"Quale società civile per l'Italia di domani" organizzato da XLIII Settimana Sociale dei Cattolici Italiani dal 16 al 20 Novembre 1999 presso Centro Congressi del'Hotel Royal-Continental, via Partenope 30-44

Sia sempre con voi
Preghiamo
Udì io Potenza immutabile e luce che non tramonta
Volge lo sguardo dell'atto alla tua chiesa Almirante il sacramento di salvezza e compì l'opera predisposto dal nella tua misericordia
Tutto il mondo veda pericolosità che ciò che è distrutto si ricostruisce ciò che invecchiando si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità per grazia di Cristo che principio di tutte le cose
Egli vide regna nei secoli dei secoli
Dal libro del profeta Ezechiele
Così dice il Signore Dio
Quando che avrò purificati da tutte le coppe iniquità
Mi farò riabilitare le vostre città e le vostre
Quella terra desolata che agli occhi di ogni viandante appariva un deserto
Saraghi coltivata e si dirà la terra che era desolata e diventata ora come il Giardino dell'Eden le città rovinate desolate sconvolta ora sono fortificate e abitata
I popoli che saranno rimasti attorno a voi sapranno che io il signora ori perito
Sì signore lo spirito tu ci chiami a collaborare per un mondo rinnovato
Fa che la nostra azione porti alla vera elevazione dell'uomo conforme alla vocazione naturale e storica di ciascuno preghiamo
Benissimo
Tu il cui nome abbiamo spesso disonorato con rinnega menti durezza cecità e pregiudizi
Aiutaci a far risplendere la tua grandezza facendo partecipi quanti più possiamo della liberazione Pasquale preghiamo
Signori
Spirito padre nostro
Sia santificato
Sia
Comincia così
Oggi
Venti rimasti evidenzia
Ci indurre in tentazione mobilitare la città
Benedetto Saint-Just Signore del cielo e della terra
Per tuo dono e germogli anta in Cristo la libertà dei tuoi figli nei sogni che della pazienza e del sacrificio
Tu vuoi che gli uomini
Do perché liberi da ogni forma di oppressione costruiscano per le generazioni presenti e future un modello nuovo giusto e fraterno
Di abitare la terra a te la gloria nei secoli dei secoli
Un benvenuto a tutti diamo avvio ai lavori di questa quarantatreesima Settimana sociale entrando nel vivo nel vivo della problematica
Penso che
La difficoltà maggiore
Di questo nostro incontro stia nell'identificare
Precisamente il problema
Di cui
Trattiamo
E cioè a dire il tema generale quale società civile per l'Italia di domani
Ieri è stato giustamente osservato che
è il primo
Di questo tipo di incontri che abbia un punto interrogativo ciò sta a significare che ci sarà grande libertà di dibattito non ci sono tesi precostituite
Ma che sarà opportuno arrivare a delle conclusioni
E quindi ci auguriamo che dai lavori nascano delle linee di azione di pensiero che possono guidare l'azione dei cattolici italiani nei prossimi anni
Ma l'interrogativo anche il senso di una svolta ossia del fatto che la società civile in Italia si trova a una svolta che spetta anche a noi identificare
Tema quindi
è difficile scivoloso al complesso
E per questo io vorrei ricordare mi permetto di ricordare a tutti che il comitato scientifico
Organizzatore ha preparato un documento linea menta che dovremmo in questi giorni sembra temere sottomano perché è il nostro punto di riferimento la traccia di lavoro
Che servirà a condurre importo questa Settimana sociale
Rappresento qui in qualche modo il comitato scientifico organizzatore
Che
Scegliendo proponendo questo tema scegliendo l'argomento della società civile ha fatto mio modo di vedere una scommessa molto forte e cioè l'idea che si debba puntare di nuovo sulla società civile
Vorrei sottolineare questo aspetto di scommessa scommettere oggi di nuovo sulla società civile
è certamente un grande problema
è un problema perché il concetto di società civile e pago avuto una stratificazione storica molto complessa non sappiamo bene a che cosa ci riferiamo molti lo usano se non tutti ma i significati sono differenti
Scommettere su questo soggetto che chiamiamo società civile
è certamente problematico è certamente rischioso ma tutta la tradizione delle settimane sociale dei cattolici italiani si sono sempre rifatte a questa fonte ispiratrice che la società civile e quindi si tratterà di capire come oggi noi possiamo richiamarci a questa fonte ispiratrice diversamente dal passato
Quindi un caveat iniziale se mi consentite cioè cercare di non ricadere
In vecchi schemi è vero che da sempre parliamo di Società Civile
Che tutte le settimane sociali hanno in qualche modo ha rievocato il primato della società civile ripartire dalla società civile e così via
Ma dobbiamo anche renderci conto che la situazione storica è profondamente diverso da è profondamente mutata muterà sempre di più e quindi dobbiamo attrezzarci con dei nuovi strumenti per comprendere che cosa è questa società civile oggi cosa potrà essere domani
Vorrei sottolineare anche che il tema non è in polemica con lo Stato come sempre diciamo i non cattolici ci rimproverano di fare ma che invece la scommessa sulla società civile in vista di una seria riforma dello Stato
E tuttavia rimane questo interrogativo profondo questa società civile a cui ci appelliamo esiste realmente
Quali ne sono le forze quali sono sono le debolezze
E insieme allora la scommessa che il comitato scientifico organizzatore affatto
C'è anche una sfida che viene raccolta
E lo sfida per cui la visione teologica la visione religiosa
Possa essere la matrice di una nuova società civile
La sfida cioè che ci viene dal fatto che l'ispirazione cristiana posso generare una nuova cultura una nuova pratica di Società Civile
Dunque una scommessa è una sfida una sfida per a vedere come dire nella fede cattolica nella dottrina sociale della Chiesa una nuova ispirazione di mutamento sociale di guida di un cambiamento sociale che necessario che inevitabile
Dicevo prima che questo è stato un filone tradizionale delle Settimane Sociali effetti dalla prima settimana sociale a Pistoia nel mille novecentosette a Napoli nel mille novecentonovantanove lo chiudiamo apriamo si apre e si chiude tutto un secolo che ha raccolto per così dire nelle testimonianze di queste Settimane sociali
Credo che se guardiamo le cose da questo punto di vista storico della prospettiva storica c'è di che pensare
Pistoia mille novecentosette Napoli mille novecentonovantanove chiudiamo il Novecento con questa settimana sociale nella consapevolezza che tre settimane sociale hanno segnato la storia dei cattolici italiani nel Novecento
E con questo per quanto modestamente tutti noi ma sentiamo l'urgenza compito storico di aprire addirittura un nuovo secolo nuovo millennio con una riflessione che porti avanti questa tradizione
Gloriose tradizioni Settimana sociale che si sono disperate al pensiero di di Toniolo di Sturzo di Maritain
E rilanciare una prospettiva che come dicevo deve però essere nuove
All'inizio del Settimane sociali già si parlava della società civile in termini di libertà civili e sono i cattolici che rivendicavano la libertà in particolare educativa ma non solo quella
In uno Stato risorgimentale che poi si è fatto fascista
Che non è stato certamente benevolo con i cattolici
Cattolici hanno avuto certamente questo rapporto difficile con lo Stato unitario pur con lo Stato fascista
Certamente è una questo una lunga storia che nel caso qui di ripetere ma che ha condizionato e condiziona pesantemente ancora oggi
Il senso con cui noi rivendichiamo le libertà civico
E vorrei dire oggi la libertà umana in quanto distinte superiori più profonde delle mere libertà civili
Ma certo in questa storia una cosa
E sicura e cioè che c'è stata una progressiva
Espropriazione della società civile
In vari modi in varie forme
In vari periodi
Con vari tipi di ideologia e con vari tipi di fenomeni storici anche indipendenti dalla volontà dei singoli
è accaduto qualcosa che ha svuotato progressivamente la società civile
E oggi se noi ci ritroviamo con una società civile frammentata dispersa anche particolaristica debole questo certamente dovuto al fatto che per tutto un secolo non è stata posta attenzione al problema di una costruzione seria fondata di una società civile
Capace di per così dire legittimare lo sta per fondare lo Stato ma a partire da una propria autonomia da una propria identità
Bensì attraverso una cultura idealistica che ha permeato l'Italia voi nella versione gentiliana voi nella versione gramsciana la società civile è sempre stata vista in funzione dell'egemonia politica io credo che sia questo il punto che noi dobbiamo cominciare
Rovesciata
Il punto fondamentale
Che il documento nel comitato scientifico organizzatore solleva e precisamente questo uscire da una cultura hegeliana che pensa la società civile in funzione dell'egemonia politica o di una come dire sintesi statuale che priva la società civile di una propria autonomia di una propria identità
E in effetti questo è il processo storico che oggi si deve compiere in Italia e che non è stato ancora portato seriamente
A tema
All'estero dopo la caduta del muro di Berlino dopo l'ottantanove se è stato un una larga discussione
Nuove pratiche di società civile in Italia si parla certamente molto di società civile ma in modo retorico in modo piuttosto vago spesso in maniera riluttante
Abbiamo dunque un nuovo contesto
Storico contesto storico che se ne avrei molto brevemente in questi termini fine della Democrazia cristiana e quindi dell'unità politica dei cattolici
Pluralismo nelle scelte politiche ritiro della delega morale ai partiti politici
Processi di globalizzazione
Erodono la sovranità degli Stati nazionali e anche in generale del dei sistemi politici locali
Crisi dello stato sociale che non riesce più a garantire i diritti sociali dal centro e che anzi si fa interprete di un dinamiche individualistica dei diritti civili
Quindi va ridiscusso
Il rapporto fra società civile e sta però è tutta la configurazione della società che in gioco
Perché abbiamo una discontinuità forte con la modernità
Una modernità che ancora con noi che ha dato molti frutti ma che ormai in una crisi probabilmente irreversibile
Dobbiamo quindi ridiscutere la configurazione complessiva della società e quindi il mercato l'atteggiamento verso il mercato il ruolo delle sfere di privato sociale il ruolo della famiglia e come combiniamo tutto questo nei principi che attraversi principi di sussidiarietà e di solidarietà
In condizioni di complessità
Inedite dal punto di vista storico
Questo io credo sia il nostro argomento non prendo ulteriore tempo per ricordare che soltanto che la struttura del convegno è molto per così dire coerente nelle sue e sui vari momenti questa mattina affrontiamo l'analisi della società civile la constatazione descrizione la presa d'atto di ciò che accade quello che emerge fare poi domani la valutazione di questi fenomeni alla luce traduzione sociale della Chiesa e quindi per passare
Scusate oggi la seconda sessione del pomeriggio quindi domani mattina un terzo momento le proposte per la nuova Società Civile
Quindi i lavori di gruppo quindi le conclusioni sono momenti che segnano un percorso molto preciso
Avremo questa mattina tra relazioni trenta minuti l'una
Due relazioni umbra e che è una terza relazione prego chi vuole intervenire di scriverei compilare il foglio che trova in cartelle di alzarlo ci sono alcune persone che li raccoglieranno le porteranno qui al tavolo
Di modo che si possono poi ordinare gli interventi delle domande che saranno fatte dalla lattea conti microfono
Abbiamo tre relatori
Innanzitutto il professor Giuseppe Dalla Torre magnifico rettore della LUMSA che inizierà i lavori della mattinata con sua relazione morto anche lui la parola grazie
La debolezza della società civile italiana storicamente molte ragioni
Età venisse certamente non secondari sono quelle che possono essere ricondotte
Generalmente l'esperienza giuridica istituzionale che si è sviluppata nel corso dell'ultimo secolo e mezzo
Si tratta di ragioni che sono in parte di carattere generale comuni a tutti i Paesi che hanno avuto vicende analoghe al nostro e che parte invece sono tipiche nel nostro Paese
Tra le prime ragioni ricorderei in particolare l'affermazione nell'età moderna di una forma di Stato in cui lo Stato guarda la sovranità come gabbia della società
E quindi immesse in e inserita incise la pretesa di vin serrare nello Stato l'intera società civile con le sue articolazioni in gruppi i suoi rapporti le sue funzioni
è nota la diffidenza ad esempio che i codici civili dell'ottocento e del novecento hanno ad esempio nei confronti del fenomeno associazionistico
Sul piano dell'organizzazione sociale e istituzionale in questa concezione di Stato porta ad un processo di accentramento di centralizzazione di burocratizzazione che sacrifica le Autonomie locali sociali
Sul piano della produzione normativa porta ad un corpo di leggi unico unitario uniforme in tutto lo Stato
Il diritto diventa strumento delle ragioni della politica
Il diritto viene ridotto al solo diritto positivo al solo diritto nazionale sostanzialmente al solo diritto pubblico
Viene meno per la funzione che la società per secoli aveva svolto nella produzione del diritto nella partecipazione alla produzione del diritto
Esistono però delle ragioni che sono propriamente italiano
Ragioni che appunto hanno reso particolarmente debole più debole che in altri Paesi la non so Società Civile
Al riguardo si deve rilevare che la vicenda italiana nell'età liberale prima metà del fascismo poi ha portato per ragioni diverse ad una distinzione netta
E qualche volta anche ad una contrapposizione fra Stato e società
Conducendo al primato del primo lo Stato sulla seconda
In particolare nell'età liberale mi pare di poter rilevare
Tre aspetti tra i tanti primo
L'esigenza di integrare omogeneità omogeneizzare realtà assai diverso e che nasce dal processo di unificazione nazionale
O se vogliamo l'esigenza di forgiare una identità nazionale dietro le imprese militari e politiche riunificazione
Porta tra l'altro ad una sostanziale situazione di monopolio dello Stato nella scuola questa è una delle ragioni di quella situazione che abbiamo ancora oggi innanzi e naturalmente questa creazione di un sostanziale monopolio della scuola
Da parte dello Stato porta inevitabilmente a far perdere nel tempo la concezione di una scuola come espressione delle comunità locali delle loro articolazioni come espressione della società civile
Un secondo aspetto che mi sembra saliente dover sottolineare è quello relativo alla prese dello Stato tra la fine dell'ottocento e primi del Novecento ad una concezione sociale
Ad un sia pur timidamente passaggio a forme di stato sociale
E anche questo avviene singolarmente attraverso una compressione e in qualche modo una violenza nei confronti della società civile ricordo in particolare la famosa legge Crispi mille ottocentonovanta sulle opere pie
Con la quale in sostanza si vende ad la il Cisaria stata Lizzano e tutta quella realtà vicentine di decine di migliaia di associazioni e fondazioni che erano nate appunto come espressione della società civile nel corso dei secoli al fine di creare una rete assistenziale o di beneficenza pubblica nazionale quindi un espropriazione
Forte della società civile da parte dello Stato
Vorrei ricordare ancora che la legislazione eversiva del che va dal mille ottocentocinquanta al mille ottocentonovanta per noi cattolici
Tristemente nota ben nota
In sostanza può anche leggersi dal punto di vista storico
E giuridico istituzionale come il l'esito di un conflitto tra un'élite liberale
Al potere e diciamo
La Società e diciamo
I mondi di questa società che erano ancora fortemente legati ad una cultura cattolica
In sostanza questa legislazione eversiva può anche essere letto a con la tendenza da parte della classe al potere a limitare restringere la influenza dalla galassia delle formazioni sociali espresse dal cattolicesimo
Tutte le vicende degli enti ecclesiastici soppressi
Nell'età del fascismo
L'assolutizzazione dello Stato il suo primato sulla società hanno radici troppo note per dover essere qui ricordate
è stato richiamato poc'anzi quella Radice hegeliana che all'origine di tutto questo io vorrei soltanto ricordare per quanto riguarda ma storie vicende che ci toccano da vicino come il Concordato del mille novecentoventinove
Non
Risolse il problema delle opere via sostanzialmente non risolse
Del tutto il problema della scuola
Ed è interessante vedere come il grande vero grande conflitto che ci fu tra Stato e Chiesa dopo il Concordato fu quello del mille novecentotrentuno
Per l'Azione cattolica cioè per una espressione della società civile particolarmente significativa e rilevante
Con l'avvento dalla Costituzione si pongono a livello di principio e normativo le premesse per un mutamento della situazione
Sappiamo benissimo come la Costituzione tenda ricentrare l'ordinamento sulla persona umana piegando lo Stato al suo servizio e restituendo conseguentemente spazi e funzioni alla società civile
Basti ricordare il riconoscimento delle formazioni sociali contenuto nell'articolo due
Il riconoscimento delle Autonomie locali di quell'articolo cinque l'attenzione per le minoranze linguistiche all'articolo sei l'ampio riconoscimento per le comunità religiose di cui agli articoli sette otto
Le disposizioni sulla famiglia società naturale di quell'articolo ventinove e trenta
L'autonomia delle università e delle altre istituzioni di alta cultura articolo trentatré ultimo comma
Le disposizioni sui sindacati sui partiti politici articoli trentanove quarantanove le disposizioni in materia economica specie laddove si riconosce la funzione sociale della cooperazione accatta a carattere di mutualità articolo quarantacinque
Quindi la Costituzione da un ampio spazio
Accanto a questo va ricordata la disposizione chiare su contenuta sempre l'articolo due dalla Costituzione che parla dei doveri inderogabili di solidarietà
Doveri inderogabili di solidarietà che vengono poi articolate nel corso del testo costituzionale in specifici dove l'esperienza giuridica di cinquant'anni dimostra però che il progetto costituzionale ha trovato sul punto una limitata attuazione
Se stiamo già parlando di società civile di problemi di Società Civile evidentemente perché questo progetto non è stato pienamente attuato anzi è stato molto parzialmente attuato molte sono le ragioni tra di esse è stato ricordato il dominio di culture eterogenee sul a quelle sottese al testo costituzionale in particolare una cultura statuali Istica
Che è stata veicolata soprattutto dal forte influsso che nella nostra società ha avuto il pensiero gramsciano
Io aggiungerei da giurista il peso di una cultura giuridica dominante a dei postulati del positivismo giuridico
Quel positivismo giuridico che invece la Costituzione aveva rimosso già dall'articolo due parlando di riconosce i diritti inviolabili dell'uomo
Parlerei ancora da giurista di una sorta di vischiosità istituzionale normativa che si verifica e che ben conosce chi appunto si occupa di studi giuridico istituzionali
Tra il testo costituzionale l'ordinamento generale
Per tornare agli esempi da cui sono partito basti pensare che in campi di tipica espressione della società civile quali l'assistenza e la scuola la legge Crispi per l'assistenza è ancora in vigore quindi del mille ottocentonovanta
E le norme che disciplinano le scuole private sono ancora quelle data date dal fascismo quelle relative al riconoscimento legale la parificazione pareggiamento quindi siamo in un apparato normativo che
Anteriore alla Costituzione e disegno certamente diverso
Le ragioni della in attuazione o della parziale attuazione del progetto costituzionale sono forse anche legate alla realtà di una società civile asfittica
Asfittica perché fino ad allora è troppo lungo impedito ad esprimersi e a sperimentarsi non sempre e seppure con le dovute eccezioni ha avuto in sé la forza di scardinare il sistema normativo e istituzionale ereditato dal passato
Favorendo così la piena attuazione del disegno costituzionale
Questa società civile debole non di rado si eccolo Gionata in una cultura assistenzialistica
Secondo la quale le libere espressioni della società dovrebbero essere sorretta dallo Stato questo è un punto un passaggio assai delicato perché credo che siamo ancora in molti casi succubi di questo tipo di concezione
Qual è la situazione attuale
Vediamo innanzitutto partendo dal piano istituzionale dal quadro istituzionale
La situazione attuale sembra essere caratterizzata sotto il profilo giuridico da una sorta di schizofrenia fra realtà sociale in realtà ordinamentale
Nel senso che la prima mostra segni di crescente vitalità e di continua rivendicazione di spazi di autonomia anche se non sempre manifesta un forte Toso sociale solidale
La seconda al contrario sembra in molti casi opporre ancora una sostanziale resistenza
Vero è che non sono mancate come si vedrà innovazioni importanti sia sul piano istituzionale che su quello normativo ma pur sempre si tratta di innovazioni parziali spesso timide talvolta contraddittorie
Si deve riconoscere comunque che soprattutto nell'ultimo decennio anche sotto la crescente pressione che da più parti urge per una profonda riforma dello Stato ci sono utili interventi innovatori di indubbio rilievo
In questo contesto devono essere ricordate a mio avviso in particolare in modo particolare le rilevanti riforme in materia di amministrazione regionale e locale
Contro le nude in tre importanti leggi in parte di riforma in parte di delega la cinquantanove del novantasette la centoventisette del novantasette la centonovantuno del novantotto
Si tratta di provvedimenti che rimodella no significativamente i poteri regionali e locali secondo tre linee direttrici Primo il passaggio per quanto attiene le materie di competenza legislativa regionale dal principio della concessione a quello della riserva
Secondo l'omologazione per quanto attiene alle competenze amministrative di Regioni Province Comuni delle funzioni trasferite e delegate o attribuite che vengono conferite tra l'altro secondo il principio di sussidiarietà
Terzo l'allargamento della categoria degli enti locali comprensiva di enti come le università alle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza ed altri
Si tratta di un processo riformatore che intende svolgersi secondo il principio di sussidiarietà in senso verticale nel quale cioè vengono trasferite a livelli diversi competenze poteri e funzioni
E nel quale a un certo punto si tocca anche in qualche modo la società civile viene in qualche modo ad essere coinvolta la società civile significativo punto il caso delle IPAB cui prima ho fatto riferimento
Degna di segnalazione nel senso del collegamento tra società civile e pubblica amministrazione centrale e periferica mi pare la espansione della figura dei difensori civici
Quella legge centoventisette del novantasette attribuisce tra l'altro alcuni poteri di controllo amministrativo sugli enti locali
Ancora a fronte del progressivo venir meno del ruolo dello Stato come unico regolatore del sistema
Mi pare rilevante anche l'espandersi delle autorità amministrative indipendenti che si collocano in una borsa in posizione di terzietà rispetto agli organi governativi
Anche se si tratta di una categoria eterogenea ed ancora non sufficientemente vagliata sul piano dell'esperienza concreta
E tuttavia bisogna ammettere che ad oggi nonostante i questi innovazioni che mi paiono significative
In relazione al rapporto Stato Società Civile dicevo bisogna però ammettere che ad oggi il bilancio delle riforme continua ad essere particolarmente negativo
Emblematico il fallimento dalla commissione bicamerale eppure il problema delle riforme istituzionali appare del tutto centrale soprattutto per quanto attiene alle riforme apporto da portare alla cosiddetta forma di Stato
E qui infatti che si giocano i rapporti tra Stato e cittadini fra autorità pubblica e libri espressioni della società civile
A livello costituzionale pertanto si debbono trovare nuovi e diversi meccanismi capaci di dare soggettività e piena cittadinanza le formazioni sociali
Che costituiscano concreta ed efficace attuazione del principio di sussidiarietà inteso non solo in senso verticale cioè come riparto di competenze fra soggetti pubblici ma anche e soprattutto in senso orizzontale
Cioè come regola dei rapporti tra pubblico e privato
Ma la valutazione del quadro istituzionale sarebbe incompleta se non si facesse riferimento al sempre più accentuato processo di integrazione europea di cui l'Italia parte si tratta di un processo che incide sulla concezione della sovranità dello Stato ereditata dal passato e l'intesa come monopolio assoluto nell'esercizio dei poteri a cominciare da quello normativo
In particolare dopo il Trattato sull'Unione europea di Maastricht del mille novecentonovantadue
Si è dato luogo consistenti cessioni di sovranità in ambiti assai rilevanti quali la politica economica e monetaria la politica estera e della difesa la cittadinanza europea
Con i suoi riflessi anche nella composizione degli organi elettivi degli enti locali
Il bilanciamento tra interventi comunitari competenze nazionali vuole essere assicurato come noto dal principio di sussidiarietà secondo quanto previsto dallo stesso trattato
Resta da vedere tuttavia se ed in quale misura tale principio sarà capace di contenere la forza espansiva che ha fino ad oggi contraddistinto l'azione della comunità
Così come resta da vedere se tale principio verrà applicato non con finalità meramente efficientissimi che ma nel suo diretto nel suo originario valore nella sua autentica valenza di strumento diretto da armonizzare persona formazioni sociali e pubblica autorità
Nella creativa partecipazione alla garanzie dalla promozione del bene comune
Sotto questo profilo il processo di unificazione europea pone allo stato attuale delicati interrogativi soprattutto in ordine alla formazione di Doni strumenti istituzionali capaci di garantire un'adeguata democraticità nei processi decisionali comunitario
Il quadro normativo
Naturalmente Lando per accenni e frammenti altrimenti ci sarebbe voluto ben più tempo della mia zona che mi è concessa
In ordine alla promozione della Società civile nelle sue diverse espressioni anche il quadro normativo presenta nel suo complesso ambiguità e contraddizioni
Il linea generale si deve registrare una crisi del diritto positivo accerto
L'elefantiasi della legislazione statale e regionale così come delle fonti normative secondarie
Il degenerare della tecnica di legiferazione
La contraddittorietà dei comandi contenuti nelle diverse fonti normative
Ha progressivamente indebolito la conoscibilità del diritto e con esso la certezza stessa del diritto
Esemplare al riguardo la vicenda del Codice civile sostanzialmente derubricato dalla funzione centrale questa era l'idea degli illuministi l'idea in base al quale poi è nato il codice civile dalla funzione centrale di legge comune
Legge generale di legge unica tendenzialmente eccezionalmente derogata da leggi speciali
Mentre oggi il Codice civile ridotto la funzione marginale di legge cui si ricorre solo laddove la legislazione speciale non abbia provveduto
Ma ancora più esemplare in materia penale il fatto che il farraginoso il contraddittorio sviluppo della legislazione ha indotto la Corte costituzionale
Ad incrinare l'assolutezza del principio secondo cui ignorantia legis non esclusa tra non si può invocare l'ignoranza della legge
A propria scusante
Essa infatti la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo l'articolo cinque del Codice penale che poneva questo principio nella parte in cui non prevedeva tra le cause si esimenti della responsabilità penale
L'ignoranza non evitabile della legge
Si tratta solo di esempi che peraltro mettono chiaramente in evidenza il venir meno di capisaldi del moderno Stato di diritto e soprattutto sono indice di una grave crisi di legalità
Per fare fronte alla situazione di disfunzione per numero e per incoerenza del sistema legislativo si è ricorso ad alcuni rimedi
Tra essi merita di essere menzionato il processo di delegificazione ricorderà in particolare l'articolo venti dalla legge cinquantanove del novantasette
Che coinvolge non solo le amministrazioni centrali dello Stato ma anche quelle locali da Ottone
Tale processo viene a toccare significativamente ambiti di esperienza della società civile ed enti ed è in in grado di costituire un fattore di recupero da parte di questa di spazi di autonomia
E tuttavia anche qui vedete come sono tutti i processi ambivalenti dalla doppia faccia
E tuttavia anche qui si tratta di un processo che potenzialmente reca in sé elementi negativi nella misura in cui la crescente rilevanza del potere regolamentare che segna la delegificazione può dare forme può dare luogo a forme inedite di dirigismo
Contro le quali tra l'altro si dimostrerebbero deboli sistemi di tutela contro un regolamento non si può ricorrere per esempio la Corte costituzionale
L'esempio più evidente almeno che io personalmente per ragioni di deformazione professionale ho davanti agli occhi in maniera chiarissima è quello del processo di autonomia di un delle università
Processo di autonomia dell'università in sostanza significa in qualche modo lui riportare tendenzialmente almeno queste istituzioni di cui appunto la costituzione all'ultimo comma del trentatré garantisce l'autonomia
Alla società alla società alla società civile
Ma questo processo di autonomia che è positivo che è da apprezzare che da valorizzare
Avviene attraverso una delegificazione che porta il governo a disciplinare l'università attraverso il Regolamento cioè attraverso uno strumento che Zibido lo Stato centralizzato burocratizzato
Stato lista dirigista
E contro il quale ci sono pochissime difesi
Quindi siamo in un certo senso è un paradosso si va in una direzione ma si usano degli strumenti che sono incongrui Rispetto la direzione verso la quale ci si può
Un potente fattore di innovazione dell'ordinamento viene dalla ricordata partecipazione del nostro Paese al processo di unificazione europea
E ciò non solo perché esistono fonti normative comunitarie direttamente applicabile all'ordinamento nazionale
Ma anche perché quest'ultimo ha comunque sollecitato nel senso delle innovazione sia dati di carattere politico che da provvedimenti amministrativi giurisdizionali posti dagli organi comunitari
Si tratta di fattori di innovazione che possono svolgere un ruolo importante nel favorire il superamento delle chiusure stato listi che e che da un secolo e mezzo caratterizzano l'ordinamento italiano e nel favorire di conseguenza lo sviluppo della società civile
Penso ad esempio che la situazione singolare dell'Italia in materia scolastica non potrà resistere a lungo all'impatto con la integrazione europea in cui il sistema scolastico è completamente diverso
E tuttavia anche qui il Trattato di Maastricht così come il Trattato di Amsterdam del novantasette
Che tra l'altro ha dato avvio alla fase decisiva della nascita dell'unione economica e monetaria com'è noto sembra emergere da questi trattati tuttavia piuttosto l'individuo singolo come produttore e consumatore
Che non l'individuo partecipi di una molteplicità di formazioni sociali e come parte di relazioni che non sono solo di carattere economico
In diversa prospettiva si deve pure considerare che il processo di frammentazione etica della Società in molti campi sensibile ai valori come ad esempio quelli della bioetica rende difficile o addirittura ostacolo il legislatore nello svolgimento del ruolo suo proprio
Con l'effetto che non di rado per il mancato intervento legislativo sulla base del generalissimo principio secondo cui è lecito tutto quanto non espressamente proibito dalla legge
Si afferma con la prassi un diritto non scritto che contraddice Abeni pur costituzionalmente garantiti penso in materia di procreazione assistita
E nei confronti del quale peraltro non è tecnicamente esperibile alcun rimedio
Contro il far west della procreativo e non si può ricorrere alla Corte costituzionale perché è un diritto non legificate quindi evidentemente c'è uno strumento in meno di garanzia in questo ambito
è necessario trovare nuovi modi di partecipazione dei soggetti sociali alla produzione del diritto positivo la società civile deve tornare ad essere un luogo di produzione del diritto
Questo è un passaggio importante che lascio eventualmente poi al dibattito su cui si potrebbe discutere molto ecco la concezione stato olistica del diritto ha privato la società civile
Della partecipazione alla produzione del diritto
E quindi naturalmente anche qualche modo gli ha tagliato le possibilità poi di avere un ruolo positivo
Importante da svolgere all'interno dell'ordinamento affronto del mutamento in atto nella realtà italiana della morfologia del politico la società civile sembra reclamare con sempre maggiore evidenza un ruolo pubblico
Si tratta di un fenomeno che pone in crisi la tradizionale identificazione del pubblico così come del politico con lo Stato
In questo senso si hanno alcuni significativi indicatori come ad esempio nel disegno di legge
Che peraltro assai discutibile su tutti i punti di vista sotto gli altri aspetti sulla parità scolastica quello di cui si discute negli ultimi tempi
Dove è esplicitamente riconosciuto alle scuole paritarie l'esercizio di un servizio pubblico
Vediamo qualche esempio in particolare in ambiti particolarmente sensibili
Se si assume paradigma per l'organizzazione sociale il principio di sussidiarietà in particolare come regola delle relazioni fra soggetti paritetici delle funzioni pubbliche
Cosiddetta sussidiarietà in senso orizzontale si deve riconoscere che nell'odierna realtà italiana sussistono alcuni ambiti di particolare sofferenza primo Primo direi nel caso della famiglia
Nei confronti della quale la Costituzione esprime nella maniera più esplicita e più chiara la sussidiarietà nell'articolo trenta dalla Costituzione è evidentissimo il il principio di sussidiarietà là dove si dice che lo Stato interviene solo nei casi di incapacità dei genitori
Si sostituisce al loro ruolo solo in questo caso
Ebbene noi sappiamo che il nostro ordinamento
In tutti gli ambiti dalla scuola i servizi sanitari e servizi sociali in materia previdenziale e così via considero Conte sì o continua generalmente a considerare l'individuo astratto dal suo concreto essere un gruppo familiare
La famiglia non è contemplata come soggetto sociale e politico basti pensare al ruolo tutto marginale che ad essa riservato nella scuola anche nell'attuale processo di autonomia
Che sembrerebbe più garantire come dire la categoria docente i presidi manager it e i docenti che non la che non i genitori che non la famiglia
Secondo ambito di sofferenza è quello della della squadra
è inutile rifare qui tutto un percorso che è ben noto io vorrei soltanto richiamare l'attenzione su un punto che mi sembra assai significativo
La scuola di Stato è condotta su un processo di autonomia
è un fenomeno positivo è un fenomeno da apprezzare è un fenomeno da favorire
Quanto meno è positivo da apprezzare da favorire semper autonomia si intende in senso proprio una riconduzione della scuola la società
Una riconduzione della scuola la società civile la scuola come luogo in cui la società la comunità locale si si ritrova e si esprime
Altrimenti il processo di autonomia è soltanto una forma verbale per indicare soltanto un decentramento forte
Che è cosa diversa
E tuttavia se questo processo
Si svolge dei termini cosiddetti sia questi obiettivi cioè ricondurre la scuola la società civile
è evidente che appare contraddittorio il non varare compiutamente istituto costituzionale dalla parità scolastica cioè significherebbe dare con una mano e togliere con l'altra
Muoversi in un certo senso ma nello stesso momento mantenere invece a margine del del sistema scolastico pubblico del sistema scolastico integrato proprio quelle scuole paritarie che sono per definizione per antonomasia
Le luogo ed espressione di autonomia e di società civile
Terzo il mondo del volontariato
Mondo del volontariato ha avuto una buona legge del mille novecentonovantuno duecentoventisei e tuttavia anche in questa legge a me pare che si colgano in alcuni passaggi
Alcuni elementi che sono di derivazione del modello che potremmo dire statalistico in particolare laddove pare che le organizzazioni di volontariato
Siano chiamati ad intervenire nel momento in cui lo Stato non è o non è più in grado di provvedere e non viceversa come vorrebbe il principio di sussidiarietà
Quindi anche la buona legge sul volontariato tuttavia si presta ad una concezione capovolta la sussidiarietà che finisce per negarne la anima la sostanza
Migliore la legge trecentottantuno del novantuno sulle cooperative sociali anche se deportata limitata
Più attenta al riconoscimento di spazi alla società civile nel quadro di una sala sussidiarietà e la recente Richie piena delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale
Decreto legislativo quattrocentosessanta del novantasette ma anche qui mi pare di dover rilevare il limite fondamentale che è dato dalla preminente se non esclusiva attenzione ai soli profili fiscali delle realtà sociali in questione
Mentre è chiaro che parlare di società civile e parlare di organizzazioni non lucrative di utilità sociale significa fare un discorso ben diverso
L'altro giorno il Presidente della Repubblica a riunito intorno a un tavolo tutti i rettori delle università romane quindi c'ero anch'io
In sette eravamo è cominciato un dialogo molto interessante
Nel quale a un certo punto è il Presidente della Repubblica ha detto ma insomma voi dovete attingere dalla società dai mondi vitali dell'economia dalla società civile quelle risorse che lo Stato oggi non può più dare il modello americano il modello che conosciamo
Al che io sono intervenuto detto sì questo è vero ma abbiamo una legislazione che in realtà non è premiale in questo senso non favorisce non aiuta e soprattutto non abbiamo una cultura anche a ragione di questa legislazione in questo senso
è evidente che qui ci troviamo in qualche modo ingabbiati in una situazione che a metà tra il vecchio sistema d'un sistema nuovo che però non decolla perché non ci sono i presupposti normativi favorevoli a questo tipo di Deco le diversità negli Stati Uniti si mantengono tutti con finanziamenti privati sono tutti enti non lucrativi
Da noi basterebbe pensare ne pagavamo ieri dei regolamenti di contabilità che vengono imposti alle università per rendersi conto di come poi la autonomia dell'università finisca per essere più un flatus vocis che non una realtà sostanziale
Ancora vorrei ricordare in senso positivo in questo caso più positiva in questo caso la legge duecentottantuno del novantotto sulla disciplina dei diritti dei consumatori e degli utenti che consente una ampia rappresentanza della società civile
Meno soddisfacente invece la legge duecentotrenta del novantotto che ha dettato nuove norme in materia di obiezione di coscienza
E questo soprattutto a causa di una forte centralizzazione della organizzazione del servizio civile ma soprattutto in relazione a una sostanziale discrezionalità nell'ammissione delle organizzazioni che intendono concorrere l'attuazione del servizio civile
Mediante l'attività degli obiettori di coscienza
In una filosofia sottesa che pare più di supplenza che non di sussidiarietà
Ma l'aspetto per certi aspetti più emblematico delle contraddizioni che si vivono a livello normativo e dato dal
Terreni non sul terreno dei mass media
In questo ambito come si sa c'è una legge la duecentoventitré del novanta che è stata diretta o
Ne significativo pluralismo ne ha impedito il consolidarsi del settore televisivo di un sostanziale duopolio attenzione un duopolio tra stato e mercato cioè in cui la società civile non esiste
Infine forse vale la pena ma mi avvio mi avvio a concludere per scadenza dei limiti di tempo
Di ricordare la problematica complessa della cittadinanza
E qui non solo nel senso come dire più nuovo più moderno più avanzato quello portato avanti dei sociologi soprattutto di una più piena partecipazione di tutti alla vita sociale e politica ma qui dire poco nel senso stretto tradizionale cioè la cittadinanza in relazione grandi fenomeni migratori e e dei migratori
E qui abbiamo delle innovazioni importanti penso alla convenzione di Strasburgo del novantadue penso alla legge del novantaquattro a duecentotré che hanno dato che ha dato parziale attuazione esecuzione alla Convenzione stessa
