"Un nuovo inizio per l'Ulivo" org. da I Democratici per l'Ulivo (c/o Centro Congressi - viale Romania dal 23 al 24 settembre)

Siamo
Buongiorno a tutti
Riprendo conto perfettamente che
Le sessioni le sessioni parallele costringono una scelta però sono l'unica alternativa non allungare in modo spropositato i tempi dell'intervento formativo però normalmente quando si prevedono sessioni parallele e anche noi abbiamo previsto questa questo metodo poi c'è un momento in cui si mette a fattor comune tutto quello che si è fatto nelle sessioni in modo da creare
Una cultura comune quantomeno minima è una base conoscitiva uniforme sia pur sintetica sulle varie cose
Trattate
Quindi questa mattina
I coordinatori delle sei sessioni parallele devono essere tanto bravi da raccontarci ciascuno in meno dei dieci minuti
In meno di dieci minuti quelli che sono i titoli principali degli argomenti trattati nella specificità nella specifica sessione
Poi una sintesi dell'intervento sarà posto in linea on line su internet
Inoltre circostanze Remo nei prossimi giorni come consuetudine questo intervenne in momenti formativi di produrre anche dei materiali che faremo circolare sia su internet sia stampati
Sul territorio
Quindi io invito Antonio la Forgia membro esecutivo nazionale presidente del consiglio regionale l'Emilia
Di raccontarci
E amico di Malika di Marina Magistrelli l'anche meglio
Dei raccontarci io ripeto sono il chairman del moto quindi di raccontarci in meno di dieci minuti che cosa è successo ieri alla sessione federalismo e decentramento grazie ancora
Grazie Piero
C'ha la statura di un interessante perché
Diciamo la relazione intervento introduttivo che ho svolto per diciamo fornire un filo di riferimento agli agli interventi
è stato accolto ma sottoposto a una serie di critiche diciamo la la l'approccio gli ho cercato di proporre alla discussione
Era un approccio teso e anche un po'ad armare diciamo così le nostre argomentazioni la nostra posizione
Nei confronti dei dei nostri avversari
Noi siamo in una situazione in cui
Diciamo rischiamo di apparire o si tenta di metterci nella condizione di coloro che appaiono in qualche modo
Affaticati sul processo federalista
E i colli di inziative anche a perfetto con una rilevante contenuto demagogico come i referendum proposti promosso dalla Regione Lombardia da Formigoni
E annunciato per le altre regioni del del Nord
Con iniziative di questa natura si tenta di fare apparire diciamo la lo schieramento raccolto nella cosiddetta Casa delle Libertà come lo schieramento autenticamente federalista
Il punto di forza del del nostro ragionamento riposo sul fatto che
Mentre l'opzione federalista anche in modo del tutto visibile diciamo per il campo di centrodestra
è il risultato di un compromesso peraltro svolto se alla luce del sole
Finalizzato a tenere assieme appunto in un unico schieramento lega e Alleanza nazionale sotto la regia
Di Silvio Berlusconi e di Forza Italia per il nostro schieramento l'opzione federalista totalmente organica necessaria in rapporto al processo di modernizzazione del nostro Paese
Che costituisce l'essenza del nostro del nostro Progetto
E quanto questa scelta sia organica nostro Progetto si manifesta anche seppure va riconosciuto questo tardivamente
Nella testardaggine con la quale campo di centro sinistra sta cercando di produrre un avvio di riforma costituzionale anche in questi ultimi mesi
Della legislatura
La discussione che si è svolta nella nostra sezione parallela ha messo in evidenza alcune questioni sulle quali dobbiamo ancora lavorare
Questioni che si collocano lo dico subito è mi avvio a concludere un po'su fronti opposti della della riflessione
Per un verso sono immerse incertezze dubbi sulla autentica radicalità della nostra opzione federalista
Stato sollevato della preoccupazione è stata espressa la preoccupazione che la nostra opzione federalista rischi di ridursi ad una operazione per quanto spinta per quanto intensa di decentramento di funzioni di competenze
Che però restano sostanzialmente concepite in un'ottica ancora centralistica e al lato opposto
Sono state espresse preoccupazioni
Concernenti diciamo così la capacità dei diversi territori del nostro paese di reggere
Un processo diedi organizzazione federale dello Stato
Che davvero riesca ad essere una leva per il superamento delle differenze non viceversa una scelta che congela le differenze ed anzi addirittura minaccia
Gli allarmi Nacci di allargare la distanza tra il nord il sotto infine nella discussione sono riemerse per quanto non non possano da un punto di vista strettamente analitico essere ricondotte al tema che discutevamo ma
Evidente tutto evidente che non si può essere così puntigliosi nel valutare le questioni sono riemerse preoccupazioni circa l'affermarsi ormai dal Coni anni dal novantatré nei comuni nelle province
E da ultimo con queste elezioni anche nelle regioni di forma di governo presidenziali che svuotano la funzione delle assemblee eletti è stato segnalato da da diversi interventi come le funzioni dei consigli la scala comunale a scala provinciale
E si annuncia un pericolo si segnala un pericolo anche per ciò che riguarda assemblea regionali consigli regionali
Pericolo che la elezione diretta
Dei responsabili del governo locale regionale
Pavarotti ad una condizione puramente passiva
Delle assemblee del ruolo quindi anche lei degli abitanti delle assemblee dei consiglieri di comuni province Regione
Nella discussione è stato fatto
è emerso anche diciamo una possibile linea di risposta
A questa tendenza che in sé e per sé assolutamente obiettiva non non può essere contestata
è emersa una linea di ricerca che cerchi di superare che tenti di superare questa difficoltà in avanti diciamo così quindi non nel tentativo di recuperare un potere di condizionamento assembleare nei confronti di una funzione di governo che viene investita da un mandato direttamente Espresso dal corpo elettorale alle diverse scale
Ma recuperare una anzi costruire una nuova capacità di controllo
E dispone propulsione d'impulso delle assemblee cercando di immaginare canali di rapporto diretti tra le assemblee e le realtà sociali processi sociali cercare cioè la soluzione
Fuori dai i palazzi
Questo è un po'il il il sunto della discussione se posso tranne un bilancio tornare a posto direi che l'opzione di fondo è condivisa ma c'è ancora un consistente lavoro di approfondimento e di elaborazione da svolgere perché questa condivisione superi incertezze e dubbi e soprattutto questa condivisione possono trasformarsi come necessario per la prossima campagna elettorale
Ed una efficace in un efficace strumento di iniziativa politica e di contrasto nei confronti dei nostri avversari
Grazie Antonio anche per per la sintesi invitò il sottosegretario Maggi per la sintesi della sessione legalità e giustezza grazie Rocco
Grazie anche io cercherò di essere veramente sintetico
Anche perché il rischio poi di queste si di queste relazioni è quello di essere quanto più possibile oggettivi non nella nel riportare quanto è accaduto
Con Antonino Mirone ci siamo un po'avvicendati anche in un excursus di quello che si è fatto sul tema in questa legislatura anche dal punto di vista temporale essendo sci un ma essendo stati l'uno subito dopo l'altro
In carica anche nella funzione governativa il il dibattito è stato estremamente interessante per gli spunti perché sono emersi sì e fatto un po'il punto su quanto si è riusciti a realizzare in questa legislatura sul tema della giustizia rispetto alle tesi dell'Ulivo
E naturalmente il bilancio è stato come dire sufficiente
Ma
E anche emerso e lo abbiamo un po'ribadito sia io Mirone
Come non si sia potuto portare a compimento fino a questo momento tutto quel programma soprattutto per la difficoltà oggettiva della sistema
Del sistema
Parlamentare che con un bicameralismo che io continuo a definire ottocentesco e quindi con queste navette fra Camera e Senato non riesce a produrre in tempi utili quanto si vorrebbe
Molto comunque è stato fatto rispetto a questo si è evidenziato soprattutto la realizzazione della riforma del giudice unico che è sostanzialmente rivoluzionaria nel sistema giudiziario
I cui frutti si stanno cominciando a raccogliere soltanto adesso perché e abbastanza presto la istituzione nel in materia civile per cercare di far fronte agli arretrati della giustizia civile
Del sezioni stralcio di cosiddetti Goa la depenalizzazione che avvia un processo molto significativo di concentrazione dell'attività giudiziaria sulle fattispecie di reato
Più gravi e quindi più significative con una concentrazione degli anche organismi della magistratura su quello che veramente conta in tema in tema di giustizia e qui ci sono poi le sanzioni alternative e anche i riti alternativi
Che sono stati in qualche modo avviati la competenza penale del giudice di pace per entrare nello specifico che un'altra riforma che consente un processo di deflazione dalle aule di giustizia
Questi sono stati punti trattati per ciò che si è fatto in maniera più specifica poi nel dibattito naturalmente
E emerso il tema era legalità giustizia altro che sintesi di sette otto minuti si potrebbe discutere evidentemente per mesi
Come il nostro movimento sia profondamente ancorato a questo principio della legalità
Che presupposto Pagliara giustizia io lo sintetizzata l'uno e l'essere la regalità l'altra e il dovere essere perché evidentemente i principi regalità quindi rispetto delle regole e poi nelle fattispecie concrete si dovrebbero attuare attraverso l'esercizio della giustizia la difficoltà
Forte sempre che immanente della attuazione piena di questi due principi che dovrebbero essere complementari e quindi nel dibattito dicevo emerso fortemente che uno dei punti fondamentali in cui i democratici continuano e devono distinguersi proprio questo del principio del rispetto delle regole e quindi della legalità senza direi arrivare a spunti questo lo dico con grande obiettività di giustizialismo perché ho anche conto nel dibattito che naturalmente ci sono perché ci possono essere delle delle forme poi esasperate che vanno in qualche modo ridimensionate in sintesi si potrebbe dire quello che io ho voluto poi i così stigmatizzare sistema di garanzie nel giudizio ricognizione quindi esigenza che nella fase processuale iniziale ci sia la il rispetto assoluto delle regole e certezza della pena nel giudizio politico esecuzione quindi l'esigenza che la pena irrogata venga poi concretamente scontata subito dopo
Questa forte spinta e emersa nel dibattito ed è anche come dire ed è anche venuta apre fuori la esigenza che il tema della sicurezza di cui si è molto parlato anche ieri sia assolutamente come ovvio connesso con quello della giustizia e della legalità
E in questo senso la risposta è stata quella che al di là del sistema delega di garanzie si possa dare appunto immediata risposta di giustizia ai cittadini che la chiedono in tempi accettabili
Anche con qualche sacrificio ma con la certezza delle individuazione di quelle che possono essere le sanzioni si è parlato anche del tema commesso su cui i democratici in questa legislatura non avuto un ruolo molto significativo dell'anticorruzione io tra l'altro ho avuto l'esperienza ho avuto l'opportunità di avere esperienza di essere stato capogruppo in quella Commissione speciale anticorruzione istituita dal presidente Violante proprio a seguito dello scandalo delle Ferrovie dello Stato
E quindi abbiamo fatto un bilancio che non è completo nel senso che non l'abbiamo fatto alla Camera una grande battaglia per approvare dei testi di legge sul tema che sono abbastanza
Rivoluzionari tra virgolette anche in ordine alle sanzioni nei confronti dei pubblici amministratori che delinquono
Purtroppo per quel sistema parlamentare che ancora in vigore per la mancata attuazione delle riforme istituzionali quel passaggio al Senato queste grandi riforme sull'anticorruzione sono state sono sono giacenti sono ferme perché ci sono evidentemente delle emergenze prioritarie e non sono andate avanti
E naturalmente l'idea che possono andare a compimento in questa legislatura appare non non praticabile in concreto
Si è anche parlato è emerso dal dibattito di questa esigenza di chiarezza delle leggi da parte dei cittadini anche di semplificazione anche in questo in verità io ho potuto dare l'apporto della mia esperienza come presidente di quella commissione speciale per il riordino della legislazione c'è stata questa novità nella legislatura
Che è stata avviata attraverso la istituzione di questa Commissione speciale di avviare questo processo di delegificazione e di concentrazione attraverso testi unici delle varie materie anche questa e un'esigenza che si è sentita forte nel dibattito quindi in sintesi proprio chiarezza delle leggi certezza della pena
