L'elezione di Mario Landolfi alla Presidenza della Commissione di indirizzo e di Vigilanza dei servizi radiotelevisivi. La questione della privatizzazione della Rai. Il provvedimento 1138 per il riordino del sistema radio-televisivo

Mario Landolfi esponente di Alleanza nazionale il nuovo presidente della commissione di vigilanza RAI Landolfi un suo sarà un impegno in continuità con la presidenza Storace alla presidenza Storace
A
Accompagnato l'approvazione di atti molto importanti e qualificanti cito per tutti la delibera di indirizzi sul pluralismo sono stati
Atti approvati all'unanimità con larghissima maggioranza
Quindi questo significa che c'è stato un respiro istituzionale che io sicuramente cercherò di tenere in vita questo l'ho detto anche nel corso del mio brevissimo intervento ricordandolo ai più severi censori la presidenza Storace perché vi è al l'esigenza di in un confronto anche aspro a anche serrato perché questo è fisiologico di qualsiasi democrazia poi però ci sono i momenti in cui deve prevalere
Lo spirito by partenza hanno su sugli atti e contano sugli attuali filante questo con la presidenza Storace è stato possibile mi auguro che se possibile anche con la mia presidenza
Andolfi uno dei problemi sorti in passato è stato costituito dal fatto che indirizzi anche molto precisi dati dalla commissione di vigilanza non sono poi stati rispettati dalla RAI
Su questo c'è stato
Ecco ci sono stati momenti ecco anche ritenzione all'interno della Commissione di vigilanza perché gli indirizzi sono vincolanti per la concessionaria quindi disattendere gli indirizzi significa porre in essere una
Situazione di illegalità quindi di violazione ecco della nostro della legge interna che esiste trarla Commissione di vigilanza e la concessionaria del servizio pubblico mi auguro che tutto questo non accada altrimenti poi si finisce per non solo per parlar male della RAI ma di pensar male è questo ritengo che sia ancora più più grave quindi bisogna riprendere un un rapporto serio rapporto lo fecondo e proficuo anche alla luce di scadenze importanti che attengono concessionarie
A cominciare dalla messa in liquidazione dell'IRI che l'azionista di riferimento e quindi
Noi ci troviamo alla vigilia di importanti trasformazione riguardano tra
L'azienda avere una commissione riesce a svolgere un ruolo di proposto un ruolo di stimolo e importante nell'interesse anche della RAI e non solo della commissione
A proposito della RAI lei ha parlato dell'IRI di questa importante scadenza con la messa in liquidazione l'istituto di ricostruzione industriale si è parlato spesso del la privatizzazione possibile della RAI c'è stato anche un referendum che prevedeva l'ingresso di capitali privati ma non ha mai avuto alcun seguito
Questo è un argomento molto difficile da trattare anche perché investe direttamente la nozione di servizio pubblico
Beh ci troviamo alle prese con il contratto di servizio dove questo problema rifugio in maniera particolare
La nozione di servizio pubblico somiglia un po'a una coperta innovative dalla propria parte ci accorgiamo che è troppo corta gli altri
La c'è questo dibattito privi sezione si privatizzazione no io penso che questa
Questione vada superata in altro modo io non ne ho parlato anche serie di audizione del direttore generale del presidente Zaccaria
Lanciando una proposta provocazione ma fino a un certo punto
Bassa la quale ecco
Andrebbe finanziato a mio avviso con il canone l'oggetto del servizio pubblico la missione non il soggetto un po'come avviene siamo così in piccolo per radio radicale mentre fare una convenzione metterà all'asta il canone affidare i soldi del canone ad un'autorità indipendente stabilire gli indirizzi del servizio pubblico quindi stabilire che cos'è il servizio pubblico chiaramente una definizione sarà per forza di cose approssimative poi in base a quello consentire a tutte le aziende che abbiano determinati requisiti quindi copertura del territorio trasmissione inviare dei programmi di poter partecipare e di beneficiare del Canone natura un
Rende la Rai non dovrebbe essere più oppressa dal tetto per la raccolta del delle risorse pubblicitarie questo sì servirebbe a salvare dalla RAI come presidio industriale nello stesso tempo a spalmare il la missione di servizio pubblico su tutte su tutti i soggetti interessati potrebbe essere la soluzione va sicuramente studiata va analizzato va verificata in ogni dettaglio però
Una base di partenza per poter trovare in qualche modo una quadratura del cerchio rispetto al problema di servizio pubblico lei ha già accennato al contratto di servizio che la commissione ha in esami di vi sono le grandi questione che riguardano io può
O lo del servizio pubblico della RAI si proprio qui ci troviamo di fronte al problema del servizio pubblico che la RAI e tenuta ad assicurare una percentuale abbastanza rilevante di programmazione da destinare al ai ai programmi di servizio pubblico circa il sessanta per cento e questa è la RAI servizio pubblico poiché la RAI impresa che altre esigenze e quindi poi succede che nel sessanta per cento per la programmazione del sì al servizio pubblico di Della finisce il rientro tanti altri generi che in realtà come servizio pubblico hanno poco a che fare però questa è l'esigenza della RAI impresa da quale non possiamo non tenere conto che RAI è una realtà che sta sul mercato e a tessuto alleati se per esempio per la piattaforma digitale per l'acquisto dei diritti sportivi che vuole entrare in nella multimedialità quindi vi sono delle esigenze di mercato di cui la RAI deve tener conto dall'altra parte vi è il vincolo del servizio pubblico che impedisce poi i all'azienda di esprimersi come come vorrebbe come dovrebbe quindi noi dobbiamo tenere presenti un pochino il sistema complessivo