Penso alla legge quaranta del novantotto in relazione al diritto dei non cittadini a mantenere ore acquistare l'unità familiare nei confronti dei familiari stranieri e così via
Anche qui siamo dinanzi però leggi che pur avendo come dire delle finalità positive da un lato manifestano delle volontà di centralizzazione delle funzioni di verifica di proposta di consulenza emarginando le comunità locali dall'altro sembra avere poco presenti popolo quella realtà delle associazioni di volontariato cioè quindi di espressioni vitali e forti della società civile che sostanzialmente fino adesso si sono fatti carico di un fenomeno assai pesante e assai drammatico per tutti anche per il nostro Paese come potete vedere e concludo il quadro giuridico è un quadro assai variegato è assai problematico a fronte di una Costituzione dalle potenzialità non adeguati Man adeguatamente sviluppate sussiste un complesso normativo di istituzionale e generalmente non favorevole ad una società civile
La quale appare invece ricca di fermenti esigono un bene una ben diversa ed attenta considerazione ma più recenti interventi del legislatore sembrano aprire significativi spazi e soprattutto di schiudere più promettenti orizzonti
Vi ringrazio
Abbiamo tutti apprezzato l'interesse di questa relazione di cui io vorrei semplicemente sottolineare
Due aspetti che ritengo importanti nell'excursus storico giuridico istituzionale del prossimo dall'attore appare chiaro che
Nella nostra Costituzione almeno nei principi generali
Una società civile è delineata ma questa non è stata attuata
La cosa non è di piccolo conto soprattutto se si considera quanto lui sostiene giustamente a mio modo di vedere cioè che l'impianto della legislazione che di fatto poi nella vita ordinaria regola la società civile
E ancora tale da espropriare la società civile gran parte perché risente del periodo tre costituzionale
E in parte perché continua
A essere prodotta in termini che sostanzialmente via questo spirito di Società Civile che nella Costituzione
Dunque qui c'è un punto di discontinuità forte che bisogna prodursi perché mai la legislazione continua a espropriare nella società civile nonostante i principi generali della nostra Costituzione
Consente e anzi chiedano di cambiare registro rispetto a quello che è stata l'impostazione chiamiamola così statalista prego costituzionale tre quarantotto
Questo non è una domanda di poco conto
Sulla quale tutte le forze sociali culturali politiche devono essere chiamate a misurarsi secondo aspetto che vorrei sottolineare che la relazione del flusso d'autore a mio modo di vedere
Dimostra l'estrema lealtà
Che il mondo cattolico a avuto età nei confronti dello Stato lo Stato costituzionale
Per cui non si capisce come mai
Sussista quello che in maniera
Acuta io credo l'amico Ernesto Galli Della Loggia chiamo una sorta di interdetto che lo stato italiano nelle sue élites i liberali tradizionali diciamo apporto nei confronti dei cartoni
Interdetto che si vede ogni giorno quando i cattolici chiamati a responsabilità istituzionali
Sia posizioni di governo opposizione nelle massime cariche dello Stato devono per così dire dismettere la propria identità cattolica in quanto l'esercizio della funzione dell'istituzione
Statuale impone
Che esse venga per così dire esercitata togliendosi quindi in un certo senso rimuovendo questa identità
Io vorrei sollevare questo problema perché se è vero che i cattolici hanno la massima lealtà nei confronti dello Stato
Per la lealtà alla Costituzione vigente per una realtà che non è solo formale ma sostanziale
E culturale Dean credo profondo nelle ragioni di questa società di questa convivenza è anche vero allora che deve capire questo interdetto nei confronti del mondo cattolico
E come può cadere questo intervento a mio modo di vedere solo se definiamo una sfera pubblica in cui tutti i soggetti di Società Civile
Hanno diritto a iniziative
Del genere che quel professor dalla Torre si riferiva inclusa l'autoproduzione normativa l'autoregolazione l'autonomia sociale
Che sono appunto diritti nell'eguaglianza dei soggetti compongono la Società civile certo entro e delle regole comuni che sono poi le regole del patto costituzionale
Ora qui c'è una sfida di enorme portata evidentemente lo spirito di una società civile nuova che si una sfera pubblica
Dove successi producono beni pubblici dall'educazione servizi a tutto ciò che può essere definito un bene pubblico in cui non sia necessario dismettere togliersi la propria identità culturale
Ma dove invece questa identità sia la garanzia di una democrazia più maturo
Non so se cogliamo la forza di queste argomentazioni che sono state avanzate in maniera così intelligente da professore dall'atto che e che io ho per così dire interpretato il mio modo per esplicitare
Ciò di cui stiamo parlando
Perché se non identifichiamo i notizie siamo sempre attorno al proprio cambiamo leggermente il programma
Do ora la parola al professor Mauro Magatti in quanto da suor Enrica Rosanna terrà una relazione sulla questione femminile
Nella nella terza come terza relazione della mattinata in quanto argomento in qualche modo sui generis più specifico anche se di vastissima portata ma più specifico
Dopo la relazione come dire giuridica istituzionale sul coordinamento dell'intera società la parola del sia un sociologo professor Magatti che docente di Sociologia economica
Dell'Università Cattolica di Milano il quale per così dire ci farà una relazione
Sociologica che cerca di identificare gli elementi di forza e di debolezza della società civile in Italia di dare c'è un'interpretazione di che cosa noi sociologicamente oggi dobbiamo intendere per società civile
E quindi ci aiuterà in una lettura dei fenomeni sociali a lui la parola
Grazie
Testo scritto che avete in mano e molto lungo contiene anche una serie di dati
Per cui oggi farò l'esposizione necessariamente più sintetica
Era interpreterà o le cose scritte secondo un percorso che mi risulta più facile dato il tempo a disposizione
Parto con una brevissima presentazione a brevissima introduzione generale dicendo che ci sono molte buone ragioni per parlare di società civile oggi
Anche al di là dell'attualità politica e sociale italiana sono darà ragione come dire
Epocali
Forse esagerando perché sono in crisi alla fine del ventesimo secolo gli assetti socio politici contemporanei
Per almeno tre ragioni diciamo così problemi di efficienza e legittimità che son state causate dagli assertivo affaristi
La crescente asimmetria
Tra processi economici e culturali da un lato e processi politici dall'altro
L'indebolimento delle solidarietà nazionali che riemerge la distanza identitarie a nazionali di fronte a questa situazione il termine società civile viene evocato un po'da tutti in una maniera molto indistinta
Il risultato è che il termine non vuol dire più nulla diciamo così tutti la usano
A loro modo io credo che il primo caveat perché ha veramente a cuore la sosta civile sia tentare almeno di evitare l'indistinzione corrente rispetto al concetto di società civile all'indennità che ne seguono
Rampazzo l'approccio che qui verrà seguito
Si fonda sull'idea che la società civile in Piquet almeno tre dimensioni costitutive
La prima dimensione fa riferimento a quella che Martin Buber chiamò in maniera efficace secondo me principio sociale cioè l'idea che gli omini semplicemente sono capaci di agire di intendere e di volere diciamo così e di associarsi
La vittoria sociale fatta sostanzialmente che prima di tutto di identità individuali e collettive di memoria di obbligazioni la città civile da questo punto di vista e luogo della libertà del radicamento del pluralismo sociale
Senta società civile non c'è vita sociale diciamo così è il secolo che stiamo chiudendo c'ha fatto vedere quanti sono stati i tentativi di negare questa questo elemento di base dalla vita sociale
La seconda dimensione quello che la responsabilità nel duplice senso di rispondere di risponde delle proprie azioni e rispondere a corrispondere a qualcuno rispondere di qualcuno
La responsabilità e la disponibilità di farsi carico dei problemi delle questioni comuni e da questo punto di vista la società civile ricostituisce continuamente le basi della solidarietà sociale
La terza dimensione quella capacità auto regolativa
In una società complessa l'autonomia della società dalla politica si fonda in ultima istanza sulla capacità
Abbia otto regolazione del campo sociale secondo propri principi di infrazione ditta enorme attività
In tale prospettiva la società civile costituita dalla proprietà di soggetti capaci di azione autonoma e di autoregolazione e orientati a risolvere problemi a soddisfare esigenze comuni
E se espressione dalla capacità degli uomini di relazione tra di loro
Tra loro capacità di associarsi e di prendersi cura gli uni degli altri a partire dall'assunto che nonostante la straordinaria potenza i sistemi astratti che caratterizzano il nostro modo di vivere prima fra tutti la burocrazia il mercato
Tendono a provocare problemi di senso di legittimità di efficacia che sono l'iniziativa dal basso può concorrere ad attenuare
Detto questo occorre credo rendersi conto delle difficoltà che il termine società civile introduce partendo dall'affermazione molto dura diciamo così la società civile non è un utopia anarchica anti istituzionali sta
Ma è piuttosto l'espressione di una ricerca di equilibri diversi e migliori tra livello dell'esperienza personale l'appartenenza collettiva gli assetti istituzionali
A partire dalla convinzione che senza istituzioni non si può vivere ma che le istituzioni da sole non esauriscono ne soddisfano la vita degli uomini
Ciò che intendiamo oggi per società civile si definisce peraltro rispetto a quel complesso di condizioni istituzionali che sono a che alla base della modernità
E in particolare è stato mercato ciò che chiamo qui sinteticamente opinione pubblica riproduzione tre identità culturali
E tuttavia senza senza riferimento a queste dimensioni noi non sappiamo parlare di Società Civile
E tuttavia la società civile e da queste stesse istituzioni della modernità continuamente minacciata è se esiste in quanto si pongono una storia degli uomini queste strutture istituzionali e da queste strutture continuamente minacciata
D'altra parte la società civile è un fattore certamente di libertà e pluralismo l'abbiamo visto prima
E il luogo dell'autorganizzazione del risorse sociale diffusa ma al tempo stesso la stasi vile corre sempre il rischio di trasformarsi in un fattore di frammentazione conflittualità
Laddove i suoi soggetti non riconoscano il vincolo di reciprocità che li lega una comune collettività
Perdendo così l'ancoraggio a ciò che noi chiamiamo bene comune
Ecco dunque quello che si può chiamare il doppio paradosso della sta civile espressione del principio sociale la società civile si definisce rispetto ad alcune condizioni istituzionali che però continuamente la minacciano
Originata dalla ricchezza dalla vita sociale essa può potenzialmente svolgere una funzione d'integrazione della libertà ma ciò non espone sempre a rischio di diventare fattore di frammentazione particolarismo da questo punto di vista la sosta civile
Corre
Si afferma solo quando si riesce a stabilire un equilibrio tra le spinte verso l'autorganizzazione della società le pretese regolative degli apparati istituzionali il riconoscimento da parte dei soggetti sociali dei vincoli di reciprocità
Derivante dall'appartenere a comunità più grande
è in questo come dire sentiero stretto che c'è lo spazio per una società civile sensata
A partire da questa come dire
Impostazione prospettiva io cercherò di dire alcune cose evidentemente molto sintetiche un poco di etica mente sulla situazione a tagliare sulla situazione italiana
Partendo dall'affermazione così molto elementare che forse condividiamo per buonsenso tutti quanti cioè che la sua stessa simile italiana e allo stesso tempo debole e forte
Da un lato è forte nel senso che era fitta rete dei soggetti sociali la prima vera ricchezza del paese e cercò di far vedere
Come si fonda questa affermazione
Ma al tempo stesso la società civile italiana è debole e cioè in un duplice senso
Primo la sua vitalità si produce non sempre e spesso non per colpa sua in contrapposizione all'organizzazione istituzionale statuale
Secondo la sua presenza ecco irregolare e la sua capacità autore curativa insufficiente
Ciò genera quella particolare configurazione fatta di dinamismo privato di disordine pubblico di cui credo tutti noi facciamo quotidiana quotidiana esperienza
Il problema è che ciò indebolisce le componenti più sane classe sta civile e gli stessi apparati istituzionali finanza finendo per intrappolati in una sorta di circolo vizioso
Bassa fiducia nelle istituzioni forte dinamismo privato scarso rispetto delle regole diffusione di comportamenti opportunistici perdita del vincolo di reciprocità comune e via discorrendo
Ecco io credo che il problema sia riuscire a spezzare questo circolo vizioso
Evidentemente come tutti i circoli viziosi bisogna trovare un punto da cui partire
Andiamo con ordine vediamo quelli che sono Pasquali che possono essere considerati i punti di forza
A partire da
L'idea di fondo che il punto di forza hanno tutti a che fare col diffuso radicamento degli attori dalla società civile italiana il primo di questi punti di forza e io credo la famiglia benché indebolito la famiglia rimane ancora il substrato relazionale culturale su cui poggia l'asta civile italiana
La famiglia il primo soggetto sociale in grado di soddisfare tutte e tre le dimensioni costitutive della sta civile
Pluralismo e libertà responsabilità e solidarietà capacità autore coattiva
Ma su questi idea in Italia non tutti sono d'accordo in realtà io credo che il contributo civilizzato io chiamiamolo così che la famiglia svolte in molte zone del Paese è fuori discussione così come il contributo la allo sviluppo economico e sociale del Paese
D'altra parte lo ricordava anche ieri Fazio nella sua prolusione la famiglia continua a essere uno straordinario agenti rilegatura tra le generazioni e una rete primaria di sostegno socializzazione regolamento regolazione regolazione dei comportamenti individuali
Il contributo che la famiglia non può essere negato né si può essere
Né si può oggi sosta mezzi seriamente sostenere la contrapposizione tra famiglia e spirito civico c'è però un paradosso che vorrei sottolineare qui nonostante questo e nonostante l'alto grado di fiducia di cui quest'istituto gode presso gli italiani di qualunque diciamo così colorazione politica o culturale il valore della famiglia non è riconosciuto né a livello culturale né a livello istituzionale
Di fatto la famiglia rimane un tema a forte caratterizzazione ideologica e ciò le impedisce di diventare parte del patrimonio culturale condiviso
Cioè del patrimonio civile comune diciamo così e da qui che nasce la debolezza
Istituzionale nei confronti della famiglia che naturalmente indebolisce la famiglia stessa io credo che la famiglia tirano in questo momento sia sotto una pressione molto violenta diciamo così che la porta
Verso la destabilizzazione interna soprattutto verso il suo risse Chimento diciamo così i dati che gli erano citati rispetto alla capacità protettiva degli italiani sono il segno di una pressione molto forte su quasi Istituto per la sosta civile
Il secondo punto di forza Errico tessuto imprenditoriale e associativo che opera a livello locale
Sul versante economico vorrei solo qui richiamare il ruolo decisivo per il nostro modello di sviluppo avuto il sistema delle piccole e medie imprese a base locale
Povere di grande impresa dobbiamo il nostro benessere a quelle forze imprenditoriali che nascono e crescono in ambiti locali di produzione economica di relazionalità sociale e politica
Caratterizzate da elevata fiducia e da una straordinaria disponibilità al sacrificio e alla cooperazione e cioè
Dentro al le aree locali di sviluppo c'è molta Società Civile
Per quanto riguarda il versante associativo
La crescita di quello che viene chiamato associazionismo sociale e che in parte ha sostituito quello tradizionale di stampo politico sindacale e che si muove principalmente in ambito sportivo ricreativo culturale ambientale socio assistenziale
Va nella direzione di radicarsi nel territorio con la diffusione di esperienze di partecipazione e corresponsabilizzazione
La promozione di nuovi periti la salvaguardia del patrimonio ambientale il sostegno delle nel all'ingresso nel mondo del lavoro sono alcuni pratiche contraddistinguono questa realtà
Questo mondo dell'associazionismo sociale presente alcuni tratti distintivi
Primo grande autonomia rispetto a riferimenti tradizionali soprattutto rispetto alla politica e cioè l'associazionismo sociale sembra mostrare quando in una certa allergia nel confronto tra politica
Secondo centralità dell'esperienza diretta del fare in prima persona per misurarsi con problemi reali
Più ancora che sull'identità o sull'appartenenza queste realtà mettono l'accento sull'esperienza e sulla competenza sono il fare e saper fare che contano si partecipa perché si fa mentre non c'è grande interesse per il rapporto con le istituzioni politica
Terzo centralità dalla dimensione espressiva
Chi entra a far parte di quello che chiamiamo che chiamato successivi sono sociale non lo fa tanto per difendere un interesse quanto per esprimere la dimensione propria personale che altrimenti rimarrebbe inespressa
E più che obiettivi di natura economico politica queste persone sono mosse della ricerca di autorizzazione e della ricerca di una migliore qualità della vita propria e altrui
E in questo modo io credo che viene rivisitato uno dei tratti tipici della tradizione italiana pro del localismo
A fronte di una debolezza dello Stato nazionale nello svolgere un ruolo integrativo rispetto ai valori civili la società locale svolge di fatto una funzione surrogatoria creando le basi per un senso di partecipazione e corresponsabilità diffusa
Ma il problema anche qui è che oltre alla tradizionale forte disomogeneità territoriale in un'epoca di globalizzazione il localismo se lasciato a se stesso e al di fuori di un progetto
è facilmente preda di spinte involutive che rischiano di sospinge hanno verso la rimessa in discussione del vincolo di reciprocità con comunità più ampia io credo che l'esperienza di questi ultimo decennio sia molto esplicita da questo punto di vista
Il terzo punto di forza a che fare con la straordinaria crescita del volontariato del privato sociale che di fatto costituisce una delle principali novità nella vita sociale italiano degli ultimi vent'anni
Di fatto questa esperienza radicato una sub cultura minoritaria ma molto ampia disposta ad assumersi una responsabilità dirette concreta nei confronti dei settori più strati della società
Il volontariato è genuinamente espressione del senso di socialità
Che è molto diffuso nella popolazione italiana la quale con risorse proprie si autorganizzati tra per sopperire alla carenza dello Stato nella soluzione di alcuni problemi sociali
La specializzazione del del volontariato è molto netta dato che tre quarti di organizzazioni opera nel settore dei servizi socio assistenziali e sanitari dunque si tratta di un fenomeno che si caratterizza per l'attenzione alle fasce deboli della popolazione
Peraltro volontariato il privato sociale sono dure alta contigue ma distinte
Secondo le stime disponibili sono sempre evidentemente approssimative insieme l'attività che vanno sotto questo nome di privato sociale terzo settore è in grado di assorbire circa due per cento dello cooperazione totale
Circa novanta per cento del personale retribuito o volontario opera in tre aree assistenza sociale sanità e istruzione
Le cooperative sociali sono sicuramente un fenomeno importante degli ultimi anni l'ultima rilevazione ne ha contate circa quattro mila con un aumento negli ultimi anni a cavallo tra il novantatré e novantasei dell'ottanta per cento
A differenza del volontariato le cooperative sociali hanno un forte legame col sistema istituzionale
Dato che l'ottanta per cento delle cooperative vende i propri servizi e l'amministrazione dello Stato entrerà nel bilancio il sessanta per cento delle entrate deriva da convenzioni con contributi pubblici
Il terzo settore peraltro non coincide con questo aspetto più noto come dire
Più evidente ci sono ma molte altre come dire
Soggetti che fanno parte di questa realtà forse meno noti ma altrettanto importante ci sono enti privati riconosciuti ente struttura associativa associazione di categoria che detengono la rappresentanza giuridica di particolari categorie di invalidi enti pubblici nazionale struttura associativa fondazioni sociali e quant'altro
Comunque i campi di maggiore presenza sono quelli per la sanità dell'assistenza sociale oltre a quelli già educazione scolastica e della formazione professionale in quest'area il mondo cattolico come è noto svolge una funzione estremamente importante
Quello che si può dire sul volontariato il terzo attore che in Italia questa dimensione costituisce una realtà assai rilevante dal punto di vista sociale economico
E si esprime una straordinaria ricchezza capaci di dar vita a una pluralità di soggetti sociali che di fatto costituiscono una struttura portante del Paese in particolare nel settore Dellas della sanità di cui sono una infrastruttura indispensabile
Ciò che accomuna il vecchio e il nuovo in questo ambito
La scarsa chiarezza nei rapporti con lo Stato e così come sono confusi confini tra ciò che è pubblico ciò perché ciò che è privato
E questa incorporazione di fatto senza adeguato riconoscimento nel sistema di welfare che crea le notte difficoltà e anche come dire che è oggetto della discussione che sempre a cento lire qui
Nell'insieme questi tre elementi famiglia tessuto imprenditoriale associativo locale
Volontariato e terzo settore danno vita a una realtà diffusa spesso nascosta dotata però di notevolissime qualità e alto imprenditoriali non solo di tipo acquisitivo ma anche solidaristico
E con una straordinaria capacità di muoversi negli interstizi negli spazi lasciati sguarniti degli apparati amministrativi ed economici
Tuttavia al di là di questi punti di forza si devono registrare anche le debolezze devasta civile italiana a partire da due gravi assenze
La prima senza con la prima debolezza fa riferimento all'ambito economico
Negli ultimi anni entrato come vivente
Nell'uso corrente l'espressione economia civile cosa possiamo dire a proposito dell'Italia esiste un'economia civile
A prima vista Natale domanda retorica diciamo così nel senso che le risposte senz'altro positiva lo sforzo anche conflittuale di formalizzazione dei rapporti di lavoro di mercato è stato enorme negli ultimi decenni e risultati che sono sotto gli occhi di tutti
Ma detto ciò restano diversi aspetti problematici e lecito almeno quattro
Il primo
Nonostante tutto in Italia lavoro nera l'economia informale rimangono su livelli troppo alti l'Istat stima che la quota di lavoro nero rispetto la quantità totale di lavoro utilizzata la sistema produttivo sia passata dal novantadue novantasette dal tredici al quindici per cento
E al sud si ipotizza diciamo così non lavora su quattro un lavoratore su quattro si è irregolare
Secondo i livelli di corruzione criminalità rimangono intollerabili mente levati
Legata al degrado politico amministrativo tale pratiche possibile però quando il ceto imprenditoriale e professionale per certa imposizione rinuncia in parte o in toto la propria autonomia per dico il per diventare ancillare al potere politico
Purtroppo si deve constatare la propensione di una parte consistente del ceto imprenditoriale del nostro Paese a non rispettare le regole e a cercare le scorciatoie per raggiungere i propri impianti oggettivi
In alcune regioni poi questo problema come noto si infatti si intreccia con quello dalla criminalità organizzata
E ciò rende evidentemente tutto ancora più difficile
Terzo le tendenze oligarchica collegate anche a ruolo dello Stato dall'economia
Un'economia che privilegia le stanze segrete dove prendere decisioni che hanno effetto sull'intera comunque le attività rischia di essere assai poco civile
Una più autentica democrazia dei mercati un più convinto pluralismo economico finanziario una maggiore trasparenza nell'agire imprenditoriale aiuterebbero molto ad attenuare quel clima di diffidenza di conflitto che spesso avvelenando il clima economico di molti settori del Paese
Quarto la debolezza degli ordini professionali le tendenze porterà corporative
Sugli ordini professionali dobbiamo dire che mentre da un lato godono la delega esclusiva per quanto riguarda la regolazione dei propri mercati ingressi e tariffe in poi informazioni purtroppo non sempre sono in grado di come dire svolgeva la loro funzione civile
E invece si comportano come semplici gruppi di interesse tendenzialmente chiuse corporativi disposti anche provocare danni alla collettività pur di garantirsi propri vantaggi di parte
In troppi casi la regolamentazione degli ingressi si traduce ancora oggi una semplice barriera all'entrata che avvantaggia chi opera in un certo mercato o al più i loro figli
A dispetto del gran numero dei di imprenditori operatori economici che agiscono professionalmente nel rispetto delle regole
E con senso di responsabilità sociale l'organizzazione tradito economica nel nostro Paese rischia di essere per alcuni sospetti una palestra per comportamenti illeciti incivile
E l'autonomia dei soggetti economici dalla politica è ancora insufficiente
Al di là della generica che realtà coloro che vogliono più mercato e coloro che chiedono più stato e l'organizzazione concreta della concorrenza tradito economica che deve essere messa all'ordine del giorno
Non tutto peraltro in questo ambito economico il fermo voglio qui ricordare almeno due esperienze che seppur piccole vanno nella direzione di incivili dire nostro settore economico
Il primo è la prima esperienza e la nascita di associazione in difesa del consumatore in Italia sono storicamente molto deboli
Il secondo fenomeno sono le esperienze nel campo dei prodotti verdi del commercio equo e solidale del risparmio etico anche queste
Indica una strada importante verso l'inserimento di questa sfida
La seconda senza riguarda quella che potremmo chiamare la riproduzione culturale o il luogo in cui i soggetti si confrontano e maturano le proprie identità le proprie idee cosa possiamo dire a questo proposito l'esperienza del nostro Paese
Io credo che una stazione italiana tale questione possa essere tradotta con riferimento due tematiche la prima riguarda la scuola che la secondo il sistema di informazione televisiva si tratta di due questioni molto diverse che però a ben guardare alla radice condividono lo stesso problema
Nel secondo dopoguerra Sira televisione se la scuola hanno rappresentato due colonne portanti di una sorta di progetto di morte modernizzazione unificante diciamo così portata avanti dalla classe politica alla scuola la tv di Stato fu demandato il compito di educare la società in questo ambito la nostra esperienza storica davvero antitetica rispetto all'idea di società civile il problema è come passare da una stazione in cui esistevano solo attori pubblici ad uno nella quale sono gli attori Dell'Asta civile a diventare protagonisti
E noto che a partire dagli anni settanta il modello andati in panne ma destino di questi due ambiti è stato divergente la scuola rimasta pubblica la televisione ha subito una trasformazione strutturale con l'ingresso delle emittenti private
Gli effetti di questa trasformazione sono state ambivalenti
Credo che si possa dire che entrambe le vie seguite appaiono inadeguate per la scuola il problema semplicemente non è stato risolto diventando col tempo terreno di scontro politico ideologico invece che unire questo problema rischia di dividere il Paese e la sua cultura civica
Per la televisione non si è stati capaci di superare il monopolio statale salvaguardando la dimensione pubblica dalla comunicazione assetti più sensati aspettano ancora di essere trovati
E pur tuttavia detto a chiare lettere che occorre superare presto l'anomalia italiana dalla scuola statale l'esperienza in campo televisivo deve insegnarci qualcosa sul modo in cui gestire questo passaggio
Si potrebbero fare delle considerazioni sul sulla situazione sullo stato diciamo così della dell'informazione televisiva in questo Paese che vi risparmio diciamo così
Credo che si possa dire onestamente che i benefici dietro la trasformazione abbandona il superamento del monopolio forse ancora li aspettiamo
Io credo che la vicenda che la televisione ha molto da insegnare a chi parla di società civile in Italia
Certo il primo indispensabile passo è come dire battere lo statalismo e creare lo spazio per il pluralismo culturale
Ma in un'epoca in cui la frammentazione culturale e lo lo Bigatti d'azione dell'economia sono tendenze molto marcate occorre superare lo statalismo sapendo che la sfida è già un'altra
In primo luogo in ambiti come questi c'è il problema di creare le condizioni affinché il pluralismo non accentui la frammentazione sociale i soggetti che le veramente si organizzano per operare in questa sfera attrarre produzione culturale
Devono riconoscere di appartenere a una collettività più grande
Da cui derivano obblighi e vincoli al proprio per aree pre esempio la televisione privata in Italia non nel passaggio da tre Giuseppe attività che non è stato riservato come dire uno spazio degli spazi delle quote tre trasmissioni a servizio pubblico
Si pensi alla scuola come reagiremo visto che vengo da Como se tra qualche anno vinta la battaglia la scuola libera dovessero nascere scuole musulmane in questo Paese
In secondo luogo occorre vigilare affinché non prevalga semplicemente il più forte distruggendo così sul nascere il pluralismo sociale
Si pensi ad esempio la vicenda delle televisioni locali un elemento importante di pluralismo e di vitalità che potenzialmente la capacità di fare emergere quell'aspetto così importante nella cultura del Paese che localismo
Al di là dei problemi di qualità gravi la fragilità finanziaria di queste emittenti le ha rese di fatto o terminali di centri di potere nazionale o ha finito con il creare monopoli informativi locali
Infine c'è il tema della responsabilità trattare l'informazione o fornire un servizio educativo non può essere equiparato la produzione di un qualunque altro bene
Dunque dare spazio la stasi dire non può voler significare semplicemente passare da un padrone il potere politico a un altro padrone potere economico
Al di là la contrapposizione pubblico privato questo passaggio va valorizzato per rafforzare la specificità e l'autonomia delle diverse sfere sociali
Le quali devono essere messi in condizione di organizzarsi secondo regimi autonomi propri capaci di valorizzare tutte le energie professionali diffusa
In sede di conclusione questa analisi mi porta a sottolineare tre questioni generali
La prima riguarda il rapporto tra società civile istituzioni pubbliche e nota la debolissima fiducia da parte dei cittadini nel confronto tra istituzioni pubbliche
Purtroppo in questo Paese troppo spesso le istituzioni pubbliche più che al rispetto delle regole socializzava l'opportunismo alla furbizia
L'istituzione appaiono poco credibili non solo perché non sanno fare ma perché sono il luogo spesso del particolarismo dell'arbitrio di solito celato dietro il paravento per la correttezza formale
Ciò favorisce la persistenza di Strategy opportunistiche anche gli stessi soggetti per la società
Il problema io credo che come tante esperienze anche passate estere insegna no l'uscita dello statalismo non è mai facile per la società civile perché dentro noi stessi vile perché lo statalismo diciamo così radica comportamenti
Che corrodono la stessa società civile
E di questo io credo che bisogna tener conto
Nonostante il tema dei rapporti tra Stato e società sì al centro da riflessione pubblica tanto ormai moltissimi anni e al di là di qualche segnale positivo che specie in sede locale si registra la logica di fondo che caratterizza il nostro paese non è stata ancora scardinata il rapporto tra pubblico e privato è tutt'altro che risolto distinguiamo tre aspetti
Primo il ritiro dello Stato da una serie di attività che possono essere meglio svolte da soggetti privati è una delle condizioni perché questo rapporto migliore
In questo modo però si introduce chiaramente un tema politico perché non ci si può illudere che un tale mutamento possa venire in modo spontaneo senza tensioni e resistenze
Ma questa consapevolezza non deve a mio modo di vedere spingere i soggetti della Stasi dire accelera la tentazione di fare politica in primo per interposta persona
Ciò significherebbe perpetuare la dipendenza della società dalla politica che mi sembra aver capito se un tema sano così che non ci piace
Secondo nel recuperare e valorizzare il contributo dei soggetti sociali e nel creare contesti di senso di libertà occorre non dimenticare mai a riferimento al bene comune e i vincoli di reciprocità di appartenenza a una comunità più grande
Ogni rivendicazione di libertà va accompagnata con la riaffermazione esplicita delle obbligazioni che l'autonomia fa nascere Terzo occorre costruire spazi pubblici non statali il che significa creare una cultura del pubblico non statale
Ciò può fondarsi solo su comportamenti virtuosi quotidiani fatti di rispetto delle regole lealtà rispetto reciproco senso del dovere per il ruolo e la funzione che si sono Coppa i soggetti dalla sua civile consapevoli del loro ruolo non possono derogare dal rispetto delle regole e dall'assumersi sino in fondo con le responsabilità diffuse che si vogliono non più a carico dello Stato la sua amministrazione
La seconda questione riguarda la necessità di superare le assenze
La società civile commetterebbe un grave errore se scegliesse di rintanarsi in un ambito ristretto e riparato della vita sociale abbandonando il resto d'arte del del terreno
Come si è cercato di mostrare in sfere importanti come quelle con nomi Ca'entrare produzione culturale l'autonomia effettiva dei soggetti della Stasi dire e la loro capacità di autoregolazione rimane insufficiente
Affinché la società civile si rafforza in questo Paese c'è bisogno di recuperare un'accezione civile che non si esaurisca nel solidale ma che riconosca e pratichi l'idea che la sta civile esiste nei diversi ambiti dalla vita sociale
Il che è un altro modo per dire che non è accettabile verdure proprio ruolo dalla società civile alla funzione di di rigenerazione della solidarietà ad una sorta di settore separato dalla vita sociale
Occorrono piuttosto sì una più spiccata attitudine di autorganizzazione sia la più incisiva capacità regolativa dei comportamenti individuali
La terza questione riguarda la garanzia dell'autonomia e la specificità dei vari ambiti sociali superando la contrapposizione pubblico privato dove il pubblico sta per Stato e privato sta per mercato
Se c'è una lezione che dobbiamo trarre doganale sociale contemporanea è che l'autonomia sociale non è confinata ai meccanismi di mercato
Essa si fonda piuttosto sul riconoscimento di una pluralità di sfere sociali se alla salute all'educazione all'arte la ricerca la comunicazione ognuna delle quali è portatrice di una logica costitutiva specifica che va salvaguardata
Il rischio è che mediante la privatizzazione cosiddetta questi ambiti sociali siano liberati dal dominio della politica e delle burocrazie amministrative senza però trasformarsi in regimi otto nomi propri
Secondo la logica che la privatizzazione il legame con la politica nel rimpiazzato da quello con l'economia nella prospettiva dalla Stasi dire invece uscire dello statalismo e molto di più e di diverso che scatenare le forze di mercato
Il problema liberare le energie professionali relazionali umane nei diversi settori e creare le condizioni per una loro efficace autoregolazione nel rispetto dei vincoli economici e dell'obbligazione politiche e ciò che prima dell'attore diceva
Parlando dalla capacità di produzione produzione del diritto da parte dei soggetti sociali
E dunque l'incongruità del rapporti con tutte queste tre sfere istituzionali stato mercato opinione pubblica una delle bollette più grave della Stasi viene italiana
Per modificare questa situazione occorre pensare la società civile non come un settore a sé stante ma come qualche cosa che lega insieme
Di viti che trasforma se ne è capace gli ambiti istituzionali da cui distinta ma di cui ha bisogno per poter esistere
Soprattutto in una fase come questa i soggetti dell'asta civile in Italia devono essere costruttori di fiducia pubblica quando la fiducia e poca non c'è altra strada se non l'assumersi la responsabilità di corre qualche rischio in più adottando comportamenti di rottura rispetto al passato volti a rompere quel circolo vizioso di cui siamo tutti prigionieri
E per questa ragione che la sta si dice non Popular sine successi importanti che è stata in grado di ottenere primo fra tutti la crescita del volontariato del terzo settore
Occorre lavorare per modificare alcuni dei rapporti costitutivi dalla nostra società nell'economia nell'istruzione nell'informazione
Naturalmente questo sembra un progetto come dire al di là la portata
Per delle forze della Stasi via italiani io credo che il momento storico che stiamo vivendo dove tutti gli assenti come si sono rimesse in discussione
Ci aiuta e ci dà questa possibilità d'altra parte l'idea di Società Civile è fondata sulla fiducia negli uomini e sulla loro capacità di unire le forze per risolvere i problemi comuni
E ciò ci permette di non disperare
Io credo che l'Italia da questo punto di vista è un laboratorio nel quale cercare nuove soluzioni e nuovi equilibri non si tratta di una terza via si tratta di andare oltre la contrapposizione che ancora dominano il dibattito politico in Italia e non solo
L'idea di società civile consente di andare oltre e di vedere che al punto d'incontro tra i livelli di organizzazione istituzionale e la vita delle persone esista uno spazio l'abile sottile
Che è in grado di coniugare senso e funzionalità migliorando la qualità della vita personale e collettiva
Grazie
Penso che la relazione del professor mancati sia stata illogico è interessante complemento della prima relazione nella misura in cui siamo strato sociologicamente come ci siano in Italia dei germi per così dire società civile delle realtà di effettiva società civile che però non trova hanno un'organizzazione sociale complessiva un ambiente una legislazione rapporti definiti col mercato con lo Stato eccetera che aiutino questi soggetti a essere effettivi soggetti civili esattori
Insomma Gatti ha attirato l'attenzione sul fatto che c'è un attacco oggi pesante al fondamento della società civile cioè alla famiglia
Ha parlato di una pressione molto forte
Che è una pressione ingiusta c'è una ingiustizia sistematica che viene per primo perpetrata contro la famiglia perché non rende questa pressione contro la famiglia non rende giustizia al ruolo civile che la famiglia effettivamente se c'
Ecco io credo che da questo incontro nostro debba venire anche un segnale all'esterno del mondo cattolico ai laici non cattolici nel senso che questo discorso che così civile appunto un ma non per così dire targhe tatto religiosamente ecco questo discorso interessa anche ai laici non cattolici persi
Il discorso per cui la famiglia oggi è sottoposta
A ingiustizie sistematiche
Non interessa tutti quei laici non cattolici che pure riconoscono questa realtà
Ecco dove sono perché non intervengono
Forse è anche il caso che da questa settimana sociale venga un messaggio in questa direzione per trovare deluso dei punti teorici di contatto ma anche delle azioni pratiche da questo punto di vista la stessa cosa si può ripetere non solo per la famiglia ma anche per la scuola per le realtà di privato sociale
Abbiamo una legislazione sul privato sociale che sospettosa di questa realtà
C'è un sospetto come dire dello Stato sul fatto che queste realtà non siano realtà civilizzatrice
La tesi Terruso magazzini Sam importante perché pur nelle ambivalenze sociologiche che esistono in queste realtà la tesi sua sostiene che ci sono appunto dei fenomeni certamente di particolarismo
Anche corruzione e così via che provengono dal mercato sulle realtà di privato sociale che hanno però come loro
Capacità costitutiva fondamentalmente un principio sociale positivo di civilizzazione quindi il problema è riusciamo a trovare queste convergenze anche con i laici su fa sul fatto che la società civile in Italia a dei punti di forza che vanno salvaguardati e promossi