Risposta concreta nei confronti dei cittadini di questi principi di legalità senza arrivare a forme esasperate di giustizialismo anche il tema della sicurezza connesso in qualche modo è stato toccato
E ci si è evidenziato come al di là degli inasprimenti di pena del cosiddetto pacchetto sicurezza che ha toccato aspetti processuali
E invece è necessario concentrarsi ma questo io non c'ero ieri mattina credo che sia messo anche nel dibattito avvenuto con Bianco nella forma di prevenzione di controllo del territorio si è parlato molto ad esempio del poliziotto di quartiere quindi
In definitiva il dibattito sia animato attraverso questi passaggi espresso riconoscimento che l'attività legislativa sul tema in questa legislatura
E stata forte non è stata completa rispetto a quei programmi per il sistema evidentemente del bicameralismo che abbiamo definito precedentemente il riconoscimento di un grande impegno sul fronte delle riforme ma nello stesso tempo una riaffermate esigenza che il nostro movimento si muova su questo tema della ricche legalità in maniera prioritaria
Perché anche la esigenza che non solo attraverso l'attività legislativa ma attraverso una forte sensibilizzazione dell'opinione pubblica scuola società famiglia
Il rispetto delle regole l'idea appunto l'educativa
Che la legalità non è qualcosa nell'appello successivo ma qualcosa che deve essere in qualche modo sentito e coltivato da parte delle famiglie debba essere un'opera degli oggetti prioritari della nostra azione in cui evidentemente anche per quanto si è svolto con impegno specifico di tutti non in questa legislatura noi abbiamo avuto certamente molto da dire questa è stata un po'in sintesi la dinamica del dibattito di ieri si è anche trattato di due temi molto importanti due riforme la riforma delle professioni libere
Riguardo all'amico Vantini che se asserito sempre molto la materia e sulla quale non abbiamo dato un apporto molto forte molto significativo e che ancora non ha però avviato per le stesse ragioni di cui sopra il suo iter parlamentare quella di diritto societario che pure si è conclusa la presentazione di un disegno e che non ha avuto ancora
Anche questa sbocco perché appena all'inizio della attività parlamentare e questo è stato un po'in sintesi estrema sintesi quanto si è sviluppato nel dibattito ieri grazie
Grazie
Pronto funziona
Grazie grazie Rocco la senatrice Carla Mazzuca nostra capogruppo al al Senato per la sessione d'Europa in Italia
Non c'è va be allora dico qualche parola io che ero con lei nella nella sessione sarà veramente sintetico
Sostanzialmente la sessione dell'Europa in Italia è stata ha visto tre momenti di discussione in un primo momento abbiamo rivisto e approfondito anche chiarito alcuni aspetti della relazione di Franco Mosconi che sia pur molto chiara e anche didascalica indubbiamente presentava anche degli aspetti di technicalities che andavano in qualche modo affrontati e chiariti
Abbiamo soprattutto affrontato il problema di attualità della debolezza dell'euro e analizzando alcuni alcune cause fondanti strutturante di questa di questa debolezza indubbiamente una delle cause principali
La differenza di competitività
Tra l'economia del Vecchio Continente e di nuovo mondo una seconda causa molto importante indubbiamente la mancanza nel caso dell'Europa di un Mister euro nel senso che mentre il sottosegretario di Stato americano l'alberata un tavolo di trattative rappresentante e parla in nome e per conto di una potenza il cui presidente alla legittimazione popolare diretta
Nel caso di europea non abbiamo disallineamento fra quella che è stata la crescita
Dell'autorità monetaria e quello che è stato invece lo sviluppo
Dell'Europa politica che ancora segna il passo essa offre fra l'altro di meccanismi decisionali estremamente difficoltosi si pensi che qualsiasi decisione presa della commissione
Deve passare attraverso una legittimazione dei capi di Stato dei capi di governo dei quindici Paesi membri e quando l'Europa ove dovesse realizzarsi il progresso il processo di allargamento a venticinque o ventotto membri
Sarà un Europa di ventotto Paesi appunto sarà estremamente difficile prendere qualsiasi decisione a meno che non si realizzi
Una grande riforma istituzionale
Cioè che il funzionamento dell'Europa
Richiede l'elezione popolare diretta del presidente la commissione una sua legittimazione piena da parte del popolo
Secondo anni alcuni politologi anche l'elezione la legittimazione dei commissari in modo che la Commissione europea
Sia in un certo senso il governo federale dell'Europa federata
Per quanto riguarda le cause di compiti differenti e di competitività
Il loro ha imposto una disciplina virtuosa all'economia continentale nel senso che prima i governi locali potevano in qualche modo contare sullo strumento della sua vocazione competitiva
Per sostenere la competitività di beni e servizi prodotti e il loro Paese questo generava tutta una serie di disordini sui mercati fra i quali alti livelli di inflazione tassi d'interesse elevati è una generale compressione livello di sviluppo dell'economia
Loro impone una disciplina virtuosa perché nel meccanismo a cambi fissi per cui le ragioni di competitività di un Paese
Vanno spostate dalla possibilità di utilizzare strumenti tipo oggi valutazioni competitive pratiche di dumping commerciale
A con una virtuosa politica economica sui fondamentali dell'economia
Noi come Europa comunitarie in particolare siamo rimasti relativamente indietro per quanto riguarda l'economia della conoscenza nel senso che esponiamo la competizione internazionale
Prodotti maturi a prezzi mediamente elevati e quindi rischiamo mediamente ovviamente ci sono anche molti settori di eccellenza e quindi rischiamo di restare schiacciati
Fra la leadership tecnologica gli Stati Uniti e la capacità dei Paesi emergenti come la Cina di produrre prezzi di media qualità a costi assolutamente inferiori
Riportato ai corsi italiani il salario di un operaio cinese di circa un ottantesimo il salario di un operaio italiano e la strada per la nostra competitività non può essere certo quella di ridurre di ottanta volte i salari dell'industria
Una finestra particolare è stata aperta sulla sulla new economy anche su questo l'Europa vive uno stato dormiente lo scorso rimproveri allora mille euro affermato in un certo senso i grandi investimenti nelle reti
Nelle reti di conoscenza e nelle reti di internet è vero che la sua all'informazione è leggera e flessibile virtuale creative quello che volete ma dietro una solida base infrastrutturale
Che è fatta di reti forse meno appariscente rispetto alle autostrade ma indubbiamente che richiedono investimenti enormi rispetto ai quali noi stiamo rientri restando indietro basti pensare ai programmi esteri Nuti che pure ieri abbiamo realizzato di Al Gore delle autostrade Elettronica
Nella seconda parte della sessione
La senatrice Mazzuca ci ha esposto ampiamente con competenza tutta la tematica delle provvidenze comunitarie in particolare si è centrata sui fondi strutturali l'abbiamo visto la differenza fra le varie forme di intervento europea
L'Europa in quanto tale crea un'aria favorevole allo sviluppo e l'occupazione ma nell'ambito poi delle varie aree geografiche sono differenti situazioni di difficoltà che rientrano sugli interventi fortissimi come l'Obiettivo uno
Non abbiamo ancora alcune regioni come la Basilicata ad esempio nell'Obiettivo uno che possono beneficiare per altri cinque anni di grande provvidenze e poi bien altre regioni che rientra nell'Obiettivo due e anche lì non posso entrare in questa materia ma ci sono tasse per interventi e altro e poi tutta l'Europa rientra nei programmi speciali e particolari che sono previsti nell'ambito dell'Obiettivo tre
Su questa problematica è emerso in modo molto netto anche da parte destinati anzi di alcuni amministratori presenti
Che l'Italia tuttora riesce a spendere poco e male delle grandi provvidenze che l'Europa ci mette a disposizione per tutta una serie di motivi
Non abbiamo capacità di lobby di pressione sulle istituzioni comunitarie non abbiano funzionari italiani alla valutazione dei progetti a Brussel
Non abbiamo spesso un'amministrazione pubblica in grado di gestire processi complessi quali sono quelli previsti dai meccanismi decisionali comunità
Nell'ultima parte della sessione un imprenditore
Colangelo non Antonio Colangelo
Ci ha parlato concretamente di come funziona un processo di accesso ai fondi comunitari ci ha parlato delle fonti informative enti tutta una serie di pubblicazioni e siti internet dove è possibile recuperare informazioni sull'Europa
Ci ha parlato degli sportelli informativi
Ci ha fatto capire come è possibile partendo da zero come ha fatto lui
Riuscire con le provvidenze comunitarie via via a mettere su un'azienda
Che operava oggi nell'alta tecnologia e che fattura un paio di miliardi l'anno collaborando con prestigioso istituto leone internazionale realizzando grandi programmi di sviluppo con con l'Est europeo la sua testimonianza è stata molto interessante per questo aspetto concreto
Cioè ci ha fatto vedere un po'un Europa pratica una prova concreta ci ha fatto capire come poi funziona veramente l'approccio all'Europa
Glielo diciamo subirà un approccio abbastanza compresso con meccanismi vicino al decisionali decisamente decisamente barocche questa è stata la sessione della vanità che c'è qualche materiale
Disponibile e passiamo al sottosegretario Vincenzo si canta che ci fa una sintesi della sessione sulla qualità della vita grazie Enzo
L'argomento che avevamo noi un argomento certamente di grande ampiezza e quindi dovevamo un pochettino scegliere tra tutti quelli che sono gli aspetti della qualità della vita
E ci siamo focalizzati soprattutto sul welfare e sulla ricerca scientifica
Il Bianchini a trattato il welfare soprattutto focalizzando il la sua discussione la sua chiacchierata sulla storia della riforma pensionistica sulla riforma della pubblica amministrazione ed in particolare sulla par
La
Il lavoro fatta
Valutazione
Ora consiste però è stato nell'ambito delle della discussione è stato il punto più focalizzato
Separa l'ha parlato anche della qualità della sanità in Italia soprattutto per quanto riguarda il agli aspetti strutturali degli ospedali
Per quanto riguarda invece la ricerca scientifica ci siamo la il discorso è stato focalizzato su alcuni punti fondamentali il primo punto e la ricaduta che c'è tra qualità della città qualità della ricerca scientifica sviluppo tecnologico e posti di lavoro
Secondo punto abbiamo ripreso quelle che sono state nei mesi scorsi alcuni punti molto caldi sulla su questi argomenti
Tutti quanti ricordano il problema socievole le dispute o quello che è successo quando si è parlato di Biotecnologia quello che è successo a Genova la clonazione sulla sulla clonazione terapeutica
Sul genoma quindi partendo da questi argomenti siamo poi passati a vedere quelle che e la situazione della ricerca scientifica in Italia abbiamo focalizzato molti aspetti negativi purtroppo in un ambito in una su un su una cosa così importante che sono non solamente la scarsa quantità di risorse che vengono investite in questo campo ma anche il basso numero di ricercatori ci sarebbe nel sottolineando il fatto che in Italia ci sarebbe la necessità di avere almeno altre cento mila ricercatori dei vari settori della ricerca per poter essere veramente competitivi non dico con gli Stati Uniti al Giappone ma sicuramente con l'Europa
Abbiano chiuso poi il tutto presentando alcune nostre idee su come dovrebbe essere ristrutturata la ricerca in Italia ristrutturata non soltanto come
Diciamo come ristrutturazione dei vari enti ma soprattutto come coordinamento e nell'immediato quello che si può fare vale a dire Progetti
Progetti strategici che devono essere finalizzati in maniera completa e trasparente
Abbiamo parlato poi di quelli che sono due dei progetti messi a punto dal ministero sulla ricerca biomedica e che hanno una enorme ricaduta sulla qualità della vita e sono il progetto posto il genoma cioè quella che è la le quello che succederà in nei prossimi dieci venti anni direi con il prosieguo di quelle ricerche che sono state recentemente presentate da Clinton e Blair cioè dalla sequenza del DNA dalla sequenza del DNA a quelle che saranno poi lei effettive il ricerche sulla dell'apposto il genoma noi avremo una ricaduta sulla qualità della vita straordinaria
Quindi si è parlato di queste cose si è parlato anche delle neuroscienze soprattutto anche qui come ricerca soprattutto della ricaduta che hanno nella qualità della vita degli anziani e di tutti quanti noi in quanto con il prolungamento della della vita sicuramente molte patologie fino a ieri quasi sconosciute saranno sempre più presenti nella sarò sempre presenti
Il la discussione è stato molto interessante c'erano una trentina di quadri
