"Una politica del lavoro per creare lavoro, una politica dello sviluppo per creare lavoro" Convegno Nazionale organizzato dal Partito dei Comunisti Italiani presso il salone Di Vittorio della Camera del Lavoro, Corso di Porta Vittoria, 43

Cominciamo prendete posto
Cari compagni
Vogliamo sedersi per favore
Anche i compagni pongono fa sono proprio sì così è meglio
Cari compagni cari amici
Se l'assume la presidenza di questo nostro convegno il suo lavoro
Senta il dovere di dire sinteticamente le ragioni
Per le quali il nostro partito lo ha organizzato
Il lavoro
Vogliamo chiudere forte per favore
Fosse possibile non si riesca a fare una cosa penale
Da porre oggi il problema più serio e urgente che l'Europa deve affrontare e l'Italia
In questo momento il tasso medio di disoccupazione e nell'Unione europea pari all'undici per cento
Per un totale di circa diciannove milioni
Compiti del quindici e venti per cento
Questo dato deve essere confrontato con quello degli anni sessanta
I primi anni sette
Quando il tasso di disoccupazione si manteneva quasi ovunque al di sotto del tre per cento
E non superava quasi mai cinque sei per
Un tasso di disoccupazione europeo così elevato
Si traduce in un immenso spreco di risorse
Con una perdita della produzione che può essere stimata fino al quindici per cento del prodotto interno lordo europeo potenziato
E perdite anche superiori in termini di risparmio ed investimenti
è questa una situazione degradare e avvilente
Non soltanto per i lavoratori disoccupati
Ma per tutto il popolo italiano ed
Con conseguenze di lungo periodo tutto al nuovo soprattutto per il gioco
Che nella maggior parte dei paesi europei rappresento la grande massa di
Tutto ciò inoltre e causa di pericolose tensioni sociali
Le misure proposte numerosi incontri fra i rappresentanti dei governi degli Stati europei
A vari livelli
Purtroppo lasciano intendere che le autorità nel nostro continente
Non hanno ancora affrontato in modo adeguato davvero la natura del problema
In conseguenza all'Europa non è ancora riuscito a concordare programmi politicamente realizzabile
Tali cioè da poter produrre nell'immediato futuro
Un apprezzabile declino del tasso di disoccupazione
Il nostro partito
Respinge due pericolose mi
Il primo mito è che la disoccupazione sia una calamità quasi una calamità naturale
E che sia dovuto a cause che vanno oltre la capacità di controllo per i governi europei il secondo mito che noi respingiamo e che la disoccupazione deve essere considerata come prezzo
Da pagare per il raggiungimento gli obiettivi di lungo periodo
Diretta cari compagni sappiamo tutti che non è così
Noi riteniamo invece che la dimensione della cooperazione europea non risponda alle esigenze di alcun genere al contrario la disoccupazione rappresenta un chiaro stanco non raggiungimento degli obiettivi
Non solo di natura sociale ma anche di natura economica che qualsiasi Paese si ponga
Poiché l'articolazione
Il grande che colpisce tutti di e non soltanto i giovani ma diventa a suo modo in questo campo anche e soprattutto le persone di una certa età
Vi ricordate la famosa
Frase della pubblicato da le Monde due anni fa
Papà ho trovato un posto
Il padre dice sì per il figlio risponde tu
Questo è il dramma che colpisce anche le famiglie
Noi proseguiremo il nostro partito possibile la senza sosta
Senza esser turbato da nessuna ragione di Alleanza
La riforma della politica economica in Italia e in Europa
Che affronti questo tema
E il pericolo più grave che di fronte al
Abbiamo oggi una
Dedicato una giornata di lavoro questo problema
Abbiamo affidato la relazione introduttiva compagno senatore Leonardo Caponi
Presidente della commissione industria del Senato tra Repubblica
E responsabile del settore lavoro della direzione del partito
I due principali interventi
Sono stati affidati o due illustri studiosi il professor Luciano Gallino addetti alla mia destra titolare della cattedra di Sociologia alla vista di Torino
Il professor Roberto Pizzuti
Professore di politica economica dal università la Sapienza
Ringrazio vivamente a nome del partito
I professori galline per tutti per avere delle
è appena il caso di osservare e quello che dirà frutto delle loro esperienze i loro studi
E che i turchi si sono assolutamente indipendenti
Come indipendenti sono le loro posizioni politiche
Ed a proposito del professor Calvino
Voglio ricordare che il suo libero che ha avuto una grande fortuna meritatissimo
E che ha un titolo suggestivo se tre milioni vi sembran pochi
E tre milioni sono i tre milioni di disoccupati italiani ha certamente giovato a tutta la sinistra nel suo conto e ci ha dato ampia materia per la discussione di oggi
Se volete la mattinata sarà l'ottuso son Faglia Claudio caro sottosegretario al ministero del
Dibattito sarà arricchito dagli interventi di studiosi i sindacalisti i rappresentanti del mondo fra gli altri avremo il piacere di avere fra noi
Oggi pomeriggio il ministro del lavoro Antonio Bassolino
I lavori saranno conclusi verso le ore diciassette
Dal presidente del nostro partito compagna
Do ora la parola
Compagno ma sono Torriani coordinatore della Federazione di Milano da parte
Allora innanzitutto benvenuti a tutti da parte della Federazione di Milano del Partito dei Comunisti Italiani
Benvenuti a Milano
Particolarmente benvenuti alla Camera del lavoro a parlare di lavoro
Potrebbero sembrare banalità ma non lo sono affatto non è un caso che il Partito dei comunisti italiani sia quindi oggi
A parlare di una questione fondamentale come quella del lavoro
E si acquisite ente sia qui a Milano qui alla Camera del lavoro
Perché Milano è laboratorio vorrei dire è sempre stata
Laboratorio delle forme del produrre
Perché Milano era la città operaia per antonomasia era la città della classe operaia dove lavora la classe lavoratrice produceva non solo beni non solo plusvalore ma anche cultura
La cultura della solidarietà con la Milano dal cuore in mano di cui quello stesso Albertini che oggi presta una sala di proprietà comunale per un convegno razzista si vuole appropriare
La cultura l'uguaglianza la cultura del lavoro
Inteso come strumento a disposizione dell'uomo per plasmare la realtà quindi inteso come come patrimonio certamente del singolo certamente dello specializzato ma patrimonio di tutti perché motore di progresso
Bene oggi a Milano quel lavoro non c'è più non è dato infatti che alla produzione dei beni tradizionali peraltro da tempo residuo a Milano
Sia dato il contributo dell'intelligenza di chi quel bene materiale lo produce
Oggi non è più così nell'economia globalizzata
Il contributo del singolo operaio tra virgolette non c'è più ma Milano è laboratorio dicevamo lavoratori nuove forme della produzione della sperimentazione di nuovi bene a Milano l'ottanta per cento dei nuovi occupati lavora con contratto a termine
E cinquanta per cento della popolazione lavorativa non gode di un contratto indeterminato classico il cinquanta per cento dalla popolazione lavorativa
Non voglio dilungarmi sulle nuove forme del produrrà sulla nuove forme dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo tutti noi abbiamo sperimentate tutti noi conosciamo
Quello vorrei che vorrei semplicemente che da questo convegno emergesse un concetto forte e chiaro
Che cioè la centralità del lavoro la centralità del lavoro inteso come forma dell'uomo se mi si consente per una volta
La neutralità di questa parola
Non del capitalista non del padrone non di chi approva dice si appropria del plusvalore
La centralità del lavoro inteso come forma e forze del progresso come forma tante l'interpretazione della natura
Dell'ambiente che l'uomo e non altri animali hanno perché questo in fondo è sempre stato il lavoro il modo per sopravvivere crescere e progredire nel mondo un patrimonio collettivo tu
Oggi si tenta di ridurre anche i nuovi lavori anche lavori atipici persino i lavori che una volta si definivano di concetto a una pura merce di scambio
Lo si fa in molti modi controllando il mercato del lavoro attraverso la disoccupazione certamente questo il modo più tradizionale classico che i padroni hanno usato
Ma anche cercando di trasformare il lavoro in un disvalore
Ed il prodotto del lavoro in un ben definito indifferente a chi lo produce privo dunque
Di un valore che sia altro oggi dall'induzione del bisogno
E qui a Milano più che altrove questa operazione portata avanti in modo prepotente
Oggi con il contributo di molte compagne e compagni affronteremo dunque un tema centrale per il nostro partito ma anche per l'intero Paese quello dello sviluppo come motore di nuovo lavoro
E quello del lavoro come motore di nuovo sviluppo
Il lavoro di tutti è quello delle donne a quello che le donne fanno in casa e che non è quantificabile forse ma sicuramente non è quantificato
Quello di chi produce beni materiali e quello di chi produce beni materiali
Tutti questi lavori anche quello cosiddetto domestico producono plusvalore
Ricchezza non te distribuita e dunque torniamo a dirlo Privilegio per una classe
E allora tutti noi un augurio quello di trovare il modo moderno ma nello stesso tempo antico di liberarci dal lavoro alienato
Da quelle forme di lavoro in cui chi produce qualsiasi tipo di bene lo fa indipendentemente da come da quanti anni Ada che sesso dal sesso cui appartiene
L'augurio di ritrovare la via la ricerca della liberazione non già dal lavoro tema credo fuorviante dannoso anche ma dal lavoro alienato
Dal lavoro salariato dal lavoro altro da sé
In questo siamo comunisti al governo come all'opposizione
Nella ricerca ostinata dei diritti nella ricerca nella difesa degli spazi in cui battersi per con quest'anno e di nuovi i diritti oltre che difendere quelli acquisiti da tempo
Nella ricerca insomma e per concludere della liberazione dell'uomo e della donna grazie
Grazie compaiono lo Trianni ed ora la parola al compagno Leonardo Caponi della sua relazione
Compagni compagni e amici invitati
I Comunisti Italiani attribuiscono grande importanza a questo convegno ripongono in esso numerose aspettative
Intendiamo innanzitutto disporre di fare avanzare le nostre idee
In tema di lavoro aprire una discussione nella maggioranza produrre o contribuire a produrre un salto di qualità nella politica del governo
Per creare nuova occupazione
Nell'azione generale del governo svolta fino ad oggi noi comunisti vediamo luci ed ombre
Quello del lavoro è uno dei punti sui quali manifestiamo con lealtà e con determinazione la nostra insoddisfazione
Perché è il punto più importante quello sul sul quale si gioca una partita decisiva per il futuro
Siamo dunque insoddisfatti come al momento lo è io credo tutta l'Italia
Lanciando questo grido d'allarme noi esprimiamo dunque non un punto di vista di parte
Ci facciamo carico al contrario di una questione quella di un possibile fallimento del governo sul tema del lavoro
Che potrebbe avere conseguenze politiche gravi addirittura drammatiche per gli equilibri politici del Paese
Alla quale tutta la maggioranza deve prestare attenzione e che tutta la maggioranza deve saper affrontare con il modo più determinato ed efficaci
Nelle critiche che rivolgiamo a viso aperto al governo del quale facciamo del resto a pieno titolo e compiere ore e con piena responsabilità parte
Non vi è naturalmente compagne e compagni nessun riferimento nessun ripensamento sulle nostre scelte fondative
DS andiamo orgogliosi
Se non ci fossero stati i Comunisti italiani e i loro atti politici oggi con ogni probabilità l'Italia sarebbe governata da Fini e Berlusconi
Invece di discutere di come meglio impostare una politica sociale e del lavoro
Di come collegare l'idea l'Italia alla idea certo ancora limitata e in parte ambigua ma comunque nuova di una politica espansiva in Europa
Staremmo cercando di resistere ai conti di una politica liberista e anti sociali di questa pericolosa destra italiana in una fase di difficile costruzione di movimenti di massa che ad essa potessero opporsi
Con il nostro appoggio al governo D'Alema abbiamo mantenuto aperta la possibilità di avviare in questo Paese una politica di riforme e di giustizia sociale
Se questa politica riusciremo ad attuare è una scommessa per così dire a mio giudizio in corso
Di sicuro so che altrimenti la partita sarebbe stata purtroppo chiusa e credo per un lungo periodo di tempo
Il titolo che abbiamo scelto per il nostro convegno è indicativo del nostro modo di intendere i problemi del lavoro
Nella nostra concezione i due termini lavoro e sviluppo sono funzionali l'uno all'altro
Lo sviluppo crea posti di lavoro l'aumento dei posti di lavoro genera lo sviluppo
L'esatto opposto della destra liberista la quale affidandosi
Alle teorie monetarista e della rendita speculative finanziaria affida la forza di una economia alla forza della sua munita
Ed è stato questo il principio alla base degli accordi di Maastricht
Ma come l'esperienza insegna in molti Paesi del mondo di oggi la forza della moneta e il valore delle rendite finanziarie speculative sono inversamente proporzionali al numero dei posti di lavoro
Fino al paradosso in una pura concezione monetarista e speculativa che il numero degli occupati pregiudica il valore commerciale di un'impresa una considerazione di un'intera economia naz nazionali
Queste teorie della destra monetarista avranno un fondamento reale ed una capacità di attrazione di egemonia fino a quando sarà dato un mondo nel quale un piccolo numero di nazioni e di abitanti sfrutta un grande numero di nazioni e di abitanti
Mostreranno la corda ed entreranno compiutamente in crisi quando da parte della maggioranza del mondo
Partirà su basi di classe una reazione un movimento avverso allo sfruttamento dei pochi e all'attuale stato di rapporti ineguali
Ma c'è un'altra considerazione che sul tema occorre scorgere lo sviluppo è condizione necessaria ma potrebbe non essere sufficiente a creare lavoro
Con la impetuosa rivoluzione tecnologica telematica si possono avvenire come dimostra l'esperienza italiana del novantacinque allorché il prodotto interno lordo subì un balzo fino al tre per cento
Fasi di sostenuta espansione dell'economia senza apprezzabile aumento dei posti di lavoro
All'espansione economica occorre cioè accompagnare politiche mirate e specifiche dell'occupazione
Se ce lo sviluppo insomma non è sicuro che si crei nuovi lavori nuovo lavoro ogni sicuro però se non c'è sviluppo non c'è aumento del lavoro
Perché oggi non c'è l'ospite c'è un retorico interrogarsi su questo punto in tutta Europa ma particolarmente in Italia
Si mostra stupore perché mai almeno da molti anni a questa parte l'inflazione il costo del danaro il costo del lavoro e delle materie prime sono stati così bassi
Eppure Investimenti latitano
Gli economisti della borghesia sul se la prendono con la loro giudizio ancora elevata tassazione sui redditi da impresa
Facendo finta di ignorare che essa è nella media europea e da subito ultimamente una consistente diminuzione così facendo essi non vedo non meglio fingono di non vedere la causa vera della stagnazione economica che risiede nel calo dei consumi e della domanda interna indotta da italiani e dalla politica restrittiva di Maastricht
La novità del momento dello scenario politico europeo è data dall'acquisizione emersa al congresso di Milano del Partito del socialismo europeo
Dell'esigenza di avviare finalmente in tutta Europa una politica espansiva in grado di combattere una disoccupazione che si approssima ormai ai venti milioni
Si può obiettare che ci si muove in maniera ancora forse di troppo timida e ambigua e con differenziazioni tra i partiti che compongono il Partito del socialismo europeo come dimostra lo scontro in atto
Che ha portato alle dimissioni di Oskar Lafontaine per le quali credo
Dobbiamo esprimere il nostro rammarico ma si tratta di un'acquisizione importante che è stata fatta propria dal governo italiano e sovente ripetuta dal presidente D'Alema
E però ora se si vuole uscire dal limbo delle belle intenzioni e passare dalle parole ai fatti occorre intendersi bene su quello che c'è da fare
Per rilanciare l'economia particolarmente in Italia la sola ripresa degli investimenti pubblici non basta
Anche Ralf allentando parzialmente i vincoli di Maastricht nel senso di considerare le spese per investimenti produttivi ed opere pubbliche al di fuori dei tetti imposti al deficit di bilancio ci vuole una ripresa dei consumi privati particolarmente sottolineo in Italia
Dove gli stipendi e i redditi dei lavoratori subiscono da molti anni a questa parte una compressione a fronte di un vertiginoso aumento dei profitti di impresa e dei grandi redditi da lavoro autonomo
Considero le tensioni e le prestazioni dello Stato sociale è parte integrante dei redditi dei lavoratori anche se dunque vanno tutelati possibilmente estese
Perseguiamo dunque una linea che è esattamente opposta a quella del centrodestra ma anche a quella indicata dalla Banca d'Italia
Il governatore Fazio non passa giorno che non torni con questa ossessione morbosa ritagliare la previdenza delle spese sociali
Egli ignora o finge di ignorare che un nuovo taglio si risolverebbe in una inaccettabile operazione di ingiustizia sociale
E che anche le risorse che potrebbero eventualmente essere destinati a detassare i redditi di impresa in una situazione di bassi consumi sarebbero destinate soltanto ad ingrassare i profitti e le esportazioni di capitali senza generare nessuna significativa ripresa degli investimenti il che mi si consenta di genere esattamente la storia italiana degli ultimi aumento degli stipendi dunque
Valutiamo positivamente il recente contratto sottoscritto dal personale della scuola se c'è un limite esso va ricercato nel difetto non nell'eccesso degli aumenti che sono stati concessi
Chiediamo a gran voce che venga rapidamente sottoscritto il nuovo contratto dei lavoratori metalmeccanici l'atteggiamento di Federmeccanica ispirata a una chiusura protervia arrogante incredibile e inaccettabile
Non soltanto di è un attacco politico all'idea stesse alla pratica del contratto nazionale ma vengono negati e perfino i modesti aumenti salariali richiesti con la piattaforma sindacale
Il presidente D'Alema nell'occasione
Non c'è per non ci è piaciuto ha pronunciato frasi che avrebbe potuto e dovuto risparmiarsi adombrando la possibilità di un superamento del contratto nazionale nella prospettiva della unificazione europea e l'ipotesi del ripiegamento su contratti territoriali e per zone omogenee
Il presidente D'Alema dovrebbe forse astenersi dall'intervenire in materia di lavoro dal momento che non è nuovo diciamo infortuni del genere
Come quando i compagni ricorderanno ha parlato di superamento delle tutele per le imprese sopra i quindici dipendenti riuscendo a suscitare le ire
E il pur pacifico segretario della CGIL conferma se l'area teatro del conflitto tra lavoratori e imprese si cambia e si allarga dimensione sovranazionale ed europea
Il problema semmai è quello di allargare e di conseguenza la dimensione del contratto di lavoro non di diminuirlo in ambito locale
Compagni e compagne se passa l'idea il principio
Che lavoro di un metalmeccanico di Düsseldorf o di Monaco debba avere un trattamento è un riconoscimento radicalmente diverso come base incinte da quello di un metalmeccanico di Milano o di Palermo di Atene non soltanto si perde ogni solidarietà operaia e si lascia mano libera al ricatto dei padroni
Ma con la perdita di unificazione nel mondo del lavoro verrà meno un fattore potente unico di coesione sociale e politica dell'Europa e verrà affermata come oggi l'idea di una unità europea
Che sono funzionali agli interessi del capitale delle delle tecnocrazia dei potentati e negazione dell'avanzamento delle classi lavoratrici dei diritti del lavoro e al lavoro
Noi chiediamo dunque che nel contratto dei metalmeccanici governo non sia neutrale
E non si limiti a convocare le parti per fare una mediazione mediazione va bene ma essa deve segnare il sostanziale riconoscimento delle equilibrate
E responsabili richieste avanzate dai sindacati e dai lavoratori
Il governo conosce bene le forme e gli strumenti per far valere per spingere verso questo esito positivo ora che pur nel rispetto dell'autonomia contrattuale delle parti li metta in campo con determinazione ed efficaci
Il patto sociale costituisce fino ad ora
Il cardine della politica del governo nel campo dell'occupazione
Il nostro giudizio su di esso è un giudizio articolato
Anche di esso vediamo Nucci e ombre
Valutiamo positivamente il principio che nell'epoca della unificazione europea e della globalizzazione
Che vorrà dire anche forse soprattutto competizione tra sistemi economici le forze sociali fondamentali del Paese le loro organizzazione raggiungano punti di coesione e di impegno comune
Però sul merito del documento e sulle misure in esso proposte contenute
Pur non sottovalutando le acquisizioni ottenute dai lavoratori lo stop imposto al ricorrente attacco alle pensioni
Gli sgravi IRPEF per i lavoratori dipendenti legati agli introiti derivanti dalla lotta all'elusione e all'evasione fiscale
La difesa del livello contrattuale nazionale tutte cose nient'affatto scontate
Il nostro giudizio rimane critico gratta gratta in fondo diciamo
Nel documento sottoscritto a Natale rimane l'idea classica è fissa che la disoccupazione si combatte con la diminuzione del costo del lavoro e l'aumento della flessibilità
Non è vero si tratta di strumenti
Ecco i motivi del nostro disaccordo non soltanto socialmente ingiusto
Ma che si sono rivelati inefficaci se non addirittura fallimentari in anni in cui l'espansione dell'economia è stata ottima buona o discreta
Come si può pensare che possano funzionare in una stagione che tutte le previsioni indicano di Stasi se non addirittura di recessione dell'economia
Non è vero che il costo del lavoro italiano sia più alto di quello
Dei Paesi al nostro assimilabili o direttamente concorrenti
E non è del resto pensabile che un Paese avanzato e civile come l'Italia
Possa pensare di cimentarsi nell'arena internazionale con la vecchia idea di una competizione di costi resa oggi tra l'altro impossibile sul piano valutario dalla parità monetaria stabilite in euro
Vi sono paesi o aree del mondo concorrenti con il nostro nei mercati globali in cui il costo del lavoro è di trentacinque o cinquanta volte più basso di quello italiano
Si può realisticamente pensare di abbassare di tanto il salario dei lavoratori del costo del lavoro del nostro Paese
Insistere con l'idea di una competizione di costi dunque oltre che socialmente incompatibile
Produrrebbe una dequalificazione alla lunga una colonizzazione e marginalizzazione del nostro apparato produttivo
La frontiera dell'Italia e quella di una competizione di qualità anche per restare nel novero dei Paesi avanzati che miri a realizzare condizioni di competitività da fattori qualità del prodotto credito innovazione automazione servizi reali efficienza generale del sistema Diversi dunque da quelli del costo del lavoro
Sulla flessibilità intendiamo svolgere un ragionamento precise Obiettivo
La flessibilità è da considerarsi per così dire un fattore indipendente dai livelli di occupazione
Una recente indagine di un autorevole centro di ricerca italiano commissionato dall'Unione europea ma che guarda caso è rimasta nei cassetti di Brussel al riparo da forme di pubblicità indiscrete
Stabilisce con dati obiettivi e confrontando esperienze di Paesi molto diversi
Che si possono avere nazioni nelle quali un alto indice di flessibilità convive con un alto tasso di disoccupazione e viceversa paesi nei quali poca flessibilità
Coincide con poca disoccupazione e alti indici di occupazione
Per quanto riguarda l'Italia Milingo il mito ad osservare che la più gran parte se non addirittura la totalità della disoccupazione concentrate in quelle aree del Paese il Mezzogiorno e le regioni del centro
Che sul piano della flessibilità della precarietà e dello sfruttamento del lavoro hanno poco da invidiare non esagero
Hanno poco da invidiare ai paesi del Terzo del Quarto mondo
Ma c'è di più scusate se insisto su questi punti ma essi sono importanti
Spero che tra Preve potremo uffici ufficialmente presentare le conclusioni di una indagine conoscitiva sulla politica delle multinazionali operanti in Italia condotta dalla Commissione industria del Senato che ho l'onore
Di presiedere
Da essa che il condensato di un lungo lavoro di molti mesi molte audizioni sopralluoghi emergono dati indicativi e sorprendenti che Spataro tanti luoghi comuni liberisti
Sono state le stesse multinazionali e le società specializzate delle quali si servono a dirci che il costo del lavoro
è uno degli ultimi elementi che esse prendono in considerazione per decidere la sede dei loro investimenti
Che con misura annua da altri fattori come lo stato delle reti infrastrutturali la sicurezza pubblica il funzionamento della pubblica amministrazione il costo del danaro eccetera eccetera
A riprova delle loro affermazioni essi stentato che abbiamo raccolto e che del resto è noto
Che indica come oltre il sessanta per cento delle acquisizioni degli investimenti di multinazionali straniere sia avvenuto nel nord d'Italia
Diciamo da queste parti
Cioè delle aree dove vi è maggiore rigidità e più alto costo del lavoro rispetto al centro al sud sud dove si concentra appena il quindici per cento degli investimenti delle multinazionali
Per creare lavoro in Italia ci vuole dunque qualcosa d'altro che non siano le idee della deregolamentazione liberiste dell'attacco alle tutele dei lavoratori
La legge sulle trentacinque ore può costituire uno strumento utile per la creazione di nuovi posti di lavoro
Dal provvedimento che attualmente in discussione alla Camera dei deputati
Non ci aspettiamo effetti miracoli istrici e non riponiamo immessi sa girati linfatiche aspettative circa la sua capacità di definire di per sé modelli economici alternativi a quelli dominanti
Ma è fuor di dubbio
Che la riduzione d'orario anche in combinazione con altre misure può essere strumento fondamentale per creare lavoro
Come è sempre accaduto in tutte le epoche storiche in cui le conquiste della scienza e della tecnologia e l'affinamento dei processi produttivi
Hanno consentito di elevare la produzione limitando il lavoro
L'iter parlamentare della legge poi dirà
Compagni onorevole strana è ostacolato dalla dura opposizione del Polo
Delle lobby confindustriali anche interni alla maggioranza e in generale dalle componenti di centro della maggioranza stessi
Ma il PDS timido tiepido indeciso nicchia per dirla con il verbo noto della politica dello stesso fa il Governo
Nonostante il sostegno alla riduzione dell'orario di lavoro sia compresso al pieno titolo nel programma a suo tempo concordato e sul quale fu votata la fiducia
Il nostro atteggiamento sarà determinato e costruttivo
Determinato nel richiamare il governo e maggioranza rispetto degli impegni presi
E nel non consentire che la questione possa essere come ha scritto qualcuno derubricata
Costruttiva nel senso che non ci interessa riempire le aule parlamentari di lamentele di lamenti e contumelie contro un eventuale blocco della legge
Ma vogliamo invece concretamente farla avanzare
L'obiettivo realistico che ci poniamo è sul quale lo dico con pacatezza ma con decisione
Non transige Remo e che la legge possa essere approvata dalla Camera entro la primavera
Per quella data potrebbero essere approvati almeno dai due rami del Parlamento o giunti a buon punto di discussione
Dirà poi Caronno
Una serie significativa di provvedimenti in materia di lavoro e sindacale
La legge sulla rappresentanza che attualmente all'esame dell'aula stessa della Camera la legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e la definizione dei lavori usuranti attesa ormai da anni la legge di riforma degli ammortizzatori sociali norme potenziate per la collocazione al lavoro degli attuali
