"Le Città e le Regioni: per la Cultura e la Costituzione Europea" org. dall'Università Roma Tre e dall'Ufficio Speciale Roma Capitale Istituzionali e ai Rapporti con l'Europa

Chiuso siamo senz'altro ringrazio tutti i partecipanti della loro presenza
Per noi è una giornata importante abbiamo cercato di svolge anche un nuovo evocativo
La giornata si dipana con varie iniziative anche
Più tardi e stasera sì ci teniamo a festeggiarla nella nostra città in modo più solenne che in altre occasioni avendo iniziato nella scorsa domenica di pioggia con una iniziativa importante
Molto bagnata in verità perché avevamo allestito grazie anche all'aiuto del Comitato Euro presso via dei Fori Imperiali un intrattenimento per i bambini per spiegare l'Europa in modo didascalico ai bambini attraverso i giochi però è un'iniziativa che riprenderemo e ripeteremo ringrazio tutti voi chiedo scusa se non inizia citarne uno per uno ma in questi casi si corre sempre il rischio OPA di dimenticare non vedere qualcuno poi nel corso del dibattito ognuno di voi avrà modo di presentarsi ringrazio e tutti quelli che hanno collaborato alla realizzazione di questa giornata oltre ai partecipanti
Io brevemente vorrei introdurre i lavori odierni
Poi ci saranno le relazioni sia del professor Cagiano de di ma la calma so che anche Bresso ci ha chiesto di intervenire Mercedes Bresso rapidamente perché ci ha fatto la cortesia di arrivare e so che deve tornare a Torino le daremo quindi la parola assai presto
Oggi anche una zona importante perché a mezzogiorno come dirò tra poco ci sarà questa iniziativa con i rettori delle università a che abbiamo costruito in queste settimane in questi mesi che precedono quindi un'iniziativa pensata da parte nostra della città di Roma
Che ormai ha un consolidato rapporto con all'Europa non solo di carattere politico ma
Anche per
Quello che riesce a utilizzare i fondi europei tra i materiali c'è un reporter che fa vedere quanto la città di Roma abbia utilizzato
Di fondi europei e quindi come si sia collegata utilmente alla nostra dimensione europea
E ai progetti che l'Europa avviato
Il convegno L'abbiamo intitolato oggi lecita e le regioni per la cultura e le e la Costituzione europea a cinquant'anni
Dalla dichiarazione Schuman
Ho l'onore di ricordare quelle celebri parole la pace mondiale non sarà salvaguardata senza sforzi creativi all'altezza dei pericoli che la minacciano
Il contributo che un'Europa organizzata il viva può apportare alla civiltà è indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche
L'Europa non si farà d'un tratto né in una costruzione globale si farà Attraverso realizzazioni concrete creando anzitutto una solidarietà di fatto gli anni sono trascorsi traguardi sono stati raggiunti allargamento importanti realizzati ma da questi concetti prendo spunto per dire che arrivato il momento di fare il salto di qualità
Di chiudere quel circolo virtuoso cominciato delinearsi proprio a Roma nel cinquantasette proprio qui nella vicina Sala degli ori Azzi Curiazi e raggiungere il nostro obiettivo politico dichiarato che la realizzazione dell'Europa politica e socia
Nell'immediato dopoguerra si è operata una scelta realistica quella della creazione di istituzioni comuni per l'economia e i mercati una scelta lucida perché sia identificato negli interessi il collante principale dello stare insieme oggi a cose fatte possiamo dire che è stato giusto così però
Ci sembra è giunta l'ora di andare al di là di questo guado dando solidità a quello che si è fatto ma anche delineando con chiarezza le cose da fare
La storia dell'Europa nel corso dei secoli è stata un costante susseguirsi tra tentativi di sintesi gli imperi sovranazionali
E le fratture particolaristiche nazionalismi e regionali mi che hanno portato anche danni che ahimè ben conosciamo fino ai giorni nostri
Tuttavia
Siamo consapevoli che il Vecchio Continente avrà nel prossimo secolo un ruolo da protagonista se saprà completare la costruzione delle sue istituzioni
L'enorme patrimonio di idee valori ricchezze che già sono nel suo portafoglio diciamo così potranno svilupparsi solo se dopo la moneta
Verranno la spada della difesa comune per usare un termine un po'retorico la bilancia della giustizia e le Aule di un Parlamento con pieni poteri
Come euro previsti convinti e fiduciosi
Consideriamo che il periodo della transizione sarà superato dalla concreta introduzione dell'euro nella vita quotidiana dei cittadini europei
Quello pensiamo potrà essere il punto di non ritorno per questo tutti i paesi di Eurolandia
Dovranno assumersi le loro responsabilità e traghettare l'Unione europea verso una condizione di normalità l'idea di un'effettiva identità europea vanta robuste radici
Basti pensare a quello che diceva Vittorio Bo a proposito della Fondazione degli Stati Uniti d Europa parole retoriche d'un tempo ma suggestive evocative
Ed egli dichiarava signori che questo pensiero che incoraggi l'Inghilterra ha fatto il primo passo è addetto ai popoli col suo esempio secolare siete liberi la Francia ha fatto il secondo passo che ha detto ai popoli siete sovrani ora facciamo il terzo passo e tutti insieme diciamo agli europei siete fratelli ebbene questo terzo basso
è possibile se puntiamo alla realizzazione della Costituzione europea
Cardine fondamentale intorno al quale dovrà trovarsi una sintesi del vivere armonico in cui le nazioni le regioni ai singoli individui si sente hanno effettivamente attratti uniti
Lontani dalla necessità di erigere steccati localistici etnici o culturali
Vogliamo seguire l'insegnamento di quel grande europeista nato a Roma il Chievo Spinelli
Che dal carcere di Ventotene intraprese in un'inquieta ricerca la lunga strada ideale per la Costituzione europea oggi mi piace ricordarlo verrà consegnata solennemente al sindaco di Roma una copia del Manifesto di Ventotene
Ecco dunque che la Costituzione europea diventa un decisivo passo per costruire quel filo rosso cui dovranno ricondursi tutte le tappe successive sia come ancoraggio a valori e diritti universali
Con la definitiva affermazione di un governo democratico europeo e il superamento del concetto di sovranità nazionale
Questo perché è più giusto ribadirlo l'Europa potrà garantire il governo dei cambiamenti e della sicurezza solo se saprà portare a termine il lungo viaggio della trasformazione quindi una nuova costituzione per una nuova Europa veramente unite federata
Siamo convinti che questo sia il passaggio fondamentale infatti da un'attenta analisi risulta inadeguata la percezione dei limiti democraticità delle attuali istituzioni sovranazionali
Ad esempio l'entusiasmo europeista degli italiani
è spiegabile dall'atteggiamento di sfiducia molto spesso nei confronti delle istituzioni nazionali
Ma a questo non si accompagna una profonda conoscenza delle istituzioni europee
Prevale infatti la convinzione che la sovranità del Parlamento europeo in ambito legislativo sia complete attuale che addirittura una Costituzione europea forse già esista come è facile intuire
C'è tanto da riflettere tanto da lavorare la nostra vita quotidiana è sempre più influenzata dalla dimensione europea forse in alcuni casi anche in modo esageratamente pervasivo ma nonostante tutto le istituzioni europee restano ai più perlomeno un oggetto misterioso di cui si avverte la presenza ma di cui non si riesce a definire con sicurezza la fisionomia
Ma se a queste considerazioni si può intuire quanto sia ancora sottovalutato l'impatto il rapporto delle istituzioni territoriali sull'integrazione sovranazionale
Si è parlato tanto di devoluzione di federalismo a livello di Regioni Province e Comuni ma la strada appare ancora assai lunga
Per realizzare il lungo viaggio del sogno europeo occorrerà agire contemporaneamente nel Parlamento europeo e né i parlamenti nazionali affinché sia dato al Parlamento europeo il mandato di redigere la Costituzione dando forme organizzazione istituzionale all'idea di Europa federale
Per essere vincente questo passaggio non dovrà risultare come la conseguenza di un trattato basato esclusivamente sulla logica intergovernativa al contrario dovrà essere un accordo tra Stati nazionali assimilato dai popoli su una scala più vasta possibile in modo da riflettere consenso necessario che nasce dal basso e si propaga poi attraverso l'incontro delle singole sovranità
L'Europa
Dovrà darsi degli obiettivi ambiziosi rispondere alle necessità della gente far leva su valori culturali diffusi per avviare progetti di consolidamento della democrazia e di sviluppo economico spero anzi sono sicuro che da questa discussione di oggi da questo convegno possono uscire idee proposte da lanciare
E a questo proposito mi fa piacere di anticipare che i rettori delle tre università statali romane presenteranno tra poco il manifesto per la cultura e la Costituzione europea
Perché un manifesto siffatto
Con l'avvio della nuova in Conferenza intergovernativa e dei lavori per l'adozione della Carta dei diritti fondamentali l'Europa e davanti a un passo decisivo della sua costruzione politica
L'Europa per essere vicino ai cittadini deve affermare il primato dei diritti fondamentali per rafforzare i poteri locali il principio di sussidiarietà
Proprio perché alla realizzazione della Costituzione
Deve dare il suo contributo la società civile europea sono convinto che le università romane possano svolgere un ruolo importante per lo sviluppo dell'identità culturale e dei diritti di cittadinanza
E a tal fine hanno deciso di inserire tra gli obiettivi prioritari dell'insegnamento e della ricerca temi quali la conoscenza dei diversi progetti europei d'identità il modo in cui questi possano interagire tra loro e le prospettive della futura integrazione europea
E in questo senso ci esporranno poi le modalità in cui intendano
Proseguire in questo lavoro intenderanno agire con iniziative anche interessanti e permanenti che è un lascio dire poi ai nostri elettori
Infine
Le ho terminato
La nostra città Roma avrà come si è capito un ruolo importante in questo dibattito metterà a disposizione spazi conoscenze
Connessioni che può e relazioni che può attivare ad esempio una scelta che abbiamo di recente compiuto e quella di dar vita presso la Casa della città che è un grande spazio nell'ambito dell'ex Mattatoio al quartiere Testaccio
Ha un nuovo e specifico spazio che vogliamo chiamare cantiere Europa
Che sarà un laboratorio aperto a tutti per il dibattito e lo studio delle tematiche europee
E per far operare al suo interno un centro dell'Europa delle città e delle regioni
E proponiamo inoltre che il Governo italiano collochi lì in questa sede in questo spazio nel cuore e la storia della città di Roma
Il centro di documentazione europea che il Parlamento italiano sta per approvare offriamo quindi una sede fisica uno spazio fisico in un luogo importante della nostra città dove questo centro può
Trovare non solo ospitalità ma grande vita e vitalità perché in un luogo l'ex mattatoio che finalmente siamo riusciti a riprogettare negli usi
Che rimarrà un luogo pubblico che rimarrà un luogo soprattutto dedicato ai giovani quindi ci è piaciuto collegare e ringrazio il professor Cagiano le ha lavorato sì a me a queste idee ci è piaciuto collocare in un luogo che è destinato ai giovani all'attività dei giovani e che già oggi ne vede grande con grande intensità d'impegno
Questo spazio dedicato all'Europa a me sembra che con questa iniziativa noi daremo un che di permanente anche al lavoro che il Comune di Roma danni ha iniziato a fare vuole allargare e consolidare infine
Non è scritto ma voglio ricordarlo in autunno avremo una mostra dedicata ad Altiero Spinelli e in quell'occasione io spero che potremo
Svolge altre iniziative che hanno il carattere di elemento di connessione e quindi vedere intorno a questi appuntamenti come le città d'Europa
Possono incontrarsi queste l'idea che ci muove queste lo spirito col quale vogliamo lavorare li ringrazio e mi scuso se ho preso qualche minuto in più
Abbia
Adesso il dottor Mombelli che porta il saluto io lo prego di accomodarsi lo ringrazio per essere
Venuto puntualissimo a questo nostro impegno ricordo che il dottor Gerardo Mombelli e direttore della rappresentanza in Italia della Comunità europea
Presidente Napolitano
Assessore signori e signori dal punto di vista politico ma anche e forse soprattutto da quello del dibattito intellettuale
Il cinquantesimo anniversario della Dichiarazione di Schuman cade in un momento no in una fase dell'integrazione europea chiama che non è rituale definire contraddittoria
Per un verso infatti i risultati e i traguardi raggiunti negli ultimi anni
Hanno consacrato l'efficacia del metodo comunque comunitario così come le prospettive dell'allargamento spingono a considerare le concezioni europeiste più radicali o più schematicamente tradizionali come superate o inadatte
Anche a comprendere quel che succede o può succedere
Dall'altro insoluti i problemi che l'Unione deve affrontare per non essere vittima del suo proprio successo ripropongono con forza obiettivi istituzionali del tutto comparabili alle ambizioni originariamente nutrite almeno da alcuni Paesi almeno da alcune forze politico sociale per questa ragione la formula della celebrazione promossa dal Comune di Roma
Cioè nella capitale di uno degli Stati fondatori pare corrispondere perfettamente alla qualità e alla complessità delle questioni che occorre affrontare oggi
E inoltre pare tener conto di un più maturo sentire dell'opinione pubblica che guarda forse con sospetto a manifestazioni puramente celebrativa
Naturalmente esistono valutazioni diverse sullo stato dell'Europa qualcuno tende a mettere in valore realizzazioni e progressi qualcun altro sottolinea carenze e ritardi
Ciò che conta tuttavia mi pare non nell'uno nell'altro approccio in sé e per sé
Ma il tentativo la volontà di compiere un'analisi lucida capace di situare le questioni europee
Nel loro proprio contesto politico nella loro possibile forza abbinabili
E di suggerire via di uscire vie di uscite e di avanzamento i donne ad avvicinare nuovi traguardi e più consapevoli coinvolgimenti
Da questo punto di vista non dubito che questa giornata saprà cogliere l'occasione di un utile riflessione collettiva a partire dalla necessità di un ruolo crescente di città e regioni nella costruzione europea buon lavoro
Direttore dell'ufficio per l'Italia del Parlamento europeo grazie dottor Salim grazie presidente
La differenza del rapido collega ed amico Gerardo Mombelli io non entrerò nel merito di questo convegno anche perché altri oratori molto più qualificati prenderanno la parola riguardo a cominciare dal presidente Napolitano presidente della Commissione affari costituzionali del Parlamento europeo
Perché porterà all'interpretazione autentica meglio di me non ci fossero due naufraghi maior minor cessat no
Lui è senza dubbio il Presidente Napolitano è senza dubbio la a a su una adatta per affrontare i legni Pavia spetti della costruzione
Comunitaria in questo momento delle difficoltà delle prospettive che si trova ad incontrare io vorrei soltanto portare come è scritto nel programma un saluto
Riferendomi innanzitutto al con un testo in cui questo convegno si colloca che è quello della festa degli Europa Tel nove maggio
Una festa che in effetti è sempre stata tale ma che all'inizio veniva celebrata soltanto dai funzionari europei
Che non andavano a lavorare in questa ricorrenza ed hanno continuato non fanno soltanto in Italia il nostro ufficio ad esempio lavora a pieno ritmo ma a Brussel a Lussemburgo
Gli uffici sono chiusi ne parlo perché è importante sapere che l'idea di portare la festa dell'Europa
A conoscenza dei cittadini europei è stata di un Presidente del Parlamento europeo in effetti è stata del Parlamento europeo ma il messaggio c'è arrivato prima di tutti dal presidente esce che ci ha detto la festa dell'Europa del nove maggio non può rimanere una festa degli europei atti ma deve diventare una festa dei cittadini e poi e il messaggio veniva dal presidente del parlamento europeo i primi ad essere coinvolte siamo stati di nuovo i delle rappresentanze Esterne del Parlamento europeo quelli che erano maggiormente a contatto con i cittadini
Cos'è che in Italia mo'e al l'ufficio per l'Italia del Parlamento europeo abbiamo provato ad immaginarci le prime iniziative affanni i primi passi
A Roma abbiamo cominciato
Con piccole cose peraltro dipese dalle televisioni che abbiamo organizzato sulla piazza del Campidoglio poi la festa è cresciuta è scesa in campo la Commissione e con la sua forza
Tanto che quest'anno ad esempio forse più di altri anni siamo riusciti a promuovere tutta una serie di iniziative insieme con la la commissione che si sono svolte alcune si sono già svolte l'assessore ha parlato di una prima cosa che è stata fatta a Roma
In effetti Parlamento europeo organizzato in prima persona ma con il coinvolgimento della Commissione
E il solito concerto per l'Europa che facciamo ormai conta quattro anni in collaborazione con la RAI il primo anno fu qui all'Aracoeli qual è stata Assisi Ravenna quest'anno l'abbiamo fatto
Assieme a e di telegiornali della RAI giornali radio ne hanno parlato sabato
