L'Europa delle imprese tra unione monetaria e distanze politiche org. da ApiMilano presso il Circolo della Stampa, Corso Venezia 16

Ecco io direi di cominciare i lavori
Anche perché il carme abbastanza nutrito poi
Ci raggiungerà
Il Ministro degli affari esteri Dini
E quindi ringrazio tutti i presenti
Voi sapete il tema che ci siamo dati oggi
Non è che sia una novità però tutto sommato credo che vada sottolineato in modo particolare e noi come rappresentanti di media e piccola impresa a questo tema siamo molto attenti
Perché riteniamo
Perché chiudersi ognuno in termini provinciali nel proprio piccolo non paghi
E non ci metta in condizione
Di poter competere con armi pari con sistemi economici che indubbiamente sono molto avanzati fosse più avanzati dei nostri non abbiamo niente da invidiare perché individualmente
E qua non c'è chiaramente nessun tono di polemica ma i singoli imprenditori hanno saputo son capaci di inventarsi comunque un ruolo che gli anche consentito di cominciare affacciarsi in modo chiaro decisivo
Al di fuori del nostro Paese
Però credo che non basti
E che debba essere proprio un sistema che vada di pari passo e che consenta invece di poter competere in modo globale
Con altre realtà economiche già affermate o comunque in via di sviluppo
Che al di là della ANPAS momentanea potrebbero diventare comunque sempre competitori
Molto pericolose
Quindi io ringrazio gentili signori egregi signori
E ho l'onore di aprire i lavori di questo convegno che Apimilano ha voluto per richiamare l'attenzione delle istituzioni del mondo politico delle in paese
Nei confronti dell'Europa ed era l'uomo che essa potrà e saprà giocare nel migliorare la competitività del suo sistema economico permettetemi innanzitutto di rivolgere un caloroso saluto a tutti voi
Un sentito ringraziamento al ministero al Ministro degli Affari Esteri Lamberto Dini
Che come dicevo ci raggiungerà e che oggi ha voluto essere qui con noi a testimonianza dell'attenzione che il Governo riserva a questi temi
Ringrazio inoltre Pierluigi Magnaschi direttore di Italia Oggi di Milano Finanza che coordinerà i lavori della mattinata motivando e stimolando qualora ne fosse bisogna il dibattito che seguirà il professor Vincenzo può casi che per parlerà dei vincoli e delle opportunità di una politica economica comune il dottor Angelo jr Sambin che illustrerà quale e debba e possa essere ruolo del sistema finanziario nel processo di integrazione
Un particolare ringraziamento va inoltre al professor Lorenzo Ornaghi prorettore dell'Università Cattolica direttore di Algeri il cui ruolo nella tavola rotonda che seguirà sarà quello di parlarci delle difficoltà
Che l'Unione europea incontra nell'assumere un reale al ruolo politico non solo nei confronti della comunità internazionale
Ma anche nei confronti degli Stati membri i quali continuano a non rinunciare alla loro sovranità su alcuni temi di importanza strategica per lo sviluppo di questo organismo sovranazionale
Ringrazio anche il professor Guido Podestà vicepresidente del Parlamento europeo
Il professor Carlo Secchi vicepresidente della commissione economica industriale del Parlamento europeo
Il professor Ferdinando Targetti e che in questo momento
C'era giungerà membro della Commissione finanze della Camera dei deputati i quali nella tavola rotonda rappresentano le diverse posizioni istituzionali
Un ringraziamento e le autorità la stampa i rappresentanti delle diverse associazioni che raccogliendo il nostro invito sono qui a testimoniare il maggiore interesse che rivestono i temi del convegno di oggi
E mi auguro che qualcuno si è anche ritardatario
Un ultimo ringraziamento agli imprenditori che in prima persona affrontano quotidianamente spesso con notevole coraggio le sfide sui mercati internazionali
E che ho Coggi con le loro fra loro presenza sono qui ad affermare con forza il peso che questi temi assumono per lo sviluppo competitivo delle nostre economie
Dal primo gennaio novantanove l'Euro è una realtà concreta l'adesione dell'Italia alla moneta unica europea rappresenta senza dubbio una irrinunciabile opportunità
Dall'economia del nostro Paese
L'Europa questo bisogna dirlo anche con un piccolo tono di tristezza attraversa da tempo
Una diffusa stagnazione
Che ha provocato un aumento della disoccupazione
Durante la quale pesante è stato il prezzo pagato
Al sana mento macro economico
è chiaro che tutto quello che io andrò a dire se trova questo tipo di situazione nell'Europa purtroppo per quello che la realtà del nostro Paese e sempre leggermente più accentuata come problematiche
Io ho detto ma a tassi di sviluppo più soddisfacenti non può però passare attraverso un minor rigore di bilancio ha un nuovo aumento dell'inflazione
Oggi abbiamo visto sui giornali che c'è un leggero
Rialzo ma io credo che debba essere considerato solo a certi elementi specifici che fan parte del paniere trovavo
Anzi occorre mettere a frutto gli sforzi fatti negli anni passati e disegnare un quadro realistico delle possibilità di sviluppo
Lo sviluppo dell'economia europea in generale e in particolare per quanto ci riguarda ovviamente quella italiana
L'adozione della moneta unica infatti sancisce per l'Europa la definizione di un nuovo ambiente macroeconomico in cui le risorse pubbliche non sono più assorbite preventivamente dalla crescita incontrollata dei disavanzi in cui l'attività privata di investimento beneficia di tassi di interesse reali in discesa
In cui la capacità progettuale degli agenti economici non è vanificato da un eccesso di volatilità dei cambi e dall'incertezza sull'andamento dell'economia reale
Tornando quindi a proporsi molte delle condizioni che stimolarono la cresce stare europea negli anni cinquanta e sessanta
E qui apro una parentesi
è ovvio che delle differenze ci sono allora avevamo in un momento in cui
C'era la ricostruzione post bellica
Evidentemente sistema economico era stato azzerato tutti insieme gli italiani sono stati capaci imboccando sì le manette
Di
Intraprendere quel percorso virtuoso che ci ha portato a rappresentare nonostante tutto
Un Paese che si inserisce fra i primi cinque sei nel mondo
La differenza è chiara comunque perché allora c'era questa situazione del post bellico però in un certo senso vorrei che non si fosse intesi
Qual è stato anche uno degli attori di quei tempi
Non lo auspico oggi perché i tempi son cambiati e ribadisco ma allora basta aver voglia di fare
Non c'erano molte regole ripeto non è giusto
Però forse quella flessibilità naturale ha veramente consentito che ognuno lavorasse
Perché era un'esigenza ma questo senza ripeto i vincoli ha creato una situazione proprio di arricchimento rapido di crescita molto rapido di sviluppo molto rapido ecco io ripeto qualche riflessione forse andrebbe fatta ovviamente adattando il tutto ai tempi di oggi
Tuttavia perché è un processo di sviluppo possa effettivamente aver luogo sono necessarie alcune condizioni che coinvolgono non tanto e non solo l'imprenditoria privata
Ma in particolare dobbiamo dirlo anche la sfera politica la sfera politica la sfera istituzionale e della burocrazia
La questione riguarda soprattutto l'Italia ma si pone certamente a livello europeo la sfida che l'Europa deve raccogliere e di ripristinare elevate duraturi livelli di crescita pur conservando le condizioni di stabilità finanziaria cui si è tornati con tanta fatica
La strada sembra essere quella di una maggiore cooperazione e coordinamento delle politiche economiche ed europee io dico pur nel rispetto delle specificità non solo culturali caratteristiche di un modello federalista
Il deficit di crescita dell'economia europea nei confronti di quella statunitense sembra provenire soprattutto dal comportamento non cooperativo delle politiche degli Stati membri della Comunità
L'unione monetaria
Nel nostro punto di vista dal nostro punto di vista funzionale a questa necessità
L'adozione della moneta unica può costituire da questo punto di vista un potente strumento di coordinamento tra verso cui tentare di risolvere il problema fondamentale dell'economia europea
Costituito dal divario tra interdipendenza dei mercati e indipendenze delle politiche
In un contesto come quello appena disegnato solo l'estensione della cooperazione monetaria l'intera gamma delle politiche economiche
Con un conseguente unico livello di responsabilità politica
Consentirà all'inizio il perdurare di un nuovo ciclo di crescita
Se invece la politica monetaria rimanesse slegata dalle altre politiche economiche questo scollamento rischierebbe di diventare un potente freno allo sviluppo
La moneta unica rappresenta perciò un passo fondamentale verso l'integrazione ma corre il pericolo di essere svuotato d'ogni contenuto se quella monetaria non dovesse seguire una vera unione economica
Possibile solo a condizione che si abbia una reale convergenza sui principali temi di politica economica
Da questo punto di vista stato cioè sociale fisco mercato del lavoro sono senza dubbio temi ai più controverse dallo stesso tempo quelli di maggiore interesse per le imprese
Che rischiano altrimenti di avere davanti a sé un quadro assolutamente incerto
Lo sviluppo dell'economia italiana è infatti frenato da una serie di fattori penalizzanti per le imprese del nostro Paese
Soprattutto quelle piccole e medie
Rispetto ai partners europei
Un sistema fiscale
Tra i più pesanti in Europa
Un welfare che drena incessantemente risorse
E impedisce il calo dalla pressione fiscale
Un sistema finanziario asfittico e debole
Vediamo tutti la débâcle del tentativi di fare
Qualche cosa di nuovo anche nei sistemi bancari
Dal trovare sinergie nel mettersi a livello di dimensione europea
Un sistema finanziario asfittico e deboli dicevo rispetto alle esigenze di crescita del nostro sistema economico
Un mercato del lavoro bloccato
Un quadro normativo che impedisce la crescita della dimensione media delle imprese
Una cronica in avenue dei quartetti sente le infrastrutture materiali e
Materiali che ne frenano lo sviluppo
Ricordo anche la nota discrasia fra costo del lavoro e retribuzione disponibile per il lavoro stesso
La mancanza di flessibilità che sola può rilanciare l'economia
Un ormai anacronistico e non più accettabile il sistema delle rappresentanze delle forze sociali vuoi per le imprese vuoi per il sindacato
Le raccomandazioni che periodicamente i vari organismi internazionali rivolgono Alitalia sembrano non essere sufficienti a mettere in moto le riforme e proprio da qui che deriva nostro interesse di piccoli imprenditori ad un'Europa che abbia una maggior peso politico
Infatti solo attraverso l'armonizzazione delle politiche economiche non l'Italia potrà superare questi vincoli e contribuire in modo significativo con l'originalità proprio del tessuto economico suo fatto di piccole e medie imprese
A colmare il Gatta di competitività fra Europa e Stati Uniti in primis
Diciamolo francamente
Questo momento in cui l'Italia ha necessità di iniezioni massicce di nuova fiducia e di speranza
Di riconquistare credibilità completa per un consolidamento degli operatori esistenti
Per farne nascere di nuovi ma anche per richiamare quei grandi flussi di capitali internazionali che guarda caso non confluiscono in Italia
E questo è un segnale molto grave e Mallarmé che dovrebbe essa non sottovaluta
Europa intera anche essa alla necessità di avviare un processo di modernizzazione
Che agisce su alcune leve fondamentali
Io mi auguro le foto le lezioni di questi giorni a venire
Saranno interpretate non con una continuità di un sistema che evidentemente deve crescere ma effettivamente come una scommessa per fare dei passi in avanti anche su questo fronte
E qui fondamentali sono totale liberalizzazione dei mercati
Riduzione della pressione fiscale attraverso un taglio concordato le spese correnti
Riforma del Welfare State non è solo un fatto italiano anche se altre rifiutano di volersi immedesimato nella situazione nostra
Contenimento dalla spesa sociale stimolazione delle Borse del venti h piazza
Grandi infrastrutture europee e tutela dell'ambiente
Evidentemente anche quello che ricerca e sviluppo
Devono trovare un convergenza dei diversi Paesi facenti parte d'Europa
Perché se no credo che altri sistemi effettivamente su questi fronti soprattutto nella tecnologia avanzata ci bagni erano sempre il naso
In questo processo l'Italia può e deve assumere un ruolo da protagonista
Innanzitutto attuando le non più rinviabili riforme reclamate dei cittadini
Quindi al proprio interno
E poi la straordinaria opportunità
Che vede un italiano Romani Prodi presidente dell'Unione
Accanto a temi economici altrettanto importanti sono quelli più propriamente politici
L'allargamento ad Est
Se pure con la dovuta prudenza e cautela
Peso e ruolo delle istituzioni comunitarie
Politica estera
E difesa
è troppo facile ricordare gli avvenimenti internazionali che ci vedono protagonisti nelle nella guerra nel Baltico nel Dario Cusani
I vertici di Vienna dallo scorso dicembre non ha saputo dare risposte coerenti e nemmeno tracciare percorsi possibili rimandando di tutti i principali questioni al prossimo incontro che ci sarà Antonio a Colonia
Per concludere ecco perciò al tema di oggi
Il convegno ha infatti l'obiettivo di definire il quadro che si prospetta alle imprese italiane soprattutto di piccola e media dimensione consentitemi queste sottolineature
Verificando gli impatti economici della situazione politica europea
Io vi ringrazio per l'attenzione e lascio sicuramente la parola dottor Pierluigi Magnaschi che vorrà cortesemente coordinare i lavori grazie
Il coordinatore deve essere una persona che fa perdere poco tempo quindi ringrazio anzitutto il dottor Mario Jacchia ovvero è per il l'idea che ha avuto di organizzare questo convegno su un tema di grande attualità ed importanza
E cedo subito la parola alla relatore Vincenzo porticati dell'Università degli studi di Trieste sul tema vincoli e opportunità di una politica economica comune grazie
Ringrazio il moderatore
E e principio con un'osservazione del tutto italiana
è un dato confindustriale il nostro sistema produttivo e si affaccia
Permane sulla con internazionale con un valore aggiunto specifico collocabile tra il tre e il quattro per cento del proprio fatturato
è un dato premi uro
è che l'euro nella buona sostanza sta confermando
Il nostro sistema produttivo sia nelle grandi componenti che nelle piccole componenti
Quindi
Deve saper cogliere quell'opportunità rappresentata dall'avvento dell'Euro in termini di riduzione degli oneri finanziari
Per il sistema stesso
è un dato calcolato dalla stessa BCE
Nella in fase iniziale della sua attività
Che il sistema possa risparmiare con l'avvento dell'euro qualcosa come il quindici per cento in termini di fatturato proprio
Perfetto del passaggio da una gestione molti valutarie
Intracomunitarie a dodici valute più dieci perché in effetti gli avventori euro comporta la movimentazione di ventidue valute
La trasformazione di ventidue e valute in una sola sono le valute undici del sistema più lei Q più le dieci del Lario Franco Centro Africano che sono diventato euro per effetto attrattivo non esiste più il franco francese come corso legale esiste l'Euro espresso in termini franchi francesi quindi Franco cengia africano e un franco che si correla alle ore spesso in termini di tutti i francesi
Quel quindici per cento può rappresentare quel volano che può consentire di portare valore aggiunto dal tre quattro per cento al diciotto diciannove per cento
Quindi tentare la risalita della chimica nell'ambito della competitività e di cui saggiamente parlare il presidente gli ha coperto
Per dare una prospettiva di spazio intanto il sistema produttivo italiano
E poi su uno stesso il contesto scenari del sistema produttivo europeo
E qui parliamo insoluti lamenti e dei vincoli perché nato l'euro
Lei euro è nato con una risposta tecniche
All'insipienza l'incapacità
Della unione
Politiche
Ha funzionato a creare degli strumenti capaci di superare l'attuale politica di concorrenza fra Stati all'interno dell'Unione
Trasformandola in alcuni principi di politiche
Armonizzata all'interno dell'Unione
Gli stati attualmente continuano a farsi taxi shopping
