Processo ter per la strage di via D'Amelio (omicidio del giudice Paolo Borsellino)

Agrate Mariano detenuto Tolmezzo
Presentato in mezzo è presente il devoto Agate Mariano buongiorno mano passa il microfono
Buongiorno signor Presidente Buongiorno avente
Non vedo difensori
Ah eccolo era coperto completamente
Sì allora intanto lassista ex articolo novantasette l'avvocato da qui
Madonia Giuseppe determinazione Roma Rebibbia
Avanti Roma Rebibbia
Andiamo avanti
Santapaola Benedetto detenuto Viterbo
Pronto a Viterbo
Andiamo avanti
Brusca Bernardo detenuto assente per rinuncia
Avvocato da qui ex articolo novantasette
Brusca Giovanni detenuto sito riservato
Appoggiano sia presa dal sito riservato del presente Brusca Giovanni Buongiorno mano passi al microfono
Presenta Bongiorno Buongiorno è presente il suo difensore l'avvocato De Paola
No non è presente
Va bene allora ex articolo novantasei
Lo sostituisce lei avvocato Baldi solo per oggi è vero avvocato quindi è qui presente l'avvocato Baldo in sostituzione però oggi
Buscemi salvata ora è detenuto assente per rinuncia avvocato da qui ex articolo novantasette
Calò Giuseppe detenuto Spoleto
Spoletta ci sente
E avanti
Cancemi Salvatore libera assente per rinuncia è presente l'avvocato Saverio stellari in sostituzione dell'avvocato Federico Stellari
Farinella Giuseppe tenuto
è collegata adesso Roma Rebibbia
Giorno signor Presidente
Do atto che all'imputato Farinella Giuseppe è presente Buongiorno mano passi al microfono
Buongiorno presidente della sede buongiorno l'assiste oggi ex articolo novantasette l'avvocato da qui se l'avvocato viene non si trova in quella sede
Grazie ci potete ridesse eri presente anche Madonia Giuseppe
Sì si è operata conferma anche la presenza dell'imputato Madonia chiuse meno passi al microfono l'orlo signor Presidente buongiorno signor buongiorno l'artista oggi ex articolo novantasette all'avvocato da qui
Grazie dimoranti Ganci Raffaele detenuto Parma
Parla chi sente
Ne L'Avanti
Geraci Antonino detenuta assente per rinuncia
Avvocato da qui ex articolo novantasette
Giustamente Antonino libero contumace è presente l'avvocato Salerno ne abbiano Filippo detenuto Tolmezzo
Chiedo a Tolmezzo do atto alla presenza dei Graviano Filippo però passa al microfono presente
Buongiorno è presente il suo difensore di fiducia avvocato da qui
La Barbera Michelangelo detenuto
Spoleto
E va avanti
Lucchese Giuseppe detenuto
Devo avanti Madonia Francesco detenuta assente per rinuncia
Avvocato da qui ex articolo novantasette
Montalto Giuseppe detenuto andiamo avanti Montalto Salvatore detenuto andiamo avanti Botin si Matteo detenuto peraltro assente per rinuncia avvocato da qui ex articolo novantasette
Provenzano Bernardo libero contumace avvocato da qui ex articolo novantasette
Speriamo bene ed è più libero contumace
Avvocato da qui ex articolo novantasette
Bionda Salvatore del cinquantacinque detenuto
Novara
Presente presente detenuto biondo
Bene me lo passa al microfono
Bionda Salvatores
Prego
Do il buongiorno
Buongiorno oggi l'assiste xe articolo novantasette l'avvocato da qui
Va bene grazie
Bionda saldatore nel cinquantasei detenuto Napoli Secondigliano
Con Gianna da Napoli Secondigliano signor Presidente il detenuto bionda Salvatore sarà qui nella saletta video conferenze a momenti
Va be'folle citiamo l'arrivo andiamo avanti per il momento
Cannella Cristofaro detenuto Novara
Novara si è presente
Presente
Sì mi passi l'imputato alla microfono
Presente
è presente il suo difensore di fiducia l'avvocato da qui
Fernanda Giovambattista libero assente per rinuncia in presente l'avvocato poltrona
Ganci Domenico detenuto e ganci Stefano sono Spoletino
Va bene allora ci comunica la cancelleria che
Viterbo Parma e Spoleto
Non sono ancora collegate prossimo presumibilmente perché me altre autorità giudiziarie quella di Palermo sta effettuando un rinvio e quindi ha richiesto sino alle ore nove e trenta il collegamento e il DAP ha assicurato il collegamento con quelle salette sino alle ore nove e trenta
Nel frattempo diamo atto che sono sopraggiunti anche l'avvocato Di Mattia che sostituisce l'avvocato Impellizzeri che quindi assume la difesa
Degli assistiti dell'avvocato Impellizzeri
Presente perdono la collega Di Mattia rappresentato che rimarrà per tutta l'intera udienza per cui se si può operare la sostituzione modo che io coi dovendo posseggono armi per allora l'avvocato Di Mattia assume ex articolo novantasette la difesa di tutti
Gli imputati per i quali e assente il difensore di fiducia o di ufficio già nominato subentrando in questo ruolo l'avvocato da qui che tra breve si dovrà allontanare
E a Napoli Secondigliano a Signa avanti Napoli Secondigliano
è presente il detenuto biondo Salvatore del cinquantasei bene me lo passa il microfono
Signor presidente signor Della colto signore pedante Bongiorno sono cose buongiorno oggi l'assistente ex articolo novantasette l'avvocato Di Mattia
Provvediamo prima
Pubblico odioso
Vorrei trovare l'impropri
Ma non si tornerà
Sì sì
Stato di Francesco
Ricchi
Buongiorno allora
Mi passi uno alla volta al microfono dicendomi prima di chi si tratta gli imputati che si trovano lì collegati
Sì signor Presidente di Santapaola Bernadette presente più Viterbo
Bene
Buongiorno
Buongiorno e presente oggi io avvocato Di Mattia sostituto dell'avvocato Impellizzeri
Montalto Salvatore presente più che dopo
Buongiorno signor Presidente
Buongiorno e oggi lei e assistito dall'avvocato via Nerino che si trova presso la saletta di Roma Rebibbia
Grazie
C'è anche qui presente in aula l'avvocato Daniele
Andiamo avanti
Montalto Giuseppe presento chirurgo
Buongiorno signor Presidente
Buongiorno anche per lei è presente qui in aula l'avvocato Daniele la bloccato Vianello presso la saletta di Roma Rebibbia video collegata
Grazie
Abbiamo una vita da Parma e Spoleto
Parma e Spoleto ci sentono
Ho letto signor Presidente buongiorno dalla ce se sono visitatore Manzoni colo controllato all'altezza del seguente potate sì
Allora l'imputato Calò Giuseppe Ganci e Stefano la Barbera Michelangelo Lucchese Giuseppe mentre invece le votato Ganci e Domenico lo stesso denunziante
Va bene ci faccia pervenire allora perché anche Domenico la dichiarazione di rinunzia e ci passi al microfono presente
Per Ganci Domenico la che è assente per rinuncia alla difesa riassunta dall'avvocato Di Mattia ex articolo novantasette
Veniamo agli imputati che sono presenti lì da Spoleto
Buongiorno signor Presidente sono da oggi Buongiorno assistito dall'avvocato da qui presente in aula
Da allora andiamo avanti da incidere a insiste così presidente Bongiorno buongiorno lei ha assistito oggi dall'avvocato Accardi suo difensore di fiducia presente in aula
Va bene grazie
Nuova Babele neghiamo Angelo presente
Buongiorno lei e assistito oggi ex articolo novantasette dall'avvocato Di Mattia
Un giorno Lucchese Giuseppe è presente buongiorno lei oggi assistito dal suo difensore di fiducia avvocato Accardi
Se
Parma ci sente
Cede vedo-non vedo
Vediamo un attimo intanto chi è tre volte mi appare
Sì
Chi è presente a Parma
Sì poi c'è Ganci Raffaele dalla La sette da Parma
Meno passi al microfono
Sì
Certo staticità
Quanto sia presente
Sì la sente sì la sento
Presente buongiorno buongiorno lei assistita di ex articolo novantasette dall'avvocato Di Mattia
Romario giacente
Roma Rebibbia fece sì
Sì doveva ascolto mi dica signor Presidente
Ci sentite perché ci avevano comunicato problemi
Il sito riservato ci sente
Roma Rebibbia ci sente
Roma Rebibbia ci sente
La presidente dall'aula cinque di Roma Rebibbia sì
Presente sì adesso la sentiamo voi ci ci avete sempre sentito
Sino alla sentiamola vediamo benissimo bene
Adesso il sito riservato ci sentite
Pronto dal sito riservato
In attesa che ripristina il collegamento il presidente dato che solo alle ore dieci è stato assicurato il videocollegamento fonda le salette di Parma
Spoleto e Viterbo
Manda alla cancelleria di
Trasmettere copia del presente verbale alla Ministero di Grazia e Giustizia Dipartimento amministrazione penitenziaria
Affinché siano adottate
Le misure più opportune per evitare
Per evitare il ripetersi
Di ritardi nel collegamento così prolungati
Nicola ritardi che pregiudicano
Sensibilmente il regolare svolgimento delle udienze
Che già richiedono per la loro complessità tempi di durata
Notevoli
Punto
Si richiede assicurazione affinché
Sì vigili
Sulla rigoroso rispetto delle calendario
Delle udienze già programmato
Abbiamo risolto i problemi con il sito riservato
Il sito riservato ci sente
Il sito riservato ci sente
Vedere le riforme
USA l'avvocato poi sono approfitta di questo momento per non disturbare con i lavori della corte poi chiedono allontanarmi nella tarda mattinata nomina signora mia sostituto l'avvocato Saverio stellari grazie
Diamo atto che è sopraggiunto anche l'avvocato Micalizzi
Il sito riservato ci sente
Sì sì da questo momento risentiamo va bene abbiamo quindi completato
L'elenco degli imputati per l'appello degli imputati presenti con quelli collegati dalle salette di Viterbo di Spoleto e di Parma
Possiamo quindi dare finalmente inizio all'udienza e dare la parola al Pubblico ministero per la conclusione della sua requisitoria
Presidente proseguiamo
La trattazione relativa alla dimostrazione del ruolo di mandanti della strage di via D'Amelio dei componenti della Commissione provinciale di Palermo
Con l'argomento specifico relativo al ruolo del capo mandamento detenuto in relazione alla deliberazione intanto dell'omicidio eccellente in generale
Andiamo ad affrontare e ad analizzare le risultanze dibattimentali
In merito al ruolo del capo mandamento detenuto
E parallelamente analizzeremo ed approfondiremo ciò che riguarda il ruolo del sostituto e l'autonomia decisionale dello stesso
Intanto molto sinteticamente possiamo affermare che tutte le dichiarazioni di tutti in collaboratori escussi comprovano che il capo mandamento detenuto permane nella sua carica
E continua
A comunicare con l'esterno per le questioni inerenti all'organizzazione
A questo proposito veniva utilizzato il sistema del colloquio con il familiare o comunque con l'avente diritto uomo d'onore
In certi casi ci hanno detto i collaboratori con l'avvocato sei uomo d'onore
In altri casi ancora veniva invece attivato il sistema dei cosiddetti bigliettini
Ancora quando nessuno di questi sistemi poteva essere attivato l'informazione al capo mandamento detenuto arrivava per il tramite di code tenuti che avessero avuto a loro volta la possibilità di attivare uno dei sistemi a cui ho fatto cenno e quindi quello del colloquio o del bigliettino essenzialmente
Per estrema sintesi andiamo a vedere quali sono state sul punto le dichiarazioni che riteniamo più importanti
Dei più informati collaboratori escussi in merito
Anselmo ha dichiarato che il capo mandamento detenuto non decadeva dalla sua cariche che in sua vece il mandamento veniva retto per il periodo necessario da un sostituto
Precisava che nel caso del mandamento della Noce durante la detenzione di Raffaele Ganci in verità abbastanza breve
Sostituto era stato individuato nel figlio Domenico coadiuvato da egli stesso Anselmo
Anzelmo ha riferito che le comunicazioni con i capi mandamento detenuti erano assicurati da familiari degli stessi inseriti nell'organizzazione e quindi nel caso specifico del ganci dei sui figli
Il collaborante Anselmo
E ritengo di dovere prestare particolare attenzione a questa parte della requisitoria
All'udienza del ventisei giugno del novantotto
A altresì affermato che se di regola le comunicazioni e gli scambi di informazione con il capo mandamento detenuto dovevano essere organizzate ed attivate dal sostituto
In alcuni casi lo dice Anselmo intanto ciò poteva avvenire a seguito di un'attivazione diretta di Salvatore Riina
Anselmo più particolarmente in quell'udienza e a questo proposito ha detto
Rispondendo a domanda del pm ma guardi io le ripeto in base alla mia esperienza noi informavamo Ganci Raffaele
Noi lo facevamo perché avevamo questa possibilità diretta dei colloqui
Quindi quando il sostituto a questa possibilità
Lo manda ad informare in questo modo mamme mi risulta detto da Raffaele Ganci che se il sostituto non c'aveva questa possibilità se la prendeva tutto Rina la responsabilità di farcelo sapere di informarlo come faceva materialmente non lo so ma questa era la situazione
Esista ancora con altre domande di specificazione
Anzelmo insiste nella risposta precisando che non è un suo pensiero ma è quanto gli ha detto più volte Raffaele Ganci
E il presidente torna sicuramente come sempre opportunamente sul punto con una serie di domande che mi permetto di leggere per evidenziare meglio il tenore delle
Lei ha detto che di norma almeno quando era possibile il sostituto informava il suo capo mandamento di ciò che doveva essere deciso dalla commissione provinciale e poi portare in Commissione tale decisione
Ma il sostituto poteva andare di contrario avviso rispetto a quelle che erano le decisioni del suo capo mandamento
Anselmo guardi io non ho dati di fatto per poterci rispondere se non quello che noi non andavamo non è mai capitato che andassimo contro le decisioni di Raffaele Ganci
Domanda nell'ipotesi in cui era Riina ad occuparsi di avvisare il capo mandamento detenuto
Qual era o c'era ancora un compito che svolgeva il sostituto in Commissione Anselmo
Il compito sempre quello era solo che Luino ne aveva la possibilità di farcelo sapere la possibilità se l'assumeva la responsabilità Salvatore Riina
Presidente ma in questo caso il sostituto in commissione che ci andava a fare
Ed Anzelmo tra l'altro quasi
Mostrando quasi un certo stupore per le domande che gli venivano poste dice come che ci andava a fare il sostituto sempre portatore Della sua volontà comunque era cioè in ogni caso la in commissione ci andava come non ci doveva andare e perché non ci doveva andare
Ancora da parte del Pubblico ministero io vorrei capire una cosa nel caso in cui era arrivino ad informare il capo mandamento detenuto
E quindi a raccogliere la sua volontà il sostituto in Commissione che volontà esprimeva doveva ancora esprimere la sua volontà ancora affermazione netta
Quasi sotto forma di stupore per la domanda dell'Anselmo
E la sua volontà non la doveva esprimere non era sempre un sostituto lui mi deve scusare
Ancora presidente a me questo aspetto interessa
Anche se era Rina consultare il capo mandamento detenuto il sostituto aveva diritto di partecipare alla Commissione di esprimere la propria volontà Anselmo sì certi tutt'sostituto scelto il sostituto io l'ho detto stamattina
Quindi in maniera assolutamente decisa
Anselmo la cui attendibilità sul punto
Intanto è intrinsecamente da collegare alla sua esperienza diretta seppure temporanea dell'esercizio le sue funzioni di sostituto
Afferma che anche nel caso in cui era Rina ad informare il capo mandamento detenuto il sostituto aveva comunque diritto
Di partecipare alla decisione della Commissione esprimendo la propria volontà
Poi
Vedremo
Di prospettare quella che il che il nostro convincimento naturalmente sulla base di elementi probatori sul proseguiamo intanto nelle scorso si più significativo delle dichiarazioni
Sull'argomento che stiamo trattando
Brusca del quale non dobbiamo mai dimenticare la particolare posizione in virtù della cosiddetta delega in bianco di cui abbiamo parlato parlato conferita dal padre a Riina
è stato comunque in grado di confermare
Che in relazione ad una nuova decisione della Commissione intervenuta durante il periodo di detenzione del capo mandamento
Quest'ultimo capo mandamento detenuto deve essere necessariamente informato e consultato
A mio parere è particolarmente importante quanto riferito da Brusca sulle modalità con le quali venivano assicurate le comunicazioni con l'esterno
Ciò avveniva di regola con i sistemi a cui ho fatto riferimento e quindi attraverso soprattutto il colloquio con i familiari affiliati
Il Brusca ha però ulteriormente precisato e riferito di alcune comunicazioni in chiave critica che potevano essere affidate anche apparenti che non rivestivano la qualità di affiliato
A tale proposito è particolarmente importante il caso concreto rappresentato dal collaborante
E riferibile alle informazioni che venivano date al capo mandamento detenuto Francesco Madonia capomandamento di re Sultana
Dal io Aldo che a dire del Brusca non era formalmente combinato
Ciò era avvenuto quando gli altri figli Antonino Salvuccio e Giuseppe
Uomini d'onore erano anche si impediti perché detenuti
Quindi questo intanto per significare come l'informazione al capo mandamento detenuto viene considerata talmente importante talmente essenziale che se addirittura non ci si può arrivare con i soliti canali che abbiamo visto costituire la regola si fa anche riferimento
A persone che pur essendo di sicuro affidamento non rivestono la qualità di uomini d'onore almeno in alcuni casi
Anche il Cancemi ha dichiarato che i capi mandamenti detenuti o impediti non perdevano la loro qualità ed i loro poteri e che pertanto essi dovevano essere informati delle vicende dell'organizzazione di loro competenza
Il Cancemi ha fornito numerosi esempi di contatti da egli stesso mantenuti con Pippo Calò
E ha specificato che ciò era avvenuto normalmente inusualmente per il tramite del cognato di quest'ultimo tale Gregorio ma italiano
Anzi afferma il Cancemi che il matta diano era stato combinato anche e soprattutto in funzione del ruolo che avrebbe dovuto e potuto ricoprire di tramite con il cognato Pippo Calò guardate l'importanza addirittura si fa una combinazione di un uomo d'onore proprio sempre per assicurare l'informazione al capo mandamento detenuto
Precisa ancora Cancemi che tale tramite fu ad esempio attivato in occasione di problematiche concernenti la gestione del mandamento di Porta Nuova
Attività estorsive nonché ha riferito Cancemi alle scorse udienze di giugno in occasione di un grosso traffico di stupefacenti
Di cui tra l'altro il Cancemi ed il calo erano stati i diretti protagonisti
Cancemi
Ha però sostenuto che in relazione agli omicidi eccellenti
E tra questi signori della corte a espressamente citato l'omicidio Falcone l'omicidio Lima e l'omicidio Borsellino il Rina aveva detto che avrebbe provveduto egli stesso per i carcerati intendendo quindi riferirsi all'avviso ai membri della Commissione in stato di detenzione e alla consultazione degli stress
Da tali affermazioni il Cancemi aveva dedotto che Riina si avvalesse di canali particolari e riservati
Quando voleva comunicare con i detenuti per le questioni di competenza della Commissione e tra queste in particolare per gli omicidi eccellenti
Tra l'altro ciò non suscitava alcuna sorpresa in Cancemi
In considerazione
Della conoscenza che quest'ultima aveva del fatto che Lina agendo in prima persona ed attivando egli stesso i suoi canali all'interno delle carceri
Aveva anche ordinato è fatto eseguire delitti in carcere
Quali ad esempio il tentato omicidio di Gerlando Alberti l'omicidio i Vincenzo Puccio
In un altro caso
Riina si era direttamente assunto il compito di informare il suo compare Pino Savoca
Mi pare allora rappresentante della famiglia mafiosa di Brancaccio all'epoca detenuto detenuto in merito all'intervenuta decisione della Commissione di uccidere io Autori di ripetute rapine ai TIR
Perché l'avviso a Pino Savoca perché tra questi soggetti che dovevano essere colpiti e uccisi vi erano alcuni parenti stretti del Savoca
Tale episodio collocabile per come ci risulta anche da altre fonti intorno al mille novecentonovantuno
Costituisce secondo il Cancemi e credo anche secondo la nostra prospettazione d'ufficio un'ulteriore riprova
Del protagonismo diretto terrina nei contatti con capi mandamento comunque come uomini d'onore detenuti attenzione che anche quella decisione era una decisione della Commissione i parenti di Pino Savoca dovevano essere uccisi a seguito di una precisa delibera della della commissione è vero che Pino Savoca non è un capo mandamento però è significativo l'episodio che Riina dice ci penso io per per l'avviso a Pino Savoca avviso che riteneva di dover dare anche per il rapporto molto stretto esistente tra egli stesso e Pino Savoca
Signori della Corte un ulteriore contributo che di fatto conferma sul punto la veridicità delle dichiarazioni di Anselmo e Cancemi è stato fornito dal collaborante Giuseppe Marchese
Avevamo già visto che il marchese durante la sua lunga detenzione era stato un recettore di numerose comunicazioni avute tramite biglietti manoscritti direttamente dal Riina al quale egli stesso insieme al fratello Antonino Marchese ecco detenuto
A sua volta riusciva a rivolgere le proprie richieste con il medesimo sistema dei biglietti
Avevamo visto che proprio subito dopo la sentenza della Cassazione del trenta gennaio novantadue attraverso questo sistema Riina aveva rassicurato
Marchese e gli uomini d'onore detenuti sulla vendetta impreparazione nei confronti dei responsabili di quell'esito processuale vi ricorderete il famoso bigliettino che arriva al carcere di Voghera poco dopo il trenta gennaio novantadue firmato Uzzi io con il quale si dice mi dispiace per gli ergastoli stiamo provvedendo
E chiaramente Marchese percepisce il significato di vendetta nei confronti di quelli che venivano ritenuti responsabili di quella sentenza
Ora però volevo richiamare la vostra attenzione sul fatto che incidentalmente e senza essere sollecitato sul punto con specifiche domande Marchese all'udienza del ventuno ottobre novantotto ha riferito un caso specifico nel quale in relazione alla necessità di comunicare con capi mandamento detenuti
Su questioni di specifica competenza della Commissione Riina aveva attivato suoi canali diretti
Abbiamo cioè l'esempio
Di quello che è stato affermato da Cancemi e danze elmo
Cioè la consultazione di un capo mandamento detenuto attivata non dal suo sostituto o forse o meglio non soltanto dal suo sostituto bensì dal o anche dal Prina
Mi riferisco a quelle dichiarazioni di Marchese che al riguardo del progettato omicidio di Vincenzo Puccio
Concernono la richiesta che Riina fa al marchese con il solito sistema dei bigliettini di informare Giuseppe Madonia figlio del capo mandamento Francesco e questo ci interessa relativamente
Pippo Calò e Mariano Agate o detenuti in quel momento dal marchese sull'opportunità di uccidere il Puccio cioè Riina c'è una una già una discussione in commissione se uccidere o meno Vincenzo Puccio
Deve consultare i capi mandamento detenuti Pippo Calò e Mariano Agate
Non attiva ritiene più opportuno più facile
Non ricorrere all'attivazione del sostituto di Pippo Calò Cancemi di Mariano Agate
Ma ricorre a un canale che già aveva quello dei bigliettini che arrivavano i fratelli Marchese gli dice ai fratelli Marchese parlato Hucco Pippo Calò parlato con Mariano Agate vedi che cosa ti dicono che cosa ne pensano su questo progetto
Ancora e senza voler indugiare nel riferire le dichiarazioni di tutti i collaboratori di giustizia anche perché sono sostanzialmente conformi in linea di massima quelle già esaminate
Volevo soffermarmi sul contributo fornito da Calogero Ganci
Il quale dopo aver anche gli ribadito che il capo mandamento detenuto conservava il suo ruolo ha fatto presente che alcuni sostituti come ad esempio il Cancemi ed il biondino godevano di maggiore autonomia degli altri
Autonomia che comunque non li esentava dall'obbligo di acquisire il consenso del capo mandamento per le questioni che sull'asse ero dall'ordinaria amministrazione e in particolare per gli omicidi eccellenti
La Corte
è in grado Majorino di valutare quello che è l'enorme materiale probatorio che ho cercato solo sinteticamente di esporvi
A me sembra che al di là di sottili diverse sfumature
Che il più delle volte signor Presidente sono spiegabili con i diverso angolo visuale dal quale ciascuno dei collaboranti è stato messo in condizione di osservare la realtà e le dinamiche di funzionamento della commissione c'è un dato assolutamente certo
E cioè che il capo mandamento detenuto conservava il suo ruolo e di poteri connessi alla carica ricoperta
Poteri che riguardavano da una parte la direzione della famiglia del mandamento e dall'altra la capacità di concorrere alla formazione della volontà dell'organo collegiale di vertice di Cosa Nostra
Sulle questioni di maggiore rilievo per l'organizzazione
Appare altresì dimostrato che per quanto attiene alla direzione del mandamento il detenuto si avvaleva dell'opera di un sostituto Daloui prescelto tra coloro che godevano della sua fiducia e che possedeva una buona conoscenza delle vicende associative
Normalmente questi requisiti si compendiano nella persona del vice rappresentante della famiglia di appartenenza del capo mandamento detenuto del Consigliere o anche del capo decina
E di solito quindi il sostituto veniva scelto nell'ambito e nel novero di questi soggetti
In altri casi quando il capo mandamento detenuto avesse dei figli da tempo inseriti nell'organizzazione e quindi ritenuti di sufficiente esperienza
Spesso li designava come sostituti anche se non ricoprivano prima alcuna carica all'interno della famiglia e del mandamento
L'attività istruttoria e mi riferisco oltre che alle dichiarazioni di Brusca a quelle di Mutolo e a quelle acquisite di Tommaso Buscetta rese dal processo di Capaci acquisiti in questo dibattimento dimostra come secondo le regole di Cosa Nostra per l'esercizio del suo potere decisionale in Commissione il capo mandamento detenuto poteva ricorrere alternativamente al sistema della delega ad altro capo mandamento oppure poteva farsi rappresentare dal sostituto
Però la prima soluzione era stata qualche volta adottata nel passato
Quando generalmente erano più Brevi i periodi di detenzione dei capi mandamento e quindi anche i minori i rischi di rimanere emarginati dalle decisioni di maggiore rilievo dell'organizzazione
In periodi più recenti tuttavia la soluzione era stata adottata da Bernardo Brusca nell'ottantacinque in favore del Rina
Circostanza questa spiegabile alla luce intanto dei rapporti assai stretti tra i due nonché della limitata esperienza inizialmente posseduta da Giovanni Brusca
Che ancora nel nell'ottantacinque era veramente poco più di un ragazzo anche se già aveva posto in essere anche materialmente delitti gravissimi
Abbiamo però già visto che di fatto per sua stessa ammissione Giovanni Brusca ha potuto contare
Su una posizione di favore che il vinaya riservato e che gli ha consentito di essere comunque diretto protagonista delle vicende più importanti dell'organizzazione
Una cosa
Un'affermazione che stiamo per fare ritengo abbia un'importanza fondamentale in questo processo e ritengo di poter la pare sul compendio veramente generale di tutta l'attività istruttoria di questo processo
Anche quella relativa alla fase più strettamente organizzativa ed esecutiva dello della strage
Riteniamo dimostrato che nel periodo di interesse
Nostro il ruolo del sostituto
Era ben diverso rispetto a quello di semplice portavoce portatore di informazioni al capo mandamento è portatore della di lui volontà
Se è vero che come ci hanno detto i collaboratori chiaramente il rapporto tra il sostituto e il sostituito era soggetto a delle variabili cioè mutava a seconda del caso concreto
Allora dobbiamo andare a vedere quali sono le variabili
Parere di questo ufficio sono intanto identificabili nella prevedibile durata dell'impedimento del detenuto
Ancora nella esperienza del sostituto nella sua capacità di condurre gli affari del mandamento
Nella fiducia che il sostituto riusciva a riscuotere presso il Vinavil Provenzano
E allora signor Presidente e signori della Corte se queste sono le variabili se pensiamo un attimo al fatto che nel periodo che ci interessa i sostituti si chiamavano per esempio Totò Cancemi
Salvatore Biondino Michelangelo la Barbera
Giovanni Brusca Giuseppe Montalto tutti uomini di grande spessore e lo abbiamo dimostrato mafioso
Ci rendiamo conto come
Anche in base al protagonismo diretto non solo nella organizzazione ed esecuzione delle strategie complessive ma anche nella loro elaborazione
Ci rendiamo conto che è vero è dimostrato quello che vi avevo detto con citando le parole di Francesco Paolo Anzelmo
Cerco di spiegarmi meglio
Abbiamo visto l'elaborazione per esempio della strategia stragista in ogni momento in ogni verbale noi troviamo un protagonismo diretto per esempio di Cancemi di Biondino di la Barbera
Vediamo come sono i soggetti che assieme a Riina
Elabora no le strategie dell'organizzazione ancor prima di un loro contatto con il capo mandamento detenuto che pure avviene dopo
Non si può dire che il sostituto nel mille novecentonovantuno nel mille novecentonovantadue
Fosse semplicemente il portavoce quello che faceva il Piliego porta per per presso il capo mandamento detenuto no
Così come ci ha detto Francesco Paolo Anzelmo testualmente
Per gli affari di competenza della Commissione il sostituto era portatore di fatto di un'autonoma volontà pariordinata a quella del capo mandamento
Signore e la corte Lina aveva un interesse fondamentale lo dimostrano le prove assunte in questo processo
Ad ottenere anche il consenso del sostituto libero
Ciò intanto per salvaguardare ulteriormente la compattezza di Cosa Nostra e la compattezza anche nel singolo mandamento Rina era assolutamente
Motivato nel cercare di privilegiare sempre ed in ogni caso la compattezza in Cosa Nostra anche quando gli affari potevano sembrare quelli relativi ad un singolo mandamento abbiamo visto che per esempio quando muore Pietro Ocello quando muore il fratello di Benedetto Spera per apparire tutto sommato intanto riguardano essenzialmente un mandamento però si riunisce la commissione
Quindi il sostituto è portatore di autonoma volontà
Attenzione però al fatto che questa affermazione della quale siamo convinti sulla base del compendio probatorio
è perfettamente compatibile
A conservazione del diritto-dovere del capo mandamento detenuto di essere previamente informato e consultato per le questioni di competenza della Commissione e allora
Quando facciamo riferimento alla Commissione
Facciamo riferimento univoco e contestuale ai capi mandamenti e dai sostituti
Nel senso che in presenza di un impedimento del capo mandamento il ruolo e le responsabilità decisionali del sostituto vanno abbia aggiungersi
E a equipararsi compari dignità e poteri a quelli dal capo mandamento
Cioè sostanzialmente e in parole sintetiche il sostituto
Senza esautorare in alcun modo il sostituito viene ad affiancarlo nell'esercizio dei poteri che derivano dal far parte della Commissione
In questa ottica per non restando il dato probatorio inconfutabile per il quale il capo mandamento detenuto salvo casi di estrema urgenza doveva essere preventivamente informato e consultato
Vanno anche valutate le dichiarazioni del Cancemi e di Anselmo secondo le quali in alcune occasioni
Legate principalmente agli omicidi eccellenti l'obbligo di informazione del detenuto non spettava al sostituto ma veniva assunto da Riina
Molto onestamente chiaramente con l'onestà concettuale che deve sempre caratterizzare l'operato anche del magistrato del pubblico ministero
Io mi mi ponevo questo problema che penso che potrebbe essere legittimamente sollevato in sede di discussione da parte dei difensori
Ma se è vero come noi cerchiamo di dimostrare perché ne siamo convinti che alcune volte
Il capo mandamento detenuto poteva essere attiva poteva essere consultato tramite canali diretti di Riina
Allora il sostituto in questo caso non attivo direttamente che ruolo di mandante Cia
Se non ha neppure contribuito diciamo con questa opera di trasmissione del consenso di raccolta del consenso alla formazione della volontà collegiale
Il problema è secondo noi facilmente risolvibile proprio sulla base di quello che io ho tentato di dimostrarvi sulla base del del compendio probatorio il sostituto in ogni caso anche nel caso raro ma esistente in cui il capo mandamento sia stato avvisato tramite altri canali è portatore di una sua autonoma volontà
Se è per la strage Borsellino poi lo lo vedremo più in là il calo viene avvisato tramite altri canali
E non dal Cancemi il Cancemi comunque e lo dimostreranno le sue dichiarazioni a compressori e intanto viene consultato perché è sostituto avente pari dignità rispetto al suo capo mandamento
I sostituti sono quindi autonomamente informati e consultati
Ed esprimono autonomamente il proprio consenso e dissenso o dissenso sulla proposta portati in Commissione
Ciò per dire che l'attivazione diretta del Lina nel palesarsi come utile e alcune e alcune volte più opportuna per l'ho spedito il raggiungimento del fine
Si pensi proprio al caso riferito dal marchese sull'omicidio Puccio non si appalesa di fatto come nettamente antitetica alla regola dell'attivazione del sostituto
Proprio perché di fatto non svuota comunque di significato la presenza del sostituto in Commissione anche in questa eventualità il sostituto Bell lungi dall'essere by passato esprime la propria volontà teoricamente
Anche se ciò non risulta in concreto mai verificatosi
Teoricamente potenzialmente diversa e contraria a quella del proprio capo mandamento
Adesso andiamo secondo la scaletta che avevo fatto all'inizio della mia discussione alla scorsa udienza
A quelle che sono le risultanze sulla deliberazione proprio della strage di via D'Amelio episodio strage di via D'Amelio da parte della commissione provinciale
Vi dimostreremo in questa fase di requisitoria come l'affermazione di responsabilità che ci accingiamo a sollecitare nei confronti però di quelli che individueremo come i componenti della Commissione provinciale di Palermo
Non è semplicemente il frutto dell'applicazione automatica di una regola perfettamente in vigore ad un caso concreto riconducibili a tale regola
In questo processo non si è soltanto dimostrata la sussistenza e la operatività generica della competenza esclusiva della commissione per gli omicidi eccellenti
Il materiale probatorio raccolto ci consente la ricostruzione di episodi e circostanze specificamente riferite alla delibera uccisione del dottor Borsellino
Non che è specificamente dimostrative della prestazione del consenso da parte della intera Commissione
Tale accertamento
è stato reso possibile principalmente attraverso la collaborazione di due imputati Giovanni Brusca e Salvatore Cancemi
Ve l'avevo già detto però voglio sottolineare si tratta dei soli uomini d'onore già membri della commissione che si sono dissociati dall'organizzazione intraprendendo una collaborazione con la giustizia
Quindi sono i soldi
Che già in astratto
Chiedo scusa per il ruolo avuto in Cosa Nostra avevano titolo a partecipare alla deliberazione di uccidere il dottor Borsellino
E l'istruttoria dibattimentale ha dimostrato che essi hanno partecipato a quella deliberazione
I predetti hanno con dichiarazione prima di tutto a Missori e confessoria
Riferito di avere concorso nella decisione di porre in essere la strage quantomeno rafforzando il proposito criminoso loro prospettato dal Riina e dal biondino
Sia Cancemi che Brusca con le loro dichiarazioni hanno consentito di ricostruire intanto almeno due riunioni tra capi mandamento dedicate sono quella cui abbiamo parlato del febbraio marzo e quella del giugno dedicate la prima alla acquisizione del consenso per uccidere il dottor Borsellino
La seconda alle comunicazioni e all'acquisizione del consenso per uccidere il dottor Borsellino prima di quanto si fosse precedentemente stabilito e comunque in un periodo così vicino alla strage di Capaci famosa accelerazione della quale siamo convinti e di cui vi abbiamo lungamente parlato alla scorsa udienza
Lungamente consapevolmente che abbiamo parlato
La scorsa Brusca e Cancemi hanno altresì reso dichiarazioni che comprovano come anche quei componenti della Commissione che non avevano partecipato ad alcuna delle predette riunioni siano state ricco siano stati ritualmente informati e consultati
Sia sulla decisione di uccidere Borsellino quindi sia sul contenuto della prima riunione sia su quella di ucciderlo nel Periodo in cui si realizzò effettivamente la strage quindi cercheremo di dimostrarvi che l'informazione consultazione riguarda anche la seconda riunione il contenuto della seconda riunione
Stiamo entrando proprio nel cuore del processo per quel che riguarda l'individuazione dei mandanti di Cosa Nostra
Iniziamo ad analizzarne queste dichiarazioni
E rinviando al momento immediatamente successivo quelle che vorremmo farvi e che sono delle considerazioni più generali sull'attendibilità di Brusca e Cancemi
Il Brusca a intanto affermato all'udienza del ventitré gennaio del novantanove
Che nella seconda metà del febbraio novantadue egli stesso Rina biondino Raffaele Ganci e Salvatore Cancemi si riunirono nella casa Di Girolamo Puddu
Discutendo e decidendo di intraprendere già decidendo di intraprendere la preparazione dell'omicidio del dottor Falcone deliberando nel contempo che a quell'omicidio e da quello dell'onorevole Lima già analogamente deliberato
Ne sarebbero dovuti seguire altri nei confronti dell'onorevole Mannino dell'onorevole Vizzini del dottore La Barbera e del dottore Borsellino
Brusca stiamo parlando appunto delle sue dichiarazioni ha riferito che si stabilirono delle priorità nel senso che io omicidi di Giovanni Falcone
Dell'onorevole Lima e dell'onorevole Mannino dovevano essere eseguiti prima degli altri
E che in quella riunione non si fece riferimento alcuno alla organizzazione predisposizione esecutiva dell'attentato al dottor Borsellino
Attenzione però alle parole che pesano come macigni
Attenzione però ad un aspetto assolutamente decisivo sul quale mi permetto di richiamare la vostra attenzione Brusca ventitré gennaio novantanove
Si deliberò il fatto esecutivo si deliberò cioè di mettere mano alla strage del dottor Falcone per colpa del dottor Falcone quindici parlanti fratto esecutivo
Di mettere mano e poi site libero si deliberò quindi tutta una serie di fatti che si dovevano fare e che sono stati aggiunti compreso quello dal dottor borse deliberare
Ancora
Pubblico ministero pagine centotrentaquattro centotrentacinque
Cerchi di ricordare Brusca in che modo e da chi si fece riferimento nell'occasione di quell'incontro a casa di Couto all'eliminazione del dottor Borsellino
Brusca guardi la fatto biondino l'ha fatto Salvatore Riina dicendo Che pur Chisso una ma scrutare richiesto non dimentichiamoci di questo c'è pure questo
Fu fatto in questo senso il nome del dottor Borsellino anche se non ci siamo
Approfonditi non ci siamo messi a discutere però in anche in quell'occasione e in questo senso fu fatto il nome del dottor Borsellino non è un nome che viene fatto così tanto persi parla di deliberare
Altro elemento importante
Domanda del Pubblico ministero quando Salvatore Riina Salvatore Biondino dissero queste parole gli altri presenti che cosa avete detto fatto
Noi eravamo lì per fare non è che eravamo lì per dire di no eravamo per andare avanti per fare quindi era sottinteso cioè si era già a priori di ogni cosa dice Brusca pro poi chiarirà meglio che cosa significa cosa significa questo
Più specificamente per capire fino a che punto quella riunione avesse effettivamente un contenuto deliberativo
Sia pure come abbiamo visto di un'attualizzazione di una decisione già prese in passato ma che doveva essere rinnovata abbiamo chiesto ulteriori specificazioni al Brusca sul conte
Tanto delle conversazioni intervenuti in quell'occasione
Non che anche sul significato percepito dallo stesso Brusca in merito a quelle conversazioni
Abbiamo cioè sollecitato una sorta di interpretazione autentica per comprendere in che modo un membro della Commissione Giovanni Brusca
Si rapportava agli altri partecipi ed interpretava il significato e le conseguenze di ciò che veniva detto
Avevamo cioè l'esigenza di capire definitivamente se nelle riferirsi alla necessità di uccidere Borsellino Dino scordarsi Borsellino
Riina e Biondino si limitavano ad una chiacchiera priva di concreto significato
Si limitavano a ribadire quanto già tutti noto circa la vecchia decisione DC del magistrato
O se intendessero in quel momento nel quadro della strategia più complessiva della quale si stava discutendo perché prendeva le mosse dall'esito del maxiprocesso
Consultare gli altri presenti sulla opportunità di attualizzare con una nuova decisione della Commissione la volontà omicida
Vorrei leggere testualmente la domanda del PM la risposta dell'imputato
Pm
Per quelle che sono le regole di Cosa Nostra quel discorso fatto da Riina dal biondino nel febbraio del novantadue a casa di Couto quel riferimento all'eliminazione del dottor Borsellino per lei Giovanni Brusca
Vale come comunicazione al sostituto del mandamento di San Giuseppe Jato Brusca
Io potevo anche dire la mia
Dire la no in cui dire di no in quell'occasione
Ma io ero uno di quelli che invece gli stiravo per dire facciamo facciamo
Quindi quella era una comunicazione ad una persona che non aveva mai prima partecipato a riunioni su questo fatto e veniva messa a conoscenza e si chiedeva il parere e avevo la disponibilità di aggiungere e tanto è vero tanto è vero che io ho aggiunto in quella riunione non è che ho tolto o aggiunto Vizzini per esempio l'ho proposto io non è che l'hanno proposto gli altri io l'ho proposto e Salvatore Riina e tutti gli altri hanno consentito
E ancora conclusivamente questo pm chiedeva e quindi riferimento alla deliberazione di morte del dottor Borsellino
