Processo per l'omicidio del giudice Rocco Chinnici (Riina ed altri)

L'udienza del primo marzo due mila processo diciannove barra novantotto a carico del Riina Salvatore da altri Riina Salvatore dovrebbe essere presente ad Ascoli Piceno
Sì Presidente dolci cinque diaspore Riina Salvatore presente in saletta non l'avvocatessa Accardi d'ufficio Provenzano Bernardo è contumace avvocatessa Accardi d'ufficio Gangi Raffaele
Dovrebbe essere presente a Parma e così pure Madonia Antonino
Buonasera signor Presidente da Parma le do atto della presenza in sala degli imputati gadget le i motori Antonino Broglio gli offrono pure questo Carpi come sostituto Plus One
Per Madonia Antonino l'avvocato Impellizzeri di fiducia presente Buscemi Salvatore assente per rinuncia avvocatessa Accardi d'ufficio Geraci Antonino assente per rinuncia avvocatessa capi d'ufficio
Brusca Bernardo assente per rinuncia avvocatessa Accardi d'ufficio quando Giuseppe dovrebbe essere a Spoleto che a Spoleto dovrebbe esserci anche era in ballo Stefano
Buonasera signor presidente do atto della presenza dei ganci Stefano è calorici sette allora l'avvocatessa Accardi d'ufficio per Calò
L'avvocatessa capi di fiducia perché anche Stefano Madonia Francesco assente per rinuncia avvocato Impellizzeri di fiducia presente Montalto Salvatore Montalto Giuseppe
Mi risultano presenti a Viterbo
Buonasera dal riserbo duratura presenza di molto alto sul valore molto alto Giuseppe
Allora l'avvocatessa Cardi d'ufficio per entrambi i moti sì Matteo assente per rinuncia avvocatessa Accardi d'ufficio Farinella Giuseppe assente per rinuncia avvocatessa capi d'ufficio Brusca Giovanni dovrebbe essere presente nel sito riservato
Buonasera signor Presidente dal sito riservato e presente l'imputato Brusca Giovanni
Allora l'avvocatessa Falzone
Eh mi scusi mi scusi l'avvocato Baldi quale sostituto processuale presente cavato Vincenzo assente per rinuncia avvocatessa cardio d'ufficio
Anziano Francesco Paolo Ganci Calogero afferrando Giovan Battista sono tutti e tre assente per rinuncia avvocatessa Falzone di fiducia per il primo e no
No si avvocatessa Falzone di fiducia per tutti
Volare è un verbale vecchio non ho assolutamente inattendibile dunque lei e di fiducia per lancia è di fiducia e in sostituzione Penang Selman è amara avevo detto bene la seconda volta che ne è il sostituto processuale per andare
Per la parte civile
L'avvocatessa calabrese presente
Filiere si verbale questo stampato cambia sembra essere
Allora
L'avvocatessa Falzone
Grazie presidente e signori della Corte
Prendo la parola nell'interesse di Ganci Calogero e Ferrante Giovambattista il mio sarà un intervento Presidente e signori della Corte
Abbastanza limitato e limitato perché già i confini del presente procedimento sono stati sapientemente puntigliosamente segnati dall'intervento del Pubblico ministero
Che in maniera analitica precisa ha ripercorso non solo le vicende dei collaboratori di cui mi occupo ma anche inquadrato il loro comportamento processuale in quella che una situazione ben più ampia che attiene tanti per cui oggi si processa
E iniziano il mio intervento Presidente con una constatazione
Quella relativa al notevole lasso temporale esistente tra il fatto storico e cioè la strage
Che ha riguardato uccisione dottori Chinnici e delle altre persone tre in quell'occasione
E il momento della celebrazione di questo processo questo processo che innova qualitativamente rispetto al passato attraverso la confessione di alcuni soggetti che hanno dichiarato dinanzi alle Signorie Loro di essere gli esecutori materiali della strada dicevo Presidente e signori della Corte un intervento anche di ampio respiro proprio perché sia per scelta la posizione dell'avvocato che si occupa del collaboratore di giustizia o comunque dell'imputato reo confesso non ha nel non ha il dovere e nemmeno il diritto di entrare nel merito della prospettazione della propalazione accusatoria nei confronti degli altri imputati
Ma un intervento che sento il dovere di prospettare in termini generali
Per quello che è divenuto oggi un approccio un approccio collettivo un approccio della società civile nei confronti del fenomeno collaboratori di giustizia che nel corso degli anni e divenuto sempre più di è più sbiadito
E come se la distanza il tempo intercorso tra i gravi fatti
Che sono accaduti e la reazione della società civile nei confronti di questi fatti
Avesse perso efficacia
Questo ritengo sia un punto fondamentale per ripristinare il valore di una collaborazione all'interno del processo penale
Per quello che è la collaborazione cioè non soltanto ammissione di responsabilità all'interno del processo penale ma sto momento strategico voluto dallo Stato per disarticolare l'associazione Cosa Nostra