Non c'è forse un interesse più generale della Società Italiana difendere e a promuovere questi ambiti di Società Civile anziché continuare con una legislazione che ingiusta crea profonde ingiustizie distorsioni nei tornei fondamenti stessi della società civile italiano
Ecco questo è un messaggio credo che dovrebbe essere lanciato anche al mondo non cattolico
Sospendiamo adesso i lavori cercando di ritornare per le undici nonostante che io comprenda di tagliare in questo modo un pochettino l'intervallo ma forse venti minuti ci bastano per avere più tempo per la discussione dunque
Ci rivediamo qui alle undici grazie
L'ultimo di questi l'avvenimento di Pechino e noi sappiamo a generato tanti problemi tante perplessità marchi a mio avviso non è stata un'occasione sprecata
Perché ha dato la possibilità di mettere a fuoco i di mettere sul tappeto il problema della questione femminile anche se io non uso questa espressione questione come indicatore soltanto di problemi ma anche di risorse tralascio tutta la prima parte e vado alla pagina sei della traccia che avete in mano
Dicevo che la lettura del rapporto di Pechino mi ha stimolato a riflettere su alcune domande
A quali condizioni le donne oggi possono vendere civile la nostra società
Qual è lo stato attuale della società civile il rapporto alla condizione femminile
Come le donne possono contribuire o stanno contribuendo a creare il tessuto per una convivenza civile
Se il problema di fondo della nostra società e la crisi antropologica quale contributo possono offrire le donne al riguardo
Mainstreaming e Amparo come empowerment possano essere due categorie adatte ad indicare il ruolo che le donne possono giocare per umanizzare la società ecco queste due parole commi unite alla favola genere sono stati due punti focali di Pechino
Mestre limiti cioè il punto di vista delle donne
Come noi valorizziamo il punto di vista delle donne poi nota trovano una spiegazione un po'più esaustiva
Empowerment come valorizziamo come offriamo potere alle donne cioè come valori diamo in un certo senso l'autorevolezza femminile questi sono due nodi che hanno connotato Pechino
E a me pare che siano due nodi importanti anche per una riflessione sulla società civile
Comincio coi problemi e vado a pagina sette secondo capoverso
La presenza parlamentare delle donne è confinata all'undici per cento perdonino al verbo ma mi pare adatto
Le donne sindaco sono S sei e quattro per cento nessuna donna e alla guida delle regioni i dati non sono aggiornatissimi sono del marzo novantanove
Il serio via queste sono le percentuali delle donne ma mano che si sale nei ruoli decisionali nell'ambito della pubblica amministrazione nella dirigenza aziendale nei mass media nella magistratura nelle università
Rispetto alle percentuali Volpe la rappresentatività femminile italiana è la più bassa al Parlamento europeo su ottantasette parlamentari sono dodici donne
Apro una parentesi sulla situazione ecclesiale che non ho intenzione di trattare no persino dopo verso questo problema della donna nella Chiesa ma faccio un esempio concreto sull'Annuario pontificio
Solo dall'anno scorso sono state inserite nell'annuale pontificio stati inseriti i nomi delle ma di Generali
La mia Congregazione per esempio a diciassette mila Figlie di Maria Ausiliatrice ma fino all'anno scorso non c'era il nome della madre generale mentre c'era il nome dei padri generali anche di congregazioni che avevano trentotto membri ecco questo per fare un esempio molto concreto
Il tasso di scolarità femminile e di rendimento negli studi è cresciuto fino a superare quello maschile
Frequentano le scuole superiori l'ottantadue nove per cento delle ragazze stentata nove nove dei ragazzi
All'università le studentesse sono cinquantatré otto per cento del totale degli studenti anche i dati riguardanti successo scolastico sono a favore delle donne insomma noi siamo più bravi a scuola ecco detto in poche parole
Un analogo vantaggio si nota anche per quanto riguarda i processi di apprendimento informali le donne Lin corpi libri vanno più a teatro scrivono più di Ali e poesia
Ciò nonostante e questo lo afferma il rapporto delle pari opportunità
Rispetta una presenza femminile forte e qualificata nella scuola
E invece assente la cultura della differenza sessuale nei programmi dei libri di testo nella didattica nella formazione degli insegnanti così come nei progetti di riforma della scuola
Manca anche la considerazione per quanto le donne hanno costruito nella storia e c'è tutto una bellissima collana anche di pubblicazioni che parlano del lavoro sommerso delle donne
Per quanto riguarda la capacità di apprendimento e la volontà di investire nella propria formazione
Le donne risultano più attive rispetto agli uomini e pare che questo fatto riguardi le donne lungo tutta la vita e non solo le giovani passare a pagina otto
La disoccupazione
Ecco faccio una parentesi stamattina abbiamo visto i due grandi ambiti in cui c'è grossa discussione l'ambito politico e l'ambito economico per questo i miei dati si riferiranno prevalentemente al rapporto con questi due ambiti
La disoccupazione soprattutto in alcuni settori è tutto dall'esperienza dominante per le giovani fra i quindici e i ventiquattro anni
E più di quanto avvenga per i loro coetanei maschi assunte risultano disoccupate il sessantaquattro e nove per cento delle ragazze il cinquantasei per cento dei ragazzi
Anche fra le generazioni più adulte il tasso di disoccupazione femminile e ancora più alto di quello maschile e notevole la presenza di donne nel lavoro nero e nelle forme di lavoro flessibile e atipico
Il fenomeno della disoccupazione e reso più acuto dalla povertà di saperi
Dall'esclusione dei nuovi saperi dalla presenza di tante donne immigrate che spesso fanno un lavoro al di sotto della propria preparazione professionale
Il fenomeno della disoccupazione incide certamente anche sulla diminuzione della natalità un concetto che già è stato ribadito ieri del dottor Fazio
L'altra faccia del fenomeno della disoccupazione è là sopra occupazione e forse noi donne che siamo qui siamo fatti allo questo secondo fenomeno che produce molte disarmonie anziché il primo il peso di queste difficoltà e contraddizioni nella vita delle donne che influisce sull'equilibrio della società è ulteriormente aggravato dai due più forti elementi di disuguaglianza oggi presenti a mio avviso nella società italiana
La suddivisione totalmente squilibrata del lavoro di cura
Quasi tutto sulle spalle delle donne non giuridicamente tutelati enormi tutelato e non riconosciuto economicamente e dei ruoli decisionali quasi tutti nelle mani degli uomini
Il rapporto è donna lavoro con la crescita della scolarizzazione femminile si è andato sempre più orientando verso una scelta di lavoro per il mercato con conseguenze ambivalenti per la vita della famiglia
Il diritto al lavoro retribuito per le donne riconosciuto ma l'impatto con il mondo del lavoro crea difficoltà per l'armonizzazione con i tempi di vita a causa della rigida organizzazione del lavoro stesso della politica degli orari non sempre favorevoli alle donne della scarsa utilizzazione del part-time
Per la donna maggiore in particolare è difficile coniugare famiglia e lavoro fuori casa
Bisogna tener presente inoltre che l'evoluzione demografica punto spesso come conseguenza la presenza contestuale di cinque generazioni
Ognuna portatrice di domande che finiscono sulla seconda alla seconda generazione che si configura come Ras cosiddetta che nella stazione semplice
Un altro problema si documenta la tendenza delle donne giovani adulte a scegliere sempre meno il modello tradizionali di donna casalinga moglie maggiori ma le relazioni familiari sono ancora un ambito nel quale si realizza un forte investimento affettivo e creativo delle donne in tutte le forme familiari tradizionali e non essi svolgono compiti di cura ed esercito all'autorità assicurando al contempo la gestione del circuito affettivo e relazionale
Tuttavia le famiglie restano un luogo caratterizzato anche da forti contraddizioni e disparità e l'abbiamo già sentito stamattina
Il fenomeno della denatalità e assai grave e il dato che colpisce più è che colpisce di più è che il nostro Paese si trova al primo posto per disoccupazione femminile e per denatalità in tutta l'Europa
Si deve anche segnalare che il lavoro viene inteso come forma di autonomia irrinunciabile e condizionante le scelte di procreazione
Passo all'ultimo capoverso dentro il grande fenomeno dell'impoverimento generale che colpisce non solo chi è privo di reddito da lavoro
Ma anche chi pur lavorando non riesce più a garantire alla propria famiglia un livello di vita dignitosa si avverte il fenomeno della femminilizzazione della povertà
Pensiamo al problema delle donne nubili o separate con figli al problema della salute si vive più a lungo rispetto al passato le donne vivono più a lungo rispetto agli uomini forse perché dicono non so il maligno di Benigni che lavorano di più
La condizione economica delle donne anziane e spesso precaria e non consente loro di avevo una reale qualità di vita la casa le cure e l'assistenza al tempo libero l'accesso all'informazione
La solitudine frequente delle donne anziane è una ragione delle depressioni gravi dell'incremento dell'alcolismo dell'abuso di psicofarmaci
Per questo si sente l'esigenza di umanizzare i luoghi di residenza collettiva e di fornire le chiavi di accesso all'esercizio dei diritti individuali nella vita quotidiana
Tra le proteste povertà estreme è in aumento quella delle persone senza fissa dimora di cui il ventitré tre per cento sono giovani donne
Tra le immigrate che rappresentano oltre il quaranta per cento degli stranieri in Italia la povertà è una condizione endemica anche se non generale legata ai numeri con i fattori
La povertà femminile non riguarda però solo i beni materiali
Ma si allarga le violenze fisiche alla prostituzione al lavoro nero agli abusi sessuali fenomeni tutti che non colpiscono solo le donne straniere
Il mancato riconoscimento del valore economico della cura si collega con il mancato riconoscimento sociale del lavoro familiare
Nell'evoluzione della configurazione sociologica delle famiglie influisce il nuovo ruolo sociale della donna
Ma anche un ritardato processo di consapevolezza dei mutamenti degli stili di vita e dei modelli femminili da parte di pochi uomini
Non so quali presenti comunque degli uomini in generale
Le denunce di violenza sessuale e di maltrattamenti fisici e psicologici nell'ambito familiare soprattutto riguarda i minori e alle bambine in particolare sono praticamente raddoppiate negli ultimi anni
Non di quei dati ma sono fatti veramente che fanno paura e che fanno un pochino di sofferenza pale comunque c'è l'illusione c'è una certa complicità sotterranea per questo fenomeno che cerca di nasconderlo
E quando avviene dentro le mura domestiche permane l'illusione che il violento e lo stupratore sia sempre un estraneo o uno straniero
Concludo sulla
Panoramica dei problemi dicendo che la presenza della donna nel mondo dei mass media è in crescita anche prima abbiamo trattato si è trattato del fenomeno dei mass media aumentano le assunzioni di donne nelle redazioni
Ma secondo alcune stime sono sempre le ragazze la Marche
Sono sempre le ragazze la maggioranza dei lavoratori precari nel settore
Sì femminili Jaddouh in quel mondo dell'informazione Moni politica dei mestrini empowerment nel settore si presenta lunga e faticosa
L'immagine della donna che viene presentata da invidia ancora stipetti Patta
C'è una commercializzazione del corpo femminile nella pubblicità
E una minore attenzione da parte delle stesse donne riguarda la strumentalizzazione della sessualità nelle immagini pubblicitarie della moda pensiamo al prossimo calendario che usciva per l'anno due mila
Salvo eccezioni l'unica immagine attribuita alle donne immigrate e quella della cronaca nera e quante volte i media umiliano la donna nella sua dignità
Ecco posta questa carrellata di problemi un po'triste ma non esaustiva sappiamo che non è un esaustiva è soltanto indicativa vorrei passare a una seconda parte
Ecco la riflessione sui dati che ho appena portato appena esposto mi porta a fare alcune considerazioni in rapporto alla coniugazione della risorsa donna con l'umanizzazione della Società
Cioè con la società di di civile la società civile è una società umanizzata dicevo prima che la crisi più forte della nostra società e la crisi antropologica
Innanzitutto
Il fatto di aver istituito un ministero un ministro ministero un dipartimento per le pari opportunità
Di per sé non ha eliminato la forte resistenza nella pubblica amministrazione anche ai livelli più alti dei conflitti di una politica di empowerment delle donne
Anche la politica delle mainstreaming che viene molto dichiarata per il momento non ha esplicato il massimo delle sue potenzialità
E come sappiamo che ci sono ancora grossi problemi
Fonti problemi si sono incontrati anche a livello locale dove l'azione delle consigliere della parità e molto difficile
Perché o non esistano o sono sprovviste di mezzi e strumenti sia per le iniziative politiche sia per quelle legali contro la discriminazione
Su queste resistenze pesa no anche le difficoltà che si sono registrate nell'affermazione di una linea di mainstreaming all'interno dello stesso mondo femminile
In particolare dell'associazionismo che ha privilegiato l'ambito culturale e sociale
Ciò ha comportato una forte crescita dei saperi dell'esperienza e dell'autonomia femminile
Ma una loro scarsa diffusione è un debole consolidamento nelle sedi istituzionali sia della politica che della stessa cultura scuola università e mondo dei media
Domandiamoci questa crescita di saperi di esperienza di autonomia ha avuto un influsso nella società civile ha contribuito all'umanizzazione
Ecco per rispondere a questi interrogativi mi considero proprio brevissimamente la storia del femminismo recente
Dopo gli anni del primo femminismo contrassegnato dalla conquista della parità
Dopo la seconda fase del femminismo che esasperati i valori della soggettività
Mettendo in crisi i ruoli tradizionali la stessa partecipazione istituzionale con una visione radicale della libertà e della differenza
Gli studi elaborati dalla donna in anni più recenti hanno presentato la differenza come valore all'interno dell'uguaglianza e l'hanno concepita come nucleo portante dell'essere femminile
E la sua vocazione e missione come risorsa per la società
Ciò ha comportato numerosi risvolti pratici nell'organizzazione del lavoro nella vita di famiglia nella gestione dei servizi nell'educazione
Penso in questo momento a tante iniziative
Realizzate per approfondire la tematica dell'educazione della donna ed era poi educazione ai agli ai convegni promossi anche in Italia per riflettere sull'educazione della donna in rapporto all'umanizzazione della cultura
E ora faccio
Sette osserva otto osservazioni la prima
Dopo Pechino tra le donne è iniziata la tessitura di una vette intorno a una consapevolezza comune
La Presa di coscienza DS una risorsa e non un problema
E questo mi sembra molto forte e molto importante per la società civile e in piccoli nuclei di donne si è sviluppato un grande senso di responsabilità verso il mondo il bene comune quello di oggi del terzo millennio
Per questo diverse donne singole associate hanno rinforzato la solidarietà tra di loro
Per far valere i propri diritti si sono poste le discriminazioni soprusi
Hanno chiesto giustizia con l'intento di non lottare solo per se stesse ma per tutti uomini e donne senza tener conto dell'età della nazionalità della religione
Questo è un concetto che ribadiva più avanti la questione femminile questioni di tutti
L'impegno delle donne per portare avanti la dignità della donna è un impegno per tutti però la società civile
La Cei presso la Cei esiste un coordinamento pulire sfinita Tel
Che porta avanti studi riflessioni
Per esempio anche le riflessioni sull'otto marzo che noi donne non abbiamo tanto accettato perché si fa l'anno del la giornata della donne non si fa la giornata dell'uomo e quello come trasformare come vendetta oppositiva questa giornata perché nella società
Questa giornata abbia un senso e un senso pieno per l'umanizzazione della società
Tassa secondo stimolo uno stimolo significativo
Ecco nel primo stimolo dicevo concludevo dicendo le donne stanno spingendo il mondo maschile femminile a interrogarsi su uno sviluppo più rispettoso dell'umanità
Un'umanità uni duale fatta di uomini e di donne io purtroppo
Senta molte volte il linguaggio che non rispetta questa uno Edward ITA
La parola uomini dispone invece che la persona umana siamo caso dei discorsi del Papa il Papa comincia a parlare di persona umana e di donne e di uomini perché è più rispettoso di questo unito all'ITA
Lo stimolo per approfondire questo unicum ritualità che è fondamentale per declinare culturalmente l'unità nella diversità
E la comunione delle differenze cioè il progetto originario di Dio sull'uomo e sulla donna è stato dato da Giovanni Paolo secondo ed è stata colta e tradotto da donne cattoliche e non cattoliche in riflessioni iniziative inedite coraggiosi
Il cammino da percorrere al riguardo però ancora a lungo la love reciprocità uomo-donna che deriva da questa unica qualità
Che è un'istanza fondata sullo statuto ontologico della persona umana nelle due polarità maschile femminile chiede di essere declinata culturalmente
Anche perché più specificamente
E si esige un percorso di approfondimento ridefinizioni coscienza auto riflessa delle due identità
Dell'uomo e della donna ridefinizione che nell'orizzonte personale invoca l'apertura allo spazio relazionale
Stamattina si è anche parlato di reciprocità a me pare che la reciprocità uomo-donna sia paradigmatica di tutte le altre reciprocità che esistono nella società proprio perché fondata sullo statuto ontologico della persona umana
Terza stimolazione
La sotto la presentazione delle donne nei luoghi di potere cioè nei luoghi in cui si decide per la comunità e per la sua crescita inciviltà è un dato di fatto e ciò si ripercuote sia sulla vita delle donne sia sull'intera società
Che non può non che non può godere della peculiarità dell'apporto femminile e dei benefici dell'apporto reciproco un uomo donna
I dati al riguardo sono molti
E sono confermati da statistiche studi esiste perciò un problema di accesso al potere cioè le responsabilità sta pubbliche che richiede una riflessione una conseguente soluzioni
In ambito femminile da prego anche maturando l'esigenza di offrire un contributo per una diversa cultura del potere inteso come servizio per la persona e per la comunità
Vengono stimolati a riguardo da più parti soprattutto le donne che hanno ruoli di responsabilità nei vari livelli
Infatti se esse non riescono a modificarne il significato o non fanno percepire completamente che la responsabilità pubblica un servizio alla comunità
Fanno perdere per tutti per tutti un'opportunità di crescita democratica di partecipazione di sussidiarietà
Salto un capoverso sempre riguardo il potere
Le donne in particolare dentro l'associazionismo cattolico stanno lavorando
Attraverso la sensibilizzazione capillare dibattiti incontri per stimolare le istituzioni quelle politiche in particolare a interrogarsi su uno sviluppo più rispettoso di un'umanità che uni duale
E a sostenere la fatica della costruzione democratica della società civile valorizzando il reciproco scambio di doni fra uomo e donna
Ciò non significa ovviamente esigere uguaglianza di percentuali e voi sapete che cosa mi riferisco valorizzare la persona e le capacità e peculiarità che essa possiede
Quarta la quarta riflessione riguarda il lavoro di cura per quanto concerne questo lavoro di cura gli indicatori che evidenziano la sua rimozione dalla coscienza politica e legislativa e della stessa cultura del lavoro sono molti
Per questo le associazioni di donne stanno chiedendo non solo di cambiare il modello complessivo di organizzazione sociale del lavoro ma di riconoscere i valori che presiedono al lavoro di cura
Poiché solo se si dà cittadinanza sociali economiche giuridica al lavoro di cura si pongono le premesse per realizzare l'uguaglianza tra uomo e donna nella reciprocità
Inoltre
Se è vero che la curva non produce reddito e per questo non interessa il mercato
Non dobbiamo dimenticare che essa genera però ricchezza e non solo economica ma di significati di accoglienza della vita di solidarietà di umanizzazione
Produce cioè società civile
Il lavoro di cura responsabilmente Claudio semente vissuto dalle donne in una famiglia aperta e non ripiegata su se stessa o luogo prevalentemente di rifugio
Può inoltre essere paradigmatico per ogni lavoro di cura di cui ha bisogno la nostra società
Sì ma dicevo che la reciprocità uomo-donna è paradigmatica ora oso dire che il lavoro di curve paradigmatico per una convivenza civile ce lo ha confermato Giovanni Paolo secondo nominando tre donne compatrona d'Europa
E quindi le valorizza per la loro capacità di prendersi cura dei veri bisogni dell'umanità
Paci
E unità Brigida di Svezia autorità Caterina da Siena verità ed ristagna ecco forse non abbiamo mai riflettuto su questa prendersi cura dell'autorità
Io rifletto per la vita religiosa molte volte noi diciamo che i superiori si debbono prendere cura delle suore eccetera e c'è la parte a rovescio il prendersi cura dell'autorità
Pensiamo veramente a Caterina da Siena che si prese così cura del Papa che lo costrinse a tornare a Roma
A questo proposito vorrei fare un accenno a quell'importante lavoro di cura che l'educazione soprattutto dei più piccoli e che è quasi esclusivamente affidata alle donne
Cinque minuti
Mi sembra che mi stia rubando qualche minuto comunque va be passiamo al quinto punto questo è un fornitore da perché abbiamo cominciato in ritardo allora
Bene
Quinto punto
Considerando il campo economico e lavorativo possiamo constatare che le donne vanamente hanno in mano il potere decisionale e che le due parole chiave di Pechino empowerment mainstreaming
Non hanno per ora cittadinanza in questi ambiti
Al riguardo noi donne ci interroghiamo questo non detenere il potere non potrebbe essere anche una leva un punto di forza che da la capacità di offrire delle indicazioni di cambiamento rispetto alla situazione attuale
Ovviamente non perché la situazione rimanga così come claudicante al maschile ma perché possa essere valorizzato un elemento in più per l'umanizzazione della società mi spiego
La fatica che le donne hanno dovuto spesso sostenere per coniugare una doppia presenza li ha resi capaci di essere più flessibili nel lavoro degli stili di vita
Oltre chi di valorizzare i frammenti di tempo e dedicarsi contemporaneamente a molti servizi
Si tratta di capacità che le rendono adatte alla società in continuo e rapido mutamento come quella in cui viviamo e che sarà molto probabilmente quella futura le donne inoltre non danno necessariamente priorità all'aspetto economico della vita anche se questo aspetto è oggi importante che fa parte del nuovo modello culturale femminile
Pur dovendo però portare troppe volte in prima persona il peso della lista delle risorse economiche ma piuttosto dall'importanza all'aspetto umano
Per sempre si sono occupati dei bambini degli anziani dei malati
E anche oggi in cui queste funzioni sembrano essere delegati allo Stato e vengono esercitate in modo burocratico e assenti Coco esse continuano a prendersi cura delle persone
Queste capacità appaiono in contrasto con la società attuale anzi sembrano anacronistiche nella cultura centrata sui meccanismi del mercato
Che influiscono sulla cultura omogeneizzando la e Stendhal di tanto la sono e saranno però indispensabili per rispondere ai danni provocati della centralità economica
Saranno necessarie per mantenere le ricchezze del nostro patrimonio culturale anche perché alle donne e affidati in tante in gran parte l'educazione delle nuove generazioni
E ora dati i tempi e poi affido alla vostra lettura potrei fare un accenno alla maternità
Questo ambito di studio delle donne che è stato riscattato ultimamente anche al femminismo la dal femminismo laico
Qua c'è nato prima al problema della denatalità e a quello della violenza sessuale soprattutto sulle donne e sui bambini
Questi due problemi connessi con le questioni relative all'ingegneria genetica e la stessa riflessione del femminismo laico e cattolico sul lavoro di cura e sulla cultura della vita
Hanno portato oggi a una rivalutazione della sfera del privato e della maternità
In campo cattolico soprattutto le donne hanno le donne hanno affrontato scusate in campo cattolico soprattutto le donne hanno affrontato lo studio della sessualità e della composita
E hanno dato un contributo significativo per riscattare la fecondità della maternità
Anche riproponendo ogni valori che essa veicola in senso simbolico e che sono fondamentali per l'umanizzazione delle istituzioni e dei rapporti sociali primo posto come paradigmatica la reciprocità
Poi l'opposto come paradigmatico il lavoro di cura e concludo ponendo come paradigmatico per l'avvento di una società civile la maternità
Alla maternità e legato innanzitutto il valore della relazionalità
E nel seno della madre che si fa carne quel mistero di Comunione e libertà
Che caratterizza ogni persona umana e che è emblematico per la molteplicità dei linguaggi espressivi con la natura con gli altri continuo di tutti i linguaggi espressivi della società
è la madre che con i ritmi fisiologici del suo corpo sperimenta profondamente il senso della parzialità del limite quel limite che è indispensabile accettare nella vita di relazione nei rapporti sociali nella convivenza comunitaria nella logica scientifica nessuno di noi possiede la verità la bellezza la santità
C'è questo grande concetto della parzialità
Che si riscopre poco nella simbologia femminile che deve essere introdotto nella società e nella cultura
E la donna che dà alla luce una creatura umana che sperimenta la faccia positiva del dolore e la testimonianza delle gabbie inscindibile che esiste tra amore e dolore tra vita e morte tra conflitto e pace
La riproposta della maternità come valore simbolico comporta prova anche un rischio che non va sottovalutato ricadere nello stereotipo e con cioè in un concetto di maternità caratterizzata dalla possessività
Dal ricatto affettivo e ciò anche a causa di tante situazioni che conosciamo e che non contribuiscono a cogliere la pregnanza di elementi di novità degli elementi di novità che emergono dalla virtuale lettura del tema donne
La mia conclusione che non ho sviluppato si riferisce al discorso educativo
Sarebbe interessante affrontare lo studio dei mezzi e delle condizioni per vincere difficoltà finora segnalate
Per stamattina are i germi di vita e di vitalità presenti nel mondo femminile e dobbiamo crederci sono presenti e poi penso
Come me li sperimentiamo è compito di altri affrontare questi argomenti
A mio avviso se mi è permesso esprimere un parere in proposito
Fra tutte le condizioni possibili e auspicabili un'attenzione particolare va data all'educazione
Con un'attenzione particolare all'educazione alla e della fede che è un nodo snodo nella qualità di una società civile soprattutto della nostra colpita da una profonda crisi antropologica da una grave sfiducia nei confronti della persona umana
E grazie quella sporca
Mila gratis Oren ricade chiediamo scusa per la tirannia del tempo però mi pare la tutte le argomenti se non ci sono sempre esistiti ma credo anche le argomentazione sostanziali se le ha sviluppo atto in maniera molto brillante la sua tesi mi sembra
Un contributo essenziale da sviluppare anche nei lavori
Della Settimane sociali e cioè la tesi che il problema femminile non sono un problema di tutti ma è paradigmatico dell'intera Società Civile nel senso che declinare maschile e femminile
è paradigmatico della capacità poi di concepire e gestire L'Unità molteplice della società civile Louis L'Unità sui multiplex quindi come fare unità nella molteplicità nelle diversità che
Questo
In questa nuova ricerca di un'identità femminile adeguata ai tempi in cui la donna sia realmente protagonista Imelda riconosciuta tutta la sua dignità e un fatto emancipati per la stessa coincide con l'emancipazione della società civile
Io non già una serie di richieste gli interventi siccome abbiamo bisogno di regolare il tempio già otto nutrite richieste
Chi verrà in questo momento se altri vogliono intervenire di farlo presente sin d'ora in modo che possiamo regolare nei tempi
Raccolgo le ultime richieste dopodiché abbiamo io penso che ciascuno possa rimanere al suo posto se non erro ci sarà un microfono
Volante che viene dato dal personale
Abbiamo circa una decina quindi di interventi chiederei a ogni intervento di rimanere nei cinque minuti in modo da dare tempo poi il relatore di fare una breve replica
Il primo intervento del professor Lorenzo Ornaghi de L'Università Cattolica di Milano
Chiudiamo qua il professor Ornaghi là in fondo sei microfono potete dall'il microfono
Ovviamente possono essere domande ma anche piccole brevi testimonianze e interventi non necessariamente nella forma di domande prego questo ormai grazie ringrazio presidente ho raccolto la mia domanda di breve intervento intervento che si svolge con l'implicare subito l'assunzione del mio intervento secondo così popolare brevissime indicazioni suggerite dalla riflessioni importanti svolte nelle relazioni del terzo una non quasi conclusione mano spunto
Soprattutto per il lavoro di gruppo di giovedì l'assunzione questa mi sembra che le trasformazioni in atto i le ragioni per cui in questa settimana sociale ci si interroga su un tema per nulla vetusto
Come quello della società civile portino di necessità rafforzare l'identità Pastorello all'assunzione
Il tempo futuro richiederà anche per i cattolici identità un'identità più netta un'identità più consapevole
Ecco sequestro assuntori detta più consapevole consente di chiedersi e poi di fare il che cosa fare di che cosa fare ficca cemento e colora sulla base di questo presupposto non ci stiamo interrogando per capire che cosa fare che cosa fare Ficacci mente
Il primo è quel quesito che mi son formulato sentendola relazioni ma mi son poi dato una risposta positiva è questa
La storia di ciò che è successo la superspia civile italiana basta per risponde la domanda del che cosa fare risposta che mi son dato è la storia è necessaria per capire forse non è più conditi condizione sufficiente per capire cosa fare perché re certo cioè e il lo stesso rettore lo so dall'attore lo indicava un problema di comparazione fra società c'è da chiedersi perché la nostra società civile sul piano storico sia stata di fronte a violenze espropriazioni più le missive talvolta più complice ma questo punto è un problema storico
Perché però la storia la storia non basta più ecco la storia non basta che ciò cui oggi ci troviamo di fronte una compressione diversa e poi un'azione diversa rispetto ecco il tema del mio intervento rispetto allo Stato reputo lo Stato non è un'entità astratta che improvvisamente scende dalla testa dalla testa di Giove
Lo Stato è un insieme un gruppo di persone che esso stesso in epoche storiche diverse rappresentativo di una parte della società quindi realtà sono parti di società magari quelle cattoliche storicamente che hanno subito accettato violenze espropriazione di un'altra parte della società questa formulata molto drasticamente chiedo scusa però che cosa sta a significare sta significare riprendendo l'osservazione appunto di rilievo deluso dalla torre che ad esempio i codici dell'Ottocento han dietro di sé la leggere Sapelli è quindi hanno dietro di sé
Ancor prima l'illuminismo quindi una certa concezione dell'individuo certo questo significherà oggi ritornare a chiedersi le capacità di produzione giuridica della società
Ma significa anche rimettere in questione fondamentale con la gerarchia delle fonti no che abbiamo ereditato a partire almeno dal fine delle settecento poi per tutte le costituzioni dell'Ottocento
Arrivo agli spunti e quindi restano i cinque minuti di spunti quali sono che un discorso una riflessione oggi sulla società civile non può mettere fra parentesi ma Donati spesso lo indicava
Con la sua necessità del patto costituzionale non può mettere fra parentesi lo Stato
Perché la Società diventa più forte e le parti dentro la società acquisiscono maggiori pentita in quanto abbiano un disegno o se vogliamo un Progetto spesso su uno Stato che si va trasformando di pari passo con la società lo Stato non è di per sé il nemico della società ci stiamo avviando uno Stato essenziale
Il contributo dei cattolici a mio modo di vedere si precisa allora in due grandi direzioni ormai
Il ruolo dei cattolici dentro la società di secondo aiuole cattolici rispetto allo Stato
Brevissimamente dentro la società c'è sicuramente da tener presente recuperare ciò che diceva Mauro Magatti non la società non è un tessuto soltanto di relazioni interpersonali o interassociativa e lo sta la società è essa stessa essa stessa chiedo scusa
Un tessuto istituzionale quindi c'è un lavoro dentro la società d'affari sulle istituzioni esistenti e su nuove istituzioni il primo aspetto il secondo
Il rapporto con lo Stato significa quale contributo concreto al riqualificare riabilitare ridisegnare uno Stato essenziale come rappresentativo appunto della società
E su questo davvero chiudo c'è però poi da riflettere sulla nozione di politica pur tenendo la distinta dallo Stato perché certo la politica non è l'attività salvifica in cui qualcuno crede è sicuramente un'attività strumentale e però un'attività strumentale che ha non solo una sua naturalità ma ha una sua autonomia da qui appunto la ulteriore declinazione
Chiedersi interrogarsi sulla società significa anche interrogarsi sul rapporto rispetto alla politica verrà poi ma in seconda battuta quali sono gli strumenti di raccordo o di rappresentanza tra la società e la politica grazie
Grazie professor Ornaghi dare la parola professor Ernesto Galli della Loggia che si trova qui quelle distribuisco il microfono
Il microfono per cortesia qui grazie
Se magari arresto sei qui quel tipo di rivolgere al pubblico eventualmente con microfono qui qui qui qui qui qui qui
Sì io sono uno storico quindi invece mi sento sollecitato a intervenire sugli aspetti storici che sono stati sollevati nel relazioni che abbiamo ascoltato anche perché penso che
Nel nostro passato la nostra storia di noi italiani
Tanto i laici che così tetti cosiddetti laici che i cattolici ci sono molti gruppi che vanno ancora sciolti e se non si fa questo credo che sarà impossibile
Fare un percorso comune in un in futuro
Io credo che noi dobbiamo renderci conto che noi non siamo stati gli Stati Uniti non siamo stati neanche l'Inghilterra AN allora quando io ho sentito per esempio
Nel soprattutto nell'azione del professor dalla Torre
Lamentare la espropriazione sopraffazione che la società civile di cui era tanta parte del mondo cattolico ha subito nel processo di unificazione poi di costruzione successiva all'unità dello Stato nazionale
E mi domando io sono sorpasso sicuramente convinto che questo è accaduto questa accaduto ma c'è anche da considerare che quello era una società civile particolare in Italia non si può parlare così sic et simpliciter di Società Civile cattolica in Italia c'era la chiesa c'era la Santa Sede la costruzione dello stato e italiano si è dovuto fare contro una cosa che con contro la quale oggi anche la cultura cattolica tiratissima ma che per restare decisiva e che non ho sentito nominare il tempo realismo
Il tempo realismo
La società civile italiane dell'Ottocento è raccolta una società che considerava il tempo realismo un valore che non aveva ancora accettato un l'idea di un potere pubblico improntata alla libertà di coscienza come invece dopo il Concilio Vaticano secondo il patrimonio comune di tutti
E questi sono stati i problemi che noi italiani abbiamo dovuto affrontare costruire uno Stato una una società civile superando queste questi pezzi storici immani il tempo realismo non era uno scherzo era una cosa che durava da due mila anni io personalmente come storico ben capisco
I problemi e le difficoltà di Pio Nono ad abbandonare una cosa che era stata così consustanziale alla vicenda della Chiesa ma che però è andato appunto abbandonata e se non c'era appunto una forma di sopraffazione verso la società civile non si sarebbe abbandonato sentito
Adesso da suor Rosanna ricordare Edith Stein bensì in sé gli antenati di Edith Stein fossero vissuti in Italia magari qualcuno di loro ha vissuto perché noto che le famiglie ebraiche erano diffuse in vari partiti Europa
E si fosse trovata di Venini stati in Italia nell'Ottocento e prima dell'unità d'Italia e sarebbe vissuti in un ghetto
Perché c'erano ancora i ghetti per gli ebrei in Italia e questo c'è nella nostra storia o un problema drammatico
Per cui è giusto appunto che io nel mio piccolo ho cercato di farlo che i liberali si rendano conto liberali fra gli esponenti della cultura sarà diciamo e si rendano conto dei torti e delle basiti strette su cui è nato e antagonistiche a gran parte della Società Cattolica su cui è nato lo stato e nato perché necessario però che dall'altra parte
Ci sia anche la consapevolezza che tutto ciò è accaduto per fatali e secolari ragioni storiche non ebbe non è avvenuto per una avversione preconcetta
Massonico verso verso il mondo cattolico da parte della cultura che ha costruito lo stato italiano noi italiani siamo stati ed è bene che ci rendiamo conto protagonisti di un dramma storico che la storia aveva costruito per noi attraverso i secoli che per accedere entrambi al mondo della più che della modernità mi piacerebbe dire al mondo della libertà per la libertà cristiana e della libertà umana abbiamo dovuto lottare tra di noi abbiamo dovuto chiusi
Fare una una guerra in famiglia
E di cui appunto dobbiamo riconoscere oggi che i torti e le ragioni erano distribuite più o meno equamente non c'è stato una sopraffazione
Siamo stati tutti in qualche modo sopra fattori e e e sopraffatti partendo magari da sopraffatti per diventare sopra fattori come spesso accade
Le prossime cose di compartecipe da una giunta una rotonda e dirò perché penso che ci presenta
Grazie grazie al professor Galli Della Loggia nel quale si riserva evidentemente nella tavola rotonda poi di giovedì di espandere le sue argomentazioni e il professor Giorgio Campanini
Geologici tipo nazionale che ti vediamo nove ecco microfono lì
Non ha io mi scuso ma o ascritti iscritti diciotto interventi con le repliche dei relatori e questo entro le ore tredici e mi dispiace ma devo fare il mio mestiere
Il Presidente con queste quindi entro il diciannove e chiederei le iscrizioni perché penso che più di così non possiamo fare chiederei anche a chi interviene il più possibile di autore stringersi nella misura del possibile prossimo Campanini si prepara Giuseppe Merisi prego
Riprendendo una nota immagine potrei dire che un fantasma si aggira per le sale di questi alberghi e cioè il fantasma della società politica
è ben vero che il tema del nostro Settimana sociale la società civile ma dagli interventi di ieri dalle relazioni di oggi è emerso che la società civile si è confrontata
Con l'ordinamento giuridico e con lo Stato dalla torre con la realtà economica Fazio con la realtà sociale e del volontariato però il momento del confronto con la società politica non c'è stato
Ieri in uno degli interventi si affermava che l'albero della politica non deve essere tagliato ma deve essere potato
Ma non vorrei che potatura significasse di fatto rimozione
E ascoltando le relazioni di interventi mi veniva alla mente la massima di un moralista francese del settecento il quale diceva che quando diventiamo vecchi diciamo di abbandonare i nostri vizi ma in realtà sono i nostri vizi che ci abbandonano
E parafrasando tutto questo mi domando questa eclisse della politica
è casuale oppure rivela un profondo disagio che mi sembrava giusto che emerga in piena luce nei lavori di questa Settimana sociale
Perché indubbiamente il rapporto tra Società Civile e società politica è di fondamentale importanza
Sarebbe stato opportuno in questo riprendo
In parte l'indicazione di Galli Della Loggia sarebbe stato opportuno cercare di tracciare un profilo storico ricominci sono articolati in Italia i non facili rapporti fra Società Civile progetta politica