Nei suoi confronti nei confronti di Giovanni Brusca è stata attivata la regola dell'acquisizione del consenso Brusca nei miei confronti per me sì
Certo noi non dobbiamo pensare che ce l'hanno detto anche tutti i collaboratori ma ce lo dice ancor prima la logica
Non è che la il consenso di Brusca o degli altri presenti si acquisisce semplicemente con l'alzata di mano o col dire sì va bene si acquisisce dal contesto del discorso Brusca dice io
Mi miracoli mettono a conoscenza di questo mi chiedono il parere io potevo dire di no
Ma in piedi ho detto di sì perché quando loro incalzavano su Borsellino io gli dicevo facciamo facciamo mettiamo anche Vizzini quello significa dire implicitamente
Di sì e comunque Brusca dice mi hanno consultato
Quella de di febbraio è una riunione deliberativa
C'è anche un problema che è quello della consultazione in ordine alle modalità attraverso le quali sarebbe dovuto si sarebbe dovuto eliminare il dottor Borsellino modalità di apposizione estrinsecata e nella forma della vera e propria strage
Ed allora pm
Quando nel novantadue lei ha detto va be'a casa di Couto affrontate questo discorso
Lei e voi partecipi alla riunione sapevate quali erano le misure di protezione nei confronti del dottor Borsellino Brusca Giovanni sapevo sapevamo che il dottor Borsellino era scortatissimi era super scortato
Ma in quel momento qualcuno in quel momento vi disse qualcuno esplicitamente che c'era la possibilità che il dottor Borsellino doveva essere ucciso con un'autobomba
Dice Brusca non fu detto questo perché non si parlò di cosa esecutive prenditi l'incarico di questo dell'altro
Invece si parlò
Dell'eliminazione dell'onorevole Mannino e per l'onorevole Mannino si disse espressamente che si doveva operare l'autobomba si parlò esplicitamente per l'autobomba dice Brusca in quel momento in quel contesto
Tutto quello che si doveva fare erano autobombe
Perché io per il dottore Pietro Grasso doveva adoperare auto Bombo esplosivo non è che ero sicuro che mettevo la bomba però sempre dell'esplosivo sempre col con il telecomando
Non so se sono stato chiaro in tutto quel periodo non si parlò mai di fucili e di pistole di questi sistemi
Prima perché era un rischio
Perché con le armi tradizionali noi da parte nostra avevamo un rischio e non sapevamo se la riuscita era sicura quindi automaticamente veniva l'autobomba
E poi io dico che questo poi però non è di secondaria importanza lei affetto era tutt'altro altro sparare con i fucili altro fare un'autobomba cioè era un rischio un'attenzione che si pigliava di più
Pm
Cioè non dimentichiamoci che effettivamente in quel momento a febbraio quando si raccoglie il consenso per i capi mandamento
Per l'omicidio del dottor Borsellino si fa riferimento ad una strategia che aveva anche delle finalità di natura terroristica
E mentre parlano mentre discutono di tutta questa serie di attentati talvolta facendone il riferimento esplicito talaltra no i capi mandamento hanno uno un obiettivo queste persone dobbiamo ammazzare facendo scroscio
Certo quando si parla di Mannino
Che tra l'altro era in quel periodo un omicidio di cui si parlava perché si doveva cominciare a mettere mano poiché l'onorevole Mannino non non risultava essere ai tempi scortato scortato con chissà quali altre con chissà quali modalità si specificava lo ammazziamo con un'autobomba perché diciamocelo chiaramente l'onorevole Mannino avrebbe potuto essere ucciso anche con un colpo di fucile con una raffica di mitra però si parla di autobomba per Borsellino il fatto che almeno in quella riunione non si sia fatto espresso riferimento
è sostanzialmente dovuto al fatto che da una parte sapevano che era scortato viaggiava sempre con la macchina della polizia blindate dall'altra parte
Si doveva fare con questo mezzo per fare escusso la strategia del terrore si persegue buttando nel quanto più possibile panico nella popolazione e nell'opinione
Il pm chiedeva quando fu fatto il nome del dottor Borsellino lei
Giovanni Brusca nella sua mente si rappresentò la possibilità che l'eliminazione sarebbe potuta avvenire con l'autobomba
Brusca Guardigli dottor Borsellino per me in quel momento per implicito non ci poteva essere altro sistema
Allora il pm chiedeva ma lei in quel momento anche a livello ipotetico se nulla se Lerna se lo rappresento
Questo questa possibilità Brusca sì sì sì sì quattro volte per me era normalissimo perché per me l'obiettivo
Era quello lì
Era normalissimo
Allora da queste dichiarazioni abbiamo intanto un primo dato probatorio per ritenere che per il raggiungimento degli obiettivi che la strategia stragista si proponeva l'interpello rivolto ai singoli capi mandamento
Del quale quella riunione che stiamo esaminando costituisce uno dei sentimenti
Veniva corredato dalla precisazione che le uccisioni proposte dovevano essere realizzate mediante attentati con esplosivi che comportavano necessariamente il verificarsi di una strage e quindi il verificarsi di conseguenze tali da porre in pericolo la pubblica incolumità
Tali modalità vengono prescelte per motivi strategici anche quando non sarebbero
Strettamente necessari
Abbiamo in riferimento alle dichiarazioni di Brusca ha detto della presenza alla riunione a casa di Couto continuiamo a parlare della prima riunione del febbraio marzo
Della presenza di Salvatore Cancemi
Le dichiarazioni di quest'ultimo intanto costituiscono la riprova e riscontro pieno di quelle di Brusca anche se nei limiti di un ricordo meno dettagliato è meno preciso rispetto a quello del Brusca
A seguito di numerose con pulsazioni delle parti finalmente il Cancemi
Riusciva a dare un'indicazione anche cronologica di della riunione
Diceva che era nel periodo dell'uccisione Lima Luis ricordo subito prima o subito dopo a cavallo ma abbiamo quindi tutti gli elementi per ritenere che effettivamente il Periodo sia quello immediatamente antecedenti il dodici marzo
Il collaborante ha precisato che certamente il periodo non era in grado di di indicarlo con estrema precisione perché in quel contesto di tempo più volte incontro ordine altri capi mandamento presso quell'abitazione di Couto
Che in quel periodo era diventata luogo abituale di riunioni della Commissione non dimentichiamo c'è una cosa che Cancemi era uno di quelli che procurava l'abitazione del brutto quindi ogni qual volta Riina si riuniva con altri capi mandamento a casa di Couto Cancemi è sempre presente
Non così il Brusca
Ha precisato il Cancemi
Appunto per questo motivo Cancemi giustificava a suo dire credo comprensibilmente l'impossibilità di indicare con assoluta precisione l'epoca della riunione
Ma in ordine al contenuto della stessa
E pur con i limiti di analiticità di cui ho fatto cenno il Cancemi dopo aver detto che vi parteciparono egli stesso Prina biondino Ganci Brusca è Michelangelo la Barbera
Ha affermato che in quell'occasione
In un più ampio contesto nel quale si discuteva su proposta dei vari partecipi dell'eliminazione di personaggi dello stato e di politici Rina propose di uccidere anche il dottor Borsellino
Anche nel racconto che di questa riunione file Cancemi
Risulta che in quella sede i capi mandamento presenti convenire o no intanto tutti sulla decisione di uccidere i soggetti di cui si faceva i nomi e quindi in particolare per quello che ci interessa di uccidere il dottore Borsellino
Anche se in quell'occasione ce lo dice anche Cancemi in relazione al progetto eliminazione del dottor Borsellino non vennero fatte specificazioni afferenti al dettato organizzativo ed esecutivo
Cancemi lo vedremo dopo parlerà di una successiva riunione del giugno del novantadue mettendola in correlazione con quella del febbraio marzo ritenendola quasi una prosecuzione specificazione di quella di febbraio perché dice
In quell'occasione riferendosi a quella di febbraio non c'era stato un approfondimento poi diciamo andando più avanti a giugno i discorsi già fatti diventano più forti e più chiari
Allora intanto per questa prima riunione questo è il dato probatorio con il quale ci dobbiamo confrontare
Questo dato probatorio ci consente di considerare l'ha detta riunione come una delle riunioni a gruppi
Nelle quali attraverso il meccanismo dell'acquisizione del consenso dei capi mandamento liberi si forma il consenso della commissione sul progetto di uccidere mediante vera e propria strage il dottor Borsellino
Non dimentichiamoci neppure per un momento che tutti partecipi a quella riunione come abbiamo visto già erano a quell'epoca perfettamente consapevoli che il dottor Borsellino era stato condannato a morte Gianni prima dalla Commissione
Un dato
Di logica
Credo stringente
Se io non ho mai sentito parlare
Del codice di procedura penale e mi si deve chiedere se sono d'accordo sulla introduzione del nuovo codice di procedura penale
Sull'entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale chi mi interpella mi deve prima un poco spiegare
Che cos'è il codice di procedura penale quali sono le linee fondamentali perché per entrare in vigore quali sono i benefici che potrebbe portare l'entrata in vigore
Ma se io già alcuni anni prima avevo discusso e convenuto sul fatto che quel Codice era opportuno che entrasse in vigore quando poi vengo interpellato quattro anni dopo
Non ho bisogno di essere interpellato con lunghe parole lunghi discorsi bastano poche precise parole tu ora sei d'accordo per prendere nuovamente quella decisione
Questo non dimentichiamocelo perché se non siamo portati a enfatizzare e a non capire il significato delle riunioni della Commissione certe volte poche parole sono assolutamente più che sufficienti per acquisire il consenso
Vi dicevo tutti quei presenti già sapevano che quattro anni prima Borsellino era stato condannato a morte
Brusca aveva saputo dal Di Maggio di una vera e propria delibera già esecutiva e poi sospese a risalente agli anni in cui Di Maggio reggere il mandamento
Cancemi e Raffaele Ganci addirittura avevano anche partecipato a veri e propri tentativi di uccidere il magistrato
Tutti
Compresi la Barbera ed il biondino
Erano stati tra i principali fautori
Ed erano ben consapevoli già a quella data dell'attentato a Borsellino era solo un anello
Di una strategia più ampia che si era intrapresa già nel momento nel quale Cosa Nostra si era sentita tradita dai suoi referenti o ex referenti
Non c'era quindi bisogno in quella riunione di dilungarsi ulteriormente sul nome del dottor Borsellino
Era già chiaro a tutti perché quel magistrato era un nemico giurato della mafia e perché in quel momento se ne dovesse temere l'attività di neo procuratore aggiunto a Palermo
Era già chiaro a tutti che la strategia dovesse passare attraverso l'eliminazione di personaggi eccellenti da individuare nella categoria dei nemici della mafia Borsellino e Falcone o in quella dei politici che avevano tradito le attese
Non c'era certo quindi necessita per quei sei membri della commissione in quel contesto presenti di ulteriori parole rispetto a quelle che il Cancemi ancor meglio il Brusca ci hanno riferito parole espressioni domande risposte e cenni silenzi sguardi
Più che sufficienti per far capire a tutti che sui nomi fatti e quello che ci interessa sul nome del dottor Borsellino la volontà di tutti
Era concorde e precise
Dobbiamo quindi ritenere che già a quella riunione costituisce il primo dato concreto obiettivo del momento deliberativo della strage
Abbiamo inoltre
Dei ritengo assai significativi elementi probatori per ritenere che già in questa fase quindi già nel periodo di febbraio-marzo egli in questo periodo l'acquisizione del consenso per uccidere il dottor Borsellino
Non si limitò a quei sei membri della Commissione diretti protagonisti di quella riunione ma si estese a tutti gli altri capi mandamento
Non abbiamo solo l'affermazione che per quanto riguarda questa riunione di febbraio è assolutamente generica di Cancemi che dice io mi ricordo per Falcone Lima e Borsellino Riina disse che doveva andare a incontrare gli altri capi mandamento
Non abbiamo soltanto questo
Mi riferisco intanto un altro dato concreto che ritengo particolarmente significativo e che risulta dalle dichiarazioni rese da Giovanni Brusca all'udienza del ventitré gennaio del novantanove
Brusca ha riferito di aver avuto un colloquio con il capo mandamento di delle Madonie rilanci San Mauro Castelverde Peppino Farinella
Riusciamo ad individuare con precisione il momento di questo colloquio perché Brusca dice che era già stato ucciso da pochissimo
L'onorevole Lima è ancora avviamenti Farinella era in stato di libertà essendo stato arrestato poco dopo
E allora noi possiamo dire che questo incontro Brusca Farinella viene certamente tra il dodici marzo
Data dell'omicidio dall'europarlamentare il ventuno marzo data nella quale Peppino Farinella viene arrestato da termini dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese
In esecuzione di ordinanze di custodia cautelare
Allora tra il dodici e il ventuno marzo del novantadue quindi siamo poco dopo la riunione di cui abbiamo visto Farinella quindi un capo mandamento che non era stato diretto protagonista di quelle riunioni di quella riunione
Intanto dimostra la piena consapevolezza della riconducibilità a Cosa Nostra dell'omicidio dell'europarlamentare
Con un'assunzione di paternità accompagnata da evidente soddisfazione per la riuscita dell'attentato questo perché dice a Giovanni Brusca Giovanni finalmente abbiamo messo mano
Credo che in questa ora siamo tutti o quasi tutti siciliani e capiamo bene il significato che che si deve attribuire alla parola testuale mettere manomettere mano significa avere iniziato un lavoro non averlo ultimato
Non solo c'è di più che cosa ci dice Brusca che Farinella
Il liceo di allo zio Totuccio
Che per le altre cose sono a piena di sono a disposizione cioè offre a Riina per il tramite del Brusca
La sua piena disponibilità a partecipare all'organizzazione ed esecuzione di delitti successivi di cui evidentemente ha contezza già
Questo suo atteggiamento questo suo offrire le proprie forze non è casuale non è ipotetico
Costituisce la riprova della perfetta consapevolezza degli altri omicidi eccellenti primi fra tutti quindi quelli del dottor Falcone del dottor Borsellino già programmati
Tale consapevolezza evidentemente il Farinella aveva acquisito proprio perché informato e consultato
Sulla strategia complessiva nonché su gli altri omicidi che avrebbero costituito le fasi di attuazione della strategia Farinella non dice se c'è bisogno
Sono a disposizione ma sono a disposizione di alloggio Totuccio che per le altre cose sono a disposizione
Non si parla non è una chiacchiera da bar è una consapevolezza che può essere stata acquisita soltanto attraverso ad un'altra riunione un'altra consultazione un altro avviso che Riina evidentemente aveva fatto anche apparire
Possiamo dire quindi che abbiamo prova attraverso le dichiarazioni di Brusca e Cancemi che già all'inizio della primavera del novantadue la Commissione aveva dato il proprio consenso alla deliberazione di uccidere il dottor Borsellino
E che ciò sarebbe potuto avvenire solo mediante una vera e propria strage con la precisa consapevolezza che ciò sarebbe potuto avvenire solo mediante una vera e propria strage
Già in questa fase a nostro parere potremmo a ritenere sufficientemente integrate con le specificazioni che faremo dopo le responsabilità dei membri della Commissione per la decisione di uccidere il dottor Borsellino ma per fortuna
O meglio per completezza di interessi accusatori all'istruzione probatoria ha consentito di ricostruire anche quello che accadde successivamente
Ciò è stato reso possibile grazie alle dichiarazioni di Cancemi in merito alla riunione che ci accingiamo ora ad analizzare specificamente del giugno novantadue
Riunione tenutasi sempre presso la casa di Girolamo avuto dietro villa Serena alla presenza degli stessi protagonisti di quella di febbraio con esclusione del solo Brusca
è opportuno leggere testualmente alcuni passi della deposizione di Cancemi dello scorso diciassette giugno
In quella riunione mi ricordo che presenti eravamo io biondino
Ganci Raffaele il Riina e credo anche la Barbera Michelangelo mi ricordo questi ma sicuramente di Manconi ricordi qualche altro
E quindi io mi ricordo che in quella riunione il Ganci proprio questo mi è rimasto impresso la cosa più forte che mi è rimasta impressa
E che si apparto diciamo sempre nella stessa stanza corvina al quale ho sentito dire la responsabilità è mia
Poi va be'sintetizzo perché in parte le abbiamo già lette quanto Ganci mi disse questo ci vuole rovinare a tutti il riferimento era per il dottor Borsellino
Sempre diceva Cancemi riferimento al dottor Borsellino
Io avevo capito perfettamente che si parlava del dottor Borsellino a un certo punto però chiaramente non lo sforzo e cercare di ricostruire in maniera più precisa possibile proprio il discorso
I si chiede ma nell'occasione di questo incontro
A casa di Couto nel giugno le fu detto
In quell'occasione ho immediatamente dopo che si era programmato un attentato nei confronti del dottor Borsellino
Sì ci è stato detto io l'ho capito benissimo con poche parole
Perché a volte magari non è che si dovevano pronunciare per dire tante parole
Ma le poche parole io mi ricordo che ci sono state dette si è fatto anche in quella data il nome del dottor Borsellino
Poi tra l'altro cerco di farmi capire dottore Di Matteo perché magari a volte queste mie parole possono sembrare
Io me ne tenga qualcuna per me vivo io fare capire che già c'erano delle precedenze per questa cosa del dottor Borsellino io li sapevo c'era stato quello che io ho detto sulla riunione di marzo se ricordo bene e qualche parola lì anche lì si era detta pure poi nel giugno del novantadue le cose sono state quindi
Gli si chiede
A un certo punto allora che differenza c'era tra la riunione di marzo la riunione di giugno quando in entrambe le riunioni voi presenti parlate consentite alla eliminazione del dottor Borsellino
Cancemi Salvatore
Guardi io posso dire con assoluta certezza che questa di giugno era diversa perché io ero presente lì e quindi per me è stato così era diverso
Io ho capito perché Riina diceva che aveva una premura come vi devo dire di una cosa veloce io avevo intuito questo che Rino questa questa cosa la doveva la doveva fare al più presto possibile perché come se lui avesse preso qualche impegno
Qualche cosa che doveva rispondere a qualcuno
Questa è l'impressione che io ho avuto più che impressione diciamo sono parole che c'ho sentito dire
Ancora
Sì signor Presidente io stavo spiegando questo che proprio nel periodo in questo periodo giugno novantadue del dottor Borsellino Irvine aveva diciamo una posizione diversa
Nel senso che aveva questa premura gli era stato chiesto anche che cosa l'ha percepito di diverso con le riunioni antecedenti anche per all'omicidio del dottor Giovanni Falcone
Nel senso che aveva questa premura aveva questo obiettivo da fare
Perché io la cosa che gli ho sentito dire io c'ho sentito dire Luís questa cosa la doveva fare diciamo subito che si doveva fare così
Ho sentito dire da Riina che questa strage dottor Borsellino lui aveva un interesse particolare era una cosa che voleva fare veloce che doveva fare questa strage perché gli argomenti erano quelli che diceva noi che spiegava che parlava erano quelli
Andiamo a un dato che ci interessa particolarmente gravi di cui aveva anticipato
L'esito almeno quello che noi riteniamo l'esito e che adesso andiamo ad analizzare il Pubblico ministero domanda gli altri capi mandamento che non erano presenti
Ebbero conoscenza
Di questo episodio che si verificò nel giugno del novantadue quindi del contenuto di quella riunione
Cancemi prima rispondo con assoluta certezza le rispondo sì
Perché Riina tantissime volte spiegava che per motivi di sicurezza quando c'è da ripudio di sbirri
Faceva le riunioni le faceva gruppetti
Quindi non è che queste cose le doveva diceva le dobbiamo sapere solo noi e poi non le deve sapere più nessuno
Giustamente viene riportato il discorso al termine concreto al alla quella riunione specifica
Ci può fornire elementi che ci consentano di capire se gli altri capi mandamento sono stati resi edotti dell'argomento trattato in quella riunione del giugno novantadue
Cancemi
Guardi posso rispondere con assoluta certezza dissi
Perché il Riina quando stava per sciogliere quella riunione quindi si parla di quella riunione è un dato concreto sentito con le orecchie del Cancemi presente in quella riunione
Prima che ce ne andassimo Riina ha detto che subito subito si doveva andare a incontrare con gli altri capi mandamento per mettervi a conoscenza
Quindi quando lui diceva questa cosa e non c'è dubbio che Riina spiegava che Luigi si doveva andare a incontrare con gli altri capi mandamento
In quell'occasione mi ricordo benissimo che Lina quando si è alzato che se ne stava andando ci siamo salutati e ha detto che si doveva andare a incontrare con gli altri capi mandamento permetterle per metterli a conoscenza
I si chiede senta a quell'epoca alcuni campi capo mandamenti erano detenuti
Cancemi
Lei sa se quindi si chiede
Lei ha più volte ha detto che Riina diceva per i carcerati ci penso io per fargli sapere quello che era stato discusso in Commissione
Ma lei tra queste più volte di cui ha parlato ricorda se ci sono anche le occasioni in cui si parlo della morte del dottor Borsellino
Cancemi sì sì come no con assoluta certezza io ce lo so
Sentito dire quando è stato per Lima Falcone Borsellino sì tante e tante volte non è che sono questa volta ce l'ho sentito dire
E per la riunione di giugno io mi ricordo che è stato quando lui ha avuto questa parola questa premura per diciamo di commettere questa strage quindi riunione di giugno mi ricordo che in quell'occasione i residenti pronunciare queste parole
è anche in qualche altra occasione sicuro
Vi posso dire con assoluta certezza che Riina mi disse che a Calò
Ce lo faceva sapere Luís usava prima le parole dei carcerati in generale poi mi disse anche la parola eccetto a Cancemi io lo deve dire
Che Cancemi comunque il sostituto per cui secondo la regola che non è assoluta ma Cancemi deve sapere se ci pensa Rino ci deve pensare l'UE ad avvertire calo
Mi disse ha usato anche questa parola Ouzou Pippo ce lo faccia sapere io però disse proprio strettamente con me
I si chiedeva ma perché
Non fu utilizzato il canale Gregorio ma tagliano del quale ci ha parlato
Cancemi il motivo non è stato discusso onestamente non è stato discusso il motivo
Prina lo sapeva che c'aveva questo ma italiano il cognato di Calò che era combinato però su quelli fatti a me il Rina non mi ha detto niente mi disse invece ci penso io voto puzzo Pippo ce lo faccia sapere io
I si chiedeva ancora arriva cercare di di sapere di più
E di computare meglio la sua memoria per i capi mandamento non detenuti è ancora Cancemi ribadisce che Rinaldi doveva andare a incontrare quando ci siamo salutati lui ha detto che si stava andando a incontrare subito con gli altri capi mandamento
Questo è quanto Cancemi ci ha riferito in merito alla riunione del giugno del novantadue non dobbiamo dimenticarci per completezza di analisi
Che il collaborante ha più volte ribadito che in quello stesso contesto di riunione case di Couto
Riina continuava ad insistere non sottolineare che i contatti che aveva intrapreso con soggetti esterni a Cosa Nostra costituivano un bene per tutta Cosa Nostra
E che anche in quell'occasione i presenti furono sollecitati dalla Riina che a tal fine aveva con sé delle annotazioni a formulare eventuali proposte nell'utilità di Cosa Nostra
Intanto prima di addentrarci nel campo delle ulteriori valutazioni su queste dichiarazioni di Cancemi dobbiamo sottolineare alcuni dati
Vi ripeto ma per noi fondamentale quella del giugno novantadue non è la riunione nella quale si decide di uccidere il dottor Borsellino
Lo stesso Cancemi dice che in quell'occasione bastarono pochi accenni al nome del dottor Borsellino per individuare il bersaglio
Proprio perché erano già intervenuti discorsi e gli accordi in tal senso nel corso della riunione di febbraio marzo
Quella della quale stiamo parlando è una riunione nella quale alcuni capi mandamento
Vengono messi a conoscenza e con il loro tacito assenso approvano
Della intenzione di Riina di eseguire subito dopo la strage già decisa a distanza di così poco tempo da quella di Capaci e prima di altri omicidi che prima erano stati ritenuti più urgenti
Prina rassicura preventivamente i suoi uomini più fidati dice per esempio il Raffaele Ganci la responsabilità e mia
Mettendo in relazione questa scelta di accelerazione ai contatti alle trattative già in corso con i soggetti esterni dei quali ha parlato Cancemi
E facendo capire che in questa ottica avevano ricevuto delle garanzie anzi aveva ricevuto Rina delle garanzie che gli consentivano di proporre l'eliminazione del dottor Borsellino in quel periodo
Serina si fosse attenuto alle regole di Cosa Nostra in maniera per così dire assolutamente burocratica e formale
Noi riteniamo che non sarebbe stato neppure tenuto a consultare nuovamente
Gli altri capi mandamento in merito ad una decisione già prese già comunicata
Non più di tre o quattro mesi prima
Rientra anche in una strategia precisa già concordata con gli altri capi mandamento
I quali erano già stati tutti consultati anche sulla individuazione del dottor Borsellino come bersaglio da da colpire
Lina però guidate consigliato dalla
Elisa ed oculatezza nella gestione degli snodi fondamentali di tutta l'attività di Cosa Nostra capisce che è un'altra stragi in quel momento si sarebbe potuta ritorcere condanni prepara Abbili nei confronti dell'organizzazione però era sicuro proprio in virtù dei contatti e delle trattative avviate che quell'eventualità non si sarebbe realizzata e che comunque in ogni caso sarebbe stata una reazione temporanea
E di minore peso rispetto ai vantaggi che anche a lungo tempo si sarebbero realizzati ecco perché si tiene questa ulteriore riunione ecco il significato della frase la responsabilità è mia che Rina proferisce in quell'occasione quasi a garantire a rassicurare i suoi interlocutori
Nessuno dei presenti anche quelli che probabilmente avvertono la perplessità di agire proprio a ridosso della strage di Capaci manifesta il suo dissenso
Neppure Raffaele Ganci lo fa quel Raffaele Ganci che pure successivamente conversando con Cancemi manifesta a Cancemi soltanto delle perplessità sulla premura nessuno oppone qualche obiezione alla proposta di Riina
Tutti gli altri capi mandamento vengono nuovamente compulsati sui tempi bella esecuzione Cancemi afferma con certezza che proprio al termine di quella riunione così come aveva fatto altre volte Riina disse espressamente che si sarebbe andato incontrare con gli altri capi mandamento riferendosi a quelli liberi e che avrebbe pensato ad attivare i suoi canali per l'informazione a quelli detenuti
Riina si pone rispetto a questa scelta in una posizione che va addirittura oltre il formale rispetto delle regole si pone nella condizione di chi per non essere successivamente criticato ed attaccato
Coinvolge nella maniera più piena tutto il vertice dell'organizzazione proprio perché nessuno avesse trovato modo di Romain di avesse avuto modo di lamentarsi in futuro anche semplicemente contestando la scelta del momento
E a partire da questo momento signor Presidente parte il tam tam delle informazioni a tutti coloro i membri della commissione a cui Mina vuole in dell'indirizzario anche questa ulteriore notizia sui tempi stretti della strage
Certo non è provato e non è neppure plausibile che l'informazione sia per tutti gli altri comprensiva delle motivazioni della fretta
Sia per tutti connotata dalle indicazioni dell'esistenza di precise garanzie fornite da elementi esterni all'organizzazione
Né tanto meno è plausibile che a tutti arrivi l'informazione sulla individuazione di quei soggetti esterni
Che avrebbe fatto secondo le dichiarazioni del Cancemi alla riunione di giugno in Berlusconi e Dell'Utri il Riina a quei partecipi
Valgono le considerazioni già affrontate nel momento in cui avevamo dimostrato la compatibilità a proposito dell'esistenza stessa della trattativa tra le dichiarazioni di Brusca e quelle del Cancemi
In quella riunione a casa di Godot sono presenti proprio i soggetti più vicini a Riina
E quindi c'è una completezza di informazione anche sui motivi della fretta
Che sicuramente plausibile proprio in relazione alla particolare ruolo e alle pregresse esperienze di Salvatore Biondino di Salvatore Cancemi il Raffaele Ganci
Non c'è
Quindi nessun elemento probatorio
Che ci induca a ritenere che il contenuto tutto di quella riunione fu portato a conoscenza di tutti gli altri capi mandamento nel senso che non sappiamo se gli altri capi mandamento furono è o quali altri capi mandamento furono informati sui motivi e delle sulle ragioni sottese all'accelerazione
Ma intanto tutti furono informati anche nella scelta dell'accelerazione anche nella scelta di uccidere in quel periodo il dottor Borsellino
Ce lo dice Cancemi
Dimostreremo come attraversi sistemi già delineati anche i capi mandamento detenuti hanno avuto la concreta possibilità tra il giugno e il diciannove luglio del novantadue di essere consultati
Dimostreremo signor Presidente che proprio a partire dalla seconda metà di giugno del novantadue la notizia Comit bella imminenza della seconda strage comincia a circolare anche al di fuori degli stretti in Cosa Nostra anche al di fuori degli stretti limiti della commissione
E comincia a circolare e ora però dimostreremo anche nel circuito carcerario
Ciò proprio in ragione della diffusione che da quel momento in poi assume le caratteristiche di una vera e propria certezza anche Della imminenza della strage
Sul punto della circolazione della notizia proprio in coincidenza con il periodo immediatamente successivo alla data indicata dal Cancemi il riferimento alla riunione di giugno vivo io sottolineare brevemente tre elementi di prova che ritengo assolutamente significativi
Intanto vi ricordo che il collaboratore la marca
Ha riferito innanzi a questa corte che proprio tra il giugno ed i primi di luglio del novantadue il suo principale chiama così comunque
Praticamente il facente funzioni dal capo mandamento Cancemi
Lo aveva preavvisato sul fatto che dopo la strage di Capaci della quale parlavano un altro ne doveva saltare in aria un altro ne deve morire magistrato
Alla richiesta della marca sulla identità della vittima il Cancemi avrebbe detto
Poi lo senti il nome
Ancora il la Marca ha precisato che in quell'occasione Cancemi pure esternando gli la preoccupazione che dice questa volta ci arrestano a tutti
Intendendo riferirsi alla paventata reazione dello Stato avrebbe contestualmente ha fatto riferimento al fatto che comunque si era deciso così
Io dico che questa circostanza che si badi bene non è riferita dal Cancemi riferita prima dalla marca e in termini assolutamente precisi la marca che non ha esitato certe volte a chiamare in correità Cancemi a diciamo a porsi in una posizione diversa rispetto a quella di Cancemi
Questa circostanza a una non indifferente valenza significativa
In ordine al fatto che un capo mandamento di particolare importanza un membro della Commissione di particolare importanza come Cancemi
Pur senza specificare il nome avverte un sia pur affidato semplice
Uomo d'onore
Che di lì a poco sarebbe saltato in aria un altro magistrato
Ah Cancemi
Ah Cancemi uomo d'onore tutto si poteva ipoteticamente dire contestare ma certamente non un mancato rispetto delle regole di Cosa Nostra ed allora noi diciamo che se si permetteva tra virgolette di propagare una notizia così delicata ad un personaggio di minimo spessore mafioso come la marca
Eccetto ragionevolmente certo che il Cancemi lo faceva perché consapevole certamente della imminenza della prossima esecutività della strage ma anche del fatto che l'informazione corredata da tutti gli estremi stavolta anche in relazione al nome della vittima le modalità dell'attentato
Era già arrivata tutti legittimi destinatari non penso e non credo che però sibila
Che ha un capo mandamento si metta a riferire ad un uomo d'onore un altro ne sta saltando in aria se prima non ha la contezza che che è stata definitivamente presa la decisione e quindi definitivamente consultati tutti i capi mandamento
Io mi voglio sottoporre un altro dato che forse
Può passare inosservato ma chi ha un suo significato sempre a proposito di quella circolazione della notizia anche in ambiente carcerario che è significativa
Per indirettamente significativa per capire come anche i capi mandamento detenuti siano stati consultati
Mi riferisco all'udienza del quattro dicembre novantotto nella quale abbiamo ascoltato la testimonianza del capitano dei ROS dei carabinieri Umberto Sinico
L'ufficiale ci ha riferito il risultato di un colloquio investigativo intrattenuto dal maresciallo Lombardo dei rossi con Girolamo Mon Mino Danna appartenente alla famiglia mafiosa di Terrasini
Soggetto dodici inizia adesso non ricordo soggetto considerato in quel periodo contrapposto alla fazione corleonese perché è già un uomo di fiducia di Gaetano Badalamenti
Come
Tra l'altro Gaetano Badalamenti al quale era legato pure da rapporti di parentela
Soggetto che gli stessi carabinieri evidentemente per pregressa esperienza ritenevano come ci ha detto il capitano Sinico
Particolarmente affidabile nel momento in cui forniva le sue notizie perché in grado comunque per la sua caratura mafiosa di venire a conoscenza di vicende particolarmente delicate nelle dinamiche di Cosa Nostra
Ebbene il danno a fu in grado di riferire con certezza e non per mera ipotesi o congettura
Che era imminente l'attentato al dottor Borsellino in ordine al quale era già stata avviata la fase di preparazione
Il capitano Sinico ci ha riferito che la notizia era stata fornita in termini talmente precisi
Anche se ovviamente il danno non aveva rivelato la fonte
Da creare un vero e proprio turbamento negli stessi carabinieri che subito si precipitarono a riferirlo al dottor Borsellino
Vero è che come purtroppo spesso accade la notizia fu sottovalutata e che purtroppo non furono avviati all'epoca quegli approfondimenti che forse in uno all'adozione di urgenti misure di ulteriore tutela avrebbero potuto evitare la morte del dottor Borsellino ma intanto il dato sul quale volevo richiamare la vostra attenzione è quello per il quale nel giugno novantadue questa è su per giù la data del colloquio investigativo al carcere di Fossombrone il detenuto per mafia Danna Girolamo
Il quale tra l'altro in quel periodo veniva spesso tradotto a Palermo per partecipare alle udienze dei processi che lo riguardavano
Era a conoscenza che di lì a poco un altro attentato avrebbe causato la morte del dottor borse
D'altra parte questa circolazione in quel periodo della notizia nel popolo di Cosa Nostra e in particolare tra gli uomini d'onore detenuti
E un dato processuale che possiamo ritenere veramente provato
Ci sono anche altri elementi probatori mi riferisco intanto le dichiarazioni di Giuseppe Marchese
Relative a quanto accaduto il pomeriggio del diciannove luglio all'interno del carcere di Cuneo dove era detenuto il marchese
Allorquando si diffuse la notizia per Vieri televisione della strage di via D'Amelio
Marchese il pomeriggio di quella domenica trascorreva in quel momento l'ora di socialità con Giuseppe Madonia figlio dell'odierno imputato Francesco Madonia capo mandamento dirle Sultana
E compare come ci hanno spiegato diversi collaboratori di Salvatore Riina il Giuseppe Madonia direttamente
Quando la televisione riferì la notizia della uccisione del dottor Borsellino Giuseppe Madonia senza mostrare alcun segno di sorpresa né tanto meno di stupore
Anzi con il fare gioioso di chi si aspettava da un momento all'altro questa notizia propose un brindisi al marchese dicendo freddamente abbiamo concluso erano questi ti pezzi che ci interessavano
Andatevi a rileggere le frasi testuali con le quali Marchese all'udienza del ventuno ottobre novantotto ha raccontato questo episodio
Vi renderete conto ancora meglio che il comportamento e le parole di Giuseppe Madonia non sono quelli di chi apprende una notizia inaspettata
Dimostrano la lucida consapevolezza in relazione ad un fatto che Madonia si aspettava perché evidentemente mi aveva preso la prossima esecuzione all'interno del circuito carcerario
Sempre in questo contesto e ad ulteriore dimostrazione del fatto
Che i liberi erano riusciti a informare consultare i detenuti dovette ulteriormente riflettere sul significato delle dichiarazioni di drago
Sul commento che Mariano Agate in quel momento suo col detenuto al carcere Ucciardone fece quando udirono al passeggio al carcere Ucciardone il boato proveniente da via D'Amelio chiaramente non vi ripeterò le considerazioni già ampiamente svolta dalla collega però vi voglio ricordare il dato certo che qui mi preme sottolineare il detenuto Mariano Agate era stato evidentemente informato che proprio in quei giorni se non addirittura proprio quella domenica diciannove luglio
A Palermo a Palermo
Il dottor Borsellino sarebbe stato ucciso con un attentato mediante l'utilizzo di esplosivo solo questa conoscenza può giustificare la sua immediata espressione quando avete il volto
La sua immediata espressione stato Paluzzo
E vi ricordo che illa gatte era detenuto da diversi mesi
Nel corso del processo abbiamo interrogato numerosissimi collaboratori di giustizia
All'epoca dei fatti detenuti e ne abbiamo interrogati altri che sono stati arrestati dopo le stragi ed in qualche caso assoggettati al regime del quarantuno bis introdotto dopo la strage di via D'Amelio
Tutti i dati probatori convergono nella stessa direzione anche dopo l'introduzione del quarantuno bis le comunicazioni tra l'interno e l'esterno del carcere riuscivano purtroppo ad essere assicurate
Anche gli ordini di morte riuscivano a trapelare senza particolari difficoltà ricordate che ad esempio delle dichiarazioni di Onorato sulla trasmissione dell'ordine di uccidere il dottore La Barbera ricordatevi delle dichiarazioni di Ferrante
Un dato è ancora più incerto nel Periodo che ci interessa prima dell'introduzione
Del nostro ordinamento nel nostro ordinamento dell'articolo quarantuno bis prima del trasferimento dei detenuti di mafia nelle strutture dell'Asinara e di Pianosa
Quando ancora si facevano quelle lunghe trasferte giudiziarie e c'erano quei lunghi soggiorni al carcere di Palermo per la partecipazione ai processi
I detenuti di Cosa Nostra
E per quel che qui ci interessa i capi mandamento non avevano veramente alcuna difficoltà a continuare a gestire il loro potere a continuare a trasmettere i loro ordini a ricevere le informazioni e le proposte provenienti dall'esterno
Nell'ottica che abbiamo sostenuto della assoluta circolazione della non delle notizie del consenso
Sulla delibera di uccidere il dottor Borsellino una nota apparentemente stonata ma di dimostreremo che è solo apparentemente stonata
E costituita da quanto dichiarato da Giovanni Brusca in merito alla circostanza
Che dalla famosa riunione di febbraio marzo
Fino al momento in cui egli apprende alla televisione dell'avvenuta strage Brusca non avrebbe più avuto alcuna notizia della messa in esecuzione e quindi della preparazione della strage
Il dato apparentemente potrebbe sembrare in contrasto con quelle indicazione che il Cancemi ha fornito in ordine alla riunione del giugno novantadue
E con le indicazione certa del Cancemi sul fatto che sciogliendo quella riunione Riina disse di dovere avvertire voler avvertire gli altri capi mandamento liberi e quelli detenuti
Il dato in realtà è assolutamente spiegabile
Alcune breve brevi considerazioni abbiamo visto come Giovanni Brusca non è un capo mandamento bensì un sostituto
Che tra l'altro essendo latitante all'epoca non aveva la possibilità di incontrare il padre Bernardo possibilità che invece come vedremo avevano i fratelli Emanuele ed Enzo Salvatore anche loro uomini d'onore anche loro in rapporti diretti e fiduciari con Salvatore Riina
Due Giovanni Brusca era stato uno dei principali promotori della strategia stragista era stato diretto partecipe della riunione nella quale nel febbraio del novantadue sì decise di uccidere Borsellino
A differenza degli altri partecipi a quella riunione Giovanni Brusca non aveva avuto motivo d'occasione di essere messo a conoscenza di quell'apporti dell'organizzazione con i soggetti esterni di cui ha parlato Cancemi
Che secondo le dichiarazioni del Cancemi formano oggetto anche della riunione di giugno
Giovanni Brusca era stato tra i principali protagonisti anzi il principale protagonista colui che aveva attivato il telecomando della strage di Capaci e in quel periodo signor Presidente come lui stesso ci ha messo nei colloqui con Salvatore Riina aveva sempre pressato per porre in essere subito altri attentati che rientravano nella strategia
Si era attivato direttamente di sua iniziativa per progettare l'attentato all'onorevole Mannino e l'omicidio di Ignazio Salvo
Giovanni Brusca in quel periodo giugno luglio novantadue era impegnato in un'operazione assolutamente delicata e è strategica per Cosa Nostra
Mi riferisco alla guerra di mafia nell'arca messe e nel Trapanese nel cui contesto si inquadra l'omicidio di Vincenzo Milazzo
Quello della convivente ha Antonella Bonomo
Anche per questi motivi Brusca non viene invitato a quella riunione del giugno del novantadue
