"L'Italia nell'economia internazionale: rapporto Ice 1999-2000" org. dall'Istituto Nazionale per il Commercio Estero (ICE) e dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) (c/o sala Bernini, Residence di Ripetta - via di Ripetta, 231)

Che Abu direttore Giacinto per il commercio con l'estero e dopo il benvenuto a tutti i presenti in sala
Questo è il nostro appuntamento annuale sulla presentazione del rapporto dell'ICE sul commercio estero
Italiano
Che rappresenta ormai una tradizione importante
Con il mondo dell'imprenditoria istituzionale e con tutti quelli conto di quegli operatori a cui i dati ufficiali relativi alle performances del commercio estero sono motivo di studio e di lavoro
Nonostante il proliferare di fonti di informazioni era lì e la relativa facilità con cui queste si possono aggiungere nonostante proliferare anche di tutti i nuovi mezzi di comunicazione questo rimane un documento importante un documento cartaceo atteso e io sono felice di presentarlo per il terzo anno consecutivo
Voglio ringraziare il ministro letta
Che ha avuto la sensibilità di partecipare a questa presentazione e tutti gli altri ospiti che sono il professor Giuliani presidente dell'Istat
Il dottor mobili il vice segretario generale di Confcommercio
Il dottor Luciano Bolzoni presidente di Confapi il dottor Giancarlo Cerutti consigliere per l'intermediazione di Confindustria e il dottor Danilo Longhi presidente nella sua camera estere ringrazio anche perché al tavolo il professor Basevi presidente del comitato scientifico
Io non sto a rubare tempo perché ci saranno Boy illustri oratori parleranno dei numeri parleranno di tutta una serie di fatti
Che sono contenuti in questo rapporto mi preme soltanto ricordarvi che
La versione che voi avete avuto oggi del rapporto è soltanto un'anteprima di stampa e pertanto e pertanto mi sarà spedito il rapporto definitivo nei prossimi giorni
La raccolta di tutte queste informazioni come dicevo prima la qualità delle stesse ed esposizione dei contenuti con linguaggio tecnico è chiaro nonché l'arricchimento con l'analisi di casi aziendali di fatti di politica commerciale reali rendono la consultazione del rapporto estremamente importante ed efficace
E soprattutto di grande ausilio all'esigenze conoscitive degli operatori del commercio estero
Il prodotto editoriale che presentiamo oggi è risultato il lavoro di gruppo coordinato dall'area studi dell'Istituto per il commercio con l'estero che si è avvalso della supervisione del comitato scientifico presieduto dal professor Giorgio Barberio
Se me lo permettete io vorrei ringraziare il professor Basevi per il coordinamento di questo comitato e soprattutto un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato a questo importante sviluppo
è il secondo anno che il rapporto dell'Istituto per il commercio con l'estero viene presentato congiuntamente all'annuario statistico prodotto dall'Istat frutto di una stretta collaborazione tra i due enti nell'ambito del sistema statistico nazionale
Come qualcuno di voi già sta questa mattina abbiamo presentato presso la sede dell'istante
Alla stampa il rapporto e pertanto credo che questa presentazione ufficiale anche agli imprenditori autorità oggi c'è la consacrazione finale di questa giornata che ha già scatenato tantissimi agenzie di stampa tantissimi commenti ma soprattutto moltissima attenzione a questo rapporto
Se me lo consentite vorrei soltanto spendere due parole a favore di tutto quello che c'è dietro non solo a rapporto ma l'organizzazione dell'Istituto per il commercio con l'estero
I soggetti sia pubblici che privati che concorrono erogazione di quei servizi come è noto sono molti dice ma sullo scenario Pubblico Liceo può apertamente vantare i propri punti di forza
E di dolciumi dati perché sono importanti che sono una presenza oggi su settantasette Paesi del mondo con cento uffici oltre sedici uffici d'Italia
Un incremento rispetto al mille novecentonovantasette del cento per cento degli stanziamenti pubblici che consentono un piano promozionale assai più ampio di quanto non fosse nel novantasette siamo passati da cinquanta a sessantacinque
Prodotto
Ma soprattutto c'è stato un ampliamento dei paesi dove siamo andati a fare promozione siamo passati da cinquantasei Paesi a settantuno Paese siccome vengo dall'impresa vengo dal privato uno delle cose importanti è quello di capire quanto siamo stati capaci di essere realmente produttivi bene noi abbiamo aumentato la produttività all'interno dell'istituto dell'ottanta per cento e questo confermato da dati importanti
E sono stati due analisi due studi realizzati sia dalla CIRM che dall'Abacus ma cosa che devo dire
C'ha fatto più piacere e quello che nella sua ultima relazione la Corte dei conti quella che la Corte dei conti fanno aumenta al Parlamento l'attività del dice avuto un giudizio positivo sulla gestione finanziaria
E sul rafforzamento degli strumenti nell'ambito di questa gestione
Cosa vuol dire vuol dire che siamo riusciti a essere funzionali e al tempo stesso spendere meno per quello che era la gestione non la promozione la gestione ma l'altro dato importante
E che abbiamo speso tutti i soldi che ci sono stati dati per fare la promozione
Io non debbo aggiungere altro se non ringraziare il ministro letta
Anche questa mattina espresso parole di apprezzamento sull'istituto
Sull'opera che l'istituto sta facendo ringraziare voi di essere accorsi un così grande numero scusarmi perché ogni anno di creiamo un problema di indirizzo nuovo
Ma noi speravamo di fare la presentazione come abbiamo fatto l'anno scorso presso l'Istituto per il commercio con l'estero ma dei lavori di restauro purtroppo si sono prolungati e questo non è stato possibile
Io nel dare la parola al presidente Anita vi ringrazio e vi do appuntamento per l'anno prossimo sicuramente all'Istituto per il commercio con l'estero grazie
Grazie a tutti mi scuso per obbligarmi ad una carrellata veloce su una serie di i dati che verranno proiettati sullo schermo la la mia relazione serve a dare non certo il riassunto del conte non del di quanto contenuto nel rapporto ma alcuni punti salienti
Qualche breve cenno prima lo scenario mondiale prego di cominciare alle slide che successivamente ci fermiamo di più sugli aspetti relativi Alitalia quello il tema di fondo delle nostre riflessioni
Il commercio mondiale cresciuto sotto la media diciamo nel novantotto novantanove si va si avvia per una verso una crescita intorno all'otto dieci per cento nel due mila
Forse anche due mila e uno ritornando un po'i valori del novantaquattro novantasette questo manifesta una ripresa ormai in corso prego anche la seconda slide
è stata frenata un po'la ripresa del commercio nel novantanove dal Giappone dall'America Latina ma ciò appunto non impedisce di vederci oggi inseriti ormai in una significativa crescita Avanti con le slide la geografia del chiedo scusa qui siamo al ai prezzi internazionali abbastanza noto che le ragioni di scambio
Dei paesi importatore di petrolio come noi sono peggiorate nel novantanove erano peraltro come si vede dalla linea rossa piuttosto migliorata novantotto le ragioni di scambio sono spesso oscillanti questo evita il rapporto tra i prezzi dei manufatti al numeratore
I prezzi del petrolio e delle altre materie prime al denominatore
Avanti
Ricordare che la geografia per così dire degli scambi muta ma non così velocemente possiamo vedere intendenza fenomeni come la Cina che è aumentata da un due per cento delle esportazioni mondiali circa neanche dieci anni fa oggi raggiunge il quattro quattro e mezzo per cento secondo le stime il Giappone che declina questo non è una cosa spesso nota declina piuttosto significativamente lungo gli anni Novanta per la verità già dalla metà degli anni ottanta
E osservata anche i Paesi in transizione i Paesi ex socialisti che da meno dell'un per cento del commercio mondiale sono arrivati a sfiorare
Il tre quattro per cento queste sono mutamenti significativi dei concorrenti M diventano anche mutamenti significativi
Nei mercati
Non abbiamo tempo di intrattenerci sull'area dei mercati emergenti in quanto tali
Vorrei solo ricordare non l'occasione il presidente dalla Banca Mondiale spesso ricorda che i prossimi due miliardi di popolazione del mondo saranno tutti concentrati nei Paesi emergenti con un ENI con implicazioni
Non solo per i movimenti migratori ma per quanto otto quanto lo scacchiere del dell'integrazione mondiale avanti
Ultimo al ultima slide sul commercio mondiale continua quel fenomeno per cui insieme al commercio crescono gli investimenti diretti investimenti diretti anzi crescono in rapporto al commercio come vedete nella linea verde
Gli investimenti diretti erano circa il quattro per cento rapportati alle esportazioni mondiali al commercio meglio di beni e servizi oggi sono intorno al dodici per cento
Ciò sottolinea ancora una volta la complementarietà tra questi due fenomeni scambi commerciali e investimenti diretti sono due re variabili che interagiscono e si autoalimenta
Adesso possiamo d'Italia che l'oggetto principale della nostra attenzione
No non è questa la slide del
L'avanzo commerciale ecco grazie
L'avanzo commerciale dell'Italia come noto si è ridimensionato in modo notevole c'è una curva negli anni novanta che ci vede emergere dal un disavanzo precedentemente fino al novantadue un forte avanzo dal novantatré l'affetto della doppia svalutazione della lira novantatré poi novantacinque evidente in questo grafico in cui si vede come novantasei ha rappresentato un picco una puntata del nostro avanzo commerciale da quella da quella punta siamo discesi
Stiamo probabilmente ancora di scendendo la discesa rallenta e questo significa semplicemente che
Forse ci siamo troppo Uto compiaciuti di un avanzo commerciale strepitoso non era quello infatti il motivo del Ventoux
Motivo del vanto del nostro Paese sta nel reggere una competizione che ci porta verso la valorizzazione delle nostre capacità di occupa o di occupazione e di tecnologia la prossima slide mostra che il a accanto a x ai disavanzi strutturali delle materie prime energetiche e non energetiche abbiamo questo surplus avanzo manifatturiero