Cosiddetti lavoratori socialmente utili che abbiamo inserito proprio nei giorni scorsi nel cosiddetto collegati in ordinamentali dalla legge finanziaria in Senato
Questo elenco di provvedimenti unitamente a quelli già contenuti nella legge finanziaria e nelle altre misure attuative del patto sociale inserite nel cosiddetto collegato ordinamentale potrebbero così costituire un valido incisivo pacchetto di misure sulla base del quale governo e maggioranza si presentano al Paese con la fiducia di ottenere credito il consenso
La maggioranza di centrosinistra il governo D'Alema e anche i nuovi compagni compagni naturalmente
Sono attesi dalle quell'importante summit di maturità e nel contempo anche passaggio indicativo e decisivo per le prospettive future che saranno le elezioni europee del prossimo giugno e anche le elezioni amministrative
Noi comunisti riteniamo che le misure specifiche abbiano bisogno di una cornice che con il metodo della programmazione democratica il quale torniamo a richiamarci definisca un complesso organico di interventi per questo proponiamo in tempi rapidi e certi la redazione di un Piano nazionale straordinario per il lavoro in modo particolare per il lavoro ai giovani
Che possano essere successivamente recepito nel Documento di programmazione economica e finanziaria la redazione di piani nazionali per l'occupazione prevista dalle ultime decisioni dell'Unione Europea per tutti gli stati membri occorre però superare una possibile concezione diciamo un po'burocratica di questo adempimento
Per elaborare un piano vero
A partire dalle aree del Mezzogiorno da realizzarsi d'intesa con le istituzioni locali utilizzando la nuova Agenzia Sviluppo Italia
Incentrato sulla realizzazione di interventi di modernizzazione dell'ambiente economico e sociale
Di miglioramento
Toh delle dotazioni dello stock di capitale fisico esistente in particolare nei settori a redditività differita nei quali sono il pubblico può intervenire
Proponiamo che il Piano indichi precisi obiettivi di aumento dei tassi di sviluppo e dell'occupazione
Successivamente verificabili anche per rompere la tradizione che vuole che almeno in Italia non si calcoli mai con esattezza le ricadute e l'efficacia reale delle azioni di sostegno allo sviluppo sia noi sia in termini di investimenti pubblici Oria aiuti all'impresa vorrei fa presente compagni che ogni anno lo Stato eroga qualcosa come circa quaranta mila miliardi sotto forma di aiuti alle imprese altro diciamo espressa
Per le pensioni ben altro che la spesa per le pensioni fino ad oggi
Il rapporto dei Comunisti Italiani con il sindacato confederale in particolare la CGIL è un rapporto unitario ma critico
Le scelte politiche strategiche
E siamo andati maturando che discuteremo e sancire quando aspro congresso sgombrare il campo da qualsiasi possibile ambiguità se ve ne sono state circa il nostro modo e l'impegno di rimanere di essere nel sindacato confederale
Lo facciamo in modo costruttivo e responsabile
Ma anche determinato avendo ben chiara alle esigenze l'obiettivo di realizzare un cambiamento profondo nella vita democratica e nelle politiche del sindacato nella sua autonomia nella sua capacità di tutelare con più energia e convinzione la condizione ai diritti dei lavoratori che da molti anni a questa parte sia drammaticamente affievolito anche in questo caso scegliamo dunque di discutere dentro
Per ottenere correzioni mutamenti sostanziali mantenendo una interlocuzione positiva ma con la stessa impostazione autonoma e critica nei confronti delle esperienze sindacali
Diverse da quelle confederali
è in corso nel mondo sviluppato in Italia ne faceva riferimento anche compagni Notari anni nel suo saluto
Una discussione non solo politico
Ma culturale dei valori sulle nuove forme del lavoro i lavori vengono chiamati a sinistra indotte principalmente dalla rivoluzione tecnologica e sono in modo e sui modi di regolamentarlo
La destra liberista una sua ricetta semplice fino adesso rudimentale non vanno regolamentati il loro obiettivo del resto dichiarato attraverso la deregolamentazione dei nuovi lavori
E la rimozione della tutela dei lavori dipendenti tradizionali è quello di lasciare mano libera ai padroni
Vorrebbero importare in Europa e in Italia il modello americano
Si scordano di dire però che applicando i parametri USA anche in Italia si potrebbe calcolare oggi una situazione di quasi piena occupazione se è vero come è vero che in America si calcolano anche il lavoro dei detenuti
Negli indici di occupazione di quel Paese
E di ricordare le enormi contraddizioni sociali di quel paese che può tra l'altro fare fregiarsi del privilegio di essere l'unica e più grande potenza rimasta ma in questo modo non si crea lavoro ma solo occupazione povere precaria dequalificata
Umiliante frustrante per chi la fa senza corrispettivo questo mi pare il punto di aumento del reddito e di sicurezza per i lavoratori e per le loro famiglie
Per questa via si vuole arrivare nel nostro Paese l'attacco si farà mai una mano più massiccio vedrete a manomettere lo Statuto dei diritti dei lavoratori
Ora c'è da dire purtroppo che queste tentazioni liberiste che hanno una loro base regate
Vantano una certa attrattiva anche in ambiti della sinistra
Noi crediamo il contrario senza incertezze
E la sinistra il governo di centrosinistra debbano stare dalla parte della civiltà del lavoro
Dell'emancipazione e don della regressione politica e culturale
Proporremo dunque alla maggioranza e al governo
Di lavorare ad una carta dei diritti del lavoro
Che potrebbe costituire un ulteriore elemento di grande qualificazione del programma e dell'azione del governo
La carta dei diritti si potrà definire come un processo di integrazione Allo Statuto dei lavoratori
Che partendo dalla difesa delle tutele per così dire tradizionali
Individui un nucleo fondamentale di garanzie e di diritti da estendere a tutte le nuove tipologie di lavoro subordinato parasubordinato cosiddette atipiche
Compagni e compagne
Come si vede il complesso delle nostre proposte esprimere il nostro modo nuovo di essere nella maggioranza
Una maggioranza che oggi non ha alternative e che dunque fino ad un mutamento di rapporti di forza quale lavoriamo ha un carattere un valore strategie è un modo di stare di essere realistico equilibrata e ragionevole
Ma anche non subalterni non schiavo del Governo ad ogni costo determinato ed ambizioso nel chiedere costruire atti e politiche giuste innovative
Lottiamo
Nell'ambito della sinistra sui classici due fronti
Contro il massimalismo parolaio impotente la politica dei sogni del nulla ma anche contro il moderatismo accomodante in su cupa e delle idee liberiste
Lo facciamo con fatica ma con orgoglio perché anche se siamo un piccolo partito sentiamo che ancora oggi come è sempre accaduto sui comunisti italiani principalmente pesa il carico e la responsabilità di tutelare la condizione degli interessi del popolo e di promuovere e oggi
Nell'anno due mila una nuova coscienza e una nuova emancipazione delle classi lavoratrici
Grazie a voi
Un Paese troppo libera importante relazione ed ora la parola al professor Felice Roberto Pizzuti della Università la Sapienza di Roma
Ma io volevo in primo luogo ringraziare chi mi ha invitato a questo convegno perché sono veramente lieto di parlare in questa sede molto prestigiosa
Del movimento operaio della sinistra
Anche se purtroppo anziché parlare di occupazione bisogna parlare di disoccupazione
E la disoccupazione era molte candidature i
La disoccupazione ha molte cause ogni volta andrebbero analizzate
Ma a me pare che nello specifico di questa di questo ultimo ventennio in Europa in Italia una responsabilità importante nel
E la determinazione e nella stabilizzazione del disoccupazione vada attribuita alle politiche macroeconomiche che sono state applicate nell'ultimo ventennio
Politiche che hanno avuto che hanno risentito molto dell'ideologia neoliberiste che ha dominato in questo periodo
Ecco io vorrei appunto parlare della responsabilità di queste politiche nella disoccupazione attuale e fare qualche accenno a quello che si potrebbe fare
Le politiche neoliberiste vale la pena ricordarlo iniziarono proprio nella seconda parte degli anni settanta con un obiettivo economico immediato che era quello della lotta all'inflazione
Ma con un obiettivo politico più esteso che era quello della normalizzazione politica ricordare gli anni sessanta settanta
Erano sono stati periodi abbastanza importanti per la sinistra e per la rete per le rivendicazioni e sociali il salariali
Ma proprio perché si trattava di normalizzare la disoccupazione era in qualche modo messa in conto nelle politiche macroeconomiche che si affermarono in quel periodo
Era c'è messa in conto una prima fase durante la quale proprio per normalizzare la situazione bisognava riportare il mercato nelle condizioni ottimali perché funzionasse bene e da questo punto di vista la disoccupazione era per l'appunto funzionale e anche lo spirito di Maastricht e tutto sommato era abbastanza coerente a questa impostazione anche se naturalmente non va confuso lo spirito di Maastricht con l'obiettivo dell'integrazione
Europea
Va poi aggiunto che lo spirito neoliberista che comincio a fermarsi in quel periodo ebbe dalla sua anche l'indebolimento delle ideologie concorrenti
In questo periodo abbiamo assistito al crollo del comunismo dei paesi dell'Est e questo crollo è stato molto più da molti intesi come la conferma per contrapposizione dell'efficacia del neoliberismo
E io credo che proprio il clamore comprensibile
Suscitato dal crollo del comunismo reale
Abbia fatto un po'da lei lo abbia fatto un po'da sordina abbia in qualche modo messo a tacere che nel frattempo il neoliberismo che aveva promesso che aveva giustificato la fase uno inattesa della fase due ecco questa fase due nel frattempo non arrivava e a tutt'oggi ancora non è arrivata
Dunque anche se il neoliberismo operato in una condizione di monopolio ideologico
In realtà a manifestato fallimenti che proprio da quel monopolio ideologico sono stati coperti
E dunque quasi nessuno ha sottolineato che nel frattempo come è stato già ricordato la disoccupazione in Europa che pure in una prima fase era messa in conto però continuava ad aumentarle tant'è che essa è più che raddoppiata in Europa ha raggiunto l'undici per cento ma in Italia abbiamo superato il dodici virgola cinque per cento i tassi di attività in Italia sono di più bassi
Quindi tra il potere del capitale finanziario sono aumentate moltissimo
E questo a aumentarla instabilità del sistema economico e infatti si parla con sempre più frequenza di crisi finanziaria di borse che crollano di Paesi che vanno in fallimento
Nel frattempo le condizioni di lavoro sono divenute sempre più precarie la distribuzione del reddito divenuta sempre più sperequata e ormai c'è il fenomeno dei nuovi poveri cioè il nuovi poveri sono quelli che lavorano oltre a quelli che non lavora
Le tensioni sociali sono cresciute nella generalità dei paesi questi sono elementi i titoli dei fallimenti del neo liberismo
Di cui gli addetti ai lavori hanno cominciato a preoccuparsi tant'è che mentre qualche anno fa solo qualche economista dava indicazioni che il mercato in qualche modo andasse frenato adesso abbiamo addirittura presidente della Federal preserva statunitense che si preoccupa di in qualche modo frenare il mercato per evitare che una sua eccessiva libertà produca danni
A me pare che il punto significativo da mettere in evidenza
E che il persistere di bassi livelli di attività non implica solo una sofferenza sociale
Ma
Implica per l'intero sistema produttivo un allontanamento dai sentieri della crescita potenziale è un rallentamento del tasso di accumulazione
Insomma crea problemi di efficienza economica oltre che di equità
A me pare che non si tenga in giusta considerazione il fatto che per seguire aumenti unitari dei profitti aumentare il tasso di profitto non sempre comporta un aumento dell'accumulazione infatti stiamo assistendo proprio questo che aumenti unitari dei tassi di profitto comporta una riduzione della massa
Dei profitti ovvero una riduzione dell'accumulazione dunque il punto è che il le politiche economiche neoliberiste non solo hanno prodotto problemi sperequati ma hanno prodotto fallimenti dal punto di vista dell'accumulazione capitalistica
E questo credo che vada ben preso in considerazione un altro punto che vorrei richiamare di cui molto si parla il collegamento tra visione neoliberista e globalizzazione si parla molto di globalizzazione
Ma
A me pare che questa globalizzazione spesso venga strumentalmente enfatizzata proprio per cercare di dimostrare che il mercato ormai irrefrenabile e sarebbe illusorio volerlo governare
Questa è diciamo la interpretazione che si dà della globalizzazione
Ecco a me pare invece che questa visione un po'fondamentalista del mercato e della sua globalizzazione sia errata è un esempio di questo errore sta proprio nella tesi molto diffusa del dumping sociale questa basito dumping sociale che è stata in parte richiamata prima anche da Caproni
Secondo Fontan mentalmente sull'idea che poi che nei Paesi emergenti pensate a quelli del Sud-Est asiatico il costo del lavoro è particolarmente basso
Questi Paesi sarebbero più competitivi con i Paesi come quelli europei dove invece le spese sociali welfare e più sviluppato
La globalizzazione proprio perché mette in contatto i paesi diciamo del Sud-Est asiatico con i Paesi europei perché tutto il mercato diventa un unico mercato fa sì che questa competitività e questi problemi per l'Europa sarebbero più gravi da cui l'indicazione che in Europa bisognerebbe ridurre sempre più il costo del lavoro gli oneri sociali dunque la cosiddetta corsa al ribasso
Delle condizioni sociali di lavoro ora questa tesi oltre a è stato già detto prima se uno la seguisse dovrebbe implicare una riduzione di trenta volte
Anche dei salari ma in realtà al di là di questo è una tesi che si basa su delle ipotesi economiche che non trovano o per lo meno non trovano sufficiente riscontro né nella Teoria economica nei nella nelle statistiche e vorrei qui dare semplicemente alcune alcune fare alcune notazioni
La prima ipotesi su cui si basa questa tesi è che il commercio tra Paesi sviluppati e Paesi sottosviluppati
Si fonda si fondi sulla competitività di prezzo
Che significa che praticamente si è pesi sviluppati nei Paesi sottosviluppati potrebbero produrre tutto dopodiché siccome i Paesi sottosviluppati emergenti hanno un costo del lavoro più basso spiazzano l'occupazione la produzione
Nei paesi europei
Ecco questa questa competitività di prezzo semplicemente non esiste
Un dato statistico è che l'incidenza delle importazioni che i Paesi sviluppati hanno dai Paesi emergenti
Pesa il due per cento sul PIL sul prodotto interno lordo dei paesi sviluppati
Dunque del tutto insignificante l'ammontare delle importazioni dai Paesi emergenti per l'economia dei Paesi sviluppati la verità è
Che i paesi sviluppati commerciano essenzialmente tra di loro
E siccome tra di loro non c'è differenza
Di stato sociale perché le spese sociali sono più o meno allo stesso livello in tutti i paesi sviluppati questo problema della competitività di prezzo dovuta alla presenza di spese sociali semplicemente non c'è
Anzi nel caso italiano dobbiamo ricordare
Che la incidenza delle spese sociali sul PIL è inferiore alla media dei Paesi europei ed è nettamente inferiore ai Paesi più grandi quali la Francia e la Germania
La verità che il commercio internazionale fondamentalmente basato sulla divisione internazionale del lavoro che si legge sul fatto che ogni Paese ha le proprie capacità tecnologiche qualitative di produrre
Per cui la produzione dei paesi sviluppati non esposta alla concorrenza dei Paesi emergenti semplicemente per il fatto che ognuno dei due produce cose diverse
Dunque non c'è competitività sullo stesso tipo di bene
Quello che però è vero è che col passare del tempo le specializzazioni dei vari Paesi cambiano per cui può succedere che certe cose che oggi vengono prodotte
Dai Paesi sviluppati domani possono essere prodotte dai Paesi emergenti e dunque lì può esserci
Concorrenza
Ma quelli sono i momenti in cui i Paesi sviluppati si emancipato e passo ma produrre altre cose
E come fanno a passare a produrre altre cose lo fanno perché loro hanno tecnologie
Perché hanno istruzione perché hanno formazione professionale
Perché hanno ammortizzatori sociali perché hanno ammortizzatori economici che consente alla società di emanciparsi e consente ai lavoratori alle imprese di produrre sempre quelle cose nuove per le quali non c'è con corre Enza con i Paesi emergenti ma tutte queste cose istruzione e formazione professionale ammortizzatori sociali ammortizzatori economici guarda caso si chiamano beni e servizi sociali prodotti dal Welfare State
Dallo stato sociale
E infatti questo il secondo punto la seconda ipotesi sbagliata della tesi del dumping sociale e che va Farsetti sarebbe un costo un lusso di paesi ricchi e invece no non è un costo lusso dei Paesi ricchi è la base e la spiegazione della loro ricchezza e la spiegazione di ciò che consente loro di emanciparsi e di non essere di non cadere nella concorrenza dei paesi
Emergenti
Dunque e istituzione dello Stato sociale non sono solo una conquista di civiltà che sono state imposte dall'ingresso in questo secolo delle grandi masse nella storia che nella direzione dei Paesi sviluppati ma sono anche uno strumento di efficienza produttiva il cui bisogno del reso più importante proprio dalla globalizzazione
E che lo Stato e che l'intervento pubblico sia maggiormente in grado di produrre con più efficienza questo genere di beni e servizi non è una scoperta dell'economia marxista è una scoperta dell'economia liberale
La scoperta fatta all'inizio di questo secolo è il paradosso è che queste scoperte dell'economia liberale non siano conosciute proprio da alcuni rappresentanti della sinistra che continuano a pensare
Queste spese siano un lusso
Dunque a me pare che la dizione neoliberista abbia grandi responsabilità per il protrarsi del clima di stagnazione
Per i livelli di disoccupazione e per la pericolosa crescita del disagio sociale che cioè che sta crescendo in Europa in Italia
In Europa peraltro alcuni mutamenti degli equilibri politici fanno intendere che anche a livello di opinione pubblica ci sia stata e ci sia consapevolezza dei fallimenti del neoliberismo
A me pare che nel nostro Paese si faccia ancora un po'a fatica
A capire che il rilancio dell'economia dell'occupazione non può più essere basato sulla riduzione del costo del lavoro che sull'aumento nella sua flessibilità più in generale non può più essere basato solo ed esclusivamente sul tentativo di migliorare le condizioni di offerta delle imprese
Dovrebbe invece essere chiaro che proprio con l'ingresso nell'area dell'euro
Se da un lato occorre aumentare la competitività produttiva delle nostre imprese d'altro lato occorre anche una sufficiente domanda interna
La quale domanda interna nel nostro Paese e bassa in primo luogo perché le imprese non investono nemmeno quando arrivano al cento per cento dell'utilizzo degli impianti
Secondo perché il settore pubblico non investe perché oppresso dalla patto di di Maastricht
Terzo perché i consumi privati sono bassi e sono bassi perché nell'ultimo ventennio cioè c'è stata una redistribuzione del reddito che ha ridotto continuativamente i redditi delle persone
Dei lavoratori che potrebbero consuma dunque occorre rilanciare la domanda su tutti e tre questi fronti gli investimenti
Pubblici gli investimenti privati e i consumi privati
Perché è inutile ridurre il costo del lavoro se poi la produzione non trova sbocchi
D'altra parte l'esperienza europea dell'ultimo ventennio conferma che per quanto il mercato venga messo nelle migliori condizioni di funzionamento
Riducendo il costo del lavoro aumentando la sua flessibilità normalizzando le relazioni industriali che significa che fabbrica non si muove Pagliarin padrone non morde
Riducendo il costo del denaro riducendo le regolamentazioni pubbliche lasciando spazio all'iniziativa privata anche in quei settori dove l'economia liberale direbbe che è più efficiente l'intervento pubblico
Nonostante tutto ciò sia avvenuto continuativamente nell'ultimo ventennio il mercato ancora non ci porta alla fase due alla fase dell'aumento dell'occupazione
Dunque il mercato lasciata a se stesso il pieno impiego non ce lo darà mai ma questa non è una scoperta
Un certo ma in arte Henze lo disse circa settant'anni fa
Naturalmente sarebbe sbagliato non ricordare che nell'ultimo ventennio abbiamo assistito anche caduto in uso fortemente distorto dell'intervento pubblico anche l'intervento pubblico è stato usato male e questo è stato strumento arma anche a livello culturale di opinione pubblica
Attaccare l'intervento pubblico e buttare come si suol dire insieme all'acqua sporca anche il bambino
Dunque a me pare che il problema all'ordine del giorno sia quello di un cambiamento di politica economica che prenda atto dei forti limiti dell'impostazione neoliberiste
Che si è affermata nell'ultimo ventennio e rilanci la collaborazione tra pubblico e privato su basi che da un lato non ripetono gli opportunismi della politica
Che sono di laccati nei passati decenni ma che allo stesso tempo non conceda più spazio a quello che a me pare sia il fondamentalismo di mercato una visione ideologica pura è semplice
E beh
Insistito nel ricordare che tra gli errori
Tra gli affetti più pericolosi di mantenere questo tipo di impostazione e lo stato sociale che potrebbe pagare i danni maggiori infatti se si accetta che la strada maestra sia quella di ridurre il costo del lavoro e chioma entrare la flessibilità è inevitabile che prima o poi
Magari dichiarandosi anche dispiaciuto in
Si finisca per accettare la tesi del dumping sociale vale a dire si finisca per accettare la riduzione dello Stato sociale
E la si giustifichi anche a sinistra come il prezzo da pagare per rilanciare l'economia e l'occupazione
Finché noi diremo solo che l'unica cosa da fare ridurre il costo del lavoro montare la flessibilità credo sia inevitabile che prima o poi lo stato sociale venga fortemente ridotto
E proseguendo su questa strada si accetterà anche la logica dei conflitti perversi
Quelli tra gli anziani e i giovani
Quelli tra i disoccupati e gli occupanti
Quelli tra la sicurezza sociale l'occupazione in definitiva di conflitti tra un'idea astratta improbabile di ricchezza è un'idea più consolidata e corretta di benessere e civiltà
La perversione di questi conflitti non sta solo nella barbarie sociale che si richiamano
Ma anche nella stupidità di non capire che essi generano ostacoli alla stessa creazione della ricchezza materiale
E nell'ultimo ventennio neoliberismo non ha prodotto solo maggiore sperequazione sociale ma lo ripeto e insisto anche riduzione della crescita economica complessiva
E purtroppo nel nostro Paese l'approccio liberista continua a manifestarsi con forza anche perché a una rappresentanza politica che trova le sue propaggini anche nella sinistra
E infatti nel recente patto sociale
Non possiamo non notare la presenza di interventi che ancora una volta sembrano fondarsi sul riduzione del costo del lavoro aumento dello flessibilità come stella polare mentre il rilancio della domanda viene messo in secondo ordine
Eppure questo benedetto costo del lavoro per unità di prodotto in Italia è il più basso d'Europa siamo allo stesso livello della Grecia in Spagna maggiore del sette per cento
Negli Stati Uniti fuori Europa del quindici in Gran Bretagna è superiore del quindici in Francia è superiore del trentasette per cento
Il costo del lavoro tedesco è superiore del cinquantasei per cento quello giapponese è doppio di quello italiano dunque se noi dobbiamo competere in Europa non è certo il costo del lavoro che ci crea problemi
D'altra parte nell'agenda governativa si assiste con preoccupazione alla presenza di progetti che tendono a ridurre lo stato socio tale e a sostituirlo con interventi privati che ne aumenti avrebbero i costi e ne ridurrebbero l'efficienza invece continua una logica questa sì veramente inefficiente dal punto di vista dell'occupazione
Di finanziamenti a pioggia verso le imprese finanziamenti che possono dovrebbero avere un senso che sarebbero giustificati se fossero coerenti a un processo di pianificazione
Insomma se lo stato dà dei soldi dovrebbe pur dire perché da questi soldi a chi non darli in maniera generica perché ricordo che negli ultimi anni le grande impresa imitati ad investire nel Sud hanno ottenuto finanziamenti pari a mezzo miliardo per nuovo posto di lavoro creato mezzo miliardo per nuovo posto di lavoro queste sono statistiche e naturalmente un posto di lavoro creato non è creato necessariamente per sempre e non solo quel posto di lavoro avrebbe potuto essere creato comunque
Anche senza
In alcuni casi il finanziamento
Dunque mi pare che manchi un pianificazione dell'intervento pubblico
Tutto ciò non significa che lo Stato sociale così come vada bene deve sicuramente essere adeguato il discorso sarebbe lungo non entro qui nel merito dico solo che un adeguamento dello stato sociale che necessario nel rapporto al cambiamento delle situazioni
Demografiche ed economiche rapporti internazionali tuttavia un adeguamento non implica una riduzione del suo ruolo anzi come dicevo prima proprio per la globalizzazione
Implica un suo aumento
Ma avviandomi alle conclusioni vorrei dire che una analisi economica
Un'analisi anche delle scelte economiche che potremmo ritenere giusta credo che sarebbe insufficiente se non
Se questi strumenti se queste scelte non venissero adottate in un contesto politico che nei favorisca l'efficacia
E a me pare che oggi in Italia ci sia un problema
Un problema di carattere generale è un problema per la sinistra in particolare per la sinistra a me pare che il pericolo principale sia quello di una crisi di identità culturale e politica
Che pone in discussione la sua stessa ragion d'essere
Quello che sta venendo meno il senso di appartenenza dei militanti della sinistra alla sinistra stessa
E un esempio grandioso
La seduta perversione
è stato il crollo del Partito socialista
Il primo partito dalla sinistra giunto al quattordici per cento dei consensi elettorali si è dissolto non solo nella sua classe dirigente si è dissolto nella maggioranza dei suoi sostenitori che sono diventati improvvisamente di destra
Dunque c'è una deriva preoccupante involutiva nella sinistra e bisogna evitarla e per evitarla occorre sicuramente fare i conti con la inadeguatezza di alcuni strumenti della sinistra che fanno riferimento a un passato che ha dato luogo a degli errori e dei fallimenti
Ma dall'altro non bisogna nemmeno cadere nell'errore di subire o addirittura accettare posizioni e valori appartenenti ad altre tradizioni politiche o culturali che si sono rivelate altrettanto fallimentari
Perché quello che va chiarito che se il primo tipo di errore quello di non riconoscere gli gli sbagli del passato può rendere la sinistra inadeguata al ruolo attuale se invece facessimo il secondo quello di accettare le posizioni altrui
Questo renderebbe la sinistra la sinistra semplicemente inutile
Per quale motivo ci si deve sentire di sinistra
E aderire a forze di sinistra sì da queste forze di sinistra si ricevono con continuità messaggi che avvalorano la superiorità dei valori culturali della destra e schizofrenia
A me pare che proprio in questi ultimi mesi nella sinistra si va determinando una situazione preoccupante
I nuovi partiti ambiziosi trasversali che stanno crescendo nella centrosinistra
Creano un problema crea un problema un rischio di ulteriore snaturamento della sinistra è un pericolo di ridimensionamento aggiuntivo della sinistra
