"Seminario di previsione sull'economia italiana" org. dal Centro Studi di Confindustria presso Confindustria, viale dell'Astronomia, 30

Diamo inizio allora il lavori di presentazione seminari Rizzoli sull'economia italiana conflitto
Appuntamento di
Confindustria
Subito dopo una brevissimi se non alla presentazione del documento
Se la Commissione
Centro studi Giampaolo Galli
I commenti saranno affidati al dottor Vittorio vaniglia direttore centrale che gli studi e analisi economica di te
Alfonso Murdoch contro il Padova
Direttore confini con lei
Come sempre conclusione ha preso in Giorgio Fossa
Ma e con gli italiani è in ripresa
Magari di più lenti rispetto al resto d'Europa
Inflazione che aumenta
Il petrolio rimane più alta della media dei paesi dell'area dell'euro
Disoccupazione in lieve calo
Disavanzo pubblico vicino all'obiettivo quest'anno e a
Ma forse era contenuta la spesa corrente
Sono queste le principali indicazioni contenute nel Rapporto di previsione che presentiamo oggi come trent'
Gli undici Paesi dell'Euro dovrebbero tornare a Craig nel due mila allo stesso ritmo nel novantotto più due virgola otto per malgrado ulteriori aumenti retta e una leggera riduzione dei disavanzi pubblici lungo un sentiero fissato nel piano di stabilità
Indicazioni molto positive continuano a provenire dagli Stati Uniti ma per il due mila
è probabile un rallentamento al due virgola nove per cento al tre virgola nove di questa
Nello scenario che presentiamo a che il prezzo del petrolio rimane intorno ai valori di questi giorni fino a marzo quando si riuniranno i Paesi produttori per scendere poi
Migliorano le prospettive dell'economia italiana anche se la ripresa in atto procedeva ritmiche rimangono più lenti rispetto a quelli
La crescere proprio interno lordo secondo la nostra previsione dovrebbe attestarsi quest'anno intorno all'uno virgola due per cento e salire al due virgola due per cento nel due mila
Dopo la caduta registrata negli ultimi anni nel novantotto le esportazioni hanno cominciato ai trend nel secondo trimestre di questa in media danno da variazione dovrebbe essere ancora negativa meno zero virgola due per c'è ma sono in atto le condizioni per una crescita abbastanza robusta intorno al sei per cento
Nella media dell'anno due mila
Nonostante la buona performance delle esportazioni in atto
Prosegue purtroppo la tendenza al peggioramento del saldo come fa l'avanzo che la pari al quattro per cento del PIL nel novantasei scende al due virgola otto per cento quest'anno all'uno virgola quattro per cento nel due
L'intero consumo in aumento dall'uno virgola sette medio di quest'anno al due per cento nell'anno prossimo per effetto del rincaro del petrolio si mantiene più alta che negli altri Paesi malgrado i prezzi alla produzione
Si siano ormai completamente allineati a quelli europei ed anzi negli ultimi mesi mi sono rimasti al di sotto
Mettete una considerazione personale io credo che quando diciamo mantenere fermi i prezzi siamo tutti molto contenti quando non dobbiamo continuare a fare fronte
Per l'occupazione i dati resi noti dall'Istat in seguito alla revisione delle statistiche delle forze di lavoro avvenuto lo scorso luglio inducono a prevedere incrementi
Prossima all'un per cento sia quest'anno sia per il
Il tasso di disoccupazione si dovrebbe quindi attestare all'undici virgola sei nel novantanove e all'undici virgola cinque per cento nel due mila
Il disavanzo pubblico dovrebbe collocarsi quest'anno al due virgola uno per cento del prodotto interno lordo molto vicino all'obiettivo originario due perché ma sarà assai più elevata del previsto la dimensione del bilancio pubblico per quanto riguarda sia le entrate sia le spese correnti primarie
Cresciute dal trentasette virgola sei per cento al trentotto virgola tre per cento
Perfetto degli aumenti della spesa previdenziale e di quella per acquisti di beni disse da parte delle amministrazioni decentrate
Per il due mila per il due mila il centro studi di Confindustria e indica un valore dell'uno virgola sette per cento a fronte di un obiettivo dell'uno virgola cinque per cento
L'obiettivo può essere raggiunto ma richiede un rigoroso controllo della spesa corrente in corso d'anno
Il differenziale tra l'inflazione italiana e quella degli altri paesi dell'area dell'euro segnare una perdita del competitività del nostro Paese ritrovo Righini individuali assai Kospi nell'andamento del costo del lavoro per unità di prodotto e nella dinamica meno favorevole che in altri Paesi
Per il novantaquattro novantanove in Italia si è registrato nel settore manifatturiero
Un incremento del costo del lavoro per unità di prodotto pari al dodici virgola tre per cento mentre nell'area dell'euro nello stesso periodo loop invece è sceso del due per cento in Germania il costo del lavoro per unità di prodotto è sceso in misura assai più consiste
Binotto virgola due per cento così come in Francia meno nove virgola quattro per riprendere rispetto agli altri paesi è dovuto a due fattori
La maggiore crescita del costo per addetto dovuto al dinamica sostenuta delle retribuzioni che soltanto ora sembra essersi sostanzialmente allineati ai valori europei e la minor crescita della produttività
Sono diverse le ragioni che possono spiegare la bassa crescita della produttività
Tra queste i divari strutturali riguarda variabili cruciali quali l'efficienza della pubblica amministrazione la fiscalità le infrastrutture i servizi pubblici
Quanto alle caratteristiche dimensionali del nostro sistema industriale una legge ricerca conferma che la piccola dimensione delle imprese italiane
Che può costituire un limite soprattutto la loro capacità di competere nei settori più innovativi
è una risposta di flessibilità a un contesto esterno in cui degli anni si sono accresciute in misura più intenso che altrove le rigidità sia normative che sia sindacale
La dinamica dei prezzi nel settore dei servizi poi il divario di inflazione rispetto agli altri paesi dell'euro è particolarmente forte
Uno virgola quattro per cento nei dati più recenti
Ed indica che una parte del divario complessivo è attribuibile a quei settori che sono stati da poco libero gli idranti o in cui sono incorso processi forse da noi più lenti che altrove di liberalizzazione e però è evidente che nei servizi così come delle industrie
Pesa un andamento relativo del costo del lavoro per unità di prodotto particolarmente elevato
Dunque oltre che i tempi e le modalità dei processi di liberalizzazione pesano anche l'andamento del costo del lavoro per unità di prodotto e della produttività
La cui crescita sempre dei servizi comunanza tra il novantaquattro novantanove è stato solamente dell'uno virgola nove per cioè
Io avrei concludo questa brevissima introduzione lascerei quindi la parola
A Giampaolo Galli
Subito dopo parleremo passeremo poi ai vari commenti e io pregherei tutti coloro che interverranno di mantenersi dentro ai quindici minuti se qualcuno fa quattordici
Giampaolo
Sentito il quadro i numeri principali da dal dottor Guidi io faccio approfondimenti su quattro punti la ripresa il due il petrolio tre differenziali d'inflazione competitività dirò qualcosina alla fine sui conti pubblici
Livelli di attività la ripresa indubbiamente c'è
Questo grafico che vedete che qui sullo schermo
Il grafico della produzione industriale dal novantacinque a oggi vedette la caduta nel corso del novantotto e la ripresa nel corso del novantanove in particolare nella seconda metà del novantanove che ci sta riportando sui livelli più o meno
Massimi raggiunti a fine novantasette inizio novantotto che non è granché perché di solito siamo abituati ad un sistema che cresce ma che vuol dire che il peggio è sicuramente passato
Per quello che riguarda le prospettive
Direi che c'è un miglioramento questo il livello degli ordini
Interni ed esteri in Italia che dall'inizio del novantanove soprattutto anche qui negli ultimi mesi
è in una in aumento
La fiducia
Delle impresa se non manca chi sostiene che non c'è la fiducia diciamo quanto meno dice una cosa diversa da quella che mostra questo grafico fiducia intesa come
Fiducia su aspettative sulla situazione economica e sulla situazione dell'impresa intervistata in questa indagine i problemi semmai riguardano la situazione delle famiglie questo grafico
Che attiene al clima di fiducia delle famiglie in cui bisogna guardare più le variazioni che i livelli
Ci dice che questo è un andamento altalenante non c'è ancora una situazione di ripresa il che fa un pochettino a temere per quello che riguarda l'andamento dei consumi e alla luce di questi ed altri indicatori che noi indichiamo i valori dell'uno e due che avete sentito prima di una crescita dell'uno e due del Pd quest'anno del due due per l'anno prossimo
La ripresa è fondamentalmente trainata dalle esportazioni
Il novantanove nella media andrà male avremmo un valore negativo della crescita delle nostre esportazioni ma sono in atto da un po'di mezzi le condizioni
Per una crescita non eccezionale ma abbastanza robusta
Del le esportazioni nel due mila
Questo andamento delle nostre importazioni con un buco
Nel novantotto e una ripresa negli ultimi mesi
Riflette piuttosto da vicino l'andamento delle economie asiatiche che sono state colpite dalla crisi in cui vedete la fortissima caduta del livello del PIL
Questi sono livelli a partire fatto cento l'inizio del novantasette vedete la fortissima caduta nel corso del novantotto e l'altrettanto forte ripresa in particolare in Korea
Nel corso della novantanove la ripresa delle esportazioni italiane riflette anche una situazione che è ancora molto forte negli Stati Uniti riflette una situazione del Giappone ancora estremamente difficile ma in cui probabilmente non si ripeté più la gravissima recessione
Dell'anno scorso il dati del terzo trimestre sono brutti però probabilmente il Giappone fuori recessione riflette una situazione scusatemi se sono estremamente sintetico su gran inviare molti di voi hanno un interesse specifico per ciascuna di queste aree
Ovviamente riflette soprattutto la sulla ripresa italiana
La situazione nell'area europea che in netta ripresa
Questo è un grafico della situazione degli ordini totali e dall'estero aggregandola reati dell'Euro
Anche qui vediamo la ripresa in maniera evidente molto forti sono le indicazioni che riguardano in particolare fra i grandi Paesi la Francia il PIL dell'area dell'euro
Da un due per cento circa quest'anno dovrebbe salire al tre per cento giudizi nella due mila
Per quello che riguarda il cambio dell'Euro noi non vediamo una situazione di crisi o di difficoltà certo il cambio dell'euro adesso è molto basso ma lo vediamo ancora in tendenziale rafforzamento mamma Mammano che verranno probabilmente i mercati in questo momento sono scettici ancora sulla ripresa europea ma credo che man mano che verranno resi noti i dati della contabilità trimestrale che mostra una ripresa credo che ci sta dovrebbe essere un rafforzamento
Per quanto si possa quanto poco divertente difficilissimo fare previsioni sui cambi ma per quello che si può dire io credo che ci debba essere una qualche ripresa
Per i tassi di interesse
Ci sembra molto probabile un'ulteriore aumento nel corso del due mila
Noi li collochiamo i tassi di interesse un po'sopra a breve termine questi sul grafico sono a lungo termine i tassi a breve termine nominali li collochiamo leggermente sopra il quattro per cento a fine del due mila
E questa è una previsione che questa volta e in linea con le previsioni di mercato cioè con la curva per scadenza dei tassi di interesse