Abbastanza eccezionale diciamo tra i paesi avanzati e questo avanzo tuttavia mostra la flessione che del tutto evidente negli ultimi tre anni
Avanti il
Il surplus del no un attimo indietro quello precedente per cortesia le partite correnti
No quella precedente ancora se no saltiamo
Ecco il saldo delle partite correnti che notato nella linea verde cioè merci e servizi e trasferimenti unilaterali sceso
Ma intorno ai dodici mila miliardi questa l'anno scorso diciamo uno zero cinque del PIL quest'anno secondo alcuni istituti di previsione potrà anche andare verso zero quello che va notato è che si tratta di una chiusura di una fase ciclica durante la quale la posizione finanziaria netta dell'Italia verso l'estero è sostanzialmente risanata noi partivamo con un indebitamento finanziario netto verso l'estero gli avanzi accumulati negli anni novanta ci hanno consentito un rimborso di tale finanziamento una posizione finanziaria diciamo di grande solidità avanti adesso
Tanti ancora
Questo
L'ultima osservazione se vogliamo sul saldo come vedete il ciclo della bilancia commerciale quasi tutto spiegato dal cosiddetto tasso di copertura reale cioè dal rapporto tra le quantità esportate le quantità importate
Mentre la ragione di scambio cioè
Il rapporto tra prezzi all'esportazione prezzi all'importazione e naturalmente cambiata però grosso modo il il ciclo della bilancia commerciale di peso come dicevamo prima darle variabile reali
Avanti
Le nostre quote di mercato quote sulle esportazioni mondiali
Calcolate
In volume o il valore mostrano come ho detto prima un decisi segnali di rallentamento
Negli anni nella seconda metà degli anni novanta notate che le quote in valore sono più alte flettono di meno tendenzialmente delle quote in quantità
Questo riflette un fenomeno noto di influenza del tasso di cambio sulle sulle quote il valore che negli anni in cui la moneta si apprezza tendono a tenere più alta la quota il valore di quanto non emerga dalla quota in quantità ma questi sono in fondo dettagli avanti con le slide
La Export performer star semplificare le nostre esportazioni crescono o no in linea con la crescita dei mercati di sbocco risposta
Negli ultimi anni no crescono al di sotto c'è una performances
Insoddisfacente perché e questo riflette le variabili di competitività su cui ci stiamo soffermando e naturalmente a fronte di altri paesi vecchi e nuovi che conquistano quote di mercato consolidano le loro qui sono mostrati tre casi dall'Irlanda alla Cina l'Ungheria non sono certamente esaustivi
A far vedere tuttavia come i nuovi soggetti concorrenti entrano e conquistano quote cioè le loro esportazioni crescono assai più di quanto non cresca la domanda sui mercati di sbocco
A fronte di questa aggressione tra virgolette commerciale chiaramente ci sono Paesi che ne subiscono l'effetto d'Italia è in questa seconda metà degli anni novanta è stata
Una dei paesi che hanno subito l'affetto della nuova concorrenza non gli unici non l'unico paese come abbiamo detto prima avanti
Qualche inversione di tendenza e probabilmente in corso
Questo dato che vedete il primo trimestre del due mila naturalmente vale nessuno confrontato con trimestre con l'analogo trimestre del novantanove
E ci fa vedere che le nostre esportazioni non solo sono cresciute rigorosamente sono cresciute
In particolare le esportazioni extra extra UE anche più per i nostri vicini e concorrenti
è presto per dire se si sia in partita quella tendenza al riduzione delle quote ma sono segnali interessanti per cui abbiamo agganciato come si dice la ripresa interroghiamoci dunque
Sulle cause possibili di questo perdita di competitività ha giocato sicuramente un qualche aspetto di mercato non è questa ancora la slide lasciata la comunque proiettata
Che gioca un aspetto un ruolo modesto però va ricordato lo ricordavamo anche stamattina
Se gli Stati Uniti che per noi pesano circa il dieci per cento del come mercato di sbocco crescono molto più della media così è stato nel novantanove
Io mi confronto per esempio con il Canada non posso non ricordare che anche a parità di competitività alla fine il Canada si troverà ad avere una quota di esportazioni mondiali più alta della nostra per il Mac banale motivo che le sue esportazioni sono concentrate su un mercato dinamico quelle nostre di meno
Detto ciò l'effetto mercato un pochino spiega il declino della novantanove più interessante è un effetto settore ecco questo grafico un po'immaginifico dimostra sul sull'asse verticale la crescita nel triennio anzi quadriennio delle importazioni in alcuni grandi settori
E sull'asse orizzontale la nostra quota di mercato va da sé che un Paese vorrebbe sempre avere le quote più alte nei settori più dinamici quote più basse nei settori meno dinamici la situazione dell'Italia non da oggi non è
Di questo tipo
Noi non siamo tanto specializzati in settori come
L'elettronica le telecomunicazioni information technology e mezzi di trasporto che risultano come vedete tra i settori a crescita più alta anche se in alto testa montate che c'è anche un settore dinamico piccole in cui noi siamo specializzati cioè il mobilio
E per contro siamo molto forti settori i beni di consumo e di meccanica strumentale che non va normalmente nella tendenza non sono tra i settori che spontaneamente vedono una crescita maggiore della media
Allora c'ho di nuovo ci porta a dire che se attendiamo una come per così dire naturalmente a non stare al passo della crescita dei mercati mondiali questo dipende anche da un effetto di struttura dei nostri vantaggi competitivi e di specializzazione settoriale
C'è una terza componente però oltre i mercati e settori avanti con le slide che la competitività
Sul prezzo e sul cambio
E qui avevate detto molto chiaramente che che la competitività misurata per esempio come in questo caso dalla andamento del cambio effettivo della lira raffrontato al differenziale di inflazione nei prezzi industriali o prezzi dei manufatti questo indice
In cui
Il se la linea sale si si perde competitività se la linea scende si guadagna competitività vede come
Come del tutto chiaro l'Italia
Non così penalizzata
Nel periodo più lungo negli anni recenti abbiamo subito come si suol dire un apprezzamento reale della lira quindi abbiamo perso un po'di competitività ma non possiamo dimenticarci la storia precedente tra novantatré novantacinque e anche la storia degli anni precedenti
Questo come altri grafici che sono disponibile andando più indietro nel tempo ci ricordano che se il cambio stringe come giusto il cambio dell'euro stringe
Sulle nostre imprese no siamo oggi in condizioni peggiori di quelle in cui ci trovavamo all'inizio degli anni novanta e nemmeno alla fine degli anni ottanta
Per cui la competitività se noi perdiamo colpi se non riusciamo a stare al passo se la nostra performances come dicevamo prima non è così soddisfacente
Non possiamo imputare questo in modo così evidente al tasso di cambio e il che al cambio fermo dell'euro altri sono i fattori e naturalmente sono quelli su cui
Cerchiamo di concentrare l'attenzione in diverse analisi macroeconomiche così come micro economiche avanti
Avanti questo non ci serve più
Ecco qualcuno ogni tanto lo spaventato dal fatto che le importazioni crescono più rapidamente delle del esportazione teme che l'Italia sia un Paese come dire che mostra un crescendo una crescente debolezza un mercato penetrato dalle nostre importazioni
I nostri posti di lavoro distrutti dalle importazioni bene il fenomeno della penetrazione dell'importazione che questo caso viene
Descritto dal rapporto a prezzi costanti tra importazioni totali di merci e domanda interna cioè consumi e investimenti
Mostra che l'Italia va in linea va in linea al di là di qualche oscillazione ciclica questa penetrazione dell'importazione un fenomeno del tutto fisiologico è l'altra faccia dell'integrazione quando più paesi si integrano tra di loro
Esportano di più è importano di più sarebbe sorprendente che non aumentassimo questo handicap
Passiamo avanti e quindi questi non sono tanto
Problemi
Su cui accentrare l'attenzione o le preoccupazioni
Direi ci sono invece tre elementi uno è il modello di specializzazione che ho accennato prima due è la scarsa attrattività degli investimenti diretti esteri in Italia e il terzo è la struttura per il prese fermiamoci un attimo sugli investimenti questo grafico dimostra che la
Gli investimenti in uscita che non sono la fuga di capitali come noto sono anzi la manifestazione di una capacità di fare mercato all'estero hanno mostrato una diminuzione nel novantanove ma dopo un periodo di forte aumento
E per contro gli investimenti nel in entrata
Che hanno molto ristagna torna l'anno scorso sono saliti anche al netto di certe operazioni
Di acquisizione quindi sul trono sul fronte degli investimenti contiamo sul fatto che di nuovo l'Italia da un lato si è è diventato un po'più multinazionale
Lo è diventata con ritardo ma lo sta diventando dal lato degli investimenti in uscita c'è utili in entrata scusate ci auguriamo che il segnale dell'anno scorso non sia effimero i manifesti un ritorno di interesse al nostro Paese
Va subito detto naturalmente
Perché dobbiamo
Avere i piedi per terra che l'Italia non è per un investitore istituzionale tipico che oggi si affaccia mercato europeo non è il primo della classe verso cui tenderanno tutti a concentrare gli investimenti Italia presenta vantaggi e svantaggi e l'attrattività
Nei confronti degli investitori internazionali e diventata una delle variabili su cui giocare anche una politica di internazionalizzazione intelligente
Andiamo avanti
Non è questo che ci interessa va bene allora mi avvio a concludere per non rubare il tempo al di là del venti minuti che mi ero prefisso dicevo
Il primo elemento di preoccupazione e il modello di specializzazione