Non vi è dubbio che la produzione di operazione otto ottobre dallo SME al Toniolo Hastur sul opposto
L'accento prevalentemente sulla realtà della società civile ma questo non ha mai significato eludere forse sì ridimensionare il tema della società politica e più propria
Dello stato
Ora io credo che alla luce di questa riflessione ci si deve porre il problema se noi non rischiamo con attenzione in ipotesi unilaterale posta sulla sua società civile di ripercorrere a ritroso il cammino dei nostri antenati
Se no corriamo il rischio di un nuovo non Expedite perché allora non conveniva non era opportuno partecipare alla vita politica in presenza di quello Stato liberale che dalla torre così bene
E generazioni o comunque le incertezze di una presenza politica lei cattolici
Tuttavia credo che sia di grande importanza che i cattolici non si facciano relegare in quello che potrebbe diventare un nuovo ghetto il ghetto della società civile per ciò che farebbe piacere a volti amici laici non come dall'altra parte di altra natura i quali sono ben felici di dare ai cattolici grande spazio nella società civile
Purché non disturbino il manovratore il manovratore
Nella società politica deve essere un altro ecco il rischio che io intravedo in una riflessione sulla società politica che potrebbe essere in qualche modo unilaterale e che porta il link chiudesse dei cattolici nel ghetto di quelle che potremmo chiamare interessi cattolici
La famiglia la scuola la difesa della vita valori nei quali credo profondamente
Sui quali ho speso gran parte della gravità ma che non sono però esclusivi
Perché ai cattolici interessa la giustizia sociale la lotta alla povertà l'impegno per l'eguaglianza il superamento del divario fra popoli ricchi fra popoli poveri l'ha difeso la salvaguardia dalla Bacci
Non lasciamoci rinchiudere nelle tre domande sulle quali eventualmente giudicare la politica che cosa fanno per la scuola cattolica cosa fanno per la fame cosa fanno per la vita
Domande legittime alla quale dobbiamo aggiungere delle altre
Altre domande
Altre domande di politica generale sulle quali non mi trattengo allora concludo riprendendo una famosa espressioni Dossetti che proprio attorno al mille novecentocinquanta in quelli che sono stati gli anni della svolta dei cattolici dalla diffidenza per lo Stato
All'accettazione dello stato esortare i cattolici a nord avere paura dello Stato riprenderei questo motto in un'altra formula dobbiamo non avere paura della politica della giusta politica della saggia politica della politica che costruisce la città dell'uomo e con questa politica dobbiamo saperci confrontare
Grazie professor Campanini Giuseppe Merisi
Il microfono per cortesia si prepara Michele Zappella
Una un'osservazione due domande
L'osservazione scontata ovvio ma credo meno per me per noi credo quando ritorni alle nostre diocesi non nostre parrocchie val la pena di tre nel presente per l'esigenza di collocare questi discorsi in un quadro per quanto possibile che sia sempre di concretezza di equilibrio di completezza di organicità
Non si può parlare degli insuccessi se non riferendo anche occupato il generale successi non si può parlare delle priorità se non dentro un quadro che richiami in senso generale dei progetti come giustamente presso detto professor Campani
Non si può parlare solidarietà se non parli anche di sussidiarietà e non si può parlare di sussidiarietà se non parli anche di solidarietà
Con riferimento al bene comune
E al primato la dignità della persona non puoi parlare di società civile se non riferendosi alle istituzioni come è stato fatto giustamente non può parlare di giustizia se non parlando anche di libertà e non parla di libertà sono poi se non parli anche
In tutto questo nel quadro del realismo della concretezza anche indicando le strade possibili praticabili per risolvere i problemi
è una domanda professor Magatti che ringrazio per tutto quello che ha fatto anche e che sta facendo per il centro sociale ambrosiano nel rapporto fra nel raccordo fra la società civile
E lo Stato
E i livelli istituzionali
Nella vita della società sono stato ma non solo lo Stato non è il caso di riprendere in considerazione o di continuare a tenere in considerazione code insiste nuovamente sul tema della partecipazione
Partecipazione dal basso di tutta la gente partecipazione democratica
Dei soggetti comunitari in cui questa partecipazione può attuarsi ecclesiali con riferimento anche al tema tre identità detto da Ornaghi quelle di ispirazione cristiana con i generali c'è stato consegnato stamattina
Una ricerca un foglio della Caritas in cui si parla del della Consulta delle entità ecclesiali nel campo sociale e assistenziale che è un collegamenti molto importante che poi farà da riferimento per l'entità di ispirazione cristiana dentro
Il Forum del terzo settore delle organizzazioni di carattere generale
Quindi il tema della partecipazione tema dei soggetti comunitari anche di carattere generale altrimenti è difficile parlare nel concreto di società civile a meno che si voglia riferirsi soltanto i mass media o l'opinione che poi riportate ma spenti
Una domanda professor dalla Torre il saluto anche col presidente esimio dei giuristi cattolici associazione Unione professionale che dovrebbe esserci secondo me in tutte le diocesi o province sul tema dello Stato
E usiamo molto facilmente frequentemente
Il riferimento il tema l'espressione dello statalismo
Io credo tante volte in modo giusto e legittimo sia e rapporto con gli eccessi la burocrazia con le tematiche tradizionali del mondo cattolico giustamente vengono citate la scuola la famiglia il volontariato le altre detto precedentemente credo che sia giusto opportuno e importante
Però chiedo grosso dell'attore non c'è e qualche rischio in questa sottolineatura di questo riferimento lo statalismo per esempio nelle zone in cui dico io a nord del Paese ma molti anche dei presenti insistenza
Sullo statalismo che poi diventa discorso frequentemente facilmente anti-Stato
E può dar adito a qualche sottolineatura so meno opportuna in termini antiunitari in termini secessione sono tematiche fosse superata speriamo però presenti non solo ma
Statalismo giustamente condannato per i suoi eccessi un po'portare anche come conseguenza una minore attenzione per i problemi unitari e quindi anche con i del Mezzogiorno giustamente evocati se non parli in termini di attenzione di unità di solidarietà diventa poi difficile
Per proporre l'esigenza necessarie per solidarietà nei confronti delle persone delle aree meno favorite qual è del Mezzogiorno di altre zone dell'Italia
Questo per il Nord ma c'è un'osservazione e ho visto un pericolo proceduto alla Torres condividesse smentisce son più contento
Ecco non c'è anche il rischio che questa sottolineatura presso qualche ambiente porti come conseguenza anche una minore attenzione
Per la legge
Per le regole
Negli ultimi che dalla legge secondo la nostra concezione dovrebbero trovare attenzione protezione
Solidarietà sono domande su cui sentiremo lettiere una risposta tra grazie presidente monsignor Merisi la parola ora Michele Zappella
Sì possiamo abbreviare il più possibile io
Purtroppo siccome le dodici e mezza era prevista la fine della mattinata don Mario Pertini e giustamente preoccupato se l'organizzazione ha detto che dobbiamo termini arrivo lascerò a fare domande cioè chiedere a fare fino al dodici maggio poi dare la replica ai relatori e quindi chiudere
Prego
Nello spirito dell'intervento del professor Campanini io porrei una domanda
Di fondo che poi riguarda il senso complessivo di questa settimana sociale
Questa dicotomia stato Società politica da una parte Società civile dall'altra dicotomia che poi diventa tricotomia aggiungendovi anche il mercato
è un'ipotesi di partenza da discutere è da mettere in discussione oppure è un dato di partenza acquisito
Perché a me questo modello dicotomica o appare poco convincente è abbastanza artificioso soprattutto se confrontato con il modello di Maritain
In cui lo Stato è lo stesso corpo sociale questi organi tra politicamente
Stato Società civile non sono due sfere che si pongono due sfere separate che si pongono a confronto all'una di fronte all'altra in una sorta di disabili
Ma sono due realtà fortemente con penetrante in un senso non totalitario non la statualità dico ma democratico con Annetta dipendenza dell'organizzazione politica dal corpo sociale
Maritain non per nulla è stato uno dei più grandi critici della dottrina della sovranità dello Stato
Quali sono i rischi e termina di questa dicotomia di cui abbastanza pieno il documento preparatorio anche alle relazioni Primo rischia la riduzione della democrazia tout cour a una democrazia sociale abbastanza problematica
Ponendo in secondo piano la democrazia politica
E creando la frattura politica sociale dal versante sociale
Secondo rischi la riduzione dello Stato all'apparato burocratico
Smart rendo il senso
Beh l'assumo del suo essere comunità del suo essere populus RAI pubblica
Terzo rischio
L'insinuarsi di quella mentalità agnostico manichea e tende a diffondersi nelle chiese nell'epoca di decomposizione culturale come quella nostra così come quella del secondo secolo per cui la politica diventa inconsciamente inconsapevolmente il luogo dove ci si sporca le mani o forse il luogo di una sconfitta storica
Quarto e ultimo rischia il rischio di giustificare l'attuale impotenza del mondo cattolico nei confronti della politica e dell'economia
Con il conseguente tentativo di rifugiarsi in uno spazio alla società civile appunto dove è più comodo più congeniale più facile essere presenti
Riducendo l'impegno di carità ad assistenzialismo erano i dati del professor Magatti e dimenticando
Che il più esigente il servizio di carità e quello che si presta in politica come ha insegnato a Giovanni Paolo secondo
Grazie
Bruno Musso Bruno Musso si prepari Pietro la corte
Musso diocesi di Genova rispondendo a un invito di chiarire che siamo
Cercherò di essere brevissimo
Una riflessione credo che sia da ponte tra quello che abbiamo sentito e le proposte che andremo a fare
Se mi passate questo termine molto mondano direi che la Chiesa cattolica e la dottrina sociale affondato su un grande principio quello di sussidiarietà
A lungo accusato di essere addirittura metrico rispetta la grande rivoluzione marxista che era in atto
E che è diventato principio base in particolare da quando dell'ordine ha fatto il principio base ad la Unione Europea e grazie al cielo oggi noi stiamo riorganizzando
Tutti i settori della vita associativa da quelle piccole a quelle grandi
Sulla base del principio di sussidiarietà ebbene il principio di sussidiarietà presuppone un principio
Che sta a monte sono presuppone che è quello che potremmo chiamare di personalismo comunitario
Cioè prese il principio di sussidiarietà e vale in quanto l'uomo è persona intrinsecamente evocata alla relazione che quindi costruisce in se stessa nelle comunità
Cerca il suo bene in quello della comunità primaria in cui si costruisce questa a sua volta in quella più allargata e così via fino a quell'equilibrio quello sviluppo equilibrato dei popoli che Paolo sesto auspicate in un'enciclica tuttora
In attesa di riscontro
Causa dei nostri cattivi comportamenti
Ebbene risparmiando vi tante osservazioni
Se noi facessimo uno sforzo per sfondare sul principio del personalismo comunitario come presupposto indispensabile perché la sussidiarietà si applichi voi capovolgere Momo tutti argomenti e ci troveremmo a spingere a una rivoluzione più culturale che non istituzionale in fondo costa nulla una rivolta era più difficile è una rivoluzione culturale
Cercare di far capire che quindi ciascuno a un diritto dovere di essere imprenditore cioè essere propulsivo essere in quanto persona a flirta alla comunità essere imprenditrice go nella sua azione
Questo vale su tutti gli ambiti quindi non lo so quindi dal culturale all'economico non sono in quelli da ghetto in cui sì si è detto stamane rischiamo di trovarci rinchiusi nel momento in cui rivendichiamo certe espressioni tipicamente cattolica e di iniziativa
Non voglio fare un'ultima considerazione se l'applichiamo all'economico
Questo diventare imprenditrici di nella attività economica significa assumere responsabilmente liberamente volutamente una quota di rischio
Il che significa alleggerire di una quota al tre tre equivalente di garanzie
Quel sistema di rapporti di lavoro su cui tutti ci andiamo accanendo dicendo che sono troppe del giovane ridurle a parte che son troppe perché i quattro quinti del mondo non si può permettere nulla dalle garanzie di cui stiamo discutendo e quindi c'è un problema di giustizia planetaria
Ma il problema vero è che son troppe anche perché sono asfissia spirituale appunto perché l'uomo non è una detto non è un protetto dallo Stato ma è una persona
Comunitaria mente
Nata e protesa a crescere in un impegno che lo porta a realizzare se stesso nel bene più largo ecco io credo che
Sia importante
Posso sbagliarmi anche perché ci vogliono anche gli slogan ci vogliono anche i principi sintetizzi per riuscire prima o poi a sfondare
Ricordare che i principi di sussidiarietà che finalmente si è imposto presuppone il principe del personalismo comunitario inteso come dovere di in prenditi vita in tutti gli arbitri
Questa il modesto suggerimento stesse in da Napoli vorrei anche dire che il tema ricordate ieri dal governatore Fazio
E non so manda a tutte parti eminenza Giordano qui davanti a me dello squilibrio nord-sud che cento il merluzzo in particolare in Italia
Beh io credo che in una in prenditi Rita maggiore si sanerebbe perché non vedo ragione al mondo per cui le imprenditrici Adel sud debba alle temere la concorrenza di nessuno da
Grazie a lei Pietro ma forte guarda il microfono ecco si prepari Andrea danese richiedo sempre la cortesia di essere più conciso possibile
Io vorrei fare due esempi di associazionismo civile variamente considerati dallo dalle istituzioni
Mi occupo da circa trent'anni di un tipo di volontariato sociale dei ceti famiglie che fanno affidamento
Familiare ma Uncanny che particolari che costituiscono i cosiddetti villaggi SOS hanno un loro progetto educativo realizzano appunto questo affido con delle donne generosissimi come ha saputo dire solo Sanna che riescono veramente a impegnarsi per la vita
Ad assistere questi bambini e a portarli fino alla maggiore età al inserimento nella vita sociale in quanto non possono rientrare in famiglia ebbene a un certo punto quanto la Regione Puglia sia stata una legge su le comunità di tipo familiare
è venuta la visita questo villaggio ha ritenuto che non fossimo nelle condizioni della legge la Regione Puglia per coloro avrebbero desiderato presentati in queste famiglie ci fossero cinque mamme che si alterna salvo l'arco delle ventiquattro ore per garantire
La legge sul lavoro
Non so che tipo di affido familiare sarebbe questo
Per quanto riguarda poi la legge
La reggenza Magni racconta chiamo io finalmente stiamo per avere questa famosa Authority
Però io non vorrei che controllasse solamente dal punto di vista economico tutte le istituzioni tutte le associazioni del privato sociale
Ma controllasse anche quella che l'operatività la rispondenza a un servizio che si di cui si si fanno male carico
A Ostuni per esempio la mia città un Parma cittadina di trentacinque mila abitanti quanto il comunque ha messo in atto il foro della società civile ci sia in quindici giorni
Le associazioni del privato sociale sono sono diventate da dieci accento perché ogni politico si è fatta l'associazione perse per suo conto controllare un po'quindi stiamo attenti a queste un altro tipo di associazionismo che però senza controlli da parte dello Stato io sono un medico
Gli ordini professionali l'ordine professionale medico per esempio sta diventando con un ottimo chiuso come quello dei dei notaio dei farmacisti perché mai un medico che si va che si è di esercizio professionale deve aspettare chissà quanti anni
Che non muoia qualche medico che Atm i i mutuati che sono cittadini dello Stato per poter curare i cittadini dello Stato
Le reti o gli ordini dei medici pezzo dell'ordine si fanno con la vista piede dei diciamo dei dirigenti uscenti
E dice riuscendo così a qualcuno non piace qualcuno dei dirigenti mode pendente che tipo di di di rispetto del Codice civile questo che che presuppone diciamo della il dovere di osservare la democraticità anni
Questi organi della società civile grazie
Grazie a lei Andrea danese settore padre Claudio Capponi ecco perché oggi è la giornata del vedere io proporrei di aggiungere se possibile essa colto alcuni da alcuni elementi alle relazioni allora per quanto riguarda l'analisi di Fazio vi proporrei di aggiungere al dato del crollo demografico il giudizio pericolo democratico e dovuto e voluto mediante la porto
Perché se non avessimo avuto i dati che la portò non saremmo in una situazione di crisi democratica come questa
Quindi la crisi democratica non è solo un dato ma deve essere e deve essa compagni atto dà un giudizio questo primo e più movimentate miti di atti siamo pieni ma dobbiamo avere anche delle cifre di lettura
Sulla secondo sul secondo sul
Profilo giuridico la cultura giuridica The professor dalla Torre io proporrei di aggiungere il fatto che la legge centonovantaquattro del settantotto che ha ha riconosciuto l'apporto del nostro ordinamento
Non è sulla mente un caso di costituzione non attuata
Ma in verità è un caso il vulnus della Costituzione ed introduzione di un principio anomalo nel nostro ordinamento che ci ha costretto come i cattolici all'obiezione per poter lavorare negli ospedali
Quindi c'è anche un fenomeno negativo dire diretto contro i diritti fondamentali della persona né nostra storia giuridica
Poi per quanto riguarda i problemi sociali
Io vorrei giungere che il Papa ha detto che la Bortone evangelico vite è il problema sociale è il primo problema sociale
Su cui si impegna la Chiesa quindi nel quadro delle commissioni della discrezione della nostra società non possiamo trascurare il dato sociologico
Di milioni di apporti e di milioni di famiglie ferite non c'è sulla mente una ingiustizia sistematica c'è anche una di Orléans a diretta sistematica contrabbando
Violenza e abbia avuto più morti nudi titola postumi sassi
Poi per quanto riguarda il tema è la porto rispetto alle donne vorrei dire che la portò e l'atto più sistematico di oppressione manipolazioni della donna
Perché la manipola ellenico una sua dimensione fondamentale nega il ruolo del del padre e in questo modo si altera tutte le su scrittura relazionale quindi l'introduzione la la fra tutti i problemi che riguarda una donna mi pare che il Papa a cui si è molto esplicito il tema dell'aborto nella liberazione della donna visto impositivo come liberazione e attuazione del suddito maternità il problema ve la porto non può essere taciuto nel quadro della situazione oggi della donna moderna
è come quando poi finito di domande ecco io porto proporrei mite mi e mi aggancio a quello che il dottor somatiche lo ringrazio di individuare lo Stato non come antagonista ma individuare chiaramente oggi nel nostro credere quali sono gli interessi e le parti sociali
Che hanno occupato lo stato e che stanno lì dentro la nostra società civile di non porre farete antagonismo
Tra la società civile e lo Stato
Perché lo Stato ci vuole un'istituzione necessaria una forma di comunità
Ma individuerei specificatamente gli avversari sotto il profilo degli interessi economici e politici culturali che ci stanno di fronte senza affanno un'alternativa tra noi che lo Stato grazie grazie
Claudio Capponi dello di Ossi di Prato sito il patentino dei comizi
Sì no voi a Prato abbiamo un esempio abbastanza evidente di quello che può essere l'economia civile basata sull'etica del lavoro sulla forte presenza delle piccole imprese
E sul rapporto quasi un patto sociale fra istituzioni associazionismo tessuto sociale e chiesa
Mi ritrovo parecchio come le cose dette dalla relazione ma del professor magari Magatti
Direi che il tema del territorio questo è un tema che va diciamo
Consente
Di approfondire
L'altro polo della questione della globalizzazione il territorio la radica radicati nel sul territorio
Significa controllare significa controllo sociale significa democrazia significa democrazia economica
E allora da questo punto di vista io non sono così pessimista vedo che la società si sa organizzare da noi la società Sesto organizzata prima dello Stato prima della Provincia è arrivata
Da pochi anni prima della diocesi
Quindi che sicché che ha tre tre secoli ma prima della diocesi automatica del cinquantaquattro
C'era prima ed era molto vivace ed è molto vivace
Ed è solidale non è solo una grumo di interessi economici vorrei sottolineare due aspetti il concetto di Società Civile chissà che oggi che in questa settimana discuteremo
E il concetto di su sei sussidiarietà
E la sussidiarietà diceva prima bene un intervento prima di me
E c'è caduta addosso in tutte le sue conseguenze dopo Maastricht
Ma la e e poi ci lamentiamo che che venga declinata solo in termini istituzionali economicistici
E poi tiriamo fuori i nostri padri nobili
Enigma il termo niente
E tutti gli italiani la Toniolo fino non solo fino a Sturzo
Credo che qui ci sia un difetto di culturale di un difetto di Progetto culturale perché gli spazi si occupano e altrimenti poi si occupa solo il potere per quanto riguarda la presunta sopraffazione della cultura laica da parte di quella dallo Stato liberale alla cultura laicista io sono d'accordo con chi ha detto che esiste fino a un certo punto vorrei solo rammentare che don Milani negli anni Cinquanta
E vivendo la sua sofferta esperienza a Firenze
Lamentava esattamente il contrario diceva che i cattolici ci hanno il Governo il Parlamento i giornali la radio la televisione e la chiesa ha perso la classe operaia allora secondo me qui c'è proprio da è un pendolo in un certo senso e quindi questo ci consente di non avere
Fiducia
Dipende da noi riprendere in mano
E il bandolo della politica come diceva il professor Scapagnini e io sono perfettamente d'accordo è questo forse che avvicina i giovani che gli entusiasmi era oggi non sono particolarmente entusiasmanti da una presenza sociale che si frammenta in questioni importantissime ma a volte troppo settoriali
Grazie corrono al clima Leonetti sì per farli Franco non allora qualche annotazione sulla relazione di storia Enrica Rosanna
Intanto per dire la condivisione sull'impianto globale del suo intervento
è una condivisione che nasce dalla sensibilità della finita da un percorso anche comune in Progetto Donna una realtà che credo avrebbe meritato il ferimento è un richiamo e passò ai riferimenti puntuali sul lavoro familiare
Che preferisco storica Rosanna continuare a chiamare lavoro familiari non lavoro di cura e questo non per polemica ma per aderenza alla verità storica in quanto questa la terminologia questa espressione lavoro di cura è stata coniata quanto quando le forze che volevano rimuoverne con dalla cultura i valori della cultura e dalla coscienza comune
Sono state costrette proprio per le l'influenza per l'attenzione che alcune organizzazioni hanno fatto a questo proposito a cambiarne la definizione grazie comunque di averne sottolineato gli anche il valore economico del suo generare ricchezza oltre a quello dell'accoglienza della vita della umanizzazione della solidarietà
Di questa ricchezza che sopporta la società sia si è svolto a tempo pieno sia se svolto con la burocrazia a tempo parziale
E se a quest'ultimo proposito è giusto ricercare le modalità di conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita e questo è un dibattito aperto a livello internazionale delle grandi Assisi dell'ONU eccetera
Fino alle commissioni tecniche locali
Di parità di pari opportunità
E importante sollecitare risposte ma risposte adeguate risposte giuste al riconoscimento del lavoro
Familiare e dei valori che questo questa particolare attività lavorativa racchiude in sé con i diritti che a questo riconoscimento dovrebbero conseguire e allora per fermarmi all'attualità
Per dare una mia valutazione di persona che si occupa in particolare di questi problemi legati al lavoro familiare sulla legge che da ieri è legge dello Stato
Gli infortuni contro gli infortuni nel caso di infortunio do domestico
Ecco allora se questa legge è importante sul piano del principio sul piano del riconoscimento di questo lavoro come lavoro ovvero di un lavoro anche molto pericoloso tant'è vero che le morti in casa sono di gran lunga superiori alle morte in fabbrica
Questa importanti ancora sul piano della prevenzione perché appunto la prevenzione ha fatto in modo di far riflettere di infortuni in fabbrica anche se purtroppo ogni vita umana sempre è una vita umana che viene a mancare
Però è una legge estremamente carente sul piano delle prestazioni
Allora siete rei Reset riconosciute come invalide permanenti
Occorre perdere un braccio un occhio e troppo poco così come è carente per non aver riconosciuto la causa di morte allora noi ci auguriamo che questo debba essere appunto un impegno nostro
Perché se è vero che un punto di partenza è però vero che le leggi sono perfettibili e noi come cattolici dobbiamo impegnarci a rendere migliori le leggi dello Stato grazie
Grazie a lei Franco Nobili prego microfono qui
Chiudere
Tre minuti semplici avrei voluto grazie presidente avrei dovuto parlare
Come uomo di lavoro
Ma purtroppo nel tempo numero
Data la mia esperienza dal Gambero futuro più seria nel privato moltissimi anni sia dal pubblico per pochi anni
Allora deciderò soltanto fare delle considerazioni come cattolico
Avendo partecipato da sessant'anni a tutte le attività delle associazioni cattoliche e poi anche in quel politica io mi trovo perfettamente d'accordo con il professor Giorgio Campanini
E debbo soltanto dire che più volte dai relatori qui si è parlato non c'è società civile sentenza
Società sociale
E io lo sostengo oggi che non c'è
Una possibilità di cambiamento
Per le nostre attese se aggiungiamo se non aggiungiamo al problema dalla Società e della vita sociale alla società civile e alla vita civile anche trafitta culturale
E qui non ho sentito fa riferimento a quello che i cattolici hanno fatto nel passato allora debbo con soddisfazione di reti
Che mi sono reso conto di presto e con altri amici abbiamo organizzato dall'associazione tra le fondazioni dei cattolici
Impegnato in politica
Uno e abbiamo potuto aprire la possibilità di raccogliere documenti archivi
E poi quello che è stato fatto nella loro storia nello l'impegno civile e politico
In modo da poterlo trasmettere ai giovani e direi che non dobbiamo dimenticarlo
Che dobbiamo anche noi riprendere in considerazione quello che è stato fissato oggi siamo in sedici fondazioni la prima è quella di Sturzo procedura di De Gasperi di
Di mormora stato impiccioni di la Pira Gronchi di pastore di Vittorino Colombo di Donat Cattin quello della Focus e stiamo facendo un lavoro in profondità perché non si dimentichi quello che hanno fatto i cattolici italiani impegnati in politica in senso positivo
Anche dei cattolici impegnati in politica hanno fatto dei grossi errori e quelli condominiali e li giudichiamo in senso negativo ma non dobbiamo permetterci di dimenticare quello che hanno fatto di bene
E al professor dall'attore quando ha parlato delle esigenze di modifiche sul piano giuridico
Io debbo dire che il rapporto cittadino stato deve essere oggi inteso come cittadino d'Europa
E non dobbiamo dimenticare che l'Europa è stata fatta soprattutto per la volontà dei cattolici dei tre grandi Adenauer De Gasperi Schuman lì il numero per ordine alfabetico
E noi stiamo facendo in questo momento attraverso l'associazione delle fondazioni dalle grandi manifestazioni per ricordare che se l'Europa di oggi
Esiste e porti soprattutto l'anno punta i cattolici
E non dimentichiamoci quello che ha detto so poco prima di morire quando l'Europa era l'Europa dei segni oggi siamo già con indici forse Helsinki saremmo venuti
Non dimentichiamo che l'Italia i cattolici impegnati in politica
Per l'Europa devono considerare che l'Italia giocano un ruolo determinante per lo sviluppo della pace nel Mediterraneo
Il sud dell'Europa per l'Italia e una pista di lancio perché nell'ambito del bacino del bacino mediterraneo noi abbiamo di oggi le encicliche
I ricordi dei sommi pontefici ci dicono che dobbiamo condividere per realizzare la giustizia la pace la concordia
Nel mediterraneo dove si incontrano le tre religioni la Cattolica islamica elettorali
Dimenticare tutto questo
Veramente cosa non buona
E non dobbiamo neanche dimenticare il cui io mi rivolgo al professor Magatti che ho avuto il piacere di conoscere oggi che lo ringrazio perché condivido parecchie
Anzi moltissime delle sue considerazioni
In Italia le grandi riforme
Nell'immediato dopoguerra oltre alla ricostruzione civile e morale sono state fatte per i cattolici basta pensare alla riforma agraria basta pensare alla Cassa del Mezzogiorno che ieri governatore Fazio ha detto inopinatamente all'improvviso
è stata abolita per un importo di coloro che oggi e tutto quello che diciamo noi cattolici all'ente
E vorrei anche ricordare
Che
Se non ci fosse stata l'unità dei cattolici in politica
Lo dico al professor Donati che ha detto non ci sarà più un'unità dei cattolici in politica ma quando questa c'è stata non solo sul piano positivo
è stato necessario perché bisognava combattere un'ideologia che era distruttiva ma non ci sarebbe stato neanche la caduta del muro di Berlino che ha permesso invece di riaffermare la necessità di una democrazia e di una libertà sul piano civile il suo impianto la giustizia sociale
E per hanno vinto c'è la ricordato anzi insegnato per la prima volta in un solo anno prima tutto il mondo
La Rerum Novarum Universum verso grazie grazie grazie del del suo intervento io purtroppo devo chiudere qui segrete degli amici che non possiamo assolutamente andare oltre quindi
Mi scuso a nome di tutti connesse gli che avevano richiesto possono evidentemente chiedere quindi intervenire nel pomeriggio o domani mattina ci saranno i lavori di gruppo quindi tempo per i loro interventi
Si sarà senza dubbio mi scuso a nome di tutti se dobbiamo fare un po'questa violenza da RAI adesso la parola per qualche minuto di replica ai tre relatori nell'ordine in cui abbiamo svolto quindi professor dalla Torre per primo
Benissimo dirlo subito innanzitutto che molti degli interventi sono stati interventi in realtà come dire ampliativi con suggestioni che certamente sono utili rispetto a quello che è stato detto
E quindi almeno per quanto riguarda me Ilo ricevuti
Ne prendo nota
Vorrei anche dire che vorrei articolare sia pure brevissimamente la mia replica sotto due diverse anche se in qualche modo convergenti responsabilità
Come membro del comitato scientifico della della Settimana sociale organizzato nella Settimana sociale e come relatore
Perché è chiaro che alcuni interventi
Di grande rilievo molto importanti
Toccano in realtà più l'impostazione che non le mie responsabilità di relatore qui erano stati affidati un quadro preciso
E quindi è evidente che io mi sono attenuto anzi ho dovuto tagliare come avete potuto vedere rispetto a quello che avevo scritto
Mi sono attenuto al tema che mi è stato dato ora vorrei dire
Che in qualche modo come membro delle comitato scientifico organizzatore
Da parte nostra non c'è stata nessuna volontà di contrapporre state Società civile mi pare che il professor Donati che stamattina in apertura l'abbia sottolineato molta attenzione non che stiamo nella vecchia trappola nella tradizione di una cultura cattolica antistatalista
Questo non c'è stato e direi che nel documento questo non appare nel documento
è chiaro che uno legge con di fichi ha scritto una cosa lo legge poi con difficoltà insomma non con quella oggettività che può essere letta no
E sotto questo profilo io sono assolutamente d'accordo con i rilievi che ha fatto con intervento molto preciso di di Campanini presente e altri poi si sono accodati
è chiaro che il nostro discorso non vuole essere non discorso anti-Stato né un discorso antipolitica tutt'altro
Mi chiedo ci può essere una politica senza una società civile
Mi chiedo
Se oggi c'è una crisi profonda della nostra realtà nazionale della politica non c'è forse perché abbiamo una società
Civile scollata di barricata senza un ethos condiviso senza un senso di identità di coinvolgimento e di responsabilità
Ecco allora mi chiedo chiaro che avendo fatto la scelta di campo di pensare alla società civile questo non significa contrapporrà o escludeva non c'è dubbio che la carità più alta è la carità politica
Io personalmente sempre faccio un appunto alla sensibilità regioni su prodotti meno diversi tali che sono come dire sensibilissimi ai temi del volontariato ma i sensibilissimi ai temi della politica
Proprio per dire che in realtà la responsabilità e il senso di cittadinanza di appartenenza deve essere forte
Mi chiedo se fenomeni degenerativi che in fondo sono fenomeni degenerativi di spezzoni la società civile che io ho messo in evidenza nella relazione anche se non ho letto
Come quello dell'occupazione dello Stato da parte dei partiti non sia venuto meno la Società Civile debole
E non per una società civile forte che avrebbe invece impedito quindi io sono assolutamente d'accordo con i rilievi di Campanini o di altri Zappella per esempio ma è evidente che la prospettiva che ci siamo dati a una prospettiva come dire
Ancora prima preliminare è certo che lo Stato e poi che cosa
Il soggetto coordinatore delle libertà e dei diritti della convivenza pacifica del rivolgere al al al fine del bene comune insomma tutta la realtà sociale
In questo senso a me pare che stiamo passando e la Costituzione l'ha segnato in maniera precisissima
Da un concetto di sovranità come appunto un un un'autorità assoluta che ingabbia la società ad un concetto di sovranità dello Stato come realtà o potere organizzatore delle libertà delle autonomie e quindi in cui ciascuno non è una monade che va contro gli altri ma che in qualche modo trovano poco nel momento
Politico e nello Stato come dire le grande contesto il grande contorno grande quadro di momento in momento di coordinamento
Vedo che portò prime cinque minuti son quasi finiti ma
Debbo ovviamente dire qualche cosa
In particolare per quanto riguarda invece la mia relazione al professor Galli della Loggia
Sono solamente l'accordo con il professor mai di mi scuso se per limiti di tempo non posso entrare più approfonditamente
La situazione italiana è certamente una situazione particolare
è una situazione particolare punto di vista storico dovuto una sezione particolare appunto i sta di fatto anche un in quanto studioso del diritto ecclesiastico cioè devo sempre segnare mesto denti che la situazione italiana
Del tutto atipica rispetto a quella degli altri Paesi perché non è un problema di statuto giuridico Dalla Chiesa che in Italia ma abbiamo un problema anche di garantire la indipendenza degli organi di governo della Chiesa universale e in particolare dell'ufficio del Santopadre ma
Sono assolutamente d'accordo sull'invito di Galli Della Loggia
Che tra l'altro è un invito che si scrive proprio in una sua linea che apprezzo moltissimo
Di come dire comprensione
Di apertura e ognuno porta le sue responsabilità ognuno ha avuto in qualche modo anche dei diciamo degli elementi negativi ho dovuto soffrire per determinare per questo processo che è avvenuto in questo periodo di tempo
A me pare tuttavia Pini condivido in sostanza a me pare tuttavia che nella mia relazione
Anche qui forse i miei occhiali mi fanno leggere troppo soggettivamente quello che ho scritto
Non ci fosse questo senso non è un caso che parlando della scuola parlando dall'asse della legge Crispi o parlando
Delle stesse leggi eversive non ho parlato di massoneria non ho parlato di laicismo liberale ma ho fatto riferimento invece ha come dire a dei processi positivi per altro verso cioè che anche noi cattolici e non possiamo non apprezzare quando detto la scuola voto
Una funzione importante ai fini della identità nazionale no
Chiaro la scuola la scuola di Stato il prezzo però che essere pagato abbia avuto un vantaggio ma abbiamo avuto un prezzo che è stato quello di mettere le basi di un monopolio che non è più venuto meno
E quindi che costituisce una situazione atipica rispetto ad ogni altro Paese europeo
Lo stesso per la per l'assistenza io ho detto nel passaggio tra Ottocento e Novecento di uno Stato che finalmente si apre distanze sociali che quindi finalmente sente la necessità di dover non solo essere al di sopra arbitro delle parti ma di intervenire sociale nel rimuovere gli ostacoli che rendono Diversi che non rendono eguali a favore delle delle categorie più deboli
Come ha fatto questo era fatto con la legge Crispi
Gli affetti di per sé sul piano della della della del del del della beneficenza pubblica saranno stati positivi certa la società civile né la Società civile ne ha sofferto
E lo stesso in fondo su un tema delicatissimo della della delle leggi eversive perché è chiaro che sulle leggi eversive ci sono state anche delle motivazioni che certamente non ignoro che vanno al di là di motivazioni che pure ci possono essere state di carattere anticlericale laicista
Vale a dire ragioni di carattere economico ho ragione di salvaguardia per esempio di alcuni beni che apparteneva l'attenzione alla nazione e non allo Stato i beni culturali delle del del di tutti gli enti soppressi questa idea ottocentesca peraltro molto nobile da questo punto di vista della partenza alla nazione quindi a comunità la società civile che li ha prodotti non allo Stato
Quindi vorrei un po'diciamo scusare ecco la mia impostazione non era l'impostazione appunto di tipo tradizionale anche se la storia la conosciamo le posizioni le conosciamo le responsabilità le sappiamo mi pareva di aver dato un diciamo valutazione di questi fatti partendo invece piuttosto anche dei profili positivi che questi fatti erano portati
Grazie questo Magatti
Sì credo che bisogna aver clemenza del pubblico volesse quarantasette quindi permetto solo di estendere di recuperare un aspetto che mi è sembrato ricorrere la maggior parte degli interventi e cioè questo tema della politica
è chiaro che e il tema è lì sulla porta evidentemente da qualche parte bisogna pur cominciare
Credo che bisogna bandire l'impazienza se uno guarda anche la storia di questo decennio termine degli anni novanta da strade cattolici in questo decennio credo che l'impazienza abbia giocato a come dire
Qualche brutto tiro nel frattempo è passato un decennio
Usciamo peraltro da una storia una storia in cui i cattolici hanno avuto un ruolo importante alla politica
E dico in questo nome della dimenticarlo evidentemente perché credo che questa riflessione non casualmente riproposta in questa sede sull'asta si vive credo che sia un'occasione non tanto per fare una una storia di qualche c'è stata diciamo così ma per ripartire a porre una questione molto generale in questo senso politica così in una prospettiva diversa forse un'ora credo anche e aggiungo
Quest'altra questione che in qualche modo alla mia relazione era implicita
Che l'ho detto all'inizio credo che il tema dalla Stasi dire non non dei
Così cresciute il rapporto tra la società e la politica deve essere ripensato in realtà le categorie di cui disponiamo io credo spenta non molto a a farsi capire come questa relazione possa essere costruita penso al rapporto tra l'economia la politica ma cosa volete che faccia il governo centrale rispetto all'economia
E chiaramente si è formato uno squilibrio profondo tra l'economia e la politica e questo vuol dire che tutta la politica del ventesimo secolo keynesiana vuol far rivista ma anche la versione diciamo così meno quel verme meno che ne sarà Matteo quel fari sta non è più proponibile come tale e allora cosa vuol dire
Voglio dire invece che questo è proporre una questione politica con la dovuta distanza diciamo così preso atto che c'abbiamo una storia alle spalle preso atto che la fretta si fa passare il tempo e si corre e non ce ne accorgiamo e preso atto che ha
C'è bisogno di un grande sforzo immaginativo se volete un grande sforzo politico Prodi parla sotto silenzio parlare di politica tout cour ma parlare di politica il senso diciamo così non da bottega
Grazie