Cosa che non è sempre vera giugno avevamo fatto una previsione di aumento dei tassi entro il due mila tutti ci smentire uno compresa la Banca centrale europea non ci smentire non infatti
Questo è un grafico che avete davanti dei tassi di interesse a lungo termine in termini reali deflazione che cioè con la crescita dei prezzi al consumo
E voi vedete che c'è stato nel corso del novantanove un forte aumento sia negli Stati Uniti che in Europa ma nell'area euro undici l'aumento è più rilevante di di oltre un punto percentuale
Che è tanto per i tassi di interesse reali
Un punto su cui riflettere ci sono molte spiegazioni quella principale secondo me è che si è passati all'inizio dell'anno da una situazione di dalla grande paura della deflazione mondiale si è passati al la ripresa e all'inflazione dal petrolio
Ma è opportuno essere consapevoli che in alcune ovattate stanze a Francoforte e dintorni circola un'altra spiegazione cioè da Banca centrale europea che non avrebbe stroncato con sufficiente energia
La ripresa delle aspettative di inflazione
Un punto come dire ad annotare
I rischi dello scenario internazionale c'è ancora rimane un rischio borsa americana
Di cui abbiamo ampiamente parlato in precedenti occasioni nel nostro scenario noi continuiamo a descrivere una situazione di atterraggio morbido ma evidentemente il rischio c'è e riguarda anche la situazione del dollaro
Il secondo rischio e qui vengo
Al punto petrolio riguarda appunto l'andamento dei prezzi energetici
Che è bene porre in qualche prospettiva trovo questo grafico
Che è il prezzo del petrolio Brandt
Deflazionato con l'indice dei prezzi al consumo americani dal mille novecentosettanta a oggi questo per vedere le cose in prospettiva credette che quindi c'è fatto cento nel settantanove nella all'inizio di qui il prezzo nel corso del novantanove ha raddoppiato anche in termini reali siamo passati da cinque a dieci dollari in termini reali
Però vedete che stavamo su livelli storicamente estremamente bassi analoghi a quelli del tre shock petrolifero adesso ci stiamo porri portati su valori che sono probabilmente troppo alti data la situazione
Del mercato del petrolio di oggi ma comunque in linea con quelli medi degli anni ottanta alla luce del forte calo che c'è stato nel corso de dei decenni diciamo negli ultimi due decenni del prezzo del petrolio si sono anche fortemente ridotte le dipendenze petroliferi delle diverse aree del mondo voi vedete queste un grafico che va dal settantacinque come anche Paesi estremamente ricche erano estremamente dipendenti dal petrolio del Giappone per esempio che importava il cinque il sei per cento del PIL è sceso attorno a valori dell'un per cento grossomodo e le differenze di intensità prezzi questa perché in conseguenza della riduzione del prezzo reale e anche della del risparmio energetico che è stato estremamente rilevante in tutte le aree e le divergenze fra le ha simmetria fra diverse aree del mondo sono fortemente ridotte
Alla luce di questi dati
Nel nostro rapporto abbiamo rifatto i vecchi conti che si facevano negli anni settanta
Per calcolare gli affetti dei degli shock petroliferi questa volta l'abbiamo fatto con tecnologia un po'più sofisticate un modello mondiale cinquanta Paesi è are
Trovando ovviamente effetti più piccoli di allora ma pur sempre significativi grosso modo uno scenario di aumento di dieci dollari del petrolio ossia qualora il petrolio andasse a trenta anziché andare a venti comporterebbe
Una perdita il livello del PIL
Attorno allo zero sei per cento cumulato in due anni e questo avverrebbe grosso modo sia in Europa sia negli Stati Uniti e in Giappone
Nel nostro scenario base come avete sentito manteniamo i livelli del petrolio livello attuale sino alla riunione della OPEC di marzo poi ipotizziamo grosso modo questa un'ipotesi di consenso a un calo graduale verso i diciotto venti dollari
Sostanzialmente perché a questi livelli l'opera perde quote di mercato
E veniamo al terzo punto inflazione competitività volevo intanto mostrare questo grafico
Che dimostra che Gross che non è vero ciò che è stato detto in Italia e cioè che il petrolio avrebbe avuto un impatto più forte sull'Italia per vie di politiche di prezzo di questo o di quell'altro
Grosso modo rispetto all'inizio dell'anno
Il differenziale di inflazione al consumo fra l'Italia e gli altri Paesi dell'euro è rimasto più o meno invariato ci sono evidentemente un po'di alti e bassi ma siamo grosso modo leggermente sotto l'uno per cento di differenziale di prezzi al consumo fra Italia e gli altri Paesi il dato vero rilevante che nel corso del novantasette eravamo arrivati con una discesa fortissima ad azzerare il differenziale poi nel novantotto il differenziale si è riaperto e adesso abbiamo una differenza di quasi un punto percentuale e questo è il tema competitività val la pena di guardare il prossimo grafico
Riproduce lo stesso confronto di prima ma sui prezzi alla produzione quindi qui abbiamo dal novantasei a oggi i prezzi alla produzione dell'Italia dell'euro al netto dell'Italia che la Linea Blu
Voi vedete che in questo momento hip la le variazioni a dodici mezzi dei prezzi alla produzione dell'Italia sono leggermente inferiori a quelle medie del resto dell'area dell'euro
Le differenze che c'erano che si erano manifestate nel corso del novantotto c'erano ma erano estremamente limitate
Dove le differenze sono sostanziali e stabili prossimo
E nell'area dei servizi questi sono il prezzi al consumo settore servizi
E voi vedete che qui l'Italia si mantiene notevolmente al di sopra la differenza negli ultimi dati e di uno virgola quattro punti
La spiegazione spiegazioni sono varie c'è un ne abbiamo fatto una prossima un approfondimento su alcuni settori qui abbiamo trasporti e telecomunicazioni
Questo è il prix fatto cento il novantasei
Pigliamo le telecomunicazioni è il prezzo delle telecomunicazioni in Italia rispetto alla media dell'Euro undici e troviamo aumenti che sono
In realtà non sono aumenti sono diminuzioni anche in Italia ma sono in Italia diminuzioni inferiori a quelli degli altri Paesi di circa il sette otto per cento per i trasporti sono leggeri aumenti
I circa il due per cento in più fatto centonovantasei in più rispetto agli altri Paesi
Il vero punto però del differenziale di inflazione rimane quello che ricordava Guidi è che abbiamo enunciato in maniera molto chiara nel recente documento sulla competitività
Riguarda cioè il costo del lavoro per unità di prodotto questa formidabile pesantissima tabella io la riproduco perché credo che valga la pena di meditare ci sopra
Questa è il costo del lavoro
Era detto prima parte della tabella poi la produttività e poi il costo del lavoro per unità di prodotto che è il rapporto fra i primi due questo nell'area dell'euro in Francia Germania e in Italia
I dati qui perché ha presente documento competitività partono un anno prima e quindi i dati cumulati novanta sono novantaquattro novantanove non novantacinque novantanove
Che avevamo un anno in più per fare il confronto ma in ogni caso cambia pochissimo
Vedete
Qui il costo del lavoro per unità di prodotto dell'Italia che cumulativamente nel periodo novantaquattro novantanove cresce di oltre il dodici mentre nell'area dell'euro scende del due per cento
Guardate questa
Rettangolino in basso a destra di questa tabella guardate i dati di Francia e Germania il costo del lavoro per ha detto scende dell'otto nove per cento cumulativamente nel Periodo
E se voi guardate i singoli anni vedete che non è un problema di questo o quell'anno ma è una cosa che si trascina
Con un costo del lavoro per ha detto che è più elevato di quello degli altri Paesi in Italia salvo solo nel novantanove
E un tasso di variazione della produttività che in Italia fortemente
Notevolmente più basso che negli altri Paesi
Ho nottate questo questa tabella riguarda il settore manifatturiero che abbiamo visto fa dei prezzi che sono sostanzialmente in linea con l'Italia col con l'Europa cioè sostanzialmente l'industria
Non può aumentare i prezzi
I servizi hanno differenziali analoghi e in parte aumentano i pezzi perché evidentemente sono meno esposti alla concorrenza internazionale quali confronta il fatto sul manifatturiero perché i dati sono più aggiornati e più accurati
Il dato su quale a mio avviso bisogna riflettere riflettere moltissimo è quello sulla produttività
Italiane il periodo novantaquattro novantanove più mi pare otto e otto per cento area dell'euro più diciotto per cento Germania più venticinque per cento che si sono differenziali
Colossali e per quanto ci possano essere errori di misurazione sicuramente ce ne sono a tonnellate di errori di misurazione differenziali di questo ordine di grandezza
Preoccupano e qui
Abbiamo in questo rapporto analisi per cercare di capire
Quanto pesa hanno su queste
Su queste grandezze le inefficienze del sistema Italia e anche eventualmente limiti dimensionali dell'impresa
Che tuttavia ricordava prima Guidi sono anche se nella nostra analisi in qualche misura come dire non esogene non inscritti nel DNA delle imprese italiane ma in qualche modo funzione l'ambiente della situazione normativa sindacale e quant'altro che si è andato accumulando nei corsi delle dei decenni
Questa tabella sta nell'introduzione
Non nella prima parte del
Del rapporto
Ultimo punto i conti pubblici
Su questo mi sentirei di dire in estrema sintesi queste considerazioni vanno inaspettatamente bene per via del recupero di gettito che c'è stato saremmo quest'anno vicini al due per cento può essere raggiunto l'obiettivo del uno e cinque per cento nel due mila posto che non ci siano come dire soluzioni di continuità nella controllo rigoroso della spesa pubblica corre
Da quanto è dato capire nessuno capisce veramente né al Tesoro nella finanze né altrove perché il gettito vada così bene e se questa situazione possa durare
La l'unico spunto il più che ci sentiamo di dare questo che le cose vanno bene dal punto di vista del gettito anche in Francia in Germania
Cosa abbiamo in comune con Francia e Germania beh c'è una considerazione che si può fare che in Italia Francia Germania la crescita dell'occupazione negli ultimi due anni
è stata piuttosto elevata in relazione alla crescita del PIL in Italia è stata straordinariamente elevata i dati sono assolutamente incoerenti quelli sull'occupazione quelli sul PIL non so se sia sbagliato l'uno sia sbagliato l'altro
Ma in sostanza abbiamo un andamento questo probabilmente è un fatto vero che in qualche modo superiore a quello che la crescita del PIL normalmente consentirebbe ci sono due teorie che circolano una da come dire rigidità dei ministri l'altra da flessibilità dei mercati da minime misure di flessibilità dei mercati che sono state introdotte in questi anni
E che possono aver determinato una qualche maggior crescita dell'occupazione è un qualche fenomeno di emersione ma questa è soltanto un'ipotesi
Va bene il bilancio pubblico aumenta il peso dello Stato per le entrate è ovvio che sia
La rigidità dei ministri può spaventare il contribuente indurlo a comportamenti riverse così il PD
Però ripeto il fenomeno comune bisogna vedere se sono se si possono attribuire ai ministri dei diversi Paesi le stesse rigidità
La le entrate sono aumentate in misura estremamente consistente in rapporto al PIL la nostra stima e dia un aumento dello zero virgola sei per cento
Il zero sei punti percentuali del PIL che è tanto