Che ho già accennato consiste nel fatto di avere forza particolare in settori di antica industrializzazione beni di consumo e meccanica strumentale tessere meno forti più deboli se preferite nei settori tipicamente dominati dalla generazione delle nuove tecnologie
E dalla new economy recentemente telecomunicazioni informatica ma anche la chimica fine farmaceutica all'elettronica di consumo
Siamo notoriamente meno forte in questi settori ciò comporta dei problemi non nel ciclo congiunturale comporta dei problemi dello sviluppo del sistema nella capacità come dicevo all'inizio
Di modellare i nostri vantaggi competitivi
In modo tale no non solo o non tanto da garantirci un avanzo una un equilibrio commerciale ma da garantirci una assorbimento di capacità lavorative l'attrazione di posti lavoro di alto profilo
E perché questo avviene più nei settori dinamici dominati dalle tecnologie che nei settori antichi questo non è un fatto nuovo ce lo dobbiamo riproporre ogni volta che constatiamo una progressiva perdita di colpi rispetto alla competizione mondiale
Non è evidentemente un fattore che si trasformi velocemente un fattore strutturale che riflette il curarsi di storia
Della grande impresa e politiche industriali più o meno appropriate per favorire la crescita di questi settori
Voglio ricordare che essere deboli nei settori a ad alta tecnologia comporta anche altre conseguenze quasi automatiche per esempio dell'Italia
Come è noto e investe poco in ricerca e sviluppo
Ciò dipende non solo dal fatto che le nostre riprese di quei settori fanno meno ricerca dei loro concorrenti
Ma anche dal banale statistico motivo che sono relativamente poche le imprese in quei settori dove si fa ricerca e sviluppo di laboratorio noi facciamo molta innovazione non di ricerca e sviluppo
Ma questo elemento ne abbiamo ci siamo soffermati abbastanza sugli investimenti mi sono già soffermato veniamo all'ultimo elemento di preoccupazione o di analisi ed è la la struttura
No lasciate la precedente perché fino adesso non mi è servita grazie la struttura delle nostre esportazioni vale a dire la frammentazione che vede
La struttura industriale su cui anche la rapporto dell'Istat ancora più del nostro si è soffermato a lungo e ogni anno si sofferma a lungo che vede una piccola testa di Bic Business diciamo
Un ceto medio crescente una frammentazione piuttosto esasperato in una coda di piccole
E medie imprese se noi vediamo questo non come struttura degli occupati ma come composizione delle esportazioni è abbastanza risulta abbastanza evidente dalla torta cosiddetta che avete di fronte in cui potete vedere la numerosità di impresa e che
Questo caso una classe di fatturato che esportano
Che esportano meno di un miliardo
Che esportano fino a centocinquanta milioni meno di un miliardo da uno a cinque miliardi ecco se mettete insieme
Con potete constatare rapidamente che
Il
Mettendo assieme tutte le seicento cinquanta cinque mila circa impresa che esporta non meno di cinque miliardi avete insieme complessivamente il sedici il diciassette per cento per la somma uno quattro e dodici delle esportazioni il restante ottantatré per cento sono le restanti
Non cento cinquanta mila imprese ma le restanti che vedete in questo grafico
Nove mila e due più due mila più quattrocento e quant'altro che forniscono appunto più all'ottanta per cento delle esportazioni ciò non sta a significare che il piccolo artigiano la piccola impresa che esporta anche meno di un miliardo
Non dia un contributo lo dà anche in termini di occupazione naturalmente però dobbiamo porci un problema
Direi soprattutto per quanto riguarda le conseguenze di questa struttura così frammentata circa il potere di mercato come lo chiamiamo noi economisti cioè la capacità di essere non solo bravi a produrre ma bravi a collocare i prodotti a distribuirli a a mantenersi sui mercati anche quando il vento
Cambia direzione anche quando la concorrenza locale si va forte perché per esempio ci sono i cinesi o gli indonesiani che aggredisco nel mercato locale
Ecco in questo senso il nostro sistema così frammentato non è una novità di nuovo
Si vede meno preparato a penetrare i mercati difficili a coltivarli a resistere a radicarsi da qui l'indicazione che occorrerà ognuno facendo la sua parte settore privato da un lato il sostegno pubblico dall'altro cercare di cogliere di catturare questi elementi di debolezza di rafforzarli
Come sia possibile non è affatto un un gioco facile ma in quella direzione che occorre andare molte volte la anche la promozione di cui ci occupiamo noi a una promozione che ancora non riesce a mettere bene a fuoco i fattori critici in questo caso i fattori critici che voglio sottolineare sono appunto
Tutti quegli anelli della catena del valore come si dice che sono a valle della fabbrica a valle del prodotto
Prodotto può essere eccellente ma per esportare dalla nel Mercosur o nell'America settentrionale o in Asia o in India ma anche i Paesi vicini occorrono delle capacità di organizzazione dei servizi che stanno a valle del prodotto a monte direi che a valle del prodotto questo è un po'il tema che suggerito non approfondito naturalmente
Nel rapporto
L'ultima slide in un minuto
Le regioni
Ecco nel novantanove ha visto dunque anche qui il la composizione per regioni è un dato che non cambia violentemente nel tempo la Scala peraltro in questo caso tradisce un po'ma che sola Lombardia chiaramente perde storicamente quota rispetto al resto d'Italia
Possiamo notare che il Nord Est particolarmente vivace si è confermato vivace
Così come il centro Italia ha tenuto a scapito un po'del Nord Ovest da una parte e del Mezzogiorno dall'altra
Il Mezzogiorno è un argomento che ho naturalmente non mi posso proporre di affrontare con esaurito il mio tempo ma sta
L'ultima notazione a sottolineare che
Uno non è detto che il Mezzogiorno debba per forza primeggiare nelle esportazioni e quel giorno è parte di un sistema quindi bisogna interpretare questi dati in quanto spesso le produzioni nel Mezzogiorno sono funzione di una produzione
Nel centro nord che poi viene esportata
Ma certamente due che laddove il Mezzogiorno affronta una internazionalizzazione in senso proprio occorrerà lavorare piuttosto bene con programmi mirati per sostenere quelle parti di Mezzogiorno dove non siamo a inseguire verso il basso la concorrenza bassi salari ma invece cerchiamo di inserirci
Nelle nicchie migliori anche tecnologiche che sono aperte alle diverse opportunità di sviluppo grazie
Grazie presidente ora la parola al professor Zuliani presidente dell'Istat
Grazie molte
Secondo anno che il rapporto commercio estero
Predisposto corredato
Un annuario del commercio estero due volumi
Questo è frutto della collaborazione
Fra l'Istituto del commercio estero dell'Istat è stata avviata due anni
E chi ha avuto
Fra le mani la versione dell'anno scorso la versione di quest'anno
Si è forse reso conto del miglioramento e quindi di quanto fruttuosa sia questa collaborazione tra istituzioni
Qualche riflessione di metodi in primo luogo ma la novità che emerge dai due volumi di annuario che corredano il rapporto è che piene analizzata la caratterizzazione strutturale delle imprese italiane che svolgono commercio con l'estero
Questo è frutto dell'integrazione fra due fonti di informazione
La fonte di informazione sul flussi commerciali con l'estero tipicamente le statistiche sul commercio con l'estero e la fonte di informazione relativa all'Archivio statistico delle imprese attive che l'Istat per adempimento comunitario Regolamento regolamenta appunto questo aspetto a predisposto il fatto di integrare informazioni
Mi mi piace sottolinearlo in questa sede in una sede molto frequentata da imprenditori
Ma quello che mi sembra di vedere
è questa integrazione di informazioni consente di alleviare il fastidio statistico sulle imprese
Nel senso che si riescono a ottenere maggiori informazioni un valore aggiunto informativo senza dover ritornare troppe volte sulle è un impegno che l'Istat ha da sempre Macca fortemente accentuato nell'ultimo periodo negli ultimi anni
Perché il fastidio statistico rischiava di diventare piuttosto elevato ad esempio ruotando i campioni facendo in modo che una stessa impresa che non sia grande altrimenti il suo destino
Dare sotto l'Istat più volte sulla stessa impresa non venga intervistata dire più aspre
Nel corso della
Che venne intervistato una sola volta
L'impegno dell'Istat verso il potenziamento delle statistiche del commercio con l'estero è stato testimoniato anche in un convegno che si è svolto a marzo scorso a Milano
Presso l'Associazione industriali della Lombardia era un convegno sul commercio con l'estero anzi sugli utenti delle informazioni sul commercio con l'estero
Promosso e organizzato insieme all'Eurostat al quale hanno partecipato molti esperti provenienti da oltre venti Paesi di rappresentanza cento soggetti istituzionali
Bene in quella sede è emerso con chiarezza che le informazioni sul commercio con l'estero sono molto importanti per gli utilizzatori e in primo luogo per le imprese che attraversa la informazione riescono ovviamente a capire come sta andando il commercio mondiale a capire quali orientamenti preferibilmente debbono prende e per la verità quel convegno ha prodotto un risultato lei Eurostat che si avviava
A fortemente
Diminuire il proprio impegno sulle statistiche del commercio intracomunitario
Si è invece allineata sulle posizioni di alcune paia di alcuni Paesi fra cui anche l'Italia in primo luogo l'Italia che faceva della integrazione fra informazioni la frontiera
Rispetto alla quale attestarsi fare contemporaneamente non far mancare le informazioni ma così infastidire meno l'impresa Kemboi sono quelle che ci danno le informazioni di base
Perché è emerso con chiarezza in quella sede che per comprendere la struttura competitiva di un Paese e quindi per definire migliori politiche per lo sviluppo dell'impresa investire indispensabile coniugare l'analisi dei mercati con quello delle strutture dell'impresa e la struttura proprietaria le caratteristiche degli accordi fra impresa e le relazioni esistenti fra innovazione tecnologica e competitività
