Incontro con Gianfranco Fini nell'ambito del ciclo "I giovani e la società" org. da "Progetto Città" presso il Palazzo dei Congressi

Buonasera a tutti buonasera e benvenuti davvero benvenuti così numerosi a questo perso incontro del cinque giovani alla società
E qui questo pomeriggio un ospite particolarmente atteso lo vediamo dal pubblico presente è un leader politico che è già stato e che ritorna il presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini
Bene a nome di tutto il movimento a nome di tutti voi amici presenti io ti do il bentornato
Il veto nato prima di tutto a Firenze una città che lo saluta che lo vorrebbe più presente di quanto già non lo sia una città che lo saluta volentieri
L'elettorato Progetto Città un movimento che l'aspettava da qualche hanno i che un via venti è entusiasta di averlo qui questo pomeriggio e che lo vuole va a salutare con l'amicizia la stima e la considerazione che qui si è conquistato con un saluto caloroso quello che sapete fare
è un saluto questo onorevole Fini che noi le facciamo volentieri per riconoscerle due meriti che oggettivamente non ci sono sfuggiti
Il primo è la sua gran capacità di parlar chiaro la capacità di dire quello che pensa e di fare quello che dice
E il secondo l'altro quello che ci colpisce di più è senz'altro legato la sua imperturbabile querele sa
Una coerenza che oggi politiche sempre più rara e che a nostro parere sarebbe bene invece si moltiplicarsi forse a dismisura
Non siamo onorevoli finì per chiudere come tre anni fa cominciamo un lungo iter di formazione che Arrigo che ha avuto ve lo ricorderete visti Progetto Città due nemici da battere
L'improvvisazione il dilettantismo di buona parte di questa classe dirigente due nemici che sono stati i nostri nemici giurati
Nostri nemici storici
E che abbiamo tentato di aggirare attraverso tre corsi durati tre anni una settimana l'uno ogni anno il primo riservato la storia d'Italia per far passare in rassegna ai protagonisti dei nostri primi cinquanta e di Repubblica
I primi cinquanta e di questo nostro Paese facendoli raccontare Nola cattedratici qualunque ma professori chiamati Giulio Andreotti Domenico Fisichella Claudio Martelli Nilde Iotti
E poi la Malfa Pannella Zarnoune e cari
E so per esperienza glielo assicuro un'esperienza che già aiutato a prenderne una consapevolezza quella che per costruire il futuro di un Paese non si può ignorando il passato
E con quello spirito c'abbiamo in questo percorso che poi andò avanti nella l'anno successivo concorso di comunicazione politica convinti allora come ora che questa non sia la società del cogito ergo sum bensì quella del video al consumo
Dove non basta sapere solo quello che si dice ma serve anche e glielo insegna saperlo dire
Ecco perché a Firenze sono sfilati in questa seconda sette giorni uomini come Bruno Vespa ed Enrico Mentana come Clemente Mimun e Ferruccio de Bortoli come Gabriele Cané eccome Vittorio Feltri
Uomini che già ho spiegato le regole chiusi e costumi dell'informazione scritta e parlata
E quest'anno a meno di un mese da questa nostra giornata piano celebrato Aosta terza e ultima tappa
Un corso di pubblica amministrazione che è servito a quanti come noi credono che per passare dalle parole ai fatti per trasformare uno slogan elettorale d'una realizzazione concreta se necessario conosce gli strumenti strumenti che la politica mette a disposizione
E quindi Giordani della pubblica amministrazione e cinque livelli in cui si articola stiamo parlando dei comuni delle Province dei revisori delle regioni dello Stato e dell'Unione Europea
Dopo docenti d'eccezione ricordo Emma Bonino ricordo Francesco Storace ricordo ben volentieri anche amministratori locali
Che ci hanno dato il senso di un'esperienza vissuta sulla propria pelle un esperienza che molti professori mostra Busto certo in grado di raccontarci
Si vede un percorso civile un percorso che ci auguriamo consegna questa città questa provincia questo Regione e perché no che questo Paese qualche dirigente un po'più preparato
E qualche amico che con la forza dell'esperienza ciò curiamo possa fare qualcosa per cambiare e per cambiare in meglio le cose
E come em tutte le volte che si chiude l'avventura se ne apre puntualmente un altro
Quella di Progetto Città la prossima partita che annunciamo volentieri quest'oggi alla presenza dell'onorevole Gianfranco Fini che tanto ci porto bene tre anni fa quando annunciando l'inizio della precedente che questo oggi formalmente chiudiamo
è una partita che abbiamo battezzato del ricambio generazionale è una patita credetemi amici non certo facile che nasce da una riflessione quella di Mario Monti che nell'agosto scorso
Fu esternata al meeting di CL diceva Mario Monti allora se c'è una categoria di italiani addirittura sciopero quella e quella dei giovani
Abbiamo cercato di trasformare la potestà di uno sciopero in una proposta concreta
E abbiamo da questo punto di vista cercando di fare un'analisi che vorrei esternare in due battute soltanto possibile che sia oggi i giovani quelli che il vocabolario definisce tali sono coloro che hanno età compresa fra i sedici trent'anni in Italia pensate sono sedici milioni e possibile che i giovani dicevamo siano oggi l'unica categoria di italiani costretta a non rappresentarsi improprio ma farsi rappresentare da fin qui tutto bene dopo più bene quando ci si accorge di chi li rappresenta spesso e volentieri dimostra di non far dove il loro interesse ma nel proprio due esempi solo per ricordarli le pensioni
Possibili doveva pagare oggi dei contributi per una pensione che siamo certi film dura di non avere domani
Occorre occupazione
Io non credo che sia normale che l'Italia sia seconda suo la Spagna ed Europa per tasso di disoccupazione giovanile con il trentatré il cinque per cento e la fascia per l'appunto sedici trentenni in questo nostro continente europeo ci siamo chiesti questo perché siamo convinti che la nostra lacerazioni gli anni Novanta a differenza di quegli anni Sessanta ribattezzata Rete ricorderete
La generazione delle tre M perché iniziamo con Lemmy tre Procure a cui si riferivano moglie o marito mestiere in macchina
La spiegazione gli anni Ottanta ribattezzata la generazione X non sapeva tu che andasse che cosa volesse la nostra onorevole Fini rischia diventare la generazione senza senza un lavoro senso la pensione insomma senza una prospettiva ci affidiamo la politica per capire che tipo di prospettive ci sono per i giovani che oggi studiano per quelli che domani lavorano o per quelli che hanno potuto a cominciare e ci affidiamo in particolare anche a questo dibattito per raccoglie una parola di speranza una speranza necessaria ad avviare un cammino quello che progetto cita da domani comincia peso ha un obiettivo
Sensibilizzare i i partiti invitare i giovani a sentire a tutti i tavoli che tratteranno le questioni che di riguardo
Siamo convinti mi siamo però convinti premure Fini che oggi chi vive problemi sulla pura pelle Lisa trattare meglio di chi ne sente suo parlare e quindi i giovani hanno diritto a un rappresentanza e Leanza nazionale che voi partitiche
Più degli altri la presente il voto giovanile come tutti i dati sembrano ricordare a da questo punto di vista una sorta di diritto di precedenza sulla proposta che questo oggi siamo non a caso a lei per primo rispetto agli altri a presentare
Io su questo aspetto la sua riflessione al termine di questo incontro l'incontro che ha affidato due amici due direttori di giornali che sono stati tante volte nostri graditi ospiti saluto e ringrazio il direttore de la Nazione Umberto Cecchi
Saluto e ringrazio direttore del fascicolo nazionale unico della Nazione del Resto del Carlino dette il giorno Mauro Tedeschini
Saluto e ringrazio in sala il coordinatore regionale di Alleanza Nazionale Altero Matteoli a cui rivolgo un applauso
L'onorevole Gianni Alemanno
E consentitemi di ringraziare davvero in cuore L'amico ritrovato di questa organizzazione
O politico che per Firenze ha fatto tanto che siamo convinti tanto altro farà magari in collaborazione anche con voi perché no l'onorevole Marco ce l'hai
Dovunque a questo punto al termine di questo dibattito il fuoco alle micce e mi scuso con voi perché questa straordinaria partecipazione che ha superato i seicento posti disponibili era veramente supererò aspettative questo applauso verrebbero meritati grazie
Doveroso iniziare con i ringraziamenti lo faccio ma vi prego di credere che non si tratta soltanto di un dovere formale si tratta di un sentimento sincero ringraziamento ad Andrea Ceccherini a Progetto Città
Che ha avuto almeno per me un significato importante fin dal primo momento in cui ormai tre anni fa ho avuto modo di conoscersi e di conoscerli
Perché rimasi impressionato positivamente dalla qualità
Di quel confronto dalla voglia di partecipazione di quei ragazzi
Dal desiderio di conoscere che traspariva evidente e che non era finalizzato ad una decisione partitica era finalizzato ad un desiderio di migliorare se stessi acquisendo più conoscenze
Mi colpì quell'incontro perché dimostrò almeno ai miei occhi la necessità di continuare ad avere fiducia nonostante tutto
Nel nostro popolo ed in particolar modo dei nostri giovani
Io non sono tra coloro che amano dire
I ragazzi di oggi i giovani di oggi sono peggiori
Di quello che eravamo noi quando avevamo venticinque trent'anni e men che meno di quello che potevano essere i nostri padri io sono convinto al contrario del fatto che vi sia oggi regioni italiani una qualità
Che è compito della politica se volete anche della politica mettere in evidenza e allora io cerco subito Andrea di riprendere alcune delle tue intelligenti provocazioni di carattere culturale
Cercando nei limiti ragionevoli di un tempo necessariamente ristretto anche per poter poi dialogare con voi e con i due autorevoli colleghi che sono qui quest'oggi
Di a rendere ancor più un comprensibile almeno questo mi auguro il senso del mio ragionamento cercando quindi di rimanere nel tema ma in tempi ragionevoli
Inizio con una considerazione
Se come me pare la qualità complessiva dei giovani italiani non è una qualità tale da far
Considerazioni pessimistiche anzi al contrario