è un dato di fatto l'imprenditore sta in Italia per una serie di scommesse personali perché l'Italia è bella perché
Il caldo fa bene perché l'assenza di differenze di temperature fra il giorno e la notte può essere meno pesante per i portatori di problemi cardiologici
E così via continuando le motivazioni sono certamente no ma
Macro economici
E nel manco direttamente Nico economiche perché il differenziale
Del tasso a livello di imposte communio chiamate alla stessa maniera favorirebbe l'insediamento in altre aree oggettivamente la attuali oggi operazioni islandesi esistenti e dal due mila e quattro
Un'aliquota fiscale dodici e mezzo per cento sull'imposta di base spingerebbe l'imprenditore a portarsi in Irlanda per sviluppare attività produttiva e commerciale non ha per me in Italia dove la base di
Calcolazione l'imposta principale e certamente diverse
Forse di venticinque punti superiori se non di più senza considerare le imposte a seconda
Naturalmente la risposta che è venuta dei banchieri centrali attenzione fra l'altro la Banca centrale europea e l'euro non sono in effetti
Strumenti e di che riguardano gli undici facenti parte dell'Unione economica e monetaria ma sono strumenti facenti parte né che riguardano gli interi quindici
E da circa un mese
Il quindici più quattro
Quei quattro i cui parametri ormai salvo qualche cosa a livello di inflazione sono esattamente identici
A quelli dei membri ufficiali dell'unione economica e monetaria perché i soci della BCE e non da ora ma da quando la DC Jesi chiamare i
Istituto monetario europeo che interni lussemburghesi significa già Banca centrale sono quindici
Il diretti i direttori centrali della BCE così sono italiani tanto lussemburghesi che inglesi
Che da mesi
L'Assemblea generale possibile ai rappresentanti alla data d'Inghilterra così come di quelli alla Banca di Svezia
E col vincolo di osservatori la Banca di Slovenia di fatto si dà ormai dallo stesso consesso
Visto che comunque per effetto dei parametri e per effetto forse della presenza belliche
La posizione presente provvista anticipandone evento che che è già prossimo quanto meno al due mila e due
A questo fatto dislocamento
Ecco
La Unione economica monetaria e dare una risposta all'incapacità all'insipienza di affrontare i temi veri ma il problema non è solo fiscale non è dare solamente una risposta al taccio Ping il problema è ed è cruciale per l'intera Unione Europea quale sia il modello di lavoro cioè di disciplina giuridica e lavoro che delle corre all'interno dell'Europa
L'Italia accantonato da ragioni
Sociali il dibattito sul tema
E di equilibrio sociale
Il problema del modello è un modello di tipo cattolico solidaristico un modello di tipo laico
E di partecipazione alla gestione delle imprese tramite investimenti tedesca
Cosa concreta che esiste
O il modello di tipo capitalistico puro che può essere presentato dalla economie rappresentato dall'economia inglese o irlandese
Ed è un problema di risposta concreta che ideale poi a dare un un tentativo di risposta al sistema europea in quanto tale quando si va a confrontare con il resto del mondo
Perché il problema della politica da lavoro divenga diviene automaticamente termine di confronto con i Paesi che praticano il dumping sociale
E cantina sociale come strumento di proiezione internazionale dei mercati e di attualizzazione dei contenuti tecnologici anche
Perché chi pratica il dumping sociale in alcuni suoi elementi è anche un ricercatore uno sviluppatore di innovazione tecnologica
La competitività e di Indonesia novantasette ormai lontanissimo o la competitività della Corea del Sud
Ma la competitività della Cina Repubblica popolare
O della CDL pubblica nazionale non è solo data dal dumping sociale
I cui certamente non si prese di qui certamente voce imprese possono godere nella misura in cui fanno fare una parte del lavoro Pluto di produzione
Direttamente in questi Paesi cito per uno per tutti la romeni
Non il fatto è che forse non la Romania ma sicuramente la Cina Repubblica popolare sicuramente a dare la Repubblica di Corea sicuramente all'Indonesia o la Thailandia o la Olimpia
Accanto al dumping sociale realizzano il dumping tecnologico
Dumping ecologico certo se dobbiamo parlare il software
E dobbiamo individuare chi possa essere nel prossimo ventennio il fornitore il software o cinquantennio sono da dire se unite non possiamo certamente pensare
è una base situato a Francoforte sul Meno come centro di ricerca nel capo software dobbiamo pensare probabilmente a un laboratorio forse il triestino ma che governato da sempre da un pachistano premio Nobel attenzione
Ovvero direttamente ai lavoratori che esistono a Bombay così come a Calcutta così come a Delhi
Nuova o vecchia che sia
Allora la politica
La politica del sociale la politica del lavoro come strumento la definizione della politica del lavoro come strumento di comparazione prima che di competitività non dimentichiamo concretamente perché il costo del lavoro uomo
Rimaniamo al di fuori dell'Unione europea per il momento
Facciamo riferimento a Ponte Chiasso Svizzera
E cento dollari l'ora
Per un carpentiere
Se tale dato lo controllo votiamo confrontare necessariamente con Beirut o qualsiasi altra città
Dove il corso lavoro uomo della stessa unità
Magari siriane come passaporto e di dieci dollari l'ora
Per fare esattamente la stessa cosa
L'altro elemento l'Unione europea sì ha prodotto una rivoluzione cartacce
Nell'ambito del sistema giuridico
Commerciale e produttivo
Non ancora siamo lontani a definire il quadro normativo di una società europea sia di capitali che di persone che di attività cooperativa
E naturalmente non sono è un problema di definizione e di contenuti giuridici ma è anche un problema
E qui questo il vincolo che naturalmente nella misura in cui operiamo di vincoli sono allo stesso tempo opportunità nella misura in cui si dovesse dare una risposta positiva al vincolo
L'attuale vincolo diventa un'opportunità di trasformazione innovazione
Torni dicevamo manca una società di diritto europeo come formula statutaria come formula normativa come formula civilistica
No anche a una procedura
Atta a tutelare giuridicamente le fisiologiche
Delle società europee
Ma anche una procedura per normativizzate nella vita delle patologie
La bancarotta
O le procedure concorsuali in Italia non significato e tale significato è confrontabile col resto dell'Europa solo con l'Austria unico paese nel quale abbiamo una convenzione diretta al regolare le ipotesi procedure concorsuali
Per il resto
E la giurisprudenza il caso pratico
Che sta camminando a passi veloci per creare è la giurisprudenza delle Corti di giustizia nazionali non dalla Corte di giustizia europea peraltro che sta camminando per dare uniformizzazione ma solo fra due Paesi tra Germania e Inghilterra
Molto più lentamente procede l'armonizzazione per giurisprudenza delle corti di giustizia fra Francia e Germania
I nostri soldi tribunali fallimentari sono ben lontani da avere buttato un ponte
Diretto ad armonizzare le procedure fallimentari stiamo parlando di patologie ma nella vita aziendale
E quando chiudiamo l'esercizio e vediamo quante aziende sono nate quanta Zenga sono morte il saldo in questi tempi è positivo per il nostro Paese
Ma uno dei vincoli all'attrazione degli investimenti stranieri che è necessaria per la
Integrata perimetrato se tu dinanzi dimensionamento del capitale delle imprese italiane
Deriva anche dalla capacità per le disse saliva di poter gestire l'eventuale procedura liquidatorio concorsuale nella quale si può venire a trovare come investitore
L'inserimento stabile della nostro processo esportativa o nell'interno del mercato interno unico
Può avvenire maggiormente nonostante sia ampiamente presente non dimentichiamo che il sessanta per cento tutto quanto viene esportato dall'Italia viene assorbito dal resto dell'Unione Europea peraltro ampi Italia importa dalla stessa Unione Europea altrettanto sessanta per cento di quanto viene prodotto e da gli stessi Paesi
E quindi vie non solo una politica societaria
Di politica e il diritto societario ma una politica del diritto fallimentare d'andare a individuare andare a definire perché dico era presentato dalla non esistenza di una piattaforma giuridica comune
E tale in un'esistenza
Si manifesta anche nell'ambito del sistema bancario
Nuovi nell'ambito della gestione ordinarie dell'attività bancaria venti denaro
Dove il normale rapporto di gestione conto corrente deposito
è diverso
Fra il sistema Italia è il sistema del resto d'Europa e i criteri di valutazione per andare incontro agli affidamenti
Di valutazione centrale c'è già dei rischi e Centrale dei Bilanci e sufficientemente diverso disarmonico nei confronti del resto della
Dei Paesi d'Europa ma sul piano e le garanzie si manifesta e si esaspera ancora il concetto
Fra Italia e Germania
Manca uno stesso concetto di poter
A cosa de minimis ma non esistevano stesso concetto di poter
Tra i vari paesi europei a livello interbancario
La e il concetto di garanzia bancario disillusione così come anche quasi di fideiussione assicurativa comporta differenze sostanziali oltre che di costo di freddo stanziali di tipologie giuridiche
E di conseguenza e quindi preesiste imprese
Dal diritto bancario
Alla conseguenza che ciò comporta
Il sistema impresa Italia nel momento in cui si affaccia
Su luogo della concorrenza internazionale che non è tanto il mercato interno unico
Ma è il mercato residuale mercato degli altri centosessanta Paesi circa
Deve ancora definire
Un ruolo che intende svolgere
A livello di
Opportunità e di assistenza
In un quadro
Sostanzialmente di diritto comunitario
Il ruolo delle compagnie di assicurazione
Italiani nell'ambito dei farmaci internazionale ancora in corso di identificazione vista la crisi endemica della Sace
E l'operatore economico e opportunamente costretto a tener conto della presenza di operatori
Nel comparto assicurativo
Provenienti per esempio dalla Francia e che offrono gli stessi servizi direttamente sul territorio nazionale
L'operatore economico italiano cui scomparso altro
Nel confronto con il resto d'Europa
Un ritardo notevole nell'identificazione delle priorità su cui viaggiare e l'antica polemica annosa polemica della inesistenza in Italia e di una politica agricola e di una politica industriale
Anche se certamente in un quadro di privatizzazione non si deve parlare di programmazione della politica ai ricordi programmazione della politica industriale
Ma la scelta delle priorità comunque va individuata
Ed è una scelta delle priorità che a livello nazionale anche a livello di esecutivo
Europeo in parte il viene presentata il presentata ma che verità rimproverato a dare una risposta concreta perché il problema non è solo quello
Di dare una risposta di competitività del sistema Europa
Nei confronti dei Paesi dell'Est
E Problemi quello di dare una risposta
Anche nei confronti del resto del mondo principiante o soprattutto dalla fascia Horváth
Abbiamo sostenuto sforzi enormi per consentire ai Paesi dell'Est di attuare il loro programma di transizione
Certamente i quattro candidati a entrare da subito dal due mila e due che sono già
Di fatto membri dell'Unione nella misura in cui ad essi si applicano già oggi tutti i programmi transnazionali intracomunitari
Vi erano latitare nel resto dei paesi e in particolare nella via Cissé della Comunità degli Stati Indipendenti risposte adeguate
Gli investimenti effettuati si possono considerare forse ancora perduti nel deserto visto che il proprio di due giorni fa la firma e l'ulteriore assegno
Di un certo importo in dollari da parte della Commissione dell'Unione Europea
Il problema è arrivare pronti da parte delle opportune da parte delle autorità dell'Unione e da parte delle strutture sociali dell'unioni
Al confronto definitivo che si aprirà con i tredici Paesi cioè il manderebbe del Marcelletti
Nel due mila quattro perché l'aria di libero scambio
Non quei Paesi sarà definita nei contenuti a far tempo dal due mila e quattro per il due mila dieci essere effettivamente aria di libero scambio
E in questo
L'indicazione delle opportunità innanzitutto giuridiche quelle di cui vi ho parlato e poi politiche economiche
Deve essere definito perché diversamente la priorità corre il rischio di passare direttamente
Nelle Daniela sponda meridionale del Mediterraneo nonché ciò possa comportare problemi negativi in un quadro di totale auspichiamo ad aperture dei mercati internazionali
Chiaramente l'iniziativa poste italiane a qualsiasi protagonista della stessa avventura
Il problema è comunque
Se l'Europa ormai divenuta obsoleta lo vediamo ricerca sufficiente a livello globale divenuta vecchie stiamo diventando tutti con i capelli bianchi parlo per me naturalmente
Divenuta rigida
Nella scelta di una politica del lavoro divenute incapace di armonizzare il povero commissario Monti lo dimostra ogni giorno l'impegno era che appartengo alla presenza austriaca
Si dovesse arrivare entro la fine la presenza finlandese cioè entro la fine del mille novecentonovantanove a un'organizzazione un'armonizzazione completa sul piano delle politiche fiscali
Non si è neanche riuscì ad affrontare il problema è l'armonizzazione della fiscalità finanziari siamo ben lontani dal potere dire
Andiamo a comparare positivamente perché abbiamo armonizzato le aliquote
Dell'IRPEG e dell'IRPEF a livello comunitario
Il problema è quindi a questa vecchia Europa ma vecchie nel senso fisico anche come proposta politica
E lo vediamo il rombo degli aerei
E sulla Serbia dico della vecchiaia della proposta politica dell'Unione Europea
E l'unica risposta per quanto riguarda il problema balcanico danubiano e la risposta delle presidente incaricato della commissione
Stemperare la questione facendo diventare tutti i membri dell'Unione Europea
E gli Stati dell'area balcanica non c'è altra risposta altra soluzione non è certo l'invio di un esercito di terre chi a mandare per boschi in quelle terre sa benissimo che ogni montagna o di collina e un camminamento in una trincea
Dove la gente luogo se andare a cacciare sembra fare l'amore sa andare a bere o a giocare mentre un soldato americano un soldato italiano che non è mai stata calcio a fare l'amore dentro quelle trincee ci resta sotto
Non dimentichiamo
Che trecento
Soldati è la divisione di Haring eternamente l'altolà L'Armata americana sotto persino per un anno
Trecento ragazzi a prescindere dalla collocazione di quell'evento bellico
Comunico e mitragliatrice fu distrutto tutto clown è qui che quei trecento ragazzi
In questo quadro dicendo e l'unione europea deve essere capace di confrontarsi con il mondo del Maghreb e del Marcelletti
Non vorrei mai vedere nascere che
Che e sono dati relativi all'intero del Marocco
Vedo nel due mila quattro sopravanzare il Marocco almeno in tutti i dati economici l'Italia a vele spiegate
E il confronto deve essere con
Per noi con questi Paesi perché siamo Paesi gli atenei italiani
In cui il confronto passa per il settore primario per la trasformazione del prodotto agricolo
Per la gestione del mercato freddo e per la distilleria gestione delle risorse e delle materie prime
è da definire fra l'altro anche la politica delle materie prime all'interno del quadro europeo
L'Italia ha un problema di acqua
Così come un problema di acqua la Francia nelle sue isole così come la Spagna
Ma l'Italia sa benissimo che in una sua regione die l'acqua necessaria per alimentare la sede Meridione
Così come alcune altre regioni europee hanno le risorse idriche per il sfonda la questa domanda ma non c'è un'armonizzazione
Si preferisce importare acqua direttamente dal Berlino dalla Grecia
Piuttosto che utilizzare i serve dei cinque fiumi che passa che trascorrono la Basilicata cinque fiumi per una popolazione di seicento mila abitanti
A livello di politiche
Energetiche
Certo
Non possiamo denunciare gli accordi esistenti per il metano o per il petrolio
Con
I vari paesi fornitori
Ma la domanda è
Perché
Dalla Basento alla Valeri Tito
Che forniti dice
Di incommensurabile misure di metano e di petrolio non deve essere utilizzata
Così come altre risorse energetiche presenti nel sistema intracomunitari
Visto che è uno dei problemi è proprio quello rappresentato dal vincolo