In definitiva che occorre focalizzare sulla impresa
Credo che non abbiamo per concludere queste osservazioni di merito di metodo a portata di mano
Nei prossimi mesi la possibilità di analizzare questo micro universo o questo grande universo di oltre di circa centosettanta mila imprese italiane che esportano beni fra le quali lo ricorda un attimo fa anche il presidente unica oltre cento mila hanno meno di dieci addetti
Si tratta quindi di imprese non gravi
è un segmento produttivo di grande importanza che impiega quattro oltre quattro milioni e mezzo di addetti
Un sentimento di grande importanza e che è quello che fa occupazione un segmento che fa occupazione c'è una forte correlazione tra l'esposizione all'export e la creazione lo sviluppo e quindi la creazione di occupazione
Un'attenzione particolare dovrà essere posta sulle imprese che effettuano commercio estero di servizi in questo collegandoci con altri produttori tipicamente con l'Ufficio italiano dei sassi
Nel merito
Il mille novecentonovanta una novantanove lo ricordava il presidente Onida è stato un anno non facile esportatori italiani
Rispetto al novantotto sono diminuiti gli operatori presenti sui mercati esteri ed è anche aumentata l'incidenza di quanti sono presenti sul solo mercato risponde
Si sono registrate novantasei mila presenze sui mercati dell'Unione Europea trentasette mila quattrocento su quelli dell'America settentrionale trentun mila trecento su quelli dell'Asia orientale
Diverse analisi sono state condotte sui motivi di queste difficoltà e anche l'Istat ha fornito alcuni contributi soprattutto nelle ultime due edizioni del rapporto annuale
Molti elementi suggeriscono l'esistenza di fattori strutturali che ostacolano l'espansione della penetrazione delle merci italiane sui mercati internazionali soprattutto nel confronto coi nostri principali partners europei tuttavia al di ad iniziare dal gennaio del due mila e per tutto il quadrimestre si è verificato un forte recupero delle esportazioni italiane più forte di quanto ci si aspettasse da parte di numerosi operatori
Non ha non casualmente la porta la variazione tendenziale del PIL fornito dalla domanda estera netta è tornato dopo molti trimestri ad essere positivo ed ha contribuito in modo fortemente significativo accelerazione della crescita dei primi mesi del due mila
In base ai dati di contabilità nazionale l'aumento tendenziale in termini reali delle esportazioni di beni e servizi nel primo trimestre è stato dell'undici per cento più che doppio di quello delle importazioni che è stato del cinque tre per
Questo non ha portato grande sollievo alla bilancia commerciale il cui saldo è tornato ad essere negativo per il motivo molto semplice che il sentimento energetico è stato fortemente deficitario
Se si esprime il saldo al netto del segmento energetico invece il saldo è migliorato di mille cinquecento miliardi
Una riflessione il dettaglio un segnale interessante si ricava dall'accelerazione del processo per il processo di integrazione europea nel mille novecentonovantanove circa il sessanta per cento delle esportazioni italiane dirette verso paesi non UE e trentotto per cento delle importazioni dagli stessi Paesi sono stati fatturati
Utilizzando valute dell'Unione
In particolare le operazioni fatturati Neuro che hanno riguardato una quota minoritaria per il quattro per cento delle esportazioni e il sette per cento delle importazioni sono in costante aumento tant'è che si valuta che un quarto degli scambi con i Paesi extra UE sarà fatturati in euro alla fine dell'anno
Un segnale interessante riguardo all'integrazione europea
Un ultimo aspetto una riflessione riguarda il territorio riguarda l'evoluzione delle esportazioni per Area Territoriale di provenienza
Il presidente Onida ha fornito qualche dettaglio regionale appena un attimo fa se si guarda alle ripartizioni si vede che il quarantadue per cento ha origine nelle regioni nord occidentali il trentuno e sette nelle regioni nord orientali il sedici in quelle centrali e dieci nel Mezzogiorno
Il Mezzogiorno intensifica la sua presenza sul sport in particolare in questi primi mesi del due mila a riconquistato
Delle posizioni naturalmente la quota ancora fortemente minoritaria ma la tendenza la tendenza interessante di accelerazione
Infine per concludere io credo che oggi le statistiche riescano a documentare con nitidezza e con continuità temporale la mappa delle attività produttive queste è uno strumento importante lo strumento importante per accompagnare le iniziative di politica
Per fare sì ad esempio per ritornare alla tematica del Mezzogiorno che il Mezzogiorno riesca a contribuire in modo più importante rispetto al passato allo sviluppo complessivo del nostro Paese
Grazie a questo genere io credo che a questo punto possiamo incominciare la tavola rotonda partendo da un'osservazione
Sistema paese che non funziona competitività che mancava in prese ho qua cos'è che non funziona
Io credo che la tavola rotonda posso incominciare anche perché i partecipanti sono i più qualificati avete nutrito una differenza dall'anno scorso anno scorso avevamo indicato a parlare dei problemi imprenditori quest'anno invece abbiamo invitato i presidenti delle associazioni che credo siano le l'espressione di tutti imprenditori pertanto io darei la parola subito alla dottor Cerutti Giancarlo Cerutti che come ho detto il consigliere tentazione di Confindustria io non vorrei essere un Cervélo
Mi assegnerei di assegnerei un tempo di cinque minuti in modo che così possiamo poi fare casomai un secondo giro di tavolo anche per eventuali altre osservazioni grazie
Sì io degna di rappresentanti di Confindustria però vorrei anche parlare come imprenditore perché teme di essere tale sono un imprenditore e quindi vive i problemi
Che il presidente unità centrale accennato una sua relazione sulla nostra pelle sulla mia pelle giornaliera
Disse non imprenditore che esporta l'ottantacinque per cento del suo fatturato additivo ancora di più
Io credo che molto vero quello che è stato detto prima cioè il il tipo del cambiato molto tipo d'esportazione nostro paese non è soltanto aumentata
Finito in modo vistoso abbiamo oggi circa ottanta mila aziende che esportano in maniera e continuativa ma cambiato la tipologia dei diritti dell'uomo necessità
E credo che due siano i temi che dobbiamo focalizzarci e su quale dice io credo possa anche dare una mano importante ad aiutare le imprese italiane in questo suo sforzo oggi noi dobbiamo pensare di
Di di di produrre molto di più al testo il problema di accompagnare l'industria italiana ad effettuare a trovare delle soluzioni produttive all'estero un problema estremamente importante
Oggi noi non possiamo più pensare che un'industria Alba perché in un mercato cerca di vendere i propri prodotti in maniera spot e se ne torna a casa oggi l'industria dei vandali un mercato con una e con una prospettiva di rimanerci con la prospettiva di dargli un servizio molto fondamentale proprio al proprio prodotto
Perché oggi si tende ma si deve assicurare un servizio molto forte al prodotto e per cui io credo che il tema di nel concentrarsi sul sul fatto di poter produrre all'estero alcune parte della catena produttiva o il fatto di dover dare un servizio importante
Al è il prodotto che si è portati ad esportare sia un tema fondamentale su questo tema io credo che
Felice posta sostanzialmente anche dare una mano avendo se tagliare debba considerate queste nuove realtà come delle esigenze alle quali poter rispondere l'altro grande tema che noi abbiamo che è stato anche toccato in maniera importante in questi giorni in questo due giornate il tema della della formazione legate da legata anche al problema dell'immigrazione io vorrei dire una parola su questo tema e certamente dell'industria come Cesena italiane come tutti noi non vogliamo dell'immigrazione selvaggia vogliamo limitazione che sia controllata vogliamo una sicurezza questo un tema certamente importante
E che noi abbiamo
Su questo tema sono certo che il nostro Paese deve ancora fare purtroppo alcuni passi avanti però il tema di aveva delle figure professionali
Più collegate con le nostre esigenze è un tema fondamentale e purtroppo sfortunatamente per una serie di motivi che tutti noi conosciamo la cultura il il sistema scolastico italiano universitario è stato per molti temi troppo sulle per molti tempo molto tempo troppo slegato quello che è stata aperta industriale per troppo tempo le università e le scuole professionali hanno scoperto delle figure che non erano collegate
Molto col sistema produttivo del Paese io credo che oggi noi dobbiamo guardare anche all'estero su questo tema io credo che su questo tema dice debba anche aiutarci
Sì un'industria italiana se la mia impresa debba andare a cercare degli ingegneri in Polonia e Romania o in Cecoslovacchia avvocato paese a chi si rivolge
Chi l'aiuta in che parte del sistema del paese gli dà una mano fattiva per approvare queste soluzioni io credo che su questo tema per esempio dice potrebbe trovare uno spazio importante debba troverebbe service perché credo che quello su un tema che indusse italiana debba affrontare
Il problema delle l'altro grande tema di cui credo che abbiamo bisogno per essere accompagnate dalla nostra della nostra nel nostro dallo stesso votazione nel miglioramento esportazione su tutta quelli che sono gli strumenti finanziari che il per mille il sistema Paese deve mettere in pista per aiutare le imprese italiane
E qui abbiamo il problema della Saatchi io ringrazio sinceramente il ministro letta per averci aiutato
Recentemente su Coleman del plafond lasciarci
è stato aiuto importante credo che abbiamo raggiunto alcuni traguardi credo che questo traguardo non possa essere ultimativo credo che il plafond io mi auguro che in sede di finanziaria