E questo pericolo secondo me non riguarda solo la componente liberaldemocratica da più moderata della sinistra che pure naturalmente quella più immediatamente e sposta a questo genere di concorrenza
Io credo per rischio coinvolgerà anche le forze più avanzate della sinistra
Siano esse nell'aria di governo o di opposizione se nemmeno da loro emergeranno nuove iniziative politiche
A mio avviso c'è il grave pericolo di lasciare scoperto un grande spazio politico che è quello appunto della sinistra
Credo che i tempi di una riorganizzazione nell'ambito della sinistra siano stretti e che le iniziative in tal senso vadano prese in fretta è un primo passo dovrebbe essere quella la ricerca di un maggior coordinamento
Tra quelle forze che pur essendo divise dall'appartenenza o meno all'aria di governo tuttavia presento non maggiori elementi di omogeneità
Rispetto alla critica del neoliberismo rispetto alla critica delle indicazioni di politica economica che derivano dal di dal neoliberismo ed è facile fare esempi di problemi immediati
Le prossime nei prossimi giorni settimane mesi dovremo affrontare il problema della realizzazione concreta del patto sociale dovremo affrontare il problema concreto dell'organizzazione dell'intervento nel Mezzogiorno
Dovremo continuare a cercare di capire in che senso vanno queste privatizzazioni
Dovremo affrontare il problema del finanziamento della scuola ci sarà il nuovo DPEF ci sarà la riforma dello Stato sociale messo per ultimo ma che forse e il primo è più importante dei compiti dei prossimi mesi ecco su tutte queste
Questioni
Sarà importante se la sinistra avanzata potrà avere una forza nel determinare equilibri per l'appunto più avanzati nelle scelte del governo
In ogni caso io credo che la sinistra non possa permettersi che possibilità anche favorevoli come l'Europa sembra anche se da ultimo con qualche caduta
Ma non v'è dubbio che rispetto a qualche anno fa gli equilibri sono più favorevoli
La sinistra credo che non possa permettersi che queste possibilità si risolvano nel loro contrario e qui credo che l'esempio che vada ripartito è proprio quello del passaggio dal governo Prodi a quello D'Alema
C'era la possibilità di accentuare il peso della sinistra delle scelte del Paese si è invece passati a equilibri che hanno richiesto l'inserimento nell'area di governo di forze
Di centro se non di centrodestra
Sì ho finito credo che nell'immediato si tratta non solo di rafforzare i legami tra le forze della sinistra più avanzata
Ma anche di lanciare un'iniziativa capace di coinvolgere quelle persone di sinistra che negli ultimi tempi ci sono un po'disillusi e disamorato i per la politica e il risultato a livello elettorale è stato una crescita dell'astensionismo
Io credo che queste persone abbiano una comprensibile sfiducia che piccole forze divise litigiose possano realmente incidere in una realtà fatta di interessi contrari molto forti e molto organizzati sono naturalmente che un coordinamento di queste forze è cosa complicata che presenta molte difficoltà e tuttavia io credo che la sinistra per essere fedele a se stessa debba sempre guardare al futuro
E non tanto al passato non si tratta di dimenticare ma si tratta di guardare al futuro
E poi il problema vero a me pare dirimente e che senza un coordinamento di queste forze io mi chiedo quale sia la possibilità per ognuna singolarmente prese di incidere concretamente nelle scelte che andremo prendere nei prossimi mesi anni su questi importantissimi problemi
Grazie
Professor Pizzuti il suo importante intervento dopo la parola al professor Luciano Gallino ordinario di Sociologia onestà di Torino
Voglio ricordare voglio ricordare il suo libro che questo se tre milioni vi sembrano pochi
E voglio anche ricordare la dedica che mi fece in un momento difficile della nostra vita di militanti
E purtroppo no dicevo che voglio ricordare
Questo non solo il suo ricco ma dedica Chelini fece al suo libro
Che diceva
Spero troverà di qualche interesse questo piccolo contributo a una svolta nella politica economica del paese ma non a costo
Finiva la sua dedica di consegnare il Paese alle destre
Vi sono grato dico
Vuole anzitutto ringraziare il presidente Cossutta dell'Onorevole Nesi per questo invito
A intrattenere me qui con voi
Invito che ho accolto con molto piacere da cui mi sento onorato
Mi è stato chiesto di fornire ai partecipanti alcune fotografie
Del mercato del lavoro italiano colto
In diversi momenti
Vediamo quindi subito un'occhiata alla composizione del mercato del lavoro italiano partendo dai dati ufficiali Istat sulla occupazione
Stando a questi dati aggregarsi il nostro mercato del lavoro ricorda una di quelle persone che si rivedono ok vediamo dopo venti anni e ci strappano l'esclamazione ma se è sempre lo stesso
In effetti
Uno guarda i dati mille novecentonovantotto vede che gli occupati dichiarati sono venti virgola due milioni venti milioni e duecento mila è una cifra molto prossima a quella degli anni ottanta quasi
è una cifra prossima a quelle degli anno Ottanta vent'anni vent'anni prima è vero che tra l'ottantacinque e la metà del novantadue gli occupati sono alquanto saliti fino ventotto un milione e mezzo quasi ma a fine novantaquattro si è scesi a venti milioni virgola uno lei siamo siamo rimasti
L'unica differenza è che le persone in cerca di occupazione soltanto se all'inizio a poco meno di tre milioni due virgola due milioni
E più di due terzi dei disoccupati chicas non quasi il settanta per cento sono disoccupati trip lunga di lunga durata per il resto si osserva una grande stabilita
Il rapporto tra dipendenti e indipendenti è sempre quello è stabile da vent'anni cioè esiste un o più utili
Settanta per cento dei lavoratori dipendenti un po'meno del trenta per cento sono invece sono invece da indipendenti
Il le proporzione cala terziario e industria
Ci sono grosso modo stabilizzate da quasi da quasi vent'anni
Oltre a sessanta per cento terziario trentacinque per cento a scendere l'industria comunque dal mille novecentonovantuno tanto terziario quanto l'industria si son fatti compagnia nella diminuzione del dei posti di lavoro hanno perso tra mezzo milione seicento mila posti utili lavoro ciascuno
Questa stabilità a livello macro livello generale
E di per sé una caratteristica significativa del nostro mercato rotto il lavoro
In nessun altro Paese occidentale si registra una simile stabilita complessiva
Sì poi vediamo un po'più da vicino le componenti internet mercati lavoro
Sì scopo dei mutamenti alcuni di questi sono da valutare positivamente
La proporzione
Degli strati più qualificati più piuttosto salita i dati dell'organizzazione interna sono al lavoro mostrano come i lavoratori specializzati
Tanto nel terziario come all'industria sia una cosa molto più rilevante che non una ventina di anni fa è salita alle la quota del don che fanno parte del forza di lavoro tra l'ottantacinque e novantacinque due terzi delle nuove accessione lavoro sullo stralcio di di donna
Tra gli indipendenti la quota dei professionisti sia quasi sia quasi raddoppiato
D'altra parte si scoprono anche nel nostro mercato lavoro delle continuità delle permanenze preoccupanti
E una di queste riguarda a livello di istruzione
Quasi metà degli occupati giovani sono tuttora tra i meno scolarizzati d'Europa
Se si limita l'osservazione alla classe venticinque trentacinque anni e che ha una classe
Significativa bene
Per varie per varie ragioni si scopre che oltre il quarantotto per cento di questa classe di età ha un titolo di studio che non arriva arriva al massimo alla media alla meglio inferiore
Ci sono delle mezze novità come
Lo sviluppo delle collaborazioni coordinate
Continuative mezzo novità perché sono esistono dato da lustri secondo decenni ma essendo adesso è colata per legge hanno maggiore visibilità e non sono poche e metà novantotto erano oltre uno virgola due milioni
Una novità invece l'autentica esplosione dei lavori atipici
Contratti a termine contratti stagionali formazione e lavoro apprendistato
E a questi bisogna aggiungere il part-time e che è pure atipico ma che può essere tanto a termine che indeterminato e quindi non può essere semplicemente sommato ai precipue
Poi c'è l'interinale che fino al novantotto è stato abbastanza insignificante ma che comunque tende a crescere
Secondo i dati Istat centonovantasei gli avviamenti al lavoro di soggetti con contratti atipici
Sono stati circa il cinquantacinque per cento del totale
Gli avviamenti al lavoro
Passare il mal
Nel novantasette sono stati quattrocentoventi mila dieci anni fa erano poco più di cento milioni
Questi dati permettono anche di scattare una foto del futuro prossimo del mercato del del lavoro lasciato la parte del pubblico impiego entro il quale contratti atipici comunque aumento
I lavoratori dipendenti sono circa dieci milioni
Il turnover è di circa il venti per cento cioè un lavoratore su cinque esce da un'azienda è entrato in un'altra ogni ogni anno
Le nuova cessione accessione al lavoro che non volevo dire commento l'occupazione sono solo mobilità darsi andazzi due le non recessione lavoro sono dunque dell'ordine di due milioni l'anno
Ora se oltre un milione all'anno gli elementi al lavoro è formato da lavori atipici
Nel volgere di cinque anni di solo solo cinque anni avremo più di cinque milioni di lavoratori su dieci
Complessivi interessati da lavori atipici
Inoltre una parte crescente
Anche dei lavori a tempo indeterminato saranno a a tempo o parziale
Teniamo conto che secondo stime sindacale convergenti nel novantasette novantotto i lavori atipici
E gli avviamenti al lavoro in base a contratti atipici hanno superato il sessanta per cento
In questo modo avremo realizzato in non molti anni il modello britannico introdotto dalla signora Thatcher
Confermato rilanciato dal mi sta bene è un modello in base al quale le aziende mantengono un nucleo centrale
Di lavoratori a tempo indeterminato che sta al di sotto del quaranta per cento
Attorno a tale nucleo ruota più o meno vorticosamente una massa dei lavoratori flottanti
Contraddistinti da un paio di dozzine di contratti differenti oppure senza alcun contralto che superano tendono superare il sessanta il sessanta per cento
A questo punto facciamo un passo indietro e guardiamo imbeccato dal di lavoro italiano un po'più lontano
Visto in prospettiva per troviamo che
Il mercato del lavoro regolare appare strettamente intrecciato con un enorme mercato del lavoro non regolare
è interessato a tal punto che se si potesse costruire
Una cinta invalicabile
Una cinta allo elettrificata come quella che nel nel Texas spara il confine gli Stati Uniti era quello del Messico
Ci si potesse superare se volesse costruire una città invalicabile trenta
Il mercato del lavoro regolare e quegli occhi regolare quel che avverrebbe e che l'intera economia italiana si bloccherebbe probabilmente entro quarantotto ore
In molti cantieri edili
Verrebbero a mancare da un terzo alla metà dei muratori per i Manowar
Ai Mercati generali le ceste di ortofrutta e rimarrebbero partner
Molte aziende manifatturiere anche docenti che producono tecnologie avanzate non riceverebbero le parti necessarie
Per completare il loro prodotto perché al fondo della loro filiera di appalti e subappalti cioè un'abbondante lavoro il regolare
Circa un milione di impiegati di operai insegnanti sarebbero assenti perché non arriverebbe la tata
Dovrebbe guardare chi bambini
Perfino molte sala operatoria resterebbero vuoto grazie
Sottolineo questo intreccio perché nei provvedimenti
Governativi intesi da un paio d'anno a fare emergere l'economia sommersa
Egli più questi provvedimenti sembra fondarsi su scadenze che l'economia sommersa sia formata soprattutto da piccole aziende piccole officine che stanno nell'ombra nascoste in vecchi magazzini e sottoscala che pagano ventidue venti mila lire al giorno Cazzin esternate da dodici ore di lavoro
Sicuramente ci sono anche queste ma in realtà le aziende sommerse sono una frazione minima dell'economia sommersa il resto è fatto da milioni di individui e da centinaia di migliaia di aziende in tutte le regioni italiane anche se con una certa prevalenza
Del sud in cui il lavoro irregolare è un complemento fisiologico del lavoro regolare
Intendiamoci l'economia sommerso esiste in tutti i paesi ma
Tutti i Paesi avanzati dico ma in questo campo l'Italia non è la quinta potenza economica del mondo è probabilmente la prima l'Istat quantifica il lavoro irregolare al novantasette ed è una stima che secondo molti ricercatori me compreso
è una stima prudente quantifica lavoro regolare in quasi dodici milioni di posizione individuale irregolare una posizione è una forma di contratto contratto non scritto un contratto implicito ovviamente non registrato queste quasi dodici milioni di posizione regolare corrispondono a ciò cinque milioni dei lavori a tempo pieno quelle che l'Istat chiama unità di lavoro sibilante
Se si aggiungono al unità di lavoro regolare che sono solamente diciassette milioni e mezzo
Perché almeno due milioni e mezzo di quelle che sono che si dichiarano occupati non sono però lavoratori regolare i lavori di lavori irregolari porta un volume totale dell'occupazione italiana a ventitré milioni e mezzo di lavori ma un quarto di questo volume è fuori da contratti è fuori da un'orma contributive è fuori dalla regolazione fiscale è per molti aspetti fuori dello Stato a questo punto poniamoci delle domande
Il nostro soggetto il mercato del lavoro italiano appare abbastanza forte appare abbastanza robusto da poter affrontare saldamente le pressioni interno e internazionale cui viene sottoposto oggi e a cui sarà ancor più sottoposto nel prossimo futuro ai tempi della cosiddetta globalizzazione
Per quanto cauta la risposta non può essere negativa in primo luogo
Il soggetto appare cresciuto poco rispetto alla sua età
Per potersi paragonare ai suoi omologhi francesi e tedesco a parità di popolazione
Il nostro mercato del lavoro dovrebbe
E ci straniere da quattro a cinque milioni di occupati regolari in in più possono venire dalle parti e dai naturalmente per i disoccupati da una parte degli attuali lavori irregolare una parte degli immigrati ma il nostro mercato lavoro dovrebbe espandersi di almeno il venticinque per cento una quantità
Enorme
Oltre a essere assunto sottodimensionato per la sua età
Il nostro soggetto il mercato lavoro italiano e anche di costituzione intrinsecamente gracile
Uno dei tratti che capiscono sorga Civita
E l'altissimo tasso di occupati giovani
Di età inferiore ai trentacinque anni che hanno ancora titoli di studio pari o inferiore alla scuola no dell'obbligo
Sebbene i confronti siano Hardwick ha causato la diversità dei percorsi scolastici professionale tra i diversi Paesi
Si può stimare che i lavoratori francesi e tedeschi abbiano in quel nelle classi giovanili diretta da tre a cinque anni di formazione professionale in più rispetto ai nostri tre lavoratori
In questa carenza di formazione professionale si possono leggere molte cose mi limiterò a due anzitutto
Questo stesso no livello professionale che ha un basso livello di professione professionalità e posseduto nel mondo tra centinaia di milioni puramente da un miliardo di uomini e donne
Uomini e donne che sul mercato del lavoro
Che in vari modi è mondializzata uscì offrono a salari inferiore del cinquanta per settanta del novanta per cento e non fa differenza se sia l'altro lavoratore che ritiene team Italia o se sia al lavoro che va in Romania o film Indonesia
La seconda cosa è che il lavoro poco qualificato fondato su una limitata professionalità è indispensabile oggi ma può essere sostituito domani o dopodomani agevolmente da del macchina
In secondo luogo la grande diffusione di lavori a bassa qualificazione che ancora esiste sul nostro mercato lavoro
Riflette ed è per certi aspetti un prodotto
Della diffusione che nell'industria del terziario italiano hanno ancora dei modi di produzione che sono da considerare del tutto tradizionale il problema è che dietro a ogni singolo lavoro di tipo tradizionale si allunga già l'ombra dalla macchina che lo potrà sostituire
Altra domanda
Quali percorsi professionali offre
Il nostro mercato del lavoro come le sue ventisei o ventisette tipologie tutti contratto
Quali speranze offre di promozione di carriera come si diceva un tempo di accumulazione dei esperienze io devo dire che non credo che i lavori atipici vadano demonizzati se vita nuova anche dei lavori atipici c'è molta capacità innovativa c'è la capacità di una grande capacità di adattamento
A mutamenti tecnologici ed organizzativi sempre più più rapidi
Tuttavia al fine di poter assicurare una autentica crescita professionale
I lavori atipici che come abbiamo visto potrebbero diventare maggioranza nel volgere di pochi anni
Dovrebbero potersi inserire in un percorso di crescita professionale polivalente
Che sia riconoscibile sia dal soggetto che dagli suoi imitatori di lavoro
Una percorso che sostituisca o superi il concetto tradizionale entità carriera teniamo conto che per gran parte dei lavoratori e non solo di quelli atipici le condizione per la promozione ai livelli superiori di una qualsiasi pur minima gerarchia aziendale
Le condizione per fare carriera in un'organizzazione per passare da un livello ad un altro la categoria ad un altro non esistono più
Le aziende diventano sempre più piccole più frammentate più piatte
Anche le aziende grandi assomigliano sempre più non già a grandi organizzazioni complesse
Beh si assomigliano ad una rete di numerose aziende di modesta dimensione
Dove non sono più chiaramente distinguibili se non cioè o quattro livelli gerarchici
Il livello
Il quesito porto
Il quesito e dunque come si mantiene o come si restituisce
Una continuità
Una stabilità a percorsi professionali sempre più accidentati sempre più spezzati sempre più isolati gli uni dagli altri
E a questo punto bisogna forse porsi la domanda delle domande
Non stiamo forse rischiando di ragionare sul lavoro sul mercato del lavoro in termini un po'troppo convenzionale
A fronte di
Situazione che sono profondamente muta
Se il problema è realizzare o un orizzonte professionale
Se il problema è difendere e evitare maggior sicurezza
Al lavoro in un'economia che lo sviluppo tecnologico e organizzativo tenderà comunque a rendere sempre più turbolento sempre più cioè frenetiche
Forse non si tratta solo di introdurre delle tutele per i nuovi lavori per quanto siano sacrosante
Non si tratta soltanto difendere al lavoro che cioè e non si tratta soltanto di combattere
Tre e creare nuovi e lavori di tipo più o meno o tradizionale
Proviamo a mettere insieme una serie di cose la rivoluzione tecnologica e organizzativa che smarrisce l'azienda fa sparire e il lavoro lo distribuisce su un territorio che più nessuno riesce a definire e delimitare a controllare
Abbiamo ricordato il proliferare dei lavori atipici
C'è il rischio di milioni di lavoratori di perdere il lavoro nel giro di pochi anni perché sostituito o da altri e la lavoratori che comunque si offrono a molto meno
Oppure dalle magari nel sommerso oppure dalle macchine
C'è la necessità di una intreccio sempre più stretto tra scuola lavoro c'è il problema serissimo della formazione continua senza di che uscito del dal lavoro di molti degli attuali occupati scenderà sotto di quaranta
Vi sono ancora altre cose cioè il confine sempre più indistinto tra il lavoro autonomo e il lavoro lavoro dipendente che attraversa tutto il nostro mercato del lavoro se uno mette insieme tutte queste cose ebbe c'è da sentirsi Sergio veramente girare la testa
Allora forse non si tratta di rincorrere le cose che vanno per conto loro ma si tratta di progettare
Non si tratta di prevedere il futuro della condizione lavorativa ma di concepire un uno diverso per realizzare la quale sicuramente bisognerà spendere molte forze molte molte delle giurie
Politiche intellettuali economiche
Attualmente esistono in Italia una cinquantina di provvedimenti per incentivare l'occupazione divisi in otto dieci classi
Esistono una trentina di tipologia di contratto che sì moltiplicano per cercare di riflettere mutamenti tecnologici organizzativi professionale
Sempre più frenetici c'è un'ombra contattati riforma del sistema educativo che vanno dall'elementare anzi perfino dalla scuola materna al dottorato posto Laura
Forse dovremmo cominciare a ripensare a tutto questo
Forse dovremmo pensare a buttare a tutto questo in un crogiuolo per cercare di ricavare da esso non dozzine di forme disparate che rincorrono l'attualità ma cercare di ricostruire l'intera era questo crogiolo una forma unitaria una forma unitaria che si potrà chiamare in molti modi
Si trattò del RIS emerge
Inventare una articolata che il che deve essere socialmente Magreglio giuridica una griglia che consta di Patti e contratti
John acqua
Gli individui possono per tutto il corso con la vittoria alternare o affiancare lui studio di lavoro dipendente gira a vuoto autonomo di cura della famiglia di impegno del terzo del tredici ottobre
Il tutto con il massimo grado di libertà dalla parte del dei lavoratori
Ma questo questa che il questo quadro che dovrebbe a uno il letto psicologica contrarsi resistenti dovrebbe permette
Alla persona
Di sapere attraverso di esso attraverso questo contratto
Di che offre postazione remota offre anche aperture possibilità stimoli nuove forme di tutela
è la persona stessa né che si costruisce cioè in grado di costruirsi un suo destino professionale civile personale
Uno prossimo e più il tono eppur si muove
Che si costruiscono il loro destino anziché a logorarsi giorno per giorno chiedendo se il c'è posto la globalizzazione
O il mercato brasiliano o lo posso giapponese o le strategie internazionale dell'imprenditore italiane hanno domani o dopodomani il servo per loro grazie
Sorga Rino per questo suo importante
Frutto voglio informare che e non siamo riusciti a inserire nel fascicolo che vi abbiamo tanto le relazioni di professori e Gallino Epic su tutti ma e gli interventi sono stati registrati sono due interventi molto importanti anche sul piano scientifico e saranno poi distribuiti adesso la comunicazione che devo fare Vesselina scura
Diversa è aperto il bar presto forse lo strano se lo svedese al piano superiore voi secondo comunicazione
Altrettanto importante il buffet sarà servito sempre al bar del piano superiore
Dopo questa importante pubblicazione do la parola compagni annunzia Uggeri che parlo a nome delle donne comuniste
A dieci minuti
Dieci
Sì
Così caloroso mentre per favore facciamo crocchi
Ecco io voglio dire i compagni con piena umiltà che siamo qui tutti per imparare compresa la presidenza naturalmente
Ecco quindi questi crocchi che si fanno gente che che anche l'ente che stava non mi piace molto siamo sedotti
Ora si sente al grazie nell'ambito dell'organizzazione del partito si è costituito un gruppo di donne
Che ha colto al volo l'opportunità di questo convegno per fissare la propria attenzione sul lavoro delle donne ma non quello che normalmente si considera come tale cioè svolta all'esterno
Bene si sul lavoro di cura svolto dalle donne io ne dentro le case e quello nascosto invisibile
E mai preso in considerazione in nessuna sede politico economica ma che tutte le donne svolgono anche quelle che lavorano fuori e che poi tornando a casa si trovano il secondo lavoro
Abbiamo deciso di rifiutare l'impostazione corrente quando si parla di donne che coi bambini e gli anziani degli handicappati sono solo soggetti di tutela che abbiamo voluto lavorare su fatti e cifre precise
Che permettano di dare visibilità valore e la dignità e dignità a ciò che la donna svolge nella sua specificità di genere il lavoro di cura e quello svolto dalle donne entro la famiglia per la procreazione l'allevamento e la cura della prole la cura della casa
Del marito dei malati e degli anziani il contributo che questo lavoro dalla società non è mai stato quantificato e anche da parte femminista si tendeva ad escludere la quantificazione perché la mamma è impagabile e non apprezzo e su questo siamo tutti d'accordo
Quel che riteniamo invece è possibile e doveroso è la quantificazione delle ore di tempo che le donne dedicano al lavoro di cura e la valutazione del valore di questo lavoro in accordo con le teorie economiche sulla retribuzione del lavoro
In questo siamo stati aiutate dall'economista Adriana Dudley che oltre alla rete preparazione specifica anche una profonda coscienza di genere e che ringraziamo con un abbraccio
Sino a tutta la metà di quelle della prima metà di questo secolo l'unità produttiva più diffusa era ancora la famiglia agricola dove le donne avevano il loro posto
Dopo la seconda guerra mondiale nel nostro Paese l'Inter l'intenso processo di industrializzazione e i movimenti migratori hanno drasticamente ridotto la quota di popolazione dedita all'agricoltura
E il prodotto nazionale lordo il prodotto nazionale ormai passa tutto attraverso il mercato ed è la monetizzazione del prodotto che crea il reddito personale
In questo quadro il lavoro di cura delle donne una volta svolto entro l'azienda famiglia agricola
Ha perso di significato solo chi percepisce redditi monetizzati è oggi un produttore di reddito e il lavoro femminile di cura ha perso anche tutto il suo valore simbolico
Il
Abbiamo fatto alcuni conti partendo dalle statistiche ufficiali e da indagini di Istat Euro eurostat e i loro International Labour Office
Partendo dalla ripartizione per classi di età delle donne in Italia e prendendo in considerazione le donne in età tipa dai quindici ai sessantacinque anni le donne sono state divise in cinque gruppi
Occupati a tempo pieno occupate part-time disoccupate studentesse oltre quindici anni e donne non occupate o casalinghe
Sommando le valutazioni dei dati relativi ai tempi di lavoro
Esso est si è stato tenuto un monte totale
Di tredici mila milioni di ore di lavori di cura non ripone Erato su questa cifra però si è fatto un intervento correttivo in quanto parte del lavoro di curare anche diretto alla donna stessa anche se è una donna vive sola deve svolgere una parte del lavoro di cura e quindi avete in cartellina i dati precisi e non vi annoio con numeri e calcoli la conclusione è che si ottengono novemila milioni di ore annue di lavoro prestato gratuitamente dalle donne
Pare Iyad duecentosettanta mila miliardi di lire annue
Si tratta di un lavoro fornito al nucleo familiare che va a favore dell'intera società che ci senza tali prestazioni gratuite
Dovrebbe far passare attraverso il mercato la soddisfazione di una serie di bisogni personali dei singoli individui
Ma esiste anche un altro elemento che riduce i redditi delle donne ed è la differenza di remunerazione sul mercato del lavoro
Le donne occupano i posti di lavoro meno retribuiti non compaiono o sono rarissime nelle alte cariche dello Stato
Come alla Corte del conti atto nella alla corte costituzionale al CSM ai vertici della Banca d'Italia degli istituti di credito
Perfino nella magistratura dove si sono fatti abbastanza tanti sono solo un terzo del totale
Si concentrano invece nei posti di lavoro sottopagati dell'istruzione media mentre sono in netta minoranza dell'università
Tornando alle indagini a un dato De Lillo è stato calcolata la differenza del diciotto per cento fra remunerazioni maschili e quelli femminili che la dico soccombere Celan
La differenza più favorevole riscontrata in Europa ed è quella danese in Italia i dati sono molto diversi comunque adottando questo dato eccezionalmente favorevole
E applicando la retribuzione media pro-capite ottenuta
Sulla Remondi e dai dati macroeconomici sulle remunerazioni e del lavoro dipendente si ottiene una differenza di remunerazione di cinquantacinque mila miliardi di lire
Sommando questa cifra quella valutata precedentemente di lavoro gratuito
Si ottiene l'importo di trecentoventisei mila miliardi di lire ettari IAS quasi trentacinque milioni di lire pro capite per ogni donna in età attiva cioè in altri termini ogni donna fra i quindici e i sessantacinque anni resta la società lavoro gratuito per circa trentacinque milioni di lire all'anno
