"Frequentare il futuro. Le sfide di Enrico Berlinguer per la sinistra di domani". presentazione del libro di Gavino Angius nell'ambito della Festa nazionale de l'Unità c/o Palaconad

Buonasera
Alla mia sinistra sono gli ospiti che erano è che sono stati annunciati io non ve li presento perché sono più che conosciuti a tutti voi andrei direttamente al tema di questo di questo private che la presentazione di un libro
è interessante
Del senatore Gavino Angius in collaborazione con Andrea Bianchi
Un collega giornalista Tel manifesto il titolo è frequentare il futuro con un sottotitolo
Che dice decide di Berlinguer e la sinistra di domani cioè quindi è una è un libro che sostanzialmente
Parte vita un'analisi del
Tel della politica di Berlinguer per farsi un interrogativo sul presente e sul futuro quindi non è un libro retrospettivo né
Ah geografico assolutamente io
Fatto direttamente io direi di iniziare così
Al senatore Gavino Angius direi come dire di farci una piccolissima presentazione e perché a scelto anche uno stile diciamo di questo genere diciamo nuovo poco retorico devo dire molto molto politico anche perché io lo ricordo per il pubblico
Questo libro è uscito dopo un altro libro
Che era intitolato dimenticare Berlinguer
Pubblicato da scritto da Miriam Mafai un'altra esponente Malta autorevole esponente dei DS
La quale e quali libro si sosteneva sostanzialmente che i diciamo il Berlinguer Isma'Riolo semplifico così tra virgolette
Restava un ostacolo al pieno dispiegamento del processo riformatore della sinistra italiana e in particolare della sinistra postcomunista
Angius perché questo libro
Ma punto avrei detto già tu io
Avvertito non dico la necessità ma insomma mi è venuta la foggia nella un po'alla buona di scrivere alcune considerazioni
Da noi inizia in questo libro due estati fa quasi di getto
Perché c'era stata come tu ricordavi una certa pubblicistica
Che in un qualche modo cercava di non solo dimenticare ma insomma
Di cancellare la figura di questo grande dirigente politico della sinistra del Partito Comunista Italiano come se il suo solo ricordo potesse costituire un ingombro un ostacolo alla modernizzazione
Della sinistra italiana la costruzione di una nuova sinistra di respiro europeo una sinistra riformista e magari di governo e che in un qualche modo dovesse essere messo in un cantuccio cancellato
Io ho cercato non di scrivere un libro di ricordi perché nel ricordo c'è sempre una in fondo di Nostalgia che non solo io no no ma che credo possa servire a poco alla politica
Ma un libro che mantenga una memoria questo sì una memoria di quello che si è stati e di ciò che è di utile
E non è tutto utile si badi bene
Ossa asservire alla sinistra ma io dico non solo alla sinistra di oggi per costruire il suo stesso futuro
La rete a Berlinguer recapitata una fortuna singolare perché a nessuno dei grandi dirigenti politici democristiani o socialisti o anche comunisti o della sinistra o laici beh è capitato quello che è capitato a luglio perché nessuno
Per esempio De Gasperi nessuno ha scritto un libro
Mettiamo De Gasperi in soffitta
Oppure scordiamoci di la Malfa oppure ignoriamo Nenni
Oppure che ne so Ferruccio Parri mettiamolo da una parte Berlinguer invece capitata questa fortuna dice applica serie dei saggi degli iscritti a lui dedicati
Come se egli avesse recato chissà quale danno irreparabile al suo partito alla sinistra italiana o addirittura la stessa democrazia io invece penso che in ciò che Berlinguer ha fatto ci sia qualcosa di utile che può servire per rinnovare la politica di oggi per costruire una sinistra moderna e per affrontare quel tema del rinnovamento della politica
Di una politica di alto profilo che io sento come un'urgente necessità anche per la sinistra guardate anche per il nostro partito
Penso che dovremmo combattere anche sotto il profilo della battaglia politica e culturale ideale di più di quanto noi facciamo lo dico anche autocriticamente come dirigenti
Della sinistra dell'Ulivo e della coalizione di centro sinistra una certa logica della decadenza della politica italiana sempre più ristretta sempre più avvolte in meschinità e immiserire taglia
Il la memoria di un dirigente politico come Berlinguer ci può aiutare a riutilizzare quei pensieri lunghi che possono servire non dico a noi e al nostro partito alla nostra coalizione ma che possono servire all'Italia per crescere meglio per fare dell'Italia un paese più giusto più forte
Più libero per tutti io penso quindi non ho l'ambizione naturalmente di avere risolto questi problemi però sono delle considerazioni personali io propongo all'attenzione ringrazio anche del attenzione che intanto dedicano a questo libro stasera qui con noi
Mino Martinazzoli Fabio Mussi e tutti voi che siete presenti grazie
Per Mino Martinazzoli io andrei subito proprio a un po'al cuore di alcune pagine del libro A pagina centosessantaquattro Angius scrive forse la nascita dell'Ulivo non sarebbe stata possibile senza vere alle spalle la lucida lezione riformatrice di Berlinguer
La fine e tormentata sottigliezza culturale e politica di Moro lei che diciamo stava inglese sta i diciamo in questo in quest'area del cattolicesimo democratico militava decenni in quest'area lei è d'accordo con questa con questa affermazione di Gavino Angius
Sono d'accordo lo sono
Quasi riottoso almeno insomma se una cosa viene dopo
In qualche modo ha una relazione con quello che viene prima ma
Mi pare che se volessimo interpretare questa frase che lei città
Nei termini di un
Coerente relazione politica francamente mi riuscirebbe difficile convenire con questa affermazione ma non credo che Angius
Voglio dire questo
Io credo che Agnelli vuol dire nel suo libro adesso dico
La parte che mi piace e poi fare un accenno quel nonché mi dispiace ma che non mi riguarda
Lo ha ripetuto noi qui
Insomma in un Paese che sta diventando smemorato che Zazà il suo passato una lettura stravolta
Tendenzialmente dell'animo oppure la condanna
Io credo che bisogna essere inquieti sulla capacità di trovare una bussola approdi rassicuranti sul futuro
Allora l'idea di rileggere Berlinguer di ritroverà il ruolo di Berlinguer nella storia non solo il comunismo italiano nella storia della democrazia italiana e credo che è un'idea toga rossa
Che vale non tanto per lui e per la sua moglie quanto per noi nel nostro presente per il nostro futuro
Allo stesso modo che sono molto d'accordo la sottolineatura che si proponeva adesso ad Angius
Sul tema della qualità politica
E io aggiungerei etiche che Berlinguer rassicura in modo mobili è un punto molto quattro in un tempo nel quale il nostro
Che i distratti se ne accorgano o no
Prima delle divisioni tra il centrosinistra e centrodestra dall'Ulivo il pollo c'è un'altra cosa che va emergendo
Ed è una distinzione di fondo reale
Prima che politiche
E che riguarda la domanda se la politica c'è ancora oppure sta morendo
Se la politica è ancora ambizione
Ancora responsabilità ancora visione e quindi Progetto
Oppure se prendendo atto che il mondo va come va
La politica altro non è che il gioco dei potenti
E siccome la convenzione democratica del gioco si risolve cercando di catturare in qualche modo il consenso
Di opinioni pubbliche sempre più labili questo non accade solo in Italia ma credo che un interrogativo drammatico
Del tempo politico
A me capita di raffigurare talvolta quello che vado dicendo come per una metafora ricordando la prima scena di una grande commedia di Calatrava raramente rappresentata perché sterminato
Credo la Fratta Ronconi al rimbrotto qualche anno fa
Si chiama gli ultimi giorni dell'umanità la prima scena si svolge nell'antica per il primo ministro Austroungarico
Poche ore dopo l'attentato di Sarajevo antiche amare affollata di giornalisti
Dall'altra stanza c'è una riunione ovviamente esce l'addetto stampa del primo ministro altro ungarico i giornalisti gli chiedono cosa succede della e fece di lei si stanno prendendo delle decisioni e si sta redigendo un comunicato
Alla domanda dei giornalisti quali decisione l'addetto stampa risponde dipenderà dal comunicato ora oggi la politica dipende dal comunicato
Andiamo a cioè verso una fase della storia umana ruolo dalla politica che tende a farla ladri sovrastruttura
Allora l'idea di recuperare la memoria di Berlinguer
Come
Un punto cruciale travolto dall'interpretazione politica credo che è una buona idea
In un tempo nel quale ripeto qualche volta si ha l'impressione che non si pone un occhio attento alla circostanza
Che si accinge per avere grandi pensieri anche un livello di qualità morale e politico che si è adeguato a questi prezzi
Quale
Se ne avrò occasione
Lotito dopo
Qual è secondo me il punto badate non moralistica mentre ma politicamente più attuale della riflessione per l'imperiale dal mio punto di vista di chi non è stato comunista
La riflessione che lo portò tra l'altro in contrapposizione forte neanche con settori importanti dell'intellettualità comunista penso
Alla bolla Tolio politico di Asor Rosa tante volte citato all'Angelus
Quale fu la polemiche nei confronti del tema dell'austerità posto da Berlinguer che ritradotto con Lessico dalla dall'attualità e il problema dei problemi che abbiamo davanti perché la politica ha davanti a sé vorrei comperare il sostegno la sua cifra il suo Torre
Ultima questione che pongo perché poi così Angius riflettere quale invece la parte
Del libro anche non mi piace insomma che ma anche la parte che non c'è
Cioè Berlinguer ci sono i comunisti
Mi sono un po'i socialisti e non ci sono tutti gli altri questo è quello che manca nel libro di Berlinguer
C'è una citazione del povero Moro e come si faceva a non farla
Ma poco di più perché la democrazia cristiana sempre accennata parenteticamente
Come un'accozzaglia tipiche norme senza pretendere che eccetera eccetera
Non sottolineare questa carenza di Angius se non fosse che queste attese anche sulla parte dedizione per il futuro