Sia rivisto perché questo è un tema fondamentale oggi per esportare abbiamo bisogno dell'assicurazione dal sacello strumento quindi io credo che in questo senso tagliare il più a Fonsai ci sia un voglia dire tagliare le gambe all'esportazione nel momento in cui abbiamo delle possibilità di questo la ringrazio il ministro procuratore ha fatto però io credo che
Ne debba continuare ad avere un'attenzione particolare a questo tema
Nei confronti dei suoi colleghi di governo che nel cui Sensi forse hanno dimenticato che non è che gli industriali si vogliono Pianese dosi industriali semplicemente vogliono avere gli strumenti moderni per combattere rubata
Abbiamo il tema del delle banche
Abbiamo un sistema bancario tutti noi lo sappiamo che è stato molto è molto forte nei confronti dell'interno e porto che poco forte nipote nei confronti del mondo esterno abbiamo un sistema bancario che poco presenti del mondo abbiamo un sistema bancario
Qui
Qua culturali di carattere mondiale la mondializzazione del sistema finanziario richiedono profonde revisione
Ecco sotto questo profilo credo che il momento dalla formazione il momento dell'informazione soprattutto il momento della consapevolezza della conoscenza del confronto con altri sistemi Paese sia fondamentale
Nel corso dell'illustrazione della del diciamo della basta approfondimento sui dati disponibili relativi al novantanove vengono fuori alcune cose estremamente significativo
Italia ha prodotto un prevalentemente un'innovazione di processo e continua ad essere attardata in termini di innovazione di prodotto
L'Italia continua ad essere il Paese di esportazione di beni e continua ad essere deficitaria in termini di esportazioni di servizi
Continua ad essere un Paese dove fattori congiunturali in particolari fattori legati al cambio sono determinanti Rispetto al successo o l'insuccesso nella nostra penetrazione sui mercati esteri lo vediamo oggi
Dove
C'è la valutazione dell'euro che di fatto è una sorta di svaluta azione competitiva rispetto ai Paesi diciamo extra UE
Ecco tutti questi fattori però ci dicono sostanzialmente alcune cose primo c'è bisogno di una politica strutturale
Cioè la politica dell'intervento minuto sui singoli fattori del sistema non può funzionare più uno degli elementi tipici è venuto fuori dalla statistica sulle imprese che esportano e la mancanza in Italia
Di imprese specializzate nel settore del commercio estero presento veterinario che sono state esperienze significative in alcuni Paesi Olanda Giappone in Italia sono una realtà verso la quale tendere ma rispetto alla quale siamo corse molto lontani
Seconda cosa e qui c'è il problema proprio dell'esportatore professionale specializzato che ha tutte le caratteristiche e le strumentazioni idoneo per poter fare questo mestiere
Anche se poi non produce per cui organizzare la produzione finalizzandola ad altri mercati un altro aspetto veniva sollevato dal consigliere di Confindustria l'esigenza di fare internazionalizzazione
Non basta più stare in Italia e pensare di esportare in altri Paesi bisogna fare a reti in altri Paesi per esportare prodotti italiano su sulla base di modelli italiani
Un terzo elemento dice nono facciamo ricerche sviluppo ma non abbiamo nemmeno brevetti
Un enorme problema del nostro sistema per l'innovazione di prodotto e la carenza di brevetti cioè la necessità di dover acquistare all'estero brevetti per poi riprodurre magari modificare prodotti di altri diciamo sviluppati in altri Paesi tutto questo fa sì che il sistema italiano sia fortemente debole fortemente tradizionale fortemente legata ad una serie di mode rispetto ai quali noi abbiamo come elemento diciamo competitivo vincente
Il Prodi diciamo quelli che potremmo chiamare leve competitive esorta per esempio il
Tutti i contenuti di immagine i contenuti di che riguardano la presentazione del prodotto
Molto meno per quello che riguarda invece tutta la new economy e quindi di conseguenza la domanda che pongo alla quale non so dare una risposta tra cinque anni
Il nostro sistema esporta attivo essendo carente non si in una fetta così rilevante
Diciamo di di sviluppi di di iniziative economiche che oggi costituiscono elemento strategico per lo sviluppo quali prospettive vuole
E credo che su questa domanda c'è molto da fare sia in termini di approfondimento sia in termini di nel rapporto con le istituzioni per individuazione di progetti di sviluppo sia in termini di diciamo veri e propri studi di mercato e lancio di nuove professionalità all'interno del nostro sistema Paese
E dei grazie
Grazie dottor morti
Io vorrei
Ritornare
Sul discorso che secondo me è importante competitività dottor Bolzoni presidente di Compart
A lei la parola
Ma grazie al nuovo però in difficoltà perché perché io di mestiere faccio l'imprenditore
Qui rappresento la Confederazione delle piccole e medie imprese ma evidentemente facendo l'imprenditore ed esportando il novantotto per cento del mio prodotto sono mi impiantista
Ho continuato in questa mezz'oretta a chiedermi se parlare come rappresentante dell'impresa e naturalmente visto che lo devo fare lo farò ma è altrettanto vero che mi piacerebbe portare una testimonianza visto che passo dei trecento sessanta giorni o giù di lì dell'anno nel passo duecento duecentocinquanta all'estero
Anche perché io quando sto qui spento quando sono all'estero forse qualcosa guadagna perché il mio mestiere questo
E ecco il motivo per cui caspita mi dibatto
In questo dilemma
E perché è perché vorrei portare come imprenditore come imprenditore esportatore io esporta il novantotto per cento del mio prodotto dell'impiantistica evidentemente se nome sporto chiudo bottega ecco il motivo per cui o così ho sempre così tant'è che sono uno di quelli che ha sentito molto la crisi novantasette dal l'Estremo Oriente
Perché faccio Molinette evidentemente
I Molini si fanno dove c'è tanto popolazione dove la gente cambia abitudini alimentari si passa dal riso si va alla farina ecco il motivo per cui per cui volevo anche portare una testimonianza e una lotta di ottimismo
Per molestando che poi visto che ho cinque minuti non mi era mai avranno che ringraziamenti che pazzo subito ricordiamoci che qui manca
Il ministro passivo che in questo ente ha creduto molto e altrettanto ha dato ecco il motivo per cui come imprenditore come rappresentante dei confederazione so che il ministro letta farà altrettanto bene però io non mi posso dimenticare da rappresentante di confederazione e da imprenditore che abbiamo avuto un ministro che comunque in questo ente ha creduto e ha dato e siccome se ne è andato ricordiamoci non è morto però ce l'ha svolto
Pertanto per quanto riguarda l'istituto evidentemente io sono stato in comitato e tutto da migliorare ma questo è un istituto che comunque vi garantisco da imprenditore che se ammodernato
E che all'interno di questo istituto ci sono delle professionalità
Rilevanti in un paese evidentemente complicato complesso
Io più che Istituto Commercio estero faccio una proposta stasera chiamiamolo
La casa dell'impresa Berti all'imprenditore specialmente quello piccolo e dalla maggioranza quando è all'estero visto che le nostre ambasciate sono ancora ancorati ai vecchi schemi che ci sia la casa dell'imprenditore perché evidentemente quando siamo all'estero sì sentiamo anche un portale io sono un medio imprenditore mi sento meno orfano perché da tre generazioni mi hai solo all'estero diventa evento mi ci trovo bene però vedo i miei colleghi che han bisogno dalla casa dall'imprenditore cosa vuol dire la casa dell'imprenditore e vuol dire quel posto dove comunque l'impresa
Si trova in mezzo amici in un Paese come il nostro dove evidentemente lo sappiamo tutti
Continuiamo ripeto è il solo l'impresa così tanti nemici che almeno all'estero si sia la casa no degli italiani ma la casa dell'impresa pertanto propongo possibilmente so che non si propaga
Cambiamo C nove perché anche questo sarebbe secondo me una cosa non da buttar via perché perché in un momento in un periodo di informazione tutto quanto e se le parole hanno un senso
Vediamo di utilizzare anche queste io dicevo lotta di ottimismo noto di ottimismo perché Signoretto io che faccio l'impiantista di impiantisti in giro per il mondo specialmente di italiani ne sono rimasti pochi vuol dire che
L'impresa italiana ha delle potenzialità veramente notevoli veramente importanti perché noi non possiamo dimenticare che abbiamo una forza lavoro checché se ne dica il vero che negli altri Paesi in certi Paesi per il personale costa anche molto meno
Ma è altrettanto vero che comunque il personale italiano rispetto al personale però ha una marcia in più e questo voi imprenditori non lo possiamo dimenticare non possiamo dimenticare che
Il nostro futuro sarà sempre più esporta l'esportazione di materia quindi già cioè dei prodotti con l'altissimo valore aggiunto ecco il motivo per cui abbiamo ritengo le carte in regola sistema sistema paese
E il sistema Paese evidentemente si deve adeguare ma ritengo che lo stia
Facendo per di più sistema bancario re che aspetta ritorniamo su argomenti ormai critica ripetere qui tutti sanno benissimo che il sistema bancario visto che operata in un sistema di monopolio di evidentemente lo staff momento al passo con i tempi e noi imprenditori tutto quel
Lo lo abbiamo subì
Io direi che
In aggiunta io ringrazio mentre bisognerebbe farne uno ce lo dimentichiamo se
Almeno voi esportatori perché viviamo all'estero dovremmo ricordarci che abbiamo per di più l'altro grosso vantaggio
Le firme la moto
C'ho a la piccola e media imprenditoria di questo Paese
Bah traino non dalla grande impresa che nome una grande impresa esportatrice fortunatamente abbiamo la moda Versace di Armani tutto questo porta un grande beneficio al prodotto e alla valorizzazione del prodotto italiano all'estero
Non una volta io da ragazzo meno andavo in giro per il mondo e dicevo non solo italiano del mandolino sono italiano dell'Olivetti dell'Olivetti di Adriano Olivetti grande cultura
Perché a parte un ottimo prodotto si portava appresso
Quella grande cultura Olivier Piani