Se si calcola il rapporto con il valore aggiunto si ottiene una percentuale del diciotto e otto per cento
In altri termini il lavoro femminile non retribuito e pari a circa un quinto del valore aggiunto nazionale
La domanda che sorge a questo punto è come sia stato possibile che le donne abbiano prestato prestino tanto lavoro ad una società che non riconosce minimamente il corrispettivo
Le ragioni risalgono all'origine della società politica pensatori politici e filosofi fino al diciassettesimo secolo hanno parlato sempre e solo di uomini le donne sono citate solo come oggetto di cui di tutela
Dal diciassettesimo secolo delle teorie politiche compare l'individuo chi è una stessa era sessuato e di genere neutro ma in realtà assolo attributi maschili le donne nascono nella soggezione sono relegate nella famiglia ancorché allargata attuando così la più netta divisione fra famiglia e politica fra pubblico e privato
La differenza sessuale si costruisce allora come differenza politica
Dopo il diciassettesimo secolo il contratto a risma classico che si fonda sull'affermazione allora rivoluzionaria che tutti gli individui sono uguali implica che all'origine del diritto politico vi sia un contratto
Ma sostiene che sulla base altrettanto naturale esista il dominio dell'uomo degli uomini sulle donne confondendo lo stato di natura con una costruzione intellettuale derivante dalla loro visione patriarcale del mondo
Secondo questa tesi il diritto paterno è naturale perché deriva dal potere procreativo del padre le donne invece non procreare no
E dà luogo a un sistema in cui le donne accettano la soggezione in cambio di protezione esattamente il rapporto che legava il servo al Signore
Lo schiavo al padrone
Il contratto sociale in stipulato fra individui maschi si basa su un contratto sessuale il che esclude le donne e lei caro nega loro qualsiasi soggettività all'interno della polis
Il pensiero contrattuali Istat è risorto in questi ultimi tempi nei confronti del pensiero neo contrattuali sta contemporaneo
Abbiamo molte Riserve perché è risorto parallelamente al neoliberismo arrogante che vogliamo combattere opponendo alla eguaglianza giuridico-formale del pensiero borghese
La rivendicazione di un'eguaglianza sostanziale ma crediamo che la lettura di genere editare neocon sorge sul Natale ne ho contro attualismo oggi esercitando alcune studiose sia interessante feconda
Ne emerge che il contratto sociale il contratto della politica che venga insieme gli individui maschi in una società solidale si fonda su un contratto sessuale implicito in cui alle donne imposta la prestazione di lavoro gratuito
Che rappresenta tuttavia un elemento di grande civiltà
Ci sembra che sia venuto il momento di fare chiarezza e di attribuirgli il giusto valore simbolico che questo lavoro uguale ma non solo quello simbolico sì oggi tutto si monetizza abbiamo cercato di abbozzare questa valutazione monetaria del tempo dedicato dalle donne al lavoro di cura anzitutto per far uscire dalla invisibilità cui da sempre condannato
Vogliamo portare in piena luce il contratto sessuale
E rivelare i condizionamenti per promuovere una rivoluzione culturale che ridistribuisce da diversamente il lavoro di cura fra i sessi e fra le diverse età fasi della vita di tutti uomini e donne
Inoltre si apre qui il grande problema della relazione con lo stato sociale ci rendiamo conto che nessuno ha ricette precostituite e che è necessario aprire un serio tavolo di confronto
Per elaborare ipotesi di regolamentazione del riconoscimento del lavoro di cura a qualsiasi titolo e in qualsiasi luogo venga erogato sia attraverso forme di benefici indiretti collettivi che che individuali
Un compito non facile su un terreno non tutto nuovo cui tutti siamo contenti chiamati a contribuire uomini e donne grazie per l'attenzione
Tre punto accompagnato generiche
E adesso la parola al compagno Daniele calorosi dove Carlo ecco venire Carosi
è un operaio della Nuovo Pignone Responsabile del partito dentro al Nuovo Pignone di Firenze
Ecco sì forse un po'di silenzio spighe lei cos'è il problema della Nuovo Pignone come ha detto già il compagno Capponi
Correvano opinione un problema classico al Nuovo Pignone di Firenze e di proprietà della General Electric in ogni ora
La Nuovo Pignone va benissimo da profitti molto alti
Che hanno già completamente
E pareggiato il costo dell'acquisto Stella genere elettrica
Ebbene improvvisamente la Nuovo Pignone decide di diminuire la forza lavoro di circa quattrocentocinquanta persone
E singolare e illuminante la motivazione ufficiale
Diminuiamo di quattrocentocinquanta persone i lavoratori a Firenze perché in questo modo
Il titolo genere elettrica hanno io Orca aumenta di valore ecco questo è un esempio classico di cos'è il capitalismo
La parola al compagno Carlo grazie
Beh
Io so che un po'per raccontarvi la storia di una fabbrica la mia sì cercherò di essere brevissimo
Di facile comprensione
Beh oggi tutto ruota intorno alle compatibilità di questa mondializzazione economica uno in cui tutti noi ci dobbiamo confrontare Scipione detto
Con le compatibilità che hanno anche nostri salari con il sistema economico generale
E quindi conseguentemente a questa anche nostri posti di lavoro
Ora le compatibilità economiche del sistema guidano purtroppo le scelte politiche dei governi e chi si schiera contro le scelte di un po'attività economica intesi come la liberalizzazione dei mercati è costretta a sbattere la porta e andarsene via successo alla fonte nel pochi giorni
Noi avevamo un'opportunità in questo Paese compagno Nesi ha partecipato alla nutrita assemblea di tre mila oltre tre mila lavoratore non quindi una Firenze avevamo la possibilità di bloccare un sistema in italiano che andava nella direzione in cui sta andando in questo momento costruire insieme una strategia industriale in un Paese che ha regalato al capitalismo d'oltreoceano
E anche ai grossi imperi economici finanziari mondiali
Diciamo sì il fiore all'occhiello dell'economia pubblica Massaro in opinione di Firenze il gruppo nel suo insieme faceva sì parte delle partecipazioni statali mo'non era sicuramente quello strumento che andava a ingrassare i cosiddetti scusatemi il termine boiardi di Stato
Ma era un'azienda che faceva utili e produceva e continua a produrre un qualcosa che è per il bene dell'intera collettività anche qui a Milano sapete
Il castello posto cucina quel gas lì arriva nelle case grazie alle macchine del Nuovo Pignone affatto per portarlo fino in Italia finalizzate bene dice va bene Caponi nella relazione compagno con è stato esaustivo
Le multinazionali si muove colui che insistono nel completo mentre all'opposto
Le multinazionali la General Electric che questa casa acquistato al Nuovo Pignone
E siccome ha in previsione che nel biennio prossimo ci sia un calo dei profitti del sette per cento si riduce il costo del personale non ho inteso come costo della manodopera come costi fissi per l'azienda di quattrocento unità punti la ricetta è semplice ma non è detto che un domani il profitto non ce l'abbiamo
Pensano che il sistema di globalizzazione non gli permetta di mantenere profitti alti per rispondere al azionisti e primi compagno Nesi diceva nella borsa di New York
E in questo gioco centrato il destino di quattrocento famiglie fiorentine questo è il paradosso
Ed è da qui che nasce la ristrutturazione
Badate è buffo ora vi farò ridere su come l'azienda affrontato noi tavole la trattativa il ministero del lavoro del martedì apre un altro incontro dice guardate io sono buona
Negli ATO quattrocento di cassa integrati però ne metto trecento perché cento rivolgo con la cessazione del ramo d'azienda famosi outsourcing in americano
Quindi si inizia e chi lavora nel settore si toglie la casacca dell'opinione si mette un'altra Sciacca con meno diritti e meno tutele però a il mantenimento del posto di lavoro
Sotto con una copertura inferiore del diritti
Gli altri trecento
Si discute sulla trattativa
Bene dovete sapere che il Comune di Firenze e le istituzioni locali hanno acquistato vicino al Pignone
Un'area dismessa
Per circa undici miliardi dove ci doveva avvenire il centro di formazione professionale
Per riqualificare quelle figure professionali che l'azienda ci dice oggi
Non sono più qualitativamente all'altezza di sostenere lo sviluppo tecnologico dell'azienda come se rimanere ignoranti fosse stata una colpa dei lavoratori e non dell'azienda che in questi anni non gli ha fatto formazione professionale
Badate gli ha comprato il plesso
E il pagamento dei corsi di formazione professionale sono a carico dell'istituzione degli enti centrali
Non gli è bastato che sta all'azienda tenuto forse non l'avete capito non vogliamo nemmeno riqualificati
Questi sono lavoratori di serie B che davano essere espulsi dal ciclo produttivo perché non rispondano alle caratteristiche dei lavoratori tipo in America
Guardate la General Electric non è CCD nell'anno si dice a Firenze ricevere letti che una delle prime cinque multinazionali del pianeta
E in America la General Electric che in dall'ottantotto al novantadue ha cancellato duecentocinquanta mila posti di lavoro questo è l'entità con cui si trova scontrare
Un mondo del lavoro e in particolar modo un'azienda come quella da cui provengo io che al concetto di rapporti sindacali
Che siano essi conflittuali siano essi anche a ribadire concertativi ma completamente diverso da quelli intendono loro
Maresciallo detto questi non solo gli collocabili
Da noi però ti facciamo una proposta e questo è il paradosso la novità che c'è che forse anche Dario non ho avuto l'opportunità di informato per tempo
Al ministero e lavora l'azienda ci ha detto guardate
Noi abbassiamo di sessantaquattro il numero delle richieste di cassa integrazione ne abbiamo duecentotrentasei ottantatré si mandano un pressione cinquanta formazione professionale per quattro messe lì non lo voto
Centotré in outplacement
Uno si domanda dice uno studiolo inglese così dello Lesmo è la ricollocazione l'azienda si fa carico di ritrovare nel tessuto economico imprenditoriale e sociale della provincia di Firenze centotré posti di lavoro
Ma lei non si è detto guardate ma è una proposta impossibile
Perché è impossibile perché
Anche un tessuto sano sostanzialmente ribelli
A differenza della disoccupazione c'è Meridione ha un tasso di disoccupazione la Provincia e Firenze sfiora va bene il nove per cento come è possibile che sia ricettivo per cento tre persone
La verità è che l'unico sistema di garanzie citando l'incentivo all'esodo per queste persone punto
E non è che ci dice guardate ve li ricordo e vi garantisco che abbiano il contratto a tempo indeterminato nelle stesse condizioni salariale di tutela no contratto a tempo
Determinato va bene quindi precario però mi metto a disposizione guardami dentarie delle ma è drammatica la bozza
Uno psicologo che l'aiutano il primo momento di approccio
Di approccio al cambiamento al cambiamento in atto il fatto di modo che stanno tranquilli bene questo è il modo di operare delle multinazionali non sono a livello economico
E quindi c'è ma le conseguenze loro operare a livello economico le ritroviamo tradotte nel sistema comportamentale delle normali relazioni sindacali industriale questo il punto
Io non ho mai rispondere a questo secondo me e arriva a concludere la risposta doveva avvenire attraverso ed è qui che secondo me ci giochiamo molto anche come partito che appoggia questo governo che ha siglato delle cose anche secondo me molto importante
Lo dobbiamo a vedere
Chiaro chiaro che senza una strategia industriale in questo Paese di Nuovo Pignone ce ne sarà uno ce ne sarà dura ce ne sono altre ce ne sarà cento oggi manca un assetto industriale in questo Paese che garantisca
Non solo i livelli occupazionali e la crescita occupazionale ma che garantiscono sviluppo industriale compatibile con le esigenze di un Paese
Che in realtà sta spendendo giù rampante della loro professionalità ma non dirò sono spendendo da un punto di vista
Compagni
Combinò solo spendendo da un punto di vista di aziende pubbliche qui non ci sono nemmeno più imprenditori italiani che investono le imprese italiane nel momento in cui l'imprenditore italiano si prova anche quello che più mi sta antipatico primo perché lei Presidente della FIAT secondo anche perché le presidente della Juve come sottoscritto veramente però lo stesso Agnelli che cerca di investire in Volvo
Il risultato l'abbiamo sotto gli occhi oggi non esiste più in questo Paese una classe imprenditoriale in grado di costruire concertando discutendo
Uno sviluppo competitivo questo è il punto
E allora guardate e chiudo veramente lo stesso lo ritroviamo sul contratto dei metalmeccanici come metalmeccanico sono anche interessava questo proprio tutti gli scusandosi sorge però il punto è ci dicono noi siamo su più competitivi se si abbassa i livelli di tutela e di sicurezza per lavoratori cancelliamo il contratto no cantato lo esibisce non si può cancellare ben Darkness flessibilità guardate che la stessa flessibilità che chiedono riuscita ed è l'esempio del Pignone la viene chiesta nello stesso modo quando il lavoratore dentro l'azienda
Perché oggi non mi si venga a dire che le aziende non hanno la flessibilità e quindi c'è la necessità di alzare il tetto dei quindici per la non applicazione della legge trecento guardate quello che esce io seguo anche altre aziende ovviamente nel territorio fiorentino le aziende sotto i quindici il licenziamento si conclude un dimessi di mensilità e c'è un'altra legge nella centootto bene quello non credo che sia il sistema di flessibilità per garantire uno sviluppo significa sì poco Steward continuare a costruire certezze di profitto sulle spalle di chi invece sta costruendo sì faticosamente un futuro di lavoratori dignitoso e questo lo stesso atteggiamento in Federmeccanica sta tenendo con nove
Che cosa significa aumentare di più la flessibilità come se non l'avessero guardate la flessibilità intesa anche l'apprendistato io sono contento di patto sociale da questo punto di vista senile punti ben precisi su quel cosa significa l'apprendistato ma fino ad oggi
E filati quel patto sociale non sarà approvato integralmente l'apprendistato è considerato uno strumento flessibile perché è un lavoratore apprendista dell'industria da un punto vista contributivo al datore di lavoro posta cinque mila lire la settimana quindi lei ha una forma di flessibilità come una forma di flessibilità le prestazioni straordinarie eccetera eccetera
Noi dobbiamo quindi e concludo veramente costruire
Una sta per aiutare a costruire una strategia industriale per questo Paese se accompagnato da strumenti dice pezza dell'aumento lo sviluppo occupazionale e secondo me la legge sulle trentacinque ore devo andare in questo senso vi ringrazio
Siamo il compagno Carosi la parola adesso e al compagno onorevole Alfredo Strambi membro della Commissione lavoro della Camera deputati
Mi raccomando i dieci minuti
Vitali quando fornite dalla direzione
Credo doveroso anche perché mi è stato esplicitamente richiesto
Informare sullo stato dell'arte e le difficoltà sulle due leggi di cui mi occupo anzi sono totalmente immerso e che rappresenta noi i punti più importanti e qualificanti apparve mio della nostra presenza
Nel governo e nella maggioranza sto parlando da leggere rappresentanze quella sulle trentacinque ore
Ecco però prima vorrei approfittare di un'occasione cioè come qui est per per riflettere o per intervenire su di un elemento che ritengo centrale
E che dico subito nel documento congressuale mi sembra insufficientemente
Esplicitato per meglio dire così come è scritto suscettibile di interpretazioni ambigue cioè quantomeno sto parlando
Dell'affermazione o della riaffermazione per essere più preciso che condivido
Della loro come momento fondante della nostra identità politica ora vedete il termine lavoro ormai si carica di significati e di interpretazioni di nodi teorici Complessi
Che appare il mio vanno sciolti
Rischiando se del caso rozzezza deve e semplificazioni ma non esiti esimente uscì
Dal compito
Allora da questo punto di vista credo chi che vada specificato e precisato
Che il suo oggetto sociale
E privilegiato del nostro agire politico
Il riferimento prioritario che ci di cui ci candidiamo a rappresentare interessi e bisogni è il lavoro salariato il lavoro subordinato
Il problema delle
Alleanze e quindi della costruzione di un blocco sociale alternativo
Problema centrale ed ineludibile
Ineludibile sul soprattutto se si vuol far politica deve essere cioè distinto e affrontato all'interno di questa opzione politica
Cioè di fondo le modifiche nella composizione stratificazione cioè di classe pur rilevanti secondo me non modificano la centralità cioè di questa scelta
E da questo punto di vista la questione del sindacato assume una un rilievo centrale
Mi sembra c'è tra l'altro che il documento congressuale in proposito si operi un una scelta del tutto condivisibile anche perché
Se ritengo che le nostre c'è difficoltà nel tempo breve siano evidenti meno pessimista
Cioè sull'esistenza di uno spazio politico di prospettiva sono il attivamente al nostro ruolo e funzione a tempi medi
Da questo punto di vista Sempre molto sommariamente insisto c'è rozzamente mi scuso per la contrazione
Dell'argomentare
Ritengo che per noi
Il PCT
Possa nascere a presentare una risposta c'è forte e positiva ai rischi uso questo termine di una doppia deriva cioè deriva di Rifondazione cioè comunista che ritengo ineluttabile
A ridursi a espressioni di interessi marginali non parlo solo dei centri sociali
Faccio un esempio per tutti
Io che mi occupo cioè di queste cose che ho frequentazioni anch'personali oggi non so se abbiate letto su Liberazione la piattaforma di Rifondazione c'è comunista
Suoi lavori socialmente utili
Dopo oscillazioni sono state assunte completamente cioè totalmente l'impostazione che è propria di R. di Bice Cobas Sin Cobas SLAI Cobas eccetera eccetera
Ma la cosa che più mi interessa è la deriva
Dei DS
Guardate qui non si tratta solo di abbandono di ogni orizzonte di trasformazione il superamento delle società capitalistica
E perfino di ogni riferimento alla storia del movimento operaio a me sembra questo il dato politico significativo che di essi oggi siano investiti da processi accelerati
Il non tanto Partito Democratico partito socialdemocratico ma che a me sembra sto
Sono consapevole cioè di semplificare ma che le che riporta inevitabilmente a diventare una sorta di interessi c'è DiVersi e talvolta c'è contrapposti
Traduco a diventare una sorta c'è di DC
Multati se pesce mutandis cioè nel senso che anche nella DC erano presenti forti interessi del mondo del lavoro cessare reato ma l'egemonia
Lascia rappresentate la direttrice di marcia dalla capacità di rappresentare gli interessi c'è capitalistici forti
Ne derivano due conseguenze
Quella che un tempo si chiamava la solitudine operaia
Ma oggi a me mi viene da dire che gli interessi
Del lavoro salariato sempre meno hanno una possibilità di un referente c'è politico il secondo che mi interessa c'è di più
La probabile non ospitiamo ammiri ma approvato probabile rotta di collisione obbligata mi verrebbe quasi c'è da dire con la CGIL
Per ragioni istituzionali la CGIL non può venir meno ad un proprio ruolo
Il che significa che questo spazio politico e non ci possiamo c'è candidare
A rappresentare questo sentimento del Monte Tabor questo settore perché noi fondamentale guardate i rapporti c'è frizione Ali fra Cofferati e D'Alema già esplosi nel congresso c'è PDS
Da noi sottovalutato che è stato un congresso vero apparendo mio e riemersi ciclicamente con l'ultima vicenda dei rapporti fra Cofferati e D'Alema sono segnali che possono cioè definire puntato c'è strutturale
Ed il presupposto e con questo chiudo questa partita al comuni mi rendo conto tanto sintetica cioè quanto impossibile da esplicitare cioè diversamente con laicità assoluta per noi di accelerare i processi della Costituzione de la sinistra
C'è sindacale per noi questa è la partita per quanto mi riguarda c'è decisiva se ciò qualche minuto non so quanto informativa tre aperto
La legge sulla rappresentanza e le e le
E trentacinque ore
Comincio dalla legge della rappresentanza perché per il resto me la cavo con tre parole
Eravamo voi in dirittura di arrivo il testo unificato in Commissione era stato cioè licenziato c'era stato l'avvio anzi la conclusione della discussione generale inaugura si è determinato e non entro cioè nel merito un accordo cioè di maggioranza sugli aggiustamenti emendamenti spinge dice ascritti
Avrebbe dovuto cioè cominciare la discussione per licenziarla in una settimana c'è massimo due in Aula la settimana passata
Improvvisamente si è bloccato tutto nella riunione del capo del capogruppo e per la calendarizzazione
La discussione e quindi il compimento della cioè della stessa è stata calendarizzata per il sei cioè di aprile
L'unico gruppo che al cioè tramite la compagna Kharrazi si è espresso contro l'evasione siamo stati noi
Tutti gli altri hanno obtorto collo o su sollecitazione accettato lattosio
Perché no io vedete la Confindustria che si era in qualche modo c'è rassegnata
A subire c'è questa legge
Approfittando delle difficoltà di quadro politico non non è senza conseguenze che si dalla maggioranza sia uscito c'è Rifondazione e e sia entrata c'è l'UDR
Ma presumibilmente piffero faccio delle illazioni mia impressione è che al tavolo delle trattative per il patto c'è Di Natale qualcosa sia stata c'è promessa la Confindustria
Tutto questo che si è saldato c'è poi ecco un oltre a rialzarsi la rialzare la testa di la Confindustria che Codere senza con resistenze storiche della CISL
Sopite ma mai scomparsi e soprattutto e questo è il fatto nuovo sono intervenute difficoltà oscure ma non troppo all'interno dei DS da destra e da sinistra
E beh lo slittamento al sei di aprile
Pone serissimi rischi su il fatto che la legge si possa fare perché poi questo che incrocia oltre con provvedimenti altrettanto c'è rilevanti
Con il referendum l'elezione del Presidente del della Repubblica le elezioni c'è regionale c'è il rischio c'è serissimo che slitti a dopo l'estate cioè non la faremo mai
Dico subito ho già avvertito il presidente e chi di dovere
E esula dalle mie possibilità cioè di incidenza
Che questa la legge ed è la rappresentanza
E quella delle trentacinque ore non sono due provvedimenti c'è qualsiasi sono i due provvedimenti su cui non ci giochiamo la nostra credibilità politica il tema del lavoro non è un tema
Ecco io no no non sono per formazione per storia quindi che fa no minacce che praticano la politiche
Dell'annuncio perno su questo però su tutte e due
Ecco io credo che se non otteniamo alla svelta di risultati e degli impegni perché prima di Pasqua questa legge quantomeno dalla dalla Camera si esce varata
Per quanto mi riguarda si pongono serissimi problemi di nostra presenza nella maggioranza e
E nel governo
Della Lombardia
Sono pregati di ritirare l'ingresso di notiziari con i documenti congressuali
Solo adesso al compagno Giampaolo Patta membro della segreteria nazionale della CGIL compaio fatta
Ringrazio molto per questo invito e ho apprezzato molto anche il tono ragionato della vostra discussione
E cercherò di dare dei pochi minuti di tempo un contributo continuando in questo senso
Come sapete dentro la CGIL noi ci battiamo contro la politica del patto sociale scelto dalla maggioranza dell'organizzazione
Non abbiamo ragioni ideologiche ma abbiamo da portare
Una
Un bilancio critico di questa prima esperienza noi non siamo assolutamente soddisfatti di questa prima esperienza i dati che già alcuni professori giuste lavano questa mattina
Nel solo no una testimonianza
Farò molto rapidamente
In questi primi anni di applicazione del Patto sociale dal novantatré al novantasette
I lavoratori italiani hanno dato un contributo enorme sia l'accumulazione dei profitti e delle ricchezze del padronato e del lavoro autonomo sia Risanamento dello Stato
I dati in nostro possesso pubblicati dall'Istat parlano molto chiaramente
Io lo spostamento verso il profitto di masse significative di miliardi tenete conto un dato nel mio novecentonovantadue profitti retribuzioni lorde
Avevano la stessa dimensione nel novantasette i profitti
Redditi da capitale autonomo superavano le retribuzioni di centotrenta mila miliardi queste la dimensione dello spostamento di ricchezza in quattro anni in questo Paese
Nello stesso periodo
L'IRPEF sui lavoratori dipendenti è aumentata del trenta per cento mentre le tassazioni indirette del venticinque per cento voi sapete
L'aumento dei profitti e quantizzabili intorno al trentatré per cento profitti lordi
Voi sapete che dei quattro anni
Di cui sto parlando l'inflazione è stata del quindici per cento quindici virgola sette per cento
Quindi come vedete abbia avuto un contributo verso Risanamento dallo Stato da una parte e verso una distribuzione ricchezza tre classi sociali impressionante da parte del mondo del lavoro
Nello stesso tempo non abbiamo avuto quei benefici e quei risultati che c'erano stati promessi dal patto sociale
E cioè non abbiamo avuto dal punto di vista occupazionale dal punto di vista della certezza della contrattazione risultati che Sergio Cofferati
Aveva letto motivava no quel patto sociale
Perché
Dal punto di vista degli investimenti se andiamo a vedere il rapporto Mediobanca su le aziende che fanno i quaranta per cento del fatturato di quelle sopra i venti
Abbiamo visto che nel novantasette hanno realizzato il massimo dei profitti degli ultimi dieci anni quattordici mila miliardi e hanno realizzato il minimo degli investimenti
Degli ultimi dieci anni perché sono scesi anche in valore assoluto e la cifra è paradossalmente è uguale
Quattordici mila miliardi di utili netti un calo degli investimenti ma l'assoluto di quattordici mila miliardi
Quindi vuol dire
Che è la riduzione del conflitto
I bassi salari e le basse retribuzioni non favoriscono gli investimenti e l'aumento degli investimenti perché il padronato in questa situazione evita persino di fare gli investimenti per risparmio del costo della forza lavoro
Queste Sonate impressionanti come sondati impressionanti fatto
Che anche dal punto di vista della contrattazione il patto sociale non ha garantito quelle regole certe che stavano alla base della sua stipula
E cioè c'era stato detto
Avendo definito le regole generali contratti poi sono mere e semplici applicazioni
Dell'accordo confederale
Il fatto che i metalmeccanici stiamoci operando dimostra che non è così
Che Confindustria non accetta vincoli ogni patto è un punto di partenza per nuove conquiste per quanto riguarda il padronato italiano no per il rispetto di una situazione convenuta
I metalmeccanici sono costretti a scioperare per recuperare quanto eroso dall'inflazione e guardate per riparare al lordo perché dai conti che emergono dall'Istat le retribuzioni nette dal novantatré al novantasette hanno perso cinque virgola sette punti di potere d'acquisto senza calcolare la perdita derivante dall'aumento della tassazione indiretta
Senza questo contributo ulteriore
Dal punto di vista occupazionale invece il bilancio è altrettanto negativo
Perché noi abbiamo avuto due punti in percentuale di riduzione dell'occupazione e la qualità dell'occupazione è stata modificata come avete sentito delle comunicazioni precedente
Cioè c'è la dilatazione notevole del lavoro atipico per lavoro a tempo parziale e del lavoro a tempo determinato
Guardate il nostro padronato guarda con molto interesse l'esperienza spagnola
Un compagnone Commissione sorella sto altro giorno e CGIL nazionale ci ha spiegato che un terzo
Dei lavoratori spagnoli un terzo però attori spagnoli è stagionale