Sono state fatte una quattordici quindici domande per quanto riguarda il Welfare ricordo soprattutto quelle dicevo sulla sul problema dello spoil system
Per quanto riguarda la ricerca scientifica le domande sono state fatte sul soprattutto sulla ricaduta della posto genoma
Però ci e poi ci sono state una serie di questioni che probabilmente derivavano di domande che derivavano dal fatto che c'era stata qui in aula la ballo donne che aveva parlato dell'ambiente quindi poi le domande sono state fatte a noi per quelle che sono le ricadute della qualità ambientale sulla dell'arte la qualità ambientale sulla qualità della vita
La cultura in particolare da questo punto di vista c'è stata la richiesta di intervento anche da un punto di vista politico dei democratici un intervento più incisivo su quella che è la qualità della vita dei quartieri soprattutto dei quartieri nei centri storici
Dove il rischio di perdere per Reno è molto forte dovuto anche all'abbandono di queste aree da parte da parte della delle autorità o del del Governo
Grazie grazie a Enzo anche per rispetto dei tempi
Albertina Soliani
La nostra coordinatrice l'Emilia coordinatrice la sessione scuola e formazione professionale
Si chiama Emilia-Romagna sempre
Eravamo una quarantina di persone coordinati da Gambale sottosegretario obbliga istruzione da me persone del mondo della scuola ma non soltanto
Una prima osservazione
Il tema così definito scuola e formazione professionale è parziale
La questione è più ampia
Nel tempo del sapere del nella società della conoscenza
Il discorso comprende il sistema scolastico ma non solo
Il sistema della formazione professionale ma non solo
E cioè il sistema universitario sistema della formazione superiore che oggi è una realtà avviata in Italia prima non c'era la formazione continua educazione degli adulti
Le nuove tecnologie internet l'economia della conoscenza la ricerca scientifica l'ampio mercato della formazione
E infine in paese
E l'integrazione di questi sistemi diversi
Così del resto erano le tesi dalla numero sessantasei a sessantanove esattamente queste parti del libretto verde dell'Ulivo
Così è si manifesta la strategia la formazione nelle società avanzate così è stato nel processo di riforma avviato in questi anni
Che ha introdotto flessibilità in un sistema rigido apertura in un sistema chiuso pensiamo solo a rapporto scuola mondo del lavoro come era e com'è avviato adesso
Un processo di riforma che ha investito sulle nuove generazioni accelerandone l'ingresso nell'età adulta
Si parla di cose avviate prima non c'erano
Questa prima osservazione
Siamo partiti dalle tesi appunto di allora e abbiamo detto sono state in gran parte nel merito realizzati copiata realizzazione
Poi siamo passati nella discussione attraverso le riforme di sistema
Promossa dall'azione dei governi Prodi D'Alema e Amato riforme istituzionali autonomia e parità ordinamentali cicli obbligo rivoglio i conservatori catene di belle arti
E via via esami di Stato formazione università dei docenti il sistema di valutazione educazione degli adulti e le linee del rapporto scuola inclusione sociale dalla multiculturalità all'handicap all'integrazione con le politiche sociali e legge due otto cinque
E abbiamo notato passando per tutti questi notevoli e e numerosi momenti di raso formazione che siamo dentro un processo di cambiamento che richiede anni se non decenni di assestamento di sviluppo se non penalizzi
Abbiamo messo in luce le difficoltà chiamiamoli solo così nel gestione di questo processo
Difficoltà derivanti anche da un mancato l'accompagnamento adeguato
La parte nello stesso momento
E così abbiamo detto che siamo partiti da lacrime novantacinque in sostanza dalla crisi della scuola
Per la mancanza delle riforme quindi la grande attesa delle riforme alla crisi della scuola durante e dopo i cambiamenti riformatore
Lo scontento della scuola è stato al centro della nostra discussione siccome questo è un punto delicatissimo cardine è evidente che abbiamo isolato anche per la presenza interlocutori prevalentemente questo pezzo del discorso della riforma
Il distacco tra il governo e la scuola è sotto gli occhi di tutti
Così come lo è il mancato coinvolgimento degli insegnanti
E anche in questo settore quello dell'istruzione si è manifestata un un www uno dei caratteri forse andrebbe indagato
Né nazionale fauna resa non è esente da sinistra non riforme sopra i sistemi ancora i sistemi che si vanno a riformare entrò nella scuola praticamente senza la scuola sente coinvolgimento prossimo
Questo punto politico è una grande contraddizione per governi dell'Ulivo per dir così
E così abbiamo rilevato il paradosso che mentre governo e Parlamento hanno avviato le riforme le hanno realizzate e mentre la scuola le sta realizzando le riforme perché in effetti la scuola sta uscendo dall'autoreferenzialità
Entrate in un rapporto vero con il territorio è disponibile a farsi valutare se la consapevolezza del valore delle professionalità e tuttavia la scuola è scontenta e protesta
Probabilmente dicevamo non per le riforme in sella per la gestione delle riforme allora il venir meno dello spirito politico dell'Ulivo complessivamente in questi anni forse anche non è estraneo a questa caduta
Di rapporto intenso tra l'azione riformatrice il sistema che riceve l'azione riformatrice e così oggi dobbiamo constatare che la speranza di allora è vissuta anche come delusione
Allora che fare quindi percussionista norme ma insomma ed è la seconda e ultima parte spero di essere velocissima
Il presente e il futuro mi pare perfino di dire che siamo riusciti a tirar fuori
Delle quasi de degli spunti per nuove linee programmatiche politiche per l'azione nel campo dell'istruzione
Lei stamattina guardando sempre il manifesto Capello stando lì un nuovo inizio probabilmente qualcuno parlava anche di discontinuità ma
Credo io sintetizzo così spero di interpretare insomma da mentre il dibattito ecco intorno a tre punti essenziali questa prospettiva nuova primo ritrovare rivivere l'idea centrale dell'Ulivo vi ricordate un'Italia che essa è un'Italia che vale la scuola e la base di ogni ricchezza
Bisogna che questo sia vero più vero di quanto non è stato fin qui ecco la sfida nuova per il Paese per la scuola
Per il Paese
Chiediamo un grande investimento sulla scuola e la formazione e cioè che sia davvero al primo posto della finanziaria
A ganci o dell'investimento di risorse economiche quel qui cioè strettamente connesso al Paese cresce economicamente cresce culturalmente nell'istruzione
Ancor prima dell'investimento economico se così si può dire da parte del Paese quindi era politica il riconoscimento del valore fondamentale della scuola e del ruolo degli insegnanti delle persone che ne sa operano e questo riconoscimento avviene ovviamente con l'investimento di risorse e quindi anche con adeguamenti di stipendio ma poi c'è anche una vasta gamma di servizi da offrire per esempio agli insegnanti
Da parte dello Stato delle regioni degli enti locali a dei mesi trasporti nuove tecnologie libri eccetera cioè un sistema di grande sostegno di grande investimento sull'azione degli insegnanti
Una radicale investimento formativo continuerò e abbiamo aggiunto oltre che sul personale e sugli insegnanti
Anche sulle famiglie grande politiche di sostegno per i costi pesanti che le famiglie sopportano
E abbiamo anche detto che lasciare l'idea dei bond show al popolo hai sbagliato
E dobbiamo semmai dare un quadro nuovo diverso entro cui far vivere queste cose come immediatamente adesso dirò
Non solo ma anche un sistema di crediti per gli studenti quindi insegnanti famiglie studenti che diventino il supporto della strategia emblema dell'azione della scuola
La sfida e anche per la scuola quindi questa per lavori che per il paese per la scuola la sfida è semplicemente enorme quella di comprendere la sfida della formazione come motore del cambiamento del Paese quindi che la scuola si senta il motore del cambiamento del Paese
In prospettiva europea
E la sfida per la storia di avere consapevolezza del proprio ruolo per l'innovazione e la modernizzazione del Paese
Allora nuovi impegni possiamo pensare adesso a un secondo tempo politico su questo campo non solo il tempo della riforma della scuola l'abbiamo discussa fin qui
Ma il tempo della trasformazione del Paese con la scuole con la formazione e quindi il tempo in cui si deve ritrovare il senso della missione qui allora occorre un grande dialogo tra il paese e la scuola
Rapporto vero con i docenti e gli studenti e le famiglie un ethos condiviso
L'idea forte della scuola come alimento della democrazia
E l'Italia convinta del grande patrimonio che la scuola italiana a rispetto alla formazione la convivenza e la cittadinanza all'integrazione alla legalità
E cioè la valorizzazione della cultura della scuola italiana
Queste non sono questioni secondarie anzi questo secondo tempo bello delineare un po'così
Passare dal dibattito dalla discussione della centralità delle leggi e dei regolamenti che peraltro ci sono già
Alla vita concreta delle scuole e delle iniziative di formazione cioè dentro il processo di trasformazione reale e li governarlo quindi la scuola dei progetti delle identità territoriali delle vocazioni e lo sviluppo
Le ha più la creatività della scuola e dei territori
Dette e fatte le leggi adesso quasi lo slogan è fare la scuola
Come un controllo di qualità assolutamente indispensabile qualcuno ha denunciato
Le distorsioni per esempio nel capo d'amore professionale
Enti e aziende della formazione che si arricchiscono alle spalle dei ragazzi impoverendo i ragazzi arricchendo coloro che promuovono i corsi è venuto fuori chiarissimo in questo quadro che vi sono due tre e quattro Italia
Riguardo al sistema dell'istruzione allora bisogna che la politica nuova affronti questo
Due corsi e quindi il degrado del Sud per edifici mese trasporti ma insieme è emersa anche la capacità di fare della scuola il motore della rinascita culturale e sociale dei territori
Cioè l'impresa culturale che fa anche sviluppo in questo senso a questo può essere un pezzo dell'Europa in Italia nella formazione investire lavorare anche politicamente laddove ci sono i talenti dove e come i talenti dei giovani degli adulti degli immigrati si possono far crescere non disperdere attraverso la formazione Bettina sì battuto il vediamo finisco il circuito nuovo scuola società Familia territorio Europa il nuovo ciclo dinamico lì le scelte politiche l'ultimissimo punto
è al centro del dibattito la questione istituzionale della scuola connesso con la sua natura che cos'è la scuola oggi allora via raccogliere a nostro parere fino in fondo la sfida dell'autonomia
è il tema della sussidiarietà non significa scuola della comunità quindi le persone nelle relazioni educative mancata legge gli organi collegiali e la dice lunga la scuola come soggetto istituzionale
La scuola del territorio che sta in rete con gli enti locali e società civile lavoro eccetera la scuola che appartiene a se stessa questa è la risposta che dobbiamo dare all'ipotesi di devolution quest'ultima che si intreccia con il federalismo
Portato avanti dal PRI nelle sue regioni la scuola non è un
Da parte a livello nazionale europeo nella regione cento organizzano l'offerta formativa e le condizioni per i suoi spiegarsi nel territorio unità di scopo e diversità divieti strumenti in questo senso dentro la dinamica del sistema pubblico di istruzione anche il tema dell'iniziativa dei soggetti locali privati del privato sociale che concorre alla formazione finisco davvero quindi difendere la soggettività e la libertà della scuola e la vita democratica di potere Diversi dislocati e in equilibrio
Il Polo invece mette insieme un combinato disposto perverso
Che da potere esplosivo alla Regione e quindi quel nuovo centralismo a un'idea aziendalistica della scuola sulla privatizzazione quindi finirebbe così la scuola della comunità che è figlia dell'autonomia della sussidiarietà
L'impegno finale del gruppo è stato quello di costruire una rete nostra nazionale di collegamento
Dall'investimento programmatico su questi temi e anche di far nascere gruppi sul territorio gruppi di un motivo per la scuola o comunque di gruppi per la scuola
Perché io recupera del dialogo e del della dialettica politica con la società è quello che dobbiamo fare penitente nuovo del programma di azione della coalizione
Speriamo nel futuro governo grande grazie grazie al dottor Alberto e Pierluigi alpini
Nuova convocazione dopo
Alla passione la la presenza la sessione Antonio la Forgia grazie fa
Facciamo Prodi
Facciamo un po'di esercitazioni nel nel nella presidenza
Allora torniamo alla
Parte attiva non più
Di resocontazione dei lavori di di ieri pomeriggio
Sul tema laici e cattolici dell'Ulivo la palla Lanfranco emana col presidente del nostro gruppo alla Camera dei deputati
