Gli orientamenti del pensiero architettonico: il rapporto tra città e natura; Il rischio Vesuvio e il problema della riorganizzazione del territorio nel napoletano

Abbiamo telefono l'architetto e urbanista Aldo Loris Rossi professore ordinario di progettazione dell'Università Federico secondo di Napoli e accademico delle arti del disegno di Firenze ricordiamo il professor Loris Rossi ha vinto un premio internazionale particolarmente significativo nel mille novecentosettanta il Gran Premio Internazionale d'urbanistica e architettura
E ne parleremo dopo
E vinse anche nel mille novecentosettantacinque il concorso per il restauro urbanistico dell'Acropoli Pozzuoli ma è difficile riassumere la figura la storia alla ricerca di Aldo Loris Rossi intanto lo salutiamo professore buongiorno ecco dicevo è difficile riassumere la figura il lavoro di Aldo Loris Rossi un po'perché pur avendo ricevuto importanti riconoscimenti internazionali
Le stabilmente l'ambiente accademico italiano lo ha un po'trascurato ma è un po'perché effettivamente una figura anomala ed originalissima dell'architettura italiana
è e dunque professore in un in merito al suo linguaggio architettonico si è parlato di dissonanza destrutturazione di connessioni sintattica attraverso scarti pause disco tinta formali o ancora una poetica delle dissonanze in cui l'omogeneità sintattica del linguaggio viene deliberatamente sconvolta dall'introduzione di elementi di disturbo
Ecco lei si riconosce in questi giudizi io credo che bisognerebbe chiarire che militare c'è stato un conflitto abbastanza
Pronunciato tra alcuni che dopo la crisi del primo la tensione a ritmo dell'International file alcuni hanno ritenuto di poter proseguire dirigente del PCI in avanti verso ricerche sulla rimodulazione delle mette della complessità delle metropoli sull'architettura organica ed altri invece hanno ritenuto di riferirsi alla storia di ritornare nel grembo materno della storia
Quindi ci sono queste due tendenze che diciamo hanno caratterizzato l'architettura
Diciamo dagli anni sessanta in poi io mi riconosco nella prima cioè nella direzione di ricerca che aggancia Ambrosi al diritto della natura
Tentava di fare edifici che fossero capaci di inquilini Fini
Con coerenza veramente questi che facevano queste ricerche come nel mille arrivano lì un'idea della modernità
In testa come ricerche di un linguaggio come dire antica Lafico dell'architettura quindi praticamente un linguaggio basato sulla elogio dei vivi in metri sulle vincolante
Sulla variabilità dei punti di vista prospettici sullo spazio vissuto quindi fare ricerche diciamo che non fossero pubblicati dai canoni accademici
E allora punto io mi riaggancio alla alla alta alla problematica del rispetto della natura
E nell'inserimento organico inetta
La veramente non
Dimenticando mila iscritti drammatica delle metropoli che oggi attanaglia diciamo la coscienza e voli Aire ecco chiedo scusi lei dice parlava prima dell'International sta il Piliego chiariamo meglio per i nostri ascoltatori
Di che cosa si tratta e beffe International parere è una parte del movimento moderno quello caratterizzato da una connotazione razionalista funzionalista
Che praticamente diciamo dal primo dopoguerra dal diciannove in poi ha vissuto diciamo negli anni Venti e negli anni Trenta
In pieno dominio e non che proprio dagli anni trenta in poi c'è stata una rivoluzione contro la rigidezza della razza del razionalismo contro la tipicità
Del funzionalismo il nome appunto di un ritorno alla natura di un diritto alla organicità alla continuità con le con le strutture ambientali
Sì in altri termini l'International fine significa strutture
Morfologiche basate sull'applicazione cacciatori per intenderci sono sono anche quelle quelle quegli scatoloni di cristallo eccelle largamente quelle progetta il pianeta che punta di scatole di vetro
Più o meno alte anonime indifferenziata se mentre d'altra parte noi abbiamo protestato contro questo questa o questa indifferenti Alcyone mentre alcuni hanno fatto una protesta in nome del ritorno al passato della storia noi abbiamo ritenuto un'altra parte ha ritenuto che chi dovesse andare avanti
E trovare soluzioni
All'interno del concetto di modernità quindi giocolerie completamente ecco io mi mi permetto di citare proprio del delle sue parole credo le diceva la visione scatolare APPA coi superata mi interessa più le Peter