Questo è il tipo di modello cui guardano con grande interesse il patron italiani professor Gallino diceva che se continuasse
Con questo turnover un'immissione di forza lavoro nuovo prevalentemente a contratto atipico nel giro di pochi anni noi potremmo avere addirittura la maggioranza diciamo che c'è l'orientamento dei contratti ad arrivare almeno al venticinque per cento della forza lavoro
Che abbia queste caratteristiche
Questo è un bilancio dopodiché discutiamo quindi non è vero
Che abbia ottenuto sull'occupazione non è ben non è vero che a tutto sugli investimenti e non è vero abbiamo tenuto sul salario nonostante queste cose invece affermi la maggioranza della CGIL
Di più la posizione economica complessiva di questo Paese dell'Italia non è più forte che nel novantatré relativamente agli altri Paesi addirittura le posizioni delle grandi imprese italiane sono più deboli rispetto a quelle novantatré
Alcune aziende sono scomparse dalle graduatorie importanti di queste aziende a livello mondiale
Di più
Il processo di privatizzazione in atto nel nostro Paese che tra i più spinti a livello europeo la Germania non a questi livelli di privatizzazione che registriamo in Italia
La metà delle privatizzazioni in Europa son state fatte quasi in Italia in termini valore generale
Di più le privatizzazioni si stanno di stanno diventando attraverso lo strumento dello spezzatino
Affronta tutte le ristrutturazioni dalle FS alle nell'aria alla Telecom eccetera
Un terreno di battaglia delle multinazionali verso Nerio Nesi che saprà sicuramente molto più di me però ho l'impressione che intorno a Telecom ci sia una battaglia tra multinazionali da una parte e dall'altra meno d'Europa
Portamento di risorse evidentemente il capitalismo italiano non è in grado di affrontare partite di queste dimensioni e del resto lastre statalizzazione in Italia non è ventate la sinistra inventate prima il fascismo e poi la Democrazia Cristiana perché prendevano atto ambedue che il capitalismo italiano era in grado per via privatistica di affrontare una presenza nazionale in settori che hanno notevoli investimenti notevoli spese queste era la scomparsa dello Stato rischia di marginalizzare la la presenza dell'Italia in settori fondamentali allora
Che conclusioni noi traiamo
Da questa stagione conclusioni dicevo negative
Siamo stati soddisfatti
Invece di quanto veniva avanti in Europa Maria particolar del centro d'Europa e cambiamenti che prospettava la Germania
In campo di politica economica di politica sociale abbiamo visto con molto interesse
Come tra i primi provvedimenti del governo tedesco sia stati un'altra
All'abbattimento delle prestazioni previdenziali ci sia stata una tensione fiscale non verso i vecchi ma verso i settori più poveri per aumentarla domanda anche in chiave il ciclo economico ci sia stato un interesse per l'occupazione o l'interesse per le politiche contrattuali a cominciare da quelle metalmeccanici come sapete hanno fatto richieste ben superiori a un'inflazione che in Germania intorno allo zero cinquanta per cento
Questo è un punto importante abbiamo visto bene un asse franco tedesco
Alternativo diciamo anche alle sinistre più liberiste più liberali liberaldemocratiche che esistono in Europa
Abbiamo invece guardato con sorpresa una posizione del governo italiano qual mente grazie anche la crisi causata da Fausto Bertinotti da Rifondazione Comunista in quel periodo
Che diventava più arretrato l'anello debole che non dello scenario europeo entrava in movimento
Un anello che si poneva più verso il centro che verso la sinistra un anello che vedeva in Italia la riproposizione delle vecchie politiche di quando avevo vinto i conservatori politiche liberiste politiche stavano alla base della prima fase di costruzione dell'Europa dell'euro
Noi dobbiamo rivotare questa situazione
La strada di aprire rapporti col centro dell'Europa dal punto di vista politico e sociale è una strada fondamentale che ha una credibilità anche tra i lavoratori
Vista anche la realizzazione concreta di alcuni e alcuni obiettivi dobbiamo insistere su questa strada anche se i segnali che vengono la Germania non sono rassicuranti
In questo senso
Pertanto non gli ho lanciato la parola d'ordine dei diritti minimi relatori europei e di una politica industriale per lo meno comuni a livello europeo perlomeno discussa perlomeno disegnata
Dire che viene perché perché il nostro Paese è il paese che abbia più alta flessibilità in Europa non è quello che ha le più basse per lavori a turni
Per qualche tale lavoro nero per presenza da lavoro autonomo siamo quelli più elastici e flessibili in Europa non siamo quelli
Meno più rigidi diciamo anche per condizioni salariali
Abbiamo tutto l'interesse a far sì che dopo la costruzione dell'Euro ci sia la costruzione dell'Europa dei lavoratori dei cittadini con diritti minimi
Maniera tale che vi chiamo il proseguimento di quella politica è stata dannosissima per i lavoratori di dumping fiscale sociale che ha caratterizzato gli ultimi dieci quindici anni del continente europeo
Per questo chiediamo una svolta al governo per questo noi riteniamo importante che perlomeno a questo ruolo di punta dal punto tra le forze sociali lo assuma la CGIL
Qualcuno scherzando dice l'ultimo partito socialdemocratico in Italia la CGIL vista la deriva dei DS cui anche strambi faceva riferimento precedentemente io non so se siamo così avanzati vedo la CGIL un po'più arretrata però paradossalmente io penso che la battaglia comunque CGIL perché almeno questi punti di vista vengano assunti vada assolutamente fatto
Va fatta e portata avanti noi siamo una piccola parte però io condivido molto lo slogan tornò da non la definizione che avete dato al vostro partito
Che la sinistra che unisce io penso ci sia molto bisogno
Di questo politica dopo tante divisioni soprattutto del fatto che anche le divisioni l'articolazione lavoratori mai debbano danneggiare gli interessi dei lavoratori mai possono essere causa di danneggiare quelli che rappresentiamo
In CGIL per quanto ci riguarda questa
Questo slogan questa definizione a sinistra che unisce noi cerchiamo di tradurla prospettando una sesta sindacale o un'area programmaticamente comunque alternativa a quella della maggioranza
Che i posti un'altra politica sociale un'altra politica per lavoro
Ho visto con molto in su questo punto una grande convergenza con il Pdci con le tesi congressuali con la discussione che avete in corso con i fatti che tutti i giorni vengono prodotti con rapporto che abbiamo quotidianamente mi pare una questione importante io penso che tu dalla sinistra finita questa fase elettorale questa fase di
Anche preferendo l'aria dovrà riaffrontare questo tema la sinistra appunto che si unisce come si unisce su quali basi noi pensiamo di dare un contributo in questo senso su basi programmatiche sociali cercando di unire e non dividere ulteriormente anche su questo su questo terreno
Alcune fonti importanti di programma comune di battaglia comune mi pare siano stati molto ben evidenziati rappresentanza
Gravissima la situazione alla camorra
Che si è registrata
Per non aggiungo niente a quanto detto strambi su questa questione le questioni dell'orario
E aggiungere un tema che non voglio sviluppare però tutta la sinistra è indietro e non possiamo lasciare questo tema la destra liberale o al centro indietro sulle politiche sui giovani e sui disoccupati
Qui anche qui c'è un'anomalia italiana dovendo spendiamo niente né per i giovani né per i disoccupati siamo l'unico Paese europeo
Né per quanto solo studenti né per quando fanno la casa del nel almeno gli altri Paesi spendono tre qua trentacinque per cento addirittura arrivano del prodotto interno lordo in Germania danno al settantacinque per cento dei disoccupati
Quindi su quattro milioni una bella cifra
Danno quasi una retribuzione su io non sono favorevole a retribuzioni
Sganciate da la possibilità di attivare lavori però queste un tema abbiamo discutere rien discutere e penso che sia uno dei temi qualificanti anche per la sinistra italiana
Ecco questo spicchio di costruire ancora ulteriori elementi di unità e di avanzare unitariamente io penso che possiamo continuare a cercare anche occasione di incontro e anche di costruzione di movimento e di iniziativa
Ricordo la loro grande manifestazione a Milano sulla riduzione d'orario
Che riempie piazza Duomo era fatta sia dalla minoranza CGIL dalle varie minoranze della CGIL ma era fatta anche da esponenti del mondo dei DS dai Verdi e da Rifondazione Comunista
Da tutti i militanti e forse condividevano un programma è stato un esempio importante dice io penso dobbiamo ritrovare ragioni per ritrovarci ancora anche in piazza e non solo diciamo le iniziative di confronto grazie
Adesso la parola è al compagno Salvatore Ventimiglia membro della segreteria dei lavoratori della CGIL di trasporti di Catania
E poi chiuderà i lavori della mattinata il compagno Claudio caro solitario
Poi a Ventimiglia
Sì ai dieci minuti
Meno considero un privilegio avere ricevuto l'invito a partecipare a questo poi importante appuntamento a poter dare un contributo al dibattito
Emerso anche dalla relazione introduttiva alla piena consapevolezza dello stato di gravi crisi e di grande confuso confusione in cui versa la politica coreana anche per questa ragione io credo che il Partito dei Comunisti Italiani voglio diventare un punto di riferimento di massa con un forte radicamento nella società
Per la cui evoluzione intende essere protagonista i comunisti sanno chi sono laddove vanno e vengono restano opportunamente lavorando per il loro futuro un futuro basato sulle idealità che si traducono in atti concreti e oggettivamente realistici
E molto appropriata perciò la definizione di partito di governo e di rotta cercavo Benedetti sua rinascita di qualche settimana fa polizza posteriormente partito chi governa e che lotta per i tutta evidenza che la sfida è ambiziosa e per questa ragione va affrontata con grande realismo e nella consapevolezza che bisogna fare di tutto affinché nella società italiana si consolidi
Qua concezione del centrosinistra oggi auspichiamo tutti una sinistra unita domani rappresentino anche però alcune aree moderate un riferimento certo per la salvaguardia dei diritti
E della democrazia
E per questa ragione che Bobo politicamente necessario produrre ogni sforzo per trovare le ragioni della sinistra e cioè della sua vita bene ha fatto perciò il Presidente del partito in una recente occasione occorre l'esigenza di un confronto a sinistra perché si possa delineare una nuova strategia
Riformista ed ha anche ragione quando si ritiene Ensoli sfatto relativamente alla grande questione del lavoro per la quale si può e si deve fare di più ma ciò vale anche per la scuola i diritti la giustizia fiscale per non parlare poi soste
Io gli appare debole per la verità alla vertenza dei dei metalmeccanici
Se si vuole costruire una società moderna civile democratica bisogna stare dentro la società e dentro i meccanismi che ne regolano la vita
E non fuori diversamente ci si auto destinare dalla marginalizzazione se non addirittura l'auto esclusione condivido perciò pienamente quel passaggio di contenuto nel documento precongressuale nel quale si sostiene di comunisti debbono ragionare sulla realtà quale essa è non su come piacerebbe Moro che fosse
E quindi se si vuole con riconquistare un ruolo da protagonista devo lavasse nella politica
Se si vogliono ancora a salvaguardare gli ingressi diritti dei lavoratori e dei più deboli bisogna ovviamente contrapporsi alla destra e ciò al momento
Può avvenire soltanto dall'interno di una coalizione di centrosinistra nella quale si può e si deve operare senza alcuna subalternità e forti della propria autonomia ideale
Culturale politica ed organizzativa
Ed è proprio ciò che appare nel luogo dove stanno svolgendo nella compagine di governo i due ministri di e di tre sei sottosegretari comunisti
Del loro ruolo e di quello del partito dei Comunisti variare della loro capacità di tradurre in atti concreti le proprie finalità ci siamo potuti rendere conto
Anche conducendo una dura vertenza Catania
Quella del popolo dei cancelli di Sigonella un movimento di donne e di uomini in gran parte scritte alla Filt CGIL
Una vertenza contro un corso un consorzio italo-americano
Attuale gestore dei servizi a terra dell'aeroporto di Sigonella chi era ha derubato questo movimento e i lavoratori qualcosa come dodici quattordici posti di lavoro del quaranta per cento del salario
E di tutti i diritti grazie ad un accordo che noi definiamo della vergogna firmato due anni fa al ministero del lavoro da CISL UIL e UGL di categoria
Una volta dura che iniziata nel giugno del novantasette
Egli praticamente prosegue con il ricorso allo sciopero ad oggi circa tre mila ore
In quasi due anni di questa gestione è apparso è successo di tutto persino l'inverosimile a partire da un fatto di questo consorzio si è aggiudicato l'appalto con un ribasso del quaranta per cento rispetto alla al corrispettivo erogato precedentemente alla Commissione alla all'altro gestore
Ma questa è solo una delle irregolarità delle violazioni delle illegalità che abbiamo denunciato abbiamo denunciato anche alla Commissione nazionale antimafia
Ancora però registriamo soltanto il paradosso è che a essere indagati sono soltanto quattordici tra i lavoratori in lotta per difendere i loro i loro diritti
Recentemente questo consorzio oppure operato un licenziamento di massa
Alice al licenziato trentaquattro lavoratori
Con una scusa assolutamente pretestuose che non siano sottoposti a visita medica ai sensi della sei due sei la verità è un'altra che noi avevamo posto il problema della sei due sei avevamo chiesto alle procure della Repubblica di Catania e Siracusa di intervenire
Perché non era assolutamente applicata
Inutile dire sia un momento dei licenziamenti è scattata la mobilitazione con il presidio ai cancelli io voglio ringraziare il fondo il comitato promotore dei Comunisti italiani che hanno fatto arrivare subito un comunicato di solidarietà
In questa vicenda abbiamo registrato un ruolo molto discutibile del prefetto di Catania che pensava di fare un accordo con la CISL e la UIL che non avevano alcuna titolarità trattare la vicenda
In quanto non erano rappresentative non erano colpite dai licenziamenti ma anche e soprattutto perché non avevano attivato alcuna forma di lotta se non quella nei confronti dei lavoratori scioperanti organizzavo nel cui miraggio il più vergognoso dei cui miraggi
Lo stesso prefetto al pari del suo predecessore di due anni fa ha colto la vide richiesta di CISL e UIL la ancora una volta come il nove giugno del novantasette
Quando sessantadue lavoratori vennero tradotti a forza nelle caserme di polizia solo perché manifestavano pacificamente a tutela dei loro diritti
E per fare scortare i loro associati alla base da un ingente spiegamento delle forze dell'ordine
Quindi un ruolo è accettabile di CISL e UIL la Catania che purtroppo rappresenta un sindacato virtuale spuntavano dei lavori al autentici del sindacalismo confederale del sindacalismo in genere comunque e dai lavoratori eccessivamente burocratizzato
Nei fatti è avvenuto uno scontro tra il sindacato virtuale e quello reale per l'appunto il movimento delle donne e degli uomini che lavorano in quella base che ancora una volta ha vinto è avvenuto grazie alla mobilitazione ma anche grazie all'autorevole contributo di autorevoli compagni con importanti incarichi di governo come il compagno Claudio Caron
Che ha prodotto in nome e per conto del ministero del lavoro il documento che ci ha permesso di conseguire il più importante dei risultati il ritiro dei licenziamenti
Gli siamo grati per il suo impegno per la sua intelligenza politica per la grande capacità di a nel tradurla in atti concreti
Alla positiva conclusione di questo aspetto della vertenza anche contribuito in modo decisivo un compagno Eddie
Chiamato a ricoprire importanti incarichi di governo ha voluto compiere tra i primi dei suoi atti quello di mantenere la promessa e recarsi ai cancelli di Sigonella il Sottosegretario di Stato di oggi non vedo la difesa del compagno Paolo Guerrini che il popolo dei cancelli ama per il suo impegno la sua saggezza e la sua lungimiranza politica
Ecco questo è un esempio della concretizzazione e mi avvio a concludere delle idealità ma anche la conferma che i leaders autentici di un movimento non sono come le montagne che non si incontrano mai
Ma si incontrano sempre quando un popolo ha bisogno di loro io credo che qui in questa vicenda
Emergano con forza le ragioni dell'essere di sinistra
Dobbiamo rivendicare con forza l'identità e di ruolo di chi sceglie di interpretare difendere gli interessi delle classi che stanno peggio
O dobbiamo fare imitando le altre forze della sinistra rimette Aidid evitare il loro ruolo di essere a sinistra
Questo passaggio può essere decisivo per far costruire continuare la costruzione di una sinistra progettuale e programmatica autenticamente rinnova Trichet anche nella prospettiva europea veramente unita e grande tanto grande quanto abbiamo sempre sognato
Lavori della mattinata vengono adesso concluso il compagno Claudio Caron sottosegretario al ministero del lavoro
Credo che una prima grande questione
Che sta a pieno titolo nel tipo di discussione che stiamo facendo è necessità di approfondimento che reciprocamente serviamo di
Sviscerare
Questione che riguarda appunto le diverse forme di lavoro
Come dire l'affermarsi
Di forme di lavoro sempre più precarie
Sempre
Meno garantite complessivamente tutelate e garantite
Io aggiungo a questo il fatto che occorre avere piena lucidità
Su una questione di fondo
Io credo che sia ancora possibile ragionare di sviluppo di Gwen fa
Sì è ancora possibile ragionare di ampliamento di più i diritti
Sì è ancora possibile ragionare di ampliamento di tutele
Solo nella misura in cui in questo Paese con il coraggio preso due mani si affronta la grande questione dal lavoro nero ed all'evasione fiscale
Che ha assunto livelli di importanza fondamentali
E che Altin menzioni tali da rendere necessaria una grande operazione di chiarezza su queste questioni
Se vogliamo avere dei punti di riferimento possiamo usare le statistiche
Nazionale diffuse dalle quali si capisce sostanzialmente che un terzo di quanto viene o dovrebbe essere fatturato è prodotto in questo Paese non compare nessun libro contabile
Ma se si va più nel dettaglio si trovavano degli esempi molto chiari su cosa significano fenomeni di questo tipo nella realtà che stiamo vivendo abbia dato l'occasione di regolarizzare la propria attività come dire esibendo un contratto agli immigrati presenti in questa fase in questo Paese
Le cifre stimava una presenza di trenta quaranta cinquanta mila immigrati
Le iscrizioni con presentazione di forme di contratto Allo superato alla fine le duecento mila unità Secondo dato abbiamo previsto una iscrizione nei lavori per i lavori atipici di quaranta
Cinquanta mila unità
Ipotizzando l'iscrizione descrizione del primo anno di gestione
Siamo arrivati a centoquaranta centocinquanta mila iscrizioni ma quello che non si riesce a sufficienza che di questo centoquaranta centocinquanta mila iscrizioni oltre il quaranta per cento sono pensionati
Pensionati in questo Paese
Come dire
Potremmo aggiungere altri dati e un dato di inchiesta
Sulla presenza del precariato nella media e nella grande azienda un dato di inchiesta sulle nuove forme di appalto subappalto in tutta l'edilizia credo tutti sappiano che siamo alla alla quinta generazione di appalti prima di procedere a fare
Un lavoro di piccola entità in un quartiere e quant'altro quindi io credo che su questi temi occorra
Avere dal punto di vista elaborazione della proposta
Un cambio fondamentale di strategia e affrontarli come punto di investimento per la politica del bilancio dello Stato e farlo diventare il punto che deve normare in modo diverso la vita complessiva le risorse
Complessive di questo Paese
Si può fare io credo di sì con molti problemi con molti limiti con tante questioni sulle quali
Come dire approfondire punti di ragionamento ipotizzando diverse strumentazioni ma credo si possa anzi credo sia necessario farlo anzi credo che sia la condizione per poter avrei avrei un'idea di sviluppo di Guelfa e delle condizioni complessive dei lavoratori
In questo Paese
Seconda grande questione è il pacchetto di provvedimenti sulla questione del lavoro su cui si sta come dire producendo uno sforzo vorrei anche far notare tutti i compagni che
Le scadenze di lavoro che abbiamo si portano come dire in questo periodo cominciata a costruire dei primi
Elementi di bilancio dei primi elementi di passaggio qualche primo elemento di riflessione
Voglio anche far notare che sono quattro mesi che partecipiamo ad un governo dal paese voglio dire
Vanno prese tutte le cose con il loro punto di assestamento ordinario e normale purtuttavia mi pare di poter dire in questa sede che il pacchetto
Di
Grandi questioni sulle quali si sta lavorando sta cominciando da vere
Un filone d'iniziativa logico comprensibile finanziaria patto sociale piano nazionale per il lavoro nuovo DPEF
Solo
Punti di rapporto con le scelte fondamentali dalla politica che costituiscono un asse di lettura possibile di una nostra iniziativa che diventi più forte più radicata più capace di incidere complessivamente
Sulla questione legge sulla rappresentanza e trentacinque ore io condivido completamente l'impostazione e il taglio che ha voluto dare strambi a questa questione io sono convinto che
La legge sulla rappresentanza e la legge sulla riduzione dell'orario di lavoro sono i passaggi sui quali verrà giudicata questa nostra esperienza di partecipazione al governo del paese
Dai lavoratori di questo Paese dagli elettori della sinistra
Dai compagni dei cittadini da coloro che oggi ci aiutano in qualche modo a rimettere in piedi un'esperienza di Partito comunista in questo Paese
Capace di essere unitario a sinistra di partecipare a al progetto politico che impedisce alle destre di governare questo Paese e nel contempo di portare avanti concretamente le grandi questioni che interessano
Il mondo del lavoro qui solo come dove e su questo va prodotta un'accelerazione
Un conflitto un contenzioso ma prodotto come dire uno scatto
Che intanto segnali il partito come assolutamente convinto di più di seguire queste ipotesi politica e dall'altra gli dia la possibilità di portare a casa nei tempi più brevi possibili
La legge sulla rappresentanza e aprire un dibattito ovvero sulla riduzione dell'orario di lavoro
Ma si muovono accanto a questi temi molte altre questioni di uguale grande importanza
Chi gira per il paese in questi giorni si accorge
Che la bellezza di centoventi centoquaranta mila lavoratori
Chiedono la conclusione
O comunque la possibilità di capire esattamente come si conclude l'esperienza dei lavori socialmente utili
Si trova questo problema
Questa questa questione si trova in tutte le province in tutti i Comuni
Con dimensioni modalità diverse ma con un grande livello di
Importanza dal punto di vista della capacità di dimostrare
Che cosa sia in testa di fare da questo punto di vista
Io su questo trovo che le posizioni di coloro che dovrebbero teoricamente rappresentare
Il movimentismo e la capacità di lotta radicale sono stranamente
Posizioni neanche massimaliste posizione deteriore
Io credo che noi qui dobbiamo avere un'idea assolutamente chiaro
Da un certo punto di vista nessun lavoratore impegnato nei progetti socialmente utili deve essere lasciato a se stesso
Dall'altro punto di vista bisogna avere la capacità e il coraggio
Di sostenere un giudizio politico sui lavori socialmente utili
E deve essere chiaro
Per quello che mi riguarda i lavori socialmente utili sono una forma di lavoro assolutamente precario e mezzo in nero che va superata
Per essere sostituita
Per essere sostituita dalla trasformazione
Di queste attività il lavoro normale
Quando sedesse normale bisogna avere coraggio politico e delle cose fino in fondo
Non è normale il lavoro sotto lo Stato e basta e normale lavoro sotto lo Stato in una qualsiasi attività aziendale in forma di cooperazione ha un lavoro normale
E bisogna lavorare per trasformare questa grande sacca di lavoro precario e mezzo invero il lavoro normale e magari ricostruendo un'idea di politica economica che mentre si trasforma il lavoro normale è capace di suggerire di interi persi dal territorio di questo Paese
Come dire argomenti economici finalità economiche per costituire nuovi settori di sviluppo economico io continuo a pensare che dalle questioni come dire dal turismo alle questioni dall'agricoltura alle questioni dell'ambiente alla di alle queste dalla difesa territoriale vi è grande spazio per riconvertire il lavoro
Vero il lavoro ovvero un sacco di attività e in particolare
L'uso di altri sud o di altri strumenti a questo fine
Deve costituire la possibilità di sviluppare un grande settore economico innovativo di livello nazionale e che sia innovativo in particolare nelle regioni del Sud
Credo che su queste questioni noi possiamo caratterizzare lo storia politica io non ho nessun problema a sostenere queste posizioni anche
Nel Lazio e a Roma con la manifestazione giusta dei lavori socialmente utili sotto
Il punto dove si sta discutendo perché una manifestazione che chiede di poter lavorare ma anche con chiarezza di argomentazioni
Non si può pensare a risolvere un problema di questa natura di queste entità di queste dimensioni
Sposando demagogicamente delle idee
Che tutti sanno non potranno essere mai realizzate compiutamente però nel contempo servono a costituire punti di polemica politica che sono assolutamente smontabili perché partono da un giudizio politico di fondo
Forme di lavoro precario lavoro nero se si possono superare si devono superare è il compito del governo
Il coltello regioni proprio dagli enti locali nel caso degli LSU trasformarli dalle più costituire forme societarie costituire un lavoro normale e poi lo Stato faccia la propria
Come dire funzione e vada avanti
Ci sono dentro questo meccanismo dei punti di ragionamento che fanno incontrare i compagni i lavoratori dei lavori socialmente utili in modo serio quando mi si dice Lips fa l'assunzione di lavoratori che operano già lì
E vuole comunque fare il concorso vuole comunque avere i paletti eccetera c'è da aver vediamo cosa si può fare per rimuovere determinate situazioni e favorire un accesso ma come dire
L'idea generale su cui muoversi deve essere un'idea forte se un'idea che si permette di parlare un linguaggio vero
Ma ancora passaggi fondamentali il piano nazionale per il lavoro
Ci sono due modi di costruirlo intanto devo dire nella storia della repubblica di questo Paese
Poteva ragionare su un piano nazionale per l'occupazione
Da consegnare in sede europea
E come dire da costruire dovrebbe essere per la sinistra e per uno in particolare una grande occasione di costruzione per il sindacato una grande occasione di costruzione di un progetto politico complessivo
E solo si dice solo Dio sa nozze
Tutti sappiamo che come dire se n'è un grande bisogno cioè c'è un gran bisogno
Di rimettere i temi della politica industriale ed è il Progetto economico ed occupazionale di questo Paese al centro di una grande discussione popolare
Come dire io ricordo soltanto l'esperienza del sindacato di Di Vittorio che ha avuto il coraggio di pigliare in mano una partita come quello dalla costruzione del piano nazionale per per il lavoro e proporla come grande argomento di discussione per tutti i lavoratori sarebbe molto utile da questo sarebbe molto utile da questo punto di vista noi rassegnarsi all'idea di una gestione ordinaria
Di queste questioni invece rialzare e avere la capacità di chiedere a tutti di rialzare il tiro da questo punto di vista ma vado rapidamente a Stresa ci sono dentro la nostra attività anche altri passaggi