Ma sono aumentate anche le spese correnti primarie dello zero sette per cento del PIL che per questo aggregato che è il più piccolo di quello delle entrate complessive è un numero estremamente elevato
Si profila dunque un riequilibrio da recupero di basi imponibili sembrerebbe il che di per sé forse una buona cosa
Dubito che sia sostenibile
Senza prospettive di riduzione della spesa
Non sappiamo ancora se il maggior gettito del novantanove abbia caratteristiche durature
Ma certo gli sgravi fiscali sacrosanti previsti per l'anno prossimo sono difficilmente reversibili e nel frattempo i tassi d'interesse aumentano
Segnaliamo dunque ci sembra il minimo che si possa fare una certa fragilità del riequilibrio
Una oggettiva difficoltà almeno per ora a proiettare nel medio termine ulteriori riduzioni della pressione fiscale
Io terminare qui grazie
Grazie Giampaolo Galli la parola ora Vittorio maglia del
Centro studi di Federchimica
Quando stavo leggendo ma l'ho comandato dal centro studi per prepararmi a all'incontro
Più volte è venuto un po'spontaneo pensare che non fosse molto divertente fare il discale Sant'oggi un po'per motivi personali un po'proprio per la la lo scenario positivo che abbiamo di fronte
A livello personale essendo la chimica un settore prociclico tre o quattro mesi fa sei mesi fa anche avrei potuto trasmettere qualche cosa che dava perché chiave era nel nel settore negli imprenditori come anticipazione di un di un evoluzione possibile
Visto che la chimica è strettamente collegata al petrolio adesso quelli che prima erano sensazioni segnali deboli in OutKast adesso sono nei dati storici per voglio meno cose interessanti a dire qualche cosa cercherò di dirlo dopo
Gli altri motivi sono relativi proprio alla alla alla previsione innanzitutto confrontando un po'di previsioni disponibili risultato che sono sostanzialmente simili c'è una fortissima convergenza nessuno si arrischia più a dire che il gli Stati Uniti l'anno prossimo
Vanno in recessione c'è una sostanziale omogeneità nelle previsioni
Internazionali per cui c'è poco da da da discutere sul fatto di ipotesi diverse sostanzialmente tutti hanno le stesse ipotesi tutti raggiungono gli stessi risultati
Secondo motivo è che anche un confronto temporale se escludiamo le la la le il rispetto a giugno ad esempio il un po'il problema dell'inflazione anche lì per uno uno com'è che non è un matto economista di professione
Per cui non ha un fanciulli nell'analisi delle previsioni mi sembra che i messaggi fondamentali che possono essere date gli imprenditori se escludiamo un pochettino i possibili rischi sull'inflazione i messaggi sono sostanzialmente gli stessi
Il gli altri due messaggi motivi di così di non divertente di non essere divertenti o quello che diceva dotto quindi prima diceva se si è contenti se ci si accontenta in effetti abbiamo una previsione di crescita due otto nel nel nelle previsioni di Confindustria per l'Europa
Ma nel dall'ottantacinque al Duemila in un solo anno l'Europa è cresciuto più degli Stati Uniti cioè abbiamo di fronte uno scenario di crescita ma constatiamo
Che in quindici anni l'Europa è cresciuta un anno solo più degli Stati Uniti Sacchi mi diceva che di una guardare nel lungo periodo però quindici anni iniziano a essere lungo periodo non è non è beve
Per cui dobbiamo constatare una strutturale incapacità di crescita delle dell'Europa il rapporto sulla competitività dell'industria europea della comune della DC Enterprise lo sottolinea abbastanza bene
L'ultimo motivo per non essere divertenti e quello che riguarda l'Italia perché siamo di fronte a uno scenario oggettivamente positivo di crescita migliore l'anno prossimo
Però anche qua se noi facciamo confronto degli ultimi tredici anni dall'ottantasette e l'ottantotto ad oggi siamo cresciuti più della media europea solo nel novantacinque grazie a una deroga rifatte valutazioni ittica
Non non consigliabile non possibile adesso
Per cui
Mi sembra che sia questi non è bisogna accontentarsi per essere contenti scenari di questo tipo
E giustamente Confindustria mi sembra che nel rapporto sia spesso andato sul problema della competitività degli aspetti strutturali
Assieme una tabellina che ha mostrato adesso Giampaolo avrei messo in in evidenza proprio in termini comunicazionali con la tabella che aveva presentato a settembre
Insomma è una delle cose più interessanti perché sono vere ma non banali del lavoro di un economista e quello che diceva la differenza di crescita del PIL rispetto alla media europea
Sostanzialmente non dovuta a un follemente disponibilità intende crescevano nello stesso modo
Anche le importazioni bene o male cresceva nel novantasei novantotto uno stesso modo erano sostanzialmente le esportazioni che avevano avuto un tasso di crescita nettamente inferiore alla media e questo è strettamente collegato un discorso di competitività
Avremmo potuto aggiungere un anno quest'anno ai dati novantasei novantotto pettorale che questo divario aumenta e o se no se prendiamo nel nel biennio
Novantotto novantanove il commercio mondiale cresce tra dieci e dodici per cento l'esportazione italiani tre sponde l'un per cento questo deve far riflettere su problemi di di tipo strutturale che l'economia italiana sta sta affrontando seconda parte con le volevo dire riguarda invece la chimica che cosa può dire la chimica in uno scenario macroeconomico ma innanzitutto a sull'evoluzione a breve
Non abbiamo avuto uno scenario mondiale in forte crescita durante tutto l'anno veniva una forte flessione per crisi asiatica
Posizione riguardo le scorte riguarda petrolio dei nostri clienti avevano fatto scendere notevolmente nella seconda parte novantotto però il profilo del novantanove uno scenario di crescita
Gli Stati Uniti crescono crescono bene cresce soprattutto la domanda degli Stati Uniti e la chimica è uno dei pochi settori manifatturieri con un forca aveva un forte saldo attivo
E la dimezzato nel giro di un anno
Perché perché i problemi di competitività di conseguenza gli effetti di una domanda molto forte sono meno evidente livello produttivo ma la domanda soprattutto di case documenti chimiche di plastica di intermedi la per le case sono atti molto bene
L'Asia conferma lo scenario macroeconomico non abbiamo dati
Di produzione Indonesia più ventotto Singapore più diciotto Correa più venticinque per cento con effetti positivi a livello europeo ormai a metà anno le esportazioni europee il
Novantanove su novantotto resi disponibili sono una decina
Per cui il contributo positivo del dell'Asia a al mercato internazionale
Nell'attivare domanda di export e nelle riequilibrare il rapporto tra domanda offerta che aveva creato problemi dei prezzi delle commodities
Il il tentativo pei anche il Giappone sta crescendo la stanza per i dati europei sono evidentemente di uno scenario di export in forte crescita l'esportazione nel Sud-Est asiatico a metà anno hanno superato il livello per l'Europa il livello precedente la crisi
E stanno dando un contributo netto alla crescita dalla domanda della produzione europea
Lo scenario macroeconomico più favorevole
E aver risolto i problemi di rapporto a beve tra domanda e offerta nelle nelle grandi commodity ha cambiato le le politiche di Magadino eccetto i clienti che andavano a vedere uno scenario di crescita
E un consolidamento di aspettative di crescita dei prezzi questo ha creato dopo un novantotto disastroso nel nella nel negli effetti negativi del delle politiche di Magadino i nostri clienti i primi segnali di una di un di un di politiche di acquisto perché Scotte precauzionali che hanno tirato sulla domanda europea di chimica
Soprattutto nella chimica di base dove gli aumenti di prezzo erano più evidenti di conseguenza più più consone politiche precauzionali sulle scorte
Per quanto riguarda il finale danno è un finale d'anno in forte crescita tutto sommato come lo scenario macroeconomico gli sta la Germania sta crescendo a a al un tendenziale verso l'otto per cento
Nemici tedeschi hanno rivisto le loro previsioni su quest'anno e quando ci siamo trovati a livello europeo con gli altri economisti d'impresa di associazione prevedere
Lo scenario sul due mila uno scenario sopra al tre per cento dove i rischi erano così dal consensus considerati i rischi di prevedere troppo bassi di essere troppo cauti
Non ne immagine ma nelle va nei volumi rischi erano di essere troppo cauti nel nelle nel prevedere un più tre per cento
Ne conseguenza c'è una sostanziale fiducia
Per quanto riguarda lo scenario chimico italiano ripete riflette quello europeo chimico e riflette quello macro economico italiano c'è uno scenario di ripresa ritardata rispetto agli altri Paesi e di ripresa a tassi più bassi
La domanda estera e le esportazioni sono in crescita forte
Borioni dati settoriali un più diciotto per cento rispetto al minimo di inizio d'anno per cui un fosse una performance migliore della chimica rispetto agli altri Paesi proprio perché il ciclo europeo
Cito internazionale leggermente anticipato e di conseguenza sono stati stimoli da domanda estera qui ma che arrivassero agli altri settori gli stime la domanda interna
Da settembre ci sembra che settembre ottobre il quadro anche interno si sia rimesso al bello nel senso che
Hanno iniziato a funzionare sulla sull'Italia gli stessi stimoli cadono Monti
Smosso la domanda interna europea cioè un consolidamento di aspettative migliori di crescita macroeconomica e di crescita dei consumi e una consapevolezza che gli aumenti dei prezzi generati dal petrolio
Ricordiamoci che la chimica vedo mentali per i suoi pezzi non solo perché USA molto energia ma che è l'unico settore che ha il petrolio come Filisto cioè come materiale come materiale di conseguenza ci è sembrato che a settembre si sia diffusa non solo nella chimica di base la consapevolezza a valle che le aspettative
Nel nei confronti dei prezzi giustificavano una una una un'attenzione al al magazzino con un accumulo di scorte precauzionali
Di conseguenza quello che il diciamo la chimica può dare a livello di scenario beve è sostanzialmente uno scenario macaco lo stesso che dallo scenario macroeconomico di Galli con qualche anticipo a livello soprattutto europeo non me la sento di dire a livello italiano
E con un po'di amplificazione come classico di un settore e come la chimica che sostanzialmente pacifico
L'alto motivo spero di restare nei tempi per cui penso che la chimica possente essa interessato prova dei preti cioè quale può essere il contributo qual è il nostro osservatorio privilegiato sul prezzo infrazione
Ma innanzitutto rispetto a un a un ciclo precedente di forte crescita dei dei prezzi internazionali delle commodity come poi novantaquattro novantacinque la situazione completamente diverso
Nel novantaquattro novantacinque ci guardavano tutti perché di fatto era un grande mercato del venditore
La e le prospettive di crescita una forte il l'Offerta era corta e di conseguenza c'erano stati un fortissimo aumento dei prezzi che avevano creato un fortissimo mito l'immagine dei settori del
Dei beni intermedi delle commodity senza che il petrolio ma in tasse in quel periodo in modo significativo
Queste sono stati una situazione completamente diversa quando il petrolio è sceso c'era la crisi asiatica di conseguenza tutti gli indicatori vedevano che pezzi della chimica di base scendevano alla stessa velocità con cui scendevano in petrolio importato qui immagini erano bassissimi visto che i volumi erano parsi