Quella che descritto lei non è l'unico che vi ha detto ieri Veltroni concludendo la mostra resta e la sinistra onnipotente che vince contro la destra io credo che dovreste stare attenti su questo pronostici
Perché temo che altrimenti avverte delle gravi delusione
Qui credo che tra anche dovrà dare una risposta ma intanto io passo per Mussi
E a Mussi faccio la domanda che diciamo aveva in parte già anticipato l'inizio ma Mussi
Crede che il Berlinguer Isma'sia un ostacolo al pieno dispiegamento
Riformatore della sinistra italiana oppure invece Berlinguer concorra come dire insegnare qualcosa la sinistra italiana
Se avessimo parlato di Berlinguer Isma'a Berlinguer
So che saremmo stati guardati
Da quelle sue facile severe
E un po'risentite
Accompagnati in genere da lunghi silenzi erano il suo modo per esprimere una contrarietà Hong senza io non credo che ci sia un problema del Berlinguer Isma'bensì il problema che
Anche il secondo il suo libro ha voluto coltivare
E che ora ha sottolineato con il suo consenso Martinazzoli
Cioè quello di mantenere viva una memoria paese che perde la memoria un paese che si sradicato
Qualche volta dimentichiamo versino perché è successo il giorno prima siamo in difficoltà misurare
L'oggi come ieri
E spesso mi capita dolorosamente dissentire
Anche in uditori politicizzati
Appassionati
Come dire la il la sorpresa
E anche la curiosità quando si ricordano cose anche recenti
Chi si suppone in essere più o meno diversa al mente no
Spesso galleggiante su un mare senza sapere quante profondo
Questo badate una è una rovina è una rovina non non per la sinistra per il centrosinistra la rovina per per il grado di civiltà di un Paese anche per la sua speranza nel futuro ora
Il titolo
La cosa che ha detto Martinazzoli poco fa
Quando ha detto una politica che abbia le divisioni genere l'aggettivo che viene da visioni e visionario chi ha una connotazione negativa no vuol dire
Un'immaginazione esagerata ed eccentrica
Ma una politica non abbia più visioni cioè capacità di rappresentare i luoghi dove vuole andare
Perde persino al senso della concretezza il titolo è frequentare il futuro è una citazione
Ed è bellissimo questa giraffe in tutto del tema fatto da Martinazzoli con la citazione di Karl Kraus
Che mi commuove particolarmente perché opera quasi sconosciuta ammette dovrebbe essere obbligatorio nelle scuole anche se per rappresentarla ci vuole il sei ore e per legge la tuta circle un paio di mesi ma operati magmatica bellissima ma le visioni di cui parlava Martinazzoli frequentare il futuro
Non non pensavo di trasmettervi questo ricordo però a me me mi misi accesso allora aveva ve lo comunico ed è il ricordo di un viaggio fatto con Berlinguer
Mi pare
Che fosse la fine del novantadue o gli inizi del novanta trema riesce difficile anche collocando esattamente ottantadue ottantadue ottantatré
Sarebbe bene se potessimo parlare ancora con lui nel novantatré diciamo alla nell'ottantaquattro il dialogo con lui si è interrotto
Ottantadue ottantatré
Viaggio in treno di ritorno a una manifestazione a Catanzaro e allora segretario regionale del PC in Calabria
Berlinguer non faceva mai confidenze era silenzioso riservato tratto di stile apprezzabile
Vasile quel giorno ha voglia di dire qualcosa
Voi ricordate che poche settimane prima di morire pochi mesi prima di morire ci fu una sua bellissima intervenuto intervista in una in uno speciale dell'unità mille novecentottantaquattro
Dedicato al famoso romanzo di Orwell ha scritto molti anni prima
L'ottantaquattro era l'anno del trionfo del Grande Fratello all'anno in cui si compiva il destino della democrazia e il totalitarismo avrebbe dominato la terra e Berlinguer fece un'intervista molto bella
Io parlai con lui alcune alcuni mesi prima e allora
Il treno mi disse due cose
La prima
Quindi se avrai sentito anche dal comizio mi riesce sempre più difficile
Fare un comizio su quello che ieri ha detto Tizio quello che era detto Caio rispondere alla polemica quotidiana mia fatica
Lo trovo un lavoro di Sisifo
Una costruzione sul nulla è un è un battibeccare quotidiano privo di senso la gente non ci capirà più dice sai cos'ha pensato cosa vorrei fare
Vorrei che promo benissimo un grande convegno internazionale di futuro logica
Chiamando questi scienziati
Dell'economia questi esperti delle questioni dell'ambiente questi demo graffi
Questi che disegnano gli scenari del futuro
I termodinamici che studiano il mondo dal punto di vista dell'equilibrio di energetici eccetera
Vuole fare un grande convegno di futuro lo scià perché la politica contribuisca
Ad organizzare una grande discussione sul mondo che verrà ma non che verrà al prossimo mese perché c'è l'elezioni amministrative
Quello che avverrà nel prossimo secolo gli orizzonti delle future generazioni perché se non abbiamo questi e i pensieri lunghi che viene sempre citato
Se non abbiamo pensieri lunghi non abbiamo neppure quelli a breve term un grande convegno di futuro logica stravagante per un leader politico e
Stravagante ma
Bello poi mi disse
Io lascio
Per se lo diceva Berlinguer badate non era un vezzo
Io lascio qualche anno ancora
Poi ci vuole un salto di generazione
Lui poi coltivava anche questo sogno
Del giro del mondo in barca a vela
Me lo sono ricordato quando è morto il responsabile alla propaganda e bisogna fare il manifesto celebrativo di Berlinguer
Come si fa sempre quando muore un grande leader e ricordo che mi portarono nella stanza migliaia di foto di Berlinguer che parlava ad un congresso di per lingua che parlava in Parlamento di Berlinguer su un palco di Berlinguer
E non c'era niente da fare non erano tutte d'immagini ingessate che non corrispondevano
Allora chiesi a Giovanni
Il fratello ma tua AN nel portafoglio qualche foto me le porto al sei mi pare
E c'era quella con la giacca a vento quella che quella dei manifesti di Berlinguer che abbiamo quasi tutti in casa scelsi quella
Credo che sia stato un gesto di omaggio e di rispetto verso di lui scegliere un momento di felicità con la giacca a vento in mare non con il doppio petto
Io
Io lascio
Ma in questa sua riflessione c'era
Credo il senso in Luís
Di averci portato
Di aver portato il comunismo italiano PC
Grandissimo partito storico di questo Paese
Fino alle colonne d'Ercole
Fino alle colonne d'Ercole
E di non potere essere più Luís
L'Ulisse che le attraversano
Che affrontava l'oceano
Perché l'ho Berlinguer ha avuto delle idee straordinarie
E in quegli anni era già ad un Bilancio
Di una sua azione politica straordinaria
L'ho avuto l'idea del compromesso storico
Cioè di una formula politica di un progetto politico di di di grande alleanza tra quelle che Luís chiamava le correnti profonde della storia italiana no quella cattolico democratica nella
Socialista comunista quella laica alle grandi correnti
E poteva non ritrovare
La seconda resistenza quei tratti di unità che le avevano portate a collaborare per fondare la Repubblica e che dopo quarant'anni
Potessero trovare la chiave per aprire la porta blindata di una democrazia
Il cui destino era di di non poteva essere liberale
Con un partito la DC destinato per sua natura governare con un altro partito destinato persona Tura dopo opporsi e con il permanente rischiò Kid dal fondo
Grazie anche a questo blocco
Potessero risalire gli elementi tragici autoritari della storia e dalle
Mille novecentosettantatré il Cile Pino OSCE colpo di Stato lo scosse molto gli parve di di vedere anche in questo Paese un permanente rischio non so se si aggirasse però badate io qualche volta dimentichiamo
Che questo è il Paese che ha inventato il fascismo in Germania arrivato dodici anni dopo
E questo è l'unico Paese d'Europa non dimenticatelo mai
In cui salvo l'esperienza giolittiana
La sinistra in tutte le sue componenti sommate non è mai stata maggioranza mai
Non certo nel mille novecentoquarantotto
Ma nemmeno nel suo punto di massima espansivi spazio nel mille novecentosettantasei
Berlinguer addetti che bisognava aprire la porta
E trovo
Un interlocutore di primissimo piano in Aldo Moro
Ma voi sapete come è andata bene
Quel sogno quella visione meno
E finita con l'omicidio di morte
Poi
Un'altra grande idea
Quella che ha riguardato Martinazzoli
L'austerità
E Dio sa se fosse stata ascoltato prima
Che la spesa facile portasse in Italia il debito pubblico a quel buco nero che dobbiamo ancora riempire di lacrime e sangue per svariate generazioni nel decennio che seguiti
Il governo ha più celebrato della Repubblica Italiana per la sua lunghezza e stabilità quello dei mille cinquecento giorni negli anni ottanta
Solo quello Prodi l'ha superato per durata diciamo fu anche il Governo che porto al mille cinquecento giorni il debito pubblico italiano dal sessantasette per cento al centotredici per cento raddoppiato
Berlinguer con la questione dell'austerità
Volle porre le questioni del tipo della qualità dello sviluppo un grandissimo tema che ne avremo di fronte per i lunghi anni e i decenni ai secoli a venire
Venne respinto con perdite
Come la manifestazione tardiva di un
Di un miserabile lirismo fra mattacchioni al ricordo Colletti in particolare si esercitò nella fra attacchi Oneto sandali denunziamo dalla Società col cos'è questa roba
Però ha una grande idea che che Louhibi lo scrisse anche Angius e qui ricorda quando Berlinguer prese atto
Che questi Terna era stata presa in considerazione
E poi di un'arteria a questa idea Luís connesse la questione morale
E non era anche lì uno sbocco di moralismo la questione morale del mille novecentottantuno
Il fa la famosa intervista in cui pone il problema della degenerazione del rapporto fra i partiti è lo Stato
Non alza la bandiera no no del rapporto fra i partiti dello Stato
Questione morale austerità Hannibal volgere di pochi anni era un'idea un un complesso di idee e io non vorrei dire che son buone vi prendiamo le rilanciamo le be'però di uno che aveva avuto una bella visione
Anche sui pericoli che stava correndo il nostro Paese
La terza grande idea
Qui dobbiamo guardarci dentro noi che veniamo dal pc più giovane
In particolare i più anziani