Grazie dunque fine avverto che vi proporrò un percorso
Come dire
Impegnative fosse un tema faticoso anche in ragione dalla sua densità
Si dovrebbe invece come posso dire definirlo ma qui non ottempera in modo di farlo dunque
Un nuovo inizio televisivo
Un nuovo inizio ci ammoniva ieri Arturo si nutre di discontinuità l'aggettivo nuovo
E insieme di fedeltà alle origini vorrei dire di fedeltà allo spirito più genuino delle origini
Ecco perché io credo non reti miope anche relativamente alla questione da me posta dall'esperienza del primo Ulivo facendo dire il tesoro sia delle sue intuizioni ma anche dei suoi limiti
Dire gli anche delle ragioni della sua crisi
Quale fu il segreto dell'Ulivo io credo diciamo la ragione della felice intuizione che procede per l'Ulivo io vedo che ciascuno di noi possa dare una risposta diversa a seconda della propria sensibilità io potrei esprimermi così
Diciamo ci vuole il segreto è uno dei segreti dell'Ulivo fu quello
Ma prende le mosse da una lettura da una interpretazione appropriata della storia politica italiana
E più specificamente direi dare una lettura interpretazione appropriata degli limiti della sinistra vedremo in che senso del carattere ricco articolato prevale del fronte riformista italiano
Della centralità della questione cattolica su questo un po'indicheremo intesa come questione politica
Grosso modo se non sbaglio qui mi correggerà se mai proprio Antonio la Forgia grosso modo una lettura e interpretazione della storia politica italiana
Non distante da quella che all'origine della svolta goethiano
In concreto diciamo alle spalle dell'Ulivo dicevo
Affondamento dell'Ulivo stava la consapevolezza di avere di questa marcata peculiarità italiana vediamo i profili di questa peculiarità alcuni ascrivibili alla sua storia
Primo la dominante matrice comunista dalla sinistra italiana rappresenta tuttora a torto o a ragione
E per un tempo non breve e quindi si tratta di un elemento non congiunturale un limite oggettivo alla capacità espansiva in senso elettorale di consenso dei partiti della sinistra italiana
Di qui la consapevolezza della Stura della sinistra e delle sue espressioni politiche nel autosufficienza
Per competere nel nella competizione per il governo
Secondo e conseguentemente la consapevolezza che un pezzo cospicue qualificante del riformismo italiano sta fuori dei confini dei diciannove i partiti della sinistra storica sta dentro la tradizione liberale laica riformista di matrice risorgimentale
Storicamente diciamo un minoritaria ma di una minoranza intensa di una minoranza intesa
E sta anche dentro
Dunque c'è vero
La consapevolezza dei marcate peculiarità italiana che connessi alla signora singolare storia politica la non autosufficienza dalla sinistra il carattere plurale del riformismo articolato ricco dal riformismo italiano
Comprensivo di tradizioni altre quella liberale laica riformista dicevo di matrice risorgimentale quella e venivano qui alla questione
Quella appunto espressa raccolta dentro il cattolicesimo democratico
Che stava magari o disagio spesso in minoranza dentro la Democrazia cristiana e mentre il variegato movimento sociale cattolico dunque i due profili cattolicesimo politico potremmo dire il cattolicesimo sociale
Entrambi cattolicesimo politico cattolicesimo sociale
Contrassegnati da questo elemento dobbiamo fissare anche questo cancello rosso culto della propria autonomia tal sino al limite talvolta della ossessione per la propria identità
E dunque indisponibile questo pezzo del riformismo italiano dentro la società e dentro diciamo
La il dentro fronte politico
Dunque geloso della sua autonomia e dunque indisponibile a confluire o anche solo a riconoscerci senza residui dentro i partiti della sinistra tradizionale nonostante l'incipiente bipolarismo
Ora in questa voce si deve oggi veniale l'iscrizione vorrei dire anche della forma coalizione Ale dell'Ulivo
Che si faceva carico appunto dalla data l'esigenza di andare oltre i limiti di una sinistra non autosufficiente
Senza tuttavia domandare a forze politiche e a forte sociali che sarebbero stati dicevo indisponibile una confluenza organica dentro al campo della sinistra specie quello il punto forte politica forte sociale di ispirazione cristiana senza domandare loro di rinunciare alla propria autonomia
Dunque formula felice e geniale quella dicevo coalizione Ale dell'Ulivo imperniata direi intorno a una intenzionale ambiguità internazionale e virtuosa ambiguità nelle tradizionale alleanza di partiti dicevamo qualcosa di più nel partito unico unità di azione e contaminazione tra le culture politiche ma anche autonomia politica e organizzativa delle sue componenti
Secondo la riuscita dicevo ma anche formula lo abbiamo poi sperimentato delicata e fragile che si reggeva su un delicato equilibrio un difficile equilibrio a produrre il quale decisiva si rivelò
La stessa Premiership di Prodi vorrei dire perfino il suo profilo politico-culturale anche personale
Quali le ragioni della rottura di quell'equilibrio fragile profili qualora per carità io qui non posso e non voglio indugiare sulle cause come si può dire
Né sulle cause prossime né sulle cause remote le sulle cause certe né sulle cause supposte ma in coerenza con questa lettura che vi ho proposto dire così è stato in ragione dell'appannamento presso taluni nella consapevolezza di queste marcate peculiarità italiane
Volessero e diciamo in questo equanime profilo troppo alto critico un appannamento a sia in chi magari ha coltivato l'illusione dell'unico europeo dell'Ulivo mondiale
In verità non eravamo così ingenui Marsiglia e soprattutto in chi ha avuto fretta vorrei dire quasi un'ossessione
Di come dire di operare una stretta con formazione dell'assetto del sistema politico italiano al sistema politico europeo
Dove la sinistra aspira improprio a responsabilità di governo nel segno di una sostanziale autosufficienza
Disposta magari a offrire perdonate la malignità anche generosamente posti ma non partnership
Lieta di beneficiare alleati non insensibili magari a quote di potere ma privi questi alleati dell'ambizione di competere pur dentro un rapporto di come si può dire di leale di organica di sicura cooperazione
Dunque il contrario di un rapporto come posso dire vivace della competizione proprio perché al riparo da tentazioni trasformisti che di passaggi di campo
Questa secondo me è la causa se volete la madre di tutte le cause espressa elegantemente pro ci sono troppi costruita le cause più contingente
Trema interessata indugiare sugli affetti gli affetti i rilievi sono stati evocati abbondantemente trascuro per i più eclatanti tutti i nostri guai originano Diletta la rottura di quel difficile e virtuoso equilibrio
Dalla recrudescenza dagli egoismi dei partiti dalla rottura di quel patto che stava a fondamento dell'Ulivo fate bene attenzione che non era solo un patto tra partiti ma era soprattutto il patto con i cittadini
Consacrato dal voto e tutti abbiamo memoria come posso dire
Di quanto traumatica lacerante si può sia stata la rottura di quel patto
E che presto abbiamo pagato in termini anche di credibilità e di consenso la rottura di quel patto
Espressa attraverso il cambio di maggioranza il cambio di Premiership
Perché non si era rotto solo ripeto un patto tra partiti l'unico non era questo soltanto ma era soprattutto un patto diciamo con i cittadini
Ed è una ferita quella e diciamo in qualche modo ancora aperta non solo dentro il popolo
Dell'Ulivo ma io l'ho sentito ancora l'altro giorno a Gargonza dentro il popolo stesso della sinistra che pure diciamo in qualche modo esprimeva in quella circostanza una premiership
Ricordiamo il clima in cui anche il popolo dalla sinistra partecipavi questo trauma di questa ferita di questo nulla ma io qui io mi mi devo concentrare su profilo che ci preme di più quella degli affetti come posso dire
Sul terreno etico culturale di questa rottura
A partire di lì si sono prodotte non posso documentale faranno esempio soltanto spunta dissociativi anche sul terreno delle sensibilità delle culture politiche e anche su quel terreno che è oggetto da la nostra attenzione qui del rapporto tra laici e cattolici spinte dissocia attive
Di cui sono tante le manifestazioni
A testimonianza badate bene non posso svolgerlo perché non solo le dinamiche ideali e culturali condizionano i processi politici questa è la lezione che richiediamo ma anche vale il viceversa che talvolta la rottura di un processo politico
Diciamo produce effetti diciamo sul terreno delle dinamiche ideali delle dinamiche culturali nel questo caso
Reintroduce quella spirale perversa che uno se il virus più come posso dire
Corrosivi della nostra storia nazionale quello della copia clericalismo laicismo che si alimentano a vicenda
Del resto tra le scommesse e le promesse dell'Ulivo figurava appunto l'idea che dovesse cadere che fosse anacronistico privo di ragioni il discrimine politico sottolineo politico tra laici e cattolici non quello per carità di carattere filosofico ideale religioso ma che non avesse ragion d'essere
E forse anacronistico diciamo una barriera un discrimine politico politico tra laici e cattolici che anche sotto questo profilo si dovesse rimuovere l'anomalia italiana figlia della storia italiana
Facciamo due riferimenti la questione romana dalla da un lato l'opposizione tra cattolici e comunisti
Diciamo che la stagione post bellica dall'alto che dovessimo finalmente potessimo rimuovere l'anomalia italiana figlia dalla nostra storia quell'appunto di un discrimine politico
Tra laici e cattolici
Che è quella che è la de ideologizzazione come si dice della contesa politica che passatemi l'espressione la sana riduzione della politica allo stato laicale
Può essere una buona cosa che finalmente gli attori politici non dovessero essere più partiti ideologici o addirittura partiti Chiesa
Che laici e cattolici potessero finalmente distribuirsi lungo l'asse di destra sinistra in ragione delle proprie opinioni delle proprie preferenze politiche programmatiche se volete dei valori ma dei valori politici
Che ispirano
Opinioni e programmi
Ma non già in ragione della propria condizione di laici piuttosto che di cattolici delle proprio questioni filosofiche e metafisiche e religiose
Che attengono a un altro campo
Badate questo era ed è perché il processo di grazie a Dio è andato avanti anche sia subito questo impasse
Un approdo liberatorio su più fronti
Su più fronti
Poi dirò perdonate di rilievo anche sul fronte della coscienza cristiana finalmente non più costretta la cocente dalla comunità cristiana non
Costretta dentro una parte politica confusa con una parte politica
Una prova liberatorio come posso dire per l'ha finalmente diciamo libera espressione politica dei cittadini laici e cattolici non più costretti dicevo entro recinti artificiosi liberatoria per la democrazia italiana
A lungo ipotecata imbrigliata da questa opposizione laici cattolici io lamento che Prodi
Forse gli amici qui qualcuno
Una sede appunto abbastanza ristretta un po'scherzando un po'no dopo il suo sfratto da Palazzo Chigi
E ha ragione proprio a proposito della pregiudiziale anti ulivista introdotta dal core da Cossiga cioè con l'idea di un centro cattolico popolare europeo
Strategicamente in prospettiva alternativo alla sinistra ricordo appunto che Prodi ragionando su questa pregiudiziale anti ulivista osservò che gli la questione cattolica che era stata al centro dalla scommessa e della promessa dell'Ulivo dicevo la questione cattolica come questione politica si era rivelata per l'Ulivo più ostica più insidiosa dalla questione comunista
Qualcuno oralmente era la battuta
Cioè la cultura comunista voleva dire lo lo sdoganamento diciamo della che gli ex PC loro approdo a responsabilità di governo Prodi diceva perfino troppo perfino capo considera appunto che Krizia un ex comunista era asceso a Palazzo Chigi
Dunque la rottura avuto dicevo effetti di vari canti la rottura dell'esperienza l'Ulivo anche sul terreno delle sensibilità delle culture politiche i segnali sono molteplici badate l'ultimo la manifestazione
Diciamo di timbro positivo a Porta Pia perché Porta Pia come osservava l'altro giorno scopo appartiene a tutti a partire anche ai cattolici celebra quell'espressione di Paolo sesto che giudicava provvidenziale
Come posso dire la fine del potere temporale della Chiesa provvidenziale anche per la Chiesa oltre che per diciamo la Società italiana la storia italiana
Ha parlato di mancate le oppositivo polemico dalla manifestazione che fa riscontri fa da contrappeso a diciamo molteplici manifestazioni di ingerenza clericale che si vanno manifestando
Ecco vedete e un esempio si potrebbe fare rivela tipo di questo diciamo
Dissociazione che sia prodotta io le rammento il passaggio anche parlamentare sulla procreazione assistita