Vi è la possibilità concreta di un miglioramento della qualità della società perché il rapporto giovani società cosa deve saper fare la politica
Forse vado in controtendenza se dico che il primo dovere della politica e quello di essere
Portatore di esempi il giovane
è sicuramente ben disposto ma è anche giustamente diffidente
Perché in tante circostanze
I giovani si sono dovuti accorgere di delusioni magari scontato dei fratelli maggiori e in altre circostanze si sono accorti di comportamenti da parte dei politici o se volete da parte dei maestri
Non all'insegna quei comportamenti di una corretta volontà di aiutare a crescere ma al contrario con il desiderio più o meno recondito di condizionare e allora primo dovere della politica se vuole essere una buona politica trasmettere dei valori
E a vere comportamenti in sintonia con quei valori
Deludere i giovani è quanto di più grave possa commettere un politico
Perché per carità il politico può sbagliare nessuno è perfetto a volte non sempre si riesce a tener fede al cento per cento rispetto a quelli che sono i programmi ci sono le contingenze del momento le tante difficoltà ma se in qualche modo comprensibile
Che possa sentirsi deluso un cittadino che ha già conquistato pochi o grandi che siano i suoi spazi nella società è gravissimo se sentirsi deluso dalla politica è il più giovane
Colui che si avvicina alla politica proprio perché desideroso in qualche modo di cambiare di contribuire al miglioramento qualitativo della società
Non esiste un giovane che voglia in qualche modo conservare l'esistente
Il giovane proprio perché è giovane
Ambisce con il proprio impegno a migliorare la qualità complessiva della società addirittura del mondo intero
Io non ricordo chi disse un giovane o è rivoluzionario nel senso letterale del termine cioè vuol cambiare oppure in qualche modo non è giovane lo può essere anagraficamente ma essere giovani significa avere la grande bellissima
E poi quando si va avanti con gli anni si capisce che anche affascinante romantica si rimpiange la grande voglia di migliorare di cambiare di essere protagonisti di un futuro che si pensa di poter costruire con le proprie mani
Ecco la politica ne deve essere consapevole
Quindi deve trasmettere dei valori
Io non credo prima risposta i tuoi quesiti
Che l'approccio iniziale del giovane nei confronti della politica possano essere quello che qualche volta si verifica ma poi per fortuna è molto marginale di una sorta di scalata di cursus honorum
Inizio a far politica perché magari di qui a qualche tempo poi mi candido in Parlamento per carità ci sarà anche chi legittimamente lo pensa e magari legittimamente lo fai poi diventa anche un ottimo politico un ottimo parlamentare
Ma il giovane che si avvicina alla politica secondo me lo fa perché e mosso da degli ideali
E mosso da dei valori e mosso da delle passioni
E allora la politica deve avere valori idealità passioni e per non essere stonata agli occhi dei più giovani deve essere coerente
E qui il primo assunto del mio ragionamento una politica che non ha una dimensione una volontà pedagogica quindi educativa è una politica che non tiene poi con i comportamenti coerenza rispetto ai valori professate una politica che delude
Badate io ho usato volutamente fin qui il termine politica
Intendendo la
A trecentosessanta gradi
Non mi riferisco alla mia parte io auspico che sia un imperativo categorico di tutti coloro che chiedono il consenso a prescindere dai valori di riferimento
A vedere questa ben precisa convinzione
O la politica è oltre che di gestione della società desiderio di trasmettere valori oppure rischia soprattutto agli occhi dei più giovani di apparire come una cosa distante che non appassiona che non riesce a determinare una possibilità di partecipazione che al contrario nei giovani c'è
Altro anello del ragionamento oggi rispetto alla fase in cui tutto era politica per i giovani mi riferisco
Ai momenti vissuti da chi oggi ha più o meno la mia età
Non il sessantotto è giù di lì ma anche gli anni Settanta fino all'ultima fase di quegli anni
In cui vi era una grande partecipazione politica in cui tutto sembrava essere mosso nel mondo giovanile dalla forte partecipazione dal desiderio di impegno dalle corali manifestazioni oggi siamo invece in una fase di regressione
E sempre minore il numero dei giovani che fa politica ma domanda e per questo minore il numero dei giovani impegnati no
La politica proprio perché è stata debole nella trasmissione di valori ha lasciato il posto nell'impegno giovanile ad altre iniziative ad altre forme di partecipazione
Tra i giovani ed è un fatto a mio modo di vedere largamente positivo cresce il numero di coloro che si dedicano ad iniziative nell'ambito del volontariato
E non sempre nell'ambito del volontariato si incrocia quella che è la buona politica
E allora il rapporto giovani e Società visto da un punto di vista politico e a mio modo di vedere innanzitutto nella necessità di trasmetterà appunto delle bandiere degli ideali
è evidente che poi
Affrontata questa situazione da questo punto di vista le differenze non soltanto ci sono ma diventano poi sale della politica
E cerco
In di introdurre il terzo anello della catena del ragionamento perché fin qui credo che anche chi sta su posizioni politiche opposte dalle mie in qualche modo possa convenire
Ma poi non tutti sono coerenti in questa analisi
Ma se la politica e trasmissione di valori se la politica in qualche modo è riferimento a degli ideali se la politica deve avere la presunzione di educare non soltanto di gestire e allora se così è
Si capisce perché non è vero che la politica è tutta uguale
Perché oggi tanti ragazzi non avvertono la necessità dell'impegno che invece sentivamo noi fortissimo perché poi non vedono dove stanno le differenze
Perché percepiscono della politica soltanto quello che è l'aspetto diciamo marginale e gestionale che per carità è molto importante ma non è la ragione di un impegno in modo ancor più chiaro se la politica non è agganciata dei valori e se quindi non c'è il confronto tra valori e allora poi tutto finisce per assomigliarsi se uno legge un programma amministrativo
E non va a vedere chi lo ha firmato magari dice ma questi dicono le stesse cose ma la politica non è soltanto nel modo con cui amministrare una città o una nazione la politica è il riferimento a dei valori ben precisi
E allora ecco perché è indispensabile credere nella politica capace di trasmettere valori e quindi educare coscienze permettere poi in evidenza come vi siano valori profondamente diversi
Non è vero che la politica è tutto uguale e che quindi tutti ci assomigliamo e che tutti quanti siamo uniti in un giudizio di condanna o di elogio c'è politica e politica perché ci sono valori è come noi diciamo disvalore
Ed è qui
Secondo me che poi si va a situare il nocciolo del confronto
E quindi l'importanza di una preparazione culturale
Perché vi sia sempre di più un confronto tra posizioni diverse ma soprattutto perché vi sono diversi valori di riferimento
E voglio provare anche se è molto impegnativo e mi scuso quindi in precedenza se non vi riuscirono a tracciare alcune linee nette di d'imbarcazione tra la destra e la sinistra
Proprio sul termine dei valori dei valori di riferimento dei valori che vengono trasmessi o meno alle giovani generazioni
E quando partirà da quello che forse
L'argomento più ostico da affrontare perché attiene non soltanto ad una filosofia politica ma qualche cosa di ancor più elevato
Ad una visione direi della identità stessa dell'uomo
è o non è
Un valore sacrale la vita
Sì sì risponde sì c'è tutta una serie di conseguenze logiche se al contrario si ritiene che la vita non abbia in sé è un valore sacrale sia un altrettanto logica conseguenza di atteggiamenti
Io non credo di offendere nessuno dicendo che la distinzione tra destra e sinistra è innanzitutto nella risposta che si dà alla domanda la vita è sempre comunque sacra oppure no
Io credo che la destra anzi la destra non da sola ma certamente la destra dà una risposta positiva
E pochi articoli di conseguenza tutto una serie di atteggiamenti la sacralità della vita non è soltanto il rifiuto della Bortot come sistema contraccettivo
E rifiuto di pratiche di eutanasia
E il rifiuto di manipolazioni genetiche
è il rifiuto per restare nei temi che tanto hanno animato il dibattito recente
Di iniziative sperimentali che sotto una corretta visione per Ascentis star della vita stessa porta alla ipotesi di clonare l'essere umano
La risposta che al contrario da una certa sinistra negando la sacralità della vita a una logica conseguenza di tipo materialista
Con tutti quegli atteggiamenti politici che poi si trovano in Parlamento e nella società è ora cerchiamo ecco nel momento stesso in cui si invitano i giovani a partecipare alla politica a ricondurre alle grandi questioni ai grandi valori di riferimento
Io ho preso la vita come dire il paradigma del ragionamento perché qui davvero la distinzione molto netta ma ce ne sono tante altre pensato al valore o meno rappresentato dalla comunità dalla percezione di una identità super individuale mi spiego più chiaramente
C'è chi ritiene la destra
Che sia una necessità insopprimibile di ogni essere umano quello di tendere in qualche modo ad identificarsi in una comunità e quindi ad una identità che non sia quella del singolo
C'è chi al contrario ritiene che si possa tranquillamente affrontare la vita senza identificazioni superiamo superiori all'individua e quindi negando così facendo qualsiasi tipo di valore rappresentato dalla famiglia rappresentato dalla comunità cittadina rappresentato dalla comunità nazionale
Non è filosofia
Da quattro soldi è uno dei tanti discrimine tra destra e sinistra perché la destra crede nella famiglia perché crede nella comunità cittadine nella comunità nazionale
Perché siamo profondamente convinti del fatto che ogni essere umano tende in qualche modo a concepire immaginare se stesso in una logica che non è soltanto quella dell'individualismo
Che al contrario uno dei paradigmi culturali di chi non si definisce non è di destra
E allora non voglio dilungarmi su questo ma il confronto il sale della politica