Alcuna risposta telegrafica Attinà Leuzzi sì la sua preferenza di chiamare la bolla familiari io mi mette in questa prospettiva non lavoro di cura cioè militare essendo questo un po'la mia posizione che sia secondo recuperare dei concetti nati con un vizio ideologico per trovare nello spessore di questi concetti e avete elementi di dialogo e di confronto e se possibile di comunione grazie
Grazie
Io penso che l'obiettivo di questa mattina l'abbiamo raggiunto ciò che emerge nella società civile oggi abbiamo sentito
Molte istanze molte osservazioni
Lo scopo era quello di far emergere questo tipo di analisi consegnamo adesso al pomeriggio la valutazione di questi fatti dal punto di vista la dottrina sociale e domani alle prospettive
Operative abbiamo molta carne al fuoco penso siamo partiti col piede giusto ringrazio tutti sottendono pranzo al rivederci pomeriggio alle quindici e trenta grazie
Momento la che non vuole essere un'abitudine ma orientare un po'la nostra ricerca il nostro confronto alla luce della parola di Dio
L'invito a prendere a pagina undici
E anche grazie Guida la nostra preghiera possiamo Charité
No deve passare edilizia
Dalle venti
La pace di Cristo alla quale il padre gli ha chiamati mediante lo Spirito nell'unità di un medesimo corpo sia con tutti voi
Preghiamo
Padre
Che hai arricchito la tua Chiesa non di oro argento ma della grazia di poter annunciare ad ogni uomo
Nel nome di Gesù alzati e cammina
Manda sulle nostre comunità il tuo Spirito Santo
Perché ispiri loro i gesti e le parole per testimoniare tutti la beatitudine della speranza ritrovate
Perché lista Nostro Signore
Dagli atti degli apostoli
Un giorno Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera verso le tre del pomeriggio
Qui di solito veniva portato un uomo stordito fin dalla nascita e lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella a chiedere l'elemosina a coloro che entravano nel tempio
Questi vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio domando loro l'elemosina allora Pietro fisso lo sguardo su di lui insieme a Giovanni e disse
Guarda verso di noi
Ed egli si volse verso di loro aspettandosi di ricevere qualche cosa
Ma dietro ci disse
Non possiedo né al centro né oro ma quello che ho ottenuto nel nome di Gesù Cristo il Nazareno cammina
E preso lo per la mano destra lo sollevò di colpo i suoi piedi recapiti che si rinvigorire uno e versato in piedi camminava
E dentro con loro nel tempio camminando saltando e lodando Dio
Parola di Dio
Verifichiamo Cristo alza ayurvedica principio e fine della nuova creazione e rivolgiamo a lui la nostra fervida preghiera
Venga il tuo regno signore ti preghiamo per i pastori della Chiesa intera e per quelli delle nostre Chiese locali
Fa che spezzando il pane della vita alimenti non la volontà di pace e di cooperazione preghiamo vendere signore ti preghiamo per tutto il popolo cristiano fatte vive in modo coerente la sua vocazione e conservi L'Unità nel vincolo della pace prendiamo signore ti preghiamo per i nostri legislatori e governanti fa che promuovano la giustizia la fraternità senza accedere interessi di parte preghiamo
Nasce ti preghiamo per gli uomini di cultura umanisti scienziati artisti perché collaborino a rendere il nostro Paese il più degno delle sue tradizioni umane e cristiane preghiamo
Allora signori ti preghiamo per noi qui presenti metti nel nostro cuore una salutare inquietudine per le nostre pigrizie le nostre sordità e le nostre presunzioni preghiamo
Signora ti preghiamo per i nostri fratelli defunti specialmente per quelli che più hanno sofferto la povertà e l'emarginazione fa che siano felici nella comunione gloriosa dei tuoi santi preghiamo
Padre nostro crescere civili signor santificato il loro nome pena dovremo chiamare alla cordata come dicevo sedici dacci oggi il nostro pane quotidiano rimetti a noi i nostri diritti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione magari della sui male
I lavori proseguono allora oggi pomeriggio con la seconda plenaria
Presiede il professor Francesco Paolo Casavola depressi presidente emerito della Corte costituzionale
Rent lo ringraziamo molto per essere qui con noi napoletano tra l'altro quindi canto espressione dell'impegno civile di questa città che ci ospita
Prima di dare a lui la parola per l'inizio dei lavori ricordo come già si accennava in chiusura della penale che stamattina che che era iscritto per gli interventi
In qualche modo potrà reiscriversi
Sia pareva pennarelli oggi che quella di domani cioè non teniamo le domande che sono state non sono state evase no per motivi di tempo non è non le mettiamo all'inizio di questa impegno perché altrimenti ci trascinerà Emo sempre noi i lavori e che non possiamo a fare un un un lavoro può a tutto campo
Nel quadro che di ogni plenaria specifica
Quindi chiedo scusa con queste persone credo che poi per anche in rapporto al tempo che abbiamo si potranno raccogliere dodici tredici interventi non di più i primi che si scrivono veramente avranno la parola e poi ci saranno comunque anche tutti i lavori di gruppo in cui ognuno di noi potrà prendere posizione grazie
Grazie
Cioè lentissimi vescovi
E convegnisti
Sorelle fratelli
Ascolterete
Da Bruno Forte da Paola Ricci Sindoni Natalino piana
Delle relazioni che ammirerei Pepper
Il forte sforzo
Di completezza di estensione per la conservazione della riflessione
Sull'orizzonte del più ampio possibile
Dentro cui si colloca la tematica di questa
Settimana sociale
Come introduttore io mi riservo un compito assolutamente minimo
Di dare
Per alcuni punti
Una qualche
Provocazione dal punto di vista metodologico dal punto di vista della diagnosi della situazione
Prima considerazione che di metodo e di merito insieme
E che occorre fare
E se la dottrina sociale della Chiesa
Sia più idonea di altre
Per raccogliere correttamente linee di tendenza
Cause e significato
I fenomeni sociali in corso
All'osservazione della società
Sono applicati non soltanto le più recenti scienza della società che si sono aggiunte ai più antichi saperi umanistici
La letteratura la filosofia del diritto la storiografia
Ma
Attraverso DS
Ho
Direttamente o indirettamente le grandi ideologia e politica
Bene
Non Neumann la storia di questa fin e secolo
Impone di registrare
Lo scacco generale dell'ideologia
Che proponevano modelli di società e di Stato puramente ottativo di o utopici
Fondati su diagnosi erronee dell'esistente
Le discipline sociologiche dipendenti e su tra i tanti rispetto alle ideologia
Sono egualmente meno credibili di un tempo
E delle loro analisi
Residuano tratti
Ma non più un insieme organico
Ne scientificamente né eticamente accettabile
Forse l'illusione di tutta la cultura occidentale
è stata quella che è la realtà sociale
Potesse essere non solo compresa ma guidata dai saperi società
La storia ancora una volta portato lo scompiglio in teorie interpretative
E talora avventura altamente predittivi te
Il magistero sociale della Chiesa invece
Si è sempre sottratto
Alla rigidità di costruzioni teoriche
A seguito di eventi su cui non ha puntato il fuoco
Di una lente
Per ottenerne una fredda osservazione scientifica
Ma ha fatto discendere
Di essi sulla comune percezione che la comunità della gente comune a degli eventi un insegnamento religioso e mora
Questo non dobbiamo dimenticare dato che spesso l'abbiamo dimenticato
Che la così chiamata dottrina sociale della Chiesa
Non è una filosofia o Tuna Sociologia
Ma è un insegnamento religioso e morale
Con essa
La Chiesa continua
Con più aderenza ai fenomeni della storia collettiva quell'ammissione di salvezza che primariamente e indirizzata
Alla coscienza
Personale
La dottrina sociale della Chiesa e dottrina perché autorevolmente insegnata
Ma non è in dottrina nel significato corrente e proprio alle scienze sociali
La dichiara l'attuale pontefice lo dichiara
L'attuale pontefice della Centesimus annus al paragrafo quarantasei
Non essendo ideologica la fede cristiana non presume di imprigionare in un rigido schema la cangiante realtà sociopolitica
E riconosce che la vita dell'uomo si realizza nella storia in condizioni diverse e non perfette la Chiesa pertanto
Riaffermando costantemente la trascendente dignità della persona
A come il suo metodo il rispetto della libertà
E allora con questo viatico di libertà
Osserviamo
Lo scenario reale in cui si svolge la nostra esperienze sociale
Innanzitutto dopo il mille novecento ottantanove
Controllato il muro di Berlino
La sfida non solo ideologica partitica ma militare tra comunismo e capitalismo è cessata
è subentrata l'economia del libero mercato che non incontrando più la spaccatura del pianeta per usare la metafora di Sorge Rizzello
E dilagando in tutto il pianeta avvolgendolo con la rete dei satelliti che rimbalzano comunicazioni
Restringono la terra villaggio globale globale per usare la immagine di Numana
E con la dislocazione delle borse asiatiche americane europei nelle quali i capitali si spostano in tempo elettronico
Le tecnologie della comunicazione hanno agevolato la finanziarizzazione dell'economia
Che aveva un tempo la sua piazza forte corposa nella fabbrica e il suo prodotto era merce solida e determinate
Oggi è la borsa più ancora che la banca
La centrale strategica di una economia
Che comprenderà sempre più beni immateriali che non materiale
E nelle Borse si nel carteggio non titoli non merci
Quando diciamo mercato
Abbiamo tutti nel nostro arcaico immaginario la visione di un insieme di bancarelle con esposizione di merci
Ma anche fantasia più moderne e sofisticate
Non arriverebbero a descrizioni approssimate adeguatamente alla nozione
Il mercato è il mercato finanziario
E le imprese non sono più di una stabile proprietà ma di mutevoli investitori finanziari
I mercati decidono dell'esistenza dell'impresa e delle loro produzioni e alla fine di coloro che acquisteranno utilizzeranno consumeranno quelle produzioni
Eravamo abituati
Sia in regimi di liberati sia in regimi collettivistiche sia dirigisti a vedere lo Stato in economia
Ora lo Stato si ritrae dall'economia
Correva al diciottesimo secolo quando si cominciò ad aggiungere ad economia
Va ricordato In un suo fondo Bruno Forte che per definizione etimologica era l'ordinamento della casa cioè dei privati l'aggettivo civile poi pubblica poi politica
E lo stato entro in economia
Oggi il percorso e a ritroso
L'economia torna ad essere dei privati
Lo Stato al più controlla che regole peraltro di mercato e cioè economiche siano effettivamente rispettate
Che cosa ne del lavoro in una economia governata da poteri privati e da mercati transnazionale il lavoro sempre più espulso da processi di produzione affidati ad automatismi robot centrali cibernetiche e esperienza preclusa a milioni di giovani in inoccupati
Ho a milioni di adulti precocemente
Disoccupati perché dice ricco perché precocemente licenziati
La riduzione del personale la parola d'ordine di o nel consiglio d'amministrazione in America il bonus dei dirigenti d'azienda nasce e cresce
In proporzione al numero di lavoratori licenziati
La riduzione
Operanti in settori in cui si rivela antieconomica
Vediamo ogni giorno con come l'assenza del bigliettaio sui mezzi di trasporto urbani
Induca non pochi viaggiatori a considerare il trasporto come gratuito o di cortesia con quale vantaggio per il bilancio delle aziende è facile immaginare fino a quando questo contro prodotto del progresso economico potrà essere socialmente
E non dico economicamente sostenibile
La inoccupazione e disoccupazione
Possono trasformarsi
In un aumento dei livelli di tensione tra generazioni e gruppi sociali
E di crescita della illegalità e della criminalità
E non è che un corto circuito quello che gli uomini dell'economia addebitano la politica di non garantire sicurezza per gli investimenti e lo sviluppo delle imprese specie nel Sud
Secondo scenario
Spostiamoci al polo opposto quello della famiglia
Le morti del sabato sera
In discoteca per droga
Sulle strade per incidenti automobilistici sono spesso occasione in vista e lamento quando non di gridate denuncia delle famiglie incapaci di guidare i giovani attratti da un business che organizzato puntando sul loro desiderio di gioia e di socializzazione
Per farne delle vittime prima di abitudini nocive poi in senso totale
Causandone la morte
La società può fare sassate
Qualcosa in queste circostanze
L'appello allo Stato
Che combatta il commercio delle droghe che per così scheletrico entrature delle discoteche che controlli la velocità delle auto lo stato di sobrietà dei guidatori
Ok chiudo addirittura di discoteche che altrove
Se non l'incapacità
Di questa società di branchi e non di famiglie
Di fare di più che invocare coercizione
Laddove occorre educazione
Ma se le famiglie si rattrappito score
O si disintegra no in egoismi o in patologie di disadattamento
Come e spera
Che se assolvano una funzione di educazione alla socialità responsabile
Utile in ogni caso non nocività
Alla dignità e alla vita propria e altrui
è inutile difendere matrimonio accoglienza della vita famiglia ordinata quando i chiodi cui appendere la effettività di questi modelli non ci sono o non si sanno battere
L'adattabilità delle personalità
E dunque la umiltà la tolleranza
La capacità di rispetto dell'altro
La capacità di limitare il proprio egoismo
La obbedienza dei più giovani e che i figli soprattutto
Ottenuta con il buon esempio e la dedizione generosa
La gioia unito al sacrificio di propria libertà
Pur di vivere più a lungo nella comunità familiari
Educare alle virtù domestiche quotidiane
E la premessa perché la società
Di massa
Non vada incontro al paradosso
Che il massimo di libertà esige il massimo di coercizione
Non è un buon sintomo per una società davvero civile tra virgolette che si invochi sempre più polizia
Per ottenere quell'ordine che dovrebbe essere prodotto almeno in germe nelle case e no nei tribunali e nelle carceri
Terzo scenario la cultura
Dalla Veritatis Splendor alla Fides et ratio
Sembra evidente che la Chiesa
Non possa e non debba rinunciare al suo mandato
Di accompagnare gli uomini verso la verità
Pur nel rispetto della ragione con l'ausilio della ragione
Pur nella comprensione della diversità delle posizioni intellettuali la chiesa dei compiere il suo annuncia
Ciò non significa che possa opporsi
In una società disomogenea e pluralistica
Una cultura cattolica come cultura se non più plenaria ancora egemone e maggioritaria
Il cristianesimo torna alle sue origini
Ad essere lievito nella massa
Il punto di vista sulla verità
Collocabile dovunque
Dialogante con tutti
Come un Socrate che nulla sa
E cerca di sapere dall'interlocutore quelli quello che gli Deve e vuole sapere
E dunque la metodologia della chiesa dei cristiani nella società molti colto culturale un imparare a sapere insieme
Una ricerca della verità che può concedere tutto quello che inessenziali
Pur di trovare insieme la verità
Per questo nella società la chiesa di cristiani
Non debbono stare in luoghi circoscritta
Il rischio della multiculturalità e il ghetto La sette
Il patto di reciproco riconoscimento e di non aggressione
Il contrario delle unto esso docente della predicazione il caso accaduto al Papa in India
Degli induisti che protestavano contro il proselitismo e la conversione in caso emblematico
Il Papa ha risposto che la scelta della fede un atto di tale libertà che include l'abbandono per un'altra sede e che la conversione è un diritto e non un belli
E perciò nella società italiana motivo di vigilanza
Il riemergere di un laicismo
Che Norberto Bobbio non noi ha in questi giorni accusato di anticlericalismo
La chiesa e di credenti hanno un diritto costituzionale di libertà di fare scuole proprie assolvendo attraverso la gestione privata una funzione pubblica
Identica alla funzione pubblica assolta dalla scuola statale
Ciò non esclude la diversità delle scuole cattoliche come di qualunque altra contrazione
Di ispirarsi ad un modello educativo etico-sociali
Fondato su valori religiosi
Rispetto alle scuole statali che questo modello non possono trasmettere
Perché lo Stato non professa religione alcune anche quando ospita nelle sue scuole l'ora di religione cattolica
La cultura è più che mai oggi inscindibile da valori etici
Non ebbe Lurie retorica non è astratta Filosofia o astratta scienza
E educazione umana
L'istruzione prevalentemente trasmissione di nozioni
La cultura è elaborazione critica e creativa
Di un sapere sempre
Finalizzato a produrre un uomo più consapevole e libero
Se la scuola di Stato può impegnarsi ad un sereno pluralismo di modelli educativi
Che non risultino insoddisfacente alle famiglie e agli scolari e studenti deve pur sempre conservarsi
Senza maggiori oneri per le famiglie dei cittadini
Una scuola che proponga
Un liberamente scelto il più determinato modello
Questo è società civile in regime di libertà
L'altra e società amministrata in regime di autorità
Ora Gramola
Per cavalleria
La parola a Paola Ricci Sindoni
Grazie professore anche delle sollecitazioni veramente preziosi che sono venuti da quello poteva sembrare così rapido
Intervento preparatori e che invece si è rivelato essere
Un ricco patrimonio anche dite speriamo che poi vende anche valorizzato nella
Nel proseguì appunto del nostro giornale
E allora inizierei dicendo che senza troppo enfatizzare perché un po'facciamo tutti questi svolte epocali di sapore un po'minime registico impone una realistica constatazione di fatto
La generazione di fino al secolo se la nostra generazione è la prima degenerazione posta tradizionale che si trova a gestire una situazione personale e sociale di grande incertezza
Struttura mi di fluidità identitaria contraddistinta dalla mobilità della reversibilità ed anche dalla scambi abilità di tutti i riferimenti per riprendere una metafora di Zandano lì io situato quello posto cioè all'interno di un orizzonte di certezze sociali e di valori condivisi ha ceduto il passo al mio sgombro
Svuotato di fondamento sia esso di natura religiosa o ideologica e compromesso dentro il mare aperto del relativismo e della frammenti trazione non va comunque dimenticato
Che il bisogno primario di partecipazione
E l'esigenza esistenziale di formare legami saldi tramite l'intreccio di relazioni interne soggettive non ci sono mai spente nel nostro Paese ancora faticosamente allungato
Fra le radici mai recise della tradizione e l'ansia né frenetica del mondo
Pur con il peso di dover vivere le incertezze del presente si assiste all'emersione di fermenti nuovi e alla necessità di dar fondo alla potenzialità sociali scritta nella condizione umana
La società civile questo insiemi di esperienze associative innervati da significative relazioni umane posta in questa sfera intermedia tra stato e mercato
Stenta ancora a trovare la sua reale e fisionomia identitaria
Non riconoscendosi più
Come semplice corpo intermedio di una società intese in senso gerarchico e organistico e rivendicando a sé alcuni importanti ragioni antropologiche legate proprio al suo stesso costituirsi
Incapace di tenere a distanza depressioni economiche delle organizzazioni di profitto di stampo liberale
Quelle per intenderci che pretendono una società ridotta ad essere un mercato senza attori
Come di prender ugualmente le misure dalle figure decadenti della modernità anzi della post-modernità
Che immaginano gli attori sociali senza sistema raccolti un po'come si dice dentro le loro immaginazione non ricordi lassù civile percepisce che le stesse aree vitali non possono che ritrovare la loro sostanziale efficace sociale in un rapporto rinnovato sia con il potere politico
Sia con le configurazioni strutturali dell'economia e del mercato
In questa fase delicata e decisiva della stagione sociale del nostro Paese i cattolici italiani devono saper parlare ed agire
Evitando in primo luogo la trappola del massimalismo ed è l'India determinismo astratto che spesso hanno finito per svuotare l'efficacia dell'esercizio concreto del fare sociale
Rabberciato da una inconcludente etica che rattoppo con gli inevitabili esiti retorici e marginali
E tempo ormai che abbandonando i sogni dell'universale i cattolici imparino guardare a terra
Per intercettare il fermento di una società che si muove pur nelle ambiguità
Ben sapendo che conoscere per grazie per fede la radice
Della destinazione umana e sociale dell'uomo non significa ancora possedere la consapevolezza precisa della sua complessità che impone la fatica del pensare e dell'operare
Un esempio subito si impone
Al di là oltre la decantata logica della partecipazione enfatizzato negli anni settanta
Con la quale il sistema politico ha finito per canalizzare e neutralizzare i dentro i sistemi razionali alcuni fermenti positivi della società civile italiana
Al di là dell'orizzonte ricco e confuso del volontariato esploso soprattutto negli anni Ottanta che qualche volta ha funzionato come camera di compensazione per tutta un'area di disagio esistenziali e sociali in una strana mescolanza di motivazioni personale di spinte ideologiche al di là di tutto questo si assiste in questo ultimo decennio all'emergere spontaneo di un mondo Complesso
Quello che ad esempio alcuni sociologi chiamano privato sociale con tutta la sua anche aspirazioni alla conquista i nuovi diritti o che in altri contesti sempre sociologi individuale come ulteriori spazi significativi
Entro cui vengono a misurarsi forme nuove di autorganizzazione basti pensare al moltiplicarsi delle associazioni a difesa della famiglia ad altre interessati alla cooperazione alla tutela del consumatore alla difesa dell'ambiente e così via
La cui struttura identitaria sembra volersi fondare in primo luogo su incontri personalizzati i cui interessi siano vissuti e sentiti come propri
In cui come dire scatta anche la come dire il coinvolgimento personale e dove la propria storia appare intimamente legata a quella degli altri
Non è certo un caso credo che l'attenzione dei politologi e degli economisti si sia in questi ultimi anni rivolta ad analizzare la struttura variegata della donazione volontaria
Come categoria forte all'interno degli attuali pratiche sociali capace di assicurare strettamente gestita un equilibrio complessivo che sia etico ed insieme funzionale della Società economica e di quella politica
Liberata dalla marginalità operativa ed è carattere episodico delle scelte individuali
La dinamica del dolo concretizzata all'interno delle strutture organizzative della società civile chiede di essere guardata sia nella sua densità antropologico relazionale
Sì nella sua efficacia sociale
Si noterà allora che la complessa struttura del dare capaci di coinvolgere il donatore e il destinatario del dono attraverso una circolarità dinamica che preveda anche il contraccambio forse anche soltanto espresso come gratitudine
Possa diventare questa dinamica circolare un collante della pratica sociale
E non può più essere configurato come semplice atto singolo di un dono a perdere avulso dal contesto della reciprocità e segnato da caratteri privatistico estatico dell'azione solidale quanto dico che lo è anche in relazione con un passo dell'intervento di stamani colà
Beh la relazione del professor Magatti quando sosteneva l'urgenza di recuperare un'accezione del Civile che non si esaurisca in un nel nero solidale no cioè ma si riconosca nella garanzia delle regole nel rispetto reciproco
E anche nella norma giuridica che ne garantisca anche la sua compatibilità sociale
Questo non significa sia chiaro nell'ottica cristiana spogliare l'atto gratuito del dare della Caritas Della sua riserva escatologica ma il contrario valorizzare la pratica del dono all'interno delle sfere vitale del vissuto civile
Caricandola l'attenzione critica ed etica capace di di la Carmen la sua dimensione privata
Che non tollera più di essere strumentalizzato dallo Stato per coprire i suoi deficit d'intervento nella vita sociale
Qui devono interamente ampi cattolici
Convinti di dover guardare con maggior realismo all'enorme dispositivo di senso di cui sono portatori tramite la rivelazione e la tradizione Maciste viale corsi da ricaricare la logica del dono di tutta la sua carica provocatoria
Che lo ripeto non può più sopportare un limitato profilo di marginale esercizio compensativo legato dunque la provvisorietà io la sostanziale estraneità della vita civile
Quest'ultima la vita civile non è
Per necessità destinare abbandonata le logiche perverse del mercato
E freddi calcoli del potere dell'istituzione politica ha invece aiutata dall'interno a crescere nei suoi meccanismi vitali e c'è bisogno di realizzazione sociale a largo spettro
Non tollerando più di essere colonizzata quali riserva indiana giumente umanitarismo etico magari protetto come sentiva stamani da speciali agevolazioni legislativi
Si vede allora che stiamo etico delle donazioni espresso in forme così diversificate dalle varie espressioni del volontariato si pensi ad esempio la banca alla banca del tempo all'estrazione per esempio antiracket presenti numerosi anche nel Sud dove più intensa si fa la voglia di promozione e di riscatto tale sistema insomma reclama la sua dignità strutturale all'interno di tutta la società civile
Diventando come dire ponte di relazioni interurbana di collegamento critico ed anche funzionale con lo Stato e con le ragioni di mercato
Visti come partner per operazioni complessive realizzato però comunque sempre a livello sinergico e mai più suppletivo
A riguardo si può credo parlare di una vera e propria svolta antropologica in atto capace appunto di qualificare di densità morale e di bisogno d'identità
Di una nuova configurazione del senso dell'uomo come essere in relazione Marino appena a questo punto sia pure rapidamente valutare se in quale misura la dottrina sociale della Chiesa può aiutare oggi a comprendere questa specifica
Modulazioni intersoggettiva
Ricordo del resto Giovanni Paolo secondo
Nelle pagine conclusive della Centesimus Annus nel dire che i cent'anni che disegnano il percorso difficile ed esaltanti della dottrina sociale sin dalla storica
Rerum Novarum sono stati contrassegnati dalla fedeltà all'uomo dall'imperativo etico chiamasse la Chiesa in difesa della sua dignità e della sua libertà
Questa dichiarazione e questa convinzione credo che dica molto in merito all'attenzione originaria rivolta più che a definire la dottrina
A illuminare invece il destino sociale che la persona la sua specifica dignità da salvaguarda salvaguardare dai complessi fenomeni culturali e sociale in atto
I differenti contesti storici e le problematiche che nel tempo venivano dal Pontefice affrontato hanno sempre di più imposto una lettura induttiva capaci di restare ancorata alla molteplicità degli eventi analizzati
Che si piegati da indebite interpretazioni aprioristiche avrebbero finito per risultare incomprensibile una volta esaurito il suo ruolo di indicatore dei principi guida per giudicare l'azione il patrimonio Magiste viale in tema di riflessione sociale credo vada più imponendo sì
Non solo direi più non tanto come guida parimenti torbida morale alla complessità alla comprensione dei fenomeni sociali piuttosto direi con una compiuta teoria critica della società
Letta ovviamente alla luce dell'antropologia cristiana dunque come riflessione sui criteri di giudizio della realtà come rilettura dei principi rivisti anche alla luce delle acquisizioni recenti dell'antropologia filosofica e delle scienze sociali
Tramite una articolata struttura metodologica di una specifica forma e piste è unica la dottrina sociale si è progressivamente arricchita di nuove istanze teoriche che negli anni per soprattutto alle ultime Dwayne cicliche sociali
Sono riuscite ad esibire una significativa diminuzione di progettualità
Quella che scaturisce da ideali storici concreti e sempre aggiornati a seconda dei valori implicati e delle varie circostanze storiche
A riguardo credo che è interessante una precisazione apparsa nella Centesimus Annus dove si parla esplicitamente del carattere sperimentali della dottrina sociale ed è necessario carattere ermeneutico delle sue letture
Nella convinzione espressa anche da Paolo sesto che è difficile pronunciare una parola unica e proporre di fronte a situazioni tanto diverse
Una soluzione di valore universale
Compito della dottrina sociale fa ecco poi Giovanni Paolo secondo non è disegnare un sistema lo ricordava prima professor Casavola perché se non è una dottrina né tanto meno la dottrina politica o una dottrina economica
In ambito sociale e dunque la chiesa nozze e chiamata a proporre delle soluzioni tecniche che sono di competenza sia dello Stato sia delle legittime aspirazioni della società civile
Appartenendo all'ambito della teologia e si sottolinea nella sollecitudine resto Cialis della teologia morale da cui riceve appunto l'ottica interpretativa
Delle realtà politico sociale non per questo rinuncia a carattere interdisciplinare che se metto di che le consentono di attivare tanto la fedeltà all'ambito di principi alla verità assoluta di cui è custode quanto la fedeltà alla storia
Che le fornisce il carattere di attualità e di progresso perché la vita divenga operativa ed efficace dentro il vivere sociale modulando sì e innovando sì in esso
Questa doppia fedeltà precisa attraverso questa una chiara scelta epistemologica la considerazione del piano di principi che potremmo considerare come ambito formale ecco in grado di stabilire i criteri le regole nel giudizio
Sempre comunque indirizzate a centrare il valore della persona mentre lo ripeto la prospettiva dell'agire e affidata a una società civile e la comunità politica ed economica
Perché rintraccio quei contenuti operativi in grado di giustificare e di determinare la qualità morale delle loro rispettive scelte di campo
E sul terreno della valorizzazione dell'uomo e delle sue potenzialità antropologiche che la dottrina sociale convinte di averi e cito dalla sollecito dovrà i socialisti una parola da dire
Una parola di sua competenza chissà e che deve comunicare e che con segna quanti hanno il compito di concordarla con le altre parole
Una parola che non intende essere consolatoria o disarticolata all'interno della complessa e drammatica della vita sociale né presume di proporsi come scudo difensivo che faccia da gendarme alle dinamiche sociali
Ma che esibisce il suo tono voce logico il trimestre cioè discorso di Dio sull'uomo affinché l'operare umano rispecchi il punto di vista di Dio
La Populorum Progressio esprime in modo decisivo questa parola quando sostiene che analizzare le complesse differenziazioni del tessuto sociale
Con tutto il loro carico di aspirazione alla giustizia solidale comporti la convinzione e cito che ogni uomo può crescere in umanità valere di più esseri di più
In veranda o quel bisogno di vero antropologico compiuto che sta oltre diciamo una neutra fenomenologia dell'umano ed oltre una definizione tecnico-normativa una tavola dei diritti sociali
Certamente l'attenzione dei pontefici
In ordine alla centralità dell'uomo e al suo bisogno di essere di più punta in prima istanza alla valorizzazione del rapporto tra ascendenti della persona con Dio senza cui diventa improponibile ogni altra configurazione dell'umano
Questo diciamo così a priori metafisico e indubitabile segno del carattere teologico della dottrina sociale che comunque non si ferma all'approfondimento
Della relazione verticale ma si spinge in piena ottica evangelica a rintracciare quel di più
Dentro la complessa trama relazionale fra gli uomini
Aver individuato questa struttura dinamica volta potenziare la dimensione sociale della persona
Ripeto che per sua stesse inclinazioni antropologica tende a quel di più
E già io credo una preziosa indicazione pronto certamente ad altre ma che la dottrina sociale è in grado di garantire come dire un canale d'incontro e di confluenza fra l'antropologia e le scienze sociali e quest'ultime con la teologia che in qualche modo si consegni al mondo della vita
Per diventare simbolo critico estinta operativa
E allora sia pure appuntamenti mi pare che queste due vie diverse
Così tracciate da un lato questa analisi
Fenomenologica dei mutamenti in atto all'interno della società civile mediante l'emersione di una delle tante categorie ma di una categoria che volesse un po'emblematica questa categoria forti dell'abitazione della donazione scusa
Ed è l'altro lato la riflessione critico propositiva della dottrina sociale della Chiesa in merito
Al valore della persona come esteri relazionale dunque come essere sociale impongono credo un ulteriore approfondimento sul tono sulla misura etica dell'uomo come dinamismo di relazione
Il punto di partenza può essere rappresentato dal versetto nove del capitolo quarto di genesi
Quando Caino interpellata la domanda di Dio dov'è tuo fratello rispose appunto come è noto con un'altra domanda un po'provocatoria sono forse io custode del mio fratello
Come è stato notato questo tipo di rispetto di risposta apparentemente così irriverente quasi volesse prendere in giro di Jodice facendo di infantili mente notare che io sono io che lui è lui
In realtà è stato notato la risposta sincera perché esprime quella separazione ontologica che da sempre ha contrassegnato i modelli culturali e comportamentali della Civit
E l'ho non può venire soltanto sul piano ontologico ma sul piano piano trovò scuse su cui sono retti appunto i vari progetti etici con universali
Di tipo anche nazionale ma si legge sul piano morale quello che precede nel senso che viene prima ogni ulteriore declinazione antropologiche sociale
A livello antologico e in fondo noi tutti ciascuno di noi meglio è separato da tutti gli altri pur appartenendo
All'universale condizione umana perché questo senso tramite l'obbedienza
Ad un quadro normativo di valori oppure attrezzi rapporto societario di di tipo contrattuale può disporsi
Per riprendere la metafora di Caino a prendersi cura del fratello a concepire cioè la struttura morale come essere con l'altro
Questa è stata prevalentemente la formula vincente capaci di giustificare l'uomo nel suo essere in relazione e la costituzione delle varie etico occidentali nella modernità ha portato consapevolmente a compimento proprio questo assunto
Se tutti gli uomini sono uguali appartenenti do per un medesimo diritto al genere umano e se tutti in nome di questa affinità antropologica hanno il titolo per esprimere le proprie scelte
Cosa bisogna fare bisogna coordinare eticamente questo infinito intreccio di diversità tramite riferimento alla legge in grado di armonizzare tutti i cui legittimità spazi rivendicati da qualsiasi protagonista dello scenario sociale e questa in fondo la trama normativa di quella che che chiamiamo comunemente l'etica della responsabilità di weberiana memoria che appunto il frutto delle relazioni sociali
Valorizzate nel loro dinamismo etico capace appunto di produrre modelli culturali e valori comunitari
Sulla base la comune dignità ontologica dei vari attori sociali
Ben diverso o perlomeno diversificata è la convinzione espressa dalla scrittura e veicolata anche se in maniera implicita da lotteria sociale
Che la responsabilità morale estere per l'altro prima di essere con l'altro rappresenti proprio il punto di partenza originario scaturito dal disegno rivelazione di Dio
La monetica dunque capace di fondare la relazione
Oltre l'universale e astratta appartenenza al genere umano
Non non guarda più indistintamente gli uomini come generici attori attori sociali
Ma ci interpella personalmente a dare delle risposte precise chiamando sci alla responsabilità nel senso della responsabilità
Di appello esigente a rispondere
La sua chiamata prenderci cura dell'altro dunque non è più configurabile configurabile come etica della responsabilità piuttosto si contrattualizzare il sovrapporsi come etica come responsabilità
Perché senza questo momento originario di auto costituzioni della responsabilità morale
Ogni giustificazione religiosa o antropologico di si voglia finisce per non radicalizzare la chiamata divina alla relazione
Detto anche in altri termini non c'è prima il dio e poscia sopra gli altri
C'è nel piano di Dio l'uomo chiamato l'uomo interpellato a questo
Come dire e la sua forma originaria e questa prospettiva diciamo così di antropologia teologica che andrebbe ben altrimenti approfondita mi pare che sia un altro modo per dire è riuscito sempre
La bella relazione professor Gatti quanto diceva in ordine proprio alla responsabilità che deve diventare come dire struttura distintiva
Della società civile
La scena primaria della morale e dunque non tanto il quadro normativo che esige il rispetto delle regole etiche in nome della comune appartenenza egualitaria il genere umano quanto la sfera del faccia a faccia
E la Società dei prossimi senza cui e persino difficile sopportare ineludibile e ingombrante presenza del terzo dei tanti terzi estranei e lontani consegnati
A ciascuno io a tutti da una medesima configurazione etica punto quella che spinge alla cura e all'affidamento
Ricomprendere che sulla scia di gente simile ma soprattutto del Nuovo Testamento siamo tutti individualmente fusto di del fratello
Significa lavorare per un più impegnativo ordine morale
Alla luce ripeto del crollo di tutti i progetti etici fondati su presupposti razionali essere con l'altro e recuperare quel prima dell'essere o per dirla con Paolo sesto
Quel di più della persona che la sua aspirazione al trascendente tramite anche la relazione morale quella originaria
Che fonde giustifica questo essere consegnati l'uno all'altro
Questa etica della consegna che sembra intravedessi dentro la reti delle complesse articolazioni sociali del vissuto civile non è certo un vago umanitarismo di tipo ideologico
Ne è una strada astratto sentimento solidale di appartenenza al genere
Ma il convincimento che le relazioni quella che stabilisce legami e solidarietà tra vari soggetti sociali si sostanzia del valore primario della consegna
Attraverso cui non solo la vita trasmessa tramite la catena generazionale diventa la prova emblematica dell'essere affidati l'uno all'altro
Ma anche il destino comune legato all'esperienza sociali appare segnato ai tratti degli impianti dell'interdipendenza
E della reciprocità che sono altre parole eretiche per dire comunque mutuo sostegno condivisione solidale consegna vicendevole insomma
Anche in questo mi sento in sintonia con quanto ha detto stamattina Enrica Rosanna sui potenziali sociale del lavoro di cura e come è possibile appunto mainstreaming come proposta ampia culturali da affiancare alla crescita e alla diciamo l'identità della società civile
Se la dimensione morale della società sta nella Dialettica che viene ad attivarsi in ogni contesto sociale tra l'ideale utopico ed efficace empirica l'uno l'ideale consegnato
Alla all'efficace empirica perché Esperey tale del vissuto lì acquistino una specifica identità ricca di densità personale non parrà come dire irrealistico ripensare un differente ordine simbolico sollecitato da queste nuove logiche della configurazione sociale
A cui si accennava prima ispirato da quel ricco serbatoio dissenso che la dottrina sociale
Che è appunto la tutela sociale animata dalla rivelazione quest'ultima
Detto rapidamente sembra proprio presentarsi come un'inaudita storie di consegne Dio consegna la terra il nuovo consegna il figlio al mondo a sua volta il crocefisso consegna reciprocamente e la madre a Giovanni
Consegnando anche allo spirito il compito di accompagnare i suoi dentro l'ecclesia chiamato a sua volta consegnare alla storia il patrimonio dell'evento salvifico
Costruire su questa base un nuovo sentire è prospettiva aperta e compito credo irrinunciabile per noi cattolici che spesso ci lamentiamo troppo per il troppo peso
Come quella colomba protagonista di un antico racconto talmudico che assillava chiave il suo creatore per averle dato un corpo tozzo estetizzante sottili
Che le procuravano una grande fatica quando doveva difendersi e corre via dagli assalti del gatto
Il signore cerco di venirle incontro regalandole reali
Ma la colomba continuava a lamentarsi con le ali in più diventava ancora più pressante corre e Dio infine le aprì gli occhi dicendo Nuccio datoriali perché tu mi porti addosso ma perché le ali portino tesi
E allora convincersi che la fatica del pensare e dell'operare può essere resa anche più ieri dal ricordo di queste ali credo che sarebbe già un passo importante grazie
Grazie per questa bella relazione adesso ascoltiamo modelli di chiesa idea di società civile da Bruno Forte
Grazie grazie anzitutto Dio per questa possibilità di essere con tutti voi a pensare insieme su queste domande a pensare da titolo con
E vorrei dire anche grazie per questa opportunità che è stata data in qualche modo anche al di là della mia persona la teologia
