delle biografie critiche
L'ubiquo come oggi il coinvolgimento disastro nell'oggetto di cui tali così che cito il ritrattista
Non si mantiene sicuro ed imprendibile
In un'ipotetica speculare iperuranio Ikea ma si mescola si confonde con le rivelazioni che riguarderanno più o meno la persona di cui si tratta
Ma che riguardano le compromettono dichiaratamente e senza scampo Sartre in persona
Però non si ricostruisce cronologicamente l'intera attività dello studioso di letteratura
Partendo dal Progetto di psicanalisi esistenziale ha formulato il lettore non erano per passare poi a una documentata valutazione dei pregi delle contraddizioni e anche degli errori che caratterizzano iscritti di situazioni a se vengono alloggiate la carica la forza d'urto di questi saggi nonché le notazioni che fanno centro irreversibilmente con fruttuosi Effetti per la storia del romanzo
Emergono poi sia la povertà del lessico tecnico relativo ai fatti grammaticali e sintattici
Che l'arbitrarietà di certi legami fra le conclusioni critiche e ne analisi stilistiche
Tanto che si arriva a denunciare la forzatura di un argomento analogico che Sartre usa a proposito di Pomicino
Basandosi sulla punteggiatura a sua insaputa apocrifa di un brano di Pascale
Vero è che Rossi non smarrisce mai la misura del giudizio come quando ad esempio precisa a proposito di crescono e letteratura
Che nell'esame ravvicinato e analitico sa altro può non azzeccare le prove nello sguardo d'insieme invece è più spesso inconfutabile settario quanto si può concedere
Alla luce di un esame sereno condotto sull'oggettività dei testi senza ricorso strumentale categorie filosofiche
Appaiono particolarmente evidenti per l'ottica di un letterato alcune peculiarità dell'approccio critico e teorico sartoriale
L'impossibilità manifestata in crescono Literature di arrivare a giudicare la letteratura come fatto a partire dalla concezione della letteratura impegnata come Praxis
La complicità inscindibile delle idee letterarie disastro con la sua visione filosofica tale da comportare una loro intraducibile ITA in termini di problematiche critica vere troppi
L'interesse progressivamente decrescente per le questioni di stile
La continua oscillazione tra etica ed estetica già notata da Morpurgo Tagliabue
La sostanziale indifferenza dei saggi di psicanalisi esistenziale rispetto alla delucidazione del fatto artistico
La corretta ricostruzione operata da Rossi del Baudelaire ed sedicenne
Include anche certi effetti di ricezione di testi così intensi e tortuosi
Suscettibili di produrre nel lettore assediato dall'accavallarsi delle argomentazioni
Un senso di vertigine
Cito l'orizzonte della lucidità intellettuale ecco esteso alla nevrosi
Vi è una sorta di ipocondria per la quale gli organi della nostra umanità
Non sono lasciati vivere all'insaputa della coscienza ma viceversa senza interruzione sono inquisiti scomposti vittoriosamente dimostrati ma l'ultima impressione suscitata dall'articolista da un'opera come che stiamo donne Tod'è quella placata
Di chi ha conquistato un metodo complessa svuotato
Per rendere ragione del fatto letterario artistico in genere
Eh già il presagio descrittivo
Del maestoso andamento compositivo e stilistico dell'idiota o la famiglia
Su stagione tradotto in italiano nel mille novecentosettantadue
Non sono da segnalare rilevanti contributi critici fatta salva un paio di eccezioni che citeremo
In epoca anteriore alla pubblicazione italiana Roberto Vigevani aveva osservato sul ponte come quest'opera prima ancora della critica della maison dialettica e meglio che il Baudelaire
Contribuisse a costruire uno schema di analisi psicologica e sociologica che ci sembra offrire importanti indicazioni per una Psicologia marxista
Un annotazione interessante affiora con la confutazione di una possibile identificazione Sartre Regione la cui apparente proponibilità secondo Vigevani dipendeva soprattutto dalla straordinaria coerenza dell'analisi condotta sul personaggio
Assai più densa di argomentazioni si presenta all'interno introduzione di Pier Aldo Rovatti alla prima edizione del Rally italiana del libro
Introduzione dedicata più alla collocazione Versace nei nell'itinerario speculativo politico disastro
Che non funzionamento tecnico del saggio critico in rapporto al testo Regione il cospicuo ritardo rispetto alla data della stesura originale francese induce di necessità il prefatore
A tracciare un bilancio retrospettivo che colmi il vuoto diacronico ricollegando l'opera non solo a quelle che l'avevano preceduta
Ma anche a quelle che l'avevano seguito
Rovatti individua come motivi fondamentali del testo il tema dell'individuo e della storia come analisi delle possibilità della libertà
Il tema dell'immaginario come presenti fico azione dell'assenza in realizzazione tipica strumento per mettere in crisi la passività
Il tema dello scrivere come specifica ricomposizione dal punto di vista dell'intellettuale tra apparenza e lealtà
Il saggio e ricco di indicazioni estremamente utili per il lettore quali ad esempio il riferimento a che stiano nel tondo opera considerata con parziale deliberato anacronismo
Come lo strumento introduttivo adatto più a sancirne e all'invio della famiglia che non alla critica ed era e sono dialetti
L'indispensabile verifica dell'attualità del libro Suzanne nel mille novecentosettantadue
Identifica infine i perduranti elementi di interesse non tanto nella parabola emblematica di una liberazione aspetto
Sottolineato da Sartre all'epoca della prima edizione
Quanto nella descrizione di un altro fenomeno
Il processo cioè di esorcismo con cui la società borghese rimuove la sua stessa impossibilità di costituirsi come soggetto proiettando la su una sfera di esclusi programmatici il cui raggio potenziale va ben oltre i tipi come ce ne
Fino a minacciare le classi medie e il proletariato
Di questa traduzione del salone Daria Gibelli segnalava con puntigliosa e spiritosa determinazione Errori e deliberata autocensure in una nota apparsa su Belfagor del mille novecentosettantatré
Ma un ulteriore contributo di ampio respiro e di notevole precisione esegetica
Lo stesso oggi belle lo forniva in un saggio dell'anno successivo sulla determinazione del linguaggio critico Sarteano dal Baudelaire al San Giovanni
L'esame comparato dei due testi consentiva all'autore di ripercorrere la genesi progressiva dello schema interpretativo caratteristico
Su cui sono impiantate le biografie critiche
L'evoluzione e l'arricchimento del Progetto ermeneutico energico Satriano risaltano con ricchezza di dettagli e di notazioni incisive
Particolare rilievo
Assume la valutazione del ruolo esercitato dal mito dell'infanzia nella ricostruzione delle scelte esistenziale operate da Baudelaire
Biografie Satriani
Che mirano non tanto alla determinazione precisa e rigorosa del fatto o alla restituzione puntuale dell'ordine cronologico
Ma all'esplicitazione del senza il rapporto ivi configurato fra opera letteraria e esistenza dell'Autore esaminato investe Another Gibelli
Le due dimensioni alla stregua di serie simboliche suscettibili di illuminarsi reciprocamente
E di rivelare all'interno della loro dialettica