Berlinguer Stato per noi al anni Settanta giovanissimi poi Giovanni poi i meno giovani
Poi insomma ce l'abbiamo
Ad avere una certa età quelli della generazione mia di Angius
Beh Berlinguer è stato quello della democrazia valore universale del discorso al Congresso del PCUS in cui sfidò
Nel in casa propria il il dominus
Il signore del movimento comunista internazionale
è stato l'uomo che a un certo punto dopo la Cecoslovacchia dopo all'Afghanistan dopo la Polonia nell'ottantuno in televisione
Formulo la famosa frase
La fine della spinta propulsiva delle società dell'Est
Badate che questa frase
è una frase che obbliga non al punto finale esaurita la spinta propulsiva cita dell'Est
Questa frase non ha un punto
A una virgola
Doveva avere un seguito
Quindi
Quindi
E nell'ottantuno
Era più che maturo quello che poi facemmo quello che te con la svolta nel mille novecentottantanove novantuno un decennio prima era maturo
Ed era la frase di Berlinguer che ci aveva messo sulla tracciato giusto
Il suo partito gli disse di no
E gli impedì di Andrea e quel quindi non venne
E noi
Siamo stati in un decennio cruciale
Per la storia non seppe quella del mondo
Ad osservare
La caduta di un mondo che solo in extremis
C'ha indotto
Alle decisioni conseguenti
Berlinguer arrivato Finelli alle Colonne d'Ercole etero
Gli fu impedito di oltrepassare
Quindi aveva capito che la sua azione politica che era stata straordinaria per me indimenticabile
Ora bisogna poi di altre spinte di altri protagonisti
In questo senso Berlinguer arrivato ad un punto che non è stato in grado di superare
In questo senso semplicemente non bisogna farne la geografia
Ma vedere anche il limite che non ha superato
E abbiamo pagato caro il fatto che non abbiamo superato quel limite
Nell'epoca di Berlinguer
Però il fatto che ci abbia portato fin lì
E che ci abbia consentito a un certo punto di passare le colonne d'Ercole e anche un suo grande merito per cui credo che Berlinguer non vada dimenticato
Senatore Angius credo che debba una risposta ai rilievi critici che gli venivano mossi da Mino Martinazzoli ma forse ed è anche una risposta all'insinuazione è un po'birichinate di di Mussi quando dice quel titolo è rubato cioè ha letto una citazione ma era un fatto di cronaca anch'esse la dice espressamente nel tentare spiegare disegno infieriva cioè nessun equivoco qui no no no no
No per quanto riguarda vorrei dire tre cose rapidamente l'ultima sul titolo del libro contrario titolo mezzo rubato però mi dichiaro dottore diciamo colpevole del furto
No mi ha molto colpito quello che ha detto poco fa Martinazzoli sull'austerità ripresa adesso da Fabio Mussi
Perché guardate
Quando Berlinguer lancio alla vigilia degli anni ottanta questa idea di uno sviluppo più controllato più guidato della crescita del nostro Paese
Fu preso per quello che ha detto adesso Mussi cioè una specie di visionario una sorta di Savonarola di quei tempi un frate un Franco
Birichino danno non frequentare molto anzi da tenersi distanti insomma
Un uomo che aveva un'idea comincerà della della della società
L'idea un po'pauperista titola un po'rispetto alla modernità degli altri la crescita lo sviluppo
Allora andava di di moda un grande slogan la Milano da bere
Fa passare anche mangiata non sono dovute no no no e poi è stato anche mangiato
Se la sono bevuta tolta diritti
Insomma ora
Poi facemmo anche delle battaglie con le regole giuste o sbagliate che fossero
Mille novecentottantaquattro vi ricorderete
La grande battaglia tra Berlinguer e Craxi sulla scala mobile io nel libro parto proprio da quelli da quei giorni
Il cosiddetto taglio della scala mobile cui ci facemmo un referendum nell'ottantacinque o perderemmo
Però in sostanza in quell'esserino cosa c'era in in ballo insomma c'era
Noi contrastavano il PC da allora contrastarla l'idea che si potesse effettivamente realizzare uno scambio
Si tagliava la scala mobile in cambio di una crescita diverso da di uno sviluppo qualitativamente più incisivo più diffuso soprattutto nel Mezzogiorno caratterizzato da una sorta di rinascita di nuova stagione di un Mezzogiorno che già allora più o meno come adesso soffriva del grande male della disoccupazione
Ora Berlinguer anche allora fu catalogato come un antimoderno
Buoni attrarre la vostra attenzione sul fatto
Che negli anni ottanta sono stati per il nostro Paese il decennio di più intenso sviluppo economico di tutto il dopoguerra
Negli anni ottanta c è stata nel nostro Paese una crescita del prodotto interno lordo tra il due virgola cinque il tre per cento ogni e hanno del prodotto interno lordo che per un paese di cinquantasei milioni di abitanti e una crescita enorme una grandissima produzione di ricchezza
Quindi un'opportunità eccezionale che noi abbiamo avuto in tutti gli anni Ottanta di crescere e di svilupparsi e anche di distribuire in modo diverso la ricchezza prodotta
Noi siamo un paese come noto a tutti che alla fine degli anni ottanta si è trovato con
Il raddoppio anzi oltre del debito pubblico con un depauperamento spaventoso di quello che coloro che se ne intendono chiamano il capitale sociale fisso del Paese cioè le strutture portanti del Paese
Parlo le ferrovie i porti gli aeroporti le strade la sanità e i tribunali le cose che fanno coi rendono civile i servizi effettivi che tutti quanti noi utilizziamo
Un Paese che in sostanza dopo un decennio che produsse tanta ricchezza si trovò due volte e in più due volte e mezzo più povero di com'era indebitato
Eccone una struttura del Paese civile quella che dovevamo utilizzare tutti noi spaventosamente degradata
Io non so
Se su tutto avesse ragione Berlinguer sull'austerità o sulla scala mobile
Però care compagne e cari compagni io so che coloro che lo avevano duramente criticato e attaccato che erano una parte della classe dirigente di allora e anche organismi distinti stampa giornali anche uomini di cultura che allora attaccarono violentemente Berlinguer difendendo quella idea di sviluppo che poi portò l'Italia all'inizio degli anni Novanta sull'orlo del baratro se Berlinguer poteva avere qualche torto questi avevano sicuramente torto marcio questo lo so per certo e lo possiamo sapere per cento cioè voglio dire che di fronte ad una critica tal così strumentale noi abbiamo il dovere di una riflessione anche sulla storia del nostro Paese sulle responsabilità che un po'tutti quanti noi abbiamo la seconda cosa che volevo dire riguardava e riguarda l'obiezione l'osservazione che ha fatto Martinazzoli
Una sinistra onnipotente una storia d'Italia tutta incentrata sulla sinistra non ci sono le altre forze degli altri protagonisti l'obiezione è accoglibile perché vero io come dire horror ho rivisitato anche con con i richiami di carattere personale direttamente vissuti alcuni momenti della storia del nostro Paese
Da un'ottica particolare anche dal ruolo che io esercitarlo come presto anche Fabio ha esercitato ecco però quello che io vorrei dire a Martinazzoli che nella mia riflessione valutazione politica non c'è una sottovalutazione del ruolo che altre forze politiche hanno a frutto nella storia d'Italia tutt'altro
E in ciò che ancora oggi come Eredità di una storia del Paese tante forze come per esempio Mino Martinazzoli possono rappresentare per il futuro del nostro Paese io non credo guardi date
Al ruolo di una sinistra un nipote io non penso che noi siamo il sale dell'arte
E sono convinto che il futuro della sinistra non è dentro la sinistra
E anche fuori per la sinistra e anche oltre la sinistra
Sta cioè nella capacità che la sinistra cioè noi saremo capaci di dimostrare un raccordo
In un simbiosi in una con in una sorte di fusione a caldo con altre culture politiche con altri pensieri politici
Dell'altro giorno giornalista mi ha chiesto
Secondo lei quel trattino che divide centro trattino sinistra un giorno potrà cadere
E io ho risposto che a mio modo di vedere forse quel trattino può cadere prima di quanto noi pensiamo perché se anche voi ci pensate bene almeno questa è la mia personale opinione
Io non credo Choir date che il ventuno aprile del mille novecentonovantasei l'Ulivo avrebbe potuto vincere
Cioè quell'insieme quell'alleanza quello stare insieme quel riconoscersi in un progetto di rinnovamento di modernizzazione del Paese di forze di sinistra democratica riformista di diversa origine
Con forze di centro di ispirazione cattolica non solo cattolica anche moderata non credo che noi saremmo riusciti a vincere il ventuno aprile del mille novecentonovantasei
Se non avessimo trasmesso qualcosa di profondo ai cittadini e al Paese
Non uno stare insieme per puro calcolo di convenienza per sconfiggere la destra
Ma il riconoscerci insieme in un percorso comune in una metta in un obiettivo in una missione per far crescere il nostro Paese modernizzato
Contrastarne le spinte disgregato Ricci affermare per davvero un processo di modernizzazione del Paese ma anche di giustizia e di equità e di libertà per tutti un messaggio potente che veniva da forse diverso con storie diverso che si erano anche misurate che si erano contrastate nel Paese
Dico di più
Noi a volte guardate noi a sinistra lo dico perché per me innanzitutto siamo stati in un certo periodo abituati ad avere una certa annotazione del centro
Il centro che cos'era le forze di centro siamo stati anche abituati
Non lo dico perché c'è Martinazzoli anche a demonizzare
Mi ricordo dico tra parentesi quando io allora segretario della Federazione giovanile comunista di Sassari fui spedito improvvisamente a fare un comizio né in un paesino della provincia di Sassari non erano mai parlato in pubblico
è chiesi al mio segretario della mia federazione che era un dirigente politicamente molto capace forse culturalmente non attrezzatissimo ma insomma e gli dissi senti ma io che cosa devo fare dice no tu fai mi parla dite cose che ha in testa
Poi si ferma e mi disse sino a un certo punto tin tappini ti si confonde la mente ti emozioni tu devi fare una cosa molto semplice attacca la Democrazia Cristiana vedrai che fai bene