Dove si è registrata una sconfitta badate bene qui purtroppo anche rispetto al metodo di approccio che io già giudico il minimalista queste questioni che l'Ulivo il primo e unico adottò minimalista io rammento la formula che adottammo quanto Prodi ha rotto le questioni che attengono alla vita e alla morte a
Solo appannaggio delle coscienze non della politica
Poi briga Piva
Un po'è una scorciatoia ma forse in quelle condizioni non potevamo di più ma abbiano smentito anche questo metodo di approccio minimalista non vi ha mai provato neanche questa promessa in quel passaggio ma perché appunto si era già prodotta questa lacerazione
Tant'è vero che alla stretta finale abbiamo assistito a pronunciamenti sostanzialmente di partito salvo isolati dissensi
Non a una vera intesa motivata libertà di coscienza anche dentro i partiti affrancata da vincoli di partito
Altro sarebbe l'approccio più congruo a queste questioni chiamiamole quell'etica The sensibili
Badate esempio etico afferma la libertà di coscienza perché queste un'acquisizione preziosa irrinunciabile dentro la politica
Noi post-ideologica
In cui gli attori non sono più i partiti ideologici partiti Chiesa
Rilevato in quella il la irrinunciabile preziosissima libertà di coscienza
Fermo il principio del no alla disciplina di partito ma vorrei dire anche a te la iscrizione all'autodisciplina non coatta di partito all'autodisciplina non coatta di partito cioè a un acritico allineamento al punto di vista di partito ancorché non coatto
Se invece e questo sarebbe il traguardo del nuovo Ulivo io mi sentirei di proporre all'attenzione a una sintesi è una mediazione politico-legislativa dicono all'infezione
L'esatto opposto di qualche successo ricalca sia registrato in palla lo possiamo rinunciare almeno a cercare un punto di mediazione politico-legislativa anche su queste questioni
E io credo anzi che da quell'esperienza dall'appunto della dibattito politico parlamentare sulle rogatorie assistita si ricava questa lezioni a mio giudizio che queste materie non possono essere esorcizzata eh
Con la formula appunto sbrigativa secondo la quale appartengono sono appannato dalla coscienza personale interpellano anche la politica
E dobbiamo io non ho la soluzione al problema ma dobbiamo almeno darci un metodo di approccio a queste questioni e forse inventare anche dei luoghi di elaborazione di confronto su queste questioni che ci dividono
E soprattutto dovrà c'è un habitus vorrei dire intellettuale politico di cristallina onestà di misura di equilibrio e anche di radicalità cioè andare al fondo delle questioni che ci dividono
Perché andando al fondo delle questioni
Voglio dire la radicalità propizia la mediazione alta non viceversa
E dovranno diciamo appunto mettendo a punto un metodo di approccio a queste questioni così impegnativo dovremmo a cominciare diciamo la mia cominciare dall'intenderci sul concetto di laicità nella politica democratica
E c'è una bella definizione tra le tante proposta di recente da Rusconi di Gian Enrico Rusconi che con le sta riflettendo di più in Italia su queste questioni sul rapporto Laicicattolici un terreno dalla politica dalla politica democratica
Dice sostanzialmente risparmio la citazione che la laicità in democrazia la laicità nella politica democratica e lo spazio pubblico questo il senso nel quale ci si scambiano ragioni argomenti ragioni argomenti senza fare ricorso a istanze unilateralmente considerate superiori trascendenti
Magari facendo appello a un principio di autorità e sterno al discorso insomma si richiede passatemi questa espressione banale un disarmo bilaterale bilanciato da parte di laici e cattolici
La contestuale cioè reciproca rinuncia
L'ora ai e le proprie convinzioni ma i propri dogmatismi questo sì
Sul piano politico e chiudo e chiudo e come non è pratici qui Parisio già intrattenuto su questo soprattutto ieri sera richiamo sulla prospettiva dalla Margherita Verdi abbiamo questo avete preso atto di due circostanze che la presentano due vincoli il fallimento del referendum elettorale
E l'alt decisione abbiamo detto legittima dei Democratici di sinistra congresso di Torino di procedere q orgogliosamente lungo il solco ma anche dentro i limiti
Della tradizione politica delle socialdemocrazie europee
Ora avendo poi fissato questi vincoli avendo realisticamente considerato questi vincoli abbiano prospettato
Arturo lamentava che un po'pronto dalla Camera abbiamo intrecciato soprattutto questa relazione
Questa è una riflessione comune questo confronto abbiamo considerato il prospettato l'ipotesi di un'aggregazione larga e plurale disperazione democratica e riformista entro la quale raccogliere gli eredi appunto laici e cattolici del centrosinistra storico
E così da sviluppare quella che Arturo ama chiamare una cooperazione innovativa sentite che parola raffinata una cooperazione addolcita rispetto alla formula della cooperazione competitiva con i Democratici di sinistra dentro una inequivoca opzione di campo quella del centrosinistra
Nel quadro del bipolarismo italiano
Solo a questo punto chiare
Alla luce spero di queste mie riflessioni un po'frettolosamente gli ho proposto le ragioni per cui noi non possiamo riconoscerci in un centro cattolico dal sapore posto democristiano pareri lato dritto in sede storico politica è molto misurato ed equanime sulla storia democristiana
Non è questo il punto
Quali sono le ragioni le metto in sequenza ma un ripasso qui e chiudo Primo perché e qui parlo proprio da cattolico democratico in qualche modo qui è caro il principio valore della laicità dalla politica perché non amiamo un approccio da cattolici laici un approccio ideologico elettoralistico strumentale vogliamo dirà alla fine mistificatorio al cristianesimo
Di più per noi l'ispirazione cristiana ma qui basterebbe avere un minimo di familiarità con la pensiero teologico e con il pensiero politico
A che sta a fondamento del cattolicesimo democratico d'ispirazione cristiana apre non chiude
Non è non chiudere entro un recinto angusto allarga vorrei dire propizi e spinge a una a più vaste collaborazioni si diceva una volta con gli uomini di buona volontà credenti e non credenti
Secondo perché in una società secolarizzata
Perché la secolarizzazione investito che la vita politica non solo la vita religiosa
Avrebbe dallo scarso fatemelo dire scarso appeal e corto respiro l'evocazione del cattolicesimo in sede politica
Ecco perché lo diciamo che noi più ambiziosamente si mira a fare l'operatore speculare competitiva nei confronti di Forza Italia fingeva piuttosto che un'operazione di nicchia che competa con il CCD CDU
E perché e vero anche da Forza Italia di cui diciamo che
Avvertiamo così alternativa così lontane così alternativa dobbiamo imparare questa aver fatto convivere dentro l'esperienza politica laici e cattolici certo una convivenza debole diciamo non elaborato una contaminazione non elaborata noi vorremmo essere più critici scavare ma insomma terza ragione perché come si dimostra e scivoloso il piano inclinato di chi fa rifornimento al Partito popolare europeo un piano inclinato scivoloso e lo lo stanno scontando diciamo misurando sulla propria pelle i popolari italiani
Quarto perché vogliamo approvare già dentro questa aggregazione a fare sintesi tra laici e cattolici sia sul fronte politico sia chi sa mai anche sul fronte di piccole questioni che ho solo evocato eticamente sensibili
Quinto perché e prezioso il contributo del riformismo laico liberale socialista che potrebbe o disperdersi andare a casa
Ritirarsi a casa o addirittura migra nell'altro campo colate che non c'è solo la Malfa figlio
Sono esponente di questa tradizione il cui contributo è prezioso ad arricchire riformismo io non posso dire declinare questo contributo peculiare di questa tradizione qui sesto e ultimo perché questa è la condizione
Per dare corpo a quella diciamo formazione politica di tipo federativo non sappiamo ancora bene quale disegnata ieri dal Tour cioè una formazione politica che affianchi la Quercia
E che mirando a un rapporto paritario non subalterno abbia a sua volta un profilo politico maturo cioè si faccia carico dell'interesse generale non si contenta di rappresentare interessi lo anche valori particolari
Fossero anche i valori cattolici parate bene che
I valori cattolici in verità non hanno poi bisogno dal braccio secolare per essere difesi dal braccio secolare dalla polizia prese le difese ma insomma
Quindi l'operazione politica in senso pieno di sesso maturo che abbia il respiro e l'ambizione di una proposta politica maturata che si affianchi diciamo niente in termini paritari appunto alla quercia che non si limiti appunto a rappresentare vorrei dire a fianco ad annettere alla sola vera sintesi e proposta politica quella che mette capo la Quercia alcune sensibilità e alcuni Inter interessi particolaristici
E nel segno appunto in questo caso sarebbe di una minorità di una subalternità che in questo caro sarebbe imputabile all'egemonia alla paventata ma ad un vertice di ambizione nostra ha un deficit di ambizione appunto alle alle nostre angusti alle nostre pigrizie
Chiuderà con una metafora un po'audace
Attacco forse non l'hai proposta ma le nostre chiacchiere parlamentari e la metà prego lampo del matrimonio audace la metafora dal matrimonio già perché comodità le metafore tanto più queste perché e farlo corto circuito tra gli affetti e la politica
Prende le no con beneficio d'inventario da moltiplica seicento euro però capitoli bene noi siamo per un matrimonio con la sinistra
Però chiaro l'approssimazione la metà diciamo meglio per un rapporto stabile
Da aprile
Fedele
Impegnativo non per relazioni effimere precarie revocabili
Ma si apre un matrimonio ciò prova poco stabile tra partner maggiorenni che stabiliscono tra loro un rapporto paritario e come in tutti i rapporti maturi qualche volta anche dialettico fosse questo è troppo forte rispetto alla categoria delle mura azione anche competitivo
Anche nei rapporti tra le appunto maggiorenni
E questo diciamo non aggressivo certo ma in vista appunto di un rapporto più ricco di un rapporto più intenso di una sintesi superiore
Ecco ma questa forma di relazioni è possibile se e solo se la Margherita ma chiamiamola così
Acquisterà maturità politica si avrà personalità come nei rapporti dico
Si avrà appunto se non sarà l'anno della somma di sigle distante particolaristiche
E soprattutto se come in ogni rapporto vivo e fresco la stessa Margherita saprà proiettarsi nel futuro
Si diceva ieri declinarsi al futuro e non ricadere nel passato
Solo rapporti così
Nella politica come del resto dalla vita portano dentro di sé
Appunto il germe e la promessa del futuro
Tocca ora Francesco Rutelli come voi tutti sapete
Rubo trenta secondi al
Al suo tempo per degli come credo voi anche desideri arte che lo ascolteremo con particolare affetto
E anche lo ascolteremo con legittimo orgoglio
Legittimo orgoglio per il fatto che un protagonista
Della stagione dei sindaci iniziata nel novantatré
Uno dei fondatori del nostro movimento
Abbiamo alzato la mano abbia fatto un passo avanti abbia dichiarato la propria disponibilità
Ad affrontare con il compito durissimo che abbiamo anche una iscritto
A formula lì assuntiva del del nostro lavoro di questi giorni ha il compito di dare come è necessario fare un nuovo inizio all'Ulivo
Legittimo rubargli o prevarrà il coraggio politico anche di una scelta che e la scelta di spendersi dichiararsi pronto e disposto a spendersi in una battaglia che come tutti noi sappiamo sarà una battaglia durissima
Ecco credo che fosse avendo la Ventura
Di
Presiede le queste ultime Stars derivano spedite nostri lavori credevo di avere oltre che il piacere il dovere nei vostri confronti di esprimere a Francesco Rutelli appunto questi sentimenti con i quali lo ascolteremo affetto e legittimo orgoglio
Grazie davvero Antonio grazie a tutti voi io vorrei iniziare però questo intervento che era programmato da molto tempo
E assolutamente prima che si potesse ipotizzare potesse avere qualche significato in più di quello di una di una riflessione nel nostro movimento e come sempre abbiamo cercato di fare tutti insieme per la politica
Del nostro Paese io vorrei rivolgere un ringraziamento
A una persona per rivolgerlo a tutti voi
Io ricordo che nei tempi in cui la politica io seguivo distrattamente un personaggio importante la vita nazionale a seguito di una sconfitta elettorale disse una fase poi rimasta negli annali e cioè attribuì al destino cinico e baro quella sconfitta elettorale
Io non credo che in politica le cose quando vadano male siano attribuire all'imbroglio
Del destino
Io penso davvero che la politica abbia una sua logica
Abbia certamente la necessità di camminare sulle gambe delle idee degli ideali
E anche una sua logica necessaria