E non viene interpellato per l'eventuale partecipazione alla fase esecutiva della strage di via D'Amelio si può ben pensare per ritenere che proprio per le considerazioni che ho svolto Rina proprio non avesse bisogno di avvertire Rina e di avvertire Brusca che di lì a poco sarebbe saltato in aria Borsellino
Aveva già acquisito intanto da Brusca
Precedentemente sia il consenso ad uccidere il dottor Borsellino sia nel corso di ripetute occasioni di incontri
La spinta ad andare avanti ad andare avanti subito a fare a pressare a sbrigarsi
Ecco perché non è un dato contraddittorio con quello inserito dal Cancemi quello per cui Brusca dice che da febbraio del novantadue a al diciannove luglio del novantadue non sente più parlare dell'omicidio borse
In questa parte della requisitoria dedicata alla fase della volizione del momento ideativo della strage abbiamo fatto riferimento continuo alle dichiarazioni di Brusca e Cancemi
Allora prima di passare ad una elencazione delle fonti di prova riferite ai singoli capi mandamento
Ci sembra giunto il momento di prospettare quello che noi riteniamo in ordine alla intrinseca vendibilità dei due predetti gli imputati collaboranti
E affrontare anche la questione della sussistenza o meno dei presupposti legittimanti l'applicazione
Della attenuante di cui all'articolo otto del decreto legge centocinquantadue del novantuno parlo direttamente della questione attenuante o meno perché penso che sia risultato assolutamente approvato grazie anche e principalmente alle loro stesse ammissioni che sono responsabili nella loro qualità di mandanti entrambi di mandante ed esecutore anche il Cancemi della strage di via D'Amelio
Presidente possiamo fare una pausa ed anche di cinque minuti
Prego il pubblico ministero può proseguire
Una premessa in ordine alle valutazioni Ino che riguardano l'attendibilità del collaborante Giovanni Brusca
Diciamo subito che
Deve essere rivista la valutazione negativa che questo ufficio aveva consacrato
Nella sua requisitoria per il processo per la strage di Capaci
E nella stessa richiesta di misura cautelare relativa a questo procedimento che stiamo oggi tratta
Questa quella valutazione negativa oggi deve essere rivista
Sia alla luce di quelle che come abbiamo visto e vedremo sono state le ulteriori dichiarazioni di Brusca
Sia più in generale alla luce di eventi e mi riferisco all'arresto in armi del Di Maggio vedi Matteo della Barbera che indubbiamente ho potuto avere un peso decisivo chiaramente negativo nella prima fase della collaborazione di Brusca
Per quanto non sia assolutamente giustificabile l'atteggiamento di Brusca in quella prima fase della sua collaborazione
L'atteggiamento di chi era consapevole o comunque sospettava fortemente che il Di Maggio
Il Di Matteo e la Barbera in realtà erano tornati a delinquere da collaboratori contro gli alleati di Giovanni Brusca
Per quanto non sia certamente giustificabile il comportamento processuale del Brusca prima parte cioè di un collaboratore che riferì anche alcune menzogne per screditare
Quei pentiti
E che comunque fu assunto reticente nel cercare di salvaguardare la posizione di mafiosi
Contrapposti in quel momento al gruppo di maggio
Per quanto dicevo non può approvarsi tale comportamento non possiamo oggi non riconoscere che comunque quelle pur gravi inadempienze processuali del Brusca derivavano in larga misura
Nel suo habitat mentale di soggetto imbevuto di cultura mafiosa da situazioni esterne che comportavano obiettivamente comportavano anche un concreto rischio
Per l'incolumità fisica dei suoi familiari e dei suoi amici e sodali più stretti
Come vedremo di qui a poco il contributo che il Brusca ha fornito in merito alla ricostruzione dell'aspetto
Organizzativo esecutivo della strage mi sto riferendo solo a questo
è sicuramente di rilievo minimo
Esso se considerato di per sé non comporterebbe la prospettazione dell'applicazione dell'attenuante
Questo minimo contributo però riteniamo che non è dipeso
Sulla fatto organizzativo esecutivo
Da una reticenza del Brusca ma da una effettiva compartimentazione delle conoscenze sulla fase esecutiva
Che non ha messo in condizioni il collaboratore di riferire sul punto più di quello che ci ha riferito
Ed infatti lo chiediamo fin d'ora per non tornarci più riteniamo che l'ipotesi del coinvolgimento
Di Brusca nella fase esecutiva della strage sia in realtà priva di concreto fondamento tale ipotesi pur senza voler indulgere nei particolari è stata prospettata unicamente avete le dichiarazioni agli atti dai collaboratori di giustizia Vincenzo Scarantino e Mario Santo Di Matteo
Riteniamo che queste propalazioni sul punto non sono provate anzi sono smentite da significativi elementi di prova di segno contrario
Le dichiarazioni di Scarantino
Sull'asserita partecipazione di Giovanni Brusca a quella riunione organizzativa tenutasi nei primi del look luglio novantadue presso la casa di Giuseppe Calascibetta
Sono il frutto riteniamo siano il frutto di quello che da una certa data in poi è stato il risultato di un tentativo di inquinamento probatorio posto in essere dallo stesso Scarantino
E posti in essere per ottenere una patente di inaffidabilità che avrebbe finito nelle sue intenzioni per influire positivamente sulla posizione processuale del cognato Salvatore Profeta e di quanti altri Scarantino aveva chiamato in correità
Vanno svolte alcune considerazioni più approfondite sulle dichiarazioni che avete agli atti perché in dibattimento si avvalse della facoltà di non rispondere al e le sue dichiarazioni sono state acquisite con il meccanismo delle contestazioni
Dal collaboratore Mario Santo Di Matteo
Nucleo essenziale sintesi di quelle dichiarazioni
è costituito dal fatto che Di Matteo ha sostenuto di aver in più occasioni
Tra il giugno e il luglio del novantadue accompagnato Giovanni Brusca Abila grazie di Palermo ad incontri con Pietro ieri e Carlo Greco in un feudo nella disponibilità di un uomo d'onore della famiglia di Santa Maria di Gesù
Di Matteo riferì che nel corso era margine di questi incontri tra Brusca da una parte ha ieri e Greco dall'altra
Egli stesso di Matteo aveva avuto modo di apprendere intanto prima della strage che ha ieri Greco e il loro gruppo stavano preparando un attentato importante
E che l'incarico era stato affidato a quelle famiglie
Ancora Santino Di Matteo ha affermato che subito dopo la perpetrazione dell'attentato
In occasione di un ulteriore incontro nella stessa località avrebbe notato il Brusca complimentarsi con ha ieri e Greco per la perfetta riuscita della strage
Noi riteniamo a seguito di una valutazione che riteniamo attenta
Che queste affermazioni del Di Matteo nei confronti del Brusca e comunque queste affermazioni su questi episodi del Di Matteo non possono e non devono essere valorizzate
Tale considerazione merger Sensi al mente da due dati di fatto
In prima istanza bisogna sottolineare che queste dichiarazioni come risulta dagli atti sono rese in tempi e con modalità che obiettivamente la rendono di per sé quanto meno sospette
Di Matteo che ha iniziato a collaborare negli ultimi mesi del novantatré e che pure per un lungo periodo ha di fatto sospeso quella collaborazione in esito alle tragiche vicende del sequestro e dell'uccisione del figlio
Adesso queste dichiarazioni su via D'Amelio e sulla partecipazione di Brusca degli altri soggetti anche sulla conoscenza del Brusca anche sulla fase organizzativa esecutiva soltanto nell'ottobre del novantasette
Dopo essere stato arrestato
Ed essere uscito quindi dal novero dei collaboranti soggetti a speciale programma di protezione
Tra l'altro in maniera intrinsecamente confusa e oggettivamente poco verosimile
Il Di Matteo aveva sostenuto di non avere prima riferito queste sue conoscenze soltanto per timore di essere in qualche modo coinvolto nei processi per la strage di via D'Amelio
A questo ufficio questa giustificazione non pare plausibile
Questo ufficio invece ritiene in questo momento fondato il timore che quelle dichiarazioni siano in qualche modo il frutto del tentativo del Di Matteo che era stato arrestato appena quindici giorni prima
Di accreditarsi nuovamente come importante collaboratore di giustizia in uno dei processi più importanti relativi al fatto ad un fatto così grave
Ancora
Le dichiarazioni del Di Matteo appaiono sul punto
Frutto di un sicuramente comprensibilissimo da un punto di vista umano
Stato d'animo di odio e di rancore nei confronti di chi Giovanni Brusca era stato il principale artefice della uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo
Per questi motivi ai quali ho fatto cenno riteniamo non validamente utilizzabili le dichiarazioni del Di Matteo e quindi riteniamo che le stesse non abbiano alcuna portata di potenziale lesione dell'attendibilità dei Brusca
Sgomberato quindi il campo dall'ipotesi che il Brusca sia stato volutamente reticente in ordine alla fase esecutiva della strage andiamo a valutare il contributo che gli ha dato in merito alla ricostruzione del movente dei mandanti
Ebbene questa collaborazione di Brusca in questo senso si è palesata come estremamente utile intanto per le stattene in tipica azione di tutti i componenti della Commissione
Per l'esattezza particolareggiati indicazione dei loro rispettivi ruoli la collaborazione di Brusca ci ha consentito di meglio comprendere con una testimonianza particolarmente qualificata perché proveniente dal cuore operativo di Cosa Nostra
Tutte le dinamiche interni all'organizzazione soprattutto negli anni dall'ottantatré in poi della cosiddetta gestione Rina
Brusca ci ha dato anche delle indicazioni dirette
Per capire ed individuare l'epoca e di moventi della deliberazione
Di quella precisa strategia di destabilizzazione delle istituzioni
E di rottura con i precedenti referenti politici di Cosa Nostra nel cui albero si inserisce la prima già definitiva anche se non ancora esecutiva deliberazione nei primi del novantadue dell'uccisione del dottor Borsellino
Proprio con riferimento a questa fase Brusca Brusca con la sua testimonianza analitica particolareggiata ci ha consentito di fotografare per così dire quella riunione a casa di Couto del febbraio novantadue che rappresenta uno degli snodi fondamentali nella formazione del consenso necessario per decidere di uccidere il dottor Borsellino
Tra l'altro e su questo abbiamo riflettuto molto e vi invito a riflettere sul punto
Omicidio del dottor Borsellino stragi di con la quale si sarebbe dovuto realizzare l'omicidio dottor Borsellino e più in generale sulla strategia di attacco allo Stato
Brusca ha dimostrato di non avere la preoccupazione di nascondere o semplicemente attenuare le proprie responsabilità
Infatti ha chiarito non solo di avere prestato il proprio assenso alla proposta di uccidere Borsellino ma addirittura a sinistra
Addirittura ha sostenuto
Di avere sempre spinto per rafforzare la volontà stragista degli altri capi mandamento
La volontà di attuazione della strategia generale stragista
Brusca ha riferito le sue conoscenze sull'esistenza di una trattativa concretizzatasi nel famoso papello in tavolate da Riina con soggetti collocabili nell'ambiente politico istituzionale proprio nel periodo antecedente la strage
Sul punto c'è apparso sincero perché la sua considerazione la sua condotta processuale
Ha tenuto a distinguere le conoscenze sulla esistenza della trattativa
E dei contatti con entità esterne dalle deduzioni che poi lo hanno portato secondo noi in maniera inesatta a ricollegare quei contatti con la con i contatti verificatisi dopo tra il ROS dei carabinieri Vito Ciancimino
Brusca ancora è stato in grado di fornire delle indicazioni piuttosto particolareggiate in ordine alla tematica degli interessi di Cosa Nostra nella gestione degli appalti pubblici
E vi devo dire la posizione di questo ufficio nel senso che riteniamo che le sue indicazioni hanno anche meglio contribuito a far luce sulla reale ruolo operativo del collaborante Angelo Siino
Soprattutto nel periodo diciamo dal novantuno in poi
In sostanza Brusca ha contribuito con le sue dichiarazioni chiaramente raccordate confrontate riscontrate da altri dati processuali
A farci comprendere che l'uccisione del dottor Borsellino ad un certo punto era divenuta talmente urgente da provocare l'accelerazione della strage
Noi riteniamo che in virtù di questo e in virtù del fatto che via via Brusca ha anche chiarito quello che poteva sembrare un equivoco di fondo e cioè che egli ritenesse
Valida ed esecutiva è pronta ad essere resa esecutiva per
Le stragi una vecchia delibera dei primi anni ottanta
Dicevo
Brusca ha chiarito con i fatti ecco nelle dichiarazioni che non intendeva dire questo
Brusca ha chiarito che comunque la necessità della attualizzazione
Della decisione per l'omicidio eccellente quindi per l'omicidio del dottor Borsellino è una necessità assolutamente inderogabile e che si pone sia e soprattutto con riferimento ai nuovi membri della commissione
Ma anche con riferimento a quelli che avevano già concorso alla deliberazione della precedente
Decisione
Per tutte queste considerazioni che sono chiaramente solo sinteticamente rappresentate verranno meglio sviluppati memoria
Anticipiamo che noi riteniamo doveroso nella prospettazione della condanna del Brusca chiedere che nei suoi confronti venga applicata l'attenuante di cui all'articolo otto della legge duecentotré del novantuno
Andiamo ad esaminare quelle che sono le nostre prospettazioni in ordine alla attendibilità dell'altro collaborante fondamentale Salvatore Cancemi
Dobbiamo fare
Un attimo mente locale e precisare
Prima ancora di entrare nello specifico delle dichiarazioni di Cancemi sulla strage alcune considerazioni di fondo che riteniamo utili a meglio capire la complessa vicenda della collaborazione con la giustizia del Cancemi
Quando il ventidue luglio del novantatré Salvatore Cancemi si costituiva ai Carabinieri di Palermo
Era evidentemente mosso da un serio e genuini intendimento di rottura con il suo passato e con la sua ormai quasi ventennale militanza in Cosa Nostra
Nella storia delle collaborazioni con la giustizia se il mio ricordo non mi non non mi inganna se le mie conoscenze sono complete Cancemi è uno dei primi collaboratori di giustizia che si decide al grande passo
Non in seguito ad un periodo più o meno lungo di detenzione non in seguito ad un arresto subito o peggio ancora l'intuizione di una dura condanna
Cancemi si consegna alla giustizia ed inizia a collaborare nel pieno del fulgore della sua potenza mafiosa
Si consegna ai carabinieri mentre trascorreva in maniera fondamentalmente tranquilla una latitanza che peraltro in quel periodo scaturiva esclusivamente dalla efficacia di un unico mandato di cattura in quel momento efficace solo per la contestazione del reato associativo
Cancemi interrompe quella latitanza si presenta ai carabinieri e chiede di collaborare con i magistrati
Ben sapendo e quindi accettando il conseguente rischio
Che altri collaboratori di giustizia che questo passo avevano compiuto poco prima di lui
Mi riferisco Mutolo a Marchese e a Drago lo coinvolgevano Polo avrebbero potuto coinvolgere nella esecuzione di delitti efferati e comunque ne dipingevano in ruolo assolutamente di primo piano nell'organigramma di Cosa Nostra a Palermo
Quindi Cancemi non poteva che sapere che interrompendo la latitanza
Si apriva per lui la prospettiva più o meno immediata quantomeno di lunghe complesse traversie giudiziarie che sarebbero inevitabilmente sfociate in numerose sentenze di condanna
Cancemi quando iniziava a collaborare non versava certo in precarie condizioni economiche che in ipotesi lo avessero potuto spingere ad una risoluzione di quel tipo
Egli tra l'altro poteva attingere ad una cospicua somma di denaro tra l'altro oltre quattro miliardi di lire nascosti svizzera che spontaneamente con precise indicazioni consentiva agli inquirenti di ritrovare
Alla luce della compiuta istruttoria che sul punto è stata particolarmente penetrante
Non può nemmeno convincente mente ritenersi che la dissociazione del Cancemi sia stata dettata da una pressante esigenza di tutela della propria incolumità personale
La generica dichiarazione che non è corredata da elementi di specificità tali da consentire una qualsiasi utile verifica
Di Calogero Ganci che ha riferito di avere saputo dal padre Raffaele dopo il pentimento di Cancemi non prima
Che lo stesso doveva essere ucciso perché aveva contravvenuto alle regole di Cosa Nostra abusando di una parente
è una dichiarazione che non è stata suffragata neppure dalle conoscenze di chi e penso innanzitutto a Giovanni Brusca Salvatore Cucuzza
Per il ruolo assunto in Cosa Nostra anche nel periodo successivo alla costituzione del Cancemi e per il ruolo assunto in Cosa Nostra nel Periodo anche antecedente avrebbe avuto a pieno titolo a conoscere una decisione di tale portata la decisione
Di deliberazione dell'uccisione di un capo mandamento importante in quel momento come Cancemi non potevano rimanere chiusa nello stretto ambito della famiglia Ganci è probabile che Ganci Ri abbia riferito anche la sua verità in buona fede però attenzione su questa cosa è una verità che gli proviene dal padre Raffaele nel momento in cui Cancemi collabora e dall'inizio indirizza le sue dichiarazioni
Contro la famiglia Ganci contro tutti i componenti della della famiglia Ganci
Lo stesso avvertimento che Raffaele Ganci
Ebbe a dare al Cancemi di non partecipare ad appuntamenti con altri uomini d'onore
Può e deve intendersi soltanto come una raccomandazione di particolare accortezza in un momento di oggettiva confusione in Cosa Nostra a seguito dell'arresto di Riina
Raccomandazione che trova la sua ragione principalmente nell'atteggiamento di manifestata perplessità assunto dal Cancemi in occasione di una precedente eh recente proposta di Provenzano per uccidere o sequestrare il capitano Ultimo dei carabinieri
Ed allora premesse queste considerazioni le motivazioni che avevano indotto Cancemi a collaborare con la giustizia secondo questo ufficio vanno concretamente individuate in quelle stesse più volte ribadite fin dall'inizio dal Cancemi stesso
E cioè in una sopravvenuta non condivisione maturata gradualmente
Dei principi e delle volontà criminali di Cosa Nostra
Cancemi proprio nei primissimi interrogatori
Resti all'autorità giudiziarie di Palermo prima Caltanissetta subito dopo confessava la propria responsabilità anche in relazione all'omicidio dell'europarlamentare Salvo Lima
Omicidio per il quale
L'ordinanza di custodia cautelare già emessa nei suoi confronti nella sua qualità di mandante era stata nei suoi confronti annullata
Dalla Cassazione
Cancemi nei primi interrogatori
Si autoaccusa e narra parte di quanto a sua conoscenza in ordine al movente a lei reazione all'organizzazione all'esecuzione della strage di Capaci
Cancemi questo mi preme sottolinearlo nei suoi primi interrogatori già nel tra il novantatré e di primi del novantaquattro fornisce un organigramma compiuto della commissione e delle modalità di funzionamento della commissione
Certo come emerge dai verbali dibattimentali il Cancemi non ha subito parlato con i giudici di tutte le sue malefatte ha sempre cercato all'inizio e nei limiti del possibile di ridimensionare quella che era invece la sua enorme
La sua enorme importanza in Cosa Nostra
Ho messo all'inizio di riferire quanto a sua conoscenza
In ordine agli ingenti traffici di stupefacenti in ordine ad alcuni omicidi in ordine come poi vedremo alla strage di via D'Amelio
Sicuramente ciò non costituisce un comportamento esemplare questo ritardo non costituisce un comportamento esemplare per un collaboratore di giustizia è sicuramente ha comportato continuerà a comportare conseguenze giudiziarie nei confronti di Cancemi
Ciò però si deve non giustificare ma quanto meno comprendere in relazione alla difficoltà al vero e proprio travaglio e tormento psicologico cui verosimilmente più che verosimilmente il Cancemi è andato incontro in questi anni
Sia della corte non dimentichiamoci che Cancemi
Non era il semplice uomo d'onore che agiva su mandato altrui in un'ottica di semplice esecutore di ordini
Era a partire dall'ottantacinque il responsabile di uno dei mandamenti più importanti di Cosa Nostra quello di Porta Nuova
Era il soggetto che per conto dell'Organizzazione manteneva una fitta rete di contatti e connivenze
Tra l'altro per aggiustare i processi per riciclare il denaro di Cosa Nostra per assicurare all'organizzazione una prosperità non solo economica sempre crescente
Il ventidue luglio del novantatré si consegna alla giustizia per la prima volta un capo
Un capo mandamento che fino a poche ore prima guardare in faccia da pari a pari
Non Raffaele Ganci Brusca
Un capo mandamento
Che negli ultimi anni era stato talmente vicino a Riina da mettere gli stesso a disposizione i luoghi dove Riina organizzava gli appuntamenti più delicati le riunioni della Commissione e penso per esempio alle abitazioni di Girolamo Good dito Priore
Ed allora possiamo e dobbiamo anche capire ripeto non giustificare ma comprendere quello che Cancemi ha più volte gridato innanzi a questa corte cioè che le sue reticenze su alcuni fatti
Erano dovute esclusivamente alla lentezza dell'esplicazione materiale della sua scelte rompere col passato
Alla naturale ritrosia di chi lo ha detto il Cancemi per connaturata mentalità mafiosa fa fatica anche ad ammettere il furto di una gallina figuriamoci un omicidio figuriamoci l'omicidio di un giudice da confessare di fronte ad altri giudici
Ancora e prima di scendere sullo specifico di via D'Amelio anticipiamo quella che una nostra conclusione processuale allo stato degli atti
La collaborazione del Cancemi è stata in alcune fasi in molte fasi reticente colpevolmente reticente per certi versi parziale e tardiva
Essa però ripeto allo stato degli atti per ferma restando la necessità della verifica in ordine alla tematica dei rapporti con soggetti esterni a Cosa Nostra
Nel periodo delle stragi di cui ha parlato pure in dibattimento allo stato degli atti quindi è ferma restando questa verifica la collaborazione del Cancemi non può essere tacciata di falsità
Né tanto meno di calunnia sita
Non c'è agli atti
Nel compendio delle dichiarazioni del Cancemi fermo restando sempre
La verifica che era ancora in corso su quei particolari aspetti ma per tutto il resto non c'è
Nel compendio delle dichiarazioni del Cancemi una sola affermazione signor Presidente una sola chiamata in correità occorre ITA che si possa definire accertata è acclarata come volutamente falsa
Non c'è agli atti
Una sola dichiarazione del Cancemi che sia stata dimostrata essere volutamente falsa e quindi calunniose
Soffermiamoci adesso più particolarmente su quelle che sono state le dichiarazioni di Cancemi concernenti la strage di via D'Amelio non è ripercorro il contenuto
Si tratta di capire perché il Cancemi abbia fino all'estate del novantasei mantenuto in relazione a questo fatto delittuoso un atteggiamento di totale reticenza nell'ammettere le proprie responsabilità
Sia in ordine al momento ideativo che a quello strettamente esecutivo
La collega occupandosi della parte esecutiva
Vi chiarirà che anche prima del novantasei il Cancemi aveva riferito alcune notizie concernenti la responsabilità e la partecipazione alla fase esecutiva di ha ieri Greco Tagliavia Giuseppe e Filippo Graviano
Ciò aveva fatto fin dal momento iniziale della sua collaborazione vedremo poi perché
Andiamo a vedere perché invece Cancemi
Fino al novantasei non parla della sua responsabilità e non parla del momento ideativo dell'asta
Intanto una prima considerazione ci pare doveroso si non va dimenticato che Cancemi risultato essere stato tra gli artefici principali della strage di Capaci
In relazione alla quale il suo protagonismo è stato più pregnante che per quella di via D'Amelio
Ciò sia nel senso che per quest'ultimo delitto il suo ruolo esecutivo è stato di minore rilievo rispetto a quello di capaci e soprattutto nel senso che il pur indubitabile apporto deliberativo con il consenso prestato alla iniziativa altrui è stato caratterizzato da un minore coinvolgimento da un grado più basso di adesione volitiva
Lo si evince non tanto e non solo dalle dichiarazioni dello stesso Cancemi ma anche ad esempio da quelle lì la marca
Cancemi ebbe a rappresentare in quel periodi e comunque ben percepiva il timore che una esecuzione così ravvicinata
Di una ulteriore strage avrebbe potuto refluire molto negativamente su Cosa Nostra
Cancemi all'udienza
Del diciassette giugno
Scorso
Proprio in relazione al
Alle sue dichiarazioni sulla strage di di via D'Amelio e ai motivi della tardività
Dopo avere affermato e non c'è prova del contrario che non era stato quando ha iniziato a parlare ad aprirsi su questo fatto quando ha iniziato a confessare le proprie responsabilità non sapeva di essere stato attinto da dichiarazioni altrui sul punto
Ha detto
Soprattutto quando io chiedevo ma scusi ma che differenza c'è perché lei ammette
Subito quasi subito la strage di Capaci e non quella di via D'Amelio e Cancemi dice
Guardi io posso dire questo per me è stato più forte diciamo nella mia testa diciamo a mettere la strage di via D'Amelio
è stato più forte perché ho visto ho constatato tutti questi discorsi che ci sono stati con Riina tutte quelle cose diciamo su questa strage ho avuto più problemi nella mia testa mi veniva un freno
Diciamo anche quando io mi mettevo per confessare
Mi veniva questo freno questa differenza c'è stata onestamente la voglio dire
E allora gli si chiedeva ecco ci spieghi bene signor Cancemi acquari discorsi corvina si riferisce quali sono stati questi discorsi corvina sulla strage di via D'Amelio che per lei hanno costituito diciamo un freno a parlarne subito
Ma i discorsi diciamo io li collocò quelli sui pentiti su queste persone che l'UE aveva nelle mani persone che luci diceva che erano quelli che è un bene per Cosa Nostra
Questi erano i discorsi che a me non mi facevano liberare mi tenevano un pochettino frenato sulla strage di via D'Amelio su queste cose perché capivo diciamo
Ragionavo nella mia mente chissà come va a finire
E ancora gli si chiedeva nell'ottica di un necessario approfondimento delle ragioni che secondo il Cancemi lo avrebbero indotto a tacere sulla strage di via D'Amelio scusi ma questi discorsi Lina non li faceva anche prima del periodo della strage di Capaci
Sì però questi diciamo quando c'è stata la strage del dottor Borsellino erano più forti questi discorsi erano più premurosi aveva più premuro capito che aveva qualche impegno e lo doveva mantenere
Signor presidente noi sul punto
Su queste giustificazioni che il Cancemi ha fornito il diciassette giugno e che vi abbiamo voluto ricordare soltanto per completezza di argomentazione perché stiamo riferendo sull'attendibilità di Cancemi non possiamo su questo specifico punto
Anticipare nessun giudizio perché se lo facessimo sulla rispondenza verità della giustificazione finiremmo implicitamente per formulare un giudizio di merito sul contenuto di dichiarazioni che formula che formano in altra sede oggetto di indagine e riscontro
Però intanto noi vi possiamo dire questo che oggi Fermo restando le considerazioni già rappresentate
Per il fatto storico che qui ci interessa e in particolare per l'attribuibilità dello stesso agli odierni imputati la collaborazione del Cancemi ci pare assolutamente preziosa da una parte confortata da sufficienti riscontri dall'altra
Ciò non solo come vedremo per quanto concerne l'aspetto preparatori l'esecutivo ma anche per quello che riguarda l'aspetto ideativo di Cosa Nostra e quello della circolazione della notizia tra tutti i capi mandamento per la necessaria acquisizione del consenso
Signor presidente noi siamo convinti che anche per ciò che concerne il particolare aspetto dell'informazione ai capi mandamento detenuti e tra questi al suo capo mandamento Pippo Calò la collaborazione del Cancemi sia veritiera
Ciò intanto perché abbiamo visto che essa è confortata da altre fonti di prove assolutamente autonome vi ricordo le dichiarazioni di Marchese Anselmo
Ancor più perché a fronte di una missione di piena responsabilità che concerne principalmente l'aspetto ideativo
Cancemi ammette di avere partecipato non dissentendo dalle proposte del Lina sia alla riunione di febbraio che a quella di giugno
Non comprendiamo per quale astratto motivo il collaborante avrebbe dovuto mentire nel riferire di non avere nel caso di specie
Direttamente provveduto ad informare il calo e a raccogliere il consenso la sua responsabilità il suo grado di partecipazione volitiva già risulta Massimo con quello che lui ha detto non vediamo per quale motivo avrebbe dovuto avere la preoccupazione
Di nascondere la sua comunicazione al capo mandamento calo detenuto
Ne si può sospettare che un ipotetico mendacio sul punto possa essere stato provocato dalla intenzione di alleggerire o addirittura escludere la responsabilità di un soggetto appunto Pippo Calò
Pesantemente ripetutamente chiamato in causa dal Cancemi terre numerosi anche altrettanto gravi fatti di reato
In considerazione di ciò apparendo decisivo e veritiero il contributo che il Cancemi ha fornito in questo processo in questo dibattimento per la ricostruzione delle responsabilità di questi imputati
E pur tenendo conto perché ne terremo conto del colpevole ritardo con il quale sono intervenute le sue dichiarazioni
Quest'ufficio ritiene di dovere prospettare comunque alla Corte e in questo senso lo anticipiamo al momento delle richieste di condanna anche per il Cancemi l'applicazione dell'attenuante prevista dall'articolo otto della legge duecentotré del novantuno
Nei limiti della
Del tempo concesso
Con la promessa di ulteriori approfondimenti in serie di memoria
Riteniamo di avere tracciato speriamo di averlo fatto in maniera lineare
Quello che il quadro probatorio che è relativo al coinvolgimento della Commissione provinciale di Palermo nella decisione di uccidere il dottor Borsellino
Adesso nelle riferirmi ai singoli capi mandamento ovviamente io riterrò di soffermare l'attenzione intanto sulla dimostrazione del ruolo e poi su alcune considerazioni là dove ci saranno da farle
Che si devono intendere specifiche rispetto a quelle già fatte nel senso che dopo è scontato e ribadisco per ciascuno tutto quello che ho detto per in senso e in linea generale per il funzionamento della Commissione
Ed allora partendo dal mandamento di Corleone l'istruttoria dibattimentale ha dimostrato
Non solo che
Tale mandamento era retto ed era posto era posto alle che h a capo di questo mandamento vi fossero Riina Salvatore è per quel che più ci interessa in questo processo Provenzano Bernardo
Ma lei convergenti dichiarazioni di numerosi soggetti esaminati nel presente processo evidenziano che il Lina era nell'essere affiancato da Provenzano
Era in una posizione di condivisione anche della direzione dell'intera organizzazione denominata Cosa Nostra
Provenzano e Lina erano con pari dignità pari poteri i capi mandamento di Corleone è Allo stesso tempo in nel periodo storico che ci interessa dirigevano l'intera organizzazione denominata Cosa Nostra dirigerlo nel senso che erano i capi della commissione
Tra l'altro in particolare per quanto riguarda Provenzano questa posizione di assoluto rilievo è confermata da quanto ci dicono tutti i collaboratori e in particolare Brusca e Cancemi
Sulla posizione di preminenza di Provenzano anche in epoca successiva alle stragi è anche in epoca successiva all'arresto di Riina
Vi ho già detto tra l'altro che dalle dichiarazioni dei collaboranti risulta che il ruolo di Provenzano è identico a quello del Rina anche in quella particolare delicata funzione di nomina
Di capi mandamento per esempio
Quando si pone il problema di ripristinare il funzionamento del mandamento della guadagno Santa Maria di Gesù
E proprio Provenzano a spingere col pieno accordo in riva per carità perché vengano posti a a alla guida di quel mandamento proprio quei soggetti a Luís particolarmente vicini che sono Pietro Aglieri e Carlo Greco
Analoga situazione si verifica quando viene nominato il capo mandamento di Belmonte Mezzagno nella persona di Benedetto Spera
Ancora
Emerge da tutta l'istruttoria dibattimentale un ruolo assolutamente centrale di Provenzano in quella che è l'elaborazione delle strategie e un ruolo ancora più centrale rispetto a quello del Rina
In quelle che sono le direttrici fondamentali della gestione degli appalti pubblici
Siino in particolare ricco riferendo le sue conoscenze definitivamente delinea la figura di Provenzano come quella del più importante punto di riferimento dell'intera organizzazione
Non solo nel dettare le linee programmatiche nella gestione degli appalti ma più in generale per curare volgendo di a favore dell'intera organizzazione i contatti con il mondo della imprenditoria
Delle professioni della politica e perfino in qualche caso purtroppo della magistratura
Conosciamo le dichiarazioni di Siino e possiamo attribuire la valenza che meritano in ordine alla posizione di Bernardo Provenzano
Per quanto riguarda il mandamento di Caccamo
Vi possiamo affermare
Un dato probatorio che in questo dibattimento intanto è assolutamente certo ed univoco
Un dato probatorio che è fornito
Da molti collaboranti ma mi voglio limitare a quei collaboranti che lo forniscono per testimonianza diretta
E quindi a Brusca è a Cancemi
Sì sia Brusca il ventitré gennaio del novantanove
Sia Cancemi hanno affermato senza ombra di dubbio che a partire da una certa data in poi che Brusca collocati dall'ottantasette ottantotto Cancemi più precisamente nell'ottantotto Giuffrè
Partecipa alle riunioni della Commissione non più e non certo come reggente del mandamento di Caccamo ma come capo mandamento
Questo
Mutamento del ruolo era collegata alla vicenda
Di Ciccio inutile e dei rilievi che l'organizzazione muoveva Ciccio in Thuile in relazione al suo comportamento carcerario
Cancemi afferma che Riina nel corso di una riunione della Commissione alla quale era presente Giuffrè Antonino detto Mannutza comunico agli altri capi mandamento di avere designato Nino Giuffrè
Capo mandamento di Caccamo in sostituzione di utile che quindi da quel momento in poi Nino Giuffrè Mannutza era tutti gli affetti capo mandamento
Anche Brusca afferma che mentre prima dell'ottantasette ottantotto Giuffrè partecipava come reggente alle riunioni di Commissione a partire da quella data partecipava nella piena qualità di capo mandamento
Ecco in quale veste Giuffrè lo vediamo presente in tutte le riunioni di Commissione che ci intere
In particolare per un collegamento temporale con la strage di via D'Amelio ecco in quale veste di capo mandamento per esempio Giuffrè partecipa alla riunione
Successiva all'ottobre novantadue successiva all'omicidio dal fratello Di Benedetto Spera
Un'altra cosa volevo dire sul Giuffrè
Guardate che è emerso dalle dibattimento
Che la posizione di Antonino Giuffrè detto Mannutza
è una posizione di assoluto rilievo nell'organigramma di Cosa Nostra
è una posizione in cui troviamo il Giuffrè coinvolto a pieno titolo nella gestione degli appalti
Ricordatevi le dichiarazioni di sino
è una posizione signori della corte che tra l'altro
Si caratterizza per la sua particolare
Affinità a quella di Riina e di Biondino abbiamo incidentalmente ha raccolto le dichiarazioni di due collaboratori di giustizia Ferrante ed onorato
Sull'omicidio dei fratelli Shehu USA omicidio
Richiesto a Salvatore Biondino proprio in virtù degli ottimi
Rapporti e caratterizzavano i rapporti ha poi che caratterizzavano
La conoscenza Giuffrè biondino
Proprio da Giuffrè e quegli uomini Onorato Ferrante ammazzano i fratelli Shehu USA uccidono i fratelli chez USA tra l'altro alla presenza di Antonino Giuffrè proprio perché Antonino Giuffrè aveva chiesto loro il favore
E d'altra parte dicono quei collaboranti favore si giustificava proprio in virtù di rapporti assolutamente stretti
Figuratevi
Quindi
In virtù di questi stretti rapporti sale Riina e Provenzano potevano mai pretermettere
Volutamente pretermettere l'acquisizione del consenso di Giuffrè per le stragi
E tra l'altro signori della Corte non
Dobbiamo anche dimenticare il dato strettamente cronologico per cui il Giuffrè
Innanzitutto viene arrestato il ventuno marzo del novantadue
Anche lui in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare di Termini Imerese
Non dobbiamo trascurare il fatto che già a quella data la riunione deliberativa si era tenuta è già a quella data per esempio il Farinella come gli ho ricordato stamattina
Che non aveva partecipato a quella riunione che noi viviamo indiretta a casa di Couto aveva avuto contezza sicuramente della strategia e della eliminazione anche dal dottor Borsellino
Ma vi dico di più
Noi vi abbiamo dimostrato
Che è il Giuffrè è stato messo nelle condizioni anche o comunque è stato nelle condizioni di essere stato avvisato anche durante il perché consultando anche durante il periodo di detenzione e quindi anche del contenuto della riunione di giugno
Al proposito vi dico che il Giuffrè il ventuno marzo del novantadue fu arrestato tra gli altri insieme a Peppino Farinella
Furono code tenuti al carcere di Termini Imerese
E che
Hanno fruito il Farinella è il Giuffrè di colloqui contestuali presso la sala colloqui del carcere di Termini Imerese
E tra l'altro
Hanno
Usufruito di un colloquio contestualmente in data nove otto luglio mille novecentonovantadue
Quando il Farinella
Tra gli altri visitatori
Riceve la visita di Pullara Santi
Cognato di Farinella Domenico
Pullara Santin Pio Di Giovambattista Pullarà cognato di quel Carlo Greco che abbiamo visto essere coinvolto anche nella fase esecutiva
Di via D'Amelio cognato perché Carlo Greco e Santi Pullara hanno sposato due sorelle le figlie di Francesco adempio
Riteniamo quindi che per Giuffrè debba essere prospettata la sua affermazione responsabilità penale nella sua qualità di mandante così come avevo dimenticato di dire anche per Provenzano
A questo punto visto che l'ha introdotto
L'argomento Farinella
Proseguo
Dicendo che risulta in maniera assolutamente univoca dalle indicazioni di tutti i capi mandamento che Farinella era da lungo tempo
Il capo mandamento di San Mauro Castelverde
Risulta che i contatti è con i corleonesi è in particolare con il Rina sono assolutamente Contini costanti e caratterizzati da ottimi rapporti
Risulta non ci torno più da quel colloquio con Brusca prima dell'arresto che Farinella era evidentemente
Conoscitore della strategia stragista della individuazione di tutti gli obiettivi da colpire e non solo ma manifestava una piena disponibilità operativa
Risulta da quello che vi ho detto che anche dopo l'arresto del ventuno marzo arresto che vede detenuto il Farinella Giuseppe in uno al figlio Micco Farinella i due dicevano presso il carcere di Termini Imerese
A colloquio una serie di altri uomini d'onore signor Presidente alcuni soltanto
Giuffrè Antonino
Giuffrè abbiamo visto Giuffrè
Giuffrè mi scusi
Farinella Domenico ricevere la la visita delle
Del
Del Pullara i terroni diverse
Esatto
Comunque contestualmente ai colloqui che mi correggo il Farinella ha con i suoi familiari
Effettuano colloqui
Al carcere Termini Imerese
Cuccia Vincenzo
Dominante male Cuccia Vincenzo uomo d'onore della famiglia di Polizzi generosa
Grisafi Gioacchino
Maranto Vincenzo il cui ruolo nella famiglia di Polizzi generosa è venuto fuori dalle dichiarazioni
Se non ricordo male sia del Brusca che del sino
è il Maranto o Maranto
Tra l'altro
Viene a ricevere la visita di Maranto Antonio
Considerato almeno secondo le schiere che abbiamo soggetto pregiudicato con precedenti di polizia per mafia
Siamo sostanzialmente ancora
In una situazione di assoluta possibilità secondi sistemi che abbiamo visto anche per il Farinella di essere con costantemente informato dei fatti di Cosa Nostra
Per esempio
E ancora
Il Farinella Giuseppe il quattordici luglio del del novantadue
Effettua un colloquio
Contestualmente tra l'altro Giuffrè Antonino
Con il nipote Virga Rodolfo
Nipote nato a Palermo il ventisei gennaio sessantuno con precedenti di polizia per mafia ed altro che è stato indicato dai collaboratori di giustizia di Matteo Mario Santo e la Barbera Gioacchino quale uomo d'onore della famiglia di San Mauro Castelverde
Abbiamo quindi intanto dalle dichiarazioni di Brusca la dimostrazione che Farinella era stato portato a conoscenza
Della strategia stragista e dell'intenzione di uccidere Borsellino già prima del suo arresto e abbiamo la dimostrazione della possibilità che secondo gli usuali sistemi sia stato nuovamente consultato
Durante il suo periodo di detenzione al carcere di Termini Imerese
Anche per Farinella quindi
Prospetta eremo la richiesta di di condanna nella sua qualità di mandante della strage
Per quanto riguarda
Caro Giuseppe
Abbiamo già parlato lungamente
Incidentalmente di calo
Abbiamo
Riferito il dato analitico che ci ha detto che Enchaîné mi sul fatto che Rina dopo la riunione di giugno aveva detto per Calò
Ci penso io
Abbiamo una serie di dichiarazioni di collaboratori di giustizia
E mi riferisco per esempio di Filippo Pasquale che hanno confermato che il Calò continuava a comandare il suo mandamento dal carcere come Al Di Filippo risultava personalmente in quanto
Di Filippo era il genero di Spadaro Tommaso
Dal quale si era recato per circa dieci anni a fare colloqui
Ed in queste occasioni lo Spadaro avere incaricato il genero di Filippo di comunicare all'esterno lei disposizioni del caro con il quale era detenuto
Ancora