Le vicende e le complesse trasformazioni di un progetto originario
Quale che ne sia l'attenzione ai testi
L'operazione critica Sir Triana cui concorre un abbondante ricorso all'immaginario
Sta comunque soggetta al criterio normativo
Ed extra letterario dell'Antropologia
Tramite un serrato confronto del tema dello sguardo il quello neo stagione nonché delle varie versioni di certi brani del salone
Gibelli precisa sempre più da presso la fisionomia peculiare di quest'opera
Dove all'ontologia del trattato filosofico precedente è subentrata la registrazione di conflitti socialmente più concreti e circostanziati benché non ancora scandagliati alla luce della dialettica marxista
La posizione del ritiro della famiglia prima in lingua originale poi in traduzione italiana non ha suscitato le risonanze i fermenti critici che è un'opera così ricca avrebbe meritato
Effetto in cui deve aver avuto la sua parte come si accennava una temperie strutturalista e post strutturalista egemone anche in Italia negli anni settanta
Già la pubblicazione di un ponderoso Dotti Simo lavoro di quel genere nel periodo del massimo impegno cui uscì sta di Sartre rischiava di disorientare un pubblico avvezza a considerare il filosofo francese ormai perduto per la letteratura
In una recensione apparsa sul ponte Ornella Pompeo farà cori notava la divaricazione
Fra il metodo d'analisi e le posizioni politiche di Sartre
E una recensione apparsa in occasione appunto della pubblicazione francese dell'indio nelle settantuno
Ma nel contempo era pronta a rilevare la continuità fra il Flaubert e le precedenti biografie critiche come campo di sperimentazione di singolari strumenti critici
Emergeva d'altra parte anche l'inadeguatezza della mera etichetta biografica a un testo che mirava a verificare la validità d'un metodo di indagine antropologica
Metodo che però per l'autrice dell'articolo
Restava ancora stava ancorato fondamentalmente ha un'impostazione psicologi Istica scarsamente investita
Dal problema materialistico cito del rapporto mai a senso unico con la natura e contrasto
è vero comunque che questi addebiti erano precedenti all'uscita del terzo volume ispirato come si sa a una ben più ampia apertura storica con la ricostruzione dello spirito oggettivo dell'epoca schubertiana
Se si prescinde da un intervento brillante ampio preciso di un francese esplodono Wasa apparso su aut aut del mille novecentosettantatré i utilissimo per inquadrare di Dio nel panorama di cultura contestuale alla sua apparizione
Nonché nei suoi presupposti critici filosofici epistemologia ICI
Rimane da citare soprattutto un capitolo del bellissimo libro di Franco fermi anni la cosa umana
Questi giustamente individuale Livio lo sviluppo fattualmente più concreto e coerente della nozione Sartirana di universale singolare
In pagine di serrata ricostruzione quanto mai densa di spunti fermiamo rivolge un interesse specifico alla revisione dei principi della psicanalisi esistenziale e dell'autonomia dello Shoah origine al ridimensionamento della filosofia della libertà
Ai concetti di predestinazione costituzione personalizzazione
Benché non siano specificamente orientate verso questioni di critica letteraria
Le osservazioni di Isernia ne risultano comunque preziose come apporto ausiliario anche ai fini di una simile prospettiva di ricerca
All'intera opera di Sartre critico è stato infine ha dedicato un libro da Sandro briosi studioso che già da vari anni si occupa della personalità Satriani
Il volume ripercorre la gamma delle problematiche dei testi includendo anche con felice scelta di completezza dei capitoli sulla critica d'arte
Si tratta di un lavoro che lungi dal farsi intimidire dal peso monumentale dell'oggetto
Mila individuare nodi problematici a puri contraddizioni rintracciando più di un filo conduttore
Pur attento alla specifica articolazione interna del discorso Satriano sulla letteratura
Briosi lo accorda alle categorizzazione esplicite e implicite del filosofo
Prima fra le quali le classiche dicotomie essere esistere in sé per sé soggetto oggetto
Alle quali viene ricondotta l'opposizione canonica prosa policy
Nel libro come in altri scritti di briosi apparsi su riviste francesi
L'autore insiste sull'impossibilità della scelta Sastri Anna fra l'idea della prosa Progetto purificato dell'arte ma fatalmente alienato nel mondo e l'idea della Poesia rivelatasi un mito
Dalle formulazioni stesse di casco e la letteratura oltre che dagli sviluppi successivi discendono l'improponibilità di una sintesi e l'ambiguità di una teorizzazione dell'impegno quindi c'è un ribaltamento di il punto di vista riguardo a questa questione anche a Cipro
Lo stesso progetto centrifugo di trascendenza operative identificato nella prosa
Nell'atto in cui assume come suo fine la libertà rinuncia a proiettarsi sulle cose che lo alienerebbe ero per rinchiudersi in una purezza Aurora
Nel suo complesso il panorama della ricezione italiana di Sartre critico benché non privo di spunti interessanti di cui abbiamo dato conto appare piuttosto ristretto sul versante quantitativo
Nel manifesto aperture di spicco su quello qualitativo
Paragonabili ad esempio le suggestioni di Michel si Carso romanzo critico e sul rapporto fra star tra le arti
Tutto sommato risultano più consistenti taluni contributi sull'estetica qui evocati soprattutto in funzione dello sfondo che essi offrono all'illustrazione delle scelte esegetiche disastro
L'attenzione è merito della critica giornalistica è rimasta poi piuttosto modesta e sporadica
Resta aperta una gamma imponente dei temi di indagine che specialmente l'idiota da famiglia prospetta all'attenzione di chi voglia cimentarsi
Anche se la complessità di una simile opera impone di resistere alle tentazioni opposte di un approccio tecnici tante riduttivo settoriale da letterato
E di una prospettiva globalmente filosofica e ideologica
Non commisurata alla specificità dei vari livelli di lettura
Grazie al Rubino nella sua relazione molto attenta molto
Molto sud-orientale
E anche un po'umiliante
Un'azione
Pomeriggio
Roberto Tessari
Presenza assenza chissà il teatro
Vorrei partire da quella che era finché esistevano
Le riviste teatrali in Italia che oggi sono un po'scomparse una delle due grandi riviste cioè sipario
In particolare dal numero duecentodiciassette del maggio mille novecentosessantaquattro
La quale ospitava tra l'altro un intervento o per meglio dire un'inchiesta vera e propria composta da un editoriale poi da una serie di interviste curato dal Bartolucci è intitolato l'editoria teatrale in Italia era una rassegna per cercare di fare il punto sugli autori che potevano essere
Più diffusi attraverso le loro opere drammaturgiche il riscontro dei lettori nella nostra società
Per la casa editrice Mondadori e in particolare per la Biblioteca teatrale
Una collana
Anche economica che ebbe un'importanza notevole in quel periodo di primi Bessel nell'ambito della cultura italiana rispondeva il responsabile Roberto offerto domani
E dichiarava subito con un tono abbastanza trionfalistico
Che uno degli autori di punta di questa collana era Star Trek il quale alla data dell'uscita della rivista Sipario aveva venduto ben centoquaranta mila copie