Io penso che se noi oggi ci troviamo in una posizione di estrema difficoltà ma di notevolissime potenzialità per tutto il centrosinistra Nuovo Ulivo e certamente per i democratici
Non lo dobbiamo a una persona che di fronte attenzioni terribili
Ha difficoltà che apparentemente e forse anche effettivamente andavano oltre
Quasi mezzi fisici
Per i quali nella sua lunga carriera di studioso
Di uomo pubblico che non amato mai troppo apparire all'esterno
Egli aveva acquisito nel corso di decenni e decenni rispettati
Rispettati dagli amici e degli avversari per la qualità del lavoro che ha fatto
E per la qualità umana
Che assicura
E tuttavia messo alla prova quest'uomo in condizioni così critiche così difficili
Ha dimostrato che non solo la coerenza ma coerenza un bene
Ma la coerenza nella politica deve rispondere ad una logica che guarda al futuro
Non solo che rivendichi puntigliosamente i fatti del passato
Ecco se noi oggi abbiamo riaperto non tanto per un possibile candidato possibile candidatura per la possibile aggregazione costiamo lavorando per la possibile ripresa per questo nuovo ogni inizio dell'Ulivo
Se noi abbiamo passando attraverso vicende assai difficile e prove assai dure oggi mantenuto intatto
Quel patrimonio di credibilità di idee e di ideali e siamo pienamente in corsa tutti insieme mettendoci al servizio
Di un arco molto più ampio di forze che non solo il nostro movimento lo dobbiamo al tenace
Spesso silenzioso
Spesso fin troppo umile
E straordinariamente intelligente paziente e creativo lavoro di Arturo Parisi
Non è non è stato facile
Non è stato facile per nessuno
Non gli ho mai detto però nei mesi scorsi mi è tornato alla mente una frase bella di Lord a tra celebre personalità del cattolicesimo liberale
Che a proposito la politica
Di diceva
Il partito
Ha bisogno di mettere in pratica idee vere
Altrimenti di trovarle
Questa è l'essenza la politica cioè la politica è quello che noi siamo ma che la capacità di metterci in discussione di fronte al cambiamento della società
E io penso che quanti hanno dipinto nel tempo Arturo come un politologo cioè come una persona che ha le sue visioni qualche volta le sue Fisi medi studioso non ha colto invece la rarissima capacità di una persona come lui
Di cogliere l'essenza della sua età attuale & i suoi cambiamenti e di precorre le questo e penso lo scopo della politica e per me
Debbo anche dirvi che dopo alcune settimane in cui ho fatto un breve per la verità giro di feste riunioni dei diversi partiti
Che mi sono trovato lo debbo dire sinceramente altrettanto bene a Telese
Alla festa dell'Unità di Bologna alla festa dell'amicizia di e cattolica alla festa tutti insieme dell'Ulivo che è stata realizzata penso intelligentemente
Al Torino o dalla coalizione
Ho trovato un nuovo clima
Ha appena pochi giorni dopo
Quello che
Avevamo vissuto come un clima di scoraggiamento con un clima di quasi inevitabile declino al centrosinistra di prepararci ad una sconfitta annunciata forse troppo annunciato ho trovato in tutte queste piazze in tutti questi incontri con cittadini e con militanti con quadri con amministratori con dirigenti un clima certamente
Diverso e ora oggi fatemi dire dopo questo piccolo giro d'Italia quanto sono felice di trovarmi con voi cioè di trovarmi con i miei amici democratici e fatemi dire
Quanto sono riconoscente
A Marina
A Marina Magistrelli e a tutti voi che avete fatto questo lavoro paziente difficile coerente tenace appena detto dimostrando questa pazienza giorno per giorno ma senza scollegato la mai alla visione del futuro la visione dicono che ci aspetta siamo nati per questo
Quando abbiamo da esperienze diverse deciso di dar vita ad una iniziativa d'un movimento che era di per sé è destinato a dar vita ad altre cose e io penso che in molti momenti abbiamo dubitato che fosse possibile farlo oggi forse ci sentiamo
Consapevoli che una possibilità seria è aperta e io penso che questa possibilità è aperta perché ho citato Marina prima
Lei ha parlato delle promesse
Più o meno realizzate con l'Ulivo del novantasei e penso che questa sia la base della nostra riflessione l'è stato nel dibattito iniziato ieri scontato
Conti condivisione totale quello che ha detto Franco Monaco
Beh io penso che in Italia dobbiamo avere una consapevolezza fondamentale se non l'abbiamo perdiamo di vista
Quello che ci aspetta
In Italia in cinquant'anni
Solo una volta l'aggregazione delle forze riformiste
Democratiche progressiste
Hanno vinto nelle elezioni generali uno
Una volta in cinquant'anni come aggregato di queste formazioni
Ed è stato nel mille novecentonovantasei quando abbiamo dato vita all'Ulivo
Io penso che se prescindiamo da questa lettura dei numeri ma anche della società italiana
Perdiamo di vista quello che ci attende non solo dimentichiamo quello che è accaduto in cinquant'anni cioè dei fatti che sono fatti
Storici non sono fatti soltanto legati all'interpretazione dell'uno dell'altro vino
Noi abbiamo avuto in Italia una sinistra
In cui da solo il PC ha avuto attorno al trenta per cento
Che
Con tutta la serie delle formazioni
Ben diverse tra loro in alcuni casi antagonistiche tra loro quali socialisti laici radicali gruppi di estrema sinistra
Non di rado ripeto antagonisti verso il PC che oscillava attorno al trenta per cento e tra di loro
Ha avuto la capacità di superare stabilmente il quarantacinque per cento dei voti oggi la riproposizione di produzione
Di quelli che sono gli eredi di queste formazioni a stento raggiunge il trenta per cento dei voti
E allora è evidente che la prospettiva la possibilità stessa di vincere al di là dell'aritmetica
è basata sulla capacità della sinistra democratica di rivolta di risolvere i suoi problemi interni
Di risolverli in positivo verso il Paese con un'aggregazione che permetta di fare il pieno il massimo dei consensi che ha queste tradizioni rinnovate
Si richiamino
E allo stesso tempo noi dobbiamo ricostruire un'aggregazione un'alleanza del tipo di quella che vinse nel mille novecentonovantasei su basi nuove
Perché quella occasione
Non resti l'unica nella storia moderna del nostro Paese
E perché questa vicenda del novantasei prenda spunto da ciò che non ha funzionato perché oggi le elezioni noi non le possiamo combattere non le possiamo sperare di vincere se non facendo tesoro anche di ciò che si è sbagliato dal novantasei cava
Allora la realtà dei numeri che è una realtà ineludibile l'abbiamo vista in modo dirompente specialmente nel nord dove si è consolidata l'alleanza tra il popolo e la lega
Ma dobbiamo evitare che si cristallizza in tutto il Paese
Con una iniziativa che dobbiamo prendere che sarà l'oggetto a mio avviso principale della nostra azione dei prossimi mesi
L'Ulivo ha mantenuto le promesse elettorali
Ma non ha mantenuto le premesse politiche
Ha mantenuto le promesse elettorali e non lo dobbiamo rivendicare
Come si fa oggi a parlare dell'economia italiana come fa con questa disinvoltura la destra
Dimenticando
Che la destra si è opposta con tutti i suoi mezzi al Governo guidato da Romano Prodi nel momento in cui si è fatta la battaglia per l'Europa
Cosa sarebbe oggi cosa sarebbe oggi la lira
Se
Al di fuori senza la guida di Romano e di tutti coloro che hanno creduto a questo è fondamentalmente dagli italiani che hanno investito su quel governo su quella scommessa
Cosa sarebbe oggi la lira se fosse fuori dall'Euro ma ora non è che stiamo ragionando sulla debolezza della moneta
Europea
Vogliamo provare
A capire cosa sarebbe avvenuto se il vaticinio della destra si fosse realizzato quel fallimento dell'ingresso nella moneta unica e con l'Italia oggi è ridotta ai margini
A competere con la ad andamento strutturale l'economia americana e con la crescita
Sostenuta ma pur tuttavia squilibrata l'economia europea da dentro l'involucro della nostra lira espulsa dall'Europa e dalla moneta unica
Vogliamo ritrovare insieme la consapevolezza e l'orgoglio di quello che si è fatto di sostanziale che la base irrinunciabile imprescindibile per cui oggi ne possiamo tentare
Un nuovo inizio
Perché c'è un percorso tracciato c'è un lavoro fatto c'è una consapevolezza che dobbiamo recuperare in quanto consapevolezza del Paese dell'Italia perché le scelte sono state fatte
E la destra era contro ed era contro ancora una volta per sottolineare un interesse parte che andava contro l'interesse dell'Italia questo è un punto che noi dobbiamo avere la forza ce l'avremo penso alla campagna elettorale di rimettere nella competizione così come te fanno le parliamo di questa destra
Ma per capire l'Italia che ci vorrebbero preparare basta sfogliare i loro giornali
Tattica
Apri avvenente avrebbe mai andate come come si presentano all'Italia come si presentano una realtà
Ma è la caricatura dell'Italia non è solo il dileggio dell'avversario che sempre eccessivo e e ridicolo però come fa bene alla salute corroborare in forza ed a motivazione non è questo problema ma è l'Italia che voglio fare a me cioè
Un'Italia disastrosa un'Italia avvitata su se stessa un'Italia che non è quella e Berlusconi ci fa vedere sempre al futuro la coniuga al futuro no con i cieli azzurri dietro i suoi esordi strisce voluminoso e manifesti isole
Quelle belle scrivanie lucidate quei bei libri che c'è alla scrivania che nessuno ha mai aperto egualmente Gaetano pensava quelli comperati la storia alla ai grandi magazzini
Ecco questa questa da una parte c'è un'Italia che arriverà con i cieli azzurri gli uccellini senza tasse no in cui non c'è c'è una sicurezza assoluta tutto
E oggi belli da lei oggi ha Brink giornale edito da Berlusconi vedete vale l'Italia e comunisti Publitalia mettere a sinistra dell'orrore la nomenclatura ritornato beige nel foggiano Italia intonato Bella ciao Parisi assunzione offre per per
Rutelli non so chi sarà però per Palma Mario proprio il sindaco implicava
Non il prossimo né quelli sparita non è questa non non non non M. dobbiamo farla vedere l'Italia come come la come la preparano quella presentano perché
Io penso che tra le armi che noi abbiamo l'euro confronti un'arma molto forte oltre piuttosto che una contrapposizione frontale
Vecchio stampo sarà l'arma dell'intelligenza
Per la verità
L'arma per cui anzi che noi fare lo stesso errore di demonizzazione noi dobbiamo intervenire nel merito sui temi concreti sui contenuti sulle cose che intendiamo fare ma questo vento
Tra breve volevo completare la riflessione sull'Ulivo perché potranno avverrà però Berlusconi mi mi mi mi viene anche voglio dire alcune grosse ma forse ne avremo occasione me nemesi prossime e dobbiamo farlo con garbo e con misura naturalmente con l'accetta
Anche incisività ma dicevo della di quello che è avvenuto ma certo il gli errori sono stati tanti perché le premesse politiche non fossero rispettate mentre appunto le promesse elettorali sono state significativamente attuate non tutte certo ma in una misura molto rilevanti
Intanto penso che l'errore è vero è stato che questa leadership plurale dell'Ulivo non abbia saputo ed è una responsabilità di tutti noi consolidare e insediare stabilmente quel processo che aveva portato alla vittoria novantasei
Ci siamo illusi che in fondo la politica avrebbe portato ci siamo illusi qualcuno appuntato sulle scelte che non erano condivisibili ma complessivamente ecco non è oggi il tempo e non verrà nei prossimi mesi il tempo per una polemica retrospettiva io credo che dobbiamo essere consapevoli di quello che è stato per potere correggere e per potere rifare daccapo ciò che non siamo riusciti a fare dal novantasei
In avanti cento qualcuno dice partito unico si pensava ad un partito unico ai pensavamo ad una coalizione con strumenti nuovi
Questo è il punto fondamentale
E gli errori sono stati certo legati alla presunzione di potere a firma affermare in Italia stabilmente una egemonia del centrosinistra nella società cosa che non c'è
Non c'è l'Italia non è disposta ad una egemonia del centrosinistra così come non è disposta due giorni al centrodestra
Vitale matura vuole giudicare in base ai programmi di governo alle leadership alle scelte concrete da fare vuole dare dei mandati
Selettivi
Non ho mandato ideologico non ho mandato totalizzante ci si è illusi che vincendo lezione amministrative accanto a quelle politiche in fondo fosse iniziato un ciclo quasi irreversibile ci si è illusi che Berlusconi fosse una specie di avversario ideale
Perché politicamente debole perché azzoppato dalle vicende giudiziarie
Si è sovrastimata la capacità reale dei partiti attualmente esistenti in quel tempo di organizzare di guidare la trasformazione italiana
Si è posto con il rifiuto di trasformare si diceva l'Ulivo in un partito unico del centrosinistra in realtà il rifiuto di costruire ecco Marina il necessario sistema di comando e di collaborazione
Romano Prodi a Palazzo Chigi ho avuto di fatto la sola guida l'attività di governo sganciata da una responsabilità politica
E pian piano