Cioè per dire che quello era un modo per uscirne Cardinals decapita attacca la Democrazia cristiana
Per fortuna non ricondursi almeno il quel comizio a questo éscamotage anche perché mi diede ordine e dire che non ha mai attaccato alla Democrazia Cristiana lungo lenzuolo balconata allora trovavano Fabio detto almeno in quell'occasione
Ad non ricorse a questo éscamotage anche perché per la verità questo Vega compagno che non ha molto molto intelligente e mi disse guarda alla fine della raccomandazione che vi fece riguarda che comunque il tuo comizio sarà ribelli riuscito se alla fine sì alla sua fine
Sarai riuscito a non perdere neanche un voto di quelli che ti hanno ascoltato non se ne apra gli aumenti atto a non perdere nemmeno uno
Che è una raccomandazione abbastanza saggia se ci pensate bene allora il centro volevo dire per noi è stato anche questo un momento anche di sfogo di una certa demonizzazione
Invece qualcosa di più serio
Il centro è stato bene la vita politica del nostro Paese anche un insieme di fa Lori
Di interessi
Un'espressione
Di bisogni di una concezione della politica
Allora vedete il trattino centro trattino sinistra forse può cadere
Prima di quanto nuovi pensieri
Se noi pensiamo davvero alla sfida che abbiamo di fronte la sfida contro una destra anti solidaristica non solo in Italia ma anche in Europa
Un asso una destra che di fronte ai processi di ieri europeizzazione di globalizzazione si fa portatrice di un'idea di esclusione di selezione alla quale noi dovremmo contrapporre un'idea di inclusione di tolleranza di solidarietà rispetto all'anti solidarismo della destra
Insomma un'inclusione che riguardi guardate non più come un tempo anche noi eravamo abituati a ragionare le classi sociali o il PCI ma anche gli individui e la persona
Ma persone un individuo che in relazione con altre persone allora
Forse
Il terreno di un incontro tra il socialismo solidaristico il personalismo cristiano
Liberalismo individualismo forse possono fondersi oggi dentro un progetto comune
Ne sono profondamente convinto e forse questo è il terreno sul quale noi in questo tempo dovremmo lavorare di più questo forse egli
Un metro
Per una fusione a caldo di storie di fare se ma vicini
Più vicina di quanto noi possiamo pensare ed è questa una riflessione che
Dall'eredità di uomini come Berlinguer e Moro ma non soltanto di Berlinguer e Moro puro può venirci a che noi dovremmo un pochino coltivare
Il titolo
Il titolo frequentare il futuro
Allora
E un po'rubato
Ad Antonio Tabucchi non so se conoscete avrete letto il libro sostiene Pereira ho visto il film sostiene Pereira interpretato da uno splendido Marcello Mastroianni alla storia di un giornalista ve la dico in due parole nel mille novecentotrentotto nella Lisbona
Regime fascista di Salazar è la storia di un giornalista che ha poco più di cinquant'anni più o meno la mia età
Quasi quanto quella di far
Insomma
No no è così venute conti fare più giorni quello che si
Allora questo giornalista ha avuto delle vicende molto tristi nella vita morta la moglie lavorano gli fa bene non ha più voglia di far niente Cynthia cliché si impedisce pensa sempre al suo passato vive di ricordi
E ingrassato sì un po'imbolsito non scrive più uno il suo giornale tutti lo trattano male insomma
Insomma è messo proprio male il medico curante non riesce a
A risolvere il suo problema Dida medicina ma lui non si riprende
A un certo punto
Lui il medico gli dice sentite via tu devi devi cambiare vita de de de de de dei abituati cercati nuovi amici costruisci nuove relazioni
E proprio in quei giorni Pereyra quasi per caso incontra due ragazzi un ragazzo e una ragazza sono due giovani si chiamano tra loro che fanno la lotta clandestina antifascista al regime di di Salazar insomma questi due ragazzi cominciano a frequentarlo si introducono a casa sua che improvvisamente lentamente ma abbastanza repentinamente la vita di Pereyra cambia
Frequentando questi due ragazzi il medico non lo sanno rivisita dopo circa un mese egli dice senti Pereyra tu servo il ringiovanire devi smetterla con i ricordi devi frequentare il futuro e quella di vice ma ci sono due ragazzi ecco frequenta li frequenta il futuro
L'immagine è questa
Che questo preveda mi è sembrato un po'come la sinistra italiana che ha preso colpì un po'ammaccata e pensa di Kant continuare a campare vivendo di ricco
Con una memoria che non è memoria a me con una Nostalgia che intristisce e che poi però Pimpi cresce il PIL Fiacchi esce una sinistra che invece frequenta il futuro guarda i giovanissimi solida con le cose ha il coraggio di guardare avanti
Questa è un po'quello che secondo me dovremmo fare del titolo è piaciuto l'ho messo nel libro
Sulla questa cosa dell'impianto alle onnipotenza e la sinistra una considerazione non poi un po'una domanda ancora Martinazzoli
Perché l'onnipotenza la sinistra si forse da un po'a parole da un punto di vista ideologico forse questo su questo la sinistra
C'ha sempre marciato molto però nella pratica nei fatti nei momenti come dire cruciali della vita del Paese a la sinistra italiana lo ricordava prima musica in Italia la sinistra ma mai ha avuto la maggioranza in questo Paese e allora cos'è successo è successo che ha sempre cercato l'alleanza
Con i cattolici in politica e i cattolici in politica erano i democristiani erano nate nel dopoguerra in poi è di c'è stata c'è stata va be si fece la Costituzione che ci fu l'intesa ci fu il primo Governo ci fu che il governo di unità nazionale un ciclo rottura del quarantotto ma poi ci fu anche il governo del mille novecentosettantasei il governo delle astensioni Andreotti
L'accordo appunto su questo su quella fase politica cioè per dire che la sinistra nei momenti difficili del Paese ha sempre cercato un'intesa con la Democrazia Cristiana
Con i cattolici o dico neanche il con i cattolici democratici ecco
Ecco secondo lei
è diciamo rispondeva ad una strategia politica oppure rispondeva cioè una strategia politica diciamo
Che guardava alla possibilità di sbocchi di governo od era soltanto diciamo
Una un approccio come dire strumentale cioè la sinistra un tratto appunto era a sua volta alla ricerca di una legittimazione
E cercava questa via per legittimarsi anche come forza di governo e come forza democratica
In questo Paese
Cercherò di farla un po'lunga
Anche perché interessa
Sul filo di questa domanda
Proporre qualche reazione quello che ho ascoltato qualche precisazione per quello che ho detto
Prendo pro Porto uno spunto critico su
Sull'orizzonte tutto collocato dentro la vicenda della sinistra quelli propri Angius
Non intendevo certo rappresentare corporativa mentre quello che sta fuori
Soprattutto io non sono la mia passione politica non è precoce e quindi io non ho esperienza di gruppi giovanili di partito
Ma non ho dubbi
Che anche nelle democrazie cristiane inserti di qualche vecchio che al giovane che lo fa nel comizio diceva se non sai cosa dire parla male del PC credo che sarà sicuramente accaduto non è questo il tema è piuttosto secondo me il problema che applichiamo tutti quanti insieme
Non devi rinnegare delle storie
Mai atti
Accettare l'idea sgradevole
Che le culture che abbiamo ricevuto ci servono poco
Che ti serve quella ispirazione si serve quell'ambizione
Ci serve di meno quello che abbiamo prodotto politicamente in più di un secolo e mezzo che conosce la storia dei grandi movimenti di massa è una condizione abbastanza sgradevole credo
In questo senso dicevo allora siccome ciascuno è quello che è un po'quello che ci sono gli altri capire come insieme
Quelli che stiamo insieme per delle ragioni convincenti
Riusciamo a forgiare questi nuovi strumenti culturali
Che sono il presupposto di un progetto politico
E allora anche questo tema che veniva posta la domanda e significativi
Dall'alto dei Comunisti italiani c'è sempre stato una grande attenzione cattolici gran scelta conosce Sturzo e apprezza Sturzo
Però allo stesso modo dei suoi maestri dell'idealismo immagine che Sturzo è importante perché un itinerario riscatterà all'ipotesi democratica letti e riletti l'Ebit contadine cattoliche poi rivela Grant del partito comunista e le porterà a un livello più alto di storicità
Togliatti
Riconosce come i cattolici anzi fa di più
Riconosce il Vaticano nel grande dibattito sulla costituzione dei Patti lateranensi Togliatti pronuncia un discorso alla costituente in cui spiega che i suoi interlocutori non sono lì ma sono oltre Tevere
Berlinguer secondo me affronta la questione in termini già più sofisticati
C'è già un riconoscimento dalla circostanza
Non dico che forse fino in fondo consapevole che le parole vanno maneggiate
Con grande probità ed accuratezza
Io sono uno che crede che l'aggettivo cattolico non è un aggettivo del politico
è un aggettivo dell'impolitico
E struzzo me l'ha insegnato quando spiegava che la religione universale la politica è parziale e non si può compromettere dentro l'appartenenza alla politica distanza universale dalla radice religioso
Giorgio non ha mai voluto fare un partito cattolico anzi ha polemizzato sempre fortemente con quelli che lo volevano fare
Sturzo lo dico per qualche scorcio di attualità non lo dico per voi ovviamente ma però alcuni che stanno che stavano in netto intorno ai non è mai andato alla ricerca dei moderati
Sapeva che i moderati non esistono in natura
Perché l'interesse e anche i valori non sono per loro natura moderata
Credeva in una politica moderata
Cioè credeva che la politica deve moderare interesse intorno al frame di un interesse generale
Per torso valeva quello che pare abbia detto una volta Robespierre non so se è vero che la moderazione star moderatismo come la castità era stato impotenza ecco qualcosa del genere lo dico perché
Perché ci troviamo come popolare in difficoltà di fronte a questa versione questa giornata del cattolicesimo politico per cui oggi si mette a ridere
Dei politici dichiaratamente cristiani che credono che l'aggettivo cattoliche c'è una crisi
Con la quale respingono i territori politici che vanno via via volo vilmente visitando io