Fare in modo che il d'Italia come sistema paese posta avviene un ruolo nella competizione mondiale altrimenti non ci presentiamo in questa arena popolata di titani di giganti con i bicipiti di un neonato questo bah a danno non solo della RAI addosso competitore ma va a danno del sistema nostro complessivo come anche industriale soprattutto e dal punto di vista diciamo così non industriale gruppo questo portare una colonizzazione culturale da parte di altri di altri sistemi di altri soggetti che sono nel frattempo
Diventati molto più forte pure parlato del competitore della RAI un po'il limite della commissione anche se non è sempre così è quello di poter formulare indirizzi che valgono innanzitutto per la RAI e soprattutto per parlare
Infatti perciò io sono dell'avviso che va finanziato con il canone
Il servizio pubblico oggetto non soggetto che in quel modo sarebbero sottoposti a controllo e alla vigilanza della commissione parlamentare tutte le e aziende che deciderebbe ero in assoluto autonomia e libertà di espletare programmi di servizio pubblico e ci oggi ne così vigiliamo sua mente sulla sulla concessionaria mentre poi l'autorità di garanzia delle comunicazioni vigila oltre che sulla RAI anche sul sugli altri competitori
Ecco in Senato è fermo da molto tempo il famoso provvedimento mille centotrentotto che dovrebbe ridisegnare un po'l'assetto radiotelevisivo recentemente c'è stato una per tutta del Polo ma non sappiamo se questa sarà sufficiente per consentire riterrà spedito di questa legge ma guardi adesso con
Il libro questo provvedimento gioca anche l'esiguità del tempo e l'incertezza del del quadro politico ci sono oggi priorità che riguardano la legge elettorale pure non si riesce a mettere in cantiere nulla che assomigli ad una proposta complessiva e quindi in grado di ottenere l'approvazione delle due Camere il mille centotrentotto a una vicenda tormentata sono state anche delle degli ampi stralci che hanno adesso tolto via vi via qualche cosa adesso tutto è finito le parti più
E quelle che più divide Ivano sono state inserite nella cosiddetta legge comunitaria rimane il problema il problema della RAI e necessarie mille centoventotto per avere una riforma complessiva del sistema delle delle comunicazioni quindi la speranza è che si che si possa riprendere e si possa fare quello che non va bene
Pensare a questi provvedimenti con un intento punitivo nei confronti di qualcuno questo è stato il vero limite della legislazione italiana di tutto il dibattito politico italiano che è stato sempre fuorviante per queste diventato asfittico e provinciale
Dalla guerra che una parte ha fatto contro l'altro senza pensare anzi perdendo di vista il diciamo così l'interesse complessivo del sistema industriale delle comunicazioni abbiamo fatto leggi che poi hanno porta per esempio al disarmo bilaterale tra RAI e Mediaset io non penso che questo possa giovare alla al sistema delle comunicazioni italiane rispetto a quello degli altri paesi negli altri paesi europei c'è l'esigenza di assicurare come giusto una normativa antitrust che tenga conto ed elimini alla radice le posizioni dominanti è finito poi per gettare via il bambino insieme all'acqua sporca su questo andrebbe un pochino aperta una riflessione per vedere anche e rispetto a quanto accade negli altri Paesi europei come quei calibrare la legislazione italiana Giuseppe Giulietti esponente dei Democratici di sinistra responsabile informazione Giulietti oggi est
Otto eletto il nuovo presidente la commissione di vigilanza si tratta Ancona volta di un esponente di Alleanza nazionale l'onorevole Landolfi qual è la sua valutazione la maggioranza si è astenuta
Sì è stato detto però vorrei
Meccanismo diverso la volta scorsa si andò all'elezione di Storace per una scelta della maggioranza di lasciare alle opposizioni alla commissione di garanzia questa volta è venuto in modo più limpido nel senso che la maggioranza ha detto alle opposizioni se voi ritenete doveva avere la presidenza di queste Commissioni dovete chiederlo e questo deve essere un patto politico alla luce del sole che vale per oggi perdo Cani cioè le opposizioni devono avere la maggioranza delle corna presidenza delle commissioni di garanzia quindi la presidenza Landolfi ora il frutto di una oro dov'è il frutto di una cosa sotto bar
Corona è frutto di un inciucio ma il frutto di una scelta politica che determinate commissioni spetta da chi controlla fra le opposizioni a me pare una cosa devo dire