E mi devo chiamo conosciute o ciò è organica cioè modo colorito forse ma c'è trecento vertigini anche inesperti possono notare che c'è una differenza sostanziale tra un edificio scatolare chiuso
Razionalista funzionalità magari con timpani e colonne perché perché poi esce una continuità tra l'otto feudo spalatori avuta modernità e la classicità e invece edifici che sono tutti lì arrendevoli che uno inseriti nel nell'ambiente e nella natura con come dire con un appunto sensibilità per la mutevolezza sapeva dissonanza terrà terra antica lattici Salix ecco quindi un
Opposizione a l'International Style la a questo sia abbastanza piatto viale omogeneo che il nome dell'aratura echinodermi due quindi questa è stata anche definita architettura organica naturalistica fino ad arrivare oggi prova la definizione di architetture col
Oggi non può certamente indicano oggi la parte più vive a mio giudizio aveva ricerca richiede tonica contemporanea sia riallaccia appuntato organicità dal a al paradigma della natura io lei ricorda pare che dal mille novecentosettanta con quando fu proclamato alla prima Giornata della Terra accettato una ribellione appunto dei diciamo di coloro che facevano ricerche Inland organicità conto però appunto stia l'abuso della storia direi nella progettazione sia l'abuso del funzionalismo piazze anonimo negli edifici scatola e quindi si è aperta una una nuova frontiera e i
Ho Politano e io la chiamo c'è una frontiera è che coniuga l'edificio della natura la città e la natura se quindi quindi in qualche modo l'edificio che diventa quasi un organismo vivente radicato nel nel Magellan
Jack io parlo di di architettura Cometto notte sì della natura ciò era addirittura dovrebbe essere un un organismo che nasce dalla natura ed è appassionato dalle energie rinnovabili cioè dall'energia solare dall'energia eolica eccetera con sarebbe una prospettiva che rivoluzione liberale lamenta la stessa concezione dell'architettura perché la che ciò sarebbe appunto più una serie di cattolico un team Palio colonne ma sarebbe un un organismo sarebbe un frammento di metropoli appunto Complesso spazialmente Riccò ristorante capaci al punto di essere azionata dalle energie rinnovabili quindi con Gad autosufficienza energetica in altri termini con grande risparmi appunto
Nella gestione sì ecco lei professore da molti anni è particolarmente interessato alla problematica complessiva della grande città della metropoli
Ecco come vede lei oggi la situazione delle grandi città italiane Dugan rivalidare alcuni dati che a mio giudizio sono impressionanti c'è l'uomo ha impiegato due milioni di anni per arrivare al primo miliardo di abitanti nel mille ottocentotrenta
Poi ha impiegato solo cento anni per arrivare al secondo miliardo nel mille novecentotrenta poi Caracciolo trent'anni per il terzo miliardo diciassette per il quarto quindici per il quinto e ora siamo a temi via vinca
Della mia generazione nata negli anni Trenta quando Sonata hanno trovato tu e miliardi di abitanti ora che se ne vanno lasciano sei miliardi di abitanti
Diciamo questa crescita vertiginosa non ha precedenti nella storia dell'umanità l'idea di metropoli che cadeva nell'antichità era Nivea veramente modi compiti ma rispetto alle dimensioni odierne
Felipe ente che ecco la più grande città bene Secondo millennio prima di Cristo Tebe aveva solo cento mila abitanti la pensa Babilonia che sembra cioè nell'immaginario collettivo come diciamo l'emblema della metropoli aveva duecento e cinquanta mila abitanti senza per la prima volta Roma ha raggiunto il milione di abitanti in epoca augustea cioè poi è scesa la densità abitativa deve citare città Costantinopoli aveva dalle centocinquanta mila abitanti
Che arriva praticamente al milione di abitanti con Pechino alla fine del Settecento però ha già nell'Ottocento alla metà dell'Ottocento Londra c'ha due milioni e mezzo di abitanti alla fine cena pay
Gorka alle il mila centoventicinque diventa la prima capitale mondiale con l'occhio di sette milioni di abitanti oggi Città del Messico a ventiquattro venticinque milioni di abitanti