Dico bella edizione che raccoglieva sotto il titolo di teatro le opere Satriani fino a quel momento tradotte in Italia
Se noi restiamo a questo dato possiamo chiudere subito penso con grande soddisfazione degli ascoltatori questo intervento cioè diciamo che
Sartre è stato massicciamente letto
Da parte del pubblico italiano pensiamo ha posto purtroppo per voi non è così nel senso che lo stesso offerto nani subito dopo avere annunciato questo dato trionfale si poneva un piccolo dubbio
E il dubbio riguardava esattamente che tipo di fruizione fosse quella ottenuta dalla produzione drammaturgica di issare tre attraverso il testo che circolava si domandava cioè cosa si potesse dire sull'assimilazione dell'impegno teatrale di Sartre cito letteralmente da parte di una categoria di persone difficilmente catalogabile tra i frequentatori di teatro abituali questo purtroppo ci impone di fare un discorso che credo oramai da qualche tempo in Italia sia anche Pacifico la distinzione piuttosto via tracciò che il testo teatrale e quelle che sono le sue fortune sul piano della materialità dello spettacolo cioè della scena e dei suoi piccoli problemi
E in effetti devo dire subito che questa premessa serviva per circoscrivere i limiti del mio intervento
In quale indica rispetto a tutti i discorsi fatti finora e che saranno fatti dopo su Sartre e certamente al carattere della frivolezza più assoluta
Riguarderà
Cos'è stato
No Sartre direttamente ma l'opera di Star Trek mediata tradotta e poi usata sulla concretezza delle scene italiane e nei dintorni delle scene italiane cioè
In quella che può essere chiamata la civiltà dello spettacolo in Italia con i suoi Poteri con i suoi annessi e connessi
Discorso che ripeto eminentemente frivolo
Che può dare forse qualche sul piccolo insegnamento abbastanza limitato alla al suo ambito
Discorso dal quale sulla
Mi sembra giustamente perché se no usurpa lei anche degli spazi che non è legittimo usurpare il discorso su chi ha propiziato anche delle letture
Sulla Drammaturgia fissare tre impegnate accogliere i dati di fondo di queste letture indipendentemente dalla loro possibilità di traduzione scenica dagli operatori teatrali italiane
Non parlerò quindi certamente dell'importantissimo capitolo dell'interesse di un Paci
Il teatro di Sartre come non parlerò di altre interpretazioni che rimangono in un ambito di giustissimo dibattito culturale
Mi limiterò allora a dire subito un dato di fatto uno anche un conclusione se vogliamo l'interesse della scena del mondo scenico italiano per Sartre
Ha un carattere subito definibile che sembra anche positivo alla precocità
Sartre ha esordito il praticamente da due anni nell'ambito del teatro quando anche il teatro italiano un teatro dissestato dagli eventi bellici è un teatro che in pratica si sta proprio
Reinventando da solo all'alba delle sue possibilità
Nel mille novecentoquarantacinque si volge a questo autore
Si volge attraverso la messinscena di quello che potrà essere giustamente considerato uno dei restauratori della cultura teatrale italiana cioè Luchino Visconti
Siamo nell'ambito romano siamo praticamente concretamente nell'ambito di un teatro il teatro Eliseo nel quadro del periodo che va dal gennaio al dicembre del mille novecentoquarantacinque Luchino Visconti contro come compia un exploit che francamente oggi può anche porre dei problemi a una considerazione che si basi su quelli che sono le modalità di produzione dello spettacolo contemporaneo
Basti pensare
Che quasi in una esplosione pirotecnica
Di apertura
A seguito di quello che era stato il mondo fascista dello spettacolo Luchino Visconti nell'ambito di questa andata registica
Mette in scena all'Eliseo i seguenti autori
Due testi di cotto
Un testo di Hemingway un testo di annui un testo di ascia è un testo nicchie Kirkland che era in pratica una versione della una riduzione teatrale per la via del tabacco di coltura
Si tratta in pratica di una raffica quasi ed è giusto forse anche il termine militare dati i tempi di una raffica di mitragliatrice che di colpo sembra voler aprire il teatro italiano
Verso ciò che non aveva potuto respirare se non sporadicamente grazie anche all'opera di qualcuno che aveva mantenuto aperti canali nell'ambito della cultura fascista c'era il grande repertorio straniero
Con due linee preferenziali
Che sono tipiche della cultura di Visconti cioè la cultura letteraria e anche drammaturgica nordamericana
Di un periodo che va dagli anni trenta fino all'epoca in cui realizza i suoi lavori Visconti alle grandi prove della drammaturgia francese più o meno contemporanee
Ebbene si situa proprio in questo ambito pirotecnico di apertura
E si situa anche cronologicamente in una fase culminante proprio alla fine dell'anno del quarantacinque la messa in scena del testo Sartre indiano a porte chiuse
Praticamente questo è l'ingresso di Sartre sulle scene italiane
Merito di Visconti
Merito
Evidentemente anche di una temperie culturale anche nei confronti di Star Trek sì eserciterà se vogliamo con minore incisività o con minore
Capacità pratica violenta di di quelle che potevano essere le grandi realizzazioni viscontiana e si realizzerà anche in un ambito di diffusione culturale
Ad esempio non può essere dimenticato
Per la conoscenza di Sartre come autore teatrale italiano un'opera l'opera condotta da una organizzazione culturale che non aveva il compito di produrre spettacoli aveva però tra i suoi compiti istituzionali come le diceva la lettera del suo statuto quella di proporre di essere un centro di lettura non di rappresentazione ma di lettura e di discussione di commedie contemporanee eccezionalmente valide questo centro era il centro Diogene
Di Milano ci spostiamo quindi dal centro italiano al Nord alla capitale del Nord d'Italia minando
E diciamo subito che nell'anno successivo alla presentazione da parte di Visconti della prima messinscena Sartori Anna da parte della cultura italiana
La l'attività del circolo Diogene si apre quasi in una ripetizione non voluta
Di quella che era stata la proposta di Visconti
A una eccezionale presentazione di autori stranieri
Autori stranieri di teatro che sono sempre su una linea che qui però già si fa diversa non è soltanto la linea franco americana ma è una linea che avrà delle conseguenze se vogliamo anche sull'attività teatrale
Del mondo milanese è una linea più spostata verso il centro Europa che privilegerà alcune manifestazioni delle culture germaniche anche delle culture Slade
Nell'ambito di letture dedicate alla sala trucco accarezzare a Brescia ai risciò a Jacques compare Sartre stesso
Si tratta in pratica di dell'evidente segnale di un indirizzo di apertura in cui Sartre viene accolto
Direi proprio all'alba del tentativo italiano nell'ambito degli approcci sui problemi della messinscena e sui problemi anche di un aggiornamento drammaturgico
Diciamo pure che la cultura italiana mette subito una possibilità di ipoteca di contatto nei confronti fissati
è un dato positivo sarebbe un po'antistorico leggerlo nella sua assolutezza cioè dichiarare che tutto ciò rivela un autentico interesse per problematiche peculiarità del teatro di strada