Visto che per motivi organizzativi abbiamo dovuto organizzare il convegno il il cinque maggio quelle in quell'occasione fra l'altro io ho avuto la possibilità di presentando il convegno di ricordare che questo Rolando importante proprio perché c'è di mezzo la revisione delle regole che presiedono al funzionamento delle degli organismi comunitari e che dovranno rendere possibile l'allargamento alla carta dei dei diritti dell'uomo e via dicendo
In effettivo credo di poter dire visto quello che stiamo facendo a Roma che si è fatto assieme a che si fa strada ad Arezzo piuttosto che a Bari e in tante altre città
Che questo nostro sforzo di valorizzare la festa dell'Europa
Sta andando avanti andrà sempre di più avanti
Secondo aspetto su cui mi sofferma veramente Apollo dicendo e il titolo di questo convegno le città e le regioni per la cultura e la costruzione europea
Perché effettivamente l'argomento come dire di estrema attualità
Le regioni hanno già un ruolo istituzionale poi che c'è un'istituzione che la rappresenta a livello europeo dove portare il loro contributo alla realizzazione
Dei il Bari importanti obiettivi dell'Unione
In Italia abbiamo è ancora oggi lo dobbiamo realizzate ma indubbiamente all'ordine del giorno
Un obiettivo tutto come dire nazionale di cui ha parlato si è parlato alla conferenza del del del del delle dei dei poteri locali che settanta qualche mese fa a Palermo quando era ministro Enrico letta
Abbiamo questo compito qui ci siamo dati questo obiettivo di favorire il coinvolgimento delle Regioni nella fase a Schio in asce cosiddetta Fantilli fase ascendente
Della formazione del diritto comunitario cioè a dire la formazione delle direttive la fase discendente quelle cui invece e dei diritti dei vengono raccolte sul piano nazionale
Il convegno parallela di tanti argomenti che hanno attinenza con questo problema il coinvolgimento delle regioni nella fase ascendente della formazione delle reti direttive senza dubbio un momento importante di cui probabilmente si continuerà ad a parlare anche nei prossimi mesi naturalmente come promotore di questa iniziativa insieme al dottor Mombelli mi unisco ad augurare veramente a tutti un buon lavoro
Grazie dottor Salimbeni adesso ha come avevo promesso diamo la parola Mercedes Bresso Keci saluta Fini ci fa un
Il suo intervento mentre è il si siede
Avete tutti notato quel bellissimo manifesto all'inizio non è un abito
è un abito che opera d'arte diciamo così che sarà presentato alla fine di marzo della mattinata mi dispiace sempre Mercedes se non poteva vederlo direttamente ma un'iniziativa che abbiamo voluto abbinare alla giornata perché è un abito molto complicato Enrico che dovrebbe richiamare nella sua confezione tutti i quindici stati dell'Unione quindi sarà una curiosità vederlo e poi ne parleremo però
Ho approfittato dell'attimo per quasi a fare anche questo annuncio
Di propaganda prego Mercedes
Io pensa di essere invitata qui con me
L'Unione delle Province italiane come uno dei rappresentanti nel Comitato delle delle regioni del del nostro del nostro Paese
Il Comitato delle Regioni che diventato
Una istituzione un pochino meno ignota
A causa del fatto che ne fa parte come presidente di una regione austriaca Haider e tuttavia e che prima era pochissimo conosciuto ma forse lo è ancora
è tuttavia uno di quegli strumenti che come ricordava prima Salimbeni il è uno strumento che comincia a costruire la partecipazione delle regioni e degli enti locali nome Comitato delle Regioni in maniera in realtà regioni enti locali sono rappresentati tutti i livelli di enti locali Reggio da noi Regioni Province Comuni in altri stati ovviamente le diverse organizzazioni
Degli enti locali che comincia a coinvolgere concretamente gli enti locali e le Regioni nel processo di costruzione dalle dal basso ascendente delle direttive in generale di tutta la normativa comunitaria
è naturalmente un processo difficile perché
Sono
La capacità
Degli enti locali e delle Regioni e in particolare nel nostro nel nostro Paese dove l'afflato federaliste l'afflato europeo è forte a parole ma lo è molto meno nei fatti è un processo complesso vuol dire che
Le rappresentanze delle regioni e degli enti locali devono lavorare seriamente nella elaborazione di di pari ieri sud
Tutti i provvedimenti e sono moltissimi dell'Unione Europea
Che andranno a interferire poi positivamente o negativamente a seconda di come sono riusciti a lavorarci a interferire nella nella loro attività o a favorire la loro attività pensiamo a quanti sono perché oramai la maggior parte delle misure che vengono presentate programmi fondi direttive incidono poi direttamente attraverso
Bandi di gara proprio sulle istituzioni istituzioni locali e quindi la questione tutt'altro che il rilevante c'è il lavoro che gli enti locali possono fare per far sì che gli strumenti siano più adeguati poi alle proprie esigenze
Recentemente ritengo però il problema del della Costituzione recentemente noi abbiamo avuto stiamo avviando con la Commissione europea
Una il processo di consultazione proprio sul documento che deriva dalla con con delle conclusioni della conferenza di Lisbona sulla io sulle politiche locali per l'impiego
Sempre di più l'Unione Europea e convinta e credo che tutti noi siamo convinti con lei che per creare occupazione concretamente per le persone reali fisiche concrete che vivono nelle nostre città e nelle e nei nostri territori occorre partire da una concertazione territoriale a livello locale occorre partire da un dosaggio degli strumenti
Fine a livello locale perché altrimenti si producono politiche che poi non vanno a colpire l'obiettivo concreto delle delle sacche di disoccupazione e dei giacimenti occupazionali che contemporaneamente ci sono quindi un ruolo enorme perché se gli strumenti sono ben tarati sulle nostre esigenze capacità sono utilizzabili e funzioneranno se gli strumenti vengono fuori male ed è quindi poi non i risultati non sono positivi o troppo difficili da utilizzare il risultato non sia terra
E e qui entra il discorso del della Costituzione europea
Il Comitato delle Regioni ha deciso di
Attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro di produrre che io ho avuto con l'onore questo lo consiglio con un grandissimo onore di di presiedere
Attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro di predisporre una risoluzione di iniziativa sulla questione della Federazione della Costituzione europea e sulle ruolo che gli enti locali vogliono a bere in questo processo costituente innanzitutto il ruolo che gli enti locali vogliano avere nel processo cioè nel nelle norme dibattito che bisogna costruire in Europa sulla questione della Costituzione europea dico enorme dibattito perché oggi se guardiamo la realtà degli stati membri dell'Unione
Possiamo dire che la battaglia il sì ci dimettiamo agli Stati che la battaglia della Costituzione europea
Sia molto prossima essere persa perché sono molti gli Stati diffidenti sempre più diffidenti nei confronti dell'Unione sapete che anche Stati tradizionalmente molto file europei che fanno parte degli Stati fondatori che hanno portato avanti e sorretto al processo dell'Unione Europea di unificazione europea oggi pensiamo alla Germania oggi sono molto diffidenti il l'unificazione tedesca ha reso la Germania più fragile più diffidente nei confronti delle future adesioni e quindi c'è un und richiudersi su se stessi e il tornare a difendere i propri confini nazionali allora
è solo attraverso un grande processo di mobilitazione dei cittadini che è possibile tenere aperta e anche vincere io credo la battaglia per la Costituzione europea in questo senso il ruolo degli enti locali è essenziale
I d'altronde nel processo costituente oggi è posto con chiarezza il tema della del federalismo e della sussidiarietà mentre quando è nato il tema della sussidiarietà voleva rischiava di essere un processo disgregato in The dell'Unione cioè essere una rivendicazione da parte degli stati nazionali
Di
Competenze precise e quindi di delimitazione di quelle della dell'unione europea
Oggi a a livello dell'Unione europea non solo a livello del degni dei singoli Stati europei è in atto un processo di di forte decentramento tutti gli Stati stanno realizzando processi di federalismo e di decentramento al loro interno e la stessa Unione europea scritta ha oramai capito che l'unione e la Costituzione dell'Europa un processo costituente dell'Europa non può che partire da un cambiamento delle regole cioè da una forte peso delle singole regioni e dei singoli poteri locali in Europa i quindi un'Europa che si rimescola che non resta solo delimitata alle ai confini ai confini nazionali
Infatti noi in questo gruppo di lavoro che che tra l'altro terrà un un convegno e una propria riunione a Torino il nove nove giugno per definire il documento che dovrebbe essere il documento finale che presenteremo al Comitato delle Regioni
Poniamo alcune questioni intanto la questione della Carta dei diritti voi sapete che si sta approvando la Carta dei diritti dei cittadini europei
Che la Carta dei diritti diventi il preambolo della costituzione europea quindi sia così concepita e contenga già al proprio interno
Alcuni riferimenti al principio della della sussidiarietà e quindi al principio della costruzione del dell'Europa dal dal e del governo dell'Europa dal basso
Una Costituzione qui il dibattito è molto aperto
Diciamo c'è la tendenza che potremmo chiamare tedesca che pensa una costituzione in cui le competenze sono rigidamente definite e delimita The per cui a partire dal principio di sussidiarietà si definisce che cosa hanno diritto di fare gli enti locali che cosa hanno detto di fare le regioni che Stati e poi l'Unione Europea
Una tendenza che io definirei più italiana che per esempio agli presidente Prodi tra i suoi fautori in cui sì l'orientamento certamente occorre una delimitazione generale dei principi generali di de le attivi alla sussidiarietà si orizzontale che verticale orizzontale fra la società e verticale fra i diversi livelli di governo ma devono essere principi generali perché ci sono ancora molte differenze in Europa
E soprattutto perché oggi il Governo effettivo dei problemi avviene molto di più attraverso processi di governance cioè processi di messa in rete delle diversi poteri locali e nazionali piuttosto che attraverso la rigida delimitazione di competenze esclusive
E quindi questo è un bel dibattito credo molto importante se si vuole costruire davvero
Un'Europa che poi funzioni quel principio di sussidiarietà non sia poi una specie di gabbia rigida dentro la quale è difficile operare operare con efficienza
A livello degli stati ecco questo è il il quadro della della discussione
E io credo che gli enti locali le città le Province e le Regioni e in particolare quelli italiani che sono da sempre una delle dei baluardi del del processo federalista e del Movimento per la Costituzione europea
Possono fare molto soprattutto fare molto faccende convincendo i cittadini europei anche in questo caso gli euroscettici crescono crescono ovunque in Europa
E bisogna invertire la tendenza e invertire la tendenza può avvenire solo se c'è un forte movimento dei cittadini che vuole
Che non ci sia solo un'Europa delle monete ma ci sia un'Europa del dei popoli dei cittadini è un Europa dei diritti ecco questi sono i temi su cui io credo molto importante quindi o prezzo molto queste iniziative del Comune di Roma e di tutti
I nostri enti locali che in questo giorno in tutta Italia stanno attivando iniziative concrete per ricordare
A tutti gli italiani che l'Europa io credo un pezzo importante del nostro futuro grazie
Grazie anche per avermi data la
Grazie a Mercedes Bresso
Dell'intervento impegnato che è andato oltre il saluto ma era
Apprezzabilissimo adesso iniziamo con i relatori e procederemo storicamente nei lavori
Primo relatore Pasqual Mara Gallo è che presidente onorario del dei comuni d'Europa e delle regioni d'Europa dell'associazione che li riunisce mai che famoso anche per essere stato molto a lungo il sindaco di un'importante città europea che Barcellona e quindi ascoltiamo senz'altro la sua relazione prego
Grazie presidente nord sarà una relazione ma non sarà molto lunga
Prima per ringraziare il Comune di Roma di questo invito cui in Protomoteca quarant'anni fa
Che ani fa affatto quarant'anni della firma del Trattato a Roma
Dunque queste Mori hanno sentito le parole importante
Chi ha e che si sono che si sono pronunciate nella creazione di Europa oggi oggi celebriamo il cinquanta anniversario della dichiarazione previa del cinquanta
Due Suman
Nella quale lui disse la pace mondiale non potrà essere salvo salvaguardata se non con sforzi creativi proporzionale ai pericoli che la minacciano
L'Europa aggiunge non ne è stata fatta abbiamo avuto la guerra e aggiunge ancora l'Europa non potrà farsi in una sola volta
Ne sarà costruita tutta insieme essa sorgerà da realizzazione concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto cioè
E il pragmatismo strattone la base della creazione europea
Mettere insieme la produzione franco tedesca di carboneria acciaio sotto la una comune altre autorità è stato o la prova pratica la prima realizzazione questo pragmatismo
E finalmente la dichiarazione dice i principi e gli impegni essenziali
Saranno oggetto di un trattato firmato tra gli stati è sottoposto alla ratifica dei parlamenti
Si svolgeranno con l'assistenza di un arbitro designato di comune a Cordova
E l'autorità comune sarà composta di personalità indipendenti designati su base paritaria dai governi di un presidente che sarà scelto dico mo'di comune accordo col loro cioè queste parole sì ma sì mandano sì retro mandano l'ambiente nel quale
Europa è nata un ambiente del dopoguerra de necessità la nascita dell'Europa comune
è una necessità pragmatica di una pay hanno bisogno de quello preesistente
Io penso che oggi tanti anni dopo cinquant'anni dopo si può salire che a me meglio il migliore omaggio a Schumann sia di fare una una citazione
Decisione FIOM voi sapete che i giochi di ombre mio novembre la pace
Uno dei costruttori della pace nordirlandese
Un cattolico Noril'ruandese
Po'socialdemocratico che ha lavorato moltissimo per ottenere un risultato che si è aggiunto tre giorni fa
Due anni dopo quella cordoli Venerdì Santo gli occhi disse Noemi Orlando hanno altre abbiamo arrivato un finale positivo perché abbiamo applicato a una situazione locale i principi europei de
Governance
Cioè questa governarsi all'europea che ci appare tanto complessa tanto complicata tanto caricata difficile a comprendere è arrivata ad essere tanto utile come per risolvere un problema locale
Tanto drammatico qualcuno come quello doveva andare al Nord e cos'hanno fatto in Irlanda e morte loro hanno creato un'assemblea con due maggioranze
Una maggioranza per la grande questione vette per cento nelle grande questione che doppia eccessi bisogna all'unanimità dei due componenti cattolici e protestanti quell'assemblea e un'altra maggioranza che fine
Che decide sull'ottanta per cento restante delle questioni
Cioè un sistema a doppio governo simile a quello che esiste in Bruxelles per risolvere
Una questione drammatica come quella Della Irlanda del Nord
Voi conoscete bene eguale parole Favero che visto che
Tempo fa il carico esso Calloway era cittadino dei praticanti
Che lui era cieco
Venerazione
Boemio cieco
Che anche cittadino dello stato cecoslovacco e che poi si sentiva europeo e che lui non era disposto a rinunciare a nessuna di queste serie di appartenenza
Eccolo qua a qual è la definizione della sostanza delle prove a me anche della ricchezza d'Europa come si fa un sistema la governance che tiene conto che rende omaggio diciamo all'esistenza di queste di queste diverse sfere di appartenenza e per questo che è nato
Del federalismo la Ferrari superato per diverse ragioni diverse si Constanze ma
è sempre utile quando un'azione è stato non sono totalmente coincidenti io sono catalano di nazione ma io sono cittadino dello Stato spagnolo e amo la Spagna sono è una sfera mia appartenenza che va al di là dei mia nazione sono nato catalano sono nato in Catalogna parlo Capano la lengua e mia madre catalano inazione castigliana di nazione si diceva alcuni secoli fa ma pur tanto non sono nasce una lista nel senso che non credo che questa mia catalani tali nazione sia escludente o esclusiva
Ma che permette e necessità dell'esistenza
De adesione a essere di appartenenza progressivamente anch'io me sento europeo ma mi sento europeo sì l'Europa sì due cose prima sì l'Europa è all'altezza dei miei reali c'è l'Europa mira in questo caso cittadinanza appartenenza politica e due sì l'Europa mi aiuta a risolvere i miei ben colli di appartenenza
Nel senso che il cavallo
Perché allora la loro bambina in questo senso tra virgolette mila nazionalità questa l'Europa prossima alla quale si riferisce Romano Prodi il giorno della sua presentazione di fronte al Parlamento europeo lui ha parlato in Europa forte cioè ampliata lui ha parlato in Europa competitiva cioè tecnologicamente avanzata quella Lisbona
E lui ha provato anche un'Europa prossima una Europa che vicina ai cittadini d'Europa non sarà a possiamo dire oggi cinquant'anni dopo Schumann non sarà se non risolve il problema pragmatici che loro siano sì siano maison risolvendo la situazione drammatica