Quando la domanda è cambiata e la la la la la ripeto cioè quando i prezzi del petrolio sono cambiati c'è stato certamente un ritardo nell'adeguamento ed è agli aumenti di costo al momento del sinistro e di conseguenza tutto l'anno è stato un rincorsa una rincorsa che ha avuto un effetto negativo sui margini della chimica di base
Anche se i prezzi delle commodity chimica di base sono aumentati del cinquanta per cento
Ma il ritardo con cui si adeguano crea una una una contrazione del Maggi e in modo particolare sulla chimica fine specialistica che è poi quella che compra il Company materie dalla chimica di base le venda a voi ai settori industriali
Questo scenario sta cambiando
Perché si consolida la crescita
E di conseguenza le nostre previsioni sono e ma anche i dati delle ultime settimane
Sono di un consolidamento dei pezzi chimici se noi prendiamo come indicatore normalmente il rapporto fra pezzi spot pezzi conta contratto delle commodity questo ha negli ultimi mesi
Segnalato il consolidamento sui prezzi contratto dei prezzi spot e di conseguenza sono prezzi che hanno valore più forte di quelli che potrebbero essere la volatilità di un pezzo sposa
E direi che per quanto riguarda gli impatti che potrebbe avere
La questi aumenti che sono prevedibili del nella chimica
L'osservazione vale un po'per tutti i beni intermedi se perdiamo un grafico
L'indice dei beni intermedi e come lo confrontiamo con indice dei beni dei prezzi alla produzione di beni di consumo
Vediamo che durante dal novantasette a fine novantasette alla primavera del novantotto l'indice dei beni intermedi avuto flessioni anche importanti fino al quattro per cento
Mette l'indice dei prezzi dice la produzione di beni di consumo sostanzialmente non ha rallentato la la sua crescita toccando lo zero in un mese matto stanza mette riteniamo che si sia creato una qualche buffer per poter accettare una prima parte degli aumenti non completamente di conseguenza lo scenario macro economico che vedessi un aumento dei prezzi a livello europeo a livello italiano ma non un rischio può essere con soli può essere validato da parte dal CIS
Di conseguenza nostri poteri che ci saranno tensioni nei prossimi mesi
Rischi minacce che l'inflazione europea Alida vicino al due per cento ci possono essere però in un quadro
Di
Uno scenario di moderazione si salariale a livello europeo
Questo non dovrebbe creare un circolo vizioso inflazionistico e per quanto riguarda l'Italia mi sembra che anche il rinnovo del nostro contratto chimico fatto ieri pomeriggio sia in un confermi uno scenario
Di moderazione salariale anche in Italia e di conseguenza minori rischi che ci il le le il circolo di di vinti vizioso perché non ci sono motivi se non quelli relativi al teatro
Finisco con un un un paio di osservazioni tra congiunture struttura il perché ad esempio la crisi asiatica segreto nostro settore sì è vero che abbiamo sottostimato prima la flessione fosse la crescita
E adesso è molto forte dalla crisi asiatica lascia dei feriti se non dei morti sul campo a livello europeo a livello italiano
Io vedo non so le fibre italiane hanno continuano ad avere dei grossissimi problemi e non è che usciranno come prima
All'impresa del del del della crisi asiatica di conseguenza guardiamo un po'alle relazioni che il mercato globale crea tra congiunture struttura uno di tipo scusate se mi interessa da economista un di tipo statistico
Io ho parlato con un po'di amici dei che Carlo che lavorano con me e nelle grandi aziende associazioni potranno in questo incontro e trovavo vede molti c'era una scarsa affidabilità degli indicatori ufficiale
Non ho niente contro l'Istat è un problema europeo
Gli amici tedeschi non usano più l'indice di produzioni chimico tedesco perché hanno detto che non non è in verità secondo me c'è un problema strutturale dove la tecnologia cambia la struttura con la velocità della congiuntura e di conseguenza un indicatore fisico che bene o male ha sempre dei riferimenti
Dove la tecnologia non interviene per cui l'aumento di valore non si riflette nelle menti fisici
Crea fosse una sottostima dell'evoluzione in atto se ad esempio prendiamo gli indicatori Ysaye sulla fiducia sugli operatori quello che gli operatori dicono abbiamo due scelte una è quella che dice che le gli imprenditori sono fiduciosi ma ex post la la fiducia viene viene non viene consolidata o che di di imprenditori qua vedono bene ma di indicatori ex post
Sono sottostimando file evoluzione congiunturale
Guardiamo allora è un'indicazione che Doha alle persone che lavorano associazioni di settore guardiamo di lavorare bene su un indice a base due mila dell'Istat perché è un'occasione unica di fare nulla volo divi basamento semplice novantacinque due mila ma di cambiare il modo di calcolare gli indicatori limitando il ricorso alla alle quantità fisiche perché quelle possono non darci più gli indicatori congiunturali un'altra osservazione
Strettamente legata all'Asia anche quella riguarda un po'e distretti industriali la chimica non crea per le sue caratteristiche di integrazione di Ste
Potete generale dell'Italia che andava male
Il cane che Montedison Fortis a questa elaborazione molto interessante sui distretti e usciva dicendo
Sono andati meglio dell'Italia ma in verità dobbiamo domandarci fino a che punto i distretti industriali così come nel passato riescono a dare competitività per fare crescere i dispetti indù l'Expo dei distretti industriali più dell'expo tedeschi più dell'asta degli altri Paesi europei
Perché il il benchmark delle cui italiano non è poi non è poi rilevante in questo senso e chiudo mi sembra che i discorsi siano sostanzialmente i discorsi di di di competitività che Galli ha sottolineato e che sono sottolineate nel documento di Confindustria sul rilancio la competitività piaceva finire con una una citazione di Mario Guerci sul Sole ventiquattro Ore
Che è molto in linea mi sembra con quello che dice Confindustria nelle conclusioni quando dice non è che bisogna inventarsi tante cose ma farlo in fretta
Nel quando dice Guerci inutile ricordare ciò che abbiamo fatto perché nella competizione sarebbe solo ciò che abbiamo fatto meglio e più in fretta degli altri per cui quando vediamo i prezzi
Dei servizi non conta che i prezzi dei servizi scendono ma che scendano di più degli altri e in questo senso è l'unico legame se l'anno prossimo se nel due mila e i prezzi dei servizi dove so fare quello che hanno fatto negli altri paesi nel novantanove
Fosse l'obiettivo di avere un'inflazione un po'più vicina a quella europea può essere raggiunto
Grazie
Grazie formali a la parola ora al professor non risorse
Ma io non mi ritengo un esperto di previsioni congiunturali quindi non entrerò nei dettagli
Delle previsioni
Contenuto in questo rapporto
Voglio però fare qualche considerazione sullo scenario più generale in cui è inserito il rapporto
Sul clima in cui che stiamo vivendo in cui sono state fatte queste previsioni
E un clima che mi sembra possiamo dire ormai ha toccato e superato il fondo del pessimismo sulla crescita europea
E anche forse
Questo forse è meno certo sul indebolimento
Del
Lei euro rispetto al dollaro
Mi sembra che da questo pessimismo stiamo risalendo
E questo senza dubbio un fattore molto positivo
Il punto che voglio sostenere
Piuttosto semplice però a una certa importanza per valutare le anche le prospettive
E cioè che questo pessimismo
Era di fatto motivato confronto tra Europa e Stati Uniti
Più che da quei fattori micro economici che determineranno le caratteristiche di funzionamento di flessibilità
Dei mercatini del lavoro del mercati dei beni dei mercati dei capitali
Su cui soprattutto si è concentrata l'opinione pubblica no Noemi
Ci siamo sentiti ci sentiamo per nei confronti degli Stati Uniti come un'economia l'economia delle euro che
E diversa ma che le sue prestazioni sono fortemente condizionata
Da questa diffuso diversità
Ecco più che da questi fattori io credo che infatti ci mostre no
Che fattori macro economici hanno condizionato l'andamento della domanda
Nei in maniera molto differente negli Stati Uniti e in euro ora questi fattori stanno venendo meno ed è questo
Il motivo
Diciamo e questo autorizza prospettive migliori prospettive migliori per l'Europa
E anche per l'Italia seppure attardata da quei problemi di quel problema di scarsa crescita della produttività che giustamente Giampaolo Galli ammesso un evidenze
Il quale credo si possa dire e in parte dovuto alla
Lunga fase diciamo di bassa crescita che noi abbiamo avuto quindi alla minor crescita della nostra economia rispetto ad altre europee
E in parte in parte notevole anche alle inefficienze diciamo sistematiche italiani del sistema Italia su questo credo che sì è difficile sostenere il contrario
Per sostenere il mio punto parto dalla Borsa americana perché e da lì che mi sembra che dobbiamo cominciare
Per ridimensionare in qualche maniera il pessimismo che abbiamo vissuto in Europa e per guardare alle prospettive
Si è parlato molto per spiegare il boom americano
Della nuova economia
Si è parlato molto dalla nuova economia soprattutto per spiegare
Gli ultimi eccezionali prestazioni delle economie
Americana
In cui degli ultimi tre anni dice ma in cui Massimo è stato il divario di crescita rispetto all'economia europea
E il lungo ciclo già lungo il ciclo economico espansivo americano è stato ulteriormente allunga
Si è parlato quindi questa nuova economia come di una nuova frontiera basata
Su
Su una rivoluzione tecnologica dell'information technology Asti città in un contesto molto
In un contesto coi mercati molto aperti all'innovazione molto flessibile e competitivo che ha provocato un forte aumento di produttività
Quindi un aumento e in un contesto altamente competitivo ha mantenuto basso l'aumento dei salari
E quindi sta contenuto anche l'infrazione
L'idea prevalente e che sia contro questa nuova frontiera dell'economia americana che spiega l'eccezionale
Boom della Borsa
Americana io avevo preparato
Qualche lucido purtroppo retto la signora che ha distribuito delle
Fotocopie perché non si possono ecco non era tecnologicamente avanzato quindi sono in arrivo Grignetta perché
Cosenza
E guardare
Non so però e chiedevo semplicemente se ce li avete segnalati e distribuiti perfettamente allora
E se partiamo da quella in cui c'è il rapporto fra price earning Standard & Poor's cinquecento
Vediamo appunto
Sia l'eccezionale prestazione degli ultimi tre anni eccezionale crescita delle valutazioni borsistiche americane negli ultimi
Impennata negli ultimi anni
Ho segnato
I massimi raggiunti
Solo due volte dal mille ottocentosettanta in poi nel mille novecentoventinove e nel mille ottocentonovantacinque ne siamo oltre questi massacri
Cioè la media dal settantuno al novantasei e di fianco c'è una formuletta che uso in maniera molto semplice
Che ha la formuletta molto nota che quella del dividend discount model che mette in relazione il rapporto fra prezzi e utili con k che il rapporto fra dividendi e utili pay out trash o che si ride che si ritiene in questo modello costante
R. il tasso d'interesse reale
Su titoli a lungo termine decennali
Risk free titoli di Stato ci è il premio per il rischio e Gia il tasso di crescita del profitti e degli utili
Scusate faccio su questo riferimento per spiegare una cosa molto semplice cioè per spiegare che l'idea che la borsa americana le valutazioni della Borsa americana siano state sostenute dalla nuova economia
Spiega il fra il rapporto fra prezzi e utili partendo da un la nuova economia che cosa fa la nuova economia
Aumenta permanentemente strutturalmente il peso il il valore di G.