A questo proposito è sufficiente scorrere le recensioni che i critici più accreditati e di dedicarono addirittura al primo spettacolo
E italiano cioè a porte chiuse nella regia di Visconti
Le recensioni apparse nei primi giorni del quarantasei firmate da nomi autorevoli come quello di guerrieri o di Sandro di Silvio D'Amico
In realtà recensendo lo spettacolo non si soffermavano e questo è anche un dato comprensibile tanto sulla proposta drammaturgica o sulla peculiarità di Sartre
Quanto su un problema che
Perciò dicevamo prima che siamo un po'frivoli non è molto filosofico ma è legato certamente alla materialità
Della storia del teatro italiano in realtà bisogna dirlo non era che un dato tanto importante il nome del nuovo drammaturgo rappresentato era importante il fatto che si compiva un desiderio coltivato
Da destra e da sinistra da una parte della cultura moderata diciamo e da una parte della cultura marxista partire per lo meno dagli anni trenta ma anche un po'prima cioè
Che anche in Italia si verificasse un mutamento nei processi produttivi dello spettacolo si passasse dal gioco delle compagnie capo come occhiali a un autentico teatro di regia
Le prove
Di Visconti potevano finalmente
Dare un'autorizzazione dopo diciamo così le prove precedenti dei prodotto registi e qui si può risalire anche al nome
Di Pirandello ai suoi tentativi con la compagnia del Teatro d'Arte del venticinque a tanti altri nomi che purtroppo non possiamo ricordare comunque le prove di Visconti permettevano
Per lo meno una sottolineatura politica con la Resistenza finalmente in Italia si affermava il teatro della nuova figura artistica produttiva sulla scena cioè il regista
E in realtà l'interesse di D'Amico l'interesse di guerriglieri andavano proprio a sottolineare questo lo spettacolo di Visconti è importante perché è lei che ha tutte le caratteristiche di un nuovo teatro da uno da cultore
In cui non è il dato fondamentale l'opera rappresentata vuol drammaturgo ma perlomeno per il momento contingente
La firma che conta e quella del regista e il testo da leggere la regia impiantate
è un dato che veniva ribadito per il confronto anche l'anno successivo
Vito Pandolfi altro grande nome che dobbiamo ricordare tra di esponenti della critica della regia dell'attività teatrale in genere di quel periodo
Sul dramma del quindici ottobre del mille novecentoquarantasette recensendo un evento importante per l'Italia cioè il fatto che direttamente un piccolo fosse venuto a Venezia nell'ambito della Biennale Teatro nella rappresentazione esemplare del teatro della Pontinia
Giocava a tutta la sua scrittura e la sua spiritica sulla possibilità di un confronto tra le esperienze come quelle di un teatro francese
Estremamente oramai verificato negli anni approvato eccetera e i tentativi italiani di Visconti
Si cercava cioè di istituire un confronto per dimostrare che l'Italia col nuovo teatro di regia rappresentato da Visconti non sfigurata
Nel caso Satriano a paragone con le prove francesi
Voi capite che in questo discorso Sartre rimaneva necessariamente sullo sfondo
Va anche detto al termine di questo discorso che rimaneva sullo sfondo perché tali erano gli interessi degli uomini di teatro
Nonché mancassero altri interessi anche nel nei confronti del testo Satriano
Negli anni che vanno tra il quarantacinque e il cinquanta non mancano prese di posizione anche precoci nei confronti dei problemi
Che essa tre con una drammaturgia autonoma può porre alla cultura della produzione teatrale italiana
A questo proposta si può dire che nelle reazioni di fronte ai valori più inquietanti di questo teatro
La cultura italiana non fa altro che dimostrare quella che è la sua la sua situazione post resistenziale una situazione diviso tra posizioni attardata e ne facciamo subito un esempio
Che senza voler offendere l'autore del tempo è comunque abbastanza emblematico e posizioni che hanno invece un valore un tantino più significative
Posizioni esemplificate su quella rivista che nell'ambito della cultura teatrale si era assunta il compito in fondo della continuità con una cultura moderata e cioè il dramma sul numero sessantuno sessantadue del giugno del mille novecentoquarantotto
Abbiamo un interesse da parte di concerto Annibale Pastore
Per una nuova estetica del dramma che addirittura prenderebbe le sue origini da un problema che sembra aver posto Sarti questo
Uno dei fatti più curiosi inizia così l'articolo di questo Annibale Pastore della coscienza contemporanea è il così detto slittamento della Filosofia esistenzialisti Ca'
Nell'arte drammatica visibile per Jean Paul Sartre a Gabriel Marcel
Va dunque un'arte filosofica molti critici hanno voluto ricavare questa impressione e sono andati molto avanti troppo avanti nelle loro conclusioni
Su questo numero e anche sul seguente perché otto pagine fitte di piombo si dibatterà così l'attualissimo problema su come si debba distinguere la filosofia dall'opera d'arte
Il che può essere molto lodevole in un ambito sedicente idealista crociere una responsabilità certamente neppure per queste posizioni
Ma direi che sono situazioni che si commentano da sole e che non possono produrre molti risultati
è in un ambito piuttosto differente che troviamo dei tipi di intervento più stimolanti
Magari in ambiti allora provinciali della cultura italiana
Ad esempio una posizione nettamente più radicale radicalmente innovativa è quella di un personaggio che penso anche oggi andrebbe rivalutato sul piano nazionale esponente del Partito d'azione della cultura del Partito d'azione a Torino
Negli anni immediatamente successivi alla resistenza cioè Vincenzo Ciaffi notissimo come latinista forse meno noto per i suoi interessi verso il teatro
Era comunque tra l'altro il recensore ufficiale dell'organo dal Partito d'Azione Sempre Avanti
Di quale dedicò molti interventi poco conosciuti alla prime produzione drammatiche fissare trova
Quel che più importa cercando le di inquadrarlo in un discorso culturale ad ampio raggio
Identificando
La cosa può essere discutibile ma mi sembra già interessante registrarla
Il discorso sarà stiano su uno sfondo complessivo di drammaturgia francese contemporanea che cerca di proporre una arrivi attualità del mito
E un uso politico del mito in chiave post
Seconda guerra mondiale
L'analisi di Ciampi sarà un'analisi per niente di basso Bigli bassa prospettiva
E soprattutto cercherà di avanzare nella cultura torinese degli anni quarantasei quarantasette una proposta effettivamente secondo Ciaffi una delle linee seguito dalla drammaturgia francese di quel periodo è quella di proporre una visione diciamo così del mito utilizzabile anche dei nuovi quadri di Rinnovamento Sociale
è una proposta collettiva Assaro tre in questo ambito a una posizione speciale
Molto più in là dice sono andati gli altri e soprattutto gli esistenzialisti i cosiddetti esistenzialisti tra i quali issato tra proprio costoro nella meccanici tra del loro procedere si riferisce ai testi teatrali nell'assenza quasi totale di ogni psicologia
Nel riportare la vicenda una funzionalità puramente geometrica hanno riscoperto se non il mito la tecnica per cui si traducono imiti