O lo si ritrova qui oppure si rischia in qualche modo di perderlo poi il motivo per cui si sta di qua o di là certo è che chi non si pone questi problemi
Poi evidentemente a comportamenti
Che sono assai meno lineari io ti ringrazio per aver detto il pregio della coerenza la corrente non so se un prigione o meno è certamente un obbligo che ognuno ha con se stesso se crede di avere ben chiari i valori di riferimento
Chi non ha valori di riferimento
Non si pone poi il problema dei comportamenti coerenti
Che cos'è il trasformismo se non la dimostrazione che per molti la politica non è legata a valori di riferimento ma soltanto ad obiettivi da raggiungere
Se io non ho valori di riferimento ma al contrario solo l'obiettivo di andare al governo
Non c'è ombra di dubbio che posso andare al governo tanto dicendo fatto una politica di destra quanto dicendo faccio una politica di sinistra e come è accaduto recentemente addirittura cercando i voti a destra e poi passando a sinistra il trasformismo e l'assenza di valori
Non è soltanto un comportamento sbagliato e credo che i giovani siano tra tanti cittadini quelli che dire intimamente reagiscono più di altri a quelle pratiche deteriori di trasformismo o addirittura
Di ripudio di un minimo di di coerenza e di moralità nel comportamento che purtroppo caratterizzano alcuni dei miei colleghi che agiscono nel mondo politico
E allora e mi avvio alla conclusioni primo dovere della politica e quello di trasmettere valori
Io amo dire non mi importa se in quei valori mi riconosco o meno l'importante è che chi si rivolge ai giovani lo faccia sempre e comunque cercano di animare delle speranze
Cercando di accendere delle passioni
Se volete in modo un po'retorico alzando delle bandiere
Poi se non sono le mie bandiere cercherò di dimostrare che non vale la pena di seguirle
Ma guai se viene meno nella società italiana la passione la partecipazione il desiderio di un confronto che deve essere civile che deve essere estremamente rispettoso delle ragioni altrui ma che ci deve essere qual è il rischio se non ci sono i valori che la politica se una marmellata che ha lo stesso identico sapore per cui alla fine non si capisce mai se si deve stare di qua o di là
Una sorta di cappa di conformismo di
Abulia delle coscienze
Quindi priorità ai valori
E
Di subito dopo
Quando la politica che non è soltanto tentativo di educare cresce anche capacità di governare
La politica deve essere consapevole del fatto che i giovani oggi non si possono
Offrire come è stato fatto in passato
Certezze più o meno destinate a scontrarsi con la realtà oggi i giovani vanno offerte opportunità
Mi spiego più chiaramente
Che cosa chiede un giovane alla politica almeno secondo me
Chiede sicuramente dei valori di riferimento e ho cercato di dirlo ma chiede anche di avere delle opportunità
Dov'è il grande fallimento del sistema politico partitocratico degli ultimi anni riferito ai giovani nella presunzione che quel sistema aveva di dare ai giovani delle certezze
Di dare ai giovani tutto ciò che in qualche modo i giovani potevano chiedere al sistema politico
Oggi non è più così
Oggi io son convinto che il giovane chieda alla politica
Non la garanzia la certezza di avere il posto la garanzia la certezza di aver domani la pensione la garanzia la certezza di avere la possibilità che è certamente un diritto di formarsi una famiglia no e superata quella fase
Oggi il giovane chiede al sistema politico di a vere l'opportunità di far vedere ciò che è capace di fare
Io noto una grande differenza quando cerco di confrontarmi con i ragazzi di oggi rispetto a quello che è il ricordo di come ero io quando avevo vent'anni o venticinque anni
Oggi il ragazzo è consapevole assai più di quello che eravamo noia nostra età della necessità di un confronto anche nella società che mette in evidenza le qualità
Oggi è impensabile anche per la sinistra più retrogrado più becera affascinare i giovani con il mito che al contrario ha fascino alla mia generazione ovviamente non quelli che stavano a destra ma tanti altri della sei generalizzato dell'esame di gruppo
Della tutti insieme perché soltanto così riusciamo in qualche modo a garantire i nostri diritti oggi vi è nella società e tra i giovani la percezione molto molto diffusa
Della necessità attraverso una selezione per meriti di garantire le qualità di garantire le capacità
Ecco perché i giovani hanno diritto ad opportunità
Ed ecco perché ci sembra qui entro un po'nella politica e quindi anche nella propaganda sbagliata la ricetta di una sinistra che continua al contrario a predicare non le pari opportunità
Ma la distribuzione come se si trattasse di un diritto da elargire a tutti di quel poco che può essere distribuito
Ancor più chiaramente
Il giovane che oggi non lavora
Non credo che chieda alla politica il sussidio
Il lavoro socialmente utile la possibilità di avere magari poco però garantito e fisso
Non siamo più in una fase in cui il mito giovanile è quello di entrare in banche di avere il posto fisso
Siamo in una fase in cui la maggioranza dei giovani avverte la necessità di chi era la politica di essere messo in condizione di far vedere le capacità di cui dispone
Se ha delle qualità quel giovane riesce ad eccellere riesce in qualche modo a vincere la sfida non solo coi suoi coetanei ma è anche con le generazioni che lo hanno preceduto
In questo
L'Italia ha un ritardo rispetto al livello di altri paesi occidentali
Perché soltanto da noi si continua a pensare ad esempio ad un'occupazione che tale dal primo momento in cui sia l'impiego fino all'ultimo momento in cui se è in condizione di lavorare sono Paesi molto più avanti di noi nell'apprendere
Atto del fatto che non solo viene una continua ricerca e quindi anche una necessità continua di cambiare ma vi è soprattutto una selezione
E allora se il giovane ha diritto alle opportunità non all'assistenza
Un tempo il politico che voleva avere il consenso dei giovani che cosa prometteva e quando poteva garantiva garantiva il fatto che si fa il concorso state tranquilli perché poi quel concorso entrerei che ci sono i posti
Oggi non è più questo ciò che il giovane chiede il giovane chiede a mio modo di vedere di essere messo in condizione di far vedere quello che sa fare
Perché la vostra una generazione che viaggia molto di più dalla nostra perché la vostra generazione che molto più a contatto col mondo di quello che era la nostra perché la vostra generazione che ha capito più di quello che capimmo noi quando avevamo vent'anni che il confronto in una società è sempre tale qualità
Dove è caduto all'utopia della sinistra nel pensare che un giorno o l'altro l'uguaglianza degli uomini l'avrebbe raggiunta ma individuando nell'uguaglianza la possibilità di Limes livellare tutti
Senza comprendere che al contrario l'uguaglianza che va garantita non è nel punto di arrivo nel punto di partenza
I giovani oggi sono coscienti che bisogna chiedere pari opportunità ma poi garantita la possibilità di partire alla pari chi è più bravo va avanti che più capace va avanti questo spiega anche perché
All'interno dei giovani che fanno politica è cresciuto in modo esponenziale il peso della destra ed è calato il peso della sinistra
Che cos'è che ha reso possibile alcuni risultati
Che pensati vent'anni fa sembravano fantascienza nelle scuole e nelle università nelle elezioni studentesche nella partecipazione studentesca il fatto che si è diffusa nella coscienza giovanile
E a volte al di là dei meriti della destra si è diffusa questa percezione
La percezione di una selezione per meriti la meritocrazia che è sempre stato una delle bandiere direi ideali della destra si è diffusa perché tanti giovani hanno capito
Che sono soprattutto i più deboli economicamente a rimetterci se non c'è selezione per merito è stata sconfessata una proprio delle utopie maggiori dalla sinistra quando diceva eh ma con la selezione per merito saranno soltanto i figli dei ricchi ad andare avanti la società ha dimostrato che esattamente l'opposto
Se c'è il livellamento se c'è una sorta di uguaglianza di tutti però verso il basso sono con i fili dei più deboli che non hanno le opportunità per eccellere se al contrario vi è privilegio della qualità
Chi è bravo non importa sei nato in una famiglia ricca o è nato in una famiglia povera importante che abbia la possibilità di far vedere che è bravo
E allora valori e opportunità
Se la politica riesce a trasmettere ai più giovani
Questi due elementi io credo che possa in qualche modo avere poi la presunzione di interpretarli giova se al contrario la politica
Perde di vista questa necessità ed è evidente che poi c'è un rifiuto giovanile che come ho detto all'inizio non necessariamente significa il rifiuto della partecipazione
Perché è uno degli elementi che mi preme mettere in evidenza i giovani partecipano non è vero che i giovani vivono soltanto in una logica che è quella un po'edonistica della discoteca del sabato sera
Cioè quell'aspetto giovanile ma è profondamente sbagliato secondo me giudicare i giovani di oggi guardando soltanto queste espressioni che poi altro non sono che i tempi di oggi di espressioni analoghe di dieci anni fa di vent'anni fa di trent'anni fa chi ha
A da cinquant'anni in su
Pensi a quello che era il fenomeno giovanile degli anni sessanta e poi tutto sommato lo paragoni a quelli che sono i fenomeni giovanili
Delle discoteche oggi della volontà che tanti giovani hanno di vivere almeno in apparenza soltanto alla giornata per cogliere quello che la giornata da è sbagliato dire i giovani di oggi non credo non è vero
Perché poi quando la politica non dà la possibilità ai giovani
Di avere dei valori e di avere delle opportunità ai giovani partecipano con altri canali
Il fenomeno del volontariato è la dimostrazione secondo me è incontestabile che c'è una qualità dell'impegno giovanile enorme in Italia bisogna che la politica se ne renda conto e come cerchiamo di fare cerchi di assecondarlo
è che io spero seppure in modo sommario e me ne scuso ma il tempo a disposizione era quello che era di aver risposto alla domanda cioè nel rapporto giovani Società cosa deve saper fare la politica valori opportunità è ovvio ma non lo dico perché è scontato che opportunità vuol dire poi tutta una serie di conseguenze sul piano legislativo come si garantisce l'opportunità ai giovani con una miglior qualità della istruzione