Ho detto qualche giorno fa
Non che pretendevo il voto di ieri
Di tanti cattolici che non molto nel popolari ma che insomma aveva il diritto e le chiede di come si fa
Alle zero e la gente Nous e a votare per Berlusconi
Tale onorevole Beppe Pisanu che credo si o non penso sia quello che stavano alla segreteria di Zaccagnini dove sbadatamente
L'avevano raccattato mi ha spiegato che lui le prediche l'essenza in chiesa eccetera eccetera ma io credo che questo sia un tema se ed allora ripeto che cos'è il contributo invece e qual è la ragione di una al di là del Real politica non dico di un'attrazione ma di una sensibilità del fondo che avvicina alcuni allontanata
è questa visione di questa ambizione umana dalla politica tutto qui
E che cosa potremmo portare nove che abbiamo usato per bloccare l'aggettivo cristiano per l'impegno politico
Questa cosa che i che se volete vi apparirà molto riduttiva
Che noi siamo gente che sa che la politica conta ma che sa che la vita conta di più della politica che credo una contributo nel canale che credo riguarda la riflessione della sinistra che spesso invece ha immaginato di totalizzare il ruolo della politica mi pare che questo è alle spalle e mi pare che anche questo del contenuto
Nella vicenda perché non dirlo drammatica di Berlinguer qui forse ci ha detto cosa che io non potrei non condividere anche con commozione fritti
Ricordo non mi ricordo più quale vostro amico scrisse qualche anno fa un bel libro sulla politica estera chi delinque
E vedete l'
Vicenda di quest'uomo che che subisce umiliazioni di mortificazione che tuttavia ostinatamente coraggiosamente provocando accentrando quel comunismo internazionale giunge appunto
All'idea della compatibilità la democrazia non democrazia intesa così astrattamente ma tra le regole democratiche e il comunismo
Certo rimane su quel confine
Tuttavia la visione c'è
Allo stesso modo che se la Regione e l'austerità e qui vorrei fare
Una breve precisazione poi concludo
In verità se noi guardiamo alla vicenda
Di Berlinguer
Se la confrontiamo con quella di Aldo Moro io credo
Che vi sono vite parallele insomma
Che a un certo punto si incontrano perché non possono non incontrarsi
Angelo invece in Berlinguer c'era un visione lucida e premonitrice del cambiamento ma io trovo questo stesso visione in un grande discorso di Moro
Quando ha offerto il suo partito che la realtà sta mutando che tutto il potere non è più il problema è che c'è una rivoluzione nel mondo
Che c'è una domanda angosciosa di più libertario più partecipazione
Vola quasi una prigione talmudica dalla politica secondo me
Però dobbiamo riconoscere che l'uno e l'altro non vedo nel frattempo quello che accade in questo Paese l'avete detto voi mentre pensano ai grandi movimenti alle ribellioni o di contestazioni giovanili
Nel nord di questo Paese
Si moltiplica e si diffonde una piccola e media impresa cioè delitti ed ex operai donne e uomini
Ricapitolo libertà economica da esprimono
Questo direi i limiti la mancata congiunzione tra loro e quegli altri che riceve la Milano da bere rideva la modernizzazione che quelle che raccontavano ai due
Ero tutto sommato banda che includeva lasciarsi alle spalle
Questo tema secondo me è ancora irrisolto
Dalla perché il tema dell'austerità e attuale
Ammettere che forse non appartiene badate bene questa responsabilità interamente alla politica l'ho detto prima ma riguarda anche la politica
Forse il tempo in cui in Italia facciamo un bilancio di queste cinquanta o sessanta anni che abbiamo alle spalle che sono stati gli anni
Comunque li vogliamo giudicare dei straordinario progresso quantitativo sarebbe tempo
Accanto alle voci positive di questo bilancio cominciare a fare una algebra diverse chiedersi che cosa abbiamo perduto che cosa rischiamo di perdere
Stiamo perdendo
Il valore e la forza di un sentimento comunitario di un'idea del vincolo
Dal pensiero di un destino condiviso ho fatto il sindaco di una media città italiana spesso il ventotto a chiedermi come mai
Nella mia città
Accanto benessere privato corrispondesse tanto malessere sociale
Come mai rischiamo appunto
Questa deriva individualistica che nega la relazione tra le persone
Come mai visti i politici
Che strangola rimbalza con più successo non amano la parola del popolo
Preferisco la parola della gente
Dalla parole del popolo
Concede ancora un imprevisto la prova della gente compra una non meno ma poi la parola centrale la parola dell'audience
Che è esattamente il contrario che egli ama musiche
Do la parola lavora che dalla Grecia in poi colpito la democrazia
Di qui l'esigenza che abbiamo di ricostruire partiti che siano capaci di legamento di relazione di ascolto eccetera ma di creare anche ripeto l'attualità di quel monito berlingueriani
Anche perché immagino
Non sono un competente che probabilmente globalizzazione tante cose che si agitano nel mondo
Ci propongono non lo scenario in cui non andremo questo sviluppo quantitativo che abbiamo avuto in questi cinquanta
Ma quella generazione che lo fecero era una generazione che non ho vissuto nella penuria conoscevano il volo del sacrificio del lavoro dall'impegno
Poi rischiamo di avere generazione più fragili
E si confronteranno con un tempo più difficile di quello che abbiamo alle spalle allora di qui a me pare
Viene fuori
Non dico un progetto ma insomma l'idea di un di un itinerario che non sia una scorciatoia che inevitabilmente tende a far dialogare peste tradizione piuttosto che perché qui dentro in un modo o nell'altro c'è questo cedimento di moralità di ditemi sommati vita
E di una interpretazione più attuale e più persuasiva dalla libertà ecco una parola che con i miei amici spesso tendo a rinverdire
Il mio amico padre Sorge traccia un gesuita che piacciono perché attraverso il dogmatiche ricettività c'è il polo delle libertà di qui c'è il polo della solidarietà no no
Non dobbiamo lasciare questa parola della libertà armene che la trasse c'hanno
Poi perché non dirlo qui in Emilia per un'esperienza se non per la dottrina ma noi anche per una dottrina
Siamo quelli quando Pannella agita la metafora del Terzo Stato
Un po'giacobina credo l'individuo e lo Stato noi siamo quelli che vogliono occuparsi di tutto alla lunghezza dalla libertà che c'è tra l'individuo e lo Stato
Cioè l'autonomia sociale cioè il legamento cioè la relazione quello che in larga misura è scritto nella costituzione senza che ci fosse bisogno delizie riprende degli archivi da padrone della sussidiarietà ecco perché dico
Abbiamo anche su un problema immagino degli
Di ricavarci un umile fucina in cui confrontandoci vediamo se ci riesce non in modo alchemico tira fuori il meglio di noi ripeto umilmente artigianalmente
Guardando al futuro
Angius leggere di più Tabucchi
Io sono più molto più vecchio di lui
Nell'Odissea di Omero prescritto che Ulisse nel viaggio dei suoi dieci anni ricordava il futuro
E che il futuro si dà il caso che i contemporanei difficilmente potranno vivere
A noi tocca di ricordarlo
Grazie a Martinazzoli per questa riflessione che io
Chiederei di proseguire su questo diciamo timbro perché mi pare che abbia posto alcune questioni interessante chiedere a Mussi
Come dire a sua volta di risponde dal suo punto di vista da una sinistra che appunto diciamo io prima l'avevo messa in maniera un po'rosa ci diciamo tra una sinistra transita di ogni potenza e di legittimazione ecco l'avevo messo un po'così
Questa riflessione di Martinazzoli
Ricca di fascino
Per parte mia sono quasi preoccupato perché insieme rappresenti la la firmo diciamo come don
La firmo del
La firmo integralmente anche questo il segno dei tempi nuovi e non so se
Sarebbe stato possibile
Se se continuiamo a discutere i trattini che vanno e vengono io mi mi ritirerò la mia vita privata diciamo se discutiamo delle cose di e Martinazzoli che trovo più interessanti perché
Pongo la questione di una scelta politica che poi la politica nella sua parzialità
è fatta di
Scelte concrete
Problemi ben definiti circoscritti
Risoluzione di prove di di di questioni aperte
La politica ha un contenuto e norme di concretezza
Lo dobbiamo esattamente conoscere come è fatta la Società quali sono gli interessi che vogliamo rappresentare come è fatto il mondo del lavoro come è fatta la piccola e media impresa una politica che prescinde da questo
Una politica sconfitta perduto
Andiamo verso elezioni regionali non so se torneremo su questo punto alla fine forse potrà esserci l'occasione
E lì innanzitutto noi dobbiamo andare con proposte con elementi di contrasto con l'avversario politico che sono fatte di esatte rappresentazione delle realtà della società regionale di quelli che la gente anch'io propongo una moratoria della parola gente che anche una bella parola se usata con grandissima discrezione quando diventa pervasiva
Non è più la gente all'Ocean e l'audience è il sondaggio
è la democrazia in così diventa tutti i numeri non in cui si diventa tutti persone
Invece noi dobbiamo volere una democrazia in cui
Tutti hanno l'opportunità
Di
Affermare la propria personalità di cogliere le opportunità di realizzare un progetto di vita questa è la libertà
Quel tratto infinito della parola libertà che lega l'individuo Allo stato e anch'io come
Martinazzoli sono contrario a concedere in comodato o in ostaggio la parola libertà a chicchessia la parola libertà della nostra parte che credo che ne abbia una versione
Un po'più ricca e un po'più densa di significati
Ma insieme a questa concretezza noi li ridiamo forza ad un progetto se in quel
Laboratorio magari artigianale
Cominciamo a rimettere in funzione idee e valori
Idee valori perché senza idee valori anche la concretezza si perde
La riflessione su universalità della religione parzialità della politica è il punto è il punto credo di svolta rispetto ad una storia che per un democristiano è stata una storia molto importante il moderatismo
Che io ricordo qualche volta le lezioni di Sturzo sul moderatismo
Attenzione anche alle parole che