Abbiamo visto per esempio per quello che riguarda l'omicidio Puccio le dichiarazioni di Marchese suo il coinvolgimento di calo per l'acquisizione del di lui consenso per l'omicidio di Vincenzo Pucci
Ancora Dipasquale Filippo ci ha ricordato che Pippo Calò aveva detto a mio suocero leggo il testuale che è stato reso nel processo per la strage di Capaci ma è acquisito agli atti del nostro
Pippo Calò aveva detto a mio suocero di informare noi e tutto il rione di piazza calza che dovevamo votare tutti per Forza Italia perché Luís non so come abbia fatto e altre persone avevano preso accordi con gli esponenti del Grossi è partito di Forza Italia
Che un che loro se salivano al potere dovevano far chiudere il carcere di Pianosa dell'Asinara eccetera eccetera quindi anche su questioni delicate
Secondo le dichiarazioni di Di Pasquale di di Filippo Pasquale
Il calo continuava a dettare
Le sue direttive al mandamento
Ancora signor Presidente
Volevo ricordare
Quelle che sono state le dichiarazioni di Mutolo sul su quanto appreso durante un periodo di comune detenzione a Spoleto se non ricordo male
Nel alla fine del mio del novantuno
Da Gambino Giacomo Giuseppe e dallo stesso calo nonché da Montalto Salvatore su quello che sarebbe stato l'esito infausto per Cosa Nostra infausto del giudizio di Cassazione sul maxi tutto ciò è assolutamente dimostrativo
Della
Situazione nella quale il calo anche da detenuto s'continuava a trovarsi in una situazione di conservazione del ruolo di capo mandamento e di assoluto prestigio interno in Cosa Nostra
Per quanto riguarda
Buscemi Salvatore e la Barbera Michelangelo
Abbiamo visto per il la Barbera il protagonismo in alcune
Riunioni della Commissione
è tra queste anche nella riunione di
Febbraio del novantadue e secondo quello che dice il Cancemi però stavolta in forma dubitativa anche in quella del del giugno
Abbiamo visto come secondo le dichiarazioni
Di tutti i pentiti che abbiamo ascoltato
Dopo l'arresto del Buscemi il la Barbera aveva operato quale sostituto
Nella conduzione del mandamento di Bocca di Falco
Abbiamo visto anche
Come rapporti di particolare delicatezza e importanza
Come quelli con l'onorevole Lima erano stati gestiti secondo le dichiarazioni di più collaboratori collaboratori proprio da Buscemi Salvatore e dal fratello Antonino
Anche gli uomo d'onore
Che secondo i collaboratori avevano in mano Salvo Lima
Avete sentito tutti i collaboratori
Affermare
Che
I Buscemi
Già prima dell'arresto di Buscemi Salvatore
Erano entrate in in contatto
Con quegli esponenti imprenditoriali del gruppo Ferruzzi Gardini gruppo che aveva rilevato anche alcune società belle Buscemi sottraendole alle conseguenze giudiziarie di sequestri e confische
Ricordiamoci che se è vero che il Buscemi Salvatore
è detenuto era detenuto ininterrottamente dal tre maggio mille novecento ottantotto
E gli fino al Periodo delle stragi ha continuato a ricevere regolarmente le visite
Del fratello Antonino il cui ruolo non era semplicemente quello di un uomo d'onore del qualsiasi del mandamento di Boccadifalco mai emerge come un vero e proprio ruolo decisivo
Nei rapporti con Provenzano nei rapporti relativi alla gestione degli appalti mafiosi
E allora
Ma soltanto
Il dato di fatto inconfutabile
è che il Bush mi Salvatore aveva la possibilità di essere informato e di comunicare all'esterno la sua volontà in ordine alla all'attentato di via D'Amelio
Perché presso il carcere di Pesaro dove era rimasto detenuto dal sedici novembre novantuno al ventitré ottobre del novantadue aveva ricevuto regolarmente le visite del fratello Antonino
Eh non
Mi si venga a dire che e visite del fratello Antonino erano le visite
Di un congiunto al proprio fratello detenuto Buscemi Antonino emerge in questo dibattimento come una figura fondamentale in Cosa Nostra
Ricordate gli quello che ci hanno detto gli stessi collaboratori ricordo con sicurezza asino
E anche Brusca Buscemi Antonino pur avendo la qua e là non ha non avendo cariche all'interno della famiglia
Era non dico temuto ma rispettato sentito anche dallo stesso Michelangelo la Barbera con il quale aveva una posizione quasi di pari ordinazione
Il fatto che lui avesse la possibilità di tenere i contatti con Buscemi Salvatore
Veramente la dice lunga sulla possibilità che il Buscemi Salvatore secondo le regole di Cosa nostra sia stato costantemente informato e consultato su tutti i snodi fondamentali dell'attività e ricordatevi anche che l'introduzione che noi riteniamo fondata quale causa di accelerazione della strage della tematica interessamento dottor Borsellino
Alle vicende sugli appalti non poteva passare inosservata proprio al Buscemi che in quel periodo ai Buscemi che in quel periodo
Erano coloro i quali ancor più di Siino
Gestivano direttamente erano i principali gestori e del di tutto il movimento relativo alla cosiddetta al cosiddetto tavolino
Noi riteniamo che Buscemi
Sia stato non solo consapevole ma sia stato anche tra i fautori di tutta la strategia concretizzatasi a partire dalla fine del novantuno
Anche laddove si dovesse ritenere in virtù dei rapporti che lo legavano
All'onorevole Lima che abbia manifestato un qualche dissenso o che comunque non ci sia la prova del consenso per quell'eliminazione
Noi però Mirri riteniamo che poi chiede il dottor Borsellino l'interesse specifico all'eliminazione nei comparti è assolutamente dimostrabile in capo a Buscemi anche laddove noi ripetiamo non siamo convinti di ciò tale interesse non poteva rintracciati nel per quello che riguarda l'omicidio Lima ciò non significa che se un capo mandamento avesse dovuto dire io sono contrario a questo omicidio
Necessariamente abbia manifestato la contrarietà a tutti gli altri omicidi che pure è entrambi in un'unica strategia rimanevano fatti delittuosi autonomi fatti delittuosi per i quali autonomamente si doveva valutare anche l'interesse la sussistenza dell'interesse specifico o quanto meno la insussistenza di un interesse contrario
Quanto alla Barbera lo abbiamo già visto presente
A tutte le riunioni di Commissione
Particolarmente a quelle nel periodo nel quale viene deliberata la strategia prima l'omicidio del dottor Borsellino poi
Abbiamo visto comunque come il la Barbera fosse uno di quei sostituti dei quali parlavo stamattina
La Barbera era veramente pari ordinato al biondino al Cancemi al Ganci al di là di questi episodi specifici non lo troviamo sempre presente
In tutti gli snodi fondamentali dell'attività di Riina e guarda caso lo troviamo presente sempre o quasi sempre nelle stesse riunioni inquilina si circonda proprio di Raffaele Ganci
Di Salvatore Biondino di Totò Cancemi
Questo la dice lunga sui suoi rapporti con
Con Riina e sulla sua importanza con nel nello scenario della commissione provinciale di Cosa Nostra conseguentemente anche per il Buscemi Salvatore la Barbera Michelangelo noi prospetta Remo la richiesta di affermazione di responsabilità per tutti i reati per cui è processo
La stessa cosa faremo nei confronti ieri Madonia Francesco capo mandamento di Sultana
All'epoca dei fatti e già da lungo tempo detenuto
Soltanto
Alcune
Annotazioni mi sembrano necessari perché sul suo ruolo di capo mandamento non ci sono proprio
Dei dubbi innanzitutto
Le dichiarazioni di molti collaboranti
E vi invito ad andare a rileggere quelle di Brusca di Cucuzza di Cancemi di Onorato
Dimostrano il perfetto funzionamento secondo tutte le regole di Cosa Nostra belle mandamento nel Periodo che ci interessa il mandamento funzionava nonostante tutti i Madonia
Fossero detenuti perché in quel momento era stato nominato sostituto reggente del mandamento
Francesco di Trapani
Andate a vedere che cosa dice Brusca andata a vedere che cosa vi dice Onorato su quella che era la gestione ordinaria del mandamento dirle Sultana
E sul fatto che per questo motivo in quel momento c'era un reggente Francesco Di Trapani
Che evidentemente sostituiva il Ciccio Madonia
Francesco Di Trapani non è qui tra gli odierni imputati solo perché successivamente è deceduto
Ma non c'è nessun motivo per dubitare che egli come tutti gli altri sostituti reggenti sia stato consultato
è sia stato incaricato di fare sapere perché Luís aveva la possibilità
Di fare sapere a Ciccio Madonia del della proposta di uccidere il dottor Borsellino
A questo proposito
Di voglio ricordare ancora una cosa
Sappiamo ormai
Bene dell'esistenza e dei motivi dell'esistenza della regola per la quale il primo assalto era sapere anche alcune modalità esecutive dell'omicidio eccellente è proprio il capo mandamento della zona
Dove deve avvenire l'omicidio
Via D'Amelio ricade nel territorio del mandamento birre Sultana
Le prove incidentalmente confluite in tanti in questo dibattimento di hanno affermato così come lo ha affermato una sentenza della Corte di Assise seppure di primo grado
Che Gaetano Scotto
Uomo d'onore della famiglia dell'Arenella ricompresa nel mandamento di Sultana avuto ha svolto nei ruoli importanti organizzativi ed esecutivi nella strage di via da medico
Sono tutti
Elementi indicativi bella impossibilità della estraneità del capo mandamento territorialmente competente Francesco Madonia alla deliberazione di quella strage
E d'altra parte
Signor presidente e signori della Corte ricordatevi la reazione del figlio Giuseppe il diciannove luglio del mille novecento novantadue
Reazione che ci è stata confermata da una chiede riferita dal marchese
E che è indicativa della conoscenza che Giuseppe Madonia sicuramente aveva di quel fatto e se andiamo a controllare i colloqui che rispettivamente Giuseppe Madonia Francesco Madonia hanno avuto in quel periodo vi renderete conto come e ci sono le possibilità
Che essi siano stati avvertiti
Anche per il tramite
Di quei parenti del Di Trapani adesso non ricordo ladro con precisione la parentela che erano contestualmente parenti di Madonia perché un filo di Madonia credo Madonia
Salvatore aveva sposato
E credo che lo avesse fatto proprio il ventitré maggio del novantadue al carcere dell'Ucciardone a Palermo una figlia di Francesco di Trapani
Vi voglio anche citare una circostanza
Che si non non introduce
Dei motivi di dubbio sulla qualità di capo mandamento di Francesco Madonia ma che siccome potrebbe prestarsi ad equivoci ritengo opportuno citare
Brusca ci ha riferito che
Proprio in un Periodo
Successivo alla morte di Francesco Di Trapani
Avendo necessità di mettere apposto una ditta che lavorava nel territorio doveva lavorare nel territorio di re Sultana
Aveva
Sostanzialmente incaricato anche se in chiave critica il figlio Aldo Madonia nel frattempo scarcerato
Figlio di Francesco Madonia di contattare il fratello Antonino
Antonino Madonia
Attenzione a al questo dato non vi deve sembrare
Che
E Brusca non ha inteso dire questo perché Brusca ha specificato che Francesco Madonia continuava ad essere capo mandamento
Ma anche specificato e questo dato non è indicativo che a partire da una certa data in poi
E soprattutto
La morte del del di Trapani
E anche a causa del fatto che Francesco Madonia si trovava detenuto impara agli arresti ospedalieri Antonino Madonia aveva assunto un ruolo pari ordinato a quello del padre quanto meno per la gestione dell'attività ordinaria quale considerata l'attività di messa a punto delle di
Non è una corsa
Strana non è una cosa anomala
E confermata da da situazioni che sono assolutamente
Provate e che mi riferisco per esempio alla pari ordinazione tra Carlo Greco che da ieri quella tra Totò Riina ed
Per tutti questi motivi chiederemo la pena contabilità penale
Nella qualità di mandante della strage anche nei confronti di Francesco
Per quanto riguarda Ganci Raffaele a prescindere da quello che si dirà più tardi sulla fase esecutiva abbiamo già detto tutto quello che c'era da dire sul fatto che il Ganci ha partecipato e rivestito un ruolo di primaria importanza nella deliberazione dell'omicidio del dottor
Borsellino
Per cui
Vi anticipiamo che chiederemo l'affermazione di responsabilità
Per i reati ascritti
La stessa cosa faremo nei confronti di Biondino Salvatore no biondino mi biondino non è non è imputato è già stato condannato l'imputato e condannato nell'altro processo
Per quanto riguarda Brusca Bernardo
No no no no finiamo
Per quanto riguarda Brusca Bernardo
Il discorso che che qui dobbiamo fare
Non è relativo alla conservazione del ruolo della carica di capo mandamento nel Periodo delle stragi
è assolutamente
Univoco è scontato quello che vi dico
E anche se il figlio Giovanni Brusca
Non ha detto di essere stato incaricato di avvertire il il padre Bernardo d'altra parte non lo avrebbe potuto fare perché Giovanni Brusca era latitante
E anche se non ha fornito indicazioni in questo senso
è mio dovere di ripicche intanto il Brusca era tra quelli che aveva un interesse più forte
Alla attuazione della strategia stragista e all'eliminazione del dottor Borsellino
Anche in considerazione del fatto che era stato tra quelli che aveva ricevuto maggiori pregiudizi dalla sentenza della Cassazione del trenta gennaio del novantadue come gli ho accennato l'altro ieri
Vi ricordo anche che il Brusca Bernardo è stato sicuramente messo nelle condizioni di essere avvertito secondo inusuali metodi di Cosa Nostra
Anche perché risulta avere ricevuto tra le altre visite numerose visite dei figli Brusca Emanuele Brusca Enzo Salvatore
Nel periodo tra il primo gennaio edile diciannove luglio del novantadue in particolare per fermarci al Periodo più vicino alla messa in esecuzione della strage di via D'Amelio di voi io parlare del della visita ricordare la visita dei figli Emanuele ed Enzo Salvatore in data sei tredici venti trenta giugno presso la casa circondariale di Messina ancora quattro undici diciotto luglio sempre presso la casa circondariale di Messina
Una specificazione che vale russa vale anche per Pippo Baudo
Noi abbiamo agli atti una dichiarazione di Siino il quale ha riferito che nell'ottobre del mille novecentonovantadue trovandosi momentaneamente code tenuto a Termini Imerese con tra gli altri Brusca Bernardo Pippo Calò
Ebbe modo di ascoltare proprio da questi soggetti una frase una domanda Luís rivolta di questo tenore letterale letterale ma Kurfürst uscì struscio iniziato che fece la strage di via D'Amelio
A parte il fatto che dalla lettura tenta di quelle dichiarazioni si evince che la domanda era volta solo ed esclusivamente allo stupore ora vedremo finto stupore
In relazione ai tempi della strage e non al fatto che il dottor Borsellino doveva essere ucciso
Io però vi voglio invitare a rileggere meglio quelle dichiarazioni perché non dovete intanto dimenticare
Che sino non è un uomo d'onore
Siino è un soggetto che conosce molto
Dell'attività dell'organizzazione quando questa attività e voltare finalizzata alla gestione degli appalti o eventualmente anche alla gestione di quei rapporti politici finalizzata finalizzati agli appalti
Non è un soggetto al quale in relazione a un fatto così delicato come la strage di via D'Amelio
Un capo mandamento qualsiasi né tanto meno capi mandamento dello spessore dell'esperienza di Brusca il calo possano compensare la loro piena consapevolezza della loro partecipazione alla strage in qualità di mandanti ma c'è di più
Se voi andate a rileggere quelle dichiarazioni del tredici e del ventisette
Marzo mi pare di Siino
Di quest'anno vi renderete conto che sino premette una cosa dice in quel periodo
I miei col detenuti
Avevano una paura matta che
Io stessi per pentire mi perché
Il carcere era era duro era ero stato sottoposto al quarantuno bis io non ero uomo d'onore io ero uno abituato alla bella vita io ero uno che non non ero certo aduso a sopportare i rigori del carcere
E per questo motivo mi provocavano mi dicevano Angelo ma perché non ci parli dei politici perché non attacchi tu quasi
Apparentemente lo istigavano al pentimento più che altro secondo la quello che percepì lo stesso sino a quello che riteniamo noi per vedere se effettivamente sino era in procinto di e per cercare di appurare quello che sino avrebbe potuto sapere interrelazione eventuale ad eventuali coinvolgimenti di settori politici
Settori quelli sì che il Siino conosceva bene
Per cui questa dichiarazione del Siino che apparentemente potrebbe ricondurre ad una dimostrazione di mancata conoscenza quanto meno del momento
Esecutivo della strage da parte di Brusca è caro valutata alla luce di queste considerazioni che mi paiono assolutamente lineare corrette deve essere privata di quel significato è un pour parler di persone che si trovano all'interno del carcere
E di uomini d'onore che sanno di parlare con una persona che non solo non è uomo d'onore ma che temono da un momento all'altro possa iniziare a collaborare se non temo però che già in qualche modo sì a un collaboratore per di giustizia o un confidente delle forze di polizia
Anche per Brusca Bernardo così come chiaramente per Brusca Giovanni prospetta Remo l'affermazione di responsabilità come mandanti della strage
Per quanto riguarda il mandamento di Villabate
Intanto la situazione nel periodo che ci interessa era questa tutti i collaboratori escussi hanno detto che il capo mandamento era Montalto Salvatore
Reggente era Montalto
Giuseppe figlio di Montalto Salvatore
Ed allora Montalto Salvatore è stato detenuto dal sette novembre ottantadue
All'undici dicembre novanta
E poi dal dodici gennaio novantuno
Ad oggi
Montato Giuseppe invece mi riferisco al periodo
Antecedente il suo ultimo arresto era stato detenuto soltanto dal diciotto maggio ottantadue all'otto giugno ottantadue nel Periodo delle stragi Montalto Giuseppe è perfettamente libero
Ed operativo
Intanto vi ricordo un dato essenziale riferito da tutti i collaboratori di giustizia
Montalto Salvatore
è di conseguenza Montalto Giuseppe successivamente sono stati sempre particolarmente vicini
A Salvatore Riina
Non vi dimenticate che nella guerra di mafia
Insieme per esempio a Buscemi
Montalto aveva costituito
Come si dice la testa di ponte della fazione corleonese nella fazione avversa
Pur facendo parte così come di Buscemi così come Buscemi Salvatore
Della famiglia di Inzerillo Salvatore legata al gruppo Bontate e Badalamenti costituiva ripeto la testa di ponte di Rina in quella fazione
Montalto e ce l'hanno riferito con cognizione di causa tanti collaboratori di giustizia
E addirittura colui il quale edita a Riina di cadere in un tranello che gli era stato posto dal gruppo Bontate e Badalamenti Inzerillo Peres per
L'uccisione appunto di Salvatore Riina e non vi dimenticate che proprio in segno di riconoscenza estrema
Il viene sostanzialmente il
Viene attribuito un mandamento
Al Montalto infatti dopo la morte di scaduto capomandamento di Bagheria nel cui territorio rientrava la famiglia di Villabate paese di origine dei Montalto il mandamento passa definitivamente a Villabate
E viene attribuito a Montalto Salvatore questo la dice lunga sui rapporti con il gruppo corleonese che continuano ad essere assolutamente buoni assolutamente
Coesi fino al periodo delle stragi
Vi dico ancora questo
Montalto ci risulta dalle dichiarazioni di Siino
è quello che a Pisa Montalto Salvatore esterna la sua preoccupazione per la nomina di Borsellino a procuratore aggiunto
E che poi in un altro periodo di codetenzione con sino successivo alla strage
Mostrando soddisfazione
E perfetta conoscenza di una delle concause della decisione di eliminare il magistrato commenta l'intenzione del dottor Borsellino sulla quest'sulla approfondimento delle questioni summa di appalti cioè dice
Montalto
A Siino
Prima quando viene nominato Borsellino procuratore aggiunto
I dice gli spiega perché siamo tutti consumati
Poi a strage avvenuta
Commentando delle dichiarazioni e delle esternazioni di Borsellino
Sulla necessità di indagare su interessi mafiosi negli appalti dice soddisfatto alzino Macchi su Curcio portava
Signori della Corte soprattutto signori giudici popolari non mi dite che io valorizzare dichiarazioni di Siino immotivatamente quando mi conviene valorizzarla in una Preside accusa e invece dico che lascia il tempo che trovano
Quando non mi convengono
Il problema è diverso
Mentre Brusca è
Caro
Parlavano a Siino di qualcosa che comunque era specificamente collegabile alla strage di via D'Amelio
Quello che vi dico intanto e che legittimamente e non imprudentemente forse Montalto Salvatore riferisce a Siino
Costituisce un'affermazione generica di preoccupazione per l'arrivo di Borsellino a Palermo
E poi così di
Di notazione sul fatto che Borsellino era stato imprudente nel esternare la sua volontà di indagare sugli appalti sui interesse della mafia negli appalti
Sono cose
Venne diverse ma anche questa queste ultime due annotazioni la dicono lunga sulla conoscenza che il Montalto Salvatore aveva delle dinamiche interne dell'organizzazione anche durante la sua detenzione
E non vi dimenticate che se è vero come è vero che non risulta che nel novantadue Montalto Salvatore abbia effettuato colloqui col figlio Giuseppe
Vi devo ricordare che Montalto si trovava nel periodo fine novantuno inizio novantadue
Nella stessa nello stesso carcere di Spoleto
Con Pippo Calò e Giuseppe Giacomo Gambino che oggi non è qui tra gli imputati solo perché nel frattempo è morto
Vi ricorderete le dichiarazioni di di Mutolo io vi fornisco un dato in più risulta dagli atti in nostro possesso che proprio in questo periodo
Novantuno primi mesi del novantadue e fino alla strage di via D'Amelio quest'ultimo Gambino continuando nella sua detenzione con calo ecco Montalto
Fruisce di numerosi colloqui con Spina Calogero e Spina Raffaele
Uomini d'onore del mandamento della Noce tra l'altro suoi parenti e parenti di Raffaele Ganci
Ditemi voi se noi non abbiamo
La prova
Che quelle persone che erano detenute a Spoleto venne potevano attraverso questi canali essere stati direttamente avvisati e consultati in ordine a le questioni di competenza della Commissione
E ripeto per Montalto Giuseppe
Dovete pensare a quelle stesse considerazioni che vi ho fatto stamattina dicendo che in quel periodo la commissione comunque
Va dobbiamo ritenere comprensiva della figura del sostituto
Soprattutto quando il capo mandamento è detenuto da molto tempo come risultava essere detenuto da circa dieci anni Montalto Salvatore sostituto che aveva comunque anche se non fosse stato direttamente
Attivato per l'avviso al capo mandamento un ruolo pari di pari rilevanza e di Bari penso rispetto al capo mandamento detenuto
Per cui anche nei confronti di questi due soggetti vi chiederemo l'affermazione di responsabilità quali mandanti della strage di via D'Amelio
Così come faremo per il capo mandamento di Belmonte Mezzagno Benedetto Spera abbiamo convergenti assolutamente specifiche dichiarazioni di tutti i soggetti affiliati a Cosa Nostra che hanno iniziato a collaborare
Che dimostrano che spera Benedetto aveva assunto
E aveva all'epoca della strage di via D'Amelio così come all'epoca della strage di Capaci la carica di capo mandamento di Belmonte Mezzagno
Il mandamento prendeva il nome proprio della famiglia di cui il predetto era rappresentante ciò dopo la morte di Pietro Ocello capo della famiglia di Misilmeri e del mandamento che ricomprendeva anche la famiglia di Belmonte Mezzagno dopo la morte di Pietro Cello viene scelto come capo mandamento
Benedetto Spera e per questo dato motivo da quel momento in poi il mandamento pur conservando gli stessi limiti territoriali di prima viene definito non più mandamento di Misilmeri ma di Belmonte Mezzagno
A riguardo sono assolutamente univoche le dichiarazioni di Anselmo di Giovanni Brusca di Cancemi di Calogero Ganci
E di altri collaboratori
Del resto
Dobbiamo ancora sottolineare
Che
Al di là del dato che vi ho rappresentato risulta come in tutte dalle dichiarazioni di Brusca e Cancemi la presenza di Benedetto Spera alle riunioni di Commissione diverse riunioni di Commissione
Che si sono avute già dal mille novecentonovantuno e Pino d'epoca successiva alla alla strage di via di via Mariano
Inoltre risulta che la stessa designazione di Benedetto Spera dopo la morte di Pietro cello fu particolarmente caldeggiata
Dal Provenzano
Del quale il Benedetto Spera era ed è un fedelissimo è un soggetto assolutamente
Considerato affidabile sia dal Provenzano che dallo stesso Rina
D'altra parte volevo sottolineare un fatto era si trattava di un capo mandamento diciamo
Tra virgolette giovane da poco
Il mandamento e gli era stato affidato da poco spera era stato promosso per volere espresso di Provenzano e avallo di Riina al rango di capo mandamento
Ciò ci induce con ancora più sicurezza veramente a ritenere che non sussista alcun motivo per dire che spera potesse essere stato pretermesso dalla
Decisione di uccidere Borsellino
Per questo motivo anche per spera richiederemo l'affermazione di responsabilità
Così come faremo
Geraci Antonino capo mandamento di Partinico
Secondo le dichiarazioni di Anselmo Giovanni Brusca Cancemi Mario Santo Di Matteo Calogero Ganci la Barbera Gioachino Mutolo e quanti altri
Non c'è nessun dubbio nell'identificare in Geraci Antonino il capomandamento del di Partinico in quel periodo si trattava
E di una il capo mandamento assolutamente anche gli vicino alla fazione corleonese da sempre facente parte della fazione corleonese si trattava di un capo mandamento a quell'epoca
Innestato di libertà e si trattava di un capomandamento la cui presenza ad alcune riunioni di Commissione anche coeve acque a quelle che di interesse eccitata dalle dal Brusca e mi pare anche dal cancello anche per per Geraci di chiederemo l'affermazione di responsabilità
Così come faremo per moltissimi Matteo capo mandamento di Pagliarelli indicato come tale da Anselmo da Cancemi da Mario Santo Di Matteo
Da Calogero Ganci
D'altra parte questo significativo dato probatorio non è smentito
Da alcuna diverse emergenza processuale
Anche perché in tal senso non hanno un valore contrario le dichiarazioni del Ganci che ha indicato Antonino Rotolo quale sostituto
Del moltissime persone che di fatto reggeva il mandamento
Perché dico questo perché poi compulsato sul punto anche lo stesso Ganci ha detto che alcune volte alle riunioni di Commissione andava Antonino Rotolo
E questo in considerazione dell'età avanzata del moltissime di momentanei problemi di salute
Però invece abbiamo il dato univoco è contrario forni no contrari da Tunisi poco intanto fornito tutti gli altri capi mandamento e attenzione il dato riferito da Cancemi e Brusca
Per diretta conoscenza della presenza di Matteo moltissimi
Alle a riunioni verificatesi proprio in quel periodo ma ma motivi Matteo è presente dato come presente
è stato visto da Brusca e Cancemi alle di unioni
Di commissione anche nel maggio del novantatré anche dopo la strage di via D'Amelio Cancemi all'udienza del ventitré giugno novantanove ce lo ha confermato
Matteo motivi si partecipava personalmente a riunioni di Commissione con Provenzano la Barbera Brusca ed egli stesso Cancemi
Anche prima nel periodo novantuno novantadue il emottisi è presente ad alcune riunioni della Commissione
Anzi addirittura ricordo l'annotazione che sia il Brusca che Cancemi hanno fatto in ordine alla quella riunione nella quale si discuteva della divisione degli appalti a Palermo
E nella quale Matteo moltissimi sfruttando la sua riconosciuta autorevolezza suggerì
Di evitare quella prassi in uso per cui quando degli uomini d'onore si incontravano si baciavano
Anche per moltissimi chiederemo l'affermazione di responsabilità nella sua qualità di mandante
L'ultimo mandamento
Di Palermo che della provincia di Palermo che rimane
è quello del di Brancaccio
In questo senso
Di proveremo ulteriormente ritardi che alla fase esecutiva della strage hanno partecipato Graviano Giuseppe Graviano Filippo
E altri uomini d'onore di quel mandamento di Brancaccio che anzi hanno assunto un ruolo preminente
Anche nel
Nell'esecuzione della strage nella ideazione della strage
Intanto vi dico questo noi
Prospetta eremo alla corte
Una a richiesta di assoluzione per il reato di stragi per quelli collegati perde l'odierno imputato Giuseppe Lucchese
Questo perché riteniamo che il compendio della istruttoria dibattimentale
Abbia portato ad una conclusione
E cioè quella la quale il Giuseppe Lucchese nelle novantadue nel periodo di interesse non rivestiva la qualità di capo mandamento di Brancaccio
Giuseppe Lucchese in realtà dopo lei vicende che non sto qui a ricordarvi era stato per un certo periodo nominato un reggente di quelle mandamento
Mandamento la cui storia di Cosa Nostra era stata particolarmente tra virgolette vivace in quell'ultimo periodo mandamento che era stato retto da Pino certo greco da vice Puccio cioè tutt'da soggetti che si erano dimostrati in qualche modo alla fine nemici della fazione corleonese per questo motivo erano stati uccisi
Per questi motivi proprio per cercare di capire bene la situazione di far consolidare bene in senso corleonese la situazione interna al mandamento secondo quello che ci hanno riferito i collaboratori di giustizia più autorevoli e tra questi Cancemi e Brusca oltre ad Anselmo
Il Salvatore Riina aveva nominato un reggente del mandamento di Brancaccio un suo fedelissimo e cioè Giuseppe Lucchese
Ma
Il problema
è che nel momento in cui Lucchese viene arrestato non essendo non avendo la carica di capo mandamento è gli secondo le regole di Cosa Nostra non ha più
Il diritto di essere avvisato o consultato in ordine alla deliberazione degli omicidi eccellenti
Per quello che ci risulta
è veramente le indicazioni sono assolutamente univoche
La carica di reggente del mandamento deve di Brancaccio era stata nel frattempo attribuite invece al ai fedelissimi corleonesi i fratelli Graviano
In particolare in un primo momento a Benedetto Graviano poi in considerazione di una dimostrazione di non piena capacità dello stesso nel gestire gli affari del mandamento ai fratelli Giuseppe e Filippo Graviano
E tutti ci dicono come seppure con diversi ruoli seppure con diverse attitudini il potere di emergenza del mandamento di Guida del mandamento di Brancaccio nelle periodo che ci interessa era attribuito ad entrambi i fratelli con pari dignità e pari ruolo abbiamo la stessa situazione che si verifica per
Il mandamento di Santa Maria di Gesù tra Pietro ieri e Carlo Greco e per quello di Corleone tra Riina e Provenza
D'altra parte vi ricordo semplicemente che oltre a tutto quello che diremo e che abbiamo già detto sull'aspetto esecutivo
I fratelli Giuseppe e Filippo Graviano sono addirittura tra quelli per dirla con cannella che portano in Commissione il Progetto di uccidere Borsellino
Sono tra quelli che in quel momento intessono rapporti di varia natura anche con ambienti esterni a Cosa Nostra
Sono quei soggetti signor Presidente questo non lo avevamo detto mai prima
Che incontrano guarda caso nel periodo immediatamente antecedente alla strage e successivo
Alla riunione di giugno incontrano Salvatore Biondino e Carlo Greco e quest'incontro di cui parla Brusca avviene nel di cui parla Brusca per conoscenza diretta avviene in una casa nella disponibilità di Biondi
Sono quei soggetti che sono assolutamente protagonisti di tutta la strategia stragista sono i soggetti che abbiamo visto essere protagonisti già nella fase della missione a Roma di Francesco Geraci e compagni
Per il pedinamento alla dottore Costanzo per l'acquisizione di notizie sul possibili attentati romani all'onorevole Martelli al dottor Falcone sono a quei soggetti che neanche due mesi dopo
La la strage di via D'Amelio troviamo protagonisti nell'omicidio del dottor Germana
E sono questi oggetti che troviamo protagonisti anche nella attuazione degli ulteriori episodi di strategia stragista con i fatti avvenuti nel continente tra Firenze Roma Milano nel novantatré
Per cui concludendo sul punto
Per il mandamento di Brancaccio vi proporremo la soluzione naturalmente soltanto in ordine al reato di strage reati satellite per Lucchese e la condanna invece nella loro qualità anche di mandanti
Per Giuseppe e Filippo Graviano
Giuseppe già condannato
Va meglio con questa parte va bene
Quindi avendo concluso questa ulteriore parte della requisitoria prima di passare prego l'opposto esecutivo e così
Sì più opportuno Confort uno applauso
E tenuto conto che alle quindici la componente togato della corte impegnata o meglio col presidente questo passo impegnato in alcuni procedimenti per il tribunale del riesame
Riprenderemo alle ore
Alle ore quindici e quarantacinque
Prendiamo atto che nel corso della discussione sono intervenuti alcuni difensori di parte civile in particolare gli avvocati calabrese l'avvocato Crescimanno
Va be'allora l'udienza è sospesa fino
Alle ore quindici e quarantacinque
Pubblico per il Pubblico Ministero nel cosa
Presidente allora il bivio avanti Roma Rebibbia dopo
Presidente le do atto che le do atto che l'imputato Madonia Giuseppe alle ore quindici e quindici ho rinunciato al prosieguo dell'udienza va bene ne prendiamo atto
Sì ho proseguito a porlo
Avanti Pasello Esposito Avanti Parma
E dopo il utopia
Va bene Spoleto
Sì presidente della Spoleto vi comunico che
L'imputato dall'occhio di effettuare una direzione rispondo io poi oltre se possibile
Avendo a risolvere in un imbuto avete agito per di più giovedì esso
Chiede di
Devo esenzione dell'utilizzo dunque non abbiamo capito chi è che si deve rendere dichiarazioni spontanee
L'imputato dallo va bene ma non appena sarà concluso l'intervento del Pubblico ministero li daremo la parola poi io seconda cosa che non avevo ben compreso quale
Chiedevo la utilizzazione euforico a Renzo allora
L'imputato ed oggi come erede di quanto chiesto di posizione l'udienza è stato espresso il giorno torbido Fox si era già stata anche dove stavano sull'autorizzazione quindi può senz'altro entrare perché sono autorizzato
A presenziare all'udienza poco al prossimo pomeridiano
Per Paolo allora dopo la Convenzione dell'intervento che il Pubblico ministero daremo la parola al calo
Prego signor Presidente
Ora la fase di cui ci occupiamo adesso a conclusione
Delle indicazioni che abbiamo fornito in questi due giorni è quella che riguarda la fase strettamente esecutiva per potere negli inquadrare le dichiarazioni che nascono da voli da verifiche processuali che mi appresto a riferire alla corte voglio fin da ora
Riferire come in questa fase esecutiva sia stata ripartita fra diversi mandamenti conservo secondo uno schema che i tre procedimenti e che abbiamo istruito e che abbiamo portato avanti alcuni dei quali hanno già avuto conclusioni di vaglio del giudice
Hanno consentito di acclarare con assoluta certezza e cioè innanzitutto l'incarico conferito al mandamento di San Lorenzo per la squisito la predisposizione dei telecomandi e per l'effettuazione di prove di funzionamento successive all'approntamento delle necessarie modifiche
L'incarico conferito e mandamenti di Brancaccio e di Santa Maria di Gesù per il reperimento la predisposizione il trasporto sul luogo e l'attivazione ultima dell'autobomba
L'incarico conferito e mandamenti Della Noce di Porta Nuova ed ancora di San Lorenzo per l'attivazione dei servizi di osservazione e pedinamento del dottore Borsellino nelle ore immediatamente antecedenti all'attentato
L'incarico del mandamento di re Sultana quello di cui è stato ed è esponente di spicco Scotto Gaetano e quello nel cui territorio è stata perpetrata la strage per la scelta del luogo dell'attentato
Per la predisposizione del servizio di intercettazione telefonica necessaria di individuare il momento idoneo per l'azione nonché per l'approntamento degli ulteriori appoggi logistici
Questa ripartizione di compiti emerge da tutta un'istruzione di cui daremo piena contezza nella memoria per non appesantire l'odierna requisitoria
E mi accingo a parlare
Della fase esecutiva che riguarda questi nostri odierni imputati
Iniziando a riferire sulla posizione sulle dichiarazioni su quello che è l'accusa ritiene di avere provato attraverso le dichiarazioni di Giovambattista Ferrante
Giovambattista Ferrante è un uomo è stato uomo d'onore d'antica data lo è divenuto nel mille novecentottanta
E stato combinato assieme a Salvatore Biondino nella famiglia di San Lorenzo e come Salvatore Biondino è stato fin dall'inizio destinato ad una vera e propria ascesa criminale di dimensioni che sono veramente inquietanti
Ha sempre appartenuto oltre Aldo ma famiglia di sangue mafiosa tutti i suoi familiari il padre e il nonno sono stati uomini d'onore
E questo il timore che i Franchi propri figli proprio per per eredità potremmo dire la verità familiare divenissero anch'essi uomini d'onore è una delle motivazioni che lo ha spinto alla scelta della collaborazione
C'è anche un'altra motivazione che però nella quale però noi riteniamo risiede esclusivamente l'iniziale dissociazione del Ferrante
Dissociazione che si badi bene avuto a brevissima durata un giorno due giorni se mal non ricordo
Perché successivamente il Ferrante ha intrapreso una collaborazione piena questa motivazione nasceva dall'essere il Ferrante detenuto assieme a Pietro Scotto nella stessa cella ed annovera il Ferrante ricevuto da Pietro Scotto delle indicazioni assolutamente sbagliate
Pietro Scott aveva riferita al Ferrante che gli veniva attribuita la posizione di intercettatore nel giorno della strage
Ebbene tutte le
Emergenze processuali tutti i dati che noi abbiamo acquisito depongono per una tesi contraria
Non abbiamo mai attribuito allo scotto a Pietro Scotto il ruolo di ascoltatore delle intercettazione Caravà posti in essere abbiamo sempre attribuito a Pietro Scotto il ruolo di materiale esecutore dell'allaccio abusivo nella casa
Della venne l'utenza telefonica dell'abitazione dove risiedeva la madre del dottore Borsellino cioè quella sita in via D'Amelio torniamo a Ferrante Ferrante protagonista della maggior parte dei delitti più gravi che si sono verificati negli ultimi diciotto anni
Accompagna ha partecipato alla strage del dottore chimici e siamo nell'ottantatré
Ha partecipato all'omicidio del dottore Antonino Cassarà
Ha partecipato all'omicidio dell'onorevole Lima
Ha partecipato alla strage di Capaci
Ha partecipato all'omicidio dell'imprenditore Ranieri ed ed infine ha partecipato alla strage di via D'Amelio
Soltanto in tutti questi anni nessuno aveva mai sospettato di questo individuo le prime indagini sul Ferrante nascono alcuni mesi dopo la strage di Capaci
Questo gli aveva consentito affinata allora di muoversi liberamente
Di svolge liberamente attività imprenditoriale
Di poter essere l'individuo
Ideale per potere commettere determinate azioni
Il Ferrante nel momento in cui prima si dissocia e non mi soffermo sulla dissociazione perché vi ripeto è stata talmente breve che non medita
Senta un per alcuni profili che affronteremo poi nella fase esecutiva non mi soffermo sulla dissociazione ma sulla collaborazione dico che quando il Ferrante ha iniziato a collaborare
è sembrato essersi finalmente liberato da rimorsi che lo inseguivano da anni ed è sembrato essere sincero
Ma al di là di un effettivo interiore pentimento che non ci riguarda che anche la Suprema Corte riconosce non essere necessario
Ai fini della verifica dell'attendibilità di un collaboratore quello che emerso innanzitutto delle dichiarazioni del Ferrante
E che qua ed è quello che
Dobbiamo affrontare oggi è stata l'importanza delle sue dichiarazioni
Ha riferito fatti delittuosi sul quale non era mai stato sospettato
Fino ad allora era stato raggiunto soltanto da due ordinanze di custodia cautelare per la strage di Capaci e per associazione mafiosa
Ma ha riferito numerosi altri fatti quelli che vi ho indicato poco fa
Ha convinto attraverso le sue dichiarazioni perché acconsentiti il rinvenimento di armi ed esplosivo amaro attacca in Rai località Case Ferreri
Ha consentito il rinvenimento di un libro mastro nel quale erano contenuti tutti i conteggi del suo mandamento riguardanti le estorsioni
Ha riferito all'autorità giudiziaria tutti i suoi beni di provenienza illecita e soprattutto per nostro ufficio per la procura di Caltanissetta e perché per l'importanza che poveri in questa Corte è stato il primo a fornire la storia di un nuovo ed ancora sconosciuto segmento della fase esecutiva della strage
Il Ferrante è stato il primo a riferire particolari della strage
Che mancavano per completare il quadro della fase esecutiva
E ci ha consentito di completare il quadro delle investigazioni con riferimento alla prove al funzionamento del telecomando con riferimento alla fase del pedinamento che si svolse la mattina del diciannove luglio del mille novecentonovantadue
Ha contribuito anche se indirettamente a darci una conferma dell'unitarietà della strategia stragista
E il suo leale comportamento processuale
L'importanza delle sue dichiarazioni fatto di essere stato il primo a riferirle senza essere chiamato nessuno da nessun in causa dovrà essere valutato positivamente ai fini anche della determinazione della pena che il pm alla fine delle sue nel corso delle sue conclusioni riterrà di chiedere alla corte
Chiedetelo a Rebibbia
Avanti Roma Rebibbia
Presidente le scuse interruzione arrivato all'avvocato la blogosfera sostituzione dell'avvocato Vianello chiedevo l'autorizzazione a farlo accedere lo ha già detto senz'altro risultando essere impegnato in questo processo e difensore del fuori Meriva sia pure come sostituto
Sì mi scusi Presidente
Dicevo quali erano le risultanze processuali di cui la procure in possesso fino a quel momento noi sapevamo quello che ci aveva riferito Scarantino Eva ma intanto delle indagini investigative voglio rivendicare la bravura e la capacità delle investe degli organi di polizia che hanno svolto le prime indagini che sono quelle che hanno dato le prime direttive alla strage