Ma non sarà anche essi neanche si non è allo stesso tempo abbastanza distante
E alla stanza prossima cioè l'OPA non sarà sì non capisce che il fattore levare de allontanare certe decisione deve trarre come compensazione la prossimità detto tutti e quella lesione che la società Keiko morì che le regioni possono risolvere da sé come è stato detto prima del il principio della sussidiarietà
Dichiarato nel trattato non è soltanto un principio riguarda la relazione tra unione estati Cei estati fanno tutto quello che l'Unione non può fare o l'unione fa soltanto al meglio vuole fa soltanto in quello che io e Stati e non sanno fare o non possono fare principio di sussidiarietà e uno che diventato principio generale della costruzione politica europea come dice il preambolo
Si fa tutto l'Unione è un'unione dei popoli sempre più stretta
Dove tutto si fa con tutta la prossimità possibile ai cittadini e questo principio generale i giudici italiani e spagnoli francesi oggi possono giudicare fare sentenze in base a questo principio perché queste sono tratti trattato che è stato ratificato e i nostri Parlamenti questo enormemente importante e questa è la base del federalismo attuale
Terrorismo non è oggi
Allontana Anza decisione lontana lo è certi temi me allo stesso tempo una vicina mento della politica finalmente dire vedi che
Come
Presidente ora l'Ariosto dice oggi ex presidente Gea prese delle del consiglio dei colori reggere l'Europa c'è amico dell'Associazione italiana
Del consiglio vi dico che sono molti ad aspettare ancora ancora che l'Italia faccia una revisione della seconda parte della sua costituzione che vada in linea con queste considerazioni se n'è parlato molto se ne parlerà anche
A penso che l'Italia forse la Spagna anche devono fare così che le città e le municipalizzate siano presenti nella cooperazione Bruno è stato stradale grazie
Grazie
Do in questo suggestivo contributo del re io ora la parola al professor Giandonato Caggiano che il relatore successivo poi proseguiamo vedo che va disinvoltamente avanti il nostro ribatte
Grazie presidente
Questo convegno mette insieme due campi indagine di riflessione
Abbastanza conosciuti da un lato le città e le regioni
Per l'Europa in Europa dall'altro la cultura europea
Il tutto in un
Involucro comune in un percorso comune
Che e quello che può fare
Veramente la cittadinanza europea
Perché nessuna cittadinanza nasce sulla base di un atto formale ma la cittadinanza è sempre il risultato
Di un processo di identificazione collettiva quello che una volta si diceva la nazione l'ha già detto Pascal Maraga al ci sono delle nazioni ci sono degli Stati purtroppo i nazionalismi hanno creato problemi in Europa anche recentemente
L'Europa la casa comune europea deve creare innanzitutto questo senso di appartenenza ad una identità culturale europea
Questo tema è un tema caro ai federalisti
è un tema caro
In particolare ci tengo a sottolinearlo
A in Italia all'AICCRE all'Associazione italiana del Consiglio comuni e regioni d'Europa e in generale al Cicr di cui Pascal ma Racale è stato un grande animatore
La mia relazione brevissima perché posso consentirmi di rinviare alla rivista che il foro mezza ha preparato numero speciale monografico per questa occasione
L'Europa
E mezzo giorno edita dal Formez per meglio dire che e una rivista che ha una grande tradizione sui temi dell'Europa e che avrete in distribuzione se non avete ancora avuto vi prego di prenderne copia perché può essere un elemento parlo soprattutto ai giovani qui presenti che ringrazio
Particolarmente i giovani delle università
Romane e di Firenze
Perché questo può continuare poi la riflessione
Su questi temi come ci inviteranno a fare i tre rettori
Alla fine di questo convegno con il loro manifesto per la cultura e la Costituzione europea la mia relazione quindi la vi racconterò soltanto sintesi sinteticamente i punti delle relazioni riguardano i punti di un ragionamento che riguarda l'evoluzione delle relazioni transnazionali tra enti locali
Certo è già difficile dire enti locali enti territoriali Regioni io li ricordo tutti nella nostra autonomia ci sono comuni province regioni e comunità montani sono una ricchezza un'articolazione del nostro Paese l'importante è chiaro che le loro competenze siano chiare
Che sia hanno ben definite le fonti finanziaria della loro attività
E chi quindi questo sia una ricchezza
Del federalismo prima nel nostro Paese e poi in Europa
Gli enti locali che hanno avuto una modalità tradizionale quella dei gemellaggi
Che al hanno avuto il merito di avvicinare classi dirigenti di scambiare informazioni di far crescere scambi tra i giovani e questo è un merito storico oggi accanto ai gemellaggi nascono quelli che si chiamano progetti di partenariato transnazionale
In realtà è una costruzione come si dice in fieri quando i processi non sono ancora terminati ma è già molto precisa la sua identità
In questo cantiere Europa che la città di Roma vuole abbia un posto stabile nella panorama di della della Città eterna in questo cantiere Europa i i rapporti transnazionali crescono si sviluppano
Attraverso modalità che sono estremamente importanti e sempre più concrete
Penso a tutti gli scambi che riguardano i servizi pubblici locali e che i governi centrali non avevano strumenti per conoscere per capire e soprattutto per governare
Pensiamo alla pulizia delle nostre città pensiamo alla distribuzione dell'acqua delle Three cita gli accordi internazionali trattati
Che si occupano di tutti i fenomeni transnazionali con effetti al di là del territorio di uno Stato
Sono praticamente tutte le materie sono oggetto di accordi tra gli Stati avevano difficoltà a occuparsi di queste materie con una dimensione locale
Penso all'ambiente penso alla dimensione locale e globale dell'ambiente
Questi questi incontri tra gli enti locali nella forma del partenariato hanno sviluppato una cornice giuridica che non è ancora oggetto di riflessioni in dottrina e che probabilmente anzi sicuramente non è diritto internazionale non è cioè diritto intergovernativo
Tutto è naturalmente la tutto sta nella definizione delle parole forse per non evitare per evitare equivoci chiamiamolo transnazionale e questo diritto riguarda oramai una serie di modalità di accordi di intese istituzionali
L'Europa ha dato un grande contributo a questa sviluppo del partenariato transnazionale quando si cerca di presentare un Progetto da finanziare alla Comunità europea
E il panico sopravviene perché si legge che ci vuole il partenariato transnazionale condizione per poter presentare domanda la comunità europea cioè ha introdotto nelle sue modalità di finanziamento una condizione quasi determinante
E in rarissimi casi se ne può fare a meno solo quei programmi proprio molto lo molto locali e gestiti prevalentemente dalle regioni ma non certo quelli gestiti a livello nazionale a livello europeo questi bisogna contemporaneamente firmare un impegno un documento che introduce questa collaborazione
La introduce nel meccanismo del Progetto perché l'Europa vuole che i progetti siano innovativi
Ma soprattutto che serva no agli altri nel trasferimento del know how che si ricava dall'esperienza del Progetto
In realtà i progetti di finanziamento sono sempre molto emblematici molto limitati molto simbolici rispetto alle Finanze impiegate ma possono avere un grande potere se introducono l'abitudine a lavorare insieme l'abitudine a svolgerlo unioni la l'abitudine no
A euro pizza are soprattutto qui lo dico per l'esperienza che ho fatto al Comune di Roma ad europeizzare i funzionari degli enti locali che fino a qualche anno fa erano l'legati ad una dimensione locale questo vale per gli enti locali e vale su ancora di più
Per le società che gestiscono i servizi pubblici locali penso a le società che vanno in Borsa l'Acea tanto per fare un esempio a brillante delle performances recenti di questo tipo di enti e che devono presentare
Agli azionisti un prospetto di attività internazionali di internazionalizzazione della loro attività
Senza naturalmente perdere qui l'equilibrio difficile e in atto l'approvazione da parte da Parlamento di una apposita legge sui servizi pubblici locali senza dimenticare naturalmente il servizio ai cittadini
Queste sono modalità che l'Europa impone per la collaborazione transnazionale sono modalità che riguardano poi anche la cooperazione con i paesi in via di sviluppo nord-sud sempre di più una realtà non legata ai grandi cantieri nel deserto della cooperazione intergovernativa ma sempre più legati al trasferimento di conoscenze come gestire il bilancio di questi Paesi come fare il bilancio ecologico come monitorare
L'ambiente con me stabilire la partecipazione più ampia degli eletti
Al ai processi decisionali della realtà locale e regionale territoriale in senso ampio questo scambio di civiltà giuridica questo scambio di testimonianze può far crescere i rapporti tra gli enti locali dell'Europa e degli enti locali del dei paesi in via di sviluppo molto più di quanto risorse incredibili spesse negli anni passati abbiano potuto lasciare parlo soprattutto di tracce permanenti e utili alla popolazione non solo ai governanti di quei paese questo è il quadro di riferimento o accenno soltanto e per ultimo ai rapporti che possono nascere da Interreg o da altre azioni di iniziativa comunitaria
Ecco perché riguardano i Paesi confinanti ma soprattutto i Paesi dell'Est europeo e del mondo arabo che non possiamo chiamare cooperazione allo sviluppo in senso stretto anche se c'è un forte dissenso un forte differenziale di sviluppo fra queste due realtà e tutto questa materia noi la lasciamo alla riflessione
Dei giuristi che hanno fatto dei dei naturalmente parlo per me ma degli storici degli economisti ciascuno nell'ambito della sua competenza scientifica universitaria e non ma la lasciamo ad una riflessione perché in l'inizio di una nuova disciplina
La chiamiamo diritto amministrativo europeo la chiamiamo Stroud
Tura federale dell'Europa mi piace di più questo secondo termine evidentemente meno tecnicistico ma certo l'Europa oggi non avrà più bisogno di diplomatici
Che rappresentino listati rispettivamente presso le capitali dei due Paesi avrà bisogno di una nuova diplomazia
Multilaterale nelle quali avranno un forte ruolo le reti delle città le reti delle regioni le Ray le reti degli enti locali
Io ringrazio e sono particolarmente felice della presenza oggi dei rappresentanti di questi di questi associazioni che hanno il merito storico di aver portato la democrazia locale ad un principio di democrazia presente in tutte le Costituzioni e il nel futuro nella costituzione europea perché Anci UPI
Un chairman tutte le associazioni laiche Lello citato in primo luogo sono hanno il merito storico di aver portato il loro associati su una dimensione europea in maniera assolutamente innovativa naturalmente un grazie anche ai rappresentanti del governo che sono qui presenti ai membri del Parlamento grazie
Vorrei dare consentitemi di prendere provvisoriamente la presidenza e di dare la parola al secondo relatore al terzo relatore Riccardo cappellino che che docente di Economia politica a Tor Vergata che ci parlerà della politica regionale europea del ruolo delle città
Grazie Zandonà
Nella mio intervento e lo sottolineo soprattutto gli aspetti di natura economica e
Mi interessa soffermarmi sul rapporto fra
Mi interessa soffermarmi sul rapporto tra la cosiddetta economia della conoscenza e il ruolo delle città nella processo di integrazione europea
Infatti viviamo in tempi di grandi trasformazioni accelerate ed incerte
La rivoluzione scientifica e tecnologica effetti pervasivi sull'economia sul mercato del lavoro e anche sull'organizzazione del territorio
Si tratta di una fase di mutazioni intensa delle diverse strutture di una nuova e grande rivoluzione industriale
Non è una faccenda che si riduca alla netta economi tuttavia certamente l'uso di internet e delle nuove tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni accelera la circolazione delle informazioni
Favorisce la concertazione trattori Diversi anche a lunga distanza e rende più veloce i processi decisionali la conoscenza diventa il fattore produttivo strategico
L'elaborazione di nuove conoscenze la loro diffusione tra i lavoratori le imprese le istituzioni pubbliche e fattore cruciale nel promuovere l'innovazione
Migliorare la qualità dei prodotti e dei servizi e dei processi produttivi e quindi assicurare lo sviluppo e la qualità dell'occupazione
Appare pertanto chiaro che la nuova economia rende necessaria una maggiore attenzione alle esigenze di ricerca e di sviluppo
Ma anche di formazione avanzata e continua nell'organizzazione private nelle istituzioni pubbliche
In particolare le città rappresenta lo nel mondo i luoghi in cui più intense sono le trasformazioni economiche sociali e solo l'incubatore dell'innovazione
Le città sono l'ambito privilegiato in cui avviene l'interazione e l'integrazione tra i diversi attori sociali
Le città stimolano un dialogo tra culture diverse e la cooperazione tra istituzioni diverse
Lo sviluppo della conoscenza richiede infatti una diversificazione delle informazioni delle esperienze e delle competenze disciplinari ed è quindi promosso dalla possibilità di interazione che caratterizza le città inoltre lecita permettono di ridurre la distanza organizzative culturale con regioni e Paesi distanti e sono caratterizzate da una maggiore apertura interregionale ed internazionale
Lecita facilito un processo di intense interazione tra gli attori locali e gli attori Esterne in altre regioni e Paesi e rappresento non porto un ghetto quei nelle relazioni internazionali ed interregionali
Pertanto le città facilitato l'accesso a tecnologie diversificate a nuove competenze lavorative e a nuovi modelli organizzativi
Peraltro dobbiamo sottolineare che l'aumento della velocità delle trasformazione comporta anche un flusso maggiore di nuovi in prese e di nuovi lavori come anche la crisi di molte imprese e la scomparsa di molti posti di lavoro
La domanda di lavoro da parte dell'impresa e cambia ed emergono carenze di nuove professionalità
Tuttavia cambia anche l'attitudine al lavoro dei lavoratori soprattutto dei giovani e di quelle con la livelli d'istruzione più elevati
In una società della conoscenza l'accettare un posto di lavoro non è la mera vendita di un servizio lavorativo ma rappresenta per il lavoratore anche una decisione di investimento in capitale umano
Ho una fase nel processo di valorizzazione di sviluppo delle proprie capacità professionali ed anche dalla propria identità personale
Risulta quindi è sempre più frequente un divario tra le aspettative dei giovani e le caratteristiche dei lavori realmente esistenti
è necessario sperimentare tramite esperienze di alternanza scuola lavoro l'incrocio tra i bisogni e le funzioni nelle imprese e le aspirazioni e le capacità dei lavoratori più giovani e agire su ambedue i lati della domanda e dell'offerta di lavoro
Inoltre la società e soprattutto alle città invecchia no e la trasformazione avvenuta nelle figure professionali e non corrisponde con i profili professionali dei lavoratori più adulti
Se prima un lavoratore
Poco qualificato cinquanta cinquantacinque anni correva il rischio di essere espulso dal mondo del lavoro ora fenomeni di obsolescenza ed inadeguatezza delle capacità professionali
Possono avvenire a da un'età anche di quaranta cinquant'anni ed interessa una fascia sempre più ampia di lavoratori
Peraltro la riqualificazione dei lavoratori di età adulta dismessi dalle imprese impone uno sforzo enorme e spesso a effetti limitati ai fini del reinserimento dal mondo del lavoro
Il problema invece è quello di promuovere la mobilità dei lavoratori tra funzioni diverse durante la loro vita lavorativa e favorire un'accumulazione graduale delle competenze con la formazione professionale continua
L'investimento della formazione continua del lavoratore occupato non può esser lasciato il suo impegno strettamente personale ma non responsabilità è un interesse della singola impresa oltre a richiede un impegno della collettività
Nel potenziamento delle cosiddette infrastrutture della conoscenza
Tuttavia i cosiddetti invecchiamento della popolazione può rappresentare un'opportunità di sviluppo di fatto e i suoi implica una forza di lavoro più matura più colta più esperta più integrata
Più cosciente e responsabile più collaborative capace di comprendere le esigenze di competitività dell'impresa e ciò comporta anche una minore necessità per le città di sviluppare servizi di base di tipo tradizionale è una maggiore necessità di servizi culturali e di formazione continua
Lo sviluppo della conoscenza
E delle relazioni di integrazione a scale interregionali di internazionali anche implicazioni importanti sulle relazioni e le disparità di sviluppo tra le città e le regioni del territorio europeo
L'evidenza empirica
Contraddice il paradigma tradizionale secondo il quale una maggiore integrazione economica delle regioni arretrate con quelle più sviluppate determinerebbe meccanismi di crescita cumulativa delle disparità interregionali
L'esperienza degli ultimi decenni nell'Unione europea dimostra che lo sviluppo di un sistema produttivo regionale