E condizione anche
Riduce no il valore di R. perché riduce il premio per il rischio riduce dell'inflazione
Ora questa tesi è molto suggestiva però e
Abbondantemente Contestabile ed è stato assai contestata sia sul piano teorico che sul piano delle evidenze empiriche
Se non ci vediamo non ci fidiamo di questa tesi
Allora
Possiamo rovesciare il nesso e qui vengo appunto dopo questa piccola deviazione analitiche al alla alla questione e cioè possiamo rovesciare il nesso fra l'economia e la Borsa
E partire piuttosto per spiegare
E partire piuttosto che dalla nuove economie dalla
Innalzamento permanente del tasso di crescita americano
Partire dalla
Borsa dalla eccezionale valutazione della Borsa
Dall'eccezionale ruolo che sta svolgendo la borsa e arrivare con questo a spiegare l'eccezionale crescita dell'economia America per fare questo in quella formula invece di spartire dentini partiamo darci che il premio per il rischio che viene richiesto dagli investitori per investire in azione
Questo cinque
Normalmente
Spiegato dalla maggiore volatilità che hanno i corsi azionari rispetto ai corsi obbligazionari investire in azioni e più rischioso perché i prezzi sono più volatile
Ma questa volatilità come è stato spiegato da un libro che ha avuto grande successo negli ultimi anni di Siegel
Questa volatilità si riduce normalmente con l'aumento dell'orizzonte temporale dell'investitore
Per periodi di di detenzione di circa vent'anni
La volatilità delle prezzi azionari sì uguaglianza al volatilità dei prezzi
Obbligazionari e quindi il rendimento delle azioni
Aumenta
Rispetto a quello delle obbligazioni
Ora questo allungamento dall'orizzonte
Di riferimento dell'investitore e spiegato
Dal no abbondante afflusso del risparmio previdenziale nel un borsa in cui è un risparmio che all'orizzonte temporale più lungo
Rimane una falla rimane un rischio c'è una falla nel ragionamento
Questo ragionamento che in ogni caso se uno riesce attenere per vent'anni
Le azioni ha una redditività superiore a parità di rischio
E la falla che se in quei vent'anni succede un grosso cresce di borsa naturalmente
E mi devo trovare a incassare quindi andare in pensione in quel periodo mi posso trovare in una condizione invece
Molto critica
Questa paura della
Del di un crollo di un crollo grosso di un cresce di borsa e ormai venuta meno
Sta venendo meno si è molto ridotta
Dalla esperienza dell'ottantasette ricordate l'ottantasette il lunedì nero dal lunedì nero
Gli Stati Uniti uscirono brillantemente di commesse anche tutte le economie del mondo e per l'atteggiamento della banca centrale un atteggiamento che sempre più diciamo attento alla andamento veri corsi azionari e pronto a intervenire qualora sì genere no
Si genera in loro tensioni che possono portare a crisi finanziaria
La stessa resistenza della borsa di Wall Street
Alle crisi successive asiatiche russe dall'anno scorso hanno consolidato queste itterizie allora se le cose stanno così non abbiamo un'inversione il nesso causale
Il si è ridotto permanentemente si è ridotto in maniera strutturale diremmo il premio per il rischio
E questo fa affatto aumentare
Ha fatto crescere i corsi di borse e la crescita dei corsi di Borsa ha provocato un effetto di domandarvi effetto ricchezza dei consumi e via stimolo degli investimenti
Un motore di domanda in Terna consumi Investimenti che proprio quello che differenzia l'esperienza americana da quella europea
Sappiamo che ha la apertura verso l'estero del Europa dell'euro e degli Stati Uniti e all'incirca uguale
Quello che ha in più che ha dimostrato di avere in più in questi anni
L'America e un capacità di generazione interno e di domanda enti non invece dover dipendere dalla a parte estere che la che l'Europa non ha avuto non ha avuto
Perché in Europa sono prevalse le politiche fiscali restrittive per la convergenza
C'è un altro grafico che è stato elaborato dall'IRS quello dell'output Gatta e della politica fiscale
In cui si vede chiaramente no la relazione inversa
Fra la differenza fra re fra reddito prodotto il prodotto potenziale e di grado diciamo di stringe in sé della politica fiscale la riduzione del deficit strutturale
In percentuali del
Il
Grazie a questo effetto grazie alla disponibilità di questo motore interno all'economia americana ha risentito meno della crisi asiatiche rispetto all'euro
Ma questa maggiore forza si è riflessa
In un rapido recupero dei tassi di interesse americani
Dopo
Dopo il flessione in relazione alla crisi del asiatica del ottobre del novanta della d'autunno del novantotto
E questa con le ha mostrato prima Giampaolo Galli purtroppo questo aumento dei tassi d'interesse
Reali
Ce lo siamo dovuti incassare anche in Europa
Senza motivo e debbo dire contro la volontà
Almeno esplicita adesso di rumori corridoio non non sono al corrente ma la volontà esplicita dalla Banca centrale europea quando abbassò il tasso di riferimento il l'otto aprile quindi effetto vicini il motore no della borsa americana
Ha creato un certo punto le condizioni per l'aumento dei tassi che si è trasmesso anche all'Europa che certamente non ne aveva bisogno
Perché non siamo riusciti disallineati
Da questa rivoluzione della Borsa americano
Già questo nuovo ruolo che la Borsa americana ha assunto in questi ultimi anni da questa che io chiamerei nuova economia della Borsa
Deriva quindi un divario di prestazioni
Dell'economia americana rispetto all'economia europea un rafforzamento del dollaro rispetto alle euro e una tendenziale incapacità di disallineamento dei tassi d'interesse
Europei rispetto a quelli americani perché tutto è focalizzato l'attenzione dei mercati finanziari enormemente focalizzata sulla situazione di Wall Street America
E questi questa è la spiegazione secondo me
Che appunto come vedete gran parte macroeconomica che addirittura parte da un caso vale fa dalla Borsa americane
Della
Pessimismo che si è diffuso
In Europa nei confronti del degli Stati Uniti
Però queste cose hanno posto anche le premesse a una svolta a una svolta in questi rapporti posso prendere ancora un minuto e mezzo
Grazie
Primo punto grazie alla svalutazione dell'euro l'impatto della ripresa dell'Asia e maggiore negli Stati né in ministro in Europa che l'economia europea e che negli Stati Uniti
Il ritmo della crescita dell'economia americana e difficilmente sostenibile come afferma il rapporto anche perché qui
L'ultimo riferimento grazie al prestito che Linda cercarlo particolari
L'ultimo riferimento è allora agli Stati Uniti retribuzione inflazione
Anche perché lì si vede molto chiaramente clienti
Il la abbiamo una decelerazione delle retribuzioni orarie quindi dei salari negli ultimo mezzo diciamo
Che corrisponde sta una forte decelerazione della dei prezzi al consumo
A a metà novantotto diciamo abbiamo una Massimo differenziale fra le due serie e quindi abbiamo un aumento dei salari reali
Che spiega la relativa la riduzione se i salari monetari successivamente
Però adesso vediamo che il tasso l'inflazione che l'inflazione al consumo aumenta e quindi ci dovremmo aspettare un riaggiustamento dei
Salari
Un ridimensionamento anche drastico della borsa americana
Che a questo punto si può secondo me per vedere
Sarebbe seguito dalle borse europee certamente le borse europee non sfuggono a alla influenza dalla Borsa americana però in questo senso
Avrebbe minori affetti sulla domanda interna europea perché questo diciamo nuova economia della Borsa funziona negli Stati Uniti ma non funziona in Europa grazie scusate grazie
La parola al professor Spallone
Da
Ma io non voto queste
Bottone sono nella stanza sbagliata quindi tuffo nel vuoto il dottore ha sbagliato
Ma io ringrazio molto la Confindustria mi invitato a commentare questo rapporto e dico subito che non ho resistito alla tentazione di saltare su una provocazione scientifica che c'è un rapporto che io accolgo volentieri perché è stata oggetto di gran parte dei miei studi accademici
E se è la la vocazione scientifica che sta dietro il dato che Giampaolo Galli ci suggeriva di guardare con attenzione quello che la produttività o meglio del divario di produttività tra l'Italia e l'aria euro
Per anche va fatto notare con i due principali Paesi continentali
Quello la provocazione scientifica che c'è nel rapporto Lade scriverei pedantemente così scusate il pedantemente ma mi deriva dal la mia natura accademica
C'è una perdita di competitività di prezzo dovuta ad una a un momento eccessivo del Gluck
Perché c'è una caduta di produttività o del suo differenziale che deriva a sua volta da un andamento insufficiente della crescita del prodotto
Questo provoca un circolo vizioso tra virgolette perché determina una perdita di competitività sui mercati internazionali una perdita di quote che si ripercuote sull'andamento di lungo periodo del debito
Nel momento in cui verifichiamo e questo è ben presente nella letteratura
Che collega competitività e crescita colleghiamo l'andamento delle quote del sui mercati internazionali alla crescita potenziale della Verdi
Quindi c'è una preoccupante mento strutturale di debolezza nell'economia italiana
Che verifichiamo S e questo lo sappiamo tutti non nato ieri ma presente qui da tempo se guardiamo i dati degli ultimi dieci anni ci ricordiamo che la differenziale di reddito cumulato persa dall'Italia nei confronti la media UE e del cinque di cinque punti
Questi significa che al di là del quadro congiunturale dei prossimi due o tre anni europeo che è favorevole e quindi è anche favorevole per nuovi i problemi strutturali rimangono
E credo che questo sia un elemento su cui siamo tutti d'accordo io leggendo il rapporto mi sono trovato molto imbarazzato perché ho scoperto di essere molto d'accordo con l'apporto e mi sono chiesto cosa andrà a dire
Avete ragione che sono venuto qui a dire che questa analisi mi pare molto accurate c'è un problema strutturale che al di là dell'andamento congiunturale che nei prossimi due o tre anni
In Europa si presenta migliore di quanto potevamo pensare anche un anno fa
E quindi questo si riverbera anche sull'andamento dell'euro
In base alla correlazione crescita cambio che ormai tutti accettiamo dal punto di vista del nostro Paese c'è un problema di calante capacità profittare di questo contesto favorevole questo insisto è un problema che conosciamo da tempo
Apparentemente dietro quello che per comodità chiamiamo rigidità strutturale
C'è il
L'aspetto più preoccupante dall'avidità strutturale cioè la scarsa capacità di cambiamento mi ricordo uno studio del Centro Studi Confindustria di qualche anno fa credo che Giampaolo fosse già qui in cui si faceva vedere che l'Italia insieme alla Germania
è il paese che meno degli altri se non mi ricordo addirittura nell'area OCSE è quello che è riuscito a cambiare la sua specializzazione tenendo conto del fatto
Incontrovertibile dell'evidenza empirica degli studi sulla crescita
Che i Paesi che appare che attraversano periodi di crescita più intensi sono anche quelli che sono contrassegnati da mutamenti strutturali più intenso
Quindi quella relazione che si indicava in quello studio che poi è stata confermata da altri studi indica un primo problema
Si riesce a cambiare poco
Se volete lo stesso dato dimensionale sulle in paese che pure conosciamo bene di cui la Confindustria si è occupato a lungo in uno studio recentemente uscito come vedete io leggo intensamente tutti i vostri prodotti perché mi sembra grazie aspetti che non ho finito
Sì grazie
Anche qui c'è un problema c'è il ben noto problema del nanismo della dimensione media delle in paese che non è slegato anzi è legato in un modo che però spesso non riusciamo a capire in modo chiaro alla specializzazione al luogo nel quale gli investimenti vanno
Perché