Non eravamo le indicazioni di Scarantino che ci portavano a fermarci alle ore sei e trenta della mattina allorché l'autobomba era stata trasferita né a piazza leoni
Avevamo quelle indicazioni de relato di cui io riferirò
Che ci aveva dato il Cancemi con riferimento a chi materialmente sì tre sì era trovati in via D'Amelio avevamo un'ulteriore indicazione di Scarantino appresa da Natale Gambino che indicava interesso oggetti non imputati in questo processo gli autori della azionamento del telecomando tre che aveva definito con loro gergo volgare dalle corna di acciaio
Allora io non mi soffermerò sul contenuto della dichiarazione del calo del Ferrante che la corte ben conosce
Soltanto voglio evidenziare come questo organizzazione abbia calcolato per la buona riuscita dell'attentato tutto
Con il minore è il rischio per gli attentatori
E infatti quando Biondino Salvatore Biondino formula la richiesta Salvatore Biondo il lungo
E Salvatore Biondo il colto in presenza del Ferrante di reperire cinque tra queste le comandi accompagna la sua affermazione con una giustificazione
L'omicidio Lima commesso con comuni armi aveva creato problemi ai picciotti ed era quindi necessario pulirsi piedi perché così era stato deciso senza correre inutili rischi questo conferma quello che il collega ha detto stamattina i cinque telecomandi già sono destinati a commettere fatti di strage
Il biondino evidentemente d'accordo con i suoi sodali doveva proseguire alla strategia stragista nei confronti di tutti coloro che riteneva li avessero presi in giro
Nasce così questa richiesta a Giuseppe Biondo di acquistare i telecomandi ovviamente con i soldi della cassa della famiglia mafiosa
Con le indicazioni che biondo Salvatori il corto che garantisce per il cugino come accade nell'organizzazione allorché viene investito di un qualunque compito un uomo non d'onore e Giuseppe Biondo non lo era
Quindi dicevo nasce la richiesta di fornire che bisognerà delle indicazioni che dovreste dovranno essere fornite ai futuri acquirenti
Queste questi telecomandi devono essere sofisticati devono essere sicuri devono esser infallibili e soprattutto non devono essere utilizzati per usi comuni quali l'apertura di un cancello perché non devono soffi di interferenza
La scelta deve cadere su un tipo di telecomando possibilmente per usi industriali e Giuseppe Biondo e l'esperto della famiglia di San Lorenzo
Di in Elettronica
Infatti Ferrante ci ha già detto che Giuseppe Biondo veniva utilizzato perché era l'unico che avesse cognizioni tecniche in questa famiglia
E noi abbiamo visionato nel corso dell'istruzione tutte le fotografie della polizia scientifica abbiamo ascoltati i testi Cusumano Tomasello
E abbiamo verificato che verrà che effettivamente Giuseppe Biondo era in condizione di soddisfare la richiesta del biondino
Era già collaudato era affidato era il cugino dei idea era cugino di Salvatore biondo il corto e lungo
Sapeva cosa doveva acquistare ed infatti sceglie dei telecomandi per come non mi soffermo sui telecomandi per come ricordo soltanto alla corte come gli esami dei testi Vadalà Delogu Vassalle Cabrini anche quelli assunti in questo dibattimento hanno dimostrato su lì le capacità tecniche le caratteri
Queste opere comando
I telecomandi costavano perché avevano delle caratteristiche tecniche elevate ma questo non era un problema per questi uomini perché tanto erano in possesso
Del dei soldi dei commercianti e Storti corno le richieste continua esisteva nel mandamento di San Lorenzo la famosa cassa estorsioni che veniva utilizzata per tutti gli scopi e tra questi anche per l'acquisto di questi telecomandi il cui valore era di due milioni ciascuno
Mi soffermo su via Giuseppe Biondo perché tutto quello che vale per Giuseppe Biondo vale per Salvatore Biondo il lungo che ripeto lo ripeto fin da ora
è stato il soggetto che ha accompagnato Giuseppe Biondo nel corso di tutta la preparazione di questi telecomandi
Giuseppe Biondo sapeva certamente a cosa servivano queste modifiche perché non avrebbe compongono collocato la lampadina per effettuare le prove
Non li avrebbe predisposti per essere compatibili con l'accendisigari di un'autovettura e comunque per funzionare a dodici volt
Per la trasmittente per essere collegati alla batteria dell'auto per la ricevente non avrebbe predisposti in ciascun ciascun apparato l'antenna Stilo
Che è quella che normalmente viene poi la fossa alle auto e per il funzionamento della radio non li avrebbe muniti di quei pulsanti per consentirne l'azionamento
Abbiamo visionato in udienza durante la deposizione sia di Ferrante sia di Gioacchino la Barbera questo telecomando per il comma rinvenuti in contrada già ambasciate abbiamo tutti constatato la particolare abilità di tecnico e l'efficienza degli accorgimenti per Giuseppe bionda postina Inter Giuseppe Biondo sapeva che i telecomandi avevano questa finalità viceversa non avrebbe preparato quel promemoria
Che affida all'intelligenza di Biondi lungo il quale aveva avuto il compito di assistere il cugino durante la materiale preparazione dei congegni
E di portare dopo la prova di funzionamento dell'apparecchio già collaudato
Quello che si vede avvenne in casa e Ferreri a chi di portare questa parecchia chi materialmente lo avrebbe dovuto con lo collocare e poi avrebbe dovuto azionare
Su questo punto il Ferrante è stato destinatario di numerose domande
Ma quello perché che avevano uno scopo questi poiché la prova del telecomando avviene a una settimana di distanza dalla strage se
Salvatori lungo se le risposte del Ferrante avessero deposto per una presenza di biondo Salvatori lungo nel momento il giorno successivo cioè il giorno della domenica
Sarebbe venuta meno tutto l'impianto accusatorio con riferimento al fatto che la macchina fu imbottita il sabato pomeriggio sabato diciotto luglio
Ma il Ferrante su queste è stato preciso
Voglio dire fin da ora una cosa Ferrante è un collaboratore che ha sempre detto le cose che essa con assoluta precisione ed infatti anche il controesame ha sempre dato risultati
Diciamo univocamente favorevoli per quella che era la tesi accusatoria
Lista il con la consegna da parte di e Salvatore Biondo il lungo del bigliettino con le indicazioni al telecomando non deve in nessun modo essere riferita perché Ferrante non l'ha detto al momento della materiale preparazione dell'autobomba individuiamo la come una consegna che viene fatta a coloro che poi sette giorni dopo predisporranno materialmente l'autobomba
Il Ferrante ci ha fornito prima ancora di visionare le fotografie dei particolari che sono stati drammaticamente riscontrati c'ha parlato di un cavo coassiale nel quale RIM perché quei ricorderete
Dopo l'esperienza e lo dimostreremo made in memoria quel rinvenimento degli un pezzetto di cavo coassiale di antenna nel quale Rin pigiato un frammento di centoventisei
Ci ha parlato dei dei dei pulsanti
Ricorderete
C'ha parlato anche di modalità artigiane con cui erano stati apposti questi pulsanti
Tutte queste tutte le indicazioni sulle quali non mi soffermo
Sono state riscontrate attraverso anche quella coppia di telecomando che un telecomando per il comma che il Ferrante ha riconosciuto essere assolutamente identico a quello utilizzato per la strage del dottore Borsellino
Il trick Ferrante questo per onestà dobbiamo dirlo
Dopo soltanto dopo un po'di tempo che poi non è molto tempo dopo dopo un mese ha indicato Giuseppe Biondo come colui che aveva materialmente acquistato e predisposti telecomandi
Questa questa reticenza iniziale
E giustificato dallo stesso Ferrante due ci ha spiegato
Che le sue remore sono state iniziali
Perché non voleva tirare in ballo una persona Giuseppe Biondo che riteneva estranea e quasi quasi costretta ad avere fatto quello che aveva fatto perché gli era stato ordinato dei cugini però aveva prevalso successivamente la volontà di affidare tutta la giustizia di fare in modo che fossero il giudice a valutare quale fosse stato l'effettivo ruolo del di Giuseppe Biondo
D'altronde come la Corte potrà verificare attraverso il richiamo dei verbali oggetto di contestazione il Ferrante non attardato a riferirci queste circostanze
Le convincenti giustificazioni ci consentono di poter affermare con assoluta tranquillità che questo comportamento questo ritardo di un mese perfettamente giustificato e che poi poi di Fini sono ritardo non incrina assolutamente il valore delle dichiarazioni che Ferrante arresti
I cinque telecomandi
Vennero acquistati certamente dopo l'omicidio Lima e prima della strage di Capaci e vennero custoditi in un'abitazione del Ferrante sita nella zona di San Lorenzo a piazza Maio
Era stato predisposto un vanno era un'abitazione del Ferrante ed era stato predisposto un vanno ricavato dal sottoterra
Dal quale erano state tolte alcune alcuni oggetti fra cui due giubbotti antiproiettile per potere collocare questi cinque telecomandi a tutte queste operazioni aveva assistito Salvatore Biondo il lungo
Che dopo l'intervento al cuore effettuata a Houston naturalmente con i soldi della cassa per le estorsioni
Veniva adibito come Charlie ferrati riferiti Ferrante a compiti più consoni al suo stato di salute
Questa affermazione del Ferrante non però non ci deve trarre in inganno ecco sono costretta a leggere una parte con la quale il Ferrante spiega cosa significhino
Questi compiti meno pesanti che vengono attribuiti a Salvatore Biondi lungo
Lui afferma si riferiva non fargli fare lavori particolarmente stressanti e gravosi fare il telecomando comparsi delle cose che ha fatto
Ricorderete che Salvatore Biondo il lungo gestiva lui materialmente la cassa per le estorsioni non erano cose particolarmente stressanti o dal punto di vista fisico molto impegnative
Dopo l'intervento chirurgico non è cambiato niente praticamente se si doveva andare a fare un omicidio
Non si faceva salire in macchina e andare materialmente a sparare ma possibilmente si si utilizzava per vedere e controllare che chi si doveva uccidere quindi un ruolo che nulla toglie all'importanza e alla perfetta consapevolezza di biondo Salvatori lungo per questo patto che ci riguarda che tutte le azioni che stava ponendo i resti alla preparazione del per Colle telecomandi la materiale utilizzazione la prova cosiddetta prova di funzionamento del telecomando erano finalizzati alla morte del dottore Borsellino l'incontro
Che noi che ci riferisce il Ferrante con quelli che materialmente dovevano collocare il il dispositivo nella macchina che poi avrebbe fatto saltare in aria il dottore Borsellino e gli uomini della scorta
Il PM gli aveva chiede veniva comunque messo a conoscenza di chi si doveva uccidere il Ferrante rispondessi si è chiaro il ruolo di Salvatore Biondi lungo non è stato per nulla diverso da quella degli altri correi è indubbio
Che anche attraverso queste risposte che ci fornisce Ferrante che gli ha offerto atto e agito nella piena consapevolezza dell'obiettivo da colpire anche perché
Assieme al Ferrante assieme a biondo Salvatori il corto costituiva uno degli uomini di più stretta fiducia di Salvatore Biondino
Tutto quello che c'era da fare i due cugini ci dice Ferrante praticamente lo facevano assieme
C'era una simbiosi
Tra Ferrante biondo Salvatori lungo biondo Salvatori il corto e biondino erano gli uomini di biondino gli uomini che conoscevano
Tutto quello che il biondino
Diceva loro rende tutto quello che non Dino intendeva fare erano degli uomini talmente importanti che non ricorderete attraverso i dati e che sono emersi che biondo Salvatori lungo allorché tutti erano stati arrestati nonostante questi suoi problemi di salute è stato quello che ha detto materialmente il mandamento di San Lorenzo fino a quando non è stato arrestato
La prova del telecomando
Era chi era necessaria dovevano verificare se effettivamente il funzionamento
Fosse corretto ed allora loro stessi si recano in un giorno in cui certamente non c'è nessuno nella zona che normalmente utilizzano per le loro azioni illecite dove è stato trovato il libro mastro ed è la villa Bordonaro
In questa in questa casa diroccata predispongono il tutto per potere verificare se il telecomando funzioni non è stressante questo biondo Salvatori lunga è presente assieme a biondino assieme a biondo Salvatori il corto
Sono loro stessi a preparare a predisporre la ricevente la trasmittente sono loro stessi
Anche perché questo luogo è ideale non è vero secondo che nel in questo luogo si trovaste tale Bonura
Il Ferrante ci ha spiegato e abbiamo riscontri che voi guarderei perché questo signor Bonura soltanto prima delle sei e trenta era solito recarsi sul posto non è vero che c'erano il in costruzione
Nel senso che e cinque ci fossero operai è intenti alla edificare delle ville le ville in costruzione effettivamente c'erano vi abbiamo offerto dove dati documentali che dimostrano senza alcun ombra di dubbio che in quel pomeriggio del sabato dice al diciotto luglio così come in tutti i sabati
Del mese di luglio del mille novecentonovantadue le maestranze non ne seguivano lavori era Junge in quel pomeriggio prefestivo effettivamente i cantieri erano chiusi
Rinvio alla conoscenza della corte tutti i particolari della prova salvo soltanto l'indicazione della distanza dalla macchina del Ferrante
Dove colloca la Mercedes al posto dove si trova la FIAT Uno del biondino dove è collocata la ricevente
Per della per la cui dicevo io la presenza di ostacoli per verificare in in in consigli condizioni estreme il funzionamento del telecomando
E che è quel telecomando che è stato utilizzato per la prova di funzionamento sia stato quello
Poi al collocato materialmente nella FIAT centoventisei con la quale esplose il dottore Borsellino lo lo sappiamo lo argomentiamo dal fatto che fu fu curato
Di allungare il detonatore con un filo e di collocarlo all'interno di un barattolo per evitare di rovinare vip di creare dei problemi alla trasmittente di fare esplodere la trasmittente
Non era stato utilizzato esplosivo fu soltanto una prova di funzionamento a prescindere da esplosivo comunico detonatore elettrico
Che il telecomando fosse sofisticato che il telecomando fossero test comma che il torneo che il telecomando fosse quello che è stato utilizzato per la strage del dottore Borsellino lo argomentiamo anche da un altro particolare il Ferrante ha avuto cura di spiegarci che quando arrivarono i cinque telecomandi
Furono messi ognuno in un sacchetto e ogni coppia esclusivamente compatibile c'è una ricevente è compatibile con trasmittente un altro sacchetto
Tutti i consulenti ci hanno detto che quel telecomando e abilitato esclusivamente c'è una trasmittente abitata esclusivamente con una determinata ricevente
Quindi guardate la conoscenza di questi signori gli accorgimenti che hanno dimostrato di
Conoscere perfettamente
Questi i telecomandi
Erano cinque
Sappiamo che due furono consegnati a Matteo Messina Denaro e purtroppo sono ancora la sua disponibilità ce lo ha detto Ferrante ce l'ha confermato Geraci altri due furono distrutti nel momento in cui Ferrante avvisato da Carlo Greco
Di indagini che la DIA stava ponendo in essere e poi avvisato successivamente da Giuseppe Biondo decide di distruggere a martellate i telecomandi e di bruciare tutta la parte restante che non è riuscita a distruggere con questo modo
Andiamo al momento della strage e questo siamo al sabato
Che e al sabato undici luglio mille novecentonovantadue abbiamo poi la richiesta a Ferrante qualche giorno prima del diciannove luglio di tenersi pronto da parte del biondino
è inutile dire che tutto il controesame per verificare sia stato usato un giorno prima due giorni prima tre giorni prima è perfettamente inutile per due ordini di considerazioni la prima perché noi che era ragioniamo in un certo modo che cerchiamo la ricerca delle che siamo sempre la ricetta della prova pretendiamo la precisione da chi invece aduso a commettere questi fatti non fa caso ai particolari
E questo argomenta deve valere anche per le motivazioni per cui Ferrante non riesce a ricordare il significato di tre telefonate che pure sono partite dal suo cellulare
Altro dato perché nulla toglie al fatto che il biondino cioè e altro dato è e che Ferrante non può ricordare perché con don Dino si incontra giornalmente non c'è una parte del verbale in cui non si inviti questa sua costante frequentazione di Biondino sempre per fatti più o meno leciti o illeciti
Ferrante
è abituata a questo tipo di ordini e non può sottrarsi a questi ordini ci ha spiegato perché
Era una domanda della difesa
Io devo fare quello che mi ordinano di fare nel momento in cui io appartengo e ricevo un ordine d'arte dal mio capo mafioso non posso sottrarmi perché altrimenti possono andare incontro a delle conseguenze
Quello che a noi interessa è un dato che sicuramente certa non è importante che sia stato un giorno due giorni tre giorni prima
Quello che è importante è che sicuramente il Ferrante venne in possesso di di questo dato c'è questa richiesta del biondino che accompagnata da un bigliettino
Il sabato almeno il sabato precedente la strage
Questo biglietto conteneva un cognome ovviamente fittizio di persona alla quale il Ferrante doveva fornire le informazioni ed è in quel momento è questo il momento utile che Ferrante apprende quale sarà l'obiettivo da colpire la domenica mattina il dottore Borsellino
Così gli dice biondino egli dice si sposta con tre auto blindate una certamente di colore blu
Non era difficile vedere tre auto blindate il giudice Borsellino dopo la morte del dottore Falcone era l'unico a Palermo ad essere scortato con tre auto
E poi non c'erano problemi e qua la conferma che non era soltanto Hanzo soltanto il biondino a pedinare quella mattina si è mal Ferrante il dottore Borsellino
Il Ferrante non conosce il dottore Borsellino è presente fa presente alcune perplessità ma biondino risponde che altre persone avrebbero visto meglio l'arrivo del magistrato
Quindi Ferrante
A quel punto è in possesso siamo al sabot di tutte le indicazioni necessarie per potere con assoluta sicurezza avvistare il dottore Borsellino
Non ha ricordato la frasi in codice d'altra parte per un individuo che ha usato lo stesso modo di agire per la strage Falcone causato allo stesso modo di agire per l'omicidio Lima e per altri fatti che fra poco io dirò
Anche umano o ritenere che possano ricordare non può non non è che non voglia ricordare anche perché il particolare non è talmente importante da in più dai da essere taciuto da essere colpevolmente taciuto
Dice è una un fatto che riscontrato dalla gente Antonio Vullo
Vede le auto transitare prive di dispositivi acustici in funzione
E questo è la conferma che noi riceviamo dall'indicazione del teste Vullo che è stato Lucullo l'unico superstite della scorta del giudice
Il Ferrante nella notte fra il diciotto e il diciannove aveva sicuramente effettuato due prove da Osvaldo al suo telefono cellulare per verificare il collegamento con quell'utenza cellulare sconosciuta che chiamava per la prima volta queste due chiamante
Dini dichiarò poi gli orari sono chiamate verso l'utenza di cannella Cristofaro
Ci siamo anche domandati gli abbiamo domandato è possibile che lei abbia prestato il suo telefono cellulare ad alti e Ferrante ha detto no non lo avevo mai prestato soltanto diversi anni prima l'aveva quando era un'altra uno un altro telefono cellulare era stato utilizzato era stato prestato ad un amico per un brevissimo periodo di tempo il Ferrante ha escluso di avere mai prestato il suo telefono cellulare anche perché viveva in quel periodo estivo in una casa nella quale non c'era un'utenza fissa quindi lui aveva necessità di portare con sé il suo cellulare
Ne la madre che abitava vicino
A pochi distante a pochi metri di distanza fondi Inghilterra possedeva un'utenza cellulare fissa abbiamo verificato
Che soltanto il ventitré maggio del mille novecentonovantatré l'utenza della madre del collaboratore c'è fu materialmente installato un'utenza nell'abitazione della madre del collaboratore
L'utente il Ferrante aveva già collaudato il ruolo di osservazione di pedinamento
Lui stesso ha detto era era la stessa cosa che avevo fatto per altri attentati a parte il il ruolo avuto nella strage del dottore chimici
A parte il ruolo va butoh per la strage di Capaci e per la strage per l'omicidio del dottore Lima
Quello che ci mi preme sottolineare
è che lui stesso ha spiegato che mettersi in contatto con la persona che doveva avvertire non era un fatto inusuale anche perché doveva verificare se quell'utenza alla quale doveva riferirsi a fosse se fosse attiva Possa nel senso fosse si trovasse in una zona che e poteva consentire e i di effettuare materialmente questa telefonata
Il Ferrante ci fornisce un altro elemento che alle sette della mattina del diciannove luglio era appostato per eseguiti perseguiti movimenti del giudice d'affetti da assassinare
Questo dato delle ore sette molto importante se inserito in tutti gli altri dati che
Noi abbiamo sostenuto nell'ambito degli altri procedimenti noi abbiamo sostenuto lo dico per estrema sintesi perché ce lo consente
La verifica di attraverso diversi dati testimoniali che il dottore Borsellino la sera del diciannove luglio alle ore venti venti e trenta circa aveva fatto l'ultima telefonata alla madre
Nel corso della quale le aveva annunciato che non avendo avuto la possibilità di portarla dal cardiologo il giorno del sabato troverete poi tutte le indicazioni precise in memoria
Rinviava la visita del cardiologo al giorno successivo
Quello è un dato importante perché il dottore Borsellino non indica alla madre nessun orario abbiamo solo un'unica indicazione
Il dottore borsellini il giorno successivo andrà in via D'Amelio
E quando alle sette gli attentatori sono già nell'immediata di Acerenza
Della vi abitazione di via Cilea del dottore Borsellino non è ancora pervenuto questo dato questo dato perviene anche questo è stato abbiamo provato attraverso dichiarazioni testimoniali di tutti i familiari del dottore Borsellino
Questo dato perviene alle ore otto perché alle otto il dottore Borsellino chiama l'anziana madre e lei dice Viesti prepararsi tenersi pronta perché dovrà accompagnarla alle ore diciassette
Presso per la visita cardiologica presso l'abitazione del dottore Di Pasquale che era anche un amico di famiglia
Pertanto alle ore sette con un dato di un'indicazione così generica fornita dal dottore Borsellino già era tutto predisposto non sapendo non potendosi conosce l'orario in cui il dottore Borsellino sarebbe arrivato
Controllando poi voi l'agenda del dottore Borsellino verificherete che era usuale che il giudice si recasse dalla madre nelle prime ore di ogni mattina della domenica
Una sola volta il dottore Borsellino si reca alle ore diciassette
Cioè di pomeriggio dall'anziana madre il diciannove luglio del mille novecentonovantadue
Esaminando l'agenda del dottor Borsellino verificherete che dopo la morte del dottore Falcone ma soprattutto nel mese di luglio proprio per quell'attività spasmodica
Impazzita alla il collega l'ha definito come una trottola impazzita che il dottore Borsellino portava avanti era rimasto ben pochi giorni a Palermo
Non ho il dato qua preciso e preciso nell'agenda e comunque se non ricordo male su diciannove giorni gli ultimi giorni di vita il dottore Borsellino appena quattro giorni era rimasto nella città di Palermo
E a quel punto
Gli uomini del mandamento di Brancaccio siamo alla mattina del diciannove della guadagna avevano già portato all'autobomba nelle vicinanze della via D'Amelio
Come ci ha indicato Scarantino se non addirittura del nella stessa via
Gli uomini di San Lorenzo Palermo scienza della Noce con modalità che da una parte denotano mancanza di fantasia perché l'avevano già fatto nell'ottantanove dall'altro sicuramente efficace perché purtroppo l'attentato riuscito
Secondo quel compiono come un copione consolidato erano già appostati nell'immediata adiacenza dell'abitazione del dottore Borsellino per controllare tutte le possibili vie di uscita del delle delle auto blindata del magistrato
Questa suddivisione di compiti
Ci conferma che non sono stati soltanto Ganci Cancemi Ferrante bionde biondina organizzare commettere la strage
Ci conferma che la fase finale è stata demandata quegli uomini che lo Scarantino Cancemi e cannella ci hanno indicato e mi riferisco agli uomini di Brancaccio idiomi di Santa Maria di Gesù
Cancemi bionde bio biondina Ganci si ferma no ecco dicevo questo a questo punto è un dato che devo per forza evidenziare
Non ritenete che il servizio di appostamento e pedinamento della mattina sia stato superfluo non ritenete che sia incompatibile con intercettazione abusiva
Erano due elementi per le motivazioni dell'assenza del dottore Borsellino nel mese di luglio
è per il modo di operare ordinario di questi uomini che dovevano che che vanno ritenuti assolutamente complementari
Noi sappiamo che il servizio di osservazione
Si mantiene perché non sono ancora pervenuti elementi precisi il servizio di conservazione non si stacca
Perché anche quando e viene staccato soltanto dopo che le auto del dottore Borsellino sono viste allontanarsi
Bisogna però vedere a questo punto se il dottore Borsellino sì e direi dove si è dire che il dottore Borsellino
è chiaro che il dato della telefonata delle otto può non essere in possesso dei vari Ganci Domenico Ganci Stefano che si trovano sul posto ecco perché
Effettuano quelle due telefonate di cui ci ha riferito italiano entrambe
Dirette a Fife tocca nella quelle telefonate con le quali prima indicano secondo le indicazioni di Galliano che il dottore Borsellino è partito e poi dicono guardate che non è arrivata in via D'Amelio
Abbiamo un'altra conferma che a questo punto le operazioni vengono sospese
Il Ferrante dice
Che dopo aver inizialmente pattugliato un tratto di strada nelle immediate adiacenze dell'abitazione del dottore Borsellino e poi su disposizione di biondino che è assieme a biondo Salvatori il corto essersi allontanato in un altro tratto di strada
E lo stesso il biondino che gli dice bene fai un'altra cosa di pattugliamento e poi te ne vai a mangiare ci rivediamo
Sia in quella quindi Ferrante osserva due
Due tipi di di pedinamento nella prima fase il Ferrante incontra biondo e biondino
E incontra Gand CD e Cancemi
Nella seconda fase non incontra nei ganci né cancelli
Quando lo incontra per la prima quando incontra per la prima volta nella prima fase Ganci e Cancemi vede anche il Cancemi recarsi all'edicola che si trova esattamente a forse un centinaio di metri dall'ingresso dell'abitazione del dottore Borsellino avete la planimetria avete la documentazione fotografica che volete rendere conto come la l'edicola si trovasse in una posizione ideale strategica per potere conoscere i movimenti del dottore Borsellino all'uscita dalla sua abitazione
Dicevo
Questo dato e da tenere presente perché poi loro affronteremo con quello che ci dice il cancello
La seconda parte dopo la seconda parte del pattugliamento mattutino Ferrante torna a casa
Perché ricorda di avere sospeso le operazioni
Perché ha avuto un calo di tensione non ci ha detto
Il Ferrante si ferma a casa sua per due ore per poi ritornare posizionarsi in un luogo completamente diverso anche se non distante da quello dove aveva effettuato la prima fase del la prima e la seconda fase del pedinamento
Eccetto perché Ferrante ce lo avrebbe detto che nessuno in quelle ore in cui Ferrante mancato lo aveva sostituito nel suo ruolo
Nel primo pomeriggio e Ferrante di nuovi nazione abbiamo già detto abbiamo indicato la strada l'avete vista quale la strada esattamente una e la il via viale Belgio dalla quale che che che costituisce una strada di ingresso dall'autostrada dallo scudo alla circonvallazione di Palermo
Ed è mentre sì mente ed è mentre si trova proprio in via Belgio non ricorda se dentro o fuori dalla sua autovettura
All'altezza di una rivendita di pesce che vede sopraggiungere le macchine del dottore Borsellino
Il Ferrante dice ho detto il nominativo che era scritto accanto al numero però siccome io non conoscevo diciamo che stava nell'altro telefono non avevo non sapevo materialmente chi era quindi non era in grado di riconoscere la voce
A quel punto quando ha fatto la prima telefonato ha avuto un dubbio perché non conoscevo l'interlocutore quindi cosa ho fatto sono andata ha telefonato alla cabina telefonica saranno passati non lo so secondi
Perché la cabina da premettere che la cabina si trova a venti metri dall'otto dal punto dove mi trovavo io non posso essere preciso venti trenta metri però è quasi di fronte del per l'abbiamo visto
E quindi io rifatto il numero ritelefonato e mi hanno risposto ho capito ho capito ha sbagliato sono le sedici e cinquantadue lo verifichiamo dal dal tabulato del del dell'utenza cellulare del Ferrante
Ritornò al fatto a perché due telefonate perché non conosceva l'interlocutore aveva già fatto così in altre occasioni sì
In occasione dell'omicidio di di tale Lidia cognato di Totò Scaglione perché in quel caso non conosceva la voce della persona alla quale stava telefonando quindi è diversa perché per Capaci fa una sola telefonata perché per Lima Fano sono telefonate qua ne fa due
Perché qua non conosce l'interlocutore
Ed infatti Ferrante non abbiamo poi motivo di dubitarne perché è stato una collaborazione veramente leale perché non avrebbe motivo di beh negare un fatto se ne fosse a conoscenza ha detto di non avere mai conosciuto
Ficareto Cannelle
A questo punto il Ferrante sale sulla sua autovettura e si dirige in via dei Nebrodi e prima ancora di immettersi in viale Lazio avverte l'esplosione
Sono passati secondo il suo ricordo tre quattro o cinque minuti dottore Borsellino ha saltato in aria alle sedici e cinquantotto una telefonata delle sedici e cinquantadue
E proprio in quel momento
Momento sopraggiungono biondino e biondo Salvatori il corto questo particolare è anch'esso molto importante perché conferma che il biondino era nelle immediate adiacenze del luogo dove si trovava il Ferrante
E altrettanto importante è la presenza di Cancemi e ganci che viene constatata dopo alcuni minimi inutile all'esplosione l'abitazione di Vito Priolo
Possiamo quindi escludere intanto che il Cancemi ai ganci in quel momento nel pomeriggio si trovasse rinvia ad Amelia questo conferma la veridicità delle dichiarazioni del Cancemi perché diversamente non avrebbero fatto in tempo a precede il Ferrante il biondino il biondo che certamente per arrivare da a casa del sì o no avevano effettuato un percorso più breve rispetta quello che c'è dalla via d'Amelio alla casa del di Vito Biondo
Nel momento in cui Ferrante seguendo la macchina di biondina bionda arrivi in questa casa di questo Priolo che c'ha detto avete riconosciuto soltanto centrato grafia di questo signore che ha riconosciuti invito Priolo nel corso del dibattimento per la strage di Capaci allorché è stata mostrata al Cancemi la fotografia di Vito Priolo
Qui diceva nel momento in cui arrivano già Raffaele Ganci e Cancemi sono in possesso del dato della riuscita dell'attentato
E assieme a loro è arrivato Domenico Ganci che si intrattiene con il primo di uno spiazzo dal quale si accede ad Albano dove gli altri sono riuniti
Il Ferrante si ricorda perché ha ha sempre indicato la presenza di altre persone ma proprio per la sua estrema precisione ha voluto indicare quelle di cui era assolutamente cesto
Questo non deve servire a ritenere che Stefano Ganci non fosse presente perché come vedremo le altre acquisizioni processuali ci porta a ritenere la presenza di Ganci assieme a Domenico Ganci
Nel pomeriggio per celebrare in questo modo
Certamente da meno condivisibile la buona riuscita dell'ottanta
Questo Brindisi avviene
Do subito dopo che le
Prime notizie vengono dati in sovrimpressione dalla televisione
Credo che sia un dato che tutti di cui siamo tutti in possesso personalmente ciò avvenne dopo al al massimo dieci minuti dall'esplosione
E biondino a un unico commento da fare
Era preoccupato per quelle persone che avevano materialmente azionato il telecomando che potevano subire dei danni
Quelle che avevano premuto il telecomando perché a quanto pare dice Ferrante chi aveva premuto il telecomando ceppi stava là gli poteva cadere il Muro addosso
E allora io vorrei dire che la presenza di Domenico Ganci che precede l'arrivo del Fella del Ferrante è in linea con le altre acquisizioni processuali
Il Ganci infatti come ci ha riferito all'italiano dopo avere comunicato al cugino che l'operazione stava andando a buon fine perché aveva pedinato il dottore Borsellino fino alla fine della via Cordova
Lo avevi invitato a sentire il botto e subito si era allontanato verso l'abitazione del Priolo e quindi è logico che sia arrivato a prima del Ferrante che invece avverte l'esplosione mentre si trovi in gara delle Alpi
La successione l'arrivo degli attentatori e poi è stata fornita dallo stesso Cancemi me Cancemi che ha riferito dell'arrivo del biondino del biondo e del Ferrante dopo quella dei fratelli Ganci
Non abbiamo e non possiamo fornire alcun indicazione sulle motivazioni ed eque di quelle altre telefonate che rinveniamo nel tabulato del cellulare salvo a e non possiamo che dire che e la mancanza del ricordo a noi appare sincera e genuina non avrebbe motivo il Ferrante di non riferirci così come ci apre differito quella che la telefonata più importante che quella delle sedici e cinquantadue anche il le altre telefonate se avesse avuto un ricordo netto delle motivazioni per cui le aveva fatte
Possiamo dire che Ferrante con le sue dichiarazioni
Confessoria ampiamente riscontrate approvato in negativo e non protagonismo del suo mandamento nella fase finale cioè quella dell'esplosione l'attivazione dell'autobomba
In positivo il collegamento
Con il gruppo di agire in via D'Amelio e proprio confine feto Cannella uomo di fiducia di Giuseppe Graviano il cui telefono è stato il terminale di tutte le telefonate della domenica diciannove luglio del mille novecentonovantadue
Ci ha ci fornisce e parleremo di questo colloquio la perfetta consapevolezza da parte dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano delle fasi esecutive della strage
Ci dà la prova dell'effettiva predisposizione di una intercettazione legale che proprio documentata dalla sospensione delle operazioni nella tarda mattinata
Ci fornisce attraverso l'acquisto di questi telecomandi che poi furono consegnate trapanesi una provincia retta di una strategia unica voluta da tutta Cosa Nostra
C'è un particolare
Che riguarda un colloquio che il Ferrante intrattiene con Filippo Graviano all'Asinara
Questo colloquio SIM si verifica allorché perviene alla sin dalla notizia dell'arresto di Salvatore vitale che fu arrestato inizialmente per la strage di via D'Amelio sulla base delle indicazioni di Salvatore Cancemi
E e poi subito successivamente scarcerato per mancanza includendo insufficienza degli indizi in quei momenti Ferrante preoccupato perché conosce il vitale è ricevo una rassicurazione da Graviano
Vitale non è fra gli esecutori della strage di via D'Amelio
Questa rassicurazione muove dalla consapevolezza da parte dei Graviano della partecipazione del Ferrante
Perché Filippo Graviano senza che Ferrante
Gli avesse mai fatto cenno alla sua partecipazione alla strage di via D'Amelio e al suo ruolo di telefonista aveva colto
Il motivo di preoccupazione che certamente non avrebbe potuto intuire se non avesse avuto non solo la consapevolezza e la partecipazione del Ferrante alla strage ma con ancora di più la consapevolezza del ruolo che il Ferrante aveva avuto ruolo che comportava la possibilità attraverso i controlli dei tabulati telefonici di altri soggetti e quindi eventualmente anche del vitale di arrivare ad individuare colui il quale aveva avvertito chi stavi in via D'Amelio del passaggio delle auto del dottore Borsellino
Ci sono delle indicazioni
All'udienza del quattro febbraio novantasette pagine centoquarantotto centoquarantanove centocinquanta cinquantuno e poi centottantatré centottantaquattro del ventotto maggio mille novecentonovantotto
In cui Ferrante rievocò un ulteriore colloquio che è quello del ventitré maggio mille novecentonovantasei questa volta anche con Giuseppe quindi Giuseppe e Filippo Graviano
Il nel corso di questo colloquio
Vedremo poi dove si trovano vedremo i riscontri e tutto si trovano in un antisala inattesa di ecco di di partecipare alle udienze per misure di prevenzione sono stati portati insieme nello stesso blindato sito non è una sala priva di controlli perché abbiamo verificato effettivamente le telecamere sono in disuso
E il personale lascia i detenuti e non sta a controllarli
Problemi loro io dico
Nonostante agli stessi fosse stato applicato il quarantuno bis ed è in quella sede
Che
Giuseppe Graviano
Fornisce una giustificazione che Ferrante dovrà dare qualora gli attribuiscono qualcosa per la strage di via D'Amelio dicendo tu devi rispondere che ti ha telefonato ad un una donna che hai telefonata una donna
Questa affermazione di Giuseppe Graviano costituisce un ulteriore chiaro significato di consapevolezza del ruolo dei Ferrante è un invito ad affrontare questo genere difesa concordare un'eventuale difesa
Il Ferrante ci ha specificato il venti che quella del ventitré maggio novantasei era la prima occasione utile nella quale Graviano riteneva di potere parlare con una certa sicurezza Ferrante
La preoccupazione di Graviano d'altra parte era giustificata dalla comune sottoposizione al processo di capaci nel corso del quale era emerso che il Ferrante aveva svolto con lo stesso cellulare il ruolo di telefonista
Tuttavia dobbiamo sottolineare che le telefonate successive che sono oggetto di questo procedimento non erano mai state contestate al Ferrante
Circostanza che che conferisce un'ulteriore determinante importanza contenuto di questa conversazione
Il Ferrante dall'altro ha chiarito che prima di iniziare a collaborare non aveva mai riferito a nessuno non aveva mai confidato a nessuno di avere svolto questo ruolo di telefonista
E possiamo vi abbiamo già detto che prima della strage prima della della collaborazione del Ferrante nessuno mai aveva chiamato il Ferranti in correità non c'era alcun elemento nei suoi confronti
Dicevo dire su cui l'importanza di questo colloqui sui riscontri i riscontri hanno sono quelli che ci ha indire fornito il dottore boh negli atti ufficiali di PG in particolare nell'udienza dell'otto settembre novantotto
Giuseppe e Filippo Graviano effettivamente si trovava in un locale prestito lasso di giustizia di Palermo adibita allo stazionamento dei detenuti in attesa dell'udienza ed effettivamente risentite maggio del mille novecentonovantasei
Le telecamere non erano in funzione il controllo visivo dei detenuti era sommario e comunque non sufficiente ad impedire eventuali conversazioni
A questo punto non possiamo che ribadire come sia perfettamente plausibile che i Graviano fossero perfettamente a conoscenza del ruolo esecutivo del Ferrante che invece nel momento in cui
Prima ancora di parlare con Giuseppe e Filippo Graviano nulla sapeva del ruolo esecutivo dei due
E possiamo dare una spiegazione nel senso che esisteva un un ruolo diverso fra i Graviano i Ferrante
E perché
E anche giù è anche logico che chi partecipa alla fase finale e cioè in e in questo si muove nell'Ina in questo caso Giuseppe e Filippo Gagliano debba conoscere
Coloro che ai quali i quali partecipa alle fasi immediatamente precedenti mentre non è vera
Non è vero la situazione inversa cioè non è necessario che chi partecipa alle fasi precedenti debba conoscere chi partecipa chi è ha detto a quella che è la fase finale
Volevo quindi dire alla luce ed è di queste dichiarazioni e di tutto quello che abbiamo che indicheremo poi riscontrando o le affermazioni del Ferrante con quelle del Cancemi che tutte le dichiarazioni che ha reso tutti particolari che ci ha fornito non è no riferiti che che è una minima parte quelli che riteneva utili in questo momento a illustrare proprio per sintesi il quadro generale
Ma dicevo tutto quello che è oggetto di questa di questa dichiarazione
Pienamente attendibile
Tutte le indicazioni che ci ha fornito il Ferrante devono essere positivamente valutato il suo comportamento
Leale inizialmente fin dall'inizio possiamo dire perché è un mese nella nella vita criminale di chi ha commesso fatti così gravi come quelli che già indicato è veramente un secondo
Tu dicevo tutto e le sue dichiarazioni vanno valutate non solo positivamente ma sono indice di altissima attendibilità
E in questo senso noi preannunciamo che e per il Ferrante
E chiederemo la speciale diminuente dell'articolo otto
E e che nei confronti di chi per primo ha fornito nuovi particolari alla giustizia verrà chiesto uno trattamento di pena certamente diverso dagli altri
Parliamo del Cancemi e delle dichiarazione del Cancemi
Dobbiamo innanzitutto dire premettere tutto quello che è stato detto stamattina sull'attendibilità del Cancemi sulle motivazioni del ritardo che abbiamo chiamato colpevole abbiamo detto comprensibile ma non giustificabile
E però dobbiamo riferire un particolare
Che già dimostra come il Cancemi fin dall'inizio abbia disperatamente cercato di fornire un qualche aiuto alla giustizia anche con riferimento alla strage di via D'Amelio
E mi riferisco alle primissime dichiarazioni quelle che Cancemi vende nel novembre del mille novecentonovantatré