Dipende in modo cruciale non solo dalle risorse e dalle capacità endogene ma anche dall'apertura verso l'economia internazionale
E dall'intensità dell'interazione con altri sistemi produttivi regionali in termini di flussi di esportazione di flussi turistici di investimenti produttivi di investimenti finanziari di acquisizioni di imprese di trasferimenti di capacità organizzative e imprenditoriali e di trasferimenti di conoscenza
L'isolamento di una singola regione rispetto alle aree contigue impedisce di raggiungere quella massa critica che permette di essere visibili nel contesto di una competizione crescente a scala globale
E richiede che ciascun Area sviluppi strategie di cooperazione almeno con le regioni più vicini
La natura il ruolo delle città nell'economia regionale nazionali indicano che le politiche urbane rappresentano un campo di intervento importante anche per le autorità nazionali ed europee
E che tale ambito non coincide necessariamente con quello tradizionale delle politiche urbanistiche o di pianificazione fisica
Le città sono innanzi tutto il centro dell'identità culturale della regione rispettiva e svolgono un effetto di polarizzazione culturale o di leadership sulle aree circostante e ne aumenta la visibilità anche nell'economia internazionale
E si esercita un potere di attrazione nei confronti degli investitori esterni alla Regione svolgono un ruolo Cuccia le nella definizione di una strategia di sviluppo della regione rispettiva pertanto un primo campo di intervento di una politica urbana europea
Può essere ha presentato dalla politica della cultura o dalla promozione di iniziative culturali comuni tra le diverse città e regioni ed alla politica dalla ricerca e della tecnologia
In particolare la politica europea della ricerca e dell'innovazione dovrebbe stimolare una maggiore sinergia tra le diverse istituzioni di ricerca e formazione superiore sì all'interno
Dei diversi si spaccia enti urbani
Che anche tra i diversi centri no urbani che promuovere in questo modo lo sviluppo di uno sistema urbano di innovazione
In secondo luogo
Le città sono i poli dell'economie di agglomerazione e sono i centri di servizi pubblici e privati per il loro hinterland
Pertanto un secondo ambito di intervento di una politica urbana europea
Potrebbe riguardare il coordinamento a scala territoriale delle politiche che riguardano i settori dei servizi privati come il turismo e servizi commerciali e settori dei servizi pubblici come le politiche della sanità e dell'assistenza
Dato che la maggior parte della popolazione comunitaria è concentrata nelle città e queste sono spesso le aree ovvi problemi sociali sono più acuti
Infine le città sono il centro amministrativo della loro rispettiva regione e sono legate da rapporti di cooperazione interistituzionale sia con i livelli maggiori di governo Province Regioni e Stato e anche con altri centri urbani contigui
In questa prospettiva un approccio di tipo urbano o territoriale alla politica regionale europea rende necessaria una ridefinizione delle aree di intervento della politica regionale europea in particolare il territorio europeo può essere interpretato come una serie di macroregioni transnazionali o con una serie di reti di centri urbani di grandi e di piccole dimensione tra loro contigue
All'interno della stessa macroregione più opportuno lo sviluppo di un ruolo complementare fra i diversi centri urbani mentre tra le diverse macroregione prevale una logica di tipo competitiva sembra quindi opportuno che nel prossimo futuro maggiori risorse vengano attribuiti al finanziamento di network interregionali
Che comprendano come partner diverse regioni o comuni anche non contigui tra loro e caratterizzati da problemi simili e che condividono una strategia di sviluppo comune
Pertanto l'obiettivo dell'integrazione territoriale a scala europea
Dovrebbe rappresentare un elemento chiave del concetto più generale di coesione interregionale assieme al perseguimento dell'obiettivo tradizionale della riduzione delle disparità regionali
Un nuovo approccio alla politica regionale europea porta a riconsiderare
La differenza tra gli obiettivi del fondo europeo di sviluppo regionale del fondo di coesione
Infatti il fondo di coesione non è stato considerato nella riforma dei fondi strutturali del mille novecentonovantotto
Anche se la gran parte dei paesi ora considerati dal fondo di coesione ha già superato la soglia del novanta per cento del PIL pro capite e comunitario
In futuro il fondo di coesione
Invece di essere abolito potrebbe estendere la sua copertura geografica a tutto il territorio europeo e diventare lo strumento finanziario finora mancante di una politica regionale
Che si focalizzi sull'obiettivo della promozione di una maggiore integrazione del territorio europeo
Peraltro le attività del fondo di coesione in futuro potrebbero essere estese anche ad altri campi di intervento che sono importanti per promuove l'integrazione del territorio europeo quali ha per esempio
Una politica urbana e rurale europea una politica di trasferimenti tecnologici una politica di promozione della cooperazione tra le piccole e medie imprese a scale europea
Invece il fondo di sviluppo regionale potrebbe limitare i suoi interventi a quelle Regioni che secondo criteri di equità e di solidarietà merito davvero un sostegno comunitario per la promozione dello sviluppo economico
Questo permetterebbe di restringere ancor più le aree leggibili dal fondo di sviluppo regionale
E di includere in modo prioritario le regioni dei paesi dell'Europa centro orientale evitando di creare un nuovo fondo specifico per quei Paesi e valorizzando al massimo l'esperienza accumulata dall'Unione Europea
Nel campo delle politiche di sviluppo delle regioni arretrate
In conclusione una nuova politica regionale dovrebbe basarsi da un lato sulla stretta integrazione tra l'obiettivo dello sviluppo economico e quello della tortura Esterna
E dall'altro sulla stretta integrazione tra le politiche industriali e le politiche del lavoro
Da un lato e le politiche di organizzazione del territorio europeo le politiche delle città nel quadro di ampie macro regione di tipo interregionale e transnazionale
Grazie prima di dare la parola due brevi interventi di Luisa Laurelli presidente del consiglio comunale di Roma
E di Guglielmo Mariotto che il creativo che ha costruito questo vestito simbolo dell'Europa do la parola a Giorgio Napolitano presidente della Commissione affari costituzionali del Parlamento europeo e anche e soprattutto grande federalista e il presidente del Consiglio italiano del movimento europeo grazie
Grazie presidente
Ma iniziative come questa e direi ricorrenze come quella di oggi ripropongo abbiamo visto i temi di fondo di un comune impegno europeistico e richiamano la nostra attenzione sui punti di partenza e sulle linee essenziali del percorso storico del processo di integrazione va fatto innanzitutto Pasquale una ragazza con la esperienza e
La capacità di riflessione
Che gli si riconoscono non solo in Catalogna
Però nello stesso tempo io vorrei dire questo è mettere l'accento
Su questo dato oggi oggi
Il processo di integrazione o se volete di costruzione dell'Europa unita è giunto a uno dei passaggi più impegnativi e difficili della sua storia
E abbiamo sentito citare le parole della straordinariamente lungimirante anticipatrice
Dichiarazione Schumann e diceva Pasquale Marra Gul colpisce il pragmatismo di quella dichiarazione
Aggiungerei colpisce il gradualismo
Di quella impostazione
Però deve essere chiaro
Che non c'è un gradualismo provvidenziali istinto
Cioè la costruzione europea è un processo che si sviluppa per gradi l'Europa non si fa
In una volta sola
Si può anche aggiungere oggi che in cinquant'anni tuttavia si è fatto un percorso
Molto molto rilevante e quindi ha funzionato il pragmatismo ha funzionato
Il gradualismo però ci sono stati dei momenti in cui si sono imposte delle scelte
E dipende dal modo in cui quelle scelte si definiscono
Se il processo va avanti va avanti gradualmente si ma anche coerentemente
è in questo momento noi approvato ci troviamo di fronte a dei dilemmi
Sarò brevissimo schematico vi perdonerete non toccherò tanti punti non ripeterò quello che è stato detto
E voglio ancora a seguire il filo di Pasqual ma la gallina
Un'Europa forte un'Europa vicino ai cittadini
Questi sono i nostri obiettivi gli obiettivi che ha proposto anche Romano Prodi nell'assumere la presidenza della Commissione europea obiettivi che il Parlamento europeo condividendo
Però il primo direi ma è ci sarà un'Europa più forte
Costruendo un'Europa più larga questo è un dilemma serio a cui non si può sfuggire voi sapete che a dicembre il consiglio dei capi di Stato e di governo europei riunito a Helsinki ha preso delle decisioni molto molto importanti per quello che riguarda l'allargamento dell'Unione
Sono in corso i negoziati ormai
L'adesione all'Unione europea di dodici nuovi paesi europei pace un tredicesimo candidato
C'è qualcosa poi c'è un tredicesimo candidato un po'nel limbo alla Turchia da con dodici presi si negozia
E a partire dal primo gennaio due mila e tre questi Paesi potranno entrare a far parte potranno entrare non entreranno automaticamente bisognerà valutare lo stato della preparazione
La misura in cui ciascun Paese avrà soddisfatto i criteri requisiti
Per diventare membro a pieno titolo dell'Unione Europea ma non c'è dubbio che oramai è stata aperta questa porta è stata aperta questa porta non si può tornare indietro non si può farlo di sicuro a cuor leggero
Questa decisione è venuta a conclusione di tanti di tanti e tanti anni di travaglio di tanti e tanti anni di incertezza e anche di promesse di promesse che possono essere
Sembrate fallaci
Ad ad alcuni dei Paesi dell'Europa centrale e orientale che vedevamo passare gli anni senza che essi chiarisse
La prospettiva del loro ingresso nell'Unione Europea oggi si levano delle voci anche molto autorevoli per dire è stata una fuga in avanti
Questa decisione
Credo che che non si possa dire questo e soprattutto credo che non si possa a cuor leggero tornare indietro
Ma o l'unione europea
Rivede i suoi trattati
E riforma le sue istituzioni in maniera da poter correggere
A questo ingresso anche di molti dei dodici Paesi contemporaneamente nel giro di pochi anni oppure si corrono dei rischi seri il rischio che l'Europa non diventi più forte
Diventi più larga ma non più forte
Il rischio che si possano diluire
La costruzione europea
Arrestare il processo di integrazione se non farlo regredire comunque non farlo progredire invece necessario che l'integrazione vada avanti
Si approfondisca che l'Europa diventi davvero più unità abbia più politiche comuni faccia più scelte sovranazionali
è questo il punto ed è un punto molto delicato ed è un fatto molto critico perché di ciò si sta discutendo da qualche parte cioè si sta discutendo in una Conferenza intergovernativa a cui siedono i rappresentanti
Di tutti i governi né
E anche Como con un ruolo molto limitato i rappresentanti del Parlamento europeo partecipa il presidente della Commissione e entro la fine dell'anno bisogna arrivare ad una conclusione almeno questo è l'obiettivo proporre delle modifiche dei Trattati una riforma dei Trattati
Da sottoporre poi alle ratifiche
Dei Parlamenti nazionali però
Io credo che in questo momento sia giusto lanciare l'allarme la Conferenza intergovernativa in corso da tre mesi
Si sta pestando l'acqua nel mortaio ci sono così aperti alcuni spiragli per modifiche più importanti
Dei trattati ma solo alcuni spiragli per il resto ancora non c'è nessuno colpo dava politico
Per far nascere veramente
Dalla conferenze intergovernative dalla revisione dei trattati con l'Europa che possa cogliere
Anche dodici nuovi paesi membri nel giro dei prossimi anni ma che sappia anche approfondire
La propria integrazione e possibilmente possibilmente
Ammettendo una maggiore flessibilità nel processo di integrazione andare avanti
Un gruppo di Paesi c'è chi dice un nocciolo duro un'avanguardia in alcuni campi altri Paesi invece preparandosi a fare gli stessi passi più tardi
Si dice credo che sia giusto ripeterlo
L'Unione europea è e sarà ancor più con l'ingresso di tanti nuovi Paesi un grosso convoglio che non può marciare alla velocità dell'ultimo Naviglio
E quindi se ci sono Paesi che come accaduto già per la moneta unica
Vogliamo e possano andare più avanti sulla via dell'integrazione bene
Bisogna prevedere che lo facciano e naturalmente
Questi i Navigli che corrono a velocità più spedita non debbano perdere di vista gli ultimi e debbono fare in modo che via via si ricomponga il convoglio
E si parla di Stati nazionali di cui nome
Come dire scontato e da parte di molti si dice nemmeno auspicabile di sicuro non è realistico il superamento ma ci vogliono forte forti componenti
Di sviluppo in senso sovranazionale della costruzione europea
Questo nudo
Che parla di cordata o Pasqual barra gallerie è stato sempre è stato sempre
Essenziale per la governance europea c'è qualcuno giacca dell'ordine già da qualche anno propone al e lo sta ripetendo proprio ora
Le scioglie Re con una formula davvero molto originale federazione di Stati nazionali
Sembra un bisticcio insuperabile ma e qualcosa su cui
Si deve lavorare ci deve essere un Progetto di ispirazione federale
Che Guidi anche ricerche ispirate nello stesso tempo a gradualismo e al realismo
Per la soluzione dei nuovi problemi che si pongono con l'allargamento dell'unione se si vuole nello stesso tempo portare avanti il processo di integrazione
Secondo punto e rapidamente
Termino Europa vicino ai cittadini questa è un'esigenza fondamentale
E non è una frase
E c'è da essere preoccupati
Perché se si guarda non dice tutto ma dice molto dice qualcosa al tasso di astensionismo alle elezioni europee dallo scorso parlo dell'Europa nel suo complesso non ci lamentiamo dell'astensionismo italiano ma attenzione c'è un astensionismo ben più pesante in altri Paesi tra l'altro stiamo vedendo che non è soltanto nelle elezioni europee che segnano i festa questo astensionismo se si pensa che nell'elezione anche molto drammatica politicamente del sindaco di Londra qualche giorno fa ha votato il trentatré virgola cinque per cento
Dei londinesi ma comunque chiusa questa parentesi
Ci preoccupa il fatto che per vari aspetti non solo attraverso quel segnale dell'astensionismo alle elezioni europee sì costati udì stacco un disincanto
Dei cittadini dalle istituzioni e in generale dal processo di costruzione dell'Unione Europea ebbene
Affrontare questo problema
Soddisfare questa esigenza richiede più risposte non una sola
Una risposta fondamentale e quella della Costituzione
Un termine che fa paura a molti abbiamo molto imprudenze a questo proposito soprattutto da parte dei governi abbiamo detto come Parlamento europeo
Non costituzione da scrivere in quattro e quattro otto
Dalla sera all'indomani di un esercizio astratto che sarebbe cosa completamente diversa da da quella geniale intuizione e grande realizzazione
Del Progetto Spinelli del trattato di unione europea
Processo di costituzionalizzazione cioè fare fare vari passi sesso una costituzione europea un passo vi ha fatto cenno Mercedes Bresso ma potrà dire Andrea Manzella che lavora a questo è la elaborazione della Carta dei diritti fondamentali e la integrazione di questa Carta nei Trattati
Un secondo passo
è la trasformazione dei trattati
E lavoro riorganizzazione in due parti la quale sia appunto la prima delle quali sia appunto
Una parte costituzionale
Che comprenda
Principio obiettivi di carattere generale diritti e quadro istituzionale e nove tra pochi giorni esattamente il quindici discuteremo il rapporto preparato per la commissione
Dall'Istituto universitario di Firenze proprio su questo su questo punto infine un'Europa vicino ai cittadini significa applicazione coerente del principio di sussidiarietà non c'è dubbio
Questa è un'altra e un'altra risposta decisiva e qui si colloca il discorso sulle regioni sulle Regioni e sugli enti locali
Non solo come destinatari di decisioni dell'Unione non solo come destinatari di politiche dell'Unione ma come soggetti capaci di incidere sulle scelte complessive della costruzione europea in una fase nuova più complessa e avanzata
E bisogna cioè sapere che se l'Unione diventa più larga
Come diventerà è impensabile che ciò significhi una centralizzazione esasperata l'allargamento non può significare decidere
Tutto a Brixia meno che mai può significare decidere tutto a Brix è
E quindi se andremo ad una unione di venti venticinque e più paesi membri ancora più decisiva
Diventa l'attribuzione di un ruolo crescente non solo
Agli Stati nazionali Nutt tanto agli Stati nazionali per quanto bisogna vedere anche lì e comunque rispetto a livello sovrannazionale un livello più vicino ai cittadini quello che può ancora essere fatto a livello nazionale va fatto a livello nazionale ma soprattutto ma soprattutto poteri regionali poteri regionali e locali insomma c'è stato credo abbastanza a lungo l'equivoco o addirittura
Il punto di vista secondo cui i livelli di governo in Europa due
Il livello sovranazionale europeo e il livello nazionale non livelli di governo del Serie tre