E diventa che all'epoca di Augusto Roma aveva un milione di abitanti elitaria solo sette milioni di abitanti circa sull'Europa appena trenta orafi vede che una metropoli odierna con quarti venticinque milioni di abitanti è uguale come peso ha praticamente all'Europa dell'epoca di Augusto vedono dimensioni spaventosa e di cui non si ha la percezione non solo amare metropoli oggi Valdano in costellazioni
In galassie megalopoli tale per cui funzionano come sistema integrato e praticamente vivono questi insiemi di sessanta settanta milioni di abitanti barra ma altri dati impressionanti ai miei giudizi che relativi alla crescita inclusiva
Democratica e che praticamente all'inizio del neolitico cioè dodici mila anni fa praticamente alla popolazione mondiale in alcune discipline e giudicate intorno ai dieci milioni di abitanti in epoca dopo dopo praticamente dieci Mila almeno all'inizio dell'era cristiana sia veritiero ieri primato con duecentocinquanta milioni di abitanti in tutto il globo oggi chiama sei miliardi di abitanti comma
Le città italiane comunque non raggiungono per ora questi livelli qua no mono veramente dei Paesi industrialmente avanzati e la crescita
Metropolitana Alfieri stabilizzata ciò non toglie che appunto il fenomeno diciamo della concentrazione di grandi mappe
Demografiche in centro bene e inarrestabile
Oggi praticamente il cinquanta per cento della popolazione mondiale concentrate nelle città e anche in Italia eletti prevede per per i prossimi tra vent'anni una concertazione che arriverà al settantacinque
Per cento delle delle ma se abitativa e quindi praticamente diciamo la città la megalopoli e ora ma ancora i principi dei non esistono modelli urbani alternativi capaci di modificare i mitra tendente alla concentrazione che naturalmente crea problemi giganteschi di Impact l'ambientale inquinamento consumi energetici incontrollabili diciamolo chiaramente oggi siamo di fronte a due fenomeni incontrollabili
Segnalati a più riprese dall'ONU la crescita esponenziale della demografia delle persone
E la crescita inarrestabili nelle grandi metropoli fortunatamente livelli socialmente avanzata recita ci sono stabilizzate tuttavia diciamo nei paesi in via di sviluppo le megalopoli sono veramente
è ingovernabile ecco ma anche se nei Paesi industrializzati quindi anche in Italia le grandi metropoli appunto come lei dice si sono stabilizzate questo non toglie che però ci siano condizioni di di scarsa qualità della vita di degrado diffuso
In assolutamente queste sotto gli occhi di tutti le città sono invivibili più o meno a gravi viversi mai però c'è una invivibilità riconosciuta Problemi fondamentalmente drammatici del traffico dell'inquina lento della mancanza di aree verdi della incapacità ripensare ad una città dei congestionata alternati
Ivan quei beni del problema oggi centrale come riequilibrare le aree metropolitane ecco mi permetto di di di di di di ricordare
Punto il nostro Paese a un immenso patrimonio storico artistico monumentale per cui negli ultimi cento anche diciamo centotrent'anni di di di grande crescita urbana ed industrializzazione purtroppo
In Italia questa crescita è stata anche distruttiva nei confronti del patrimonio storico delle dei paesaggi di Lenoci oggi vorrei segnalare un tanto a mio giudizio
Su cui occorre una riflessione nel mille novecentoquarantacinque in Italia vi erano trentacinque milioni di vani abitativi
Dal quarantacinque ad oggi siamo arrivati a a centoventicinque milioni divani abitativi c'è attiverà la mia generazione grossa moralistico crescere sotto gli occhi proprio chi un avido costruire novanta milioni di habitat diretti Denzel divani residenziale
Quindi praticamente in in termini molto generali si può dire che oggi il il patrimonio dei centri
Dodici è diciamo circa la quarta parte del patrimonio edilizio cioè dal dopoguerra ad oggi
Appunto sono stati costruiti circa novanta milioni di i brani
Tema maggior parte di spaccature edilizia ora c'è un problema drammatico bisogna conservare i centri storici e per il centro storico e intende appunto all'accezione più larga possibile cioè a dire tutto ciò che è stato costruito dall'Humanitas alle origini della città
Diciamo alla seconda guerra mondiale sine un'accezione validissima sì negli ultimi cinquant'anni
Questo patrimonio praticamente a questo l'aveva letta la giunta questa gigantesca colata di cemento che ha prodotto città orripilante piliferi Enzo alle quali nessuno pensa sì perché io autonome incrociato quando info vento al bar intento movimenti che si rivolgono a difesa dei centri storici