Si è detto tanto e anche il mio lavoro o quello che ho cercato di fare in questi ultimi anni me ne dà contezza sia detto tanto e forse si è pensato nell'attuale fase storica e processuale di aver già scritto sia la storia di Cosa Nostra
Che la storia dei collaboratori di giustizia
Si è passati da un approccio di tipo emozionale quando il nostro Paese ha
Sentito è percepito la devastazione e la portata
Delle azioni criminali compiute a determinati soggetti ha un atteggiamento pressoché disincantato quasi indifferente
E sul punto vorrei ricordare alla corte alcune parole che sono state usate
E dette dal dottore Giovanni Falcone sul punto tanto tempo fa
Quando il dottore Falcone abbia ebbe a dire quando le regole ancestrali saltano
Quando lo Stato decide di combattere sul serio la mafia quando forze dell'ordine e magistrati fanno realmente fino in fondo il proprio dovere i comportamenti degli imputati cambiano
Questa ritengo che sia
La chiave di lettura giusta per interpretare correttamente
E in maniera analitica il comportamento processuale degli imputati spesso nel cercare di individuare l'apporto collaborativo
Di questi soggetti che decidono appunto di rendere delle dichiarazioni dinanzi all'autorità giudiziaria si usano si usa volutamente uno incertezza terminologica che non è proprio della società civile
Mi mi rivolgo specialmente ai giudici popolari quando si usa il termine pentito ma in fondo facciamo un favore alla mafia
Noi usiamo quella stessa terminologia che dalle gabbie e dal mondo di Cosa Nostra viene rivolta a chi da quel mondo pentito non può essere ritenuto si è cioè cercato di contrabbandare
Sotto un profilo sociologico culturale il ruolo del collaboratore di giustizia che un ruolo di grande normalità
Diventa un ruolo di eccezionalità solo se confrontato con quella che è la struttura il complesso di regole con quella che è l'organizzazione Cosa Nostra
Ma laddove andiamo a porre in relazione il ruolo del collaboratore di giustizia con quelli che sono i parametri di valutazione dell'ordinamento giuridico e della società civile
Il ruolo del collaboratore e il ruolo di un imputato di qualsiasi però c'è di qualsiasi paese civile
Che pensi di essere tale si tratta semplicemente di un soggetto
Che ha deciso di difendersi
Accusando cioè di rinunciare a quello che anche un diritto che la legge vita di mentire pur di tutelare e difendere la proposizione processuale orbene in un determinato periodo storico e non a caso avviene la collaborazione di grande di Ferrante in un determinato periodo storico
Questi soggetti decidono di assumere una diversa
E forse diciamo pure nuova veste processuale
Perché anche nel settore delle collaborazioni e in quello che è l'universo dei collaboratori di giustizia
Vi sono state diverse appunto epoche storiche che hanno contrassegnato un modo e un'espressione diversa della collaborazione stessa il pubblico ministero ha cercato
E a delineato nell'ambito della sua requisitoria la storia di Cosa Nostra e ha individuato proprio Gange Ferrante come due soggetti
Che aiutano Cosa Nostra superare quello snodo fondamentale nell'economia e nella logica di Cosa nostra volta sopravvivere a se stessa
Che sono gli anni Ottanta la guerra di mafia Gange Ferrante protagonisti
Di una guerra di mafia che ha riorganizzato Cosa Nostra che ha ricomposto le sue fila la dotata laddove ve ne fosse bisogno di una struttura organizzative la coesione interna ancora più forte
Gange Ferrante sono fino al mille novecentonovantatré nel momento in cui vengono arrestati sono dei soggetti non solo impuniti ma sconosciuti
Sconosciuti a un apparato investigativo e a uno stato in cui
E sarebbe pure interessante
Fare un percorso conoscitivo per capire il perché
Un apparato diceva investigativo che per Benn tredici anni almeno dal momento dell'affiliazione dagli anni ottanta fino al mille novecentonovantatré rispettivamente le giugno l'undici giugno del novantatré per Ganci il novembre dello stesso anno per Ferrante acconsentito o comunque non è riuscita individuate due soggetti che giravano liberamente per la città di Palermo
Portando al pari dei loro porrei morta e distruzione nella nostra terra
E allora non si può oggi e non mi è consentito a chi ha il gol davanti ai vostri occhi vorrà contrabbandare oggi che sono collaboratori di giustizia come degli impuniti
Ganci e Ferrante perché non lo sono lo sarebbero stati impuniti se non avessero collaborato
Perché Signori della Corte nel nostro sistema penale
Il legislatore ha fatto una scelta ben precisa e ben determinata
Poi non è riuscito per quella che è forse e sicuramente la natura anche cattolica del nostro stato a conferire al collaboratore di giustizia al pari di quello che ha fatto il sistema americano l'impunità
Ma gli ha semplicemente consentito