Per le imprese
Di potere risparmiare alcuni costi di produzione
E c'è un'impresa
Non è giusto per il nome
Che è riuscita a
Penetrare stabilizzarsi un mercato non da ora ormai da da vent'anni ponendo il fatto che siede la sua l'attività produttiva siede su un posto petrolifero e alla concessione per tirare sul petrolio
E per utilizzare in toto trasformato dal petrolio
Stai italiano sta in Cina
Ed è competitiva e i suoi le sue produzioni stanno al Museo d'arte moderna il miglior
Ecco vi è un problema di piattaforma giuridica
Entro la quale collocare la proiezione dell'Unione Europea all'interno e dall'interno verso il resto del mondo e certamente quando si va ad attrarre capitali stranieri
Verso l'Europa e verso l'Italia occorre vi siano gli strumenti normativi
La garanzia di stabilità di coraggio di riferimento non è certo un sistema fiscale come quello italiano la cui definizione delle aliquote
E quindi al prelievo non attiene al momento in cui tartan esercizio economico dell'azienda
Nadine quando esercizio economico dell'azienda si è già chiuso
Le assemblee di approvazione del bilancio sono già avvenute
Successive e si conosce allora
La trattazione economica il risultato economico conseguito nell'esercizio precedente
E il patto sociale da questo punto di vista è squilibrato
Ecco perché
Ed all'epoca ministro del Tesoro poter parlare di fuga di capitali all'estero la fuga di capitali all'estero esiste perché o facciamo parte dell'Organizzazione mondiale del commercio
E ci riconosciamo e ci riconosciamo
All'interno della posizione comune nell'OMC
Oppure denunciami trattati e non solo quello
E usciamo
Dalla dall'OCSE per esempio
Che ha creato il Codice di penetrazione
Dei momenti di capitali
Il problema è che naturalmente i capitali in uscita di portafoglio o di investimento diretto seguono i luoghi dove è possibile sfruttare le economie con comparative competitive
E non si vuole regole
Di un fisco da questo punto di vista poco attendibile
Vi ringrazio per l'attenzione
E Giulio Perrone
La seconda relazione del dottor Angelo Piersanti responsabile del servizio studi
Il tema è il ruolo del sistema finanziario nel processo di integrazione
Prima di cedere la parola vuoi fare
Brevissime osservazioni cioè che questo veramente è un uno snodo importante per lo sviluppo economico del Paese perché l'Italia finora fino a pochissimo tempo fa aveva un sistema finanziario prevalente ottocento aveva lentamente ottocentesco
E che grazie alcuni dei alcune leggi tardive ma alla fine provvidenziali ricordo la legge Draghi
La le nuove normative della corso perché Ferrara sta macinando tale comparando illa ritardo subito e sta occupando arrivando rapidamente a delle soglie di accettabilità e di modernità
Debbo dire che il sistema finanziario ottocentesco per tre particolarmente per quanto si riferisce alle banche
Lo si può rilevare l'esempio dall'esperienza traumatica che invece era veramente una cosa molto modesta della introduzione delle tecniche di mutui fondiari introdotti dalle di National qui in Italia che seminarono assolutamente il panico e che però non funzionarono anche da doccia fredda
Per costringere il sistema bancario italiano a correre ai ripari
Certo oggi c'è molta più concorrenza fra le banche però mi pare che sia ancora una concorrenza ripeto di tipo ottocentesco e lo si lo si vede è una resistenza del passato cioè la sì l'esempio concorrenza fra le banche una concorrenza fra sportelli pesante e vediamo quasi in una maniera umoristica diffondersi nelle campagne emiliane o del Nord Est tante banche come se fossero Lugano mi pare che c'è anche da questa percezione fisica
Si arriva a capire che il sistema bancario continua ad essere ossificato pesante ad avere costi di intermediazione molto alti e i quali costi poi dopo vengono pagati dal sistema però questa è la coda della vecchia esistenza e e quindi
Correre il nuovo ed è sintomatico ad esempio che l'uso dei internet per la negoziazione diretta
A domicilio dei clienti e dei titoli bancari è stata fatta estesamente non da una grande banca nazionale ma da una piccola banca intelligente come la Bipop di Brescia che ha battuto tutti sulla velocità
Così ad esempio ho guardato i livelli di costi delle varie operazioni della banca Mediolanum e vi assicuro che ci sono delle differenze enormi rispetto alle banche tradizionali che continuano a ostinarsi a correre i cento metri con gli scarponi e lo zaino addosso
O non è un bel vedere non fanno sicuramente i cento metri in dieci secondi ma questo potrebbe essere un fatto estetico di fatto l'inefficienza del sistema bancario e poi dopo pagato dei clienti cioè delle imprese
Quindi da parola ad Angelo Giansanti
Grazie
Dunque dopo questa presentazione diventa sempre più complicato Pappalardi anche il sistema finanziario
Davanti a una tale placche comunque
Intanto ringrazio l'appeal per avermi invitato a questo convegno fatto che imita all'occasione di riprendere un tema cui sono stato parte e sono rimango particolarmente legato che è quello dei rapporti tra la banca e le imprese specie piccole e medie
Non è una captatio benevolentiae e lo dimostra il fatto che in coda alla sintesi del mio intervento messo una breve bibliografia dei lavori che la mia associazione ha dedicato a questo tema
Già nel novantaquattro io delicato un po'di tempo all'analisi di questi problemi ancora quando probabilmente il tema dei rapporti banca piccola impresa non era ancora nell'occhio del ciclone
Una volta divenuto responsabile del servizio abbiamo promosso o comunque sostenuto ricerche su questo tema per esempio come potete detto il suo aperti andato in giro per l'Europa cercare di capire
Come questo rapporto è trattato e quali problemi hanno negli altri Paesi la Francia Inghilterra
La Spagna e ora ci stiamo occupando la Germania
Il professor Comana se dedicato alla redditività dei prestiti bancari specie sulle piccole imprese
E infine il dottor Presti si è occupato di cerca di capire quali possono essere le moderne tecniche di analisi del credito del rischio e di controllo del rischio
Io partirei innanzitutto dal cercare quindi lo scopo del mio intervento è cercare di di trasmettervi i motivi per cui storicamente secondo me i problemi della piccola e media impresa sono stati molto sottovalutati
Sottovalutati dal sistema politico e dai Police Mac verso e quindi anche dalle dalle banche
Secondo perché le banche per anni anzi per decenni mezzo secolo sono stati incapaci di dardi foto in genere in linea generale di fornire risposte esaurienti alle vostre esigenze
Di trasmettervi perché secondo me il clima da diversi anni è cambiato
E chiudere quindi con una nota il presidente mi permetterà di sano ottimismo sul futuro di questi rapporti
Come seguirò citerò alcune delle tavole che sono state allegate per comincerò dalla tavola uno dove viene sintetizzato insomma lo schema della struttura dimensionale settoriale delle principali economie europee
Come potete vedere il non scoprite nulla di nuovo ma insomma le imprese con un numero di addetti tra uno e nove in Italia costituivano oltre il quarantacinque per cento del totale dell'economia
Le immediate inseguitrici era la Spagna ma era sotto il trenta quindi una distanza abissale
La tabella due cita lo stesso dato ma in senso storico
Cioè ci dice che la struttura dell'economia italiana già nell'immediato dopoguerra era fondata su piccole imprese
Perché la quota degli occupati nel settore manufatturiero nel cinquantuno era il quarantasei per cento nella fascia di addetti uno quarantanove passava il cinquantotto nel mille novecento novantuno
Così come e anche quelli non scoprite nulla di nuovo ma tanto per inquadrare rapidamente il problema risaputo che la redditività operativa cioè la capacità insomma di creare ricchezza delle piccole imprese notevole
Nel mille novecentonovantasei come vedete dalla tabella tre campi
Il margine operativo lordo sul valore aggiunto nelle imprese nel di dimensione minore era superiore al cinquantacinque per cento contro una media del quarantuno per cento
Così era buona l'ha capita la redditività del capitale investito su era quasi l'undici per cento contro il sette nove di media
Volevo farvi notare come questi dati sono tutti ottenuti quota c'è centrale di bilanci ma da interventi di Fazio governatore dalla Banca centrale italiana
Ho da bestiario direttore generale a interventi dedicati al problema delle piccole e medie imprese
Segno che anche ai più alti livelli gerarchici insomma del del della del sistema bancario italiano si il tema è molto sentito
Veniamo ora in diciamo queste tavole cosa ci dicono ci dicono che il generalmente l'impresa italiana soprattutto la piccola la media è molto efficiente in grado di competere con i nostri concorrenti esteri fino per così dire ai cancelli della fabbrica
Da lì in poi coi inizia il mondo Esterno inizia il sistema Italia chiamiamolo così
Il fatto della struttura viaria che abbiamo dei trasporti che abbiamo della pubblica amministrazione che abbiamo delle Poste e Telecomunicazioni che abbiamo e qui il sistema comincia incamerare inefficienza
è qui dove si inserisce il mondo finanziario in generale quello bancario in particolare che io non ho dubbi voi collocherebbe tra i produttori di inefficienza con anche una indubbiamente una certa dose di ragione
Ma dove nasce ecco questo è una domanda che però vorrei sottoporre un po'a tutti dove nasce la sottovalutazione dei problemi della piccola e media impresa in Italia e quindi anche la parte
Il sistema bancario
Ma l'idea dimesse la risposta Kyōto ce ne sono molte ma quella che io fornisco è che in linea generale in Italia che è stato una netta predominanza per decenni del paradigma culturale rappresentato dalla grande impresa
Cioè i valori le esigenze i problemi della grande impresa per decenni hanno occupato la logica di politica economica e quindi erano nella testa dei nostri politici
Gli economisti dicevano che la presenza di piccola e media impresa in linea generale sfavorire va l'utilizzo e l'applicazione dell'economie di scala nell'economia i politici dicevano che va be'tutto sommato le piccole imprese sono sono il metodo per raggirare e gli ostacoli per esempio regime fiscale
Tutto questo panorama ovviamente era tutt'altro che favorevole alla piccole e medie imprese
Per esempio io ho riportato una frase che se permettete vi leggerei perché secondo me è una fase molto interessante scritta da Giacomo Bezzi Becattini che è un po'in Italia il profeta dei distretti industriali
Pensate il concetto di distretto industriale di economia locale
Adesso ha raggiunto una dignità accademica è una dignità politica si legge sui giornali si legge nelle riviste ma fino a poco che anni fa nessuno parlava di questi concetti
è stato appena pubblicato un bel libro devi consigliere di due giornalisti Galimberti Paolazzi titolo il volo del calabrone titola molto indicativo
La tesi centrale del libro quale così come il calabrone non dovrebbe volare però non conosce le leggi della fisica e quindi formula
Così l'economia italiana come è strutturata ci dicono gli ci hanno detto per anni non dovrebbe essere così efficiente pure la barca va e tutto sommato non va male
Allora dove sta l'inghippo Becattini dice questo
La nostra ragione è stata nutrita lungo dall'idea sbagliata che c'è un solo modo economico a costo minimo di fare ogni cosa e che questo modo finirà per affermarci ovunque
Chi ogni altro modo di farla è sub ottimale arretrato residuale battuto in partenza
Inutile dire che il modo giusto la one best way the come dicono gli anglosassoni coincide di norma in questa visione con la grande fabbrica verticalmente integrata che su riesce a sfruttare al meglio le economie di scala i vantaggi del flusso di produzione continuo
Allora la visione criticata da Becattini e quella visione secondo cui la piccola che secondo me rimasti in auge per decenni secondo cui la piccola impresa è per così dire lo stadio infantile nello sviluppo dell'impresa
E non invece come a mio avviso l'avviso di molti ebbe una realtà produttiva unica distinta in originale che necessita di risposte originali e atto
Allora è anche da questa è che voi capite che in questo quadro non solo la politica economica ma senza la politica economica anche i banchieri e il sistema bancario fa un po'di difficoltà a prestare attenzione problemi piccole e medie imprese
E da allora e anche ci sono tanti motivi ma è anche a mio avviso da questa impostazione che nasce lo storico steccato tra la banca e la piccola media impresa guardate che non è solo un caso italiano
Già nel nel mille negli anni Trenta
In Inghilterra era stata istituita una commissione la commissione Mac miglia nonché doveva studiare è i problemi dei rapporti tra banche epico e piccola impresa insiste ma finanziario
Il il la Commissione concluse con un rapporto che individuava il cosiddetto fine anno schietta un foto finanziare cioè una sit in quella particolare situazione in cui vengono a trovarsi le piccole imprese
Quando nello nella loro percorso di crescita
Hanno raggiunto un livello per cui a un utilizzato tutto il credito prevede che posso utilizzare devono fare un salto qualitativo sul piano finanziario
Ma si trovano davanti un sistema finanziario e bancario in particolare che fatica a capire i loro problemi
Quale risposta notati
Pari i paesi al problema del prodotto finanziario
Diverse ma possiamo raggruppamento pure
I miei paesi continentali in generale hanno costruito una rete di intermediari molti dei quali operatori pubblici per appoggiare la finanza di piccola impresa
I Paesi anglosassoni si sono basati sul mercato cioè hanno lasciato che il mercato crearsi organismi utili al finanziamento dell'impresa
La risposta italiana la trovate sintetizzata nella tabella sette
Qui ho schematizzato molto rapidamente qual è stato il qual è il sistema bancario italiano uscito dalla legge del trenta sei
Importante perché tenete conto che la legge del trenta sei a governato il sistema bancario italiano credo fosse quello l'aspetto ottocentesco a cui il presidente si riferiva
Fino a pochi anni fa cioè questo era il sistema bancario con cui avevamo avevate a che fare
Allora al di là della legge trentasei quali erano le caratteristiche tre fondamentalmente segmentazione banche industrie le banche non potevano entrare nell'industria segmentazione operativa le aziende di credito fanno il che il credito a breve termine diciotto mesi tutto il resto fa agli istituti di credito speciale
Segmentazioni territoriale attenzione solo alcune banche poteva avevano competenza nazionale e precisamente le tre Bin
Gli istituti di credito di diritto pubblico tranne il Banco di Sardegna quattro aziende ordinarie
Nazionale agricoltura Provinciale Lombarda Banca Toscana e la quarta che non mi ricordo mai
Lande nazionale ricco no nazionale di cultura e ho detto Banca Toscana Provinciale lombarda mi verrà in mente tre casse province siciliane Cariplo Torino e due Popolare Milano e non va le altre
Erano le banche locali per definizione banche che non potevano avere competenza oltre il loro stretto limite territoriale allora conseguenze
Sono conseguenza di due tipi
Vuol dire che per mezzo secolo in Italia si è fatto la scelta di demandare il finanziamento della piccola e media impresa alle banche locali e al sistema delle agevolazioni creditizie
Sistema che muovere tanti pareggi ed ha funzionato sotto molti aspetti ma attenzione
Nel momento in cui il sistema economico sia appare e affronta il cosiddetto mercato globale la banca locale per definizione non è in grado di affrontare questi problemi
Seconda corsa conseguenza in un sistema segmenta tutto il genere l'imprenditore bancario che voi avete in testa dello scortate e ve lo siete scordati per cinquant'anni
Allora quando il sistema comincia a cambiare comincia a cambiare negli anni metà degli anni ottanta
Ingresso in nero ma ingresso in Europa direttiva CEE arriva la liberalizzazione degli sportelli
Vi ricordo ancora fino al mille novecentottantacinque una banca che volesse fosse intraprendente volesse aprire linea sportelli in provincia etica dinamiche sotto il profilo economico