E bisogna mettere fortemente l'accento sul livello di governo rappresentato dai poteri regionali e locali e in questo senso
Anche le iniziativa di oggi mi pare che assuma una motivazione più forte grazie
Ringrazio il Presidente Napolitano
E vorrei dal punto di vista organizzativo
Scusarmi a per la pazienza che hanno avuto di attendere alcuni illustri oratori che sono presenti
In aula
Mi riferisco a Rocco Cangelosi direttore generale del Ministero Affari esteri per l'integrazione europea Vannino Chiti sottosegretario alla presidenza del Consiglio a Carlos l'hammam presidente del Formez
Guido Montani segretario del Movimento federalista europeo ma se me lo consentite mio vorrei dare
Dopo due minuti di intervento
Diciamo non previsti originariamente dal programma vorrei dare la parola ad Andrea Manzella perché il suo intervento essendo lui membro della commissione che sta preparando la Carta europea dei diritti fondamentali mi sembra che integri l'esposizione della
Della del Presidente Napolitano naturalmente cercheremo e sono sicuro che riusciremo
A rispettare i tempi vorrei dare un minuto di tempo ma soprattutto vorrei presentare vip
Guglielmo Mariotto prego
Guglielmo Mariotto e l'autore di quel disegno abito che avete visto all'ingresso
Che
Sfilerà oggi cui i fra fanno molto e che e un abito molto rappresentativo nella cartella avrete la descrizione di questo abito con tutti i loro significati io voglio soltanto presentarglielo e da lì
La possibilità di di farvi sentire la sua voce
E
Buongiorno buongiorno a tutti
Dunque di sì io sono vigliacco Mariotto lo stilista della maison Gattinoni
Sono molto emozionato per me è la prima volta che sono in alla Protomoteca anche se una volta ho sfilato in questa sala
Seduto in questa sedia mi sento molto in imbarazzo il mio lavoro è quello di fare dell'immagine fare dei vestiti
E questo abito per l'Europa unita una visione piuttosto onirica
Quindi un'icona di quello che è il mio sogno d'Europa sono metà italiano e metà sudamericano quindi metrò europea
Metà europeo e a metà extracomunitario
Per cui l'Europa che vedo io è quella dell'europea ed è oggi
Vi ringrazio tutti soprattutto al professor Cagiano a l'assessore D'Alessandro al sindaco Rutelli per quel
Deve andare a lavorare perché l'evento si produrrà fra non molto Luisa puoi dire una parola Luisa Laurelli presidente del consiglio comunale di Roma
Ma un
Salutò assolutamente non rituale intanto un ringraziamento all'Assessore D'Alessandro e i suoi uffici
E al professor Cagiano che hanno voluto organizzare questo convegno io sono venuta qui per ascoltare non solo per rappresentare l'assemblea elettiva del comune di Roma
Ringrazio i relatori che sono qui che sicuramente forniranno notizie aggiornate su come si procede verso la realizzazione della Costituzione europea io voglio solo dopo i ringraziamenti affermare una necessità
L'Europa può essere vede ritenuta la casa comune per tutti noi cittadini europei se si passerà attraverso un confronto costante con le assemblee elettive lo diceva prima Giorgio Napolitano per ultimo ricordando il ruolo delle assemblee elettive sul tema della sussidiarietà anche noi potremmo voler dire delle cose e vorremmo essere coinvolti
Penso che un'Europa non calata dall'alto che ammanchi solo delle direttive decise centralmente
Ma costruita assieme a tutti coloro che i cittadini li rappresenta non sarà sicuramente un obiettivo più facile da raggiungere e forse regole comuni condivise e studiate pensate assieme saranno più facili da applicare grazie buon lavoro
L'onorevole professare Andrea Manzella
Ecco io vorrei fare una
Una sotto Vorrei fare una sottolineatura assai breve
Di certe cose che sono emersi nelle relazioni che abbiamo ascoltato
E l'osservazione cui vista
In quella grande rivoluzione di concetti giuridici e politici
Ai quali conduce la rottura
Dello statua lirismo voi ha parlato il professor Kaja
Ecco città e regioni sono diventate propriamente istituzioni europee
Istituzioni europea
Che significa
Sì indica che in un sistema sostanzialmente governato da principi di dinamismo giuridico si sono rotti gli antichi equilibri giuridici si è sostituito una una fluidità un dinamismo e per cui appare perfino inappropriato il termine ordinamento giuridico il vecchio termine ordinamento giuridico preferisco parlare di sistema
Ecco città e regioni appaiono propriamente il punto finale di riferimento direi dirvi è un nodo dell'intera dinamica di funzionamento dell'Unione Europea
Mentre io direi che sono da respingere per la pericolosa ambiguità espressioni come Europa delle regioni o o Europa delle città espressioni da respingere per la loro suggestione assaltare il livello dello Stato nazionale che un livello non sono storicamente ma anche tecnicamente necessario
E insuperabile nell'attuale sistemazione giuridica europea
E invece realistica la visione delle regioni e delle città come raccordo ultimo dei due principi giuridici di basse che reggono il sistema comunitario
E che sono primo il principio di coesione di cui ha parlato capelli qualcosa
E l'altro il principio di sussidiarietà
L'uno e l'altro
Chiamano in gioco
Come diceva Pasqual Bragaglia e governi di prossimità territoriale il concetto di prossimità certo sono principi scorrevoli e e vive sibili
Ma i loro piloni di loro pilastri istituzionali di sostegno cioè la basi istituzionale ben il sistema sono le regioni e le città il principio di coesione con i fondi strutturali con il fondo sociale poppe erette si sono si è rivelato il principio di coach RC rivelato come un'opera maieutica e se volete per formativa del principio o vorrei giornalistico europeo del regionalismo Rho Pero Milano centocinquantasette sì precetto qui solo la Germania Federale che esso praticamente tutti gli Stati
Forse solo il Portogallo car respinto recentemente le regioni ma per ragioni politiche non per ragioni istituzionali ebbe tutti gli Stati sono a struttura regionale qui la la la la forza per formativa del principio di coesione certamente agito
E allora questo principio di coesione agito non in termini di strutture statiche e di competenze esclusive
Ma in termini di soggetti processuali e di partecipazione addizionale al processo decisionale europeo
Poi il principio di sussidiarietà con la sua spinta all'efficacia che certo una spinta bilaterale del suo basso verso l'alto perché l'efficace si può collocare o di volta in volta in alto e in basso
Che tela o trova la sua vera giustificazione politico costituzionale interi Biglieri contropotere alle logiche riduzioni Istica e se volete verticistiche dell'Unione ed anche ad ampio evento
Come dicevo un momento fa Giorgio Giorgio Napolitano ebbene questi due principi non certo Sergio smentiscono un po'quello che diceva il grande diciamo nei bene ricordare salmone a casa Schumann oggi no
Diciamo lei che diceva quando in un principio statico introduce dura elemento di echi di dinamico non sapete mai dove si ferma questo dinamismo bene forse una dopo cinquant'anni io una qualche smentita
Sia perché la logica di dinamismo dell'Unione europea trova nelle regioni e nelle città il suo punto fisso terminale chi anche di irritare
Di ricarica del dinamismo costituzionale dell'Unione della vicinanza dei cittadini nelle comunità di destino identitarie
E questo legittima il fatto che questi due principi sono in qualche modo richiamate in quella Carta dei diritti fondamentali che stiamo facendo a
A Brussel
E allora accerto conclusivamente nella
Collocazione di di regioni e città nell'Unione europea dobbiamo ottenere
Conto di altri processi partecipativi in alto come il Comitato delle Regioni
E in basso come quella cittadinanza amministrativa elettorale amministrativa che è una parte così rilevante e significativa della cittadinanza europea
Ma a me pare che la loro attuale funzione costituzionale sia più vasta cioè la loro natura di istituzione europea nella loro coi sensi alita
Ai principi essenziali del processo unitario dell'Unione alle Grundnorm dell'Unione che sono come ho detto principio di coesione e il principio di sussidiarietà grazie
Molti tra di voi hanno impegni molto i tranelli intervenienti agli impegni vi chiedo ancora scusa di qualche attimo di pazienza
Do la parola a Rocco Cangelosi direttore generale del ministero e affari esteri per l'integrazione europea che ha un impegno e deve lasciare
Grazie presidente signore e signori
Per me è motivo di grande piacere rivolgermi a questa Assemblea
In occasione di una data del nove maggio soprattutto perché questa Assemblea rappresenta le istanze più vicine ai cittadini
E le istanze più vitali per la costruzione europea
A cinquant'anni dalla firma dal Trattato del trattato Ceca l'Europa sta per realizzare uno degli obiettivi principali che il suo cammino il ricongiungimento della sua storia e dire la sua geografia
L'Unione europea si prepara ad accogliere nel proprio cerchio parcheggiato Paesi che al centro il continente vittime prima ancora che la geografia della storia erano stati tagliati fuori dallo sviluppo pratico
è significativo
E suggestivo allo stesso tempo celebrare la ricorrenza dell'avvio di una costruzione europea proprio in una delle sale dove fu compiuto un il salto qualitativo per tutti grazie un'integrazione sempre più stretta tra i popoli dell'Europa
Ritengo che questa non sia una celebrazione meramente simbolica bensì il modo per ispirare la nostra riflessione al fine di trovare lo slancio e lo spirito dei padri fondatori per far fronte alle nuove sfide di fronte alle quali si trova l'Europa
Per avvicinare sempre più l'ideale di un'OPA cittadini per assicurare la prosperità la pace e l'unità del nostro travagliato continente
Mi sia consentita quindi una riflessione
La cieca era stata concepita per una durata cit di cinquant'anni il trattato verrà infatti a scadenza tra breve
Ma destra sono germogliati frutti duraturi
Che hanno proiettato lo sviluppo dell'integrazione europea nel tempo e nello spazio sulla base dei principi della pace della prosperità e della convivenza dei popoli Inc in contrapposizione a quella filosofia di la violenza nazista che voleva edificare un Reich millenario che durò invece solo dodici anni lasciando in eredità all'Europa ferite lacerazioni che solo oggi si vanno ricomponendo
L'allargamento non è soltanto come indicato dal Consiglio europeo di Madrid una necessità storica
Ma è anche una grande opportunità politica economica e sociale per cogliere queste opportunità l'Unione deve prepararsi adeguando rafforzando il proprio tessuto istituzionale
L'orizzonte geopolitico il più entro cui si collocano le prospettive dell'Unione si basa su tre concetti fondamentali
Libertà governabilità e stabilità
L'unione europea deve essere innanzitutto un sistema di libertà garantite
Le vicende balcaniche hanno accentuato la necessità di dare consistenza i riferimenti contenuti dei trattati ai principi di libertà democrazia rispetto dei diritti dell'uomo
Delle libertà fondamentali e dello stato di diritto quali principi generali del diritto comunitario
Ha così preso avvio anche se la parola può suscitare qualche perplessità in alcuni Stati membri quel processo di costituzionalizzazione dell'Unione
In cui da tempo il governo italiano si è fatto interprete e fautore in base ai DC gli uni e gli ultimi Consigli europei
E di particolare al vertice di Tampere l'Europa si impegna a costituire uno spazio di libertà sicurezza e giustizia
Che possa conciliare l'abolizione delle frontiere interne e l'allargamento dell'Unione con la legittima aspirazione di cittadini ad una protezione adeguata ben poste in rilievo dalle rilevazioni statistiche di Eurobarometro
La redazione di una carta i diritti fondamentali come ha sottolineato Andrea Manzella inoltre intende con le collocare questi ultimi in un quadro più chiaro e nello speech OPA italiano più impegnativo che possa fornire cittadini europei gli strumenti per ottenere la tutela giuridica di diritti sanciti dalla Carta
Conferendo contenuto concreto al concetto di cittadinanza europea
Garantire la governabilità la governabilità significa adattare indecisi o MEC impaurirti dell'Unione alle nuove sfide della globalizzazione e dell'allargamento
Cioè dovrà essenzialmente avvenire attraverso l'estensione del voto a maggioranza qualificata la rifondazione del voto le decisioni del Consiglio la ristrutturazione e la Commissione europea occorre essere in condizioni non soltanto di preservare e rafforzare i traguardi raggiunti
Oltre quello della moneta unica ma anche di dare all'Europa la capacità e la forza di proiettare se stessi e verso l'esterno in maniera coerente e completa d'altra parte la stessa creazione dell'Euro postula una dinamica che richiede un ulteriore passo in avanti nel processo di integrazione è un errore ritenere che senza unione politica possa rafforzarsi la posizione della Banca centrale perché sarebbe più libera di svolgere i propri compiti
La base di sicurezza di una moneta si fonda su una pluralità di elementi che possono derivare soltanto da un governo europeo dell'economia una moneta forte richiedevano e con mia un'economia forte ed una politica forte
Un recente Perth vertice di Lisbona rappresenta un passo nella giusta direzione
Esso ha preso atto dell'opportunità di una maggiore coordinamento delle politiche economiche decidendo di dedicare la sessione di primavera ad un esame più approfondito di temi economici e delle implicazioni per l'Unione gradi new economico
Accanto alla libertà e alla governabilità la terza sfida è rappresentata dalla stabilità
Dopo la realizzazione del mercato unico dopo varo dell'Euroleague Oropa comincia a prendere atto delle nuove realtà geopolitiche
Volgendo sì all'esterno in primo luogo negoziando la visione di un numero così elevato di Stati da crescere i territori e pur e popolazione il trenta per cento
Berretto soltanto del nove per cento inoltre costruendo gli elementi necessari ad una credibile politica estera e di sicurezza infine mettendo in piedi nuove strategie di sviluppo a beneficio di paesi e continenti in grave ritardo
Un ultimo tutto appare fondamentali
In un'Europa a ventisette o trenta Stati membri i Paesi che voglio andare avanti per primi nel rispetto delle regole devono essere posti in condizioni di farlo
E si costituiranno un'avanguardia aperta
Funzionale al processo di integrazione l'allargamento deve essere diluizioni mai non deve allontanare da quell'approccio di stampo federativo che la comunità in Unione sia pure con il viso coperto come dici Dell'Orto
Hanno sempre perseguito intorno alla moneta unica potrebbe costituirsi un nucleo aggregato che nel rispetto del quadro istituzionale unico conduca al di là
Altro alcuni Stati membri verso strutture maggiormente integrate sempre aperte a successivi ingressi da parte di quei Paesi che non abbiamo potuto e voluto aderirvi fin dall'inizio
Ma al di là delle riforme le istituzioni da difesa europea bisogna operare affinché l'Europa diventa divenga l'Europa di tutti l'Europa dei popoli al servizio ai cittadini le loro aspettative ed ero iniziative
Occorre migliorare la qualità di servizi pubblici incoraggiare il lavoro piuttosto che l'assistenza garanti dell'avvenire
Del nostro sistema sociale
E tempo che l'Europa si occupi di più delle questioni che interessano la gente e che riguardano la loro vita l'Europa senza frontiere sopra aperta un mondo in cui cambi si accede erano dobbiamo creare i mezzi per una pubblica prosperità durevole
Che porti vantaggio a tutti il nostro interesse riguardano costruzione europea
Che si articoli attraverso le realtà più vicine ai cittadini e quindi le città le regioni e gli enti locali in genere il ruolo che queste entità sono chiamati a svolgere per integrazione europea e di prioritaria importanza
Dovremo valorizzare tutti gli strumenti esistenti di trattati per poter consentire un'azione più coerente ed incisiva livello vocale
La sola realtà in grado di esprimere direttamente
Ai cittadini valide i valori su cui si fonda l'Europa ed evitare che questa si presenti come oggi Gatti un gigantesco Leviatano vi burocratico capace di inghiottire ogni diversità ed ogni iniziativa individuale molto spesso le politiche comunitarie sono percepiti dall'opinione pubblica come degli strumenti di uniformizzazione dei modi di vita
E quindi per rispondere a questa forte preoccupazione è opportuno che le politiche dell'Unione continuino a tener conto delle diversità territoriali in questo contesto il Comitato delle Regioni ha un ruolo determinante di proposta e di monitoraggio così come li vestiamo fondamentale
Una sempre più attiva
E partecipativa presenza delle regioni delle attività dell'unione
La cipria ai in ultima analisi il compito di preparare le istituzioni comunitarie lacci che la Conferenza intergovernativa all'allargamento in corso e dovrà curare anche gli aspetti relativi ad un'attività un'attiva partecipazione dei cittadini al progetto europeo
In Unione allargata la cooperazione tra religioni rivestiva un'importanza ancora maggiore
La politica regionale e molto vicino ai cittadini ma è ancora poco conosciuta la dimensione regionale entra quindi adeguatamente sviluppata a tal fine il ruolo del Comitato delle Regioni dovrà essere potenziato affinché la sua funzione ovvero quella di esprimere a livello europeo gli interessi le collettività regionali e locali venga svolta con sempre maggiore efficacia incisività e trasparenza latitante