Allorché ha appena iniziato la sua collaborazione e che
Permettono di individuare già alcuni degli appartenenti al commando che si trovava in via dal
Il Cancemi ci ha riferito che in via D'Amelio per averlo appreso da Raffaele Ganci che in via D'Amelio
Si trovavano Pietro Aglieri Carlo Greco i Graviano Francesco Tagliavia
Possiamo rivisitare quello che il Cancemi ha detto fin dall'inizio della sua collaborazione
E quindi in epoche in cui ancora negava ogni suo coinvolgimento alla strage nella strage di via D'Amelio
Abbiamo utilizzato per le contestazioni un brano di interrogatorio del ventisei ventisei marzo novantatré complesso presidente che non ho avuto il tempo di verificare se sia processuale l'altra data che ancora prima che è quella del novembre del novantatré perché le prime dichiarazioni del Cancemi su questo punto sono del novembre del novantatré e il il Cancemi parla di una conversazione che si svolse nella casa di Borgo Molara di del Ganci
Dopo pranzo si erano viste alcune foto alcune immagini della strage quindi siamo poco a ridosso dalla strage di via D'Amelio e Raffaele Ganci dirigendosi verso la Standa
Mi disse che alla fase esecutiva in via D'Amelio avevano partecipato e Pietro Aglieri Carlo Greco i Graviano
Ciccio Tagliavia con Salvatore Biondino peggio Ostrava nel senso di coordinare le operazioni
Nella stessa occasione il Ganci mi riferì che in via D'Amelio abitava un certo vitale e allora
Nel novembre del novantatré ancora non vi erano le collaborazione di Scarantino né di Pasquale Di Filippo né di Tullio Cannella né di Giovambattista Ferrante miete Antonino Galliano Salvatore Cancemi aveva già dato in estrema sintesi
L'indicazione giusta avevi indirizzati i magistrati nell'individuazione non di tutti i responsabili della strage perché altrimenti avrebbe dovuto parlare necessariamente del suo coinvolgimento
Ma di quelli che erano stati protagonisti giunse documento operativo diverso e collegato che ben poteva essere esplorato senza mettere la sua responsabilità
Il Cancemi nel pieno contraddittorio delle parti ha ribadito che Raffaele Ganci che gli aveva fornito queste notizie ha ribadito
Che Ciccio Tagliavia era un grosso esperto di maneggio e nell'uso dell'esplosivo ricorderete che Ciccio Tagliavia e uomo di strettissima fiducia dei fratelli Graviano a specificato alle pagine centottantatré centottantacinque chi dei fratelli Graviano era presente in via D'Amelio e fra questi c'era Filippo Graviano
Dobbiamo verificare se di Ganci abbia esternato un suo convincimento con il Cancemi o gli abbia fornito un dato effettivo e di conoscenza
Lo possiamo verificare attraverso le dichiarazioni dello stesso Cancemi
Innanzitutto Raffaele Ganci non gli aveva mai detto nulla che non fosse non vera assolutamente e lui ha detto io lo scarto
Ed ancora il diciassette giugno novantadue alle pagine centonovantadue centonovantatré fa la differenza tra quando ganci di riferisce fatti di cui non è incerto
Rispetto a quando ganci di riferisce fatti di cui è certo infatti dice per il vitale mi disse forse è amico nostro quindici ammesso questo forse da vitale ma questi no
Quelli che ho indicato questa persona hanno partecipato alla strage di via D'Amelio questo con assoluto certezza non ho avuto non ha avuto nessuna riserva e nessuna cosa proprio è stato Franco
La sottolineatura di questa risposta del Cancemi e la valenza probatoria della stessa
Deve essere valutata anche il riferimento a quanto il Cancemi ha riferito in ordine alle specificazioni che il suo compare Raffaele Ganci gli aveva fatto in altre occasioni a dispetto invece a sue deduzioni
Ha chiarito e chiarito questo particolare cioè che quando che il Ganci non gli aveva mai detto nulla di falso
Che Ganci
Gli faceva presente quando non era sicuro non possiamo non sicuro della sua affermazione non possiamo che ritenere come dato certo che Filippo Graviano secondo le dichiarazioni che rende Ganci tra conversazione Cangemi da fosse presente anche in via D'Amelio
Dobbiamo anche dire
Chiedo scusa Presidente vorrei sintetizzare ma
Dobbiamo anche evidenziare quale fosse il rapporto fra Cancemi agganci innanzitutto sono due capi mandamento
Innanzitutto abbiamo già detto che erano fra coloro che avevano deciso la strage innanzitutto erano due degli artefici principali dell'ideazione ed esecuzione della strage di Capaci
Innanzitutto erano Soggetti vicini a Salvatore Riina
Erano legati da vincoli non soltanto mafiosi ma di vere e proprie amicizia di giornaliera frequenza
Non era mai esistito e ne avremmo avuto prova alcun motivo di rancore fra Cancemi e ganci
Tant'è che fino al momento della costituzione i rapporti si erano mantenuti inalterati e di ottima frequentazione d'amicizia non soltanto di natura mafiosa
Cito potremmo domandare come è possibile che i ganci fosse in possesso di questo dato cioè di chi è rinviata meglio il Cancemi no
A questo noi potremo dare anche una risposta attraverso le stesse dichiarazioni che poi successivamente quando il Cancemi reticente alla fine ha deciso di dire tutta la verità lui stesso ci ha fornito
è un dato che è importante perché attiene anche a Domenico Ganci
Sia attraverso le acquisizioni processuali noi siamo convinti che sia Mimmo Ganci che lo stesso Raffaele Ganci
Avessero fin dalle ore precedenti della l'attentato e forse anche nei giorni precedenti la precisa consapevolezza che l'autobomba sarebbe dovuta esplodere proprio in via D'Amelio
Questa risultanza comporta anche in relazione all'incarico attribuito a Mimmo ganci che doveva avvisare quelli che stamani in via D'Amelio
Un giudizio di altissima probabilità anche sulla conoscenza diretta che Raffaele e Mimmo Ganci dovevano avere in ordine a chi si trovasse in via D'Amelio
Perché Raffaele Mimmo Ganci a differenza del Cancemi a differenza del Ferrante erano consapevoli del luogo in cui avrebbe dovuto verificarsi l'attentato
Perché il loro grado di conoscenza come emerge proprio attraverso queste confidenze che ci ha fatto Raffaele Ganci perché che fa Raffaele Ganci ha Cancemi e ci sicuramente più alto di quelle che erano in possesso del cancello
Passiamo a quelle che sono le successive dichiarazioni quelle che il Cancemi rendere finalmente quando decide di collaborare siamo nel mille novecentonovantasei e queste dichiarazioni hanno valenza perché sono perfettamente sovrapponibili a quelle che ci ha resi Ferrante se si eccettua l'indicazione della presenza di Antonino Galliano di cui si dirà allorché noi esamineremo le dichiarazioni del Galiano
Sono state perfettamente io ero quindi non non mi ferma le dichiarazioni mi fermo soltanto alle considerazioni perché si siccome le ritengo perfettamente sovrapponibile soltanto laddove io ravviso per gli estremi degli elementi di contrasto ho il dovere secondo me in questa situazione di sintesi in cui mi trovo a rendere la requisitoria di darne contezza ed allora tolto quell'indicazione della quale parleremo sono perfettamente concorra Cord anti le indicazioni sulla breve sosta effettuata dai componenti il commando prima di dislocasse sulle strade adiacenti la via Cilea
Sui mezzi con i quali ciascuno si era spostato per perlustrare il territorio sul posizionamento di ognuno e valga per tutti la descrizione della stradina dove era da appendere Domenico Ganci e la presenza del Cancemi a piedi davanti all'edicola è quella del Ferrante appoggiato al muretto poco distante
Ed ancora Ferrante ha dichiarato di avere visto soltanto nella prima parte del pedinamenti Cancemi a Raffaele Ganci ed è avere visto poi soltanto l'avevo già detto a bionde biondino e Cancemi ha confermato
Perché Cancemi afferma di essere andato via dopo avere constatato che il dottore Borsellino era uscito di casa quando lui è passato a noi ce ne siamo andati pagina centoquarantaquattro del diciassette giugno novantanove cioè Secondo le altre acquisizioni processuali poco dopo le ore nove
Cancemi ci ha detto di aver appreso dal biondino che quindi si era trattenuto sul posto e che poi li aveva raggiunti a villa Priolo del nella casa dei pignolo che il dottore Borsellino non era andato dalla madre
Il Cancemi ci riferisce oltre a queste indicazioni che si sovrappongono a quelle del Ferrante altri particolari preziosi
Che a rischi che arricchiscono il quadro probatorio e che ci consentono di confermare di avere la certezza anche del protagonismo Di Stefano Ganci nell'intera giornata del diciannove luglio del mille novecentonovantadue
C'è indetto per averlo
Per aver ricevuto questa confidenza da Raffaele Ganci abbiamo già detto perché queste tutto quello che dice Raffaele Ganci ha un particolare valore perché crediamo a questo alla verità di quello che dice Raffaele Ganci è peraltro Raffaele Ganci quel giorno agisce
Nel e cioè riferì ferisce queste circostanze nel momento in cui è in corso il pedinamento quindi sono informazioni che necessariamente devono essere scambiate perché e sono informazioni che sono utili a tutti quelli che devono partecipare alla buona riuscita dell'attentato
Ci dice di aver appreso da Raffaele Ganci che Mimmo Ganci aveva un ruolo di particolare importanza e rilievo doveva avvistare quelli che stamani in via D'Amelio dell'arrivo del dottore Borsellino
Domenico Ganci sapeva chi fosse l'interlocutore e conosceva i complici che stavano operando in via D'Amelio
Tra l'altro questo il Cancemi lo costata perché il padre Raffaele in presenza del Cancemi allorché si avvicina Mimmo gli dice appena tu lo vedi passare il dottore Borsellino subito puliti anni e dieci che è partito
E poi dice Cancemi Mimmo Ganci doveva dare il via a quelli che erano in via D'Amelio
Che il dottore era partito di là che quelli erano che stavano aspettando che arrivava da sua mamma quindi anche questo dato che sapessero che andava dalla madre
Mimmo Ganci avevo un telefonino perché doveva comunicare quando il dottore Borsellino passava di là e queste sono le dichiarazioni di al sette giugno novantanove
Gli attentatori sapevano già al momento in cui si trovavano nelle adiacenze della via Cilea che il dottore Borsellino sarebbe andato dalla madre
Perché questo dato non è ancora arrivato nel momento in cui ci sono queste conversazioni Ganci mi disse che il biondino già aveva organizzato tutto e quindi questa mattina
Che il dottore Borsellino andava da sua mamma sapevano che andava da sua mamma e qui e quindi erano preparati per farlo saltare in aria
Circostanza questa giustificabile esclusivamente con l'utilizzo di un'intercettazione abusiva sull'utenza telefonica della madre perché
Neanche i componenti della scorta della mattina del diciannove luglio novantadue tutti ascoltati nel primo dibattimento
E nemmeno Antonino culla i suoi colleghi uccisi erano in possesso di questo dato se non prima della partenza del dottore Borsellino dall'abitazione estiva di villa grazie quindi il dottore Borsellino questo dato che andava dalla mamma lo diede ufficialmente alla scorta non ne parlò con nessuno né con i ragazzi che fa che lo scortavano la mattina
Né con quelli per del pomeriggio fino a quando non si mise materialmente in banchina
Gli attentatori invece lo sapevano che andava dalla madre
Ed ancora d'altra parte la macchina era stata portata in via D'Amelio quindi questo molte ore conferma questa è la conferma dell'esistenza di questa intercettazione abusiva perché io sosteniamo noi se
Cioè il bio che il biondino e il biondo dopo il servizio di osservazione spretato nelle prime ore della mattina non avrebbero di certo sospeso ogni cosa per recarsi nell'abitazione di Vito Priolo
Gli attentatori erano in possesso abbiamo già detto e la notizia dell'orario
Acquisita alle ore nove
Perché e volevo completare che ho lasciato in sapevo che la mia preparatore
Non sarebbe stato prossimo via il comportamento del biondino che si reca nell'abitazione del trial Priolo perdendo di vista il convoglio delle auto anche perché il dottore Borsellino
Avrebbe potuto fare rientri in qualunque momento la villa Grazia spiazzando gli attentatori
E ci sono altri elementi che conducono a questa conclusione
I tabulati telefonici a Pessano tutti una sospensione delle operazioni a partire dalle ore dieci fino alle ore quindici quando Domenico Ganci si mette nuovamente in contatto con il cane il Ferrante era andata a pranzare Stefano si era preoccupato di telefonare alla fidanzata sono tutte
Comportamenti che certamente non o compatibili con un'attività di pedinamento
è vero
Cioè è un è un altra altra così importante la mattina ecco perché avevo già detto al abbiamo la forma perfetta consapevolezza del pieno coinvolgimento di Stefano Ganci per l'intera giornata
Perché abbiamo un altro dato abbiamo il dato che Stefano Ganci
Assieme a Mimmo alle ore dieci e dieci e trenta raggiunge il padre presso l'abitazione del piove vetriolo
è vero Cancemi non lo ha visto la mattina prima delle chiese prima dica dell'abitazione del Priolo però dalle indicazioni che ci ha fornito italiano noi sappiamo che il e Stefano Ganci era posizionato dietro la chiesa
Stefano Ganci era con la macchina di Mimmo Gangemi mo'Ganci aveva lasciato la sua macchina accanto alla stradina dove si trovava quindi Stefano Ganci a piedi Cancemi può non averlo visto mentre girava avendo tra l'altro come obiettivo quel giorno non quello di verificare tutti quelli che vedeva e sicuramente c'erano altri in via D'Amelio e in via Cilea ma quello di verificare se il dottore Borsellino uscisse dalla sua abitazione
Però abbiamo un dato Stefano Ganci arriva alle dieci dieci e trenta nella casa di Priolo e questo dato ci conferma che è stato lui a utilizzare il telefono cellulare quel giorno
Non colgono poi nel segno le contestazioni mosse dalla difesa di Stefano Ganci diretta evidenziare che nelle precedenti dichiarazioni Cancemi non aveva riferito il dato della presenza di Stefano durante la mattina
Il Cangemi ci ha spiegato
Quando l'ha ricordato come lo ha ricordato sarà la Corte potrà valutare la sincerità e l'attendibilità di questo dato certamente il Cancemi dice signor Presidente io ho un ricordo
Un ricordo che mi viene dopo tutto qua semidio non ricordo non lo devo dire scusi mi lavora Starr restare muto
Questo è un ricordo è giusto che lo devo dire no sono vuol dire che un'altra volta non lo dico io invece quando i ricordini vengono anche se mi vengono dopo io poi la Corte io lo dico od una corte sarà lei a valutarlo
Non solo quindi abbiamo uno stelo Stefano Ganci impegnato di mattina a casa di Priolo assieme a Mimmo Ganci
Abbiamo Stefano e Domenico Ganci impegnati nel pomeriggio questo non ce lo dice Galliano ce lo dice Cancemi Cancemi ci dice
Io mi ricordo che il padre Raffaele Ganci mi aveva detto mi ricordo che qualche così i suoi figli avevano questo compito di qualche cosa anche nel pomeriggio
Il Ganci mi accenno i ganci per chi lo conosce non è che una persona che si prolungava mezza parolina
La domanda del pm i suoi ricordi e a quelli che sono i suoi ricordi i ganci le fece espressamente menzione di entrambi i fratelli sia di Mimmo che Di Stefano sì sì mi ricordo sì mi ha parlato per tutti e due
Raffaele Ganci pertanto aveva espressamente menzionato Stefano Ganci
Vediamo cosa alta emerge da Cancemi dopo avere sospeso le operazioni d'essersi incontrati nella casa di Priolo
Abbiamo detto che era sopraggiunto dal biondino siamo la mattina il quale poi a sua volta si era allontanato per dirigersi verso l'abitazione di villa Grazia di Carini
Quest'altro dato che conferma la conoscenza la possibilità che apporre che avuta da Raffaele Ganci di recarsi in via D'Amelio Raffaele Ganci aveva dialogo avuto direttamente la possibilità di recarsi in via D'Amelio di persona nella stessa giornata della domenica
Mai fondiamo questo Congiu convincimento dalla dichiarazione di Cancemi in ordine al fatto che Raffaele Ganci dopo averlo accompagnato prima delle ore dieci a casa di Vito Priolo
Si era nuovamente allontanato alle ore undici e trenta dodici dando a Cancemi appuntamento nella stessa casa del Priolo alle ore due e mezzo e tre
Questo giustifica
La conoscenza del dato fornito da Raffaele Ganci al Cancemi sulla presenza di Filippo Graviano in via D'Amelio con ruolo esecutivo
Stefano e Domenico Ganci
Nel pomeriggio vedremo poi la ripresa dell'attività attraverso i tabulati arrivano nell'abitazione del Priolo prima del biondino e del biondo
Anche su questo particolare sono state fatte numerose domande chiaramente dirette a fare rilevare l'impossibilità del due fratelli in relazione all'indicazione temporale inizialmente fornita da Cancemi di aver incontrato il Galliani
In realtà l'unico dato emerso è che i due fratelli arrivarono prima di tutti gli altri dato questo in sintonia con quanto dichiarato da Ferrante
Mentre in ordine all'orario preciso ricordate
Che il Cangemi ha più volte dichiarato che non aveva l'orologio e che non era in condizione di essere più preciso e compulsato più volte sul punto alla fine pagina duecentoquarantatré del ventitré giugno novantanove ha detto
Mimmo è arrivato di avvocato non lo ricordo io mi ricordo perfettamente quando il mi Mimmo è arrivato di pomeriggio costa in fanno un po'prima un po'prima diciamo di quando è arrivato il biondino e ancora sempre nella stessa pagina
Mi ricordo che sono arrivati un po'prima di Biondino quand'è arrivato diciamo il biondina il biondo quando già c'era stata la strage era stata compiuta diciamoci Brondin idrogeno sono arrivati qua eccetera
Quindi li indica quindi arrivano quando la strage è stata compiuta
Un po'prima di Biondino e di biondo
Questa indicazione
Fornita dal Cancemi e quella che dobbiamo ritenere veritiera perché ci sono perché sicuramente a questo punto il Cancemi che non ha orologio che non può guardare continuamente l'orologio e anche questo è perfettamente giustificabile aggancia
L'arrivo di Mimmo e Di Stefano poco dopo
La attentato e poco prima dell'arrivo di Biondino ed di biondo quindi come vedete perfettamente compatibile con uno la ricostruzione dei fatti che noi riceviamo poi di che che vedremo fra poco da Galliano Antonino
Un'ultima considerazione
No questa presidente di quest'ultima considerazione preferiscono in questo momento non parlare anche perché abbiamo già parla riferito dell'attendibilità con riferimento a questi imputati del cancello posso chiedere una pausa di cinque minuti
Prego il pubblico ministero può proseguire a abbiamo parlato di acquisizioni perfettamente sovrapponibile a quella di Ferrante con l'eccezione spiegherò abbiamo parlato di ulteriori nuovi elementi che il Cancemi ci fornisce e importante adesso verificare se queste acquisizioni processuali si sovrappongono e siano compatibili
Ho coincidenti con quanto ci riferisce dal Galliano il quale a sua volta lo dico già subito
E ci fornisce ulteriori particolari che noi riteniamo fondamentali è utile ai fini di questa istruzione e allora vediamo anche Antonino Galliano Antonino Galliano eh un uomo d'onore
Entra a fare parte della famiglia Della Noce nel mille novecentottantasei
Un componente di una famiglia di sangue mafiosa la sorella del e la madre e sorella di Raffaele Ganci
Arrestato perché ritenuto autore di una di una rapina perpetrate in danno delle Poste centrali di Palermo avviene successivamente raggiunto dall'ordinanza di custodia cautelare per la strage capaci e quasi contestualmente inizia a collaborare e questa collaborazione è apparsa su da subito sofferta e inizialmente non completa
Successivamente nel corso di un drammatico interrogatorio si autoaccusa della strage di via D'Amelio ma sempre nel corpo delle stesse dichiarazioni nel corso di quell'ossesso interrogatorio completa il quadro delle sue conoscenze riguardanti il gravissimo fatto di sangue
Riferendo finalmente la verità dei fatti e specificando che il suo coinvolgimento e di realtà venuto meno
Dal momento che si era sottratto al pedinamento del dottore Borsellino previsto per il giorno della domenica
Le conoscenze del Galiano ad eccezione della conversazione con lo zio avvenuta alcuni giorni prima della strage
E quindi una conversazione diretta sono de relato ma appaiono particolarmente qualificate proprio per la dinamica dei fatti e per la circostanza che soltanto per una causalità il Galiano non è stato partecipe della strage
Caso allora mi scusi Presidente sono ormai talmente stancherò mai ma siccome il primo giorno ha parlato di casualmente qua oggetto ma è chiaro che volevo dire casualità e casualità iscritto
Che non mi si dica sì più come è stato in qualcuno aveva uno dei quotidiani di questi giorni
Che lo storico dicevo soltanto per una casualità
Capitano
Presidente posso continuare dicevo che soltanto casualmente italiano non è stato partecipe della strage
Dicevo che queste dichiarazioni de relato
Sono di particolare importanza perché provengono da una fonte qualificata che quel che Domenico Ganci il quale oltre ad essere direttamente coinvolto come esecutore nella strage
E personaggio di particolare spessore criminale come tutti noi abbiamo apprezzato nel corso della lunghissime istruzione dibattimentale
Sia per il ruolo di vertice che ha rivestito all'interno dell'organizzazione come sostituto del padre nel mandamento della Noce sia per il rapporto di sangue che lo lega a Raffaele Ganci
è possiamo dire che l'attendibilità intrinseca Berica li hanno va valutata con riferimento al suo grandissimo spessore criminale
è un individuo che poco prima del suo arresto a seguito della decimazione di tutti i componenti della famiglia Ganci tutti arrestati
E divenuto anche reggente del mandamento della Noce
E vedremo perché era designate come fosse stato designato a questo ruolo già da anni
Appare utile a sottolineare che il al Galiano è stata riservata una posizione particolare all'interno della famiglia Della Noce quella di essere riservato perché rappresenta la faccia pulita dell'organizzazione ha svolto studi regolari fino a un certo punto sblocca svolto attività lavorativa presso la Cassa Centrale di risparmio di Palermo con un ruolo di perfetto inserimento nella società
Non è chi non veda che questa posizione gli consente a differenza di altri uomini d'onore di potere avere contatti con l'esterno dell'organizzazione
Contatti di cui Galliano a seppure per cenni riferiti in questo dibattimento definendosi una Porson a che avrebbe potuto essere un anello di congiunzione tra il mondo mafiosa il mondo al di fuori della mafia
Perché diciamo per il fatto che era una persona diciamo culturalmente preparata che avevo studiato e quindi al loro serviva una persona del genere e l'udienza dell'uno luglio novantotto
Galliani e uomo oggetto di attenzione del Rina
Che l'autorizzato accompagnare Mimmo ganci alle riunioni di Commissione affinché nel caso di arresto di Raffaele Domenico Ganci sono parole sue ci fosse una terza persona che potesse dare continuità circostanza che si verifica dopo l'arresto dei ganci con la designazione dell'italiano provenuta attraverso un messaggio trasmesso dal carcere dallo stesso Raffaele Ganci e aggiungo io nonostante il quarantuno bis
Con il quale Raffaele Ganci indica in Antonino Galliano il nuovo reggente del mandamento
E proprio questo suo ruolo di riservato di studente
Di persona diciamo di media cultura gli consente di instaurare
Un rapporto di profonda amicizia con Domenico Ganci dal quale riceve confidenze anche su argomenti riguardanti l'organizzazione di particolare importanza e delicatezza
Argomenti che sono patrimonio di pochi eletti
Italiano è stato autore di orrendi crimini ricordiamo il delitto Insalaco ricordiamo la stessa strage di Capaci
Il Galiano nonostante tutto è impregnato di religiosità
Ed infatti dopo le prime dichiarazioni che renda l'autorità giudiziaria chiede il conforto religioso ci sono frasi che abbiamo apprezzato tutto pronunciati pronunciate nel corso dell'esame e anche era in sede di controesame che riguardano le motivazioni del suo pentimento e che fanno da subito apparire sincera la sua collaborazione
Mostra sofferenza per non avere avuto il coraggio di fermare le stragi di Capaci e di via D'Amelio delle quali era a conoscenza
Chiede perdono agli uomini consapevole che sarà difficile ottenerlo
Italiana ha riferito episodi omicidiari omicidio di imprenditore omicide albanese di cui nessuno in precedenza aveva mai parlato ha raccontato fatti come il progetto di attentato in danno il professor Alfredo Galasso che fino a quel momento erano inediti
Ha consentito di conoscere la provenienza illecita di numerosi beni immobili di pertinenza della famiglia Ganci
Ha mostrato una profonda conoscenza della struttura mafiosa che denota il suo pieno inserimento nel mandamento della Noce ha consentito attraverso la risposta ad ogni domanda di conosce il modo di conoscere il modus operandi dei suoi parenti e di coloro con i quali suoi parenti avevano contato
Ha svolto ancora prima di divenire sostituto incarichi delicati come quelli di portare messaggi ai fratelli Graviano e di andare a trovare Salvatore Biondino presso la di cui abitazione
Vediamo veramente per estrema sintesi cosa ci dice Galliano nei primi giorni della settimana precedente la strage all'interno della macelleria di via Loiacono in presenza di RAI di Domenico Ganci
Raffaele Ganci richiede di rendersi liberano per l'intera giornata perché doveva essere pedinato il dottore Borsellino
Di avere fatto presente che l'avrebbe dovuto svolgere in quel giorno festivo un turno di lavoro ed in quel contesto il cugino domenica aveva suggerito
Al padre di sostituire italiano con Stefano Ganci non c'è proprio occupazioni incarichiamo Stefano il padre aveva acconsentito
Nel corso di quell'incontro però italiano aveva già fornito a cugino tutte le informazioni utili
Che di cui era in possesso perché nell'ottantanove aveva svolto un analogo servizio di pedinamento proprio nell'adiacenza dell'abitazione di via Cilea del dottor Paolo Borsellino
Ci riferisce che le sue conoscenze sulla strage vengono appresi in due distinti momenti un primo momento il pomeriggio del diciannove luglio qualche minuto prima della strage a quando Domenico e Stefano Ganci
Che hanno seguito il corteo delle acuta auto blindate nel alle fino all'incrocio tra la via Cordova e la via Marchese di villa Bianca dopo avere verificato che il dottore Borsellino Sideri G si dirigeva verso l'appuntamento di morte
Erano transitati dal luogo di lavoro del Galliano che si trovava la via Cordova proprio in via Cordova si trova il l'ufficio ci si trovano gli uffici della Sicilia cassa
E il la due glielo avevano invitato a sentirsi il botto perché il luogo dell'attentato era la vicino in quel contesto Stefano Ganci aveva sollecitato il fratello ad andare via
Perché entrambi dovevano recarsi presso la casa di Vito Priolo dov'erano ad attenderli Salvatore Cancemi Raffaele Ganci
Ha riferito di avere cercato di sottrarsi ai controlli della famiglia Ganci sostituendo il turno di lavoro e trascorrendo la mattina del diciannove luglio prima svolgente attività sportiva presso la Favorita di Palermo e poi accompagnando la fidanzata Mondello
Ha aggiunto di avere appreso che Stefano Ganci lo aveva ripetutamente cercato sia presso la propria abitazione sia presso l'abitazione della fidanzata
E di quest'ultima
Ricerca di Stefano Ganci vi è riscontro nel tabulato telefonico di Stefano Ganci
Aveva assistito dalla terrazza dell'immobile della Cassa Centrale di risparmio subito dopo il colloquio con i fratelli Ganci alla devastazione determinata dalla strage
Qualche minuto dopo aveva chiamato telefonicamente la propria fidanzata non si era mai allontanato dal posto di lavoro
Il secondo momento nel corso del quale italiana prendo ulteriori particolari e quello del lunedì venti luglio mille novecentonovantadue quando si reca nella macelleria dei fratelli Ganci vedremo
Con le quali motivazioni ci ha fornito di questo incontro e apprende da Mimmo Ganci
Che le sue indicazioni erano state preziose
Cioè quelle che riguardavano come la tutti particolari che aveva appreso nel vecchio pedinamento
Ed erano state utilizzate da Mimmo e da Stefano che Stefano Ganci era posizionato dietro la chiesa e pattuglia ma quel tratto di strada
Ed allora qua io vorrei aggiungere perché non l'ho detto prima che Ferrante Phoebe non avere visto Stefano Ganci perché il percorso effettuato da Ferrante quel giorno non comprendeva quest'atto di di strada
Apprende sempre da Mimmo ganci che posizione aveva Ferrante Giovan Battista
Apprende che Cancemi e Raffaele Ganci erano nelle vicinanze della via Cilea
Che Domenico Ganci era alle spalle dell'abitazione del dottore borsellini in prossimità dell'Aci
Che Stefano e Domenico Ganci aveva utilizzato per le comunicazioni ciascuno il proprio telefono cellulare e che erano partite due telefonate la prima per comunicare che il dottore Borsellino era uscito di casa probabilmente per recarsi dal dal luogo sul luogo previsto per l'attentato
E la seconda come contrordine
Dal momento che gli altri attentatori posizionati in diverso luogo avevano verificato che la destinazioni realtà era stata diversa tali dati sono processuali perché liti impegniamo nei tabulati dei telefoni cellulari
Che Domenico Ganci aveva mostrato di sapere con assoluta certezza che nel luogo previsto per l'attentato erano posizionati uomini dei mandamenti di Brancaccio e Santa Maria di Gesù
Perché Riina aveva ripartiti i compiti per la strage di Capaci e quella di via D'Amelio così come aveva fatto per gli omicidi montana e Cassarà
Che Salvatore Biondino aveva pedinato il dottore Borsellino fino a via a villa Grazia di Carini
Questa estrema sintesi ci consente di poter acquisire determinate certezze
Quando Raffaele Ganci invita Galliano attenersi libero per tutta la giornata e perché l'attentato e preventivato e previsto proprio per quel giorno
Questa acquisizione si concilia perfettamente con tutte le altre emergenze processuali
Spiegherò dopo
Senza senza però omettere che ricordo ancora una volta che quello è l'unica volta nell'anno mille novecentonovantadue in cui il dottore Borsellino si recò di pomeriggio a trovare la madre
Stefano e Domenico Ganci avevano seguito il corteo delle macchine per un tratto di strada nel pomeriggio e avevano completati il compito allorché erano giunti all'incrocio tra la via Cordova e la via Marchese di villa bianca
Circostanza questa che conferma che altri erano delegati alla fase finale
La frase che pronuncia Domenico Cancian Galliano di sentirsi il botto è qua vicino
Attesta senza alcun margine di dubbio che i ganci sapeva che l'attentato si svolgeva si sarebbe svolta nelle immediate adiacenze della Cassa Centrale di risparmio e quindi conosceva anche il luogo finale dell'attentato
Ci acconsentito di avere ulteriori elementi sulla suddivisione sulla ripartizione dei compiti
Verifichiamo però l'attendibilità del Galliano anche alla luce di tutti gli altri elementi emersi perché Salvatore Cancemi ha dichiarato Kay Galiano era anch'egli presente la mattina del diciannove luglio del mille novecentonovantadue
Diciamo subito che noi riteniamo e non soltanto sulla base di un convincimento su ma sulla base di dati che vi offriremo fra poco che il Cancemi
Abbiamo un ricordo frutto di una sovrapposizione di avvenimenti
Lo stesso Cancemi aveva partecipato al pedinamento del dottore Borsellino negli anni ottantotto ottantanove assieme a Galliano e proprio nella zona che è stata nuovamente oggetto di osservazione pedinamento
In altri termini riteniamo che sia possibile che il Cancemi senza alcun intento calunnioso abbia potuto non ricordare bene su questo punto la presenza del carichiamo
Noi non sosteniamo e questa computazione del significato di alcune domande della difesa che Cancemi abbia intenzionalmente inseriti Galliano nel comando operativo della mattina del diciannove luglio del novantadue non è emerso
Nessun elemento dico nessuno che possa portare a ritenere che tra il Cancemi e Galliano ci fossero motivi di rancore non è emerso né da parte del Cancemi né ancor di più da parte del Galiano nessuno dei due ha riferito l'esistenza di motivi di rancore
Ed ancora il Cancemi una volta che aveva deciso si era determinato a riferire finalmente ogni circostanza che era a sua conoscenza non avrebbe avuto alcun interesse ad inquinare le proprie dichiarazioni
Inserendo elementi di disturbo che potevano in qualche modo incrinare la sua attendibilità
Il Galli hanno nel precedente pattugliamento era posizionato proprio davanti al bar Sicilia due dove il Cancemi lo colloca nel mille novecentonovantadue
E rileggendo le dichiarazioni di Calogero Ganci di Francesco Paolo Anzelmo Di Francesco la Marca dello stesso Galliano non possiamo no no noi non possiamo che rilevare che quella non non lo dice soltanto il Cancemi non lo dice soltanto italiano dicono anche altri Kay Galiano era la posizionato quindi Cancemi
Sicuramente ricorda male
Ma come dicevo non è un convincimento che si basa su un set e sulla su deduzioni per della pubblica accusa
Sono emersi dall'istruttoria dibattimentale elementi che ci inducono a escludere la presenza del Cancemi in quella mattina il Galliani in quella mattina nel luogo indicato dal cancello e in particolare il Galiano che Cancemi ricorda di avere notato davanti al bar Sicilia una bordo di una FIAT Uno di colore amaranto non disponeva più di tale mezzo poiché aveva acquistato una lancia Dedra
E aveva già da anni concesso la disponibilità della FIAT Uno alla sorella
Proprio la sorella Antonina Galliano avvalorato questa dichiarazione quando c'è riferito di avere in via esclusiva utilizzato l'autovettura intestata alla sorella Rita
Soprattutto per accompagnare il padre affetto da grave malattia sottoporsi a visite specialistiche il padre era deceduto nel mille novecentonovantatré e già da due anni gli era stata diagnosticata una neoplasia
La teste Antonina Galliano ha collocato questa sua esclusiva disponibilità dello autovettura a partire dal momento in cui il fratello aveva acquistato la lancia Dedra e poca certamente antecedente la strage
La sorella
Vi diremo perché riteniamo poi vi diremo poi perché riteniamo questa testimonianza veritiera
Ci riferisce di unica eccezione
In cui aveva prestato eccezionalmente la FIAT Uno al fratello
Durante il turno di notte e poi ribadisce udienza del due luglio novantotto poi la mattina Louise montava e me la portava poi l'avevo tutto il giorno io smontava prima delle sei
Il dato è stato ulteriormente confortato dalle dichiarazioni della moglie del collaboratore Rosalia sapienza la quale ha escluso di avere mai nel corso del fidanzamento in quel periodo erano fidanzati si sposarono nel settembre novantadue
Quindi di avere mai visto il marito a bordo dell'autovettura FIAT Uno tutte le volte in cui lo aveva incontrato e frequentato ulteriori conferme provengono dalle dichiarazioni di Rita Galliano che l'altra sorella del collaboratore che sia sull'esclusiva del disponibilità da parte della sorella Antonina dell'auto dopo che il fratello aveva acquistato la lancia di Elettra sia sulla necessità che l'autovettura fosse destinata in via esclusiva fare le necessità connesse alla malattia del padre
E sul punto anche il teste Castellana ha dichiarato di avere sempre visto arrivare i Galli hanno suo compagno di lavoro con la Dedra oppure con un C con il ciclomotore
Le emergenze processuali Conte conducono anche a poter escludere con assoluta certezza che quella domenica la FIAT Uno potesse trovarsi dinanzi al bar Sicilia due
Ogni domenica sia invernale che estiva la famiglia Galliano era solita riunirsi presso l'abitazione del fratello Aristide
Sia la sorella Rita che la sorella Antonina hanno dichiarato di essersi recata a buon fornello fin dalle prime ore del diciannove luglio novantadue
E di aver appreso la notizia della strage nel pomeriggio mentre facevano ritorno dalla residenza estiva del fratello
In particolare entrambe pur non avendo ricordi netti su quel giorno cioè su quello che avevano fatto e ciò la corte dovrà valutare proprio come indice di sincerità e testimonianza veritiero
Hanno riferito che già alle otto e trentanove entrambe le famiglie erano giunti a destinazione Rita addirittura arrivava prima Andolina italiana ha detto Rita ha sempre premura di arrivare presto
Tenete presente questo dato ogni giorno festivo senza esclusione alcuna
Quello in cui i familiari si riunivano a casa di di Aristide non c'è stata non è stata differita alcune eccezione rispetta questa regola di trascorre tutti insieme il giorno festivo
Il tenore di queste risposte fornite sia in sede di esame che in sede di controesame a nostro avviso è indice di lealtà delle dichiarazioni che ci sembrano esenti da incongruenze o da vizi inficia anti
Quindi queste queste donne che abbiamo ascoltato pure essendo parenti del collaboratore quindi potendosi nipote di sostenere che conoscesse il tenore delle dichiarazione del fratello se avessero voluto avvalorare le dichiarazione del Galiano lo avrebbero fatto con riferimenti più decisi
La difficoltà IMI nei ricordi e la conferma di altre circostanze non poche deporre per l'assoluta veridicità delle dichiarazioni che errore che hanno preso
Non ci sono elementi che ci permettano che ci inducano a ritenere che abbiano dichiarato il falso
Noi non possiamo a targhe attratta verso le le dichiarazioni del le risposte fornite che escludere
Che la FIAT Uno fosse posizionata nelle prime ore della mattina del diciannove luglio novantadue nel luogo indicato da Cancemi
Dal momento che abbiamo già verificato attraverso le dichiarazioni del Ferrante dello stesso Cancemi che il pattugliamento inizio alle sette e trenta
E almeno si prolungò fino alla tarda mattinata la macchina si trovava Abbot informando
è un orario
Come si evince proprio dai dati emersi che è assolutamente incompatibile con una presenza di alla stessa macchina in due luoghi diversi
Ma facciamo un'altra verifica verifichiamo
Se e possibile che italiano anche con l'autovettura diversa si potesse trovare in questa zona della via Cilea
Quindi a prescindere dall'utilizzo dell'auto indicata dal Cancemi
Diciamo che i movimenti del Garigliano annoia appaiono sufficientemente riscontrati
Si era recato alle sei e trenta al parco della Favorita per svolge l'attività sportiva era rientrata alle otto e quindici questo orario su l'orario di attività sportiva svolta anche in giorni festivi c'è stato confermato dal teste recupero
Che pur non ricordando cosa fosse accaduto la mattina di quel giorno
Ha confermato che era una consuetudine per lui incontrare italiano
Con il quale nel tempo se ristorato un rapporto di buona conoscenza è incontrarlo proprio in quella fascia oraria e con quelle finalità e per la durata indicata da collaboratore
Il recupero non ha escluso che questo si sia verificato anche il diciannove luglio del novantadue e su questo punto noi abbiamo il dovere di osservare che se i Galliano non fosse stato certo della circostanza non avrebbe fornito il nome del compagno di attività sportiva il quale non avrebbe avuto remore a smentirlo
Il recupero è stato sentito dal pm ancora prima del dibattito
E pensa a delle dichiarazioni rese dal dal piano e all'insaputa delle stesse il recupero ha tenuto a precisare che con il Galiano c'era un rapporto di lavoro neanche di grande amicizia non si conoscevano le rispettive mogli o fidanzate
Il recupero sentito in me nell'immediatezza avrebbe potuto in ipotesi non sapendo per quale motivo gli si faceva questa domanda
Ricordare che quel giorno si trovava in un altro posto e smentire veramente categoricamente italiano
Quindi è stato un rischio indicare il recupero e il rischio Service che non è non è è stato uno rischio perché italiano sia riferito questa circostanza non poteva che essere più che sicuro non avrebbe sul fatto cadere tutte le sue dichiarazioni indicando una persona tra l'altro buon conoscente ma neanche amico che no avrebbe smentito
Immediatamente pensate se il recupero il diciannove luglio si fosse trovato a fare una gita era domenica in una in un'isola e l'avrebbe ricordato certamente in un altro posto completamente diverso pensata e se il recupero quel giorno fosse partiti nero per un viaggio per ferie
Il Galiano non avrebbe avuto mai motivo di tirare in ballo una una circostanza del genere accomunando la un soggetto che veramente lo poteva smentire
Ancora andiamo avanti italiano subito dopo era andato a casa
In via Mariana cardo quattro ed aveva preso dalla madre che Stefano Ganci era andato a cercarlo
Subito dopo in un orario che ha ci ha collocato alle nove e un quarto circa ma che la fidanzata colloca alle ore dieci circa si era recato presso l'abitazione della propria fidanzata e l'aveva preso che il perché Stefano Ganci gli aveva telefonato
Qua dobbiamo dire una cosa queste dichiarazione dell'italiano prescindono dalla conoscenza del tabulato
Quindi noi nel tessuto abusato abbiamo trovato che effettivamente dall'utenza cellulare zero tre tre sei otto nove uno due otto otto che è intestata Stefano Ganci era pervenuta era stata inviato una telefonata all'utenza fissa zero nove uno sei otto otto sei uno due sei intestata Sapienza Rosalia che è la madre della fidanzato oggi moglie del Galiano delle ore nove e zero uno
Quindi anche IFO i dati io i temporali che ci fornisce possono essere potevano essere documentalmente dove smentiti
Vediamo cosa come trascorre le altre ore della mattinata italiano presso l'abitazione della fidanzata
Con la quale si reca a Mondello fino alle undici e trenta undici e quarantacinque per poi riaccompagnare la fidanzata che deve andare a Fatah ma con i suoi