Forse più tutti si sono dimenticati e e qualcuno o il sistema ha distrutto tutto questo fortunatamente si distrugge queste vengono avanti versate di Armani ieri non li cito tutti anche perché non me li ricordo tutti
La signora Biagiotti e c'è una nuova scusi rimetto vetro togati perché tutto questo
Tutto questo e qui dei ringraziamenti ha portato e sta portando grandi e grossi benefici a tutta l'imprenditoria italiana ecco il motivo per cui da imprenditore volevo portare un saluto ricordarmi del ministro quello di prima naturalmente quello che ho detto prima ci mancherebbe ma qui trovate
Una nota di ottimismo
è perché è un imprenditore che nome ottimista secondo me è meglio che cambi mestiere che evidentemente le pecche del nostro sistema Paese
Dipendono da tutto il sistema ed evidentemente in questo sistema ci siamo dentro anche noi grazie
Chiedo scusa sapevo di andare fuori tema ma lo faccio sempre pertanto non preoccupata di di solito lo faccio se
Grazie presidente ma io non credo che il Senato molto fuori tema perché
Con molto acume ha risposto e l'ha fatto all'ultimo l'ha fatto quando ha ricordato che è vero
Che un po'di ottimismo fa bene e quando usando le parole del ministro Fassino che mi correggeva
Perché dicevano i siamo un bel paese mi diceva siamo un grande Paese per giunta bello credo che questa sua precisazione finale sia opportuna
Perché ha richiamato quel discorso sulla competitività che in un qualche modo poi vi compete indipendentemente dalla sistema paese ma io credo che due osservazioni velocissime non mi sto anche la gare su come eventualmente chiamare dice
Ma la pregherei di non sollevare un polverone siamo appena usciti da una legge di riforma che stiamo faticosamente portando a termine mi lasci finire lavorò scade questo questo periodo di riforma state
A ad a giorni per qui finiamo la faccia deve poi sì sì poi ecco sul fatto caso degli imprenditori io ci ragionerei sopra ecco troviamo prettamente qualche cosa che facilmente si è traducibile anche per chi ci deve ospitare le case non lo so come vengono ricordate ma in questo momento non vorrei dare qualche spunto da quello piazzato al ministro Turco ha sollevato però cerchiamo di fare un qualcosa facilmente applicabile
Ecco io credo che la cioè osservazioni sul fatto del sistema siano importanti e allora chiederei alla presidente Longhi presidenti di Assocamerestero e che ringrazio della presenza qui oggi come potere a questo punto coniugare quelle che sono le attività del sistema paese con le attività delle camere di commercio all'estero con l'attività delle Camere che poi sono le realtà private fatte da operatori da imprenditori e che in un qualche modo si mettono insieme e lavorano cercano di lavorare a favore del sistema Italia
Prego presidente
Sì ora innanzitutto
Portare una testimonianza
Appunto a nome delle sessantadue camere di commercio tenerne all'estero
Sul crescente
Ruolo
Dell'ICE come ente di scopo sui temi dell'internazionalizzazione
Evidentemente la riforma sta dando frutti positivi
E di questo desideravo punto dargliene atto e ne do atto
Anche nel ruolo romeno fino a questa mattina di presidente delle Camere di commercio italiane
Come e primo cliente pagatore e delizie per i servizi che portiamo all'impresa
Detto ciò
Dalla ricerca
E ne prendo atto con molta soddisfazione
E Nares che per quanto riguarda
L'informazione economica e l'assistenza all'impresa in
Le Camere vengono colte dall'impresa in senso assolutamente positivo
Al primo posto
Di questa ricerca sono collocate le camere di commercio vitale con il trentun per cento della preferenza dell'impresa de e il ventidue per cento al secondo posto le Camere
E italiane all'estero
Ma io volevo fare tre considerazioni
La prima
è calato nel novantanove
In modo abbastanza consistente il numero delle imprese che partecipano dell'internazionalizzazione
è ben vero che oltre il novanta per cento delle esportazioni sono legate a dodici mila imprese e quindi le altre cento
E cinquantacinque mila esportano appena un dieci per cento però questi dati sono ancora confrontabili
Rispetto il fenomeno della delocalizzazione rapidissima di molte imprese italiane sull'estero
Resta l'AIDS che abbiamo visto prima
Emerge fortissime per esempio importazioni dalla Romania per l'Ungheria ma sono e importazione di aziende italiane che scrissi sono delocalizzate
E sono molte di più delle mille settecento dottor Cerutti perché secondo i nostri dati sono oltre dieci mila le aziende che operano in quei settori siamo il secondo
Paese investitore in Polonia e in molti altri Paesi del Centro Est Europa allora questi dati sono ancora confrontabili perché chi delocalizza in questi Paesi ma non solo i Paesi del centro
Est Europa evidentemente da lì esporta poi del mondo e sono sempre in prese settore d'impresa parti d'impresa
Che hanno il momento del terminale sicuramente nel nostro Paese
La seconda considerazione
E quella che occorre ripartire dalla bagliori stazione economica del territorio
Come uno dei fattori della competizione globale
E sia come fatto passivo
E intendo come passivo l'attrazione di capacità di investimento estera sia come azione attiva la promozione del territorio e quindi delle imprese operanti nel territorio stessi
E sto Paese si parla di federalismo competitivo
Ma io credo che non possano essere ignorate in i ruoli delle Regioni delle Province dei comuni come fattori determinanti per la crescita
E del e la valorizzazione del territorio delle imprese che su quel territorio e operano
Terza considerazione riguarda il nostro Mezzogiorno abbiamo sentito e
Nelle aree
Importante il Mezzogiorno
Appena il dieci per cento delle esportazioni riguardano tutte queste aree l'ora il progetto mediterraneo
Che per ragioni anche geografiche di vicinanza può interessare moltissimo le nostre imprese meridionali ecco su questo io credo che dovrebbe insistere molto molto di più
Perché stranamente oggi le imprese sono poco orientate verso la sponda sud del Mediterraneo verso il Paese delle mediterraneo orientale dove peraltro insiste la popolazione che è pari a quella dell'intera unione europea con tutti i fenomeni poi delle immigrazioni che ben conosciamo
Lo dico perché come sistema camerale
Attraverso un progetto vendo sud stiamo investendo molto in assistenza permanente rispetto alle imprese mettendo a disposizione di meno zero per assisterli per aiutarli nella cultura dell'internazionalizzazione
Credo che questo sia importante importante ministro anche un altro problema
Ultimo per quanto mi riguarda
Cioè
Coniugare in qualche modo e una politica economica estera
Con gli strumenti di promozione commerciale di cui dice lo stesso sistema camerale
Ed altri partecipano
Con la politica industriale cioè vi deve essere un unico filo conduttore tra la politica economica all'estero
Uso questo termine perché credo che oggi le nostre ambasciate i nostri consolati i nostri uffici ICE come momento di diplomazia commerciale
E rappresentano di fatto momenti di politica economica sull'estero coniugare questi dicevo insieme con il momento della promozione interna insieme con le politiche industriali
Ecco fare sistema Paese credo sia anche quello sì anche il tema di ricondurre
Un'unica visione queste tre momenti che essendo ancora distinti rischiano in qualche modo di peggiorare la situazione credo che il ministro letta per antico
Assumendo in questo momento il ruolo di ministro dell'industria e insieme con ministro del commercio con l'estero si trova nella felice condizione di poter
Sintetizzare medio questi momenti e di politica
Di promozione per quanto attiene lo sviluppo dell'internazionalizzazione
Io se posso contraddirmi
E lo faccio volentieri ritengo a questo punto che fare un secondo giro con i nostri partecipanti alla tavola rotonda
Non dico sia superfluo pazzi ha superato perché sono stati così abili di rispondere in parte alle mie domande ma soprattutto di chiedere anche quello o di cui hanno bisogno
E allora nel ringraziarli io vorrei a questo punto passare la parola
Ma soprattutto una serie di interrogativi che sono emersi durante
Gli interventi al ministro perché credo che sia oggi in una apposizione
Abbastanza a facile per rispondere sia dal ministro dell'industria che da ministro del Commercio colletto se voi ricorderete l'anno scorso non anche alcuni interrogativi di una maggior coesione tranne gli industriali come specchio do che quest'anno questa nostra richiesta sia stata in qualche modo esaudita e oggi abbiamo il ministro nella nella duplice veste e allora io vorrei introdurvi nell'introdurre il ministro letta non solo ringraziarlo per quello che ha fatto e che sta facendo
Ma soprattutto per ricordargli due Prodi come tutto il commercio con l'estero come hai sentito ministro
Si è parlato da parte dei relatori forse più di sistema Paese di quello che serve all'impresa che non dei dati del rapporto ma credo che questo sia un fatto normale perché poi i dati saranno esaminati con calma si tornerà sopra
E allora se posso aggiungere anch'io una richiesta è quella che preparando la finanziaria
Non venga meno quella apporto o economico
Che è stato in un qualche modo anche il momento di rilancio dell'istituto soprattutto una parte promozionale perché Cometo fatto vedere in altre occasioni per quanto riguarda la parte gestionale nonostante la crisi
Diciamo del la i
Pescante cambi che noi abbiamo pagando tutto logicamente in valuta
Riusciamo ancora a alla vere considerazione da parte della Corte dei conti che dice che gestiamo bene i soldi per la gestione proprio che ci servono sono i soldi per la promozione ecco allora io nel darti la parola ringraziati
Vorrei porre l'attenzione sul discorso finanziaria stanziamenti a Forlì l'istituto che poi sono soltanto il mezzo per rispondere a tutte le richieste sia delle associazioni sia delle imprese ma soprattutto del sistema
Grazie grazie io svolgerò una riflessione iniziale di commenta di valutazione dei dati
Fabrizio Onida e Alberto Giuliani ce l'hanno presentato da dove sia giusto e dove si doveroso sulla base di questa valutazione
Indicherò
Sette cosa che secondo me sono essenziali per