Doveva fare domanda Banca d'Italia e qua la quale recepiva le domande di tutto il sistema bancario e poi stilava il cosiddetto piano nazionale sportelli propri qui tu aprile attua aprirla giù e via dicendo
Quindi ecco messe per fare un esempio al limite a tanto per capirci un imprenditore producesse scarpe che ve tende ottimamente a Milano Provincia di Milano e Lodi
E deve chiedere al ministro dell'industria di andare a prendere la provincia di palese e può anche dire di no e molte volte è successo anche anzi chiaramente era così nell'ottantacinque passiamo nel sistema del silenzio assenso
Cioè la banca chiede la banca centrale di aprire lo sportello autonoma la banca centrale a x giorni una sessantina tardi retino motivando altrimenti la banca prego
è solo dal novanta che l'imprenditore può a prima bancario può aprire sportelli e dunque come e quando vuole
Allora le conseguenze di tutta questa vicenda le trovate nel grafico uno
Le banche con la liberalizzazione sportelli si sono messe ad aprile alle sportelli a tutto spiano
Aprire sportelli il che vuol dire in realtà economiche che tendenzialmente non conoscevano
Con operatori di cui avevano scarsa conoscenza
Il risultato di tutto questo nel grafico due la quantità enorme di sofferenze che ci siamo portati in pancia come vedete è una vera montagna adesso stiamo aspettando il versante d'estate la montagna cioè quello che cambia
Gli ultimi dati ci danno sofferenze lorde sopra i centoventi mila miliardi
Se consideriamo le sofferenze nette cioè al netto dei fondi che le banche accantonano a garanzia Parigi superiamo il settantacinque mila miliardi
Allora tanto per darvi l'ordine di grandezza le attese per lei i dati di finanza pubblica italiana per la Fini questa hanno collocano il disavanzo intorno ai cinquanta mila miliardi
Ma questo problema a due altri aspetti quelli descritti nei grafici tre e quattro il primo vita il livello delle sofferenze banche impieghi che il primo indicatore di rischiosità
E vi dice sostanzialmente che in media ogni cento lire di prestiti undici vanno in sofferenza
La secondo vita invece un indicatore di quanto queste sofferenze peso non son patrimonio
E quindi sulla stabilità dell'istituto bancario perché il patrimonio di per un'impresa banca per tutte le imprese quindi per anche l'impresa o banca eh l'ultimo baluardo della solidità
In mezzo durante gli anni Novanta mentre il sistema era impegnato in questa corsa spasmodica la ricerca di clienti all'apertura di sportelli
è sopravvenuta quella che io chiamo la seconda rivoluzione Banca la prima ecco appunto è quella della diciamo la liberalizzazione sporte la seconda liberazione bancaria e quella del testo unico
Con la libera Lens liberalizzazione degli sportelli ci è stato detto crescete e moltiplicati con il testo unico c'è stato detto benissimo d'ora in poi dal gennaio sottolineo dal gennaio novantaquattro
Le banche possono fare tutto quello che vuoi
Prestiti in conto corrente prestiti a medio-lungo termine potete sottoscrivere cambiali implicazioni certificati di investimento fare prestiti partecipativi
Fino ad entrare nel capitale delle imprese secondo tutti certi limiti e vincoli ma potete entrare nel capitale delle imprese
Quindi seconda rivoluzione dal novantaquattro in poi possiamo fare di tutto
Tensione
Bisogna imparare a farlo però perché priva mi era concesso
Terza rivoluzione degli anni novanta è stato un ingresso in un in unione monetaria
Ingresso in unione monetaria che fai tanti effetti che ha avuto come è noto uno degli effetti principali più vistosi è stato una rapida convergenza dei tassi di interesse interni domestici
Sui livelli medi europei prevalentemente sui livelli ovviamente tedesche
Allora
Le conseguenze sui conti economici delle banche sono state devastanti dove devastanti è un termine assolutamente corretto secondo me
Tanto per darvi un'idea fare il ricorso alle tabelle ventitré ventiquattro la tabella ventitré Zidane con riferimento agli anni settantanove novantadue alcuni indicatori sul totale dell'attivo bancario io farò riferimento solo al margine d'interesse
Voi vedete che in Italia strappava un tre virgola tre per cento immagini d'interesse sul conto sul totale dell'attivo
Nettamente superiore alla media dei Paesi principali quattro Paesi dell'UE che al totale dei paesi considerati ce ne sono altri oltre a quelli cui il considerato immesso sul totale
Se guardate il la tabella dopo che vi dagli stessi dati ma sul periodo novantatré novantacinque quindi su un periodo più recente
Vedete come miglioriamo perché passiamo dal tre tre al due sette ma rimaniamo sempre più alti rispetto ai quattro Paesi dell'UE e al totale
Cosa ci dice questo ci dice che per decenni ed fino ad anni recenti
Il sistema bancario italiano faceva Reddito generava profitto
Su quella particolare anzi su prevalentemente su quella particolare sezione dell'operatività bancaria
Rappresentata dalla gestione denaro de cioè prendere deposita un certo tasso prestare soldi ha un alto tasso
Situazione estremamente pericolosa perché nel momento in cui i tassi di interesse crollano si riducono noi ci troviamo a fare i soldi su un'area che è costantemente in flessione
E questo lo potete vedere i impatto sui conti economici e banche lo potete vedere la tabella ventinove se vedete il margine d'interesse cioè quanti migliaia di miliardi il sistema bancario in intascava come immagini interessa il massimo lo raggiungiamo nel novantatré sessantacinque mila duecento miliardi
Da allora in poi a una riduzione a senso unico scindiamo al novantasette a sessanta miglia siamo attesi secondo le previsioni Prometeia di fine aprile a cinquantotto mila nel novantotto
Attenzione riduzioni in termini nominali sì prendiamo in termini reali è un massacro
Come le banche hanno reagito e qui cominciamo a delineare il il tratto insomma dell'impresa banca che si sta formando che voi avrete davanti nell'unico modo possibile andare a fare soldi e profitti tutta quella parte dell'attività che non è sensibili ai tassi di interesse cioè la gamma dei servizi
E lo vedete sempre a tabella ventinove la voce altri ricavi netti
Che comprende tutta la gamma dei servizi attenzione compresi gli utili da negoziazione che rimangono sui sensibile al tasso d'interesse faccio tanti soldi quando i tassi si riducono perché guadagni in conto capitale e viceversa la voce che ci interessa quindi è la voce propriamente servizi che vedete a destra nel novantatré eravamo a cinque mila miliardi nel novantasette ne abbiamo fatti undici mila speriamo di farne quindici mila alla fine del novantotto
Cioè le panche si si sono buttate a peso morto su questa gamma di servizi un altro modo per vedere la tabella trentuno guardate la composizione della Pulce altre recare in enti
Allora qui lo spaccato la voce altri ricavi netti in tre in tre
Se diciamo voce sottovoce negoziazioni titoli ricavi da servizi veri e propri e poi una voce residuale che ciò che rimane dove c'è dentro un po'tutto il contrario di tutto
Allora guardate la voce ricavi da servizi nel mille novecentonovantatré era solo il venti per cento del totale è salita al trentotto per cento nel alla fine novantasette quindi diciotto punti percentuali in più come teso
Dovremmo andare a quarantadue secondo sempre le previsioni di Prometeia
Allora che cosa se tanto per rendervi ancora più chiare le idee che cosa c'è esattamente dentro questa gamma servizi che Banca c'è dietro è la banca che vedete schematizzato nella tabella trentadue
Riprendendo i dati delle semestrali Abi degli ultimi tre anni degli ultimi ovviamente disponibili sono a giugno novantotto perché quelle di Fini hanno verranno presentati martedì prossimo romanzo
Allora sono andato a spaccare le commissioni attive cioè tutte le commissioni che le banche incassano quindi ciò che non è tasso d'interesse
Nelle voci sotto voci principali come vedete la principale la voce servizi di gestione intermediazione e consulenza in tre anni siamo passati da mille otto cinque mila settecento miliardi ma la cosa interessante è che se uno va a vedere poi come si compone questa questa voce
Allora vede che c'è stato una crescita indulto forte delle com'era da attendersi delle gestioni patrimoniali dal quasi trecento miliardi passiamo settecento una crescita fortissima del collocamento titoli dove c'è dentro tutta l'attività di Mercia banking da quattrocento cinquecento miliardi a oltre due mila mentre cadono cioè non rendono più niente le voci tradizionalmente vecchie per esempio la custodia amministrazione titoli da trecento miliardi circa scendiamo a novantaquattro
Allora mi avvio alla conclusione con alcune osservazioni
La banca sta vivendo un
Periodo utili profondissimo riaggiustamento alcuni l'hanno l'anno approssimato alla riassestamento siderurgico che abbiamo sperimentato nel decennio scorso
Attenzione però a differenza di quelle che di quello che molti sostengono la mia opinione è che non si tratta solo di un mere un riequilibrio tic punti
Cioè non si tratta di fare più solo di fare più profitti che c'è un bel problema
Si tratta di fare profitti conto su strade nuove
Si tratta di fare i profitti mediante un attività che non sia ma matura cioè si tratta di cambiare non solo la funzione di produzione della banca c'è il modo con cui noi combiniamo tecnologia il lavoro
Si tratta di farlo con su prodotti nuovi servizi non più prestiti pertinenti nuovi non solo famiglie ma impresa specie piccoli
Con tecniche nuove meno burocrazia e meno carta e più Muten libro Ternitti analisi del rischio di credito e visto che ci siamo su spazi geografici nuovi non solo la Regione dove opera ma il Paese intero e soprattutto non più l'Italia ma l'Europa
Allora una prova indiretta di quello che sto dicendo la potete trovare nella cappella ventisette qui tanto per fare un po'di scandaloso riportato il valore aggiunto per dipendente nei sistemi bancari dei principali Paesi
E ora ha fatto la media in alcuni sotto periodi allora se uno dovesse guardare a questo indicatore e vedere i livelli come vedete mi sotto periodi il sistema bancario e più produttivo di tutti
è vero no
Cosa c'è che non funziona in questa tavola e quello che dicevo prima questi indicatori che spesso può alcuni utilizzano hanno un difetto
Il valore aggiunto che il sistema bancario visto è in grado di estrarre non è che sia passò in assoluto comparata almeno fino a questa questi anni comparativamente agli altri
E che noi facciamo soldi su un pezzo che sta continuamente restringendosi infatti se guardate le variazioni il dramma è che nel novantaquattro novantasei micro andiamoci sotto del quattro per cento che è la peggiore variazione
Cioè dobbiamo cambiare completamente non sono in grado di produrre ma cosa produrre
Ecco perché io sostengo giustissimi gli inviti agli imprenditori ai banchieri di controllare il costo del lavoro e la quantità di lavoro che viene immesso nel sistema bancario giusto e doveroso fatto e lo fa sarà fatto ma tensione
Io non mi accontenterei più banchiere che mi dice
Otto otto persone e le Pagotto otto bravo no che cosa ci fai con quelle persone
Questa e secondo me il grosso problema guardate negli anni recenti l'atto del passivo delle banche
Mamma no e est e in in subentrata la concorrenza nel sistema bancario
Dai vecchi depositi a risparmio e conti correnti siamo prima passate certificati del posto poi siamo passati alle obbligazioni abbiamo fatto i conti per i giovani gli studenti i pensionati i conti col telefonino
Quando il mercato finanziario sembra su ci siamo buttati sul risparmio gestito abbiamo fatto un mucchio di soldi dando anche dei servizi alla gente
Tant'è che il livello di gestione nel mercato italiano ieri c'era anche i dati sul Sole ventiquattro Ore l'Italia al quarto posto nel mondo
è questo il problema quei bancari che lavorano lì non è che costano poco
Non è che sono pochi
è un problema anche lì e che rendono fanno valore aggiunto creano profitto questo il problema noi dobbiamo fare sul versante delle imprese delle piccole imprese quello che abbiamo questi anni abbiamo fatto sul risparmio gestito
Per esempio una cosa che dobbiamo superare è la mentalità che io chiamo assicurativa nei vostri confronti
Tito soldi perché mi pare garanzia
Non basta più non va più bene
Le domande che gli opporre mi porrei sono se volete queste cosa ci fa questo signore con i soldi che cito quali tempi e stime enti progettista facendo
Questi rivestimenti progetti e idee
è lecito pensare miglioreranno la posizione competitiva strategica dell'azienda seconda domanda
Il piano finanziario che quell'imprenditore in mente
Forma tecnica durata tasso tutto quello che volete
E lottizzato Toni esistono altre
Terza domanda detto questo
è lecito aspettarsi che quell'impresa sia in grado di produrre un reddito tale da consentire di costi di restituire il capitale e interessi
Questa è il problema non è facile bisogna creare strumenti nuovi professionalità immobili
Attenzione questo implica un problema anche da parte vostra
Chiedere alla banca di agire così vuol dire chiedere alla banca di utilizzare strumenti analisi tecniche nuove per esempio in tema di controllo del rischio
La banca non deve portare deve finirla di guardare solo il bilancio oggi per una zip valutare un'azienda vuol dire
Vuol dire finisco vidas
Vuol dire sapere in quale settore produce vuol dire sapere la tecnologia che usa vuol dire sapere in quali mercati esportano se esporta però una banca di questo tipo per funzionare ha bisogno di molta informazione da parte vostra
Un po'un dirigente della Confindustria Palladino l'ho sentito un convegno a due anni fa ha detto una cosa molto intelligente a mio avviso ha detto attenzione lavorare in un mercato con l'OPA
Per lavorare in un mercato globale
La trasparenza diventa un fattore competitivo allora le banche hanno questi problemi e noi dobbiamo affrontarlo
Voi avete questo problema la trasparenza dire sta diventando un fattore competitivo siccome la trasparenza accostarono
Probabilmente gli conviene essere trasparenti con una banca piuttosto che con N panche
E quindi in molti affidamento c'è da sperare si riduca ulteriormente
Concludo
Con un attimo pure e una una penna d'ottimismo il timore questo l'altro giorno all'insegue la sintesi di una ricerca del Mediocredito centrale da cui veniva fuori che alla domanda
Ha fatta & Pace a un certo numero di in piccole imprese
Voi avete un utilizzo efficiente degli strumenti finanziari la risposta è no la motivazione per lo più era c'è una scarsa comunicazione con le banche ecco io credo che questo dialogo tra sordi debba finire
Forse è il caso che le associazioni bancarie le associazioni imprenditoriali si diano a carico di questo problema ridurre il tasso di compressione la pena di speranza per farla breve fino al mille primi anni novanta siamo stati impegnati a costruire un sistema bancario e coerente con un'economia moderna
Ti posso assicurare che questi temi sono all'ordine del giorno nella banca la vena di ottimismo e la seguente secondo me siamo impegnati adesso a creare dei banchieri e dei bancari
Che possano esservi utile grazie
Dottor
Per il suo intervento che è stato molto efficace ha raccolto anche le provocazioni
Di avevo lanciato dalla sua relazione
Balza evidente un fatto cioè il peso della legge il peso della normativa
Sei si costringeva a termini di legge con una testo unico
Bancario arretrato con mercati asfittici con vincoli nella localizzazione delle degli sportelli eccetera evidentemente come dicevo non quando si facevo il paragone della centometrista che corre con gli scarponi lo zaino non si potevano ottenere dei risultati efficaci
Le notizie che abbiamo preso dall'aria calda la relazione del dottor Del Sante sono buone e una di tipo psicologico abbiamo preso ma la cosa non sapevamo già tutti
Che le banche adesso debbono anche loro come le piccole e medie imprese cominciare a sentire il peso della concorrenza ed essere costrette a far tornare i conti