è un esempio dovremmo naturalmente specificare ma salviamo Vittorio da queste specificazioni è un esempio di un'attenzione piuttosto interessante verso la proposta teatrale Satriano va detto che è un esempio destinato a restare limitato
Nella cultura torinese non perché la cultura torinese allora fosse un ambito limitato ma perché il suo peso nello spazio concreto della vita produttiva del teatro italiano del tempo era limitatissima
Se vogliamo invece porci al centro in negli anni dell'immediato dopoguerra
Di qualcosa che poteva essere risolutivo
Di una proposta anche collegata direi con i grandi dibattiti
Filosofici e politici soprattutto contemporanei
Soprattutto sulla insistita che era Vittorini Partito Comunista Gachet Manzardo beh cerchiamo la traduzione in termini teatrali che è affidata
Con una linea abbastanza autonoma a uno dei massimi esponenti della regia e della critica di quel tempo e cioè Vito Pandolfi
Il quale in fin dei conti subirà un destino per quanto supposizioni del tutto staccate da ogni dibattito letterario non molto diverso da quello di Vittorini
è interessante il tentativo di Pandolfi di inserire Saro tre al centro di una possibilità di sviluppo del teatro italiano nel quarantasei
In particolare diciamo che l'interesse di Pandolfi persa altre comincia con tre articoli che compaiono sull'Unità
Tra il marzo e luglio di quell'anno
Sono tre articoli che anche per il loro tema uno solo è dedicato specificamente al sacro
Propongono un abbinamento curioso che poi sarà al centro di questo momento ideologico di Pandolfi l'abbinamento davvero crede insospettabile tra Eduardo De Filippo e sax
Una frase tratta da questi articoli dice testualmente
Per provenienze opposte cui e si riferisce a questi fantasmi di Eduardo e indossare tra e si riferisce a Wicklow alla rappresentazione
Di Visconti chiaramente si è dannati
Si è dannati in senso positivo cioè si raggiunge l'indicazione di fondo di una realtà della cultura teatrale
Provenienze opposte quali sono nella visione di bando sì salterà naturalmente provenienza di un teatro colto coltissimo addirittura sostanziato nella stessa figura
Fisica di un filosofo
Nel caso di Eduardo un teatro di ascendenza professionale per non dire il termine abusato popolare
Eppure
Pandolfi crede di intuire una possibilità di connubio tra queste due proposte drammaturgiche qual è la proposta che Pandolfi intuisce
Secondo Pandolfi non è che occorra fare una forzatura dei discorsi di Eduardo e dei discorsi di Saks
No sono l'emblema
Di una dico a ricreazione che va accettata per costruire un nuovo teatro tutti e due gli autori arrivano un'unica conseguenza la vita è un inferno e l'inferno sono gli altri secondo Lupi
In Eduardo
Tutto ciò deriva da un'esperienza in Sartre da un'altra esperienza esperienze irriducibili
La di lacerazione che queste esperienze indicano dovrebbe costituire in un'ottica marxiana
La base per via nettizzare un nuovo teatro e il nuovo teatro dovrebbe ben mantenere separate queste realtà
E separate rovesciando le in un paradosso che cosa c'è da imparare da questi due autori no ciò che sembra
Più facile da Sartre una lezione di teatro filosofico da Eduardo una lezione di teatro popolare invertiamo i termini
Da Sartre eccetera imparare una lezione di scena purtroppo Pandolfi non approfondirà questo concetto ed è un concetto molto
Suggestivo non leggiamo Star Trek autore drammatico in base alla sua filosofia leggiamolo in base a ciò che ci crea sul piano della tecnica della macchina drammatica
Sul versante opposto rovesciamo anche qui il cliché non leggiamo Eduardo come populistica mente può essere facile figlio del Meridione eccetera eccetera della tradizione no leggiamolo come l'unico esponente di un teatro che ha avuto diffusione popolare che è uscito dalla miseria popolare che è diventato in una parola filosofo
Detta così a questi termini si arresta Pandolfi sarebbe davvero una indicazione positiva come anche interessante la conclusione che nei tre articoli trae Pandolfi se ciò non avvenisse dice c'è un rischio
Che riguardo sarà considerato in Italia l'ultimo rappresentante di un bel teatro popolare delle solite cretinate italiane di teatro popolare
E che essa altre verrà liquidato come esponente di un teatro filosofico
è una posizione ripeto interessante è una ripetizione una posizione che
Come dire avrà ancora possibilità di esprimersi in una serie di interventi pubblicistici
Che forse hanno un vizio d'origine
Pandolfi in questo momento della sua attività mentre prima era un seguace del teatro popolare comico italiano
Ha avuto una svolta crede anche di poter imporre nell'ambito della cultura teatrale del Partito Comunista Italiano una nuova visione una visione del resto basata prevalentemente su una rivisitazione dei propri iscritti
Questa rivisitazione anche un obiettivo concreto
Sono mesi in cui Pandolfi propone alla casa editrice Einaudi una pubblicazione di una silloge dei propri interventi anche degli anni Quaranta che dovrebbero delineare un nuovo quadro
Teoretico del teatro italiano un progetto che non andrà in porto e che sarà alla fine gentilmente ricusato dalla stessa casa editrice
A rinfocolare un progetto del genere
Nell'estate per quarantasei capita veramente come il cacio sui maccheroni la visita di Sartre e di Simone de Beauvoir in Italia e in particolare a Milano
Dove non a caso sono al centro dell'interesse teatrale
Saranno intervistati da Paolo Grassi saranno intervistati dallo stesso Vito Pandolfi
Saranno ospiti proprio di quel circolo culturale che ricordavamo cioè del circolo Diogene ne uscirà anche una sequenza di interventi giornalistici
Ne ricordiamo qualcuno
Vito Pandolfi spesso sull'Unità
Il quattro luglio del mille novecentoquarantasei scriverà un articolo intitolato un ospite Jean-Paul sarà
Paolo Grassi sul sipario da luglio quarantasei scriverà un'intervista raccoglierà e trascriverà un'intervista intitolata colloquio consacrati
Pandolfi ancora sul dramma nell'agosto del mille novecentoquarantasei farà un intervento intitolato ospiti d'Italia dedicato a Sartre sul mondo gongola
E poi soprattutto
Porrà quelle che saranno intitolate il cinque domande teatrali a Jean Paul Sartre
Queste domande teatrali
Temo purtroppo di non poter
Usare i testi vedi riassumo per lo meno sono domande al centro di un dibattito interessante anche perché le risposte di Sartre possono sembrare un po'strane è abbastanza evidente all'analisi critica che Pandolfini a strumentalizzato
La possibilità dell'incontro con Sartori per cercare di tirare acqua al suo mulino le domande vertono esclusivamente su due concetti antropologici con i quali
Pandolfi sperava di entrare nella politica della casa editrice Einaudi o almeno in un suo settore quello che contemporaneamente ospitava gli studi sul mito e sulla Antropologia
In realtà Pandolfini nelle cinque domande che era soltanto due cose cosa è il teatro versati e Sartre risponderà
è il mito la realizzazione del mito le altre domande verteranno su un altro concetto quello di sesta ne verrà fuori in una mezza colonna l'immagine di un salario tra che autorizza una delle ipotesi che Pandolfi allora andava perseguendo quella di un evento teatrale
