Assemblea Nazionale delle Regioni dei Democratici per l'Ulivo nei giorni 5 e 6 febbraio 2000 org. da "I Democratici per l'Ulivo" presso il Centro Congressi "Le Zitelle", Isola della Giudecca

Vive
Mi ha indotto a prendere il bottoncino allora il rito prevede che per un minuto solo sia solo al comando nel senso che in questo momento io
Dichiaro conclusa
La cessato dal sei poteva i la presidenza è l'esecutivo che hanno guidato questa prima fase
De di vita del movimento dei democratici al dalla fine
Giugno ad oggi e quindi rimetto con questo atto i poteri all'Assemblea che è stata eletta allo stesso tempo
Sento la necessità prima di prendere la parola
Esponendo attraverso una relazione mia valutazione sulla situazione del movimento e sulle nostre prospettive così come prevedeva appunto
Dove l'approvazione del processo costituente di proporre l'Assemblea la costituzione di un ufficio di presidenza che guidi che guidi i lavori dell'assemblea da questo punto di vista
Chiedo che l'assemblea sia guidata in questi due giorni dalla presidenza
Uscente che composta come sapete oltre che da Romano Prodi che in questo momento non può essere con noi anche se c'era nata un messaggio
Da un Tonino Di Pietro e da Francesco Rutelli
Ritenere questo applauso esprima il consenso il Perù credo Antonio era Francesco
E sedersi qui
Allo stesso tempo
La Carta prevede che l'ufficio presenza sia zeta affiancare alla presidenza un segretario e due scrutatori
Riteniamo che queste funzioni possono essere assolte
Dal coordinatore del Veneto che il nostro ospite e padrone di casa e
Così come vogliono usanze dai due delegati più i giovani che scelgono tra di voi a sud qui bisogna procedere a una verifica
è quelli che ritengono di essere dei più giovani senza aggiungersi anni
Alzino la mano non abbiamo elementi da questo punto di vista al nostro senso della privacy garanzia speciali nel merito cento dicono in sogno arrivare
Pyongyang lontano
L'infermiera allora
Aziende
Inesorabilmente via
Tutto in regola sono divenuti è sotto i trenta eccolo qua così almeno sappiamo uno sotto i trent'c'è qualcuno che lo sfilare sotto il venti per esempio no allora lui è già automaticamente incastrato vi avvicinati a questa parte cerchiamo il più alto quasi
Che son proprietario voi
Da chi è che c'ha meno di trentatré
Avrei dato
Grasso
Prego prego maggiore
No
Dell'arma
Storico alla Regione
Ma
E
No al momento in cui va be'l'abbiamo identificati comunque
Chiedo la presidenza di darmi la parola
Cari amici questa prima riunione della nostra Assemblea delle Regioni quello che il massimo organo del nostro movimento conclude la prima tappa del nostro processo costituente
Nel momento in cui incarica la carovana dei democratici sostano ancora una volta
Nel momento in cui inseriamo finalmente i nostri organi eletti democraticamente
Che danno una prima forma stabile alla nostra organizzazione
Consentitemi di rileggere con voi l'impegno che abbiamo preso con noi stessi e che abbiamo messo a premessa del documento che ha guidato questa prima fase
I democratici non sono scesi in campo per aggiungere un'ennesima voce all'ovvero già numeroso dei partiti esistenti
Ma per promuovere pur nel rispetto delle diverse ispirazioni culturali e tradizioni politiche quel nuovo partito democratico che secondo il nostro progetto
Dovrà organizzare in forma unitaria l'intero campo del centro sinistra
Ne sappiamo che questo è il nostro sogno tutti hanno bisogno di un sogno
Per vivere questo è il sogno che ci farà vivere
Non sappiamo abbiamo anche introdotto le precisazioni che ci consentono di leggere in modo più compiuto e articolato questo prospettiva mai bene che la rileggiamo assieme per ricordare hanno gli stessi quella che la nostra prospettiva la Carta costituente appunto continuava dicendo i democratici rinnovano perciò la loro determinazione a sciogliersi nelle nuove aggregazioni attraverso le quali si svilupperà il processo di costituzione del nuovo Partito democratico
Assumendo la definizione di movimento invece di quella di partito i democratici intendono ricordare la natura transitoria del lavoro organizzazione sì ho sentito il bisogno di leggere e di rileggere introduzione la prima pagina che voi sapete che continua anche con ulteriori specificazioni per ricordare hanno gli stessi la prospettiva dopo aver ricordato la nostra meta finale e la natura transitoria nostra impresa consentitemi tuttavia di volgere per un momento lo sguardo indietro e di esprimere soddisfazione per il cammino fatto
Il cinque febbraio dello scorso anno in questo stesso giorno
Si svolgeva a Roma il cinque febbraio il consiglio nazionale del momento per l'Ulivo e Romano Prodi lanciava lì il Grande Progetto oggi ci ha condotto fin qui pochi giorni dopo il tredici febbraio si svolgeva la convention di Centocittà
Il venti febbraio l'assemblea nazionale dell'Italia dei Valori infine il ventisette febbraio presentavamo il nostro nuovo simbolo
Sono date importanti queste date che oggi è giusto ricordare s dimostrano infatti plasticamente con la forza delle cose la saggezza della memoria
La rapidità con la quale il progetto di Romano Prodi ha trovato forza e consenso
Nel confluire di tradizioni di esperienze politiche unite tutte dalla volontà di mantenere viva e vitale la grande prospettiva che l'Ulivo aveva aperto al Paese il nostro progetto nato e definito in poche settimane con l'audacia e la rabbia di chi sa di dover rischiare di perdere tutto per poter salvare tutto trovo il consenso di milioni di nostri concittadini
Gli elettori italiani capirono le ragioni del nostro impegno si riconobbero nella nostra volontà di continuare un'esperienza che tanto aveva dimostrato di poter dare al Paese
Fu questo il secondo fatto straordinario
Un movimento nato in poche settimane nuovo nel nome
Nel simbolo nell'aggregazione delle diverse forze che in esso si riconobbero senza organizzazione sul territorio legato solo all'entusiasmo di chi in esso aveva deciso di spendersi raccolse
Milioni di voti adesioni speranze fiducia
La sera delle elezioni europee noi capimmo di essere stati capiti e ci sentimmo caricati di una nuova grande responsabilità verso il nostro Paese
Comprende mo'allora che proprio la fiducia ricevuta ci caricava di nuovi doveri
Capimmo che dovevamo cogliere fino in fondo la sfida che noi stessi avevamo lanciato quella di sapere costruire un movimento fortemente radicato nel progetto capace di concorrere a costruire un nuovo grande soggetto dalla politica italiana
Prendemmo perciò l'impegno di darci entro il gennaio del Duemila
Questa è una mozione di proposta da Veltri una organizzazione democratica articolata sul territorio oggi è appunto il primo sabato successivo all'ultimo giorno del mese di gennaio e noi
Siamo oggi qui a chiudere il processo costituente la prima fase del processo costituente che avevamo promesso hanno gli stessi ai nostri aderenti e ai nostri elettori di portare a termine per noi questo è un fatto importante
Noi conosciamo il valore delle regole e sappiamo il valore che ha rispettare la parola data gli impegni assunti oggi possiamo dire che non solo in un anno abbiamo fatto cose che a tutti sembravano un anno fa impossibili
Ma che abbiamo anche fatto le cose che noi volevamo fare quelle che ci stavano a cuore quelle che sapevamo di dover fare per noi stessi e per il nostro Paese
Di questo siamo orgogliosi
Siamo orgogliosi cioè di aver dimostrato di essere capaci di far seguire alle parole i fatti ai progetti le realizzazioni agli impegni presi la concretezza di risultati
Hanno aderito alla nostra iniziativa ottantotto mila settecentododici cittadini
Quasi due mila tra sindaci presidenti di Provincia membri di consigli comunali provinciali
Regionali
Hanno votato nelle nostre assemblee il cinquantasette per cento degli aderenti e sono stati eletti quattro mila cinquecento trentadue delegati che hanno dato vita alle nostre assemblee regionali
Oggi dunque e davvero per noi una giornata importante
Le nostre prima Sembler provinciali e le nostre assemblee regionali hanno visto certo momenti di confronto e discussione anche accesa
Sui limiti della nostra esperienza ho già avuto occasione di esprimere le mie valutazioni critiche
E le mie preoccupazioni quando nel documento per i delegati alle Assemblee regionali che chiedeva di affidare a questa Assemblea un mandato chiaro e coerente avevo denunciato
Il rischio che la vita interna al movimento si avvicini di più alle prassi dei partiti tradizionali che agli obiettivi che ci siamo unanimemente dati
Aveva allora rilevato il verificarsi di episodi che hanno fatto ricordare prassi e regole propri di un modo di intendere la politica che ci è e ci deve essere assolutamente estraneo
Il conforto che mi viene dalla condivisione delle mie preoccupazioni manifestatosi nelle assemblee regionali
Nelle quali alcuni delegati facendo proprio il mio documento lo hanno sottoposto al voto registrando unanimità di consensi ma anche in quelle in cui non è stato i nessuno ha ritenuto di sottoporlo al voto mi fanno ritenere che la determinazione a superare i limiti della recente esperienza si appropria della stragrande maggioranza di noi
Su questo ritengo tuttavia che questa Assemblea debba rinnovare in modo esplicito e convinto la propria scelta
Perché sia evitato il rischio che i democratici si trasformino in un partito normale perdendo il senso della loro identità e della loro missione
Detto questo
Consentitemi oggi di riconoscere anche l'importanza del lavoro svolto dal gruppo
Da tutti i membri del gruppo che in questi mesi ha guidato il movimento e da tutti noi
Se è vero che ci siamo dati
Per molto uniti per unire
Non possiamo dimenticare che la nostra stessa unione non è un dato acquisito ma il risultato di un impegno all'ascolto reciproco di un superamento delle divisioni e delle provenienze e grazie a questa nostra stessa esperienza di superamento delle divisioni
Che noi possiamo sviluppare la capacità di promuovere quella unione tra le diverse tradizioni e ispirazioni del riformismo italiano al cui servizio ci siamo votati
Fatte queste precisazioni voglio comunque sottolineare che quello che conta e che oggi in ogni regione abbiamo organi dirigenti democraticamente eletti
Ad essi spetta un compito importante saper interpretare la propria realtà regionale ed essere in grado di darci nell'unità del movimento attraverso il coinvolgimento di tutte le forze che convivono al suo interno attraverso il proprio statuto l'organizzazione Meglio capace di inverare nella specificità di ciascuna situazione i valori e gli obiettivi del nostro progetto
La responsabilità più grande dunque quella che pesa sui nostri amici impegnati nelle strutture regionali
Ma questa responsabilità non è altro che il riflesso delle scelte consapevoli e non rinunciabili che assumiamo unitariamente quelle orientate a costruire davvero nei fatti un federalismo maturo nel quale ciascuna collettività
Si assume le proprie responsabilità e nel quale la condivisione di un comune progetto non deve significare automaticamente omologazione e uniformità nella sua realizzazione
Noi crediamo davvero nel fare valore del federalismo perché per noi federalismo significa capacità di saper condividere un progetto comune nel rispetto delle differenze delle diverse realtà e tradizioni in cui ciascuno vive ed opera in questo senso se volete per nove la scelta ferita rivista che improntato di sé tutta l'organizzazione che siamo data e assolutamente connessa è coerente con l'altra
Nostra grande scelta di fondo quella di concorre alla costruzione di un nuovo grande soggetto politico capace di armonizzare stabilmente in un quadro condiviso le grandi tradizioni del riformismo europeo italiano un grande progetto riformista per il Paese per l'Europa deve essere capace di accettare
Ed anzi di promuovere le diversità il rispetto le differenze deve essere flessibile e adattabile non omologante doppler Sivo deve vivere attraverso la costruzione di una forte rete di solidarietà condivisa
Non grazie alla costruzione di un pesante soggetto burocratico e centralistico deve saper realizzare le riforme attraverso la libertà la partecipazione e non attraverso antistorici oggi impossibile apparati burocratici
Fossero anche limiti che ormai davvero vetuste internazionali che la storia del Novecento europeo nella deriva delle sue mare ha lasciato sulle nostre spiagge
Noi dunque
Siamo orgogliosi di questa nostra organizzazione federalista e la conosciamo non solo come un fatto organizzativo ma come un fatto politico importante
Il nostro progetto e e vuole essere il progetto di un riformismo moderno e aperto al nuovo dentro e fuori del nostro Paese un riformismo capace di accogliere le istanze
E le esigenze che provengono dal diverse comunità e di orientarle armonizzarle in un processo comune e condiviso di valori e di obiettivi liberamente e consapevolmente accetta questa nostra Assemblea delle Regioni che oggi si riunisce per la prima volta e l'espressione simbolicamente e concretamente più significativa di questa nostra concezione e questo il motivo
Che in un progetto che mi induce a proporre di scegliere per riunioni della nostra assemblea ogni volta una regione diversa abbiamo voluto iniziare da Venezia
In questa regione infatti la domanda di federalismo e l'elaborazione positiva di proposte e di progetti ha raggiunto anche grazie all'iniziativa di Massimo Cacciari
Un peso di assoluto rilievo che oggi costituisce un riferimento importante
Del resto l'ispirazione federale assieme alla sensibilità per il mondo l'autonomia e si radica profondamente la nostra esperienza
Per i suoi contributi preziosi dati su questo terreno dei nostri sindaci a cominciare da Francesco Rutelli che guida la prima città del nostro Paese
Alle un Luca Orlando impegnato da molti anni su una frontiera difficile
Ad Enzo Bianco impegnato nel compito
Entusiasmante di trasferire nel cuore stesso di quello che è stato un sistema totalmente centralistico l'esperienza e la sensibilità di chi ha guidato a lungo e con grande successo il mondo dei comuni e delle città noi oggi non stiamo celebrando un congresso stiamo partecipando alla prima riunione dell'organo più importante del nostro movimento queste un chiarimento ulteriore che è dedicato anche il giornalistiche
Continuano a leggere la nostra vicenda come quella di un congresso ordinario senza cogliere questa nostra intenzionale scelta
Un organo che vede riuniti i coordinatori regionali rappresentanti delle singole regioni in un'assemblea che vuole essere una sintesi dispettosa
Delle specificità e della realtà del nostro movimento in ciascuna realtà regionali un organo dunque che anche nella sua struttura rappresenta l'attuazione e la nostra idea di fondo
Un movimento che allo stesso tempo fortemente nazionale perché portatore di un grande progetto per tutto il Paese ma anche fortemente rispettoso delle realtà regionali e locali
Un movimento che non si articola i livelli decisionali distinti e distanti a seconda del loro ambito territoriale di competenza ma che al contrario può legare insieme
Nel rispetto di una sussidiarietà vissuta come assunzioni di distinte ma comuni responsabilità
Le diverse esperienze proprie di ciascuna realtà territoriale e regionale
L'esecutivo e gli altri organi nazionali che scaturiranno i nostri lavori saranno dunque il frutto di scelte responsabili compiute da amici che hanno una responsabilità che non si esaurisce oggi
In questo sta al valore grande di questa nostra unione essa non conclude solo la fase la prima fase del processo costituente nostro movimento ma avvia la nuova fase che ci sta davanti quella nella quale tutti noi insieme
Per il tempo che lo statuto che ci daremo prevederà e nello spazio che la realtà politica tenerci consente dovremo lavorare insieme per portare avanti il nostro progetto
Noi prima ancora che dalla preoccupazione di cambiare i soggetti e le regole siamo guidati conviene sempre ricordarlo dalla volontà di portare avanti un progetto
Non dobbiamo dimenticare infatti mai che la politica Fivizzano finalizzata al governo e il Governo alla capacità di dare una risposta alle attese e alle preoccupazioni dei cittadini
Il progetto per cui lavoriamo è sempre lo stesso
Non noi siamo nati un anno fa per continuare e portare avanti il progetto dell'Ulivo e il processo di modernizzazione che il governo Prodi aveva avviato ma fin dall'inizio noi
E Romano Prodi per primo abbiamo detto che il nostro progetto non aveva non poteva avere un orizzonte limitato all'Italia fin dall'inizio abbiamo detto il voler essere parte di un grande processo di riforme in atto in Europa e in tutto l'Occidente
Noi non possiamo dunque essere indifferenti a quanto avviene intorno a noi e al di là dei nostri confini il nostro terreno l'impegno politico e l'Italia ma il nostro orizzonte e l'Europa e il mondo
Per questo ci sentiamo così coinvolti nel grande sforzo che Romano Prodi fondatore il nostro movimento porta avanti per dare nuovi confini e nuove istituzioni all'Unione Europea
Nell'impegno di Prodi c'è l'eredità delle migliori tradizioni del riformismo europeo ma c'è anche la lungimiranza
Di chi vede i limiti del secolo che ci siamo lasciati alle spalle e guarda con un senso di responsabilità ma anche con ottimismo e speranza al futuro che già
Intorno a noi
In questa prospettiva c'è la consapevolezza delle grandi possibilità
Ma anche dei grandi problemi aperti dalla globalizzazione da un lato dal processo di consolidamento allargamento dell'Unione europea dall'alto
In questo c'è infine tutto il senso di responsabilità di chissà che la sfida che ci sta davanti la grande sfida della convivenza fra culture diverso in un mondo sempre più piccolo
E la grande sfida tra le ragioni dello sviluppo e quelle della difesa dell'uomo e dell'ambiente in cui vive devono essere affrontate e vinte pena il rischio di ricadere indietro verso le esperienze pubbliche del nostro passato
Per questo noi abbiamo avuto e continuiamo ad avere nell'esperienza di Romano Prodi un nostro prezioso punto di riferimento
Siamo convinti che è egli abbia interpretato ieri
In Italia
Interpreti oggi
In Europa una grande tensione riformatrice dominata da un forte senso etico e dalla consapevolezza che la nostra generazione tocca il compito esaltante difficile di traghettare l'Europa di ieri nel mondo di domani
Una tensione riformatrice che sa che le ricette del passato non bastano più
Che le chiavi ideologiche dei nostri padri non aprono oggi nessuna porta ma che sa anche che deve trovare il modo per far convivere insieme in una sinergia virtuosa
Il meglio dell'eredità del passato con il meglio dell'aspirazione dell'avvenire
Una tensione riformatrice infine che sa bene che oggi e necessario trovare i modi e le forme più opportune
Per portare avanti una grande opera di armonizzazione dei movimenti riformatori che sulle due sponde dell'Atlantico si misurano oggi con problemi che sono comuni a tutti quali occorre dare risposta sulla base di valori politici identici comuni e condivisi
Intorno a noi avvengono grande mutanti cambiano le tecnologie il mondo si restringe perché sempre di più la rete delle comunicazioni la realtà della globalizzazione rendono legati destini anche individuali dei ruoli ma allo stesso tempo per molti moltissimi uomini e come se il mondo diventasse sempre più difficile estraneo e in qualche misura nemico un progresso ormai diventato di una ripidità sconvolgente rischia di lasciare dietro di sé milioni e milioni di uomini e di donne che non riescono a seguirne il ritmo uno sviluppo economico e finanziario sempre più forte crea grandi opportunità
Ma allo stesso tempo pone nuovi grandi problemi accanto a nazioni e popoli sempre più ricchi altre nazioni popoli rischiano di essere sempre più poveri
Al benessere creato dei nuovi beni prodotti si contrappongono i guasti creati dal degrado ambientale e dalla difficoltà di realizzare davvero uno sviluppo sostenibile
Alle opportunità create dalla facilità di comunicazione tra diverse parti del mondo e alla liberazione dall'oppressione che specialmente in Europa accompagnato l'esperienza di milioni di donne e di uomini nel corso del secolo che appena finito si accompagna la spinta degli esclusi
A cercare nuove opportunità di ricchezza di benessere bussando alla porta dei Paesi ricchi per avere accoglienza apertura accettazione
Da Seattle a Davos dalle tensioni della ex Jugoslavia le recenti vicende in Austria tutto ci dice che mai come oggi l'Europa il mondo hanno avuto bisogno di guida intelligenti
Eticamente responsabili
Mai come oggi l'Europa il mondo hanno avuto bisogno di un riformismo forte e capace di assicurare lo stesso tempo sviluppo giustizia
Libertà equità opportunità nuove e rispetto di valori antichi quanto è antico l'uomo il suo bisogno di sicurezza
Questo è il riformismo che ne vogliamo quello per il quale lavoriamo lo scopo stesso del nostro esistere la missione etica prima ancora che politica che noi ci siamo assegna noi sappiamo che la politica e per gli uomini