Allora visti
Do la parola a Vannino Chiti nel sottosegretario la Presidenza del Consiglio fino a pochi giorni fa presidente
Della regione Toscana una delle regioni che sempre si è caratterizzata per il rilievo delle Autonomie locali qui oltre che essere una delle regioni più belle d'Italia e d'Europa
Gli dona piace video la parola con grande piacere sì grazie
Io però
Io però parlo
Come come giustamente è scritto nell'invito come presidente
Della conferenza delle regioni periferiche marittime d'Europa fino a ottobre avrò questo incarico
Una parola sola su questo è una Hass è la più vecchia associazione di regioni europee è stata fondata nel mille novecentosettantatré
Ne fanno parte circa centoventisette regioni europee
Dalla Grecia alla Norvegia quindi paesi che sono già membri dell'Unione Europea Paesi a cui referendum ha fatto decidere per il no
E ne fanno parte anche alcune regioni dei paesi che guardano alla larga che sono impegnate nel processo di allargamento per esempio e ai Paesi del Baltico la Polonia eccetera ci proponiamo ora di allargare anche una partecipazione con uno stato se particolare
Ai Paesi Della le Regioni non paesi dei della riva sud chieste del Mediterraneo questo è uno dei percorsi che cercheremo di approvare andando all'assemblea generale di Firenze nel prossimo ottobre
Detto questo io voglio affrontare due temi misurarmi sono punto temi che sono stati dentro gli interventi soprattutto del presenti i decreti di Pasqual ma regale del professor Cagiano e Di Giorgio Napolitano e di Manzella
Cioè richiamo il punti per poi sviluppando dall'ottica mia cioè delle regioni e delle città in questo caso abbiamo di fronte un grande progresso compiuto dall'Europa dobbiamo averne la consapevolezza e cinque anni fa in questo continente ci si faceva la guerra oggi in questo continente c'è un mercato unico una moneta unica cioè il trattato di Schengen per cui ci si muove in molti paesi come se ci si muove tra la Toscana e il Lazio
Ci sono istituzioni che con tutti i loro limiti hanno esercitato un ruolo positivo
Bisogna che questa Europa continua ad essere come ho detto Malaga alle Napolitano forte e solidale non solo più larga queste la prima sfida che abbiamo e bisogna che queste Europa sia più vicino ai cittadini la contraddizione più vere queste ognuno di noi quando pensa all'Unione Europea sente è convinto e almeno lo sono che l'unione europea è un bisogno di questo continente
Un bisogno per aver un ruolo positivo nel mondo e per lo sviluppo dei propri cittadini e dei propri territori e tuttavia quando andiamo dicevo della Norvegia a un referendum o una votazione per scelte che riguardano l'Europa
Ci trema il cuore abbiamo paura che non si immagina che questo caso dei Korn significativi quindi qui c'è un punto di contraddizione che bisogna capire e bisogna recuperare
Il bisogno di un'Europa di un'Unione europea più vicino ai cittadini è fondamentale perché non si costruisce la fase nuova dell'Europa se rimane questa scissione la volontà dei governi o la volontà degli addetti ai lavori e l'indifferenza che soltanto l'indifferenza dei cittadini
Io penso che qui si collochi un ruolo positivo delle regioni delle città questo questo è il bisogno e qui si può sviluppare questa azione
L'azione che è quella che diceva bene Presidente Napolitano per un processo di costruzione di una Costituzione farla così processo di costruzione la Costituzione così come lui la diceva e per una riforma delle istituzioni europee
Il Parlamento europeo che sia il Parlamento dell'Europa eletto allo stesso modo in tutti i Paesi dell'Europa si povere collegio nazionale in Francia con lei eccetera proporzionale pura maggioritarie che queste sono questioni quindi Parlamento dei cittadini dell'Europa
La commissione che sia il Governo dei cittadini dell'Europa e e i problemi che riguardano un ruolo un rafforzamento Pasqua ci ha lavorato molto e bene ora siamo una fase un po'più di Carlo Carrà Scola del Comitato delle Regioni come voce delle città e delle regioni e delle regioni d'Europa
Come contribuiscono questo poi e l'aspetto che voglio affrontare in questo quadro che condivido allora le regioni e le città
Intanto le regioni e le città avvertono nella mia esperienza io questo credo di poter dire le differenze che ci sono in Europa rispetto alla costruzione sì o no dell'unione politica perché non è che tutti la vogliono
è un po'anzi bisognerebbe fare venire alla luce la politica le posizioni politiche perché ci sono forze che vogliono l'unione politica dell'Europa non sono coerenti ci sono forze che non la vogliono
Ci sono quindi un confronto politico che deve essere reso chiaro per coinvolgere la partecipazione il cuore dei cittadini e diventare anche un ideale io spero per le giovani generazioni del continente europeo
Ma nei governi delle regioni delle città certo ci sono differenze ma minori
Cioè
I presidenti socialisti o conservatori di una regione o i sindaci di una grande città sentono di più in questa fase il bisogno di a vere una dimensione politico istituzionale più forte sovranazionale
E democratica a livello al livello europeo questa almeno è la mia esperienza appunto
Non so se sia così ma di nella mia esperienza si quindi le città e le regioni sentono di più il bisogno di istituzioni democratiche sovranazionali
Perché lo sento
Perché c'è bisogno
Di costruire istituzioni dell'Europa emo carati che più forti
Per poter cambiare non abolire io son d'accordo col con Manzella son d'accordo anche Conte Pasqua non abolire ma cambiare la natura e riformare gli Stati nazionali ma i due processi non sono separati
Sentono il bisogno le regioni e le città perché lo sviluppo dei territori e le politiche di coesione la questione fondamentale anche per avvicinare i cittadini euro previsti nell'Unione Europea
Lo sviluppo dei territori e la coesione sui territori
Ha bisogno non solo di autonomia e più forti nelle città nelle regioni ma anche di una dimensione europea forte perché la macroeconomia non si fa più negli Stati la scenari e certamente non può essere regionalizzata o comunali Zatta ha bisogno di questa di questa dimensione perché la democrazia non può correre il rischio di fare come diceva il Manzoni non le grida manzoniane
Stabilisce delle regole che non possono essere seguite perché quelle regole non si applicano più in quella dimensione siamo ormai arrivati ad un'altra dimensione e per i diritti di cittadinanza
Quando Maraga al dice lo dico anch'io mi sento cittadino della Toscana dell'Italia dell'Europa allora i miei diritti di cittadinanza sono tutti questi semi si mettono in contrapposizione non torna più per cui io sento questo bisogno dalla Regione dalla città sento il bisogno di ci sia spodestò schema anche
Di diritti di cittadinanza a livello europeo
Il federalismo e la sussidiarietà allora si colloca qui
E Terni
Si colloca e anche qui piccoli passi concreti i piccoli passi concreti sono uno lo diceva Napolitano
Le regioni e le città non possono più essere soltanto maggiormente impegnati come terminali delle politiche europee per questo è cresciuto se voi prendete gli ultimi dieci anni molto di più cioè di regione di città ma nell'attuazione del politiche europee bisogna che ci sia un ruolo maggiore anche nella costruzione e nelle scelte delle politiche europee per quanto riguarda la coesione territori le politiche regionali stesse bisogna che gli stati e questo è un fatto di saggezza guardate non di rivoluzione di saggezza democratica bisogna che gli Stati che hanno regioni che sono eletti direttamente dai cittadini
Facciano partecipare nelle delegazioni di quei governi di quei Paesi
Che si misura ne trattano a livello europeo quando le materie sono di competenza delle regioni l'agricoltura la sanità l'ambiente quelle delegazioni devono essere anche con la presenza del rappresentante dei governi regionali eh saggezza democratica non è rivoluzionari Isma'e fare funzionare un sistema paese
In Europa e non lo facciamo né ancora noi in Italia e quindi bisogna tutto questo poi come ci diceva Napolitano com'comma ragazzi sono impegnati tante volte ma su questo non siamo passati che la sussidiarietà non si fermi tra due interlocutori la sussidiarietà non può essere che quello che può fare lo Stato nazionale non fa l'Europa
Perché una parte ma se si ferma così quando si parla di sussidiarietà in realtà si intende la volontà di rinazionalizzare politiche
Mentre se la sussidiarietà parte dai Comuni e anche dalla società e arriva all'Unione Europea allora altra cosa perché vuol dire che ognuno interviene nell'ambito che è suo proprio per la dimensione e c'è un ruolo per ognuno e c'è una cooperazione tra istituzioni
Che è la parte decisiva anche per costruire
L'Europa del futuro per questo io sono d'accordo ma sulla base di questa impostazione
Con una considerazione che faceva concludendo anche il suo intervento Andrea Manzella anch'io credo che sarebbe sbagliato oggi è limitativo per tutto questo contrapporre l'Europa degli Stati all'Europa delle regioni delle città in realtà c'è bisogno di entrambe
Non è sufficiente più l'Europa degli Stati che è quella che conosciamo
Non a prospettiva di costruire la sua unione politica se ci fosse solo l'Europa delle regioni delle città abbiamo bisogno dell'Europa degli Stati e anche delle regioni e delle città per avere l'Europa dei cittadini e per avere l'unione politica democratica del nostro continente grazie
Ringrazio
Ringrazio Vannino Chiti di questo intervento
C'era dietro tutta la sua esperienza e avevo dimenticato di dirvi la sua attività al Comitato delle Regioni che è stato il primo tentativo magari non rimasto all'altezza delle aspettative ma di dare voce e forma al tema di cui oggi ci stiamo occupando
Alcune informazioni di carattere generale
Lui ministro Patrizia Toia ha fatto sapere un attimo fa che non potrà intervenire perché non perché non sia ministro per le Politiche comunitarie perché questo lo sapevamo già
Ma con grande disponibilità ci aveva comunicato di volere essere presente in assenza di un ministro delle Politiche comunitarie che come voi sapete sono ad oggi ancora ad interim del presidente del Consiglio Giuliano Amato
Ma semplicemente perché nella sua nuova funzione di ministro per i Rapporti col Parlamento a alcuni problemi Indira azionabili da affrontare
Vorrei andare avanti con
Carlo Sama
Carlo Flamand e presidente del Forum mezze ma ricordo che è stato consigliere comunale
E in questo in questo edificio a pochi metri da cui e quindi c'è particolarmente gradita la sua presenza
Grazie neanche a me naturalmente fa un certo effetto tornare
Nell'aula dove insieme con D'Alessandro presieduto per quattro anni la commissione per Roma Capitale e la trasformazione di Roma quindi
Però sicuramente un'esperienza che che si completa con questa oggi di presidente di un ente che alla come principale missione la formazione per gli enti locali per le autonomie locali
Bene io mi voglio me un rapido intervento partirà per la chiusura di Chiti
Diceva Chiti l'Europa dovesse a tali livelli non aveva pagamenti integrata doveva vedere marciare i tre livelli d'Europa degli Stati l'Europa regioni l'Europa delle autonomie locali
L'integrazione di questi tre livelli
E l'applicazione concreta di due principi che sono stati qui affermati in vari interventi
Ne ha parlato Cappellini ha parlato Manzella la sussidiarietà e la coesione
Tra i livelli di governo che devono interagire si devono integrare due principi forti dell'Unione europea da applicare
Ecco dove secondo me nasce la sfida è estremamente difficile perché già fra persone fra studiosi che seguono questi problemi continuamente non c'è dubbio che non è semplice districarsi in un laboratorio di questo tipo pensiamo nel momento in cui poi si devono applicare le politiche concretamente i funzionari
Delle città dei comuni funzionari regionali che si trovano a vivere il decentramento da un lato dallo Stato l'integrazione europea la coesione e la sussidiarietà tutto contemporaneamente è una sfida che sicuramente
Chiede un supporto considerevole ed ecco perché io centenario
Mio intervento sulla necessità sulla importanza sulla sicuramente indispensabilità di politiche formative
Di accompagnamento a questi processi
Nel momento in cui le chiediamo quindi ai comuni alle Autonomie locali di interpretare nel modo corretto un nuovo quadro legislativo italiano ormai completato con le legge dalla riforma Bassanini e che quindi già costituisce tutto nuovo il ferimento di interpretarlo però sapendo che questa decentramento di poteri questa autonomia non può abbandonare la necessità di coesione lì la necessità di correlazioni di integrazione ecco che in questo momento noi dobbiamo essere in grado di fornire una serie di strumenti formativi e di accompagnamento alle autonomie locali nell'affrontare questa sfida penso ai dirigenti ma penso ai dipendenti pensa alle nuove strutture alle nuove responsabilità
Che i funzionari pubblici devono affrontare
Ecco perché credo che le politiche di sviluppo locale si in tigrino benissimo con il tema che si affronta oggi lo sviluppo locale
Sul territorio
Il Formez in questo sta cercando già da anni con oggi abbiamo distribuito questa questo numero monografico sulla riunione odierna lei vista Mezzogiorno Europa
Ma da anni cercherà di supportare lo sviluppo locale integrato quindi nella logica nella coesione europea
Quali sono gli strumenti che una moderna formazione deve utilizzare per per consentire all'autonomia e locali di vincere questa sfida
Best practice
E lei non parliamo solamente di formazione tradizionale di indottrinamento la capacità di traduzione
Delle migliori esperienze in Europa
Trasportando le e facendone patrimonio comune questa è la vera coesione e quindi nella logica dell'autonomia del federalismo noi però dobbiamo essere in grado di riprodurre le migliori esperienze che in Europa sono avvenute di interpretazione dei nuovi principi amministrativi
Vasi comunicanti relazioni correlazioni fra le diverse Autonomie locali
I programmi comunitari urbani Interreg che già a suo tempo spostavano sugli enti locali sulle autonomie locali a logica dello sviluppo ma la relazione di dire
Le interrelazioni fra le varie tra i vari programmi sono un un elemento centrale per il successo perché il federalismo non si ritorca contro voi la necessità di sviluppo
Pensiamo se dovessimo come è avvenuto nel caos nel disordine dei primi anni di applicazione di questi principi di applicare decentemente lo sviluppo locale
Senza un motore di relazione aveva abbiamo interventi ripetuti più volte che ricominciano sempre da zero questo in tutti i campi lo viviamo anche nel campo formativo nel campo dalla formazione dovrebbe essere quello
Che aiuta la crescita e a volte vede vari soggetti operare ricominciando
Ogni ogni volta ogni esperienza come se fosse la prima quindi invece il vaso comunicante
Tra le varie autonomie locali fra i vari livelli di governo e utilizzo delle migliori esperienze come dicevo fra gli strumenti innovativi
Poi abbiamo che a questa sfida si aggiunge un altro elemento non trascurabile la rivoluzione tecnologica l'innovazione tecnologica che già di per sé anche in settori tradizionali normale industria
Comportano una sfida da brividi
L'analfabetizzazione acquisita o hanno di fronte e tutti quelli che non sono in grado di utilizzare i nuovi strumenti tecnologici
Noi caliamo anche questa sfida a livello amministrativo di governo delle autonomie locali e si raggiunge per rendere ulteriormente complicato il quadro
Però non c'è dubbio
Che dalla rivoluzione tecnologica lo diceva ieri il ministro Amato aprendo il Forum della pubblica amministrazione noi possiamo essere in grado di trave dell'economia di risorse tali per le amministrazioni pubbliche che ci possono consentire altrettanti investimenti forti di affiancamento e di accompagnamento
Alle Autonomie locali vincere queste sfide difficili che loro hanno davanti
Ecco io credo che questi siano un po'i punti centrali
Dai quali si desuma e io credo che inglese
Un tipo una sfida di questo tipo la vittoria di questo tipo un elevamento di qualità da parte delle autonomie locali delle città delle regioni e un'integrazione piena in Europa a richiede una massa considerevole di risorse che gli stati membri devono investire nell'accompagnamento nell'assistenza tecnica nella formazione
Delle stesse autonomia perché siano in grado di interpretare al meglio questo ruolo essenziale che ruolo quali per lo sviluppo di tutta l'Europa grazie
Do ora la parola
Al professor Paolo Fois
Mi scuso per averli ha posticipato l'intervento volevo proprio che fosse la chiusura in considerazione del fatto che Patrizia Toia il ministro non può intervenire ricordo però che ho ancora o ancora due dei interventi di Giuseppe Roma e di Guido Montani
Gran parte e sta arrivando il sindaco
In realtà tutti gli interventi che si sono sviluppati da ultimo hanno arricchito per così dire o potrebbero arricchire il mio intervento che è dedicato al le regioni italiane l'Europa ma che non voleva esserne un intervento di tipo tradizionale cioè non intendevo in un convegno come questo in cui si parla del ruolo delle regioni e delle città per la costruzione europea limitarmi a quello che Vannino Chiti chiamava appunto considerare le regioni come terminali delle politiche europee