C'è questa apparente scarsa capacità di cambiamento del sistema industriale italiano è una risposta alla quale penso che ancora non abbiamo una domanda da cui non c'è ancora una risposta soddisfacente anche se c'è una risposta di fatto il sistema industriale italiano nella sua rigidità apparente che emerge dai macrodati quelli settoriali che sono sempre un po'troppo aggregati quelli della dimensione sappiamo bene voi ovviamente lo sapete meglio di me che è in grado di cambiare si rimane nello stesso settore merceologico ma sia aumentar la qualità
E la delocalizzazione fenomeno che come tutti sappiamo non è nuovo non è nato l'altr'anno chi si occupa di queste cose lo sa da tempo che c'è nei settori di specializzazione italiani un fenomeno di rilocalizzazione che in termini più tecnici
Chiedo di nuovo scusa per la pedanteria si chiama e distribuzione della catena del valore aggiunto gli economisti americani ci hanno spiegato da tempo come questo processo spaziale aumenti la produttività complessiva quindi c'è una capacità di cambiamento e c'è anche una capacità di cambiamento nell'organizzazione il famoso distretto che forse andrebbe ripensato
E in qualche modo un meccanismo istituzionale direbbe qualcuno che permette una flessibilità maggiore
Aggiungo un'altra cosa se guardiamo un altro elemento questo è un campo su cui l'analisi solo più recente abbiamo meno evidenza ma interessante
Se guardiamo a uno dei problemi che sono stati posti dalla crescente apertura internazionale quali sono le conseguenze sull'occupazione dalla maggiore competizione internazionale
Scopriamo che
L'occupazione
Nel caso delle Europa continentale i livelli di salario reale nel caso delle delle economie anglosassoni sono virgolette difesi meglio
Nei settori nei quali c'è competitività e specializzazione internazionale cosa mi dice questo dato
Mi dice che c'è un elemento una serie di elementi che cospira alla robustezza sia in termini occupazionali che in termini competitivi che in termini di crescita che
Spesso inspiegabile perché se volete un effetto di sistema
Dove voglio arrivare voglio arrivare ad un'altra contributo alla Confindustria quindi più di dieci e lode non so quanto merito e cioè il recentissimo studio sulla competitività
Credo che di fronte ai dati che voi avete prodotto ci sia poco da dire
Prendiamo un elenco di fattori competitivi e scopriamo che l'Italia
Lotta per la retrocessione non so quale girone ma insomma sicuramente lotta per la retrocessione qualunque gioco decida di giocare c'è una lunga Elenco di cose che evidentemente sono lì da tempo e è forte la tentazione di collegare questo elenco di cose ai risultati macroeconomici insoddisfacenti se li misuriamo rispetto agli atti
Permettetemi di dire che
Tradotti in termini di barriere l'elenco di fattori competitivi di cui siamo tutti insoddisfatti sono contenuti nel documento sulla rapporto che l'Italia presenta alla Unione Europea sugli andamenti strutturali e sono tradotti interni di barriere in questo documento si dice che la cattiva performance italiana
Dovuta barriere fiscali amministrative finanziarie
Delle scelte individuali normative di carattere formativo la insufficiente formazione ricerca e capitale umano perché dico questo perché vorrei semplicemente segnalare che i vostri lavori sono letti anche da altri e non solo da me
E il problema naturalmente inizia adesso
Sarò veramente TT concedo i due i due minuti perché sto aggiungendo rapidamente alla fine
Qual è il punto su cui volevo semplicemente attirare l'attenzione che credo che la consapevolezza di questi aspetti strutturali
E dei costi in cui questi si traducono tanto per citarne uno che credo sia ben noto il costo amministrativo
Il costo amministrativo si traduce in punti percentuale di perdita del PIL
Che diventano due se consideriamo per esempio le il settore esposto alla concorrenza internazionale rispetto a uno zero cinque che risultava la media UE e questi sono dati di uno studio dell'Istat Unioncamere che probabilmente conosceva
Quindi ci sono tutti elementi di questo tipo allora la domanda interessante naturalmente nasce adesso cosa facciamo
Qui c'è un problema di timing
Doppio problema Litani un primo problema di timing e quello che gli economisti chiamano l'ordine della liberalizzazione
è una problema che gli economisti hanno studiato in riferimento ai paesi in via di sviluppo quando un Paese in via di sviluppo chiuso al mercato internazionale si affaccia al mercato internazionale ci si chiede cosa bisogna liberalizzare prima
E sappiamo che molto spesso questo argomento che era noto agli economisti già dagli anni Settanta viene dimenticato spesso si liberalizza la cosa che bisogna prima quello che bisogna liberalizzare
Dopo ovviamente il nostro caso diverso ma anche qui c'è un problema
Abbastanza semplice nel momento in cui facciamo l'elenco dei fattori di non competitività stiamo anche facendo un elenco di settori nei quali bisogna svolge un'azione la quale evidentemente un'azione che devono svolgere i vari soggetti in primo luogo evidentemente chi ha la responsabilità della politica economica
Tutto e subito non si può fare a volte si presentano delle priorità che da un punto di vista particolare sono considerate importanti da un punto di vista diverso non sono considerate abbastanza importanti quindi c'è un primo problema di timing qual è l'ordine delle priorità e va dato a quelle Elenco di cose che va fatto visto che l'Elenco di cose troppo lungo per essere fatto tutto e subito questo il primo problema di Time il secondo problema di timing e ho finito
è se volete un elemento che spesso ci si dimentica quando si citano modelli di altri paesi la solita Irlanda
Perché allora non la Finlandia o naturalmente il Galles di nuovo da tempo fa recentemente alla Spagna in tutti questi casi paesi né in tutti questi casi si trova una associazione tra uscita molto più elevata
E rapidità di cambiamento ma ci si dimentica che il cambiamento è avvenuto molto tempo fa
Questo vale innanzitutto per il caso inglese in cui gli indicatori di mobilità strutturale sono molto più elevati
In cui la capacità di creazione di occupazione degli investimenti è più elevata rispetto alla media dell'Unione in cui i cambiamenti sono stati fatti tempo fa
Allora il secondo problema di timing è banale se volete e mi scuso per la banalità e con questo concludo che i risultati di questo timing richiedono
Un orizzonte temporale più lungo a volte credo che ci sono prendiamo peraltro della velocità con la quale alcuni risultati Stefano Micossi diventerete non è interessato a quello che sto dicendo è un amico mio e quindi lo perdono
No sta pensando a cosa mi deve dire dopo prescriva
Non è
No me lo dice dopo separata sede
Quindi concludo su questo c'è banalmente questo se volete il il messaggio unico che che mi permetto di ritrasmettere un problema di tempo mi rendo conto che questo non è sufficiente ma è un problema di tempo che si deriva dalla indagine scientifica dell'esperienza dei Paesi che adesso continuamente noi presentiamo come modelli di successo grazie
Grazie al pronto padovana anche per l'esattezza
Timing
Nel suo intervento la convegni l'ultimo degli interventi al professor Cipolletta alcune conclude una Presidente può
Grazie io faro anch'io ho delle brevi
Riflessioni e vorrei partire da un dato comune pregavo signor Bargagli che è stata così efficiente a farmi qualche graffio di proiettarlo
Il rallentamento della crescita che noi vediamo in Italia
è un rallentamento che riguarda tutti i Paesi industriali sulla tabella che proiettata ora e che voi dovreste avere in questo tavolo sette che è stato distribuito insieme in fondo a quelle di Giampaolo Galli o il potere leggere lì ma francamente lì ci vogliono gli occhi di falco per per legge e ecco ho messo i dati di crescita del prodotto interno lordo decennale dagli anni sessanta agli anni Novanta per Italia Unione Europea Stati Uniti e Giappone e tutti hanno ha avuto un ridimensionamento del tasso di crescita si può discutere sul perché io credo che sicuramente il grosso aggiustamento fatto con le crisi da petrolio sono all'origine di questo fenomeno
Quello che possiamo constatare alla fine degli anni Novanta è che la graduatoria di crescita di questi sistemi si è praticamente invertita
Mentre negli anni Sessanta era Giappone e Italia che stavano a tassi di crescita più elevata oggi Giappone Italia stanno a tassi di crescita
Più bassi mentre gli Stati Uniti d'America sono quelli che resistono un po'di più e l'Unione europea un po'più alta rispetto rispetto al all'Italia
Io credo che dobbiamo essere grati alla riflessione che Nardò si sia fatto per riportarci una visione diciamo
Da un lato più tradizionale ma per questo più nuova
Delle interpretazione la differenza fra Stati Uniti d'America e Italia riportandoci alle considerazioni macroeconomiche e di domanda
Evidentemente io credo che la realtà come spesso avviene sta in una via di mezzo tra un'interpretazione classica da domande all'interpretazione di nuove economia o di struttura e mi ricorda un po'quello che è avvenuto con l'avvento di Reagan e quando Reagan introdusse
Una politica di riduzione fiscale e di liberalizzazione poi ottenne alcuni risultati in termini di crescita e si disse B la ottenuti per forza riducendo le tasse ha fatto una politica keynesiana
Di deficit spending e quindi a generato una crescita economica di fatto però dobbiamo constatare che poi il disco il disavanzo pubblico statunitense scomparso e quindi in realtà
La scommessa che era stata fatta a quell'epoca è avvenuta e credo che la disputa fra keynesiani erano keynesiani continuerà sempre perché tanto ognuna ragione nel lungo termine ci hanno tutti ragione perché distinguere fa causa Effetto nel lungo termine è impossibile io no spero di no siamo allungando la nostra crescita di vita
Spero di vedere se questo nuovo ciclo tecnologico sarà vero meno allora io anch'io ho fatto ricorso a un'interpretazione classica ma per arrivare alla conclusione un po'diversa rispetto a quelle di Nardò sì mi scuso con voi
Se vi riporto le curve di Philips
E ne ho costruita una inventata
La con la definizione ventata brevità corre felice la curva della politica economica tradizionale bravo ma ho fatto però dopo poi ci sta anche la curva virato
Perché ho fatto la curva inventata perché la teoria più semplice della realtà
E quindi alla teoria si spiega bene la realtà e è un macello è piena di di di di cose incomprensibili e quindi prima andiamo se la teoria paghiamo sulla realtà e ho fatto un punto e ci ha fatto passare una retta come imponendo semplicemente che avesse le stesse angolazioni sul asse della dei prezzi e della disoccupazione la colla e Philips e dice semplicemente una cosa ovvia che se si fa una politica per abbassare la disoccupazione
Si fa crescere il sistema economico ma era più forte e questo genera inflazione
è e quindi c'è un trade-off uno scambio fra inflazione e disoccupazione e i dilemmi dei paesi per tanti anni si sono ridotti a questo
Si cercava di privilegiare la lotta alla disoccupazione si subiva l'inflazione oppure si privilegiava la stabilità dei prezzi e si subiva la disoccupazione ma le posizioni delle curve
Indicano le differenze strutturali fra i Paesi cioè quelli che possono giocare
Su questo trade offre avendo una più bassa disoccupazione la più bassa inflazione e quelle che invece devono giocare su queste curve avendo una più alta disoccupazione e quindi un maggior rischio inflazione
Se questa curva avesse un senso e io l'ho fatta partendo da un punto che se effettivamente arduo mostra come Italia Europa e Stati Uniti d'America hanno strutture completamente diverse
Alla stessa inflazione l'Europa e l'Italia hanno disoccupazione decisamente più alte che non negli Stati Uniti d'America bene andiamo a vedere la realtà proiettiamo la realtà che sono gli ultimi dieci anni di queste curve ridere quant'è complessa e brutta la realtà rispetto alla teoria volte segnerebbe limitarsi alla teoria far finta che la realtà non esista bene
La realtà e sono i punti in rosso in blu e il verde e il rosso e l'Italia in implora l'Europa e il verde e gli Stati Uniti ed America