E non gli uomini per la politica sappiamo dunque che non è politica o almeno non è una buona politica ciò che trascura di capire i bisogni profondi degli uomini la loro necessità di certezza il loro bisogno di legalità la loro richiesta di sicurezza
Così come sappiamo che non è politica
O almeno non è buona politica ciò che pensa di poter negare agli uomini il diritto di migliorarsi intraprendere di operare di cercare di costruire con la furfanti Ca'un mondo migliore perse
E per i propri figli infine sappiamo che non è politica o almeno non è buona politica ciò che pensa
I poteri imporre gli omini chi pensa di poter imporre gli umori quello che essi devono fare quello che devono pensare quello che devono credere il riformismo che ne vogliamo quello per il quale lavoriamo è un riformismo rispettoso della libertà dell'uomo un riformismo che crede nel valore della Società aperta un riformismo che sacche giustizia legalità equità difesa dell'uno dell'ambiente in cui esso vive sono valori irrinunciabili così come irrinunciabile il valore della libertà di intraprendere e la garanzia per tutti gli uomini di avere concretamente l'opportunità di migliorarsi di svilupparsi queste sono le nostre linee guida ed è dentro questo orizzonte che noi crediamo debbano essere trovate le soluzioni giuste per evitare che la paura di perdere ciò che sia o la paura di essere abbandonati dalla storia
E confinati nel degrado possono spingere gli uomini e le donne della nostra epoca a risvegliare i peggiori fantasmi del nostro passato
E infine dentro questo orizzonte che noi crediamo debbano essere trovate anche le risposte giuste da dare a chi teme la modernità come un pericolo ed è tentato di ricercare certezza e sicurezza in un fondamentalismo che tentato di combattere nel diverso dal sei
La propria paura del futuro e la necessità di misurarsi con le sfide che la Società aperta della globalizzazione pone agli individui
Ai popoli
Se l'orizzonte nel quale noi collochiamo il nostro impegno riformista è quello di un mondo che sempre più parte di noi tutti l'orizzonte nel quale collochiamo la nostra azione politica più diretta e invece quello italiano
Sul terreno della modernizzazione del Paese
Noi siamo fortemente impegnati consigliamo infatti questa una priorità assoluta e del resto l'Ulivo che si presentò nel novantasei gli elettori ottenendo consenso del vittoria proprio di questo lo ha fatto la sua principale bandiera
Come ho già detto su questo terreno molto è stato fatto in questa legislatura prima sotto la guida del governo dell'Ulivo poi durante i due convegni D'Alema che su questo terreno hanno operato in coerenza in sintonia con l'attività impostata svolta da prove
Ora però occorre andare avanti con forte determinazione
E necessario portare a compimento il piena attuazione la riforma della pubblica amministrazione così come occorre anche approvare rapidamente le modifiche costituzionali necessarie per dare al federalismo amministrativo finora disegnato ma non ancora pienamente attuato la necessaria copertura e garanzia costituzionale deve essere assicurata la capacità del sistema scolastico universitario e di ricerca di essere competitivo con quello degli altri paesi
Occorre su questo terreno uno sforzo assolutamente straordinario giacché non vi è nessun futuro per una nazione i cui giovani non siano preparati a reggere una competizione che e sarà sempre di più competizione di conoscenze deve essere definitivamente risanato il sistema economico e finanziario del Paese assicurando anche in accordo con gli altri Paesi europei con l'unione l'avvio di un processo virtuoso di omologazione di sistemi fiscali europee
Bisogna assicurare la qualità della vita delle nostre comunità attraverso la difesa e il recupero del patrimonio storico culturale e ambientale del nostro Paese occorre assicurare che l'Italia possa competere con le economie più avanzate grazie a uno sviluppo che nel rispetto rigoroso dei vincoli di sostenente ab ambientali si basi sulla qualità dei suoi prodotti sulla capacità e preparazione di sui giovani
Occorre infine puntare con decisione su un'ampia applicazione del principio di sussidiarietà inteso sia in senso verticale
Fra i diversi livelli di governo territoriale sia in senso orizzontale per i diversi soggetti singoli o associati che compongono la società civile e toccando il suo rapporto con il sistema di governo in questo quadro occorre assicurare anche la difesa e piena valorizzazione dell'autonomia dei privati delle formazioni sociali a cominciare dalle famiglie la società intesa come principio distribuzione delle sfere di autonomia di responsabilità e oggi la nuova faccia della libertà
In un panorama che dominato dalla globalizzazione richiede necessariamente integrazione da un lato valorizzazioni sviluppo delle diverse identità e vocazione
Dall'altro
Anche nel contesto italiano tuttavia vale quello che ormai è un dato generale quanto più il cambiamento all'innovazione sono necessari tanto più bisogna riuscire a garantire certezza e legalità noi condividiamo la convinzione che Massimo Cacciari ha recentemente ribadito nel suo programma per le prossime regionali che la crescente presenza tra di noi di cittadini che provengono da altri Paesi e un risultato naturale del processo di globalizzazione che può costituire una grande risorsa di sviluppo innovazione culturale
La convinzione che il nostro in impegno e favorire l'integrazione evitando ogni atteggiamento di esclusione e trasmettendo tutti la convinzione che il nostro futuro e necessariamente multietnico
E che gli ambienti sociali
Cito sempre dal documento di Cacciari
Che sapranno meglio utilizzare le occasioni di arricchimento e di stimolo provenienti dall'incontro tra popoli e culture saranno quelli che avranno le maggiori opportunità di sviluppo in tutti i campi
Essere attenti come ne vogliamo dobbiamo essere a offrire opportunità accoglienza che bussano nostra porta non può tuttavia giustificare in alcun modo essere disattenti davanti alla richiesta di avere la certezza di essere tutelati nei propri diritti e non si presta la propria vita quotidiana che viene dalla nostra gente
Allo stesso tempo il debito che il nostro Paese contrari con coloro che lavorano all'interno delle nostre frontiere e contribuiscono ad accrescere il loro il nostro benessere non può esimerci dal chiedere
Che tanto ad essi quanto i nostri concittadini sia garantito il rispetto dei diritti ed esuberi reciproci al senso di paura di preoccupazione che da un lato si sviluppa spesso in un Nord che teme di essere aggredito nel proprio benessere e nella propria ricchezza
E dall'altro si sviluppa altrettanto spesso in un Sud che teme di essere abbandonato e lasciato solo nel proprio ritardo noi non possiamo non dare risposta
E la nostra risposta deve essere chiara e convincente
Il Nord deve avere nel federalismo la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità e nella presenza dello Stato la garanzia del rispetto della legalità e della sicurezza
Il sunto deve avere dalla presenza dello Stato la certezza di non essere abbandonato ma deve accettare la sfida che il federalismo impone a ogni comunità
Di saper crescere di saper sviluppare un proprio progetto di crescita e di sviluppo
Questo quadro di rinnovata attenzione alle ragioni profonde del senso di comunità e alle domande essenziale di certezza di legalità che cittadini pongono le istituzioni costituisce tuttavia sono la base di un forte responsabile processo riformatore
Esso rappresenta se vogliamo il terreno solido che ogni buon
Architetto deve cercare quando getta le fondamenta di una nuova costruzione ma ciò che ne vogliamo dobbiamo costruire va ben oltre Italia ha bisogno di un grande processo di modernizzazione rispetto al quale molto è già stato fatto ma moltissimo resta ancora da fare non va
Tuttavia abbassata la guardia sulla più strenua difesa della legalità per quanto riguarda il funzionamento dei nostri sistemi pubblici e privati
Nove anni fa
Proprio in questi giorni cominciava a Milano il primo episodio di una vicenda giudiziaria
Che nei mesi successivi si sarebbe allargata a macchia d'olio svelando agli italiani
Quella realtà degradata del nel costume e nella prassi del sistema politico e amministrativo italiano che avrebbe meritato al nostro paese il nome infamante di Tangentopoli
In quei giorni a Milano un giovane magistrato che oggi tra i fondatori del nostro movimento Antonio Di Pietro
Inizio l'azione penale contro non meno giovane uomo dell'apparato di sottogoverno di quell'epoca costruisci chiamavo Mario Chiesa il suo nome avrebbe segnato l'inizio di un'epoca
Il nostro Paese ha pagato prezzi alti per liberarsi dalla cappa di piombo di Tangentopoli e il debito che ha contratto verso i suoi magistrati è stato in quegli anni incommensurabile
Noi vogliamo che nessuno dimentichi mai tutto questo
Vogliamo che nessuno dimentichi che quella fu un'epoca di degrado morale ma anche di corruzione profonda del sistema economico e produttivo del Paese
Se quell'epoca non fosse stata interrotta se i nostri magistrati non avessero operato con coraggio e determinazione
Se la società civile italiano avesse reagito con forza e con coraggio Italia oggi non sarebbe in Europa e la nostra democrazia certamente sarebbe più fragile e meno rispettata all'estero
Ricordiamo tutto questo senza acrimonia e senza desidero di vendetta ma lo ricordiamo perché crediamo giusto che nessuno possa dimenticare e mentre sta per essere varato una commissione parlamentare incaricata di indagare sulle ragioni di quel degrado noi vogliamo ribadire qui con forza
Che nulla e nessuno può chiedere al Paese di dimenticare così come nulla e nessuno può seriamente immaginare che sia possibile un colpo di spugna sulla storia difficile e tormentata di quegli anni e sui prezzi che gli italiani dovuto pagare politicamente umanamente e finanziariamente oggi vediamo che la corruzione non è stata e non è un fenomeno solo italiano
Fra noi vi è chi questo lo ha sempre saputo e lo ha sempre detto ma il fatto che fenomeni gravi di corruzione si manifestino anche all'estero
Non ci deve spingere a dimenticare gli anni in cui essere italiano significava per gli stranieri essere un cittadino di uno Stato di malaffare
Al contrario ci deve spingere caso mai ad essere oggi più vigilanti che mai per evitare che anche in Italia si ritorni ad abbassare la guardia e si apra nuovamente la via ha un clima di tollerata e diffusa illegalità nella politica e nell'amministrazione pubblica questa del resto che oggi così come lo era nove anni fa la condizione minima affinché il processo di modernizzazione del Paese possa andare avanti
Ho ricordato i diversi aspetti diversi profili del nostro progetto del contesto nel quale esso si colloca nelle sue linee di fondo il nostro progetto di modernizzazione dell'Italia si articola intorno a tre direttrici favorire il più possibile il processo d'innovazione del Paese in un contesto che libera energie e favorisca la capacità di intraprendere e di produrre
Assicurare il rispetto dei bisogni essenziali di cittadini in una logica di solidarietà e di giustizia
Favorire la modernizzazione delle nostre istituzioni politiche di governo garantendo davvero ai cittadini di poter scegliere col loro voto un programma è un Governo e assicurando al governo eletto dai cittadini stabilità durata secondo tempi determinati e prevedibili
Intorno a queste tre linee abbiamo varato sempre a partire dalla l'operazione del programma dell'Ulivo intorno a queste tre linee abbiamo sempre ricercato la massima partecipazione dei cittadini alla nostra riflessione e alle nostre scelte
A queste linee dobbiamo ora restare coerenti nell'affrontare la questione dei referendum
Prescindendo da chi e dalle intenzioni di chi li ha promossi
Quando al Paese vengono poste domande che attengono a questioni importanti della vita collettiva un movimento come il nostro non può non prendere posizione
Entrando nel merito nessuno si meravigli era se noi ancora una volta con ostinazione voteremo sì per i quesiti che riguardano il finanziamento dei partiti e la legge elettorale
Sono entrambi referendum che ci appartengono che fanno parte della nostra tradizione
E per i quali molti di noi ci sono spesi compassione anche nel passato senza paura di trovarsi a bianco di forza e con le quali nulla vendevamo e abbiamo in comune come Alleanza nazionale
Sì che per noi significa soprattutto un sì al cambiamento dalla politica delle sue regole un sì però andammo democrazia più aperta e più rispettosa dei diritti dei cittadini
Non sappiamo bene che la legge elettorale non è e non può essere tutto che non basta intervenire sulla legge elettorale per garantire stabilità ai governi ed effettività al diritto dei cittadini di scegliere con loro voto chi li deve governare
Sappiamo però altrettanto bene che in questi anni ogni innovazione importante del sistema politico istituzionale è sempre stata la conseguenza
Dei referendum con e delle modifiche legislative che essi hanno determinato siamo convinti che ancora una volta questo sia vero e dunque che sia assolutamente importante per il Paese
Che questo referendum sia quest'anno nuovamente e convintamente sostenuto fino al pieno successo
Dobbiamo perciò impegnarci senza risparmio di energie promuovendo iniziative intorno alle quali mobilitarci assieme ad altre forze del centrosinistra che condividono ora la nostra posizione sollecitando le componenti e le forze che si attardano ancora su posizioni conservatrici
Per quanto riguarda invece tutti gli altri ferendo una nostra posizione e allo stesso tempo attenta e appello anche se nulla ci vede vicino ai radicali che sono per più versi da noi lontani quanto a riferimenti culturali sistemi di valori progetti politici
Tradizioni e radici non per questo un movimento come il nostro che ha fatto della modernizzazione delle innovazione della flessibilità la propria bandiera può voltare la testa di fronte alla sfida di referendum che pongono problemi seri
Problemi che devono essere dunque affrontati con serietà e ponderazione tenendo conto delle condizioni specifiche che caratterizzano oggi il nostro Paese ma anche della grande sete di cambiamento e di apertura al nuovo che tutti abbiamo diciamo no al referendum che propone la separazione delle carriere dei magistrati perché in questo momento
E nella realtà attuale del nostro Paese esso non sarebbe una spinta alla modernizzazione all'innovazione ma piuttosto potrebbe aprire la via a un pericoloso indebolimento della capacità di azione
Di quella magistratura che nel nostro Paese soprattutto nell'esercito l'azione penale è stato una delle grandi forze di innovazione di moralizzazione
Pur riconoscendo che al quesito sottostanno problemi che non hanno ancora trovato un'adeguata soluzione imporre di una separazione delle carriere dei magistrati significherebbe di fatto mirare a colpire la magistratura proprio in quella sua coesione sostanziale che ne deriva
Dal fatto che tutti sia chi giudica che che accusa some si sentono ad ogni titolo ed effetto magistrati partecipi una stessa cultura e portatori di un eguale interesse alla difesa piena e totale della giustizia
Difesa diversa e più articolata invece la nostra posizione sugli altri due referendum che riguardano in senso lato la magistratura credo che sia giusto innanzitutto e per gli stessi motivi per cui diciamo uno al quesito referendario precedente diversi invece al quesito sugli incarichi extragiudiziari dei magistrati
Proprio per il rispetto che noi abbiamo dell'attività della magistratura crediamo importante evitare di eliminare ogni aspetto che in qualche modo possa incidere diritto o di fatto sulla sua indipendenza e sulla sua piena credibilità dire sia una proposta che va nel senso di escludere che i magistrati possano svolgere incarichi proprio perché extragiudiziari
Possono essere sentiti e vissuti dal Paese come un elemento di dubbio di sfiducia verso di loro e verso il loro totale impegno a difesa della legalità e della giustizia ci pare dunque una cosa giusta
Per questo diremo sì a questo referendum
Per ragioni analoghe anche se apparentemente collocate su un piano diverso credo che dobbiamo dare una risposta affermativa anche al referendum che mira a rendere
La legge per l'elezione dei rappresentanti dei magistrati del CSM meno condizionabile
Non ci sfugge l'importanza del ruolo che anche l'intero dalla magistratura hanno svolto e svolgono le organizzazioni di categoria strutturati intorno a comuni valori e accomuni Muti interpreta il ruolo del magistrato
Non ci sfugge che questo organizzazioni anche attraverso un confronto talvolta duro è un dibattito interno che non è mai venuto meno hanno dato un contributo importante alla crescita di auto consapevolezza del ruolo dalla magistratura italiana
Crediamo però che anche a maggior ragione nell'ambito la magistratura debba valere la stessa linea di fondo che ci spia e ci guidano la nostra posizione sulla legge elettorale
Una linea che ci dice che è assolutamente importante che il rappresentante possano essere scelto da rappresentato nell'ambito di un rapporto di fiducia il più possibile legato alla possibilità del rappresentato di spine è una scelta personale
Motivata da una personale individuale fiducia nel candidato votato
Nel programma al quale egli si richiama di qui la nostra posizione quella che a mio parere vi prego di alleggerire questa perentorietà io propongo alla come base di dibattito all'Assemblea
Per quanto riguarda poi gli ultimi due referendum credo che noi dobbiamo sviluppare una riflessione attenta distinguendo i due quesiti che attengono a due profili molto diversi
Rispetto al referendum che riguarda la trattenuta alla fonte delle quote di iscrizione sindacati credo che noi dovremmo pronunciarci ellissi
Mi spinge
Questa convinzione non già un atteggiamento contrario i sindacati al ruolo che essi hanno svolto e svolgono al contrario
Sono convinto infatti che come per
Sia molto importante chi chi aderisce lo faccia sulla base di un atto di volontà costantemente rinnovato e il ripetuto nel tempo
Solo questo può spinge le organizzazioni sindacali così come quelle partitiche e aggiungo quelle religiose ad essere sempre tenente
A tener forte vivo il legame con i propri averi
Dei quali di fatto deve costantemente conservare una fiducia che deve essere periodicamente
E con atti positivi rinnovata
Per quanto riguarda infine il quesito relativo all'obbligo di assunzione del lavoratore licenziato credo che non possiamo non porci almeno gli stessi interrogativi che si pone d'Antoni quando come riporta Repubblica di ieri propone un superamento dell'attuale quadro normativo
E ipotizza accordi che prevedono la conciliazione e l'arbitrato sottraendo i conflitti di lavoro ai tempi lunghi della giustizia ordinaria
Così come credo che potremmo in terra ARCI anche se non sia opportuno su questo terreno aprire un immediato confronto sulla proposta di legge da tempo presentata dai parli mentali dei DS Franco De Benedetti e Michele salvati
E questo comunque un tema che noi non possiamo né accantonare nel risolvere senza una riflessione attenta che io mi auguro possa svilupparsi rapidamente per concludersi in tempo utile
E consentirci di dare anche su questo tema un'indicazione chiara e molti fatta
In ogni caso cari amici quello che per noi per chi hanno riguarda e per chi con noi vuole lavorare deve essere chiaro e che i temi referendari e la posizione che si prende rispetto ad essi non possono essere oggi questioni di
Valore marginale
Questa stessa preoccupazione di coinvolgere i cittadini attorno obiettivi riformatori ci induce a guardare inoltre con simpatia ai molti referendum locali
Di carattere ambientalista che per iniziative alcune associazioni potrebbero svolgersi contemporaneamente alle consultazioni referendarie di carattere nazionale
Di oggi in sostanza un legame evidente profondo tra la tematica referendaria che stiamo affrontando il nostro più generale processo di riforma ed innovazione del sistema italiano
Mi pare importante
Tornare ora un momento sulla riforma della legge elettorale e sulla connessione che essa con le riforme istituzionali delle quali costituisce un perno essenziale
Ho infatti già riconosciuto che essa per quanto importante non può da sola essere risolutiva
D'altra parte
La transizione avviata esattamente dieci anni fa con la proposizione di primi referendum elettorali non può durare all'infinito
Su questo piano si tratta dunque di sviluppare un'iniziativa articolata e complessa
Che vede da un lato nell'impegno referendario per il sì al referendum elettorale una tappa essenziale
E vede all'altro nella definizione una nuova legge elettorale di riforma finalizzate a garantire la stabilità dei governi e l'effettiva sovranità di cittadini l'obiettivo fondamentale da perseguire
Non siamo solitamente e convintamente attestati sulla nostra posizione per noi quello che senza dare davvero e raggiungere un sistema politico istituzionale basato su un bipolarismo effettivo in grado di favorire un'autentica partecipazione di cittadini