Con una miglior qualità dell'educazione
Investendo sulla università sulla scuola sulla ricerca
Il nostro continua ad essere tra gli Stati europei lo Stato che meno di altri investe sulla qualità della educazione della formazione giovanile il che poi comporta
Per molti tra i nostri ragazzi la difficoltà nel competere non solo con i loro coetanei di altre regioni
Ma con i loro coetanei di altri paesi europei
Perché troppe volte si verifica che nel confronto i nostri ragazzi non hanno avuto dalla istruzione la possibilità di essere alla pari basti pensare cito il caso che a me sembra più clamoroso
Basti pensare alla sostanziale inadeguatezza nel nostro sistema scolastico universitario di tutte quelle materni o se volete addirittura di tutte quelle discipline che al contrario in altri Paesi europei sono diventati se non il piatto forte
Dei corsi scolastici comunque materie dalle quali non si può prescindere oppure in modo ancor più chiaro basti pensare al fatto che ancora oggi in Italia
Incontrare giovani che parlano correntemente non dico tre lingue ma due lingue è una sorta di di di miracolo mentre al contrario
Non solo quelli che credono all'Europa ma tanti altri Paesi europei hanno capito perfettamente che il lusso di vivere una dimensione linguistica autarchica è un lusso che la società di oggi non si può più permettere allora opportunità
Non vuol dire soltanto belle parole
Vuol dire poi con buona pace di Berlinguer visto che sto a Firenze scuole ed università che siano in sintonia con le esigenze giovanili e che non siano invece prigioniere
Di volontà di revisione a volte anche un po'azzardata di quella che è stata la storia del Novecento
E qui mi fermo perché altrimenti vado al di là della volontà che aveva espresso all'inizio di rispondere sì anche con qualche argomento ma di non annoiarvi oltre Visco
Io mi ricollego subito all'immagine che mi è piaciuta molto di Andrea Ceccherini della generazione senza in particolare potrebbe essere la prossima una generazione senza la leva nel senso che il Governo si appresta a portare al Parlamento la lira speriamo di no senza la leva
Dicevo il governo si appresta a portare in Parlamento questo suo disegno di legge che prevede un'abolizione progressiva della leva a favore di un esercito professionale
Siccome però noi stiamo attraversando tempi piuttosto tormentati abbiamo una guerra alle porte di casa me hanno colpito due fatti no e cioè che uno dei corpi che verrebbero sostanzialmente rasi al suolo
Nell'ipotesi appunto dell'abolizione della leva e quello degli alpini e adesso abbiamo visto che la prima brigata che potrebbe partire per il Kosovo Albania la gloriosa Brigata Taurinense che una di quelle appunto
A maggior rischio di estinzione
Dall'altro lato abbiamo visto che il grosso delle missioni sul Kosovo e sulla sede vengono fatte dall'aeronautica e sappiamo anche che è in corso un esodo massiccio da parte dei nostri piloti dell'Aeronautica militare
I quali essendo pagati poco o nulla stanno passando in massa alle compagnie private l'ultimo esempio è il capo delle frecce tricolori che adesso fa il pilota per una compagnia
Di linea
Ecco allora mi chiedo secondo voi
è giusto che crescenza ci sia anche una generazione senza leva e le visto che
Questa questo decollo della famosa obiezione di coscienza sta avvenendo
Con grande difficoltà e con grandi rischi che l'obiezione diventi un gigantesco carrozzone assistenziale lei crede veramente che l'Italia possa dotarsi pochi anni di un esercito professionale o piuttosto che corriamo il rischio di non avere né l'uno né l'altro grazie
Io credo che l'Italia di domani debba essere senza leva però ovviamente questo non vuol dire senza forze armate
Lei ha ragione quando dice il problema è anche quello dei tempi necessari per passare da un sistema ad un altro
Io credo comunque che sia sempre più necessario anche alla luce di quello che accade anche in queste ore dotare l'Italia e domani
L'Europa
Di un sistema autonomo di difesa
Che non può essere basato altro che su un esercito altamente specializzato e quindi professionale
Io non so se qualcuno di voi ha avuto modo recentemente di verificare guardando io non capisco nulla ma mi è bastato guardare cosa sono i carri armati di oggi però sono glielo brani di oggi ma è evidente che
Le necessità connesse al mantenimento della pace o quando è indispensabile necessità connesse ad interventi militari sono necessità che vengono in qualche modo affrontate soltanto se c'è una qualificazione professionale
E allora per l'Italia il passaggio è quello
Di un esercito come attualmente
Che è sostanzialmente ancora oggi a coscrizione obbligatoria
Ad un esercito in cui al contrario vi siano ferme prolungate
Ma vi sia una qualità professionale più diffusa di quello che è attualmente perché anche qui attenzione a non generalizzare non è vero che l'Italia non ha forze armate in grado di fronteggiare le emergenze
A pochi ristrette unità in grado di farlo
Sono molto meno rispetto alle unità di cui l'Italia potrebbe avere necessità domani in un contesto europeo qualora come noi auspichiamo l'Europa divenga in grado di adempiere al dovere di mantenere la pace in modo autonomo
Io ne approfitto se vuole per allargare un attimo il ragionamento
Non è vero almeno a me così pare che gli americani s'mani no dalla voglia di intervenire in tutto il mondo in molte circostanze sono costretti a fare perché sono rimasti dopo la fine dell'Unione Sovietica l'unica grande superpotenza cosa spetta all'Europa che è diventato un gigante economico finanziario a crescere in termini politici militari
L'Europa il dovere oltre che il diritto di garantire pace dentro i suoi confini
E lo deve fare in modo autonomo io spero che nessuno si scandalizzi se dico che ho apprezzato l'iniziativa dei nostri giovani che in occasione delle vicende recenti
Hanno stampato un manifesto in cui si dice cerca sì un Europa libera e armata
Perché non saremo mai padroni in casa nostra fino a quando non avremo anche la capacità di assumersi delle responsabilità il che non vuol dire contro gli Stati Uniti o fuori dalla NATO ma vuol dire
In un rapporto paritario in un rapporto per l'appunto non subordinato con delle assunzioni di responsabilità
Costruire l'unità politica dell'Europa
è compito ovviamente
Dei parlamenti sarà compito del Parlamento europeo mi auguro fin dalla prossima legislatura perché dalla vita politica e si possa arrivare anche ad una unità militare è evidente che poi è compito non solo ancora una volta dei governi nazionali
E mi auguro quanto prima del Parlamento europeo ma poi e necessario farlo attraverso delle forze armate che siano basate per l'appunto su alta professionalità su qualità su ferme che in qualche modo legittimano gli investimenti perché quando lei dice dice una cosa giusta
C'è la fuga dei Top Gun italiani la fuga da che cosa deriva deriva dal fatto che la loro alta qualità la loro alta professionalità non viene remunerata secondo prassi diciamo così di mercato
Allora è evidente che se sì investe sulla qualità delle forze armate investimenti devono essere commisurati a tempi lunghi di permanenza dei giovani che scelgono di fare la carriera militare non ha senso investire
Perché lo Stato investe danari se dopo pochi mesi quindici match diciotto mesi colui che ha ricevuto un'educazione professionale poi esce dalle forze armate e si mette
Sul mercato come si suol dire
Altri Paesi hanno risolto il problema molto tempo prima dell'Italia garante non solo qualità e professionalità le forze armate ma garantendo anche a chi sta nelle forze armate dei decorosi stipendi
E nessuno si deve vergognare di dire che l'Italia anche da questo punto di vista indietro rispetto ad altri Paesi il ruolo delle forze armate la dignità delle forze armate non deve essere soltanto un fatto stipendiale va da sé
Ma insieme al ruolo nella società bisogna riconoscere anche a chi non è più come un tempo soltanto portatore di grandi ma a una qualità una professionalità e ci sono in alcuni settori
Discipline che prevedono acquisizione di competenze
Pluri laureati nelle forze armate beh non li possiamo continuare a sotto pagare rispetto a quello che accade negli altri Paesi europei e soprattutto rispetto a quello che accade nella società civile quando si dispone di certe conoscenze
Restiamo sui giovani presidente sì lei
Prima tracciava un quadro del giovane italiano medio diceva per l'articolo si parla scrive meno lingue del del resto incontro parla neanche l'italiano volti onorevole dovevano italiano e questo passi se non sa l'inglese ma il sequestro del almeno l'Italia
Noi abbiamo dei giovani che escono dall'università e iniziano la loro avventura di lavoro
Con quattro altre quattro anni di differenza di ritardo rispetto al resto dei giovani europei che arrivano a che arrivano a Brussel parlando tra lingue e e essendosi lo aveva tenuto prima
Due virgola dice non fo il sindaco di Firenze perché devo finire la riforma università scolastica
E il il ecco che tipo di riforma pensa che venga fuori o o o meglio che tipo di riforma pensando bisogno al nostro Paese per rientrare veramente l'Europa con i giovani
Innanzitutto una battutaccia perché se no perdo l'abitudine no Firenze ci guadagna se per l'inverno massime sociologo all'Università si viene
Se vorrà fare una stabile
Come italiano cosa avrei preferito la sezione ha così lasciato è una battutaccia tra l'altro vedo il suo avversario diretto proprio su scala musicale che che risolviamo
Voglio cogliere una un aspetto dalla sua domanda perché si ricollega almeno a me così pare ad una parte del mio precedente ragionamento lei ha ragione quando dice si esce dall'università
Dopo aver studiato seriamente dopo aver ha ottenuto il massimo dei voti ma in molte occasioni
Sì stenta ad entrare poi nel mondo del lavoro e passano tre quattro cinque anni
E già questo è un risultato positivo perché soprattutto per alcune facoltà e in alcune zone passa ancor di più
Ma è così sempre e comunque o è così purtroppo purtroppo quando ci si riferisce ad università statali