Che io reputo molto importanti se non altro per dare un segnale politico di forza e di nuova capacità di ragionare attorno ai temi della condizione dei lavoratori
Però questione che di viene in mente è quella dalla decretazione sui lavori usuranti
Il decreto è ormai pronto
Si va alla decretazione per categorie di lavoratori particolarmente disagiati si danno dei termini alla contrattazione complessiva generale ma soprattutto si stabilisce un fatto
Che tutti quelli che hanno studiato e hanno prodotto un risultato dal novantadue data di entrata
Effettiva dalla legge ad oggi beh con questo governo dopo quattro mesi di prudenza di comunisti si può arrivare al primo decreto e almeno settanta ottanta novanta mila lavoratori sul piano nazionale
Che certo sono i minatori son quelli lì quelli che stanno peggio possono cominciare a godere di un diritto che aspettano l'esito di questo di questo Stato dal novantadue e perché mai nessuno gli ha messo in disponibilità
Ma ci sono anche tante altre questioni ad esempio si completa la decretazione dalla sei due sei
Da tutti i punti di vista primo provvedimento la predisposizione del decreto che limita l'attività dal lavoro interinale nei luoghi di particolare pericolosità
Sarà poco ma rispetto a che massimalisti Ca'mente ha fatto l'accordo in cui era previsto lavoro interinale
Limitare il lavoro interinale è un bel è un bel segnale e se ha riferito alle attività particolarmente pericolose è proprio un bel segnale
E si possono essere
Altri punti di discussione molto importante io sono molto contento d'aver ottenuto nella commissione di cui fa parte stampi da parte di tutta la maggioranza
Come dire il via a predisporre
Un decreto che è molto particolare perché di questo decreto non se la ricorda nessuno ma pure è stato un passaggio per quelli che stavano in Rifondazione ma per il movimento però in generale molto importante nella fase di conclusione
Dalla vicenda
Del del delta del primo scontro con il Governo e si riferisce in particolare alla possibilità
Di mantenere la disponibilità dei trentacinque anni per i lavoratori che hanno lavori ripetitivi e pesanti e per i lavoratori equivalenti
La commissione
Mi ha dato da disponibilità a sostenere da questo punto di vista una proposta di decreto magari non arriverà da nessuna parte non voglio
Ma possiamo riproporre una questione e possiamo ricopre riproporla sulla base di una legge che ha concluso un accordo che aveva visto la posizione dei comunisti
Come dire capace di esprimere un livello di difesa dei trentacinque anni
E ancora abbiamo posto il problema dalla fiducia e dell'urgenza scegliendo il testo unico di Smuraglia come livello di avanzamento rispetto alla sei due sei cioè Rispetto a tutto qua e là ambiente che diceva sei due sei piena di burocrazia non si può gestire non si può dire abbia detto no va bene la sei due sei anzi ci va bene il testo Smuraglia ed ancora come dire più ampiezza i meccanismi di tutela per i lavoratori nei luoghi di lavoro e ricostruisce un filone di ragionamento
Sulla sicurezza negli ambienti di lavoro e guardate non solo poniamo il problema dell'urgenza dell'attività delle commissioni e diventa una delle questioni sulle quali
Si qualifica l'attività
Dal Governo insomma come dire
Stiamo cercando di portare il nostro piccolo onesti serio contributo in una dinamica che è una dinamica pesante da sopportare
Pesa
Perché questo governo è fatto da forze
Impostazione di idee completamente diverse
Perché oggi più piccolo punto di discussione deve essere assoggettato a verifiche tecniche e politiche di discussione di sopportazione della discussione infinite e pur tuttavia come dire mi sento di dire che su questo pacco di questioni che riguarda le condizioni del lavoro è possibile portare a casa qualche risultato interessante per i lavoratori di questo Paese e arrivo all'ultima questione
Che brevemente accenno solo
Cioè in campo un'iniziativa molto forte in tutto il Paese legata alla questione lavoro e sviluppo
Sulla quale io sento le opinioni più diffuse diverse in tutto il partito e sulle quali c'è proprio necessità anche di a vere elementi di approfondimento e di chiarezza nell'impostazione nell'impostazione
Faccio degli esempi cosa pensiamo noi dei patti territoriali
Non dei patti d'area su cui io ho le idee abbastanza chiare potrei espone mi sembra lo strumento peggiore che oggi ci sia in circolazione cioè patti territoriali o un'altra valutazione politica vorrei capire perché su questo si è attivata l'amministrazione pubblica di tutta Italia
Esistono Progetti in tutto il Paese in tutte le regioni che mettono insieme capacità di investimento e anche di relativa innovazione per svariati migliaia di miliardi
Potrebbe come dire costituire un punto di vista una guida su questo processo
Ci sono passaggi di altro tipo i contratti per l'emersione
Cioè Pizzi contratti pieno di completano il premio a quelli sempre evaso ma siamo lì
Forse dovrebbero avere un'impostazione un po'diverso io sono per tentare anche operazioni di sanatoria
Ma non dimentico mai che quelli che si sono comportati correttamente che ha fatto il loro dovere che hanno costituito possibilità di lavoro regolare vorrebbero almeno che qualcuno gli dicesse che han fatto bene e quindi anche una rivisitazione di tutta l'attività in senso premiale della legislazione che sia andata costituendo dovrebbe esser rivisitata su parametri che sono appunto occupazione al rispetto delle regole
Mi pare che da questo punto di vista si possano fare dei salti importanti anche legandoli strettamente alle esigenze concrete dei lavoratori ad esempio far partire dentro lo sportello unico di impresa struttura che andranno a fare tutte le amministrazioni pubbliche far partire la presenza del lei lei immediata immediata
Che come dire cominci a fornire sul piano della prevenzione ed è la riorientamento degli investimenti delle imprese in funzione della sicurezza
Meccanismi premiali dignitosi e forti ed è una pratica percorribile mi sembra uno delle impostazioni così che può segnare il contraltare come dire a un problema generale che è quello appunto di ripristinare meccanismi di sicurezza e quant'altro così come sull'emersione la come dire parziale dette contribuzione organizziamo se la cerchiamo di verificarle di costruire un'idea per organizzarlo un po'meglio per farla agire davvero al fine occupazionale e contempo premiare chi ha lavorato con un certo criterio poi possiamo anche decidere che come dire
E sentiamo il periodo per aiutare l'emersione questi sono un po'i meccanismi sui quali io non farei un salto come se non esistessero su queste cose si ragiona in tutto il Paese su queste cose si ragiona in tutti i punti di lavoro su queste cose
Ragionano tutti gli enti locali d'Italia occorrerebbe da questo punto di vista fornirli strumenti interpretativi e anche idee innovative che possano aiutare
Questi progetti allegarsi al piano nazionale per l'occupazione e diventare magari qualche punto di riorganizzazione di un sistema economico che appunto come è stato detto non continui a spendere il meglio che c'è e soprattutto non continui ad assorbirlo ad interessi che non sono i nostri
Siamo scompaiono allora i lavori vengono sospesi saranno ripresi alle ore due e mezzo precipizio fra un'ora e cinque precisi
No no no no Roma è più precisa di Milano
Non parliamo poi di Torino
Va bene allora compagni vogliamo sedersi vogliamo smettere di fare lei Crooke
Ho poi vorrei pregarvi di una cosa c'erano sia una cosa in tutte le assemblee in tutte le parti del mondo non si può fare
Voltare le spalle all'oratore io vedo ogni tanto che si alzano spesa parlare volta le spalle ti pare è un'offesa
Chiaro allora
A comprarla parola la compagna Federica Cattaneo dovendo bene
Delegata della Sonni
Il sistema produttivo italiane di fronte a un bivio l'integrazione europea è ormai irreversibile ci pone di fronte alla Scelta
Se il sistema italiano si integrerà nell'Europa centrale o in quella periferica finora l'italiana si è collocata nella divisione internazionale del lavoro
Con un modello di sviluppo basato prevalentemente su tecnologie mature su produzioni a basso valore aggiunto con una logica padronale e poco lungimirante è un po'straccione a conseguentemente il padronato italiano ed i governi che si sono succeduti non hanno promosso strategie industriali agli investito poco in ricerca e sviluppo hanno cercato la competitività sulle svalutazioni che ormai non sono più proponibili
E sui bassi salari
E su questo la Confindustria con ancora maggiore determinazione ne sono un esempio i rinnovi contrattuali in atto in particolare quello dei metalmeccanici
Quindi i padroni hanno favorito lo sviluppo del precariato e la destrutturazione dei diritti e della contrattazione
Noi invece sosteniamo la necessità di un nuovo modello di sviluppo e dobbiamo essere capaci di elaborare una linea e una pratica o conseguente
Sia nell'azione di governo che nelle lotte nel sindacato nei movimenti
Parlare di modello di sviluppo significa coglierne tutte le coerenze
Nuovo modello di sviluppo per noi significa politiche industriali a partire da essa Toni strategici come le telecomunicazioni vedi il caso tele comuni venti
Significa qualità dei servizi e dei prodotti cioè Investimenti e ricerca e sviluppo
Che per noi significa anche qualità della forza lavoro cioè sostegno e riqualificazione della scuola pubblica migliore istruzione
E formazione professionale maggiore professionalità ma anche aumenti salariali
E significa anche qualità delle condizioni di lavoro
Cioè la lotta contro al precariato e alla flessibilità selvaggia la prevenzione degli infortuni sul lavoro e la tutela dell'ambiente
Coerente con la nostra proposta di nuovo modello di sviluppo e anche la difesa del contratto nazionale contro le ipotesi di territorializzazione
Della contrattazione contro l'espansione delle aree speciali reparti territoriali che nascono dall'idea liberista che per ridurre la disoccupazione bisogna peggiorare i diritti i salari e condizioni di lavoro
Infine la difesa dei diritti sindacali e la necessità di una buona legge de sulla rappresentanza non hanno solo un valore in sé
Ma sono coerenti con la nostra proposta più generale perché solo attraverso lo sviluppo del controllo dei lavoratori organizzati sull'organizzazione del lavoro e sui processi produttivi dis e distributivi è possibile fare quanto appena detto
Milano
A Milano la storica mancanza
Di politiche di settore particolarmente evidente
Nel caso Italtel
La conseguenza e che l'Eurispes bruttura azioni e le riorganizzazioni sono senza Progetto e si corre il rischio di affare come è già stato detto uno spezzatino delle società manifatturiere controllate la Finsiel Sirti Italtel per poi venderle
Distruggendo così un inestimabile patrimonio occupazionale tecnologico e di ricerca
Un patrimonio capace di collocare il sistema produttivo sulla frontiera della ricerca e dello sviluppo con alti tassi d'innovazione
Indispensabili per il sistema Italia
Pelle come Siemens hanno imposto all'Italtel un piano di riorganizzazione distruttivo peso sonora dismettere le attività dita delle e mettendo a rischio il posto di cinque mila lavoratori
Le telecomunicazioni in Italia non possono avere un futuro se fossero realizzate le ipotesi sino ad ora avanzate da Siemens con le ristrutturazioni le chiusure e da Tele comma
D'altra parte da parte delle forze sociali in particolare i sindacati
Occorre una forte iniziativa tesa apporre sul tavolo del governo alla necessità di sviluppare un programma è un progetto capace di posizionare le tele con le comunque le tele comuni
Scusate le telecomunicazioni nazionali almeno a livello europeo
Purtroppo il caso italiani non è isolato il comune persegue con logica liberista
Privatizzazioni per di più sostanzialmente senza Progetto
E per questo motivo che abbiamo contrastato e stiamo contrastando le privatizzazione
Dalla M all'Ansa e attenzione non è finita qui
Dovremmo sviluppare un'approfondita analisi delle condizioni del mercato di del lavoro nell'aria milanese
Per sintesi faccio solo una battuta
Polverizzazione delle attività produttive e commerciali
Al punto che le grandi aziende sono quasi rappresentati per ora dal pubblico impiego
Per Milano non è più rimandabile una riflessione sul pubblico impiego
Certamente lo stato della disoccupazione a Milano non è drammatico come al Sud ma ci sono enormi problemi
Per alcune figure professionali e fasce d'Este di età ad esempio lavori lavoratrice anziani e poco qualificate
E soprattutto problemi eletti legati all'enorme diffusione del precariato in particolare per i giovani
Infatti i posti di lavoro stabili vengono sostituiti con assunzioni precarie che ormai mi sembra sia già stato detto sono più del sessanta per cento si riduce la cassa integrazione
Ma aumenta l'utilizzo della mobilità
Ma niente con la nostra linea di un nuovo modello di sviluppo PC collochi nell'Europa centrale con la difesa del contratto nazionale di lavoro con l'esigenza di rafforzare l'unità della classe lavoratrice
Combattendo il precariato e tutelando i diritti di tutti
In questa difficile situazione
Abbiamo cominciato a organizzare la Commissione lavoro della federazione milanese del partito
A partire dall'analisi e dalla linea politica generale sulle tematiche del lavoro cerchiamo di cogliere le specificità milanesi
Per costruire delle proposte degli strumenti di intervento portando avanti contemporaneamente la riflessione e l'azione pratica
Fino ad arrivare a costruire un vero piano per il lavoro di Milano
Sul mercato del lavoro
Dobbiamo contrastare la tendenza all'aumento del precariato dell'intermediazione di manodopera
Alla diffusione delle di figure atipiche etc che spesso non sono motivate nemmeno da esigenze tecniche produttive
Ma sono semplicemente uno strumento per ridurre il salario e l'esercizio dei diritti
Quindi dobbiamo invitare l'estensione nell'aria milanese dell'accordo sull'intervento delle aree di crisi negativi anche per il Sud
E sostenere le iniziative nei confronti di Assolombarda dell'ispettorato degli enti locali sette era coinvolgendo studenti giovani precari
Sperimentando anche nuove forme di vertenze alita quindi usando un po'di fantasia anche adeguate le trasformazioni
Produttive e sociali in atto nel quadro delle rivendicazioni di una carta dei diritti che unifichi i lavoratori dell'industria del terziario della pubblica amministrazione dei precari dei disoccupati
In particolare dobbiamo anche battersi per le strutture istituzione di una struttura di controllo contro il lavoro nero a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici delle piccole aziende contro le proposte delle flessibilità in uscita
Una priorità che abbiamo individuato nella Commissione lavoro
E quella dell'informazione e della propaganda troppi lavoratori
Non sanno neanche dell'esistenza del nostro partito io sono una delegata per cui so all'interno tanto meno sanno delle nostre proposte di lotta e di governo
Per questo motivo abbiamo incominciato producendo e distruggo vendo un polentone sulle politiche del partito per il lavoro
E un altro più specifico sul caso Italtel e Telecom
Abbiamo intenzione di dare continuità a questo lavoro utilizzando tutti gli strumenti disponibili compreso quindi anche l'apertura di un apposito sito internet
Voglio concludere dicendo anche dobbiamo cioè non limitarci a lanciare slogan tanto alti
Altisonanti quanto inefficace ma sviluppare quotidianamente la riflessione e soprattutto le pratiche concrete
Come diceva Brecht con la determinazione delle formiche che abbattono la vecchia quercia grazie
Ecco io vorrei
Che riflettiamo vorrei che riflettessimo insieme su una questione
Ci sono quindici iscritti a parlare interventi son tutti di alto livello perlomeno presumibilmente
Quindi bisogna che i compagni che parlano non vadano assolutamente oltre i dieci minuti d'ora in avanti io mi permetterò di interrompere
Adesso la parola al compagno Livio Mancini cioè il compagno Mancini
Che il responsabile nazionale del lavoro del Partito del lavoro autonomo del partito
Mi raccomando disegnato
Io credo che la disgregazione lo sfaldamento del mercato del lavoro
Fornisce oggi uno dei più eclatanti contraddizioni del nostro tempo
E anche diciamo così delle sue nuove conflittualità sociali
Che sono peraltro ancora in gran parte inespresse ma esistono potenzialmente la crescita economica la finanziarizzazione dei mercati
La innovazione tecnologica la mondializzazione degli affari cui si è fatto riferimento in tanti interventi
Sono fenomeni che nel post fordismo non producono è ormai dimostrato benessere ed equità sociale
Ma nuove ingiustizie nuova povertà nuove forme di sfruttamento a salvaguardia della intoccabile sacralità del diritto del profitto
Ora in questo contesto che segna
Pur nella vittoria del capitalismo come realtà unipolare l'esaurirsi della validità storica del suo sistema
Si sviluppa come parte integrante della flessibilità del rapporto di lavoro anche l'arcipelago del lavoro autonomo e dei nuovi lavori di cui si è parlato ormai l'insieme del lavoro formalmente non subordinato
Barca di fatto la soglia del quaranta per cento delle unità lavorative attive nel nostro Paese puri escludo porre escludendo in parte il continente sommerso
Della economia che interessa come sappiamo circa il venti per cento della produzione del prodotto interno lordo
Il lavoro autonomo a differenza delle precedenti fasi storiche del capitalismo vive una colossale mistificazione tra indipendenza formale e subalternità economica reale
La dinamica anagrafica di queste attività presso gli elenchi camerali
Rivela in modo eloquente la fragilità di questo vasto tessuto di attività
Che nei decenni precedenti ha comunque costituito è bene ricordarlo assieme al mondo della micro impresa una innegabile capacità della elasticità della nostra base economico economica di competere con le più robuste ma rigide economie di altri paesi industrializzati
Ma oggi lo stupore lo stravolgimento neo capitalistico degli stessi mercati sta tra trasformando il lavoro autonomo in un immenso bacino di sfruttamento di auto sfruttamento
Attraverso i più sofisticati rapporti di lavoro e di affari
Basti pensare al fenomeno della subfornitura nel settore artigianale
Oggi formalmente finalmente il regolamentato da una legge che noi abbiamo voluto e sostenuto ma dove tuttavia si segnala la scomparsa di circa trenta mila unità d'azienda lì l'anno
Basti pensare al piccolo commercio che vede la chiusura in tre anni di voi di duecento settanta mila esercizi per l'invadenza selvaggia della grande distribuzione
Ma uno dei nuovi fenomeni che interessa il mondo del lavoro travagliato dal neoliberismo sono anche i lavori atipici di cui si è parlato stimato non bisogna dimenticare lì in oltre due milioni di unità lavorative un milione e trecento quelle che sono iscritte al Fondo dell'INPS
Si tratta di una nuova realtà che non può essere sommariamente classificata nel lavoro dipendente nel nel lavoro autonomo ma oggi individuata come il popolo del dieci del dodici per cento del contributo INPS il Senato si è interessato e si interesserà ancora la camera di questo problema
Di un primo provvedimento legislativo il disegno di legge Smuraglia che traccia una cornice a nostro avviso ancora insufficiente per la disciplina giuridica di questa realtà che questa realtà attende
Il nostro gruppo parlamentare pur considerando il provvedimento un passo in avanti e per questo lo ha votato
Non ha tuttavia risparmiato adesso critiche motivate soprattutto fatto dal compagno senatore Manzi e di merito che saranno comunque riformulate come emendamenti migliorativi alla Camera
Questa occupazione di terzo tipo portatrice esso oggetto di una domanda di lavoro del tutto nuova ma che può rifluire se non vi sarà una dovuta attenzione della politica
E dei sindacati verso un'area di selvaggina flessibilità e di nuovo sfruttamento congeniale alla ristrutturazione neo capitalistica degli affari e del mondo stesso del lavoro
L'approccio con questa realtà non può tuttavia essere schematico compagni prevenuto ideologicamente sistematizzato già a priori
Ma costruito così come ha già fatto uno studio dell'Inca CGIL nonché le prime pubbliche iniziative mediante una serie indagine sulle sue motivazioni e tendenze
Si tratta di una realtà che è essenzialmente alimentata dal bisogno di lavoro ormai troppo precluso purtroppo nella sfera del lavoro dipendente
Tale bisogno unito alla frammentazione personale della iniziativa riduce al minimo la capacità di contrattazione e di tutela di questi nuovi soggetti
Va tuttavia rilevato che un terzo dei soggetti interessati
Condividono questi lavori di terzo tipo anzi li ricerca no perché rifuggono anche dal lavoro dipendente ed aspirano a realizzare in modo autonomo la loro professionalità
Nonostante le insidie alle incertezze che dominano in questo rapporto parasubordinato o delle cosiddette collaborazioni coordinate altri affermano di preferire per necessità questo tipo di lavoro per disporre almeno di un reddito minimo atto ad arrotondare quello familiare e così via
E si tratta quindi di una realtà che non ha bisogno di essere né infatti insalata henné sottovalutata su questo tema c'è comunque un ritardo delle forze politiche della sinistra che deve essere superato
Questa realtà trova oggi nei sindacati confederali una prima espressione di organizzazione della rappresentanza
I più alti indici degli occupati di terzo tipo si trovano in Lombardia si trovano nel Lazio Emilia Romagna Toscana Veneto e Piemonte
Ma sono presenti anche nel Sud appunto come iscritti al fondo del l'INPS in un contesto meridionale che vede una relativa crescita sia pure a pelle di leopardo di attività economiche minori
Si tratta di attese di addetti al lavori amministrativi di dirigenti
Professioni intellettuali e scientifiche formative ossia anche di alte specializzazioni vi sono poi profili più modesti come i pony express in modo i promoter gli operatori turistici il telelavoro che comincia a prendere piede anche nel nostro Paese sebbene con notevole ritardo rispetto ad altri paesi
Industrializzati
è giunto pertanto il momento di definire un intervento politico attivo anche in questo settore
Articolato anche sulle proposte avanzate nella comunicazione scritta che inclusa in cartella
In definitiva e dalla sinistra che deve anche partire una proposta che si concretizzi in uno Statuto atto a garantire personalità giuridica tutele e diritti
A questa emergente realtà anche mediante la estensione dei principi della legge trecento senza ovviamente
Stravolgere i significati e la normativa tuttora conquistata
Concludendo si tratta di ricompattare a sinistra acciocché il neocapitalismo statistiche regalando nella mercato del lavoro per riprendere insieme
Lavori lavoratori dipendenti autonomi atipici una lotta comune per un progetto unitario per il cambiamento democratico ed alternativo della società italiana concludendo in sostanza se il diritto alla tutela la garanzia non si afferma anche nella costellazione del lavoro autonomo e da tipico anche il mondo del lavoro dipendente risentirà una nociva ricaduta sulle sue capacità con tre pois contrattuali e sul dispiegarsi di una flessibilità selvaggia la quale solo la propaganda menzognera della Confindustria nonostante l'opposta dimostrazione fornita dalla realtà
Può stare di mettere in positivo rapporto con la crescita dell'economia del Paese la quale come sappiamo nonostante la diffusione della flessibilità anche a livelli molto più elevati rispetto ad altri Paesi sta segnalando indici deludenti ed inquietanti del suo sviluppo e della sua crescita grazie
Anche
La sensibilità dimostrata mantenendosi nei termini se la compra parola compagna Grazia Poletti di Firenze e membro del comitato scientifico nazionale del partito
L'importo delle domande giudice
Il sistema economico oggi ci appare dominato da un'economia prevalentemente di carta è un'economia di Periodo brevissimo anzi oserei dire dell'istante quello che se tanto criticato nella micro economia neoclassica che si insegnava nelle scuole
A conferma di ciò di quell'episodio e che tutte forse avrete visto in una trasmissione tv
Sull'OPA tele come un economista italiano scrive spesso sul Sole ventiquattro Ore Siniscalco affermò
Non si può dire oggi se la cordata degli imprenditori sono credibili lasciamoli giocare sono nello stesso sanzionato vinca il migliore
Le parole secondo me sono pietre segnalo chiaramente una direzione che poi il gioco possa lasciare di le vittime nella sua scia ebbene questa il mercato
E poi ancora ha detto il principale obiettivo a creare valore per gli azionisti
Questo sintetizza la situazione in modo chiaro anche al di là dei dati il rendimento finanziario per gli azionisti come è stato detto nella relazione di capponi fra l'altro e anche da altri compagni è una grandezza di periodo pre ed è importante del rafforzamento strutturale delle industrie poiché il rendimento di quindi queste emerge in periodo più lungo
I valori reali quindi perdono d'importanza anzi talvolta come nel caso Olivetti personal se si mettono soldi nell'industria per rafforzarla il titolo in Borsa crolla mentre se si licenzia personale il valore del titolo va alle stelle insomma la carta vincente sul lavoro
Ma vince sugli esseri umani lavoratori soprattutto infatti la futura redditività Telecom prevista dagli scalatori è strettamente collegata a migliaia di tagli di posti di lavoro
Questi non previsti come la redditività ma sicuri siamo la perdita di senso dell'economia e un ribaltamento dei parametri di riferimento per la scienza economica come la conoscevamo finora ci si può domandare retoricamente se rappresenta un maggior interesse generale il patrimonio industriale oppure l'utile finanziario degli speculatori ma la risposta del mercato non lascia dubbi
Siamo come citava all'inizio al gioco noni non significato piacevolmente ludico ma in quello più dostoevskiano di Massimo azzardo che appunto con l'affare dei morti sulla sua strada
E di conseguenza a fronte di uno sviluppo abnorme e sregolato solver Sante finanziario a fronte di un'invasione di merci di ogni tipo e qualità come scrive Carla Ravaioli
Prodotta in situazione di competitività selvaggia non c'è crescita non c'è sviluppo del sistema reale
Agli investimenti tecnologici nuovi si preferiscono fusioni ed acquisizioni con chiusure distinti produttive ed espulsione di lavoratori
Ne abbiamo letti tanti sui giornali le promesse della sogni per esempio la compagnia ha parlato
E vanno in questo senso diciotto diciannove mila disoccupati in Europa ne sono il frutto
A fronte di Shannon si vede nella politica economica che non sia subalterna ai poteri delle autorità monetarie europee rigorosamente ancorate alla stabilità monetaria e all'equilibrio dei bilanci costi quel che costi né tanto meno si vede una politica industriale della quale peraltro al nostro Paese vanno via via mancando gli strumenti che passano progressivamente in mano gruppi stranieri il racconto del Nuovo Pignone l'avete sentito tutti
E mancano qui una politica effettiva per l'occupazione
Operando nel sistema che gli agenti principali imprenditore l'azionista il consumatore interesse dei primi due operatori imprenditore azionista confliggono
Anche se materialmente si possono coesistere in una stessa persona i nostri maggiori capitani d'industria ci sono più
Più o speculatori o più comunque grandi finanzieri che capitani d'industria al giorno d'oggi tutti quanti direi
Poiché l'uno imprenditore un soggetto dell'economia reale l'altro oggi prevalente l'azionista è un soggetto dell'economia di carta sono in conflitto fra loro
L'interesse dell'imprenditore che nella teoria economica è investitori innovatori assuntore di rischio d'impresa è opposto a quello dell'azionista che sia istituzionale fondi