Sia nella fase di scelta dei candidati qui evidentemente c'è il tema delle primarie che chiede sempre di essere riconsiderato sia nella fase di Scelta della maggioranza di governo e del leader che la deve guidare siamo da sempre convinti che questi siano elementi fondamentali di una buona e moderna democrazia e che solo questa sia la strada che può finalmente condurre l'Italia fuori da una transizione infinita
Siamo convinti che una democrazia moderna non può reggersi se non è in grado di garantire stabilità legittimazione popolare democratica diretta ai confermi e a chi li guida
Siamo convinti
Che è una democrazia moderna non è tale se non garantisce i cittadini di essere davvero titolari di un potere di scelta prima dei candidati e poi dei programmi e delle maggioranze e di chi guidando le debba assumersi il compito di guidare il Paese
Questi sono i nostri punti fissi
Questa è la nostra stella polare da questi in punti non intendiamo deflettere così come non intendiamo rinunciare alla opzione netta e convinta che abbiamo fatto in favore di un'articolazione federale del sistema italiano siamo pronti invece a discutere dobbiamo esser pronti invece a discutere con tutti
E prima di tutti con quanti si riconoscono nel centro sinistra quali siano le vie in modi migliori per raggiungere questi obiettivi
Noi abbiamo cara la soluzione indicata la prima scheda del programma dell'Ulivo perché su quel programma ci siamo per la prima volta impegnati in politica in quel programma sostanzialmente ci riconosciamo ancora oggi
Ma siamo discutibile disponibile a discutere anche altre soluzioni non siamo pregiudizialmente contrari alla proposta di recente rinnovata
Dai socialisti democratici italiani che riprende il sistema applicato nei Comuni e nelle Province anche se osserviamo che in questo contesto e di assoluta importanza definire congiuntamente
Come sceglie il Parlamento e il Presidente del Consiglio osserviamo a questo proposito che il nostro atteggiamento nei confronti di questa proposta potrebbe essere tanto più aperto quanto più essa si riallacciarsi a sistemi elettorali fondati su collegi uninominali
Tuttavia voglio ripeterlo noi non siamo qui giudizialmente chiusi a nessuna proposta e a nessuna ipotesi una condizione sovrapponiamo con forza
Che si tratti comunque sempre di proposte effettivamente capaci di dare una risposta convincente alle esigenze che noi consideriamo vitali per la democrazia contemporanea
Ripeto effettivo potere dei cittadini elettori non lo scegliere i candidati effettivo potere di cittadini-elettori nello scegliere i numeri sul tempo un programma di governo un leader è una maggioranza stabilità dei governi e durata predeterminata degli esecutivi queste sono le nostre condizioni
E sono sempre le stesse quelle che con instancabile tenacia poniamo danni le stesse che da ancora più tempo la parte migliore della società civile italiana ha prospettato al sistema politico
Sul nostro progetto che qui ho richiamato solo per sommi capi noi desideriamo aprire una grande riflessione collettiva coinvolgendo tutte le forze del centrosinistra
Questa riflessione deve riguardare tutti i temi che ho richiamato da quelli più legati agli scenari mondiali a quelli più vicini ai problemi italiani
Da quelli in un certo senso congiunturali perché connessi strettamente alla vicenda referendaria
A quelli di maggior peso perché legati a un ridisegno del sistema istituzionale che comunque almeno al livello regionale non potrà non essere avviato
Nei fin dai prossimi mesi
Professionalità del sindaco Rutelli
Mi ha insegnato che c'è il tastino che c'è un
Un cassetto per bicchiere è così beh
Tutto anche l'università no nove se no no no no questa io me ministra Vaccolino una di queste serie
Tutti i temi quindi Catti infatti ciascuno singolarmente esaminato e tutti insieme considerati costituiscono i capisaldi di un grande progetto riformatore che sviluppando il programma dell'Ulivo possa definire una proposta forte e credibile da fare al Paese io credo che a questa riflessione collettiva nessuno nel centrosinistra possa sottrarsi dobbiamo avere possiamo avere idee differenti circa i modi e i tempi e le vie stesse che possono condurre a consolidare la nostra coalizione e ad avvicinarla sempre più a a quel ad essere quell'unico ecco il soggetto politico di cui il Paese ha bisogno ma quali che siano le nostre opinioni certo nessuno può pensare che si possa fare a meno di programma comune di un progetto condiviso di una riflessione approfondita
Se questo non mi fosse infatti allora non vi sarebbe neppure una coalizione ma una pura e semplice contingente provvisoria alleanza di governo una cosa cioè che a noi francamente non è mai interessata né
Potrà mai appassionarci
Il nostro obiettivo è sempre stato fin dall'inizio ho indicato con grande chiarezza
Noi abbiamo adottato per il nostro come nostro motto l'impegno ad essere uniti tenorile
Non c'è a Nati per riprendere la bandiera dell'Ulivo che altri avevano lasciato cadere e per continuare la strada sulla via della costruzione di un grande e unico soggetto riformatore
Su questa linea abbiamo costruito il nostro progetto su questa linea abbiamo chiesto e ottenuto la fiducia degli elettori a questa linea siamo rimasti ostinatamente fedeli in tutti i mesi passati
La nostra stessa partecipazione al governo attuale è stata resa possibile e solo questo leda un significato la nostra scelta dal fatto che abbiamo registrato in tutti gli altri soggetti
Che come noi sostengono l'esecutivo la convinzione che corresse andare comunque oltre una pura alleanza di governo fino a costruire un soggetto politico
Che anche se plurale potesse presentarsi alle elezioni su un programma intorno medici morire
Per questo alla vigilia del congresso DS ho fatto a quel partito agli altri dalla coalizione
La proposta di accelerare i tempi e di prendere in esame almeno in prospettiva
L'ipotesi di sciogliersi per confluire insieme a noi e a quanti avessero accettato il medesimo invito in un unico e coeso soggetto politico anche se il rispettoso della pluralità delle diverse componenti
La mia proposta era assolutamente coerente con gli obiettivi che ci siamo dati
Con la filosofia stessa del nostro agire politico avuto ricordato in apertura con la prospettiva di presentarci alle prossime elezioni regionali ora e alle elezioni politiche due mila e uno
Secondo modalità che aumentassero la credibilità della proposta comune
Prospettiva che era stata rinnovata nel documento che avevano sottoscritto alla vigilia della costituzione del secondo governo D'Alema
La risposta che il congresso DS ha dato quella della Federazione come forma più stabile strutturata di ciò che è destinato a restare essenzialmente una coalizione mi è sembrata deludente
Ciò nonostante noi nati per unire non abbiamo respinto la proposta ne abbiamo segnato
L'inadeguatezza abbiamo fatto rilevare che restavano irrisolti nodi fondamentali quali le modalità della scelta del futuro leader per l'edizione due mila uno ma non abbiamo chiuso la porta
Lo stesso atteggiamento abbiamo tenuto di fronte al diverse ipotesi formulate da altri soggetti della coalizione
Ci siamo trovati infatti di fronte a proposte diverse e variegate nessuna delle quali però corrispondente al nostro obiettivo dichiarato di accelerare la costruzione di un soggetto unitario anche se plurale
Tuttavia anche a queste diverse proposte non abbiamo chiuso la porta
Abbiamo segnato le nostre differenze i nostri dissensi ma non abbiamo chiuso la porta
Per noi infatti l'importante e non lasciare intentata mai nessuna strada che possa consolidare i rapporti reciproci e rafforzare la possibilità di lavorare per un progetto comune
Testardi come il simbolo che abbiamo scelto noi continueremmo dunque a ribadire le nostre tesi e le nostre posizioni aperti a un dialogo è una riflessione comune che soprattutto per ciò che concerne i programmi e la scelta del leader consideriamo comunque indispensabile lo stesso atteggiamento abbiamo riproposto per la formazione delle liste
Per le prossime elezioni regionali la nostra posizione
E chiara
Nel senso di favorire ovunque sia possibile la formazione di liste unitaria che vedano
La partecipazione convinta di tutte le forze che si riconoscono nell'esperienza di centro sinistra
Noi ci augureremmo carristi imitare fossero possibili in ogni regione e in ogni realtà in questo senso ci riconosciamo pienamente nel generoso impegno di Mino Martinazzoli
Che sosteniamo nel suo sforzo deve negazione con la stessa convinzione e la stessa determinazione con le quali lo sosterremo nella competizione elettorale
Salutiamo con altrettanta convinzione oltre alla decisione di Bassolino di candidarsi alla guida della Campania la proposta di dar vita anche in quella regione ha una lista unitaria
Ove questo
Ove erano applaude un ministro qui mi aveva un pregio
Ove questo non fosse possibile e noi dovessimo registrare resistenze prese di distanza allora ci batteremo per la formazione di liste di unità riformista costruite intorno a contenuti programmatici comuni
Le liste di unità riformista saranno dunque liste nate intorno a un programma condiviso e alla comune capacità di ognuno di rimettere siccome noi assieme a noi in gioco per realizzare un'esperienza comune
Alle liste di unità riformista guardiamo con grande interesse in tutte quelle realtà dove si opera per integrare il comune disegno nazionale nel contesto specifico delle vocazioni delle di
Se Regioni penso in particolare al Veneto che sotto la guida di Massimo Cacciari ci propone anche da questo punto di vista come un prezioso riferimento
Noi ci auguriamo che questa proposta proposta comunque subordinata possa trovare adesioni ampi in tutti i casi in cui per scelta di qualcuna delle forze politiche del centro sinistra non fosse possibile costruire liste unitarie ed è solo in questa logica nella logica cioè di liste di unità riformista dichiaratamente destinate a vivere un'esperienza transitoria inattesa di poter dare vita un soggetto piante o che noi possiamo accettare ipotesi
Di aggregazioni parziali che coinvolga non solo alcuni dei partiti e dei movimenti che concorrono a formare l'aria nel centro sinistra
Allora fa piacere che la categoria del riformismo liberaldemocratico cominci ad essere accettata come un riferimento comune per forse che sia tardavano prima su identità dedotte dal passato
E tuttavia evidente che difficilmente si può pensare che le formazioni che possono dar vita a lista di unità riformista possano assumere contestualmente posizioni profondamente diverse sui quesiti referendari
E particolarmente riguarda quelli di maggiore importanza istituzionale
Di fronte
Di fronte a una contraddizione così palese infatti i cittadini non potrebbero capire in cosa consiste questo comune denominatore riformista e avrebbero ragione
Conosceremo invece una nostra sconfitta
Doverci presentare da soli
Il nostro considerarci un movimento e non un partito
Ci costringe infatti a fondare la decisione di presentarci alle elezioni per un'esigenza di cambiamento del sistema e non per la semplice voglia di rappresentare la nostra esistenza
E perciò evidente che la nostra presentazione isolata è da considerare assolutamente eccezionale in questa ipotesi infatti noi dovremmo assegnare hanno gli stessi in solitudine
Il compito di tenere alto lo spirito del progetto originario
Anche a costo di rinunce e sacrifici dovremmo fatti in quest'ipotesi operare secondo modalità che assicurino il massimo di elementi di novità sia nella scelta delle candidature sia una redistribuzione dei ruoli all'interno delle liste
Consiglieremmo infatti un nostro dovere essere ancora più esigenti con noi stessi ancora più intransigenti nel perseguimento del nostro progetto
Quando ci siamo presentati alle europee da soli e quasi con la forza la disperazione e l'abbiamo fatto per far registrare mettere a verbale la Nostalgia di un'esperienza e la determinazione a riprendere il cammino interrotto
Noi non siamo cambiati
Per noi presentarci alle elezioni deve significare difendere innanzitutto una prospettiva di cambiamento non il modo per entrare nelle stanze del potere chiunque avesse pensato pensasse
Che il nostro è un asinello sul quale salire in cerca di rendite di posizione o del traghetto più comodo verso cariche istituzionali deve sapere che si è sbagliato
Il nostro è un asinello
E un asinello che scalcia proprio perché e impaziente di fronte a ogni resistenza all'innovazione e di fronte a ogni tentazione anche inconscia di frenare il cambiamento in ogni caso mentre sta quindi tutto da decidere se l'Asinello apparirà un no nelle prossime elezioni sulla scheda elettorale quello che invece cento
E che i democratici fedeli allo schema bipolare e saldamente radicati nel cuore del centro sinistra
Saranno presenti dovunque nella campagna elettorale con le proprie proposte a sostegno dei candidati presidenti delle liste di coalizione del centrosinistra
Un sostegno tanto più entusiasta e convinto quanto più i candidati presidenti sapranno interpretare ciascuno nella propria realtà la nostra concezione dell'unità della coalizione superando la logica delle provenienze partitiche
Cari amici il mio intervento è stato insolitamente lungo credo però che dopo due mesi in cui abbiamo
Sicuramente ecceduto in contabilità e procedure organizzative fosse necessario tornare a parlare di politica
Ci troviamo ha un passaggio fondamentale nostra vicenda e in un momento certamente molto complesso per il nostro Paese e su un altro versante per tutta l'Europa
Sono convinto che noi avevamo e abbiamo il dovere in un momento come questo di dire parole chiare è facilmente comprensibile
Sono solo convinto che spetti a noi offrire quel di più di novità che ci deriva dalla freschezza del nostro impegno ma anche dalla determinazione delle nostre posizioni
Cari amici quando abbiamo avanzato proposte alte e forti gli elettori ci hanno capito e ci hanno dato il loro consenso solo se continueremo sulla stessa strada li avremo ancora con noi grazie
Allora ringraziamo Arturo Antonio e di Acilia otterremo la presidenza
E se voi siete d'accordo
Di chiedere riprendere la nella cartellina la proposta
Di ordine dei lavori e ordine del giorno che è contenuta
All'interno che leggo
Per
Vedere se la possiamo approvare così io con correzioni
Allora con cattura del progresso è stato lungo la realtà con due minuti di anticipo
Ha concluso la rispetto a questa previsione ha concluso la sua relazione introduttiva adesso inizieremo il dibattito sino alle ventuno la scena alle due e trenta eh qui
Pro venisse accolta per chi si accontenta che gode notoriamente
Chi lo sa
Se siete d'accordo io proporrei anche un termine per la presentazione di documenti al fine di poterli esaminare la presidenza e distribuire domani mattina ragazzetti
Così che
Se voi siete d'accordo alla al termine del dibattito di questa sera
Chi intenda presentare documenti è pregato di farlo così che domani mattina che possiamo distribuire ed eventualmente possono essere anche emendati dalla dall'Assemblea
Proporrei anche che la seduta sia pubblica
Salvo
Farsi nelle quali percorso a diversa organizzazione nostri lavori che saranno decisi dall'Assemblea
Proporrei anche che gli interventi siano
Tutti uguali cioè che se ne del venti io aggiungerei dieci minuti fatto un conto del tempo che abbiamo e delle
Del numero di persone che noi siamo
Proporrei di stabilire da subito un termine che sia con una tolleranza civile ma non incivile
Di questo ordine di grandezza
Mentre Obama Torino
Va bene Antonio mia Antonio propone di portare alle a domani mattina Novale dieci però bisogna latino alle nove perché apre il dibattito alle nove il termine per la presentazione di documenti
Nel vostro nel programma questa biglietto allora terminata ma la serata di oggi c'era ripresa alle nove del dibattito
Inserirei alle dodici la votazione dei documenti presentati assieme poi vedremo in quale ordine
Alla elezione del presidente sulla nazionale tesoriere commissione garanzia e anche della dell'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea
Che come sapete è composto da presidente il segretario con l'impegno di concludere alle ore
Tredici
Ci sono altre proposte indicazioni che riguardino l'ordine del giorno dei lavori che sono unificati nel senso che qui noi ovviamente facciamo un unico dibattito
Che affronta il Complesso delle questioni che sono state poste nella reazione di Paris
Veltri
è una sembra inizia alle nove
Non è l'alba
Io
Diciamo alle se allora di effettivo inizio all'assemblea
Va bene che però pregherei tutti di Faenza e nove perché io ho visto qualcuno che ha storto la bocca alla alla richiesta di fare interventi dieci minuti pensiamo più di sessanta promette non tutti parleranno i ministri
Ah no
Non so promette non tutti parleranno però se così avvenisse non tutti potrebbero parlare e credo che
Poi ci assisteremo ma sempre sgradevole che si inizi con un tempo di durata degli interventi e poi gli ultimi dieci che parlano sì va be'andar via se lo vedono dimezzato
Quindi l'impegno anche chiudere alle ore tredici ci sono altre
Osservazioni
O proposte
Però se non è così l'ordine del giorno nei lavori si intende approvato dall'assemblea io vorrei fare subito due proposte mentre che il nostro coordinatore veneto che fa le funzioni di segretario raccoglie le vostre iscrizioni a parlare nell'ordine in cui saranno presentate
Io chiederei
Al nostro
Padrone di casa che
Il sindaco di Venezia e ora candidato
Per lezione regionale di tenersi pronto per un intervento e di apertura oltre che di benvenuto vorrebbero farne un'altra proposta
Luccio dicevamo prima in una riunione che abbiamo fatto l'ultima riunione d'esecutivo con
Arturo e Antonio diceva giustamente qua la buona parte di noi non si conosce può sembrare strano ma un movimento federale effettivo niente da è dato da persone che hanno avuto alcuni
Momenti di incontro nazionale ma anche
Sostanzialmente hanno lavorato al loro territorio riservo sei raccordo vi farei una proposta di
Lollo ma possono svolgere in quattro minuti
Di auto presentazione il
Presidente di turno chiamai
I membri dell'Assemblea delle Regioni i quali hanno la amabilità di alzarsi e farsi come si dice in questura a farsi conoscere
Inizierei quindi l'ordine a far alfabetico per regioni dall'Abruzzo Carmine Ciofani
No no senza la
Sembra esterna stare un pochino impiego e no lo dico perché da sembrare giovane è strana perché io scorrevole nome Due che noi abbiamo Calò ma anche cali no abbiamo Ricci Francesco ma anche Ricci Giovanni abbiamo principe ma anche Prencipe
Quindi questo contento e alcune e alcune altre particolarità quindi chiederei anche a Ricci Francesco dall'Abruzzo del paziente
Localizzare
Dagli altri colleghi per la Basilicata Felice Belisario
E Giovanni a che vuol dire altri altri
Alfredo Ricci
Bolzano viva Nardelli Zotti
Liliana gravissimo
Per la Calabria Giuseppe Mazzotta
E Giuseppe Camus
Senatore della Repubblica
Per la Campania Aniello Formisano
Antonio Maccanico ci ha mandato un messaggio di impossibilità a partecipare perché influenzato Claudio principe
Per l'Emilia Romagna Albertina Soliani
Mirko bresciani
C'è un tale Arturo Parisi
E Antonio la Forgia
Per il Friuli-Venezia Giulia Patrizia Baldazzi
Per il Lazio Alessandro Battisti
Sandro ma
Una tale il Bordon
E Paolo Gentiloni
Ricordo a tutti che il primo nome che viene fatto è quello del coordinatore tutti questi Casio per la Liguria Mario Epifani
Per la Lombardia Giorgio Calò
Già si è presentato
Pierluigi Mantini
Ivan rotta
Elio Veltri
Noto queste questure e Benito Boschetto
è assente
Per le Marche
Corridoio adriatico Marina Magistrelli
E anche qualche farne vanto sentiremo per il Molise Gaetano di Miró già visto come giovanissimo
E Lorenzo lo mano
Per il Piemonte Mauro Marino
Angelo Tartaglia
Gianni Vernetti
Ed Elio Rostagno
E anche il sindaco di Cuneo
Per la Puglia Guglielmo Minervini è assente
Giovanni Procacci si faccia vedere che non è visibile particolarmente
Rocco Maggi
Anch'egli assente e Gaetano Prencipe
Per la Sardegna un altro caso di quasi omonimia è quello de Antonio Bianco va in bianco variante inequivocabilmente sarda per la Sicilia c'è Giuseppe Spampinato
Coordinatore è ancora assente Enzo Bianco
Leoluca Orlando
Franco Piro
Per la Toscana Adriana Mescal
E Corrado Cirio
Per i Trento Beppe Zorzi
Per l'Umbria Fausto li Bori
Per la Valle d'Aosta Claudio Calì
Vincenzo
Meglio così almeno per il Veneto Massimo Donati
Maurizio Fistarol
Paolo Bert sono
E Aristide De Marchi
Ecco infine le delegazioni parlamentari che sono
Costituite per primi dai capigruppo e poi dagli altri rappresentanti eletti per la Camera Franco Monaco
Renato Cambursano
Che versione Haider deboli grazie appunto a una mise e transfrontaliere alza come possibile
Augusto Fantozzi sì
Presidente Rino Piscitello
E Lucio Testa
Per il Senato il neo capogruppo ma anche lì non posso queste questure e procure Antonio Di Pietro