Dico purtroppo perché io non sono un sostenitore della demolizione della istruzione pubblica tutt'altro però devo fare una fotografia ci sono delle università cosiddette privati
Che garantiscono addirittura prima del conseguimento della laurea la possibilità per i giovani più capaci di iniziare degli stage dei master che poi li portano ad essere assunti quasi contestualmente alla ottenimento della laurea
Ormai cui sta mettendo le mani il ministro Berlinguer sia proprio nel negare
Che occorre garantire a tutti il diritto di studiare
E quindi anche i più deboli con sussidi con borse di studio ma che il diritto allo studio non può essere considerato il diritto di arrivare al termine degli studi il diritto allo studio non è il diritto alla laurea
Fino a quando la sinistra non comprenderà queste elementare distinzione
Continueremo ad avere una situazione distorta per cui come dice giustamente lei ci sono tanti laureati disoccupati
Ma è al tempo stesso vero che chi ha la possibilità perché questo è il punto di iscriversi in certe università private possibilità economica addirittura la garanzia di iniziare a lavorare pochi mesi prima dell'ottenimento della laurea
E allora
Ecco perché mi ricollego a quello che ha detto all'inizio chi è che paga il conto di questa politica demagogica
Sono le categorie sociali più deboli
Sono coloro che non hanno la possibilità di iscriversi in prestigiose ma carissimo diversità private e allora non solo qualità e selezione ma anche competizione tra pubblico e privato cercando però di dare alla istruzione pubblica una qualità maggiore
Quando è poco il problema ma scuole pubbliche il quale privata noi non vogliamo demolire la scuola pubblica
Noi vogliamo migliorare la scuola pubblica e per migliorarla dobbiamo prendere atto che non può competere con quella privata cosiddetta privata se non cambia radicalmente registro rispetto a tutta l'onda demagogica che la sinistra ha scatenato e direi scagliato sul istruzione e sulla scuola da almeno trent'anni a questa parte
Credo che uno degli sport che maggiormente a passione dei colleghi che si occupano di politica e il termometro dei rapporti tra Fini e Berlusconi io mi ricordo che quest'estate in una iniziativa simile a questa cui c'era parecchia gente anche come questa sera
Lei ne parlò con grande franchezza facendo un pochettino anche la storia e anche gli antipasti di questo rapporto ecco io le chiedo adesso di farsi un ragionamento perché proprio in questi giorni sul referendum del diciotto aprile state dicendo cose abbastanza diverso e lei dice che è un'occasione fondamentale per riformare il nostro sistema politico
Berlusconi appena due giorni fa ha detto che era meglio quei soldi spenderli
Il Kosovo e per le nostre missioni di pace e non per un referendum che secondo lui ha un'utilità dubbia
Ecco quindi le chiedo in pratica se lei ci fa un aggiornamento ad oggi dei rapporti con Berlusconi e anche se ritiene dopo che il centrosinistra in corsa durante la dittatura cambiato cavallo passando da Prodi a D'Alema si ritiene possibile che anche nel centrodestra si passi da Berlusconi ha Fini o Casini o che mi dica lei grazie
Allora cerchiamo di rispondere anzitutto la prima domanda
E voglio fare un regalo Progetto città cioè dico una cosa che non ho ancora detto nel senso meno utilmente adesso e non è che che sono arrivato con regale insomma no
Riferita a Berlusconi
O meglio riferita l'atteggiamento di Berlusconi e di Forza Italia sul referendum
Mi pare ecco che Berlusconi in questo momento comportandosi come leader di partito
Commetta un errore
Mi spiego più chiaramente perché Berlusconi che si è schierato per il sì
Però ha fatto dire ieri
Non abbiamo ha usato un'espressione simpatica un ardore referendario perché perché sa che nel suo partito c'è un fronte del sì molto convinto ma ci sono anche autorevoli esponenti che sono per il no
Quindi lui si è comportato in modo esemplare da leader di partito
Chi guida un partito se verifica che ci sono delle situazioni in qualche modo di forte dibattito interno fa pronunciare a maggioranza come Forza Italia ha fatto Forza Italia a maggioranza si è schierata per il sì
Però se non è un dittatore non impone a chi ha perso nella votazione il rispetto tassativo di una decisione e quindi in qualche modo cerca di tenere in dovuta considerazione entrambe le posizioni
Berlusconi si sta comportando da leader di partito lo sta facendo molto bene il leader di partito
Ma dove secondo me sbaglia nel non capire che Forza Italia avuto il massimo consenso quando si è presentata come una formazione che in qualche modo voleva nell'ambito del Polo andare oltre la logica dei partiti
Perché il referendum è una grande secondo me irripetibile occasione
Per decretare la fine di tutto quel sistema
Non basato sui partiti ma di quel sistema partitocratico che negli ultimi tempi piacciono ha rimesso prepotentemente la testa fuori
Dalla boom Gio a che cosa mi riferisco ad almeno due vicende incontestabile
La protervia con cui nonostante il referendum
I partiti hanno deciso di autofinanziarsi nuovamente con i soldi del contribuente perché questa è stata una dimostrazione secondo me palmare
Di una tentazione partitocratica che evidentemente c'è ancora e ancor più evidente il fatto che siamo governati da una maggioranza che non è stata scelta dagli elettori nelle urne ma che è nata in Parlamento per accordi tra partiti perché abbiamo detto con D'Alema torna la Prima Repubblica cosa che non avevamo detto con Prodi
Non perché D'Alema sia peggio di Prodi Prodi non era stato certamente un Presidente del Consiglio da applaudire secondo noi non abbiamo dato un giudizio di merito
Abbiamo dato un giudizio metodologico
Prodi piacque piaccia o meno era stato scelto dagli elettori
L'accordo di desistenza con l'Ulivo in qualche modo aveva ingannato molti però alla fine Prodi era stato candidato Prodi aveva vinto Prodi era nata a Palazzo Chigi
Da lei ma come è arrivato a Palazzo Chigi non attraverso una scelta seppur viziata dall'accordo di desistenza degli elettori ma attraverso un accordo tra segreterie di partito fatta in Parlamento
E episodio che mai si era verificato nemmeno nella Prima Repubblica addirittura attraverso l'uso improprio di alcuni parlamentari che erano stati eletti con il centrodestra che hanno dato vita ad un partito l'UDR che era traslocato armi e bagagli con la sinistra quindi da un punto di vista metodologico il governo D'Alema
è quanto di più partitocratico esista
è evidente
Che se il referendum riesce come noi pensiamo a segnare una forte discontinuità una rottura con questo modo appunto partitocratico di concepire la democrazia detti ci guadagna
Sì guadagna soprattutto chi si è candidato come portatore del nuovo ecco perché secondo me Berlusconi sbaglia comportandoci come leader di partito
Fa benissimo dal suo punto di vista perché di fatti tiene Forza Italia è un leader di partito ha il dovere di tenere il suo partito ma perde di vista che il suo credito la sua credibilità il consenso del Polo non è riferito alla tutela o all'autotutela ripartiti ma c'è stato nello stesso momento in cui il Polo ha dato l'impressione di poter rappresentare una grande novità aggiungo sul referendum a scanso anche qui di equivoci che a noi non sfugge che il referendum da solo non è la panacea
Però è innegabile che togliendo di mezzo la scheda con i simboli dei partiti anche qui scusate se sono didascalico e dico cose che già sapete tutti ma il referendum non è vero che toglie la proporzionale come qualcuno dice le tre non toglie di mezzo una Scheda
Come si va a votare adesso per il Parlamento
Ricevendo tre schegge due per la Camera una per il Senato
Le due per la Camera sono una quella del collegio uninominale dove ci sono i candidati dei polli e l'altra quella cui simboli di partito
Al Senato invece si vota Zaccon lo stesso identico sistema con cui si voterà se passa il referendum
E allora il referendum togliendo di mezzo la scheda con i simboli dei partiti sposta l'accento sul valore rappresentato dalla coalizione
Non è vero che finiscono i partiti finisce la possibilità per i partiti di presentarsi senza vincoli programmatici
Finisce la possibilità degli accordi di desistenza e dei giochini e degli scambi di favori
Saranno i partiti costretti se vince il sì a dichiarare prima con chi si accordano non come è accaduto all'Ulivo
Presentarsi addirittura con tre programmi diverso
Perché è vero che Prodi aveva vinto ma vi ricordate come ha vinto con tre programmi c'era quello dell'Ulivo c'era quello di Rifondazione e c'era anche quello di Dini che era fuori dall'Ulivo poi chiaro che a lungo andare i nodi vengono al pettine e quella maggioranza venne meno proprio sulla politica estera
Il referendum ha il grande merito di costringere le formazioni politiche
A dichiarare prima le alleanze
E a stringere quelle alleanze sulla base ovviamente di documenti programmatici perché siamo contro il doppio turno
Perché il doppio turno di collegio altro non è che il tentativo di fare tornare dalla finestra quello che gli italiani votando si faranno uscire dalla porta mi spiego immaginate di come è possibile non è tossico trasferire nella società la maggioranza che oggi sorregge D'Alema la maggioranza che comprende i Comunisti italiani Verdi socialisti popolari i diessini cossighiani
Ne dimentico sicuramente qualche altro sono sette otto dieci dodici partiti
Con il turno unico sono costretti a mettersi attorno a un tavolo e a dire benissimo qual è il programma che presentiamo e questo Polo devono firmare qual è l'uomo o la donna che candidiamo e questo è molto difficile
Con il doppio turno che cosa ottengono ottengono
Che al primo turno ognuno si presenta con le proprie identità
Poi al secondo turno cosa dicono attenzione c'è il pericolo delle destre quindi contro il pericolo del resto e tutti insieme senza alcun omogeneità di programma senza alcun accordo preventivo
Doppio turno di collegio e un abito su misura ritagliato per le esigenze della maggioranza
Il referendum al contrario garantisce se passa la possibilità di andare a votare con il turno unico
I costituzionalisti sanno che la corte lo ha ammesso il referendum contro molte previsioni perché ha verificato che se dovesse essere approvato si potrebbe tranquillamente andare a votare il giorno dopo