Questa è la prima Settimana sociale che è stata organizzata da un comitato scientifico del quale faceva parte in maniera organica un teologo e per di più un teologo dogmatico
Si sarebbe detto che per queste questioni che noi trattiamo la teologia usavo questa immagine stamattina parlando ai giornalisti
Aveva un po'la funzione che a San Giuseppe nel quadro della mia attività
Cioè uno che sta lì per dire badate bene io non c'entro
Ecco invece abbiamo visto che la teologia dogmatica
C'entra non solo nel ruolo di San Giuseppe che è quello in fondo dell'uomo giusto cioè nel cercare di sforzarsi di essere giusti
Ma forse anche nel ruolo di Maria nella fede seconda
E permettete la presunzione qualche volta anche nel ruolo di ecco dello Spirito Santo della potenza delle aziende
Vorrei fare tre premesse alle riflessioni che ho consegnato anche per iscritto
La prima riguarda la domanda la seconda lo specifico la terza la via con il metodo che seguirà
Anzitutto la domanda noi abbiamo sentito oggi affermazioni
Di grande forza
Anche di grande esige ti evita
E cito una per tutte
Quella di Donati
Il quale più volte ripetuto
Che l'ispirazione teologica
Può e deve essere matrici della società civica
E all'affermazione di grande peso permettete per un teologo di grande responsabilità ed inquietudine perché perché questa affermazione potrebbe facilmente essere interpretata nel senso di un ente grillismo
Una nuova presunzione di egemonia
Stabilite le altre ambizioni egemoniche s'affaccia sullo scenario questa nuova tentazione egemonica del cattolicesimo
Ebbene posso dirvi anche per il maturo profondo lavoro collegiale che fatto il comitato che non è questo è certamente la nostra intenzione
Allora dobbiamo render ragione del perché la chiesa
Si occupa i cattolici italiani si occupa dei società civile con tanta passione e dedizione
Ecco allora la seconda parte della mia premesso lo specifico
In realtà io guardando alla Chiesa e alle sue responsabilità in rapporto alla società civile
L'
E non parlo della società civile come le pongo aver parlato ottimamente peraltro questa mattina il giurista il sociologo non ne parlo da teologo moralista lo ascolteremo o da filosofo
Ne parlo con la specifica attenzione a quello che con garbo chiamava il ed eclissi il fatto chiese
Cioè
Al fatto che nella nostra memoria
Nostro occidentale ma anche modo particolarissimo nostra italiana
La presenza della Chiesa e direi quasi costitutiva delle radici del nostro ex
Dunque io vorrei tentare un'operazione della memoria in vista della profezia
Anche in questo nella grande tradizione teologica noi dicevano i medievali quasi nani supergiganti su numerose don
Quorum beneficio non gioiscono ipse speculare a Borno e siamo come nani sulle spalle dei giganti
Quelli che ci hanno preceduto e grazie a loro che vediamo più lontano di Roma
Dunque non parlerò tanto della dottrina sociale
Quanto ponendomi interrogativo si in che misura la chiesa il fatto chiesa e l'autocoscienza della chiesa si è potuta proporre si può proporre come una sorta di modello sociale di riferimento dialogico
Problematico stimolante incerti misure anche esemplari alla società civile
Qual è dunque il metodo che seguirà esattamente questo
Quello di una memoria che aspira alzarsi profezia
E quindi di una teologia che si pone come coscienza critica di una prassi ecclesiale remota prossima presente esperto futura
Qual è dunque specificamente il cammino
è un cammino in cinque arcate fondamentali una sorta di ponte fra il pensiero e le ha vinte
La prima nella quale fornisco
Le chiavi del mio ragionamento e cioè riprendo i due grandi modelli sociologici ma anche Clesio logici che di fatto il possibile individuare nella storia della modernità occidentale
Quindi in una seconda tappa traccio il trionfo del modello societario nella Chiesa e nella società
In una terza Evo con la rinascita del modello comunitario in una quarta
La proposta del modello comunitario oggi per arrivare in una quinta ed ultima a interrogarmi sul rapporto Chiesa e società civile
Tanto dunque dalla prima arcata di questo ponte immaginario due modelli sociologici ma anche e fortemente ecclesiastici
Secondo la classificazione proposta da
Si tratta in altre s'ed era ministro il PCI due sono i modelli fondamentali questi Spirano le diverse forme di socialità umana sappiamo che una classificazione discutibile problematica la evoco come
Uno strumento da problematici Zanzotto il modello societario da una parte quello comunitario dalla
Si intende per comunità l'aggregazione basata su una comune appartenenza soggettivamente sentite Max detta predire una comunità partecipazione calda
Motivo motivatamente vita
Mentre con società ci si riferisce ad aggregarsi basato sulla volontà non naturale nazionale istituita con una sorta di contratto dove la disposizione dell'agire sociale poggia soprattutto su una identitari interessa
Ed è in base a questa classificazione che si è spesso caratterizzata all'ecclesiologia della riforma in senso comunitario Ecclesia invisibile se si diceva
E dunque che si fa visibile in forza di un comune Pato Seedorf comune passione
E quella della Controriforma cattolica in senso societario istituzionale gerarchico
Questa distinzione renderebbe ragione del perché La sette in quanto Unione particolare il terno attiva di individui personalmente determinati in senso religioso
Sarebbe divenuto fenomeno tipico della tradizione della riforma più che di quella cattolica
Con il rischio non totalmente della frammentazione proprio di ogni modello soltanto comunicare
D'altra parte questa distinzione renderebbe anche ragione del fatto che l'ecclesiologia della Controriforma insiste così fortemente sugli aspetti visibili istituzionali della realtà ecclesiale
Ecco Roberto Bellarmino arcivescovo di Capua che dà piena espressione a questa concezione della chiesa
Il suo de controversi scrisse Anesi ideate vs nostri tempi potesse retico s'è stato il testo che ha ispirato l'autocoscienza ecclesiale in questi secoli fino al Vaticano secondo
Nel suo definizione inglese che appunto da parte di quest'opera monumentale egli dice che la Chiesa è un cioè tous
Una comunità di uomini raccolti mediante la professione della vera fede la comunione degli stessi trattamenti sotto il governo dei legittimi pastori specialmente principalmente dell'unico vicario di Cristo in terra il Romano Pontefice
Una comunità un ceto scusi invisibile e palpabile
Udite bene
Come la comunità del popolo romano regno rilancia con la Serenissima Repubblica di Venezia
Ciò che Bellarmino vuole rifiutare e ogni separazione divisibile ed invisibile nella chiesa quasi che il divino e l'umano possano incontrarsi solo per una iniziativa di Dio
Che escluda ogni attiva partecipazione dell'uomo o al contrario per una sorta di ascesi volontaristica che faccia ben poco spazio alla grazia nel primo caso la Chiesa sarebbe la comunità invisibile dei predestinati
Nel secondo quella visibile dei perfetti in realtà nella coerenza con la logica dell'incarnazione la chiesa e altrettanto visibile quanto è l'ammissione del figlio e l'appartenenza ad essa si misura sulle getti oggettive esperienza del dono di Dio vorrei dire Bellarmino
è ben più ricco anche delle parole che stiamo per legge
Perché qualcuno possa esserci dichiarato membro di questa vera Chiesa di cui parlano le Scritture non pensiamo che sia da lui richiesta alcuna virtù interiore basta la professione esteriore della fede la comunione dei sacramenti cose che il senso stesso poco statale comprese che su questa linea la pastorale Sacramento TAR le x di vorrei dire assolutizzare
Ha avuto facile che
Nella linea del Bellarmino il viva sostegno sosterrà nella prima metà del secolo diciottesimo
Il termine societas come proprie caratterizzante dell'istituzione ecclesiale
Ecclesia societas Perfect diventerà perfetta nel senso di autosufficiente in e quale sia il senso di gerarchicamente strutturate
Diventerà la formula definitoria dell'autocoscienza ecclesiale in tutti i manuali soprattutto dopo il Concilio Vaticano primo
Questo secondo momento la seconda arcata potrei chiamarla il trionfo del modello societario
Non solo a livello ecclesiologia almeno nelle crisi regia cattolica ma anche e quello che mi interessa oralmente Minucci
A livello
Di pensiero
Filosofico e politico
La parabola del modello societario e connesse all'uso che di essa fatto l'ideologia mode
Proponendosi come portatrice delle attese di giustizia di emancipazione delle masse questa fornito agli individui il senso dell'appartenenza
A un cammino più grande comune
E dall'assicuratore coscienza dispensando le dal peso della colpa dalla fatica della continua fedeltà alla complessità da tre anni
Nel processo del cambiamento rivoluzionario in negativo diventa un momento necessario ma anche i passeggeri
Un momento della del processo dialettico
Che Porta alla finale vittoria dell'ordine universale della regione è il momento dell'antitesi rispetto alla attesi verso una aumenti confinante
Dove invece il modello ha motivato la conservazione
Il male del mondo l'inesorabile finitezza della visita sono apparsi come il fiore nero all'espressione di can can il prezzo necessario da pagare al mito moderno del progresso e al trionfo della soggettività borghese emancipate insomma
Nell'un caso e nell'altro nell'ideologia rivoluzionaria come nell'ideologia borghese l'idea forza diventa questa l'appartenenza ha un più alto destini segnato dall'estensione del dominio del razionale alla totalità del reale
Dove sta il presupposto speculativo ciò che sto per dire a un'apparenza teoretica molto forte lasci attivamente mai di straordinario impatto nella coscienza occidentale
E vicende che noi abbiamo vissuto fino al fatidico ottantanove sono segnate per quanto sto per dire in dialogo con critiche
A quelli che quella concezione hegeliana cui faceva riferimento si mattina Donati ma anche tutti gli altri che hanno parlato dell'attore
Dunque che cosa propone che i cani e lo fa badate bene nelle folle ISMEA liberati filosofi dell'aperitivo cioè parlando della religione
Sì
Scrive una ecclesiologia speculativa questa di estrema
Egli dice che la Chiesa cristiana
Ne tratta nell'ambito del regno dello spirito
Può essere comprese in maniera tutt'al mente razionale speculativo allo stesso modo fa per la Trinità
Qual è la sua tesi che ciò che è avvenuto in Cristo per opera dello Spirito si compie nei Cristina ora che cosa è avvenuto in Cristo
In Cristo è avvenuta l'infinita scissione
E l'infinita riconciliazione
Tutta la terminologia hegeliano lo sapete è una terminologia teologica cristiana
Il separato e distinto è stato unificato
Il Dio crocefisso il Cristo morto e l'idea divina che si è fatta particolarità si è fatta oggetto
Fino a divenire un individuo presente immediato l'uomo Cristo Gesù
Resurrezione e l'atto con cui questo frammento in cui il tutto si è consegnato ritorna alla unità originaria cultura
Ebbene ciò che è avvenuto nella vicenda del figlio e perché i grandi
La metafora potente
Di un Venerdì Santo non solo storico ma speculativo e dunque di una vicenda che ci tocca tutti
Il soggetto individuale deve lasciarsi assimilare in un processo di morte se stesso al soggetto universale razionale
In altre parole
Ogni singolo individuo deve tornare all'unità originaria Condino ogni soggettività deve identificarsi con l'oggettività dell'idea
In ogni discepolo rivive il movimento dell'infinita separazione fino al suo alla sua offrì pongo al suo superamento compiuto nella se non nella riconciliazione in
Allora quando nascerà si rese ecco l'intuizione che
Nasce nel momento in cui l'individuo sì lascia assimilare completamente all'idea divina universale
Riconosce nel suo spirito soggettivo la presenza incombente assorbente dello Spirito assoluto vincolo esso Gento di unità così diviene cittadini del Regno di Dio
Perché il processo dello spirito si svolge in lui stesso
La comunità e il frutto dell'identificazione di ciascuno col tutto per l'assorbimento dell'individuale nell'universale
E dove sta la difficoltà e che lo aveva capito bene badate queste considerazioni dei GAL sono drammatiche perché si sono realizzate puntualmente in tutti i sistemi totalitari
La difficoltà e la resistenza sta nel fatto che il soggetto individuale resiste appunto tende a differenziarsi dallo spirito assoluto
La Chiesa tanto più datate benefiche il dice che questo è più facile nel cattolicesimo che nel protestantesimo per lui era una critica permettete per noi diventa quasi un complimento
La Chiesa cioè tanto più vive e cresce quanto più la resistenza di quanto più ogni singolo assimilato il tutto
Con la conseguente svalutazione del finito del particolare a favore dell'infinito del totale fin qui la ecclesiologia speculatori speculativa ricche
Qual è il grande problema dalla enorme conseguenza storica che per Segal questa legge della Chiesa e in realtà la legge di ogni comunità umana che voglia essere tale che voglia essere retta dal lume della ragione
Ecco il destino epoca traumatico di quest'idea
Per l'eredità hegeliana anche quando questa eredità si distacca data l'interesse per il fatto religioso cristiano tanto nella testa quanto della sinistra hegeliana questa idea razionale della comunità saranno in tenuta si potrebbe arrivare a sostenere che l'ideologia nelle sue svariate declinazioni non ha proposto altro modello di società che quello desunto dalle riflessioni speculative ripiegano sulla comunità cristiana in altre parole
In tutte le realizzazioni storiche dell'ideologia di destra come di sinistra il principio dell'assimilazione dell'individuo alla totalità
Regge l'ideologia regge queste realizzazioni tanto quella dell'ideologia della società senza classi quanto quella liberale borghese in cui il singolo va sacrificato il prodotto e la crescita del capitale
Il collettivismo ideologico non è che una secolarizzazione dell'idea di Chiesa elaborata da che vive della medesima identificazione di soggettivo ed universale di finito ed assoluto
Insomma l'appartenenza alla causa esorcizza il singolo dal peso in essenziale della sua singolarità
Che ha letto quello straordinario libero
Prefazione di Dossetti percepì Montessori capisce ciò che sto dicendo
Come potevano dei giovani che erano nella stragrande quantità danza se non totalità dei battezzati cristiani cattolici ucraini che fossero
Puntare il ballo fucile già e giocare tirassegno con i neonati lanciati in aria sventrare le donne grandi quello che facevano le SS
Dietro Magna in tante altre parti del nostro insomma quando
Il peso del singolo è inessenziale quando l'appartenenza alla causa la vince su tutto
Allora tutto può e deve essere sacrificato alla realizzazione dell'ideologia tutto può e deve esser compiuto in nome di essa
Anche quando si tratta di vincere con la con violenza più brutale la resistenza di un individuo di un particolare che si oppongono ad essere assimilati alla totalità e all'universalità imposte dalla Regione
è così che il risultato finale dell'applicazione alla storia reale del modello ideologico e inesorabilmente totalitario violento
La massificazione in cui ogni differenza risolte in nome dell'identità col universale
Che si esprime nella ragione del capo della teoria della logica giustifica al tempo stesso l'alienazione dell'irripetibile originalità dei singoli e la repressione violenta delle differenze irriducibili
E capite amici amiche come questo possa essere avvenuto anche all'interno del cristianesimo
Come si è più necessario di queste esser pronti a chiedere perdono
Io nella Commissione teologica internazionale sono responsabile della commissione che sta lavorando al testo sulla colpa dei vecchi colpe della della Chiesa chiedere anche le colpe del passato
Quando il Papa il primo settembre fatto un discorso potente che è stato l'attenzione di alcuni temi che portò con il nonno di tutti in cui egli si dichiara pronto a chiedere perdono anche potremo dire di questo uso ideologico dell'assente
La rinascita del modello comunitario ecco la terza arroccata nel nostro caso coscienza della fede andò reagente al modello societario dell'ideologia
Per la mente soprattutto quando esso cominciò a realizzarsi storicamente nel bolscevismo e fascismo nel SISMI
Osservava così nel mille novecentoventidue Romano Guardini che nell'ideologia non esiste la comunità ma l'organizzazione dappertutto anche in campo religioso e tutto questo esercita naturalmente il suo influsso anche sull'immagine della chiesa
E se appariva principalmente come istituzione religiosa utilitarie giuridica
La crisi prodotta dalla prima guerra mondiale aveva mostrato i limiti del trionfo del soggetto ideologico che la ragione moderna aveva celebrato e la cultura liberal borghese come anche quella rivoluzionaria avevano fatto proprio diveniva evidente che all'esaltazione idealistica della soggettività mancava l'originaria speri in USA della realtà scrive Guardini in queste pagine che sono
Veramente commoventi si pensa che erano scritte nel mille novecentoventi quindi prima delle avventure drammatiche tutte agli isterismi storici di destra di sinistra del nostro secolo Brad nostro Novecento
Ammaliato dall'ideologia l'uomo non vede la cosa reale lo spessore della vita non vede l'uomo egli vive di concetti e di meccanismi di formule di sistemi che intendono le cose cercano di nominarlo ma esse stesse non hanno con lui alcuni rapporto la stessa idea di socialità il concetto di comunità vengono a risolversi alla luce dell'orizzonte ideologica in una compattezza ma si ficca vicino e siamo eredi del secolo in cui queste idee hanno avuto la loro realizzazione storica più potente più calma
Contro questa Alineazione dell'ideologia
Che sarebbe durata a lungo diciassette
Si andava profilando l'esigenza di un ritorno alla dignità del singolo e dei rapporti interpersonali
Ciò comportava il netto rifiuto dell'incantesimo idealista la riscoperta della comunità viva fatta di persone reale
Contro il dominio della soggettività spinto fino a ricondurre forzatamente all'ideale e la realtà intera e la presenza dell'altro farsi nuovamente Strata
Dice Guardini la chiesa si risveglia nelle
Un processo di incalcolabile portata iniziato il risveglio della chiesa delle anime
Diventa evidente che alla massificazione dell'ideologia si congiunge inevitabilmente l'annullamento dell'individuo
Perché l'illusione di appartenere alla classe al popolo al partito la razza maschera in realtà la perdita di identità e di dignità del singolo nel suo divenire strumento del tutto incondizionatamente disponibile la ragione del campo
Nell'ideologia effettivamente realizzata l'uomo solo
Non solo rispetto agli altri perché con essi ogni rapporto e strumentale
Ma anche la porta se stesso perché espropriato della sua identità originarie ripetibile e questa identità stesse dissolto
Nel potere al tempo stesso creativo e distruttivo dell'apparato te la nomenclatura del culto della personalità di chi lo governa
E anche sotto lo stimolo di questi processi
Oltre che per il generale passo Suma intorno alle fonti bibliche patristica liturgica del nostro secolo che la coscienza credente riscopre l'urgenza di integrare il modello societario di Chiesa con quello comunitario
Sì all'interno del movimento ecumenico che nella teologia cattolica sfociata nel Vaticano secondo matura l'idea della Chiesa come communio comunione
Dove la soggettività e al tempo stesso raggiunta limitante la fermata dalla relazione con l'altro e con gli altri e un processo riportate incommensurabile
La realtà immensa la Chiesa si fa nuovamente viva noi comprendiamo che se davvero l'uno e il tuo
Nella totalità ideologica non c'è spazio per la differenza questa senza produce violenza di nazione morte
La chiesa come Comunione lo spazio dell'altro del suo incontro con mio figlio
Contro la massificazione ideologica il Vangelo della comunione richiama l'infinita dignità di ogni singola persona davanti a Dio davanti agli uomini indipendentemente dalla sua storia delle sue posizioni
E questo permettete che lo esprima con due categorie fondamentali una tuta teologica
E la per ricorda Isis ecclesiologia cioè il movimento delle dei tre che sono uno diventa modello sorgente partecipazione della vita ecclesiale dove la diversità non fa concorrenza all'unità
E in chiave filosofica con per espressioni richiamate da Casavola prima oggi anche dall'intervento di Bruno Musso il personalismo comunitario
Con i suoi principi di responsabilità di solidarietà ET sussidiarietà ma queste cose non lo sviluppo perché sono ambiti di altre relazioni di questa nostra settimana
Teniamo alla quarta tanta il modello comunitario oggi
La rinascita del modello comunitario col Vaticano secondo dunque appare tanto più attuale in quanto sembra opporsi direttamente alla diffusa tentazione seguite fallimenti dell'ideologia
La tentazione del nichilismo che sul piano delle relazioni umane sfocia nel trionfo del particolarismo della solitudine
Il Papa usa l'espressione nichilismo e Fides et ratio novanta esattamente nel senso che sto dicendo
L'altro diventa sempre più uno straniero morale
La società si risolve in una crescente folla di solitudine
Essenza del nichilismo consiste nell'affermare che tutto ciò che esce dal niente adesso ritorna il passaggio dal niente all'essere viene concepito come produzione attribuendone il potere addio alla tecnica
Sì origine così il presupposto anche questo drammatico che consente al soggetto storico occidentale di sentirsi padrone dell'universo esercitando vi
La volontà di potenza Villasor Marx diceva micce che l'altra faccia della sua paura e della sua fuga dalla morte
Potremmo dire con Emanuele Severino che la storia dell'Occidente la storia del nichilismo
Né se il mondo non diventa altro che lo spazio del dominio dell'uomo nella disponibilità degli enti a lasciarsi produrre per lui o abbandonare Daloui al niente la morte
Sappiamo bene che lo stesso Severino estende la critica al cristianesimo la Chiesa non sarebbe altro che una organizzazione della volontà di potenza assimilata completamente alla logica del dominio del mondo
In tal modo sarebbe la responsabile più diretta dell'alienazione del cristianesimo diventando mondana accettando di entrare nella logica del dominio della concorrenza essa avrebbe impedito al Vangelo di divenire problema inquietudine per l'uomo di offrirsi come salvezza
Nichilismo dell'Occidente sarebbe divenuto la forza di coagulo della comunità ecclesiale l'autocoscienza della fare
La chiesa rassicura garantisce provveda estivo l'annuncio combatte risplende nel martirio
Ma in tutto questo non tende che imporsi secondo Severino a perpetuare la perversa persuasione dell'ethos occidentale affermando se stesso a prezzo di chi soccombe
Certo riconosciamo la chiesa ha potuto prestarsi nel tempo in alcune sue espressioni alla critica che l'avete strumentale al nichilismo mondana fra le forme mondane della volontà di potenza
In qualche modo anche certe espressioni del collateralismo o era stato
Più vangelo da qui nasce che sempre nuovamente la raggiunge però non è riducibile a una simile vittoria dell'uomo
La dignità dell'essere personale
La potenza riconcilia attrice dell'amore la responsabilità per l'altro il rispetto del diverso l'apertura al trascendente gli orizzonti della speranza e della fede nella impossibile possibilità di linea di un medici meccanico test di cui parlava Bart
Sono la vera alternativa al nichilismo
Che la pretesa di una verità dell'essere che tutto risolva nell'identità dei contrari
Dunque al di là di questa risma lettura riduttiva dobbiamo dire lo diciamo con forza il Vangelo cristiano della comunione e e arresta
Anche nella storia dell'Occidente ne sono testimonianza innumerevoli i santi di tutti i tempi principio di rotture di sovversione negli sviluppi dell'ethos occidentale
Offerta dissenso di dignità e di bellezza di serietà tragica per il singolo e la comunità la Chiesa nel senso forte e profondo della sua fede trinitaria e questa buona novella o non è
Nonostante perfino attraverso le sue in compiutezza le sue infedeltà i suoi possibili cedimenti alla logica della sapienza mondana
Contro il nichilismo la chiesa più proclama la possibilità reale dell'incontro con l'altro la vittoria sulla solitudine grazie al dialogo e alla solidarietà che sono generate sostenuti dalla carità
E la buona novella della comunione che risuona come risposta alle esigenze più profonde che emergono dalla crisi in questo secolo volevo forse non più breve dati gli eventi di questo novantanove
La comunità ecclesiale si offre come il luogo in cui la realizzazione storica di questa comunione e possibile grazie al dono della
E allora quinto ed ultimo punto chiesa e società CPT
Ho fatto il mio mestiere di teologo ma a conclusione di questo rapido excursus nella vicenda dei modelli di socialità degli odori implicanze storiche Le Clèzio logiche nella modernità occidentale permettete che io faccia questa considerazione
La rinnovata coscienza dell'idea del valore di una società civile nella nostra cultura
Che è stata plasmata dalle Tosca rischiano andate mia trovate al di fuori della grande eredità culturale segnata dal che se nel breve Prism l'idea di persone all'idea di storia idea di comunità solidale responsabile
Date cercarle innanzi e ditemi se lo trovate questo lo dico non per interferisco ma constatando un fatto storico culturale
Ecco se tutto questo e zero allora dobbiamo pensare che c'è anche sull'emergere nuovo di questa idea di società civile una traccia profondamente originata delle previsioni il cristianesimo
Se in quanto distinta dalla quella dello Stato
E stenta non separate l'idea di società civile eredita l'urgenza del modello comunitario
In quanto altra rispetto alla mela mediazione organizzazione politica essa evoca le esigenze autentica di un modello societario dove una parte non domini strumentalmente l'insieme e la solitudine del particolarismo egoista del gruppo
O il leghismo chiuso non l'abbia vinta sulla solidarietà
Si potrebbe perfino cogliere un'analogia fra il modello di Chiesa come comunione
L'idea di società civile dove la forza della contiguità sta tanto nell'insistenza su un'aggregazione personale motivata da ragioni più profonde che non quelle estrinseche o utilitaristica che sono la base del contratto sociale
Quanto nell'esigenza di una visibilità storica incarnazioni mistica di questa convergenza o comunione personale l'effettiva realizzazione nella prassi pastorale di modelli di comunione ecclesiale potrebbe allora costituire ed ecco il risvolto pastorale non solo come una componente significativa della più vasta società civile
Ma anche fornire ad essa possibilità credibili di realizzazione che la distinguono tanto dalla forma stato quanto da quella partito sindacato che la distinguano non la settari
Specialmente potrebbe risultare di stimolo alla crescita alla società civile la presenza di gruppi ecclesiali dalla forte tensione comunitaria in questi incontri non è l'unità dello spirito della fede le articolazioni carismatiche più vari servizi più anche diversificate insomma
Quanto più la Chiesa sarà assistesse
Non come l'ideologia volte l'avrebbe voluta ma come il signore l'ha voluta e pensata e dona comunione di diversi nell'unità della fede della carità
Tanto più essa offrirà stimoli contributi alla crescita di una società civile alternativa allo statalismo ideologico come anche al particolarismo etnico economico o sociale
Regia Chiesa sii te stesso
Siamo un popolo di credenti speranzosi innamorati che testimonia fra comunione nella varietà nella diversità
L'eredità dell'autocoscienza ecclesiale diventa dunque un compito il Vangelo della comunione e Proposta urgente e necessaria per la qualità della vita di tutti
Prima ancora di ciò che annuncia col suo Vangelo sociale che Giannino Piana ci presenterà in maniera mirabile
La Chiesa comunione può proporsi come modello alternativo tanto alla massificazione ideologiche statalista quanto alla solitudine nichilista
E proprio così luogo attuale l'ispirazione di aggregazione
Dell'operazione permanente forme di partecipazione collettiva e alimenti non la crescita e la società civile come casa di tutti per tutti spetta dal primato della responsabilità personale della solidarietà sociale inseparabili mente Congiu
Temete che conclude allora con delle domande
La tesi del teologo è una tesi forte come si addice a un dogmatico
è un nulla vende a che vedere col mio cognome dinanzi si rapportano una grande deposits
Ma proprio per questo è una tesi che provoca
Ad una verifica e allora due gruppi di domande
Chiudo dunque con degli interrogativi
Come si presentano le nostre comunità ecclesiali a livello parrocchiale diocesano di aggregazioni in movimento
Sono esse modelli reali di Comunione partecipazione tali per costituire uno stimolo alla crescita di esperienze feconde di Società Civile
Sono luoghi di aggregazione su motivazioni etiche spirituali tali da poter rivolgere l'invito viene attenti l'abbiamo giustamente criticato la degenerazione del collateralismo anzi esclusione collateralismo diventata di pensione pressione negativa
Anche se forse nessuno di noi si sentirebbe di dire che era negativo il Colle tra il collateralismo dell'immediato dopoguerra non quando è servito a salvare il Paese certe avventure
Ma di fatto però diventato così perché perché si è data la delega in bianco
Perché non corrispondeva più alla rappresentanza politica una società civile anche Krizia
La componente societaria è ben integrata con quella comunitaria o c'è uno squilibrio a favore dell'uno burocratizzazione o dell'altra
Tale da non favorire l'offerta di un possibile modello credibile nuove esperienza di Società Civile e come si rapportano sul territorio parrocchie associazioni e movimenti
E questo rapporto tale da costituire un possibile esempio positivo per l'integrazione reciproca delle varie agenzie della società civile insomma
Possiamo dire di ENI e venti a qualcuno perché faccia esperienza di qualcosa di analogo alla comunione trinitaria e di dunque analogo una possibile autentica espressione di Società Civile
E secondo gruppo di domande
Come le crescenti esperienza della società civile
Stimolano le nostre chiese a sviluppare l'esperienza del dialogo nella comunione della partecipazione
Siamo la Chiesa di adulti responsabili in dialogo ci sono relazioni di alloggi che di cooperazioni
Dalle realtà ecclesiale le esperienze più significative della società civile come queste relazioni potranno essere sviluppate approfondite come promuovere in generale una reciproca tensione fra la società civile la chiesa oggi in Italia
Tale da creare sinergie operative al servizio della crescita della qualità della vita e della tensione etica e spirituale per tutti
Chiudo in forma di preghiera
Rendo preparare una relazione al convegno oxfordiano su Newman ce l'ho fra le mani e dunque leggo quella straordinaria preghiera di Newman che mi sembra ci sia tanto necessari in questo momento in cui navighiamo un po'visti nel definire la società civile anche se abbiamo questo enorme patrimonio della nostra fede a cui attingere Lir cancellare centimetri attenzione Englund
Lì da ogni conduce mio luce Gentile nell'albore che mi circonda conducibili
Night esita
End Ayan fa fronte ombra vita ovvi la notte oscura sono lontano da casa
Conduce dritto
Chi pensava Masci
Custodiscili le tasse
Ai due nota status siti distanze
Quando Stepinac
Non desidero vedere l'orizzonte lontano
Un passo mi basta grazie
Allora mezz'ora di pausa alle diciassette e trenta in punto seduti tutti qui ad ascoltare Giannino Piana
In modo non solo ascoltare Giannino Piana ma povere il tempo di ascoltare i vari interventi
Facciamo come al San Carlo Silenzio tutti seduti
Ethos culturale collettivo e democrazia sociale di Giannino Piana
Anch'io ringrazio intanto per essere stato invitato a questa Assemblea
Così qualificata nella quale sono già emersi una serie di stimoli molto interessanti
Così da comporre una serie di tasselli
Attraverso i quali si arriverà credo alla conclusione di questa settimana ad avere un quadro un mosaico che in qualche modo delinei
Il senso della presenza della società civile del nostro Paese e soprattutto le prospettive sulle quali camminare per rendere sempre più efficace questa presenza
Dico subito che avendo lasciato agli atti e l'avete tra tramano una relazione piuttosto ampia mi esimo da leggerla e tenterò invece di fare sintesi cioè di mettere a fuoco alcune nuclei
Che mi pare meritino particolare attenzione anche perché credo che questo possa essere anche più efficace per l'ascolto soprattutto in un'ora che comincia a essere tarda quando la stanchezza si fa sentire in maniera particolarmente intensa stante il fatto che poi dopo il mio intervento ci sarà spazio anche credo per circa un'ora
Per il il dibattito vorrei allora partire anzitutto da alcune premesse due premesse fondamentali o due due osservazioni preliminari
La prima delle quali è che affrontare io credo il problema della società civile che oggetto di questo convegno affrontarlo correttamente significa a me pare tanto nel momento dell'analisi l'abbiamo già sentito questa mattina ho molto apprezzato da questo punto di vista l'intervento di Magatti con cui mi sento in sintonia e che credo verrà ripreso anche per in più parti nel mio intervento di oggi
Sia nel momento dell'analisi che nel momento invece più propriamente propositivo significa non ridurre la riflessione
Alla semplice rilevazione degli aspetti strutturali per quanto fondamentali
Ma fare spazio anche a quelli etico culturali che rivestono un ruolo di grande rilievo
La debolezza della società civile nel nostro Paese di cui si è ampiamente parlato
Questa mattina
Non è legata soltanto alle responsabilità della politica ai fenomeni della partitocrazia o dello statalismo accentratore burocratico che pure sono fenomeni che hanno avuto e hanno una enorme importanza e la cui rilevanza negativa nei confronti della società civile è stata già ampiamente rilevata ma rinviano anche alle dinamiche socioculturali che hanno caratterizzato fin dalla nascita lo sviluppo della società italiana
Dico subito che io non sono tanto come dire consenziente con analisi come quelle che
A me pare in modo piuttosto manicheo contrappongono la società civile alla società politica facendo della società civile il luogo delle tensioni ideali valoriali
Vedendo invece nella società politica in particolare nello stato soltanto elementi di clientelismo e di corruzione
Credo che i fenomeni di degrado che caratterizzano la Società italiana l'hanno caratterizzata soprattutto in un passato recente ma la caratterizzano ancora oggi non sono dovuti soltanto al cattivo funzionamento delle istituzioni
Ma sono anche espressione di uno scarso senso civico e di appartenenza collettiva che lingua riguarda l'intera società
Ciò che mi pare definitiva emerge sì sì da uno sguardo complessivo alla situazione del nostro Paese e l'assenza di un ethos culturale comune che è la base per la costruzione di una positiva convivenza civile
Di qui allora uno degli aspetti su cui fermerò l'attenzione nel corso della mia riflessione quello cioè di tentare di offrire degli spunti per la costruzione di un ethos e civile di una cultura e di un'etica diremmo possiamo dire del sociale che si traduca nella produzione di un nucleo di valori condivisi
Mi pare che questa sia la strada per superare la frammentazione superare
Le rivendicazioni settoriali e gli interessi particolaristici e corporativi e offrire prospettive di convergenza attorno a obiettivi di effettivo bene comune
Bene Comune che va evidentemente ridefinito in un contesto di società pluralistica e differenziata e questa ridefinizione diventa
Un elemento di estrema complessità che va immediatamente riconosciuta
Dall'altra parte però credo anche nonostante abbia messo anzitutto l'accento
Sul fatto che è limitativo il discorso istituzionale o strutturale che la riflessione deve andare oltre sia importante anche collegare il discorso del Ricupero
Di un ethos collettivo civile con una serie di riforme strutturali e istituzionali che non si riducano al semplice cambiamento delle regole del gioco ma affondino davvero le loro radici in quelli che chiamavo poc'anzi i valori condivisi
Anche a questo riguardo Di Bello però credo debba essere ribadita la riflessione che facevo già anche precedentemente cioè che è insufficiente un'attenzione sotto questo profilo esclusivamente alla riforma della politica
Ed è invece sempre più necessaria l'attenzione anche ad altri ambiti che esercitano un forte condizionamento sulla vita associata in particolare quelli dell'economia e dell'informazione
La cultura e i parametri valoriali a cui si ispira la condotta civile del nostro Paese sono largamente dipendenti tanto dal sistema economico quanto da quello soprattutto mass mediale dominante
Allora il riscatto della società civile e anzitutto legato da questo punto di vista sotto questo profilo strutturale o istituzionale
A una sorta di processo sia pure graduale ma io credo irrinunciabile di democratizzazione dalla economia dell'informazione
Che non significa evidentemente rinunciare a un serio ripensamento ci tornerò anche su questo tema
Della politica sia nella direzione della vite ridefinizione dei fini da perseguire che nella direzione dalla ridefinizione anche del ruolo dei compiti
Che la politica è chiamata esatti esercitare compiti a ruolo che io credo non vanno ridimensionati ma vanno piuttosto potenziati anche se appunto come dicevo ridefiniti ripensati
Cercherò quindi di articolare gli spunti di riflessione su su questi due versanti segnalati il versante etico culturale e il versante strutturale
Facendo in un primo tempo una serie di osservazioni ovviamente molto schematiche anche per ragioni di te di tempo sui presupposti fondativi e sui principi regolative i della produzione di un ethos pubblico
E nel secondo momento invece cercando di offrire una serie di orientamenti per l'attivazione di processi di democratizzazione dell'economia dell'informazione
Senza rinunciare a sottolineare in modo forte il ruolo insostituibile anche in questo della politica
Parto anzitutto quindi dal primo momento quello dedicato ai presupposti fondativi principi regolative della produzione di un ethos pubblico
Se si vuole evitare di ridurre la società civile al luogo di scambio di scambi funzionali cioè si vuole evitare di ridurla a una funzione puramente pragmatica potremmo dire tutto sommato suppletiva o residuale
E si vuole nello stesso tempo evitare di fare della società civile semplicemente un'aria di acquisizione del consenso o di compensazione degli squilibri sociali provocate dal cattivo funzionamento delle istituzioni pubbliche
è necessario ripensare nei presupposti fondativi in chiave antropologica ed etica
Esiste oggi mi pare nel l'ambito dell'analisi sociologica un ampio riconoscimento che la società civile e l'ambito nel quale si sviluppano quell'insieme di sottosistemi
Che diventano mezzi simbolici di interscambio destinati a favorire l'integrazione tra i soggetti e persino che essa come ha scritto Parsons è il luogo nel quale viene elaborata mantenuta e sviluppata l'eticità della società
Questa constatazione empirica trova tuttavia il suo senso e il suo fondamento nella riscoperta a me pare di una originarietà del sociale
Che ha luogo nel riconoscimento di una originaria con umanità
Antropologia personalista che è stata questa mattina richiamata ma io dopo questo termine un significato allargato no non comprendente soltanto il personalismo classico quello alla Mounier per intenderci alla Maritain ma anche persona spunti di personalismo che vengono da altre fonti penso per esempio a tutto il pensiero ebraico
Che va ampiamente Ricuperati o da questo punto di vista basterebbe ricordare qui ed è stato citato
Opportunamente dalla Sindoni
Il pensiero di lei Minas ecco credo che l'antropologia personalista nelle sue idee diverse forme articolazioni nelle suggestioni che offre da più punti di vista dato corpo a questa istanza mettendo l'accento sul fatto che l'uomo e contemporaneamente individualità irreprensibile ed essenziale apertura agli altri
Cioè detto in altre parole essere dotato di una dignità assoluta ma essere anche intrinsecamente sociale cioè avverto costitutivamente all'altro
In questo quadro la società risulta evidentemente non qualcosa di accidentale ma risulta espressione di una dimensione costitutiva dell'umano
La persona rinvia alla società come elemento essenziale del suo costituirsi mentre a sua volta la società ha di mira la persona come suo ultimo fine e non quindi come mezzo
Per usare un'espressione Kant di di origine kantiana