Carla Mazzuca che non ho visto
E Andrea pattini
Infine per il Parlamento europeo il nostro capo delegazione e
Autorevole
Personalità locale che Paolo cose
Massimo Cacciari prenderà tra breve la parola Rutelli Francesco è stato anch'egli citato ed infine del difficile che arrivi ultimo caso io ne avrò guarito proprio ultimo Pietro Mennea
Arriviamo però penultima in questo caso perché nella lista l'ultimo è Gaetano fanno hutu che ho rappresentante degli italiani alle
Vi ringrazio e do subito
Do subito la parola a Massimo Cacciari
Benvenuti prima di tutto sarà
L'ultima volta che
Porgo il benvenuto ad una assemblea politica perché nei prossimi giorni appunto
Mi dimetterò le mie dimissioni diventeranno effettive già mi sono dimesso diventano effettiva come sapete dopo venti giorni
Per questa
Per questo confronto molto difficile per le regionali
Non non voglio riprendere quanto detto qui Parisi mia sembra che abbia fatto un intervento molto molto denso molto
Molto bello
E mi auguro che questo intervento il dibattito tra di noi ponga fine a questa a questa vicenda congressuale che vi confesso o un po'sofferto
Perché
è stata spesso condotta con metodi che non dovrebbero essere quelli dei democratici
Quindi mettiamoci sopra una
Mettiamoci sopra
Mettiamoci sopra una bella pietra
E basta da oggi inizia un'altra storia i democratici io spero si ritroveranno tutti con convinzione su quelle linee che Parigi ha tracciato lei lavoreranno lei svilupperanno le discuteranno e su quelle lavoreremo a partire dalle scadenze regionali che sono davvero decisive
Cioè è finita la fase introspettiva
Auto e analitica
Autoreferenziale che fosse era era inevitabile avere adesso i democratici diventeranno devono diventare davvero quello strumento per fare coalizione per aggregare per unire
Per il quale ci siamo appunto ritrovati e per i quali ci siamo battuti anche contro incomprensioni ed equivoci che da tutte le parti ci si scatenavano addosso
E quindi sono molto contento molto soddisfatto che proprio qui a Venezia nella mia città i democratici inizino davvero la loro storia politica
Il prima la prima
Scadenza che abbiamo di fronte questa per le regionali è una scadenza decisiva credo che tutti noi siamo abbastanza maturi per sapere che se non vi sarà inversioni di tendenza
Alle regionali in particolare nelle grandi regioni settentrionali Piemonte Lombardia Veneto se non vi sarà una un segno chiaro di inversione di tendenza io penso che potremmo inventarci le tutte per il due mila uno
Ma il risultato temo sia scontato
Pertanto i fattori che erano qui il tempo di indicare in Indiana intanto mediante di analizzare c'è un trend europeo c'è un trend internazionale che tende a premiare la non politica
Che tende a mettere come dire in sottotono o all'angolo il discorso così generale riformatore che qui Parisi anche ha indicato non c'è alcun dubbio
è un discorso difficile si sta nuotando contro corrente è bene saperlo
E quindi soltanto se non ci giocheremo bene tutte le nostre carte alle prossime regionali e in almeno una di queste tre regioni vi sarà una netta inversione di tendenza oppure il risultato a mio avviso pre due mila uno
Abbastanza scritto
Allora dobbiamo giocarcela ebbene queste carte
E io condivido anche da questo punto di vista il metodo qui indicato da Parisi
Dobbiamo sapere che il federalismo questa prospettiva federalistica che deve connotare il nostro movimento quello con nota nel suo nel suo stesso statuto no né in questa Assemblea che spero
Elementi che spero anch'io vengano valorizzati anche all'opinione pubblica dalla stampa dei media
Quel federalismo non può essere una Costituzione domata
Come il Formigoni come Galan vanno ripetendo chiedendo a Roma non vi è un soprano pedoni il federalismo il federalismo devi costruire dal basso dai Comuni dalle Province in particolare dalle regioni
E le regioni già oggi in base alla cinquantanove del novantasette e tutti i decreti poi la regioni già oggi hanno amplissime possibilità di legiferare in senso autonomistico e federalistico e guarda caso
Proprio
Su questa materia le regioni dirette dal Polo in questi ultimi cinque anni sono state tutte sempre commissariate
Perché non hanno legiferato in tempo o non hanno legiferato affatto e quando hanno legiferato hanno legiferato male
Analizzeremo la campagne elettorali in Lombardia e in Piemonte nel Veneto deve essere centrata su questi elementi
Questa cosa va denunciata con estrema precisione detto questo è chiaro
Che non siamo che ne è la cinquantanove novanta nella prima Bassanini nei decreti attuativi successivi sono federalismo
Perché anche su questo occorre essere precisi perché fintanto che alle funzioni alle competenze non si accompagna non risorse e tu non fai federalismo
E questo vale per le regioni come più per i comuni come per le Province accerto che c'è in molti più potere molte più competenze Ermanno Rea avuto un trasferimento di risorse perché i carrozzoni ministeriali centrali non sono stati minimamente sbarra cattivo
Neanche quelli delle regioni che si sono sommati in questi anni i ministeri romani
è soffocando ulteriormente possibilità di risorse per investimenti per ridurre la pressione fiscale eccetera ma fintanto che non vi sarà tra e si è siamo al primo passo quest'ultima legge
Come con la destinazione del venticinque per cento dei
Dell'IVA alle regioni è un primo un primissimo concreto passo nella direzione giusta ma sia chiaro
Che noi dobbiamo sapere che se da una parte c'è un federalismo chiacchierato declamato e non praticato nemmeno nei limiti attualmente in cui è attualmente praticabile
I governi che si sono succeduti finora non non hanno fatto più di un
Muoiono a volte decentramento amministrativo
Ed è quindi perfettamente inutile bluffare dicendo che è il federalismo fiscale ho pestato o che sono stato che è stato federalismo
Perché dico questo perché se noi riusciremo ad avere un affermazione significativa per le regioni da lì deve ripartire la battaglia per la riforma costituzionale che incardiniamo anche le riforme di tipo amministrativo fiscale che finora abbiamo avuto perché senza che questo che avvenga questo incardinamento costituzionale anche di questi primi passi in senso autonomistico senza questo incardinamento di stili costituzionale di federalismo propriamente non potremo mai parlare
E questo è una delle ragioni fondamentali appunto che ha
Che ha condotto anche alla nostra nascita no nel nostro programma questo elemento del federalismo è l'elemento centrale
Bene
Il movimento
Il nostro movimento finalmente ha finito la sua fase di di nascita
Oggi si consolida su una prospettiva politica su un programma politico molto solido di di di grandi prospettive anche culturali anche etiche come abbiamo sentito
A questo punto
Amici mi auguro che l'avevo tutti si comprenda fino in fondo il valore essenziale dalla competizione regionale
Ci si impegni tutti con la massima unità per questa competizione tutte le nostre componenti con tutte le altre componenti del centrosinistra
Sì sì come dire si riesca anche a Gela chi a a gerarchizzare come si vede tutte le nostre priorità perché queste la priorità fondamentale oggi invertire la tendenza alle elezioni regionali
Sì
Si mettano in campo i nostri strumenti migliori senza pretese senza voler fare ideologia da questo punto di vista politico apprezzato e il passaggio a questo proposito viale adesso bisogna fare la lista unica la lista unica si fa se non è una forzatura si fa se è utile lo si fa perché c'è il principio che stabilisce che bisogna fare la lista un no non esiste questo perché la prima questione che abbiamo di fronte e appunto riuscirà ad avere un'affermazione importante a questa competizione regionale se non quando se no non ripartiranno le riforme e ripartirà invece il governo Berlusconi
Se non succede qualcosa di nuovo le regionali e quindi con grande anche pragmaticità sulla tua linea laddove possibile la lista unica possibile la lista unica da laddove la lista unica facesse perde un voto io la lista unica non la faccio
Perché appunto prima la prima questione che abbiamo di fronte è quello di coagulare ma per realizzare gli obiettivi non per mettere insieme dunque spero mettere insieme Pezzi che al momento magari un domani staranno benissimo insieme ma che al momento non riesci a armonizzarli sulla base di un programma politico effettivo e allora con grande anche la stizzita perché un movimento federativo dev'essere anche molto elastico molto dinamico non è il partito tradizionale è un movimento siamo un movimento in un partito anche per la capacità di cogliere l'occasione per per veri per vedere il tempo opportuno non per per muoverci appunto come i partiti di una volta che hanno
L'obiettivo e l'alinea
Perché questo modo di concepire il partito è arcaico non esiste più
Tu devi riuscire ad anticipare e a prevedere in tempi rapidissimi inviargli adattarti continuamente se vuoi rappresentare questa società che non ha più identità afferma identità fisse non le avrà mai più
E allora e allora questa è una grande sfida organizzativa per noi
Questo non vuol dire non avere i principi ma avere principi completamente diversi da quelli che se avevo una volta dove i punti principi erano gli orientamenti le linee le grandi prospettive le grandi narrazioni Stay balle qua
Allora noi abbiamo questo obiettivo ne abbiamo questa responsabilità cerchiamo di giocarci veramente bene tutte le nostre carte che non sono poche
Con la massima unità possibile realmente possibile realmente credibilmente pubblicabile con le altre forze politiche del centrosinistra
E poi se la Federazione crescerà se l'unità crescerà verso veramente il movimento unico di tipo federativo perché partiti unici
Proprio
Credo proprio che sia un termine da cancellare dal nostro vocabolario direi anche quello partito per mariti simpatiche unico poi non parliamone sepolcri c'era questa
Questo soggetto unico organizzato in modo federativo ovviamente sarà il nostro maggiore il nostro più desiderato successo
Grazie e buon lavoro a tutti
Grazie a Massimo Cacciari mentre rinnovo l'invito di intenda
Iniziare questo nostro dibattito a segnalarsi e dunque iscriversi a parlare e do invece conto di
Tre messaggi che sono
Venuti qui al nostro
Alla nostra Assemblea
E che hanno
Una
Non proprio
L'udienza con la presidenza nostra Assemblea
Carissimi nel momento in cui si celebra un passaggio importante del percorso politico e della elaborazione del contributo de i democratici alla vita del Paese
Desidero far giungere il mio saluto il mio incoraggiamento il mio augurio
La distinzione dei ruoli e il rispetto delle nuove responsabilità non mi consentono oggi di essere tra voi per partecipare a questo importante momento
Ma non vi impediscono di esprimere la mia vicinanza al Paese di cui sono cittadino
E alle donne e agli uomini con i quali assieme condivido la stessa ispirazione ideale gli stessi valori civili sociali e democratici
Il rinnovamento delle istituzioni la modernizzazione e l'allargamento dell'Europa costituiscono gli obiettivi comuni dei nostri impegni
In questi giorni in queste ore i valori a cui ci ispiriamo e cui tendiamo debbono essere più fortemente affermati in Italia e in Europa
E il nostro contributo alla causa dell'Europa vive oggi un momento decisivo
L'Europa è per noi un'idea politica culturale economica spirituale senza questa consapevolezza si fa concreto il rischio che nuovi muri si erga no al posto dei vecchi
Noi vogliamo dar vita
Prosegue Prodi attraverso il rafforzamento delle istituzioni comunitarie
E l'allargamento dei confini dell'Unione Europea ad una Europa che sia una Corinne transnazionale transculturale
La memoria viva nella nostra storia ci chiede oggi di affermare positivamente il riconoscimento dell'alterità
E di operare per costruire una convivialità perfetta tra noi europei e con quanti bussano alla porta dell'euro
Noi non possiamo consentire che risorge e hanno forme nuove di nazionalismo
E che si affermino chiusure egoistiche frutto di Paure che non hanno più ragione DS ogni forma di razzismo e di xenofobia deve essere bandita dalla nostra causa dalla nostra casa comune
In un'Europa caratterizzata dal grande pluralismo di tradizioni di culture e di popoli sono necessarie comprensione accoglienza integrazione dovremmo per questo
Incoraggiare l'approfondimento lo sviluppo di tutte quelle forme di democrazia federale e solidale che consentono il pieno sviluppo della sussidiarietà
Oggi conclude Romano Prodi siamo chiamati a pensare l'Italia e l'Europa nelle nostre diverse responsabilità e nel nostro comune impegno e con questo animo che voglio dirvi coraggio continuate continuiamo Romano Prodi
Però se no ecco se chi si segnala alzando la mano l'abbiamo fatto una piccola prestazione però nostro segretario non ancora mette diciamo fotografica tale che leggi vostro volto
Al vostro nome quindi la se qualcuno segnali anche Procacci e dove lo vedo e lo riconosco se qualcun altro se era lunga a
Benissimo Mantini e Procacci leggo ancora
Un messaggio che viene da Paolo De Castro
Ministro delle Risorse agricole che è rivolto ad Arturo Parisi e dice caro natura ti prego di estendere a tutti gli amici presenti me più affettuosi auguri di buon lavoro
Con l'augurio che i democratici possano al più presto rilanciare il progetto dell'unità delle forze del centrosinistra Paolo De Castro
E c'è un messaggio che leggerò però dopo alternando lo con alcuni degli interventi del nostro dibattito di Antonio Maccanico aurea Mantini per primo
La parola
Devo dire che questa questo esordio questo debutto questa apertura dei lavori è solo frutto di incoscienza o meglio della voglia che come molti di voi o di riprendere diciamo un dialogo e una riflessione
E in tal senso mi scuso perché ho preso qualche appunto sulla relazione di Parisi che certamente tanti spunti da ma francamente nulla di più
Poco male volevo
Però ringraziare ancora una volta Baresi perché
La sua relazione e rimette credo i valori che hanno dato vita al nostro movimento al centro dell'agenda e del percorso ivi compreso la sottolineatura ampia che lui ha fatto
Dell'importanza della lotta per la legalità come condizione di efficienza e di modernizzazione del Paese
E devo anche condividere con Massimo Cacciari questa idea che
I congressi con le loro dimensioni quantitative numeriche antipatiche qualche litigiosità di troppo sono conclusi
E che finalmente possiamo con forza dedicarsi
A sviluppare il nostro progetto del nostro impegno
Siccome i miei sono solo degli appunti
Partirò anche da ciò
Io credo che abbiamo qualche adempimento organizzativo da fare o da completare su cui non è sbagliato a vere
Diciamo qualche dimensione
Di risoluzione per esempio vorrei sapere mi rendo conto che l'ultimo dei problemi ma l'ho annotato così che cadenza o che avrà la l'Assemblea delle Regioni
Di riunione quindi anche che tipo di rapporto rispetto all'esecutivo cioè ci riuniremo ogni mese ogni due mesi eccetera
Lo segnalo come profilo diciamo organizzativo non secondario però vuole anche capire se ci diamo degli orizzonti diciamo temporali per la definizione gli statuti regionali
Perché anche quelli son da completare
Anche dal punto di vista se vogliamo dei simboli la gestione del insomma per dar corpo a quel che bene Parisi prima richiamava come inveramento della nostra organizzazione federalista
E naturalmente se questi Statuti regionali debbano avere anche dei principi comuni cioè se sia il caso o no perché attenzione questo è un grande tema poi si fa presto a dire siamo federalisti quando dice o non facciamo
Le cose non mettiamo in campo di strumenti innovativi sufficienti per e doveva capire poi questi statuti si sono qualcosa di Combi verso slegato l'uno all'altro oppure se pongono hanno dei principi comuni ad esempio in tema per l'appunto di scelta delle candidature sia a livello regionale o nazionale in gestione del simbolo di incompatibilità e via dicendo
E così anche il tema del finanziamento che solo
Margine al mente può essere considerato un tema di carattere organizzativo secondario perché è un tema di grande importanza e su cui non posso nascondermi che il malumore diciamo per una certa gestione finora svolta e piuttosto diffuso sul territorio
Noi ci prepariamo a votare
Sì per l'abrogazione dei giusti un rimborso belli spesi elettorali e però qui le condivide le considerazioni diciamo sarebbero sarcastiche anche amare nel senso che quindi questi rimborsi delle spese elettorali per ora non c'è sufficiente comunicazione sul territorio circa gli usi infatti e diciamo le direzioni verso cui sono stati investiti e anche quant'altro occorre ancora spendere investire
E gestire
Credo anche che un altro passaggio significativo che dovremo porre all'orizzonte del nostro impegno sia quella di una passo in avanti sulla strada e la Federazione della coalizione forse centrosinistra cioè voglio dire
Non possiamo sempre subire proposte dinieghi e rifiuti da Torino o da altre parti
Probabilmente è tempo che i democratici mettano al centro della propria proposta ai parte del centrosinistra una vera e propria carta del nuovo Ulivo
Una carta del nuovo Ulivo cioè delle regole e dei principi per carità non per amore diciamo normativo ma per amore di chiarezza sì
E credo proprio che sia tempo da qualche parte a livello regionale stiamo tentando di farlo che anche a livello nazionale questo discorso si faccia
Perché francamente devo dire a volte non riesco a capire neanche insomma diciamo ci son dei passaggi di politologi a spinta che dubito interessi i cittadini ma son difficile comprensione anche per noi
Allora diciamo le le le nel siamo una forza che mira all'il partito democratico l'aggregazione conditio quella con Caio
Sì non subito federazioni si Federazione no beh insomma francamente ho l'impressione che sia tempo con una certa decisione
Di prendere una iniziativa comprensibile ai più e che dia luogo diciamo ad una carta
Della federazione o del nuovo Ulivo come si voglia definire che prevede lei gruppi parlamentari uniti che prevede la presentazione la scelta del maggioritario tutte le cose che da tempo sappiamo devo concludendo
Esprimere invece una diversità di opinione rispetto alla condivisibilissima relazioni di Parisi sul punto delle elezioni regionali
Francamente non capisco cosa sono le liste di unità riformista
Io capisco perfettamente che da qualche parte si possano sviluppare delle esperienze originali sul piano territoriale però noi abbiamo dinanzi un problema che di una certa importanza mi avvisa noi abbiamo dinanzi il problema se i democratici fondamentalmente prossime elezioni regionali fermo restando l'opzione principale per la lista unitaria e qui credo che non mi ecco lo dico adesso con l'amicizia e la brevità che questo incontro giustificano non sono granché d'accordo neanche con cacciare nel senso che mi andrebbe benissimo in Lombardia perdere un voto avendo messo al in campo un progetto in grado di non farci strada perdere le elezioni politiche
Quindi non è qui è un problema solo dell'uovo oggi bisogna ragionare in termini un attimino più compiuti e dobbiamo credere o non credere al valore strategico di alcuni nostri progetti tra cui quello della diciamo alleanza o federazione coesa di centrosinistra perché se no siamo veramente poco credibile nel Paese
Da questo punto di vista colgo l'occasione per una come usa dire qualcuno cartolina che qui indirizzata veramente con grande passione ed affetto in particolare a Parisi cioè ad Arturo Parisi perché siamo un po'alle porte con i sassi come direbbero in Toscana
Che riguarda Lombardia Lombardia noi abbiamo un progetto importante maturo Lu conosce benissimo
Ma che sta rischiando in questi giorni di sgretolarsi dinanzi al fatto che il PC di cioè Cossutta intende presentare il proprio simbolo per ragioni concorrenza di falce e martello eccetera
D'accordo
Siccome questa posizione confermata a livello nazionale da Cossutta e quindi noi lombardi e non riusciamo a far recedere il PC di lombardo
Questo comporta che i Verdi probabilmente il tredici di questo mese si sfideranno anche loro dal progetto Martinazzoli e quindi poi comporta che Martinazzoli tornerà a Brescia perché indisponibile a fare diciamo altro perciò la cartolina accorata e che probabilmente anche a livello nazionale perché è un problema nazionale con l'alleato di maggioranza Cossutta si spendano ora subito in questi giorni in queste ore
Tutte le carte diciamo possibili perché questo progetto in Lombardia non fallisca
Ma detto ciò bene la lista unica che naturalmente al primo punto nei nostri pensieri
Ma le alternative alla lista unica che in molte regioni non vogliono fare diciamo per ragioni diverse quale
Beh francamente me ne avrebbe in mente che la partecipazione dei democratici laddove ci impongono ognuno va con la propria lista l'accordo sul proporzionale
Oppure la non partecipazione democratici alle proporzionale e la partecipazione solo al cosiddetto listino del maggioritario