Non è vero come dice Veltroni ma tanto dopo dovremo fare una legge e Luís che dopo vuol fare una legge perché vuole una legge su misura ma il giorno dopo si può tranquillamente andare a votare con una legge a turno unico
Con un sistema che è sicuramente più maggiori
Sì sì Presidente però i in questo momento la guerra messo in secondo piano alcune cose uno di questi è il referendum
E non si capisce bene perché piano piano molti partiti si sono defilati
Probabilmente il più ricchi
Fanno cura di un di un di un possibile astensione o o per chi alla fine resta questo voglio di proporzionale all'interno all'interno del di tutte le coalizioni e un'altra cosa che passata in secondo piano elezione del capo dello Stato
Chi che la guerra ammesso si nelle pagine più interno fatto sparire Macchi sicuramente corre seguita essere uno dei problemi per qualche punto sono gli accordi o o c'è ancora la possibilità che ci resti come il Presidente della Repubblica Scalfaro
Mi rimetto Assemblea
Allora non ci sono accordi purtroppo ma non poteva essere altrimenti l'attenzione tutta giustamente sugli eventi bellici sul Kosovo le notizie di
Oggi tra l'altro sono notizie abbastanza preoccupanti per certi aspetti tranquillizzanti per altri la notizia preoccupante poi è stata smentita
Notizia che ha giustamente legittimato gli speciali del telegiornale la Russia che dice attenzione perché state scatenando la terza guerra mondiale poi smentita quella notizia invece adesso anche se Prodi positiva
Kofi Annan il segretario generale dell'ONU che dice ritiri
Milosevic le truppe si sospenda di bombardamenti NATO cioè è doveroso stare molto attenti a quello che sta accadendo nel corso perché alle porte di casa perché è in atto una genocidio senza precedenti quindi io non mi lamento perché la gente oggi più attenta rispetto a quello che era qualche settimana fa alle vicende belliche piuttosto che al referendum o all'elezione del presidente
Non poteva che essere così però è altrettanto vero che il diciotto di aprile è una scadenza davvero di grande rilievo c'è qualcuno che non avendo il coraggio di dire no
Star ripiegando sulla andate bene al mare
Ed è un comportamento vile perché qualcuno lo ricorderà il precedente referendum mi vide su posizioni opposte
Io fino all'ultimo mi battei per il il no perché perché ero convinto di ciò che poi contrario era profondamente sbagliato
Non è un politico oneste anche un politico e quando sbaglia lo ammette dovevamo sbagliati in pieno una valutazione eravamo convinti che il sì quindi l'introduzione del maggioritario determinasse conseguenze opposte rispetto a quello che ha determinato
Sbagliata in pieno la previsione però fino all'ultimo ci battemmo per il no
E prendemmo una batosta di
Eterna memoria oggi il fronte del no non argomenti
Per contrastare l'opinione di chi dice andate a votare votate sì sfrutta la guerra l'indignazione per Milosevic l'attenzione e punta sulla mancato raggiungimento del quorum
Anziché dire votate no perché sbagliato ciò che il quesito referendario chiede dice statevene a casa per fortuna chi in passato disse andate al mare poi
Ha fatto una fine che non auguro ad altri per cui speriamo che almeno da un punto di vista scaramantico chi oggi segue le orme di Craxi abbia una sorte non troppo dissimile da quella che ebbe il leader socialista non ovviamente per riferimenti giudiziari per come dire capacità di interpretare i sentimenti la pubblica opinione ma non c'è ombra di dubbio che oggi noi non ci stiamo confrontando con il fronte del no non abbiamo il timore che non si raggiunga il quorum
Ed è significativo che il capofila della partitocrazia sia diventato Bossi
La parabola di Bossi veramente significativa
Io non l'ho mai avuto in grande simpatia per cui forse sono poco obiettivo quando ne parlo ma non credo di dire una cosa sbagliata se dico che rispetto al punto di partenza
Lega contro la partitocrazia lega contro Roma ladrona oggi abbiamo una lega che non soltanto è la più accanita sostenitrice della necessità di ridare i soldi ai partiti perché la proposta di legge nasce per iniziativa del segretario mista divo della Lega
Ma oggi abbiamo Bossi che è l'unico leader autorevole che dice chiaramente statevene a casa non andate a votare
è una metamorfosi che ovviamente spiega almeno secondo noi la vera natura di quel movimento che non ha progetti non ha idee e soltanto alla ricerca a volte anche confusa di spazi di visibilità e magari anche di qualche facile
Consenso elettorale a buon mercato
Al di là comunque di questo aspetto non c'è ombra di dubbio che se passa il sì una prima ricaduta è proprio sull'elezione del Presidente da Repubblica
Perché la affermazione del sì farebbe chiaramente capire che gli italiani a maggioranza sono per il maggioritario sono per il bipolarismo sono perché il disegno riformista vada avanti
è evidente che poi non può essere eletto dal Parlamento al Quirinale un uomo o una donna che contro il maggioritario che contro il bipolarismo che anziché volere un disegno riformista che va avanti
A l'ambizione più o meno nascosta di riportare indietro le lancette dell'orologio
Non c'è un nesso diretto intendiamoci tra affermazione del sì e nuovo inquilino del Quirinale ma c'è un nesso politico
La vittoria del sì è la dimostrazione di un desiderio che nel Paese c'è ancora il che porterà i partiti che devono eleggere presenta Repubblica a fare scelte conseguenti questo lo dico perché lo ha detto insieme a me il segretario dei Democratici di sinistra
Non è una aspirazione soltanto della destra
è stato Veltroni che in un contraddittorio in un faccia a faccia con me e con altre recentemente ha detto sia ben chiaro che se vincessi la prima conseguenza proprio l'elezione Presidente a Repubblica e questo patto importante un fatto importante se non si raggiunge il sì
è più facile non dico che è automatico mai più facile che al Quirinale salga non un innovatore ma un conservatore o addirittura un restauratore
In questa vicenda aggiungete poi l'evento bellico ed è evidente che lo scenario che già era complicato prima e ancor più complicato oggi quanto alla domanda precisa
Ci sono possibilità concrete che rimanga Scalfaro io continuo a rimanere dell'idea che le possibilità non ci sia
O comunque siano estremamente Remo non è comunque da escludere che con particolari congiunture favorevoli per lui sì riproponga
Un permanenza dell'attuale inquilino nei confronti del quale io ribadisco la indisponibilità di alleanza nazionale a un voto di sostegno perché
L'ho detto tante altre volte ma sento la necessità di ripeterlo anche in questa sede non c'è nulla di personale
Non è vero come qualcuno ha scritto frettolosamente che lo abbiamo accusato di aver violato la Costituzione se fossimo stati convinti di una violazione da parte del capo dello Stato che nel garante della Costituzione avremmo attivato le procedure dell'impeachment
Non c'è proprio nulla di personale molto più semplicemente si è parso
Che in alcuni momenti
Di snodo della politica italiana
Il presidente che secondo la Costituzione vigente deve essere garante da arbitro imparziale abbia avuto un ruolo non di garante di arbitro ma di giocatore di protagonista il che è per carità perfettamente legittimo
Dov'è la distinzione se considerassimo il comportamento di Scalfaro quello pregresso incostituzionale avremmo attivato la procedura di impiccione
E stato costituzionalmente ineccepibile legittimo ma politicamente
Oggetto di critiche o di apprezzamenti quando non si è più arbitri ma sia i giocatori
Si è o applauditi o fischiati
Non c'è stata ombra di dubbio che in molti momenti su Scalfaro vi sono state convergenze ed elogi
E vi sono stati dissensi e polemiche perché se si è non più arbitri ma giocatori si è soggetti come tutti i giocatori agli applausi e fischi questa è la ragione per la quale noi non riteniamo di poterlo nuovamente votare per il Quirinale non perché ci sia un dato personale o perché abbia violato la Costituzione molto più semplicemente perché pensiamo che in certi momenti con un altro presidente Repubblica vi sarebbe stato un evoluzione della politica italiana radicalmente diverso rispetto a quella che c'è stata non ho nemmeno alcuna difficoltà nel dire che in tutti i passaggi nodali a mio modo di vedere Scalfaro ha lavorato con l'obiettivo politico di favorire il centrosinistra
Il che era politicamente legittimo ma rende altrettanto legittima in termini politici un'aspra contestazione nei confronti del capo dello Stato perché fino a quando deve essere garante o lo è per davvero oppure se non lo è
Ebbe ne paga anche le conseguenze
Allora dopo questo breve riscaldamento passiamo le domande vere che sono quelle dei ragazzi pregherei tutti di essere telegrafici sia nel volto sia nella risposta il nuovo dare spazio a tutti Silvia Bettazzi alla prima prego
Non c'è nelle pagine oggi come oggi la che è considerato il miglior politico che c'è in Italia Giorgio richiamo è considerato da molti insomma
Come mai però perché insomma il suo partito non riesce ad Atene verso la gente l'appeal che a lei
Per patire paese mi permette le faccio un'altra domanda che probabilmente l'avranno posta in molti
Con la svolta di Fiuggi primarie di Verona poi con le ha cambiato il suo partito e che cosa invece è rimasto inalterato
Ma la sono il meno adatto a darti la risposta alla prima domanda perché ammesso che sia come tu dici vale a dire che c'è un appeal diverso tra quel che io faccio è quel che fa il mio partito io sono davvero il meno adatto anche perché ti devo dire che se è così è colpa mia
Nel senso che io devo avvertire il dovere di se è così rimuovere le cause che
Rallentano la crescita del partito per cui non è che non ti voglio rispondere non sono in grado di far preferisco invece risponderti seppure in modo indiretto
Alleanza nazionale sta cercando di aprirsi sempre di più
Fiuggi Verona che cosa è cambiato e cambiati innanzitutto almeno nelle nostre intenzioni in rapporto con la società
Recentemente non so se vi è capitato di vederlo abbiamo inventato e poi di fatto trasmettere uno spot che aveva uno slogan avvicina riduce la distanza tra la politica e la gente e va be dice bello brutto