L'inizio è gli anni otto ottantadue la fine il novantanove se voi guardate bene a fare un po'di fantasia Italia ed Europa continuano a mantenere una sorta di curva di Phillips
Quasi verticale quindi siamo arrivati alle teorie monetarista che praticamente c'è un punto di disoccupazione che naturale dieci undici per cento per noi
E su questo qui sì lo possiamo portare al nove e ci abbiamo un'inflazione che sale a cinque sei
Però oltre oltre questo non andiamo ecco inserire America l'anno invertita questa curva sono diventati da un trend offre negativo fra inflazione e disoccupazione sono diventati Alfredo apposite vivono di fatti
Se vedete l'ottantadue sta a al punto più alto fra disoccupazione e infrazione mentre invece abbiamo il punto più basso nel novantanove lì assegnato per
Comodità solo il punto iniziale ma la curva di poteri diretti da leggere tutti i punti arriva fino al novantanove che l'ultimo anno di riferimento dove non è segnato nulla
Questo ci indica una diversità strutturali credo anche accanto alle interessanti osservazioni sul ruolo della Borsa nel negli Stati Uniti d'America una diversità che è fatta di flessibilità di livello di tasse
E di liberalizzazione che sono estremamente Diversi fra questi fra questi settori e quindi è evidente che ci stanno dei comportamenti anche tornando alla interpretazione classica
Di un sistema economico ci sono dei comportamenti alla base che sono che sono diversi e questi comportamenti fanno sì che gli Stati Uniti d'America riescano a crescere senza generare inflazione
E avendo nell'esecuzione più bassa rispetto invece al Vecchio Continente l'Italia sta sicuramente una situazione di svantaggio ancora maggiore l'Italia peraltro dell'ultimo grafico
Che vi faccio vedere va a singhiozzo voleva fatto già vedere Giampaolo Galli
La ripresa italiana è veramente di cicli continui veti Stati Uniti d'America stanno crescendo dal novantadue ad oggi senza interruzione noi continuiamo ad a vere dei salti
Di serie con delle recessioni che riprendono anche molto brevi per delle situazioni che sono molto brevi e che poi vanno a nuove recessioni
Qualcuno si potrebbe divertire a mettere i punti delle crisi politiche su questo grafico non cerco incisione ve lo posso
Assicurare i punti delle crisi politiche sono decisamente più numerosi che le recessioni che abbiamo subito e quindi attacca però io credo che non ci sia indipendenza fra le due fattori è certo che un Paese che ha delle crisi politiche
Così frequenti ha difficoltà e qui riprendo anche quello diceva Padoa se è vero che ci vogliono dei tempi relativamente lunghi per produrre certi Effetti
E credo che lei intendesse dire che ci vogliono anche una certa continuità di azione durante questi tempi e noi manchiamo di una continuità di
Operazione questa è la carenza di continuità finisce per darci quest'andamento di carattere sussultorio
Ma credo che noi abbiamo anche dei limiti all'offerta che derivano da una incapacità nel Vecchio Continente macchine Europa
Di produrre nuovi prodotti che oggi la domanda sta chiedendo ecco e dell'i credo
La di felicità più forte rispetto agli Stati Uniti d'America
Se noi andiamo a vedere qual è la nuova domanda che sta crescendo gli Stati Uniti d'America vediamo che la domanda che crescesse dell'America è connessa con i servizi sanitari cui sta esplodendo una domanda forte
Il nostro ministro della sanità bolla la crescita della domanda di servizi sanitari e stati d'America col termine consumismo sanitario
E dice che il miseria America sono inefficienti in perché spendono in sanità più di quanto spende l'Europa non tiene conto che la sanità è un consumo
è un consumo di alta gamma
Un consumo che contiene al suo interno produzioni tecnologicamente avanzate manufatti altamente sofisticati che ha bisogno di una organizzazione dell'offerta che è veramente nuova
E ha un contenuto di lavoro peraltro nazionale gigantesco
E se la gente vuol star bene oltre che non morire io credo che sia un vero consumo è un po'come è avvenuto con l'alimentazione sicuramente
I tre storici mangiavano per sopravvivere noi mangiamo per divertimento per star bene e da questo divertimento e star bene nata Unindustria è nato un servizio che fatto
Di prodotti alimentari sofisticati fatto di ristoranti è fatto di convivialità il fatto di organizzazione di offerta la sanità è qualche cosa di non dissimile accanto evidentemente alla necessità di curare
Crescere dei settori liberalizzando le dandogli la possibilità di espandersi questi settori qualcuno dice e sono servizi
Io non so come chiamarli per cui sono fattibili prodotti tecnologicamente avanzati materiali Canal sicuramente il più sofisticato
Ho parlato della sanità
OPA ma parlerei altrettanto bene dello spettacolo lo spettacolo e tutto ciò che ci sta intorno
Ha una capacità di coinvolgimento di strutture produttive gigantesche in Europa stiamo cercando di difendere la nostra cultura e le nostre lingue
Bellissimi di chi dice il contrario la farlo anch'io e cerchiamo di fare piccoli mercati delle culture dello spettacolo per paura che qualcuno ci vada
Così facendo noi rimaniamo
Spesso nelle sale parrocchiali di piccoli teatri e delle cantine e non riusciamo a produrre un prodotto spettacolo un prodotto divertimento che è un prodotto altamente sofisticati di cui la domanda è forte Parigi meno vediamo perché magari a Natale tutti partono ecco che vanno dall'altra parte del dell'oceano a divertirsi gli impulsi dove la natura meno bella della nostra dove la storia è meno bella nostra e l'architettura è meno bella della nostra potrei andare avanti con il la domanda di turismo trasporti energia telecomunicazioni
Quello che volevo significare e che ci sono Paesi in questo caso esteri d'America che hanno liberalizzato questi settori e li lasciano crescere questi settori generano un traino sì questa volta di domanda contraerei domanda che ha fortissimi contenuti di offerta
Nazionali di prodotti di soluzioni tecniche che poi fanno il grado di sviluppo di un Paese io credo che l'Europa e in particolare l'Italia se non si via verso questa strada se continua a considerare la sanità e lo spettacolo come attività che devono essere fatte dallo Stato perché sono pericolose che qualcun altro le faccia
Noi sì probabilmente avremo qualche misura di equità di più ma alla fine avremo sicuramente meno reddito meno ricchezza per tutti grazie
Grazie al professor Cipolletta le conclusioni dell'incontro di oggi dal presidente di Confindustria Giorgio Fossa
Grazie
Ringrazio ovviamente i partecipanti al seminario di oggi
Per il loro contributo alla nostra riflessione questa volta il seminario di previsione non solo ha consentito di compiere il consueto check-up degli andamenti congiunturali della nostra economia ma ha fornito anche l'occasione per affrontare temi
Essenziali a mio giudizio che impattano sul tema che abbiamo maggiormente discusso
Noi ma che oggi è alla discussione anche da parte del Paese in generale che quello della competitività ma partiamo dall'inizio
Dobbiamo riconoscere che la congiuntura mostra segni di miglioramento e questo appunto è un dato che noi non possiamo sottovalutare
Però le analisi del centro studi confermano purtroppo ancora una volta che l'Italia e perché tra l'Italia e al resto d'Europa rimane un disavanzo sempre ricordando che l'Europa rimane una delle zone del mondo che comunque e meno colpisce e preoccupa il fatto che persiste questo differenziale di crescita tra noi e gli altri paesi europei
Anche in anni come due mila e due mila e uno come vediamo nelle proiezioni Giampaolo Galli che sono ormai anni distanti da quello sforzo eccezionale
Che il paese tutto ha fatto per centrare lei euro per centrare i parametri di Maastricht
E su questo ritenevo importante segnalarlo perché troppe volte in generale il nostro Paese noi non solo noi
Ci siamo difesi da questa minor crescita rispetto agli altri Paesi che avevo letto siamo arrivati stressati Herero
Ma quando questo dato continua a essere basso differente dagli altri Paesi europei per il due mila e due mila e uno bisogna trovare altre spiegazioni a mio giudizio e oltre tutto questo
Avviene in un momento in cui i tassi di interesse sono scesi comunque a livello degli anni cinquanta
Proprio grazie forse nelle ultime volte ceduto degli ultimi tempi ce lo siamo un po'dimenticato al successo di quello sforzo che ci ha portato toh dentro l'Euro per cui siamo arrivati stressati ma abbiamo subito avuto in cambio un qualche cosa che però evidentemente non è stato utilizzato a dovere
Sotto questo profilo della politica monetaria l'Italia gioca quindi una partita con le stesse carte degli altri paesi europei
Però ha spesso l'Italia ha una sua specificità che purtroppo era presentata dalle norme Massa del debito pubblico
Ma questo fattore di freno non basta da solo a nostro giudizio a spiegare perché l'Italia rimanga così indietro rispetto agli altri Paesi
E soprattutto e qui è un rischio grosso che però dobbiamo sottolinearlo
Non vede questo problema del debito pubblico diventare cosa che purtroppo
O qualcosa di più di una sensazione che sia già diventato un alibi per temporeggiare
O peggio per non fare nulla invece di aggredire quelli che sono i problemi strutturali che minano la competitività del nostro sistema
Quindi al di là degli andamenti congiunturali e proprio su questi problemi che ritengo necessario concentrare l'attenzione
Con il documento che abbiamo presentato paio di settimane fa al precisa il Capo dello Stato
Un documento sulla competitività in Italia Confindustria ha rivolto a tutte le forze politiche e sociali un invito a un'assunzione di responsabilità forte e coerente con questi temi
Dal confronto infatti come se lo ricordavano anche alcuni interventi precedenti con la media europea nei singoli capitoli da noi analizzati emerge un risultato impietoso l'Italia non eccelle in nessun nessun pure
Occorre dunque quello che io ho definito uno scatto d'orgoglio e doveroso infatti porsi dei traguardi importanti ambiziosi per restituire al nostro Paese il ruolo che ci meritiamo
Noi ogni volta che abbiamo avuto un traguardo ambizioso davanti a noi
Bene o male con lo sforzo di tutti di tutto il Paese non solo del mondo delle imprese quel traguardo l'abbiamo raggiunto anche quando sembravano tempistica è un traguardo assolutamente irraggiungibile oggi dobbiamo rimettere un paletto di questo genere un traguardo di questo genere e tutti assieme a mio giudizio fare questo sport
Dobbiamo assolutamente puntare almeno in qualcuno dei capitoli che abbiamo analizzato e che ciò non non c'hanno visto appunto l'idea dobbiamo invece porsi qualche puntare all'eccellenza in alcuni di questi capitoli
Sappiamo anche che non basta intervenire sui singoli fattori critici sappiamo pure che in alcuni settori di distanze da colmare sono più consistenti e risultati non si potranno di conseguenza ottenere in tempi brevissimo
Ma proprio per questo abbiamo sollecitato io vi sollecitiamo uno sforzo di sistema che affronti il problema nel suo complesso con un insieme di interventi articolate
E soprattutto chiediamo come facciamo da molto tempo che si possa passare dalle parole ai fatti dal diagnosi alla realizzazione completa vedi interventi prendiamo infatti nota con soddisfazione che bene o male da tutti dai politici dagli studiosi dagli esperti sul nostro documento sono venuti segnali segnali positivo
Ma purtroppo i consensi generici a mio giudizio non bastano bisogna ora imprimere una accelerazione vigorosa ai processi che sono stati avviati in alcuni casi
O in molti casi a nostro giudizio troppo timidamente
Mi riferisco in particolare alla liberalizzazioni che sono ancora c'è ancora tempo a mio giudizio per recuperare alcuni esempi di quanto le liberalizzazioni non abbiano poi adeguato alcuni settori alla mediano per l'abbiamo dal risultato di una tabella quella che per esempio CD riferiva Giampaolo Galli per quanto riguardava il settore dei trasporti e delle comunicazioni ma questo della liberalizzazione l'abbiamo anche in altri settori come per esempio quello del dell'inerzia