Oltre però io non andrei perché andare oltre significa francamente che facciamo le biciclette iter le coalizioni cartelli elettorali cioè incominciamo di già a mostrare a i cittadini
Che i democratici non so si sommano Lolli all'Udeur Villari popolari di là ancora non si sa chi e che tutto sommato è un simbolo diciamo Bona tu fare me perché sta lì insomma così come non mi pare questo il senso diciamo il modo migliore per spendere il progetto e la carica innovativa che vogliamo portare anche ai fini di una coalizione
Coesa non mi pare che sia quella di tornare alle diciamo alle simbologie delle biciclette dei tre vetri eccetera eccetera eccetera insomma no e neanche di lasciare questo questo processo a al caso
Questo mi sembra piuttosto importante io sarei addirittura dell'avviso di uscire da qui con una sorta di mozione magari tecnicamente si presenterà domani per assumere una posizione
Che almeno in negativo sia nazionale cioè per escludere esattamente che ciascuno lasciamo pure che sui singoli territori le regioni decidano là dove non c'è la lista unica se partecipare al proporzionale o partecipare sulla maggioritario ma escluderei per le ragioni più o meno dette
Che si PPI Democratici possano fare strani connubi a destra e a manca
Sulla base diciamo di processi tutt'altro che verificati
Quando Parisi ci dice va bene la listeria riformista purché non ci sia la pregiudiziale del proporzionalismo allenatore del senso ciò mi sembra che si rivolga ai popolari dicendo finito
Ai popolari dice forse con i Popolari finché non si chiarisce questo punto d'accordo le porte sono poco abbastanza chiuse ma mi chiedo allora noi dovremmo se non facciamo liste nere giornali con i popolari
Dovremmo Spender il simbolo per fare strani connubi con l'Udeur o con Dini naturalmente detto con tutto il rispetto è chiaro
Del caso
O o non esistono invece forme diverse di accelerazione di federazione porsi queste forze con i democratici somma francamente su questo concetto
Delle liste diciamo che aggregano in modo francamente un po'improvvisato no è è chiaro che noi siamo favorevoli a me è capitato nel dare un contributo al documento del senatore Di Pietro di scrivere per l'appunto che che forse e i democratici una forza di centro sinistra riguarda il centro mutuando in qualche modo la frase celebre più celebri di De Gasperi
Detto ciò val bene incontrarsi con tutti ma non incontrarsi dalla mattina alla sera con chiunque
Ecco questo no perché occorrono discontinuità principi e valori che credo dobbiamo difendere tanto più dinanzi alla competizione elettorale che ci attende grazie
Grazie Rampini
Anche perché hai parlato undici minuti alla parola adesso Giovanni Procacci
C'è un nuovo
C'è un nuovo arrivo tra dalle nostre fila che la senatrice Mazzuca che pregherei di farsi salutare e conosceva quei pochi che non lo conoscono come abbiamo fatto con gli altri colleghi dell'Assemblea all'inizio
Dopo Procacci Ciofani
Una premessa e quattro punti necessariamente trattata in modo frammentario perché i dieci minuti
Non consentono un approfondimento
La premessa che quella di esprimere una gratitudine sincera ad Arturo Parisi non solo per quello che ci ha detto oggi
Ma anche per come ha guidato i democratici insieme a tutta la dirigenza nazionale in questi mesi
E soprattutto lo ringrazio
Di qualche passaggio autocritico
Che non è mancato dalla sua relazione
Passaggio do critico espresso con molto coraggio ripreso poi anche da Massimo Cacciari
Noi possiamo sorvolare sul fatto
Che la difficoltà e la sofferenza che abbiamo dovuto vivere
In questa prima fase dalla parte della fase costituente e legata anche in buona parte alle regole che ci siamo detti
Chiunque non siamo dei marziani
La nostra diversità non è di natura antropologica
Vogliamo essere diversi attraverso regole diverse
Non è che regole come quella degli altri
Garantiscono una diversità politica perché se così fosse dovremmo presupporre di essere antropologicamente diversi e noi non lo vogliamo essere che di fatto non abbiamo questa visione manichea per cui noi siamo migliori degli altri allora io l'appello il primo appello che faccio
E che su questo aspetto si osi di più
Non si rinunzi così presto alla ineluttabilità di certe regole
Di certi metodi
Dobbiamo fare uno sforzo di fantasia
Dobbiamo trovare nuovi metodi per garantire una base democratica la vita del movimento ma metodi che siano sostanzialmente diversi da quelli che abbiamo dovuto seguire in questa altrimenti ci ritroveremo puntualmente qui a dire abbiamo dovuto vivere una certa insofferenza
Il tema del riformismo oggi noi ci troviamo di fatto nell'ambito del centrosinistra davanti a due strategie dopo il congresso dei DS questo è risultato evidente
Veltroni da un lato dice l'Ulivo la federazione ma dall'altro lato presenta un partito onnivoro
Unico
Che altro non è se non il tentativo di costruire la socialdemocrazia
Che appunto questo essenzialmente il riportare tutte le identità culturali non di destra non di centrodestra nell'ambito nel cappello dalla sinistra storica
Ecco questo è un progetto con cui noi ci dobbiamo misurare di fatto due sono i progetti le nostre questi
Come rispondere il rischio qual è
Di spostare la competizione tra questi due progetti nel momento elettorale
Questo il vero problema che noi abbiamo
Se non saremo capaci di sottrarre al momento elettorale
La Pulzella competizione fra queste due progettualità
Noi comunque andremo a regalare il Paese alla destra
O siamo nelle condizioni di sfidare subito
I partiti del centrosinistra sulla federazione sulle regole e sulla immediata individuazione dei criteri per l'individuazione del candidato premier e darci un anno di tempo
Per costruire con la lunga vigilia che nel novantasei ci fece vincere
Oppure saremo costretti ad una candidatura alla presidenza del Consiglio che non appartenga nessuno di questi progetti
Perché altrimenti lo sapete meglio di me
L'urna sarà il mezzo attraverso cui ciascuno penserà crederà di poter distruggere il progetto degli altri
Questo è il paradosso in cui noi ci troviamo a vivere
Questa lunga stagione delle politiche perché siamo già della vigilia
Delle politiche regionali sono un passaggio ma come avete sentito è un passaggio vissuto e sentito come propedeutico alle politiche è questo il grande tema che ci troviamo già cocci
Dinanzi a noi
Dall'altro lato
Il tema del riformismo sci vede impegnati nella sfida di un di un altra idea della tappa intermedia
La lista di unità riformista
è un'idea
Ma come riusciamo questa la nostra difficoltà cominciamo a far capire che questa iniziativa e una tappa verso il partito democratico e non invece la realizzazione di quello che da sempre qualcuno ha invocato e cioè la gamba di centro
Questa è la difficoltà
La difficoltà di fruibilità da parte del Paese dell'elettorato
E poi io dico vengano pure
Queste tappe intermedie ma nella chiarezza che senso ha
Fare liste comuni se non sia lo stesso progetto politico
Se non si è d'accordo sul referendum
Se ciascuno interpreta il mondo proprio
Quest'esperienza comune le liste sono un punto di arrivo
Perché l'ho visto che porremo distruggere anche questa nostra generosità nel momento in cui la all'indomani dei risultati elettorali ciascuno dovesse poi nelle istituzioni tornare con la propria casacca sarebbe qualche abbiamo saremmo noi ad essere oggi fautori di quel tradimento che i cittadini hanno sentito gode
Una grave ferita all'una al maggioritario del dopo ventuno aprile del novantasei
E questo sarebbe veramente la definitiva delusione di tantissimo allora invece io penso che non dobbiamo essere disponibili a questo
Ma non essere assolutamente disponibili a farlo dalla confusione
Dire siamo disponibili l'aggregazione purché la base sia la condivisione di un percorso verso il partito democratico la condivisione su i quesiti referendari
La condivisione di un progetto altrimenti ancora una volta e un'ammucchiata che non avrà in nessun caso
Quell'entusiasmo quella tensione senza tre quando non vinciamo cui sappiamo vincere possiamo vincere soltanto se siamo capaci di incarnare
Una sorta di profezia che politica la capacità di abitare il futuro la capacità di di di essere portatori di un'attenzione non abbiamo altre risorse
Ora le aggregazioni senza attenzione
Le aggregazioni senza questa capacità di
Di di essere credibili sulla mente future perdono la forza propulsiva
Purtroppo nelle regionali di candidati li abbiamo scelti come sempre anche questa un'autocritica che dovremmo fare
Possono essere i migliori del mondo
Ma ancora una volta calati dall'alto
Sperimentiamo sempre più difficoltà in tutte le cose che noi abbiamo fatto proprie
Come elemento caratterizzante della nostra presenza politica
Devo fermarmi andare all'altro tema
Il rapporto con il Governo
Ben venga
Siamo presenti nel governo ma non possiamo tacere su due grandi questioni anche nel governo dobbiamo essere capaci dimostrare una identità
Che non è quella particolare ma le dita sui contenuti perché noi sui contenuti abbiamo anche bisogno
Di essere fortemente che divide il Paese non possiamo tacere
Sulla disattenzione per il Mezzogiorno
E soprattutto su una dissennata politica della pubblica istruzione degli ultimi mesi
Dissennata
Dissennata
Che rischia di procurare un'emorragia elettorale notevolissima soprattutto nella classe di docenti
Su questo dobbiamo anche saper mostrare una certa distinzione
Penultimo tema per cui ringrazio veramente Arturo il riferimento all'Europa
Noi siamo nati in elezioni europee
Romano Prodi ci ha guidato in questo grande scenario lo dal primo momento abbiamo proiettato verso questo grande tema messo questa grande idea verso questa grande aspirazione collettiva le nostre istanze nostre speranze la nostra proposta politica poi
L'Europa è scomparso dalla nostra quotidianità politica
Abbiamo sperimentato la solitudine l'isolamento di un impegno quella istituzione ma non è questo il dramma
Il dramma è che non possiamo ridurci ad un dibattito chiuso nelle coordinate soltanto locali o nazionale
Perché lì rischiamo di non essere Lillehei di nello spessore della nostra proposta politica
Mentre io voglio ricordarlo a me perché voi non ne avete bisogno
La nostra grande idea è stata ed è proprio quella di essere anche attraverso Romano Prodi
Ma sull'attraverso la nostra idea di Europa etica di politica un germe riformatore nel cuore dell'Europa e del pianeta
Non possiamo rinunziare
Alla a questa grande valenza che ci mette su un altro piano
Che ci aiuta
Coniugare i pini nazionali e il nostro progetto politico
Con i grandi temi internazionali non è vero come dicono i diessini che l'Europa ci ricaccia
Al dualismo fra popolari e sinistra socialista non è il vero
Perché la politica l'abbia dimostra come il Partito popolare abbia una posizione difficile da sostenere
I socialisti spesso in Europa sentono il peso di un'esperienza datata per cui mentre in Europa i socialisti studiano come andare oltre la socialdemocrazia in Italia come sempre avviene con vent'anni di ritardo qualcuno studia come realizzare la socialdemocrazia
Quindi non solo l'Europa non ci marginalizzata sul piano delle progettualità ma ci esalta ci qualifica e ci rende più credibile
Io chiedo chiudo
Che sia recuperata questa dimensione nella quotidianità della nostra azione politica così ritenuti ma cosa io
Qualche settimana fa o avvertito una concentrazione disegni
O per dirla con Papa Giovanni ma i segni dei tempi anche modo laico vanno sempre bene
è morto Bettino Craxi
Lo scandalo dico
Il problema dalla corruzione in Israele
L'attacco del finanziata Enzo Romano Prodi
Ci sono concentrati un quarantotto ore
Che cosa ho letto in questa concentrazione dei sì di questi segni molto importante
Che noi abbiamo un grande tema ed è il tema del primato dalla politica
Ed è il problema del finanziamento dalla politica
Non è un tema di metodo
è un tema di sostanza perché soltanto attraverso il primato della politica sulle grandi ragioni della finanza internazionale noi potremo ristabilire rafforzare il primato dalla persona umana che un punto centrale
Della nostra idea politica questo tema che va approfondito lo posso fare
Però io chiedo
Che noi possiamo sviluppare la nostra proposta anche su queste grandi coordinate che non ci allontanano ma danno maggior spessore maggior sapore maggior senso alla continuità di un impegno a favore di una politica rinnovata e di una democrazia che sia autenticarsi al servizio della persona umana grazie
Grazie Giovanni
Che ha uno ciò Fanny dopo di lui Tartaglia
Io credo che la relazione
Professor Parisi
I Arturo Parisi
Debba essere
Condivisa
In certi tratti interpretata
Dalla regione Abruzzo faccio salire qui al bene dove si tiene la prima Assemblea delle Regioni tre o quattro considerazioni
La prima è questa
Non vorremmo che nel nel giuoco delle alchimie politiche delle opportunità sisma risse
La ragione fondamentale per cui abbiamo tutti quanti insieme ritenuto di mettere sui Democratici
E che io lo dico lo continuo a pensare continua a crederci il partito unico dei riformisti che noi non diciamo più alla gente
Il
La battaglia con gli altri
Movimenti e il confronto con l'opinione pubblica io credo lo si debba affrontare con idee forti dell'ultimo periodo
Hanno testimoniato di essere vincenti dei forti che arrivino alla mente e al cuore della gente novità che spezzino le liturgie dei tempi che viviamo
E che devono cadere
Tra la gente come macigni ma tra la gente prima che dagli atti partite negli altri movimenti
La legalità
Le richiamo alla legalità è stato un valore forte che abbiamo riprogettato tra la gente
L'idea federalista l'abbiamo sentita poco fa rielaborata con solita intelligenza da Massimo Cacciari è stato un'idea forte vincente tra la gente l'idea del maggioritario
L'idea dell'unità europea
Insieme queste idee hanno sfondato il spezzato il corso noioso e tradizionale della politica
Vogliamo continuare a rigettare come pietre come i sassi in questo stanno l'idea del partito unico dei riformisti tutti i giorni ogni giorno le nostre azioni dei nostri iscritti nelle nostre idee questo secondo me dobbiamo recuperare fare
Ci sono vie intermedie per arrivare a questo io non lo so se ci sono vie intermedie francamente non credo
L'unica strada di ordine strategico e proporrà tutti i partiti viste uniche di centrosinistra liste uniche di centrosinistra
Mantini chiedeva cosa significa
Liste di unità riformista
Io l'ho capito bene che cosa significa
Intanto si sa bene che cosa non si stima un significa nel mio Abruzzo di riformismo
Nelle forze cosiddette di centro non se ne vede neanche un po'
Se il riformismo è o quanto meno se parte del riformismo è il recupero delle più belle tradizioni politiche
Del novecento il cattolicesimo democratico il socialismo democratico il pensiero liberale la cultura ambientalista se tutto questo è riformismo adattato ai tempi di oggi
Tradizioni recuperate per cambiare le nostre città per cambiare le nostre regioni nostro paese per i apprezzare i nostri giovani ad un impegno diverso se rifornimenti questo in Abruzzo c'è uno stagno amici di conservazione
Che fa venire la pelle d'oca
Non solo in Abruzzo io parlo nella mia realtà per cui so cos'è una lista di unità riformista è una cosa che nel mio non so non si può fare
Quello che si può fare è una lista unica di centro sinistra ma che gli altri partiti non vogliono ma noi mica ci dobbiamo fermare perché gli altri partiti di centrosinistra ci dicono che non vogliono fare liste unitarie nel momento in cui ci dicono no non diciamo un minuto dopo partito unico di centrosinistra e il nostro interlocutore l'opinione pubblica non può essere più i DS opposti Omodeo la nostra azione politica nasce da noi arriva alla gente
Ora viene a raccontare ai nostri
Interlocutori politici
Questo secondo la nostra molesto opinione è il rilancio di un'idea forte dei democratici nell'opinione pubblica
In questo simbolo non c'è una monade chiusa dentro cui Arlacchi udiamo esperienze consunte
Nella politica del Novecento in questi giorni non c'è tutto il contrario cioè l'idea che invece caldeggiamo
Qui sta la nostra idea
Pronto il a toglierlo di mezzo quando gli altri si saranno convinti che questa è l'unica strada perseguibile
Volevo dire un'altra cosa sui referendum
Fuori discussione
Il sì al referendum elettorale sì al finanziamento dei partiti
Il no alla separazione delle carriere
Sia gli incarichi extragiudiziari volevo dire una cosa sono i problemi relativi sui referendum che toccano
Le questioni sociali
Io non so
Se è utile demandare alle regioni
Ai coordinamenti regionali delle autonome posizioni su quel problema
Perché i referendum sociali questi referendum sociali
Toccano un po'i problemi della modernizzazione
Toccano pesantemente con un'accetta
I problemi della società spaccano in due il Paese se non siamo capaci di dire da che parte stiamo su queste cose
L'opinione pubblica che il nostro interlocutore privilegiato smarrisce si smarrisce
Allora il la posizione sul licenziamento dei lavoratori il Lombardia probabilmente nel triangolo industriale viene vissuto diversamente da come può essere vissuto in Sardegna
Diamo la questa possibilità di interpretare le realtà sociali che ti diamo ai coordinamenti regionali
Su questi temi
Demandiamo ad un'analisi del territorio come vengono vissuti questi problemi dall'economia locale
Dalla natura dell'impresa di quel luogo da come sono organizzati i sindacati in quel luogo da come viene sentito il problema sociale in quel luogo altrimenti rischiamo di ripercorrere tragitti
Un po'verticistiche che ci creeranno poi problemi con la nostra gente con i nostri amici
Su queste
In questa esperienza
Vissuta in questi mesi con grande difficoltà
Perché abbiamo vissuto con la stagione dei garanti una stagione triste nel movimento
In cui il metro vera democrazia si era perso
Non si sa dove e perché i garanti hanno interpretato il proprio ruolo come commissario non come garanti in questo movimento tanta gente della periferia ha racchiuso
Lo speranze dell'avvenire alla chiuso scommesse difficili anzi ha fatto coincidere fa coincidere la difficoltà con la propria scommessa
L'impegno coincide nella consapevolezza che ciò che non li abbiamo messi in gioco è una cosa difficile quando una cosa difficile nel perseguirla ci si mette il cuore ci si metterà a mente la passione il tempo
Dobbiamo rilanciare questa idea forte
Di un'idea riformista ancorata al partito l'amico dei riformisti tutti i giorni e il nostro interlocutore privilegiato deve essere l'opinione pubblica
Non ci può stoppare su questo tragitto una posizione sia dei DS sia dell'Udeur sia di
Di Dini
Insisto solo sulla possibilità lo chiedo alla Presidenza lo chiedo all'Assemblea lì
Effettuare una riflessione
Sull'effettiva chiamiamola così regionalizzazione della risposta sui quesiti referendari poi qualunque cosa accada qualsiasi sarà la decisione pronti alle battaglie di tutti i giorni
Grazie a ciò fanno alla parola Tartaglia segue la forza
Direi che doveroso
Fa anche piacere poter dire di che nella relazione introduttiva di Parisi ha perfettamente indicato quello che è il quadro entro il quale noi ci stiamo muovendo e dobbiamo continuare a muoverci nel prossimo futuro
Dalla relazione stessa si possono trarre molti spunti di riflessione io potevo ad estrarne due o tre
Diciamo che noi abbiamo senso come esperienza in quanto ci siamo prefissi di avviare in questo Paese una trasformazione del far politica del modo di governare che consenta di completare un processo di modernizzazione che può magari essere già in atto ma che avviene in forma caotica e non realmente qui data
Il senso della nostra operazione precisamente questo il l'argomento di cui su cui riflettere su quinte arrogarci e come possiamo arrivare al risultato finale quali sono i rischi che corriamo quali sono i punti deboli
Dico subito che il problema un grande che abbiamo in tutta Europa non soltanto qui non soltanto in Europa
E quello di una processo il famoso processo della globalizzazione che sta procedendo a ritmo accelerato che va avanti al galoppo e che ha caratteristiche sostanziali di insostenibilità dal punto di vista economico dal punto di vista sociale
Dal punto di vista materiale e politico questo al di là delle dichiarazioni che sovente si fanno di buone intenzioni
Questa insostenibilità è aggravata dal fatto che il processo non è realmente governato e non lo è perché nel momento in cui si afferma l'importanza la rilevanza del mercato
Concretamente si dà luogo a fenomeni di aggregazione il potere economico e finanziario che tende ad annullare il mercato stesso
Questo avviene perché questi grandi gruppi che oggettivamente esistono su piana sul piano continentale o sul piano mondiale vengono ad avere dimensioni che sono più grandi di quelle che sono le capacità dei governi di intervenire
In altre parole uno dei problemi è quello di poter intervenire su questo processo introducendo delle regole se vogliamo che evitino che il potere politico che deve avere