Ribaltare il loro significato a voi capiterà tutte le serie ormai di avere qualche signore che si affaccia gli schermi
E passeggiando nervosamente su un palco impugnando un microfono rosso in volto
Dica
Perché quelli stalinisti liberticide che ci perseguitano quei giudici tutti ci chiedi Lotta continua e poi dice noi moderati come noi moderati
è la rappresentazione dell'estremismo che però usare la parola ha usato la parola mediatica
Che falsifica i significati restituire
I significati loro alle parole
è una delle forme della buona politica che dobbiamo provare a coltivare
Chi viene da culture diverse
Come come noi
Io e Gavino Martinazzoli da culture diverse una cosa ha imparato la lezione novecento
Noi veniamo tutti da una qualche forma di storicismo
Cioè da una di dottrinale da una filosofia
Convinta che la storia abbia comunque sempre un telo rosso
Si muova verso una meta un fine
E che di volta in volta depositario di quella meta o quel fine è una parte chi è in grado
Come dire di descriverti in anticipo la la parabola della freccia
C'è stato lo storicismo liberale c'è stato lo storicismo marxista c'è stato un crollo storicismo della cultura cattolica
La freccia scoccata
Porterà terzo una forma di società una forma di Stato un tipo di convivenza un'economia noi dal Novecento abbiamo imparato
Che la storia non procede secondo questa linearità che non ti porta sicuramente ad una meta che tu sia in grado di prefigurare
Sulla base di una tua teoria
Che da qualche parte porta sempre
Ma che va avanti indietro che imbocca sentieri interrotti che torna indietro
La storia più la struttura delle scienze sperimentali che non delle tele veloce
E abbiamo dovuto scoprire
Quante strade interrotte ha imboccato il movimento di emancipazione umana in quanti vicoli ciechi ci siamo cacciati
In quante situazioni per i di pericolo si è cacciata di volta in volta la democrazia quante volte conflitti che sembravano dominate lì son diventate guerre che hanno riportato indietro
La storia dobbiamo abituarci intanto a vivere in una storia della quale nessuno conosce esattamente il thermos il punto d'arrivo
Questo comporta che ci si misuri di più
Su valori progetti sugli ideali su programmi
E che si possa dedurre lì anche
Dai bilanci che vanno fatti in comune
Ora Angelo se nel suo libro non ha intenzione di scrivere una storia italiana negli ultimi vent'anni ma di ristabilire un punto di memoria intorno alla figura
E poi anche descrivere qualche considerazione politica sugli anni che hanno seguito alla morte di Berlinguer
Ma questa suggestione di Martinazzoli come dire di un bilancio algebrico di questi sessanta anni di storia d'Italia
Io proverei anche organizzare le occasioni in cui facciamo un tentativo
Di un Comune Bilancio algebrico della storia d'Italia
Nel secolo breve di Hobsbawm c'è una osservazione dell'introduzione sorprendente m'è già capitato una volta di citarla
Mi scuso per chi me la sente ripetere
Hobsbawm dice noi siamo ancora tutti immersi nei conflitti negli scontri del secolo che sta chiudendo no e allora
Abbiamo una guerra l'altra guerra il liberalismo il capitalismo e comunismo il socialismo le religioni i cristiani e musulmani
Lui dice per esempio anche lo stesso conflitto che ha citato il secolo tra capitalismo e comunismo dalle pratico del comunismo fra cent'anni gli storici lo racconteranno più o meno con l'algida compunzione con cui oggi si ricordano
Le guerre di religione del mille cinquecento interessanti balzo momento
Dice invece
C'era sfuggito
Che in questo secolo è avvenuta
Un'apocalisse
La vera grande rivoluzione il cambiamento radicale che ha sconvolto la storia dell'umanità
Lui dice il passaggio dalla fase della caccia alla fase dell'agricoltura è durato
Alcune decine di migliaia di anni i nostri progenitori agricoltori sono di dieci mila anni fa
E il da transizione durata alcune decine di migliaia di anni
Il vero passaggio dell'umanità dopo la fase di preparazione tecnica e tecnologica dalla fine del Settecento alla metà di questo secolo
è il passaggio dall'agricoltura all'industria
La globalizzazione di cui parliamo è finanziarizzazione e diffusione dell'industria su scala internazionale lui dice in un quarto di secolo in questo Novecento e avvenuto quello che l'umanità impiegato cento mila anni in un'altra Pasini venticinque anni un cambiamento che in precedenza l'umanità
Ha operato in cento mila la vera rivoluzione la vera straordinario cambiamento della storia dell'umanità di cui si occuperanno distoglie il futuro è questo venticinquennio che segue la Grande Guerra
Nella quali tutti i Paesi tutte le economie passiamo all'industria e questo comporta un totale cambiamento delle forme di vita delle relazioni sociali
Con la città con l'urbanesimo con i trasporti con la Macon le macchine con la tecnica con i computer e via dicendo in venticinque anni non s'era mai visto prima
Questa è la cosa dice ho bisogno che è davvero avvenuta nel mille novecento
Noi dovremmo fare uno sforzo anche per questa nostra Italia
Con un Bilancio algebrico quello in con i più
E con i mezzi
Con i più perché questo Paese che sessanta anni fa
Era governato da una dittatura
Oggi è la democrazia
Questo Paese
Chi era tra i più agricoli dell'area mediterranea sud europea
è diventato la settima sesta potenza industriale del mondo
Da così a così
Sono tutte cambiate le forme di vita le relazioni sociali una rivoluzione mai visto
E al tempo stesso in questa rivoluzione c'è qualcosa che seppe
Vedo che della Gran Bretagna liberale liberista negli Stati Uniti
Stanno riformando sì mobili immobili movimenti che vengano chiamati
Comunitarie anzi comunitarismo e che non è il comunismo
Ma è movimenti politici di riconquista di un fattore caldo né relazioni sociali
Che compensi
Quell'elemento di vita astratta
Che
L'industriale economia ad alta specializzazione la finanziarizzazione impone agli uomini
Cioè l'esigenza di una nuova socialità dal cuore di una trasformazione dell'economia a chi ha distrutto socialità oltre ad avere sull'altro piatto della bilancia aumentato la ricchezza delle chance individuale
Questa esigenza di un nuovo bilanciamento tra un'economia che tira che produce ricchezza ed una corrente calda però di relazioni sociali per cui gli individui esistano in quanto individuo in quanto persone in cui
Ci si riesca a parlare io quando vado a volte nelle città del nord ed io giuro che
Di cui ammiro larve non abbiamo Norditalia chiede artici mondiali per l'intensità dello sviluppo per
Accrescimento delle PIL pro capite
La disoccupazione una fascia d'Italia sconosciuta
è una parola ormai quello corrisponde alla realtà se non si va nel Veneto e in Friuli una parte a Lombardia in una parte di questa regione è una parte del Piemonte in una parte della Liguria
E poi ogni tanto mi capita la sera di capitare in città di cui conosco
La capacità di lavoro l'intensità delle attività la laboriosità della gente la capacità di inventiva i soldi la ricchezza
Che a una certa ora si spingano diventano città impauriti
Dove l'ultimo spettacolo cinematografico finisce alle dieci e mezzo
Dove alle nove lo trova di un ristorante
Dove alle nove chiudono i bar
Dove la gente non va più a giocare a carte a biliardo non si vede più
Dove Fini essendo le sbarre via quarto piano
Non possono e non vedere quello che si è guadagnato ma vedo anche quello che si rischia di perdere
Perché se la ricchezza non diventa effettivamente una funzione della espansione della libertà di tutti
E dunque piacere della vita
Perché il marxismo per esempio prima ancora di diventare dottrina politica poi piegata versione autoritaria a metà Ottocento
è stata anche una filosofia delle facoltà umane della posse possibilità di espansione le facoltà umane il Marx e meno noto per esempio ha delle pagine bellissime che sembrano persino apologetiche del capitalismo
Che dice il capitalismo poi ci sarà la rivoluzione che lo cancella però crea della possibilità di espansione delle facoltà umane mai viste
Perché la diffusione del lavoro della tecnica la gente vera potrà di più occuparsi dei libri dell'arte
De de de della socialità delle facoltà umane
E poi ritrovo da altre culture un'idea personalistica de de de degli individui che mette esattamente in valore
La
La potenziale ricchezza espansiva delle relazioni umane
Ecco io penso che
Al di là di un programma di governo per le prossime regionali per le prossime politiche
Che certamente andrà fatto in cui ci sarà la risposta sulle pensioni e sul TFR sui trasporti eccetera eccetera più che nel chi più ne ha più ne metta
Sarà importante nei prossimi mesi e nei prossimi anni se il nostro impegno non so più neppure se definirlo politico ma è politico anche in questo senso
Diventa anche l'impegno di di di di costruzione di un di un'immagine di Società di un'idea di società
In cui il meglio
Che lo sviluppo di questa metà di se conosce ha dato possa diventare più solidarietà più libertà più subisce socialità più ricchezza della vita
Io credo che che l'Ulivo che il centro sinistra chiamati però purché la madre lo come vi pare possano rappresentare questa visione questa ambizione coltivare questo futuro
In democrazia poi si conta i voti
Ma né i voti non c'è solo
Il rispecchiamento del Protti voto perché
Mi hai risolto il problema perché c'è anche questo naturalmente
Ma nel voto nell'opzione politica del del del del popolo di tutte le sue parti
Per usare la dizione di Martinazzoli c'è anche un messaggio di una aspettativa di un bisogno che spesso è molto più ricco di quanto noi non siamo in grado di decifrarlo
Io quando penso all'Ulivo alla nostra coalizione
Penso anche molto a questa dimensione dei problemi che la vita politica quotidiana rischia di cancellare di oscurare senza guardare lontano non si vede neanche vicino si può inciampare ad ogni piè sospinto
Grazie io vorrei che ritornare un attimo al al contenuto del libro con Gavino Angius perché Gavino Angius è stato anche in segreteria con Enrico Berlinguer quindi a me piacerebbe
Così siccome gli è stato vicino non è solo per un un revival