Anzitutto aggiungerei che ora occorre appunto
Difendere anche restaurare l'ambiente naturale questa diciamo e che in realtà diciamo penetrando almeno dal settembre in poi la rivolta ecologista segnalata appunto le esigenze del restauro ambientale si cioè delle coste cioè però c'è un problema enorme che attende soluzione non mi risulta che ci siano partiti politici e che abbiano una politica per la città
Intendendo non per politica la città la politica ormai conclamata nella difesa dei centri storici e magari anche del restauro ambientale una politica per la riqualificazione delle periferie
Cioè a dire una politica per la riqualificazione dei circa novanta milioni di danni in gran parte di spazzatura e di difesa del Museo degli ultimi cinquant'anni quei per affida
Per i partiti per la cultura e per coloro che non vogliono appunto i poveri problemi e vedere la complessità drammatica delle implicazioni evidenti problemi mi sembra che che lei professore a del delle idee piuttosto radicali su questa dirigenza si io a proposito dico che accanto e qui invece bisogna salvare integralmente tutto l'edificato Dario ritiene al quarantacinque ma
Come indicazione di massima quindi salvaguardia integrale dei centri possono essere secondo il mio emendamento riprende con i piani conoscitori piani particolareggiati può intervenire con oculatezza e con in piccoli interventi di microchirurgia all'interno dei centri storici
Chiarito questo dico che altrettanto importante il restauro ambientale appunto delle cose prevede dei delle dei degli ambienti di qualità demolendo questa spazzatura edilizia che ha inquinato anche il paesaggio però io la la Lamberto Dini dai come mettere in moto l'economia delle città negli USA dai circa da oltre un decennio le le le le il settore edilizio ma deve abbandonato al prefetto come dire Langue e non si sa che cosa tale poiché l'Italia Italia è un Paese che sciopera urbanizzato e allora chi ritiene che si possa aggiustare solo un po'qui un po'là
E con a con con le strategie che abbiamo detto quindi d'accordo sulla difesa integrale dei centri storici d'accordo sul restauro
Della natura però bisogna
Come dire proporre idee radicali Ciccolini per ridisegnare la spazzatura edilizia costruita negli ultimi cinquanta quel Peraga questo cibo parapetto una strategia precisa e che io ho indicato in vari convegni in vari battaglie che riproporremo intrico venni perché presenteremo un uno studio del CNR e lo presenteremo a Milano Roma e Napoli in cui rilanceremo l'idea appunto di della rottamazione dell'edilizia post bellica tenta qualità quindi non si tratta di interventi di centrista UDC
Tirate di rottamare quella edilizia soprattutto quella idrica e costruiva Vardaro quarantacinque diciamo agli anni Settanta non antisismica quella edilizia fatta di materiali autarchici e scadenti quello per intenderci che di tanto in tanto che legale come a Roma quell'edificio che essere ricoveri che imploso dentro il Pd l'edilizia degli anni quaranta e cinquanta e parte negli anni tant'è edilizia e prima priva di qualità questa potrebbe essere individuati i piani particolareggiati e chi vorrebbero fare i grandi e interventi di comparse cioè a dire oggi non ci possiamo più permettere il lusso di urbanizzare al creare derby abbiamo però una grande prospettiva di riqualificazione urbani
Spiega e architettonica quello dei doveri di impegno Chissi delle delle delle di tutto ciò che è stato costruito negli ultimi cinquant'anni certo chiaro
Tornando professore al al discorso urbanistico generale dicevo che le vinse il mio centosettanta questo Gran Premio Internazionale di urbanistica architettura e ecco era qualche cosa di veramente
Straordinario turistico di diciamo c'era un grado di fattibilità notevole dello il bando di concorso nel settantotto chiedeva idee per la città nuova
A diciamo che l'idea è che io portai avanti di un frammento metropolitano
Capace di essere autosufficiente dal punto di vista energetico funzionale e anche produttivo quindi era era quelli perché io poi ho chiamato una protesi della natura c'è un organismo che avete in FLI