Che si ponesse come fatto sociale perché era in grado di realizzare le valenze antropologica della grande festa tradizionale ed era in grado di usare come struttura comunicativa la struttura del mito
Certamente non era un discorso poco Sartre la sua formalizzazione era forse un po'forzata
Fatto sta
Che sull'onda della delusione di non aver potuto realizzare il progetto di politica teatrale che cercava in quegli anni Pandolfi nel quarantasette
Mentre vede crollare le proprie illusioni crede anche di notare nello stesso stare tre nella sua successiva produzione drammaturgica una sorta di involuzione di crollo
Nel quarantasette scriverà
Che morti senza tomba melodramma è una caduta verso le tradizioni più banali del teatro precedente e non a caso dichiarerà che due sono i grandi
Rinnegati del teatro contemporaneo Eduardo con Filumena Marturano che viene giudicato un testo melodrammatico e Sartre stesso che con morti senza tomba viene dichiarato autore filodrammatici
In realtà abbiamo citato questo caso perché forse è il caso di interesse più organico più politico nell'ambito della scena italiana ambito nella quale occorrerà attendere fino al mille novecentoquarantanove per trovare un'altra presenza abbastanza stimolante di spettacolo di realizzazione star Triana
Al teatro Odeon il ventisette gennaio del quarantanove va in scena l'unico tentativo prima della grande rivisitazione De Bosio di allestire le mani sporche
In una chiave molto strana affidata anche una compagnia privata la compagnia Luigi C Marra Leonardo Cortese per la regia di Brissogne
Un allestimento comunque tale da permettere Renato Simoni dire censirlo in questi termini lo spettacolo il testo dice non ha alcuna impronta che ricorda il mignolo Star Trek è soltanto narrazione curiosa cosa
La sua materia politica non è agitata da una potente passione cosa altrettanto curioso
Se vogliamo attendere un momento in cui Sartre sia di nuovo al centro davvero di una possibilità del teatro contemporaneo dobbiamo attendere il mille novecentocinquantatré quando sembrerebbe profilarsi quello che per la produzione drammaturgica Sir Triana sarebbe davvero il velico il veicolo essenziale per penetrare
Nella pratica italiana cioè il centro di produzione più autorizzato a tutti i livelli il Piccolo Teatro della Città di Milano
In effetti Strehler nel cinquantatré
Realizza un'opera di Star Trek l'ingranaggio
Curerà addirittura la pubblicazione tradotta dell'opera da curerà con una sua prefazione sembra quasi un'operazione organica
A essere sinceri è un'operazione piuttosto strana tanto per cominciare perché Strehler
Bisognerebbe porsi un interrogativo subito va a scegliere un testo non teatrale ma un soggetto cinematografico rissa
In realtà non è una cosa poi tanto strana
è evidente che il taglio esteriore di questo soggetto cinematografico permette a Strehler
Di proseguire alcune ricerche che erano quelle ricerche destinate a culminare
Nel cinquantasei con l'Opera da tre soldi di Brescia cioè un teatro fortemente legato sia termici ride ma anche fortemente parcellizzato in strutture narrative a sequenza così si se se così possiamo dire
Molto probabilmente una ragione nascosta di questa scelta sta anche nel titolo
Che Sartre aveva originariamente escogitato per questo film mai realizzato doveva essere le mani sporche in realtà soggetto sarà del tutto indipendente da quello del testo drammaturgico delle mani sporche
Comunque a parte ogni
Giudizio possiamo dire che certamente Strehler
Mentre affronta assai tre lo affronta ponendosi col massimo di distanza possibile nei confronti di Sarah anche onestamente compie un'operazione strada ma la compie dicendo quasi per chi se ne intende
Io prendo le mie distanze io utilizzo di Sartre qualcosa che mi interessa
In realtà Sartre non poteva entrare nell'orizzonte Strehler indiano Estrela stesso affido a una testimonianza estremamente importante come quella contenuta
Nell'unica opera che fa un po'il punto su tutta la storia eroica del Piccolo Teatro di Milano cioè Teoria realtà del Piccolo Teatro di Milano Scurati Giorgio Bozotti affidò a Giorgio Guazzaloca il compito di esprimere
Il suo rendiconto con Sartre un rendiconto forse persino eccessivo visto che poi se ne è interessato soltanto in un'opera prosa evidentemente se altre sentiva la necessità di spiegare una cosa perché solo una volta si è incontrato con Sartre e perché ha abbandonato un filone dica
Guazzo ti dichiara testualmente la drammaturgia francese è troppo legata alla cronaca
D'altra parte quando si sottrae al fragile anche se brillante intuito giornalistico rivela una tendenza all'evasione metafisica o mitizzare ante o al travestimento logico dei miti
E prosegue ancora dicendo che ingiustificabili e l'ingranaggio di Sartor
Si muovono in una dimensione che per quanto possa essere letterariamente filosoficamente apprezzabile lasciar sempre più indifferente Strehler
Non è un abbandono che va valutato in termini di deprezzamento ma un lento e naturale separare sì
Una rinuncia non facile perché è sempre stimolante l'acutezza intellettuale di questo teatro ma legittimata dalla coerenza a un metodo e a un tema di ricerca come dire evidentemente che pur dovendo se è del caso politicamente intellettualmente dover fare i conti con Sartor Strehler lo elimina con un ragione ben precisa e ben motivata
Certamente sarebbe una ragione interessante da perseguire nell'ambito dell'interessante pensiero di Strehler sul piano delle conseguenze pratiche
L'eliminazione della drammaturgia esistenzialista o cosiddetta tale francese e in particolare del nome di Sartre dal cartellone del piccolo poteva essere pericoloso
Come fu abbastanza sottilmente pericoloso
Il riferimento che venne fatto qualche anno dopo in una pubblicazione che ebbe una certa influenza sulla cultura teatrale italiana
Nella collana di Cappelli documenti di teatro vedi caso diretta da Paolo Grassi e Giorgio Guazzaloca tutti
Nel mille novecentosessanta usciva il volume di Gian Renzo Morteo il teatro popolare in Francia
Un testo importante perché doveva servire di supporto di dimostrazione di differenze di analogia
Alla politica del teatro pubblico in Italia di cui il Piccolo di Milano era in pratica la punta di lancia la prima manifestazione
Come concezione come realizzazione anche come importanza artistica
In appendice a questo volume
Senza che poi ce ne fosse un vero motivo storico se vogliamo essere precisi veniva riportata la polemica scoppiata tra
Il mille novecentocinque nel mille novecentocinquantacinque su due riviste francesi creato o PIL presso il tra Assarotti e Jean Vilar
Al proposito delitti ente del teatro nazionali occlusa
Polemica importante perché doveva servire da modello ai teatri il servizio pubblico è d'intralcio
Sartre in quella occasione con educazione com'era anche educata come fu educata alla risposta di Ciampi l'arma con estrema durezza
Nego a Villar il diritto di chiamare teatro popolare l'istituzione che conduce naturalmente non ecco in maniera sessanta mente faziosa
Questo teatro non era popolare scrisse sarà era piccolo borghese