Qual è stata la conseguenza organizzativa di questa idea che siamo il primo partito in Italia che rende possibile l'iscrizione con una telefonata
A Verona dicemmo cerchiamo di fare un partito che non è più il partito degli eletti ma diventa al partito degli elettori
Cerchiamo cioè di far partecipare i tantissimi che già ci votano e magari anche tanti che non ci votano ancora cerchiamo di farli entrare nella nostra casa di renderli protagonisti delle nostre scelte
Perché qualche volta i partiti e quindi anche il nostro risentono di quelle che sono le logiche chiamiamole così locali
Le burocrazie gli apparati il controllo e io non ci trovo assolutamente nulla di male della vita interna dei partiti
Che cosa deve fare un partito che si vuole aprire deve rendere sempre più facile la partecipazione allora chi avrà la bontà di fare un numero di telefono sentirà dall'altra parte la mia voce dice benissimo grazie tipo di scrivere adesso lasci quei dati poi sei richiamato e se
E se non ci sono ovviamente delle controindicazioni documentate automaticamente si è iscritti
Questo per far cosa per avere più iscritti certo anche per avere più iscritti tanto siamo impegnati in una scommessa noi abbiamo rifiutato come sapete una parte del finanziamento ai partiti
Terremo per noi soltanto quelle ottocento lire che la legge già prevedeva per ogni voto vogliamo dimostrare che con una certa politica si può essere anche autonomi da un punto di vista finanziario
Ma l'obiettivo non è soltanto quello di avere più iscritti l'obiettivo è di arrivare per primi a garantire forme di democrazia diretta che noi auspichiamo per il sistema italiano anche all'interno di casa nostra cosa vuol dire
Vuol dire che se va avanti questo progetto al quale teniamo molto
La prossima volta che si farà un congresso nazionale per eleggere il presidente non sarà il congresso dei delegati come fanno tutti i partiti
Sarà il congresso di tutti coloro che sono iscritti e che avranno il diritto di eleggere il presidente del partito così come a livello provinciale non saranno i delegati ad eleggere il presidente provinciale ma tutti gli scritti che eleggeranno direttamente il loro rappresentante chi non conosce la vita dei partiti cibo cosa cambia ti conosce la vita dei partiti Sal contrario che questa iniezione di democrazia diretta di trasparenza di apertura
è il migliore antidoto alla sclerosi dei partiti alla logica che io in casa mia non vedo ecco
Che però può esservi alla logica di gruppi dirigenti che cercano in qualche modo di conservare il loro piccolo privilegio la loro nicchie di potere e accanto a questa forte innovazione
Sempre per dirti che cosa è cambiato le primarie
A Roma le abbiamo già fatte io spero di arrivare quanto prima a dire al mio partito che già largamente convinto estendiamo questo sistema in tutta Italia
E se gli alleati saranno anch'essi della stessa idea facciamo primarie non solo nell'ambito dei partiti ma nell'ambito della coalizione
Carisma delle primarie lo conoscete
Chi sceglie il candidato è sempre comunque la segreteria del partito e allora non c'è dubbio che per quanto possono essere bravi sono brave c'è il rischio dell'errore se al contrario si coinvolge preventivamente il cittadino nella scelta del cuspidato
C'è maggior possibilità di avere rispondenza tra il candidato dell'uninominale e il numero dei cittadini che però deve andare a votare perché
Con una logica proporzionale non c'è alcun bisogno delle primarie ci sono le preferenze poi ognuno sceglie nella con la preferenza quello che è più bravo ma con il collegio uninominale
Se si sbaglia il candidato si perde
Perché quante volte quante volte mi son sentito dire ma siete andate a candidare al collegio quel tizio a volte è successo allora le elezioni primarie sono il modo con cui in un sistema uninominale maggioritario si determina una doppia investitura
I cittadini che preventivamente indicano e le segreterie dei partiti che avallò la decisione dei cittadini
Questa forma di democrazia diretta di maggior trasparenza se volete di interscambio tra i partiti la pubblica opinione secondo me è indispensabile per costruire anche in Italia quel sistema autenticamente bipolare che altri Paesi già conoscono
Che la destra
Sia a detta di molti all'avanguardia in questa ricerca di forme diverse di partecipazione è una cosa che passatemi la presunzione mi riempie e ci riempie di orgoglio perché
Perché siamo riusciti con i fatti a dimostrare quanto fosse falso l'assioma della sinistra cioè la destra è conservazione la destra e mantenimento di privilegi la sinistra al contrario innovazione e ricerca delle
Forme più moderne di coinvolgimento dalla pubblica opinione non è così
Oggi tra i tanti elementi che spiccano nella società italiana è proprio l'esatto opposto rispetto a quello che veniva detto qualche tempo fa oggi se c'è chi in Italia conserva è la sinistra
Se al contrario c'è chi cerca di innovare di andare avanti di sperimentare di rendere più moderno e la destra e questo mi sembra che sia
In un arco di tempo tutto sommato breve uno dei successi più grandi di alleanza nazionale e del Polo per le libertà
Fresca Bartolotti
La in parte ha già risposto alla mia domanda però io le volevo chiedere lo stesso qual è il suo candidato ideale per il Quirinale e quale quello del secondo lei ha maggiori probabilità di vincere prescindendo dall'esito favorevole o meno del referendum
Grazie mi sono imposto una regola della rispetto non partecipo al toto Quirinale quindi io posso e lo faccio volentieri
Cercare di definire un identikit politico programmatico ma non chiedetemi nomi perché non li faccio perché non ritengo serio farlo nel senso che non sta all'opposizione indicare il candidato
La maggioranza è maggioranza
Di qui a qualche tempo ci dovrà dire signori noi abbiamo scelto questo candidato
In quel momento l'opposizione avrà il dovere di dire ci va bene spiegare perché oppure dire non ci va bene spiegare perché partecipare in questo momento alto otto Quirinale significa
Riempire di gioia i giornalisti avere magari anche qualche consenso né i più curiosi ma non assumere posizioni politicamente serrati
Mentre al di là dei nomi ti dico qualche cosa di più sui criteri o se vuoi sul metodo a me ad esempio è piaciuto metodologicamente
Che la signora Bonino sia stata candidata anche per volontà della società
Badate non vuol dire allora Alleanza nazionale appoggia la Bonino vale per la Bonino quello che vale per tutti gli altri non entro nel giudizio di merito
Ma da un punto di vista di metodo beh è la prima volta che si è candidati al Quirinale non perché due-tre signori della partitocrazia si vedono e dicono allora abbiamo scelto Ceccherini no è la prima volta che nella società nascono i comitati per Bonino in questo caso alla presidenza badate quello che oggi è una grande novità sarà di qui a qualche tempo la regola
Perché io di una cosa solo sono sicuro chiunque venga eletto questa volta Presidente sarà l'ultimo presidente eletto dal Parlamento
Perché ormai nella società ma anche nella politica e sempre più diffusa la convinzione della necessità di fare legge il presidente La Repubblica direttamente dai cittadini e questa sarà
Da rivoluzione
Perché tra le tante cose che il presidenzialismo determina c'è anche in sintonia con il sì che chiediamo al referendum unna formidabile spinta verso il sistema bipolare
Oggi che italiani già eleggono direttamente il loro sindaco
Nell'elezione del sindaco c'è la forma più alta di bipolarismo perché è evidente no
Alla fine ci si ritrova con due candidati si sta o di qua o di là elezione diretta e popolare del capo dello Stato sarà un formidabile additivo al bipolarismo si sommeranno inaugura la legge elettorale che esce dal referendum
E allora quello che adesso con la Bonino sembra una grande novità sarà la prassi sarà la regola delle prossime campagne presidenziali ci saranno i comitati spontanei di cittadini
Le candidature nasceranno non perché i segretari dei partiti si mettono d'accordo tra di loro ma perché la società civile magari anche d'intesa coi partiti
Ma non necessariamente esprime delle candidature era da un punto di vista di metodo io apprezzo molto lo sforzo che sta facendo il comitato che sostiene la signora Bonino
Da un punto di vista invece di merito rimanda quello che ho detto prima Presidente deve essere un bipolarista dev'essere convinto sostenitore della democrazia dell'alternanza e quindi del maggioritario deve essere anche ma anche questo l'ho già detto convinto del fatto che un minuto dopo l'approvazione della nuova Costituzione
Che assegna il potere al popolo Age presentare pubblico un minuto dopo chi viene eletto rassegna le dimissioni
Perché è evidente che non si può eleggere un presidente in Parlamento con un mandato a termine
Ma è altrettanto evidente in termini politici che se cambiano le regole e quindi cambia in qualche modo la modalità di elezione del capo dello Stato chi è eletto dal Parlamento un attimo dopo aver firmato la modifica della Costituzione deve anche rassegnare le dimissioni
Consentire al corpo elettorale di indicare il suo successo
Cominciate a mettere insieme questi tasselli dell'identikit e non c'è bisogno che io vi dica se tizio va bene o Caio non va bene perché poi in qualche modo dal tassello dell'identikit cominciate anche capire chi può avere il consenso di Alleanza Nazionale e chi al contrario consenso aveva da sanzionare non l'avrà mai
Francescana lì tutte donne esige benissimo
Non fa
Inglese era
Io volevo chiedere quale a suo parere il futuro del Polo
E poi che premier vedrebbe terre Palazzo Chigi sia in caso di vittoria del Polo che della sinistra
E mica facile questa cioè nel senso che allora guarda io più che il futuro del polo ti rispondo con il mio auspicio perché poi non ho la palla di vetro
E anche qui faccio una considerazione che non ho fatto in tantissime circostanze qual è stata la sorte del Polo negli ultimi tempi purtroppo purtroppo e non per responsabilità precipuo di questo o di quello per responsabilità collettive quindi anche meno
La sorte del Polo negli ultimi tempi è stata quella di perdere nel corso del tempo
Segmenti