Ne Berlinguer nel mille novecentosettantanove dopo la sconfitta elettorale diciamo di quel di di quelle politiche usciva dalla fase del compromesso storico dell'unità nazionale
Barolo a politica dell'alternativa
Ecco cosa cosa cosa chiedo ecco perché c'è ci sono ci possono essere letture diverse la domanda è questa cioè in una certa da una certa parte fu visto come un arroccamento
è un arroccamento sia questo sia da parte della sinistra ma anche da parte delle altre forze percento da parte le forze socialiste ma da un'altra parte si può leggere come diciamo un un tentativo in nuce di bipolarismo forse come dire tentativo di marcare strettamente noi siamo alternativi cioè un blocco da una parte un blocco dall'altra ecco non lo so sono stiamo andando verso una diciamo un paese bipolare
Lei che stava da quelle parti ecco
Ci può fornire qualche indicazione in più in merito comunque dato da così dare la sua interpretazione
Ma secondo me sarebbe arbitrario prefigurare
Quella politica anche Berlinguer chiamò che noi chiamammo via alternativa una impostazione di tipo bipolare come diciamo adesso quindi nuova del sistema politico italiano uno dei punti sui quali a mio giudizio Berlinguer rimase più Restivo ad una spinta un processo di rinnovamento fu per esempio quella di mettere in discussione una certa idea del sistema elettorale proporzionale al quale evidentemente legato anche sono legate alle prospettive della costruzione di un sistema bipolare quindi le sarebbe arbitrario egli più che sul sistema politico penso che compì uno sforzo se n'è già accennata nel accennava Mussi nel ridefinire chiusa una stagione politica
Quella della solidarietà nazionale di ridefinire un ruolo funzione della sinistra italiana del suo partito quindi a partire dai contenuti
E questo sforzo ci fu non fu sufficiente forse non lo so però più fu più questo
Per essere più precisi bisogna ricordare che si deve arrivare al congresso di Milano del mille novecento ottantatré
Per definire nella relazione come Berlinguer feccia in quel congresso la politica del PC come alternativa alla Democrazia Cristiana
Ci impiego un bel po'diatriba per definire perché sino a quel momento era un'alternativa al sistema di potere alle politiche no
La civili dovemmo attendere diciamo molti anni per arrivare a quella definizione così secca e così precisa che non fu indolore Fabio lo ricorderà anche all'interno del Partito comunista di allora che ci fu una discussione sai Assayas franchi somma era una formula quella che in un qualche modo liquidava
Una certa pratica
Diciamo pure anche di consociativismo io non sono uno di coloro che hanno demonizzato
E nemmeno adesso demonizza noi consociativismo
Però è indubbiamente in quella formula ci fu un momento o di di svolta ci fu una una scissione in non non c'è dubbio rispetto ad un certo modo
Di intendere anche i rapporti parlamentari politici con la Democrazia Cristiana
Io penso che nel definirà ecco adesso per dire
In poche parole quello sforzo che allora si compì
Penso che ci sono dei punti forse tuttora validi che noi possiamo raccogliere naturalmente interpretandone
Di quello sforzo politico e culturale che allora si fece un primo punto io lo chiamerei così cercare di delineare di definire per la sinistra
Un punto di vista si potrebbe dire globale
Berlinguer veniva ricordato da mattina a sera Mussi fu anche sconfitto su questa definizione insomma quando Berlinguer disse già dal settantasei mi sento più sicuro sotto l'ombrello della NATO
E beh sarà disse una cosa nel settantasei che era enorme
E però
Dopodiché non non non si fuma conseguenti del tutto con quella con quell'affermazione ci furono delle vigorose frenate in quel senso cercò di definire una e collocazione un punto di vista rispetto ai grandi problemi del mondo alle contraddizioni del mondo contemporaneo Miuccia
Se io penso alla sinistra di oggi
Definire l'identità della sinistra
Come dire non in astratto
Ma con gli occhi aperti che guardano la realtà per quella che essa è nel mondo no nel proprio quartiere del proprio Paese ma nel mondo cioè definendo una frontiera dandosi un orizzonte
Definendo una dimensione del proprio agire in questo modo si definisce anche l'identità di una grande forza politica se io penso ai grandi drammi del mondo di oggi i diritti umani la fame le guerre per lo sterminio per o le guerre etniche le guerre spaventosa che ci sono nel mondo e penso a quello che noi facciamo o meglio a quello che noi non faccia
Alla nozione stessa chiamiamolo dicevi tu Fabio di libertà ma noi davvero difendiamo la libertà ma difende la libertà è una son due parole molto impegnative la libertà di tutti e ovunque
Noi abbiamo questa dimensione dei problemi della l'altro giorno ho fatto una discussione con un mio carissimo amico e collega di partito un deputato che disse timore stima è una tragedia immensa immane dice uno sterminio ma li dobbiamo fare qualcosa dobbiamo intervenire Dini siccome beh bisogna intervenire per bloccare
Si ricorda in una tu eri contrario a intervenire in Kosovo per bloccare un'altra la pulizia etnica qual è la differenza tra attimo resta il corso
La domanda guardate non è banale ma è terribile tragica è un interrogativo radicale noi come forze di sinistra abbiamo questa dimensione dei problemi abbiamo questa capacità anche di governo e di risposta
Di fronte ai drammi del mondo di oggi
Nell'eredità di Berlinguer non c'è
I divi del mondo noi la dobbiamo fare noi viviamo in un Paese tra i più ricchi del mondo queste regioni sono regioni tra le più ricche del mondo allora noi ci dobbiamo interrogare guardando in faccia alla gente i suoi per Blini le sue i suoi drammi dobbiamo stare lì ma dobbiamo anche dare a questi uomini e queste donne di questa parte più ricca del mondo una dimensione più genera di che cosa noi siamo delle risposte che dobbiamo da insomma attenti all'insofferenza del nord o del nostro Paese non solo per un calcolo politico perché abbiamo il dovere di dare delle
Posta ma attenti anche alle sofferenze del Sud di questo Paese che soffre tanto una sinistra cioè
Che sia in grado di guardare la realtà e di cercare di di interpretarla di
Capirle di dare ad essa risposta l'altra insegnamento ecco di allora l'alternativa la riforma della politica e proprio la concezione della politica guardate non la voglio fare lunga io resto piuttosto impressiona nato dal fatto che io ci
Anche nel nostro Paese continuino a nascere a proliferare forze politiche partiti movimento i a volte io mi chiedo su che cosa nasconde su quale tra oggetto sul con quale fine con quale non dico concezione del mondo ma insomma ma con quale dimensione dei problemi con quale cultura con con qual è il sistema di valori i partiti personali nascono i partiti persona l'espressione non è mia e di Bobbio anch'io sono di più convinto che ha un'idea della politica legata alla Società mi piace di più la formula partito società ma anche qui diciamo una parte di verità
Perché abbiamo avuto anche noi a volte lo dico come vecchio partito un'idea del partito che stava sopra la società penso che dobbiamo abituarci all'idea di un partito che sta dentro la società che sia un po'più umile che e abbia la capacità di ascolto non solo il diritto di profferire parola ma la capacità di ascolto a volte saper ascoltare e più difficile di saper parlare porsi il le domande giuste e più complicato che cercare di dare comunque delle risposte sono le domande giuste che ci dobbiamo che ci dobbiamo che ci dobbiamo porre infine
Ecco forse dovremmo anche di quella lezione di allora di Berlinguer forse c'erano anche delle punte di radicalismo dovute alla durezza di quel momento della battaglia politica uscimmo da una sconfitta nel sette
Da nove dai però cosa viene fuori insomma viene fuori da quella quello sforzo che poi anch'esso non non funzionano granché Berlinguer fu sconfitto su tante cose intendiamoci bene
Ma l'idea di di costruire un punto di vista rispetto ai grandi processi economici finanziari sono adesso siamo di fronte alla globalizzazione la finanziarizzazione del mercato la sopraffazione della fin
Ansa sull'economia insomma l'espressione non è nostra e di un liberaldemocratico un tranquillo professore di Oxford stiamo di fronte alla dittatura dell'economia e della finanza sulla politica
Ecco forse riprendere un'idea di una politica che definisce se stessa non accettando questa dittatura dell'economia e della finanza non solo sulla politica ma sulla nostra vita sulla vita delle delle persone forse di non ridurre tutto anche noi la nostra azione politica la nostra battaglia parlamentare al conto economico che conta che è importantissimo ma non ridurlo tutto acque mettere sì qualcosa di più che riesca a parlare anche alle nostre preoccupazioni nella coscienza nostra del nostro modo civile di vita la nostra quotidianità la nostra serenità forse questa è un ambito obiettivo ambizioso e difficile ma forse anche qui centra un po'la modestia e direi persino a volte l'umiltà della politica anche non s'
Tra della nostra politica insomma ho finito nella nostra storia o anche in Berlinguer non c'è tutto e anche nello zaino che noi portiamo sulle nostre spalle non c'è tutto ma qualcosa c'è
Qualcosa cioè che può essere ancora utilizzate col servire per il nostro futuro
Rapidissimo giro proprio di dieci minuti abbiamo ancora tempo se riusciamo a stare dentro in il risposte telegrafiche ecco i questo questo titolo dice frequentare in futuro io cerco di parafrasare lo cerco di attualizzare proprio anche la cosa ecco nel futuro di Martinazzoli nel futuro politico ovviamente che cosa c'è nei prossimi mesi
C'è un appunto presentato tenendo conto dalla mia conduzione anagrafe che di ripetere luogo comune che ha un grande futuro alle spalle
Ma non non credo che
Nulla di più quest'idea che che ho visto manifestata la trovo fatto una qualche curiosità è un qualche interesse anche
Perché non dirlo un'attenzione
Solidale
Di credere che insomma le cose in Italia stanno a un'ora per cui prima del due mila uno centro mille prima delle elezioni politiche