Perché era un teatro di cerimonia borghese è un teatro anche di repertorio borghese
Villa sempre con eleganza francese gli rispose dicendo che per popolare non si intende il proletariato che intendeva Sartor ma un pubblico universale
E per repertorio non si intende quello che voleva Start un repertorio tendenzioso ma la pièce bien spettri il buon organismo drammatico di tradizione francese
Morteo proprio in conclusione del libro diceva le parole di invitare andrebbero meditate anche in Italia conclusioni abbastanza inutile perché in Italia l'avevano già meditate dal mille novecento e cinquantasette era semplicemente il segno di una chiusura
E direi proprio della chiusura
Di tutta una stagione di esperienze di momenti di ribolle in mente at cui Stark aveva trovato una possibilità
Questo la pubblicazione del sessanta l'intervista un certo ritardo italiano sempre di cinque anni
Possiamo dire a questo punto che la stella di stare tra che aveva albeggia in questa situazione sia pure imposizioni che rimangono minoritari nel tramonto travolta fino a uno strano risveglio
Che farla bere anche risveglio su quale ci fermeremo
Quale appartiene agli anni sessantadue sessantaquattro ed è propiziato
Da un
Un'idea di Squarzina
Ovvero dalla messinscena italiana dalla prima italiana del diavolo e il buon Dio
Dobbiamo dire tra parentesi che dal cinquantasei a quest'anno
C'è un interregno che è segnato da quella che viene definita variamente che io non vorrei giudicare ma che comunque si chiama moda brechtiana in Italia
Moda inaugurata dall'Opera da tre soldi del cinquantasei e grosso modo fortemente attiva fin verso la metà degli anni Sessanta
Che c'entri Brecht con questa moda elemento di discussione limitiamoci a registrare il fatto in sé perse anche perché
Il recupero di Squarzina di Issac e di un testo come il diavolo e il buon Dio è certamente da
Collocare sulla scia di una tendenza di Brecht chimismo italiana
Molto probabilmente Squarzina fu attratto dalla struttura del diavolo e il buon Dio addirittura dalla sua divisione
Esteriore dal suo presentarsi come una sorta di stazione in dramma
Che poteva quasi naturalmente dare origine poi anche per l'ampiezza del tema per il carattere storico del tema per i carattere sociologico per il quadro sociale che Sartre dipingeva attorno a gratis
Poteva prestarsi a una lettura critica che del resto la regia italiana era impiantata sull'idea di
Il Squarzina commissiono a De Benedetti la scelta non è certo infelice
Una ritraduzione dell'opera da effettuare in collaborazione con lo stesso regista e finalizzata all'idea di spettacolo una ritraduzione che fu poi pubblicata sul dramma questa ritraduzione non dilunghiamoci comunque è una riduzione che opera ampi tagli convenuti con lo stesso Squarzina della organicità del tram
Dopodiché lo spettacolo su questa traduzione tagliato introduce una serie di elementi che nel testo non c'erano
Elementi i inequivocabile ascendenza non brechtiana ma Brecht Istat per così dire ad esempio una sequenza pesante ritmata decisiva Isonzo tedeschi di canzoni
Di un taglio sociologico populista ben preciso
All'interno della struttura dei quadri di starter venivano interpolate le canzoni disfida dei contadini canzone del disertore canzone della città canzone del contadino e per farla breve anche una traduzione
Del Ninno non lardo dei moti contadini inglesi del mille trecento ottantuno
Il un'operazione sulla quale occorrerebbe chiaramente fare un'analisi poi particolareggiato ma che culmina anche nel disegno del programma di sala
Un popolano armato di falce che arringando una folla di popolani chiaro che il taglio della lettura era lettura tramite uno schematismo
Validissimo naturalmente l'interpretazione registica di lotta di classe non tanto il problema di ghiozzo quanto il problema dei movimenti sociali alle spalle di piazza
Questa lettura non esime dal dire che lo spettacolo fu indubbiamente uno spettacolo di altissimo livello artistico
Anzi fu uno degli spettacoli che ebbero un successo di pubblico abbastanza unico nella storia italiana venne ripetuto per due stagioni tra il sessantadue e sessantatré e sessantatré sessantaquattro caso abbastanza raro nella nostra produzione
Venne poi fruito questo è più curioso in una maniera che sembrò non tener conto delle intenzioni chiarissime di Squarzina
De Monticelli sul giorno scrisse che non era affatto un'opera sociale nella regia intendiamoci non nel testo di Stati ma forse leggeva solo quello ma era un'opera atea
Cosa che forse era anche corretti
Con meno spirito il Consiglio provinciale di Genova decise che era veramente un'opera atte a uno dei consiglieri esponenti della maggioranza democristiana fece un'interpellanza chiedendo che le sovvenzioni al Teatro Stabile di Genova venissero condizionate
A una verifica preventiva dei testi d'ora in avanti perché se si faceva propagandate non andava tanto bene quando lo spettacolo arrivò a Torino
Un altro consigliere democristiano fece un intervento abbastanza analogo del resto erano gli anni in cui alcuni esponenti del consiglio comunale di Torino facevano denunce contro un certo Ruzzante autore contemporaneo chiaramente che scriveva parolacce così si dice
In ogni caso l'opera di Squarzina e meritoria al di là dei giudizi che si possono dare perché gettò un colpo d'ariete inopinato nel panorama degli anni sessanta sulla scia anche di un Successo o di un mezzo successo cinematografico I sequestrati di Altona
Nella regia di De Sica a cui seguiti forse la più coerente Massa piccola massa di spettacolini Satriani che poi si sia mossa
Nel sessantatré sessantaquattro le mani sporche
Nell'allestimento di De Bosio per il Teatro Stabile di Torino nel sessantaquattro una ulteriore versione degli porta chiusa questo sarà il nuovo titolo di micro a cura di Nico Pepe la Pittelli la put Anna rispettosa in un'altra versione non molto fortunata
Particolarmente importante in questo periodo fu il caso che scoppio attorno alla realizzazione delle mani sporche Sartore non sto a ripetere i dati che non è così con artistici comunque dopo alcune reazioni politiche comuniste e sovietiche
Alla prima parigina delle mani sporche aveva ritirato lo spettacolo
Il Teatro Stabile di Torino
Tramite De Bosio chiese a Star Trek di poterlo pria allestire in Italia garantendo a stare tre che in Italia nell'allestimento non ci sarebbe stata nessuna possibilità di speculazione politica
Lo spettacolo venne realizzato
Nella stagione sessantatré sessantaquattro ed basta vedere le recensioni delle principali riviste per capire quale fu l'operazione il dramma che allora esponeva un po'la corrente di destra della critica italiana reagì sparando a zero sulla rappresentazione
Rimproverando le una cosa fondamentale di essere un'operazione tutta costruita lo spettacolo non era uno spettacolo era un'operazione culturale di cui la messinscena rappresentava il momento culminante addirittura giungeva a dire
Che De Bosio aveva fatto un film il terrorista l'anno prima per dimostrare a Sartre che la sua problematica era particolarmente vicino a quella fissata dopodiché aveva fatto un battage pubblicitario e un tipo di operazione a vasto raggio che garantiva