Per esempio fondi pensione o che sia privato per il quali il rendimento a breve l'obiettivo che appunto confligge con l'assunzione di rischi imprenditoriali in senso proprio
E di questa situazione i lavoratori sono due volte le vittime
Poiché da una parte da qui nascono una serie di strategie d'impresa che vediamo messe in atto quotidianamente riduzione dei costi salariali come monte salari
E licenziamenti ricerca di flessibilità massima a scapito dei diritti e delle condizioni di lavoro terziarizzazione dell'attività dall'altra parte il lavoratore è vittima come terzo agente che opera nel sistema cioè come consumatori
Poiché in tale categoria stanno soprattutto i lavoratori non da soli ma come figura prevalente perché la loro propensione al consumo è molto elevata mentre negli altri due categorie prevale la propensione quella che nella teoria si chiama la propensione al risparmio
Tali soggette al dunque il lavoratore vittima del rapporto fra i due soggetti precedenti cioè del conflitto fra redditività Breve gli investimenti strutturali ma è pure per loro una contraddizione in essere
In quanto alla diminuzione relativa del monte salari distribuiti causata dai licenziamenti o dalle ristrutturazioni farsi crescere i profitti ma riduce la domanda interna dei lavoratori consumatori
Quindi una contraddizione in essere la precarizzazione dei rapporti di lavoro la sostituzione di capifamiglia non giovanissimi lavoratori qualificati con anzianità professionale
Con giovane neo assunti a salari più bassi e non certezza sulla stabilità del posto di lavoro questo avviene in continuazione anche al pignone avverrà finiti i quattrocento esuberi come verranno sistemati ancora da vedere ci sono già una serie promessa mai colloqui già fatti di assunzioni di giovani ingegneri lavora neolaureati con salari bassi all'inizio però naturalmente sono comunque assunti
Dal punto di vista del consumo questa sostituzione tic tipi di lavoratori può generare o una minore domanda interna ovvero un sistema basato in modo progressivamente crescente sull'indebitamento
Mutui Prater eccetera dunque di nuovo l'economia di carta che induce c'è concerto falso benessere temporaneo dei livelli di vita ma insieme situazioni estremamente instabili e precarie da cui sono possibili
E anche repentine cadute nella povertà
Dunque da una parte lavoratori più poveri più insicuri meno tutelati desta Larini diritti del lavoro e sociali e nelle condizioni di lavoro relativamente a orari e ritmi in nome della competitività dall'altra un Benessere precario io lo chiamerei fasullo con scarse fondamenta reali
Dunque una società che non cresce quantitativamente poiché la domanda interna non tira e le esportazioni sono soggette
Agli andamenti alle crisi delle altre parti del mondo via niente e sempre più americanizzata questa società europea nella qualità della vita e del lavoro
E questo vale non solo per gli operai ma anche per gli impiegati quadri degli autonomi e parasubordinati di cui parlava il compagno Mancini un momento fa compresi gli ex rampante del cosiddetto terziario avanzato dei quali una percentuale già si trova tra i nuovi poveri
Nessun terziario di qualità può svilupparsi quando il tessuto industriale sottostante viene distrutto
Nel mondo industrializzato oggi chi deve nel proprio lavoro si trova intrappolato nella rivalità con gli altri lavoratori delle aziende o gruppi concorrenti del mondo più sviluppato
A proposito di quest'anno scorso svolto una ricerca al Nuovo Pignone fra i lavoratori con dei questionari e alla domanda
Ti senti più vicino all'azienda o agli altri lavoratori del settore di aziende dello stesso settore la risposta in netta maggioranza è stata all'azienda
Quindi laico la competitività fra lavoratori
Ma nello stesso tempo tutti insieme questi lavoratori
Del mondo sviluppato sono sottoposti alla minaccia comune fra virgolette della manodopera dei Paesi meno sviluppati che numericamente è sterminata e progressivamente più specializzata e utilizzabile a costi relativamente bassi
Di fronte a questo la sinistra si trova spiazzata forse gli attrezzi di Marx e per l'analisi dei rapporti di produzione e del conflitto di classe mantengono tutta la loro validità
E pur se mai come oggi proletari di tutto il mondo dovrebbero unirsi
A sinistra si trova spiazzata nel senso che al momento non si vedono gli strumenti almeno io non li vedo per ricreare una solidarietà di classe né all'interno dei Paesi industrializzati né nel mondo
Come dice Viviane Forrester cito a mente
Sono tempi strani in cui il proletariato ma io personalmente dire il nuovo proletariato che è più ampio e forse meno consapevole di quello di quando furono cognate queste parole
Si parte per recuperare la propria condizione disumana
Mentre l'Internazionale senza musica e senza parole stavolta si dispiega nel campo avverso dice sempre la Forrester
Poiché ha saputo scegliere gli strumenti adatti quelli la potenza e non quelli dei voti e di fronte a questi fenomeni si auspica che qualcuno dica qualcosa di sinistra
E si trova come massimo del progressismo alla fonte con le ricette keynesiane che peraltro suscitano scandalo mnemonica ritorto Dossi dall'unione monetaria europea non a caso è stato fatto fuori proprio ieri
Ieri l'altro anzi
Il quale Ken esse non dimentichiamolo era fermamente convinto di aver dedicato alla sua carriera non già a instradare il mondo verso il socialismo che li identificava con la pianificazione centralizzata che detestava
Bensì a salvare il capitalismo da se stesso
Come scriveva Fitoussi lo scorso dicembre anche qui cito a mente la nostra ossessione solo due cifre undici e pensiero da diceva
Anche i capponi in altre parole
Ma i numeri erano questi e anche Nesi in apertura il tasso di disoccupazione e il tasso di inflazione
Se l'Europa intende lottare contro la disoccupazione di massa con incidenza zero rispetto agli equilibri finanziari e di bilancio c'è da essere pessimisti
Occorre una politica coordinata l'hanno detto tutti i compagni a livello europeo di interventi per creare nuovo lavoro e una politica espansiva
Nel nostro Paese occorre una maggiore presenza dello Stato nel governo dell'economia la neutralità non è una virtù
I comunisti infatti si battono ogni giorno e l'abbiamo sentito da tutti i nostri compagni del governo del Parlamento e anche sul territorio
Contro questo atteggiamento
Di neutralità quando non subalterno nei riguardi del mercato
Purtroppo sta atteggiamento ahimè troppo generalizzato oggi grazie
Favoriti sono parole compagni non so il gioco cavolo c'è il gruppo addosso ai giocatori del Centro immigrati della CGIL CISL UIL lunga prego
Dieci minuti al massimo ma basta o
Nella storia e nel linguaggio del movimento delle donne per attirare l'attenzione spesso veniva usato un termine l'altra metà del cielo
Io vorrei attirare la vostra attenzione su un settore di questa società che definisco il l'ancor più buio cioè un settore che costituisce per l'antonomasia la contraddizione del sistema sì il sistema lo dicevo anche Tiziano Sclavi che ormai non se ne discute non se ne parla più del sistema qua sistema esiste mi riferisco ai lavoratori quindi la loro presenza senza enfasi garantisce la continuità di alcuni settori produttivi di questo Paese come pesca e agricoltura ma anche la meccanica e l'edilizia è presente nel commercio e nei servizi alle persone
Infatti tra i centosessantasei mila duecentocinquantuno avviamenti al lavoro nel sei novantasei trentasette mila cinquecentoventinove erano destinati all'agricoltura settantadue mila trecentodieci in industria circa nove mila lavoratori domestici venti mila dei pubblici esercizio
E concorrenziale
Dove deboli euro inesistenti sono delle regole ecco i controlli del mercato del lavoro vale aggiuntivo nelle aree forti chiudono le frontiere mentre interi rami delle colonie oscillano tra instabilità e flessibilità che sono i mezzi più sicuri per attivare la manodopera straniera
Le banche solo respinta aprirli un compito ma nonostante ciò l'Unione Italiana cambi calcola che le rimesse degli immigrati superano mezzo milione pro-capite
Sono stati diversi soggetti dalla politica alla chiese studiose e quant'altro ma anche ragioniere dello Stato Monorchio nel novantasette è un paio di mesi fa faccio governatore di Banca d'Italia che hanno considerato l'immigrazione anche con una ricchezza ma è anche un fenomeno con diversi aspetti irrisolti non voglio entrare nella questione polemica di sicurezza e l'ordine pubblico non perché non esista i compagni di Milano che hanno la disgrazia di vivere in una città di per sé complessa e guidata dal Polo sanno bene che non servono i sindaci sceriffi ma i sindaci i sindaci progettuali
Programmi di recupero da degrado e lo sviluppo economico sociale dei quartieri
Io invece vorrei porre all'attenzione riflessione dei compagni sono tre come il referto Stet italiano e l'immigrazione la rappresentanza sindacale e lavoratori immigrati uno sviluppo e il lavoro nero e non mi riferisco al colore della pelle del lavoro
In un Paese dove il sommerso è così diffuso lo dicevo anche compagno Carlo e molti altri
Dov'è l'arroganza padronale supera ogni storia fantasia perversa delle pressioni e nei ricatti contro i lavoratori sapete meglio di me quali siano le condizioni del lavoratore immigrato pertanto non mi dilungo su questo tema ma vorrei sfatare un luogo comune
Il lavoratore il lavoro nero per l'immigrato come per molti degli italiani non è una scelta ma una condizione imposta spesso contro la sua volontà forse più sofferta anche del proprio collega italiano
Lo stesso destino sarà intero a interesse di restare nella legalità perché senza il lavoro non regolare non gli viene rinnovato il permesso di soggiorno nelle norme che da vent'anni che sono di questo Paese
Non può farsi raggiungere dai propri familiari e molti altri aspetti
Lo confermano anche oltre trecento mila domande di sanatoria presentate che non solo finalizzata soltanto ad ottenere uno straccio di permesso di soggiorno lo diceva anche stava compagno Carone sono vere e proprie a di emersione che dei lavoro nero che stanno emergendo
Lo diversa lo dimostra anche l'esperienza dalla senatore del novantasei attraverso le spese ispezione del ministero del lavoro hanno dimostrato che oltre il novanta per cento erano rapporti veri la perversione e nel sistema delle regole
La sanatoria ha avuto un inizio è finito il quindici dicembre
Per chi avevo un rapporto lavorasse a quel periodo c'era esponente del lavoro siamo a marzo ancora i permessi di soggiorno non c'è una rinuncia visto che molti lavorano un'assistenza alle persone i datori di lavoro sono deceduti sono avvenuti infortuni e quant'altro ancora non solo regolarizzati
Io credo chiedo cosa argomento che col forse dobbiamo respingere il principio basta che sia un lavoro non si non importa a quale costo è un ente locale molto diffuso anche nella CISL
La seconda riflessione ex sembra perdere stretti e lavoratore immigrato i circa cinquecentosessanta mila stranieri titolari di permesso di soggiorno per il motivo di lavoro le circa duecento mila posizioni assicurative presso l'INPS ci pongono un'attenzione diversa
Lo stato sociale non può e non deve considerare solo alle dinamiche demografiche italiane le prestazioni agganciata era tale Dida sarebbe una miopia
Perché da qui a poco e ci sono già diversi maturano i requisiti domandano prestazioni diverse
Ma non c'è serve ma c'è anche il servizio sanitario l'istruzione e la formazione quanta già Vasco mi domando e le domando
Ma quando va quanto il dialogo ci è stato con i cittadini stranieri nelle sulla scuola pubblica e privata sulla scuola dipendenza ma la scuola islamica eccolo nella scuola di ma la scuola di domani contiene perché lo vogliamo costruire
L'ultimo argomento e chiudo della rappresentanza sindacale
Da cui mi rivolgo a quei compagni ed amici che di fronte ad un problema reale ed è legittimo gioielli e spazi di rappresentanza degli emigrati
All'intorno all'interno del sindacato intorno italiano pongono un assegno di soluzione a mio avviso sbagliata il sindacato dei lavoratori stranieri
Ci sono anche già diverse sigle costituite
Una proposta a mio avviso sciagurata che mina l'unità delle forze piedi classe lavoratrice l'obbligo in un momento dove il rapporto tra il centro e la periferia del sistema non è più quella geografica Paesi dell'Occidente bensì del sud del mondo
E qui il centro come cure la preistoria quel ventisei la realtà di oggi di globalizzazione dobbiamo
Il problema è la costituzione dei soggetti e delle loro forme di rappresentanza il soggetto che è un comune dobbiamo costituire il soggetto immigrato quali si enfatizza invece l'elemento delle identità culturale e religiosa e quant'altro che non si voglia no si aprono inevitabilmente le porte a delle operazioni di razzismo differenze la lista
Questo non significa ovviamente dire che non esista una molteplicità di persone di gruppi diversi ma soltanto che il nostro referente deve essere il soggetto immigrato lavoratori lo sappiamo benissimo che non abbiamo a che fare con dei soggetti omogenei
è chiaro che ci sono migliaia di differenze come ci sono anche nella classe operaia italiana la differenza tra operai e Perugia e Napoli e Palermo e di Torino sono e più istotipi somiglianza
La verità e che il mondo della diversità e qua e là dove operiamo Ettorre visitiamo tutti ogni giorno
Bisogna costruire Lodi e percorsi comuni nottata ET mobilitazione
Su sul sommario Cassani
Il gruppo ha bisogno di essere presente
Una iniziativa sul lavoro tornata di un partito politico della sinistra
Potevano essere sino a qualche anno fa un
Iniziativa lodevole ma che contiene
Non è così oggi perché all'interno della sinistra lavoro dell'ottanta dopo
Ed è leggerà stesse materia degenere
Divisione
E disorientamento
Sembrerebbe quindi nel più breve passa un'iniziativa sul nuovo Rocco porta immediatamente una battaglia culturale
Prima c'è un intervento politico è un intervento organizzativo
Se non ci non ci misuriamo con le ideologie divertendosi ne tenga conto
E ci misuriamo con me ideologiche che certo circolano
Luoghi opportuna nipponici diverso ma sono prevalentemente ideologiche dentro il mondo della sinistra
è abbastanza sconcertante se ci si misura
Soltanto una forma di produzione
Trovarsi a parlare un linguaggio comune
Come ambiente imprenditoriale Confindustria
E a non intendersi che è cosa diversa dall'UNESCO nel parco
Con filoni culturali
Fortemente presenti nel mondo della sinistra
Le trasformazioni dell'organizzazione produttiva di trasformazioni del lavoro con sostanze vittime in questi anni
Hanno portato a un ruolo più attivo enormi numero doppio passivo garantendo questo è chiaro percorsi diversi ingegneria di produzione
E chiaro e qualsiasi economista che si occupi di organizzazione anzianità
Cominciano a esserci dei problemi
Sentiamo la letteratura sociologica sospendiamo i politologi ai filosofi
E in genere influenza sulla politica di questi ultimi nei primi
Eppure alcuni elementi fanno anche parte di una cultura con su che avviene oggi obbedienza
Va bene innanzitutto il giorno prima
Cioè nessuna disponibilità
Di nuove tecnologie il professionalità flessibili capaci di muoversi all'interno e questo è il momento in cui non si
Di centri dominatori del mercato su questo punto hanno fondamentalmente gli investimenti e strategie
Emerge comunque lo sviluppo
Programmi tanto attesi perché proprio la sinistra
Accogliere e fa parte queste teorie io credo che per non poco tempo si è avvenuto al Parlamento nella sinistra politica povera per lavoro
Ma il modo come alienazione lavorò come sofferenza lavorò come subordinazione
Il lavoro come categoria trainante della modernità
E del movimento operaio spesso come capacità di controllo da parte dell'uomo nella comunità del sociale
Sull'ambiente sull'ambiente sociale sul proprio destino
Deve non solo scomparendo avviene grazie a una seconda dopo quella che conta e la tecnologia e ora il mercato
Io credo che sia importante riprendere una battaglia culturale su questi temi che poi hanno anche dei risvolti immediati
Sì come dice questo convegno titolo stesso noi pronti su c'è un sviluppo e migliore sviluppo più occupazione
Il primo investimento non può che essere quello
Nella ricerca e sviluppo nella formazione professionale nella scuola università ricerca e mi dice
E quindi poi nei servizi alle imprese che possono essere in parte pubblici o progetti
Non è una questione geometra allontanato all'immediata
Quello che ci si orienta io credo sono andato alle forme permanenti di comunicazione che dall'obiettività hanno una capacità di deformazione ritenga no
Straordinaria
Un esempio
Io l'ho sentito con molto piacere riorganizzazione di capponi
Il rilievo
Il mito la piena occupazione autorizzazione disoccupazione negli Stati Uniti deriva da carico da metodi statistici dei ragazzi
Per cui se noi accusiamo gli stessi metodi e quindi facciamo una comparazione corretta in realtà le situazioni non sono poi così
E vero
è sufficiente vincere
Credo i documenti che vengono dagli Stati Uniti organismi federali leggere la rivista mensile dell'ovulo
Nella il primo
Questo non fa parte del senso comune
Un esempio che insieme una battuta ma una battuta che coglie nella realtà
Come noi abbiamo una disoccupazione concentrata nel Meridione e così gli Stati Uniti etniche e situazioni territoriali dove la disoccupazione è concentrato
Ci sono dei dati che argomentano per cui un vero maschio fra i diciotto e i ventinove anni su due o in galera
Quale in libertà vigilata quando si dice basta con l'inefficienza europea con carico dell'ostaggio facciamo come in America abbiamo una soluzione per la questione meridionale
Se noi mentre leggiamo abbiamo battuto
Coppi militarizzati il Meridione e intanto incominciamo a mettere in galera un maschio Giovanni meridionale su due abbiamo inetto
Pareggiando con la situazione americana ridotto la disoccupazione
è una soluzione possibile non è quella che noi preferiamo
In questura riconducibili
Insistono su questo aspetto urgente formazione dell'informazione perché è una delle battaglie più difficile per noi
Una battaglia culturale significa avere la capacità autonoma di produrre idee ma significa poi anche avere gli strumenti per unicamente al massimo numero di persone possibile
Ancora su cose già dette
Una grande insistenza nel dibattito politico concili sulla democrazia
Noi abbiamo due
Scadenze dovrà decidere sulla democrazia
Non è una battaglia per la riduzione del margine di democrazia e dei referendum
Nuove sì complimento per la riforma maggioritaria compimento del processo di estinzione dei partiti politici di massa quindi quello che la nostra federazione giustamente indica come l'organo il primo di partecipazione popolare il commento di democrazia
E questo tutti parlano e tutti e parliamo
Ma si parla pochissimo della legge sulla rappresentanza che invece è una battaglia per l'espansione
Del democrazia del nostro Paese
Noi abbiamo un sistema
Di rappresentanza che non dà pienamente nelle mani dei lavoratori il diritto di organizzarsi e di essere rappresentati
Non voglio qui fare la storia ma non c'è dubbio
Che la legge sulla rappresentanza sia
Altrettanto importante del referendum ma noi per di ve ne parliamo
Anche perché la prima riguarda i cittadini e la seconda riguarda i lavoratori
La crisi se non la fine del movimento operaio su questo essenzialmente vorrei parlare
Sta qui
Nell'essere passati dal identità organizzazione politica dei lavoratori
Anna organizzazione politica dei cittadini
Che un'altra storia
E che per inciso ove ancora una volta ci porta non in Europa ma negli Stati Uniti d'America
Chi abbia vissuto il periodo ultimo di scioglimento del Partito Comunista Italiano
Va be'con appena il tempo di discussione
E per quanto mi riguarda
Mi ha visto in difficoltà negli interni anche con i compagni e le compagne che mi erano più vicini
Perché la discussione era sostanzialmente se essi dovevano scegliere o no dall'identità data storica dall'esperienza del comunismo internazionale figlio della rivoluzione d'ottobre
In realtà come la storia ha dimostrato e in particolare l'esperienza dei Democratici di sinistra la questione era tra no se si doveva uscire dal comunismo
Ma se si doveva uscire dal movimento opera
E queste e una questione appena
E questa è la sfida
Che mi sembra i Comunisti Italiani hanno di fronte
Se abbia senso penso che sia possibile oggi organizzare come soggetto politico il lavoro o se semplicemente si debba essere più sensibili ai temi del lavoro nella organizzazione politica dei cittadini
Non è la stessa cosa sono due strategie profondamente diverse
Anche gli altri partiti di sinistra e non solo di sinistra fanno riunioni sul lavoro
Ma in questo caso il lavoro che cos'è che cosa sono i lavoratori
Solo la parte debole della sua ditta
Ce ne sono qualcosa di debole che va tutelato e protetto
Non sono un possibile soggetto egemone nella trasformazione della società
è evidente che si tratta di due culture profondamente diverso
Ancora sullo scioglimento del PC e sulla democrazia
Un tema ha cotto sia da chi voleva mantenere il PC da chi lo volevo dire che i comunisti italiani aveva una tradizione di battaglia di difesa per la democrazia
Mi è sempre sembrata un'affermazione nuove non perché non sia vera
Ma perché in qualche modo poteva significare anche se Siena non siano stati comunisti nonostante questo siamo siamo anche stati democratici e quindi siamo legittimi e legittimati a proseguire
Ogni parlamentari spezzoni della nuova classe dirigente che si veniva formando non può succedere da altre parti dove non esistono partiti organizzati per lavoro
Dove ci sono partiti tutti i cittadini i politici sono dei professionisti e non vengono da Tassotti
Io credo che questo debba essere sottolineato perché non è questione solo di battaglia culturale
è questione di distinzione netta di referenti sociali
Certo come dei vent'va be'inventare oggi patito dalla classe operaia
è questione aperta ed è questione da scoprire giorno per giorno nell'esperienza
E però il patrimonio straordinario di formazione politica e di creazione di una classe dirigente a partire dal lavoro salariato fatta dal Partito comunista italiano dalla CGIL e dal partito socialista
E qualcosa che io credo va rivendicata prima e indipendentemente dalla battaglia per la democrazia chiunque conosco la storia del nostro Paese a partire dall'esistenza dovrebbe comunque non mettere
In discussione
Per questo sembra
A me
Cioè le questioni organizzative debbano essere viste con particolare attenzione
Un partito dei lavoratori non è un partito per i lavoratori esattamente come un sindacato dei lavoratori non è un sindacato vero i lavoratori
Voglio dire che il mondo inquieto
Il grande mondo del lavoro ma in primo luogo gli spezzoni del lavoro salariato e in particolare del lavoro salariato produttivo vengono raccolti politicamente
Sono la premessa di un identità di partito e la premessa di una strategia politica
In un Paese come il nostro dove non lo stesso linguaggio politico e giornalistico
Il marxismo
Era in qualche modo diffuso tutti parlavano di classe e di conflitto di classe
Noi ci troviamo oggi con una sinistra sostanzialmente divisa tra democratici era di carni
Cioè quella che è la coppia democratici di sinistra Rifondazione non è la conti a TG due anime moderate o rivoluzionaria del socialismo
E la Conti addirittura le forme culturali e politiche della democrazia cioè dell'organizzazione dei cittadini
In un Paese insomma dove tutti una volta erano virgolette ManCity non c'è più un partito organizzato dello
E
La forza e la debolezza insieme io credo per la scommessa dei Comunisti italiani
E di dover coprire non troppo poco spazio ma troppo
Perché non viene più coperto da nessuno né il sindacato
Rinchiuso
Nella sua dimensione economica e con una forte professionalizzazione rispetto alla propria vita Interna
Può dare una risposta che spetta solo al mondo politico ai partiti
Questo a me sembra
La questione
Se mi permettete una perplessità
All'interno
Di un consenso di fondo sul tutte le cose che sono
Che ho ascoltato
Quale tipo di organizzazione voi intendete dare nei prossimi mesi a questo tipo di impegno
Non credo che la sezione territoriale o forme territoriale di organizzazione da sole possono essere una risposta
Probabilmente ci vorranno delle forme fluide sperimentarne
Ma quali forme di organizzazione dentro il partito o a fianco del partito
Dei diversi spezzoni lavoro salariato avete in mente
Non so se anticipo dibattiti futuri poco come dire
Momenti di una scaletta di cui questo è il primo gradino
Ma io penso che questo tipo di domanda sì una domanda importante a cui quanto più rapidamente dovrete una risposta tanto più risponderete ai difficili compiti che questa situazione storica di
Grazie professor casalinga adesso la parola è al compagno maggiolino lombardo del seguita da FIAT Auto
Dunque io voglio parlare soprattutto dell'affiliazione
Ricordo le ultime cose che sono avvenute e il passaggio dalla FIAT come azienda statale a multinazionale
Essa ormai sparse in tutto il mondo soprattutto nella parte povera del mondo
Argentina Brasile Polonia turchi
E la classica azienda con la mentalità italiana basata sullo sfruttamento sul abbassamento del costo del lavoro
E una visione povera cieca che non potrà fare molta strada
Essa chiuse
Gli stabilimenti in Italia dove c'è tecnologia dove ci può essere esperienza
Dove ci può essere il ricchezza innovazione eccetera eccetera
Vedi Arese
E vive di altre fabbriche soprattutto al Nord
Questa è stata la prima fase oggi c'è un'altra faccia si passa dalla globalizzazione
Alla terziarizzazione cioè accedere pezzi di lavorazione e questo soprattutto a Torino
Oggi entra entrata già dentro la fabbrica tutto alla parte di movimentazione con la TNT
Nel breve
Ci saranno tutte le parti di manutenzione cioè dove c'è la specializzazione dove l'azienda dovrebbe puntare ad avere in mano la situazione in quanto crea qualità professionalità eccetera eccetera invece cede questo questo prospezione ma non so
Nel breve futuro
Si prepara accedere direttamente dentro la propria azienda e pezzi significativi di produzione
Si parte era probabilmente dalle presse sia reato dell'estrattore per poi arrivare fino alla verniciatura
Cosa c'è dietro questo
Organizzazione del lavoro
C'è un modo per abbassare anche in Italia i costi o è un modo più leggero per poi chiudere le aziende in Italia e grosso interrogativo ma per noi abbiamo un altro interrogativo
Cosa facciamo dal punto di vista politico e dal punto di vista legislativo per fare della terziarizzazione è una cosa seria e non dare spazio alle aziende per chiuderle oppure solo per abbassare il costo del lavoro
Cioè secondo me va rafforzata dal punto di vista legislativo
Una questione sulle terziarizzazione altrimenti si dà spazio oggi alla fine domani e tutte le altre aziende
A fare quello che si vuole
Quindi sono scenari futuri che non sappiamo dove vanno a finire soprattutto non sappiamo dove andiamo a sbarcare
Oggi
C'è un
Nell'immediato vediamo giacché queste terziarizzazione dove sono state fatte vengono sfruttate soprattutto ad aumentare gli orari di lavoro e ad Ascoli aumentare i ritmi di lavoro
Se questo avverrà in tutto e probabilmente queste l'oroscopo perché altrimenti non riusciamo a capire come mai sul contratto nazionale dei metalmeccanici c'è tanta rigidezza
Soprattutto sulla questione dell'orario di lavoro allora vedendo quello che avviene nelle aziende si capisce benissimo perché c'è tutta queste rigidezza sul sulla contratto nazionale di lavoro
E in qualche modo sorprende persino l'agente che aderisce agli scioperi dentro alla FIAT cominciano di nuovo i cortei
Comincia di nuovo le adesioni solo sciopero e in qualche modo persino sorprende
Perché non abbiamo grosse strategie nel sindacato quindi quindi in qualche modo la gente comunque tiene nonostante non ci siano queste grosse strategico