La primazia a questo riguardo venga di fatto reso subalterno dalle dimensioni stesse dei soggetti che si considerano credo che da questa esigenza discende discenda debba discendere la nostra richiesta di avere governi stabili e di lunga durata nessun governo
Che alla mercé della contingenza può credere può essere credibile quando pretende di governare processi di trasformazione che hanno l'ampiezza che noi stiamo vedendo intorno a noi abbiamo dunque bisogno di governi stabili credibili che abbiano un consenso adeguato
Tutto questo però non richiede semplicemente delle operazioni di tipo istituzionale cambiamenti di leggi o altro richiede anche questo ma richiede anche la capacità di modificare in profondo quello che è il modo di far politica la politica stessa
Questo è un punto delicato perché qui che possiamo essere colti in fallo
Io credo che il progetto che stiamo sostenendo può essere credibile non solo e non tanto perché non sbagliamo delle mosse sul piano dalla tattica politica ma in quanto siano credibili le persone che lo sostengono i loro comportamenti
E la cosa più difficile di tutte già sentito interventi critici sul processo che ha portato nelle varie regioni a questo momento se ne sentono tutti i giorni credo che il punto debole di quello che è avvenuto non è tanto nel dettaglio nella cronaca locale di una regione piuttosto che nell'altra
Ma nel fatto oggettivamente spesso di non dimostrarsi all'altezza del progetto che si presente che si promette di realizzare il fatto di non essere all'altezza ciò che toglie il consenso e ciò che toglie consenso e ciò che poi ti impedisce di procedere ulteriormente ad affinare il tuo progetto
Ora se noi non riusciamo a fare in modo che nel nei comportamenti nelle regole interne nella coerenza vi sia una tensione etica adeguata sia nega invariabilmente in quello che la tattica il giorno per giorno l'operazione con troppo qualcuno e via discorrendo
Temo che non ci siano regole o meccanismi artificiali per garantire che ciò non avvenga e il problema è riuscire a creare un clima di tensione sufficiente perché questo non avvenga il fatto è pretendere in ogni caso la coerenza emarginare i comportamenti che sono incoerenti con i principi che si vengono a proclamare indipendentemente da chi siano gli attori di questi comportamenti uscendo da quello che la logica dell'amico nemico a seconda dello schieramento contingente in cui ci si trova una volta o l'altra
Questo mi sembra che sia un po'il nodo che la chiave che da anche un significato alle scelte che dobbiamo fare riguardo al problema delle alleanze dei rapporti con le altre forze politiche e via discorrendo
Anche qui il progetto fondamentale di arrivare a formazioni politiche che siano in corrispondenza biunivoca con dei progetti di governo e che siano leggere quanto si conviene al fatto che i progetti di governo a loro volta possono mutare storicamente nel tempo il fatto di poterlo perseguire questo obiettivo e legato alla capacità di influire su quella che la struttura del ceto politico italiano noi siamo purtroppo immersi in una dinamica interna di un ceto politico rissoso che al di là della sua rissosità e paradossalmente molto omogeneo perché viene ad essere unificato omogeneizzato dal comune interesse a trarre ragione di vita materialmente condizioni di vita dall'attività politico istituzionale questo è un fatto come dire sociologico non possiamo non prendere atto che la sezione Cuesta ma questo
Futura di un sistema istituzionale e inevitabile adottare le stesse logiche le stessi meccanismi di alleanza di contrapposizione che sono tipici delle forze politiche diciamo così tradizionali
Ed è inevitabile fare la fine che che i cittadini decretano per questo tipo di politica che è poi quella perdite del consenso per via scompenso globale
Per tutto il sistema politico istituzionale tardiva il consenso specifico per i portatori di pretesi portatori di nuovi progetti
Ora venga la questione delle alleanze che adesso si gioca essenzialmente sul piano delle prossime regionali
Il progetto è quello di unificare quanto meno il centrosinistra per arrivare una logica di contrapposizione o se non contrapposizione diciamo di confronto tra progetti politici effettivamente alternativi
Io penso che in realtà non si riuscirà ad avere un risultato completo in questa direzione fino a quando non avverrà un processo che in parte avviato ma che non è completato di riaggregazione di quello che il panorama politico tradizionale la democrazia cristiana subito questo processo di scomposizione e ricomposizione disgregazione
Chi ne faceva parte anche le forze migliori in qualche misura è ancora presente in alcune formazioni ma è sparso sostanzialmente dappertutto
Un processo analogo non è avvenuto ancora la scomposizione in parte sì ma la ricomposizione e questa sorta di disseminazione non è avvenuto nell'ambito delle formazioni tradizionali della sinistra
Questo è ciò che ci costringe invariabilmente a chiederci ogni volta che si tratta di fare dei passi unitari se l'unitarietà non divenga subordinazione perché dall'altra parte anche in ottima buona fede si confonde l'unitarietà con la subordinazione
C'è il vecchio mito della diciamo dell'egemonia culturale che ma i fatti continua ad andare avanti
Non possiamo ignorare questo tipo di fenomeno
Quando poi andiamo a considerare i gruppi più o meno grandi più o meno piccoli la situazione
In qualche misura per in misura peggiora ulteriormente perché lì veramente sono schegge di ceto politico che tendono a galleggiare
Tutti noi credo che sperimentiamo poi tutte le regioni il fatto di avere soprattutto non esclusivamente per fortuna ma soprattutto degli interlocutori davanti a noi che sono frammenti di zattere più o meno affondate di vecchio ceto politico
Le quali trovano il modo di re Manera galla utilizzando le più svariate barriere o bandiere operazioni volta per volta
E allora che cosa fare perché comunque bisogna muoversi in questo mondo
E un primo problema è di essere all'altezza connesse all'altezza vuol dire messa in campo delle delle forze delle persone che siano coerenti che edibile adeguate qualunque operazione si fa la prima carta da giocare questa se questa manca tutto finisce
Arrivo a concludere detto questo come prima condizione e il i passi successivi sono è già stato detto mille volte la lista unica del centrosinistra benissimo sequestro non si dà io non vedo molte scelte però onestamente se questo non si dà una versione ridotta sarebbe quella del tutti i gioielli che non sono DS si può anche dire questo ma anche questo dubbio che possa verificarsi a questo punto io vedo o non esserci o esserci come democratici tutto il resto vuol dire Dio da una parte il consenso che ai by e vota per i DS
E chiedere ad altri di votare per te portando a compimento un concetto che non è il nostro che è vecchia di anni o di decenni che è quello di avere la sinistra e cento i quali sono entrambi aggregati e alleati fra di loro questo non è il nostro pose
Quindi io credo l'avevo o tutti quanti insieme o i democratici come tali Oriente
Grazie taglia la parola La Forgia dopo di lui Cirio
Mi sono già consumato trenta secondi nella marcia di avvicinamento cerco di entrare no no no non chiedo non chiedo di ma le chiedo di condotta entro quindi un po'più a piedi pari nella nelle cose che vorrei dire
Prendendo spunto come altri hanno fatto da un passaggio piuttosto importante quale è stato
Quello costituito dalla iniziativa di Parisi alla vigilia del congresso DS e dalla risposta che quella iniziativa avuto per valutare la risposta credo che sia necessario valutare l'iniziativa io voglio dire che
Non condivido una tesi che ho visto molto diffusa
Fuori di noi ma anche al nostro interno secondo cui quell'iniziativa sarebbe stata una generosa provocazione io credo che si sia trattato di un iniziativa serissima rispettosamente posta ai Democratici di sinistra
Nel momento in cui riunivano l'unica sede che avrebbe potuto misurarsi con quella iniziativa stessa
E considero quindi
Di grande significato
Negativo la risposta che abbiamo avuto e mi riferisco lo ha già fatto procace quindi posso limitarmi a citarlo mi riferisco neanche tanto
Alla negatività dell'accettazione della proposta che in qualche misura quella sì poteva essere
Considerata probabile ma all'argomentazione della risposta quello trovato particolarmente grave e particolarmente grave per gli argomenti che Procacci ha usato perché nel momento in cui ancora una volta in modo stantio
Si è riproposta la rigidità delle cosiddette famiglie della politica europea
Beh insomma nei giorni successivi o nelle settimane successive ci siamo trovati di fronte alla ad una produzione molto forte
E che mi auguro sia difficilmente arrestati ieri componibili ad una riflessione precisamente all'interno e sui confini e sui crinali
Della del sistema politico europeo dei campi politici europee
Ma soprattutto visto in quella risposta un significato estremamente preoccupante
Che per una singolare coincidenza dei tempi è stato forse il secondo si potrebbe dire illuminato quella tempesta emotiva che ha accompagnato la morte di Bettino Craxi
E la mia sensazione è che
La resistenza
Che incontra la nostra proposta nel sistema politico italiano in qualche modo segnali
Una vittoria del craxismo precisamente nella sua radice in quel primum vivere che definì il programma politico di Bettino Craxi all'indomani del Midas
Che il primo un vivere sia in qualche modo diventata la parola d'ordine non dichiarata ma assolutamente evidente
Della grandissima parte del sistema politico italiano
A tal punto ritengo dalla grande parte del sistema politico italiano che leggo come avvertenza non esserne noi stessi contagiati
Alcuni passaggi della relazione introduttiva di Arturo
E mai fosse così io sono convinto che è così ma se ci fosse anche soltanto qualche cosa di vero in ciò che io sto sto dicendo
Beh noi abbiamo l'esigenza molto forte di cercare di ricostruire una capacità efficace di proposizione del nostro progetto in un appuntamento così significativo come quello regionale che abbiamo di fronte di fronte a noi
Animati anche da una convinzione naturalmente che ex quasi stavo per non esplicitare
Ma che fosse utile esplicitare
Che io continuo a sentire di fronte alla totale ostilità o consenso ipocrita puramente verbale che la nostra proposta incontra nel sistema politico
Io continuo a sentire una disponibilità e persino in qualche modo una domanda nel paese che certo non si esprime in politichese ma si esprime in forme diverse che vanno dal disincanto al risentimento ma che chiedono la riemersi Ionesco li cita di un progetto di modernizzazione che per essere credibile
Non può soltanto limitarsi a declamare alcuni obiettivi ma deve essere armato di un soggetto politico che lo renda credibile che si presenti al Paese con
Un'affidabilità circa la possibilità di realizzano ecco se le cose stanno così noi dobbiamo accettare e cercare di collocarci in una sorta di torsione
Tra una realtà diffusa nel Paese e una sordità del sistema politico siccome c'è un passaggio che è quello delle elezioni regionali dobbiamo cercare di farlo
Lì e dobbiamo cercare di farlo anche perché
Avverto che sono muffe mistico in ciò che sto per dire in due parole rispetto a ciò che fino in fondo penso
Perché un qualche handicap più credo lo abbiamo accumulato passando attraverso la crisi di governo e la costituzione del governo D'Alema
In quel passaggio il nostro progetto non ha fatto passi avanti
Il nostro senso di responsabilità ci ha fatto pagare pezzi dico io ma non hanno gli stessi ha fatto pagare qualche prezzo questa è la mia convinzione non marginale alla credibilità del nostro project
E quindi ancor più sento l'ansia di recupera
E qui vorrei dire senza la una preoccupazione contro la quale in linea di principio giustamente ci mettere in guardia Massimo Cacciari un attimo fa
Io però non vedo una possibile potenziale contrapposizione tra la massimizzazione dell'attitudine competitiva dello schieramento e gli schieramenti di centrosinistra alle elezioni regionali
Una determinata ostinata azione nostra a far compiere qualche passo in avanti al nostro progetto
Anche nella costruzione degli schieramenti nella messa in campo degli schieramenti
Alle elezioni regionali
Non vedo questo rischio
Non esamino naturalmente perché non ne ho il tempo perché non ce n'è bisogno le questi diciamo le ipotesi formulate da da Arturo Parisi se non per dire
Due o tre cose in modo solo asseverativo
Istintivamente io sceglierei l'opzione di pelle diciamo questo poteva che un po'di rabbia sceglierei l'opzione delle liste di unità riformista
Ma mi rendo conto che nel concreto molto probabilmente faremmo per ripicca nei confronti dei Democratici di sinistra ciò che essi da tempo ci pregano di fare e cioè la seconda gamba
C'è no lavava abbia vi chiedo scusa perché c'è un modo c'è un modo per fare la lista di unità riformista
E ne parlo nel luogo dove si fa la lista che sostiene Cacciari e alla presidenza della Regione Veneto è una lista di unità riformista di unità riformista ma è una lista di unità riformista perché Cacciari ai capi a e l'unica e presta il carattere
Stilista di unità riformista a quello schieramento non è
La vedo difficilmente probabile
Difficilmente riproponibile
Francamente non credo neanche che possiamo sfilare Ucci dalla competizione
Perché Bezzi esporremo all'accusa di aver paura della competizione a questo punto temo che questa sarebbe l'aggressione che ci verrebbe portata
E giungo a definire quasi un problema insolubile faccio fatica ad esaminare l'ipotesi di presentarci sventolando le nostre bandiere
Credo che dobbiamo fare un doppio salto mortale lo abbiamo fatto a febbraio dell'anno scorso proviamo a farlo adesso se riusciamo a inventare qualche cosa
Una iniziativa politica nostra che ci consenta di mettere in competizione a sostegno degli schieramenti di centrosinistra qualcosa che anche nel meccanismo elettorale riproponga ed evochi
Il Progetto di costruzione della Casa comune dei riformisti del
Del insomma io continuo a dire partito democratico con l'avvertenza che sto traducendo male dall'americano ma cinque cd ci intendiamo
Questo io credo le possiamo tentare di farlo
Avendo fantasia sui simboli
Avendo fantasia sui metodi di selezione e massimo di apertura sui metodi di selezione delle candidature
Possiamo farlo avendo qui non occorre fantasia occorre determinazione esercitando un'azione di qui si provocazione ma ancora una volta nel senso forte
Di provocazione sul terreno programmatico mettendo sul tavolo della coalizione le questioni che devono essere affrontate e cercando di ribaltare il modo in cui si procede normalmente per cui si discute solo delle cose
Sulle quali si è d'accordo e quelle su cui si dissente si cacciano sotto il tappeto per ritirarle fuori poi inevitabilmente dopo il voto
Lavoriamo per pretendere che si discuta delle cose sulle quali ci sono differenze di opinioni perché solo in questo modo cioè la contaminazione e la Seat
E poi finisco
Proviamo ad usare fino in fondo quella ricchezza che abbiamo messo nelle nostre regole fondamentali nel disegno del nostro movimento
Presso usciamo da una fase che è già stata commentata alla quale io commento non aggiungo niente sono penso che abbiamo il il peggio della nostra vita alle nostre spalle sono adesso ci possiamo occupare di di politica ma abbiamo dato al nostro movimento un assetto che prevede una molteplicità di forme di adesione
E proviamo ad usarle tutte
Proviamo ad aprire una ricerca di colloquio di interlocuzione per vedere e forse avremo da anche delle sorprese positive
Per vedere se non ci sono soggetti individuali o collettivi che sono interessati a trovare un qualche rapporto di orga
Rizzo azione di coordinamento con noi nel perseguimento del nostro progetto abbiamo bisogno certo di crescere nel numero dei nostri aderenti
Ma io credo abbiamo per certi aspetti direi persino ancora più bisogno di provare a far vivere a fa a esibire diciamo nel nostro modo di organizzarci le potenzialità di quella contaminazione di quel nuovo soggetto che vogliamo che disegnato nel nostro progetto che indicato astro emerito della prospettiva di modernizzazione del nostro Paese
La parola Cirio dopo di lui Liborio
Al re
Io volevo cominciare con un ringraziamento a noi perché siamo sopravvissuti
Perché effettivamente al di là del fatto che io condivido i ringraziamenti a chi ci ha portato a questo punto però devo dire che chi ha vissuto sul territorio questa fase credo che quasi tutti presenti alla alcuni insomma esclusi alcuni abbiano partecipato
A questa vicenda si siano resi conto che per chi era partito come alcune
Grandi idealità ha ha dovuto per forza di cose attraversare una fase in cui diede alita se n'è vista poca abbiamo invece dovuto lottare quotidianamente per cercare di salvaguardare i principi essenziali del movimento rispetto a un complesso di regole che ci hanno costretto a fare un percorso
Che francamente mi è sembrato pesante faticoso e che mi ha fatto in qualche momento pentire
Dopo dieci anni di assenza la vita politica di esserci tornato cinque anni fa ecco volevo ripartire da qui cinque anni fa c'era Berlusconi che aveva lo esso conflitto di interessi che è ora che aveva le stesse tre televisioni che ora oggi anche vittima perché si si atteggia come vittima perché
Gli è stata fatta la par condicio al fatto di nuovo l'accordo con la lega io ho la vaga sensazione che qualcosa non sia andato bene in questo periodo aveva i debiti esatto ad
Esso adesso e aveva anche la possibilità di sembrare cattivo perché aveva tre televisioni Boy ha vinto un referendum poi adesso la vittima eccetera cioè io credo che la colpa di qualcuno ci sia e forse mi sarebbe piaciuto
Che cominciassimo anche a riflettere sulle cose che non sono andate bene in questo periodo io essere chiaro io condivido assolutamente l'impianto della relazione
Giocattolo Parisi però diciamo dopo cinque anni ritrovarmi con una situazione appunto in cui Cacciari che io stimo tantissimo ha fatto quell'intervento abbastanza pessimista mi preoccupa perché vuol dire che anche noi insieme ad altri forse più altre abbiamo sbagliato molte cose
Probabilmente abbiamo poche pochi minuti per dire cose quindi dirò le cose che mi sono state stimolate dagli interventi precedenti
Per quanto riguarda in particolare questa queste nelle regionali che vedo che sta diventando l'argomento chiave su cui noi ci stiamo concentrando oggetti ovvio perché noi abbiamo sempre una tempistica nelle nostre cose che la più sbagliata possibile
Siamo arrivati a questo appuntamento nei tempi più sbagliati possibili cioè troppo a ridosso delle delle elezioni ecco io su queste volevo dire un paio di punti il primo ci siamo dimenticati l'astensionismo
Cioè io non ho sentito qua nessuno ancora accennare che uno dei problemi fondamentali che ha il centrosinistra
è quello dell'astensionismo di centro sinistra e di sinistra in particolare ma perché lo dico perché in effetti
Da un lato è stata anche un'opportunità cioè quella di dire beh da ora in poi fino dobbiamo più rincorrere l'uno e mezzo per cento della forcina di centro perché quello che ci fa vincere ma da oggi in poi possiamo comunque cominciare a dire che è più importante provare a recuperare sui temi della legalità
La percentuale magari del due tre per cento di quella parte di elettorato di centro sinistra che si è allontanata ma questo è un cambiamento di rotta dal punto di vista delle opzioni strategiche
Non dobbiamo più rincorrere il nel mezzo del cento duecento almeno accetto anche quello ma non più come elemento unico centrale
Il secondo punto che volevo dire questo noi ovviamente non uno trilione su una con le situazioni particolari ma e chiaro in Toscana ci troviamo in una situazione un po'anomala come un DS al trentadue per cento con una situazione di abbiamo approvato all'unanimità ieri un documento nel coordinamento regionale che per diciamo carità di patria nei confronti degli alleati fosse bene anche non non non dettagliare ma insomma il quadro è abbastanza devasta c'è un atteggiamento che vede permanentemente rapporto con la collisione con un rapporto di dominazione ma il problema sono le forze minori che ci sono la voglio che l'aria e dico solo son d'accordo con ciò farebbe pare che dicesse una cosa e raccontava le cose che vedo io cioè da noi ci sono forze minori che danni vivacchiano
Sulle ceneri e sulle briciole lasciate dietro dalla forza dal partito di maggioranza relativa che non sono mai state in grado strutturalmente di pro Porro un'alternativa tanto meno possono proporre o inquinare a questo punto di vista una proposta che invece in qualche modo sta cominciando a vergare consente
Allora io mi chiedo anche e con qui e con questo vado a chiudere
Prodi quando ha detto quel no e Prodi quando ha detto competition is competition
Intendeva che facciamo una cosa quattro
Delle liste appunto così inventate
Senza un percorso politico
Prodi quando ha costruito l'Ulivo pensava che noi dopo
Pochi anni già dicessi va be'non importa come si chiama