Di avere un trattamento differenziato e oserei dire giustamente differenziato rispetto a chi pur di fronte all'evidenza pur di fronte al fatto di essere stato raggiunto da gravi indizi di colpevolezza da prove e da sentenze di condanna
Rimane chiuso non in quella che giornalisticamente letterariamente viene definita l'omertà l'omertà non esiste
O come o comunque non esiste come logica di Cosa Nostra in Cosa Nostra esiste qualcosa che è ben diverso e più forte dell'omertà l'omertà può essere propria di un comune cittadino che teme nel riferire terminati fatto i miei noi penso
Sarebbe preso da giusti timori se dovesse riferire dei fatti criminosi e quindi temesse poi la ritorsione
Degli autori di questi fatti Cosa Nostra conta sulla logica dell'appartenenza
La logica dell'appartenenza significa l'adesione da parte degli uomini d onore a un patto criminoso indeterminato
Nello specifico per i fatti che riguardano la corte e il processo per cui oggi si procede qual è il nesso logico causale che lega Ferrante Giovambattista e ganci Calogero alla morte del dottore chimici
Tra vittima e colpevole tra azione del colpevole il fatto che viene causato manca
Quello che è un collegamento
Causale psicologico emozionale diretto cioè a dire un movente diretto che leghi gli imputati questi imputati alla morte dei del dottore chimici il movente in questo caso immediato e filtrato dall'appartenenza a Cosa Nostra
E cioè a dire il motivo per cui Gange Ferrante partecipano alla strage
E dettato dall'aver recepito assimilato metabolizzata nel fatto propri ed aver ritenuto quali esclusive della propria vita le regole di Cosa Nostra
E allora il mio intervento signori giudici
Perché ha preso le mosse da questo quadro più generale
Perché solo un'analisi dettagliata di quella che è la struttura di Cosa Nostra così come si ricompone dopo la guerra di mafia di quella che è la logica dell'appartenenza di quella che la capacità di Cosa Nostra di tenere legati al sei i propri adepti può dare una spiegazione contezza del comportamento di questi soggetti in negativo poi ne ricaveremo
Forse caduto oncologico mi era sembrato che secondo collegamento presidente
Dicevo può in negativo da quella che l'appartenenza a Cosa Nostra riusciamo ad interpretare correttamente la dissociazione da Cosa Nostra
Il dibattito giuridico sulla figura dei collaboratori di giustizia non è nuovo oggi però assume delle connotazioni
Di grande novità diceva appunto per questo disinteresse e come se la società si fosse abituata
A questo tipo di comportamento processuale senza averne assimilato fino in fondo la valenza processuale e sociale della collaborazione stessa
E allora in relazione alla strage
Di cui ci occupiamo quali erano al momento della strage stessa gli elementi che gli investigatori e la magistratura aveva se volessimo porre in relazione le odierne emergenze processuali con quelle che vennero raccolte all'epoca
Ed è in realtà signori giudici è proprio questo che ha fatto il Pubblico ministero il Pubblico ministero è riuscito attraverso l'apporto dei collaboratori allegare attraverso una comparazione
Logica e causale quello che è stato il comportamento degli imputati così come gli è stato raccontato dai collaboratori di giustizia e quello che è stato il fatto storico
Proiettando queste risultanze indietro nel tempo fino al
Mille novecentottantatré
Venne descritta
Da uno dei sopravvissuti alla strage
Lo scenario di morte di distruzione che si verifica subito dopo l'esplosione
Quella di iscrizione particolareggiata delle ferite di questo soggetto dello scenario di devastazione di questo fumo nero che avvolge tutto e tutti
Subito dopo i primi rilievi e che cosa viene trovato signori giudici
Una parte dell'autovettura il blocco motore tragicamente e in maniera quasi premonitori allo stesso scenario che poi dopo anni tragicamente tristemente rivedremo in via D'Amelio
Una centoventisei rubata la rilevanza dei danni dopodiché gli investigatori che chiaramente cercano di fare chiarezza su questa strage
Un depistaggio non sufficientemente valorizzato all'interno forse nemmeno di questo processo ma che ha un suo significato pregnante
E propositivo
Dopodiché nulla di queste risultanze processuali si può connettere se non attraverso la confessione la collaborazione dica anche di Ferrante agli stessi
E sotto nel novantasei
Nel momento in cui i ganci decide di avviare un rapporto di collaborazione con l'autorità giudiziaria nell'immediatezza della sua collaborazione che li accetta
Di aprirsi a una collaborazione totale immediatamente confessando e anticipando sostanzialmente quella che poi sarai diverrà
Un progetto di legge e quindi la la la cosiddetta dichiarazione di intenti tanto sbandierata politicamente
Sul punto farà un'elencazione dei fatti cui ha partecipato e fra questi la strage Chinnici