Diciamo una neutralità questa rappresentazione in effetti al di là del giudizio positivo negativo si può dire che l'operazione Mani sporche c'è il Teatro Stabile di Torino fu l'unica operazione organizzata
E qui non c'è né da apprezzarne da svalutare c'è da prendere atto di politica organica attorno uno spettacolo teatrale di Stato
Operazione molto minuziosa
Quando lo spettacolo usciti fu preceduto da un numero di sipario che conteneva
Un'intervista Sartre nella quale l'autore spiegava le ragioni del suo antico letto
Alle rappresentazioni dell'opera e le ragioni anche del suo rinnovato della sua rinnovata apertura alla proposta di De Bosio
Ragioni forse è un po'abborracciate anche perché in realtà non era un testo di Sartre ma si trattò di un'intervista di seconda mano ritagliata
In cui Sartre forse faceva dichiarazioni anti stalinista in maniera molto più nitida e anche un po'eccessiva rispetto a un discorso organico comunque sia era una parte fatto molto raro nel teatro italiano
Nella pagina successiva questa intervista veniva registrata una prova dello spettacolo da cui risaltava come De Bosio
Nel caratterizzare il personaggio di ed era lo facesse come l'unico personaggio problematico ma alla fin dei conti positivo mentre il go altrettanto problematico risultava ovviamente il personaggio negativo
Pur nell'ambito comunque di una dialettica che le stava abbondantemente a io personalmente aggiungo un'altra cosa perché per quanto un po'bambino in quel periodo ne fui partecipe
De Bosio chiese ad alcuni giovani universitari tra cui io che ci occupavamo di teatro di supportare l'intera operazione con una diffusione capillare
Nella città che non era poi molto aperta queste problematiche per quanto grande città operaia come Torino ma perlomeno ai livelli dell'università ma non lo era Sperto
Di una produzione culturale che spiegasse tutta l'opera di issare tre con una serie di contributi di ricerca che facemmo no
Chiaramente sfruttando i maestri sul Sartre filosofo il salterei romanziera eccetera eccetera cose molto scolastica terre inquadrare
O creare tutto attorno diciamo un altro cuscinetto che servisse a una fruizione più decente meno politicizzata in senso deteriore dello spettatore
L'operazione in un certo senso riuscì
Riuscì come poteva riuscire cioè lo spettacolo non ebbe le reazioni paventate e non ebbe neanche direi il successo trainante che invece si sperava si chiuse un po'entro questi limiti
Limiti
Che in un certo senso segnano poi quello che io mi permetterei di definire come il tramonto di Sartre in quegli anni
Nel sempre nell'anno successivo alla messa in scena delle mani sporche alla Piccola Commenda di Milano nel novembre del sessantaquattro andava in scena come dicevamo prima per la regia di Nico Pepe porta chiusa
E qui ci troviamo di fronte a un'operazione diverso dallo spettacolo
Veniva diviso in due tempi una era la rappresentazione e l'altro era una scelta di brani di Star Trek di Filosofia di politiche reazioni politiche di interventi letterari
Quasi che non fosse possibile per il pubblico entra in contatto con il drammaturgo fosse necessario dargli una lezione prima una sorta di propedeutica siamo di fronte alzar tre inteso come autore filosofico un'altra soluzione che mi sembra altamente rappresentativa di ciò che poi è successo a Sartre fino a ieri
E sempre nel sessantaquattro al teatro delle Arti la rappresentazione della puntano a rispettosa da parte di un compagnia privata sempre di Marisa Mantovani Enzo Taradash
In cui la Punta Marina Pertosa ha dato il suo non enorme spazio espressivo veniva abbinata esecuzione capitale di Claudio Novelli con la quale non c'entrava per niente se no come diciamo pendant di puro consumo è chiaro che in questo caso Sartre veniva abbassato fino al livello di un qualsiasi drammaturgo che poteva anche essere utilizzato e devo dire che francamente da allora fino a oggi le rappresentazioni di cui non facciamo una statistica ma sarebbe bene farla sono rappresentazioni connotate soltanto da questo uso e il riuso di un autore che non riesce comunque a essere collocato in una posizione diciamo attiva un uso riuso che viene poi anche come dire sotto le grandi correnti comunque uno né voglio giudicare di tendenza dello spettacolo italiano
Non è senza significato che mentre si si tenta questa operazione del sessantadue sessantaquattro
Proprio all'inizio del sessantaquattro le maggiori riviste di teatro italiano lanci in una parola d'ordine in cui sono altro sarà sommerso teatro della crudeltà
E sarà sommerso da uno proprio delle persone cui dedica la sua attenzione i due nomi che vengono sparati verso il teatro italiano di cultura francese saranno atto e scene vedi caso
Ma in funzione di un teatro nuovo sul piano dei conti della della forma di un teatro con cui Sartre non ha niente a che vedere
Quando poi subentreranno le altre forme di teatro di crudeltà Living FIAT il teatro di Grotowski eccetera sa tra sarà praticamente sepolto come sarà sepolto dalla tendenza categorizzate riceve del teatro italiano in quegli anni con categorie che saranno dopo il teatro della crudeltà la neo avanguardia il nuovo teatro politico il terzo teatro e via via sino all'attuale teatro postmoderno
Ci sarebbe ancora molto da dire ma per concludere veramente vorrei soltanto dire che ho l'impressione che il discorso su Sartre
Dovrebbe
The ricondursi forse anche per l'Italia a un testo che ebbe molta fortuna
Sui fenomeni di devoluzione teatrale che abbiamo analizzato ma che evidentemente non fu letto
Nelle pagine che riguardavano proprio sta intendo riferirmi andava celeberrima Teoria del dramma moderno dell'ungherese Péter Giombini
Che fu anche usato opera uscita in Germania del cinquantasei poi tradotte in italiano nel sessantadue e usata come autorizzazione teorica a torto o a ragione del Betis mo'italiana in realtà analizzando come il teatro
Uscisse da una forma drammatica per andare verso epici distrazioni
Che sono rappresentate per l'Italia da un Pirandello e ovviamente nella fase ultima per la Germania da un breakfast
Soldi si fermava anche su Star Trek per porre un interrogativo cioè Sartre era una delle forme più interessanti in cui quella vecchia accusa lanciata da alcuni teatranti italiani quella di essere troppo melodrammatico troppo attardato sulla tecnica della scena andrebbe riletta in un'altra chiave in realtà secondo John de Satta è un esponente di punta di quella che egli chiama la drammaturgia dell'angustia un teatro che riesce a salvare le forme tradizionali
Rimettendo le in una situazione paradossale in una situazione che il termine angustia denuncia cioè in una situazione chiusa creando uno spazio chiuso
Ed è inutile riferimento a opere come Huis Clos chiaramente
Attorno a un soggetto espediente che molti tentarono per salvare la vecchia drammaticità della forma ma che in Sartre secondo sonde arriva a un risultato nuovo qui davvero il trucco formale si salda con una consistenza
Del discorso sul personaggio e della presenza stessa del personaggio ma quale regia
Sarebbe adeguata a rendere questo stile ebbe è un problema che purtroppo a mio quanto mi risulta non si è posto nessuno