L'Asinello bianco costruito sei mesi fa un un anno fa
Ed è già logoro come immagine nei confronti ma come immagina una coppa un problema nel partito per carità di dio ma come immagine nei confronti di quell'elettorato che ha bisogno di qualche cosa di diverso
Siamo già in condizione di andare a dire alla coalizione di centro sinistra che può tranquillamente fare a meno dell'appeal dell'Asinello certo in qualche luogo probabilmente sì
Ma possiamo veramente forse c'è un ragionamento diverso questo sì che mi preoccuperebbe e cioè stiamo attenti a presentarci in qualche posto perché prenderemo meno di prima e quindi cioè allora questo sì un ragionamento di tipo partitico che vorrei non ci fosse
Se vogliamo dare un contributo alla coalizione lo diamo con un progetto politico chiaro mantenendo ferme le nostre posizioni che sono quelle storiche tradizionali eccetera non la quando ci prendere dalla frenesia del due mesi prima delle elezioni vendiamo ci qualche cosa perché ci si può inventare tutto io sono d'accordo con tutto quello che ha detto a Foggia salvo la fine
Ci si può inventare qualche cosa dopo le elezioni no due mesi prima perché due mesi prima signori si inventano solo pastrocchi
Ecco e chiudo su questo su un punto sono d'accordo assolutamente con quello che ha detto Parisi con quello che ha detto anche un forte personalità alte
Non costruiamo delle liste io mi auguro che qualche lista qua e là la costruiremo come asinello almeno dove la situazione locale lo richiede e tutti all'unanimità sono d'accordo che lo richiede
E mi auguro che ci sia l'autonomia delle Regioni davvero su questo terreno bene però costruiamo le contee le personalità alti non facciamo il tragitto per noi no che abbiamo deciso di colore
Per fare qualche cosa no ne corriamo Rio come altri come me si corre per costruire un'ipotesi politica che non vedrà vorremmo vedere uccisa subito grazie
Grazie Cirio alla parola Liborio dopo dell'UE Vernetti
Liborio apre lunga io lo frego e vi leggo il messaggio di Maccanico
Però professor veniva l'attuale stilizzata mi consente di di farlo caro Arturo cari amici nell'impossibilità di essere tra voi perché alle prese con una fastidiosa sindrome influenzale desidero farvi pervenire migliori auguri per la riuscita di questa due giorni di lavori dell'Assemblea delle Regioni l'organismo rappresentativo cui la nostra base
Ha dato vita con una partecipazione de grafica straordinaria che ha visto il coinvolgimento decine di migliaia di persone
Un appuntamento importante perché chiude la fase costituente del nostro giovane movimento che ha scelto di darsi una struttura federale in linea con le richieste della società civile
Che vuole essere sempre più partecipe delle scelte politiche e non solo
Sono sicuro che dall'Assemblea sapranno venire indicazioni chiare ed univoche nella scelta degli organismi dirigenti del movimento a partire dal cura il presidente incarico al quale ritengo che tu Arturo non possano sottrarsi che dovranno guidare i democratici nelle sfide che ci attendono nei prossimi mesi
A cominciare dalle elezioni regionali in vista delle quali è nostro dovere presentarci con progetti seri e credibili per dare una prospettiva forte ai tanti elettori e nelle consultazioni europee del giugno scorso c'ho dato fiducia e agli altri
Che si tengono lontani dalle urne
Ascoltato uccide evidentemente per il modo in cui il dibattito politico si svolge per la costante conflittualità delle forze in campo anche quando sono schierati sullo stesso fronte
Pertanto l'altro fondamentale impegno cui noi democratici siamo chiamate quello di lavorare per ridare slancio compattezza la coalizione di centrosinistra per recuperare quella coesione che era stata alla base del successo dell'Ulivo nelle elezioni politiche del novantasei e dell'azione Governo Prodi
Il nostro recente ingresso al governo avvenuto proprio in questa ottica
Anche perché i tentativi di ritorno alla vecchia partitocrazia si vanno facendo sempre più forti e le forze del centrosinistra vanno ricco organico Zanda centrodestra chiedo scusa
Vanno riorganizzandosi e ricompattando
Noi del centrosinistra conclude Antonio Maccanico abbiamo le persone e i programmi più validi abbiamo dimostrato di saper governare abbiamo l'obbligo di impegnarci
Per accrescere quel patrimonio di credibilità che siamo andati conquistando in questi anni
Buon lavoro Antonio Maccanico
Dopo di lui Vernetti
Ma io non so non so voi ma stasera mi sento come dire particolarmente felice
Particolarmente
Come dire primo tifato
E credo che di questo dobbiamo tutti
Riconoscere
Che Arturo Parisi
Questa sera rimesso in mezzo l'anima
C'ha ridato la possibilità di rilanciare il cuore oltre gli ostacoli
Eravamo
Partiti
Per promuovere una nuova classe dirigente
Per affermare un nuovo modo di essere in politica
E terzo per affermare un nuovo modo di fare politica
Ci siamo messi insieme perché siamo straordinariamente convinti
Che dall'incontro e dalla contaminazione di culture diverse
Si potesse arrivare a sbloccava la democrazia in questo Paese
Si potesse arrivare ad una nuova democrazia bipolare e alternativa
A garanzia dei governi
E soprattutto dei cittadini sovrani
Con il percorso che la fase costituente
Senza paura come ha fatto Arturo Parisi
Dobbiamo dire di aver rischiato di perdere la direzione di veder svanire l'orizzonte
Abbiamo rischiato anche in alcuni casi di perdere il senso
L'identità
Abbiamo rischiato di perdere il sentimento di appartenenza al progetto
Sono particolarmente contento che lo possiamo veramente tutti
Da oggi riparte la politica
Ma la nostra politica
Non può che vedere al primo punto una sola parola coerenza
Ed è solo questa
A mio avviso la cura dell'astensionismo
L'Umbria condivide
Sostanzialmente l'analisi di Massimo Cacciari
C'è un attore
Che se lo sbloccheremo la situazione in una delle tre regioni del nord
Il passaggio attraverso una porta strettissima e per noi difficoltosi stima delle regionali
Verso il due mila e uno
Diventa un passaggio ancora più stretto
Ma è pur vero che sia dalla politica dobbiamo ripartire
E sì dalla coerenza dobbiamo partire
Questo significa che non possiamo arrenderci
Non possiamo pensare di non rilanciare subito
La lista unica del centrosinistra senza trattino
Perché questo è il punto d'approdo che cerchiamo
Non possiamo dire tanto ci dicono di no perché saremmo già arrendevoli
Non saremo riconoscibili
Facciamoci dire di no
Il punto è come farsi dire di no
Il punto è come marcare la differenza
Una differenza questa sera Arturo la marcata
Mi dispiace per Carmine che non vedo il collega per l'Abruzzo
Non credo si possano regionalizzare le posizioni sui referendum
Si deve invece a dimostrare che la nostra libertà
E tale da consentirci una motivata analisi sui quesiti referendari
Motivata adesiva ai bisogni veri di cambiamento
Tale da consentirci di marcare la differenza sui sì e sui no rispetto al resto del centrosinistra
Ci sono tante Different si e questa la forza
L'Umbria credo che la conoscete tutti decenni di Governolo PC PDS diresse
Dopo la Bolognina DS e Rifondazione
Oggi DS Rifondazione SDI con ampi spazi di potere un partito popolare che in Umbria più diviso che altrove a metà
Sulla questione del maggioritario si maggioritario no
Allora il punto vero è chi deve dire D'Intino alla proposta di lista unica
Veltroni al Lingotto
Il segretario dei DS dell'Umbria
Oppure bisogna che primo
Sia il coordinamento di coalizione ma un coordinamento con segni visibili di cessione di sovranità
A doversi sedere intorno alla verifica delle condizioni per dar vita alla lista unica sì o no
Chi può dire di no per il nostro progetto
Un segretario qualunque
Con il quale abbiamo pari dignità ora deve dire un coordinamento di tutti il sì o il no
Credo che sia un passaggio obbligato e che il no poi sia molto più leggibile ai cittadini e a quelli che non ho più voglia di venire a votare
Allora l'altro ieri ci siamo trovati con la solita convocazione a tutti da parte del segretario DS umbro a casa sua
Mentre in Toscana le strutture stabili sul territorio di coalizione sono già una realtà in un tetto sotto un tetto di tutti
Allora memori di quello vecchio due mesi fa
Gli abbia detto primo coalizione cambi l'ordine del giorno perché primo naturalmente l'UE avrà scritto programma
Per di più non c'era il candidato Presidente l'onorevole Maria Rita Lorenzetti ebbene sapeva il segretario di essere onorevole valide Lorenzetti era precipitata come tutti i parlamentari alla Camera per votare
La par condicio
Allora
Altra affermazione credo di verità oggettivabili per tutti
Non si chiamano tutti Massimo Cacciari o Martinazzoli
Rita Lorenzetti è sicuramente un candidato autorevole con grandi capacità di governo
Ma sul metodo sulle regole sul fare coalizione
Verifichiamo la
Diamo mandato al coordinamento
E poi ragioniamo il passaggio successivo
Ma non partiamo con l'idea di non starci o di non esserci
Diamo al coordinamento un doppio mandato due tavoli contestuali entrambi alla presenza ovviamente del candidato presidente uno sulle regole dove si parlerà di listino raggiunta
Uno sul programma
Ma prima la coalizione
E dove tutto è ovvio che il listino che dobbiamo chiedere e listino per corrisponde alle quattro caratteristiche della coalizione che vogliamo mettere in campo
E quindi ora è un listino riformista
Plurale equilibrato ed unito
Oppure Ascierto che ha correre nel proporzionale
Perché sono elezioni proporzionale insomma facciamo una gran bella fatica
Un listino veramente operatore svincolato il più possibile concessioni visibili incarnate di cessione di sovranità
Ora il luogo della spartizione
Per l'assessore della giunta uscente e per la proposta nominativa secca di quel o quell'altro partito
Almeno una rosa di nomi da lasciare scegliere un candidato presidente
Almeno
Io credo che senza questi passaggi non può esserci coerenza o o quasi trenta secondi davvero questo penso c'è una bell'idea aveva soppresso insomma
Meno soppressi
Ottenuta perché perché qualcuno domandava cavata consumare arroganza come lembo invece
Non mi è arrivata mai
A il problema diventa anche però come dire la comunicazione anche riuscire
A far capire poi il giorno dopo i no
Allora io dico soltanto questo che nell'Umbria che vi ho descritto che credo abbiate un po'compreso come l'altro ieri la nostra proposta è stata così capita ma così capita da tutti i mezzi di informazione che è stata definita l'unico segni di novità l'unico inizio di un terremoto possibile
Poi arriveremo a vedere il resto certo che in Umbria
Sarà difficile pensare a non rimanere in un centro sinistra in competizione rispetto al Partito popolare per fare emergere le ambiguità e le differenze primo sul maggioritario e non rimanerci altrettanto in competizione
Con questo neo consociativismo di sinistra
Però dobbiamo continuare a rimanere ci nell'unità altrimenti si perderebbe di nuovo il senso del nostro fare politica che stasera abbiamo ritrovato
Grazie Fausto
Gianni Vernetti dopo di lui Belisario
Non ho altri sei perseguire invece voglio ricordarvi che abbiamo previsto di procedere fino alle ventuno e che assemblea
Assolutamente nutrita quindi dibattito
Ho credo svolgersi l'accordo si continua conclude
Bene io ritengo che finalmente riprendiamo a lavorare dopo una fase lunga difficile anche complessa e travagliata di costruzione di una percorso democratico di legittimazione democratica delle nostre strutture
Due riflessioni velocissime su quello che è lo scenario europeo internazionale richiamato da molti sul contesto italiane poi alcune proposte sulle scelte che immediatamente
Nelle prossime settimane ci torno siamo costretti ad adottare per quel che riguarda le prossime scadenze elettorali
Paradossalmente come dire la stella polare indicata nella riflessione di Parisi quindi l'unione il progetto di una delle grandi culture riformatrice europea oggi trova sempre più riscontri nello scenario europeo non lo scenario internazionale le grandi famiglia della politica europea sono in crisi permanente e in via di ridefinizione pensiamo al travaglio costante dei popolari europei
Pensiamo alla acclarate inadeguatezza dell'opzione socialdemocratica in una società globalizzata dell'informazione
Pensiamo ancora e lo testimonia la presenza dei nostri parlamentari europee nel gruppo liberaldemocratico alle sempre maggiori disponibilità di dialogo fra la cultura o fra parte della cultura liberale liberal democratica europea con le migliori ragioni
Della sinistra
O ancora il dialogo aperto fra la cultura democratica americana e le culture i movimenti riformatrici del ve riformatori del Vecchio Continente quindi un contesto di interessa è un contesto non statico un contesto di forte evoluzione che credo veda ben collocata la nostra prospettiva di medio e lungo periodo veda ben collocata la nostra strategia politica
Non possiamo però nasconderci come il contesto locale nazionale sia di oggettive difficoltà
Lang richiamato più d'uno la risposta del congresso dei Democratici di sinistra Lingotto è stato una risposta deludente
Non all'altezza delle sfide che ci attendono di qua i prossimi quattordici quindici mesi
La proposta di federazione non è innovativa
Sostanzialmente quanto abbiamo già fatto
Ma anche nel novantaquattro paradossalmente con una coalizione misera dal punto di vista dell'innovazione politica e poi nel novantasei certa con Progetto
Che è un cammino ben più rilevante ben più importanti peraltro la proposta di di di federazione alla quale come dice giustamente Arturo Parisi non possiamo sottrarci
Se chiediamo molto ci propongono poco di certo non andiamo via urlando dice lo meglio niente era quindi ovvio che noi ci stiamo al tavolo di costruire qualcosa che tenda al nostro progetto
Ma non c'è dubbio che poco si concilia con una possibile vittoria referendaria e poco e mal si concilia con una prospettiva compiutamente bipolare del sistema politico italiano non osserviamo ancora un proliferare di forze politiche nel centro sinistra
Per le quali l'opzione di tipo conservatore ancora prevalente non dimentichiamoci che ancora oggi purtroppo
Gran parte dei partiti e compongo la nostra coalizione di centro sinistra esprimono posizioni arretrati insieme inaccettabile sulle questioni referendarie sulla coesione della riforma della politica
Quanto siamo ancora distanti da Cossutta dal Partito popolare da diverbi e da molte quindi come dire legittime
Presenze politiche all'interno della nostra coalizione
Paradossalmente siamo più vicini sulle grandi opzioni di riforma del paese della politica i Democratici di sinistra anche se con loro ovviamente non possiamo condividere un tentativo di ricondurre tutto nella culture dell'opzione socialdemocratica quindi non c'è dubbio è una condizione difficile quella nella quale ci troviamo ad operare come Democratici elezioni regionali prossimi insieme vicinissime ed esiti possibili non c'è dubbio che la soluzione richiamata dei più e la lista unica del centro sinistra e senza dubbio la Stella Polare laddove praticabile Pratchett tentiamo di praticarla fino in fondo non nascondiamoci di fronte a oggi dalle oggettive difficoltà
Intanto perché la scelta di molti dei candidati è stato una scelta che ancora è stata fortemente viziata dal modo con cui sono state modo super tradizionale col quale sono state costruite le coalizioni
E questo certo non favorisce Martinazzoli un'anomalia positiva in questo senso un'anomalia positiva non favorisce un esito di questo tipo però non c'è dubbio lavoriamoci con determinazione anche se solo lo riusciamo a realizzare in qualche regione lo riterrei già un fatto comunque positivo
Secondo opzione possibile non esserci sul Propofol sul proporzionale ad essere esclusivamente presente nel maggioritario mi pare che questa difficile anche se fra tutte e quella che a me ancora affascina di più difficile perché ci si può sottoporre alla critica del non volersi contare non volersi di non voler si verificare la propria consistenza elettorale ritenuta però possa essere un utile minaccia nei confronti di coalizioni che in modo molto stanco
Stanno andando a comporsi in queste settimane
Ma allora vengo alla proposta di Parisi sulle liste di unità riformista e anche alla sollecitazione di Francesco Rutelli su quella che se volessimo usare una metafora ortopedica non è tanto la seconda gamba ma forse la prima gamba del centro sinistra
Io credo che entrambe contengano un invito positivo che va colto rilanciato ma senza automatismi senza meccanicismo e provo a spiegarmi
Io ritengo che noi conteremo un errore notevole ritenendo scontata la nostra presentazione come dire come proiezione naturale un po'piatta è un popolo grasso abbia patti congressi
Abbiamo i segretari abbiamo maggioranza e minoranza abbia le componenti più o meno variegate
Più o meno interessanti ecco che questa roba qui si proietta sullo scenario elettorale e quindi con modalità di composizione delle liste
Pesantemente condizionate delle dinamiche interne alla nostra forza politica
E quindi io colgo un aspetto positivo in questo questo invito a quello cioè di di non andare in discesa come se niente fosse quindi in modo un po'omologato e piatto verso la formazione delle nostre liste elettorali
Sul proporzionale penso che dobbiamo fare ancora uno sforzo mi rendo conto che i tempi sono strettissimi
Io non son mai stato un fax della Margherita perché ritengo che tanto la Margherita
A degli interlocutori che come ricordava prima solo tra coloro che nel centrosinistra sono schierati sul fronte della conservazione
Ma non della moderazione ma della conservazione nei confronti della progetti di riforma della politica ahimè i più vicini a noi sulle opzioni politiche generali che ne so io sul territorio sulla scuola sulla sulle scelte generali della politica italiana sono i più talvolta sono i più distanti a nove sulle proposte di riforma della politica quindi sono proporzionalisti
Conservatori da questo punto di vista dobbiamo può inventare qualcosa di fortemente innovativo ecco forte connotazioni di tipo localistico io provo a fare qualche esempio
Fortissima apertura delle liste ad alleanze locali con soggetti non necessariamente di tipo partitico
Noi dobbiamo tentar letto molte di trovare interlocutori di costruire liste con quella freschezza e quell'innovazione che per alcuni versi c'hanno visto costruirli sta nel novantatré e nel novantasette nella stagione dei sindaci ho quasi concluso
Quelle liste civiche alleanze locali che metteva insieme disco pezzi di società civile al mondo delle professioni mondo dell'industria somma componenti vive e vitali che in quel dato territorio in quella data città hanno prodotto valore aggiunto
Non era la lista dei non non è la vista dei Democratici con qualche autorevole indipendente o con qualche auto ma e qualcosa di più cioè tentare di costruire un processo
Innovativo nella formazione della lista e quindi anche con una rappresentazione simbolica innovativa quindi non necessariamente nostro simbolo non necessariamente sono scossi
Due fortissimo richiamo referendario nelle nostre operazioni elettorali compiremmo un errore a lasciare alla Bonino la gestione della sfida referendaria
Noi condividiamo una parte delle cose che dice la Emma Bonino abbiamo una posizione condivido quanto detto da Arturo quanto proposto da Arturo sui referendum
Per lo meno su alcuni di questi devono essere una nostra bandiere anche un forte richiamo referendario nella liste nelle liste elettorali che andiamo a costruì
Anche devo dire con scatenando c'è impegnandoci fortemente in quello che Arturo richiamava le esperienze di referendum per esempio proposti da Legambiente sul traffico sulla qualità della vita nelle nelle città nelle aree metropolitane
E e quindi io ritengo questa debba essere un po'debba essere un po'la stile quindi alleanze locali in più come dire che quindi si traducono non soltanto nella realizzazione di liste fortemente aperte verso l'esterno fortemente autorevoli ma anche in alleanze concrete con soggetti vari plurali
Dell'anno delle nostre città e delle nostre regioni questa penso sia questa la sfida che quindi non è una proposta da raccogliere in modo meccanicistico ma un tentativo di un colpo di reni è una sfida
Di tenere alto confronto anche all'interno delle coalizioni che stiamo che che stiamo mettendo a punto nelle varie regioni e soprattutto per quel che riguarda noi
Non ritenere come dire ineludibile scontata è piatta per l'appunto la nostra presentazione grazie
Grazie Gianni alla parola Belisario dopo di Luís Soliani
A io guadagno e Anna
Autore alterazione del sindaco ombra
Velocemente
No mai tribunale che vediamo ma la voce
Essere essere bene anzitutto voi perché anche un po'di stanchezza la nebbia c'ha fatto arrivare con un po'di ritardo
E poi non voglio arrivare a commentare perché non ne ha bisogno essendo stata compiuta e puntuale la relazione del presidente Parisi io vorrei esche
Sì va bene ma Arturo Parisi Parisi lo sappiamo presidente per miliardi