Non necessariamente consenso e masse menti di personale politico che aveva acquisito in precedenza ancor più chiaramente polo nasce accordo tra Forza Italia Alleanza Nazionale CCD e lega poi la lega si sfidano
Poi in secondo tempo Dini che era ministro di Berlusconi
Va dall'altra parte poi i abbiamo perso belli c'abbiamo guadagnato Mastella comunque abbiamo perso un altro pezzo insomma siamo riusciti nel corso del tempo
Nel corso del tempo il Polo anziché allargarsi si è ristretto badate questo non ha impedito di vincere perché non sempre il restringimento di come dire soggetti politici significa meno consenso
In molti casi noi abbiamo perso dei protagonisti veri o presunti però poi sono arrivati ugualmente i voti se non fosse così non avremmo vinto le elezioni provinciali a Roma recentissima vicenda
Io mi riferisco a quello che è apparso nella come dire nel nella presentazione dei soggetti che stanno nel Polo
Il mio auspicio quale che partendo dal referendum il Polo inverta la tendenza c'è il Polo riesca ad andare oltre se stesso il vecchio concetto che abbiamo espresso tante volte di cui era portavoce soprattutto Pinuccio Tatarella di andare oltre il Polo cosa vuol dire andare oltre il Polo vuol dire avere la capacità di impegnare politicamente soggetti che fino ad oggi o non sono stati impegnati o addirittura magari erano impegnati dall'altra parte
Anche qui i nomi ma non c'è ombra di dubbio che il sì referendario sarebbe anche un'affermazione personale di Segni
Segna già detto chiaramente di essere disponibile ad un impegno politico contro le sinistre
Guai se il Polo facesse passare l'occasione non dipendere segni nel Polo perché non si può dire a uno che non c'è stato fino ad oggi vieni anche tu in casa nostra ma di mettere il Polo in discussione se stesso dicendo benissimo
Allarghiamoci in qualche modo cerchiamo di far respirare con polmoni più larghi quella che la maggioranza degli italiani che hanno Stasi ministra perché c'è un paradosso politico
D'Alema prima di diventare presidente del Consiglio segretario dei DS disse in una riunione del suo partito ricordate ricompaiono i che la sinistra è minoritaria nel Paese
E che vince soltanto se riesce a dar vita delle alleanze che in qualche modo raccolgono i numeri sufficienti per governare
E allora il centrodestra deve avvertire la necessità di dimostrare che la sinistra è in minoranza nel Paese ma che il centrodestra la capacità di aggregare tutto quel consenso che poi porta ad avere una maggioranza in Parlamento questo cosa vuol dire vuol dire che il futuro del Polo e nella sua capacità anziché interrogarsi sul problema della leadership che a me pare molto astratto problema del Polo è interroghiamoci sulla capacità di avere una strategia per andare oltre noi stessi
Il che vuol dire
Come intercettare il fronte referendario
Come intercettare tutti i movimenti di carattere localistico
Tutta quella miriade di liste civiche che a livello amministrativo non stanno né col Polo né con l'Ulivo come intercettare la profonda delusione che al Nord c'è nei confronti di una lega che non è più nemmeno federalista
Basti pensare a tal punto che in alcune zone si è stata la scissione alle Ali Khamenei
Come intercettare tutta l'area del rifiuto perché nel centro sud oggi vi è un profondo rifiuto nei confronti della politica intesa come tale e cresce l'astensionismo alle problema del Polo non è
Chi sarà candidato premier
Anche perché qui siamo stati tutti chiari nel dire quando torneremo a votare Berlusconi non sarà candidato premier non perché l'ha detto finora ha detto Casini l'ha detto tante altre volte Berlusconi
Il problema del Polo è quello di quale strategia mettere in atto
Fin da questa campagna referendaria per avere la ragionevole speranza quando si tornerà a votare di poter allargare i confini della propria
Se il pollo riesce a fare secondo me ci sono concrete possibilità di tornare in tempi brevi al Governo
Anche perché e qui vado io un po'fuori tema la crisi della sinistra è una crisi innanzitutto di entità
Quello che sta accadendo anche nella vostra città lo dimostra credo in modo inequivocabile
Non è che gli è venuto meno l'apparato di potere lo hanno consolidato nel corso di decenni
Sta venendo meno progressivamente l'identità della sinistra o se volete la sinistra va in mille pezzi perché comincia ad avere identità conflittuali
Questa crisi d'identità porta poi anche alla possibilità quando il Polo è capace di lavorare con una certa strategia di vincere là dove sembrava impossibile
Qualche anno fa sembrava impossibile visti i numeri
Riuscire a governare in Toscana in Emilia
Le ultime elezioni amministrative pur con i ritardi pur con la debolezza pure a volte con le difficoltà del Polo hanno dimostrato che si può vincere in Toscana in Emilia
Ecco perché non deve apparire presuntuosa l'idea di porsi come alternativa vincente nei confronti della sinistra
Anche nelle zone più difficile anche a Firenze anche a Bologna
Magari fin dalle prossime amministrative tra evidente che per riuscirci bisogna sapersi allargare di a saper dialogare con quella parte della città
Che non è mai stata di centrodestra ma che non ha più alcun intenzione di credere ciecamente alla sinistra perché i numeri sono numeri
Allora anziché continuare a dire ma qual è la leadership qual è la politica problema del Polo e di qualità della politica di capacità di parlare a ceti sociali che oggi non credono più a sinistra che sono molto disinteressati sono molto stanchi
E anche la capacità di parlare a quegli elettori cosiddetti moderati che devono rendersi conto che in una coalizione di sinistra finiscono per essere i tappetini della sinistra
Perché a me pare davvero incontestabile che il grande equivoco oggi in Italia non è più né nella destra né la sinistra
Perché la sinistra c'è per carità dico ce ne sono due ormai no c'è una sinistra in qualche modo ideologica antagoniste poi c'è una sinistra socialdemocratica e riformista
L'equivoco né più né meno dalla destra
Fino a qualche tempo fa si si ama sistema italiano il sistema anomalo rispetto all'Europa perché manca la testa già adesso c'è l'anomalia del sistema italiano è al centro perché in Italia c'è qualcuno che continua a pensare che il centro possa essere non come accade in un sistema bipolare
Necessitato a schierarsi con la destra o la sinistra ma al contrario c'è qualcuno che continua a pensare che il centro sia il luogo obbligato del Governo e luogo obbligato di tutte le mediazioni se non si riesce a rompere questa
Falsa convinzione beh è evidente che poi
Si hanno maggiori difficoltà a dare vita ad un sistema politico moderno ed europea
Capo le ultime tre domande al volo perché il tempo stringe messi assieme nell'ordine nell'aria per la Gozzini poi Filippo gli alberelli Francesca Pasinelli vi raccomando domande slash bisogna però devo rispondere anch'io breve
Allora il professor Mario Monti ha detto che l'unico sciopero giustificabile sarebbe uno sciopero generazionali io le volevo chiedere cosa ne pensa di questa affermazioni poi più generali che futuro pensa possa esserci per i giovani in Italia e in Europa grazie
Sì beh lo sciopero generazionale è stato una simpatica brillante intelligente provocazione dialettica cosa voleva dire Monti voleva dire
Attenzione italiani perché se continuate a pensare che il problema sia quello di garantire le pensioni di anzianità commettete un errore il problema italiano è quello di garantire ai giovani la possibilità domani di averla la pensione è un po'il concetto che esprimeva
Ceccherini all'inizio è evidente che per garantirlo bisogna poi anche qui sapersi aprire un po'a quella che è la logica europea
In tanti Paesi d'Europa vi è la possibilità per il lavoratore di ricorrere in modo sostanzialmente
Paritario ad forme integrative di previdenza che sono garantite non dallo Stato ma da assicurazione da imprese private Italy in questo a una arretratezza che deriva torno al collega alcol al ragionamento di prima
Dalla ostilità e dalla volontà di conservazione di una certa sinistra basti pensare atteggiamento dei sindacati ancor più che i partiti di sinistra in Italia i veri
Pilastri della conservazione sono i sindacati di sinistra che non a caso non si pongono più nemmeno il problema
Di garantire il posto di lavoro a chi non ce la
Il futuro dei giovani spera insomma nella prima parte di tutta la serate di averti dato qualche risposta
Gli anni belli ovviamente volevo solo aggiungere che le agenzie di stampa rosa ha battuto la dichiarazione del presidente Fini su Berlusconi e quindi stiamo facendo i giornali di domani regionale vista stesa penso che Ceccherini che potrà essere fiero allora
Voglio averli subito buona sera la domanda come oggetto ancora i giovani pensa che siano per rappresentati a Montecitorio
E non pensa che i giovani devono essere presentati da giovani proprio anche nel senso anagrafico della stessa della parola in quanto sono proprio loro che sulla propria pelle vivono le stesse esigenze le stesse insomma le stesse
Sita grazie si guarda io sono entrato in Parlamento che avevo meno di trent'anni quindi ero all'epoca uno dei più giovani parlamentari e
All'epoca era la eravamo veramente mosche bianche c'era una gerontocrazia imperante oggi è cambiata e le cambiati in meglio perché il numero di giovani in Parlamento è molto superiore rispetto a quello dei primi anni ottanta quando io feci i il mio ingresso a Montecitorio
Va anche tenuto presente per non fare una politica giovanilistica
Che essere giovani è una stagione della vita non è una categoria permanente e quindi è evidente che non ci si può qualche modo presentare come giovani
Francesca Pardi negli ultimissimi
Allora le caratteristiche dei cessare per fare politica in modo serio
Guarda una sola essere seri
Ebbene vista l'ora non voglio intrattiene ulteriormente solo possano tutti tubulosi il primo ponte sullo Stretto Scaramazzi caratura sindaco del Polo per le libertà che ringrazio per la sua presenza al coordinatore provinciale di Forza Italia Paolo Marcheschi
E al coordinatore regionale del CCD Francesco D'Orazio un ringraziamento
Con Lorenzo dal profondo del cuore credo da parte di tutti voi al presidente di Alleanza Nazionale che ho in mente uccellaccio ha scaldato il cuore grazie