Questo è una buona notizia psicologica anche una buona notizia concreta nel senso che se le banche fanno tornare i conti anche per le imprese i costi finanziari dovrebbero verosimilmente ridursi l'altra annotazione che vorrei fare dopo aver ingessato il sistema bancario italiano considerandolo sostanzialmente come un sistema para pubblico non è facile dire di improvvisamente sulla base di una legge alzati e cammina è un'impresa questa che riuscì due mila anni ad un personaggio che si chiamava Gesù Cristo e che adesso invece bisogna fare imparare nel sistema bancario
Prima fa di imparare di camminare
Il una ultima annotazione prima del coffee break che sempre mi riferisco ad un informazione che è stata data dal dottor G. al Sunday sulla concetto di distretto industriale che sarebbe stato chiarito solo recentemente
Invece io vidi ricordo che una persona che adesso sta assunto grandi responsabilità in Europa cioè Romano Prodi che è diventato commissario UE nel mille novecentocinquantotto pubblico per suo finanziamento su stimolo della Cassa di Risparmio della Camera di Commercio di moderna uno studio sul distretto delle piastrelle di Sassuolo che poi divenne un libro edito dal Mulino nel mille novecentosessantatré quindi siamo d'aiutare dai quaranta trentacinque anni fa
Che gli consentì di guadagnarsi la libera docenza avere una persona come Prodi che nato e si è fatto Margot accademicamente studiando la logica della piccola e media impresa integrata nel distretto industriale quaranta anni fa credo che sia di buon auspicio affinché i temi della vostra categoria siano tenuti in considerazione nei progetti future deve Europa grazie vorrei fare siamo un po'in ritardo sulla tabella di marcia una brevissimo coffee break e poi ci troviamo per la tavola rotonda grazie
E Tom dare inizio ai lavori
Inizio alla seconda parte del convegno de una tavola rotonda con diversi protagonisti Lorenzo Ornaghi Guido Podestà Carlo Secchi e Ferdinando Targetti
Il tempo e passato velocemente e quindi invito i partecipanti attenersi nei dieci minuti perché con quattro interventi siamo età quaranta minuti poi previsto la chiusura dei lavori
Del Ministro degli Affari Esteri Lamberto Dini se ci rimarrà un po'di tempo mi auguro che gli stessi partecipanti alla tavola rotonda abbiano la possibilità di ritornare a fare qualche considerazione conclusiva l'argomento di questo convegno era nell'Europa dell'impresa e tra Unione monetaria distanze politiche
è un argomento clou infatti l'Europa è nata non dimentichiamo la dimentichiamolo tirandola per la quota il processo di formazione di crescita dell'Europa è sicuramente un processo poco illuminato e molto ruspante e probabilmente anche per questo è risultato sinora
Estremamente efficace
D'altra parte o l'Europa la si faceva nascere così oppure molto probabilmente Nonda si riusciva a costruire è un'Europa che è nata
Dagli interessi prima che dalle istituzioni e tutti noi sappiamo che i diritti di interessi spesso sono il motore molto efficace
La primavera un stagione propizia i convegni oltre che la diffusione del polline e la scorsa settimana mi sono trovato moderare una tavola rotonda indetta dalla Regione Toscana in quel di Grosseto
E i partecipanti erano inglesi tedeschi francesi oltre che italiane e mi è venuto di pensare
Che questi amici e colleghi
Cinquant'anni prima per il fatto solo di essere francesi tedeschi inglesi si scannano bellamente l'uno con l'altro dopo averlo già fatto vent'anni prima in occasione della guerra Prima guerra mondiale
A me sembrava un'ipotesi impossibile che persone così civili
Coltivate
A modo potessero scannarsi
E se non lo fanno e se lo stanno facendo i serbi contro i kosovari vuol dire e questo ha il merito anche di questa faticosa costruzione dell'unione europea
Che non è una costruzione non deve essere solo una costruzione di carattere economico ma deve sul piano politico istituzionale
E dei sentimenti e dell'affiliazione da parte della gente dive crescere a pari passo con le i traguardi economici e così mi veniva di pensare
Seguendo in televisione successo delle Ferrari a Montecarlo
Come questa scuderia
Abbia avuto successo essendo una scuderia italianissima modenese
Grazie ad un pilota Schumacher e che è tedesco
Ad un regista tot che è francese
A un progettista che inglese quindi vedete come l'Europa si sta insinuando dovunque come il il a ragionare produrre programmare europeo stia diventando una realtà dei fatti con Maastricht tutti dicono e anch'io me lo auspico auspico che siamo arrivati al punto di non ritorno
Certo ci sono dei problemi enormi perché ci sono questi problemi di globalizzazione liberalizzazione costruzione di uno spazio comune europeo
Offrono delle grandi opportunità introducono dei grandi problemi e nel contesto di queste grandi opportunità noi vediamo come non solo l'Italia ma tutta l'Europa ma sicuramente particolarmente l'Italia sia improvvisamente invecchiata
In questi Italia dove non vedevamo le le le rughe improvvisamente da vediamo arcaica
Lontanissima
Rispetto alle esigenze moderne dovunque cioè uno stato sociale
Che dobbiamo costruire uno Stato sociale che non sia uno Stato sociale solo in termini di percentuale di PIL ma uno Stato sociale che consente a coloro che hanno voglia e desiderio di correre e di farlo nell'interesse loro e della società
E che son venga a coloro che per vari motivi sono stati puniti dalla ma la sorte oppure anche dal sistema economico che venne certamente cioè lo sviluppo serve all'uomo e non viceversa
Naturalmente se il problema drammatico del fisco la pressione fiscale non dimentichiamolo è una trasfusione che oltre un certo livello uccide quindi al ministro Visco si potrebbe applicare lo slogan degli anti da Battisti cioè dirgli di smettere di aumentare le aliquote c'è un sistema finanziario che abbiamo visto poc'anzi fortemente autoreferente che per una serie di resistenze del passato
Si ostina aggirare i conti delle sue inefficienze agli altri ma abbiamo preso che anche questo sistema finanziario incomincia a a Rho darsi che a a porsi il problema della redditività
C'è un mercato del lavoro che funziona come una trappola
Nel senso che grazie alla legislazione vigente chi entra in un'impresa non esce più ma grazie a questo sempre meno persone entrano nelle imprese
Quindi c'è molto da fare va fatto in fretta noi siamo come Italia l'ultima ruota del carro europeo
Leggevo proprio l'altro giorno sull'Economist una tabelle illuminante che diceva come le postazioni internet in Italia siano inferiori per numero a quelle che si accertano in Svizzera ecco quindi questo da l'idea dell'arretratezza nel cogliere le nuove opportunità ma anche delle grandi hub possibilità che si possono ottenere se si sta con gli occhi aperti
Do la parola quindi alla professor Lorenzo Ornaghi prorettore dell'Università Cattolica di Milano e direttore del Grassi
Grazie ha chiamato a questo tavolo tondo relazionati per l'invito
Ritrovo nella posizione un po'scomoda ma devo dire mi abbastanza congeniale quindi non non mi lamento dello scomodità di dover parlare di politica
E posizione scomoda parlo di politica introducendo con situazioni successive da parte di autorevoli esponenti delle istituzioni rappresentative e europee e nazionali quindi sulla rappresentative che sono un po'il ventre molle degli attuali sistemi politici
Ma in realtà la posizione scomodo ma che vorrei parlare di politica non nei consueti i termini negativi di cui permette anche legittimo parlare ma ponendomi la domanda
Se per caso la politica non possa essere elemento di potenziamento incentivo una sorta di volano
Di questa Europa di cui sono abbastanza definibili contorni economici ma non sono definibili contorni politico istituzionali
Quindi farò un esercizio che so bene in esercizio prevalentemente retorico
Però non è un esercizio ingenuo credo ed è un esercizio che rovescia una tesi corrente era si è sentita ripetere anche in una autorevolissimo intervista rilasciata ieri corrente saputo fra gli economisti o alcuni politici la tesi per cui la politica alla fine andrà a rimorchio dell'economia non sarà Antal mente tanti
I vincoli condizionamenti limiti posti alla politica per cui di necessità la costruzione politico europea verrà non ho intenzione di discutere punto per punto questa tesi ma appunto nel mio esercizio Ettore Toriko spero non inutile la ribalto soltanto non discuto anche se c'è un punto essenziale nella storia non esiste niente di reversibile ma nella politica riemerge nei momenti magari anche con le sue facce meno meno pacifica anche emerge quanto più inaspettata
Allora credo sia ragionevole se non razionale appunto
Tenendo conto dell'autonomia della politica a considerare se per caso non possa essere di una qualche utilità per il processo di costruzione europea
Utilità anche per il tessuto economico
Ricevo esercizi oppure Toriko non è ingenuo per due ordini di ragioni perché nasce dalla constatazione di alcuni fatti su cui brevemente richiamo l'attenzione che cosa rende così complicato enormemente complicato il processo di costruzione europea
Due fatti che cerco di esprimere con con semplicità e chiedo scusa se Saint sembrano punto semplicistici
Il primo è
L'assenza di un quadro istituzionale che realizzi una coerenza fra politica ed economia
Secondo fatto eh
Allora questo secondo l'assenza o la latitanza questo secondo perché poi il più discusso l'assenza di una élite politica europea
E certo i processi politici come del resto quelli economici non avvengono per caso
Così come il mercato e poi fatto ma non solo da istituzioni ma dalle persone che incarnano o rappresentano le istituzioni in gran parte gli imprenditori i processi politici sono guidati innescati da classi politiche certo quando partono non sempre si sa se avrà successo ma la storia è un cimitero di leadership mancate di classi politiche che non hanno avuto successo
E poi prova reale non è l'assenza di una classe politica europea
Già identificata magari avverrà no avverrà nei decenni no pone un altro problema il rapporto fra queste eventuale classe politica europee le classi politiche nazionali nel senso che noi potremmo citare fra l'ipotesi di una scala Rita cioè le classi politiche nazionali si pongono scalarmente un po'sotto rispetto a quelle europee centrale o nell'altra ipotesi
Forse più attendibile visto il corso della storia che talune frazioni di una particolare o di alcuni particolari comunità nazionali si pongono è se stesse come leadership vulgo il tentativo effettuato da Kohl quando col e la cancelliera e proprio non irrilevante perché appunto gli enti avviene per caso nemmeno in politica quindi che esisto che si formi una classe politica essenziale soprattutto è essenziale che non si aprano pericolose forbici fra la classe politica europea e le classi politiche nazionali
Secondo aspetto fosse più complicato ma altrettanto importante
Le istituzioni
Certo soprattutto i politici europei dicono il problema cruciale un ruolo maggiore del Parlamento il che così viene per molti aspetti ma non si possono dimenticare altri aspetti
Il sistema di organizzazione del potere statale cioè qualcosa che ha una lunga storia non lo Stato si profila fra due trecento che ha un suo culmine fra Sei e Settecento quando si delinea quel particolare meccanismo di distinzione e separazione dei poteri non regge più questo il punto
Non o meglio non basta più non basta più nelle comunità interne no nostra democrazia mai fatta
Di rappresentanze istituzionali fatti d'autorità indipendenti è fatta d'autonomia funzionari persino all'interno figuriamoci livello comunitario quindi il il pretendere di estendere l'organizzazione statale così come l'abbiamo conosciuta a livello comunitario sarebbe un tentativo a mio modo di vedere
Vuoto pericoloso anzi rischioso
Non è un caso che non abbiamo nemmeno partiti europei continua ad avere partiti nazionali
Perché questi due fatti l'assenza al momento di una élite politica europea
La difficoltà di prospettare un quadro istituzionale che si europeo rendono appunto non inutile quell'esercizio retorico che appunto è alla politica
Che spetta innescare un meccanismo di innovazione un processo di innovazione dentro la costruzione europea
Fondando su una realtà che già in atto che anche il moderatore accennato a poc'anzi
Non gli interessi sono soltanto efficaci gli interessi sono essenziali
E non necessariamente gli interessi devono essere superati dalle istituzioni ma gli interessi si compongono e partecipano con le istituzioni al processo decisionale
In altri termini la formula non è gradevolissima ma una formula efficace
Noi siamo già in Europa e questo è il dato politico più rilevante in presenza di una democrazia degli interessi possono chiamare democrazia associativa secondo una termine un po'più nobile in uso ma la letteratura sociologi e politologi che attuale e questa democrazia dell'intera e su cui mi soffermerò coi in chiusura cercando di rispettare asburgica mente
I tempi i tempi consentiti questa democrazia di interessi analoga ma non identica a quella degli Stati Uniti e ciò che rappresenta la specificità al momento di questo Reale investì in poche che l'Europa
Ma questa democrazia degli interessi richiede appunto un meccanismo istituzionale che non è la ripetizione automatica della divisione dei poteri che ne conosciamo richiede probabilmente anche quello ma non solo quello richiede ciò che e chiedo scusa ma è l'unico elemento accademico che mi permetto richiede ciò che ormai in chiamato la governance che appunto non è il governo di tipo burocratico che scende dall'alto verso il basso ma è quella natura processuale in corso d'opera dell'azione di governo che vede partecipare non soltanto i soggetti burocratici non soltanto gli attori chi legittimamente hanno la rappresentanza
Del popolo sovrano ma deve partecipare le associazioni altre istituzioni
Cioè la governance realizza una forma vorrebbe realizzare una forma di sinergia fra ciò che tradizionalmente si consideravano forme opposte cioè le forme istituzionali dello Stato e le forme istituzionale del mercato
A me sembra che questo è il punto non è un progetto utopico e né i fatti no ma anche a chi impossessandosi di questi Stati cerca di pilotare i nella maniera più saggia e possibile consentirebbe poi di uscire da quella forbice che in molti regimi nazionali nel nostro fosse più che in altri ma che anche in Europa cioè la forbice fra il richiamo o la paura della tecnocrazia e dall'altra parte il rischio forti del populismo se così è e se quindi un nuovo assetto istituzionale
Che realizza essa costi e la governance è una nuova élite politica di tipo europeo
Sono necessari forse si trova risposta anche a due problemi che sollevavano in modo differente ma con Obiettivo convergente il presidente dell'Aprilia Kobe
E la relazione gli assalti cioè la domanda perché si sono sottovalutate no le piccole e medie impresa ecco credo che ci sia una risposta c'è la risposta in parte corretta dei modelli culturali ma i modelli culturali poi sono elaborati da uomini diffusi da uomini applicati da uomini e quindi elaborati e diffusi e applicati anche in base interessi e in questo meccanismo di con questo quadro di Governance il più possibile coerente alla democrazia degli interessi
Il ruolo non sarà dato soltanto dal fatto di esserci non basta il io esisto ma io esisto e faccio sentire la mia voce
Il problema della voce e TELESAL collocati a snodi o crocevia fondamentali dei processi di decisione oltre che di rappresentanza sarà il modo in cui i vari soggetti e le piccole e medie imprese potrà diventare davvero attori di un processo e non soltanto in questo caso oggetto di processi altrui grazie
Una parola Guido Podestà vicepresidente del Parlamento europeo
Anch'io ringrazio gli amici Dell'Atti per questo incontro cercando di restare nei dieci minuti si dovrà andare per sintesi
E vorrei toccare rapidissimamente tre temi primo è quello regalato ai problemi dell'impresa il secondo quelli del paese e poi dell'Europa
Prende l'impresa già sono stati evidenziati io credo
Che vi siano
Aspetti che forse dovremmo ancora toccare un istante sul fatto della pressione fiscale si è detto noi siamo una situazione nella quale non solo siamo secondi soltanto alla Germania avendo superato la Francia in relazione alla pressione sulle in prese ma soprattutto la crescita della pressione fiscale non sia accompagnata in termini di riequilibrio di costi generali rispetto ai fattori di inefficienza che il sistema grava sulle imprese stesse quindi è chiaro che la situazione di continuo