Ecco allora che il cerchio si chiude cioè a dire riusciamo dopo ben dice tredici anni
A mettere in relazione il comportamento di un soggetto con un fatto storico
Ritorniamo quindi alla collaborazione come elemento che consente allo stato di punire il colpevole
Altrimenti Gangi sarebbe stato fosse processato sicuramente processato per altri fatti per cui erano stati raccolti degli elementi di prova ma sicuramente non per questo
Il Pubblico ministero nell'ambito della sua requisitoria ha più volte citato il contributo probatorio offerto da Gangi non starò qui ad essere ripetitiva e a ripercorrere le tappe di questa collaborazione
Ma non si può non dire e ribadire che questa è una collaborazione tempestiva
Immediata
Che ha in sé i grossi elementi in orbita rispetto ad altre collaborazioni già datate risalenti al mille novecentonovantatré
Ma non possiamo nemmeno negare il Pubblico ministero molto correttamente come sempre del suo operato lo non lo ha fatto non possiamo negare anche l'efficacia preventiva della collaborazione di Ganci e anche di Ferrante
Noi abbiamo assistito nella storia processuale il nostro Paese
A diverse fasi
Siamo passati da un periodi in cui personaggi muti e silenziosi sfilavano nelle aule di giustizia non offrendo alcun contributo se non medi indizi al processo penale
Abbiamo per anni assistito alla emissione di sentenze di conti di assoluzione nei confronti di imputati
La sentenza di assoluzione che contenevano anche un dato storico falso se oggi dobbiamo credere a quello che i collaboratori di giustizia sono venuti a raccontare la cui giudici e cioè a dire che la mafia non esiste
Poi vi è quella stagione in cui lo Stato come purtroppo spesso accade nel nostro Paese sulla base dell'emergenza
Riesce a superare l'anarchia conoscitiva in cui Cosa Nostra aveva relegato per decenni la magistratura le forze dell'ordine e anche la società civile è una società civile troppe volte complice silenziosa di un fenomeno mafioso
Che noi signori giudici purtroppo percepiamo nella sua entità tragica la società civile disposte disponibile a segnalarsi quando le modalità operative del delitto di Cosa Nostra raggiungono un certo livello una certa efferatezza
E come se noi di fronte alla gravità del fatto che viene perpetrato
Prendessimo coscienza di quello che il fenomeno criminale
Ma in realtà quello che è stato definito dal Pubblico ministero
Un atto di tipo terroristico in realtà fa parte di quella che all'interno di una logica organizzativa ineccepibile e strategica di Cosa Nostra e l'unica scelta
Utile per la persecuzione dei propri figli
Per quelle che sono le strategie le modalità operative dell'organizzazione criminale non è solo la scelta di un gesto eclatante ma di quel gesto e di quelle modalità operative che si ribellano utili per perseguire i propri fini
Gange Ferrante non hanno manifestato la loro volontà in ordine
Alla commissione della strage e alla commissione della strage con le modalità con quella stesse realizzata Gange Ferrante hanno voluto partecipare hanno scelto di partecipare un determinato momento
Al sodalizio criminoso detto minato Cosa Nostra
L'aver commesso un patto con determinate modalità non è un altro semplicemente e purtroppo semplicemente che l'esplicazione di quello che è un dovere o che viene secondo una perversa logica ritenuto come tale
E in quel momento la società civile si indigna
Dopodiché la stessa società che disposta a rientrare nella normalità
Oggi signor Presidente e signori della Corte mi corre l'obbligo di dirlo
Perché spesso nelle aule di giustizia è necessario prendere una posizione ed è necessario oltremodo farlo oggi quando vi è un diffuso desiderio di normalità
In un'analisi storica retrospettiva e chiaro ed evidente che nulla cambia che questa apparente normalità e anch'essa una scelta strategica
Di qui la necessità che il Processo che ha una sua un suo svolgimento un suo inizio una sua conclusione che ha una finalità sacra che quella di ricerca della verità
Non diventi oggi solamente ricerca di una verità processuale di una verità che sia in grado di tacitare le coscienze
Quelle coscienze che in maniera alternata di nel corso degli anni a seconda della gravità dei fatti che accadono si ridesta no e si accorgono che esiste il fenomeno mafioso
Oggi è necessario che il Processo diventi Messaggio alla collettività in quanto momento che riesce a ripristinare una legalità cui tutti noi abbiamo diritto una legalità che è stata violata
Così come oggettivamente e io signor presidente signori giudici non ho mai attraverso i miei modesti interventi
Non ho mai cercato di essere il garante del contenuto delle dichiarazioni perché la verità e la ricerca della verità ho sempre ritenuto fosse compito come eh compito arduo e difficile del giudice