Se ci si è illusi che si potesse ritornare a epoche del passato che non erano più nella società italiana
Mature e non erano più praticabili
E allora quello che è avvenuto dal novantasei in avanti non lo dobbiamo tenere ben presente perché così come non siamo stati capaci in quegli anni di interpretare il desiderio popolare di stabilizzare
Una maggiore semplicità della vita pubblica
Da allegare a delle leadership chiare e fiduciarie di fare della comunicazione essenziale dei progetti alti specialmente nella prospettiva di un ciclo economico finalmente favorevole
E lì sono esplose conflittualità differenze anche profonde divisioni io penso che oggi non dobbiamo ricadere in questi errori e questo deve il ispirarci anche per la scelta da dare all'assetto politico dalla coalizione di centrosinistra
Penso intanto che noi concordiamo sulla indesiderabili tra di alcuni scenari
Non ci interessa un centrosinistra egemonizzato dalla sinistra con altre forze ridotte al rango di indipendenti di sinistra
Non ci interessa un centrosinistra in cui le forze centrali pretendano un ruolo dominante per la rendita di posizione
Ma senza operare per costruire portare un consenso adeguata
E non ci interessano compromessi affidati a eventuale spartizione di potere
Io penso che hanno interessi oggi ridare vita ad una coalizione articolata organizzata con pari dignità tra i contraenti dotata di un equilibrio che ci presenti al Paese con ricchezza e autorevolezza questo equilibrio naturalmente troverà le sue forme non e non dobbiamo oggi di fonderci troppo perché
Sarà ai prossimi mesi alla la la risposta scaturirà dalla politica come sempre la risposta io vorrei dire a proposito del tema dell'aggregazione centrale del centrosinistra
Che è evidente che ne abbiamo dei riferimenti irrinunciabile che ha ragione Franco Monaco non ci interessano riproposizioni minoritarie
Non ci interessa la qui davvero uso un c che vale per me penso per noi per i democratici deve interessare o non interessare tutto il centrosinistra è interesse comune
Non ci interessano imputazione minoritaria e nostalgica
Ci interessa di raccogliere le migliori tradizioni
Del cattolicesimo democratico liberal democratiche riformiste
Nel nostro Paese
Sulla Cina di quei modelli che hanno effettivamente dimostrato di funzionare ne abbiamo la prova usiamo la parola Margherita perché perché abbiamo visto quello che è accaduto nel Trentino cioè in Trentino una un'aggregazione in cui c'è stata anche una discussione nostro interno lo so
Avuto
La capacità di diventare la prima forza tuttora
E non soltanto di recuperare la grande eredità dei cattolici democratici di quella per ma anche di coinvolgere i sindaci amministratori società civile ambientalisti forze vive del futuro
Abbiamo l'esperienza che pur nella durissima battaglia elettorale di Massimo Cacciari nel Veneto è stata un'esperienza illuminante insieme per il Veneto è diventata la prima forza centrosinistra in Veneto pur in una battaglia perse e noi sappiamo che quella battaglia se avesse avuto più tempo più respiro
Per costruire anche l'autorevolezza credibilità di questa aggregazione avrebbe potuto dare risultati Diversi certamente ha pagato anche le conseguenze di un clima generale ecco noi abbiamo questi esempi cui ci ispiriamo naturalmente sappiamo che in politica nulla si ripete in modo meccanico
Sappiamo che bisogna sempre cercare di creare situazioni nuove per le condizioni nuove penso che noi dobbiamo contribuire a risultato decisivo risultato vero notato vero è semplificare il panorama dare coesione
Dimostrare unità dimostrare chiarezza i democratici sono nati per questo
Democratici sono nati non per dar vita al terzo quarto quinto sesto settimo dei partiti del centrosinistra
Sono nati perché in un momento di grande incertezza quello che
Fondo faceva seguito a quel momento di crisi che ho descritto sommariamente sul perché tanti di noi che avevano credo creduto alla nascita di qualcosa di nuovo con l'Ulivo al nostro Paese si trovavano disorientati sbandati delusi
Abbiamo cercato di dar vita qualcosa che potesse riaccendere i motori e riaccendere quelle speranze ma l'abbiamo fatto non per insediare per radicare una formazione in più lo abbiamo fatto per contribuire e sappiamo che quando si deve contribuire si deve essere pronti a preparare con il futuro anche a dare una prova di disponibilità di apertura di innovazione di generosità per preparare una cosa nuova da costruire insieme allora noi siamo qui pronti io penso noi del centrosinistra tutti insieme consapevoli che di quello che ci attende del nuovo inizio che ci attende debbono essere parte il nuovo inizio alla coalizione con regole nuove
Il nuovo inizio di questa aggregazione che dobbiamo formare raccogliendo il meglio e non respingendo non rigettando
In questo hanno ragione quanti della la tradizione democratico cristiana oggi ci chiedono
Di non gettare anche legittimo orgoglio
Di coloro che hanno scelto negli anni passati
Di stare nel centrosinistra
Senza allora volta gettar via la storia sicuramente onorata di servizio al Paese che hanno dato nella Democrazia cristiana
Io penso questo lo dobbiamo riconoscere con grande lealtà
E allo stesso tempo lo dobbiamo dire a coloro che vogliono portare con sé l'eredità sana di chi ha scelto
Quando si proponeva da una parte l'adesione ad un partito azienda e dall'altra costruzione faticosa difficile di un uovo centrosinistra di stare con il centrosinistra lo dobbiamo dir loro
Questa che andiamo a creare sia una cosa nuova
In cui si porta il meglio ed il massimo di queste esperienze cattoliche democratiche liberaldemocratiche e riformiste ma come tu dicevi in cui ci deve essere un soffio vitale di novità che sappia parlare a grandi parti del Paese che sappia parlare
Non tanto al centro politico geografico che è un concetto prevalentemente astratto come Arturo ci insegna ma che sappia parlare a milioni di italiani che non hanno una casa
Che sappia parlare a milioni di italiani che sono incerti a milioni di giovani che non vanno a votare e che non si ritrovano che non si riconoscono nelle diverse possibilità che gli offre il mercato della politica che sappia parlare a quei ceti nuovi
Della società dell'economia italiana che ci dicono oggi la società è più veloce la politica io ricordo una bella frase ha detto Clinton nell'INPS nel discorso di commiato di saluto la convention americana
Del Partito Democratico maggio perdono grafico del mese scorso e che è molto giusta era riferita duramente al pre amministrazione democratica lo diceva quando noi siamo arrivati
Government diciamo la politica il Governo bifronte tanti problemi alla società era parte del problema non era parte dall'assoluzione
Noi dobbiamo dire a tutti questi milioni di nostri concittadini e giovani ragazzi in particolare che sono totalmente lontani oggi la politica che vogliamo dar vita ad una politica che piuttosto che essere parte del problema
Cominci ad essere e ricco ritrovi il gusto di essere parte di una soluzione che non può che essere dinamiche non poche guardare alla concretezza della vita oltre che agli orientamenti degli ideali di ciascuno
E allora ecco che la esperienza che non abbiamo avuto in questi anni ci deve portare a formare qualcosa di nuovo dicevo un nuovo inizio per il nuovo Ulivo nuovo inizio con la nuova aggregazione e naturalmente nuovo inizio
Per la sfida dei contenuti dei programmi da dare alla nostra battaglia elettorale voglio dire qui con molta chiarezza di nuovo ribadirlo a voi
Che per quanto riguarda la scelta che le forze politiche il centrosinistra nelle mo'nelle maniere nei modi più trasparenti
Più democratici e più efficaci
Che definiranno
Tutta la mia totale fiducia nel vostro lavoro Arturo anche perché il vostro lavoro non è che viene fatto in una stanza sterilizzata viene fatto
Ascoltando i cittadini viene fatto dopo aver fatto centinaia di assemblee di riunione di incontri
Dopo avere sentito il polso l'opinione di decine di migliaia di persone ma la scelta che voi farete andrà bene io quello che voglio ribadire riaffermare qua che con Giuliano Amato noi abbiamo sviluppato un rapporto reciproco di stima e di lealtà
Abbiamo concordato un percorso chiaro
E io ribadisco
La mia disponibilità a far parte della squadra che insieme decideremo in qualunque posizione la nostra coalizione deciderà
Naturalmente naturalmente io soffro in queste settimane della grande difficoltà dell'impossibilità di articolare meglio idee programmatiche lo so in tanti lo chiedono però
Io penso che sarebbe presuntuoso
Fare oggi a questo stadio una specie di predisposizione programmatica ma perché sarebbe presuntuoso sarebbe sbagliato perché
Il programma è che il centrosinistra il suo candidato e la squadra che noi porteremo avanti al Paese dovrà portare la campagna elettorale lenza reintrodotto della elaborazione notturna
O della cultura dell'uno e dell'altro i nuovi ma questo è il punto politicamente secondo me è più importante
Noi presenteremo un programma elettorale
Che sarà e qui spiazza eremo Berlusconi
Se lo spero
Deve essere no va bene anche il bar ok comunque noi spiazza eremo Berlusconi perché avrebbero Scone ha già
Avete visto che ha due ha detto anche ieri in queste sue interviste ciò sciopero i giornali vorrei sapere che succede sciopero del giornale giornali a destra escono che su che cosa avviene nei giornali undici esso è ridicola
Le interviste a Berlusconi questo naturalmente e come diceva Ferrini celebrazione del Giorno della televisione era demografia
Cioè cioè non è la la stampa italiana rivendica giustamente giornalisti rivendicano
Con una battaglia sindacale le le loro giuste prerogative la stampa di Berlusconi se ne frega completamente e pesce l'edicola e se voi ci fate caso tutte le volte ci sono stati scioperi dei giornali italiani
Gli scioperi dalla stampa democratica libera del nostro Paese si traducono nell'uscita dei soli della sulla stampa della destra e nelle interviste in prima pagina tutta pagine Berlusconi che regolarmente annuncia io vorrei fare una piccola ricerca
Quando non escono i giornali ed escono solo i suoi annuncia la riduzione delle tasse
La al prossimo sciopero annuncerà l'abolizione delle tasse quindi vorrei quale informare
Così i gli amici giornalisti che c'è questa eventualità che tengano in considerazione se vorranno vorranno valutarla a Roma in particolare a mia città vedo che dalla stampa si sta specializzando va bene viene richiesta la abolizione dell'ICI
Questo è la posizione della nella stampa da destra romana
Che onestamente non è umana non è una cattiva idea dice bisogna spiegare ai gli insegnanti tutti gli pagavano gli stipendi alle al ai bambini come si fa come si aprono gli asili nido ma non disperiamo che
Questi argomenti si possono sostenere nella campagna elettorale di paga gli stipendi ai tranvieri ma questi sono dettagli naturalmente perché poi si sono scusi sì basta basta intervenire con delle trasmissioni televisive che facciano mostra di questi cieli azzurri vi vi in questi orizzonti di gloria
Ma esso questo lo dobbiamo andare a fare una battaglia elettorale con Berlusconi io dicevo prima mi è difficile naturalmente non parlare di contenuto in queste settimane ma
Dalla nostra costruzione di un nuovo programma che verrà la prima spinta Della nuova campagna elettorale perché perché l'altro programma non sarà fatto da sondaggi centri studi e gruppi ristretti di esperto certamente ascoltando i sondaggi certamente avvalendoci dei migliori centri studi certamente mettendo in campo le intelligenze gli aspetti che centrosinistra molto di più
Che la destra allo stesso tempo aprendo una enorme consultazione del Paese noi dobbiamo avere nelle prossime settimane la forza l'entusiasmo coraggio la libertà
Di condurre alcune settimane intense
Di mobilitazione dalla Val d'Aosta alla Sicilia ascoltando i cittadini
Le associazioni le categorie produttive la realtà viva delle nostre città nostre comunità del nostro territorio
E dare vita ad un programma che non sia soltanto l'elaborazione di ciò che abbiamo fatto nel passato ma la capacità di innestare sul forte programma sul bellissimo programma dell'Ulivo nel novantasei
Una essenziale nuova linfa
Che sia il prodotto di quello che l'Italia ci chiede alla luce di ciò che abbiamo fatto e di ciò che non abbiamo fatto
Alla luce di ciò che abbiamo costruito e di ciò che sappiamo ancora non siamo riusciti a concretizza e questo penso sarà l'elemento forte
Per iniziare questa difficile rimonta
Che ci attende nei confronti della destra che parte in questa campagna elettorale dicevo prima con una vittoria annunciata troppo annunciata con un vantaggio consolidato forse troppo
Consolidato in base alla loro tronfia dichiarazione
Di avere già la vittoria in tasca
Io penso che chi ha vinto troppo in anticipo
Non è detto abbia vinto per davvero e io penso che gli italiani