Tensione verso la delocalizzazione o viceversa la cessione a grandi gruppi continua a essere in qualche modo deflagrante rispetto alla realtà
Alla quale noi siamo abituati che c'è propria che è la creazione della piccola media impresa prima qualcuno ha detto che
Per anni i politici hanno pensato al modello di sviluppo in relazione all'atteso dalla grande impresa I e credo che ci siano delle
Specificità che non possiamo confondere nel senso dei i politici ci sono parti politiche che hanno portato avanti alcune politiche che erano rivolte soprattutto allo sviluppo della grande impresa laddove anche l'elemento di sindacalizzazione era più proprio e quindi coerente rispetto a un Progetto
Che apparteneva queste parti politiche al rispetto di questa visione però evidentemente esistevano dei momenti poi sequenziali che erano ben precisi e ben individuabili
Non abbiamo da sempre una storia nostra per la quale la piccola e media impresa sorge spontaneamente a parte il fatto che siamo l'Italia dei mille fiori e quindi dei mille comuni a parte il fatto che risparmia familiare il più alto del mondo tra i più alti del mondo a parte il fatto che le nostre maestranze sono talmente brave che facilmente poi diventano esse stesse imprenditrici imprenditori ma abbiamo anche una situazione nella quale l'inesistenza di un mercato borsistica adeguato non ha consentito poi la crescita di queste piccole e medie imprese ma su questo tessuto ne abbiamo costruito una crescita straordinaria forse unica in quarant'anni
Adesso bisogna comprendere che questa parte che oltre a tutto in Europa avuto dignità e cittadinanza soltanto recentissimamente e non completamente vi ricordo che era di G. ventitré che precede sono la DG ventiquattro cioè quella dei consumatori e quindi dei cittadini
La direzione generale che rappresenta la piccola e media impresa all'interno della quale impresa produttiva era presentata l'impresa turistica l'impresa commerciale l'impresa dei servizi hanno vita ancora assolutamente incerta
Bene questa direzione generale stenta ad avere un ruolo ovvero in quella che la macchina burocratica dell'euro
Io credo che soprattutto ci sia un punto fondamentale da toccare sul tema dell'impresa ed è quella dei tempi di risposta della struttura burocratica della pubblica amministrazione quindi relativa a tutto ciò che sono i permessi ed autorizzazioni la possibilità di fare impresa in una realtà che è talmente rapida nell'evoluzione questa lentezza di risposta diventa insopportabile parlavo
Ieri a Biella con un industriale che attività sia nel Biellese sia negli Stati Uniti e paragonava amo tempo per tempo la differenza tra queste realtà resiste
Resiste chiaro che nel momento in cui devi investire nuovamente vai investire dove ai possibilità di crescita reale e il fatto che si investa non si investe in un Paese è un termine chiaro trasparente
Al di là di altre complicazioni dell'attrattività dell'impresa l'anno scorso ne siamo stati superati anche dall'Irlanda
Credo che abbiamo avuto investimenti dall'estero che sono se non sbaglio un decimo undicesimo esattamente di quelle della Gran Bretagna altri fattori storici per carità non è che si possa banalizzare in questo modo
Ma seppure per momenti di sintesi si deve capire che la nostra realtà non è attraente
E abbiamo nello stesso momento un'uscita di capitali che non possiamo più fermare una volta c'era in qualche modo la possibilità di arginare queste adesso nella logica aperta la logica comunitaria è assolutamente improprio pensare di modificare questi flussi se non creando motivi di attrattività l'altro punto e poi passa il temi del Paese sono è il punto legato alla rappresentanza
Io credo che ci sia un problema grande di rappresentanza delle parti sociali perché quando parliamo di concertazione quando parliamo di tematiche relative a tutto ciò che in termine di giusto momento
Di concertazione di azioni tra parti politiche e parti sociali ci deve essere anche una rappresentanza pro io credo che alcune rappresentanze abbiano priorità precisa rispetto al mondo che dicono di rappresentare altre non hanno le stesse priorità e siccome poi ai tavoli vengono invitate in modo inversamente proporzionale alla capacità di rappresentanza vera alla fine abbiamo un risultato che non è assolutamente positivo rispetto a quello che deve essere un processo di avvicinamento rapido a un a livello europeo passo rapidamente al tema del Paese
E qui lasciatemi dire che quando sento dire finalmente si è fatto qualcosa
Io dico che invece è drammaticamente pesante al fatto che non si fa quello che è necessario fare cioè se noi dobbiamo raggiungere un certo obiettivo in tempi prefissati perché ci rendiamo conto che se no la marginalità cresce
E facciamo soltanto un quarto di questo percorso non abbiamo fatto assolutamente quello che è indispensabile fare
Che ancora una volta esistono parti che hanno una responsabilità precisa sulla ritardo nella avviamento di una corsa
E il fatto di fare il a un certo momento qualche cosa pensa sembrerebbe quasi fosse un alibi una giustificazione rispetto alla inattività che c'è stata o peggio allo sforzo che si è fatto perché questa corsa non venisse avviata
Ricordo un
Un proverbio austriaco che secondo me emblematico rispetto a una certa realtà nostra
Che è quello ho fatto un grande regalo al mio Accame l'ho picchiato forte poi ho smesso
Ecco credo sinceramente che noi abbiamo la necessità di avere l'aiuto della corsa alla corsa del cane non possiamo più pensare di frenare questa realtà quando all'intorno tutto diventa estremamente più competitivo più dinamico e con minori spazi
Di recupero
L'Europa stessa è un Europa in ritardo è un'Europa che non è in grado di reggere la corsa in termini planetari e al di là di ciò che in per quanto riguarda spetti di civiltà sicuramente può dare nel confronto mondiale per altri aspetti è stato detto prima è un Oropa rigida è un'Europa anziana è un'Europa disarmonica è un'Europa soprattutto e mi ricollego all'ultimo intervento che manca di un progetto ne siamo andati avanti fino adesso con un'inerzia assolutamente casuale dove era possibile sia avanzata dove interessa i grandi interessi aveva una capacità di proposizione di spinta si procedeva
E si pensa quasi che noi veramente si possa ripetere quel volo del calabrone però mentre il calabrone è stato progettato da un architetto da un progettista che evidentemente ha qualcosa in più
Rispetto agli altri a me sembra che questa Europa ricordi un po'i disegni leonardeschi in cui però non c'è lamenti di Leonardo
Ma ognuno aggiunge in piena buona fede un pezzo Unalat
Una deriva qualcosa e poi si dice beh adesso non può non votare perché sennò si sfascia tutto
Ecco non è così nel momento in cui questa Europa progettate in questo modo cercasse cercherà di volare il rischio vero è che si sfasci tutto
E allora questa mancanza di forza politica di proposizione politica a livello europeo deve essere superata non possiamo più andare avanti con le vecchie istituzioni
E credo che sia stato un errore io ho avuto modo di dirlo al presidente
Prodi in occasione della sua visita quando firmammo il trattato di Amsterdam che si era mancato un obiettivo che con il ministro Dini presidente Dini
Visto degli esteri e tutti i parlamentari europei avevamo definito come prioritario in un incontro alla Farnesina
Si era detto che visto il procedere insufficiente dei lavori della Conferenza intergovernativa
Non dovevamo accettare di firmare il Trattato di Amsterdam con tutto ciò che il trattato comportava tra le altre cose il fatto che sei mesi dopo si sarebbero avviati
I colloqui relativi all'allargamento dell'Unione stessa
Io credo che abbiamo fallito in quel momento una possibilità vera che era quella di far pesare in modo diverso in modo dialettico quelli che erano gli interessi di un Paese
Che per certi aspetti è al centro di questa realtà europea e quindi più esposto momenti anche di flussi migratori di competitività e a una carenza straordinaria in termini infrastrutturali non soltanto materiali ma anche in materia
Bene credo che visto come sono andate le cose comunque noi oggi abbiamo una possibilità è un rischio e mi avvio a concludere la possibilità è a rischio sono relativi alla presidenza italiana dell'Unione Europea
Possibilità importante perché finalmente viene pagato un credito che il Paese aveva in termini di rappresentanza nelle istituzioni europee
E perché credo che tutti si debba agire per far sì che questa presidenza Prodi questa Presidenza italiana abbia il massimo successo
Il rischio è invece quello che leggo in alcuni interventi fatti in nell'ultimo mese e anche su un una notizia che era ieri su il financial times non è stata riportata ai giornali italiani laddove si dice
Che la Commissione Prodi
Che la Commissione europea sta valutando se la legge Prodi in qualche modo non fosse confliggente con la libera concorrenza in ambito europeo che cosa vedo vedo il tentativo di ingabbiare la possibilità di questa presidenza di volare alto così come presidente Prodi ha dichiarato di voler fare eccome il Trattato di Amsterdam
Potrebbe di consente di fare
La sensazione che ho ricavato da diversi interventi al Parlamento europeo nell'ultimo mese è stata quella che i governi europei oggi non intendono cedere ulteriormente sovranità e tengono ma mantenere questo rapporto disequilibrio atto tra le istituzioni europee come uscirne è veramente chiudo
Io crei sono tra coloro che credono in un momento costituente in un momento nuovo di una Europa federale di un'Europa che rimetta al centro dell'attenzione il cittadino da piccola impresa le libere professioni l'attività che poi il connettivo vero economico di questa realtà
Se non ci avvieremo in questa direzione io temo sinceramente che non potendo procedere l'Unione europea rischi di implodere
Abbiamo quindi la necessità di fare uno strappo di fare una proposizione politica nuova e ricordiamoci che si avessimo sempre dovuto procedere secondo le regole la ruota sarebbe ancora quadro
Ringrazio
Onorevole Podestà mantenuto i tempi oltre che per la lucidità del suo intervento il giro la parola dall'onorevole Carlo Secchi vicepresidente della commissione economica industriale del parlamento europeo
Grazie
Presidente
Non so se è meglio lasciarla entrare nel nostro dottore volteggiano INSEAD
Lo se sta entrando lasciamolo ancora
Se ci si aspetterebbero se se se
Via Isildur asset sta
Pongo del nostro
Ecco dopo il benvenuto al nostro ministero
Degli esteri e che ci ha onorato dalla sua visita e chiedo scusa per l'interruzione ma effettivamente doverosamente come ospiti ma noi siamo ben lieti effettiva intenzione vorrei ringraziare
Ecco grazie sei così possediamo nei lavori va bene grazie
Saluto il Ministro degli Affari Esteri tagliando Lamberto diviene invito l'onorevole Carlo Secchi ha iniziato il suo intervento grazie
Bene grazie presidente mi associo anch'io naturalmente
Alla saluto più cordiale me ne sto bene
Attento di usare al meglio i dieci minuti assegnare attrice riprendendo in primo luogo alcuni spunti che mi hanno offerto sia professor Ornaghi che il presidente Podestà e cioè il tema della rappresentanza del ruolo politico svolto dal sistema delle imprese e in particolare
Dal sistema delle piccole e medie imprese a livello europeo
Concordo pienamente con l'analisi politologico pur essendo grande ignorante in materia del professor Ornaghi
La novità degli ultimi tempi è una centralità ben maggiore Bellen prese soprattutto dalle piccole impresa nell'attenzione dalla classe politica
Ma spiegata da un motivo molto semplice e cioè la grande preoccupazione di fronte al tema della disoccupazione
E l'Inter a vedere come possibile il via d'uscita promettente
Una rivitalizzazione del ruolo delle imprese di piccola dimensione che sono quelle che negli ultimi tempi uniche hanno prodotto occupazione
Questo spiega ad esempio perché l'UE attualmente all'organizzazione europea delle piccole imprese dall'artigianato
è stata finalmente ammessa dopo anni e anni di polemiche di richieste al cosiddetto dialogo sociale dove prima c'era solo l'Unicef cioè le grande preso Europa questo spiega perché nell'ambito dei lavori parlamentari e delle iniziative della Commissione
Le tematiche in qualche modo di interesse per il sistema delle piccole imprese hanno avuto io credo avranno anche in futuro una grande popolarità
Che va sfruttata nel modo migliore possibile cioè su questo terreno fertile pronto a recepire
Proposta intelligente che in qualche modo sfruttino meglio il potenziale delle piccole imprese che non dimentichiamo in Europa sono quasi venti milioni
Tante quante se mi consentite al paragone scientificamente poco serio i disoccupati europea
Se si riesce a sfruttare meglio queste potenzialità evidentemente c'è tanto da guadagnare per tutti e le questioni sono questione che in parte sono ben note
Eredità del passato che non si è riusciti a risolvere che anche presidente Jacob verrà ha ricordato nel suo intervento
In parte sì collega hanno alle novità profondo e che l'unione economica e monetaria ha comportato e che la o di cui non si riesce ancora prendere pienamente alto in termini di comportamenti concreti e di iniziativa altrettanto concrete
Un problema di contesto Accardi l'anno scorso se ha insistito molto sul tema della riforma economica cioè dalla riforma dei mercati cioè di creare un contesto dal lato dell'economia reale più coerente con una situazione di unione monetaria
Solo adesso si vedono alcune proposte per esempio per quanto riguarda il sistema finanziario ma ho l'impressione che una tematica questa dalla riforma dei mercati che un po'passata in secondo piano
E quindi noi continuiamo sia in Italia che in Europa
A portarci dietro le nostre incrostazioni le nostre rigidità le nostre inadeguatezze l'altro grande tema e quello invece dalla competitività cioè il grado di concorrenza e già aumentato continuerà ad aumentare la concorrenza no per la singola impresa dipende da fattori interni e da fattori esterni su tutto il tema dell'economia e delle diseconomia purtroppo Esterne noi dobbiamo ancora fare
Un cammino molto lungo è molto impegnativo
Non sto naturalmente a tediarvi con l'Elenco inadeguatezze però non posso non ricordare il tema dalla pressione fiscale che pure condiziona
Il contesto in cui le imprese operano è stato già ricordato dal professor sporcarsi ed altri e che quello che mette a rischio non solo la competitività italiana nel contesto europeo ma la competitività europea
Se c'è una speranza di portare in porto le iniziative poste in atto dal professor Monti e io essendo stato relatore per il Parlamento su tutti questi temi mi sento di essere un po'più ottimista del professor Porcari sì ovviamente ottimista sui tempi non immediate
è che la pressione verso il coordinamento viene non solo dalla necessità di porre fine ad una Anarchia
Del tutto insopportabile con l'Unione economica monetaria cui si è dato bene ma anche da esigenze di competitività esterna quanto l'Europa rischia di autor spiazzare assegni anche a causa dalla propria ma incapacità di ride effimere il ruolo dello Stato ridurre di conseguenza la spesa pubblica e ridurre quindi finalmente la pressione fiscale
Io credo che mi avvio a concludere Presidente che le iniziative che non si è riusciti a portare in porto nel corso di questa legislatura che che ormai chiusa se non a livello de petizione che hanno raccolto grandi promesse ma nessun fatto concreto debbano essere riprese con insistenza appena il nuovo Parlamento la nuova Commissione Europea diventeranno operative
Sia perché si tratta di iniziative più che legittime più che fondate sia perché il clima come ho detto all'inizio mi sembra essere favorevole
Tutti temi dalla burocrazia idea degli ostacoli amministrativi il mercato del lavoro
Le norme ambientali l'accesso al credito le garanzie e via elencando cioè in una parola al fatto che il nostro insieme di norme è stato sviluppato pensando la grande impresa non alla piccola e media e quindi deve essere come si è tentato di fare col programma Slem