Che segue un lungo e gravoso percorso alla fine del quale dovrà decidere della colpo dell'innocenza
Di determinati soggetti ma è bene ribadire che la collaborazione oggettivamente intesa prima di quelle connotazioni morali di quel pentimento morale che il processo penale non richiede in questi soggetti
E stata per la collettività
Abbiamo forse dimenticato negli anni
Che la collaborazione non è un momento di debolezza dello Stato ma si è dimostrato nei fatti un momento di forza
Un momento in cui lo Stato finalmente strategicamente riesce a stimolare le confessioni attraverso il trattamento premiale
Non contrabbanda loro come qualcuno cercherà di dimostrare di perché diventa fin troppo facile cercare di portare lo scandalo all'interno del processo penale ma io invito di voi giudici a farlo nella certezza che lavora nella camera di consiglio lo farete
A riflettere su quello che il messaggio implicito che un collaboratore da
Alla sua organizzazione
Il collaboratore non entra nel processo penale per fare dei proclami
Ecco perché facevo riferimento a questa seconda fase storica della collaborazione nel novantasei signori giudici collaborano non i perdenti
Collaborano coloro che secondo l'impianto accusatorio sono i vincenti
Sono gli appartenenti a quelle famiglie mafiose cui Cosa Nostra aveva dato per anni per decenni oserei dire l'impunità e cui lo Stato in un determinato momento storico riesce a dimostrare la sua forza e la capacità di infliggere la condanna
Ecco perché la collaborazione diventa momento essenziale oggi più che mai oggi che le collaborazioni hanno subito non neghiamo lo un arresto improvviso
Dopo il novantasei e come se una pagina della storia processuale italiana si fosse chiusa anche in maniera troppo chiara ed evidente
Messaggio ben preciso
La collaborazione oggettivamente ripristina ordine signori giudici e in questo processo più che in tanti altri mi avete prove contezza
Cioè oggi dopo diciassette anni le parti offese le vittime di questa strage efferata quanto è tanto lo sono state altre stragi ottengono quella che è una nel rito della società civile c'è ottengono giustizia
Si è ripristinato ordine lo Stato è riuscita ad avere di fronte a sé un colpevole che ha un colpevole anche molto qualificato perché un colpevole che avendo partecipato direttamente alla commissione di un fatto
E in grado di riferire in maniera circostanziata e puntuale in ordine a quella che è stata la sua partecipazione al fatto
Tanto si parla signori giudici del riscontro
Tant'è la polemica voluttà sul concetto di riscontro
Ma quali e quanti riscontri questa Corte ha raccolto durante l'istruttoria dibattimentale quale perfetta sovrapponibilità delle dichiarazioni rese in maniera autonoma così come ha sottolineato il Pubblico ministero da parte dei vari collaboratori che voi avete visto avvicendarsi in questo processo e le risultanze investigative e processuali e raccolte altrove una perfetta sovrapponibilità
Quindi la collaborazione da privata ulteriormente di quello che potrebbe essere uno degli elementi che sicuramente cercheranno di valorizzare dinanzi agli occhi di voi giudici e cioè a dire l'ostilità
Dei soggetti che hanno reso le dichiarazioni nei confronti degli altri imputati ma permettetemi di dirlo signori giudici chi ha compensato oggi
Questo grave crimine è stato fino a pochi anni fa legato da un vincolo
Un vincolo perverso qual è l'appartenenza a una consorteria criminale molto più forte dei vincoli familiari Cosa Nostra è un'organizzazione che riesce anche a superare la forza del vincolo familiare travalicando la rendendo sì come unico punto di riferimento il sodalizio criminoso rispetto a tutti gli altri punti di riferimento che in ognuno di noi nella propria vita
Quindi non si potrà mai dire che chi oggi ha confessato a ostilità nei confronti dei soggetti che sono stati chiamati in correità
Qualcuno verrà dirvi
Sicuramente che si tratta di soggetti interessati ma qual è oggi il concetto di interesse
Separiamo l'interesse previsto dal nostro legislatore come interessa ad ottenere un beneficio dal processo da quello che può essere un interesse particolareggiato per la sorte del processo stesso
Solo due cose completamente diverse il requisito del disinteresse non è necessario per la valutazione delle dichiarazioni
Ben diversa invece quella che la valutazione delle dichiarazioni laddove focalizziamo la nostra attenzione sulla qualità del chiamante
Chi sono Gange Ferrante ve l'ha detto il Pubblico ministero rispettivamente uomini d'onore appartenenti lungo al mandamento della Noce alla rispettiva famiglia l'altro il mandamento di San Lorenzo si tratta di uomini che sono per ragioni personali e familiari ai vertici dell'organizzazione mafiosa
E quindi il riscontro quel tanto ricercato riscontro che voi dovete trovare banche individuato nella collocazione del soggetto all'interno dell'organizzazione criminale