Come i soggetti che si imitano a applicare bene o male i programmi comunitari ma volevo vedere se le regioni italiane
Che hanno qualche problema in più come è stato detto nel partecipare alla costruzione europea
Sono in grado di utilizzare i le norme contenute nei trattati esser veramente il sistema dei trattati vada nella direzione di riconoscere alle regioni in generale ma le regioni italiane un ruolo nella costruzione della costituzione europea a nell'edificare anche rafforzare una cultura europea ecco se io posso fare una riflessione su tutto quello che è stato detto è che ho avuto la sensazione è che essa sia un déjà otto tra quello che
Si vorrebbe
Che le Regioni fossero è quello che in realtà il sistema consente loro
Cioè in altri termini
Ci sono state volte affermazioni che solo nel senso di ci auguriamo che la Conferenza intergovernativa faccia certe cose a favore delle Regioni ma senza tenere conto di come stanno andando le cose di quali sono i principi del trattato e le prospettive realistiche che questi principi vengano modificate ecco allora io ho una deformazione professionale solo il giurista anche se ho fatto una lunga esperienza al Consiglio regionale della Sardegna eh credo di poter dire che se è vero in massima sintesi che un passo avanti alcuni passi avanti le regioni e le città hanno compiuto nel contare nel processo di integrazione europea
Forse non retto corretto dire che ci sia stato un gradualismo cioè che le prospettive siano di un rafforzamento
No all'insegna della gradualità del principio della Dichiarazione Schuman del ruolo delle Regioni delle citando il processo di integrazione europea
E mi spiego brevemente certo ci sono stati dei passi avanti rispetto al mille novecentocinquantuno quando pensare anche ad una pura e semplice consultazione delle regioni
Del processo di integrazione europea era assolutamente impensabile
Quando a parlare di un partenariato
Non aveva senso
E noi sappiamo appunto che il partenariato è stato accettato è stato accolto in occasione dell'riforma dei fondi strutturali del mille novecentottantotto precedendo di poco la creazione del Comitato delle Regioni
Quando era addirittura considerato in alcuni ambienti un'eresia pensare che le regioni italiane potessero avere delle proprie rappresentanze a Bruxelles e questo quando tutte le altre regioni europee avevano delle proprie rappresentanze anche potendo contare su competenze riconosciute dall'ordinamento interno molto inferiore rispetto a quelle italiane
Quindi dei passi avanti indubbiamente sono stati seguiti ma in assoluto
Rispetto a quelle che sono le prospettive rispetto a quello che è il continuo trasferimento di competenze tali la dagli stati alla Comunità europea possiamo dire veramente che la condizione delle regioni
E delle città sia solida di più
Io avrei qualche perplessità così come proprio perché mi muovo partendo da dati reali avrei delle perplessità su quelle che sono le prospettive della Conferenza intergovernativa
Ne abbiamo sentite un po'Pitt i i toni negli interventi che sono prese che hanno fatto che hanno preceduto meglio ma mi sembra che nessuno Pavia detto una parola chiara e ci abbia spiegato come seta conciliare l'esigenza di un'Europa più forte
Più stabile
Più governabile
Rispetto a una esigenza di dare più potere alle Regioni incerto io invito questo una interpretazione corretta del principio di sussidiarietà ci porterebbe a rivalutare il livello del governo locale
Ma non credo potrei essere smentito che la Conferenza intergovernativa che aveva respinto tutte le richieste del Comitato delle Regioni
In occasione appunto della riforma del mille novecentonovantasette oggi con questa difficoltà in più
Di un allargamento che fa temere per la competenza della unione sia più disponibile nei confronti di queste richieste anche perché
Rispetto a questo principio di sussidiarietà
Cioè una ostilità
Da parte dei soprattutto del Consiglio dei ministri ribellato Commissione e anche in un certo senso la corte di giustizia a allargare le maglie nell'interpretazione di questo principio da un la sto dicendo che le istituzioni comunitarie godono di ampia discrezionalità nel valutare l'applicazione di questo principio è sempre a livello di Lapo ori di Conferenza intergovernativa c'è la il rifiuto ad accettare che le regioni possano ricorrere alla corte di giustizia per ottenere un giudizio sulla corretta applicazione del principio di sussidiarietà
Se a questo noi aggiungiamo e mi avvio a terminare
Che i lavori della Bicamerale sono stati fallimento completo per quanto riguarda il riconoscimento delle regioni a livello comunitario
La proposta di D'Amico Dentamaro nel senso di riconoscere che le Regioni potessero chiedere quanto meno al governo di ricorrere alla corte di giustizia per violazione del diritto comunitario è stata messa da parte con argomentazione niente affatto convincenti bene spiega che anche a livello di lavori di revisione della Bicamerale Pasqual Malacarne ha parlato appunto non ci sono delle grandi del prospetto
Allora io penso che le conclusioni non siano necessariamente nel senso che re il processo ci faccia sperare verso un rafforzamento del terzo livello del sistema comunitario Europa delle Regioni è un Europa a tre livelli di governo lo condivido questo principio lo scritto anche nel mio contributo in Europa a mezzogiorno ma non stiamo andando in questa direzione ci possono essere dei colpi di scena ci possono essere dei cambiamenti mi auguro
E i temi e comunitari quindi è un contributo particolarmente prezioso
Il sindaco non mancherà molto ad arrivare volevo ti prenotare un minuto la parola purtroppo agli ultimi due interventi Giuseppe Roma
Allora poi il sindaco smetto già
Io vorrei dire soltanto poche cose purtroppo non sento non ho seguito il i lavori di questa mattina per intero ma da quello che ho sentito io credo che noi forse faremmo sarebbe anche utile un approccio altre complementare a quello che fin quando che finora io seppi non si sente Nappo un approccio complementare a quello che è stato seguito un po'per una certa io stesso due Boso usato a lungo il termine Europa delle città delle regioni eccetera ma siccome c'è una assonanza con quanto credo dei gol disse per la prima volta aggettivandoli Europa l'Europa delle patrie
Io forse la prima cosa da Consigliere e qui abbandonare il terreno di come se avessero Europa se delle città delle regioni eccetera perché poi alla fine con una certa banalizzazione
Ho sentito molto ragionamenti e dire che fino a notte d'Europa e degli Stati delle città delle regioni cioè il punto vero e la necessità di un riordino in funzione di quelle che sono le diverse esigenze
Io dico che però c'è una specie di sono due aspetti molto rapidamente il primo e del italiano nove funzioniamo molto di più nelle città e nelle regioni anche dell'integrazione europea e questo può essere un rischio abbiamo forti anomalie di tipo politico istituzionale rispetto all'Europa cinquantasette governi cinquant'anni ma soprattutto anche di recente stentiamo ad avere quella continuità che c'è
Politicamente e politicamente importante in Europa e quindi no il rischio che ci rifugi siamo in questa grande capacità che dobbiamo rivendicare delle città e delle regioni euro e italiana ad essere europee le istituzioni più europee che abbiamo perché chiunque di noi Opel o lavori
Su in in vari settori vediamo che il l'attenzione quasi spontanea che c'è nelle città delle regioni per integrarsi al regole europea ai modelli di dialogo europee alla capacità anche operativa che c'è in Europa
Secondo me è elevata c'è c'abbiamo i fondi comunitari le regioni ma oggi le Regioni si preparano a una stagione che è stata quella delle città degli ultimi
Sette otto anni perché io credo che i cambiamenti anche di responsabilità che ci sono nelle regioni in termini di una responsabilità più visibile del presidente
E sarà anche questo un fattore di europeizzazione allora io quello che vorrei dire forse sarebbe utile in questa giornata che a Brussel vede tutti gli uffici chiusi perché il nove maggio noi potessimo anche dare un messaggio di maggiore forza
Cioè
Non tanto qui dobbiamo rivendicare una maggiore autonomia del territorio europeo contro lo Stato dobbiamo dire che questa Europa per quanto riguarda l'Italia ma in generale è un Europa lo dico con una terminologia forse stanca di vedi almeno roba che è molto più uno euro va dal basso che dall'alto e siccome i diversi problemi su cui ci stiamo e ci dovremo misurare sono di elenco senza argomentare sono tutte questioni che si risolvono in una grande attivazione delle istituzioni locali nel coinvolgere i cittadini io credo che dovremmo dire con più forza che ma non è tanto se l'arte dell'assessore regionale vada insieme al ministro se d'accordo il problema vero è se la divisione dell'Europa possa essere una visione in cui il territorio degli enti e l'autonomia del territorio possono essere più responsabile dell'autonomia
Delle del degli enti e degli organismi di livello superiore c'è più responsabilità
Più iniziative più capacità e questa va utilizzata per fare che cosa e per fare le quattro questioni non vere non del le accenno che sono i problemi dell'Europa e Nord Europa sono lo sviluppo
Cioè l'occupazione in quanto sviluppo
La la possibilità di integrare due problemi la flessibilità del lavoro che necessaria leggo alla complicazione la competizione delle imprese ma anche la capacità di dare sicurezza al lavoratore al cittadino
E non creare due momenti diversi più competitivi bere per avere più occupazione ma un'occupazione che disgregato completamente
Il mondo del lavoro è una sfida come la retta risolviamo con lycra con le grandi normative non ce la faremo mai
La posta possiamo molto meglio
Utile risolvere se cooperiamo a livello territoriale da questa cooperazione nascano delle idee di carattere generale abbiamo un problema del modello territoriale
L'idea che esista un cuore forte dell'Europa e non dimentichiamoci questo fuori forti
Cuore forte dell'Europa comprende le regioni del nord Italia che noi oggi abbiamo anche un problema di sussidiarietà Interna o comunque di organizzazione interna
Visto che presidente Chiti ha così ben presieduto la Conferenza dei Presidenti per tanti anni e che oggi magari spacchiamo questa conferenza dei presidenti quindi c'è un effetto di disgregazione
Oggi sul territorio leggevo nei dei dei ragionamenti che sono stati i turni portati sulla rivista c'è una logica di sviluppo dello spazio europeo come logica policentrica non è più il blocco continentale ricco che sta e la marginalità rispetto alle quali facciamo le politiche regionali ma c'è una possibilità di creare un Europa policentrica che se pensate bene l'unica strategia con cui possiamo governare l'allargamento
Se l'allargamento lo rivediamo nella logica negli anni Sessanta su cui si si è innescata proprio alla compensazione delle politiche regionali europee cioè cuore forte che aiuta i deboli in modo che in qualche misura ci sia una una possibilità di equità distribuzione dei redditi noi non andiamo molto della se noi pensiamo invece l'Europa policentrico ci possono essere i punti forti anche nelle cosiddette periferie della logica
Di quello strumento un po'spuntato dello sviluppo spaziale europeo che mi onestamente credo che non ci sia una visione territoriale dell'Europa da questo punto di vista eccetera
Sfide come la sicurezza perché noi oggi dobbiamo fare il maschio della sicurezza in Europa se effettivamente il terzo pilastro tutto quello che si sta creando in termini in termini di giustizia e affari interni che vuol dire dare sicurezza ai cittadini che non è solo problema italiano ma è un problema generale queste grandi sfide come le vogliamo risolve non le potremmo risolvere
Nella logica come dire negoziale che non può che allo stato attuale S logica negoziale degli stati do possiamo risolvere se rivendichiamo questo ruolo siccome arrivati il sindaco io ieri no no
In una logica in una logica negoziale degli stadi va bene
Ma forse con più con più determinazione porre il tema non di un'Europa delle cita delle regioni coopera insieme al resto
Ma di capire in che termini queste istituzioni che sono e sembrano le più vive
E quindi i tempi forse io lo dico siccome non sono un costituzionalista
Come Manzella e quindi da un non faccio un discorso istituzionale però a complemento di quel discorso costituzionale forse anche nella necessaria costituzione europea che in qualche misura misura bisognerà realizzare io credo che questa grande vivacità che c'è sul territorio che sola solo quote
Veramente costituire l'offerta di Europa che i cittadini sentono b questa grande capacità va rivendicata non tanto interni di
Poteri ma in termini di responsabilità da un lato di visibilità politica dall'alto
Di effettivi terminali di un disegno che è un disegno non facile che sarà ancora più difficile per le sfide che ci siamo posti come l'allargamento ma che potrà essere governato solo in questo modo grazie
Grazie io
Avete visto che è arrivato il sindaco vorrei concludere i lavori dando la parola veramente brevissima purtroppo e il tempo si a Guido Montani e a Edmondo Paolini per un piccolo per una piccola spiegazione della cerimonia che avverrà in sala degli Orazi e Curiazi tra qualche minuto un minuto a testa possibilmente
Io sarò molto breve vorrei solo attirare l'attenzione sulla dichiarazione Schuman su un aspetto della Dichiarazione Schuman
Che in genere viene dimenticato si ricorda la dichiarazione su mamma per il gradualismo ed effettivamente il metodo originario dalla costruzione europea
è stato quello della comunità europea che ha potuto evolvere sino al mondo al al punto in cui siamo ma c'è un altro punto dalla Dichiarazione Schuman che va ricordato perché diciamo né che al grande ispiratore di Schuman
Sia preoccupato che questa frase fosse scritta se voi guardate le memorie diciamo né Gemona e dice o sorvegliato che fosse scritto chiaramente qual era la finalità del gradualismo e si dimentica spesso di ricordare la finalità
Della costruzione comunitaria e te indicata con precisione Schumann dice questa proposta istituisce una nuova alta autorità le cui decisioni saranno vincolanti per la Francia la Germania è il Paese che vi aderiranno e costituiranno il primo nucleo
Di una federazione europea
Indispensabile al mantenimento della pace ecco quando si parla di costruzione europea bisogno allora ricordare che la finalità era chiaramente indicata la Comunità europea del carbone e dell'acciaio ora il primo passo verso la federazione europea
E
Vale anche la pena di ricordare che
Dato che la costruzione comunitaria rispondeva ai bisogni creati dalla seconda guerra mondiale dei diciamo di pace di fratellanza tra i popoli europei di costruzione comune di una civiltà
Europea che era stato distrutto dal nazismo e dal fascismo
Bene nel dopoguerra si è arrivati molto vicini alla creazione della Federazione europea e di una Costituzione europea vorrebbe cullare l'episodio dell'accende
L'episodio da cede la cede viene bocciata nel cinquantaquattro ma l'assemblea dopo l'assemblea della CEI che è stata incaricata dai governi di redigere una costituzione europea da allora l'Europa entrati in una nuova fase appunto di gradualismo cerco oggi si parla di un processo L'infinito di piccoli passi che vanno avanti all'infinito verso un'Europa sempre un'integrazione sempre più stretta
Questo è stato possibile non è il caso qui di rifare la storia e io vorrei essere brevissime concludere questo è stato possibile pareggio sa che due grandi pilastri della costruzione europea il dollaro e la difesa americana dell'Europa
Senza il dollaro come chi ha funzionato come moneta europea ha consentito al al mercato comune di funzionare essenza l'amato che ha funzionato come difeso a
Americana dell'Europa noi non avremmo avuto i progressi che abbiamo avuto in tutti questi anni ora questo è finito questi due pilastri sono finiti il dollaro è crollato negli anni settanta gli europei hanno saputo sostituirlo
Con la moneta europea la difesa americano dell'Europa sta progressivamente svanendo perché gli Stati Uniti non hanno più un grande disegno non c'è più appunto la capacità degli Stati Uniti di garantire il futuro con l'ONU con il Fondo monetario che sono organismi in crisi anche loro quindi l'Europa si deve dare una difesa europea l'Europa e di fronte
A queste tre grandi sfide e quindi il governo della moneta il governo dell'amo sta la politica estera della sicurezza e quindi la difesa europea l'allargamento largamente un punto decisivo largamente un punto costituzionale perché mette in discussione il diritto di veto come sto detto bene dal Presidente Napolitano l'allargamento toh potrebbe innescare un processo di gradualismo alla rovescia per cui l'Europa si dice invece che si costruisce se l'Europa si allarga ventotto Paesi con il diritto di veto finirà per avere ragione la signora Tecce che voleva l'allargamento senza la profonda in do quindi siamo di fronte a questa sfida