Questo comporta tanto il superamento di una antropologia individualista che conduce alla tomismo sociale quanto di un'antropologia collettivista che ha come esito la riduzione del soggetto a mezzo a strumento
La centralità della società civile e la sua irriducibilità sia al mercato che allo stato trova qui la sua ragion d'essere il suo fondamento
Perché questo comporta il superamento di un interprete Duke di una duplice interpretazione dell'uomo tanto dell'uomo come Omo Economics corsa quanto dell'uomo come Omo politico USA per fare spazio ad un'umanità si in cui l'originarietà e la gratuità della relazione diviene fondamento di reciproci diritti e doveri
Non riducibili all'imposizione esterna né legati a motivazioni puramente utilitarista e strumentali ma radicati nella Costituzione relazionare della persona
La società civile diventa perciò la via obbligata per superare l'esclusività dei rapporti Stato individuo e individuo mercato
Evitando tanto lo statalismo quanto il mercato dominato da logiche privatistiche
Essa non si oppone alla società politica o alla libera iniziativa economica ma diventa il fondamento ultimo della loro plausibilità
E il principio regolatore della loro azione in quanto luogo che sostiene l'agire delle altre sfere fornendo ad esse un senso è una direzione
Dalla società civile scaturisce infatti un ethos che facendo appello contemporaneamente alla singolarità della persona e alla sua socialità sollecita la nascita di un agire civile contrassegnato dalla mediazione di responsabilità e di solidarietà e perciò orientato alla promozione di ciascuno e di tutti
Da questa antropologia sociale e alla luce di essa correttamente intesa discendono i principi che devono essere posti alla base dell'articolato si della vita associata e favorire forme corrette di convivenza civile
Si tratta dei principi di sussidiarietà e di solidarietà patrimonio fondamentale della dottrina sociale della Chiesa che vanno considerati come inscindibili e vanno adeguatamente correlati tra loro
Non si può non riconoscere per esempio che l'interno della dottrina sociale della Chiesa stessa nelle sue fasi evolutive
Ci siano stati momenti in cui questi principi sono stati diversamente sottolineati
Mai evidentemente messi in antitesi perché sempre considerati come interdipendenti ma diversamente sottolineati
Alludo per esempio al fatto che contro lo statalismo imperante nella
Periodo di fine Ottocento quando la dottrina sociale della Chiesa e nata
Si è posto soprattutto l'accento sul principio di sussidiarietà come principio difensivo dei singoli e dei corpi intermedi
Mentre di fronte alla crescita dell'interdipendenza pensiamo alla Populorum Progressio e a ciò che questo tipo di riflessione sulla sulla sulla vita associata no a
Implicato anche in rapporto ai documenti successivi la situazione di interdipendenza e la presa di coscienza delle sperequazioni esistenti a livello internazionale ha fatto sempre più porre l'accento sull'altro principio quello cioè di solidarietà
Il rischio che è che nel nostro Paese attualmente ci sia una giusta ripresa senz'altro del principio di sussidiarietà contro lo statalismo
Ma ci sia nello stesso tempo il pericolo di una lettura privatistica e mercantile di questo principio di qui la necessità di ripensare nel significato
Ne chiede mettendo l'accento sul fatto che ogni costruzione sociale si fa a partire dalla persona ed alle libere aggregazioni che si formano dal basso
Ma che tali aggregazioni devono ispirare la loro condotta al principio di solidarietà se si intende perseguire il bene comune
Il che comporta una seria corresponsabilizzazione dal basso ma anche il riconoscimento della insiste insostituibilità della politica e dello Stato come momento equilibratore dei processi sociali per evitare tanto lo statalismo quanto l'Anarchia
Comporta soprattutto il riconoscimento dell'autonomia delle comunità più piccole e la produzione di condizioni perché vengano messe in grado di gestirla
Ma implica anche un forte senso dell'appartenenza collettiva che può essere alimentato solo dalla coltivazione di un vero sentimento di solidarietà
E come dire che la sussidiarietà deve svilupparsi come promozione di vera responsabilità sociale e a sua volta la solidarietà non va concepita come sostitutiva ma come attenzione a mettere ciascuno in grado di assumere i propri impegni verso se stesso e verso tutti
Sussidiarietà e solidarietà non sono in antitesi ma sono piuttosto fra loro interdipendenti nel senso che la prima la sussidiarietà
Costituisce la forma mediante la quale la vita sociale viene costruendo sì e la seconda la solidarietà fornisce i contenuti perché tale costruzione avvenga nel segno di un'autentica reciprocità umana
Fondata sul principio appunto della comunione tra gli uomini
La corretta traduzione operativa di questi principi ha tuttavia in definitiva legata alla crescita di comportamenti e di stili di vita relazionali
Che diano vita ad un ethos pubblico incentrato su processi su su su precisi contenuti valoriali capaci di favorire una vera civilizzazione e di promuovere forme di solidarietà umanizzante
Il superamento di una democrazia puramente formale o procedurale
O dell'adozione di prospettive soltanto utilitarista e contrattualistica nella definizione dei rapporti sociali è strettamente dipendente dalla capacità d'individuare i valori fondanti che definiscano ciò che è comune e che va pertanto salvaguardato e promosso la cultura di una società civile deve trovare espressione in quei modelli che informano di c'è un'etica civile
Nella diffusione in altri termini di un'etica della socialità fondata sulla presa di coscienza dei diritti e dei doveri di cittadinanza colti nella loro reciproca integrazione
La sul la situazione italiana presente al riguardo gravi carenze per la presenza di fenomeni deteriori ai quali ha dato un contributo anche la stessa cultura cattolica quanto meno la cultura cattolica non esente non è stata esente in passato e non esente oggi da queste tentazioni
Alludo a fenomeni come il familismo il particolarismo il cliente Lismarì la sfiducia nelle istituzioni l'assenza di senso dello Stato e di bene comune che hanno concorso a generare una cultura civile assai debole
Una cultura civile che oscillava tra gli opposti poli di un individualismo anarchico e di uno statalismo clientelare
E che pertanto ma a me pare superata cercando di ridefinire concetti come quello di bene comune come quello di senso dell'appartenenza collettiva non ignorando la complessità nella quale viviamo e aprendosi dunque ad una prospettiva più duttile e più differenziata
Alludo in proposito alla necessità per esempio di non negare le differenze e di non bandire gli interessi individuali e di gruppo ma di trasformare le differenze in occasioni di arricchimento e di fare evolvere gli interessi particolari di interesse generali
Alludo anche alla necessità della mediazione tra il personale e sociale tra in particolare l'universale cioè una bella espressione del documento preparatorio al riguardo che merita di essere citata almeno così sinteticamente dove si dice che il vero particolare quello che si riconosce come tale quello che si apre all'universale
Ma nello stesso tempo il vero universale
E quello che è fatto e sostanziato potremmo dire dalla presenza del particolare non c'è contrapposizione anche qui tra universale particolare c'è piuttosto un rapporto dialettico positivo che va conservato e anzi potenziato
Il che implica ancora una volta però la necessità di una forte istanza etica che spinga rintracciare in una situazione pluralista e differenziata le ragioni della convergenza attorno ad obiettivi comuni non facilmente definibili come dicevo all'inizio
Ma
Ricordo imponibili attraverso a processi complessi che devono tener conto della situazione pluralistica nella quale viviamo e devono soprattutto tener conto dell'estrema differenziazione sempre più accentuata chiese carica anche potenzialmente gli elementi negativi penso alla possibilità di destrutturazione in fondo della convivenza civile o di frammentazione frantumazione del tessuto sociale anche tuttavia degli elementi a sua volta positivi che possono confluire in una ridefinizione di concetti come bene comune come solidarietà come giustizia
Che hanno contenuti molto più a me pare allargati e molto più pregnanti
La società civile deve diventare il luogo della costruzione
Di un vero senso civico legato tanto al recupero di una reale identità umana
Quanto al riconoscimento di un'appartenenza collettiva frutto di una storia e di una identità comune il che implica l'acquisizione di una serie di atteggiamenti ed i comportamenti ispirati alla fiducia negli altri e nelle istituzioni
Ad un profondo senso dello Stato ai valori dell'onestà e della partecipazione della giustizia dell'equità che sono la premessa per lo sviluppo di una cittadinanza attiva
Si tratta in altre parole di favorire la crescita di alcune fondamentali virtù sociali e di dar vita alla costruzione di un uomo sociale
Teso a realizzare a partire dalla vita quotidiana e mi pare sia molto importante la sottolineatura che il luogo di partenza e la vita quotidiana di lì si costruisce
Potremmo dire in maniera emblematica la società civile
Partendo dal particolare partendo dalle forme di solidarietà potremmo dire territoriali o addirittura di vicinato per arrivare a forme anche più allargate
Tesa a realizzare a partire dalla vita quotidiana una società più abitabile la produzione di questo ethos dipende da alcuni elementi che qui rapidamente a cui qui rapidamente accenno ha tenuto da un'apertura di tutti e quindi anche dei credenti alle provocazioni che vengono dai movimenti portatori di valori
Senza per questo dimenticare l'apporto della fede ma penso a come dalla fine degli anni settanta in poi all'attenzione politica chiara caratterizzato gli anni settanta si è sostituita invece una tensione valoriale che si è espressa anche attraverso una serie di movimenti nella società civile
Che sono portatori di questi valori alludo per esempio tanto per essere sintetico al movimento femministe al movimento ecologico
Senza rinunciare dicevo tuttavia all'apporto della fede come Offerta di orizzonti di senso complessivi e soprattutto come luogo di reinterpretazione degli stessi valori umani in una chiave più profonda più radicale
In secondo luogo implica la capacità di individuare luoghi e momenti che rendano trasparenti legami tra i soggetti concorrendo alla crescita di un nuovo simbolismo sociale me pare che
Si tratti proprio se si vuole davvero ridefinire la società civile di recuperare
Una serie di simboli sociali che sono stati per molti aspetti invece oscurati
E che meritano di essere ripristinati sia pure in una prospettiva di attualizzare ante per offrire prospettive di comunicazione vera tra i soggetti i diversi soggetti individuali Cedacri gruppo cioè dati sociale
Infine l'adozione di regole a livello istituzionale che favoriscano la partecipazione e la codecisione dei cittadini sia a livello informativo ma su questo ritornerò
Sia a livello di gestione e di controllo in senso allargato del potere da questo punto di vista anche la riforma della politica come dirò diventa fondamentale
Tengo allora al secondo momento della riflessione quando cioè dedicato a mettere a fuoco
Accanto a l'esigenza di Ricupero di un ethos collettivo di un ethos civile come base di fondazione della società civile appunto
L'importanza degli aspetti strutturali che in parte erano già implicitamente accennati nelle ultime cose che venivo dicendo
E importanza gli aspetti strutturali che obbliga a un'attenta analisi e proposta di orientamenti alternativi in alcuni ambiti di organizzazione della vita associata
E vorrei da questo punto di vista ancora richiamare certo la centralità per un verso della politica e lo farò soprattutto nell'ultima parte ma anche l'esigenza di tenere in considera INPS tenere in considerazione la forte rilevanza di altri poteri in particolare quelli già accennati della economia e dalla informazione c'è anzi il rischio di concreto e questo Porta come conseguenza la necessità di dare un nuovo statuto ma anche un nuovo una nuova capacità di incidenza la politica c'è il rischio che la politica diventi variabile dipendente dei di questi poteri del potere dell'informazione sita non lo è per molti aspetti
E del potere soprattutto economico
Quindi
Non meno politica ma più politica no in una situazione soprattutto come quella in cui viviamo che è una situazione di globalizzazione economica e dell'informazione la politica rischia di essere un fatto residuale se si mantiene in un contesto riduttivo particolaristico
Come quello in cui ancora oggi in fondo si sviluppa
Il futuro della democrazia come dicevo è legato allora anzitutto alla democratizzazione di questi sistemi del sistema economico e di quello dell'informazione
Molto rapidamente accenno ad alcuni alcune e piste da percorrere
Su questi due settori se si vuole appunto ricreare condizioni di effettiva partecipazione dal basso alla conduzione della vita collettiva e dunque restituire alla società civile la capacità di essere viva attiva
All'interno anche del nostro Paese sul terreno economico
Mi pare urgente il recupero di quelle forme di organizzazione che con configurano l'attuazione di una moderna economia civile
Zamagni
E che è qui presente ha usato per primo questo termine e tende a mettere in evidenza l'importanza di proprio dell'uso di questo termine
Economia civile che non è riducibile ovviamente al no profit che ha uno spazio molto più allargato che dovrebbe essere in qualche modo pervasiva dell'intero sistema economico dovrebbe diventare una chiave interpretativa del sistema economico
Il peso determinante dell'economia sugli sviluppi della vita personale e sociale
Necessità di ripensare dire Fini ridefinire il rapporto tra società civile e sistema economico restituendo alla società civile il potere di espressione
E l'esigenza di alla e ed esige l'elaborazione di un progetto non attento solo al criterio dell'efficienza ma alle esigenza di promozione globale della vita collettiva
Sotto alcuni aspetti a me pare che questo sia un momento propizio per andare in questa direzione se si tiene conto che c'è oggi una consapevolezza più matura che il buon funzionamento dell'economia
Non dipende solo dall'affermarsi del principio dell'interesse individuale
O dal perseguimento della logica mercantile ma anche dalla promozione sociale delle persone dall'elevarsi dei livelli di cooperazione di decisione dall'attenzione a fare i conti concretamente con le risorse umane e ambientali reali
In altre parole da una visione globale dello sviluppo che sappia opportunamente mediare aspetti quantitativi gli aspetti qualitativi
Il conseguimento di una vera civilizzazioni sociale viene da queste
Ciò che fino a ieri veniva definito come un totalmente inaccettabile paradossalmente lo dice sempre più anche l'attuale pontefice ed è presente questo concetto in più documenti del magistero sociale ciò che fino a ieri appariva moralmente inaccettabile appare oggi anche economicamente improduttivo
Il superamento dell'ideologia del progresso indefinito ci ha portato a fare queste constatazioni
In fondo
Un certo tipo di economia che si basava appunto sulla massimizzazione della produttività e del profitto fine a se stessi nasceva da una concezione illuministica dello sviluppo alla base della quale c'era la convinzione di un quoziente indefinito di risorse di potenzialità da sfruttare indefinitamente
è il modello che ha portato poi a un certo tipo di sfruttamento della natura di cui sappiamo conosciamo oggi le conseguenze negative e ha portato anche a quelle forme di sperequazione non solo tra gli Stati tra le diverse parti del mondo ma anche all'interno degli stessi Stati che conosciamo pesantemente anche nel nostro Paese basta considerare quello che è avvenuto nei rapporti tra nord e sud è quello che tuttora in larga misura avviene
Mi pare che allora emerga sempre più sul versante economico la necessità di ripensare in chiave non antagonistica ma di reciproca integrazione valori come quelli dell'efficienza e della solidarietà
O ancora mi pare emerga con evidenza
Il rapporto ineludibile che esiste tra l'economia e l'etica un rapporto che è stato per molto tempo bandito non o con la nascita soprattutto del pensiero liberale capitalistico e della scienza economica che si è sviluppata all'interno di quel pensiero e che oggi invece viene ripreso credo per molte ragioni ma anche per
La presa di coscienza che il corretto uso delle risorse la diminuzione delle diseguaglianze l'equa distribuzione dei beni e il mercato aperto del lavoro
Che argini più possibile il fenomeno della disoccupazione sono obiettivi non soltanto etici ma diventano sempre più obiettivi anche economici la società civile ispirata democraticamente e garanzia per il corretto dispiegarsi del mercato il mercato infatti cito un documento
Dell'episcopato italiano esattamente dalla Commissione per la Pastorale del lavoro e della vita sociale che mi pare molto importante quando sulla democrazia economica il mercato è infatti veramente libero solo in quelle società dove si persegue si assicura la libertà civile
Non c'è non c'è libertà solo perché c'è mercato viceversa che al mercato mercato libero autentico non mercato prevaricatore solo laddove invece esiste una società civile autentica e libera
Questo pone il problema evidentemente allora dell'importanza delle regole
Che in qualche modo vengono dalla politica
Che la politica deve indicare suggerire
In maniera obbliga anche nei confronti del mercato implica anche l'attenzione a tutta una serie di processi qui il discorso del terzo settore trova la sua collocazione che sono deputati alla produzione di beni
Non necessariamente soddisfacenti bisogna gli attori ma di beni relazionali questo è mi pare l'aspetto più significativo che assumono
Settori come il terzo settore o come in senso più il privato sociale oppure il no profit
Naturalmente nella misura in cui questi settori hanno la capacità di per un verso
Maturare una vera indipendenza dal pubblico ma per altro verso anche di radicarsi sempre più nell'ambito della società civile
Non con una funzione sostitutiva ma con una funzione integrativa
Così da diventare paradigma esemplare anche per altri settori dicevo all'inizio che società civile non col non coincide con me scusate economia civile non coincidono in coincide con terzo settore no
E in caso di Ettore a una una una base ristretta di incidenza
Ma l'incidenza del terzo settore a me pare e tanto maggiore quanto più esso riesce a rendersi indipendente nello stesso tempo riesce a diventare paradigma per i valori di cui è portatore
Anche per l'economia in genere che è quella che va sostanzialmente modificata cambiata nella direzione di una sempre maggiore gestione di essa da parte appunto della società civile
Un analogo discorso un'analoga riflessione può essere condotta anche sul terreno dei media
Enorme importanza assumono nell'elaborazione del costume sociale nella costruzione del conflitto opinione pubblica oggi gli strumenti di comunicazione lo sappiamo tutti
Per la universalità uno che il di caratterizza e soprattutto per la pervasività le stremata pervasività ed incidenza con cui agiscono soprattutto sulle coscienze sull'interiorità potremmo dire dell'uomo
Anche da questo punto di vista è già stato ricordato questa mattina la situazione italiana appare anomala per lo sviluppo di un sistema televisivo duopolistico alla televisione è il media più diffuso e il media più incidente potremmo dire a livello di massa
Dovuto alla spartizione del potere tra una grande istituzione pubblica è una grande istituzione privata
Dopo e che provoca poi di conseguenza dove utilizza l'omogeneizzazione stessa dei programmi pensiamo a come per ragioni di audience o per ragioni comunque di concorrenza
Queste queste questi due grandi poteri tendono inevitabilmente a omogeneizzare i programmi ripper riuscire a rimanere in fondo sul mercato perché si tratta di mercato e niente di nient'altro
E ancora
Mi pare che tutto questo riveli un'assenza di fatto di partecipazione della società civile in questo settore
E l'esigenza invece di un sistema di garanzie che assicuri la reperibilità dell'informazione e consenta il controllo dei contenuti necessità anche qui di una interazione tra sistema dei media e società civile come alludevo prima la necessaria interazione tra società civile e sistema economico potremmo dire in parallelo con la creazione di una economia civile si tratta di dar vita
Alla produzione di una informazioni civile orientata a favorire la possibilità di gestione e di controllo da parte dei cittadini degli strumenti di comunicazione
Nel contesto di un'informazione che diventi sempre più pluralistica e disinteressata l'attuazione di questo disegno che qui vado molto rapidamente avverso le conclusioni
Dipende da al una serie di fattori elenco qualcuno la promulgazione di un agile e severa legislazione antitrust
Esiste ancora oggi nel nostro Paese una forte contraddittorietà delle attuali forme di regolazione che oltre a essere arrivata in ritardo sono tuttora a me pare insufficienti incapaci di determinare processi di allargamento dell'informazione alla società civile secondo la presenza di centri di formazione di opinione pubblica non solo garantiti nella loro autonomia ma incentivati economicamente
Terzo la strutturazione di alcune aziende in public company secondo una logica di vera democratizzazione economica in questo caso
Volo voglio dire voglio dire come segno di speranza che le nuove tecnologie multimediali che da molti sono così fortemente temute forse invece in quanto implicano l'esercizio della interattività sono un motivo di speranza
Per la nascita in fondo di una di un modo di rapportarsi allo strumento
Che all'insegna non più della pura passività o del puro consumo ma può essere all'insegna della partecipazione
E far nascere addirittura una nuova cittadinanza regolamentata anche attraverso a questi sistemi di comunicazione che sono estremamente importanti perché collegano evidentemente la famiglia umana
Infine la costruzione di un'autentica democrazia passa attraverso l'elaborazione di un nuovo rapporto tra mercato stato Società Civile
Il delinearsi di tale rapporto non può avvenire senza il riconoscimento della isolotti insostituibile funzione della politica
Che esige sì un rinnovamento profondo delle modalità di esercizio ma esige come già dicevo anche un fortissimo potenziamento in questo momento
Il ruolo de la politica essenziale tanto nei confronti del mercato che nei confronti della informazione pensiamo soltanto alle esigenze di regole per il mercato e per la gestione dei media
Il che appunto comportano interventi diretti da parte della autorità politica
Ricordavo come gravido di pericoli il fatto che a fronte della globalizzazione economica dell'informazione non corrisponde una globalizzazione della politica ma la politica ancora incentrata su forme di particolarismo di nazionalismo
Di provincialismo spesso no con l'assenza soprattutto nel nostro mondo di oggi di un'autorità internazionale che abbia effettivamente un potere che domestiche esercizi con competenza ma anche con forza no importi
Di qui la necessità alcune allora sottolineature per quanto riguarda la politica la necessità di ridefinire il concetto di Stato evitando tanto la sua assolutizzazione quanto la sua riduzione ha un ruolo puramente suppletivo è residuale
Mi pare che
Troppo troppo piccolo e l'attuale concetto di Stato nazione per far fronte a problemi divenuti ormai sovranazionali o mondiali
Ma nello stesso tempo troppo grande per favorire forme di partecipazione dal basso che esigono spazi più ristretti questa io credo in fondo la spinta che anche nel nostro Paese ha portato in questi anni
A a sottolineare la necessità di un nuovo federalismo
Federalismo che e evidentemente è autentico nella misura in cui tuttavia riconosce dallo Stato dei Poteri inalterati o dei compiti di intervento in alcuni settori che non possono essere sostituiti
Da questo punto di vista ancora mi pare proprio questa mattina veniva su sottolineata la necessità credo in un intervento di non indulgere verso forme di privatizzazione selvaggia
L'orientamento verso la privatizzazione di fronte a un accentramento attorno allo stato di alcuni poteri certamente importante ma guai se si indulgenze verso forme di privatizzazione selvaggia
Un secondo elemento importante la necessità di ridefinire i rapporti tra società civile e società politica
Secondo il criterio dei rapporti tra principio di sussidiarietà e principio di solidarietà correttamente intesi
Che implica il superamento della tentazione dell'egemonia della società politica ma anche il rifiuto della sua marginalizzazione
Cioè implica la creazione di un modello di autonomia reciproche ma nello stesso tempo anche di reciproco confronto e di reciproca cooperazione solo una società civile capace di produrre un ethos condiviso può fu solo da una società civile scusate capace di produrre un ethos condiviso può nascere una politica realmente democratica
Ma insieme solo una polizza una politica che promuove le autonomie sociali è in grado di favorire lo sviluppo di una società civile mature responsabile ecco
Questa correlazione pareva sempre tenuta in considerazione
Di qui l'esigenza di costruire una comunità politica che si apra i bisogni della società civile ma anche l'esigenza di una società civile che abbandoni ogni pretesa di autosufficienza e riconosca la fondamentale importanza delle istituzioni pubbliche
Detto in altre parole sinteticamente c'è la necessità che la società civile si riappropri della funzione politica
Non sottovalutando la né delegando la e nello stesso tempo che la comunità politica faccia sempre più leva sulla società civile per interpretare i bisogni e gli interessi dell'intera collettività
Anche da questo punto di vista mi pare che oggi nel nostro Paese esiste certo il pericolo che è già stato ricordato questa mattina che il Ricupero della società civile avvenga in termini funzionali al potere politico
Ma esiste anche il pericolo opposto di un'assoluta rivendicazione di autonomia della società civile che conduce al rifiuto della politica ma più radicalmente conduce anche una chiusura particolaristica che porta poi di fatto al prevalere della logica mercantile
Come logica dominante la nostra società
Di qui l'importanza di quella dialettica positiva che già ricordavo che deve diventare sempre più un po'a tutti i livelli dialettica di rapporto tra istituzioni pubbliche soggettività sociali in tutta in tutte le loro espressioni
Da ultimo vorrei dire così davvero concludo che un altro elemento per la rifondazione della politica la necessità di un rinnovamento tanto della società civile che dello Stato
Nella ridefinizione delle rispettive finalità da perseguire nel quadro di un rinnovato senso civico ma anche nella ridefinizione
Questo credo sia importante nella ridefinizione dei mezzi delle regole no il mondo cattolico ha sempre avuto una forte cultura dei fini purtroppo non sempre un altrettanto forte cultura dei mezzi degli strumenti attraverso i quali i fini vanno attinti
Se il discorso delle regole non fuori rimane un discorso esclusivo non e neppure primario deve essere però un discorso che deve essere affrontato a me pare seriamente anche nel nostro Paese perché le regole hanno a che fare poi con la corretta definizione Della moralità della politica ma più in generale della stessa moralità della società
Questo comporta evidentemente l'elaborazione di nuove modalità di socializzazione e e riforme istituzionali che favoriscano forme più allargate di partecipazione cioè non tanto all'insegna Della pure efficienza come mi pare stia avvenendo per alcuni aspetti ma all'insegna davvero dei criteri di partecipazione
In definitiva la tesi che io ho voluto sostenere che la rinascita della società civile e legata alla capacità di diventare al proprio interno ambito originale di creazione di valori autonomi cioè di produzione come dicevo di un ethos collettivo il più possibile condiviso
è legata anche alla democratizzazione di alcuni settori dell'organizzazione della vita associata al nudo all'economia e alla l'informazione ma è legata da ultimo anche a un profondo rinnovamento dello Stato e della politica nel segno
Di una riconquista da parte della politica di alcuni poteri di controllo su l'economia e sulle informazioni ma anche nel segno
Dello sviluppo di una politica che sia sempre più orientata a un bene comune non definibile a priori ma definibile soltanto attraverso un processo di attenzione ai bisogni alle domande che nascono dalla società civile
A queste condizioni mi pare la società civile può diventare soggetto privilegiato di una trasformazione della vita collettiva nella direzione di un vero processo di umanizzazione grazie
Allora
Nell'ordine della presentazione delle richieste di intervento Luciano Corradini
E subito dopo di lui Giuseppe Porta
Avete pochissimi minuti a disposizione non abbiamo altri quattro fino
Cinque mila corallini
Se si dovesse allungare la vita notorio richieste certo bisognerà ridurre tempi eccomi qua
Sono se allora il presidente Casavola introducendo i lavori del pomeriggio sono qua
Ha detto che il merito della dottrina sociale cristiana sta nel non aver ideologie ma nel fare riferimento alle esperienze delle serie insegnamento religioso e morale
L'avevo sentito oggi nelle relazioni
La Paola Sindoni vicini
Fare questa domanda riprendendola dal Genesi sono forse custode di mio fratello
A me è venuto in mente un'altra domanda sono io forse custode dello Stato
Ecco sono due ordini di riflessione che ci portano verso
La elaborazione dell'itinerario associativo
Che riguardano molti di noi di collaborazione devi dire associativo
Che fa riferimento non soltanto alla teorizzazione di scenari possibili o di principi o di criteri generali quanto al raccontarsi che cosa è successo a ciascuno di noi nel quotidiano perché di lì che deve partire
La questione
Come ci siamo associati e come all'interno delle diverse associazioni abbiamo capito il significato dello stato di questa creazione che ci è parsa inizialmente molto lontane che ad un certo punto per qualcuno
è parsa molto vicina l'idea dei cittadini con i quali costruire insieme sentendosi tutti responsabili di tutti queste sono affermazioni del magistero
Ci può portare a vivere la dimensione educativa nel senso forte dell'espressione sono io custode di nel senso della cura di cui parlava questa mattina sua Rosanna
Io debbo curare gli altri noi abbiamo tutti in mente penso l'articolo ventisei da dichiarazioni rese all'estero il cittadino che parla del diritto all'educazione di tutti
C'è anche il dovere all'educazione di tutti
Come è possibile che uno si senta veramente responsabili degli altri anche da un punto di vista educativo
E che quindi senta di realizzare attraverso l'associazione la Offerta o la l'invito di Gesù Cristo vieni e venti come si ricorda Bruno Forte prima
è possibile che attraverso la vicenda personale fenomenologica mi tiriamo fuori dove siamo stati educati
Dove siamo stati capaci di educare qualche altro voglio dire di curarlo di prendersi cura di lui per costruire una realtà che superi ciascuno di noi e che ci porti verso dal mondo vitale verso il mondo istituzionale
Ecco sono forse custode dello Stato risposta in certo senso sì
Noi sappiamo che i lupi sono meno feroci degli uomini sappiamo che anche la lupa in fondo non è soltanto una nutriente mamma dei due gemelli che rappresentano Roma
La Lupo ha bisogno di essere nutrita questo spostamento di attenzione dal cittadino che ha bisogno di nutrirsi dello Stato al cittadino che si prende cura della Lupa nutrire la lupa e un processo che interessa a qualcuno
Io ho fatto l'esperienza della associazione per la riduzione del debito pubblico ne ho parlato nella Settimana sociale di Torino tre nemmeno centonovantatré era da poco scappa
Scoppiata la questione
Il governo Amato Settembre nero e così via abbiamo tenuto per sette anni forse finiremo quest'anno ma se ci si stufa di scrivere lettere per i giornali per i cestini dei direttori di giornali probabilmente non ci si stufo di sentirsi custode
Di questa struttura meravigliosa e complessa e contraddittoria che lo Stato dal mondo vitale al mondo istituzionale da nutrire
Prendersi carico prendersi cura non soltanto istituzioni che si prendono carico dei cittadini dentro la il bilancio dello Stato c'è una pagina in cui sono riportati i contributi dei cittadini al fisco uscì che vuol dire cesto
Lo stesso rapporto Censis del novantacinque ha registrato che ci sono stati dei cittadini che si sono presi cura dello Stato anche dal punto di vista economico una specie di regia
è successo così come sta succedendo che altre associazioni si costruiscano con mentalità etica di difesa di superamento del debito dei Paesi del Terzo Mondo ci sono dei debiti anche in casa nostra pensare a questi debiti nei riguardi della collettività delle nuove generazioni forse vuol dire anche prepararsi al Giubileo in modo credibile
Se ci raccontiamo anche le nostre storie e non solo presentiamo dei principi forse riusciremo a capire dove l'attacco e dove ci smarrisce annuo dove perdiamo il contatto diretto tra la nostra vita personale quella familiare e quello istituzionale quel momento da curare particolarmente sul piano educativo
Grazie
Allora Giuseppe Volta
Se vi riesce a parlare portando via la platea in piedi ecco Giuseppe porta gli asili di Milano gli U due puntualizzazioni e poi una richiesta di riflessioni su qualcosa che penso ci è sfuggito acquisti senta le due punto iniziazione la prima rivolta
Sostiene che non c'è in questo momento però voi domandargli se è sicuro chi la il mercato sia necessariamente legato all'efficienza del mercato sia necessariamente legata alla democrazia è una cosa che viene contestate in questo momento cioè c'è un disaccoppiamento può esserci un regime autoritario in cui il mercato funziona perfettamente
Secondo elemento di puntualizzazione riguarda l'affascinante presentazione del modello comunitarie contrapposto al modello societario per analogia a Fiorini esilio logiche trasferite al dominio secolare
Premi per in guardia sul fatto che oggi diedi modello comunitario è spesso associata modello sociale statale e comunitario è associata a governi Stati totalitari o autorità meglio i Poussin Capponi circa quindi non vorrei tra l'altro un attesi in un libretto facile anche per altri aspetti Marcello Veneziani recentemente pubblicate non vorrei che ci fosse questa ambiguità e CCC da questa acquistasse implica dicendo classe medica tanti italiani auspica degli Stati autoritari in quanto c'è questa associazioni comunitario autoritario Magna da mettere
Ma tornando al nostro punto
Gli aerei questa seduta mi pareva rivolta al problema della valutazione
Io vorrei segnalare sottolineare chi cambia il sistema spazio-temporale delle relazioni umane
Cioè il sistema è Inter quale si colloca la nostra responsabilità in particolare cambia lo spazio larghi spazi ad eccezione delle relazioni da commentare
Secondo cambia il tempo
Tra l'altro è il senso del quando si parla di sostenibilità si intende proprio questo questa portare al presente a responsabilità del presente
Vorrei segnalare chi i criteri di valutazione devono adeguarsi acquisti acquista novità quindi nuovi principi emergono per esempio ieri ho parlato molto di sviluppo come se fosse qualcosa che posso andare avanti in eterno
E si è dimenticato che il concetto di sviluppo oggi non può essere separato
Più che nel concetto di solidarietà ma da qualcosa di più cogente che il principio di sufficienza cioè il vero problema è che dobbiamo ritornare siamo al missaggio biblico e che il messaggio oggi riguarda la povertà deve rivolgersi agli adulti più che i poveri perché il vero problema non è domandare
Dare la portare di più ai poveri ma togliere meno ai perché questo è il processo oggi di sviluppo in cui dica
Secondo osservazione senta riguardo ai la valutazione equa e suggerire un indicatore che maga Magatti ha suggerito implicitamente una battuta molto breve però
E l'indicatore per la società civile chi vogliamo può essere la fiducia
Quella di missioni nuova belli che caratterizza le relazioni sociali che permette di dare una risposta a tutti gli altri elementi tra l'altro in questo momento
Un dibattito molto vivo proprio sul problema della fiducia sulla dimensione della fiducia sulla fiducia associata al addirittura alla come condizione dello sviluppo
Dei Paesi a dispetto di alcuni Paesi rispettata grazie
Grazie
Allora Domenico Rosati
Sì tra gli elementi di valutazione che mi sembra appropriato suggerirei come questa sessione cioè un dato di esperienza che io vorrei portare si tratta dell'esperienza compiuta dall'organizzazione che io superarli Lea
Per ricordare che fin dalla fine degli anni settanta
Cominciammo a superata la sbornia ideologica e tutto il resto compete preso atto anche del venir meno già dall'ora del mastice ideologico del della crisi del e classismo classico scusate il bisticcio cominciamo a ragionare sulla società civile
Cominciamo a farlo proprio con un'analisi della crisi dello sviluppo lo sviluppo meramente quantitativo che allora si diceva stava conoscendo Bellini ipotizzando un tipo di sviluppo che non fosse solo quantitativo ma anche qualitativo c'entra andò proprio sulla società civile un discorso che non era di autosufficienza della società civile
Ma era di raccordo tra la società civile e la politica tant'è che parlavamo con un lessico che ho ritrovato sia la relazione di forte che in quella di Piana
Di crescita politica della società civile che cosa voleva dire voleva dire che si dovevano raccogliere tentare di raccogliere tutti gli elementi vitali propri del dinamismo sociale disordinato e caotico quanto volete per e dare ad essi non uno sbocco politico in senso elettorale o partiti ma uno sbocco politico in senso di Presa di coscienza
Interni eravamo questo discorso di crescita politica la società civile su richiamerei col linguaggio di sua Rosanna su tre parametri di umanizzazione
Che a me sembrano ancora attuale
La pace
Io non ho sentito parlarne granché qui eppure la pace incombe su di noi nel senso che non c'è e la pace vuol dire anche la giustizia la ripartizione equa dei beni in questo mondo
Il lavoro
Abbiamo sentito ieri con toni drammatici e forse anche con qualche contraddizione porre la questione del lavoro nel senso che da un lato si è affermato
Che il lavoro è un'emergenza fondamentale e poi si è aggiunto che l'intervento dello Stato in questo campo si può fare solo quando c'è l'emergenza
Io equilibrio lei discorso nel senso che non escluderei nessuno strumento se questo è l'assillo
Compreso l'intervento pubblico se c'è bisogno di creare lavoro
Nazionale oculato e così questo è il secondo
E il terzo era quello della democrazia
Per la verità poi il discorso è stato sviluppato ma in un senso diverso da quello che noi auspicavamo almeno che io ospita perché si è presa la dirittura delle riforme istituzionali facendo credere che bastasse cambiare un sistema elettorale per realizzare la felicità su questa mentre noi pensavamo piuttosto a un'espansione della democrazia intesa come diffusione dei pompieri e nella realtà di oggi questa diffusione non può avvenire tanto nella gestione del potere
Che sempre di più anche per una necessità fisiologica si va concentrando
Anche nel settore politico amministrativo c'è una tendenza monocratica i sindaci i presidenti regionali tra poco il Presidente del Consiglio di esecutivi altro che debolezza si vanno rafforzando istituzionalmente e allora l'espansione della democrazia può avvenire nell'esercizio del controllo democratico
Nell'impicci anzi delle cose della politica per verificare non lasciare questo solo alle unioni dei consumatori che fanno una e le un controllo meritorio ma ha prodotto consumato e non nel momento in cui si realizza diciamo la produzione politico a me sembra che queste siano tre dimensioni prepara nel Pd umanizzazione ancora tua
Ancora validi nel momento in cui noi e mi pare che le relazioni di questa sera abbiamo fatto abbiamo raccolto lo spunto non vogliamo auto gratificare la società civile che se lo merita iuxta Modou ma e nello stesso tempo e esorcizzare la politica come se fosse Diabolik
Non solo perché nella politica ci siamo stati immersi tutti almeno quelli della mia generazione ma anche perché la politica è essenziale alla costruzione del bene comune e la politica non si fa solo nei parchi