Quindi dicevo che queste cose possano essere pericolose quanto ci legano alla questione del contratto nazionale ecco che sul contratto nazionale partendo da questi problemi
Dobbiamo essere non parte neutrale mai dobbiamo essere parte attiva dove cioè i metalmeccanici devono avere il nostro partito vicino sia a livello periferico sia a livello centrale
Sia con i nostri ministri gli ecomostri segretare cioè il padronato deve sentire la presenza nostra su questo argomento
Il contratto nazionale
Il primo aspetto il secondo aspetto che comunque dobbiamo spuntare la legge sulle trentacinque ore
E la legge che ci potrà far distinguere in mezzo alla gente cioè la legge che ci potrà far dire ecco nonostante che ci sia stata la scissione tra Rifondazione
Del partito comunista hanno tenuto da questo punto di vista perché poi al oltretutto questa legge serve sia al movimento operaio e sia per dare delle risposte sull'occupazione
Quindi è importante avere il partito
Importante averlo nei posti di lavoro
è importante averlo in FIAT
E soprattutto importante averlo alla FIAT a Torino
In quanto era questione di bandiera è una questione che secca del partito essiccate soprattutto a Torino o se cade in FIAT cade un pezzo della nostra storia e non possiamo dire di tenere alto il i nostri valori invece noi dobbiamo dire che oggi scontiamo un pezzo apprezzo anche amaro infine perché c'è stata la scissione perché dobbiamo ricominciare a costruire il partito perché ci sono pochi compagni che però seminano delle idee ma hanno bisogno
Dei mezzi hanno bisogno degli uomini hanno bisogno del sostegno hanno bisogno del contratto nazionale hanno bisogno delle tristi per cinque ore hanno bisogno della presenza del nostro partito grazie
Grassi compagna lombardo adesso la parola è al dottor Sergio Ferrari
Visi direttore generale dell'Enea voi sapete che l'idea e forse il più importante istituto di ricerca scientifica italiano
Grazie presidente ma
Dopo gli interventi che ci sono stati sarebbe buona normale intelligenza invece di parlare
Rigirarsi momento a riflettere perché soffre delle cose
Mio padre di grande importanza
E allora io non farò un intervento come dire un po'a tutto campo perché il terzo mentre
Dove io appunto prima riflettere
Ma su una questione su un paio di questioni mi sembra che valga la pena ancora di aggiungere qualcosa
Nel momento che la sinistra si pone come
Sinistra politica di sinistra di governo
Il che non vuol dire sinistra che sta al coperto
Anche fuori dal Governo di avere un programma di governo
Si trova come dire alimentare due binari uno quello del tripartito dello studio dell'analisi approfondita la conoscenza delle questioni
E l'altro quello di organizzare di predisporre politiche di governo al di là seppure al governo c'è o non c'è
Detto questo i vari interventi viene ricordato
L'esistenza di due questioni che sovrastano tutti qualche misura due fenomeni la cosiddetta mondializzazione l'innovazione tecnologica
Vengono citati queste due fenomeni
E quindi comincia a esserci un po'la mia perplessità un atteggiamento una come dire una
Posizione in qualche misura critica
In qualche misura negativa
La quale possiamo a assumere questo atteggiamento
Essendo due fenomeni comunque come esistente
E che di per sé a mio parere non sono né positivi negativi
Non hanno indisse automaticamente questi connotati li assumono in funzione come dire di chi guida questi processi
La mondializzazione potremmo come dire a recuperarla anche
In certe teorie della sinistra
L'innovazione di per sé dipende non lo so non ne posso dare un giudizio
In automatico anche lì è uno strumento che può essere il progresso può essere come dire
Di inviluppo
Allora se noi non ma c'è un altro salto la sinistra nel suo complesso
E questo è la questione che vorrei porre
Un maggior coraggio di essere se stesse
Noi viviamo in realtà qualcuno l'ha già accennato in una forma di omologazione dell'informazione stile Sole ventiquattro Ore la sintetizzo così insomma
Di lì vengono evitati i problemi le importazioni e le soluzioni numeri
E noi corriamo dietro
E visto che il tempo è breve e vorrei esprimere un desiderio
Che credo non sia personale sino
Varrebbe la pena
Su questa vendetta questione figlio assuma un po'come paradigma di una situazione
Si potrebbe ripetere in altre case di ma questo mi sembra significativo è indicativo di questa subalternità della sinistra
E la questione della nostra addirittura ormai noiosa se non fosse drammatica questione della flessibilità
Io dico subito che anche sulla flessibilità sto per dire un'eresia io non ho niente in contrario
Certe forme di flessibilità
Ad esempio sul tempo e l'orario di lavoro in una situazione di piena occupazione sono una conquista sociale
Potere esprime una domanda di lavoro a tempo parziale e in una situazione di piena occupazione
è una conquista sociale non lo è affatto Latorre il tempo parziale l'unica alternativa al non lavoro con una
Su questo campo io sfido
Chi parla
Di flessibilità
Dammi il pieno impiego dammi la piena occupazione
E abbiamo la flessibilità
Ma su questa questione non si risponde così
Sia stanca
E la cosa che io mi sembra veramente difficile da accettare
E che ormai è già stato ripetuto anche in questa sede sappiamo che da una parte
C'è una destra adesso sintetizzo così le questioni insomma che dice flessibilità
Cinque per cento di disoccupazione
D'altra parte sembrerebbe che sia una sinistra dice no alla flessibilità dodici per cento di disoccupazione
Compagni se così INPS e nell'opinione pubblica diffusa così le a sempre più appare sarebbe drammatico
Inaccettabile
Allora la questione non è in questi termini perché sarebbe la fine della sinistra
Ma sappiamo che non è in questi termini
Non perché c'è una contrapposizione tra gli ideali di giustizia di equità di uguaglianza e
Chiamammo ideali non so
Liberisti cinque
C'è una contrapposizione tra ideali e i numeri falsi
La questione è che a me sembra del tutto inaccettabile
E che la sinistra debba contrapporre ideali a numeri falsi
Ma perché non si piega a questa questione non perché non si voglia affrontare il problema
Della con lo sviluppo apre il questo nel terreno non sono i numeri su cui si può discutere
Altri le hanno già accennato Gallino
E come dire il dover affrontare il discorso agli Stati Uniti hanno ridotto l'occupazione e noi diciamo sì però gli Stati Uniti saranno anche la nuova povertà
Allora e però anche l'Inghilterra sì però l'Inghilterra avuto la Thatcher avrà allora andiamo l'Olanda le questioni diventano sempre più difficili
Su quali basi
Ma dobbiamo contrapporre ideali a numeri France
Non è possibile questo
E questo mi dà l'indicazione come dire
Di una insoddisfazione come dire io penso che noi tutti siamo disponibili ad affrontare un avversario
Sulle grandi questioni
Ma nel momento in cui non ci dichiariamo disponibili ad affrontarlo discutendo numeri falsi abbiamo già perso
Abbiamo già perso
Non è in questi termini la questione
Allora qualcuno credo giustamente diceva c'è anche una necessita di un momento di
Di riflessione culturale
Mi rendo conto che quando si assumono responsabilità di governo le questioni premono i tempi della cooperazione culturale del tragico Verro non sempre riescono a essere a collimare
E però come dire incomincia
Incominciamo su una scadenza che avrebbe le elezioni europee
Di tutto si parla tranne a mio parere
Con lei il mandato che vorremmo dare a chi si propone a chi viene nominato a chi sollecitiamo andare inaugurata
Se abbiamo fratto l'Europa abbiamo pagato i prezzi per quella cosa euro
Che a Roma una serie di motivi a mio parere validissimi
Uno di questi era che le monete nazionali ormai
Come dire non affronta una piccola sfida tra le grosse reti nazionali e del dolore dello
E quindi adesso abbiamo un Eurobank
Ma un euro era uno strumento mica
Fine a se stesso ci porta a nulla in questo senso
Per affrontare le sfide con quelle monete e quindi si apre il problema drammatico della dimensione finanziaria della motorizzazione
Allora io ritornando se è possibile che chi si voglia candidare per andare in Europa
Non a caso con impegno perché l'Europa il Parlamento europeo
Porti avanti dei tempi necessari non solo e non tanto di partito sulle direttive Monti c'è ancora un modo subalterno di affrontare le questioni
Ma struttura questione molto semplici
La posizione dell'Europa nei confronti dei paradisi fiscali e dei capitali di ventura
Un frammento così
Perché è difficile come dire a far politica di sinistra con queste cose che ci sta stanno sulla testa
Si muovono liberamente mi sembra veramente difficile
La seconda questione un pochino più complicata su cui qualcuno vorrebbe approfondire e la questione delle ricorrenti crisi finanziarie internazionali ma
Il Messico un po'di anni fa il Brasile recentemente la faccio breve qual è la storia di queste crisi prestiti di prima di banche private americane a questi Paesi
Che sono anche strumenti di penetrazione politica ed economica
Crisi di insolvenza di questi Paesi intervento
Nel fondo proprietari che sono anche soldi nostri che attraverso ricette appena liberiste ripristino certe correzione R. innescano un meccanismo che non è di perché è alto
Perché in questa situazione per carta vorrebbe che quelle pacche chi potessero fallissero
E non venissero salvate attraverso i soldi dal fondo monetario che son soldi di tutti
L'Europa vuol dire qualcosa in materia vuole incominciare a intervenire su questo circuito perverso
Se noi ci riferiamo di questi vincoli di Stato sulla testa io credo che anche questo problema non certo immediatamente ma potrà essere assolto con maggior possibilità di successo grazie
Ferrari adesso la parola al compagno Maurizio Scarpa della direzione nazionale la CGIL
E prima che parli il compagno Scarpa voglio dire che informare i compagni gli amici presenti che il presidente del partito prenderà la parola alle ore diciassette e precise
Ecco nel frattempo sta arrivando il ministro Bassolino che prendono la parola prima del del presidente del nostro partito
Compagno Cossutta quindi io tanto invito tutti ad
Mantenersi nei tempi dei dieci minuti che abbiamo prescritto e in secondo luogo mi scuso con le persone i compagni che non potranno prendere la parola Craxi prego
Grazie
Nel già nel titolo di questo convegno poi anche nel titolo del nostro congresso nazionale abbiamo messo il lavoro al centro
E sappiamo che c'è chi come noi sindacalisti delegati operare il mondo del lavoro sa quanto sia difficile oggi questo tipo di intervento però nello stesso tempo penso che per il nostro partito sia
Siamo assolutamente coscienti della
Fondamentali tace del commercio fondamentale questo tipo di intervento soprattutto in una situazione di presente profonda crisi
Della politica che stiamo vivendo e anche della sinistra nel suo complesso di fronte a un attacco forte che la destra sta portando su tutti i terreni economico sociale ma anche quello istituzionale con un attacco
Questo sì al cuore dello Stato dove si vuole rompere il rapporto tra cittadini e lo Stato stesso dove si vuole imporre delle scelte anche istituzionali che hanno una evoluzione di tipo autoritario che vanno sempre a forme istituzionali sempre meno partecipative sempre meno partecipate ecco io credo che in questa situazione credo sia chiaro a tutti
Perché un intervento nel mondo del lavoro la parte da sempre più cosciente della società e purtroppo oggi
In una situazione invece dove anche qui ha sfondato
La cultura dominante dove l'egemonia è sicuramente non di quei valori di cui noi vogliamo essere portatore di cui movimento povero operaio storicamente è stato portatore quindi io credo che
Bene abbiamo fatto apporre al centro oggi di questo convegno della la nostra azione
Il codice che fare il come intervenire quale proposte quale progetto o politico portare la e su questo le è stato chiesto appunto di fare un minimo di analisi un minimo di ragionamenti intorno alla questione alla questione sindacale
Io credo che noi dobbiamo partire al di là delle nostre esperienze personali da un dato oggettivo
E cioè che oggi il sindacato comunque in questa crisi della politica in questo in questa situazione difficoltà il sindacato rappresenta ancora oggi
L'organizzazione di massa più rappresentativa del nostro Paese
Siamo è un sindacato che ancora forte radici ha un forte radicamento nei luoghi di lavoro
Per alcuni aspetti addirittura in me il meritato se pensiamo alle politiche che il sindacato ha seguito in questi anni dagli anni ottanta ad oggi spesso politiche di subalternità
Alle necessità della dell'impresa spesso di non rappresentanza reale degli interessi concreti della gente
Però è un dato oggettivo da cui lo dobbiamo partire dove e che richiede anche un'attenta analisi per poi ragionare su come noi interveniamo sul che fare nel mondo del lavoro Pato ricordo che il tale radicamento è servita è servito a tutta la sinistra è servito all'intero Paese quando ha saputo sviluppare le grandi mobilitazioni contro il governo Berlusconi e anche in questi giorni quando ha saputo sviluppare le mobilitazioni per esempio sostegno del contratto dei metalmeccanici e anche il presente l'ultima manifestazione che abbiamo fatto proprio che a Milano
Contro le politiche della destra liberticide del del sindaco Albertini e di altri quindi per la solidarietà certo solidarietà coniugata anche alla sicurezza della gente
Spesso il sindacato abbiamo visto ha fatto anche opera di supplenza soprattutto qui al Nord da parte della delle forze politiche
Dicevano e dobbiamo approfondire dobbiamo ragionare dobbiamo analizzare il perché di questa rappresentatività proprio perché come partito che
Lo diceva bene sia nella relazione capponi ma anche l'intervento per esempio di Cazzaniga questo problema del radicamento del mondo del lavoro di un partito comunista
è fondamentale
Noi non possiamo come partito accontentarci riavere una sola visibilità istituzionale per quanto qualificate battagliera
Lo dobbiamo essere in grado di Cevo dimettere profonde radici nel mondo del lavoro e questo significa anche avere quindi una propria politica di intervento sul terreno sul terreno sindacale vuol dire ragionare su come interveniamo nel mondo del lavoro
Io credo che noi dobbiamo sviluppare in due direzioni la nostra capacità di iniziativa da un lato essere appunto
Avere una forte interlocuzione con movimento sindacale dall'altro però a vere questo è fondamentale a mio avviso anche un intervento proprio come partito dentro dentro i luoghi di lavoro poi abbiamo visto che è un partito il Partito comunista come il nostro
Deve avere forte e radicate radici dentro il mondo del lavoro noi non possiamo permettere di non avere questo radicamento non possiamo essere superficiali su questo terreno non possiamo rimuoverlo
è fondamentale soprattutto nel momento in cui come dicevo all'inizio l'attacco ideologico
Concreto della destra economica finanziaria è fortissimo e quindi rischia e soprattutto in un momento in cui invece la destra moderata è sempre più subalterna
Alle agli interessi ad alcuni valori che non sono che non sono i nostri
Nel decidere il sostegno al governo D'Alema noi come Partito dei comunisti italiani abbiamo ci siamo posti sostanzialmente schematizzato due obiettivi
Uno di evitare che le destre andassero al governo
E dall'altra di essere rappresentanti importanti degli interessi del mondo del lavoro e di larghi settori popolari dentro dentro questo governo
Karol stamattina ci spiegava
I risultati anche i percorsi che come comunisti siamo riusciti a imporre dentro il governo però io ritengo che in questa seconda direzione dobbiamo ancora sviluppare al meglio la nostra iniziativa
La sinistra moderata con alla testa i Democratici di sinistra
Hanno assunto come centrali della propria strategia alcuni parametri proposti dal neoliberismo molto spesso s'sentiamo parlare da appunto abbiamo visto D'Alema
Proporci la centralità del profitto la competitività dell'impresa
La mobilità la perdita dei diritti dei lavoratori eccetera per la tutto questo inaccettabile
Pensiamo conoscenti
Che i rapporti di forza sono quelli che sono soprattutto dopo la caduta del del muro di Berlino
Ma una cosa è essere conoscenti del terreno su cui si opera e quindi essere anche in grado di fare delle proposte realistiche altra cosa e assumere come propri gli obiettivi dell'avversario di Calasso
Come partito non doveva essere in grado di elaborare un nostro progetto autonomo di politiche economiche di industriale occupazionale di difesa di sviluppo dello stato sociale io credo che i contributi che abbiamo sentito qui andassero proprio in questa in questa direzione ma dalle proposte dobbiamo anche far discendere
La concretizzazione dobbiamo trovare gli strumenti le forme per cui le cose che diciamo poi diventano fatti concreti che la gente può misurare
E in questa direzione è importante
Capire come noi interveniamo nel mondo del lavoro e in primis anche nel sindacato e nostre tesi che sono uscite proprio in questi giorni delineano secondo me un percorso chiaro e condivisibile
Dobbiamo superare vecchie vecchie logiche minoritarie che che pur hanno anche attraversato la sinistra dicevo che il sindacato è oggi l'organizzazione maggiormente rappresentativa e quindi per i comunisti il sindacato confederale deve essere il luogo privilegiato dell'intervento politico sul terreno sindacale nel mondo del lavoro
Questo anche questo è anche nelle difficoltà sapendo che la proposta che oggi la CGIL avanza che il sindacato confederale avanza diverge dalle for poste politica che come partito noi avanziamo
Soprattutto c'è un punto che io ritengo che è veri mentre tra noi e compagno Sergio Cofferati quando compagno Sergio Cofferati
Ormai c'è ha sancito in molte sue dichiarazioni cioè quasi come se il conflitto fosse un fatto negativo
Però invece un po'rimane il conflitto un fatto connaturato in una società divisa in classi una cosa è dire che si può trovare forme nella quale cioè
E a e comunque anche questo non sarebbe condivisibili c'è un raffreddamento delle lotte sindacali
Ma il conflitto sta nella natura di una società divise in classi di classiche con troppo che si contrappongono con interessi con interesse diverso
A come dicevo all'inizio non possiamo fermarci solo ed esclusivamente a un
Al terreno sindacale il partito della vere e proprie radici dentro il luogo di lavoro perché il terreno sindacale non esaurisce il terreno della battaglia politica e se vogliamo costi stare
Riconquistare un'egemonia nei luoghi di lavoro se vogliamo strappare la classe operaia e lavoratori impiegati lavoratori in generale dall'egemonia che purtroppo spesso noi troviamo nei luoghi di lavoro dobbiamo essere punto in grado intervenire direttamente come comunisti dentro dentro il luogo di lavoro sapendo che questo impone anche dei problemi perché da un lato c'è una proposta complessiva strategica del nostro partito e dall'altro c'è il nostro agire come sindacalisti come delegati che anche sì anche costretti diciamo a a fare mediazioni l'importante non confondere mai appunto la ma la mediazione con la propria strategia complessiva questo è anche secondo me il ruolo fondamentale del nostro partito
Vado tagli un po'visto che il presidente mi fa
Mi fa però il problema due cose le voglio dire sul patto sociale e poi chiudo sulla questione del del sindacato e della sua rappresentanza
Quando diciamo della gente che ci separano sindacato una delle delle questioni concrete
Quotidiane che abbiamo vissuto in questi giorni è stato il giudizio sul patto sociale noi come comunisti al Governo abbiamo contribuito
A un pezzo di questo di questo patto anche che ha portato una riduzione del costo del lavoro a regime che sarà del sei per cento una cifra di tutto rispetto
Il problema però che questa da anni ormai la politica dei redditi e la politica della concertazione non sta portando benefici ai lavoratori e alle lavoratrici anzi
I dati che riportava Patta stamattina sono emblematici c'è una riduzione drastica del potere d'acquisto dei salari voglio portare un dato in cifra assoluta nel novantadue
L'anno prima che partisse la politica dei redditi con l'accordo del ventitré luglio i salari monte salari complessivo i profitti erano praticamente identici a quattrocentottantatré mila miliardi nel novantasette e cinque anni dopo
O di politica di concertazione noi abbiamo i salari che sono inferiori ai profitti di centotrentuno mila miliardi con di fatto una riduzione del potere d'acquisto dei salari del cinque per cento l'inflazione aumenterà è una è una tassazione di IRPEF aumentata del trenta per cento
Cioè in questo Paese non si fa più una redistribuzione della ricchezza o meglio si fa una redistribuzione della ricchezza a senso unico
E il limite del sindacato sta proprio qui e qui che noi abbiamo giudicato negativamente il patto sociale il sindacato ha difeso solo i due livelli di contrattazione peraltro condivisibili e peraltro obiettivo corretto ma ha totalmente abbandonato una politica di redistribuzione della ricchezza abbandonato una politica dando culla una strategia di nuova politica industriale di nuovo occupazione
Noi dobbiamo essere in grado di costruire anche dentro il sindacato una politica alternativa
Dobbiamo sapere partire
Da una rappresentanza reale degli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici ed a questo costruire una politica dentro questo sindacato una nuova politica di classe una nuova politica che ha
Che i fondi la propria strategia sugli interessi concreti della gente Ettore un pende invece la centralità dell'impresa io credo che su questo un grosso contributo ce lo potrà dare anche la legge sulla rappresentanza che strambi ha già illustrato stamattina una legge che però deve vedere il nostro convinto sostenitore una legge guardate che cambierà il rapporto tra sindacato e lavoratori perché per la prima volta voteranno lavoratori sotto i quindici dipendenti perché per la prima volta le aree se uno non saranno più strumenti di CGIL CISL e UIL Novara hanno un potere di contrattazione autonoma che il che significa essere strumenti di elaborazione propria e non essere cinghie di trasmissione di quello che è una decisione assunte da altre da altre parti
Nelle tesi abbiamo sancito in maniera inequivocabile
La fine
Dell'esperienza
Diretta dei partiti dentro sindacato quindi delle correnti di partito ma questo non segni non può significare per noi l'abbandono di un intervento di una subalternità non son deve significare subalternità alla politica
Maggioritaria o dentro dentro la CGIL
Fatto una CGIL fortemente condizionata dai compagni dei Democratici di sinistra che oggi rappresentano il novantacinque per cento dell'apparato della CGIL a fronte invece di un pluralismo dei lavoratori
Che sappiamo essere molto più articolato e molto molto più ricco questo va cambiato noi abbiamo scelto per fare questa strada di aggregarci attorno
A
Are programmatiche abbiamo iniziato a dare gambe da tempo questo Progetto anche con qualche difetto cerchiamo di andare oltre a questo anche aggregando pezzi della maggioranza critica con Cofferati sapendo però che per noi
Diventerà centrale il rapporto con gli iscritti e con le scritte non possiamo permetterci di costruire un intervento fatto di chiacchiere dentro la CGIL di prese di posizioni intellettuali visti che di articoli sui giornali per i comunisti deve diventare fondamentale un intervento attivo
Come dicevo all'inizio un intervento che sappia cambiare la strategia del sindacato confederale
Con un rapporto dialettico certo con un rapporto anche di unità
Ma anche con fermezza nella difesa dei nostri contenuti nella difesa degli interessi che vogliamo rappresentare cioè quella dei lavoratori e delle lavoratrici nel nostro paese grazie
Adesso la parola per un rapidissimo saluto compagno
Flavio valgono Mina delle belle della Benetton di Treviso Cheney
No
Volevo fare un intervento forse non era nemmeno tanto lungo
Su quella che era un questioni più sindacali
Credo per farlo Breve visto che compagno Nesi giustamente vuol dare spazio credo al al ministro Bassolino che taglierò per dovere d'ospitalità mi sembrava opportuno e comunque molte cose sono state dette quindi o forse non è nemmeno opportuno dilungarsi oltremodo nel nell'analisi di quello che che è stato detto
Qualcosa credo che bisogna dire però su quella che è l'avvio di questa di questa fase costituente del lavoro dei compagni a livello nazionale a livello dei territori
Credo che vada attuato una più stretta collaborazione tra quelli che sono i compagni dei gruppi dirigenti a livello nazionale compagni impegnati direttamente
Mi incarichi ministeriali nelle Commissioni prima parlamentari nella stesura di quelle di quei provvedimenti di cui sarà ampiamente parlato oggi
Falso quello che riguarda le i conti sì quelle dei provvedimenti sul mondo del lavoro quali ci sia stelle
Compagno Caron ha ricordato l'intervento nei contratti d'aria credo che per ciò che riguarda i compagni che lavorano direttamente nelle strutture anche nelle strutture sindacali dei territori dovrà verso interpellati puntualmente prima che vengano emanati questi provvedimenti in maniera da ricevere suggerimenti di chi è a contatto direttamente con con la realtà dei territori e dove poi questi provvedimenti dovranno essere concretamente applicati quindi un più stretto puntuale
Sì emissione di circolari quando questi provvedimenti se sono in via in via di definizione perché farli arrivare assolve solamente alla fine sì è utile in sede le leggi però e non non essere potuto intervenire è certamente un handicap
Ho sentito dal dibattito mi è piaciuto come Inter interessato andrebbe molto sviluppato
Intervento del compagno Cazzaniga su quella che era la forma partito su quello che ha significato il Partito comunista
Italiano in questi anni negli anni dal dopoguerra in poi la formazione di quadri dirigente pescati
Direttamente nel mondo del lavoro ciò che oggi possiamo andarne fieri credo sia l'unico partito assieme quello che rimane di Rifondazione che ha tra i propri dirigenti e tra i propri onorevoli
Compagni che hanno dato ancora le mani callose
So che non avviene visto che la composizione di altri gruppi parlamentari e per la maggior parte fatta da avvocati professionisti giornalisti e tutte queste professioni che son certamente professioni le liste dignitose dignitosissimo e ma non solo son professioni liberali borghesi
Credo che chi alle mani callose i problemi disse interi in maniera diversa e li affronta in maniera riversa allora partendo da qui storia la proposta di lavoro è che bisogna ricominciare a formare quadri dirigenti in questi sette anni probabilmente abbiamo peccato abbiamo peccato da questo punto di vista abbiamo sfornato pochi quadri ci siamo affidati molte volte a personalità e in tutte le parti dico non solo a livello nazionale personalità
Di spicco che giocavano gli schermi che facevano molto per molto tendenza però abbiamo formato pochi
Pochissimi quale dirigenti dal dal mondo del lavoro bisogna riprendere io ricordo sono ancora pur essendo parecchio giovane
Ciò molte pubblicazioni degli anni addietro in cui opuscoli informativi che venivano divulgati nelle fabbriche proprio per dare quelle che prima veniva Brignano detti gli ideali e andate ma anche delle categorie di analisi riverse perché oggi è sentir parlare molti sindacalisti qua si è parlato molto il sindacato e sentir parlare esponenti di Confindustria sembra quasi la stessa cosa quando le categorie e i linguaggi si assomigliano così tanto poi i risultati le i provvedimenti le le decisioni che venga vengono prese sarà un concertate ma concertate a quanto pare solo col metro di Confindustria quindi riprendere con orgoglio
Le nostre categorie le nostre analisi proprio per riportare al centro quella quella famosa frase pedante