E io vorrei concludere dicendo che noi federalisti che abbiamo se danni stiamo conducendo una campagna per la costruzione europea e che eravamo molto pessimisti sull'andamento dalla Conferenza intergovernativa guardiamo con interesse a un all'iniziativa francese quello che è interessante è che la Francia e probabilmente la Germania stanno prendendo l'iniziativa proprio come avvenuto con il piano Schuman e quindi non ci con il Piano Suma negli anni Cinquanta il presidente francese Chirac ha istituito un comitato preceduto dal da un ex primo ministro Juppé che a Los tutti ora la Costituzione europea come proposta per il semestre di presidenza francese
Questo proposta di costituzione europea va conosciuta è molto preciso si prevede la costituzione di una Camera delle in azioni e la trasformazione del Parlamento europeo in un organo pienamente legislativo pienamente legislativo vorrei far ricordare che a questo punto la Commissione europea diventa un esecutivo responsabile di fronte al Parlamento questo è quello che manca all'Europa all'Europa manca un Governo ma anche un governo e quindi manca mancano i poteri del Parlamento europeo quel potere che rappresenta i cittadini e quindi non funziona questo meccanismo della democrazia che fondamentale perché i cittadini partecipano alla vita politica se possono eleggere un Parlamento che ha il potere di controllare un governo quindi io credo che siamo di fronte a una svolta importantissima nella vita europea
E che questo ci sollecita a fare un appello al Governo italiano perché come l'Italia è uno dei Paesi fondatori l'Italia deve avere l'orgoglio quindi di mettersi alla pari della Franci dell'Germania e degli altri Paesi che vorranno farla perché forse è venuto il momento di fare la Costituzione europea anzi dire che decisamente è venuto il momento in cui la Costituzione europea diventata possibile
La voce la voce dei federalisti è particolarmente gradita in questa contesta vorrei dare la parola a Edmondo Paolini che siccome la la cerimonia nella sala delle razze Curiazi per questioni di sicurezza non sarà accessibile a tutti
Ci spiega che cosa darà oggi a Rutelli con la sezione di Roma del momento federalista ero per o anche a nome di tutti federalisti italiani consegna Francesco Rutelli la copia originale del Manifesto di Ventotene ed è stampa Roma nel mille novecentoquarantaquattro durante la Resistenza e quindi in clandestinità da Eugenio Colorni e Guglielmo Usellini il manifesto come sapete documento base del federalismo europeo e in esso sono contenuti quei principi che poi hanno costituito la terreno politico e culturale da cui si nate le comunità europea ed esibizioni europee che
Proprio qui a a in Campidoglio nel mille duecentocinquantasette hanno avuto la loro consacrazione il Manifesto è quello che ha come detto Norberto Bobbio a trasformato l'idea di Europa in cui vero progetto politico questo siamo felici di darlo proprio qui a Rutelli e alla città di Roma questa importanza
Contenti
La ma io penserei che e di dare la parola al sindaco Rutelli se siete d'accordo e fare la presentazione del manifesto successivamente però i tre rettore per nere io ecco intanto pregherei i rettori delle università di accomodarsi lì accanto a me professor Finazzi Agrò professor D'Ascenzo il professor Fabiani
Che vi pregherei di venire qui possiamo anticipare perché nella sala Orazi e Curiazi diceva poc'anzi il professor Cagiano
Non è possibile per tutti
Ecco mentre qui nel giardino di fronte c'è anche un cocktail per tutti i presenti al quale vi invidiamo subito dopo la fine di questa manifestazione se non so uno dei di voi tre volesse
Breve brevemente presentare e e il testo per e poi diamo la parola al sindaco Rutelli e poi diamo la parola al sindaco Rutelli e C trasferiamo
Per le altre iniziative
Francesco sì voi chimiche non lo conosco quindi giusto la lettura diciamo del del testo ecco l'invito a questo guarda
Futile
College pure positivo
Ricevuta e leggiamo la baracca quarantadue
Allora
Il testo che è stato stabilito come accordo fra il rettore dell'Università ETA di di Roma università della Sapienza Università di Tor Vergata Università di Roma Tre noi sottoscritti magnifici Rettori delle università la sapienza Tor Vergata e Roma Tre adottiamo la presente dichiarazione manifesto per la cultura la Costituzione europea commi che che le università romane possono svolgere un ruolo importante per lo sviluppo dell'identità culturale dei diritti di di cittadinanza e l'adozione della Costituzione europea considerato che il trattato istitutivo della Comunità europea Stato fu nato il venticinque marzo mille novecentocinquantasette in Campidoglio e che pertanto la città di Roma una particolare responsabilità storica per l'integrazione europea considera poi con l'avvio della nuova conferenza intergovernativa intergovernativa e dei lavori per l'adozione di una Carta dei diritti fondamentali l'Europa affronto la fase determinante della sua costruzione politica
Considerata la necessità che l'Europa sia vicina ai cittadini affermando il primato dei diritti fondamentali il rafforzamento dei poteri regionali e locali e del principio di sussidiarietà considerato che la Costituzione non è un semplice catalogo di no le fondamentali plasmato su grandi valori ma è un vincolo di obbligazione politica e che pertanto si deve costruire una società civile europea insieme istituzioni democratiche europee consigli dato che l'Europa rappresenta oggi non solo un immenso giacimento ma anche un grande cantiere culturale nel quale si possono articolare nuovi modelli di formazione per la costruzione di una nuova soggettività collettiva considerato che la creazione da un autentico polo europeo soggetto attivo e partecipe di democrazia richiede una più intensa ed effettiva azione di formazione e comunicazione rivolgiamo un appello al Parlamento e cos'figliolo Peo per la Costituzione europea e ci impegniamo a promuovere e sostenere
La prospettiva dell'integrazione europea come obiettivo più mi prioritario dell'insegnamento e della ricerca dell'università romana
La creazione a Roma di un'alta Istituzione Universitaria insegnamento e ricerca che in tutti i contesti disciplinari contribuisca alla formazione dell'identità culturale europea nel contesto internazionale
Lo svolgimento a Roma nel due mila e uno di una conferenza dell'università sulla cultura e l'integrazione europea da istituzionalizza se negli anni successivi in altre città europee
L'attività di centri di eccellenza esistenti o in via di formazione per lo studio delle istituzioni europee o di aspetti specifici di integrazione europea
L'istituzione di rafforzamento di scuole corsi post lauream nella prospettiva europea l'attività delle associazioni per il diritto allo studio e dell'Associazione degli studenti per la circolazione ed inizia l'inter universitario a livello europeo i movimenti federalisti le associazioni le fondazioni le imprese che intendano sviluppare la loro attività europea in collaborazione con le università romane
Il Rettore Università degli studi di Roma la Sapienza il Rettore Università degli studi di Roma Tor Vergata il rettore dell'Università degli studi Roma Tre
Bene questo testo che avete visto io ce l'ho qui anche stampato in carta pergamena perché tra poco sarà firmato dai tre rettori in una ce li ogni anno che unirà diversi aspetti c'è l'abito che Gattinoni ha preparato per fare omaggi all'Europa sarà visto
All'interno della sala oliati escoriazioni dove cinquantasette fu firmato il Trattato di Roma abbiamo voluto unire attraverso la moda anche il tema dell'Europa e il vestito che non è un abito prêt à porter da indossare ma un abito opera solo per questa occasione
Sarà ha ha un importante curiosità da offrire a molti la cosa importante invece è questo appello che i tre rettori io li ringrazio per il loro impegno e che mette Roma al centro di tante iniziative per l'Europa e infine la consegna che è stata annunciata da professor Paolini del Manifesto di Ventotene al sindaco Rutelli io ringrazio tutti quelli che sono intervenuti stamattina abbia ha avuto moltissime presenze autorevolissime ringrazio soprattutto tutti voi che siete rimasti fino alla fine di questa mattinata di lavoro in particolare vedo ancora il presidente della Conferenza delle Regioni Vannino Chiti e lo ringrazio
So che ringrazio lui per tutti non faccio ulteriori elenchi di nomi per non fare gaffes e adesso da lei la parola al sindaco di Roma Francesco Rutelli per un saluto a questo convegno e a tutti voi
Grazie all'Assessore D'Alessandro che ha organizzato questo incontro così significativo e non farò alcun discorso ma solo rivolgerò dei ringraziamenti a tutti l'voi l'iniziativa è è bella non è soltanto di grande dignità formale e istituzionale e politica
Ma e delle particolare perché io penso tutti ne siamo consapevoli dell'ANPAS in cui si trova l'Europa
E siamo consapevoli poi che
Qualcuno ha avuto l'amabilità credo che un regalo più bello Polini non nello poteste fare come federalisti romani
Con i federalisti europei attivi in questa città
Della Manifesto di Ventotene penso che si debba si debba dir questo senza
L'utopia che ha collegato
Alla nascita delle democrazie una disegno di una visione europea
Non sarebbe iniziato il cammino europeo ma non sarebbero neanche iniziate e nostra democrazia
E credo che fare questo ovvero riportare un disegno
Dell'Europa
Che sogniamo
Sul terreno così difficile
Dell'Europa in costruzione che fatica
Debba essere affidato effettivamente come l'assessore D'Alessandro e tutti i nostri suoi collaboratori hanno scelto di fare al mondo di Università degli Studi e in particolare
Agli studenti io sono veramente riconoscente ai tre rettori finora c'erano le le gli show dei Tre tenori come sapete ma che aveva un grande successo a Roma adesso abbiamo caro professor Cagiano i tre rettori che non escludiamo si mettono anche a cantare è una cosa
Che dice Finazzi ci manca solo questo degrado quello spazio per il rock e quindi dei sei pronto se è pronto anche a cantare
Ma questa volta i tre rettori dava madre vedi delle nostre università la sapienza che lo voglio ricordare prese le mosse oramai sette esce quasi sei
Trecento anni fa
Nella nostra città
Con una istituzione voluta dallo stesso Bonifacio ottavo che convoco
Il primo Giubileo mille trecento
Ecco questa iniziativa e il seme più bello che si potesse gettare io vorrei davvero ringraziarvi di questo ringraziare
Tutti voi soprattutto per avere accettato idea che dal due mila e uno ogni anno in una capitale europea si tenne una conferenza delle università sulla cultura l'integrazione europea
I cambierà molto stretto di interventi che ci sono state stamattina lo testimoniano abbia ma una Conferenza intergovernativa Chezzi Chianca meno difficile abbiamo lei euro che fatica
Io ringrazio molto i rappresentanti del governo e sono intervenuti il presidente Chiti io continua chiamati presidente anche se per e si deve chiamare in un altro modo adesso come sotto sale dalla Presidenza del Consiglio ma se è stato allungo al suo presidente la Regione Toscana
Anche capo della conferenza dei tutti i presidenti delle regioni italiane che ha fatto in questi anni un lavoro enorme perché creare un legame tra la dimensione sovranazionale europea e quella delle nostre città deve basta regioni siamo abituati a sentirci dire e quello forse che più di tutti la sua esperienza al suo lavoro ce lo ha insegnato in Europa in questi anni è stato proprio Pasqual Maraga al grande sindaco di Barcellona la città moderna
è l'Europa che più ha vissuto una trasformazione condivisa
E che ha da sempre animato la sua azione di amministratore di uomo politico in chiave europeista abbiamo il Prato in questi anni che oggi gli Stati sono troppo piccoli per occuparsi dei problemi grandi e forse anche per questo c'è bisogno di un'Europa politica democratica più che mai oltre che di un sistema della unite che funzioni e dia risposta alle grandi sfide globali e abbiamo imparato che gli stati sono troppo grande per occuparsi del resto l'IP col
Ed è per questo che il federalismo vero sia la dimensione di impegno nelle città istituzionale e civile e nelle regioni oggi Italia fatto molta strada
Ma se l'Europa è svuotata della sua prospettiva strategica se noi guardiamo all'Europa soltanto su come si fonderanno i voti
Per quando passeremo da quindici a ventisette Stati membri e quindi su come si prenderanno le decisioni a maggioranza o non più speriamo all'unanimità
Rispettosamente delle posizioni di tutti quelli che per Europa fanno parte se abbandoniamo l'idea che l'Europa sia il cuore della democrazia futura
Io penso che l'esperienza di
Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi di chi scrisse il Manifesto di Ventotene e con i Ugo
L'alto l'ansia per la libertà e per la democrazia in Italia con questo grande disegno con il fu
Puro potrebbe andare dispersa in Campidoglio si è firmato il Trattato di Roma i Trattati di Roma hanno preso il via da questo collegio
E sappiamo che quella era un'Europa molto diversa era importante occuparsi con Schumann ci ricordava del carbone e dell'acciaio perché questi che erano stati gli strumenti della potenza militare dunque dell'eccidio di massa nel cuore dell'Europa potevano essere forgiati potevano essere piegati
Per un destino di pace e di sviluppo l'Europa è stata per decenni ad occuparsi soprattutto di agricoltura ora ha iniziato a occuparsi di altre questioni sappiamo che deve avere una difesa comune più che mai
Sappiamo che deve avere una politica della finanza guidata dalla politica economica a sua volta guidata da una politica
Ed è per questo che noi speriamo che e l'iniziativa presa oggi in Campidoglio non sia solo il rituale della festa dell'Europa con la sua bellezza dignità e anche attrattiva e che attività per la quale di nuovo ringrazio assessore Alessandro professor Cagiano tutti voi che ci avete lavorato ma che sia appunto un ce il seme gettato verso il futuro senza Europa non c'è futuro per tutti noi ma senza un'Europa nuova
Che davvero mette in questione le sue si Buttiglione e coinvolga i suoi cittadini
L'Europa di oggi rischia di rimanere soffoca ecco perché siamo qui a dirvi grazie perché dai lettori dalle università
Dallo studio
Dallo scambio dalla ricerca e dall'azione che voi realizzate quotidianamente Fo forse può avvenire quello stesso impulso che è venuto dai grandi fondatori dei grandi padri dell'Europa in un'epoca cui
Forse di quei padri attento ci sono i figli abbiamo bisogno di nuovi
Leader per un'Europa
Che ci porti nel ventunesimo secolo e ci faccia vedere un futuro dell'Europa
Molto più elevato di quello che oggi dobbiamo dire si prese sta davanti a noi quindi li ringraziamo molto perché oggi voi avete aperto una strada nuova nel complica ampi Dorio accettando l'invito al comune di Roma
Il convegno
Il convegno è finito ma io ringrazio il ministro Patrizia Toia che ci ha raggiunto è in prima fila le dedichiamo un applauso
La sua presenza è particolarmente preziosa
Per questo convegno so che ha fatto
So che ha fatto un grande sforzo per giungere una parola la estorceva ammonì anche a
Convegno finita perché ci fa molto piacere che abbia fatto questo sforzo di raggiungerci
Ovvero
Perché determina finale cioè
Senza a questi importanti controbattere altre responsabilità istituzionali ve l'ho potuto essere presente precedentemente voglio solo anch'io ora accogliendo le ultime parole che ha detto l'onorevole Rutelli sindaco di Roma e dire che davvero siamo di fronte a delle sfide molto importanti siamo di fronte a delle sfide importanti non solo per l'Italia e l'Europa ma io credo per quel ruolo che l'Europa può giocare nel muto portatori di un disegno di istituzioni di progresso economico di solitarie da sociale e di coerenza tra tutti questi aspetti e pericolanti che può giocare l'Europa sulla scena mondiale conciliando eccellenza ricerca dell'eccellenza e sposò per combattere l'esclusione sociale che sembrano termini contrapposti la stanno proprio nella sfida dell'Europa e allora credo proprio che per queste sfide ci sia bisogno di trovare nuovi padroni lo dico spesso anch'io saremmo la spetta fanno l'altezza gli uomini e le donne di oggi la società civile di oggi non solo chi governa perché l'integrazione la fanno gli Stati ma la fanno i popoli assieme agli Stati ecco saremo in grado di corrispondere a queste sfide cioè per evitare questo testimone di poterlo in qualche modo portare avanti con tutta quella profondità quelle idealità io sento sta esso seri devo dire che questo spirito che ha animato i padri fondatori dell'Europa sembra aver perso a volte il suo slancio la sua prospettiva la sua visione strategica il coraggio anche di usare rispetto a molte visioni invece che in poco neorealismo invocano la più tenta facciamo ciò che è possibile io dico sognavo qualcosa di più di ciò che è possibile sognavo politicamente non come sogno è soltanto come momento diciamo onirico sogniamo politicamente qualcosa di più del possibile perché poi saranno le circostanze a farci testare surrealismo del possibile un'unica altre osservazioni in questo percorso io credo che sia necessario proprio sollecitare la più forte e cittadinanza europea occorre che nel rafforzamento dell'istituzione politica ci sia