Movimento ci chiamiamo col nome e forse i nomi ma il mio non era le compagnie a Mila no ecologica era chiama evaso normalmente nella era solo un augurio poi
Chiamalo onorevole contanti allora
Tre punti vorrei esaminare un po'una riflessione all'interno
Una riflessione sugli alleati
Se mi consentite anche una riflessione sugli avversari del centrodestra
E poi uno sguardo agli elettori alle ai nostri elettori agli elettori soprattutto quelle che non vota
Uno dal primo luglio fino a ieri siamo riusciti a farci bene e del male
Oggi dobbiamo essere ancora più bravi per recuperare quanto disturbo ci siamo Dante c'è stata l'impressione letta sulla stampa e vissuta anche nelle nostre realtà locali
Di essere ridiventati ceto politico rinchiusi in una stanza a guardare le nostre cose
Piuttosto che a guardare quello che succedeva intorno e nel frattempo la coalizione di centrosinistra continuava lentamente a sfaldarsi
E nella pubblica opinione non vi era più la riconoscibilità
La visibilità progettuale del nostro disegno
Allora dei piccoli suggerimenti il primo
Tutti i nostri leader sono precettati il lungo e in largo sul territorio
A parlare di politica e del nostro programmi
Con delle
Ecco con un po'di marketing anche di cui abbiamo bisogno
Abbiamo bisogno di un restyling perché probabilmente la nostra immagine oggi debellata per usare un eufemismo ma per diceva tutto
Due
Siccome non possiamo sempre parlare dell'universo mondo nella campagna elettorale
Anche qua tre quattro cinque linee guida che dobbiamo tirar fuori meglio se cominciamo già a farlo
Da questa da questa Assise
E buona cosa potrebbero essere la riscopro potrebbe essere la riscoperta dei quesiti referendari che ci riporta calarci poi sul territorio con tutta una serie di iniziative
Rapporto con gli alleati vedete la coalizione è diventata una sommatoria di sigle
Voi pensate che se fa bene in Basilicata dove tutti quanti si rifiutano di fare liste uniche meno che meno lesse riformiste s'dovremmo sostenere il candidato presidente chiunque egli sia
Nove liste e listarelle
Allora l'immagine di una serie di assatanati movimenti e di partiti che assaltano e listino perché poi tutto questo è più nobilmente individuata come lista regionale
Se questo è il nostro rapporto con la pubblica opinione noi non siamo vincente
E allora se vogliamo
Combattere una battaglia che è difficile obiettivamente per quanto detto prima
Dobbiamo imparare a essere chiare con i nostri interlocutori io ritengo che laddove non sarà possibile confezionare liste uniche
Sia necessario che noi ci si faccia promotore di una carta regionale del nuovo centrosinistra che diventi il primo punto programmatico da far sottoscrivere ai nostri partners di coalizione non l'ho chiamata carta dell'Ulivo
Non l'ho chiamata carta dell'Ulivo ma perché l'intesa e andare alla costruzione di un nuovo centrosinistra che diventi sintesi
Perché vedete il MiCo peraltro non è all'interno
è assente
Un avversario meglio che a volerlo demonizzare fino in fondo
Poi potrebbe fa riemergere una compattezza e un disegno vuoto banche
Di plastica ma che comunque visibili in maniera diversa cioè in pratica sarà perché viene carisma di un leader sarà perché vi è una sintesi del di forza economica finanziaria traspare come qualche cosa
Il più unito poi lasciamo perdere se gli uomini di cultura non leggono un progetto e un programma serio se e il gli uomini politici accorti riescono a trovare dei punti di debolezza molti punti di debolezza il problema è che il popolino l'elettore suggestionabile
Riconosce altrove delle idee che non ci sono purtroppo e non riesce a individuare le nostre questo è un passaggio che secondo secondo me deve essere assolutamente determinanti infine
Il problema di come noi ci poniamo agli occhi della pubblica opinione per superare questa fase di ANPAS
Noi dobbiamo dire lo ha detto qualcuno prima di me io lo ripeto il nostro disegno non lo possiamo nascondere
Anche se Caro Arturo è difficile farlo digerire ai nostri parte però probabilmente e lo hai detto tu attentamente e nella tua relazione noi siamo stati individuati come portatore di qualcosa di nuovo
Guai se oggi con i giochi dei listini con i giochi delle liste pastrocchio
Ci si riconosca invece noi come qualcosa di dieci al più sul campo e sullo scenario di decida di Uccio è già troppo
Cioè già troppo che è stato già mortificato dall'assenteismo e noi dobbiamo ridare invece fiducia forza a tutta questa massa di di gente di cittadini e gente comune che ha voglia di lavorare di lavorare e di lavorare seriamente
Per una politica di servizi per una politica dei bisogni
Per una politica che non si fa soltanto nelle riunioni e negli incontri dei segretari della coalizione di centro sinistra
Vi posso dire il mio fruttivendolo conta poco Conte il suo voto
Recentemente c'è stata una cena a Palazzo Chigi
Il meno fruttivendolo l'indomani mattina mi ha detto anche voi come il Caf
Non è così
Marri spiegarlo lentamente tra re recuperando recuperando il un minimo di credibilità agli occhi della gente non la dobbiamo avete cioè anche questi passaggi che inizia divulgano in maniera in corretta per non dire scorretta poi alla fine non pagano o meglio pagano e partono male io voglio fare a noi tutti un forte in bocca al lupo sappiamo che ne abbiamo bisogno
La strettoia delle Regionali è difficile il trentuno dobbiamo invertire auguri e in bocca al lupo veramente a tutti grazie
Grazie Felice Belisario alla parola
INA Soliani
L'unica parola fruttivendolo abbiamo parlato della cuoca promise preso qua e là Cocco col cuoco di Palazzo Chigi rassicura Parisi che si facciano male grazie racchiude Rocco
Io mi sento molto in sintonia tra le cose che abbiamo vissuto nelle ultime settimane
Nelle assemblee regionali credo lo dico per l'esperienza dell'Emilia Romagna ma per quel che so il discorso vale per altre Regioni
E quello che abbiamo verificato qui oggi
Cioè sostanzialmente abbiamo sperimentato che quello che crediamo è possibile viverlo
Progetto politico la coesione
La ricerca vera di strumenti adeguati all'altezza della sfida
Tutto il resto tutto alla fatica tutte le scorie tutte le macerie interne ed esterne
Sono di grande patimento di una fase di grande trasformazione
Però proprio perché
Siamo in un tempo come questo
E proprio perché avvertiamo la grande problematicità
Della trasformazione delle Società delle democrazie della politica
Proprio perché noi siamo l'esempio vivente che bisogna stare dentro le contraddizione particella Simon's Bay questa cosa bisogna saper abitare la contraddizione
Però la si può abitare soltanto se sia la grande consapevolezza del senso e del progetto e della prospettiva
Guai a noi se abbassiamo il livello
E anche il tentativo di andare le soluzioni perché ci sono richieste fra pochi giorni ormai
è un tentativo che
Si provoca sofferenza ma vorrei anche dire insomma siamo dentro un travaglio che ha già il seme delle cose nuove che stanno maturando nella vicenda umana europea italiana
E che dura per non solo la nostra esistenza ma per questi anni fosse per degli altri
Talvolta Arturo la sensazione che tu fisicamente rappresenti questa fatica questo sforzo insieme
Il livello altissimo di lucidità politica
A suo modo per la sua storia insomma ma
Mi sembra che oggi non sei più tu da solo ma insomma siamo in tanti e c'è dietro un mondo di persone io l'ho verificato fino all'ultima assemblea di ieri sera parlando di queste cose
Be'c'era grande disponibilità a stare sul punto che diceva anche Fausto prima della coerenza con il Progetto con il senso
Del cambiamento della politica del centro sinistra dell'Italia e dell'Europa
Però siccome tutto si tiene la fatica enorme ma è anche il bello per fortuna che bisogna avere un pensiero sono
Allora io spero che noi possiamo concentrarci sul pensiero solo poi le scelte possono essere anche un po'differenziate perfino scontare le necessità
Del momento perché non c'è l'assoluto nel momento c'è la mediazione possibile però guai a noi se è a un livello più basso
Di quello più alto possibile per mantenere visibile in primo luogo il progetto il senso
Se però le cose sono queste bisogna allora che le scelte che noi compiamo siano davvero coerenti guardati abbiamo perfino la fortuna di a vere
Intorno a noi dico questa Assemblea che rappresenta le regioni
Un mondo di persone che ci sta su questa cosa poi capace anche di fare i pasticci i giochi che fanno anche gli altri partiti però essenzialmente capace nel giro di ventiquattro ore di stare su questo di cambiare e di associarsi a questo progetto
Allora scelte molto coerenti sul modo di essere e su come sì stiamo nella politica
Ecco allora io vorrei dirvi questo ho la sensazione che siamo già dentro una fase politica nuova rispetto a quella coralmente tutti pezzi si buttano
Perché l'unica cosa il progetto e l'asse ho l'impressione che siamo dentro una fase nuova della politica italiana ed europea
Per la quale però anche le categorie politiche che stiamo usando o meglio che ci costringono ad usare dovremmo avere il coraggio non ditemi che adesso sto ponendo un problema in più che già ce n'è un mare
Però credo che noi dobbiamo avere la lucidità di capire che è ora anche di elaborare e di proporre categorie politiche nuove per interpretare il problema della politica italiana ed europea
Anche perché se riusciamo a fare questo forse abbiamo come sappiamo una qualche chance in più
Per sconfiggere il Paolo
Perché sappiamo che soltanto con un progetto e con un'attenzione che si può dare una qualcuno parlava di profezia al Paese solo così si può sconfiggere il Polo non diciamo che il sogno è irrealistico io dico che la Realpolitik è davvero utopica perché fa perdere
E tanto per parlare chiaro io ho la sensazione che dobbiamo andare oltre le categorie che ci sono state imposte dopo la vicenda di Ulivo era una certa categoria che metteva dentro Progetto un modo di essere eccetera
Sì hanno imposto o le categorie centro sinistra Contu varianti
Io credo che bisogna
Pensare ad una strategia che toglie a recuperare questo il richiamo all'Europa e all'apertura che in Europa c'è per un discorso che supera
Le le case nel Novecento
E credo che sia importante che non c'è per sua diamo che se parliamo di nuova via bisogna anche pensare ad una strategia che declini adesso non domani
Un modo di affrontare la politica con degli schemi che siano profondamente nuovi perlomeno una ricerca che superi i condizionamenti che ci vengono dati perché noi lì dentro se andiamo avanti ancora un po'così non solo c'è la cena del del fruttivendolo detti
Lei Ilaria
Non solo ci sono queste cose
Ma se duriamo ancora un po'così su questo terreno
Noi ci ombra lo diamo semplicemente agli schemi politici mentali che ci sono stati imposti dopo la rottura nel disegno del sogno non diciamo che è difficilissimo perché non c'è spazio perché si dicono di no
Ma noi stiamo incrociando Ussi di fondo che è quello del rapporto con il Paese con i cittadini
Noi siamo costretti in questo viviamo la contraddizione ma guai a noi se ci rassegniamo questo questo voglio dire
So bene che in tre giorni e qui in un giorno e mezzo non si riesce a trovare la la strada però vuole che ci candida Simo questa ricerca
Siamo movimento e siamo spinti tutti i giorni ad essere un partito come gli altri volutamente ovvio però la realtà è questa
Siamo essenzialmente l'idea del maggioritario e tutte le volte dobbiamo provarci nel proporzionale
Abbiamo avuto un'idea Siva delle culture politiche riformatrici
E adesso ci abbiamo siamo dentro lo schema che appunto chiamato centro sinistra
Ha lavorato per scomporre questa unità
Per magari ridurre a pezzi e noi ridotti a a sei sì
E poi anche voglio dire anche questo
Immaginando che io il recupero della visione ulivista sta nello smontare quello che ci hanno messo in tutti gli altri ma ridotti appunto a questo cioè a resistere a questa corsa
Tu quando sei nel campo di di concentramento premente acquisissi anche la psicologia del campo
Cioè in fondo noi stiamo anche acquisendo il senso di una competizione nei confronti del delle altre forze politiche che non ci stanno e anche in particolare i DS i quali ovviamente hanno scelto questa strada
Ma io voglio dirvi se noi stiamo un po'troppo a lungo dentro questo schema se passando il mese se passa del tempo
Noi saremo del tutto assimilati a questo schema politico che non ci appartiene allora io non voglio morire come gli altri decidono chiudendo a morire
Desidero fare in modo con tutte le le con tutte le energie disponibili cento di Società Civile di pezzi di politica
Di mondo associativo ma vogliamo riprendere un'idea una strategia che sia più coerente con il senso uniti Ivo
Voglio dire il tema non è come ci si distingue anche se faccio viscosa che spero mi comprendiate ci si rende conto che siamo stati messi in questa logica ma io vorrei anche uscirne il tema vero è come si sta insieme
E allora io credo che dobbiamo
Tentare questo sforzo e so
Devo concludere probabilmente
So
Che dobbiamo anche farlo dentro le elezioni regionali
L'Emilia Romagna a vivere il massimo delle contraddizioni insieme con altre regioni del centro perché nove Emilia Romagna in maniera perfino quasi fisica perché è il luogo dove è nato il senso dell'unione dell'Ulivo ed è il luogo dove oggi lo schema centro sinistra è uno schema molto forte tant'è vero che si declina così
Nel senso di Alleanza per il governo è sommatoria di partiti insomma per farla breve
E qualora riprende la nostra coerenza e mi pare che però gli strumenti e anche di occasioni ci siano in questa fase cioè l'in grandi investimenti o sul maggioritario
L'apertura al società civile
L'Europa è la ricerca della nuova via
Ecco allora i anch'io vorrei concludendo che trovassimo le poche cose essenziali che connotano il disegno del messaggio
Alimentato anche per altra via che non sia solo la costruzione delle liste se posso dire
Noi in Emilia Romagna sabato prima di far tutto il resto che dovremo fare
Che non sappiamo ancora bene esattamente come fare però ci riuniamo con un seminario aperto alla società civile e alle altre forze politiche al parco di Monte Sole che è la memoria
Storica dell'Emilia-Romagna e della radici della democrazia
Per ragionare sul Progetto
Recuperare fino in fondo il tema del del Progetto del programma delle grandi tele strategiche lo chiamo l'Ulivo perché non ho altra memoria cioè quelle che danno l'idea di un disegno di grandissima coesione di grande proiezione in avanti
Molto positivo per il Paese
Farlo adesso questo mi vedo Cipem d'accordo sulle cose che possono connotare la nostra presenza così perché vorrei dire che alla fine la collocazione realista
O per una lista dovrà solo essere coerente con queste il massimo di coerenza possibile nelle situazioni regionali e finisco intanto non sottovalutiamo e questo a questa è una sede che vede tutte le regioni presenti quello che si gioca in Lombardia o in Veneto esattamente importante per voi come quello che si gioca
Da cioè lì si gioca il disegno ecco con come lo giochiamo in Emilia ma soprattutto lì lo si gioca
Ecco io chiedo che noi chiediamo stasera domani ufficialmente ai comunisti italiani che cosa intendono fare di fronte al grande disegno
Di una coesione politica del centro sinistra lo chiamo perfino così il Lombardia intorno a Martinazzoli se la posta in gioco era caduta di quel disegno sappiano che si assume non glielo diciamo una grandissima responsabilità davanti al Paese
E poi
Sì grazie concludo subito
Se noi allora riusciamo ad essere d'accordo
Sul rilancio di una forte capacità progettuale ma sulle grandi temi non venire in poi dopo ci mettiamo d'accordo su altri passaggi ma sulle grandi idee strategiche per l'Italia
Nella logica del disegno della maggioritario di coalizione dico di contenuti e di grandi prospettive politiche
Se siamo d'accordo e diamo i segno la nostra presenza si qualifica
Per il senso della coalizione per la qualità delle candidature dell'apertura a tutte le energie vitali ai territori di di società civile anche politica quindi dobbiamo lavorare in questa direzione lo diceva benissimo
Antonio la Forgia ecco allora io dico ovvero
Finisco allora noi potremmo come Democratici semplicemente studiare il modo per offrire spazzi di agibilità politica nelle prossime elezioni
Spazi per una presenza politica eventualmente anche di lista ovviamente vado un po'adagio perché anch'io son preoccupata di non andare a perdere il disegno
Uno spazio per una nuova figlia
Dichiarando però in modo fortissimo e fin da subito il Progetto
E dicendo con chiarezza ai cittadini agli elettori guardate stiamo lavorando quando possiamo
Con strumenti e materiali graduali oggi arriviamo a fare questo non riusciamo a fare di più se mai il consenso datelo a questa gente che sta spendendosi neanche noi in modo diretto anch'io sono disponibile a questo
E poi Arturo se ci riusciamo immediatamente subito mettere
Se duriamo ancora un po'nella contraddizione né difficoltà e nelle minacce di vario genere
Noi non solo finiamo ma è che finisce comunque la speranza della gente perché finisce sulla nostra faccia eseguisse nella realtà delle cose perché noi non avremo mai avuto una strategia diversa rispetto a quella che ci hanno imposto grazie
Grazie Albertina
Sono le dei di cinquanta
Quattro vorrei pregare di un attimo di attenzione però scusate ricerche noi abbiamo avuto finora
Dodici per tutti incluso quello di Maccanico Colletto
E domani mattina avremo pur essendosi debbo dire quasi tutti gli pervenuti
Mantenuti all'interno del tempo stabilito
Domani saranno baldanza dolori perché avremo dibattito sicuramente denso importante dobbiamo prevedere una replica
Di Arturo
E poi ma forse non lunga però certamente non possiamo escludere impegnativa fase di approvazione discussione e approvazione eventualmente emendamento dei documenti presentati l'elezione degli organi che abbiamo citato come complicato le cose Manetti nella prima prova che facciamo di stare insieme purtroppo l'abbiamo fatto
Ahi noi come tempo piuttosto compressi
Volevo capire effettivamente il termine entro il quale noi dobbiamo chiudere cioè siccome noi abbiamo fissato le tredici
Già nella convocazione
Come termine di di di di conclusione vorrei sapere se questo resta per voi tutti
Cioè se c'è qualcuno che deve partire
Sì
Ci sono vari che devono partire va bene allora niente e questo lo dico perché tutti si rendano conto del fatto che domani mattina dobbiamo raccogliere le iscrizioni doveva iniziare alle nove effettivamente quindi dobbiamo vorrei ricordare a tutti che alle nove scade il termine per presentare qualunque documento
Perché inizieremo le nove
Iniziamo le nove
Ho capito ma purtroppo ho anche il dovere scusate mi faccio questa verifica Rino ti ringrazio faccio questa verifica con voi proprio perché dobbiamo votare e siccome ho visto e so che ci sono alcuni soprattutto dalle regioni dell'Mezzogiorno devono partire e hanno fatto il loro calcolo sul programma trasmesso non possiamo cambiare adesso purtroppo ed è bene lo sappiamo prima medici dobbiamo autodisciplina quindi io chiederei innanzitutto già o due iscrizioni a parlare per domani a tutti quelli di voi che intendono parlare
Desiderano avere brutte svergogna di vedove tardi al Segretario di essere poche sere squagliata dove Massimo si fa fede tre portati a casa gli iscritti a parlare dal palco
Sì allora la naturalmente aggiungeremo le iscrizioni a parlare che sono state date prima però pregherei tutti voi di che vogliamo parlare di scrivervi entro stasera domani mattina diciamo entro primo quarto d'ora
Dall'inizio del dibattito chiuderò le iscrizioni a parlare e lo dico perché uno deve arrivare ancora nottata o se dovuto allontanare quindi una volta vista avallava la la all'Elenco questo elenco invita a parlare valuteremo anche quanto tempo sarà lasciato agli intervenuti
Quindi iscrivetevi
è ora lo sappiamo io ho già Fantozzi e Cambursano i quali quale ultimo tra l'altro dovrà pure su richiesta che è stata avanzata da alcuni
Colleghi dovrà dare una breve informazione sulle questioni di tesoreria
E le darà a a in coda del proprio intervento oh naturalmente il mio richiamo
Prende atto volentieri che qualcuno non si iscrive a parlare invece vedo la massa
Personale
Grazie ci vediamo alle nove
Allora scusate scusate ferme dozzine e dozzine di fondo altre altre altre scusate di posso chiedere vide fermarvi momento perviene alla presidenza
Scusate perviene alla presidenza alla luce di questo assalto alla medesima
La richiesta di prolungare almeno di alcuni interventi il dibattito di questa sera
è una procedura fatti bellissima non nuoce perché credo che abbia un buffet freddo che ci aspetta per la cena o abbiamo una cena calda
Ci date notizie dalla segreteria
Tiepida serie utile
Al
Domanda ci sono adesso e troverebbero un gigantesco con sei Enzo
Usufruire settimana persona disposta a svolgerle alcuni interventi ora
Documenti non parla adesso sappia che domani parla molto meno di quanto parlerà dalle interventi
No
Va bene con la risposta negativa ci vediamo domattina alle nove e adesso a cena
Talvolta potrebbe
No banali