Un altro problema su cui bisogna tornare forse qualcuno si è stancato di sentirsi parlano di sentirmi parlare su questo tema è quello della riduzione della pressione fiscale e contributiva sulla quale a questo punto noi chiediamo un impegno preciso che fornisca le imprese una prospettiva certa perché è questo il punto cioè uno dei motivi a nostro giudizio per cui c'è poco appeal di questo Paese ad investimenti dall'estero e a maggiori investimenti anche nazionali e anche dovuto a questo fa
Noi non diciamo di quanto si deve scendere da domani però diciamo proiettiamo una discesa
Anche in tempi medi ma poi cerchiamo cerchiamo di mantenerlo questo fatto
E parlo ancora
Del problema della pubblica amministrazione indicate da tutti non solo da Confindustria uno dei principali fattori che generano inefficienza diseconomie del sistema poco appeal per questo Paese sul quale qualche passo avanti è stato fatto ma dei passi avanti eccessivamente timidi che sicuramente non hanno dato neanche minimamente i risultati che noi ci aspetterà
Potrei continuare con questo elenco ma i disavanzi divari strutturali del nostro Paese rispetto anche ai Paesi europei che non sono Lidia membri nemmeno loro in questi settori sono sotto gli occhi di tutti
Anche perché si tratta di carenze di disfunzioni e di impedimenti che hanno conseguenza sulla vita quotidiana non solo delle imprese ma di tutti noi
Il problema del recupero della competitività infatti ormai riguarda tutto il Paese è un problema che riguarda in parte dein presi al loro interno ma riguarda soprattutto quello che sta fuori da i nostri dei nostri cancello
Anche il fatto che l'inflazione italiana rimanga l'abbiamo visto più alta delle medie europee
è una chiara manifestazione di questo stato di cose
Tutti i paesi europei ed è stato bene dimostrato una tabella soffrono per il rilancio o in con il rincaro del prezzo del petrolio
La maggiore inflazione italiana però è dovuta a due fattori che sono stati chiaramente identificati
Il primo e la dinamica sfavorevole dei prezzi dei servizi in cui sono in corso processo di liberalizzazione
Evidentemente negli altri paesi questi processi hanno prodotto maggiore efficienza e l'altro problema la produttività
Cresce troppo poco in tutta l'economia e di conseguenza anche nell'industria infatti è difficile conseguire forti guadagni di produttività in un più sistema i cui volumi non crescono
E qui c'è un altro fattore perché bisogna tener presente
E vero come ci sia Giampaolo Galli è salito in maniera comunque importante in Italia negli ultimi anni il numero degli occupati ma il fatto che non sia saudita il il PIL che non ci sia stato un aumento di produttività bisogna richiede una un'analisi più profonda
Non è che siamo caduti nella spartizione del lavoro che si è
Questo è il è un rischio che noi che noi abbiamo di fronte è frutto di un certe emersione di lavoro nero allora questo è comunque un fattore un fattore positivo
Però bisogna forse fare un un info un una riflessione più profonda perché non vorrei che ci si dà abitua se tutti a lavorare meno perché questo porta o di un certo impoverimento impoverimento
Del del paese comunque sui punti perché abbiamo segnalato nella nostra nel nostro documento sulla competitività di qualche settimana fa
Abbiamo invitato tutti a una riflessione abbiamo ovviamente indicato anche la prima o la più tradizionale delle nostre controparti che quella sindacale
Quello che mi ha un po'non dico sconcertato ma lasciato abbastanza perplesso
E il fatto che il segretario della CGIL Cofferati ha commentato le nostre proposte con un purché un purché non si tocchino i salari
Io rispondo che i salari e in ore di vita dei lavoratori devono poter crescere ma cresceranno se si saprà restituire competitività al sistema non c'è altra via d'uscita perché queste la chiave
Per l'accesso a un circolo virtuoso che una volta messo in moto genera una crescita più forte occupazione
Efficienza profitti detenesse
Non non si può uscire da questa da questa spirale
Dal sindacato dunque mi aspetto una reazione diversa più attenta magari anche più critica su alcune delle nostre proposte
Ma più centrata rispetto appunto alle proposte che abbiamo avanzato qui sono in gioco infatti riforme essenziali per garantire un miglior tenore di vita a tutti i lavoratori e per dare loro anche maggiori garanzie sostanziali che sono quelle che vengono appunto da un'economia robuste da me economia in crescita
Il dibattito suscitato dal nostro documento ha pure rianimato taluni accenti critici nei confronti delle imprese in particolare per quel che riguarda la qualità ed Alice
A mio giudizio non dobbiamo confondere i piani del problema il mondo delle imprese è sicuramente consapevole della necessità di aumentarle gli sforzi in direzione di un miglioramento della qualità anche attraverso un maggiore impegno nella Risiera
Ma non si deve imputare a mio giudizio all'impresa di ciò che ha determinato dal contesto in cui le imprese si muovono in cui si trovano ad agire e che frena il loro processo di ammodernamento
In un sistema che è flessibile o comunque più flessibile nostro risultati degli investimenti in ricerca innovazione danno immediatamente un vantaggio
Di carattere economico e questo fa sì che le imprese siano più propense ad investire in quelle in quelle zone in quei Paesi o in quei settori lo conferma quel che avviene con internet
La rete globale detti ha determinato un cambiamento formidabile anche nelle abitudini e delle concessioni del lavoro premiando i sistemi in cui più forte sono la flessibilità e gli effetti delle liberalizzazioni
Le analisi del centro studi dimostrano che anche la dimensione delle imprese non è un dato endogeno
Ma il risultato di un ambiente che ha osteggiato dal punto di vista fiscale normativo sindacale la crescita dimensionale dell'impresa bene o male la struttura attuale delle imprese italiane
Che sicuramente piccola ci sono troppe piccole in prese le imprese grandi non sono così grandi come potrebbero esserlo dovrebbero essere la risposta queste sostanzialmente la risposta che il mercato ha saputo dare a tutti i vincoli che tutti i giorni siamo costretti ad affrontare
Ma che sicuramente è venuto il momento di abbattere
Io vorrei fare non credo che ci sia il tempo durante la mia la mia presidenza ma sicuramente sarà un messaggio che lasciò a chi verrà a chi verrà dopo di me
Fare un'indagine presso gli altri associazioni imprenditoriali europee di che cosa sarebbero stati in grado di fare con un Paese come il nostro in un Paese che pone i vincoli come il nostro
Non abbiamo siamo andati a vedere che cosa hanno fatto dove siamo messi ok non siamo leader in niente benissimo
Che cosa avrebbero fatto i Paesi leggo le cui imprese per esempio sonorità in alcuni settori con tutti con tutti i nostri i nostri vincoli
Spero che questo sia
Un un'indagine che forse è meglio fare
Per chiarire non tanto di chi sono le colpe ma per non scaricare come purtroppo venuto molte volte sul mondo dell'impresa e che sicuramente ha alcune colte anche colpe che non sono non sono sue
Un punto a mio giudizio per cercare di accelerare per esempio discorso della cresce dell'impresa che e quello relativo alla disciplina delle riorganizzazioni che riguarda la riorganizzazione societaria la nuova disciplina fiscale che riguarda appunto le organizzazioni societarie
Che devo ammettere risponde a molte delle richieste che Confindustria portato avanti in questi anni non si era rivelata abbastanza efficace per accelerare ristrutturazione
L'aliquota del ventisette per cento prevista per l'imposizione sostitutiva nonostante la latinizzazione ne riduca in parte l'effetto di incidenza dell'effettiva incidenza rimane troppo alta
Anche qui di altri paesi hanno una media che è stata la diciassette diciotto e diciotto per cento uno il ventisei
Una fase di ristrutturazione che consentirebbe di agire
Di adeguare le dimensioni dei nostri impresa quelle degli altri Paesi concorrenti potrebbe essere avviata a nostro giudizio introducendo disposizioni più favorevoli sotto il profilo fiscale
Abbiamo già degli esempi che hanno funzionato in casa nostra non c'è bisogno in questo caso di prendere
Esempi italiani abbiamo avuto in passato ma Visentini ed Pandolfi e la Pandolfi che dettavano la sospensione d'imposta per l'azienda conferenti
Il pagamento delle tasse sui maggiori valori emersi era previsto solo in caso di realizzo dei titoli ricevuti dall'azienda in cambio del conferimento
In sostanza la neutralità fiscale può agevolare un processo di ristrutturazione che riguardino solo le piccole ma a mio giudizio tutte
Le imprese dal momento che l'esigenza di conseguire masse adeguate alla competizione di tutto di tutto il sistema avviandomi alla conclusione non posso ricordare che all'inizio di questo mio intervento osservato che le previsioni del Centro studi segnalano comunque l'avvio di un miglioramento congiunturale
Ma rimango di fronte a nome dei grandi sfide comunque della società dell'informazione o della globalizzazione dei mercati
E per questo ho formulato ritengo un richiamo alle nostre proposte per il rilancio della competitività italiana e necessita di un'accelerazione da parte di tutte le forze più avvertiti più vive del Paese
Ma mi rendo conto anche che di interlocutori politici che sono interlocutori fondamentali per
Soglia del questi no di per fare ripartire in maniera diversa questo Paese sono assorbiti in questa fase dal dibattito interno
E purtroppo è un dibattito che a me pare confinato ad uso esclusivo dei palazzi della politica
E non può e non volto a di impostare un rilancio dell'azione sui problemi concreti che sono poi le questioni i problemi che ci riguardano la situazione politica attuale
Preoccupa ovviamente il mondo dell'impresa
Le crisi divampano con una cadenza che è diventata purtroppo ordinaria
Sicuramente ogni oltre che ci avviciniamo la finanziaria molto spesso per motivi che non riguardano la finanziaria ci ritroviamo in questa situazione ma quello che è grave è che in questa situazione
Sicuramente arduo da realizzare quelle riforme di cui il Paese ha bisogno la stabilità politica è un fattore fondamentale per dare risposte tempestivi e reali ai problemi del Paese
Anche sulla stabilita politica continuiamo a registrare Umbria più importante fa parte propria perché noi abbiamo nei confronti degli altri Paesi anche questo
E anche in questo differenziale rispetto agli altri Paesi
Sono sostanzialmente notte le cause l'esperienza degli ultimi anni indica che l'attuale legge elettorale non è in grado di generare governi
Quadri politici stabili governi che possano effettivamente governare senza compromessi che non non fanno il bene del Paese necessarie quindi
è necessario quindi avere governi che invece possono governare per imprimere un dato necessaria accelerazione al processo delle riforme e per questo motivo che in chiusura al rinnovo oggi l'invito a tutte le forze politiche
A non ritardare a questo punto i tempi della verifica per la soluzione di questa crisi e a formulare comunque
Ex una legge elettorale in grado di assicurare l'effettiva governabilità del Paese oppure
Di sostenere il referendum abrogativi della quota proporzionale a questo punto ritengo che con questo balletto che non definisco neanche balletto della politica ma con questo balletto che limitato apporti il Paese può solo perdere e questo è uno dei motivi per cui già nelle ultime tornate elettorali abbiamo visto quanto il Paese si è distaccato
Dalla dalla politica forse non con la P maiuscola ma che rischia distaccarsi ancora di più non vorrei che poi fra qualche mese alla prima chiamate elettorali di qualsiasi tipo sia vedere i soliti politici che dicono ma come mai o cercano di spiegare la spiegazione chiara la gente non li capisce più da questo punto di vista grazie
Grazie a tutti voi grazie a coloro che sono intervenuti naturalmente ai commentatori del rapporto grazie alla bassa