Si fa anche nella società civile purché non si coltivino soltanto le pulsioni spontanee dice dove comunque sono buone e poiché
Si lascino le cose come stanno ecco questo io volevo dire offrendo
Con serenità come contributo di un'esperienza di uno ha cercato il Passaggio a Nord Ovest
Non lo ha trovato perché la mia linea politica è stata sconfitta non approvato esito
Credo che abbia prevalso nella società quello che un sociologo e Gabriele Calvi chiamava una volta la cultura dell'orto
Anziché la cultura dalla frontiera
E però facendo tesoro anche di questa esperienza cercare di passare a nord-ovest come mi pare sia necessario grazie
Tutto
Sì
Niente quello che volevo dire che ha portato in parti detto da Luciano Corradini volevo solo precisare alcune cose riprendendo alcune frasi di Bruno Forte
Non desidero vedere l'orizzonte lontano un passo mi basta
Chiesa comunione dei diverso fine nell'unità della fede e della carità
Alla mia mentalità che nel tema mente limitate è parso di vedere un piccolo contrasto invece con un certo desiderio d'identità dal fermare Italia passata da incorniciare
Che sono emersi questa mattina
Tanto più che ancora oggi risultava dall'intervento della professoressa
Quello che ci è stato consegnato è il nostro fratello
E non una scuola un'istituzione
Quello che ci verrà chiesto e ero carcerato s'è venuto a trovarmi ero straniero e i miei accolto non era un partito in un momento tanto
La Chiesa si adegua la mentalità del mondo
Un'altra frase che così un po'mi pare di vedere in questa assemblea che sia un pochino vero cioè che la chiesa a un pochino ricalcato quelle impalcature della società del mondo che sono state costruite e consolidate da uomini
Perché non vedo tante donne qui
E nemmeno tanti giovani
Forse donne con figli piccoli
Forse sono solo io due
Ecco equiparata stamattina e riprenda un attimo l'intervento di suoi ricca si parlava del prendersi cura prendersi cura si è dato per scontato si dà per scontato che sia un compito riservato alle donne
Se io sono qui è perché ho preso seria e la persona che ho sposato ha preso fece per prendersi cura lumi dei bambini piccoli e della società anziana
Quindi io fare questa proposta proviamo a chiedere ai nostri fratelli uomini di condividere con noi
Il primo passo del prendersi cura così automaticamente sarà fatto più spazio alle donne perché possono avere quei posti decisionali qui Starrabba questa mattina
La Chiesa potrebbe essere profeti che in questo senso ritengo un'altra cosa stamattina ancora chi ha parlato degli corpo della donna mercificata o del dell'edonismo
Io sono profondamente offesa dalle pubblicità che mercificare al corpo della donna ma lo sono tanti almeno altrettanto da quelle pubblicità che fanno della donna
Una una persona soddisfatta della camicia più pulita del pavimento più lucido della merendina più sana data al proprio figlio queste all'educazione questa era donne accontenterà donna felice
Tutt'al più si può chiedere un indennizzo un riconoscimento perché così almeno si compra anche vestiti
La buona ecco questa è la donna che viene proposta
Allora in questo io credo non chiedo una profonda riflessione da parte degli uomini da parte delle donne stesse che forse a volte ci ci giocano un po'prendersi cura nel quotidiano
Ecco questa capacità di di compiere il primo passo di prendersi cura di lui
In questo senso prendersi cura anche dello Stato perché quando si compiono i primi passi allora forse sia in grado anche di vedere l'orizzonte lontano grazie
Grazie
Lorenzo quattro
Ma credo che le riflessioni di te un Giannino Piana sulla democratizzazione dell'economia dell'informazione
E chiedano un completamento nel senso che ci dobbiamo interrogare
Sul ruolo della scienza e della tecnica
Regia in ordine a quello di cui stiamo discutendo
Più precisamente ruolo della scienza
Nel senso che la scienza è oggi una forza direttamente immediatamente produttiva capace di tradursi in prodotto il sistema in organizzazione secondo una dinamica ho avuto propulsiva
Che sfugge ad ogni contro siamo cioè di fronte a processi senza sorge e i processi senza Soggetti sono processi senza e allora da questo scaturiscono alcuni interrogativi un
Discorso di temo Crati d'azione che assuma al problema della scienza
E più precisamente l'interrogativo sul gli strumenti con cui si perviene alla conoscenza quando bene tutti o si pone un problema
L'interrogativo sulle conseguenze questo è ovvio ma anche l'interrogativo sulle risorse che vengono coinvolte nella ricerca scientifica miliardi Peart ricerche sofisticate quando bisogni fondamentali sono ancora totalmente in soddisfatti e potrebbero essere soddisfatti mediante una ricerca finalizzata su questi bisogni fondamento
Questa parola
Discorso fare ugualmente per la tecnologia la tecnologia ci viene propinata e qui c'è qualche collegamento con il discorso dell'informazione come applicazione di leggi oggetti naturale
Mentre invece occorre ribadire con forza che la tecnologia e mediazione
Mediazione tra il potenziale della scienza e i bisonti
Ma per parlare di bisogni occorre conoscerli e soprattutto occorre conoscere coloro che sono portatori di questi episodi
Grado di conoscenza estremamente modesto allora credo che occorra porre all'ordine del giorno anche di questa mostra se sociale il problema di una riappropriazione comunitaria della scienza intenda tecnologica
Riappropriazione comunitaria della scienza e della tecnologia che passa attraverso due snodi primo snodo e quello del limite
E secondo snodo è quello della destinazioni universale per sapere dalla scena e credo che qui si esprima quella religione della responsabilità di cui il Papa credo parlasse proprio qui a Napoli ai docenti dell'università della tenda a Napoli credo che questo sia un necessario completamento per una relazione che condivido pienamente
Mario Marazziti
Ma io volevo
Contestualizzare il nostro titolo quale società civile per l'Italia di domani d'Italia di domani mi sembra come l'Italia di oggi un'Italia un poco la pancia un po'sovrappeso
Con tanti poveri ma anche con problemi da Ricci
E penso che pace lavoro poveri son parole che circolano di meno
E penso che è un Paese dove non è un caso che per esempio la Rai faccio un canale satellitare Gambero Rosso ma non abbia scelto di fare una tv mediterranea come poteva fare
Don Bruno Forte a descritto l'urgenza del talento di carità per l'intera società civile che può venire dalla rinascita dalla necessità di una rinasce il modello comunitario
Dall'altra c'è il rischio e l'altro diventi sempre più uno straniero morale e che la società si risolve in una crescente folla di solitudine io ringrazio tutti i relatori sul terreno della volontà di potenza la chiesa ha poco da dire non ci interessa non è nel Vangelo anche se volessimo con la volontà di potenza saremmo pur sempre una potenza di nicchia
E quindi sarebbe assolutamente non solo anti evangelico ma anche stupido
In questi giorni abbiamo visto qui una riserva di contenuti
Che non circolano sempre nel nostro Paese
Mi sembra che nasce l'esigenza di una nuova democrazia sociale e non solo di doppi
Una democrazia che passa per la capacità si diceva che la società civile di diventare al proprio interno come diceva don Giannino ambito originale e creativo di produzione di valori autonomi di un ethos collettivo condiviso e poetica della consegna
Allora
Io mi pare d'aver capito
Nessuno ce l'ha con lo Stato
Ma meno Stato ipertrofico e più stato sufficientemente attento alla società civile
Più stato sottile stato più sottile più società civile
E qui scuola famiglia mondi vitali economia sociale che devono dare il loro contributo e i cristiani devono dare il loro contributo per fare nella società civile la fonte delle nuove regole e dei nuovi modelli anche del diritto positivo Ballatore
Questo io ho capito fin qui e adesso dico che cosa una cosa
Il problema mi sembra a questo punto quale società civile in quale mondo visto che è quello globalizzato evocato dal governatore Fazio eccome
Perché la società civile non mi sembra che diventa automaticamente fonte di democrazia sociale di regole migliori
Luogo delle questioni autentiche della convivenza umana
Invece di essere a rischio come folla di stranieri morali allora quale società civile
La prima sfida è quella di la società civile allo Stato la seconda sfida è come costruire una società civile che non sia solo di stranieri morale
Allora noi dobbiamo credo provare a costruire una società civile non solo dei garantiti e che finisce con i garantiti che in quanto garantiti sono capaci di esprimere nuova eticità
Ma dobbiamo costruire una società civile che capace di includere di includere i poveri di includere almeno l'undici per cento di famiglia al di sotto della soglia di povertà
Di includere sono stati evocati ieri gli immigrati
Immigrati che sostiene ha ragione il ragioniere generale Monorchio conferma il governatore Fazio solo una chance e non sono solo un problema
Immigrati quale società civile gli immigrati ci servono per dire quale società civile dell'inclusione
I cui diritti
Dipendono oggi dal diritto di cittadinanza
Di cui non diritti dipendono dal non diritto di cittadinanza allora mi chiedo noi non dobbiamo sposare un'idea di società civile in cui gran parte dei diritti
Tornano ad essere diritti umani tout-court e non solo legati ai diritti di cittadinanza è una visione cristallizzata dei confini altrimenti è la stessa società civile del mercato
Dove ci vogliono delle regole che regolano che regola in maniera decente discreta ma altrimenti non capisco la differenza e non capisco il nostro contributo
Allora una società civile che dovrebbe essere capace di operare uno spostamento per pensarsi come si usciva dell'inclusione in cui i diritti umani appunto acquistano parte dello spazio dei diritti di cittadinanza
Allora e concludo mi sembra tutta da giocarsi la capacità di creare ethos condiviso
Certo attraverso la scuola famiglia terzo settore economia civile ma non mi illudo che terzo settore economia civile possano incidere profondamente nel processo della globalizzazione
Perché mi sembra che sarebbe pur sempre un risultato di nicchia quando i processi della finanziarizzazione della globalizzazione sono di tutt'altra natura
Io sono parte anche di questo mondo di economia civile
Ma sono di non poter incidere su quel terreno più di tanto e penso che dobbiamo dircelo altrimenti facciamo uno sforzo enorme convinti di cambiare il mondo mentre possiamo da fare uno sforzo enorme convinti di dare un contributo al mondo
Allora nel mondo di internet questa società civile che non vogliamo costruire
Scuola famiglia agenzie educative ma in un mondo in cui ogni nostro figlio in trenta secondi riesce
A cliccare e ad avere a disposizione il meglio e il peggio di tutto noi dobbiamo sapere che i nostri sforzi sono in un mondo più vasto e di natura diversa
Buono o cattivo massone è un altro mondo più vasto
Allora meno Stato più società civile
Ma anche più stato
Più stato
Capace di occuparsi di garantire una vita degna a chi non è autosufficiente ai deboli ai poveri poveri e noi diciamo solo meno Stato noi rischiamo di non lasciare nulla che tuteli i deboli deboli i poveri poveri
Io credo
Che per non passare dallo stato onnipresente e non efficiente
Non dobbiamo passare dallo Stato ogni presente non efficiente allo stato assente e al mercato selvaggio delle vite umane convinte che contano di più dite che contano niente
Un'indicazione concreta ripensiamo la Welfare State non più a pioggia ma che almeno garantisca tutti quelli che non ce la fanno
Più società civile
Più stato intelligente perché capace di Sideri sussidiarietà e di un'inversione di tendenza un terreno concreto è quello degli anziani non possiamo essere schiacciati sul dibattito delle pensioni
Pensioni contro Giovanni più lavoro Meno pensioni più pensioni meno futuro
Ma noi dobbiamo pensare che la risorsa della vita in più e per la vita che si allunga è una risorsa in più per il mondo per la società a questo punto noi dobbiamo aiutare garantire che l'ultima età della vita azione da vissuta degnamente
Meno soldi per morire in maniera cartaceamente degna i lungodegenza in clinica e in istituto
Anche più risorse per vivere degnamente a casa propria i propri ultimi anni noi dobbiamo utilizzare la questione anziani a tutto tondo e non restare schiacciati nella questione Da qui non se ne esce più soldi per le pensioni meno lavoro per i figli
Ultima cosa più società civile ma i cattolici i cristiani hanno davanti io credo una unica Stipe quella profonda di cuore di umanità di Vangelo di comunione
Sì accoglieremo questi raccoglieremo questa credo avremo qualcosa da dire comunque qualcosa da essere nella società civile grazie grazie allora Bruno Musso
E poi Emilio Colombo
Un commento Breve su un punto specifico
Domino piana che giustamente indicato la convergenza tra le regole proprie delle con nell'economia le regole dell'etica
Qualcosa del genere aveva detto ieri governatore Fazio e trovo perfettamente d'accordo ma devo fare una puntualizzazione anche perché altrimenti certe osservazioni iniziali che pure condivido il presidente Casavola potrebbero non capirsi
La distinzione il semplice se noi studiamo approfonditamente il mondo del lavoro
Arriviamo alla conclusione certa che il lavoro si regge su regole che sono sostanzialmente identiche a quelle nel e l'etica non per nulla perché l'uomo il punto di raccordo tra l'etica e il suo lavoro
E questo per estensione ne segnarono iniziano seriamente lo riconosciamo per tutta l'economia produttiva ma l'economia non è solo l'economia produttiva in mezzo c'è la finanza ora la finanza innanzitutto una dimensione finanziaria dell'economia produttiva e fin qua partecipano direi
Così neutralmente ma partecipa alle stesse regole domande intrinseche di etica che sono proprio dell'economia produttiva ma quando la finanza si fa propria autonoma finanza avulsa la finanza è assolutamente a morale non ha dentro di sé alcuna regola propria per il proprio funzionamento di finanza che coincide con la regolare
Adesso sto esagerando ce ne sarà qualcuna ma il funzionamento dalla finanza nona questi corrispettivi che sono propri dell'economia produttive
Allora questo va detto chiaramente anche perché la Finanza sta prendendo piede e oggi è stato ricordato che quando si parla di mercato ma si parla in realtà di borsa
Nella borsa cosa si commercia no non prodotto è stato detto giusto titoli ma all'inizio erano titoli di società produttive poi sono diventati i titoli di società che controlla un quello e poi derivati Poli derivati i derivati arriviamo qualcosa che nulla a che vedere con la realtà
Allora quando questo mercato e quello che decide le sorti della economia produttiva io sono terrorizzato ritengo che l'attività dell'uomo sia in balìa della follia pur anche perché questa finanza è globalizzata
Mentre non lo è la politica e non lo è al pari della finanza e nessun altro potere manco quello informatico che sembra sembra globale ma globale non è perché poi la fine non è quello che vediamo molto parziale crediamo di vivere il mondo indiretta ma vediamo solo quello che ci viene fatto vede un po'per regia un po'per casualità
Basta pensare a una guerra che crediamo finita invece era finito il Budget di quella truppe doveva seguire con la guerra materno è uguale non riusciamo a capirlo questo per dire i limiti della della informazioni ma la finanza no la finanza è globale
E non risponde a nessuno è autoreferenziale e lo dico per la finanza privata che è arrivata a livello di finanza pirata lo sappiamo tutti ma lo dico
Per la finanza pubblica
L'ho detto l'ho scritto
Do spiegato insegnando qui alla Facoltà teologica di Napoli
Per la finanza pubblica internazionale per la signora Banca mondiale per il signor fondo monetario internazionale non non ho nessuna difficoltà a sostenere che in questi soggetti portano responsabilità storiche
Confrontabili con quelli di Grandi criminale della storia
Perché hanno nel bene e nel male hanno determinato gli andamenti delle economie dei popoli siamo grati nel bene non possiamo dimenticare che quando l'ha fatto nel male
Il numero delle vittime non l'abbiam contate ma sono veramente tante ora questi organismi di fatto non rispondono e neanche alla più elementare regola di sapere di comandare e chi controllati comanda
Da sarebbe e per giunta non è dico non è poi un segreto e tra i responsabili di questi e di qualche agenzia di quelle che danno i voti non perché ci sono anche quelle che Nanni voti agli Stati
E i responsi i ministri finanziari dei vari Paesi si sia una forma di mutuo soccorso perché ciascuno convalida l'altro
Ma non si sa chi convalidi nessuno
Ecco se almeno fosse chiaro che quelli che contano sono i ministri finanziari vari paesi poiché in definitiva riportano attraverso il parlamenti dei Paesi al voto dei cittadini avremmo trovato un referente poiché questo non è oggi non è ma si può pretendere che lo sia il problema è grave
Bene volevo fare sto chiarimento in maniera anche un po'drammatica ma per dire una cosa perché concretamente noi dobbiamo uscire di qui con delle proposta vero credo che se noi cominciamo a dire che come cattolici vogliamo insiste nel sull'importanza dell'economia produttiva mentre riteniamo che la finanza debba tornare a essere il supporto dell'economia produttiva e no l'attore autonomo e scusate irresponsabili
Dello sviluppo economico bene credo che se non altro abbiamo selezionato un obiettivo molto preciso responsabile di tanti problemi
Grazie
Emilio Colombo
Grazie per avermi dato la parola di Dio
Sono stato molto
Riservato Durante per questa lo svolgimento di questo
Peraltro interessantissimo
A che titolo io sono qui
Io non sono assolutamente qui per a titolo politico
Pur essendo però della scuola del professor Giorgio Campanini il cui intervento io ho apprezzato moltissimo questa mattina
Quindi vedete subito su chi sul piano io mi metto ma io sono per un altro titolo
Proprio presidente
Le nostre abituali ipocrisie si aggiunge sempre modestamente
Del istituto Giuseppe Toniolo
Che
La fondazione della Università Cattolica se
E qui siamo certamente nella società civile
Le ricchezze della società civile
Quando nacque allora
Questo organismo
Ora
Padre Gemelli ci aveva nell'orecchio il mandato che prima di morire gli aveva dato Toniolo
Poi c'era uno che per sua disgrazia era politico anche allora
Ed era l'onorevole Meda
Ministro incarichi
E il quale si è incaricato di fare questo
Floris con statuto di questo ente da cui è nata l'Università Cattolica se
Ma dove non si parlava mica per unirsi
Intorno a questa
Però alle intorno ogni tanto la reziario va intorno a questa nascita erano personaggi il mondo cattolico
Don Davide Albertario ti conosce più oggi don Davide Albertario
Che era quello che organizzava i braccianti dalla Valle Padana e che cadde sotto le grinfie di Bava
Bava Beccaris all'epoca delle in versione modello verrà ricordo
Cioè Contardo Ferrini cioè dalla Barelli ce l'ha
Perfino Sturzo
Perché io dico persino perché apparteneva per intanto e una delle menti più acute di questo secolo no sul piano della politica
E più si va a schiantare nessun archivio e puntando ancora giorni addietro ho trovato dei manoscritti riguardanti il Mediterraneo proprio non ne ho parlato stamattina
E Sturzo disse
Ma bene
Finalmente nasce una iniziativa
La scuola libera
Noi stiamo parlando adesso ancora e una volta che non è finita
Inutile dire io solo per la libertà della scuola nulla parità scolastico
Che sono due concetti completamente diversi e il secondo della parità scolastica può implicare un contratto dualismo deteriore e anche una forma di dipendenza poi ognuno deve fare il dovere su
Ma perché io parlato
Gattoni
La società civile
Io spero che di tutti i partecipanti a questo convegno nessuno pensi che la scopriamo infine in questo momento
Perché la storia dei cattolici italiani
è la storia
Di inserirsi nella società civile e attraverso poi pièce nella politica
Ma cosa
Non so
Il Credito Romagnolo stila fonda ha fondato Giovanni a Quaderni al tempo stesso fondatore della gioventù di Azione cattolica
C'è chi ha fondato la Banca di Brescia Tovini
E poi
Giriamo il mondo e le Casse rurali e le organizzazioni e le cooperative
Era un fermento c'erano le se ci fossero adesso la società civile sarebbe molto più viva e improprio ebbe ancora di più su tutto il resto resto della vita sociale che va
Ora
Ebbene
Questo che voglio dirmi voglio dirlo
Mi permetto di dire con con molta
Mi molte stia non ne dovremo avere entrando sia un peccato e quindi abbiamo bisogno di assoluzione da parte di tutti
Voglio dire questo
Nel
Anche un questo
Deprecabile
Cinquantennio della Prima Repubblica guardate che non sono parole mie
Sono parole letti ancora recentemente sui grandi giornali
L'aria
Specialmente nella prima fase mi fa piacere che nove abbia ricordato stamattina magico sulla riforma agraria
E forse
La ridistribuzione delle terre in nome di un principio di equità sociale soltanto ora non è invece la creazione di imprenditori per trasformare la società allora caratterizzato dalla grande proprietà fondiarie e dal braccio intatto
Che andava sulle piazze e si prendeva
Alti doveva intento
E che cosa è la organizzazione ad esempio dei piccoli agricoltori punti abbiamo fatto con le assistenti sociali e quelle degli degli artigiani se no una trasformazione della società
Quindi della società civile
Naturalmente come allora
Mentre
Dovette portare poi a chi il decreto
Il l'istituzione del Toniolo
Ormai da portare a Benedetto Croce che lo firmò come ministro e a Vittorio Emanuele terzo
Così le cose di cui vi ho parlato
Si fanno attraverso le leggi
E qui viene campani
Siccome
Io credo che a parlar chiaro
Si sbaglia sempre
Però per lo meno si sta tranquilli con la coscienza allora vi voglio dire qual è il mio stato d'animo qui
Il mio stato d'animo
E quello di uno
Che si sente in una condizione di inferiorità rispetto a questa cent
E anche a quelli che questa Assemblea rappresenta
Cioè come coloro che hanno commesso il peccato
Di portare questo Paese alla libertà e alla democrazia
E hanno dato lo spazio ai nemici della democrazia di venire a fare qui i loro riti i Purificatori ma in un Paese libero diventando il Governo i governanti depresso
Certo ci sono gli errori
Oggi sono i difetti certo vi sono state delle cose che sono nate attraverso la costrizione di questa democrazia
Traffici volentieri bene
Io questo però mi chiedo
Non lasciamo dire a D'Alema
Chiederei chiedere
Il chiarimento perché non si può dividere la società fra assassini e ladri
Perché non so dove sua madre non so cioè dove sono
Ma nel mondo cattolico
Ci vuole un chiarimento
Ed una riconciliazione
Fra tutti coloro che hanno assunto delle responsabilità
Ragioni proprio particolare per un diverso indirizzo non le hanno ASS
Costruito prima professore perché parlava della legge
Contro i monopoli
Io ne ho fatta una nel mille novecentosessanta
Cori i più alti Esperti in questa materia
Chi è andata alla Camera dei deputati e non è stata approvata perché è stata ostacolata dai poteri forti
Che si sono nascoste in quel momento dietro la questione europea ed è venuta dopo dopo tanti anni
Ci vuole o un chiarimento
Perché non si può vivere così
E perché anche dovere di carità fare questo iter
Non fare sentire me che pure sono stato presidente del Consiglio di questo Paese
Probabilmente
Non fare sentire me
In una condizione di inferiorità come se avessi tutto atto
Mettermi su quella sabbia lavora mi peccatrice però e chi applica a tutti deve rispondere
Però
La nostra comunità
Di cattolici empirista
Perché non ci siamo qui noi
Quattro luglio e perché io ho dovuto presentare il mio biglietto da visita sentire io sono presidente dell'istituto dove onoratissimo
Panucci qualche cosa di più
Non mi dovete far sentire come io mi sono sentito sin da ieri mattina quando sono entrato in questa città
Fa specie accordarsi tutti sentito sì
Cioè la coscienza non a posto
Può anche darsi e chi c'era completamente e la seconda finito il caro Presidente anzi
Sono grato perché ma il dato più tempo di quanto
Vicini la relazione del governatore dalla Banca d'Italia di ieri
Abbiamo
Io e poi lo lo segna da
Adesso
Non ho più tanta gioia leggere quei documenti ma privati rileggevo e li faceva
Perché così
E così
E un proprio è un esposizione di come deve essere la società civile
E se resta in quell'opuscolo del governatore della Banca d'Italia che significa
Maldini e ci sono il Mezzogiorno il loro degli Investimenti e quando è caduta la Cassa del Mezzogiorno e perché siamo in questa condizione e come investire perché reale nuova occupazione come creare nuova first
Nelle io ho preso nota oggi sono stato meno diligenti ho visto che c'erano i le relazioni già preparate quindi preso molti appunti ma ieri ne ho presi tanti e uno di questi discorsi ci sono degli richiami al le cose danza
La riprova
Quella del governatore della Banca d'Italia sia pure rispetto a alla economia è un programma ma qui si è parlato di Stato ho sentito qualcuno il quale torna cosa giustissima qui stiamo passando dall'assemblearismo da una parte oppure dal diciamo dalla democrazia plebiscitaria
Allasia democrazia verticistica a un allora non si può dire più democrazia in senso ero
E noi
Che pensiamo di
Cioè voglio dire
Ecco il punto amici miei società civile
Ma questa sarebbe una società incivile se non pensasse che non può nemmeno esistere se non sa se non arriva all'orizzonte inoltre passa della politica
E a questo punto mi domando facendo la maliziosa domanda del professor Giorgio Campani
Ma chi
E queste buste che abbiamo in mano ai queste relazioni interessantissimo prendiamoci
Io
Ho visto
Tante sottolineature che poi col tempo ci sono delle cose che si dimenticano perché ci si
Ma
Tutte questa roba
Forse una forma
Di non expedit
Nuova
Solo che questa volta è uno resta di che non c'è imposto dalla Chiesa Matteo imponiamo noi
Perché non vogliamo più su attraversare le foglie della politica
Allora mi dovete dire
Chi farà chi attuerà ai programmi di Fazio chi attuerà le cose che anche oggi sono state dette dell'informazione riforma istituzionale
E mi domando se si può dare in mano a piccoli gruppi l'amministrazione di una grande eredità culturale prima che politica che costituisce la ricchezza di questo nostro
Quando avremo il coraggio di metterci insieme
A parlare di tutto questo allora finalmente cominceremo a superare la condizione di inferiorità
Sulla base
Un tempo eravamo Borruto meno
Gruppo Los
E paurosi perché meno Maurizio
Avvia della conciliazione
Numero tre
Si è deciso se si doveva fare la lotta
Nel mille novecentoquarantotto porre il problema sociale di destra oppure con un partito autonomia
A via della Conciliazione numero tre
Si è deciso insieme tutti perché c'era ritornare Albertario lo
Cose da fare l'unità sindacale oppure la divisione sindacale in quella stanza mi fa piacere che c'è stato
Scusate che l'ex presidente del reale
Si è parlato si è deciso al momento in al momento in cui si andava a fare la
E organizzazioni unitaria sindacale di creare un movimento in cui le tutta la concezione cristiana della vita forse il il l'elemento
Educatore della dei lavoratori cattolici scusatemi ho parlato troppo
Grazie grazie cattiva volevo salutare dire soltanto che io credo molto bello quello che noi abbiamo fatto quindi
Ma sarebbe incompleto
E sarebbe probabilmente condannato all'oblio se noi non avessimo il coraggio e la forza di superate la barriera di questo non è Spitzer di cui ho parlato
Allora chi vuole incominciare le rispondo Bruno Forte Giannino Piana
Hanno
Ma sono due le domande che mi sono state rivolte la prima da Giuseppe Volta
E in effetti è ripresa da anche Marazziti
Riguarda cioè l'idea di una sorta di possibile
Separazione fra modello comunitarie modello societario
Io credo che i due modelli in realtà nessuno mi ha mai se Ferrante anzi il vero problema è che spesso c'è stato il tentativo di assorbimento nel
Etica capace di essere coscienza critica della rappresentanza politica sia rappresentativa del Paese reali l'altra domanda fogli non mi chiedeva
Che coglieva una sorta di contrasto fra una sottolineatura dell'identità stamattina è una sottolineatura della anzi mi sappiamo che i conflitti identitari rilevanze tipico della coscienza ecclesiale degli anni settanta e siamo usciti riscoprendo la verità non della incarnazione una identità che sia tale si gioca anche nella rilevanza storica ma una rilevanza storica che perde l'identità non è più neanche tale dunque quando preghiamo con Newman
Diretta un milione
Ne sappiamo e diciamo One sta infine a forme come sappiamo che un tasso ci basta perché c'è una custodia più alta che ci trascende la nostra identità e la fede in questo addio in questo ebbene possiamo muovere un passo alla volta
Finpuglia lei mi scusi avevo proprio dimenticato che doveva fare un intervento no batterie sì sì come no
Battendo il microfono a pagare conti guglie signorine
La mia è solo una domanda querela non più di un minuto mi è parso che nelle relazioni ci sia una grande assente la famiglia
Se esaltato sempre da una persona ad una società siano erano a cura della società sia nel modo di essere soggetta sia nell'ethos era soggetta
A me mi sembra invece che per esempio la consegna era consegne Dio consegnava valido alla pavida la persona la famiglia consegna una persona la società
Mi sembra che è nella natura dalla Società pensai comunione o istituzione la famiglia siamo Otello e ci dica come deve essere la comunità al come deve essere l'istituzione così Hunter ethos dalla società mi pare che nasca in modo particolare nella par Ida si esprime nella famiglia e così via io vorrei sapere se nelle nostre relazioni attualmente in un'epoca nella quale la famiglia al centro del più grossi problemi che ci siano la famiglia basata sul matrimonio
O no Lapo ambiente omosessuale o addirittura secondo natura la famiglia nel Sei problemi dalla genesi della vita della bioetica e così via mi domando se la Settimana sociale diversa hanno non teme anche per tentare alla società una
Come dire lo dico un programma una rivendicazione di quello che la Lezzi per ciò che è fondamentale da qui tutto dipende la famiglia desidero ed Emma e dare indicazioni una risposta alcalino piene
Telegraficamente perché sta passando il tempo esce ancora poi la professoressa si vide che deve rispondere io ho recepito in fondo molti interventi come contributi di ulteriore approfondimento delle cose ha detto come allargamento anche della riflessione fatta un po'da tutti noi e soprattutto in alcuni casi da me quindi su questi lentamente non intervengo faccio soltanto alcune puntualizzazioni su alcuni interventi che più specificamente ponevano dei problemi relativamente alla mia relazione primo e quando credo del professor volta che sottolineava come do subito il contratto di sviluppo vada oggi rapportato col contratto di sufficienza sono d'accordissimo era forse implicito nel mio discorso quando dicevo che viene a misurare lo sviluppo se si vuole che sia davvero sviluppo economico non soltanto eticamente che compatibile con le risorse umane ambientali questo un dato di fatto che pone il problema appunto della sufficienza perché siamo di fronte a una situazione nella quale le risorse ambientali ma anche per alcuni aspetti le risorse umane sono limitate di questa coscienza del limite credo sia crea questa coscienza del limite credo sia cresciuta l'altro aspetto toccato sempre dal professor volta che però io non ho sentito perché purtroppo sono uscito un momento mi sembrava fosse però una domanda rivolta a me per allorché ho recepito e il rapporto tra economia di mercato e totalitarismo sono d'accordissimo nella mia relazione implicito a questo nel senso che credo che l'economia di mercato lasciata a se stessa cioè senza regole produca l'assenza del mercato sta esso cioè produca la caduta del mercato mercato funziona laddove c'è una base sociale allargata che può accedere attraverso la libera iniziativa a occupare nel mercato dei porti ecco laddove il mercato viene lasciar
Toh a se stesso indipendentemente da qualsiasi regola inevitabilmente si creano delle delle formazioni di potere economico che finiscono per distruggere lo stesso mercato e quindi per provocare la nascita del totalitarismo che però secondo me è proprio D'Antimi peccato se il mercato non s'intende invece come luogo di libera concorrenzialità che è determinata anche dalla presenza di regole e quindi dalla possibilità di accesso di più soggetti attraverso la libera iniziativa sul mercato stesso
Una rapida invece ancora osservazione l'intervento del professor Caselli che era invece integrativo no rispetto alla relazione sono moltissimo d'accordo su questo ruolo della scienza e della tecnologia farei due osservazioni primo che ormai forse diventa sempre più difficile Almere da almeno dal punto di vista etico scorporare scienza da tecnologia perché in realtà c'è ormai una circolarità tra scienza e tecnologia per cui lo stesso progresso scientifico avviene grazie l'avanzamento tecnologico no la stessa ricerca scientifica è frutto dell'avanzamento tecnologico è proprio questo crea tutta una serie di problemi che evidentemente meriterebbero di essere discussi ma che non posso affrontare questa sera l'altra osservazione che il potere secondo me è sempre più dalla tecnologia ultime attivamente non soltanto perché dalla tecnologia discende lacci da scienza in larga misura e non viceversa come in passato ma anche perché la tecnologia diventata sempre più anni pervasiva e totalizzante
Io non non sono d'accordo fino in fondo con la tesi di del professor Galimberti in Tecnè psiche dove dice che in fondo la tecnica ormai radicalmente da mezzo qual era è diventato fine e Luo ma è diventato invece mezzo strumento ed oggetto però in quella tesi c'è una parte di verità quella tesi è una tesi che fa pensare che fa riflettere che deve essere presa seriamente in considerazione per cui è davvero stato importante l'avere sottolineato questo aspetto da parte del professor Caselli
Un'ultima cosa vorrei dire invece a proposito dell'intervento di Marazziti e con questo concludo perché sono invece per pienamente d'accordo con quello di Musso che sottolineava appunto questa importanza crescendo te dell'economia finanziaria e questo fatto che l'economia finanziaria e disfa Thuram morale quanto meno se non addirittura il morale per molti aspetti
Era questo rapporto che Marazziti faceva tra diritti umani e diritti di cittadinanza ecco mi pare che sto tema andrebbe davvero approfondito ripreso lo suggerisco come pista di lavoro anche in alcuni gruppi che toccano più direttamente tematiche attinenti a questa area perché credo davvero che la stessa Rifondazione dei diritti di cittadinanza passa attraverso più radicalmente l'attenzione ad alcuni diritti umani che sono di fatto conculcati nei confronti di quelle minoranze che venivano ricordate che sono in minoranza dei poveri degli emarginati oggi degli extra comunitari che nel sul nostro Vittorio non soltanto non godono di diritti di cittadinanza ma prima ancora di diritti umani per molti aspetti proprio perché non sono in grado di rivendicarne ma non sono in grado di trovare spazio perché questi diritti vengano davvero
Riconosciuti legittimati e soprattutto promossi per cui io chiudo qui
Sì duo proprio un qualche cenno da Lorenzo Corradini che un po'mi ha chiamato in causa con quella diciamo interrogazione un po'provocatorio sono forse io custodi dello Stato mettendo in luce il nodo diciamo problematico del rapporto fra istituzioni ed associazioni certamente quello che io così in poche parole o avevo delineato Cometti cadrà consegna di come dire al suo interno una dinamica è un la circolarità di tipo reciproco è chiaro che non è soltanto la società civile dello stato di STET e nella società civile o viceversa e quindi son d'accordo con lei quando dice che il prendersi cura da parte della società civile dello Stato road e passare soltanto ed è giusto nella trama narrativa anche del processo di cattivo ma anche credo ancora di più dell'esercizio anche del controllo democratico là dove appunto
Lo Stato spesso si sfora ecco questa questo rapporto di reciprocità e spesso la consegna può diventare una forma di ostaggio
Un'altra osservazione ma alla padre Puglia che ha parlato appunto stasera
In riferimento appunto alla al tema della famiglia certamente ci aspettiamo domani domani ci sarà la relazione del professor Donati che tutti sanno specialista pro in questo settore ma e compito nostro impone era quello di vedere un po'attraversati un po'tutti in temi della della società civile alla luce appunto anche della dottrina sociale della Chiesa certamente l'idea guida appunto del suo intervento che la famiglia possa essere questa lente e diciamo ermeneutica e critica anche di quello che succede se il rapporto a alla all'interno la società civile seppur nel rapporto con l'istruzione mi sembra che sia sensato un'ottica interpretativa parità di quel rapporto lo ringrazio
Sì sentite io ho il dovere di raccogliere come dire di stati d'animo
O espressi o comunque percepibili
Ne abbiamo posto il problema quale società civile soprattutto per identificare questa realtà
All'interno di altre due abbastanza più facilmente identificabili che solo da un lato la statualità e dall'altro l'economia ma questo non significa affatto
Che la nostra operazione si concluda con questa ricognizione
Anche perché queste realtà sono tutto in grande movimento in grande trasformazione e abbiamo la responsabilità non solo di comprendere le linee vettoriali di questo movimento ma anche in qualche modo di padroni eccetera e di guidarla responsabilmente
Ora io penso che non è che noi qui stiamo in qualche modo
Realizzando una specie di convenuto ma taciuto Expedite collettivo
Che ci faccia temere
Una sorta di invasione di campo nei confronti della politica
Così come una
Resa incondizionata rispetto all'economia
Dobbiamo tener conto che questi flussi di mutamento del nostro tempo non possono essere compresi appieno dentro una sorta di parente sì della contemporaneità purtroppo
Il limite delle scienze sociali che sono le più recenti per le scienze dell'uomo e di chiudersi dentro una sorta di epoche dentro una sorta di ma tra parentesi sulla contemporaneità
L'abbiamo grandi esperienze della storia moderna che sono ben lontane
Da le rilevazioni delle cosiddette scienze della società
Voi pensate ad una costituzione del
Dodicenne rivoluzionario in Francia che dice precetto costituzionale nessuno e buon cittadino se non è buon padre buon stipendio buon fratello
Buon sposo buon amico che cosa significa
Significa che almeno nella ispirazione di quell'atto costituzionale
La società e lo Stato perché il cittadino e il punto di unità non di solubile tra l'essere padre figlio fratello sposo amico
Vede tutto questo riportato
Alla situazione attuale che cosa significa che noi siamo andati avanti siamo andati indietro la storia non va sempre avanti ma mettiamocelo bene in testa la storia fatta di progresso e di regressione sapete qual è la nostra regressione quale a causa dalla nostra regressione il fatto che tra lo Stato liberale
E lo Stato autoritario nazista fascista franchista stalinista non c'è stato una linea di
Cesura chiara
Quasi direi impercettibilmente ci sarà una sorta di degrado tra la grande speranza delle rivoluzioni liberali
E tutte le tragiche esperienze dello stato totalitario di questo secolo e allora noi ragioniamo come se li all'inizio della Terna no redditizio del mondo all'uscita dal paradiso terrestre ci sia stata la democrazia cristiana
Ci sia stata la prima Repubblica italiana
Niente la Prima Repubblica italiana è una forma reattiva combattuta
E pagata con grande sacrificio non soltanto sacrificio della lotta civile per la lotta di resistenza sacrificio di tutti di tutte le sterminate moltitudini bombardata ridotto in miseria defunte
Perché
Perché dovevamo rimontare questa spaventoso degrado della statualità cosiddetta modesta che poi ha anche avuto i suoi meriti materiali perché ha promosso la modernità dell'Europa beh allora a questo punto
Non allontanare esorcizzare la politica per far sì che la politica torni avesse quella che era nelle grandi speranze civili della fine del diciottesimo secolo cioè torni ad essere
L'organizzazione
Giusta
Capace di ordine della società sui valori della società
Perché la si cade nell'idolatria se immaginiamo che esistano valori dello stato che non siano i valori della società grazie