Questo per quanto riguarda la ricostruzione che entrambi i soggetti hanno fornito in termini generali per in relazione all'associazione alla partenza per quanto riguarda il fatto specifico si tratta signori della Corte non dimentichiamolo di due esecutori materiali che hanno descritto puntigliosamente analiticamente alcune fasi della strage e in relazione a ciò andrà valutato il contributo probatorio perché in questa strage come in altre e come se l'organizzazione avesse previsto determinati tasselli
Dente che ben combaciavano fra di loro legati in maniera apicale verticistica attraverso alcuni soggetti collegati tra di loro
E quindi la preziosità del materiale informativo che è stato rassegnato dinanzi alla Corte emerge ancora di più ogni collaborazione ha una sua valenza autonoma
Perché non vi è alcuno di questi soggetti che ha una visione a trecentosessanta gradi della strage
Ma ognuno ha una visione completa ed esaustiva della fase cui ha partecipato
Completando sostanzialmente quello che la descrizione del fatto
E legandola attraverso Bari elementi che sono stati offerti all'attenzione della Corte e perfettamente riscontrati
Una puntualizzazione si era presidente e signori giudici il Pubblico ministero avvenne
Sviscerato quelli che sono contrasti o che sono verranno prospettati come contrasti fra le varie dichiarazioni io lascio alla valutazione dei giudici di voi giudici l'analisi del materiale probatorio
Non è necessario non mi pare necessario giustificare quella che è una difficile
La ricerca dei ricordi specialmente per chi a sovrapposto una quotidianità della vita e delle proprie abitudini in quella che è diventata come l'ha definita il Pubblico ministero la quotidianità del crimine
Vi è uno dei un passo delle dichiarazioni di Ganci in quel racconto un episodio personale e familiare
E la partecipazione a una festa
Strettamente connessa temporalmente connessa alla commissione della strage
E questo vi dovrebbe e vi darà sicuramente contezza di quella che di quello che lo sdoppiamento tragico della vita di questi uomini che non vogliono apparire agli occhi di voi giudici così come qualcuno vorrebbe
Vivendo sostanzialmente un paradosso dei soggetti privi di colpe
La la legislazione che parla dei collaboratori di giustizia ha voluto il collaboratore come partecipe di gravi fatti non si può pretendere sulla base appunto di un paradosso ed un equivoco di approccio al tema collaboratori di giustizia di a vere un forte contributo probatorio su gravi fatti e poi automaticamente essere ostili
Ma non è il caso della corte parlo di quella che è un'ostilità ambientale che si sente ancora oggi nei confronti dei collaboratori di giustizia
E poi quasi pretende implicitamente pretendere che il collaboratore prenda le distanze dall'efferatezza del crimine cui ha partecipato
è una cosa a parte materialmente impossibile
Quindi Soggetti
Dall'unità di per quelli che sono soggetti che hanno ammesso la loro colpa e signori giudici
E il primo passo di un lungo cammino verso la verità l'ammissione delle delle proprie responsabilità è un elemento di grande giustizia
A mettere le proprie responsabilità al fine di ristabilire quell'ordine cui facevo riferimento
E questa ammissione di colpe di responsabilità all'interno del processo non può che essere interpretata attraverso quella che
La conoscenza approfondita che questo processo in una istruttore dibattimentale molto articolata e molto complessa ha dato a voi giudici
L'assoggettamento alle regole ricordo per tutte la testimonianza di Di Carlo conoscitore profondo della dell'associazione mafiosa e delle regole di Cosa Nostra dice Di Carlo nel tempo le cose cambiano cambiano gli uomini molti di questi uomini sono anche morti perché la logica perversa della violenza signori giudichi non dimentichiamolo investe non solo
Il mondo esterno a Cosa Nostra
Ma investe principalmente il vincolo fra gli associati cioè Cosa Nostra vive e sopravvive a se stessa attraverso un timore un'intimidazione che prima ancora che essere portata all'esterno ed vissuta all'interno da parte dei compartecipi
E quindi violenza Interna assoggettamento alle regole e con la collaborazione da voi
Spero venga oggi valutata come un cambiamento delle regole e come se chi avesse deciso di collaborare forse arrendendo sì
A uno Stato che per alcuni periodi della sua storia non è stato nemmeno capace di tutelare di proteggere i propri uomini e come se questi questi uomini fossero dei soldati di un esercito scellerato che a un certo punto decidono di arrendersi
E questa resa
Di chi è stato un criminale di chi ha commesso gravissimi reati che oggi nel processo deve trovare una valorizzazione perché altrimenti i signori giudici non riusciremo a distinguere