Adattato a questa realtà che è quella su cui noi facciamo conto sia per questione di carattere economico e sociale il grande tema dall'occupazione già menzionato ceo per questione di democrazia economica perché senza un tessuto vitale di piccole e medie imprese impresa rischiamo di tornare ad un sistema di oligopoli e problema dei problemi l'europeizzazione di questo tessuto di imprenditorialità consentiva sì
Che sia spento in un certo senso cioè non solo che vengano rimossi gli ostacoli ma che ci siano quasi dei fattori di spinta a ragionare europeo
Affinché il mercato unico e lo spazio integrato
Che la moneta unica offre non sia solo diciamo così non vedo solo alcuni porti protagoniste Max diventi veramente
Un patrimonio comune di tutto il nostro tessuto imprenditoriale al servizio del nostro sviluppo economico sociale molte grazie
La parola quindi dall'onorevole Ferdinando Targetti del Commissione finanze della Camera dei deputati
No mi pare sia il consiglio
Anzi
Grande era l'aspetto dal grande dapprima consentiva quindi pensavo che la certezza e la voce grande l'aspettativa che con l'unione monetaria l'Europa avrebbe fatto automaticamente un salto in avanti questo non si verifica e ci si interroga sui motivi
Che in questa fin e secolo comunque confrontando queste due grandi aree come l'Europa e l'America conducono a valutare le potenzialità di crescita europee
Con un certo pessimismo
E la politica in grado di fare cambiare il questa questa percezione
Credo di sì quali sono le grosse differenze tra l'Europa e gli Stati Uniti
Molti osservatori attenti mettono in evidenza che le politiche di convergenza che hanno portato all'euro in questa fine secoli questa fine degli anni Novanta
Sono stati dei fattori che hanno rallentato l'output effettivo da quello potenziale in questa parte del mondo a differenza di ciò che avveniva nell'altra parte del mondo
In io penso che in questo caso un maggior coraggio da parte dell'Unione europea per quello che riguarda la possibilità di rivedere il il patto di stabilità ma considerando possibilità di erano introdurre concetti come disavanzi ciclici o disavanzi al netto degli investimenti sia un terreno in cui le istituzioni politiche europee possono cimentarsi il secondo grande e importante terreno e quello citato dal nostro relatore Magnaschi il il nostro coordinatore cioè il la demografia la demografia un po'dimenticata
Dagli economisti e dagli osservatori invece credo che giochi un ruolo importantissimo negli Stati Uniti il gli Stati Uniti d'America sono società è un'economia giovane noi siamo in Europa con la società e l'economia
Vecchia e il tasso di crescita demografico
Così lo dicevano gli antichi economisti e credo che ci sia ancora cioè la gente che gli immigrati non solo i giovani ma gli immigrati devono fare voto mobile low televisione c'è una domanda potenziale demografica che imita in Europa purtroppo non c'è quindi anche su questo terreno io credo che una maggiore coraggio anche sul terreno di una immigrazione pur regolata
Sia un obiettivo da perseguire
E poi ancora la terza importante differenza riguarda il modello di sviluppo qui queste relazioni precedenti in queste relazioni precedenti il dottor Giansanti ha messo in evidenza come siano modificate il l'assetto del sistema bancario e finanziario italiano il la direzione di marcia è una direzione di marcia
Simile a quella degli Stati Uniti d'America in non posso entrare in maggiore dettaglio di questo ma in sostanza le componenti date da una politica macro economica più elastica
Un welfare leggero e delle regole di mercato
Più orientate a diciamo alla definizione di regole di mercato e non a definire dei rapporti specifici tra banca e industria di intervento statale per quello che riguarda i sussidi all'impresa e chi poca su tutto questo terreno
Il percorso ancora da fare da parte sia dei politici europei chiede i politici e le singole nazioni e ancora abbastanza abbastanza lungo
Passando con un percorso inverso della quello compiuto dal presidente Podestà cioè dal dall'Europa all'Italia io direi che anche in questo caso ci sono tre i terreni su cui bisogna impegnarsi e dei The dal punto di vista politico altri in alcuni su cui impegnarsi dal punto di vista lasciatemelo dire psicologico di riduzione delle paure
In Italia mancano all'appello circa dieci o venti mila miliardi di investimento negli anni Novanta rispetto al Potenza l'output quali sono le ragioni quali sono i tre diciamo le ville misure politiche che sono state fatte che possono ancora essere fatte io credo che uno sforzo importante negli anni novanta sia stato fatto
Dai governi che si sono succeduti in particolare da quelli dopo il novanta novantasei ma non voglio
Se accentuare le differenze tra i tipi di Governo in questo diciamo anni novanta si sono fatti grossi passi avanti nella modifica della natura della capitalismo italiano anche sulla pressione della Unione Europea
E gli esiti politici sono stati la legge sul corpo la governance è stata una riforma fiscale che nonostante gravi ancora sulle imprese tuttavia è stata orientata a la maggiore utilizzo dello strumento di borsa rispetto all'assetto fiscale precedente
Sono state introdotte delle misure che agevolano la liquidazione degli attivi bancari per rendere il sistema finanziario più distinti capace di offrire degli strumenti finanziari che s'siano di tipo più standardizzato in un mercato che più perfetto può agevolare la piccola e media impresa da ultimo l'operazione dalla le misure varate recentemente sulla cartolarizzazione qua queste sono sta diciamo strade che sono state battute
è vero che manca ancora flessibilità esista ancora la questione fiscale elevata ma non soffermiamoci troppo non è infatti siamo troppo perché la flessibilità elevate bassa in uscita ma è diventata elevato in entrata la flessibilità aiuta ma non determina quel circolo vizioso Invest virtuoso scusate investimenti e crescita
Che nei in Paesi più coraggiosi sono state in grado di porre in essere le imposte sono elevate come livello medio tuttavia in le imposte in seguito alla riforma fiscale le imposte sugli utili di impresa indirizzate nelle aree a maggiore
Difficoltà economica sono tra i minori d'Europa quindi grossi passi avanti su questo terreno sono stato fatto
Tuttavia io credo che oltre questo impegno che deve essere diciamo
Soddisfatto dalle forze politiche
Credo che sia necessario anche una sorta d'appello quell'appello che il presidente Ciampi più volte ha fatto alle imprese di maggiore coraggio perché in Francia
L'economia dopo l'Unione europea l'unione monetaria europea cresce di più ci sono delle diseconomie esterne inferiore che da noi dal punto di vista amministrativo
Questo è senz'altro vero ma ci sono sempre state io credo che ci sia una sorta di fiducia nelle capacità del paese integrato in un sistema monetario in cui non c'è più la leva del cambio il mio timore e che le imprudenze
Siano un po'timorose di avere perso
Il paracadute del cambio sono abbastanza lunga e sono abbastanza liquide ma hanno timori e di qualche incertezza nella ricerca Dini nuove occasione d'investimento come in altre parti periodi della nostra storia sono stati invece in grado di fare quindi in buona sostanza io credo non un facile discorso ecumenico che non sono solo le istituzioni politiche che devono proseguire sulla strada tracciata ma anche una iniezione di fiducia e ottimismo da parte del mondo dell'impresa grazie
Grazie Vito a prendere la parola il dottor Paolo Luni amministratore delegato della San Pellegrino e subito dopo il ministro Lamberto Dini chiuderà i lavori grazie invito come al solito la brevità grazie sistemico
E rappresentato in modo molto significativa la piccola impresa
Sabrina è un caso di piccola mi d'impresa che è diventato una grande impresa con la copertura non solo in termini di leadership a livello nazionale ma di leadership a livello mondiale tant'è vero che oggi è presente in circa cento Paesi nel mondo
A una grande esperienza internazionale il sottoscritto ha una grande esperienza internazionale
E nell'affrontare il tema della Europa a fronte dell'impresa in questo caso piccola media ma rendendo ripresa nel suo contesto globale particolare io dico signori miei attenzione
I problemi sono molto seri e molto difficili stiamo vivendo in questi mesi aprile marzo ancora le statistiche ufficiali non sono uscite
A livello di Paese la domanda e terribilmente ferma latitudine del consumatore e riflessiva
La impressione che noi percepiamo e ieri ero in una riunione molto importante dove erano presenti tutti i rami statore delegati del comparto alimentare italiano l'impressione generale e sì sì sì che si stia andando
Verso una stagnazione
Dell'economia
Dico subito seguente mite dell'economia
E vero ne abbiamo in questo momento un mercato inclini in crisi abbiamo una situazione difficile
Abbiamo lei euro siamo entrati nell'euro ci siamo entrati in un modo quasi trionfalistico come se le entrare nell'euro di per sé spesso avesse risolto tutti i nostri problemi
Non è vero non è vero abbiamo dei problemi serissimi perché abbiamo una serie di vincoli veramente notevoli abbiamo dei vincoli né costo del lavoro abbiamo dei vincoli le stesse strutture e basta dice il giornale di oggi quello che è successo ieri sull'autostrada da Milano Varese io ancora nessuno dei presenti di fare la Milano Bergamo o di fare la Bologna Firenze la situazione e drammatica
La San Pellegrino e il secondo utilizzatori italiano delle ferrovie in Italia parliamo costantemente col sistema ferroviario la loro organizzazione nella loro leadership attraverso gli organi direttivi delle entrambi i due gruppi e signori fatti di dire che cosa succede Manconi locomotori
E ci sono dei binari servita per quei treni debbono viaggiare a quattro vagoni anziché a quindici diciotto vagoni questa è la realtà del nostro Paese
E nel momento in cui noi siamo entrati in un sistema europeo al di là della retorica al di là degli aspetti marginali superficiali del problema nel momento che ne siamo entrati siamo costretti a seguire le regole però siamo appesantiti
Da una struttura di costi veramente insopportabile
Costino allegati solamente a una mancanza pressoché totale di mobilità e di flessibilità
Non sono ancorati a un sistema sindacale che preistorico avanti un'economia che si sta sempre di più globalizzato e globalizzare significa interagire in chiave internazionale percepire il fenomeno del mercato nella sua globalità
Signori noi stiamo andando fuori mercato
Un esempio concreto
Ho ricevuto alcuni giorni fa alcuni opuscoli
La Lorena è una regione della Francia
Un ente promotore per lo sviluppo industriale lezioni mi scrivevano dicendo sì a rime Eduardo io ti offro ter Reno infrastrutture energie condizioni salariali specifiche e particolari e chiudeva dicendo Vieri guarda che nell'ultimo anno
Dodici riprese italiane si sono insediati Lorena
E la stessa cosa nel Galles e la stessa cosa nel Savoia la stessa cosa la Bretagna la stessa cosa in Irlanda
Il Romania ci sono duecento mila posti di lavoro
Assicurati direttamente indirettamente da imprese italiane
Questi sono fatti oggettivi che non possiamo sottovalutare ci sono delle problematiche che veramente stanno diventando di mese in mese non dinamiche hanno di mese in mese sempre più complesse
E allora noi continuiamo a operare in questa salsa sociale la definisco che quella italiana dove ci si parla l'infinito di teoremi più o meno politici di cose astratte avulse staccate da una concretezza
Come facciamo a generare posti di lavoro quando il problema essenziale e difendere i posti di lavoro che abbiamo perché sono destinati a cadere
Perché tutte le produzioni dove c'è un'alta componente di manodopera e sono costretti a emigrare perché abbiamo messo un vincolo che in apparenza il solido e positivo non siamo legati a un rapporto di cambio
Nel contesto dell'aura euro a dei vincoli ben precisi non potremo più svalutare e quindi è arduo siamo costretti a modificare i nostri assetti operativi organizzativi ma siamo in grado di cambiare come paese in tempi brevi
Perché se non siamo in grado di cambiare il futuro che non abbiano e veramente molto negativo ed è molto complessa
Per quanto riguarda la piccola impresa
Da posto il punto di vista da nostra visione la situazione ancora più critica perché i mercati si stanno integrando ottenuto recentemente una relazione sulla globalizzazione alla soglia del terzo millennio ed è emerso chiarissimamente in un tabulato che se noi prendiamo le dieci commodity le materie prime di base troviamo a livello mondiale
Presenze di Società presenze di realtà di gruppi industriali che non arrivano a uno due tre uno due tre aziende nei gruppi più che aziende nel contesto di una singola materia prima strategica controllano oggi quaranta cinquanta sessanta per cento del mercato mondiale
E Lorella rincorsa ossessiva alla concentrazione e questo fenomeno a cui non si può sfuggire questo vale anche per la piccola impresa quindi l'individualismo l'essere familiare laccata nel proprio particolare avrà ancora un futuro
E nel momento che l'Europa ad assumere un rilievo sempre più significativa di levante perché sarà l'Europa il Parlamento europeo la Commissione che fisserà le linee guida le direttive di base per accrescere l'unitarietà del Paese non solo come fatte fenomeno politico
Nella base economica che forma il sottofondo che sostiene la valenza politica di un'organizzazione come quello europeo
I problemi sono veramente molto serie non è oggi in pochi minuti che ci posso educare un tema di così grande rilevanza ma i problemi signori sono veramente molto molto seria
Per quanto Ricchiuto perché mio volesse semplicemente un piccolo contributo dico semplicemente che il sottoscritto mi sto delegato di un gruppo di mille cinquecento miliardi diciassette stabilimenti uffici in tutto il mondo
Bene si è candidato quella lista Dini ed ho accettato con molto piacere questa candidatura
E sono capolista assieme altri signori nell'ambito della Lombardia Piemonte Liguria Valle d'Aosta perché perché sono convinto che se noi non diamo testimonianza pratica e non portiamo esperienze gestionali esperienze lavorative successi misurati in dieci venti trent'anni di lavoro dimostrati dimostrabili
E non portiamo in Europa un vento che non sia solo un vento di politica tra virgolette o di politici tra virgolette ma di esperienza di contribuzione allora noi potremmo tirare veramente le premesse di un sano salutare lungo
Progresso per il nostro paese grazie
Il dottor Lonnie cedo la parola ministro Lamberto Dini per la conclusione dei lavori del convegno grazie
Autorità signore e signori io voglio ringraziare il presidente della primi l'anno dottor Mario gli ha coperto per l'invito rivoltomi a partecipare a questo vostro molto significativo incontro al convegno e sono lieto di chiudere questa riflessione
Sulle imprese italiane che oggi come evoca il titolo del convegno
Sono chiamate a competere in uno spazio presidiato dalla moneta unica
Ma nel quale troppo grandi ancora sono le distanze politiche con le quali misurarsi
L'unione monetaria rappresenta il più lungo singola avanzamento finora realizzato dall'Ivie dall'avvio dell'integrazione europea
Per la prima volta in un campo fondamentale che l'evoluzione in senso federale viene portata a Terni
Basta pensare che nell'esecutivo della Banca centrale
Non tutti i paesi saranno rappresentati e che nel suo consiglio il voto sarà individuale e non ponderato
Nasce in questo modo il legame più ricco di valori simbolici
L'Italia ha dato in questi anni una grande prova di sé io credo riuscendo ad essere tra i i partecipi sin dall'inizio dell'istituzione nuova
La distanza tra la moneta e la politica può essere non soltanto internazionale
Può esserci una distanza dalle impresse o dalle istituzioni
Negli ultimi trent'anni i banchi
Che a centrale autonoma hanno chiesto questi e la realizzazione di questi obiettivi molto tempo
Persuasivi sono stati gli argomenti dell'esperienza dal successo economico del Paese la Germania
Dove i due elementi erano stati introdotti per primi
Al disastro sociale di una inflazione alte prolungata sofferta da molti Paesi compresa l'Italia