Familiari
Questo particolare c'è stato vedi riscontrato attraverso le dichiarazioni di Sapienza Rosalia
Che come già detto ha indicato un orario le ore dieci ha parlato di una passeggiata Mondello e anche per la Sapienza valgono le stesse considerazioni che valgono per le sorelle dell'italiano
La moglie del Galiano non ha avuto alcuna esitazione nel riferire unicamente quello che ricordava
Non ha dato dimostrazione alcun anzi ci ha fornito elementi contrari di una volontà di detta confermare a tutti i costi le dichiarazioni del marito ammesso che le conoscenze
La sua lealtà processuale che è stata contempo conferma dell'attendibilità delle propalazione del Galiano emerge ad esempio
Allorché a domanda della presidenza ha dichiarato che il marito era andato via dalla propria abitazione senza avere preso qualcosa da mangiare
Particolare questo contenuto anche alle dichiarazioni del Galiano veramente di pochi importanza che avrebbe potuto sfuggire nell'ipotesi in cui i due avessero voluto concordare le dichiarazioni stesse
Alle ore tredici italiane era sul posto di lavoro e si è trattenuto la fino alla fine del turno
E ne è prova la testimonianza di Castellana che abbiamo sentito che è stata anche pezzi osa per verificare agli spostamenti all'interno della FIGC cassa del Galiano
Perché perché sebbene in ciascun prospetto predisposto dal capo turno Gandolfo Francesco credo che si ricorre si chiami
Fossero espressamente indicati per fasce orarie anche i turni portineria o centrale allarmi di ciascuno dei tre addetti al servizio
Che servivano per regolamentare la dislocazione degli nell'Inter difficile dei servizi di vigilanza di fatto questa di partizioni Interna non veniva rispettato
Questo ci ha detto Castellana
A pagina duecentocinquantasette del due luglio d'altronde lo stesso Castellana ci ha detto che nei giorni festivi e di sabato non veniva effettuato alla Sicilia cassa nessun controllo e ce l'ha ribadito il teste Gandolfo
Che avrebbe dovuto effettuare i controlli e queste sono dichiarazione del due luglio del novantotto
Da questa indicazione da questo prospetto hanno mantenuto possiamo verosimilmente a ricavare il dato che sebbene italiano assegnato fosse stato assegnato al decimo piano alla Centrale allarmi dalle ore tredici e trenta alle diciassette e quindici come attesta la copia del turno di servizio che voi avrete di cui voi siete in possesso
In realtà ed è vero che è verosimile che il Galiano potesse trovarsi al momento dell'arrivo dei cugini Stefano e Domenico proprio in portineria
E in questo sito venivano custodite effettivamente le chiavi dell'ingresso ce l'ha confermato Castellano
è vero che era vietato l'ingresso di qualsiasi persona in questi giorni il sabato e la domenica
Ma è anche vero che questa circostanza non può assurgere a elemento di impedimento da italiano ad aprile cugini anche perché considerate quale il timore potesse avere italiano nei confronti dei cugini e come non non non dove non avesse non non potesse avere alcuna remora a violare la norma di fronte alla presenza di soggetti di tale spessore criminale
Il Castellana poi non ha ricordato e quest'ultimo conferma il fatto che l'italiano potesse trovarsi in portineria se prima Reg dell'esplosione il Galiano si trovasse a colui al decimo piano
Ne estati in condizione di riferirci
Che se stava attento a tutto quello che si verificava perché vedeva attraverso i monitor
E questo è importante perché il Castellana se fosse stato veramente attaccato i monitor al decimo piano avrebbe potuto vedere che italiana prima la porta invece no perché il Galiano c'era caldo ce l'ha detto pure lui
Era irrequieto aveva delle necessità fisiologiche c'è ammesso che non stava quasi mai attaccato ai monitor quindi Castellana
Anzi ci ha voglio portare proprio la frase mi spostavo sempre ero sempre in giro pagina duecentosettantacinque
E quindi
Il Castellana in realtà il controllo sui monitor non lo faceva questo non soltanto il diciannove luglio evidentemente il caldo gli consigliava di fare altre cose
Abbiamo anche un'affermazione del Castellani importante
Che il citofono non sempre era collegato con la centrale allarmi
E quindi era impossibile per ciascuno dei tre a detti al servizio controllare a e cioè che noi qui intanto il citofono non sempre non era collegato alla centrale l'armi quindi se anche anche Stefano e Domenico Ganci hanno suonato chiaramente chi si trova al decimo piano non ha sentito il suono del campanello ed ancora il Castellana ci ha dato un altro elemento che cioè che che fra di loro i tre addetti alla sorveglianza si potevano controllare unicamente se attivavano
I walkie-talkie chiamiamoli telefonini c'è quegli strumenti che gli consentivano di creare i contatti ma degli Erzelli tenevano spenti è chiaro che il castellano non è in grado di sapere dove si trovasse italiano e viceversa
Tutto questo ci porta a ritenere che è possibile è verosimile e fratelli Mimmo e Stefano siano arrivati in portineria abbiano parlato con italiano e che gli altri non se ne siano accorti
Abbiamo anche un altro elemento a un certo punto arriva una volante della polizia a seguito di un allarme telefonico collegato con la questura
Che è scattato trenta quarantacinque minuti prima dell'esplosione ce lo dice il castellano
Questo allarme e che comporta l'arrivo della polizia avviene lo diciamo subito in una fascia oraria che non non può assolutamente sovrapporsi a quella in cui arrivano Domenico e Stefano Ganci importi perché proprio le dichiarazione del Castellana ci aiutano trenta quarantacinque minuti prima un controllo di perlustrazione non superiore ai quindici minuti e quindi questi vanno via Castellana Poli rivedrà sul luogo della strage in televisione
Noi sappiamo che Domenico e Stefano Ganci quando sono andati da Galliano lo hanno fatto certamente
Dopo nel sedicesimo quanta due
E che appena sette minuti dopo le sedici e cinquantadue avvenne l'esplosione quindi noi dobbiamo Kolbe verificare
La possibilità di una visita Di Domenico e Stefano in nel in una fascia oraria che abbiamo individuato felice cinquantadue sedici diciamo e cinquantasei perché cinquantasette c'è l'esplosione
Mezz'ora tre quarti d'ora prima della strage sono certamente prima delle sedici e cinquantadue
Finché cinquantasei
Poi dobbiamo anche verificare il tenore di questa conversazione che Galliano ha con Domenica Mimmo non dobbiamo pensare che si sono seduti come in un salotto a conversare a parlare il momento non lo consigliava
E e la la delicatezza della situazione rendeva veramente assurdo sostare più di quelle che dovevano essere frazioni di secondo
Frazione di secondo o al massimo tre quarti di minuto se consideriamo le pratiche si sono riferite lo abbiamo seguito fino alla via Marchese di villa Bianca sentiti il botto è qua vicino che dice Mimmo e Stefàno
Andiamo da Priolo perché papà è Cancemi ci stanno aspettando è una conversazione lapidaria e Galliano che dice andate via
Questo ci permette anche di verificare
Che il tutto può essere avvenuto dando perfettamente il tempo italiano di salire e di trovarsi accanto a Castellano come Castellana ci ha confermato al momento in cui avviene l'espulsione perché perché facendo considerata una domenica estiva in cui alle ore ci diciassette nessuno si trova a Palermo nel le domenica Palermo estive sono di con un traffico nullo la macchina è partita ne ferisce cinquantadue
L'esplosione alle sedici e cinquantasette
Abbiamo una dichiarazione di Antonio Vullo che ci indica la sosta del dottore Borsellino dal momento in cui arrivi in via D'Amelio al momento in cui purtroppo viene azionato il telecomando di circa un minuto perché il dottore Borsellino
Poi beh posteggia l'auto scende dall'auto si accende una sigaretta
Percorre il il cancello esterno dell'immobile
Gira verso destra sale le scale e arriva al pianerottolo dove c'è e dove ci sono i citofoni sono dove c'è la tastiera
Suona alla tastiera Sonata per stia suona al campanello della madre è in quel momento
Il bullo si accorge che avviene l'esplosione quindi se dalla via Cordova alla via Mariano D'Amelio possono essere poi trascorsi due minuti
Dobbiamo considerare anche l'ulteriore minuto che che è quello degli ultimi secondi di vitale
Dottore Borsellino
Che peraltro cioè quindi qual è la conclusione cui né per vediamo per pervenire interveniamo la conclusione questa che questa conversazione di pochi secondi dal momento che Mimmo e dove Stefano Ganci lasciano il dottore Borsari all'altezza della via Cordova e ancora c'è un tratto di strada da percorre perché si deve attraversare la via Roma e poi si deve percorrere tutta la di autonomia siciliana e imboccare la via D'Amelio
Hanno potuto ben consentire una conversazione fatta con un soggetto italiano che era in portineria quindi non è stato chiamato l'esodo persone un tempo per poter avere il contatto con il Cagliari
Ancora dobbiamo dire che il Galiano non poteva allontanarsi dal posto di lavoro anche questo dato
è confortato non dal Galliano ma da i suoi colleghi di lavoro il Castellana ammette di essersi allontanato soltanto lui è soltanto per non più di quindici minuti perché non era di Palermo e quando avevo necessità di acquistare un panino si era l'unica potersi allontanare mai Castellana c'ha escluso categoricamente che sia stato possibile per Luís
Escludendo che per gli altri è stato impossibile sempre allontanarsi in giorni festivi e del sabato dalla Sicilia cassa
Per per per dalla Sicilia cassa per lui per un tempo non superiore ai quindici minuti
Questo tempo minimo quand'anche lo vogliamo riferire al Galiano
è un tempo minimo che non consente assolutamente un arrivo a casa di pericolo una toccata e fuga come è stata definita ed un ritorno quindi anche in questo senso noi riteniamo che questo dato processuale non sia comportato da riscontri tali da consentirci di assurgere al rango di prove
Ancora
Abbiamo la conferma della presenza dell'italiano sul luogo di lavoro che da parte di Antonio Ricupero il quale
Ci ha riferito di avere ricevuto dalla Sicilia cassa una telefonata da parte del Galiano
Nel corso della quale avevano commentato con dolore con sofferenza lo stesso Galliano la morte del dottore Borsellino ora pensate voi se è un italiano
Che si trova a casa di Priolo mentre tutti gli altri sono felici e contenti che
Si sta si è si è si è portato a termine questo
Bel capolavoro
Si permetteva di utilizzare perché non ha avuto mai telefono cellulare non lo sappiamo il telefono fisso di casa Priolo per esprimere la sua commozione suo dispiacere per la morte del dottore borse
Ancora sappiamo che la moglie del Galiano ci ha parlato di avere cercato il marito presso la sede di lavoro subito dopo aver appreso la notizia di averlo trovato
Quindi tutti questi elementi
Ancora sappiamo che a causa dell'esplosione erano saltati
Diversi allarmi delle succursali vicina alla via D'Amelio e che questa aveva comportato la necessità di un intervento di tutti quelli cioè di un intervento anche telefonico quindi di presenza da parte di tutti gli addetti alla vigilanza di quel giorno
Poi ci appaiono convincenti le dichiarazioni che ci fornisce italiano con riguarda cambiamento del turno di quella domenica dalla mattina al pomeriggio
Il timore è generato dalla conoscenza del modo di agire a dei cugini confermato nei fatti dall'avere Stefano alle ore sette diciannove cercato di contattare il cugino presso la Sicit cassa
Averlo cercato poi nella propria abitazione e poi ancora averlo cercato telefonicamente presso l'abitazione della suocera nove l'indotto a modificare il turno proprio per rendersi irreperibile una voleva fare questa strage Galliani
Ma aveva anche paura che se solo i cugini gli avessero detto sì e lui si fosse trovato nel posto di lavoro avrebbe dovuto abbandonare il posto di lavoro eseguiti
D'altra parte i ganci erano in possesso di tutti i numeri di recapito del del Galliano nelle varie succursali dove svolgeva servizio abbiamo già visto che lo utilizzavano per i bigliettini ai Graviano perdi bigliettini al biondino
A be'vaste fa un'agenda piena di numeri
Anche la fidanzata ci ha confermato che effettivamente Stefano chiamava italiano presso l'abitazione presso la sua abitazione
Andiamo adesso
A un altro argomento
Perché di Galliano il lunedì successivo sente il bisogno di andare nella macelleria di via Loiacono dove apprende altri particolari perché i cugini e lo hanno scoperto
Verificando che ha cambiato il turno pur coprendolo perché sono amici
Possono creargli delle conseguenze negative è vero
L'attentato è andata a buon fine quindi non hanno motivo di recriminare però è anche vero che italiano hanno scoperto che l'italiano li ha presi in giro
E allora il Galiano si reca dal cugino per giustificarsi per farsi coprire perché cugino non è parli con Raffaele Ganci che certamente l'avrebbe pensato in maniera diversa
Perché il Galiano si può rivolgere in questo modo a Domenico Ganci perché l'abbiamo già detto per i rapporti che si sono creati soprattutto perché
Nei periodi in cui Domenico Ganci avuto qualche attrito con il padre
Ricordatevi che è quella che tutti hanno definito in controesame spaccature in realtà è stata una una vicenda che veramente possiamo limitare nel tempo circoscrivere il tempo e certamente non riferire
All'epoca in cui noi abbiamo o i dati cioè alla quale alla quale non ci riferiamo e c'è quella della strage di via D'Amelio diceva italiano si è schierato dalla parte di Mimmo
Tra di loro si è cementata questa reciproca fiducia fiducia e anche questa copertura da parte di Mimmo
Però è chiaro che il Galliano deve giustificarsi con Domenico e quanto meno chiedergli scusa
Il fatto che Domenico sia così o folico perché tutta andato bene giustifica poi perché gli abbia fornito tutti gli atti particolari che sono quelli oggetto della nostra indagine
Ho già riferito del dato fornitori Gancia italiano o con riferimento alla ripartizione dei compiti
Vorrei dire che in questo caso non è una deduzione
Quella che i ganci Fal Galliano che si basa su dati di conoscenza in parte rari ma siamo di fronte a una notizia che Mimmo Ganci stretto contatto con il commando aveva avuto la possibilità di apprendere
Dobbiamo anche dire che quelle telefonate di cui ha parlato italiano sono riscontrate alle nove e trentasette vi è una telefonata in uscita verso il cellulare Di Cristofaro parmense
Che è della intestata a Tunisi era in uso a Domenico Ganci è un dato cercò di cui la corte in possesso alle nove e quarantanove c'è una telefonata intercettata da cellulare cioè io ne ho fatti in uscita dal cellulare intestato a Stefano Ganci anche questa diretta a Cristoforo Cannella
Il Mimmo cinquanta Raffaele Ganci dice a Mimmo tu devi avvisare quelli che sono la evidentemente sa che suo figlio è in possesso del dato della persona alla quale si sta rivolgendo
Io vorrei dire un'ultima cosa noi abbiamo acquisita agli atti del dibattimento questo serve Fini proprio della conoscenza totale della dichiarazioni del Galiano
Con non ricordo se a istanza dei difensori o ore su richiesta del pm o comunque con il consenso delle parti sono stati acquisiti i due verbali di italiano integrali che sono quelli del diciassette aprile del novantasette del sette maggio novantasei
Noi riteniamo che una lettura dei verbali
Ci fornisce un quadro completo della collaborazione del grande Galliano
Dobbiamo però farvi presente una cosa
Non c'è non ritenete che i due verbali siano staccati l'uno dall'altro non ritenete che ci siano discordanze o divergenze fra il primo e il secondo verbale
Verificate che nell'ultimo verbale blu nella diciamo le dichiarazioni l'interrogatorio viene sospeso per l'ora tarda è il verbale successiva il primo momento utile
Quindi io chiedo ritengo che la lettura di questo verbale del primo vada fatta in continuità col secondo soltanto in questo modo si comprende qual è la versione definitiva dei fatti da italiano viceversa
Potrei dire che
C'è dobbiamo attraverso che questa lettura dobbiamo verificare questa gradualità gradualità che nasce da un'auto accusarsi da uno non volere firmare successivamente riferire i fatti completarli
Nel corso dell'altro verbale con la presenza di Stefano Ganci
Perché il Galiano a quest'ultima riserva perché ha un rapporto di affetto nei confronti di Stefano che è più piccole che ammalato ce lo spiega l'umido accompagnato dal neurologo Stephanie affetto da epilessia
A qualche riserva a creargli dei problemi
Ma dalla lettura dei due verbali voi verificherete che quelle tutta la verità
Non c'è un particolare in più che italiano abbia offerto successivamente vi prego quindi di dar non alle darne una di considerarli un unico verbale fatto in due tempi diversi
Soltanto per le necessità che sono nate dalla dall'essere stato desse dalla dalle indicazioni che abbiamo fornito noi stessi a chiusura di quel verbale
E a questo punto
Possiamo dire
Che dalle dichiarazioni di Ferrante di Cancemi ebbe italiano emerge il protagonismo nella vicenda di questi soggetti
Di biondo Salvatori lungo
Ricordatevi la l'impossibilità di creargli stress
Nella fase finale cioè del del degli attentati con no le specificazioni che ci ha indicato il Ferrante
Di biondo Salvatori il corto
E partecipa alla parte dell'azionamento della del funzionamento del telecomando e poi alla fase del pedinamento e poi ancora alla fase del brindisi alla parte finale e alla parte del Brindisi
Di Domenico Ganci
Come ci indicano Ferrante Cancemi e Galliano Di Stefano Ganci come ci indicano il Cancemi ed italiano
Vediamo adesso
Al di là di questi elementi quali altri elementi emergano con riferimento a
Cristoforo Cannella
Abbiamo già individuato attraverso indicazione continua dell'arte dell'utenza cellulare del Cannella come lo stesso il suo cellulare sia stato il terminale di tutte le telefonate di quel giorno
Per comprendere che Cristoforo Cannella dobbiamo spiegarvi
Quale vuole festivo di Cristoforo Cannella nell'ambito del mandamento di Brancaccio e non lo spieghiamo con parole nostre con convinzioni nozze basta citare alcune frasi Tullio Cannella
Che lo indica lo individua come espressione dei fratelli Graviano
Drago
Che lo individua come colui che curava la latitanza dei Graviano e questa circostanza è avvalorata da Francesco Geraci da Vincenzo sino a Cori da Francesco Onorato e da Tullio Cannella
Sino a cori che lo indica come componente del gruppo
Del quale faceva parte lo stesso sino a cori unitamente a Filippo Graviano
Nel momento in cui si reca no a pedinare il dottore Falcone
Così come indica il Geraci
Il Cannella componente del gruppo di fuoco uomo di massima fiducia dei fratelli Graviano i al punto da essa è uno dei pochi eletti a conoscere i luoghi dove i due fratelli trascorrevano la latitanza
E sono dichiarazione di grado
Il Cannella esperto nell'uso di esplosivi e ricordate il e l'episodio della Ferro cementi è sempre Drago che ne parla
Il Cannella che parla di un consolida il consolidarsi del rapporti fra il il canneto il calvario uso fa Cannelle Graviano al punto che
Nel tempo
Il Cannella rappresentarvi Galiano a tutti gli affetti al al punto che Cannella metteva a disposizione dei Galiani dei Graviano un un un alloggio presso il villaggio Euromare di Tullio Cannella sono dichiarazione del diciotto ottobre del novantasette
Il Cannella il cui ruolo ci indica Pasquale Di Filippo
Con indicazione di partecipazione ad episodio micidiali sempre con i Graviano
Guardate le parole Cristofaro è uno che faceva parte della famiglia Ciaculli da cuore da quando già da quando c'erano tra viale la pars sono di massima fiducia dei fratelli Graviano e la persona che ha ritirato il pizzo nella zona industriale di Brancaccio per conto dei Graviano
E la persona che per quello che mi risulta a me
Ha fatto degli omicidi assieme ad altre persone dopo l'arresto del Galiano per conto di Bagarella e la persona anche lui dice che e per che conoscevi luoghi di latitanza dei fratelli Graviano e anche onorato
Ci individua i Graviano Giuseppe e Filippo sempre in compagnia di Cristoforo Cannella ha proprio all'epoca della strage allorché era in costruzione
Una villa a Montello è individuare spiega come sia Giuseppe che Filippo che Cannella possono e la disponibilità di un proprio cellulare
Ci sono tante altre indicazioni del cammello ma credo che siano sufficienti per comprendere chi sia effettato effettivamente il cammello
Come il Cannella potesse essere
In proprio nell'ambito di questo rapporto fiduciario con i fratelli Graviano designato a svolgere quello che è stato un ruolo fondamentale
Cioè quello di ricevere sul suo testo tabù sul suo est telefono ce l'ho sulla sua utenza cellulare tutte le telefonate
Che
Sono state il terminale cioè tutte le telefonate che in quel giorno sono state effettuate fino al momento della morte del dottore Borsellino
D'altra parte e questo si sarebbe compreso meno ma si comprenderà bene la memoria i fratelli Graviano in questa azione hanno utilizzato i loro uomini migliori
E mi riferisco a Francesco Tagliavia e mi ferì riferisco a Lorenzo t. Mirello e mi riferisco ovviamente a Cristoforo Fife totalmente
Noi riteniamo
A parte l'alibi che è di cui parlerà il collega che questo telefono sia stato nella disponibilità di cannella non è soltanto intestato a Cannella ma è stato nella disponibilità del Cannella
Non è emerso alcun elemento che porti a mettere in dubbio il dato che quel giorno il Cannella non fosse nella disponibilità del proprio cellulare
Il Cannella non ha neanche pensato di prospettare un'ipotesi
Che smentisse il possesso la disponibilità di quel cellulare proprio in quel giorno
Quel cellulare risulta utilizzato quel giorno soltanto con telefonate in entrata e comunica telefonate in uscita quel cellulare quel giorno il cammello allora designato esclusivamente per quella strage
Per utilizzarlo per quella strage passiamo a vedere quali sono queste telefonate noi vi abbiamo offerto sono molto sintetica i tabulati telefonici che riguardano
E Ferrante Giovan Battista e stabili telefono che alla cannella Cristoforo Ruisi Giovambattista Ganci Stefano e Cannistraro provvidenza
Noi abbiamo individuato due momenti delle telefonate
Oltre alle telefonate del Ferrante di cui ho già riferito due momenti delle telefonate
Quelli della mattina e quelli del pomeriggio guardiamo quelli della mattina o notte zero ventitré Ferrante ha Cannella sette e trentasei Ferrante a Cannes è il nove e trentasei per lui sia Cannella nove quarantasei Ferrante nuovamente a Carmela
Queste tre telefonate Ferrante non le ricorda nove quarantanove Ganci Cannella ne hanno parlato ma parlato Calliano di quella delle nove e trentasette nove quarantanove poi abbiamo una sospensione
Delle operazioni
Una ripresa alle quindici e trentotto
E quella la telefonata che Mimmo Ganci dal telefono intestato e qui si fa Cannella Cristofaro
Abbiamo una telefonata alle sedici e cinquantadue di Ferrante a cannello abbiamo una telefonata alle diciassette a undici di cannella all'utenza di Cannistraro provvidenza
Noi riteniamo
Che tutte le telefonate che voi rileverebbe attraverso l'esame del tabulato Di Stefano Ganci siano esclusivamente riconducibili allo stesso
Lo riteniamo non soltanto sulla base dei dati che vi abbiamo fornito
Ma sulla base di un dato che secondo noi è inequivocabile alle dodici e quarantuno Stefano Ganci chiama Scibilia Vincenza cioè sarebbe la suocera
E questa telefonata dimostra proprio la sospensione dei lavori è un il momento in cui
All'ostensione della voi non solo ma mai abbiamo un altro dato italiano non conosceva il numero di telefono di Scibilia Vincenza della fidanzata
Quindi l'unico a potere telefonare alla all'utenza della ed dell'abitazione della fidanzata non poteva che essere Ganci Stefano è stato Gangi Stefano quel giorno a utilizzare in in modo esclusivo i suoi cellulare altro dato che ricaviamo Gatti poi ve li abbiamo vedi offriremo attraverso la memoria è quello di una telefonata effettuata alle ben ventitré venticinque a tale Ferracane
Ho Caradonna in questo momento non ricordo
Il italiano caro Caradonna ha dichiarato di non avere mai conosciuti Caradonna
Tutte le telefonate che ci sono in quel giorno sono quasi tutte effettuate a Scibilia Vincenza se si eccettua la telefonata la Sicit cassa la telefonata all'abitazione della della fidanzata del Galliano nelle due e la pelle
La telefonata all'utenza di cannella
Abbiamo anche analizzato
E ma questo ritengo che sia utile più utile offrirlo in memoria perché riteniamo che il che Graviano Giuseppe fosse intestatario dell'utenza
E se fosse o fosse usuario dell'utenza intestata Cannistraro provvidenza
Ritiene presidente che debba approfondire io
Cesso e di quell'importante ripeto che quei ricordi ripresentare il dato poi le verifiche documentali le faremo dagli atti ovviamente lo le memorie che le partecipazioni per anno
Sinteticamente io voglio dire che vorrei soltanto dire che questo telefono perché non ci interessa poi per confutare un po'le dichiarazioni di Filippo Graviano resa nel corso dell'esame
Noi abbiamo sostenuto nell'altro procedimento e continuiamo a sostenere perché sulla base di dati che questo telefono non poteva che essere in possesso nella disponibilità di Graviano Giuseppe
Le motivazioni da tutte le motivazioni indico soltanto una
Ci sono nel corso dell'anno duecentoventuno telefonate alla tabella una tabaccheria che era adiacente all'abitazione della madre di Galdi Rosalia attuale moglie di Graviano Giuseppe
Cosiddetta Bibiana le indagini della DDA
Avevano portato a verificare nel momento in cui si cercava Graviano che la caldi sostava costantemente in quella tabaccheria queste duecentoventuno telefonate sono state effettuate a quella tabaccheria e se lei sette come acconto ha sostenuto blairiano Giuseppe fossero state invece se il telefono fosse stato nella disponibilità di Galdi Rosalia non avrebbe avuto motivo di effetto auto questa telefonata proprio nel luogo dove stava cioè stelle forava success
E poi ci sono una serie di dati che portano a ritenere che tutte le telefonate siano riconducibili a rapporti commerciali che riguardano direttamente ed esclusivamente Giuseppe Graviano
Io a questo punto vorrei evidenziare
Quelle che sono state le dichiarazioni di Filippo Graviano ma soltanto non è un alibi che era stato prospettato da
Graviano Giuseppe e che al quale Graviano Filippo si è richiamato si è riportato non dimenticate che nella lista testi erano proprio indicati gli stessi testi che riguardavano Traviano che erano stati indicati nella lista testi nel processo bis
Io volevo subito spiegare che noi abbiamo acquisito queste dichiarazioni ma che
Già nel primo processo quello che era l'alibi formulato da Graviano Giuseppe no no aveva retto al vaglio dibattimentale
Ne aveva retto a nostro avviso a quelle che erano le risultanze processuali perché italiano Giuseppe aveva sostenuto di avere trascorso un periodo in Versilia
Sia pure recato a Sanremo e poi essere passato senza soluzione di continuità Taormina
Attraverso proprio l'esame di questo del tabulato di questo cellulare ma invece abbiamo verificato che il periodo della Versilia non è assolutamente sovrapponibile Coni periodo della strage in particolare
Secondo le
I distretti che vengono impegnati dal cellulare noi abbiamo una presenza dall'uno luglio al sette luglio di questo cellulare su Palermo
Dal sette il sette luglio impegna Catanzaro
Dall'otto al tredici luglio impegna Firenze
E c'è anche il dieci luglio la telefonata da Genova questo conferma che potrebbe essere andato a Sanremo ma abbiamo la conferma che dal quattordici luglio impegna nuovamente il distretto SIP zero novantuno Palermo
Quindi quando poi Filippo Graviano ci viene a dire io sono stati in Versilia io non c'ero io non non abitava a Palermo
Dice potete verificarlo abbiamo e che in quel periodo e della strage era a in Versilia se lui aggancia le sue dichiarazioni a questo dato questo dato lo smentisce e quindi su questo punto io poi devo per forza soffermarmi
Ancora
Filippo Graviano sostiene di avere
Riferito cioè che Drago sarebbe suo testimone del fatto che in effetti mi si trovava a Taormina
Ora intanto
Un piccolo passo indietro tutti i testi che erano stati portati da precedente difensore del dei Graviano che era lo stesso anche nell'altro processo e che avrebbero dovuto confermare la presenza dei Graviano atto Mormina hanno fornito indicazioni
Talmente evade talmente imprecise che non hanno consentito neanche di verificare se fossero nonno il periodo in cui si trovavano a Torre Miramare ci fossero effettivamente andati addirittura ci sono delle testimonianze di una signora che avrebbe dovuto confermare le leggerezze si chiama
Fa rinato consolazione
Che avrebbe dovuto confermare la presenza anche di taglia via e dei Graviano che invece ricorda la presenza soltanto l'Italia via
E dei Graviano non ha fatto menzione tant'è che le verificherete attraverso l'esame portato avanti dal precedente difensore che ha proprio abbandonato questa tesi quindi noi della presenza di dei Graviano a Taormina non abbiamo nessun dato
Mini non abbiamo un dato minimo non abbiamo nessun riscontro non abbiamo nessun elemento per noi è stata una non presenza ma no ripeto sulla base delle
Sulla base delle degli accertamenti che si sono svolte del precedente dibattimento è che voi avete rimane quindi un ultimo dato quest'ultimo dato è quello delle dichiarazione di drago Drago
Dice Filippo Graviano già collaboratore oggi vi può riferire che io
Sono andata a Taormina attenzione ma abbiamo anche acquisito PM ha prestato il consenso il verbale di Dairago del precedente dibattimento state attenti Drago dice soltanto una cosa
Dice che il fratello Giuseppe il giorno prima della strage nel corso di un colloquio gli riferì che Filippo gli aveva proposto di passare il fine settimana Taormina con la madre e la sorella
Il drago ci dice che siccome poi la successiva il successivo colloquio non avvenne perché dopo il diciannove luglio nottetempo furono portati all'Asinara lui non ha mai avuto alcun riscontro a un effettivo viaggio del fratello assieme a Filippo Graviano e assieme alla madre e alla sorella a Taormina quindi come vedete questo alibi questa verifica attraverso un collaboratore questi casi fanno comodo
Si è rivelata inutile perché non non consente di strada nessun tipo di conclusioni verificati invece quello che è dato ci dice proprio sulla permanenza di Filippo Graviano e di Giuseppe Graviano nel territorio di Palermo
Questo è secondo me un dato fondamentale
Entrambi hanno interesse abbiamo acquisito anche l'esame di Giuseppe Graviano fanno di tutto per dimostrare che allora avevano interesse a nord che non stava in Sicilia ed invece proprio Drago che aveva una fonte qualificata che il fratello Giuseppe Drago
Che ancora oggi mantiene la sua posizione di uomo o d'onore
E difeso di fedele uomo dei Graviano
Siamo gli unici a verifiche ci ha detto che tutte le informazioni fornite dal fratello Giuseppe Graviano sono tutte informazioni che dimostrano che i Graviano erano così legati ai loro affari che li curavano personalmente ci sono proprio queste frasi che io ricordo a mente ma che e sono frasi che e sono proprio riportata dallo stesso previa allora e in conclusione anche per Cristofaro Pannella
Abbiamo elementi continuerà il collega univoci non abbiamo nessun elemento contrario
Che ci porti a ritenere che il Cannella non fosse in via D'Amelio anzi tutti gli elementi che abbiamo offerto conducono a ritenere che per il ruolo ricoperto per il fatto che fosse in possesso del cellulare per il fatto di quell'ultima telefonata Cannistraro
Fosse proprio lui il mutuatario di quel telefono e che quindi ovviamente si trovasse in via D'Amelio
Dobbiamo dedicare l'ultima parte poi
Finale
Proprio all'esame dell'alibi fornito
Dalla difesa di Cristoforo Cannella
Ed infatti mentre le prospettazioni di cui ha parlato la collega
Fornite nell'interesse di Filippo e Giuseppe Graviano sostanzialmente non assurgono neppure alla Rambo diario di perché sono talmente generiche da non assurgere a quelle Rumble dobbiamo riconoscere che il problema ce lo dobbiamo porre la corte sovrapporre
In relazione a quelle che sono state le dichiarazioni di Carrubba Francesca dei coniugi Ingrassia e del figlio dei coniugi Ingrassia rese in questo dibattimento
Sostanzialmente ed in estrema sintesi
è stato detto da questi soggetti che nel weekend tra il diciotto e il diciannove luglio del novantadue quindi da partire dal sabato diciotto luglio intorno alle venti ventuno fino alla sera tarda delle diciannove luglio
Cristoforo difetto Cannella sarebbe stato con l'allora convivente Francesca Carrubba attuale moglie
A Castel Dacia nei pressi della località la rotonda di Castel Dacia vicino al mare
In una a casa in un'abitazione di villeggiatura
Di proprietà di tale Scalinci ma affittata dei mesi estivi ai coniugi Ingrassi
Brevemente di anticipo che le risultanze dell'istruttore dibattimentale ci consentono serenamente di dire che questo è un falso Ali perché
Innanzitutto una considerazione
La prospettazione dell'alibi è una considerazione di carattere generico anche qui cercherò
Di
Partire secondo un criterio che dal generale va al particolare
La prospettazione dell'alibi è intanto opera di soggetti la cui attendibilità utilità soggettiva e già intrinsecamente scarsa in relazione ai rapporti rispettivamente intercorrenti con l'imputato
Carrubba Francesca e la moglie dell'imputato già allora e dal novanta novantuno era la convivente
Del Cannella
I coniugi Ingrassia la famiglia Ingrassia per ammissione di tutti questi testi
Era ed è Inner rapporti di fraterna amicizia con un coniugi Cannella
Mi ricordo che nel corso della sua deposizione
Il signor Ottavio
Ingrassia
Disse appunto che con Cristoforo Cannella era da tempo come un fratello
In particolare ancora intanto limitandoci a queste considerazioni di carattere soggettivo
Ingrassia Ottavio è comunque un soggetto che non è immune da pregiudizi penali
E tra l'altro da pregiudizi penali che ne comprovano
L'inserimento in un ambiente criminale in ogni Heves spessore collegato proprio al territorio di Brancaccio Ciaculli
Infatti di Ingrassia così come è stato accertato
E così come ha dovuto chiaramente ammettere nel corso del controesame di questo pubblico ministero era già stato condannato con sentenza passata in giudicato per i reati di rapina e sequestro di persona
In relazione a rapine
Ai TIR sembra che torniamo sempre le stesse cose fatti commessi in zona di Brancaccio dove tra l'altro di Ingrassia fino al mille novecentonovantadue
Viveva è lavorava gestendo un'officina
Andiamo
Queste dichiarazioni ma più che altro io volevo intanto sottolinearvi quelle che sono delle contraddizioni di natura interna a ciascuna delle testimonianze che abbiamo sentito
Dopodiché risotto Rinero delle contraddizioni insanabili e assolutamente significative delle deposizioni confrontate reciprocamente
Andiamo alle contraddizioni che ritengo di natura interna a ciascuna testimonianza
Carrubba Francesca intanto afferma di essersi ricordata dell'episodio presenza sua e di suo marito
Diciannove luglio del novantadue Castel Dacia
Soltanto allorquando e la data dalla diciamo noi undici novembre mille novecentonovantasei
Venne notificata l'ordinanza di custodia cautelare al marito per il fatto di via D'Amelio quindi quattro anni e mezzo dopo l'episodio
Io vi dico una cosa attenzione che a leggere attentamente e le dichiarazioni di Carrubba
è già significativo
Secondo me di un alibi costruito ad arte
Il fatto che la signora Carruba si ricordi a suo dire di quella presenza Castel Dacia
Prima che se ne ricordi lo lo stesso Cristoforo Cannella detenuto al quale era stata notificata l'ordinanza di custodia cautelare
E infatti la signora Carrubba ha detto che dopo quella notifica dell'ordinanza di custodia cautelare dopo circa un mese signor Presidente
Ebbe modo finalmente di andare a colloquio con suo marito Cristoforo Fichetto Cannella
E fu lei asseritamente a ricordare al Cannella quell'episodio cioè il Cannella che era in carcere da tempo che aveva letto l'ordinanza
Che quindi aveva saputo e meditato ed era stato interrogato dal Gip
Sulle contestazioni mossegli che facevano riferimento chiaramente ad un protagonismo attivo a Palermo in via D'Amelio diciannove noi io non si ricorda della presenza Castel taccia perché quella presenza non c'era
Asserisce la Carrubba se ne ricorda soltanto allorquando la moglie io ne fa cenno
Parlava però intanto di contraddizioni interne la moglie la signora Carrubba dice di essersi ricordato di questo fatto a distanza di quattro anni e mezzo mettendoli in collegamento con l'apprendimento della notizia della strage
Però poi non ricorda per esempio neppure quando è iniziata la latitanza del marito anzi dice novantadue novantatré invece novantaquattro inoltrato
Ciò nonostante avesse prima ha detto che quando iniziò la latitanza la vita cambio completamente anche per lei
E non ricorda non fornisce ulteriori particolari in relazione a situazioni analoghe
Per la sollecitare per per vedere appunto
Che tipo di memoria avesse noi abbiamo richiamato situazioni analoghe è certamente la Carruba non ha dimostrato di possedere quella memoria fotografica che sembrerebbe invece possedere quando parla del diciannove
Ancora
Nella testimonianza della Carruba c'è una dichiarazione talmente
Palesemente grossolana da veramente risultare falsa nella sua essenza
Cerca di ricostruire recitando la lezioncina imparata a memoria
Quella che sarebbe stata la giornata del diciannove luglio Castel Dacia e dice che quando il il signor Paolo Ingrassia il figlio dei coniugi tornando dal mare portò la notizia che aveva sentito in spiaggia
Del fatto che a Palermo era accaduto un attentato era successo qualcosa di grave invitando gli altri ad aprire televisore per verificare questa notizia addirittura il Pio Paolo dice la signora Carrubba
è venuto a dirlo praticamente subito alle diciassette e quindici diciassette e trenta
E ha detto che addirittura aveva sentito il botto aveva sentito il boato
Per chi conosce la la zona
è veramente ridicola questa affermazione laddove si pensi che Castel Dacia anche lo scoglio della formica dove asseritamente ringrazia Paolo sarebbe andato a fare il bagno
E dove nei cui pressi si troverebbe si sarebbe trovato alle diciassette quando è avvenuta l'esplosione e distante da Palermo
Più di venti chilometri
E non solo non ci sono solo venti chilometri ma ci sono dei promontori come capo Zaffarano che assolutamente rendono quella distanza talmente eccessiva da non potere certamente consentire qualsiasi ascolto di del pool tremendo boato
Ancora
Intanto fermiamoci ad alcune anomalie interni a ciascuna delle deposizioni
Armato Ninfa la signora Ingrassia
Dopo avere baldanzosamente esordito
Quando veniva interrogata dal difensore di cannella dicendo testualmente ringraziando Dio ricordo tutto anche quando mia madre mi ha partorito poi inanella una serie impressionante di non ricordo
Sta signora non ricorda che cosa avvenne il ventitré maggio non ricorda come apprese della strage di Falcone sei aveva appreso della strage Falcone non ricorda
Che cosa avevano fatto lei Sabatino e nelle domeniche precedenti e successivi al diciannove luglio sembra quasi una smemorata
La stessa cosa Ingrassia Ottavio il marito
Che addirittura quando viene sentito dice di non ricordare neppure non solo dove si trovava il ventitré maggio ma addirittura dice di non sapere neppure cosa fosse successo quel giorno
Ma quello che è più significativo signori della corte per dimostrare che l'alibi è stato costruito e neppure troppo bene
E andare a vedere intanto le contraddizioni reciproche che caratterizzano le reciproche testimonianze
Signori partiamo intanto dalla meno clamorosa mangia significativa
Carrubba Francesca ha affermato che nell'estate del novantadue e per estati intendeva da giugno fino a settembre
Praticamente tutti i sabati e le domeniche con rarissime e forse inesistenti eccezioni lei con il marito si era recata a Castel Dacia
Il sabato e la domenica per lottando nella notte tra il sabato e la domenica a casa dei signori ingressi
La signora armato Ninfa
Il signor Ingrassia
Hanno affermato che
La visita nel week-end nel corso del periodo estivo dei coniugi Cannella era avvenuta non più di tre quattro volte
Non quindi quelle dieci dodici quattordici volte che sembrerebbero emergere dalla deposizione della Carruba ma non più di tre quattro volte
Sul punto non si erano evidentemente messi d'accordo nei particolari
Andiamo ancora cose
Più significative
La signora Carrubba la stessa signora che ha affermato di essersi ricordata a distanza di quattro anni e mezzo della circostanza
Di cui ha riferito
Ha affermato ha espressa domanda di questo pubblico ministero
Che quando si ricordo di questa circostanza e da quel momento non è avuto non ha avuto modo di parlarne con i signori Ingrassia
Ha detto io ne parlai con l'avvocato che difendeva l'ora mio marito
Ma assolutamente non è parlai con i signori Ingrassia che anzi da quel momento in poi dice in un primo momento non ho più visto poi magari invece ammette che li aveva visti pochi giorni prima ricordandogli che dovevano venire a testimoniare a Caltanissetta ma quello è un altro dato
Comunque dice quando me ne sono ricordata ne ho parlato esclusivamente con il mio avvocato è forse con mio padre mia madre poi dopo un mese con mio marito che non si ricordava di nulla