Tra un Comune Processo per una rapina tra la confessione di chi ammettere le proprie responsabilità
E quindi complessa la nel partecipata determinato fatto e una confessione è una collaborazione che stravolge non dimentichiamolo anni di appartenenza anni di fiducia indeterminato sistema criminale come se i collaboratori a un certo punto avessero deciso di avere fiducia nello Stato
Di quello Stato che per tanti anni hanno combattuto ma lo hanno combattuto non solamente signori giudici nel momento in cui è esplosa la bomba in cui dice Fernanda aspettavo imbottito
Per rimettere in moto il camion andare via
Non è quello il momento in cui Cosa Nostra si pone in una posizione di contrasto nei confronti della collettività Cosa Nostra si pone una posizione di contrasto
Tutte quelle volte che crea un sistema alternativo di regole un sistema in grado di soppiantare
Quelle che sono le regole della società civile
E questo è stato fatto da caduta
Cioè oggi è come se qualcuno
E sicuramente lo farà qualcuno anche nell'esercizio di un doveroso e legittimo mandato difensivo volto a difendere il proprio assistito
Da accuse che sono gravi e su queste accuse presidente e signori della Corte io non mi addentrerò per scelta
Perché non è il questo il mio ruolo sostenere
Nei confronti di altri la sussistenza di un accusa è solo quello di valorizzare alcuni elementi di contribuire alla valorizzazione di questi elementi ma come se oggi qualcuno
Pro spettasse a voi giudici lo scandalo di un tradimento quello perpetrato si parla di tradimento del collaboratore strani collaboratore chi tradisce Cosa Nostra
Non si tradisce Cosa Nostra Signora intrisi tradiscono gli amici si tradiscono gli ideali non si può assimilare il tradimento
A quelle che non sono regole è un tradimento interno se noi leggiamo la collaborazione come appartenenza nel momento in cui il collaboratore dice si sono stato uomo d'onore sono stato combinato come hanno detto che hanno e Ferrante del mille novecentottanta
Non vi è più il tradimento
Dire una rottura totale completa da quella che è un'appartenenza è un'associazione in cui si militato per tanti anni
E allora si differenzia dice con la collaborazione di viene qualcosa di diverso qualcosa di propositivo qualcosa che è stato scelto e voluto dal legislatore per disarticolare l'organizzazione e non solo per fare giustizia
Nell'ambito del presente processo
Ha una sua valenza che travalica il processo non dimentichiamo l'ammissione di responsabilità fatta da questi soggetti anche per fatti Esterni
E non oggetto di cognizione da parte della della corte la strage di Capaci la strage dirà meglio la strage Cassarà tanti altri fatti che sono stati ovviamente solo sfiorati
Nella conoscenza da parte della corte quindi non può diceva questa collaborazione per la sua complessità
Per quello che determina nei momenti in cui nasce
Nell'ambito di questo processo non può essere assimilata ad accomunata semplicemente a quella che è una mera confessione
Gli imputati avrebbero nell'ambito di questo processo avrebbero molto più in maniera opportunistica avrebbero potuto ritagliare a se stessi
Una frazione di pro cesso o comunque una parte delle loro responsabilità molto limitata non tale da costituire elemento per aggravare la propria posizione processuale
E di qui sarebbe forse anche auspicabile una valutazione della collaborazione
Che sia più estese non limitata come l'elaborazione giurisprudenziale negli ultimi anni ha indicato la Suprema Corte infatti una valutazione limitata al singolo processo perché questo potrebbe essere anche il
Nel processo penale un elemento di disturbo potrebbe prestarsi a una parcellizzazione di dichiarazioni che in questo processo non vi è stato e quindi se questo è il quadro che si è delineato agli occhi di voi giudici se queste dichiarazioni
Riescono a superare o riusciranno a superare il sedile severi o va al vaglio dibattimentale che ogni dichiarazione accusatoria deve appunto superare
E allora non poche riconoscersi così come già chiesto il pubblico ministero parte del pubblico ministero quella che viene definita premialità
Per la collaborazione una penalità che la difesa e poi i difensori che seguiranno
Al mio intervento avranno possibilità di approfondire ancor di più l'aspetto tecnico non non voglio annoiare la corte con argomenti strettamente tecnici appunto avranno modo di approfondire di una premialità che oggi si chiede venga
Venga estesa ancor maggiormente soddisfacente può essere la richiesta del Pubblico Ministero per la gravità di del fatto e del reato contestato agli imputati ma oggi alla Corte si chiede di