Le funzioni della metropoli in scala naturalmente ridotta era un'unità urbana di duecentocinquanta mila abitanti io le ho studiate di altri di altri unità urbane di di grandezza differenziato vorrei dire preconcetta vento non è una novità aprire colpisce inventata punto dire le unità d'abitazione di grandezza conforme però mentre nel caso di cornice ridimensionato contenuto mille settecento due mila abitanti credo che quel concetto che vorrei spendere a scala diversa distruggendo però la scatola Rita della della del dell'involucro ricordi siriano quindi facendo esplodere le funzioni in maniera libera ristorante differenziata c'è abolendo allargato la vita ecco invece che data negli anni sessanta settanta che oggi stanno riprendendo
Lei tra tra l'altro ha proprio un tratto uno uno uno stile forse se si può dire
Molto futurista molto proiettato verso il futuro io credo che noi abbiam mentre abbiamo il dovere di difendere i centri storici salvaguardarli
E protegge l'abbiamo il il dovere di difendere la natura
E di ripristinare gli equilibri innaturali violati delle aree che dei tempi bisogna zittisce urbanizzare occorrerebbe precede dalle viceversa poi con un criterio assolutamente di contemporaneità io credo che bisognerebbe subito creare una disciplina nelle facoltà d'Architettura
L'ho proposto in varie occasioni della dice urbanistica c'è territoriale le tecniche e per PC urbanizzare intere aree massacrate dalla stupidità di progettisti che non tenevano conto delle esigenze della natura e di tale operazione questo gene innanzitutto
Inventare tipologie abitative nuove quindi non scatolare non solo ma e ripristinare quindi intero paese a distruggere per creare naturalizzato e queste aree ripristinando gli equilibri naturali violati e edificare in Partei con modelli urbani alternativi cioè modelli urbanizzati appunto ecocompatibili io dico quei per ferie unità urbane Debora S. ecocompatibili c'è agite azionate dai cicli naturali a questo proposito
Professore lei vive insegna lavora a Napoli ha condotto delle importantissime battaglie urbanistiche in particolare nella seconda metà degli anni ottanta quando ricordiamo Napoli governavano i Gava e Cirino Pomicino e Di Donato furono avanzate delle proposte urbanistiche veramente pazze
Che lei si oppose a quelle proposte pre avanzò Felline oggetti alternativi enti con con il partito radicale con Geppi vip abbiamo dato battaglie notevoli in questo tempio vorrei aggiungere che il quadro politico lega
Mi ottantatré complesse o perché paradossalmente mentre lei le proposte più devasta ti per l'ambiente per il territorio non furono proposti dalla da dalla dalla destra ma ad alcuni autorevoli come dire rappresentanti della Fini tra ufficiale ciechi proponevano Progetti di mastice organizzazione a oriente della città marchi cervello c'era Occidente lo sventramento del centro storico
Ebbene investito nel progetto state proposte tutti da autorevoli esponenti della sinistra quindi c'era una consociazione per cui le grandi speculazioni edilizie c'erano firmate da architetti
Democristiani non venivano raramente accettare ci voleva il viatico di qualche architetto appunto dell'alchimista ai quindi Brescia e vede la storia degli anni ottanta tutti i progetti più devastanti e demenziali
Per la città di Napoli portano la firma di questi eventi diversi autorevoli personaggi alcuni di essi oggi onorevole addirittura nella lirica e quindi abbiamo dotare la la battaglia in solitudine appunto con
Con i radicali a per per contrastare questo consociativismo che aveva chiuso l'orizzonte certo la situazione politica era particolarmente confusa incontro italianità vincono trecento ecco lei appunto
Ricordava adesso l'Area occidentale cioè quelli a diciamo di Bagnoli della del dell'ex Italsider lì
Ecco mentre l'area orientale occupata da raffinerie di petrolio incarichi sarebbero tipo quindi sono le due aree di Napoli che in che adesso su cui si sale da da moltissimi anni si ricercano si progettano trasformazioni la in particolare ha proposto delle trasposizioni aggiudico ambientalisti e quando appunto chi prospetta erano queste
Proposte di ulteriori massicce urbanizzazione delle aree dismesse da Oriente a Occidente a Occidente Oriente ci volevano costruire trecentocinquantacinque fabbricati dico trecentocinquantacinque dai briganti in un'area da dismettere quando Napoli Ettore organizzata a occidente altri centocinquanta fabbricati dice una quantità vivacemente