La signora armato Ninfa dice sostanzialmente la stessa cosa sembrerebbe avvalorare questa cosa dice di essersi ricordata la signora armato Ninfa per la prima volta la circostanza solo allorquando era stata sentita in questura dalla polizia che l'aveva convocata siamo mi pare nel novantasette o addirittura nel novantotto quindi la signora armato Ninfa nonostante i buonissimi rapporti
Per sua stessa ammissione intercorrenti con la Carruba e con il Cannella
Per almeno due anni due anni e mezzo non dice nulla non solo non sente il bisogno di andare dalla polizia o di venire dai magistrati a raccontare l'alibi ma niente tamquam non esset quella situazione non dice nulla neppure al marito
Poi viene chiamata dalla polizia e si ricorda e riferisce
Non si sono messi bene d'accordo perché questa
Circostanza che è importante per vedere fino a che punto c'è l'autonomia delle singole fonti e c'è la spontaneità e la genuinità della dichiarazione viene clamorosamente smentita sia da Ingrassia Ottavio sia dal figlio Ingrassia Paolo
Infatti Ingrassia Ottavio afferma esattamente il contrario di quello che hanno detto le signore dicendo che allorché era stata contestata la strage di via D'Amelio al Cannella
La moglie Francesca e la la signora Francesca Carrubba era andata a trovarli
Il lacrime chiedendogli la disponibilità di andare a testimoniare che quel giorno Cannella Cristoforo si trovava a Castel d'acciaio
Dice Ingrassia Ottavio era presente a mia moglie ne parlammo tutti insieme
E così dice anche il figlio Ingrassia Paolo che riferisce che vi fu una richiesta espressa della signora Cannella per andare a sondare la disponibilità dei coniugi Ingrassia ad andare a testimoniare
Ancora
Altra contraddizione che ci deve e Vito deve fare riflettere sembrerebbe quasi
Una nota di colore ma non lo è
Si erano messi d'accordo nel dire che avevano passato la giornata del diciannove luglio prevalentemente giocando a carte
Quando gli si chiede forse non si aspettavano che l'esame di tutti difensore pm presidenza fosse così approfondito quando si chiede alla signora armato Ninfa a che gioco giocavano
La signora fa riferimento a un gioco chiamato pochi Erone
In maniera certa dice gioca a poker on è quello era il nostro gioco preferito in tutto quel periodo e quella domenica giocavamo a pochi Erone
Ingrassia Ottavio che viene interrogato subito dopo parte dice che giocavano a Ramiro ma dice di non conoscere di non avere mai neppure conosciute il poker on air né delle varianti al gioco del poker perché quel nome poteva
Queste contraddizioni sono assolutamente significative vi avevo parlato di avevo premesso che tutti i testi erano testi già
Nel senso già buono della parola ma sospetti dall'inizio perché tutti parenti e grandi amici del signor Cristoforo Cannella
C'era un solo teste
Che poteva non essere i già a priori diciamo tacciato di possibile interesse nei confronti del cane la un solo teste disinteressato
Ed era il signor scalini
Signor Scalinci proprietario di quella villetta di Castel Dacia
Signor Scalinci
Che emerge come una figura di un soggetto e non emerge soltanto dalle sue parole ma anche da quella di tutti gli altri testimoni
Che abitava al piano di sopra rispetto ai signori Ingrassia
Che non si allontanava mai tantomeno nelle ore serali e tanto meno nei giorni festivi e prefestivi dalla sua casa
Addirittura che non si allontanava mai da una postazione che sembrava quasi messa lì per fare da sentinella per vedere chi entrava e usciva anche eventualmente per trovare i signori Ingrassia che stavano sotto perché dice io stavo sempre soprattutto nelle ore serali e prese Rali
In un terrazzino
Che dà sul vialetto sull'unico vialetto che costituisce il vialetto d'ingresso per chi a piedi voglia andare a trovare i signori Ingrassia
In macchina non ci potevano andare non potevano entrare perché è vero che c'era uno scivolo
Ma e e tutti hanno specificato che questo scivolo che portava ad un garage era nell'esclusiva disponibilità dello ska lisci che aveva cui solo le chiavi del Garacci
E allora abbiamo questo Scalinci questa forma di sentinella perpetua che controlla praticamente forse involontariamente ma di fatto controlla è nelle condizioni di controllare chi entra ed esce
Dal suo villino anche per andare a trovare gli affittuari del piano terreno
Ebbene il signor Scalinci l'unico disinteressato
Quello che sta sempre lì afferma
Con sicurezza
Assoluta
Innanzitutto che
Non era mai capitato che isoli che i signori Ingrassia
Ricevessero la visita di persone di coppie
Nelle ore serali
Non era mai capitato che i signori Ingrassia avessero addirittura ospitato persone a dormire
Riferisce che l'unica persona che ogni tanto notava andare a fare visita alla signora armato linfa alla signora Ingrassia
Era una signora che Luís riteneva essere la sorella della signora armato Ninfa era una signora che non vide mai accompagnata o accompagnarsi a due uomini
Ed era una signora quando ritiriamo l'età che poteva avere forse più cinquanta
Che sicuramente era forse superiore ai cinquanta anni di età
Che è inferiore a quella soglia di età la signora Francesca Carrubba
Vi ricorderete tutti dai dati possiamo intanto constatare che
All'epoca dei fatti se oggi ha trentotto anni all'epoca dei fatti sessantuno novantadue ne aveva trentuno e certamente non si può dire che no ora non dimostra cinquant'anni sicuramente non li dimostrava quando ne aveva trentuno
Per tutti questi motivi che poi svilupperemo ulteriormente in memoria
Noi riteniamo che in realtà questo alibi sia crollato è fallito miseramente
D'altra parte una considerazione di ordine generale la dovete secondo la prospettazione del nostro ufficio fare quando esaminerete tutta questa questione dell'Anpi
Sono chiaramente siamo chiaramente consapevoli che l'imputato a diritto a difendersi anche con il silenzio
Io vi vi voglio fare semplicemente mi voglio fare me la sono fatta così come ce la siamo fatti corner la collega in uno sforzo di coscienza assoluto una domanda
Posto che mi ad un soggetto viene contestata la strage
Anche principalmente in relazione al fatto che il cellulare a Luís intestato risulta destinatario di alcune telefonate
Un soggetto in in assoluto estraneo
A quella
Strage
Mi chiedo non avrebbe dovuto quanto meno cercare di se se non fosse stato Luís come noi invece riteniamo che era l'usuali di quel telefonino non avrebbe dovuto cercare di addurre quanto meno di sforzarsi quantomeno per cercare se non di dire se non di ricordare chi
Quel giorno aveva il cellulare di sforzarsi di dire se Luís qualche volta aveva prestato a qualcuno il cellulare se lo teneva in un posto dove qualcuno gliel'avrebbe potuto trafugare Cannella non ha sentito neppure il bisogno di fare questo non ricordava non si è posto il problema neppure quando è andata a colloquio la moglie
Queste sono tutte considerazioni che ci fanno ritenere superato l'alibi perché frutto di testimonianze false di Carrubba Francesca Ingrassia
Ottavio
Armato Ninfa ed Ingrassia Paolo
Presidente noi a questo punto abbiamo esaurito la trattazione orale della della requisitoria siamo pronti per formulare le nostre richieste conclusive
Allora Presidente per i motivi che abbiamo esposto in requisitorie che ulteriormente formeranno oggetto della nostra memoria
Intanto per Agate Mariano chiediamo che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascrittigli
Unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage e per l'effetto chiediamo che Agate Mariano venga condannato alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto
Si chiede altresì la condanna dell'imputato alle per legge conseguenti pene accessorie
Per Madonia Giuseppe
Si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascritti unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
E per l'effetto si chiede la condanna del Madonia alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto
Si chiede altresì la condanna dell'imputato alle conseguenti e per gli accessori
Per Santapaola Benedetto si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascritti
Unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage e per l'effetto si chiede la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto con conseguenti pene accessorie
Per Brusca Bernardo si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato
In ordine a tutti i reati ascritti unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage e per l'effetto si chiede la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto e conseguenti pene accessorie
Per Buscemi Salvatore
Si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascrittigli
Unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage e per l'effetto si chiede la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto e conseguenti pene accessorie
Per Calò Giuseppe si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascrittigli
Unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage e per l'effetto si chiede la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto
E conseguenti pene accessorie
Per Farinella chiediamo l'affermazione della penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascritti unificati dal vincolo della continuazione
Sotto il più grave delitto di strage e per l'effetto si chiede la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto e pene accessori
Per Ganci Raffaele si chiede che venga affermata la penale responsabilità in ordine a tutti i reati ascrittigli unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
E per l'effetto l'applicazione della condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto e conseguenti pene accessorie
Per girarci Antonino
Si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati contestati unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
E per l'effetto l'applicazione della pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto e conseguenti pene accessorie
Per Giuffrè Antonino
Si chiede che venga affermata la penale responsabilità in ordine a tutti i reati ascrittigli
Unificati dal vincolo della continuazione Sottil più grave delitto di strage e per l'affetto l'applicazione alla condanna applicazione della condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto e conseguenti pene accessori
Per Graviano Filippo si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascritti
Unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage e per l'effetto si chiede la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di pegni dimessi diciotto
Le conseguenze l'applicazione delle conseguenti pene accessori
Per la Barbera Michelangelo si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ha unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage e per l'effetto si chiede la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto si chiede la condanna alle pene accessorie conseguenti
Per Madonia Francesco si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascrittigli unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
E per l'effetto si chiede la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto
Si chiede la condanna dell'imputato alle conseguenti per legge pene accessorie
Per Montalto Giuseppe
Si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascrittigli unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
E per l'effetto si chiede la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto
Si chiede la condanna le conseguenti pene accessorie
Per Montalto Salvatore
Si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascrittigli unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
E per l'effetto si chiede la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per mesi diciotto
Si chiede la condanna le pene accessorie conseguenti per molti si Matteo si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascrittigli unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
E per l'effetto si chiede la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno permessi dodici otto
Si chiede la condanna alle conseguenti per legge pene accessorie
Per Provenzano Bernardo
Si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascrittigli unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
E per l'effetto si chiede la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto chiediamo la condanna dell'imputato alle conseguenti per legge pene accessorie
Spera Benedetto
Chiediamo che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascrittigli unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
Chiediamo che spera Benedetto venga condannato alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto chiediamo che venga condannato alle pene accessorie conseguenti di leggi Biondo Salvatore classe cinquantacinque
Chiediamo che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascrittigli unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
E per l'effetto si chiede la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto
Si chiede la condanna dell'imputato alle conseguenti per legge pene accessorie
Biondo Salvatore classe cinquantasei
Si chiede che venga affermata la penale responsabilità degli imputati intorno in ordine a tutti i reati ascrittigli unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
E per l'effetto si chiede che biondo Salvatore classe cinquantasei venga condannato alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per mesi diciotto
Si chiede la condanna dell'imputato alle conseguenti per legge pene accessorie
Cannella Cristofaro si chieda che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascrittigli unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
E per l'effetto si chiede la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto
Si chiede la condanna dell'imputato alle conseguenti per legge pene accessorie
Ganci Domenico si chiede che Gangi Domenico venga dichiarato penalmente responsabile di tutti i reati ascrittigli unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
E per l'effetto si chiede che Gangi Domenico venga condannato alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto
Si chiede la condanna dell'imputato alle conseguenti per legge pene accessorie
Ganci Stefàno si chiede che venga affermata la penale responsabilità di ganci Stefano in ordine a tutti i reati ascrittigli unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
E per l'effetto si chiede la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi diciotto si chiede altresì la condanna di ganci Stefano alle conseguenti per legge pene accessorie
Per l'imputato Brusca Giovanni si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascritti unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage e applicata la diminuente di cui all'articolo otto della legge duecentotré novantuno
Dichiarata prevalente sulle aggravanti contestate
Condannarsi lo stesso alla pena complessiva di anni diciassette di reclusione così determinata
Anni quindici e mesi sei di reclusione per il delitto di strage e anni uno e mesi sei di reclusione per effetto della continuazione con gli altri delitti contestati
Si chiede altresì la condanna dell'imputato alle conseguenti per legge pene accessorie
Cancemi Salvatore si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascritti unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
Applicata la diminuente di cui all'articolo otto della legge duecentotré del novantuno dichiarata prevalente sulle aggravanti contestate condannarsi lo stesso alla pena complessiva di anni diciannove di reclusione
Così determinata
Anni diciassette mesi sei di reclusione per il delitto di strage e hanno uno e mesi sei di reclusione per effetto la continuazione con gli altri delitti contestati si chiede altresì la condanna dell'imputato alle conseguenti per legge pene accessori
Ferrante Giovambattista si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i reati ascrittigli unificati dal vincolo della continuazione sotto il più grave delitto di strage
E applicata la diminuente di cui all'articolo otto legge duecentotré novantuno dichiarata prevalente sulle aggravanti contestate condannarsi lo stesso alla pena complessiva di anni quindici di reclusione così determinata
Anni quattordici di reclusione per il delitto di strage e hanno uno di reclusione per effetto della continuazione con gli altri delitti contestati
Si chiede altresì la condanna dell'imputato alle conseguenti per legge pene accessorie
Lucchese Giuseppe
Si chiede che venga affermata la penale responsabilità dell'imputato in ordine al delitto di cui al capo leader la rubrica e si chiede la condanna alla pena di anni quindici di reclusione
Si chiede altresì la condanna dell'imputato alle conseguenti per legge pene accessorie si chiede l'assoluzione dell'imputato in ordine a tutti gli altri reati ascrittigli per non avere commesso il fatto
Questa richiesta viene depositata per iscritto
Diamo atto quindi che alla termine della requisitoria orale i pubblici ministeri chiedono
Ritrovarsi agli imputati le pene
Specificamente indicate
Nella nota scritta
Che contestualmente depositano
Conclusa la requisitoria del pubblico ministero e daremo subito dopo la parola alla imputato Calò che ha chiesto di rendere dichiarazioni spontanee
Vi ricordo che la prossima udienza
Prevede gli interventi di alcune delle parti civili così come già da tempo noto quindi Avvocatura dello Stato avvocato Crescimanno e l'avvocato la marca
L'udienza dico del sei ottobre
Ore quindici
Prima comunque del rinvio diamo la parola a capo Giuseppe che ha chiesto di rendere dichiarazioni se andiamo a scusarsi dei Salvador avanzate chiedo scusa se riservato e l'imputato Brusca Giovanni e vorrebbe rinunciare al prosieguo dell'udienza va bene prendiamo atto di questa rinunzia e quindi autorizziamo rinvia disattivazione del collegamento
Avanti Roma Rebibbia
Se era variabile nascono torneria signor Presidente
A noi Spoleto pardon e Spoleto che dovrebbe intervenire perché il calore ha chiesto di rendere dichiarazioni spontanee
Signor presidente qui con la sera signor Presidente
Se il presidente mi scusi se lo faccio oggi questa sera
Perché potevo anche fare questa dichiarazione spontanea l'ultimo giorno del dibattimento dopo aver parlato io accorpate ma non voglio fare adesso sei Ventola ente lei possa prendere qualche decisione o fare degli accertamenti secondo quello che io le chiedo
Io quando sono stato cioè quando hanno interrogato De Filippo io non c'ero presente
Sapevo del l'occasione dell'ospedale quando ha riferito che Cangemi
E venuto lì in ospedale e ha fatto un collo come è stato smentito dallo stesso Cangemi dipende ma ha detto no ma io non sono stato soltanto andavo lì per salutarlo So sotto le finestre
Ora qui s'nella requisitoria il pubblico ministero ho ascoltato che De Filippo ha parlato
E notizie che so un suocero in Italia da dato per un'impacciata
E io avrei dato altro il suo suocero per riferire fuori di votare per le lezione
Votare per Forza Italia
Ora io a questo punto signor Presidente vorrei sapere a proposito se effettivamente le votazioni sa delle votazioni di Forza Italia perché se sono state le popolazioni di Forza Italia
Allora io le debbo dire questi io non so quando nato quel con quel quel con quel quel partito mai io dal novantadue voi
In sono stato a Pianosa Pianosa faceva andare e venire per i processi a Palermo e con con Spadaro
Io non si sa non ci siamo più visti io la spada l'ho visto dopo cinque anni che ci hanno poi riportato tutti a Spoleto
Dunque io non so poi a a a Pianosa non ho mai fatto un colloquio con i familiari
Ora io non so di DT quale votazione l'ho vista parlando stesso tessili
Allora questo si smentisce lui stesso sella siccome sicuramente non ci sono stati fatti ha certamente su questo
Io non so che valore può avere in questo processo ma dato che pure si avvicini per il fatto delle notizie che si possono portare fuori
Allora si vede che mio cognato non esiste più perché cioè a volte si parla di questo mio cognato questa volta ho avuto bisogno del suocero
Lo Spadaro per riferì l'agente reggere l'ho mandato a dire fuori va be'ma questo non esiste perché le ripeto signor Presidente il novantadue in poi a luglio sono stato portato a Pianosa e non mi sono visto con Spadaro fino a al novantasette inizio novantasette
E questa è una cosa e l'altra e lei è in alla alla facoltà di potesse accertare quando quanto riguarda poi alle
Al Brusca cioè presente io sono forse sereno vorrei dire in questa con questo caso perché lei conosce bene è stato il presidente del processo capaci dalla strage di Capaci
Se noi andiamo a leggere la dichiarazione di Brusca de allora e quelli che ora comincia a fare c'è una differenza enorme
E allora quando lui diceva che quelle cose le decisione li prendevano solo tre quattro persone non è stato creduto dalla Procura di Caltanissetta
Noi a questo punto cambia
Anderson in questo però in questo processo di l'asta di Borsellino e anche nella corsa e nella Corte di Assise d'appello
Della detti capace è dirà che tutti erano a conoscenza i capi mandamento pelle queste queste decisione delle stragi
E poi il signor Presidente
Io le posso dire una cosa il guaio è questo che il padre lo potrebbe smentire lui stesso
Perché purtroppo non si fa non si non si difende più a questo punto credo che non si difende più il padre perché meglio del padre non potrebbe contraddire il figlio che quando il padre commenta sfonda
Per dire guardi stanno accusando mio figlio per la strage ma io non ci credo perché mio figlio Bobba non pensa a me che io come dire aspetto gli all'essendo lama domiciliare
Insomma a questo punto il padre si sta zitto perché naturalmente difende in questo caso vuole proteggere i figli per ottenere questi benefici
Questo sarebbe veramente onesto venire qua alla in questo processo e dire io come stanno i fatti parlo io il padre
Vuoto
Quella di uno nell'ottantadue che dice Brusca che c'è stato un errore di a San Giuseppe Amato leso il deve ricordarsi presente che io ho fatto fare una domanda dal mio avvocato
A Brusca per dire ma è sicuro che Carlo era dall'ottantadue in quella riunione e lui non ha saputo dire sì con certezza ha detto
Ma non mi ricordo
Questo perché siccome non è e bugiardo e non è vero allora ha paura che i avuto avuto paura che io potessi avere qualche alle perché io in quel periodo tanta due non abito a Palermo e a Bettola manco a Roma si è presente abito
A posto a Tuscania provincia di Viterbo
è facevo l'agricoltore la ecco perché era incerto di dire la serata c'era se c'era o non c'ero ma poi un'altra cosa signor Presidente ma nell'ottantadue io validata dovevo conoscere il dottor Falcone dottor Borsellino
Ma che cosa avevano fatto su di me un'indagine un processo qualcosa io non lo so io quando sono stato in carcere nell'ottantasei
Ho saputo ottantacinque anzi ho saputo che ero stato indagato ma attraverso l'avvocato guardi che lei è stato indagato nel processo dei centosessantadue ma non ho avuto mai un una un un mandato e cioè non ho avuto il mandato di cattura S e non sono indagato non è andata avanti a volte sono stato prosciolto perché poi mi pare che sono state fatti chiamando i mandati di cattura però in quel procedimento quel quell'indagine che quella quella accertamento su Suazo mio riguardo poi sono stato prosciolto
Ecco ma quale interesse potevo avere io sul dottor Falcone dottor Borsellino
Ma a parte questo io ho detto più d'una volta Bardi che io ero ero in carcere e preoccupato per la sentenza di di di di di di di Firenze per la serie di Firenze
Per quel processo che dovrà essere fatto in Cassazione e tappo a pochi mesi che le io l'ho fatta avere date date di quando dovevo dovevano discute la tassazione
Doveva essere due tre due tre mesi prima e poi è stato discusso nel novembre novembre anzi il quattordici novembre del novantadue la prima volta e sono stati almeno hanno annullato questa è la seconda volta ed ero sicuro della mia de che dovrà essere annullato nuovamente quel processo eppure per quella strage per quell'ma a detta strage maledetto Kia ha avuto l'idea di fare quella strage io sono stato con ne hanno condannato all'ergastolo
Ora se qualcuno in quel periodo avesse mandato a dire all'OPA del tipo calore vada che dobbiamo fare questo ma io viene detto ma siete pazzi siete state spostate se siete un conoscente ma non so io non lo so che cosa avrei potuto venire
Ora se si può credere che io abbia potuto a dire sì io sono d'accordo Mamba perché cosa
Io bande signor Presidente c'è un'altra cosa a mio cioè almeno Pubblico ministero ha detto che c'è stata la sentenza dalla Cassazione siamo state condannate per questo abbiamo avuto quest'altro questa come dire
Suppongo
Questa questura da questa va bene che va abbiamo popolo vendicarci di questa cosa sentenza sorprendente io dalla dal maxiprocesso primo grado secondo grado ripeto di nuovo l'ho detto l'altra volta ma lo voglio ripetere di nuovo io sono stata sotto tutti gli omicidi è vero che mi hanno condannato mi hanno a confermata se la condanna dell'associazione è per la droga ma per la droga signor Presidente erano parole fatto dette lasciamo stare che non hanno mi hanno trovato trovato che soltanto parole
E così generici ma io a accertavo accertata Benicio perché sia perde quando uno è imputato di novanta omicidi e poi viene assolto primo e secondo grado e che che cos'è che non per me io ero contento di quella sentenza anche se ero innocente ero contento come la sentenza ma quando è stata annullata per alcuni omicidi ma io la preoccupa la non è che ero preoccupato che potevano condanna né per quegli omicidi perché non c'era niente di nuovo ed a tutto è rimasto come prima come in primo grado e come secondo grado e allora Vålerenga interessa che non so se c'è succedesse niente altro che la che la strage quando io quando succede la strage significa e che significa sto andare perché SISMI l'abbiamo tutto visto te visto e saputo quale quale o attimo spera poi e nata poi c'è stata l'appello e si hanno confermato quel quegli omicidi che potevamo essere assolti di chi era stato assolto in primo e secondo grado compreso il padre di di questo signore Brusca
E aveva preso quattordici anni nel maxiprocesso
E io ventidue ma io ero rassegnato ed ero chiuso ormai da ogni parte ero felice per per la condanna perché una volta che uno si scalda di novanta omicidio e non so se se posso essere eppure già presidente ancora si insiste che io avevo interesse di questa strage
Un'altra cosa il signor Cangini parliamo del signor Sensi se ho capito bene l'ultima sentenza e sessanta giorni fa del processo di Perugia io non so ancora come è possibile che si possa credere a queste a questo individuo sa sarà bene non sapevo che sarà stato pure avrà fatto pure essa assaggi questo sono fatti suoi
Ma quello che va dicendo in Dante altri processi
E non c'è da credere una parola in quel processo di Perugia signor Presidente a parte che ero stata sotto un altro processo
A Palermo il giorno uno sei del novantanove dove l'UE aveva fatto tre pressione accusando la pura io ero imputato la e siamo stati sotto tutto
Due la marca insomma sarà stata Soddu
Possesso di Bellucci sei inventato delle cose che dovrà essere tant'è vero che non è stato possibile se denuncia allora c'è il Presidente non ha potuto passa passare IATA Pubblico ministero perdere
Denunciarlo per falsa testimonianza perché era imputato di reato connesso come tutti gli altri meno una una è stata possibile poterla presidente ha potuto passare ricattato voi sapete non sia alla per fase perché non aveva non era imputata di processo connesso perciò l'Unità ha fischiato lì l'imputazione se era un teste senza potato usato nesso ai ha rischiato di essere imputato condannato per falsa testimonianza
E questa sentenza venne da quello che mi dispiace è che non si può
Avere in tempo secondo me perché però non so quando uscirà perché bisognerebbe reggeva quella sentenza è stata una invenzione dalla Santa primo gruppo io fino all'ultimo foglio e quello che ha detto Cangemi
Signor presidente si parla sempre di quella famosa Fasano che mi ha portato la carne perché ha visto un individuo va non sapendo che quell'individuo era stato in carcere sette a insomma ci sono delle cose che vergognoso
è veramente per quei pubblici ministeri stesso per me a hanno provato una mortificazione all'ultimo perché si abbiamo dimostrato tutte le falsità di principalmente di questo Cangemi
Queste tendenze presidente che cosa debbo dire diventerà insieme le rosa qui meglio di me
Quando nel moglie de Mattei nel processo di la pace mio cognato non era nessuno non era uomo d'onore noi non mi faceva sapere niente non ha fatto mai sapere niente
Ora diventò è diventato uomo d'onore non solo e quando diceva prima che Beaubourg su gennaio diceva appelli lasciateci penso io ora è diventato addirittura ore ed è più chiaro dicendo
Per Pippo per sopito ci penso io
è falso bugiardo su tutti i punti di vista io odi
E parlo di Fonsetti estorsione il signor presente finora non sono stato mai condanna quando lui parla che in carcere gli ho fatto sapere per mezzo di mio cognato per un SS uno stesso soluzione alle ad un imprenditore Agostino se presente basterebbe leggere
Le carte quando lui ha fatto le prime dichiarazioni su questo punto non esiste su questo fatto che dal carcere io mando per dire a queste cose lo contraddice il lo stesso D'Agostino perché dice le cose come stanno
E e e io non esisto e che dice lui allora vi disse che sapeva che lui mio cognato conosceva questo D'Agostino perché mio cognato aveva una nel negozio di di latticini e questo D'Agostino era cliente di mio cognato
Gli ha detto a mio cognato tu conosceva D'Agostino dice sì mi si accompagna che io debbo parla nel dice l'UE che mia cognata Liliana accompagnato e si è presentato si sono appartati così lo dice dodici eppure da costino meno diceva proposti
E gli ha chiesto una tangente per dalla manco i sacchi doveva darlo
Perciò tutte queste novità che deve dire quasi si ci sono i processi di un presidente che delegazione che ha fatto impediti pare non so se quel processo perché mio cognato è morto purtroppo l'ha fatta
Malato l'ha fatta andare in carcere non si è potuto appurare perché non gli funziona vorrei può è subentrato la malattia del cuore
E mio cognato di dopo un mese che è riuscito a libertà provvisoria per questo per non mancano i dettagli Peia dessero miscelata la malattia è morto perciò io debbo ringraziare anche questo signor tangenti per la morte di mio cognato
Come debbo fare io per dire che di strage signor Presidente io norme a parte che sono contrario ma quale interessa potevo americano tutte salve all'inverso è non solo uno stragista signor Presidente
Io non ho guardi io quando io ho detto a Pubblico ministero io non ho mai commesso un delitto nessuno mi può accusare di aver ha ucciso una persona perché dicono che faccio parte di questa Commissione ecco perché io ho chiesto
Il confronto con Buscetta per dimostrare che è stato lui a inserirmi nella Commissione & dovremmo parlare e dimostrare a signor Presidente quale erano c'era c'era la verità celate da una verità come nasce questa mia questa mia introduzione in questa Commissione e tutti gli altri
Dicono sì no compatto patria come sono ma nessuno sa dire il periodo preciso quando io ho fatto parte questa famiglia Bettamio di Porta Nuova in quale famiglia era attrezzata dove ha poi fatto parte in quale anno nessuno lo sa dire con esattezza ognuno porta la sua versione
La verità qual è ma ha stabilito un'altra cosa signor Presidente
Che stavo di gravoso ma così importante
Parlavo sempre di Ranieri
è un gene
Gente come me nelle non voleva dicevo questo
E insieme è stato capaci
E dire
Dico d'aver visto a casa mia una persona che era romana io non so perché poi perché doveva combaciare alcune dichiarazione sempre del processo Pecorelli doveva Compay segnare a quello che dicevano altri collaboratore sia a Roma e che diceva Buscetta
Il presidente io a Perugia non l'ho fatto perché non non me sono venuto per dire ma facciamoci descrivere chi è questo la perse la persona che in questo modo come l'ha fatto questo personaggio se era alto se la basso Saramago
Siccome nel o un altro processo sempre per causa sua il Quirinale e qualche altro il mio collaboratore a Napoli a Santa Maria Capua Vetere
E sono quasi gli stessi collaboratore ed è venuto ultimamente anche Cangemi in quel processo a questo punto ha parlato pure di questo individuo che è venuta a casa mia ancora la sentenza di assoluzione non c'era stata di Perugia
Allora a questo punto io dico avvocato avvocato per cortesia gli faccia descrivere questo personaggio
Se il Presidente il processo è processo Santa Maria Capua Vetere procedimento dieci aspetti che metto gli occhiali
Vede dieci novantotto Udine udienza dell'otto nove novantanove non ha saputo descrivere quell'individuo non ha saputo descrivere Saramago sette c'era altro ha detto dice ma io vice dopo diciassette diciassette anni come faccio a ricordarmi
A Como dopo diciassette sette anni si ricordava il nome e non sa e dopodiché sappiamo non si ricorda
Il ricordare come se la madre o se era alto se da basso se da no sovietico quei sembrò e sembravamo fa carne perché questo fatto è la carne signor Presidente è importante perché che cosa dice che per caso era venuto da me perché mi voleva portare un po'di carte acqua l'occasione il mi trova mi trova mentre ora intorno a quell'indirizzo trova quell'individuo
Che a
Il Romano e allora l'ha conosciuta ozio presidente
A parte che ora non sa indicare più la casa dove perché se l'UE a quella volta è venuto a portarmi la carne doveva doveva indovinare sapere dove venne dov'era andato invece dice nei pressi dell'area avere soltanto e eccome tetto e come fai proprio non sapere dove quella casa non l'ha saputo dire a a Perugia non l'ha saputo di da Napoli e non ha saputo dire qua
Io per tentando io abitavo a casa mia dove abitava mia moglie essere seppur sono prese lo Stato s'è preso ed è abitavo in via Villafranca quarantaquattro credo o quanto quanto a quattro in quel palazzo c'è una notaio che si chiama Scoma
E ha ben a casa di mia moglie io do degli amori io mia moglie c'abitava là perché io non ci abitavo perché non ero non è l'uomo libero in quel periodo
E questo è tutto signor Presidente ora io le chiedo signor Presidente se lei lo può fare
Io e a questo punto debbo chiedere per forza lei credo che quando si è buona anche se tutti battendo io penso che lei lo può riaprire io desidero se le vuole fare un confronto con poco in questo benedetto su
Pagine
Era una buona volta voglio fare il confronto perché là deve finire perché non so perché si sa boreale invocando sempre contro di me e ogni processo sempre porta novità sempre porta novità
Io a questo punto faccio un confronto seppur debole se il responsabile della dalla strage lo deciderà lei oppure no
Ma lo debbo se lei lo permette io lo voglio fare questo confronto anche me l'ha chiesto questo confronto valutando o cuoio quando ha detto io lo voglio vedere guardarlo negli occhi e io sono dispostissimo sempre
Io poi due colloca una cosa e poi lascio libero sul presidente
Mutolo sia presente io sono stato carcerato a Spoleto nel novantuno ottobre novantuno luglio novantadue e io non sono stato mai nella stessa sezione con molto con Montalto sono stato soltanto della stazione con bambino giuste
Questo modo Lorena in un'altra sezione
E qui ci sono le guardie che lo possiamo dire che sono andato da facevano pure servizio la per andare a in qualche posto bisogna fare prima che usciamo nome perché avevano una sezione speciale c'è un registro e urto e si metteva l'orario e le il minuto quando si usciva e allora Sensi si poteva e non si poteva incontrare uno con l'altro perché sennò dovevano andare per potersi incontrare dovevano fare collocò sesso orale
Oppure se andavamo nella in infermeria prima ci andavamo uno e passa da un lato c'è non ci potevamo andare tutto assieme
E come si fa settembre fatto di questa sezione speciale nel Comune non lo so perciò una volta che io ho incontrato muto è stato a colloquio quando io come stava facendo il colloquio
E poi dopo un quarto d'ora e forse che avete budello faceva il comma uno sono entrato io con la mia porco e poi a vedere i miei familiari perché si usava e non so se si usa ancora qui
Che quando viene una famiglia sia si fanno fare fumo opponendo una seconda famiglia dopo un quarto d'ora venti minuti
Chiamo l'altro detenuto e fanno fare il colloquio ciò quello che fa colloco prima esce prima e se ne va in sezione e non ci può essere incontro presidente oppure vi dicono guardi che le paste tale signor proprio perché e quando mai ma che siamo vedo anch'io io col Como io non lo so se volete li può fare questa indagine se piove e importante questo fatto li faccio quest'indagine stringe può fare
Quanto riguarda poi un'altra cosa signor Presidente
Il quarantuno bis come dice il pubblico come mi hanno fatto dire come gli hanno detto ai pubblici ministeri questi signori collaboratori il primo il signor Re il primo è stato il segno di Giuseppe ma Giuseppe
Marchese
Quando ha detto per la prima volta dice io a a a Pianosa
Uscì fuori un bigliettino per mandarlo fuori Alquati Sacchetti a chi a te adesso
La cucitura dei pantaloni sempre io non lo so bisognerebbe sentire qualche guardia di di di di di Pianosa
A parte che si spogliano nudi
E e le prime volte spogliavano pure le famiglie
Nude
Quel le le come si dice i pantaloni riguardavano un centimetro per centimetro
Le camicie
Perfino le mutande
Ora questo farabutto che dice che e in passato Capatti se e se Dio ce ne liberi qualcuno veniva trovato con un con un bigliettino o ma quel caffè coso cosà biglietti
Ma legno Atene avrebbe espresso chi sa quanti oltre che sa quanti mesi di di di di senza delegazione e lo viene a dire che a Pianosa in quei periodi lo è uscito a uscire un vero ci rompono un bigliettino fuori dando lei familiare
Signor presenti a otto anni sette a otto anni che non do la mano a mia moglie otto anni che non do la mano a mia moglie
Otto anni e siamo registrati presso tutte le parole che diciamo nuove leggi vengono registrate
Questo quarantuno che ecco la pasta come dicono loro come si vive come dico colare hanno fa facoltà le parte come un po'la pasta sia presidente mi dica un po'cosa si può dire se è uno tutte le parole del valore chissà cosa si può dire all'infuori di quello che è uno Potì dalla famiglia Ciao come stai come lo sa
Ma come si fa allora vuol dire che nel settore non funziona devastata da un certo momento o la riprendo
O ne debbo dire che non esiste sarebbe precisazione
Ma se non possiamo fare più no non possiamo fare a uno due spaghetti a a al dente non possiamo cucinare non possiamo ma se ma che dobbiamo fare
Pepper's ancora si parla di questo quarantuno volte fa con la patente che fa facoltà alle parti
E non e non possiamo più parlare con le famiglie o con le famiglie e ci preoccupiamo a dire come essa è ostacolo questa parola possiamo dire più perché abbiamo pure paura che vengono incriminate pure le le famiglie
E severa dire ancora vivo questo quanto si può trasmettere se può dare Hortense può dare utili ma chi le vuole dare le orde di ordine nel ma prova con quarantuno le può dare estivo organizzato
E non si è stile Speedo di nessuno della sull'altro e poi resa quarantuno ripeto chi lo vuol dall'ira questi questi Odeon questi in i voti che è in condizione di darle Lazzate non loro che ha interesse se il presidente io mi deve scusare se le faccio perdere tempo un'altra cosa l'ultima temporale dico una cosa
Si parla o qualche volta mi pare che state populisti da chiedere a Brusca o a Parigi ma adesso non mi ricordo ma Calò con a loro con Riina erano in buoni rapporti
E sedici potentissimo buonissimi rapporti presidente solo due le cose o non è vero che Riina il responsabile di questo esclude queste stragi
Perché e so o se no non è amico mio perché se responsabile l'UE e allora questo non lo doveva fare perché se lo io aspetto una sentenza così dell'età
Ho scelto e che se dovessimo succedendo questa strage io non l'avevo più scampo e potevo essere se e dei fatti come successi
Allora si vede che non è amico mio signor se l'avevo meno questo non lo doveva fare dove a tutta più aspettare quella sentenza e poi c'aveva questa intenzione la doveva fare
Allora sono due cose o non è vero o signor Presidente non può essere a me come
Mi scusi signor Presidente se le faccio perdere l'ho fatto perdere questo tempo preziose porle io sempre continua a insistere per il confronto con tange
Grazie
Per quanto riguarda ovviamente le richieste vanno effettuate presentate dai difensori quindi quando verranno presentate
Formalmente la corte se ne occuperà
E per quanto riguarda invece
Avvocato Crescimanno vengo dalla parola prima di più dell'udienza prego avvocato
Premettendo che l'intervento di mio padre con contenuto entro l'ora ora e mezza e siccome il sei mattino abbiamo ragionato particolarmente complessa Palermo le chiedo se è possibile per l'influenza della corte vista l'udienza magari alle sedici piuttosto che alle quindici
L'aumento del credo e comunque i tre interventi evidenza di parte civile non potranno prendere un tempo particolarmente lunghe notato tre partiva da Palermo intorno alle due orari in cui le udienze mattutine bene o male possano essere finiti poiché l'intervento in oltre che Byrne dell'avvocato Crescimanno suo padre
E non è l'unico ma vi è anche la l'intervento l'avvocatura dello Stato dell'avvocato alla marca ritengo opportuno iniziare così come programmato alle ore quindici
Ore quindici
Bene
Il terzo della
Sei