Ci sono le elezioni regionali che è una consecutio temporum della quale se nel conto ma che anche qualcosa di più se avessimo tempo
Rocker
Angius e Mussi e un altro giro su un'altra questione io credo
Chi
Uno dei punti di debolezza molto precarie di questa transizione ed anche per l'apposizione del centrosinistra che dentro
E lo scacco che abbiamo subito sul terreno della politica costituzionale purtroppo questo manca e questa mancanza pesa io ritengo
Forse poso per un istante tornare al tema di Berlinguer il passaggio dalla fase incompiuto irrisolta della solidarietà nazionale tema appunto l'alternativa viene adombrato prima io ricordo bene quegli slogan Vos
Nel mio piccolo io ricordo che ricevette occorre costruire un'alternativa al sistema di potere per la democrazia Cristina
Io professa costrinse un democristiano
Sì eccentrico che era ugualmente convinto dall'esigenza di un superamento del potere persiste nel potere democristiano purché vi fossero le strade riconosce perché lì dentro c'è
Il sistema di poterlo della democrazia di Cristina
Il sistema di potere degli alleati e democrazie cristiane esisteva il potere dell'opposizione Democrazia Cristiana raggiungerlo
Era inevitabilmente una fa una politica se mi guardavo in giro ascolta come sembra che tutti quanti questo potere picchetto sistema di potere non volessero superare ma volessero semplicemente irretita ora questa semplificazione imposto che il tema della dei
Ormai venuto all'orizzonte tardivamente ma poi il tanto chiacchierato frequentato Grübel mentre noi abbiamo prodotto un bel niente
Oggi in Italia siamo al punto che se uno compra l'artefice della lirismo forse non proprio oggi ma ieri ancora
Non vuol dire che ti spiega la teoria dello Stato vuol dire che vuol fare una scampagnata con Bossi generalmente sono gente che finiscono nel fosso però il machiavellismo è questa Inter mentuccia la replica allora
Mi sono convinto che invece è il federalismo o chiamatelo come volete e una risorsa istituzionali ed è sperimentale che dobbiamo a tutti i costi evocare
Mi sono convinto che Roma non ce l'ho con una gamba e mi sono convinto che fosse la strada più utile quella contrattuale se vado a vedere la legislazione tedesca sui il vedo una legislazione Minnucci Aldiss
Monti Progetto di principio ovvero questo dominio questo è tuo in questo senso noi siamo lontani ma anche la seconda legge Bassanini e non è fino in fondo produttiva
Se voi vedete in che modo vi
Melli utilizzata poi a livello regionale nel decreti la gente cose così la Regione sentite le Province le Province sentiti
Comunque a chi se ne frega di farsi sentire noi vogliamo sapere chi è la responsabilità di cosa in un sistema statuale di autonomia paritarie
Legata da forti relazioni anche negozia in questo centro leader
Della Lombardia come competizione regionale che si lega tra l'altro anche perché non dirlo Allo stato del mio partito io credo
Cose vale anche per voi ma credo di sì insomma che
Domus è pur vero che il pensiero l'ossessione centrale il partito che conosciamo e dallo Stato i partiti pensata dallo Stato
E siccome pensava mostrato fortemente centralizzato erano a loro volta partiti fortemente
Centralizzate se oggi voglio pensare uno stato diverso dovremmo pure svolgersi degli strumenti di partito diverso noi andremo al congresso di Rimini qualche giorno dicendo noi dalla Lombardia che vogliamo un partito Turato modulato modo federato su base regionale Roma però ci propone qualcosa che si sta deludendo ma non può glielo aggravare la vostra pazienza parlargliene congresso ma se leggo che poi faremo un Consiglio nazionale dove viveva una quota
Dei rappresentanti delle Regioni una quota dei scritto io vado in giro a chiedere ai miei cattivi dove abitano questi scritti perché credo che abitano nel regioni e quindi non riesco a capire perché
Non si debba accettare fino in fondo questo modulo che è importante
E che è significativo per quel che riguarda la mia risposta alla domanda che mi veniva proposto queste cose che rischiosa
Ma che posso permettermi riassumere perché non ho più niente da dimostrare su
Assenso sei assenti se
Lui non cincischiare che ci ricordava giusti
Dobbiamo mettere assieme il centro le sigle
Come se si potesse distillata degli alambicchi di questi pseudo partiti un qualcosa di utile che guadagna il consenso la prova sul terreno della competizione politica credo che non partiva ma mi auguro solo in Lombardia oggi
C'è una consapevolezza sufficientemente maturo per sapere che siamo di fronte
Ad un'occasione che se viene colta ci dimostri se viene perduta credo ci mette in grande difficoltà
Ne è un ultimissima rapidissima domanda Mussi mossi c'è il congresso ci sono le le per progresso della Quercia e cioè che ci sono le elezioni regionali voi avete insomma una doppia dose la sinistra e diciamo e il centro sinistra si giocano molto nei prossimi sette otto mesi cosa si giocano idea cose e il centro sei una doppia dose ma intendiamoci l'idea
Con i tempi che corrono di potere fare
Dei congressi
Sotto vetro
Sui quali non pesi l'indebita interferenza degli eventi esterni e
Un'idea che non regge
Dobbiamo abituarci sempre di più uva
A momenti politici che interferiscono con altri momenti politici e il nostro sarà un congresso nel quale le elezioni regionali già
Viste le elezioni politiche del due mila uno all'azione di governo diventano oggetto di un confronto a tutto campo
Innanzitutto dei nostri iscritti delle nostre organizzazioni di base
Perché sono i nostri iscritti che hanno giustamente una gran voglia di discutere di fare i bilanci riprendere in mano direttamente i grandi temi della di fusione del partito non solo di fare gli spettatori di dibattiti che avvengano sulle colonne del giornale un congresso un grande momento se l'uso del lo si usa bene di ricaricare energetica e di democrazia per quanto riguarda il tema qui affacciato da Martinazzoli se
Beh raccolta
Noi ci muoviamo in un'ipotesi di
Congressi regionali
Congressi di base ai congressi di federazione e congressi regionali che sono l'ultimo trampolino per l'assise nazionale che si terrà a Torino alla metà di gennaio
E nei congressi regionali si dovrebbe eleggere direttamente nei congressi regionali
Se l'ipotesi per raccolta la metà degli organismi di recente i dirigenti nazionali l'altra metà nell'assise nazionale del partito quindi effettivamente con una nuova distribuzione verso le Regioni dei Poteri
Che sono importanti dentro un grande partito ancora
Ma spero di più in futuro organizzato e di massa quale il nostro
Perché vogliamo fare un congresso che di anche un contributo a sciogliere alcuni di questi intricati nodi che riguardano la forma dello Stato nella sua nuova articolazione
Alla vigilia ormai di un secolo nuovo
Poi per frequentare l'immediato futuro noi bisogna avere un buon risultato alle elezioni regionali perché stiamo giocando una partita in due tempi il primo tempo si gioca il ventisei marzo del due mila
Alle regionali
E bisogna avere un gol di vantaggio nel primo tempo per potere avere più chance di vincere la partita risolutiva delle politiche del due mila uno
E ancora per esempio per frequentare l'immediato futuro io spero che nell'immediato futuro
Nel marzo del prossimo anno ci sia che so prendo un riferimento a caso
Mino Martinazzoli il presidente della Regione Lombardia
Vedete
Sono sincero
Io mi sentirei pienamente rappresentato io dei DS della sinistra mi sentirei pienamente rappresentati
Come ci siamo sentiti pienamente rappresentati da Prodi presidente del Consiglio fino all'ottobre dello scorso anno
Questo è uno dei segni di cambiamento
Se sì stavo in una coalizione che non è semplicemente un se ha un Deca partito o la coalizione di centro sinistra è ognuno farà
Il possibile per staccare il maggior numero di etichette vero
Se è un Deca partito ognuno di questi partiti farà in modo di affermare la propria visibilità alla propria predominante o condizionante presenza ci sarà competizione eccetera eccetera
Si è invece un progetto
Allora ci si può sentire pienamente rappresentati
Anche se non si viene tutti dalla stessa tradizione dallo stesso partito o dalla stessa scuola di pensiero e questo dovrebbe essere l'Ulivo che Siri la
Incita dalle con le elezioni regionali del prossimo anno l'appuntamento cruciale per tutti noi ultimissima domanda per Angius perché abbiamo la concorrenza ultimissima c'è stato una sferzata di Veltroni ieri diciamo né un'accelerazione ulivista diciamo lei crede che questa sia la strada giusta per arrivare come dire almeno alle regionali del due mila con la squadra
Diciamo ben allenata avvenne in grado di competere ne sono ne sono assolutamente convinto della giustezza di quella impostazione io noi faremo un congresso e parleremo di noi stessi
Costruire il partito rafforzarlo e andrà non bene ma benissimo daremo ciascuno di noi il contributo che deve dare di idee di proposte
E questo lo faremo
Ma la sfida nel Paese non vede protagonisti solo nove non facciamo io lo dico a voi compagne e compagni un congresso su Dino lo dobbiamo fare sul paese sulle su sue prospettive di crescita e di sviluppo avendo presente che lo scontro in questo Paese eh tra il centro sinistra alle forze dell'Ulivo e il Polo e le forze di destra quando noi il ventisei in marzo la sera andremo a vedere i risultati elettorali o tra un anno e mezzo andremo a vedere i risultati elettorali elezioni politiche non so voi ma io guarderò innanzitutto il risultato della coalizione di cui ho faccio parte e guarderò per primo quel risultato dopo guarderò anche il risultato del mio partito al quale io tengo molto ma noi dobbiamo avere il coraggio di mettere a disposizione quello che siamo la nostra forza le nostre idee a disposizione di una coalizione questo è quello che ci chiede il Paese per crescere per guardare avanti grazie frutti faccio come fa Costanzo uno scopo per il libero di Gavino Angius frequentare il futuro lo troverete in libreria grazie grazie ancora più
Cioè