Assolutamente evidente ieri ivi impensabile senza tenere conto delle specificità pauroso di verde attraverso avvertimenti che si chiama il però la proposta che feci io con la Lista Pannella punto e di proporrei un parco verde a Oriente di quattrocento ettari un parco verde Occidente e la salvaguardia integrale del centro storico debbo dare atto al sindaco Bassolino che quel reperiti diciamolo un reato ottenute quando lui si preferì no per la prima volta al al la come candidato ebbe la cortesia di telefonare di venire alla Lista Pannella e di chiedere a noi le nostre le nostre esigendo se le nostre prospettive io feci trovare su una parete i progetti di che avevano proposto alcuni uomini della sinistra che la cioè quelli di subentra mento del centro storico giù territori massicce operazioni Oriente Occidente e dall'altra parte i progetti i nostri cioè i parchi verdi a Oriente Occidente e la falla quarte integrale il centro storico lui accettò le nostre tesi i criteri rifiutava dei pesi e dei suoi compagni ripartite a c'Cavalera offre quindi praticamente io sono veramente contento che do atto al sindaco e agli amanti e lutto la parola di bloccare questi progetti demenziali e di dare una svolta anche che sono abbastanza chiari dico ancora Zullo su alcuni aspetti dei due interventi a Oriente e Occidente alla città noi avevamo proposto un parco ad oriente di quattrocento ettari il parte ridotto a centosettanta ettari a o a occidente
E c'era un parco rosso di trecento ettari è stato ridotto a cento poiché diciamo ci sono una serie Lori fatti dal piano regolatore che ho indicato in dieci i licei gli errori che occorrerebbe correggere anche
Per poi dare ieri porta questo nuovo piano ecco ma se quando si parla del dell'area di Napoli non si può non affrontare la il problema complessivo dell'area metropolitana e quindi un allargamento della Pro della prospettiva
Dal dal dall'aria semplicemente del comune di Napoli all'intera provincia ma anche parte l'intera regione Campania cioè radicale federazione e il uno dei limiti anche il primo limite del piano regolatore che si sta discutendo
In consiglio comunale che manca di un inquadramento territoriale ora da da da da da oltre mezzo secolo tutti San nonché i problemi della città di Napoli dato al data l'altissima congestione non sono più risolvibile all'interno alla cinta daziaria la città con una occorrono inquadramento territoriale un dato immediato vorrei fornire per far capire la drammaticità della questione la ventina di Napoli di dieci mila indici mila papà abitanti per chilometro quadrato eccetto doppia di quella di Hong Kong e quattro volte quella di Roma
Quindi diciamo c'è una una una congestione spaventosa a questa congestione chi deve affiancare l'altro fenomeno
Paradossale che la distanza tra Napoli e Caserta che sembra una distanza abissale di due città lontana e piccolissima perché ritrovo ventiquattro chilometri cioè quanto ai quando la distanza tra tant'è che alla lunga imprenditori Manhattan la vittima bravo le carte per fare e quando gambe del raccordo anulare di Roma Salica mentono ventitré chilometri ora noi abbiamo la fortuna di ritenere questa piccolissima mimi dimensione di vite due province è come a New York al Central Park finisce la provincia dei cominciasse a un'altra per la parte superiore di Manhattan omogeneità ok Roma poi si divide in due province la città a via Roma diritti due province e non si riesce a far capire ai politici che bisogna trovare una nuova organizzazione istituzionale nell'affrontare questi problemi ecco poi c'è ancora un problema
Notevolissimo importantissimo di cui si sta parlando molto in questi giorni cioè il rischio Vesuvio il rischio di dichiarare possibile esplosione subito moltissime con quanti sono gli abitanti nel nell'area vesuviana
Gli abitanti dei venti comuni intorno al vecchio sono seicento settantanove mila io direi che quel per argomento delicato e lo dobbiamo affrontare senza allarmismi senza considerare scenari apocalittici ripartire tutta la verità credo che bisogna avere Mariette guardi un'opera di informazione perché gli abitanti sebbene vivano in quella dimensione come dire al rischio non hanno a mio giudizio la percezione del grado di rischio a cui sono esposti il problema diciamo e come è stato segnalato in walk campioni ricchezza prima o poi bisogna realizzare di di interventi di di evacuazione vieto documenti si vuol chiamare