I dati che abbiamo commentato che stiamo commentando quest'anno siano diverse l'anno prossimo
Credo che questo debba essere
Il l'obiettivo che dobbiamo tutti perseguire siamo diversi l'anno prossimo perché i dati che abbiamo commentato che abbiamo sotto gli occhi sono dati che indicano
Un anno mille novecentonovantanove come un anno difficile per le nostre esportazioni
Un anno difficile lo si è visto in modo molto chiaro e molto netto non ci torno sopra ci sono alcune ragioni che hanno reso difficile questo mille novecentonovantanove come completamento di un periodo di difficoltà del nostro da nostre dell'internazionalizzazione delle nostre imprese delle nostre produzioni
C'è stato
Per ivi Notting noto impegno attorno al raggiungimento dei criteri di Maastricht
Un abbassamento del livello di investimenti che ha portato coi un'influenza sul tipo di presenza le nostre liste a produzione e mercato internazionale che ha visto come metterne novecentonovantanove l'anno
Più diciamo più rilevante è più forte di questo tipo di difficoltà
C'è stato nell'anno mille novecentonovantanove una situazione particolare nell'area del nell'area nella regione
Che più di ogni altra vede il dinamismo delle nostre imprese con un dinamismo di premiership
L'area balcanico
Danubiana che ha visto ovviamente l'anno scorso meno centonovantanove una difficoltà una flessione molto pesante un'area nella quale abbiamo in tutti i Paesi o il primo secondo posto come partnership commerciale
E quindi è evidente che questo sto secondo aspetto avuto degli impatti molto pesante
C'è un altro punto
Non abbiamo avuto soprattutto alla seconda metà degli anni novanta
Un pesante una pesante accelerazione di ristrutturazioni economiche del nostro Paese
Privatizzazioni pesantissime accelerate che hanno voluto dire in pochissimi anni centosessanta tre mila miliardi di lire una cifra che solamente la Thatcher in Gran Bretagna
Fatto di più
Un processo di liberalizzazione dei settori nei quali operavano monopolisti che avevano l'opportunità poi di avere risorse e capacità per essere presenti all'estero in modo molto molto pesante quindi trainando una presenza estera che poi d'improvviso
Attraverso un percorso di liberalizzazione di quei settori liberalizzazione che cominciata è in corso e dobbiamo completare a tutti i costi e con una forte accelerazione
E privatizzazioni che hanno fatto sì che questi grandi soggetti abbiano dovuto ristrutturare le proprie strategie riguarda innanzitutto strategie
Casalinghe e poi essere pronti una volta rimessi su una nuova lunghezza d'onda a ragionare su strategie di più ampio respiro
Credo
E ovviamente questo è lo spirito e anche è l'impegno che noi dobbiamo mettere
Che il passaggio dal novantanove al due mila rappresenti il punto il giro di boa di questa vicenda
Non soltanto si è chiusa la congiuntura sfavorevole
Della crisi balcanica
Ma credo anche che la fase del difficoltà allegate alla necessità di fare tutti i sacrifici per entrare nei criteri di Maastricht quindi una fase di abbassamento degli investimenti si è chiusa
Si è chiusa positivamente per fortuna nel nostro Paese così come anche credo una fase di ristrutturazione economica attraverso un percorso di privatizzazione liberalizzazioni che hanno in parte compiuto il loro percorso riconsegna al nostro sistema mercati e soggetti che oggi sono in grado di ragionare
In termini di internazionalizzazione più di quanto hanno potuto fare nella fase di transizione
Se questo è vero e se i dati che abbiamo visto che abbiamo commentato sono dati sui quali lavorare io credo che dobbiamo lavorare proprio su questo punto sul considerare che si chiude un decennio che è stato caratterizzato da diversi aspetti diversi caratteristiche ne citava alcune prima se ne potrebbero citare altre
Che ha visto nel novantanove l'anno
Per una serie di motivi più emblematico ma la svolta dei primi tre mesi di questo Anno due mila che peraltro voglio dire anche confermata da dati grezzi non trattati diciamo del secondo trimestre
Dell'anno due mila ci conferma invece la fondata è ragionevole speranza del fatto che l'anno due mila possesso non hanno grande le cifre rispetto all'anno precedente di forte differenziazione
Nei primi tre mesi d'abbiamo viste le vedremo spero anche nei prossimi nei prossimi mesi per adesso cogliamo questa questa svolta
La cogliamo con un fatto molto positivo
Qual è l'insegnamento dal da cogliere credo dal passato dalla nostra storia
Credo che sia il fatto di non commettere errori che abbiamo commesso in altri periodi nei quali le cifre dell'economia hanno cominciato andar bene
Nei quali le svalutazioni hanno aiutato questo andar bene e che però diciamo ci hanno spinto hanno spinto complessivamente il paese ha affermarsi ad alcuni facili guadagni senza capire che quei momenti e questo momento Noè sono i momenti nei quali invece impostare
Il futuro interni strutturale non in termini di semplice piccolo guadagno congiunturale credo che questa sia la fase invece in cui investire
La fase in cui incentivare la fase in cui spingere a far sì che questa situazione che ha una situazione in parte aiutata da ragioni di cambio come i grafici che Fabrizio mendaci proponeva prima dimostrano sia però una fase che ci consente di guardare in prospettiva facendo oggi Tellier degli interventi strutturali i più solidi possibili i più di lungo periodo possibile
Io cito sette punti che a me sembrano essere quelli sui quali provare a dare alcune delle risposte agli interrogativi che venivano fuori e la tavola rotonda e soprattutto a vedere se attraverso questi punti è possibile far sì che questo elemento di svolta accennata su un elemento di svolta strutturale
Che mantiene per diversi anni
Non abbiamo avuto indicatori cifre che per trimestre di seguito per un numero impressionante i trimestri sento hanno avuto il segno meno
Nello stesso periodo in cui negli Stati Uniti c'era per un numero impressionante di trimestre uno accanto all'altro c'era sempre il segno più oggi abbiamo per la prima volta la svolta sul segno più l'auspicio è che noi cominciamo inanellare una serie di segni più uno dopo l'altro credo che sia possibile a condizione che facciamo alcune cose
Primo punto sarò breve cercò di toccarli molto rapidamente ogni punto al primo punto la dobbiamo lavorare per una crescita dimensionale delle nostre imprese credo che questo tema dobbiamo porcelo
Non è immaginabile che dentro mercati globali come questi ossa vincere un modello basato sulla micro impresa
La micro impresa non è in grado di vincere su mercati globali è in grado di vincere un sistema di impresa che però lavori in modo coordinato
è in grado di vincere un sistema che combatte ad armi pari con gli altri e credo che questo tema della crescita dimensionale sia un tema che dobbiamo porci è un problema del mondo imprenditoriale è un problema del legislatore e di chi amministra perché fatto di regole innanzitutto il fatto di regole che oggi semmai favoriscono la micro
Il il mantenere diciamo un livello più piccolo quando invece bisogna probabilmente lavorare per una dimensione che spinga che aiuti sia la voglia che alla possibilità di fare credo che questo tema sia un tema chiave dobbiamo porcelo
Dobbiamo porcelo con grande con grande forza e che non vuol dire abbandonare il modello tipico del nostro Paese basato sulla piccola e media impresa basato sui distretti industriali però basato sulla piccola e media impresa non sappiamo che il nostro ciò che da noi
è piccolo dalle altre parti considerato microchip che da noi considerato meglio delle altre parti considerato piccolo
PA discorrendo questo è un tema che dobbiamo porci e credo che questo sforzo collettivo deve vederci tutti
Decisamente impegnati questo mi porta al secondo punto che in parte collegato come finanziaria gli investimenti
Oggi è necessario uno sforzo di modifica delle modalità attraverso le quali il nostro sistema complessivamente finanzia gli investimenti non è più possibile continuare con lo schema col quale andiamo avanti ormai da tempo
Classico tradizionale il nostro Paese per cui su cento lire investite di ogni imprenditore ottantacinque sono la summa del suo portafoglio familiare e del credito che la Cassa di Risparmio locale con la banca
All'ultrà dizione mente vicina gli concede questo è un sistema di investimento di finanziamento degli investimenti che non è più in grado di reggere io credo che da questo punto di vista lo sforzo che in parte nel DPF contenuto in parte va ampliato altri settori di sostegno agli strumenti di capitalizzazione di sostegno al Venture Capital di sostegno a strumenti di finanziamento che siano altro rispetto a questi due strumenti di finanziamento classico credo che sia la condizione perché questi elementi non riusciamo accoglierà terzo elemento che anche questo legato il sistema bancario stato citato varie volte oggi questa questo pomeriggio non abbiamo bisogno di un sistema bancario che sia in grado ovviamente di stare dentro queste novità
Della capacità di stare dentro percorsi di finanziamento agli investimenti diversi ma non non dobbiamo assolutamente un sistema bancario con il quale il sistema Paese imprenditori e Governo
Riesca a lavorare in termini di prospettive strategiche in modo più integrato di quanto oggi accade non ce la colpa di riunirlo colpa degli altri vi è la responsabilità collettiva di sapere che se non c'è un lavoro comune
Di tutti e tre questi soggetti nell'identificare presenta alcune aree strategiche e nel sapere quali sono le aree strategiche nel muoverci modo coordinato in quelle aree strategiche
Se non c'è la capacità di programmare se non c'è la capacità di sapere che ovviamente ogni banca deve fare i suoi profitti e quindi va in un mercato se quel mercato e autoportante gli consente di fare quei profitti e non ci va soltanto per sostenere
Perdite per aiutare le imprese italiane
Ma se quel sistema bancario se quel gruppo bancario sa che attorno a un accertare attorno a un certo gruppo di Paesi Anton certo queste c'è un impegno collettivo del paese questo impegno ha continuato continuativo