Concedere una premialità che sia ancora più incisiva perché se il legislatore ha voluto che la concessione della premialità stessa oscilli tra quello che un minimo e un massimo di pena dodici vent'anni in sostituzione della pena in ergastolo mi pare oggi presidente e signori della Corte che questi collaboratori meritino invece uno sforzo ulteriore da parte di voi giudici c'è un riconoscimento ancora più ampio proprio perché oggi questo processo
Ed è
Bene che io lo sottolineo ancora una volta e spero che voi giudici lo spiega per la sentenza se non ci fossero stati questi collaboratori questa sentenza forse non sarebbe mai stata scritta ecco perché la difesa ritiene oltre che chiedere
Che venga applicato l'articolo otto vengano applicate anche le attenuanti generiche perché mi pare signor presidente signori giudici che il comportamento processuale degli imputati non posso essere inquadrato sono attraverso una delle due forme di premialità
Perché già la confessione così come si è manifestata
Da parte degli imputati stessi il comportamento processuale tenuto durante la celebrazione del processo
Medesimo non dimentichiamo che Gange Ferrante sono dei soggetti che sono stati messi rimessi in libertà nel mille novecentonovantasette
Sul provvedimento all'autorità giudiziaria e quindi no voi giudici oggi avete la possibilità di valutare
Quello che è stato il comportamento processuale dell'imputato e il comportamento dell'imputato non solo dopo la commissione del delitto ma soprattutto dopo la
Dissociazione la collaborazione quindi l'anno mille novecentonovantasei come dato temporale
Avete la possibilità di valutare non solo dei soggetti
Che hanno collaborato rimanendo in carcere così come sono rimasti grande Ferrante ma anche nel momento in cui sono stati rimessi in libertà
Quindi pare appare evidente che questo comportamento successivo alla collaborazione meriti di essere premiata è sanzionato attraverso l'applicazione di quelle che sono le attenuanti generiche
Mentre invece la collaborazione estesa non solo estesa dalla strage Chinnici a tutta la guerra di mafia alla ricostruzione della struttura di Cosa Nostra dei meccanismi di funzionamento
Della
Struttura organizzativa dell'organizzazione stesse appunto
Meriti di essere invece apprezzate valutata sotto il profilo sanzionatorio attraverso l'articolo otto
Varie sono le problematiche di applicabilità dell'articolo otto e delle attenuanti generiche per tutte ricordo ai giudici togati che le conosceranno sicuramente due sentenze che sono relativamente recenti che hanno le sentenze della Suprema Corte che hanno finalmente risolto il problema della compatibilità delle generiche
E dell'articolo otto perché finora abbiamo assistito all'emissione di sentenze da parte delle corti che facevano riferimento all'impossibilità di valutare ai fini del riconoscimento delle forme di premialità lo stesso elemento che veniva individuato nella confessione in realtà la corte di cassazione affatto
Un passo avanti dicendo che non vi è nessuna violazione del ne bis in idem laddove uno stesso elemento venga individuato e valorizzato per il riconoscimento di forme diverse di premialità
Ma diedi più cioè a dire non si può applicare oggi l'articolo otto
Facendo riferimento alla confessione perché rischieremmo di avere nel trattamento sanzionatorio un appiattimento del ruolo dei collaboratori non si può non sottolineare e valorizzare che le varie collaborazioniste
Valutate assestanti
Hanno determinato un forte contributo probatorio nel processo penale ma in quella che è una graduazione della pena affidata alla discrezionalità del giudice e chiaro ed evidente che vanno differenziate
Per il diverso contributo probatorio che sebbene importante per tutti
è stato determinante nella quella che abbiamo dei più definito poc'anzi come capacità di disarticolare l'organizzazione quindi diversa valorizzazione
Deve avere all'interno del processo penale quindi concludo Presidente per entrambi chiedendo l'applicazione sia delle attenuanti di quell'articolo sessantadue bis dell'articolo otto
Dono l'avvocatessa folk sono nell'interesse di degli imputati Ganci Calogero afferrando Giovambattista
Chiede la concessione
Per entrambi delle circostanze attenuanti generiche
Della speciale diminuente di cui all'articolo otto
Legge duecentotré barra novantuno
Allora credo che per oggi non erano previsti altri interventi
Signora Testa qual è la prossima udienza è nella nell'aula della prima
Allora il Presidente rinvia il processo all'udienza del tre marzo due mila ore nove in punto
Presso l'aula della prima Corte d'assise
Venerdì l'udienza sarà tenuta presso l'aula della prima Corte d'Assise perché questo
Per gli interventi ore nove
Gli interventi degli avvocati Li Gotti Fabbri
Avverte del rinvio al Pubblico ministero e difensore ordina per tale data la traduzione degli imputati
Nelle sedi con le quali dovrà essere attivato il collegamento audiovisivo
L'udienza è tolta buona sera
Grazie soglia come