Voglio far notare una cosa che la fascia costiera napoletane sciarpe ecco caratteristica
Così drammatica
E che Napoli e compra Istat alimentare ad alto rischio permanente lari apre crea e Daria Deflorian quindi è iper urbanizzata occorrerebbe una politica direi congestione di queste aree
E quale può essere la politica voglio che era quella di pari a ritrovare un rapporto con chi dopo io l'entroterra di tipo organico queste proposte durata Levante negli anni Cinquanta
Da Rossi Doria la nuova accorcia attive tentare di qui congestionare la fasce costiere il rio riequilibrare l'Area metropolitana per l'area metropolitana di Napoli occorre dire che diciamo e abitata ecco basta ride queste riabilitata da oltre quattro milioni e mezzo di persone e poi dalla piana campana quell'antica Campania Felix c'è una popolazione quando la l'ormeggio la Finlandia ma concentrato astronave novanta volte più piccola
Pensa un inquadramento territoriale senza un sistema dei trasporti pubblici di massa pensa un'armatura industriale adeguata
è un territorio edito in Cavanda e camorristici spesso colluso con le forze politiche cerca quindi siamo in una condizione disastrosa quindi occorrerebbe creare al più
Presto una autorità una istituzione che si ponga il problema del riequilibrio dell'aria nello storico ma quando lei dice di equilibrio in qualche modo interno ipotizzare anche un un uno spostamento di parte del Niguarda io e il mio valore tale esempio concreti e lei
Aveva predetto digerita preparato anni addietro un piano di evacuazione della zona vesuviana l'alto rischio permanente e nel piano che io ho studiato con molta tensione incanti evento pur carico massimo e la popolazione cerca i cento mila abitanti trecento mila abitante quando la popolazione perché mette in moto nel Kosovo per appaltando per intenderci si seicento Mirabilandia reperti distribuiti in tutt'Italia Velone di Friuli in Toscana
Ed è una ed è una una proposta quinta
Non solo irrealistica ma diciamo incapace di IPTV guardare ai problemi urbanistici vedeva del del territorio io voglio far notare un dato che pone per aiutare a impostare in maniera diversa il problema della decompressione la densità abitativa nelle zone ad alto rischio permanente oggi nella piana Campana cioè tra le due province di Napoli e Caserta
Vivono circa praticamente trecento mila anni
Diciamo sottoutilizzati o vuoti allora sorge spontanea la domanda perché non si realizza una politica Prodi progressiva decongestione decompressione il era visto permanente congiunta o la politica di recupero di cui divani abbandonati sesto ci sarebbe una operazione però non c'è nessuno che lo fa non lo fa la Provincia non l'ha fatto la Regione
Non non non non lo fa nessuno ora noi potremmo invece di inventare i piani che poi dei portano gente non ci sa fare che cosa davvero una nel Friuli
Io immagino con quanto piacere rifiutano i rifiuti privarli dei veronesi Marchino aperitivi dire che i problemi devono risolvere nell'aria allora invece di una politica urbanistica per l'emergenza ci vuole una politica utili chiave per il riequilibrio delle delle armi io propongo alla politica vera emergenza e dell'evento vulcanico marittimo di attuare ad OLAF una politica ispiri equilibri nell'area metropolitana Marco Pannella col quale con cui abbiamo fatto i vari diciamo interventi pubblici a segnalato ha insistito molto su questo piano della grande Napoli che io poi ho contribuito a definire allora mi sembra che la politica più seria non è quella politica appunto ripeto era emergenza ma la politica e la della quotidianità c'è come realizzare nell'area metropolitana di Napoli nella piana Campana una politica del riequilibrio delle aree certo jazz compressione delle zone ad alto rischio permanente il recupero perché i filati recupero e ridisegno di PT centinaia di migliaia di varia bando
Certamente bene professore noi ora la dobbiamo salutare Remo toccato moltissimi temi verdi che hanno interesse speriamo di di di poter riprendere in futuro sicuramente collegamenti queste tematiche allora noi ringraziamo il professor Aldo Loris Rossi Alyehya le auguriamo buona giornata grazie a voi