In termini istituzionali e legali risultato di questa lunga battaglia fissato nelle regole della moneta unica nella costituzione monetaria contenuta nel trattato di Maastricht
Di unità monetaria c'è bisogno per consolidare l'unione economica raggiunta in oltre quarant'anni di sforzi
La molteplicità delle monete per un territorio unificato dal punto di vista commerciale sulla via dell'unione finanziaria e politica
Significherebbe infatti reagire alle perturbazioni esterne in maniera di sparata e contraddittoria indebolendo progressivamente l'integrazione di mercato già raggiunta
Si era visto più volte negli ultimi vent'anni come una rivalutazione del marco rispetto al dollaro spingesse in basso le monete di molti Paesi europei con effetti devastanti per la concorrenza
Per la coerenza dell'azione di politica economica dell'Europa nel suo complesso
L'Euro è ancora atteso a molte prove
Ma la sua leggera svalutazione nei confronti del dollaro non ha nulla di allarmante
Il dollaro ha guadagnato non solo sulla moneta europea ma anche sulle altre trascinato dalla straordinaria competitività dell'economia americana
Inoltre la stabilità monetaria in Europa
Ha posto le condizioni per un un ulteriore abbassamento dei tassi di interesse che nonostante i ritardi della nostra economia aiuterà a ridare fiducia io penso al sistema produttivo
Ora che l'unione monetaria europea un fenomeno irreversibile possiamo considerare cominciare a considerare il peso nel contesto dell'intera economia mondiale
L'euro come sappiamo coprirà un'area con più abitanti degli Stati Uniti e del Giappone
Il valore commerciale economico dell'Europa della moneta e pari a quello degli Stati Uniti è superiore a quello del Giappone
Il commercio dell'area dell'area dell'euro con il resto del mondo è anch'esso di dimensioni pari a quello degli Stati Uniti e doppio di quelli del Giappone
L'avvio della moneta unica avviene in un momento internazionale particolare
Siamo un Paese dal quale partono ogni giorno missioni militari dirette contro la Serbia
Siamo un Paese sulle cui spiagge arrivano migliaia di profughi della polizia Ernica di Milosevic il fatto oscura il nostro orizzonte cambia progetti di consumatori ed investitori
Specialmente in quella dinamica nostra sponda orientale che ha cominciata ad intrattenere con i Balcani mille rapporti e traffici iniziato un'integrazione reale
Piene di ombre ma anche di speranze e di luci
Le nostre piccole e medie imprese operano nei Paesi immersi nella guerra o solo ad essa vicino
Questa è la vera variabile esogena lo shock asimmetrico
è ovvio che fino a che la guerra non si sarà allontanata sarà più difficile restituire alle nostre aziende ai nostri consumatori il senso della normalità
Ecco già una prima distanza politica da colmare
La distanza che ci separa dalla pace la cui essenza incide anche negativamente sulla moneta unica sulle sue potenzialità ancora in parte inespresse
Il governo italiano si adoperava per una risoluzione pacifica del conflitto non ritiene conveniente l'alternativa di una vittoria militare che sconvolge se gli equilibri politici economici della regione
Non siamo indifferenti a quello che succede appena al di là dell'Adriatico l'indifferenza finirebbe per tradursi in una effettiva complicità sempre meno tollerata dall'opinione pubblica democratica
Soprattutto allorché l'aggressione dei diritti fondamentali e così vicina e minaccia la nostra stessa stabilità i nostri stessi interessi
Ma l'Europa si candida e già ora a governare il dopoguerra senza gli Stati Uniti non si vince la guerra ma dovrà essere soprattutto l'Europa a costruire la pace
Prima pietra di un'azione esterna finalmente all'altezza delle possibilità dell'Unione
Una politica di ampio respiro una politica di ricostruzione e riconciliazione per la quale l'Italia si prepara fin da ora ha un ruolo trainante
Spetterà soprattutto all'Europa di essere il punto di riferimento politico ed economico nei Balcani di garantire elezioni libere di ricostruire un tessuto di istituzioni civili finanziando la rinascita produttiva finché prevalgono le bombe l'Europa è il partner più debole ma non quando si tratta di indicare a quei popoli un futuro possibile oltre la guerra siamo tra i Paesi che con maggiore convinzione si adoperavano per l'avvicinamento dei Balcani ai due maggiori club dell'Occidente ricco e democratico e cioè l'Unione europea e l'Alleanza Atlantica
Vogliamo una pace che non rimetta in movimento il gioco delle annessioni delle separazioni delle scissioni che invece punti su una graduale integrazione i Paesi dei Balcani chiedono all'Alleanza atlantica di essere garantiti non tanto contro una minaccia esterna
Quanto dal dal ritorno della propria storia delle proprie tentazioni sollecitano l'Unione europea ad avviarli lungo i sentieri della democrazia
Della buona economia
Ecco il ruolo dell'unione europea per Paesi che a lungo avevano gravitato intorno agli imperi del passato ottomano russo austriaco sovietico
E che possono trovare nell'Unione un modello ed una fonte di ispirazione per convivere progredire in modo diverso dal passato
è necessaria una pace giusta che salvaguardi i diritti fondamentali di tutti ma che abbia chiara la linea di frontiera tra l'odio razziale e l'inevitabilità della guerra
Tra l'aggressione contro gli innocenti è il ricorso obbligate alle armi tra la cacciata dalla propria terra e l'uso della forza
Una soluzione negoziata consentirà di riprendere gli sforzi di risanamento economico e finanziario iniziati dopo la caduta del muro di Berlino e che la guerra aveva interrotto bruscamente
A questo processo di ricostruzione dicevo l'Italia si accinge a partecipare con la forza delle proprie impresse con l'impegno che discende dalla continuità geografica
La stabilità di quest'aria per noi fondamentale ad evitare che vi prevalgono contenziosi etnici o nazionalismi esasperati e che traffici illeciti e criminalità organizzata diventino parte sostanziale dell'economia di quei Paesi
Non bisogna ovviamente a guardare soltanto alla forza integrativa del mercato unico
Già al lancio del grande mercato infatti era l'intero pianeta a subire una poderosa spinta sul nello stesso senso
L'adeguamento dei paesi europei si è quindi spesso compiuto nei confronti dell'intera economia globale e non solo all'interno dell'Unione
L'Unione europea significa tuttavia una globalizzazione virtuosa e non selvaggia che restituisca agli uni la speranza agli altri la certezza di non perdere ciò che già hanno acquisito
L'Euro impone drastici aggiornamenti delle nostre strutture produttive è stato ampiamente sottolineato qui stamani
L'unione monetaria esalta i Paesi che si sono attrezzati per tempo con amministrazioni pubblica moderne
Penalizza coloro che permettano ai settori invecchiati di sopravvivere o addirittura credono ingenuamente che il mercato unico e l'unione monetaria acconsentano di fare a meno dello Stato
Parole elementi al risanamento della finanza pubblica dovremmo dunque proseguire anche sulla strada delle riforme strutturali
Lo abbiamo già fatto lei sì
Mi pare
Già in maniera avanzata nei settori della sicurezza sociale bene nel bilancio statale della cessione dei fondi di tesoreria della fiscalità della pubblica amministrazione e delle privatizzazioni
Lo Stato sta procedendo alla semplificazione e razionalizzazione delle proprie norme molti regimi di autorizzazione sono stati aboliti molte procedure semplificate attendiamo ancora una vera e propria Maastricht della funzione pubblica
Ma i progressi sono innegabili
Dal lato dei lavoratori l'unione monetaria imporrà all'abbandono di vecchie logiche assistenziali di razionalizzazione dello stato del benessere per Land orlo ancor più compatibile con il nuovo contesto economico
L'adeguamento non è necessario soltanto a livello centrale nella nuova geografia del potere in Europa si avvantaggeranno i paesi che sono riusciti a creare istituzioni di governo locali moderne ed efficienti
Le nostre regioni sembrano peraltro aver cominciato a comprendere solo di recente che nei prossimi anni saranno loro in prima fila in concorrenza in collaborazione con altri enti locali
A essi sarà demandata parte della nuova politica economica l'avvento dell'euro e la connessa unificazione dei mercati accelerano il riassetto proprietario e la dislocazione delle attività produttive
Questi processi che hanno finora inciso soprattutto sugli equilibri interni dei singoli Paesi sono la necessaria premessa
Per realizzare aggregazioni transnazionali e per definire gerarchie competitive nelle attività strategiche per il futuro dell'economia europea
Fino a che tutto ciò non sarà compiuto l'esistenza della moneta unica
E di una politica monetaria comune non basterà a farsi che l'insieme dei paesi europei aderenti
Si presenti come un sistema economico in grado di fronteggiare Stati Uniti e Giappone sui mercati mondiali
La nostra economia
Di proprietà sia pubblica sia privata partecipa in modo ancora insufficiente ai riassetti proprietari e alle modifiche di specializzazione che designerà hanno la nuova mappa del potere l'euro promette nuovi livelli di prosperità ma essi sono legati a che alla capacità delle istituzioni economiche italiane ne di regolare il proprio destino formulare strategie intrecciare con istituzioni simili dei nostri partner vantaggiosi alleanze che non comportino la lo oro sudditanza o addirittura la loro scomparsa le grandi imprese dovranno rassegnarsi ad essere parte di concentrazioni più a anche a partecipazione straniera
Ma l'ossatura economica dell'Italia dei primi a e del nuovo secolo sarà composta ancor ora in larga prevalenza di piccole industrie se la reazione del sistema a partire dalle piccole imprese si basasse ancora essenzialmente sull'adattamento di innovazioni prodotte altrove ore innovazioni prodotte altrove l'Italia rischierebbe di trasformarsi in un'economia subordina data alle aree forti dell'Europa con il risultato che le funzioni strategiche ad alto contenuto innovativo Sidis bloccherebbero altrove la moneta unica avvenimento squisitamente politico ancor prima che economico esigue dunque esige due dunque un adeguamento delle nostre strutture non soltanto al modello di sviluppo che sorregge la costruzione economica europea l'adeguamento tocca la società civile basta pensare ore alla quantità e alla qualità del nostro sistema educativo alla necessità di sviluppare l'industria della scienza e dell'informazione in un clima sempre di sempre maggiore libertà e di con tocca un Europa e con il mondo ed in quale i giovani alla conoscenza è la migliore garanzia di affermazione di una nazione nel secolo nuovo per avere un Polo vincente nell'Europa di domani il nostro sistema industriale deve lavorare molto sull'innovazione di prodotti sulle commercializzazioni sui servizi accessori
Per crescere garantirsi un futuro occorrono più che risorse materiali idee e spirito imprenditoriale nell'economia italiana sono ancora presenti in monopoli pubblici e priva atti barriere contro la concorrenza protezioni di ogni sorta il cantiere delle libertà economiche che il Governo ha messo tra le proprie priorità e appena agli inizi e molto rimane e ancora da fare come ha sottolineato ciò
Ora ora l'onorevole professor Carlo Secchi in Italia le norme sulla concorrenza sono arrivate con grande ritardo sono il frutto delle pressioni di Brussel ed vengono ancora osteggiate da troppe parti la concorrenza stenta ancora entrare pienamente nella cultura del Paese dobbiamo capire che l'Europa vuol dire gov erano fermi regole sicure imposte certe impossibilitati svaluta ore quando il gioco concorrenziale diventa più duro è necessario un salto di qualità ed occorre farlo in tempi ravvicinati altrimenti il vantaggio della moneta potrà avvenire vanificato come avrebbe ridotta la ricchezza delle piccole e medie aziende a fronte della capacità degli altri di far bene a costi più bassi e con una tecnologia più avanza
Proprio l'ultimo rapporto dell'Istat sulla situazione del Paese mette l'accento sul rischio competitività una situazione non certo da par matita o irreversibile ma che rischia di uscire di controllo il che giustifica l'inquietudine del mo'
Mento e le ha necessità di fare in fretta come è stato eloquentemente sottolineato qui stamani e per ultimo dal dottor Luni
Certo ci sono stati risultati positivi come appunto il miglioramento dei conti pubblici e un inizio direi solo un inizio di riduzione della pressione fiscale ma non c'è ancor ora una sufficiente crescita sul piano economico i consumi interni ristagna uno le esportazioni non crescono non avevo le Targetti ha messo il dito sulle cause o su alcune delle cause della nostra bassa congiuntura come ha fatto lo stesso dottor Lulli senso rapida adeguamento le imprese nate lì rischiano di non cogliere tutti i vantaggi della globalizzazione soprattutto se il sistema non riuscirà in tempi brevi ad assorbire innovazioni tecnologiche e investire nel miglior capitale un hanno ora che le aziende non hanno più lo schermo del cambio delle svalutazioni dicevo che la moneta o e che ha è una rivoluzione non solo economica ma anche politica crea ricchezza attraverso la fusione dei mercati Nat ali in un un unico spazio europeo ma il problema della suk disoccupazione sappiamo che resta largamente irrisolto lo è in modo imminente nel Mezzogiorno affacciato su quel Mediterraneo che gli eventi riportano oggi al centro della nostra storia
E qui che l'ammodernamento non soltanto delle infrastrutture in ma anche della società dell'educazione sarà decisivo per il nostro avvenire la promozione civile produttive di tutti vedi quell'economia potrà conferire uno spessore continentale alla presenza dell'Italia in Europa i dati sulle aziende di quell'area del mezzo di no sono incoraggianti indicano una capacità
E una volontà di competere di partecipare al modello europeo il cammino della modernità passa anche attraverso la rimozione degli oneri burocratici derivanti dall'eccessiva presenza dello Stato ma le aziende compete di accrescere la loro flessibilità di sapere anticipare i mutamenti del mercato l'evoluzione dei gusti anche a grande distanza un compito che le aziende non potranno affronterà fare in un clima sfavorevole bensì nell'ambito di una cultura dell'impresa e della società che valorizzi lega
Mi tra produzione di beni e servizi istituzioni territoriali
Che sappia collegare la ricerca la produzione interprete della difesa dell'ambiente sia come priorità generale sia come fonte di occupazione l'economia del nuovo secolo sarà don quel radicalmente diversa e come tale imporranno mutamenti radicali del resto già in atto non soltanto nel nostro sistema produttivo ma anche in quello istituzionale sono dinanzi a noi i rischi di troppe profonde disuguaglianze i drammi Nuoro l'incertezza nella dimensione dei diritti
Le nuove forme di influenza legate al sistema dell'informazione non spingano i loro effetti soltanto nell'ambito dell'economia ridisegnano
O anche le modalità dell'agire politico qui il paese è restato indietro il processo si è interrotto e auspicabile che gli ultimi avvenimenti in particolare l'elezione del nuovo per
Ente della Repubblica inducano a prendere il cammino delle riforme costituzionali l'economia ha bisogno di stabilità politica della continuità delle legislature della durata dei gol mi dell'alterna dell'alternarsi di maggioranza e minoranza e questo il clima che alimenta la volontà di risparmiare e di investire investire su un futuro e non precario ecco l'ultimo grande compito della politica l'appuntamento da non mancare ancor prima
Che il secolo si estingua questo deve essere il nostro impegno su di esso dovranno giudicarci i cittadini e gli elettori grazie
è molto importante che in linguaggio giornalistico si potrebbe definire da tre prima pagina
Il ministro Dini ha dimostrato come l'economia dipenda dalla politica ma anche versa eccome ogni a cercare con pazienza ma anche con determinazione dice
Dire un quadro sfilacciato delle relazioni internazionale nelle quali anche l'Italia è costretta a nuotare a tutti i relatori al ministro ai partecipanti un grazie sentito anche da parte
L'anno e del presidente Giacobbe arrivederci grazie