Seria corretta piano personale ha qualcosa da dire su no Presidente Guardiola evito sempre giudizi personali Landolfi si è sempre comportato con molta correttezza rientrata la commissione così come altri del tanti deputati e senatori sono comportati con molta correttezza del problema e fare il Preside intendo un settembre se rappresentante di una parte non sentendosi rappresentante di una fazione io mi auguro che Landolfi non faccia come Chicco dico si è preso tutti i voti per diventare presidente del la Conferenza delle Regioni presentandosi come l'uomo moderato il giorno dopo ha annunciato che partecipava ad una sorta rivoluzioni rivoluzione federalista del nord Italia una ridicola del Po
O lo si è avuto promosso leader di Forza Italia ereditare dal nord Franca me
Io mi auguro che Landolfi invece voglia essere presidente di tutti e spero che invece domani mattina di Ron apprendere che già si è messo alla testa di uno schieramento di destra
E di fazione siamo comunque Giulietti alla fine della legislatura non sappiamo se addirittura terminerà prima del tempo stabilito
Che cosa ragionevolmente può fare ancora questa commissione di utile all'esame il contratto di servizio che è una delle questioni fondamentali per quanto riguarda il ruolo della RAI il servizio pubblico guarda io vorrei
E ancor prima che la vigilanza al Parlamento italiano prima di andarsene fosse almeno all'altezza del presidente dell'Antitrust professor Tesauro che ha finalmente inflitto una multa e petrolieri dimostrando che in Italia si possono multare anche di per potenti perché talvolta si possono far rispettare regole a tutela dell'interesse generale io trovo indecente vedere tante persone antistanti potenti che si strappano i capelli prono avute petrolio ieri e così poche persone anche in politica battano le mani finalmente all'Authority che imposto delle regole di libertà io vorrei che questo Parlamento imponesse qualche regola di libertà anche nel settore delle televisioni rischiamo di finire questa legislatura avendo solo due televisioni con la legge mille centotrentotto non approvata
Con un mercato pubblicitario che resta quello di dieci anni fa con la RAI non riformate ecco io mi auguro che prima di andarcene in Parlamento in vigila
Anza si cerchiato di meno di approvare i punti più importanti della legge mille centotrentotto quelli relativi all'accelerazione del digitale prendere finalmente questo Paese libero consentire alle
Aggio come la vostra che già lo fa come ali televisioni e non solo le grandi di poter accedere al digitale di poter accedere al satellite di utilizzare liberamente alle tecnologie di far correre
Io penso che questo si possa fare
Deve trasformarsi fondazioni
Diverso da quella che è stata anche in questi anni io penso che su questo dovremmo dare un'accelerata
In una intervista radio radicale no presidente della vigilanza a posto l'accento sulla questione del Cannone più volte sollevata in questi mesi c'è anche l'esperienza di radio radicale cioè una convenzione fatta con il ministero delle Comunicazioni per un servizio offerto insomma modo per dire non è detto che debba essere sempre e comunque la RAI ad aprire il denaro del cane
Radio credo che l'esperienza di radio una radio parlamentari sia stata un'esperienza positiva poi naturalmente l'esperienza sono molto diverse questo tema del cannone dato al privato l'opposto anche Mediaset ha detto noi siamo vero servizio pubblico dimenticandosi che con un conflitto di interessi Orysol la richiesta di un cannone pagato ad un'azienda che è proprietario di un leader politico diventa francamente comica quindi se il problema è quello di andare a valutare se emittenti radio televisioni svolgono una funzione di grande utilità come nel caso di radio radicale io penso che questo sia un fatto positivo dopodiché io sono convinto che la questione dei servizi pubblici vada risolta a livello euro è un credo che sia ora è tempo che l'Europa faccia un passo in avanti sul piano delle regole si dia un'Authority europea l'Antitrust europea
Decida quante che soluzione debba avere servizi pubblici in Europa d'Italia la situazione dica
Andiamo Malia perché ha un grande gruppo privato con un leader di partito che la controlla è un grande gruppo pubblico io penso che seppero superare questo noi dobbiamo andare ad un sistema con più voci in più soggetti e credo che questo sia il vero problema non vi è dubbio che nel frattempo la RAI deve impiegare il canone lavorando molto di più sulla qualità io vorrei all'azienda che servizio pubblico e promuovesse
Gli autori nuovi produttori nuovi degli autori vorrei vedere nuovi volti vorrei che fosse il luogo dell'innovazione tecnologica vorrei che diventasse il luogo della promozione dei nuovi linguaggi io non dico che la RAI non debba guardare agli ascolti dico tuttavia che ci sono otto le voci troppe culture troppo esperienze che vengono soffocate se si guarda solo agli ascolti o la pubblicità un servizio pubblica un senso se il luogo della lì
Bird anche dalla libertà creativa dalla libertà di espressione un cittadino che sta a casa secondo me effigie di pagare un canone non solo se del il gioco a premi che già vede in tutte le reti private ma anche se aprendo la RAI può vedere film documentari
Gli autori produttori che altrove non può vedere e io penso che la funzione di servizio pubblico sia questa darci anche tutta quella parte della produzione che per ragioni di profitto altrove viene strangolata