Questo evidentemente d'altronde anche qui le cifre laddove il nostro sistema bancario è presente in modo significativo
L'Italia è dovunque in cima alle presenze commerciali
Da questo punto di vista c'è un rapporto che è molto forte sul quale soprattutto nei paesi geograficamente più vicine limitrofi al nostro questo elemento è decisamente forte significativo qui credo che ci debba essere uno sforzo molto forte parlo di di cose sulle quali stiamo cercando di fare qualcosa abbia avuto un incontro inabili qualche giorno fa con le parte con le diverse parti per vedere come uscire a lavorare su questa su questa strada cominceremo a in a impostare questo metodo di lavoro di di visite
Dimissioni che se la missione a tre con tutti e tre i soggetti presenti in modo significativo cominceremmo in
In settembre con l'Egitto questo è un modo per cercare di spingere sempre di più nella direzione di una presenza di sistema Paese è ovvio che questo interroga molto chi governa perché
Tutte queste osano senso se c'è continuità se c'è continuità di impegni che si prendono si mantengono se c'è continuità di presenze se c'è continuità di strategia anche rispetto alle aree geografiche ma credo che questo sia un tema assolutamente decisivo quarto punto credo che in parte le difficoltà che rispetto al novantanove gli anni scorsi sono state evidenziate sono difficoltà legate alla struttura di un Paese
Guardavo le cifre vedevo che un altro paese che ha difficoltà non troppo dissimile da nostre la Francia e mi chiedevo perché questo accadeva rispetto ad altri che invece sono in situazione diverso
Secondo me
Azzardo una commenta una valutazione ma è una cosa a cui io credo molto fortemente noi non ci stiamo rendendo conto abbastanza di come la globalizzazione dei mercati sia ormai un fatto acquisito al di là dei discorsi che si fanno ormai è un fatto ma l'assenza anzi l'ostacolo continua a un lavoro attorno alla creazione di Ostuni di organismi internazionali forti che riescano a regolare un mercato su scala globale e che riescono a mettere quelle regole di difesa della qualità dei prodotti di difesa nel nostro caso del made in Italy di lotta alle contraffazioni eccetera e se die parallelamente una crescita dei mercati globali
E un'assenza
Di una crescita di questo tipo
Sono i Paesi che producono la qualità che hanno da perdere dal punto di vista poi dei risultati finali
E sono i Paesi che invece non hanno questo problema e hanno un tipo di produzione giocata su altri aspetti ad avere forse più facilità
Il nostro problema è un problema di capire che siamo i primi a pagare il fatto che il negoziato del da beauty o si sia fermato e il fatto che non si riesca a riprenderlo del fatto che sia da questo punto di vista già un problema attorno ai temi della contraffazione attorno ai temi della difficoltà ad avere strumenti di difesa del nostro made in Italy forti queste sono temi sui quali
Ogni mese che passa noi secondo me perdiamo quote perdiamo pezzi e non possiamo permettercelo
Ovviamente c'è un problema di carattere globale noi lavoriamo perché negoziato da beauty io riprenda al più presto lavoriamo perché comunque alcuni aspetti del negoziato fermarsi a Marrakech continuino
Stiamo lavorando con alcuni Paesi abbiamo fatto un accordo con i francesi sul sistema della moda sulla difesa e sul lavoro sul tema delle contraffazioni abbiamo messo all'opera
Un gruppo di lavoro misto dei due Paesi per riuscire a far sì che attorno a questi temi si riescono a fare passi avanti altri passi dobbiamo fare su questo punto lo sottolineo perché ritengo che sia un tema chiave
Che dal quale discendono poi molti dei problemi che sono stati qui cita quinto punto
Un percorso di
Avvicinamento degli strumenti per l'internazionalizzazione all'imprenditore
Senza che vi sia la polverizzazione sul territorio degli strumenti stessi
Su questo tema bisogna stare molto attenti c'è da creare una buona equilibrio tra federalismo
E interesse nazionale abbia un interesse nazionale a fare promozione internazionalizzazione che solamente la dimensione nazionale riesce a fare
Ma allo stesso tempo vi è la necessità di stare il più vicino possibile all'imprenditore nel modo col quale questi strumenti riescono ad operare
Gli sportelli
Per l'internazionalizzazione che nasceranno nelle venti regioni italiane è partito quello in Emilia Romagna e funziona bene da questo punto di vista è un successo
Che con la delibera del CIPE di due settimane fa sono stati autorizzati che tra settembre e ottobre vorremmo inaugurare in tutte le regioni italiane o laddove c'è dinamismo regionale locale con i funzionari della Sace della Simest dell'ICE ovviamente in posizione prioritaria rappresenta un modo per stare accanto a fianco è sempre più vicino agli imprenditori dentro un processo un percorso che assolutamente essenziale questo così come anche altri temi che riguardano un percorso di regionalizzazione percorso di rapporto col territorio vedono ci devono vedere impegnati in modo molto forte sesto punto abbiamo immesso sul tema della troppo sulle linee-guida dell'ICE per l'anno prossimo una elemento lo cito qui come criterio di lavoro ma secondo me bisogna andare
Molto avanti da questo punto di vista un un per cento per l'efficienza abbiamo chiamato così cioè
Nella pubblica amministrazione dobbiamo immettere sempre di più criteri di efficienza tipica del privato non possiamo permetterci di gestire le vicende legate agli incentivi alle incentivazioni all'impresa senza poi avere un'idea alle e alla promozione senza fare un'idea di fare un analisi non
Ex posto lontanissimo ma immediata per porre impostare immediatamente dopo su come le cose sono andate a cosa sono servite
Non abbiamo sperimentato quest'anno con Ppf
Sono presentati una serie allegati i fatti in modo molto molto operative molto significativo dal ministero dell'industria
Sul vedere come le leggi di agevolazione di incentivo hanno funzionato cifre alla mano commenti alla mano valutazione degli imprenditori alla mano sulla base di queste impostiamo le prossime la stessa cosa per quanto riguarda le linee guida del liscio
La necessità di affrontare in modo molto rigido una
Valutazione anche esterna rispetto alla capacità di spesa
Delle degli investimenti che si decidono di fare in questo tema su questo tema è credo che era al sia della capacità di adeguarsi immediatamente anche le nuove esigenze che ci sono
Settimo appunto
Promette più impegnativo di tutti io voglio tranquillizzare il presidente Bolzoni
Io appartengo a quella categoria D.
Persone che fanno politica che pensano che si giudichino
I propri colleghi non innanzitutto sulla diciamo come seconda cosa sulla base della loro inventiva del mettere idee nuove ma come prima
Criterio di giudizio è quello di riuscire a completare le cose che chi è venuto prima ha impostato perché la pubblica amministrazione italiana
è una pubblica amministrazione a tutti i livelli che ha bisogno di tempi e soprattutto il modo della politica italiana che macina ministri
E fa cambiare competenze nell'arco i tempi troppo troppo
Arrivato deve dimostrare che c'è un nuovo ministro no a immaginare
Servizio al Paese che tutto ciò che è stato messo in piedi
Deve essere completato perché sono sono soldi tempo risorse prese buttate via
Credo che questo debba essere il pre
Ora che precedentemente è stato fatto in modo molto efficaci da entrambi e predecessore che mi sono trovato
Era si all'industria che ha
La Commercio Estero attorno a questo grande
Tre i due strumenti
Quindi complesso e complicato perché una cosa che ci sia un'unica persona che fa il di ministro e che cerca di dividersi tra tutti gli impegni altra cosa è
Are questa integrazione in modo anche cultural
Innovativo culturalmente innovativa vuol dire che il
Ale non esiste un mercato nazionale che può essere scisso completamente dal mercato degli altri Paesi ogni imprenditore alla fine guarda questa distinzione tra
Metto in sempre meno separato
Una distinzione rigida alle
L'amministrativo sarebbe un modo esattamente opposte contraddittorio con il quale interloquire da parte dell'amministrazione pur
Ne stiamo cercando attraverso
Dalle regioni attraverso l'élite
Situazioni che tolgono il gol
Dal ruolo di gestire diretta
Che devono essere lasciati liberi con poi le autorità in
Volano il funziona
Il re delle strutture di cui no che servano per fare strategie di politiche industriali e strategie di internazionalizzazione dentro questa logica l'internazionalizzazione dive
Andavo al percorso di fusione che cercheremo di fare con l'aiuto di tutti e anche di tutti gli operatori su questa strada
Del modo col quale noi
Temo di farsi che negli anni prossimi le cifre che avremo davanti siano cifre che re assomigliano più a cui
Trimestre del due mila piuttosto che a quel
Novecentonovantanove
Beh questi temi appassiona
Fa un lavoro sulle strutture Bureau
Per diversi finisce per scontentare
Ti e si finisce per avere molto poco molta poca visibilità all'esterno penso che sia molto più importante riuscire a portare a compimento questo piuttosto che tante
Così a è
In questi giorni
Che si vanno
A sviluppare e credo che questo impegno possa essere effettivamente un impegno per dotare il nostro Paese di uno strumento istituzionale di strumenti istituzionali che se non l'altezza per cogliere soprattutto questi elementi positivi ad
Gli elementi che ci possono
I queste prospettive con fondato ottimismo credo che ci sia la responsabilità di tutti per coglierne grazie
E possiamo concludere questa presentazione del rapporto ringraziando tutti presenti se me lo consentite io volevo è un ringraziamento particolare qui con noi a Laura Biagiotti ma soprattutto la sua qualità di
Händel Tusian mai con grande spirito di servizio al pari Nardo quest'anno sarà consegnato in Tunisia sembra dal Presidente Ciampi buon lavoro presidente e sopra tutto grazie
Spostarci al quarto piano dove abbiamo un momento di conviviale per una Brindisi a rapporto e per continuare
E grazie a tutti