Si sono già abituati a tirare Berlusconi ha niente lezioni prossima quindi quando lezioni arriverà una è quella rallenterà le aziende devono Berlusconi
Siccome le ha già vinte diamogli la soddisfazione già vinto le elezioni e dei e cerchiamo di insorgono invece perché acqua Firenze alle nove per darvi
Però ma per arrivarci non c'è dubbio che dobbiamo dobbiamo costruirla cose nono noi spiazza eremo Berlusconi che ha già previsto
Le sue undici campagne pubblicitarie
Lo ha annunciato in questa intervista che di ieri ha detto no no dice ma la scusi ma questa sua Ecuba apparizioni
Quella quella sulla sulla sulla sua sicurezza in cui che gli fa bene delitto ringiovanito già di una quindicina d'anni e poi nella la poi adesso la prossima sarà nemmeno tasso niente tasse
Ogni quindici giorni annunciato ci ha rassicurati perché noi temevamo che finito questo avesse finito i soldi invece no
C'era assicurato ogni quindici giorni o farà una campagna nazionale su un tema su un tema diverso io penso che noi dobbiamo anziché avere questa campagna
Molti Deca miliardaria che viene fatta nel Paese dobbiamo avere la capacità di tornare ad ascoltare l'Italia reale
Di costruire nell'Italia reale quello che sarà il terreno della sfida della battaglia politica e concreta certo ricevo che settimana un pochino si soffre
Viene in mente il consiglio di Machiavelli al principe mi diceva
Ognun vede quello che tu pari pochi sentono quel che tu sei però bisogna farci i conti in queste settimane così si parla più di di apparenza che di sostanza ma io vorrei dire in questi anni l'Italia ha imparato la sostanza del buongoverno centosei e imparato che l'onestà
Che la capacità di ascolto dei cittadini
Che quella che è stata la forza lo slancio spinta iniziale che certo dato modo di costruire l'Ulivo
Sono le caratteristiche fondamentali su cui come abbiamo detto per una volta cinquant'anni si è vinto e dovranno essere di nuovo le caratteristiche con cui ci ripresentiamo gli italiani per questo nuovo inizio io penso che sarebbe sbagliato pensare ad una campagna del passato Berlusconi prepara una campagna del passato una campagna abbiamo già visto retorica sfrenata propaganda sfrenata demagogia
Sfrenata
Noi dobbiamo avere l'intelligenza di tornare a mettere in campo le idee e la politica e scontro di idee
In fondo l'abbiamo perso negli ultimi anni
Fiducia nel fatto che si possano affermare le nostre idee
Ci sentiamo in difficoltà federalismo il terreno lo conquista
Anche con dei referendum come quelli delle regioni del Nord la destra
Sulla sicurezza
Sul fisco
Sui grandi temi della nostra società abbiamo troppe volte rincorso
Quando io dicevo prima spiazzare
Un aspettativa di vittoria annunciata e di campagna programmata
Significa che non è prossimi mesi dopo questa grande consultazione
Dobbiamo costruire dei messaggi al Paese basati su questa storia di onestà e di concretezza su questa credibilità di buongoverno e su questa visione del futuro
Che ci accomuna io penso che lo faremo penso che saremo in grado di farlo qualunque sia la Scelta
Per quanto concerne la sento la leadership l'impostazione plurale della campagna
Elettorale io penso che contenuti del ventunesimo secolo dovranno essere la caratteristica
Anche dominante di una campagna elettorale
Mirata al ventunesimo secolo
Dicevo prima Berlusconi
In fondo si prepara a ripetere le campagne novantaquattro
E del novantasei lo dobbiamo fare la prima campagna al ventunesimo secolo
Cioè noi dobbiamo fare la prima campagna che portando con sé l'eredità
Di queste esperienze degli anni trascorsi assumendo le tutte
Tutti Cetto nel nostro cuore c'è innanzitutto la forza la limpidezza e il messaggio che è venuto dal Governo guidato da Romano Prodi
E a luglio oggi noi mandiamo nella difficilissima battaglia che sta facendo in Europa il messaggio di quanto noi siamo vicini non solo alla sua persona perché le persone possono attraversare momenti di battaglia difficili
Ma siamo vicini alla sua visione dell'Europa
Dato oggi da qui non andiamo a Romano Prodi così come l'andiamo ai grandi europei che stanno aspettando il risultato del referendum danese che probabilmente non sarà favorevole e che deve rappresentare per noi una spinta riprendere il cammino
Dell'Europa politica democratica non andiamo oggi il messaggio di vicinanza ma anche di forza di impegno comune perché Romano e lì non solo
Perché rappresenta la nostra storia democratica italiana l'unione dei riformismi italiani il successo dell'Ulivo del mille novecentonovantasei ma perché rappresenta la migliore tradizione
Operista italiana e del nostro continente e a Romano va il nostro abbraccio la vicinanza e l'incoraggiamento per il lavoro che sta facendo
D'altronde noi sappiamo che
La crisi della moneta oggi è il sintomo non è la causa della debolezza l'economia europea ed è solo l'accelerazione e la politica
E del riordino delle istituzioni e l'efficacia del nuovo processo democratico che potrà dare le risposte che noi oggi non stiamo ottenendo allora io penso che
Rivendicare l'esperienza di Romano Prodi per il novantasei Silvia Pernorio indicare anche l'esperienza dei governi che hanno continuato con fatica con difficoltà
Quella battaglia e io lo voglio dire qui l'esperienza di tutto il meglio dalla classe dirigente del centrosinistra e quindi va a tutto il centrosinistra italiano lo stesso messaggio di amicizia e di solidarietà per la battaglia comune che ci attende questo va non solo come ho detto a Giuliano amato questo va a Massimo D'Alema questo va a Walter Veltroni questo va a tutti coloro che nei partiti comprendono oggi
La necessità di usare ciò che è avvenuto negli ultimi anni come il trampolino per un nuovo inizio
E allora fatemi concludere questo discorso saltando tutte le notazioni che avrei voluto fare sui contenuti proprio perché dei contenuti dobbiamo fare l'alimento della nostra campagna abbiamo sei mesi davanti a noi
Palmo a palmo nel territorio nazionale
E segmento per segmento la società italiana
Una campagna mirata dicevo al ventunesimo secolo una campagna che ritrovi quei contenuti che nel novantasei l'Ulivo aveva penso in particolare la formazione all'educazione
L'altro giorno ho aperto un centro di ricerca
Di Elettronica nella mia città ed è chiaro a tutti noi che l'Italia si trova davanti una sfida drammatica io spero che il Parlamento recepisca l'appello che viene dalle forze della ricerca se noi abbiamo oggi un gatto terrificante negli investimenti per la ricerca anche private ma soprattutto pubbliche
Non investiamo sul futuro evita ne abbiamo davanti una sfida per cinque anni di governo
E quindi anche per correggere quello che non siamo riusciti a realizzare penso agli investimenti nelle nuove tecnologie all'accelerazione del processo
Di internet nel nostro Paese
Microsoft in una macchina analisi dei dei pochi giorni fa
Ci spiegava che in Europa ci sono oggi un milione duecento mila posti di lavoro non coperti nel settore delle nuove tecnologie e che nei prossimi tre anni diventeranno un milione settecento mi
L'Italia vede crescere questo distacco nel campo della ricerca l'Italia punta passare dall'uno al due per cento del PIL ma intanto sta crescendo l'Europa e negli Stati Uniti non sappiamo che l'investimento tra pubblico e privato che viene realizzato nel settore della ricerca e alle otto virgola cinque per cento
L'Italia che non stiamo preparando mentre ci attardiamo purtroppo a discutere
Del dibattito del ventesimo secolo
è un'Italia che rischia di essere tagliata fuori dalla competizione del ventunesimo secolo
Allora io penso che l'Italia che tante persone a mano di più nel mondo scelgono di più nel mondo perché per quale ragione classe dirigente di ogni parte del mondo ama l'Italia per la sua convivialità la sua bellezza lo leggiamo sui giornali anche che finanzieri imprenditori uomini politici sognano Co di comperare una casa in Italia
Perché l'Italia e gradevoli tale civile Rita le cultura storie l'Italia è un modo di incontrarsi con gli altri più umano Italia naturalmente anche buon cibo vitale turismo Italia e la bellezza del paesaggio l'Italia
è qualche cosa che ritrova le sue radici più antiche laddove sappiamo investire su queste radici antiche e modernizzare ma allo stesso tempo vitale non conta nulla
Quando con queste persone si parla di politica si parla di economia si parla di futuro e questo non è possibile a divaricazione tra un nuovo amore
Verso l'Italia che c'è nel mondo
Che vale per la moda che vale per la gastronomia che vale dell'enorme flusso turistico che si sta dirigendo verso il bel paese oggi trovo purtroppo una dolente controprova negativa
Nella influenza del nostro Paese nella politica a questo purtroppo va legata all'instabilità a questo vanno legati i cambiamenti di governo a questo va allegato
Lo dobbiamo dire a livello internazionale quello che viene chiamato il rischio Berlusconi
Quando si parla con qualunque interlocutore internazionale
La sorpresa rispetto al profilo di un Paese che oggi potrebbe eleggere Primo Ministro
L'uomo più ricco del Paese
Che evidentemente ha dato forma ad una organizzazione politica che chiama casa delle libertà
Ma che
Avrà qualche difficoltà a spiegare che è una casa di libertà quella in cui solo uno ha la chiave e solo allora il padrone
Ogni volta che si parla con amici interlocutori di altri paesi civili e democratici è questa sorprese a possibile davvero che l'elezione Italia le vinca la possa vincere
Un modello un modello che ci sembra un modello
Della Man non offendiamo le democrazie latinoamericane stava facendo notevoli progressi diciamo quelle di trent'anni fa
E allora penso che di tutte queste cose dobbiamo essere consapevoli partendo da una consapevolezza che la battaglia sarà molto difficile
Che la battaglia la possiamo vincere se metteremo insieme nuovo inizio del nuovo Ulivo
Alla luce del dei risultati e degli errori nuovo uniti nove inizio della nuova aggregazione che dobbiamo fare portando con noi tutto quello che c'è di buono di degno e di assolutamente rispettabile tradizione dei partiti italiani ma anche questo soffio di novità che è necessario e con il quale parleremo
A quei milioni di italiani che la politica oggi non stanno seguendo
E naturalmente un nuovo inizio
Per i contenuti da presentare
Al Paese io penso che oggi la crisi della politica in Italia sia stata legata ad una crisi delle maniere in cui la politica si è presentata agli italiani oltre che da una crisi di risultati io penso che italiani chiedano a noi
Più chiarezza più innovazione
Più responsabilità
Verso coloro che si sentono tagliati fuori da questi processi di cambiamento noi abbiamo alcune sfide molto difficili da fare molto difficile come tenere insieme a società che si sente esclusa e la società che corre più veloce la politica
E in grande è un grande approdo riformista difficile ma io penso che ci riusciremo lo dobbiamo tenere insieme la paura della diversità che fa sì che oggi in Italia
Sono il settantacinque per cento nostri concittadini che guardano lo straniero con un sentimento di preoccupazione
Mentre erano appena il venticinque per cento cinque anni fa
Con la necessità di dare sicurezza legalità e allo stesso tempo un messaggio che non tradisca i valori di fondo di accoglienza e di integrazione queste sono alcune solo alcune le grandi sfide difficili ma il riformismo
E fatto della capacità di raccogliere le sfide non soltanto dobbiamo dire tu Berlusconi sbaglia
Noi dobbiamo dire all'Italia quello che l'Italia
In fondo si aspetta
In qualche caso non sa neanche di aspettarsi che noi le diremo
L'Italia non si aspetta che dal centrosinistra venga un messaggio che tolga Berlusconi
L'egemonia della parola libertà
La parola libertà è una parola nostri e noi vogliamo difendere la libertà dall'insicurezza la libertà dall'eccesso del fisco e della burocrazia la libertà di un'Italia che cresce nella solidarietà nella responsabilità che cresce tanto la sua società con una classe dirigente quella che io vedo nel centrosinistra che trovo in questa Sava che vuole guidare il Paese perché conosce il Paese
Che non vuole comandare il Paese
Ma vuole cambiare l'Italia come abbiamo iniziato nel novantasei e come con un nuovo inizio noi penso tutti insieme con Giuliano Amato
Con un altro candidato
Con una coalizione rinnovata con l'inizio di un nuovo Ulivo io penso sapremo e potremo fare
Dall'altra
Mi dovete perdonare c'è Presidente Ciampi che inaugura l'anno scolastico lattea padre io debbo essere presente come sindaco ve lo sa l'utero
Ma
Amabile intorno
No
Va bene i nostri i nostri lavori sono
Sono conclusi abbiamo svolto tutto il nostro programma credo no perfetto
No
Grazie
No esperire
Mi
Scusi
Laddove
Arrivo
C'è una
Chiacchierare fra
Allora i poteri unico
Va bene grazie
Udienza
Cosa
Inglobata Angelo salvaguardare nell'ottantasei guardando Pubblico ribadito
Va
Be'